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Scheda TESS – http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8527 LOC. CARDEGNA, VILLA, AMBIENTE N, TESSELLATO CON SCENA MARINA – CARDEGNA – CECCANO ( FR ) EDIFICIO RESIDENZIALE/VILLA Nel biennio ‘96-‘98, nell’ambito delle attività archeologiche per la realizzazione della linea ferroviaria ad Alta Velocità Roma-Napoli, fu riportata in luce una villa romana di ragguardevoli dimensioni sita nella media valle Latina, nei pressi della sponda destra del fiume Sacco; anticamente, essa era compresa nell’ager di Fabrateria Vetus, corrispondente all’odierna Ceccano. L’attività di scavo ha interessato unicamente la fascia del sedime ferroviario, corrispondente al settore settentrionale della villa, mentre un intervento di tipo estensivo nel settore meridionale ha consentito, nelle linee essenziali, la conoscenza planimetrica del complesso, che occupa un’area di circa 7500 mq. L’indagine ha altresì messo in evidenza lo stato di conservazione non ottimale delle strutture, imputabile alle numerose ed abbondanti spoliazioni subite ininterrottamente nel corso dei secoli, a cui si aggiungono i danni arrecati dagli scassi agricoli. Lo studio analitico dei materiali, unitamente alla tecnica edilizia impiegata, (opera laterizia e listata), ha consentito di inquadrare l’edificio in un arco cronologico compreso tra l’età tardo-repubblicana fino alla tarda età imperiale quando, come ha ipotizzato G. R. Bellini, esso si trasformò in mansio collegata alla via Latina. La villa si articola in tre nuclei principali: il settore settentrionale, dove si apre un vasto giardino colonnato (T), un settore centrale dove si sviluppa la zona residenziale, ed infine un settore meridionale, che ospita la pars rustica comprensiva di hortus. Gli scavi archeologici hanno inoltre rilevato la presenza di un muro di recinzione, probabilmente turrito, presso il quale si aprivano gli ingressi alla villa; uno di questi è stato riconosciuto in prossimità di un piazzale basolato sul lato orientale del settore abitativo. Attorno al giardino porticato gravitano due settori termali, situati rispettivamente lungo i lati sud- ovest ed est. I vani del complesso termale orientale, che conservano i paramenti delle murature prevalentemente in opera laterizia, si distribuiscono attorno ad una sala quadrangolare (N) pavimentata da un tessellato con scena marina. È stato inoltre riconosciuto un ambiente absidato adibito a frigidarium (O) ad ovest dell’ambiente N, ed una zona riscaldata a sud-est munita di praefurnia (Q) e di un calidarium con annesse vasche semicircolari (U). Le terme sud-occidentali sono composte da almeno cinque vani a differente planimetria disposti in modo paratattico da est a ovest, con paramenti esterni in opera laterizia e listata. Tra i vari ambienti si distinguono quattro calidaria, (A,B,D,H), ed almeno un frigidarium (I). Gli ambienti acquisirono una valenza termale solo a partire dalla prima metà del III secolo d.C.; allo stato attuale, non è possibile determinare la loro destinazione d’uso relativa alla prima fase di impianto. A sud del giardino porticato si estende il secondo nucleo della villa, destinato all’abitazione del dominus. La pars urbana, incardinata su un asse nord-sud, è caratterizzata dalla presenza di un peristilio seguito da un atrio centrale attorno al quale si dispongono le stanze di soggiorno e rappresentanza, ancora da identificare nella loro specifica funzione. Infine, l’indagine archeologica ha accertato la presenza di una pars rustica presso il margine meridionale del pianoro, costituita da una successione di vani quadrangolari funzionali all’alloggiamento del personale e dei locali di servizio. Allo stato attuale la villa, assieme ai rivestimenti pavimentali, è stata reinterrata per esigenze conservative (posizionamento e pianta edificio da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 1). CRONOLOGIA ESTREMI TEMPORALI: dal secolo I a.C. (4° q) al secolo I a.C. (4° q) MOTIVAZIONE DELLA CRONOLOGIA: dati archeologici AMBIENTE TERMALE Ambiente N. il vano, a pianta quadrangolare, costituisce il fulcro del complesso termale collocato ad est del giardino porticato T. Conserva porzioni delle murature perimetrali con paramento in opera laterizia; la sala è pavimentata da un mosaico con scena marina, sostituito, in un momento non definibile con sicurezza, da un lastricato marmoreo (pianta da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 2). CRONOLOGIA Non determinata Non determinata Loc. Cardegna, villa, ambiente N, tessellato con SPECIFICHE DI RINVENIMENTO scena marina DATA: 1996-1998 PARTE DELL’AMBIENTE: intero ambiente RIVESTIMENTO CON SCANSIONE: a copertura unitaria TIPO DI IMPAGINAZIONE: centralizzata CROMIA: bicromo Mosaico figurato, il cui soggetto è una scena marina, che evoca indiscutibilmente la funzione della sala. Il manufatto si conserva in stato precario; in più parti sono visibili diverse lacune provocate dagli interventi di spoliazione, tesi presumibilmente anche all’asportazione delle lastre marmoree di un secondo piano pavimentale che, in un momento successivo, sostituì il tessellato. Una successione di fasce in colori contrastanti circoscrive il campo di cui si conserva, presso il margine inferiore sinistro, un delfino a cui sembra fare da pendant, sul lato opposto, un secondo delfino. Al di sopra degli animali acquatici si dispongono due amorini alati cavalcanti capri marini muniti di spire pisciformi. CRONOLOGIA ESTREMI TEMPORALI: dal secolo II d.C. (1° q) al secolo II d.C. (2° q) MOTIVAZIONE DELLA CRONOLOGIA: dati stilistici BORDO SPECIFICHE TECNICHE IDENTIFICAZIONE DELLA DECORAZIONE: geometrica TECNICA ESECUTIVA: tessellato (tessellato senza inserti) DIMENSIONI GENERICHE TESSERE: piccole o medie DECORAZIONI GEOMETRICHE MOTIVO MODULO RIEMPIMENTO DM 1y – fascia monocroma CAMPO SPECIFICHE TECNICHE IDENTIFICAZIONE DELLA DECORAZIONE: figurata TECNICA ESECUTIVA: tessellato (tessellato senza inserti) DIMENSIONI GENERICHE TESSERE: piccole o medie DECORAZIONI FIGURATE TEMA SOGGETTO ALTRE COMPONENTI Scena marina Animali marini Erote REFERENZA FOTOGRAFICA: immagine da BELLINI, SPOSITO 2011, fig. 7. CONSERVAZIONE OGGETTO CONSERVATO: parte del pavimento – CONSERVATO IN: situ Il mosaico,assieme alla villa, è stato interrato per esigenze conservative. BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO BELLINI, G. R./ SPOSITO, F. 2011, Pavimenti inediti dalla villa romana in loc. Cardegna (Ceccano- Fr)., in Atti del XVI Colloquio dell’Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico (Palermo, 17-20 marzo 2010), Tivoli, p. 575, fig. 6 p. 581; fig. 7 p. 582. BELLINI, G.R./ TRIGONA, S.L. 2009, Le terme della villa di Cardegna, Ceccano (Fr)., in Sorgenti e terme della valle del Sacco, Padova, p.306, fig.4 p.307. TRIGONA, S.L. 2008, La villa romana di Cardegna, Ceccano (FR). I materiali, in Dalle sorgenti alla foce. Il bacino del Liri-Garigliano nell’antichità: culture, contatti, scamb,i Roma, p.232, fig.4 p.233. VENDITTI, C.P. 2011, in Le villae del Latium adiectum. Aspetti residenziali delle proprietà rurali., Bologna, pp. 139-140, n. 108. CITAZIONE E CONDIVISIONE STRINGA BIBLIOGRAFICA: Sposito, Francesca, Loc. Cardegna, villa, ambiente N, tessellato con scena marina, in TESS – scheda 8527 (http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8527), 2008 INDIRIZZO WEB: http://tess.beniculturali.unipd.it/web/scheda/?recid=8527 DATA SCHEDA: 2008 | AUTORE: Sposito, Francesca | REF. SCIENT. : Ghedini, Francesca.