Gli Affreschi PAOLA MALOSTI tardo-cinauecentesch' azio Farnese di Caprarola Dedicato ad Alessandro Benvignati

1. Sintesi storica del Palazzo Non è infatti irrilevante la posizio- Farnese ne geografica e quindi strategica di Caprarola, sorta verso l'anno 1000 Secondo le fonti, la famiglia sopra uno sperone rocciosoz(nell'a- Farnese acquisì il possesso di un rea dei . piccolo feudo nella Tuscia a nord di I Farnese quindi decidono di Viterbol attorno al X secolo e diede attuare il riassetto urbano per poi inizio ad una progressiva politica di consentire l'edificazione di questa espansione territoriale, che le per- imponente fortezza sulla sommità mise di diventare proprietaria di dell'abitato: questo importante mo- numerosi possedimenti fin dal XII mento di trasformazione imprime secolo nell'area compresa fra Viter- una forte originalità monumentale e ho, Orvieto e il Mar Tirreno. scenograficaj, testiriionianza di una I1 crescente dominio farnesiano grandiosa ristrutturazione architetto- nel corso dei secoli f~idovuto nica cinquecentesca. I1 progetto e il soprattutto al fedele sostegno dato lavoro edificatorio sia urbanistico sia alla Cl-iiesa di Roma ed anche all'a- del Palazzo sono affidati ad Antonio desione al partito guelfo; numerosi da Sangallo il Giovane" architetto esponenti della famiglia, infatti, rive- di fiducia della famiglia farnesiana - stirono importanti ruoli nell'ambito e a Baldassarre Penizzi: attorno al pontificio, ricevendo altrettanti 1535 il Cardinale Alessandro Far- importanti privilegi. nese, promotore di un grande rilan- Nel 1468 nasce Alessandro Far- cio riguardo le attività artistiche, di- nese. venuto papa nel 1534 col nome di Divenuto Cardinalez, intende riu- Paolo 111, vede già i primi momenti nire i feudi posseduti dalla propria edificatori della sontuosa fabbrica famiglia nel viterbese; nel 1504 rile- del palazzo. In questa strombatura di finestra, decorata probabilmente a calce in alcuni punti, si notano le va il possedimento di Caprarola e Si avviano le basi di un castel- di incisione relative a decorazioni decide di farne il nuovo centro del lo, del cui completamento si oc- geometriche. Eseguite direttamente su~muro dall'artista con uno strumento appuntito, dominio farnesiano nella Tuscia. cuper~ successivainente il nipote tali linee creano un solco rappresentante La sua intenzione va oltre: costi- di papa Paolo 111, ovvero un omo- il disegno finale che verrà in seguito dipinto. tuire un proprio stato che compren- nimo: Alessandro Farnese, nato da i territori della propria famiglia nel 1520, anch'egli avviato fin da nel Patrimonio di S. Pietro e realiz- giovanissimo alla carriera ecclesia- tendenze sperimentali e tradizioni zare una rocca a difesa del feudo stica'. rinascimentali". farnesiano3 nel punto piìi elevato Decide quindi di recuperare Evidenti i cambiamenti e corn- del paese di Caprarola. Questa resi- attorno al 1555 il grandioso progetto prensibili le modifiche apportate denza è inoltre atta a garantirgli un interrotto del palazzo di Caprarola, donite al cambio della cornmittenza ideale ritiro meditativo, nonché un affidandone l'incarico a un altro e anche dei tempi, Vignola realizza punto di sosta durante i frequenti e insigne architetto: Jacopo Barozzi per questa eminente famiglia di lunghi spostamenti fra Roma ed i detto il Vignola" la cui opera di- dignitari ecclesiastici una grandiosa propri possedimenti. mostra una interessante sintesi fra residenza fra il 1559 e il 1575 sopra

1 G. Frezza, F. Benedetti, Il Palazzo 5 P. Portoghesi, Caprarola, 7 Cardinale, Vicecancelliere della 8 1507 - 1573. Architetto di fiducia Farnese di Caprarola, Roma 1999, 1996, pag. 21. Chiesa, Ambasciatore personale di della famiglia Farnese e continuatore pag. 11. Si ricorda la realizzazione del papa Paolo III, suo rappresentante al dell' opera di Antonio da Sangallo il 2 Futuro papa Paolo 111 (1534 - 1549). Sangallo a Roma del . Concilio di Trento, Legato Pontificio Giovane; si rammenta la Chiesa del 3 1. Faldi, Gli affreschi del Palazzo presso Carlo V e Francesco I, grande Gesù a Roma. Farnese di Caprarola, Milano, 1962, umanista e mecenate delle arti: cfr. G. 9 C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, pag. 5. Frezza, F. Benedetti, op. cit., pag. 15 e Storia dell' arte italiana, vol. III, cfr. I. Faldi, op. cit., pag. 6. Milano 1991, pag. 199. 4 A. Ravaglioli, Alla scoperta del , Roma 1995, pag. 124. le fondamenta di Antonio da San- stie della famiglia Farnese traspare tettonico, mettendo in discussione gallo il Giovane; anche la ristnittura- nelle pitture eseguite fra il 1560 e il l'arte manieristica, che sostanzial- zione urbanistica del paese avviene 1583 circa1():i principali artisti sono i mente si richiamava allo stile di sotto la direzione dell'architetto due fratelli Zuccari" formatisi a Raffaello e Michelangelo. Vignola. Roma, il parmense Jacopo Bertoja12, Nella seconda meta del XVI seco- I1 Palazzo Farnese rappresenta il toscano Giovanni de Vecchi, Raf- lo si avverte infatti una profonda ~in'interessante testimonianza di bellino da Heggio e Antonio Tem- modifica delle concezioni artistiche: architettura civile nell'arnbito del pesta, fiorentino di nascita ma ope- il Concilio Tridentino riconosce l'im- Manierisrno: racchiude al suo inter- rante a Roma1+ tutti sono seguiti da portanza delle arti come tramite no un ricchissimo ciclo di affreschi e un folto gruppo di stuccatori, ope- educativo per i devoti, ma vuole stucchi tardo-cinquecenteschi, rap- rai, aiuti ed artisti in genere, prove- controllare la produzione delle presentanti appunto i poteri ed i nienti da varie parti d'Italia. immagini, viste come stnimento di fasti farnesiani. Esiste un disegno14 preparatorio politica religiosa. A pianta pentagonale, l'enorme su carta, elaborato ed accurato, di Si afferma quindi un nuovo indi- fortezza a 4 piani è in posizione Taddeo Zuccari relativo all'affresco rizzo artistico: mentre salvaguarda le dominante rispetto al paese sotto- di Carlo V, Francesco I ed Ales- esigenze tridentine ed è soggetto a stante: si tratta del modello tipica- sandro Farnese: disegno inteso prescrizioni e limitazioni18 negli edi- mente rinascimentale di strada con come proiezione immediata dell'i- fici religiosi, si fa portavoce delle fondale prospettico, introducendo dea dell'artistal5, probabilmente ambizioni neofeudali delle famiglie la vista sulla scenografica mole del dimostrazione anche dell'intenzione aristocratiche romane; questo pen- palazzo, secondo una accurata e del pittore di mostrare al Cardinale siero complesso e forse contraddit- studiata prospettiva spaziale. Farnese la realizzazione finale del torio è tipico degli artisti che si rifan- Non si deve infine dimenticare il dipinto. no sì ai canoni dell'arte riformata vastissimo parco alle spalle del Nella volta della Sala degli Angeli legata ai valori devozionali, ma Palazzo, con magnifici giardini a ter- si ammira l'affresco "La caduta degli anche alla cultura profana e alla razze, fontane e giochi d'acqua, tea- angeli ribelli" attribuito al Jacopo mitologia pagana. tro all'aperto, nonché la Casina del Bertoja, probabilmente datato fra il Di tale ideologia è un chiaro Piacere, anch'essa affrescata inter- 1569 e il 1572. Richiama l'illusioni- esempio Alessandro Farnese: men- namente. smo di Correggio16, l'intenso coin- tre la Chiesa è intenta a ridefinire il volgimento psicologico da parte proprio ruolo ed è pronta a influen- dell'osservatore nel moto rotante zare la concezione artistica delle 2. Gli affreschi degli angeli e la profondità vertigi- immagini sacre's, il cardinale esalta nosa, che anticipa le grandiose abbondantemente il proprio casato La notevole decorazione ad affre- decorazioni illusionistiche baroc- nella sua elegante fortezza, soprat- schi e stucchi di tutto il palazzo glo- che. tutto attraverso il mondo mitologico rifica il cardinale Alessandro Far- Ricordiamo che papa Paolo 111 e l'eredità del classicismo. nese che sicuramente ne e l'ideatore Farnese convoca il grande Concilio I pregevoli affreschi infatti illu- e il regista, awalendosi dei pro- di Trento17 nel 1545 e, nonostante strano, oltre il trionfo farnesiano, grammi iconologici-iconografici di non si riesca a stabilire un insieme di anche la storia di Caprarola, dei cir- letterati come Annil~alCaro, Onofrio regole e norme per le attività artisti- costanti Monti Cimini, del vicino Panvino e Fulvio Orsini. che, si apportano comunque note- Lago di Vico: il tutto misto a cultura La celebrazione di storie e dina- voli novità in campo artistico-archi- mitologica e sacra, vivacemente

10 Il cardinale Alessandro Farnese 12 Jacopo Bertoja (1544-1574), Anto- 15 F. Negri Arnoldi, S. Prosperi Valenti, 18 G.C. Argan, Storia dell'arte italiana, muore nel 1589. nio Tempesta (1 555-1630). Il disegno nella storia dell'arte italia- vol. III, Firenze 1994, pag. 196. 11 L'operato di Federico Zuccari (1541- 13 Cfr. P. Portoghesi, op. cit.,pag. 80. nar Urbino 1993. Pag. 25. 19 Ricordiamo che nel 1564 Daniele da 1609) rappresenta l'inizio del proces- 14 Conservato a Vienna: cfr. 1. Faldi, l6 Attorno al 1530 Correggio affresca Volterra copre le nudità dei perso- so di accademizzazione della pittura OP. cit., pag. 26. la cupola del Duomo di Parma. naggi dipinti da Michelangelo nella romana, rinnovando la tradizione 17 11 Concilio durò fino al 1563: C. Cappella Sistina. Cfr. C. Bertelli, op. decorativa insieme al fratello Taddeo Bertelli, op. cit., pag. 199. cit., pag. 208. (1529-1566). Federico nel 1593 è il principale promotore della fondazio- ne a Roma dell'Accademia di San Luca. Questa testa di guerriero disegnata da Taddeo Zuccari sembra risalire al 1566, anno della morte dell'artista: probabilmente non è riuscito a completare l'affresco; si ipotizza sia eseguita con una sorta di sinopia.

arricchito di grottesche20 e stemmi prima è la divisione del lavoro con i classici gigli farnesiani; ogni secondo un'impalcatura a piìi piani: sala possiede il proprio nome e pro- le giunhire dopo l'esecuzione saran- prie caratteristiche, oltre che nume- no i limiti orizzontali tra i vari rosissimi significati allegorici in per- piani21; una diversa metodologia fetta corrispondenza al programma consiste nella 'giornata': ovvero una ideologico di questo imponente edi- piccola porzione di intonaco, che ficio. potrebbe essere un volto, un perso- La celebrazione dei Farnese naggio; sostanzialmente si ricorre come potenza terrestre è altresì alla 'giornata' quando il ritmo lavo- inserita nell'ambito religioso, grazie rativo si allenta. alla loro costante fedeltà dedicata Va precisato che la tecnica dell'af- alla Chiesa di Roma: infatti il mirabi- fresco non comprende affatto ogni le ciclo decorativo riflette il paralleli- genere di pittura su muroLL:è difatti smo fra Chiesa celeste e Chiesa ter- caratterizzata da processi di carbo- fornire una adeguata interpretazio- rena. natazione della calce, che riporta ne critica e per intervenire nel modo secondo la seguente reazione chi- ottimale alla salvaguardia del manu- 3. La tecnica esecutiva degli af- mica: fatto. La diagnosi riguarderà quindi fi-eschi Ca(OH), + CO, -> CaCO, + H20 la storia del bene culturale in esa- Questa spiega la reazione di me e tutto ciò che ha subito nel L'affresco rappresenta una delle presa23, indurimento e conseguente corso dei secoli, come trasformazio- principali tecniche murali. L'esigen- ritiro di una superficie affrescata: l'i- ni, evoluzioni, sovrapposizioni, alte- za principale è dipingere su intona- drossido di calcio Ca(OH), costitui- razioni, nonché restauri rivelatisi co fresco a base di calce, con pig- sce il legante nell'intonaco, è trasci- impropri, deleteri oppure esempla- menti miscelati in acqua, i quali nato dall'evaporazione dell'acqua ri. devono risultare resistenti all'azione H,O e si dirige verso la superficie Si accenna che già al termine del della calce. dove reagisce con l'anidride carbo- 1400 si assiste ai primi segni di una Generalmente si ha un primo nica C02; intanto l'acqua H20 eva- crisi della tecnica ad affresco: perde strato grossolano applicato diretta- pora. L'idrossido di calcio quindi infatti la sua trasparenza tradiziona- mente su muro, chiamato arriccio, forma per reazione con l'anidride le2*tre-quattrocentesca, diventando destinato a livellare la superficie del carbonica il carbonato di calcio sempre più coprente e densa: esor- nucleo strutturale; un secondo stra- CaCOS:t:ile cristallizzazione del car- discono le tecniche della pittura a to di limitato spessore si denomina bonato superficiale ingloba i pig- secco e riemerge la pittura ad olio, intonaco, sul quale si esegue il menti e li fissa. Tale reazione chimi- che riesce ad ottenere sul muro gli dipinto. Può anche darsi il caso di ca si verifica generalmente dall'e- stessi effetti della pittura su tavola. un terzo sottilissimo strato, detto sterno della superficie, che si solidi- Secondo recenti shidi e lavori di intonachino, che esibisce la pellico- fica, verso l'interno. restauro effettuati sugli affreschi la pittorica. Qualunque sia l'affresco da ana- della e sulla base della L'intonaco deve essere progressi- lizzare e restaurare è di fondamenta- personale osservazione diretta, si vamente applicato, dal momento le importanza documentarsi sull'o- deduce che le stesure pittoriche che necessita di essere umido e fre- pera d'arte non solamente dal punto quasi sicuramente sono caratterizza- sco al momento della pittura: esisto- di vista materico: non si deve sepa- te dalla seguente stratificazione: no due metodologie, consistenti rare l'aspetto culturale-artistico da - struttura muraria nella 'pontata' e nella 'giornata'. La quello materiale, ma fonderli per - arriccio

20 La meravigliosa decorazione orna- sia nella decorazione di cappelle gen- 21 Generalmente si eseguiva il lavoro 23 P. e L. Mora, P. Philippot, op. cit., mentale detta 'a grottesche' risale tilizie riformate dopo l'evento triden- dall'alto verso il basso. pag. 14. agli inizi del 1500 ed ha rapida diffu- tino sia nelle sale di palazzi. Cfr. A. 22 C. Maltese, Le tecniche artistiche, 24 p. e L. Mora, p. Philippot, La conser- sione nella pittura murale; ripresa Chastel, La grottesca, Torino 1989, Milano 1978, pag. 315. vazione delle pitture murali, Bologna dalle pitture della Domus Aurea di pag. 21. 1999, pag. 156. Nerone, si tratta di arte irreale, stra- vagante, popolata da figure bizzarre e animali assurdi, figure fantastiche e combinazioni ibride e addirittura comiche. Tali grottesche si osservano La sala, posta a sud-est ed avente un'ampia vetrata, ospita questo affresco visibilmente alterato nei colori. Probabilmente gli artisti hanno utilizzato la biacca -carbonato basico di piombo - come pigmento, che subisce un processo chimico trasformandosi da bianco in bruno.

laboratorio se l'intonaco del ciclo un artista, sopramino perché veniva decorativo del I'alazzo di Capraroka gelosamente custodita come segreto sia stato secco o umido a1 momento professionale: non è affatto sempli- dell'esecuzione artistica: nonostante ce distinguere quindi le mani dei ciò, si può citare che sulle pareti del vari pittori. deambulatorio del piano terra, Questo sfarzoso ciclo comprende owero del Piano dei Prelati, sono la tecnica ad affresco probabilmente visibili in alcuni punti sollevamenti a per la maggior parte ed anche la tec- scaglie e rigonfkamenti della pellico- nica a secco. Quest'ultima è gene- la pittorica. Questo sembra essere ralmente utilizzata per rifiniture, un tipico effetto prodotto da carbo- ritocchi, di limitata estensione: natazione di pittura su scialbatura, quando in pratica l'intonaco è in per cui si potrebbe dedurre che si fase troppo avanzata di asciuga- tratti di una testimonianza della mento e non richiede piìl velocità di modalità esecutiva su alcune parti esecuzione; l'artista se ne serve del deambulatorio inferiore: pittura quindi per realizzare effetti di colore a secco, owero eseguita su uno stra- e particolari minuziosi, non compa- to asciutto di calce, oppure compiu- tibili con la tecnica ad affresco". ta con pigmenti mescolati e fissati Tale insieme di articolate conce- dal latte di calce, che dunque si rive- zioni artistiche comprende anche il la un legante. richiamo all'arte fiamminga, com- Le due tecniche di pittura a secco portando l'adozione della pittura ad più importanti sono le tempere e l'o- olio che conferisce una maggiore lio: le prime fanno sì che il pigmen- lucentezza alle tinte del dipinto, un to sia mescolato ad alcuni leganti, naturalismo spettacolare, un amplia- - intonaco come uovo, caseina, colla animale e mento della g&nma dei pigmenti e il - scialhatura di calce25 gomma vegetale; invece per olio si vantaggio di poter apportare corre- - pellicola pittorica intende generalmente olio di lino e zioni. La successione delle operazioni di papavero. Dall'ossewazione diretta dei mi- di esecuzione della pellicola pittori- Va comunque precisato che le rabili affreschi nella Sala dei Fasti ca segue un'altra struttura stratifica- esecuzioni pittoriche variano da Farnesiani del Piano Nobile, si nota ta",ccon buona approssimazione epoca a epoca, da tecnica a tecnica che nelle strombature delle finestre anche sugli affreschi27 del Palazzo e sopramltto da artista a artista. decorate probabilmente a calce29 in Farnese: Sopramitto è proprio il vastissimo alcune zone, vista la corposità dei - superficie dell'intonaco destinata ciclo decorativo farnesiano ad esse- colori, sono evidenti linee incise al colore re testimonianza dell'incontro e relative a decorazioni geometriche. - disegno preparatorio della fusione di complesse vicende Attraverso questa incisione diretta, - stesura pittorica di base storiche, di numerose personalità l'artista infatti segna la traccia con - tonalità media artistiche, di vari collaboratori, aiuti, uno strumento appuntito diretta- - ritocchi pittori, stuccatori; non va assoluta- mente sull'intonaco lasciando un Non si è finora purtroppo riusciti mente dimenticato che è estrema- solco, da utilizzare come guida fino a sapere con certezza da analisi di mente arduo ricostruire la tecnica di al termine dell'esecuzione.

25 Si intende ogni sorta di stratifica- 26 Anche se le tecniche sono diverse z7Si precisa che è scarsamente docu- 28 AA.W., DIMOS, parte I, modulo 1, zione utilizzata per velare o per rico- da epoca a epoca, il principio fonda- mentata la tecnica esecutiva degli Tecniche di esecuzione e materiali prire una stesura pittorica. mentale rimane questo: cfr. P. e L. affreschi del palazzo Farnese. costitutivi, I.C.R., Roma 1978, pag. 30. Mora, P. Philippot, op. cit., pag. 18. 29 0. Zanardi, L. Arcangeli, L. Appo- lonia, "Della natura del bianco San- giovarmi". Un pigmento e la lettura delle fonti, in Ricerche di storia dell' arte, Rivista quadrimestrale, anno 1984, n. 24, pag. 73. La ricca decorazione mostra evidenti segni di degrado. Trattandosi di ambiente esterno, subisce l'azione dannosa dell'umidità, delle variazioni di temperatura, del vento e della luce solare (evidente nella fotografia).

Appare evidente il processo di alterazione dovuto all'aggressione biologica dei licheni: tale tipologia di autotrofi ha trovato le condizioni favorevoli per iniziare la germinazione.

Inoltre l'affresco del Cardinale granulometrica, ovvero migliore Alessandro con Carlo V e Ottavio qualità. Farnese evidenzia quattro teste di Per pigmenti di origine artificiale guerrieri solamente disegnate: invece si intendono prodotti chimi- potrebbe essere una parte incom- ci, aventi una composizione ben piuta di Taddeo Zuccari relativa al definita, ottenibili a secco oppure in 1566, anno della sua morte. Pro- umido. babilmente il disegno è stato esegui- I pigmenti 0rganici3~si trovano in to con una sorta di sinopia. alcune sostanze di certe parti di ani- Su alcune parti degli abiti ricca- mali, piante, frutti; la sostanza colo- mente e minuziosamente decorati si rante si estrae per evaporazione ed notano dorature: probabilmente il essiccazione. materiale metallico utilizzato è l'oro Le lacche sono tinture organiche, in foglia ed è stato impiegato come ottenute come mescolanza di so- - - adesivo la "missione": una miscela stanze organiche e minerali: il loro di olio e resina3O. principio colorante si raccoglie dalla Nella Sala del Mappamondo è cottura di sostanze aventi origine visibile una linea continua sottile di animale oppure vegetale; deve esse- incisione, che delimita i contorni dei re fissato e fatto precipitare per rea- due personaggi femminili, posti zione con una base inorganica, nella parte inferiore, accanto alla come un ossido o un idrato metalli- Carta del Mondo: potrebbe dimo- ~033. strare l'utilizzo del cartone impiega- I1 riconoscimento dei pigmenti in to su muro; risale circa al 1573. generale viene effettuato mediante osservazioni al microscopio e saggi chimici specificij4. L'esame micro- 4. I pigmenti impiegati per le scopico richiede modestissime pitture murarie quantità di campione e si basa sul- l'osservazione della forma dei grani, Generalmente i pigmenti si divi- del loro colore e delle caratteristiche dono in base all'origine naturale ottico-cristallografiche. oppure artificiale e in base a com- Occorre un microscopio minera- posizione chimica organica oppure logico fornito di una serie particola- inorganica. re di obiettivi e di filtri, che permet- I pigmenti di origine naturale si tono di osservare a luce polarizzata compatibili con la tecnica ad affre- reperiscono in giacimenti sotto trasmessa le particolarità ottiche dei sco: i colori più frequentemente forma di ossidi, solfuri, carbonati e granuli dei pigmenti, i quali posso- adoperati per questo specifico tipo solfati31 e la tecnica di esecuzione- no essere inglobati in una resina per di tecnica pittorica si devono distin- preparazione comprende: essicca- agevolarne la manipolazione. guere per la resistenza a: zione del minerale al sole, macina- Sono tre le principali caratteristi- - azione caustica della calce zione mineralogica, setacciatura, che di un pigmento: incompatibilità - luce macinazione, lavaggio e seccatura; ed alterazioni, potere coprente, - agenti atmosferici un'ulteriore triturazione permette potere di assorbimento olio. - inquinamento una maggiore omogenizzazione Non tutti i pigmenti sono infatti I seguenti pigmenti sono partico-

30 Secondo la ricetta tramandata da 31 P. e L. Mora e P. Philippot, op. cit., 33 AA.W., DIMOS, Tecniche di esecu- 34 AA.VV., DIMOS, parte I, Modulo 3, Cennino Cennini, i componenti prin- pag. 70. zione, op. cit., pag. 180. Leganti Fissativi Pigmenti, Metodi di cipali di tale adesivo sono olio di lino 32 Composti sostanzialmente da car- riconoscimento, I.C.R., Roma 1978, cotto, biacca (bianco di piombo), ver- bonio ed idrogeno. I pigmenti inor- pag. 19. derame (acetato basico di rame) e ganici sono formati da ossidi, carbo- vernice: tutto ciò bollito per un deter- nati, solfuri, solfati: hanno general- minato tempo. Cfr. AA.W., DIMOS, mente struttura cristallina. Cfr. M. Tecniche di esecuzione, op. cit., pag. Matteini, A. Moles, La chimica nel 36. restauro, Firenze 1989, pag. 19. larmente adatti alla tecnica dell'af- metallico. definisce coriie la quantità40 di fresco: Riguardo l'alterazione cromatica, legante oleoso necessario a bagnare awiene una reazione chimica ipote- tutte le particelle di pigmento, con- - bianco Sangiovanni35 ticamente per trasformazione in vertendo la massa in polvere in - ocra naturale e ocra bruciata, tem biossido di piombo PbO, sotto l'a- massa fluida. di Siena naturale e bruciata zione sia dell'umidità sia della luce Alcune cause di alterazioni non - ocra rossa sia di microrganismi, oppure per sono ancora chiarite dalla scienzaq1: - terra verde, malachite mutazione in solfuro di piombo il bianco di piombo, il minio e il - blu oltremare naturale, fritta egi- PbS, dovuta a reazione con pigmen- massicot possono trasformarsi in zia, smalto ti a base di solf~ri3~. biossido di piombo bruno, ma non - terre d'ombra I pigmenti a base di piombo, è ancora chiaro se l'umidità giochi - nero d'avorio e d'osso, carbone di rame, zolfo sono adeguatamente un ruolo primario. legna protetti da leganti proteici, soprat- Riguardo il fuoco, quando non E' decisamente rilevante il fattore tutto dall'olio. Awengono inoltre distrugge totalmente la pittura, può di incompatibilità di alcuni colori interazioni negative fra colori a base trasformarla in una monocromia, verso la tecnica ad affresco; certi di piombo-rame e a base di zolfo. perché le terre fra i 300" e i 700" C pigmenti36 sono instabili se ingloba- Alcuni pigmenti spesso adoperati diventano terre bruciate tendendo al ti nel legante inadatto, come ad nella pittura murale presentano colore rosso-bruno. E' bene precisa- esempio: l'azzurrite - carbonato infatti alterazioni cromatiche, come i re che l'identificazione dei pigmenti basico di rame 2CuC03.Cu(OH), - , seguenti: awiene generalmente con una ana- oppure il cinabro - solfuro di mer- lisi microchimica e un esame mine- - bianco di piombo curio rosso HgS - , oppure la biacca ralogico per via microscopica. - minio - carbonato basico di piombo Secondo i risultati di restauri - massicot 2PbCo3.Pb(OH),. effett~ati4~attorno al 1977 sulle volte - azzurrite Se questi tre colori sono usati nel- delle sale dell'appartamento d'Esta- - verde rame l'affresco, quindi awiluppati nel car- te - volte affrescate nella prima fase - cinahro bonato di calcio, non sono protetti decorativa databile fra il 1560 e il dai fattori di deterioramento come Altro aspetto fondamentale relati- 1562 ad opera di Taddeo Zuccari ed l'umidità, la luce, interazioni chimi- vo ai pigmenti è il potere coprente, aiuti - si riscontrava alterazione dei che con altri pigmenti e fattori d'in- ovvero la capacità del sistema pigmenti dovuta ad annerimento quinamento. legante-pigmento di formare una della superficie pittorica. Infatti fino Nella Sala di Ercolej7 esposta a barriera opaca alla penetrazione a poco tempo prima, una sala vicina sud-est si nota un affresco sulla della luce: un pigmento è più era adibita a cucina: una destinazio- parete, di fronte ad un'ampia vetra- coprente quando lascia meno tra- ne totalmente inidonea, considerata ta, con evidenti alterazioni cromati- sparire il substrato. l'importanza del ciclo pittorico, che: probabilmente gli artisti hanno Tale requisito è relazionato alla senza peraltro prendere adeguati utilizzato il bianco di piombo che finezza dei granuli del pigmento e provvedimenti, come una banale annerisce per cause non ancora all'indice di rifrazionej? più l'indice aspirazione di vapori. 11 hmo grasso chiarite. Pigmento noto anche col è alto, più il pigmento è coprente. invadeva quindi i locali circostanti e nome di biacca, si trova in natura Infine, il potere di assorbimento ovviamente si depositava sui dipinti, come minerale ma è stato sempre d'olio è un'altra particolarità impor- impastandosi con la polvere già pre- ricavato artificialmente dal piombo tante per i pigmenti in genere: si sente e creando un'evidente altera-

35 Calce carbonatata e ridotta in pol- 36 Cfr. AA.W., DIMOS, Tecniche di ese- 38 AA.W., DIMOS, Tecniche di esecu- Cfr. AA.W., DIMOS, Tecniche di ese- vere. Cfr. AA.W., DIMOS, parte I, cuzione, op. cit., pag. 180. zione, op. cit., pag. 194. cuzione, op. cit., pag. 182. modulo I, Tecniche di esecuzione e 37 Autori degli affreschi del 1569 circa 39 L'indice di rifrazione esprime il rap- 41 P. e L. Mora, P. Philippot, op. cit., materiali costitutivi, I.C.R., Roma sono Federico Zuccari e Jacopo porto fra la velocità della luce nell'a- pag. 82. 1978, pag. 104. Bertoja. ria e la velocità della luce nel pig- 42 Si fa riferimento a studi e analisi mento ad uguale temperatura; è della Soprintendenza, del Laborato- altresì importante per il potere rio e delllArchivio dell'lstituto Centra- coprente l'indice di rifrazione del le del Restauro. legante mescolato. 40 Viene espresso in grammi di olio. La decorazione del pergolato esibisce in alcuni Questo affresco su parete rappresenta un tipico punti alterazioni cromatiche. Fra i molteplici esempio deli'arte di Maniera: la scena appare emblemi iconografici, nell'arte profana l'uva è il affollata e movimentata; accese sono le soluzioni simbolo di Bacco, dio del vino; neli'arte sacra la cromatiche e la schiera spigolosa di mitre di vite è la raffigurazione della fede cristiana e i vescovi - quasi irreale - mostra una numerosi animali (uccelli in particolare) ricercata e sofisticata composizione. In secondo simboleggiano la loro creazione da parte di Dio. piano avviene la scena reale, mentre in primo piano sono raffigurati personaggi di spalle, per lo più secondari.

zione del colore. minerale è ben noto e pregiato fin Anche nell'appartamento d'Au- dall'antichità e sono numerosissime tunno, dove la decorazione richia- le varianti dei metodi di preparazio- ma ugualmente lo stile pompeiano ne citati dalle molteplici fonti. Ha un e grottesco, sussistevano le simili medio indice di rifrazione e un condizioni precarie di conservazio- medio potere coprente. ne; le relazioni dei restauri citano la L'umidità favorisce infatti reazioni gravità dell'annerimento della chimiche che modificano la compo- superficie dovuta sempre al fumo sizione e il colore di alcuni pigmen- della cucina adiacente: per cui si ti non adatti alla tecnica ad affresco: notava l'alterazione dei colori pitto- infatti questo pigmento si trasforma rici. in malachite, carbonato basico di rame CuC03.Cu(OH),: si modifica 5. Indagini analitiche in un carbonato più basico, ovvero dal "blu" al "verd~"44. Secondo alcuni studi, i pigmenti Osservando altri affreschi, alcune utilizzati negli affreschi della Villa parti mostrano un'altra tonalità blu- Farnese potrebbero far parte delle azzurrognola: si potrebbe identifi- terre rosse-ocracee naturali. carlo come blu di smalto, o vetro di I colori rossi sono pigmenti natu- cobalto SiO,, K,O, As,O,, CoO. rali inorganici, comunemente deno- Anche noto col nome di smaltino, minati terre oppure ocre4< costituiti questo pigmento inorganico ed arti- da ossidi di ferro più o meno idrati; ficiale è diffuso dall'inizio del XVI comprendono diversi tipi, come la secolo in Europa; ha basso indice di sinopia oppure la terra di Pozzuoli, rifrazione e basso potere coprente, caratterizzati da buona capacità essendo un vetro è infatti trasparen- coprente e dalla stabilità nel tempo. te. La terra rossa risulta adatta soprat- Si suppone che i pittori potrebbe- tutto nella tecnica ad affresco, grazie ro aver adoperato il minio - ossido alla facile reperibilità testimoniata di piombo Pb304- come pigmento durante il XVI secolo ed alla inalte- prevalente; in generale appare rabilità sul supporto pittorico. anche ben preservato. L'ocra naturale, come la terra, è I1 rninio non è stabile ed anneri- un pigmento a base di ossido di sce in presenza di solfuri e di una ferro dalle varie colorazioni gialle, luce forte; mescolato con olio tende rosse e brune: usata fin dai tempi a trasformarsi in rosa o bianco per più antichi, varia la propria tonalità formazione di carbonato di piom- a seconda del luogo di provenienza. bo45soprattutto in caso di esposizio- Altrove si notano pigmenti di ne all'aperto. Ha un alto indice di colore blu-azzurrognolo e potreb- rifrazione ed un alto potere copren- bero indicare la presenza di ione te. chimica, come ossidazioni, idrata- rameoso e quindi azzurrite. Su alcune superfici pittoriche zioni, solubilizzazi~)ni;erano anche L'azzurrite è carbonato basico di sono stati riscontrati sia moderati sia microfratturazioni e decoe- rame 2CuC03.Cu(OH),; questo avanzati fenomeni di alterazione sionamenti meccanici.

43 AA.VV., La fabbrica dei colori, 45 AA.VV., DIMOS, Tecniche di esecu- Roma 1986, pag. 94. zione, op. cit., pag. 207. Lampante è l'esempio di questa trasformazione chimica nelle volte della Basilica Superiore ad Assisi. La malachite è carbonato basico e non - di temperatura e umidità nismi, alghe, licheni - ed altri pro- di rame CuCO,.Cu(OH),; questo relativa dell'aria, favorite da correnti cessi dannosi di alterazione chimica pigmento inorganico generalmente d'aria e piogge. si formano e si sviluppano in pre- naturale si ricava da un minerale ed E' nota infatti l'azione deleteria senza di umidità. è stabile alla luce. dell'umidità, delle variazioni di tem- Sulle pareti di entrambi i deam- Nella Sala del Mappamondo le peratura e della luce, che quindi si bulatori47 si evidenzia un problema variazioni chimiche e cromatiche annoverano fra le principali cause di di gravissimo degrado: uno spesso e riguardano i cristalli di azzurrite, i alterazione delle pitture murali in compatto strato lichenico ricopre quali mostrano in alcune aree del- generale. Solamente il semplice pas- gran parte della pittura murale, il cui l'affresco aloni verdastri, owero tra- saggio dal giorno alla notte arreca effetto va dall'alterazione cromatica sformazione idrolitica in malachite danni ai dipinti. dei pigmenti, all'offuscamento degli con formazione di gesso impuro. Nel caso dei deambulatori del affreschi e alla distruzione totale dei E' tutt'oggi evidente inoltre una Palazzo Farnese di Caprarola la medesimi. L'alterazione del pigmen- serie di alterazioni cromatiche sugli superficie pittorica è decisamente to è un tipo di danno irreversibile, affreschi parietali della Sala di esposta alla radiazione solare, al ma sarebbe possibile rendere più Ercole: sarebbe quindi importante vento e agli agenti atmosferici: i pig- lenta l'azione dannosa degli agenti effettuare analisi micro-climatiche menti tendono ovviamente a scolo- atmosferici. all'interno dell'ambiente affrescato rire sotto tali effetti, in particolare i Questo gravissimo stato di dete- per rilevare se le condizioni termoi- pigmenti organici. rioramento è dovuto alle infiltrazio- grometriche sono idonee alla con- Questa mirabile decorazione rea- ni di acqua meteoriche provenienti servazione del ciclo pittorico; si lizzata attorno al decennio 1580- dal tetto: quindi sono assolutamente potrebbe quindi intervenire assicu- 1590 sia del Piano dei Prelati sia del necessari la riparazione e l'imper- rando un microclima adeguato. Piano Nobile è stata eseguita da meabilizzazione della copertura, il I pigmenti infatti subiscono alte- Antonio Tempesta, autore anche fissaggio della pellicola pittorica e razioni chimiche irreversibili, per delle pitture della scala regia. dell'intonaco dove esso non è ade- cui questo processo cromatico già in Del porticato inferiore è assoluta- rente e la reintegrazione delle atto è inevitabile: potrebbe risultare mente da contemplare la pittura numerose lacune: ciò offrirà sicura- di primaria importanza tentare di della volta a botte, rappresentante mente una agevole lettura dell'affre- rallentare il fenomeno di trasforma- pergolati, verdure, uccelli, pappa- sco. zione chimico-cromatica, preser- gallini, fiori, piante dipinti su un I1 laboratorio di microbiologia vando l'immagine pittorica origina- cielo celeste, talvolta cromaticamen- delllIstitutoCentrale del Restauro ha ria più a lungo possibile. te alterato: questo era un tema ripetutamente nel corso di anni pre- I restauri eseguiti sugli affreschi molto caro e nelle ville cin- levato frammenti di tale forma di decoranti le pareti del deambulato- quecentesche. licheni per consentire uno studio rio46 del Piano dei Prelati mettono in Lungo la parete sono raffigurati sistematico delle alterazioni di origi- evidenza il costante degrado e la numerosi stemmi araldici di famiglie ne microbiologica degli affreschi, necessità di interventi restaurativi: nobili italiane e straniere, legate al cercando di stabilirne le cause, la va notata la particolare geometria casato Farnese; non tutti purtroppo natura e la gravità. Infatti si certifica architettonica di questo ambiente sono in buone condizioni conserva- che tali licheni fanno parte della circolare e la posizione delle super- tive. famiglia Lecanora-Placodium della fici dipinte, owero continuamente Inoltre le aggressioni di carattere specie Calcicole; questa microflora sollecitate da variazioni improvvise - biologico - comprendenti microrga- risulta molto estesa a tutt'oggi e

46 Per deambulatorio si intende corri- 47 Quindi del Piano dei Prelati e del doio anulare. Piano Nobile. tende a diffondersi: sono organismi sempre anche la pellicola pittorica 6. Bibliografia autotrofi e si propagano prelevando originaria, attualmente occupata biblioiyrGQCi in sali minerali dal substrato murario. dalla microflora. autore Le alterazioni macroscopiche sui Purtroppo prodotti chimici48 atti a AA.W., DIMOS, parte 11, modulo 1, Fattori di dipinti sono evidenti sotto forma di prevenire l'ulteriore crescita dei deterioramento, , I,C,R,,Kurna 1979 macchie aventi diversa tonalità: l'im- licheni risultano essere dannosi per AA.W., IA fabbrica dei colori, Roma 1986 mediata conseguenza della presen- le pitture; pare che una accurata AA.W., IIIMOS, parte I, modulo 3, Leganti za di tali microrganismi è l'alterazio- rimozione meccanica e un tratteggio Fissativi Pigiilenti, Metodi di riconoscimento, ne estetica della pittura, arrivando a dell'area danneggiata con acquarelli I.C.R., Roma 1978 AA.W., DIMOS, parte I, modulo 1, Tecniche di modificare sostanzialmente la soli- trattati con biocidi sia una metodo- esecuzione e materiali costitutivi, I.C.R., Roma dita della superficie cromatica. logia operativa corretta. 1978 Risulta fondamentale sottoporre Un notevole problema da risolve- G.C. Argan, Storia dell'arte italiana, vol.111, ad ulteriori analisi questo tipo di re è quindi la protezione delle pittu- Firenze 1994 S. Augusti, Alterazioni della composizione chi- deterioramento biologico infestante, re esterne49: sarebbe importante mica dei colori nei dipinti murali, Napoli 1949 considerando la parte lichenica e il valutare l'esatto orientamento degli S. Augusti, I "bianchi" nella pittura antica, supporto dove si sviluppa, per affreschi dei due deambulatori per Napoli 1963 accettarne la natura e per poter arri- comprendere in che misura la radia- C. Bertelli, G. Briganti, A. Giuliano, Storia del- vare ad un adeguato progetto di zione solare diretta colpisce stagio- l'arte italiana, vol. 111, Milano 191 G. Honsanti, Lavoro ai nero, in Restauro n 8, restauro, atto al risanamento delle nalmente o quotidianamente gli Kivista dell'Opificio delle Pietre Dure e superfici affrescate. affreschi; stabilire l'incidenza del Laboratori di Restauro di Firenze, Firenze 1996 Grazie ad altri studi e analisi inno- vento, dell'umidità relativa dell'aria C. Rrandi, Teorka del restauro, Torino 1977 vative su campioni di licheni del e della temperatura per offrire una G. Caneva, M.P. Nugari, O. Salvadori, La biolo- gia nel restauro, Firenze 194 1995, si è arrivati alla constatazione protezione durevole alle pregevoli C. Cennini, I1 libro dell'arte, a cura di F. che un altro agente biodeteriorante pitture contro le intemperie. Brunello. Vicenza 1997 responsabile è la specie lichenica Questo tipo di intervento com- A. Chastel, La grottesca, Torino 1989 rappresentata dalla "Dirina massi- porta generalmente la modifica del G. Frezza, F. Benedetti, I1 Palazzo Farnese di liensis forma sorediata". Tale specie valore architettonico del monumen- Caprarola, Koma 1999 J. Hall, Dizionario dei soggetti e dei simboli aggressiva ha colonizzato in manie- to, quindi è fondamentale ridurne al nell'arte, Milano 1979 ra differenziale i colori sugli affre- minimo l'impatto e questo può esse- I. Faldi, Gli affreschi del Palazzo Farnese di schi del palazzo Farnese e vi si è re realizzato solo approfondendo lo Caprarola, Milano 1962 depositata secondo nuclei circolari, studio delle reali cause di degrado: C. Maltese, Le tecniclie artistiche, Milano 1978 formatesi in seguito ad una rapida studio di cui il Palazzo Farnese e le M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Firenze 1989 proliferazione. Sta attualmente eser- sue pregevolissime decorazioni P. e L. Mora, P. Philippot, La conservazione citando sulle pitture un profondissi- sarebbero meritevoli e degni. delle pitt~iremurali, Bologna 19% mo effetto, accertato attorno ai 10 F. Negri Arnoldi, S. Prosperi Valenti, I1 disegno rnrn di profondità, 20 mm in alcuni nella storia dell'arte italiana, Urbino 1993 punti. P. I'ortoghesi, Cuprarola, Viterbo 1996 U. Procacci, Sinopie e affreschi, Milano 1961 Questo danno di natura chimico- A. Ravaglioli, Aila scoperta del Lazio, Roma fisico-biologica ha fatto sì che parti- 1995 celle del substrato pittorico siano A. Tonolo, C. Giacobini, Alterazioni microbio- state inglobate fisicamente nella logiche degli affreschi, Koma 1961 struttura del lichene durante la sua B. Zanardi, L. Arcangeli, L. Appolonia, "Della natura del bianco sangiovanni". 1Jn pigmento e crescita: quindi è owio che aspor- la lettura delle fonti, in Ricerche di storia dell' tando i licheni, si rimuoverebbe per arte, Rivista quadrimestrale, anno 1984, n. 24.

48 Ci si riferisce sempre agli studi e 49 P. e L. Mora, P. Philippot, op. cit., alle analisi del 1995; le ricerche su pag. 208. questo particolare biodeterioramen- to proseguono tutt'oggi.