Studio di fattibilità per la fusione dei Comuni di

Arquà , Costa di , , , ,

Maggio 2013 dott. Paolo Fortin

Introduzione …………………………………………………………………………………………….. pag. 3

CAPITOLO PRIMO L’ordinamento giuridico 1.1 Inquadramento normativo……………………………………………………………………………. » 6 1.2 Procedure normative riguardanti la Fusione di Comuni……………………………………………... » 8 1.3 La data del referendum consultivo, i costi del suo svolgimento e le delibere consiliari……………... » 12

CAPITOLO SECONDO Caratteristiche demografiche e socio – economiche 2.1 Dimensione demografica…………………………………………………………………………….. » 14 2.2 Tipologia e articolazione delle attività produttive…………………………………………………… » 18 2.3 Struttura dell’occupazione…………………………………………………………………………… » 18 2.4 Servizi scolastici, socio sanitari e assistenziali, servizi culturali, ricreativi, religiosi……………….. » 21

CAPITOLO TERZO Struttura del territorio 3.1 Caratteristiche geografiche, morfologiche ed orografiche, assetto urbanistico, viabilità e reti di trasporto, sicurezza urbana e stradale……………………………………………... » 23 3.2 Contenuti generali del P.A.T.I. e principali obiettivi strategici……………………………………… » 23 3.3 Valutazioni preliminari………………………………………………………………………………. » 23 3.4 Il sistema insediativo residenziale, insediativo agricolo, insediativo produttivo, infrastrutturale e della mobilità, idrogeologico, ambientale, storico-culturale e paesaggistico………………………. » 24 3.5 Le potenzialità future………………………………………………………………………………… » 27

CAPITOLO QUARTO Realtà organizzative ed economico-contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 4.1 Dimensioni organizzative e tecniche……………………………………………………………….. » 30 4.2 Bilanci comunali, organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici…………………….. » 34 4.2.a Analisi della composizione delle entrate………………………………………………………. » 34 4.2.b Analisi della composizione delle spese………………………………………………………... » 37 4.2.c Gli indicatori finanziari………………………………………………………………………… » 40 4.3 Quantità e qualità dei servizi erogati……………………………………………………………….. » 53

CAPITOLO QUINTO Possibili effetti della fusione 5.1 Effetti sulle attività economiche……………………………………………………………………... » 56 5.2 Riorganizzazione delle strutture comunali………………………………………………………...… » 56 5.3 Effetti sulla gestione del territorio…………………………………………………………………… » 58 5.4 Effetti sulle relazioni con i vicini centri urbani……………………………………………………… » 58 5.5 Effetti sul bilancio e sui trasferimenti statali………………………………………………………… » 61 5.6 Effetti sull’offerta dei servizi………………………………………………………………………… » 62

CAPITOLO SESTO Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati 6.1 Previsione di attività di informazione………………………………………………………………... » 65 6.2 Forme di partecipazione della popolazione………………………………………………………….. » 65 6.3 Sondaggi sulla volontà di partecipazione e sulle intenzioni di voto dei Comuni interessati…...…… » 65

CAPITOLO SETTIMO Conclusioni 7.1 Il modello di governance territoriale………………………………………………………………… » 68 7.2 Il nome e la sede……………………………………………………………………………………... » 74

ALLEGATI A.1 Cronoprogramma delle attività…….………………………………………………………………... » 75 A.2 Bilanci 2011 – 2012……………………………….………………………………………………… » 76 A.3 Residui attivi e passivi………………………………………………………………………………. » 94 A.4 Imposte, tasse, tariffe………………………………………………………………………………... » 96 A.5 Il patrimonio immobiliare…………………………………………………………………………… » 100 A.6 Le partecipazioni……………………………………………………………………………………. » 106 A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione……...………………………….. » 107

Introduzione 3 Introduzione

I documenti di analisi che seguono questa introduzione affrontano il problema posto dai comuni di Arquà Polesine, , Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo in merito alla fattibilità (o meno) di attivare un processo di fusione per realizzare un unico nuovo e grande nell’area del Medio Polesine.

Questa ipotesi di riordino territoriale ha una particolare rilevanza nel contesto e italiano in quanto le fusioni finora realizzate hanno riguardato solo pochi comuni, diversamente da quanto si sta progettando nel caso in esame.

Le motivazioni generali che hanno attivato questo percorso di studio e approfondimento sono sostanzialmente due. La prima è legata alla volontà di far “contare di più” queste comunità del Polesine, obiettivo da attuare tramite il potenziamento della capacità di rappresentanza e promozione del territorio e dei cittadini che lo abitano. La necessità di costruire solide partnership per difendere e promuovere ricchezza e interessi di un territorio, è precondizione ricercata da molti anni nelle politiche di allocazione delle scarse risorse pubbliche. Oggi le comunità locali, per affermarsi nei confronti di analoghe realtà, devono mostrare maggiori capacità di coesione, affidabilità nell’azione, autorevolezza e competenza in quanto insieme è più facile, più economico, più credibile. La fusione da questo punto di vista rappresenta la soluzione in assoluto più efficace anche se più impegnativa.

La seconda motivazione che ha portato i comuni del Medio Polesine, e tutti quelli che stanno valutando questa ipotesi istituzionale ad affrontare l’impegnativo tema di un riordino radicale dell’amministrazione pubblica nel proprio territorio, è legata alla riduzione continua e costante delle risorse disponibili per mantenere e/o sviluppare adeguati livelli di risposta alla domanda locale di intervento pubblico.

Il sistema della gestione dei servizi locali e della rappresentanza, in Italia, esalta il presidio territoriale ma è diseconomico e debole dal punto di vista finanziario e organizzativo per le sempre maggiori difficoltà alla specializzazione.

Nei Comuni, oggi, un numero sempre più esiguo di persone conduce uffici che si potrebbero accorpare, con inevitabili oneri diretti (costo) ed indiretti (mancanza di specializzazione ed aggiornamento di competenza). In prospettiva questo quadro di risorse calanti non sembra offrire un’inversione di tendenza, ma piuttosto un’ulteriore accelerazione. La stessa normativa nazionale peraltro già oggi impedisce la copertura del turn over dei dipendenti con un costante aumento delle rigidità gestionali.

La normativa statale, a partire dal D.L.78/2010 e fino alla L. 135/2012 prevede l’obbligo della unificazione e/o convenzione di quasi tutti i servizi per i comuni oggetto del presente studio, confermando nuovi ulteriori tagli ai trasferimenti erariali. Ciò significa che per mantenere i servizi di base e per continuare ad avere una capacità di risposta alle domande dei cittadini, la scelta della fusione supera la prospettiva delle convenzioni e anche delle unioni, attivando un processo di ottimizzazione e qualificazione gestionale con potenzialità e vantaggi nettamente superiori rispetto alle dette forme associative.

Nasce da questa esigenza la richiesta di uno studio di fattibilità e da qui la necessità di definire cosa si è fatto e cosa si potrà fare.

Il documento ha cercato di raccogliere buona parte delle informazioni gestionali, organizzative, economiche, finanziarie, istituzionali, utili per attivare un dibattito politico e sociale “informato” sull’ipotesi di fusione ed eventualmente sulla scelta finale in merito alla fusione stessa.

Sono state studiate ed approfondite le dimensioni indicate nell’introduzione e qui sintetizzate per macro argomenti:

Introduzione 4

Caratteristiche demografiche e socio – economiche; Struttura del territorio; Realtà organizzative ed economico-contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione; Possibili effetti della fusione; Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati;

Lo schema utilizzato ricalca quanto previsto dalla DGRV n. 1743 del 14/08/2012 avente ad oggetto “Criteri e modalità per l’assegnazione di contributi a favore di comuni per l’elaborazione di studi di fattibilità finalizzati alla costituzione di una Unione di Comuni o alla fusione di Comuni. Anno 2012” e dall’allegato “A” alla citata deliberazione. In aggiunta a quanto richiesto dalla DGRV 1743/2012 sono stati previsti, all’interno del cap. SETTIMO Conclusioni, una serie di dati quali il modello di governance territoriale (oltre, ovviamente alla proposta di nome e sede) e sono stati allegati altresì il crono programma delle attività, i bilanci 2011 – 2012, un prospetto dei residui attivi e passivi, uno schema delle imposte – tasse – tariffe, l’elenco del patrimonio immobiliare e le partecipazioni dei comuni alle società ed enti sovra comunali.

Il territorio, dal punto di vista dell'utilizzazione dei servizi da parte dei cittadini è, a prima vista, già fortemente integrato ed interconnesso. È del tutto normale per chi vi abita fruirne come se fosse un’unica area e luogo. Politiche comuni dal punto di vista urbanistico, di tutela e valorizzazione dell’ambiente, di valorizzazione e promozione del suo patrimonio storico ed artistico, di regolamentazione negli standard dei servizi e presidio comune, rappresentano un adattamento amministrativo ad una realtà già esistente. Le esperienze positive del PATI intercomunale, delle convenzioni per l’erogazione dei servizi scolastici, della Polizia Locale, delle prestazioni dei dipendenti, ecc., hanno costituito delle pre – condizioni importanti in vista del processo di fusione.

La somma del personale complessivo presente nei comuni è già minimale e l'obbiettivo ambizioso della fusione sarà di mantenere attivi tutti i servizi nel medio e lungo periodo, visti i limiti normativi che impongono il divieto di sostituire buona parte del turn over del personale ed i vincoli di bilancio. Oltre a ciò, il personale oggi presente, essendo chiamato in ogni ente a svolgere un elevato numero di funzioni, ha la necessità di aggiornarsi su tutti i temi con la difficoltà di raggiungere i livelli di efficienza operativa che caratterizzano i comuni di uguale consistenza demografica, a causa di una molteplicità di servizi richiesti, con scarse risorse economiche e di tempo a disposizione e con una normativa in costante evoluzione e continue modifiche. Il fatto che tutti facciano tutto comporta un vantaggio ed uno svantaggio: i servizi sono decentrati ovunque ma costano molto e non si possono specializzare. Questa condizione strutturale è stata affrontata dai comuni oggetto dell’indagine e la soluzione strutturale ottimale, rispetto a eventuali ipotesi di convenzione o unione, è proprio quella della fusione.

La scelta della strada della fusione appare molto allettante anche dal punto di vista finanziario, se comparata con altre scelte. E' opportuno considerare, però, anche la necessità di utilizzare risorse aggiuntive, derivanti dai risparmi di spesa o dai maggiori trasferimenti, per armonizzare lentamente politiche fiscali, tariffarie e di bilancio che come si vedrà, sono inevitabilmente diverse da comune a comune ed occorre immaginare e progettare una struttura di comune a “rete” che comunque avrà costi economici maggiori di quelli sostenuti in un comune sviluppatosi su un solo polo predominante.

Una significativa conseguenza del processo di fusione sarà la forte semplificazione (e riduzione) degli apparati politici, con conseguenti risparmi economici. Il processo di riordino delle istituzioni comunali e delle loro rappresentanze non potrà però esimersi dalla necessità di garantire in ogni caso adeguate ed effettive forme di rappresentanza e di partecipazione alla vita e scelta politica. Per questo motivo è stata elaborata un’ipotesi di rappresentanza politica con possibili e diverse soluzioni praticabili per garantire la partecipazione istituzionale a tutto il territorio che potrà essere organizzato attraverso le Municipalità.

Introduzione 5

I risparmi economici che potranno derivare dalla fusione non intaccano minimamente i servizi fino ad oggi erogati, ma al contrario tendono a consolidarli; vengono ridotte le spese “ripetitive” che necessariamente devono essere presenti in un comune, che in questo caso si trasformano da “sei” a “uno”.

Alla realizzazione dello studio di fattibilità hanno contribuito l’Assessore Regionale agli enti Locali e la Direzione Regionale Enti Locali, i sindaci dei comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo che hanno dimostrato inesauribile tenacia nel perseguire l’obiettivo, le Giunte, i Gruppi Consiliari dei comuni, i Segretari comunali e i dipendenti dei singoli comuni che hanno dimostrato disponibilità e impegno per la realizzazione di questo studio.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 6

CAPITOLO PRIMO L’ordinamento giuridico Sommario: 1.1 Inquadramento normativo. - 1.2 Procedure normative riguardanti la Fusione di Comuni. - 1.3 La data del referendum consultivo, i costi del suo svolgimento e le delibere consiliari.

1.1 Inquadramento normativo. Prima di approfondire l’esame degli aspetti riguardanti la fusione dei Comuni del Medio Polesine si deve evidenziare il quadro normativo che in questi anni è intervenuto in materia di gestioni associate. Il grande riordino ha preso avvio con il DL 78/2010, ed è stato completamente sostituito e rivisto dal DL. 95/2012 convertito in L. 135/2012 (si allegano le due slides mostrate nei vari incontri pubblici di presentazione dell’ipotesi di fusione).

2

Come si è avuto modo di illustrare, l’ipotesi prevista dal dl 78/2010 presentava una maggior chiarezza e comprensione in quanto strutturava i servizi sullo schema delle codifiche dei bilanci dei comuni. L’impostazione del legislatore conseguiva il risultato di una maggior comprensione anche per le amministrazioni locali che avevano modo, dopo aver analizzato i propri bilanci di previsione nonché i conti consuntivi, di cogliere quali servizi potevano essere associati e la quantificazione delle risorse finanziarie ad essi destinati dall'amministrazione coinvolta nel processo associativo.

Il dl 95/2012 convertito in L. 135/2012 e meglio conosciuto come “spending review” ha riformato integralmente l’originaria impostazione per assimilarla, su giudizio dei commentatori che l'hanno già visionata, alla futura riforma degli Enti Locali, che giace presso le camere del Parlamento, ed è nota come “Carta delle Autonomie”.

Le finalità del presente studio non perseguono lo scopo di chiarire quali siano, concretamente, le funzioni e i servizi che i piccoli comuni saranno chiamati a gestire in modo associato nei prossimi anni. La considerazione che, nel caso in cui il quadro normativo rimanga invariato, si assisterà nei prossimi

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 7 anni ad un progressivo vuoto di capacità decisionale nei comuni di minore dimensione nonché un progressivo spostamento del “tavolo” politico nelle gestioni associate è ormai assodata e avrà una conferma nei prossimi anni quando le riforme andranno a regime.

In tale nuovo contesto normativo la cogestione delle prestazioni tra amministrazioni comunali, che comporterà un confronto e una mediazione fra le stesse, determinerà per le esigenze di utilizzo dei servizi da parte dei cittadini, risposte più lente con il rischio di un nuovo ulteriore distacco tra cittadini e amministratori.

La possibilità di eleggere un Sindaco e un Consiglio Comunale in grado di dare delle risposte non mediate con altri comuni, risultato che si otterrebbe con la fusione, è un elemento di chiarezza istituzionale che porterà a un migliore rapporto cittadini – istituzione locale fondato su una maggiore trasparenza e reciprocità.

Questa articolazione è contenuta nello schema della Carta delle Autonomie3

Le slides successive costituiscono parte integrante delle presentazioni illustrate nei vari incontri propedeutici alla deliberazione consiliare. Corre l’obbligo di segnalare il continuo modificarsi delle normativa riguardante il tema delle gestioni associate e il rischio che queste presentazioni debbano essere ulteriormente aggiornate.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 8

Le norme della spending review Le norme della spending review D.L. 06.07.2012, n. 95 - L. 07.08.2012, n. 135 D.L. 06.07.2012, n. 95 - L. 07.08.2012, n. 135

• Art. 19, comma 1, lett. b (modifica il c. 28 dell’art. 14 DL 78/2010, L 122/2010) • Art. 19, comma 1, lett. d (modifica l’art. 30 dell’art. 14 DL 78/2010, L 122/2010) • I comuni fino a 5000 abitanti (3000 se montani) esercitano • La Regione, nelle materie di cui all’art. 117, commi 3 e 4 obbligatoriamente in forma associata, mediante Unione o della Cost., individua, previa concertazione con i comuni Convenzione, le funzioni fondamentali dei comuni di cui al interessati nell’ambito del Consiglio delle Autonomie comma 27, ad esclusione della lettera L); Locali, la DIMENSIONE TERRITORIALE OTTIMALE e • Se l’esercizio delle funzioni è legato alle tecnologie OMOGENEA per area geografica, per lo svolgimento, in dell’informazione e della comunicazione, i comuni le forma obbligatoriamente associata, delle funzioni esercitano obbligatoriamente in forma associata… fermo fondamentali … secondo i principi di efficacia, restando che tali funzioni comprendono la realizzazione e economicità, efficienza e riduzione delle spese. la gestione di infrastrutture tecnologiche, rete dati, fonia, • Nell’ambito della normativa regionale, i comuni avviano apparati di banche dati, di applicativi software, l’esercizio delle funzioni fondamentali in forma associata l’approvvigionamento di licenze per il software, la entro il termine indicato dalla normativa stessa. formazione informatica e la consulenza nel settore dell’informatica.

Le norme della spending review Rispetto a quanto illustrato nel D.L. 06.07.2012, n. 95 - L. 07.08.2012, n. 135 corso degli incontri pubblici, nel presente studio viene omessa la • Art. 19, comma 1, lett. e (modifica il c. 31 dell’art.14 DL 78/2010, L 122/2010) • Il limite geografico minimo delle Unioni … è fissato in 10.000 presentazione delle ipotesi di riforma abitanti, salvo diverso limite demografico individuato dalla regione delle Province. L’incertezza normativa entro 3 mesi antecedenti il primo termine per l’esercizio associato determinatasi con la fine della obbligatorio delle funzioni fondamentali; • 31 bis. Le convenzioni di cui al comma 28 hanno durata almeno legislatura, con tutta probabilità, non triennale e alle medesime si applica, in quanto compatibile, l’art. 30 consentirà il completarsi del processo del D.Lgs 267/2000. di riforma avviato dai dl e dalle leggi • Ove alla scadenza del predetto periodo, non sia comprovato, da emanate alla fine del 2012. parte dei comuni aderenti, il conseguimento di significativi livelli di efficacia ed efficienza nella gestione, secondo modalità stabilite Si deve evidenziare che il con decreto del Ministro dell’interno, da adottare entro 6 mesi, legislatore nazionale ha ipotizzato la sentita la Conferenza Stato-Città e autonomie locali, i comuni completa rivisitazione delle compe- interessati sono obbligati ad esercitare le funzioni fondamentali esclusivamente mediante unioni di comuni. tenze delle province, immaginando per • 31 ter. …1 gennaio 2013 almeno 3 funzioni le stesse, in futuro, il mantenimento di 1 gennaio 2014 le restanti funzioni competenze (poche) di area vasta, con un conseguente trasferimento ai comuni di tutte le loro competenze gestionali.

Se dovesse essere confermata tale impostazione normativa anche per il futuro è di tutta evidenza l’importanza di strutturare gli enti locali con una dimensione che consenta loro di poter strutturarsi per assorbire parte delle competenze che attualmente sono gestite dalle Province.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 9

L.R. 18/2012 Pur prescindendo • Art. 1 Finalità dall’ipotesi di riordino delle Province, nella normativa • 2. Per le finalità di cui al comma 1, la emanata negli ultimi anni presente legge disciplina: precedenti il presente studio, • a) il processo di riordino territoriale attraverso emerge l’uso della definizione di Dimensione Territoriale l'individuazione, previa concertazione con i Ottimale e Omogenea da parte comuni interessati nelle sedi istituzionali, del legislatore regionale, termine della Dimensione Territoriale Ottimale e con il quale dovremo acquisire Omogenea per area geografica; consuetudine nei prossimi • b) le forme e le modalità per l'esercizio tempi.

associato delle funzioni da parte dei comuni; • c) la promozione ed il sostegno dell'esercizio in forma associata di funzioni e servizi comunali, nonché della fusione di comuni.

Tale previsione normativa è espressa in modo estremamente chiaro nella Legge Regionale 27 aprile 2012 n. 18 “Disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali”, normativa che pur facendo esplicito riferimento ai comuni aventi dimensione demografica inferiore ai 5000 abitanti (3.000 se comuni montani), avvia un processo che riguarda tutte le amministrazioni comunali del Veneto, a prescindere dalle loro dimensioni. La volontà regionale è di semplificare il quadro normativo dei vari “ambiti” normativi all’interno dei quali oggi si esplica l’attività politico – amministrativa dei Comuni, riducendo- ne il numero (v. prospetto).

Tale processo di riordino impone a tutte le amministrazioni locali, soprattutto a quelle di minore dimensione demografica, di immaginare quale sarà il loro futuro e come dovranno strutturarsi, per poter competere alla pari con i comuni di maggiori dimensioni.

La Regione Veneto ha iniziato tale processo di riforma avviando la procedura concertativa e di coinvolgimento delle amministrazioni locali contenuta nelle disposizioni legislative, con l'invio a tutti i comuni del Veneto, nel mese di settembre 2012, di una comunicazione con cui venivano invitati ad esprimere, entro 60 giorni, le proprie indicazioni in merito all’individuazione della Dimensione Territoriale Ottimale e Omogenea alla quale appartenere.

1.2 Procedure normative riguardanti la Fusioni di Comuni.

Il primo obbiettivo su un progetto di possibile fusione di Comuni ha riguardato l’individuazione delle corrette procedure normative che disciplinano tale aspetto amministrativo.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 10

La Direzione Regionale Enti Locali si è resa immediatamente disponibile nel fornire indicazioni e materiale informativo per un corretto indirizzo delle amministrazioni interessate.

Si allega il materiale messo a disposizione dalla Regione Veneto:

Procedimento Legislativo Normativa L.R. 25/92 Norme in materia di Art. 133: Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di COSTITUZIONE nuove Province nell’ambito d’una Regione sono stabiliti con leggi variazioni provinciali e comunali della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione. FINALITA’ La fusione di due o più Comuni all’interno di una Provincia avviene con D.L.VO 267/2000 Art. 15: […] Salvo i casi di fusione tra più comuni, non possono Legge regionale, previo referendum consultivo e secondo il essere istituiti nuovi comuni con popolazione inferiore ai 10.000 procedimento previsto dalla suddetta Legge regionale. abitanti o la cui costituzione comporti, come conseguenza, che altri comuni scendano sotto tale limite. INIZIATIVA L’iniziativa legislativa per la fusione di due o più Comuni spetta ai Al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della seguenti soggetti di cui all’art. 38 dello Statuto: regione, lo Stato eroga, per i dieci anni successivi alla fusione stessa, LEGISLATIVA appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei  Giunta Regionale trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono.  Consigliere Regionale L.R. 25/1992 Art. 3: La variazione delle circoscrizioni comunali può consistere: d) nella fusione di due o più comuni in uno nuovo.  Consiglio Provinciale  Consigli comunali in misura non inferiore a 5 Art 12, c. 1, lett. f): previsione di forme premiali per favorire unioni e L. 42/2009 fusioni tra comuni, anche attraverso l'incremento dell'autonomia  Il Popolo che esercita l’iniziativa legislativa impositiva o maggiori aliquote di compartecipazione ai tributi erariali. mediante presentazione di progetti, redatti in articoli e sottoscritti da almeno 5.000 elettori

INIZIATIVA  Quando uno o più Comuni, anche nel loro insieme, non LEGISLATIVA acquisiscano titolo all’esercizio del potere di iniziativa legislativa REFERENDUM  Quando il progetto di Legge acquisisce un giudizio favorevole di comunale, i relativi Consigli possono presentare le loro richieste di meritevolezza da parte del Consiglio regionale, la Giunta regionale variazione alla Giunta regionale, che, entro sessanta giorni, delibera il referendum consultivo delle popolazioni interessate e il trasmette al Consiglio regionale il corrispondente disegno di legge relativo quesito. o respinge la richiesta, dandone comunicazione motivata alla  I risultati del referendum sulle fusioni dei Comuni sono valutati sia competente commissione consiliare. nel loro risultato complessivo sia sulla base degli esiti distinti per ciascuna parte del territorio diversamente interessato. GIUDIZIO DI  Il progetto di legge viene presentato al Consiglio regionale il quale MERITEVOLEZZA deve dare un preliminare giudizio di meritevolezza ai fini dell’ulteriore prosecuzione del procedimento legislativo. La PROVVEDIMENTO  Con la Legge regionale di fusione di due o più Comuni devono competente commissione consiliare deve acquisire il parere dei LEGISLATIVO essere assicurate alle comunità di origine adeguate forme di consigli comunali e provinciali interessati e svolgere ogni atto DI FUSIONE decentramento degli uffici e/o dei servizi in base allo stato dei istruttorio, in base al quale formulare una relazione al Consiglio, luoghi e alle esigenze delle popolazioni interessate. affinché questo possa decidere circa l’esistenza dei requisiti formali  La Legge regionale deve determinare l’ambito territoriale del e delle ragioni civiche o di opportunità storica, culturale, sociale, nuovo Comune e stabilisce le direttive di massima per la soluzione economica e/o di funzionalità istituzionale a fondamento della degli aspetti finanziari e patrimoniali connessi con la fusione dei proposta legislativa. Comuni.  Qualora i consigli comunali e provinciali non esprimano il parere entro il termine di 90 giorni dal ricevimento della richiesta, si prescinde dallo stesso.

Strumenti di supporto finanziario ANALISI CONCLUSIVA L.R. 25/92 Art. 12, c. 2: Al fine di favorire la fusione tra comuni aventi popolazione inferiore a 5.000 abitanti e la incorporazione di comuni con popolazione Obiettivi della fusione inferiore a 5.000 abitanti in un comune con popolazione superiore, il programma riconosce ai comuni interessati per un periodo massimo di 10 1) Razionalizzazione delle risorse finanziarie, umane e anni: strumentali a) priorità nel riparto dei finanziamenti regionali derivanti da leggi di settore; 2) Migliore e più efficace gestione complessiva del b) contributi regionali aggiuntivi sulla base dei seguenti criteri: territorio 3) Semplificazione delle procedure e degli iter burocratici 1) appartenenza ad una comunità montana; (medesimi regolamenti, uguali adempimenti) 2) numero dei comuni interessati; 3) entità della popolazione, favorendo la fusione o 4) Migliore programmazione per gestire una crescita l’incorporazione fra comuni con minor popolazione; equilibrata su un’area vasta per poter cogliere le 4) partecipazione ad una unione di comuni. opportunità che si presenteranno 5) Possibilità di usufruire degli incentivi finanziari previsti D.M. Art. 1: Ripartizione dei contributi complessivi dalla vigente legislazione regionale e statale, creando i dell’interno Ai comuni derivanti da procedure di fusione, alle unioni di comuni ed alle presupposti per un incremento del livello di welfare n. 318/2000 Comunità montane svolgenti l’esercizio associato di funzioni comunali locale spettano rispettivamente il 15, il 60 ed il 25 per cento del totale dei fondi erariali annualmente a ciò destinati in base alle disposizioni di legge vigenti.

Il quadro normativo si è recentemente arricchito di una importante previsione normativa contenuta nell’art. 20 della “spending review” (dl 95/2012 conv. In L. 135/2012) “Disposizioni per favorire la fusione di comuni e razionalizzazione dell'esercizio delle funzioni comunali” che dispone:

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 11

1. A decorrere dall'anno 2013, il contributo straordinario ai comuni che danno luogo alla fusione, di cui all'articolo 15, comma 3, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000, è commisurato al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti. 2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano per le fusioni di comuni realizzate negli anni 2012 e successivi. 3. Con decreto del Ministro dell'interno di natura non regolamentare sono disciplinate modalità e termini per l'attribuzione dei contributi alla fusione dei comuni. 4. A decorrere dall'anno 2013 sono conseguentemente soppresse le disposizioni del regolamento concernente i criteri di riparto dei fondi erariali destinati al finanziamento delle procedure di fusione tra i comuni e l'esercizio associato di funzioni comunali, approvato con decreto del Ministro dell'interno del 1° settembre 2000, incompatibili con le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo.

La rinnovata attenzione del legislatore per le fusioni di comuni è stata ulteriormente confermata dalla tempestiva emanazione del relativo decreto attuativo che sostituisce il precedente D.M. 318/2000.

Il provvedimento, infatti, è identificato come “DECRETO 10 ottobre 2012. Modalità e termini per il riparto dei contributi spettanti, a decorrere dall'anno 2013, ai comuni scaturenti da procedure di fusione realizzate negli anni 2012 e successivi” ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale N. 242 del 16 Ottobre 2012. Questa previsione normativa è risultata di estrema importanza per i risvolti economici (trasferimenti erariali aggiuntivi a favore delle fusioni di comuni) in quanto ha reso possibile una stima sui possibili trasferimenti erariali derivanti dalla fusione1.

1 IL MINISTRO DELL'INTERNO Visto l'articolo 15, comma 3, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali approvato con il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con cui e' previsto che lo Stato eroga, per i dieci anni successivi alla fusione stessa, appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono; Visto l'articolo 20, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, il quale prescrive che, a decorrere dall'anno 2013, il contributo straordinario ai comuni che danno luogo alla fusione, di cui all'articolo 15, comma 3, del citato testo unico approvato con decreto legislativo n. 267 del 2000, e' commisurato al venti per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti, stabilendo altresì che le stesse disposizioni trovino applicazione per le fusioni di comuni realizzate negli anni 2012 e successivi; Visto l'articolo 20, comma 3, del predetto decreto-legge n. 95 del 2012, il quale stabilisce che con decreto del Ministro dell'interno di natura non regolamentare sono disciplinate modalità e termini per l'attribuzione dei contributi alla fusione dei comuni; Considerato, altresì, il disposto del successivo comma 4, del richiamato articolo 20 ai sensi del quale, a decorrere dall'esercizio 2013, sono conseguentemente soppresse le disposizioni del regolamento concernente i criteri di riparto dei fondi erariali destinati al finanziamento delle procedure di fusione tra comuni e l'esercizio associato di funzioni comunali, approvato con decreto del Ministro dell'interno del 1° settembre 2000, n. 318, incompatibili con le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 dello stesso articolo 20; Ritenuta la necessità di disciplinare le modalità ed i termini per l'attribuzione dei contributi alla fusione dei comuni in applicazione della nuova normativa intervenuta; Considerato che agli enti locali appartenenti ai territori delle regioni autonome Friuli Venezia-Giulia e Valle d'Aosta nonché agli enti locali appartenenti alle province autonome di Trento e Bolzano, non viene attribuito il contributo di cui al presente decreto in quanto trattasi di territori in cui vige una speciale disciplina per l'attribuzione dei trasferimenti agli enti locali; Decreta: Art. 1 Finalità del provvedimento 1. Il presente provvedimento definisce le modalità ed i termini per il riparto dei contributi alle fusioni di comuni realizzate negli anni 2012 e successivi. Art. 2 Modalità di attribuzione del contributo 1. Ai comuni istituiti a seguito di fusione realizzate negli anni 2012 e successivi spetta, a decorrere dall'anno 2013 e per un periodo di dieci anni, un contributo straordinario che è commisurato al 20 per cento dei trasferimenti erariali attribuiti per l'anno 2010 ai comuni che hanno dato luogo a fusione, nel limite degli stanziamenti finanziari previsti. 2. In caso di insufficienza dei fondi erariali destinati al finanziamento delle fusioni di comuni, il contributo spettante per la fusione e' proporzionalmente ridotto.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 12

È di tutta evidenza che il rischio di questo contributo erariale aggiuntivo è costituito dall'articolo relativo allo stanziamento disponibile “…nel limite degli stanziamenti finanziari previsti”, ma è pure prevedibile che per quanto possa essere contenuto costituirà pur sempre un significativo apporto di risorse per il nuovo comune.

La L.R. 18 contiene un'analoga previsione anche se non contiene ancora i criteri per l'attribuzione dei contributi, elemento essenziale per determinare la distribuzione e la quantificazione delle risorse destinate ai comuni interessati alla fusione oggetto del presente studio.

1.3 La data del referendum consultivo, i costi del suo svolgimento e le delibere consiliari

Una considerazione sulla quale soffermarsi per l'esigenza di approfondimento e che ha comportato valutazioni alternative del crono programma delle attività da svolgere propedeutiche alla fusione, è stata quella relativa all'individuazione della data del referendum consultivo.

Non era chiaro, infatti, se la data per lo svolgimento delle elezioni dovesse essere ricompresa obbligatoriamente nel periodo primaverile (in questo caso del 2013), se poteva essere accorpata con altre elezioni (in una prima ipotesi le elezioni politiche del 2013) o se poteva essere svolta in altro momento.

Questa incertezza, non chiarita con immediatezza pur coinvolgendo i diversi livelli istituzionali, ha prodotto una prima bozza di crono programma che prevedeva lo svolgimento del referendum nella primavera del 2013 e tutte le fasi propedeutiche al voto nei mesi precedenti. La scadenza del voto referendario preventivata nella primavera del 2013 avrebbe comportato la previsione di tempi più ristretti per l’approvazione dello studio di fattibilità (entro fine anno 2012) e tutta la fase di informazione alla cittadinanza e agli stakeholders nel periodo immediatamente successivo.

L'esame e l'ulteriore approfondimento delle leggi che regolano la materia ha consentito di chiarire che spetta alla Regione Veneto assumere le competenze relative allo svolgimento dell'intero procedimento referendario, compresa la decisione relativa alla data, probabilmente prevista dalla regione stessa per l'autunno del 2013.

Questa conclusione è coerente con quanto aveva avuto modo di affermare in precedenza la Direzione Regionale Enti Locali relativamente ai costi per lo svolgimento del referendum, prevedendoli a totale carico della Regione stessa considerando il procedimento referendario consultivo di competenza regionale.

La possibilità di svolgere il referendum anche nell’autunno del 2013 ha reso possibile una diversa e migliore programmazione dei tempi necessari agli adempimenti preparatori per la realizzazione della fusione.

La proposta formulata dalle amministrazioni comunali nel corso degli incontri, in particolare a

3. I comuni istituiti a seguito della fusione di comuni devono inviare, a pena di decadenza, entro e non oltre la data del 30 settembre dell'anno di costituzione, la richiesta di contributo per la relativa attribuzione a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo, allegando all'istanza copia della legge regionale istitutiva della fusione. La predetta richiesta va inviata al Ministero dell'interno - Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Direzione centrale della finanza locale – Ufficio Sportello Unioni - Piazza del Viminale, 1 - 00184 Roma. 4. Per le sole fusioni di comuni realizzate nel corso dell'anno 2012, le richieste di cui al comma 3 devono essere inoltrate, a pena di decadenza, entro e non oltre il 30 novembre 2012. 5. Nel caso di ampliamento del neo costituito ente mediante la fusione di altri comuni, il contributo straordinario, di cui al precedente comma 1 del presente articolo, verrà rideterminato a decorrere dal 1° gennaio dell'anno successivo alla relativa richiesta, fermo restando la durata originaria dell'analogo contributo di cui al precedente comma 3. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Capitolo Primo – L’ordinamento giuridico 13 seguito nell’assemblea dello scorso 16 ottobre 2012 con gli amministratori locali, consiste nell'adozione di una doppia deliberazione consiliare (paragonabile a una procedura urbanistica), la prima di adozione e la seconda di vera e propria approvazione. Il periodo intercorrente tra le due deliberazioni consiliari dovrebbe consentire di formulare eventuali proposte, con priorità ai consiglieri comunali ma anche con la possibilità da parte di associazioni e cittadini di fornire spunti per il recepimento finale.

Tale soluzione, particolarmente innovativa e dal forte spirito partecipativo, non è contraria alle disposizioni legislative regionali che prevedono solamente la chiara espressione del consiglio comunale, in ordine alla volontà di fusione, lasciando ampio margine alle amministrazioni locali di determinare le modalità con cui perseguirla.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 14

CAPITOLO SECONDO Caratteristiche demografiche e socio – economiche Sommario: 2.1 Dimensione demografica. – 2.2 Tipologia e articolazione delle attività produttive. - 2.3 Struttura dell’occupazione. - 2.4 Servizi scolastici, socio sanitari e assistenziali, servizi culturali, ricreativi, religiosi.

2.1 Dimensione demografica La documentazione che segue serve per la comprensione e l'analisi della consistenza demografica dei comuni coinvolti nel processo di fusione. La rilevazione è di fonte Istat riferita alla statistica ufficiale annuale sulla popolazione di ciascun comune al 31.12.2011.

abitanti

14000

11818 12000

10000

8000

6000

4000 2850 2.739 2192 1.531 2000 1281 1225

0 Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del Nuov o Ente G.

Come evidenziato dal grafico i comuni coinvolti nel progetto di fusione appartengono tutti alla fascia demografica inferiore ai 3.000 abitanti, quindi significativamente al di sotto della soglia minima – 5.000 abitanti – che consentirebbe l’esonero dagli obblighi di gestione associata.

Una seconda considerazione riguarda l'omogeneità sostanziale delle amministrazioni coinvolte, strutturalmente identiche nell’organizzazione dei servizi nonostante il divario demografico tra il comune di minore dimensione demografica – Villamarzana 1.225 abitanti - e il comune di maggiore dimensione demografica – Arquà Polesine 2.850 abitanti – percentualmente significativo essendo superiore al 100%.

Una considerazione finale per evidenziare i vantaggi derivanti dal risultato demografico del nuovo ente nell’ipotesi di esito positivo del processo di fusione. La soglia demografica superiore ai 10.000 abitanti ma inferiore ai 15.000 è ricca di indicazioni normative in merito a: 1) composizione degli organi di rappresentanza politica; 2) obblighi derivanti dal contenimento dei costi degli enti locali (patto di stabilità che comunque entrerà in vigore anche per i comuni a dimensione demografica superiore ai 1000 abitanti dal 01.01.2013); 3) contenimento delle spese del personale e futuri adempimenti contabili previsti dal dl 174/2012.

La dimensione demografica rapportata ai 12.000 abitanti sarà utilizzata anche per l’analisi di

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 15 bench marking per capire le dinamiche e per confrontare le ipotesi di organizzazione di un ente avente dimensioni simili a quelle analizzate.

Kmq

100

80

60

40

20

0 Frassinelle Villanova del Nuovo Arquà P. Costa di R. Pincara Villamarzana P. G. Comune Kmq 20,02 16,05 21,87 17,79 14,07 11,77 101,57

densità per kmq

500 436,2 450

400

350

300 268,5

250 186,1 200 170,7 142,4 138,5 150 116,34 87 100 70 72

50

0

. a . ra n va to P a a l G o à lle P. c e in rz rqu ne P a d vo Ente Rovigo Pad Vene A i m a o ss v Costa di R. a lla no Nu Vi Fr illa V

I grafici sopra riportati chiariscono come l’indice demografico dei 6 comuni coinvolti nel processo di fusione comporti una ridotta capacità insediativa a fronte di un ampio territorio da amministrare. La differenza è evidente se messa a confronto con i dati medi dei comuni della Provincia di Padova, per molti aspetti non paragonabili se si pensa al contesto urbano e ai relativi indici della città patavina, ma significativo se inserito nel contesto della Regione Veneto, la quale comprende ampi territori non urbanizzati.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 16

La densità demografica chiarisce le motivazioni per la maggiore incidenza dei costi di alcuni servizi comunali rispetto a quelli di altri comuni in quanto la copertura di maggiori distanze influisce decisamente sui costi finali (es. la raccolta rifiuti, il trasporto scolastico, ecc.).

L'ultima analisi dei dati demografici esamina le dinamiche dal 1871 ad oggi e le dinamiche dell’ultimo decennio. I risultati confermano un'omogeneità in tutto il Polesine e dimostrano come la grande alluvione del 1951 abbia determinato un progressivo esodo della popolazione dal quale il territorio non ha saputo risollevarsi. Nell’ultimo decennio, inoltre, non sono intervenute inversioni di tendenza anche se si è assistito a una staticità dei fenomeni migratori. Un possibile incremento demografico si potrà constatare solo se i previsti investimenti infrastrutturali e l’urbanizzazione delle macro aree pianificate con il PATI del Medio Polesine potranno trovare un più favorevole contesto economico rispetto alla grave congiuntura alla quale stiamo assistendo. Gli investimenti produttivi, se realizzati, potranno produrre significativi spostamenti immigratori a favore dei comuni esaminati nel presente studio.

popolazione residente 1871 - 2010

5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1871 1881 1901 1911 1921 1931 1936 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2010 ind

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 17 popolazione residente 2001 - 2010 3.500 3.500

3.000 3.000

2.500 2.500

2.000 2.000 1.500 1.500

1.000 1.000

500 500

0 0 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Per completezza d’informazione si allegano alcuni altri dati sulla composizione della popolazione.

Indice di vecchiaia % 0-14 % 15-64 % 65+ 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00% Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Abitanti x 1000 Indice Vecchiaia Età Media in decenni

5,000

4,000

3,000

2,000

1,000

0,000 Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 18 Presenza stranieri

10,00% 250

8,00% 200

6,00% 150

4,00% 100

2,00% 50

0,00% 0 Villanova del Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana G. % Stranieri 4,20% 5,30% 3,90% 8,40% 5,20% 9,20% Residenti Stranieri 120 144 60 108 64 201 Comuni

Nazionalità Straniere

100 Arquà P. 80 Costa di R. 60 Frassinelle P. 40 Pincara 20 Villamarzana 0 Villanova del G. a a ia a ia ia a ia in ni r di b az. Altre Naz. C a dov aina ge lon In er N m lban cr i o S o A U N P cedonia Marocco R Mol a M Altre

2.2 Tipologia e articolazione delle attività produttive; 2.3 Struttura dell’occupazione.

L’analisi delle caratteristiche economiche del territorio è stata acquisita dai dati in possesso dalla Camera di Commercio di Rovigo.

È possibile evidenziare anche in questo caso, una omogeneità di caratteristiche tra tutti i sei comuni oggetto del presente studio e una loro sostanziale identità con la parte prevalente del territorio Polesano.

Si ritiene utile menzionare una parte dello studio condotto da Astra Ricerche nell’ambito della 9° giornata dell’economia, iniziativa della Camera di Commercio di Rovigo del maggio 2011, che evidenzia come uno dei punti di debolezza del Polesine sia costituito dalla iper frammentazione delle amministrazioni locali e dalle conseguenze che tale strutturazione produce. La fusione, qualora realizzata, costituirà un elemento di attrazione per il sistema imprenditoriale se il nuovo comune saprà organizzarsi in modo innovativo e rispondente alle esigenze del mondo produttivo, con ciò superando una delle criticità che il mondo economico avanza nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 19

La fusione di comuni renderà più agevole l’insediamento delle nuove realtà produttive quando il contesto economico potrà ripartire in quanto semplificherà gli adempimenti amministrativi oggi differenziati per ciascuno dei sei comuni (v. osservazione n. 4).

Dichiarazione dei redditi

Dichiaranti x 1000 media dichiarazione x 10.000 media popolazione x 1.000 popolazione x 1000

2,500 3,00

2,000 2,50 2,00 1,500 1,50 1,000 1,00 0,500 0,50 0,000 0,00 Costa di Frassinelle Villamarza Villanova Arquà P. Pincara R. P. na del G. Dichiaranti x 1000 1,680 1,668 0,970 0,774 0,757 1,265 media dichiarazione x 10.000 2,091 1,779 1,665 1,660 1,783 1,923 media popolazione x 1.000 1,233 1,083 1,055 1,003 1,102 1,110 popolazione x 1000 2,85 2,74 1,53 1,28 1,23 2,19

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 20

Imprese attive

Imprese Attive

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

120

100

80

60

40

20

0

e i o e rto iari i... ne on one l z ate i i zio ic sionali v u ociale co.. aspo urative er tr e r ic a s toraz unicazion Is z s io, s P classif CommerciH T ri e, di intra... n azioni agricol F CostruziG om ità immobi v v di v agg vità profesi o e tti v L Atti di e convivenz e e assisten e loggi M A tà S Altre attività di servizi 01 Colti C Attività manifatturiere Imprese no A I Al X Sani , agenzi o Q di famigli J informazione e c tà K Attività finanziarie e ass ttività artistiche, sporti A R N Noleggi T Attivi

Nuove imprese

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

70 60 50 40 30 20 10 0 NUOVE Imprenditori fino a 25 25-35 anni 35-49 anni oltre 50 anni IMPRESE di nuove anni imorese

Il prospetto che segue illustra la struttura dell’occupazione nei 6 comuni suddivisa per settore di attività.

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 21

Occupazione per settore di attività

ARQUA' POLESINE1.200 COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE POLESINE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO

1.000

800

600

400

200

0 A 01 C Attività F G H I J K Attività L Attività M Attività N P Q Sanità R Attività S Altre T Attività X Coltivazi manifatt Costruzi Comme Trasport Alloggio informaz finanziar immobili professi Noleggi Istruzion e artistich attività di di Imprese oni uriere oni rcio o e di ione e ie e ari onali o, e assisten e, servizi famiglie non ARQUA' POLESINE 69 1.058 57 136 10 89 5 3 17 28 8 0 1 2 26 0 9 COSTA DI ROVIGO 116 321 87 75 4 42 2 3 14 2 40 0 0 1 15 0 1 FRASSINELLE POLESINE 12363404336001214004700 PINCARA 55214057361400008603300 VILLAMARZANA 73467333317701101025001501 VILLANOVA DEL GHEBBO 97 683 63 113 22 63 102 2 58 6 19 0 0 21 15 0 49

2.4 Servizi scolastici, socio sanitari e assistenziali, servizi culturali, ricreativi, religiosi.

Le rilevazioni sinteticamente illustrate nella tabella che segue rappresentano una mappatura dei servizi e delle strutture oggi presenti nei sei comuni. L’ipotesi di fusione non intende modificare l’articolazione territoriale dei servizi esistenti, quanto consolidarla qualora non sia possibile incrementarla. La “fotografia” della situazione attuale non vuole individuare una modalità statica con la quale affrontare il tema dei servizi, ma una precisa volontà di non ridurli, insidia sempre maggiore in un contesto con sempre minori risorse, sia umane che finanziarie, per gli enti locali, che li costringe a imporre sempre più spesso scelte impopolari per mantenere il livello dei servizi.

Per alcuni di questi servizi, come quelli scolatici o socio sanitari, l'autonomia nella discrezionalità di determinare il livello delle prestazioni è assai scarso per una amministrazione comunale, considerato che il potere decisionale sulla gestione è esercitato, prevalentemente, se non esclusivamente, da altre istituzioni pubbliche. Da questo punto di vista l’accresciuto potere di rappresentanza determinato dalla maggiore dimensione del comune potrebbe condizionare favorevolmente le eventuali scelte discrezionali che in futuro potessero verificarsi.

Al tempo stesso eventuali diverse dinamiche imposte dalle Istituzioni Scolastiche Provinciali e Regionali potranno essere affrontate con capacità organizzative migliori rispetto a quanto è possibile oggi alle sei amministrazioni. È bene precisare che allo stato attuale, con le dinamiche demografiche che si registrano oggi, non sono oggi ipotizzabili accorpamenti e/o riduzioni degli attuali plessi scolastici (v. osservazione n. 1).

Capitolo secondo – Caratteristiche demografiche e socio - economiche 22

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 23

CAPITOLO TERZO Struttura del territorio Sommario: 3.1 Caratteristiche geografiche, morfologiche ed orografiche, assetto urbanistico, viabilità e reti di trasporto, sicurezza urbana e stradale. - 3.2 Contenuti generali del P.A.T.I. e principali obiettivi strategici. - 3.3 Valutazioni preliminari. - 3.4 Il sistema insediativo residenziale, insediativo agricolo, insediativo produttivo, infrastrutturale e della mobilità, idrogeologico, ambientale, storico-culturale e paesaggistico. - 3.5 Le potenzialità future.

3.1 Caratteristiche geografiche, morfologiche ed orografiche, assetto urbanistico, viabilità e reti di trasporto, sicurezza urbana e stradale.

I dati territoriali riguardanti i comuni oggetto della fusione sono stati desunti dal P.A.T.I., strumento urbanistico al quale ha partecipato anche il comune di . Ai fini del presente studio di fattibilità verranno utilizzate alcune parti della relazione tecnica al progetto di P.A.T.I., in particolare gli elaborati del quadro conoscitivo.

3.2 Contenuti generali del P.A.T.I. e principali obiettivi strategici.

Il Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) dei Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo ha inteso di coordinare le scelte pianificatorie tra i 7 comuni i quali, come specificato all’articolo 16 della Legge Urbanistica Regionale n°11/2004, costituiscono un ambito intercomunale omogeneo ed integrato per caratteristiche insediativo-strutturali, geomorfologiche, storico-culturali, ambientali e paesaggistiche, con problematiche a incidenza territoriale sovracomunale.

Il Quadro Conoscitivo La Legge Regionale n° 11/04 ha introdotto nuove impostazioni metodologiche nella formazione ed acquisizione di elementi conoscitivi necessari all’elaborazione delle scelte in materia di pianificazione urbanistica e territoriale. Infatti il Quadro Conoscitivo si compone attraverso l’organizzazione coordinata di: - dati ed informazioni già in possesso delle Amministrazioni Comunali; - nuovi dati ed informazioni acquisite ed elaborate nella fase di formazione del P.A.T.I.; - dati ed informazioni in possesso di altri Enti.

L’articolazione del Quadro Conoscitivo è stata strutturata per garantire, in relazione ai temi del P.A.T.I., un quadro esaustivo delle informazioni in merito alle condizioni naturali ed ambientali del territorio, del sistema produttivo ed infrastrutturale, delle valenze storico-culturali e paesaggistiche e delle problematiche economiche e sociali attraverso una lettura multidisciplinare che consenta di pervenire ad una valutazione critica dell’impiego dei dati, finalizzata a definire le “condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili” e le “condizioni di fragilità ambientale”. La formazione del Quadro Conoscitivo, come previsto nello specifico atto di indirizzo regionale, è stata sviluppata non solo come la costruzione di un catalogo delle informazioni al fine di documentare il complesso delle conoscenze territoriali disponibili ai diversi livelli, ma anche per costituire una parte integrante e non separata del percorso di redazione del quadro strutturale e operativo del progetto di Piano. La formazione del Quadro Conoscitivo si è esplicitata nelle forme e nei contenuti, secondo le caratteristiche di ogni singolo ambito, proponendo una lettura del territorio e delle sue componenti, attraverso l’analisi delle seguente matrici: - informazioni territoriali di base - aria - clima - acqua

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 24 - suolo e sottosuolo - biodiversità - paesaggio - patrimonio culturale, architettonico, archeologico - inquinanti fisici - economia e società - pianificazione e vincoli

3.3 Valutazioni preliminari I Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo sono situati nel Medio Polesine, e confinano con i Comuni di Rovigo, Fratta Polesine, , , Canaro, Fiesso Umbertino, , S. Bellino, e Lusia.

I Comuni oggetto del presente studio hanno una sup. territoriale complessiva di circa di circa 101,57 kmq, dati da 20,02 kmq del Comune di Arquà Pol., da 16.05 kmq per il Comune di Costa di Rovigo, da 21.87 kmq per il Comune di Frassinelle, da 17.79 kmq per il Comune di Pincara, da 14.07 kmq per il Comune di Villamarzana, da 11.77 kmq per il Comune di Villanova del Ghebbo con un altimetria compresa tra i 3 e i 13 m s.l.m..

La popolazione di Arquà Polesine conta di 2.903 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata nella maggior parte nel centro capoluogo, seguono le frazioni di Cornè, Granze e Valmolin.

La popolazione di Costa di Rovigo conta di 2.837 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata per la maggior parte nel centro capoluogo.

La popolazione di Frassinelle Polesine conta di 1.539 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata nella maggior parte nel centro capoluogo, seguono la frazione di Chiesa e Caporumiatti.

La popolazione di Pincara conta di 1.296 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata nella maggior parte nel centro capoluogo.

La popolazione di Villamarzana conta di 1.180 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata nella maggior parte nel centro capoluogo, seguono le frazioni di Passo di Villamarzana e Gognano.

La popolazione di Villanova del Ghebbo conta di 2.189 abitanti al 01.01.2008 ed è insediata nella maggior parte nel centro capoluogo, segue la frazione di Bornio.

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 25

La provincia di Rovigo è tradizionalmente divisa in tre zone, da ovest verso est, seguendo il percorso ideale delle bonifiche del territorio: l’Alto Polesine, il Medio Polesine e il Basso Polesine. L’ambito interessato dal P.A.T.I. è ubicato prevalentemente nella porzione centrale del così detto Medio Polesine. Nel quadro economico di tale ambito il settore primario costituisce la principale fonte di reddito, cui segue il settore delle costruzioni e del commercio.

3.4 Il sistema insediativo residenziale, insediativo agricolo, insediativo produttivo, infrastrutturale e della mobilità, idrogeologico, ambientale, storico-culturale e paesaggistico.

Sistema insediativo residenziale Le tipologie edilizie residenziali maggiormente diffuse nei territori dei 6 comuni sono quelle monofamiliari e bifamiliari; esse rispecchiano quello che tradizionalmente è stato l’archetipo del modello abitativo dei residenti cioè della villetta urbana o periurbana con giardino. Tale modello ha dato origine ad un sovradimensionamento delle aree urbanizzate a causa dell’elevato consumo del suolo in rapporto alle effettive necessità insediative, nonché uniformità ed impoverimento del paesaggio urbano. Recentemente tale modello insediativo sta subendo una contrazione, attribuibile sostanzialmente ai maggiori costi del settore edilizio che tendono a privilegiare tipologie edilizie con maggiore densità.

Sistema insediativo agricolo Per quanto riguarda le attività agricole si può affermare che nel territorio dei 6 comuni, la maggioranza della superficie territoriale è dedicata all’agricoltura. I comuni di Frassinelle Polesine, Costa di Rovigo e Villanova del Ghebbo presentano un’alta incidenza della SAU rispetto alla superficie totale (dal 76 al 100%), indicando quindi una netta prevalenza del settore agricolo, invece gli altri comuni cioè Pincara, Villamarzana, e Arquà Polesine, presentano un’incidenza della SAU rispetto alla superficie totale leggermente inferiore e oscillante tra il 51% e il 75%, in tali comuni infatti sono presenti maggiori insediamenti produttivi. In tutto il territorio dei 6 comuni la destinazione prevalente è quella cerealicola. In ogni caso nella provincia di Rovigo solo l’8.3% degli addetti è occupato nel settore agricolo.

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 26

Sistema insediativo produttivo Per quanto riguarda le attività secondarie, nei comuni di Villamarzana, Frassinelle Polesine e Pincara risulta prevalente il comparto delle costruzioni, mentre nei comuni di Costa di Rovigo, Arquà Polesine, e Villanova del Ghebbo è prevalente il comparto manifatturiero. Per quanto riguarda il settore dell’artigianato, nei comuni di Villamarzana, Frassinelle Polesine e Pincara sono prevalenti le imprese nel campo delle costruzioni, mentre nei comuni di Costa di Rovigo, Arquà Polesine, e Villanova del Ghebbo risultano prevalenti le imprese manifatturiere. Per quanto riguarda il commercio nel territorio dei comuni vi è una bassa presenza di esercizi commerciali (meno di 30 per comune) e non sono presenti poli commerciali.

Sistema infrastrutturale e della mobilità La rete stradale nell’ambito del P.A.T.I. è interessata da assi viari di livello sovracomunale che se da un lato favoriscono i collegamenti con i principali poli urbani provinciali, dall’altro incidono pesantemente nella qualità abitativa di gran parte del centro urbano attraversato da grossi volumi di traffico con i conseguenti critici livelli di inquinamento acustico ed atmosferico. Il territorio è attraversato da est a ovest dalla Transpolesana, che si traformerà in un prossimo futuro nella Nogara-mare, e da nord-est a sud-ovest dall’. Nel mese di settembre 2007 è stato aperto il casello autostradale di Villamarzana che diverrà il collegamento diretto e strategico fra l’autostrada A13 (Bologna-Padova) e la Transpolesana (Rovigo-) sino alla statale 16 Adriatica a sud di Rovigo e la Romea Commerciale (). E’ in corso un progetto integrato per la “valorizzazione del sistema fluviale Fissero-Tartaro- Canalbianco- di Levante”: i comuni di Arquà Pol., , , Castelguglielmo, , , Frassinelle Polesine, Fratta, Pincara, Polesella, Rovigo, , e Villamarzana, in un’ottica volta alla creazione nel territorio comunale di nuove prospettive di sviluppo rivolte ad un turismo alternativo a quello tradizionale, hanno aderito al progetto promosso dal Consorzio di Sviluppo del Polesine. Il sistema infrastrutturale, dunque, permetterà con la realizzazione della Nogara-mare e l’ultimazione della Valdastico sud, unitamente alla Tranpolesana, l’autostrada Bologna – Padova e l’asta navigabile di raggiungere rapidamente e con molteplici soluzioni tutte le destinazioni.

Sistema idrogeologico All’interno del territorio del P.A.T.I. è presente un corso d’acqua superficiale di una certa importanza come il Canalbianco, sono inoltre presenti altri canali di bonifica principali come ad esempio il Collettore Padano e lo scolo Valdentro. Il territorio dei 6 comuni è caratterizzato a Nord dalla presenza del corso del fiume ADIGETTO che si eleva sulla piatta campagna di circa 5.0 metri e si snoda, con andamento pseudo-parallelo, portando le sue acque verso la città di ROVIGO. Nella parte centrale è caratterizzato dalla importante presenza dell’antico paleoalveo del fiume PO (PHILISTINA) che ha dato una fondamentale impronta alla viabilità locale, alle diverse differenziazioni altimetriche ed il cui snodo centrale è caratterizzato proprio dalla presenza del Castello di ARQUA’ POLESINE (oggi Sede municipale). I suoi paleoalvei e le numerose anse “staccate” dal contesto naturale a causa delle azioni di rettifica idraulica costituiscono oggi habitat di particolare interesse naturale da preservare. I due Comuni (FRASSINELLE e PINCARA) che si sviluppano verso SUD (rispetto al corso del CANALBIANCO) sono percorsi anche da antichi paleoalvei che in larga parte sono ancora ben riconoscibili percorrendo le loro strade arginali.

Fanno parte di un antico sistema fluviale (epoca tardo medio-evo fine rinascimento) con derivazioni nei Comuni posti ad OVEST rispetto a questi ed è ancora oggi visibile l’importante e fascinoso “Gorgo DOLFIN” che è stato in parte modificato anche dall’ultima esondazione del fiume CANALBIANCO ( 1951 ).

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 27

A seguito della storia deposizionale dei fiumi sopra descritti in generale si può suddividere il territorio in due zone con caratteristiche litologiche di superficie differenti. La prima (posta a Nord) è caratterizzata dalla prevalente presenza di terreni sabbiosi e sabbio- limosi (generalmente di color nocciola chiaro). Sono conseguenza infatti delle ultime esondazioni del fiume e del fiume ADIGETTO e la loro natura prevalentemente incoerente ha fatto si che le zone rurali siano particolarmente portate per le coltivazioni orticole ed a frutteto che caratterizzano principalmente i Comuni di VILLANOVA del GHEBBO e COSTA di ROVIGO. Nella parte centrale prevalgono i depositi alluvionali quaternari recenti con buone presenze sabbiose nelle zone che formano il tracciato dell’antico paleoalveo della PHILISTINA con depositi limosi ed argillo-limosi man mano che ci si allontana dal suo antico tracciato.

Nella parte a Sud prevalgono invece i depositi argillosi ed argillo-limosi (con locali differenziazioni sabbiose e sabbio-limose) derivanti dalla antica presenza di vecchi paleoalvei ma di modeste dimensioni rispetto a quello centrale ( PHILISTINA ). In queste zone agricole prevalgono le colture estensive a: mais, barbabietola, grano,soja. Tutto il territorio è regolato, sotto l’aspetto idraulico, dall’azione del Consorzio di Bonifica POLESINE-ADIGE- CANALBIANCO (sino alla riva sinistra del Canalbianco ) e del Consorzio di Bonifica PADANA-POLESANA.

L’azione di regimazione fluviale (di irrigazione in estate e di bonifica in inverno) influisce certamente sull’andamento della falda freatica che sempre si rinviene nei territori in studio. Mediamente questa si rileva attorno alla quota di 1.0- 2.0 metri dal piano campagna con ampie zone ove si incontra anche a quote inferiori (specialmente zone a Nord del P.A.T.I.). In generale, tuttavia, la falda freatica non scende mediamente al di sotto di 3.50 metri dal p.c. anche nelle zone che costeggiano l’antico corso del paleoalveo centrale (PHILISTINA). Tutte le acque della falda freatica si muovono con direzione principale e prevalente verso EST. Tutto il territorio è soggetto potenzialmente al rischio idrogeologico, esistono però zone ad alto e basso rischio in dipendenza di numerosi fattori. Determinante è l'attività antropica che, soprattutto negli ultimi decenni, ha in molti casi condizionato, fino a modificare a volte in modo sostanziale, le dinamiche del paesaggio naturale. L’attività dell’uomo, quando svolta senza adeguati criteri di sfruttamento delle risorse e un’attenta pianificazione territoriale, può aumentare il rischio rispetto a fenomeni di dissesto già presenti o ne può addirittura indurre di nuovi, compromettendo i già delicati equilibri in un territorio ad elevata fragilità.

Sistema ambientale, storico-culturale e paesaggistico Nel territorio comunale le aree naturali o seminaturali rivestono particolare importanza per il mantenimento della biodiversità. Le aree vegetate lungo i corsi d’acqua e lungo le delimitazioni fondiarie svolgono l’importante funzione di corridoi ecologici per la fauna. In tali zone dovrà essere garantito l’attuale grado di continuità biotica e ambientale evitando le discontinuità. Sarebbe inoltre opportuno effettuare il taglio della vegetazione al di fuori dei periodi di nidificazione degli uccelli. La sempre maggiore antropizzazione con i relativi fenomeni di occupazione, urbanizzazione, edificazione diffusa, concentrazione di infrastrutture tendono a ridurre l’equilibrio degli ecosistemi e la possibilità di conservazione e riproduzione delle popolazioni animali, anche se il territorio mantiene una buona presenza faunistica. Va comunque contrastata la contrazione degli spazi e l’agricoltura specializzata con elevati input energetici e di sostanze di sintesi, che mutano in modo sostanziale gli habitat, con riduzione della presenza di animali selvatici. All’interno dell’ambito del territorio del P.A.T.I. non troviamo la presenza di zone sottoposte a tutela speciale.

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 28

L’area interessata dal P.A.T.I. è costituita da una estesa pianura collocata tra i fiumi Po e Adige, contrassegnata da zone agricole di discreta dimensione e in alcuni casi con una buona integrità sotto il profilo produttivo agricolo. L’assetto insediativo presenta caratteri di particolare interesse in particolare laddove legato al patrimonio di antica origine (centro storico, ville, edilizia rurale sparsa). Elementi di criticità sono rinvenibili nell’aumento dell’urbanizzazione. La maggior parte delle chiese del Polesine è stata ricostruita nel XVIII sec., spesso con risultati assai gradevoli come, lungo la riva dei corsi d’acqua. I rapporti con il mondo greco e con quello etrusco sono meglio documentati dai ritrovamenti nel Medio e nel Basso Polesine; l’età romana è testimoniata in Basso Polesine con consistenti avanzi di edifici, e nella parte centrale della provincia anche dalla centuriazione del territorio, recentemente individuata dagli studiosi. Così oltre al Museo Nazionale di e a quello dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, l’origine dei quali risale al XVIII sec., recentemente si sono costruiti altre strutture per la raccolta e l’esposizione dei reperti: a Fratta e a è documentata soprattutto la preistoria, a la centuriazione romana; riferito principalmente all’età romana è il modernissimo centro museale di S. Basilio. Intorno al 1967 vennero effettuati, in località Frattesina, i primi ritrovamenti archeologici, soprattutto ceramici e ossei, relativi ad un insediamento protovillanoviano. Gli scavi veri e propri iniziarono nel 1974 e non si sono ancora conclusi. Nel 2005, durante i lavori consortili per il "Completamento del riordino idraulico del bacino Valdentro" sono stati portati alla luce, in località Narde, numerosi reperti attribuiti ad una vasta necropoli del XI – IX secolo AC. Dopo questi ultimi scavi si è concluso di aver individuato in Fratta la più grande necropoli d'Europa. Le numerose testimonianze archeologiche presenti nell'area interessata dalle tracce dei paleoalvei sono indicative dell'importante ruolo svolto da tali corsi fluviali fin dalla remota antichità. L'area compresa tra Fratta Polesine e Villamarzana, delimitata a nord dal corso del paleoalveo del ramo settentrionale del Po e poco più a sud da quello del Tartaro (ora Canal Bianco), riveste particolare importanza archeologica per la concentrazione di stazioni comprese tra l'età del bronzo finale e la prima età del ferro, nonché per ritrovamenti di epoca romana e fa supporre la presenza di un ambiente particolarmente favorevole all'antropizzazione. Il sito di Frattesina a Fratta Polesine si qualifica come uno dei più rilevanti ed estesi abitati protostorici d'ltalia (XI-inizi IX secolo a.C.). Nell'insediamento, coperto da terreni agricoli che conservano ancora la partitura agraria settecentesca e nelle due necropoli ad incinerazione di Frattesina e di Narde, coeve all'abitato, si sono ritrovati sia oggetti di lavorazione locale che d'importazione che indicano una serie di contatti sistematici con la Grecia, la Puglia, la Sicilia, l'Etruria mineraria.

3.5 Le potenzialità future Come si già avuto modo di evidenziare sopra, il territorio dei 6 Comuni è attraversato da est a ovest dalla Transpolesana, che si traformerà in un prossimo futuro nella Nogara-mare e da nord-est a sud-ovest dall’autostrada A13. Nel mese di settembre 2007 è stato aperto il casello autostradale di Villamarzana, che diverrà il collegamento diretto e strategico fra l’autostrada A13 (Bologna-Padova) e la Transpolesana (Rovigo-Verona) sino alla statale 16 Adriatica a sud di Rovigo e la Romea Commerciale (Ravenna). E’ in corso un progetto integrato, promosso dal Consorzio di Sviluppo del Polesine, per la “valorizzazione del sistema fluviale Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante” che coinvolge quattro dei 7 comuni del P.A.T.I., nello specifico Arquà Pol., Villamarzana, Frassinelle Polesine e Pincara e i comuni limitrofi di Bagnolo di Po, Canda, Castelguglielmo, Ceregnano, Fiesso Umbertiano, , Polesella, Rovigo, San Bellino, Trecenta in un’ottica volta alla creazione nel territorio di nuove prospettive di sviluppo rivolte ad un turismo alternativo a quello tradizionale. Il sistema infrastrutturale, dunque, permetterà con la realizzazione della Nogara-mare e l’ultimazione della Valdastico sud, unitamente alla Tranpolesana, all’autostrada Bologna – Padova, alle

Capitolo Terzo – Struttura del territorio 29 due reti ferroviarie e all’asta navigabile di raggiungere rapidamente e con molteplici soluzioni tutte le destinazioni. Considerata, dunque, la collocazione dell’intero ambito territoriale i Comuni hanno puntato, attraverso tale impegno, al rafforzamento di un sistema per lo sviluppo di aree produttive con destinazione a prevalente attività logistica integrata e di un polo per la ricerca e l'innovazione nel settore energetico e nelle tipologie costruttive energeticamente autosufficienti, collocandolo all'incrocio di queste importanti arterie come la A13, la futura Nogara-Mare, nei pressi del termine della Valdastico Sud, collegato con la rete ferroviaria (Verona- e Venezia-Bologna) e nelle immediate vicinanze dell'idrovia Fissero-Tartaro-Canalbiano, il tutto senza interessare i centri urbani. Nel corso degli incontri avuti con i responsabili della Direzione Urbanistica della Regione Veneto, oltre che con l'Assessore alle Politiche per il Territorio, si è ritenuto di sostenere la suddetta progettualità anche con un sistema viario e di servizi idoneo alle esigenze future di tutto il territorio interessato. A tal fine è stato sottoscritto in data 15/11/2008 un accordo di pianificazione, frutto di un confronto e di valutazioni congiunte da parte dei Comuni aderenti al P.A.T.I. e dalla Regione del Veneto – Direzione Urbanistica, cui è stato attribuito il ruolo di coordinamento, di promozione e di garanzia per il raggiungimento dei risultati previsti nell’accordo stesso. Ne deriva che la condivisione degli obiettivi dei servizi a carattere sovra comunale da perseguire per ogni singolo comune, così come inserita nell’accordo sottoscritto con la Regione in data 15/11/2008, si attuerà con l’impegno, da parte di tutti i comuni del P.A.T.I., a sostenere congiuntamente ogni singola iniziativa che si andrà ad attivare. Inoltre, si sottolinea che il sistema produttivo dei Comuni del P.A.T.I. riveste un ruolo di importanza strategica per l’economia del Veneto riconosciuto anche a livello di pianificazione sovraordinata attraverso il Nuovo P.T.R.C. adottato dalla Regione Veneto, che all’art. 43 comma 2) sottolinea come “le Province e i Comuni evidenziano nella loro pianificazione territoriale ed urbanistica i seguenti sistemi produttivi di rango regionale al fine di valorizzare ed accrescere le potenzialità economica degli stessi anche attraverso la razionalizzazione dei processi produttivi, l’integrazione funzionale delle attività e la riqualificazione ambientale[…]”, inserendo al punto e) dello stesso comma le cosiddette “Piattaforme produttive complesse regionali”, definendole quali i territori interessati dalla presenza di aree produttive esistenti e annoverando tra esse il territorio di Villamarzana, Arquà Polesine, e Costa di Rovigo, così come cartografato nella tavola n. 5 dell’adottato P.T.R.C.. Detta coerenza viene avvalorata anche dallo studio preliminare del P.T.C.P., che evidenzia la scelta strategica del piano individuando tale area come “Centro logistico principale”.

Ulteriore presupposto per ricorrere alla deroga della S.A.U., risulta essere, come anticipato, il rispetto delle scelte strategiche individuate nel P.A.T., o P.A.T.I., e il rispetto dell’equilibrio ambientale e delle condizioni di sostenibilità degli interventi evidenziate negli elaborati della V.A.S., dello studio di Compatibilità Idraulica e delle analisi specialistiche. Per quanto concerne il territorio dei 6 Comuni del P.A.T.I. l’ipotesi di progetto prevede, come sopra descritto, un notevole sviluppo insediativo che porta ad un generale peggioramento dei temi relativi all’aria, al clima, all’acqua e al suolo e sottosuolo; tale peggioramento non risulta però eccessivo nonostante l’importanza degli aumenti previsti, soprattutto per effetto delle misure di mitigazione e compensazione previste dalla V.A.S. e che garantiscono il raggiungimento degli obiettivi prioritari di limitare l’uso delle risorse territoriali, conservare le caratteristiche qualitative dell’ambiente ed evitare interventi che possano influire negativamente sulla stabilità del territorio. Le aree di espansione previste dal P.A.T.I., dunque, privilegiano l’occupazione di zone già pianificate dai vigenti strumenti urbanistici, ma non ancora completamente urbanizzate e non interferiscono con gli ambiti naturalistici di maggiore rilevanza e con il disegno della rete ecologica. Il lieve peggioramento della qualità dei comparti ambientali è dunque abbondantemente compensato dal miglioramento dell’aspetto socio-economico e di qualità della vita di un territorio alquanto appetibile dal punto di vista della collocazione viaria, caratterizzato da notevoli potenzialità derivanti dalla presenza di imponenti preesistenze infrastrutturali completate o in corso di realizzazione.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 30

CAPITOLO QUARTO Realtà organizzative ed economico-contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione Sommario: 4.1 Dimensioni organizzative e tecniche. - 4.2 Bilanci comunali, organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici. - 4.2.a Analisi della composizione delle entrate. - 4.2.b Analisi della composizione delle spese. - 4.2.c Gli indicatori finanziari. - 4.3 Quantità e qualità dei servizi erogati.

4.1 Dimensioni organizzative e tecniche In questa sezione si fornisce una valutazione degli effetti della fusione sull’organizzazione dei servizi offerti dall’ente locale, con riguardo sia ai servizi offerti al cittadino, o più in generale all’utente, sia ai servizi strumentali (es., l’amministrazione generale, il servizio di contabilità e bilancio, ecc.).

I servizi vengono qui analizzati con l'obbiettivo di una possibile riorganizzazione degli uffici comunali tesa a razionalizzarne la gestione. La valutazione sulla futura riorganizzazione dovrà tener conto della volontà delle amministrazioni locali di creare un forte decentramento dei servizi, ovvero far coincidere gli attuali 6 comuni con 6 municipalità in cui verranno localizzati alcuni uffici decentrati di front office destinati a dare risposte immediate all’utenza debole e/o con ridotte capacità di mobilità; in aggiunta a ciò, presso ogni municipalità, vi è la volontà di dislocare uno specifico servizio del comune (es., personale, tributi, Polizia Locale) secondo un criterio di organizzazione territoriale basato su competenze di tipo “verticale”. L’idea è di replicare le migliori esperienze organizzative di gestioni associate fino ad ora svolte nei comuni veneti o italiani. Gli esempi finali chiariranno meglio di ogni spiegazione il tipo di organizzazione ipotizzata.

I prospetti allegati sono elaborati dai rapporti SIOPE che gli uffici del personale hanno predisposto per la rilevazione dei fabbisogni standard del personale degli enti locali. Lo studio ha tentato di accorpare per omogeneità di funzioni/servizi le varie articolazioni organizzative dei diversi comuni sommando le percentuali di utilizzo del personale occupato presso ciascuna amministrazione comunale.

In merito alla rilevazione delle effettive presenze in servizio si è proceduto con un doppio sistema di calcolo per quantificare il personale effettivamente in servizio e per analizzare le prestazioni a part time nonchè il risultato finale in tempi pieni equivalenti (es., due part time al 50% verranno conteggiate come una unica presenza in servizio a tempo pieno).

Lo studio consentirà l’analisi per confronto (benchmarking) dei servizi e dell’organizzazione nei Comuni con dimensioni analoghe a quelle del Comune risultante dalla fusione.

Il benchmarking è “un processo continuo di misurazione di prodotti, servizi e prassi aziendali effettuato con il confronto con i concorrenti più forti, o con le organizzazioni o imprese riconosciute leader in un settore”. Il benchmarking ha avuto un grande sviluppo come strumento guida per il miglioramento continuo e la reingegnerizzazione dei processi.

Le analisi condotte confermano una sostanziale omogeneità riguardo all’organizzazione complessiva degli apparati amministrativi, mentre si riscontrano differenze marcate tra comuni di diverse dimensioni. Negli enti minori alcuni servizi non sono adeguatamente strutturati per una situazione di carenza del personale o al contrario, sono strutturati con personale a tempo determinato anche per profili di alta responsabilità.

Tali criticità organizzative non derivano dall'incapacità di amministrare gli enti, valutata di alta qualità in ciascuna delle amministrazioni esaminate, quanto con l'obbiettiva impossibilità, per i vincoli essenzialmente di natura economica, di poter assumere personale a tempo indeterminato.

Per tali oggettive difficoltà economiche la struttura non è stata adeguatamente potenziata con personale con un duraturo rapporto di lavoro.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 31

La tabella che segue illustra la composizione del personale attualmente in servizio nei comuni con rapporto di lavoro a tempo pieno.

Numero di dipendenti comunali in servizio nei sei comuni

12,00

10,00 Arquà P. 8,00 Costa di R. Frassinelle P. 6,00 Pincara 4,00 Villamarzana Villanova del G. 2,00

0,00 numero dip. Comunali incaricati

Arquà Costa Frassinelle Villa- Villanova P. di R. P. Pincara marzana del G. numero dip. dip. dip. Comunali 11 Eq. 11,00 12 Eq. 12,00 6 dip. Eq. 6,33 dip. Eq. 7,50 7 dip. Eq. 6,34 9 dip. Eq. 7,50 53 50,67 1,00 incaricati 2 3 0,83 0 1 0,25 1 0,25 7 2,33 Tot. 53

N.B.: nella presente tabella una parte del personale non è stata conteggiata perché in convenzione con altri comuni già oggetto del presente studio o con incarico ex art. 110

• Presenti 53 dipendenti comunali (pt compresi)

• 7 incaricati • Totale 53 persone EQUIVALENTI (utilizzate con uguali funzioni per i medesimi servizi)

Con l'indicazione di dettaglio che segue il personale viene conteggiato per unità in servizio presso le attuali amministrazioni comunali, suddivise per categoria professionale

Numero di dipendenti comunali in servizio nei sei comuni suddiviso per categoria professionale

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 32

La tabella che segue rappresenta un confronto particolarmente significativo ai fini della possibile riorganizzazione del nuovo comune. I risultati che emergono consentono di fare delle considerazioni sull’attuale strutturazione della dotazione organica, valutando in quali servizi vi siano posizioni professionali oggi indispensabili ma che a seguito della fusione possono essere ristrutturate.

La tabella evidenzia il numero di addetti per ogni tipo di servizio ed è bene specificare che la colonna “tecnico” raggruppa tutti gli addetti all’ufficio tecnico, compresi i servizi esterni quali gli autisti, i necrofori, ecc., con una netta prevalenza di esecutori rispetto a tutti gli altri profili.

Numero addetti ai servizi Segreteria-Amm. Generale informatica messo anagrafe sociale personale ragioneria tributi commercio vigilanza tecnico 25,00 tecnico

20,00

15,00

10,00

Segreteria-Amm. anagrafe ragioneria Generale sociale 5,00 tributi vigilanza personale informatica messo commercio 0,00 numero addetti per servizio

Le scelte che in futuro si dovranno compiere dovranno tener conto della volontà di decentrare i servizi presso gli attuali comuni, trasformati in municipalità. Ciò comporterà, necessariamente, la creazione di una struttura che dovrà potenziare il numero degli operatori nei punti di front office con l’utenza (es. servizi demografici, servizi sociale, servizi tributi, ecc.).

L’ipotesi di lavoro per la riorganizzazione territoriale prevede la creazione di uno sportello multi servizi che possa dare risposta alle prime e più ricorrenti domande dell’utenza all’amministrazione comunale. Le risposte a problemi che dovessero richiedere maggior complessità tecnico normativa saranno fornite presso la sede dove sarà dislocato il servizio di back office.

Un’ulteriore considerazione riguarda i servizi che in futuro bisognerà cercare di potenziare e che ora presentano delle criticità per carenze di personale, sempre che ai comuni sia consentito in futuro di assumere personale. Tale considerazione è stata una delle principali motivazioni del progetto di fusione il quale dovrà avere, nel corso della sua esecuzione, la capacità di poter riconvertire le varie professionalità presenti fra gli attuali dipendenti per addivenire ad un più alto grado di specializzazione.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 33

Numero addetti ai servizi per categoria professionale

Segreteria-Amm. Generale informatica messo

anagrafe sociale scuola, cultura, sport personale ragioneria tributi commercio vigilanza tecnico 14

12

10

8

6

4

2

0 inc coop D C B A

Le dotazioni organiche dei comuni, se considerate nel loro insieme e non più suddivise per i sei comuni quali sono allo stato attuale, sono complessivamente di buon livello e non denotano eccessivi scompensi fra le diverse qualifiche professionali; emerge, come dato positivo, una consistente presenza di figure di profilo B (operai, manutentori, autisti, necrofori, ecc.) che in futuro potranno continuare a garantire l’erogazione dei servizi con un ridotto ricorso a ditte esterne (ovviamente il dato è comparato ad amministrazioni comunali di analoghe dimensioni).

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 34

4.2 Bilanci comunali, organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici.

Questa parte della ricerca è destinata ad una puntuale rilevazione dell'assetto finanziario e dell'utilizzo delle risorse.

Più specificatamente, qui si intende effettuare un’indagine preliminare alla vera e propria valutazione degli effetti derivanti sulle capacità di spesa e sui bilanci dei sei enti conseguente ad una loro fusione ed è finalizzata a presentare una struttura delle entrate e delle spese effettuate per gli anni più recenti, ovvero il 2011 e il 2012, anche al fine di consentirne un esame comparato con altre realtà.

Il sistema di analisi con cui si procederà recepisce le soluzioni adottate negli studi condotti in materia di finanza locale.

Nei prospetti che seguono sarà esaminata la composizione delle entrate e delle spese iscritte nei bilanci dei sei comuni, finalizzati a cogliere l’incidenza di alcune specifiche voci, nonché la tipologia qualitativa delle risorse che si prevede di impiegare nelle realtà amministrative oggetto dello studio e nella loro dinamica evolutiva; inoltre si procederà con la simulazione di una selezione dei cosiddetti indicatori di bilancio, grazie ai quali è possibile quantificare, in particolare, il livello di autonomia finanziaria e quello di rigidità strutturale, in termini (relativamente) omogenei, tali cioè da consentirne una valutazione comparata con eventuali altri enti delle medesime dimensioni.

Si deve evidenziare che il bilancio di previsione 2012, in modo sostanziale nella parte entrata, è significativamente diverso dai precedenti nel riparto dei titoli a seguito della (re)introduzione dell’IMU a decorrere dal anno 2012, imposta che in parte ripristina la soppressa ICI, riducendo al contempo in modo drastico i trasferimenti erariali.

Il processo di riordino della finanza locale è un “ cantiere sempre aperto “ed è facilmente prevedibile che nei prossimi anni si assisterà ad ulteriori modifiche che cambieranno la composizione delle entrate, e ridurranno, progressivamente, la capacità di spesa degli enti locali.

4.2.a Analisi della composizione delle entrate.

Le tabelle che seguono riportano un puntuale esame della composizione delle entrate, cioè delle risorse finanziarie che sono risultate o risultano disponibili nel biennio 2011 – 2012 a carico delle sei amministrazioni comunali.

Proprio per l’obiettivo di presentare un quadro il più aggiornato ed attendibile possibile, però, si è dovuto fare riferimento a fasi della gestione contabile diverse per ciascuno dei due anni considerati: infatti per l’anno 2011 si è esaminato il conto consuntivo mentre per il 2012 l’analisi è stata condotta sul bilancio previsionale. L'aver considerato le due diverse tipologie di bilancio non é irrilevante sui risultati dell’analisi che si sta per condurre.

Vengono altresì allegati i prospetti completi di bilancio dai quali risultano significativamente diversi tra il consuntivo 2011 e il previsionale 2012; la causa è da ricercarsi nel diverso ammontare dei titoli V e VI di entrata (anticipazioni di cassa per il titolo V e tutto il titolo VI) e dei titoli III e IV della spesa, che contengono previsioni finanziarie che prudenzialmente vengono iscritte nei bilanci di previsione e che trovano riscontro in sede di consuntivo anche con scostamenti significativi.

Relativamente alla composizione delle entrate emerge la netta prevalenza delle entrate tributarie che, assieme a quelle extratributarie, rappresentano ormai la fonte di finanziamento primario. La seconda osservazione riguarda la sempre minor incidenza dei trasferimenti di parte corrente, tra cui quelli di provenienza statale, divenuta residuale rispetto agli anni precedenti dove era di fondamentale rilievo e che ha subito un ulteriore ridimensionamento con l' introduzione dell’IMU che comunque nel 2013

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 35 potrebbe avere una diversa applicazione e ripartizione fra Comuni e Stato centrale. Tale tendenza verrà accentuata dalle previsioni per la composizione dei futuri bilanci (v. ipotesi di TARES). Le entrate correnti

Tributarie Trasferimenti Extratributarie 100%

80%

60%

40%

20%

Costa di R. Frassinelle P. Frassinelle P. Villamarzana Villamarzana Villanova del Villanova del 0% A rquà P . '11 A rquà P . '12 Co sta di R. '11 P incara '11 Pincara '12 Totale '11 Totale '12 '12 '11 '12 '11 '12 G. '11 G. '12

Extratributarie 9,57% 11,22% 15,35% 23,54% 12,54% 9,87% 11,75% 12,32% 9,83% 11,50% 13,75% 13,92% 12,28% 14,43% Trasferimenti 14,21% 15,68% 13,28% 7,43% 12,65% 15,95% 8,46% 9,27% 10,42% 12,33% 9,05% 11,84% 11,80% 12,09% Tributarie 76,22% 73,10% 71,36% 69,03% 74,81% 74,18% 79,79% 78,41% 79,75% 76,17% 77,20% 74,24% 75,92% 73,48%

Le entrate correnti

Arquà P. Costa di R. Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del G.

1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 0,00 Titolo I Titolo II Titolo III

Nelle tabelle successive si opera una distinzione all’interno delle entrate tributarie, tra le principali componenti, verificando le conseguenze amministrative che determinano, in particolare l’addizionale IRPEF e l’IMU.

In particolare, nella fase di presentazione della prima ipotesi di studio di fattibilità della fusione si è spesso preso a riferimento l’addizionale IRPEF calcolata nella somma totale definitiva per fare un raffronto con i vantaggi economici derivanti dalla fusione, derivanti sia dai risparmi che dalle maggiori contribuzioni erariali previste anche dalla spending review e dalla Regione.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 36

Addizionale IRPEF

900.000,00 Arquà P. 2011 800.000,00 Arquà P. 2012 Costa di R. 2011 700.000,00 Costa di R. 2012 600.000,00 Frassinelle 2011 Frassinelle 2012 500.000,00 Pincara 2011 400.000,00 Pincara 2012 300.000,00 Villamarzana 2011 Villamarzana 2012 200.000,00 Villanova del G. 2011 100.000,00 Villanova del G. 2012 2011 0,00 2012 Gettito IRPEF ANNI 2011 - 2012

GETTITO IMU PROVVISORIO (v. osservazione. N. 4)

IMU

400.000,00

350.000,00

300.000,00

250.000,00

200.000,00

150.000,00

100.000,00

50.000,00

0,00 Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 37

4.2.b Analisi della composizione delle spese.

Analogamente alle entrate è stata effettuata una articolata e approfondita analisi della quantificazione delle spese, cioè delle modalità con cui sono state impiegate le risorse finanziarie dei 6 comuni.

Nella tabella che segue si presenta l’articolazione delle spese totali dei quattro titoli di bilancio, premettendo che il titolo IV “SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI” anche se componente l'articolazione del bilancio rappresenta un elemento non rilevante per le finalità del presente studio.

La componente emergente, come per altri studi di fattibilità, è la preponderanza della spesa relativa al titolo I “SPESE CORRENTI”.

Spese correnti

2.500.000,00

2.000.000,00 Titolo I 1.500.000,00 Titolo II 1.000.000,00 Titolo III Titolo IV 500.000,00

0,00

1 2 12 12 011 012 01 012 20 20 2 2 2 2011 . . 2011 2 P G. 201 P. 2011 i R na na di R. za za el uà uà incara incara r r d rq q a P P a A Ar st ma o a ova Costa d C an FrassinelleFrassinelle P. 2011 P. 2012 Vill Villam ill Villanova Vdel G.

Titolo I SPESE CORRENTI; Titolo II SPESE IN CONTO CAPITALE; Titolo III SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI; Titolo IV SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI.

L’analisi delle spese, sia per la parte corrente che per il conto capitale, viene condotta relativamente alla composizione per “funzioni”, cioè per grandi campi di intervento settoriale.

Una ulteriore analisi dei valori di bilancio relativa alla composizione per “servizi”, ovvero le specifiche attività sviluppate nell’ambito di ciascuna funzione e alla composizione per “interventi”, cioè i diversi fattori produttivi impiegati per lo svolgimento delle precedenti funzioni ed attività, potrà essere desunta dall’allegato riassunto dei bilanci 2011 e 2012 nel formato del foglio di lavoro.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 38

Nell'ispezione delle spese correnti si può constatare che quelle che impegnano la maggior quantità di risorse finanziarie sono, oltre all’ “Amministrazione, gestione e controllo”, il “Territorio e l’ambiente”, il “Settore sociale”, l’ “Istruzione pubblica” e la “Viabilità e trasporti”. Ciò avviene in ciascun comune anche se in molti casi “la graduatoria” e l’ordine di grandezza delle spese presentano delle diversità tra un comune e un altro.

Il confronto con gli elementi riguardanti la suddivisione per funzioni delle spese correnti e i risultati finali dell'ipotesi di fusione dei sei comuni del medio polesine presenta una sostanziale omogeneità con altre analisi sulla composizione dei bilanci comunali.

Spese correnti suddivise per funzioni

Spese correnti

700.000

600.000

500.000

400.000

300.000

200.000

100.000

0 Arquà P. Arquà P. Costa di R. Costa di R. Frassinelle Frassinelle Pincara Pincara Villamarza Villamarza Villanova Villanova 2011 2012 2011 2012 P. 2011 P. 2012 2011 2012 na 2011 na 2012 del G. 2011 del G. 2012

01 Funzioni generali di amministrazione,di gestione e di controllo 641.269 684.560 537.618 552.155 426.907 428.799 385.719 435.147 453.111 441.373 302.724 386.330 02 Funzioni relative alla giustizia 000000000000 03 Funzioni di polizia locale 45.922 81.828 109.321 114.950 54.000 48.000 3.747 4.100 21.140 28.000 29.675 31.080 04 Funzioni di istruzione pubblica 126.542 151.128 113.967 118.505 36.342 30.709 63.995 73.352 88.494 108.500 160.777 148.620 05 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 84.463 54.425 75.330 67.200 10.529 12.300 6.350 7.550 4.991 8.900 41.369 31.804 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 16.682 33.011 62.344 62.100 32.038 29.671 9.537 9.207 16.386 16.185 53.839 55.411 07 Funzioni nel campo turistico 10.377 9.849 0 0 0 0 0 100 9.920 12.500 0 0 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 281.148 317.512 202.722 205.000 152.582 196.331 100.789 105.194 158.183 177.641 102.461 108.345 09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 346.420 355.824 345.201 347.795 173.753 197.759 127.076 133.654 150.998 147.538 348.704 358.444 10 Funzioni nel settore sociale 292.553 368.972 297.824 282.065 174.480 218.979 171.668 188.265 134.195 137.550 219.874 260.666 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 9.366 9.318 12.806 12.850 3.999 3.900 6.500 3.200 2.984 3.400 8.221 5.270 12 Funzioni relative a servizi produttivi 00000000000300

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 39

Quanto alle spese di investimento, l’analisi delle funzioni evidenzia una maggiore eterogeneità dei dati, dovuta ovviamente alle diverse scelte compiute dalle singole amministrazioni comunali in merito alle esigenze di servizi da parte dei propri cittadini.

Anche in questo caso, come per molte altre situazioni, rivestono sempre un ruolo importante le spese di “Viabilità e trasporti”, e “Territorio e ambiente”.

Spese d’investimento suddivise per funzioni

Spese in conto capitale

600000

500000

400000

300000

200000

100000

0 Villanova Villanova Arquà P. Arquà P. Costa di Costa di Frassinell Frassinell Pincara Pincara Villamarz Villamarz del G. del G. 2011 2012 R. 2011 R. 2012 e P. 2011 e P. 2012 2011 2012 ana 2011 ana 2012 2011 2012 01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo 6545 111800 41341 145000 0 74496 35348 71108 542721 8057 0

02 Funzioni relative alla giustizia 03 Funzioni di polizia locale 19000 0 04 Funzioni di istruzione pubblica 20000 7000 562500 212000 0 6200 20000 175000 0 05 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 7000 0 7000 0 16387 0 0 0 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 99800 0 29976 0 07 Funzioni nel campo turistico 39800 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 361498 54000 156056 79000 258848 12652 23598 109713 47889 144100 78898 34000 09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 380000 0 5000 253500 19000 42860 12165 14064 1412 201300 18645 3000 10 Funzioni nel settore sociale 11000 475000 200000 71568 20000 3650 95546 197000 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 12 Funzioni relative a servizi produttivi 15000

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 40

4.2.c Gli indicatori finanziari.

Particolare importanza nelle analisi dei bilanci dei comuni è costituita dalla parte riguardante quegli indicatori di bilancio che illustrano numerosi aspetti della gestione amministrativa, mediante il calcolo di rapporti tra valori esclusivamente finanziari o di rapporti tra valori finanziari e valori fisici.

Questi indicatori forniscono informazioni utili sulla composizione del bilancio permettendo la comparazione dei dati con comuni di dimensioni analoghe e confrontando il risultato derivante con il presupposto di una possibile fusione dei comuni.

Al fine di rendere immediatamente comprensibile il significato dei risultati ottenuti dalle elaborazioni, questi indicatori sono stati raggruppati nelle seguenti distinte categorie omogenee:  grado di autonomia dell’ente;  pressione fiscale locale e “restituzione” erariale pro capite;  grado di rigidità di bilancio;  grado di rigidità pro capite;  costo del personale;  propensione agli investimenti.

Grado di autonomia: rappresenta un indice della capacità dell’ente a reperire le risorse necessarie al finanziamento (entrate correnti) di tutte le spese di funzionamento dell’apparato comunale. Le entrate correnti infatti costituiscono le risorse destinate alla gestione dei servizi comunali; di questo importo complessivo, le entrate tributarie ed extratributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall’Amministrazione, mentre i trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri Enti del settore pubblico, formano le entrate derivate quali risorse di terzi destinate a finanziare parte della gestione corrente.

Entrate tributarie + extratributarie 1 GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA =------Entrate correnti

automomia finanziaria= (tributarie+extratributarie)/ entrate correnti 94,00% 92,00% 90,00% 88,00% 86,00% 84,00% 82,00% 80,00% 78,00%

1 2 1 2 1 '11 '1 1 1 . '11 . ' . '1 a ra le '1 i R P P. '12 l G a e e car ca e el G. ' ot ll ll in in T Totale '12 a d e e P P d Arquà P.Arquà '11 P. '12 st in in a d s ov ova Co Costa di R. '12 ss n n ras ra F F VillamarzanaVillamarzana '11 la'12 la Vil Vil

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 41

Entrate tributarie 2 GRADO DI AUTONOMIA TRIBUTARIA = ------Entrate correnti

autonomia tributaria=entrate tributarie/entrate correnti

80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00%

11 11 ' '12 '11 '12 '11 ' '11 '12 . . le le P. '11 P. '12 R P. P. na na '12 G. '11 a a à à a a t t u u lle lle o o q q e e T T r PincaraPincara '12 a del Ar A sta di v Co Costa di R ssin ssin no ra ra VillamarzVillamarz a F F ill V Villanova del G. '12

Trasferimenti correnti dallo Stato 3 GRADO DI DIPENDENZA ERARIALE = ------Entrate correnti

grado di dipendenza erariale= trasferimenti/entrate correnti

16,00% 14,00% 12,00% 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00%

1 1 1 2 2 1 2 '1 '1 '11 '12 '11 '1 '1 '1 . '1 '1 a a . P. na '11 G le le R a l G. a a di lle P. lle e quà P. a e incar incar d del Tot Tot r P P arz a A Arquà P. '12 in ine m v a amarzana '12 o Cost Costa di R. '12ss l l ra rass F F Vil Vil llan VillanovaVi

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 42

Entrate tributarie 4 INCIDENZA ENTR. TRIB. SU ENTR. PROPRIE = ------Entrate tributarie + extratributarie

entrate tributarie su entrate proprie=entrate trib./(entrate trib.+extratributarie) 100,00% 90,00% 80,00% 70,00% 60,00% 50,00% 40,00% 30,00% 20,00% 10,00% 0,00%

1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 1 1 1 1 1 1 1 '1 '1 ' ' 1 1 1 1 ' ' ' ' ' ' ' ' ' ' ...... a a a a e e P P R R P. P. r r n n G G l l a a a a à à i i e e a a l l t t d d l l c c z z e e u u l l n n r r e e d d To To q q ta ta a a in in Pi Pi a a Ar Ar s s m m o o s s a a v v s s ll ll o o C C a a n n Vi Vi a a Fr Fr l l il l V Vi

Entrate extratributarie 5 INCIDENZA ENTR. EXTRATRIB. SU ENTR. PROPRIE = ------Entrate tributarie + extratributarie

entrate extratributarie su entrate proprie=entrate extratributarie/(entrate trib.+extratributarie)

30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00%

2 1 2 1 1 2 '11 '12 '1 11 '1 '12 '1 '12 . . '12 a e '11 P. P ra ' ra '1 G. l R. n ta à P le ca el otale '1 u l inca in rza rzana d To T rq elle P P a a A Arquà P. '1 sta di n ine m a o a v Costa diC R. '11 ss ill no rassi ra a F F V Villam ll Vi Villanova del G.

Pressione fiscale locale e restituzione erariale pro capite: in questo modo, da un lato, si riesce a sapere qual è il prezzo pagato dai cittadini per usufruire dei servizi forniti dall’Amministrazione comunale e, dall’altro, si individua la parte di risorse finanziarie che, dopo essere state prelevate dallo Stato mediante la tassazione generale, vengono restituite alle collettività locali, tramite i trasferimenti statali alle Amministrazioni comunali e da queste utilizzate in conto gestione.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 43

Entrate tributarie + extratributarie 6 PRESSIONE ENTRATE PROPRIE PRO CAPITE = ------n° abitanti

pressione entrate proprie pro capite=(entrate trib.+extratrib)/abitanti

€ 900,00 € 800,00 € 700,00 € 600,00 € 500,00 € 400,00 € 300,00 € 200,00 € 100,00 € 0,00

2 1 2 1 2 '11 12 1 1 1 . ' a ' e '11 G. '12 P i R. ' n à d le P. '1le P. '12 a el G. '11el u incara ' d d Total Totale '12 rquà P.rq ta PincaraP '11 A A nel nel Costa diCos R. '11 illamarzillamarzana '1 V V Frassi Frassi illanova VillanovaV

Entrate tributarie 7 PRESSIONE TRIBUTARIA PRO CAPITE = ------n° abitanti

pressione tributaria pro capite=entrate tributarie/abitanti

€ 800,00 € 700,00 € 600,00 € 500,00 € 400,00 € 300,00 € 200,00 € 100,00 € 0,00

1 2 1 2 1 2 1 1 '1 '11 '12 '1 1 ' ' . . . '11 . '12 a a '12 P P r r le le P i R i R. l G. '11l G. ' ta ta à à P. '1 o o u T T rqu Pinca Pinca de de A Arq inelle inelle marzana '11 a a s a Costa dCosta d ss nov nov Fras Fra Vill Villamarzana la'12 la Vil Vil

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 44

Trasferimenti correnti dallo Stato 8 TRASFERIMENTI ERARIALI PRO CAPITE = ------n° abitanti

trasferimenti erariali pro capite=trasferimenti erariali/abitanti

€ 140,00 € 120,00 € 100,00 € 80,00 € 60,00 € 40,00 € 20,00 € 0,00

2 2 1 2 1 1 2 '11 '1 '1 '1 11 '1 '1 '12 . . '12 a e '11 P. P ra ' ra '1 G. l i R. a n ta à P d le el otale '1 u l inca inc rza d To T rq a elle P P a A Arquà P. st n ine m a o a v Costa diC R. '11 ss ll no rassi ra a F F Vi Villamarzana l'12l Vi Villanova del G.

Grado di rigidità del bilancio: l’Amministrazione può scegliere come utilizzare le risorse comunali nella misura in cui il suo bilancio non sia già prevalentemente vincolato da impegni di spesa a lungo termine assunti in precedenti esercizi; conoscere il grado di rigidità del bilancio permette di individuare quale sia il margine di operatività per assumere nuove scelte o iniziative economico – finanziarie:

Spesa personale + rimborso mutui 9 RIGIDITÀ STRUTTURALE = ------Entrate correnti

rigidità strutturale=(spesa personale+rimborso mutui)/entrate correnti

40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 '1 '1 '1 '1 '1 '1 '1 '1 '11 '12 11 12 '1 '1 ...... a a a a . ' . ' le le P P i R i R P P ar ar n n G G ta ta uà uà d d lle lle nc nc za za el el o o rq rq ta ta e e Pi Pi ar ar d d T T A A os os sin sin m m va va C C as as illa illa no no Fr Fr V V lla lla Vi Vi

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 45

Spesa personale 10 RIGIDITÀ PER COSTO PERSONALE = ------Entrate correnti

rigidità costo personale=spesa personale/entrate correnti 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00%

1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 2 '1 '1 '1 '1 2 1 '11 1 . '11 '1 a '1 ' e P P. . . . . r . R R P P G. '1 l G uà di le le nca rq a di de Total Totale ' A Arquà nel Pi Pincara '1 osta ost va C C ssi lamarzana '1 a rassinel il Fr F VillamarzanaV '1 llano VillanovaVi del

Rimborso mutui 11 RIGIDITÀ PER INDEBITAMENTO = ------Entrate correnti

rigidità indebitamento=rimborso mutui/entrate correnti

14,00% 12,00% 10,00% 8,00% 6,00% 4,00% 2,00% 0,00%

'11 '12 11 12 '12 11 11 . . . '11 a na '12 P P i R. 'i R. ' ar ana 'a G z z otale ' quà quà inc ar ar T Totale '12 PincaraP '11 a del Ar Ar sinellesinelle P. '11 P. '12 am CostaCosta d d as as Fr Fr Vill Villam anov Vill Villanova del G. '12

Grado di rigidità pro capite: i principali fattori di rigidità a lungo termine sono individuati nel costo del personale e nel livello di indebitamento; questi fattori possono essere riportati alla dimensione sociale del comune individuandone la ricaduta sul cittadino.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 46

Spesa personale + rimborso mutui 12 RIGIDITÀ STRUTTURALE PRO CAPITE = ------n. abitanti

rigidità strutturale pro capite=(spesa personale+rimborso mutui)/abitanti

€ 350,00 € 300,00 € 250,00 € 200,00 € 150,00 € 100,00 € 50,00 € 0,00 1 2 1 2 2 '11 '12 '11 1 1 '1 '1 '1 . ' ' . P. P. G i R R. '12 na na l tale tale'11 '12 d le P.le P. za za o o r r de T T ta ta di el el PincaraPincara '11 '12a a ArquàArquà s in in a o s s am am C Cos s s ill ill nova del G. '11 ra ra V V a F F illanov Vill V

Spesa personale 13 COSTO DEL PERSONALE PRO CAPITE = ------n. abitanti

rigidità costo personale pro capite=spesa personale/abitanti

€ 250,00 € 200,00 € 150,00 € 100,00 € 50,00 € 0,00 2 2 1 2 1 2 1 '1 1 1 '1 '1 . ' . ' a '11 R. le ' à P. '11 cara '11ara '12 di R.di '11 n rzanrzana ota qu a a elle Pelle P inc a T Totale '12 r st st n n Pi P A Arquà P.o '12o ma C C ssi ssi illa illam ra a F Fr V V llanova del G. VillanovaVi del G. '11

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 47

Rimborso mutui 14 RIMBORSO MUTUI PRO CAPITE = ------n. abitanti

rigidità indebitamento pro capite=rimborso mutui/abitanti

€ 120,00 € 100,00 € 80,00 € 60,00 € 40,00 € 20,00 € 0,00 1 2 1 2 1 2 1 2 '1 '1 '11 '11 '12 '1 '12 '11 '1 '1 . . . '12 . '1 . '1 . '1 P P G i R. i R P P na na à à d e za za el d lle ll r r d TotaleTotale rqu rqu a e e PincaraPincara a a A A osta am am va CostC ssin ill ill no a V V FrassinFr illa VillanovaV del G.

Costo del personale: per erogare servizi anche a livello locale è necessario disporre di una struttura organizzativa dove l’onere del personale assume, come in qualsiasi altro comparto del settore terziario, una rilevanza preponderante su ogni altro fattore produttivo; il costo del personale può essere visto allora come parte del costo complessivo delle spese correnti oppure come costo medio per unità di lavoro.

Spese per il personale 15 INCIDENZA COSTO DEL PERSONALE SULLA SPESA CORRENTE = ------Spese correnti

% spesa personale su spesa corrente=spesa personale/spesa corrente

35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% 1 2 1 2 1 2 2 1 2 '1 '1 '11 '12 '11 '12 '1 '1 '1 '1 . . . . '1 . '1 . '1 P P G i R i R. P P na na à à d za za el d lle lle r r d TotaleTotale rqu rqu a e e PincaraPincara a a A A osta am am va CostC ill ill V V ano FrassinFrassin ill VillanovaV del G. '11

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 48

Spese per il personale 16 COSTO MEDIO DEL PERSONALE = ------n° dipendenti

costo medio personale=spesa personale/n. dipendenti

€ 50.000,00 € 40.000,00 € 30.000,00 € 20.000,00 € 10.000,00 € 0,00 1 2 1 2 1 1 2 1 2 1 1 '1 1 '1 '12 '11 '12 '1 '1 . . '1 a . e ra na '11 G. l le i R i R. ' P a ar a G ta ta d d e c c el el o o a a in in rz d d T T P P a a a ArquàArquà P. ' P.st ' st m v v o o a o C C ill n FrassinellFrassinelle P. '12 V Villamarzana '1 VillanoVilla

Questi indicatori finanziari definibili come “classici” devono comunque essere valutati criticamente prima di poter essere usati per una comparazione con altri enti in quanto potrebbero essere opportune delle rielaborazioni che riconsiderino la dimensione demografica, il territorio, la densità, gli insediamenti produttivi, ecc.. Secondariamente non va sottovalutato il fatto che la dotazione e l’organizzazione dei servizi locali, in genere, e di quelli a domanda individuale, in particolare, hanno una distribuzione molto diseguale nel territorio nazionale. Questi, infatti, vengono gestiti in forme diverse (in economia o tramite aziende speciali, ad esempio) influenzando il valore assoluto dei parametri di bilancio degli enti. Il risultato non è quindi da interpretare in modo univoco e come correttore dell’indicatore dell’autonomia finanziaria andrebbero esclusi i proventi dei servizi a domanda individuale e di quelli di carattere produttivo.

Altri indicatori finanziari, invece, sono da interpretare sulla base delle caratteristiche “ambientali”; ad esempio, l’indice di pressione tributaria che evidenzia il prelievo medio pro capite effettuato dall’ente locale sulla popolazione, dipende evidentemente dagli aspetti dimensionali, demografici, di struttura produttiva, ecc., Per diventare significativo, perciò, andrebbe accompagnato da parametri che misurino il peso delle singole imposte sul totale delle entrate tributarie.

In aggiunta a questi indicatori tradizionali il presente studio ha approfondito alcuni aspetti per rendere più completi i dati in esame.

Una prima integrazione ha riguardato l’inserimento del parametro 11) “rigidità per indebitamento” dove è stata condotta una attenta analisi dei mutui presenti presso ogni amministrazione comunale.

Il dato considerato ha riguardato il confronto del debito residuo intendendosi la parte rimanente di capitale da rimborsare prima dell’estinzione del debito. Tale dato, però, non tiene conto della durata del debito residuo, né del tasso d’interesse. La tabella che segue ha affiancato al residuo debito di capitale il costo complessivo delle rate (quota capitale e quota interessi) che l’ente dovrà pagare prima della completa estinzione del debito. Per tutti i mutui, compresi quelli a tasso variabile, il calcolo è stato effettuato alla data del 01.01.2013, ovvero al termine del pagamento della seconda rata del 2012. Il rapporto tra rate totali e debito totale tiene conto del tasso d’interesse e del tempo necessario per la completa estinzione del debito.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 49

Comparazione costi mutui ed estinzione

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo debito pro capite 838 685 1.153 247 534 589 costo estinzione mutui pro capite 1.201 907 1.554 316 689 943 rapporto tra rate totali e debito totale 143,32 132,41 134,76 127,82 129,20 160,03

Debito residuo e costo complessivo per l’estinzione

debito residuo totale rate per estinzione

3.500.000,00

3.000.000,00

2.500.000,00

2.000.000,00

1.500.000,00

1.000.000,00

500.000,00

0,00 Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo

Il dato del debito residuo è stato confrontato, per ciascuna amministrazione comunale con il debito pro capite (v. parametro n. 14) per ciascun cittadino dei vari comuni ai fini dell’estinzione della rimanente parte di debito.

Debito pro capite debito pro capite costo estinzione mutui pro capite 1.600 1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 Arquà Polesine Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Rovigo Poles ine Ghebbo

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 50

I valori così esposti e la notevole differenza pro capite che risulta dall'illustrazione della tabella vanno necessariamente “corretti” con le cifre risultanti dai rimborsi che usufruiscono una parte di questi mutui. Il dato tiene conto della contribuzione da parte di enti statali o regionali per alcuni finanziamenti e da Polesine Acque per i debiti assunti per la realizzazione della rete del servizio idrico integrato. Non tengono conto, invece, del Contributo Statale Investimenti che costituisce un trasferimento erariale destinato appositamente a sostenere il pagamento dei debiti dei comuni; il medesimo contributo non è inserito nell’analisi a causa delle difformità nei sistemi contabili dei diversi enti e per la difficoltà a renderlo omogeneo.

rimborsi pro capite

18,00 16,00 14,00 12,00 10,00 8,00 6,00 4,00 2,00 0,00 Arquà Polesine Costa di Rovigo Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Ghebbo

Un ulteriore e importante indicatore riguarda la capacità di indebitamento e la progressiva riduzione dello stesso imposta dalla recente normativa (art. 204 del T.U.E.L. come modificato dall’art. 8 della legge 183/2011),: “… l'ente locale può assumere nuovi mutui e accedere ad altre forme di finanziamento reperibili sul mercato solo se l'importo annuale degli interessi sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito stipulate ed a quello derivante da garanzie prestate ai sensi dell'articolo 207, al netto dei contributi statali e regionali in conto interessi, non supera il 12 per cento per l’anno 2011, l'8 per cento per l'anno 2012, il 6 per cento per l'anno 2013 e il 4 per cento a decorrere dall'anno 2014 delle entrate relative ai primi tre titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui”.

Il dato del 2014 vede il rapporto del 4% ampiamente rispettato (2,9 % il dato totale). 2012 2012 con rimborso % indebitamento 2013 2013 con rimborso 2014 2014 con rimborso 8,00

7,00

6,00

5,00

4,00

3,00

2,00

1,00

0,00 Arquà Costa di Pincara Frassinelle Villamarzana Villanova del Totale Polesine Rovigo Ghebbo

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 51

Un ulteriore parametro di virtuosità con il quale dover confrontare le voci dei bilanci per valutare i possibili impatti derivanti dalle norme emanate nelle specifiche materie riguarda la spesa del personale e l’incidenza percentuale della stessa sulle entrate correnti (art. 1 comma 562, L 296/2006).

% spesa del personale 2008 2010

35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% 5,00% 0,00% Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo

Il parametro dell’incidenza della spesa del personale è ampiamente al di sotto dei limiti fissati nel corso degli anni e che facevano riferimento in alcuni casi al 40% e in altri al 50%. Nei comuni considerati , in nessun caso detto rapporto supera il 35%.

Una particolare situazione oggetto di verifica ha riguardato il servizio di Asporto Rifiuti, per quanto riguarda il grado di copertura dei Costi. I comuni considerati conservano la riscossione dei tributi ancora all’interno della gestione comunale, modalità organizzativa ormai poco praticata nel Veneto dove è prassi consolidata già da diversi anni l’esternalizzazione dell’intero servizio. La scelta di una autonoma gestione comunale rappresenterà un vantaggio rispetto alle varie ipotesi di introduzione della TARES , poiché il nuovo tributo potrà trovare professionalità già “allenate” ad affrontare il tema della riscossione in economia.

Asporto rifiuti

COSTI ENTRATA DIFFERENZA

310.000,00

260.000,00

210.000,00

160.000,00

110.000,00

60.000,00

10.000,00

o o -40.000,00 ine ig ne ra na b s ov si ca za eb ole R ole in ar h P di P P m l G à ta lle illa de rqu s e V a A Co sin ov as an Fr ill V

Come si evidenzia nella tabella, per alcune amministrazioni comunali dovrà essere aumentato il grado di copertura del servizio per adeguarlo alla totale copertura dei costi, che si renderà obbligatorio nel caso si dia corso al nuovo sistema della TARES (v. osservazione n. 1).

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 52

Un’analisi finale sulle risorse finanziarie è stata operata sulla verifica dei residui attivi e passivi presenti nei bilanci dei comuni, suddivisi per titoli di bilancio e per annualità a partire dagli anni precedenti il 2007. I risultati dimostrano una sostanziale omogeneità dei dati, con un maggior carico di residui attivi su un’amministrazione comunale, in parte compensato dal maggior carico di residui passivi.

RESIDUI ATTIVI

<2007 2007 2008 2009 2010 2011 Totale

1.400.000,00

1.200.000,00

1.000.000,00

800.000,00

600.000,00

400.000,00

200.000,00

0,00 Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo

RESIDUI PASSIVI

<2007 2007 2008 2009 2010 2011 Totale

1.800.000,00 1.600.000,00 1.400.000,00 1.200.000,00 1.000.000,00 800.000,00 600.000,00 400.000,00 200.000,00 0,00 Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo

In alcune amministrazioni comunali i residui degli anni 2011 e 2012 sono stati conteggiati come un’unica annualità (2011) per omogeneità di risultati.

In allegato al presente studio si trova il dato dei residui distinti per titoli, per anni e per ciascuna amministrazione comunale.

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 53

4.3 Quantità e qualità dei servizi erogati.

In questa sezione vengono analizzati i servizi e le possibili nuove soluzioni organizzative che si renderanno possibili a seguito della fusione. La classificazione che è stata effettuata segue l’impostazione dei bilanci dei comuni (la tabella è stata rivista a seguito dell’osservazione n. 1).

Servizi Risparmi di costi Potenziamento Riorganizzazione Verifiche Organi Minori indennità per istituzionali riduzione sindaci, giunte, consiglieri 1 Revisore dei conti 1 Nucleo di valutazione Segreteria 1 Segretario unico La riduzione del Riduzione n. delibere di generale (già ora 1 per 5 personale oggi Consiglio e Giunta comuni) impiegato presso la Risparmi convenzioni segreteria generale personale con altri potrà essere destinato comuni al potenziamento di altri servizi Gestione Convenzioni (vedi La riduzione del Ragioneria unica rispetto alle finanziaria sopra) personale oggi sei strutture oggi esistenti e Software gestionale impiegato presso le utilizzo unico gestionale con ragionerie potrà essere riduzione dei costi annuali di destinato al manutenzione e uso licenza potenziamento di altri software servizi, quali l’Ufficio tributi e l’Ufficio personale Tributi Incarichi ditte esterne (vedi sopra) Gestione con personale per recupero evasione proprio e invio all’utenza di c/c e/o F24 precompilati Gestione Incarichi ditte esterne Gestione interna di Verifica/monitoraggio patrimonio per esecuzione lavori manutenzione del patrimonio dei costi/consumi delle di manutenzione utenze con possibili ordinaria risparmi Ufficio tecnico (+ Incarichi professionali Strutturazione del Revisione degli incarichi urbanistica) esterni servizio con personale attualmente in essere proprio Anagrafe Abbonamenti Il personale attualmente in Vi sarà una fase di Acquisti modulistica essere dovrà prestare servizio adeguamento Software unico (vedi nelle 6 municipalità toponomastico. Gestione Finanziaria). attraverso uno sportello multi Servizio da abbinare servizio con altri front-office Polizia locale Abbonamenti vari Piano di potenzi amen- Costituzione Comando Polizia Amm. Software to dell’organico previa Polizia Locale (uff. commercio) verifica possibilità assunzionali e/o riconversione addetti Attivazione ufficio SUAP Nido (dal sociale) Arquà P.: nido int. Parr. Costa di R.: nido integ. Parr. Frassinelle P.: nido integ. Parr. Pincara: nido integ. Parr. Villanova del G.: in costruzione (Bornio)

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 54

Servizi Risparmi di costi Potenziamento Riorganizzazione Verifiche Scuola materna Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P: parr. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R: parr. Valutazione servizio Parificata scuolabus esternalizzato Frassinelle P.: parr. Pincara: parr. Villamarzana: statale Villanova del G.: statale (Bornio) + Parr. Elementare Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R. Valutazione servizio (Frassinelle P.): chiusa scuolabus esternalizzato a settembre Pincara Villamarzana Villanova del G. Medie Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R. Valutazione servizio Villanova del G. scuolabus esternalizzato Assistenza Omogeneizzazione del scolastica Servizio di Scuolabus Biblioteche e Ufficio unico per gli da estendere a tutte il Regolamento Comitato che Musei acquisti/spese, servizio internet e/o preveda una rappresentatività gestione servizio ebook e operatività locale per bibliotecario municipalità. Coordinamento provinciale con Sistema Museale Provinciale. Promozione Volontariato culturale Attività culturali Costituzione Area Costituzione Area Ufficio per tutte le Pubb. Istr./Cultu- Pubb. Istr./Cultura/Vo- municipalità assieme a ra/Volontariato/Sport/ lontariato/Sport/Tempo biblioteche, sport, cultura con Tempo Libero. Libero. Attività front – office in ogni Attività culturali culturali coordinate municipalità coordinato con coordinate con tutte le con tutte le il Consiglio di Municipalità municipalità municipalità Attività sportive Costituzione Area Ufficio sport Collaborazioni con società Strutture esistenti Pubb. Istr./Cultu- Servizi scolastici sportive per aumentare Arquà P.: palestra ra/Volontariato/Sport/ Servizi culturali l’offerta di sport scolastica, 2 campi Tempo Libero. calcio, tennis, calcetto Attività culturali Costa di R.: 1 palestra, coordinate con tutte le 1 piastra municipalità polifunzionale, 1 palestra scolastica, 2 campi di calcio comunali; Frassinelle P.: 1 palestra (ex scolastica), 1 imp. sportivo (calcio, rugby, tennis); Pincara: 1 campo calcio, tennis, basket; Villamarzana: 1 palestra comunale, 1 impianto sportivo Villanova del G.: 1 palestra polivalente, 1 bocciodromo, 2 campi da calcio, 1 tennis e 1 calcetto

Capitolo Quarto – Realtà organizzative ed economico contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione 55

Servizi Risparmi di costi Potenziamento Riorganizzazione Verifiche Turismo/ manif. Costituzione Area Ostello Arquà P. Proposta sovracomunale di Pubb. Istr./Cultu- visitazione e offerta turistica ra/Volontariato/Sport/ di concerto con le istituzioni Tempo Libero. sovracomunali e con le Pro Attività culturali Loco coordinate con tutte le municipalità Viabilità Individuare nuclei di Operai – necrofori - operai dediti preva- manutentori lentemente alla manutenzione strade e/o manutenzione patrimonio e/o servizi cimiteriali Illuminazione Gestione unica Da programmare le scadenze Costo medio lampione pubb. dei vari contratti per disomogeneo in addivenire, al termine del presenza di un unico processo, ad un’unica gara. gestore. Urbanistica Software Edilizia privata Ufficio Tecnico Comunae Costi fissi di PATI – PAT - PI con personale proprio pianificazione Erp Gestione unica e Piano pluriennale di Creazione dell’Ufficio diretta manutenzione del Gestione Patrimonio patrimonio abitativo Protezione civile Costi fissi Disponibilità di risorse (assicurativi, etc.) significative con gli attuali bilanci Servizio idrico Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale integrato Smaltimento Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale rifiuti Parchi e ambiente Da vedere insieme a Ufficio Costi sfalci da rendere del patrimonio. omogenei con adegua- Promozione all’utilizzo degli mento al minor costo spazi pubblici Assistenza e Servizio SAD, Ass. Front – office su ogni Verifica costi coop. servizi alla Sociale e segretariato municipalità e gestione con Sanithad persona sociale unica cooperativa Verifica costi coop. Laerte (Eridano) Cimiteri Gestione diretta Individuazione gruppo necrofori per tutti i 7 cimiteri Industria Costi Con.Svi.Po.

Di seguito si elencano alcune azioni che già nel corso del 2013 potranno essere attivate per raggiungere l’obiettivo della fusione per il 2014. Tali iniziative rimarranno comunque valide anche nel caso in cui la fusione, per alcuni comuni o per tutti, non abbia un esito positivo:

. omogeneizzazione imposte e tasse (per alcune tariffe il processo può essere più lungo); . avvicinamento dei contratti decentrati e delle Posizioni Organizzative (9 con trattamenti differenti tra loro); . ipotesi di dotazione organica da prevedere per fine dell'anno 2013. Il personale attuale andrà coinvolto per cominciare a omogeneizzare i vari dati, i regolamenti, le tasse, le, tariffe, i procedimenti; . soluzione informatica unica e collegamenti tra le varie municipalità (4 comuni hanno software Halley, 1 Kibernetes, 1 Saga);

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 56

CAPITOLO QUINTO Possibili effetti della fusione Sommario: 5.1 Effetti sulle attività economiche. - 5.2 Riorganizzazione delle strutture comunali. - 5.3 Effetti sulla gestione del territorio. - 5.4 Effetti sulle relazioni con i vicini centri urbani. - 5.5 Effetti sul bilancio e sui trasferimenti statali. - 5.6 Effetti sull’offerta dei servizi.

5.1 Effetti sulle attività economiche. Gli effetti della fusione sulle attività economiche sono stati considerati in sede di esame delle previsioni urbanistiche – PATI del Medio Polesine e si ritiene che il potere di influire sull’economia di un paese da parte di un processo di fusione sia abbastanza ridotto.

Le stesse normative di programmazione commerciale, di pubblici esercizi o di artigianato di servizio, che in passato potevano essere oggetto di un incremento, a seguito della presenza di un comune delle dimensioni risultanti dalla fusione, oggi sono irrilevanti alla luce dei processi di liberalizzazione che hanno interessato tutti i settori produttivi prima evidenziati.

Di diverso avviso è la valutazione, invece, degli effetti che potranno discendere dai rapporti con le associazioni di categoria e dai servizi di supporto che il nuovo comune potrà mettere a disposizione; la nuova realtà comunale potrà svolgere un’azione di promozione territoriale più incisiva rispetto ai sei comuni finora esistenti.

5.2 Riorganizzazione delle strutture comunali. La situazione attuale dell’organizzazione delle strutture comunali è stata affrontata al capitolo 4.1. Si tratta ora di formulare delle ipotesi di riorganizzazione partendo dall’analisi per confronto (benchmarking) delle organizzazioni comunali di amministrazioni aventi dimensioni analoghe al Comune risultante dalla fusione.

Il confronto della situazione attuale dei sei comuni oggetto della fusione è reso dalla comparazione con comuni aventi dimensioni demografiche simili.

È importante evidenziare che un vero e proprio confronto dovrebbe tener conto delle modalità con cui vengono erogati i servizi nei diversi comuni. In particolare le esternalizzazioni dei servizi incidono in misura significativa sulla gestione. Si pensi, in particolare, al servizio tributi nel caso in cui vi sia stata la totale esternalizzazione del servizio asporto rifiuti (tariffazione compresa) e degli altri servizi di verifica dei tributi (es., controllo ICI); al servizio del personale, nel caso in cui sia stata affidata all’esterno la gestione delle paghe e/o pratiche attinenti al personale; ai servizi sociali, nel caso in cui sia stata affidata all’esterno l’assistenza domiciliare (nell’esempio considerato, il Comune di Piazzola sul Brenta, come per tutti i comuni dell’ULSS 16 – es., Cittadellese, Camposampiesere, ecc - , ha affidato i servizi sociali all’ULS); l’eventuale presenza di servizi gestiti in economia sul versante sociale (nel Veneto ci sono Nidi, scuole materne, case di riposo, ecc., gestite da personale comunale); sul versante dell’Ufficio Tecnico le casistiche legate alle possibili manutenzioni sono molteplici e di difficile catalogazione; per i servizi scolastici vi può essere il trasporto gestito con personale proprio, oppure la completa esternalizzazione a ditte private; in taluni casi, il trasporto scolastico viene gestito con soluzioni miste (mezzo di proprietà comunale e personale esterno); variegata è la casistica della gestione della biblioteca, che può essere fatta da personale proprio, personale esterno, volontari, cooperative, ecc.

Un’ulteriore osservazione riguardante le strutture organizzative deve considerare il coinvolgimento delle gestioni associate che vede il Veneto ricco di una molteplicità di forme e utilizzo. Si pensi alle convenzioni di segreteria, alle convenzioni per la Polizia Municipale e più in generale agli altri servizi.

Le forme organizzative strutturate per l’erogazione dei servizi – Consorzi – Unioni – Comunità

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 57

Montane – coinvolgono un altissimo numero di Comuni – oltre 90 per le Unioni, 172 per le Comunità Montane, circa 109 i comuni associati in Consorzi di servizi, - per un totale di circa 360 comuni su 581 comuni Veneti, ovvero circa il 62% dei Comuni veneti.

Infine diversi servizi vengono erogati attraverso aziende speciali e altre forme societarie, società commerciali (s.r.l.) a partecipazione pubblica.

Oltre a ciò si deve tener conto del sempre più diffuso utilizzo dei lavoratori L.S.U. che in questi ultimi anni suppliscono a molte carenze del personale comunale.

I comuni presi in considerazione – Conselve (PD), Piazzola sul Brenta (PD), Torri di Quartesolo (VI) – possono definirsi sostanzialmente simili per caratteristiche territoriali e sociali. Sono diverse tra loro, invece, per le considerazioni illustrate in precedenza, le modalità di erogazione dei servizi.

Queste motivazioni inducono a ritenere che una riorganizzazione delle strutture comunali che saranno coinvolte nella fusione devono essere oggetto di un’attenta e circostanziata valutazione proprio da parte degli amministratori e del management locale in quanto non vi sono schemi applicabili tout court; il benchmarking può dare utili valutazioni ma non risolve il problema.

Infine solo un’approfondita conoscenza del personale può portare alle più opportune scelte che sappiano valorizzare le professionalità maturate, che tengano conto dei percorsi formativi effettuati, che valutino le prossime quiescenze, che tengano conto dei part time, ecc.

Situazione Conselve Torri di Piazzola sul Brenta attuale dei 6 Quartesolo (+ Unione) Comuni

abitanti 11.818 10.486 11.939 11.207 SEGRETARIO COMUNALE/direttore 1 1 1 in convenzione 1 in convenzione AFFARI GENERALI - AMMINISTRATIVI 1 D 4 1 D 8 1 P.O. 7 1P.O. pt 2+1 pt DEMOGRAFICI 1 D pt 5 3 1 P.O. 7 3 SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO 4 D 2 1D 3 1 P.O. 3 1 P.O. 2+ 1 pt POLIZIA LOCALE 2+ 1 pt 5 1 P.O. pt 51 P.O. pt 5 SERVIZI SOCIALI* 1Dpt 4 5 + 1pt 3 1 NIDO COMUNALE 9

SERVIZI SCOLASTICI CULT. SPORT 4 2 1+1 pt TRIBUTI 1 D pt 2 2 4 3 LAVORI PUBBLICI 1 inc pt 2 4 1 P.O. 3 1 P.O. 4 EDILIZIA PRIVATA 1 inc 3 1 D 3 4 1 P.O. 2 OPERAI 15 3 6 7 MESSO 1 1 1 PERSONALE- RISORSE UMANE 1 D pt 1 1 1 COMMERCIO 1 11 1 BIBLIOTECA 2 pt TOT. 53 equivalenti 45 + 1 pt 54 45+8 p.t. 9 P.O. 3 D3 p.o. 4P.O. +1 P.O. pt 3P.O. +2 P.O. pt * Piazzola s. B. ha delegato all'ULSS il servizio sociale

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 58

5.3 Effetti sulla gestione del territorio. In merito a tale argomento si rinvia integralmente a quanto illustrato nel CAPITOLO TERZO - Struttura del territorio

5.4 Effetti sulle relazioni con i vicini centri urbani. I dati sulla mobilità che fino ad oggi sono disponibili sono desunti da indicatori relativi al censimento del 2001 e sono reperibili dal sito della Regione Veneto – Direzione statistica. Per il censimento 2011 – si spera possano essere disponibili i risultati in un tempo breve.

Il totale degli spostamenti analizzati presenta i seguenti spostamenti giornalieri.

Arquà Polesine 1291 Costa di Rovigo 1445 Frassinelle Polesine 707 Pincara 544 Villamarzana 560 Villanova del Ghebbo 1140 Totale 5687

L’analisi dettagliata prende in considerazione i movimenti superiori alle 10 unità. Lo scarto delle destinazioni inferiori alle 10 unità comporta un totale di 4567 spostamenti rispetto ai 5687.

Come per altre analisi, i risultati evidenziano la vicina attrattività della città di Rovigo, situazione accentuata dalla stretta vicinanza dei comuni alla città Capoluogo di Provincia (tre dei sei comuni confinano con la città di Rovigo).

La seconda mobilità riguarda gli spostamenti interni al singolo comune. Tale dato, ovviamente, è destinato ad assumere la netta prevalenza sugli spostamenti nel caso i sei comuni possano fondersi tra loro. Comune Partenza Comune Arrivo Mezzo di Transporto Motivo di Spostamento Spostamento Costa di Rovigo Rovigo Auto Casa - Lavoro 327 Arqua' Polesine Rovigo Auto Casa - Lavoro 289 Arqua' Polesine Arqua' Polesine Auto Casa - Lavoro 195 Costa di Rovigo Costa di Rovigo Auto Casa - Lavoro 145 Frassinelle Polesine Rovigo Auto Casa - Lavoro 119 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo Auto Casa - Lavoro 117 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo A piedi Casa - Lavoro 113 Villanova del Ghebbo Rovigo Auto Casa - Lavoro 104 Villamarzana Rovigo Auto Casa - Lavoro 103 Arqua' Polesine Arqua' Polesine Auto Casa - Studio 99 Villanova del Ghebbo Lendinara Auto Casa - Lavoro 97 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine A piedi Casa - Lavoro 82 Costa di Rovigo Costa di Rovigo Auto Casa - Studio 79 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo Bicicletta Casa - Lavoro 78 Villamarzana Villamarzana Auto Casa - Lavoro 75 Villanova del Ghebbo Rovigo TPL Casa - Studio 72 Costa di Rovigo Costa di Rovigo A piedi Casa - Lavoro 71 Arqua' Polesine Rovigo TPL Casa - Studio 68 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo Auto Casa - Studio 68 Costa di Rovigo Villanova del Ghebbo Auto Casa - Lavoro 59 Arqua' Polesine Rovigo Auto Casa - Studio 58 Pincara Pincara Auto Casa - Lavoro 56

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 59 Costa di Rovigo Costa di Rovigo Bicicletta Casa - Lavoro 55 Comune Partenza Comune Arrivo Mezzo di Transporto Motivo di Spostamento Spostamento Costa di Rovigo Costa di Rovigo Bicicletta Casa - Studio 54 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo Bicicletta Casa - Studio 51 Costa di Rovigo Costa di Rovigo A piedi Casa - Studio 50 Arqua' Polesine Arqua' Polesine A piedi Casa - Lavoro 47 Costa di Rovigo Rovigo Auto Casa - Studio 47 Pincara Auto Casa - Lavoro 46 Arqua' Polesine Arqua' Polesine Bicicletta Casa - Lavoro 44 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo TPL Casa - Studio 44 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine Auto Casa - Lavoro 43 Villanova del Ghebbo Fratta Polesine Auto Casa - Lavoro 43 Arqua' Polesine Arqua' Polesine A piedi Casa - Studio 40 Arqua' Polesine Arqua' Polesine Bicicletta Casa - Studio 40 Costa di Rovigo Rovigo Treno Casa - Studio 40 Costa di Rovigo Rovigo TPL Casa - Studio 40 Costa di Rovigo Costa di Rovigo TPL Casa - Studio 39 Pincara Rovigo Auto Casa - Lavoro 39 Frassinelle Polesine Rovigo TPL Casa - Studio 38 Villanova del Ghebbo Auto Casa - Lavoro 37 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine Auto Casa - Studio 35 Frassinelle Polesine Arqua' Polesine Auto Casa - Lavoro 33 Villamarzana Villamarzana Auto Casa - Studio 33 Frassinelle Polesine Villamarzana Auto Casa - Lavoro 31 Pincara Pincara A piedi Casa - Lavoro 31 Pincara Rovigo TPL Casa - Studio 31 Villamarzana Rovigo TPL Casa - Studio 30 Villanova del Ghebbo Villanova del Ghebbo A piedi Casa - Studio 30 Costa di Rovigo Lendinara Auto Casa - Lavoro 29 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine TPL Casa - Studio 28 Frassinelle Polesine Polesella TPL Casa - Studio 28 Villamarzana Villamarzana A piedi Casa - Lavoro 28 Costa di Rovigo Fratta Polesine Auto Casa - Lavoro 27 Frassinelle Polesine Polesella Auto Casa - Lavoro 26 Pincara Fiesso Umbertiano Auto Casa - Lavoro 26 Pincara Fratta Polesine TPL Casa - Studio 26 Villamarzana Arqua' Polesine TPL Casa - Studio 25 Arqua' Polesine Arqua' Polesine ND Casa - Lavoro 24 Villamarzana Villamarzana TPL Casa - Studio 24 Villanova del Ghebbo Lusia Auto Casa - Lavoro 23 Arqua' Polesine Rovigo ND Casa - Lavoro 22 Costa di Rovigo Lusia Auto Casa - Lavoro 21 Pincara Pincara TPL Casa - Studio 21 Villamarzana Arqua' Polesine Auto Casa - Lavoro 21 Villamarzana Fratta Polesine Auto Casa - Lavoro 21 Costa di Rovigo Villamarzana Auto Casa - Lavoro 20 Pincara Pincara Auto Casa - Studio 20 Villamarzana Rovigo Auto Casa - Studio 20 Arqua' Polesine Arqua' Polesine TPL Casa - Studio 19 Frassinelle Polesine Occhiobello Auto Casa - Lavoro 19 Costa di Rovigo Arqua' Polesine Auto Casa - Lavoro 18 Frassinelle Polesine Fiesso Umbertiano Auto Casa - Lavoro 18 Pincara Pincara ND Casa - Lavoro 18 Pincara Fratta Polesine Auto Casa - Lavoro 17 Arqua' Polesine Villamarzana Auto Casa - Lavoro 16

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 60

Comune Partenza Comune Arrivo Mezzo di Transporto Motivo di Spostamento Spostamento Villanova del Ghebbo Badia Polesine TPL Casa - Studio 16 Costa di Rovigo Rovigo ND Casa - Lavoro 15 Frassinelle Polesine Rovigo Auto Casa - Studio 15 Costa di Rovigo Padova Treno Casa - Studio 14 Costa di Rovigo Badia Polesine Treno Casa - Studio 14 Costa di Rovigo Costa di Rovigo ND Casa - Lavoro 14 Costa di Rovigo Costa di Rovigo Ciclomotore Casa - Lavoro 14 Costa di Rovigo Costa di Rovigo ND Casa - Studio 14 Frassinelle Polesine Fratta Polesine Auto Casa - Lavoro 14 Pincara Pincara Bicicletta Casa - Lavoro 14 Villamarzana Villamarzana Bicicletta Casa - Lavoro 14 Villanova del Ghebbo Costa di Rovigo Auto Casa - Lavoro 14 Villanova del Ghebbo Rovigo Auto Casa - Studio 14 Arqua' Polesine Padova Auto Casa - Lavoro 13 Arqua' Polesine Ceregnano Auto Casa - Lavoro 13 Arqua' Polesine Polesella Auto Casa - Lavoro 13 Arqua' Polesine Lendinara Auto Casa - Lavoro 12 Arqua' Polesine Rovigo Ciclomotore Casa - Lavoro 12 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine Bicicletta Casa - Lavoro 12 Pincara Pincara A piedi Casa - Studio 12 Pincara Auto Casa - Lavoro 12 Costa di Rovigo Costa di Rovigo Ciclomotore Casa - Lavoro 11 Pincara Fiesso Umbertiano TPL Casa - Studio 11 Arqua' Polesine Arqua' Polesine Ciclomotore Casa - Lavoro 10 Arqua' Polesine Bosaro Auto Casa - Lavoro 10 Arqua' Polesine Occhiobello Auto Casa - Lavoro 10 Costa di Rovigo Padova Auto Casa - Lavoro 10 Costa di Rovigo Badia Polesine Auto Casa - Lavoro 10 Frassinelle Polesine Frassinelle Polesine ND Casa - Lavoro 10 Pincara Badia Polesine TPL Casa - Studio 10 Villamarzana Villanova del Ghebbo Auto Casa - Lavoro 10 Villanova del Ghebbo Fratta Polesine Bicicletta Casa - Lavoro 10

Il prospetto delle maggiori destinazioni di arrivo presenta la seguente tabella:

Rovigo 1503 Arquà Polesine 615 Villanova del Ghebbo 570 Costa di Rovigo 560 Villamarzana 241 Frassinelle Polesine 210 Pincara 172 Fratta Polesine 158 Lendinara 138 Badia Polesine 87 Occhiobello 75 Polesella 67 Fiesso Umbertiano 55 Lusia 44 Padova 37 Ceregnano 13 Stienta 12 Bosaro 10

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 61

5.5 Effetti sul bilancio e sui trasferimenti statali.

L’analisi dei bilanci ha portato a un’attenta verifica di tutti i capitoli di entrata e spesa dei bilanci dei sei comuni. Le risultanze sono state confrontate con i responsabili delle ragionerie e la sintesi ha portato ad una proiezione relativa ai possibili risparmi derivanti dalla fusione, con una stima dei costi che potrà avere il nuovo comune.

Tipologia di spesa 2011 2012 2013 2014 2015 Spese di rappresentanza * 12.793,52 18.713,79 19.181,63 19.000,00 7.000,00 Indennità di carica 167.238,92 161.706,56 161.706,56 120.000,00 85.000,00 Revisore del conto * 27.424,49 26.945,00 27.618,63 18.000,00 9.000,00 Nucleo valutazione 2.220,00 3.220,00 3.220,00 2.700,00 1.000,00 Gestione paghe * 14.018,00 14.882,90 15.254,97 15.636,35 3.000,00 Segretario Comunale 236.605,26 155.289,52 130.000,00 125.000,00 115.000,00 Convenzioni personale 60.611,92 48.550,00 48.550,00 35.000,00 20.000,00 Abbonamenti riviste * 11.933,35 10.844,00 11.115,10 11.392,98 5.000,00 Informatica * 102.713,42 115.175,70 118.055,09 80.000,00 30.000,00 Riscossione tributi (H3) 64.459,16 86.000,00 88.150,00 90.353,75 50.000,00 Sicurezza lavoro * 19.456,37 17.000,00 17.425,00 17.860,63 5.000,00 Illuminazione pubblica * 444.167,30 506.158,00 518.811,95 531.782,25 535.000,00 1.163.641,71 1.164.485,47 1.159.088,93 1.066.725,95 865.000,00 Costi 2015 865.000,00 865.000,00 865.000,00 865.000,00 Raffronto dei risparmi 298.641,71 299.485,47 294.088,93 201.725,95 *Le voci sono state incrementate del 2,5%

Come si è avuto modo di illustrare in tutte le varie fasi della presentazione sulla sintesi dei risparmi derivanti dallo studio di fattibilità, il possibile risparmio derivante da questa operazione viene stimato in € 300.000,00 circa (differenza tra i costi 2015, I° annualità a regime, rispetto alla situazione attuale, anni 2012 - 2013).

A questi risparmi si dovrebbero aggiungere i maggiori trasferimenti derivanti dall’art. 20 della L. 135/2012 spending review e dal relativo decreto attuativo, come si è già illustrato in precedenza (v. tabella che segue).

Quello che non è possibile stimare sono i contributi ordinari che avrà il nuovo comune rispetto ai sei attuali comuni. Il Ministero dell’Interno ha chiarito che non risulta possibile calcolare il futuro trasferimento unico rispetto agli attuali sei trasferimenti alle singole amministrazioni comunali, stante la continua modifica (più volte solamente nel corso del 2012) delle normative disciplinanti la materia.

Alla data attuale non si conoscono nemmeno i criteri e gli importi che sicuramente la Regione Veneto metterà a disposizione per le fusioni del Veneto. Tale importo andrà ad aggiungersi a quanto finora stimato.

Non sono stati considerati nemmeno i risparmi che saranno determinati da una gestione centralizzata degli acquisti, dei contratti di manutenzione, degli appalti esterni, ecc., che ora sono per lo più legati a rapporti singoli di ogni Amministrazione.

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 62

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova Contributi Polesine Rovigo Polesine del Ghebbo CONTRIBUTO 181.405,4 ORDINARIO 329.228,15 311.216,85 170.284,20 9 129.209,91 253.638,67 1.374.983,27 CONTRIBUTO CONSOLIDATO 45.250,37 39.605,07 31.017,85 27.701,35 21.054,47 36.597,08 201.226,19 CONTRIBUTO PEREQUATIVO FISCALITA' LOCALE 7.431,96 38.960,89 20.794,37 18.711,59 11.351,05 153,58 97.403,44 COMPARTECIPAZI ONE IRPEF 67.539,69 76.582,34 48.105,61 42.381,26 38.454,25 59.066,19 332.129,34 2.005.742,24 ALTRI CONTRIBUTI GENERALI 121.362,86 99.901,52 76.629,58 69.042,56 59.594,59 94.288,30 520.819,41 156.245,82 FUNZIONI TRASFERITE DECRETO L.VO 112/98 (PARTE CORRENTE) 1.224,78 1.250,52 697,84 544,17 513,36 939,1 5.169,77 CONTRIBUTO NAZIONALE ORDINARIO PER GLI INVESTIMENTI 22.532,44 22.532,44 22.532,44 22.532,44 22.532,44 22.532,44 135.194,64 FUNZIONI TRASFERITE DECRETO L.VO 112/98 (PARTE CAPITALE) 456,76 466,43 260,34 202,98 191,59 350,14 1.928,24 CONTRIBUTO PER SVILUPPO INVESTIMENTI 85.790,27 50.514,00 28.712,78 27.306,27 32.817,28 23.199,88 248.340,48 TOTALE GENERALE CONTRIBUTI 680.817,28 641.030,06 399.035,01 389.828,11 315.718,94 490.765,38 2.917.194,78 2.161.988,06

Nel caso sia confermato il contributo aggiuntivo pari al 20% dei trasferimenti dell’anno 2010 la somma stimata è pari a € 400.000,00 circa.

5.6 Effetti sull’offerta dei servizi Tale argomento è già stato affrontato nel corso dell’illustrazione del tema 4.3 “Quantità e qualità dei servizi erogati” del CAPITOLO QUARTO Realtà organizzative ed economico-contabili delle singole Amministrazioni Comunali interessate alla fusione.

Da sottolineare l’ipotesi dislocativa dei servizi che viene prevista a livello decentrato; si conferma un ufficio/sportello multiutente/polifunzionale a fianco del quale si prevede un settore dell’attività del nuovo comune che possa esplicare l’attività “a livello decentrato”. Si tratta di servizi svolti a favore di tutto il comune ma dislocati presso una municipalità (es., Polizia Locale, Personale, Tributi, ecc.).

Tale soluzione consentirebbe la tutela di tutta l’utenza con particolare attenzione alla cosi detta “utenza debole” che chiede un primo contatto con l’amministrazione che possa essere quanto più possibile di prossimità. I servizi che si potranno erogare saranno semplici ma immediati quali i servizi demografici, tributari di I° livello, scolastici, socio – assistenziali, ufficio relazioni con il pubblico, ecc.

Una particolare attenzione dovrà essere posta al percorso di specializzazione e di ulteriore professionalizzazione nelle prestazioni fino ad oggi erogate, in ragione della complessità normativa che sempre più è richiesta nei servizi comunali.

La risposta da dare dovrà essere di tipo specialistico (es. uff. tecnico – urbanistica/edilizia privata, pratiche tributarie complesse, pratiche commerciali complesse, etc.). L’utenza che utilizza questi servizi comunali può essere definita “forte” e spesso rappresentata dai professionisti incaricati di seguire l’iter amministrativo.

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 63 Per tale tipo di utenza una distanza facilmente Sede di raggiungibile quale è quella dei Civitanova Polesine Municipalità “A” Municipalità “B” sei comuni oggetto della Sportello fusione non costituirà un Sportello polifunzionale Sportello problema. polifunzionale polifunzionale Organi istituzionali Le risposte che vengono chieste Servizi generali + Servizi Sociali e agli uffici comunali sono + Ufficio tecnico e di Stato Civile alla Persona prevalentemente di due tipi, una qualitativa (es., l'utente parla una volta sola con il responsabile che spiega l’iter da Municipalità “C” Municipalità “D” Municipalità “E” seguire e la documentazione da Sportello Sportello Sportello presentare); l’altra è la polifunzionale polifunzionale polifunzionale razionalizzazione del tempo + Polizia + Commercio + Ragioneria e rappresentata dalla necessità di Municipale -SUAP -appalti Tributi non attendere settimane (si pensi al periodo feriale) prima di poter incontrare una persona che riesca a inquadrare le (tabella modificata dall’osservazione n. 1) richieste e a definirle

La possibilità di poter garantire costantemente l’apertura degli uffici, anche in situazioni di criticità (ferie, malattie del personale, etc.) è un obiettivo della fusione che dovrà essere privilegiato.

Le esperienze nell’erogazione dei servizi pubblici maturate nel Veneto, e non solo, hanno pacificamente confermato che il grado di soddisfazione dell’utenza, qualora siano raggiunti questi due parametri, confermano la bontà delle scelte.

Un altro obiettivo da perseguire nell’erogazione territoriale dei servizi era di poter avere, presso ogni municipio, le “porte aperte e le luci accese in tutti i giorni di lavoro”. Questo semplice slogan costituisce la volontà di poter avere sempre presso ogni sede municipale un gruppo di dipendenti che garantisca costantemente la presenza in ogni singolo territorio e l’apertura della sede tenuto anche conto del previsto nuovo istituto delle Municipalità e del Consiglio di Municipalità.

Rispetto alle fusioni realizzate fino ad oggi nel Veneto (Due Carrare e Porto Viro) questa proposta di fusione vuole differenziarsi notevolmente sull'organizzazione delle municipalità, nell’erogazione dei servizi e, come si vedrà nelle pagine che seguono, sulla partecipazione.

Le esperienze nell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali hanno pure chiarito che il dislocare alcuni servizi in uffici diversi da quello principale sede dell’amministrazione che ne e' titolare, spesso si traduce in una maggior qualità del servizio reso (si pensi alle varie forme associate di Polizia Locale, di servizi sociali, di SUAP, ecc.). Il fallimento delle esperienze associative, nel Veneto come nel resto d’Italia, non dipende dalla distanza fisica di certi servizi dalle abitazioni degli utenti, ma dal modo in cui vengono gestiti e dalla volontà politica di perseguire l’obiettivo delle gestioni associate.

In tal senso si è prevista una diversa dislocazione territoriale per la funzione di vigilanza (si pensi alle ottime esperienze finora svolte in molti territori del Veneto), la gestione delle risorse umane (il modello privatistico persegue da tempo questo tipo di efficentamento), il servizio tributario (di livello back office e per le pratiche complesse), il SUAP – Commercio (le migliori esperienze che si conoscono sono di tipo associativo poiché serve una certa consistenza per erogare questo tipo di servizio), i servizi alla persona (questo è il servizio associativo più esercitato nel Veneto, assieme alla Polizia Locale).

Capitolo Quinto – Possibili effetti della fusione 64

A seguito delle osservazioni presentate si propone, nello spirito di una fattiva collaborazione che contribuisca a individuare i reali vantaggi per i cittadini derivanti dalla fusione, delle possibili priorità di utilizzo delle citate risorse per consentire un miglior esercizio democratico di confronto e scelta.

1a) Si ritiene che un primo obiettivo da perseguire sia quello dell’utilizzo delle economie per allineare, al ribasso, le vari imposte, tasse, tariffe, ecc., in modo che la fusione non comporti per nessuno alcun aggravio di spesa. Tale soluzione potrà essere conseguita con una comparazione complessiva di tutto il sistema tributario applicato ora dalle varie amministrazioni e individuando una possibile convergenza sulle varie aliquote. L’indicazione data è per la riduzione dell’addizionale IRPEF e perché la stessa sia resa omogenea tra tutti i comuni.

1b) Un secondo obiettivo è il miglioramento dei servizi, soprattutto quelli di ordine sociale, in un momento di difficoltà economica quale quello che si sta attraversando. Si ritiene che i servizi domiciliari possano essere incrementati attraverso l’utilizzo della rimanente parte delle economie non utilizzate per l’armonizzazione fiscale.

Di diversa natura sono i proventi derivanti dalla contribuzione aggiuntiva dello stato (e della regione) i quali, essendo di natura provvisoria, vanno tarati su tale arco temporale.

2a) Una prima attenzione, in termini di investimenti, andrà indirizzata al consolidamento, anche strutturale e manutentivo, delle strutture oggi esistenti presso i singoli comuni, con priorità agli edifici scolastici.

2b) Una esigenza sentita dalla popolazione è l’aumento dei livelli di sicurezza, oggi tema molto sentito a seguito di alcuni episodi cruenti evidenziati dai media. Si pensa di poter destinare una parte dei contributi straordinari alla realizzazione di una rete di videosorveglianza che riesca a monitorare i punti vitali dei paesi (strade, piazze, scuole, ecc.,) in modo di rendere più controllato il vivere quotidiano.

2c) Un altro importante settore di investimenti straordinari lo si può indicare nella green economy, ovvero nella realizzazione di impianti che riducano l’emissione di agenti inquinanti. Tale opzione strategica, indicata anche nel “Patto dei Sindaci” persegue anche gli altri obiettivi, ovvero di creare lavoro in un settore considerato da molti strategico per la nostra economia nonché il ridurre il consumo energetico a tutto vantaggio della riduzione dei costi delle bollette dei comuni.

Nel corso delle assemblee pubbliche si è avuto modo di quantificare detti vantaggi economici in circa 8.000.000,00 – 10.000.000,00 € nell’arco dei primi dieci anni, successivamente ai quali si consolideranno i vantaggi derivanti dalla riduzione permanente dei costi (detto in termini economici, € 300.000,00 a rendita annua).

In aggiunta a tali vantaggi economici la fusione consentirà lo sblocco, per un triennio, delle risorse vincolate dal patto di stabilità (art. 31 L. 183/2011, comma 23), oggi quantificabili in € 984.921,34 derivanti dai seguenti importi:

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del TOTALE Polesine Rovigo Polesine Ghebbo 217.503,03 231.037,91 135.971,02 117.000,00 121.396,89 162.012,49 984.921,34

Capitolo Sesto – Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati 65

CAPITOLO SESTO Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati Sommario: 6.1 Previsione di attività di informazione. - 6.2 Forme di partecipazione della popolazione. - 6.3 Sondaggi sulla volontà di partecipazione e sulle intenzioni di voto dei Comuni interessati.

Analisi dello scenario: la comunicazione bidirezionale tra istituzioni e cittadini è un’esigenza specifica dell’attuale evoluzione del sistema pubblico, che ha determinato il passaggio alla trasparenza dell’attività amministrativa, l’obbligo di informazione per i soggetti erogatori di pubblico servizio e una più attiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Gli obiettivi della comunicazione: l’obiettivo generale è di far conoscere al cittadino quali sono i vantaggi della fusione attraverso un messaggio chiaro, efficace, coinvolgente e immediato. Proporre alla cittadinanza il progetto di unificazione dei 6 Comuni dando rilievo agli esiti dello studio di fattibilità condotto trovando gli strumenti più adeguati per comunicare i vantaggi dell’unificazione e le varie fasi del processo che a livello amministrativo e burocratico saranno necessarie per portare a termine il progetto stesso.

Il target di riferimento: l’opinione pubblica nella sua interezza e complessità (famiglie, associazioni, anziani, minori, disabili, immigrati, ecc.). Una attenzione particolare è stata riservata a tutti i Consiglieri Comunali di tutti i Comuni, di maggioranza e di minoranza, con un primo incontro plenario riservato lo scorso 16 ottobre 2012 ad Arquà Polesine nonché uno specifico incontro con i soli consiglieri di minoranza lo scorso 13 dicembre 2012 a Villanova del Ghebbo per un esame delle loro osservazioni fino ad allora presentate. Una analoga attenzione la si dovrà riservare a tutti i c.d. “stakeholders” quali le associazioni del territorio e tutte le figure istituzionali presenti nei sei comuni.

Le scelte strategiche: un messaggio unico con contenuti differenziati in base ai soggetti di destinazione. Realizzazione della campagna informativa “serializzata”, in 5 o più declinazioni partendo dalla quotidianità del vivere cittadino. Questa strategia evidenzierà i “vantaggi” dell’unificazione rispetto agli interessi e al linguaggio in ogni target di riferimento. Lo stile comunicativo sarà prettamente informativo. Il contatto con la cittadinanza sarà sia su vasta scala e, ove possibile, su piccola scala, prediligendo il contatto diretto senza tralasciare le opportunità di diffusione dell’informazione offerte dal contatto indiretto (es. attraverso i mass media). Saranno predisposti, inoltre, strumenti che favoriranno l’interattività della cittadinanza garantendo la possibilità di esprimere giudizi, di potersi confrontare e di avere sempre un contatto immediato con i referenti dell’apparato amministrativo che gestisce il progetto di comunicazione.

Le scelte di contenuto: la comunicazione pubblica risponde a tre esigenze fondamentali: trasparenza, partecipazione democratica, efficacia. Partendo da questi assunti l’ideazione e la progettazione della campagna di comunicazione e sensibilizzazione per il progetto dell’unificazione sarà la risultanza dell’analisi che emergerà da questi punti:  Analisi dei punti d forza e di debolezza degli effetti della fusione;  Rapporto/confronto tra i punti di forza ottenuti e le abitudini attuali della cittadinanza nella fruizione dei servizi e nell’instaurare i rapporti con l’amministrazione comunale attuale;  Selezione dei punti di forza più efficaci;  Trasformazione dei punti di forza in messaggi “di valore” per i cittadini mettendo l’accento, quindi, sui temi chiave che emergeranno dai punti di forza della fusione, ponendo al centro il cittadino, i suoi valori, i vantaggi che ne ricaverà, ma soprattutto l’importanza del suo giudizio per esprimere la sua scelta di voto. In sintesi i contenuti della campagna informativa saranno:  La spiegazione dei motivi che hanno portato alla valutazione dell’importanza della fusione come scelta strategica;  Gli effetti della fusione;  Il possibile percorso della fusione;  I vantaggi dell’istituzione del nuovo comune.

Capitolo Sesto – Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati 66

Le azioni e gli strumenti della comunicazione: le azioni che si ipotizzano possano essere attuate ai fini di una corretta comunicazione dell’attività amministrativa mirata alla fusione sono:  Illustrazione del piano di fusione a tutti i consiglieri;  Conferenza stampa per informare l’opinione pubblica sul progetto di unificazione dei territori comunali interessati;  Incontro con le associazioni;  Consiglio Comunale di adozione dello studio di fattibilità;  Assemblee pubbliche con i cittadini;  Raccolta delle osservazioni al progetto di fusione e approvazione definitiva dello stesso da parte dei Consigli Comunali;  Iniziative specifiche riguardanti il tema della fusione (es., convegno con le autorità locali e regionali, manifestazione pubblica per coinvolgere i cittadini, ecc.).

Gli strumenti della comunicazione:

Materiale Locandine, brochure, manifesti, lettere ai cittadini, lettere alle associazioni (è pubblicitario possibile prevedere di inserire un questionario/intervista per conoscere cosa pensa l’opinione pubblica del progetto di fusione) Eventi Conferenza stampa Consigli Comunali Incontri con le associazioni Assemblee pubbliche con i cittadini Convegno con le autorità sul tema della fusione Manifestazione pubblica sul tema del nuovo comune Ufficio stampa Produzione di comunicati stampa in occasione:  diffusione ufficiale del progetto;  primo Consiglio Comunale;  incontri con le associazioni;  assemblee dei cittadini;  convegno con le autorità  Manifestazione pubblica Web Creare in ogni sito web dei 6 Comuni coinvolti una sezione interamente dedicata (e uguale nell’impostazione e nei contenuti) al progetto di unificazione contenente: studio di fattibilità, documenti utili al cittadino (brochure, volantini, etc.) descrizione puntuale delle fasi del processo di fusione, calendario degli eventi pubblici, i vantaggi della fusione, le FAQ (domande frequenti e relative risposte), raccolta rassegna stampa. In alternativa costruzione di un mini sito esterno linkabile da tutti i 6 Comuni coinvolti. Creare un profilo dedicato al progetto sui Social Network (es. Facebook) lanciando dei sondaggi, richiedendo opinioni e dando spazio ai cittadini di confrontarsi tra loro e di esprimere i propri giudizi in merito al progetto (è necessario incaricare un moderatore che curerà e supervisionerà i contenuti esposti). Mass Media Selezione dei migliori canali di veicolazione della campagna al fine di assicurare un effetto “amplificazione del messaggio” a larga diffusione: testate giornalistiche, emittenti televisive, radio media online, a livello locale, regionale e nazionale. Partecipazione a trasmissioni televisive e/o radiofoniche che trattano temi di attualità economica e politica Ufficio Campagna stampa sui media locali, inserzioni sulle pagine locali, presenza su Comunicazione eventi televisivi e radiofonici delle emittenti locali URP Brochure informative, allestimento di corner con informazioni, documentazione, materiale relativo al progetto, etc.

Capitolo Sesto – Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori comunali interessati 67

Misurazione dei risultati: l’efficacia della compagna informativa sarà valutabile e misurabile attraverso la presenza ed il coinvolgimento della cittadinanza agli eventi organizzati e le statistiche relative alla partecipazione della cittadinanza all’interno degli strumenti di comunicazione interattiva creati ad hoc e messi a disposizione dai comuni coinvolti (Social forum con sondaggi e questionari e spazio libero alle opinioni).

Descrizione delle azioni di comunicazione da compiere in occasione delle iniziative:

 Definizione del tipo di iniziativa da organizzare: conferenza stampa, Consiglio Comunale, incontri con le associazioni, assemblee dei cittadini, convegno o manifestazione pubblica;  Scelta della data e dell’orario più opportuni per il tipo di iniziativa;  Scelta della location (tecnicamente attrezzata con impianto audio/video; verifica capienza);  Stabilire l’articolazione del programma dell’evento (numero interventi, relatori, tempistiche interventi);  Individuazione delle eventuali autorità da invitare;  Predisposizione dell’eventuale comunicato stampa e individuazione delle testate giornalistiche – quotidiani – TV – radio, da invitare o ai quali inviare la comunicazione;  Definizione del “chi dice cosa”, ovvero le argomentazioni da trattare e la linea da seguire;  Selezione e preparazione dei contenuti del materiale per l’iniziativa da svolgere;  Stampa del materiale tipografico (es., per le assemblee pubbliche);  Recall telefonico alle testate giornalistiche per verificare la presenza (per le iniziative dove è prevista la presenza della stampa).

Si precisa che a fine aprile 2013 è stato attivato un apposito sito www.civitanovapolesine.it dedicato a illustrare i vari contenuti della fusione (v. osservazione n. 2).

Capitolo Settimo - Conclusioni 68

CAPITOLO SETTIMO Conclusioni Sommario: 7.1 Il modello di governance territoriale. - 7.2 Il nome e la sede.

7.1 Il modello di governance territoriale. Una delle principali preoccupazioni relative ai processi di fusione fra comuni è legata, almeno in prima istanza, alla scomparsa per ogni comunità, della figura del proprio Sindaco, della propria Giunta e del proprio Consiglio Comunale, cioè di quelle persone e di quegli organismi che rappresentano l’autonomia e l’indipendenza del comune stesso.

Il fatto che la scelta di costruire un nuovo comune sia frutto anche della constatazione di una progressiva riduzione, da parte dello Stato, della possibilità di garantire l’erogazione dei servizi fondamentali ai propri cittadini, riduce - ma non annulla - quella che è comunque percepibile come una “perdita” di rappresentatività e quindi capacità di tutela della propria realtà e dei propri interessi individuali e collettivi.

Ed in effetti, per quanto si possa trattare di un dato meramente numerico, nel caso del processo di fusione dei 6 comuni del Medio Polesine rispetto alla situazione attuale, il numero di consiglieri ed amministratori pubblici passerà globalmente da 78 (6 sindaci, 3 assessori esterni e 69 consiglieri) a un numero variabile tra 17 e 22, secondo la tabella che segue. È d’obbligo evidenziare che comunque le riforme attuate (d.l. 138/2011) comporterebbero, senza l’ipotesi di fusione, un numero di amministratori quasi dimezzato, ovvero variabile tra 42 e 54 rispetto agli attuali 78 (vi è da tener conto che già ora il Comune di Villamarzana ha un ridotto numero di amministratori a seguito dell’applicazione della L. 42/2010). Per pura ipotesi “scolastica” la situazione attuale avrebbe potuto configurarsi con una rappresentanza politica di 98 amministratori (6 sindaci, 23 assessori esterni e 69 consiglieri) che potrebbe ridursi a 17, con una differenza di ben 81 amministratori locali !

Oggi Dalla prossima tornata elettorale A seguito della fusione Riforma dl 138/2011 Nuovo Comune assessori assessori assessori sindaco esterni consiglio totale sindaco esterni consiglio totale sindaco esterni consiglio totale Arquà P. 1 (4) 12 13 1 2 6 9 Costa di R. 1 (4) pres. 1 12 14 1 2 6 9 Frassinelle P. 1 (4) 12 13 1 2 6 9 Pincara 1 (4) pres. 1 12 14 1 2 6 9 Villamarzana 1 (3) pres. 0 9 10 1 2 6 9 Villanova del G. 1 (4) pres. 1 12 14 1 2 6 9 da 0 da 75 da 0 da 42 da 0 da 17 6 a 23* 69 a 98 6 a 12 36 a 54 1 a 5 16 a 22 *Oggi ci sono 3 assessori esterni, 1 a Costa di Rovigo, 1 a Pincara e 1 a Villanova del Ghebbo, per un totale complessivo di 78 amministratori locali (6 sindaci, 3 assessori esterni e 69 tra consiglieri e consiglieri-assessori).

La riduzione del numero di rappresentanti comporterà anche un risparmio economico complessivo, stimabile rispetto ai costi delle attuali giunte e sindaci in circa 76.000,00 euro all’anno (dagli attuali € 161.000 circa a € 85.000 circa).

Qualunque assetto organizzativo si assumerà, nell’ipotesi di nascita di un nuovo comune tramite fusione, presso gli attuali territori comunali e futuri “municipi”, continueranno ad essere erogati dei servizi comunali e di conseguenza saranno numerosi gli ambiti di possibile partecipazione non solo alle scelte del nuovo comune ma anche al presidio e proposta relativa alla gestione dei servizi presso le singole comunità locali.

Nell’ipotesi di un processo di fusione tra comuni, si presenta il problema di assicurare, in seno alla futura struttura unificata (Nuovo Comune) la rappresentanza degli (attuali) ambiti comunali.

Capitolo Settimo - Conclusioni 69

In particolar modo si illustreranno i limiti e le opportunità previste dall'ordinamento e le peculiarità dell’ipotesi di fusione.

Essendo l’intento di queste pagine quello di sondare quali siano le soluzioni possibili per il caso specifico, ci pare rilevante, in questo senso, partire premettendo due considerazioni di carattere generale.

In primo luogo si deve affermare come non esista, in astratto, una soluzione universale “ideale”: come è ben chiaro a chi osservi l’evolvere delle logiche dell’amministrazione italiana, è oramai ben acquisito per essa, specie a livello locale, il principio (e il valore positivo) della differenziazione, ovvero la consapevolezza che le caratteristiche specifiche di ogni ambito territoriale possono, e anzi devono (art. 118 Cost., 1° comma) dar luogo a soluzioni diversificate, immaginate e progettate specificatamente in ragione degli elementi caratterizzanti i diversi contesti (territoriali, economici, sociali).

Quello che si è cercato di fare, dunque, è un’analisi ragionata delle soluzioni possibili, senza alcuna pretesa di possedere l’astratta formula ideale, o di poter determinare, al netto di un confronto con la realtà specifica, quale sia il modello da realizzare.

In secondo luogo è bene anche sottolineare come nessuna soluzione sia da immaginare come immodificabile.

Ciò che si vuol dire, in altre parole, è che una volta compiuta una scelta si pone non solo come possibile, ma anzi come consigliabile, una verifica del percorso intrapreso per riscontrare sul campo l’opzione adottata e per eventualmente apportare le modifiche necessarie. Ne consegue che non solo la differenziazione ma anche la flessibilità debba essere assunta, in questo processo, come valore positivo, capace di portare non solo nella fase iniziale, ma anche in futuro, a ripensare e adattare le scelte che si compiono oggi; fin d’ora è bene essere consapevoli che un processo come quello della fusione ha ed avrà, per forza di cose, degli effetti che nel contesto specifico porteranno ad evoluzioni che oggi è difficile immaginare compiutamente e che porranno i futuri amministratori nella condizione di ripensare alcune soluzioni che oggi appaiono ideali.

I limiti e le opportunità previsti dall'ordinamento

Un'altra necessaria premessa riguarda il quadro normativo posto dall'ordinamento statale, così da poter indirizzare il nostro ragionamento solo su ipotesi possibili, e sfruttando appieno le "specialità" che riguardano il caso alla nostra attenzione.

Per quanto riguarda i limiti, in primo luogo si deve sottolineare come, in forza della riserva costituzionale alla legge statale, ex art. 117, secondo comma, lett. P) non si possa in alcun modo intervenire sulla legislazione elettorale comunale. Ora, pur se è assolutamente chiaro che cosa si intenda con tale espressione (determinazione dell'elettorato attivo e passivo, scelta del modello elettorale e del metodo di conta dei voti, disciplina degli aspetti riguardanti il relativo procedimento), non manca chi ipotizzi di costruire i modelli di rappresentanza degli ambiti comunali "attorno" all'attuale disciplina delle consultazioni elettorali. In questo senso sarebbe ovviamente illegittima, la previsione di intervenire sui meccanismi di scelta dei candidati da inserire in lista in base alla loro residenza specifica, soluzione che peraltro contrasterebbe con la necessaria autonomia dei partiti e/o gruppi di opinione rispetto a queste scelte, come pure di complessa realizzazione appare l’eventuale ipotesi di organi di rappresentanza dei territori in seno al futuro Nuovo Comune basandosi sulla provenienza specifica degli eletti al Consiglio.

In realtà, qualsiasi soluzione che si ponga in contrasto con il sistema elettorale previsto dal Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 è sostanzialmente non percorribile, viste le (concrete e significative) possibili ricadute su ambiti sottratti all’autonomia locale.

Capitolo Settimo - Conclusioni 70

Diciamo questo anche perché, a ben vedere, nello stesso Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, troviamo invece sia strumenti specifici per il caso alla nostra attenzione e utili ai fini che ci siamo proposti, sia indicazioni precise sulle fonti normative da utilizzare per l’implementazione delle forme di rappresentanza.

Per quanto riguarda il primo aspetto intendiamo riferirci, in particolare all’art. 15 “Modifiche territoriali, fusione ed istituzione di Comuni” che, al comma 2 prevede: “la legge regionale che istituisce nuovi comuni, mediante fusione di due o più comuni contigui” preveda (obbligatoriamente) che “alle comunità di origine o ad alcune di esse siano assicurate adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi”.

Non solo. Nell’articolo successivo, l’art. 16, infatti si prevede che “nei comuni istituiti mediante fusione di due o più comuni contigui” lo statuto comunale debba prevedere l'istituzione di municipi “nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse”, disciplinando (comma 2), anche attraverso norme regolamentari, “l'organizzazione e le funzioni dei municipi”, potendo prevedere anche “organi eletti a suffragio universale diretto”, applicando agli amministratori dei municipi le norme previste per gli amministratori dei comuni con pari popolazione. Quanto abbiamo appena visto nei due commi precedenti è estremamente rilevante se si considerano i potenziali dubbi che nell’immediato futuro possano avvenire delle modifiche nell’assetto organizzativo di erogazione dei servizi in maniera decentrata come è stato previsto nel presente progetto e che garantisce una “adeguata forma di decentramento dei servizi”.

Oltre a quanto detto vanno ad aggiungersi le norme relative agli statuti locali, e in particolare l’art. 6 che, al comma 2, prevede tra il contenuto degli articoli essenziali nella composizione degli stessi, “i criteri generali in materia di organizzazione dell'ente (…) della partecipazione popolare, del decentramento, dell'accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi”, e l’art. 8, dedicato alla “Partecipazione popolare” che, al comma 1, afferma che “i comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all'amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto”.

Ne risulta un quadro normativo molto definito che si distingue nettamente da qualsiasi ipotesi relativa ad interventi correlati al sistema elettorale locale e che traccia alcune linee precise e sicure lungo le quali immaginare la soluzione che ci interessa.

Intanto si fa chiarezza su quali siano gli atti normativi attraverso cui operare le scelte del caso, quale sia il loro contenuto necessario e quale la successione logica e temporale in cui tali atti dovranno essere disposti.

Si prevede infatti che: a) la legge regionale istitutiva del nuovo comune debba necessariamente prevedere forme di partecipazione e di decentramento dei servizi; b) lo statuto comunale al futuro Nuovo Comune, attenendosi alle indicazioni presenti nella legge regionale, debba successivamente istituire i municipi come ambiti per la partecipazione e/o il decentramento dei servizi; c) un regolamento comunale che possa poi ulteriormente intervenire a specificare questa disciplina nel dettaglio. Questa eventualità, è bene sottolineare fin d’ora, si ritiene fortemente raccomandabile nel caso in oggetto. Infatti, per quanto affermato nelle pagine precedenti, si ritiene che l’ipotesi di successivi aggiustamenti siano da mettere fin d’ora in conto, e ciò comporta che in futuro, una volta deciso il modello di rappresentanza da adottare, si svolga un’attenta e precisa riflessione su quanto vada specificato nelle fonti di rango superiore (la legge regionale e lo Statuto, appunto), tentando di rimettere

Capitolo Settimo - Conclusioni 71 ad una fonte molto più flessibile come il regolamento la maggior parte delle scelte suscettibili di modificazione. d) il comune infine procederà alla denominazione dei singoli ambiti territoriali riconoscendo in tal modo, anche formalmente, l’esistenza di tali ambiti e la loro inclusione in seno al nuovo soggetto.

Le indicazioni desumibili dal quadro normativo ricordato non si esauriscono qui. Abbiamo infatti anche numerose indicazioni “nel merito” dei modelli possibili.

Sappiamo infatti che, a fianco degli organi fondamentali formati in base al sistema elettorale comunale, possono essere introdotti ulteriori “organi eletti a suffragio universale diretto”, quale possibile e specifica forma di rappresentanza e di partecipazione popolare la quale, in quanto tale, ha ricadute significative sull’assetto complessivo del nuovo ente. Inoltre sappiamo che i comuni frutto di fusione, nella ricerca delle più appropriate forme di rappresentanza dei territori, possono agire valorizzando le forme associative popolari presenti in essi istituendo specifici istituti in questo senso.

Peculiarità dell’ipotesi di fusione

Il legislatore, con le norme sopra illustrate, pone una spinta a conservare in qualche forma le identità territoriali precedenti alla fusione (fino ad ammettere, come abbiamo appena ricordato, “organi eletti a suffragio universale diretto”), ma non è presente, sempre nel medesimo impianto normativo, l’idea dell’“autonomia” amministrativa di tali identità minori. Nella fusione, insomma, la teorica perdita di identità e autonomia va compensata con un rafforzamento delle altre formule di decentramento.

Di fatto si tratta quindi di ragionare di un’ipotesi che per molti versi sollecita soluzioni di mediazione, le quali possono essere calibrate attraverso numerose variabili che si pongono alla nostra attenzione.

Le variabili: Gli ambiti e la loro configurazione. Innanzitutto possiamo immaginare che la rappresentanza sia volta a rappresentare quelli che sono gli attuali confini comunali. Questa opzione, che potremmo definire "circoscrizionale" è sicuramente di più facile e di immediata implementazione. Rispetta gli assetti consolidati e conservando le geografie attuali insiste sul senso di appartenenza dei cittadini ad uno degli ambiti comunali che si conserva, pur se in parte, in forme rinnovate.

La rappresentanza “politica”. Una seconda variabile, strettamente connessa alla precedente, è quella relativa alla natura delle future forme rappresentative. In questo senso si ipotizza una rappresentanza di tipo politico rappresentativo, volta a determinare un’interazione tra ambiti comunali ed il nuovo Comune.

Tipologia della rappresentanza. L’ipotesi formulata prevede non una mera informazione rispetto alle scelte che si vanno a compiere quanto una rappresentanza degli interessi coinvolti nelle diverse decisioni. Il nuovo Comune assume la determinazione finale dopo che, nei diversi ambiti territoriali, sono state partecipate anche dai cittadini le soluzioni proposte dalla (nuova) Amministrazione Comunale.

Le soluzioni possibili. Essendo l’esigenza principale cui dobbiamo rispondere quella di creare soluzioni in grado di mettere in connessione gli organi del nuovo Comune con i territori, si tratta adesso di ragionare essenzialmente dei due interlocutori: il nuovo Comune e gli ambiti comunali.

Le ipotesi percorribili consentono di operare “per aggiunta”, prevedendo specifiche funzioni e organismi dedicati in capo ai singoli territori e che saranno i futuri “municipi”.

Capitolo Settimo - Conclusioni 72

Ai comuni frutto di un processo di fusione il quadro normativo da una parte impone la creazione di istituti o organi capaci di sollecitare la partecipazione e/o di sostenere il decentramento dei servizi, ma dall’altra lascia allo Statuto amplissima discrezionalità per la loro configurazione.

La proposta formulata, di creazione di un organo specificamente dedicato a tali relazioni, è sicuramente molto più partecipativa rispetto ad un’ipotesi che prevedesse l’attribuzione a uno degli organi fondamentali del nuovo Comune (es. il Consiglio Comunale) delle funzioni di relazione con i futuri ambiti comunali. Il Nuovo Statuto Comunale individuerà le sei Municipalità e ne prevederà tempi e modi di elezioni oltre che ai compiti. Il Regolamento della Conferenza e dei Consigli di Municipalità regolerà i rapporti fra di essi e il Consiglio Comunale e l’Amministrazione prevedendo le modalità di relazione e i suoi processi.

La soluzione che è sembrata quale la più opportuna è quella di costituire un organo collegiale di rappresentanza dei diversi ambiti territoriali. L’organo a cui si pensa, coerentemente con i concetti espressi sopra, sarà un organismo municipale composto da un numero di persone (si sono ipotizzate 5) con un Presidente.

Così costituito, il “Consiglio di LA GOVERNANCE Municipalità” potrà farsi carico di funzioni anche molto diverse tra loro, Costituzione delle Municipalità una quali recettore delle istanze (program- per ogni ex territorio comunale; matiche, gestionali ecc.) “locali” presso gli organi del nuovo Comune. Esso potrà trasmettere, altresì, le scelte, i Elettività dei rappresentanti delle Municipalità su programmi e le indicazioni assunte dagli lista Unica e differita dalle elezioni comunali; organi del nuovo Comune ai diversi territori precisando le eventuali modalità specifiche secondo le quali ciascun Consiglio di Municipalità territorio dovrà dare applicazione alle con Presidente (5 determinazioni assunte a livello di nuovo membri complessivi) Comune (si pensi a specifici servizi

46 presenti solo in alcuni Comuni).

Le possibili soluzioni che si sono valutate per costituire gli ambiti territoriali sono state due, quella di un sistema ad accentuata partecipazione dal basso, che si origina e legittima in base a una scelta da parte dei cittadini residenti nello specifico ambito territoriale e quella di un modello “gestionale”, in cui il Comune, nel suo Consiglio Comunale, individuava i componenti la municipalità.

È bene però evidenziare subito che tra queste due ipotesi, si pongono una serie di soluzioni di mediazione secondo i noti meccanismi della rappresentanza.

Una particolare attenzione è stata posta al metodo di elezione delle municipalità che dovranno connotarsi quali primo contatto istituzionale tra cittadini e amministrazione comunale. In tal senso si è cercato, nei limiti che la proposta presenta, di evitare connotazioni “politiche” per questo tipo di elezione, quanto piuttosto un impegno civico a favore della propria municipalità. In questo senso si è pensato al meccanismo di candidatura basato su lista unica, piuttosto che su più liste contrapposte (le quali, al termine del voto produrrebbero una maggioranza e una minoranza), e si è pensato, quale modalità per l’individuazione del Presidente, il sistema del cittadino più votato tra tutti quelli nella lista della municipalità.

Il meccanismo di elezione del Presidente si presenta libero da candidature di appartenenza politica e pone tutti gli interessati alla elezione nelle condizioni di impegnarsi per ottenere il maggior

Capitolo Settimo - Conclusioni 73 consenso possibile, senza possibilità di accordo tra loro; non solo, ma anche l’ipotesi di sfiducia (che dovrà essere prevista) sarà di difficile realizzazione, creando con ciò una stabilità dell’incarico individuato.

La stessa indicazione di una diversa data per l’elezione della municipalità rispetto alla data di elezione del Consiglio Comunale e del Sindaco del nuovo Comune, oltre che a risolvere possibili problemi (presenti e futuri) di ordine formale, dovrebbe contribuire a far comprendere che il Consiglio delle Municipalità è “altra cosa” rispetto al Consiglio Comunale.

In senso “orizzontale”, nei confronti degli organi del nuovo Comune, si è LA GOVERNANCE ipotizzata la Conferenza delle Municipalità per tutti i temi che possano interessare in modo indifferenziato tutti i Costituire la Conferenza delle Municipalità singoli ambiti comunali; non solo, ma la costituita dai 6 Presidenti e coordinata dal Conferenza delle Municipalità dovrebbe Sindaco o Delegato con compiti di costituire un raccordo più stretto con rappresentanza locale e di collegamento l’Amministrazione Comunale per tutti i con il Comune con riferimento a: temi a valenza generale. È in tale logica che la Conferenza, partecipata dai Presidenti delle sei municipalità sarà Coordinamento Associazionismo locale Promozione e coordinamento Manifestazioni presieduta dal Sindaco o da un delegato Culturali, Sportive e Tempo libero (assessore) che si occupi in senso generale delle municipalità e che svolga la funzione di presidente, su delega del Sindaco, per la trattazione di specifiche tematiche.

Ai municipi si prevede siano affidati ambiti di consultazione LA GOVERNANCE obbligatoria ma non vincolante relativa agli atti fondamentali del Consiglio Comunale. Non si assegnare compiti consultivi obbligatori non vincolanti: prevede però nessun vincolo ad attenersi al parere dei Municipi Bilancio Previsione e Piano anche se in alcuni casi si potrà Triennale OO PP indicare come obbligatoria una risposta formale alle proposte dei Municipi da parte dell’amministra- zione comunale. In particolar modo, l’ipotesi formulata ha previsto la Piani Urbanistici di consultazione dei municipi sulle Programmazione tematiche del Bilancio e Piano triennale delle Opere Pubbliche 47 nonché sui Piani Urbanistici di Programmazione (P.A.T.I. – P.A.T.).

In generale si sono indicati i più importanti temi di pianificazione ed intervento che possono insistere sul territorio di un Municipio, come si vede dall’elenco delle materie oggetto di consultazione. La proposta ha cercato di trovare un punto di sintesi tra la giusta necessità di partecipazione dei municipi nelle scelte del nuovo Comune senza che nel contempo fossero affidati ai Municipi una sorta di veti, espliciti (nel caso di pareri vincolanti) o impliciti, nel caso in cui ai municipi fossero affidati una molteplicità di materie le quali produrrebbero un costante ritardo nel processo di formazione della

Capitolo Settimo - Conclusioni 74

volontà dell’ente. Al tempo stesso la previsione di questi pareri, essendo una previsione statutaria, determinerebbe un potenziale vizio di legittimità nel caso in cui il nuovo ente decidesse, per una qualche ragione, di non far esercitare tale prerogativa alla municipalità. Anche nel caso in cui il nuovo comune, dopo l’acquisizione del prescritto parere, decidesse di non accoglierlo, dovrebbe motivare adeguatamente la decisione per non incorrere in una scelta viziata da irragionevolezza.

Il processo di consultazione dovrà prevedere garanzie in termini di forma e tempi, sia per i Municipi che per il Consiglio Comunale. In questo senso potranno prevedersi anche modalità on line per accelerare i tempi delle decisioni e per favorire anche la partecipazione diretta dei cittadini.

Si ritiene, inoltre, che una competenza “non tecnica” ma “politica” affidata alla municipalità consista nel crearsi quale punto di raccordo con tutte le associazioni del territorio presenti presso gli attuali sei Comuni.

L’ipotesi di fusione, infatti, non tocca minimamente l’attuale situazione associazionistica presente nei sei Comuni. La fusione crea le condizioni perché le associazioni, se lo vorranno, possano trovare delle occasioni maggiori di dialogo e confronto. Tutto ciò, è bene precisarlo con chiarezza, senza nessun processo imposto né indotto. La possibilità offerta dalla fusione è quella di un maggior coordinamento e promozione di tutte le associazioni presenti negli attuali sei comuni nonché uno scambio di esperienze che porterà comunque ad una crescita degli aderenti.

Deve evidenziarsi, peraltro, che alcune associazioni sportive presenti in alcuni Comuni hanno già operato in tal senso creando un’unica società che svolge la propria attività in più comuni.

A seguito delle osservazioni presentate (v. osservazione n. 3) non si prevedono delle somme, nel bilancio del nuovo comune, da destinare alle Municipalità; altra cosa sono i fondi da destinare ai contributi associativi, che rimangono fra i compiti della Giunta Municipale e del Consiglio Comunale.

7.2 Il nome e la sede Nel predisporre lo studio di fattibilità i sindaci dei sei comuni proponenti la fusione hanno presentato un’ipotesi del nome del nuovo Comune e la possibile nuova sede.

L’impegno profuso è stato notevole perché i territori considerati sono ricchissimi di storia e di toponimi (come evidenziato nell’analisi territoriale); la scelta di un nome legato ad una particolare connotazione geografica non avrebbe consentito una totale rappresentanza dei sei comuni.

Le ipotesi formulate nell’individuare un possibile nome si sono consolidate nel proporre CIVITANOVA POLESINE, ovvero una nuova Città, quale effettivamente potrà essere al termine del processo di fusione, nonché Polesine, connotazione geografica peraltro già presente in alcuni degli attuali comuni.

La proposta della sede (che si potrebbe definire legale se si tiene conto dell’ipotesi di dislocazione territoriale prima illustrata) di Civitanova Polesine è stata individuata nell’attuale Comune di Arquà Polesine, per ragioni di rappresentanza e di disponibilità di spazi che dal punto di vista architettonico, storico ed ambientale costituiscono uno dei migliori siti nel Polesine e bene si addice alle funzioni di rappresentanza politica. E’ inoltre bene sottolineare che l’uso del Castello quale sede municipale risulta essere scelta obbligata dagli impegni assunti con la Regione Veneto al momento del finanziamento dell’acquisto e restauro del castello stesso e tale resterà nella disponibilità anche del futuro Comune mantenendo gli stessi spazi in uso attualmente. Sarà opportuno che la futura amministrazione comunale studi le modalità perché l’area e il Castello stesso siano a disposizione della promozione culturale, architettonica ed ambientale dell’intero nuovo comune (v. osservazione n. 1).

Allegato n. 1 CRONOPROGRAMMA 75

Cronoprogramma fusione Comuni Arquà P., Costa di R., Frassinelle P., Pincara, Villamarzana e Villanova del G. ANNO 2012 ANNO 2013 ANNO 2014

ATTIVITÀ 56789101112123456789101112123456 Intese politiche tra Amministrazioni Definizione gruppo di lavoro politico Analisi situazione organizzativa, dei servizi, della contrattazione decentrata e dotazione informatica Individuazione del percorso tecnico per la fusione DEFINIZONE PROCEDURE E TEMPI CON REGIONE E PREFETTURA Definizione nome, sede, governance Incontro Giunte - Rappresentanze sindacali dei lavoratori Stesura ipotesi di fusione - PROGETTO COMUNICATIVO Bozze statuto - regolamenti - allineamento servizi - verifica TOPONOMASTICA Presentazione dell'ipotesi di fusione alle giunte e ai consiglieri comunali Presentazione dell'ipotesi di fusione alle forze sociali, territoriali, stakeholders Presentazione dell'ipotesi di fusione ai cittadini DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE PER AVVIO PROCEDURA DI FUSIONE

Giudizio di meritevolezza della Regione Veneto e approvazione legge per referendum REFERENDUM POPOLARE (data da concordare con Regione) Stesura finale statuto e regolamenti nuovo comune Legge Regionale di approvazione del referendum e istituzione nuovo Comune: SCIOGLIMENTO ATTUALI COMUNI Nomina Commissario Adempimenti formali costitutivi e logistico - organizzativi Approvazione schema bilancio di previsione Operatività del Commissario Approvazione statuto e regolamenti fondamentali dell'ente Nomina revisore del Conto Unione Approntamento gestionale delle funzioni - TRASFERIMENTO SERVIZI DAI COMUNI AL NUOVO ENTE - CHIUSURE GESTIONI PRECEDENTI Fase pre elettorale - preparazione liste, candidature, ecc., Elezioni amministrative nuovo Comune - Nuovo Sindaco - Consiglio - Giunta PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 76 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Avanzo di amministrazione 56.000,00 20.000,00 6.395,33 52.965,00 71.953,64 62.862,28 0,00 270.176,25 di cui: Vincolato Finanziamento Investimenti Fondo Ammortamento Non Vincolato 56.000,00 56.000,00

1 TITOLO I - ENTRATE TRIBUTARIE 1 01 Categoria 1° - Imposte ICI 375.000,00 327.827,94 500,00 150.000,00 1.000,00 165.000,00 278.000,00 1.000,00 240.230,43 26.000,00 1.536.058,37 28.500,00 Recupero evasione 81.871,73 171.000,00 19.000,00 8.000,00 10.000,00 15.200,00 46.999,50 70.000,00 5.674,40 16.000,00 163.545,63 280.200,00 Addizionale Consumo Energia Elettrica 36.670,27 1.500,00 29.818,83 18.289,85 14.771,34 14.331,28 2.000,00 25.851,89 1.400,00 139.733,46 4.900,00 Addizionale IRPEF 171.903,98 171.000,00 186.000,00 190.000,00 139.947,06 135.000,00 66.439,51 112.000,00 82.000,00 82.000,00 176.473,14 110.000,00 822.763,69 800.000,00 Compartecipazione all'I.V.A. 179.743,32 170.932,99 94.804,21 78.858,74 77.803,98 135.195,27 737.338,51 0,00 Fondo sperimentale riequilibrio 389.227,65 389.227,65 0,00 IVA servizi commerciali 9.820,98 25.000,00 9.820,98 25.000,00 IMU 378.040,00 395.000,00 250.391,00 156.967,00 297.783,00 258.430,00 0,00 1.736.611,00 5‰ IRPEF 213,95 213,00 575,58 1.000,00 263,94 301,00 646,47 300,00 1.699,94 1.814,00 Imposta Comunale Pubblicità 1.106,39 1.500,00 1.050,00 1.050,00 584,00 584,00 6.200,00 6.200,00 8.940,39 9.334,00 Totale Categoria 1° 845.189,30 721.540,00 1.113.628,39 610.500,00 423.361,46 396.104,00 336.695,17 286.217,00 499.982,70 453.668,00 590.271,60 418.330,00 3.809.128,62 2.886.359,00

1 02 Categoria 2° - Tasse Tassa Occupazione Spazi ed Aree Publliche 12.427,09 10.000,00 471,45 3.000,00 12.898,54 13.000,00 TRSU 250.000,00 260.000,00 280.000,00 285.250,00 168.954,00 172.000,00 137.017,00 138.474,00 148.000,00 145.000,00 250.370,54 247.000,00 1.234.341,54 1.247.724,00 Addizionale erariale TRSU 25.000,00 26.000,00 13.690,00 13.726,00 24.927,37 24.700,00 63.617,37 64.426,00 Accertamenti TARSU anni precedenti 1.000,00 100,00 0,00 1.100,00 Tassa ammissione concorsi pubblici 440,00 440,00 0,00 Totale Categoria 2° 287.427,09 296.000,00 280.000,00 285.250,00 168.954,00 172.000,00 150.707,00 153.200,00 148.471,45 148.000,00 275.737,91 271.800,00 1.311.297,45 1.326.250,00

1 03 Categoria 3° - Tributi Speciali ed altre entrate tributarie proprie Fondo sperimentale di riequilibrio 420.322,60 530.232,00 525.000,00 257.632,40 354.798,00 266.813,30 348.889,00 182.547,86 252.195,00 306.694,33 411.000,00 1.434.010,49 2.422.114,00 Addizionale ex ECA ruolo TARSU 17.099,79 17.100,00 17.099,79 17.100,00 Diritti sulle pubbliche affissioni 568,98 1.000,00 516,00 516,00 1.084,98 1.516,00 Diritti e canoni per raccolta e depurazione acque 10,00 0,00 10,00 Totale Categoria 3° 420.322,60 530.232,00 525.000,00 275.301,17 372.898,00 266.813,30 348.899,00 183.063,86 252.711,00 306.694,33 411.000,00 1.452.195,26 2.440.740,00

Riassunto Titolo I - Entrate Tributarie 1 01 Categoria 1° 845.189,30 721.540,00 1.113.628,39 610.500,00 423.361,46 396.104,00 336.695,17 286.217,00 499.982,70 453.668,00 590.271,60 418.330,00 3.809.128,62 2.886.359,00 1 02 Categoria 2° 287.427,09 296.000,00 280.000,00 285.250,00 168.954,00 172.000,00 150.707,00 153.200,00 148.471,45 148.000,00 275.737,91 271.800,00 1.311.297,45 1.326.250,00 1 03 Categoria 3° 420.322,60 530.232,00 0 525.000,00 275.301,17 372.898,00 266.813,30 348.899,00 183.063,86 252.711,00 306.694,33 411.000,00 1.452.195,26 2.440.740,00 Totale Titolo I 1.552.938,99 1.547.772,00 1.393.628,39 1.420.750,00 867.616,63 941.002,00 754.215,47 788.316,00 831.518,01 854.379,00 1.172.703,84 1.101.130,00 6.572.621,33 6.653.349,00

2 TITOLO II - ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DELLO STATO, DELLA REGIONE E DI ALTRI ENTI PUBBLICI ANCHE IN RAPPORTO ALL'ESERCIZIO DI FUNZIONI DELEGATE DALLA REGIONE

2 01 Categoria 1° - Contributi e trasferimenti correnti dallo Stato Trasferimenti correnti dello Stato 96.104,61 85.790,00 96.104,61 85.790,00 Trasferimenti correnti finalizzati 1.078,00 1.000,00 1.238,47 2.316,47 1.000,00 Fondo sviluppo inv. (ad esaurimento) 33.796,82 24.505,00 27.278,79 23.897,00 7.715,59 6.400,00 32.817,28 31.464,00 21.493,63 21.493,63 123.102,11 107.759,63 Altri contributi statali 4.500,00 4.197,64 4.197,64 4.500,00 Contributi non fiscalizzati da federalismo mun. 10.314,34 10.314,00 10.314,00 10.314,34 20.628,00 Restituzione quota amm. mutuo imp. sportivi 20.543,00 20.543,00 20.543,00 20.543,00 Contributo dello stato in conto mutuo per op. 9.216,00 9.216,00 0,00 Erogazione assegno pensione valor militare 816,00 800,00 816,00 800,00 Trasferimenti dallo stato per contribuzione libri di testo 3.000,00 0,00 3.000,00 Totale Categoria 1° 97.182,61 86.790,00 35.035,29 29.005,00 58.136,13 54.754,00 16.931,59 6.400,00 37.830,92 45.578,00 21.493,63 21.493,63 266.610,17 244.020,63 PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 77 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12

2 02 Categoria 2° - Contributi e trasferimenti correnti dalla Regione Contributi Reg.le 431/98 1.875,03 5.000,00 913,51 4.000,00 2.788,54 9.000,00 LR n. 62/00 borse di studio 2.423,00 5.000,00 559,39 4.000,00 2.982,39 9.000,00 Contributi economici per interventi straordinari L.R. 8/1986 1.470,00 0,00 1.470,00 Contributo "Premio Raise" 1.500,00 1.500,00 0,00 Funzioni amm. art. 11, c. 9, L.R. 11/2001 866,00 800,00 866,00 800,00 Altri contributi regionali 66.103,58 89.891,00 66.103,58 89.891,00 Contributi vari 3.728,00 260,00 1.000,00 1.500,00 1.000,00 5.488,00 Trasferimento regionale nel campo sociale 9.323,63 500,00 9.323,63 500,00 Trasferimenti regionali per assistenza domiciliare 9.191,82 7.000,00 9.191,82 7.000,00 Trasferimenti regionali punti aacesso p@veneti 7.000,00 7.000,00 0,00 Totale Categoria 2° 5.798,03 10.000,00 2.338,90 13.998,00 260,00 67.103,58 91.391,00 25.515,45 7.500,00 100.755,96 123.149,00

2 03 Categoria 3° - Contributi e trasferimenti dalla Regione per funzioni delegate Contributo regionale per funzioni di int. Locale 12.831,23 8.000,00 12.831,23 8.000,00 Contributo regionale assegni di cura 103.563,94 150.000,00 52.939,00 60.000,00 72.872,80 100.000,00 229.375,74 310.000,00 Interventi socio assistenziali 10.766,37 13.500,00 20.484,45 28.428,00 31.250,82 41.928,00 Contributi vari 11.862,13 9.245,00 20,00 11.862,13 9.265,00 Fondi regionali assistenza L.R. 28/91 63.403,62 100.000,00 5.994,48 10.000,00 69.398,10 110.000,00 Funzioni trsferite L.R. 11/2 e L.R. 2/2002 853,00 1.000,00 735,00 800,00 1.588,00 1.800,00 Libri di testo e borse di studio 2.304,85 2.168,48 4.473,33 0,00 Sostegno accesso abitazioni in locazione 431/98 788,44 3.000,00 4.117,67 5.000,00 4.906,11 8.000,00 Borse di studio 3.570,00 1.000,00 3.570,00 1.000,00 Contributo regionale pari opportunità 3.494,86 100,00 3.494,86 100,00 Fondo sociale L.R. 10/96 - ATER 291,87 500,00 291,87 500,00 Contributi regionali abbattimento barriere architettoniche 5.000,00 500,00 0,00 5.500,00 Contributi libri scuole medie e superiori - stato e regione 10.000,00 6.000,00 0,00 16.000,00 Totale Categoria 3° 116.395,17 158.000,00 22.628,50 22.745,00 83.888,07 133.428,00 62.879,77 84.020,00 87.250,68 113.900,00 373.042,19 512.093,00

2 04 Categoria 4° - Contributi e trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali Totale Categoria 4° ......

2 05 Categoria 5° - Contributi e trasferimenti correnti da altri enti del settore pubblico Spesa Servizio di segreteria comunale 63.689,75 71.130,00 63.689,75 71.130,00 Contributo dall'ULSS per Gest. Ser. Soc. 6.467,67 6.000,00 6.467,67 6.000,00 Contributi vari 201.752,06 101.200,00 100,00 146,50 1.000,00 3.728,57 1.000,00 205.627,13 103.300,00 Contributo regoinale per manifestazioni 300,00 300,00 0,00 Contributo per affido minori 2.000,00 2.000,00 0,00 Trasferimenti ISTAT per statistiche 2.807,20 11.000,00 2.807,20 11.000,00 Contributo provinciale per att. sport. e tempo libero 1.500,00 428,50 10,00 428,50 1.510,00 Fondo sociale ex art. 21 L.R. 10/96 (ATER) 300,00 0,00 300,00 Contributo Ministero Beni Attività Culturali Mutuo CC.DD.PP 11.471,00 0,00 11.471,00 Contributo Dipartimento spettacolo cassa DD.PP. 10.247,00 0,00 10.247,00 Totale Categoria 5° ...... 70.157,42 77.130,00 201.752,06 101.200,00 2.300,00 100,00 146,50 2.500,00 3.728,57 1.300,00 3.235,70 32.728,00 281.320,25 214.958,00

Riassunto Titolo II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di funzioni delegate dalla regione 2 01 Categoria 1° 97.182,61 86.790,00 35.035,29 29.005,00 58.136,13 54.754,00 16.931,59 6.400,00 37.830,92 45.578,00 21.493,63 21.493,63 266.610,17 244.020,63 2 02 Categoria 2° 5.798,03 10.000,00 0 0 2.338,90 13.998,00 0 260 67.103,58 91.391,00 25.515,45 7.500,00 100.755,96 123.149,00 2 03 Categoria 3° 116.395,17 158.000,00 22.628,50 22.745,00 83.888,07 133.428,00 62.879,77 84.020,00 0 0 87.250,68 113.900,00 373.042,19 512.093,00 2 04 Categoria 4° 0,00 0,00 2 05 Categoria 5° 70.157,42 77.130,00 201.752,06 101.200,00 2.300,00 100,00 146,50 2.500,00 3.728,57 1.300,00 3.235,70 32.728,00 281.320,25 214.958,00 Totale Titolo II ...... 289.533,23 331.920,00 259.415,85 152.950,00 146.663,10 202.280,00 79.957,86 93.180,00 108.663,07 138.269,00 137.495,46 175.621,63 1.021.728,57 1.094.220,63

3 TITOLO III - ENTRATE EXTRATRIBUTARIE PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 78 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12

3 01 Categoria 1° - Proventi dei servizi pubblici Proventi da sanzioni amministrtive in materia tributaria 300,00 3.000,00 0,00 3.300,00 Proventi impianti sportivi 1.819,37 3.000,00 4.028,00 4.400,00 6.239,26 1.500,00 12.086,63 8.900,00 Quota contr. Animazione estiva 8.960,00 9.000,00 6.725,00 6.500,00 15.685,00 15.500,00 Proventi servizi trasporto anziani 1.362,00 1.500,00 1.362,00 1.500,00 Segreteria gen., personale, organizzazione 3.183,15 5.000,00 14.639,26 18.000,00 1.487,87 2.000,00 2.590,69 3.300,00 133,72 2.000,00 3.008,39 400,00 25.043,08 30.700,00 Anagrafe, stato civ., elettorale, leva, ser. Stat. 1.609,93 1.000,00 1.517,04 1.000,00 866,88 700,00 500,00 949,44 1.000,00 1.243,56 1.200,00 6.686,85 4.900,00 Polizia Municipale risorse generali 4.763,65 60.000,00 500,00 4.763,65 60.500,00 Istruzione elementare 4.328,44 6.000,00 4.328,44 6.000,00 Urbanistica e gestione territorio 5.722,32 6.000,00 5.722,32 6.000,00 Proventi servizi cimiteriali 206,60 100,00 16.689,12 16.500,00 8.882,86 8.000,00 1.565,00 1.500,00 27.343,58 26.100,00 Ammende e oblazioni comm. Pol. Amm. 17.244,08 20.700,00 2.283,58 2.000,00 2.000,00 19.527,66 24.700,00 Proventi corsi nuoto 1.505,00 2.500,00 1.505,00 2.500,00 Servizi culturali 7.612,44 7.900,00 7.612,44 7.900,00 Proventi diversi 19.802,00 16.900,00 100,00 500,00 19.902,00 17.400,00 Sanzioni amm. e violazioni norme regionali 1.084,59 1.000,00 398,59 1.483,18 1.000,00 Diritti visura atti ufficio tecnico e catastali 5.470,00 2.500,00 5.100,00 6.500,00 6.269,66 3.500,00 4.485,84 5.000,00 21.325,50 17.500,00 Proventi illuminazione votiva 22.500,00 9.984,54 10.000,00 12.000,00 12.000,00 5.442,00 11.000,00 27.426,54 55.500,00 Proventi sanzioni circolazione stradale 54.568,57 59.652,00 392,00 5.500,00 479,23 1.000,00 55.439,80 66.152,00 Proventi verifiche pesi e misure 1.953,00 2.000,00 1.953,00 2.000,00 Concorso famiglie spese trasporto scolastico 6.516,94 6.600,00 5.000,00 5.600,00 5.225,00 5.500,00 16.741,94 17.700,00 Proventi servizi assistenziali e att. ricreative 13.167,46 12.000,00 5.541,35 6.000,00 18.708,81 18.000,00 Proventi canone appalto pesa pubblica 51,65 100,00 51,65 100,00 Rimborso spese per utilizzo beni e servizi comunali 23.672,80 25.000,00 23.672,80 25.000,00 Diritti di rogito 1.793,06 1.800,00 1.793,06 1.800,00 Diritti di notifica atti 48,46 50,00 48,46 50,00 Proventi uso sala civica e sala polivalente 432,00 450,00 432,00 450,00 Proventi refezione scolastica materna 17.580,00 18.000,00 17.580,00 18.000,00 Proventi refezione scuola elementare 2.008,50 2.008,50 0,00 Proventi accesso copie 186,00 200,00 186,00 200,00 Totale Categoria 1° ...... 31.955,46 114.100,00 85.733,94 90.000,00 85.960,39 89.152,00 40.741,73 42.400,00 40.352,13 47.100,00 55.676,24 56.600,00 340.419,89 439.352,00

3 02 Categoria 2° - Proventi dei beni dell'ente Recupero affitti Polesine Acque 17.000,00 0,00 17.000,00 Gestione dei fabbricati - fitti 14.280,00 14.000,00 20.679,93 20.000,00 10.529,00 12.650,00 6.590,64 6.700,00 52.079,57 53.350,00 Altri canoni di concessione 46.736,36 43.000,00 46.709,75 45.000,00 20.906,00 20.906,00 114.352,11 108.906,00 Proventi da concessioni cimiteriali 7.700,00 5.000,00 33.949,34 15.000,00 65.614,75 20.000,00 107.264,09 40.000,00 Cosap permanente 5.194,21 4.650,00 2.956,19 3.000,00 3.070,00 3.300,00 2.949,78 3.000,00 14.170,18 13.950,00 Proventi diversi 81.207,40 243.850,00 2.000,00 300,00 1.000,00 81.507,40 246.850,00 Fitti reali di locali ad uso commerciale 10.484,39 10.550,00 19.200,00 10.484,39 29.750,00 Fitti reali di terreni 1.864,00 1.864,00 17.498,27 19.362,27 1.864,00 Canone concessione gest. att. sport. e ricreativa 30.000,00 30.000,00 30.000,00 30.000,00 Censi, canoni e livelli: concessione metanodotti 4.000,00 0,00 4.000,00 Totale Categoria 2° ...... 68.716,36 62.000,00 153.791,29 313.500,00 36.905,53 20.000,00 13.899,00 16.950,00 18.939,03 36.114,00 136.968,80 97.106,00 429.220,01 545.670,00

3 03 Categoria 3° - Interessi su anticipazioni e crediti Rimborso interessi su mututi da CC.DD.PP 2.880,10 2.500,00 2.880,10 2.500,00 Interessi attivi su giacenze di tesorerie 728,22 100,00 284,42 100,00 83,86 200,00 5.079,99 3.000,00 608,13 500,00 3.097,43 1.500,00 9.882,05 5.400,00 Interessi diversi 1.695,90 200,00 50,00 1.695,90 250,00 Interessi su mutui da somministrare 532,81 100,00 532,81 100,00 Totale Categoria 3° ...... 3.608,32 2.600,00 1.980,32 300,00 616,67 350,00 5.079,99 3.000,00 608,13 500,00 3.097,43 1.500,00 14.990,86 8.250,00

3 04 Categoria 4° - Utili netti delle aziende speciali e partecipate, dividendi di società Utili e proventi da società partecipate 100,00 280,91 280,00 560,91 100,00 Totale Categoria 4° ...... 100,00 280,91 280,00 560,91 100,00

3 05 Categoria 5° - Proventi diversi Partecipazione spesa numerazione civica 225,45 100,00 225,45 100,00 Rimborso spese ITRE Spa art. 6 convenz. 44.496,76 44.496,76 0,00 PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 79 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Contributo C.R.PD e RO art. 6 conv. Tesorer. 1.000,00 1.000,00 1.000,00 1.000,00 Rimborso da ISTAT per indagine multiscopo 1.000,00 0,00 1.000,00 Prelievo su pensione partecip. spesa ricovero 2.670,00 2.700,00 2.670,00 2.700,00 Contributo C.R. Veneto per man. Cult. 400,00 400,00 0,00 Proventi diversi 3.998,37 3.000,00 26.780,09 68.005,00 3.407,92 1.643,23 500,00 3.168,74 6.166,00 11.774,02 10.000,00 50.772,37 87.671,00 Canone affidam. Pubblicità e Pubb. Aff. 12.000,00 12.000,00 100,00 12.000,00 12.100,00 Rimborso quota amm. Mutui Polesine Acque 25.915,00 39.016,00 8.362,74 4.011,00 24.596,88 34.277,74 67.623,88 Proventi servizi socio assistenziali 1.947,96 1.000,00 1.814,00 1.500,00 3.761,96 2.500,00 Proventi vari 29.127,91 11.650,00 781,31 5.500,00 7.399,00 150,00 7,56 10,00 37.315,78 17.310,00 Proventi di natura finanziaria 500,00 3.684,78 5.000,00 4.184,78 5.000,00 Rimborso costo stampanti e copie fotostatiche 150,00 50,00 500,00 50,00 150,00 600,00 Concorso da enti e da privati 200,00 100,00 200,00 100,00 Rimborso ammortamento mutui serv. idr. inte. 9.107,00 6.097,00 9.107,00 6.097,00 Compensazione credito I.V.A. 7.000,00 1.500,00 14.999,99 100,00 21.999,99 1.600,00 Concorsi, rimborsi e recuperi da enti del sett. pubb. 1.037,30 2.200,00 989,03 1.200,00 1.377,33 3.403,66 3.400,00 Rimborso dalla COSECON Spa rata per rest. fondi reg. L.R. 179/92 25.822,84 25.823,00 25.822,84 25.823,00 Impianto fotovoltaico - cont. priv. per realizz. 10.000,00 10.000,00 10.000,00 10.000,00 Tasse per ammissione a concorso a posti di ruolo 1.167,51 100,00 1.167,51 100,00 Rimborso spese per utilizzo beni e serv. com. 2.059,01 2.000,00 2.059,01 2.000,00 Rimborso quota servizio ragioneria convenzionato 12.500,00 12.500,00 12.500,00 12.500,00 Recuperi e rimborsi diversi 6.500,00 3.000,00 23.000,00 0,00 32.500,00 Nuove entrate non imputabili in attesa di desinazione 10,00 0,00 10,00 Sponsorizzazioni per attività sociali e culturali 2.500,00 0,00 2.500,00 Recupero 1,5% su incentivi progettazioni, direzione LL.PP. 10.000,00 0,00 10.000,00 Impianto fotovoltaico - conto energia 2.000,00 0,00 2.000,00 Rimborso piazza Valdentro ca Comune di Lendinara 2.000,00 0,00 2.000,00 Entrate non di competenza 5.000,00 0,00 5.000,00 Totale Categoria 5° ...... 90.705,58 58.816,00 58.355,96 80.655,00 21.678,92 15.747,00 51.332,20 61.534,00 42.283,28 45.276,00 13.158,91 51.206,88 277.514,85 313.234,88

Riassunto Titolo III - Entrate extratributarie 3 01 Categoria 1° 31.955,46 114.100,00 85.733,94 90.000,00 85.960,39 89.152,00 40.741,73 42.400,00 40.352,13 47.100,00 55.676,24 56.600,00 340.419,89 439.352,00 3 02 Categoria 2° 68.716,36 62.000,00 153.791,29 313.500,00 36.905,53 20.000,00 13.899,00 16.950,00 18.939,03 36.114,00 136.968,80 97.106,00 429.220,01 545.670,00 3 03 Categoria 3° 3.608,32 2.600,00 1.980,32 300,00 616,67 350,00 5.079,99 3.000,00 608,13 500 3.097,43 1.500,00 14.990,86 8.250,00 3 04 Categoria 4° 100,00 280,91 0 0 0 280,00 0,00 560,91 100,00 3 05 Categoria 5° 90.705,58 58.816,00 58.355,96 80.655,00 21.678,92 15.747,00 51.332,20 61.534,00 42.283,28 45.276,00 13.158,91 51.206,88 277.514,85 313.234,88 Totale Titolo III ...... 194.985,72 237.616,00 299.861,51 484.455,00 145.442,42 125.249,00 111.052,92 123.884,00 102.462,57 128.990,00 208.901,38 206.412,88 1.062.706,52 1.306.606,88

4 TITOLO IV - ENTRATE DERIVANTI DA ALIENZAZIONI DA TRASFERIMENTI DI CAPITALI E DA RISCOSSIONI DI CREDITI

4 01 Categoria 1° - Alienazione di beni patrimoniali Proventi dalle concessioni cimiteriali 72.500,00 5.700,00 10.100,00 69.005,20 43.000,00 74.705,20 125.600,00 Alienazioni beni patrimoniali 15.000,00 2.500,00 183.680,00 4.901,89 4.901,89 201.180,00 Totale Categoria 1° ...... 72.500,00 15.000,00 5.700,00 12.600,00 183.680,00 73.907,09 43.000,00 79.607,09 326.780,00

4 02 Categoria 2° - Trasferimenti di capitale dello Stato Contributo Ministero dell'Ambiente 30.800,00 0,00 30.800,00 Fondo ordinario investimenti dello stato 10.300,00 10.314,34 10.315,00 10.314,34 10.314,34 20.628,68 30.929,34 Contributo statale per adeguamento ed. scol. 73.825,95 73.825,95 0,00 Contributi non fiscalizzati da federalismo mun. 10.314,34 10.314,00 10.314,34 20.628,68 10.314,00 Totale Categoria 2° ...... 41.100,00 10.314,34 10.315,00 73.825,95 10.314,34 10.314,00 10.314,34 10.314,34 10.314,34 115.083,31 72.043,34

4 03 Categoria 3° - Trasferimenti di capitale dalla Regione Cont. Reg. opere collett. Acque nere 189.200,00 189.200,00 0,00 Contributi diversi dalla Regione 32.065,70 19.116,00 23.632,57 50.700,00 12.000,00 314.160,00 67.698,27 383.976,00 Contributi regionali per viabilità 72.482,06 72.482,06 0,00 Contributo reg. per pubb. acc. internet 7.000,00 7.000,00 0,00 Contributo reg. per adeg. edifici scolastici 55.825,95 19.000,00 74.825,95 0,00 Cofinanziamento infrastrutture 3.133,00 7.117,57 10.250,57 0,00 S.I.T. Sist. Inf. Terr. comunale 3.728,58 3.728,58 0,00 PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 80 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Totale Categoria 3° ...... 189.200,00 32.065,70 0,00 135.308,01 19.116,00 26.765,57 50.700,00 19.117,57 314.160,00 22.728,58 425.185,43 383.976,00

4 04 Categoria 4° - Trasferimenti di capitale da altri enti del settore pubblico Contributo GAL per sistemazione area di sosta attrezzata 37.500,00 0,00 37.500,00 Totale Categoria 4° ...... 37.500,00 0,00 37.500,00

4 05 Categoria 5° - Trasferimenti di capitale da altri soggetti Monetizzazione aree convenzione ASPO 160.141,00 0,00 160.141,00 contributo per barriere scolo Valdentro 30.000,00 0,00 30.000,00 Contributo ITRE Spa 163.800,00 163.800,00 0,00 Oneri di urbanizzazione 38.070,69 110.000,00 43.254,54 67.000,00 5.322,45 9.744,00 8.968,00 10.000,00 80.382,81 10.000,00 30.459,52 20.000,00 206.458,01 226.744,00 Contributi da enti per fin. opere pubb. 58.450,84 9.896,00 1.069,59 59.520,43 9.896,00 Rimborso superficie territorio macroarea 42.744,00 42.744,00 0,00 Conferimento - storno fattura ENEL lav. Nido 5.665,84 5.665,84 0,00 Contributo Fondazione Progetto Piste Ciclabili 20.280,00 0,00 20.280,00 Totale Categoria 5° ...... 201.870,69 110.000,00 43.254,54 67.000,00 63.773,29 9.744,00 8.968,00 40.176,00 124.196,40 200.141,00 36.125,36 20.000,00 478.188,28 447.061,00

4 06 Categoria 6° - Riscossione di crediti Proventi concessioni edilizia in sanatoria 1.032,00 1.032,00 0,00 Totale Categoria 6° ...... 1.032,00 1.032,00 0,00

Riassunto Titolo IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossione di crediti 4 01 Categoria 1° 72.500,00 15.000,00 5.700,00 12.600,00 183.680,00 73.907,09 43.000,00 79.607,09 326.780,00 4 02 Categoria 2° 10.314,34 10.315,00 73.825,95 0,00 10.314,34 10.314,00 10.314,34 0,00 10.314,34 10.314,34 115.083,31 30.943,34 4 03 Categoria 3° 189.200,00 41.100,00 32.065,70 0,00 135.308,01 19.116,00 26.765,57 50.700,00 19.117,57 314.160,00 22.728,58 0,00 425.185,43 425.076,00 4 04 Categoria 4° 37.500,00 0,00 37.500,00 4 05 Categoria 5° 201.870,69 110.000,00 43.254,54 67.000,00 63.773,29 9.744,00 8.968,00 40.176,00 124.196,40 200.141,00 36.125,36 20.000,00 478.188,28 447.061,00 4 06 Categoria 6° 1.032,00 0,00 1.032,00 0,00 Totale Titolo IV ...... 391.070,69 223.600,00 85.634,58 77.315,00 272.907,25 43.860,00 52.779,91 113.790,00 153.628,31 735.481,00 143.075,37 73.314,34 1.099.096,11 1.267.360,34

5 TITOLO V - ENTRATE DERIVANTI DA ACCENSIONI DI PRESTITI

5 01 Categoria 1° - Anticipazioni di cassa 449.123,00 375.000,00 816.426,15 271.319,00 200.000,00 242.788,00 100.000,00 816.426,15 1.638.230,00 Totale Categoria 1° ...... 449.123,00 375.000,00 816.426,15 271.319,00 242.788,00 100.000,00 816.426,15 1.438.230,00

5 02 Categoria 2° - Finanziamenti a breve termine Totale Categoria 2° ...... 200.000,00 0,00 200.000,00

5 03 Categoria 3° - Assunzione di mutui e prestiti Mututi sistemazioni strade 140.275,15 140.275,15 0,00 Mutui passivi CC.DD.PP. 190.800,00 190.800,00 0,00 Assunzioni di mutui per opere pubbliche 581.664,30 952.500,00 31.550,02 167.640,00 50.000,00 663.214,32 1.120.140,00 Mutuo adeguamento edifici alla 626/94 82.348,10 82.348,10 0,00 Mutuo manutenzione straordinaria viabilità 100.000,00 100.000,00 0,00 Accensione prestito per fin. op. pubb. 42.096,00 42.096,00 0,00 Devoluzone mutui per economie e/o altri finanziamenti di opere pubbliche 71.568,10 0,00 71.568,10 Mutuo costruzione asilo nido 62.823,38 0,00 62.823,38 Mutuo CCDDPP Piste Ciclabili 21.020,00 0,00 21.020,00 Totale Categoria 3° ...... 331.075,15 581.664,30 952.500,00 213.898,12 71.568,10 42.096,00 221.020,00 167.640,00 50.000,00 62.823,38 1.218.733,57 1.475.551,48

5 04 Categoria 4° - Emissione di prestiti obbligazionari Totale Categoria 4° ......

Riassunto Titolo V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti 5 01 Categoria 1° 449.123,00 375.000,00 816.426,15 271.319,00 0 242.788,00 100.000,00 816.426,15 1.438.230,00 5 02 Categoria 2° 0,00 0,00 5 03 Categoria 3° 331.075,15 581.664,30 952.500,00 213.898,12 71.568,10 42.096,00 167.640,00 50.000,00 62.823,38 1.218.733,57 1.254.531,48 5 04 Categoria 4° 0,00 0,00 PARTE I - ENTRATE Allegato n. 2.a ENTRATE 81 ARQUA' POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL Risorsa POLESINE GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Totale Titolo V ...... 331.075,15 449.123,00 581.664,30 1.327.500,00 1.030.324,27 342.887,10 42.096,00 410.428,00 50.000,00 162.823,38 2.035.159,72 2.692.761,48

6 TITOLO VI - ENTRATE DA SERVIZI PER CONTO DI TERZI 6 01 Ritenute previdenziali e assistenziali al personale 40.693,36 50.000,00 45.000,00 50.000,00 20.934,97 50.000,00 23.191,16 55.000,00 20.843,11 30.000,00 23.905,12 30.000,00 174.567,72 265.000,00 6 02 Ritenute erariali 99.075,68 130.000,00 102.095,84 150.000,00 57.369,43 92.000,00 67.857,29 130.000,00 54.944,13 75.000,00 54.066,45 70.000,00 435.408,82 647.000,00 6 03 Altre ritenute al personale per conto di terzi 17.556,85 20.000,00 6.169,82 7.000,00 5.223,84 10.000,00 7.465,42 20.000,00 400,66 2.000,00 10.777,08 20.000,00 47.593,67 79.000,00 6 04 Depositi cauzionali 723,35 5.000,00 8.874,69 100.000,00 172,00 6.000,00 516,46 10.000,00 125,58 20.000,00 200,00 5.000,00 10.612,08 146.000,00 6 05 Rimborso spese per servizi per conto di terzi 57.076,21 45.000,00 23.359,24 100.000,00 5.525,73 234.000,00 22.876,23 95.000,00 28.681,22 130.000,00 7.986,57 50.000,00 145.505,20 654.000,00 6 06 Rimborso di anticipazione di fondi per il servizio economato 3.000,00 3.000,00 2.582,28 2.585,00 6.200,00 6.200,00 2.500,00 2.500,00 1.500,00 2.100,00 16.000,00 16.000,00 31.782,28 32.385,00 6 07 Depositi per spese contrattuali 20.000,00 957,28 10.000,00 367,16 20.000,00 2.948,50 25.000,00 466,30 20.000,00 10.000,00 4.739,24 105.000,00 Totale Titolo VI ...... 218.125,45 273.000,00 189.039,15 419.585,00 95.793,13 418.200,00 127.355,06 337.500,00 106.961,00 279.100,00 112.935,22 201.000,00 850.209,01 1.928.385,00

RIEPILOGO DEI TITOLI Titolo I 1.552.938,99 1.547.772,00 1.393.628,39 1.420.750,00 867.616,63 941.002,00 754.215,47 788.316,00 831.518,01 854.379,00 1.172.703,84 1.101.130,00 6.572.621,33 6.653.349,00 Titolo II 289.533,23 331.920,00 259.415,85 152.950,00 146.663,10 202.280,00 79.957,86 93.180,00 108.663,07 138.269,00 137.495,46 175.621,63 1.021.728,57 1.094.220,63 Titolo III 194.985,72 237.616,00 299.861,51 484.455,00 145.442,42 125.249,00 111.052,92 123.884,00 102.462,57 128.990,00 208.901,38 206.412,88 1.062.706,52 1.306.606,88 Titolo IV 391.070,69 223.600,00 85.634,58 77.315,00 272.907,25 43.860,00 52.779,91 113.790,00 153.628,31 735.481,00 143.075,37 73.314,34 1.099.096,11 1.267.360,34 Titolo V 331.075,15 449.123,00 581.664,30 1.327.500,00 1.030.324,27 342.887,10 42.096,00 221.020,00 0,00 410.428,00 50.000,00 162.823,38 2.035.159,72 2.913.781,48 Titolo VI 218.125,45 273.000,00 189.039,15 419.585,00 95.793,13 418.200,00 127.355,06 337.500,00 106.961,00 279.100,00 112.935,22 201.000,00 850.209,01 1.928.385,00 Totale...... 2.977.729,23 3.063.031,00 2.809.243,78 3.882.555,00 2.558.746,80 2.073.478,10 1.167.457,22 1.677.690,00 1.303.232,96 2.546.647,00 1.825.111,27 1.920.302,23 12.641.521,26 15.163.703,33 Avanzo di amministrazione...... 56.000,00 20.000,00 52.965,00 62.862,28 191.827,28

TOTALE GENERALE DELL'ENTRATA...... 3.119.031,00 3.902.555,00 2.073.478,10 1.730.655,00 2.546.647,00 1.983.164,51 15.355.530,61 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 82 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Disavanzo di amministrazione 1 TITOLO I - SPESE CORRENTI 01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo Servizio 01 01

Organi istituzionali, partecipazione e decentramento 1 Personale 2 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 629,95 700,00 265,82 345,00 934,50 1.074,00 2.345,50 1.900,00 1.194,91 1.673,79 5.370,68 5.692,79 3 Prestazioni di servizi 35.611,79 34.200,00 32.747,50 34.650,00 31.512,40 27.600,00 21.858,59 21.375,00 36.566,87 33.750,00 25.634,18 29.076,56 183.931,33 180.651,56 4 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 5 Trasferimenti 799,57 1.000,00 100,00 849,21 850,00 1.648,78 1.950,00 6 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 1.545,78 1.800,00 1.545,78 1.800,00 7 Imposte e tasse 2.600,00 2.600,00 3.500,00 3.350,00 3.199,26 2.500,00 1.495,52 1.590,00 10.794,78 10.040,00 8 Oneri straordinari della gestione corrente 759,19 700,00 759,19 700,00 9 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 39.641,31 38.500,00 36.513,32 38.345,00 31.512,40 27.600,00 24.338,87 24.349,00 42.111,63 38.150,00 29.933,01 33.890,35 204.050,54 200.834,35

Servizio 01 02

Segreteria generale, personale e organizzazione Personale 254.318,70 252.469,00 144.830,46 65.830,00 183.732,80 167.459,00 45.335,76 44.535,00 141.599,62 132.500,00 85.407,98 91.900,00 855.225,32 754.693,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 20.997,84 22.500,00 21.253,52 20.800,00 14.443,38 19.200,00 7.663,65 8.936,00 4.524,27 6.400,00 977,18 1.200,00 69.859,84 79.036,00 Prestazioni di servizi 74.591,77 83.100,00 34.852,13 33.300,00 51.794,23 57.400,00 56.969,33 60.500,00 54.247,29 55.100,00 4.714,71 5.889,71 277.169,46 295.289,71 Utilizzo di beni di terzi 2.415,00 0,00 2.415,00 Trasferimenti 3.293,25 3.500,00 314,75 17.800,00 2.202,00 1.444,47 2.500,00 1.323,81 1.266,00 1.624,54 1.400,00 10.202,82 26.466,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 7.104,74 7.775,00 12.266,07 11.781,00 1.438,19 1.412,09 20.809,00 20.968,09 Imposte e tasse 15.671,36 15.010,00 10.300,00 4.350,00 7.879,46 8.100,00 1.168,09 987,00 10.043,04 9.100,00 3.259,97 3.700,00 48.321,92 41.247,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 368.872,92 376.579,00 211.550,86 142.080,00 267.156,61 262.349,00 112.581,30 117.458,00 224.004,10 216.147,00 97.422,57 105.501,80 1.281.588,36 1.220.114,80

Servizio 01 03

Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato e controllo di gestione Personale 48.168,29 48.700,00 77.798,41 50.650,00 54.546,80 56.400,00 180.513,50 155.750,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 50,00 150,00 1.099,47 1.700,00 1.099,47 1.900,00 Prestazioni di servizi 18,00 800,00 1.100,00 1.347,52 1.400,00 420,00 500,00 2.585,52 3.000,00 Utilizzo di beni di terzi Trasferimenti Interessi passivi e oneri finanziari diversi 200,00 1.300,00 0,00 1.500,00 Imposte e tasse 4.990,00 28.450,00 5.586,78 3.425,00 3.673,78 3.700,00 14.250,56 35.575,00 Oneri straordinari della gestione corrente 5,00 0,00 5,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 53.176,29 77.405,00 84.185,19 56.625,00 1.347,52 1.400,00 59.740,05 62.300,00 198.449,05 197.730,00

Servizio 01 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Personale 1.000,00 29.665,00 1.000,00 29.665,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 100,00 300,00 0,00 400,00 Prestazioni di servizi 30.500,00 50.000,00 20.460,00 9.900,00 12.000,00 13.200,00 4.999,16 5.000,00 5.159,86 5.700,00 73.119,02 83.800,00 Utilizzo di beni di terzi 4.000,00 4.000,00 4.000,00 4.000,00 Trasferimenti 589,81 3.600,00 1.414,80 1.500,00 154,00 100,00 653,98 20.175,00 2.658,59 25.529,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 100,00 0,00 100,00 Imposte e tasse 2.732,85 3.000,00 50,00 2.380,00 5.110,00 5.300,00 7.842,85 10.730,00 Oneri straordinari della gestione corrente 6.502,00 7.000,00 22.000,00 25.000,00 28.502,00 32.000,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 37.822,66 60.700,00 1.414,80 1.500,00 20.460,00 9.950,00 19.502,00 52.499,00 32.109,16 35.400,00 5.813,84 26.175,00 117.122,46 186.224,00

Servizio 01 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Personale 0,00 0,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 16.495,60 16.500,00 500,00 1.179,05 1.500,00 17.674,65 18.500,00 Prestazioni di servizi 8.000,00 8.000,00 22.289,14 22.850,00 12.722,23 16.700,00 4.574,72 5.800,00 9.143,10 13.500,00 5.715,38 5.000,00 62.444,57 71.850,00 Utilizzo di beni di terzi 119,85 100,00 119,85 100,00 Trasferimenti 0,00 0,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 13.390,15 13.853,00 4.747,42 4.640,00 50,00 18.137,57 18.543,00 Imposte e tasse 11.420,32 12.000,00 9.300,00 11.000,00 2.590,04 2.800,00 23.310,36 25.800,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 83 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Totale 37.885,75 38.353,00 27.036,56 27.490,00 24.142,55 29.200,00 15.053,77 18.300,00 9.262,95 13.600,00 8.305,42 7.850,00 121.687,00 134.793,00

Servizio 01 06 Ufficio Tecnico Personale 80.407,48 82.655,00 75.662,89 79.300,00 20.827,96 20.750,00 56.470,43 58.320,00 30.384,61 29.450,00 263.753,37 270.475,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 100,00 420,00 500,00 1.009,90 1.500,00 100,00 348,50 400,00 1.778,40 2.600,00 Prestazioni di servizi 5.600,00 5.500,00 25.659,96 27.500,00 1.820,00 13.349,40 7.500,00 610,24 700,00 45.219,60 43.020,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 300,00 0,00 300,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 1.791,90 2.127,00 5.200,00 5.500,00 1.399,57 1.400,00 4.045,29 4.135,00 2.104,03 2.050,00 14.540,79 15.212,00 Oneri straordinari della gestione corrente 1.887,60 1.887,60 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 82.199,38 84.882,00 86.882,89 90.800,00 47.887,49 49.650,00 61.525,62 65.775,00 47.725,64 39.100,00 958,74 1.400,00 327.179,76 331.607,00

Servizio 01 07 Anagrafe, stato civile, elettorale, leva e serv. statistico Personale 60.208,43 60.993,00 53.398,60 58.325,00 32.616,77 38.400,00 35.245,78 35.700,00 45.855,98 26.700,00 32.642,42 33.900,00 259.967,98 254.018,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 1.143,76 2.000,00 186,96 250,00 590,00 800,00 928,68 2.000,00 869,41 1.650,00 3.718,81 6.700,00 Prestazioni di servizi 2.100,00 3,06 130,00 500,00 21,00 2.200,00 1.300,00 1.300,00 1.454,06 6.100,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 1.500,00 1.300,00 619,48 700,00 844,00 310,00 2.963,48 2.310,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 4.327,18 4.457,00 4.100,00 4.250,00 2.494,21 2.900,00 2.267,36 2.080,00 3.078,26 1.750,00 2.433,28 2.500,00 18.700,29 17.937,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 65.679,37 69.550,00 59.001,66 63.875,00 35.297,94 41.550,00 38.852,62 39.780,00 49.883,92 32.650,00 38.089,11 39.660,00 286.804,62 287.065,00

Servizio 01 08 Altri servizi generali Personale 13.300,46 12.500,00 26.513,55 34.653,00 22.562,00 21.476,00 12.838,64 32.000,00 75.214,65 100.629,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 7.373,05 12.750,00 449,75 500,00 300,00 7.822,80 13.550,00 Prestazioni di servizi 9.167,60 7.200,00 30.227,81 64.666,00 3.000,00 1.585,00 2.695,00 8.468,09 15.600,00 48.576,50 49.312,32 98.025,00 142.473,32 Utilizzo di beni di terzi 14.000,00 14.000,00 1.046,18 1.800,00 15.046,18 15.800,00 Trasferimenti 3.829,74 4.850,00 385,86 500,00 400,00 4.215,60 5.750,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 1.184,58 2.908,00 50,00 1.184,58 2.958,00 Imposte e tasse 7.310,81 7.350,00 10,63 1.605,00 1.636,00 2.000,00 8.957,44 10.955,00 Oneri straordinari della gestione corrente 1.500,00 0,00 1.500,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Fondo svalutazione crediti 2.000,00 0,00 2.000,00 Fondo di riserva 8.796,00 8.544,00 5.000,00 18.000,00 10.000,00 24.040,64 0,00 74.380,64 Totale 9.167,60 15.996,00 62.041,87 110.660,00 449,75 8.500,00 29.679,62 60.361,00 46.666,09 64.926,00 62.461,32 109.552,96 210.466,25 369.995,96 0,00 0,00 Totale funzione 01 641.268,99 684.560,00 537.618,25 552.155,00 426.906,74 428.799,00 385.718,99 435.147,00 453.111,01 441.373,00 302.724,06 386.330,11 2.747.348,04 2.928.364,11

02 Funzioni relative alla giustizia Totale funzione 02

03 Funzioni di polizia locale Servizio 03 01 Polizia municipale Personale 33.779,64 33.858,00 33.037,99 33.200,00 100,00 15.419,29 17.900,00 19.213,65 20.300,00 101.450,57 105.358,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 3.321,95 3.500,00 1.075,42 1.500,00 200,00 1.259,53 5.000,00 1.288,90 1.600,00 6.945,80 11.800,00 Prestazioni di servizi 6.376,13 42.000,00 8.058,69 8.000,00 54.000,00 48.000,00 3.747,14 3.800,00 3.215,89 3.700,00 2.953,16 3.230,00 78.351,01 108.730,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 12.592,20 17.500,00 5.001,93 4.500,00 17.594,13 22.000,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 2.444,00 2.470,00 2.300,00 2.300,00 1.244,84 1.400,00 1.217,41 1.450,00 7.206,25 7.620,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 45.921,72 81.828,00 57.064,30 62.500,00 54.000,00 48.000,00 3.747,14 4.100,00 21.139,55 28.000,00 29.675,05 31.080,00 211.547,76 255.508,00

Servizio 03 03 Polizia amministrativa Personale 48.750,63 48.950,00 48.750,63 48.950,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 0,00 0,00 Prestazioni di servizi 5,78 5,78 0,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 0,00 0,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 3.500,00 3.500,00 3.500,00 3.500,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 84 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 52.256,41 52.450,00 52.256,41 52.450,00 0,00 0,00 Totale funzione 03 45.921,72 81.828,00 109.320,71 114.950,00 54.000,00 48.000,00 3.747,14 4.100,00 21.139,55 28.000,00 29.675,05 31.080,00 263.804,17 307.958,00

04 Funzioni di istruzione pubblica Servizio 04 01 Scuola materna Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 1.704,99 2.000,00 350,18 500,00 2.055,17 2.500,00 Prestazioni di servizi 22.888,67 25.100,00 14.087,15 12.500,00 36.975,82 37.600,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 30.000,00 50.000,00 9.000,00 9.000,00 9.000,00 9.000,00 6.000,00 6.000,00 7.500,00 7.500,00 61.500,00 81.500,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 30.000,00 50.000,00 9.000,00 9.000,00 9.000,00 9.000,00 6.000,00 6.000,00 24.593,66 27.100,00 21.937,33 20.500,00 100.530,99 121.600,00

Servizio 04 02 Istruzione elementare Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 2.848,69 2.500,00 690,88 700,00 333,77 500,00 53,97 300,00 614,59 950,00 4.541,90 4.950,00 Prestazioni di servizi 28.000,00 27.000,00 27.046,36 26.500,00 6.999,74 6.000,00 11.895,68 11.700,00 12.624,02 16.500,00 23.757,62 23.500,00 110.323,42 111.200,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 2.500,00 100,00 0,00 2.600,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 10.464,00 10.148,00 5.947,20 6.345,00 3.945,00 3.652,00 1.742,98 20.356,20 21.887,98 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 41.312,69 42.148,00 33.684,44 33.545,00 6.999,74 6.000,00 16.174,45 15.952,00 12.677,99 16.800,00 24.372,21 26.192,98 135.221,52 140.637,98

Servizio 04 03 Istruzione media Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 2.364,76 3.000,00 100,00 200,00 2.526,77 500,00 4.991,53 3.700,00 Prestazioni di servizi 33.961,58 33.000,00 21.750,00 21.200,00 33.837,02 18.000,00 89.548,60 72.200,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 3.600,00 4.000,00 3.600,00 4.000,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 4.050,00 3.980,00 4.050,00 3.980,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 40.376,34 39.980,00 21.850,00 21.400,00 39.963,79 22.500,00 102.190,13 83.880,00

Servizio 04 05 Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri serv. Personale 30.964,16 5.960,00 30.964,16 5.960,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 3.461,75 4.500,00 7.056,95 3.300,00 28,83 1.200,00 964,00 1.400,00 6.484,00 9.500,00 3.125,75 3.400,00 21.121,28 23.300,00 Prestazioni di servizi 5.000,00 5.000,00 6.635,78 36.250,00 16.160,32 1.200,00 38.551,96 40.000,00 43.722,84 48.600,00 59.177,54 62.600,00 169.248,44 193.650,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 6.390,86 9.500,00 4.266,37 8.500,00 1.545,14 6.500,00 2.304,85 10.000,00 565,00 6.000,00 5.738,48 7.000,00 20.810,70 47.500,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 2.608,16 6.809,00 6.268,16 6.126,92 8.876,32 12.935,92 Imposte e tasse 509,31 550,00 450,55 500,00 193,80 300,00 1.153,66 1.350,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 14.852,61 19.000,00 49.432,57 54.560,00 20.342,45 15.709,00 41.820,81 51.400,00 51.222,39 64.600,00 74.503,73 79.426,92 252.174,56 284.695,92

Totale Funzione 04 Istruzione Pubblica 126.541,64 151.128,00 113.967,01 118.505,00 36.342,19 30.709,00 63.995,26 73.352,00 88.494,04 108.500,00 160.777,06 148.619,90 590.117,20 630.813,90

05 Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali Servizio 05 01 Biblioteche, musei e pinacoteche Personale 34.306,18 34.250,00 34.306,18 34.250,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 8.213,85 10.000,00 2.497,46 1.250,00 678,78 1.000,00 350,00 591,50 3.000,00 1.593,64 1.600,00 13.575,23 17.200,00 Prestazioni di servizi 12.401,45 10.100,00 1.350,00 1.600,00 3.999,43 4.500,00 12.486,54 7.900,00 30.237,42 24.100,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 300,00 300,00 5.000,00 5.000,00 200,00 200,00 5.500,00 5.500,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 2.500,00 2.500,00 2.500,00 2.500,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 85 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 8.513,85 10.300,00 51.705,09 48.100,00 678,78 1.000,00 6.350,00 6.950,00 4.790,93 7.700,00 14.080,18 9.500,00 86.118,83 83.550,00

Servizio 05 02

Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 5.085,77 3.850,00 800,00 1.000,00 200,00 5.885,77 5.050,00 Prestazioni di servizi 20.729,02 10.925,00 12.139,10 7.600,00 8.499,78 9.500,00 500,00 1.000,00 17.286,19 11.550,00 58.654,09 41.075,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 55.219,93 33.200,00 6.400,00 7.650,00 550,00 800,00 100,00 200,00 200,00 6.000,00 6.900,00 68.369,93 48.850,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 4.002,94 3.654,06 4.002,94 3.654,06 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 75.948,95 44.125,00 23.624,87 19.100,00 9.849,78 11.300,00 600,00 200,00 1.200,00 27.289,13 22.304,06 136.912,73 98.629,06

Totale Funzione 05 Cultura 84.462,80 54.425,00 75.329,96 67.200,00 10.528,56 12.300,00 6.350,00 7.550,00 4.990,93 8.900,00 41.369,31 31.804,06 223.031,56 182.179,06

06 Funzione Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Servizio 06 02

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 4.116,97 5.000,00 97,80 150,00 484,30 800,00 143,38 500,00 416,15 1.000,00 5.258,60 7.450,00 Prestazioni di servizi 6.000,00 7.000,00 36.697,44 34.550,00 19.999,87 18.000,00 9.031,08 8.300,00 4.900,00 5.000,00 37.275,52 34.500,00 113.903,91 107.350,00 Utilizzo di beni di terzi 1.440,00 1.450,00 1.440,00 1.450,00 Trasferimenti 15.000,00 12.700,00 12.000,00 100,00 12.700,00 27.100,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 6.565,00 6.011,00 9.609,00 12.450,00 11.554,19 10.871,00 506,26 507,00 11.342,44 10.685,00 13.647,48 12.611,45 53.224,37 53.135,45 Imposte e tasse 200,00 0,00 200,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 16.681,97 33.011,00 60.544,24 60.600,00 32.038,36 29.671,00 9.537,34 8.907,00 16.385,82 16.185,00 51.339,15 48.311,45 186.526,88 196.685,45

Servizio 06 03

Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 1.800,00 1.500,00 24,57 100,00 1.824,57 1.600,00 Prestazioni di servizi 200,00 0,00 200,00 Utilizzo di beni di terzi 100,00 0,00 100,00 Trasferimenti 2.475,41 7.000,00 2.475,41 7.000,00 Totale 1.800,00 1.500,00 300,00 2.499,98 7.100,00 4.299,98 8.900,00

Totale funzione 06 16.681,97 62.344,24 62.100,00 32.038,36 29.671,00 9.537,34 9.207,00 16.385,82 16.185,00 53.839,13 55.411,45 190.826,86 172.574,45

07 Funzioni nel campo turistico Servizio 07 01 Servizi turistici Interessi passivi e oneri finanziari diversi 10.377,00 9.849,00 10.377,00 9.849,00 Totale 10.377,00 9.849,00 10.377,00 9.849,00

Servizio 07 02 Manifestazioni turistiche Prestazioni di servizi 100,00 0,00 100,00 Trasferimenti 9.919,54 12.500,00 9.919,54 12.500,00 Totale 100,00 9.919,54 12.500,00 9.919,54 12.600,00

Totale funzione 07 10.377,00 9.849,00 100,00 9.919,54 12.500,00 20.296,54 22.449,00

08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti

Servizio 08 01 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi Personale 84.478,84 84.784,00 30.221,50 30.160,00 41.799,89 40.850,00 27.441,51 27.760,00 55.579,11 55.920,00 27.774,51 28.800,00 267.295,36 268.274,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 10.782,00 11.000,00 14.299,28 14.000,00 10.378,12 16.500,00 4.642,10 5.300,00 3.708,50 8.500,00 6.388,14 6.400,00 50.198,14 61.700,00 Prestazioni di servizi 35.574,12 50.500,00 28.999,94 29.000,00 8.419,96 10.000,00 12.905,65 15.000,00 21.627,62 24.500,00 18.565,68 16.500,00 126.092,97 145.500,00 Utilizzo di beni di terzi 4.000,00 4.060,00 4.000,00 4.060,00 Trasferimenti 200,00 400,00 200,00 400,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 35.520,72 34.338,00 21.926,12 23.830,00 33.301,55 44.231,00 7.469,80 7.110,00 969,53 903,00 14.460,29 17.964,76 113.648,01 128.376,76 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 86 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Imposte e tasse 5.791,99 5.890,00 2.150,00 2.000,00 2.945,70 2.900,00 2.126,41 2.384,00 3.754,94 3.700,00 2.072,09 2.180,00 18.841,13 19.054,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 172.147,67 186.512,00 101.796,84 103.450,00 96.845,22 114.481,00 54.585,47 57.554,00 85.639,70 93.523,00 69.260,71 71.844,76 580.275,61 627.364,76

Servizio 08 02 Illuminazione pubblica e servizi connessi Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 300,00 500,00 0,00 800,00 Prestazioni di servizi 109.000,00 131.000,00 90.550,00 91.000,00 55.737,00 81.850,00 46.203,30 47.340,00 67.000,00 79.000,00 33.200,00 36.000,00 401.690,30 466.190,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 0,00 0,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 10.375,00 10.550,00 5.542,86 5.118,00 15.917,86 15.668,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 109.000,00 131.000,00 100.925,00 101.550,00 55.737,00 81.850,00 46.203,30 47.640,00 72.542,86 84.118,00 33.200,00 36.500,00 417.608,16 482.658,00

Servizio 08 03 Trasporti pubblici locali e servizi connessi Totale 0,00 0,00

Totale Funzione 08 281.147,67 317.512,00 202.721,84 205.000,00 152.582,22 196.331,00 100.788,77 105.194,00 158.182,56 177.641,00 102.460,71 108.344,76 997.883,77 1.110.022,76

09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente

Servizio 09 01 Urbanistica e gestione del territorio Personale 61.469,18 65.300,00 61.469,18 65.300,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 0,00 0,00 Prestazioni di servizi 20.000,00 2.100,00 14.916,32 4.000,00 14.916,32 26.100,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 300,00 500,00 0,00 800,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 47,93 100,00 4.216,37 4.550,00 4.264,30 4.650,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 0,00 20.000,00 2.400,00 14.964,25 4.100,00 65.685,55 70.350,00 80.649,80 96.850,00

Servizio 09 02 4.100,00 0,00 4.100,00 Edilizia Residenziale pubblica e piani di edilizia economico - popolare Personale Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 300,00 300,00 5,00 500,00 305,00 800,00 Prestazioni di servizi 752,08 1.000,00 8.804,42 9.500,00 3.674,52 4.000,00 500,00 900,00 13.731,02 15.400,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 820,68 1.000,00 100,00 820,68 1.100,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 3.319,25 3.148,00 3.319,25 3.148,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 752,08 1.000,00 9.625,10 10.500,00 3.619,25 3.448,00 100,00 3.679,52 4.500,00 500,00 900,00 18.175,95 20.448,00

Servizio 09 03 Servizi di protezione civile Personale 1.250,00 0,00 1.250,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 999,70 1.000,00 999,70 1.000,00 Prestazioni di servizi 700,00 700,00 1.550,00 1.550,00 1.805,57 2.516,80 6.572,37 2.250,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 3.050,00 4.550,00 3.082,28 1.285,00 2.930,00 2.930,00 9.062,28 8.765,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 100,00 0,00 100,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 3.050,00 4.550,00 4.781,98 4.335,00 1.550,00 1.550,00 1.805,57 5.446,80 2.930,00 16.634,35 13.365,00

Servizio 09 04 Servizio idrico integrato Personale 0,00 0,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 0,00 0,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 87 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Prestazioni di servizi 2.000,00 2.000,00 200,00 2.000,00 2.200,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 1.436,00 1.500,00 1.466,00 1.500,00 806,00 810,00 633,00 900,00 602,00 650,00 1.089,00 1.089,00 6.032,00 6.449,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 12.190,00 21.674,00 3.650,67 3.351,00 847,76 654,00 2.319,16 2.088,00 14.394,09 14.024,55 33.401,68 41.791,55 Imposte e tasse 2.800,00 2.900,00 2.800,00 2.900,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 15.626,00 25.174,00 1.466,00 1.500,00 4.456,67 4.161,00 1.480,76 1.554,00 2.921,16 2.938,00 18.283,09 18.013,55 44.233,68 53.340,55

Servizio 09 05 Servizio smaltimento rifiuti Personale 19.001,59 19.460,00 19.001,59 19.460,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 3.902,74 4.000,00 3.499,88 3.500,00 300,00 300,00 2.326,60 3.000,00 10.029,22 10.800,00 Prestazioni di servizi 297.999,38 303.000,00 266.989,10 270.000,00 160.905,92 164.000,00 119.100,00 124.000,00 122.999,77 126.000,00 244.193,63 249.900,00 1.212.187,80 1.236.900,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 100,00 0,00 100,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 1.350,00 1.350,00 1.350,00 1.350,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 301.902,12 307.100,00 290.840,57 294.310,00 160.905,92 164.000,00 119.400,00 124.300,00 125.326,37 129.000,00 244.193,63 249.900,00 1.242.568,61 1.268.610,00

Servizio 09 06

Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all'ambiente Personale 0,00 0,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 1.895,44 1.700,00 415,87 800,00 190,30 500,00 500,00 1.040,89 1.300,00 3.542,50 4.800,00 Prestazioni di servizi 25.089,31 18.000,00 7.925,60 8.200,00 2.004,83 3.000,00 2.501,13 3.000,00 4106,22 6.500,00 10.553,57 15.050,00 52.180,66 53.750,00 Utilizzo di beni di terzi 1.698,15 1.800,00 1.698,15 1.800,00 Trasferimenti 12.518,56 12.500,00 800,00 800,00 13.318,56 13.300,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 16.147,79 14.750,00 16.147,79 14.750,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 3.000,00 3.000,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 25.089,31 18.000,00 38.487,39 37.150,00 3.220,70 4.600,00 4.389,58 5.300,00 4106,22 7.000,00 14.594,46 16.350,00 89.887,66 88.400,00

Totale funzione 09 346.419,51 355.824,00 345.201,04 347.795,00 173.752,54 197.759,00 127.075,91 133.654,00 150.997,52 147.538,00 348.703,53 358.443,55 1.492.150,05 1.541.013,55

10 Funzioni nel settore sociale

Servizio 10 01 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori Personale 0,00 0,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 0,00 0,00 Prestazioni di servizi 8.415,00 9.000,00 48.606,47 12.000,00 200,00 500,00 57.021,47 21.700,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 3.460,90 1.400,00 400,00 400,00 166,28 170,00 1.139,13 800,00 250,00 250,00 238,07 300,00 5.654,38 3.320,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 3.482,20 3.361,02 3.482,20 3.361,02 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 11.875,90 10.400,00 49.006,47 12.400,00 166,28 370,00 1.139,13 800,00 250,00 250,00 3.720,27 4.161,02 66.158,05 28.381,02

Servizio 10 02 Servizi di prevenzione e riabilitazione Personale 0,00 0,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 2.526,89 2.526,89 0,00 Prestazioni di servizi 52.004,54 197,13 1.000,00 52.201,67 1.000,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 1.500,00 1.500,00 2.000,00 2.000,00 5.000,00 81.515,28 25.856,08 26.000,00 110.871,36 34.500,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 0,00 0,00 Imposte e tasse 462,34 462,34 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 1.500,00 1.500,00 2.000,00 2.000,00 5.000,00 136.509,05 26.053,21 27.000,00 166.062,26 35.500,00

Servizio 10 03

Strutture residenziali e di ricovero per anziani Personale 0,00 0,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 88 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 0,00 0,00 Prestazioni di servizi 100,00 20.912,56 22.100,00 5.000,00 20.912,56 27.200,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 0,00 0,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 6.772,75 6.425,00 6.772,75 6.425,00 Imposte e tasse 0,00 0,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 0,00 100,00 27.685,31 28.525,00 5.000,00 27.685,31 33.625,00

Servizio 10 04

Assistenza, beneficenza pubblica e servizi diversi alla persona Personale 17.764,43 19.400,00 17.764,43 19.400,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 4.000,00 4.000,00 345,00 345,00 122,43 100,00 3.800,00 1.100,00 2.000,00 5.567,43 10.245,00 Prestazioni di servizi 59.653,11 78.000,00 36.606,44 37.700,00 30.000,00 30.500,00 55.200,00 13.944,06 17.100,00 29.451,38 33.368,00 169.654,99 251.868,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 177.817,28 233.100,00 144.849,16 159.535,00 102.916,31 142.220,00 91.850,00 89.245,45 87.450,00 129.735,69 157.950,00 644.563,89 872.105,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 98,23 80,12 98,23 80,12 Imposte e tasse 600,00 210,16 250,00 1.181,73 1.400,00 1.391,89 2.250,00 Oneri straordinari della gestione corrente 0,00 0,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 241.470,39 315.100,00 181.800,60 197.580,00 133.038,74 172.820,00 151.450,00 104.499,67 106.800,00 178.231,46 212.198,12 839.040,86 1.155.948,12

Servizio 10 05 Servizio necroscopico e cimiteriale Personale 27.560,75 27.976,00 26.582,23 26.910,00 28.622,77 27.850,00 27.166,35 28.160,00 25.825,36 26.500,00 135.757,46 137.396,00 Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 590,95 2.000,00 549,83 600,00 5.111,70 5.700,00 478,50 700,00 358,36 1.000,00 870,68 1.000,00 7.960,02 11.000,00 Prestazioni di servizi 7.692,00 8.000,00 6.043,12 5.900,00 1.000,00 1.000,00 4.560,00 5.300,00 1.133,43 1.500,00 6.944,80 6.500,00 27.373,35 28.200,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 2.000,00 547,44 1.000,00 547,44 3.000,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 2.255,98 6.250,00 4.470,76 4.239,00 1.949,92 1.906,92 8.676,66 12.395,92 Imposte e tasse 1.862,65 1.896,00 1.900,00 1.900,00 2.069,50 2.000,00 1.815,13 1.855,00 1.784,17 2.400,00 9.431,45 10.051,00 Oneri straordinari della gestione corrente 1.899,96 1.000,00 1.899,96 1.000,00 Ammortamento di esercizio 0,00 0,00 Totale 37.706,35 41.872,00 37.331,16 41.560,00 41.274,73 40.789,00 34.019,98 36.015,00 3.391,75 3.500,00 37.922,37 39.306,92 191.646,34 203.042,92

Totale funzione 10 292.552,64 368.972,00 297.823,54 282.065,00 174.479,75 218.979,00 171.668,16 188.265,00 134.194,63 137.550,00 219.874,10 260.666,06 1.290.592,82 1.456.497,06

11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico Servizio 11 01 Affissioni e pubblicità Servizio 11 02 Fiere, mercaati e servizi connessi Prestazioni di servizi 100,00 100,00 100,00 100,00 Trasferimenti 5.400,00 5.400,00 6.500,00 3.100,00 11.900,00 8.500,00 Totale 0,00 5.500,00 5.500,00 6.500,00 3.100,00 12.000,00 8.600,00

Servizio 11 04 Servizi relativi all'industria Prestazioni di servizi 900,00 800,00 100,00 900,00 900,00 Utilizzo di beni di terzi 0,00 0,00 Trasferimenti 6.267,86 6.300,00 5.805,99 5.850,00 3.098,74 3.100,00 2.384,48 2.500,00 4.067,64 4.070,00 21.624,71 21.820,00 Interessi passivi e oneri finanziari diversi 3.098,00 3.018,00 3.098,00 3.018,00 Totale 9.365,86 9.318,00 5.805,99 5.850,00 3.998,74 3.900,00 100,00 2.384,48 2.500,00 4.067,64 4.070,00 25.622,71 25.738,00

Servizio 11 05 Servizi relativi al commercio Acquisto di beni di consumo e/o di materie prime 153,00 200,00 153,00 200,00 Prestazioni di servizi 600,00 900,00 4.000,00 1.000,00 4.600,00 1.900,00 Totale 600,00 900,00 4.153,00 1.200,00 4.753,00 2.100,00

Servizio 11 07 Servizi relativi all'agricoltura Trasferimenti 1.500,00 1.500,00 1.500,00 1.500,00 Totale 1.500,00 1.500,00 1.500,00 1.500,00

Totale funzione 11 9.365,86 9.318,00 12.805,99 12.850,00 3.998,74 3.900,00 6.500,00 3.200,00 2.984,48 3.400,00 8.220,64 5.270,00 43.875,71 37.938,00

12 Funzioni relative ai servizi produttivi Servizio 12 01 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 89 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Distribuzione gas Imposte e tasse 300,00 0,00 300,00 Totale 300,00 0,00 300,00

Servizio 12 06 Altri servizi produttivi

Totale funzione 12 300,00 0,00 300,00

01 Funzioni generali di amministrazione,di gestione e di controllo 641.268,99 684.560,00 537.618,25 552.155,00 426.906,74 428.799,00 385.718,99 435.147,00 453.111,01 441.373,00 302.724,06 386.330,11 2.747.348,04 2.928.364,11 02 Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 03 Funzioni di polizia locale 45.921,72 81.828,00 109.320,71 114.950,00 54.000,00 48.000,00 3.747,14 4.100,00 21.139,55 28.000,00 29.675,05 31.080,00 263.804,17 307.958,00 04 Funzioni di istruzione pubblica 126.541,64 151.128,00 113.967,01 118.505,00 36.342,19 30.709,00 63.995,26 73.352,00 88.494,04 108.500,00 160.777,06 148.619,90 590.117,20 630.813,90 05 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 84.462,80 54.425,00 75.329,96 67.200,00 10.528,56 12.300,00 6.350,00 7.550,00 4.990,93 8.900,00 41.369,31 31.804,06 223.031,56 182.179,06 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 16.681,97 33.011,00 62.344,24 62.100,00 32.038,36 29.671,00 9.537,34 9.207,00 16.385,82 16.185,00 53.839,13 55.411,45 190.826,86 205.585,45 07 Funzioni nel campo turistico 10.377,00 9.849,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 100,00 9.919,54 12.500,00 0,00 0,00 20.296,54 22.449,00 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 281.147,67 317.512,00 202.721,84 205.000,00 152.582,22 196.331,00 100.788,77 105.194,00 158.182,56 177.641,00 102.460,71 108.344,76 997.883,77 1.110.022,76

09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 346.419,51 355.824,00 345.201,04 347.795,00 173.752,54 197.759,00 127.075,91 133.654,00 150.997,52 147.538,00 348.703,53 358.443,55 1.492.150,05 1.541.013,55 10 Funzioni nel settore sociale 292.552,64 368.972,00 297.823,54 282.065,00 174.479,75 218.979,00 171.668,16 188.265,00 134.194,63 137.550,00 219.874,10 260.666,06 1.290.592,82 1.456.497,06 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 9.365,86 9.318,00 12.805,99 12.850,00 3.998,74 3.900,00 6.500,00 3.200,00 2.984,48 3.400,00 8.220,64 5.270,00 43.875,71 37.938,00 12 Funzioni relative a servizi produttivi 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 300,00 0,00 300,00 Totale Titolo I 1.854.739,80 2.066.427,00 1.757.132,58 1.762.620,00 1.064.629,10 1.166.448,00 875.381,57 959.769,00 1.040.400,08 1.081.587,00 1.267.643,59 1.386.269,89 7.859.926,72 8.423.120,89

2 TITOLO II - SPESE IN CONTO CAPITALE

01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo Servizio 01 01

Organi istituzionali, partecipazione e decentramento Acquisizione di beni immobili 10.000,00 0,00 10.000,00 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 31.882,84 7.000,00 31.882,84 7.000,00 Incarichi professionali esterni 600,00 0,00 600,00 Totale 10.600,00 31.882,84 7.000,00 31.882,84 17.600,00

Servizio 01 02 Segreteria generale, personale e organizzazione Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 6.544,57 21.300,00 1.199,65 7.744,22 21.300,00 Totale 6.544,57 21.300,00 1.199,65 7.744,22 21.300,00

Servizio 01 03

Gestione economica, finanziaria, program-mazione, provveditorato e controllo di gestione Totale 0,00 0,00

Servizio 01 04

Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali Conferimenti di capitale 296,00 296,00 0,00 Totale 296,00 296,00 0,00

Servizio 01 05 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali Acquisizione di beni immobili 25.500,00 9.000,00 5.000,00 36.707,33 529.721,00 45.707,33 560.221,00 Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia 140.000,00 0,00 140.000,00 Incarichi professionali esterni 15.000,00 0,00 15.000,00 Totale 25.500,00 140.000,00 9.000,00 20.000,00 36.707,33 529.721,00 45.707,33 715.221,00

Servizio 01 06 Ufficio tecnico Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 9.000,00 4.748,00 9.000,00 4.748,00 Incarichi professionali esterni 25.000,00 0,00 25.000,00 Totale 25.000,00 9.000,00 4.748,00 9.000,00 29.748,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 90 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12

Servizio 01 07

Anagrafe,stato civile, elettorale, leva e servizio statistico Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 20.000,00 0,00 20.000,00 Totale 20.000,00 0,00 20.000,00

Servizio 01 08 Altri servizi generali Acquisizione di beni immobili 20.000,00 2.517,84 2.517,84 20.000,00 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 17.841,00 3.000,00 17.841,00 3.000,00 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 23.500,00 55.000,00 6.000,00 8.057,39 86.557,39 6.000,00 Incarichi professionali esterni 2.000,00 0,00 2.000,00 Totale 20.000,00 41.341,00 5.000,00 55.000,00 2.517,84 6.000,00 8.057,39 106.916,23 31.000,00

Totale funzioni 01 6.544,57 111.800,00 41.341,00 145.000,00 74.495,65 35.348,00 71.108,01 542.721,00 8.057,39 201.546,62 834.869,00

02 Funzioni relative alla giustizia Totale funzione 02

03 Funzioni di polizia locale Servizio 03 01 Polizia municipale Totale

Servizio 03 03 Polizia amministrativa Totale

Totale funzione 03

04 Funzioni di istruzione pubblica Servizio 04 01 Scuola materna Acquisizione di beni immobili 19.000,00 19.000,00 0,00 Totale 19.000,00 19.000,00 0,00

Servizio 04 02 Istruzione elementare Acquisizione di beni immobili 20.000,00 7.000,00 212.000,00 6.200,00 20.000,00 175.000,00 413.200,00 27.000,00 Totale 20.000,00 7.000,00 212.000,00 6.200,00 20.000,00 175.000,00 413.200,00 27.000,00

Servizio 04 03 Istruzione media Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 562.500,00 0,00 562.500,00 Totale 0,00 562.500,00 0,00 562.500,00

Servizio 04 05

Assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi Totale

Totale funzione 04 20.000,00 562.500,00 212.000,00 6.200,00 20.000,00 194.000,00 432.200,00 582.500,00

05 Funzioni relative alla cultura ed ai beni culturali Servizio 05 01 Biblioteche, musei e pinacoteche Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 7.000,00 7.000,00 7.000,00 21.000,00 0,00 Incarichi professionali esterni 9.387,31 9.387,31 0,00 Totale 7.000,00 7.000,00 16.387,31 30.387,31 0,00

Servizio 05 02

Teatri, attività culturali e servizi diversi nel settore culturale Totale PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 91 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Totale funzione 05 7.000,00 7.000,00 16.387,31 30.387,31 0,00

06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo Servizio 06 01 Piscine comunali Totale

Servizio 06 02

Stadio comunale, palazzo dello sport ed altri impianti Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 99.800,00 99.800,00 0,00 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 29.976,48 29.976,48 0,00 Totale 0,00 99.800,00 29.976,48 129.776,48 0,00

Servizio 06 03 Manifestazioni diverse nel settore sportivo e ricreativo Totale

Totale funzione 06 99.800,00 29.976,48 129.776,48 0,00

07 Funzioni nel campo turistico Servizio 07 01 Servizi turistici Acquisizione di beni immobili 39.800,00 0,00 39.800,00 Totale 39.800,00 0,00 39.800,00

Servizio 07 02 Manifestazioni turistiche Totale

Totale funzione 07 39.800,00 0,00 39.800,00

08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti Servizio 08 01 Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi Acquisizione di beni immobili 160.275,15 25.150,44 40.000,00 247.800,92 1.000,00 11.633,00 92.000,00 33.816,55 114.500,00 18.000,00 15.000,00 496.676,06 262.500,00 Espropri e servitù onerose 0,00 0,00 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 92.255,73 1.538,81 2.500,00 96.294,54 0,00 Utilizzo di beni di terzi per realizzazioni in economia 0,00 0,00 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 4.000,00 10.000,00 0,00 14.000,00 Totale 160.275,15 117.406,17 40.000,00 247.800,92 1.000,00 11.633,00 96.000,00 35.355,36 124.500,00 20.500,00 15.000,00 592.970,60 276.500,00

Servizio 08 02 Illuminazione pubblica e servizi connessi Acquisizione di beni immobili 201.222,90 54.000,00 11.047,00 11.652,00 11.965,00 13.713,00 12.533,34 12.600,00 58.398,31 19.000,00 295.166,55 110.965,00 Espropri e servitù onerose 0,00 0,00 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 38.650,00 39.000,00 7.000,00 38.650,00 46.000,00 Totale 201.222,90 54.000,00 38.650,00 39.000,00 11.047,00 11.652,00 11.965,00 13.713,00 12.533,34 19.600,00 58.398,31 19.000,00 333.816,55 156.965,00

Servizio 08 03 Trasporti pubblici locali e servizi connessi Totale

Totale funzione 08 361.498,05 54.000,00 156.056,17 79.000,00 258.847,92 12.652,00 23.598,00 109.713,00 47.888,70 144.100,00 78.898,31 34.000,00 926.787,15 433.465,00

09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente Servizio 09 01 Urbanistica e gestione del territorio Incarichi professionali esterni 19.000,00 31.860,00 12.165,00 14.064,00 18.644,90 3.000,00 49.809,90 48.924,00 Totale 19.000,00 31.860,00 12.165,00 14.064,00 18.644,90 3.000,00 49.809,90 48.924,00

Servizio 09 02 Edilizia res. pubblica locale e piani di ed. ec.-popolare Acquisizione di beni immobili 11.000,00 1.411,59 110.000,00 1.411,59 121.000,00 Totale 11.000,00 1.411,59 110.000,00 1.411,59 121.000,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 92 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 Servizio 09 03 Servizi di protezione civile Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 1.500,00 0,00 1.500,00 Incarichi professionali esterni 2.000,00 0,00 2.000,00 Totale 3.500,00 0,00 3.500,00

Servizio 09 04 Servizio idrico integrato Acquisizione di beni immobili 380.000,00 380.000,00 0,00 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 250.000,00 0,00 250.000,00 Totale 380.000,00 250.000,00 380.000,00 250.000,00

Servizio 09 06 Parchi e servizi per la tutela ambientale del verde, altri servizi relativi al territorio ed all'ambiente Acquisizione di beni immobili 91.300,00 0,00 91.300,00 Acquisto di beni specifici per realizzazioni in economia 5.000,00 5.000,00 0,00 Totale 5.000,00 91.300,00 5.000,00 91.300,00

Totale funzione 09 380.000,00 0,00 5.000,00 253.500,00 19.000,00 42.860,00 12.165,00 14.064,00 1.411,59 201.300,00 18.644,90 3.000,00 436.221,49 514.724,00

10 Funzioni nel settore sociale Servizio 10 01 Asili nido, servizi per l'infanzia e per i minori Acquisizione di beni immobili 5.545,84 150.000,00 5.545,84 150.000,00 Totale 5.545,84 150.000,00 5.545,84 150.000,00

Servizio 10 05 Servizio necroscopico e cimiteriale Acquisizione di beni immobili 11.000,00 475.000,00 200.000,00 71.568,10 20.000,00 3.650,00 90.000,00 35.000,00 585.000,00 321.218,10 Acquisizione di beni mobili, macchine ed attrezzature tecnico- scientifiche 12.000,00 0,00 12.000,00 Totale 11.000,00 475.000,00 200.000,00 71.568,10 20.000,00 3.650,00 90.000,00 47.000,00 585.000,00 333.218,10 0,00 0,00 Totale funzione 10 11.000,00 475.000,00 200.000,00 71.568,10 20.000,00 3.650,00 95.545,84 197.000,00 590.545,84 483.218,10

11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico Servizio 11 01 Affissioni e pubblicità Totale

Servizio 11 07 Servizi relativi all'agricoltura Totale

Totale funzione 11

12 Funzioni relative ai servizi produttivi Servizio 12 01 Distribuzione gas Acquisizione di beni immobili 15.000,00 0,00 15.000,00 Totale 15.000,00 0,00 15.000,00

Servizio 12 06 Altri servizi produttivi Totale

Totale funzione 12 15.000,00 0,00 15.000,00

Riassunto Titolo II - Spese in conto capitale

01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo 6.544,57 111.800,00 41.341,00 145.000,00 0,00 74.495,65 35.348,00 71.108,01 542.721,00 8.057,39 0,00 201.546,62 834.869,00 02 Funzioni relative alla giustizia 0,00 0,00 03 Funzioni di polizia locale 19.000,00 0,00 19.000,00 0,00 04 Funzioni di istruzione pubblica 20.000,00 7.000,00 562.500,00 212.000,00 0,00 6.200,00 20.000,00 175.000,00 0,00 413.200,00 589.500,00 05 Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali 7.000,00 0,00 7.000,00 0,00 16.387,31 0,00 0,00 0,00 30.387,31 0,00 06 Funzioni nel settore sportivo e ricreativo 99.800,00 0,00 29.976,48 0,00 129.776,48 0,00 07 Funzioni nel campo turistico 39.800,00 0,00 39.800,00 PARTE II - SPESA Allegato n. 2b SPESE 93 ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Codic Denominazione 12 08 Funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti 361.498,05 54.000,00 156.056,17 79.000,00 258.847,92 12.652,00 23.598,00 109.713,00 47.888,70 144.100,00 78.898,31 34.000,00 926.787,15 433.465,00

09 Funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente 380.000,00 0,00 5.000,00 253.500,00 19.000,00 42.860,00 12.165,00 14.064,00 1.411,59 201.300,00 18.644,90 3.000,00 436.221,49 514.724,00 10 Funzioni nel settore sociale 11.000,00 475.000,00 200.000,00 71.568,10 20.000,00 3.650,00 95.545,84 197.000,00 590.545,84 483.218,10 11 Funzioni nel campo dello sviluppo economico 0,00 0,00 12 Funzioni relative a servizi produttivi 15.000,00 0,00 15.000,00 Totale Titolo II 768.042,62 223.600,00 777.197,17 1.240.000,00 496.847,92 127.080,10 143.458,65 182.775,00 136.795,61 903.121,00 425.122,92 234.000,00 2.747.464,89 2.910.576,10

3 TITOLO III - SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI

01 Funzioni generali di amministrazione, di gestione e di controllo

Servizio 01 03

Gestione economica, finanziaria, programmazione, provveditorato, e controllo di gestione Rimborso per anticipazioni di cassa 449.123,00 375.000,00 816.426,15 271.319,00 200.000,00 242.788,00 100.000,00 816.426,15 1.638.230,00 Rimborso di finanziamenti a breve termine 0,00 0,00 Rimborso di quota capitale di mutui e prestiti 100.174,00 106.881,00 99.506,85 105.350,00 80.280,08 90.431,00 28.679,71 24.788,00 39.418,64 40.051,00 55.918,83 61.894,62 403.978,11 429.395,62 Rimborso di prestiti obbligazionari 0,00 0,00 Rimborso di quota capitale di debiti pluriennali 25.822,84 25.823,00 25.822,84 25.823,00 Totale Titolo III 100.174,00 556.004,00 99.506,85 480.350,00 896.706,23 361.750,00 54.502,55 250.611,00 39.418,64 282.839,00 55.918,83 161.894,62 1.246.227,10 2.093.448,62

4 TITOLO IV - SPESE PER SERVIZI PER CONTO DI TERZI Ritenute previdenziali e assistenziali al personale 40.693,36 50.000,00 45.000,00 50.000,00 20.934,97 50.000,00 23.191,16 55.000,00 20.843,11 30.000,00 23.905,12 30.000,00 174.567,72 265.000,00 Ritenute erariali 99.075,68 130.000,00 102.095,84 150.000,00 57.369,43 92.000,00 67.945,83 130.000,00 54.944,13 75.000,00 54.066,45 70.000,00 435.497,36 647.000,00 Altre ritenute al personale per conto di terzi 17.556,85 20.000,00 6.169,82 7.000,00 5.223,84 10.000,00 7.376,88 20.000,00 400,66 2.000,00 10.777,08 20.000,00 47.505,13 79.000,00 Restituzione di depositi cauzionari 723,35 5.000,00 8.874,69 100.000,00 172,00 6.000,00 516,46 10.000,00 125,58 20.000,00 200,00 5.000,00 10.612,08 146.000,00 Spese per servizi per conto di terzi 57.076,21 45.000,00 23.359,24 100.000,00 5.525,73 234.000,00 22.876,23 95.000,00 28.681,22 130.000,00 7.986,57 50.000,00 145.505,20 654.000,00 Anticipazione di fondi per il servizio economato 3.000,00 3.000,00 2.582,28 2.585,00 6.200,00 6.200,00 2.500,00 2.500,00 1.500,00 2.100,00 16.000,00 16.000,00 31.782,28 32.385,00 Restituzione di depositi per spese contrattuali 20.000,00 957,28 10.000,00 367,16 20.000,00 2.948,50 25.000,00 466,30 20.000,00 10.000,00 4.739,24 105.000,00

Totale Titolo IV 218.125,45 273.000,00 189.039,15 419.585,00 95.793,13 418.200,00 127.355,06 337.500,00 106.961,00 279.100,00 112.935,22 201.000,00 850.209,01 1.928.385,00

RIEPILOGO DEI TITOLI

Titolo I 1.854.739,80 2.066.427,00 1.757.132,58 1.762.620,00 1.064.629,10 1.166.448,00 875.381,57 959.769,00 1.040.400,08 1.081.587,00 1.267.643,59 1.386.269,89 7.859.926,72 8.423.120,89 Titolo II 768.042,62 223.600,00 777.197,17 1.240.000,00 496.847,92 127.080,10 143.458,65 182.775,00 136.795,61 903.121,00 425.122,92 234.000,00 2.747.464,89 2.910.576,10 Titolo III 100.174,00 556.004,00 99.506,85 480.350,00 896.706,23 361.750,00 54.502,55 250.611,00 39.418,64 282.839,00 55.918,83 161.894,62 1.246.227,10 2.093.448,62 Titolo IV 218.125,45 273.000,00 189.039,15 419.585,00 95.793,13 418.200,00 127.355,06 337.500,00 106.961,00 279.100,00 112.935,22 201.000,00 850.209,01 1.928.385,00

Totale 2.941.081,87 3.119.031,00 2.822.875,75 3.902.555,00 2.553.976,38 2.073.478,10 1.200.697,83 1.730.655,00 1.323.575,33 2.546.647,00 1.861.620,56 1.983.164,51 12.703.827,72 15.355.530,61 Allegato n. 3 RESIDUI 94

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo residui attivi < 2007 titolo I 0,00 3.868,41 3.065,95 1.046,63 0,00 5.262,29 titolo II 13.381,04 2.172,54 0,00 0,00 0,00 titolo III 29.055,45 69.894,16 23.666,21 17.916,52 40.779,47 titolo IV 0,00 975,59 123.725,56 0,73 0,00 titolo V 5.201,96 0,00 288.464,63 9.896,40 0,00 titolo VI 126,53 0,00 3.696,47 0,00 1.818,66 totale 47.764,98 76.910,70 442.618,82 28.860,28 42.598,13 5.262,29 2007 titolo I 0,00 5.305,87 14.780,56 0,00 6.822,80 7.459,44 titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo III 0,00 19.715,01 1.767,74 14.139,57 1.890,50 titolo IV 0,00 13.575,00 60.579,48 0,00 0,00 titolo V 0,00 0,00 0,00 0,00 33.539,77 titolo VI 0,00 0,00 0,00 0,00 87,76 totale 0,00 38.595,88 77.127,78 14.139,57 42.340,83 7.459,44 2008 titolo I 1.114,98 3.056,58 45.829,43 8.484,36 5.858,94 10.536,00 titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00 250,00 titolo III 0,00 13.546,24 6.388,30 16.013,41 2.788,92 titolo IV 0,00 42.760,58 67.620,00 0,00 0,00 titolo V 100.431,20 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo VI 1.660,77 0,00 520,00 0,00 571,50 totale 103.206,95 59.363,40 120.357,73 24.497,77 9.469,36 10.536,00 2009 titolo I 11.738,58 11.007,99 29.984,46 15.403,17 11.874,89 13.546,71 titolo II 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo III 0,00 11.762,00 12.285,54 558,56 3.492,20 titolo IV 83.386,00 275.000,00 61.500,00 38.270,00 21.758,00 308.739,58 titolo V 0,00 0,00 0,00 0,00 7.984,28 titolo VI 0,00 0,00 0,00 0,00 89,05 totale 95.124,58 297.769,99 103.770,00 54.231,73 45.198,42 322.286,29 2010 titolo I 3.160,63 17.518,91 58.409,70 17.120,29 11.177,50 20.404,41 titolo II 0,00 1.969,30 0,00 0,00 0,00 titolo III 5.288,42 11.555,21 10.156,43 1.367,46 10.313,89 titolo IV 194.545,05 84.434,92 23.312,92 81.612,97 181.027,75 308.487,42 titolo V 0,00 0,00 0,00 3.058,02 0,00 titolo VI 0,00 530,00 663,05 0,00 72,22 totale 202.994,10 116.008,34 92.542,10 103.158,74 202.591,36 328.891,83 2011 titolo I 172.292,16 166.533,32 66.375,96 306.225,28 103.078,70 350.470,21 titolo II 17.460,02 93.258,16 2.300,00 1,25 1.000,00 8.397,94 titolo III 54.132,00 78.072,95 65.197,83 45.829,44 31.007,84 8.275,47 titolo IV 189.200,00 32.065,70 267.584,80 167.310,52 8.187,16 19.000,00 titolo V 331.075,15 581.664,30 120.691,87 113.350,51 0,00 50.000,00 titolo VI 53.060,84 10.075,89 0,00 8.147,48 2.375,50 12.806,57 totale 817.220,17 961.670,32 522.150,46 640.864,48 145.649,20 448.950,19 TOTALE 1.266.310,78 1.550.318,63 1.358.566,89 865.752,57 487.847,30 1.123.386,04 Allegato n. 3 RESIDUI 95

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del Polesine Rovigo Polesine Ghebbo residui passivi < 2007 titolo I 24.902,55 19.804,50 13.961,55 11.431,20 24.859,13 4.391,29 titolo II 45.544,27 210.798,86 536.393,68 16.569,51 55.121,98 74.188,77 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo IV 4.113,69 1.250,43 1.372,75 0,00 5.205,97 36.820,11 totale 74.560,51 231.853,79 551.727,98 28.000,71 85.187,08 115.400,17 2007 titolo I 2.785,39 36.581,37 1.851,35 0,00 9.479,60 7.368,62 titolo II 10.266,99 14.567,72 13.306,21 392.039,91 68.519,03 1.407,40 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo IV 0,00 1.485,00 0,00 0,00 392,57 500,00 totale 13.052,38 52.634,09 15.157,56 392.039,91 78.391,20 9.276,02 2008 titolo I 8.741,03 43.178,43 3.138,83 2.564,12 28.398,52 1.292,74 titolo II 117.138,50 120.856,77 14.520,82 0,00 12.100,35 6.057,02 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo IV 1.238,20 5.908,46 520,00 0,00 4.809,65 707,49 totale 127.117,73 169.943,66 18.179,65 2.564,12 45.308,52 8.057,25 2009 titolo I 14.021,71 73.744,52 26.910,34 9.700,23 33.220,13 10.292,59 titolo II 281.596,20 251.292,97 50.321,80 3.878,19 29.125,89 260.512,50 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo IV 0,00 99.537,77 787,70 10,36 918,79 500,00 totale 295.617,91 424.575,26 78.019,84 13.588,78 63.264,81 271.305,09 2010 titolo I 44.674,24 99.987,93 36.740,85 17.208,38 43.832,84 12.270,15 titolo II 279.405,65 98.850,82 139.140,51 115.783,50 249.073,90 423.642,23 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 titolo IV 100,00 0,00 741,72 0,00 233,99 0,00 totale 324.179,89 198.838,75 176.623,08 132.991,88 293.140,73 435.912,38 2011 titolo I 319.831,68 363.329,85 450.670,89 384.414,70 268.357,10 226.821,04 titolo II 588.684,12 612.678,45 397.370,67 375.286,27 57.296,34 307.920,75 titolo III 0,00 0,00 0,00 0,05 0,00 titolo IV 36.532,58 17.016,76 151,57 9.699,41 3.291,27 0,00 totale 945.048,38 993.025,06 848.193,13 769.400,43 328.944,71 534.741,79 TOTALE 1.779.576,80 2.070.870,61 1.687.901,24 1.338.585,83 894.237,05 1.374.692,70 Allegato n. 4a IMPOSTE - TASSE - TARIFFE 96

ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012

Addizionale IRPEF 0,50% 0,50% 0,70% 0,80% 0,80% 0,50% 0,80% 0,70% 0,70% 0,70% 0,80% con esente fino ad esente fino ad esenzione fino esente fino ad IRPEF - agevolazioni euro 8000,00 euro 8000,00 9.000,00 esente fino ad euro 8500,00 euro 8500,00

IMU I° casa 0,40% 0,35% 0,60% 0,40% 0,50% 0,40% IMU altri immobili 0,76% 0,76% 0,90% 0,86% 0,88% 0,76% IMU-agevolazioni (rurali) 0,20% 0,15% 0,20% 0,20% 0,20% 0,20% IMU detrazione 200+50 200+50 200+50 200+50 200+50 200+50

Tosap-Cosap permanente 17,56 17,56 5,16 18,44/17,56 18,44/17,56 8,780 - 17,559 mq/anno confermate 0,9958 IMP. MIN. 516,45 Tosap giornaliera 1,03 1,03 0,1-0,0042/h 0,92962 1,08/1,03 1,08/1,03 0,516 - 1,032 Passi carrai 8,78 8,78 esonero 0 4,390 - 8,779 mq/anno NO NO Passi carrai a raso 0 0,878 - 1,755 mq/anno Passi carrai costruiti dal Comune non utilizzati 0 0,878 - 1,755 mq/anno Tende 5,27 5,27 5,53-5,27 vedi delib. 2,633 -5,267 mq/anno Ambulanti 0,52 0,52 vedi delib. 0,54/0,52 0,54/0,52 Esercenti il commercio mq/ora 0,02 0,02 1,08-0,05/h vedi delib. 0,54/0,52 0,54/0,52 Fiera (coeff. 10,50) 0,02 0,02 1,08-0,05/h vedi delib. 0,54/0,52 0,54/0,52 Lavori edili - produttori agricoli 0,52 0,52 0,54-0,02/h vedi delib. 0,54/0,52 0,54/0,52 distributori carburanti + altri (fino a 4 mq 00 30,99-25,82 vedi delib. 30,99/25,82 30,99/25,82 15,493 -30,987 anno distributori di tabacchi 00 vedi delib. 10,33/9,30 10,33/9,30 5,165 -10,329 anno Autovetture per trasporto pubblico 00 18,44-17,56 vedi delib. 18,44/17,56 18,44/17,56 Autovetture per trasporto pubblico 00 0,76-0,03/h vedi delib. 0 0

TARSU abitazione 1,14 1,14 1,65 1,62 (1,34 rid.) 1,57 1,57 1,538 confermate 1,4811 1,4811 Uffici, studi professionali, ecc. 1,99 1,99 2,55 7,50 (6,91 rid.) 2,86 2,86 3,086 2,3356 2,3356 attività artigianali 3,35 3,35 5,72 (4,81 rid.) 3,91 Stabilimenti opifici industriali 2,19 2,19 2,3 4,48 (4,15 rid.) 0 0 2,573 1,7569 1,7569 Commercio e botteghe 2,98 2,98 2,35-2,85-4,50 5,46 (4,79 rid.) 3,91 3,91 5,164 2,0508 2,0508 Alberghi 1,62 (1,54 rid.) 4,02 4,02 Pubblici esercizi e alberghi 4,50 - 3,90 5,89 (5,11 rid.) 4,02 3,086 3,5461 3,5461 Convitti e collegi 0,25 0,25 2,4 1,48 (1,23 rid.) 0 0 3,086 1,353 1,353 Associazioni 0,24 0,24 1,55 1,3 1,3 3,086 1,353 1,353 Distributori carburanti/campeggi 0,53 0,53 1,05 1,95 1,95 2 1,7569 1,7569 Aree per servizi autostradali 00 9,3 0 NO Altre aree scoperte 0,53 0,53 0,75 0,22 0,39 0,39 0,5 1,4811 1,4811 Compostaggio domestico 00 1,32 1,25 1,25 -0,1 -0,1 riduzione riduzione 1/3 unico 1/3 unico occupante 1/3 uso occupante 1/3 uso Riduzione 1/3 e altre riduzioni 20% unico occ 20% unico occ stagionale stagionale % unico occupante 20% stagionale Grandi aree commerciali 0,45 (0,31 rid.) 0 0 Musei e biblioteche 1,1 0 0 Allegato n. 4a IMPOSTE - TASSE - TARIFFE 97

ARQUA POLESINE COSTA DI ROVIGO FRASSINELLE PINCARA VILLAMARZANA VILLANOVA DEL GHEBBO 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012

6,00 > 65 anni 6,00 > 65 anni 9,50 9,50 invalidi+accomp. invalidi+accomp. Servizio trasporto anziani 3€viag>9000 3€viag>9000 9,50 altri utenti 9,50 altri utenti gratuita gratuita Servizio infermieristico amb+domic. vedi tabella vedi tabella 9,59/h salvo 9,59/h salvo Servizio SAD domiciliare esenzioni esenzioni gratuita gratuita assicurazione € assicurazione € Tariffa animazione estiva 24 € /sett 24 €/sett 90-110 7,5 7,5 non presente non presente NO NO Tariffa animazione II figlio rid.15€ x 4 sett rid.15€ x 4 sett 70-95 NO NO Tariffa animazione III figlio 0 0 50-75 NO NO Nuoto 0 0 40 € 35 x 8 lezioni € 35 x 8 lezioni NO NO Nuoto II figlio 00 28 NO NO tariffa trasporto scolastico 18,07 mens 18,07 mens mens. 20-22-15 200+iva10% 90 al trimestre 90 al trimestre gratuito gratuito 154,55 160,00 tariffa trasporto scolastico agevolata 0 0 mens. 10-8-7-6 100+iva10% gratuito per maternratuito per materna tariffa trasporto scolastico secondaria 00 105 trimestre 105 trimestre

1,56 iva c. - 3,64 1,56 iva c. - 3,64 tariffa mensa scolastica a carico famiglie a carico famiglie 4,66 iva compresa non determinato. 3,85 4,00 tariffe palestra 5 € / ora 5 € / ora 6,50-3,50 10/ora 10/ora nessuna tariffa. Gratuito ssuna tariffa. Gratu 16,67 20,00 tariffe palestra-società sportive 5 € / ora 5 € / ora 3,90-2,10 16,67 20,00 Palestre per attività lucrative locali 0 0 9,10-4,90 8,00 -10,00 15,00 - 20,00 16,67 20,00 Palestre per attività lucrative locali 0 0 19,50-10,50 16,67 20,00 Polivalente (varie tariffe) 6,00-16,00 6,00-16,00 3,60-36,00 stabilito dalla GC stabilito dalla GC 40,00 40,00 Palestra scolastica (varie tariffe) 0 0 6-10,5-14,25 NO NO piastra polivalente (varie tariffe) 0 0 8-14-25-40 NO NO tariffe campi da calcio 52,00-155,00 52,00-155,00 42,00 - 60,00 100,00-120,00 convenzione con socieconvenzione cNO NO concessioni cimiteriali: loculo 850-1500 1000- 1650 1500-1800 1700-2000 2950 2950 vedi allegato vedi dettaglio da 1190 a 1700 diritti cimiteriali: tumulazione 51,65 51,65 36,00 - 60,00 0 0 nessuna tariff 25,00 25,00 diritti cimiteriali: inumazione 51,65 51,65 60 51,65 51,65 nessuna tariff 60,00 60,00 illuminazione votiva: canone annuo 0 13,4 vedi penali 15-25-77 12+iva 10% 23 23 appalto esterno. Nessun costo e n 12,50 15,00

Diritti in materia urb./ed. pr.: CDU 15,49 15,49 40+7,5 mapp 50,00 60,00-120,00 vedi allegato vedi allegato da 10,50 a 31,00 Diritti in materia urb./ed. pr.: idoneità 15,49 15,49 20,00 31,00 31,00 Diritti in materia urb./ed. pr.: agibilità 15,49 15,49 25,00 28,02 28,02 Diritti in materia urb./ed. pr.: DIA 51,65 51,65 55 50,00-110,00 da 60 a 150 Pesa pubblica 1,55 a gettone no

Imposta pubblicità can.ann.12000 can.ann.12000 can. ann. 1050 can. ann. 1050 vedi dettaglio atto confermate DLgs 507/93 DLgs 507/93 Pubblicità e pubbliche affissioni 13,64 annue 11,362 annuo Pubblicità e pubbliche affissioni 1,37 mensili 1,136 mese ALLEGATO n. 4b IMMPOSTE – TASSE – TARIFFE 98

ALIQUOTE IRPEF ALIQUOTE IMU

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G. 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 2011 2012 Addizionale IRPEF 0,5% 0,5% 0,7% 0,7% 0,8% 0,8% 0,5% 0,8% 0,7% 0,7% 0,7% 0,7%

Agevolazioni Esenzione dal 2012 Esenzione IRPEF fino € 8.000 Esenzione fino € 8.500 fino € 9.000 IMU 0,40% 0,35% 0,60% 0,40% 0,50% 0,40% I° Casa IMU 0,76% 0,76% 0,90% 0,86% 0,88% 0,76% ALTRI IMMOBILI IMU 0,20% 0,15% 0,20% 0,20% 0,20% 0,20% AGEVOLAZIONI IMU € 200+50 € 200+50 € 200+50 € 200+50 € 200+50 € 200+50 DETRAZIONI ALLEGATO n. 4b IMMPOSTE – TASSE – TARIFFE 99 TASSA ASPORTO RIFIUTI

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G.

Abitazioni 1,14 1,65 1,62 (1,34 rid.) 1,57 1,538 1,4811

Uffici - studi 1,99 2,55 7,50 (6,91 rid.) 2,86 3,086 2,3356

Artigianato 3,35 5,72 (4,1 rid.)

Stabilimenti 2,19 2,3 4,48 (4,15 rid.) 2,573 1,7569

Commercio 2,98 2,35-2,85-4,50 5,46 (4,79 rid.) 3,91 5,164 2,0508

Alberghi 1,62 (1,54 rid.) 4,02

Pubblici esercizi 4,50-3,90 5,89 (5,11 rid.) 3,086 3,5461

Convitti 0,25 2,4 1,48 (1,23 rid.) 3,086 1,353 Associazioni 0,24 1,55 1,3 3,086 1,353 Distr. Carburanti 0,53 1,05 1,95 2 1,7569 Serv. Autostr. 9,3 Aree scoperte 0,53 0,75 0,22 0,39 0,5 1,4811 Compostaggio 1,32 1,25 -0,1 riduzione

20% unic. occ. 1/3 unico 20% unico occ. Riduzione 1/3 occ. e stag. e stag

Grandi aree comm. 0,45 (0,31 rid.) Musei e bibliot. 1,1 Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 100

rendita valore Inventario catastale valore patr. 31/12 valore del bene/attuale iniziale/acquisto Arquà Polesine sede municipale 2.114.801,99 2.466.740,50 scuole elementari v. Garibaldi, 81 326.782,88 537.810,88 scuola media v. Garibaldi, 19 3.969,51 FG 13 mapp110 569.805,20 802.166,27 sala associazioni v. Garibaldi, 9 809,55 FG 13 mapp110 44.201,46 85.002,75 biblioteca v. Roma 1.168,22 FG 13 mapp 165 398.393,04 405.334,46 magazzino v.Zuccherificio 942,63 FG 14 mapp 243 164.102,29 102.448,50 ostello della gioventù 953.607,98 1.353.942,30 pesa pubblica 1.008,64 FG 13 mapp 437 immobile PEEP -proprietario superficiario immobile PEEP - propretari diversi 4.571.694,84 5.753.445,66 rete stradale 1.594.657,23 1.688.495,60 rete illuminazione pubblica 940.815,00 436.389,48 arredo urbano 14.270,01 18.262,60 aree verdi 9.082,80 rete fognaria 289.773,90 322.643,88 rete idrica 92.052,34 65.371,80 cimitero v. Cimitero 400.870,58 401.985,73 lottizzazione IRSAP 2000 lottizzazione SIPOL studi e progettazioni (PRG, PATI, etc.) 478,32 38.372,40 3.342.000,18 2.971.521,49 impianti sportivi v. stazione 302.165,23 340.007,73 negozio 425,35 FG 13 mapp 110 7.896,20 15.185,00 negozio 151,22 FG13 mapp 110 2.807,21 5.398,55 ex scuole Granze 379,60 FG 3 mapp 219 20.726,16 39.858,00 333.594,80 400.449,28

Fiat punto 11500 Piaggio Ape Piaggo Quargo 2200 Scuolabus Iveco Iveco Daily Piat punto Ford transit 5467 Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 101

rendita Inventario catastale valore patr. 31/12 Costa di R. sede municipale 2.074,61 359.614,95 magazzini com. 31.885,98 sc. El. Scardona 5.025,38 866.077,54 sc. Med. Virgilio 2.758,65 577.437,76 palestra scol. 722,21 135.648,76 dep. Comunale 1.092,31 80.539,67 dep. Comunale 18.799,03 dep. Comunale 8.056,65 dep. Comunale 14.105,00 casa alb. Anziani 184.466,34 nuovo ecocentro 48.822,34 uff. vigili 164,49 19.601,89 palestra poliv. 825,81 499.441,35 centro cult. Rossi 1.123,29 119.112,20 caserma carabinieri 76.407,74 alloggio comand. Cas. 30.205,76 garage cas. Carabinieri 6.713,88 imm. Ex Bighetti 1 22.827,35 imm. Ex Bighetti 2 22.827,35 imm. Ex Bighetti 3 22.021,67 imm. Ex Bighetti 4 22.021,67 imm. Ex Bighetti 5 21.484,57 imm. Ex Bighetti 6 24.170,13 imm. Ex Bighetti 7 24.707,22 imm. Ex Bighetti 8 23.633,03 imm. Ex Bighetti 9 22.155,92 imm. Ex Bighetti 10 22.155,92 campo sportivo com. 184.399,68 tribuna campo sport. 26.855,68 spogliatoi campo sport. 2.166,00 32.852,56 imp. ill. campo sport. 21.484,57 alloggio ex sc. vecchie 20.968,14 all. E.R.P. v. Puccini 23.860,20 museo l'Alboron 23.828,40 E.R.P. v. Bachelet 17.623,19 E.R.P. v. Bachelet 14.912,56 E.R.P. v. Bachelet 17.895,10 biblioteca ex coop. 1.425,42 204.716,72 centro poliservizi 825,81 283.517,80 piastra polivalente 344.197,65 alloggio FAPl ex maniezzo 17.460,00 alloggio FAPL v. Dante 17.460,00 alloggio FAPL v. Dante 9.700,00 alloggio FAPL v. Dante 11.236,00 alloggio FAPL v. Dante 9.700,00 alloggio FAPL v. Dante 9.700,00 fiat uno magazzini 0,00 skoda pick up 400,00 fiat doblò 0,00 doblò 1.6 7.820,00 104/C2 vigili 11.448,53 miniescavatore 284,40 trattore 2.052,00 rasaerba 1.667,10 rasaerba 58,80 Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 102

rendita Inventario catastale Frassinelle P. sede municipale 1.732,19 232,41 629,82 ex scuole elementari 3.162,28 palestra 2.371,78 pesa comunale 246,35 casa del popolo 5.652,00 impianti sportivi oratorio San Lorenzo chiesetta Madonna del Grappa oratorio Santa Teresa terreni 574,19

Fiat Iveco UTC Fiat Uno Prot. Civ. Fiat Doblò Serv. Com. Renault traffic ass. dom. trattore UTC Scuolabus trasporto sc. Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 103

rendita valore Inventario catastale valore patr. 31/12 valore del bene/attuale iniziale/acquisto Pincara strade/illuminazione pubblica 1.359.374,57 1.584.692,31 rete fognaria e depuratore 316.927,09 395.856,29 cimitero 165.342,15 106.214,03 area verde v. Marconi FG 12 mapp 10 area verde v. Marconi FG 15 mapp 34 area verde FG 3 mapp 692 area verde FG 15 mapp 61 costi pluriennali cap.ti 23.404,49 2.110.167,12 progetto sistema fluviale-imm. in corso 3.180.011,50 ampliamento cimitero com.-imm. in corso area pista ciclabile via Marega 12.253,15 percorso ciclabile v. Bosco - Varghetto 80.412,42 pista ciclabile Adige - Po 1.750,00 5.116.070,88 2.110.167,12 sede municipale v. Matteotti 265.704,32 349.831,00 scuola elementare P.zza Martiri Libertà 223.335,41 271.719,85 magazzino ad. Scuola P.zza Martiri Lib. 32.740,00 92.500,00 centro polivalente 2000 v. Marega 148.018,02 244.454,67 magazzino comunale v. Arte e Mestieri 42.737,69 71.638,60 impianti sportivi v. dello sport 445.188,88 633.000,00 1.157.724,32 1.663.144,12 piscina comunale scoperta-imm. in corso 15.861,65 archivio storico p.zza Martiri della Libertà 60.883,99 1.234.469,96 1.663.144,12 terreno FG 3 mapp. 811 fabbricato IACP FG 12 mapp.141 fabbricato IACP FG 12 mapp.142 fabbricato IACP FG 12 mapp.143 fabbricato IACP FG 12 mapp.144 fabbricato IACP FG 12 mapp.145 area v. della Repubblica FG 12 mapp 158 area v. della Repubblica FG 12 mapp 159 fabbricato FG 12 mapp.160 fabbricato FG 12 mapp.161 terreno FG 11 mapp. 153 terreno FG 11 mapp. 155 terreno FG 16 mapp. 192 terreno FG 12 mapp. 75 terreno FG 12 mapp. 135 terreno FG 12 mapp. 155 Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 104

rendita Inventario catastale valore del bene/attuale Villamarzana stima utc sede municipale 1.004,00 edificio scolastico 3.118,13 palestra 543,83 354.096,00 depuratore 200.000,00 immobile ex canonica e area pert. 135.000,00 A/3 325,37 A/5 103,29 D/1 867,13 C/1 Moumento ai caduti 408,00 C/1 Moumento ai caduti 326,40 B/4 118,84 C/2 20,14 C/2 32,54 C/2 12,39 C/6 48,34 C/6 69,83 C/6 26,86 C/6 34,91 A/3 ex ATER 116,20 A/3 ex ATER 116,20 A/3 ex ATER 185,92 A/3 ex ATER 185,92 A/3 ex ATER 116,20 A/3 ex ATER 139,44 A/3 ex ATER 139,44 A/3 ex ATER 139,44 A/3 ex ATER 116,20 A/3 ex ATER 185,92 A/3 ex ATER 185,92 A/3 ex ATER 116,20 C/6 ex ATER 34,09 A/4 136,34 A/4 187,47 A/4 153,39 A/4 170,43 A/4 170,43 A/4 170,43 C/2 55,78 C/1 251,93 C/1 363,90 A/3 189,80 terreni 347,58 area magazzino comunale 14.426,00 campo sportivo 422.760,00 totale aree con applicazione tabelle ICI/IMU 718.812,54 scuolabus Iveco Servizi scol. Autocarro Nissan UTC Fiat punto vigili Macch. Operatrice UTC Fiat Ducato AUSER decespugliatore UTC Allegato n. 5 PATRIMONIO IMMOBILIARE 105

Villanova del Ghebbo rendita stima costruzione a CATEGORIA catastale nuovo INDIRIZZO FG MAPP. CATASTALE CAMPO SPORTIVO 4.389,88 € 331.729,00 VIA DELLA LIBERTA' 10 760 D6 COMUNE SEDE - PIANO TERRA 220,22 INCLUSO NEL COMUNE SEVIA ROMA, N° 75 10 188 B4 COMUNE SEDE - PIANO TERRA 183,96 INCLUSO NEL COMUNE SEVIA ROMA, N° 75 10 188 B4 COMUNE SEDE - UFFICI - PIANO P 1.499,89 € 1.222.763,00 VIA ROMA, N° 75 10 188 B4 DEPURATORE CAPOLUOGO 588,76 € 265.428,00 VIA CANOVA 5 152 E9 DEPURATORE IMP. SOLLEVAM. B 154,94 NON VALUTATO VIA SAN GIULIANO 3 418 E9 EX PALESTRA (ORA MAGAZZINO, 654,45 INCLUSO IN AMBUL. MEDI VIA CANTON INTERNO 10 362 C4 EX SCUOLE MEDIE "MONS. PORTA 3.235,10 € 1.191.332,00 VIA SABBIONI, N° 5 10 290 B5 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 209,17 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 137 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 209,17 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - ALLOGGIO P. 139,44 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 A3 PALAZZO ROSSO - BIBLIOTECA P 309,51 € 900.148,00 VIA SABBIONI, N° 1 10 135 B4 PALAZZO ROSSO - SALA CIVICA P 122,86 INCLUSO NELLA BIBLIOTEVIA SABBIONI, N° 1 10 135 B4 PALESTRA COMUNALE "FALCON 6.029,08 € 753.215,00 VIA SAN MICHELE 10 1152 B4 POLISPORTIVA - ALLOGGIO 298,25 INCLUSO NELLA POLISPO VIA SABBIONI, N° 69 10 62 A3 POLISPORTIVA - BAR 630,70 € 438.533,00 VIA SABBIONI, n° 69 10 62 C1 POLISPORTIVA - EDIFICI SPORTIV 2.685,58 € 69.242,00 VIA SABBIONI, N° 69 10 63 D6 POLISPORTIVA - LOCALI PUBBLIC 88,00 € 38.083,00 VIA SABBIONI, N° 69 10 62 B5 SCUOLA ELEMENTARE/MEDIA "G 3.698,37 € 1.830.000,00 VIALE ALDO MORO, N° 9 66 B5 SCUOLA MATERNA "V. DA FELTR 1.605,93 € 565.000,00 VIA DANTE ALIGHIERI, 3 16 B5 AREA VERDE VIA I° MAGGIO 10 808 SEMINATIVO AREA VERDE VIA I° MAGGIO 10 807 SEMINATIVO AREA VERDE VIA I° MAGGIO 10 809 SEMINATIVO AREA VERDE VIA LUIGI EINAUDI 9 714 SEM. ARB. AREA VERDE VIA LUIGI EINAUDI 9 718 VIGNETO AREA VERDE VIA DANTE ALIGHIERI 3 268 SEMINATIVO AREA VERDE VIALE ALDO MORO 9 813 SEMINATIVO AREA VERDE VIALE ALDO MORO 9 682 SEM. ARB. AREA VERDE VIA DELL'ARTIGIANATO 9 752 SEM. ARB. AREA VERDE VIA DELL'ARTIGIANATO 9 753 SEM. ARB. CIMITERO BORNIO VIA COLOMBARA 3 A CIMITERO CIMITERO BORNIO - AREA PERTINENZIALE VIA COLOMBARA 3 98 SEMINATIVO CIMITERO BORNIO - AREA PERTINENZIALE VIA COLOMBARA 3 231 SEMINATIVO CIMITERO CAPOLUOGO VIA SAN MICHELE 10 B CIMITERO CIMITERO CAPOLUOGO - AMPLIAMENTO VIA SAN MICHELE 10 1304 SEM. ARB. CIMITERO CAPOLUOGO - AMPLIAMENTO VIA SAN MICHELE 10 1306 FRUTTETO CIMITERO CAPOLUOGO - AREA PERTINENZIALE VIA SAN MICHELE 10 873 SEM. ARB. CIMITERO CAPOLUOGO - AREA PERTINENZIALE VIA SAN MICHELE 10 874 ORTO COMUNE SEDE - AREA PERTINENZIALE VIA ROMA, N° 75 10 188 AREA URBANA DEPURATORE CAPOLUOGO - AREA DI ACCESSO VIA CANOVA 5 58 SEM. ARB. EX. MEDIE, SALA POLIV., MAGAZZ., AREA PERTINENZIALE VIA SABBIONI, N° 5 10 363 AREA URBANA PALESTRA - AREA PERTINENZIALE VIA SAN MICHELE 10 722 SEM. ARB. PARCHEGGIO VIA DELLA LIBERTA' 10 947 SEM. ARB. POLISPORTIVA - AREA PERTINENZIALE VIA SABBIONI, N° 69 10 63 AREA URBANA SCUOLE ELEMENTARI - AREA PERTINENZIALE VIALE ALDO MORO 9 683 SEM. ARB. SCUOLE ELEMENTARI - AREA PERTINENZIALE VIALE ALDO MORO 9 687 SEM. ARB. SCUOLE ELEMENTARI - AREA PERTINENZIALE VIALE ALDO MORO 9 725 SEM. ARB. TERRENO "LA SBARRA" VIA MARCO BIAGI 11 9 SEM. ARB.

ASILO NIDO € 285.000,00 VIA DANTE ALIGHIERI BOCCIODROMO € 219.267,00 VIA SABBIONI, N° 69 AMBULATORI MEDICI, MAGAZZINO COMUNALE € 403.913,00 VIA CANTON INTERNO SALA POLIVALENTE € 231.525,00 VIA SABBIONI, N° 7 BAGNI CAMPO SPORTIVO INCLUSO NEL CAMPO SPOVIA DELLA LIBERTA' PALESTRA - LOCALE POMPE INCLUSO NELLA PALESTRVIA SAN MICHELE SCUOLE ELEMENTARI / MEDIE - AMPLIAMENTOINCLUSO NELLA SCUOLA VIALE ALDO MORO, N° 17 CAMPO SPORTIVO - SERBATOIO, SPOGLIATOI INCLUSO NEL CAMPO SPOVIA DELLA LIBERTA' DEMOLIZIONE EDIFICIO RETROSTANTE IL MUNINCLUSO NEL COMUNE SEVIA ROMA, N° 75 Allegato n. 6 PARTECIPAZIONI IN SOCIETA' 106

Partecipazioni in società

Arquà P. Costa di R. Frassinelle P. Pincara Villamarzana Villanova del G. Totali

Acquedotto %66 4 16

Polesine Acque % costi 2,06 2,06 0,64 0,32 1,38 1,04 7,5

AATO quote 3 3 2 1 1 2 12 % 1,105 1,128 0,621 0,488 0,463 0,838 4,643

Ato rifiuti % 1,23 1,23 0,82 0,41 0,41 0,82 4,92

Consorzio Rifuti 2 % 1,23 1,23 0,82 0,41 0,41 0,82 4,92

Consvispo quote 2012 % 0,64 0,27 0,47 1,3798 0,6580 0,6417 0,4330 0,2754 0,4698 2,4779

AS2 srl % valore 200,00 200,00 200,00 200,00 200,00 200,00 1.200,00

I3 20% 20%

ATTIVA - COSECON NO NO SI SI SI 0,04% Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 107

1) Osservazione Sindaci dei Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del Ghebbo, presentata presso il Comune di Costa di Rovigo il 30.04.2013, prot. n. 4717.

Proposta pervenuta Controdeduzi one (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Nel corso del mese di aprile si sono svolte le assemblee pubbliche per la presentazione del progetto di fusione dei Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villarmazana e Villanova del Ghebbo. Si propone la I riscontri della popolazione sono stati positivi sia in termini di partecipazione che di osservazioni. modifica dello Le molte domande rivolte ai sindaci dei Comuni hanno riguardato soprattutto come cambieranno i studio di servizi oggi erogati dai comuni ai propri cittadini a seguito del nuovo comune. fattibilità al Una parte delle domande ha riguardato il tema della rappresentanza politica, ovvero come sarà cap. 5.6. organizzato il rapporto tra i cittadini e i suoi amministratori, soprattutto in rapporto alla struttura delle municipalità. A tal proposito, per fugare ogni interpretazione in merito alla finalità delle municipalità, i propone di eliminare dal progetto di fusione la previsione di destinare delle risorse pubbliche a tali nuovi organismi. Le domande formulate nel corso delle assemblee hanno posto la giusta attenzione sui temi fondamentali della fusione, centrando lo scopo con il quale erano state pensate le assemblee pubbliche prima della definitiva approvazione dello studio di fattibilità, ovvero far emergere le questioni che più di altre sono sentite dalla popolazione. In tal senso si ritiene di ribadire, con questa osservazione, quanto si è affermato nel corso degli incontri, cioè che i risparmi derivanti dalla fusione - €. 300.000,00 di economie, €. 400.000,00 di trasferimenti dello stato al netto di quelli regionali – saranno decisi dalla nuova amministrazione che andrà a governare Civitanova Polesine. Questa osservazione vuole proporre, nello spirito di una fattiva collaborazione che possa individuare i reali vantaggi per i cittadini derivanti dalla fusione, delle possibili priorità di utilizzo delle citate risorse onde consentire un miglior esercizio democratico di confronto e scelta. 1a) Si ritiene che un primo obiettivo da perseguire sia quello dell’utilizzo delle economie per allineare, al ribasso, le vari imposte, tasse, tariffe, ecc., in modo che la fusione non comporti per nessuno alcun aggravio di spesa. Tale soluzione potrà essere conseguita con una comparazione complessiva di tutto il sistema tributario applicato ora dalle varie amministrazioni e individuando una possibile convergenza sulle varie aliquote. L’indicazione data è per la riduzione dell’addizionale IRPEF e perché la stessa sia resa omogenea tra tutti i comuni. 1b) Un secondo obiettivo è il miglioramento dei servizi, soprattutto quelli di ordine sociale, in un Si propone la momento di difficoltà economica quale quello che si sta attraversando. Si ritiene che i servizi modifica dello domiciliari possano essere incrementati attraverso l’utilizzo della rimanente parte delle studio di economie non utilizzate per l’armonizzazione fiscale. fattibilità al cap. 5.6. Di diversa natura sono i proventi derivanti dalla contribuzione aggiuntiva dello stato (e della Si propone la regione) i quali, essendo di natura provvisoria, vanno tarati su tale arco temporale. modifica dello 2a) Una prima attenzione, in termini di investimenti, andrà indirizzata al consolidamento, anche studio di strutturale e manutentivo, delle strutture oggi esistenti presso i singoli comuni, con priorità agli fattibilità al edifici scolastici. cap. 5.6. 2b) Una esigenza sentita dalla popolazione è l’aumento dei livelli di sicurezza, oggi tema molto Si propone la sentito a seguito di alcuni episodi cruenti evidenziati dai media. Si pensa di poter destinare una modifica dello parte dei contributi straordinari alla realizzazione di una rete di videosorveglianza che riesca a studio di monitorare i punti vitali dei paesi (strade, piazze, scuole, ecc.,) in modo di rendere più fattibilità al controllato il vivere quotidiano. cap. 5.6. 2c) Un altro importante settore di investimenti straordinari lo si può indicare nella green economy, Si propone la ovvero nella realizzazione di impianti che riducano l’emissione di agenti inquinanti. Tale modifica dello opzione strategica, indicata anche nel “Patto dei Sindaci” persegue anche gli altri obiettivi, studio di ovvero di creare lavoro in un settore considerato da molti strategico per la nostra economia fattibilità al nonché il ridurre il consumo energetico a tutto vantaggio della riduzione dei costi delle bollette cap. 5.6. dei comuni. Nel corso delle assemblee pubbliche si è avuto modo di quantificare detti vantaggi economici in Si propone la Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 108 circa 8.000.000,00 – 10.000.000,00 € nell’arco dei primi dieci anni, successivamente ai quali si modifica dello consolideranno i vantaggi derivanti dalla riduzione permanente dei costi (detto in termini economici, studio di € 300.000,00 a rendita annua). fattibilità al In aggiunta a tali vantaggi economici la fusione consentirà lo sblocco, per un triennio, delle cap. 5.6. risorse vincolate dal patto di stabilità (art. 31 L. 183/2011, comma 23), oggi quantificabili in € 984.921,34 derivanti dai seguenti importi:

Arquà Costa di Frassinelle Pincara Villamarzana Villanova del TOTALE Polesine Rovigo Polesine Ghebbo 217.503,03 231.037,91 135.971,02 117.000,00 121.396,89 162.012,49 984.921,34

Si auspica che tale precisazioni possano contribuire a migliorare la percezione degli effettivi vantaggi economici e strutturali derivanti dalla fusione.

 al cap. 2.4 aggiungere la seguente frase: Al tempo stesso eventuali diverse dinamiche imposte dalle Istituzioni Scolastiche Provinciali e Regionali potranno essere affrontate con capacità organizzative migliori rispetto a quanto è possibile oggi alle sei amministrazioni. È bene precisare che allo stato attuale, con le dinamiche demografiche che si registrano oggi, non sono oggi ipotizzabili accorpamenti e/o riduzioni degli attuali plessi scolastici.

 al cap. 4.1 modificare la seguente frase: …una consistente presenza di figure di profilo B (operai, manutentori, autisti, necrofori, ecc.) …

 al cap. 4.2.c modificare la seguente frase: Come si evidenzia nella tabella, per alcune amministrazioni comunali dovrà essere aumentato il grado di copertura del servizio per adeguarlo alla totale copertura dei costi, che si renderà obbligatorio nel caso si dia corso al nuovo sistema della TARES.

 Il cap. 4.3 viene modificato nel seguente modo:

Polizia locale Abbonamenti vari Piano di potenziamen- Costituzione Comando Polizia Amm. Software to dell’organico previa Polizia Locale (uff. commercio) verifica possibilità assunzionali e/o riconversione addetti Attivazione ufficio SUAP

Scuola materna Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P: parr. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R: parr. Valutazione servizio Parificata scuolabus esternalizzato Frassinelle P.: parr. Pincara: parr. Villamarzana: statale Villanova del G.: statale (Bornio) + Parr. Elementare Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R. Valutazione servizio (Frassinelle P.): chiusa scuolabus esternalizzato a settembre Pincara Villamarzana Villanova del G. Medie Omogeneizzazione del Nuovo Istituto Comprensivo Arquà P. Servizio di Scuolabus per i sei comuni. Costa di R. Valutazione servizio Villanova del G. scuolabus esternalizzato Assistenza Omogeneizzazione del scolastica Servizio di Scuolabus Biblioteche e Ufficio unico per gli da estendere a tutte il Regolamento Comitato che Musei acquisti/spese, servizio internet e/o preveda una rappresentatività gestione servizio ebook e operatività locale per Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 109

bibliotecario municipalità. Coordinamento provinciale con Sistema Museale Provinciale. Promozione Volontariato culturale Attività culturali Costituzione Area Costituzione Area Ufficio per tutte le Pubb. Istr./Cultu- Pubb. Istr./Cultura/Vo- municipalità assieme a ra/Volontariato/Sport/ lontariato/Sport/Tempo biblioteche, sport, cultura con Tempo Libero. Libero. Attività front – office in ogni Attività culturali culturali coordinate municipalità coordinato con coordinate con tutte le con tutte le il Consiglio di Municipalità municipalità municipalità Attività sportive Costituzione Area Ufficio sport Collaborazioni con società Strutture esistenti Pubb. Istr./Cultu- Servizi scolastici sportive per aumentare Arquà P.: palestra ra/Volontariato/Sport/ Servizi culturali l’offerta di sport scolastica, 2 campi Tempo Libero. calcio, tennis, calcetto Attività culturali Costa di R.: 1 palestra, coordinate con tutte le 1 piastra municipalità polifunzionale, 1 palestra scolastica, 2 campi di calcio comunali; Frassinelle P.: 1 palestra (ex scolastica), 1 imp. sportivo (calcio, rugby, tennis); Pincara: 1 campo calcio, tennis, basket; Villamarzana: 1 palestra comunale, 1 impianto sportivo Villanova del G.: 1 palestra polivalente, 1 bocciodromo, 2 campi da calcio, 1 tennis e 1 calcetto

Turismo/ manif. Costituzione Area Ostello Arquà P. Proposta sovracomunale di Pubb. Istr./Cultura/ visitazione e offerta turistica Volontariato/Sport/ di concerto con le istituzioni Tempo Libero. sovracomunali e con le Pro Attività culturali Loco coordinate con tutte le municipalità Viabilità Individuare nuclei di Operai – necrofori - operai dediti preva- manutentori lentemente alla manutenzione strade e/o manutenzione patrimonio e/o servizi cimiteriali Illuminazione Gestione unica Da programmare le scadenze Costo medio lampione pubb. dei vari contratti per disomogeneo in addivenire, al termine del presenza di un unico processo, ad un’unica gara. gestore. Urbanistica Software Edilizia privata Ufficio Tecnico Comunae Costi fissi di PATI – PAT - PI con personale proprio pianificazione Erp Gestione unica e Piano pluriennale di Creazione dell’Ufficio Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 110

diretta manutenzione del Gestione Patrimonio patrimonio abitativo Protezione civile Costi fissi Disponibilità di risorse (assicurativi, etc.) significative con gli attuali bilanci Servizio idrico Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale integrato Smaltimento Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale Gestore Provinciale rifiuti Parchi e ambiente Da vedere insieme a Ufficio Costi sfalci da rendere del patrimonio. omogenei con adegua- Promozione all’utilizzo degli mento al minor costo spazi pubblici

 al cap. 5.2 modificare la seguente frase: Si pensi, in particolare, al servizio tributi nel caso in cui vi sia stata la totale esternalizzazione del servizio asporto rifiuti (tariffazione compresa) e degli altri servizi di verifica dei tributi (es., controllo ICI).

 modificare la tabella del cap. 5.6 nel seguente modo:

Sede di Civitanova Polesine Municipalità “A” Municipalità “B” Sportello Sportello polifunzionale Sportello polifunzionale polifunzionale Organi istituzionali Servizi generali + Servizi Sociali e + Ufficio tecnico e di Stato Civile alla Persona

Municipalità “C” Municipalità “D” Municipalità “E”

Sportello Sportello Sportello polifunzionale polifunzionale polifunzionale + Polizia + Commercio + Ragioneria e Municipale - SUAP - appalti Tributi

 al cap. 7.2 modificare la seguente frase: La proposta della sede (che si potrebbe definire legale se si tiene conto dell’ipotesi di dislocazione territoriale prima illustrata) di Civitanova Polesine è stata individuata nell’attuale Comune di Arquà Polesine, per ragioni di rappresentanza e di disponibilità di spazi che dal punto di vista architettonico, storico ed ambientale costituiscono uno dei migliori siti nel Polesine e bene si addice alle funzioni di rappresentanza politica. E’ inoltre bene sottolineare che l’uso del Castello quale sede municipale risulta essere scelta obbligata dagli impegni assunti con la Regione Veneto al momento del finanziamento dell’acquisto e restauro del castello stesso e tale resterà nella disponibilità anche del futuro Comune mantenendo gli stessi spazi in uso attualmente. Sarà opportuno che la futura amministrazione comunale studi le modalità perché l’area e il Castello stesso siano a disposizione della promozione culturale, architettonica ed ambientale dell’intero nuovo comune. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 111

2) Osservazione Gilberto Desiati, presentata presso il Comune di Villanova del Ghebbo il 15.04.2013

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) In merito al progetto, premesso che il metodo progettuale L’osservazione è condivisibile; in tal senso in ogni adottato è meritorio di plauso perchè permette ai cittadini comune è stato predisposto un link dedicato ma di valutare i singoli aspetti e condividere i dubbi ma soprattutto è stato predisposto un apposito sito anche le potenzialità offerte da una trasformazione del www.civitanovapolesine.it proprio comune, sarebbe però opportuno ed urgente inserire sul portale del comune una pagina WEB dove Si propone la modifica dello studio di fattibilità al poter pubblicare e condividere le osservazioni di noi cap. 6. cittadini. 1. INCERTEZZA DEL RIFERIMENTO Si condivide la considerazione che il sistema normativo NORMATIVO : il quadro normativo è in via di “italiano” è sempre in una situazione di incertezza. Negli "divenire". vi è la Carta delle Autonomie che ridefinirà il ultimi anni, però, l’obbligo dell’esercizio associato tra i ruolo istituzionale dei piccoli comuni. In tale caso comuni è stato costante e progressivo, come pure le procedere con una Fusione prima di conoscere che tipo di riduzioni di risorse nonché i nuovi vincoli. La scelta interventi verranno adottati dal legislatore nazionale è un volontaria della fusione è preferibile prima che diventi rischio di non cogliere appieno quali possano essere i una imposizione come nel caso delle province. vantaggi e le opportunità, e soprattutto la scala di riferimento demografico su cui si definiranno i nuovi La considerazione è già insita nello studio di comuni fattibilità. 2. STRUMENTI DI SUPPORTO FINANZIARIO : la I contributi destinati alle fusioni sono statali (già normati) disponibilità di Fondi Erariali a supporto delle che regionali (in attesa di disciplina), in una misura riorganizzazioni dei piccoli comuni sono disponibili sia differenziata tra fusioni e Unioni, ovvero molto più per le UNIONI e sia per le FUSIONI. consistenti nel primo caso. La L.R. 18/2012, in tema di Inoltre l'articolo 3 della legge regionale 25/92 citata nel contributi, stabilisce una preferenza per le fusioni (art 9, progetto recita interamente nel comma 2 : comma 2, lettera a) rispetto alle altre forme associative. Art. 3 (Le fattispecie possibili). L’ipotesi dell’Unione è stata esaminata ma non è risultata 1. La variazione delle circoscrizioni comunali può conveniente come la fusione. consistere: a) nella aggregazione ad altro di parte del territorio di uno Si ritiene che dette considerazioni non comportino o più comuni; una modifica allo studio di fattibilità. b) nella istituzione di uno o più nuovi comuni a seguito dello scorporo di parti del territorio di uno o più comuni; c) nella incorporazione di uno o più comuni all'interno di altro comune; d) nella fusione di due o più comuni in uno nuovo. 2. Le variazioni di cui alle lettere c) e d) del comma 1 possono essere conseguenti al processo istituzionale avviato mediante l'unione di comuni. 3. La variazione della denominazione dei comuni consiste nel mutamento, parziale o totale, della precedente denominazione Quindi in presenza di incertezza normativa, incertezza dei contributi, la PRUDENZA DEL BUON PADRE DI FAMIGLIA CONSIGLIA DI PROCEDERE PRIMA CON L'UNIONE E POI CON LA FUSIONE (SI PUO' DIRE A FREDDO) , CHE E' IRREVERSIBILE. 3. RAGIONI STORICHE E CIVICHE l'articolo 5 Risulta evidente a chiunque che l’abitato di Valdentro sia della medesima legge prevede al comma 3 un tutt’uno con Villanova del Ghebbo e che questi ..." Per il fine di cui al comma 2, la competente territori potrebbero fondersi tra loro; questa ipotesi non commissione consiliare deve acquisire il parere dei risulta esclusa se ci sarà la nascita di Civitanova Polesine, consigli comunali e provinciali interessati e svolgere ogni in quanto la popolazione di Valdentro potrebbe chiedere altro atto istruttorio, in base al quale formulare una di far parte della nuova città. relazione al Consiglio, affinchè questo possa decidere La possibilità di una fusione con Lendinara, Lusia, Fratta circa l'esistenza dei requisiti formali e delle ragioni Polesine e Costa di Rovigo non risulta oggi possibile civiche e/o di opportunità storica, culturale, sociale, perché le altre amministrazioni si sono espresse in modo economica e/o di funzionalità istituzionale e di differente; aspettare perché ne nasca un convincimento Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 112 razionalizzazione dei servizi che sono a fondamento della diverso equivarrebbe a rinunciare alla fusione, scelta variazione proposta, motivando specificatamente le legittima ma non concorde con la volontà del Consiglio ragioni di urgenza e/o di merito che giustifichino la Comunale di Villanova del Ghebbo. difformità dalle indicazioni del programma." In particolare la fusione con Lendinara contrasterebbe con Ora a livello URBANISTICO un territorio "socialmente, la successiva osservazione, ovvero viste le dimensioni storicamente, economicamente" unito come quello demografiche dei due comuni, si configurerebbe una rappresentato da VALDENTRO e VILLANOVA DEL incorporazione di Villanova del Ghebbo con Lendinara, la GHEBBO diviso a livello amministrativo da un ponte quale annetterebbe un nuovo territorio, senza un rapporto DOVREBBE ESSERE SOTTO UNA UNICA paritetico tra le due realtà. AMMINISTRAZIONE e non essere due poli limitrofi di due territori comunali differenti. L’osservazione non è condivisibile nella sua parte FORSE VISTA L'OCCASIONE STORICA SI finale. POTREBBE RAGIONARE IN ALTRO MODO. FUSIONE TRA VILLANOVA DEL GHEBBO CON LUSIA, CON LENDINARA , CON FRATTA POLESINE, CON COSTA. 4. RAPPRESENTANZA POLITICA : Questa ipotesi (6 liste, una per ciascun ex comune) è SE OGNI EX COMUNE FUSO IN CIVITANOVA un’ipotesi poco realistica. Le elezioni amministrative, sia POLESINE PRESENTASSE UNA LISTA CIVICA pur predisposte per liste civiche, si organizzeranno per CITTADINA DISTINTA PER EX COMUNE, aree di appartenenza politico/culturale, in quanto, POTREMMO AVERE 6 LISTE TERRITORIALMENTE l’eventuale nascita di Civitanova Polesine obbligherà le DISTINTE. POICHE' LA POPOLAZIONE E' SOTTO forze sociali e politiche ad organizzarsi sul nuovo livello 15.000 ABITANTI VINCEREBBE LA LISTA DEL comunale. Tutte le liste dovranno fare lo sforzo di COMUNE CHE HA PIU' VOTANTI. (COSTA ED includere rappresentanti delle varie municipalità perché ARQUA'). diversamente si correrebbe il rischio di avvantaggiare la Quindi i discorsi sull'omogeneità territoriale e sulla lista concorrente. uguale ponderazione elettorale presentano spunti di riflessione e di contraddizione. L’osservazione non risulta condivisibile. 5. ORGANIZZAZIONE COMUNALE : i comuni di Le organizzazioni comunali dei sei comuni sono molto ARQUA' e di Costa presentano una realtà organizzativa simili, sia in termini dimensionali che organizzativi. Le più complessa rispetto a Villanova del Ghebbo. Inoltre i partecipazioni societarie apporteranno del capitale comuni partecipano in Società di capitale, proprietarie dei aggiuntivo non appena si sarà superata l’attuale terreni e fabbricati delle rispettive zone industriali. congiuntura economica. I vantaggi derivanti dalle L'organizzazione di tali realtà necessita oggi e necessiterà partecipazioni societarie saranno decisi domani di maggiori fondi rispetto alle altre piccole realtà dall’amministrazione che amministrerà Civitanova comunali. Polesine, senza vincoli alcuni. Il PATI ha già disciplinato In previsione di futuri sviluppi e di nuova pianificiazione le perequazioni urbanistiche. territoriale AGEVOLATA , CHI CERCHERA' DI TRARNE MAGGIORI BENEFICI . Quanto osservato è già stato oggetto di valutazione Mi spiego gli Ex Comuni con partecipazione in società nello studio di fattibilità. Si ritiene, pertanto, che IMMOBILIARI (i cui attivi sono "artificialmente ancorati dette considerazioni non comportino una sua al costo storico) dovranno risolvere il ritorno dei loro modifica. investimenti "pubblici" e solo successivamente vorranno condividere tali vantaggi con altre comunità. 6. RISPARMI EFFETTIVI AL NETTO DEI I risparmi che sono stati quantificati non possono essere TRASFERIMENTI INCERTI conseguiti con una Unione se non in piccolissima parte. Mi sembrano che i risparmi possano essere conseguiti anche con una Unione. L’osservazione non risulta condivisibile. 7. INCERTEZZA SUI SERVIZI EROGATI : Il progetto prevede che il personale attualmente in essere Nel progetto manca un lista netta di chi fa cosa e dove. sia riorganizzato in un modo simile ai comuni aventi le Quali collegamenti tra il centro e la periferia. medesime dimensioni (ipotesi di benchmarking). Presso il Manca l'indicazione esatta cosa farà l'ex municipio di municipio di Villanova del Ghebbo sarà dislocato uno Villanova del Ghebbo o Costa. sportello multi servizio e un servizio “specialistico” di Inoltre i territori mancano di un collegamento ferroviario tutta Civitanova Polesine. e urbano. CHI E' SENZA MEZZO DI LOCOMOZIONE QUANTE CORSE AVRA' AL GIORNO PER RECARSI L’osservazione non risulta condivisibile. PRESSO IL NUOVO MUNICIPIO se il servizio non è presente presso la sede dell'ex municipio. 8. DESTINAZIONE DELLE MAGGIORI RISORSE Le maggiori economie saranno indirizzate al Il progetto non descrive dove verranno indirizzate le potenziamento dei servizi oggi esistenti secondo quanto maggiori risorse. Immagino che la fusione porterà degli previsto nell’osservazione n. 1. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 113 investimenti sulla struttura (SISTEMI INFORMATICI DI TRATTAMENTO DEI DATI, CANCELLERIA E Si propone la modifica dello studio di fattibilità al STAMPATI...) e l'implementazione di nuovi servizi oggi cap. 5.6. assenti. Questi dati sono mancanti e dovrebbero essere gli aspetti che qualifichino la bontà di un progetto di fusione. Ringrazio innanzitutto per l'attenzione accordata e mi Il nome Civitanova Polesine è frutto della decisione di sei piace l'idea di una progettualità condivisa, che va consigli comunali. incoraggiata per verificare sempre più i punti di debolezza In merito agli altri punti, i primi tre sono già stati oggetto e i punti di forza, i vantaggi e le minacce di un progetto. di una risposta. Anche il nome forse l'avrei scelto in modo più Rispetto al nuovo assetto urbanistico che riunisca le due democratico, anche perchè a me sinceramente non piace sponde dell’Adigetto si rinvia alla pianificazione (ma questo non conta). urbanistica, che potrà essere meglio affrontata nel caso di un comune unico piuttosto che due (Costa di Rovigo e Propongo : MARIAPOLI Villanova del Ghebbo). Consiglierei quindi di : L’ultima considerazione è già stata esaminata ai punti 3 e - attendere che il quadro normativo ed istituzionale sia più 4 della presente osservazione. chiaro; - se non vi sono altre strade, iniziare con l'Unione dei La prima parte dell’osservazione (Mariapoli) non Comuni; risulta condivisibile, mentre le restanti parti sono già - individuare quale servizi saranno implementati e state controdedotte nei punti precedenti. migliorati in seguito alla Fusione; - valutare un assetto urbanistico che riunisca le due sponde dell'ADIGETTO; - valutare con Lusia, Fratta Polesine, San Bellino, Costa e Lendinara un progetto che veda la nascita di un comune con una popolazione maggiore di 25.000 abitanti;

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 114

3) Osservazione Rossi Luigina, presentata presso il Comune di Costa di Rovigo il 27.04.2013, prot. n. 4604

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Lo studio di fattibilità illustrato alla cittadinanza, in linea generale, presenta Il D.Lgs.n. 267/2000 prevede: una situazione di “totale vantaggio” per tutti i Comuni e i cittadini a seguito Articolo15 -Modifiche territoriali della costituzione del nuovo Comune Civitanova. fusione ed istituzione di comuni Nel ritenere troppi i vantaggi presentati, ma soprattutto troppo teorici esprimo 1. omissis… alcune “considerazioni” con valenza di proposta, al fine di contribuire a chiarire le prospettive della fusione stessa. 2. La legge regionale che istituisce Partendo dal presupposto della “necessità” di addivenire ad una Fusione, per le nuovi comuni, mediante fusione criticità finanziarie dei Comuni a causa dei minor trasferimenti statali e di due o più comuni contigui, regionali, rimane forte la questione di iniziare un percorso di Fusione nel segno prevede che alle comunità di della lealtà con i cittadini e della concretezza degli obiettivi rispetto ad un origine o ad alcune di esse siano passo che non prevede la possibilità di ripensamenti. assicurate adeguate forme di Gli aspetti, anche se ce ne sarebbe altri, sui quali ho intenzione di soffermarmi partecipazione e di sono: decentramento dei servizi. - La Governance; 3. omissis - La sede del Nuovo Comune; 4. omissis - L’organizzazione delle municipalità; Articolo 16 -Municipi - L’offerta dei servizi. 1. Nei comuni istituiti mediante Le osservazioni si riferiscono alle “conclusioni” e ai “possibili effetti della fusione di due o più comuni fusione”, previsti al capitolo settimo e quinto, visto che tutta la parte contigui lo statuto comunale può precedente è una semplice elencazione dei dati recuperati dai Comuni, anche se prevedere l'istituzione di alcune obiezioni si potrebbero fare in relazione alle riduzioni dei costi municipi nei territori delle ipotizzate, che sulla carta “filano”, ma che nella realtà poi saranno il risultato di comunità di origine o di alcune corrette scelte degli amministratori, e quindi non così certe e automatiche. di esse. Il Modello di Governance territoriale. 2. Lo statuto e il regolamento La preoccupazione di garantire ai cittadini strumenti di partecipazione, molto disciplinano l'organizzazione e ridotti dalle limitazioni normative riportate dallo studio stesso, e dal fatto di le funzioni dei municipi, potendo non “poter intervenire sulla legislazione elettorale comunale”, hanno dato vita prevedere anche organi eletti a ad una idea, che io definisco “fantasiosa”, di ipotizzare un sistema di governo suffragio universale diretto. Si comunale “ su due Piani”, il Primo “Istituzionale” e “ufficiale”, che risponde applicano agli amministratori alle leggi in materia elettorale, con un Sindaco e dei Consiglieri Eletti, e con dei municipi le norme previste una giunta, ridotti però nei numeri, ed un secondo “interpretativo” e per gli amministratori dei “informale”, nominato “Consiglio di Municipalità” che dà proprio l’idea della comuni con pari popolazione. serie B. In pratica, viene definito organo collegiale di rappresentanza, viene Lo studio di fattibilità è stato proposta la composizione, 5 componenti con un Presidente, “suggerendo” predisposto tenendo conto anche modalità di elezione, ma non vengono definite reali funzioni o poteri, ma dell’obbligo di istituire delle forme di solo auspicate possibilità. Su questo aspetto l’assurdità della proposta è partecipazione e decentramento, “allarmante”, perché ipotizzare di “escludere” le “connotazioni politiche” dalla prevedendo i municipi, in merito ai elezione delle municipalità e come dire, per rimanere collegati alle vicende quali sarà lo statuto di Civitanova attuali, che è possibile fare “il governo” senza avere convergenze tra le forze Polesine a decidere in via definitiva. politiche. E’ vera utopia scindere la politica da ogni situazione di elezione che L’ipotesi formulata ha evidenziato abbia valenza di amministrazione pubblica, perché la politica è vocata a questo, come non vi sia una soluzione ideale, amministrare un Comune o “rappresentare” una Municipalità, non è una ne che la soluzione prospettata sia attività benefica o caritatevole, non è una vocazione volontaria, ma è il immodificabile. Nella relazione si realizzarsi di un progetto politico, è la capacità di trasformare le idee in azioni, evidenzia che non si vuole escludere con il fine di portare benessere e sviluppo alle comunità locali. le connotazioni politiche, ma, “nei Dire che è possibile trasformare l’importante azione amministrativa, ciò limiti che la proposta presenta, di l’attività di governo di un Comune, anche in una semplice attività collegiale evitare connotazioni “politiche” per “di buone intenzioni” è non aver chiara la funzione giuridica dell’Ente Locale. questo tipo di elezione”, e favorire Se si aggiunge poi che “il Consiglio di municipalità” si vede assegnati compiti “un impegno civico a favore della consultivi obbligatori non vincolanti”, si avrà un organismo obbligato a propria municipalità. svolgere attività di rappresentanza, senza retribuzione, con l’aggravio di non Qualora i pareri siano previsti per vedere riconosciuta dignità al lavoro svolto, perché, l’organismo “ufficiale” statuto, anche sia pure anche nella potrebbe, e io tolgo il condizionale, costantemente “ignorare” i pareri ricevuti. formulazione della non vincolatività, A me sembra un po’ il mondo delle buone intenzioni, ma delle scarse il comune dovrà richiederli (la soluzioni. mancanza potrebbe venire sanzionata Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 115

Al dì là della specifica proposta, quello che non va è l’illusione che si vuole come vizio di legittimità) e qualora creare nella cittadinanza che questi due “livelli di governo” permettano una non intendesse prenderli in migliore rappresentatività dei cittadini. considerazione il parere ne dovrebbe PROPOSTA esplicitare le motivazioni (la Sarebbe più serio e rispettoso dei cittadini iniziare fin da ora a dir Loro che non mancanza di motivazione di un atto nella realtà di oggi non servono “ulteriori e diversi” organismi di amministrativo è pure questo un rappresentanza, ma che si va verso il Nuovo Costituendo Comune per vizio di legittimità). necessità, soprattutto finanziarie, e che quello che si può auspicare, in termini Si ritiene accoglibile l’osservazione di rappresentanza, sia lo sforzo delle forze politiche per creare momenti di di riconoscere una forma di confronto e di dialogo con le istituzioni “ufficiali”, così che si lavori per il bene interlocuzione diretta delle comune. associazioni con il nuovo Comune, E’ inutile e irrealistico, inventare organismi a livelli diversi, ipotizzare obblighi soluzione che troverà disciplina nello di “poltrone” e di “attività”, non farà altro che limitare, se non impedire la reale statuto e nel relativo regolamento. e concreta aggregazione, che è l’unica strada per ottenere la rappresentanza e l’equità per tutti i cittadini, indipendentemente dal Comune di provenienza. L’aggregazione è il vero motore della rappresentanza, e l’obiettivo primario Si accoglie la proposta di della fusione. eliminare la destinazione di Invece di “prefissare un organismo di rappresentanza”, meglio sarebbe piccole somme alle municipalità; riconoscere in capo all’associazionismo, al volontario e agli organismi già in tal senso si propone la sua esistenti, la piena titolarità ad interloquire e a fare proposte al Consiglio cancellazione nello studio di Comunale, così si eviterebbe una nuova sovrastruttura, con il vantaggio invece fattibilità (parte finale cap. 7.1). di dare voce ai cittadini attraverso le varie associazioni. Infine mi permetto di “suggerire” che “la possibilità di stanziare delle piccole somme, nel bilancio del nuovo comune, da destinare alle municipalità per iniziative di promozione del territorio, dovrebbe completare l’ipotesi di valorizzazione delle municipalità”, come scritto nello studio è proprio una affermazione assurda, perché queste “piccole somme”, invece, diventeranno motivo di scontro e di divisione e al massimo garantiranno le “piccole operazioni clientelari” degli amministratori. Quindi è meglio non introdurle. La sede del Comune La sede del nuovo Comune costituirà La proposta di “deturpare” l’unico vero patrimonio artistico, culturale, storico una valorizzazione per la di una certa rilevanza, di tutto il nuovo costituendo Comune di Civitanova, municipalità di Arquà Polesine. Già trasformando in una “prestigiosa” sede di rappresentanza, significa iniziare oggi, anche solo con le piccole subito con un grave errore storico, che minerebbe tutto il futuro assetto iniziative svolte per la fusione, se ne comunale. è colto il significato (incontri, Si sta “progettando” di costituire un Comune con una estensione di 100 km convegni, visibilità mediatica, ecc.). quadrati, che a differenza di quanto viene detto nello studio di fattibilità, Questa maggiore opportunità andrà “fonde” realtà comunali profondamente diverse, perfino nel “dialetto” usato controbilanciata con gli altri comuni dai cittadini non c’è omogeneità, senza la preoccupazione di individuazione in quanto non è oggi pensabile una punti, anche fisici, aggreganti e strategici. unica grande biblioteca o spazio “Sprecare” le possibilità offerte da una struttura come il “Castello”, per creare culturale a scapito delle altre un punto di aggregazione collettiva e per tentare di trovare anche una identità municipalità. comune tra tutti i “futuri cittadini” è un grave errore e una grave mancanza di Le altre attività esterne non ne lungimiranza. verranno pregiudicate, anzi vi sarà un Vincolando gli spazi coperti del Castello a “uffici Amministrativi”, di fatto si ambito di maggior visibilità presso il congela ogni possibilità di migliore e diverso utilizzo dello stesso, fermo quale veicolare le informazioni. restando che comunque strutturalmente l’architettura poco si presta a concetti Si precisa che non tutti gli uffici del di funzionalità e di fruibilità degli spazi. nuovo comune saranno collocati ad PROPOSTA Arquà Polesine (v. ipotesi Le potenzialità del Castello sono ben altre, e provo ad elencarne solo alcune: municipalità). - spazi adeguati e idonei per progettare uno spazio culturale importante, Si deve altresì ricordare che il con una biblioteca, una ludoteca, uno spazio lettura per i bambini, con finanziamento regionale ricevuto per il vantaggio di poter offrire locali ideali alla lettura e alla riflessione, la ristrutturazione prevedeva con spazi esterni molto piacevoli da vivere. espressamente che il castello venisse - Possibilità di avviare iniziative museali, anche di piccola entità, ma destinato anche a sede municipale con possibilità di inserimento nei circuiti di tutto il sistema Veneto e proprio per consentirne la costante Provinciale; vivibilità (v. copia BUR allegato). - Convenzionare un centro di ristoro stagionale, che permetta sia l’aggregazione di tutti i cittadini, ma che sia anche strumento di Si ritiene che dette considerazioni piccolo sviluppo economico; non comportino una modifica allo - Il grande spazio verde a lato potrebbe essere trasformato in un “teatro studio di fattibilità. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 116

all’aperto” in una piccola “arena” o comunque allestito in forma ricettiva per eventi; - Per non parlare poi della piena e libera accessibilità e fruibilità, anche per manifestazioni e cerimonie, con vantaggi economici, se ben gestiti, anche per le casse comunali. Insomma ci sarebbe un mondo nuovo e diverso da “pensare” se vi fosse la reale volontà di trasformare 6 piccoli Comuni, in un grande Comune vitale, importante e omogeneo. Una sede per gli uffici comunali si può ricercare in tanti altri luoghi. L’organizzazione delle municipalità Gli sportelli polifunzionali dove sono Organizzare le municipalità e le sedi comunali, parte dal dato fondamentale stati attuati sono diventati processi delle risorse umane disponibili, visto che non sarà possibile prevedere aumento irreversibili grazie alla soddisfazione di personale, perché altrimenti cadrebbe “l’ipotesi” del risparmio. Quindi si dell’utenza. L’organizzazione del dovrà fare con quello che c’è!! front office e del back office sarà Obiettivo dello studio è la riorganizzazione degli uffici comunali per ottenere effettuata, anche in questo caso, risultati di razionalizzazione delle risorse, senza ridurre o cambiare i servizi grazie all’analisi delle best practice. offerti ai cittadini, grazie al forte decentramento dei servizi. Fin qui nulla da Solitamente l’utenza debole ha pure eccepire, anzi obiettivo condivisibile, ma è il percorso di realizzazione di tutto esigenze semplici nei confronti dei ciò che risulta poco realistico. servizi comunali (prendiamo proprio Le criticità che non vengono evidenziate, anzi che si tenta di nascondere, sono l’esempio dei tributi). Le risposte di due tipi: complesse potranno essere - rispetto ai criteri di organizzazione aziendale; soddisfatte con immediatezza presso - rispetto alla gestione delle risorse umane con conseguente gestione dei la sede del back office o previo cambiamenti e dei conseguenti conflitti. differimento di alcuni giorni presso La teoria organizzativa della divisione tra attività di “front office” e attività di la sede del front office. “back office”, risulta di difficile attuazione pratica, in molte attività, e nei Si condivide l’obiettivo di servizi pubblici questa divisione è difficile anche in via teorica. informatizzare più possibile i servizi Gli “sportelli polifunzionali” non si sono rivelati nella maggior parte delle e in tal senso la nuova struttura esperienza pubbliche utili a migliorare i servizi ai cittadini, anzi hanno, in molti comunale avrà maggiore possibilità caso, accentuato i disagi, perché si è incrementata la burocrazia. di affrontare le nuove sfide rispetto ai Il problema pratico si avverte nell’individuare “le prime e più ricorrenti piccoli organici degli attuali comuni; domande dell’utenza all’amministrazione”, ciò nel capire quali sono le lo studio ha affrontato il tema competenze minime dell’operatore addetto allo sportello polifunzionale, al dell’adeguamento informatico quale si aggiunge poi l’individuazione dei livelli di responsabilità, sia prevedendo una specifica spesa. dell’addetto, sia dagli operatori “più competenti e formati” che lavorano invece Non tutto potrà essere erogato a nella sfera del back office. Anche per il back office c’è da capire quale domicilio, come pure l’utenza debole competenze deve avere il personale che “può fornire risposte di maggior è pure quella che ha minor complessità tecnico normativa”, fermo restando che è in una sola municipalità. dimestichezza con l’informatica; per Faccio un esempio: se il cittadino di Civitanova, magari utenza debole e/o con questi motivi si è pensato di ridotte capacità di mobilità, che ha bisogno di riposte in materia di tributi, va mantenere una presenza in tutti gli allo sportello polifunzionale della sua municipalità ad Arquà Polesine, ma non attuali comuni. riceve adeguata risposta, deve spostarsi (esempio) nella municipalità di Le difficoltà organizzative ci saranno Villamarzana, perché solo lì che il “back office”, e quindi “l’esperto” dei ma le forze sindacali si sono più tributi. Se questo lo chiamate servizio all’utenza debole? Io dissento. volte espresse in senso positivo nel Per quanto riguarda poi le gestione delle risorse umane, ci sono le voler compartecipare alla innumerevoli criticità che riguardano in primis la scarsità degli addetti, le tutele ridefinizione del nuovo assetto dei diritti sindacali dei lavoratori, i costi di formazioni per le riqualificazioni, le organizzativo. resistenze al cambiamento, e anche il concreto problema dell’apertura degli Non si condivide l’ipotesi di sportelli polifunzionali, perché se sono ben sei, bisogna prevedere almeno una progettare solo 2 – 3 punti dove decina di operatori in grado di svolgere tale mansione, perché bisogna collocare i servizi essenziali. considerare le ferie, i permessi, le malattie, rispetto alla garanzia della continuità del servizio in tutte le municipalità. Mi sembra che si stia promettendo troppo ai cittadini, ma è facile promettere ora, per poi dire dopo alcuni mesi dalla nascita del Comune, bisogna ridurre i servizi perché non ci Si ritiene che dette considerazioni sono risorse. non comportino una modifica allo Puntare sull’organizzazione degli uffici dislocati nelle municipalità è un modo studio di fattibilità. sbagliato di iniziare. PROPOSTA I dati reali dello studio non lasciano molto spazio di manovra. La dislocazione degli uffici nelle sei municipalità è uno spreco di risorse che non potrebbe essere garantito molto a lungo, è meglio fin da ora “progettare” due o tre punti Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 117 strategici dove collocare i servizi essenziali, e rispetto all’utenza debole o con difficoltà di mobilità si può pensare a servizi a domicilio o maggiormente informatizzati, che però abbiano la caratteristica di poter essere garantiti nel tempo. Lo sforzo di riorganizzazione dei servizi comunali va rivolto ad un cambiamento radicale tra cittadini e pubblica amministrazione, e si dovrebbe lavorare, collaborando con gli attuali dipendenti per andare in questa direzione, così che almeno le difficoltà e i cambiamenti che il personale dovrà accettare, abbiano almeno come risultato il miglioramento dei servizi, invece di una “diversa” lungaggine burocratica. L’offerta dei servizi La preoccupazione nell’erogazione I possibili effetti sull’offerta dei servizi, al capitolo quinto, limita il concetto di futura dei servizi è condivisibile ed è servizi solo a quelli direttamente e in senso stretto offerti dall’amministrazione, la motivazione che ha condotto gli non c’è minimo accenno ad altri specifici e ben importanti servizi che sono in amministratori alla proposta della capo ad un Comune. fusione. I servizi elencati Quindi, fatte salve tutte le perplessità legate all’organizzazione del personale nell’osservazione, peraltro, si nelle 6 municipalità, del punto precedente, mi chiedo che fine faranno i servizi dovranno gestire, nel futuro, in forma scolastici, socio sanitari e assistenziali, servizi culturali e ricreativi. associata, per obbligo di legge. In sostanza le scuole con i servizi trasporto pubblico e mensa, gli asili nido, le scuole dell’infanzia, i punti sanità, le biblioteche, gli impianti sportivi, gli auser, le pro loco. Queste sono le realtà che interessano i cittadini, queste le necessità di ogni giorno, questi i servizi che sono, solo in parte, elencati nello specchietto dello studio, come dato attuale, ma non c’è nessuna ipotesi o proposta rispetto al La fusione consentirà di avere dei nuovo comune, salvo dire che certi servizi non dipendono dal Comune, e che benefici economici e questi saranno altri non cambieranno. destinati al E’ scorretto chiedere ai cittadini di esprime un voto su una proposta che rimane mantenimento/potenziamento dei vaga proprio nelle questioni essenziali, quelle che cambiano il benessere stesso servizi come elencati delle famiglie. nell’osservazione n. 1. L’incertezza deve essere chiarita, magari con una brusca verità, ciò che qualcosa bisogna tagliare, ma l’importante è passare dall’illusione alla Si propone la modifica dello possibilità, dalla favola alla realtà. studio di fattibilità al cap. 5.6. PROPOSTA Sarebbe opportuno fare una analisi più dettagliata di quali sono le potenzialità e le criticità di ogni Comune, dichiarando fin da subito, quindi prima del referendum, quali sono gli edifici scolastici che saranno mantenuti e se serve potenziati, se la Scuola materna diventerà pubblica per tutte le ex realtà comunali o se invece si sopprime la Pubblica di Villamarzana e il servizio “paritario” rimane l’unico in essere per tutti. C’è una bella differenza tra le rette del servizio Infanzia “paritario” e del Servizio Infanzia “pubblico”, quindi è giusto sapere se rimarranno queste differenze oppure se si va verso una armonizzazione. Oppure si pensa che un bambino di 5 anni di Pincara, per usufruire del Servizio pubblico debba alzarsi all’alba per arrivare a Villamarzana? E con il trasporto pubblico o no? Nel nuovo Comune non dovrebbero rimanere queste differenze, altrimenti cade uno dei presupposti stessi della fusione, la parità dei diritti tra i cittadini. Precisazioni servirebbero anche per tanti altri settori, vedi gli impianti sportivi, le biblioteche, ecc., è necessario dare prospettive, non vendere illusioni.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 118

4) Osservazione Chiara Turolla 1, presentata presso il Comune di Arquà Polesine il 27.04.2013, prot. n. 2560

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Introduzione Un ente di maggiori dimensioni ha L’introduzione a qualsiasi studio o documento finalizzato a costituire la base un “peso specifico” più rilevante nel dalla quale partire per arrivare a formare un giudizio su qualsivoglia progetto, contesto politico; la considerazione non è certo la sostanza del documento stesso. Ed é anche vero che non si non è standard, ne banale. Così pure possono fare introduzioni e/o premesse “standard” banalizzandone gli aspetti la considerazione che le risorse per i fondamentali quali le “motivazioni” che di fatto sostanziano la futura comuni si stanno riducendo. La decisione. Per precisare il concetto: fusione è la risposta più forte oggi - prima motivazione: il “contare di più….”; seconda motivazione: “..il fatto possibile a queste due considerazioni. che le risorse disponibili si stanno riducendo..”. Ritenere che la fusione sia la Molti comuni italiani si stanno conseguenza e la soluzione alle due suddette affermazioni, è riduttivo, orientando per tale scelta in un perché il vero problema dell’organizzazione dei servizi pubblici si crescendo di iniziative che fino a caratterizza per la burocratizzazione spinta, per la mancanza di regole di poco tempo fa era dato per produttività, per l’incapacità organizzativa, che non si risolvono in improbabile. automatico per effetto della “fusione” così come “il potenziamento della La circostanza che questi territori capacità di rappresentanza e promozione del territorio” non sono il prodotto siano già fortemente integrati è automatico e diretto esclusivo del raggruppamento di enti di cui si tratta; desumibile dai molti servizi che oggi - nel settimo paragrafo, si dà un giudizio ottimistico dell’utilità della fusione, le amministrazioni svolgono in forma ritenendola migliore rispetto alla prospettiva di convenzioni e di unioni: visto associata, dalla mobilità dei cittadini i pochissimi precedenti in Italia, questa conclusione deve ritenersi più nel fruire dei vari servizi presenti soggettiva che statistica; negli altri comuni (scuole, mercati, - il paragrafo nono solamente, a mio avviso, definisce quella che deve essere spazi commerciali, trasporti pubblici, la “sostanza” del lavoro in esame e cioè “il documento è la sintesi di servizi sanitari, ecc.). Quale informazioni…. utili, per attivare il dibattito politico e sociale “informato” su maggiore integrazione sarebbe quello che è, in questa fase una ipotesi di fusione ancora da valutare prima di possibile stante la presenza di sei una sua eventuale scelta. Comuni ? - Il paragrafo 12 è il più eclatante esempio di banalizzazione del messaggio Il Comune di Fratta Polesine non si è portato nella introduzione: affermare che i territori dei sei comuni sono “già ritirato dall’ipotesi di fusione, più fortemente integrati e interconnessi”, e che sia “ del tutto normale per chi semplicemente ha deciso di non vi abita fruirne come se fosse un’unica area e luogo ecc.” è una parteciparvi. Non vi saranno affermazione scollegata dalla realtà e non dimostrata da dati tangibili. Quali conseguenze sul PATI che potrà sono ad oggi le esperienze reali già sperimentate e positive del PATI continuare ad esplicare la sua intercomunale? E nel PATI c’era anche il Comune di Fratta. efficacia con l’ipotesi della fusione, Mi chiedo: è possibile sapere quale parte attiva nel raggiungimento degli anche nei rapporti con Fratta obiettivi ha avuto il Comune di Fratta e quali saranno le criticità, che Polesine. derivano all’Assetto Territoriale ora che Fratta non farà parte della Fusione? L’organizzazione del personale sarà Lo studio che stiamo leggendo non contiene NESSUNA VALUTAZIONE struttura facendo riferimento a quegli CIRCA GLI EFFETTI CHE SI AVRANNO RISPETTO AL RITIRO enti che hanno servizi decentrati in DEL COMUNE DI FRATTA, mentre ogni dato ritenuto positivo del PATI più sedi municipali, situazioni che si è stato ottenuto anche grazie alla partecipazione iniziale del Comune di verificano anche per enti delle Fratta. dimensioni di circa 12.000 abitanti. - Il paragrafo 13 sintetizza la questione del personale addetto presso le I vantaggi economici sono certi e amministrazioni coinvolte, traducendola in mere frasi “di circostanza” che prudenziali e i maggiori costi per la vanno bene sempre quando si ipotizzano necessità di riorganizzazioni creazione della rete sono stati strutturali. Ma come si pensa di conciliare la riduzione del personale con quantificati e previsti nel bilancio del l’istituzione di sei municipalità? Tecnicamente qual è l’idea di 2014. Lo studio non prevede organigramma che la presente elaborazione ritiene di suggerire?? maggiori entrate fiscali, ma di - Il paragrafo che riguarda i vantaggi finanziari è discutibile e nella sostanza contributi pubblici. non da un’idea concreta della evoluzione della spesa: … vi saranno entrate I vantaggi derivanti dalla riduzione aggiuntive… e costi economici maggiori...., proprio perché la costruzione dei costi della politica sono certi e “della rete” costa. Avremo quindi risparmi? O maggiori entrate? O ulteriori prudenziali. costi? Per ora possiamo solo pensare che avremo o gli uni o gli altri: Le municipalità non potranno che nessuna previsione è più azzeccata se non quella del 50 e 50. essere gratuite. - Anche la prevista ricaduta benefica in termini di risparmi finanziari derivanti Prima della stesura dello studio di dalla riduzione degli appartati politici, è argomento trattato nell’introduzione fattibilità sono stati fatti due incontri con l’ottimismo di chi crede e vuole la realizzazione del progetto. Si capisce! specifici con i consiglieri comunali di Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 119

Ma queste supposizioni non possono trovare riconoscimento se prima non si tutti i comuni, uno generale di hanno chiare le modalità tecniche di realizzazione delle rappresentanze presentazione del progetto il politico/amministrative all’interno delle sei municipalità: saranno esse 16.10.2012 e uno specifico con i necessariamente poste in essere gratuitamente? Qualora si ipotizzassero consiglieri di minoranza il difficoltà nel dare accoglimento “politico” e coordinamento alle istanze 13.12.2012; nel corso di questi provenienti dalle singole municipalità, potrà tornare economicamente incontri si sono raccolte proposte e conveniente l’ipotesi di un loro ridimensionamento se non la loro suggerimenti e sono pervenute anche soppressione? Qualora alle rappresentanze dovessero essere riconosciuti delle osservazioni scritte. benefici economici per le loro attività, lo studio nel prosieguo ci darà i numeri da confrontare con i numeri dei risparmi derivanti dalle soppressioni di 6 consigli comunali e con la spesa del nuovo unico Consiglio Comunale? - Il paragrafo penultimo enfatizza i benefici economici della trasformazione da Si ritiene che dette considerazioni sei comuni a uno, e da per scontato che i servizi fino ad oggi erogati in non comportino una modifica allo ciascuno di essi non saranno intaccati e che anzi saranno consolidati: lo studio di fattibilità. studio ci farà un esempio concreto più avanti dell’eventuale “consolidamento”, e di quali effetti esso produrrà nei confronti dei cittadini? Ci illustrerà in seguito il riflesso economico in termini di risparmi pur mantenendo invariato il livello dei servizi erogati? - L’ultimo capoverso cita testualmente che i Gruppi Consiliari dei Comuni hanno partecipato alla realizzazione dello studio di fattibilità. Non mi risulta aver partecipato in alcun modo alla realizzazione del suddetto. Ho partecipato come uditore a un paio di incontri, ho chiesto chiarimenti, successivamente sollecitati anche in Regione perché dopo due mesi non ho ricevuto risposta. Non ritengo che le suddette mie “attività” corrispondano a quanto riportato nella introduzione dello Studio. E veniamo al dettaglio delle osservazioni. Capitolo primo Gli orientamenti normativi del nuovo L’ordinamento giuridico. governo e parlamento saranno colti Il primo capitolo verte sull’ordinamento giuridico inerente la Fusione di nelle prossime settimane, ma in tutti i Comuni: si tratta di un excursus di norme, e di interpretazione delle stesse. Ma documenti preparatori finora emersi c’è sicuramente un aspetto di cui non si tiene conto ovvero: le norme sulla emerge chiaramente che il processo “spending review” saranno confermate dal nuovo governo oppure saranno di associazionismo comunale subirà riviste? I pareri in circolazione ancorché da campagna elettorale tendono a una ulteriore accelerazione. Sulla ventilarne la modifica a tutto vantaggio della situazione attuale!! Vi è una stessa linea politica si collocano affermazione che riveste un peso notevole: “le finalità dello studio non hanno anche le iniziative della Regione lo scopo i chiarire quali siano concretamente le funzioni e i servizi che i Veneto (definizione degli Ambiti piccoli comuni saranno chiamati a gestire in modo associato nei prossimi Ottimali). anni”. Ma si deve pur avere un’idea della struttura del nuovo Ente o si La fusione pone davanti ai cittadini adatteranno le risorse e le attività via via che l’amministratore di turno un sindaco, una giunta e un consiglio deciderà? La gestione del piccolo è molto più agevole rispetto ai singoli comunale. Una convenzione o una cittadini che la gestione del grande!! Il distacco tra “cittadini e Unione è una forma mediata dalla amministrazione” che oggi realtà, rischia anzi con un ente di maggiori politica per l’erogazione dei servizi; dimensioni di essere ancora più grande. L’esempio della mancata sparizione in tal senso va intesa la chiarezza e la della Provincia di Rovigo è lampante per tutti i motivi che a mio avviso ben si trasparenza istituzionale. attagliano anche ai comuni coinvolti in questo progetto. Il giudizio di meritevolezza che la Che cosa si intende concretamente dire quando si afferma che “La possibilità Regione è chiamata ad esprimere si di eleggere un Sindaco e un Consiglio Comunale in grado di dare delle fonderà sul progetto a seguito delle risposte non mediate con altri comuni, risultato che si otterrebbe con la osservazioni presentate. fusione, è un elemento di chiarezza istituzionale che porterà a un migliore In merito ai possibili trasferimenti rapporto cittadini-istituzione locale fondato su una maggiore erariali la circolare ministeriale è trasparenza”? Si vuol dire quindi che i nostri piccoli comuni sono ora poco chiara e non necessita precisazioni. trasparenti? Ritengo che, se la “mediazione” citata riguarda gli accordi in convenzione con altri enti per la gestione di taluni servizi, (l’esposizione dei concetti qui è sibillina cioè non si capisce se le risposte riguardino i servizi e Si ritiene che dette considerazioni quali di questi stiamo trattando), gli enti e il legislatore, hanno tutti i mezzi e non comportino una modifica allo gli strumenti per mettere a punto accordi e convenzioni snelle e attuabili al studio di fattibilità. minimo di burocrazia dal lato pratico. Inoltre: con riguardo al “giudizio di meritevolezza” ( pag. 10 ) che deve dare il Consiglio Regionale, dopo aver acquisito il “parere dei consigli comunali interessati”, il consiglio del 21/02/2013 quindi esprimerà il suo voto sul parere? E il suo voto sarà politico? O si vota la semplice “adozione” ovvero si da il via Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 120 semplicemente alla discussione dello Studio prima della sua approvazione definitiva? La Giunta ha espresso un parere? La maggioranza intende proporre un proprio parere? Leggendo ancora a pagina 12, lo Studio fa presente che con riguardo al vantaggio derivante dalla previsione normativa nella parte in cui prevede il riparto dei contributi spettanti ai comuni che nascono da procedure di fusione, è decisamente mitigato dalla successiva affermazione che tali riparti sono sottoposti al rischio di non potersi vedere eseguiti qualora “il limite degli stanziamenti finanziari previsti” non lo consenta. Morale: se si vuol procedere con la fusione si proceda, ma non si dia per scontato e soprattutto non si cavalchi l’onda dei benefici futuri quando la norma stessa non li da per scontati!!! Referendum: è questo un passaggio sostanziale! Il referendum viene indetto dalla Regione del Veneto, che è già orientata per ottobre 2013. Il lasso di tempo previsto intercorrente tra l’adozione dello Studio e la sua approvazione, dovrebbe consentire di formulare eventuali proposte, con priorità ai consiglieri comunali ma anche con la possibilità da parte di associazioni e cittadini di fornire spunti per il recepimento finale. Il confronto e la discussione pubblica è di fondamentale importanza per garantire innanzitutto la giusta e dettagliata informazione e per poter meglio individuare criticità ed esigenze che solo i cittadini, le associazioni, le categorie economiche, ecc. che vivono sul territorio coi problemi di tutti i giorni possono evidenziare. Si adoperino i Consiglieri per creare opportuni momenti divulgativi e di discussione in forma assembleare aperta alla cittadinanza. Capitolo secondo L’analisi di benchmarking consente Dimensione demografica di orientare le future scelte La disquisizione numerica ISTAT ci dà un quadro agevole e chiaro per organizzative e di gestione secondo comprendere un aspetto del mondo in cui viviamo! Ma vediamo le dei modelli consolidati. considerazioni che ne sono fatte scaturire: Le caratteristiche territoriali e la - tutti i Comuni coinvolti ricadono nella fascia sotto i 3.000 abitanti, quindi allo ridotta densità demografica stato hanno tutti uguali obblighi di gestione associata; costituiscono gli aspetti di peculiarità - riguardo all’omogeneità sostanziale delle amministrazioni coinvolte, se si può di questi territori, che ovviamente confermare la veridicità dell’affermazione, si deve anche poter dire che proprio non cambieranno con la fusione. questa omogeneità potrà rischiare di produrre sovrapposizioni e duplicazioni di Compito del nuovo comune sarà di realtà analoghe quali per esempio aree industriali in “eccesso”, o servizi meglio gestire i servizi proprio pubblici locali difficili da gestire in maniera capillare, proprio a causa delle partendo da questo dato diverse dimensioni demografiche delle nascenti municipalità (ovvero ex caratteristico. comuni), che potrebbe vedere penalizzati le piccole realtà cittadine; - non è condivisibile l’affermazione sul fatto che per gli enti con popolazione inferiore a 15.000 abitanti vi sono tanti riferimenti normativi!!! Cosa centra?? Anche sopra i 15.000 abitanti vi sono tanti riferimenti normativi, ma da qui a dire dove e quanti siano i risparmi dei costi se si è in più di 10.000 piuttosto La fusione di comuni renderà più che più di 15.000 non c’è alcun elemento concreto e certo per poter sostenere agevole l’insediamento delle nuove tale affermazione! Non sarebbe utile eseguire una proiezione numerica che realtà produttive quando il contesto consideri l’ipotesi dei 15.000 abitanti, quindi con più comuni?? economico potrà ripartire in quanto A mio avviso è improbabile che l’analisi di “bench marking” – ovvero semplificherà gli adempimenti processo continuativo che, attraverso la misurazione di amministrativi oggi differenziati per “prodotti/servizi/processi”, consente di confrontare una realtà, in questo caso ciascuno dei sei comuni. quella dell’ente che potrà nascere, con altri enti esistenti (si tratta di un concetto “economico” attorno al quale l’uomo della strada, notoriamente si Si ritiene di aggiungere tale diletta a ragionare.... ), consenta di confrontare i dati di un ipotetico Ente con considerazione al punto 2.3 dello altro già esistente che ha già tali abitanti: quest’ultimo sicuramente non ha i studio di fattibilità. problemi di riorganizzazione da zero, che invece costituiscono proprio la questione ovvero il punto essenziale che lo Studio deve sviluppare. Non si possono fare confronti tra l’esistente e il probabile, se prima non si dichiara e si chiarisce quali servizi dovranno essere garantiti e come saranno organizzati. Non tralasciamo la considerazione importante dell’ultimo paragrafo a pag. 15, la quale giustamente evidenzia che, anche con il processo di fusione rimarrà nei nostri territori una “ridotta capacità insediativa a fronte di un territorio ampio da amministrare” con la conseguenza evidente che vi sarà certamente Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 121 una maggiore incidenza dei costi di alcuni servizi (pag. 16). Ecco uno svantaggio della fusione, una criticità sicuramente destinati a rimanere e lo studio, in questa fase, non propone soluzioni alternativa! Lo studio propone previsioni ottimistiche di incremento demografico solo se “… i previsti investimenti produttivi troveranno un più favorevole contesto economico rispetto alla grave congiuntura alla quale stiamo assistendo”. Ma allora se la questione dipende dalla congiuntura economica i vantaggi in caso di ripresa, toccherebbero anche ai singoli comuni senza necessità di fusione!! Ed infine, per ora lo studio non ci propone alcun modello, numeri alla mano, di come concretamente potrebbero svilupparsi le attività produttive, industriali, artigianali, ecc. all’interno dei confini del nuovo ipotetico ente. Tipologia e articolazione delle attività produttive – Struttura L’analisi sulla struttura dell’occupazione occupazionale offre una ulteriore E’ certa l’omogeneità (con qualche riserva: Arquà è decisamente più sviluppata conferma della omogeneità del dal lato degli insediamenti produttivi rispetto a Frassinelle!!!) delle tessuto sociale oggetto del processo caratteristiche economiche dei 6 comuni, ma il dato generale non è affatto di fusione. positivo: tutti e sei i comuni, non sono comuni ad alto sviluppo economico. La ricerca condotta dalla Cciaa di Rovigo denuncia il fatto che, TRA GLI ALTRI, un punto di debolezza che impedirebbe lo sviluppo economico delle nostre zone, sia la “frammentazione, non coesione, non cooperazione, bassa propensione all’investimento, rigidità della spesa, debole impegno per lo Si ritiene che detta sviluppo” che costituirebbero i limiti degli enti locali (ma si riferisce solo ai considerazione non comporti una comuni o anche alla provincia??). Ritengo di dover evidenziare che i suddetti modifica allo studio di fattibilità. limiti abbiano particolarità più soggettive che oggettive: la scarsa propensione all’investimento, che caratterizza l’intero polesine, non dipende da quanto denaro dispongo, ma da quali idee e progetti vorrei veder realizzati! La frammentazione e la mancanza di coesione fa pensare più a “campanilismi arbitrari soggettivi” che a circostanze oggettive: se si vuol cooperare lo si può fare e gli strumenti obbligatori e non, ci sono sempre stati. Se la nostra è un’area “sottosviluppata” non è certo perché ci sono comuni di ridotte dimensioni come il nostro: l’economia generale e le scelte politico/amministrative, che non si rinnovano da decenni, non hanno peso sotto questo profilo?? Se gli enti locali non “funzionano bene”, non è certo con la fusione che le inefficienze diventano efficienze, e non può essere essa sola l’elemento di attrazione per gli imprenditori in cerca di nuovi insediamenti produttivi. Comunque è bene non disperare: in linea teorica tutto è possibile ma sulla certezza della positività dei risultati vi sono forti dubbi. Buon lavoro conoscitivo ma di sola superficie ci offre lo studio nel proporci l’ulteriore grafico sull’occupazione. Ma a quali considerazioni porta? Quali informazioni ci offre per le valutazioni che dovremmo fare? Servizi scolastici, socio sanitari e assistenziali, servizi culturali, ricreativi e È difficile immaginare che i servizi ai religiosi. cittadini possano in futuro essere E siamo al nocciolo della questione: la capacità degli enti locali di garantire i garantiti con organici che nella servizi essenziali ai cittadini. I servizi generali istituzionali quali tenuta paghe, migliore delle ipotesi superano di anagrafe, ragioneria e tributi, segreteria, polizia locale, ad esempio, poco la decina di unità. La riduzione coinvolgono il cittadino con quali frequenze? Nessuna statistica viene resa progressiva del numero dei nello studio di fattibilità. Ma é evidente che quando si parla di servizi al dipendenti e l’aumentata richiesta di cittadino il riferimento é necessariamente a quelli con i quali ciascun cittadino, specializzazione delle prestazioni nella sua diversa collocazione civica, si confronta e con i quali vive impongono delle scelte; la fusione è quotidianamente: scuola, mense scolastiche, sanità, trasporti, rifiuti, assistenza la risposta più conveniente. Le sociale, associazionismo, sport, cultura, sicurezza, ambiente... alternative sono costituite L’unica tabella evidenziata dallo studio, inserisce in una griglia lo stato di fatto dall’obbligo di convenzione o delle realtà di servizi esistenti, e anticipa che vi è la “precisa volontà di non Unione. ridurli”. Perché non si sono indicati i numeri anche per quest’analisi? Si condivide l’osservazione che Ritengo improprio inoltre considerare tra i servizi forniti dall’Ente l’acqua, il decentrare i servizi costa di più che gas, le ferrovie…. Polesine acque riguarda l’intero polesine, Enel gas la non accentrarli, ma ciò non tiene nazione…. conto dell’utilizzo più razionale degli Se lo stato delle cose, la distribuzione dei servizi non cambia, anzi spazi operata da tale scelta. Le garantirli su un territorio più vasto potrebbe far aumentare i costi, perché alternative sono lasciare tutto com’è devono fondersi i Comuni?? E qualora dovesse essere necessario ora (impossibile per legge dal Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 122 rimodulare sul territorio la presenza dei centri di servizi primari (certo 01.01.2014) o nel recuperare nuovi non sposteremo la ferrovia da Arquà a Villanova…) quale potrebbe essere spazi, con nuovi costi, per gli uffici lo scenario ipotizzato dagli amministratori in carica proponenti? centralizzati, spopolando gli attuali Disegnare una mappa del grande comune con tutte le ipotesi di distribuzione municipi. dei servizi essenziali, dei collegamenti viari per raggiungerli, del collocamento Si ribadisce che il progetto di fusione delle rappresentanze municipali, della sistemazione degli uffici periferici, è non mette in discussione i servizi improponibile per farsi meglio un’idea ora?? Tant’è!! oggi esistenti presso i sei comuni, ma Tornando alla questione della competenza di taluni servizi estranea ai comuni riesce a destinare delle risorse umane che dovrebbero fondersi e quindi anche del nuovo ente, lo studio mette in ed economiche per garantire e evidenza soprattutto quelli scolastici e socio-sanitari, perché, dichiara, sono di potenziare i servizi esistenti. competenza di altre istituzioni pubbliche! Ma, ad esempio, se è vero che l’esistenza o meno del singolo plesso scolastico vengo stabiliti dalle ministero In merito al potenziamento dei della pubblica istruzione, che definisce i numeri minimi per assegnare le servizi si rinvia all’osservazione n. 1. cattedre, o le dirigenze per gli istituti comprensivi, e altrettanto vero che il trasporto scolastico, le mense i locali delle scuole e la tipologia dei servizi è una decisone politica del Comune. Non dovrebbero nei comuni esistere Scuole dell’Infanzia pubbliche e scuole dell’Infanzia paritarie, o comunque se si sceglie per le pubbliche, queste dovrebbero avere un dimensionamento Si ritiene che dette considerazioni sufficiente a coprire tutta la domanda delle famiglie, altrimenti in certe zone le non comportino una modifica allo famiglie avrebbero un certo tipo di servizio, economicamente più vantaggioso, studio di fattibilità. e in altre zone, altre famiglie, sempre dello stesso comune, che pagano le stesse imposte comunali, dovrebbero farsi carico anche delle rette del servizio paritario. Lo stesso vale per i Nidi. Quale è l’indicazione “tecnica” circa possibili soluzioni che dà lo studio di fattibilità? Allo stato non ne dà! Si dovrebbero sottoporre ipotesi concrete per consentire le valutazioni che successivamente porteranno a prendere le decisioni politiche. E’ il caso che ai cittadini vengano sottoposti nel dettaglio gli aspetti tecnici sopra portati ad esempio per consentire la giusta informazione e la ponderazione della decisione in sede referendaria: per le scuole primarie e secondarie, con la fusione si potranno garantire gli orari scolastici prolungati alle famiglie che ne faranno richiesta? E le animazioni estive, avranno carattere di certezza e continuità o saranno differenziate e sporadiche tra “gli ex” comuni? Non può essere definita “proposta” il dire che “si lavorerà per garantire a tutti i servizi”, bisogna dichiarare fin da ora cosa si vuole andare a fare. E il futuro delle biblioteche, dei circoli, delle associazioni? Chi accompagnerà e gestire il processo di fusione, ma soprattutto di reale integrazione, tra questi attori, che sono ad oggi la vera forza dei piccoli comuni. Non nascondiamoci, questa integrazione culturale non è una cosa che si ottiene con una semplice delibera, neanche se è una delibera regionale, occorrono idee e progetti e una regia organizzativa decisa ma soprattutto impostata sin da ora! Già oggi le 6 comunità locali sono “ridondanti” di associazioni, che spesso sono in competizione più che in collaborazione, sempre pronte a rivolgersi all’Ente per ottenere contributi. La fusione non è garanzia automatica di miglioramento degli stili di vita e delle prospettive economiche! Lo studio di fattibilità dovrebbe essere integrato anche con una analisi dei dati sull’associazionismo esistente e sui contributi dati alle diverse associazioni, sulle varie attività svolte, sul numero di cittadini coinvolti. Capitolo terzo I dati del PATI non vengono Caratteristiche geografiche morfologiche, ecc. modificati per effetto della fusione e Lo studio riguardo alla analisi sulla struttura del territorio e sugli aspetti mantengono la loro valenza anche geografici, urbanistici, di viabilità, sul sistema insediativo, residenziale, nei rapporti con Fratta Polesine. produttivo nonché ambientale, storico culturale ecc., ci offre un riassunto in Si conferma che l’intero capitolo stile enciclopedico che rende dovizia di informazione su ulteriori aspetti della terzo è un sunto della relazione al realtà in cui viviamo e cioè dei 6 comuni interessati alla fusione. Torna PATI già oggetto di positiva praticamente in tutto il capitolo il riferimento al Piano di Assetto Territoriale approvazione da parte dei Consigli Integrato, quale strumento cardine per il coordinamento dei futuri assetti e Comunali interessati dal processo di interventi infrastrutturali del territorio che inizialmente coinvolgeva anche il fusione. comune di Fratta Polesine, fuori da qualsiasi ipotesi di fusione con i restanti sei comuni. Lo studio non specifica se vi sarà e quale sarà l’effetto sugli sviluppi Si ritiene che dette considerazioni futuri che si realizzeranno, sulla base del P.A.T.I. considerata l’assenza di non comportino una modifica allo Fratta Polesine. Domanda: i dati e le informazioni acquisiti ed elaborati studio di fattibilità. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 123 nella fase di formazione del PATI utilizzati nel presente studio continuano ad avere la medesima valenza nel momento dal momento che Fratta non fa parte del progetto di fusione? In che modo entra la considerazione sulla valutazione ambientale storico culturale e paesaggistica del progetto che non comprende Fratta Polesine, il fatto che proprio a Fratta si sia individuata la più grande necropoli d’Europa?? Le potenzialità future di sviluppo economico, sfrutteranno se si realizzeranno, le infrastrutture integrate delle strade, superstrade, autostrade esistenti e future eventuali, con il sistema fluviale esistente e attualmente ancora sottoutilizzato. L’ulteriore previsione del notevole sviluppo insediativo industriale/logistico e dei trasporti porterà come mette bene in evidenza lo studio a un GENERALE PEGGIORAMENTO DEI TEMI RELATIVI ALL’ARIA, AL CLIMA, ALL’ACQUA, AL SUOLO E AL SOTTOSUOLO. Ma si prevede, ancorché venga dichiarato certo, che tale peggioramento non sarà eccessivo!!! Si appronteranno le misure necessarie per mitigare tale peggioramento che, continuerà ad esserci, ma varrà la pena che ci sia, perché si prevede un miglioramento della qualità della vita, che attirerà nuove richieste residenziali! Urge un chiarimento!! (Sic!) Capitolo quarto I costi del personale, qualunque sia Realtà organizzative ed economico-contabili delle singole Amministrazioni l’organizzazione del nuovo ente, non Comunali interessate alla fusione. potranno aumentare, quanto piuttosto I dati relativi all’analisi della fattibilità del progetto rispetto alle dimensioni dovranno diminuire, magari sia pur organizzative è sicuramente uno degli aspetti che maggiormente “insidiano” il lievemente, in adempimento degli processo di valutazione e giudizio. Lo studio non fornisce neanche in questo obblighi di legge. caso un’idea, un disegno, ancorché indicativo ma chiaro, di quella che L’erogazione dei servizi di front dovrebbe essere la struttura organizzativa del nuovo Ente: non è chiaro, se il office non potrà essere prevista a decentramento di uffici qualora si arrivi a tale scelta, presso le singole domicilio (tranne l’ipotesi municipalità, comporti non tanto contrazioni di spesa ma addirittura maggiori dell’assistenza sociale) se non con costi, dovendo potenziare in tale caso, il numero degli operatori front office. costi molto più ampi rispetto ai quali In sostanza anche per questo aspetto bisognerà vedere cosa e come in non vi sono nemmeno esperienze che futuro, a fusione eventualmente realizzata, decideranno di fare gli consentono una stima. L’accesso ai amministratori. A quel punto sia che si risparmi sia che si spenda di più servizi da parte dell’utenza debole è non si torna indietro… invece stimabile prevedendo non La riorganizzazione degli uffici è una “necessità reale” anche in assenza di muti rispetto alla situazione odierna; fusione tra comuni; ma quali dati si analizzano per decidere il processo e le la fusione dovrà garantire una modalità di riorganizzazione? apertura al pubblico simile a quella Certamente il dato del personale in forza ai 6 comuni è il dato di partenza, ma attuale. nello studio non si fa riferimento alcuno a dati certi di accesso ai servizi Si condivide l’osservazione, già comunali (anagrafe, tributi, ecc.) da parte dell’utenza, dando già per scontato insita nello studio, che il front office che dovranno essere mantenute 6 “municipalità”, con i servizi di front office, non sarà necessario per l’utenza destinati a dare risposte immediate all’utenza debole e/o con ridotte capacità di (professionale) delle pratiche mobilità. edilizie; ma questi non sono l’utenza Per decidere come organizzare l’erogazione di un servizio, è importante debole. l’analisi dei dati sull’offerta ma è altrettanto importante se non di più, L’affermazione che le criticità ad l’analisi dei dati sulla domanda. amministrare non attengono Quale venditore aprirebbe un negozio senza aver capito se e quanta richiesta all’incapacità degli amministratori del suo prodotto vi sarà in quella zona?? (una affermazione contraria Supponiamo per ipotesi che i numeri di “domanda di servizi” allo sportello presupporrebbe che vi fossero front office, per l’utenza debole e/o con ridotte capacità di mobilità sia pari a incapacità in tutti e sei i comuni, o 8/10 alla settimana, di media tra i sei comuni, l’apertura di uno sportello front forse di più, in tutti i comuni che office, per x ore al giorno e per y giorni alla settimana, con i relativi costi fissi pensano alla fusione) fa riferimento (personale, costo ufficio – pulizie, bollette, ecc), quanto costo ogni servizio all’esiguità di questi comuni negli offerto dal comune rispetto alla domanda? E’ stata provata una simulazione organici e nelle disponibilità rispetto ad offrire un servizio a domicilio, che sarebbe di sicuro molto più utile economiche. proprio all’utenza debole o con difficoltà di mobilità, e permetterebbe la riduzione di costi fissi di manutenzione dei front office municipali? Lo studio parla di “di benchmarking”, ma nello studio non c’è alcun dato di misurazione sul “prodotto” cioé sui servizi “effettivamente” erogati dagli enti; azzardare teorie organizzative “strategiche” non serve per dare risposte concrete ai cittadini. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 124

 L’affermazione che “le criticità organizzative non derivano dall’incapacità di amministrare”, è in questa fase del tutto fuori luogo: in nessuna entità per quanto minimamente organizzata da persone, si può escludere la responsabilità di chi la governa!! Altrimenti le risorse potrebbero gestirsi autonomamente senza bisogno dell’amministratore! E dare la colpa asetticamente e senza una analisi di cosa succede quotidianamente negli uffici, ai vincoli di bilancio sinceramente lascia senza parole! Tornando ai dati di misurazione dell’acceso dei cittadini ai servizi, essi sono fondamentali, intanto per valutarne il rapporto costo/benefico, e poi per valutare la possibilità di offrire servizi “dedicati”, magari a domicilio, che Lo studio non ipotizza risparmi sugli creino reale offerta. La tecnologia può aiutare molto in questo senso, ma appalti/esternalizzazioni in quanto occorre avere un’idea di quello che si intende progettare e programmare. queste economie di scala, che si Questo vale un po’ per tutti i servizi, anche quelli tecnici, per esempio per le potranno raggiungere, sono di pratiche edilizie, i “fruitori” non sono cittadini, ma i professionisti, che non difficile quantificazione e potranno hanno certo bisogno della “municipalità” in ogni “ex comune” per operare, se essere ottenute in un arco di tempo la fusione porterà ad avere un unico regolamento, normative valide per tutti, medio, misurato in funzione delle con l’ausilio dei servizi informatici, il front office potrebbe risultare superfluo. scadenze dei singoli contratti. Queste  Occorre rivedere in modo più puntuale ed attento lo studio in maniera economie, una volta conseguite, più specifica sui dati comunali, e una indicazione precisa di quali sono saranno un ulteriore vantaggio i servizi front office che si vorranno garantire nelle municipalità. economico derivante dalla fusione. Un servizio che riveste grande importanza, in questo periodo, è quello dei Nelle tabelle delle economie sono servizi sociali, che il nuovo Comune dovrebbe gestire (pag. 54 terzultima riga) stati evidenziati alcuni risparmi di in front office, su ogni municipalità, ma con gestione di un’unica o più costi dovuti a esternalizzazioni dei cooperative? Su questo aspetto servono indicazioni chiare e trasparenti da servizi che in futuro potranno essere comunicare ai cittadini nelle assemblee e negli incontri di informazione sulla eliminati/ridotti. fusione, più che i dati percentuali sugli attuali occupati e i loro inquadramento. I dati della tabella di pagg. 52,53 3 54, ci danno una panoramica di quelli che sono in sostanza tutti i servizi erogati dal comune: i generali di gestione dell’ente e i diretti ai bisogni quotidiani dei cittadini. Lo studio “analizza i Si ritiene che dette considerazioni servizi e le possibili nuove soluzioni organizzative che si renderanno possibili non comportino una modifica allo a seguito della fusione”. studio di fattibilità.  Orbene: nei riquadri relativi ai servizi diretti essenziali per la cittadinanza e cioè nido, scuole, cultura, sport, illuminazione, turismo, smaltimento rifiuti, prevenzione, anziani, assistenza sociale, c’è il vuoto! Nessun suggerimento, nessuna proposta, nessuna idea di “soluzione organizzativa” in alcuni casi; qualche dimenticanza in altri (il Castello dovrebbe essere inserito con l’Ostello alla voce turismo per poterne finalmente realizzate le potenzialità di polo attrattivo culturale); approssimazione e rinvii per le successive “Verifiche” a quando la fusione sarà del caso realtà per i restanti casi!

Quando si afferma che vi è omogeneità, poi, riguardo alle attuali organizzazioni comunali non si fa altro che confermare che le norme che regolano queste organizzazioni valgono per tutti i comuni (sic!!): è un dato che appare “scontato”, privo di utilità per le valutazioni che si devono fare. Insomma, come detto nello studio, la limitazione delle risorse ha “ingessato” le politiche occupazionali dei comuni, ma non è che con la fusione questi vincoli non ci saranno più, anzi, la vastità del territorio sarà nuovo elemento di criticità, perché le risorse finanziarie non sono erogate sulla base dei km, ma degli abitanti, che si fermano a circa 12.000, con la conseguenza che non aumenteranno di molto i trasferimenti complessivi. La garanzia della conservazione del profilo professionale, o la riqualificazione del personale in sovrapposizione è una questione squisitamente “sindacale” che non può essere il centro delle decisioni sulla riorganizzazione. Non è pensabile che ci sarà “condivisione” del personale su tutto, quindi si potrebbero aprire questioni di vertenze sindacali, ecc…

Lo studio pare omettere di dare la giusta evidenza ad altri importanti dati e cioè a quelli relativi all’utilizzo di ditte esterne per appalti su interventi durevoli o di “consulenze”, che vengono utilizzate per garantire servizi essenziali: è grave, Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 125 perché da tali dati derivano informazioni su come è stato “organizzato” l’ente.  Lo studio non ci dice nemmeno in via del tutto ipotetica quale potrà essere il rapporto tra il nuovo ente e le “consuetudini” degli enti comunali ad operare mediante lo strumento dell’appalto e delle consulenze. Analisi della composizione delle entrate. I due bilanci (previsione e consuntivo) sono Lo studio mette anche sotto questo profilo “le mani avanti”: si strutturalmente diversi, soprattutto per alcune considerano dati di bilancio non omogenei (2011 consuntivo – 2012 voci tipicamente finanziarie; per tale motivo è preventivo) e inevitabilmente “l’aver considerato le due diverse risultato opportuno esaminarli entrambi. Per tipologie di bilancio non è irrilevante sui risultati dell’analisi….” Si quanto attiene al gettito IMU è accoglibile evidenzia l’incertezza del gettito Imu 2013, si presentano l’indicazione che l’importo è presunto essendo semplicemente senz’altro commentare i grafici con i gettiti relativo ai dati del I° previsionale nel quale dell’addizionale Irpef. l’imposizione è stata applicata. Si propone la modifica dello studio di fattibilità al cap. 4.2.a. Analisi della composizione delle spese. L’analisi della spesa è stata Nella sostanza l’entità e la tipologia di spesa di ciascuno dei sei comuni pare confrontata con altri comuni aventi rispetti proporzionalmente l’entità della popolazione e l’estensione territoriale. caratteristiche dimensionali. In tal L’analisi che ne viene fatta ha scopo puramente espositivo e conoscitivo, ma è senso non si sono allegati, per la totalizzazione che dovrà essere confrontata con la spesa complessiva economicità documentale, i ancorché presunta e sulla base della organizzazione che si prevedere di documenti esaminati, relativi ad altri dare complessivamente al nuovo Ente. “Il confronto con gli elementi studi di fattibilità rinvenibili anche riguardanti la suddivisione per funzioni delle spese correnti e risultati finali sui siti internet. dell’ipotesi di fusione (non si trova o non è di agevole individuazione il numero corrispondente ai suddetti risultati finali), lo studio afferma, presenta Si ritiene che dette considerazioni omogeneità con altre analisi sulla composizione dei bilanci comunali”. Quali non comportino una modifica allo altre analisi??? Quali altri comuni??? Non si arriva ad alcuna valutazione studio di fattibilità. ponderata sulla base delle mere considerazioni esposte nello studio. Gli indicatori finanziari. I grafici in questione sono una L’analisi sul grado di autonomia finanziaria porta a considerare che il “fotografia” della situazione attuale consolidamento dei sei comuni farà ottenere un buon risultato grazie all’ottima che non necessita di ulteriori performance del comune di Costa e a seguire Villanova, Pincara e commenti. Villamarzana, che soccorrono le peggiori posizioni di Arquà e Frassinelle. La bontà dell’esito sopra indicato si ripete anche riguardo agli indici di autonomia Si ritiene che dette considerazioni tributaria e di dipendenza erariale che non vengono però analizzati e spiegati non comportino una modifica allo nel dettaglio per una migliore comprensione da parte dei “non addetti ai studio di fattibilità. lavori”: cosa è capitato a Costa che ha subito un notevole decremento dei trasferimenti erariali dal 2011 al 2012? Pressione fiscale locale e restituzione erariale pro capite. L’osservazione è pertinente e uno dei Questa analisi ci fa sapere “qual è il prezzo pagato dai cittadini per usufruire compiti del nuovo ente è costituito dei servizi forniti dall’Amministrazione”. Dal grafico predisposto, i cittadini di dall’allineamento delle varie Arquà hanno subito nel biennio 2011/2012 un carico fiscale = costo per i imposte/aliquote/tariffe. In tal senso servizi utilizzati, in media di circa € 550,00. Villamarzana ha raggiunto € una delle ipotesi possibili prevede di 700,00=. I due estremi livellano in arrivo nel consolidato, a circa € 580,00. utilizzare parte delle economie Cosa significa?? I cittadini di Arquà col nuovo Ente dovranno pagare di derivanti dalla fusione per livellare al più? I cittadini di Frassinelle risparmieranno? Il livellamento della ribasso questi livelli fiscali. pressione tributaria deriva quindi dall’applicazione di nuove aliquote Imu, nuove tariffe, omogenee ovvero identiche per tutti i cittadini del nuovo Ente? Le aliquote Imu per le varie tipologie di immobili subiranno in vista del La modifica allo studio di fattibilità livellamento generale delle entrate tributarie a loro volta assestamenti sulla è stata proposta media (1^casa di Arquà passerà dallo 0,4% allo 0,45%? Altri immobili e aree dall’osservazione n. 1. di Arquà passerà dallo 0,76% allo 0,82?). Il costo raccolta rifiuti abitazioni per i residenti ora di Arquà passerà dall’attuale € 1,14/m a 1,50?? L’addizionale Irpef sempre per i cittadini di Arquà passerà dall’attuale 0,5% alla livellata 0,7%? Ci soccorra lo studio in queste considerazioni. O lascia alle successive scelte politico/amministrative del futuro Consiglio Comunale? Capitolo quinto La fusione non può essere la Possibili effetti sulla fusione soluzione a tutti i mali dei comuni: Lo studio dichiara senza mezzi termini che gli effetti della fusione sulle attività sicuramente renderà più semplice economiche, intesi immagino quali “vantaggi, benefici, facilitazioni, l’operato di alcune categorie Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 126 opportunità, ecc…” SONO ABBASTANZA RIDOTTI! Non quantifica e del professionali (libere professioni resto come può fare??? Sta nel vago, nel probabile, nel prudenziale, non dà tecniche) che potranno disporre di rassicurazione alcuna che la fusione sia la strada giusta per avviare lo sviluppo una normativa omogenea in sei economico nelle nostre zone! Totalmente IRRILEVANTI e quindi non ci si contesti oggi differenziati. può aspettare alcun beneficio dagli stessi, gli interventi sulle norme di programmazione commerciale, artigianato e servizio oggetto di La modifica allo studio di fattibilità liberalizzazione e quindi non più sottoposti alle scelte programmatiche degli è contenuta nel punto 2.3 dello amministratori pubblici. Quanto alle attività future di promozione territoriale in studio di fattibilità. un ottica di collaborazione con le associazioni di categoria, lo studio rimette alla voglia in tal senso dei futuri amministratori. Riorganizzazione delle strutture comunali La riorganizzazione della struttura E’ avvilente che lo Studio in questa parte evidenzi che “un vero e proprio comunale sarà frutto di scelte confronto dovrebbe tener conto delle modalità con cui vengono erogati i politiche rispetto alle quali lo studio servizi nei diversi comuni…” ma allora a che serve lo Studio se non è in grado di fattibilità ha dato delle indicazioni di pervenire a una conclusione in quanto il DOVREBBE, palesa che non è prendendo spunti da contesti stato fatto?? Chi DOVREBBE informarsi delle modalità con cui vengono analoghi (ipotesi di benchmarking). erogati i servizi nei diversi comuni??? Visto quindi che non vi sono dati L’analisi delle strutture dei comuni “reali e concreti” sulla modalità di gestione di ogni attuale comune da ha dimostrato delle peculiarità non prendere a base per le valutazioni da farsi, se non ci sono dati sostanziali, presenti in altri comuni (es. presenza di cosa stiamo parlando? consistente di personale tecnico Il riferimento alle esternalizzazioni per i servizi e le attività ivi indicati, e alla esecutivo). Partendo dall’analisi di loro importanza nell’ambito della gestione dell’Ente, viene dato per scontato queste particolarità e recepite le specificando di cosa si tratta ma non c’è alcun suggerimento circa la procedura indicazioni politiche degli consigliata per realizzarle! Anzi più sotto si fa presente che nel Veneto vi sono amministratori di Civitanova molteplicità di forme e utilizzo delle gestioni associate che coinvolgono la Polesine si potrà formulare una quasi totalità dei Comuni e delle Comunità Montane della nostra Regione che ipotesi concreta di struttura non si avvalgono affatto dello strumento della Fusione!! Lo studio confronta la comunale. Lo studio sostiene la nostra realtà con i comuni di Piazzola sul Brenta, Conselve, Torri di fattibilità della riorganizzazione. Quartesolo... “sostanzialmente simili per le caratteristiche territoriali e sociali..” ma “diverse le modalità di erogazione dei servizi”…. Ma di cosa stiamo parlando??? Si ritiene che dette considerazioni  E per concludere su questi aspetti, a pagina 56, 4 capoverso, notiamo non comportino una modifica allo una frase di fondamentale importanza: “queste motivazioni (ovvero studio di fattibilità. praticamente tutte e sole le criticità rilevate nel corso dello studio) inducono a ritenere che una riorganizzazione delle strutture comunali che saranno coinvolte nella fusione devono essere oggetto di un’attenta e circostanziata valutazione proprio da parte degli amministratori e del management locale in quanto non vi sono schemi applicabili tout court; il benchmarking può dare utili valutazioni ma non risolve il problema”. Effetti sul bilancio e sui trasferimenti statali. La studio si sbilancia in una Lo studio non si sbilancia riguardo agli effetti che la fusione porterà in termini quantificazione delle possibili di risparmi: infatti li menziona “possibili”, cita necessariamente le “stime”… economie stimate in via prudenziale. Non vi è traccia del termine “certo” o “sicuro” in tutto il lavoro fatto. E quindi In aggiunta alle economie sono stati il risparmio “stimato”, “possibile”, “ipotetico” viene quantificato in € quantificati i possibili trasferimenti 300.000,00 (€ 50.000,00/ anno per comune: lo studio non ha avuto modo di dello stato mentre non è stato individuare nelle pieghe dei bilanci dei sei comuni l’esistenza eventuale di possibile quantificare gli ulteriori “sprechi” o deliberate mancate entrate, o possibili rimodulazioni delle spese? trasferimenti della Regione in quanto Perché non specificare la considerazione che le scelte politiche notoriamente mancano ancora i relativi influiscono su talune scelte di spesa?). E si dovrebbero aggiungere i maggiori provvedimenti. trasferimenti statali di cui all’art. 20 della L. 135/2012 che però dovranno sottostare al limite degli stanziamenti previsti. E se non viene stanziato nulla? Si ritiene che dette considerazioni Possiamo permetterci di scartare questa ipotesi?? Lo studio inoltre rinvia alle non comportino una modifica allo continue modifiche normative che impediscono di stimare anche i contributi studio di fattibilità. ordinari…. Tra un paio di giorni forse l’Italia avrà un nuovo governo. Le forze politiche di maggior peso sbandierano e dovranno concretizzare se andranno al potere, la revisione della “spending review” nel tentativo di dare una spinta alla ripresa economica attraverso nuovi investimenti strutturali degli Enti o la ripresa di quelli interrotti. Potrebbe venire a cadere uno dei motivi sui quali si fonda la pretesa necessità di dare luogo alla fusione di cui stiamo trattando: i Comuni potranno tornare ad avere più ampia libertà di Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 127 manovra in completa autonomia nell’utilizzo dei fondi a loro disposizione!! A onor del vero siamo anche qui in una situazione di ipotesi ma la distanza tra tutte quelle formulate nello studio riguardo alla fusione e quest’ultima è incolmabile e allo stato e specie in momenti di crisi meglio sarebbe gestire il “piccolo sicuro” che imbarcarsi nel “grande incerto” come ci viene illustrato dello studio! Effetti sull’offerta dei servizi. La distinzione tra i servizi erogati a Lo studio suggerisce ai futuri amministratori che i servizi dovranno livello di sportello polifunzionale raggiungere l’utenza debole capillarmente mentre l’utenza forte potrà rispetto al servizio centralizzato è già continuare a utilizzare il proprio mezzo di trasporto!!! E’ apprezzabile il stato sopra illustrato. suggerimento: ma il cittadino vuole sapere ora qual’é il progetto di gestione Le affermazioni contenute all’interno che la futura amministrazione attuerà! dello studio non sono in Riprendendo le considerazioni fatte in precedenza, le scuole rimarranno contraddizione in quanto le criticità dislocate come lo sono ora? I servizi ad esse correlati varranno mantenuti, o organizzative fanno riferimento al saranno rivisitati e redistribuiti in modo che parte della nuova cittadinanza contesto dei piccoli comuni, dove vi dovrà spostarsi per usufruirne? Idem per la sanità. E i servizi cosiddetti tecnici, sono obiettive difficoltà ad vedranno sicuramente un miglioramento rispetto alla richiesta dell’utenza o per amministrare dovute essenzialmente il fatto che il tecnico comunale che oggi apre 2 mattine a settimana (esempio) alla carenza degli organici, mentre la con 2.000 cittadini, domani aprirà 6 mattine con 12.000 cittadini??? Ecc… seconda affermazione – fallimento E in chiusura di questo argomento lo Studio ribalta completamente le delle esperienze associative – attiene affermazioni espresse e riportate a pagina 7 del presente documento: alle motivazioni che hanno condotto mentre prima “le criticità organizzative non derivano dall’incapacità di ai (pochi) casi di scioglimento delle amministrare”, ora “il fallimento delle esperienze associative in Veneto gestioni associate. come nel resto d’Italia, non dipende dalla distanza fisica di certi servizi dalle abitazioni degli utenti, ma dal modo in cui vengono gestiti e dalla volontà politica di perseguire l’obiettivo delle gestioni associate”. Provo a Si ritiene che dette considerazioni tradurre: non comportino una modifica allo a) Se le cose vanno male non è colpa dell’amministratore; studio di fattibilità. b) Se le cose non funzionano ovvero vanno male, è colpa dell’amministratore. Mi scuso della brutalità e della mia pochezza espositiva, ma cortesemente ditemi se ho capito bene!! Capitolo sesto L’informazione ai cittadini è stata Informazione ai cittadini del progetto di unificazione dei territori attuata in modo capillare con l’invio comunali interessati. presso ciascuna abitazione di due In questo capitolo si spiegano come debba procedere l’iter che porterà volantini informativi, le assemblee all’indizione del Referendum. pubbliche (una per ogni comune), il Vanno bene tutti gli strumenti di divulgazione e informazione, i momenti di sito internet appositamente dedicato, incontro, che non devono perdere di vista il loro obiettivo principale: spiegare i numerosi comunicati stampa, gli alla cittadinanza in cosa consiste la fusione avendo cura, in un’ottica di articoli di giornale, i servizi dei salvaguardia degli interessi attuali dei cittadini non solo economici ma media (radio, tv, ecc.). associativi, di tradizione, memoria e identità, di far capire maggiormente quelle che sono le criticità, le difficoltà, le incertezze, le previsioni che potrebbero risultare errate, gli scenari di vita quotidiana con cui si Si ritiene che dette considerazioni confronteranno se il progetto dovesse avere un seguito. non comportino una modifica allo In secondo luogo occorre sollecitare con ogni mezzo i cittadini alla studio di fattibilità. formulazione di proposte e progettualità di cui far tesoro per l’organizzazione del loro futuro, raccogliere le loro manifestazioni di disagio e le loro necessità. Non si limiti il promotore del progetto a orientare lo sguardo sul luccichio della “carrozzeria” che a lui piace tanto… la macchina potrebbe in futuro anche costarci di più di quanto ci costa ora!! Chi può negarlo!!! Devo precisare riguardo al paragrafo sul “target di riferimento”: “l’attenzione particolare” non è arrivata a tutti i Consiglieri su iniziativa spontanea dei sindaci promotori. L’incontro del 13/12/12 è stato stimolato da alcune minoranze, le cui richieste di chiarimenti e delucidazioni hanno visto la loro evasione solo dopo sollecito! Capitolo settimo L’osservazione pur essendo Conclusioni condivisibile per la parte che attiene Il modello di governance. alla riduzione della rappresentanza Lo studio mette bene in evidenza il decisivo effetto della fusione, anche se politica non tiene conto che già dalla vorrebbe circoscriverlo al solo livello di “percezione”: prossima tornata elettorale, anche Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 128

1. “scompaiono gli organismi che rappresentano l’autonomia e senza la fusione, questa verrà ridotta l’indipendenza del comune stesso”; di circa il 50%. La perdita, 2. “si perde in rappresentatività, si perde in capacità di tutela della inevitabile e voluta delle “sedie” propria realtà, dei propri interessi individuali e collettivi”. politiche locali verrebe in parte Non si tratta, non per tutti, di mera percezione!! Già ora, in ciascun singolo compensata, gratuitamente, comune le distanze tra cittadini e amministratori sono notevoli, immaginiamoci dall’istituzione delle municipalità. Le nel momento in cui ci sarà un Sindaco con sei volte tanta la cittadinanza. Ma distanze tra cittadini e c’è il rischio di veder sparire la tradizione, l’identità, la memoria, la storia, il amministrazione non si misura sulla sano orgoglio campanilistico che non vuole portare all’appiattimento più base del rapporto eletti/cittadini: ci generale che la globalizzazione sta causando. C’è il rischio che il controllo sono amministratori di molte città politico oltre che amministrativo già difficili, si riduca ulteriormente. capoluogo percepiti dai propri L’accentramento e la creazione di una entità grande come per tutte le realtà cittadini come molto vicini alle loro socio economiche di maggiori dimensioni, non è garanzia di problematiche. sburocratizzazione ne di snellimento delle procedure ne di efficienza delle È altresì condivisibile che attività di controllo. l’accentramento e la creazione di una E’ sicuro invece che a una realtà grande corrispondono grandi problemi. grande entità non è sinonimo di Non si capisce come si debba in fretta e furia pervenire alla fusione con snellimento; è vero, però, che tutte le incertezze spiegate nello studio di fattibilità senza prima tentare strutture troppo piccole non saranno forma più snelle e meno invasive sulla popolazione, di forme alternative di più in grado di gestire le future organizzazione condivisa dei servizi!! incombenze. Ne lo studio ci mette in condizioni di poter confrontare i risultati ipotizzati in Le ipotesi di Unioni o convenzioni termini di risparmi di spesa ed efficienze organizzative con l’alternativa ipotesi spinte (?) non generano le economie di Unione di Comuni, o di Convenzioni spinte! e le efficienze della fusione; tale Spunti di riflessione: finora gli amministratori sono stati scelti per conoscenza affermazione è facilmente desumibile diretta. Con le nuove elezioni i candidati saranno anche solo in parte, per da tutte le analisi svolte finora dai ciascuna singola ex-cittadinanza, persone del tutto sconosciute. vari soggetti che si sono occupati L’adozione dell’assetto organizzativo istituzionale del nuovo Ente, la della tematica. costituzione e le funzioni che si attribuiranno alle Municipalità o altre forme di rappresentanza decentrata e le relative modalità di istituzione e gestione spetta Si ritiene che dette considerazioni solo al nuovo Consiglio Comunale. Lo studio non da indicazioni sulla scelta non comportino una modifica allo migliore, si limita solamente a dire che una volta adottato qualsivoglia studio di fattibilità. strumento lo si dovrà poi monitorare!! Suggerisce la “flessibilità quale valore positivo per portare in futuro a ripensare e riadattare le scelte che si compiono oggi”. Ma cosa sottintende tale affermazione: oltre a tutte le incertezze cui si andrà sicuramente incontro con l’avvio della fusione ve ne saranno ulteriori in futuro??  Lo si da per certo: “fin d’ora è bene essere consapevoli che un processo come quello della fusione avrà effetti impossibili da immaginare che porranno gli amministratori nella condizione di ripensare alle numerose soluzioni che oggi appaiono ideali” e che gli amministratori potranno dover rivedere. Ma, scusate anche solo ipotizzare tutto ciò, vuol dire che si è certi che gli effetti prodotti dalla soluzioni che saranno adottate oggi saranno SOLO NEGATIVI. Altrimenti se tutto andrà bene e lo prevedo sin d’ora, per quale motivo suggerire di prepararci ad un peggio eventuale futuro proprio per la scelta verso la fusione che ci apprestiamo ora a fare? Peculiarità dell’ipotesi di fusione. La fusione comporta che di sei Lo studio afferma: i comuni che si fondono PERDONO IDENTITA’ E comuni se ne crei uno solo; in tal AUTONOMIA, ma poi si rafforzano con istituzione di altre formule di senso va letto lo studio di fattibilità. decentramento. Non sparisce il senso di appartenenza Difficile comunque immaginare che il livello di Identità e Autonomia dei che verrà conservato tramite i “vecchi” comuni vengano mantenuti!! municipi, eletti dai cittadini e non Anzi la fusione segna il primo passo per la loro sparizione totale, per la nominati dal Consiglio Comunale. definizione stessa del termine che ci indica il processo che si vuole attivare!! Lo studio che stiamo leggendo, ci fa sapere che la rappresentanza può essere mantenuta: Si ritiene che dette considerazioni - con riferimento agli attuali confini comunali: sarà sufficiente per far si non comportino una modifica allo che i cittadini conservino “il senso di appartenenza” al vecchio studio di fattibilità. comune pur sapendo che è morto?? Si è alla ricerca spasmodica di una mediazione: con la fusione i vecchi comuni sono destinati a sparire, altrimenti, che rimangano!!! Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 129

- Quando la rappresentanza politica dei Municipi sarà emanazione delle scelte del nuovo consiglio comunale, nessun impulso dai cittadini una volta dato il via alla fusione?? - Con riguardo alla tipologia della rappresentanza: il nuovo comune assume la determinazione finale dopo che nei diversi ambiti territoriali, sono state partecipate (anche dai cittadini!! Conferma quanto detto appena più sopra, quindi i cittadini potrebbero non essere coinvolti in questa fase propositiva) ….” - con la municipalità quale organo collegiale di rappresentanza dei diversi ambiti territoriali. La macchina doveva snellirsi ma la proposta, a mio avviso, giusto per non lasciar intendere facili esclusioni, tende a complicare lo scenario. Nasceranno i Consigli di Municipalità con si presume 5 componenti incluso il Presidente con funzioni di raccolta delle istanze (programmatiche, gestionali, ecc..) dei cittadini degli ex-comuni soppressi. I suddetti Consigli porteranno poi in Comune le istanze e le proposte e il Comune deciderà!! Ma come saranno individuati i rappresentanti delle Municipalità? Lo studio propone il voto dei residenti di ciascuna municipalità a scegliere i candidati all’interno di una sola lista (più liste = maggioranze e minoranze…). Chi otterrà il maggior numero di voti sarà il Presidente. L’auspicio è che tali liste non abbiano connotazioni “politiche”!!!! Nessun commento!! E vediamo le successive seguenti affermazioni e considerazioni dello studio:  si fa presente che il Consiglio di Municipalità è ALTRA COSA rispetto al Consiglio Comunale!! Il concetto è chiaro sotto più profili non evidenziati ma di fondamentale importanza: 1) non è previsto alcun compenso ai componenti il Consiglio di Municipalità mentre ai Consiglieri Comunali si; 2) i presidenti delle 6 Municipalità poi dovrebbero far parte della Conferenza delle Municipalità; 3) sugli ATTI FONDAMENTALI DEL CONSIGLIO COMUNALE, i Municipi per gli ambiti che saranno individuati, avranno funzioni di consultazione OBBLIGATORIA MA NON VINCOLANTE. Il Consiglio Comunale non è vincolato ai pareri dei Municipi al più dovrà solamente rispondere alle proposte che via via saranno fatte. Si riconosca, per l’occhio di riguardo, sull’obbligo di consultazione in materia di Bilancio, opere pubbliche, Piani urbanistici…. Vien da dire alla faccia della garanzia della rappresentanza!!! Suggerisco che nel corso delle attività ulteriori ricognitorie e divulgative che dovrà concludersi entro il 30/4/2013, gli attuali Consigli Comunali e i loro Sindaci si attivino per realizzare un sondaggio tra le popolazioni al fine di avere sin d’ora un’idea di quanti saranno i componenti dei Consigli di In merito alle municipalità si è fatta Municipalità che dovranno: una ipotesi evidenziando che nessuna a. raccogliere le istanze delle popolazioni; soluzione può avere la connotazione b. tenere le dovute necessarie riunioni; della soluzione ideale. c. coordinarsi del caso con il Comune e con le altre Municipalità, La previsione della obbligatorietà del d. predisporre le proposte e le consultazioni da trasmettere al Comune, parere, prevista dallo statuto, sarà un il tutto volontariamente, gratuitamente e assolutamente senza implicazioni obbligo al quale il nuovo comune o contatti o rapporti di natura “politica”; dovrà adempiere, pena la possibilità e. per i soli presidenti delle Municipalità, si aggiungano le riunioni e i di eccepire la legittimità delle scelte contatti nell’ambito della Conferenza delle Municpalità; operate dall’Amministrazione. f. per tutti, essere coscienti che i loro pareri e le loro “consultazioni” verso il Questa ipotesi di municipalità in altre Comune NON SONO OBBLIGATORI e potrà non essere obbligatoria realtà, e sotto altro nome, funziona da pure la risposta che a fronte della istanza ci si aspetta dal Comune!! anni senza appalesare tutti i limiti Non è pensabile come si anticipava più sopra, che le rappresentanze possano evidenziati nella osservazione. essere così attive, propositive, interrogatorie: per questo vengono posti dei veti Certo che la connotazione politica alle Municipalità riguardo agli argomenti di consultazione e dei limiti ai pareri non è assente, ma viene mitigata per vincolanti!!! rendere più evidente l’impegno “Nel caso in cui ai municipi fossero affidati una molteplicità di materie le civico. quali produrrebbero un costante ritardo nel processo di formazione delle La soluzione proposta è un tentativo volontà dell’Ente”. di bilanciamento tra la giusta La macchina diverrebbe senz’altro ancor più ingestibile rispetto ai comuni esigenza di partecipazione e la esistenti. snellezza dell’azione amministrativa. Quindi: il voler riconoscere importanza alle rappresentanze quando le stesse di fatto si potranno occupare di questioni marginali per la vita del Comune, posto Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 130 che si trovino i “volontari” da inserire nei rispettivi Consigli è un tentativo alquanto misero di far passare la bontà del progetto di fusione sotto questo profilo. Si ritiene che dette considerazioni Tanto vale essere chiari: il nuovo Comune sarà uno e le rappresentanze si non comportino una modifica allo occuperanno al più della sagra di “frazione” grazie allo stanziamento delle studio di fattibilità. piccole somme nel bilancio del nuovo comune per le iniziative di promozione del territorio (sic! sic!)…. Il nome e la sede. In merito all’argomento sede e nome I Sindaci dei sei comuni proponenti la fusione hanno presentato una ipotesi del del nuovo comune si rimanda alle nome del nuovo Comune e la possibile nuova Sede. considerazioni già svolte Dalla stampa e altri media che si già occupati dell’argomento, non appare certo nell’osservazione n. 3 “Rossi”. che si tratta di ipotesi!!! La spendita del nome “ipotizzato” è praticamente quotidiana. Per caso sempre nel corso delle avviande attività informative e di raccolta della proposte, verranno sottoposti alle cittadinanze nomi e/o sedi alternative?? Quanto alla sede risulta cartina alla mano, difficile confermare la centralità territoriale di Arquà rispetto al nuovo Ente. Infine un considerazione sulla funzioni di rappresentanza politica del castello di Arquà: peccato non ipotizzare che il Castello diventi anziché ulteriore centro di spesa, centro di entrata sfruttando le sue preziosità monumentali e architettoniche per quello che tale manufatto dovrebbe essere ovvero strumento per l’attrazione turistico/culturale nei nostri territori per creare rete anche con vicine altre realtà quali Polesella e Fratta. Perché si sacrifica a beneficio di pochi un così tanto decantato luogo? La rappresentanza politica può mantenere la sua dignità in ben altre sedi cogliendo piuttosto definitivamente l’opportunità di valorizzare il parco e le sale secondo la loro vocazione!! P.S: perché no, VILLANOVA o CITTANOVA POLESINE con sede a Villamarzana??

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 131

5) Osservazione Chiara Turolla 2, presentata presso il Comune di Arquà Polesine il 29.04.2013, prot. n. 2560

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Premesso che: Lo studio di fattibilità non può “Nell'ambito della progettazione qualsiasi essa sia, uno studio di sostituirsi alle scelte fattibilità è uno studio che viene commissionato per definire se un dell’Amministrazione, ma ha lo programma o un progetto o un'idea di massima: scopo di fornire delle indicazioni utili  può essere realizzato dal punto di vista tecnico; per l’esercizio discrezionale del  risulta conveniente dal punto di vista economico. potere amministrativo; si ritiene che Spesso lo studio si basa su delle valutazioni, più che su elementi certi, per lo studio fornisca delle ipotesi cui si devono adottare criteri chiari e trasparenti, in modo da garantire rispetto alle quali l’amministrazione l'obiettività dello studio e dei suoi risultati. potrà agire, in particolare Il prodotto finale dello studio è costituito da un insieme di conclusioni evidenziando la convenienza della e di raccomandazioni sulla possibile realizzazione e sulla scelta. delimitazione degli ambiti, eventualmente offrendo indicazioni utili a orientarne le priorità, le linee di azione, le strategie e le modalità di Lo studio rispetta punto per punto lavoro.” quanto previsto dall’allegato A) della “E' importante dettagliare e quantificare tutte le opzioni del progetto, per DGRV 1743/2012, riguardo al quale verificarne, ancora una volta, la coerenza e per trasferire i dati ricavati in ha aggiunto alcuni capitoli. un piano previsionale” • Lo scopo dello Studio di fattibilità è quello di analizzare le esigenze informative connesse allo sviluppo di un nuovo progetto L’osservazione non risulta definito in linea di massima nella fase di pianificazione, ed arrivare condivisibile. alla individuazione di: 1. una o piu’ soluzioni organizzative per: 2. fornire agli amministratori e ai cittadini gli elementi di valutazione necessari per prendere una decisione riguardo alla realizzazione operativa del progetto; 3. proporre la soluzione tecnico organizzativa con valutazione dei – costi delle soluzioni – benefici ottenibili nel tempo – eventuali rischi legati alla realizzazione e le eventuali conseguenze del mancato raggiungimento degli obiettivi progettuali.” , inoltro alle SS.VV le seguenti osservazioni allo Studio di Fattibilità sul Progetto di Fusione dei Comuni di Arquà Polesine, Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Villamarzana, Pincara e Villanova del Ghebbo rilasciato da Anci Veneto nel mese di Gennaio 2013 Lo studio di fattibilità, sulla cui bontà sembra doversi orientare la convinzione da parte della Regione Veneto e dei cittadini dei Comuni coinvolti nel progetto di fusione, presenta a mio avviso evidente carattere di incompletezza e non corrispondenza alle prescrizioni dettate dalla Deliberazione della Giunta Regionale Veneto n. 1743 del 14/8/2012 e relativo allegato A. L’allegato A specifica che “lo studio di fattibilità deve esplicitare le condizioni che rendono conveniente o meno la fusione dei Comuni, chiarendo i benefici attesi ed evidenziando come essi rispondono agli obiettivi di miglioramento dell’efficienza amministrativa, verificando l’esistenza di una adeguata soluzione tecnico-organizzativa all’interno dei vincoli sociali, territoriali ed economici”. La prescrizione sopra citata viene completamente disattesa fin dall’inizio della trattazione dello studio: pag. 6 “le finalità dello studio non hanno lo scopo i chiarire quali siano concretamente le funzioni e i servizi che i piccoli comuni saranno chiamati a gestire in modo associato nei prossimi anni”. Ora da un lato la Regione chiede, rispetto ai singoli Comuni coinvolti e a partire dalle realtà attuali, di individuare le soluzioni adeguate per creare una entità “migliore” e dall’altro lo Studio si esime da responsabilità di valutazione/indirizzo in quanto ciò che sarà nei prossimi anni riguardo alle funzioni e ai servizi non è dato sapere!! Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 132

In occasione del Consiglio Comunale del 21/2/2013 presso l’Amministrazione Comunale di Arquà Polesine nel corso del quale si è discussa l’adozione dello Studio in oggetto, la sottoscritta ha illustrato sommariamente e depositato agli atti il documento contenente le osservazioni, che si allega alla presente, osservazioni cui rinvio integralmente, e che riprendo di seguito nelle parti che ritengo degne di maggiore, ma non esclusiva, evidenza e attenzione. Le direttive guida regionali prevedono che lo studio di fattibilità ha come Lo studio non disegna uno scenario obiettivo principale il fornire soprattutto alla cittadinanza, oltre che ai centri così cupo come illustrato di responsabilità, le informazioni necessarie alla decisione per l’avvio del nell’osservazione, ma evidenzia progetto in termini tecnici, organizzativo/politici e dei costi/benefici numeri, dati, commenti, ecc., tratti da economici. fonti ufficiali quali l’ISTAT, la Per quanto riguarda l’analisi svolta circa gli aspetti demografici , economico Camera di Commercio e la Regione produttivi ed occupazionali, lo studio non considera la peculiarità dei territori Veneto. coinvolti: un’area a vocazione prevalentemente agricola, estranea ai centri Lo studio di fattibilità ha lo scopo di produttivo/industriali dai quali poi non dista così tanto, ove ancora la qualità chiarire come andrà a configurarsi della vita può senza dubbio considerarsi buona, passa secondo lo studio, per l’organizzazione comunale dopo tale zona depressa, sottosviluppata, dove la frammentazione delle strutture (eventuale) scelta, con realismo e comunali è causa di “debolezza” che tiene distanti gli investitori e che potrà senza immaginare che la fusione sia finalmente trovare lo “sviluppo” “solo se i previsti investimenti infrastrutturali la soluzione a tutti i mali dell’attuale …. potranno trovare un più favorevole contesto economico rispetto alla contesto economico e sociale, ma che GRAVE CONGIUNTURA ECONOMICA ALLA QUALE STIAMO possa contribuire al suo ASSISTENDO” . Quali le proposte, le soluzioni, le progettualità che lo miglioramento. studio deve suggerire su questi argomenti? Quale idea/piano di sviluppo Il riferimento al “generale industriale compatibile potrebbe essere ipotizzato? Potrebbe essere peggioramento dei temi del clima, abbozzato un progetto di sviluppo turistico ambientale vista la vicinanza dell’aria, dell’acqua, del suolo e del al Delta Po e ai due Grandi Fiumi? Tutta l’attenzione dello studio è rivolta sottosuolo” è contenuto nella alla speranza nella ripresa economica e alla realizzazione delle relazione al PATI e riguardano le infrastrutture di comunicazione che se realizzate porteranno a un ovvie conseguenze dello sviluppo “generale peggioramento dei temi del clima, dell’aria, dell’acqua, del suolo urbanistico edilizio, se non e del sottosuolo”! compensato da opere di mitigazione.

Si ritiene che dette considerazioni non comportino una modifica allo studio di fattibilità Circa l’organizzazione dei servizi socio sanitari, assistenziali, culturali, scolastici, ecc. che costituiscono l’essenza dell’interesse dei cittadini e delle loro vite, lo studio dedica le sole 14 righe di pagina 21: alla questione posta tra In merito a dette considerazioni si l’altro in occasione degli incontri aperti alla cittadinanza su come saranno rinvia all’osservazione n. 1. organizzati, se verranno mantenuti i servizi essenziali suddetti dopo la Fusione, lo studio chiude rapidamente sostenendo che “…l’accresciuto potere di rappresentanza del nuovo grande Ente piuttosto che dei sei Comuni, POTREBBE condizionare favorevolmente le eventuali scelte discrezionali che in futuro potessero verificarsi” e gli amministratori chiesti sul punto nel corso delle presentazioni pubbliche hanno testualmente rimesso ogni valutazione/decisione/programmazione ai futuri amministratori. I cittadini sotto questo profilo non possono essere lasciati in balia del solo “atto di fede” verso gli amministratori proponenti: devono essere date loro le informazioni necessarie alla decisione come indicato nella direttiva regionale. Riguardo alla comunicazione e alla informazione alla cittadinanza, ad oggi, La cittadinanza è stata coinvolta quando mancano solo 4 giorni al termine assegnato per la formulazione delle mediante le assemblee pubbliche osservazioni allo studio, che devo ritenere debbano essere valutare al fine di svolte presso ogni comune, un modificare lo studio stesso che sarà sottoposto alla Regione entro il mese di deplian distribuito presso ciascuna maggio per il giudizio di meritevolezza, come cittadina e consigliere comunale famiglia, comunicati stampa, i siti non ho traccia di spazi informativi, momenti pubblici di confronto aperti alla internet dei comuni e da fine aprile cittadinanza. Le raccomandazioni di cui all’allegato A Dgr n. 1743 del l’apposito sito 14/8/2012 lettera e) non sono state attuate preventivamente alla definitività www.civitanovapolesine.it (v. (30/4/2013) del progetto di fusione se non nella presentazione del 08/04/2013 osservazione n. 2). L’informazione per quanto riguarda Arquà: su che cosa potrà dibattere la cittadinanza quando alla cittadinanza verrà continuata lo studio e il progetto saranno già stati inviati alla Regione? perché prima del voto referendario tutti abbiano gli elementi per poter decidere. Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 133

Si ritiene che dette considerazioni non comportino una modifica allo studio di fattibilità Con riguardo alla parte dello studio in cui si elencano alcune azioni che già a Lo studio ha evidenziato qual è il partire dal 2013, (cioè prima ancora dell’esito referendario, prima ancora del livello di differenziazione delle parere favorevole della regione, prima ancora che i cittadini ne abbiano potuto imposte/tasse/tariffe. dibattere), che possono essere attivate per REALIZZARE LA FUSIONE, vi è l’omogeneizzazione di imposte e tasse. Lo studio non specifica quali imposte, In merito a dette considerazioni si quali tasse, con quali riflessi immediati finanziari a carico degli ancora esistenti rinvia all’osservazione n. 1. cittadini di ciascuno dei sei comuni. Neppure nel corso degli incontri con la cittadinanza si è avuto chiaro il modo e il risultato cui si perverrà con il “livellamento” dei prelievi erariali, delle varie “aliquote”. Anche in questo caso non sono state date ai cittadini le informazioni necessarie alla decisione come indicato nella direttiva regionale. Riguardo alla tabella di pagina 98 contenente l’allegato n. 5 “Patrimonio L’osservazione è condivisibile. Immobiliare” del Comune di Arquà Polesine, chiedo di verificarne la correttezza nella parte in cui viene indicato come di proprietà il complesso Si propone la modifica dello immobiliare denominato “Vaticano”, che risulta ceduto nel mese di agosto studio di fattibilità all’allegato A.5 2010 (salvo i dati della tabella non si riferiscano al 31/12/2009). Patrimonio Immobiliare Riguardo alla riorganizzazione degli uffici Comunali e loro addetti ai servizi Nel corso degli incontri svolti per la amministrativi e tecnici, nessuna riunione preventiva alla stesura dello Studio raccolta dei dati presso i singoli di fattibilità risulta essere stata tenuta con lo scopo di programmare la comuni con i responsabili dei servizi riorganizzazione medesima, la distribuzione delle risorse, la eventuale sono emerse le situazioni ricollocazione delle mansioni, ecc.: gli incontri che si sono tenuti come organizzative oggi presenti, tanto è indicato a pag 5 del documento, erano relativi alla raccolta di dati statistici e vero che ne è stato dato conto nei documenti interni al fine della elaborazione dei numeri e delle slides grafiche prospetti presenti all’interno dello (fatto confermato nel corso dell’assemblea pubblica tenutasi ad Arquà). Anche studio, e si sono raccolte alcune in questo caso lo studio disattende le prescrizioni regionali in quanto “non indicazioni per una possibile evidenzia le valutazioni e le condizioni che devono spiegare se la fusione sia riorganizzazione. Gli incontri svolti conveniente o meno sotto l’aspetto dell’efficienza amministrativa. Non verifica con le rappresentanze sindacali, l’esistenza di una adeguata soluzione tecnico-organizzativa all’interno dei alcune delle quali hanno partecipato vincoli territoriali ed economici”: non si tiene conto del fatto che l’audizione agli incontri pubblici, hanno preventiva del personale addetto ai servizi tecnici e amministrativi è essenziale incoraggiato a perseguire nel non solo con riguardo alle loro competenze che riverberano effetti sulle cammino intrapreso. necessità della cittadinanza ma anche alla efficienza del loro lavoro, intesa come soddisfazione della domanda di servizio dei cittadini che deriva anche In merito a dette considerazioni si dal livello di armonizzazione dei ruoli, delle professionalità e dai rapporti rinvia all’osservazione n. 1. interpersonali tra i dipendenti. - Riguardo alla questione Sede Municipale, ritengo che lo studio debba essere modificato nella parte in cui si prevede di collocarla all’interno del Castello Estense di Arquà Polesine. La struttura dello stesso per la parte adibita In merito al tema della sede si attualmente ad uffici, non garantisce accessibilità ne riservatezza dell’utenza, rinvia al’osservazione n. 3 non garantisce sicurezza ne adeguata sorveglianza. Lo studio non fa “Rossi”. minimamente menzione a questi aspetti che sono sotto gli occhi di tutti. Lo studio neppure e di conseguenza, fa alcuna previsione di eventuali costi futuri per poter eseguire i necessari adattamenti, tentomeno da un’idea di progetto e relativa copertura finanziaria. Il Castello non viene minimamente valutato dallo studio sotto gli aspetti socio, turistico, culturali, che realizzano la vocazione del manufatto. Esso deve diventare luogo di aggregazione sociale e culturale, mettendo a frutto in maniera coordinata e organizzata gli spazi per la fruizione turistica e aprendo il parco alla cittadinanza in via continuativa (biblioteca, parco pubblico, mostre permanenti, centro convegni, parco e sale per cerimonie, spazi all’aperto per spettacoli, sede punto informativo turistico, ecc…). Oltre alle sopra illustrate osservazioni, rinvio come premesso, alle ulteriori osservazioni tutte contenute del documento allegato alla presente di n. 13 pagine.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 134

6) Osservazione Giovanni Cavallaro, presentata presso il Comune di Costa di Rovigo il 30.04.2013, prot. N. 4684

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Mi chiamo Cavallaro Giovanni, abito a Costa di Rovigo in Viale Vittorio L’osservazione non è pertinente Emanuele II 3/7, ho 75 anni, sono geometra, faccio il libero professionista rispetto al tema. Tuttavia risulta (penso ancora per poco). L’Unione dei Comuni che Voi cercate di fare è erronea quando afferma che con il innaturale, lo sapete perché ? Adesso cerco di spiegarlo. nuovo comune aumenteranno i Io ho finito di lavorare, sono in pensione, ma ho il dovere di mettervi in dipendenti, gli stipendi, i dirigenti, guardia; l’associazione con il Comune di Costa sarà un errore enorme, non per ecc., perché questo è un tassativo colpa dei cittadini di Costa che sono brave persone, come i cittadini di Arquà, divieto normativo. Frassinelle, ecc., ma per colpa degli attuali dirigenti e funzionari del Comune di Costa. Una volta che mi sono lamentato col Sindaco Bombonato lui mi ha detto: “Non ci posso fare nulla, ho le mani legate”. È un brutto ambiente, non L’osservazione non risulta c’è armonia tra l’Amministrazione e la cittadinanza, la gente è arrabbiata per condivisibile. non dire di peggio. Facendo il geometra ho lavorato in diversi Comuni, ma mai ho trovato le difficoltà che trovo nel mio paese. Chiedetelo in giro a chi ha avuto rapporti con l’attuale Amministrazione di Costa ! Per quanto riguarda il fatto di unire i Comuni, davanti a noi abbiamo lo specchio degli enti locali: regione, provincia, ULS, acquedotto, ecc., dove gli sprechi sono sotto gli occhi di tutti. Senz’altro aumenteranno di dipendenti, (bene ?); Senz’altro aumenteranno gli stipendi, (bene ?); Senz’altro aumenteranno i dirigenti dei vari uffici, (bene ?); Senz’altro aumenteranno i funzionari o capi settore, (bene ?); mi spiegate per favore dov’è il risparmio ? Non date la colpa ai sindacati come ha fatto il presidente della Provincia, che dovrebbe vergognarsi prima di parlare. Costa non si è sviluppata negli anni, come gli altri Comuni dell’Unione che sta per nascere, in primo luogo per favorire qualche proprietario di terreno legato all’Amministrazione, inoltre assumendo tecnici non all’altezza di sviluppare piani regolatori che possano favorire lo sviluppo, al contrario con norme capestro ed infine dirigenti o funzionari all’interno del Comune non interessati alla collaborazione con i cittadini. Voi sindaci commettereste un grave errore se alla direzione dei comparti di sviluppo del nuovo Comune metterete dirigenti o funzionari dell’attuale Comune di Costa. La prova di quanto detto è visibile nella nuova piazza del Comune che, con sperpero di denaro pubblico, completamente estranea ed avulsa dal paese, non permette a un pullman di passare, perché la strada è troppo stretta ! Con la presente lettera ho denunciato un fatto che sarà senz’altro negativo per me, ma mi sono sentito in dovere di farlo, a nome di tante persone, specialmente tecnici, commercianti, artigiani, ecc., che tutti i giorni esprimono il loro disagio.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 135

7) Osservazione Moira Bacchiega, presentata presso il Comune di Arquà Polesine il 29.04.2013, prot. n. 2564 Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Il depliant illustrativo del processo di fusione dei Comuni di Arquà Polesine, Il materiale era a disposizione di Costa di Rovigo, Frassinelle Polesine, Pincara, Villamarzana e Villanova del qualsiasi cittadino dotato di Ghebbo recapitato “a tutte le famiglie residenti” contempla la facoltà dei cittadini collegamento internet in quanto di far pervenire, dopo la celebrazione delle assemblee pubbliche, apposite scaricabile dai siti dei comuni; a osservazioni da formulare per iscritto presso la propria sede comunale entro il quanti ne avessero fatto richiesta gli 30.04.2013, per illustrare e recepire “eventuali modifiche allo studio di fusione amministratori erano disponibili a dei sei Comuni”. fornire copie cartacee. Un invito ambizioso ma indubbiamente di difficile attuazione non essendo nella La proposta di fusione è stata redatta disponibilità di ciascun cittadino il materiale informativo consegnato dalle sei seguendo lo schema predisposto dalla realtà comunali interessate all’ANCI Veneto da quale trae origine lo studio di Regione Veneto e integrando il fattibilità. contenuto previsto. Ad ogni buon conto, pur muovendo da un’ottica costruttiva per la collettività, Il modello di governance previsto è resta unicamente il margine per considerazioni critiche al progetto in questione e una proposta di municipalità: in tal l’auspicio di un’integrazione del progetto sulla base di dette considerazioni. senso si ricorda l’obbligo, previsto La proposta di fusione è stata pubblicamente illustrata prevalentemente sulla base dall’art. 15 del D.Lgs 267/2000 di di dati statistici, di futuri incentivi regionali e/o statali, di pretesi risparmi di spesa prevedere delle forme di pubblica, dagli importi all’evidenza incerti nel quantum, e prescindendo da una partecipazione. effettiva indagine circa l’affermata, ma non concreta, coesione sociale tra le I costi per le elezioni delle municipalità interessate. municipalità, qualora si prevedesse la Il prospettato quanto incerto risparmio di spesa non promuove, prima facie, costituzione di un piccolo seggio l’integrazione tra i cittadini della neocostituenda realtà comunale ed il modello di elettorale retribuito per ogni Governance illustrato si appalesa come la sintesi di tale conflitto. Da un lato, municipalità, viene stimato in 2- infatti, il prospettato risparmio di spese di oltre 70.000,00 euro per la 3.000,00 € ogni 5 anni, sempre che composizione dell’amministrazione comunale presieduta da un Sindaco e da anche per tale incombenza non venga sedici Consiglieri Comunali, non appare controbilanciata dagli oneri connessi richiesta la disponibilità gratuita di alla prospettata elezione “in un secondo momento” in ciascuno degli ex Comuni, cittadini o dei consiglieri comunali. di un Consiglio di Municipalità composto da cinque membri oltre ad un Non vi saranno delle ulteriori Presidente. consultazioni dei membri Quali e quanti i costi di dette periodiche consultazioni elettorali ? dimissionari, ma si scorrerà la Quali i costi per le consultazioni elettorali finalizzate alla sostituzione dei membri graduatoria fino ad esaurimento della dimissionari ? lista o fino alla scadenza del Come può sposarsi la disponibilità “civica” del cittadino e la prospettata gratuità mandato. dell’impegno richiesto ai componenti di dette strutture ausiliarie con la chiesta I pareri sono stati individuati negli assunzione di responsabilità circa “l’obbligo di esprimere un parere sugli atti atti fondamentali del comune, amministrativi più importanti che saranno individuati nel nuovo Statuto bilanci, piano triennale delle opere Comunale” neppure individuati per genus. pubbliche e piani urbanistici Almeno un’indicazione di massima delle materie in ordine alle quali è previsto programmatori; le responsabilità tale parere obbligatorio avrebbe dovuto essere abbozzata nella proposta di saranno politiche, non amministrative fusione illustrata, al fine di consentire al cittadino, mosso da spirito civico, di o patrimoniali. Le responsabilità valutare la natura della responsabilità personale, sia essa penale che civile, che gli civili e penali non potranno mai potrebbe derivare da un impegno di tal specie, sia, infine, per comprendere il essere escluse, a prescindere dal ruolo effettivo di tali organismi sconosciuti al diritto Costituzionale. contesto sociale nel quale si opera (si Sotto il profilo prettamente organizzativo nulla si dice sul modo in cui verrà in pensi all’impegno associativo). concreto gestito il meccanismo di candidatura per la formazione della prospettata Il meccanismo per la candidatura “lista unica” dei candidati. sarà disciplinato da apposito Si deve presumere che tutti i possibili volontari siano candidabili? regolamento. In difetto, come può essere garantita la democrazia rappresentativa da un’unica lista chiusa ? Si ritiene che dette considerazioni Ritengo che la previsione di tali Consigli di Municipalità denoti proprio non comportino una modifica allo quell’assenza di coesione fra i cittadini interessati al progetto, sopra evidenziata. studio di fattibilità L’omessa illustrazione delle linee programmatiche di sviluppo delle aree territoriali che andranno a comporre il nuovo Comune non consente di prevedere un concreto programma di interazione tra i cittadini dei sei comuni, ragion per cui, si appalesa, quanto meno, necessaria un’integrazione del progetto rappresentato, al fine di rendere effettivo quel “percorso altamente democratico” semplicemente affermato nella proposta di fusione presentata.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 136

8) Osservazione Debora Prearo, osservazione presentata presso il Comune di Costa di Rovigo il 29.04.2013, prot. n. 4633

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) In riferimento alla pag. 21, paragrafo 2.4 inerente ai Servizi Scolastici, In merito alle possibilità comunali di l’analisi risulta essere oltremodo scarna e priva di programmi futuri potenziare le strutture scolastiche si rinvia sulla gestione delle risorse didattiche, in termini di strutture e all’osservazione n. 1. personale. Risulta, inoltre, semplicistico giustificare eventuali “ridefinizioni”, dovute a direttive di altre istituzioni pubbliche. Il Nido integrato di Arquà, la cui direzione è affidata ad un Comitato di Gestione, Considerando poi la situazione della Scuola Materna con Nido continuerà ad esplicare liberamente la sua integrato di Arquà, la cui direzione è affidata ad un Comitato di attività anche con il nuovo comune. Gestione, si denota una scarsa informazione data sia agli utenti del servizio, sia agli operatori del settore, sul futuro delle attività. Il ridimensionamento del personale comunale non è un “cavallo di battaglia” dello studio di In merito a tali questioni – in occasione delle assemblee pubbliche per fattibilità, ne delle sei amministrazioni, ma la presentazione dello Studio di fattibilità – le risposte alla domanda una triste quanto inesorabile situazione dei sul futuro delle strutture scolastiche sono state alquanto nostri comuni che nonostante l’esiguo numero semplicistiche, lasciando intendere che nulla cambierà in nessuna di dipendenti subisce lo stesso taglio realtà esistente; considerazione quest’ultima in contrasto coi fini del percentuale degli organici dei grandi comuni progetto di Fusione, che usa il “ridimensionamento” di personale e italiani. La fusione è una soluzione, la più servizi come “cavallo di battaglia” per il raggiungimento degli incisiva, per far fronte a questo stata obiettivi prefissati. situazione.

Si ritiene accoglibile la I° parte dell’osservazione: per le rimanenti si ritiene che le stesse non comportino una modifica allo studio di fattibilità.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 137

9) Osservazione Simone Turolla, presentata presso il Comune di Costa di Rovigo il 29.04.2013, prot. n. 4639

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) In riferimento al progetto di fusione e dopo aver assistito alla serata informativa svoltasi i primi di aprile presso le barchesse del Castello di Arquà, faccio presente che la sede attuale e futura amministrazione comunale situata all’interno del Parco Castello, a mio modo di vedere risulta del tutto In merito alla scelta di Arquà inappropriata, in quanto tale luogo di prestigio per il nostro territorio può, anzi Polesine e del Castello quale deve essere valorizzato, come altri luoghi di valore a noi vicini (vedi le ville di sede del nuovo comune si rinvia Fratta Polesine) con eventi culturali e ricreativi che possono interessare tutta la alle considerazioni cittadinanza e non solo Arquà Polesine e portare ad un ritorno non solo di dell’osservazione n. 3 “Rossi”. immagine ma anche in termini economici per le casse comunali. La sede del comune presente e/o futuro può essere fatta in qualsiasi altro edificio anche più idoneo a questo tipo di servizi.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 138

10) Osservazione Alberto Garbo, osservazione presentata presso il Comune di Villanova del Ghebbo il 30.04.2013, prot. n. 2396

Proposta pervenuta Controdeduzione (art. 7, c. 3°, L.R. 25/92) Riprendendo il mio intervento in sala polivalente, durante la presentazione Si raccoglie l’indicazione di inserire dell’ipotesi di fusione con i comuni proposta, desidero meglio spiegare i motivi nel sito internet di delle mie perplessità, peraltro crescenti ogni giorno di più. www.civitanovapolesine.it un formato ridotto dello studio di Ho letto per sommi capi lo studio di fattibilità effettuato, che trovo ricco di fattibilità, così come presentato nelle particolari, ma decisamente troppo prolisso; è di una tale mole da scoraggiarne assemblee pubbliche. la lettura da parte di chiunque. E questo non mi sembra un buon modo per informare la popolazione, anche perché molte pagine sono di dubbio interesse Si apprezza la condivisione e rilevanza, ma concorrono proprio a indurre il cittadino a tralasciare la lettura dell’opportunità della fusione per dell’intero documento. comuni della dimensione quale Villanova del Ghebbo. Le motivazioni per le quali un comune piccolo quale il nostro si dovrebbe fondere con altri per raggiungere dimensioni e numero di abitanti sufficienti a Per quanto attiene alle caratteristiche renderne sostenibili i costi ammnistrativi e di gestione sono assolutamente territoriale di Villanova del Ghebbo e convincenti e trovano tutta la mia approvazione. Un Comune più grande dei comuni contermini si rinvia acquisisce altresì maggiore importanza e attrattiva per persone e aziende che si all’osservazione n. 2 “Desiati”. vogliano insediare provenendo da altre zone.

Quello che, viceversa, non convince per niente me e tutte le persone con cui ho Si ritiene che la municipalità e parlato finora, è la scelta dei comuni candidati a partecipare a questa fusione. l’opportunità di prevedere uno Scelta che, stando allo studio di fattibilità, sembra sia stata frutto unicamente sportello polifunzionale presso della ricerca di comuni di pari dimensioni e le cui amministrazioni sono in Villanova del Ghebbo non venga scadenza di mandato. È stato sicuramente trascurato il criterio essenziale che meno se cambiano gli attori della deve stare alla base di una fusione, e cioè la ricerca della creazione di un fusione, a meno di non prevedere la territorio che abbia già nella sua storia, nelle sue relazioni tra le persone, nel chiusura degli uffici comunali a suo tessuto economico, sociale e di servizi i sui più importanti motivi di seguito della fusione con comuni aggregazione. Mi riferisco a Fratta Polesine, Lendinara e Lusia, con Villanova diversi da quelli dello studio di del Ghebbo ha già fortissime promiscuità geografiche, oltre a profondi legami fattibilità. tra le diverse popolazioni. Il distretto calzaturiero, quello dell’abbigliamento, quello orticolo sono specificità che Villanova del Ghebbo già condivide con i Le motivazioni che portano a comuni sopra menzionati; per non parlare dei rapporti di lavoro, di amicizia, preferire una fusione con comuni alla delle società sportive, di negozi, banche , supermercati, servizi sanitari e pari rispetto con uno (o più) di scolastici, condivisi da molti decenni. La piazza di Villanova del Ghebbo si maggiori dimensioni viene trova nel comune di Lendinara ! il centro urbano di Villanova del Ghebbo è sintetizzato nella distinzione tra una attualmente diviso con lendinara e Fratta Polesine, quello di Bornio con Lusia. fusione con quote alla pari e una con Questi 4 comuni conterebbero 20.782 abitanti su 105,8 kmq e una densità di percentuali molto diverse (es 70% + 196 abitanti/kmq. 30%, 80% + 20%). In quest’ultimo caso si potrebbe parlare di Che cosa condividiamo invece con i comuni che costituirebbero Civitanova incorporazione, o di annessioni Polesine ? A parte, marginalmente, Costa di Rovigo, proprio nulla. territoriale, ipotesi legittima ma non condivisa. Mi pare che l’obiettivo del legislatore di ottenere un riordino territoriale non verrebbe assolutamente raggiunto con la fusione che ci è stata proposta.

Le distanze geografiche che ci dividono dalla sede municipale di Arquà Polesine costringerebbero alla creazione di municipalità e di uffici comunali periferici, che rappresenterebbero un costo rilevante ma evitabile, nel caso di una fusione con i comuni limitrofi, quindi vicini.

In contributo straordinario da parte di Stato e Regione, previsto per i comuni che si fondono, posto che non ci sono garanzie che venga mantenuto nel tempo, è ovviamente percepibile a prescindere dai comuni scelti come partner per la fusione.

Aggregarsi con comuni piccoli, identici nell’organizzazione dei servizi, non Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 139 porta particolari vantaggi; al contrario, un Comune più grande come Lendinara garantisce pediatra, ambulatori e uffici sanitari, casa di riposo, ecocentro, scuole e così via. Il tentativo per vedere se Fratta La maggiore densità di popolazione permetterebbe risparmi sui trasporti Polesine volesse partecipare al scolastici, trasporto rifiuti, lavori pubblici, ecc. (vedasi pagina 16 dello studio processo di fusione è stato fatto ma di fattibilità). Altri risparmi possono venire da una popolazione più giovane, l’esito non è stato positivo. con meno anziani e più persone in età lavorativa. Anche la futura progettualità Alcuni dei comuni citati viaria e infrastrutturale può trarre vantaggio e realizzare risparmi grazie ad un nell’osservazione pensano ad una territorio più omogeneo. fusione con altre amministrazioni (Lendinara – Badia Polesine), altre Alla mia domanda “sono stati fatti seriamente dei tentativi di fusione con i ancora stanno sondando la volontà comuni limitrofi, prima di andare in cerca di comuni lontani ?” sono state date dei cittadini (Fratta Polesine), altre risposte evasive. È stato lasciato intendere che c’è poco tempo per procedere ad ancora stanno affrontando una fusione e che non c’è spazio per ulteriori sforzi e contatti. Ma se il bilancio l’argomento senza aver esplicitato, comunale non è in dissesto e se, a livello Veneto, ci sono state solo altre due fino ad ora, una loro scelta. fusioni prima di questa, perché procedere a tutta velocità verso una fusione Tutte le amministrazioni comunali, che, sottolineo, è irreversibile e che non sembra assolutamente rappresentare la qualsiasi siano le scelte che andranno migliore scelta possibile ? Per ottemperare agli obblighi di legge sono a compiere, sono nella piena e sufficienti le convenzioni, che ci darebbero il tempo di procedere con la dovuta doverosa facoltà di esercitare al attenzione verso una scelta più oculata, consapevole e condivisa dalla gente. meglio il mandato amministrativo conferito loro dai cittadini e avranno Il fatto che vi pervengano dai cittadini poche osservazioni scritte è, come tutto il rispetto e la considerazione sempre, dovuto alla volontà di non esporsi e alla pigrizia dei singoli; non è per ciò che andranno a compiere. assolutamente dimostrazione di condivisione del progetto. Più opportunamente il Comune di Fratta Polesine l’8 aprile ha inviato alle famiglie un questionario anonimo per sondare le loro volontà. Si ritiene che dette considerazioni non comportino una modifica allo Vi invito quindi a riflettere ulteriormente sul progetto che andate a proporre al studio di fattibilità Consiglio Regionale per il giudizio di meritevolezza, perché a Venezia sicuramente non conoscono la particolarità dei nostri paesi e tocca a noi autodeterminarci nel migliore dei modi. Non lasciamo in eredità ai nostri figli una fusione della quale potrebbero accusarci, perché inopportuna.

Allegati – A.7 Le osservazioni al progetto di fusione dopo la I° fase di adozione 140