Primo Contributo Alla Conoscenza Della Flora Vascolare Del Parco Regionale Suburbano “Marturanum” (Barbarano Romano, Viterbo)
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
INFORMATORE BOTANICO ITALIANO, 38 (1) 87-111, 2006 87 Primo contributo alla conoscenza della flora vascolare del Parco Regionale Suburbano “Marturanum” (Barbarano Romano, Viterbo) S. MAGRINI, F. M AZZENGA, S. PILONI e A. SCOPPOLA ABSTRACT – First contribution to the floristic knowledge of the Suburban Regional Park of “Marturanum” (Barbarano Romano, Viterbo) – We report the results of a floristic survay of “Marturanum” regional park in Viterbo province. The studied area extends over 1450 ha, from an altitude of 175 m to 574 m a.s.l., on sedimentary (“il Quarto”) or volcanic (“i Valloni”) substrates and it belongs to a transition between mediterranean and temperate climate. A list of 782 plants, including 766 species, 391 genera and 94 families, was carried out from 2002 to 2004 through herbarium controls in UTV, bibliographical researchs and field observations especially. Some of the species are very rare in Latium and twelve of them are included in the Regional Red List of Italian Plants, these are: Dryopteris affinis (Lowe) Fraser-Jenk. subsp. bor- reri (Newman) Fraser-Jenk., Paronychia echinulata Chater, Teesdalia coronopifolia (J.P. Bergeret) Thell., Lotus conimbricen- sis Brot., Lythrum tribracteatum Spreng., Echium arenarium Guss., Ajuga genevensis L., Lamium hybridum Vill., Klasea fla- vescens (L.) Holub subsp. cichoracea (L.) Greuter & Wagenitz, Narcissus poeticus L., Narcissus tazetta L. s.s. and Catananche lutea L. that was regarded as extinct in the wild in Latium. Limodorum trabutianum Batt. is considered “vulnerable” in Italy. For different reasons some others, like Erodium cicutarium (L.) L’Hér. subsp. bipinnatum Tourlet, Viola hymettia Boiss. & Heldr., Helianthemum aegyptiacum (L.) Mill., Torilis arvensis (Huds.) Link. subsp. recta Jury and Pulmonaria picta R ouy were not yet included in the check-list of B. Anzalone for the regional flora. Key words: Barbarano Romano, flora, regional park, Viterbo Ricevuto il 20 Gennaio 2005 Accettato il 28 Giugno 2005 INTRODUZIONE È in corso dal 2002 da parte dell’Erbario della Tuscia assai rare, quali: Carex remota, Festuca gigantea, Hype- lo studio della flora del Parco Suburbano ”Martura- ricum androsaemum ed altre. Tuttavia, non era stato num” con l’intento di fornire un contributo signifi- ancora condotto uno studio floristico organico, indi- cativo alla conoscenza e alla valutazione dello stato spensabile per qualunque approfondimento successi- dell’ambiente in termini di qualità, vulnerabilità e vo sulla componente vegetazionale. diversità della sua componente vegetale. Lo studio In questa sede si presenta un primo, consistente, con- sin qui condotto e i dati reperiti in letteratura hanno tributo alla conoscenza della flora del Parco che, oltre già rivelato l’elevato grado di originalità floristica di a tenere conto dei dati presenti in letteratura e alcuni habitat, quali le rupi tufacee del tetto delle nell’Erbario della Tuscia (UTV), si avvale di un forre, per la presenza, ad esempio, di Helianthemum approfondito studio di campo condotto nell’ambito aegyptiacum (SCOPPOLA,CAPORALI, 1999), e i prati, per la presenza delle rare Anemone coronaria, Lotus di due tesi di laurea, che ha riguardato in particolar conimbricensis o Medicago muricoleptis, ora inclusa in modo i pascoli e gli incolti, i boschi e le boscaglie, M. intertexta in base a CONTI et al. (2005), e di anche quelle igrofile, ed ha portato alla conferma molte orchidee. della presenza di una specie, Echium arenarium, sulla Recentemente è stato messo in evidenza anche l’ele- cui attuale presenza nel Lazio si nutriva qualche dub- vato valore fitogeografico di un particolare tipo di bio (ANZALONE, 1996; SCOPPOLA, 2006), al reperi- bosco caducifoglio mesofilo legato al fondo delle mento di una nuova specie per il Lazio, Viola hymet- forre e di frammenti di frassineta a Fraxinus oxycarpa tia Boiss. et Heldr. (SCOPPOLA, l.c.) e di un’altra spe- (BLASI,FRONDONI, 1998), cui è associata la presenza cie, Catananche lutea, considerata ad oggi estinta di specie significative per la flora laziale e in genere dalla flora regionale. 88 MAGRINI et al. INQUADRAMENTO DEL TERRITORIO superficie totale - a E, di quello di Vejano a SE, men- Il Parco Regionale Suburbano “Marturanum” (Fig. 1), tre i limiti meridionale e occidentale sono segnati, di seguito indicato come Parco “Marturanum”, è rispettivamente, dai confini con Civitella Cesi e stato istituito con Legge Regionale n° 41 del Monteromano. 17/07/84; la sua gestione è affidata al comune di Il nome “Marturanum” deriva da un antichissimo Barbarano Romano (Viterbo), nel cui territorio si toponimo corrispondente al centro fortificato etru- estende per una superficie complessiva di 1450 ha, di sco che sorgeva sulla collina di S. Giuliano situata ad cui circa 200 ha di proprietà privata [AA.VV., 1990 Est del paese. Esso sottolinea l’interesse storico- (ined.); OLMI,ZAPPAROLI, 1992 (eds.)]. L’area è archeologico dell’area protetta che incorpora anche compresa nelle tavolette I.G.M. 143 IV NE - Vetralla siti archeologici etruschi di grande valore. Tra le fina- e 143 IV SO - Civitella Cesi e confina con i territo- lità del Parco vi sono infatti, oltre alla conservazione ri del Comune di Blera a N-NW, del Comune di di specie e habitat, la corretta fruizione dell’ambien- Barbarano Romano - del quale occupa il 40% della te naturale e il suo utilizzo razionale (L. R. 84/41, Fig. 1 Area di studio (da AA.VV, 2002). Study area (from AA.VV, 2002). Primo contributo alla flora vascolare del Parco “Martoranum” 89 Art. 3). ombrotipo subumido superiore. Al limite settentrio- Il territorio studiato è situato ad una altitudine nale del Parco, verso i “Valloni”, si ha il passaggio al media compresa tra i 300 ed i 350 m s.l.m., con un tipo fitoclimatico n°6 della Regione temperata, che si minimo di 175 m s.l.m. lungo l’asta principale del sviluppa verso la regione vicana, con termotipo colli- torrente Vesca, a SW dell’abitato, ed un massimo di nare inferiore e analogo ombrotipo. Lo stress da fred- 574 m s.l.m. del M.te Regolano, situato nel settore do (sensu MITRAKOS, 1980) si verifica da novembre sud-occidentale del Parco. È caratterizzato dalla pre- ad aprile, con valori poco pronunciati; l’aridità esti- senza di due corsi d’acqua pricipali: il fosso Biedano va, soprattutto in prossimità dei corsi d’acqua è scar- che si dirige verso Ovest e ricade nel bacino idrogra- samente significativa (BLASI,FRONDONI, 1998). fico del Fiume Marta, e il torrente Vesca che convo- Per una trattazione più completa del paesaggio vege- glia le sue acque verso SW e fa parte del bacino idro- tale si rimanda a SCOPPOLA (1992). Nel complesso grafico del fiume Mignone (BALEANI et al., 1992). La esso si presenta piuttosto diversificato ed in genere linea spartiacque corre a Sud del centro abitato di ben conservato. Ciò ha permesso di ipotizzare un’e- Barbarano Romano e tende a coincidere con il trac- levata diversità floristica e la presenza di habitat di un ciato della linea ferroviaria (BALEANI et al., l.c.). certo valore naturalistico, ospitanti specie di interes- L’area occupata dal Parco “Marturanum” si trova in se e a rischio di estinzione. una zona di tensione tra la Maremma laziale ed i Infatti, è stato oggetto di diversi studi sull’ambiente comprensori vulcanici Sabatino e Vicano: due naturale in parte già citati; in particolare, fra i con- ambienti molto diversi dal punto di vista geo-morfo- tributi scientifici di carattere vegetazionale citiamo logico ed edafico, uno sedimentario l’altro vulcanico quelli di BLASI et al.F (1993), RONDONI,BLASI (BLASI et al., 1993). Queste diverse condizioni sta- (1994), CUTINI et al. (1996), SCOPPOLA,CAPORALI zionali creano le potenzialità per due ambiti paesag- (1996) e BLASI,FRONDONI (1998); vi sono poi alcu- gistici ben distinti: quello del “Quarto” con un ne segnalazioni floristiche riportate in SCOPPOLA mosaico di vegetazione comprendente boschi, bosca- (1995), SCOPPOLA,CAPORALI (1999), BUONO, glie, cespuglieti e pascoli, tipico del paesaggio GRANSINIGH (2003), SCOPPOLA (2006) e un appro- maremmano a lungo plasmato da un’economia silvo- fondito studio di carattere territoriale curato nel pastorale (SCARASCIA MUGNOZZA,SCOPPOLA, 1988) 1992 da OLMI eZAPPAROLI. Non ci risultano invece e quello dei “Valloni”, che ospita una copertura pre- studi antecedenti, nonostante G. Montelucci, B. valentemente forestale, ancora piuttosto integra per Anzalone, F. Spada, F. Lucchese e altri avessero più struttura, fisionomia e composizione floristica volte visitato le aree limitrofe (MONTELUCCI, 1977; (SCOPPOLA, 1992). Esiste, inoltre, una terza tipologia ANZALONE, 1980; SPADA, 1977; LUCCHESE, di paesaggio vegetale, ben distinguibile dal resto, PIGNATTI, 1987; ecc.). Di questi autori non abbiamo caratterizzata dalla vegetazione ripariale o di greto ancora avuto modo di consultare i saggi d’erbario lungo il fiume Biedano ed il torrente Vesca che, presenti, eventualmente, nell’Erbario di Roma (RO). attualmente, risulta estremamente impoverita dal punto di vista floristico. Il Parco si inserisce nel sistema Regionale delle aree DATI E METODI DI STUDIO protette con due pSIC: le “Gole del Torrente Negli anni 2002 e 2003 sono state condotte ricerche Biedano” (IT6010029) ed il “Quarto” di Barbarano bibliografiche e d’Erbario in UTV, dove sono stati Romano (IT6010037), in cui sono presenti i seguen- reperiti saggi della fine degli anni ‘80 provenienti da ti habitat della Direttiva 92/43 (SPAGNESI, studi floristici e vegetazionali preliminari eseguiti da ZAMBOTTI, 2001; AA.VV., 2002): 3280 - Fiumi Scoppola per il Piano di assetto del Parco. mediterranei a flusso permanente con il Paspalo- È stato dunque possibile redigere un primo elenco da Agrostidion e con filari ripari di Salix e di Populus confrontare ed ampliare con il materiale derivato alba ; 3290 - Fiumi mediterranei a flusso intermit- dalle raccolte recenti (anni 2003-2004) che hanno tente con il Paspalo-Agrostidion; 6210 - Formazioni interessato quasi tutto il territorio del Parco, ad ecce- erbose secche seminaturali e facies coperte da cespu- zione del centro abitato che risulta esplorato in modo gli su substrato calcareo (Festuco Brometalia) (*stu- ancora non esaustivo.