Anno 17 n° 6-EDIZIONE GRATUITA Giovedì 25 aprile 2019

In ballo la storia, facciamoli Viola L’Atalanta delle meraviglie si gioca contro la Fiorentina l’accesso alla finale

FISCHIO D’INIZIO ALLE 20.45 - L’Atalanta del genio argentino Papu Gomez, 31 anni, parte dal 3-3 della gara di andata giocata a Firenze FOTO MORO 2 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019 Dea, vogliamo sognare ancora COPPA ITALIA E’il momento della semifinale di ritorno contro la Fiorentina: in palio l’Olimp(ic)o

Per favore, continuiamo a so- gnare. L’Olimpo è a pochi passi, ci vuol poco a raggiungerlo an- che se l’ultimo declivio è parti- colarmente impervio e si colora di viola. Ma il vessillo nerazzur- ro non può essere ammainato da- vanti all’ostacolo finale. Atalan- ta-Fiorentina vale un posto, e che posto, in finale di Coppa Italia. Un traguardo che, nella storia bergamasca, i nostri beniamini hanno già raggiunto tre volte: nel 63, nell’87 e nel 96. Quante ge- nerazioni di calciatori e di tifosi. Se oggi guardiamo la classifica del campionato vediamo che ci sono sedici punti di differenza tra le due squadre, che la partita al Franchi è finita 3-3 e che, qual- che giorno dopo, è stato un 3-1 senza discussione. Ma nel gioco del calcio i numeri spesso valgo- no poco o nulla, si ricomincia sempre daccapo come se non fos- se successo niente. Insomma si riparte da zero . E questo conta ancor di più stasera perché l’A- talanta non può permettersi di- strazioni e passi falsi mentre alla Fiorentina, che deve vincere ad ogni costo, basta uno 0-1 per continuare il viaggio verso Ro- ma. Dunque è l’Atalanta che ha tutto da perdere. Eppure mai co- Festa nerazzurra sotto la Curva Pisani. Una scena che i tifosi della Dea vogliono rivedere questa sera Foto Francesco Moro me oggi il popolo bergamasco è orgoglioso di questa squadra. Che sta alimentando sogni e de- liri. Chi mai avrebbe immaginato un 25 aprile così festoso a Ber- gamo: Atalanta ad un passo dalla finale di Coppa Italia e in piena lotta per un posto in Champions. Se non è delirio questo, poco ci manca. Non solo, la vittoria di Napoli ha accresciuto ambizioni e desideri, impensabili fino a po- co tempo fa. Atalanta-Fiorentina, al di là dei reali valori in campo, è una sfida da maneggiare con una certa cura anche perché sono tra- scorsi quasi due mesi dalla par- tita d’andata, dal quel fantasma- gorico 3-3. Allora i nerazzurri erano davanti ai viola di due pun- ti, oggi addirittura sono avanti di sedici punti e anche questi nume- ri vogliono affermare la diversità tecnica e tattica delle squadre. Da quella partita l’Atalanta ha spic- cato il volo mentre la Fiorentina si è schiantata pesantemente al suolo e, addirittura, ha cambiato tecnico con le dimissioni di Pioli e il ritorno di Montella. I neraz- zurri, reduci dallo strepitoso e un po’fortunato successo sul Napo- li, non si sentono stanchi o affa- ticati, anzi la voglia di agguanta- re un altro prestigioso traguardo sarà un ulteriore stimolo. A parte Toloi e Hateboer, squalificati, Gasperini ha tutti a disposizione anche se non ha l’imbarazzo del- le scelte. La difesa ha retto l’urto di Mertens con qualche proble- mino ma poi si è rinsaldata, sta- volta c’è Chiesa da guardare a vi- sta ma i precedenti sono abba- stanza rassicuranti. E poi c’è un Gollini in forma strepitosa e, so- prattutto, decisivo nel salvaguar- dare il risultato. Stabiliti come esterni Gosens e Castagne, in mezzo De Roon e Freuler. Ve- dremo cosa succederà in avanti: Ilicic in campo dal primo minuto o a partita iniziata per far saltare il banco? E allora potrebbe gio- care Pasalic ma in una posizione più da centrocampista che da tre- quartista in aiuto di Gomez e di Zapata. Per quanto riguarda la Fiorentina l’avvento di Montella ha apportato alcune modifiche tattiche, adesso si gioca un 4-4-2 compatto con due linee strette. Con la Juve ha giocato sulla di- fensiva per ripartire in contropie- de, una tattica che potrebbe met- tere in pratica anche contro l’A- talanta. Giacomo Mayer Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 3 4 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019 Sei sorelle per il sogno europeo IL RUSH FINALE Da Milan e Atalanta a Roma, Toro e Lazio. Piccole speranze Sampdoria

“Ma quanto è divertente vedere l’A- grazie soprattutto a Sirigu, che si con- talanta. Ti riconcilia con il calcio: at- ferma come uno dei migliori portieri del tacca, domina, non ha mai paura”. Pa - campionato. Domenica all’Olimpico di role di Arrigo Sacchi (fonte Gazzetta Torino lo scontro diretto col Milan che dello Sport), uno che ha rivoluzionato il chiarirà il futuro delle due squadre. Poi calcio italiano. Mancano cinque partite il derby che è sempre una partita parti- al termine del campionato: lo scudetto è colare e, per l’occasione, alla vigilia già stato assegnato alla Juve, il secondo della commemorazione del settantesi- posto è in mano al Napoli, all’Inter man- mo della tragedia di Superga, quindi il cano pochi punti per consolidare il terzo Sassuolo, la trasferta ad Empoli e, infi- posto mentre è caccia spietata per il ne, un altro probabile scontro diretto in quarto posto che permette l’ultimo ac- casa con la Lazio. cesso alla Champions. Poi ci sono i posti LAZIO 52 punti, 15 vittorie (9c, da assegnare per l’Europa League. In 6f), 7 pari (4c, 3f), 11 sconfitte (4c, 7f), lizza sei squadre: Milan 56, Atalanta 56, 47 gol segnati (32c, 15f), 35 subiti Roma 55, Torino 53, Lazio 52, Sam- (19c, 16f). La sconfitta in casa col Chie- pdoria 48. Ecco lo stato delle cose e il vo, già retrocesso, ha complicato i sogni calendario delle cinque contendenti. di gloria. Sembrava la formazione favo- Atalanta 56 punti, 16 vittorie (7c, rita per il quarto posto, adesso si trova 9f), 8 pari (5c, 3f), 9 sconfitte (4c, 5f), un futuro incerto e a rischio. Ad oggi è 66 gol segnati (29c, 37 f), 42 gol subiti fuori da tutto. In più non convince per (17 c, 25 f). Nelle prossime partite i ne- gli eccessivi alti e bassi. Il calendario è razzurri affrontano l’Udinese, in lotta terribile con tre scontri diretti: a Marassi per la salvezza, in casa, sarà l’ultima al con la Sampdoria domenica, quindi al- Comunale prima dell’inizio dei lavori, l’Olimpico con l’Atalanta, trasferta a lunedi prossimo alle ore 19, poi la tra- Cagliari, in casa con il Bologna e infine sferta all’Olimpico con la Lazio, scon- trasferta a Torino con i granata. Troppo tro diretto, quindi la partita con il Ge- nervosismo (Milinkovic, Luis Alberto), noa, altra formazione in lotta per la sal- Immobile non segna più ma Leiva è in vezza, a Reggio Emilia, quindi a Torino crescita. con la Juventus e, infine, ultima partita, SAMPDORIA 48 punti, 14 vittorie sempre a Reggio Emilia col Sassuolo. E (9c, 5f), 6 pari (2c, 6f), 13 sconfitte (5c, il popolo atalantino spera di invadere 8f), 53 gol segnati (24c, 29f), 44 subiti Roma il 15 maggio per la finale di Cop- (12c, 32f).Nel segno della discontinuità, pa Italia. L’Atalanta sta mantenendo ASSENTE DI COPPA - Hans Hateboer, squalificato oggi ma sicuro protagonista nel finale di campionato Moro questo il cammino dei blucerchiati che uno stato di condizione fisica addirittu- non sono mai riusciti a trovare una posi- ra strepitosa, il successo sul Napoli è no-Milan. Vale, più o meno, come uno 10 pari (5f, 5c), 8 sconfitte (2c, 6f), 58 ve, trasferta a Reggio Emilia col Sas- zione stabile in classifica. La clamorosa una palese conferma. Gomez, Zapata e spareggio. Quindi in casa col Bologna, gol segnati (36c, 22f), 46 subiti (25c, suolo e ultima giornata in casa col Par- sconfitta col Bologna sta minando le ul- Ilicic sono sempre decisivi. La partita in lotta per non retrocedere, poi a Firen- 21f). L’arrivo di Ranieri ha normalizza- ma. Comunque la formazione giallo- time certezze, Giampaolo è fiducioso ma più complicata potrebbe essere quella ze, il Frosinone a S. Siro e l’ultima a Fer- to l’ambiente ma i risultati sono stati an- rossa sembra in crescita ed è tornato al i risultati non gli concedono molte chan- dell’Olimpico con la Lazio. Fuori casa i rara con la Spal. E anche i rossoneri spe- cora altalenanti anche se in difesa qual- gol Dzeko. ches. E già domenica sarà una partita de- nerazzurri regalano sempre ottime pre- rano nella finale di Coppa Italia. Milan cosa è cambiato. Insomma sta vincendo Torino 53 punti, 13 vittorie (9c, 4f), cisiva: a Marassi la Sampdoria riceve la stazioni tra alti e bassi, sempre legato ai gol di la realpolitik del tecnico romano. Il ca- 14 pari (2c, 12f), 6 sconfitte (5c, 1f),42 Lazio, sarà dentro o fuori. Poi trasferta a Milan 56 punti, 15 vittorie (10c, 5f), Piatek e in attesa del recupero di Paque- lendario delle ultime giornate non è par- gol segnati (24c, 18f), 29 subiti (16c, Parma, in casa con l’Empoli, quindi il 11 pari (4c, 7f), 7 sconfitte (3c, 4f),47 tà. Manca di continuità soprattutto per ticolarmente complicato. Il prossimo 13f). La formazione di Mazzarri è soli- Chievo al Bentegodi per chiudere il cam- gol segnati (27c, 20f), 31 gol subiti quanto riguarda il gioco, la squadra fa- impegno è a Cagliari, già salvo, poi la da e concreta, magari non incanta ma pionato in casa con la Juventus. Proba- (16c, 15f). Subito uno scontro diretto tica in zona gol. trasferta a Marassi col , che deve porta sempre a casa il risultato. Certo se- bilmente Quagliarella non basta. domenica sera, si gioca, infatti Tori- Roma 55 punti, 15 vittorie (9c, 6f), salvarsi, quindi all’Olimpico con la Ju- gna poco ma la difesa è insuperabile, Giacomo Mayer Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 5 6 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019 Al San Paolo una rimonta epica L’ULTIMA SFIDA Primo tempo difficile. Poi entra Ilicic e Zapata e Pasalic ribaltano gli azzurri

NAPOLI –ATALANTA 1-2 Fabian Ruiz, Freuler su Allan mentre a destra Hateboer deve guardarsi da NAPOLI: Ospina 6,5 ; Malcuit 7, Chiri- Zielinski, a sinistra Masiello e Casta- ches sv (13’pt Luperto 6), Koulibaly 6,5, gne su Malcuit e Callejon mentre Go- Hysaj 6; Callejon 6,5, Allan 6, Fabian mez è largo a destra, in attacco troppo Ruiz 6, Zielinski 6 (35’st Verdi sv), Mer- solo Zapata che riceve solo lanci lun- tens 8 (31’st Younes sv), Milik 6,5. All. ghi ma è guardato a vista da Kouliba- Ancelotti. ly, Pasalic né carne, né pesce. Intanto ATALANTA: Gollini 7; Mancini 5 (1’st si scatena una bufera di acqua sul San Palomino 6), Djimsiti 6,5, Masiello 6,5; Napoli e diventa complicato control- Hateboer 6,5 (30’st Gosens sv), De lare il pallone. L’Atalanta si fa vedere Roon 6, Freuler 6 (9’st Iilic 7.5), Casta- solo su calcio d’angolo, Hysaj salva di gne 6, Pasalic 6,5, Gomez 7, Zapata 7. testa su Zapata. E’sempre la squadra All. Gasperini di Ancelotti a far la partita. Al 27’il ARBITRO: Orsato. Ass.ti Di Iorio-Sche- vantaggio partenopeo, Callejon lancia none. IV Di Paolo. Var Massa. A.Var Malcuit che salta Castagne e crossa in Costanzo. mezzo, Mancini anticipa Mertens ma RETI: 27’pt Mertens, 24’st Zapata, 35’st il pallone sbatte sul fondoschiena del Pasalic belga e finisce in rete. I nerazzurri rea- giscono ma non impensieriscono NAPOLI -Un’altra impresa, ormai non Ospina, al 33’Djimsiti evita il raddop- si contano più le vittorie atalantine pio, dopo un’azione del solito Mer- fuori casa (comunque sono nove). L’ tens, poi gran parata di Gollini su Zie- Atalanta vince una partita dopo aver linski, Nel finale l’Atalanta s’affaccia rischiato di subire almeno un paio di nell’area partenopea e Ospina salva gol dal Napoli ad opera dello scatena- due volte, in pochi minuti, su Gomez. to Mertens. Con un po’di fortuna, con Nel secondo tempo subito un cambio, tanto impegno e con una determina- fuori Mancini, così così e ammonito, zione mai vista i nerazzurri prima han- dentro Palomino. Il Napoli comincia no resistito, poi hanno assestato i colpi forte anche nel secondo tempo e al 3’ decisivi. Al gol di Mertens, hanno ri- Mertens lancia Milik che salta Gollini, sposto Zapata e Pasalic con il decisivo salvataggio clamoroso di Masiello che contributo di Ilicic. L’ingresso in evita il raddoppio, l’Atalanta risponde campo dello sloveno ha cambiato de- con Gomez, respinge Ospina, poi Ha- cisamente l’andamento della partita: teboer calcia fuori. Al 9’entra Ilicic al prima l’Atalanta era costretta a subire, posto di Freuler e per l’Atalanta co- con lui in campo sono stati gli azzurri mincia un’altra partita e dopo un altro di Ancelotti a indietreggiare. Adesso pericolo creato da Mertens al 25’ar- la classifica è strepitosa, quarto posto riva il pari: Ilicic appoggia a Mertens a quota 56, alla pari del Milan. E gio- che crossa in mezzo, Zapata anticipa vedì arriva la Fiorentina per un’altra tutti ed insacca. Poi una parata di partita decisiva. FENOMENALE - Josip Ilicic, valore aggiunto della Dea di Gasperini Foto Francesco Moro Ospina su tiro di Ilicic. Al 35’il rad- Pasquetta di pioggia e vento a Napoli, doppio: gran recupero di Gomez che solo quindicimila spettatori per il con- Subito pericoloso il Napoli con Mer- Masiello ingannato dal rimpallo per- uno scontro con Zapata Chiriches appoggia a Ilicic per Zapata, assist del fronto con i nerazzurri. Gasperini la- tens, fermato fallosamente da Mancini mette a Mertens di presentarsi tutto s’infortuna ad una spalla e viene so- colombiano per Pasalic che raddop- scia in panchina Ilicic, tornano Djim- che viene sanzionato col giallo da Or- solo da Gollini ma il belga inciampa e stituito da Luperto. E’il Napoli a far la pia, al 45’Luperto salva il 3-1 su azio- siti e Pasalic, nel Napoli Ancelotti sato. Al 10’la prima occasione dei pa- cade al momento del tiro. Pericolo partita, l’Atalanta cerca di rispondere ne Zapata-Pasalic. Basta e avanza. schiera Mertens al posto di Insigne. droni di casa, lungo lancio di Malcuit, scampato per i nerazzurri. Al 13’in ma fatica. A centrocampo De Roon su Giacomo Mayer Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 7 8 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019 All’andata spettacolo al Franchi COSÌ ALL’A N D ATA Gol nerazzurri firmati da Papu Gomez, Pasalic e de Roon

FIORENTINA-ATALANTA 3-3 Ilicic innesca Zapata, la difesa viola si salva in angolo. Al 10’Ilicic da destra FIORENTINA: Lafont 6; Milenkovic 6,5, tira, deviazione di Vitor Hugo e para- Ceccherini 5 (35’s.t. Laurini sv), Vitor tona di Lafont. 16’Atalanta in go: Ili- Hugo 5, Biraghi 5; Benassi 6, Dabo 5 cic salta Vitor Hugo e parte a razzo, (31’s.t. Simeone sv), Veretout 5; Chie- entra in area, appoggia a Gomez che sa 7,5, Gerson 5 (7’s.t. Fernandes 6); infilza Lafont. Al 18’il raddoppio, an- Muriel 7,5. A disp. Terracciano, Branco- cora Ilicic si beve la difesa, da dietro si lini, Pezzella, Hancko, Norgaard, Pja- inserisce Pasalic che raddoppia. Il ful- ca, Graiciar, Vhaovic, Montiel. All. Pioli. mineo 2-0 cambia completamento la ATALANTA: Berisha 7; Toloi 6,5, Palo- dinamica della partita. A centrocampo mino 6, Mancini 6,5; Hateboer 7, De De Roon se la vede con Gerson, Dabo Roon 8, Pasalic 6,5, Castagne 7; Go- è costretto a giocare da esterno destro mez 7,5 (42’s.t. Barrow sv); Ilicic 8, Za- perché il Papu non gioca da regista ma pata 6,5 (39’s.t. Reca sv). A disp. Gol- a sinistra nel tridente, Chiesa, che però lini, Rossi, Masiello, Ibanez, Reca, Pes- svaria, è preso in consegna da Manci- sina, Kulusevski, Piccoli. All. Gasperi- ni, dall’altra parte Vitor Hugo viene ni. annientato da Ilicic mentre Hateboer ARBITRO: Giacomelli. Ass.ti Del Giova- prende in consegna Benassi, poi Ca- ne-Bindoni. IV. Mariani, Var Manganiel- stagne gioca alle spalle del Papu che è lo A. Var Valeriani. controllato da Ceccherini, spesso e RETI: 16’p.t. Gomez, 18’p.t. Pasalic, 33’ volentieri falloso. Il 2-0 sembra ormai p.t. Chiesa, 35’p.t. Benassi , 14’De un risultato ma gli errori dei nerazzurri SORRIDENTE - Alejandro Papu Gomez Foto Moro Roon, 33’s.t. Muriel la rimettono in gioco, Pasalic sbaglia l’appoggio e Palomino si fa infilare da FIRENZE -Spettacolo, emozioni, gol a Chiesa. Così la Fiorentina accorcia le raffica e il 3-3 apre le porte delll’O- distanze al 33’con Chiesa che sfrutta limpico, il viaggio è ancora lungo ma un errore colossale della coppia Pasa- Roma non è troppo lontana. Una par- lic- Palomino, e pochi minuti dopo al tita con quattro principali protagoni- 35’arriva il pari con Muriel che salta sti, Ilicic e Gomez da una parte. Chie- Mancini, palla a Benassi che pareggia. sa e Muriel dall’altra, mentre le difese Difese senza equilibrio: quella viola hanno fatto piangere. Ma l’Atalanta presa d’infilata da Ilicic e Gomez, ha forse sciupato per troppa frenesia quella nerazzurra soprattutto disatten- una vittoria strameritata. Insomma ta. Primo tempo, comunque, con trop- una notte fiorentina di fuochi d’artifi- pi falli e una dose eccessiva di nervo- cio che ha fatto palpitare fino alla fine sismo, da una parte e dall’altra, con con la traversa di Hateboer. Nerazzur- l’arbitro Giacomelli incapace di go- ri veramente immensi. Gasperini vernare la partita. Nel secondo tempo schiera una formazione senza dubbi o Pioli rafforza il centrocampo con Fer- incertezze, rientra Gomez e Mancini nandes al posto di Gerson. Al 9’an- torna stabilmente a sinistra, Pioli, al golo viola, Vitor Hugo di testa spedi- contrario, modifica l’assetto e manda sce fuori seppur di poco, al 12’Go- in campo Dabo invece di Fernandes mez-Zapata, angolo, batte Gomez, mentre in difesa a destra Ceccherini, Lafont respinge e al volto gran destro in mezzo Milenkovic. E’cambiato an- di De Roon. L’Atalanta controlla age- che l’arbitro, non c’è Doveri, dirige volmente la partita senza correre ri- Giacomelli, al Var designato Manga- schi particolari, la Fiorentina cerca di niello. Il popolo atalantino è presente spingere ma non è lucida, poi Pioli in massa al Franchi, oltre 2.500. Primo tenta il tutto per tutto togliendo Dabo tempo con fuochi d’artifico. Neraz- lanciando Simeone, al 34’il pari: af- zurri collezionano il 2-0 dal 16’al 18’, fondo da sinistra di Chiesa e Muriel in i viola fanno il 2-2 dal 33’al 35’. Av- mezzo fa il 3-3. Al 49’Reca appoggia vio a tutto sprint dei viola con Muriel, a Pasalic, colpo di testa di Hateboer, ma sono soli calcio d’angolo. Ovvia- palla sulla traversa. mente il clima è incandescente. Al 9’ Giacomo Mayer Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 9 10 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019 Gasp senza Toloi, stopper tuttofare IL GRANDE ASSENTE Defezione importante (e prolungata) per il difensore brasiliano

Gian Piero Gasperini lo va ripe- gonfiare il sacco, o almeno non il suo tendo praticamente davanti a qualun- scopo. Ci sono difensori, nella rosa que microfono o taccuino, a tiro di rul- nerazzurra, magari più appariscenti o lo televisivo, di news, di lancio, di ar- che, caratteristica graditissima al guru ticolone con annesso cahier de do- in panchina, la mettono con più rego- leances: “Nessuno lo dice o lo fa no- larità. Vedi la tecnica araldica di José tare, ma Rafael Toloi ci manca dalla Palomino, uno che se va in anticipo al- semifinale di andata di Coppa Italia. lungando gli arti inferiori o perfeziona Eppure per noi è un super titolare, un il disimpegno, spesso ad ampie falcate giocare fondamentale”. L'operato per ribaltare il fronte, trova una ragion (martedì) speciale. Il grande assente, d'essere a ogni allacciata di scarpe. si capisce. E non solo nel retour match Vedi Gianluca Mancini, che ha il lan- di stasera. Il suo regno è il centrode- cio lungo e il gioco a testa alta di un stra, dove la fa da leader, ma le doti Mattia Caldara senza essere leader né dell'italobrasileiro con fazenda pater- perno, e sotto porta fin qui ha schiaf- na nel Mato Grosso e gli avi da pas- fato la sua brava sestina, di riffa o di saporto facile nella Marca Trevigiana raffa, di testa o di piede, a Bologna coprono l'intero arco costituzionale. perfino di sinistro. Ma a Napoli s'è fat- Copre e tampona, ma nel modulo del- to mettere in croce da Mertens. Lui, l'Uomo di Grugliasco s'incarica spes- Toloi, felice metà di Flavia e papà di sissimo di spingere e impostare. Il ter- Maria, così forte da sopportare la no- zo di difesa che scivola verso la riga tizia della perdita del secondogenito laterale, sale e spesso dà lo start alla di 8 settimane dopo il trionfo con la manovra. Il primo regista in campo, Juve nel quarto del trofeo della coc- uno che presidiando solo la sua area si carda, sa comunque cucire da sarto sentirebbe peggio di un leone ingab- d'altissimo atelier più fasi di gioco, dal bia. L'Atalanta non è più la provincia- recupero al penultimo od ultimo tocco lotta dai ruoli chiusi, definiti, spranga- passando per il possesso, punto di for- ti, limitanti e limitati. Uno slancio di za di un sudamericano con sangue eu- libertà all'interno di un piano partorito ropeo come lui. Leggi gli assist a raf- dalla mente del generale e scientifica- fica, per uno che per debito di profes- mente studiato a tavolino. sione sarebbe chiamato a far altro. Che non stia bene, tanto da essersi Pronti, via. Per il Mancio (punizione dovuto operare giusto un paio di gior- dell'argentino) nell'illusorio bis ai bo- ni fa, non è un mistero per chiunque Rafael Toloi, perno della difesa nerazzurra Foto Francesco Moro sniaci rimontatori sul 2, con sponda di abbia familiarità coi report societari e fronte; per Duvan Zapata per il sor- con le sortite prepartita a Zingonia. preesiste calcificazione: stagione con- patto con la sfera. gennaio scorso, craniata su ammollo passo nel 4-1 di Haifa; per il rompi- Dove ormai il ragazzo di anni 29 col 2 clusa anzitempo, non c'è cura che ten- A raccontare le virtù dell'ormai ve- del Papu, l'unico a precludergli la fa- ghiaccio del numero 10 nell'esordio dipinto sul dorso girava da una setti- ga, impossibile dipanare la matassa teranissimo oriundo, visto che da que- scia al braccio, fu settebello e stop. Il casalingo da poker in campionato col mana, ovvero da quando avevano de- del suo calcio in condizioni menoma- ste parti le ragioni delle plusvalenze primo dei due nel 2018-2019 così tra- Frosinone; la spizzata per l'inaugura- ciso di provarlo dopo troppo tempo a te. L'oscar della sfiga a Rafa spetta co- fanno aggio sulla militanza ad alta fe- vagliato sul piano fisico, invece, l'a- zione del tris del Ternero stesso a Udi- prepararsi a margine del gruppo, con munque di diritto: prima dell'ultima deltà e sui progetti a lungo termine, pertura di piattone al Mapei Stadium ne (da angolo di... indovinato, il tipet- la caviglia destra palesemente gonfia, pausa le magagne le soffriva a man- anche le cifre. In tutto, dall'estate 2015 col Sarajevo, il 26 luglio scorso: ca- to che lo precede nelle gerarchie del roba che se non portasse i calzoni alla cina, la tendinopatia all'adduttore lun- dell'annata a tempo pieno di Edy Reja, polavoro di tempismo e coordinazio- comando) e infine il la per l'innesco moda oggi non gli riuscirebbe neppu- go. Poi, oplà, ecco il problema che si 127 presenze da vicecapitano in cari- ne sull'asse Gomez (traversone da de- del triplettista Josip Ilicic nella tana re l'abbozzo d'un risvoltino. Trauma delocalizza, come usa dire nell'econo- ca. Palloni in porta pochi, se voglia- stra)-Masiello (sponda aerea), per dire del Sassuolo, a due giorni da San Sil- contusivo-distorsivo, con lesione cap- mia globale, proprio lì, a inibire mo- mo, visto che nel secondo dei tre lam- di un mastino più ferreo di lui in mar- vestro. Più prezioso di così... sulo-legamentosa, ad aggravare una vimenti avantindré, movimenti e im- pi da rimonta contro la Roma, il 27 catura sull'uomo. Non è il suo compito Simone Fornoni Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 11 12 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019

L’Ajax che osserva l’Atalanta IL PARALLELO Intensità, trame di gioco, uso delle fasce: pare la lezione di Gasperini

BERGAMO -L’Atalanta come l’Ajax? Paragone eccessivo per alcuni, verità imprescindibile per altri. Mi piace ag- giungere un po’di pepe al dubbio amletico che attanaglia le menti di tutti i calciofili italiani affermando che è l’Ajax ad aver preso l’Atalanta come immagine. Sì, perché la Dea è arrivata prima degli olandesi a sbattere fuori sonoramente la Juventus dalla Coppa Italia e solo dopo i fantastici undici olandesini hanno replicato in Cham- pions League. Non solo: le trame di gioco, le geometrie dei passaggi, l’uso delle fasce. Insomma veder giocare questo straripante Ajax pare davvero la consacrazione delle idee futuristi- che di Gasperini. Un altro interessante paragone possibile sta nella storia del- le due squadre. Gli olandesi infatti vengono soprannominati i “Godenzo- nen”, letteralmente figli degli Dei, vo- cabolo affibbiato all’Ajax per la deri- vazione del suo nome dalla mitologia greca. Anche la nostra amata Dea che in realtà era una ninfa vede la sua na- scita proprio in Grecia. Atalanta la vergine cacciatrice e Aiace il più gran- de di tutti i greci. Coincidenze? Sta a voi giudicare. Qualcosa di divino lo hanno entrambe nel loro gioco. Una media gol impressionante e la capacità di uscire a testa alta da qualsiasi situa- zione, per quanto difficile e complica- ta essa sia. Squadre coriacee dalla mentalità ferrea ed un sogno da coro- nare. Atalanta e Ajax due squadre che hanno sconfitto la non più gioventù della Juventus con un gioco pieno di vitalità e modernità. Due difese delle migliori che vedono nei singoli la loro consacrazione. gio- vanissimo capitano dei biancorossi e potremmo citare Gianluca Mancini per dirne uno. Due ragazzi catapultati Non sono da meno i nerazzurri con 66 dua è molto più dispendioso che com- sua volta annientato i bianconeri con crescere l’uomo prima del calciatore. nel mondo dei grandi per dare una reti segnate e una media gol di due reti prare un giocatore già formato. Questo un sonoro 3-0 in quel di Bergamo. Un Così ha fatto un grande del settore gio- ventata di aria fresca, anzi sarebbe me- a partita nel campionato italiano, uno in sintesi è il pensiero che le cosiddette messaggio chiaro al calcio mondiale: vanile dell’Atalanta: Mino Favini. glio dire un tornado. Il primo è ormai dei più combattuti se non il più com- “grandi”hanno da sempre. Convin- il calcio non sono i soldi e i giocatori. Profondo conoscitore dei giovani e del un top player a livello internazionale battuto a livello difensivo nel mondo. zione puntualmente smentita da chi Il calcio è passione, valori e tempo. Calcio. Se oggi la nostra Dea è arrivata ed il secondo ha stupito tutta Italia per La Dea e i lancieri. Due squadre dai predica il Calcio, quello vero. De Ligt Tempo? Sì, tempo di far maturare i ad essere paragonata ad una squadra la sua crescita esponenziale. Anche la vivai più floridi del mondo. Una men- ha spento i sogni di una spendacciona propri campioncini che giocano nelle come l’Ajax è gran parte merito suo. media gol delle due squadre fa venire i talità quella di crescere i giovani cam- Juventus che con la mossa Ronaldo si giovanili senza che si montino la testa. Grazie Mino, continua a guardare i capogiri. 107 i gol segnati dall’Ajax in pioni del domani difficile da trovare in era per un attimo illusa di poter alzare Tempo di innaffiare una piccola pian- tuoi ragazzi giocare e insegna loro la Eredivisie in questa stagione ed una qualsiasi altra squadra. Crescere un la coppa dalle grandi orecchie. La ban- ticella per farla diventare un giorno un passione per un calcio da Uomini. media gol di tre reti e mezza a partita. giovane calciatore con passione assi- da Gasp contro ogni previsione ha a rigoglioso albero da frutto. Tempo di Mattia Maraglio Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 13 14 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019

BERGAMO -Tre, si sa, è il nu- mero perfetto. L'Atalanta che ragiona ed emoziona a pelo d'erba, guidata dal condottiero Gian Piero Gasperini, rincorre la terza qualificazione europea di fila dopo un quarto di secolo IL TESORO DI PERCASSI abbondante in cui la mera per- manenza nella massima serie era spacciata già per un lusso. Ma ai successi sul campo cor- PRIMO PIANOIl presidente sorride, il bilancio dell’Atalanta tra i migliori in rispondono quelli a tavolino, sempre seguendo lo stesso ti- ming. E qui entra in gioco la Dea dei colletti bianchi e dei manager che accoppiano la passione alla sostenibilità eco- nomico-finanziaria dell'impre- sa, ai piani alti del Centro Spor- tivo Bortolotti di Zingonia, im- plementato recentemente di un nuovo plesso al servizio del settore giovanile, il gioiello di famiglia. Uno staff in giacca e cravatta che intende fondare un progetto tecnico su una squa- dra da sorprese continue e uno logistico-organizzativo sullo stadio il cui restyling si conclu- derà nel 2021: la pars con- struens degli specialisti del portafoglio dietro le quinte, che da giovedì 18 aprile porta il fiore all'occhiello del terzo uti- le consecutivo. 23 milioni 397 mila 400 euro, per la precisio- ne, trainando il totale del segno più, a decorrere dal 2016, quando l'attivo era di 300 mila, a 51,4. PROVINCIALE O QUALCOSA DI PIU'? L'as- semblea dei soci che ha chiuso il bilancio d'esercizio al 31 di- cembre 2018 ha di fatto ratifi- cato il grande salto del club ne- razzurro dalla dimensione di provinciale a quello di se- mi-big. Un risultato che suona a conferma del percorso intra- preso dal Gasp in avanti, visto sentire di allestire una vetrina distanza di 8 lunghezze il dato dell'esercizio 2017, le sponso- Champions magari è sacrifica- quando parli di quartultimo po- che nell'anno solare 2017 la ricca stagione dopo stagione. precedente. Le entrate da ven- rizzazioni 14,9 e i diritti televi- bile sull'altare del bilancino il sto matematico ci prendi in gi- stessa voce aveva recitato più “Possiamo concentrarci con dita definitiva dei cartellini so- sivi 47,7. Una Dea dai grandi solo Gianluca Mancini, ma non ro, vero? 26,7. “Il consolidamento è im- serenità sulla prima squadra, no calate da 46 a 24, ma in numeri. Roba che se si va in è mica detto. Caro Percassi, Simone Fornoni portante, ma non ci sentiamo sul vivaio e sulla riqualifica- compenso sono aumentate nell'elite del pallone e ogni zione dell'ex 'Atleti Azzurri quelle da prestiti con saldo ob- estate partiamo comunque da d'Italia'”, il commento entusia- bligato: da 6 a 13, di cui 7,6 dal zero”,il commento pieno d'im- stico di un Antonio Percassi Milan per Franck Kessie e 2,5 modestia di Luca Percassi, ere- che dal suo ritorno da presiden- dalla Roma per Bryan Cristan- de presidenziale in Corso Eu- te nel 2010, dopo la parentesi te. Mica ci si limita a questi no- ropa nonché amministratore 1990-1994, di interviste sotto- mi, peraltro di spessore. In cre- delegato. Riferimento non traccia proprio non ne ha mai scita pure le entrate legate a troppo velato ai risultati otte- rilasciate. Gettando acqua sul movimenti dei tesserati di tipo- nuti dai giocatori agli ordini del fuoco delle ambizioni da Icaro, logia diversa.: 32 milioni in guru di Grugliasco ma anche ai semmai. Tirando le somme, tutto, di cui 15 per l'anticipata conti, la cui gestione è ispirata nello scorso moto di rivoluzio- fine del prestito (dall'Inter) di al concetto del passo mai più ne terrestre il riscatto di Rober- , 5 per la lungo della gamba. Siam ber- to Gagliardini dall'Inter ha valorizzazione del medesimo, gamaschi e non conosciamo contribuito per 20,5 milioni. 3 per la contro-opzione per confine. Tranne nelle spese. Il RICAVI IN SALITA. Se (a titolo limite è lì. l'utile è stato inferiore ma non temporaneo dalla Juventus dal PLUSVALENZE SU DUE di molto a due anni fa, i ricavi 2016 al 2018) e 3,5 di premi GAMBE. Come dire che sono nondimeno hanno alzato l'asti- rendimento per il Gaglia. L'Eu- proprio le cessioni di uno barra cella. 155 milioni da Capodan- ropa League stavolta ha frutta- due gioielli di famiglia a con- no a San Silvestro, lasciando a to 6,1 milioni, contro gli 8,8 Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 15 16 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019

A Reggio col Genoa e col Sassuolo PRIMO PIANO Dea costretta a emigrare per l’inizio dei lavori al Comunale fissati a inizio mese

BERGAMO -La Lega Calcio ha comunicato ufficialmente che due serate memorabili. Il suo stadio, appunto. Il club orobico, Gli interventi sui vari settori verranno poi scaglionati in tre sarà il Mapei Stadium di Reggio Emilia ad ospitare gli ultimi in data 9 agosto 2017, è diventato proprietario unico dell’i m- fasi: si parte con il rifacimento della Curva Nord. Un’estate di due match interni in campionato dell’Atalanta, da disputarsi pianto grazie ad un esborso economico pari a circa 9 milioni cantiere aperto per cambiare volto a quello che dovrà per forza rispettivamente l’11 maggio contro il Genoa e nel weekend di euro, al quale ne seguirà un altro complessivo di 35 per la di cose diventare il “muro”del tifo nerazzurro come sotto- conclusivo della Serie A (25-26 maggio) proprio contro il realizzazione di tutti quei lavori che permetteranno all’A t a- lineato dallo stesso Percassi: “Si parla spesso del muro giallo Sassuolo, proprietario dell’impianto emiliano. L’ex Stadio lanta di allinearsi ai top club europei anche dal punto di vista di Dortmund, ma stiamo lavorando per portare la capienza Giglio, che per due anni è stato teatro delle notti europee delle infrastrutture. Un investimento importantissimo per un della Nord da ottomila a diecimila posti, così anche noi avre- nerazzurre, si ripresenta al popolo atalantino come la platea futuro sempre più roseo di una delle realtà più belle e scin- mo il nostro muro che rappresenterà il cuore pulsante del ideale dove continuare a coltivare (e possibilmente celebrare) tillanti del panorama calcistico italiano. Una società che stu- tifo”. il progetto Europa 3.0. Un trasloco provvisorio ma necessario dia da grande per diventare grande, seguendo la linea tracciata Per la fase numero due, appuntamento all’estate del 2020, in questo scorcio finale di stagione, atto a favorire l’inizio dei dal Presidente Percassi. quando verrà abbattuta e ricostruita da zero la nuova Curva lavori di ristrutturazione dello Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Un progetto avveniristico che ha lo scopo di regalare alla Sud (capienza oltre gli 8.000 posti, comprendendo anche lo con l’apertura dei cantieri fissata già per fine mese. Di con- città di Bergamo uno stadio che ricalchi, per bellezza e qualità spicchio riservato alle tifoserie ospiti, ndr), ed in parallelo seguenza, quella corrente, sarà l’ultima settimana di impegni del prodotto offerto, il modello inglese, ed i primi tangibili verrà realizzato anche un parcheggio sotterraneo. Poi, trecen- ufficiali nella cornice del Comunale. Cinque giorni di pas- ritocchi (la suggestiva Tribuna Pitch View, su tutte) la dicono tosessantacinque giorni più tardi, l’ultimo step con la ristrut- sione che si aprono con la semifinale di ritorno di Coppa Italia lunga su quanto si faccia sul serio dalle parti di Bergamo. turazione della Tribuna Giulio Cesare, che conterà 3460 posti, contro la Fiorentina e che si chiudono con la sfida all’Udinese L’obbiettivo è quello di ultimare le operazioni in vista della e la deadline fissata per settembre 2021, quando l’Atalanta e nel posticipo di lunedì 29. Due appuntamenti che valgono una stagione 2021-2022, annata nella quale l’Atalanta conta di Bergamo saranno pronte allo sbarco in una nuova era e non stagione. E l’Atalanta ha la ferma intenzione di avvicendarsi inaugurare la nuova Gewiss Arena (naming rights dello stadio c’è niente di meglio che farlo in una casa nuova di zecca. momentaneamente dal suo stadio regalando ai propri tifosi ceduti alla multinazionale dell’impiantistica elettrica, ndr). Michael Di Chiaro Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 17 Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 18

Il trionfo a Bergamo in campionato I PRECEDENTI Partita strepitosa della formazione di Gasperini e Fiorentina battuta 3-1

BERGAMO -Archiviata la sto- rica vittoria di Napoli e tornati sobri dopo i festeggiamenti ec- coci arrivare alla sfida delle sfide. La notte delle notti, la gara più importante della sta- gione è qui ora. La potete toc- care con mano: è un’entità fi- sica metà viola metà nerazzur- ra. Sicuramente presi dall’en- tusiasmo la farete saltare di qua e di là dando vita ad una partita delle più pazze. Sì, per- ché lo sapete bene anche voi che ogni partita della Dea ha qualcosa di profondamente in- spiegabile, ma allo stesso tem- po di significativo. Come suc- cesso a Napoli: abbiamo sof- ferto il gioco di prima e la ve- locità degli azzurri, siamo an- dati sotto, siamo persino anda- ti vicini al tracollo e poi abbia- L’Atalanta soffre, ci fa stare gioire e festeggiare. La gara quanto mai ostico nei confron- IL MISTER AVVERSARIO mo tirato fuori tutta la nostra col fiato sospeso dall’inizio al- d’andata a Firenze lo dimostra. ti dei bergamaschi la Dea è forza, la nostra testardaggine. la fine e ci tremendamente In uno stadio Artemio Franchi sontuosa nel portarsi avanti di due reti. Non basta però. Per- Firenze, il ritorno di Montella ché i viola attaccano e colpi- scono e quello che ne fuoriesce in una piazza un po’delusa è un pirotecnico 3-3 dalle grandi emozioni. Da sempre Alzi la mano chi si sarebbe aspettato un allenatore diver- quello di Firenze è un campo so da Stefano Pioli sulla panchina della Fiorentina in oc- stregato per i bergamaschi. casione della semifinale di ritorno di Coppa Italia con Anche nella partita di andata è l'Atalanta. Pochi. Forse nessuno. Invece al timone della stato dimostrato. Senza entrare squadra gigliata la realtà attuale parla di Vincenzo Mon- in polemiche arbitrali ai giglia- tella, uno che a Firenze ha già allenato nel recente pas- ti è bastato un buon secondo sato e ha lasciato un ricordo nel complesso dolce. Pioli tempo per portare a casa tre ha scelto di dimettersi il martedì successivo al ko del punti importanti. Non è stato Franchi con il Frosinone: "Sono state messe in dubbio lo stesso nella gara di ritorno. le mie capacità professionali e soprattutto umane" ha Dopo i fatti della notte di Fi- spiegato l'ormai ex tecnico viola. La decisione l’aveva renze nella gara di andata della maturata già lunedì sera, leggendo un passaggio del co- semifinale di Coppa Italia, lo municato in cui la società chiedeva all’allenatore "di ge- stadio di Bergamo non aspet- stire questo momento con la competenza e la serietà tava altro che gli uomini in ca- che ha dimostrato nella prima parte di campionato". La sacca color viola. Il silenzio classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il divor- assordante di protesta dei pri- zio era comunque scritto. A giugno il suo contratto non mi minuti dà vita ad un vero e sarebbe stato rinnovato, questa era già una profonda proprio inferno per i fiorentini. certezza. Con Pantaleo Corvino, responsabile dell’area Non c’è pallone che possano tecnica, il rapporto si era logorato per questioni tecnico gestire con tranquillità, non tattiche proprio a seguito dell'andata con i bergama- c’è azione dove non siano schi. Il successivo sfogo dell’allenatore post Lazio ave- messi sotto pressione da un va fatto il resto. Ma la Fiorentina pensava di chiudere Atleti Azzurri d’Italia quanto l'annata, finora poco esaltante, con lui. Così non è stato. mai infuocato. Il finale è un La scelta dei Della Valle è ricaduta sul ritorno di Mon- 3-1 pesante come un macigno tella, con il quale i viola avevano centrato per tre anni di perché la banda Gasp può fi- fila il quarto posto, senza contare una finale di Coppa nalmente rendersi conto di es- Italia e una semifinale di Europa League. Il divorzio, nel- sere superiore ai suoi avversari l’estate 2015, era stato poco sereno, ma di recente l'Ae- e di poter puntare ancora una roplanino aveva chiarito la situazione con i fratelli pro- volta ad un piazzamento in una prietari del club. Contratto da un milione e mezzo fino al coppa europea. Ma la Dea non 2020. E' reduce da due esoneri nella stessa stagione, si accontenta. Vuole tutto con Milan e Siviglia. Non si può certo dire che nelle pri- quello che le è stato tolto negli me due uscite il rendimento della squadra sul campo anni passati. Vuole correre con abbia preso la svolta desiderata: pareggio con il Bolo- le mele d’oro in mano e taglia- gna e sconfitta allo Stadium con la Juventus. Questione re il traguardo. Non esiste giu- di tempo forse. L'unico cambiamento ad oggi apportato stificazione che tenga perché riguarda il modulo tattico: con i felsinei la Viola ha ab- lei è lì: in assetto da battaglia, bandonato la difesa a quattro per passare a quella a tre, con il visto striato di nero e az- dove Milenkovic, Pezzella e Ceccherini sono stati gli in- zurro, i suoi colori. È pronta terpreti scelti. Centrocampo a cinque, con Chiesa largo per la notte delle notti, la sfida sulla destra e Biraghi nel doppio ruolo di difensore e delle sfide. La partita che verrà pendolino sulla mancina. Davanti due punte come Mu- decantata di generazione in ge- riel e Simeone. Contro i bianconeri invece spazio al nerazione. Quella del “io c’e- 4-4-2, con Chiesa a sostegno del "Cholito". A Bergamo ro”. E allora vai magica Ata- entrambe le opzioni rimangono valide, la Dea però non lanta! Vola più veloce del ven- si adeguerà di conseguenza. Il 3-4-1-2 di Gian Piero Ga- to. Condanna i Medici e con- sperini è ormai noto da un pezzo. E fa sognare una città quista la Capitale. Noi ci sia- che aspetta una finale da troppo tempo. mo. Norman Setti Mattia Maraglio Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 19

Dal finale di stagione dipenderà il mercato IL FUTURO Conferme sul nome di Inglese per l’attacco. Gollini il nuovo pezzo pregiato

Manca circa un mese al ter- mine di una stagione che sta regalando all'Atalanta più gioie di quanto l'inizio avesse fatto intuire. L'eliminazione con il Copenaghen nei preli- minari di Europa League, seppure immeritata nell'ottica del doppio incontro tra andata e ritorno, aveva fatto suonare i primi campanelli di allarme in casa nerazzurra. La reazio- ne della banda di mister G a- sperini tuttavia non si è fatta attendere e i risultati collezio- nati in campionato e Coppa Italia parlano da soli, con quel sogno di confermarsi a livello europeo più vivo che mai. L'annata della Dea è giunta al punto cruciale: nel mirino la finale di Coppa Ita- non ha certo bisogno di gros- il dilemma è legato a Zapata: lia e la qualificazione ad una se rivoluzioni. In porta G o l- con Icardi in partenza, l'Inter manifestazione continentale, lini sta confermando tutto il preme sull'acceleratore. E sa- tra il "miracolo" Champions suo valore e probabilmente rà solo il colombiano a pro- ed un'Europa League più che sarà Berisha a salutare il nunciare l'ultima parola. Ra- alla portata. Poi l'avventura gruppo se non accetterà il dio mercato parla di Roberto targata 2018-2019 potrà defi- ruolo di secondo. In difesa Inglese come sostituto dal nirsi conclusa e si inizierà tutto ruoterà intorno a Man- Parma (di proprietà però del inevitabilmente a parlare di cini: se il toscano partirà, una Napoli), ma potrebbe non ba- mercato. La dimensione della new entry nel reparto non è stare. Poi c'è Ilicic, l'elemento società di Percassi è mutata, da escludere. L'esperienza di più talentuoso della rosa: la da provinciale a solida realtà Toloi, Masiello ePalomino Roma non ha mai nascosto il della Serie A. Inevitabile poi farà il resto. A centrocam- suo interesse per lo sloveno. dunque che le aspettative sia- po il punto di domanda ri- L'estate pronuncerà le sue no diventate maggiori e la di- guarda invece gli esterni che sentenze, dolci o amare che rigenza orobica ne è perfetta- hanno mercato: Hateboer e siano. Intanto non è ancora il mente consapevole. Tradotto Castagne (senza dimenticare momento di porsi limiti. in parole povere: il mercato Gosens). Sul fronte avanzato, Norman Setti sarà di livello assoluto, diret- tamente proporzionale alle competizioni dove la squadra sarà coinvolta. Se sarà Cham- pions, lo scenario renderebbe tutto più semplice. Coloro che sono finiti sul taccuino delle principali big italiane potrebbero decidere di rima- nere a giocarsi le loro carte a Bergamo. Se sarà Europa League, qualcosa cambiereb- be, senza ombra di dubbio. I cosiddetti pezzi pregiati che rispondono soprattutto ai no- mi di Mancini, Hateboer, Castagne, Ilicic eZapata non sarebbero più così ina- movibili e il richiamo di una grande maglia sarebbe diffi- cile da arginare. Molto dipen- derà dai risultati quindi. L'u- nica certezza è che nessuno di questi sarà svenduto e in caso di partenza verranno sostituiti a dovere. Senza dimenticare la promozione in prima squa- dra di alcuni talenti come Colpani oPiccoli (che ha già esordito in A contro l'Empo- li), che nel giro di qualche an- no potrebbero iscriversi nella lista delle plusvalenze per la felicità del patron bergama- sco. Senza Europa, al contra- rio, i nomi sopra indicati di- venterebbero dei bocconcini ancora più prelibati per le tan- te pretendenti. Ma questa è un'ipotesi che nessuno al mo- mento vuole valutare. L'Ata- lanta del futuro immediato Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 20

Dove c’è Ilicic, c’è Atalanta FENOMENO Il crescendo nerazzurro è coinciso col ritorno in grande stile dello sloveno

L’annata di Josip Ilicic, per per esaltare le qualità dell’ex Pa- prologo e sviluppo, è lo specchio lermo e Fiorentina che, a 31 anni fedele della crescita progressiva suonati, sente di aver raggiunto il dell’Atalanta nel corso di una sta- massimo splendore calcistico, gione 2018-2019 che, alle porte coinciso, per la gioia dei tifosi dell’ultimo mese di gare ufficiali, atalantini, proprio con il suo sbar- vede la Dea con il mirino puntato co nella Città dei Mille. Un auten- sul doppio obbiettivo della Cop- tico “10”,o “diez”come tanto va pa Italia e della qualificazione al- di moda in questi tempi, un regi- le coppe europee, dopo un inizio sta offensivo determinante quan- in sordina tra non poche difficol- do può orbitare tra le linee ma an- tà. Il mancato approdo al tabello- che quando può sfondare in am- ne principale dell’Europa League piezza, partendo largo a destra, ha fatto il paio con le condizioni prima di convergere verso il cen- atletiche del fuoriclasse sloveno, tro per concludere con il manci- costretto ai box in estate da un no. La vera specialità della casa, e guaio fisico sul quale si è inizial- per informazioni a riguardo, cito- mente ricamato parecchio, tra fonare a casa Skorupski (gol del- spifferi e notizie discordanti che l’1-0 in Atalanta-Bologna del 4 hanno gettato più di un’ombra aprile, ndr). Un fattore che può sullo stato di salute reale del ta- spostare gli equilibri delle partite lento nativo di Prijedor. Quella sia dal primo minuto che a gara in che in prima battuta sembrava corso. Il suo impatto al San Paolo una forte sindrome influenzale, si di Napoli ne è la fotografia: un’in - è poi rivelata una problematica di fusione di qualità lunga trentano- ben altro tenore: un’infezione ve minuti che ha letteralmente batterica che gli ha provocato un spezzato in due i partenopei, spia- ascesso dentale, costringendolo nando la strada verso un successo persino ad una decina di giorni di che vale oro, ma soprattutto il ricovero in ospedale. Tra degenza momentaneo aggancio alla zona e recupero, il numero 72 fa il suo Champions in coabitazione con il esordio in stagione il 17 settem- Josip Ilicic dopo il gol segnato nel match interno col Chievo Foto Francesco Moro Milan. Champions, appunto. Un bre, giocando 52’nella trasferta palcoscenico che meriterebbero di Ferrara contro la Spal, mentre fatta: ripartito Ilicic, è ripartita no privato l’Atalanta di due punti mente quella di essere stato l’uni - al pari di mostri sacri come Messi sia l’Atalanta che il suo fenome- per la prima da titolare bisogna at- l’Atalanta. Con lo sloveno a gio- che, classifica alla mano, oggi co giocatore ad aver realizzato tre e Aguero. L’intelaiatura del Gasp no in maglia numero 72. tendere sino al 21 di ottobre, strare tra le linee, i nerazzurri han- varrebbero il quarto posto in soli- triplette nell’ultimo anno solare sembra un abito cucito su misura Michael Di Chiaro quando nel pokerissimo di Vero- no incrementato sensibilmente la taria a sole tre lunghezze dal ter- na in casa del Chievo, Ilicic mette “presenza”nell’area avversaria, zo. Tra i se e i ma, ci sono però le a referto una tripletta. Un ritorno con il numero di tocchi a partita certezze, ed una di queste è rap- in grande stile, da campione vero. balzato da una media di 25.1 a presentata proprio dall’incidenza Non è un caso che sia proprio 36.6, e di conseguenza anche i devastante di Ilicic all’interno del quella partita a fare da spartiac- tentativi verso lo specchio hanno 3-4-1-2 gasperiniano: 29 presen- que ad una stagione sino a quel subito una considerevole impen- ze, 11 gol e 7 assist. Questo il bi- momento piuttosto a singhiozzo nata, stabilizzatasi attorno alla glietto da visita dello sloveno che per la banda del Gasp. Dopo Ve- media di 20 battute a rete ogni ha già eguagliato il numero di gol rona arrivano altre tre vittorie 90’, tra i quali spicca il tiro al ber- dello scorso campionato, impie- consecutive contro Parma, Bolo- saglio casalingo contro l’Empoli, gando cinque partite in meno ri- gna e Inter. E se tre indizi fanno dove le 32 scoccate, ma soprattut- spetto al 2018 per pareggiare il una prova, l’equazione è presto to le 17 parate di Dragowski, han- bottino. Tra le chicche c’è sicura- Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 21 Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 22

Tutto ruota intorno a Maurito Icardi IL MERCATO CHE SARÀIl bomber dell’Inter partirà (al suo posto Dzeko?). Dybala e Zaniolo nomi caldi

Il 30 giugno, come da diversi Dybala, sembra tuttavia diffici- anni a questa parte, avrà inizio il le che l’argentino della Juventus calciomercato, che come tutti si muova da Torino nonostante gli anni tiene in agitazione e fer- l’enigma tattico che lo ha con- mento i tifosi, sempre più inclini dizionato durante la stagione. I ai colpi di scena estivi. bianconeri puntano molto sul L’anno scorso il calciomer- proprio numero 10, il suo rilan- cato fu caratterizzato dal Mon- cio sembra essere uno degli ob- diale, e subito dopo dall’acqui - biettivi del prossimo anno no- sto di da par- nostante per ora non sembra es- te della Juventus; quest’anno serci l’interessamento di nessun l’unico palcoscenico interna- grande club; chissà se davanti zionale che avrà luogo in estate ad un’offerta monstre Agnelli e sarà la Copa America, che andrà Paratici non tentenneranno. in scena dal 14 giugno al 7 lu- Sarà Icardi il perno centrale glio, in Brasile, ma chissà inve- del calcio mercato italiano per- ce quale altro colpo hanno in ché se come detto la cessione serbo gli operatori di mercato dell’attaccante argentino porte- per tenere il fiato sospeso agli rà a Milano Edin Dzeko, la Ro- spettatori. ma avrà necessariamente biso- In Italia è probabile che mol- gno di rimpiazzare il proprio to ruoterà intorno a Mauro Icar- bomber, e chissà se non avrà in- di, a seconda di quello che farà tenzione di farlo con Duvan Za- l’attaccante interista ci si muo- pata, sebbene su quest’ultimo le verà di conseguenza. Su di lui si voci più insistenti degli ultimi parla di un interessamento della giorni parlino di un ritorno al Juventus, disposta a scambiarlo Napoli. Tuttavia sarà un’opera - con Dybala, almeno secondo le zione difficile che sicuramente indiscrezioni argentine; qualora dipenderà dal piazzamento in questo accadesse l’Inter ha già campionato di Atalanta e Ro- pronta l’operazione Edin Dze- ma. ko, la cui trattativa è ormai nota. Sicuramente operante nel Anche se a dire il vero, la squa- prossimo mercato è l’altra con- dra che sembra puntare più di tendente al quarto posto, il Mi- tutte sull’argentino è il PSG che lan, che già soddisfatta delle sembra aver già offerto 70 mi- operazioni invernali Piatek e lioni all’Inter. Paquetà, avrà bisogno di cessio- Inter che sembra la più inten- ni che rimpinzino la cassa, una zionata a rivoluzioni sul merca- su tutte: Franck Kessie. L’ivo - to, rivoluzioni azzurre, visto che riano è ad oggi un punto fermo i giocatori nel mirino sono tutti del centrocampo rossonero ma italiani, si parla infatti di Nicolò gli ultimi comportamenti (la lite Barella, di Luca Pellegrini e di con Biglia e lo sfottò ad Acerbi) Federico Chiesa. Su quest’ulti - lo stanno facendo apprezzare mo è però molto forte anche sempre meno dalle parti di Mi- l’interesse della Juventus, che lanello, senza considerare an- in Italia sembra avere un appeal che che è uno dei pochi che è ri- e un potere d’acquisto maggiore chiesto: su di lui sembra esserci di chiunque altro. La Juventus è già pronta un offerta di 35 mi- la stessa che vuole Nicolò Za- lioni da parte dell’Atletico Ma- niolo per rinforzare il proprio drid. centrocampo, per lui è pronta Insomma, queste sembrano un’offerta di 50 milioni, ma la essere le trattative principali che Roma non è assolutamente in- andranno in scena da giugno ad tenzionata a venderlo per quella agosto, ma a campionato e cop- cifra, in quanto avrebbe inten- pe non ancora terminate è molto zione di far iniziare un’asta sul difficile fare un bilancio di quel- giovane numero 22 giallorosso, lo che sarà, quel che è certo è che visto anche l’interessamento di non ci annoieremo neppure que- Bayern Monaco ed Arsenal. st’estate. Detto dello scambio Icardi – Mauro Icardi, in rotta con l’Inter. Potrebbe finire alla Juve, ma occhio al Paris St Germain DM Giovedì 25 Aprile 2019 Bergamo&Sport 23 24 Bergamo&Sport Giovedì 25 Aprile 2019