A to Z of Renaissance Art by Lilian H
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2019 History Advanced Higher Finalised Marking Instructions
National Qualifications 2019 2019 History Advanced Higher Finalised Marking Instructions © Scottish Qualifications Authority 2019 These marking instructions have been prepared by examination teams for use by SQA appointed markers when marking external course assessments. The information in this document may be reproduced in support of SQA qualifications only on a non- commercial basis. If it is reproduced, SQA must be clearly acknowledged as the source. If it is to be reproduced for any other purpose, written permission must be obtained from [email protected]. © General marking principles for Advanced Higher History This information is provided to help you understand the general principles you must apply when marking candidate responses to questions in this paper. These principles must be read in conjunction with the detailed marking instructions, which identify the key features required in candidate responses. (a) Marks for each candidate response must always be assigned in line with these general marking principles and the detailed marking instructions for this assessment. (b) Marking should always be positive. This means that, for each candidate response, marks are accumulated for the demonstration of relevant skills, knowledge and understanding, they are not deducted from a maximum on the basis of errors or omissions. (c) If a specific candidate response does not seem to be covered by either the principles or detailed marking instructions, and you are uncertain how to assess it, you must seek guidance from your team leader. (d) Marking must be consistent. Never make a hasty judgement on a response based on length, quality of hand writing or a confused start. -
Il Passato Riscoperto Cap 04 Notizie Storiche 1400-1450
Il passato riscoperto CENNI SULLA STORIA DELLA CHIESA DI S. CALOCERO CAPITOLO 4 - IL 1400-1450 LE COMPAGNIE DI VENTURA- GLI SFORZA Dalla descrizione delle chiese di Galbiate LA CHIESA DI SAN GIOVANNI EVANGELISTA IN GALBIATE Nei frammenti pittorici (Sant'Antonio, Sant'Apollonia e altra Santa) ritrovati nel 1921 sulla facciata occidentale è riconoscibile la stessa mano di un pittore viandante operante nella prima metà del Quattrocento. Tale pittore è anche autore di Madonna col Bambino in trono affrescata sul pilastro della navata nella Chiesa di San Calocero a Civate e Madonna col Bambino in trono fra San Cristoforo e un altro Santo dipinto sulla parere sinistra della Chiesa di San Dionigi alla Rocca di Valmadrera. L'autore dell'affresco si è probabilmente avvalso dello stesso cartone per la Vergine, e, con leggere modifiche, per il Bambino; simile è la decorazione per il dossale del trono. Sulla contro facciata occidentale si incontra per prima l'immagine di Sant'Apollonia; il contrasto rispetto all'analoga figura dipinta sulla facciata è marcato: là l'incarnato è di un bel rosa acceso, qui il viso è di una tonalità grigio−cinerea; nell'altra figura la veste era di un rosso fiammante, qui l'abito è bianco, solo con profilature gialle. Assegnabile al tardo Trecento. La stessa tecnica con il volto dipinto a colore giallo−cinereo si trova in due Santi monaci affiancati. Madonna in trono con il Bambino e San Pietro è attribuibile al primo Quattrocento e per quanto presentianalogie con la Madonna in trono con il Bambino di San Calocero, è opera di un frescante di formazione culturale e tecnica non molto elevate. -
SFORZA Und ATTENDOLI (III)
Nikolai Wandruszka: Un viaggio nel passato europeo – gli antenati del Marchese Antonio Amorini Bolognini (1767-1845) e sua moglie, la Contessa Marianna Ranuzzi (1771-1848) 10.10.2012, 18.4.2015, 14.7.2018 SFORZA und ATTENDOLI (III) XII.5573 = XII.6197 = XIV.30663 Sforza dei Signori di Pesaro, Ginevra, * ca.1440 Ancona (natürliche Tochter, legitimiert), + 16.7.1503 in Bologna, oo (b) Bentivogli Giovanni (1443-1509); oo (a) 05.1464 Sante Bentivogli (1424-1463), Herr von Bologna. XIII./XV. Sforza Alessandro, * 29.10.1409 Cotignola (Naturale e legittimato, da Lucia Terziani [* Morsciano, + Milano 1461]), + 3.4.1473 Pesaro; oo (a) 1444 Costanza da Varano (1428- 1447), oo (b) 1448 Sveva di Montefeltro (1434-1478). Er war der mittlere der drei außerehelichen Söhne des Muzio Attendolo Sforza aus seiner Beziehung mit Lucia Terziani. Er wurde zunächst Gregorio getauft, wurde dann aber zu Ehren von Papst Alexander (V) umbenannt. Sein älterer Bruder war Francesco Sforza, seit 1450 Herzog von Mailand, sein jüngerer Bosio Sforza, Graf von San Fiora. Er war Condottieri im Dienst der Kirche, im Dienst seines Bruders Franceso und im Dienst des Königs von Neapel. Er war kirchlicher Vikar von Ancona seit dem Jahr 1434 und Gouverneur von Assisi seit dem Jahr 1439. Seit dem Jahr 1445 war er kirchlicher Vikar und Herr von Pesaro. Zudem war er Herzog von Sora, wobei er das Lehen sofort wieder verlor. Weiters war er Herr von Gradara und Castelnuova seit dem Jahr 1463. Er wurde auch Lieutenant des Königreichs von Neapel im Jahr 1463. XIV./XVI. Attendoli Muzio -
LEONARDO DATI, Trophaeum Anglaricum
LEONARDO DATI, Trophaeum Anglaricum (1443; nach dem Codex Riccardianus 1207, fol. 47v-58r) herausgegeben und übersetzt von GREGOR MAURACH und kommentiert von CLAUDIA ECHINGER-MAURACH FONTES 65 [6. März 2012] Zitierfähige URL: http://archiv.ub.uni-heidelberg.de/artdok/volltexte/2012/1826 urn:nbn:de:bsz:16-artdok-18263 1 SACRVM LEONARDO DATHO CIVI FLORENTINO VIRO DOCTISSIMO OPTIMOQ PAVLI SECVNDI ET SIXTI IIII . SECRE- TARIO EPISCOPO MASSANO VIX . ANN . L X I I I . MENS . II . M.CCCCLXXII. Grabinschrift des Leonardo Dati in Santa Maria sopra Minerva in Rom („Dall’Anonimo Sepoltuario ( –– f. 223) che la vide in lap. marm. cui effigies nobilis civis habitu.“; in: Vincenzo Forcella, Iscrizioni delle chiese e d’altri edifici di Roma, Bd. I, Roma 1869, S. 420, Nr. 1601) 2 INHALTSVERZEICHNIS 4 VORBEMERKUNG 5 WÜRDIGUNG 8 GREGOR MAURACH LEONARDO DATI: TROPHAEUM ANGLARICUM 20 GREGOR MAURACH UND CLAUDIA ECHINGER-MAURACH ÜBERSETZUNG UND KOMMENTAR LEONARDO DATI: TROPHAEUM ANGLARICUM 34 CLAUDIA ECHINGER-MAURACH LEONARDO DA VINCIS KONZEPTION DER ANGHIARI-SCHLACHT IM ANHALT AN SCHRIFTLICHE UND BILDLICHE QUELLEN, IM BESONDEREN AN LEONARDO DATIS TROPHAEUM ANGLARICUM 48 VERZEICHNIS DER ABGEKÜRZT ZITIERTEN LITERATUR 53 ABBILDUNGSVERZEICHNIS 54 ABBILDUNGEN 3 Incipit: Florenz, Biblioteca Riccardiana, Codex Riccardianus 1207, fol. 47 verso (Ausschnitt) 4 VORBEMERKUNG Leonardo di Piero Dati wurde ca. 1408 in Florenz als Sohn eines Kaufmanns geboren, erhielt eine gute Ausbildung im Lateinischen, wurde Notar und dann Doktor der Rechte, ließ sich dann aber zum Priester weihen und trat in die Dienste bedeutender Kardinäle, zunächst in die des Giordano Orsini, dann des Francesco Condulmer.1 Es kam dann aber zum Zerwürfnis mit dem Kardinal und auch dem Papst, Eugen IV. -
Lettere Sconosciute a Cosimo Dei Medici: Inventario E Regesto (Con Tre Inediti) *
Raffaella Maria Zaccaria Lettere sconosciute a Cosimo dei Medici: inventario e regesto (con tre inediti) * È stata recentemente recuperata dall’Archivio di Stato di Firenze una raccolta di 28 lettere –che porta la segnatura Acquisti e Doni 383-, rimaste finora sconosciute, indirizzate a Cosimo dei Medici1, comprese tra il 1434 e il 1440 -con la sola eccezione di una datata 1457-, già di proprietà dell’antiquario H. P. Kraus di New York. Le carte -descritte analiticamente nel Catalogo 204 della Libreria Kraus, al numero 1302- facevano parte di un ingente lotto di importanti documenti, manoscritti e stampe, dei secoli XV-XVIII, molti dei quali di area fiorentina, ma non solo, destinati ad un’asta che avrebbe dovuto tenersi a Londra nel corso del 19973. * Il testo di questo contributo è stato pubblicato su “Interpres”, XIX, 2000, pp.152-174 (poi in R. M. Zaccaria, Studi sulla trasmissione archivistica. Secoli XV-XVI, Lecce, Conte Editore, 2002, pp.47-71). 1 Su Cosimo dei Medici (1389-1464) mi limito a segnalare: F. C. Pellegrini, Sulla repubblica fiorentina al tempo di Cosimo il Vecchio, Pisa, Nistri, 1889; C. S. Gutkind, Cosimo de’ Medici, Pater Patriae. 1389-1464, Oxford, The Clarendon Press, 1938 (nuova edizione Firenze, Giunti-Martello, 1982); Un’altra Firenze. L’epoca di Cosimo il Vecchio: riscontri tra cultura e società nella storia fiorentina, Firenze, Vallecchi, 1971; A. Molho, Cosimo dei Medici: “Pater Patriae or Padrino” ?, in “Stanford Italian Review”, I, 1979, pp.5-33; Cosimo ‘Il Vecchio’ de’ Medici. 1389- 1464. Essays in Commemoration of the 600th Anniversary of Cosimo de’ Medici’s Birth, including papers delivered at the Society for Renaissance Studies Sexcentenary Symposium at the Warburg Institute, London, 19 May 1989, ed. -
La Battaglia Di Borgomanero (22 Aprile 1449)
La Battaglia di Borgomanero (22 aprile 1449) a cura di Bruno Manzetti Nel presentare questa monografia è bene precisare che, prima di iniziare il racconto degli eventi relativi alla Battaglia di Borgomanero, che costituiscono i principali argomenti dello studio, si è creduto opportuno tracciare un quadro delle vicende storiche dell'epoca e dei costumi della vita borgomanerese nel secolo XV. Il compito sarebbe stato parzialmente assolto se si fosse parlato unicamente del condottiero Bartolomeo Colleoni e delle vicende che sono oggetto di questa ricerca; illustrando invece il periodo in esame, si è collocata la Battaglia di Borgomanero nel preciso momento storico, in modo che venga penetrata la realtà di quei tempi vissuti e sofferti dai nostri antenati. Momento storico che vede muoversi sul piano politico-diplomatico e militare le potenze del tempo: per noi sono particolarmente importanti gli atteggiamenti del Duca di Milano e dei Savoia, questi ultimi miranti a spostare i confini del loro Stato dalla Sesia al Ticino, conquista che però riusciranno ad ottenere solo tre secoli dopo gli eventi di cui trattiamo. Queste pagine costano lunghe ricerche negli archivi e nelle biblioteche, dove si è frugato in tutti gli angoli riportando alla luce dalla polvere dei secoli materiale inedito. A testimonianza di ciò si allegano due documenti con la relativa trascrizione; gli altri saranno solo citati nelle parti essenziali. Purtroppo molti documenti sono scomparsi, forse altri giacciono in lontani archivi, o presso qualche inaccessibile raccolta privata. -
Maria Nadia Covini
Maria Nadia Covini Guerra e relazioni diplomatiche in Italia (secoli XIV-XV): la diplomazia dei condottieri [a stampa in Guerra y Diplomacia en la Europa occidental, 1280-1480, Actas de la XXXI Semana de Estudios Medievales de Estella, 19-23 julio 2004, Gobierno de Navarra, Pamplona 2005, pp. 163-198 © dell’autrice – Distribuito in formato digitale da “Reti Medievali”, www.retimedievali.it]. 1. ‘Piccoli principi’ e condottieri Scrive Nicolò Machiavelli nel primo libro delle Istorie fiorentine: Erano adunque l’armi di Italia in mano o de’ minori principi o di uomini sanza stato: perché i minori principi, non mossi da alcuna gloria ma per vivere o più ricchi o più sicuri, se le vestivano; quegli altri, per essere nutricati in quelle da piccoli, non sapiendo fare altra arte, cercavono in esse con avere o con potenza onorarsi 1. Secondo il segretario fiorentino questi «minori principi» e «condottieri sanza stato» – tra «i più nomati» il conte di Carmagnola, Francesco Sforza, Nicolò Piccinino, Micheletto Attendolo –anteponevano alla lealtà di servizio i propri scopi personali e facevano guerra svogliatamente, riducendo i conflitti a una serie di inutili attese e di scontri fittizi. Gli stati (gli «oziosi principi») avrebbero dovuto sbarazzarsi di questi scomodi imprenditori della guerra (le «vilissime armi») e impiegare milizie proprie, secondo l’ideale antico del civis armatus 2. L’opinione machiavelliana – come ha spiegato Ch. Bayley – ha le sue radici nella storia e nella tradizione culturale fiorentina ostile ai mercenari, una corrente di pensiero che ebbe tra i suoi interpreti scrittori e umanisti, da Giovanni Villani a Leonardo Bruni 3.