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Brian May (Queen): “Zucchero mi ha proposto di tornare a Sanremo dopo più di 20 anni”

di Mario Guglielmi – 15 Febbraio 2012 – 15:30

Nella serata dei duetti Irene Fornaciari insieme a Brian May e Kerry Ellis eseguiranno " who have a nothing" cioè "Uno dei tanti" (1961); composto da e Carlo Donida è stato poi portato al successo da Joe Sentieri. La versione inglese ha il testo scritto dai produttori Leiber/Stoller ed è stata incisa prima da Ben E. King e da tanti altri interpreti tra cui , Tom Jones, Liza Minnelli, Joe Cocker e Status Quo.

Irene Fornaciari Il brano che canteremo insieme è bellissimo, mi ha stregato. L’arraggiamento che ha fatto Brian May è davvero fantastico, sono felice di avere la possibilità di cantare assieme ad un artista del suo calibro. Della serata di ieri non mi è piaciuto il fatto che la gara dei cantanti è stata spezzata in due dal lungo intervento di Celentano. Dai talent-show escono tante belle voci, ma da qui a diventare grandi artisti di strada bisogna farne ancora tanta. La crescita artistica è sempre molto lunga.

Brian May (Queen) Ho un bel ricordo della volta quando siamo venuti a Sanremo. Chi mai avrebbe pensato all’epoca che sarei tornato qui a Sanremo senza Freddy Mercury. All’epoca non ci era

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piaciuto esibirci in play-back, avremmo preferito cantare dal vivo. Dell’esperienza di Sanremo ricordo soprattutto le grandi feste. Per quanto riguarda Lady Gaga, mi sento fortunato a collaborare con lei. Ha un tocco di follia col quale riesco facilmente a rapportarmi. Non ho scelto io la canzone, tutto quanto è avvenuto nel corso di una telefonata con Zucchero. All’inizio ho detto di no perchè io non sono un cantante. Alla fine abbiamo trovato una soluzione, loro due canteranno e io suonerò. Il brano è assolutamente straordinario. Mi piace il mio lavoro, l’abito che indosserò sul palco dell’Ariston non è particolarmente importante, ci tengo però a non apparire troppo grasso. E’ la prima volta che collaboro con Irene Fornaciari e sono entusiasta. Una cosa è vederla in video su internet e un’altra cosa è lavorare al suo fianco, Irene è una grande interprete. Con Kerry Hellis lavoro da una decina di anni, ha un percorso molto interessante, chissà magari collaboreremo anche in futuro. In futuro ci sarà un seguito del musical "We will rock you" che ha riscosso così tanto successo. Vogliamo portare avanti il progetto che è in fase avanzata. Le parole del testo inglese che eseguiremo all’Ariston sono state scritte da grandi artisti di livello internazionale. Ha assorbito parte della cultura musicale italiana grazie al rapporto diretto che ho avuto con Luciano Pavarotti. I Queen sono stati soprattutto musica, ma anche in alcuni casi eccessi. Se si vuole essere professionisti seri bisogna sempre fare in modo che non venga mai pregiudicata la qualità della propria esibizione. Sapevamo tracciare una linea netta tra il lavoro e il tempo libero. Non mi sono mai drogato, ma purtroppo altri artisti non hanno fatto la mia scelta. Se si riesce a mantenersi in uno stato sano fare una tourneè diventan una cosa semplicissima. Non mi piacciono i talent-show, secondo me tanti cantanti che escono da questi programmi non sono all’altezza degli altri cantanti. Non mi convincono queste gare ma sono ormai una realtà con cui dobbiamo convivere.

Kerry Hellis Lavoro da tanti nel mondo dei musical, a cominciare dallo spettacolo "We Will rock you". Con Brian May si è subito creato un importante rapporto di collaborazione. L’anno scorso abbiamo fatto una tournèe assieme, magari la potremmo riproporre in futuro, assieme ad Irene Fornaciari. Ero in viaggio, non ho potuto vedere la prima serata del Festival. Andrò a vedere i video su Youtube per farmi un’idea. Le gare canore in televisione sono ormai diffuse in tutto il mondo. Fosse per me nei talent-show coinvolgerei soprattutto i ragazzi che stanno già studiando nel mondo della musica.

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