L'università Popolare Di Arezzo
Anno II - n. 8 Settembre 2018 ALIMENTAZIONE, BENESSERE, TURISMO, CULTURA E NATURA Tossinfezioni alimentari Listeria monocytogenes Salute e longevità L’acqua alcalina Posturologia Il sedile dinamico Medicina integrata L’Università popolare (Magnifico Rettore Prof. Giuseppe Sabato) Prof. Rettore (Magnifico di Arezzo Editoriale IL VALORE DEL TEMPO www.primastudio.it Medicina o Medicine? LA PASSIONE DEL CUORE La visione integrata acra est Medicina vetusque deorum inventum”, scriveva L’AUDACIA DELLO SPIRITO cinque secoli fa Girolamo Fracastoro, evidenziando il “Scarattere “divino” che fin dalla notte dei tempi aveva UNA STORIA ITALIANA DAL VALORE INTERNAZIONALE caratterizzato la figura di colui che trattava le malattie, spesso in veste sacerdotale, ma la domanda che oggi ci poniamo è quasi retorica: di Massimo Medicina o Medicine? Tradizionale, ufficiale, allopatica, omeopatica, Enrico alternativa, complementare, naturale…e potremmo proseguire con Radaelli, tanti altri aggettivi, sempre però con un solo obiettivo: la Salute Direttore Scientifico ed il suo mantenimento. Da questa visuale nasce il successo della di Pianeta “Medicina integrata”, una visione d’insieme costantemente rapportata Medicina & alla conoscenza delle leggi naturali, in grado di guardare l’essere Salute umano “come un intero, che parte dal conoscere ed arriva al fare, che parte dal sapere e arriva all’essere, in un percorso Scienza-Arte (Ars Medica), che coinvolge corpo, mente e anima. Concetti per troppo tempo dimenticati dal materialismo che nasce dal consumismo tipico della civiltà occidentale, concetti assolutamente da recuperare. L’integrazione si riferisce anche alla capacità straordinaria del nostro corpo, in grado in ogni istante, di integrare migliaia e migliaia di segnali come, ad esempio, regolare pressione e ritmo cardiaco in relazione a ciò che ci accade e agli ormoni che vengono immessi in circolo, in un contesto biochimico dove miliardi di reazioni avvengono simultaneamente, governate da enzimi, gli instancabili operai della cellula”.
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