MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI E DEL TURISMO

A R C H I V I O D I S T A T O S A L E R N O

P R E F E T T U R A ATTI DI SECONDA SERIE Affari speciali dei Comuni

PONTECAGNANO- BB.1186-1189 (1901-1928)

INVENTARIO

A CURA DEL DOTT.SSA PAOLA MARGARITA ELABORAZIONE DATI FRANCESCO GIORDANO

11.30 INTRODUZIONE Il feudo di Faiano veniva così descritto con i suoi confini in una platea del 1500: verso settentrione confina con le tre montagne della Maddalena, del Montecaruso , della Montagna della Foresta; verso est con i patrimoni di Santa Tecla e poi con il Vallone dell' Asa fino al mare; a ovest dalle Montagne della Maddalena scendeva verso Giffoni e un vallone nominato Siscaritolo. Il feudo aveva anche molte vie: la strada della Foresta che attraversava Faiano da Ponente a Levante, e si divideva in due rami uno che proseguiva verso Faiano l'altro detto Stradella della Foresta che incontrava l'Asa; dalla strada regia si diramavano altre due strade, una prima di Ponte di Cagnano e una che portava al Casale di S. Tecla; la seconda via attraversava la foresta e portava a S. Tecla. La terza partiva dalla Strada Regia e si congiungeva con la via del Ponte di Cagnano. Il Feudo di Faiano ebbe alterne vicende fin dalla sua costituzione nel lontano 1188 fino alle leggi eversive della feudalità del 1806, data da cui i regi demani subentrarono alla Badia di San Benedetto nell'ex convento di Faiano e, sia la piana sia i monti furono inglobati nell'Universitas (), tutto ciò aboliva non solo i vecchi privilegi ma portava all'ascesa di alcune famiglie borghesi del Mezzogiorno. Una legge del 1817, emanata da Ferdinando I per meglio regolare le amministrazioni, consentiva ai comuni di separarsi e prendere il nome del centro abitato in cui aveva sede il municipio. Il 25 gennaio 1820 con decreto reale 1876 Montecorvino venne diviso in due dipartimenti: Rovella e Pugliano. Successivamente il Consiglio Comunale di divise il in frazioni: Pugliano, Santa Tecla, Torello, Faiano e Pontecagnano con capoluogo Pugliano. Il comune di Pugliano era in quel periodo, in condizioni ottimali sia per la crescita demografia sia per il miglioramento delle condizioni di vita dovute alla bonifica dell'agro picentino, iniziata già con i Borboni, che grazie alla bontà dei terreni portarono al trasferimento di molte famiglie nelle zone del piano e nel 1806 diedero vita ad un primo movimento per la costituzione di in comune autonomo.

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Il notevole sviluppo economico e demografico delle zone del piano e la lontananza dalla Casa Comunale fu il motivo scatenante della separazione dei due comuni. Il Decreto Regio del 18 giugno 1911 stabilì la nascita del comune di Pontecagnano Faiano; mentre il comune di Montecorvino Pugliano rimase formato dalle frazioni di Santa Tecla, Pugliano, Gallara, Torello, Pagliarone e San Vito. Dalla documentazione riguardante l'amministrazione comunale di Pontecagnano Faiano emerge tutta la problematica relativa alla nascita del nuovo comune. Nel Consiglio Comunale del 6 settembre 1911 il Presidente e Sindaco cav. Moscati Amedeo ringraziando per essere stato eletto a reggere il nuovo Comune fa presente la delicatezze del compito affidatogli esponendo tutti i problemi da risolvere. Le deficienze amministrative sono gravi e vanno dal personale carente ai disservizi per mancanza di organizzazione dei servizi municipali. Il servizio di tesoreria, per esempio, contrariamente alle prescrizioni è collocato non nella Casa Comunale, ma nell'abitato del comune che dista tre chilometri dal comune; il servizio di anagrafe, malgrado 'sia stato deliberato non è affatto impiantato; l'archivio comunale è in disordine e in abbandono; i problemi economici per la gestione finanziaria sono tanti come altrettanto e varie sono le spese da sostenere per controversie legali, per i locali da allestire ad ufficio comunale, per l'acquisto di mobili e di testi legislativi, per la copiatura di atti depositati nell'archivio dell'antico comune di Montecorvino Pugliano e per tutti i debiti preesistenti per i quali in conformità del Regio Decreto del 18 giugno 1911, si delibera che alla data del decreto vanno estinti per 2/3 dal comune di Pontecagnano Faiano e per 1/3 da quello di Montecorvino Pugliano: come nei casi in cui sia la Banca Picentina che cittadini e imprese v an t a buon diritto crediti dal precedente comune. Tra i primi interventi finanziari del comune si avverte la necessità della costruzione di strade comunali sia per gli interessi economici e commerciali dell'intera popolazione, sia per la comunicazione diretta delle frazioni fra di loro o di queste con la provinciale delle Calabrie e con la stazione ferroviaria. Nella seduta del consiglio comunale del 19 agosto 1912 il sindaco riferisce che diversi utenti della via vicinale

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Scarso rivolsero domande di urgenti provvedimenti perla riparazione delle vie impraticabili nella stagione invernale e pericolose sia per i pedoni che per i veicoli. A tale proposito il sindaco delibera di costituire un Consorzio degli Utenti che, in base all'art. 51 della legge dei Lavori Pubblici, oltre al sussidio del governo, si gioverà di un fondo speciale costituito da una tassa sui principali utenti e da una sovrimposta sulle tasse dirette non eccedenti il 5% delle tasse erariali. Da una delibera successiva del 14 aprile 1916, per inadempienza degli utenti a tale normativa, si diffidano questi a provvedere a norma di legge all'esecuzione dei lavori di riparazione con un tecnico scelto dal comune entro sessanta giorni. Mentre il comune concorrerà con una quota pari al 6% da prelevarsi dallo stanziamento previsto dal bilancio per la manutenzione delle vie pubbliche. In una delibera dell' 11 maggio 1912 si dettano le condizioni speciali da aggiungere ai capitoli normali per il servizio dell'Esattoria stabilendo, visto l'importanza di tale ufficio, delle regole sulla figura dell'esattore tesoriere. Esso avrà l'obbligo di tenere il proprio ufficio distinto dall'abitato, avrà l'obbligo di versare le tasse comunali per l'intero ammontare alla scadenza di ogni rata, non avrà diritto ad alcun aggio come non avrà l'obbligo del non riscosso, e dovrà, infine, rispondere di tutte quelle entrate comunali di qualunque natura che non avesse esatto per sua incuria. Il Consiglio Comunale nella tornata del 23 ottobre 1917 ricordando le nuove esigenze del bilancio comunale, determinate dallo stato di guerra, conviene sulla necessità di istituire una tassa di esercizio e di rivendite da pagarsi da tutti coloro che abbiano domicilio nel comune e che esercitano, una professione, un'arte, un commercio e da coloro che vendono merci di qualsiasi specie; dalle società, circoli, e altri locali di divertimento e riunione. La carenza idrica si aggiunge a tutte le altre problematiche, infatti, soprattutto nelle borgate di recente formazione, l'acqua manca completamente creando notevoli carenze igieniche. Pertanto una delibera del 31 agosto 1921 decide per la realizzazione dell'opera di collegamento all'Acquedotto dell'Ausino e per la costituzione di un Consorzio fra i Comuni di Montecorvino Pugliano e Pontecagnano Faiano che con

3 reciproco vantaggio contempla la costituzione di un acquedotto consorziale, prevedendo che nonostante la ingente spesa oltre a portare ad un miglioramento nelle condizioni generali economiche, prevede anche che un opportuno sevizio di distribuzione di acqua ai privati che potrà apportare un vantaggio finanziario non indifferente al Comune. La documentazione in oggetto è stata ordinata seguendo l'ordine cronologico e toponomastico.

Salerno, 2006 PAOLA MARGARITA

BIBLIOGRAFIA: M. Malagone, la città di Faiano. La storia,1999

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