Intravenous Alfaxalone Anaesthesia in Two Squamate Species: Eublepharis Macularius and Morelia Spilota Cheynei
INTRAVENOUS ALFAXALONE ANAESTHESIA IN TWO SQUAMATE SPECIES: EUBLEPHARIS MACULARIUS AND MORELIA SPILOTA CHEYNEI Tesi per il XXIX Ciclo del Dottorato in Scienze Veterinarie, Curriculum Scienze Cliniche Veterinarie Dipartimento di Scienze Veterinarie, Universita’ degli Studi di Messina Tutor: Prof. Filippo Spadola Cotutor: Prof. Zdenek Knotek Dr. Manuel Morici Sommario L’anestesia negli Squamati è una costante sfida della medicina e chirurgia dei rettili. Le differenze morfo-fisiologiche di questi taxa, rendono difficilmente applicabile i comuni concetti di anestesiologia veterinaria usati con successo negli altri animali da compagnia. Diversi protocolli anestetici sono stati utilizzati, sia per l’induzione che per il mantenimento, sia negli ofidi che nei sauri, ma con risultati variabili. Di fatti la maggior parte dei protocolli risultano in induzione o recuperi troppo brevi o troppo lunghi. L’obbiettivo di questa tesi dottorale è di valutare l’efficacia di un anestetico steroideo (alfaxalone), somministrato per via endovenosa in due specie di squamati usati come modello: il geco leopardo (Eublepharis macularius) e il pitone tappeto (Morelia spilota cheynei). Due metodi di somministrazione endovenosa (vena giugulare nei gechi e vena caudale nei serpenti) sono stati analizzati e descritti, usando un dosaggio di anestetico di 5 mg/kg in 20 gechi leopardo, e di 10 mg/kg in 10 pitoni tappeto. Nei gechi il tempo di induzione, il tempo di perdita del tono mandibolare, l’intervallo di anestesia chirurgica e il recupero completo sono stati rispettivamente di 27.5 ± 30.7 secondi, 1.3 ± 1.4 minuti, 12.5 ± 2.2 minuti and 18.8 ± 12.1 minuti. Nei pitoni tappeto, il tempo di induzione, la perdita di sensazione, il tempo di inserimento del tubo endotracheale, l’intervallo di anestesia chirurgica e il recupero sono stati rispettivamente di 3.1±0.8 minuti, 5.6±0.7 minuti, 6.9±0.9 minuti, 18.8±4.7 minuti, e 36.7±11.4 minuti.
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