Gli itinerari escursionistici in Provincia di (La Baia del Sole)

LLL’’’aaannneeellllllooo tttrrraaa AAAlllbbbeeennngggaaa eee AAAlllaaassssssiiiooo (L’ascesa al Monte Bignone e la Via Romana)

Sviluppo: – Monte Bignone – Solva – – Via Julia Augusta - Albenga Difficoltà: E Dislivello: 600 m in salita e in discesa Ore di marcia: 5.30 Periodo consigliato: da ottobre a maggio Accesso: in auto si esce al casello autostradale A10 di Albenga. In treno si scende alla stazione medesima (linea Genova – Ventimiglia)

La Via Julia Augusta è l’antica arteria di origine romana che collegava i centri della costa ligure, di cui oggi rimangono pochi tratti ben conservati, come la Val Ponci nella zona del finalese e il tratto tra Albenga ed Alassio, nel medio ponente ligure. In questa zona la strada raggiungeva la collina del Monte e proseguiva verso l’anfiteatro (II sec. d.C.), dove inizia l’area archeologica della zona cimiteriale. Sul lato a monte troviamo ancora i resti di alcuni monumenti funerari in conglomerato cementizio e pietra, mentre la strada oggi è un comodo sterrato che consente di effettuare una facile escursione storico – naturalistica tra i centri di Alassio ed Albenga. L’escursione qui proposta è un anello che sale sulla collina sovrastante la via romana fino alla vetta del Monte Bignone e scende fino al centro di Alassio, mentre al ritorno sfrutta il percorso storico per tornare verso la città ingauna.

Partiamo dal centro di Albenga (10 m) e superiamo il Fiume Centa da Piazza del Popolo tramite Via Piave. Subito dopo il ponte prendiamo a destra Via Fratelli Ruffini che termina sulla strada rotabile di collegamento con Villanova d’Albenga. Prendiamo quest’ultima per un breve tratto, ed imbocchiamo a sinistra una via che sale immediatamente sulla collina sovrastante, indicata col cartello FIE che riporta il segnavia da seguire (due pallini rossi). Dopo un paio di tornanti prendiamo a sinistra una strada selciata che costituisce la via d’accesso alla strada romana (cartello turistico). Affianchiamo una cinta muraria e giungiamo al bivio tra il percorso dell’andata (in salita sulla destra) e il percorso del ritorno (in pianura sulla sinistra). Il tratto successivo ritrova la strada rotabile d’accesso al sentiero nei pressi di una curva. Percorriamo un pezzo di questa strada fino a ritrovare il sentiero più avanti sulla destra. Dopo un tratto in salita raggiungiamo una strada sterrata che vanta un bel panorama sulla piana d’Albenga e l’isola . Seguiamo il percorso sterrato per un lungo tratto fino ad arrivare al termine, nei pressi di uno spiazzo panoramico delimitato da una sbarra. Qui troviamo un sentiero che risale il crinale fino al Monte Bignone passando tra gli arbusti della macchia e gli alberi di leccio e roverella. Dopo 1h 30’ di cammino arriviamo in un colle che anticipa la vetta, con panorami estesi sulla baia di Alassio e il sottostante porticciolo turistico. Qui troviamo la diramazione in discesa verso Solva che utilizzeremo più avanti. Ora raggiungiamo la vetta del Monte Bignone (521 m) percorrendo il sentiero che continua in salita sulla destra. Pochi minuti di cammino e giungiamo in cima, dove troviamo una casa diroccata e una croce. Stupenda la vista sulla Riviera di Ponente. Ritorniamo indietro fino al bivio prima citato, e scendiamo lungo il sentiero contrassegnato con un pallino rosso. Il primo tratto scende velocemente a valle con fondo sconnesso e pietroso a causa dei numerosi incendi che hanno inaridito il terreno e la vegetazione circostante. Un torrione di roccia incombe sulla valle del Rio Coscian che sovrasta Punta S. Croce. Dopo 15’ minuti di cammino troviamo il bivio tra il sentiero che scende verso il porticciolo e quello per Solva contrassegnato con due quadrati vuoti rossi. Prendiamo quest’ultimo e scendiamo tra la macchia e i pini fino ad arrivare sulla strada rotabile per il Santuario della Madonna della Guardia. Abbandoniamo quasi subito la strada asfaltata per seguire una serie di scalinate e strade selciate che passando tra le villette e gli orti, che portano direttamente al paese di Solva (157 m – 2h 45’ di cammino da Albenga). Affiancate le prime case del borgo, arriviamo direttamente sulla piazzetta panoramica della chiesa della Santissima Annunziata (XIV sec.). Poco sotto la piazza troviamo una scalinata (Via Modigliani) che scende velocemente verso la periferia orientale di Alassio, in regione Ciazze. Dopo aver attraversato un paio di strade rotabili e sottopassata la ferrovia Genova – Ventimiglia, giungiamo sulla strada statale Aurelia. Dopo una sosta nel celebre borgo marinaro procediamo sulla strada di grande comunicazione in direzione Albenga. Giunti all’altezza di un passaggio a livello, lo oltrepassiamo e prendiamo la via a monte che sale verso S. Croce (segnavia un quadrato rosso vuoto). Il percorso procede lungo una strada a scarso traffico che porta in un balcone panoramico sopra la torre saracena e il porticciolo di Capo S. Croce. Qui troviamo il santuario omonimo costruito nell’undicesimo secolo dai monaci benedettini dell’Isola Gallinara. A fianco della chiesa comincia la Via Julia Augusta, principale collegamento in epoca romana tra Alassio e Albenga, che inizia come viottolo di campagna per diventare poi un largo sentiero in piano. Il tracciato asseconda l’orografia della zona con numerose rientranze in corrispondenza dei solchi vallivi e brevi ritorni verso la zona marina che si affaccia sull’isola Gallinara. Superato un campeggio ed un villaggio turistico, comincia la parte più interessante del tracciato, con numerosi reperti risalenti all’epoca romana. In particolare affianchiamo la zona dei monumenti funerari, dell’anfiteatro e del pilone (foto). Proprio in corrispondenza di quest’ultimo ritroviamo il percorso dell’andata, e chiudiamo l’anello verso l’abitato di Albenga. Per tornare verso il centro storico seguiamo la traccia seguita all’andata.

Un consiglio: l’uso dei bastoncini telescopici è vivamente consigliato nel tratto in discesa dal Monte Bignone a Solva .

Riferimento cartografico: estratti dalla carta dei sentieri di , Albenga, Alassio e – FIE SV-4 - scala 1:25.000 – tracciato evidenziato in blu alla pagina successive

Verifica itinerario: 13 febbraio 2011 – 21 settembre 2012