Insegnare La Storia Dell'africa: Contenuti Teorici E Orientamenti

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Insegnare La Storia Dell'africa: Contenuti Teorici E Orientamenti Sostenibilità e interculturalità: dai concetti alle competenze agite. Insegnare la Storia dell’Africa: Contenuti teorici e orientamenti pedagogici (Itinerario formativo per insegnanti e mediatori culturali) Mahougnon Sinsin Ringraziamenti La gratitudine, dice Massieu, è «la memoria del cuore»… Vorrei esprimere la mia fervida riconoscenza ai responsabili delle associazioni «Africafriends», «Elis» e a quelli dell‟Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, per avermi offerto la possibilità di collaborare al progetto “Sostenibilità e Interculturalità”. Il presente manuale è il frutto del mio contributo a questa iniziativa ammirevole. Ringrazio anche gli insegnanti delle scuole di Roma che hanno partecipato agli incontri formativi organizzati nell‟ambito del suddetto progetto. Infine, desidero ringraziare in modo particolare il Prof. Renato Mion e il Dott. Walter Guadagno per le loro preziose osservazioni… L’autore M. S., Insegnare la Storia dell’Africa: contenuti e orientamenti pedagogici -2 Note introduttive: Presentazione del Progetto 1- “Sostenibilità” e “interculturalità” L‟associazione dei due concetti è perfettamente giustificabile. La sostenibilità, lungi dall‟essere un programma solamente politico, è un‟impresa culturale ed educativa. La sfida educativa è quella di creare una cultura della sostenibilità fondata non solo sui valori dell‟equità e della responsabilità, ma anche su ciò che il filosofo senegalese Idrissa Cissé chiama “l‟umanesimo della diversità”.1 La diversità culturale dell‟umanità e la memoria storica dei popoli costituiscono un patrimonio inesauribile cui attingere per plasmare una nuova cultura della sostenibilità. Il presente progetto formativo, nato dall‟iniziativa dell‟Associazione Africafriends, s‟iscrive in questa prospettiva. 2- I destinatari del progetto Il progetto è destinato: a- In primo luogo, agli educatori: insegnanti di materie umanistiche, dirigenti scolastici, mediatori culturali, ecc. b- In secondo luogo, agli allievi adolescenti delle scuole italiane (13-16 anni) che usufruiranno della formazione ricevuta dagli educatori. 3- Obiettivi didattici 3.1. Obiettivo generale: L‟obiettivo generale è quello di formare degli educatori per l‟Insegnamento della Storia dell‟Africa (ISA). 3.2. Obiettivi specifici: a- Offrire agli educatori una visione panoramica e sintetica della Storia Africana b- Offrire contenuti e strumenti teorici per l‟insegnamento della suddetta storia nelle scuole italiane. c- Attingere dalla storia dell‟Africa elementi educativi per promuovere una cultura dell‟Incontro e della Mondialità, capace di suscitare nelle nuove generazioni il desiderio di costruire un mondo più giusto e più solidale. 4- Motivazioni: perché insegnare la Storia dell’Africa? (a) Innanzitutto, c‟è un‟ignoranza diffusa di questa storia, non solo da parte delle nuove generazioni, ma anche tra le nuove élite che lavorano nell‟ambito della cooperazione internazionale. Tale ignoranza si nota perfino tra alcuni dirigenti politici. La prova ne è il 1 I. Cissé, Césaire et le message d’Osiris. L’humanisme de la diversité, L‟Harmattan, Paris 2009. M. S., Insegnare la Storia dell’Africa: contenuti e orientamenti pedagogici -3 tristemente celebre “Discorso di Dakar” pronunciato il 26 luglio 2007 in Senegal dall‟ex- presidente francese Nicolas Sarkosy. Riprendendo i pregiudizi ideologici della storiografia hegeliana, Sarkosy affermò senza scrupolo che «l‟Uomo africano non è sufficientemente entrato nella storia».2 Questo discorso suscitò vive reazioni tra cui quella di Adame Ba Konaré. Insieme ad altri intellettuali, pubblicò un manuale indirizzato al presidente francese: Petit précis de remise à niveau sur l’histoire africaine. A l’usage du Président Sarkosy. La conoscenza e il rispetto della storia dei popoli sono dei prerequisiti per la costruzione di una cultura del dialogo. (b) Il secondo motivo che giustifica la pertinenza di questo insegnamento sta nel fatto che la storia del continente nero coincide tout court con la storia dell‟umanità. Infatti, l‟Africa è la culla dell‟umanità e quindi, la “Patria dell‟Uomo” (Ki-Zerbo); l‟Africa è anche la terra delle prime grandi civiltà. Studiare la storia dell‟Africa è dunque ritornare alle sorgenti di una Memoria Comune. (c) Inoltre, se il continente nero è la “Patria dell‟Uomo”, il resto del mondo è diventato, per il fatto delle contingenze della storia, la patria di milioni di Afrodiscendenti. Infatti, una numerosa diaspora africana è presente da secoli su tutto il globo terrestre, in particolare, in Asia, in America e in Europa. Ciò rivela un‟altra dimensione dell‟aspetto planetario della storia dell‟Africa. Studiando le ramificazioni intercontinentali di questa storia, le nuove generazioni saranno sensibilizzate ad avere un approccio più aperto alla realtà del nostro mondo odierno chiamato a diventare un“villaggio planetario”. (d) Infine, la conoscenza della storia dell‟Africa consente di leggere e di capire la filosofia del Rinascimento culturale e politico (African Renaissance), elaborata sin dall‟Ottocento dai più eminenti pensatori e leader politici del continente. Questo vasto progetto di risorgimento, nato da una riflessione acuminata sulla storia antica e moderna, offre prospettive feconde per costruire una cultura di cooperazione sostenibile. 5. La metodologia da seguire per gli Ateliers Si seguirà una metodologia di tipo seminariale. Essa comporta tre tappe: a- Una lettura previa, da parte dei partecipanti, del materiale didattico messo a disposizione. b- Un‟esposizione sintetica, da parte dell‟Animatore, dei nuclei tematici della materia e degli orientamenti pedagogici; c- Lavori in gruppo e confronto in aula sui contenuti e la didattica della materia. Si prevede una durata di tre ore e mezzo per gli Ateliers (09.00 – 12.30): 2 Vedi l‟integralità del discorso sul sito del giornale Le Monde: https://www.lemonde.fr/afrique/article/2007/11/09/le-discours-de-dakar_976786_3212.html M. S., Insegnare la Storia dell’Africa: contenuti e orientamenti pedagogici -4 Orario Attività pedagogica Descrizione 09.00 – 09.55 Introduzione generale alla materia Esposizione sintetica dei nuclei essenziali della materia Pausa Pausa Pausa 10.00 – 10.55 Laboratorio Lavori in gruppi sulle diverse unità tematiche della materia Pausa Pausa Pausa 11.00 – 12.15 Confronto Esposizione in aula dei lavori di gruppo 12.15 – 12.30 Ricapitolazione Sintesi conclusiva 5- Materiali didattici Saranno offerti ai partecipanti: a- Un sussidio (un‟esposizione dei contenuti teorici essenziali) b- Una raccolta di testi di approfondimento e di fonti illustrative per la didattica; c- Una mappa programmatica dell‟ISA nelle scuole. 6- Le unità tematiche (UT) Il programma formativo si articola in dieci unità tematiche: - UT01: Considerazioni generali sulla storiografia africana - UT02: “All‟alba dei tempi”: la preistoria africana e la comparsa dell‟Uomo - UT03: “Far germinare la terra”: la preistoria dell‟agricoltura in Africa - UT04: “La civiltà del ferro”: la storia della metallurgia africana - UT05: “All‟ombra della Sfinge”: la civiltà egizia - UT06: Il “Paese dell‟Oro”: la Nubia e la civiltà kushita - UT07: “Secoli di grandezza”: Regni e Imperi dal VII al XVI secolo - UT08: La “Svolta”: Invasioni, deportazioni e colonizzazione - UT09: Il “Risveglio”: La lotta per la decolonizzazione e l‟Indipendenza - UT10: Il “Traguardo”: costruire l‟Unità Africana. 7- Valutazione Si prevedono tre momenti di valutazione: a- La valutazione degli Ateliers da parte dei partecipanti; b- La valutazione delle competenze acquisite dai partecipanti c- La valutazione dell‟ISA nelle scuole. M. S., Insegnare la Storia dell’Africa: contenuti e orientamenti pedagogici -5 A mo’ di conclusione Le radici riconducono gli alberi alla terra, i rami E i loro frutti fioriscono nel cielo … Bocca di donna che rischiara Tutti i continenti Come un fuoco nella foresta … Arrivo, con il mio bastone Fatto di ricordi erranti. T. Obenga, Astres si longtemps, 15-16. Questi versi dello studioso congolese riassumono ciò che si cerca di proporre nelle seguenti pagine, cioè, ritornare alle radici di una storia millenaria e mostrare come le sue diramazioni abbraccino “tutti i continenti”. Le storie dei popoli sono fatte di gloria e di decadenza. La Grande Epopea Africana, con le sue luci e nuvole, appartiene al patrimonio universale. Raccontarla, insegnarla può servire a promuovere una cultura dell‟Incontro. Roma, 15/12/2018 M. S., Insegnare la Storia dell’Africa: contenuti e orientamenti pedagogici -6 UT-01 Considerazioni generali sulla storiografia africana Per “storiografia” s‟intende l‟indagine consistente nella ricostruzione/interpretazione dei fatti storici e l‟insieme dei metodi, tecniche e criteri sui quali si fonda tale indagine. Ci si propone di presentare in questo capitolo una visione panoramica della storiografia africana, dall‟Ottocento al XX sec. 1- L’evoluzione della storiografia africana moderna e contemporanea Si possono individuare due momenti cruciali nell‟evoluzione della storiografia africana moderna e contemporanea: (a) Dalla fine dell’Ottocento fino alla prima metà del XX secolo Le pubblicazioni di questo primo periodo furono influenzate dal cosiddetto „‟paradigma eurocentrico‟‟: «Il fatto che la storia dell‟Africa sia stata stupidamente trascurata fino ai recenti anni Cinquanta non è, nel campo degli studi storici, che uno dei sintomi di un fenomeno più ampio. (…) Nel secolo XIX e agli inizi del XX, il marchio del regime coloniale sulle conoscenze storiche ha falsato le prospettive, favorendo una concezione eurocentrica
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