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strano, perché non si tratta di imita­ meno nel DVD) le due canzoni più zione, ma di feeling in comune con commoventi del concerto e dedicate altri musicisti che stanno dall'altra agli alpini durante la ritirata in Rus­ parte dell'oceano; soprattutto per­ sia; Priviero le introduce come due ché quello che ci propone Priviero è canzon i di Resistenza; stiamo par­ un blue-collar rock. Sono proprio le lando di La Strada Del Davai e del­ esperienze di vite dure vissute, anche l'incredibile Nikolajevka, che gode di sulla strada, che accomunano i due un'introduzione strumentale stu­ artisti, le canzoni sugli alpini al fron­ pefacente e di una dedica al com­ te russo, durante la seconda guerra pianto Mario Rigon i Sterno Dimenti­ mondiale, assomigliano tanto a quel­ cavo quasi di dirvi che colonna por­ le su poveri hobos nel dust-bowl tante di queste due canzoni, ma steinbeckiano di Springsteen di anche di Fragole a Milano, è il violi­ The Ghost Of Tom Joad. Ci ricono­ no dell'eccellente Michele Gazich. sioni che risalgono al 2006). a testi­ sciamo in Massimo, è un amico e Nel concerto non poteva poi man­ monianza del particolare momento cantiamo con lui volentieri le canzoni care, come saluto al suo pubblico, un di .1 fans della pri­ barricadiere e che proclamano una altro inno alla resistenza, quella Nes­ ma ora magari saranno un po' titu­ Resistenza che richiede impegno e suna Resa Mai, che viene qui resa epi­ banti di fronte alle semplificazioni di scelte di parte, un po' come cantano camente. Ma non basta, e ancora qui Propellor Time, dove tutta la bizzar­ i compagni di viaggio Fratelli Seve­ saltate al DVD, ecco il gran finale con ra genialità di Robyn Hitchcock vie­ rini. Potrei chiudere qui la mia re­ una We Shall Overcome cantata con ne ricondotta nei confini e nella censione e dirvi soltanto: "Dovete gli amici del pubblico che finisce con materia di canzoni dalla forma piut­ comperare questo disco! Mi ringra­ uno stremato ma felice Priviero in gi­ tosto standard. Eppure è proprio zierete': Ma farei un torto all'artista e nocchio a ricevere l'ovazione meri­ questo il pregio maggiore di Pro­ alla sua band che si sono prodotti in tata. Ma ci sono ancora sorprese pellor Time: complici i Venus 3, Robyn MASSIMO PRIVI ERO un concerto appassionato: si co­ sul DVD, ve le lascio scoprire da soli, Hitchcock tira fuori il suo disco più Rolling Uve mincia con Bellitalia, al tempo ine­ sono bellissime e poetiche. Il CD ci re­ semplice, lineare, diretto e imme­ Universa! dita, dopo una spasmodica intro­ gala invece tre canzoni inedite: diato da molti anni a questa parte. E' •••f) 0 duzione di oltre tre minuti arriva Pri­ -Lettera AI Figlio, un vero e proprio te­ sulla stessa linea di Goodnight OsIo viero sul palco, accolto dal boato del stamento morale di un padre al figlio con la differenza che in Propellor 7ime C'è voluto un anno intero per avere numeroso pubblico, imbraccia l'acu­ perché non perda mai la sua digni­ sembra lasciare più libere ed evidenti tra le mani uno dei più attesi live ita­ stica e one,two,three si comincia tà, una ballata di alto contenuto le sue fonti di ispirazione lungo pa­ liani, quello storico concerto, tenu­ subito alla grande. Poi un attacco morale; rallele che vanno da a Lou tosi al , in occasione del­ springsteeniano ci porta dentro la -Vivere un potente rock che è, come Reed senza soluzione di continuità. la chiusura di mtico locale milanese sua Dolce resistenza, dal disco omo­ consuetudine nei testi di Priviero, una Il sound, elettrico e frizzante, risen­ concomitante con il festeggiamen­ nimo del 2006 e ci si sente coinvol­ spinta a ricercare dentro di sé la te in modo fin troppo chiaro delle ra­ to del ventennale di carriera di Mas­ ti in questa ricerca dura, piena di lot­ forza per resistere, sempre: diazioni dei Velvet, mentre le canzoni simo Priviero. La serata servì anche te, ma che ci fa sentire vivi. La band -Splenda Il Sole è un inno ai dispera­ hanno chiarissime discendenze dy­ a lanciare sul mercato il disco La Stra­ macina alla grande, la presenza del­ ti, agli ultimi, un canto per chi non ha laniane. Però Robyn Hitchcock è un da, che raccoglieva le migliori can­ le tastiere di Onofrio Laviola e del­ più neanche la voce, con un tamburo interprete con un'esperienza lun­ zoni di Priviero, reincise per l'occa­ le chitarre di Cambise e di Leonar­ ed un flauto di pan che introducono ghissima e sa girare attorno alla na­ sione. Quel 29 marzo me lo ricordo duzzi ci regalano un grande rock. Di­ il sentito canto di Priviero; poi entra tura delle canzoni, magari pren ­ molto bene in quanto, pur in pos­ luvio porta la speranza che l'acqua la band come la luce del sole che dendo le atmosfere di House OfThe sesso del biglietto per il concerto, possa ripulire tutto e portare sal­ porta speranza. Rising Sun per rimodellarle con ar­ l'immancabile ritardo di un aereo, mi vezza, grande ballata elettrica con un In concomitanza con il supporto gomentazioni country &western e impedì di partecipare alla festa in ricco testo simbolico. Bambine di musicale esce anche in libreria Nes­ un adeguato tono morriconiano in onore del bravo rocker veneto, ormai strada, una delle sue prime canzoni, suna Resa Mai. La strada, il rock e lo Ordinary Millionaire. Un'altra canzo­ trapiantato a Milano. Fortunata­ dal testo purtroppo sempre di gran­ poesia di Massimo Priviero, libro-bio­ ne simbolica potrebbe essere Sickie mente il disco viene presentato in de attualità, viene qui presentata in grafia di Matteo Strukul, Edizioni Boy in cui Robyn Hitchcok tiene una bella confezione che unisce al una bella versione riarrangiata e Meridiano Zero. banco con una grande elegia alle do­ DVD, indispensabile per apprezzare precede (ma solo sul DVD) una spet­ Andrea Trevaini dici corde delle Rickenbacker: il tri­ appieno il concerto (anche se l'insi­ tacolare cover di Tenco, quella Ciao buto pagato ai Byrds è owio, anche stenza sui toni blu, ne appiattisce un Amore Ciao, ripristinata nel testo perché i discendenti di Roger po' la resa, non sonora, però) anche originario che è un urlo contro le ROBYN HITCHCOCK McGuinn sono pilastri dei Venus 3, il CD dell'evento. Grinta, dolcezza, su­ guerre e che Priviero invita a canta­ Propellor Time trattandosi di dei R.E.M. dore, poesia, ritmi serrati, ballate re con lui. Senza tregua si piomba in Sartoria! Records e degli associati (alla strepitose, commozione, partecipa­ Angel dal suono pienamente sixty e •••f) 0 batteria) e Scott McCaughey (al zione, gioia, certezza di essere sulla che finisce, senza soluzione di con­ basso) nonché di Johnny Marr alla strada giusta, in sintonia perfetta tra tinuità in una delle migliori cover mai E' una stagione felice, quella di chitarra. Tra gli altri collaboratori, Ro­ palco e platea; tutto questo trasuda sentite di Mr. Tambourine Man del Robyn Hitchcock. L'eco dell'ottimo byn Hitchcock al linea John Paul dal concerto ed è un messaggio grande Bob Dylan. Per la stupenda Goodnight OsIo è ancora nell'aria Jones e , per dire del ri­ chiaro quello che ci invia: c'è una sola lenta ballata Grande Mare che viene ed ecco che gli si va a sommare que­ spetto e della stima che circonda an­ strada da seguire ed è quella del rock poeticamente introdotta dal can­ sto Propellor Time, un'altra dimo­ cora oggi Robyn Hitchcock e le ra­ che ormai è entrato nelle nostre tante, ma solo nel DVD; sono pre­ strazione di una continuità e di una gioni sono tutte da sentire e risenti­ vene, anche grazie a Massimo. Non senti Keith Easdale all'uillean pipe solidità che spesso in passato gli era re in canzoni come Primitive, Star Of importa se è facile fare raffronti con e Giancarlo Galli al bouzuki che con­ mancata. In realtà entrambi i dischi Venus (un'ossessione, quel pianeta) il Boss, questo se mai è un compli­ feriscono atmosfere sognanti alla appartengono alla stessa fonte di e Born On The Wind che ha un titolo mento che si può fare al rocker no- canzone. Poi arrivano in sequela (al- ispirazione (anche qui ci sono inci- e profumo californiano anche se è

16 I BUSCA stata incisa nell'umida Liverpool o la finissima filigrana folk-rock della ancora il rebus della bellissima Evo­ dolce The sounds are a/ways beg­ /ove, un finale che non avrebbe sfi­ ging; nella nervatura psichedelica gurato in Automatic For The Peop/e. delle chitarre elettriche della toc­ Da comprare (e ascoltare) a occhi cante Teach me to bear you; o nella chiusi. bucolica e liturgica coralità di Kids, Marco Denti With Cornsta/ks or among them o Someone coming through. Imme­ diato ed a tratti quasi solare, The BONNIE "PRINCE" BILLY Wonder Show of the Wor/d è il disco & THE CAIRO GANG che potrebbe finalmente consacra­ The Wonder Show of re Bonnie "Prince" Billy nell'elitte the World dei grandi songwriters americani. Domino Luca Salmini •••()O

Per quanto estrema­ BLACK47 mente prolifica (la quantità di pub­ Bankers And Gangsters blicazioni e collaborazioni è del tut­ United Far Opportunity to fuori controllo), la musa del can­ •••()O tautore Bonnie "Prince" Billy non sembra evidenziare alcun calo d'ispi­ Divertenti, eccessivi e razione, dato che il nuovo The Won­ generosi, da vent'anni i der Show of the Wor/d, un altro pic­ Black 47 non cedono di colo gioiello di poesia indie-folk, si at­ un millimetro dalla linea di testa tra le cose migliori mai pub­ resistenza e non è nemmeno una blicate dal geniale artista di Louisville. sorpresa scoprire che il loro nuovo di­ Concepito in collaborazione con sco si chiama Bankers And Gangsters, The Cairo Gang, una band che fa in omaggio all'allegria dei tempi in capo al chitarrista Emmett Kelly, già cui viviamo, visto che il disco pre­ da qualche tempo alla corte del cedente aveva un eloquente e lapi­ "Principe~ The Wonder Show of the dario Iraq come titolo. Vent'anni Wor/d aggiunge un altro imperdibi­ che sono una certezza e che trova­ le tassello ad una discografia che ri­ no in BankersAnd Gangsters un epi­ scrive in maniera del tutto persona­ sodio che spiega in un titolo e in una le ed originale la tradizione cantau­ canzone chi sono. E' Ce/tic Rocker che torale americana. Da antesignano del definisce alla perfezione l'identità dei lo-fi, Will Oldham si è trasformato in Black 47, mettendo insieme un riff di moderno folksinger dopo aver adot­ chitarra degno dei Clash, un sasso­ tato lo pseudonimo Bonnie "Prince" fono che andrebbe bene ~nche alla Billy, e da allora, con una qualità di EStreet con improwisi e spudorati scrittura dawero altissima, ha colti­ inserti di musica tradizionale irlan­ vato una forma canzone dalla strut­ dese. Tutto con una verve e una grin­ tura armonica essenziale. Senza sen­ ta che non lasciano spazio ad alcun sibili rivoluzioni stilistiche, The Won­ dubbio: l'aspetto più curioso dei der Show of the Wor/d si colloca nel­ Black 47 è che sembrano divertirsi a la traccia lasciata dagli ultimi lavori costruire paradossi e contraddizio­ di studio Lie down in the light e Be­ ni nelle proprie canzoni e così Ban­ ryteller (è da poco uscito il suo ter­ parte di Bankers And Gangsters rive­ ware, trasformando l'ermetica e bel­ kers And Gangsters ha la forma di un zo romanzo, dopo una serie di rac­ dono l'essenza dell'orchestra del Ti­ lissima oscurità di Isee a darkness, in grande rhythm and blues con i fiati conti e di sceneggiature) è colui tanic e invece di suonare ignari e in­ composizioni dalla calda musicalità e le angeliche background vocals che porta il peso maggiore delle scel­ differenti lanciano segnali d'allar­ elettroacustica, che senza perdere femminili a sottolineare una visione te dei Black 47, anche se è spalleg­ me e di preoccupazione (tutti con­ profondità ed intensità, svelano il lato che farebbe impallidire anche gli giato senza distinguo da Geoffrey divisibili) a suon di fiati e tamburi, al­ più lirico ed estroverso dell'anima ar­ economisti più scrupolosi e tolleranti. Blythe ai sassofoni, da Joe Burcaw trove trovano il modo di raccontare tistica di Will Oldham. Dalle dieci Larry Kirwan che è anche uno sto- al basso, da Thomas Hamlin alla bat­ la miglior colonna sonora possibile splendide canzoni di questo nuovo teria, Joseph Mulvanerty alle cor­ per un matrimonio (Wedding Reen, disco, sembrano infatti trapelare la namuse e ai fiati e infine Fred Par­ partecipano al revival dell'Experien­ dolorosa introspezione del Neil cells al trombone. Una formazione ce Hendrix con Long Lost Tapes Of Young di Tonight's the night, il blues rhythm and blues con un'anima ir­ Hendrix (chissà, magari ispirata pro­ malinconico di Fred Neil o la scura landese e uno spirito rock'n'roll (per prio dalle vicende legate a Valleys Of poesia lisergica di Dino Valente, ma non dire punk) fusi in un magma in­ NeptuneJ e celebrano le loro radici let­ anche caldi intrecci vocali e pas­ candescente. Molto generosi nelle terarie, cioè la loro patria senza saggi strumentali che paiono evo­ polemiche e nell'urlare la propria in­ perdersi in troppi voli pin­ care i momenti più ispirati di Crosby, dignazione (una coerenza che non darici (Yeats And Joyce) . Stills &Nash e di tanto cantautora­ gli è mai mancata e per cui vanno Sempre con il volume to californiano dei sixties, percebibili ammirati), i Black47 sono un mani­ al massimo. Solidi e nel morbido ed awolgente cre­ polo di ribelli che sanno guardare ol­ convincenti. scendo di Troub/esome Houses; nel- tre le barricate. Se in una buona Marco Denti