Protezione Civile a Salvaguardia Del Territorio
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SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: CCoommuunnee ddii CCaasstteellppaaggaannoo Provincia di Benevento 82024 Piazza Municipio, 14 - Tel. 0824935205 – 0824935004 Fax 0824 935217 e-mail: [email protected] www.comune.castelpagano.bn.gov.it 2) Codice di accreditamento: NZ02477 3) Albo e classe di iscrizione: REGIONALE 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: LA PROTEZIONE CIVILE A SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): PROTEZIONE CIVILE – AREA B02 – B01 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il Comune di Castelpagano, in provincia di Benevento, ha un’estensione territoriale di circa 3.900 ha ed una altezza compresa in un intervallo di 520 – 879 m s.l.m.. Il territorio è interamente montano, sede operativa della Comunità Montana “Titerno ‐ Alto Tammaro” di cui fanno parte altri sedici paesi. Si inserisce nel bacino del fiume Tammaro attraverso il torrente Tammarecchia. E’ compreso nel bacino idrografico Liri – Volturno –Garigliano. E’ sede del Comando stazione Forestale. La popolazione residente (dati Istat 2011) è pari a 1.564 unità. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di vaste superfici boschive. Il bosco di proprietà comunale è esteso circa 330 HA, costituito prevalentemente da un unico corpo. Esso caratterizza il territorio e costituisce anche una fonte di reddito per il Comune che, in esecuzione di quanto stabilito nel Piano silvo‐ pastorale, ogni anno mette all’asta il materiale legnoso ritraibile dalle sezioni in cui lo stesso è suddiviso. In passato questo bosco costituiva una grandiosa selva di querceto misto inabitabile e impervia. Il Bosco è denominato “S.Angelo Radiginoso” (il nome radiginoso deriva dalla circostanza che il terreno da sempre destinato a bosco, risultava pieno di radici di alberi). Oltre al bosco comunale vi è una superficie boschiva di proprietà privata per un’estensione di circa 250 ha. Tra le funzioni a cui assolve la vegetazione, bisogna tener conto dell’influenza che esercita sul clima generale e locale, in quanto mitigando gli eccessi e le minime stagionali della temperatura e delle precipitazioni, determina condizioni di vita più accettabili. Quasi tutta la superficie ricoperta da boschi è inclusa nell’area SIC (Siti di interesse comunitario), così come previsto dal D.P.R. 12.03.2003, n. 120 con il codice Sito Natura 2000 “IT8020005” tanto che per le utilizzazioni boschive bisogna adottare tutte le misure in grado di garantire le finalità che prevedono le direttive 92/43/CEE “Habitat” e 79/409 “Uccelli”. Altre aree verdi di proprietà del Comune sono: ‐ Un pioppeto situato all’interno del bosco, denominato “Tremarizzo”, a causa del leggero movimento avvertito anche con il passaggio a piedi, esteso di circa 2 ettari; ‐ Un rimboschimento di aghifoglie, che lambisce il centro abitato esteso circa 12 ha ; ‐ Area attrezzata in località S.Onofrio; ‐ Area circostante il laghetto artificiale (Invaso Kamber). La Comunità Montana “Alto Tammaro” a salvaguardia del patrimonio forestale, ha realizzato, nel bosco comunale, in una radura, con fondi P.O.R. 2000 – 2006, un laghetto artificiale (invaso tipo Kamber) esteso circa un ettaro, con una riserva di acqua di 25.000 mc, per la raccolta di acque meteoriche, che ha, in primo luogo finalità di antincendio, ma anche paesaggistiche. La stessa Comunità Montana dispone di centro operativo per il servizio A.I.B. (Antincendio Boschivi), la sede, messa a disposizione dal Comune, recentemente ristrutturata, è dotata di una sala radio direttamente collegata con la Regione Campania.. Le principali situazioni di rischio a cui è esposto il territorio si possono analiticamente elencare come segue: 1. Rischio di incendi Boschivi; Le caratteristiche del territorio in esame evidenziano un elevato rischio di incendi boschivi e un conseguente rischio di fenomeni di dissesto idrogeologico. In particolare: Rischio incendi boschivi: la presenza di vaste aree boscate nel territorio comunale indicano un alto rischio di incendi, peraltro confermato dai dati storici: Relativamente agli ultimi 5 anni: anno 2010 1 incendio 0.50.00 ettari di bosco distrutti anno 2011 1 incendio 0.10.00 ettari di bosco distrutti anno 2012 1 incendi 05.93.00 ettari di bosco distrutti anno 2013 nessun incendio anno 2014 nessun incendio Per debellare gli incendi, in tempi brevi, si è reso necessario l’intervento del corpo forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco. I danni conseguenti ad un incendio, che può distruggere in pochi minuti quello che per crescere ha impiegato anni e anni, sono irreparabili, per la fauna ospitata e alle persone che nel nostro territorio possiedono abitazioni ai margini degli stessi. L’intervento tempestivo serve a scongiurare il disastro ma la costante attività di informazione di divulgazione può contribuire a rallentare e controllare il fenomeno distruttivo privilegiando il momento preventivo. 2. Rischio idrogeologico, Molte zone, individuabili sulle relative cartografie, sono classificate dall’Autorità di Bacino Liri – Volturno – Garigliano a rischio R = 3 – R= 4, Pericolosità P=3 – P=4. Il territorio di Castelpagano è particolarmente soggetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, infatti a seguito delle avversità atmosferiche del 24, 25 e 26 gennaio 2003 è stato incluso nel programma degli interventi per la riparazione dei danni ed il ripristino delle condizioni di sicurezza degli edifici e delle infrastrutture di cui all’art. 1 comma 4 dell’O.P.C.M. 3322/2003. Nell’anno 2007 la Regione Campania ha inserito il Comune di Castelpagano nel progetto TELLUS finalizzato alla realizzazione di un sistema di monitoraggio satellitare G.P.S. dei movimenti franosi. il dissesto idrogeologico è peraltro connesso anche al pericolo di deforestazione di talune zone dove le radici degli alberi svolgono anche la funzione di prevenire i dissesti idrogeologici. Il destinatario del progetto è l’intero territorio Comunale a beneficio di tutta la popolazione. Rappresentazione grafica de territorio e sue caratteristiche: Il Comune di Castelpagano, in provincia di Benevento, ha un’estensione territoriale di circa 3.900 ha ed una altezza compresa in un intervallo di 520 – 879 m s.l.m.. Il territorio è interamente montano, sede operativa della Comunità Montana “Titerno ‐ Alto Tammaro” di cui fanno parte altri sedici paesi. Si inserisce nel bacino del fiume Tammaro attraverso il torrente Tammarecchia. E’ compreso nel bacino idrografico Liri – Volturno –Garigliano. E’ sede del Comando stazione Forestale. La popolazione residente (dati Istat 2011) è pari a 1.564 unità. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di vaste superfici boschive. Il bosco di proprietà comunale è esteso circa 330 HA, costituito prevalentemente da un unico corpo. Esso caratterizza il territorio e costituisce anche una fonte di reddito per il Comune che, in esecuzione di quanto stabilito nel Piano silvo‐ pastorale, ogni anno mette all’asta il materiale legnoso ritraibile dalle sezioni in cui lo stesso è suddiviso. In passato questo bosco costituiva una grandiosa selva di querceto misto inabitabile e impervia. Il Bosco è denominato “S.Angelo Radiginoso” (il nome radiginoso deriva dalla circostanza che il terreno da sempre destinato a bosco, risultava pieno di radici di alberi). Oltre al bosco comunale vi è una superficie boschiva di proprietà privata per un’estensione di circa 250 ha. Tra le funzioni a cui assolve la vegetazione, bisogna tener conto dell’influenza che esercita sul clima generale e locale, in quanto mitigando gli eccessi e le minime stagionali della temperatura e delle precipitazioni, determina condizioni di vita più accettabili. Quasi tutta la superficie ricoperta da boschi è inclusa nell’area SIC (Siti di interesse comunitario), così come previsto dal D.P.R. 12.03.2003, n. 120 con il codice Sito Natura 2000 “IT8020005” tanto che per le utilizzazioni boschive bisogna adottare tutte le misure in grado di garantire le finalità che prevedono le direttive 92/43/CEE “Habitat” e 79/409 “Uccelli”. Altre aree verdi di proprietà del Comune sono: ‐ Un pioppeto situato all’interno del bosco, denominato “Tremarizzo”, a causa del leggero movimento avvertito anche con il passaggio a piedi, esteso di circa 2 ettari; ‐ Un rimboschimento di aghifoglie, che lambisce il centro abitato esteso circa 12 ha ; ‐ Area attrezzata in località S.Onofrio; ‐ Area circostante il laghetto artificiale (Invaso Kamber). La Comunità Montana “Alto Tammaro” a salvaguardia del patrimonio forestale, ha realizzato, nel bosco comunale, in una radura, con fondi P.O.R. 2000 – 2006, un laghetto artificiale (invaso tipo Kamber) esteso circa un ettaro, con una riserva di acqua di 25.000 mc, per la raccolta di acque meteoriche, che ha, in primo luogo finalità di antincendio, ma anche paesaggistiche. La stessa Comunità Montana dispone di centro operativo per il servizio A.I.B. (Antincendio Boschivi), la sede, messa a disposizione dal Comune, recentemente ristrutturata, è dotata di una sala radio direttamente collegata con la Regione Campania.. Le principali situazioni di rischio a cui è esposto il territorio si possono analiticamente elencare come segue: 3. Rischio di incendi Boschivi; Le caratteristiche del territorio in esame evidenziano un elevato rischio di incendi