Comincia Con Echo & the Bunnymen La Rivincita
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03VAR01A0308 ZALLCALL 12 20:27:31 08/02/97 LINEE eSUONI l’Unità2 9 Domenica 3 agosto 1997 Intervista con Will Sergeant, chitarrista del gruppo tornato alla ribalta con un nuovo album, «Evergreen» Bilancio positivo per il festival jazz Comincia con Echo & the Bunnymen Il fantasma di Coltrane si aggira per Ravenna la rivincita del rock inglese anni ‘80 inseguito dal sassofono Se il cantante Ian McCulloch non avesse deciso di cambiare strada, la band di Liverpool sarebbe potuta diventare popolare come gli U2. E il disco che adesso segna il suo rientro sulle scene è lirico e avvolgente, una lezione per i nuovi gruppi inglesi. di Joshua Redman ROMA. Il ritorno di questa storica lascenamusicaleinglese? RAVENNA. «Ravenna Jazz», con i ndr.), bisognerebbe drasticamente formazione del pop britannico, po- «Sono accadute delle cose sen- suoi 24 anni, è il più vecchio festival sequestrare i dischi di Coltrane ad trebbe far pensare alla solita mano- z’altro interessanti e alcune di que- jazz d’Italia, riuscendo sempre a pre- ogni giovane sassofonista che ab- vra commerciale di una casa disco- ste in un certo senso ci hanno aper- sentare un cartellone di grande inte- bia intenzione di imbastire una grafica, mabastano le prime battute to la strada. Molti dei gruppi che ora resse, con esperimenti ed incontri musica personale. Mentre vengo- di Don’t Let It Get You Down,la vanno per la maggiore apprezzano inediti. La rassegna anche quest’an- no seguiti con (anche giusta) am- canzone che apre Evergreen,il la nostra musica e questo ci aiuta a no si è svolta in tre sere consecutive, mirazione tutti i coltraniani di nuovo album di Echo & The Bun- farci conoscere o ricordare da un presentando cinque gruppi fra i più questo mondo, bisogna rilevare nymen, per ritrovare intatta la pubblico che non sa bene chi siamo importanti al mondo, ognuno rap- che per fortuna esistono giovani magia di un suono inconfondibi- o ha dimenticato i nostri dischi. E presentativo di una differente ten- musicisti che pare proprio prenda- le. Se il carismatico e scontroso d’altra parte l’inattività ci è costata denzadeljazzcontemporaneo. no spunto da altro (e, putacaso, so- cantante Ian McCulloch (per gli qualcosa, ha impedito che anche la Ha aperto la rassegna il quintetto no i musicisti più proficui dal pun- amicieifansemplicemente Mac) nostrainfluenzavenissericordata». del sassofonista Joshua Redman, col- to di vista della creazione origina- non avesse deciso nel 1988 di ab- C’è qualche gruppo che ti piace traniano con cui si son potuti cele- le). bandonare il gruppo, forse adesso inparticolare? brare i trent’anni dalla scomparsa di Uno di questi è Don Byron, in Echo & The Bunnymen sarebbero «Prima di tutto i Primal Scream e John Coltrane, gigante della musica giro per l’Europa a presentare la popolari come gli U2. Di strada, poi gli Spiritualized. Ma mi piaccio- 03VAR01AF01 delnostrosecolo,ilcuifantasmacon- sua «Bug Music», giunto pure a Ra- questi tre ragazzi di Liverpool ne no anche gli Oasis, i Supergrass e 3.0 diziona ancora gran parte della pro- venna. Nella sua musica il ricordo hanno fatta comunque tanta. tante altre cose... gli Oasis sono dav- duzione jazzistica d’oggi. Lunedì di Coltrane sembra inesistente. Hanno anche perso il batterista verograndi». 17.50 scorso si sonoinveceesibitiduegrup- Dopo il klezmer e i ritmi latino- Pete De Freitas, scomparso in un C’è stato un periodo in cui Echo pi di diversissima provenienza, ma americani, oggi è andato a recupe- incidente stradale nel 1989. Ci & The Bunnymen erano molto che rappresentano la commistione rare il repertorio di alcune orche- sono stati attriti e incomprensio- popolari e non soltanto in Gran del jazz contemporaneo con altre stre diventate famose negli anni ni, ma alla fine tra Mac, il bassista Bretagna. Avete avuto decine di musiche: il percussionista indiano Trenta esibendosi al Cotton Club Les Pattinson e il chitarrista Will copertine di riviste, centinaia di Trilok Gurtu e Don Byron, afro-ame- di New York: oltre a Duke Ellin- Sergeant è scoccata di nuovo la interviste... E adesso state rico- ricano doc, esploratore di territori gton, i misconosciuti John Kirby e scintilla di un rapporto nato du- minciandoquasidacapo. jazzistici «alieni», costretti sino ad Raymond Scott, il cui valore come rante l’infanzia e l’adolescenza. E «La considero un’esperienza oggi ai margini della stessa musica compositori è, per Byron, scanda- in fondo quello che Evergreen co- molto positiva, anche perché io jazz che li ha originati. Infine, la losamente ignorato anche dagli municaconforza-èunalbum non ci pensavo neanche così tanto. sera di martedì è stata dedicata in- addetti ai lavori (alcuni loro pezzi ricco di melodie stupende, lirico, E quindi non penso neppure a tutte teramente al jazz elettrico, perciò sono diventati noti come colonne diretto, avvolgente, una specie di le cose che avevamo e che abbiamo ad un’altra commistione di generi, sonore di popolari cartoons). Lo «lezione» per i nuovi gruppi in- persosciogliendoci». con il quintetto «elettrico», ap- stupendo settetto di Byron ha re- glesi - è proprio un messaggio di Eppure potrebbe succedere di punto, del trombettista Enrico Ra- cuperato i brani originali quasi fi- fiducia nella solidarietà e nell’a- nuovo,no? Anchese lastampa in- va e il trio del chitarrista John Sco- lologicamente, solo alcune volte micizia. Al telefono con noi è glese corre sempre dietro l’ultima Ian McCulloch, cantante e leader della band inglese degli Echo and the Bunnymen field. frantumandoli in lunghi assoli e Will Sergeant, che non ha perso moda. Joshua Redman è, fra i numerosi complicati arrangiamenti apparen- un’oncia del suo accento di Liver- «Una cosa del genere per esempio «giovani leoni» statunitensi che si temente caotici, facendo decollare pool... è accaduta a Paul Weller. Con i Jam Dalla «rinascita» di Liverpool alla fertile scena musicale scozzese rifanno alla poetica dell’hard bop, il progetto come uno dei più vivi e Sei sorpreso dal modo in cui le era considerato un grande, poi è en- rivisitandola, uno dei più persona- palpitanti contemporanei. cosesisonorimesseinmotointor- trato in una specie di zona desertica li. La sua musica si è rivelata cali- Prima di Byron si era esibito, ri- noallaband? e desolata con gli Style Council, che Tutti i gruppi che hanno segnato brata in ogni parte, sapientemente scuotendo un successo caloroso, «In un certo senso ho sempre erano considerati poco o niente, e costruita con crescendo d’intensità Trilok Gurtu, che ha progettato pensato che tutto questo sarebbe adesso è... Paul Weller e la sua musi- espressiva da manuale, con le in- una musica poli-etnica (nel suo successo, ma non così. Eravamo ca è molto apprezzata. Io non sono flessioni dolenti di Hodges nei bra- gruppo Glimpse suonano una in- abituati alle critiche positive, ma proprio un suo fan, ma il paragone una decade da non «cancellare» ni lenti e quelle del citato Coltrane diana, un bulgaro, uno svedese e anche alle stroncature piùferoci. Ed tra lui e noi può funzionare abba- La psichedelia dei Teardrop Explodes, il rock oscuro dei Joy Division, e ancora, gli in quelli più esagitati. Nel reperto- un italiano) mirata soprattutto a è davvero un po‘ strano... in passato stanza bene. Alla fine vengono rico- Aztec Camera, Lloyd Cole and Commotions, la rivoluzione degli Smiths. rio hanno spiccato, per peculiare far da cornice al suo spettacolare, abbiamo avuto problemi perfino nosciute le cose che hai fatto e vieni originalità, i temi composti dallo intricato e variopinto percussioni- con alcune trasmisssioni radiofoni- considerato un musicista. Neil stesso Redman, accompagnato da smo. Chiusura in bellezza con due che e adesso sembra che tutti, sia in Young è trattato come un vero mu- ROMA. C’è chi fa coincidere la storia almeno i Frankie Goes To Holly- turalmente i Cure, molto popolari un quintetto impeccabile, musi- gruppi elettrici. Il trombettista En- Inghilterra sia in America, lavorino sicista, così come Peter Green... ca- del rock con le vicende fortunate dei wood,iChina Crisis,iPale Foun- e apprezzati anche da noi, mentre calmente parlando (bisogna dirlo: rico Rava ha guidato con foga ap- perfarciaveresuccesso». piscicosavogliodire?». «grandi» e magari salta da Elvis Pre- tains, The Room,gliIt’s Immate- un vuoto difficilmente colmabile gli americani, da questo punto di passionata il quintetto che ormai Come avete avuto l’idea di ri- A questo proposito mi ha sem- sley ai Beatles, senza tener conto di rial e Black. Importantissimi an- hanno lasciato gli Smiths di Mor- vista, sono difficilmente battibili). tiene unito da alcuni anni. E una mettere in piedi Echo & The Bun- pre incuriosito il vostro metodo Buddy Holly, degli Everly Brothers o che Bill Drummond (musicista, ta- rissey e Johnny Marr, la cui vicen- Certo che Coltrane (sia del periodo vera e propria lezione di jazz è sta- nymen? di lavoro. Cosa succede quando di Chuck Berry. E c’è invece chi, se- lent-scout, produttore, discografi- da è per certi versi assimilabile a boppistico della fine anni Cin- ta data dal trio del chitarrista John «Come sai Mac e io avevamo fon- preparate i vostri brani? Mac arri- condo noi più correttamente, consi- co, manager) e Ian Broudie, in te- quella di Echo & The Bunnymen. quanta che quello libero e cameri- Scofield, che ha saputo giocare dato gli Electrafixion e per accon- vaconitestietuscrivilamusica? dera questa storia come un immenso sta alle classifiche inglesi anche di Del gruppo di Manchester consi- stico della fine di carriera) si è sen- con estrema raffinatezza con i tentare tutti quelli che ce lo chiede- «Sì, succede più o meno così. Per fiume in cui anche la più piccola goc- recente con il gruppo dei Li- gliamo The Smiths (1984), Meat Is tito come figura troppo ossessiva- compagni Steve Swallow (maestro vano abbiamo finito con l’inserire Evergreen, però, c’erano delle cose ciahaunsensoeunsignificato.