DI PROVINCIA DI

PGT Piano di Governo del Territorio ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005, n 12

DdP 4 Documento di Piano

ANALISI DEL TERRITORIO AGRO- Fascicolo FORESTALE E DEGLI AMBITI A MAGGIORE NATURALITÀ

allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. del

SINDACO PROGETTISTA Gianfranco Alberti dott. arch. Mario Mossolani

ASSESSORE ALL’URBANISTICA COLLABORATORI dott. Ing. Gianfranco Bedini dott. urb. Sara Panizzari dott. ing. Giulia Natale dott. ing. Marcello Mossolani geom. Mauro Scano

SEGRETARIO dott. Sandro Sciamanna

Responsabile servizio edilizia e urbanistica STUDI NATURALISTICI dott. arch. Luigi Guidotti dott. Niccolò Mapelli

STUDIO MOSSOLANI urbanistica architettura ingegneria via della pace 14 – 27045 (pavia) - tel. 0383 890096 - telefax 0383 82423 – www.studiomossolani.it

Comune di Varzi

ANALISI DEL TERRITORIO AGRICOLO E FORESTALE DEL COMUNE DI VARZI

RELAZIONE AGRONOMICA A SUPPORTO DELLA PREDISPOSIZIONE DEL PGT

Novembre 2012

Dr. Niccolò Mapelli

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 1 Soggetto committente:

Dr. Arch. Mario Mossolani

Soggetto incaricato dello studio agronomico forestale:

Dr. Niccolò Mapelli ± tecnico agrario libero professionista

Vicolo Menclozzi 1 - 20871 Vimercate (MB)

www.ruralp.it [email protected]

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 2 Indice

1. PREMESSA ...... 5

2. METODOLOGIA DI INDAGINE ...... 7

3. INQUADRAMENTO AMBIENTALE ...... 8

3.1 IL TERRITORIO ED IL CLIMA LOCALE...... 8

3.2 PEDOPAESAGGI ...... 10

3.3 CAPACITÀ D'USO DEI SUOLI ...... 12

3.4 LA FERTILITÀ DEI SUOLI ...... 14

3.5 SOSTANZA ORGANICA ...... 15

3.6 FERTILITÀ ...... 16

3.7 PH ...... 16

3.8 GRANULOMETRIA ...... 17

4. CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO COMUNALE ...... 18

4.1 AMBITI BOSCATI ...... 19

4.2 PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE ...... 20

4.3 RAPPORTI TRA PIF E PIANIFICAZIONE URBANISTICA ...... 24

4.4 /$9,$%,/,7$¶$*526,LVOPASTORALE ...... 26

4.5 DEFINIZIONE D,9,$%,/,7$¶$*526,/VOPASTORALE ...... 27

4.6 PARCHI GIARDINI E VERDE FUORI FORESTA ...... 31

4.7 SIEPI, FILARI E FASCE BOSCATE ...... 31

5. ANALISI DEL COMPARTO PRODUTTIVO AGRICOLO ...... 33

5.1 48$17,7$¶(&$5$77(5ISTICHE DELLE AZIENDE CENSITE ...... 34 5.1.1 NUMERO DI AZIENDE ATTIVE ...... 34

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 3 5.1.2 LA NATURA GIURIDICA ...... 34 5.1.3 ALLEVAMENTI ...... 35 5.1.4 USO DELLE SUPERFICIE AGRICOLE ...... 35 5.1.5 AGRITURISMI ED OPERATORI BIOLOGICI ...... 37 5.1.6 PRODOTTI AGRICOLI TRADIZIONALI LOCALI ...... 38

6. ZONIZZAZIONE AI SENSI DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007 ± 2013 ...... 41

7. RETE NATURA 2000 ...... 42

7.1 SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA SIC ...... 42

8. CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE ...... 44

9. ALLEGATI ...... 47

9.1 LINEE GUIDA - PROPOSTA REGOLAMENTAZIONE ELEMENTI LINEARI ...... 47

9.2 CARTOGRAFIA DI ACCOMPAGNAMENTO ...... 48

10. BIBLIOGRAFIA ...... 49

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 4 1. PREMESSA

La presente relazione viene redatta a corredo delle analisi di carattere generale in relazione alla concomitante stesura del piano di governo del territorio dei Comune di Varzi. La restituzione del quadro conoscitivo del territorio rurale, su cui basare la pianificazione e la programmazione delle iniziative di gestione e valorizzazione delle attività agricole in rapporto allo sviluppo e trasformazione urbanistica, avviene a seguito di una serie di specifici approfondimenti, tra cui rilievi di campagna e consultazione di bibliografia e studi già esistenti. Il PTCP definisce gOLDPELWLGHVWLQDWLDOO¶DWWLYLWjDJULFRODDQDOL]]DQGROH caratteristiche, le risorse naturali e le funzioni e dettando i criteri e le modalità per individuare a scala comunale le aree agricole, nonché specifiche norme di valorizzazione, di uso e di tutela, in rapporto con strumenti di pianificazione e programmazione regionali, ove esistenti. In attuazione del percorso di individuazione degli ambiti agricoli GHVWLQDWLDOO¶DWWLYLWjDJULFRODGLLQWHUHVVHVWUDWHJLFRYHQJRQRULSRUWDWLL dati sulle aziende agricole presenti a Varzi. Le aree agricole vengono individuate alla scala di maggior dettaglio nel PGT. La coerenza tra informazione del suolo agricolo e la perimetrazione dello stesso consente la definizione degli ambiti agricoli alla scala comunale e provinciale La legge regionale 12 marzo 2005 detta le norme e i criteri per orientare lo sviluppo lombardo. La norma regionale prevede all'art 15 commi 4 e 5 l'individuazione nel PTCP degli ambiti destinati all'agricoltura, assegnando a tale individuazione efficacia prevalente nei confronti della pianificazione comunale. I comuni procedono quindi (art 10 c.1), sulla base delle indicazioni del piano provinciale, a individuare le aree agricole. In generale si può affermare che alla scala provinciale si possono individuare le zone destinate all'agricoltura che assumono valore strategico, mentre una compiuta definizione delle aree agricole può essere raggiunta solo con le conoscenze di dettaglio disponibili alla scala comunale. /¶LQGLYLGXD]LRQH GHOOH DUHH DJULFROH FRPXnali consente la tutela e valorizzazione del territorio agricolo avviata con il lavoro nel PTCP sugli ambiti agricoli.

Lo studio del territorio è stato realizzato in fasi successive, partendo dall'analisi cartografica ed avvalendosi dei lavori effettuati da altri SURIHVVLRQLVWL QHOO¶DPELWR GHOOD 9$6 UHOD]LRQH JHRORJLFD UDSSRUWR ambientale etc), dagli organi regionali (ERSAF) e locali (Comunità Montana Oltrepò Pavese).

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 5 Si sono prese in considerazione le colture praticate, la tipologia e distribuzione delle aziende agricole (dati SIARL), la qualità del suolo e gli allevamenti presenti. Il fine del presente lavoro è di garantire una miglior gestione e pianificazione del territorio, fornendo all'urbanista un valido strumento di lavoro e valutazione per la stesura del Piano di Governo del Territorio. In particolare, per la redazione del Piano dei Servizi nel quale vanno individuati i corridoi ecologici ed il verde di connessione tra territorio rurale ed edificato ed il Piano delle regole in cui si definiscono gli ambiti destinati all'attività agricola.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 6 2. METODOLOGIA DI INDAGINE

/¶LWHU GHO SURFHVVR GL DQDOLVL VHJXLWR SHU L VHWWRUL GL LQGDJLQH SXz essere schematizzato dal diagramma di seguito illustrato .

REPERIMENTO DEI DATI E DELLE FONTI

INDAGINI SUL TERRITORIO

INTEGRAZIONE DEI DATI RACCOLTI

ANALISI DELLE SINGOLE COMPONENTI E DEGLI ASSETTI

COSTITUZIONE DELLE CARTOGRAFIE TEMATICHE

,1',9,'8$=,21('(//(&5,7,&,7$¶('(//((&&(//(1=(

LINEE GUIDA E PROPOSTE GESTIONALI

Affinché la lettura del territorio assuma caratteristiche di dinamicità e GL LQWHUDWWLYLWj FRQ DOWUH EDVL LQIRUPDWLYH VL q DGRWWDWR O¶XWLOL]]R GL XQ 6LVWHPD ,QIRUPDWLYR *HRJUDILFR *,6 GDOO¶LQJOHVH *HRJUDSKLF ,QIRUPDWLRQ 6\VWHP  ,Q TXHVWR FDVR FRQ O¶DXVLOLR GHOOR VWUXPHQWR informatico, si è prevista la formazione di un data base territoriale progettato a partire dalle proprietà spaziali e topologiche del dato territoriale.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 7 3. INQUADRAMENTO AMBIENTALE

3.1 IL TERRITORIO ED IL CLIMA LOCALE

Il territorio di Varzi appartiene amministrativamente alla Provincia di Pavia, in particolare alla zona definita Oltrepò Pavese. La sua forma ricorda un triangolo, incuneato fra Piemonte, Liguria ed Emilia. Rispetto alle altre aree della provincia (Pavese propriamente detto e /RPHOOLQD  O¶2OWUHSz si caratterizza per la sua collocazione a sud (oltre il Po) e per la prevalenza di terreno collinare. Il suo confine naturale verso sud è rappresentato dalle pendici GHOO¶$SSHQQLQR FKH UDJJLXQJH OH VXH YHWWH SL HOHYDWH QHO 0RQWH Penice (1460 m) e nel Monte Lesima (1724 m). La superficie GHOO¶2OWUHSz GL  NPT SXz HVVHUH VXGGLYLVD LGHDOPHQWH LQ WUH fasce altimetriche: A) Una zona bassa (al di sotto dei 200 metri sul livello del mare), comprendente la pianura costiera del Po e i primi rilievi. I maggiori centri abitati di tale fascia sono , Rivanazzano, , , , Montebello della Battaglia, , , , , Casteggio, , e Stradella; B) Una zona media ( fra i 200 e i 300 metri sul livello del mare), i cui maggiori centri abitati sono , , Godiasco, &DOYLJQDQR 2OLYD *HVVL 0RUQLFR /RVDQD /LULR 3LHWUD GH¶ *LRUJL , Castana, ; C) Una zona alta (al di sopra dei 350 metri sul livello del mare), comprendente il terrtiorio montano; i maggiori centri compresi in tale fascia sono , , , Borgoratto 0RUPRUROR 0RQWDOWR 3DYHVH 5XLQR &DQHYLQR 5RFFD GH¶ *LRUJL H Varzi.

/¶LQWHUR WHUULWRULR Fomunale è classificato montano ai sensi della /HJJH  ³Provvedimenti in favore dei territori montani´ e rientra nella Comunità Montana Oltrepò Pavese.

Clima La provincia di Pavia è caratterizzata da un clima di tipo continentale, con inverni freddi e nebbiosi ed estati calde ed afose. Le stagioni intermedie sono relativamente brevi e caratterizzate da una spiccata variabilità. Le piogge variano da 600 a 1000 mm/anno e risultano ben distribuite lungo l'anno; le temperature medie annue sono comprese tra 11 e 14°C. Si hanno frequenti nebbie durante l'inverno, specialmente nella parte

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 8 bassa della pianura, dove gli abbondanti corsi d'acqua e la ventosità ridotta ne favoriscono maggiormente la formazione. Il passaggio alla stagione primaverile risulta, di norma, caratterizzato da perturbazioni che determinano periodi piovosi di una certa entità; man mano che la stagione avanza i fenomeni assumono un carattere temporalesco sempre più spiccato, fino a raggiungere l'apice nel periodo estivo, quando si registrano elevati accumuli d'energia utile per innescarli e sostenerli. Anche la stagione autunnale, caratterizzata dal frequente ingresso di perturbazioni atlantiche, può dare luogo a precipitazioni di entità rilevante. Questo è il periodo più favorevole al manifestarsi di situazioni alluvionali nell'area padana (es. alluvione del Piemonte del '94); la stagione meno piovosa, talvolta caratterizzata da nevicate in presenza di apporti d'aria fredda siberiana (anticiclone russo), risulta essere quella invernale.

Il territorio di Varzi si colloca nella cosiddetta fasciD GHOO¶2OWUHSz Centrale, in cui la piovosità media è tendenzialmente con precipitazioni inferiori alle zone medie orientali con periodi di siccità estiva.

Temperature medie annue e Precipitazioni medie annue (ERSAF).

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 9 3.2 PEDOPAESAGGI

Il suolo è un elemento fondamentale del paesaggio; esso contribuisce alla variabilità degli ambienti che ci circondano e ci sostengono, al pari di altri elementi naturali quali l'acqua, la vegetazione, la morfologia.

La pedologia studia e descrive i suoli in maniera ragionata e programmata, ricostruendo la storia delle relazioni che essi hanno avuto "con" e "nel" paesaggio. Il territorio viene ripartito in classi o porzioni di paesaggio, i paesaggi pedologici o pedopaesaggi, in cui si suppone che i suoli abbiano avuto una storia evolutiva simile; queste classi sono tanto più estese e variabili quanto più sintetica è la scala di indagine ed il livello informativo usato per caratterizzare i suoli. La geografia dei suoli così ottenuta può essere rappresentata attraverso la cartografia, in modo tale che oltre l'aspetto tipologico sia possibile vedere dove e quanto sono diffuse le entità pedopaesaggistiche.

La catalogazione dei pedopaesaggi della Lombardia (fonte ERSAF) è organizzata in tre livelli gerarchici:

il primo livello - Regioni Pedologiche - è costituito da 5 unità, identificate a livello nazionale ed europeo, e separa grandi aree che differiscono prevalentemente per ragioni macroclimatiche e macrogeologiche;

Legenda

Alpi Prealpi Pianura lombarda Appennino collinare Appennino

Regioni pedologiche della Lombardia

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 10 il secondo livello - Province Pedologiche - contiene 18 unità identificate da nomi geografici, e descrive principalmente differenze climatico-bioclimatiche e vegetazionali; Legenda Alpi retiche Alpi lepontine Alpi orobiche Alpi insubriche

Prealpi orobiche settentrionali Prealpi insubriche Prealpi orobiche meridionali Anfiteatri morenici recenti Terrazzi e morene antiche Alta pianura Media Pianura Bassa pianura Valli fluviali del Po e bassi terrazzi Piana alluvionale del Po Pianura dell'Oltrepo pavese Terrazzi antichi appenninici Bassa e media collina pavese Alta collina e montagna appenninica

Province pedologiche della Lombardia

Il terzo livello gerarchico, Distretti Pedologici, è formato da 63 unità, distinte per caratteri legati all'uso del suolo, alla geolitologia e alla geomorfologia. La rappresentazione unitaria delle morfologie della pianura e collina lombarda è possibile grazie al "Catalogo dei pedopaesaggi", che l'ERSAF (Ente Regionale di Sviluppo Agricolo e Foreste) ha predisposto a supporto dell'inquadramento fisiografico dei suoli, strutturato secondo tre classi (SISTEMA > SOTTOSISTEMA > UNITA'), univocamente definite a scala regionale.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 11 3.3 CAPACITÀ D'USO DEI SUOLI

Ha l'obiettivo di valutare il suolo, ed in particolare il suo valore produttivo, ai fini dell'utilizzo agro-silvo-pastorale. La cartografia relativa è un documento indispensabile alla pianificazione del territorio in quanto consente di operare le scelte più conformi alle caratteristiche dei suoli e dell'ambiente in cui sono inseriti. I suoli vengono classificati essenzialmente allo scopo di metterne in evidenza i rischi di degradazione derivanti da usi inappropriati. Tale interpretazione viene effettuata in base sia alla caratteristiche intrinseche del suolo (profondità, pietrosità, fertilità), che a quelle dell'ambiente (pendenza, rischio di erosione, inondabilità, limitazioni climatiche). La capacità d'uso dei suoli ha come obiettivo l'individuazione dei suoli agronomicamente più pregiati, e quindi più adatti all'attività agricola, consentendo in sede di pianificazione territoriale, se possibile e conveniente, di preservarli da altri usi. Il sistema prevede la ripartizione dei suoli in 8 classi di capacità con limitazioni d'uso crescenti. Le prime 4 classi sono compatibili con l'uso sia agricolo che forestale e zootecnico; le classi dalla quinta alla settima escludono l'uso agricolo intensivo, mentre nelle aree appartenenti all'ultima classe, l'ottava, non è possibile alcuna forma di utilizzazione produttiva.

A) Suoli adatti all'agricoltura: I (Classe 1) Suoli che presentano pochissimi fattori limitanti il loro uso e che sono quindi utilizzabili per tutte le colture. II (Classe 2) Suoli che presentano moderate limitazioni e richiedono un'opportuna scelta delle colture e/o moderate pratiche conservative. III (Classe 3) Suoli che presentano severe limitazioni, tali da ridurre la scelta delle colture e da richiedere speciali pratiche conservative. IV (Classe 4) Suoli che presentano limitazioni molto severe, tali da ridurre drasticamente la scelta delle colture e da richiedere accurate pratiche di coltivazione.

B) Suoli adatti al pascolo ed alla forestazione: V (Classe 5) Suoli che, pur non mostrando fenomeni di erosione, presentano tuttavia altre limitazioni difficilmente eliminabili tali da restringere l'uso al pascolo o alla forestazione o come habitat naturale. VI (Classe 6) Suoli che presentano limitazioni severe, tali da renderli inadatti alla coltivazione e da restringere l'uso, seppur con qualche ostacolo, al pascolo, alla forestazione o come habitat naturale. VII (Classe 7) Suoli che presentano limitazioni severissime, tali da mostrare difficoltà anche per l'uso silvo pastorale.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 12 C) Suoli inadatti ad utilizzazioni agro-silvo-pastorali: VIII (Classe 8) Suoli che presentano limitazioni tali da precludere qualsiasi uso agro-silvo-pastorale e che, pertanto, possono venire adibiti a fini ricreativi, estetici, naturalistici, o come zona di raccolta delle acque.

/¶DUWLFROD]LRQHGHOWHUULWRULRLQWHUPLQLGLFDSDFLWjG¶XVRGHOVXROR che caratterizzano la Regione, sono stati oggetto di studio e predisposizione di apposita cartografia ambientale per le sole zone di pianura e collina. Il territorio di Varzi, rientrando in ambito montano non è presente nelle banche dati per il suddetto sistema di classificazione, e pertanto per tali aspetti occorre fare riferimento agli studi specifici del PGT per la componente geologica.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 13 3.4 LA FERTILITÀ DEI SUOLI

Pur non avendo a disposizione la caratterizzazione comunale per la FDSDFLWjG¶XVRGHOVXRORqEXRQDQRUPDVDSHUHFKHQHOODVWHVXUDGHL piani di fertilizzazione delle colture è importante considerare le caratteristiche del terreno, ad esempio la tessitura, la dotazione in elementi nutritivi, ecc. Per conoscere tali parametri si ricorre VROLWDPHQWHDOO¶DQDOLVLLQODERUDWRULRGLFDPSLRQLGLWHUUHQRPDalcune importanti informazioni possono essere desunte anche dalle carte dei suoli e dai relativi cataloghi in cui vengono dettagliatamente descritti i suoli presenti in regione e le loro caratteristiche. La consultazione dei documenti cartografici può rivelarsi particolarmente utile già nelle fasi SUHOLPLQDULTXDQGRqQHFHVVDULRLQGLYLGXDUHDOO¶LQWHUQRGHOO¶D]LHQGDOH aree omogenee dal punto di vista pedologico e del comportamento agronomico e quando si deve impostare il prelievo dei campioni di terreno da avviare alle analisi. È possibile infatti formulare una prima ipotesi di partenza sui tipi di suolo che si possono incontrare in azienda, sulla loro distribuzione e sulle loro proprietà.

Premesso che le informazioni desunte dai documenti cartografici devono sempre essere verificate da verifiche di campagna, è possibile anche ipotizzare, grazie ad esse, una riduzione delle determinazioni analitiche da richiedere al laboratorio. Ciò è proponibile solo per quelle caratteristiche che sono scarsamente influenzate dalla tecnica agronomica adottata e che non si modificano in modo significativo nel breve periodo (tessitura, pH, calcare totale e attivo). I valori sono derivati da calcoli che stimano gli elementi della fertilità e ne esprimono il valore con una funzione matematica. Tale applicazione prevede due livelli di verifica. /D IHUWLOLWj ³FDOFRODWD´ q RWWHQXWD GDOO¶LQVLHPH GHL SDUDPHWUL SUHVFHOWL come determinanti della stessa (pH, calcare totale, Capacità di scambio cationico, Sostanza organica, rapporto Ca/Mg e rapporto 0J.  /D IHUWLOLWj ³YDOXWDWD´ q RWWHQXWD TXDOH VHFRQGR OLYHOORGL verifica, effettuato in funzione del pH, della capacità di scambio cationico e della sostanza organica. Ciò consente di attribuire più FRQJUXDPHQWH OD FODVVH GL IHUWLOLWj GL XQ¶unità cartografica. tenendo conto del valore di ciascuno dei predetti parametri.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 14 3.5 SOSTANZA ORGANICA

/DTXDQWLWjGLVRVWDQ]DRUJDQLFDLQGLFDO¶HTXLOLEULRFKHVLLQVWDXUDQHL sistemi agrari. La sostanza organica subisce processi che migliorano la fertilità del suolo. Le classi di sostanza organica dei suoli sono quelle indicate dalla Società Italiana Scienza del Suolo.

Classe Descrizione Povero: < 15 g/kg Il suolo non ha un buon ricambio, per mancanza di significativi apporti di sostanza organica, oppure per elevata velocità di ossidazione della stessa. Associata alla concimazione e necessario apportate anche materiali organici ammendanti in elevate quantità. Sufficientemente dotato: Il suolo ha un buon ricambio grazie ai buon i apporti di sostanza organica. In aggiunta alle concimazioni effettuate con gli elementi chimici è molto 15,1 ± 25,0 g/kg utile apportare materiali organici in discrete quantità ai fini di ammendare il terreno e di mantenere un buon livello di fertilità. Ben dotato: 25,1 ± 35,0 Il suolo ha un contenuto di sostanza organica che si pone sopra alla media g/kg dei suoli utilizzati per le produzioni agricole. Gli apporti di ammendanti organici può essere di limitata entità al fine di garantire il mantenimento dei livelli di sostanza organica raggiunti. Ricco: 35,1 - 50 g/kg Il suolo ha un elevato contenuto di sostanza organica grazie ai buoni DSSRUWLGLVRVWDQ]DRUJDQLFD/¶HOHYDWDTXDQWLWjGuVRVWDQ]DRUJDQLFD può derivare da elevati apporti di materiali organici naturali (es . bosco) o antropici (es . letamazioni, residui colturali) o dalla ridotta velocità di mineralizzazione, dovuta a presenza di acqua (es. zone paludose) o clima freddo (es. aree di montagna).Con le concimazioni non è necessario apportare ulteriori materialiorganici. Ottima la riserva idrica derivata dalla componente organicadel suolo. Molto ricco: > 50 g/kg Questi suoli sono fortemente influenzati dalla componente organicache GHWHUPLQD XQD HOHYDWD FDSDFLWj GL VFDPELRFDWLRQLFR HXQ¶RWWLPDVRIILFLWj del suolo stesso. Tale situazione deriva da elevati apporti organici naturali (es. bosco) associati alla ridotta velocità di mineraliz-zazione degli stessi. Le eventuali concimazioni non devono prevedere apporti ulteriori di materiali organici siano essi concimi o ammendanti. Anche in questo caso è ottima la riserva idrica.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 15 3.6 FERTILITÀ

Classe fertilità Descrizione Valutata Buona Il suolo non ha particolari limitazioni nella scelta delle colture. Gli elementi chimici della fertilità sono sufficienti ed equilibrati fra loro. Con le concimazioni è necessario integrare solo le asportazioni della coltura praticata. Sufficiente Il suolo ha solo alcune particolari limitazioni derivate da carenza di elementi chimici della fertilità. Con le concimazioni è necessario integrare solo le asportazioni della coltura praticata Scarsa Il suolo ha molte limitazioni derivate da carenza di elementi chimici della fertilità o da eccessi di acidità. Per effettuare le concimazioni e necessario conoscere gli elementi che devono essere incrementati per assicurare la produttività delle colture. La scelta delle colture è condizionata dalla loro adattabilità alle condizioni limitanti riscontrate -

3.7 PH

Il pH indica il grado di abbondanza di elementi basici nei suoli con carbonati di calcio o O¶DVVHQ]DGHJOLVWHVVLQHLWHUUHQLDFLGL/HFODVVL di pH sono quelle indicate dalla Società Italiana Scienza del Suolo.

Classe Descrizione Molto acido: pH <5,41 I suoli appartenenti a questa classe limitano la scelta delle colture, a causa delle elevate quantità di alluminio solubile. A questi valori di pH si adattano le piante acidofile, sia ornamentali (azalee, rododendri) che fruttifere (mirtillo). La coltivazione di altre piante è possibile dopo correzioni della reazione con adeguate quantità di calcio e di magnesio. Acido: pH 5,41 - 5,90 Anche il suoli appartenenti a questa classe limitano la scelta delle colture praticabili. Questi valori di pH permettono la coltivazione di piante acidofile, sia ornamentali (azalee, rododendri) che fruttifere (mirtillo). La coltivazione di altre piante è possibile dopo correzioni con adeguate quantità di calcio e di magnesio. Subacido: pH 5,91 ± 1 suoli subacidi sono idonei alla coltivazione di quasi tutte le specie di 6,70 interesse agrario. Le concimazioni possono essere utilmente effettuate conoscendo gli elementi che eventualmente necessitano di essere incrementati Neutro: pH 6,71 ± 7,20 I suoli neutri sono idonei alla coltivazione di tutte le colture. Le concimazioni possono essere utilmente effettuate conoscendo gli elementi che eventualmente necessitano di essere incrementati Subalcalino: pH 7,21 - I suoli subalcalini sono idonei alla coltivazione delle colture tolleranti 8,10 O¶DOFDOLQLWj , FDUERQDWL SUHVHQWL QHO VXROR SRVVRQR OLPLWDUH OD GLVSRQLELOLWj GL microelementi. Alcalino: pH > 8,10 ,VXROLDOFDOLQLVRQRLGRQHLDOODFROWLYD]LRQHGHOOHFROWXUHWROOHUDQWLO¶DOFDOLQLWjH resistenti alle forti limitazioni della disponibilità di microelementi quali il ferro. Frequente è la carenza di fosforo assimilabile.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 16 3.8 GRANULOMETRIA La granulometria indica la quantità relativa delle particelle solide che compongono il suolo.

,O WHUPLQH ³IUDQFR´ LQGLFD XQ VXROR FRQ TXDQWLWj GL VDEELD OLPR HG argilla in rapporti equilibrati che garantiscono una buona lavorabilità dello stesso ed assicura una buona riserva di acqua per le FROWLYD]LRQL , WHUPLQL ³OHJJHUR´ R ³SHVDQWH´ LQGLFDQR VXROL tendenzialmente sabbiosi nel primo caso (franco-sabbiosi o sabbioso- franchi) o tendenzialmente limosi nel secondo caso (franco-limosi, limosi o franco-limosi-argillosi). Le classi di granulometria sono quelle riportate dalla Società Italiana Scienza del Suolo.

Classe Descrizione Franco Il suolo ha quantità equilibrate di sabbia, limo e argilla. Suoli che non presentano particolari problemi per lo svolgimento delle lavorazioni meccaniche. Buona la riserva idrica che assicura la produttività delle colture Franco-argilloso ,OVXROR KD XQD TXDQWLWj GL OLPR VXSHULRUH DOO¶RWWLPDOH PD QRQ q DQFRUD LO componente dominate. Franco-limoso- Suoli che necessitano di attenzione per effettuare le lavorazioni meccaniche nelle argilloso condizioni di tempera. Tendenza a ristagni idrici nelle zone calpestate. Buona la Franco-limoso riserva idrica. Franco-sabbioso Il suolo ha una quantità di sabbia superiorH DOO¶RWWLPDOH PD QRQ q DQFRUD LO componente dominate. Suoli che non presentano particolari problemi per lo svolgimento delle lavorazioni meccaniche. Buono il drenaggio ma può essere bassa la riserva idrica per le colture. Sabbioso franco Il suolo ha una TXDQWLWj GL VDEELD FKH VXSHUD O¶RWWLPDOH H GLYHQWD HYLGHQWH OD dominanza della sabbia nelle caratteristiche del suolo stesso. Questi suoli non presentano particolari problemi per lo svolgimento delle lavorazioni meccaniche. Buono il drenaggio, ma è bassa la riserva idrica per le colture. Elevato anche il FRQVXPRGLVRVWDQ]DRUJDQLFDSHUOHFRQGL]LRQLIDYRUHYROLDOO¶RVVLGD]LRQH

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 17 4. CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE DEL TERRITORIO COMUNALE

In questo capitolo si riportano gli esiti delle analisi della superficie comunale con particolare riferimento alle aree non urbanizzate per le quali si sono individuate i seguenti macro ambiti territoriali:

Ambiti boscati si tratta di superfici rientranti nella classificazione regionale di bosco e conseguentemente tutelate dalla normativa forestale e paesaggistica.

Ambiti coltivati in cui sussiste un medio o elevato livello di utilizzazione del suolo ai fini agricoli e colturali tipici del territorio, LQ FXL  YLJH q DQFRUD HYLGHQWH O¶DWWLYLWj SURGXWWLYD 4XHVWL DPELWL includono le parti di territorio che sono state messe a coltura e vengono annualmente lavorate per la produzione ai fini agro- zootecnici.

Parchi, giardini e verde periurbano sono aree ad elevato grado di antropizzazione sia per la YLFLQDQ]DHO¶LQFOXVLRQHQHOOH]RQH XUEDQL]]DWH SXEEOLFKH R SULYDWH FKH SHU O¶HOHYDWD IUXL]LRQH H O¶DOWD intensità di manutenzione.

Quanto di seguito descritto trova riferimento cartografico nelle Tavole del Piano di Governo del Territorio, nella planLPHWULD³XVRGHOVXROR´.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 18 4.1 AMBITI BOSCATI

/¶DQDOLVL GHO FRPSDUWR q VWDWD VYLOXSSDWD VXOOD EDVH GL DOFXQH considerazioni basilari, in merito alla funzionalità ecologica globale degli elementi lineari ed areali individuati.

Si è mantenuto come presupposto fondamentale il valore ecologico rivestito dalle formazioni individuate in base ai seguenti parametri:

composizione specifica delle componenti arboree e arbustive delle unità individuate;

funzione mitigante in rapporto ad aree ed elementi potenzialmente impattanti sul territorio (urbanizzato residenziale e produttivo, rete YLDULD DQFKHLQUDJLRQHGHOODDWWLYLWjGL³ILOWUR´SROLYDOHQWH LQTXLQDQWL rumore, barriera visiva) svolta dalle unità individuate

funzione ecologica svolta da elementi localizzati in prossimità di corsi G¶DFTXD DUULFFKLPHQWR GHOOD IXQ]LRQDOLWj H GHOO¶ HIILFLHQ]D GHO corridoio) o in vicinanza delle superfici classificate come bosco ai sensi della vigente normativa (possibile intrusione della matrice boscata in aree permeabili a minore grado di naturalità ± spazi agricoli ± con aumento della funzionalità ecologica globale).

Il lavoro ha previsto il censimento degli elementi lineari ed areali tramite fotointerpretazione delle ortofotocarte digitali del Database topografico comunale, a cui ha fatto seguito il necessario rilievo a terra per O¶LQGLYLGXD]LRQHGHLSDUDPHWULGHOODFRPSRVL]LRQHVSHFLILFD

1HOO¶DPELWR GL rilievo e FHQVLPHQWR GHOO¶XVR GHO VXROR VRQR VWDWL ULOHYDWL nel territorio comunale di Varzi DUHH GHILQLELOL ³ERVFDWH´ SHU XQ ammontare di circa 3.600 ettari,

La classificazione è avvenuta secondo quanto previsto dalla vigente normativa regionale di cui alla legge Regionale n. 31/2008.

$LILQLGHOO¶LQGDJLQHVLULFRUGDTXLQGLFKHVRQRVWDWHFRQVLGHUDWHERVFR

a) le formazioni vegetali, a qualsiasi stadio di sviluppo, di origine naturale o artificiale, nonché i terreni su cui esse sorgono, caratterizzate simultaneamente dalla presenza di vegetazione arborea o arbustiva, dalla copertura del suolo, esercitata dalla chioma della componente arborea o arbustiva, pari o superiore al venti per cento, nonché da superficie pari o superiore a 2.000 metri quadrati e larghezza non inferiore a 25 metri;

b) i rimboschimenti e gli imboschimenti;

Non sono invece stati considerati bosco:

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 19 - gli impianti di arboricoltura da legno e gli impianti per la produzione di biomassa legnosa;

- i filari arborei, i parchi urbani ed i giardini;

- gli orti botanici, i vivai, i piantonai ed i frutteti;

- le formazioni vegetali irrilevanti sotto il profilo ecologico, paesaggistico e selvicolturale.

La colonizzazione spontanea di specie arboree o arbustive su terreni non boscati dà origine a bosco solo quando il processo è in atto da almeno dieci anni (per le sole zone montane). Le caratteristiche del bosco sono date dalla conformazione per tipologia e quantità allo stato di fatto dei luoghi, i termini bosco, foresta e selva sono equiparati.

In merito alla perimetrazione del confine delle aree boscate è bene precisare che:

Tutti gli interventi in area a bosco sono normati dalla Legge Regionale n. 31/2008 e s.m. e gli interventi dovranno rispettare le Norme Forestali di cui al Regolamento regionale n. 5/2007, che ILQDOL]]D WXWWL JOL LQWHUYHQWL DOOD ³WXWHOD YDORUL]]D]LRQH GHOOH VXSHrfici, GHOSDHVDJJLRHGHOO¶HFRQRPLDIRUHVWDOH

La disciplina selvicolturale e forestale in genere è competenza degli enti forestali, in questo caso della Comunità Montana Oltrepò Pavese, proprio con sede a Varzi.

/¶DWWULEX]LRQH GL ³DUHD ERVFDWD´ H SHUWDnto la delimitazione ufficiale GHO SHULPHWUR ERVFKLYR q GHPDQGDWD DOO¶(QWH IRUHVWDOH GL ]RQD LQ questo caso la Comunità Montana) attraverso il Piano di Indirizzo forestale.

4.2 PIANO DI INDIRIZZO FORESTALE

Il Piano di Indirizzo Forestale rappresenta lo strumento previsto dalla legge regionale n. 31 del 2008, per delineare gli obiettivi di sviluppo del settore silvopastorale e le linee di gestione di tutte le proprietà forestali, private e pubbliche.

Il P.I.F. rientra quindi nella strategia forestale regionale quale VWUXPHQWRFDSDFHGLUDFFRUGDUHQHOO¶DPELWRGLFRPSDUWLRPRJHQHLOH proposte di gestione, le politiche di tutela del territorio e le necessità GL VYLOXSSR GHOO¶LQWHUR VHWWRUH /D UHGD]LRQH GHO 3LDQR GL ,QGLUL]]R Forestale della Comunità Montana deriva dalla necessità di possedere un esaustivo quadro conoscitivo dei soprassuoli forestali su cui basare la pianificazione e la programmazione delle attività

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 20 selvicolturali e più in generale di gestione e valorizzazione del territorio boscato e non, per perseguire il miglioramento, il recupero e la razionale gestione delle aree rurali. Le finalità fondamentali e i contenuti di un Piano di Indirizzo Forestale sono state definite a partire dalla D.G.R. n° 13899 del 1 agosto 2003 mediante: 1. analisi e pianificazione del territorio boscato e pastorale;

2. definizione delle linee di indirizzo per la gestione dei popolamenti forestali;

3. ipotesi di intervento, risorse necessarie e possibili fonti finanziarie;

4. raccordo e coordinamento tra la pianificazione forestale e la pianificazione territoriale;

5. definizione delle strategie e delle proposte di intervento per lo sviluppo del settore silvo-pastorale;

6. proposte di priorità di intervento nella concessione di contributi pubblici.

Il Piano di Indirizzo Forestale è redatto GDOO¶(QWH IRUHVWDOH competente, in questo caso la Comunità Montana Oltrepò Pavese, dotata di tale strumento già dal 2001 (approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 6463 del 19 ottobre 2001), ai sensi però della OHJJHIRUHVWDOHDOO¶HSRFDLQYLJRUHovvero la legge regionale 80/89.

Occorre infatti precisare che per il territorio in oggetto la legge forestale regionale è cambiata sia nel 2004 (lr. 27/2004) con ulteriori modifiche nel 2008 con il testo unico di cui alla l.r. n° 31/2008.

Tale norma ha introdotto infatti una serie di criteri ed indicazioni di maggior dettaglio che nel vecchio Piano redatto dalla Comunità Montana non sono presenti.

La nuova Legge Forestale Regionale 31/2008, che sostituisce la LR 27/2004, la LR 8/1976 e la LR 80/1989, ufficializza e rafforza il ruolo del Piano di Indirizzo Forestale come elemento cardine delle scelte programmatorie e di sviluppo di ampi comprensori boscati.

In termini generali la legge intende fornire delle risposte ai cambiamenti che negli ultimi 20 anni hanno interessato il comparto silvo pastorale lombardo. Tra questi ricordiamo:

- O¶DEEDQGRQRGHOODJHVWLRQHDWWLYDGHLERVFKL

- il calo di oltre il 50% delle aziende agricole di montagna;

- O¶DXPHQWRGHOODVXSHUILFLHERVFKLYDLQPRQWDJQDHFROOLQDGRYXWa a rimboschimenti e alla colonizzazione spontanea dei terreni abbandonati dall'agricoltura;

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 21 - la riduzione della superficie boschiva in pianura;

- la necessità di difendere i paesi dai sempre più frequenti eventi meteorologici estremi;

- il crescente ruolo degli Enti locali nella gestione del territorio;

- il maggior interesse da parte della collettività per le funzioni ambientali dei boschi.

Altri elementi che hanno ispirato la stesura del nuovo testo di legge sono:

- la necessità di adeguamento alla normativa nazionale sui boschi. Il '/JV Qƒ  ULYHGH IUD O¶DOWUR OD GHILQL]LRQH GL ERVFRHGL arboricoltura da legno, definisce gli interventi ammessi in bosco VHQ]D DXWRUL]]D]LRQH SDHVLVWLFD HG LQWURGXFH O¶REEOLJR GL LQWHUYHQWL compensativi in caso di disboscamento;

- il fatto che i boschi lombardi occupano ora gran parte del territorio (poco più di un quarto della Lombardia) e che questi sono per i tre quarti in montagna. La proprietà forestale appartiene per il 34 % ad Enti pubblici, il resto a privati;

- O¶ LPSRUWDQ]D GHL ERVFKL QHOOD UHJLPD]LRQH GHOOH DFTXH H QHO mantenimento della stabilità dei versanti;

- la potenziale importanza economica del settore forestale. Purtroppo, VROR O¶ GHO OHJQDPH XWLOL]]DWR GDOO¶LQGXVWULD ORPEDUGD SURYLHQH dalle nostre foreste (0,5 milioni di metri cubi), che però potrebbe IRUQLUQHEHQGLSLLQPDQLHUDFRPSDWLELOHFRQODWXWHODGHOO¶DPELHQWH poiché i boschi lombardi producono circa 1,5 milioni di metri cubi DOO¶DQQR

Il PIF attualmente in vigore indica comunque una serie di obiettivi SULPDULGHOODSROLWLFDIRUHVWDOHGHOO¶2OWUHSz3DYHVHWUDFXLODULQDVFLWD della gestione del territorio boscato e del settore delle utilizzazioni forestali, promuovendo una selvicoltura sostenibile e multifunzionale, senza diVSHUGHUH OH VFDUVH ULVRUVH LQ LQWHUYHQWL GL ³UHVWDXUR GHO ERVFR´

Le principali linee di azione presenti nel Piano sono le seguenti:

Informazione: è necessario creare una nuova cultura forestale, rendere consapevole il proprietario che il bosco rappresenta una risorsa economica e che la forma di gestione associativa costituisce la migliore opportunità per riuscire a sfruttare in modo sostenibile la risorsa forestale.

Formazione professionale: dovrà essere indirizzata sia al personale dei Consorzi Forestali e delle eventuali imprese

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 22 ERVFKLYH VLD D FRORUR FKH VYROJRQR O¶DWWLYLWj IRUHVWDOH FRPH integrazione a quella agricola.

Viabilità forestale: una fitta ed efficiente rete di viabilità forestale è condizione necessaria per poter fare selvicoltura e per coinvolgere le imprese private nelle utilizzazioni boschive. Prioritari dovranno essere gli interventi a carico delle Unità di Paesaggio Forestale a prevalente attitudine produttiva, nonché le aree di competenza dei consorzi forestali.

Strutture per la gestione: in un ambito territoriale dove la proprietà forestale è essenzialmente privata e suddivisa in appezzamenti di piccolissime dimensioni, la struttura di gestione economica del territorio più razionale è quella consortile. Proprio in realtà come questa trovano la maggiore giustificazione i Consorzi Forestali.

Struttura per la commercializzazione del legname: i consorzi forestali attuali tuttavia non possono occuparsi anche della commercializzazione e del trasporto del legname che dovrebbe essere organizzata a livello superiore, di Comunità Montana o di Provincia, mediante una apposita struttura. In questo modo si eviterebbe una inutile concorrenza tra i diversi FRQVRU]L IRUHVWDOL FRQFHQWUDQGR QHO FRQWHPSR O¶RIIHUWD GL legname. Questa struttura dovrebbe occuparsi della vendita del legname, principalmente legna da ardere, ed eventualmente di una prima trasformazione del prodotto (spacco), nonché dei trasporti. Tale struttura potrebbe configurarsi come un consorzio di secondo grado.

Adeguamento delle strutture tecnico-amministrative: alla luce delle competenze recentemente trasferite e delegate alle Comunità Montane e alle Province dalla L.R. n° 11/98, è necessario che tali Enti provvedano a dotarsi della figura professionale del tecnico forestale (laureato in Scienze Forestali/Agrarie) anche per gli specifici pareri tecnici previsti dalla L.R. 8/76.

Realizzazione di piccoli impianti di riscaldamento a cippato: Piccoli impianti per il riscaldamento di edifici pubblici ad uso collettivo o per piccole comunità, possono rappresentare un importante sbocco commerciale per determinati assortimenti legnosi. La progettazione e realizzazione dell'impianto (destinato a servire una volumetria di almeno 10.000 mc.) dovrà anche prevedere un piano di approvvigionamento della biomassa.

Redazione di un Piano di sostituzione delle pinete artificiali: Data la significativa superficie attualmente occupata dalle formazioni artificiali di conifere e la possibilità che una loro utilizzazione agisca da volano economico per il settore delle

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 23 utilizzazioni forestali, si propone di realizzare un vero e proprio piano dei tagli.

Creazione di una rete di aziende e siti di rilevanza sperimentale e divulgativa: la mancanza di una cultura forestale sul territorio e la particolarità della realtà forestale locale rispetto a quella lombarda, sottolineano la necessità di creare una struttura didattica e divulgativa. Si tratta di individuare delle aree sperimentali di intervento selvicolturale allo scopo di fornire degli esempi concreti di gestione forestale. In particolare le formazioni per di maggiore interesse selvicolturale sono: faggete, castagneti e Ostryo-querceti.

Recupero delle superfici agricole abbandonate: al fine di evitare un progressivo degrado del territorio ed una pregiudizievole semplificazione ecologica del paesaggio, si deve prevedere di contribuire al recupero, anche mediante sfalci e decespugliamenti, delle superfici agricole abbandonate.

La redazione del Piano di Indirizzo Forestale deriva quindi dalla necessità di possedere un esaustivo quadro conoscitivo dei soprassuoli forestali su cui basare la pianificazione e la programmazione delle attività selvicolturali e più in generale di gestione e valorizzazione del territorio boscato e non, per perseguire il miglioramento, il recupero e la razionale gestione delle aree rurali

4.3 RAPPORTI TRA PIF E PIANIFICAZIONE URBANISTICA

La Legge Forestale Regionale prevede un rinnovato ed energico raccordo, non solo tra i diversi livelli della pianificazione forestale, ma anche tra questa e la pianificazione territoriale ed urbanistica.

La nuova legge per il governo del territorio, L.R. 12 del 11 marzo 2005, istituisce un nuovo strumento: il Piano di Governo del Territorio (PGT). Il PGT, sarà per la prima volta a questa scala un piano di natura interdisciplinare e la componente urbanistica risulta complementare a quella gestionale, paesistica ed ambientale, geologica, agronomica ed informatica. I Comuni avranno a disposizione un tempo pari a 4 anni per convertire i propri PRG al nuovo strumento di govHUQR GHO WHUULWRULR $L VHQVL GHOO¶DUW LO 3*7 dovrà contenere un quadro conoscitivo globale del territorio comunale ed in tal senso il PIF, anche come piano di settore del PTCP, potrà costituire una preziosa fonte di informazioni per quanto attiene il siVWHPD DPELHQWDOH HG LO WHUULWRULR UXUDOH LQROWUHDL VHQVL GHOO¶DUW  LO Piano dei servizi del PGT dovrà contenere indicazioni relativamente alle dotazioni a verde, ai corridoi ecologici, al sistema del verde di connessione tra territorio rurale ed edificato, il tutto auspicabilmente

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 24 in accordo con le previsioni della pianificazione sovraordinata (nella fattispecie PIF e PTCP).

(¶LQILQHO¶DUWLFRORUHODWLYRDO3LDQRGHOOH5HJROHFKHDOFRPPD GHILQLVFH FKH SHU OH DUHH GHVWLQDWH DOO¶DJULFROWXUD JOL VWUumenti comunali recepiscono i contenuti dei Piani di Indirizzo Forestale ove esistenti.

Questi nuovi orizzonti, non ancora del tutto esplorati, valorizzano e responsabilizzano fortemente la pianificazione forestale come elemento fondamentale nel disegno di nuovi scenari di sviluppo e per la valorizzazione del territorio silvo pastorale.

Ai fini della individuazione e perimetrazione degli elementi boscati presenti nel Comune di Varzi si ribadisce quindi che quanto riportato nella tavola grafica è indicativo e orientativo della consistenza ed ubicazione, non risultando probante per eventuali trasformazioni G¶XVRRJHVWLRQHRUGLQDULDIRUHVWDOHSHUOHFXLSURFHGXUHVLULPDQGD alle norme di settore vigenti presso gli Enti competenti (Comunità Montana).

In termini generali , oltre a quanto sopra riportato è importante ricordare che diversi ed eterogenei tra loro sono i livelli di pianificazione interessanti il territorio provinciale con i quali il Piano di Indirizzo può e deve interagire. Tra questi ricordiamo:

Livello provinciale

Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.);

Piano Faunistico Venatorio provinciale (PFV)

Piano Agricolo Provinciale

Piano Cave

Livello comunale

Piani Regolatori Generali dei Comuni ora Piani di Governo del Territorio;

Piani di protezione civile

Altri piani a scala territoriale

Piano stralcio per la difesa idrogeologica e della rete idrografica nel Bacino del fiume Po.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 25 4.4 LA VIABILITA¶ AGROSILVOPASTORALE Negli ultimi anni i Comuni, la Comunità Montana ed i privati hanno realizzato importanti interventi di manutenzione straordinaria e di DSHUWXUD GL QXRYD YLDELOLWj GL VHUYL]LR /¶RELHWWLYR GL TXHVWL ODYRUL q quello di consentire una migliore utilizzazione delle risorse agro forestali, una più efficiente azione di difesa dagli incendi boschivi ed infine un maggiore presidio del territorio. Di contro la realizzazione di strade, ancorchè di servizio, impone delle scelte molto delicate al fine di limitare gli impatti sul territorio.

/¶RELHWWLYR GHOOD SUHVHQWH SLDQLILFD]LRQH q TXello di recuperare e migliorare il patrimonio viabilistico già presente sul territorio, limitando l'apertura di nuovi tracciati unicamente alle zone non servite ed idonee ad ospitare nuove infrastrutture.

La Regione Lombardia con la Legge sulla montagna 29 giugno 1998, n. 10 definisce il sistema della viabilità locale stabilendo alcune linee di principio:

destinare proprie risorse per realizzare e migliorare la percorribilità e la sicurezza delle strade;

definire una classificazione della viabilità a servi]LRGHOO¶DWWLYLWj agro-silvo-SDVWRUDOH QRQ SUHYLVWD GDO ³1XRYR &RGLFH GHOOD VWUDGD³DLVHQVL'HFUHWR/HJLVODWLYRDSULOHQ

/¶DUW  FRPPD  OHWWHUH D  H E  FODVVLILFD OD YLDELOLWj D VHUYL]LR GHOO¶DWWLYLWjDJUR-silvo-pastorale distinguendo:

VWUDGDLQWHUSRGHUDOH³VHFROOHJDDOOHVWUDGHORFDOLGHO&RPXQH le aziende agro-silvo-pastorali e non è soggetta al pubblico WUDQVLWRPRWRUL]]DWR´

strada silvo-SDVWRUDOH ³VH FROOHJD DOOH UHWH LQWHUSRGHUDOH R locale del Comune aree forestali o pascolive e non è soggetta DOSXEEOLFRWUDQVLWR´

La classificazione delle strade, esistenti in Regione Lombardia, a VHUYL]LR GHOO¶DWWLYLWj DJUR-silvo-pastorale, proposta dalla L.R. 10/98 e in precedenza definita dalla Legge Forestale 8/76 (per le sole strade forestali DOO¶DWWRSUDWLFRQRQULVXOWDVHPSOLFHLQIDWWLVRORQHOOHDUHHGL pianura e in alcune zone, di limitata estensione territoriale, montane e collinari ad elevata vocazione agricola, vi è una funzione prevalente rispetto alle altre. In questi ambiti la maggioranza delle strade è polifunzionale ovvero di presidio del territorio con rilevante utilizzo anche a fini turistici e ricreativi.

La Regione Lombardia con Delibera di Giunta n. 7/14016 del 8° agosto 2003 pubblicata sul B.U.R.L., 3° supplemento straordinario al n° 35 del 29 agosto 2003 ha fornito una serie di indicazioni di natura tecnica ed amministrativa per la realizzazione di nuove strade agro- silvo-SDVWRUDOL SHU O¶DWWXD]LRQH G¶LQWHUYHQWL GL DGHJXDPHQWR H GL

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 26 manutenzione delle strade esistenti e per la regolamentazione GHOO¶DFFHVVRHGHOODVLFXUH]]DGLWUDQVLWR

Nello specifico il documento contiene:

la definizione delle strade agro-silvo-pastorali e della viabilità minore di tipo pedonale;

la definizione delle classi delle strade in base alle caratteristiche costruttive, al fine di indicare gli automezzi autorizzati al transito con i relativi carichi massimi ammissibili;

il Regolamento tipo da utilizzarsi su base comunale per GLVFLSOLQDUH O¶DFFHVVR H LO WUDQVLWR VXOOD YLDELOLWj DJUR-silvo- pastorale;

la metodologia per la redazione del Piano della viabilità agro- silvo-pastorale definito su due livelli di complessità;

OLQHHG¶LQGLUL]]RWHFQLFRSHUODUHDOL]]D]LRQHGLQXRYHVWUDGHH per le manutenzioni;

la convenzione con soggetti privati e la dichiarazione G¶DVVHQVR IUD SULYDWL SHU GLVFLSOLQDUH O¶DFFHVVR H LO WUDQVLWR sulla viabilità agro-silvo-pastorale di proprietà privata.

/DGLUHWWLYDqVWDWDHPDQDWDLQDSSOLFD]LRQHGHOO¶DUWGHOOD/5Q 10 del 29 giugno 1998, ed è rivolta sia ai Comuni sia ai tecnici progettisti.

La delibera, inoltre, revoca e sostituisce la D.G.R. del 14 aprile 1987, n. 4/19653 "Definizione delle strade e piste forestali che rientrano nelle opere antincendio e in quelle di conservazione e utilizzazione boschiva".

4.5 DEFINIZIONE DI VIABILITA¶ AGROSILVOPASTORALE La viabilità agro-silvo-pastorale è costituita dalle strade ubicate nelle aree montane e collinari della regione Lombardia, che non sono adibite al pubblico transito e non collegano centri abitati; realizzate prevalentemente in fondo naturale, che svolgono contemporaneamente molteplici funzioni in campo agricolo e forestale e in subordine turistico ricreativo.

Strade agro-silvo-pastorali sono quelle infrastrutture polifunzionali, finalizzate ad utilizzo prevalentemente di tipo agro-silvo-pastorale, non adibite al pubblico transito, non soggette alle norme del codice GHOODVWUDGDQHOOHTXDOLLOWUDQVLWRqVRWWRSRVWRDOO¶DSSOLFD]LRQHGLXQR specifico regolamento.

In questa categoria di strade vengono comprese tutte quelle infrastrutture di collegamento utilizzate prevalentemente per lo svolgimento delle attività agricole e forestali periodiche. La funzionalità di queste strade consente il collegamento:

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 27 1. dalle aziende agro-silvo-pastorali alle strade locali del comune;

2. dalle aree forestali o pascolive alle rete interpoderale o alle strade locali del comune.

Queste strade sono tracciati permanenti che hanno particolari caratteristiche costruttive (larghezza, pendenza, ecc.) con specifiche WLSRORJLHGHOOHRSHUHG¶DUWHGLULGRWWRLPSDWWRDPELHQWDOHHVRJJHWWHD periodiche manutenzioni.

Piste forestali sono quelle infrastrutture temporanee, a funzionalità OLPLWDWD UHDOL]]DWH VROR SHU O¶HVHFX]LRQH GL VSHFLILFL ODYRUL IRUHVWDOL sistemazioni idraulico-agrario-forestali e opere di difesa del suolo. Queste piste hanno un utilizzo limitato nel tempo in funzione degli LQWHUYHQWLGDUHDOL]]DUVLQHOO¶DUHDVHUYLWDGDOODSLVWDSHUFXLLOWUDFFLDWR dovrà in ogni caso essere ripristinato al termine dei lavori.

Le caratteristiche delle piste forestali, non prevedono la realizzazione di RSHUHG¶DUWHQHFHVVLWDQRGHOODVRODULVDJRPDWXUDGHOWHUUHQR(VVH possono fare parte dei progetti di taglio o delle opere di cantiere previste dai progetti di sistemazione idraulica o di difesa del suolo.

9LDELOLWj PLQRUH q FRVWLWXLWD GDOO¶LQVLHPH GHL WUacciati, distinti in mulattiere, sentieri e itinerari alpini, che per le loro caratteristiche tecniche sono a prevalente uso pedonale.

Nonostante la sua funzione principale sia di tipo ricreativo, storico o culturale (si pensi ad esempio ai tracciati delle strade militari della prima guerra mondiale), può ricoprire un ruolo significativo nella gestione attiva del territorio montano, in quanto a volte può costituire O¶XQLFDYLDG DFFHVVRLQDPELHQWLGLIILFLOL

Tenuto conto delle indicazioni della citata delibera di giunta regionale sono state introdotte le seguenti classi, da applicarsi sia alla rete esistente, sia ai tratti che saranno realizzati o migliorati in futuro:

1. la prima destinata al transito di autocarri privi di rimorchio con un peso complessivo inferiore a 250 q;

2. la seconda destinata al transito di trattori con rimorchio ed autocarri leggeri con peso complessivo inferiore a 200 q;

3. la terza destinata al transito di automezzi leggeri (fuoristrada, trattori di piccole dimensioni di potenza massima 90 CV, ecc.) con peso complessivo inferiore a 100 q;

4. la quarta destinata a mezzi leggeri con peso complessivo inferiore a 40 q.

A queste quattro classi ne è stata aggiunta una quinta per le strade attualmente non transitabili per alcun automezzo in sicurezza e quindi strade che necessitano di interventi manutentivi radicali.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 28 Si tenga presente che per quanto riguarda i carichi, il Regolamento comunale (previsto dalla DG 7/14016 del 8° agosto 2003) potrà prevedere dei carichi superiori a quelli indicati in tabella per tutte le strade, con particolare riferimento a quelle di nuova costruzione, qualora esplicitamente valutati con prove di carico.

Per quanto concerne le strade di nuova realizzazione si precisa che la larghezza massima non deve comunque superare i 4,5 m comprensivi di banchina.

La classificazione adottata, a cui peraltro si devono uniformare anche i PIF, è riassunta nello schema che segue.

1 La classe di transitabilità è determinata dal parametro più sfavorevole che ne costituisce il limite di transitabilità. 2 Sono consentite delle deroghe indicate nel Regolamento comunale al transito art. 13 3 Sono possibili carichi superiori a quelli indicati in tabella per tutte le strade ed in particolare per quelle di nuova costruzione qualora esplicitamente valutati con prove di carico. 4 Comprensivo di banchina 0.5 m Dal punto di vista della sicurezza, occorre considerare che questa è garantita per mezzi a pieno carico su pendenze superiori a 8 10% per autocarri pesanti, 10 12% per mezzi forestali con rimorchio, 14 15% per trattori senza rimorchio; tali limiti possono non essere validi per mezzi speciali, che tuttavia non sono particolarmente diffusi nella Regione. Date le condizioni, generalmente difficili in cui si sviluppano queste strade, ed in particolare quelle a uso prevalentemente forestale, occorre accettare che vi possano essere brevi tratti in cui le condizioni sopracitate non vengano rispettate, VHQ]D SHU TXHVWR GHFODVVDUH O¶LQWHUD VWUDGD 3HU TXHVWR PRWLYR q

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 29 stato introdotto il concetto di pendenza prevalente, cioè quella pendenza che si riscontra più frequentemente lungo il percorso e che caratterizza almeno il 70 80% dello sviluppo del tracciato.

'DOSXQWRGLYLVWDGHOO¶HURVLRQHqLQYHFHIRQGDPHQWDOHFRQVLGHUDUHOD pendenza massima che si può avere sui singoli tratti, e che deve tenere in considerazione i seguenti aspetti:

pendenze elevate innescano processi erosivi significativi;

il degrado del piano viario riduce la stabilità della struttura e peggiora le condizioni di transito;

strade di classe inferiore possono accettare condizioni di transito peggiori.

La realizzazione di nuova viabilità agro±silvo±pastorale ed il riordino di quella esistente sono basati sulla conoscenza delle caratteristiche HGHOODGLVWULEX]LRQHGHOO¶LQVLHPHGHOOHVWUDde di servizio nel territorio rurale, forestale e pastorale.

/¶RELHWWLYR GHOOD SLDQLILFD]LRQH q SHUWDQWR TXHOOR GL UHFXSHUDUH H migliorare il patrimonio viabilistico già presente sul territorio, FRQWHQHQGR O¶HYHQWXDOH DSHUWXUD GL QXRYL WUDFFLDWL XQLFDPHQWH alle zone non servite ed idonee ad ospitare nuove infrastrutture.

La manutenzione delle strade a fondo naturale è generalmente costosa, per il continuo deterioramento cui sono sottoposte. La redazione di un unico piano di manutenzione per l'intero territorio permetterà una più funzionale gestione dell'intera rete viaria VHFRQGDULD VXGGLYLGHQGR LQGLSHQGHQWHPHQWH GDOO¶LQVHULPHQWR comunale del tracciato, le risorse disponibili sulle infrastrutture che necessitano di interventi manutentivi.

Tramite il piano della viabilità la Comunità Montana sarà facilitata nel predisporre e programmare interventi diretti o la distribuzione di aiuti.

Classe di N° Lunghezza Descrizione transitabilità [km]

0 0 Non classificato 0

I 0 Autocarri 0

II 39 Trattori con rimorchio 5,1

III 47 Trattori di piccole dimensioni 4.9

IV 0 Piccoli automezzi 0 V 0 Non transitabile 0 TOTALE 86 10

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 30

Nel comune di Varzi sono state censite n. 86 strade, a prevalente categoria primaria/nodale, per una lunghezza totale di 10 km. (Allegato 1) ,QJHQHUDOHO¶DFFHVVLELOLWjGHLERVFKLGHO&RPXQHGL9DU]LqSLXWWRVWR buona in virtù anche del fatto che esistono numerosi nuclei rurali diffusi sul territorio. Le aree più inaccessibili sono per lo più legate a boschi il cui interesse produttivo è subordinato ad altre funzioni SUHPLQHQWL QDWXUDOLVWLFDSDHVDJJLVWLFD«  Le classi presenti sono la II e la III; si tratta quindi di un tipo di viabilità che consente di effettuare utilizzazioni forestali anche con un certo margine di economicità, purchè mantenuta in buono stato di manutenzione.

4.6 PARCHI GIARDINI E VERDE FUORI FORESTA

,Q TXHVW¶DPELWR GL LQGDJLQH ULHQWUDQR DUHH YHUGL SXEEOLFKH R G¶XVR pubblico con aiuole e filari , in cui è presente una ricca vegetazione antropizzata di elevata valenza estetica, funzionale, igienica, di SURWH]LRQHDQFRUFKpVWUHWWDPHQWHFRQQHVVDDOO¶XUEDQL]]DWR /D GLVWULEX]LRQH GL TXHVWH DUHH q ULSRUWDWD QHOO¶DSSRVLWD WDYROD QHOO¶DPELWRGHOOHVHJXHQWLFDWHJRULH PARCHI E GIARDINI CON VERDE ORNAMENTALE DI PREGIO ± si tratta di superfici occupate e gestite a parco o ampio giardino di villa in cui è presente un vegetazione di specie ornamentali oli specifiche di elevato valore paesaggistico ambientale.

ALBERI SINGOLI A GRUPPI O MACCHIA popolamenti arborei di interesse ecologico o paesaggistico non rientranti nella definizione regionale di bosco

FILARI ARBOREI impianti arborei allineati a filare e non rientranti nella definizione regionale di bosco

4.7 SIEPI, FILARI E FASCE BOSCATE

Sebbene non sottoposti al regime della normativa forestale i filari, i boschetti e gli alberi isolati rappresentano importanti elementi di ecologia del paesaggio rurale. Questi sono collocati per lo più lungo la viabilità secondaria, a ridosso del cambio di pendenza degli alvei principali, a margine dei coltivi. Siepi campestri, filari, e altre formazioni lineari minori, insieme con gli alberi isolati, assumono particolare interesse produttivo e naturalistico.

Nel territorio comunale sono state rilevate siepi o formazioni lineari degne di interesse per una superficie di circa 28 ettari, equamente distribuiti nel territorio in un reticolo abbastanza ramificato.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 31 Questi sistemi lineari sono stati individuati soprattutto in corrispondenza di fossi, capezzagne e strade campestri.

Data la notevole quantità di aree boscate a livello comunale la presenza limitata di queste formazioni non deve trarre in inganno in quanto la IXQ]LRQHGL³UHWHHFRORJLFD´GLFROOHJDPHQWRqJLjDVVLFXUDWDGDLERVFKL che caratterizzando il paesaggio rurale.

(¶ FRPXQTXH LPSRUWDQWH DVVLcurare la continuità di tali formazioni, HYLWDQGRQH O¶HVWLUSR H DVVLFXUDQGRQH OD ULQQRYD]LRQH GRSR L WDJOL SDUWLFRODUPHQWH SHU OH SLDQWH G¶DOWR IXVWR LQ TXDQWR OH VLHSL L ILODUL H OH DUHHERVFDWHVRQRTXLQGLXQDULVRUVDSHUO¶DPELHQWHHSHUO¶DJULFROWXUa.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 32 5. ANALISI DEL COMPARTO PRODUTTIVO AGRICOLO

/¶DQDOLVL GHO FRPSDUWR DJULFROR DOO¶ LQWHUQR GHJOL VWXGL GHO 3*7 KD previsto la raccolta di una serie di dati volti a:

Qualificare dal punto di vista produttivo e strutturale le aziende agricole operanti sul territorio (indipendentemente dalla localizzazione della sede aziendale) tramite:

GHILQL]LRQHGHOO¶LQGLUL]]RSURGXWWLYR

definizione dei parametri di superficie aziendale (SAU);

definizione della consistenza degli allevamenti (bovini, equini, suini, avicunicoli);

definizione del numero di addetti a tempo pieno;

definizione della prevalente modalità di conduzione dei fondi (affitto o proprietà).

Qualificare dal punto di vista territoriale il comparto agricolo mediante la definizione di:

uso agricolo del territorio secondo le categorie di seguito elencate: PRATO, SEMINATIVO, INCOLTO, BOSCO, VIVAIO, LEGNOSE/FRUTTIFERI, ORTO URBANO etc.;

Le analisi e la raccolta dati sono state condotte principalmente attraverso la consultazione di:

banca dati regionale SIARL (Sistema Informativo Agricolo Regione Lombardia) che contiene numerosi dati quantitativi, strutturali e geografici relativi alla maggior parte delle aziende agricole del territorio lombardo;

banca dati aziende delle Camere di Commercio di Pavia, per O¶LQtegrazione dei dati e per la costituzione delle tabelle anagrafiche di indagine;

ULOLHYLVXOWHUULWRULRHFRQWDWWLSHUO¶DIILQDPHQWRHODYHULILFDGHOGDWR raccolto.

Nella definizione degli ambiti coltivi si prendono in considerazione le aree dedicate alle attività agricole, vivaistiche e zootecniche. 1HOO¶LQGDJLQH VL q DOWUHVu IDWWR ULIHULPHQWR DQFKH DG DUHH FKH potenzialmente sono destinate a tali scopi per destinazione, giacitura e disponibilità, ma che versano temporaneamente in stato di abbandono colturale

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 33 La distribuzione delle superfici rilevate è riportata nella tavola apposita ³XVRGHOVXROR´HIDULIHULPHQWRDLVHJXHQWLXVLGHOVXROR

USO DEL SUOLO DESCRIZIONE AREE INCOLTE, RADURE Superfici di varia ampiezza non coltivate con vegetazione cespugliosa arbustiva incolta ed infestante IMPIANTO DI ARBORICOLTURA DA Area agricola con coltivazione di specie a rapido LEGNO accrescimento o per produzione di biomassa IMPIANTO DI VIVAIO Area agricola con coltivazione di specie arboree ornamentali a vivaio ORTI, FRUTTETI Superfici a conduzione famigliare con colture di ortaggi e frutta SEMINATIVO Superfici agricole soggette a lavorazione e conduzione agraria per uso seminativo (mais, frumento, orzo) PRATO STABILE Superfici agricole soggette a lavorazione e conduzione agraria a prato stabile e occasionalmente da pascolo SUOLO NUDO Superfici agricole e non temporaneamente senza presenza di vegetazione

La precisione ed il rilievo eseguito sono pertanto maggiori rispetto al dato DUSAF 2.0 regionale.

5.1 48$17,7$¶(&$5$77(5ISTICHE DELLE AZIENDE CENSITE

5.1.1 NUMERO DI AZIENDE ATTIVE

In totale, le aziende agricole con posizione attiva a SIARL (Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia) nel territorio comunale di Varzi sono circa 232.

5.1.2 LA NATURA GIURIDICA

La quasi totalità delle aziende agricole riportate QHOO¶$//(*$72 2 sono delle Imprese Individuali: su 232 aziende censite, ben 219 sono riferibili a questa tipologia. solo 8 si trovano sotto forma di natura societaria (società semplice, o nome colOHWWLYR  PHQWUH VRWWR ³DOWUH IRUPH´YLVRQRFLUFDD]LHQGH

TIPOLOGIA N° Impresa individuale 219 Società semplice 8 Altre forme 3 Consorzio 2 TOTALE 232

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 34

Da segnalare la presenza di due forme aggregative tra gli addetti del settore e, nello specifico: 1. Consorzio imprenditori agricoli oltrepo' pavese c.i.a.o.p. 2. Consorzio agro silvo pastorale Reganzo onlus

5.1.3 ALLEVAMENTI

La valutazione della consistenza e tipologia di allevamenti si è basata sui dati dell'ASL della provincia di Pavia e sui dati del SIARL, aggiornati al secondo semestre 2012.

Le tipologie d'allevamento riportate QHOO¶$//(*$72 sono il frutto di semplificazione delle tipologie indicate, per una più immediata lettura della presente relazione.

5.1.4 USO DELLE SUPERFICIE AGRICOLE

Il sistema agricolo oggi appare coerente con la tipologia provinciale, in generale, e della montagna GHOO¶2OWUHSz 3DYHVH LQ SDUWLFRODUH sono, infatti, presenti un elevato numero di aziende di piccole dimensioni, cui si affianca un limitato numero di aziende di grande estensione.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 35 Dal punto di vista produttivo il comparto agrario riveste oggi un ruolo più di presidio del territorio che di produttore di materie prime; le aziende che lo rappresentano in termini di superficie sono numericamente molto diffuse e sparpagliate sul territorio comunale.

,QWRWDOHLOULOLHYRGHOO¶XVRGHOVXRORQHOWHUULWRULRFRPXQDOHGL9DU]LKD permesso di individuare e censire circa 5.226 ettari.

,OFHQVLPHQWRGHOO¶XVRGHOVXRORXWLOL]]DQGRle basi cartografiche del recente volo aereo per la costruzione del DataBase Topografico incrociate con i dati DUSAF 2 e verificate a campione in loco, ha evidenziato i seguenti dati, individuabili e meglio leggibili sulla carta

48$/,7$¶',&2/785$ SUPERFICIE (ha) Boschi (ai sensi della l.r.31/08) 3.600 Vigneti - legnose agrarie 154 Vegetazione arbustiva e dei cespuglieti 160 Frutteti e frutti minori 58 Prati 218 Seminativo 1.036

TOTALE 5.226 Rilievo intero territorio agricolo. Elaborazione con software GIS.

Escludendo le categorie DO GL VRWWR GHOO¶ VL ULSRUWDQR L YDORUL LQ termini percentuali delle coltivazioni rilevate.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 36 5.1.5 AGRITURISMI ED OPERATORI BIOLOGICI

In base alla Legge Regionale 8 giugno 2007, n. 10 art. 2 comma 1: per attività agrituristiche si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento animali.

L'agriturismo persegue obiettivi precisi aventi carattere:

economico, ovvero di integrazione delle rendite aziendali per migliorare le condizioni di vita degli agricoltori, conformemente agli scopi della politica agricola comune (PAC);

socio-culturale, ovvero di intensificare i rapporti tra città e campagna, sviluppare nuove forme di turismo e conservare l'identità del patrimonio rurale anche attraverso la valorizzazione di prodotti tipici enogastronomici;

ambientale, ovvero la salvaguardia del territorio tramite un miglior utilizzo e conservazione del patrimonio naturale e dell'edilizia rurale;

occupazionale, ossia permettere lo sviluppo agricolo in modo da frenare la perdita di agricoltori sul territorio rurale e la perdita di forza-lavoro giovane attraverso nuove opportunità di lavoro.

Per quanto riguarda le attività di diversificazione aziendale, sono stati rilevati n° 2 agriturismo appartenente al circuito regionale e n° 2 fattorie didattiche accreditata dalla Regione Lombardia.

In sintesi sono così suddivisi: TIPOLOGIA 48$17,7$¶ Agriturismi con pernottamento e ristoro 1 Agriturismi solo con ristoro 1 Fattorie didattiche 2 Tab. aziende agrituristiche. Fonte Regione Lombardia.

Dalle indagini compiute presso gli Enti competenti (Ente provinciale e 5HJLRQH/RPEDUGLD ULVXOWDQRDWWLYHDOO¶LQWHUQRGHOFRPXQHOHVHJXHQWL aziende agricole aderenti a programmi di agricoltura biologica certificati da organismi di controllo autorizzati. TIPOLOGIA 48$17,7$¶ Conduzione biologica 2 Miste 0 Preparatori 0 Tab. aziende biologiche

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 37 5.1.6 PRODOTTI AGRICOLI TRADIZIONALI LOCALI

In queste terre ricche di storia e tradizioni, caratterizzate da un clima perfetto per la produzione e la stagionatura degli insaccati, nasce il 6DODPH9DU]LOHFXLRULJLQLVHPEUDQRULVDOLUHDOO¶HSRFDGHOO¶LQYDVLRQH longobarda.

Con la Legge del 30 maggio 1989 n. 224 venne promulgata la Denominazione di Origine del salame di Varzi (D.O.).

LD '23 ³6DOPH GL 9DU]L´ q VWDWD LVFULWWD QHO ´5HJLVWUR GHOOH denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche SURWHWWH´DLVHQVLGHO5HJ&(QƒGHOOD&RPPLVVLRne del 12 giugno 1996. Il marchio D.O.P. designa un prodotto di una regione e di un paese, le cui qualità e caratteristiche sono essenzialmente o HVFOXVLYDPHQWH GRYXWH DOO¶DPELHQWH JHRJUDILFR FKH FRPSUHQGH fattori naturali ed umani.

Il salame di varzi D.O.P. è garantito dal M.I.P.A.A.F. (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), attraverso i controlli eseguiti GDOO¶,VWLWXWR3DUPD4XDOLWj

Posta al centro della Valle Stáffora, Varzi presenta un clima perfetto per la produzione e la stagionatura di un salame tipico della tradizione contadina oggi protetto da un marchio di tutela.

Il Salame Varzi è prodotto esclusivamente con carni suine, con aggiunta di una parte di grasso solido, sempre di suino, sale da cucina, pepe nero in grani; il tutto viene poi aromatizzato con un infuso di aglio e vino rosso filtrato.

/DJUDQDGHOO¶LPSDVWRqJURVVDHGqRWWHQXWDIDFHQGRSDVVDUHVLDOD carne, sia il grasso in uno stampo con fori del diametro di 12 mm; per O¶LQVDFFRGHYHHVVHUHXWLOL]]DWREXGHOORGLPaiale e il prodotto ottenuto deve essere legato con spago a maglia fitta.

Il periodo minimo di stagionatura varia in funzione della pezzatura del prodotto che viene così classificato:

Filzetta con un peso di 0.5-0.7 kg e un periodo di stagionatura di 45 giorni;

Filzettone con un peso di 0.7-1 kg e un periodo di stagionatura di 60 giorni;

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 38 Sotto coppone con un peso di 1-2 kg e un periodo di stagionatura di 120 giorni;

Crespone doppio budello con un peso di 1-2 kg e un periodo di stagionatura di 180 giorni.

AO WDWWR O¶LPSDVWR VL SUHVHQWD WHQHUR H FRPSDWWR DO WDJOLR GL FRORUH URVVR YLYR FRQ JUDVVR SHUIHWWDPHQWH ELDQFR /¶DURPD ULVXOWD fragrante e caratteristico, il sapore dolce e delicato Particolarità del salame di Varzi è la presenza della cosiddetta goccia, dovuta allo scioglimento di parte del grasso nei lunghi periodi di stagionatura.

Le carni destinate alla produzione devono provenire da suini nati, allevati e macellati nelle regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna.

Il salame risulta un alimento tipico della tradizione contadina, che vide nel maiale una risorsa indispensabile alla propria sopravvivenza.

Nel XII secolo i Marchesi Malaspina, signori di questo territorio, lo presentavano agli ospiti della propria tavola come pietanza eccezionalmente prelibata.In seguito i mercanti, attraverso la via del sale che collega la pianura padana al mare, portarono questo prelibato salame sui mercati di tutta Europa.

Il 22 giugno 1984 nasce il Consorzio di Tutela del Salame Varzi e il 30 maggio 1989 il prodotto acquisisce la denominazione DOP. Per la produzione del Salame Varzi viene utilizzato esclusivamente suino pesante italiano (minimo 160 kg di peso vivo), alimentato tradizionalmente e senza forzature.

La tecnica di lavorazione prevede le seguenti fasi:

Macinatura - i tagli di carne sono esclusivamente spalla, coscia, lonza, filetto e coppa, ripuliti da nervi, tendini e grasso molle. Vengono introdotti insieme alle parti grasse in un tritacarne avente stampo con fori di diametro di 12 mm;

Impastatura - O¶LPpasto viene preparato miscelando in modo omogeneo la carne, il grasso e la miscela di salagione composta da sale marino, pepe in grani e da un infuso di aglio e vino rosso filtrati. Il UDSSRUWR JUDVVRFDUQH PDJUD QRQ GHYH VXSHUDUH LO  GHOO¶LQWHUR impastR HG q YLHWDWR O¶XVR GL TXDOVLDVL DGGLWLYR QRQ SUHYLVWR GDO Disciplinare;

Insaccatura - O¶LPSDVWR YLHQH LPPHVVR LQ EXGHOOL QDWXUDOL LO SURGRWWR così ottenuto viene legato a maglia fitta con uno spago, opportunamente forellato e confezionato con apposti i sigilli;

Asciugatura - durante questa fase, che ha durata variabile fra i 7 e gli 8 giorni, si verifica una forte perdita di acqua, che deve avvenire in PRGRXQLIRUPHLQWXWWRORVSHVVRUHGHOO¶LPSDVWR/DWHPSHUDWXUDQRQ

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 39 deve superare i 18-ƒ& H O¶XPLGLWj UHODWLYD GHOO¶DULD GHYH FUHVFHUH dal 70-QHOOHSULPHRUHILQRDOO¶-GHOO¶XOWLPRJLRUQR

Stagionatura - durante questo processo, che si svolge nelle antiche e caratteristiche cantine varzesi, alla temperatura di 10-12°C e con XQ¶XPLGLWj GHO  avviene la presa degli aromi, che incide sul sapore e sul profumo finale del salame. La durata di questa fase varia tra i 45 e i 180 giorni, in funzione della passatura.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 40 6. ZONIZZAZIONE AI SENSI DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007 ± 2013

Il comune di 9DU]L q XELFDWR QHOO¶DUHD GHQRPLQDWD ³AREE RURALI &21352%/(0,',69,/8332´ ARPS .

In questo gruppo rientrano quelle aree rurali con problemi di sviluppo (ARPS), cui corrisponde il 14.6% della superficie regionale ma solo l1,8% della popolazione, si identificano con i due poli estremi della montagna lombarda, a nord la provincia di Sondrio e a sud la PRQWDJQDSDYHVHRYYHURFRQOHDUHHSLPDUJLQDOLULVSHWWRDOO¶DVVH economico-produttivo centrale. (Fonte PSR).

Varzi è localizzato nella mappa in corrispRQGHQ]DGHOO¶DUHDLQEOX

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 41 7. RETE NATURA 2000

7.1 SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA SIC

I Sic, non sono aree protette nel senso tradizionale e quindi non rientrano nella legge quadro sulle aree protette n. 394/91, ma nascono con la direttiva 92/43 "Habitat", recepita dal D.P.R n. 357/97 e successivo n. 120/03, finalizzata alla conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse comunitario e sono designati per tutelare la biodiversità attraverso specifici piani di gestione.

La Riserva Naturale regionale Monte Alpe (Sito di Importanza Comunitaria IT2080021) ricade nel comune di Varzi per una minima superficie, ovvero solo 1,78 ha sui 319,91 ettari di superficie totale ( 317,80 ha ± Varzi 1,78 ha e 0,33 ha).

/¶attuale perimetrazione è stata deliberata da Regione Lombardia con D.G.R. n. 8/1876 del 8/02/2006, in occasione della quale sono state apportate modifiche al perimetro originario, per renderlo maggiormente funzionale e coerente con i limiti geografici, geomorfologici e amministrativi.

La Riserva 1DWXUDOH UHJLRQDOH ³0RQWH $OSH´ è stata istituita ai sensi dell'art. 37 della l.r. 86/83 sul territorio del Comune di Menconico in Provincia di Pavia, andando a sovrapporsi ad un¶area interessata fin dagli anni trenta del XX secolo da interventi di riforestazione da parte del Corpo Forestale dello 6WDWRJLjGLFKLDUDWD³ELRWRSR´QHODL sensi della l.r. n. 33 del 27/7/1977, con le finalità di:

salvaguardare i popolamenti trapiantati di formiche del gruppo Formica rufa;

operare, compatibilmente con le esigenze di salvaguardia dei popolamenti delle formiche del gruppo Formica rufa,

la conversione dell¶attuale bosco di impianto di pino nero nel bosco che più si avvicina alla struttura climax di quell'orizzonte;

disciplinare e controllare la fruizione del territorio a fini scientifici e didattico-ricreativi.

Successivamente, con Decreto del Ministero dell¶Ambiente del 3 aprile 2000, tale area è stata proposta, ai sensi della Direttiva 92/43/CEE, come Sito di Importanza Comunitaria IT2080021, GHQRPLQDWR ³0RQWH $OSH´ /D &RPXQLWj (XURSHD con decisione 2004/69/CE del 7 dicembre 2004, adottando l¶elenco dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC) per la regione biogeografia

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 42 continentale, ha definitivamente designato il SIC I7 ³0RQWH $OSH´

Il Decreto del Ministero dell¶Ambiente del 25 marzo 2005, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 156 del 7 luglio 2005, riporta l¶elenco adottato dalla CE, comprendente anche il SIC IT2080021.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 43 8. CONCLUSIONI E INDICAZIONI PER LA PIANIFICAZIONE

Valorizzare l'agricoltura significa occuparsi della sua funzione come comparto produttivo, ma anche della sua funzione paesaggistica e di identità territoriale e della sua funzione di presidio e riequilibrio ambientale. In generale, il livello di informazione disponibile alla scala provinciale renderà più agevole trattare gli aspetti paesaggistici e ambientali, mentre il tema produttivo richiede le conoscenze di maggiore dettaglio disponibili alla scala comunale, relative allo stato dei luoghi alla consistenza delle aziende, e soprattutto alle prospettive di sviluppo della comunità locale.

Trovare un punto di equilibrio tra sviluppo e tutela è un obbiettivo che riguarda le aree più vicine ai centri urbani, dove assume importanza centrale l'individuazione di un equilibrio tra le due apparentemente opposte esigenze di tutela delle funzioni produttive agricole e di sviluppo delle funzioni urbane. In questa fase saranno molto importanti i dati SIARL relativi allo stato delle aziende agricole, oltre che ovviamente le informazioni relative alle previsioni di espansione urbana futura. Andranno quindi individuati i dati relativi alle aree periurbane degradate o dimesse, e più in generale alle condizioni dei margini urbani.

La normativa del PGT dovrà contenere i criteri per l'approfondimento delle aree agricole nella pianificazione comunale nonché specifiche norme per la loro valorizzazione e tutela e per il loro uso, oltre che le regole necessarie per valutare nelle istruttorie di compatibilità future proposte di rettifica, precisazione e miglioramento derivanti da oggettive risultanze riferite alla scala comunale.

Da questi ragionamenti si può fare emergere un obiettivo di fondo per la trattazione degli ambiti agricoli nel PGT. In una logica di governo del territorio gli ambiti non possono essere individuati con riferimento semplicemente al valore agroforestale, ma devono essere rapportati e armonizzati in modo dinamico agli altri temi territoriali interrelati. Ragionando in questo modo si passa da una visione di semplice tutela ad immaginare gli ambiti come occasione per valorizzare il complesso delle funzioni afferenti all'agricoltura, e non solo quella produttiva.

Significa ragionare sull'equilibrio tra sviluppo e tutela, e sul ruolo dei margini urbani come elementi del paesaggio, per regolare il rapporto tra città e campagna, per mantenere la riconoscibilità dei caratteri e dell'identità visiva dei singoli abitati, per evitare lo svilupparsi di situazioni di indistinta conurbazione.

Sarebbe opportuno avviare, in collaborazione con i soggetti coinvolti nella gestione delle varie problematiche elencate, azioni di salvaguardia, valorizzazione e riqualificazione del settore agricolo e del paesaggio rurale, dai punti di vista agronomico, ecosistemico e paesaggistico,

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 44 FRQIHUHQGRJOLTXHLFDUDWWHULGL³PXOWLIXQ]LRQDOLWj´HGLDWWLYDSDUWHFLSD]LRQH alla gestione del territorio già menzionati.

In ordine alle criticità sopra evidenziate, sembrano possibili una serie di interventi e misure, da attuarsi con la partecipazione degli Enti delegati in materia e dei soggetti attivi sul territorio rappresentati dalla Comunità Montana.

Questo Ente potrebbe svolgere un ruolo di guida ed intermediario nel dialogo tra i diversi soggetti coinvolti, dalle aziende agricole alle ammLQLVWUD]LRQLFRPXQDOLFRQO¶DXVLOLRGHOOHDVVRFLD]LRQLGLFDWHJRULD

Avviare una stretta collaborazione con gli organi competenti a livello provinciale, può favorire e promuovere i rapporti con le aziende agricole su questi temi:

la partecipazione con le aziende a misure agroambientali, anche in ragione degli sviluppi del Piano di Sviluppo Rurale 2007 - 2013 ;

O¶LQVWDOODUVLGLXQ³VHUYL]LRGLFRQVXOHQ]D´FKHSHUPHWWDDOLYHOORORFDOH OD JXLGD YHUVR O¶LQFHQWLYD]LRQH GHOOH URWD]LRQL O¶DEEDQGRQR GHOOD monosuccessione e le corrette scelte agronomiche;

O¶RUJDQL]]D]LRQH GL HYHQWL HG LQL]LDWLYH D OLYHOOR IUXLWLYR H WXULVWLFR (percorsi, visite guidate, programmi di educazione ambientale) con il diretto coinvoglimento delle aziende locali

la predisposizione di un programma per la gestione naturalistica e faunistica di alcuni ambiti prativi seminaturali, riducendo il numero di sfalci annui dietro erogazione di un contributo a compensazione del mancato reddito;

sperimentare (secondo il punto precedente) forme partecipate di regolamentazione ed assegnazione degli spazi (scelti anche in funzione del loro ruolo ecologico e paesistico), degli accessi e degli approvvigionamenti idrici;

progettazione partecipata di sistemi di siepi e recinzioni in grado di integrarsi con l¶DPELHQWH FLUFRVWDQWH H VYROJHUH ULOHYDQWH IXQ]LRQH ecologica;

SURPXRYHUH H YDORUL]]DUH OH WHFQLFKH ³D EDVVR LPSDWWR DPELHQWDOH´ generalmente praticate in tali ambienti;

Le politiche agricole regionali, e comunitarie sostengono ed indirizzano O¶D]LRQH GHJOL DJULFROWRUL HG DOOHYDWRUL YHUVR O¶DWWXD]LRQH FRVWDQWH H ULSHWXWDLQD]LHQGDGHOOD³%XRQD3UDWLFD$JULFROD´

Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti è tenuto a rispettare i criteri di gestione obbligatori, conformemente alle procedure e calendari fissati e mantenere la terra in buone condizioni agronomiche ed ambientali in base ai regolamenti approvati.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 45 /HDXWRULWjQD]LRQDOLIRUQLVFRQRDOO¶DJULFROWRUHO¶HOHQFR FRQGL]LRQDOLWj GHL criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche ed ambientali che devono rispettare.

Gli stati membri definiscono a livello nazionale e regionale i requisiti minimi per le buone condizioni agronomiche e ambientali, in conformità a schemi che tengono conto di caratteristiche peculiari delle superfici interessate, comprese le condizioni del suolo e del clima, i sistemi D]LHQGDOLHVLVWHQWLO¶XWLOL]]D]LRQHGHOODWHUUDODURWD]LRQHGHOOHFROWXUHOH pratiche aziendali e le strutture aziendali.

Nei terreni soggetti a periodica lavorazione sono consentite le ordinarie lavorazioni del terreno, quali aratura, erpicatura, vangatura, zappature, affossature o drenaggi, a condizione che le stesse lascino salda una fascia di almeno due metri dal bordo superiore di sponde e scarpate stradali, dalla base di argini o sponde di fiumi e torrenti, dal bordo di aree in erosione.

1HOO¶HVHFX]LRQH GL WDOL ODYRUD]LRQL GHYRQR VHPSUH HVVHUH JDUDQWLWH OD difesa dei terreni lavorati dalle acque provenienti da monte e la corretta regimazione delle acque piovane e superficiali sui terreni lavorati, evitando ristagni o erosioni del suolo per ruscellamento.

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 46 9. ALLEGATI

9.1 LINEE GUIDA - PROPOSTA REGOLAMENTAZIONE ELEMENTI LINEARI

Le siepi ed i filari individuati cartograficamente, negli elaborati di P.G T in, in riferimento alla specifica tavola, vanno conservati e valorizzati. Qualsiasi intervento venga su di essi programmato è soggetto ad autorizzazione / comunicazione.

Sono ammessi interventi di manutenzione e di nuovo impianto con la scelta delle essenze fra quelle indicate nell'elenco riportato nel Regolamento del Verde Comunale.

/¶$XWRULWj FRPXQDOH WXWHOD LQROWUH L ILODUL GL SLDQWH FROORFDWL OXQJR URJJH FDQDOLVWUDGHYLFLQDOLHFRPXQDOLGLDQWLFRLPSLDQWRO¶DEEDWWLPHQWRGLWDOL esemplari dovrà essere preventivamente autorizzato/comunicato GDOO¶$XWRULWj&RPXQDOH

Prescrizioni ulteriori:

dovranno essere mantenuti gli individui migliori ogni 5 - 8 m

la capitozzatura è consentita secondo gli usi

si possono eliminare gli elementi morti, malati o deperienti, sostituendole con

piante autoctone

gli arbusti devono essere rispettati, fatti salvi gli interventi manutentivi del filare

nelle aree gravate da servitù da elettrodotto si possono tagliare gli alberi ad alto fusto, ma devono essere rispettati gli arbusti; sono ammessi tagli a raso, ma con reimpianto di specie arbustive autoctone

Sono ammessi

tutti quegli interventi che tendono: ad eliminare le specie esotiche (brussonetia, ailanto, acero negundo)

gli interventi che tendono a mantenere comunque un numero di matricine uguale rispetto alle normali pratiche forestali (R.R. 5/2007)

le operazioni finalizzate a reimpiantare comunque alberi o arbusti a causa di tagli di piante malate o pericolose

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 47 9.2 CARTOGRAFIA DI ACCOMPAGNAMENTO

Per una migliore e più completa lettura dei dati riportati nel presente studio, si consiglia di fare riferimento alle tavole che compongono il PGT, in particolar modo quelle relative ai seguenti tematismi, delle quali si sono curati direttamente i rilievi e la restituzione:

&DUWDGHOO¶XVRGHOVXROR

Novembre 2012

Dr. Niccolò Mapelli

Allegato 1: ELENCO STRADE VASP

Allegato 2: ELENCO AZIENDE AGRICOLE

Allegato 3: ELENCO ALLEVAMENTI

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 48 10. BIBLIOGRAFIA

ERSAL, 2001, Carta dei pedopaesaggi della Lombardia, Firenze.

Ingegnoli V., 1993, Fondamenti di Ecologia del Paesaggio, Città Studi, Milano.

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Pignatti S., 1982, Flora d'Italia, Ed agricole, Bologna, 3v.

Comunità Montana Oltrepò Pavese. Piano di Indirizzo Forestale. Approvato con deliberazione GL*LXQWDUHJLRQDOHQGHORWWREUHLQDSSOLFD]LRQHGHOO¶DUWLFROR 15 della legge regionale 80/89.

Regione Lombardia, 2007, Programma di sviluppo rurale 2007-2013.

Regione Lombardia, 2003, Base informativa dei suoli.

Regione Lombardia, 2003, Linee di pianificazione per un uso sostenibile del territorio rurale, in B.U.R.L. S.O. n°35 del 25 agosto 2003, Milano.

Arpa, 2010, Rapporto sulOD4XDOLWD¶GHOO¶DULDGL3DYLDH Provincia

Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 49 Relazione agronomica. PGT di Varzi. www.ruralp.it 50

Stato Realizzazi Quota Quota Ente Codice Strada Nome_Strada Comune Codice_Regolamento Gestore one Proprietà Toponimo Inizio Inizio Toponimo Fine Fine ClasseTransitabilita ID Strada ID Lunghezz 176 C M Oltrepo' Pavese S018171_00002 VAR_04_A_FILAGNI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-08 COMUNE Esistente Pubblica 1155 ROSARA-VAR_04_A_IN 390 ROSARA-VAR_04_A_F 450 II - Trattori con Rimorchio 177 C M Oltrepo' Pavese S018171_00003 VAR_04_B_FILAGNI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-09 COMUNE Esistente Pubblica 207 ROSARA-VAR_04_B_IN 370 ROSARA-VAR_04_B_F 370 II - Trattori con Rimorchio 178 C M Oltrepo' Pavese S018171_00004 VAR_05_CORNALE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-10 COMUNE Esistente Pubblica 1568 ROSARA-VAR_05IN 470 ROSARA-VAR_05F 660 II - Trattori con Rimorchio 179 C M Oltrepo' Pavese S018171_00005 VAR_06_PASSALONGA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-11 COMUNE Esistente Pubblica 1098 ROSARA-VAR_06F 690 ROSARA-VAR_06F 690 II - Trattori con Rimorchio 180 C M Oltrepo' Pavese S018171_00006 VAR_07_PER_VALVERDE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-12 COMUNE Esistente Pubblica 1141 ROSARA-VAR_07IN 690 ROSARA-VAR_07F 820 II - Trattori con Rimorchio 182 C M Oltrepo' Pavese S018171_00007 VAR_08_DEI_BOSCHI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-13 COMUNE Esistente Privata 2111 PIETRAGAVINA-VAR_08IN 810 PIETRAGAVINA-VAR_08F 850 II - Trattori con Rimorchio 183 C M Oltrepo' Pavese S018171_00008 VAR_09_ROSSONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-14 COMUNE Esistente Pubblica 626 PIETRAGAVINA-VAR_08IN 810 PIETRAGAVINA-VAR_09F 720 II - Trattori con Rimorchio 184 C M Oltrepo' Pavese S018171_00009 VAR_10_DEL_RISO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-15 COMUNE Esistente Pubblica 4048 VARZI-VAR_10IN 410 VARZI-VAR_10F 740 II - Trattori con Rimorchio 185 C M Oltrepo' Pavese S018171_00010 VAR_11_CASACABANO_MORCIONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-16 COMUNE Esistente Pubblica 1289 CASA_CABANO-VAR_11IN 710 CASA_CABANO-VAR_11F 670 II - Trattori con Rimorchio 186 C M Oltrepo' Pavese S018171_00011 VAR_12_TORRETTA_MORCIONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-17 COMUNE Esistente Pubblica 842 TORRETTA-VAR_12IN 730 TORRETTA-VAR_12F 670 II - Trattori con Rimorchio 187 C M Oltrepo' Pavese S018171_00012 VAR_13_CALENZONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-18 COMUNE Esistente Pubblica 2187 CASA_FIORI-VAR_13IN 755 CASA_FIORI-VAR_13F 870 II - Trattori con Rimorchio 188 C M Oltrepo' Pavese S018171_00013 VAR_14_RANFUSINA_PIANO_DEGLI_ALBEVARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-19 comune Esistente Pubblica 937 RANFUSINA-VAR_14IN 850 RANFUSINA-VAR_14F 950 II - Trattori con Rimorchio 189 C M Oltrepo' Pavese S018171_00014 VAR_15_ALPE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-20 COMUNE Esistente Pubblica 2561 SANTA_CRISTINA-VAR_15IN 770 SANTA_CRISTINA-VAR_15F 1060 II - Trattori con Rimorchio 190 C M Oltrepo' Pavese S018171_00015 VAR_16_COSTABOGNASSI_PIETRAGAVINAVARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-21 COMUNE Esistente Pubblica 1301 PIETRAGAVINA-VAR_16IN 730 PIETRAGAVINA-VAR_16F 680 II - Trattori con Rimorchio 191 C M Oltrepo' Pavese S018171_00016 VAR_17_FRACCE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-22 COMUNE Esistente Pubblica 1067 PIETRAGAVINA-VAR_17IN 710 PIETRAGAVINA-VAR_17F 615 II - Trattori con Rimorchio 192 C M Oltrepo' Pavese S018171_00017 VAR_18_TORRONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-23 COMUNE Esistente Pubblica 1450 BOGNASSI-VAR_18IN 615 BOGNASSI-VAR_18F 660 II - Trattori con Rimorchio 193 C M Oltrepo' Pavese S018171_00018 VAR_19_BOGNASSI_TABACCA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-24 COMUNE Esistente Pubblica 876 BOGNASSI-VAR_19IN 560 BOGNASSI-VAR_19F 570 II - Trattori con Rimorchio 194 C M Oltrepo' Pavese S018171_00019 VAR_20_PER_BOGNASSI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-25 COMUNE Esistente Pubblica 909 CASA_BORIANI-VAR_20IN 580 CASA_BORIANI-VAR_20F 470 II - Trattori con Rimorchio 195 C M Oltrepo' Pavese S018171_00020 VAR_21_ORATORIO_SAN_MARTINO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-26 COMUNE Esistente Pubblica 390 SAN_MARTINO-VAR_21IN 520 SAN_MARTINO-VAR_21F 525 II - Trattori con Rimorchio 196 C M Oltrepo' Pavese S018171_00021 VAR_22_BORIANI_MONTEFORTE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-27 COMUNE Esistente Pubblica 1306 CASA_BORIANI-VAR_22_A_IN 450 CASA_BORIANI-VAR_22_A_F 670 II - Trattori con Rimorchio 197 C M Oltrepo' Pavese S018171_00022 VAR_22_BORIANI_MONTEFORTE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-28 COMUNE Esistente Pubblica 420 CASA_BORIANI-VAR_22_B_IN 450 CASA_BORIANI-VAR_22_B_F 510 II - Trattori con Rimorchio 198 C M Oltrepo' Pavese S018171_00023 VAR_23_B_SAN_MARTINO_MONTEFORTEVARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-29 COMUNE Esistente Pubblica 836 SAN_MARTINO-VAR_23_B_IN 700 SAN_MARTINO-VAR_23_B_F 580 II - Trattori con Rimorchio 199 C M Oltrepo' Pavese S018171_00024 VAR_24_DEI_MONTI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-30 COMUNE Esistente Pubblica 1565 BOSMENSO-VAR_24IN 540 BOSMENSO-VAR_24F 720 II - Trattori con Rimorchio 200 C M Oltrepo' Pavese S018171_00025 VAR_25_PER_CASTELLARO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-31 COMUNE Esistente Pubblica 2105 BOSMENSO-VAR_25F 760 BOSMENSO-VAR_25F 760 II - Trattori con Rimorchio 201 C M Oltrepo' Pavese S018171_00026 VAR_27_B_CIMITERO_CELLA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-32 COMUNE Esistente Pubblica 541 CELLA-VAR_27_B_IN 780 CELLA-VAR_27_B_F 700 II - Trattori con Rimorchio 202 C M Oltrepo' Pavese S018171_00027 VAR_28_CAPOSELVA_DEGO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-33 COMUNE Esistente Pubblica 1304 CAPO_SELVA-VAR_28IN 440 CAPO_SELVA-VAR_28F 640 II - Trattori con Rimorchio 203 C M Oltrepo' Pavese S018171_00028 VAR_29_CASABERTELLA_NIVIONE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-34 COMUNE Esistente Pubblica 1297 CASA_BERTELLA-VAR_29IN 480 CASA_BERTELLA-VAR_29F 500 II - Trattori con Rimorchio 204 C M Oltrepo' Pavese S018171_00029 VAR_30_CASABERTELLA_DEGO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-35 COMUNE Esistente Pubblica 1689 CASA_BERTELLA-VAR_30IN 480 CASA_BERTELLA-VAR_30F 660 II - Trattori con Rimorchio 205 C M Oltrepo' Pavese S018171_00030 VAR_31_MOLINO_CAPOSELVA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-36 COMUNE Esistente Pubblica 971 CAPO_SELVA-VAR_31IN 420 CAPO_SELVA-VAR_31F 460 II - Trattori con Rimorchio 206 C M Oltrepo' Pavese S018171_00031 VAR_32_SAGLIANO_SAN_FERMO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-37 COMUNE Esistente Pubblica 535 SAGLIANO-VAR_32IN 540 SAGLIANO-VAR_32F 560 II - Trattori con Rimorchio 207 C M Oltrepo' Pavese S018171_00032 VAR_33_SANFERMO_LAZZUOLA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-38 COMUNE Esistente Pubblica 1589 SAGLIANO-VAR_33IN 560 SAGLIANO-VAR_33F 390 II - Trattori con Rimorchio 208 C M Oltrepo' Pavese S018171_00033 VAR_34_PER_CELLETTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-39 COMUNE Esistente Pubblica 596 CAVAGNOLO-VAR_34IN 570 CAVAGNOLO-VAR_34F 490 II - Trattori con Rimorchio 209 C M Oltrepo' Pavese S018171_00034 VAR_35_DEI_BOSCHI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-40 COMUNE Esistente Pubblica 636 ALBARETO-VAR_35IN 550 ALBARETO-VAR_35F 680 II - Trattori con Rimorchio 210 C M Oltrepo' Pavese S018171_00035 VAR_36_B_REPONTEINFERIORE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-41 COMUNE Esistente Privata 267 REPONTE_INFERIORE-VAR_36_B_IN 460 REPONTE_INFERIORE-VAR_3 440 III - Trattori di Piccole Dimensioni 211 C M Oltrepo' Pavese S018171_00036 VAR_36_A_REPONTEINFERIORE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-42 COMUNE Esistente Privata 560 REPONTE_INFERIORE-VAR_36_A_IN 540 REPONTE_INFERIORE-VAR_3 465 III - Trattori di Piccole Dimensioni 212 C M Oltrepo' Pavese S018171_00037 VAR_37_RANFUSINA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-43 COMUNE Esistente Privata 842 CASA_FIORI-VAR_37IN 875 CASA_FIORI-VAR_37F 750 III - Trattori di Piccole Dimensioni 213 C M Oltrepo' Pavese S018171_00038 VAR_38_S_CRISTINA_RANFUSINA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-44 comune Esistente Privata 350 PRAGLASSO-VAR_38IN 855 PRAGLASSO-VAR_38F 810 III - Trattori di Piccole Dimensioni 214 C M Oltrepo' Pavese S018171_00039 VAR_39_SCRISTINA_PIANODEGLIALBERI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-45 COMUNE Esistente Privata 2547 SANTA_CRISTINA-VAR_39IN 770 SANTA_CRISTINA-VAR_39F 970 III - Trattori di Piccole Dimensioni 215 C M Oltrepo' Pavese S018171_00040 VAR_40_SANTACRISTINA_PRAGLASSO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-46 COMUNE Esistente Privata 769 PRAGLASSO-VAR_40IN 860 PRAGLASSO-VAR_40F 765 III - Trattori di Piccole Dimensioni 216 C M Oltrepo' Pavese S018171_00041 VAR_41_CASCINA_DORATI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-47 COMUNE Esistente Privata 112 CASCINA_DORATI-VAR_41IN 790 CASCINA_DORATI-VAR_41F 800 III - Trattori di Piccole Dimensioni 217 C M Oltrepo' Pavese S018171_00042 VAR_42_COLLE_DELLA_CROCETTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-48 COMUNE Esistente Privata 1122 BOGNASSI-VAR_42IN 820 BOGNASSI-VAR_42F 670 III - Trattori di Piccole Dimensioni 218 C M Oltrepo' Pavese S018171_00043 VAR_43_ARONCHIO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-49 COMUNE Esistente Privata 1264 CARRO-VAR_43IN 480 CARRO-VAR_43F 535 III - Trattori di Piccole Dimensioni 219 C M Oltrepo' Pavese S018171_00044 VAR_44_FOSSO_BOSMENSO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-50 COMUNE Esistente Privata 2044 BOSMENSO-VAR_44IN 750 BOSMENSO-VAR_44F 510 III - Trattori di Piccole Dimensioni 220 C M Oltrepo' Pavese S018171_00045 VAR_45_FOSSOCASTELLARO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-51 COMUNE Esistente Privata 545 CASTELLARO-VAR_45IN 785 CASTELLARO-VAR_45F 790 III - Trattori di Piccole Dimensioni 221 C M Oltrepo' Pavese S018171_00046 VAR_46_PIANI_DEI_CARMI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-52 COMUNE Esistente Privata 2621 CASTELLARO-VAR_46IN 750 CASTELLARO-VAR_46F 1190 III - Trattori di Piccole Dimensioni 222 C M Oltrepo' Pavese S018171_00047 VAR_47_COSTA_VALLARDAIA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-53 COMUNE Esistente Privata 1295 CASTELLARO-VAR_47IN 985 CASTELLARO-VAR_47F 855 III - Trattori di Piccole Dimensioni 223 C M Oltrepo' Pavese S018171_00048 VAR_48_TREFONTANE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-54 COMUNE Esistente Privata 1537 CELLA-VAR_48IN 850 CELLA-VAR_48F 690 III - Trattori di Piccole Dimensioni 225 C M Oltrepo' Pavese S018171_00050 VAR_49_COSTA_FONTANAZZI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-55 COMUNE Esistente Privata 873 CELLA-VAR_49IN 780 CELLA-VAR_49F 650 III - Trattori di Piccole Dimensioni 226 C M Oltrepo' Pavese S018171_00051 VAR_51_DEI_MONTI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-56 COMUNE Esistente Privata 2012 NIVIONE-VAR_51IN 490 NIVIONE-VAR_51F 520 III - Trattori di Piccole Dimensioni 227 C M Oltrepo' Pavese S018171_00052 VAR_52_CROSA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-57 COMUNE Esistente Privata 2474 NIVIONE-VAR_52IN 500 NIVIONE-VAR_52F 710 III - Trattori di Piccole Dimensioni 228 C M Oltrepo' Pavese S018171_00053 VAR_53_SAN_MICHELE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-58 COMUNE Esistente Mista 898 SAN_MICHELE-VAR_53IN 540 SAN_MICHELE-VAR_53FA 490 III - Trattori di Piccole Dimensioni 229 C M Oltrepo' Pavese S018171_00054 VAR_54_NIVIONE_VALLE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-59 COMUNE Esistente Privata 1351 NIVIONE-VAR_54IN 550 NIVIONE-VAR_54F 490 III - Trattori di Piccole Dimensioni 230 C M Oltrepo' Pavese S018171_00055 VAR_55_PIANA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-60 COMUNE Esistente Privata 1235 NIVIONE-VAR_55IN 430 NIVIONE-VAR_55F 610 III - Trattori di Piccole Dimensioni 232 C M Oltrepo' Pavese S018171_00057 VAR_56_A_MONTEFORTE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-61 COMUNE Esistente Privata 1509 NIVIONE-VAR_56_A_IN 600 NIVIONE-VAR_56_A_F 430 III - Trattori di Piccole Dimensioni 233 C M Oltrepo' Pavese S018171_00058 VAR_56_B_MONTEFORTE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-62 COMUNE Esistente Privata 649 NIVIONE-VAR_56_B_IN 510 NIVIONE-VAR_56_B_F 640 III - Trattori di Piccole Dimensioni 234 C M Oltrepo' Pavese S018171_00059 VAR_57_CA_BIANCA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-63 COMUNE Esistente Privata 314 VARZI-VAR_57IN 460 VARZI-VAR_57F 410 III - Trattori di Piccole Dimensioni 235 C M Oltrepo' Pavese S018171_00060 VAR_58_A_PICCO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-64 COMUNE Esistente Privata 1198 VARZI-VAR_58_A_IN 405 VARZI-VAR_58_A_F 540 III - Trattori di Piccole Dimensioni 236 C M Oltrepo' Pavese S018171_00061 VAR_58_B_PICCO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-65 COMUNE Esistente Privata 387 VARZI-VAR_58_B_IN 420 VARZI-VAR_58_B_F 415 III - Trattori di Piccole Dimensioni 237 C M Oltrepo' Pavese S018171_00062 VAR_59_CAGNANO_MONTECROCETTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-66 COMUNE Esistente Privata 557 CASA_CAGNANO-VAR_59IN 410 CASA_CAGNANO-VAR_59F 510 III - Trattori di Piccole Dimensioni 238 C M Oltrepo' Pavese S018171_00063 VAR_60_FOSSO_CUGNE_CROCE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-67 COMUNE Esistente Privata 750 BOGNASSI-VAR_60IN 704 BOGNASSI-VAR_60F 810 III - Trattori di Piccole Dimensioni 239 C M Oltrepo' Pavese S018171_00064 VAR_61_CASE_BAIARDI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-68 COMUNE Esistente Privata 1178 BOSMENSO-VAR_61IN 520 BOSMENSO-VAR_61F 520 III - Trattori di Piccole Dimensioni 240 C M Oltrepo' Pavese S018171_00065 VAR_62_VIGNE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-69 COMUNE Esistente Privata 573 NIVIONE-VAR_62IN 440 NIVIONE-VAR_62F 510 III - Trattori di Piccole Dimensioni 241 C M Oltrepo' Pavese S018171_00066 VAR_63_BRAIA_CELLA_SAN_GIOVANNI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-70 COMUNE Esistente Privata 713 CASTELLARO-VAR_63IN 710 CASTELLARO-VAR_63F 610 III - Trattori di Piccole Dimensioni 242 C M Oltrepo' Pavese S018171_00067 VAR_64_LAZZUOLA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-71 COMUNE Esistente Privata 2684 CELLETTA-VAR_64IN 390 CELLETTA-VAR_64F 550 III - Trattori di Piccole Dimensioni 243 C M Oltrepo' Pavese S018171_00068 VAR_65_DEL_CASTELLO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-72 COMUNE Esistente Privata 1516 CASTELLARO-VAR_65IN 770 CASTELLARO-VAR_65F 750 III - Trattori di Piccole Dimensioni 244 C M Oltrepo' Pavese S018171_00069 VAR_66_A_DEIPINI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-73 COMUNE Esistente Privata 821 CASA_RAMPOLLA-VAR_66_A_IN 840 CASA_RAMPOLLA-VAR_66_A_ 790 III - Trattori di Piccole Dimensioni 245 C M Oltrepo' Pavese S018171_00070 VAR_66_B_DEIPINI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-74 COMUNE Esistente Privata 306 CASA_RAMPOLLA-VAR_66_B_IN 880 CASA_RAMPOLLA-VAR_66_B_ 840 III - Trattori di Piccole Dimensioni 246 C M Oltrepo' Pavese S018171_00071 VAR_67_LAMBRUSCA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-75 COMUNE Esistente Privata 398 CASA_RAMPOLLA-VAR_67IN 560 CASA_RAMPOLLA-VAR_67F 520 III - Trattori di Piccole Dimensioni 247 C M Oltrepo' Pavese S018171_00072 VAR_68_MONTE_SCABIOLO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-76 COMUNE Esistente Privata 867 VALLE_NIVIONE-VAR_68IN 650 VALLE_NIVIONE-VAR_68F 515 III - Trattori di Piccole Dimensioni 248 C M Oltrepo' Pavese S018171_00073 VAR_69_A_MONTECUCCO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-77 COMUNE Esistente Privata 1101 ROSARA-VAR_69_A_IN 730 ROSARA-VAR_69_A_F 860 III - Trattori di Piccole Dimensioni 249 C M Oltrepo' Pavese S018171_00074 VAR_69_B_MONTECUCCO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-78 COMUNE Esistente Privata 193 ROSARA-VAR_69_A_IN 730 ROSARA-VAR_69_B_F 770 III - Trattori di Piccole Dimensioni 250 C M Oltrepo' Pavese S018171_00075 VAR_70_PIANO_DELLA_MORA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-79 COMUNE Esistente Privata 1599 CASTELLARO-VAR_70IN 1190 CASTELLARO-VAR_7OF 1390 III - Trattori di Piccole Dimensioni 251 C M Oltrepo' Pavese S018171_00076 VAR_71_COSTAGRANDE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-80 COMUNE Esistente Privata 911 VALLE_NIVIONE-VAR_71IN 540 VALLE_NIVIONE-VAR_71F 670 III - Trattori di Piccole Dimensioni 252 C M Oltrepo' Pavese S018171_00077 VAR_72_REPONTE_SUPERIORE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-81 COMUNE Esistente Privata 939 VARZI-VAR_72IN 420 VARZI-VAR_72F 480 III - Trattori di Piccole Dimensioni 253 C M Oltrepo' Pavese S018171_00078 VAR_73_DELLA_COSTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-82 COMUNE Esistente Privata 1783 ALBARETO-VAR_73IN 400 ALBARETO-VAR_73F 540 III - Trattori di Piccole Dimensioni 254 C M Oltrepo' Pavese S018171_00079 VAR_74_MONTE_RUGLEI VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-83 COMUNE Esistente Privata 493 CAVAGNOLO-VAR_74IN 560 CAVAGNOLO-VAR_74F 680 III - Trattori di Piccole Dimensioni 255 C M Oltrepo' Pavese S018171_00080 VAR_75_FILAGNI_BERNINI_FUICA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-84 COMUNE Esistente Privata 1103 CELLA-VAR_75IN 640 CELLA-VAR_75F 750 III - Trattori di Piccole Dimensioni 256 C M Oltrepo' Pavese S018171_00081 VAR_76_VILLA_VARSELLA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-85 COMUNE Esistente Privata 836 NIVIONE-VAR_76IN 510 NIVIONE-VAR_76F 590 III - Trattori di Piccole Dimensioni 257 C M Oltrepo' Pavese S018171_00082 VAR_77_DEL_LELLA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-86 COMUNE Esistente Privata 907 CELLA-VAR_77IN 620 CELLA-VAR_77F 635 III - Trattori di Piccole Dimensioni 318 C M Oltrepo' Pavese S018171_00083 VAR_01_PER_ORAMALA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-87 COMUNE Esistente Pubblica 2793 SAGLIANO-VAR_01IN 600 SAGLIANO-VAR_01F 650 II - Trattori con Rimorchio 319 C M Oltrepo' Pavese S018171_00084 VAR_02_PER_ALTRECASE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-88 COMUNE Esistente Pubblica 1028 SAGLIANO-VAR_02IN SAGLIANO-VAR_02F 555 II - Trattori con Rimorchio 320 C M Oltrepo' Pavese S018171_00085 VAR_03_SAN_FERMO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-89 COMUNE Esistente Pubblica 1984 SAGLIANO-VAR_03IN 567 SAGLIANO-VAR_03F 480 II - Trattori con Rimorchio 321 C M Oltrepo' Pavese S018171_00086 VAR_26_RIO_SAN_PIETRO VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-90 COMUNE Esistente Pubblica 1372 CELLA-VAR_26IN 870 CELLA-VAR_26F 625 II - Trattori con Rimorchio 322 C M Oltrepo' Pavese S018171_00087 VAR_50_COLLETTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-91 COMUNE Esistente Privata 811 CELLA-VAR_50IN 650 CELLA-VAR_50F 600 III - Trattori di Piccole Dimensioni 325 C M Oltrepo' Pavese S018171_00088 VAR_23_A_SANMARTINO_MONTEFORTE VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-92 COMUNE Esistente Pubblica 1341 SAN_MARTINO-VAR_23_A_IN 650 SAN_MARTINO-VAR_23_A_F 650 II - Trattori con Rimorchio 326 C M Oltrepo' Pavese S018171_00089 VAR_27_A_CROCETTA VARZI D.G. N. 74 DEL 20-05-93 COMUNE Esistente Pubblica 861 CELLA-VAR_27_A_IN 740 CELLA-VAR_27_A_F 680 II - Trattori con Rimorchio ALLEGATO 2 ANALISI DEL TERRITORIO AGRICOLO E FORESTALE DEL COMUNE DI VARZI - ELENCO AZIENDE AGRICOLE

CUAA PARTITA_IVA RAGIONE_SOCIALE DES_NATURA_GIURIDICA INDIRIZZO_LEGALE DES_COMUNE ------AZIENDA 1 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ALBARETO VARZI ------AZIENDA 2 SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA VIA MAZZINI N.16 VARZI ------AZIENDA 3 SOCIETA' SEMPLICE LOC. PRAGLASSO N.4 VARZI ------AZIENDA 4 IMPRESA INDIVIDUALE VIA REPONTE VECCHIO 9 VARZI ------AZIENDA 5 IMPRESA INDIVIDUALE FR. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 6 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. SAGLIANO VARZI ------AZIENDA 7 IMPRESA INDIVIDUALE VIA COMMENDA N.4 VARZI ------AZIENDA 8 IMPRESA INDIVIDUALE VIA G. VERDI 4 VARZI ------AZIENDA 9 IMPRESA INDIVIDUALE LOC PIANE N.1 VARZI ------AZIENDA 10 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ROSARA 23/A VARZI ------AZIENDA 11 IMPRESA INDIVIDUALE VIA DEL ROSINO N.1 VARZI ------AZIENDA 12 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA, 6 VARZI ------AZIENDA 13 SOCIETA' SEMPLICE FRZ SAN MARTINO N.35 VARZI ------AZIENDA 14 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 15 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A. DE GASPERI, 26 VARZI ------AZIENDA 16 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CARLO GIACOBONE, 5 VARZI ------AZIENDA 17 IMPRESA INDIVIDUALE VIA PIETRO MAZZA, 113 VARZI ------AZIENDA 18 IMPRESA INDIVIDUALE VIA LOMBARDIA 69 VARZI ------AZIENDA 19 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE PIETRAGAVINA VARZI ------AZIENDA 20 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 21 IMPRESA INDIVIDUALE STRADA PICCO, 3 VARZI ------AZIENDA 22 IMPRESA INDIVIDUALE VIA C.SPAGNOLO 5/3 VARZI ------AZIENDA 23 IMPRESA INDIVIDUALE VIA C. GIACOBONE, 8 VARZI ------AZIENDA 24 IMPRESA INDIVIDUALE FR. SAN MARTINO, 81 VARZI ------AZIENDA 25 IMPRESA INDIVIDUALE VIA LOMBARIDIA, 75/A VARZI ------AZIENDA 26 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. NIVIONE, 13 VARZI ------AZIENDA 27 IMPRESA INDIVIDUALE VIA IV NOVEMBRE, 28 VARZI ------AZIENDA 28 IMPRESA INDIVIDUALE LOC NIVIONE VARZI ------AZIENDA 29 IMPRESA INDIVIDUALE VIA LAVEZZARI VARZI ------AZIENDA 30 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SAGLIANO, 8/A VARZI ------AZIENDA 31 IMPRESA INDIVIDUALE FRZ GABARDA VARZI ------AZIENDA 32 IMPRESA INDIVIDUALE LOC ROSARA VARZI ------AZIENDA 33 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 34 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' NIVIONE, 8 VARZI ------AZIENDA 35 IMPRESA INDIVIDUALE BOSMENSO VARZI ------AZIENDA 36 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 37 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 38 IMPRESA INDIVIDUALE VIA REGANZO, 5 VARZI ------AZIENDA 39 IMPRESA INDIVIDUALE 10A - ALBARETO VARZI ------AZIENDA 40 IMPRESA INDIVIDUALE 62 - CASTELLARO VARZI ------AZIENDA 41 IMPRESA INDIVIDUALE STRADA DELLA COMMENDA, 7 VARZI ------AZIENDA 42 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 43 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 44 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI ------AZIENDA 45 IMPRESA INDIVIDUALE VIA ROMAGNESI, 12 VARZI ------AZIENDA 46 CONSORZIO VARZI ------AZIENDA 47 SOCIETA' DI FATTO VARZI ------AZIENDA 48 IMPRESA INDIVIDUALE VIA G. GARIBALDI, 9 VARZI ------AZIENDA 49 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASA BERTELLA,4 VARZI ------AZIENDA 50 IMPRESA INDIVIDUALE VIA DEL ROSINO,2 VARZI ------AZIENDA 51 IMPRESA INDIVIDUALE VIA C.GIACOBONE VARZI ------AZIENDA 52 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ALTRECASE,3 VARZI ------AZIENDA 53 IMPRESA INDIVIDUALE VIA C. ODETTI 2 VARZI ------AZIENDA 54 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. CASTELLARO 25 VARZI ------AZIENDA 55 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA VARZI ------AZIENDA 56 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A. DE GASPERI, 14 VARZI ------AZIENDA 57 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 58 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.CASTANO 3 VARZI ------AZIENDA 59 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.S.CRISTINA,5 VARZI ------AZIENDA 60 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO 17 VARZI ------AZIENDA 61 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' FILAGNI NIVIONE 6 VARZI ------AZIENDA 62 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE PIETRAGAVINA 90 VARZI ------AZIENDA 63 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.MOLINO NIVIONE,1 VARZI ------AZIENDA 64 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. BOGNASSI, 4 VARZI ------AZIENDA 65 IMPRESA INDIVIDUALE VIA COLOMBAIA,14 VARZI ------AZIENDA 66 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 67 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. CASTELLARO - LOC. PIANE DI CELLA, 1 VARZI ------AZIENDA 68 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. NIVIONE,9 VARZI ------AZIENDA 69 IMPRESA INDIVIDUALE VIA NEPPIANO 1 VARZI ------AZIENDA 70 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.TORRONE,2 VARZI ------AZIENDA 71 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ROSARA,4 VARZI ------AZIENDA 72 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.CELLETTA,8 VARZI ------AZIENDA 73 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.GERBIDI INFERIORE VARZI ------AZIENDA 74 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.CASTELLARO 20 VARZI ------AZIENDA 75 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.MOLINO CAPOSELVA,1 VARZI ------AZIENDA 76 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SANTA CRISTINA 1/B VARZI ------AZIENDA 77 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASA IEN,5 VARZI ------AZIENDA 78 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. S.MARTINO 22 VARZI ------AZIENDA 79 IMPRESA INDIVIDUALE PORTA NUOVA, 18 VARZI ------AZIENDA 80 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.MONTEFORTE 3 VARZI ------AZIENDA 81 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.CASA CABANO,3 VARZI ------AZIENDA 82 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.TORRETTA-CASA FIORI,4 VARZI ------AZIENDA 83 IMPRESA INDIVIDUALE VIA C MARETTI 11 VARZI ------AZIENDA 84 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CASTELLETTO 4 VARZI ------AZIENDA 85 IMPRESA INDIVIDUALE VIA O. MARETTI, 35 VARZI ------AZIENDA 86 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' NIVIONE 9 VARZI ------AZIENDA 87 IMPRESA INDIVIDUALE CASA BORIANI 12 VARZI ------AZIENDA 88 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.C.BERTELLA 7 VARZI ------AZIENDA 89 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.CAGNANO,1 VARZI ------AZIENDA 90 IMPRESA INDIVIDUALE CASA RAMPOLLA 11 VARZI ------AZIENDA 91 ALTRE FORME VIA IV NOVEMBRE, 12 VARZI ------AZIENDA 92 SOCIETA' IN NOME COLLETTIVO LOC PONTE DEI SOSPIRI N.10 VARZI ------AZIENDA 93 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A. DE GASPERI N.16 VARZI ------AZIENDA 94 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASTELLARO VARZI ------AZIENDA 95 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. BOSMENSO INFERIORE VARZI ------AZIENDA 96 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CAPPUCCINI N.11 VARZI ------AZIENDA 97 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ALTRECASE VARZI ------AZIENDA 98 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CASTELLETTO N.4/A VARZI ------AZIENDA 99 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. DEGO N.4 VARZI ------AZIENDA 100 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A. DE GASPERI N.16 VARZI ------AZIENDA 101 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. SAN MICHELE NIVIONE, 1/A VARZI ------AZIENDA 102 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO, 39 VARZI ------AZIENDA 103 SOCIETA' IN ACCOMANDITA SEMPLICE VIA CASCINA CASA BIANCA N. VARZI ------AZIENDA 104 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CAPPUCCINI N.12 VARZI ------AZIENDA 105 IMPRESA INDIVIDUALE FR. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 106 IMPRESA INDIVIDUALE VIA ORAMALA, 4 VARZI ------AZIENDA 107 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CA' D'INARCO N.1 VARZI ------AZIENDA 108 IMPRESA INDIVIDUALE VIA CAPPUCCINI N.8 VARZI ------AZIENDA 109 IMPRESA INDIVIDUALE VIA DEL MERCATO N.29 VARZI ------AZIENDA 110 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA VARZI ------AZIENDA 111 IMPRESA INDIVIDUALE VIA DELLA PIAZZOLA, 17 VARZI ------AZIENDA 112 IMPRESA INDIVIDUALE VIA PORTANUOVA VARZI ------AZIENDA 113 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. BOSMENSO SUPERIORE, 3 VARZI ------AZIENDA 114 IMPRESA INDIVIDUALE VIA O.MARETTI,10 VARZI ------AZIENDA 115 ENTE DIRITTO PUBBLICO PIAZZA UMBERTO I, 9 VARZI ------AZIENDA 116 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. BOSMENSO SUPERIORE VARZI ------AZIENDA 117 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASTELLARO 66 VARZI ------AZIENDA 118 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. GABARDA,7 VARZI ------AZIENDA 119 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. GABARDA, 13 VARZI ------AZIENDA 120 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASA FIORI VARZI ------AZIENDA 121 IMPRESA INDIVIDUALE STRADA PICCO 7 VARZI ------AZIENDA 122 IMPRESA INDIVIDUALE VIA ROMAGNESI, 12 VARZI ------AZIENDA 123 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SAGLIANO,75 VARZI ------AZIENDA 124 SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA PIAZZA DELLA FIERA 21 VARZI ------AZIENDA 125 IMPRESA INDIVIDUALE CASA BORIANI VARZI ------AZIENDA 126 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. DEGO VARZI ------AZIENDA 127 IMPRESA INDIVIDUALE LOMBARDIA 27 VARZI ------AZIENDA 128 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CELLA 47 VARZI ------AZIENDA 129 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' PENTARIZZA,2 VARZI ------AZIENDA 130 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO,67 VARZI ------AZIENDA 131 IMPRESA INDIVIDUALE VIA P.MAZZA,127 VARZI ------AZIENDA 132 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. BOSMENSO SUP., 3 VARZI ------AZIENDA 133 IMPRESA INDIVIDUALE VIA GARIBALDI, 3 VARZI ------AZIENDA 134 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE PIETRAGAVINA 39 VARZI ------AZIENDA 135 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' NIVIONE 2 VARZI ------AZIENDA 136 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.S.CRISTINA,15 VARZI ------AZIENDA 137 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' CAPPUCCINI 2 VARZI ------AZIENDA 138 IMPRESA INDIVIDUALE COMMENDA,4 VARZI ------AZIENDA 139 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO 45 VARZI ------AZIENDA 140 IMPRESA INDIVIDUALE VIA MARETTI, 10 B VARZI ------AZIENDA 141 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE S CRISTINA 26 VARZI ------AZIENDA 142 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE S CRISTINA 1 VARZI ------AZIENDA 143 IMPRESA INDIVIDUALE FR. SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 144 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. S. MARTINO, 81 VARZI ------AZIENDA 145 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASTELLARO 10 VARZI ------AZIENDA 146 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. FILAGNI NIVIONE,3 VARZI ------AZIENDA 147 ALTRE FORME VIA LOMBARDIA 64 VARZI ------AZIENDA 148 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASTELLARO VARZI ------AZIENDA 149 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.ROSARA,1 VARZI ------AZIENDA 150 IMPRESA INDIVIDUALE A.DE GASPERI,6 VARZI ------AZIENDA 151 IMPRESA INDIVIDUALE VIA P. MAZZA, 44 VARZI ------AZIENDA 152 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SAN MARTINO, 8 VARZI ------AZIENDA 153 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.DEGO,1 VARZI ------AZIENDA 154 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO, 80 VARZI ------AZIENDA 155 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.GABARDA,13 VARZI ------AZIENDA 156 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. LELLA, 7 VARZI ------AZIENDA 157 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE ROSARA 4 VARZI ------AZIENDA 158 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CROCETTA, 4 VARZI ------AZIENDA 159 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. S. MICHELE NIVIONE 2 VARZI ------AZIENDA 160 IMPRESA INDIVIDUALE VIA FILAGNI DI NIVIONE,5 VARZI ------AZIENDA 161 IMPRESA INDIVIDUALE VIA L. MAZZA,20 VARZI ------AZIENDA 162 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.DEGO,3 VARZI ------AZIENDA 163 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' ALTRECASE,3 VARZI ------AZIENDA 164 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' LELLA 1 VARZI ------AZIENDA 165 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. BOSMENSO SUP. N. 3 VARZI ------AZIENDA 166 CONSORZIO LOC. CHIESA DI BOGNASSI N? 01 VARZI ------AZIENDA 167 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA 141 VARZI ------AZIENDA 168 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA VARZI ------AZIENDA 169 ENTE DIRITTO PUBBLICO PIAZZA UMBERTO I VARZI ------AZIENDA 170 IMPRESA INDIVIDUALE VIA MORETTI,18 VARZI ------AZIENDA 171 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. PIETRAGAVINA 64 VARZI ------AZIENDA 172 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SAGLIANO N.56 VARZI ------AZIENDA 173 IMPRESA INDIVIDUALE VICOLO DEL LAGOZZO, 1 VARZI ------AZIENDA 174 IMPRESA INDIVIDUALE LOC BANCHELE N.1 VARZI ------AZIENDA 175 IMPRESA INDIVIDUALE LOC CAVAGNOLO VARZI ------AZIENDA 176 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. REPONTE INFERIORE VARZI ------AZIENDA 177 IMPRESA INDIVIDUALE LOC BOGNASSI N.3 VARZI ------AZIENDA 178 IMPRESA INDIVIDUALE FRZ SANTA CRISTINA VARZI ------AZIENDA 179 IMPRESA INDIVIDUALE VIA F. REPETTI N.5 VARZI ------AZIENDA 180 IMPRESA INDIVIDUALE VIA MARETTI N.10 VARZI ------AZIENDA 181 IMPRESA INDIVIDUALE LOC MOLINO VECCHIO-NIVIONE N.1 VARZI ------AZIENDA 182 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.SAGLIANO 90 VARZI ------AZIENDA 183 SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA LOCALITA' CASCINA FICO VARZI ------AZIENDA 184 IMPRESA INDIVIDUALE FRZ CASTELLARO N.30 VARZI ------AZIENDA 185 IMPRESA INDIVIDUALE VIA UMBERTO I VARZI ------AZIENDA 186 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. DEGO VARZI ------AZIENDA 187 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. ALBARETO 3 VARZI ------AZIENDA 188 IMPRESA INDIVIDUALE VIA 4 NOVEMBRE 20 VARZI ------AZIENDA 189 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASA BORIANI 12 VARZI ------AZIENDA 190 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASA IEN, 1/B VARZI ------AZIENDA 191 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. VALDONICA 5 VARZI ------AZIENDA 192 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CAPOSELVA VARZI ------AZIENDA 193 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. TORRETTA - CASA FIORI 7 VARZI ------AZIENDA 194 ALTRE FORME LOC. SAGLIANO 29 VARZI ------AZIENDA 195 IMPRESA INDIVIDUALE VIA ROMA N.3/B VARZI ------AZIENDA 196 IMPRESA INDIVIDUALE VIA DELLA MAIOLICA,15/A VARZI ------AZIENDA 197 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' CASA FIORI VARZI ------AZIENDA 198 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASA BORIANI 10 VARZI ------AZIENDA 199 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA S. CRISTINA 17 VARZI ------AZIENDA 200 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A DE GASPERI 16 VARZI ------AZIENDA 201 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. CASA CABANO, 4 VARZI ------AZIENDA 202 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ROSARA,24 VARZI ------AZIENDA 203 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ROSARA,31 VARZI ------AZIENDA 204 IMPRESA INDIVIDUALE VIA P. MAZZA, 88 VARZI ------AZIENDA 205 IMPRESA INDIVIDUALE MOLINO VECCHIO NIVIONE,2 VARZI ------AZIENDA 206 IMPRESA INDIVIDUALE VIA FRACCHIA 1 VARZI ------AZIENDA 207 IMPRESA INDIVIDUALE VIA P MAZZA 88 VARZI ------AZIENDA 208 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. OLTRESTAFFORA, 1 VARZI ------AZIENDA 209 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. DEGO,2 VARZI ------AZIENDA 210 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.SAGLIANO VARZI ------AZIENDA 211 IMPRESA INDIVIDUALE VIA A. DE GASPERI, 18 VARZI ------AZIENDA 212 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' S.CRISTINA 2/A VARZI ------AZIENDA 213 IMPRESA INDIVIDUALE VIA REPONTE VECCHIO, 5 VARZI ------AZIENDA 214 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE PIETRAGAVINA 20 VARZI ------AZIENDA 215 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ROSSONE VARZI ------AZIENDA 216 IMPRESA INDIVIDUALE LOC.REPONTE INFERIORE,4 VARZI ------AZIENDA 217 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE SAGLIANO 11 VARZI ------AZIENDA 218 IMPRESA INDIVIDUALE VIA PIETRO MAZZA 113 VARZI ------AZIENDA 219 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE S MARTINO 20 VARZI ------AZIENDA 220 IMPRESA INDIVIDUALE LOCALITA' ROSARA 9 VARZI ------AZIENDA 221 IMPRESA INDIVIDUALE VIA P. MAZZA 173/A VARZI ------AZIENDA 222 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. CASCINA RANFUSINA,2 VARZI ------AZIENDA 223 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. BOSMENSO VARZI ------AZIENDA 224 IMPRESA INDIVIDUALE CASA RAMPOLLA,1 VARZI ------AZIENDA 225 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. PRAGLASSO 6 VARZI ------AZIENDA 226 IMPRESA INDIVIDUALE VIA COMMENDA,17 VARZI ------AZIENDA 227 IMPRESA INDIVIDUALE CASA BERTELLA VARZI ------AZIENDA 228 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.RONCO VARZI ------AZIENDA 229 IMPRESA INDIVIDUALE LOC. ALBARETO,10 VARZI ------AZIENDA 230 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ. SAGLIANO 82 VARZI ------AZIENDA 231 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZIONE CASTELLARO 31 VARZI ------AZIENDA 232 IMPRESA INDIVIDUALE FRAZ.CELLA,21 VARZI ALLEGATO 3 ANALISI DEL TERRITORIO AGRICOLO E FORESTALE DEL COMUNE DI VARZI - ELENCO TIPOLOGIA DI ALLEVAMENTI

N° PROGR. TIPOLOGIA DI IMPRESA COMUNE BIOLOGICO LIBRO_GENEALOGICO TIPOLOGIA ALLEVAMENTO N° CAPI UBA SPECIE 1 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRI ALLEVAMENTI 11 ALTRE SPECIE 2 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 5 1 EQUINI 3 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 1 ,6 BOVINI 4 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 5 ,6 BOVINI 5 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 4 ,6 BOVINI 6 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 6 ,6 BOVINI 7 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] ALTRE VACCHE 19 1 BOVINI 8 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 5 ,6 BOVINI 9 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 5 0 BOVINI 10 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 4 ,6 BOVINI 11 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO VACCHE DA LATTE 26 1 BOVINI 12 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO VACCHE DA LATTE 1 1 BOVINI 13 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] TORI 1 1 BOVINI 14 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] ALTRE VACCHE 8 1 BOVINI 15 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 1 ,6 BOVINI 16 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO SUINI DI PESO SUPERIORE A 50 KG (DA INGRASSO) 3 SUINI 17 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO CAPRE 10 ,15 OVI-CAPRINI 18 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO ALTRI CAPRINI 13 ,15 OVI-CAPRINI 19 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO PECORE 5 ,15 OVI-CAPRINI 20 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 10 CUNICOLI 21 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO GALLINE OVAIOLE 10 AVICOLI 22 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO POLLI DA CARNE 10 AVICOLI 23 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO TACCHINI 5 AVICOLI 24 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO ANATRE 20 AVICOLI 25 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO FARAONE 5 AVICOLI 26 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO OCHE 5 AVICOLI 27 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO ALTRI VOLATILI 14 AVICOLI 28 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] TORI 1 1 BOVINI 29 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] ALTRE VACCHE 12 1 BOVINI 30 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 12 ,6 BOVINI 31 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DI 2 ANNI E PIU' DA ALLEVAMENTO 2 1 BOVINI 32 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 4 ,6 BOVINI 33 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO TORI 1 1 BOVINI 34 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRE VACCHE 35 1 BOVINI 35 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 4 ,6 BOVINI 36 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 18 0 BOVINI 37 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 3 1 EQUINI 38 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CAPRE 5 ,15 OVI-CAPRINI 39 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ANATRE 8 AVICOLI 40 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 15 AVICOLI 41 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO OCHE 2 AVICOLI 42 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 45 AVICOLI 43 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO TACCHINI 10 AVICOLI 44 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 35 CUNICOLI 45 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 15 AVICOLI 46 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 15 AVICOLI 47 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO API (IN ARNIE) 61 ALTRE SPECIE 48 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO SUINI DI PESO SUPERIORE A 50 KG (DA INGRASSO) 10 SUINI 49 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 7 CUNICOLI 50 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRI CUNICOLI 20 CUNICOLI 51 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 10 1 EQUINI 52 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 1 ,6 BOVINI 53 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DI 2 ANNI E PIU' DA ALLEVAMENTO 4 1 BOVINI 54 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 2 ,6 BOVINI 55 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 2 ,6 BOVINI 56 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 1 ,6 BOVINI 57 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 1 ,6 BOVINI 58 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 4 ,6 BOVINI 59 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRE VACCHE 5 1 BOVINI 60 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 4 0 BOVINI 61 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 3 1 EQUINI 62 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 2 ,6 BOVINI 63 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 4 ,6 BOVINI 64 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 3 ,6 BOVINI 65 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRE VACCHE 6 1 BOVINI 66 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 1 ,6 BOVINI 67 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 1 ,6 BOVINI 68 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 3 ,6 BOVINI 69 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 2 0 BOVINI 70 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 10 AVICOLI 71 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 20 AVICOLI 72 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ANATRE 8 AVICOLI 73 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO FARAONE 10 AVICOLI 74 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 15 CUNICOLI 75 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 2 0 BOVINI 76 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] ALTRE VACCHE 5 1 BOVINI 77 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DI 2 ANNI E PIU' DA ALLEVAMENTO 1 1 BOVINI 78 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 1 ,6 BOVINI 79 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 1 ,6 BOVINI 80 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 1 ,6 BOVINI 81 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. FEMMINE DI 2 ANNI E PIU' DA ALLEVAMENTO 2 1 BOVINI 82 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO [409-PIEMONTESE] BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 1 ,6 BOVINI 83 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 3 1 EQUINI 84 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 10 AVICOLI 85 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO OCHE 2 AVICOLI 86 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 20 AVICOLI 87 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 40 AVICOLI 88 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ANATRE 3 AVICOLI 89 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO FARAONE 20 AVICOLI 90 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO SUINI DI PESO TRA I 20 KG ED I 50 KG (MAGRONI) 4 SUINI 91 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 8 ,6 BOVINI 92 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 40 1 EQUINI 93 SOCIETA' AGRICOLA VARZI NO SUINI DI PESO SUPERIORE A 50 KG (DA INGRASSO) 2 SUINI 94 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 2 0 BOVINI 95 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DA 1 A 2 ANNI DA MACELLO 2 ,6 BOVINI 96 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. FEMMINE DA 1 A 2 ANNI DA ALLEVAMENTO 2 ,6 BOVINI 97 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO BOV. MASCHI DI 2 ANNI E PIU' DA MACELLO 6 1 BOVINI 98 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRE VACCHE 5 1 BOVINI 99 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CAPRE 5 ,15 OVI-CAPRINI 100 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRE VACCHE 3 1 BOVINI 101 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ANATRE 10 AVICOLI 102 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO OCHE 5 AVICOLI 103 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 30 AVICOLI 104 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 40 AVICOLI 105 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 7 CUNICOLI 106 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRI CUNICOLI 22 CUNICOLI 107 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 2 1 EQUINI 108 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO EQUINI CON PIU' DI 6 MESI 10 1 EQUINI 109 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO SUINI DI PESO SUPERIORE A 50 KG (DA INGRASSO) 10 SUINI 110 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO CONIGLIE MADRI (FATTRICI) 15 CUNICOLI 111 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO ALTRI CUNICOLI 5 CUNICOLI 112 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO GALLINE OVAIOLE 10 AVICOLI 113 IMPRESA INDIVIDUALE VARZI NO POLLI DA CARNE 10 AVICOLI 114 SOCIETA' AGRICOLA VOGHERA NO BOV. VITELLI FINO A 6 MESI 221 0 BOVINI 115 SOCIETA' AGRICOLA VOGHERA NO BOV. VITELLI DA 6 A 12 MESI 150 ,6 BOVINI