SETTEMBRE 2020/COMUNICATO STAMPA

PININFARINA 90 ANNI/90 YEARS: IL LIBRO UFFICIALE

Il volume illustra oltre 600 modelli che, dal 1930 ad oggi, hanno dettato l’evoluzione dell’automobile e portato lo stile italiano nel mondo

Torino, 25 Settembre 2020 – Cinquecentoventotto ad introdurre soluzioni rivolte al futuro. In quasi un pagine, oltre 800 fotografie a colori e in bianco e nero secolo, questo affascinante ed irripetibile percorso ha corredate da brevi testi di inquadramento storico, condotto lo storico marchio italiano a firmare modelli a documentare, modello per modello, la produzione talvolta realizzati in un solo esemplare, talvolta trasferiti di in questi suoi “primi” novant’anni di in catena di montaggio e prodotti in grandi numeri, storia. Ecco, in estrema sintesi, le caratteristiche ma anche avveniristiche concept car, capaci in molti del volume “Pininfarina 90 anni/90 years”, il libro casi di trasformarsi in autentiche icone del made in Italy ufficiale, pubblicato in occasione del novantesimo nel mondo. anniversario dello storico atelier torinese e realizzato da Giorgio Nada Editore in stretta collaborazione Questa “tensione” verso l’innovazione ha contrassegnato con Pininfarina. Pinin Farina – all’epoca ancora scritto in due nomi distinti – sin dagli esordi, negli anni Trenta, quando il Novant’anni costituiscono un traguardo molto carrozziere si mette in luce con lussuose creazioni di importante, un percorso lungo il quale la Pininfarina – particolare sobrietà ed eleganza, affrontando le prime fondata a Torino nel 1930 da Battista “Pinin” Farina – problematiche legate all’aerodinamica con modelli ha saputo di volta in volta innovare il car design come la cabriolet aerodinamica “Tipo Bocca” del 1936, italiano e non solo, alla luce dell’evolversi del gusto stesso anno dell’Alfa Romeo 6C 2300 Pescara e degli orientamenti stilistici, riuscendo in parallelo berlinetta aerodinamica.

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Gli anni Quaranta sono il decennio in cui si assiste alla Battista, “Pinin” nel 1966 -, scanditi da altre pietre progressiva integrazione dei parafanghi nella superficie miliari del car design come la Ferrari 250 LM (1963), continua delle fiancate, ma sono soprattutto la decade l’Alfa Romeo 1600 Spider, alias “Duetto” (1966), la Dino in cui Pinin Farina firma la Cisitalia 202 berlinetta 206 GT (1967) o la Ferrari 365 GTB/4 “Daytona” del del 1947, autentica “scultura in movimento” e icona 1968, cui si aggiungono prototipi di grande fascino e del design automobilistico. suggestione come la Dino berlinetta speciale (1965) o il “trittico” Sigma Grand Prix, Alfa Romeo 33 e Ferrari La definitiva affermazione matura negli anni 512. Proprio queste tre concept, classe 1969, passano Cinquanta quando Pinin Farina, ormai lanciato verso idealmente il testimone alla sensazionale Modulo, una dimensione più industriale, senza tuttavia mai apparsa all’alba degli anni Settanta, segnati da altre perdere l’artigianalità propria delle sue creazioni, apre a iconiche Ferrari ma anche da modelli poi prodotti nuove collaborazioni, prime fra tutte con Ferrari e con su scala industriale per Peugeot – altro storico cliente Peugeot. In quel periodo Pinin Farina firma una serie di di Pininfarina – e Lancia. capolavori: l’Alfa Romeo Giulietta spider (1954), le Lancia Aurelia B24 S e Aurelia Florida, entrambe del 1955, Gli anni Ottanta si rivelano altrettanto vivaci con senza dimenticare le Ferrari 250 GT che troveranno il debutto dell’iconica Testarossa, la famiglia delle proprio in chiusura di decennio la loro punta di diamante 8 cilindri Ferrari che si arricchisce di nuovi modelli nella berlinetta 250 GT a passo corto. (le iconiche GTO del 1984, F40 del 1987 o 348 del 1989), e la collaborazione con Peugeot che conduce Questo fil rouge di eccellenza prosegue negli anni alla nascita dell’indimenticabile 205 (1983) mentre Sessanta - che vedono la scomparsa del fondatore il sodalizio con la General Motors porta alla creazione della sontuosa Allanté, figlia della catena di montaggio più lunga al mondo: le carrozzerie vengono costruite da Pininfarina e spedite a Detroit per essere assemblate con la meccanica.

Molteplici le collaborazioni anche negli anni Novanta: immancabile quella con Ferrari che porta alla nascita della 456 GT (1992), di nuove 8 cilindri, la F355 (1994) e la 360 Modena (1999) e della sensazionale F50 del 1995. Ma quella è anche la decade della Fiat Coupé (1994), delle Alfa Romeo Spider e GTV, entrambe del 1995 e della Peugeot 406 coupé (1997).

Ed eccoci alle prime due decadi del nuovo millennio, vent’anni in cui la Pininfarina continua a dare il proprio contributo al listino Ferrari firmando e collaborando alla creazione di nuovi modelli, realizza per Maserati la concept car Birdcage 75th e una famiglia di vetture di indubbio fascino come la Quattroporte del 2003,

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la GranTurismo del 2007 e la GranCabrio del 2009, a seconda dell’importanza della specifica vettura. e dà vita a sensazionali concept che guardano anche Un volume di riferimento e, al tempo stesso, all’ambiente e all’ibrido quali Nido, Sintesi e Blue Car, un prezioso strumento di consultazione destinato ai le ultime due presentate durante la presidenza di cultori di storia dell’automobile ma anche al neofita che , scomparso prematuramente nel vuole conoscere una lunga quanto affascinante storia. 2008. Non solo, negli stessi anni avvia una fitta serie di collaborazioni in Cina, confermandosi impareggiabile «Quest’opera è un passaggio importante nell’ambito esportatore del made in Italy nel mondo. Di particolare delle celebrazioni per i 90 anni dell’Azienda – spiega rilievo, nel 2013, la Ferrari Sergio, dedicata alla memoria il Presidente - Alla base c’è l’aver di , scomparso nel 2012, e la BMW voluto rivedere tutti i progetti automotive per scorgerne Pininfarina Gran Lusso Coupé. pregi ed anche difetti, a distanza di anni: un’operazione coinvolgente ed appassionante per me e, spero, Il volume si chiude con la Pininfarina Battista concept anche di interesse per il lettore». (2019) e la Battista Anniversario (2020), due suggestive concept disegnate per la nuova società “Automobili Il volume, pubblicato da Giorgio Nada Editore Pininfarina”, che recano nella loro sigla il nome Battista, e distribuito da Giunti Editore, è disponibile nelle omaggio al fondatore di questa straordinaria quanto principali librerie, in quelle Giunti al Punto, irripetibile storia di stile, arte e industria. oltre che presso la Libreria dell’Automobile di Milano e, on line, su: “Pininfarina 90 anni/90 years”, che censisce 632 modelli, dal 1930 al 2020, riserva a ciascuna vettura www.giorgionadaeditore.it una specifica scheda articolata su brevi testi di www.libreriadellautomobile.it inquadramento e corredata da una o più immagini, store.pininfarina.it

PININFARINA 90 ANNI/90 YEARS

Prefazione di Paolo Pininfarina Pubblicato da Giorgio Nada Editore Formato: 26 x 28,5 cm 528 pagine, rilegato con sovraccoperta ca. 800 immagini a colori e B/N Testo bilingue: Italiano/Inglese EAN: 9788879118095 Europa: ottobre 2020 € 90 / £ 90,00 / US$ 150,00

Francesco Fiordelisi HEAD OF COMMUNICATIONS, PININFARINA S.p.A. e–mail: [email protected] tel. 011.9438105 WWW.PININFARINA.COM WWW.PININFARINA.COM