Tariffa Regime Libero: “Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento postale - 70% - DCB Genova” - Anno XXI - Numero 2 78 P P E E R R

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D U ’ L A T M U E R R A I L C A E

2 “Le donne donano la vita, attraverso di loro avviene lo sviluppo, hanno una re - e sponsabilità speciale per proteggere

l l’acqua”. Sono le prime parole dell’av - vocato Michelle Cook, quando si è se - Periodico di Hunkapi Associazione culturale per la a duta al tavolo della conferenza “Water

divulgazione delle tradizioni i is Life”, organizzata da Hunkapi, in col - degli Indiani d’America. laborazione con l’Associazione Il Cer - Aut. Trib. Genova n° 16/97 del 21.5.97

r chio, una sera di ottobre a Genova. Hunkapi Editore Raccontiamo di loro e di quello che Direzione: Via dei Partigiani, 15/2 stanno facendo, in un tour che ha por - 16021 Bargagli (GE) o tato la parola dei Nativi in giro per l’Eu - Redazione ropa. E anche se la costruzione

Via Ravasco, 1/5A - 16123 Genova t dell’oleodotto è terminata, ora come Telefono 3883752946 www.hunkapi.it i mai è necessario continuare a lottare. e-mail: [email protected] Ne diamo conto in questo numero che dedica la copertina alla loro lotta, atti -

Direttore responsabile: Giovanna Rosi d va e ben presente, che ritrae Michelle, Direttore editoriale: Sergio Bugolotti in piazza San Pietro, a Roma, poco prima dell’udienza con Papa Francesco. e Comitato di redazione Sono donne e uomini che fanno della consapevolezza il loro credo: ce lo rac - Adriano Daneri, Paolo Solari, ’ contano anche le interviste raccolte alla Festa della Madre Terra 2017, da

Patrizia Ribelli, Davide Canazza, l due giovani neolaureati, anche loro ben presenti. Francesca ed Emanuele Dina Vacchino si stanno dando da fare e gli altri? Non possiamo dimenticare che la respon - Grafica: Cristina Pigoni sabilità è di tutti. Stampa: Pixartprinting SpA E’ giovane anche Marina protagonista e autrice del racconto del Viaggio Quarto d’Altino (VE) Hunkapi 2017: la gioia e la tristezza di quello che ha vissuto e condiviso. C’è poi tanto altro: ancora storia presente e passata, e poesia, e cultura. L’invito La collaborazione alla Rivista avviene solo per invito. Le opinioni espresse negli arti- alla riflessione, che non è mai troppa. coli appartengono ai singoli autori dei quali Ci sarà un’altra cena di Natale, quest’anno, al Castello d’Albertis, il Museo si intende rispettare la libertà di giudizio. delle Culture del Mondo, che privilegio. La riproduzione totale o parziale degli ar- ticoli non è vietata purché se ne citino la Un’altra tazza celebrativa da aggiungere alla collezione, una piccola opera fonte e gli autori. d’arte. Un altro anno da trascorrere insieme, che meraviglia. Ed i ringraziamenti, come di consueto, perché se siamo ancora qui lo dob - Avviso relativo alla Legge n° 675/96 Tutela della riservatezza biamo a tutti Noi. Hunkapi Editore informa i lettori e i soci Giovanna Rosi dell’Associazione Culturale Hunkapi che i dati personali che li riguardano vengono uti - Tutti gli aggiornamenti lizzati per la spedizione della rivista. I dati vengono trattati con mezzi informatici e car - http://www.hunkapi.it/ • https://www.facebook.com/hunkapionlusgenova/ tacei e potranno essere - in base Art. 13 del - la Legge 675/96 - consultati, modificati, integrati o cancellati previa comunicazione scritta. In mancanza del conferimento dei dati, non si potrà dar corso all’invio della ri - sommario vista. I dati potranno essere utilizzati per l’in - vio di materiale a stampa connesso con l’attività di Hunkapi Editore e dell’Associazio - . . . . Editoriale ...... di Giovanna Rosi ne Culturale Hunkapi. In ogni caso, ciascun 2 lettore e socio potrà in qualsiasi momento e del tutto gratuitamente esercitare i diritti 3 . . . . L’acqua è Vita ...... di G.R. dell’Art. 13 rivolgendosi direttamente a Hun - kapi Editore, Via dei Partigiani, 15/2 16021 5 . . . . Il Viaggio dei Pizza People ...... di Marina Ricci Bargagli (GE) titolare del trattamento. 11 . . . . Toro Seduto e il Canada ...... di Patrizia Ribelli 13 . . . . Festa della Madre Terra 2017 ...... di Francesca Gallo La Consapevolezza ...... e Emanuele Pon

18 . . . . Le Donne Guerriere ...... di Paolo Solari 20 . . . . Overdose nelle First Nations ...... di P.R. 21 . . . . Uncas Wonkus - L’ombra del Buon Selvaggio ...... di Letizia Cerqueglini 26 . . . . Sono tornati alla Madre Terra ...... di Pablo 27 . . . . Gli Incontri con la Preistoria ...... la Redazione 28 . . . . Rubrica Musica ...... di Massimo Picasso 29 . . . . Rubrica Libri ...... di Patrizia Ribelli 30 . . . . Rubrica Cinema ...... di Pino Ricci 31 . . . . Rubrica Cucina ...... di Miriana Sperone 3

LUn mom’ento daella conferencza di Genovqa. ua è vita

di G.R.

Hanno difeso la terra e l’acqua per mesi, hanno subito violenze, fisiche e psicologiche, sono stati aggrediti, arrestati, sgomberati dalla polizia privata assoldata dalla compagnia petrolifera che ha costruito il Dapl (Dakota Access Pipeline). Una grande mobi - litazione cominciata nell'aprile del 2016, quando LaDonna Brave Bull Allard, anziana Lakota, fonda un accampamento perma - nente, per la rivendicazione culturale e la resistenza spirituale. Hanno manifestato in migliaia, e quella del Sacred Stone Camp è diventata la più grande riunione di Nativi Americani degli ultimi cento anni. Non sono bastati ricorsi, petizioni, marce su Washin - gton, Denver, Seattle, riferimenti a trattati firmati dal governo degli Stati Uniti nell’800 e mai rispettati, la compagnia Energy Transfer Partner ha terminato lo scempio annunciato. Perché costruire un gasdotto sotterraneo lungo 1886 chilometri dal Nord Dakota fino a sud dell’Illinois passando sotto i fiumi Mis - sissipi, Missouri, il Lago Ohae, profanando terre sacre e 380 an - tichi luoghi di sepoltura, rappresentando una costante minaccia La denuncia di Michelle Cook e Michael Paul Hill per l’acqua potabile di tutta la zona, può essere considerato un altro genocidio. Ne hanno parlato Michelle Cook, Clan Honaghanii (Quello che loro che hanno subito violenze e che sono stati denunciati o ar - Cammina Intorno a Te), Dinè/Navajo, avvocato dei Diritti Umani, restati. Tra le priorità impegno con Divest, di cui è portavoce, e tra le fondatrici del Collettivo Legale a Difesa dell’Acqua di Stan - con WECAN International, il Network delle Donne sul Clima e la ding Rock; Michael Paul Hill San Carlos Apache, avvocato e Gil - Terra, è di aprire un dialogo con banche ed istituti finanziari. bert Douville Lakota Sicangu, poeta e artista, in un incontro “Noi non stiamo combattendo solo per risultati a breve termine organizzato da Hunkapi, in collaborazione con l’Associazione Il – precisa – ma per cambiare il sistema bancario e finanziario Cerchio, nella Sala del Circolo Autorità Portuale. nell’ottica del rispetto e della protezione dei diritti violati. E’ or - Genova è stata una delle tappe di un tour che ha visto la delega - mai tempo, per le popolazioni indigene e le comunità, di pensare, zione recarsi a Roma, in udienza da Papa Francesco, alla Farne - immaginare, nutrire e creare nuove economie sempre più equi - sina, in Parlamento, oltre che a Firenze, Bassano del Grappa, librate. Dobbiamo proteggere il mondo, la natura, l’acqua. Par - Pordenone, Udine, Alzano Lombardo, dopo aver toccato paesi co - lare con i rappresentanti delle banche e le istituzioni finanziarie me Germania, Norvegia, Svizzera. è molto importante perché hanno una responsabilità sociale. Michelle Cook ha vissuto in prima persona il dramma di Standing Fornire loro prove e informazioni oggettive relative al comporta - Rock, oggi si occupa dei procedimenti legali in corso, difende co - mento delle società che sostengono è fondamentale. Questa La protesta dlle donne native strategia sta dando importanti risultati. Ad esempio banche co - Douville – è tradire la vita. Mni Wiconi». me la norvegese DNB che ha negato il sostegno al progetto Dapl E combatte anche Michael Paul Hill, in Arizona, dove gli Apache per la violazione dei diritti dei Nativi, di recente altri Istituti come vivono in zone contaminate dal 1964: «La diossina “agent oran - la BNP Paribas ha dichiarato pubblicamente che escludono dai ge” usata in Vietnam – racconta – l’incidenza del cancro in queste loro progetti lo sviluppo di Tar Sands». terre è altissima. La compagnia mineraria londinese Rio Tinto Perchè anche in Italia lo spiega con chiarezza: « Intesa San Paolo Zinc ha acquisito un sito sacro al popolo Apache chiamato Oak - è una delle banche che ha finanziato il progetto DAPL, noi chie - Flat per aprire una miniera che arriva ad una profondità di 1.6 diamo di cessare la sua relazione commerciale con ETP basata Km nella Madre Terra. Combattiamo per proteggere luoghi sacri sulle violazioni dei diritti umani avvenute a Standing Rock. Ab - come San Francisco Peaks, per fermare lo scempio dell’utilizzo biamo bisogno del popolo italiano per aiutarci a pressare queste dell’acqua per la neve artificiale delle località sciistiche». banche, perchè smettano di finanziare la distruzione delle terre Non ha dubbi Sergio Bugolotti, presidente dell’Associazione e dei territori indiani americani. Così il popolo italiano può aiu - Hunkapi: «I Nativi ci stanno insegnando quali sono le cose im - tarci». portanti su cui indignarci perché noi non siamo più capaci. La no - «Non onorare l’acqua della vita – dichiara il poeta Lakota Gilbert stra missione è dare loro la parola. E imparare».

Standing Rock Il viaggio dei Ingresso Cultural Center Wood Mountain PIZZA PEOPLE di Marina Ricci DIVERTIMENTO

Era una notte buia e tempestosa quando, alla fine di un tragitto E’ iniziato subito, già sul pulmino per raggiungere l’aeroporto, millenario, il 4 agosto 2017, la nostra combriccola di dodici ani - quando a Maria Vittoria si sono rotte le scarpe nuove dando il via me è giunta finalmente a Mordor, nella Terra di Mezzo. ad una serie di imprecazioni. Ed è proseguito quando siamo ri - Ah no, come non detto, il 4 Agosto siamo arrivati a Saskatoon, masti chiusi all’interno di una stazione di servizio per via di una una città sita al centro di una pianura del tutto simile a quella porta bloccata: il solo rimasto fuori era il Presidente che non si pavese, compresa la nebbia mattutina, l’odore di grano e tutto il è minimamente accorto dell’accaduto fino a quando non siamo cucuzzaio tipico delle cittadine in pianura, ma nello stato del Sa - usciti dal retro. O ancora quando si è bucata una gomma di una skatchewan, in Canada. delle auto ed abbiamo dovuto farla cambiare: quando si dice “il Si pronuncia Saskèchuan, con l’accento calante sulla E: ci abbia - nostro cavallo migliore si è azzoppato”. mo messo un po’ ma dopo circa una settimana ce l’abbiamo fat - Ma ci siamo divertiti anche quando siamo stati al lago Waskasie, ta. dentro al Prince Albert National Park, ed è stato commentato A Saskatoon abbiamo ritirato le auto a noleggio, due grosse con un “bello…uno zanzarificio bellissimo”. macchinone nere atte a contenere noi e tutti i bagagli, soprat - O quando per errore in un ristorante hanno pensato fosse il com - tutto il mio che era enorme e per il quale sono stata giustamente pleanno di Sergio ed abbiamo dovuto cantargli “Happy Birthday insultata più volte. Francesco ne guidava una, io l’altra: nono - to You” perché la cameriera ormai aveva portato al tavolo torta stante l’infinità di emozioni ho cercato di non compiere troppe e candelina. C’è di buono che almeno gli hanno offerto la torta. infrazioni stradali. Abbiamo riso tantissimo constatando che i canadesi sono gentili Le emozioni sono proprio ciò che vorrei provare a descrivere. Le fino allo sfinimento, ed uno in particolare ha stalkerato Gianna mie, dei miei compagni di viaggio e delle persone che abbiamo seguendola anche al ristorante per descriverle le bellezze della incontrato. cittadina di Assiniboia che, fidatevi, è un posto veramente infa - Proverò a metterle in ordine raccontando questi splendidi quin - me. dici giorni durante i quali abbiamo avuto la fortuna di poter par - Ci siamo divertiti molto quando ci siamo accorti che il pasto mi - laPreol cizoian Ttarinbtai lNe ativi, di entrare nel loro mondo, nella loro cultura, gliore che abbiamo consumato è stato al Wild HorseCafè a Pan - neinll sae lrovriozi sot doir ciao,n nfienle le loro tradizioni e nella realtà che vivono at - gman, una caffetteria gestita da cinesi in un paesino composto tualmente. da sei case e un benzinaio. Praticamente quattro tavoli nel nulla, 6 Il viaggio dei PIZZA PEOPLE

ma i ravioli di carne valevano il viaggio. Ci siamo divertiti quando siamo andati a Grassland a visitare il posto più silenzioso del mondo, dove però c’era un vento infernale e quindi di silenzio ne - anche l’ombra. In compenso non credo di aver mai visto così tan - te farfalle in vita mia. Le risate non sono mai mancate, fortunatamente, ed anche nei viaggi a venire so che non mancheranno. PARTECIPAZIONE

Appena partiti per il nostro tour, siamo andati a visitare il Wanu - skewin Heritage Park, vicino a Saskatoon, un sito archeologico all’aperto, al centro del quale è stato istituito un piccolo museo a riprova dell’esistenza dei popoli delle First Nations. Dentro al museo c’è una sala proiezioni dove abbiamo guardato un breve filmato relativo al significato del Cerchio nella cultura Nativa in tutte le sue accezioni. Fuori dal museo si trovano vari sentieri che portano a reperti archeologici e a rocce sacre, ed un sentiero più impegnativo lungo il quale si sono avventurati i più sportivi tra noi, che porta ad un Buffalo Jump. A metà pomeriggio abbiamo visto arrivare due pullman di per - sone vestite a festa: erano gli invitati ad un matrimonio. Infatti, poco dopo, sono arrivati gli sposi e ci siamo accorti che si trat - Saskatchewa tava di un matrimonio misto dato che la sposa aveva origini na - tive. Abbiamo assistito alla cerimonia, che si è svolta all’aperto sue api. Marina che ha confidenza con le api era ovviamente fe - nell’anfiteatro del parco, e ci siamo emozionati nel condividere lice di vedere quali tecniche venissero usate da Murphy per la questo momento di felicità, in particolare quando gli sposi sono produzione del miele. Io che con le api ci vado poco d’accordo in - stati avvolti in una coperta, hanno ricevuto in dono due piume vece, mi sono fermata a parlare con la nipote di Murphy, Tanah, d’aquila e sono stati purificati con la salvia bruciata. Abbiamo au - una ragazza dolce e gentile. Murphy ci ha raccontato che loro so - gurato agli sposi una vita lunga e felice insieme. Ora speriamo no nativi del Canada, in origine erano 15.000 persone e seguiva - non divorzino nel giro di un anno perché ci rimarrei veramente no il bisonte fino al Golfo del Messico. Dopo Little Big Horn e male. Wounded Knee si sono fermati ed hanno iniziato a dedicarsi al - l’allevamento. Aggiunge che la sua riserva, tempo fa, era molto PAURA produttiva, in particolare vendevano con buoni profitti i loro capi di bestiame, ma il governo Canadese non gradiva che i Nativi si Quella provata dai Nativi nei nostri confronti quando ci hanno vi - arricchissero. Così il governo ha posto loro un veto: non avevano sti arrivare con due macchinone nere stile FBI nelle loro terre. possibilità di vendere più di un animale all’anno per nucleo fa - Noi non avevamo minimamente pensato all’effetto che avremmo miliare, e questo veto è stato in voga fino al 1962. potuto suscitare con quelle auto, se ci avessimo pensato le avremmo chieste fuxia a pois verdi, ma ormai il danno era fatto SORPRESA e quindi abbiamo convissuto con la reazione di paura per i primi giorni del viaggio, soprattutto nelle riserve Cree di RedPhaesant, L’abbiamo provata quando Murphy ci ha spiegato che per loro la Sweetgrass e Poundmaker, le prime che abbiamo provato a vi - situazione è migliorata, che possono allevare e vendere bestia - sitare. Quando siamo arrivati a RedPhaesant siamo stati invitati me, che se vivono in riserva non pagano tasse e se lavorano in ad allontanarci da due donne evidentemente timorose, così ci riserva anche gli stipendi non sono tassati. Personalmente, ho siamo diretti nella riserva di Poundmaker. Questa riserva prende avuto comunque idea che il governo voglia a tutti i costi tenerli il nome dal suo primo leader che ora riposa in una tomba accan - in riserva in povertà ed emarginazione, ma mi sono sorpresa che to ad un monumento a lui dedicato, su una lieve altura all’interno il governo dia ai Nativi alcune agevolazioni . della riserva. La stessa sorpresa l’abbiamo provata, sempre a Prince Albert, al Grand Council.E’ stato strano e bello vedere che un’organiz - SCALPORE zazione così funzionale e funzionante sia stata creata per i Na - tivi. Arrivati a Sweetgrass non c’era nessuno con cui parlare, perciò Nel Grand Council vengono amministrate dodici riserve, alcune ci siamo infilati in un drugstore dove abbiamo comprato dei CD Cree ed altre Sioux, e possono contare su duemila dipendenti. di canzoni da Powwow, degli snack ipercalorici e dove abbiamo Forniscono servizi alla popolazione, hanno un Health Center, un incontrato la donna nativa che ha dato il titolo a questo articolo. servizio di assicurazione e un servizio impiego. Siamo andati al - Un gruppo di stranieri in visita nelle riserve suscita sempre scal - l'Health Center chiamato Nirha, il secondo più grande centro di pore, in Saskatchewan ancora di più perché non è decisamente controllo della salute di tutto lo Stato. E’ un’organizzazione di un posto turistico. La signora è scesa dalla sua auto per fare la proprietà delle First Nations, indipendente dal governo ma par - spesa e si è trovata davanti dodici facce un po’ rassegnate. Ci ha zialmente finanziata da questo e parzialmente autofinanziata chiesto da dove arrivassimo e alla risposta “dall’Italia” si è mes - dalla comunità. Anche qui ci siamo sorpresi, perché è raro che sa a ridere di gusto ed ha detto “ah, quindi siete dei Pizza Peo - un governo finanzi una Health Organization Nativa, ma ci è stato ple”. Abbiamo riso anche noi per tutto il tragitto verso l’hotel e spiegato che quando il Trattato Sei è stato firmato, il Canada si quindi questo resterà il viaggio dei Pizza People. è impegnato a fornire soldi per la salute dei Nativi, ed a provve - Lo stesso scalpore nel trovarsi di fronte dodici italiani l’abbiamo dere alle loro necessità primarie. ritrovato nell’espressione di Murphy Flying Buffalo, un uomo Nell’Health Center si occupano di prevenzione e salute, di ge - gentile che abbiamo incontrato nella riserva Dakota di Wahpe - stione delle emergenze e delle calamità naturali, di medicina oli - ton, a Prince Albert. Murphy produce il miele, soprattutto di se - stica e di benessere in generale: campagne anti tabacco, nape selvatica e di colza, e ci ha portati a casa sua a vedere le prevenzione HIV, prevenzione delle infezioni, benessere in gra - 7

agli ospiti. Per me, che fatico a prestare due uova al mio vicino perché una volta non mi ha aspettata per prendere l’ascensore, è stata una sorpresa vedere questa apertura totale, partecipe e gentile. Soprattutto mi sono commossa pensando che questa ac - coglienza, in quel momento, era riservata a noi persone con la pelle bianca da parte di un popolo fondamentalmente persegui - tato e sterminato da qualcuno che aveva la pelle del nostro stes - so colore. Ci siamo commossi anche quando ci ha raccontato che suo pa - dre è stato in una residential school e suo nonno l’ha portato via dopo soli cinque giorni di frequentazione,tenendolo nascosto per 10 anni nella foresta pur di non farlo ritornare in quell’istituto. Insomma, siamo stati tutti profondamente toccati dal fatto che Yellow Bear ci abbia aperto casa sua, ci abbia fatti sedere nel suo salotto, abbia regalato un gioiello fatto con le perline ad ogni donna e un teepee in cartapesta dipinto a mano ad ogni uomo, che ci abbia raccontato di sé, della sua famiglia e dei suoi figli, delle origini della Round Dance. Si dice che abbia avuto origine nella sua riserva. Un ragazzo salì su una collina e guardando in basso vide delle persone che danzavano in ogni direzione: da quella prospettiva gli sembrava che persone danzassero in cer - chio. Quando scese dalla collina cercò di riprodurre quello che aveva visto, inventando la Round Dance ed esportando poi l’usanza al Nord. Ci siamo sentiti infine enormemente onorati quando ci ha rive - lato di far parte di una società di preghiera, di essere stato scelto, di essere andato a cercare una visione all’età di tredici anni e di vidanza, costruzione di consultori nelle zone del nord, salute dei pregare al contrario. bambini, ricreazione, gestione degli aiuti federali alle persone in E’ una cosa molto personale che lui ha voluto condividere con noi difficoltà economiche e di messa in sicurezza delle case. semi-sconosciuti italiani con due enormi macchine nere entrati Abbiamo parlato con i vari responsabili dei dipartimenti che, ol - in una riserva senza invito. tre a spiegarci nel dettaglio di cosa si occupano, ci hanno detto Questa accoglienza è qualcosa che ci siamo portati a casa insie - che i problemi più grossi che hanno riscontrato sono malattie me ai regali ricevuti, ed è una cosa che mi ha enormemente ar - mentali, dipendenze di vario tipo, incidenti, HIV, epilessia, TBC. ricchita. Quest’ultima in particolare è una patologia molto diffusa in ri - Sebbene il mio vicino di casa continui a starmi vagamente anti - serva (89/100.000 in riserva vs 4/100.000di media canadese), ed patico. hanno quindi acquistato i macchinari per fare il test alle persone sul posto, senza dover andare in ospedale. Ci hanno detto che MERAVIGLIA non vi sono medici a nord di Prince Albert, che gli ospedali sono molto pochi e che quindi loro insegnano agli infermieri a seguire i protocolli ed a suturare le ferite. Quando siamo arrivati a White Bear, abbiamo incontrato Willy, il nostro amico William Kennedy, Holy Brother, nativo Nakota As - COMMOZIONE siniboi che conosciamo bene perché viene da anni alla Festa del - la Madre Terra, che ci ha proposto di andare a vedere l’alba sulla Moose Mountain, dove si trova una preziosa Ruota di Medicina in Una volta ripartiti da Prince Albert ci siamo fermati, per caso, a pietra. Raymore, nella riserva di Kawakatoose. La traduzione letterale Ecco, diciamo che svegliarmi alle quattro del mattino non è stata di questo nome è “Lean Man”, ovvero “uomo magro”, ma la pri - l’impresa più facile di tutta la vacanza, ma ho visto che gli altri ma persona che abbiamo incontrato in questa riserva è stato un se la sono cavata piuttosto bene, quindi ho cercato di dissimulare omone enorme di un paio di metri di altezza, con jeans, t-shirt, fisico da boxeur e con lo sguardo gentile: Yellow Bear (Orso Gial - lo). Gli abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa della vita in ri - Il gruppo davanti alla riserva di William Kennedy serva e lui ci ha raccontato che loro sono Cree e Saultaux, che hanno un Grand Council ed hanno mantenuto tutte le cerimonie e tutta la tradizione delle danze. Ci ha parlato della danza della pioggia, spiegandoci che non viene fatta per chiedere la pioggia ma per ringraziare per la pioggia. Ci ha parlato in particolare della Sweat Lodge che fanno ogni domenica, e della cerimonia del Peyote che fanno ogni weekend, invitandoci anche ad una Sweat Lodge quella sera stessa. Io ci avrei ovviamente preso la residenza nella capanna sudatoria, perché non ho mai parteci - pato a questa cerimonia, ma abbiamo dovuto declinare l’invito per proseguire nel nostro percorso. Per quanto riguarda la loro organizzazione sociale, Yellow Bear ci ha detto che il governo canadese costruisce e mantiene tutto quello che vedevamo intorno a noi, ha raccontato che in riserva hanno dottori, specialisti, dentisti che curano gratuitamente la popolazione, hanno scuole e centri ricreativi. Molti membri della riserva vivono lavorando nel sociale e vendendo artigianato. Yellow Bear era così sorpreso dalla visita di noi dodici italiani che ci ha subito invitati a casa sua per regalarci menta selvatica per le nostre tisane. Ci ha commossi la fiducia con la quale i Nativi aprono le loro case Matrimonio a Wanuskewin (Saskatoon) il più possibile. Non ci sono riuscita, infatti del viaggio fino alla un alce o un cervo Wapiti, deve anche trovare il modo per portare Ruota Medicina non ricordo assolutamente nulla, sebbene fossi l’animale a casa, intero o a pezzi. Lui ed i suoi amici invece, quan - al volante. do vanno a caccia, caricano le prede su un normalissimo pick- Mi sono svegliata solo durante il tragitto a piedi, quando ho visto up. Poco evocativo ma molto, molto più pratico. due alci. Qualcuno di noi ne aveva già visti, a me non era mai ca - Abbiamo visto l’alba lungo la strada verso la Ruota di Medicina, pitato: sono animali enormi, veramente immani, ed emettono un ed è stato un momento davvero intenso. Era enorme e segnava verso rumorosissimo. Willy ci ha raccontato che quello è terri - sia i punti cardinali sia alcune costellazioni, oltre ai solstizi e agli torio di caccia del suo popolo, che quando qualcuno della riserva equinozi.Siamo rimasti li a contemplare quella meraviglia, pen - esce a cacciare per la prima volta, intorno ai dodici anni, e caccia sando che vedere il sole sorgere è sempre uno spettacolo, ma in quel posto…di più. Murphy e sua nipote Tanah davanti alle arnie RABBIA

Sul tragitto di ritorno, abbiamo notato che tutto il paesaggio era costellato di trivelle. Willy ci ha spiegato che quando un’azienda petrolifera vuole trivellare qualche terreno della riserva, si fa fa - re dallo Stato un decreto chiamato Eminent Domain: un docu - mento governativo di Espropriazione Imminente per Pubblica Utilità. L’azienda petrolifera offre quindi soldi alla popolazione presentando, come alternativa ai soldi offerti, l’applicazione dell’Eminent Domain senza alcun risarcimento, dato che il do - cumento offre loro questo diritto. E’ l’equivalente del nostro “o mangi questa minestra o salti dalla finestra”. Peccato che i soldi offerti non siano minimamente comparabili ai soldi prodotti anche con una sola delle trivelle che vengono piantate selvaggiamente all’interno di Madre Terra, e quindi le aziende petrolifere rendono la riserva più povera e decisamente meno salubre. La stessa rabbia l’abbiamo provata quando Sergio si è reso conto che nelle cartine del Canada le riserve sono segnate in giallo, ma non c’è scritto il nome della riserva, a riprova del fatto che al governo Canadese importi poco o nulla di queste popolazioni. Ci siamo arrabbiati quando Yellow Bear ci ha raccontato che ad Ovest di Saskatoon si spara ai Nativi, quando ci ha raccontato di Colten Boushie ucciso da un contadino per il solo fatto di aver avuto un problema all’automobile e di essersi fermato vicino ad 9 una fattoria di bianchi. del gruppo, perché dopo quindici giorni di convivenza basta uno Abbiamo provato rabbia quando siamo andati a Wood Mountain, sguardo per capirsi. E’ stato bellissimo viverle insieme a mio pa - nell’unica riserva Lakota in Canada. Qui abbiamo incontrato Star dre ed a tutti gli altri membri di questa bella famiglia di viaggio, Woman (Kim Soo Goodtrack, dipinge dei quadri bellissimi e se e questo è il ricordo che mi porto dentro con più gioia. volete dare un’occhiata ha un sito internet: www.kimsoogood - Erano gioiosi anche gli organizzatori, che quando hanno saputo track.com) che ci ha preparato un sandwich nella sala della ruo - che un gruppo di Italiani era presente tra il pubblico ci hanno an - ta medicina del concilio tribale e ci ha raccontato che loro sono nunciati al microfono e ci hanno invitati a restare a danzare con il popolo di Toro Seduto, che la sua bisnonna è arrivata in Canada loro alla Grand Entry di quella sera. con Sitting Bull e suo zio, cresciuto dalla bisnonna nel rispetto Abbiamo dovuto declinare gentilmente l’invito, dato che avevamo delle tradizioni, è ancora vivo, ha 77 anni, parla ancora Lakota, è i biglietti per il concerto di Buffy Sainte Marie quella sera a Re - possessore di sacra pipa e vive a Standing Buffalo. Ci ha poi rac - gina, ma se devo essere sincera io sarei rimasta al powwow tutta contato che durante la ribellione di Toro Seduto i Lakota, inse - la vita. guiti dall’esercito americano, arrivarono in Canada e si In ogni caso, la stessa gioia provata al powwow l’ho avvertita nel fermarono proprio li a Wooden Mountain, perché ricca di sorgen - cuore di tutti i miei compagni di viaggio, mentre cantavano e sal - ti. In quel tempo però il commercio selvaggio di pellicce aveva tavano sotto al palco, durante il concerto. portato praticamente all’estinzione di gran parte della selvaggi - na ed i Lakota stavano morendo di fame, erano costretti a man - DOLCEZZA giare cani e cavalli: persino la polizia canadese aveva pietà di loro e portava cibo alle tribù. Hanno ricominciato quindi a spostarsi, Prima del concerto, Willy ci ha invitati tutti a casa di suo fratello accampandosi un po’ ovunque, cercando di sopravvivere. Il go - dove ci ha preparato un barbecue a sorpresa. A casa di Frencher verno americano, approfittando del momento di difficoltà, aveva Kennedy (Holy Son) ci siamo sentiti accolti e ben voluti, abbiamo promesso ai Nativi una sorta di perdono politico in cambio di un riso e chiacchierato con lui, con sua madre, con sua moglie e con ritorno nei territori USA, ma quando i Nativi hanno deciso di ac - i suoi bambini, tra i quali c’era la piccola Olivia di soli sedici giorni cettare ed hanno provato a rientrare negli States, il governo USA della quale ci siamo tutti innamorati perdutamente. Dopo aver ha requisito loro le armi ed ha cercato di avvelenarli tutti, come mangiato, Willy e Francher hanno suonato il tamburo e cantato punizione per la ribellione. I Medicine Man hanno provato a cu - per noi. Avremmo voluto non smettessero mai, li in quel giardi - rarli ma solo alcuni di loro sono sopravvissuti. Alla fine, a Woo - no, al buio, abbiamo lasciato tutti un pezzetto di noi e ci siamo den Mountain erano rimasti 200 Nativi, ed il governo canadese sentiti parte di quella famiglia così bella e piena d’amore. ha ceduto ed ha concesso loro una riserva. Nel 1917, alcuni di lo - ro sono andati in guerra perché lo stato aveva promesso della Standing Buffalo Dakota Nation Powwow terra in cambio, che non è poi stata data. E’ stato concesso inve - ce il diritto al voto, ma solo dopo la seconda guerra mondiale e solo ai veterani. Il diritto al voto per tutti è arrivato nel 1972. Al momento, nella lista della riserva, sono iscritte trecento per - sone ma solo diciotto vivono lì stabilmente e cercano di proteg - gere la loro terra dagli Eminent Domain, perché anche i quei luoghi c’è petrolio da estrarre. Come avremmo quindi potuto non provare rabbia quando ci ha raccontato tutto questo e soprattutto quando ci ha parlato delle residential school, dove si facevano esperimenti sui bambini e quando questi non servivano più venivano buttati in un fiume. Star Woman ci ha raccontato che sua mamma e i suoi amici le hanno frequentate, che queste scuole dell’orrore sono state chiuse solo nel 1996 e che per i bambini delle riserve erano ob - bligatorie. Di qualunque religione fossero, le scuole residenziali erano tutte uguali: un vero inferno. La residential school più vi - cina era a Fort Qu'appelle, ma lei è riuscita a schivarla perché è in parte cinese. Insomma, abbiamo salutato Star Woman con un po’ di rabbia nel cuore, rinfrancati solo dalla prospettiva imminente di partecipa - re ad un Powwow. GIOIA

Gianna, dopo aver magicamente modificato in corsa il nostro tra - gitto, è riuscita a portarci al Powwow di Standing Buffalo. Non so se ci sono parole per descrivere la gioia che abbiamo pro - vato. Per me era la prima volta e devo dire che non riuscivo a to - gliermi un sorriso ebete dalla faccia. La musica da powwow, che non mi aveva mai emozionata parti - colarmente, in quel luogo mi faceva vibrare le corde dell’animo e mi faceva contorcere lo stomaco. Gli abiti dei danzatori mi strappavano gli occhi dalle orbite, e non riuscivo a togliere il dito dal pulsante di scatto della macchina fotografica nel vano ten - tativo di portarmi a casa un pezzettino di quell’emozione così particolare e penetrante.Insomma, sono più o meno impazzita di gioia, mi rendo conto che anche adesso mentre ne sto scri - vendo faccio fatica a tenere il sedere incollato alla sedia, e batto sui tasti del computer con più veemenza. La bellezza e la fierezza di quei volti credo resterà per sempre marchiata a fuoco dentro al mio cuore, che batte ormai al suono dei tamburi, e so che queste sensazioni sono le stesse di tutti noi 10 Il viaggio dei PIZZA PEOPLE

TRISTEZZA

Dopo aver suonato per noi, Francher ci ha raccontato che le con - dizioni dei Nativi in Saskatchewan stanno peggiorando. Si sen - tono sempre più emarginati e soli, è difficile trovare lavoro anche per quelli che come lui vivono in una città come Regina. Poi ha detto una cosa che mi ha colpita enormemente: ha detto che lui e sua moglie hanno 9 figli. Noi abbiamo commentato con un “wow! Noi se ne facciamo 2 son già troppi!” e lui ci ha risposto “lo so, ma a noi fino a poco tempo fa portavano via i bambini e non li vedevamo più, siamo abituati a farne tanti, per far soprav - vivere la nostra gente”. E’ triste, è folle, è da nevrosi, ma è una realtà. Io sono andata via con il cuore pesante, perché nonostante la se - Ospiti dei Lakota Hunkpapa di Wood Mountain rata meravigliosa ed indimenticabile passata insieme, queste parole mi risuonavano nelle orecchie. Al Cultural Center ci hanno spiegato l’importanza della lingua, che identifica le varie popolazioni e che le differenzia le une dalle SPERANZA altre. Quando una lingua scompare si perde un punto di vista, si perdono tradizioni, usi ed abitudini e tutto ciò che caratterizza L’ultimo giorno siamo andati a visitare il Skatchewan Indian Cul - una Nazione. tural Center a Saskatoon dove La speranza, ci hano detto, la danno i giovani che ora iniziano a abbiamo parlato con un responsabile. In questo posto si fanno parlare la loro lingua ed iniziano a comprendere che è loro re - corsi per mantenere vive le arti e soprattutto le lingue delle 74 sponsabilità ricominciare a parlarla. nazioni Native in Saskatchewan. Hanno circa seicento studenti C’era un poster attaccato al muro: “Dai loro la loro identità, In - dalle elementari all'università, collezionano arte ed hanno quat - segna la loro lingua madre. E’ un loro diritto di nascita”. trocento dipinti (ci ha colpiti in particolare l’artista McLeod Si - Abbiamo concluso questo viaggio con la speranza che finalmen - mone, avendo visto i suoi quadri un po’ ovunque durante tutto il te si inizi a parlare di Diritti dei popoli Nativi, affinché i bambini viaggio), collezionano anche manufatti che raccontano la storia come Olivia possano vedere un mondo migliore, dove le identità dei Nativi. Hanno una biblioteca ed una audioteca con registra - dei popoli siano rispettate. zioni della tradizione orale di racconti degli anziani composta da Ecco, la speranza è questa. circa trecento CD: è la collezione più vasta al mondo. Che ci sia RISPETTO.

IIl Gruppo con Yellow Bear a Kawacatoose First Nation Toro SeduTo 11 e il Canada di Patrizia Ribelli

Quando, nel 1874, nelle Black Hills, le colline sacre, fu trovato l’oro, un diluvio di minatori e coloni le invase, dando origine ad un conflitto che culminò nella battaglia del Little Bighorn il 25 giugno 1876. Seb - bene con l’annientamento del reggimento di Custer i Lakota e i loro alleati avessero vinto, la guerra era già persa, infatti l’eser - cito tornò in forze, costringendoli a rien - trare nelle riserve. Mentre molti si ras - segnarono, Sitting Bull ed un folto gruppo di guerrieri, donne, vecchi e bambini, nel maggio 1877, scelsero di riparare in Ca - nada, in una zona che la maggior parte di loro conosceva per passate spedizioni di caccia. Già alla fine dell’autunno 1876 un drappello in avanscoperta, sotto la guida di Black Moon, era arrivato a Wood Moun - tain, nell’attuale Saskatchewan, dove il sovrintendente della polizia a cavallo Ja - occupati per la possibilità di incursioni; i Per persuadere Sitting Bull a rientrare in mes Walsh (1) li aveva edotti circa le leggi Canadesi, desiderosi di liberare le praterie patria, fu mandata una commissione con della Regina che avrebbero dovuto os - per insediamenti bianchi, per una ma - a capo il generale Alfred Terry: fu solo servare. laugurata disgregazione delle relazioni grazie al rapporto di fiducia con Walsh Wood Mountain Post era stato acquistato pacifiche con le tribù native. In pratica che il carismatico Hunkpapa accettò di dal governo canadese nel 1870 e nel 1873 entrambi i governi volevano che i nuovi recarsi a Fort Walsh per ribadire la deci - era nata la North West Mounted Police, arrivati vivessero innocui in una riserva. sione di restare dov’era. Intanto, dal 1878, la polizia a cavallo, col compito di pattu - Così, mentre gli USA favorivano un’estra - altra gente fuggiva dalle riserve e si univa gliare il confine con il Montana, circa 50 dizione forzata o un loro spostamento più a loro per cui la diminuzione dei bisonti, miglia più a sud, per scoraggiare il pas - a Nord, il Canada, che con i pochi agenti a principale risorsa alimentare, stava di - saggio dei commercianti di whisky ame - disposizione non li avrebbe potuti espellere ventando sempre più preoccupante. Co - ricani. Di fatto la postazione fu chiusa nel o traslocare forzatamente, li dichiarò pro - minciarono ad attraversare il confine, non 1875 quando venne costruito Fort Walsh, fughi politici senza alcuna responsabilità per fare la guerra ma per cacciare, e co - nelle Cypress Hills, che la annesse al per il loro benessere. I Sioux affermavano minciarono scorrerie e furti di cavalli ai proprio territorio, per essere riaperta uf - di essere Indiani Britannici in quanto ave - Métis. Inoltre, nell’estate, una serie di in - ficialmente nel gennaio 1877 a seguito vano ricevuto medaglie da Re Giorgio III cendi lungo il confine spinse le mandrie a dei conflitti nei vicini Stati Uniti. Fu nel per essere stati alleati con la Gran Breta - sud del Montana e le truppe del generale marzo dello stesso anno che arrivò la gna durante la guerra del 1812, ma il go - Nelson Miles, che pattugliavano quei ter - banda di Four Horn, quindi Spotted Eagle verno canadese lo negava poiché la Corona ritori, tenevano i cacciatori lontano. La e Sitting Bull, per unirsi a quello che di - aveva rinunciato alla responsabilità per fame aumentava e l’influenza di Sitting ventava un gruppo di 5.000 persone. Questi gli Indiani sul suolo americano con il Trat - Bull si riduceva. Molti cominciarono a ultimi, avvistati dagli scout Métis in pros - tato di Ghent, firmato per porre fine alla pensare ad un possibile ritorno nelle ri - simità del fiume White Mud, provenendo guerra. Gli Stati Uniti, a loro volta, dichia - serve, dove le razioni promesse avrebbero da nordovest, furono raggiunti a Wood ravano che, essendo profughi politici, dovuto essere garantite: il 17 luglio 1879 Mountain da James Morrow Walsh: l’in - erano da considerare britannici, mentre a sud del Milk River ci fu una sparatoria contro, inizialmente improntato ad un pru - il Canada continuava a sostenere che non con i soldati di Miles e gli scout Crow, alla dente riserbo, si scaldò gradatamente e potevano esserlo poiché non erano cittadini fine della battaglia furono costretti a ri - durò per tutto il resto della giornata. americani. Sebbene la situazione diplo - piegare verso nord e questo convinse ul - Sitting Bull sperava che la “Nonna” avrebbe matica fosse complicata, i Sioux trovarono teriormente Sitting Bull a non arrendersi dato loro accoglienza nella sua terra, gli la zona di Wood Mountain particolarmente all’esercito e a non fidarsi di Miles. piacquero le leggi (2) a cui ogni uomo do - ospitale e fu in quel periodo che comin - L’inverno 1879-80 li trovò ridotti allo stremo. vrebbe obbedire, chiese munizioni affinché ciarono a commerciare con Jean Louis Anche Walsh tentò di aiutarli pur iniziando il suo popolo potesse cacciare per so - Légaré (3) , approvvigionandosi anche di mu - a consigliare loro di prendere in conside - stentarsi. Walsh gli assicurò protezione nizioni, sempre più decisi a non lasciare razione l’invito a tornare nelle loro terre. dall’esercito americano e tra i due uomini il loro insediamento, e Sitting Bull a so - I Mounties stessi diedero loro tutto il cibo nacque un’amicizia fondata sul reciproco gnare di unire Cheyennes, Nez Percé ed che poterono, cercando di alleviare fame rispetto. altre eventuali tribù del Nord in una con - e malattie e rifornendoli spesso con le La nuova situazione a Wood Mountain federazione e di ottenere una riserva come proprie provviste. Jean Louis Légaré, te - causò, però, immediata preoccupazione era avvenuto nel 1862 per i Sioux che mendo che la costante necessità di so - internazionale: gli Americani erano pre - erano fuggiti dal Minnesota. stentamento avrebbe rovinato la sua atti - 12 Toro SeduTo e il Canada

vità, cominciò a lavorare per un loro tra - alla crescente popolarità della Ghost Dance, sferimento, offrendosi di trasportarli ed e ucciso, con altri 13, durante l’esecuzione intercedere per chiunque avesse voluto del mandato. andare alle agenzie, e circa un terzo di Dopo il 1881, a Mountain Wood, con Sitting essi accettarono. Ritenendo James Walsh Bull tranquillamente fuori dal Canada, la troppo coinvolto per negoziare il loro rim - polizia avrebbe potuto accontentarsi di patrio, il governo lo rimpiazzò con Crozier (4) , una routine di pattuglie, dei dazi doganali e fu trasferito a Qu’Appelle, in Saskatche - e di occasionali arresti di ladri di bestiame. wan. L’ufficiale delle Giubbe Rosse, a di - Avevano stabilito la legge canadese e la cembre, si convinse che il problema fosse sovranità a nord del 49° parallelo, e il di - risolto avendo persuaso Low Dog e altri stretto era calmo. Senza la necessità di 400 rifugiati a varcare il confine, ma quando un distaccamento nelle immediate vici - questi si avvicinarono alla postazione mi - nanze, sia Wood Mountain Post sia Fort litare americana, subdorando il tradimento, Walsh furono chiusi nel 1883 e le operazioni tornarono indietro. Dall’aprile 1881 fu mi - si trasferirono a Maple Creek. seria assoluta: in un ultimo tentativo per Sempre nel 1881, però, diverse centinaia rimanere in Canada, Sitting Bull andò a di quelli che a suo tempo avevano seguito Qu’Appelle, a cercare l’unico bianco di cui Sitting Bull, erano rimasti nella zona di si fidava, ma inutilmente, e al suo ritorno Jaw Moose Creek, dove lavoravano in città a Wood Mountain trovò Alexander R. Mac - d’inverno e andavano a caccia d’estate. donell che aveva sostituito Crozier. Scon - Per anni il governo cercò di cacciarli, ma solato e malato di cuore, il 10 luglio 1881, dopo il 1900 essi acquistarono molti terreni con i Lakota che gli erano rimasti fedeli (5 ) della Corona, compresi quelli sui quali si e la sua famiglia, Sitting Bull accettò l’of - stabilirono dal 1907, cimitero incluso, ed ferta di Légaré, che li accompagnò a Fort il 5 agosto 1930 furono riconosciuti come Buford. Il 19 luglio entrò in Nord Dakota: Riserva con un Order-in-Council. Oggi le si presentarono al maggiore D. H. Bro - 37 famiglie fondatrici sono diminuite di therton, e porgendo il suo Winchester al numero, in parte per matrimoni con le figlio Crow Foot gli ordinò: “consegna il comunità circostanti, e ci sono 300 membri mio fucile al maggiore e digli che sono registrati di cui solo 18 residenti. l’ultimo Lakota che si arrende”. Due set - Wood Mountain Post non restò chiuso per timane dopo fu portato col figlio a Fort Ya - molto: potenziale rifugio sicuro per i cri - tes, (Standing Rock Reservation), e poi, minali di entrambi i lati del confine e per insieme ad altri 172 a Fort Randall, per impedire il flusso di forniture dal nord tornare a Standing Rock nel 1883, dove allo scoppio della ribellione del 1885, fu continuò ad essere la guida della sua riaperto come stazione di polizia e riaffidato gente e a battersi contro il governo ame - a Macdonell. Dal 1886 un nuovo programma ricano per la mancata riconsegna delle di pattuglie regolari coprì il confine tra terre tradizionali. Nel 1885, per alcuni Manitoba e Montagne Rocciose per cui mesi, lavorò nel circo con il Buffalo Bill's divenne l’ancora orientale di questa rete. Wild West Show. Nel 1886 incoraggiò i Seguì la cosiddetta “epoca delle fattorie” Crow, suoi ex nemici, ad opporsi alla se - con le Giubbe Rosse impegnate coi ladri gregazione in riserva. Nell’ottobre 1888 di cavalli mentre i dazi doganali passarono andò a Washington come membro della di competenza alle agenzie governative. delegazione di Standing Rock. Fu arrestato Attualmente, nel sito del 1887, sono stati il 15 dicembre 1890 a Fort Yates a seguito ricostruiti due edifici ed è stato conservato di temute conseguenze imprevedibili legate tutto ciò che si riferisce alla sua storia.

NOTE

(1) James Morrow Walsh, uno degli ufficiali originali del NWMP, fu il primo commissario del territorio dello Yukon. Nel 1875 costruì il forte che porta il suo nome nella zona del Massacro di Cypress Hills del 1873. Il suo ruolo era quello di chiudere il commercio dell’whisky, ma la sua posizione crebbe d’importanza dopo il Little Bighorn quando Sitting Bull e la sua Gente arrivarono nella regione e divenne famoso nella stampa americana come "Sitting Bull's Boss". (2) “Essi non avrebbero dovuto combattere contro le altre tribù e non avrebbero dovuto rubare cavalli o altro. Essi non avrebbero dovuto uccidere o ferire alcuna persona. Non avrebbero dovuto usare le terre della “Nonna” come un rifugio da cui combattere i soldati americani. Non avrebbero potuto rimanere se non avessero obbedito alle Sue leggi” disse Walsh e Sitting Bull rispose: “che lui e la sua gente avrebbero rispettato la legge” aggiungendo che “aveva seppellito le sue armi prima di giungere in Canada”. (3) Jean-Louis Légaré fu un commerciante franco-canadese e uno dei membri fondatori di Willow Bunch, una piccola comunità situata nel centro di Saskatchewan a 190 chilometri sud-ovest dalla capitale Regina. (4) Lief Newry Fitzroy Crozier, ufficiale NWMP, era a Cypress Hills nel giugno del 1876 quando i Sioux sconfissero Custer nel territorio del Montana e quando i rifugiati sioux cominciarono ad arrivare a Fort Walsh fu promosso a sovrintendente e posto al comando di Fort Calgary. Fu presente durante i negoziati di Sitting Bull con Macleod e il generale maggiore americano Alfred Howe Terry alla fine del 1877. Poco prima che Sitting Bull abbandonasse il Canada, fu trasferito per prendere il comando di Fort Macleod. (5) 187 secondo alcune fonti, 230 secondo altre. 13 FESTA DELLA MADRE TERRA 2017 LA CONSAPEVOLEZZA

di Francesca Gallo e Emanuele Pon stata la parola chiave di questa edizione combattere altre cose oltre al razzismo e della Festa della Madre Terra, loro hanno alla povertà: ad esempio, un problema 16° edizione della Festa della Madre Ter - parlato e noi abbiamo ascoltato, perché che ci riguarda è la salute mentale, poiché ra, secondo fine settimana di luglio sul quando il tema li riguarda la parola deve c’è bisogno di guarire un trauma genera - Monte Antola. Sono saliti ai 1.406 metri di andare ai Nativi. zionale. Il trauma di cui parlo riguarda altitudine della Casa del Romano, cinque l’essere strappati alla propria cultura e Nativi: Petie Danette Chalifoux Nazione Non è la prima volta che vi incontriamo al- poi l’essere riportati in mezzo ad essa Cree. Shunkaha Wanagiwin Nazione La - la Festa della Madre Terra, quali le vostre senza avere l’idea di come crescere una kota. Sage Romero Nazione Paiute Taos sensazioni famiglia. Queste persone poi diventano Pueblo. William Kennedy Nazione Assini - WILLIAM: “La sensazione, fin dalla pri - genitori e nonni, e trasmettono a loro volta boine. Gilbert Douville Nazione Lakota, missima volta, è sempre stata la stessa. È questo trauma della perdita della cultura, poeta e artista. bello, l’atmosfera è piacevole, ed è per della lingua. Perciò penso sia davvero im - Due giorni intensi di incontri, conferenze, una giusta causa: la Madre Terra, pregare portante che le persone qui capiscano racconti. La condivisione dello spazio, co - per essa. Inoltre è un piacere poter condi - davvero la situazione e che non pensino me sempre, a stretto contatto con la terra: videre la mia cultura con questa comuni - solo ciò che tipicamente pensano di noi. ne è prova la ormai tradizionale “tendata” tà. Anzi, direi che è un privilegio. L’ultima Non siamo solo quelli che vanno a cavallo sulla collina; l’ottima atmosfera, le cono - volta che sono venuto qui è stato quattro e che danzano, siamo una cultura viva, scenze apprese durante le conferenze co - anni fa, per conto mio: stavo andando in che vive”. me “I Suoni: dalla Natura allo Strumento Spagna, ma ho deciso comunque di pas - Il termine consapevolezza “awareness” Musicale” a cura di Ivano Ciravegna, sare da qui un paio di settimane prima. Da sembra essere la parola chiave di questa “L’Arte di Estrarre il Miele dai Favi” con allora si è creato affetto e attenzione reci - edizione della Festa. Cosa significa essere l’Associazione Liguri Produttori Miele, “Il proca, e tante preghiere insieme”. consapevole della tua cultura? Cavallo nel Nuovo Mondo” con Gilbert P.D.: “Adoro la location scelta da Hunkapi. GILBERT: “Esatto: “consapevolezza” è la Douville. Le danze, la Preghiera della Ma - È bellissimo essere circondati dalle mon - parola chiave di questa Festa, ma anche di dre Terra, un momento di grande emozio - tagne, mi fa sentire più vicina al sole e alla tutto l’operato dei ragazzi di Hunkapi, aiu - ne e sacralità, le poesie, le leggende terra: il fatto che veniamo tutti qui a riu - tati dagli altri Nativi. Si tratta, semplice - intorno al fuoco e l’emozione della finale nirci rende questo evento un’occasione mente, di far capire, condividere e far “Danza Rotonda”. speciale”. condividere la nostra cultura”. La presenza dei Nativi è fondamentale per SAGE: “Penso che sia bello che ci venga WILLIAM: “Decisamente. La parola chiave continuare a lavorare insieme, per dare offerta la possibilità di parlare di ciò di cui può essere “consapevolezza” perché Hun - loro la parola, per affermare la consape - abbiamo bisogno di parlare. Altri Festival kapi ci invita appositamente per darci l’op - volezza della loro cultura. ci invitano e basta, mentre qui abbiamo la portunità di parlare direttamente. Quindi, Li abbiamo incontrati per conoscere la lo - possibilità di condividere ciò che abbiamo più persone incontriamo, più domande ri - ro condizione attuale. Consapevolezza è davvero bisogno di condividere. Ci sono da ceviamo da loro, maggiore è la possibilità FESTA DELLA MADRE TERRA 2017 14 LA CONSAPEVOLEZZA

per noi di far conoscere la nostra storia e la nostra cultura, che il mondo occidenta - le non ha mai davvero voluto diffondere. Essere consapevoli della nostra cultura significa sapere che siamo ancora vivi”. P.D.: “Certamente “consapevolezza” è una parola chiave. Per me è molto impor - tante essere qui in questo momento, ed è molto importante che la gente veda i Na - tivi: il punto è che spesso i non nativi non sono nemmeno consapevoli dell’esistenza dei Nativi. Venire in Italia e vedere che ci sono così tante persone che stanno cer - cando di esplorare e di scoprire la nostra cultura è molto importante. Nutro un grande rispetto per Hunkapi, che ha deci - so di utilizzare così questo spazio. La cosa più importante è che siamo noi a parlare direttamente, senza passare attraverso li - bri o, ancora peggio, film di Hollywood”. SAGE: “Essere consapevoli significa non aspettare che le cose accadano, ma esse - re attivi e sapere cosa accade in queste comunità. Prima ho parlato di trauma ge - nerazionale: mi riferisco a quel trauma che deriva dalle cose che sono successe, che va avanti da quattro o cinque genera - zioni, a partire dallo sviluppo delle scuole residenziali. Da quel momento è comin - ciata la deprivazione della nostra lingua e della nostra cultura: come dicevo, quella generazione a sua volta ha dato origine a quella successiva, e così via, trasmetten - do questa deprivazione. Non sono stati in grado di trasmettere la cultura perché ne scomparso, siamo come le fate e i lepre - cercare di cambiare prospettiva, di avere sono stati privati in maniera violenta. Sono cauni.Può sembrare incredibile, ma mi la mente aperta. Chiedendo a queste per - questi i problemi con cui ci dobbiamo re - capita spesso di sentire frasi come “non sone di vedere le cose dal nostro punto di lazionare a casa, su questo si deve indiriz - hai l’aspetto che un indiano dovrebbe ave - vista, stiamo chiedendo di non insultare la zare la nostra attenzione”. re”: dobbiamo sfatare questi miti, distrug - nostra intelligenza, ma nemmeno la loro. DEANNA: “La gente non sa che noi siamo gere questa idealizzazione, che deriva Moltissime persone pensano che noi non ancora qui: siamo un popolo dimenticato, spesso da film hollywoodiani. Si tratta di esistiamo più, e lo pensano a causa della

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donna e come nativa. Hai da poco ultimato il tuo primo film: di cosa si tratta. “Ho appena completato i miei studi in Mo - tion Picture Arts: da allora le sfide sono state tante. Prima di tutto, essere una donna è un problema all’interno di un’in - dustria e di un sistema prettamente ma - schile. In secondo luogo, questo sistema è fondamentalmente caucasico: un pro - blema in più, poiché, come nativa, mi pone ad un livello ancora più basso rispetto alle altre donne, già discriminate. Il fatto che a scuola mi dicessero che la mia storia co - me indigena non fosse importante è stato duro da accettare e sopportare. Quello che ho fatto per reagire è stato non chiu - dermi dentro l’università: mi sono rivolta all’esterno, ed è lì che sono riuscita a tro - vare i fondi. Ho avuto la possibilità di fare il mio primissimo film al terzo anno di uni - versità, e ho capito ben presto che, affin - ché i nativi potessero imporsi anche nel mondo del cinema, dovevo davvero dare il massimo. Perciò, la mia sfida a scuola si è tradotta in gran parte in una sfida fuori dalla scuola, per girare il film. Quando ho avuto i fondi ho ingaggiato una troupe a maggioranza indigena, ma ho anche lavo - rato con tanti miei compagni di corso non indigeni. Abbiamo girato nelle nostre terre dove queste persone sono riuscite a sta - Ph. © Robert Ragagnin bilire una maggiore connessione con noi, e a comprendere meglio i Nativi. Il film s’intitola River of silence (“Il fiume stupida mentalità occidentale: questa nunciare ciò che ci hanno fatto: è per que - del silenzio”). Racconta la storia di una fa - mentalità dà un’immagine assolutamente sto che si ritorcerà contro i governi. miglia nativa canadese di successo, la riduttiva di ciò che siamo ora. Siamo qui, La cosa assurda è che in Canada vige an - mamma è una gallerista in carriera, che non andremo mai via e non ce ne siamo cora l’Indian Act: secondo questo codice di vive nella città di Vancouver. La figlia, du - mai andati: siamo forti, potenti, resilienti, leggi, i Nativi canadesi non sono ricono - rante l’estate, intraprende il viaggio verso e nasciamo con diversi aspetti, personali - sciuti nemmeno come persone. Il para - la riserva per andare a trovare la nonna. tà, tribù di appartenenza. La gente lo deve dosso è che l’Indian Act è stato Non arriverà mai. Il nostro intento, con accettare, e noi dobbiamo recuperare il promulgato dopo la firma dei trattati di questo film, è stato quello di denunciare il nostro posto nel mondo, in mezzo alle al - convivenza con i Nativi. Su questo è ne - dramma delle donne native canadesi tre persone. Noi sappiamo chi siamo, ma cessario pretendere, prima di tutto, chia - scomparse e uccise. Credo che questo ci devono arrivare a saperlo, devono impa - rezza”. abbia aiutato anche a trovare i fondi, per - rarlo anche le altre persone. Ecco perché P.D., tu sei una regista. Puoi parlarci della ché nei film classici i Nativi sono sempre l’educazione è così importante, e perché tua esperienza nel mondo del cinema, rappresentati in guerra e a cavallo, men - “consapevolezza” è la parola più impor - delle eventuali difficoltà che incontri come tre io volevo fare raccontare i Nativi oggi . tante di tutte”. William, abbiamo la sensazione che in Ita- lia sia diffuso un pregiudizio piuttosto po- Ph. © Robert Ragagnin sitivo ed ottimistico sul Canada e sulla sua politica, visto come “giovane e libero”, al- meno rispetto ai vicini Stati Uniti, possia- mo approfondire “È solo la propaganda del governo cana - dese. Da molti anni vengono applicate po - litiche volte all’obliterazione della storia delle comunità native canadesi: basti pen - sare che le comunità native dell’America del Nord sono le uniche popolazioni che non hanno alcuna rappresentanza al - l’ONU. Il punto però è un altro: sia il governo ca - nadese che, ancora prima, quello britan - nico, hanno sempre conservato in registri i loro provvedimenti politici e legali, anche quelli contro di noi. Hanno messo per iscritto tutto, le privazioni, i furti, le ucci - sioni: questo si ritorcerà contro di loro. Molti di noi stanno diventando avvocati, giudici, senatori, che combattono per de - Ph. © Robert Ragagnin Ph. © Robert Ragagnin

Noi non andiamo a cavallo e non viviamo poco più. I motivi sono i più svariati, ma Il consiglio è sempre lo stesso: mettetevi nei teepee , abbiamo vite reali nel mondo uno dei più pericolosi è la strumentalizza- in contatto diretto, se potete, con i Nativi. reale”. zione ideologica. Quali sensazioni a que- Parlate con loro. Ricordo che, qualcosa Sage, hai vissuto, come infermiere volon- sto proposito? come cinque anni fa, eravamo in Spagna tario, la protesta di Standing Rock. In Italia GILBERT: “Il punto è che succede anche ad una conferenza. Una donna mi chiese sono arrivate notizie piuttosto scarse, e in America. Molti sfruttano i nostri simbo - da dove venivo, e io le risposi “dal Cana - probabilmente la gente si è fatta l’idea che li: si sta cercando da diversi anni di argi - da”, e lei “impossibile”, e io “come può es - sia tutto finito, veloce com’era cominciato. nare questo fenomeno, ma non è facile, sere impossibile”, e lei “perché i canadesi E’ così? perché sapete, c’è la libertà di stampa, hanno ucciso tutti gli indiani”. Voglio dire, “Tutto è cominciato con le varie Nazioni tutti possono dire quello che vogliono. Vi - adesso abbiamo anche internet: se vuoi che si sono riunite per solidarizzare con la ge l’assoluta libertà di culto, garantita farmi una domanda del genere, documen - comunità di Standing Rock e con tutte le dalla Costituzione, ma questo significa tati un minimo. Ecco: questo è un atteg - popolazioni vicine. Il supporto di tutte anche che chiunque può cominciare a giamento superficiale. È chiaro che non queste Nazioni è stato molto importante svolgere riti appartenenti ai Nativi Ameri - mi viene voglia di rispondere ad una do - per il movimento: era necessario farlo e cani: c’è poco da fare. Certo, si potrebbe manda del genere. Il messaggio è: igno - ha avuto l’impatto che doveva avere. In se - provare a spiegare le nostre ragioni, ma riamo chi parla in modo superficiale, è la guito la questione è giunta in tribunale, sarebbe molto difficile, perché risponde - cosa migliore che possiamo fare. Infor - perciò ora le tribù di Standing Rock stanno rebbero che stanno cercando di onorarci. miamoci, facciamoli sentire ignoranti, in seguendo un iter prettamente giuridico: È difficile che una cultura comprenda ap - colpa e in imbarazzo quando ci pongono hanno detto “grazie di essere venuti e per pieno un’altra cultura”. delle domande come l’episodio che vi ho tutto il supporto mostrato, ma adesso an - WILLIAM: “Sensazioni per nulla buone. Il raccontato”. date a casa e lasciateci concludere questa modo in cui sono stato cresciuto mi spin - P.D.: “Beh, naturalmente non mi piace. faccenda da un punto di vista legale”. Lo ge a cercare di non parlar male di una Vorrei che ci fosse più consapevolezza da hanno fatto perché è l’unico modo in cui persona: se qualcuno ti tratta male, prega parte della gente, in modo da allontanare possiamo farci capire da questa gente. per lui, digli “mi dispiace per te”. Ci hanno questo fenomeno. Tuttavia penso che, più Non ci capiranno se facciamo protesta pa - già fatto talmente tante cose che queste che ignorarli, sia importante parlare con cifica, pregando e cantando; perciò dob - interpretazioni superficiali della nostra le persone. Se hanno una mente aperta ti biamo combatterli sul loro stesso cultura per me sono davvero di poco con - ascolteranno e capiranno; se hanno una territorio. È per questo che ora sono in to. In Nord America non considerano mente chiusa allora sì, meglio lasciar corso battaglie legali: meno spettacolari, quello che ci hanno fatto come un genoci - perdere, perché non sono sicura di come ma altrettanto importanti. Molti dei soldi dio, ma questa è la definizione che ne ha si possa cambiare una persona che non è che sono stati donati per la causa servono dato l’ONU. Perciò tutto è superficiale: pronta ad essere cambiata. Ad un certo proprio per mandare avanti questa batta - non credo a niente di quello che la gente punto lo capiranno da soli: se non lo fa - glia. Alcuni volevano che questi soldi an - mi dice, perché io ho la mia storia. E se è ranno lasciamoli stare” dassero ai campi per continuare la un’associazione, un gruppo, un’organiz - SAGE: “Penso che molte persone siano in protesta. Ma questo è altrettanto impor - zazione ad utilizzare e sfruttare i nostri buona fede, che lo facciano con buone in - tante portare avanti le battaglie giuridi - simboli e le nostre idee, beh, il karma si tenzioni: rispettano la nostra cultura, il che. La gente vorrebbe che noi ritorcerà contro di loro. La nostra cultura che è bello. Ma, nuovamente, si ritorna al - combattessimo con la forza le persone e i è viva e vitale, e noi abbiamo bisogno di la questione dell’educazione e delle pro - poliziotti, ma non capisce che noi viviamo portarla nel resto del mondo. In un posto prie radici: a casa, molti Nativi si sentono in quei luoghi con loro e non possiamo as - come questo, vedo intorno a me gente che offesi da questo atteggiamento, a volte solutamente usare la violenza. Dobbiamo non considera superficialmente la nostra persino derisi, perché non vedono le buo - puntare al vivere e lavorare insieme, come cultura, ma in America, la maggior parte ne intenzioni. Mi riferisco, ad esempio, una cosa sola”. delle persone invece lo fa eccome. È chia - all’immagine alimentata da Hollywood: Spesso, almeno in Europa, si assiste ad ro che il motivo è che gli americani non contribuisce a creare troppi stereotipi, dà una sorta di appropriazione culturale ai nativi non hanno incontrato mai, oppure è vita ad una generalizzazione dell’immagi - vostri danni: spesso si fa un uso smodato successo di rado, un Nativo Americano. E ne del Nativo. Io riesco a vedere il buono ed inconsapevole dei vostri simboli, ad i Nativi invece sono vicini: sono lì, a 2, 5, 10 in tutto questo: dà orgoglio alla gente, la esempio, trasformandoli in stereotipi e miglia: ma i non nativi non ne hanno idea. spinge. Ma è altrettanto importante esse - n i n g a g a R

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re consapevoli che voi avete la vostra qualcosa di simile per i nostri simboli e la dico loro: “ma come, vi sto parlando in La - identità: dovete cercare di viverla, indos - nostra cultura: nessuno dà il diritto ad un kota, voi state portando vestiti Lakota e sando i vostri vestiti tradizionali, parlando non nativo di usare simboli nativi per scopi non siete Lakota?”, a quel punto sono co - la vostra lingua; perché sono sicuro che in personali. Provo a spiegarmi meglio con stretti ad ammettere che non lo sono. In Italia ci sono tantissimi dialetti tradiziona - due esempi. Ovunque io vada, vedo ruote Perù hanno una cultura tradizionale stra - li. Penso sia una buona cosa cominciare di medicina e acchiappasogni: oggetti sa - ordinaria, e in generale ogni popolazione ad imparare le vostre tradizioni. È bello cri appartenenti alla nostra cultura, che ha le sue meravigliose tradizioni, che bi - mostrare rispetto e amore per una cultu - sono diversi per ogni Nazione nativa. Il sogno c’è di appropriarsi di quelle altrui? ra, come fa chi si appropria della nostra in problema è che quelli che vedo in giro so - Un altro problema è che sento sempre di - buona fede, ma non bisogna neanche fare no fabbricati in serie chissà dove, senza re che la nostra cultura è fortemente as - come nei powwow tedeschi, dove ci si ve - nessuna attenzione alle tradizioni che ci sociata al concetto di New Age. Ma lo ste da nativi e si danza per hobby. Sappia - sono dietro. Il secondo esempio è questo: sapete quanto sono antiche le culture di mo che spesso le intenzioni sono buone, vedo spesso molte persone provenienti tutte le nazioni native in Stati Uniti e Ca - ripeto, ma c’è un punto oltre il quale è me - dal Perù, che vengono in Inghilterra, dove nada? Non c’è proprio niente di New Age, glio non spingersi”. vivo, e indossano un abito che appartiene Noi siamo old , non new . Mi viene voglia di DEANNA: “Questo fenomeno mi fa arrab - alla nostra cultura. Allora sapete che fac - cambiare questa situazione, perché loro biare e mi intristisce allo stesso tempo. È cio? Mi metto lì e guardo: aspetto che il lo - hanno la loro cultura, noi la nostra. Sii come se la gente saltasse sul nostro car - ro spettacolo finisca, mi presento e chiedo quello che sei, come faccio io. Non fingo rozzone senza fare nient’altro. Ho riflettu - “da che Nazione provenite?”; vedo che niente: sono ebrea, sono Lakota, e ne so - to a lungo su questo tema, e sono giunta magari indossano abiti Lakota, e allora mi no orgogliosa, sono io e amo ciò che sono. alla conclusione che, come esiste il copy - rivolgo a loro in lingua Lakota. Ma natu - Gli altri dovrebbero fare lo stesso”. right , allo stesso modo dovrebbe esistere ralmente non mi capiscono, e a quel punto 18 LE DONNE GUERRIERE di Paolo Solari DAHESTE GOUYEN Non basterebbero cento riviste per parla - re dei ruoli delle donne nelle società tra - dizionaliste native dell’Isola della Tartaruga. Gli stereotipi ed i loro effetti sono duri a morire. Il conquistatore vinci - tore decise, e decide, in funzione dei suoi interessi e secondo le sue regole.

LOZEN Uno dei modelli cari agli invasori non pre - vede donne guerriere, generalmente vie - ne spesso citata soltanto Lozen, presentandola come l’unica apache che scelse la vita di combattente, e cercando di sminuire nello stesso tempo il ruolo fondamentale delle donne native, ma non fu la sola e, come tutte le altre, a vivere la quotidianità di quella resistenza. Lozen is my right hand…strong as a man, braver than most, and cunning in strategy. Lozen non aveva nessun interesse ad imparare i re nel libro che le ha dedicato. Morì di tu - is a shield to her people.” – Bidu-ya (Vic - doveri di moglie e madre ed iniziò accanto bercolosi presso la caserma di Mount Ver - torio), Warrior and Chief of the Chihenne al fratello il cammino del guerriero. In una non a Mobile, Alabama, all'età di 50 anni. Apache (1) . cerimonia adolescenziale, le venne rico - Ma Lozen non fu un caso isolato, non era Lozen era la sorella di Bidu-ya ed una del - nosciuto il potere di trovare il nemico: an - la guerriera solitaria della sua banda, le figure femminili immortalate nella fa - dava da sola in un posto deserto e in piedi, aveva una compagna, Dahteste. Entrambe mosissima fotografia che mostra con le braccia aperte e i palmi delle mani combatterono a fianco di Goyatlay e furo - Goyathlay (Geronimo) ed un gruppo di rivolte verso il cielo, rimaneva in attesa, no deportate con l’ultimo gruppo resi - prigionieri apache accovacciati sul crinale girandosi lentamente finché non sentiva stente. sotto il treno che li avrebbe deportati in un pizzicore tra le dita, sapeva così di po - Florida. Al suo fianco Dahteste, una se - ter trovare la direzione del nemico ed era DAHTESTE conda donna guerriera dei Choconen anche in grado di dire la distanza del ne - Dahteste (Tah-des-te - circa 1860-1955) Apache. Lo “scudo per il suo popolo” di - mico dall'intensità del formicolio. Fu per era la sorella di Ilth-goz-ay, moglie di Chi - mostrò il suo valore lottando contro le or - tali poteri che Diya e Inda-ce-ho-ndi (Ene - huahua (conosciuto anche come Kla-esh), ribili condizioni della riserva di San mies-Against-Power) divenne leggenda - leader del gruppo locale Chokonen della Carlos, combattendo al fianco del fratello ria in battaglia. Oltre alla notevole abilità banda Chokonen del Chiricahua. Si diceva ed evitando la cattura da parte dei militari. come combattente, Lozen era anche una che Daheste fosse molto bella e che fosse Il guerriero Kaywaykla la considerava esperta di ricognizione ed una intelligente orgogliosa del suo aspetto. Si sa che si straordinaria: ”Poteva cavalcare, sparare stratega, partecipava alle cerimonie dei sposò ed ebbe dei figli, ma scelse la vita e combattere come un uomo, e credo che guerrieri, cantava canzoni di guerra, diri - di guerriera. Nessuno voleva sfidarla per - avesse più capacità di pianificare la stra - geva le danze dei gruppi guerrieri prima ché poteva battere chiunque in qualsiasi tegia militare di Victorio ”. Partecipò ad di entrare in battaglia. Non apparve mai, cosa, poteva cavalcare o sparare e correre innumerevoli battaglie per decenni e fu in fotografia, come donna tra gli uomini: e combattere. In gioventù cavalcò con il anche a fianco di Geronimo nell'ultima si vestiva, viveva e combatteva come i suoi gruppo di Cochise nell'Arizona sudorien - campagna delle Guerre Apache. Lozen compagni. Non si sposò ma dedicò la vita tale. Partecipò a molte battaglie, prese non sapeva solo combattere, era sciama - alla lotta per la sopravvivenza della sua parte ad incursioni ed assalti con il suo na, saggia e veggente. Nacque in una par - gente. primo marito Ahnandia, e più tardi fu te del Nuovo Messico-Arizona-Messico Gli Apache, popolo dotato di grande fie - compatriota di Geronimo e compagna di settentrionale noto a quel tempo come rezza, forza d'animo e spiritualità, sono Lozen in numerosi raid. Apacheria, in vista della Montagna Sacra, diventati leggendari per il loro coraggio, Parlava fluentemente inglese e godeva vicino a Ojo Caliente, dove il Popolo ebbe per le disciplinate tattiche di combatti - della fiducia di moltissime persone, operò origine. Alcune fonti collocano la sua na - mento e per lo straordinario complesso di anche come messaggera e traduttrice da scita verso la fine degli anni '40. leggende e rituali misteriosi che li avvol - e per gli Apache. Con Lozen, divenne me - Sul sito “mescaleroapachetribe.com” è geva, e Lozen, in particolare, fu la figura diatrice ed esploratrice e fu determinante inserita tra le più rilevanti personalità e che ha incarnato tutti questi aspetti. Quel - nel negoziare la resa finale di Geronimo viene descritta come “… abile guerriera; lo che si sa di lei è stato trasmesso di ge - agli Stati Uniti nel 1886 (2) . profeta e donna di medicina eccezionale.” nerazione in generazione attraverso Trascorse otto anni come prigioniera di In età molto precoce fece intendere che racconti e leggende, ricorda Peter Aleshi - guerra a Fort Marion (St. Augustine) in LE DONNE 19 GUERRIERE

Dahteste e Lozen in alto seconda e terza da destra Florida, dove sopravvisse alla polmonite Castillos, Nuovo Messico, per riposare. campagne contro i nemici venissero rico - ed alla tubercolosi. Successivamente ven - Vennero attaccati dai messicani, Victorio nosciuti al marito. ne mandata in una prigione militare a Fort e altri ottonata Apache furono uccisi, tra Il legame con Geronimo era molto forte; Sill, Oklahoma, dove rimase per dicianno - loro la figlia di Gouyen. Solo lei, suo figlio aveva sposato Juh dei Nednhi Apache (6) . ve anni, e in seguito, finalmente, le venne Kaywaykla, e altri diciassette riuscirono a L’amicizia tra i due leader risaliva ai tempi concesso il permesso di tornare in pa - allontanarsi. Si sposò nuovamente, con della gioventù ed a quelli degli innamora - tria (3) . Durante il confinamento Dahteste e Kaytennae, uno dei fuggitivi scampati e menti. Juh ed Ishton si conobbero in una Ahnandia divorziarono, nel modo Apache. insieme si unirono a Nana e alla banda di delle visite tra gruppi tribali. Si sposarono Visse il resto della sua vita a Whitetail nel - Geronimo aiutandone la fuga dalla riserva ed ebbero un figlio, Ace (Asa) Daklugie, la Mescalero Apache Reservation in New di San Carlos nel 1883. nato nel 1872. Quando lshton ebbe diffi - Mexico. Sposò un vecchio Apache Scout, Probabilmente non gradiva che le toccas - coltà durante il parto, Geronimo rischiò la chiamato Kuni, vestì tradizionalmente e si sero i mariti: mentre stavano cercando di vita per recarsi da lei; pregò Ussen (Crea - rifiutò di parlare la lingua inglese, pur co - eludere la cattura, Gouyen salvò la vita di tore della vita, Dio) di risparmiare la so - noscendola molto bene. Per molti fu nota Kaytennae, uccidendo l’uomo che stava rella e la vita di suo figlio, che avrebbe come "Old Mrs. Coonie" fino alla sua mor - per tendere loro un agguato. Nel 1886 Go - vissuto da adolescente l'ultima guerra te, nel 1955. yatlay ed i suoi seguaci furono presi pri - Apache e che in seguito sarebbe diventato gionieri dall'esercito degli Stati Uniti e tra confidente dello stesso Geronimo durante GOUYEN loro Gouyen con la famiglia. Furono dete - la prigionia. Un’altra gloriosa guerriera Chihenne fu nuti come prigionieri di guerra in Florida, Ishton ed una sua giovane figlia furono uc - Gouyen (1857-1903), Chiricahua Apache, Alabama e a Fort Sill, Oklahoma, dove cise nel 1882, in una attacco di cavalleria, famosa per il suo eroismo. Il nome nativo morì nel 1903. ma suo marito ed il figlio , Chief Juh e Asa era Góy (Quella che è saggia, Wise Wo - Daklugie, sopravvissero. Erano due dei man). Ląań sua forza era determinata dal ISHTON più valorosi leader Apache. fatto che non fu mai ferita, combatté mol - Lozen, Tah-des-te, Gouyen, Ishton e mol - te battaglie ma non fu mai colpita da pal - Molte altre donne apache, compresa te altre Apache giustamente hanno gua - lottole o altro quando era difficile Ishton (Ishtan), la cugina (5) preferita di Ge - dagnato il titolo di "guerriere" per il loro scappare: questa fu una della ragioni del ronimo, non vissero abbastanza per di - coraggio, audacia e competenza nei ruoli suo nome. A lei è legato un episodio di ventare prigioniere. che erano tradizionalmente considerati grande coraggio, entrato nella storia della Morirono combattendo la resistenza agli esclusivamente domini maschili. sua gente: suo marito venne ucciso in uno invasori. Nacque intorno al 1835 nel ter - La storia americana ci insegna che non scontro con i Nermurnuh (4) (Comanche), ritorio del fiume Gila. Era figlia di Takli - furono solo queste le donne combattenti, mentre era in visita agli Apache Mescale - shim e Jauna. Sorella di Nah dos te, ma tanti sono gli esempi in una resistenza ro e la sua vendetta è leggendaria. Go - Goyaałé e Nod ah sti . Il suo nome signifi - lunga 525 anni, magari seppellite con un uyen andò a cercare chi aveva ucciso il ca La Donna (The Woman), un appellativo nome maschile dai wasichu. marito, lo trovò che ballava una danza di decisamente impegnativo. Sin dai primi vittoria intorno a un falò ed aveva lo scalpo anni di vita le venne riconosciuta una per - del marito appeso alla cintura. Indossò sonalità differente ed unica. NOTE l’abito da cerimonia della pubertà, si unì Non esistono molte fonti orali o scritte ai danzatori, sedusse il guerriero, lo con - che parlano di lei. Sappiamo che spesso (1) “Lozen è la mia mano destra … forte come dusse via e l'uccise. Quindi lo scalpò, ta - accompagnò suo marito nelle incursioni un uomo, più coraggiosa di tutti ed astuta gliò la veste e prese i mocassini, tornò al come donna guerriera. Nonostante fosse nella strategia. Lozen è uno scudo per la suo campo per presentarsi ai suoceri con alta e bellissima condivise tutte le attività sua gente” Bidu-ya (Victorio), Guerriero e Capo dei Chihenne Apache. il cuoio capelluto del Comanche e diede di guerra del marito. Si distinse per il co - (2) Kraft, Louis. Gatewood and Geronimo. loro abiti e calzature per dimostrare che raggio ed il valore, non volle essere sola - UNM Press (2000). pp. 114–116, 163 era lui. Combatté anche in uno scontro mente una madre ed una casalinga. Oltre (3) White, Julia. Daheste-Mescalero Apache. contro un gruppo di minatori che si erano a combattere, Ishton era famosa per la Woman Spirit. Recuperato nel 2013 accampati vicino a Peak Cooke, nel New sua abilità nel pianificare, dirigere e pre - (4) Nermurnuh (Ne-me-ne, Nimenim, Nuu - Mexico del sud-ovest, dimostrando stra - parare la festa della vittoria per i guerrieri mu) che vuol dire "Vero essere umano” ordinaria abilità nel colpirne due prima che ritornavano dalle spedizioni. Era la (5) Molte fonti riportano anche che fosse so - degli altri guerrieri. Nel 1880, quando Vic - sapiente ed influente Ishton che suggeri - rella di Geronimo torio e la sua banda stavano evitando le va gran parte della strategia dei guerrieri (6) Una branca dei Chiricahua del sud residen - ti nello stato di Chihuahua nel Messico del truppe statunitensi e messicane lungo il Nednhi, lo faceva spesso indirettamente Nord confine tra i due stati, si fermarono a Tres e lasciava che i meriti del successo delle 20 OVERDOSE TRA LE FIRST NATIONS

gennaio 2015 sino al 30 novembre 2016, e 60 di overdosi fatali dal 1 ° gennaio 2015 sino al 31 luglio 2016. L’ FNHA ha reso note le sue conclu - sioni giovedì scorso (3 agosto 2017, n.d.t.), dopo che alcuni leaders hanno sollevato la preoccupazione di non avere dati su come la crisi di sovrado - saggio colpisca le loro comunità. "Riconosciamo le cause principali per quello che sta succedendo oggi", ha af - fermato Shannon McDonald, vice diret - tore sanitario e medico della FNHA, "e queste cause fondamentali sono la colo - nizzazione, il dislocamento e la connes - Le pratiche di guarigione tradi - sione che è stata interrotta". zionali, come l'uso di medicinali tradizio - Vancouver - 3 agosto 2017 - Shannon McDonald La relazione cita anche il trauma interge - nali, "sono una parte importante della presenta i dati sulla crisi da sovradosaggio nerazionale ed il razzismo sistemico ed salute, ma non attualmente correttamen - istituzionale verso le persone delle First te integrate nel sistema sanitario più dif - fuso”. di P.R. Nations come possibili motivi per l'uso delle sostanze in discussione. I dati allegati alla relazione, provengono dal B.C. Coroner Service, dal Centro di In - Relazione dell’ autorità sanitaria Il presidente del First Nations Health Council ha spiegato che la crisi di sovra - formazione sulla droga e i veleni, dai BC indigena della British Columbia dosaggio non è la prima a distruggere le Emergency Health Services/Ambulance che cita il trauma comunità native, ed ha ricordato anche Service e dalle visite effettuate nei reparti intergenerazionale e il razzismo l'alcolismo ed i suicidi come altri esempi. di emergenza, e sono collegati al B.C.’s sistemico tra le cause di crisi. "Tutte queste problematiche hanno cause First Nations Client File: ciò significa che analoghe: è un trauma irrisolto, un dolore le cifre includono solo coloro che sono re - Secondo una nuova relazione, che forni - irrisolto", ha detto. "I miei rispettabili an - gistrati come indiani e non tutte le perso - sce un primo sguardo empirico su come ziani mi hanno insegnato che talvolta il ne delle First Nations della British la crisi da overdose colpisce le comunità dolore fisico è in realtà un dolore spiritua - Columbia. indigene, le persone delle First Nations, le. In alcuni momenti, un dolore fisico ha Lisa Lapointe, capo coroner, ha detto che nella Columbia Britannica, hanno cinque una causa mentale o una causa emotiva, la provincia ha iniziato a raccogliere questi volte più probabilità di sperimentare un quindi quando cominciamo a affrontare dati nel giugno 2016, dopo alcuni anni di sovradosaggio di droga - e tre volte più queste sfide, dobbiamo assicurarci che discussioni con la FNHA: "Prima di ciò, ci probabilità di morire - rispetto alle perso - stiamo rispondendo con la cura appro - sono stati dati alcuni suggerimenti: chie - ne che non appartengono alle First Na - priata ". Secondo la relazione, le donne dere alle persone la loro etnia quando si tions. Il rapporto ha rilevato che le costituiscono il 48 per cento di coloro che sta rispondendo a una chiamata, può of - persone delle First Nations, che sono il 3- hanno sperimentato un sovradosaggio, fendere le persone? ", ha spiegato la si - 4 per cento della popolazione della B.C., tra la popolazione delle First Nations, ri - gnora Lapointe. "Ma la collaborazione con rappresentano il 14 per cento di tutte spetto al 29 per cento di quelle apparte - la FNHA, naturalmente, ci ha chiesto di quelle con problemi di sovradosaggi e il 10 nenti ad altre comunità. raccogliere tali dati ". Ad ogni morte se - per cento delle morti per overdose. Sono Il dottor McDonald ha detto che mentre gnalata, il coroner deve ora chiedere se la le donne ad essere particolarmente colpi - non c'è un motivo specifico per cui le don - persona è identificata come Nativa e, in te, sperimentando più volte le overdosi - e ne delle First Nations sono così spropor - caso affermativo, se deve essere conside - cinque volte più per overdosi fatali - ri - zionatamente colpite, "sappiamo che rata come First Nations, Inuit or Métis, ha spetto alle donne che non sono delle First molte delle nostre donne sono state trau - aggiunto ancora la signora Lapointe. Nations. matizzate. Sappiamo che ci sono espe - Il governo provinciale ha dichiarato La relazione, rilasciata dalla B.C. First rienze indiscutibili che le ragazze e le un'emergenza sanitaria pubblica l'anno Nations Health Authority (FNHA), apre donne stanno avendo, che, nella povertà e scorso, quando 967 persone morirono di un'altra finestra su come la crisi legata nel trauma, le persone possono finire in sovradosaggi illegali. Le statistiche del alla dipendenza oppiacea si stia verifican - stili di vita che le mettono a rischio in mo - B.C. Coroners Service suggeriscono che il do in tutto il Canada ed esattamente su do significativo". numero di morti potrebbe, quest’anno, chi è colpito a livello di governi provinciali Il rapporto ha rilevato che le persone delle superare le 1.500. e autorità sanitarie locali, che spesso First Nations hanno maggiori probabilità È attesa a breve la pubblicazione di stati - operano con dati limitati, e che lottano per di accedere alla cure quando sono "appro - stiche aggiornate sui tassi di overdose ge - contenere il fenomeno. priate alle loro credenze di benessere, nerali relativi alla British Columbia. L’ FNHA ha individuato 1.903 casi di over - obiettivi e necessità", e ha notato il biso - dosi, fatali e non fatali, che hanno interes - gno di servizi sanitari e sociali adatti alla (Da un articolo di Andrea Woo, Vancouver, sul sato persone delle First Nations dal 1 loro cultura. “The Globe And Mail” del 4 agosto 2017) 21

Ul’Onmbcra adels B uWon Soelvnaggkio us di Letizia Cerqueglini

‘Prima o poi nella vita, tutti gli appassio - nati di Americhe native arrivano allo Smi - thsonian’, dice Leslie con orgoglio, mentre entriamo al National Museum of the American Indian di Washington. Forse per provocarlo, gli rispondo: ‘Io odio i mu - sei’. Leslie sembra smarrito e siccome è più giovane di me, e uno studente promet - tente, sento di dovergli delle spiegazioni. ‘Intendo dire che i musei, come i monu - menti, affermano che qualcosa non c’è più. E che c’è bisogno di ricordarlo, perché appartiene al passato lontano.’ Lui con - trobatte e argomenta, io guardo i cespugli lungo il sentiero e non lo sento. ‘Voglio di - re che odio soprattutto il fatto che il colo - nialismo è come un’industria che, una volta avviata, si mantiene da sola, con i musei, col turismo, col cinema, con le missioni, gli assistenti sociali, i curiosi’. Lo Smithsonian National Museum of the American Indian. Fonte: NMAI http://nmai.si.edu/vi - Ma basta così. Leslie studia antropologia sit/washington/ ed è talmente un bravo ragazzo che ho paura di confondere il suo cuore. E in fon - altro. Lo Smithsonian National Museum d’alberi spogli. Vicino a lei un uomo alto, do sono felice di essere qui con lui. of the American Indian (sic) è stato aperto col viso scavato, un copricapo di piume, Gli antropologi ‘occidentali’ vanno incon - nel 2004 e possiede le più estese e com - lunghe collane e frange sulla giacca e sui tro all’altro, per trovare l’altro che vive plete collezioni documentarie e artistiche pantaloni. E’ capo William Russel Clark. dentro di sé. Essere antropologi studiando sui Nativi d’America, come su tutti i gruppi Le rivendicazioni delle terre e dell’identità la propria cultura, come hanno fatto Fran - etnici che sono arrivati in America dopo tribale dei Mohegan erano ancora lontane. cis La Fleshe con gli Omaha, Ella Deloria Colombo e sulle loro espressioni esisten - Sarebbero iniziate cinquant’anni dopo, con con i Dakota, Beatrice Medicine con i La - ziali ed artistiche. I Mo hegan hanno dona - capo Rolling Cloud. La nonna di Rolling kota, Edward Dozier con i Tewa, George to 10 milioni di dollari allo Smithsonian, Cloud, Alice Storey, discendente di capo Horse Capture con i Gros Ventre e Gladys per aprire un museo dedicato ai Nativi: Uncas, lo designò sachem della sua gente. Tantaquidgeon con i Mohegan, penso ab - ‘L’impegno per la protezione dell’eredità Dal sangue di Uncas, un alleato dei coloni, bia una funzione psicologica simile, ma culturale dei Nativi americani va oltre i nacque l’iniziatore del movimento di riap - non del tutto uguale alla nostra. Per gli confini della nostra tribù’, dichiarò all’atto propriazione delle terre tribali, che avreb - studiosi nativi non c’è nessuna assonanza della donazione Mark Brown, allora chair - be investito negli anni Settanta moltissime fra ‘tradurre’ e ‘tradire’. Tradurre da una man del Mohegan Tribal Council. I Mohe - tribù Native. Si iniziava a capire allora che, lingua all’altra, raccontarsi agli altri, di - gan hanno scelto di preservare e soprattutto per le tribù dell’est, da tempo ventare un ponte tra mondi diversi è un trasmettere la propria identità, all’interno ritenute del tutto assimilate e scomparse, compito molto stimato in tutte le culture e attraverso le istituzioni culturali dei co - era vitale ricostituirsi come organismi so - tradizionali. Specialmente quando si rac - lonizzatori: da un tronco vecchio nasce un vrani e reclamare a colpi di azioni legali le conta il passato, quando si deve compiere albero nuovo, senza distruggere il tronco. terre tribali. Il precedente storico delle ri - un viaggio nel regno dei morti. L’archetipo Si chiama ‘fiducia’. E’ una legge della vita. vendicazioni territoriali consisté nei docu - universale di questa mediazione è il viag - Allo Smithsonian trovo l’antropologa Mo - menti in cui la corona inglese, prima della gio sacro tra i mondi: il rito sciamanico. hegan Gladys Tantaquidgeon. Morta nel proclamazione dell’indipendenza delle Questa è la realtà spirituale dietro la pa - 2005. La sua anima galleggia sopra la teca colonie americane, menzionava le nazioni rola antropologo, linguista, storico, la cui di legno che contiene le sue bambole di Native orientali come suoi interlocutori comprensione rende possibile studiare pezza: vestite con mocassini e scialli, trec - politici e commerciali, definendo indiret - ‘col cuore’ nelle università ‘dell’uomo ce, cinture e stole, le guance tinte da due tamente le loro identità territoriali e ‘cer - bianco’. Penso che per gli studiosi Nativi, cerchietti rossi. Ci sono foto in bianco e ne - tificando’ il loro profilo originario di preservare la propria cultura non sia solo ro di Gladys, da giovane. Una ragazza nazioni. In altre parole, un pezzo di carta una questione di memoria. Gli antenati americana che sorride, alta e magra, con indirettamente testimoniava che un tem - sono i semi della vita, la posta in gioco è occhi grandissimi e neri, un cappello a cuf - po le nazioni delle Woodlands orientali e altissima. fia e un lungo cappotto anni ‘20, davanti ad della valle dell’Upper Hudson erano esi - Lo Smithsonian è un’istituzione scientifica una casa di campagna, forse in una matti - stite. Solo negli anni Novanta i Mohegan vecchia e grande quanto l’America, con na ventosa e serena d’autunno inoltrato, hanno ottenuto il riconoscimento federale musei, centri di ricerca, fondazioni e tanto su un tappeto spesso di foglie, fra tronchi di entità tribale. 22

Ul’Onmbcra adels B uWon Soelvnaggkio us

Gladys era la nipote di Fidelia Fielding, l’ultima parlante madre - lingua Mohegan, morta nel 1908. Fidelia è stata l’‘ultima dei Mo - hegan’, morta oltre un secolo e mezzo dopo i fatti narrati nel romanzo di James Fenimore Cooper L’Ultimo dei Mohicani. Se avessi incontrato Fidelia, le avrei chiesto se si prova un oscuro senso di colpa o un brillante senso di soddisfazione a vivere dopo che qualcuno ha dichiarato che il tuo popolo è estinto e appar - tiene alla letteratura per ragazzi. Melissa Tantaquidgeon Zobel, storica Mohegan e donna di me - dicina della famiglia di Gladys, ha dedicato al suo popolo il libro: The Lasting of the Mohegans, che si potrebbe tradurre ‘La per - sistenza dei Mohegan’, con un gioco di parole che smentisce il tono definitivo e nostalgico del romanzo di Fenimore Cooper. Fidelia Fielding fu fra gli ultimi anziani a vivere col marito in una casa lunga, era la nipote di Martha Uncas. Per stabilire una di - Bandiera della Mohegan Tribe of Native Americans of Connecticut. scendenza i Mohegan procedono a ritroso di nonna in nonna. Fi - Motto: Mundu Wigo: ‘Il Creatore è Buono’. delia era considerata una donna fiera e indipendente. Continuò Fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Mohegan_Tribe a parlare la lingua materna anche se gli altri membri della tribù le rispondevano in inglese ed evitavano il Mohegan per non es - sere derisi dai bianchi. Fidelia parlava con Gladys, che si laureò Con l’andare del tempo, Gladys ha usato sempre di più i costumi in Antropologia all’Università della Pennsylvania e diventò assi - tradizionali. Da anziana, in un mondo ormai a colori, la vediamo stente dell’antropologo Frank Speck. Il Prof. Speck raccolse fotografata quasi esclusivamente con bellissime tuniche rica - presso la famiglia di Fidelia e Gladys molto materiale sulla lin - mate con motivi geometrici, fiori rossi e azzurri, stelle, conchi - gua e sulle tradizioni dei Mohegan. Dedicò loro un articolo, inti - glie e altre figure che sono conchiglie, stelle e fiori allo stesso tolato: The Last of the Mohegans: era il 1903. Alla morte di tempo e, nelle occasioni ufficiali,la fascia ricamata sulla fronte Fidelia, la famiglia donò i suoi diari, scritti in lingua Mohegan, a che scende sulle spalle. Gladys ha trasmesso fondamentali co - Frank Speck, perché li custodisse. Fidelia fu sepolta a Fort Shan - noscenze degli Algonquini del Nord-Est sulle piante medicinali, tok. La famiglia vive ancora oggi tra New London ed Uncasville, innumerevoli usi di ogni albero ed erba delle foreste orientali. dove c’è il ‘Mohegan Sun’, un casinò molto famoso, gestito in Sappiamo da lei che lo sciroppo per la tosse si ricava dalla cor - parte dalla tribù, dove puoi giocarti l’anima ad ogni ora del giorno teccia interna degli aceri argentati, solo dal lato sud del tronco. e della notte. Alcuni membri della famiglia lavorano ad un pro - Noi ‘occidentali’ diciamo che Gladys fu un’etnobotanica, per i getto di rivitalizzazione della lingua Mohegan. Mohegan era una donna medicina. Infatti, di solito, nel regno dei morti si va per curare i vivi. Perché insistiamo così ostinatamente James Fenimore Cooper prese molti spunti dalle vicende stori - a negare il mistero evidente di questa vita? che che il popolo Mohegan attraversò durante il Seicento per creare i caratteri e le vicende che sono raccontati nel romanzo L’Ultimo dei Mohicani, ambientato durante la Guerra dei Sette Anni, tra il 1756 e il 1763. Nella Guerra dei Sette Anni, Francia e Inghilterra combatterono lungo la frontiera inglese dalla Virginia alla Nuova Scozia per il dominio sull’America settentrionale ed entrambe si avvalsero dell’aiuto di gruppi Nativi alleati. Il roman - zo di Cooper è ambientato nelle foreste dell’attuale stato di New York, dove lo scrittore era nato. Né i Mohegan né i Mohawk hanno a che fare storicamente con le vicende di quel sanguinoso con - flitto. Ma questa è una storia di fiction e d’ombra. Semplicemente, all’epoca di stesura del romanzo, pubblicato nel 1826, Cooper, come tutti, credeva che i Nativi sarebbero presto scomparsi senza lasciare traccia, perché negli stati orientali erano effettivamente in drammatico declino demografico, quasi introvabili. Un titolo così apodittico e un po’ malaugurato come The Last of the Mohicans suonava allora era del tutto appropria - to: la celebrazione post mortem di una nobile razza che entrava per sempre nel mito della frontiera. A testimoni scomparsi, un nome valeva l’altro. Come dire che ‘gli indiani’ sono tutti uguali. Leslie mi ricorda giustamente che Cooper, in fondo, ha scritto un romanzo, non voleva mica scrivere un saggio di antropologia o di storia. ‘Ha elaborato nomi di fantasia, con un po’ di assonan - ze. Non c’è modo di contraddire la fantasia. La fantasia non sba - glia mai’, dice.‘E’ questo che la distingue dalla scienza’, gli rispondo. E’ la prima volta che penso che la scienza è un com - Gladys Tantaquidgeon. Fonte: https://alchetron.com/Gladys-Tanta - plimento alla nostra umana imperfezione. quidgeon-1319038-W 23

to di Hartford, in cui la lingua Pequot fu di - agli inglesi e da un uomo in carne ed ossa chiarata fuori legge. plasmò un mito della frontiera, un ‘buon Uncas fu un sachem, un capo di guerra e selvaggio’, morto per gli inglesi nella un fedele vassallo degli inglesi per tutta la Guerra dei Sette Anni. Michael Mann ha sua lunga e bellicosa vita. Dopo avere fatto il resto: nel 1992 gli ha dato la faccia sconfitto i Pequot, nel 1643 sconfisse an - e il fisico di un Eric Schweig ancora ven - che i Narragansett e catturò il loro capo tenne e per la prima volta sobrio, stando Miantonomo, che scappò e nella fuga sal - alle dichiarazioni dell’attore stesso. Il mito tò giù eroicamente dalle cascate di Yantic di ‘Uncas’ così diventava molto più convin - Fotografia di Fidelia Fielding. Fonte: The Mo - Falls. Fu catturato e ucciso. La vendetta cente e rassicurante del vero Uncas, il hegan Tribe 2017. dei Narragansett non tardò e quasi scon - Machiavelli seicentesco dei Mohegan, che https://www.mohegan.nsn.us/explore/heri - fissero Uncas, che fu salvato in extremis finiva inesorabilmente nell’ombra del - tage/our-history/fidelia-fielding dall’intervento inglese a Fort Shantok. La l’America. vita di Uncas fu bellicosa e lunga: nel 1675 fu di nuovo a fianco degli inglesi nella Ragiono a voce alta, mentre Leslie osser - Prima del contatto, i Mohegan, ‘il popolo Guerra di Re Filippo contro i Wampano - va le incisioni sulle spille e i bracciali dei del lupo’, vivevano nell’attuale Connecti - ags, ‘il popolo dell’alba’ o Massasoit, la Seneca: ‘Forse è proprio per merito del - cut orientale, lungo il fiume Thames. Era - tribù più orientale tra gli Algonquini l’alleanza di Uncas con i coloni che i Mo - no Algonchini orientali e non erano distinti orientali, che abitavano l’attuale Massa - hegan sono sopravvissuti a quattrocento dai Pequot, fino a che, nel primo Seicento, chusetts. Uncas sposò molte donne, tra anni di dominio straniero.’ Leslie, che è capo Uncas (promuncia inglese di Won - cui figlie di capi, per intessere e alleanze nato nella giungla filosofica di New York, kus, ‘volpe’) chiamò i Mohegan alla seces - politiche, perché la trasmissione del po - non mi segue: ‘Uncas tradiva altri Nativi sione dai Pequot. tere presso gli Algonquini orientali avve - per facilitare la vita agli inglesi, era un avi - Uncas è stato letteralmente ‘il primo dei niva attraverso le donne, secondo usanze do arrogante’. Io non li capirò mai questi Mohegan’ e non ‘l’ultimo dei Mohicani’. matriarcali. ragazzi americani troppo per bene. Il po - Nel 1636 Uncas si alleò con i coloni inglesi litically correct di questi ultimi anni deve e i Narragansett contro i Pequot. Guidò Uncas morì pochi anni dopo, a Norwich, avergli mangiato il cervello. ‘Siccome era decisivi attacchi contro i Pequot, tra cui dopo avere riportato molte vittorie sui po - fedele ai coloni, era sicuramente conside - quello di Mystic River, da Missi-Tuk, ‘il poli vicini e persino consanguinei, condi - rato da loro un ‘buon selvaggio’, incalza. grande fiume delle maree’. I Pequot furo - videndo gli interessi dei coloni inglesi. ‘Il fatto è che,nonostante sia stato dalla no sconfitti. Il conflitto, nominato Pequot Duecento anni dopo James Fenimore parte dei coloni, è comunque scomparso’, War (1636-1638), si concluse con il tratta - Cooper prese il suo nome, la sua fedeltà dico io. In effetti il suo nome e la sua storia

Indicazione delle località citate in territorio Mohegan e Pequot. Fonte: Adattamento da Googlemaps. 24

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bontà, bellezza e perfezione, che è tanto perbenista e rassicu - rante, quanto irreale. La costruzione di uno stereotipo positivo è un’operazione tanto violenta quanto la creazione di uno stereo - tipo negativo: è il suo doppio, la sua ombra. Uncas si alleò con i coloni per acquisire potere personale, e que - sto, certo, valse a tutti i Mohegan il profitto di una vita più lunga e relativamente più facile. Da un vecchio tronco nasce un nuovo albero: se l’alleanza con gli inglesi doveva servire a superare quei decenni terribilmente difficili, in cui quasi tutte le tribù orientali erano state soggiogate e sterminate, Uncas non esitò a percorrere quella scelta. Uncas non fu un ‘selvaggio ostile’, ma non fu neanche un ‘buon selvaggio’. Per questo mi piace con - templare la sua ombra, perché è refrattaria ad ogni stereotipo. Uncas, come Mohegan, porta in sé lo spirito del lupo. Nelle cul - ture native il lupo è il portatore della conoscenza che si acquisi - sce nei lunghi viaggi e a contatto con mondi diversi. Nelle culture delle pianure, in particolare, il lupo è l’antagonista e il doppio del coyote, che è invece il simbolo delle opinioni mutevoli e instabili, dei pregiudizi e delle convinzioni che creano le forme, ma al tem - Eric Schweig interpreta l’Uncas letterario nel film di Michael Mann: po stesso le ingannano. L’Uncas di Cooper, tanto astrattamente L’ultimo dei Mohicani (1992). gioviale, non è per niente meglio di quello vero. Fonte: https://alchetron.com/Eric-Schweig-400689-W Leslie sembra sorpreso dalla mia nuova tendenza alle interpre - tazioni psicanalitiche della storia coloniale. Passiamo tra le te - sono serviti per vestire il manichino di un personaggio letterario, che che contengono i cesti dei Lenni Lenape e i borselli dei l’Uncas de L’Ultimo dei Mohicani, che stava sì dalla parte dei co - Tuscarora. Cesti con intrecci tribali, policromie geometriche, loni inglesi, e in più era nobile, bello e atletico. Non ‘un arrivista’ cinture, stole di lana da mettere sulla spalla, camicie, piccole come quello vero. E soprattutto era l’ultimo, o quasi. borse ricamate per mettere un sogno alla volta, portafortuna, ‘Il vero Uncas è stato cancellato: i suoi desideri,la sua astuzia, la portafumo in fibre di corteccia, attrezzatura per la caccia, giochi, sua sete di potere, le sue strategie, il suo genio politico, la rabbia stuoie, aghi, nasse, reti da pesca, nodi, corde, nodi, fili, nodi. For - e la paura, sono stati sbiancati, romanzo dopo romanzo, film do - se perderemmo completamente la testa, se non fosse per tutti po film’. Effetti speciali hollywoodiani. Se togli rabbia, paura, do - quei nodi che ci ancorano saldamente alle nostre illusioni su noi lore, un uomo non è un uomo. E’ un simbolo, un mito astratto di stessi e sugli altri. I diari di Fidelia sono oggi co nservati nel fondo

Il casinò Mohegan Sun. Fonte: https://mohegansun.com/about-mohegan-sun/getting-here/parking.html 25

Manoscritti Rari della Cornell University. laware e sulle rive del Connecticut, in terra Le bambole di pezza fatte da Gladys sono Mohegan. Il popolo del lupo dovette tra i qui allo Smithsonian, a Washington. Fidelia primi intraprendere strategie adattive alla è considerata un’eroina culturale, un’icona nuova, enigmatica e difficile, realtà storica. ispiratrice per tutta l’ondata di recupero Per primi si allearono con i coloni; per pri - delle lingue native che ha scosso negli ul - mi rivendicarono le terre; per primi si co - timi anni l’America. Non è stata una selvag - stituirono in nazione sovrana; per primi gia ostile e ribelle, ma non è stata neanche hanno rivitalizzato la lingua materna quasi una buona selvaggia, arresa all’ignoranza scomparsa. Il popolo del lupo insegna che e alla morte. E’ stata un lupo, non un coyo - non c’è disonore né contraddizione in un te. Ma, in fondo, non c’è l’uno senza l’altro. compromesso per la vita, a dispetto degli stereotipi, che sorgono e tramontano e Allearsi con i coloni, gestire un casino, di - cambiano con gli anni, come gli inganni del ventare antropologi, donare gli oggetti di coyote. Uncas, Fidelia e Gladys sono legati famiglia ai musei. Leslie pensa che l’om - da una fibra spirituale che percorre la sto - bra di Uncas, vassallo dei coloni inglesi, ria personale e collettiva di molti nativi aleggi nelle vite dei discendenti della sua americani. E’il desiderio di sopravvivere e tribù, come un alone di disonore. Il mito del di affermarsi, come individui e come iden - ‘buon selvaggio’ cambia nel tempo: un tità collettive, anche al costo, ineludibile, tempo, era il nativo alleato dei bianchi o, dell’alleanza, della cooperazione e dell’in - meglio ancora, quello morto, a seconda tegrazione con i colonizzatori, le loro isti - degli umori del momento; oggi, in un mon - tuzioni, i loro metodi. E’ accettare la sfida do astrattamente post-romantico, e nella di sopravvivere in un mondo apparente - fantasia di un giovane americano demo - mente sconosciuto e ostile, senza cedere cratico come Leslie, c’è ancora un ‘buon alla tentazione, allettante, di volersene an - selvaggio’, che difende la sua gente, la ter - dare. E’ anche il sincero desiderio di con - ra e magari torna a vivere di caccia e rac - tribuire ad un futuro migliore per tutti i nati colta. Le nazioni native della costa delle prossime generazioni. Di scrivere un orientale furono le prime nell’America bo - nuovo capitolo del sogno americano, senza reale ad entrare in contatto con esploratori falsi stereotipi, fatto da uomini in carne ed e colonizzatori. Molte delle prime colonie ossa, con le loro contraddizioni e le loro fondate nel Seicento furono concentrate in ombre. Nel segno del lupo. L’obelisco di Uncas, voluto dal presidente terra Powhatan, l’attuale Virginia, nel De - Jackson, a Norwich nel Connecticut. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Uncas 26 Sono tornati alla Madre Terra

di Pablo

Dopo 138 anni sono ritornati a casa: le spoglie di due Cheyenne del Nord sono stati seppelliti il 27 agosto scorso. C’è voluto quasi un secolo e mezzo, ma i resti di quelli che i ricercatori ritengono essere due Cheyenne settentrionali uccisi nel 1879, durante la storica fuga da Fort Robinson, finalmente sono stati riuniti al - la loro patria ancestrale nel Montana su - dorientale. Le spoglie erano conservate presso il mu - seo della Nebraska State Historical So - ciety’s a Lincoln. La Cerimonia di rimpatrio è stata la prima per gli Cheyenne settentrionali da quando cominciarono i rientri della tribù nel 1993, secondo la Billings Gazette. Una folta delegazione ha portato le casse di pino contenenti i resti dei due antenati ritornati alla tribù per la sepoltura nella loro patria. Wallace Bearchum, che ha le funzioni di vice presidente della commissione cultu - rale della tribù, faceva parte della decina di funzionari tribali che si erano recati a Lincoln la settimana precedente per recu - perare i corpi, il cui ritorno alla riserva era culminato con le cerimonie tradizionali a Lincoln e Busby (Vóhpoométanéno) 1, se - guite da una sepoltura formale nella mattina di un caldo venerdì estivo. Durante le cerimonie iniziali in Nebraska, le autorità tribali hanno parlato agli ante - nati, hanno recitato preghiere e bruciato erbe rituali per prepararsi al viaggio. Al Museo, le salme erano collocate in sca - tole tradizionali di cedro, che sono state caricate nell'automobile dello stesso Be - archum e condotte la sera prima, passan - do dal South Dakota, a Busby, dove erano allestiti tepee, fuochi e preparati pasti per la veglia serale. I resti sono stati collocati all’interno di un tepee, mentre i visitatori attendevano ri - spettosi in coda per rendere loro omag - gio. In seguito sono stati portati su una delle colline che si affacciano su Busby e Vóóhéhéve, grande condottiero protagonista della fuga da Fort Robinson. sepolti con un gruppo di 24 parenti, che furono rimpatriati nel 1993. I Northern Cheyenne hanno cantato e furono trasferiti durante il rimpatrio di sconfitta di Custer al Little Big Horn, ven - suonato il tamburo in onore dei parenti ventiquattro anni fa. nero braccati dall'esercito degli Stati Uniti che erano ritornati alla tribù. “Oltre all'importanza spirituale delle ce - fino alla loro resa nel 1877. La tribù venne Diversi Tsitsistas, tra loro molti anziani, rimonie ed il ritorno a lungo atteso dei re - mandata a vivere con i Southern Cheyen - hanno vegliato in piedi durante la notte sti dei loro antenati, questo rimpatrio ha ne nell'attuale Oklahoma, dove molti dei per onorare il ritorno ed una cinquantina anche una profonda rilevanza storica per suoi membri morirono a causa del clima, di persone ha partecipato alla processio - la tribù”, ha ricordato John Warner che delle malattie e per la scarsa assistenza ne partita da Vóhpoométanéno fino al ha realizzato anche un pregevole servizio del governo degli Stati Uniti. memoriale di Éše'he Ôhnéšesêstse (Two fotografico. Alla cerimonia ha preso parte Si giunse al punto di rottura, Ó'kôhómô - Moons - Due Lune) 2 su una collina che do - anche l’anziano autore di musica tribale xháahketa (Little Wolf - Piccolo Lupo) e mina la cittadina. Il luogo di riposo finale Gilbert White Dirt che ha raccontato la ve - Vóóhéhéve (Morning Star- Stella del Mat - per i due membri tribali condivide lo spa - ra storia. tino) 3 organizzarono una fuga dalla riser - zio con almeno 24 altri resti Cheyenne che In seguito al prestigioso ruolo avuto nella va nel settembre del 1878, portando circa Sono tornati alla Madre Terra 27

300 persone in un viaggio di ritorno nella loro patria nelle pianure del Nord. Nel 1868 Morning Star rappresentò la sua gente alla firma del famoso trattato di Fort Laramie ed ebbe tutto il tempo per comprendere quale fosse in realtà la buona fede statunitense. Insieme a Little Wolf, abile stratega, comprese che un popolo senza la sua terra non esiste. Attraversarono Kansas, Nebraska, il territorio del Dakota fino al Mon - tana, loro terra natale. Durante il viaggio evitarono le unità di cavalleria che cercavano di catturarli. I due gruppi si divisero dopo aver raggiunto il Nebraska. Quello di Piccolo Lupo proseguì fino al Montana dove gli fu infine permesso di restare, mentre il gruppo di Stella del Mattino fu ob - bligato ad arrendersi. I soldati li inseguirono, raggiungendoli; li costrin - sero alla resa, confinandoli a Fort Robinson nel Nebraska nord-occidentale. Rifiutando di essere nuovamente riportati alle condizioni brutali prece - dentemente vissute in Oklahoma, i membri rimasti della tribù, il 9 gen - naio 1879, tentarono il "Fort Robinson Breakout", una tragedia sanguinosa conosciuta anche come "Massacre of Fort Robinson". Una lotta disperata con pochissime armi e provviste nel gelido inverno del Nebraska. Tuttavia, alcuni riuscirono a fuggire, tra cui lo stesso Mor - ning Star, che alla fine raggiunse l'agenzia di Pine Ridge dove fu tenuto prigioniero fino a quando i sopravvissuti non vennero autorizzati a sta - bilirsi nella riserva vicino a Fort Keogh nel territorio del Montana. Almeno sessantaquattro Cheyenne furono uccisi nell’arco di due setti - mane a partire dalla notte della fuga, secondo i risultati dell’ American Indian Tribal Histories Project. Inclusi i ventitrè che inizialmente scam - parono al macello, ma successivamente ritrovati in una fossa lungo un torrente e uccisi dai soldati che sparavano a bruciapelo. Come spesso accade negli USA quella storia divenne anche un buon ro - manzo di Mary Sandoz 4 da cui trassero un film di successo con attori famosi 5. La storia vera è quella di una eroica impresa pagata con la morte di troppi Nativi per la consueta barbarie conquistatrice. La gente cheyenne è molto orgogliosa e tenace, e non dimentica. La Northern Cheyenne Indian Reservation si trova nel sudest del Mon - tana, con una superficie di circa 444.000 acri, al 99% di proprietà tribale. Circa 11.266 sono iscritti come membri tribali con circa 5.012 residenti nella riserva. Hanno un monumento a chi veramente lo merita: Two Moons ed il Dull Knife College. Il 5 di maggio hanno istituito il National day of Awareness for Missing and Murdered Native Women and Girls (Giornata Nazionale di sensibilizzazione per le donne e le ragazze native scomparse ed uc - cise). Dallo scorso anno un grande cippo-tepee a forma di torre ricorda pro - Proseguono gli “Incontri con la Preistoria” inseriti prio le vittime del 1879. Oggi è importante che le vittime di quelle sof - nella Proposta dell’Offerta Formativa (P.O.F.) della ferenze, causate dalla cecità wasichu, possano riposare in pace nella Città di Grugliasco, organizzati dall’Assessorato loro madre terra. all’Istruzione in collaborazione con la “Rosebud É-matsé'omeve (It is Spring time) néšeohtsé (Walk Together), lo dicono Sioux Tribe” (Sud Dakota – U.S.A.) e l'Associazione sul sito ufficiale, dove è scritto chiaro: We are a Nation. Culturale onlus Hunkapi. Il progetto, curato da Ivano Ciravegna, ricercatore di archeologia sperimentale, è rivolto ai bambini delle classi terze della scuola primaria e presenta gli elementi naturali: fuoco, aria, acqua e terra, dai NOTE quali trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. L’evento conclusivo, previsto nel mese 1. Busby fa parte della Northern Cheyenne Indian Reservation, nello stato del di maggio, sarà l’incontro, aperto a tutti, con il poe - Montana, nella Contea di Big Horn. Nel 2010 contava 745 abitanti. ta Lakota Sicangu, Gilbert P. Douville, che avrà mo - 2. Quest’anno ricorre il centenario della morte. do di raccontare significato, funzione e utilizzo che 3. Il grande leader è conosciuto come Dull Knife, traduzione del nome con cui hanno avuto questi elementi vitali nella cultura La - veniva chiamato dai Lakota Sioux: Thamílaphéšn. kota e l’occasione per riflettere sulla nostra Madre 4. Autrice nel 1942 di “Crazy Horse. The strange man of the Oglalas”. Terra, sempre più malata e debole per le continue 5. “Il grande sentiero” (Cheyenne Autumn), regia di John Ford (1964) nel cast estrazioni dal suolo e le massicce deforestazioni. Richard Widmark, Carroll Baker, James Stewart, Edward G.Robinson, Karl Per info Assessorato all'Istruzione - Servizi Educa - Malden, Sal Mineo, Dolores del Río, Ricardo Montalbán, Gilbert Roland, Ar - tivi Territoriali Comune di Grugliasco tel. thur Kennedy, John Carradine e molti altri. 011/4013335 rubrica Musica 28 a cura di Massimo Picasso L’illuminata BUFFY SAINTE MARIE

La scelta dell’artista da inserire in questo numero è stata davvero semplice, lo spunto è arrivato dai partecipanti al viaggio Hunkapi che hanno avuto l’opportunità di assistere ad un concerto di Buffy Sainte Marie. Così mi è sembrato naturale presentare questa grande artista . Buffy Sainte Marie, nome d’arte di Beverly Sainte Marie, nasce il 20 febbraio del 1940 nella Piapot First Nation una riserva Cree si - tuata nella Qu’Appelle Valley in Saskatchewan. Ben presto viene adottata dai coniugi Saite Marie del Massachus - setts , dove vi trascorre infanzia e adolescenza. Terminati gli studi presso l’università del Massachussetts, si laurea in filosofie orientali, ottenendo anche l’abilitazione all’insegnamento. Il 1964 è un anno importante per Buffy, a febbraio viene stampato il suo primo lp. “It’s My Way!” () è un lavoro bellissimo ed in - credibilmente maturo per un esordio. Al suo interno si trovano brani che divennero ben presto dei classici: basti pensare a “Uni - versal Solidier”, una canzone di protesta contro la guerra in Viet - nam e che, nella versione di Donovan, divenne una hit conosciuta in tutto il mondo. Musicalmente nasce nella scena folk dei primi anni ‘60 assieme ad altri cantautori canadesi , come Leonard Cohen, Neil Young e , artisti che Buffy ha omaggiato interpretandone al - Nel terzo millennio vengono pubblicati altri due capitoli uno del cuni brani e sempre con risultati straordinari. 2008 “Running Far the Drum” e l’ultimo “Power in the Blood” nel E’ famosissima la sua versione di “Circle Game” di Joni Mitchell 2015 , dove country , pop , e rock si fondono per supportare la inserita anche nella colonna sonora di un film dell’epoca o la me - sempre splendida voce di Buffy Sainte Marie. no conosciuta ma incredibile versione di “Helpless” di Neil Young Ci auguriamo un futuro di altrettanti successi e riconoscimenti, contenuta in “She Usedt to Wanna Be a Ballerina” un disco che non solo per lei ma anche per noi, privilegiati, perché possiamo contiene anche “Soldier Blue” la traccia portante del film “Sol - continuare a godere delle espressioni di un’artista di così grande dato Blu.” levatura. Dopo alcuni lp di classico folk semiacustico la svolta avviene nel ‘69 con la pubblicazione di quello che la critica ritiene il suo ca - DISCOGRAFIA polavoro assoluto “Illuminations”, dove l’introduzione del sinte - tizzatore fa virare il suono in atmosfere decisamente più rock e a Album da studio tratti psichedeliche. • 1964 - It's My Way! Trascorsi freneticamente gli anni ‘60 e ’70, fra 1964 e il 1976, pub - • 1965 - blica praticamente un disco all’anno, i suoi interessi si allargano • 1966 - Little Wheel Spin and Spin includendo l’attivismo nel sociale, le arti visive e l’insegnamento, • 1967 - Fire & Fleet & Candlelight ricevendo per il suo lavoro numerosi riconoscimenti. • 1968 - I'm Gonna Be a Country Girl Again Comunque pur rallentando notevolmente le uscite discografiche • 1969 - Illuminations anche gli anni seguenti non sono avari di soddisfazioni: nel 1982 • 1971 - She Used to Wanna Be a Ballerina riceve un Academy Award per aver scritto il brano “Up Where We • 1972 - Moonshot Belong” eseguito da Joe Cocker per la colonna sonora di “Uffi - • 1973 - ciale e Gentiluomo”. • 1974 - Buffy Per un nuovo disco bisogna attendere il 1992 che segna un atte - • 1975 - Changing Woman sissimo grande ritorno. • 1976 - Con “Coincidences And Linley Stories”, ci riporta una nuova rac - • 1992 - Coincidences and Likely Stories colta di canzoni di grande intensità e lirismo: basti pensare al te - • 2008 - Running for the Drum sto di “Bury My Heart At Wounded Knee” per rendersi conto di • 2015 - Power in the Blood quanta incisività e potenza è fatta la sua poetica. Album live • 1982 - Spotlight on Buffy Sainte-Marie

Raccolte • 1970 - The Best of Buffy Sainte-Marie vol.1 • 1971 - The Best of Buffy Sainte-Marie vol.2 • 1974 - Native North-American Child: An Odissey pezzi editi riarrangiati e due inediti • 1981 - A Golden Hour of the Best of Buffy Sainte-Marie • 1996 - brani editi riarrangiati • 2003 - The Best of the Vanguard Years rubrica Libri a cura di Patrizia Ribelli 29

LUCIA GROE SHIRLEY HILL WITT e STAN STEINER Trauma (storico) culturale Scritti e racconti intergenerazionale degli Indiani-americani

Aracne editrice - 8,00 euro Jaca Book - 18,00 euro

È un piccolo volume di 67 pagine, 5 delle quali di bi - Uscito negli USA nel 1972, pub - bliografia e sitografia molto ricche, che presenta il blicato quest’anno, a luglio, è in trauma prodotto dalle Boarding Schools nelle comu - realtà una ristampa dell’edizio - nità native americane, e nel Sud Dakota in partico - ne italiana del 1974. Più che un lare, privilegiando l’aspetto psicologico-sociale e libro è una raccolta di brani e spiegando il malessere psichico dei sopravvissuti. poesie di “molte voci”, tutte Na - Partendo da studi e pubblicazioni classiche e re - tive, che Shirley Hill Witt, antro - centi (Freud, Eduardo Duran, Rachel Yehuda…), pologa e scrittrice d’origine l’autrice spiega come la dimensione storico-politi - Mohawk, e Stan Steiner, già au - ca, colpendo nel proprio centro vitale un patrimonio tore di “Uomo bianco scompari - culturale comune, ha prodotto un trauma, e non so - rai”, hanno suddiviso lo un’alterazione genetica, che intacca l’identità ordinatamente in otto capitoli a collettiva, ancora più grave trattandosi di bambini e del fatto che, non tema. Il volume inizia con le pa - essendo stato causato da fattori naturali ma dall’uomo, ha distrutto la role, amare, di grandi persone - Thayendanegea, Te - fiducia nei propri simili. Se una cultura viene lesa, profanata, demolita, cumseh, Nuvola Rossa, Toro Seduto e tanti altri - ed e la trasmissione del sapere interrotta violentemente, le generazioni il famoso “Il mio cuore è triste e malato. Da dove ora future vengono rubate: per i bianchi il processo di trasmissione è af - si trova il sole, non combatterò più, per sempre” di fidato alla scuola, per i Nativi agli anziani, quindi recidere i legami con Highn’moot Tooyalakekt (Capo Giuseppe). Prosegue essi significava annientare le radici e il senso di appartenenza, sbri - attraverso testi, dichiarazioni, articoli, documenti, ciolare la trasmissione tra le generazioni. Alle famiglie vennero sosti - considerazioni, cronache, commenti, pensieri, legati tuiti gli “educatori” che si imposero con aggressività ed efferatezza da un filo logico, (I canti del popolo; I nuovi Indiani; nella vita pre-cognitiva ed affettiva: l’istituzione delle Boarding Scho - Istruzione e cultura; Le leggi della vita; Guerra e pa - ols, di fatto, fu uno degli strumenti per concretizzare il “Destino Mani - ce; La lunga strada) con un certo ordine temporale ed festo” e, con il disorientamento, l’assimilazione forzata. Il disagio un occhio di riguardo alle vicende più recenti del se - individuale divenne sociale per il diffondersi degli eventi, si trasformò colo scorso (Alcatraz, Vietnam…), per terminare in in dolore collettivo, irrisolto, in senso di giustizia desiderata e mai ap - bellezza, con la profezia di William Willoya, l’Esqui - pagata, non poté più essere elaborato ma passò nella vita dei discen - mese, sui Guerrieri Arcobaleno che risveglieranno i denti attraverso la memoria storica e genetica, sfociando nel DPTS popoli indiani che “hanno dormito, soggiogati fisica - (Disturbo Post Traumatico da Stress). Le Boarding Schools sconvol - mente dal popolo bianco…è stato loro insegnato a sero equilibri già provati dalla colonizzazione, aprirono orizzonti di credere che gli uomini bianchi erano superiori a lo - paura e disperazione, estirparono le identità con pene fisiche disuma - ro…non sarà facile svegliarli….gli Indiani sono giganti ne e umilianti, provocarono danni psicologici tali da togliere tappe di addormentati che in ognuno di loro ci sono meravi - crescita psicomotorie individuali e famigliari, da indurre disgregazioni gliosi poteri dello spirito…”. È una sorta di antologia del sistema psicobiologico con appiattimento affettivo, ansia, iperatti - di voci, autentiche, che raccontano la loro cultura, il vità, abusi, alcolismo, droga, suicidi. Tra i sopravvissuti molti risentono loro modo di essere e di pensare, di rapportarsi con ancora di una incapacità a raccontarsi, risultato di una chiusura emo - la Vita e la Natura, così lontano dal nostro e dal quale tiva protrattasi nel tempo, ed ogni testimonianza equivale, per ognuno di essi, al racconto della verità, al racconto di avvenimenti che non sa - avremmo avuto, ed abbiamo, tanto da imparare inve - rebbero rintracciabili da nessuna parte: “Quando cominciò il periodo ce di volerli “civilizzare” con un genocidio morale, spi - dei collegi, eravamo ancora in armonia con la Natura…”, poi, quelli che rituale e materiale che dura da più di 500 anni. È un tornavano a casa “si sposavano e diventavano genitori, ma con la ten - coro, che si può leggere anche aprendo le pagine a denza ad educare i figli con gli stessi metodi coi quali erano stati edu - caso, ed ogni testo è preceduto da indicazioni espli - cati nei collegi. Questo metodo è passato di generazione in cative puntualissime e rigorosissime, sebbene, pur - generazione. Ora stiamo facendo uno sforzo enorme per capire come troppo, e probabilmente anche nell’edizione spezzare il circolo di questo trauma che continua di generazione in ge - originale, tornino, talvolta, vocaboli deontologica - nerazione”. Dall’analisi degli effetti prodotti, passando anche attraver - mente poco corretti (pellerossa, squaw…) e qualche so quelli socio-economici della politica americana di allocazione, si frase enfatica tipica degli stereotipi cinematografici. alternano le testimonianze vere delle persone che si sono salvate e Alcune dissertazioni sulla realtà attuale, le cause, i che, presa coscienza della necessità di una “guarigione” vogliono “fare poteri che la controllano, sono estremamente attente luce su ciò che successe nei collegi. Per poterci liberare di questo trau - e approfondite e rendono con molta chiarezza l’idea ma trans generazionale abbiamo deciso di perdonare”. Parole terribili della situazione effettiva, delle relazioni sociali tra e bellissime, terribili per le torture subite con l’educazione all’estin - due mondi e del grande divario, troppo spesso sotto - zione, bellissime per la grandezza di una forza d’animo straordinaria, valutato o ignorato, tuttora esistente nella società per la loro tenacia in un processo di riparazione e riappropriazione di americana: i bianchi, degli Indiani, “dicono che è tut - emozioni, tradizioni e cultura, processo che dal 2009 è iniziato col ta colpa loro. Ciò che dovrebbero fare è istruirsi, non “Viaggio del Perdono”, quel Journey of Forgiviness promosso dal Wel - hanno alcuna morale, sono inferiori di razza. Il che lbriety Movement e White Bison, nato nel 2008 a Minneapolis per di - non significa nulla. Giustifica solo la loro esistenza. E vulgare una realtà storica che molto faticosamente sta, finalmente, gli Indiani americani sono stanchi di ciò”. Non man - venendo alla luce. È un testo documentatissimo, nel quale, parlando cano le leggende e i miti, riferimenti storici ed un di olocausto, non mancano riferimenti alla Shoa, nel quale si muovono umorismo sottile, particolarmente intrigante quando Persone (i popoli da evangelizzare!) che parlano di perdono e aguzzini si tratta di scrittori come, ad esempio, Vine Deloria. con l’abito di preti e suore. È da consultare per chi si interessa dell’ar - Interessante la bibliografia, con richiami a molte fonti gomento, e il link per il filmato di Wellbriety, con i sottotitoli in italiano, inedite che aprono un orizzonte ampio su testimo - assolutamente da vedere, è: nianze ed episodi spesso distanti dalla conoscenza e https://www.youtube.com/watch?v=u7ZxSnUOAlA dalla sensibilità di un lettore non-Nativo. rubrica Cinema 30 a cura di Pino Ricci Indiani in jeans

VERSO IL SOLE PATTO DI GUERRA (War Party) (The sunchaser) FRANC RODDAM USA 1988 MICHAEL CIMINO USA 1996 In una apparentemente tranquilla cittadina del Generoso, estremo e splendido film Montana non c’è niente di meglio, per incre - di Cimino, che parte lento come un mentare il turismo, nel 100° anniversario della qualsiasi poliziesco per crescere di Battaglia di Milk River, che proporne la ricostru - ritmo e cambiare, come i protagoni - zione, con 100 guerrieri Piedi Neri e 100 caval - sti che si trasformano, si incrociano leggeri Nordisti in divisa. Apparentemente e si capovolgono sino a raggiungere tranquilla: sotto la patina di un superficiale be - il punto più alto quando il dottore, pur essendo libero nessere ci sono ostilità razziale, prevaricazione, prepotenza, ste - di andarsene, decide di accompagnare il ragazzo, di reotipi, risse, indian cars, slot machines, cavalli… “Peccato, le curarlo quando è debole, arrivando a diventare per - montagne, il lago… era tutta roba nostra” dice Skitty a Sonny, fi - glio del Capo del Consiglio Tribale, uomo “assimilato” ed impor - sino suo complice, a rubare per lui le medicine e a tante che ha parlato al Congresso, sebbene nipote di quel Dead portarlo sulle spalle quando le forze gli vengono me - Crow Chief che aveva partecipato alla battaglia e la cui ascia è no. Il dottore è Michael Reynolds, oncologo di succes - conservata nel museo. Una partita di bigliardo tra Louis, giovane so che alla carriera ha sacrificato anche la vita indiano, ed il biondo, razzista, Calvin Morrisey finisce in una lite coniugale. Il ragazzo è Brandon “Blue” Monroe, un e quest’ultimo, sfregiato ed accusato di vigliaccheria dal gruppo, mezzo-Cherokee sedicenne, giudicato pericoloso, giura vendetta. che sta scontando una duplice condanna, che ha un L’americanata in grande stile prende il via, sulla spianata che cancro terminale e che, quando scopre di avere solo ospita le tribune per le autorità e il luna park, e chi partecipa con più un mese di vita, si procura una pistola, rapisce il un cavallo ed un “costume” vero ha diritto ad una giornata di pa - medico e lo costringe a seguirlo nella folle ricerca di ga. C’è anche Sonny, prossimo alle nozze, ed ha con sé l’ascia del qualcosa che, forse, nemmeno esiste: una montagna bisnonno “presa in prestito” qualche sera prima. sacra in Arizona, dove le acque magiche di un lago lo Nella finzione rievocativa le armi sono caricate a salve, ma la pi - potrebbero salvare. Durante il lungo, tormentato stola di Calvin spara sul serio e uccide Louis, Sonny lo vendica cammino verso la leggendaria meta di cui gli aveva con un colpo d’ascia e fugge con quattro compagni. Ai limiti della parlato un vecchio Navajo, incontrano bande di mo - riserva, in territorio demaniale, esplodono la guerra, la caccia tociclisti, filosofi new-age, ostacoli, litigi e discussio - all’uomo, il ballottaggio delle competenze, il dispiegamento di ni, ma, soprattutto, a poco a poco le razionali, mezzi della Guardia Nazionale, l’inseguimento, soprattutto me - matematiche certezze dell’ostaggio cominciano ad diatico, e l’ipocrisia nella gestione degli avvenimenti. Dennis è il incrinarsi di fronte alla fermezza del giovane e alla primo ad essere ferito, e verrà soccorso. Bubba Mad Bear, che sua forza nell’andare avanti, non tanto per guarire torna indietro per testimoniare la verità dei fatti, è accerchiato, miracolosamente, quanto per tornare a casa a mori - catturato e scotennato dalla polizia (“portatelo all’obitorio e sche - re da uomo libero. Il viaggio in macchina diventa, per datelo come anonimo”). Anche Warren, ferito ad una gamba, Michael, una sorta di percorso spirituale ed iniziatico, muore, chiedendo un funerale indiano. Il “Cacciatore di evasi” Co - una necessità per arrivare in quel luogo e raggiunge - lin Ditweiler e la guida Crow troveranno il suo corpo su un albero: re il traguardo insieme: il vecchio indiano prenderà “dobbiamo uccidere quegli indiani, ucciderli e portarli indietro con sé Blue, ormai nei suoi ultimi istanti di vita, men - ciondoloni sopra una sella!”.La città si divide, una bandiera ame - tre per lui il lavoro, la professione, le quotidianità non ricana brucia, il padre ammutolisce: “ per tutta la vita ho cercato di capire i bianchi, ma non so mai cosa abbiano per la testa”. Qua - saranno più le stesse. Il tema centrale di tutto il film si al confine col Canada, prima di arrendersi, chiedono un incon - sono i personaggi, la relazione che gradualmente in - tro con Uomo Lupo Freddie, il vecchio ubriacone capace di staurano, i conflitti e le paure che faranno nascere un interpretare un “patto di guerra” e depositario d’una saggezza legame nuovo per entrambi, fatto di sentimenti e antica: “vi hanno mentito come hanno già mentito al vostro po - condivisione intima, che non teme la diversità ma può polo, voi avete agito come agivano i nostri guerrieri, voi mi avete aiutare a credere che nella vita ci possa essere qual - reso fiero, molto fiero di voi. Meglio morire in battaglia…”. E la ca - cosa di magico anche se sappiamo tutti che il lago valcata finale di Sonny e Skitty ha la grandezza della discesa di un non curerà Blue e che pure lui ne è consapevole. padre e figlio giù per il sentiero delle Pietre Bianche a Lame Deer. È un film che suggerisce di ripristinare la dimensione Splendido lo scenario del Montana, la Blackfeet Indian Reserva - del sogno. È un film di paesaggi sconfinati (“che il so - tion, il Glacier National Park e la città di Cut Bank, dove si sono le possa essere tutto intorno a me…”), pieno di attimi svolte le riprese. Bravi gli interpreti: Billy Wirth (Sonny Crowkil - mozzafiato, di campi lunghi (una costante di Cimino, ler), Kevin Dillon (Skitty Harris), Kevin Major Howard (Calvin Mor - come le montagne ne “Il Cacciatore” e la sala da bal - risey), M. Emmet Walsh (Colin Ditweiler) e soprattutto Tim lo ne “I cancelli del Cielo”). È la storia di un uomo che Sampson (Warren Cutfoot), Saginaw Grant (Freddie Man Wolf), riscopre la gioia di vivere accompagnando un altro Rodney A. Grant (la guida Crow), Dennis Banks (Ben Crowkiller uomo a morire. È una ballata struggente con un effi - e Dead Crow Chief), Tantoo Cardinal (la mamma), Indiani veri! In - cace Jon Seda, un bravissimo Woody Harrelson e una calzante il ritmo della narrazione che segue il volo dei giovani uo - gustosa, breve apparizione di una irriconoscibile An - mini per la libertà di fronte ad una comunità arrabbiata che ne Bancroft. È il viaggio di un grande regista verso un accusa, ingiustamente, loro, per la violenza. Un racconto inven - capolavoro, l’ultima zampata contro il sistema holly - tato….ma chi può essere certo che qualcosa di analogo non possa woodiano che lo ha ostracizzato per anni. succedere realmente? rubrica Cucina a cura di Miriana Sperone 31 Wild Rice and Mushroom Soup (Ojibway) (Zuppa di Funghi e Riso Selvatico)

PREPARAZIONE

In una grande pentola fate fondere a fuoco medio-alto il burro. Aggiungete al riso le cipolle, il sedano e le carote e fate cuocere da 4 a 5 minuti, mescolando finchè le verdure non iniziano ad ammorbidirsi. Unite i funghi e fate cuocere INGREDIENTI PER 6 PERSONE da 2 a 3 minuti, fate rilasciare un po’ di liquido. • 4 cucchiai di burro non salato Versate la farina sopra le verdure, mescolate bene e fate • 1 cipolla tritata cuocere per 1 minuto. Aggiungete il brodo di pollo ed il ti - • 2 gambi di sedano tritati mo, coprite e portate a bollore. Riducete la fiamma e fate • 3 carote tritate sobbollire per 15 minuti, le verdure devono risultare tene - • 100 g di funghi affettati re. Unite lo sherry e fate cuocere ancora per 1 minuto. • 3 cucchiai di farina Togliete la pentola dal fuoco e aggiungete la panna, sale e • 5 tazze di brodo di pollo pepe a piacere. • 2 tazze e mezza di riso selvatico cotto Il riso selvatico (Zizania Aquatica) non è vero riso; si tratta • 1 rametto di timo piuttosto dei semi di una pianta acquatica utilizzata per • 3 cucchiai di Sherry secco secoli dai Nativi Americani nella regione che va dal Wi - • 1 tazza di panna da montare sconsin settentrionale alla regione dei laghi del Minneso - • Sale e pepe macinati al momento ta. La sua raccolta era diffusa specialmente tra le Tribù Ojibway che, ancora oggi, la avvertono come un evento spirituale che rinsalda i legami familiari e culturali. La raccolta tradizionale utilizza canoe lunghe circa 5 metri e larghe 1, manovrate a mano, non con pagaie ma grazie ad un’asta. Le bacchette di legno chiamate “bussatori” (knockers) o “battitori” (flails), talvolta fatte con legno di cedro scavato a mano, dapprima sono usate per curvare le piante sulla barca e quindi per scrollare o battere il riso in modo che cada dentro la barca. Sulla spiaggia, dopo essere stati lasciati essiccare al sole, i semi vengono tostati e spulati in bacinelle di betulla; il luogo dove si svolge questa lavorazione viene chiamato “ricing-camp”. Cena Sociale di Fine Anno Sabato 9 dicembre 2017 Nella splendida cornice di Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo - Corso Dogali 18 - Genova

Agli intervenuti la tradizionale tazza Hunkapi Nel corso della serata presentazione del viaggio Hunkapi 2018

Prenotazioni entro e non oltre il 2 dicembre 2017 Fino ad esaurimento posti (329.8681952)