Una convenzione strategica per 12 comuni

Fiumi di risorgiva, rogge, olle, zone umide, torbiere, boschi planiziali e prati stabili, fino alla magia della laguna. Soprattutto grazie alla presenza dell’acqua questo territorio ha sviluppato un patrimonio inestimabile di varietà vegetali e faunistiche, che caratterizzano paesaggi differenziati. con una straordinaria ricchezza di borghi storici e oltre un centinaio di architetture rurali. Alcune tradizionali come mulini, fienili, case e casali, ma anche ville di campagna a corte aperta, castelli sull’acqua, case coloniche della bonifica novecentesca, canevoni, casoni lagunari. In questo contesto ricco di storia natura e cultura si sono sviluppate attività di produzione di qualità come la trota, il formaggio, il miele, il vino, le erbe officinali, dove sono numerose le associazioni, che promuovono eventi mirati. Un territorio suggestivo e sfaccettato. Da scoprire. E riscoprire. Plurisecolare farnia di Villa Venier.

BERTIOLO è - in rigoroso ordine alfabetico - il primo dei dodici comuni della convenzione Mulino Braida, Centro visite del Biotopo delle STELLA BOSCHI LAGUNA ed è anche il Risorgive di Flambro. Bnostro punto di partenza per questa sintetica de- scrizione di luoghi ricchi di suggestioni. Il paese Un simbolo di antiche radici che scegliamo bene simboleggia del resto la complessità di un come prima immagine. Da visitare anche le territorio stratificato di storia e ricco di millenari praterie delle risorgive del fiume Stella. segni naturali. Il nome? Alcuni lo ricollegano a A Flambro di nell’anti- un’origine romana (brat per pratum) altri a un co mulino Braida recentemente ristrutturato tale Bertus che avrebbe dimorato in una località possiamo ammirare alcune macine e tramogge, palustre (olis). Ma, alla fine, questo non ha poi oltre agli allestimenti espositivi che illustrano sia molta importanza. La storia di paese è l’attività molitoria sia le peculiarità naturalisti- legata alla sua vicinanza alla Stradalta, poi Strata che dell’area. Dopo la visita del Mulino, aperto Ungarorum. Furono proprio le invasioni degli da maggio a ottobre, è d’obbligo percorrere il Ungari a fare nascere i primi sistemi di difesa sentiero ad anello che permette di conoscere da chiamati cortine. Numerosi gli edifici di culto vicino gli ambienti delle Risorgive dove l’acqua, lungo la via che, passando attraverso il paese, da sgorgando dal sottosuolo, forma laghi, torrenti porta a . La più importante e la e stagni come fosse una palude d’acqua dolce. più antica è la chiesetta della Santissima Trinità: Nel borgo medievale di Flambro vi stupirà la la campana che ne sovrasta la facciata porta rinascimentale Villa dei Conti Savorgnan, con impressa la data 1287! Eccezionale per la ric- un parco realizzato tra 1700 e 1800, in cui si chezza dei materiali il gruppo di arredo liturgico inserisce la settecentesca cappella della Madonna della chiesa principale del paese. Ottocentesco della Salute. I “magazzini”, di fondazione più il Santuario della Beata Vergine di Screncis, antica, possono essere paragonati a una monu- dove ogni anno in settembre vengono ospitate mentale porta urbana, probabile porta daziaria tutte le parrocchie della foranìa di Codroipo. di un tempo, come vuole la tradizione. Quattrocentesca anche la chiesa di San Gero- Villa Savorgnan. lamo di Sterpo, località che vanta un esempio tipico di architettura di borgo agricolo con le case disposte ad arco l'una di seguito all'altra. A Sterpo è presente una farnia plurisecolare divenuta monumento naturale: i suoi ra- mi inferiori si estendono per oltre 33 metri. Riprendiamo nuovamente la strada verso Talmassons, poi deviamo verso . Sono ben venticinque le ville venete o dimore stori- che presenti nel territorio di questo comune, che conserva nell’impianto urbano i caratteri Foto: Giovannoi Comisso Foto: precipui dell’architettura rurale dei secoli XVI e XVII. L’elenco dei manufatti architettonicamen- te pregevoli è troppo ampio per questo limitato spazio. Citiamo Villa Giacomini, di proprietà pubblica, che diventerà, dopo un intervento di

Armeria helodes. riqualificazione, polo culturale del Comune. L’imponente ottocentesca chiesa principale è Proseguendo il percorso, a meno di die- impreziosita da numerose opere d’arte, fra cui ci chilometri di distanza, il territorio di spicca - autentico capolavoro - il trittico de Il ci colpisce per Pordenone (foto in basso) in una maestosa cor- Pla varietà del paesaggio, con i piccoli campi nice di legno dorato, testimonianza del fulgido circondati da siepi e sfuggiti al riordino agrario passato di Varmo con i suoi castelli di Sopra e le paludi Sevolte e Moretto, biotopi regionali e di Sotto. Oltre al capoluogo (con la località e Zone Speciali di Conservazione. Una sosta Priorato), vanno ricordate le frazioni di Santa consente di avere punti di vista peculiari delle Marizza con le ben note Casa Maldini -La casa a Risorgive, delle torbiere e dei prati umidi, in cui Nord Est e Villa Bartolini-Tammaro-il Palassat, ancora oggi trovano rifugio rare specie faunisti- oltre alla straordinaria chiesetta di Santa Maria che. La fioritura tardo primaverile della Armeria Assunta, con il presbiterio affrescato dal Than- helodes è un appuntamento a cui un turista non ner (e recentemente restaurato)- Gradiscutta, può mancare. Un altro biotopo è Bosco Boscat, Belgrado, Roveredo, Romans, Canussio, Madri- area naturalistica di pregio in cui è possibile sio e Cornazzai. Lungo l'antico tracciato della immergersi in quel paesaggio un tempo comune strada romana Crescentia sorgeva un articolato e oggi quasi estinto che è il bosco planiziale. Ma complesso castellologico a difen- lo sapete che nell’antichità Castions di Strada fu dere strategicamente il ter- sede di un cjastelir, piccola altura che fungeva ritorio. Presenze fortificate da fortificazione e da vedetta? E che ancora più oggi scomparse, anche a a sud si trovava uno stagno, ora interrato, a cui causa di disastrose al- giungevano, risalendo il Zellina, imbarcazioni luvioni. Le caratte- provenienti dalla laguna? Il nucleo abitato del ristiche culturali, resto si trovava lungo il tracciato della Stradalta, ambientali, di la romana via Postumia che partiva da Genova, risorgiva del terri- arrivava a Codroipo e da qui, seguendo la linea torio sono state ce- delle risorgive costellata di fortificazioni, rag- lebrate fra l’altro da giungeva . In età medioevale la strada Ermes di Colloredo, era percorsa dai pellegrini: lo testimoniano la Ippolito Nievo, Elio chiesa di Santa Maria delle Grazie e la colonna Bartolini, Amedeo con la statua di di San Pellegrino nella frazione Giacomini, Sergio di Morsano. Maldini.

Trittico del Pordenone. A Rivalta, borgo rurale ora disabitato, nelle vicinanze del breve fiume Torsa che a Foto: Fogar Foto: confluisce nello Stella, merita una visita - anche per il fascino del silenzio - la chiesa della Natività di Maria, Villa Ottelio Savorgnan ad Ariis. risalente al 1700. Altro prege- Da Sterpo verso Flambruzzo, attraverso una vole edificio devozionale, in località Paradiso, bella strada di campagna, si raggiunge via Pe- è la chiesa di Santa Maria Annunziata, a pianta trarca, circondata da cavalli, mucche e asini circolare, edificata in muratura mista - pietra, Dallo stato brado, da varie fattorie didattiche e ciottoli e laterizi- e risalente alla fine del 1600. da boschi attraversati da decine di chilometri di Ma Paradiso è anche il luogo che ricorda la piste ciclabili, ove l’amministrazione comunale storia della prima guerra mondiale e dell’ultima di ha da poco piantato battaglia qui combattuta. Cippi austroungarici nel cuore del Parco Comunale dello Stella oltre e un monumento dedicato al bersagliere cicli- trentamila alberi grazie al progetto comunitario sta parlano di un passato di contrapposizioni Life Star. Questa suggestiva via, che corre a ormai fortunatamente superato. Dal punto fianco del fiume Stella, arriva fino al Castello di di vista paesaggistico-floristico-faunistico si Flambruzzo, ora Villa Badoglio, abitata dai ni- segnala il Parco comunale dei fiumi Stella e poti del generale Pietro e da loro resa disponibile Torsa che comprende un territorio di circa 334 per eventi e incontri in un’atmosfera fascinosa ettari, visitabile anche con percorsi pedonali di storia e natura. Le ciclabili, attraverso il parco e ciclabili. di Villa Ottelio, consentono di scendere fino ad Ariis, dove si trova la celebre Villa-Castello che fu dimora di Lucina Savorgnan, la fanciulla che ispirò Shakespeare per la sua Giulietta: il com- pendio, infatti, racchiude una magica atmosfera che riconduce al 1500 quando in questi luoghi si consumò la più famosa storia d’amore cono- sciuta al mondo. Di fronte a Villa Savorgnan Ottelio è visitabile l’acquario dell’Ente Tutela Pesca. Da Ariis, attraverso un’altra pista ciclabile che passa tra boschi alluvionali e prati stabili, si raggiunge la grande piazza di Rivignano. Più a sud il fiume Stella lambisce Teor, Driolassa e, superate le rapide di Chiarmacis - minuscolo borgo rurale che merita una sosta per un sorso di acqua pudia dalla fontana e per una visita al cimitero e alla chiesetta - raggiunge Rivarotta con il suo porticciolo. Rivalta, Chiesa della Natività di Maria. Il fiume Stella (Anaxum in epoca romana, quando costituiva un’importante arteria di comunicazione commerciale tra il porto di Aquileia e l’intero Adriatico) è il principale tra i fiumi di risorgiva del territorio, e oggi unico sito archeologico fluviale in Italia. Dà il suo nome al comune di . Il suo delta si innesta direttamente Bosco Baredi-Selva di Arvonchi. nella laguna di Marano nella zona oggi riser- vata all'Oasi avifaunistica. In questo contesto Eccoci giunti nel nostro percorso a Muz- naturalistico di rara bellezza la Bilancia di Bepi, zana del Turgnano (Turgnano è il meta già cara a Hemingway, una piccola pala- nome di un piccolo fiume che attraversa il pae- fitta in legno con una grande rete da pesca, è Ese) con l’ormai ben noto bosco Baredi- Selva punto di riferimento di escursionisti, canoisti di Arvonchi, di proprietà collettiva come bene e appassionati di turismo lento. In alcune delle civico. Il sito include uno degli ultimi lembi di anse tagliate fuori dal corso principale si può bosco planiziale di quell'antica foresta lupanica scoprire la suggestione della Nymphaea alba. che si estendeva dal Livenza all'Isonzo e che fu Farnie, carpini bianchi e frassini sono le essenza descritta da Virgilio e da Plinio il Vecchio. Tra più diffuse in zona Piancada nel bosco Brus- gli alberi dominano la farnia, il carpino bian- sa, dal 1985 è oggetto di prezioso rimboschi- co, il frassino. È un bosco planiziale con con- mento a opera dei volontari “Amici del Bosco dizioni climatiche fresche e umide. Grazie alla Brussa”. Almeno due i manufatti devozionali presenza di habitat d’interesse comunitario è da segnalare: la cinquecentesca chiesa della entrato a far parte della rete Natura 2000, stru- Beata Vergine del Suffragio, già Chiesa della mento europeo di protezione delle aree naturali. Madonna dei Battuti, sull’antica via Annia. Assieme al bosco Coda di Manin, l’area forestale è La chiesetta di San Bartolomeo, risalente al diventata Zona Speciale di conservazione (Z.S.C.) XV secolo, sita lungo via degli Artieri, la via con un’estensione di 350 ettari. La flora offre nel più antica del paese, mostra ai visitatori un sottobosco bucaneve, campanellino, polmonaria e affresco trecentesco di rara bellezza. pervinca minore; non mancano anemoni, viole, gigli e la son- tuosa orchidea maggiore. Parti- colarmente numerosi i muschi, alcuni dei quali in via di estin- zione e per questo inseriti nella Lista Rossa delle briofite d’Italia. Nei boschi di Muzzana è stata classificata una nuova specie di toporagno, il Sorex arunchi. Tra gli anfibi la rana di Lataste (Ra- na latastei) è specie di interesse

comunitario. Bilancia di Bepi. Palazzolo dello Stella e sono di fatto uniti da un fiume, lo Stella appunto, e da un edificio razionalista a forma di nave, Pinaugurato nel 1936: la casa del Marinaretto (si trova nel comune di Palazzolo dello Stella in via del Traghetto di fronte a piazza del Por- to di Precenicco). Fra i manufatti religiosi da segnalare: nella frazione di Titiano la chiesa di Santa Maria della Neve (festeggiata ogni anno in agosto), di probabile origine longobarda, già ristrutturata nel XV secolo all'epoca della dominazione dei Cavalieri teutonici. E qui si potrebbe aprire una interessante parentesi sulla presenza in zona di questo Ordine cavalleresco: rimandiamo chi fosse interessato al pregevole volume di M.GB. Altan. Segnaliamo solo i tre stemmi sull'architrave in pietra del portale di accesso: al centro, la croce dell'Ordine di Santa Villa Kechler De Asarta. Maria dei Teutonici di Gerusalemme, ai lati gli stemmi di due "komtur" dell’Ordine per Spostiamoci un po’ verso ovest, in direzione Precenicco. Alla località è legato anche il nome , invece di proseguire diritti verso di Antonio Cassis Faraone, nato in Siria, la cui la laguna. Nel Borgo di Fraforeano ci attende la storia straordinaria è strettamente collegata al suggestiva villa Kechler De Asarta, cara anche a Porto franco di : Faraone il 17 luglio Hemingway, con parco di tre ettari attribuito al 1789 con rescritto imperiale divenne conte di progettista neoclassico Giuseppe Jappelli. Nei Precenicco. Un manufatto artistico devozionale pressi del rio san Valentino merita una visita da visitare è la chiesa parrocchiale dedicata a San l’ancona campestre detta di Santa Sàbida, de- Martino, costruita nella prima metà del 1600 dicata a Santa Maria in Sabato, con affreschi sul luogo dell’antica chiesa della Zuecca della risalenti probabilmente al Cinquecento. Se quasi communitas rustica di Precenicco, retta secondo nulle sono le fonti documentarie, ricca ne è la l’antico ordinamento delle vicinìe friulane. tradizione orale: da tempo immemorabile è

Casa del Marinaretto, Palazzolo Precenicco. oggetto di devozione, con invocazioni alla santa, in modo particolare contro le febbri. Questa an- cona è legata alla religiosità popolare e al riposo sabbatico dei primi cristiani. A essa è legata una leggenda secondo la quale Attila, il distruttore Foto: Rudy Bidoggia Rudy Foto: di Aquileia, avrebbe sepolto proprio qui una pignatta piena d’oro… Per non danneggiarla, nel corso di alcuni lavori di restauro nel 1994, fu leggermente deviato il corso dello scolmatore Spinedo. A Ronchis, in Vile di Roncis, è ama- tissima dagli abitanti la seicentesca chiesetta ottagonale di Santa Libera. Romea Aquileiense.

Vallicoltura.

A Muzzana avevamo scel- Torre millenaria di Marano. to la direzione ovest, ora ci volgiamo verso est, di- Si conclude in laguna Arezione . In il nostro viaggio, come prossimità del sito arche- Stagno nel bosco Bolderatis. in laguna si conclude il ologico della Chiamana, viaggio del fiume Stella: a si incontra il bosco Bolderatis, lembo residuo . Cittadina sorta dell’antica Silva Lupanica. Particolarissima la al tempo della fioritura economica di Aquile- flora erbacea e i cosiddetti “relitti glaciali” (gi- ia, è oggi un’oasi di cultura veneta nel nostro glio martagone, giglio dorato, veratro bianco, Friuli. Basti citare il tipico modo di dire locale: fior di stecco), varietà tipiche di altitudini più Se Venessia no la fussi, Maran saria Venessia. elevate, rimaste in questo contesto naturale Una cittadina che vive di laguna e delle sue dall’ultima glaciazione. Nel bosco sono presenti acque, orgogliosa delle Riserve Naturali, dove circa cinquanta pozze di acqua stagnante che, immergersi nella natura, osservare dal vivo in- per la forma quadrangolare e la posizione, si numerevoli specie acquatiche e volatili nel loro riconoscono come i resti delle antiche cave habitat naturale. Affascinante il piccolo centro di argilla sfruttate in età romana dalla vicina storico raccolto attorno alla torre millenaria. fornace. Assolutamente di rilievo la presenza Vivere la laguna e i suoi ritmi, visitare i casoni di circa 15 valli da pesca collocate dove la pia- dei pescatori, scoprire la piccola spiaggia di nura friulana incontra la laguna sul territorio punta Faro raggiungibile anche con il servizio comunale. La vallicoltura fu una delle più an- di linea via mare: sono solo alcuni dei motivi tiche forme di allevamento del pesce: nata in che spingono un numero di crescente di turisti epoca romana, è caratterizzata dalla presenza a fare tappa in questa località. Imperdibile una di ampi spazi lungo la costa chiusi a formare visita al Museo, dove sono conservati oggetti delle “vasche” riempite con acqua di laguna e e frammenti di origine romana, rinvenuti in trasformate in allevamenti ittici di pesce di alta questi ultimi anni in laguna dai pescatori. Te- qualità noto per la prelibatezza delle carni. Lo stimonianza di un legame stretto tra passato sapevate che qui passa la Romea Aquileien- e presente e segno forte della bellezza e della se, una delle antiche vie di pellegrinaggio? E necessità di scoprire o riscoprire la nostra sto- che dall’ottobre 2018 è attivo per i pellegrini ria. Per incominciare a essere più consapevoli di oggi l’Ospitale St. Thomas Becket, primo della nostra identità e a guardarci intorno con Ospitale comunale in regione dedicato alle vie uno sguardo sempre nuovo. Da turisti in casa di cammino? propria. Che cosa accomuna dodici comuni? In che modo possono essere percepiti come qualcosa di unitario? Il nome della convenzione STELLA BOSCHI LAGUNA è in sé fortemente descrittivo, ma altrettanto importante per la promozione di un territorio è la scelta del logo, con una precisa identità visiva. È stato costruito declinando tre colori che rappresentano i tre ambienti naturalistici principali e sovrapponendo le iniziali di Stella Boschi Laguna, che, stilizzate, ricordano un airone. Promuovere il territorio, in maniera sostenibile. È questo il filo conduttore del progetto STELLA BOSCHI LAGUNA, una convenzione comprensoriale di Promozione Strategica del Territorio (P.S.T.) firmata da dodici amministrazioni comunali - Bertiolo, Carlino, Castions di Strada, Marano Lagunare, , Palazzolo dello Stella, Pocenia, Precenicco, , Ronchis, Talmassons e Varmo - che si sono impegnate con entusiasmo e ottimismo nella condivisione di azioni e obiettivi. Per fare conoscere la poliedrica ricchezza di un territorio da scoprire e riscoprire. Per una vivibilità autentica. Per la promozione di un turismo lento. Per una crescita all’insegna della qualità, “con progetti integrati d’area, nei settori dell’archeologia e cultura, ambiente, turismo rurale e agricolo”. Un accordo che non tocca minimamente l'autonomia di ciascun Comune, ma prevede una programmazione strategica unitaria per aumentare l’offerta e la qualità delle occasioni e delle opportunità di promozione, con progetti integrati d’area condivisi, nell’intento di valorizzare i beni del territorio. Il coordinamento generale del progetto è affidato al Comune di Rivignano Teor.

Per ulteriori informazioni consultare i siti internet dei vari Comuni.

Seguici anche su Stella Boschi Laguna Supplemento gratuito al numero di marzo 2019 del mensile qbquantobasta. Il materiale è stato fornito dai dodici comuni facenti parte del progetto. di marzo gratuito al numero materiale è stato fornito 2019 del mensile qbquantobasta. Il Supplemento