Relazione Geologica
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Comune di Formello (RM) Relazione Geologica “Territorio Comunale di Formello” Progetto: Nuovo P.U.C.G. Committente: Comune di Formello Timbro e firma Redatto: Dr. Geol. Vittorio Stocchi Data: 23/11/13 n° 3542 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – sede Ronciglione – Via Vasiano snc – pec. [email protected] Tel-fax: 0761 – 625484; Cell: 339 - 7040030; email: [email protected]; web: www.geologiassociati.com – p.iva 01889080568 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] Indice 1) Premessa e localizzazione Pag.3 2) Metodi d’indagine e normativa di riferimento Pag.5 3) Inquadramento fisico generale Pag. 6 4) Caratteristiche geomorfologiche del territorio Pag. 12 5) Caratteristiche geologiche del territorio Pag. 18 6) Caratteristiche idrogeologiche del territorio Pag. 30 7) Sismicità e tettonica Pag. 35 8) Valutazioni conclusive ed idoneità delle aree Pag. 41 9) Riassunto delle prescrizioni Pag. 55 Totale pagine 56 Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 2 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] 1.Premessa e localizzazione Su incarico dell’amministrazione comunale di Formello, nel periodo ottobre - novembre 2013, è stata svolta un’indagine a carattere geologico, idrogeologico e geomorfologico, al fine di verificare la compatibilità del progetto del nuovo P.U.C.G, con le caratteristiche fisiche del territorio comunale. Il territorio comunale è dotato di un’estensione complessiva di circa 31,6 chilometri quadrati, con forma allungata in direzione nord – sud e sviluppata prevalentemente a nord e ad est del tracciato della s. r. n° 1 Cassia (fig.1). L’area ricade in gran parte all’interno del foglio IGM n° 143 Bracciano, tavolette II SE Formello e II NE Campagnano di Roma ed in minor misura all’interno del foglio n° 144 Palombara Sabina, tavoletta II NE Casale Marcigliana; le carte C.T.R. in scala 1:5.000 (anno 2002) interessate sono la n° 365052, 365063, 35091, 365092, 365093, 365094, 365103, 365104, 365131 e 365144. Queste ultime sono state utilizzate come base topografica per la redazione delle diverse cartografie tematiche. Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 3 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] Fig. 1 – Immagine satellitare comune di Formello Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 4 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] 2) Metodi d’indagine e normativa di riferimento In accordo con il progettista, si è deciso di eseguire l'indagine secondo quanto previsto dalla normativa vigente (D.G.R. n° 2649/99 e D.P.R. 328/01) e mediante: a) il rilevamento geologico e geomorfologico dell'area, b) il censimento dei pozzi e sorgenti, c) la consultazione della bibliografia esistente e dei dati di archivio dell’autore comprensivi di prove geofisiche tipo MASW e H/V, prove penetrometriche tipo DPSH, sondaggi e quant’altro utile ad approfondire le conoscenze geologiche del territorio. Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 5 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] 3) Inquadramento fisico generale Il territorio comunale di Formello, dal punto di vista geologico, è situato nella porzione centro orientale dell’apparato vulcanico sabatino. L’evoluzione geologico – strutturale dell’appartato sabatino, come quella del vicino apparato vicano è correlata alla fase di sprofondamento tettonico distensivo, post - orogenico e quindi alla formazione di strutture ad horst e graben allineate in direzione NNO – SSE. Quest’allineamento è parallelo alla linea di costa tirrenica ed è caratterizzato dalla dorsale (horst) di Monte Cetona - Monte Razzano, che separava un ampio graben in due graben minori: il bacino di Siena - Radicofani ad ovest ed il bacino del Paglia - Tevere ad est. Le strutture geologiche ad horst e graben primarie vennero quindi intersecate da graben secondari, aventi direzione ONO - ESE, che tagliarono trasversalmente tali strutture; nelle zone di intersezione di questi due sistemi di faglie si impostò anche l’attività dell’apparato sabatino. Tutte le formazioni vulcaniche sovrastano terreni più antichi di origine marina, formati da potenti coltri argillose passanti, verso l’alto, a terreni sabbiosi e quindi a livelli ghiaiosi, riferibili alla deposizione sedimentaria dell’ultimo ciclo regressivo marino databile al periodo Plio – Pleistocenico (da circa 5.2 m.a.), non affioranti all’interno del territorio comunale ma visibili più ad est, in direzione della valle del Tevere. Il vulcanismo ha avuto, inizialmente, un chimismo acido (Tolfa, Cerite, Manziana, Cimino), per poi evolversi in termini alcalino - potassici, dando luogo ad apparati vulcanici localizzati ad est dei primi, datati da circa 1 m.a. fino ad alcune decine di migliaia di anni fa, comprendente i gruppi Vulsini, Vicani, Sabatini ed Albani. Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 6 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] Il distretto vulcanico sabatino ha inizio con fenomeni di tipo esplosivo, circa 600.000 anni fa contemporaneamente agli altri distretti alcalino-potassici del Lazio. Questo vulcano s’impostò in una vasta area pianeggiante occupata dai sedimenti sedimentari marini plio - pleistocenici (graben del Tevere), delimitata ad ovest dai rilievi sedimentari dei Monti della Tolfa e dai prodotti del vulcanismo acido di Tolfa – Manziana - Ceriti. Verso est, il distretto sabatino era delimitato dai rilievi della dorsale carbonatica di Monte Soratte e più a sud da quella dei Monti Cornicolani. Nella parte centrale dell’apparato sabatino, in corrispondenza dell’attuale lago di Bracciano, era presente una dorsale sedimentaria (alto strutturale di Baccano - Cesano), attualmente ricoperta da centinaia di metri di vulcaniti. L’attività vulcanica sabatina inizia con emissioni esplosive idromagmatiche nella zona orientale del distretto, con la messa in posto del cratere detto di “Castelnuovo di Porto - Morlupo”, oggi in gran parte obliterato dalle successive eruzioni. Segue, a breve, l’edificio di Sacrofano il quale è, forse, il centro più importante di tutto il distretto, avendo avuto un periodo di attività compreso tra i 600.000 ed i 370.000 anni, con un volume di materiale eruttato molto elevato che ha ricoperto terreni distanti anche 40 chilometri dal centro di emissione; le vulcaniti di Sacrofano sono costituite da prodotti piroclastici di ricaduta, quindi dall’importante “Colata piroclastica inferiore di Sacrofano”. Questo deposito si estese per un raggio di 30 - 40 km dal centro di emissione, propagandosi anche verso Roma, rendendo la morfologia poco acclive; questo deposito fu utilizzato ampiamente come materiale da costruzione. Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 7 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030 PEC: [email protected] – e mail: [email protected] La fase parossistica del vulcano, concentrata intorno ai 400.000 anni fa nella zona di Sacrofano, diede origine all’emissione di ingenti depositi piroclastici di ricaduta e da vari coni di scorie periferici con effusioni laviche secondarie, portando allo svuotamento delle camere magmatiche con il successivo collasso vulcano-tettonico della caldera di Bracciano. In contemporanea, altri centri minori ed altre aree fratturate dei diversi settori del distretto sabatino hanno prodotto scorie e lave a chimismo tefritico fonolitico e fonolitico tefritico, in notevoli quantità. Questi episodi diedero luogo alle varie formazioni: Tufi stratificati varicolori di Sacrofano, Tufi stratificati varicolori di La Storta ed anche all’emissione del Tufo rosso a scorie nere, risalente a circa 430.000 anni fa. Gli ultimi episodi eruttivi, si concentrano nelle aree di Monte Razzano, Baccano e nei centri minori di Martignano, Stracciacappe, Le Cese ecc., con la messa in posto di prodotti a prevalente carattere idromagmatico, che risalgono a circa 40.000 anni fa (Fig. 2 e 3). I terreni sedimentari più recenti sono di origine continentale ed appartengono ai depositi di alluvioni attuali e recenti, che colmano le valli fluviali, con granulometrie estremamente variabili e giacitura lentiforme. Gli spessori delle litologie vulcaniche sono abbastanza elevati (diverse decine di metri) mentre le coperture alluvionali sono molto più ridotte; a notevole profondità si possono ritrovare rocce sedimentarie appartenenti ai depositi sabbio argillosi plio pleistocenici. L’intensa attività vulcanica precedentemente descritta ha contribuito alla formazione di una regione a morfologia sub collinare, che nel territorio indagato è costituita essenzialmente, da un esteso plateau vulcanico lievemente inclinato verso sud. Il territorio comunale può essere rappresentato da un esteso plateau, leggermente inclinato verso sud est, cioè verso la valle del Tevere, con pendenze media intorno al 10 % e Relazione Nuovo PUCG Comune di Formello. 8 di 56 Geologi Associati Fantucci e Stocchi – Tel. e fax 0761/625484 – mobile: 339/7040030