Venezia SETTEMBRE - OTTOBRE 2013

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Venezia SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 Associazione Festival Galuppi Fondazione Gran Teatro La Fenice Con il Patrocinio di Venezia SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 ANGELA VETTESE ASSESSORE ALLE ATTIVITÀ CULTURALI DEL COMUNE DI VENEZIA Ancora una volta vogliamo soste- essi ha una sua particolare fisio- nere una delle iniziative nella città nomia e un suo significato all’in- di Venezia che spicca per la sua terno del programma proposto. novità e la sua freschezza su un Tutto quanto ha concorso a fare panorama musicale davvero ricco di un insieme di concerti un ciclo di proposte. significativo che non si conclude L’Associazione Festival Galuppi, ogni anno, ma prosegue un di- organizzatrice di questa rassegna scorso musicale e culturale che dal titolo “I Luoghi di Baldassare” si definisce e si arricchisce sem- è riuscita a proporre, attraverso pre meglio, è stato fatto in quattro gli anni, concerti e manifestazioni lustri di attività, assidua, umile, musicali in genere che, pur par- ma tenace e sempre nuova, ricca tendo dallo spunto di mettere in di sorprese e di novità, e grazie luce e riscoprire uno dei compo- all’abnegazione di un gruppo mol- sitori che più hanno rappresentato to motivato di persone che dimo- la Serenissima, è riuscita a rin- stra come tutto sia possibile anche novarsi continuamente di anno in in condizioni non sempre facili. anno, proponendo sempre novità e andando sempre incontro ai gusti del pubblico. Di più, ha sempre tenuto, con i sistemi di comunicazione con- temporanei, rapporti con i propri ascoltatori e frequentatori, i qua- li si sono sentiti sempre liberi di suggerire, commentare, espri- mere apprezzamenti e di conse- guenza hanno trasformato questa realtà in un laboratorio aperto. Tutto ciò ha significato proposta di inediti e iniziative di carattere storico-artistico finalizzate a un approfondimento che legasse tutte queste proposte in maniera inter- disciplinare per tracciare, in defi- nitiva, una ritratto nuovo e diverso, a volte più intimo e a volte più ori- ginale, di una città dai mille volti. Anche questa edizione 2013, la diciannovesima, merita di essere seguita e valorizzata, sono solo P. 3 dieci appuntamenti, ma ognuno di LUCA ZAIA PRESIDENTE REGIONE DEL VENETO La musica è un settore della cultura e dell’arte che ha avuto nel Veneto grandissimi esponenti. Baldassare Galuppi è stato uno di questi e tra i più illustri. Meritoria è, da questo punto di vi- sta, l’attività portata avanti da quasi un ventennio dall’Associazione “I Luoghi di Baldassare” che fa co- noscere le opere di tale maestro attraverso un festival apprezzato e riconosciuto che arricchisce, con la sua produzione, il panorama musi- cale regionale. Il livello culturale e turistico di una regione si misura anche da queste specifiche offerte di qualità rivolte al pubblico residente, ma anche ai tanti turisti che visitano i magnifici luoghi veneziani. Con il risuonare delle note di Ga- luppi è possibile rivivere la Venezia del Settecento, quella del Goldoni, una Venezia eterna i cui echi giun- gono ancora fino a noi grazie anche a questa manifestazione Tra i meriti che il Festival conta, certo il non meno importante è aver sempre dato spazio a musici- sti esordienti, per lo più provenienti dal territorio nazionale e regionale in particolare, il che ha permesso di valorizzare una realtà come quella dei Conservatori del Veneto che hanno fornito alla manifestazione alcuni dei migliori allievi o ex allie- vi, i quali hanno proseguito ottima- mente la carriera artistica, grazie anche a questa partecipazione. Auguro perciò anche per questa edizione la migliore riuscita del Fe- P. 4-5 stival. ALESSIO BENEDETTELLI PRESIDENTE ASSOCIAZIONE FESTIVAL GALUPPI Alla soglia del ventennale di attività saico musicale, godendone di vol- il Festival Galuppi apre i battenti an- ta in volta le novità e le sorprese. che quest’anno, mettendosi subito Inoltre, pure in un momento eco- in luce tra le proposte culturali del- nomico non facile, il Festival Ga- la città. Nato, come tutti sanno, con luppi propone, con uno sforzo lo scopo di rivalutare la figura del senza precedenti, grazie anche compositore di Burano Baldassare alla sensibilità di amici sosteni- Galuppi, il Festival si è arricchito via tori, ben tre concerti per invito, via di proposte e di iniziative fino a seguendo la linea voluta dal suo diventare ciò che oggi è: un’officina Presidente, e che l'Associazione di cultura musicale e di ricerca sto- ha fatto sua, che la cultura sia un rica su uno dei contesti urbanistici bene assolutamente da condivide- e naturali più ricchi al mondo, ma re a prescindere dai mezzi. anche più vulnerabile, che è la città Sempre piena di idee e di iniziati- di Venezia con la sua laguna. ve, l’Associazione che organizza La formula vincente è stata, fin il Festival presenta dunque, an- dall’inizio e continua a esserlo, che quest’anno una smagliante l’abbinamento tra le musiche e i rassegna, frutto di un incessante luoghi, poiché non si può negare, lavoro che negli anni ha raccolto così come anche il grande Wagner intorno al Festival un pubblico riteneva, che sicuramente la città sempre più numeroso di affezio- di Venezia con le sue atmosfere e nati ascoltatori. i suoi suoni unici e incomparabi- li, abbia influenzato e affascinato i viaggiatori come i musicisti, gli artisti e i poeti di tutti i tempi. Anche quest’anno le proposte sono molteplici, i luoghi fascino- si e nuove le musiche. Si è voluto continuare su progetti già in cor- so nelle precedenti edizioni e of- frire una preziosa novità: La mu- sica dall’alto, primo di una serie di concerti sulle più belle terrazze della città, il che consentirà di ve- dere Venezia da una prospettiva nuova e insolita, ammirandola an- che nel suo contesto acqueo. Il Festival offrirà molte altre novità di sicuro interesse, ma sta al frui- tore, come sempre, scoprire, una a una, tutte le tessere di questo mo- FRANCO ROSSI Anche quest’anno c’è tanta Venezia nel visse infatti gran parte della propria Festival, che apre con un concerto nel- vita a Venezia (è sepolto nella chiesa la chiesa nella quale Galuppi venne bat- di San Marcuola) e unì in sé la severità tezzato con un concerto che percorre, della preparazione tedesca a un lin- con le musiche di Antonio Vivaldi e del guaggio totalmente veneziano. Elogiato Buranello l’intero Settecento, simbolo da Pietro Metastasio, che lo riteneva tanto della decadenza politica e militare uno dei migliori musicisti del momen- di Venezia quanto fulgido esempio in to, mostra tutta la propria qualità sia in termini artistici e segnatamente musi- ambito strumentale, con il concerto per cali. Se la prima metà del secolo tra- traversiere, sia in ambito sacro, con il scorre interamente o quasi sotto l’egida magnifico Laudate pueri, che introduce di Vivaldi, dalla morte del Prete Rosso la parte corale brillantemente conclusa (1741) alla scomparsa dello stesso Ga- dai due brani vivaldiani, l’introduzione luppi (1785) la seconda metà del secolo al Gloria e il Gloria stesso. trascorre solidamente nelle sue mani, Ma la musica veneziana non è solo Set- qui applicate ad una tastiera alla quale tecento: il bel programma sacro ospi- egli dedicherà oltre 160 composizioni. tato nella basilica dei Frari (Progetto: E i due rivali tengono saldamente il Voci sull’acqua) propone un program- campo nel terzo concerto, questa vol- ma interamente sacro nel quale figura- ta ambientato a San Rocco (Progetto: no alcuni momenti particolarmente im- Voci sull’acqua), con un programma portanti della storia della musica, dalle ampiamente rappresentativo della va- suggestive intonazioni gregoriane alla sta produzione vivaldiana, a partire da straordinaria musica di Claudio Mon- un concerto per flauto traversiere per teverdi, sepolto proprio nella cappella giungere all’originale concerto per due dei Lombardi nella stessa Basilica. Il mandolini, mentre la produzione vocale gioco sottile che coniuga una musica a sua volta mostra, nuovo Giano, il set- ‘eterna’ e che lega inestricabilmente il tore profano con Cessate o mai cessa- gregoriano al Seicento, prosegue con te e quello sacro con il mottetto Nulla in la musiche di Domenico Zipoli, tra i mundo pax, chiudendo la serata con il primi musicisti a recarsi stabilmente tardivo e suggestivo cantico di Simeo- in America Latina, diventando nume ne realizzato da Galuppi per l’ospedale tutelare della musica colta argentina, degli Incurabili; le braccia del vecchio e con la trascrizione organistica nel profeta accolgono Gesù ancora in fa- Concerto per la Assunzione di Maria sce, portato al tempio per la circonci- Vergine di Antonio Vivaldi, per conclu- sione, e Simeone chiede gioiosamente dersi poi con due brani contemporanei il commiato da una vita che oramai è di Teresio Colombotto e di Paolo Fur- per lui solo d’ingombro: «ora lascia, lani, un Salve Regina in prima esecu- Signore, che il tuo servo venga a te…» zione assoluta. Venezia non è quindi Ancora una volta l’affascinante Sette- solo Settecento, e lo vediamo sin dal cento veneziano trionfa, questa volta secondo appuntamento, quando nella nella straordinaria cornice della chie- cornice prestigiosa di palazzo Pisani sa dei Frari, con la musica di un altro si celebrerà La battaglia, appuntamen- compositore in tutto e per tutto da con- to coreografico basato sui preziosi siderarsi veneziano, ad onta della pro- Le Gratie d’amore e su Il ballarino di venienza sassone: Johann Adolf Hasse Fabrizio Caroso, quest’ultimo uno dei P. 6-7 trattati di ballo più importanti della fine la programmazione e il prezioso excur- del Cinquecento che proprio a Venezia sus cronologico. Nell’ambito del Pro- vede editorialmente la luce. getto Venezia segreta: i giardini è pre- Poteva mancare nella ricorrenza del vista la presenza della banda musicale secondo centenario un omaggio ai Mezzocorona diretta da Giuliano Moser.
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