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Antichi sistemi di notazione musicale

Jean-Michel Hufflen∗

Sommario La lettura di quest’articolo richiede una cono- scenza musicale appena elementare, ma i lettori Alcuni programmi per la composizione in notazio- interessati a definizioni musicologiche più preci- ne musicale — MusiXT X o LilyPond, per esempio E se possono consultare (ARNOLD, 1983; JACOBS, — permettono di rappresentare la notazione qua- 1988). Chi comprende il francese, invece, può tro- drata del canto gregoriano su tetragrammi. Nella vare la storia completa delle prime forme musicali presente guida introduttiva si spiega come sono in (CHAILLEY, 1967, 1972), mentre la relazione organizzati gli spartiti che adoperano questa no- tra le forme musicali successive e gli eventi stori- tazione, della quale si mostra lo sviluppo fino a ci è descritta brillantemente in (CHAILLEY, 1984, quelle in uso agli inizi dell’epoca barocca. 1985). Abstract 2 Che cos’è il canto gregoriano? Some programs — e.g., MusiXT X E Da un punto di vista terminologico, l’espressione or LilyPond — allow ’s square ‘canto piano’1 indica complessivamente i canti ado- notation on four-line staves to be rendered. In this perati nelle liturgie della Chiesa occidentale, in tutorial we explain how scores using this notation particolare di quella romana cattolica.2 Il canto are organised. Then we show how it developed piano è monofonico e consisteva di linee melodi- until the notations used at the early baroque era. che singole e prive di accompagnamento musicale — cioè era a cappella, come si dice tecnicamen- 1 Introduzione te. Il canto gregoriano è la varietà di canto piano Come si legge in (HUFFLEN, 2011), la composizione più diffusa, ma non l’unica: prima di esso, infatti, degli spartiti offre agli sviluppatori dei program- esistevano almeno quelle elencate di seguito. mi d’incisione musicale l’opportunità di ingaggiare sfide stimolanti. Da un punto di vista storico, lostu- • Il canto romano antico, cioè il repertorio del ri- dio degli spartiti di canto gregoriano è interessante, to romano della chiesa paleocristiana, a partire dato che essi non miravano a ottenere una potenza dal IV secolo. espressiva comparabile con quella delle moderne • Il canto gallicano, adoperato nelle terre dei partiture. Eppure, nonostante appartengano agli Franchi prima del regno di Carlo Magno, a inizi dello sviluppo della musica nei Paesi occiden- partire dall’VIII secolo. tali, sollevano problemi tipografici tutt’altro che irrilevanti. Inoltre, alcuni programmi musicali — • Il canto ambrosiano, dal nome del vescovo Am- MusiXTEX(TAUPIN et al., 2011), (FINA- brogio (340–397 circa), originario di Milano e LE, 2017), LilyPond (LILYPOND, 2017), OpusTEX giunto alla maturità a partire dall’VIII secolo. (OPUS, 2011) e TEX(GREGORIO, 2016), per esempio — permettono di comporre spartiti • Il canto beneventano, simile al canto preceden- con le notazione gregoriane. Ed è proprio alla loro te, sviluppatosi nei secoli VII–VIII e praticato organizzazione, dunque, che la presente guida si nel ducato di Benevento, a nord-est di Napoli. propone di introdurre il lettore. La sezione 2 tratta il posto occupato dal canto • Il canto mozarabico, adoperato dai cristiani in gregoriano nella storia della musica. Nella sezio- Spagna quando il paese era sotto il dominio ne 3, poi, si descrivono nel dettaglio le diverse arabo (dopo il 711), include elementi relativi alla Chiesa visigotica e si basa principalmente notazioni impiegate negli anni. Alcune di quelle 3 introdotte allora vengono adoperate ancora oggi, su vocalizzazioni simili a improvvisazioni. anche se qualcuna molto di rado: questo punto Le differenze tra queste varietà sono individuabi- viene esplorato brevemente nella sezione 4. La se- li nei diversi stili musicali di ciascun canto, nei zione 5, infine, illustra le caratteristiche principali testi e nella loro posizione all’interno dei servizi di alcuni programmi di notazione musicale in grado di comporre spartiti gregoriani. 1. Dal latino cantus planus. 2. Al contrario, il canto bizantino — proveniente dall’Impero ∗Quest’articolo costituisce il contributo di Jean-Michel Huf- bizantino e adoperato nelle liturgie della Chiesa ortodossa flen al BachoTEX 2018. È stato tradotto da Tommaso Gordini orientale — non è classificato come canto piano. con il permesso dell’autore. Eventuali errori o fraintendimenti 3. In effetti, ‘mozarabico’ è un termine improprio, dato che del testo originale sono del traduttore. (N.d.R.) questo canto non rivela alcuna influenza araba.

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Tabella 1: Neumi fondamentali.

Note Dir. Neuma Esempio Codice LilyPond 1 – punctum  si

virga  \[ \virga si \]

2 bipunctum   si si → podatus  \[ sol \pes si \] ↑ clivis  \[ si \flexa sol \] ↓ 3 scandicus   \[ sol \pes la \virga si \] ↑↑ torculus  \[ la \pes si \flexa sol \] ↑↓ porrectus  \[ la \flexa sol \pes si \] ↓↑ \[ \virga si \inclinatum la climacus   ↓↓ \inclinatum sol \]  4 virga praetripunctis  \[ mi \pes sol \pes la \pes do' \] ↑↑↑  \[ sol \pes la \virga si \pes scandus flexus   ↑↑↓ \auctum \descendens sol \]  torculus resupinus  \[ fa \pes la \flexa fa \pes sol \] ↑↓↑ \[ si \pes do' \inclinatum la pes subtripunctis   ↑↓↓ \inclinatum sol \] \[ la \flexa sol \pes \auctum porrectus resupinus   ↓↑↑ \descendens si do' \]  \[ la \flexa fa \pes sol \auctum porrectus flexus  ↓↑↓ \descendens mi \] \[ \virga si \inclinatum la climacus resupinus   ↓↓↑ \inclinatum sol la \]  \[ \virga la \inclinatum sol virga subtripunctis  ↓↓↓ \inclinatum fa \inclinatum mi \] liturgici. Tutti questi stili vennero sostituiti dal bizantino — le cosiddette notazioni di San Gallo canto gregoriano, con l’unica eccezione del canto — messe sopra i testi da cantare. Quella usata più ambrosiano. di frequente per il canto gregoriano si basa sui neu- Al canto gregoriano è succeduto il chant messin.4 mi.6 Un neuma è una formula melodica e ritmica Il canto gregoriano fu chiamato così in onore di applicata a una sillaba. Le note di un neuma si papa Gregorio I ‘il Grande’ (540–604 circa), ma raffigurano mediante una notazione quadrata, e fece la sua comparsa solo alla fine dell’VIII secolo, note successive appartenenti allo stesso neuma ven- epoca in cui vennero scritte le prime fonti provviste gono raggruppate ricorrendo ad altri effetti grafici. di notazione musicale, e si sviluppò in Europa Si ricorda che i neumi non avevano lo scopo di occidentale e centrale nei secoli IX e X. Nell’XI specificare né la musica strumentale, né gli accordi, secolo si è evoluto gradualmente nell’organum, la né i ritmi paralleli. 5 prima fase dello sviluppo della polifonia. Nelle prossime sezioni si descriveranno prima i modi gregoriani, quindi i fondamenti della notazio- 3 Notazioni gregoriane ne neumatica e i neumi principali. Alcuni neumi aggiuntivi vengono adoperati molto raramente o Ricordiamo che il canto gregoriano si diffuse in sono stati esclusi dalle edizioni critiche del canto molti paesi e per diversi secoli, quindi ne esistono gregoriano. Si possono trovare ulteriori dettagli, alcune varianti. In particolare, sono state adopera- in particolare sulla relazione tra le notazioni di te notazioni simili all’antica musica greca o al canto San Gallo e i neumi quadrati, in (MARTIGNAC e 4. Letteralmente, ‘canto di Metz’. All’epoca, Metz — nella PISTONE, 1981; VIRET, 1999). Francia orientale — era la capitale del regno franco. 5. Per la verità, alcuni precoci tentativi di organum risalgono al IX secolo, ma questa tecnica si è sviluppata compiutamente solo nel XI secolo. 6. Dal greco νεῦμα, ‘segno’.

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Tabella 2: Neumi speciali.

Note Dir. Neuma Esempio Codice LilyPond 1 – stropha (R)  \[ \stropha si \]

oriscus  \[ \oriscus si \] quilisma   \[ sol \pes \quilisma la \pes si \] 2 distropha (R)  \[ \stropha si \stropha si \] → epiphonus (L)  \[ sol \pes \deminutum si \] ↑ cephalicus (L)  \[ si \flexa \deminutum sol \] ↓  3 tristropha (R)  \[ \stropha si \stropha si \stropha si \] →  pressus \[ sol sol \flexa fa \] →↓ trigon  \[ \stropha si \stropha si \stropha la \] salicus   \[ sol \oriscus la \pes \virga si \] ↓↓ scandicus liquescens (L)   \[ sol \pes la \pes \deminutum si \] pinnosa (L)   \[ la \pes si \flexa \deminutum sol \] ↑↓ porrectus liquescens (L)  \[ la \flexa sol \pes \deminutum si \] ↓↑

3.1 Modi gregoriani ( ) Modo autentico la si do↓ re mi fa sol la si do re In (HUFFLEN, 2017a), si osserva che nell’alto Me- Modo plagale dioevo i modi musicali non si possono considerare come le scale ‘moderne’ comprendenti sette gradi, In entrambi i casi, la tonica (la nota finale) è riqua- ma erano organizzati in gruppi di sei note. In se- drata. Il modo autentico può comprendere anche guito, i modi gregoriani si basarono sulle sette note la nota contrassegnata con ‘( )’. Si possono trovare che conosciamo oggi: do, re, mi, fa, sol, la, si. La ulteriori dettagli in proposito↓ in (CHAILLEY, 1967) nota ‘si’ poteva essere bemollizzata in si . Più esat- e (CHAILLEY, 1972). tamente in si , se adoperiamo il simbolo dell’epoca. Poiché ogni nota naturale può essere la base — la 3.2 Righi e chiavi tonica — di un modo, teoricamente si ottengono Il canto gregoriano era scritto su tetragrammi, come sette modi, anche퇒 se, nella pratica, se ne adopera- mostra la figura 2. Si adoperavano due chiavi: vano quattro soltanto. Da un lato, nessun modo si • la chiave di fa era per le voci gravi e poteva basava sulla nota si, soggetta com’era a variazione: 7 talvolta si , talaltra si . Per di più, una scala basa- essere scritta sulla seconda o sulla terza linea; ta su si sarebbe stata molto instabile. Dall’altro, • la chiave di do퇑 era per le voci intermedie e l’uso del si permetteva di vedere alcune coppie poteva essere scritta sulle linee diverse dalla come uguali, fino a una trasposizione completa: prima. 퇐 Modo la = Modo re con si La forma di queste chiavi è correlata alle lettere ⇐ Modo do = Modo fa ...... gotiche ‘F’ e ‘’ rispettivamente. Non c’è armatura ⇐  di chiave, se si esclude l’indicazione del si , ado- Così, i modi effettivamente in uso erano basati perato peraltro molto di rado. Da ultimo, ma non sulle note re, mi, fa, sol. Ciascuno di essi era a meno importante, osserviamo che le altezze sono propria volta suddiviso in due ‘sotto’-modi. piuttosto approssimative, dato che che all’epoca non esisteva un diapason ufficiale. • Modo autentico: l’intervallo coperto dal canto si trova sopra la tonica, fino a un’ottava, e può 3.3 Neumi anche comprendere la nota immediatamente Come si è detto più sopra, un neuma è associato sotto la tonica. a una sillaba. I neumi consistono di una o più note, fino a quattro. Le note vengono raffigurate • Modo plagale: la tonica si trova a metà mediante quadrati o losanghe; ad alcune note viene dell’intervallo coperto dal canto. apposto un gambo ( ), a destra della testa per una

Consideriamo, per esempio, il modo di re. Ecco gli 7. Le linee di un rigo musicale — ‘classico’ o gregoriano che intervalli di ciascun sotto-modo: sia — sono numerate dal퇓 basso verso l’alto.

44 ArsTEXnica Nº 27, Aprile 2019 Notazioni antiche \version "2.19.82" # $%! " " ' & ! \language "italiano" \include "gregorian.ly" Figura 2: Teste di note, respiri e divisioni (il codice \ { relativo è mostrato nella figura 1). \new VaticanaStaff = "cantus" { \override Staff.StaffSymbol.color = #(x11-color 'grey15) Nei neumi liquescenti (‘L’, nella tabella), l’ulti- \clef "vaticana-do2" ma nota è di piccole dimensioni. Essi si applicano si \virgula a una sillaba che termina con una consonante, da \[ \inclinatum si \] eseguire rapidamente e discretamente. L’epiphonus \caesura può essere visto come un podatus liquescente, il \[ \deminutum si \] cephalicus come una clivis liquescente, la pinnosa \divisioMinima come un torculus liquescente. \[ \stropha si \] \divisioMaior Il pressus è una specie di neuma ‘ornamentale’ \[ \oriscus si \] adoperato quando la nota finale di un gruppo è \divisioMaxima identica alla nota iniziale del gruppo successivo. \[ \quilisma si \] L’oriscus significa che la testa della nota corri- \finalis spondente non può essere unita alla precedente. Il } quilisma è contrassegnato da una linea frastagliata: } la nota precedente è tenuta un po’ più a lungo. Potrebbe essere difficile distinguere graficamente Figura 1: Codice LilyPond per la figura 2. le diverse teste di nota. Per aiutare i lettori, la figu- ra 2 mostra un’immagine di grandi dimensioni in cui si vedono, da sinistra a destra, una nota quadra- nota isolata, a sinistra in alcuni altri casi. Quando ta, una nota ‘losangata’, una nota adoperata alla più note sono allineate verticalmente, vanno lette fine di un neuma liquescente e una nota 8rapida. dal basso verso l’alto. Nel caso in cui sia tracciato Terminiamo questa sezione con il segno di custos: un tratto obliquo, le prime due note del neuma questo piccolo simbolo — una nota piccolissima corrispondono ai suoi punti iniziale e finale. con un gambo sottile ( ) — veniva messa alla fine La tabella 1 mostra i neumi adoperati più di del rigo per segnalare al cantore quale sarebbe frequente, classificati in base al numero delle note stata la prima nota del rigo seguente. di cui sono composti, indicate nella prima colon- na. Se più d’una, la o le direzioni da una nota a 3.4 Notazione del ritmo quella successiva (‘Dir.’, nella tabella) sono indica- Ritmicamente parlando, non c’era differenza tra te mediante frecce, visibili nella seconda colonna. un punctum e una virga: in origine erano adoperati Ciascun neuma porta un nome di origine latina. solo per effetti grafici. Il bipunctum o una nota Il podatus ( ) — o pes (‘piede’) — ha due note puntata esprimono una durata doppia. Un altro ascendenti, la clivis ( ) — o flexa (‘discesa’) — simbolo, l’episema,9 è collegato all’accentazione due note discendenti.퇔 ritmica. Quando è nella forma di un piccolo tratto Per quanto riguarda퇕 i neumi di tre note, lo scan- orizzontale sopra un neuma, esprime una durata dicus ( , ‘alto’), viene adoperato per tre note ascen- leggermente più lunga; quando è un piccolo tratto denti, mentre il climacus ( ), originato dalla pa- verticale sopra una nota, indica un accento ritmico. rola latina climax (‘scala’), viene adoperato per Non esistono pause, nel senso di durate precise tre note퇖 discendenti; il torculus ( , ‘attorciglia- associate a tali segni, come accade nella musica to’), è adoperato quando la퇗 seconda nota è più classica con le teste e i gambi delle note. Le notazio- acuta. Quando questa nota è più grave, si scrive ni gregoriane contemplano segni di respiro, come un porrectus ( , ‘allungato’). 퇘 mostra la figura 2: da sinistra a destra, la virgula I nomi dei neumi di quattro note sono composti: sta per un segno di respiro breve, la caesura per un l’aggettivo resupinus퇙 (‘inverso’), significa che l’ulti- segno di respiro un po’ più lungo. Questi due segni ma nota è più acuta di quella precedente. Quando sono spesso sostituiti da divisioni — anch’esse pre- questa nota è più grave, si adopera l’aggettivo senti nella stessa figura — che sembrano stanghette flexus (‘piegato’). di battuta: la divisio minima e la divisio maior. La tabella 2 raccoglie alcuni neumi specializzati, Il segno di finalis, infine, assomiglia a una doppia che includono informazioni aggiuntive su espressio- stanghetta e segnala la fine del canto. Si possono ne o ritmo. ‘R’ sta per neumi con note leggere e rapide. Spesso questi ultimi sono impiegati nelle 8. La sequenza mostrata nella figura 2 non ha senso nel canto gregoriano; ha il solo scopo di facilitare un confronto tra le ripetizioni veloci, al contrario del bipunctum, che diverse forme. esprime una durata doppia. 9. Dal greco ἐπίσημον, ‘segno distintivo’.

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Music engraving by LilyPond 2.19.82—www..org Jean-Michel Hufflen ArsTEXnica Nº 27, Aprile 2019 ! ! % $ ! " ! " ! $ " ! " ! # (i) [*] [**] [*] [*] [**] " [**]! ! # (ii) [*] (iv)! (iii)

Figura 3: Chiavi classiche e moderne. trovare ulteriori dettagli sul ritmo nel canto gregoriano in (MARTIGNAC e PISTONE, 1981).

4 Verso la musica preclassica Le successive fasi dell’evoluzione della musica occi- dentale dal gregoriano alle forme del XVIII secolo sono descritte più nel dettaglio in (GUT e PISTONE, 1985). Qui di seguito proponiamo un breve colle- gamento tra il canto gregoriano e alcune notazioni moderne. Figura 4: Uso delle chiavi antiche (MOREAU, 1902, Righi con cinque o sei (!) linee comparvero nel inizio). XIII secolo, mentre l’uso normalizzato dei penta- grammi è entrato in vigore solo dal XVII secolo. La tà è divisa in due note da un quarto (C), e così chiave di sol, per le voci acute, comparve dopo le 10 via. Questo modus operandi non era universale, nel altre due chiavi, di do e di fa. La figura 3 raccoglie Medioevo: secondo il tempus perfectum, una nota tutte le chiavi adoperate durante il periodo preclas- lunga era divisa in tre note più brevi, mentre una sico. Oggi si adoperano solo quelle contrassegnate divisione per due era correlata al tempus imper- con ‘[*]’, nel senso che gli interpreti devono leggerle fectum. Si può notare un uso simile nelle opere negli spartiti dei propri strumenti: per esempio, la moderne strettamente collegate alla musica me- chiave di do sulla terza linea è adoperata per le dievale da intenzioni arcaistiche, come mostra la viole, la chiave di do sulla quarta linea è adope- figura 5. L’interpretazione dei neumi di due e tre rata per il registro intermedio di strumenti come note nello stesso canto — cioè C C e Z Z Z — è piut- il violoncello o il fagotto. Il segno ‘[**]’ significa tosto controversa: i cantanti dovrebbero basarsi su che la chiave è ancora in uso, ma solo a scopi di un ritmo regolare e cantare duine e terzine, com’è trasporto o didattici (negli esercizi di armonia, per stato fatto da Arthur Honegger quando ha adatta- esempio). Tutte le note presenti nella figura 3 si to un brano gregoriano nella propria opera Jeanne trovano alla stessa altezza. Così possiamo notare au bûcher (figura 6)? Dovrebbero associare la stes- l’equivalenza tra la chiave di fa sulla terza linea e la sa durata a ogni nota? O dovrebbero basarsi sul chiave di do sulla quinta.11 Un’altra relazione è più tempus perfectum e interpretare i gruppi binari sottile: ‘(i)’ legge come ‘(iii)’, ma suona due ottave ’ sotto; la stessa relazione lega ‘(ii)’ e ‘(iv)’.12 La come ? Attualmente la seconda interpretazione figura 4 mostra un esempio nel quale si adoperano è la più diffusa, ma, secondo alcuni studi recenti, le vecchie chiavi. è la terza quella più probabile. L’idea di mettere in relazione i ritmi con l’aspet- I gambi e le diverse forme delle teste di nota ven- to delle note risale alla fine del XIII secolo. A quel nero introdotti progressivamente per rappresentare tempo, la suddivisione per due aveva soppianta- il ritmo. Ricordiamoci che la moderna notazione to quella per tre e i tre segni fondamentali erano ritmica negli spartiti si basa su una suddivisione interpretati in modo diverso: una virga ( ) per per due, se non consideriamo le note puntate: una due puncti, un punctum per due semibreves ( ). nota intera ( ) è divisa in due metà (,), una me- Alla fine del XVII secolo, comparve la seguente  퇓 10. Quando la chiave di sol fece capolino, le chiavi di do, in suddivisione: 톺 uso per le voci intermedie, vennero impiegate sempre meno, perché l’uso delle altre due (fa e sol) permetteva di coprire un … intervallo significativo dal registro grave a quello acuto...... … 11. Queste due chiavi erano le cosiddette ‘chiavi di barito- no’. Nella pratica, la prima ha soppiantato la seconda molto 톶 톷 톸 톹 톻 톽 톿 rapidamente. Oggi la chiave di fa sulla terza linea è adoperata cioè, era sinonimo di , mentre lo era di . In solo per il trasporto. seguito, si trasformò in , la톼 testa 톾 delle 퇀 note con 12. La chiave di fa sulla quinta linea, che può essere vista il gambo divenne più tonda, le note bianche con come una chiave di ‘sub-basso’, è stata abbandonata presto. il gambo톽 scomparvero,톼 tranne la톿 nota che indica톾 Quella di sol sulla prima linea è chiamata chiave di violino fran- 톹 cese, perché era adoperata nella musica per violino in Francia una metà ( ). Oggi, le durate più lunghe di quella nei secoli XVII e XVIII. di una nota di intero ( ) sono adoperate molto 

46 Music engraving by LilyPond 2.19.82—www.lilypond.org ArsTEXnica Nº 27, Aprile 2019 Notazioni antiche

Figura 5: Notazione ritmica antica (PÄRT, 1984). di rado; si è trasformata nella doppia nota in- tera (||). Le due figure più lunghe sono rimaste esattamente 톸 dov’erano, ora sono conosciute rispet- tivamente come maxima e longa. Le figure 7 e 8 ne mostrano degli esempi: nella seconda figura, pos- siamo notare che il gambo di una longa è sempre a destra della testa, com’è sempre stato il caso delle aste adoperate nel canto gregoriano; inoltre, una longa può essere puntata.13

5 Comporre il canto gregoriano In questa sezione, esaminiamo alcuni programmi musicali in grado di comporre il canto gregoriano Figura 6: Adattamento moderno (HONEGGER, adoperando i neumi originali. Non pretendiamo di 1938, n. 57). essere esaurienti, intendiamo solo orientare i lettori interessati ad approfondire questa ricerca. 5.3 LilyPond 5.1 MusiXTEX LilyPond (LILYPOND, 2017) permette di comporre MusiXTEX(TAUPIN et al., 2011) fornisce alcune estensioni per comporre i neumi gregoriani su tetra- il canto gregoriano. Come mostrano le tabelle 1 14 grammi. Tra di esse, segnaliamo musixgre (TAU- e 2, i comandi di LilyPond vengono adoperati PIN et al., 2011), implementata da Andreas Egler, per neumi di una nota — \virga e \stropha, che si basa principalmente su comandi simili a quel- per esempio — e per cambiare l’aspetto di una nota — \inclinatum e \quilisma, per esempio li di TEX. Per esempio, il neuma di un torculus — che ricordiamo essere di tre note — è implementato — mentre i neumi di più note sono costruiti tramite per mezzo di un comando \torculus con tre ar- legature, specificate con comandi infissi — \pes e gomenti. Abbiamo già espresso la nostra opinione \flexa, per esempio. Sempre nelle stesse tabelle abbiamo messo i codici LilyPond per ottenere i generale su MusiXTEX in (HUFFLEN, 2011, 2017b): il programma produce bei documenti, ma la sua neumi: possiamo notare che quelli di più note sono 15 sintassi è difficile da gestire e mantenerne i sorgenti racchiusi da ‘\[’ e ‘\]’. Analogamente, il codice può essere noioso. Si possono evitare alcuni incon- Lilypond della figura 2 si vede nella figura 1. venienti di questo tipo ricorrendo a preprocessori, LilyPond produce spartiti molto gradevoli alla ma, per quanto ne sappiamo, non esiste un prepro- vista, anche se l’allineamento orizzontale delle no- 16 cessore specifico per il canto gregoriano. Inoltre, te dovrebbe essere migliorato. Parimenti, note e alcuni neumi non sono stati ancora implementati. testi non sono sempre perfettamente allineati. Il vantaggio principale del programma è che è mol- 5.2 OpusTEX to personalizzabile. Per esempio, sono disponibili numerosi stili storici per le chiavi:17 stile Vatica- Anche OpusTEX(OPUS, 2011) è esterno a TEX ed è stato implementato da Andreas Egler. Quando 14. LilyPond è un programma WYSISWYM (What You See uscì, questo programma venne indicato come lo Is What You Mean), come TEX. I suoi comandi non sono strumento migliore per comporre il gregoriano. Tut- paragonabili a quelli di TEX, ma ne hanno l’aspetto. tavia non è libero, sembra incompleto e da diversi 15. Il codice nelle tabelle assume che si imposti il programma per la lingua italiana. (N.d.T.) anni non viene più mantenuto. 16. Questo difetto può essere parzialmente risolto adoperando una pausa fittizia, come abbiamo fatto nella figura 10 (con s2). 13. Nella Josquiniana, Charles Wuorinen riarrangiò le opere 17. Osservando la figura 1, si può notare che la specificazione vocali di Josquin des Prés (1450–1521 circa) per un quartetto di una chiave in LilyPond segue la numerazione delle linee dal d’archi adoperando le figure di ritmo originali. basso verso l’alto, ma partendo da zero.

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Figura 7: Uso di breves e longae (WUORINEN, 2001, misura 143). na,18 stile Hufnagel, stile Editio Medicaea. Un altro esempio è offerto dai righi: spesso le linee diun rigo gregoriano erano disegnate in rosso, ma que- sto colore predefinito può essere ridefinito, come si Figura 8: (WUORINEN, 2001, misura 109). vede nelle figure 1 e 10.

5.4 Gregorio TEX essi sono la testimonianza di un’altra percezione della musica, e la loro tipografia riflette la mes- Gregorio T X è parte del Gregorio project (GRE- E sa per iscritto di questa percezione organizzando GORIO, 2016). Esso fornisce gabc, una notazione lo spazio in modo diverso da come si fa con la per rappresentare il canto gregoriano adoperando 19 notazione musicale moderna. unicamente caratteri ASCII, e Gregorio TEX, uno stile TEX per comporre spartiti. Gregorio TEX pro- duce bei documenti e fornisce alcune interessanti A Influenza del canto gregoriano integrazioni con altre funzionalità di TEX, ma il Il canto gregoriano ha avuto un’influenza signi- suo modus operandi non è veramente WYSISWYM: ficativa sulla musica, nel senso che alcuni canti il linguaggio gabc non è stato progettato per l’in- popolari derivano da quelli gregoriani. Analoga- troduzione diretta di testi da parte degli utenti mente, alcuni canti gregoriani sono stati adoperati finali. I testi sorgente, inoltre, sono creati mediante nella musica classica. Un ottimo esempio è fornito un’interfaccia grafica. dal Dies irae,21 che descrive il Giudizio universale. 5.5 Finale Ecco un elenco non completo — ordinato cronolo- gicamente per data di composizione — di brani di Oggi Finale (FINALE, 2017) è probabilmente il pro- musica romantica e moderna che lo citano o che si gramma più largamente adoperato dai tipografi basano su temi da esso derivati: musicali professionisti. Non è libero ed è WYSIW- YG.20 Permette di installare il plug-in Medieval 2 • Symphonie fantastique di Hector Berlioz (PIÉCHAUD, 2017) per gestire le notazioni musica- (BERLIOZ, 1830); li antiche, comprese quelle del canto gregoriano. Nemmeno i font che adopera sono liberi. • Danse macabre (SAINT-SAËNS, 1874) e Sinfo- nia n. 3 per organo (SAINT-SAËNS, 1885) di 6 Conclusioni Camille Saint-Saëns; 22 Rimanendo alla pratica musicale, oggi numerosi • Sinfonia n. 6 di Nikolaj Mjaskovskij cantanti interpretano brani di canto gregoriano. (MJASKOVSKIJ, 1923); Alcuni ne adoperano trascrizioni realizzate con no- • Butantan di Ottorino Respighi (in Impressioni tazioni moderne, altri, per ragioni di autenticità, Brasiliane (RESPIGHI, 1928)); preferiscono leggere gli originali. La buona composi- zione degli spartiti gregoriani, dunque possibilmen- • Sinfonia n. 1 (RACHMANINOV, 1895) e te con l’indicazione delle diverse interpretazioni dei n. 3 (RACHMANINOV, 1938) di Sergej neumi o delle divergenze tra le differenti edizioni Rachmaninov; critiche, potrebbe interessare a un certo numero di utenti. Anche se ci si accosta a tali spartiti prin- • Dies Irae di Krzysztof Penderecki (PENDE- cipalmente per una questione di interesse storico, RECKI, 1967).

18. È lo stile adoperato nelle figure di quest’articolo tranne che nella figura 9, realizzata con lo stile Editio Medicaea. 21. ‘Giorno dell’ira’, in latino 19. American Standard Coding for Information Interchange. 22. Nonostante che fosse nato a Modlin, in Polonia, 20. W hat Y ou See I s W hat Y ou Get. Mjaskovskij era considerato russo.

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                             Figura 9: Alieni insurrexerunt in me (il codice relativo è mostrato nella figura 10).

\version "2.19.82" mescolato il modo di re con la ‘classica’ tonalità di re minore fino alla fine del brano. \language "italiano" \include "gregorian.ly" Farewell Song è scritta per un quartetto di ot- toni: due trombe, un trombone e una tuba. La 24 \score { parte delle trombe è in do, ma nulla vieta di ado- \new VaticanaStaff = "cantus" { perare trombe in si . Infatti, i quattro strumenti \override Staff.StaffSymbol.color = potrebbero essere sostituti, a patto che l’insieme #(x11-color 'grey15) sia omogeneo: fiati, archi, eccetera. \clef "medicaea-do2" Per scrivere la partitura ho adoperato MuseSco- sol s2 la re (MUSESCORE, 2017). Il canto gregoriano origi- \[ do' \pes re' \] nale è mostrato nella figura 9, mentre il codice re' re' do' re' mi' re' LilyPond usato per produrla si vede nella figura \[ do' \pes re' \] figura 10. re' \virgula re' la re' do' \[ do' \flexa si \] \[ la \flexa sol \] Riferimenti bibliografici \[ la \flexa sol \] \[ fa \pes sol \] ANONIMO (1230). «Alieni insurrexerunt in la do' la la me». http://gregorianik.uni-regensburg. \divisioMinima de/cdb/1321. Manoscritto. re' do' re' fa' do' \[ la \pes do' \] ARNOLD, Denis (a cura di) (1983). The New Oxford \divisioMinima Companion to Music. Oxford University Press. re' do' re' re' re' re' \finalis BERLIOZ, Hector (1830). Symphonie fantastique, } Op. 14. No. 442. Edition Ernst Eulenburg, } Mainz.

CHAILLEY, Jacques (1967). Cours d’histoire de la Figura 10: Codice LilyPond per la figura 9. musique. Alphonse Leduc, Paris. Tome 1, Des origines à la fin du 17e siècle. 1er Volume, Cours d’Historie. B Farewell Song — (1972). Cours d’histoire de la musique. Alphonse A volte, nelle mie composizioni musicali mi sono Leduc, Paris. Tome 1, Des origines à la fin du ispirato a melodie gregoriane o ambrosiane. Le ho 17e siècle. 2e Volume, Exemples musicaux. sviluppate aggiungendo un po’ d’armonia e cercan- do di combinare accordi antichi e moderni, dato — (1984). Histoire musicale du Moyen Age. Qua- che il mio personale stile compositivo è caratte- drige / Presses Universitaires de France, Paris, rizzato da contaminazioni di questo tipo. Penso 3ª edizione. che il repertorio gregoriano si presti alla cosa, per- ché non è musica tonale come la musica classica. — (1985). La musique et le signe. Les Introuvables. In particolare, i canti gregoriani mi hanno offerto Éditions d’Aujourd’hui. buoni punti di partenza per le parti tristi di alcuni canti della liturgia del Venerdì Santo. FINALE (2017). «Music Notation Software». https: //www.finalemusic.com. Quando ho saputo della morte accidentale di Stanisław Wawrykiewicz, mi è venuto in mente che GREGORIO (2016). «The Gregorio project». 23 il tema di Alieni insurrexerunt in me (ANONIMO, http://gregorio-project.github.io/ 1230) sarebbe potuto essere un buon punto di index.html. partenza per un canto d’addio. Questo adattamento personale — una specie GUT, Serge e Danièle PISTONE (1985). Le commen- di ‘ricomposizione’ — è mostrato in extenso nelle taire musicologique du grégorien à 1700. Prin- figure 11 e 12. Possiamo considerarlo come un ciples et exemples. Librairie Honoré Champion, decrescendo, come qualcuno che si allontana. Ho Paris.

24. In questo modo, chi legge non deve preoccuparsi di 23. ‘Gli stranieri sono insorti contro di me’ trasportare.

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Figura 11: Farewell Song (inizio).

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Figura 12: Farewell Song (fine).

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