St162 Finale
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Anno XIV - n.24 - 20 giugno 2018 Dal Queen’s ad Halle Tutta l’erba in tv In diretta su SuperTennis anche il WTA di Maiorca Pag.14 RogerItaliani sull’erba? sempre È un più sempreverde in alto A Stoccarda Federer ha colto il 98° titolo. 18 vittorie (record) vengono dai prati pag.3 e 4 Next Gen boom: Da Parigi a Londra poker di Challenger Borg è da record I quattro Atp della settimana Solo allo svedese è riuscita 3 volte vanno tutti agli Under 21 l’accoppiata Roland Garros-Wimbledon Pag.10 Pag.8 Scarpe iper-leggere, GLI ALTRI CONTENUTI Prima pagina: unico e fragile Pag.3 la Wilson fa Kaos Le classifiche e i numeri della settimana Pag.12 Il marchio americano lancia la sfida Giovani: il 54° Torneo Avvenire di Milano Pag.16 nelle calzature sotto i 400 grammi Il Junior Next Gen Italia è sempre più caldo Pag.18 Fit-Tpra: lo Stage Adulti di Roma è... da Slam Pag.20 Salute: vesciche e calli, vinci così Pag.22 Pag.24 L’esperto: i reali d’Italia giocavano a tennis? Pag.26 prima pagina Unico e fragile DI ENZO ANDERLONI FOTO GETTY IMAGES è qualcosa di istintiva- mente rassicurante nel rivedere Roger Federer C’sul campo. Non è solo l’eleganza e l’essenzialità del suo tennis senza sforzo apparente. E nemmeno la grandezza del campio- ne che dopo quasi tre mesi di stop torna in campo e vince, risale sul trono di n.1 del mondo mostrando per l’ennesima volta (siamo a 98 tor- nei vinti in carriera) quella capacità sovrannaturale di farsi mitragliare di ace da validissimi avversari e poi mettere in campo la risposta che conta sul punto che conta. Quello che rassicura davvero è la percezione della fragilità nascosta sotto le doti da immortale. Spettaco- lo che si è fatto sempre più raro in queste ultime stagioni in cui il Genio si palesa solo quando è pronto per provare a vincere e poi si eclissa per ritrovare l’assetto psico-fisico ideale stato in difficoltà per l’intero match commetteva l’australiano, col dirit- per un mito quasi 37enne. contro il talento esplosivo dell’au- to, sul 4-4 e proprio servizio. Ci siamo quasi dimenticati di quante straliano contro il quale aveva gio- Ecco dunque due palle che potevano volte l’abbiamo visto perdere. An- cato due volte in carriera, perdendo valere il match per Roger, col servi- che partite che stava dominando. Ci la prima e vincendo la seconda, con zio in mano. Tensione massima. stiamo dimenticando che l’attrazio- degli score significativi sull’equili- The Swiss Maestro mette una bella ne planetaria di questo maestro del- brio delle sfida: tre tie-break nel Ma- ‘prima’ e sulla risposta a metà cam- lo sport si è alimentata, in mezzo a sters 1000 di Madrid nel 2015 (e vit- po dell’avversario gioca un diritto un mare di vittorie, di una cospicua toria di Kyrgios 12-10 in quello deci- balbettante, fuori una spanna. Come dose di battute d’arresto, occasioni sivo), tre tie-break a Miami nel 2017 sul match point (con deviazione del sprecate, rivalità vissute più da per- (e 7-5 per Federer in quello finale). nastro) della finale di Roma 2006 dente che da vincente. Roger è en- Sull’erba tedesca, che lo scorso anno contro Nadal. Come sul secondo trato nel cuore più di ogni altro non lo aveva visto sconfitto al primo tur- match-point della semifinale degli solo perché con la racchetta fa cose no, Roger teneva bene le sue battute Us Open 2011 contro Djokovic. che a nessun altro riescono. Ci ha ma non riusciva a incidere sui turni Questa volta si è preso i due punti conquistato perché ci ha fatto capire di servizio avversari. successivi, la partita, il torneo, il più e più volte che sul piano delle Nel terzo set un epilogo al tie-break è primato in classifica. In quelle occa- paure, delle tensioni emotive non è parso a un certo punto inevitabile. E, sioni aveva poi dolorosamente per- tanto diverso da noi. E questo rende una volta arrivati lì, Kyrgios esordi- so la partita, la grande occasione, il ancora più magiche le sue imprese. va con un paio di giocate da cineteca confronto con un grande rivale. Ave- A Stoccarda, per un attimo, ci è stato che lo facevano partire in vantaggio. va incassato e tirato avanti, mostra- dato di rivivere questa sintesi magi- Federer, freddo ed essenziale, tene- to nel tempo che si può essere unici ca di grandezza e fragilità, nella sfi- va comunque botta. Era chiaro che il e allo stesso tempo normali. da più equilibrata e delicata, la semi- minimo errore su un singolo punto Come non sentirsi rassicurati da uno finale contro Nick Kyrgios. Federer è poteva essere decisivo. L’errore lo così... DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO REALIZZAZIONE E IMPAGINAZIONE Manoscritti e fotografie, anche se non Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Alessandro GAME Comunicazione & Media S.r.l. pubblicati, non si restituiscono. SUPER TENNIS TEAM Mastroluca, Andrea Nizzero, COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Claudia Pagani, Gabriele Riva, REDAZIONE E SEGRETERIA Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, Stadio Olimpico - Curva Nord Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, Annamaria Pedani (grafica) Piero Valesio. Ingresso 44, Scala G La rivista è disponibile Massimo Verdina 00135 Roma in formato digitale sui siti www. FOTO A CURA DI Sportcast Srl Info: [email protected] federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli [email protected] dell’ 8 gennaio 2004 scrivere a [email protected] 3 circuito mondiale Roger vede... verde Federer mostra di essere migliorato anche nel... tornare dopo un lungo stop. Gli anni scorsi a Stoccarda faticava, questa volta ha perso solo 2 turni di servizio su 50. Lui sta bene, ma gli altri? E tra le donne spuntano due outsider DI ANDREA NIZZERO FOTO GETTY IMAGES tempi del tennis non conosco- no tregua. La transizione da ter- ra battuta a erba, che si svolge I praticamente in una notte, e il ritorno di Roger Federer alle com- petizioni dopo undici settimane di riposo, hanno cambiato radicalmen- te ogni conversazione tennistica nel giro di 48 ore dallo storico momen- to dell’undicesimo trionfo di Rafael Nadal a Parigi. Domenica le immagini provenienti da Stoccarda, con un Ro- ger Federer contento come un bim- bo mentre festeggia il titolo numero 98, e dall’Olanda, con un Richard Ga- squet vincente, hanno definitivamen- te sancito il radicale cambio, non so- lo cromatico, da rosso a verde. Il mago del ritorno A s-Hertogenbosch il francese ha battuto il suo connazionale Jeremy Chardy, riportando in equilibrio il suo bilancio nelle finali: 15 vinte, 15 perse. Invece, la vittoria in terra te- desca di Federer - contro un volitivo Nick Kyrgios e un ottimo Milos Rao- nic rispettivamente in ‘semi’ e finale - con 48 turni di servizio vinti su 50 giocati, dice che ancora una volta Fe- derer sa affrontare come nessuno le difficoltà di tornare a giocare partite dopo mesi. L’anno scorso, per la ve- rità, il rientro sull’erba di Stoccarda fu decisamente meno dolce: “È stata dura l’ultimo paio d’anni qui, ho per- so un paio di incontri molto combat- tuti”, ha ammesso Roger riferendosi A Stoccarda Roger Federer ha conquistato il 98° titolo in carriera ai match point sciupati contro Haas ed è tornato n.1 del mondo superando Rafael Nadal lo scorso anno al debutto e contro Thiem nel 2016, che gli hanno inse- gnato la lezione. “Ma non quest’anno, Sorpassi e controsorpassi Roger e Rafa si sono scambiati al questa volta gli incontri sono girati La sua campagna su suolo tedesco numero 1 per ben cinque volte nel a mio favore. Sono molto contento”. prosegue questa settimana ad Hal- 2018, cosa che non succedeva dal Il titolo numero 18 su erba è un re- le, dove dovrà vincere il suo decimo 1983, quando la vetta era contesa cord (che già gli apparteneva), e gli titolo se vorrà mantenere la vetta in tra John McEnroe, Ivan Lendl e Jim- permette di passare un’altra settima- vista di Wimbledon. In caso contra- my Connors. Il tennis cambia colore na in vetta al ranking (la numero 310 rio, avremo il sesto avvicendamen- e superficie, ma il duopolio restau- della sua carriera). to al numero 1 dall’inizio dell’anno: rato da Roger e Rafa lo scorso anno 4 circuito mondiale sembra aver fermato il tempo, dopo aver riportato il gioco indietro di una decade. Sono già sei consecu- tivi gli Slam vinti dall’uno o dall’al- tro, a partire dagli Australian Open del 2017, e occupano le prime due posizioni del ranking da oltre dieci mesi. Le uniche eccezioni a un do- minio pressoché incontrastato si possono rintracciare nel Grigor Di- mitrov che vinse le Tour Finals di Londra a novembre, o i tre successi Masters 1000 di Sascha Zverev. Non granché. I due veterani saranno i primi favoriti anche a Wimbledon, a meno di ulteriori sorprese dopo il forfait precauzionale di Nadal dal torneo del Queen’s. Gli anti Fedal Gli unici due giocatori che sono sta- ti in grado di battere Federer e Na- Qui sopra il canadese Milos Raonic, finalista dal con continuità sembrano oggi nell’Atp 250 di Stoccarda più vecchi di loro: Novak Djokovic (Germania); qui, e Andy Murray, entrambi nati nel l’australiano Nick maggio del 1987, stanno pagando a Kyrgios, semifinalista; carissimo prezzo gli sforzi profusi entrambi sono stati battuti da Roger Federer; per raggiungere Roger e Rafa negli sotto, lo scozzese Andy anni scorsi.