Piano Di Forestazione 2018 (L.R
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Comunita’ Montana “Vallo di Diano” Viale Certosa – Padula – (SA) PIANO DI FORESTAZIONE 2018 (L.R. 11/96) INTERVENTI DI FORESTAZIONE E BONIFICA MONTANA data Il Responsabile Giugno 2018 Dr. Agr. Beniamino Curcio PREMESSA Con deliberazione di G.R. n. 585 del 26/9/2017 è stato approvato il Regolamento regionale n. 3 del 28 settembre 2017, concernente la “Tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale”, pubblicato sul BURC n. 72 del 2/10/2017, che rappresenta di fatto il nuovo “Testo Unico” della Regione Campania in materia forestale. Con esso è stata disciplinata anche l’attività di pianificazione forestale, allo stato articolata su tre livelli: a) generale: Piano Forestale Generale (PFG); b) esecutivo: Documento Esecutivo di Programmazione Forestale (DEPF); c) locale, comprendente il Piano Forestale Territoriale (P.F.T.) ed i Piani di Gestione Forestale (P.G.F.). Con successiva deliberazione di G.R. n. 193 del 4/4/2018 è stato approvato il DEPF 2018- 2020, che costituisce lo strumento di pianificazione di riferimento per gli interventi di competenza degli Enti delegati, afferenti alle tipologie previste dalla L.R. 11/96 e dal predetto Regolamento Forestale regionale n. 3/2017. Ancorché non previsto dal regolamento forestale regionale, si è ritenuto dover predisporre il seguente piano annuale 2018 al fine di avere come Ufficio Foreste uno strumento operativo che, in linea con il piano triennale (PFT), rappresentasse una sintesi delle tipologie di opere da attuare con i “cantieri forestali” nel corso del corrente esercizio finanziario. L’impostazione progettuale del piano segue quella degli anni pregressi, secondo i criteri fissati dalla L.R. 11/96 e secondo le direttive di volta in volta emanate dalla competente struttura regionale. Sono inserite nel piano annuale le tipologie di opere connesse con le azioni contenute nel DEPF 2018-2020 e da attuare attraverso 2 stralci, così come indicato dalla Regione. Infatti, con DDR n. 121 del 19/4/2018, nell’operare il riparto 2018, sono state assegnate agli Enti delegati solo le risorse del I stralcio: € 39.572.013,84 per tutti gli Enti - € 2.219.950,28 per la Comunità Montana Vallo di Diano. In ogni caso, il presente piano contempla anche gli interventi del II stralcio (€ 2.396.997,17), per un totale complessivo di € 4.616.947,45. 1 Con riferimento al I stralcio, sono state predisposte, approvate ed inviate alla Regione le schede progettuali di sintesi e, allo stato, risulta quasi definita la progettazione, espletata in parte d’Ufficio ed in parte con professionalità esterne. Alcuni di tali progetti sono già in fase di esecuzione e in questo periodo si è data priorità agli interventi a carico della viabilità comunale extraurbana e della viabilità provinciale, secondo le priorità indicate rispettivamente dai Comuni e dalla Provincia o individuate d’Ufficio. Relativamente al I stralcio, sono state attivate le seguenti misure di intervento: Rif. Art. 2 – Rif. Art. 2 Azione com. 1 Descrizione Interventi Reg. Reg. DEPF L.R. 11/96 3/2017 – lett. e s.m.i. – let. Boschi e rimboschimenti esistenti; 1-2 b-d e Interventi AIB; 5 j g Interventi preventivi di tutela ambientale (SIF); 3 j f Manutenzione stradale comunale provinciale; 4 j h Miglioramento pascoli; 9 a s Sentieristica e valorizzazione ambientale; 7 c n Verde pubblico e fasce di pertinenza stradale. 6-8 f-e m In ogni caso, ai fini della individuazione delle opere inserite nel piano, si è fatto principalmente riferimento alle designazioni operate dai Comuni, all’uopo interessati con specifica nota a firma del Presidente dell’Ente. E’ da sottolineare che il presente piano, oltre a contenere le tradizionali tipologie di opere, finalizzate prioritariamente alla tutela e al miglioramento del patrimonio forestale e alla prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, contempla anche alcune delle “nuove 2 opere” delegate ai sensi dell’art. 3 del citato regolamento regionale e connesse con la realizzazione delle azioni di cui all’art. 2 del medesimo regolamento “Multifunzionalità del patrimonio forestale regionale”. In particolare con il piano sono stati individuati interventi riguardanti sia il “verde pubblico” che la “viabilità extraurbana e provinciale”. Con gli interventi inseriti nel piano 2018, si punta: al completamento delle opere già avviate in passato; ad affrontare problematiche più impellenti, in particolar modo prevenzione incendi e prevenzione del dissesto idrogeologico; alla ricostituzione e al miglioramento dei complessi forestali comunali; alla valorizzazione del ruolo multifunzionale degli spazi verdi e delle alberature; alla tutela e valorizzazione multifunzionale delle risorse forestali e naturali, anche attraverso il recupero e l’implementazione della sentieristica; alla tutela del territorio dal fenomeno degli incendi boschivi; al miglioramento della viabilità forestale e di altre infrastrutture viarie in ambiti rurali. Tuttavia le problematiche maggiormente attenzionate, secondo gli obiettivi strategici perseguiti dalla Regione, sono quelle relative: recupero delle situazione di dissesto idrogeologico; contrasto degli incendi boschivi; potenziamento della sentieristica; alla gestione della viabilità forestale e provinciale. Nel piano non sono comunque inseriti gli interventi di contrasto degli incendi boschivi per i quali è previsto un finanziamento a parte con i fondi del bilancio regionale. Con deliberazione di G. C. n. 43 del 19/6/2018 è stato approvato il piano AIB dell’Ente per il 2018 per l’importo complessivo di € 185.000,00, pari all’assegnazione indicata dalla Regione. Riguardo a tale ultimo aspetto, si fa rilevare che il competente Settore regionale (Protezione Civile) sta predisponendo il nuovo piano regionale AIB 2018-2020 attraverso il quale si andrà a delineare un nuovo percorso nel campo degli incendi boschivi a livello regionale, 3 così come peraltro emerge dal modello organizzativo e operativo del sistema AIB in Campania, predisposto dal gruppo di lavoro preposto alla redazione del piano antincendio regionale ed inviato anche agli Enti delegati da parte della Direzione Generale “Governo del Territorio, Lavori Pubblici e Protezione Civile” con nota prot. 366224 del 7/6/2018. Da detto documento si evince il coinvolgimento degli Enti delegati esclusivamente per i seguenti aspetti: Centri Operativi Enti Delegati (C.O.E.D.). Ogni Ente delegato è chiamato ad attivare nel periodo di massima pericolosità un Centro Operativo, possibilmente presso la propria sede, con il compito di predisporre gli interventi di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, di mantenere i contatti con la SOPI (Sala Operativa Provinciale Integrata) e di coordinare i propri Nuclei Operativi Delegati (NOED). Il COED deve garantire la presenza di almeno una squadra di pronto intervento per le attività di spegnimento degli incendi; NOED. Sono le squadre di pronto intervento preposte alle attività di circoscrizione e spegnimento degli incendi boschivi durante il periodo di massima pericolosità; intervento in periodo di non massima pericolosità. Gli Enti delegati sono chiamati a garantire la reperibilità di almeno una squadra di pronto intervento per poter fronteggiare situazioni di emergenza che dovessero insorgere durante il periodo di non massima pericolosità. Il piano AIB 2018 è stato, pertanto, redatto in conformità agli indirizzi contenuti in detto documento regionale, assorbendo in prevalenza l’assegnazione regionale per gli interventi di lotta attiva: attivazione a regime di 4 squadre operative (due a Padula e due a San Rufo) ed attivazione della sala radio a Padula. Gli interventi attuati dalla Comunità Montana “Vallo di Diano” prevedono l’impiego di una manodopera totale, quantificata a Maggio del 2018, di 194 operai idraulico forestali all’interno dei quali sono comprese 117 unità a tempo indeterminato (OTI) e 77 avventizi (OTD). Essi operano su tutti i 15 comuni del comprensorio, compreso Pertosa che non risulta inclusa in territorio montano ai sensi della L. R. 12/2008 “Nuovo ordinamento e disciplina delle Comunità Montane”. 4 RELAZIONE GENERALE L’obiettivo del presente documento è quello di una pianificazione integrata degli interventi forestali, di difesa del suolo e di recupero ed adeguamento funzionale delle opere infrastrutturali a servizio della tutela ambientale e dei beni silvo-pastorali del comprensorio del Vallo di Diano. Le azioni e le misure individuate sono finalizzate ad intervenire in modo organico, sia attraverso la realizzazione di nuove opere a basso impatto ambientale e la manutenzione delle opere esistenti, sia al recupero dei territori molto degradati, al recupero e miglioramento dei boschi e dei rimboschimenti esistenti, nell’ottica di rinaturalizzazione. Gli obiettivi strategici generali perseguiti dalle azioni e dalle corrispondenti misure sono riassumibili in due filoni principali: obiettivi tecnici e obiettivi occupazionali. I primi attengono, prioritariamente: alla sicurezza del territorio; alla salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità; alla valorizzazione multifunzionale dei complessi forestali pubblici; al potenziamento della rete viaria silvo-pastorale. La sicurezza del territorio viene perseguita attraverso una capillare azione di contrasto e mitigazione delle cause di dissesto idrogeologico, che costituisce una delle principali criticità del territorio comunitario, particolarmente manifesta nelle aree più vulnerabili e che si identificano sia con quelle meno stabili in relazione alle specifiche caratteristiche geomorfologiche che con quelle in cui