Massonicamente
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
SAGGI 16 AIDA , OVVERO LA RINASCITA ATTRAVERSO LA MORTE di Antonino Fogliani Aida, libretto del 1890. Mentre la sterminata produzione di melo - drammi in Italia vedeva nelle passioni il suo principio ispiratore, la musica di Verdi emerge tra tutte per una più nuova conce - zione di questi princìpi. Aida è un opera di un Verdi maturo. La prima rappresenta - zione mondiale avvenne la sera 24 dicem - bre 1871 presso il Khedivial Opera House del Cairo. Verdi aveva 58 anni. Il kedivè d’Egitto, Ismail Pascià, in occasione del - l’apertura del Canale di Suez (1869), aveva offerto a Verdi 80.000 franchi per comporre un inno che celebrasse l’evento. Corto di cerimonie, Verdi rifiutò: non poteva usare la sua Arte per scrivere marcette occasio - nali. Ma la voglia di avere Verdi al Cairo era tanta per il kedivè d’Egitto, uomo colto e con uno sguardo rivolto all’occidente. L’occasione si ripresenta con l’apertura del nuovo teatro. Verdi accetta la commissione di una nuova opera che avesse per ambien - tazione l’antico Egitto, ma la guerra franco- utti sappiamo dell’affiliazione di prussiana impedisce che scene e costumi Verdi alla nostra Istituzione, e sap - arrivino in tempo da Parigi. Si inaugurerà Tpiamo anche che i princìpi masso - sempre con un’opera di Verdi, Rigoletto . nici permeavano la cultura dell’Italia L’ Aida vedrà il suo battesimo successiva - risorgimentale in maniera fondamentale. mente senza la presenza del compositore Le prime opere del Maestro di Busseto vi - nella terra dei Faraoni (dirigerà Giovanni vono di un ardore patriottico che agli occhi Bottesini, direttore d’orchestra e virtuoso dei profani può essere visto come un moto del contrabbasso). Verdi invece curerà per - di libertà da una tirannide, una voglia di sonalmente la prima italiana al Teatro alla ritrovare la dignità oppressa dallo straniero Scala di Milano l’8 febbraio 1872. usurpatore. È un livello di lettura assoluta - Pur essendo nata come lavoro d’occasione, mente condivisibile, forse è anche giusto in questa partitura Verdi dà prova di quello affermare che la coscienza di Patria è stata che un vero iniziato deve fare. Non accon - più rafforzata proprio dalla nostra produ - tentarsi mai dei risultati ottenuti ma speri - zione musicale che da quella letteraria. Era mentare continuamente, mettersi in più immediato e comprensibile al volgo discussione, scavare senza mai pensare di un’opera di Verdi o Donizetti piuttosto che avere ottenuto la perfezione. La pietra Le mie prigioni di Silvio Pellico. Le opere di grezza per divenire pietra cubica ha biso - Verdi sono sempre alimentate da una forza gno di essere lavorata. Verdi nell’arco della di riscatto, da un voglia dello Spirito (non sua vita, lavora sul suo stile musicale co - della passione) ad elevarsi e sublimarsi. stantemente. Nessuna opera è uguale alla SAGGI 17 precedente, ma tutte sembrano crescere ar - e con la parte melodica principale affidata monicamente verso un cammino di perfe - al timbro caldo di tre flauti nel registro zione. Dall ’Oberto, conte di San Bonifacio medio-grave). Nel quarto atto, nella scena (1839) al Falstaff (1893), Verdi compie un del giudizio, Radamès è interrogato per tre cammino in ascesa che cambia le regole del volte dal capo dei sacerdoti Ramfis, che melodramma italiano ed europeo. Aida ri - pronuncia tre volte il suo nome (“ Rada - sulta veramente un’opera nuova. I pezzi més , Radamés , Radamés …discolpati”) e chiusi (le arie, i duetti, i concertati) ven - sceglierà proprio il Silenzio, strumento gono assorbiti in un discorso drammatur - dell’apprendista, come risposta. Pur es - gico più evoluto, più continuo. Verdi, con sendo spunti interessanti per il nostro La - l’umiltà propria dei grandi uomini, ap - voro che meriterebbero un serio prende la lezione di Wagner per andare approfondimento, lascerei il discorso feno - verso un teatro totale, un teatro che vede menologico relativo alla grammatica e sin - nella forza propulsiva della musica un na - tassi musicale-massonica per concentrare la turale connubio con il dramma rappresen - mia riflessione verso un senso esoterico che tato. questa storia scelta da Verdi comunica a noi Dentro la partitura di Aida , ma non solo liberi muratori. Per me la storia iniziatica in questa, ci sono molti elementi che tor - di Radamès e Aida, principio maschile e nano costanti nella produzione musicale di femminile dell’iniziato, ha principio pro - compositori massoni. Come ho detto prio dove l’opera finisce, nel quarto atto. La prima, il clima culturale dell’epoca era fa - storia di questo amore contrastato, di per sè vorevole ai princìpi della nostra Istitu - meccanismo drammatico di tutto il reper - zione. Tutti noi sappiamo come in Mozart torio operistico, poco ci interessa. Ma nella alcuni elementi di sintassi musicale aves - tensione che si genera nei rapporti tra i per - sero una chiara analogia con elementi sim - sonaggi si legge chiaramente il percorso bolici del Rito. Ci sono infatti tonalità tortuoso che è proprio dell’iniziato. Sia Ra - definite massoniche e cioè mi b maggiore damès che Aida vivono le loro passioni, con la relativa do minore e la maggiore con amorose e politiche, con un atteggiamento la relativa fa # minore. La presenza all’ini - “profano” che li porta a commettere gravi zio del rigo (detta armatura) di tre bemolli errori. Aida è lacerata tra l’amore verso Ra - o tre diesis è un chiaro rimando alla sacra - damès e l’amore per la sua patria lontana, lità del numero 3. Cosi come la ripetizione l’Etiopia. Uno sembra escludere l’altro. di uno stesso periodo musicale per tre volte Come può lei, schiava in Egitto e princi - è un altro gesto mutuato dalla nostra sim - pessa in Etiopia, dare il suo cuore al gene - bologia e ritualità. Aida vede la presenza di rale egiziano che ha combattuto col suo queste sintassi musicali-massoniche, ma le popolo, provocando lutti e distruzioni? E stesse, a mio avviso, sono più un naturale come può Radamès pretendere questo im - aderire a certe atmosfere simboliche che possibile amore dopo che il Re, in seguito una consapevole ostentazione di simboli - alla vittoria sulle truppe etiopi, ha già de - smo esoterico. stinato a lui la mano della figlia Amneris? Certo che la scena della consacrazione di Nel terzo atto, il più intimo e inspirato di Radamès alla fine del primo atto inizia e fi - tutta la partitura, molti nodi vengono al nisce in mi b maggiore con una preghiera di pettine e preludono al tragico epilogo. Ma tre strofe cantata separatamente dalle sa - in cosa consiste l’errore di Aida e Rada - cerdotesse accompagnate dalle sole arpe mès? Entrambi vivono la loro vita spinti prima e dai sacerdoti a cappella (cioè senza dalle loro passioni, come il profano vive la accompagnamento strumentale) dopo, per sua, giudato solo dal suo ego e dalla sua poi fondersi insieme alla fine della Danza presunzione. Radamès pensa proprio di Sacra delle Sacerdotesse (anche questa in mi b conciliare un amore impossibile tra una SAGGI 18 schiava e una principessa? Aida, istigata di Amonasro e della sorte di Aida, che ha dal padre Amonasro, re degli Etiopi, pensa fatto perdere le sue tracce, il prode guer - veramente che l’amore puro che prova per riero rinuncia alle offerte di intercessione il suo Radamès possa essere usato per in - della principessa e si appresta ad affrontare gannare il suo amato allo scopo di estorcere il giudizio dei sacerdoti. Radamès, che al lui un segreto militare? Qual’è la soluzione triplice atto d’accusa di Ramfis, muto si ap - proposta da Aida a Radamès e da lui, anche presta a ricevere la condanna capitale per se con difficoltà, accettata come una via di alto tradimento (“...egli tace…”), sarà se - scampo? Una soluzione che nel mondo pro - polto vivo in un sepolcro. Qui da un addio fano è tra le più usate: la fuga. Sì, proprio alla vita, reso triste dal pensiero di non questa “nobile” soluzione che nel mondo poter più rivedere la sua “celeste” Aida, ma profano ha un successo così diffuso. Fug - confortato dal fatto di saperla ancora viva. gire è la soluzione più vigliacca e indegna Nella tomba però si è nascosta proprio lei, che un uomo può adottare. Troppi esempi Aida, consepevolmente intenzionata a ri - verranno in mente a voi, carissimi Fratelli, mediare ai suoi errori profani affrontando fino alle recenti vicende di una nave da cro - la morte. Questo ritorno alla terra, questo ciera alla deriva, abbandonata dal suo ca - abbandono della vita tornando alla terra, pitano prima che passeggeri ed equipaggio non può non essere da noi liberi muratori fossero messi in salvo. visto come una metafora del primo viaggio Alla fine del terzo atto, Radamès, caduto che compiamo nel rito dell’iniziazione nel nel tranello teso da Aida, rivela ascoltato in gabinetto di riflessione. Solo dalla profon - segreto dal re etiope Amonasro la via la - dità della terra potrà iniziare il viaggio alla sciata libera dall’esercito egiziano, le gole ricerca di noi stessi (VITRIOL). Ricordo di Nàpata. A nulla serve la promessa di con forte emozione quanto provato in occa - Aida e del padre Amonasro ad assicurare a sione della mia iniziazione e la felicità che lui una vita felice lontano dall’Egitto. La il mio M ∴V∴ di allora, l’amato Fr ∴Gio - coscienza del profano Radamès si sveglia vanni Greco, mi ha donato dandomi la luce all’improvviso. Non è quella la soluzione! dell’iniziazione insieme ai Fratelli tutti. Scoperti da Amneris e dal sacerdote Ram - L’elemento maschile unito a quello femmi - fis, Amonasro e Aida fuggono. Radamès nile, Radamès unito ad Aida, trova la sua no. Affronta il giudizio dei sacerdoti (“Sa - integrità e morendo sotto la terra germoglia cerdote, io resto a te.”).