Chelsea Sul Trono Del Calcio Europeo,UDINE SI
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LA SAMPDORIA RITORNA IN SERIE A! Si completa l’elenco delle squadre che disputeranno il campionato 2012/2013 di serie A. I blucerchiati di Genova si aggiungono al Pescara e al Torino promosse direttamente nella massima serie visto il 1° e il 2° posto alla fine della stagione regolare. La Sampdoria arrivata sesta in classifica dopo un campionato di alti e bassi, con difficoltà iniziali con Atzori in panchina, è riuscita a raggiungere il sesto posto grazie ad un importante girone di ritorno ritornando nella massima serie dopo un solo anno. Sesto posso che ha permesso di raggiungere i play-off. Nel mini campionato finale, gli uomini di Iachini arrivato in panchina alla 16a giornata, hanno battuto per 2 a 1 nell’andata e pareggiato per 1 a 1 nel ritorno contro il Sassuolo e, nella finale sono riusciti a superare il Varese (che aveva avuto la meglio sull’Hellas Verona) grazie alla doppia vittoria, per 3 a 2 in casa e per 1 a 0 in trasferta. Nella massima serie ritornano quindi due derby storici ed importanti, quello di Torino fra Juventus e Torino e quello di Genova fra Genoa e Sampdoria. Abbandona la serie cadetta invece, ma per scendere in prima divisione con Albinoleffe, Gubbio e Nocerina, il Vicenza che perde per 3 a 2 ad Empoli dopo il pareggio per 0 a 0 della partita d’andata. Rudi Buset [email protected] © Riproduzione riservata UDINE: Smantellato il pallone di “Italia ‘90” dello stadio La struttura che per oltre due decenni ha rappresentato uno degli accessi più caratteristici allo stadio Friuli è stato eliminata. A 22 anni di distanza dalla sua costruzione oggi 30 maggio il “Binistar” dell’impianto sportivo dei Rizzi, il cosiddetto “pallone” di “Italia ’90”, è stato smantellato. Al suo posto sarà realizzato un nuovo ingresso in pietra con una soluzione a verde che lascerà scoperta la facciata dello stadio. “Interveniamo su una parte dell’impianto nell’ambito della sua riqualificazione complessiva – sottolinea l’assessore alla Gestione urbana Gianna Malisani – riportando alla luce importanti elementi architettonici della tribuna centrale coperta dal bellissimo arcone che caratterizza lo stadio così come progettato dall’ingegner Parmegiani e dall’archittetto Giacomuzzi Moore”. L’intervento rientra infatti in un pacchetto di opere, da eseguire sotto la tribuna del “Friuli”, propedeutiche all’assegnazione del diritto di superficie dell’impianto sportivo. Del progetto fanno parte anche lavori relativi al Certificato prevenzione incendi per una spesa complessiva di circa 3 milioni di euro. La demolizione del pallone si è resa necessaria dal momento che i vigili del fuoco avevano rilevato una non sufficiente tenuta ignifuga della struttura, che aveva evidenziato anche problemi di staticità. Chelsea sul trono del calcio europeo Non basta il pubblico, non basta lo stadio dell’Allianz-Arena, non basta un gol di Muller che fa sognare i tifosi tedeschi per portare la Champions in Germania. Un attimo, la prodezza di Drogba per il Chelsea e la partita si deve decidere dopo i tempi supplementari ai rigori. Sappiamo che ai rigori è una mezza vittoria, le squadre almeno sul punteggio si equivalgono, ma come in tutti i tornei ci deve essere un vincitore e questa volta la lotteria dei tiri piazzati ha scelto il Chelsea di Di Matteo. Con umiltà il tecnico italiano è riuscito nell’impresa di portare una squadra che aveva preso per mano a campionato iniziato sul trono d’Europa del calcio più bello del mondo. E’ la seconda volta che un allenatore porta sul tetto d’Europa un gruppo avendo cominciando a lavorare non dall’inizio: successe già a Goethals con il Marsiglia che nel 1993 stese il Milan. Ma quest’anno l’impresa del ex centrocampista della Lazio (e dello stesso Chelsea) ha portato la sua squadra del cuore al successo anche nella Coppa d’Inghilterra, gli è solo mancata l’occassione di accaparrarsi anche la Liga, ma li il discorso era più complicato e comunque a sua discolpa c’è sempre il dato statistico di non aver iniziato il campionato inglese sulla panchina dei Blues. Il merito finale è di Drogba, prima con un bellissimo gol di testa dell’1-1, e poi realizzando il rigore decisivo, regala ai Blues il loro primo titolo europeo che è anche la prima Champions vinta in assoluto dalla città di Londra, capitale dei maestri finora rimasta a secco. La squadra del Bayern ha perso la sua Coppa nel suo stadio e tra il suo pubblico ben due volte, prima facendosi raggiungere dalla splendida rete in elevazione di Drogba su corner di Mata, all’88’ appena sei minuti dopo aver sognato con l’1-0 di Muller la vittoria finale, e poi sprecando un rigore sbagliato da Robben al 4′ del primo tempo supplementare che ha permesso una facile parata di Cech ancora una volta eroe dell’impresa finale. A questo punto bisogna solo aspettare le scelte di Abramovich e vedere se avrà il coraggio di licenziare l’allenatore dei miracoli, quel Di Matteo una volta giocatore ed ora trascinatore dei Blues del Chelsea sulla vetta del calcio europeo. Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Boateng, Tymoshchuk, Contento; Kroos, Schweinsteiger; Robben, Muller (42′ st Van Buyten), Ribery (6′ pts Olic); Gomez. (22 Butt, 13 Rafinha, 14 Usami, 23 Pranijic, 9 Petersen). All.: Heynckes. Chelsea (4-1-4-1): Cech; Bosingwa, David Luiz, Cahill, Cole; Mikel; Kalou (41′ st Torres), Mata, Lampard, Bertrand (28′ st Malouda); Drogba. (22 Turnbull, 19 Paulo Ferreira, 5 Essien, 6 Oriol Romeu, 23 Sturridge). All.: Di Matteo. Arbitro: Proenca (Portogallo) Enrico Liotti [email protected] RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE SI COLORA DI BIANCONERO!!! Splendida festa per celebrare nei migliore dei modi l’Udinese che ha raggiunto il traguardo dei preliminari di Champions League dopo l’indimenticabile stagione conclusasi con la vittoriosa trasferta di Catania. Piazza Libertà gremita di tifosi ha rivissuto la fantastica cavalcata dei bianconeri gustandosi l’emozione di una serata che ha manifestato l’amore di una tifoseria, di una città e di una terra per la proprietà, la società, lo staff tecnico e i giocatori. La stagione è stata lunga e a tratti faticosa, ma l’insieme di tutti questi elementi ha garantito la tranquillità necessaria al raggiungimento del prestigioso traguardo, meritato dai ragazzi sul campo, dal tecnico con il suo prezioso staff e dalla società, intelligente e preparata come poche nel panorama italiano ed europeo. Il miracolo sportivo di una terra ha così preso forma e la sua celebrazione non poteva non essere entusiasmante com’è stata. [nggallery id=41] Dalle immagini del campionato, alla presentazione della squadra, unita nella voglia di vicinanza ai tifosi per ringraziarsi vicendevolmente dopo un anno pieno di fatiche decisamente ben ripagate. Spazio a momenti divertenti grazie alla simpatia di Michele Criscitiello, conduttore di Sportitalia e di Alessia Ventura volto noto di Sky, all’emozione e all’affetto per ogni giocatore, tecnico, dirigente e patron salito sul palco, alla commozione finale per il ricordo di Piermario Morosini, indimenticato e indimenticabile. Durante la serata si sono toccati argomenti delicati come il nuovo stadio, società con le parole del Presidente Soldati e del paron Pozzo e amministrazione comunale nella figura del Sindaco Honsell, hanno ribadito la volontà di accelerare i tempi arrivando alla posa della prima pietra nel 2013. [nggallery id=42] La parte più emozionante, però, è arrivata quando sul palco è salito il condottiero di tutte le “battaglie”, mister Guidolin, e i tifosi non c’hanno visto più, riempiendolo di affetto e amore ripagandolo di tutta la stanchezza data da una stagione decisamente impegnativa. Il tecnico, visibilmente emozionato, ha confermato l’amore per i colori bianconeri e per questa terra sentita ormai come sua, togliendo i dubbi sulla sua permanenza a Udine. La domanda però è: con quale ruolo? Allenatore o direttore tecnico? La società appare tranquilla conscia del fatto che perdere, seppur mantenendolo nei quadri societari, il principale artefice dei successi degli ultimi due anni sarebbe un bel guaio, ma si aspettano notizie definitive a riguardo. La piazza si è espressa abbracciando idealmente il tecnico e chiedendo alla società di non smantellare la squadra considerato l’obiettivo da raggiungere, che, con tutti gli scongiuri del caso, visti gli avversari che potrebbero capitare nei preliminari di agosto, andata il 22 o 23, ritorno il 28 o 29 agosto, appare più fattibile rispetto all’impegnativa prova dell’anno scorso contro l’Arsenal. [nggallery id=43] Nei prossimi mesi la dirigenza sarà chiamata a delle scelte importanti, qualche giocatore verrà ceduto così come vuole la politica societaria e anche i tifosi hanno capito che questo porta alla sopravvivenza della squadra a buoni livelli. La piazza e forse anche il tecnico e il capitano (straordinaria e meritatatissima ovazione anche per lui viste le 80 reti negli ultimi 3 campionati), chiedono che non si smantelli il progetto, sostituendo i partenti con giocatori di qualità adatti al tipo di prova che, tutti uniti, si farà l’impossibile per superare per riascoltare più volte possibili quella musichetta mai dimenticata in Friuli. Rudi Buset [email protected] © Riproduzione riservata L’ATLETICO MADRID VINCE L’EUROPA LEAGUE! Seconda Europa League dopo la vittoria nella stagione 2009-2010 per i colchoneros (produttori di materassi) spagnoli che nella finale di Bucarest battono con un rotondo 3 a 0 i connazionali dell’Athletic Bilbao dopo un cammino trionfale durante la fase ad eliminazione diretta (8 vittorie su altrettante partite). La squadra del tecnico Diego Simeone, ex giocatore di Inter e Lazio e allenatore del Catania, controlla fin da subito la partita e va in vantaggio già al 7’ con il capocannoniere del torneo, per il secondo anno di fila, Falcao che in area punta Amorebieta, finta, controfinta, palla sul sinistro e conclusione che si infila alle spalle del portiere avversario.