Archivio Vittorio Pozzo 1900-1968
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ARCHIVIO VITTORIO POZZO 1900-1968 con docc. senza data Schedatura, riordino e inventariazione a cura di Manuela Giacobini e Giuliana Adele Vangelisti 2005 Indice - Cenni biografici pag. 1 - Introduzione storico-archivistica pag. 2 - Allegato A ‘’Struttura logica’’ pag. 4 - Eventi sportivi nazionali e internazionali. Mondiali, Olimpiadi e Trasferte 1912-1968 pag. 5 - FIGC – Federazione Italiana Gioco Calcio 1911-1958 Corrispondenza amministrativa, organizzativa e di servizio pag. 12 - FIGC – Federazione Italiana Gioco Calcio 1911-1958 Stagioni Incontri Internazionali pag. 18 - Corrispondenza sportiva 1904-1968 pag. 23 - Corrispondenza editoriali e attività giornalistica 1914-1968 pag. 32 - Privato e impegni professionali diversi 1900-1968 pag. 38 - Documentazione fotografica 1912-1968 Fotografie sportive, giornalistiche e del periodo di guerra pag. 45 - Documentazione fotografica 1912-1968 Fotografie private e familiari pag. 54 - Documentazione diversa 1912-1967 Caricature e vignette umoristiche pag. 55 - Documentazione diversa 1912-1967 Onorificenze, decorazioni, diplomi e ricordi pag. 56 Cenni biografici Vittorio Pozzo nacque a Torino il 3 marzo 1886 da una famiglia di origini biellesi. Giocò a calcio nelle file del Football Club Torinese e poi nel Grasshoppers, in Svizzera, e ancora in Francia e Inghilterra. Poi tornò in patria a lavorare alla Pirelli e fu tra i soci fondatori del Torino Calcio e della Figc ( Federazione Italiana Gioco Calcio , fondata a Torino nel 1898, trasferita a Roma nel 1929). Nel giugno 1912 venne nominato Commissario Tecnico della Nazionale di Calcio per le Olimpiadi di Stoccolma, e quando il 3 luglio terminò la competizione, lasciò il suo incarico di allenatore. Dopo aver partecipato alla guerra, venne chiamato per la seconda volta a guidare gli Azzurri in occasione delle Olimpiadi di Parigi del 1924. Questa volta rimase in carica per 2 mesi, dal 9 marzo al 4 giugno, per poi dimettersi dopo aver guidato la squadra per 5 incontri. È stato commissario unico della squadra nazionale di calcio ininterrottamente dal 1929 al 1948: durante la sua gestione gli azzurri hanno vinto 2 titoli mondiali (Italia 1934 e Francia 1938), 1 olimpico (Berlino 1936) e 2 Coppe Internazionali (1930 – 1935). In 19 anni di carriera, dal 1° Dicembre 1929 al 5 Agosto 1948, guidò la squadra per 87 incontri, ottenendo ben 63 vittorie, 17 pareggi e 15 sconfitte rappresentando un record per la nazionale italiana. Continuò la sua carriera giornalistica fino al giorno della sua scomparsa avvenuta il 21 dicembre 1968. 1 Introduzione storico-archivistica L’archivio personale “Vittorio Pozzo”, conservato a Torino presso l’abitazione del figlio Alberto, comprende documentazione di diversa natura cronologicamente prodotta e raccolta negli anni compresi tra il 1900 e il 1968. Prima dell’intervento di schedatura, riordino ed informatizzazione, oggetto del presente inventario, la documentazione si trovava suddivisa in sacchetti di plastica, grossi scatoloni e pacchi contrassegnati alternativamente da lettere e numeri costituenti rimando ad un elenco sommario redatto nel 1993 dal Sovrintendente ai Beni Archivistici dott. Guido Gentile, in seguito alla segnalazione del fondo documentario oggetto d’imposizione di vincolo archivistico - ai sensi dell’ art. 36 del DPR 30 settembre 1963 n. 1409 - il 18 maggio 1993. Le segnature così attribuite e scritte a penna sui supporti plastici, col passare del tempo ed in seguito ad alcuni interventi di necessità effettuati dal sig. Alberto Pozzo (compreso un cambio di abitazione), non sono risultate sempre leggibili né del tutto fedeli all’elenco suddetto. Nei casi possibili si è comunque tenuto memoria della precedente numerazione che non risulta compresa nell’inventario a stampa ma è consultabile sulla base dati Access delineata in fase di schedatura e comprensiva di un apposito campo “segnatura originale”. La documentazione risultava in gran parte ulteriormente suddivisa e raccolta in fascicoli originali spesso corredati da titolazioni manoscritte. Per rispetto della logica esistente e della volontà di organizzazione delle carte imposta dal sig. Pozzo il nostro intervento si è limitato alla descrizione analitica dei singoli fascicoli mantenuti generalmente nella forma originale esclusi rari casi in cui, per uniformità di tipologia documentaria od oggetto trattato, si è ricondotta parte della documentazione erroneamente compresa in alcuni fascicoli, a quelli, comunque già esistenti, ma attinenti al tema di riferimento. La struttura assegnata al fondo si è sviluppata con l’intento di rispecchiare nel modo più fedele possibile l’attività svolta da Vittorio Pozzo nell’arco di una vita intensa, ricca di impegni diversi e legata alla sua collaborazione con istituti, enti, associazioni e personaggi di varia natura e provenienza accomunati dalla vocazione e dedizione al mondo dello sport e a quanto, a seconda del periodo storico, ha gravitato attorno ad esso. Rivestire ad esempio il ruolo di Commissario Tecnico nell’epoca fascista, quando lo sport assume una valenza nuova e diventa anche simbolica testimonianza di vigore e potere, e quando una vittoria sportiva viene in qualche modo a dimostrare la volontà di affermazione di un popolo, ha consentito al sig. Pozzo l’assunzione di un ruolo di primo piano anche al di fuori dell’ambito strettamente calcistico. Ne sono testimonianza le numerose fotografie dove risulta ritratto con personaggi di alta levatura sia politica che culturale: Mussolini e Starace, Carlo Dapporto e Giulio De Bendetti. Sono inoltre conferma di quanto sia stata determinante la figura di Pozzo per la storia dello sport italiano, la sua promozione e attiva partecipazione alla Riforma del Campionato di Calcio e, più in generale, il suo apporto per la definizione di statuti, regolamenti e normative a garanzia del regolare funzionamento dell’attività calcistica e della formazione, programmata e costante, di tutto l’apparato necessario e di supporto agli eventi agonistici: arbitri, allenatori, massaggiatori, medici dello sport, 2 sponsor, ecc. Nonostante si sia delineata una struttura logica 1 che potesse consentire un’agevole consultazione del fondo, è necessario specificare che la scelta di mantenere i fascicoli nella forma originaria, e quindi spesso misti, non ha consentito di collocare rigidamente all’interno delle serie tutto quanto avesse un’attinenza specifica. Per poter capire meglio l’utilità delle singole serie e le tipologie documentarie ad esse ricondotte, si sono poste, all’inizio di ogni livello logico individuato, delle brevi introduzioni riepilogative anche degli estremi cronologici e delle unità archivistiche comprese e indicate nella forma abbreviata: “uu. aa. da - a”. La collocazione dei fascicoli è specificata nella colonna “Faldone” posta a sinistra delle descrizioni di ogni singola unità archivistica. L’uso delle virgolette e del carattere corsivo distingue le titolazioni originali da quelle attribuite. Si specifica infine l’esistenza di: - un campo “note” utile ad evidenziare la presenza di elementi caratteristici di alcuni fascicoli, evitando di perdere tali informazioni tra la corrispondenza generica e senza smembrare i raggruppamenti documentari esistenti; - un campo “lacune cronologiche” dove sono stati annotati gli anni mancanti rispetto alle date segnalate dagli estremi cronologici posti di seguito al titolo; - un campo “consistenza” quantificativo delle parti componenti l’unità: buste, sottofascicoli, ecc. Relativamente al materiale fotografico, presente in gran quantità, si segnala all’attenzione degli enti preposti, l’eventuale possibilità di un ulteriore intervento che consenta di corredare tale documentazione di adeguate didascalie analitiche per la compilazione delle quali risulta determinante la collaborazione con Alberto Pozzo la cui attenta e precisa memoria storica costituisce l’unico tramite per poter individuare con sicurezza gli eventi, i personaggi e i luoghi ritratti, con le specifiche collocazioni temporali e geografiche per arrivare fino alla definizione di dettagli quali gli esiti degli incontri giocati ed altre caratteristiche peculiarità (ad esempio il “Caso Meazza”, giocatore colpito dal Morbo di Burger, detto “morbo del piede gelato”). Questo si propone anche alla luce della stessa volontà di collaborazione del sig. Alberto Pozzo, interessato alla valorizzazione delle fonti in suo possesso e per le quali è stato segnalato l’interesse da parte di studiosi e ricercatori. 1 Vedi schema riepilogativo, Allegato A, pag. 4 3 ALLEGATO A STRUTTURA LOGICA Serie – Eventi sportivi nazionali ed internazionali. Mondiali, olimpiadi e trasferte. 1912 – 1968, uu. aa. 1 – 32 Serie – FIGC Federazione Italiana Gioco Calcio 1911 – 1958, uu.aa. 33 – 73 Sottoserie – Corrispondenza amministrativa, organizzativa e di servizio 1911 – 1958, uu. aa. 33 – 56 Sottoserie – Stagioni Incontri Internazionali 1913 – 1958, uu.aa. 57 – 73 Serie – Corrispondenza sportiva 1904 – 1968 con docc. senza data, uu. aa. 74 – 111 Serie – Corrispondenza editoriali e attività giornalistica 1914 – 1968, uu. aa. 112 – 136 Serie – Privato e impegni professionali diversi 1900 – 1968 con docc. senza data, uu. aa. 137 – 157 Serie – Documentazione fotografica 1902 – 1968, uu. aa. 158 - 196 Sottoserie – Fotografie sportive, giornalistiche e del periodo di guerra 1902 – 1968, uu. aa. 158 – 192 Sottoserie – Fotografie private e familiari 1910 – 1968, uu. aa. 193 – 196 Serie – Documentazione diversa 1912 – 1967, uu. aa. 197 - 205 Sottoserie – Caricature e vignette umoristiche 1938 – 1950, uu. aa. 197