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Storia della musica U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 92

La musica musicaè nata con l’uomo enell’antichità si è man mano trasformata dove musiche e danze hanno lo scopo di glorificare Dio. insieme ai cambiamenti che riguardano tutta la cultura Il re Davide stesso fu un grande musicista e poeta. umana. Per i popoli antichi la musica aveva un carattere Sempre la Bibbia ci documenta l’impiego di strumenti sacro, perché era considerata di origine magica o divina e quali flauti, trombe, cimbali (specie di piatti di metallo rappresentava la “voce” della natura (mare, alberi, vento). percossi l’uno contro l’altro). Tuttavia, della musica antica non abbiamo alcuna testi- monianza scritta, perché una scrittura musicale simile a I GRECI quella di oggi fu inventata solo nel Medioevo. Prima esi- Testimonianze maggiori sull’importanza della musica ci stevano forse sistemi di trascrizione andati perduti, op- sono giunte invece per quanto riguarda la civiltà greca: pure la musica veniva tramandata oralmente. Possiamo alla teoria musicale si interessarono, oltre ai musicisti, immaginare come potevano essere le musiche dei popoli anche poeti e matematici. La scrittura musicale dei antichi soltanto vedendo le raffigurazioni degli strumen- Greci, basata non sulle note ma sulle lettere dell’alfabe- ti musicali che venivano utilizzati. to, è la più antica di cui abbiamo traccia. Per i Greci la parola musiché (da cui deriva «musica») indicava un insieme di danza, poesia e musica. GLI EGIZI E I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA La fusione di musica e poesia è testimoniata dai due fa- Molti dipinti, affreschi, graffiti e bassorilievi ci forniscono mosi poemi omerici Iliade e Odissea, in cui si descrive una testimonianza dell’attività musicale presso gli Egizi come i cantori si accompagnassero con uno strumento a (civiltà che fiorì tra il 3000 e il 1075 a.C.). La musica do- corde chiamato lira. veva avere un ruolo importante nella vita di questo popo- Oltre alla lira e alla cetra (altro strumento a corde, con cas- lo: era certamente presente nelle cerimonie civili e religio- sa armonica in legno), i Greci utilizzavano arpe e flauti. 92 se, nei cortei funebri, nei banchetti, nelle feste alla corte La musica era presente anche nelle rappresentazioni tea- del faraone. Anche in guerra la musica trovava un suo spa- trali: nelle tragedie un coro aveva la funzione di narratore. zio, utilizzata per incitare i soldati al combattimento. Uno strumento molto usato era l’arpa, che aveva diverse GLI ETRUSCHI E I ROMANI forme e un numero variabile di corde. Esistevano poi Anche gli Etruschi amavano molto la musica, com’è do- tamburi, liuti e flauti di varie dimensioni. In guerra era- cumentato dai numerosi affreschi che ritraggono suona- no utilizzati strumenti a percussione e a fiato. tori di lira e di flauti, e la utilizzavano in particolare per Anche presso i popoli della Mesopotamia (regione del allietare i banchetti e per accompagnare le danze. Medio Oriente abitata, tra il 4500 e il 1100 a.C., da Assiri, Presso i Romani invece, popolo di guerrieri e conquista- Babilonesi e Sumeri) la musica aveva certamente una tori, gli strumenti musicali più utilizzati erano quelli a grande importanza nelle cerimonie e in guerra, com’è te- fiato, come la buccina e la tuba, che servivano come se- stimoniato dalle raffigurazioni sui bassorilievi dell’epoca. gnali in battaglia e per accompagnare le celebrazioni del- le vittorie militari. GLI EBREI Nella vita quotidiana, non mancavano comunque mo- Non abbiamo invece nessuna immagine degli strumenti menti musicali per allietare i banchetti o per solennizza- musicali conosciuti dagli antichi Ebrei, che abitarono la re le cerimonie religiose. Palestina fra il 2000 a.C. e il 70 d.C. Tuttavia, la Bibbia, Molto diversa fu invece la musica delle prime comunità il loro libro sacro, descrive situazioni in cui la musica è cristiane: si rifaceva agli antichi salmi ebraici e alla sca- protagonista: si tratta soprattutto di cerimonie religiose, la della musica greca. U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 93

UNITÀ Il Medioevo obiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica medievale • Analizzare le principali forme di 1musica sacra e profana del periodo (canto gregoriano, polifonia, danze) • Distinguere, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica al Medioevo • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le funzioni sociali della musica nel Medioevo IL CONTESTO quella del cavaliere, che combatte al servizio del suo si- Il Medioevo è un lungo periodo storico che inizia nel 476 gnore. In una società così divisa e frammentata il senti- d.C. con la caduta dell’Impero romano d’Occidente e ter- mento religioso è l’unico valore condiviso. Nascono nu- mina con la scoperta dell’America nel 1492. Nei primi merosi monasteri che, grazie alle loro attività agricole e secoli dell’Alto Medioevo (che va dal 476 al 1000 d.C.) artigianali, sono comunità autosufficienti. I monasteri ri- l’Europa è sconvolta dalle invasioni barbariche e le con- mangono le uniche sedi della cultura medievale. La dizioni di vita sono molto difficili: epidemie e carestie Chiesa acquista una grande autorità anche nei confronti decimano le popolazioni e le città cadono in rovina. Il ve- dei sovrani. nir meno del sistema di comunicazioni romano causa una Nel Basso Medioevo, dopo l’anno Mille, la situazione diminuzione dei commerci e limita gli scambi culturali. migliora. Grazie all’invenzione di nuovi attrezzi, la pro- Soltanto alla fine del IX secolo, gran parte dell’Europa duzione agricola aumenta. I commerci riprendono e fa- 93 ritrova un governo unitario sotto la guida di Carlo voriscono la rinascita delle città, abitate soprattutto da Magno. Alla sua morte, il Sacro Romano Impero da lui artigiani e commercianti. Con la ripresa economica, ri- fondato si disgrega e si forma la società feudale: i sovra- nasce anche l’interesse per la cultura. Presso le nuove ni concedono ai loro sudditi più potenti un territorio (il scuole cittadine e le corti rifiorisce la produzione lettera- feudo) su cui possono imporre tasse e amministrare la ria. L’arte, che è soprattutto religiosa, subisce un grande giustizia. Questi vivono in castelli fortificati e hanno mi- impulso: vengono costruite importanti cattedrali negli lizie organizzate. Una figura importante del Medioevo è stili romanico (XI-XII sec.) e gotico (XII-XV sec.). U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 94 I luoghi e gli strumenti Musica nelle chiese e nei castelli Nel Medioevo la vita quotidiana è immersa nel silenzio: poco intensa che fa appena intravedere i rari ornamenti le voci delle persone, i versi degli animali, i rumori degli presenti. attrezzi degli artigiani e dei contadini sono probabilmen- Dal secolo XII si costruiscono imponenti cattedrali, in te gli unici suoni che rompono il silenzio. La musica si stile gotico, che si sviluppano in altezza, a sottolineare lo sente solamente in chiesa e nei monasteri, nei castelli e slancio del fedele verso Dio. In questi grandiosi edifici nelle piazze durante le feste. anche i canti hanno un aspetto più ricco e sono caratteriz- Poche testimonianze di musica medievale sono giunte fi- zati da più melodie, che vengono eseguite contemporanea- no a noi perché la scrittura musicale, che ha permesso mente secondo il nascente stile polifonico (vedi p. 102). di conservare e tramandare i brani, nasce soltanto intor- Nei castelli, invece, la musica serve a intrattenere i nobi- no all’anno Mille: prima le melodie venivano tramandate li nei loro momenti di riposo (dalle guerre o dalla caccia) oralmente. e di svago. Menestrelli (musicisti al servizio di un signo- Nei monasteri, i monaci intonano canti che scandiscono re) e giullari (musicisti girovaghi) cantano e suonano i momenti della giornata riservati alla preghiera e alla li- brani di raffinati compositori (trovatori). turgia. Anche in chiesa, durante le cerimonie religiose, Tra i contadini nei villaggi, tra gli artigiani e i commer- vengono eseguiti canti in lingua latina e privi di accom- cianti nelle piazze delle città, le occasioni per fare musica pagnamento strumentale. sono i matrimoni, i battesimi, la fine di una guerra, la fe- Le chiese sono edifici semplici e austeri, con muri spes- sta del raccolto, della vendemmia, ecc. In queste occasioni si di pietra o mattoni. Le scarse finestre danno una luce la musica preferita è quella che accompagna le danze.

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A sinistra: danze al castello in una miniatura inglese del XV secolo.

In basso: canto sacro eseguito da monaci e fanciulli in una miniatura del Basso Medioevo. U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 95

Il Medioevo Strumenti per accompagnare la voce La musica medievale è molto legata al canto e gli strumenti vengono utilizzati principalmen- te per accompagnare la voce. Gli strumenti musicali non sono molto raffinati e spesso presentano notevoli limiti tecnici e d’intona- zione. Perfezionati nei secoli successivi fino a dare luogo a nuovi strumenti, quelli medievali sono poco conosciuti perché caduti in disuso da secoli. Tra gli strumenti a corda maggiormente im- piegati nel Medioevo troviamo la viella, la ghironda e la ribeca, utilizzati in particolare per accompagnare la voce o la danza. La viella (detta anche fidula), di origine bi- zantina, è uno strumento a corde con cassa ar- monica a fondo piatto di forma ovale. Le cin- que corde vengono strofinate da un arco tenendo lo strumento appoggiato sul petto. Può essere considerato l’antenato del violino. La ghironda è uno strumento molto parti- colare dotato di una ruota che, azionata da una manovella, sfrega le corde. Molto utiliz- 95 zata nei secoli XI e XII nella musica popola- Suonatori di viella (in alto), arpa triangolare, liuto, salterio (in basso re, in seguito cade in disuso. È utilizzata so- da sinistra), in una miniatura del Duecento. prattutto dai suonatori ciechi, tanto che si chiama anche «viola da orbo». La ribeca è uno strumento ad arco con cassa armonica al- Anche l’arpa è utilizzata specialmente per accompagnare lungata. la voce o la danza. L’arpa medievale è di dimensioni più Il salterio, strumento a forma triangolare o trapezoidale ridotte rispetto a quella utilizzata oggi. che si suona con le dita o con il plettro, introdotto in Tra gli strumenti a fiato troviamo i flauti diritti e traversi, Europa nel secolo XI, è derivato dalla cetra classica. un oboe rudimentale chiamato in Francia chalumeau e in Italia ciaramella o piffero. Fra gli strumenti a percussione troviamo tamburi, tam- burelli, campanelli, triangoli, sonagli e piatti di dimensio- ni diverse. Nelle chiese l’unico strumento ammesso è l’organo. L’organo medievale ha piccola estensione, una sola serie di canne e la ta- stiera costituita da leve.

Un carillon di campane (miniatura del Duecento). U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 96 I caratteri Una grande spiritualità Nel Medioevo le chiese diventano simboli tangibili della presenza di Dio nella vita dell’uomo e accolgono i fedeli per celebrare i momenti più significativi della loro vita quali la nascita, il matrimonio, la morte. La costruzione di questi edifici di culto, che dura moltissimi anni, coin- volge squadre di anonimi costruttori e architetti. La religiosità è molto sentita e la vita terrena è conside- rata un momento di passaggio e di preparazione alla vita eterna. L’uomo cerca rifugio in Dio ed è a lui che si rivol- ge per trovare pace e serenità. Oltre a partecipare regolarmente alle cerimonie religio- se, i fedeli spesso affrontano lunghi e faticosi pellegri- naggi verso luoghi sacri, sostando presso i monasteri o le chiese che incontrano durante il viaggio. Il pellegrinag- gio è una forma di penitenza per i peccati commessi e dà la possibilità di purificarsi e ottenere il Paradiso dopo la morte. La meta più celebre e frequentata del Medioevo è il santuario di Santiago de Compostela, in Spagna, dove si ritiene sia sepolto il corpo di San Giacomo, apostolo di Gesù. Durante le funzioni religiose monaci e fedeli intonano in 96 latino dei semplici canti, detti gregoriani (vedi p. 100). Il canto eseguito in coro rafforza il senso di appartenen- za alla comunità cristiana e rende più suggestiva la reci- Un gruppo di cantori raffigurato in un manoscritto miniato tazione delle preghiere e la lettura dei libri sacri. La me- del XV secolo. lodia non ha un ritmo proprio, ma segue l’andamento

delle parole. Questi canti riescono a evocare una dimensione ultraterrena e contemplativa, dove le angosce e i tormenti della vita umana non sono presenti. Quasi mai si conosce il nome dei monaci autori dei canti, perché lo scopo di questa produzione non è l’espressione individuale o la realizzazio- ne artistica fine a se stessa, ma la preghiera ri- volta a Dio dall’intera comunità che assiste alla funzione. La musica di argomento sacro, e in particolare quella utilizzata durante le funzioni religiose, è definita musica sacra.

Un gruppo di pellegrini sotto le mura di Roma. Illustrazione di un manoscritto del XV secolo. U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 97

Il Medioevo L’opera in primo piano ccia2 tra 3 cd 3 Anonimo mp31 tr dalla Messa di Natale: Puer natus est accia 126 Il brano, di autore anonimo, è tratto dalla Messa di Natale bianche, senza alcun accompagnamento strumentale per della tradizione liturgica dell’Aquitania, regione della evitare ai fedeli qualsiasi forma di distrazione. Francia sud occidentale. Questa messa, una delle più anti- La melodia si sofferma spesso sulle vocali delle sillabe, che che ci sono pervenute, ha avuto nel Medioevo una dando luogo a dei vocalizzi. Particolarmente lungo è il vo- grande celebrità. calizzo sulla vocale u di Angelus (l’ultima parola del testo), Il brano di cui ti proponiamo l’ascolto si riferisce al mo- di circa cinquanta note. Questo tipo di canto gregoriano, mento in cui l’angelo annuncia ai pastori la nascita di Gesù. che a una sillaba del testo fa corrispondere più note, si chia- Il canto è intonato da un coro di voci maschili e di voci ma «melismatico».

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano è cantato da: A T

a. un solista b. tutto il coro c. un coro solo maschile d. un coro di voci bianche O

2. Il ritmo è: a. marcato b. libero 97 3. In quale parte del brano i vocalizzi sono maggiormente presenti? a. Nella parte iniziale b. Nella parte finale

4. A quale avvenimento si riferisce il brano?

......

......

......

5. Come sono chiamati i canti intonati durante le funzioni religiose?

......

......

......

6. Qual è la funzione del canto sacro?

......

......

......

...... U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 98

I caratteri L’amor cortese Nei castelli e nelle corti feudali si vive in modo raffinato, partenenti a famiglie nobili e colte, che compongono ispirandosi agli ideali della cavalleria: generosità, leal- versi in uno stile raffinato. Il loro nome deriva dalla pa- tà, atteggiamento di protezione verso le donne. Le dame rola trobar, che significa «inventare». Essi scrivono can- sono oggetto di attenzione e di cavallereschi omaggi. zoni in rima e le accompagnano con la musica. La for- L’ amore è il tema preferito da poeti e musicisti, che de- ma musicale di queste composizioni è in genere strofica: dicano le loro opere alla donna, spesso idealizzata nella a ogni strofa si ripete la stessa melodia. sua bellezza e nelle sue virtù. Altri temi trattati sono le Sul loro esempio, alla fine del XII secolo, in Germania imprese dei cavalieri erranti e il coraggio e l’entusiasmo nasce la lirica in lingua tedesca dei Minnesänger (che si- dei Crociati che si recano a liberare i luoghi santi della gnifica «cantori d’amore») e nella Penisola iberica si dif- Palestina in cui è vissuto Gesù. fondono le cantigas (cantiche): le Cantigas de Santa Nei secoli XI, XII e XIII, inizialmente in Francia e poi in María, dedicate alla Vergine e composte del re di tutta Europa, si diffonde la poesia non più in latino ma in Castiglia Alfonso X, sono le composizione più famose. In lingua «volgare», cioè derivata dai dialetti locali. Con la Italia, la lirica dei trovatori si diffonde inizialmente nelle lingua provenzale o occitana (lingua d’oc) si esprimono i regioni settentrionali e in seguito influenzerà la scuola trovatori nella Francia del Sud, mentre con la lingua poetica del dolce stilnovo, tipica di Bologna e Firenze. d’oïl (un francese antico) cantano i trovieri nella Francia La musica nata per scopi non religiosi viene definita mu- del Nord. Trovatori e trovieri sono poeti e musicisti, ap- sica profana.

A sinistra l’amor cortese: un menestrello fa musica con alcune 98 fanciulle in un giardino.

Sotto: dei Minnesänger al cospetto dell’imperatore, miniatura del XIII secolo. U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 99

Il Medioevo L’opera in primo piano ccia2 tra 4 cd 3 Anonimo mp31 tr Volez vous que je vous chant accia 127 Questo brano Volez vous que je vous chant (Volete che vi canti), composto in lingua d’oïl da un anonimo tro- viere nel XIII secolo, narra l’in- contro fra un cavaliere e una nobile dama. La fanciulla vie- ne descritta in modo poetico, come figlia dell’usignolo e della sirena che canta nel ma- re. Il cavaliere si augura che possa diventare la sua sposa. Il cantore intona la canzone, composta da diverse strofe, accompagnandosi con il salterio.

Pagine a forma di cuore di una raccolta 99 di canzoni d’argomento amoroso. Francia, 1475 circa.

SCOLTO A G U I

D

1. Come si chiama lo strumento a corde presente nel brano? A T O ......

2. Questo strumento esegue: a. solo l’accompagnamento b. a volte anche la melodia

3. Il brano è caratterizzato da: a. una stessa melodia uguale per tutte le strofe b. diverse melodie

4. Che cosa si narra nel brano?

......

5. Chi erano i trovieri e in che lingua si esprimevano?

......

6. A quali ideali si ispira la vita nei castelli e nelle corti?

......

7. Qual è la tematica preferita da trovieri e trovatori?

...... U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 20:18 Pagina 100 Le forme Il canto gregoriano Il canto gregoriano è una forma di canto corale a una sola voce, in lin- gua latina, senza alcun accompagnamento strumentale, utilizzato nelle ce- rimonie religiose cristiane. Il canto a una sola voce si chiama monodico. Fin dal tempo dei primi Cristiani, il canto ha sempre avuto una grande importanza nei momenti collettivi delle comunità. I fedeli, che si riuni- scono per leggere i testi sacri e recitare le preghiere, intonano canti a Dio per lodarlo e invocare protezione. Un maestro del coro dirige il canto Alla fine del VI secolo, il papa con i gesti della mano. Gregorio Magno si occupa Miniatura del della selezione e della con- XIV secolo. servazione dei canti più rappresentativi, raccogliendone i testi in un li- bro, l’Antiphonarium cento, collocato nella basilica di S. Pietro e le- gato con una catena d’oro all’altare. Dopo l’invenzione della scrittura musicale, avvenuta alla fine del IX secolo, i canti conservati in questo libro vengono tra- scritti in notazione dai monaci amanuensi (nel Medioevo non esiste ancora la stampa e i testi sono copiati a mano) e diffu- si nei conventi e nei monasteri di tutta Europa. Questi canti sono stati chiamati gregoriani in onore del papa che li rac- colse. Le melodie gregoriane, come le solide e imponenti 100 chiese romaniche dove venivano eseguite, danno l’im- pressione di una grande spiritualità e semplicità. Due sono gli stili dominanti: il canto sillabico, dove a ogni sillaba del testo corrisponde un suono, e il canto meli- smatico, nel quale una sillaba è abbinata a più suoni.

L’opera in primo piano O ASC LTO raccia25 G t U I cd 3 Tommaso da Celano D

1. Il brano è eseguito da: A T

mp31 coro e strumenti coro O tr Dies irae a. b. accia 128 Il Dies irae (Giorno dell’ira) veniva cantato du- 2. I cantori eseguono tutti la stessa melodia? rante le messe per i defunti. Il testo infatti parla a. Sì b. No del giorno terribile del Giudizio Universale, quando ogni uomo dovrà rendere conto a Dio 3. Lo stile prevalente è: delle sue azioni. Il canto ha un andamento silla- a. sillabico b. melismatico bico, cioè a ogni sillaba del testo corrisponde ge- neralmente un suono. Attribuito al monaco fran- 4. Il ritmo è: cescano Tommaso da Celano (XII secolo), il a. marcato b. piuttosto libero Dies irae, pur ispirandosi a un avvenimento ter- ribile, esprime speranza e fiducia in Dio, che 5. Perché questo canto si chiama gregoriano? userà clemenza e perdono......

...... U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 101

Il Medioevo

La scrittura neumatica Per trovare un primo sistema di scrittura musicale (notazione) per noi decifrabile, bisogna risalire alla fine del IX secolo d.C. Prima di questa data le notazioni usate sono molto sommarie, e i cantori ricordano a memoria il loro repertorio. È la Chiesa romana a considerare necessaria una notazione; con l’aiuto di una scrittura comune a tutti i Cristiani, si spera infatti di riuscire a uniformare la liturgia anche tra le popolazioni che, fino a quel momento, si erano servite dei loro dialetti per il rito. Dopo numerosi tentativi, verso la fine del X secolo, la notazione gregoriana viene perfezionata e accettata in tutto il mondo. Con molta probabilità essa prende spunto da un antico sistema greco basato sugli accenti: l’accento acuto (´) indica 101 l’innalzarsi della voce, l’accento grave (`) l’abbassarsi, il punto (.) una pausa. Questo sistema elementare presuppo- ne però la conoscenza del brano; per aiutare ulteriormente i cantori si cominciano a usare piccole figure chiamate neumi, che rappresentano graficamente l’alzarsi e l’abbassarsi della voce. Agli inizi del XI secolo il monaco benedettino Guido D’Arezzo (992 ca - 1050), inventa il rigo musicale collocan- do le note su righi e spazi. Il nuovo tipo di notazione consente di raggiungere una maggiore precisione e una stabile definizione del linguaggio musicale. Ottenuta l’approvazione del pontefice, Guido inventa anche un sistema per ri- cordare e facilitare l’intonazione delle note della scala, basato sulla prima sillaba dei vari versi dell’Inno a San Giovanni. Le sillabe sono i nomi delle note ancora oggi utilizzate (la prima nota, Ut, in seguito diventerà Do).

Ut queant laxis Affinché i servi resonare fibris possano cantare a corde distese mira gestorum le meraviglie famuli tuorum delle tue gesta, solve poluti sciogli il difetto Di - es i - rae di - es il - la, sol- vet sae - clum in fa - vil - la labii reatum, del labbro debole, Sancte Johannes. San Giovanni.

œ & œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ Esempio di notazione neumatica Di - es i-rae di - es il - la, sol- vet sae - clum in fa - vil - la e corrispondente notazione attuale. U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 102

Le forme La nascita della polifonia La polifonia (dalle parole greche polys = tanti e phoné = Nelle nuove e imponenti cattedrali costruite secondo lo suono) è una tecnica che permette di scrivere brani musi- stile gotico sorgono grandi scuole musicali specializzate cali formati da più melodie eseguite contemporaneamen- nel canto polifonico; la più importante si trova presso la te. Le note sono disposte sul pentagramma una contro cattedrale di Notre-Dame a Parigi. l’altra. Siccome in latino nota si dice punctum, questo ti- po di scrittura musicale «nota contro nota» viene detta contrappunto. Mentre i canti gregoriani sono costituiti da una sola me- lodia che i fedeli eseguono all’unisono (tutti cioè canta- no le stesse note nello stesso momento), verso la fine del IX secolo si cominciano a eseguire i canti sacri affian- cando alla melodia gregoriana una seconda melodia, can- tata da un altro gruppo di esecutori. Ha così inizio una nuova forma musicale, l’organum, così chiamato dal- l’omonimo strumento, adatto a eseguire più note con- temporaneamente. Si tratta inizialmente di un canto a due voci, ed è il primo esempio di polifonia nella storia della musica. Nel XII secolo l’organum viene portato a quattro voci, mentre la tecnica del contrappunto si svi- luppa in forme sempre più complesse. 102

Un coro durante la celebrazione della messa. Nel riquadro in basso si nota un organo a mantice. (Codice miniato del XV secolo).

ccia2 tra 6 cd 3 Leoninus mp31 tr Propter veritatem accia 129 Il brano Propter veritatem (Per la verità) viene composto nel secolo XII dal compositore francese Leoninus, primo grande esponente della scuola di Notre-Dame di Parigi. Si tratta di un organum a due voci, da eseguire durante la messa. La voce più grave è tratta dal repertorio dei canti gregoriani e viene eseguita molto lentamente, cioè con note dai valori di durata molto lunghi. La seconda voce, melismatica, è invece di nuova invenzione e si presenta con un ritmo molto più vivace e con valori di durata più brevi. Nel frammento che ti proponiamo, le sole parole cantate sono quelle del titolo del brano: Propter veritatem. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. la voce più grave b. la voce più acuta O

2. La seconda voce procede rispetto alla voce più grave: a. più velocemente b. più lentamente

3. L’organum rappresenta: a. la fase iniziale della polifonia b. una fase matura della polifonia U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:47 Pagina 103

Il Medioevo L’ars nova Nel 1320 il musicista francese Philippe de Vitry pubblica no musicisti e poeti. Con l’ars nova la polifonia, nata un trattato intitolato l’Ars nova musicae (La nuova arte nell’ambito della musica sacra, viene estesa alla musica della musica) nel quale illustra le nuove tendenze musica- profana. Le composizioni dell’ars nova sono caratteriz- li del suo secolo. Per maggiore chiarezza verso i lettori, zate da ritmi più vari e vivaci, di conseguenza si adotta- indica la musica del passato (fino al Duecento) come ars no nuovi sistemi di notazione. Mentre nella musica sa- antiqua (arte antica), mentre chiama quella del suo tem- po, il Trecento, ars nova. Questa definizione viene ripresa cra si afferma la forma della messa (l’insieme dei brani in seguito anche da altri studiosi ed è ancora attuale. che accompagnano la funzione religiosa), nella musica Nella profonda trasformazione della società del Tre- profana si afferma la ballata (composizione che accom- cento, le corti diventano centri culturali nei quali lavora- pagna la danza).

L’opera in primo piano ccia2 tra 7 cd 3 Francesco Landini mp31 tr Ecco la primavera accia 130 Questo brano, composto da Francesco Landini, il più importante musi- cista del Trecento attivo a Firenze, è una ballata polifonica a due voci. 103 La ballata è una canzone composta per accompagnare la danza; è costi- tuita da strofe legate da un ritornello. Il testo è conservato in un famoso manoscritto che contiene la maggior parte delle composizioni italiane del periodo dell’ars nova. I testi sono scritti in volgare (cioè nell’italia- no antico), e sono spesso di grande levatura, alcuni anche di Petrarca e Boccaccio, i più importanti scrittori italiani del Medioevo. Il brano celebra l’arrivo della primavera che porta allegria e amore. È cantato a due voci senza accompagnamento strumentale.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano appartiene al genere della musica: A T

a. sacra b. profana O

2. Si tratta di un brano: a. vocale polifonico b. vocale monodico c. strumentale d. vocale e strumentale

3. Le voci sono: a. maschili b. maschili e femminili c. femminili

4. Che cosa significa ars nova?

...... U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 20:19 Pagina 104

Le forme La musica strumentale Nel Medioevo, durante le feste il popolo si intrattiene con forme musicali più semplici rispetto alla musica po- lifonica. Questi brani sono eseguiti da musicisti girova- ghi un po’ giocolieri e un po’ attori, chiamati giullari. I brani, facili da ascoltare e ricordare, sono cantati con ac- compagnamento strumentale, ma in molti casi, come ad esempio nelle danze, vengono soltanto suonati. Solo la musica vocale gode di considerazione, soprat- tutto quella sacra, mentre la musica strumentale non è ritenuta degna di essere tramandata. Per questo motivo, anche se nel Medioevo la musica con strumenti è molto praticata, solo pochi brani sono giunti fino a noi. Inoltre i giullari non sono in genere musicisti colti e molti non sanno leggere la musica; come fanno ancora oggi molti musicisti popolari, essi eseguono a memoria le composizioni che hanno imparato a orecchio. Nei pochi casi in cui la musica è stata forse trascritta, la vi- ta errabonda di questi artisti di strada ne ha causato la scomparsa. Accade inoltre che i musicisti eseguano brani di musi- ca vocale polifonica sostituendo le voci con gli stru- 104 menti musicali. L’utilizzo degli strumenti infatti rende la musica più piacevole e meno austera rispetto al canto polifonico. Il ritmo è quasi sempre marcato e adatto al- Una coppia danza al suono di strumenti a fiato; miniatura la danza. del Basso Medioevo.

ccia2 tra 8 cd 3 Gautier de Coincy mp31 da Les miracles de Notre-Dame: Efforcier m’estuet ma voiz tr accia 131 Il brano è un esempio di canzone eseguita da strumenti musicali che sostituiscono la voce. La canzone è tratta dal vasto poema in versi dedicato alla Vergine Les miracles de Notre-Dame (I miracoli di Notre-Dame) del troviere Gautier de Coincy. Le melodie utilizzate da Gautier sono probabilmente degli adattamenti di musiche popolari che si ascoltavano du- rante le feste. Nel brano lo chalumeau (un antico oboe) esegue la melodia accompagnato dall’arpa e da altri strumenti.

SCOLTO A G U I

D

1. La melodia è inizialmente suonata da: A T

a. un antico oboe b. un’arpa medievale O

2. Nel brano sono presenti strumenti a percussione? a. Si b. No

3. Nella parte centrale (a 0.34) lo chalumeau: a. continua a suonare con intensità maggiore b. lascia spazio agli altri strumenti

4. In seguito (da 1.07) la melodia è ripresa: a. dalle percussioni b. dall’arpa c. dal chalumeau d. non è più ripresa U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:48 Pagina 105

Il Medioevo L’opera in primo piano

cce 29-3 ra 1 t cd 3 Anonimo 3 tr mp 1 a 34 Tre danze: Saltarello, Lonc le rieu de la fontaine, Trotto cce 132-1 Questi brani sono delle danze strumentali di autore anonimo. Il primo è un «saltarello», danza italiana del XIV secolo di andamento vi- vace. Il suo nome deriva dal passo di danza, che in origine era «saltato». Gli strumenti che lo eseguono sono flauto e tamburello. Il secondo brano è una danza francese del XIII secolo. Di andamento len- to, è probabilmente la versione strumentale di un brano vocale andato per- duto. Gli strumenti che lo eseguono sono l’arpa e il triangolo. Il terzo brano, è una danza italiana del XIV secolo. Di andamento veloce, deve il nome «trotto» al movimento delle gambe che si muovono, appunto, al trotto. È eseguito da flauto e sonagli.

Musici con pifferi e tamburelli, miniatura dalle Cantigas de Santa María di Alfonso di Castiglia, 1280 ca.

SCOLTO A G U I

D

cd 3: traccia 29 mp3 1: traccia 132 A T Saltarello O 105 1. Il brano inizia con: a. il tamburello b. il flauto 2. Alla fine del brano abbiamo: a. un’accelerazione b. un rallentamento

cd 3: traccia 30 mp3 1: traccia 133 Lonc le rieu de la fontaine 3. Quale strumento a corde è presente nel brano? ......

cd 3: traccia 31 mp3 1: traccia 134 Trotto 4. Con quali strumenti inizia il brano? ...... 5. Quale dei tre brani ha un andamento lento?...... 6. Questa musica ha un carattere: a. colto b. religioso c. monodico d. popolare 7. Come si chiamano i musicisti che eseguivano questi brani? ...... 8. Perché ci sono giunti pochi brani di musica strumentale medievale? ...... U1_Medioevo_092-106 22-01-2007 14:48 Pagina 106

MODULO 2 STORIA DELLA MUSICA

In sintesi IL MEDIOEVO I luoghi e gli strumenti Durante il Medioevo nei monasteri, nelle chiese e nelle cattedrali, monaci e fedeli innalzano canti sacri. Si ascolta musica nei castelli, per il diletto dei nobili, mentre nelle strade e nelle piazze delle città si suonano e cantano musiche più semplici e adatte alla danza. Gli strumenti più utilizzati nel Medioevo sono la viella, la ghironda e la ribeca. Ci sono poi il salterio, l’arpa, i flauti, un oboe rudimentale e diversi strumenti a percussione. In chiesa l’unico strumento ammesso è l’organo. I caratteri Il Medioevo è caratterizzato da una grande spiritualità. Molto diffusi sono i pellegrinaggi verso i luoghi sacri. Durante le funzioni si intonano in coro i canti sacri, il cui scopo principale è la preghiera rivolta a Dio. La melodia non ha un ritmo proprio, ma segue l’andamento delle parole. Nei castelli e nelle corti feudali si consuma una vita raffinata, ispirata agli ideali della cavalleria. Il te- ma dell’amore è il preferito da poeti e compositori, che scrivono canzoni in lingua volgare, in cui si esaltano soprattutto la bellezza e le virtù femminili. Nella Francia del Sud si affermano i trovatori, nella Francia del Nord i trovieri e in Germania i Minnesänger. In Spagna si diffondono le cantigas, canzoni dedi- cate alla Vergine, e in Italia la poesia dei trovatori influenzerà la scuola poetica del dolce stilnovo. Le forme 106 Il canto gregoriano è una forma di canto monodico (a una sola voce) in lingua latina, senza alcun ac- compagnamento strumentale, utilizzato nelle cerimonie religiose cristiane. Dopo l’invenzione della scrittura musicale (IX sec.) chiamata scrittura neumatica, i canti vengono trascritti in notazione dai monaci amanuensi. Due sono gli stili dominanti: il canto sillabico e il canto melismatico. La polifonia è una tecnica che permette di scrivere brani musicali formati da più melodie eseguite con- temporaneamente. Questo tipo di scrittura musicale viene detto contrappunto. La polifonia nasce verso la fine del IX secolo quando si cominciano a eseguire i canti sacri affiancando alla melodia gregoriana una seconda melodia, cantata da un altro gruppo di esecutori. Questa forma mu- sicale è chiamata organum. In seguito la tecnica del contrappunto si sviluppa in forme sempre più com- plesse. Nelle più importanti cattedrali sorgono grandi scuole di canto polifonico; la più importante si trova presso la cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Nel Trecento si afferma la nuova tendenza musicale dell’ars nova. Le composizioni sono caratterizzate da ritmi più vari e vivaci e la polifonia si estende an- che alla musica profana. Durante le feste il popolo si intrattiene con musiche eseguite da musicisti girovaghi chiamati giullari.I brani, facili da ascoltare e ricordare, sono cantati con accompagnamento strumentale; sono solo suonati, invece, per accompagnare le danze, caratterizzate da un ritmo marcato. U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 107

UNITÀ Il Rinascimento obiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica rinascimentale • Analizzare le prin- 2cipali forme di musica sacra e profana del periodo (messa, chanson, madrigale, danze) • Distinguere, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica al Rinascimento • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le fun- zioni sociali della musica tra Quattrocento e Cinquecento IL CONTESTO terati. Gli studiosi ricominciano a occuparsi dei testi degli Il Quattrocento segna la fine del Medioevo e l’inizio autori antichi (greci e romani), considerati maestri di vi- dell’Età moderna (collocata tradizionalmente nel 1492, ta. L’uomo acquista fiducia nelle sue potenzialità e si sente anno in cui Cristoforo Colombo scopre l’America). collocato da Dio al centro dell’Universo. I modelli classici Mentre in Europa si fronteggiano grandi e potenti monar- e la nuova attenzione per l’uomo portano alla riscoperta di chie nazionali, l’Italia è frammentata in molte signorie, valori terreni come la bellezza, la gloria, l’amore per la spesso in competizione l’una con l’altra. vita, il potere. Il rinnovato interesse per l’uomo si mani- Il limitato orizzonte in cui si era sviluppata la vita europea festa anche nello sviluppo della scienza, che cerca un sa- nel Medioevo conosce un rapido ampliamento, dovuto al- pere fondato su basi razionali. Grande impulso alla cultura la scoperta di nuove terre, fonti di nuove opportunità viene dato dall’invenzione della stampa, che rende possi- economiche e commerciali. bile l’edizione di libri in serie. Con la stampa il sapere ces- 107 Al centro di questa trasformazione sono soprattutto le sa di essere patrimonio di pochi e comincia a diffondersi. città, dove si forma un’economia florida, governata da Insieme alle arti visive, la musica riveste un ruolo di pri- una classe dirigente composta da abili commercianti, im- mo piano nella vita quotidiana, sia nelle cerimonie religio- prenditori e banchieri. se, sia nelle feste di corte. Nel Quattrocento la ricca e po- L’Italia vive un periodo di grande splendore artistico. La tente regione delle Fiandre (corrispondente agli attuali cultura del Quattrocento e del Cinquecento, che noi oggi Belgio, Paesi Bassi e Francia del Nord) rappresenta il cen- definiamo Rinascimento, si sviluppa essenzialmente nel- tro musicale più importante d’Europa. Nel Cinquecento il le corti dei signori, che offrono protezione ad artisti e let- primato in campo musicale è invece dell’Italia. U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 108 I luoghi e gli strumenti Musica in chiesa e a corte La Chiesa continua a svolgere un ruolo di primaria im- tante per l’educazione e il saperla apprezzare ed eseguire portanza nella vita sociale. Cattedrali e chiese sono de- fa parte delle virtù di un buon cortigiano. Così spesso corate con sempre maggior ricchezza. Per la messa si uti- nobili e principi si dilettano in quest’arte. lizzano canti complessi e raffinati, composti da grandi Anche le corti più importanti e i Comuni cittadini, pren- maestri di musica polifonica. Nelle basiliche e nelle dendo a modello l’organizzazione della Chiesa, si dota- chiese più importanti si formano istituzioni stabili di mu- no di cappelle musicali private e pubbliche. sicisti: le cappelle musicali. Il maestro di cappella inse- Inizialmente sono formate solo da cantori, ma in seguito gna la musica ai ragazzi del coro e li dirige durante le anche da strumentisti che si occupano sia della musica esecuzioni che accompagnano le funzioni religiose e sacra, sia della musica da intrattenimento. compone nuova musica sacra. La nascita della stampa musicale permette una maggio- Ma la Chiesa non è più, come nel Medioevo, la sola de- re diffusione dei brani e suonare diventa un’attività sem- positaria della cultura e destinataria della produzione ar- pre più richiesta, nelle occasioni più diverse. tistica. Re, principi e signori rinascimentali sono quasi Poiché gran parte della popolazione non sa leggere, nelle sempre colti mecenati (= protettori delle arti) che fanno città del Quattro-Cinquecento è facile imbattersi in ban- a gara per contendersi gli artisti più abili. Le loro corti ditori, che hanno il compito di declamare ad alta voce le diventano grandi centri di cultura in cui si concentrano ordinanze comunali. Questi ultimi sono spesso precedu- studiosi, letterati, scienziati, pittori e musicisti. ti, per richiamare l’attenzione del pubblico, da bande mu- Attraverso le testimonianze artistiche, nobili e signori af- sicali di pifferai (suonatori di pifferi, antichi oboi popo- fermano il loro potere. Nel Rinascimento nasce la figura lari), pagati dal Comune. Nelle strade delle città, durante dell’artista di corte, che mette la sua arte al servizio del le feste popolari o in occasione di fiere e mercati, canta- signore, ricevendone in cambio sostegno economico e storie ambulanti e giullari continuano la tradizione mu- 108 prestigio sociale. La musica è considerata molto impor- sicale medievale.

Flauti e tamburi accompagnano la danza. Miniatura fiamminga Un coro di una chiesa intona canti sacri. del Cinquecento. U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 109

Il Rinascimento Il liuto, signore degli strumenti Non essendo permessa nelle chiese (ad eccezione di bombarda (strumento ad ancia doppia dal suono molto Venezia), la musica strumentale si afferma maggiormen- potente), e il flauto dritto e traverso. te nelle corti. Gli strumenti a percussione sono utilizzati soprattutto Tra tutti gli strumenti quello più amato è il liuto, capace, nella musica per la danza: tamburi, tamburelli a sona- a differenza degli altri strumenti a pizzico, di eseguire gli, oltre a sottolineare il ritmo, arricchiscono i brani di brani polifonici, secondo lo stile dominante dell’epoca. dinamismo e scorrevolezza. Composto da una cassa armonica dalla forma ovale e da È questo un grande periodo di studi da parte dei costrut- un manico che ospita un numero di corde variabile, è co- tori di strumenti, che da semplici artigiani diventano stu- struito in diversi modelli, con dimensioni – e quindi an- diosi e ricercatori, al fine di riuscire a produrre strumen- che intonazione – diverse: si tratta di liuto soprano, ti sempre più intonati e perfezionati. mandola, arciliuto e chitarrone (dal suono più grave). Il timbro del liuto è molto delicato e particolarmente adatto alla musica per piccoli ambienti. È utilizzato sia per accompagnare la voce o altri strumenti, sia in qualità di strumento solista. Di origine antica, la chitarra rinascimentale è uno stru- mento a quattro corde, suonato prevalentemente ad ac- cordi sia arpeggiati, sia battuti. Un altro strumento a corda molto utilizzato è la viola, che si differenzia in viola da braccio (di dimensioni più piccole), e viola da gamba (di dimensioni più grandi e quindi con intonazione più grave). Dalla seconda metà 109 del Cinquecento compaiono i primi violini e in seguito i violoncelli. Tra gli strumenti a fiato emergono il cromorno, uno strumento ad ancia dalla caratteristica forma ricurva, la

Il concerto, dipinto nel 1520. Liuto Gruppo di musici e cantori: fra i vari strumenti si distinguono e flauto un organo portativo, suonato da una donna, un violino e un accompa- violoncello. gnano il canto della fanciulla.

Festa all’aperto con musici. (Affresco in Palazzo Lantieri, a Gorizia). U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 110 I caratteri L’uomo al centro del mondo La fiducia nella razionalità e nelle proprie capacità so- permette di far procedere simultaneamente voci diverse) stengono l’uomo rinascimentale, che si sente protagonista e riescono a creare brani molto complessi, veri «edifici del proprio destino. Questo atteggiamento verso la vita è musicali» capaci di comunicare sensazioni senza prece- sentito in particolare dagli artisti che, mediante tecniche denti. Si afferma il gusto per la perfezione tecnica, per sempre più raffinate ed efficaci, riescono a esprimere le complicate architetture di suoni dovute all’interse- meglio le loro idee e la loro personalità. La volontà di carsi delle voci, per la nitidezza e la bellezza del suono. rappresentare il mondo con realismo porta, nelle arti fi- gurative, all’invenzione della prospettiva, che permette In questo di dare profondità ai dipinti. Lo spazio è analizzato sulla dipinto italiano base di regole matematiche e misurabili. del 1467 circa, I musicisti applicano in modo più scientifico la polifonia è evidente (la tecnica compositiva nata nei secoli precedenti che l’utilizzo delle regole prospettiche: Un coro polifonico in un tempio protestante. si può notare l’attenzione alle proporzioni delle varie parti dell’edificio e alle dimensioni dei personaggi, a seconda che siano collocati 110 in primo piano o sullo sfondo.

ccia3 tra 2 cd 3 Cristóbal de Morales mp31 tr da Officio per i defunti: Parce mihi Domine accia 135 L’ Officio per i defunti è una composizione di Cristóbal de Morales (1500-1553), il primo grande compositore spagnolo di musica sacra. L’opera fu eseguita per la prima volta a Città del Messico nel novembre del 1559 in onore dell’imperatore Carlo V (morto l’anno precedente). Il brano che ascolterai (Parce mihi Domine, cioè Signore abbi pietà) è composto per quattro voci che procedono parallelamente e con lo stesso ritmo (con note di durata uguale) nell’intonazione del testo. Questo brano, che crea un’atmosfera molto spirituale, è stato reso celebre nel 1995 dalla pubblicazione di un cd frutto di una collaborazione fra il quartetto vocale Hilliard Ensemble e il compositore e sassofonista jazz Jan Garbarek (vedi p. 246). SCOLTO A G U I

D

1. Le voci procedono nell’intonazione del testo: A T

a. con lo stesso ritmo b. con ritmi diversi O

2. Il brano è composto con la tecnica della: a. monodia b. polifonia

3. Sono presenti strumenti? a. Sì b. No c. Solo nella parte iniziale U2_Rinascimento_107-118 23-01-2007 14:45 Pagina 111

Il Rinascimento

L’invenzione e l’uso della prospettiva in pittura si può pa- vi, distribuite fra i gruppi di musicisti per sfruttarne mag- ragonare, in musica, alla ricerca di effetti di spazialità giormente il dialogo; la ripetizione immediata delle stes- del suono. se frasi musicali con sonorità diverse crea suggestivi ef- A Venezia, nella basilica di San Marco, gruppi di canto- fetti d’eco. Questa tecnica viene definita a cori spezzati ri e di strumentisti sono disposti in più punti della chiesa (cori divisi) o policorale (a più cori): all’epoca, diversa- per dare maggior contrasto e profondità alla musica. I mente da oggi, si intendeva per coro non un gruppo di brani che vengono eseguiti presentano frasi musicali bre- soli cantori ma anche un gruppo di strumentisti.

L’opera in primo piano ccia3 tra 3 cd 3 Giovanni Gabrieli a mp31 tr da Sacre sinfonie: Canzone 12 a doppio eco accia 136 Le Sacre sinfonie sono pubblicate a Venezia nel 1597 e destinate alla solenne liturgia di San Marco. Per queste composizio- ni, che rappresentano il culmine delle stile policorale veneziano, venivano a volte erette nella basilica speciali piattaforme per aumentare ulteriormente il numero dei gruppi di musicisti. Il brano è eseguito da 3 gruppi strumentali di ottoni, di cui due progressivamente più distanti dal punto di ascolto, in modo da accentuare la ripetizione in eco delle frasi musicali. A Venezia la musica strumentale nelle chiese era non solo consenti- ta ma anche molto apprezzata. 111 Biografia Giovanni Gabrieli (Venezia, 1557 ca - 1612). È nipote del grande Andrea Gabrieli del quale è anche al- lievo e discepolo. Dopo alcuni anni trascorsi a Monaco di Baviera, nel 1586 torna a Venezia e prende il posto dello zio come organista in San Marco. Con le sue composizioni, sia sacre sia profane, sviluppa l’utilizzo della tecnica stereofonica dei cori spezzati iniziata da Andrea. La sua musica non è solo spettacolare e ricca di effetti, ma rivela una grande sapienza compositiva.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano è eseguito da: A T

a. oboi e flauti b. trombe e tromboni O

2. La frasi musicali sono: a. brevi b. piuttosto lunghe

3. Per quale motivo? a. Per fare ricordare meglio le melodie b. Per favorire l’alternanza fra i gruppi strumentali

4. Come si chiama la tecnica usata da Gabrieli? a. Monodica b. Melismatica c. Policorale

5. In che modo Gabrieli riesce a ottenere l’effetto di eco? ......

6. L’effetto di spazialità del suono a quale procedimento si può paragonare nelle arti figurative? ......

...... U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 112

I caratteri La gioia di vivere Nel Rinascimento, che letteralmente significa «rinasci- ta», l’uomo è convinto di vivere in un’epoca nuova e mi- gliore di quella precedente. L’atteggiamento dell’uomo rinascimentale è ottimistico e fiducioso nei confronti della vita. Egli crede nelle proprie capacità e vuole speri- mentare con la ragione e con rigore scientifico i segreti della natura. Si afferma una concezione dell’esistenza meno legata ai valori religiosi e si riscoprono valori terreni come la bellezza, la spensieratezza, l’amore per la vita. Gli scrit- tori e gli artisti trattano sempre più spesso soggetti pro- fani e si preoccupano che le loro opere siano soprattutto comprensibili e piacevoli per l’uomo, oltre che ben ac- cette a Dio. Feste e cerimonie vengono celebrate con grande fasto e partecipazione popolare: famosi sono i festeggiamenti per il carnevale a Firenze durante il governo di Lorenzo il Magnifico, signore della città dal 1469 al 1492. In questo periodo, per accompagnare le splendide parate dei carri allegorici e le mascherate, si intonano i canti carnevale- schi. Nei testi si fa la caricatura dei più conosciuti perso- 112 naggi popolari e si esorta a dare sfogo alla gioia, perché il tempo fugge inesorabilmente. Lo stesso Lorenzo compo- me musicali di composizioni popolari dal carattere sem- ne diversi canti fra cui il celebre Trionfo di Bacco, e altri plice e immediato come la frottola, la canzonetta e la li commissiona al poeta Angelo Poliziano, che lavora alla villotta che influenzano lo stile dei musicisti fiamminghi sua corte. Nello stesso periodo, in Italia nascono altre for- che lavorano in Italia (vedi p. 114).

Una festa popolare in Piazza Santo Spirito a Firenze in un dipinto di Giorgio Vasari (XVI secolo), conservato a Palazzo Vecchio. U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 113

Il Rinascimento L’opera in primo piano ccia3 tra 4 cd 3 Josquin Desprèz mp31 tr Scaramella va alla guerra accia 137 Il brano, scritto da Josquin Desprèz durante la sua permanenza in Italia, è una villotta. La villotta è una canzone popolare ab- bastanza semplice, in cui le voci procedono non in modo pa- rallelo, ma «in imitazione», cioè cantando contemporanea- mente parole diverse. Il testo, composto da due strofe, fa la caricatura di Scaramella, sgangherato soldato di ventura, che va alla guerra armato di lancia e scudo, vantandosi del suo ab- bigliamento. Il brano è a quattro voci ed è accompagnato da strumenti musicali: flauto, viola da gamba, chitarra, arpa e tam- burello a sonagli.

Biografia Josquin Desprèz (Beaurevoir, Fiandre 1440 ca - Condé-sur-l’Escaut, 1521). È uno dei compositori più importanti del Cinquecento. Invitato a soli diciannove anni a Milano dagli Sforza, vive per un lungo pe- riodo in Italia lavorando prima a Milano presso il Duomo, poi a Roma in Vaticano e infine a Ferrara, presso la corte degli Este. Ritorna poi in Francia, a Parigi, presso la corte di Luigi XII. Nelle sue compo- 113 sizioni ha saputo unire la complessa polifonia fiamminga (vedi p. 114) a un andamento melodico semplice e cantabile, tipico della musica italiana. Ha composto venti messe, novanta mottetti e circa trenta composizioni di carattere profano.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. la chitarra e il tamburello b. tutti gli strumenti O c. le voci d. gli strumenti e le voci

2. Che cosa cambia nella parte finale del brano? a. Il ritmo b. Gli strumenti c. La dinamica d. Le parole

3. Gli strumenti suonano anche da soli? a. No, accompagnano sempre le voci b. Sì, solo nella parte iniziale c. Sì, nella parte iniziale e centrale del brano

4. Come procedono le voci? ......

5. Il carattere del brano è: a. profano b. ironico c. serio d. vocale

6. In quale occasione si intonavano canti simili? ......

...... U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 114 Le forme Le grandi scuole polifoniche Il termine «messa» nel linguaggio musicale indica l’in- che organizzano secondo schemi compositivi molto com- sieme dei canti che accompagnano la funzione religiosa. plessi, tanto da produrre brani anche a trenta voci. Questi brani hanno caratteristiche diverse a seconda del momento della celebrazione per la quale sono scritti: ini- LA SCUOLA ROMANA ziare o concludere la cerimonia, sottolinearne i momenti, La scuola romana ha in Pierluigi da Palestrina il suo annunciare letture e preghiere. I principali sono: Kyrie, massimo esponente. Le composizioni che si richiamano Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei. a questa scuola presentano una polifonia più “trasparen- Formata da brani con caratteristiche diverse, la messa è te”, ottenuta attraverso la semplificazione del contrap- quindi una composizione molto complessa e articolata, punto. L’espressività è misurata; le voci procedono con la più prestigiosa tra le forme di musica sacra. Tre sono i grande equilibrio e senza alcun accompagnamento stru- principali centri nei quali si sviluppa la produzione di mentale, cercando di far capire le parole per recuperare il messe: le Fiandre, Roma e Venezia. valore più profondo della preghiera come comunicazio- ne con Dio. LA SCUOLA FIAMMINGA Nel Quattrocento la regione delle Fiandre attraversa un LA SCUOLA VENEZIANA periodo di grande potere economico e commerciale. I In netto contrasto con lo stile solenne e rigorosamente Fiamminghi (abitanti delle Fiandre) con le ricchezze ac- vocale della scuola romana, la scuola veneziana sviluppa cumulate abbelliscono le loro città costruendo monumen- uno stile musicale dal carattere brillante e fastoso, in ti, palazzi e meravigliose cattedrali. Nelle corti i musicisti cui gli strumenti trovano ampio utilizzo. I canti della approfondiscono le ricerche sulla polifonia, dando vita a messa vengono accompagnati con trombe, flauti e altri un’importante scuola, detta appunto scuola fiamminga. strumenti. Nella basilica di San Marco viene installato 114 Questi musicisti portano al massimo grado la polifonia, un secondo organo per potenziare questo aspetto.

Pagina miniata con la lettera K, iniziale del Kyrie eleison, in cui sono raffigurati monaci cantori (messale del XV secolo).

La celebrazione di una messa solenne, cantata, con la partecipazione di un vescovo (in primo piano) in un dipinto del XV secolo. U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 115

Il Rinascimento L’opera in primo piano ccia4 tra 8 cd 1 Giovanni Pierluigi da Palestrina mp31 t dalla Missa Viri Galilaei: Kyrie raccia 48 La Riforma protestante di Lutero nuto, ma le composizioni tornano a es- Il Kyrie è il momento della messa in (1517) crea una profonda crisi nella sere solamente vocali e prive di accom- cui si chiede perdono a Dio. Kyrie è Chiesa cattolica, la quale, per superare pagnamento strumentale. La Chiesa af- una parola greca che significa «Si- il difficile momento, promuove un rin- ferma inoltre che il testo deve essere gnore» e fa parte dell’invocazione novamento spirituale che prende il nome chiaramente comprensibile e invita i Kyrie eleison, che vuol dire «Signore di Controriforma. Questo cambiamento compositori a impegnarsi in questa di- pietà». Il brano è diviso in tre parti che coinvolge anche la musica sacra, nel rezione. corrispondono alle tre invocazioni del tentativo di farle recuperare la spiritua- La Missa Viri Galilaei (Messa del- testo (Kyrie eleison, Christe eleison, lità originaria. La polifonia fiamminga, l’Uomo di Galilea) di Giovanni Pierluigi Kyrie eleison). È scritto a sei voci, tut- infatti, si è ormai talmente evoluta da da Palestrina è un esempio di musica vo- te con la stessa importanza. Le melo- creare composizioni troppo complesse cale sacra del periodo della Controri- die procedono pacate in un contesto e spettacolari, fonte di distrazione per i forma. Il titolo della messa contiene la sonoro di grande perfezione e limpi- fedeli. Lo stile polifonico viene mante- dedica a Cristo, l’Uomo di Galilea. dezza. Biografia Giovanni Pierluigi da Palestrina (Palestrina, 1525 ca - Roma, 1594). Cantore a dieci anni nella basili- ca romana di S. Maria Maggiore, a diciannove anni ritorna a Palestrina come organista e maestro di canto presso il duomo. Sette anni dopo si trasferisce definitivamente a Roma, dove ricopre importan- ti incarichi nell’ambito musicale presso le più prestigiose istituzioni religiose. È uno dei più grandi 115 compositori di musica sacra di tutti i tempi; con oltre 100 messe e numerosissimi brani liturgici. Muore nel 1594. Ai suoi funerali, nella Cappella Sistina, sul feretro si legge: «Giovanni Pierluigi da Palestrina, principe della musica».

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con le voci: A T

a. acute b. gravi O

2. Il brano è: a. accompagnato da strumenti b. esclusivamente vocale

3. Le voci cantano: a. tutte la stessa melodia b. melodie diverse

4. Il carattere del brano è: a. complesso ed enigmatico b. semplice e popolare c. sereno e pacato d. fastoso e spettacolare

5. Che cosa significa «messa» nel linguaggio musicale?

......

6. A quale grande scuola polifonica appartiene Palestrina?

......

7. Quali sono le caratteristiche di questa scuola polifonica?

...... U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 116

Le forme La musica profana LA MUSICA VOCALE LA MUSICA STRUMENTALE La musica profana ha nel Rinascimento un grande svi- I brani strumentali, nati come semplici esecuzioni di luppo, dovuto alla crescente importanza delle corti e al- quelli vocali, si arricchiscono di variazioni, fioriture e l’invenzione della stampa musicale. Nella musica vocale ornamenti che i musicisti tendono a improvvisare (prati- le forme più importanti sono la chanson e il madrigale. ca che continuerà nel periodo successivo). La chanson (canzone) è una composizione polifonica Anche la danza gode di grande favore nelle corti rinasci- colta, che ha le sue radici nella musica dei trovatori e dei mentali. Gli editori cominciano a stampare le musiche trovieri medievali; è molto praticata dai compositori delle danze più richieste e i manuali con la spiegazione francesi e fiamminghi. dei passi. Le composizioni sono generalmente riunite a Il madrigale nasce in Italia dall’incontro dei canti di tra- gruppi, in cui si alternano danze lente ad altre veloci. dizione popolare divisi in strofe (frottola, villotta) con la tecnica più contrappuntistica dei maestri fiamminghi. Il risultato è una composizione polifonica molto raffinata in cui vi è un rapporto più stretto fra poesia e musica: si cerca di esprimere con i suoni il contenuto delle parole e i concetti dei testi.

116

Concerto; dipinto di scuola veneziana del Cinquecento: le tre Una tipica danza del Cinquecento, presso la corte francese fanciulle eseguono un madrigale. dei Valois. ccia3 tra 5 cd 3 Tilman Susato mp31 tr Den Hoboeken Dans accia 138 Questo brano è una danza strumentale del Rinascimento. Pubblicata ad Anversa nel 1551 da Tilman Susato, importante edi- tore musicale e compositore fiammingo, è eseguita da viole da braccio e da gamba, flauto, liuti e percussioni. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il flauto b. il liuto c. la viola da gamba d. il tamburello a sonagli O

2. Il brano è caratterizzato da: a. una sola melodia che si ripete b. melodie sempre diverse

3. L’andamento è: a. lento b. moderato c. veloce d. strumentale U2_Rinascimento_107-118 23-01-2007 8:59 Pagina 117

Il Rinascimento L’opera in primo piano ccia3 tra 6 cd 3 Simone Molinaro mp31 tr Ballo detto «Il Conte Orlando» accia 139 Questo brano fa parte di una raccolta di composizioni per liuto di Simone Molinaro pubblicata nel 1599 a Venezia. Pizzicando le corde con le dita, il musicista riesce a suona- re contemporaneamente più melodie che spesso danno luo- go ad accordi. Questo brano polifonico è stato reso celebre dal compositore italiano Ottorino Respighi nella libera tra- scrizione per orchestra Antiche arie e danze per liuto nel 1917 (vedi p. 236).

Biografia Simone Molinaro (Genova, 1565-1615 ca). Grande liuti- sta e compositore polifonico molto apprezzato, ha scrit- to diversi madrigali, mottetti e concerti ecclesiastici, nonché un’importante Intavolatura di liuto. 117

SCOLTO A G U I

D

1. Il carattere del brano è: A T

a. popolare e adatto alla danza O b. elegante e raffinato

2. Come si suona il liuto?

......

......

......

3. Il timbro è: a. delicato b. aspro

4. Questo strumento è adatto per: a. grandi spazi aperti b. piccoli ambienti

5. Perché il liuto gode di grande considerazione nel Rinascimento?

......

......

...... U2_Rinascimento_107-118 22-01-2007 14:51 Pagina 118

MODULO 2 STORIA DELLA MUSICA

In sintesi IL RINASCIMENTO I luoghi e gli strumenti Cattedrali e chiese si fregiano di decorazioni artistiche sempre più ricche e utilizzano per la messa can- ti polifonici spesso molto complessi. Le corti di principi e signori diventano grandi centri di cultura e di ricerca. La musica è considerata mol- to importante per l’educazione e il saperla apprezzare ed eseguire fa parte delle virtù di un buon corti- giano. Nelle basiliche e nelle corti più importanti si costituiscono delle istituzioni stabili di musicisti: le cap- pelle musicali. Inizialmente sono formate solo da cantori, in seguito anche da strumentisti. Nasce la stampa musicale che permette una maggiore diffusione dei brani. La musica strumentale si esegue soprattutto nelle corti. Tra tutti gli strumenti quello più amato è il liuto, particolarmente adatto alla musica per piccoli ambienti e in grado di eseguire brani polifonici. Fra gli altri strumenti a corde ricordiamo la chitarra, all’epoca a quattro corde, e la viola (da braccio e da gamba). Tra gli strumenti a fiato emergono il cromorno e la bombar- da. Gli strumenti a percussione sono utilizzati soprattutto nella musica per la danza. I caratteri L’uomo ha un atteggiamento più razionale nei confronti della vita e si sente protagonista del proprio desti- no. Nelle arti figurative inventa la prospettiva che rende visivamente la profondità dello spazio. Nella musica l’applicazione sempre più scientifica della tecnica polifonica porta il musicista a creare brani spesso molto complessi, veri «edifici musicali». Si riscoprono valori tipicamente terreni come la bellezza e la gioia di vivere. Celebri sono i festeggiamenti per il carnevale a Firenze durante la signoria di Lorenzo 118 il Magnifico. Per accompagnare le parate dei carri e le mascherate si intonano canti carnevaleschi. Le forme La messa è la forma musicale più importante della musica sacra. In musica indica l’insieme dei canti che accompagnano la funzione religiosa. I principali sono: Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei. Tre sono le scuole principali di produzione di musica sacra: • la scuola fiamminga, che si sviluppa nelle Fiandre, caratterizzata da una complessa polifonia; • la scuola romana, che pone grande attenzione all’equilibrio delle voci e alla chiarezza delle parole del testo cantato; il musicista più importante è Palestrina; • la scuola veneziana, che sviluppa uno stile musicale dal carattere brillante e fastoso, in cui gli stru- menti trovano ampio spazio. La musica profana ha nel Rinascimento un grande sviluppo. Nella musica vocale le forme più importanti sono la chanson e il madrigale. I brani di musica strumentale sono costituiti soprattutto dall’esecuzione sugli strumenti di brani vocali, arricchiti di variazioni e orna- menti che i musicisti tendono a improvvisare. Nelle corti la danza gode di grande favore. I balli sono riuniti a gruppi, alternando danze dalle caratteristiche diverse. U3_Barocco_119-148 23-01-2007 9:27 Pagina 119

UNITÀ Il Barocco obiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica barocca • Analizzare le principali forme di musica sacra e profana del periodo (oratorio, melodramma, concerto solista, concerto grosso) • Distinguere, in 3brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica al Barocco • Conoscere i grandi musicisti del periodo (in modo approfondito Johann Sebastian Bach) • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le funzioni sociali della musica tra Seicento e Settecento IL CONTESTO significa «bizzarro»). È uno stile ricco di eccessi e fanta- Il Seicento è un periodo pieno di contrasti: vi si combat- sia, che vuole stupire per la spettacolarità e la ricchez- te l’ultima guerra di religione (la guerra dei Trent’anni); za di ornamenti. inizia la moderna ricerca scientifica, grazie a Galileo L’obiettivo degli artisti è quello di celebrare il potere dei Galilei; le grandi potenze europee iniziano a sfruttare i sovrani e della Chiesa attraverso le loro opere. territori americani scoperti un secolo prima e si sviluppa Nell’ambito musicale, con questo termine si indica il pe- una ricca economia. Olanda, Francia e Inghilterra si ar- riodo compreso circa fra il 1600 e il 1750, in riferimento ricchiscono enormemente; l’Italia, divisa territorialmen- a due grandi avvenimenti: la nascita del melodramma te, è sotto la dominazione straniera di Spagna e Austria, (detto anche comunemente «opera») e la morte dei due ed è colpita da epidemie di peste e carestie. grandi musicisti tedeschi Johann Sebastian Bach e In Europa si affermano grandi monarchie nazionali: Georg Friedrich Haendel. 119 quella francese del Re Sole è la più sfarzosa. L’ Italia è, in questo periodo, la nazione guida in campo La nobiltà che vive alla corte di Versailles conduce una artistico: Venezia, Napoli e Roma sono, musicalmente, vita fastosa e spensierata. le città più attive e importanti. Il popolo invece, che rappresenta il 99% della popolazio- Tale primato è contrastato dalla Francia, che elabora uno ne, versa in condizioni di miseria. stile nazionale più legato alla danza. Anche in Germania, Lo stile artistico che si sviluppa in questo periodo prende terra di grandissimi musicisti, lo stile italiano è un riferi- il nome di Barocco (parola che deriva dallo spagnolo e mento costante. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 120 I luoghi e gli strumenti Musica dovunque Nel periodo barocco si suona ovunque (nelle chiese, nel- le scuole, nelle case e nei palazzi, nelle piazze e nei giar- dini), ma il luogo più tipico dove si esegue e si ascolta musica è la corte. La giornata di re e principi è accompagnata dalla mu- sica: dal risveglio alla toilette, dalla vestizione al saluto dei cortigiani, dal pranzo alla visita di qualche illustre ospite, non mancano mai i musicisti che accompagnano i vari momenti della vita a corte. La nascita del melodramma (spettacolo teatrale in cui gli attori-cantanti narrano una vicenda attraverso la reci- tazione e il canto) fa sì che si costruiscano nuovi edifici destinati alla musica: i teatri d’opera. Inizialmente i melodrammi, essendo spettacoli destinati esclusivamente alla nobiltà, vengono allestiti nei palazzi signorili. Ma tale è il successo che dal 1637, dapprima a Venezia e poi in tutta Italia e in Europa, cominciano a es- Una scuola di musica veneziana raffigurata da Gabriele Bella sere rappresentati anche nei teatri pubblici; qui, pagando nel dipinto La cantata delle orfanelle, a inizio Settecento. un biglietto, chiunque può assistere alle rappresentazio- ni. Verso la metà del Seicento molte città italiane possie- fondere la cultura. Famose sono in Italia l’Accademia dono almeno un teatro pubblico, che in questo periodo è Filarmonica a Bologna e l’Accademia dell’Arcadia a 120 già definito nei suoi elementi essenziali: un palcoscenico Roma, di cui fanno parte alcuni fra i più importanti mu- sopraelevato dove si svolge la rappresentazione, un pro- sicisti italiani. scenio (la parte fra il palcoscenico e la platea) dove suo- Nelle chiese si suona e si canta musica sacra; in quelle na l’orchestra, la platea per il pubblico borghese, i palchi più prestigiose, vi sono gruppi musicali permanenti. destinati ai nobili. La musica viene insegnata anche in istituzioni pubbliche Si fa musica anche nelle accademie, associazioni private come gli «ospedali», istituti dove sono ospitati i bambini dove uomini eruditi si ritrovano con il proposito di dif- orfani: famosi sono quelli di Venezia e di Napoli.

L’interno di un teatro del Settecento: palchi e platea sono affollati da un pubblico entusiasta. Già dalla metà del secolo precedente ogni città italiana aveva almeno un teatro pubblico. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 121

Il Barocco Gli strumenti barocchi Fino al Cinquecento i brani venivano scritti senza essere destinati a uno strumento in particolare. La scelta avve- niva solo successivamente, in base alle esigenze o alla disponibilità di strumenti del momento. Nel periodo ba- rocco, invece, i musicisti stabiliscono fin da subito la de- stinazione del brano, indicando sullo spartito lo strumen- to da utilizzare. Avendo un ruolo sempre più specifico e importante, gli strumenti musicali vengono perfezionati e, in taluni casi, trasformati radicalmente. Tra tutti il violino è quel- lo che gode di maggior fortuna. Le sue capacità espressi- ve, simili alla voce umana, la bellezza del timbro e la particolare agilità ne fanno lo strumento principe della musica barocca. Al suo successo contribuiscono anche i grandi liutai italiani: a Cremona le famiglie Amati, Guarnieri e soprattutto Stradivari costruiscono strumen- ti ad arco di particolare bellezza e perfezione, dal suono ancora oggi insuperato. In Italia operano grandissimi violinisti, fra cui Arcangelo Corelli e Antonio Vivaldi, che hanno successo in tutta Europa. In Francia e Inghilterra, invece, è ancora molto utilizzata la viola da gamba (strumento ad arco dall’estensione 121 medio-grave). Solo successivamente sarà sostituita dagli Iniziano a formarsi orchestre stabili di musicisti profes- altri nuovi strumenti ad arco (la viola, il sionisti. La prima in assoluto, costituita nel 1626, è quel- violoncello e il contrabbasso). la dei «24 violini del Re», alla corte del Re Sole: un’or- Il clavicembalo, nato alla fine del chestra d’archi, divisa in sezioni secondo l’estensione Trecento, si afferma proprio in degli strumenti, similmente a come accade oggi. questo periodo, raggiungendo il massimo splendore per la perfezione della costruzio- ne, la bellezza delle deco- razioni e il grande nume- ro di composizioni a esso dedicate. Grandi scuole clavicembalisti- che sorgono in Fran- cia, in Germania e in Italia. Il liuto, strumento principe del Rinasci- mento, viene modi- ficato con l’aggiunta di corde per i suoni bassi.

Alcuni strumenti dell’epoca barocca in un dipinto dei pittori olandesi Jan Bruegel e Pieter Rubens. Si riconoscono (a partire da sinistra): clavicembalo, violoncello, viola da gamba, violino, liuto. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 122 I caratteri Tutto è spettacolo In una società segnata da conflitti, dispari- tà sociali e miseria, i potenti (papi, re, principi e signori) cercano, attraver- so il fasto e le cerimonie, di crea- re l’illusione di un mondo per- fettamente ordinato e sereno. Il cerimoniale che accompa- gna la giornata del re di Francia Luigi XIV è, ad esempio, uno spettacolo continuo a cui assiste l’in- tera corte: la gita nel par- co, il ricevimento di am- basciatori e personalità, un semplice pranzo si trasformano in situazioni formali, Festa sull’acqua nel parco della reggia di Versailles. Sontuose dove l’apparenza è molto più importante di ogni altro imbarcazioni dorate ospitano i sovrani, la corte, gli invitati, i musici, le vettovaglie in un’immensa esibizione di sfarzo. aspetto. Qualunque azione del re diventa un rito che ha la finalità di trasmettere un’immagine quasi divina del sovrano. Se ogni momento della vita di corte è regolato da un rigi- bri sono i cortei reali sul fiume Tamigi, a Londra, accom- do cerimoniale, è soprattutto nelle occasioni di festa che pagnati dalla musica. Alla sera non possono mancare 122 si manifesta il gusto per la spettacolarizzazione e la tea- grandi balli e gli spettacoli di fuochi artificiali. tralità. Le grandi feste di corte hanno per palcoscenici i La tendenza alla spettacolarizzazione coinvolge la musi- saloni dei castelli, affrescati e decorati, le grandiose scali- ca, che diventa essa stessa spettacolo e colonna sonora nate, i favolosi giardini, le fontane con i giochi d’acqua. della festa. I musicisti sono tanto più applauditi dagli Anche una passeggiata in barca del re viene celebrata con spettatori, quanto più li divertono e li stupiscono con mil- musiche all’aperto alle quali assiste la popolazione: cele- le bizzarrie, esagerazioni e stranezze.

ccia3 tra 7 cd 3 Georg Friedrich Haendel mp31 tr da Musica sull’acqua: Suite n. 1, Allegro accia 140 La Musica sull’acqua fa parte di tre suites composte da Haendel (vedi p. 133) per allietare una gita sul Tamigi del re d’Inghilterra, Giorgio I. Fra le imbarcazioni che seguivano quella del sovrano vi era un battello che ospitava un’orchestra di cinquanta strumentisti che eseguiva i brani. Questa musica rende con molta efficacia l’atmosfera della vita di corte: anche una semplice gita in barca sul fiume si trasforma in una festa grandiosa e spettacolare. SCOLTO A G U I

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1. Quali fra gli strumenti presenti nel brano rendono meglio l’immagine di una musica eseguita all’aria A T

aperta? O a. I corni b. Gli archi c. Gli oboi d. I fagotti

2. Nel brano gli strumenti: a. suonano sempre tutti insieme b. si alternano con regolarità

3. Il brano è più adatto per descrivere: a. una gita in barca b. l’acqua c. la maestà del re d. la festosità della situazione U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 123

Il Barocco L’opera in primo piano ccia3 tra 8 cd 3 Michel-Richard Delalande mp31 tr dalle Sinfonie per le cene del re: Preludio accia 141 Delalande, musicista alla corte del Re Sole, compone que- bo è prima controllato dall’assaggiatore che ne verifica la sta sinfonia per accompagnare la cena del sovrano. qualità (e si accerta che non sia avvelenato!). Il re è solito consumare la cena verso le 10 di sera. Si siede Il brano che ti proponiamo è eseguito all’arrivo del re. Le al centro della tavola; intorno a lui prendono posto i fami- trombe sottolineano il momento del suo ingresso, a cui fa liari; dietro al re, in piedi, stanno il suo primo medico per- seguito l’entrata della prima portata. Attraverso i colpi di sonale e pochi privilegiati. Di fronte, in uno spazio rialzato timpano e gli squilli di tromba, la musica conferisce mae- ricavato sulla parete opposta, suona l’orchestra; più lonta- stosità al cerimoniale. Gli archi, con il loro timbro delicato, no, verso le porte, si assiepano i cortigiani e i curiosi per ingentiliscono l’atmosfera, aggiungendovi un tocco di raf- assistere allo spettacolo. Esistono regole precise per la pre- finatezza e di eleganza. sentazione dei piatti e la successione delle portate e ogni ci- Biografia Michel-Richard Delalande (Parigi, 1657 - Versailles, 1726). Nel 1683 entra al servizio del re di Francia e in pochi anni diventa uno dei musicisti più importanti della corte reale. Per gli intrattenimenti a corte compone numerosi balletti e per la cappella di Versailles molti brani di musica sacra. In qualità di sovrintendente per la musica da camera del Re Sole, scrive quasi 200 brani (raggruppati in 12 suites) per allietare le cene del re. 123 SCOLTO A G U I

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1. Con quali strumenti inizia il brano? A T

a. Con i timpani b. Con il flauto c. Con i timpani e le trombe d. Con i violini O

2. Subito dopo (a 0’16) quali strumenti compaiono? a. I timpani b. Il flauto c. Le trombe d. I violini

3. Quale effetto crea la presenza di questi due tipi di strumenti?

......

4. Quante melodie sono presenti nel brano? a. Una b. Due c. Tre d. Quattro

5. Perché, secondo te, abbinare un brano come questo alla cena del re? a. Per rappresentare la ritualità e teatralità dell’avvenimento b. Per divertire il re c. Per divertire i commensali d. Per descrivere fedelmente la cena del re

6. Quali aspetti della musica rendono il brano adatto all’entrata del re? a. La melodia dei flauti b. Il ritmo irregolare c. La presenza di trombe e timpani U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 124

I caratteri Grandiosità e solennità La grandezza e lo sfarzo di castelli e residenze reali suscitano meraviglia e ammirazione. La va- stità degli ambienti, la bellezza delle decorazio- ni e degli arredi, gli splendidi giardini con le monumentali fontane sottolineano la ricchezza e il potere delle monarchie europee e ne rafforza- no il prestigio. L’intenzione degli artisti che realizzano tali am- bienti è quella di stupire e affascinare con la grandiosità delle loro opere. In ambito religioso, papi e prelati fanno costrui- re chiese e monasteri per celebrare la gloria di Dio. Lo splendore di questi edifici fa emergere l’autorità della Chiesa in tutta la sua solennità. Gli interni delle chiese sono arricchiti con deco- razioni, sculture, stucchi e marmi pregiati. Immaginiamo cosa possa significare per un con- tadino dell’epoca lasciare la sua modesta dimora ed entrare in una chiesa barocca: ovunque doratu- re, nuvole e angeli musicanti sembrano annuncia- re il Paradiso e la gloria di Dio; tutto è grandioso, 124 fuori dal comune e in questo ambiente il fedele si sente avvolto e rapito come da una visione. In questo olio del 1668, il pittore francese Pierre Patel ci mostra l’arrivo del corteo regale nell’imponente e sfarzosa reggia di Versailles.

Anche la musica acquisisce grandiosità e solennità. Le orchestre si ingrandiscono e utilizzano maggiormente gli strumenti a fiato. Quando se ne presenta l’esigenza, vengono arricchite da strumenti a percussione. Anche la musica sacra, che accompagna i vari riti reli- giosi, presenta questi aspetti di grandiosità e solennità. In chiesa, l’uso della tecnica policorale, nata nel Rinascimento a Venezia, è sempre più praticata. Consiste nel dislocare in punti diversi della chiesa grup- pi di cantori e strumentisti che si alternano nell’esecu- zione. In questo modo si amplificano le sonorità e si creano effetti di eco molto suggestivi e spettacolari. Gli imponenti inni sacri, eseguiti da organici strumentali smisurati, celebrano in modo imponente e sfarzoso la grandezza di Dio.

L’interno suggestivo di una chiesa barocca: si possono notare la ricchezza e la fantasia delle decorazioni. U3_Barocco_119-148 23-01-2007 9:30 Pagina 125

Il Barocco L’opera in primo piano ccia2 tra 7 cd 1 Marc-Antoine Charpentier mp31 t dal Te Deum in Re maggiore: Preludio raccia 27 Il Te Deum è un inno eseguito comunemente nelle celebra- parte introduttiva) è adottato oggi come sigla televisiva zioni liturgiche domenicali. Durante il periodo barocco, in dell’Eurovisione. Francia, diviene obbligatorio nelle grandi celebrazioni e Nel brano i timpani e le trombe conferiscono solennità alla molti musicisti francesi si cimentano nella sua composizio- melodia principale, alla quale si alternano melodie secon- ne. Charpentier ne compone ben quattro, di cui il più noto è darie dal carattere più dimesso. L’avvicendarsi dei vari stru- quello in Re maggiore scritto nel 1699. Il suo Preludio (la menti che le eseguono rende il brano molto vario. Biografia Marc-Antoine Charpentier (Parigi, 1635 circa - 1704). Si forma musicalmente a Roma con i grandi maestri italiani del- l’epoca. Tornato in Francia, entra al servizio della nobiltà parigina come direttore d’orchestra. Insegnante apprezzato, compone intermezzi musicali per il teatro e alcuni melodrammi. In seguito diviene maestro di cappella in alcune delle più importanti chiese parigine e si dedica prevalentemente alla musica sacra.

SCOLTO A G U I

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1. Quali sono gli strumenti che emergono maggiormente nella parte iniziale? A T

a. Le trombe b. Le percussioni c. Gli archi d. I flauti O 125 2. La seconda melodia (a 0.27) da quali strumenti è eseguita? a. Le trombe b. Le percussioni c. Gli archi d. I flauti

3. Quante volte compare la melodia iniziale? a. Due b. Tre c. Quattro d. Cinque

4. Da quante melodie è composto il brano? a. Uno b. Due c. Tre d. Quattro

5. Il brano è stato composto per: a. allietare i fedeli b. celebrare trionfalmente la gloria di Dio c. annunciare l’arrivo del re d. impressionare i visitatori

6. In che contesto e in quale circostanza veniva comunemente eseguito il brano?

......

......

......

7. Quali strumenti conferiscono maggiormente il carattere di grandiosità e solennità al brano?

...... U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 126

I caratteri Il trionfo dell’ornamento Durante il periodo barocco le espressioni artistiche si ar- limenti sono improvvisati sul momento dagli esecutori, ricchiscono di ogni sorta di ricercatezze e ornamenti. I che li utilizzano per dimostrare la loro bravura e stupire palazzi e le chiese abbondano di stucchi, dorature e in- gli ascoltatori. Sono i brani dall’andamento lento che si tarsi, che impreziosiscono e decorano facciate e interni. prestano meglio all’inserimento degli ab- L’abbigliamento è molto fantasioso: legato al cerimonia- bellimenti. Gli esecutori hanno, in questo le di corte, prescrive parrucche, gioielli e volti incipriati periodo, una notevole libertà nell’inter- per uomini e donne; queste ultime indossano abiti dal pretazione, e la loro importanza non è busto aderentissimo e dalle gonne immense, riccamente inferiore a quella dei compositori. decorate. Anche gli strumenti musicali sono riccamente Per capire come il gusto per gli ab- ornati: di particolare bellezza sono i clevicembali del- bellimenti sia molto forte e diffu- l’epoca che presentano la cassa armonica e il coperchio so, bisogna pensare al contesto in dipinti in modo raffinato e fantasioso. cui i musicisti si esibiscono: suo- Per arricchire le loro composizioni, i nano nei grandi saloni dei palazzi, musicisti inseriscono nei brani dove le pareti sono dipinte e ar- molti abbellimenti, gruppi di ricchite da mille stucchi e pre- note eseguite velocemente ziosi quadri; i soffitti decorati che rendono la melodia più con scene e finte architettu- espressiva, più vivace ritmi- re creano l’illusione di uno camente. Spesso gli abbel- spazio smisurato.

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In questo dipinto settecentesco del pittore francese Jacques Gautier-Dagoty, vediamo raffigurato un salotto di un palazzo aristocratico. L’abbigliamento dei nobili presenti è sfarzoso e ricercato. U3_Barocco_119-148 23-01-2007 9:31 Pagina 127

Il Barocco L’opera in primo piano ccia3 tra 9 cd 3 Arcangelo Corelli mp31 t dalla Sonata per violino e basso continuo, op. 5 n. 3: rac 42 cia 1 1o movimento, Adagio Le 12 sonate dell’Opera n. 5, pubbli- gli abbellimenti, che mancano nella Il brano inizia con una nota lunga del cate per la prima volta nel 1700 e dedi- prima edizione, perché solitamente violino, subito seguita dai primi abbel- cate da Corelli alla principessa tedesca improvvisati sul momento dagli esecu- limenti che impreziosiscono la melo- Sofia Carlotta di Brandeburgo, conta- tori. Proprio da questa versione è tratto dia. Questa è accompagnata dal cla- no ben 42 edizioni solo nel Settecento, il brano seguente, che ben documenta vicembalo, che realizza il «basso a testimonianza del loro successo. La il modo di eseguire e di abbellire la continuo», suonando accordi senza terza edizione reca sulla partitura tutti melodia nel periodo barocco. interruzioni (vedi p. 136). Biografia Arcangelo Corelli (Fusignano di Romagna, Ravenna, 1653 - Roma, 1713). Dopo gli studi musicali a Bologna, si trasferisce a Roma, presso la corte papale. Celebre violinista, ha un’enorme influenza sul- le scuole violinistiche europee, che si rifanno tutte al suo insegnamento. Come compositore si dedica esclusivamente alla musica strumentale. Le sue opere non sono molte, ma tutte significative e di grande successo; in particolare ricordiamo le Sonate per violino e basso continuo e i Concerti grossi. 127

SCOLTO A G U I

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1. Con quali strumenti inizia il brano? A T

a. Con il violino e il clavicembalo b. Con il solo violino O

2. Da quanti strumenti è eseguito il brano? a. Uno b. Due c. Tre d. Quattro

3. La melodia è eseguita: a. dal clavicembalo b. dal violino c. dal flauto d. dalla voce

4. L’accompagnamento è eseguito da: ......

5. L’andamento è: a. lento b. veloce

6. Che cosa contribuisce ad accentuare l’espressività del brano? a. La successione continua degli accordi b. Le note lunghe del violino c. Gli abbellimenti della melodia

7. Che cosa si intende per «basso continuo»? a. Una melodia con molti abbellimenti b. Un tipo di accompagnamento

8. Che cosa sono gli abbellimenti? ......

9. In rapporto all’esecuzione gli abbellimenti rendono il brano: a. più facile b. più difficile U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 128

I caratteri Contrasti e colpi di scena Al fine di emozionare e coinvolgere lo spettatore, l’arte barocca utilizza forti contrasti: in pittura, ad esempio, si alternano e accostano colori molto chiari ad altri molto scuri (effetto che si chiama appunto «chiaro-scuro») mentre in architettura si affiancano forme curve ad altre rettilinee. Anche nella musica sono presenti contrasti sonori, cioè parti con caratteristiche molto diverse tra loro. Alternando i timbri degli strumenti, oppure un gruppo ri- stretto di strumenti al resto dell’orchestra, o ancora un solista all’orchestra, i compositori creano effetti molto suggestivi. Altro elemento caratteristico della musica barocca sono le improvvise variazioni di intensità tra il piano e il forte. Nel melodramma (vedi p. 132) e nell’oratorio (spetta- colo sacro cantato e suonato, vedi p. 134) si creano con- trasti alternando i recitativi (parti declamate, dal ritmo molto libero) alle arie (brani cantati, con melodie toc- canti). Le composizioni strumentali sono formate da più brani, (i movimenti), lenti o veloci, che si alternano. Di conse- 128 guenza si avvicendano anche le sensazioni e gli stati d’animo suscitati dalla musica: a una sensazione di sere- Il sapiente uso che fanno della luce gli artisti barocchi crea nità associata a un movimento lento, può seguire una chiaroscuri di effetto straordinario, come in questo Concerto sensazione di dinamismo o inquietudine provocata da un dell’olandese Hendrick Terbrugghen, dipinto intorno al 1626. movimento molto veloce.

ccia4 tra 0 cd 3 Antonio Vivaldi o mp31 tr da Le quattro stagioni: L’estate: 3 movimento, Presto accia 143 In questo brano di Vivaldi (vedi p. 139) sono molto evidenti le improvvise variazioni d’intensità tra il piano e il forte. Attraverso i contrasti sonori l’autore riesce a descrivere in modo molto efficace lo scoppio di un temporale. SCOLTO A G U I

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1. L’orchestra è costituita da: A T

a. archi, fiati e clavicembalo b. archi e clavicembalo O

2. Nel brano: a. gli strumenti suonano sempre tutti insieme b. un solista si alterna all’orchestra

3. Quali effetti provoca questo fatto?

......

4. L’atmosfera è: a. gioiosa b. serena c. inquieta U3_Barocco_119-148 30-01-2007 15:20 Pagina 129

Il Barocco L’opera in primo piano ccia4 tra 1 cd 3 Alessandro Stradella mp31 t dalla Sonata in Re maggiore con una tromba: rac 44 cia 1 1o movimento, Allegro La composizione, scritta da Stradella nel 1670 durante un L’alternanza degli strumenti determina contrasti timbrici e soggiorno a Roma, presenta gli archi divisi in due gruppi variazioni d’intensità. secondo la tecnica policorale (che vede i musicisti dislocati La sonata è in quattro movimenti, in cui tempi veloci si al- in punti diversi della sala da concerto). L’orchestra è forma- ternano a tempi lenti. Il brano che ascolterai è l’Allegro ini- ta da archi, tromba e clavicembalo. ziale con cui si apre la composizione.

Biografia Alessandro Stradella (Roma, 1644 - Genova, 1682). Conduce fin da giovane una vita avventurosa, contrassegnata da scandali e fughe di città in città. È uno dei compositori più importanti del Barocco in Italia. Vasta è la sua produzione nel campo della musica vocale. Nella musica strumentale la sua fama è legata al genere del concerto grosso (vedi p. 136), di cui Stradella è probabilmente l’inventore. Muore a Genova, al culmine del successo, accol- tellato mentre rincasa di notte.

SCOLTO 129 A G U I

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1. Il brano inizia con: A T

a. i violini b. la tromba O c. il clavicembalo d. le viole

2. Quale strumento conduce il discorso?

......

3. Gli archi: a. accompagnano e riprendono la melodia b. eseguono solo l’accompagnamento c. sono gli strumenti solisti d. sottolineano il ritmo

4. Quale strumento accompagna continuamente?

......

5. Il carattere del brano è: a. triste b. pauroso c. aggressivo d. gioioso

6. A che cosa sono dovuti i contrasti timbrici e le variazioni di intensità?

......

7. A quale fine i musicisti barocchi utilizzano contrasti sonori e colpi di scena?

...... U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 130

I caratteri Il piacere di commuoversi Nel Barocco l’arte deve stupire, ma anche e soprattutto commuovere. Pittori e scultori scelgono situazioni e per- sonaggi che trasmettono grande passione e tensione emotiva. Anche la musica cerca di esaltare i sentimenti per emo- zionare gli ascoltatori. I musicisti abbandonano progres- sivamente la polifonia in favore di uno stile più semplice, ma capace di parlare al cuore dell’ascoltatore. I brani non presentano più, come in passato, varie linee melodiche eseguite contemporaneamente, ma una sola melodia dal carattere molto marcato e suggestivo, capace di evoca- re sensazioni forti. Nel melodramma i cantanti – con la voce, la gestualità e la recitazione – devono toccare e appassionare il pubbli- co, trasportarlo nella dimensione della vicenda narrata. La musica strumentale si arricchisce di capacità espres- sive grazie all’impiego sempre maggiore degli archi, ca- paci più di altri strumenti di evocare le sottili sfumature dei sentimenti umani.

130 Ritratto di cantatrice, opera del pittore Bernardo Cavallino, attivo a Napoli verso la metà del Seicento. Ci mostra l’importanza della gestualità nell’accompagnare il canto.

ccia4 tra 2 cd 3 Georg Friedrich Haendel o mp31 tr da Rinaldo: Atto 2 , Aria «Lascia ch’io pianga» accia 145 Il melodramma Rinaldo viene rappresentato per la prima vol- Rinaldo soltanto dopo mille peripezie. I due innamorati po- ta a Londra nel 1710. La vicenda è tratta dalla Gerusalemme tranno infine celebrare le sospirate nozze. liberata, opera del poeta italiano del Cinquecento Torquato Nel brano che ascolterai Armilena prigioniera piange e spe- Tasso. Goffredo di Buglione, capo dei soldati crociati che si ra di essere liberata. La commovente melodia è interrotta recano a conquistare Gerusalemme, promette in sposa al ca- da pause che rendono bene i pianti e i sospiri della protago- valiere Rinaldo sua figlia Armilena. La maga Armida, alleata nista; l’orchestra, a cui si aggiungono gli accordi del clavi- dei nemici saraceni, rapisce la ragazza, che sarà liberata da cembalo, dolcemente accompagna. SCOLTO A G U I

D

1. L’orchestra è costituita da: A T

a. fiati b. archi c. ottoni d. archi e percussioni O

2. Quale aspetto del brano riesce a commuovere maggiormente? a. L’accompagnamento delicato degli strumenti b. La melodia del canto c. La vicenda d. Il timbro particolare della voce del soprano

3. Se l’andamento del brano fosse più veloce avrebbe lo stesso effetto? a. Sì, perché la melodia non cambierebbe b. No, perché perderebbe il suo carattere melanconico U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:11 Pagina 131

Il Barocco L’opera in primo piano ccia4 tra 3 cd 3 Georg Philipp Telemann mp31 t dal Concerto per tromba in Re maggiore: rac 46 cia 1 1o movimento, Adagio Questo concerto è in quattro movimenti e inizia con un Nel brano che ascolterai la tromba, accompagnata discreta- Adagio, secondo il genere del concerto da chiesa, che ha la mente dagli archi, esegue la melodia, creando un’atmosfera caratteristica di iniziare con un movimento lento. La trom- emozionante e commovente. ba, strumento solista, è accompagnata dall’orchestra di ar- La melodia di questo brano è stata utilizzata dal cantautore chi e dal clavicembalo). Fabrizio De André nella Canzone dell’amore perduto.

Biografia Georg Philipp Telemann (Magdeburgo, 1681 - Amburgo, 1767). È uno dei protagonisti del Barocco musicale. Opera come organista e direttore musicale in varie città della Germania, dove fonda diver- se associazioni musicali e concertistiche. Ad Amburgo organizza e dirige per 10 anni la musica sa- cra nelle chiese principali della città. Per la sua capacità di comporre musiche di grande effetto e piacevolezza, è celebrato dai suoi contemporanei come il maggiore compositore tedesco. Nella sua vastissima produzione prevale la musica vocale, fra cui spiccano ben 2000 cantate, oltre 50 oratori e 35 melodrammi. Nel campo della musica strumentale compone numerosi concerti e suites, fra cui la celebre Musica da tavola, utilizza- ta per gli intrattenimenti a corte. 131

SCOLTO A G U I

D

1. Come inizia il brano? A T

a. Con la sola tromba b. Con la tromba e l’orchestra O

2. Da quali strumenti è eseguito? a. Tromba, archi e legni b. Archi e legni c. Tromba e clavicembalo d. Tromba, archi e clavicembalo

3. Quale strumento esegue la melodia?

......

4. Quali strumenti accompagnano? a. I violini b. I flauti c. Gli archi e il clavicembalo d. La tromba e i violini

5. La melodia è: a. breve e ripetuta b. lunga

6. L’andamento è: a. lento b. veloce

7. Come termina il brano? a. Con la tromba b. Con un arpeggio dei flauti c. Con gli archi d. Con archi e clavicembalo U3_Barocco_119-148 12-06-2007 10:42 Pagina 132 Le forme Il melodramma: recitare cantando LA MUSICA VOCALE Presso le corti europee il numero di persone che si dilet- ta ascoltando musica aumenta sensibilmente rispetto al passato. Mentre nelle epoche precedenti chi si interessa- va alla musica coincideva sostanzialmente con chi la pra- ticava (i cori dei monaci, i fedeli nelle funzioni religiose, ecc.), in questo periodo si forma un pubblico di ascolta- tori. Sorge allora l’esigenza di una musica più semplice, il desiderio di capire le parole dei testi, che la complessa polifonia rinascimentale rendeva di difficile comprensio- ne. È in questo contesto che nasce la melodia accompa- gnata, i cui tratti fondamentali sono gli stessi dell’odier- na canzone: un cantante intona un testo accompagnato da strumenti. Il canto a più voci viene ancora praticato dai compositori come una tecnica musicale specifica, a cui si ricorre in circostanze determinate: nella musica sacra e per i pezzi d’insieme nei melodrammi e negli oratori.

132 L’OPERA LIRICA Verso la fine del Cinquecento a Firenze un’accademia di letterati e musicisti (detta Camerata de’ Bardi perché si raccolgono intorno al conte Bardi) propone spettacoli dove si esegue la recitazione cantata di drammi, come av- veniva nell’antica Grecia. Nasce così il melodramma: L’opera in primo piano uno spettacolo teatrale in cui gli attori sono cantanti che, traccia1 accompagnati dall’orchestra, raccontano una vicenda in- cd 4 Georg Friedrich Haendel teramente in musica. Nel melodramma le arie (parti mp31 da Giulio Cesare: tr 7 cantate da voci soliste secondo la tecnica della melodia accia 14 o accompagnata) si alternano ai recitativi. Atto 1 , Aria Il melodramma ha un successo senza precedenti e le cor- «Svegliatemi nel core» ti fanno a gara nell’allestimento degli spettacoli con co- stumi e scenografie sempre più fastosi e spettacolari. Si L’opera seria Giulio Cesare è rappresentata nel 1724 al progettano macchine sceniche e ogni genere di marchin- teatro reale di Londra, città dove Haendel trascorre la gegni e trucchi teatrali per sorprendere e incantare gli maggior parte della sua esistenza. L’opera, ambientata spettatori. in Egitto, narra la storia d’amore fra due dei più impor- La moda dell’opera lirica, altro nome del melodramma, tanti personaggi dell’antichità: il romano Giulio Cesare si diffonde rapidamente in tutta Italia. Anche in Europa console di Roma e la regina d’Egitto Cleopatra. il melodramma italiano è uno degli spettacoli più apprez- Ottiene grande successo e viene rappresentata innume- revoli volte. zati e tutti i più grandi compositori scrivono opere in lin- Nell’aria che ascolterai, il giovane Sesto esprime la sua gua italiana. ira e il desiderio di vendetta per la morte del padre Inizialmente i melodrammi narrano vicende tratte dai Pompeo, nemico di Cesare. L’andamento veloce e in- miti greci e dalla storia antica di Roma. Questo filone calzante della musica e il canto che procede per ampi viene definito opera seria. Nel Settecento nasce e si af- intervalli comunicano la tensione emotiva del personag- ferma l’opera buffa, che tratta argomenti di vita quoti- gio. Il cantante esegue la melodia con un timbro acuto, diana. ottenuto con una tecnica chiamata «falsetto». U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 133

Il Barocco

Georg Friedrich Haendel al clavicembalo mentre accompagna una cantante durante un intrattenimento musicale alla corte d’Inghilterra.

La rappresentazione di un melodramma presso il teatro della reggia di Versailles in un dipinto del 1685. 133

O ASC LTO G Biografia U I

D

1. Quale strumenti emergono in particolare? A Georg Friedrich Haendel (Halle, 1685 T

a. Violini b. Corni O - Londra, 1759). È uno dei compositori c. Flauti d. Oboi più rappresentativi del periodo baroc- co. Nato lo stesso anno di Bach, 2. La voce è: Haendel dimostra un precoce talento a. acuta b. grave musicale e a soli dodici anni è assi- stente organista presso il duomo della sua città. 3. In quale lingua è cantato il testo? ...... Nonostante la famiglia lo spinga a diventare avvocato, 4. Il carattere della musica è: egli non tradisce la sua passione per la musica e a ven- a. delicato b. aggressivo t’anni è già un musicista affermato. c. malinconico d. cerimonioso Durante il suo viaggio in Italia, patria del melodram- ma, si dedica allo studio di questo genere musicale: 5. Come termina il brano? comporrà oltre 40 melodrammi e numerosi oratori. a. Con la voce b. Con l’orchestra Nel 1711 si trasferisce a Londra, dove passa il resto della sua vita, ottenendo notevole fama presso la cor- 6. A quale genere musicale appartiene il brano? te d’Inghilterra. Qui muore, cieco, nel 1759. a. Alla musica vocale Haendel ha composto molta musica strumentale: ol- b. All’opera buffa tre ai concerti,le suites orchestrali tra le quali Musica c. All’opera seria sull’acqua, composta per allietare le gite del re e della corte sul Tamigi, e Musica per i reali fuochi d’artificio, 7. Perché? Qual è l’argomento? ...... che doveva accompagnare un grandioso spettacolo ...... pirotecnico. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 134

Le forme L’oratorio: storie sacre in musica Prima di indicare un genere musicale, la parola oratorio Viene utilizzata molto la tecnica della melodia accom- indicava l’edificio situato nei pressi della chiesa che ospi- pagnata, mentre la polifonia viene impiegata soprattutto tava le riunioni di varie confraternite dedite a pratiche re- nelle parti corali. ligiose al di fuori della messa e della liturgia ufficiale. Anche nell’oratorio i personaggi hanno grande rilievo Queste pratiche avevano il loro momento principale nel drammatico. canto. Con il passare del tempo, i canti si strutturano Dato il crescente favore rivolto a questo genere musicale, sempre più in forma di dialogo. Gli argomenti trattati gli oratori vengono eseguiti non più solo nelle chiese o sono sacri, tratti cioè dalla Bibbia o dalla vita dei santi; negli edifici religiosi, ma anche nei palazzi di aristocrati- il testo può essere in latino, più gradito al pubblico ari- ci e prelati. stocratico, o in volgare, se rivolto alle classi più popolari. L’oratorio, che si afferma inizialmente a Roma e nelle al- Agli inizi del Seicento le innovazioni musicali legate al tre città italiane, si diffonde nel Settecento anche fuori melodramma vengono utilizzate nella composizione di dell’Italia, soprattutto in Inghilterra e in Germania. questi brani religiosi, che assumono le caratteristiche di un vero e proprio genere musicale nuovo: l’oratorio. A differenza di quanto accade nel melodramma, nell’ora- torio i cantanti non indossano costumi e le scenografie non sono presenti. Fra le voci soliste si distingue il ruolo del narratore, che ha il compito di raccontare e tenere le fila della vicenda. Grande rilievo ha il coro, che sottoli- nea e commenta i fatti rappresentati. 134

Illustrazione ottocentesca della Cappella reale del palazzo di Hampton Court, a Londra. Anche la protestante Inghilterra accoglie con favore l’oratorio, il nuovo genere musicale nato in Italia nel Seicento.

L’esecuzione di un oratorio haendeliano in una caricatura coeva dell’inglese W. Hogarth. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 135

Il Barocco L’opera in primo piano

traccia2 cd 4 Georg Friedrich Haendel mp31 tr da Il Messia: Alleluja accia 148 Haendel (vedi p. 133) ormai da molti anni si trova in Inghilterra. Qui si dedica soprattutto alla composizione di melodrammi in lingua italiana per un pubblico aristocrati- co. Ma il pubblico inglese comincia a essere stanco del- l’opera italiana. Così Haendel rivolge il suo interesse al- l’oratorio, le cui storie tratte dalla Bibbia sono più familiari agli spettatori comuni, rispetto alle vicende mitologiche o storiche conosciute soltanto dalle persone colte. Per i testi, invece dell’italiano, adotta la lingua inglese, che può essere compresa da tutti. L’oratorio Il Messia viene composto in sole tre settimane e rappresentato per la prima volta a Dublino nel 1742. È incentrato sulla figura di Cristo e sulla sua opera di re- denzione nei confronti degli uomini. L’ Alleluja, il brano più famoso del Messia, celebra la Resurrezione di Cristo. Il brano è eseguito dal coro accom- pagnato dall’intera orchestra, che sottolinea il momento dell’ascesa al Cielo di Cristo trionfante con una musica gio- iosa, spettacolare e grandiosa. 135

SCOLTO A G U I

D

1. Come inizia il brano? A T

a. Con l’orchestra b. Con il coro c. Con il coro e l’orchestra d. Con le trombe O

2. Quali strumenti emergono in particolare nel brano?

......

3. Il coro canta: a. una sola melodia molto semplice b. diverse brevi melodie

4. In quale lingua è cantato il testo? a. Inglese b. Italiano

5. Gli ottoni sono usati: a. solo all’inizio b. solo alla fine c. durante tutto il brano d. non sono usati

6. Che cosa canta alla fine il coro?

......

7. Come termina il brano? a. Con l’orchestra b. Con il coro c. Con il coro e tutta l’orchestra d. Con il coro e pochi strumenti

8. Quale è il ruolo del coro nell’oratorio?

...... U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 136

Le forme Il piacere di suonare insieme LA MUSICA STRUMENTALE una parte musicale diversa; in seguito questa tecnica sarà La musica strumentale acquista sempre più importanza superata con l’avvento del concerto. e nel corso del Seicento giunge a una sostanziale parità con la musica vocale. Non avendo il problema della com- IL CONCERTO prensione delle parole, rimane generalmente più legata La forma musicale del concerto nasce in Italia alla fine alla tecnica contrappuntistica e polifonica (che consiste del Seicento e si diffonde con grande successo in Europa. nell’abbinare più melodie contemporaneamente), ma Due sono le forme indicate da questo termine: il concerto presenta una grande novità: il basso continuo, una tecni- grosso e il concerto solista. Entrambe sono formate da ca per accompagnare e sostenere il canto e la melodia. I più movimenti, che alternano tempi lenti ad altri veloci. compositori abbinano alla linea melodica delle note gra- A seconda della destinazione e dell’occasione per cui so- vi di sostegno (chiamate «basso») e degli accordi. Basso no composti, i concerti si distinguono in concerti da ca- e accordi sono eseguiti solitamente al clavicembalo an- mera (eseguiti nei saloni dei palazzi) e concerti da chie- che se, in taluni casi, la parte del basso è affidata a uno sa, dal carattere più serio e solenne, suonati in chiesa strumento dall’estensione grave (violoncello, viola da durante la cerimonia liturgica. Il concerto da camera ini- gamba o fagotto). zia generalmente con un movimento in tempo veloce (al- In questo periodo le forme della musica strumentale so- legro), mentre il concerto da chiesa, per meglio inserirsi no in fase di sperimentazione e si dovrà attendere qual- nella seriosità del contesto religioso, inizia con un tempo che decennio perché termini quali «sonata», «sinfonia», lento (adagio o grave). «concerto» giungano a indicare con precisione una de- terminata composizione strumentale. La sonata, ad Concerto grosso esempio, agli inizi del periodo barocco indica generica- Il concerto grosso è una delle forme più caratteristiche 136 mente una composizione da suonare (e non da cantare), del Barocco. La sua struttura particolare è dovuta anche più avanti indicherà con precisione una composizione da alle situazioni e agli ambienti in cui nasce: le chiese, ma camera per uno o pochi strumenti. anche le piccole corti, possono mantenere alle proprie Nel Seicento è ancora molto diffusa la divisione degli dipendenze solo un gruppo ristretto di musicisti. Nelle strumenti in gruppi separati (secondo la tecnica polico- grandi occasioni in cui si richiede un’orchestra più nu- rale nata nel Rinascimento), ciascuno dei quali esegue merosa per celebrare degnamente una ricorrenza o una

Questo dipinto, di Antonio Gabbiani, è intitolato Musici alla corte Un concerto vocale e strumentale di epoca barocca. Dipinto medicea. Nel Seicento la musica strumentale acquista notevole di anonimo tedesco del 1771. importanza e numerosi pittori ci forniscono preziose testimonianze di concerti. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 137

Il Barocco

festività, si aggiungono molti altri esecutori. Il contrasto fra la grande bravura del piccolo gruppo di musici- sti abituali e quella inferiore dei mu- sicisti aggiunti è molto evidente; così diventa consuetudine per i composi- tori scrivere brani in cui le parti siano adeguatamente divise fra i due gruppi strumentali: le parti più difficili sono affidate a un ristretto numero di ese- cutori, quelle più facili al resto del- l’orchestra. Alla fine del Seicento il concerto grosso è un genere affermato a cui si dedicano i più importanti musicisti Concerto in una chiesa tedesca nel Seicento. del tempo. L’orchestra, generalmente formata da dieci a quindici elementi, è divisa in due gruppi: il concertino (un piccolo gruppo di Il concerto solista nasce agli inizi del Settecento, dopo il musicisti: normalmente due violini con il basso continuo) concerto grosso, e si afferma come una composizione ge- e il grosso dell’orchestra; sia il concertino, sia il grosso neralmente in tre movimenti: un allegro iniziale, un mo- sono accompagnati dal basso continuo. vimento lento (adagio) centrale e un allegro conclusivo. Antonio Vivaldi è il musicista che maggiormente con- 137 Concerto solista tribuisce all’affermazione e allo sviluppo del concerto Nel concerto solista è un solo strumento che si contrap- solista. pone e dialoga con l’intera orchestra. L’orchestra è quasi sempre composta da archi, mentre lo strumento solista è generalmente il violino. Tuttavia, vi sono anche concerti scritti per altri strumenti.

Questo quadro, dipinto dal Guercino intorno al 1617, raffigura un concerto all’aria aperta. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 138

Le forme L’opera in primo piano cce3 tra -4 cd 4 Antonio Vivaldi 3 tr mp 1 ac 50 da Le quattro stagioni ce 149-1 I concerti di Vivaldi sono fra i più rappresentativi del genere del concerto solista. Tra questi troviamo Le quattro stagioni, l’opera forse più nota del grande maestro veneziano. Pubblicata ad Amsterdam nel 1725 in una raccolta intitolata Il cimento dell’armonia e dell’invenzione, descrive l’avvicendarsi delle stagioni. Per manifestare più chiaramente le proprie intenzioni descrittive, Vivaldi riporta sulla partitura delle brevi poesie riferite alle varie stagioni. Ogni concerto è formato da tre movimenti (Allegro, Adagio, Allegro), nello schema preferito da Vivaldi.

traccia3 cd 4 La primavera: 1o movimento, Allegro mp31 tr accia 149 Il primo brano che ti proponiamo è l’Allegro iniziale della Primavera. La musica descrive, evocando i gorgheggi degli uccellini e lo scorrere dei ruscelli, l’arrivo della bella stagione. Il clima festoso è turbato solo momentaneamente da un temporale.

[0.00] Giunt’è la primavera [0.32] e festosetti la salutan gli augei1 con lieto canto [1.15] e i fonti allo spirar de’ zeffiretti2 con dolce mormorio scorrono intanto.

[1.48] Vengono coprendo l’aer3 di nero ammanto4 1. augei: uccelli. 138 2. zeffiretti: venticelli. e lampi e tuoni ad annunziarla eletti; 3. aer: aria. 5 [2.24] indi, tacendo questi, gli augelletti 4. ammanto: mantello. tornano di nuovo al loro canoro incanto. 5. augelletti: uccellini. GUIDATO TO L O

C

S La primavera A 1. L’arrivo della primavera (0.00) è caratterizzato da: a. una melodia malinconica b. una melodia spensierata c. scale veloci d. ampi arpeggi

2. Quale caratteristica della musica barocca è particolarmente evidente? a. La grandiosità b. Gli abbellimenti c. Contrasti di piano e forte d. La spettacolarità

3. In questo episodio (da 0.32) la musica descrive ......

4. Quale caratteristica della musica barocca è particolarmente evidente? a. La melodia molto commovente b. Gli abbellimenti c. L’alternanza di piano e forte d. La solennità

5. In questo episodio (da 1.15) la musica descrive ......

6. La melodia è: a. ripetitiva con note vicine fra loro b. saltellante con note distanti fra loro

7. In questo episodio (da 1.48) la musica descrive ......

8. La melodia è costituita da: a. molti abbellimenti b. arpeggi con note gravi c. note forti e acute d. note ripetute e scale veloci

9. Quali strumenti (da 2.24) imitano il canto degli uccelli? ...... U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 139

Il Barocco

traccia4 cd 4 Biografia L’inverno: 2o movimento, Largo mp31 Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 - tr accia 150 Vienna, 1741). Iniziati gli studi musi- L’ultimo concerto delle Quattro stagioni si intitola L’inverno. cali con il padre (musicista presso la Ti proponiamo il Largo, brano centrale del concerto. Anche Basilica di San Marco) Vivaldi diventa qui una breve poesia introduce la composizione, descrivendo presto, anch’egli, un bravo violinista. l’intimità domestica durante una giornata invernale. La me- Nel 1703 viene ordinato sacerdote (sarà conosciuto co- lodia del solista ricorda la serenità del riposo accanto al fuo- me il «prete rosso», per via del colore dei capelli). co, mentre cade la pioggia, evocata dal pizzicato dei violini. Presto, tuttavia, ottiene la dispensa dal servizio religio- so per motivi di salute ed entra come insegnante di vio- Passar al fuoco i dì quieti e contenti lino all’Ospedale della Pietà, uno dei quattro conserva- mentre la pioggia fuor bagna ben cento tori veneziani nei quali fanciulle orfane e bisognose sono avviate alla musica. Le ragazze sono molto abili e i concerti nella chiesa della Pietà attirano sempre un pubblico numeroso. Presso questa istituzione Vivaldi la- vora tutta la vita, salvo le numerose interruzioni legate alla sua attività di virtuoso di violino e di compositore. Scrive circa 450 concerti per i più svariati strumenti. Famosissime sono Le quattro stagioni, quattro con- certi che descrivono l’avvicendarsi delle stagioni. Vivaldi è celebre soprattutto per la sua musica stru- mentale, ricca di effetti timbrici e di vivacità ritmica, 139 ma compone anche molti melodrammi, rappresentati nei teatri delle città italiane e straniere da una compa- gnia che segue e dirige personalmente.

10. Quali strumenti eseguono l’intero brano? a. Archi e legni b. Trombe e flauti c. Archi e clavicembalo d. Violino e clavicembalo

11. La melodia iniziale: a. ritorna molte volte b. ritorna solo alla fine del brano

12. Lo strumento solista emerge maggiormente: a. all’inizio del brano b. nella parte finale

L’inverno 13. Nell’Inverno, invece, la situazione descritta è: a. gioiosa b. serena c. agitata

14. La pioggia che cade viene descritta con: a. note ripetute e gravi b. un’alternanza di situazioni c. la dolce melodia del violino d. il pizzicato dei violini

15. Nel brano: a. il violino si alterna all’orchestra b. il violino è sempre accompagnato dall’orchestra

16. L’andamento del brano è lento o veloce? ......

17. A quale tipo di concerto appartengono i brani di Vivaldi che hai ascoltato? a. Concerto grosso b. Concerto solista U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 140

Le forme La suite: danze non danzate La danza è uno degli intrattenimenti preferiti nelle corti europee. I grandi saloni ospitano feste danzanti a cui par- tecipa tutta la nobiltà: il re di Francia Luigi XIV è lui stesso un provetto ballerino. In Francia, in questo perio- do, nascono nuovi generi teatrali (comédie-, opéra- ballet) che presentano al loro interno delle danze. Inizialmente le parti danzate si inseriscono come inter- mezzi all’interno della vicenda rappresentata. Man mano diventano sempre più importanti fino a rappresentare un genere autonomo, che darà vita nell’Ottocento al balletto romantico (vedi p. 204). I ritmi e i caratteri delle varie danze vengono utilizzati anche per composizioni destinate al solo ascolto. L’utilizzo della musica da ballo per l’ascolto e non più per la danza determina un processo di raffinamento di questo genere musicale. Nasce così la suite (che in francese si- gnifica «seguito, successione»), una nuova forma musi- cale che è costituita da una serie di brani ora lenti ora ve- loci, indicati con il nome della danza corrispondente. La suite ha grande fortuna in tutta Europa, particolar- mente in Francia e Germania. Nella seconda metà del 140 Seicento acquisisce la sua struttura fondamentale: un brano introduttivo («preludio» o ouverture) seguito da una successione di quattro danze (allemanda, corrente, sarabanda e giga) alle quali, a volte, se ne aggiungono al- tre quali la bourrée, la gavotta o il minuetto. Luigi XIV ama cimentarsi in complicate danze in costume, come Le suites sono scritte per un solo strumento, solitamente si può vedere in questa illustrazione che lo ritrae nel ruolo del il clavicembalo o il liuto, o per l’intera orchestra. Sole durante un balletto eseguito a Parigi nel 1653.

La danza (qui raffigurata in un quadro del pittore olandese James Janson) anima indistintamente tutte le feste di corte e dell’aristocrazia. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 141

Il Barocco L’opera in primo piano

traccia5 cd 4 Georg Friedrich Haendel mp31 tr dalla Suite Musica per i reali fuochi d’artificio: Ouverture accia 151 La Musica per i reali fuochi d’artificio e la sua corte possano osservare meglio La musica di Haendel ha la funzione di viene composta da Haendel (vedi p. lo spettacolo. La grande festa ha luogo introdurre la festa. Finita la musica de- 133), su incarico del re d’Inghilterra il 27 aprile del 1749, con alcuni mesi vono iniziare i fuochi artificiali, an- Giorgio II (succeduto al padre Giorgio di ritardo, e vi partecipa tutta la città. nunciati da 101 colpi di artiglieria. I), per una grande festa organizzata per Viene chiuso il ponte sul Tamigi e L’ Ouverture è il primo dei 6 brani che celebrare un importante trattato di pa- bloccato tutto il passaggio nei quartieri costituiscono la suite. Nonostante ce (la Pace di Aquisgrana). vicini. Della preparazione dei fuochi l’andamento lento, il ritmo scattante I preparativi sono complicati e occorre artificiali sono incaricati due celebri ed energico e la melodia grandiosa molto tempo per allestire i padiglioni artigiani italiani. Lo spettacolo è ecce- conferiscono al brano un carattere nel Green Park di Londra, da dove il re zionale. marziale.

SCOLTO A G U I

D

1. Nella parte iniziale: A T

a. l’orchestra suona tutta insieme b. gli strumenti si alternano con regolarità O c. suonano soprattutto i timpani d. vi sono contrasti di piano e forte

2. Quali strumenti emergono particolarmente? ...... 3. Nella parte centrale (da 0.43): 141 a. tutti gli strumenti suonano insieme la stessa melodia b. gli strumenti si alternano creando contrasti timbrici e d’intensità

4. Quante volte viene eseguita la melodia iniziale nel corso del brano? a. Tre b. Quattro c. Cinque d. Sei

5. Quale dei seguenti aggettivi trovi più adatto per questo brano? a. Bizzarro b. Riservato c. Grandioso d. Commovente

6. In quale contesto fu eseguito per la prima volta il brano?

......

......

7. Quale funzione ha l’Ouverture nella suite? a. Introduttiva b. Conclusiva

8. Da che cosa è costituita la suite?

......

......

9. Si tratta di musica per: a. il ballo b. l’ascolto c. la liturgia d. il teatro

Lo spettacolo dei reali fuochi d’artificio sul Tamigi nel 1749 in un’incisione dell’epoca. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:12 Pagina 142 I protagonisti Gli anni giovanili e la musica strumentale È il 1685 e per il signor Ambrosius Il principe è un uomo colto, che ha Johann Bach, violinista nella cittadina tede- studiato musica e suona con abilità la sca di Eisenach, questo è l’ottavo fi- viola da gamba. Lo stipendio che of- Sebastian glio. Si chiamerà Johann Sebastian fre a Bach è molto alto per l’epoca e come molti dei suoi antenati e, come il nuovo incarico nell’importante cit- Bach i fratelli e sotto la sua guida, divente- tà di Köthen è la posizione più im- rà un musicista. I Bach, infatti, da al- portante che il musicista abbia finora (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750) meno 150 anni si guadagnano da vi- raggiunto. Poiché la rigida religione vere suonando presso i municipi, calvinista adottata nel principato non nelle corti o nelle chiese. permette che la musica sia suonata in Anche il piccolo Johann Sebastian chiesa, Bach si dedica alla composi- inizia presto gli studi musicali in fa- zione di musica strumentale. miglia, dove gli esempi certo non gli Sono di questo periodo i famosi sei mancano. Ma a dieci anni, per la mor- Concerti brandeburghesi. te improvvisa in pochi mesi di en- Bach non dimostra grande interesse trambi i genitori, la sua vita ha una per la vita mondana e gli spettacoli svolta inaspettata: deve lasciare la ca- alla moda. Di conseguenza la sua mu- sa paterna e viene accolto in quella del sica strumentale, a differenza di quel- fratello maggiore Johann Christoph, la di altri musicisti del tempo, non è organista presso la chiesa del paese. È spettacolare e appariscente: egli pre- con lui che si perfeziona negli studi ferisce uno stile più sobrio e meno ri- 142 del violino e del clavicembalo. spondente ai canoni del Barocco. Le opere più importanti Finiti gli studi liceali e non potendosi Grande studioso della musica del pas- Musica strumentale: Concerti permettere un corso universitario, sato riesce a utilizzarne degli aspetti brandeburghesi, Clavicembalo ben Bach inizia a lavorare. Entra dappri- (ad esempio, la tecnica del contrap- temperato, Variazioni Goldberg, ma nell’orchestra di corte al servizio punto, vedi p. 102) per esprimere la Offerta musicale, Arte della fuga. del duca di Weimar in qualità di vio- sensibilità del suo tempo. Musica sacra: Messa in Si minore, linista, poi diviene organista ad L’improvvisa morte della moglie Passione secondo Giovanni, Pas- Arnstadt e a Mühlhausen, dove sposa Maria Barbara nel 1720 è un dolore nel 1707 la cugina Maria Barbara. tremendo, ma Bach, che ha quattro sione secondo Matteo, Cantate. Nel 1708 ritorna alla corte di Weimar, bambini piccoli, deve presto pensare La sue numerose composizioni (più dove lavora per otto anni. a una nuova sposa. La scelta cade su di mille) sono state catalogate, nel Amareggiato per non essere stato Anna Magdalena, cantante solista al- 1950, da uno studioso tedesco, scelto come direttore della cappella la corte di Köthen, di sedici anni più Wolfgang Schmieder. Nel catalogo musicale, nel 1714 Bach si congeda giovane, che condividerà con lui, per ogni composizione è preceduta dal duca di Weimar e accetta l’incari- tutta la vita, l’amore per la musica e dalla sigla BWV (Bach-Werke- co di direttore dell’orchestra da ca- che gli darà molti altri figli. Verzeichnis che, tradotto dal tede- mera presso la corte del principe sco, significa «Catalogo dell’opera Leopold di Köthen. di Bach») e da un numero progres- sivo che individua la composizione. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 143

Il Barocco L’opera in primo piano

traccia6 cd 4 dal Concerto brandeburghese n. 5 BWV 1050: mp31 o tr 1 movimento, Allegro accia 152 Durante un viaggio a Berlino per vi- scritto in un cassetto. I sei concerti, de- concerto è rappresentata soprattutto sionare un nuovo clavicembalo ordina- nominati «brandeburghesi», sono ri- dal ruolo del clavicembalo, che svolge to per la corte di Köthen, Bach ha mo- trovati ed eseguiti per la prima volta la funzione sia di strumento solista, sia do di conoscere il principe reggente solo molti anni dopo la morte di Bach di accompagnamento per il basso con- del Brandeburgo, una delle regioni più e riscuotono il successo che meritano. tinuo. importanti della Germania. Poiché I concerti sono dedicati a vari organi- L’ Allegro iniziale si apre con i violini gradirebbe un impiego come direttore ci: alcuni seguono la forma del concer- – accompagnati dal grosso dell’or- presso la prestigiosa orchestra della to solista, altri quello del concerto chestra – che espongono la melodia sua corte, decide di inviargli, come di- grosso con combinazioni strumentali principale; il flauto e il violino del mostrazione delle sue capacità, sei anche insolite e nuove. concertino proseguono poi con un’al- concerti dedicati ai tre stili musicali Nel Concerto brandeburghese n. 5 tra melodia rincorrendosi a vicenda, più importanti: quello italiano, quello Bach, seguendo il genere del concerto interrotti, solo per poco, dal ritorno francese e quello tedesco. grosso, utilizza come strumenti solisti della melodia principale; il clavicem- Il principe apprezza il dono ma non per il concertino il flauto traverso, il balo inizialmente accompagna, ma considera i concerti all’altezza della violino e il clavicembalo, che si alter- gradatamente diventa anch’esso pro- sua orchestra, e dimentica il mano- nano all’orchestra. La novità di questo tagonista.

SCOLTO A G U I D 143

1. Il brano inizia con: A T

a. i soli violini b. archi e clavicembalo O c. i soli archi d. flauto traverso e violino

2. Quali sono gli strumenti che emergono maggiormente?

......

3. La melodia iniziale ritorna nel corso del brano? a. Sì, suonata dal grosso dell’orchestra b. Sì, suonata dal concertino c. No

4. Che ruolo ha il clavicembalo in questo brano? a. Solo di solista b. Solo di accompagnamento c. Di accompagnamento e di solista d. Di rinforzo all’orchestra

5. A quale genere musicale appartiene il brano? a. Sinfonia b. Concerto grosso c. Concerto solista d. Suite

6. Quali caratteristiche presenta?

...... U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 144

I protagonisti Bach a Lipsia e la musica sacra Per i suoi figli Bach ambisce un’istruzione universitaria, me un omaggio alla grandezza del Creatore; ne è testi- cosa che non è possibile a Köthen. Comincia allora a ma- monianza la formula con cui termina le composizioni: turare l’idea di trasferirsi in una città più grande. «Per la sola gloria di Dio». Poiché a Lipsia si è liberato il posto di direttore del coro Anche la musica sacra di Bach non presenta le caratteri- alla Scuola di San Tommaso, Bach lascia Köthen, non stiche tipiche della produzione barocca. Bach infatti in- senza rimpianti, e vi si trasferisce nel 1723. tende esprimere, attraverso le note, una spiritualità pro- Scrive un giornale dell’epoca «… Domenica 23 maggio fonda, per favorire la comunicazione dell’uomo con Dio. 1723… a mezzogiorno sono arrivate da Köthen quattro Le sue cantate e le sue passioni sono autentici momenti carrozze con i mobili appartenenti al nuovo Maestro di di preghiera. Gli affanni della vita quotidiana non hanno musica. Verso le due poi su altre due carrozze sono giun- posto nella sua musica, che rapisce gli ascoltatori accom- ti lui stesso e i suoi familiari e hanno preso possesso del- pagnandoli nella dimensione divina. l’appartamento vicino alla scuola…». Così inizia un A Lipsia Bach risiede fino alla mor- nuovo periodo nella vita della famiglia Bach. te. Negli ultimi anni egli vive Oltre all’insegnamento presso l’antica Scuola di San pressoché in solitudine. Tommaso, Bach deve occuparsi della vita musicale delle Godendo di buona salute, due principali chiese della città e comporre brani per egli lavora instancabil- ogni domenica e festività dell’anno. mente fino agli ultimi È un periodo di intenso lavoro: la scuola con i suoi mille mesi di vita. Si sot- problemi quotidiani, la composizione settimanale di nuo- topone a un inter- vi brani, le esecuzioni musicali in chiesa, la numerosa vento chirurgico famiglia da accudire riempiono le giornate del maestro, per problemi al- 144 che dà prova di grande energia e laboriosità. la vista e co- Durante il suo soggiorno a Lipsia scrive circa 300 canta- mincia a sen- te (la cantata in Germania è una composizione legata alla tirsi stanco e liturgia protestante), la Messa in Si minore e le grandi debilitato. passioni: la Passione secondo Giovanni (1724) e la Muore il Passione secondo Matteo (1729). 28 luglio Bach si dedica alla produzione di musica sacra perché è 1750. profondamente religioso e concepisce la sua opera co- U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 145

Il Barocco L’opera in primo piano ccia4 tra 9 cd 1 dalla Passione secondo Matteo BWV 244: mp31 t Prologo raccia 49 La passione è un oratorio che narra e prolungare e arricchire il suono, crean- versetti in stile recitativo. Il coro rap- commenta la passione e crocefissione do effetti di profondità. presenta la folla che sottolinea e com- di Cristo. Delle cinque passioni che Eseguita la prima volta nel 1729 nella menta i fatti, mentre i vari personaggi Bach scrisse per celebrare la Pasqua chiesa di San Tommaso a Lipsia, la (Cristo, Pietro, Pilato, Giuda, ecc.) so- soltanto due ci sono pervenute; la Passione secondo Matteo rappresenta, no rappresentati da altrettanti cantanti Passione secondo Matteo è quella più nella sua intensa drammaticità e teatra- solisti. suggestiva e spettacolare. lità, il culmine dell’arte sacra di Bach. Il Prologo è il brano con cui si apre la Oltre a un coro di voci bianche, Bach Il testo, in lingua tedesca, è tratto so- composizione. L’orchestra crea subito (secondo l’antica tecnica policorale) stanzialmente dal Vangelo di Matteo un’atmosfera di struggente spirituali- impiega due orchestre e due (di qui il titolo). tà; l’entrata del coro rende ancora più cori ai lati opposti Per la narrazione del testo evangelico profondo il clima di grande pietà e sof- della chiesa per Bach ricorre a un solista che intona i ferenza per il sacrificio di Gesù.

SCOLTO A G U I

D

1. Nella parte iniziale del brano possiamo ascoltare: A T

a. il coro b. l’orchestra O c. solo il violino d. solo l’organo

2. Quali strumenti sono presenti? 145 a. Gli ottoni e le percussioni b. Gli archi, i legni e l’organo c. Il clavicembalo e gli archi d. I legni e gli ottoni

3. Il coro canta: a. la stessa melodia b. melodie che si intrecciano c. solo l’accompagnamento d. il recitativo

4. La tecnica compositiva utilizzata è: a. la melodia accompagnata b. il contrappunto

5. Le sonorità dell’orchestra e del coro: a. si fondono molto bene b. non si amalgamano

6. Il brano è caratterizzato: a. da un ritmo regolare b. da evidenti variazioni di velocità

7. Che cosa utilizza Bach per rendere più suggestiva e spettacolare l’esecuzione?

......

......

8. A quale genere musicale appartiene il brano? a. Concerto b. Melodramma c. Oratorio d. Suite U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 146

I protagonisti Bach, maestro per vocazione Bach spesso definisce la sua attività artistica con questa posso già formare un complesso per eseguire musica vo- espressione, molto indicativa della sua arte: «Servo di cale e strumentale; i miei figli sono tutti musicisti nati, Dio e maestro degli uomini». Sono queste infatti le due mia moglie ha una bella voce di soprano e anche mia fi- vocazioni principali della sua intera esistenza: rendere glia maggiore intona bene la sua parte». gloria a Dio e insegnare. Per molti anni Bach si dedica all’insegnamento dei ra- Egli dimostra uno straordinario interesse per le opere di gazzi del coro nella Scuola di S. Tommaso a Lipsia (una altri musicisti, del suo tempo e del passato, che trascrive, scuola per ragazzi poveri, che in cambio di vitto, allog- studia e a volte riadatta per sue composizioni. Lo studio gio e istruzione prestano servizio come cantori a matri- e la ricerca sono lo scopo della sua vita e la sua arte è lo moni, funerali e celebrazioni liturgiche). In particolare specchio di questa applicazione costante. egli istruisce i ragazzi al canto dei corali (melodie tradi- Bach ama dedicarsi all’insegnamento, vivere in famiglia zionali su testi religiosi), che armonizza a quattro voci e e suonare con i suoi allievi. È significativo che alcune che fa eseguire durante le funzioni religiose nelle chiese. delle sue più grandi opere siano delle composizioni di- Le opere didattiche più importanti sono il Clavicembalo dattiche. ben temperato, una raccolta di preludi e fughe in tutte le In primo luogo l’insegnamento è rivolto alla sua numero- tonalità, il Piccolo libro d’organo, un metodo per esegui- sa famiglia: tutti i suoi figli dimostrano attitudine re in più modi un corale, gli Esercizi e i Quaderni, dedi- per la musica e quattro di loro divengo- cati alla moglie Anna-Magdalena e ai figli, in cui sono no affermati musicisti. Bach raccolte varie composizioni per clavicembalo. scrive in una lettera a un Un altro esempio della straordinaria capacità di com- vecchio amico: positore di Bach è L’arte della fuga, una raccolta di «Con la mia brani scritti con la tecnica del contrappunto, ca- famiglia polavoro assoluto rimasto incompiuto per la morte dell’autore. U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 147

Il Barocco L’opera in primo piano ce7 trac -8 cd 4 dalle Variazioni Goldberg BWV 988: 3 tr mp 1 a ac 54 Aria e 1 variazione ce 153-1 Le Variazioni Goldberg, scritte tra il per aiutarlo a trascorrere le lunghe ve- versi modi), compone ben 32 variazio- 1741 e il 1745, sono una delle compo- glie notturne in modo piacevole e ni. L’intera composizione è come una sizioni per clavicembalo più famose Goldberg si rivolge al suo maestro af- lunga passeggiata musicale, conclusa della storia della musica. finché gli scriva un brano adatto alla dalla dolce melodia dell’aria iniziale, Bach le compone appositamente per un situazione. che riecheggia un’antica danza di ori- suo allievo, Johann Goldberg, al servi- Bach si mette al lavoro e scrive la bel- gine spagnola, la sarabanda. Ti propo- zio presso il conte von Brühl di Dresda. lissima Aria. Poiché l’aria risulta adat- niamo l’ascolto dell’Aria e, a seguire, Il conte, che soffre d’insonnia, chiede ta a essere variata (cioè trasformata nel della 1a variazione, dal carattere più a Goldberg di suonare il clavicembalo ritmo, negli accordi o abbellita in di- brillante e veloce.

SCOLTO A G U I

D

1. L’ Aria è caratterizzata: A T

a. da una melodia che si ripete sempre uguale O b. da diversi episodi musicali

2. L’andamento del brano è: a. lento nell’Aria, più veloce nella 1a variazione b. veloce nell’Aria, più lento nella 1a variazione 147 3. Quale caratteristica musicale fra le seguenti è presente? a. Contrasti di intensità (f e p) b. Abbellimenti c. Tecnica policorale d. Alternanza di timbri

4. A quale genere musicale appartiene questa composizione? a. Musica strumentale b. Musica sacra c. Musica vocale d. Concerto U3_Barocco_119-148 22-01-2007 15:13 Pagina 148

In sintesi IL BAROCCO I luoghi e gli strumenti In questo periodo si suona nelle corti, dove la musica è momento di intrattenimento, ma anche parte del cerimoniale quotidiano, nei teatri d’opera, dove si rappresentano i melodrammi, nelle accademie e nel- le chiese. Gli strumenti musicali vengono perfezionati. Nasce, per opera dei liutai, il violino, vero principe del- la musica barocca. Il clavicembalo raggiunge il massimo splendore. Iniziano a formarsi le orchestre stabili. I caratteri Nelle arti si afferma il gusto per la spettacolarizzazione e la teatralità. Anche la musica è coinvolta in questa tendenza: diventa essa stessa spettacolo e acquisisce grandiosità e imponenza. Le orchestre si ingrandiscono. Come i pittori e gli scultori fanno ampio ricorso agli ornamenti, così i musicisti inseriscono nei loro brani molti abbellimenti, spesso improvvisati dagli esecutori. L’arte barocca è basata sui forti contrasti, che nella musica si realizzano attraverso improvvise varia- zioni d’intensità, l’alternanza di brani lenti ad altri veloci e, nel melodramma, dei recitativi e delle arie. L’arte oltre a stupire deve commuovere: i musicisti abbandonano la polifonia per uno stile più semplice basato su una sola melodia, ma capace di evocare forti sensazioni. Le forme 148 Nasce e si afferma il melodramma o opera lirica, spettacolo in cui i cantanti, accompagnati dall’orche- stra, raccontano una vicenda interamente in musica. Due sono i filoni dell’opera lirica: l’opera seria e l’opera buffa. L’ oratorio è una forma musicale simile al melodramma, ma di contenuto sacro. La musica strumentale assume sempre più importanza. I compositori utilizzano la tecnica del basso continuo realizzato dal clavicembalo, che esegue accordi, e dal violoncello, che esegue note gravi. Il concerto è la forma musicale che gode di maggiore successo. È caratterizzato dall’alternanza di movi- menti lenti e veloci. Nel concerto grosso gli strumenti del gruppo chiamato concertino si alternano con un ruolo da solisti all’intera orchestra. Nel concerto solista invece è un solo strumento che dialoga e si contrappone all’intera orchestra. I protagonisti Georg Friedrich Haendel (Halle, 1685 - Londra, 1759) La sua musica grandiosa rispecchia in pieno i caratteri della musica barocca. Lavora soprattutto a Londra, dove si dedica molto al melodramma e all’oratorio. Compone anche concerti e suites orchestrali, tra i quali Musica sul- l’acqua e Musica per i reali fuochi d’artificio.

Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 - Vienna, 1741) Grande violinista e compositore, è famoso soprattutto per la sua musica strumentale ricca di effetti timbrici e di vi- vacità ritmica. Per tutta la vita Vivaldi alterna l’insegnamento (presso l’Ospedale della Pietà a Venezia) all’attività di concertista e compositore. Compone circa 450 concerti (tra i quali Le quattro stagioni), e numerosi melodrammi.

Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750) È considerato uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi. La sua produzione musicale è vastissima e caratterizzata da uno stile personale molto sobrio che si allontana da quello imperante nella sua epoca. Grande studioso della mu- sica del passato, si occupa per tutta la vita di insegnamento e scrive famose composizioni didattiche. Tra le sue ope- re, di carattere sacro e profano, ricordiamo i Concerti brandeburghesi, il Clavicembalo ben temperato, la Passione secondo Giovanni, la Passione secondo Matteo, l’Arte della fuga e le Cantate. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 149

UNITÀ Il Classicismo obiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica del periodo classico • Analizzare le principali 4forme musicali del periodo (concerto, sinfonia, sonata, quartetto, melodramma) • Distinguere, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica al Classicismo • Conoscere i grandi musicisti del periodo (in modo approfondito Mozart e Beethoven) • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le funzioni sociali della musica nel Settecento IL CONTESTO che (come il carbone), dall’utilizzo delle nuove macchi- L’ Illuminismo, il movimento culturale nato nel Set- ne a vapore e dall’organizzazione del lavoro nelle fab- tecento, si propone di «illuminare» la mente degli uomi- briche. ni con la «luce» della ragione, liberandoli dall’ignoranza Nelle arti, il desiderio di razionalità e di linearità porta e dalla superstizione. all’affermarsi del Neoclassicismo. I pensatori illuministi vogliono diffondere la cultura e la Il Classicismo musicale, che si colloca fra il 1760 e il scienza e predicano l’uguaglianza e la democrazia. Nel 1830, presenta caratteristiche analoghe al Neoclas- 1776 le colonie inglesi proclamano l’indipendenza dalla sicismo nelle arti figurative. Si sviluppa a Vienna, dove madrepatria dando vita agli Stati Uniti d’America, e alla operano tre grandi musicisti: Franz Joseph Haydn, Costituzione americana, i cui valori stanno alla base dei Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, moderni Stati democratici. Il conflitto sociale fra la bor- fra i più celebri della storia della musica. 149 ghesia, sempre più intraprendente dal punto di vista eco- Le composizioni musicali dell’epoca sono caratterizzate nomico, e l’aristocrazia, che basa il proprio potere sui da un grande ordine ed equilibrio. Con l’affermarsi del- privilegi e lo sfruttamento del popolo, arriva al culmine la borghesia, per i musicisti si aprono nuove opportunità: nel 1789 con la Rivoluzione francese, che instaura in non più solamente fare musica al servizio di nobili e pre- Francia un governo repubblicano. lati, ma anche esercitare la libera professione. Lo sviluppo della scienza porta alla rivoluzione indu- Anche i musicisti, come gli altri intellettuali, avvertono striale. Iniziata in Inghilterra, è caratterizzata dall’intro- l’esigenza di un maggior impegno morale e civile per duzione nelle attività produttive di nuove fonti energeti- contribuire al progresso dell’uomo. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 150 I luoghi e gli strumenti Sale da concerto e teatri d’opera La borghesia, che sempre più si afferma nella società, Il teatro d’opera è anche un luogo di ritrovo: il pubblico assume le abitudini e i divertimenti della nobiltà. La mu- durante le rappresentazioni consuma caffè e gelati, gioca sica diventa una delle attività preferite dalla nuova classe a carte, si intrattiene in conversazione. Pochi dimostrano emergente. Aumenta così il numero dei dilettanti che interesse per la vicenda narrata, ma tutti concentrano in- nelle proprie case si cimentano con i brani dei composi- vece l’attenzione sulle arie in cui si esibiscono i cantanti. tori preferiti. La diffusione degli spartiti è agevolata dal- I palchi sono riservati alle persone più importanti, men- l’affermarsi dell’editoria musicale. tre quelle del popolo prendono posto in platea, in piedi o Alle chiese e ai saloni dei principi (gli unici a potersi per- seduti su scomode panche. mettere di stipendiare compositori e orchestrali) si ag- Verso la fine del secolo gli ideali egualitari dell’Illumi- giungono sale pubbliche e private per la diffusione del- nismo si manifestano anche in una nuova concezione de- la musica strumentale, che gode di crescente favore. In gli spazi riservati alla musica: in Francia alcuni architetti tutta Europa nascono istituzioni concertistiche e accade- costruiscono teatri rivoluzionari, abolendo i palchi, riser- mie private e altre, finanziate dallo Stato, a cui si accede vati alla nobiltà. gratuitamente. In Francia grande successo hanno i Concerts: vere e proprie stagioni concertistiche pubbli- che di musica strumentale. In Italia sono ancora molto rinomati i Conservatori di Napoli e Venezia, mentre Roma rimane il centro più im- portante per la musica sacra. Il nostro Paese continua a essere celebre per il melodramma: per ospitare gli spet- tacoli vengono realizzati nuovi teatri d’opera, come il 150 Teatro alla Scala a Milano (1778), e La Fenice a Venezia (1792), che si aggiungono al Teatro Regio di Torino (1740) e al San Carlo di Napoli (1737).

Intorno alla metà del Settecento in ogni città fioriscono i teatri d’opera. Qui vediamo l’allestimento di un’opera al Teatro Regio di Torino.

Nella seconda metà del Settecento il pianoforte prende il sopravvento sul clavicembalo nella musica da camera. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 151

Il Classicismo La nascita del pianoforte Il basso continuo viene progressivamente abbandonato e con esso gli strumenti che lo eseguono: in primo luogo il clavicembalo, che viene eliminato dall’orchestra, men- tre l’organo è impiegato solamente in chiesa, per accom- pagnare brani vocali di musica sacra. Il pianoforte rappresenta la novità più rilevante della se- conda metà del Settecento: la sua affermazione è lenta ma inarrestabile e lo porterà a dominare il campo nella musica da camera e nel concerto fino alla fine dell’Otto- cento e oltre. Inventato nel 1711 da Bartolomeo Cristofori, costruttore di clavicembali al servizio presso la corte dei Medici a Firenze, verso il 1770 il pianoforte inizia a contendere il primato al clavicembalo e nel giro di pochi anni lo sosti- tuisce completamente. Sono soprattutto le esigenze espressive della musica che decretano il suo successo: questo strumento infatti dà la possibilità, attraverso la di- Anche le percussioni assumono nel Settecento un ruolo versa pressione delle dita, di suonare dal piano al forte importante, come si può vedere in questa stampa che raffigura (da qui il nome dello strumento), con tutte le gradazioni un concerto per timpani e orchestra, tenutosi a Vienna nel 1798 alla presenza dell’imperatore. dinamiche intermedie. Nasce inoltre il quartetto d’archi che, formato da due violini, una viola e un violoncello, è molto utilizzato nel- 151 la musica da camera (la musica eseguita in ambienti di piccole dimensioni). L’orchestra si arricchisce di nuovi strumenti: agli oboi, ai fagotti e alle trombe, già usati nel periodo barocco, si aggiun- gono corni, clarinetti e flauti traversi; questi ultimi sostitui- scono definitivamente i flauti dolci. Fra le percussioni i tim- pani sono gli strumenti più pre- senti, ma anche grancassa, piatti e triangolo vengono so- vente utilizzati, soprattutto per rendere le sonorità della musi- ca militare. L’orchestra più famosa è quella della prestigiosa corte della città tedesca di Mannheim. Grande disciplina ed eccezionale bravura dei componenti (in particolare nel creare effetti dinamici pas- sando dal pianissimo al fortis- simo) fanno di questa «armata di generali» il modello per tutte le altre. Una fabbrica di pianoforti a Vienna nel XVIII secolo. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 152 I caratteri Dal passato, ordine e simmetria L’interesse per il mondo antico greco e romano, favorito Nella musica, il desiderio di ordine e di razionalità dagli scavi archeologici (famosi i ritrovamenti di Erco- porta i compositori a utilizzare lo schema della forma lano e Pompei) determinano un ritorno ai valori e alle sonata, che rende il brano più equilibrato nelle sue va- forme dell’antichità, che divengono fonte d’ispirazione rie parti (vedi p. 160). e modello per gli artisti. Il linguaggio musicale viene paragonato al discorso par- La passione per l’antico diventa una vera e propria mo- lato e ne assume l’organizzazione in periodi, frasi e se- da. A Parigi si arredano le case con mobili che richia- mifrasi, in un rapporto reciproco di domanda e risposta. mano l’antica Grecia e si ricamano gli abiti con decora- Le melodie, articolate in frasi brevi e di uguale lunghez- zioni della classicità. Si organizzano viaggi di studio a za, rendono le composizioni più scorrevoli e comprensi- Roma e ad Atene, per far ammirare i capolavori del pas- bili, simili a conversazioni. sato. Roma, per il grande numero dei suoi monumenti, è la meta prediletta di artisti, studiosi e studenti di buo- na famiglia. Gli architetti abbelliscono palazzi ed edifi- ci pubblici con colonne e frontoni triangolari simili a quelli dei templi antichi. In architettura e in pittura si afferma un’idea di bellezza come risultato dell’applica- zione dei principi di simmetria, regolarità e compo- stezza.

152

L’antichità diviene fonte d’ispirazione tanto per i musicisti, quanto per gli artisti. Questo dipinto dell’inglese James Russell (del 1750) ci mostra come Roma costituisse la meta preferita per i viaggi di istruzione (il cosiddetto Grand Tour) di tutti i giovani di buona famiglia inglesi e tedeschi.

Imponenti architetture classiche fanno da sfondo a questo «concerto in villa» del pittore Antonio Visentini (1739-40). U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 153

Il Classicismo L’opera in primo piano

traccia9 cd 4 Johann Christian Bach mp31 t da Lucio Silla: Sinfonia (Ouverture): rac 55 cia 1 3o movimento, Presto Johann Christian Bach è il più giovane dei figli di Bach. gonista il console e dittatore romano Lucio Silla. Anche Il brano che ascolterai è il terzo movimento della sinfonia se nell’orchestra è ancora presente il clavicembalo, le fra- che apre l’opera seria Lucio Silla, da lui composta nel si musicali ordinate e simmetriche indicano il cambia- 1774 per la corte tedesca di Mannheim. L’argomento del- mento del gusto, che si indirizza verso il Classicismo mu- l’opera è tratto dalla storia antica di Roma e ha per prota- sicale. Biografia Johann Christian Bach (Lipsia, 1735 - Londra, 1782). Figlio minore di Johann Sebastian, inizia a com- porre musica sacra e opera seria in Italia, con l’incarico di organista del duomo di Milano. Nel 1762 si reca in Inghilterra presso la corte della regina Sofia Carlotta, dove compone melodrammi di successo. Brillante esecutore alla tastiera, compone anche molta musica strumentale; in particolare, i concerti per clavicembalo o per pianoforte gli portano grande considerazione.

SCOLTO A G U 153 I

D

1. Come inizia il brano? A T

a. Con gli archi e il clavicembalo b. Con gli archi e i legni O c. Con i legni e il clavicembalo d. Con gli ottoni e il clavicembalo

2. Quali strumenti riesci a riconoscere?

......

3. Il brano è caratterizzato da: a. poche melodie di ampio respiro b. frasi piuttosto brevi che si alternano con timbri diversi

4. Quante volte è eseguita la melodia iniziale nel corso del brano? a. Una b. Due c. Quattro d. Cinque

5. L’andamento è: a. lento b. veloce

6. Le frasi musicali sono: a. brevi e di uguale lunghezza b. brevi e di lunghezza diversa c. lunghe e varie d. strumentali

7. Il brano introduce: a. un melodramma b. una sinfonia c. un oratorio d. un concerto

8. Per quali caratteristiche questo brano appartiene al Classicismo musicale?

...... U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 154

I caratteri Semplicità e naturalezza Nel Settecento si afferma il gusto per la semplicità e per Seguire la natura significa anche dar voce alle emozioni la naturalezza. Letterati e filosofi come lo svizzero e alla sensibilità dell’animo umano, e in musica questo Rousseau propongono il ritorno a un tipo di vita naturale si traduce nella dolcezza e nella varietà di melodie: al e vedono il progresso come una minaccia alla felicità musicista non si richiede più di aderire a un preciso sti- dell’uomo. Il mito del buon selvaggio che vive in modo le, ma di seguire la propria ispirazione, creando qualco- primitivo, immerso in una natura incontaminata, ha mol- sa di originale. ta fortuna presso i letterati dell’epoca: grande successo ha il romanzo Robinson Crusoe dello scrittore inglese Daniel Defoe dove il civilizzato protagonista, dopo un naufragio, si trova a sopravvivere su un’isola deserta in compagnia di un giovane e semplice selvaggio. La natura viene celebrata in opere pittoriche, letterarie e musicali: fra i capolavori musicali su questo tema ricor- diamo Le stagioni e La creazione di Haydn, e la 6ª Sinfonia «Pastorale» di Beethoven (vedi p. 181). La musica deve essere facile, semplice e diretta come una conversazione fra amici. La semplicità è anche un’esigenza pratica: l’editoria musicale ha un grande incremento e il nuovo pubblico di dilettanti richiede composizioni facili da capire e da suonare. Inoltre, i bra- ni musicali devono venire incontro ai gusti del pubblico, 154 più vasto e meno specializzato, proponendo sonorità gradevoli e suscitando emozioni piacevoli, senza inutili complicazioni. L’armonia viene semplificata e si utilizza un minor nu- mero di accordi per accompagnare la melodia. Anche gli abbellimenti, che venivano improvvisati dagli esecutori nel Barocco, sono eliminati e, nei rari casi in cui il di- scorso musicale lo richiede, sono scritti per esteso sulla partitura dallo stesso compositore.

Manoscritto di una sonata di Wolfgang Amadeus Mozart in cui sono evidenti gli abbellimenti, indicati dall’autore stesso.

Nell’arte figurativa, in letteratura e in musica si afferma il gusto per le «cose semplici» della natura. In Inghilterra nasce e si diffonde il gusto per i giardini che, a differenza dei giardini barocchi, presentano un disegno più naturale e libero, inserendosi con armonia nel paesaggio. U4_Classicismo_149-184 23-01-2007 9:41 Pagina 155

Il Classicismo L’opera in primo piano ccia1 tra 0 cd 4 Franz Joseph Haydn o mp31 tr dal Quartetto op. 3 n. 5: 2 movimento, Andante cantabile accia 156 SCOLTO A G Haydn è il primo compositore che U I

D

scrive per il quartetto d’archi, un ti- 1. Il brano è eseguito: A T

po di composizione da camera in a. dai fiati b. dagli archi e dai fiati O cui quattro componenti della stessa c. dagli archi e dai legni d. dagli archi famiglia strumentale, di pari im- portanza, dialogano fra loro. 2. Quanti e quali sono gli strumenti presenti? Il musicista austriaco compone i ...... primi quartetti probabilmente ver- so i 18 anni, per suonarli insieme ...... ad amici dilettanti di musica; il complessino di solito si esibisce 3. La melodia è eseguita da: nel palazzo di un nobile barone nei a. violino b. viola c. violoncello d. flauto pressi di Vienna. L’Opera 3 viene pubblicata nel 1777. 4. Gli altri strumenti accompagnano eseguendo: Nel brano la melodia è affidata al a. arpeggi b. scale c. note lunghe d. un pizzicato primo violino, mentre gli altri stru- menti accompagnano «in pizzica- 5. Il brano è costituito da: to» (non utilizzando l’archetto, ma a. una sola melodia che si ripete b. diverse melodie pizzicando le corde con le dita del- 155 la mano destra). Il termine «canta- 6. L’andamento è: bile» fa riferimento alla musica vo- a. lento b. moderato c. veloce cale e allude alla possibilità da parte dell’interprete di far “canta- 7. Il carattere della musica è: re” lo strumento suonando la melo- a. grandioso b. solenne c. leggero d. spettacolare dia con espressività. 8. Che cosa richiede il pubblico alla musica di questo periodo?

......

......

Biografia Franz Joseph Haydn (Rohrau, 1732 - Vienna, 1809). È uno dei più grandi compositori del Settecento. Inizia precocemente gli studi musicali: a otto anni è già cantore nella cattedrale di S. Stefano a Vienna. Qui perfeziona la sua formazione musicale studiando violino, clavicembalo e composizione. Nel 1761 viene assunto dal principe Esterházy e in poco tempo diviene responsabile della vita musicale della sua sfarzosa corte. Da questo momento comincia una carriera sfolgorante e intensa, che lo porta a ricevere importanti riconoscimenti in tutta Europa. Haydn non è solo una grande musicista, ma anche un ottimo insegnante: fra i suoi allievi figurano nomi celebri come quello di Mozart e del giovane Beethoven. Uomo generoso e ama- to, muore a Vienna, assistito da amici fedeli. Fra le sue composizioni ricordiamo gli oratori La creazione e Le stagioni, melodrammi, messe, concerti per vari stru- menti, 108 sinfonie, 52 sonate per pianoforte, oltre 80 quartetti per archi. Il suo contributo all’affermazione della musica strumentale è così determinante da fargli attribuire il soprannome di «padre della sinfonia, della sonata e del quartetto». U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 156

I caratteri Le vicende di tutti i giorni Nella società del Settecento l’aristocrazia è sempre più ta sono rappresentati come negativi, spesso privi di valo- in crisi, mentre la borghesia diventa ogni giorno più im- ri morali, espressione di un potere autoritario, mentre i portante. personaggi popolari, al contrario sono quasi sempre po- Le arti non si rivolgono più soltanto a un ristretto gruppo sitivi e, alla fine, risultano vincenti. di esperti e intenditori, ma a un pubblico via via più va- sto. Si dà maggiore importanza ai sentimenti e alle emo- zioni dell’uomo, che acquista dignità in quanto persona, anche se di umili condizioni. Così come i pittori raffigu- rano nei quadri momenti di quotidianità, gli scrittori narrano nelle loro opere vicende che hanno per protago- nisti la gente comune. In questo periodo nasce il roman- zo moderno, che rappresenta la vita quotidiana nella sua verità, semplicità e spontaneità. Per quanto riguarda la musica, nella seconda metà del Settecento continua la sua crescita l’opera buffa, il ge- nere che più riflette i cambiamenti che stanno trasfor- mando la società dell’epoca. A differenza dell’opera se- ria, che mette in scena vicende irreali (per lo più mitologiche) gradite al vecchio mondo dell’aristocrazia, l’opera buffa porta sul palcoscenico ambienti e vicende della vita di ogni giorno; i personaggi appartengono alla 156 borghesia e al popolo. Anche le tensioni fra le classi so- ciali sono fra gli argomenti scelti per una rappresenta- zione sempre più realistica della società. Si intitola Intermezzo questo dipinto a olio in cui il pubblico Nei grandi capolavori teatrali in lingua italiana di veneziano assiste a una rappresentazione di opera buffa, che Mozart, i personaggi aristocratici o di condizione eleva- nasce come intermezzo di opera seria.

Nelle opere comiche mozartiane spesso i personaggi del popolo hanno la meglio sugli aristocratici. Anche i pittori e gli scultori prendono a interessarsi dei più umili: in questo quadro del 1727 Canaletto ritrae degli scalpellini al lavoro. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 157

Il Classicismo L’opera in primo piano ccia1 tra 1 cd 4 Wolfgang Amadeus Mozart o mp31 t da Le nozze di Figaro: Atto 1 , Duetto «Cinque... dieci... rac 57 cia 1 venti... trenta» Il melodramma Le nozze di Figaro viene composto da Mozart di Almaviva, sono prossimi alle nozze. Il conte, segreta- (vedi p. 164 e ss.) nel 1785 e l’anno successivo è rappresenta- mente innamorato di Susanna, cerca di ostacolare il matri- to per la prima volta a Vienna, dove ha un grande successo. Il monio con mille intrighi. Alla fine, dopo molte peripezie e libretto dell’opera è scritto da Lorenzo Da Ponte, che rielabo- colpi di scena, i due giovani riusciranno a coronare il loro ra una commedia, in gran voga a quel tempo, del drammatur- sogno d’amore. go francese Beaumarchais. La commedia è famosa per il suo Il brano che ascolterai è il duetto iniziale dell’opera: Figaro carattere irriverente e non è affatto gradita all’aristocrazia: i e Susanna sono nella camera a loro destinata dal conte; protagonisti sono due servitori che reclamano i loro diritti. Figaro sta misurando il pavimento per posizionare i mobili, La vicenda è ambientata a Siviglia, in Spagna, intorno al mentre Susanna, davanti allo specchio, si sta provando il 1750. Figaro e Susanna, servitori presso la corte del conte cappellino che indosserà il giorno delle nozze.

SCOLTO A G U I

D

1. Da quali strumenti è eseguito il brano? A T

a. Solo archi b. Solo legni c. Archi e percussioni d. Archi, legni, corni O

2. In quale parte del brano Figaro e Susanna cantano la stessa melodia? a. All’inizio b. Nella parte centrale c. Alla fine 157 3. Il carattere del brano è: a. malinconico b. drammatico c. solenne d. allegro

4. Quale personaggio appare per primo? a. Figaro b. Susanna

5. Che cosa chiede Susanna a Figaro?

......

......

6. Come termina il brano? a. Con la voce di Figaro b. Con la voce di Susanna c. Con le voci di Figaro e Susanna d. Con l’orchestra

7. Che cosa si rappresenta nel brano? a. Una scena mitologica b. Lo sfarzo della vita di corte c. L’ascesa della borghesia d. Un momento di vita quotidiana

8. A quale estrazione sociale appartengono i due protagonisti?

......

...... U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 158

I caratteri Il fascino dei mondi lontani Il Settecento è un’epoca cosmopolita: l’uomo è cittadino del mon- do e i musicisti, in particolare, sono i più internazionali. Nelle grandi capitali europee vivono stabilmente musicisti provenienti da Paesi diversi. Gli ideali illuministici favoriscono lo spirito di tolleranza e il desi- derio di conoscere e comprendere le culture di popoli lontani. Piacciono molto gli ornamenti ispirati al “favoloso Oriente” e sog- getti desunti da Le mille e una notte (raccolta di novelle scritte in lin- gua araba) diventano argomenti per commedie e libretti d’opera. Anche la Cina, così lontana e misteriosa, affascina molto e i palazzi più alla moda possiedono una sala decorata con motivi di gusto cine- se. Grande anche l’interesse per il mondo egizio, i cui geroglifici vengono finalmente decifrati. La passione per l’epoca dei faraoni è documentata da alcune opere di Mozart, fra cui Il flauto magico. Dell’Oriente incuriosiscono in particolare taluni usi e costumi biz- zarri, che spesso vengono letti in chiave comica dagli artisti: è il ca- so del serraglio (il palazzo del sultano dove vivevano rinchiuse le sue numerose mogli), che diviene luogo abituale di intrecci e trave- stimenti. Desta simpatia e crescente favore anche la musica militare dei giannizzeri, le guardie del corpo del sultano, con la loro «musica 158 turca» fatta da grancassa, piatti, triangolo e ottavino. Questi stru- menti, tipici delle bande militari, sono ora inseriti nelle orchestre. Andamenti di marcia fortemente marcati vengono spesso utilizzati dai musicisti, a volte con la stessa strumentazione «turca» sopra ci- tata, altre volte con strumenti della tradizione occidentale, come il Miniatura turca del 1720 circa raffigurante pianoforte (vedi p. 57). la banda dei giannizzeri, il corpo scelto dell’esercito del sultano.

Una scenografia degli inizi dell’Ottocento per l’opera Il flauto magico di Mozart. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 159

Il Classicismo L’opera in primo piano cia1 trac 2 cd 4 Wolfgang Amadeus Mozart mp31 tr da Il ratto dal serraglio: Ouverture accia 158 Mozart compone Il ratto dal serraglio liberarla e cade nelle mani delle guar- resco l’ambiente favoloso del lontano (in lingua tedesca), nel 1781 a Vienna, die. Ma il sultano è un uomo generoso Oriente. dove viene rappresentato l’anno suc- e concede a tutti la libertà. L’ Ouverture è il brano iniziale del- cessivo. L’argomento esotico è sottolineato dal- l’opera. L’inizio in pianissimo ci dà La vicenda si svolge in Turchia, nel pa- la cosiddetta «musica turca»: il rombo l’idea della lontananza della vicenda; lazzo del Pascià Selim, che spera di della grancassa, lo schiocco metallico poi, quasi con effetto cinematografico, conquistare il cuore di Costanza, rapi- dei piatti, il tintinnio cristallino del la scena viene portata subito in primo ta dai pirati e ora sua prigioniera. Il no- triangolo, il sibilo dell’ottavino imita- piano con un fortissimo dell’orchestra: bile spagnolo Belmonte, fidanzato di no le marce militari dei soldati turchi e il racconto ha inizio e un’atmosfera Costanza, si introduce nel palazzo per ci ricordano con tono divertito e pitto- fiabesca ci avvolge.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. un pianissimo b. un fortissimo O

2. L’orchestra è formata da: a. pochi strumenti b. molti strumenti 159 3. L’andamento è: a. lento b. veloce

4. La dinamica del brano è: a. uniforme b. varia

5. Il carattere del brano è: a. malinconico b. pauroso c. tranquillo d. allegro

6. Quali strumenti presenti nel brano caratterizzano la «musica turca»?

......

......

7. Che cosa evoca questa musica?

......

......

8. La vicenda è: a. realistica b. fiabesca

9. Che cosa favorisce lo spirito tollerante e cosmopolita dell’Illuminismo?

......

...... U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 160 Le forme La musica strumentale Nel Settecento la musica strumentale ha un ruolo sempre più importante. Per or- ganizzare in modo più efficace i loro brani, i compositori utilizzano uno sche- ma detto forma sonata, costituito da tre parti: esposizione, sviluppo e ripresa. Solitamente è basato su questa struttura il primo movimento di sinfonie, concer- ti, sonate e quartetti. Le forme strumentali che godono di maggiore successo nel Settecento sono la sinfonia e il concerto. Nell’ambito della musica da camera si afferma il quartetto d’archi che, anche se con soli quattro strumenti, riesce a ricoprire quasi l’intera estensione di suoni del- l’orchestra. Anche la sonata per piano- forte solo, la sonata per violino e pia- noforte e il trio per pianoforte, violino e violoncello (vedi p. 76) rispondono ai gusti del pubblico dell’epoca. Franz Joseph Haydn dirige un quartetto d’archi. 160

L’opera in primo piano cia1 trac 3 cd 4 Franz Joseph Haydn mp31 dal Concerto tra 9 ccia 15 per violoncello n. 1 in Do maggiore: 1o movimento, Moderato Haydn compone questo concerto per violoncello ver- so il 1765, mentre è al servizio del principe Estherházy. Qui Haydn è direttore d’orchestra e ha a disposizione alcuni fra i migliori strumentisti di tutta l’Austria. È proprio per uno di questi virtuosi, il bril- lante violoncellista Joseph Veigl, che Haydn compone questo concerto, il cui manoscritto è stato ritrovato so- lo nel 1961 al Museo Nazionale di Praga. Oggi è una delle composizioni più popolari di Haydn. Il brano è aperto dall’orchestra che presenta le diverse melodie. Il violoncello le ripropone variandole e ab- bellendole senza rinunciare a esporre nuove idee mu- sicali. Un quartetto d’archi in un salotto borghese. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 161

Il Classicismo

IL CONCERTO CLASSICO Il concerto solista è una composizione, general- mente in tre movimenti, per uno strumento solista accompagnato dall’orchestra. Nato in epoca barocca, si sviluppa notevolmente grazie all’opera di grandi maestri, mentre il con- certo grosso non viene più praticato. Per distin- guerlo dalla originaria forma barocca, il concerto solista di questo periodo viene detto concerto classico. Lo strumento solista dialoga e si integra maggior- mente con gli altri strumenti, mentre viene meno quell’alternanza a stacchi netti fra il solista e l’or- chestra che era una caratteristica del Barocco. Lo strumento solista preferito dal pubblico è il pia- noforte, ma vengono composti concerti anche per altri strumenti. Haydn, Mozart e Beethoven sono i compositori che più contribuiscono all’evoluzio- ne di questa forma, regalandoci pagine di incante- Un concerto classico del Settecento. vole bellezza. 161

SCOLTO A G U I

D

1. Come inizia il brano? A T

a. Con lo strumento solista b. Con l’orchestra O

2. L’orchestra è formata da: a. archi e clavicembalo b. archi, oboi e corni

3. Il violoncello inizia con: a. la stessa melodia con cui inizia il brano b. un’altra melodia

4. Quante melodie sono presenti nel brano? a. Una sola b. Diverse melodie

5. L’andamento è: a. molto lento b. moderato c. molto veloce d. vario

6. Il carattere è: a. cupo e misterioso b. drammatico c. sereno e raffinato d. spettacolare

7. Che cosa si intende per concerto classico? ......

8. Da quanti movimenti è generalmente costituito? a. Uno b. Due c. Tre d. Quattro

9. Che cosa contraddistingue il concerto classico da quello barocco? ...... U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 162

Le forme Sinfonia e melodramma LA SINFONIA IL MELODRAMMA La sinfonia è una composizione per orchestra solita- Il pubblico è abituato ad apprezzare in modo particolare i mente in quattro movimenti. grandi cantanti, vere stelle del melodramma. Compo- Se in passato con il termine «sinfonia» si indicava una sitori e librettisti si trovano costretti ad assecondare i loro generica composizione strumentale, che spesso introdu- capricci, inserendo nelle opere brani per esaltare la loro ceva composizioni di più vaste dimensioni, in questo pe- bravura, con il risultato di far perdere il filo della vicenda. riodo viene a costituire una forma autonoma, la più im- Nasce così l’esigenza di un maggior equilibrio e sempli- portante delle forme musicali. cità: la musica diventa più aderente al testo (il libretto) e A differenza del concerto, dove uno o più strumenti soli- segue la vicenda rappresentata senza divagazioni. sti emergono sull’intera orchestra, nella sinfonia non ci Il genere che più appassiona il pubblico è l’opera buffa, sono strumenti con ruoli da protagonisti. Generalmente più libera e aperta alle idee del tempo. sono gli archi (soprattutto i violini) che espongono le Nei melodrammi di Mozart (con i libretti di Da Ponte) il melodie, mentre legni e ottoni sottolineano le armonie. genere tocca il vertice della perfezione: i personaggi appa- Le melodie vengono elaborate e sviluppate man mano, iono ben caratterizzati nella loro complessa psicologia di nel corso della composizione; gli strumenti dialogano fra persone vere, come si possono incontrare nella vita quoti- loro scambiandosi i motivi in un gioco di domande e ri- diana; la musica ne sottolinea tutte le sfumature del carat- sposte, talvolta conversando amabilmente, altre volte tere, nell’avvicendarsi degli stati d’animo (vedi p. 172). contrapponendosi in modo più deciso. Nata in Italia, la sinfonia si sviluppa in Germania gra- zie ai musicisti attivi alla corte di Mannheim, e poi a Vienna, dove raggiunge la perfezione con l’opera di 162 Haydn, Mozart e Beethoven. Con questi autori la sinfo- nia diventa la forma strumentale più complessa e raffina- ta, capace di esprimere le emozioni più delicate. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 163

Il Classicismo L’opera in primo piano

ce 14-1 rac 5 t cd 4 Franz Joseph Haydn

t mp31 ra 1 dalla Sinfonia n. 45 «Degli addii»: cc -16 e 160 1o movimento, Allegro assai e 4o movimento, Adagio Haydn compone la sinfonia detta «Degli addii» nel 1772. Il L’organico strumentale è composto da archi, oboi, fagotti e titolo della sinfonia è dovuto a una curiosa vicenda: con corni. Ti proponiamo il movimento iniziale e quello finale l’arrivo della bella stagione, il principe Esterházy si trasferi- della sinfonia. sce con i musicisti e la corte nella residenza estiva, ma non Il primo movimento inizia con la melodia principale, sulle consente alle famiglie dei musicisti di seguirli. Quell’anno note dell’accordo minore, suonata dai violini prima forte e il soggiorno si protrae più del solito. Per far capire al princi- poi piano, per ritornare subito all’intensità iniziale. pe che è giunto il momento di ritornare a casa, gli strumen- L’ultimo movimento è caratterizzato appunto dal congedo tisti si accordano con Haydn, il quale escogita un curioso progressivo degli strumenti: prima cessano di suonare i fia- espediente: nell’ultimo movimento della sinfonia i musicisti ti, poi gli archi (nell’ordine contrabbassi, violoncelli, violi- a due a due si alzano ed escono dalla sala, lasciando così ni e poi le viole). Non rimangono che due violini a termina- sfumare a poco a poco la musica. La garbata richiesta ottie- re, sfumando in pianissimo, una delle composizioni più ne l’effetto desiderato e i musicisti il sospirato congedo. curiose e originali di Haydn.

SCOLTO A G U I

D

cd 4: traccia 14 mp3 1: traccia 160 A T

1o movimento, Allegro assai O 163 1. L’orchestra è formata da: a. archi b. archi e fiati

2. La melodia iniziale è: a. ascendente b. discendente

3. La melodia è prevalentemente eseguita: a. dai violini b. dai corni c. dai fagotti d. dagli oboi

4. L’andamento è: a. lento b. veloce

5. Il carattere è: a. solenne b. energico c. sereno d. delicato

cd 4: traccia 15 mp3 1: traccia 161 4o movimento, Adagio 6. L’andamento del brano è: a. lento b. veloce

7. Il carattere è: a. allegro b. malinconico

8. I fiati sono presenti: a. nella parte iniziale del brano b. nella parte finale

9. Con quali strumenti termina il brano? ......

10. Che cos’è una sinfonia? ......

11. Da quanti movimenti è generalmente costituita? a. Uno b. Due c. Tre d. Quattro U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:42 Pagina 164 I protagonisti Mozart: un bambino prodigio È una sera di gennaio del 1756 nella e fa esibire il figlio davanti a re, re- Wolfgang città di Salisburgo, in Austria. Nasce gine e principi. Durante i concerti uno dei più grandi geni della musica Wolfgang suona il clavicembalo, il Amadeus di tutti i tempi: Wolfgang Amadeus pianoforte, il violino e anche l’orga- Mozart. Il padre Leopold è composi- no (lo suona stando in piedi per po- Mozart tore al servizio del principe arcive- ter arrivare alla pedaliera). È quasi scovo della città. sempre accompagnato dalla sorella (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791) Wolfgang ha una sorella, maggiore di Nannerl. cinque anni, Nannerl, che dimostra un Il piccolo Mozart è maestro nell’arte precoce talento musicale nel suonare di improvvisare e stupisce gli spettato- il clavicembalo. Il piccolo Wolfgang ri con ogni sorta di trovata, come suo- a soli tre anni vuole imitare la sorella nare la tastiera del clavicembalo coper- e cerca di “trovare” sullo strumento le ta con un panno o dandole le spalle melodie che risuonano nella casa. (con le mani dietro la schiena). A otto All’età di cinque anni inizia a com- anni dimostra le capacità e le compe- porre piccoli pezzi, che il padre, con- tenze di un musicista adulto e il pub- sapevole della sua genialità, trascrive blico ammirato lo riempie di compli- su un quaderno; a sei anni è già in menti e di regali. grado di esibirsi in concerto in pub- I viaggi che la famiglia Mozart deve blico; a otto è un virtuoso del clavi- affrontare per raggiungere le città cembalo e del violino e scrive la sua europee sedi dei concerti sono lun- 164 prima sinfonia; a undici compone il ghi e faticosi e se i bambini si am- Le opere più importanti primo oratorio e a dodici il primo me- malano “saltano” le esibizioni e i re- Le sue opere comprendono tutti i lodramma. lativi compensi. Questa vita difficile generi musicali dell’epoca: trii, Per l’educazione del piccolo Mozart è e faticosa occupa gran parte dell’in- quartetti, quintetti, serenate, sin- fondamentale il ruolo del padre, che si fanzia e dell’adolescenza di Mozart, fonie, concerti, melodrammi, per dedica completamente a questo bam- determinando probabilmente la sua un catalogo di 626 composizioni bino prodigio, abbandonando ogni salute fragile, anche se contribuisce composte in soli 35 anni di vita. ambizione di carriera. Orgoglioso di moltissimo alla sua maturazione ar- Musica strumentale: 49 sinfonie mostrare al mondo l’eccezionale ta- tistica. lento del piccolo Wolfgang, Leopold fra cui la Sinfonia in Sol minore K intraprende con la famiglia lunghi 550 e la Sinfonia in Do maggiore viaggi in tutte le principali città detta “Jupiter” K 551, concerti, europee (Vienna, Monaco, quartetti e quintetti, 17 sonate Parigi, Roma, Londra) per pianoforte. Musica sacra: il Requiem. Musica per il teatro: 23 opere tea- trali fra cui Il ratto dal serraglio, Le nozze di Figaro, il Don Giovanni, Il flauto magico. L’opera di Mozart fu catalogata e or- dinata da Ludwig von Köchel nel 1862 seguendo la cronologia delle composizioni. Ogni composizione di Mozart è contrassegnata da un nu- mero preceduto dalla lettera K (ini- ziale del cognome del catalogatore). U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:43 Pagina 165

Il Classicismo Le opere in primo piano accia16 O tr ASC LTO cd 4 G Minuetto in Sol maggiore K 1 U I

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mp31 1. Da quale strumento è eseguito il brano? A T tr O ac 162 cia ...... Mozart scrive le sue prime composizioni all’età di 5 anni, fra il 1761 e il 1762. Il brano che ti proponiamo è il primo 2. Esprimi un giudizio sul brano. del catalogo di Mozart, secondo gli studi di Köchel, ed è quindi identificato con la sigla K1......

ccia1 SCOLTO tra 7 A G cd 4 U I dalla Sinfonia n. 1 K 16: D

1. La melodia iniziale è costituita A

o T mp31 O t 1 movimento, Allegro molto prevalentemente da: racc 163 ia a. scale veloci b. abbellimenti Nel 1764, a 8 anni, Mozart si trova a Londra con tutta la fa- c. arpeggi d. note ribattute miglia. Qui conosce Johann Christian Bach (figlio minore di Johann Sebastian), che suonando con lui gli si affeziona 2. Sono presenti strumenti a percussione? e gli dà preziosi consigli. All’epoca Mozart ha già compo- a. Sì b. Sì, ma solo all’inizio sto una decina di sonate per violino e clavicembalo e circa c. Sì, i corni d. No 50 brani per tastiera (clavicembalo o pianoforte). Una lette- ra della sorella ci racconta le circostanze che fanno nascere 3. Quante melodie compaiono nel brano? 165 la sua prima sinfonia: per non disturbare il padre, grave- a. Una sola b. Diverse mente ammalato, ai piccoli Mozart è stato proibito di suo- nare il clavicembalo; così Wolfgang, non potendo toccare la 4. L’andamento è: tastiera, per passare il tempo prende carta e penna e compo- a. lento b. veloce ne la sinfonia sul modello delle sinfonie in tre movimenti di Johann Christian Bach. 5. A che età Mozart scrive la sua prima sinfonia? Ti proponiamo la parte iniziale del primo movimento, gio- ioso e ricco di idee musicali; l’orchestra è costituita da ar- ...... chi, oboi, corni e clavicembalo. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:43 Pagina 166

I protagonisti Mozart a Salisburgo: il sogno della libertà Durante i suoi viaggi Wolfgang conosce molti musicisti dell’arcivescovo e musica sacra per la cappella di corte. e viene a contatto con ogni tipo di musica, assimilando Sono di questo periodo i concerti per violino e orche- tutto ciò che ascolta. stra e i primi concerti per pianoforte, che Mozart scrive Un esempio che ci dà la misura del suo talento straordi- per alcune dame salisburghesi sue allieve. nario è quello relativo alla sua visita alla Cappella Sistina Ben presto però il giovane Wolfgang si rende conto che a Roma. Qui Mozart ascolta il celebre Miserere di la piccola città di Salisburgo è un orizzonte troppo ri- Gregorio Allegri, un brano polifonico di musica sacra stretto per le sue ambizioni. molto complesso, della durata di oltre dieci minuti. Il bra- Nel 1777, dopo aver lasciato l’incarico presso l’arcive- no è così famoso che il papa se ne è riservato l’esclusiva, scovo, Mozart si reca a Parigi con la madre, ma il viag- vietando la pubblicazione della partitura. Quando Mozart gio non dà i frutti sperati (un impiego più prestigioso), e torna in albergo prende della carta pentagrammata e, con si rivela fatale per la madre, che muore logorata da una il solo aiuto della prodigiosa memoria, lo trascrive per in- vita di continui spostamenti. tero. L’impresa è talmente eccezionale che il papa, ammi- Nel 1779 ritorna a Salisburgo, dove viene reintegrato a rato, gli attribuisce un’importante onorificenza. corte con l’incarico di primo organista e primo violino. Il servizio del padre presso l’arcivescovo di Salisburgo è Ma, dopo un nuovo litigio con l’arcivescovo, nel 1781, pagato poco, ma in compenso lascia molta libertà ai scrive una lettera di dimissioni. La lettera non viene ne- Mozart per i loro viaggi. La situazione cambia quando al anche presa in considerazione e Mozart allora chiede vecchio arcivescovo succede nel 1771 Hieronymus un’udienza: a riceverlo è il responsabile della servitù, Colloredo, che sopporta malvolentieri i Mozart a causa che lo butta letteralmente fuori dalla porta con una peda- delle loro continue assenze. ta nel sedere. Quel calcio lancia Mozart verso la libertà: Nello stesso anno viene ufficializzata la posizione di il giovane musicista prende la decisione di rinunciare al- 166 Wolfgang, che già da tempo componeva musica per la la sicurezza dell’impiego a corte e di scegliere la libera corte, con la nomina a primo violino e direttore d’or- professione. Questo comporta di trasferirsi nella capitale chestra: gli viene affidato il compito di comporre musi- dell’impero: Vienna. ca di intrattenimento per allietare le feste presso la corte U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:43 Pagina 167

Il Classicismo L’opera in primo piano cce 18-2 ra 2 t cd 4 da Ah! Vous dirai-je, Maman! K 265: 3 tr mp 1 ac 68 Tema e Variazioni 1-4 ce 164-1 Mozart compone le Variazioni K 265 so – è decisamente brutta e per di più si è In questo brano ogni variazione tratta (probabilmente nel 1781) per la sua innamorata di lui, che non ne vuole pro- un particolare aspetto della tecnica allieva di pianoforte Josepha von prio sapere. Josepha è però un’eccellente pianistica, mentre il tema è tratto da Auernhammer. La ragazza non è una pianista e il compositore scrive volentieri una melodia popolare francese legata bellezza; anzi – a detta di Wolfgang stes- per lei questo pezzo, a fini didattici. al mondo dell’infanzia. SCOLTO A G U I

D

cd 4: traccia 18 mp3 1: traccia 164 A T

Tema O 1. Come inizia il brano? a. Con il pianoforte solo b. Con il pianoforte e l’orchestra

2. Quanti strumenti eseguono il brano? a. Uno b. Due c. Tre d. Molti

cd 4: traccia 19 mp3 1: traccia 165 Variazione 1 3. Che cosa cambia rispetto al tema iniziale? a. Diminuiscono le note che rendono più evidente la melodia iniziale 167 b. Si aggiungono delle note che nascondono la melodia iniziale

cd 4: traccia 20 mp3 1: traccia 166 Variazione 2 4. La melodia iniziale è: a. facilmente riconoscibile b. poco evidente

cd 4: traccia 21 mp3 1: traccia 167 Variazione 3 5. La melodia iniziale è: a. facilmente riconoscibile b. poco evidente

6. Questa variazione rispetto alla precedente è: a. più scorrevole e leggera b. più pesante e impacciata

cd 4: traccia 22 mp3 1: traccia 168 Variazione 4 7. La melodia iniziale è: a. facilmente riconoscibile b. poco evidente

8. La melodia iniziale ritorna molte volte nel corso di tutto il brano? a. Sì, sempre uguale b. No, vi sono sempre melodie diverse c. Sì, ma dopo la parte iniziale è sempre variata in qualche suo aspetto

9. Che cosa cambia fra le variazioni? a. La strumentazione b. La melodia c. L’andamento d. Il ritmo U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 168

I protagonisti Mozart a Vienna: il periodo d’oro A Vienna Mozart si guadagna da vivere come musicista indipendente, non più al servizio di un padrone ma scri- vendo musica su commissione, eseguendo musiche pro- prie, organizzando concerti a pagamento e dando lezioni di musica. La sua giornata è frenetica: la mattina insegna, il pomeriggio compone, la sera suona, di notte spesso an- cora compone. I primi anni a Vienna sono felici e fruttuosi: Mozart è l’idolo del pubblico viennese, sia come pianista, sia co- me compositore e Haydn lo celebra come «il più grande compositore del mondo». Ma egli non dà peso né alle onorificenze ricevute né al denaro, che guadagna in ab- bondanza ma che non sa amministrare e spende troppo facilmente. Nel 1782 sposa Costanza Weber, che gli darà diversi fi- gli, di cui però solo due vivranno. A contatto con il ricco e stimolante ambiente culturale viennese, Mozart acquisisce maggior consapevolezza e Mozart nel suo studio durante il primo periodo del soggiorno si iscrive alla massoneria, attratto dagli ideali umanitari e a Vienna. di fratellanza che caratterizzano quel movimento. In questo periodo Mozart compone i grandi concerti per 168 pianoforte destinati alle accademie in cui si esibisce per- scrive al padre in una lettera del 1783: «Questi concerti sonalmente, o alle sue allieve, alcune delle quali sono sono una via di mezzo fra il troppo difficile e il troppo ottime virtuose. A proposito di questi concerti Mozart semplice: sono molto brillanti, gradevoli e naturali senza

Costanza Weber, L’opera in primo piano moglie ccia2 tra 3 di Mozart. cd 4 dal Concerto per mp31 t pianoforte n. 21 K 467: rac 69 cia 1 2o movimento, Andante

Mozart compone questo concerto per pianoforte nel 1785 durante la sua permanenza a Vienna. Quello che ascoltiamo è il secondo tempo: si tratta del movimento di andamento più tranquil- lo che, come di consueto per questa forma musi- cale, si alterna ai due movimenti più dinamici (il primo e il terzo). Il brano, di grande dolcezza, esprime sentimenti lievi, delicati e a tratti un po’ malinconici. Il di- scorso musicale si svolge con grande semplicità e naturalezza; la melodia viene prima presentata dall’orchestra e solo successivamente dallo stru- mento solista. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 169

Il Classicismo

cadere nella banalità. In certi punti solo gli intenditori possono ricavarne diletto, ma faccio in modo che anche i non inten- ditori restino contenti, pur senza sapere il perché». È proprio questa una delle carat- teristiche che rendono unica la musica : la capacità di conciliare e far convivere semplicità e complessità, es- senzialità e raffinatezza. Le composizioni di Mozart, che si possono considerare la sintesi di tutti gli stili dell’epoca, sanno parlare a ogni singolo ascoltatore, indi- pendentemente dalla sua preparazione culturale o estrazione sociale. Attraverso il barone Van Swieten, bibliote- cario alla corte dell’imperatore d’Austria, Mozart viene a conoscenza di alcune ope- re di Johann Sebastian Bach, di cui arran- gia diversi preludi e fughe per un trio di archi. Il contatto con la musica di Bach è fondamentale: da questo momento Mozart inizia a scrivere brani musicali in cui la Una veduta di Vienna a fine Settecento. 169 polifonia ha un’importanza maggiore che in passato.

SCOLTO A G U I

D

1. La melodia è inizialmente eseguita: A T

a. dai flauti b. dal pianoforte O c. dai violini d. dall’intera orchestra

2. Quali strumenti inizialmente eseguono l’accompagnamento? a. Archi e fiati b. Percussioni e ottoni c. Archi e clavicembalo d. Pianoforte e fiati

3. Il brano presenta: a. una melodia principale orecchiabile b. tante melodie che si alternano

4. Il pianoforte esegue: a. la melodia iniziale b. un’altra melodia

5. L’andamento è: a. moderato b. veloce

6. Qual è il carattere del brano?

......

7. A quale forma musicale appartiene il brano? a. Concerto grosso b. Musica strumentale c. Concerto barocco d. Concerto solista U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 170

I protagonisti Gli ultimi capolavori Sono passati solo pochi anni dall’arrivo a Vienna, ma la Nell’ultimo anno di vita, per procurarsi il denaro per pa- situazione per Mozart sembra cambiata radicalmente: gare i creditori, nonostante le ormai precarie condizioni man mano egli vede diminuire il successo e i suoi guada- di salute, Mozart è costretto a lavorare moltissimo; com- gni ne risentono. Le condizioni economiche del compo- pone grandi capolavori di musica strumentale e si dedica sitore diventano sempre più difficili. Nel 1787 compone anche al melodramma. due quintetti per archi (K 515 e K 516), grandi capolavo- Nel maggio del 1791 inizia a scrivere il celebre Flauto ri di musica da camera. Nello stesso anno sopraggiunge magico. Contemporaneamente compone, in sole tre setti- inaspettata la morte del padre, un lutto che segna profon- mane, l’opera seria La clemenza di Tito, commissionata damente l’artista. Mozart inizia a manifestare una pro- per celebrare, a Praga, l’incoronazione di Leopoldo II a fonda crisi umana ed esistenziale. re di Boemia. Il pubblico praghese, sempre molto affe- Nel 1788 compone le ultime tre grandi sinfonie, fra cui zionato a Mozart, accoglie l’opera con entusiasmo. la celebre Sinfonia n. 40, forse la più nota e amata dal Fra le sue ultime composizioni ricordiamo il celebre pubblico di tutti i tempi. Concerto per clarinetto e il Requiem, rimasto incompiu- Nel 1790, per i festeggiamenti in occasione dell’incoro- to per la sua morte. nazione del nuovo imperatore austriaco Leopoldo II, Mozart si spegne a Vienna il 5 dicembre 1791. Viene Mozart scrive il popolare Concerto per pianoforte K 537, seppellito, nell’indifferenza totale, in una fossa comune, detto appunto «dell’Incoronazione», che egli esegue per- senza nemmeno una croce per indicare un luogo in cui sonalmente a Francoforte. Intanto la sua situazione e- piangere il più grande genio della musica. conomica continua a peggiorare e i debiti aumentano. Le opere di Mozart possono considerarsi la sintesi, illu- minata dal suo straordinario genio, di tutti gli stili musi- cali dell’epoca. Nonostante negli ultimi anni della sua vi- ta Mozart abbia dovuto sopportare molte difficoltà e 170 Mozart ritratto in una stampa dell’epoca. delusioni, l’esperienza della sofferenza ha poco spazio nella sua musica, che rimane serena e misurata, di una bellezza senza tempo, perfetta in ogni suo aspetto.

Mozart sul letto di morte compone il Requiem. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 171

Il Classicismo Le opere in primo piano

ccia2 tra 4 cd 4 dalla Sinfonia n. 40 K 550: mp31 o tr 1 movimento, Allegro molto accia 170 È questa la penultima sinfonia composta da Mozart ed eseguita con tutta probabilità solo dopo la sua morte. In un periodo in cui è angosciato da problemi economici e dal dolore per la scomparsa del padre, egli dà voce a questa esperienza di do- lore e sconforto attraverso una delle pagine più dolci e malinconiche della storia della musica. SCOLTO A G U I

D

1. Come inizia il brano? A T

a. Con gli archi b. Con i legni c. Con gli ottoni d. Con l’intera orchestra O

2. Quali dei seguenti strumenti non sono presenti nel brano? a. Archi b. Flauti, oboi e clarinetti c. Fagotti e corni d. Percussioni

3. Compaiono strumenti solisti? a. Sì, i violini b. Sì, i flauti c. Sì, gli oboi d. No

4. La melodia iniziale ritorna nel corso del brano? a. Sì b. No

5. L’andamento è: a. lento b.veloce

6. Quali sensazioni suscita in te questa musica? ...... 171 ccia2 tra 5 cd 4 dalla Messa da requiem K 626: SCOLTO mp31 A G tr 1 Introitus U ac 7 I cia 1 D

1. Come inizia il brano? A T

La messa da requiem è una composizione musica- a. Con l’orchestra O le sacra di origine molto antica, destinata ad ac- b. Con il coro compagnare la messa in memoria di un defunto. c. Con il coro e l’orchestra La vicenda relativa alla composizione del Requiem d. Con il solista di Mozart era avvolta fino a qualche tempo fa nel mistero e solo ultimamente è stata svelata: nel me- 2. Quali dei seguenti strumenti a percussione compaiono se di luglio del 1791 Mozart riceve la visita di un nel brano? misterioso personaggio che gli commissiona, a a. I triangoli b. I piatti fronte di un buon compenso, una messa da re- c. I timpani d. La batteria quiem, a condizione però che non cerchi di scopri- re l’identità del committente. Il personaggio non è 3. Nel brano è prevalente: altro che un servitore del conte Walsegg, che è so- a. la melodia accompagnata b. la polifonia lito ordinare musiche ai compositori più bravi e spacciarle poi per sue. Mozart accetta il lavoro per 4. Il coro è: far fronte ai debiti. Ormai gravemente ammalato, a. maschile b. femminile egli vive questa situazione come una sorta di ri- c. di voci bianche d. misto chiamo sovrannaturale a scrivere una messa per la propria morte. Rendendosi conto di non riuscire a 5. Il solista è: terminare la composizione, dal letto di morte spie- a. basso b. tenore ga al suo allievo Franz Süssmayr in che modo com- c. contralto d. soprano pletarla. Della Messa da requiem ascoltiamo l’Introitus, 6. L’andamento è: a. lento b. molto veloce cioè il brano con cui inizia la messa. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 172

I protagonisti La passione per il teatro Mozart è irresistibilmente attratto dal teatro, che ha impa- Ottiene il primo successo nell’ambito del melodramma rato ad apprezzare durante i viaggi in Italia. A soli dodici nel 1780 quando il principe Karl Theodor gli affida l’in- anni scrive la sua prima opera buffa, La finta semplice. carico di scrivere una nuova opera per il teatro di Monaco. Appena può, si libera dagli impegni presso la corte di Mozart compone l’Idomeneo, una vicenda che narra la Salisburgo e si reca ad assistere agli spettacoli di piazza storia del re di Creta Idomeneo ai tempi della guerra di delle compagnie teatrali che si fermano nella sua città. Troia. L’accoglienza del pubblico per l’opera è calorosa e il compositore si rende conto di aver raggiunto anche in questo campo la piena maturità. L’opera successiva è un altro capolavoro: Il ratto dal serraglio (1782) ambientato nel lontano Oriente (vedi p. 159). Il suo incontro con Lorenzo da Ponte, libret- tista italiano, è fondamentale per la creazio- ne delle sue grandi opere teatrali: Le nozze di Figaro (1786), Don Giovanni (1787) e Così fan tutte (1790). Il flauto magico (1791) invece è compo- sto su libretto del suo amico, Emanuel Schikaneder, scritto in tedesco. L’ultimo lavoro per il teatro è l’opera se- ria (così si definiscono le opere a carat- tere storico) La clemenza di Tito, che contiene alcune fra le più belle arie che Mozart abbia mai scritto. Anche nel comporre i melodrammi, Mozart scrive di getto, senza correggere, con incredi- bile facilità, e gli spartiti nascono già perfetti. La mano non fa altro che trascrivere la musica che è già tutta nella sua mente. La musica mozar- tiana ha spiccate caratteristiche teatrali: le melodie disegnano i caratteri e delineano con precisione le personalità dei protagonisti delle vicende. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:44 Pagina 173

Il Classicismo L’opera in primo piano ccia2 tra 6 cd 4 o da Il flauto magico: Atto 2 , O ASC LTO mp31 G t U r 2 Aria della Regina della notte I accia 17 D

1. Il brano inizia con: A T

Il flauto magico viene rappresentato a Vienna nel 1791, po- a. la voce b. l’orchestra O chi mesi prima della morte del suo compositore. L’opera, scritta in tedesco dal librettista austriaco Emanuel 2. La voce è: Schikaneder, è divisa in due atti. È ambientata in un imma- a. grave b. acuta ginario antico Egitto, dove personaggi fantastici sono pro- tagonisti di emozionanti avventure. 3. L’orchestra accompagna il canto: Il giovane Tamino viene incaricato dalla Regina della notte a. spesso in modo drammatico con improvvisi di trovare sua figlia Pamina, rapita dal sacerdote Sarastro. fortissimi Aiutato dal suo amico Papageno, il giovane giunge al pa- b. con delicati arpeggi lazzo del sacerdote, dove scopre che Sarastro è buono, men- c. sempre con la stessa melodia tre è la Regina della notte il personaggio malvagio. d. soprattutto con i timpani Tamino e Pamina si innamorano e, dopo aver superato mil- le prove grazie ai poteri di un flauto magico, finalmente 4. L’andamento è: possono sposarsi. a. lento b. veloce Nel brano che ti proponiamo, la malvagia Regina della not- te si rivolge alla figlia Pamina ordinandole di uccidere il 5. Il brano termina: saggio sacerdote Sarastro. L’aria del soprano, di grande bel- a. con un vocalizzo del canto lezza, presenta delle notevoli difficoltà esecutive, che la b. con una nota lunga della voce rendono uno dei brani più amati dal pubblico di tutti i tem- c. con l’orchestra in modo sfumato pi e più temuti dagli interpreti. d. con l’orchestra in modo deciso e perentorio 173

6. A cosa pensi si debba attribuire la particolare difficoltà del canto in quest’aria? a. All’intensa drammaticità b. Alla presenza di note molto gravi c. Alla presenza di note molto acute U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 174 I protagonisti Beethoven: gli anni giovanili Ludwig van Beethoven nasce nel per lui, nel 1782 gli lascia il suo in- Ludwig mese di dicembre del 1770 in una fa- carico a corte di maestro di clavi- miglia di musicisti nell’allora picco- cembalo e direttore d’orchestra. van la cittadina tedesca di Bonn. Durante una breve visita a Vienna nel Il padre, tenore nella cappella di cor- 1787 Beethoven conosce Mozart: Beethoven te, impartisce le prime lezioni di pia- questi, dopo averlo sentito suonare, noforte e violino al giovane Ludwig gli predice un brillante futuro. (Bonn, 1770 - Vienna, 1827) che dimostra singolari attitudini mu- Nel 1792 si trasferisce a Vienna, do- sicali. Il genitore, molto severo, lo ve prende lezioni da Haydn. Viene costringe ad applicarsi allo studio e bene accolto nei palazzi dell’aristo- lo rimprovera quando, finiti gli eser- crazia ed è molto apprezzato come cizi, lo trova a improvvisare al piano- pianista e come compositore. forte brani di sua invenzione. Beethoven è capace di suonare sia in Ludwig è un ragazzino timido, solita- modo elegante e raffinato, sia in mo- rio e introverso, che trova nella musi- do vigoroso e irruente. La sua musica ca il mezzo per dar voce alla sua ec- è sempre molto espressiva e ispirata. cezionale fantasia. La musica occupa Si dedica soprattutto al pianoforte, tutta la sua giornata: egli stesso rac- strumento fondamentale per la sua conta a un suo allievo di esercitarsi maturazione artistica e sul quale spe- «pazzescamente» alla tastiera per per- rimenta soluzioni innovative che ap- fezionare la sua tecnica, cosa che lo plicherà in seguito nelle composizio- 174 porterà a diventare uno dei più grandi ni per orchestra sinfonica. Risalgono virtuosi del suo tempo. a questo periodo molte variazioni e All’età di nove anni incontra Christian sonate per pianoforte destinate al Le opere più importanti Gottlob Neefe, ottimo insegnante, pubblico dei dilettanti di musica, che Musica sinfonica: 9 sinfonie, 5 che gli dà lezioni di composizione e sono in continuo aumento e che rap- gli fa conoscere il Clavicembalo ben presentano per il maestro una buona concerti per pianoforte, concerto temperato di Bach, che Beethoven in fonte di guadagno. Già dal 1795 le per violino, triplo concerto per pochi mesi esegue già magistralmen- sue composizioni raggiungono un violino, violoncello e pianoforte. te. Neefe si accorge subito delle ca- grande livello di vendite: Beethoven Musica da camera: 32 sonate per pacità eccezionali del suo allievo e, a è il musicista viennese più conteso pianoforte, 18 quartetti per archi. testimonianza della stima che prova dagli editori. Musica per il teatro: Fidelio. Musica sacra: Messa solenne. Il catalogo delle opere fu redatto dallo stesso Beethoven, che attri- buì un numero progressivo e cro- nologico soltanto alle composizio- ni che riteneva degne di essere ricordate.

Il Burgtheater di Vienna in un dipinto dell’epoca. Qui Beethoven, nel 1800, tenne il suo primo concerto. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 175

Il Classicismo L’opera in primo piano ccia2 tra 7 cd 4 dalla Sonata op. 13 «Patetica»: mp31 o tr 2 movimento, Adagio cantabile accia 173 Il termine «sonata» nel Classicismo indica generalmente una ad esempio, per quartetto e quintetto d’archi, oppure per composizione per pianoforte solo o per pianoforte e un altro pianoforte a quattro mani. La definizione «Patetica» (che strumento (di solito il violino) in tre o quattro movimenti. deriva dal greco e significa «commovente») viene aggiun- Dedicata all’amico principe Lichnowsky, la sonata Pate- ta dall’editore in riferimento al primo movimento, molto tica viene pubblicata nel 1799 ed è la composizione piani- contrastato e drammatico. Il secondo movimento invece, stica più importante del periodo giovanile di Beethoven. l’Adagio che ti proponiamo, ha un carattere dolcissimo e Ha un grande successo editoriale, testimoniato dal gran rasserenante. La melodia iniziale ritorna più volte interval- numero di arrangiamenti per varie formazioni da camera: lata da episodi diversi.

SCOLTO A G U I

D

1. La melodia iniziale viene esposta la A T

seconda volta: O a. al grave b. uguale alla prima volta c. all’acuto 175 2. Il brano è formato da: a. una sola melodia b. diversi episodi musicali

3. Quante volte appare la melodia principale? a. Due b. Tre c. Quattro d. Cinque

4. Che cosa significa il termine «Patetica» e a quale movimento fa riferimento?

......

......

......

5. Che cosa si intende per «sonata» nel Classicismo?

......

......

...... Beethoven al pianoforte. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 176

I protagonisti Una volontà eroica A Vienna Beethoven gode dell’ammirazione del pubbli- co e della protezione dell’alta aristocrazia. Principi e ba- roni, spesso grandi intenditori di musica, fanno a gara per ottenere la sua amicizia, ricompensandolo con doni e denaro. Fra questi personaggi, è particolarmente impor- tante per Beethoven il principe Karl Lichnowsky, che lo ospita nel suo palazzo e lo tratta come un figlio. Il palaz- zo è anche un luogo di ritrovo per compositori, strumen- tisti, appassionati di musica e sede di concerti: molte opere di Beethoven hanno qui la loro prima esecuzione pubblica. Beethoven a Vienna è ormai un musicista affermato: le sue opere sono pubblicate in tutta Europa ed eseguite in concerto al pari della musica di Haydn e di Mozart. Ma ecco che si affacciano nere nubi all’orizzonte: nel 1796 si erano manifestati i primi segnali della tragedia personale di Beethoven, una malattia incurabile all’orec- chio che gli causa dolore e la perdita progressiva del- l’udito, disgrazia terribile per un musicista. Egli è co- stretto ad abbandonare la carriera di pianista per dedicarsi esclusivamente alla composizione. In una lettera del 176 1801 indirizzata a un amico, mentre gli annuncia la ma- lattia, Beethoven scrive: «Vivo immerso nella mia musi- ca e riesco appena a finire un pezzo che già ne inizio un Lo studio di Beethoven a Vienna. altro. Al ritmo con cui compongo, produco spesso tre o quattro opere contemporaneamente». Il destino che lo condanna alla sordità mette a dura prova il suo carattere, che ne esce rafforzato e ancora più determinato nella vo- destinata a essere letta dopo la sua morte, descrive con lontà di comporre. Nel 1802, in una lettera-testamento parole commoventi la sua sofferenza, ma manifesta an- che la volontà di combattere il destino avverso, sperando di trovare «almeno un giorno di pura gioia». La pagina Questa concezione eroica della vita si ritrova anche nella finale della lettera- musica di Beethoven, soprattutto nelle sinfonie. Gli stu- testamento diosi parlano, a proposito della musica composta in que- di Beethoven sto periodo, di «stile eroico». del 1802. Con Beethoven la sinfonia diventa la forma musicale per eccellenza, quella a cui si affidano i messaggi importan- ti; una composizione in cui si rappresenta un vero e pro- prio dramma di sentimenti umani, in cui le melodie si possono paragonare a personaggi di melodrammi. Gli schemi del Classicismo non sono più sufficienti per contenere le passioni e gli ideali che Beethoven vuole esprimere: le dimensioni delle composizioni si dilatano, l’organico orchestrale si amplia e si aggiungono nuovi strumenti. Per queste sue caratteristiche la musica di Beethoven pre- corre i tempi, anticipando molti elementi del linguaggio musicale romantico (vedi p. 188). U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 177

Il Classicismo L’opera in primo piano cia5 trac 1 cd 1 dalla Sinfonia n. 3 op. 55 «Eroica»: mp31 o t 1 movimento, Allegro con brio raccia 51 La Terza sinfonia è composta da Beethoven tra il 1802 e il musica di coinvolgimento di un artista nelle vicende stori- 1804 in omaggio a Napoleone Bonaparte che governa la che del suo tempo. Francia, e intitolata «Bonaparte». Beethoven all’epoca, co- La durata della composizione (di circa 55 minuti, il doppio me molti altri intellettuali, ha una grande ammirazione per di una normale sinfonia dell’epoca) desta scalpore. Napoleone, che sembra incarnare gli ideali illuministici e Beethoven raccomanda che nel concerto questa sinfonia sia repubblicani. Ma quando Napoleone, nel 1804, si proclama eseguita per prima, quando gli ascoltatori sono più concen- imperatore, Beethoven, in uno dei suoi caratteristici scatti trati, per evitare che la musica perda il suo effetto. Il primo d’ira, straccia la prima pagina della partitura, dicendo: movimento si apre con due accordi imperiosi suonati dal- «Anche lui non è altro che un uomo comune! Ora diventerà l’orchestra, a cui segue la semplice melodia principale, ese- un tiranno». Quindi riscrive la pagina con un nuovo titolo guita dapprima dai violoncelli e in seguito dall’intera or- (Sinfonia Eroica, composta per festeggiare il ricordo di un chestra. Questa melodia a volte compare per intero, a volte grand’uomo) e la dedica al principe Lobkowitz, suo amico, in piccoli frammenti, affidata agli strumenti che dialogano nel cui palazzo ha luogo la prima esecuzione dell’opera. fra loro. A essa se ne aggiungono altre, in un complesso Questa sinfonia rappresenta il primo caso nella storia della gioco di ritmi e colori strumentali.

SCOLTO A G U I D 177

1. All’inizio del brano la melodia principale A T

è suonata: O a. dall’orchestra b. dai violini c. dai fiati che dialogano fra loro d. dai violoncelli

2. Il ritmo è: a. sempre regolare b. a volte è irregolare e sincopato

3. Il brano è caratterizzato da: a. una sola melodia b. diverse melodie

4. La melodia principale è esposta: a. sempre interamente b. spesso frammentata

5. Nel corso del brano: a. gli strumenti spesso dialogano fra loro b. gli archi suonano la melodia e i fiati accompagnano

6. La sonorità del brano: a. è uniforme b. presenta variazioni d’intensità Napoleone Bonaparte ritratto in veste di Primo Console. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 178

I protagonisti Al di là dei limiti Le composizioni di Beethoven non nascono su richiesta La ricerca di un continuo miglioramento, del superamen- di qualche nobile, per celebrare una determinata occasio- to del limite, è tipico anche del modo di lavorare di ne, ma dall’esigenza dell’artista di esprimere e comuni- Beethoven. Prima che una melodia o un intero brano rag- care i propri sentimenti. giunga la forma finale, viene sottoposto a numerose mo- Beethoven, come abbiamo visto nel caso di Napoleone, difiche e perfezionamenti, che a volte durano anni. partecipa agli avvenimenti del suo tempo, si schiera, Beethoven tiene sempre a portata di mano dei quaderni prende posizione. Inoltre, la musica che egli compone ri- su cui annota idee e appunti: ogni volta che gli viene alla sente del suo carattere, soggetto a continui sbalzi di umo- mente una melodia, la trascrive immediatamente, per poi re: a volte è energica ed esuberante, altre volte è tenera e successivamente provarla e riprovarla finché non ne è delicata. Sono frequenti i cambiamenti bruschi e improv- pienamente soddisfatto. Solo le idee musicali che dimo- visi di atmosfera. Beethoven ha una grande fiducia nel strano originalità e si prestano meglio a essere sviluppate progresso e nel miglioramento dell’umanità. Per lui c’è vengono utilizzate. La creazione delle sue composizioni sempre qualcosa da raggiungere al di là di ogni limite: è lenta e sofferta, soggetta a mille ripensamenti. Ad gli ostacoli della vita sono necessari perché superandoli esempio l’unica opera teatrale di Beethoven, il Fidelio, si diventa migliori, si deve andare avanti nonostante le ebbe ben tre versioni. difficoltà e avere fiducia nel futuro. Questa visione della vita si rispecchia in molte sue composizioni. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 179

Il Classicismo L’opera in primo piano ccia4 tra 1 cd 1 dalla Sinfonia n. 5 op. 67: 1o movimento, mp31 t Allegro con brio raccia 41 La Quinta sinfonia, chiamata anche Del pre più essenziali, caratterizzate e con- L’intera sinfonia rispecchia la sua con- destino è iniziata nel 1805 e terminata trastanti. Anche il ritmo, ricco di ac- cezione: ha un inizio drammatico e si solo nel 1808; alcune idee musicali che centi irregolari, è una componente conclude con un luminoso e trionfante vi compaiono risalgono però al 1795. molto importante e innovativa. Il tema finale. La sinfonia ha un immediato successo: musicale iniziale è molto particolare, Il brano che ascolterai è quello che con la sua energia e il carattere quasi formato da sole quattro note. A questo apre la sinfonia. Il tema del destino militare, la composizione esprime il cli- proposito la spiegazione di Beethoven s’impone immediatamente all’atten- ma patriottico che si respira a Vienna, è: «Così batte il destino alla porta». zione e ritorna in modo quasi ossessi- occupata dalle truppe napoleoniche. Beethoven considera il destino non già vo. Le note del corno annunciano l’en- In quest’opera, come in molte altre di qualcosa di inevitabile da subire, ma trata di un secondo tema musicale, che Beethoven, le melodie divengono sem- un’avversità contro cui combattere. solo per un attimo allenta la tensione.

SCOLTO A G U I

D

1. Il tema musicale iniziale è: A T

a. breve, con note ribattute b. breve, sulle note di una scala O c. breve, con un trillo finale d. lungo e cantabile

2. Il suo carattere è: 179 a. ricco di tensione b. luminoso c. trionfale

3. Il secondo tema (0.47) è: a. ancora più drammatico b. più dolce

4. Da quali strumenti è inizialmente suonato? a. Dai corni b. Dai violini c. Dai clarinetti d. Dai flauti

5. La dinamica del brano è: a. uniforme, senza contrasti di sonorità b. varia, con forti contrasti d’intensità

6. Quale tema musicale prevale largamente nel brano? a. Il tema iniziale b. Il secondo tema

7. Il carattere del brano è: a. malinconico b. drammatico c. sereno d. gioioso

8. Quale abilità compositiva Beethoven evidenzia nel brano? a. Realizzare bellissime melodie b. Variare e sviluppare un’idea musicale in tutte le sue possibilità

9. Che cosa intende evocare Beethoven con il tema musicale iniziale? ......

10. Come considera Beethoven gli ostacoli della vita? ......

11. Quindi il suo atteggiamento è: a. ottimista b. pessimista U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 180

I protagonisti Uno spirito libero che ama la natura Nonostante la protezione delle nobili famiglie viennesi, brani di grande energia e forza, a fianco di altri dolci e so- Beethoven non è un musicista al loro servizio, ma un’arti- gnanti, spesso ispirati alla natura. sta indipendente e mai ossequioso nei loro confronti. Egli L’abbandono progressivo della vita pubblica, dei concerti e è consapevole della propria grandezza e sa riconoscere il delle serate in società causato dal progredire della sordità, valore delle sue composizioni. Un giorno, di fronte a un lo spinge sempre più a rifugiarsi nella campagna che ama. commento negativo su una sua composizione che non è Beethoven è solito affittare durante l’estate una casa nella piaciuta al pubblico, afferma con convinzione: «Piacerà campagna viennese immersa nei boschi, al riparo dagli af- prima o poi!». fanni quotidiani e dal caos della città. La sua produzione Questo temperamento energico e determinato convive con aumenta durante questi mesi estivi, trascorsi a contatto con una profonda sensibilità che egli sa esprimere in brani di la natura. Beethoven è profondamente religioso e vede nel- grande dolcezza. Infatti, nella sua produzione si trovano la natura l’immagine stessa della divinità. In una lettera del 1810 indirizzata a un amico egli scrive: «Come sarò felice vagabondando fra cespugli e boschi, sot- to gli alberi, sull’erba e tra le rocce. Nessuno può amare la campagna quanto me, poiché davvero i boschi, gli alberi e le rocce producono quell’eco che l’uomo desidera udire». U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 181

Il Classicismo Le opere in primo piano ccia2 tra 8 cd 4 dalla Sinfonia n. 6 op. 68 «Pastorale»: 1o movimento, mp31 tr Allegro non troppo accia 174 SCOLTO A G U I Beethoven compone la Sesta sinfonia fra il 1805 e il 1808, D

1. La melodia iniziale è esposta dai: A T

insieme alla Quinta. È sua abitudine, infatti, lavorare a più a. violoncelli b. flauti O opere contemporaneamente. Le due sinfonie sono eseguite c. violini d. contrabbassi per la prima volta nello stesso concerto, che si svolge nel dicembre del 1808. Beethoven intitola la Sinfonia n. 6 2. La dinamica del brano è: «Sinfonia Pastorale, o ricordi della vita campestre», e attri- a. uniforme b. varia buisce a ogni movimento un titolo legato al mondo della na- tura: Sensazioni piacevoli evocate all’arrivo in campagna; 3. L’andamento è: Scena presso il ruscello; Allegra riunione di contadini; a. lento b. moderato Temporale; Canto di pastori; Sentimenti di gioia e di rico- c. molto veloce d. in crescendo noscenza dopo la tempesta. 4. Quali fra i seguenti strumenti non sono presenti Il canto degli uccelli, il frastuono di un temporale, il flauto di nel brano? un pastore sono alcune delle immagini che ritroviamo nella a. Archi b. Corni Pastorale. Tuttavia Beethoven in questa sinfonia non intende c. Oboi d. Clarinetti descrivere la campagna, ma comunicare i sentimenti e le sen- e. Flauti f. Timpani sazioni che essa suscita nell’uomo. Il brano ci propone le piacevoli sensazioni che si provano all’ar- 5. Beethoven in questa sinfonia vuole: rivo in campagna. Gli archi, con una melodia animata e saltel- a. descrivere con precisione alcune scene 181 lante, ci introducono in un clima gioioso e sereno, agli archi poi della natura si uniscono man mano tutti gli altri strumenti. b. evocare i sentimenti e le sensazioni che la natura suscita nell’uomo

ccia2 tra 9 cd 4 dalla Sonata op. 27 n. 2 «Al chiaro di luna»: o mp31 COL tr 5 1 movimento, Adagio AS TO accia 17 G U I Questa sonata per pianoforte è una delle più famose scritte da D

1. Il brano inizia con: A T

Beethoven. Il titolo del brano ci aiuta a capire l’atmosfera a. la melodia b. gli arpeggi O che la musica vuole creare: le sue sonorità evocano le sen- sazioni suscitate dall’immagine della luna che si ri- 2. La melodia principale ha un carattere: flette nell’acqua. Il silenzio e la calma della a. dolce e un po’ esitante b. energico ed esuberante notte sono ricordati dai dolci arpeggi che introducono e accompagnano la melo- 3. Che atmosfera crea il brano? dia principale: un canto lento, un po’ ...... esitante, come un pianto trattenuto. 4. Pensi che l’immagine suggerita dal titolo sia adatta al carattere della musica? Perché? ......

5. Quali ricordi ti evoca? In quale situazione ti piacerebbe ascoltarla? ...... U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 182

I protagonisti Una musica per il futuro Beethoven condivide le idee illuministe del suo tempo. La fiducia nella ragione e nelle scienze, la volontà di giu- stizia sociale, la speranza nella solidarietà tra gli uomini. Questi valori per lui irrinunciabili e l’esigenza di un im- pegno morale e civile sono alla base della sua ultima sin- fonia, la Nona, pubblicata nel 1824 ed eseguita lo stesso anno a Vienna. Questa sinfonia, basata su una poesia del poeta tedesco Friedrich Schiller, reca infatti un messag- gio profondo: l’avvento del Regno di Dio sulla terra è possibile attraverso la fratellanza di tutti gli uomini, ac- comunati dalla ragione. La gioia è il sentimento che ci aiuta a superare le difficoltà della vita e ci porta verso un mondo migliore e più solidale. Ormai completamente sordo, Beethoven vive in solitudi- ne gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla compo- sizione dei suoi ultimi quartetti per archi che, come le ul- time sonate per pianoforte, sono scritti per un pubblico di intenditori. Caratterizzati dalla sperimentazione di so- Un’espressione luzioni nuove e da notevoli difficoltà esecutive, ricche di assorta di Beethoven, dissonanze e di complicate armonie, queste composizio- in un dipinto del 1819. ni sono state comprese nella loro grandezza solo molto 182 tempo dopo, dai musicisti del Novecento. L’opera di Beethoven rappresenta un’eredità di cui tutti i Muore il 26 marzo 1827. Il suo funerale è grandioso e musicisti dell’Ottocento hanno dovuto tener conto: dopo dimostra l’eccezionale considerazione di cui il musicista di lui, non è stato facile per nessuno scrivere brani che godeva. Quel giorno a Vienna vengono chiuse le scuole potessero reggere il confronto. La figura di Beethoven in segno di lutto e 20.000 persone accompagnano al ci- rimane un mito almeno per tutto l’Ottocento e le sue sin- mitero la salma, che viene seppellita con tutti gli onori. fonie sono considerate l’essenza stessa della musica.

I funerali di Beethoven, che si svolgono a Vienna il 29 marzo 1827, con grandissima partecipazione di folla. U4_Classicismo_149-184 22-01-2007 16:45 Pagina 183

Il Classicismo L’opera in primo piano cce1 tra -4 cd 5 dalla Sinfonia n. 9 op. 125: 3 o tr mp 1 ac 79 4 movimento, Inno alla gioia ce 176-1 La prima esecuzione della sinfonia ha un successo strepitoso. viene la voce solista. Con il terzo episodio inizia il canto Il 4o movimento contiene l’esecuzione strumentale e vocale dell’Inno alla gioia di Schiller, che viene intonato prima dell’Inno alla gioia del poeta Friedrich Schiller. Il fatto che dal tenore, poi dal coro e dai cantanti solisti sulle note della Beethoven impieghi il coro e dei cantanti solisti è una novi- melodia principale. tà senza precedenti per un genere strumentale come la sin- L’ultimo episodio vede la melodia principale trasformata in fonia. Il brano è formato da diversi episodi, ed è caratteriz- una marcia dal carattere militaresco. Il testo esorta l’umani- zato da una melodia principale che ritorna molte volte. tà a procedere lieta nel suo cammino, come un eroe che Nel primo episodio la melodia viene dapprima presentata marcia verso la vittoria. dagli strumenti che entrano in successione fino a coinvol- Per il messaggio di profonda umanità e di speranza che re- gere l’intera orchestra. Il secondo è introdotto dal fragore e ca, l’Inno alla gioia è stato scelto come inno ufficiale dagli accordi dissonanti dell’orchestra; subito dopo inter- dell’Europa. SCOLTO A G U I

D

3 A cd 5: traccia 1 mp 1: traccia 176 T

1o episodio, Allegro assai O 1. L’intensità del brano inizialmente è: a. piano b. forte

2. La melodia procede generalmente per: a. note vicine e congiunte b. ampi intervalli 183 3. Quante volte viene esposta la melodia principale? a. Due b. Tre c. Quattro d. Cinque

cd 5: traccia 2 mp3 1: traccia 177 2o episodio, Presto 4. L’orchestra inizia in modo: a. tranquillo e sereno b. irruento e drammatico

5. La voce solista che intona il canto è: a. una voce bianca b. un baritono c. un soprano d. il coro

cd 5: traccia 3 mp3 1: traccia 178 3o episodio, Allegro assai 6. L’esecuzione vocale dell’inno è affidata: a. esclusivamente ai cantanti solisti b. ai cantanti solisti e al coro

7. L’orchestra: a. partecipa attivamente b. si limita ad accompagnare

cd 5: traccia 4 mp3 1: traccia 179 4o episodio, Alla marcia 8. La melodia principale appare: a. sempre uguale b. modificata nel ritmo

9. Il tenore canta: a. la melodia principale b. un’altra melodia

10. Qual è il messaggio profondo del testo? ......

......

...... U4_Classicismo_149-184 30-01-2007 14:55 Pagina 184

In sintesi IL CLASSICISMO I luoghi e gli strumenti La musica strumentale si esegue nelle sale pubbliche e private, dove i concerti si susse- guono con periodicità. Per la messa in scena di melodrammi vengono realizzati nuovi tea- tri d’opera. Nell’ambito della musica da camera gode di grande successo il quartetto d’archi, ma lo strumento che si afferma maggiormente è il pianoforte. L’orchestra si arricchisce di nuovi strumenti: corni, clarinetti, flauti traversi e timpani. I caratteri Per dare una struttura più ordinata e razionale alle loro opere, i compositori applicano lo schema della forma sonata. La musica piace orecchiabile, senza abbellimenti, con un rit- mo regolare e melodie articolate in frasi brevi. Il pubblico (formato anche da moltissimi musicisti dilettanti) apprezza i brani semplici da capire e suonare. Si dà maggiore impor- tanza all’espressione dei sentimenti e alle emozioni. Il melodramma rappresenta momenti di quotidianità, dove spesso i protagonisti sono personaggi popolari. Nell’arte in genere si manifesta un forte interesse per i mondi lontani: di conseguenza le orchestre accolgo- no anche strumenti di origine turca, quali la grancassa, i piatti, il triangolo e l’ottavino. 184 Le forme La musica strumentale ha un ruolo sempre più importante e si affermano maggiormente il concerto e la sinfonia. Nella musica da camera emergono la sonata e il quartetto d’archi. Il melodramma continua a essere molto seguito e si differenzia in opera seria (basata su vicende tratte dalla storia antica e dalla mitologia) e opera buffa, che mette in scena episo- di di vita contemporanea. I protagonisti Franz Joseph Haydn (Rohrau, 1732 - Vienna, 1809) È uno dei più grandi compositori del Settecento. Amato e stimato, si dedica a tutti i generi più im- portanti ed è un riferimento per i compositori del suo tempo. Fondamentale il suo contributo per l’af- fermazione di molti generi, quali la sinfonia, la sonata e il quartetto. Tra le moltissime opere ricor- diamo 108 sinfonie, 52 sonate, oltre 80 quartetti, oratori, messe e concerti.

Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791) Bambino prodigio, trascorre l’infanzia a esibirsi presso le maggiori corti europee. Lavora prima a Salisburgo e poi a Vienna. Muore a soli trentacinque anni. La sua musica si può considerare come una perfetta sintesi di tutti gli stili. È grande in tutti i generi: dal melodramma alla sinfonia, dal concerto alla musica sacra. La sua produzione è vastissima. Ricordiamo: 49 sinfonie, i numerosi concerti, i quartetti e i quintetti, la musica per teatro (fra cui Il ratto dal serraglio, Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Il flauto magico).

Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827) Fin da bambino dimostra ottime doti musicali e presto si trasferisce a Vienna, dove si fa conoscere e apprezzare. Partecipa alla vita sociale, interessandosi ai problemi del suo tempo. Colpito da una sordi- tà progressiva, lascia la carriera concertistica e si dedica alla composizione. La sua musica è al tempo stesso energica e delicata. Compone opere di ogni genere, ma è alla sinfonia che il suo nome resta legato. Ricordiamo: le 9 sinfonie, i concerti, le sonate, i quartetti e il melodramma Fidelio. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 185

UNITÀ Il Romanticismo obiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica romantica • Analizzare le principali forme musicali 5del periodo (concerto, sinfonia, poema sinfonico, Lied, forme brevi per pianoforte, balletto, melodramma) • Distinguere, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica al Romanticismo • Conoscere i grandi musicisti del periodo (in modo approfondito Giuseppe Verdi) • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le funzioni sociali della musica nell’Ottocento IL CONTESTO I progressi della tecnica consentono la nascita delle in- I primi anni del XIX secolo vedono il dominio incontra- dustrie. Con la rivoluzione industriale si forma la classe stato in Europa della figura di Napoleone Bonaparte. operaia, e la borghesia acquista il potere prima riserva- Alla caduta del suo impero, con il Congresso di Vienna to alla nobiltà. (1815), ha inizio l’età della Restaurazione, che segna il Nell’Ottocento si afferma il movimento culturale del ritorno delle vecchie dinastie regnanti. Romanticismo. Gli artisti romantici sostengono la supe- Il desiderio di democrazia e di indipendenza nazionale riorità del sentimento e dell’immaginazione rispetto alla dà luogo in molti Paesi a moti insurrezionali. In Italia, il ragione. Il mondo interiore dell’individuo è l’argomento Risorgimento porterà all’unificazione nazionale e alla che più li interessa ed essi cercano di esprimere nelle lo- nascita del Regno d’Italia. L’aspirazione alla libertà e la ro opere le aspirazioni, le passioni e gli ideali degli uo- volontà di cacciare l’oppressore straniero (gli Austriaci mini. L’artista non è più alle dipendenze dei principi, ma 185 che governano il Lombardo-Veneto) sono argomenti che vive calato nella società. si ritrovano nei melodrammi di Giuseppe Verdi, che con Anche i musicisti utilizzano uno stile diverso rispetto al accenti eroici infiammano i patrioti italiani nella lotta per passato, più personale e capace di rappresentare il mon- l’indipendenza. do delle emozioni. L’Ottocento conosce fondamentali invenzioni e scoperte La musica, fra tutte le arti la meno legata al mondo con- scientifiche: dal treno all’elettricità, dalla fotografia al mo- creto e reale, è considerata la più adatta a dare voce alle tore a scoppio (che porterà alla comparsa dell’automobile). emozioni e alla fantasia. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 186 I luoghi e gli strumenti Musica nei teatri e nei salotti Nell’Ottocento la musica è apprezzata da un pubblico sempre più numeroso, per il quale si costruiscono teatri e sale da concerto sempre più vasti, dove può svilupparsi la potente sonorità delle grandi orchestre sinfoniche. Nelle più importanti città europee (Vienna, Parigi, Londra) il concerto diventa sempre più un’istituzione pubblica e si formano orchestre stabili che svolgono re- golari attività. A Vienna, verso il 1860, nasce l’Orchestra Filarmonica, attiva ancora oggi. In Italia, è il teatro d’opera che occupa un ruolo centra- le nella vita culturale e sociale, sia nelle grandi città, sia nelle cittadine di provincia; alla fine dell’Ottocento si contano in Italia più di mille fra teatri lirici e di prosa. Nel teatro tedesco di Bayreuth, inaugurato nel 1876, l’or- chestra viene nascosta completamente alla vista del pub- blico, il palcoscenico viene ampliato considerevolmente, e prima dell’inizio dello spettacolo diventa consuetudine oscurare completamente la sala. Il comportamento del pubblico che assiste ai melodram- mi e ai concerti cambia: se in passato era abitudine chiac- chierare e addirittura consumare cibi e bevande durante le 186 esecuzioni, ora si diffonde l’abitudine di ascoltare la mu- sica in silenzio, per meglio comprenderla e apprezzarla. Parallelamente all’attività che si svolge nelle grandi sale da concerto, la musica vive anche una dimensione più in- L’imperatore Francesco Giuseppe al ballo annuale di corte, in un tima e raccolta. Nei salotti delle ricche famiglie borghe- dipinto della seconda metà del XIX secolo. Il valzer diventa la si, si organizzano piacevoli serate nelle quali i musicisti danza più in voga sia fra aristocratici e borghesia, sia fra le suonano per un limitato numero di ascoltatori, musiche classi popolari. pensate proprio per questi ambienti: arrangiamenti delle melodie più celebri e ritmi di danze alla moda sono i bra- mento per la vendita degli spartiti (nel 1808 nasce a ni più richiesti e applauditi. Far musica in casa diventa Milano la casa editrice Ricordi). un passatempo a cui si dedica un sempre maggior nume- Nell’Ottocento si diffonde il gusto per la danza e in tutta ro di dilettanti. L’editoria musicale ha un grande incre- Europa nascono le prime sale da ballo. Il valzer è la danza più in voga e diventa il principale intrattenimento nelle feste della nuova classe borghese. A Parigi hanno grande successo i caffè concerto, locali che offrono, insieme alla consumazione, uno spettacolo musicale. L’istruzione musicale si trasforma: se nel Settecento la preparazione dei futuri musicisti era compito di istituzio- ni religiose, di accademie aristocratiche o di privati, dopo la Rivoluzione francese si afferma il principio che l’istru- zione musicale debba essere compito dello Stato o dei Comuni. Sul modello del Conservatorio Nazionale di Musica di Parigi, scuole pubbliche di musica, denominate licei o conservatori, nascono un po’ovunque in Europa.

Musica in un salotto borghese dell’Ottocento. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 187

Il Romanticismo Il pianoforte alla ribalta Poiché aumentano i musicisti dilettanti, nasce un fioren- Maestro al piano, incisione ottocentesca di Karl Kunz. te commercio di strumenti musicali. Il pianoforte è lo strumento più importante Il pianoforte è lo strumento più importante: notevoli nella musica del perfezionamenti tecnici, come la costruzione del telaio XIX secolo. in ghisa e l’adozione di corde a maggiore tensione, por- tano lo strumento alla sua struttura definitiva, quella che conosciamo oggi. Nella sua versione a coda, il pianoforte diventa l’ospite obbligato dei salotti eleganti. I più grandi compositori dell’Ottocento sono anche virtuosi di questo strumento. La chitarra gode di buona fama: soprattutto in Spagna è lo strumento prediletto, ma anche a Parigi e Vienna i chitarristi hanno grande suc- cesso. Le dimensioni delle sale da concerto aumenta- no: perciò i costruttori di strumenti tendono in generale a incrementarne la potenza sonora. I fiati e i legni sono quelli che ricevono i migliora- menti costruttivi più importanti: per aumentare l’agilità e la precisione dell’intonazione vengono ag- giunte ai legni un maggior numero di chiavi; gli ottoni (corno e tromba) vengono forniti di pistoni. 187 Si aumenta l’estensione degli strumenti sia nel grave, sia nell’acuto per assecondare i compositori, che prediligo- no un’orchestra sempre più ricca. Soprattutto il registro grave è particolarmente apprezzato dai musicisti roman- Un concerto al Covent Garden di Londra, nel 1846: si possono notare le grandi dimensioni dell’orchestra e la presenza, sul tici, che impiegano molto il corno in- podio, del direttore. glese (un oboe dal suono più grave), il clarinetto basso, il controfagotto, il trombone e la tuba. Più che l’esal- tazione del timbro dei singoli stru- menti, è la creazione di morbidi im- pasti sonori che i musicisti cercano di ottenere dall’orchestra. In questo periodo compaiono anche nuovi stru- menti: la fisarmonica verso il 1830, il sassofono nel 1846, la celesta nel 1886. L’ orchestra aumenta il numero degli esecutori: dall’orchestra classica di circa 30 elementi si passa nel Ro- manticismo a un’orchestra di oltre 60 strumenti, in cui la famiglia dei fiati ha un ruolo più importante che in passato. L’aumento del numero degli strumentisti determina il ruolo sem- pre più rilevante della figura del di- rettore d’orchestra. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 188 I caratteri Passioni e sentimenti Il desiderio degli artisti romantici di comunicare in mo- La dinamica sonora diventa più ricca, impiegando l’in- do più libero e personale va di pari passo con il bisogno tera gradazione delle intensità con crescendi e dimi- di esprimere i propri sentimenti. Gli animi non sono più nuendi e decisi contrasti di sonorità. Come i sentimen- vincolati alla disciplina e alla moderazione, ma possono ti e le sensazioni sono spesso complessi e cangianti, abbandonarsi alle passioni. L’amore, il dolore, l’espe- l’armonia (gli accordi impiegati) diventa più complessa rienza vissuta diventano gli assoluti protagonisti delle e ricca di sfumature. opere romantiche. Gli artisti obbedi- scono all’istinto e al sentimento, e dan- no voce nelle loro opere alla varietà delle emozioni umane: dalle passioni più intense ai sentimenti più lievi e de- licati. Anche la musica è sempre più legata al- l’interiorità dell’uomo. Le regole e i rigidi schemi formali del passato ven- gono a poco a poco abbandonati a fa- vore di una creatività più libera e spontanea, che viene dal cuore. Alle frasi musicali regolari e simmetriche del Classicismo si sostituiscono frasi e melodie più lunghe e sciolte. Il ritmo 188 diventa più libero e ricco di variazioni di velocità; molto utilizzata è la tecnica del rubato, che consiste nel ritardare leggermente l’attacco di una nota o di Schumann intento al suo lavoro di composizione. Il dipinto dell’epoca, opera del un motivo per aumentarne l’attesa. pittore italiano L. Balestrieri, colloca il musicista in un’atmosfera romantica.

traccia5 cd 5 Robert Schumann mp31 tr da Scene infantili, op. 15: Träumerei accia 180 Robert Schumann (Zwickav, 1810 - Endenich, 1856) scrive le Scene infantili nel 1838. La composizione è costituita da tredici brevi brani ispirati al tempo all’infanzia. Quello che ascolterai porta il titolo Träumerei (Sogno). Il musicista esprime i suoi sentimenti con sonorità lievi e appena pronunciate; la dolcissima melodia, a tratti sospesa, ci comunica le emozioni evocate dal ricordo del mondo gioioso e fantastico dell’infanzia. SCOLTO A G U I

D

1. Quale strumento esegue il brano? A T O ......

2. La velocità del brano è: a. regolare b. ricca di variazioni

3. Il brano esprime un’emozione: a. forte b. delicata U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 189

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia4 tra 2 cd 1 Pietro Mascagni mp31 t da Cavalleria rusticana: Intermezzo raccia 42 Cavalleria rusticana è un melodramma in un solo atto, tratto dal racconto omonimo dello scrittore Giovanni Verga. Rappresentato per la prima volta a Roma nel 1890, viene replicato con grande successo in Europa e negli Stati Uniti. Racconta una tragica vicenda d’amore e di gelosia, ambientata in un povero paese della Sicilia. L’ Intermezzo, che nella vicenda precede la scena del brindisi finale nel quale i due protagonisti si sfideranno, è di grande intensità emotiva e coinvolge l’ascoltatore facendogli vivere i sentimenti e gli stati d’animo dei personaggi. Il brano è caratterizzato da due belle melodie: la prima più dimessa, la secon- da più passionale e di grande espressività. Biografia Pietro Mascagni (Livorno, 1863 - Roma, 1945). È un noto autore di opere liriche. Insofferente alla disci- plina scolastica, interrompe gli studi al Conservatorio di Milano e si guadagna da vivere come contrab- bassista e direttore d’orchestra di alcune compagnie girovaghe di operetta. Giunge al successo vincen- do un concorso indetto dalla casa editrice Sonzogno, presentando il melodramma Cavalleria rusticana, che gli merita grande popolarità. Da questo momento si dedica all’attività di compositore e di direttore d’orchestra. È considerato uno dei maggiori rappresentanti del verismo musicale. Questo stile è caratterizzato da vicende 189 tormentate e tragiche, ambientate fra i ceti più poveri della società, e da un tipo di canto molto drammatico.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano utilizza melodie: A T

a. brevi e incisive b. lunghe e cantabili O

2. La musica presenta: a. il timbro predominante degli archi b. un continuo susseguirsi di timbri

3. La musica è più intensa ed espressiva: a. nella parte iniziale b. nella parte finale

4. A quale forma musicale appartiene il brano? a. Concerto b. Sinfonia c. Intermezzo d. Melodramma

5. La dinamica è: a. uniforme b. varia

6. Il carattere del brano è: a. intenso e coinvolgente b. lieve e distaccato

7. Che cosa cerca soprattutto di esprimere la musica? ......

8. Dove è ambientata l’opera Cavalleria rusticana? ......

9. Che cosa si racconta? ......

10. Da dove è tratta la vicenda? ...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:49 Pagina 190

I caratteri Il fantastico, la notte, il mistero L’interesse per la ragione, l’ordine e l’equilibrio proprio Nella solitudine della notte, al chiarore della luna, l’arti- del Classicismo lascia spazio, nel periodo romantico, al- sta si guarda dentro, esplora i propri sentimenti e le pro- la fantasia e all’immaginazione. L’insoddisfazione per la prie emozioni. La letteratura e le arti figurative del vita reale porta gli artisti romantici ad avviarsi sempre Romanticismo sono ricche di riferimenti e di atmosfere verso nuove mete, perché la felicità non si trova in nessu- notturne. na di quelle raggiunte. In musica si afferma la forma breve del notturno, una Affascinano il sogno a occhi aperti, la rievocazione nostal- composizione strumentale generalmente per pianoforte, gica del tempo perduto dell’infanzia. Il sogno è spesso uti- dal carattere intimo e raccolto, ispirata alla notte. lizzato dagli artisti per esprimere il loro mondo interiore, interpretan- do la realtà in modo fantastico. Affascina anche il potere miste- rioso dell’oscurità: la notte (il momento in cui la realtà è più vaga e incerta) è la situazione più propi- zia per dare vita ai sogni e ai voli fantastici dello spirito, da cui l’ar- tista romantico trae ispirazione.

190

Come nella letteratura e nell’arte figurativa, anche nella musica gli autori romantici traggono frequente ispirazione dal misterioso fascino della notte. C. D. Friedrich, La luna nascente sul mare, 1822.

L’opera in primo piano

traccia6 cd 5 Fryderyk Chopin mp31  tr Notturno in Mi maggiore, op. 9 n. 2 accia 181 Il brano fa parte di una raccolta di tre venta una delle composizioni più co- commovente e sentimentale). L’accom- notturni scritti da Chopin fra il 1830 e nosciute, che farà meritare a Chopin pagnamento, anche se ricco di variazio- il 1831 e dedicati all’amica Maria l’appellativo di «poeta del pianoforte». ni agogiche (ritardando, accelerando), Pleyel, nota pianista. Si tratta di una pagina dal carattere tipi- segue una formula ritmica costante. La raccolta incontra subito il favore camente “salottiero”. Il brano inizia con Solo nella parte finale il Notturno si mo- dei colleghi musicisti e degli amanti di la melodia principale, intimista e so- vimenta: quasi un risveglio, che sfocia questo genere, ma non dei critici. gnante, ispirata al modello di una ro- con eleganza in un trillo, riportandoci Nonostante ciò, questo Notturno di- manza d’opera (un’aria particolarmente nuovamente in un’atmosfera di sogno. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 191

Il Romanticismo Biografia Fryderyk Chopin (Varsavia, 1810 - Parigi, 1849). Figlio di un professore francese stabilitosi in Polonia e di madre polacca, Chopin è uno dei musicisti più rappresentativi del Romanticismo. Di grande cultura e di animo sensibile e tormentato, fin dalla giovinezza frequenta l’aristocrazia di Varsavia. Lo studio del pianoforte e della composizione lo portano in breve tempo a diventare uno dei pianisti più acclamati e famosi. Nel 1832, dopo varie tournée di grande successo, si stabilisce defini- tivamente a Parigi. Qui suona nei salotti più esclusivi, dà lezioni di pianoforte e pubblica le sue sempre più numerose composizioni. Dà pochi concerti a causa della sua salute cagionevole. Stringe amicizie con grandi musi- cisti, letterati e pittori. Nonostante la sua vita si svolga principalmente a Parigi, nel suo cuore rimarrà sempre l’affetto per la patria lontana, di cui condivide le sofferenze per la dominazione russa. La sua produzione musicale è costituita quasi esclusivamente da pezzi brevi per pianoforte. Molte sue composizioni, come le mazurche e le polacche, sono pervase da ritmi e melodie tipiche della musica popolare della sua terra. Altre, come i preludi e i notturni, hanno un carattere più intimo e personale. Famosi sono anche gli studi e i valzer (sempre per pianoforte) e i due concerti per pianoforte e orchestra.

Leo Eichhorn, Fryderyk Chopin compone il Notturno n. 2.

O ASC LTO G 191 U I

D

1. La melodia iniziale è: A T

a. breve ed essenziale O b. lunga e cantabile

2. L’accompagnamento è: a. vario b. sempre uguale

3. Il ritmo: a. è rigido e regolare b. segue uno schema ritmico, ma in modo elastico, con accelerandi e ritardandi c. è vario con alternanza di p e f

4. L’atmosfera del brano è: a. dolce e sognante b. paurosa c. drammatica d. trionfale

5. Nella parte finale la dinamica è: a. sempre uguale b. prevalentemente p c. varia e movimentata d. sempre f

6. Che cosa s’intende per «notturno»?

......

......

7. Gli artisti romantici interpretano la realtà in modo: a. realistico b. razionale c. fantastico d. oscuro U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 192

I caratteri L’esaltazione dell’individuo Attribuendo molta importanza ai sentimenti, i Romantici esaltano la soggettività di ogni individuo, unica e irri- petibile. Ogni artista è chiamato a esprimersi in modo personale, creando opere originali che rispecchiano il proprio mondo interiore e la propria individualità. Per i Romantici l’artista è l’uomo capace di rispondere agli interrogativi dell’esistenza e, grazie al suo genio, di elevarsi al di sopra degli altri uomini. Grande è il fascino esercitato sulla società da poeti, pit- tori e soprattutto dai musicisti, che vengono contesi dal- le famiglie borghesi, felici di trascorrere le serate in loro compagnia e di farsi rapire dal fascino della musica. È l’epoca dei grandi virtuosi; il pubblico richiede un’abi- lità strumentale sempre maggiore, che spesso si accom- pagna alla teatralità e al modo di atteggiarsi in pubblico: l’aspetto “demoniaco” di Niccolò Paganini, grande vir- tuoso del violino, e lo stravagante abbigliamento di Franz Liszt, pianista eccezionale, sono i due esempi più eclatanti di questo fenomeno. Al virtuoso è richiesto di superare il limite delle capacità umane e delle possibili- tà tecniche dello strumento, sia nella velocità di esecu- 192 zione dei brani, sia nella combinazione complessa di suoni. Come si esaltano le individualità delle persone, anche le individualità delle nazioni vengono valorizzare. I popo- li riscoprono le proprie tradizioni. In tutta Europa cresce l’interesse per il canto e per la musica popolare. Ogni nazione, guardando al proprio passato e riscopren- Questo dipinto del pittore tedesco Caspar D. Friedrich intitolato do le proprie radici, si forma una specifica tradizione Viandante sul mare di nebbia è esemplificativo dell’importanza musicale. attribuita dai pittori romantici all’esaltazione dell’individuo.

La musica ha, nell’Ottocento, tanti volti quante sono le nazioni che si stanno formando e di cui vuol essere l’espressione. Nuovi Paesi, come Russia, Ungheria, Boemia, Finlandia, Norvegia, Svezia, si affacciano al- l’orizzonte della musica europea. In questi Paesi, grandi musicisti fondano delle scuole nazionali, che hanno ognuna caratteristiche particolari e innovative (vedi B. Smetana, p. 198 ed E. Grieg, p. 196).

Una scena dell’opera La sposa venduta del compositore ceco Smetana, ispirata alla civiltà contadina della sua terra. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 193

Il Romanticismo L’opera in primo piano

traccia7 cd 5 Niccolò Paganini mp31 t dal Concerto per violino n. 1 op. 6: rac 82 cia 1 3o movimento, Allegro spiritoso Il primo concerto per violino di Paganini viene composto fra il 1815 e il 1816. Opera di grande difficoltà esecutiva, è oggi considerata una delle migliori del musicista genovese. Il brano, ultimo movimento del Concerto, vede subito il violino protagonista, che presenta una melodia molto vivace, suonata a colpi d’archetto con la tecnica dello staccato (separando rapidamente i suoni fra loro) e conclusa con energia dall’or- chestra. Segue una parte di grande virtuosismo, che vede il violino impegnato in varie tecniche esecutive, fra cui una difficilissima serie di armonici doppi (coppie di suoni acuti che si ottengono sfiorando le corde in punti particolari).

O ASC LTO Biografia G U I

D

Niccolò Paganini (Genova, 1782 - 1. Come inizia il brano? A T

Nizza, 1840). È probabilmente il più a. Il violino espone la melodia O grande violinista di tutti i tempi. So- e l’orchestra accompagna 193 stanzialmente autodidatta, comincia b. Gli archi espongono la melodia e il violino lo studio del violino in tenera età e a solista esegue accordi decisi quindici anni inizia la carriera concer- tistica. Si dedica anche alla chitarra, di cui è un eccel- 2. Vi sono momenti in cui il violino suona da solo? lente virtuoso, esibendosi in trionfali concerti in Italia a. Sì e in Europa. b. No, è sempre accompagnato dall’orchestra Personaggio stravagante (ha una folta chioma, gli occhi penetranti ed è sempre vestito di nero), incanta 3. La melodia iniziale ritorna nel corso del brano? gli ascoltatori con la sua tecnica prodigiosa e la sua a. No b. Sì bravura nell’improvvisazione. Dotato di un fascino 4. Il ritmo è: capace di “ipnotizzare” il pubblico con la sua sola pre- a. regolare e molto marcato senza, è considerato «il genio per eccellenza» dai b. abbastanza libero suoi contemporanei. Per il suo virtuosismo quasi so- vrumano, si dice che abbia fatto un patto con il diavo- 5. Il carattere del brano è: lo. Nemmeno lo spezzarsi di una corda del violino a. serio e impegnato b. triste e malinconico durante un concerto riesce a fermarlo: Paganini con- c. drammatico d. spiritoso e spensierato tinua nei suoi passaggi velocissimi di arpeggi, scale, trilli e colpi di archetto. 6. Il solista esegue una parte: Grandi pianisti come Chopin e Liszt cercano di trasfe- a. con numerosi passaggi impegnativi rerire sul pianoforte alcune delle sue scoperte tecni- b. abbastanza semplice che al violino. Tra le sue opere ricordiamo i 24 capricci e i 6 concerti 7. Che cosa veniva richiesto al virtuoso nel per violino e orchestra, tutti pezzi di difficilissima ese- Romanticismo? cuzione. Notevoli sono anche i brani per chitarra sola, ...... le sonate per violino e chitarra e i quartetti per violi- no, viola, violoncello e chitarra...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 194

I caratteri Il fascino del Medioevo Durante il Romanticismo nasce l’interesse per la storia e per il suo valore di insegnamento e di esempio. Tutte le epoche storiche sono oggetto di studio, ma fra tut- te il Medioevo è quella che affascina maggiormente gli ar- tisti. Vecchie leggende e antichi racconti sono fonti di ispi- razione. Romanzi storici e di argomento cavalleresco godono di molto favore: le crociate, il ciclo di Re Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda, la leggenda del Sacro Graal sono fra le tematiche più appassionanti. L’ arte gotica, più complessa e irregolare rispetto alla simmetria e alla semplicità dell’arte classica, ritrova pre- stigio; gli architetti costruiscono nuovi edifici prendendo a modello chiese e castelli medievali. Se nei secoli precedenti la musica che si ascoltava era quella composta nella stessa epoca, nel Romanticismo nasce il desiderio di riscoprire la musica antica, dimen- ticata nei manoscritti polverosi, custoditi negli archivi e nelle biblioteche. È in questo periodo che nasce il cosid- detto «repertorio» delle composizioni da tutti riconosciu- te come le più valide e significative dei musicisti più im- portanti di ogni epoca. Si scrivono le prime biografie sui 194 grandi musicisti del passato. Palestrina, Haendel e Bach vengono studiati e riproposti nelle sale da concerto. Tecniche e stili delle epoche passate sono recuperati e adattati nelle composizioni musicali del presente.

Il cavaliere del Graal, olio del pittore tedesco Martin Wiegand ispirato al Parsifal di Richard Wagner.

L’opera in primo piano

traccia8 cd 5 Richard Wagner mp31 tr da Parsifal: Preludio accia 183 Il Parsifal, ultima opera lirica di Wagner, ha una lunga gestazione: il musicista scopre nel 1845 la leggenda del Graal (il Graal sarebbe il calice in cui fu raccolto il sangue di Cristo morente sulla croce) e nel 1857 inizia ad abbozzare l’opera; ma la stesu- ra definitiva avviene fra il 1877 e il 1882. La vicenda è ispirata a una leggenda celtica medievale in cui si narra la storia di Parsifal, cavaliere dell’ordine del Santo Graal. Parsifal, cavaliere senza macchia e senza paura, è chiamato a redimere l’umanità liberando il Santo Graal dai sortilegi del perfido mago Klingsor. L’opera è pervasa da una grande spiritualità: Wagner stesso la definisce «azione scenica sacra». Il Preludio è il brano strumentale che apre l’opera ed è caratterizzato da diverse melodie, ognuna delle quali contrassegna aspetti e momenti diversi della vicenda. Nel frammento che ti proponiamo ascolteremo la melodia legata al rito dell’ultima Cena. Un’atmosfera solenne e luminosa caratterizza una della pagine più belle del compositore tedesco. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 195

Il Romanticismo Biografia Richard Wagner (Lipsia, 1813 - Venezia, 1883). È il compo- sitore più importante del melodramma tedesco e figura importantissima del Romanticismo. Studioso di letteratura e filosofia, si accosta alla musica come autodidatta. Trascorre la prima parte della vita in modo burrascoso: nel 1849 par- tecipa ai moti rivoluzionari di Dresda e, ricercato dalla poli- zia, è costretto a riparare in Svizzera per alcuni anni. In questo periodo formula un nuovo modo di concepire il melodramma per cui musica, poe- sia e arte drammatica devono fondersi in un’opera totale. Le sue composi- zioni creano nell’ascoltatore l’impressione di una melodia che fluisce sen- za mai fermarsi, definita per questo «melodia infinita». Personaggi e vicende sono abbinati a melodie ricorrenti (leitmotiv), inserite in una cor- nice sonora potente e suggestiva. Nel 1876, grazie all’aiuto del re di Baviera Luigi II, suo grande ammiratore, concretizza il suo progetto: la co- struzione di un teatro a Bayreuth, tuttora sede di un importante festival musicale in suo onore. I melodrammi di Wagner si ispirano a personaggi storici, come I maestri cantori di Norimberga, o mitologici, come L’anello del Nibelungo tetralo- Affresco ottocentesco del castello gia (ciclo di quattro melodrammi) formata da: L’oro del Reno, La valchiria, di Neuschwanstein (Germania) Sigfrido e Il crepuscolo degli dei. Molto importanti sono anche Tannhäuser, che raffigura la leggenda del Graal Lohengrin, Tristano e Isotta e Parsifal. (Parsifal è il cavaliere biondo che osserva il sacro calice). SCOLTO A G U 195 I

D

1. La melodia è inizialmente eseguita da: A T

a. archi b. legni c. ottoni d. tutta l’orchestra O

2. In seguito l’orchestrazione diventa: a. più ricca (si aggiungono strumenti) b. più povera (diminuiscono gli strumenti)

3. L’andamento è: a. veloce b. lento

4. L’effetto all’ascolto è di una progressiva: a. luminosità b. oscurità

5. Il carattere del brano è: a. allegro e gioioso b. solenne e mistico c. drammatico e ricco di tensione d. malinconico e deprimente

6. Il brano termina con: a. una scala veloce dei violini b. un trillo del clarinetto c. una nota lunga dell’orchestra d. un colpo di timpano

7. A che cosa è ispirata la vicenda del Parsifal?

......

8. Quale epoca storica affascina maggiormente gli artisti romantici?

...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 196

I caratteri La natura, grande ispiratrice degli artisti L’Ottocento è il secolo che più ha amato la natura. Idealizzata e cantata dai poeti, raffigurata dai pittori, evo- cata dai musicisti, la natura è sempre fonte prediletta di ispirazione per gli artisti. Due aspetti della natura convi- vono nelle opere romantiche: da un lato la natura ma- trigna e selvaggia compare nella raffigurazione di pae- saggi inquietanti (gole di montagna, precipizi, rovine, tempeste, naufragi, cascate gigantesche); dall’altro lato la natura benevola e materna trova spazio nei paesaggi dolci e rassicuranti di scene campestri. Gli ambienti preferiti dagli artisti romantici sono: la fore- sta, il mare, il fiume, il ruscello. La nave è il soggetto che riesce a esprimere in modo efficace il tema del destino e dell’uomo, esposto alle forze imprevedibili della natura. I musicisti si ispirano alla natura dedicandole un gran nu- mero di composizioni. Come abbiamo già visto con la Sinfonia Pastorale di Beethoven, il musicista romantico non si limita a imitare e descrivere le caratteristiche delle scene naturali, ma cerca di esprimere le sensazioni e i Questo Paesaggio di Pietro Ronzoni, dipinto nel 1814, raffigura sentimenti che esse suscitano nell’animo. una natura dolce e benevola. 196 L’opera in primo piano e9 racc -10 t cd 5 Edvard Grieg

3 tr mp 1 da Peer Gynt ac 85 ce 184-1 Nel 1874 lo scrittore norvegese Henrik Ibsen chiede a Grieg di comporre le musiche di scena per il suo spettacolo teatrale Peer Gynt, ispirato a una fiaba popolare del suo Paese, che narra le vicende di un giovane molto ambizioso, desideroso di diventare imperatore. Il musicista si mette al lavoro e scrive una composizione per cantanti solisti, coro e orchestra, che ter- mina nel 1875. La prima esecuzione ha luogo l’anno successivo e il grande successo spinge Grieg a ricavare da queste mu- siche di scena due suites sinfoniche.

ccia ccia1 tra 9 tra 0 cd 5 cd 5 Suite n. 1, Il mattino Suite n. 2, Il ritorno mp31 mp31 tr tr accia 184 accia 185 di Peer Gynt Il brano descrive una meravigliosa mattinata che saluta Il brano descrive il ritorno a casa di Peer Gynt, ormai vec- l’arrivo di Peer Gynt sulle coste del Marocco. Lo stesso chio, a bordo di una nave. Al tramonto, in prossimità della Grieg a proposito di questo brano scrive: «Immagino il costa, il vascello viene sorpreso da una tempesta e fa nau- sole che squarcia le nubi al primo forte orchestrale». fragio. L’orchestra è tutta impegnata a evocare la violenza Prima i fiati e poi gli archi, in un crescendo, eseguono la degli elementi che scuotono la nave: trèmoli (effetti otteuti melodia principale. Nella parte centrale il tema tace per attraverso una rapida ripetizione di uno o più suoni) dei un attimo, per poi riprendere prima di svanire dolcemente bassi, richiami lontani di trombe e corni creano un’atmo- fra trilli (che evocano i canti degli uccelli) e altri effetti sfera di tensione; veloci scale discendenti dei legni imitano orchestrali. le raffiche di vento. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 197

Il Romanticismo Biografia Edvard Grieg (Bergen, 1843-1907). Fin dagli inizi della sua carriera di musicista, il norvegese Edvard Grieg dimostra grande interesse per la musica e i canti popolari della propria terra. Insieme ad altri compositori fonda l’associazione musicale Euterpe, per promuovere e diffondere la giovane musica scandinava. In seguito si dedica a un’intensa attività di pianista e direttore d’orchestra nei Paesi scandinavi e nel resto dell’Europa. Fra le sue composizioni ricordiamo i Pezzi lirici per pianoforte, il Concerto per pianoforte e orche- stra in La minore, la suite Dai tempi di Holberg e la musica di scena per il Peer Gynt, che è la sua opera più famosa.

SCOLTO A G U I

D

A

Suite n. 1, Il mattino T O 1. La melodia principale è dapprima esposta da: a. violino b. flauto c. oboe d. violoncello

2. E subito dopo da: a. violino b. flauto c. oboe d. violoncello

3. Al primo forte orchestrale quali strumenti suonano la melodia? a. Archi b. Fiati c. Ottoni d. Percussioni

4. Nel brano compaiono: a. una sola melodia predominante b. molte e diverse melodie 197 5. La dinamica è: a. uniforme b. varia

6. Il brano termina in modo: a. deciso e perentorio b. dolce e sommesso

7. Il brano ci presenta una natura: a. ostile e selvaggia b. radiosa e rassicurante

Suite n. 2, Il ritorno di Peer Gynt 1. Il brano è caratterizzato da: a. ampie melodie b. effetti orchestrali

2. La dinamica è: a. uniforme b. piena di contrasti f / p

3. Le raffiche di vento sono imitate con: a. richiami dei corni b. arpeggi degli archi c. veloci scale discendenti dei legni d. trèmoli dei contrabbassi

4. Quale aspetto della natura viene evocato nel brano?

......

......

Il compositore norvegese Edvard Grieg evoca nella sua musica la furia distruttrice del mare, proprio come sa rendere l’artista inglese Joseph William Turner nel suo dipinto Naufragio, del 1805. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 198 Le forme La musica strumentale: il poema sinfonico La musica strumentale, proprio perché non accompa- ra, un dipinto), ad argomenti naturalistici (il mare, la gnata dalle parole di un testo cantato, diventa nel montagna) o autobiografici (un momento di vita vissu- Romanticismo, e in particolare nei Paesi di lingua tede- ta). È questa, oltre al melodramma, la forma che più di sca, la musica per eccellenza: quella che esprime ciò che ogni altra realizza quell’unione fra le arti (poesia e mu- vi è di più profondo nell’animo umano, capace di supe- sica, musica e pittura) tipica del Romanticismo. Il musi- rare i confini della realtà e di esprimere l’infinito. cista, spesso anche scrittore e sempre più dotato di gran- Nell’Ottocento si afferma un nuovo genere di musica de cultura, viene definito «poeta del suono». strumentale: il poema sinfonico. Di forma più libera del Questo genere di composizioni, che traggono ispirazione concerto e della sinfonia, questa composizione sinfonica da argomenti e soggetti extramusicali (letterari, pittorici, (cioè per orchestra) è ispirata a soggetti letterari o artisti- autobiografici, ecc.), viene anche definito musica a pro- ci (una poesia, un poema, un personaggio della letteratu- gramma.

L’opera in primo piano e 1 acc 1-19 tr Biografia cd 5 Bedrˇich Smetana Bedrˇich Smetana (Litomysˇl, 1824 - Praga, t mp31 r La Moldava a 94 1884). Nasce in Boemia, nell’odierna cce 6-1 18 Repubblica Ceca. Dopo gli studi, approfon- Negli ultimi anni della sua vita, Smetana vuole fare un disce la conoscenza della cultura musi- 198 omaggio alla sua terra, la Boemia, dedicandole sei poe- cale del suo popolo, alla quale rimane mi sinfonici, che raccoglie nell’opera La mia patria. sempre legato e che ispira la maggior par- La Moldava, il secondo dei sei poemi sinfonici, descrive te delle sue composizioni. A Praga, partecipa ai moti in- il percorso dell’omonimo fiume attraverso la Boemia, surrezionali del 1848 contro la dominazione austriaca. evocando ora lo scorrere dell’acqua, ora le scene che si svolgono sulle rive, ora le sensazioni che si provano alla Compositore e direttore d’orchestra, dal 1862 si dedica al- vista del paesaggio. La musica segue fedelmente un pro- la creazione di un’opera nazionale. gramma, scritto dallo stesso Smetana, che può essere sin- Fra le sue opere più importanti ricordiamo la raccolta di poe- tetizzato in nove scene. mi sinfonici La mia patria e il melodramma La sposa vendu- ta, considerato il capolavoro dell’opera nazionale boema.

SCOLTO A G U I

D

3 A Le sorgenti della Moldava cd 5: traccia 11 mp 1: traccia 186 T

Le due sorgenti del fiume sono rappresentate dal flauto e dal clarinetto, che verso la fine dell’episodio O si sovrappongono, simboleggiando l’unione dei due piccoli ruscelli nel fiume Moldava. 1. Il flauto e il clarinetto eseguono: a. brevi scale veloci b. note lunghe

2. Gli archi di sottofondo eseguono note: a. lunghe b. brevi c. pizzicate

Il tema del fiume cd 5: traccia 12 mp3 1: traccia 187 Il fiume è descritto da una melodia dal fascino popolare e dal carattere sereno.

3. Il tema del fiume è eseguito: a. dagli archi b. dai legni c. dagli ottoni d. dal flauto e dal clarinetto U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 199

Il Romanticismo

La caccia nella foresta cd 5: traccia 13 mp3 1: traccia 188 Dal fiume si può osservare una battuta di caccia che si svolge sulla riva.

4. In questo episodio emergono alcuni squilli. Da quali strumenti sono eseguiti? a. Dagli ottoni b. Dagli archi c. Dai legni

Nozze di contadini e danza cd 5: traccia 14 mp3 1: traccia 189 Superato il bosco, compare il paesino dove si sta celebrando un matrimonio. La festa è in pieno svolgimento e la gente sta danzando.

5. La melodia è: a. ritmata e formata da note brevi e veloci b. ampia e formata da note lunghe

Chiaro di luna e danza degli elfi cd 5: traccia 15 mp3 1: traccia 190 Siamo ormai all’imbrunire e nel bosco compaiono gli elfi, spiriti benigni della natura, che in un’atmosfera molto suggestiva iniziano a danzare.

6. L’atmosfera di questo episodio è: a. sognante e un po’ misteriosa b. minacciosa

La Moldava attraversa l’altipiano cd 5: traccia 16 mp3 1: traccia 191 Il fiume ha ormai fatto molta strada e le sue dimensioni sono aumentate. Sta percorrendo un altipiano e progressivamente aumenta la sua velocità. 199 7. In quale scena abbiamo trovato questo tema musicale? ......

Le rapide di San Giovanni cd 5: traccia 17 mp3 1: traccia 192 La discesa si fa sempre più veloce, fino a quando compaiono le rapide. L’acqua è agitata e s’infrange contro mille ostacoli.

8. Lo scorrere dell’acqua è evocato dagli archi che eseguono: a. scale veloci b. note lunghe

9. Gli ottoni eseguono: a. scale veloci b. note squillanti

10. Sono presenti anche le percussioni? a. Sì b. No

Il fiume giunge a Praga cd 5: traccia 18 mp3 1: traccia 193 Dopo un lungo viaggio il fiume fa il suo ingresso nella città di Praga. Per dare un senso più gioioso, il tema del fiume, prima proposto in modo minore, viene qui ripreso in modo maggiore.

11. Il tema del fiume è ora esposto: a. più veloce b. più lento c. con velocità invariata

Il castello di Vysehrad cd 5: traccia 19 mp3 1: traccia 194 All’inizio della città il fiume passa nelle vicinanze di un castello, l’antica residenza dei re di Boemia. Risuonano le note dell’inno nazionale.

12. Il fortissimo dell’orchestra in tutto il suo organico sottolinea: a. la bellezza del fiume b. la grandezza dell’antico regno di Boemia

13. Immediatamente prima della fine del brano viene presentato un effetto dinamico di: a. crescendo b. diminuendo

14. Il brano termina con: a. due accordi eseguiti in ff b. una rapida scala in diminuendo U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 200

Le forme La sinfonia e il concerto La sinfonia continua a essere praticata dai compositori apprezzato sia dal pubblico, sia dai musicisti, che hanno romantici, che hanno nell’opera di Beethoven un modello la possibilità di esprimere al meglio la loro bravura tec- da cui partire. Una maggiore espressività, l’utilizzo di nica e la loro sensibilità artistica. Come per la sinfonia, melodie ispirate alla cultura popolare, effetti dinamici più anche per il concerto gli schemi di riferimento sono più pronunciati e schemi formali più liberi sono alcune delle liberi rispetto al passato, per rispecchiare la personalità caratteristiche che si ritrovano nelle sinfonie romantiche. dei singoli artisti. Il concerto solistico è una delle forme di maggior suc- Il concerto più alla moda è quello per pianoforte, segui- cesso in epoca romantica. Il virtuosismo è infatti molto to dal concerto per violino.

ccia2 tra 0 cd 5 Felix Mendelssohn o mp31 tr dalla Sinfonia n. 4 «Italiana»:1 movimento, Allegro vivace accia 195 Felix Mendelssohn (Amburgo, 1809 - Lipsia, 1847) è un grande compositore tedesco di epoca romantica. Egli compone la sua quarta sinfonia dopo un viaggio in Italia, compiuto nel 1831. Agli occhi del giovane compositore, abituato alle atmosfere nordiche, il sole, i colori, i paesaggi e i suoni del nostro Paese appaio- no come qualcosa di meraviglioso. Mendelssohn è 200 anche appassionato d’arte e rimane incantato davanti alle antiche rovine e ai monumenti italiani carichi di storia. La sinfonia, che intitola Italiana, riflette la fe- licità che Mendelssohn prova durante questo lungo viaggio. La melodia principale, con il suo slancio e vigore, contrassegna il movimento iniziale, conferen- dogli un carattere gioioso e brillante.

Una veduta di Napoli in un dipinto dell’Ottocento. SCOLTO A G U I

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1. Il brano inizia con: A T

a. gli archi b. i fiati c. le percussioni d. tutta l’orchestra O

2. La melodia principale è esposta da: a. i violini b. i flauti c. i corni d. tutta l’orchestra

3. La melodia principale ritorna nel corso del brano? a. Sì, diverse volte b. No, si sente solo all’inizio

4. La dinamica è: a. uniforme b. varia

5. L’andamento è: a. lento b. veloce

6. Per quale ragione Mendelssohn intitolò la sinfonia Italiana?

...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 201

Il Romanticismo L’opera in primo piano cia2 trac 1 cd 5 Pëtr Il’icˇ Ciaikovski mp31 t dal Concerto per pianoforte n. 1: rac 96 cia 1 1o movimento, Allegro non troppo e molto maestoso Ciaikovski (vedi p. 205) termina la composizione del suo gli fa ascoltare il Concerto, ne ottiene una decisa stroncatu- primo Concerto per pianoforte nel dicembre del 1874 ed è ra. Ciaikovski se ne va furibondo, consapevole di aver rice- intenzionato a farne dedica al direttore del Conservatorio di vuto un grave torto. Cambia quindi la dedica a favore di Mosca e grande pianista Nikolaj Rubenstein. Ma quando Hans von Bülow, grande pianista e direttore d’orchestra, che ne cura la prima esecuzione avvenuta l’anno successivo a Boston, negli Stati Uniti. Anni dopo Rubenstein cambia parere sul Concerto, che esegue trionfalmente a Parigi ai concerti per l’Esposizione universale del 1878. Oggi questa composizione è una delle più famose e apprezzate del com- positore russo. La melodia principale è uno dei temi più ce- lebri di Ciaikovski: intensa e struggente, ci tocca nel pro- fondo del cuore. Il pianoforte appare subito come il grande protagonista di questo Concerto e sostiene lunghi passaggi virtuosistici.

201 Stampa dell’Ottocento raffigurante un concerto per pianoforte, violino e orchestra.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia: A T

a. con il tema principale b. con una breve introduzione O

2. Inizialmente la melodia principale è esposta: a. dagli archi mentre il pianoforte esegue gli accordi b. dal pianoforte mentre l’orchestra accompagna c. sia dal pianoforte, sia dall’orchestra d. dai corni

3. La seconda volta la melodia principale è esposta: a. dall’orchestra b. dal pianoforte c. dagli archi d. dagli ottoni

4. In questa seconda esposizione la melodia è riproposta: a. uguale b. molto variata

5. Quante volte è esposta completamente la melodia principale? a. Due b. Tre c. Quattro d. Cinque

6. Il carattere del brano è: a. triste e malinconico b. passionale ed energico c. gioioso d. dolce e sognante

7. Qual è il concerto più alla moda durante il Romanticismo?

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Le forme La musica da camera In epoca romantica il pianoforte domina incontrastato nei salotti borghesi. Per questo strumento si compongo- no moltissimi brani, spesso molto brevi, nei quali la fan- tasia dei musicisti può abbandonarsi ai percorsi meno prevedibili: gli studi, che impegnano l’esecutore in parti- colari aspetti della tecnica pianistica; gli improvvisi, più liberi e simili a un’improvvisazione; le bagatelle, com- posizioni leggere e spensierate; i notturni, nostalgici e sognanti, e molti altri. Sono presenti anche andamenti di danza, adattati per l’ascolto: valzer, polacche e mazurche sono i ritmi preferiti. Le formazioni strumentali più importanti rimangono il quartetto d’archi e il trio per pianoforte, violino e vio- loncello. È di moda anche il quintetto, soprattutto nella formazione del quartetto d’archi a cui si aggiunge il pianoforte. Il desiderio di accrescere il volume sonoro spinge i compositori a scrivere brani per formazioni più nume- rose di archi e fiati, come il sestetto, il settimino e l’ot- tetto (rispettivamente formati da 6, 7 e 8 strumentisti). L’esigenza di un’espressione più personale e poetica dà 202 luogo nei Paesi tedeschi al Lied, composizione per canto La copertina di una raccolta di Lieder di Franz Schubert. e pianoforte. La parola Lied significa «canzone» (si pro- nuncia lid; il plurale è Lieder, pronuncia lider). Nei Lieder, dal carattere intimo, la musica evoca le immagi- Germania già nel Medioevo, era poi caduto in disuso. ni suggerite dal testo poetico ed esprime le emozioni le- Nell’Ottocento viene riscoperto e riproposto soprattutto gate alle vicende narrate (spesso derivate da leggende grazie al musicista Franz Schubert, che è il massimo popolari, avventurose e fantastiche) Il Lied, presente in esponente di questa forma musicale.

Mattinata musicale in un salotto borghese. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 203

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia2 tra 2 cd 5 Franz Schubert o mp31 tr dal Quintetto «La trota»: 4 movimento, Tema con variazioni accia 197 Quest’opera scritta nel 1819, come la maggior parte delle come di consueto da due violini, viola e violoncello). Il ti- composizioni di Schubert non ha avuto nel corso della vita tolo La trota è dovuto al quarto movimento del Quintetto, del compositore esecuzioni pubbliche ed è stata edita solo che utilizza un celebre Lied di Schubert, intitolato appun- dopo la sua morte. to La trota. La melodia del Lied, vivace e guizzante come Il quintetto presenta una formazione che comprende, oltre i movimenti del pesce, è eseguita la prima volta dagli ar- al pianoforte, un quartetto d’archi composto eccezional- chi e successivamente ripresentata per una serie di varia- mente da violino, viola, violoncello e contrabbasso (e non zioni. Biografia Franz Schubert (Vienna, 1797-1828). Trascorre tutta la sua breve vita a Vienna, tranne qualche spo- radico soggiorno in Ungheria. Grazie al suo talento musicale, fin da fanciullo entra a far parte del coro della cappella imperiale. Successivamente prosegue gli studi di composizione sotto la guida di Antonio Salieri. Inizia quindi l’attività di insegnante, che però presto abbandona per dedicarsi comple- tamente a quella di compositore. Pur godendo di una buona reputazione nell’ambiente musicale vien- nese, non conosce il successo in vita. Celebri sono le «schubertiadi» serate musicali in cui un gruppo di giovani amici cari a Schubert amano ritrovarsi nelle proprie case o in qualche caffè per fare e ascoltare della musi- ca. Per queste occasioni compone la maggior parte dei suoi mille Lieder. Schubert è anche autore di otto sinfonie (tra le quali la famosa Incompiuta), di opere teatrali, messe, trii, quartetti, quintetti, sonate e fantasie per pianoforte. 203

SCOLTO A G U I

D

1. Il tema del Lied (a 0.00) è inizialmente esposto da: A T

a. archi b. pianoforte O

2. Nella 1a variazione (a 0.58) il tema variato è suonato da: a. violino b. viola c. violoncello d. pianoforte

3. Verso la fine della variazione il violino suona note: a. dolci e gravi b. stridule e acute

4. Nella 2a variazione (a 1.51) il tema del Lied è suonato da: a. pianoforte b. violino c. violoncello

5. In questa variazione quale strumento emerge in modo particolare suonando note molto veloci? a. Violino b. Pianoforte c. Contrabbasso

6. Nella 3a variazione (a 2.47): a. il pianoforte esegue la melodia variata mentre gli archi accompagnano b. gli archi eseguono la melodia variata mentre il pianoforte esegue gli accordi

7. Il quintetto è una composizione: a. in cinque movimenti b. per cinque strumenti

8. Che cosa significa Lied?

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Le forme Il balletto Il balletto è uno spettacolo di danza con musiche, sce- ne e costumi, nel quale i ballerini interpretano una vi- cenda. Nell’Ottocento le sue caratteristiche sono ormai consolidate. In epoca romantica la donna diventa, nel balletto, eroina e protagonista assoluta delle vicende narrate. I costumi subiscono un cambiamento radicale: gli abiti sono più leggeri che nel passato, le gonne più corte e le scarpette più aderenti e silenziose. La tecnica di danza sulle punte, che dà più slancio verso l’alto e maggiore eleganza al movimento dei ballerini, ri- specchia questa nuova concezione di leggerezza. Le vi- cende sono fantasiose e fiabesche. Le scuole di danza di Parigi sono le migliori d’Europa. Parigi, considerata all’epoca la città più “teatrale” del mondo, è anche il trampolino ideale per gli artisti che de- siderano affermarsi a livello internazionale. Coreografi italiani e francesi lavorano al teatro dell’Opéra, le cui ballerine sono celebri per la grande bravura e bellezza. Anche in Russia il balletto è molto amato: compagnie di ballo italiane e francesi, ammiratissime nelle loro 204 tournée, diffondono le tecniche di ballo a Mosca e Pietroburgo e grandi coreografi decidono di stabilirsi in Un balletto al Coliseum Theatre di Londra, nell’Ottocento.

Russia. Fra questi vi è il coreografo francese Marius Petipa che, giunto a Pietroburgo nel 1847, vi rimane per tutta la vita. I suoi balletti, esaltati dalla musica del com- positore russo Ciaikovski, sono fra i capolavori dell’arte romantica.

La ballerina Carlotta Grisi, prima interprete del balletto Giselle, il più importante del repertorio romantico. Incisione del XIX secolo. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:50 Pagina 205

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia5 tra 4 cd 1 Pëtr Il’icˇ Ciaikovski mp31 t da Il lago dei cigni: Scena raccia 54 L’incarico per la composizione di questo balletto viene affi- Il Lago dei cigni narra la storia di Siegfried, un ricco principe dato a Ciaikovski dal direttore del Teatro di Mosca. che s’innamora di una fanciulla, Odette, vittima dell’incante- Ciaikovski accetta per mettersi alla prova in questo genere simo del mago Rothbart: lei e le sue compagne sono state tra- musicale nuovo per lui. La prima esecuzione avviene il 4 mutate in cigni e solo di notte possono riacquistare le loro marzo del 1877, ma l’accoglienza è tiepida. Le prove sono sembianze di fanciulle. Soltanto l’amore di un giovane che risultate molto faticose: l’orchestra si è lamentata dell’ecce- non si è ancora promesso ad alcuna ragazza potrà spezzare il zionale difficoltà della musica e alcuni brani sono stati ta- sortilegio. Alla fine i due giovani riusciranno a coronare il lo- gliati perché troppo complicati da eseguire. Tre scenografi vi ro sogno d’amore e il perfido mago sprofonderà nelle tenebre. hanno lavorato in modo frettoloso e il risultato è deludente. Il brano è legato, nel balletto, all’apparizione dei cigni che Il successo arriva alcuni anni più tardi, dopo la morte di nuotano nel lago rischiarato dalla luna. L’atmosfera è carica Ciaikovski, grazie alle coreografie di Marius Petipa e la pri- di tensione; la melodia è eseguita prima dall’oboe, sui deli- ma rappresentazione completa di questa versione ha luogo cati arpeggi dell’arpa che evoca l’acqua del lago, per poi nel 1885. essere ripresa dall’orchestra. Biografia Pëtr Il’ic Ciaikovski (Votkinsk, 1840 - Pietroburgo, 1893). Pur essendo molto portato per gli studi mu- sicali (prende le prime lezioni di pianoforte dalla madre all’età di sette anni), per volontà del padre studia diritto a Pietroburgo, dove poi trova lavoro al Ministero di Giustizia. Nel 1863 lascia l’impiego per dedicarsi alla musica e si avvia alla carriera di compositore e direttore d’orchestra. 205 La sua produzione non risente molto degli influssi nazionali legati al canto e alle tradizioni popolari, che caratterizzavano la maggior parte della musica russa nel Romanticismo, ma ha un’impronta più cosmopolita, vicino alla grande cultura musicale europea. Compone 6 sinfonie, concerti, poemi sinfonici e musica da camera. Si dedica con grande entusiasmo alla musica per balletto scrivendo tre capolavori: Il lago dei cigni, La bella addormentata, e Lo schiaccianoci. È anche autore di melo- drammi, fra i quali ricordiamo Eugenio Onieghin e La dama di picche.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. un arpeggio dell’arpa b. un accordo dell’orchestra O

2. All’inizio del brano la melodia è suonata: a. dall’orchestra b. dall’arpa c. dall’oboe d. dal corno

3. L’andamento è: a. veloce b. moderato

4. La dinamica è: a. uniforme b. ricca di contrasti

5. Il carattere del brano è: a. allegro e giocoso b. sereno e tranquillo c. misterioso e inquietante d. solenne

6. Il brano termina con la melodia esposta da: a. violoncelli e contrabbasso b. violini c. corni d. arpa

7. La scena è ambientata: a. al mattino b. nel pomeriggio c. alla sera d. di notte

8. La vicenda narra: a. un dramma storico b. una commedia borghese c. una fiaba U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 206

Le forme Il melodramma Mentre la musica strumentale si sviluppa soprattutto nei ri personaggi. È indispensabile, quindi, che il testo del li- Paesi di cultura tedesca, il melodramma è il genere che bretto sia comprensibile e scritto nella lingua madre. caratterizza la musica e la cultura italiana dell’Ot- Nasce così in ogni Paese l’opera nazionale, in cui si in- tocento. Il melodramma di stile settecentesco continua seriscono aspetti della cultura e delle tradizioni proprie nell’Ottocento con Gioachino Rossini, mentre con di ogni popolo. In Germania questa caratteristica, pre- Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi sente già nelle opere in lingua tedesca di Mozart, si af- prende il via la stagione più propriamente romantica del- ferma nell’Ottocento con Carl Maria von Weber. l’opera italiana, che ha nelle vicende drammatiche e Richard Wagner, grande innovatore del melodramma te- sentimentali, nel ritmo incalzante dell’azione, nell’in- desco (vedi p. 195), dà vita a un’opera completamente di- teresse per la storia e il patriottismo le caratteristiche versa sia per le vicende narrate, sia per la forma. Nei suoi principali. drammi musicali poesia, azione e musica si fondono. Fino al Settecento quasi tutti i libretti d’opera erano in In Francia la tradizione operistica si esprime nel grand- italiano. Nell’Ottocento la situazione cambia. Gli spetta- opéra: un melodramma in quattro o cinque atti in cui del- tori non si recano più a teatro solo per assistere a uno le vicende storiche sono rappresentate in modo spettaco- spettacolo divertente e affascinante, ma partecipano lare, con diversi personaggi protagonisti, grandiose emotivamente al dramma che la vicenda propone, soffro- scenografie, scene corali di massa e presenza di parti no e gioiscono con i protagonisti e si riconoscono nei va- danzate.

206

Il Teatro alla Scala di Milano, inaugurato nel 1778, in una stampa dell’Ottocento. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 207

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia2 tra 3 cd 5 Gioachino Rossini o mp31 tr da Il barbiere di Siviglia: Atto 1 , «Largo al factotum» accia 198 Il barbiere di Siviglia è un’opera in due atti, composta da Siamo nella parte iniziale dell’opera: Rossini nel 1816, con la collaborazione del librettista Figaro appare per la prima volta sulla sce- Cesare Sterbini. na, canticchiando un motivetto. Il canto La vicenda, tratta da una commedia dello scrittore francese prosegue con una dettagliata descrizione del Beaumarchais, è ambientata a Siviglia, in Spagna. Il bar- suo lavoro e del suo ruolo in società. Dalla biere e tuttofare Figaro decide di aiutare il conte di musica e dalle parole del testo traspare chiara- Almaviva, innamorato della bella Rosina, ad avvicinare la mente il carattere del personaggio. Il brano è fanciulla. La storia si svolge con una serie di divertenti in- una cavatina, cioè un’aria che ha lo sco- trecci, travestimenti e scambi di persona e si conclude con po di presentare un personaggio (in que- un lieto fine: il matrimonio fra il conte e Rosina. sto caso il protagonista: Figaro). Biografia Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 - Parigi, 1868). Studia al liceo musicale di Bologna, dove impara a suonare gli strumenti ad arco, il clavicembalo e il pianoforte. Si perfeziona in canto e di questa sua abilità darà prova anche da adulto. Dal 1810 al 1823 Rossini fa rappresentare trenta melodrammi (in maggioranza opere buffe) fra cui Il barbiere di Siviglia e La Cenerentola, la Gazza ladra e Semiramide, dominando incontrastato la scena italiana. Dopo brevi soggiorni a Vienna e Londra, si stabilisce defi- nitivamente a Parigi. Qui compone melodrammi di grandi proporzioni, nel gusto francese per il grand- opéra e con caratteristiche più romantiche, fra cui il capolavoro Guglielmo Tell. A soli trentasette anni, all’apice della 207 notorietà, si ritira dalla carriera teatrale e scrive solo più composizioni sacre, fra cui lo Stabat Mater e la Piccola Messa solenne. Rossini è fra i primi compositori a scrivere personalmente i vocalizzi che arricchiscono le melodie, non la- sciandoli più all’improvvisazione dei cantanti. Fra le caratteristiche della sua musica, di grande effetto sono i famosi crescendo: si tratta di una tecnica che consiste nel suonare più volte lo stesso passaggio, ogni volta con un’intensità maggiore dovuta all’aggiunta di nuovi strumenti.

SCOLTO A G U I

D

1. Da «V’è la risorsa» a «cavaliere» abbiamo un: A T

a. crescendo b. diminuendo c. pianissimo d. cambiamento di velocità O

2. Sulla ripetizione del nome Figaro il cantante è: a. accompagnato dall’orchestra b. solo

3. Sulle parole «Ahimè che furia, ahimè che folla» abbiamo un: a. piano b. forte

4. Il verso «Sono il factotum della città» è accompagnato da un: a. rallentando b. pianissimo c. crescendo d. cambiamento di velocità

5. Il carattere del brano è: a. triste b. allegro c. drammatico d. tranquillo

6. Secondo te Figaro è un tipo timido o spavaldo? ......

7 Si limita a fare il barbiere o fa anche altro? Da quale parola lo deduci? ......

...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 208 I protagonisti E l’Italia cantò <> Giuseppe Verdi nasce nel 1813 a All’età di diciotto anni Verdi, su sug- Giuseppe Roncole, piccola frazione del paese gerimento di Barezzi, si reca a Milano di Busseto, nel Ducato di Parma go- per sostenere l’esame di ammissione Verdi vernato dagli Austriaci. La sua fami- al Conservatorio, dove viene clamo- glia è di umili origini: il padre oste e rosamente respinto. La bocciatura al la madre filatrice. In questa terra do- Conservatorio passa alla storia, an- (Roncole di Busseto, 1813 - ve la musica era ed è tutt’oggi una che se, a parziale scusante degli esa- Milano, 1901) delle passioni più antiche e sentite, minatori, Verdi viene giudicato come il giovane Verdi manifesta un preco- pianista e non come compositore. ce talento musicale, dimostrando già Barezzi lo sostiene ancora, garanten- da bambino quel carattere fiero, su- dogli un sussidio per rimanere a scettibile e impulsivo, che lo con- Milano e pagarsi le lezioni. traddistinguerà per tutta la vita. A Nel 1836 il musicista, terminati gli Busseto incontra Antonio Barezzi, studi, vince un concorso come mae- un ricco commerciante del paese; stro di musica a Busseto. Qui sposa questi, appassionato intenditore di Margherita, figlia di Barezzi, da cui musica, si accorge della straordina- ha due figli. La vita a Busseto tra- ria predisposizione musicale del ra- scorre serena, ma il suo sogno è quel- gazzo, sostiene le spese per fargli lo di conquistare con la sua musica il dare lezioni dal maestro Ferdinando grande palcoscenico della Scala. Provesi (organista di Busseto) e lo Così con la famiglia si trasferisce a 208 ospita a casa sua. Milano. Le opere più importanti Dal 1829 al 1832 Verdi è maestro so- Sono gli anni più duri della sua vita, Verdi scrisse per il teatro 26 melo- stituto di Provesi in tutti gli incarichi segnati dalla morte dei due bimbi e drammi, per alcuni dei quali diede da lui ricoperti a Busseto. Ma in real- della moglie. Queste dolorose circo- una seconda versione o rifacimen- tà ha ben altre ambizioni. stanze lo spingono a dedicarsi total- to. I più importanti sono Nabucco, mente alla musica; il suc- Ernani, Macbeth, Rigoletto, Il tro- cesso però stenta a venire. vatore, La traviata, I vespri sicilia- La prima opera rappresen- ni, Un ballo in maschera, La forza tata alla Scala è Oberto del destino, Don Carlos, Aida, conte di S. Bonifacio che Otello e Falstaff (sua unica opera va abbastanza bene, ma il buffa). Fra le altre composizioni ri- melodramma successivo cordiamo, per la musica sacra, La è un grande insuccesso. Messa da requiem e i Quattro pez- L’opera che cambia il de- zi sacri. stino di Verdi è il Na- bucco. Fra gli interpreti dell’opera vi è la celebre cantante Giuseppina Strep- poni, a cui Verdi, anni do- po, si legherà sentimental- mente. Giuseppina avrà un ruolo molto importan- te nell’affermazione del musicista, appoggiandolo La casa natale di Giuseppe Verdi con affetto nella sua pro- a Roncole di Busseto, in un dipinto fessione. di fine Ottocento. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 209

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia2 tra 4 cd 5 da Nabucco: Atto 3o, «Va pensiero» mp31 tr accia 199 Lo stesso Verdi, nella sua autobiografia, ci racconta in quale circostanza matura la decisione di musicare l’opera; una sera ri- ceve il libretto del Nabucco dall’impresario teatrale Bartolomeo Merelli, che ha fiutato il suo grande talento; arrivato a casa, getta sul tavolo il manoscritto, che si apre casualmente alle parole «Va pensiero, sull’ali dorate». Questo verso lo colpisce a tal punto che legge rapidamente l’intero testo. Non gli sfugge la somiglianza fra la vicenda della schiavitù del popolo ebrai- co, narrata nel libretto, e la condizione della sua patria, dominata dagli Austriaci. Man mano che scorre i versi, la musica co- me d’incanto prende forma: compone rapidamente l’opera, che viene messa in programmazione al Teatro alla Scala. Durante le prove tutto il teatro è in fibrillazione e un clima d’euforia insolito aleggia nell’aria. L’aspettativa cresce di giorno in giorno e alla prima, nel marzo nel 1842, Nabucco ottiene un successo trionfale. Nel 592 a.C. gli Ebrei sconfitti vengono portati in Babilonia e ridotti in schiavitù. Per questo motivo il crudele re babilone- se Nabuccodonosor, viene punito da Dio che gli fa perdere la ragione e il regno. Solo dopo una serie di drammatici avveni- menti, Nabucco rinsavisce, si converte e libera il popolo ebraico. Siamo nel terzo atto. Gli Ebrei sono costretti ai lavori forzati lungo la riva del fiume Eufrate. Essi intonano un canto colmo di nostalgia e di amore per la loro patria lontana, anch’essa bagnata da un altro grande fiume, il Giordano. Il coro inizia con un pianissimo per crescere lentamente, seguendo lo sviluppo dei sentimenti (nostalgia della terra natale, patriottismo, fede, ecc.). Tutte le voci cantano la stessa melodia, quasi a voler simboleggiare l’ideale di libertà che le accomuna.

Testo 1. clivi: pendii. 7 2. olezzano: profumano. Va pensiero, sull’ali dorate; Arpa d’or dei fatidici vati , 3. l’aure: i venti. va ti posa sui clivi1, sui colli, perché muta dal salice pendi? 4. di … atterrate: le torri abbattute di Gerusalemme (Sion). ove olezzano2 tepide e molli Le memorie nel petto riaccendi, 5. sì: così. 209 3 8 6. membranza: ricordo. l’aure dolci del suolo natal! ci favella del tempo che fu! 7. fatidici vati: poeti che predicavano il destino. 9 8. ci favella: parlaci. Del Giordano le rive saluta, O simile di Solima ai fati , 9. di Solima ai fati: al destino di Solima (cioè di Sionne le torri atterrate...4 traggi un suono di crudo lamento10, Gerusalemme). Oh, mia patria sì5 bella e perduta. o t’ispiri il Signore un concento11 10. traggi … lamento: emette un suono lamentoso. 6 12 11. concento: canto, musica. Oh, membranza sì cara e fatal! che ne infonda al patire virtù . 12. che … virtù: che dia coraggio alla nostra sofferenza.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. l’orchestra b. il pianoforte c. il coro d. il coro e l’orchestra O

2. Il coro inizia: a. p b. ff

3. In corrispondenza di «O simile di Solima ai fati» compare uno strumento che esegue delicati arpeggi. Si tratta di: a. un violino b. una tromba c. un pianoforte d. un flauto

4. In corrispondenza di «o t’ispiri il Signore...» e fino alla fine quali strumenti emergono? a. Le trombe b. Gli oboi c. I violini d. I timpani

5. Le voci cantano: a. tutte la stessa melodia b. melodie diverse

6. La dinamica del brano è: a. uniforme b. varia

7. Le voci del coro sono: a. maschili b. femminili c. maschili e femminili d. bianche

8. Il brano termina con: a. il coro b. un arpeggio del flauto c. due accordi dell’orchestra U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 210

I protagonisti Viva V.E.R.D.I.! Dopo il Nabucco le opere di Verdi si succedono con cui condivide le idee repubblicane e nello stesso anno grande frequenza e il compositore conquista progressi- rappresenta il Macbeth tratto da una tragedia di William vamente il gradimento del pubblico italiano. Nel salotto Shakespeare, per cui Verdi nutre grande ammirazione. milanese della contessa Maffei conosce letterati, intellet- Nel 1848 moti rivoluzionari scoppiano in tutta Europa. A tuali e patrioti che vogliono liberare l’Italia dalla domi- Milano nel corso delle Cinque giornate i patrioti si scon- nazione straniera e fare di un Paese diviso in tanti Stati trano con gli Austriaci. Ma la rivoluzione fallisce e gli un’unica nazione. Le aspirazioni di libertà e di indipen- Austriaci in poco tempo riprendono Milano. Nel 1849 denza lo coinvolgono: Verdi non si impegna direttamente Verdi scrive La battaglia di Legnano, anch’essa ricca di nella causa risorgimentale, ma affida gli ideali patriottici allusioni alla causa patriottica (rievoca la battaglia dei alle sue opere, scegliendo i soggetti e controllando i testi Comuni dell’Italia settentrionale, nel XII secolo, contro dei libretti. I cori dei suoi melodrammi si trasformano in l’imperatore Federico Barbarossa). veri e propri inni per la riscossa del popolo italiano. Quando nel 1859 il re di Sardegna Vittorio Emanuele II L’11 febbraio del 1843 il compositore presenta alla Scala decide di esaudire la richiesta dei patrioti di intervenire I lombardi alla prima crociata, che ricalca lo schema contro l’Austria per liberare il Lombardo-Veneto, si dif- dell’opera precedente (Nabucco), questa volta in modo fonde rapidamente, nei teatri e sui muri delle case, lo slo- ancora più palese, trasformando i crociati che liberarono gan «Viva V.E.R.D.I.!»: nel linguaggio “cifrato” dei pa- la Terra Santa nella gente lombarda. Grande è l’attesa del trioti significa «Viva Vittorio Emanuele Re pubblico e il successo trionfale: Giuseppe Verdi diventa il D’Italia», ma contribuisce anche ad aumentare la musicista simbolo del Risorgimento italiano. La sua mu- popolarità del musicista. Nel 1861, con la procla- sica – è stato detto – ha rappresentato, del Risorgimento, mazione del Regno d’Italia, Verdi viene eletto de- la «colonna sonora». putato come rappresentante della sua regione. 210 Nel 1844 viene messa in scena al Teatro La Fenice di Ma il mondo della politica non fa per lui e così Venezia l’opera Ernani, dramma d’amore tratto da un ro- ben presto, preso dal suo lavoro di musicista, manzo di Victor Hugo, espressione della ribellione ro- dà le dimissioni. mantica e pervaso da spirito patriottico. Nel 1847, duran- te un viaggio a Londra, incontra Giuseppe Mazzini con U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 211

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia2 tra 5 cd 5 da Ernani: Atto 3o, mp31 tr «Si ridesti il Leon di Castiglia» accia 200 I successi del Nabucco e dei Lombardi alla prima crociata spingono la dire- Testo zione del Teatro La Fenice di Venezia ad assicurarsi una nuova opera di Verdi. Si ridesti il Leon di Castiglia, La direzione paga a Verdi un compenso eccezionalmente elevato e gli accor- e d’Iberia1 ogni monte, ogni lito2 da totale indipendenza sia per la scelta del soggetto, sia per quella dei can- eco formi al tremendo ruggito, tanti. Verdi sceglie un dramma di Victor Hugo, Ernani, che ha ottenuto a come un dì contro i Mori oppressor3. Parigi un grande successo. L’incarico per la stesura del libretto è affidato al poeta Francesco Maria Piave, che diventerà autore della maggior parte dei te- Siamo tutti una sola famiglia, 4 5 sti dei melodrammi verdiani. L’opera, in quattro atti, viene messa in scena pungerem colle braccia, co’ petti ; 6 7 nel 1844, diviene subito popolarissima e rappresenta il primo successo inter- schiavi inulti più a lungo negletti nazionale di Verdi. non sarem finché vita abbia il cor. La tragica vicenda è ambientata in Spagna. Ernani è a capo di un gruppo di ribelli per promuovere una rivolta contro il re, Don Carlo. Dopo molte peri- 1. Iberia: Spagna. pezie i congiurati vengono sospesi dal re e condannati a morte. Elvira, inna- 2. lito: lido. morata di Ernani, ottiene dal re la concessione della grazia, ma i due giovani 3. Mori oppressor: gli Arabi, che dominavano il Paese. non riusciranno ugualmente a 4. pungerem: combatteremo. 5. co’ petti: con i cuori. concretizzare il loro sogno 6. inulti: non vendicati. d’amore. 7. negletti: abbandonati.

Siamo nel terzo atto. I congiurati hanno appreso che il re sta per essere eletto 211 imperatore e decidono di ucciderlo. Si estrae a sorte e il prescelto è Ernani. Tutti si stringono in coro e, giurando con le spade sguainate, inneggiano al «Leon di Castiglia» (il simbolo della loro terra). Ernani simboleggia la volontà del popolo oppresso di ribellarsi alla tirannia e questo brano diventa presto un nuovo inno per i patrioti che, sostituendo le pa- role, cantano: «Si ridesti il Leon di Venezia e d’Italia ogni monte…». SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il coro b. l’orchestra O c. la sola tromba d. le percussioni

2. Le voci cantano: a. tutte la stessa melodia b. melodie diverse

3. Nella seconda strofa quale strumento suona la melodia aggiungendosi al coro? a. L’obo e b. Il flauto c. La tromba d. Il violino

4. Il ritmo è: a. ben scandito b. non molto evidente

5. La terza strofa è caratterizzata da: a. variazioni dinamiche (f / p) b. variazioni agogiche (di velocità)

6. Quali strumenti emergono particolarmente nel finale?

...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 212

I protagonisti Un musicista popolare La scomparsa prima di Bellini e poi di Donizetti lasciano guarda i testi Verdi chiede ai poeti, autori dei libretti, si- definitivamente campo libero a Verdi che, ormai celebre tuazioni intense ed emozionanti, velocità d’azione e bre- e popolare, si afferma come il maggiore compositore del vità; interviene poi direttamente sui testi, per modificarli melodramma italiano. La sua musica è semplice, ma ricca affinché si adattino meglio alla musica che ha in mente. di energia e di passione. Le sue arie più famose vengono cantate per strada dalla gente, riproposte dagli organetti e dalle bande musicali, come oggi fa la radio con le can- zoni di successo. Grazie alla fama conseguita, può ora scrivere con mag- gior calma, anche grazie al rapporto commerciale con l’editore Ricordi, che gli garantisce un compenso come diritto d’autore per la pubblicazione delle sue opere. Nel 1848 acquista la tenuta di Sant’Agata, vicino a Busseto, che diventa la sua dimora principale, da cui si assenta solo nei mesi più freddi o per seguire le rappre- sentazioni delle sue nuove opere, in Italia e nelle grandi città europee. Dal 1851 al 1853 Verdi compone la famosa «trilogia po- polare», costituita da Rigoletto, Il trovatore e La traviata, Verdi a Venezia nel 1894. tre delle sue opere più amate. In questi melodrammi, fra i massimi capolavori dell’opera italiana, i protagonisti, tra- 212 volti da grandi passioni, esprimono tutta la loro umanità. Verdi compone le sue opere usando poco il pianoforte e, come i grandi musicisti, è solito scrivere direttamente sullo spartito, perché ha ben chiaro l’effetto sonoro delle note. La sua musica potente e drammatica suscita forti emozioni. Sceglie con cura i cantanti, che sono fonda- mentali per il successo dei melodrammi. Per quanto ri-

Verdi davanti alla sua casa di Sant’Agata, nella pace Giuseppe Verdi mentre compone, ritratto fotografico del 1900. della campagna emiliana. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 213

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia5 tra 3 cd 1 da La traviata: Atto 1o, mp31 t «Libiam ne’ lieti calici» raccia 53 La traviata viene rappresentata per la prima volta al Teatro La Fenice di Venezia nel 1853. La vicenda è trat- ta dal romanzo La signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio, che narra una vicenda borghese contem- poranea. Violetta, donna dalla vita sentimentale travagliata, du- rante una festa conosce il giovane Alfredo e se ne inna- mora. Il padre di lui la scongiura di troncare la relazione e Violetta, per il bene di Alfredo, accetta e abbandona il giovane, che ne soffre moltissimo. Alla fine, quando il padre gli rivela la verità, Alfredo corre dalla donna ama- ta, ma è troppo tardi: Violetta, ammalata di tisi, muore fra le sue braccia. Il brano ci porta nella casa di Violetta (soprano), dove si sta svolgendo una festa. Alfredo (tenore) e Violetta si sono appena conosciuti, brindano insieme e subito sboc- cia fra loro l’amore. 213

SCOLTO A G U I

D

1. Quale voce canta per prima? A T

a. Il soprano b. Il tenore O

2. Inizialmente soprano e tenore utilizzano: a. melodie differenti b. la stessa melodia

3. Il ruolo dell’orchestra è: a. di accompagnamento b. di protagonista

4. Il ritmo del brano è: a. debole e irregolare b. ben scandito e regolare

5. Nel finale i due protagonisti cantano con: a. l’orchestra b. il coro c. il coro e l’orchestra

6. Quale ruolo ti sembra più importante? a. Quello del tenore b. Quello del soprano c. Quello di entrambe le voci d. Quello del coro

7. L’intervento del coro sottolinea una situazione di: a. solennità e serietà b. gioia c. tristezza d. drammaticità

8. La vicenda narrata è: a. storica b. borghese e contemporanea c. mitologica d. inventata U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 214

I protagonisti Una musica spettacolare Nel 1852 Verdi, già molto popolare anche in Francia, Le opere di Verdi di questo periodo presentano una sinte- parte per Parigi che diventa fino al 1870 il centro della si fra il melodramma italiano, caratterizzato da vicende sua attività teatrale. Qui scrive I vespri siciliani, poi rap- drammatiche e sentimentali e il melodramma francese, presentati nel 1855; con quest’opera si accosta al genere imponente e spettacolare: le dimensioni delle opere si al- operistico del grand-opéra (vedi pag. 206), molto amato largano fino ad arrivare a cinque lunghi atti, spesso ven- dai parigini per le grandi scene spettacolari di argomento gono inserite delle parti danzate e grandi momenti col- storico. Dopo il successo riportato all’Opéra di Parigi, lettivi si alternano a vicende personali. Nonostante la considerato allora il teatro più importante del mondo, lunghezza, le numerose vicende che si intersecano e il Verdi compone nel 1859 uno dei suoi massimi capolavo- numero rilevante dei personaggi principali, queste opere ri, Un ballo in maschera, per il teatro San Carlo di sono ricche di sorprese e colpi di scena: duelli, ferimenti, Napoli, poi rappresentato a Roma, dove ottiene un suc- morti, vendette, congiure lasciano senza fiato gli spetta- cesso senza precedenti. La sua opera successiva, La forza tori. I personaggi sono più complessi e descritti minuzio- del destino, gli viene commissionata dal teatro Imperiale samente nella loro psicologia. di Pietroburgo nella lontana Russia, dove si reca per la L’orchestra acquista molta rilevanza e presenta un uso rappresentazione dell’opera, che ha luogo nel 1862. più vario dei timbri degli strumenti. A Parigi Verdi scrive un’altro dei suoi capolavori, il Don Con l’opera successiva, Aida, Verdi chiude il Carlos, rappresentato nel 1867, un grand-opéra su libret- suo periodo di vicinanza al grand-opéra, to francese tratto da un dramma di Schiller, sul senso e ottiene un nuovo trionfo, toccando amaro dell’inutilità e vanità della vita. il culmine della sua carriera. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 215

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia2 tra 6 cd 5 da Aida: Atto 2o, Marcia trionfale mp31 tr accia 201 Nel 1869 un grande avvenimento con- fali conferiscono all’opera un grande to egiziano attaccherà quello etiope. quista la scena europea: l’apertura del effetto scenico. Straordinaria la com- Quando Amonasro esce esultante dal canale di Suez, che permette di rag- parsa di animali veri come elefanti e suo nascondiglio, Radames, amareg- giungere per mare l’Oriente senza cir- cavalli, ma soprattutto stupenda la mu- giato per aver tradito, senza volerlo, il cumnavigare l’Africa. Per celebrare sica. proprio Paese, si consegna nelle mani questa realizzazione colossale, il go- L’ Aida è ambientata in Egitto al tempo del gran sacerdote che lo condanna a verno egiziano commissiona a Verdi dei faraoni: Radames, un valoroso ca- morte. Nel sotterraneo dove sta per es- l’Aida. L’opera deve rievocare le gesta pitano egiziano, viene incaricato di sere sepolto vivo trova inaspettatamen- millenarie del popolo egiziano, ripro- contrastare l’invasione dell’esercito te Aida che, coraggiosamente, affronta ponendo i personaggi e la storia del- nemico etiope. Egli è innamorato di la morte con lui. l’antico Egitto. La prima rappresenta- Aida, una schiava etiope che è combat- Siamo nel secondo atto: Radames tor- zione avviene nel 1871 al tuta fra l’amore per Radames e l’affet- na con il suo esercito vittorioso nella Cairo. Grandi cori, to per il suo popolo. Amonasro, padre città di Tebe. Un’immensa folla si è ra- costumi sfar- di Aida, spia un incontro fra i due in- dunata per la celebrazione del trionfo. zosi, carri namorati, durante il quale Radames Tre sonori squilli annunciano l’inizio trion- confida ad Aida il luogo dove l’eserci- della famosa Marcia trionfale.

SCOLTO A G U 215 I

D

1. La melodia della marcia è eseguita da: A T

a. corni b. violini O c. trombe d. flauti

2. Il ritmo è: a. regolare e marcato b. piuttosto libero

3. Il carattere del brano è: a. drammatico b. solenne e marziale c. cupo d. dolce e sereno

4. Il brano termina con: a. la tromba e l’orchestra b. una nota acuta dei violini

5. Che cosa doveva celebrare l’opera?

......

......

......

6. A quale genere di melodramma si può accostare Aida? Perché?

......

...... U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 216

I protagonisti Verdi e la musica sacra Verdi è ormai il musicista più popolare ed eseguito nei raccolti nei Quattro pezzi sacri, vengono eseguiti per la teatri europei. Nel 1887 scrive l’Otello, tratto da una tra- prima volta all’Opéra di Parigi nel 1898. Il Te Deum, gedia di Shakespeare, che ha, come sempre, grande suc- scritto per doppio coro e orchestra, è il brano più celebre. cesso. Dopo quest’opera Verdi decide di dare l’addio alle L’ultima creazione di Verdi è la costruzione di una Casa scene, ma nel 1893 l’editore Ricordi lo convince a com- di riposo per i musicisti meno fortunati di lui. La Casa, porre il suo ultimo capolavoro, Falstaff, la sua unica ope- che prende il suo nome, esiste tuttora a Milano ed è so- ra buffa. In questi due melodrammi Verdi impiega una pravvissuta grazie ai proventi dei diritti d’autore per la tecnica musicale più ricca e complessa, attenuando le se- rappresentazione delle opere verdiane. parazioni fra i vari momenti del melodramma (le arie e i Verdi trascorre gli ultimi anni in solitudine a Sant’Agata: recitativi) e rappresentando i personaggi in modo sempre i vecchi amici si spengono uno dopo l’altro e così anche più approfondito e verosimile. Giuseppina, che muore nel 1897. Il musicista si spegne Ormai uomo molto ricco, riceve riconoscimenti, onorifi- in un albergo milanese, assistito dai suoi famigliari, il 27 cenze e attestati di stima e di affetto da parte del pubblico. gennaio del 1901. A testimonianza del grande affetto di Negli ultimi anni della sua vita si dedica alla musica sa- cui gode, i Milanesi, per non disturbare gli ultimi suoi cra. Il suo capolavoro assoluto in questo genere è la giorni di vita, cospargono di paglia la strada che costeg- Messa da Requiem, che compone nel 1874 per onorare la gia l’albergo per attutire il rumore delle carrozze e dei morte di Alessandro Manzoni, una delle grandi figure cavalli. Verdi aveva dato disposizione per una del Risorgimento letterario, per il quale nutre grande sti- cerimonia funebre semplice e senza ma e amicizia. Questa composizione evoca uno dei temi corteo, ma una folla immensa più drammatici che Verdi ha affrontato molte volte nei accorre ugualmente al pas- suoi melodrammi: il destino dell’uomo e la morte. saggio del feretro per tri- 216 Fra il 1888 e il 1897 compone l’Ave Maria, le Laudi alla butare al grande musici- Vergine, lo Stabat Mater e il Te Deum. Questi brani, poi sta l’ultimo saluto. U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:51 Pagina 217

Il Romanticismo L’opera in primo piano ccia5 tra 0 cd 1 dalla Messa da requiem: Dies irae mp31 t raccia 50 SCOLTO A G Scritta per la morte di Manzoni, la U I

D

Messa da requiem viene eseguita per 1. Il brano inizia con: A T

la prima volta a Milano nel 1874; lo a. il coro b. violenti accordi dell’orchestra O stesso Verdi dirige un’orchestra di ben cento strumentisti, un coro di 2. Nella prima parte la sonorità del brano è: centoventi cantori e quattro cantanti a. fortissima b. tenue e delicata solisti. Tra i brani che compongono que- 3. Talvolta il ritmo è sottolineato da: st’opera grandiosa e imponente, il a. flauti b. arpe c. timpani d. pianoforte Dies irae (Giorno dell’ira) è quello più originale e impressionante. Dai 4. Le parole del testo si distinguono chiaramente? toni particolarmente drammatici, crea a. Sì b. No un’atmosfera molto inquietante, qua- si di terrore. Il testo parla del 5. L’atmosfera è: Giudizio universale, evocato dalla a. concitata e drammatica b. serena e meditativa musica con grande enfasi, sottoline- ando lo smarrimento dell’uomo al co- 6. Quale famiglia strumentale caratterizza soprattutto il brano? spetto di Dio. a. Gli archi b. I legni c. Gli ottoni 7. Verso la parte finale la sonorità: 217 a. decresce d’intensità b. rimane uguale a prima

8. La parte finale rispetto alla precedente è: a. più calma b. più agitata c. uguale

9. Il brano termina con un: a. pianissimo b. fortissimo U5_Romanticismo_185-218 22-01-2007 15:52 Pagina 218

In sintesi IL ROMANTICISMO I luoghi e gli strumenti Nell’Ottocento la musica è seguita da un pubblico sempre più numeroso per il quale si costruiscono grandi teatri e sale da concerti. In Italia ha grande importanza il teatro d’opera. La musica vive anche una dimensione più intima e raccolta nei salotti delle famiglie borghesi. Aumenta il numero dei dilettanti e l’editoria musicale ha grande incremento. Si diffonde il gusto per il ballo: il valzer è la danza più alla moda. L’istruzione musicale diventa pubblica. Il pianoforte è lo strumento principale delle composizioni romantiche. Gli strumenti accrescono la loro potenza sonora. I fiati e i legni hanno i miglioramenti più consistenti. Il registro grave è molto apprez- zato, così come i morbidi impasti sonori tra gli strumenti. L’orchestra aumenta il numero degli esecutori e il direttore d’orchestra assu- me un ruolo sempre più rilevante. Il Romanticismo è l’epoca in cui maggiormente si apprezzano i grandi virtuosi. I caratteri Gli artisti esprimono nelle loro opere la varietà delle emozioni umane: dalle passioni più intense ai sentimenti più lievi. La creazione musicale è sempre più legata all’interiorità dell’uomo, libera e spontanea. Grande spazio hanno la fantasia e l’immaginazione degli artisti. Poiché i musicisti, come gli altri arti- sti romantici, sono affascinati dal mistero e dall’oscurità, si afferma la forma breve del notturno. I Romantici esaltano non solo la soggettività dell’individuo, ma anche le identità nazionali: i popoli ac- quistano coscienza della loro identità e riscoprono le loro tradizioni. Cresce dunque l’interesse per il canto popolare e si formano le scuole nazionali, mentre nuovi Paesi si affacciano all’orizzonte della musica europea. 218 Nasce l’interesse per la storia, in particolare il Medioevo. Si riscoprono e si studiano le opere dei mu- sicisti del passato. Anche la natura è grande ispiratrice degli artisti. I musicisti dedicano agli ambienti naturali molte composizioni, evocando le sensazio- ni e i sentimenti ora inquietanti ora rassicuranti che suscitano nell’animo umano. Le forme La musica strumentale è considerata la musica per eccellenza. Si afferma il poema sinfonico, ispirato a soggetti letterari, artistici, naturalistici, autobiografici. Le for- me del concerto e della sinfonia continuano a essere praticate, ma con schemi più liberi rispetto al passato. La musica da camera è molto apprezzata, in particolare le forme brevi per pianoforte. Nei Paesi di lingua tedesca si afferma il Lied, composizione per canto e pianoforte dal carattere intimo e poetico. Il balletto si affina nella tecnica: la danza sulle punte dà maggior slancio e leggerezza al movimento. A Parigi famose scuole di ballo continuano la grande tradizione francese per la danza. In Russia i balletti di Ciaikovski sono fra i capo- lavori della musica romantica. Il melodramma ha grande successo soprattutto in Italia, ma in molti altri Paesi nasce l’opera nazionale (con i libretti scritti non più in italiano, ma nella lingua locale). Nelle opere di Richard Wagner poesia, azione e musica si fondono. In Francia il melodramma si esprime nella forma spettacolare del grand-opéra. I protagonisti Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, 1813 - Milano, 1901) Affascinato dal melodramma, Verdi si dedica quasi esclusivamente a questo genere musicale. Il suo primo grande successo è il Nabucco. Le aspirazioni di libertà e di indipendenza del popolo italiano lo coinvolgono e trovano eco nelle sue opere: Verdi diviene il musicista simbolo del Risorgimento. La sua musica potente e drammatica è in grado di suscitare forti emozioni. Le sue opere più conosciute sono Rigoletto, Il trovatore e La traviata. Dal 1852 al 1870 si avvicina al genere del grand-opéra, dalle caratteristiche più spettacolari. A questo periodo appartengono I vespri siciliani, Un ballo in maschera, Don Carlos e Aida. Verdi è il musicista più amato ed eseguito nei teatri italiani ed europei perché le sue opere sono ricche di sorprese e colpi di scena che affascinano gli spettatori. I suoi ultimi due capolavori sono Otello e Falstaff tratti da opere di Shakespeare. Nell’ultimo periodo della sua vita Verdi si dedica alla musica sacra: il suo più grande capolavoro in questo genere musicale è la Messa da requiem, scritta in memoria di Alessandro Manzoni. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 219

UNITÀ La musica

contemporaneaobiettivi • Conoscere le principali caratteristiche della musica contemporanea • Distinguere, in brani esemplari, 6i caratteri che ne consentono l’attribuzione storica alla musica contemporanea • Conoscere i grandi musicisti del periodo • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Approfondire le funzioni sociali della musica nel nostro tempo • Analizzare l’utilizzo in musica delle nuove tecnologie e dei nuovi sistemi di comunicazione IL CONTESTO contemporaneo ha bisogno di nuove risposte ai grandi in- Il Novecento è segnato da due terribili guerre mondiali terrogativi dell’esistenza. e da un lungo periodo di «guerra fredda» fra Stati Uniti Gli artisti, abbandonate le vecchie regole, sono alla ricerca e Unione Sovietica, caratterizzata dalla minaccia nuclea- di nuove soluzioni: tale ricerca prende il nome di sperimen- re. Anche dopo la caduta del muro di Berlino (1989), tazione. I movimenti artistici letterari e musicali che porta- che segna la fine della tensione fra le due superpotenze, no avanti la sperimentazione sono definiti avanguardie. il mondo è scosso da una serie di conflitti e di attentati Nelle arti visive non si fa più riferimento alle regole tradi- terroristici che minano la sicurezza internazionale. zionali di forma e prospettiva; in letteratura non si seguo- Nel Novecento l’automazione dei processi produttivi no più i modelli classici; in architettura si usano materiali cambia rapidamente il modo di vivere e di lavorare e le nuovi, che permettono realizzazioni e forme più libere. innovazioni tecnologiche nel settore dei trasporti accor- Nella musica non si utilizzano più le scale e le armonie 219 ciano le distanze tra le nazioni e trasformano il mondo in tradizionali, ma si sperimentano soluzioni e tecniche un grande «villaggio globale». nuove. Anche le forme musicali e i generi del passato so- Ma il progresso scientifico e tecnologico porta anche no messi in discussione e non costituiscono più un mo- nuova povertà ed emarginazione: interi continenti sono dello. Gli autori non si riconoscono più in uno stile pre- alle prese con i problemi primari di sopravvivenza e di ciso, ma adottano di volta in volta diverse soluzioni, alla lotta contro le malattie. ricerca di risultati sempre più originali e personali, in una I valori e gli ideali del passato sono tramontati e l’uomo continua tensione al rinnovamento. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 220 I luoghi e gli strumenti Dal fonografo a Internet Nel Novecento le sale da concerto, e i teatri d’opera si L’ industria discografica ha un grande sviluppo anche moltiplicano e nascono in tutto il mondo prestigiose or- per l’invenzione della stereofonia, una tecnica che ripro- chestre sinfoniche e complessi strumentali. duce il suono con maggiore fedeltà e che si diffonde a Con l’avvento e lo sviluppo del cinema, vengono aperte partire dagli anni Cinquanta. le prime sale cinematografiche. In questi locali i musici- L’avvento della televisione, che in Italia comincia le tra- sti accompagnano dal vivo, spesso con il solo pianoforte, smissioni nel 1954, rappresenta un ulteriore contributo le immagini che scorrono sullo schermo. Con la compar- alla diffusione delle conoscenze musicali presso il gran- sa del sonoro, grandi musicisti scrivono le colonne sono- de pubblico. re dei film, che spesso hanno successo anche grazie alle Oggi la diffusione della rete di Internet favorisce la ricer- musiche. ca e lo scambio di brani Già dalla fine dell’Ottocento l’invenzione della registra- musicali stando co- zione del suono determina una rivoluzione nel modo di modamente a ca- ascoltare la musica: se in passato per sentire un brano mu- sa propria. sicale bisognava obbligatoriamente recarsi nei luoghi do- ve si eseguiva musica dal vivo, ora le persone possono ascoltare la musica preferita stando a casa propria. Nel 1877 Thomas Edison inventa il fonografo, il primo apparecchio in grado di registrare e riprodurre i suoni. Il grammofono, l’antenato del giradischi, compare nel 1888: le onde sonore sono riprodotte su un disco di allu- minio che gira a velocità uniforme. Nonostante la scarsa 220 qualità sonora, il disco ha un immediato successo. Al progresso tecnico della registrazione e riproduzione del suono contribuisce notevolmente la radio, che inizia le sue trasmissioni negli anni Venti e favorisce l’avvicina- mento alla musica delle grandi masse. Negli anni Quaranta si cominciano a usare dischi in vini- Un grammofono le, soppiantati solo una ventina di anni fa dagli attuali cd riprodotto sull’etichetta di (in cui i suoni, trasformati in impulsi digitali, sono letti un disco dei primi anni del Novecento. da un raggio laser).

Manifesto pubblicitario delle prime proiezioni cinematografiche. Fine dell’Ottocento, Stati Uniti: un gruppo di ragazze ascolta Sotto il palco una piccola orchestra accompagna le immagini. (con le cuffie) il suono prodotto da un fonografo. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 221

La musica contemporanea Nuovi ritmi e nuovi timbri Nel Novecento entra in crisi il modello tradizionale di scrivere, ecc. Anche gli strumenti tradizionali sono a vol- orchestra. Se fino all’Ottocento essa comprendeva le fa- te modificati: il pianoforte, ad esempio, viene «prepara- miglie strumentali di archi, legni, ottoni e percussioni, to», inserendo oggetti fra le corde per modificarne il suo- nel Novecento si compongono brani per orchestre molto no. Si inventano nuovi strumenti in cui generatori diverse fra loro. In generale, la scelta degli strumenti in- elettrici o sistemi elettronici hanno una funzione rile- dica un’evidente rottura con la tradizione. A partire dal vante: ad esempio, il vibrafono, strumento a percussione 1910, dopo la massima espansione dell’orchestra sinfo- a suono determinato molto usato nella musica jazz, che nica che arriva a più di cento elementi, si tende alla ridu- utilizza dei motori elettrici per ottenere il caratteristico zione del numero degli strumenti e i compositori predili- effetto di vibrato, e l’onde Martenot, (inventato nel 1928 gono l’orchestra da camera. dal musicista Maurice Martenot), strumento elettronico a L’interesse crescente per il ritmo determina un potenzia- tastiera, capace di produrre timbri diversi, ne sono due mento e una maggior varietà della sezione degli stru- esempi. A metà degli anni Sessanta Robert Moog inventa menti a percussione. Compaiono e hanno maggior ri- il sintetizzatore: strumento in grado di realizzare struttu- salto nuovi tipi di tamburi, gong e strumenti a suono re musicali molto complicate e combinazioni di suoni va- determinato come lo xilofono, la marimba e il glocken- riamente manipolati. Negli anni Ottanta l’avvento del spiel. Alcune composizioni sono scritte solo per stru- personal computer rivoluziona ulteriormente le tecniche menti a percussione. compositive e dà la possibilità ai musicisti di disporre con Anche la voce viene usata in modo diverso: ci sono com- maggiore facilità di uno studio musicale per scrivere ed positori che la utilizzano con una modalità che si avvici- eseguire musica. Oggi, con programmi appositi, si posso- na molto al linguaggio parlato. no sia riprodurre i timbri degli strumenti musicali e in- La differenza fra suono e rumore è sempre più labile: al- ventare nuove sonorità, sia svolgere tutte le operazioni cuni musicisti inseriscono nelle loro opere effetti sonori collegate con la scrittura musicale, la produzione del suo- 221 e rumori, come eliche d’aeroplano, sirene, macchine da no, la registrazione e il trasferimento di file musicali.

Nuovi strumenti vengono ad aggiungersi a quelli dell’orchestra Fare musica con il computer è oggi una possibilità a portata tradizionale: triangoli, campane tubolari, gong, martelli, ecc. di tutti. Nella foto, le percussioni della BBC Symphony Orchestra. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 222 I caratteri La crisi del linguaggio romantico L’affermazione della produzione industriale e della grande impresa diventa, dalla fine dell’Ottocento, un fe- nomeno mondiale. L’industria degli armamenti ha gran- de impulso per sostenere l’espansione coloniale degli eserciti europei in Africa e Asia. L’architettura fornisce strutture che impiegano nuovi materiali come l’acciaio, il ferro e il cemento. La Tour Eiffel, costruita per l’esposizione universale di Parigi del 1889, è un modello di audacia, leggerezza e resistenza. Ma il progresso economico e la rincorsa alla supremazia da parte degli Stati portano con sé anche elementi di cri- si che condurranno alla Prima guerra mondiale. Da parte di molti intellettuali e uomini di cultura vi è un rifiuto per la società contemporanea, povera di valori e caratterizzata unicamente dal progresso scientifico. Nelle opere di scrittori e artisti, l’immagine che emerge per descrivere il periodo dalla fine dell’Ottocento alla Prima guerra mondiale, è quella di una società in deca- denza. A Vienna, capitale dell’impero asburgico, palazzi La Musica, 1895, dipinto dell’austriaco Gustav Klimt, esponente e monumenti risplendono di ori e stucchi, e le feste dan- di spicco dell’Art Nouveau dei Paesi di lingua tedesca. zanti al suono dei valzer si susseguono nei saloni della 222 grande borghesia. Ma dietro questo splendore di faccia- In musica, la crisi del linguaggio romantico si ritrova so- ta, crisi economiche, nuove paure e inquietudini disgre- prattutto nelle opere di Gustav Mahler: nelle sue sinfo- gano una società ormai sull’orlo della guerra. nie, che apparentemente hanno una struttura tradiziona- L’arte raffinata di pittori e architetti appartenenti allo sti- le, si inseriscono melodie popolari, parate e marce le Liberty (o Art Nouveau) rivela tutta la fragilità e le militari, rappresentando un mondo in cui elementi diver- tensioni di questo periodo. si convivono e si scontrano.

La Tour Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione internazionale del 1889, divenne immediatamente simbolo delle straordinarie possibilità della moderna tecnologia. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 223

La musica contemporanea L’opera in primo piano

traccia1 cd 6 Gustav Mahler o mp31 tr dalla Sinfonia n. 1 «Il titano»: 3 movimento, Marcia funebre accia 202 Mahler compone questa sinfonia fra il 1885 e il 1888 e la fiabe, ha un carattere ironico ed è la rappresentazione del dirige personalmente nella prima esecuzione a Budapest. Il mondo alla rovescia: il ruolo degli animali da sempre vitti- titolo Il titano è ispirato a un romanzo dello scrittore ro- me è ribaltato e il perdente questa volta è il cacciatore. mantico tedesco Jean Paul, il cui protagonista è un eroe, che Mahler utilizza quattro melodie. La prima (A) è la melodia si contrappone al mondo con la sua sola forza interiore. di Fra Martino, scritta però in modo minore per renderla In questo brano Mahler immagina che gli animali del bosco più triste e malinconica; la seconda (B) è una melodia mol- accompagnino alla tomba la bara di un cacciatore morto, to ironica eseguita contemporaneamente a quella di Fra mentre un’orchestrina suona come marcia funebre la famo- Martino; la terza (C), dal carattere più brillante, ricorda una sa canzone popolare Fra Martino. La scena, ispirata al com- danza di zingari; la quarta (D), giocosa, crea un’atmosfera positore da un’antica stampa tratta da un vecchio libro di più spensierata e festosa. Biografia Gustav Mahler (Kalisˇteˇ, Boemia, 1860 - Vienna, 1911). Inizia giovanissimo gli studi musicali che ter- mina nel 1878 presso il Conservatorio di Vienna. Si afferma come direttore d’orchestra raggiungendo fama e notorietà in tutto il mondo, mentre come compositore non riesce a ottenere in vita il meritato successo. Mahler s’ispira a più realtà musicali: la musica tradizionale colta, le danze e le canzoni popolari, le marce militari, i valzer viennesi. Dalla compresenza di elementi così diversi tra loro nasce una musica che ben rispecchia l’animo travagliato del compositore. I due generi ai quali Mahler si dedica principalmente sono la 223 sinfonia e il Lied. Le sue dieci sinfonie sono scritte per un’orchestra di grandi dimensioni: ricche di idee musicali alter- nano momenti ora drammatici, ora più scherzosi e ironici.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia: A T

a. molto piano con i soli timpani b. molto piano con il solo flauto O

2. La melodia A (da 0.07) è eseguita la prima volta: a. dal flauto b. dal contrabbasso nel registro acuto c. dal clarinetto d. dal violino

3. Il tema è riprodotto secondo uno schema che si chiama: a. rondò b. canone c. sinfonia d. poema sinfonico

4. La melodia B (da 1.01) è eseguita: a. dal violino b. dall’oboe c. dal fagotto

5. La melodia C (da 2.06) è eseguita: a. dai fiati b. dagli archi c. dalle percussioni d. da un solista

6. La melodia D (2.33) è eseguita: a. dall’intera orchestra comprese le percussioni b. da un assolo del violino

7. Il brano continua poi: a. proponendo altri temi b. riproponendo i temi già esposti

8. Il carattere del brano è: a. tragico b. malinconico c. allegro d. ironico U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 224

I caratteri Impressioni e sfumature Nato nella seconda metà dell’Ottocento a Parigi, diventa per questi compositori l’elemento più importante l’Impressionismo è un movimento che riunisce pittori della composizione, attraverso il quale esprimere impres- molto famosi, fra cui Monet, Renoir e Degas. La loro sioni e suggestioni. Le tecniche di strumentazione utilizza- tecnica rifiuta le linee e i contorni netti delle figure, pri- te sono molto raffinate e gli strumenti sono spinti agli vilegiando macchie di colore e giochi di luce. Per questi estremi limiti della loro estensione. Le sonorità dell’orche- artisti è importante infatti cogliere l’attimo fuggente del- stra così ottenute sono leggere, sfumate e trasparenti. La la realtà e fermare sulla tela un’impressione visiva. dinamica non raggiunge quasi mai il forte, ma in genere va Contemporaneamente in letteratura nasce un movimento dal mezzoforte al pianissimo. L’armonia (cioè gli accordi analogo, che prende il nome di Simbolismo. Per i poeti utilizzati) non segue le regole tradizionali, ma è molto in- simbolisti il senso più profondo della realtà può essere novativa e crea un effetto di sospensione. Le melodie usano compreso solo con l’intuizione. La parola non è usata spesso scale antiche, di tradizione medievale, o ispirate per esprimere in modo logico dei concetti, ma per evoca- all’Oriente come la scala pentafonica (di cinque suoni) e la re delle suggestioni. scala esatonale (di sei suoni). Le atmosfere delle composi- Come i pittori impressionisti privilegiano il colore, i musi- zioni appaiono così sognanti, vaghe e indeterminate. cisti che condividono questa sensibilità portano la loro at- L’Impressionismo musicale nasce a Parigi e si afferma tenzione sul timbro, il “colore” degli strumenti. Il timbro fra il 1890 e il 1920.

224 Un altro esempio di Impressionismo pittorico: Giardino dell’artista a Giverny (1900) di Claude Monet.

L’innovativo uso degli strumenti impiegati da alcuni musicisti ricorda la tecnica del colore dei pittori, esemplificata in questo pastello (La stella, 1876) del pittore francese Edgar Degas. U6_Contemporanea_219-248 23-01-2007 9:58 Pagina 225

La musica contemporanea L’opera in primo piano

traccia2 cd 6 Claude Debussy mp31 tr Prélude à l’après-midi d’un faune accia 203 Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno), una delle composizioni più celebri ed eseguite di Claude Debussy, viene composto fra il 1892 e il 1894. La prima esecuzione (nel 1894 a Parigi) è trionfale. Il pubblico di- mostra di considerare il brano come un segnale di una nuova epoca musicale. Debussy trae ispirazione da una poesia del poeta francese Stéphane Mallarmé, che narra le emozioni di un fauno (leggen- daria divinità dei boschi) al suo risveglio da un sogno in un assolato pomeriggio estivo. Debussy non vuole descrivere con precisione il contenuto della poesia, ma cerca di ricreare attraverso la musica le sensazioni e le impressioni evocate dalle parole. La musica non segue uno schema preciso ed è caratterizzata da una melodia che viene continuamente elaborata e modificata. Biografia Claude Debussy (Saint-Germain-en-Laye, 1862 - Parigi, 1918). Studia pianoforte e composizione presso il Conservatorio di Parigi, dove frequenta attivamente gli ambienti artistici simbolisti e impres- sionisti. Nel 1889, durante l’Esposizione universale di Parigi, scopre la musica orientale dell’isola di Giava e ne resta profondamente colpito, al punto di voler ricreare sonorità simili nei suoi brani. È del 1894 il pri- mo successo con Prélude à l’après-midi d’un faune (Preludio al pomeriggio di un fauno) considerata la prima opera impressionista. Collabora anche con il poeta italiano D’Annunzio nella composizione Le martyre de Saint Sébastien. Di lui ricordiamo inoltre l’opera teatrale Pelléas et Mélisande, i Preludi per pianoforte, i Notturni per 225 orchestra, La mer (Il mare) e Images (Immagini). La musica di Debussy è definita «impressionista» per mettere in evidenza il parallelismo con il movimento pittorico emergente negli ultimi decenni dell’Ottocento. Il particolare uso del timbro degli strumenti e l’utilizzo di una scala (det- ta esatonale) di sole sei note distanziate fra loro sempre di un tono, conferiscono alla sua musica un carattere vago e indefinito.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia: A T

a. con il flauto accompagnato dall’orchestra b. con il solo flauto O

2. La sonorità del Preludio è: a. uniforme b. molto varia

3. Per creare un’atmosfera suggestiva Debussy utilizza un ritmo: a. veloce b. piuttosto lento

4. Gli strumenti che non compaiono nel Preludio sono: a. gli archi b. i legni c. i timpani e i tamburi d. l’arpa

5. Il musicista evidenzia maggiormente: a. il ritmo b. il timbro dell’orchestra

6. Come ti sembra di poter definire il brano? a. Vago e sfumato b. Molto definito e indica sensazioni precise U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:01 Pagina 226

I caratteri Il Primitivismo Gli interrogativi sull’origine dell’uomo e della vita e le grande successo e sovente le sue melodie e i suoi ritmi tesi sull’evoluzione della specie umana del naturalista in- sincopati si trovano nelle opere di compositori europei. glese Charles Darwin, già dalla seconda metà dell’Ot- Anche i compositori russi e dell’Europa dell’Est sono in- tocento, attirano l’interesse sull’epoca preistorica e sui fluenzati dal Primitivismo, e in questo caso le loro musi- popoli primitivi (si ritiene che alcune popolazioni afri- che si ispirano alla tradizione slava. Nelle loro opere si cane che vivono ancora in condizioni primitive conservi- trova spesso un’energia selvaggia, che si contrappone al no i caratteri dell’uomo preistorico). sentimentalismo del Romanticismo. Le esplorazioni dell’Africa centrale e la colonizzazione del continente africano favoriscono la diffusione in Europa di oggetti d’arte africana. Le forme di questi og- getti sono squadrate e geometriche, spesso solo abbozza- te. I visi sono triangolari, gli occhi vuoti e i colli allunga- ti. Grandi pittori come lo spagnolo Pablo Picasso e l’italiano Amedeo Modigliani ne traggono ispirazione per le loro opere. Anche i musicisti sono influenzati da questo gusto per l’arte primitiva e alcune composizioni musicali sono caratterizzate da una dinamica molto nervosa, da un’or- chestrazione in cui hanno sempre più risalto gli strumen- ti a fiato e le percussioni, da passaggi ritmici violenti e in generale da un ritmo più complesso, come quello dei per- 226 cussionisti africani. Parallelamente all’interesse per l’Africa e l’«arte nera» nasce negli Stati Uniti, e poi si diffonde in Europa, il jazz, la musica di origine africana che caratterizzerà l’in- tero Novecento (vedi p. 249 e ss.). Questa musica ha Un’orchestra jazz nel 1926 a Chicago.

Gli artisti occidentali subiscono l’influenza dell’arte africana. Un esempio ci viene da Amedeo Modigliani: questo Busto rosso, dipinto nel 1913, risente della forza e dell’immediatezza delle maschere tribali.

Le esplorazioni in Africa, terra di recenti scoperte geografiche, aprono nuovi orizzonti nella cultura del Novecento. U6_Contemporanea_219-248 23-01-2007 9:59 Pagina 227

La musica contemporanea L’opera in primo piano accciaia63- trtar 9 cdcd 12 6 Igor Stravinski mp31 t da La sagra della primavera: Gli àuguri primaverili, rac 04 cia 2 Danza delle adolescenti Il balletto La sagra della primavera viene commissionato a Stravinski da Sergej Diaghilev, grande impresario e diretto- re dei Balletti russi. Stravinski vuole rappresentare in musi- ca la primavera, ma in modo completamente diverso da co- me i musicisti l’avevano fino ad allora descritta: non più una dolce e melodiosa rappresentazione dello sbocciare dei fiori, dello scorrere dei ruscelli accompagnati da canti e danze, ma un dirompente e violento risveglio delle forze della natura che si ridestano per generare i propri frutti. La sagra della primavera va in scena nel 1913 a Parigi, ed è un insuccesso: il pubblico e i critici non capiscono l’opera, àuguri (sacerdoti indovini), le adolescenti iniziano la danza che più tardi invece sarà riconosciuta come uno dei mag- che celebra il ritorno della primavera. giori capolavori del Novecento. Il brano, eseguito da un’orchestra di grandi dimensioni, è ca- Il balletto non segue una vera e propria trama, ma vi è rap- ratterizzato da un ritmo esasperato e da accordi politonali (im- presentata una serie di scene ambientate nell’antica Russia: piego contemporaneo di due accordi diversi) molto dissonanti. le primitive tribù slave di religione pagana salutano, dopo il Gli archi fanno subito il loro ingresso e in modo percussivo gelido inverno, il ritorno della primavera con riti propizia- eseguono gli accordi politonali. Non c’è una melodia definita tori crudeli e barbari. e cantabile, ma solo brevi frasi melodiche affidate ai fiati Nel secondo episodio del balletto, dopo la comparsa degli (tromba, fagotti, corno, flauto). Il ritmo è il vero protagonista. 227

O ASC LTO Biografia G U I

D

Igor Stravinski (Pietroburgo, 1882 - 1. Il brano inizia con una parte molto A T

New York, 1971). Pur cominciando a ritmica affidata: O suonare in tenera età, Stravinski ini- a. agli archi b. alle percussioni zia gli studi musicali regolari solo a 23 anni con il grande compositore 2. C’è un tema principale dal carattere melodico? Rimskij-Korsakov. Fondamentale per a. Sì b. No il suo percorso artistico è l’incontro, nel 1908, con Sergej Diaghilev, il direttore della Compagnia dei 3. Nel brano è più rilevante: Balletti russi, il quale gli affida la composizione di al- a. il ritmo b. la melodia cuni balletti con i quali ottiene grande successo. 4. L’atmosfera evocata dalla musica si può definire: Durante la Prima guerra mondiale si trasferisce in a. primitiva e selvaggia Svizzera. L’inizio della Seconda guerra mondiale lo sor- b. salottiera ed elegante prende in America, dove si ferma stabilendosi a Hollywood. Nella sua lunga carriera si interessa a mol- 5. Questa musica si può definire: ti stili musicali: dal folclore della sua terra alle armonie a. orecchiabile e melodica del jazz, dalla rielaborazione di musiche del passato a b. dissonante e ritmica metodi di composizione più moderni e complessi. La sua musica, in continua evoluzione, dà molta impor- 6. Quale tipo di primavera viene evocata dalla musica? tanza al ritmo e ai forti contrasti. I maggiori successi ...... sono legati al balletto, come L’uccello di fuoco, ...... Petrushka e La sagra della primavera. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 228

I caratteri L’interesse per il folclore Nella prima metà nel Novecento la potente crescita eco- In particolare, i Paesi dell’Est europeo presentano nella nomica determina il fenomeno della concentrazione della musica popolare melodie costruite su scale pentafoniche popolazione nei centri urbani, con un progressivo abban- (di cinque suoni) e ritmi irregolari. Anche la Spagna ha dono delle campagne. Molte tradizioni, legate alla civiltà un patrimonio folclorico molto particolare e affascinan- agricola, scompaiono. Il timore della perdita di questo pa- te: nei secoli, popoli di culture diverse (araba, ebraica, trimonio popolare determina la nascita di una scienza, la gitana) si sono avvicendati, lasciando importanti segni etnomusicologia, che studia e raccoglie dati sulle tradi- nella musica popolare, come il cante jondo (canto popo- zioni musicali dei popoli. lare andaluso) e il flamenco (di origine gitana). Nell’Ottocento i musicisti interessati alla musica popola- La conoscenza del patrimonio musicale folclorico porta re trascrivevano le melodie folcloriche e le adattavano al- alcuni compositori a utilizzare delle specifiche caratteri- la notazione tradizionale. Nel Novecento il metodo di- stiche della musica folclorica nelle loro opere sperimen- venta più scientifico: i musicisti si avventurano nelle tando soluzioni nuove. zone rurali rimaste ai margini del progresso e, con appa- recchiature come il fonografo, registrano i canti, eseguiti dalla gente locale. Questo sistema permette di cogliere le numerose “irregolarità” della musica folclorica rispetto al linguaggio musicale corrente.

228

Un fonografo, inventato nel 1877 dall’americano Thomas Alva Edison. Una festa gitana con ballerine di flamenco.

traccia4 cd 6 Béla Bartók mp31 tr da Scene ungheresi: Una sera al villaggio accia 205 Il compositore ed etnomusicologo ungherese Béla Bartók (Transilvania, 1881 - New York, 1945) orchestra le Scene unghe- resi nel 1931. Il brano evoca i colori della sera in un villaggio della Transilvania. In esso si alternano due melodie di origi- ne folclorica: la prima, più tranquilla e cantabile, la seconda, più vivace e danzante. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con una melodia eseguita: A T

a. dal flauto b. dal clarinetto c. dall’oboe d. dal violino O

2. Il suo carattere è: ......

3. A questa ne segue una seconda eseguita la prima volta (0.37): a. dal flauto b. dal clarinetto c. dall’oboe d. dal violino

4. Il suo carattere è: ...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 229

La musica contemporanea L’opera in primo piano

traccia5 cd 6 Manuel de Falla mp31 tr da L’amore stregone: Danza rituale del fuoco accia 206 Il balletto L’amore stregone, composto zato gitano di Candelas. Sarà la giova- cacciare lo spirito. La musica crea da Manuel de Falla fra il 1914 e il ne amica di Candelas, Lucia, a risolve- un’atmosfera ricca di fascino e di sug- 1915, si rifà alla tradizione popolare re la situazione: grazie alla sua capaci- gestione. Un lungo trillo di archi e cla- spagnola e alla musica gitana. tà di seduzione riuscirà a distrarre il rinetti evoca il tremolio delle lingue di La vicenda, ambientata in Andalusia, fantasma, permettendo ai due giovani fuoco. La melodia di origine gitana è narra la storia d’amore di due giovani, di amarsi serenamente. suonata prima dall’oboe e poi ripetuta Candelas e Carmelo, che, pur amando- La danza rituale del fuoco ha luogo nel dagli archi; a un certo punto si inter- si, non riescono a essere felici perché momento di maggior tensione della vi- rompe, per poi proseguire in un alter- disturbati dallo spettro dell’ex fidan- cenda, quando i tre giovani tentano di narsi di emozioni e colori orchestrali.

Biografia Manuel de Falla (Cadice, 1876 - Córdoba, Argentina, 1946). L’anima della musica di De Falla è certa- mente la tradizione popolare spagnola, che viene evocata attraverso ritmi e melodie capaci di tra- smettere il calore e la forza della musica folclorica di questo Paese. È una Spagna raccontata e inter- pretata attraverso un linguaggio moderno e raffinato, ricco di effetti strumentali che creano vere esplosioni di suoni. Le opere più note di De Falla sono: il poema sinfonico Notti nei giardini di Spagna, i balletti L’amore 229 stregone e Il cappello a tre punte, Il teatro dei burattini di Maestro Pietro, che ha per protagonisti le marionette.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. tremoli e trilli dell’orchestra b. forti accordi del pianoforte O

2. L’atmosfera è: a. tranquilla b. carica di tensione c. gioiosa d. vaga e indeterminata

3. Il ritmo del brano è: a. libero e impreciso b. ben scandito

4. Il tema principale quando compare la prima volta (da 0.21) è esposto: a. prima dai legni e poi dagli archi b. prima dagli archi e poi dai legni

5. Nella parte centrale (da 1’09) la musica pare quasi arrestarsi e poi compare un nuovo motivo: da quali strumenti viene proposto? a. Da i timpani b. Dai corni c. Dai violini d. Dai flauti

6. La sonorità del brano è: a. uniforme b. varia

7. A quale tradizione si ispira questa musica? ...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 230

I caratteri La simultaneità I nostri sensi hanno la possibilità di percepire nello stes- so momento fenomeni diversi. Nelle nostre attività quo- tidiane suoni e immagini si sovrappongono e catturano contemporaneamente la nostra attenzione. La mente ha la possibilità di essere impegnata in diverse situazioni: a volte ci capita di studiare mentre ascoltiamo musica, di fare una cosa e pensarne un’altra, ecc. Sulla simultaneità delle percezioni è basato il movi- mento artistico del Cubismo, un’avanguardia nata in Francia nei primi anni del Novecento. Nelle loro opere gli artisti cubisti non rappresentano più un oggetto da un solo punto di vista come accadeva in passato, ma lo scompongono come se l’oggetto fosse osservato contem- poraneamente da più punti. Con la polifonia la musica aveva già utilizzato, fin dal Il Cubismo è un movimento pittorico che si basa sulla Medioevo, la capacità mentale di seguire contempora- simultaneità delle percezioni. Il massimo esponente di questa avanguardia è lo spagnolo Pablo Picasso. Questo suo dipinto, neamente melodie diverse. del 1921, è intitolato I tre musici. Nel Novecento il principio della simultaneità è applicato anche ad altri aspetti del linguaggio musicale e precisa- mente alla tonalità e al ritmo. Con la politonalità i musi- Con la poliritmia invece i musicisti impiegano simulta- cisti impiegano simultaneamente due o più tonalità in neamente due o più ritmi distinti. La musica jazz, che ha 230 una composizione con vari sistemi: le tecnica più usata è origine nella particolare sensibilità delle popolazioni la sovrapposizione di più melodie, ognuna in una diversa africane per l’aspetto ritmico, e la musica popolare con- tonalità. Un’altra tecnica consiste nel sovrapporre con- tribuiscono a sviluppare nuove e diverse combinazioni temporaneamente due accordi diversi. In entrambi i casi ritmiche e a fare della poliritmia una delle caratteristiche l’effetto è molto dissonante e innovativo. della musica del nostro tempo.

Le opere in primo piano

traccia6 cd 6 Darius Milhaud mp31 tr Le boeuf sur le toit accia 207 Il compositore francese Milhaud scrive il balletto Le boeuf sur le toit (Il bue sul tetto) nel 1919 al suo ritorno da un soggiorno in Brasile, Paese da cui è rimasto affascinato. La vicenda, molto ironica e divertente, non segue una narrazione logica. Il titolo fa riferimento a una melodia popo- lare brasiliana del carnevale di Rio, che ritorna diverse volte, fra altre melodie e danze sudamericane. Il brano inizia con la melodia principale accompagnata dalla batteria. Subito dopo il tempo rallenta e si presenta una nuova e malinconica me- lodia, suonata prima dall’oboe e poi dai violini. In seguito melodie e danze sudamericane si susseguono e si sovrappongono secondo la tecni- ca politonale. L’impressione è di ascoltare diverse orchestrine che suo- nano contemporaneamente melodie differenti. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 231

La musica contemporanea

SCOLTO Biografia A G U I Darius Milhaud (Aix-en- D

1. Fin dalle prime battute il brano ha un carattere: A T

Provence, 1892 - Ginevra, a. allegro e dinamico O 1974). Completati gli studi b. pensieroso e scuro musicali a Parigi, Milhaud inizia un’instancabile atti- 2. Da quale strumento a percussione è accompagnata la vità di compositore, diret- melodia? ...... tore d’orchestra e pianista in tutto il mon- do. La sua musica, che utilizza ritmi 3. Il brano è composto da: sempre molto complessi e combinazioni a. una sola melodia continuamente ripetuta politonali, è caratterizzata da un’ironia che b. più episodi musicali che si avvicendano si esprime attraverso melodie fantasiose e 4. Le melodie utilizzate hanno un carattere: libere da schemi formali. All’interno della a. semplice e popolare b. raffinato e complesso sua vastissima produzione ricordiamo i balletti Le boeuf sur le toit e La création du 5. Con quale tecnica compositiva vengono presentate? ...... monde, le dodici Sinfonie e la musica da camera......

traccia7 cd 6 Darius Milhaud mp31 tr La création du monde accia 208 L’argomento di questo balletto dal titolo La 231 création du monde (La creazione del mon- do), composto nel 1923, è appunto la creazio- ne del mondo come viene raccontata dalla mitologia africana. La composizione è in- fluenzata dalle sonorità e dai ritmi del jazz. Il brano inizia in modo pacato e misterioso per descrivere il caos primordiale: una lenta e ampia melodia, eseguita dal sassofono, e accompagnata da un’altra melodia formata da note più veloci e ripetute dagli archi e, talvolta, da un breve motivo suonato dalle trombe. L’entrata del trombone caratterizza un momento più movimentato e politonale.

SCOLTO A G U I

D

1. La melodia iniziale eseguita dal sassofono ha un carattere: A T

a. dolce e tranquillo b. agitato e inquieto O c. aggressivo e rabbioso d. pauroso

2. Quali tra i seguenti strumenti dialoga con il sassofono intervenendo con brevi frasi? a. La tromba b. Il violino c. I timpani d. Il flauto

3. Quale tecnica compositiva evidenzia l’intervento del trombone (a 1.29)?

......

4. L’utilizzo della politonalità rende il brano: a. vario, in continua evoluzione b. monotono e prevedibile U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 232

I caratteri Rumore e velocità Nel Novecento il progresso cambia radicalmente le abi- civiltà della macchina, il rumore, il dinamismo e la ve- tudini dell’uomo: la vita delle città diventa sempre più locità. Nei loro dipinti i pittori futuristi creano effetti di caotica e frenetica. Il paesaggio sonoro si arricchisce di movimento con particolari procedimenti di divisione del nuovi rumori che sono caratteristici delle innovazioni colore o di scomposizione delle immagini. tecnologiche. L’automobile diventa gradatamente il più Vi sono anche musicisti che aderiscono al Futurismo; comune mezzo di trasporto. Il suono dei clacson, lo sfer- essi creano delle composizioni in cui rumori di vario ge- ragliare dei tram, le sirene delle fabbriche e delle navi, le nere vengono inseriti in brani musicali. Il risultato più eliche degli aerei: un panorama acustico nuovo si accom- importante di questo movimento è la rivalutazione di pagna alla modernizzazione della vita quotidiana. elementi rumoristici nella musica. Tali effetti si otten- In Italia il movimento artistico e letterario del Futurismo gono anche con un uso particolare degli strumenti tradi- aderisce in modo entusiastico al progresso, esaltando la zionali o delle percussioni.

La vita frenetica delle città è 232 rappresentata in questo Paesaggio urbano, (1913), della pittrice russa Olga Rozanova. Giacomo Balla, Velocità d’automobile + luce, (1913 circa). L’arte futurista si ispira al mito della velocità.

traccia8 cd 6 George Gershwin mp31 tr Un americano a Parigi accia 209 Questo poema sinfonico è stato scritto nel 1928 da George Gershwin (1898-1937), grande pianista e compositore statuniten- se. Il brano descrive le sensazioni di un turista che scopre una città ricca di stimoli culturali. In una bella mattina di maggio egli attraversa gli Champs-Elysée, passeggia davanti ai giardini, si ferma di fronte a un ristorante, si inoltra nel traffico caoti- co. Per rendere più efficace la descrizione, Gershwin inserisce nella musica anche il suono dei clacson delle automobili. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. le trombe e i corni b. i violini e i flauti O

2. Quale effetto sonoro inserisce il musicista? a. Clacson di auto b. Sirena di fabbrica c. Squilli di telefono d. Sferragliare di tram

3. Il brano è costituito da: a. una sola melodia principale b. diversi motivi U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 233

La musica contemporanea L’opera in primo piano ccia4 tra 7 cd 1 Arthur Honegger mp31 t Pacific 231 raccia 47 La composizione, del 1923, descrive la partenza e il viaggio della locomotiva in piena notte e precisamente: dapprima il “respiro” della macchina ferma, poi lo sforzo nella messa in moto, quindi l’aumento progressivo della velocità fino a rag- giungere la massima potenza. Gli acuti suoni armonici dei violini e dei legni descrivono gli sbuffi del vapore. Gli ingra- naggi si mettono in moto con lentezza e la velocità progressiva del treno è resa musicalmente da note sempre più veloci (accelerando).

Biografia Arthur Honegger (Le Havre, 1892 - Parigi, 1955). All’attività di compositore, Arthur Honegger af- fianca quella di esecutore, di direttore d’orche- stra, di insegnante e di critico musicale. A Parigi vive l’atmosfera effervescente e un po’ spregiu- dicata degli intellettuali di quell’epoca, ama le au- tomobili e la velocità e conduce una vita molto dinamica. È at- tratto da ogni genere di spettacolo: scrive musiche per il teatro di prosa (collabora anche con lo scrittore italiano Gabriele D’Annunzio), per il cinema, per la radio. Fra le sue opere ricordia- 233 mo le composizioni per orchestra Pacific 231 e Rugby, e le cin- que sinfonie.

COLTO AS G U I

D A

1. Il carattere iniziale del brano è: T a. incerto b. sicuro e determinato c. euforico d. sereno O

2. Che cosa descrive?

......

3. In quale modo il compositore ottiene l’effetto rumoristico degli sbuffi del vapore (da 0.04 a 0.17)? a. Con acuti suoni dei violini e dei legni b. Con suoni molto gravi

4. Successivamente che cosa descrive la musica?

......

5. Quale effetto musicale utilizza il musicista a tale scopo? a. Un ritmo di marcia militare b. Un accelerando (un ritmo via via più veloce) c. Alternanza di p e f d. Degli acuti suoni armonici

6. Quale movimento artistico e letterario esalta la civiltà della macchina?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 234

I caratteri L’arte come provocazione La disillusione e lo sconcerto provocati dalla Prima guerra ma nel caso del Dadaismo non vi è alcuna esaltazione del- mondiale contribuiscono alla nascita, negli anni Venti del la civiltà moderna, che anzi viene criticata con ironia. Dadaismo, un movimento artistico d’avanguardia che fa Spesso anche i titoli dei brani sono enigmatici e impronta- dell’irriverenza e della provocazione la sua bandiera: è un ti al gusto del non senso, mentre altri musicisti riscrivono modo per criticare la società borghese, responsabile – se- composizioni musicali del passato, stravolgendole in mo- condo questi artisti – degli orrori della guerra. Il bersaglio do beffardo e irriverente. della loro provocazione è l’opera d’arte tradizionale. Le opere dadaiste hanno l’intento deliberato di sconcertare il pubblico. Ad esempio, il pittore Marcel Duchamp prende oggetti di uso quotidiano (come una ruota di bicicletta, uno sgabello o un portabottiglie) e li espone proponendoli come opere d’arte. Tipica la tecnica del collage, che consiste nell’inserire in un quadro frammenti di giornale e ritagli di fotografie. Alcuni musicisti si avvicinano a questo movimento introducendo nelle loro opere sonorità di oggetti di uso quotidiano, impiegati in modo ironico e provocatorio. L’inserimento di rumori nei brani musi- Marcel Duchamp, cali è una tecnica comune anche al mo- Ruota di bicicletta, vimento del Futurismo (vedi p. 232), 1913-14. Il 234 dissacrante artista francese propone al Questo assemblaggio dal titolo pubblico i suoi Oggetto indistruttibile (1923) è una redy-made, ossia provocatoria opera dell’artista dada comuni oggetti americano Man Ray. «già fatti».

traccia9 cd 6 William Walton mp31 tr da Façade: Swiss jodelling song accia 210 Façade (Facciata), del compositore inglese William Turner Walton (1902-1983), è un’opera del 1923. Il brano che ti pre- sentiamo è una parodia dell’Andante pastorale, uno degli episodi che compongono l’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini. Motivi estranei si sovrappongono alla melodia originale di Rossini, provocando effetti umoristici e politonali. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia proponendo: A T

a. una musica dissonante b. una musica molto dolce e armonica O

2. Di tanto in tanto appaiono: a. melodie dissonanti b. rumori ambientali c. strumenti a percussione

3. Con questi interventi il brano assume un carattere: a. ironico e dissacrante b. molto serio c. tragico d. drammatico

4. Qual è l’atteggiamento di Walton nei confronti del brano di Rossini? a. Di ammirazione b. Di esaltazione c. Irriverente d. Rispettoso U6_Contemporanea_219-248 23-01-2007 10:03 Pagina 235

La musica contemporanea L’opera in primo piano ccia1 tra 0 cd 6 Erik Satie mp31 tr Parade accia 211 Satie compone il balletto Parade nel Satie introduce nel balletto, oltre a me- 1916 in collaborazione con lo scrittore lodie jazz, dei rumori, per rendere più francese Jean Cocteau. La prima rap- realistica la vicenda ambientata nella presentazione, con le scene disegnate società moderna dove, come scrive dal pittore Pablo Picasso, avviene a egli stesso, «il canto degli uccellini Parigi nel 1917, e suscita scandalo e viene soffocato dal rumore del tram!». sconcerto fra il pubblico per il caratte- Il brano che presentiamo si riferisce al re provocatorio della musica e per la “numero” della ragazza americana, stranezza della vicenda. parodia dei personaggi del cinema sta- Nel balletto, degli artisti di strada fra tunitense dell’epoca. Il rumore di una cui un prestigiatore cinese, una ragaz- grande ruota della lotteria, i colpi di za americana e degli acrobati, si esibi- pistola, la sirena di una nave e il tic- scono in una sfilata (parade in france- chettio di una macchina per scrivere si se), mentre tre presentatori vantano la sovrappongono a varie e semplici me- bravura degli artisti per convincere il lodie, accostate come in un collage. A pubblico ad assistere allo spettacolo. volte Satie utilizza il rumore come Alla fine, quando si accorgono che fosse una melodia, come accade ad ogni loro sforzo è vano, lo spettacolo esempio nel dolcissimo passaggio, do- si chiude in un clima di sconforto e ve violini e clarinetti accompagnano il delusione. ticchettio della macchina per scrivere. 235

Biografia Erik Satie (Honfleur, 1866 - Parigi, 1925). Inizia gli studi da bambino con un organista di provincia. Entra poi al Conservatorio di Parigi che lascia prima di aver conseguito il diploma. È pianista di caba- ret e stringe amicizia con Debussy. Con il suo spirito provocatorio, la sua straordinaria fantasia e il suo esasperato umorismo, è un musicista di riferimento per le avanguardie artistiche del Novecento. Fra le sue opere ricordiamo le Gymnopédies e le tre Gnossiennes per pianoforte oltre al balletto Parade.

SCOLTO A G U I

D

1. Come sono disposti i vari rumori all’interno del brano? A T

a. Compaiono in un punto preciso b. Si sovrappongono alle melodie O

2. Questo particolare a cosa può essere paragonato nelle arti visive?

......

3. Nei seguenti punti compaiono dei rumori. Indica a che cosa corrispondono: a. 0.00 ...... b. 0.35 ...... c. 1.00 ...... d. 1.31 ...... e. 3.16 ...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 236

I caratteri Recuperare il passato Le avanguardie artistiche del Novecento, con un’incessante sperimentazione, hanno scon- volto regole e schemi tradizionali. Il grande pubblico non riesce a comprendere le scelte degli artisti e richiede opere più classiche e di facile ascolto. Anche molti artisti avverto- no l’esigenza di un maggior ordine e chia- rezza. Per combattere il disinteresse verso l’arte moderna, nel periodo tra le due guerre alcuni di essi utilizzano un linguaggio più semplice e comprensibile, recuperando stili e forme del passato. I pittori passano da un’ar- te sperimentale a un’arte più convenzionale, generalmente con un ritorno a una pittura fi- gurativa. In musica questo movimento prende il nome di Neoclassicismo. Il Neoclassicismo ripren- de le forme classiche e barocche, ritornando alla tonalità e alla melodia. Alcuni composito- ri studiano i grandi musicisti del passato e compongono opere che si rifanno al loro stile 236 musicale; altri riscrivono le opere antiche cercando di riproporle in modo nuovo. Un esempio di arte figurativa del Novecento: Famiglia del pastore (1934) di G. Ceracchini.

ccia1 tra 1 cd 6 Ottorino Respighi mp31 da Antiche arie e danze per liuto: Suite n. 1, tra 2 ccia 21 Balletto detto «Il Conte Orlando»

Ottorino Respighi (1879-1936), importante compositore italiano, scrive le tre suites che costituiscono le Antiche arie e danze per liuto in tempi diversi fra il 1917 e il 1931. Si tratta di libere trascrizioni di brani rinascimentali per liuto che Respighi realizza in modo brillante grazie alla sua grande abilità di orchestratore. Il brano che apre la prima suite, scritta nel 1917, è tratto da una composizione di Simone Molinaro del 1599 (puoi ascolta- re la versione originale a p. 117). Gli strumenti utilizzati sono gli archi, il clavicembalo e due oboi. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il clavicembalo b. gli oboi c. gli archi d. il liuto O

2. È caratterizzato da: a. melodie dissonanti e ritmiche b. rumori ambientali c. una melodia che ritorna intervallata da episodi d. sonorità vaghe e sfumate

3. A quale periodo storico e artistico si rifà il brano?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 237

La musica contemporanea L’opera in primo piano cia1 trac 2 cd 6 Serghej Prokofiev o mp31 tr dalla Sinfonia n. 1 «Classica»: 1 movimento, Allegro accia 213 Con questa composizione, scritta nel 1917, Prokofiev vuole nominata «Classica». Il 1o movimento segue lo schema del- rendere omaggio al compositore austriaco Franz Joseph la «forma sonata» con due melodie dal diverso carattere: la Haydn, grande maestro del Classicismo viennese. Per la prima è esuberante e dinamica, la seconda più tranquilla e chiarezza della forma e per lo stile questa sinfonia è sopran- scherzosa. Biografia Serghej Prokofiev (Sontzovka, Ucraina, 1891 - Mosca, 1953). Terminati gli studi presso il Conservatorio di Pietroburgo, Prokofiev svolge un’intensa attività di pianista, compositore e direttore d’orchestra. La sua musica appare all’ascoltatore abbastanza tradizionale, anche se in realtà contiene soluzioni armoniche molto originali e sorprendenti. Infatti Prokofiev utilizza stili diversi, che ripropone con cri- teri compositivi moderni; il ritmo, sempre scattante ed energico, riveste grande importanza. Si dedica a generi musicali molto vari: tra i suoi lavori più noti ricordiamo le sette Sinfonie (fra cui la Sinfonia classica), le opere L’amore delle tre melarance e Matrimonio al convento, i balletti Romeo e Giulietta, Cenerentola, le musiche del film Aleksandr Nevskij (del regista S. M. Ejzensˇtejn) e la fiaba sinfonica Pierino e il lupo.

SCOLTO A G U I

D

1. La prima melodia è introdotta da un accordo eseguito dall’orchestra: A T 237

a. piano b. forte O

2. Inizialmente la prima melodia è eseguita: a. dai violini b. dai clarinetti c. dai contrabbassi d. dalle trombe

3. Il suo carattere è: a. dinamico e brioso b. dolce e statico

4. Rispetto alla prima melodia, la seconda (a 1.02) ha un carattere: a. più drammatico b. più scherzoso

5. Le due melodie ritornano nel corso della composizione? a. Sì, entrambe b. No c. Solo la prima melodia d. Solo la seconda

6. Quali sono le caratteristiche musicali che rendono questo brano più vicino al passato che alla musica sperimentale?

......

......

7. Come si chiama il movimento musicale che intende recuperare forme e stili del passato?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 238

I caratteri L’astrazione dalla realtà Fin dalla prima metà del Novecento si diffondono movi- menti e gruppi artistici che tendono ad abbandonare le forme figurative tradizionali e la rappresentazione della realtà, per concentrare la loro attenzione sul segno, sul colore e su forme geometriche. È il caso dell’Astrat- tismo, che si propone di liberare la fantasia e di espri- mere non il mondo esteriore, ma le emozioni dell’arti- sta. Anche i pittori espressionisti si allontanano dalla rappresentazione della realtà per dare voce ai sentimen- ti di angoscia dell’uomo moderno. Le loro opere rivela- no una particolare drammaticità e la figura, dove ancora è presente, viene deformata. Molti di questi artisti si op- pongono alle dittature e sono perseguitati dal regime nazista, che considera le avanguardie come «arte dege- Partitura di musica atonale. nerata». Nella musica questa tendenza si manifesta nell’abban- dono del linguaggio musicale tradizionale basato sulla in cui ogni nota ha un ruolo egualmente importante ri- tonalità. La tonalità impostata sulla scala di sette note, in spetto alle altre e non può essere ripetuta finché la serie cui la prima nota (tonica) e la quinta nota (dominante) dei dodici suoni non è stata completata. Questo tipo di hanno superiorità sulle altre, è dapprima sostituita dal- musica non presenta melodie cantabili e piacevoli armo- l’atonalità dove le combinazioni dei suoni sono libere e nie, ma risulta dissonante e difficile da comprendere e 238 senza gerarchie. In seguito viene introdotto il sistema se- da seguire. I musicisti iniziatori di questa corrente musi- riale o dodecafonico: la composizione è basata su una cale sono Arnold Schönberg e i suoi allievi Alban Berg serie di dodici suoni ordinati in modo non tradizionale, e Anton Webern.

Questo dipinto di Vasilij Kandinskij intitolato Composition VII (1913) è un tipico esempio di arte astratta. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 239

La musica contemporanea L’opera in primo piano cia1 trac 3 cd 6 Arnold Schönberg mp31 t dalle Variazioni per orchestra op. 31: ra 14 ccia 2 Introduzione Le Variazioni op. 31 sono la prima com- ne. Inizia con una nota ripe- posizione di grandi dimensioni scritta tuta suonata dall’arpa e subi- con il sistema dodecafonico. La prima to dopo dai bassi; poi clari- esecuzione avviene nel 1928 a Berlino netti e fagotti suonano un ed è diretta dal grande direttore d’or- breve motivo di due note chestra tedesco Wilhelm Furtwängler. Il continuamente ripetute (osti- pubblico non gradisce l’opera, che gode nato). La sonorità aumenta però di grande considerazione fra i mu- progressivamente, per dare sicisti più aperti alla sperimentazione. vita a una complessa polifo- L’orchestra, molto ricca, comprende an- nia. Verso la fine del brano, che strumenti insoliti come la celesta e Schönberg rende omaggio a Bach, il Si) che nella notazione alfabetica tede- il mandolino. Il brano che ascolterai è maestro della tecnica polifonica: il sca corrisponde al nome di Bach (Si = l’Introduzione che apre la composizio- trombone esegue il motivo (Si, La, Do, B; La = A; Do = C; Si = H). Biografia Arnold Schönberg (Vienna, 1874 - Los Angeles, 1951). Nel giovane Schönberg è evidente un grande interesse per la sperimentazione e per la ricerca di nuove teorie musicali. Nel 1903 egli fonda la Scuola musicale di Vienna, che avrà grande importanza per l’affermazione delle sue teorie. Negli anni che 239 seguono la Prima guerra mondiale fissa le regole del suo nuovo modo di comporre: il sistema dodeca- fonico. Con l’avvento del nazismo si trasferisce negli Stati Uniti dove rimane fino alla morte. Nelle musica di Schönberg la melodia diventa imprevedibile e frammentaria, la pulsazione ritmica tende a scomparire e il canto si trasforma in una specie di parlato. Tra le sue opere più note citiamo il Pierrot lunaire, Un sopravvissuto di Varsavia, la Suite op. 25, le Variazioni per orchestra op. 31, il Concerto per pianoforte op. 42 e il melodramma Mosè e Aronne.

SCOLTO A G U I

D

1. Come inizia il brano? ...... A T O 2. Da 0.00 a 1.00 circa da quale effetto dinamico è caratterizzato il brano? a. Alternanza di ff e pp b. Un diminuendo c. Un crescendo d. Alternanza di timbri

3. Com’è l’andamento della musica? a. Regolare b. Incerto e imprevedibile c. Incalzante

4. Il brano presenta: a. una melodia principale accompagnata b. una complessa polifonia

5. Con quale sistema è composto il brano?

......

6. In che modo si manifesta in musica la tendenza all’astrazione?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 240

I caratteri Casualità e improvvisazione Negli anni Cinquanta e Sessanta in America si affermano tecniche di pittura e scrittura improvvisate e spontanee (Action painting e Action poetry) sul modello dei con- temporanei musicisti jazz, che compongono liberamente le loro musiche. Questa tendenza riguarda anche il tea- tro, dove si organizzano spettacoli basati sull’improvvi- sazione e sul coinvolgimento del pubblico, come gli hap- penings (termine inglese che significa «avvenimenti»). I compositori che si riconoscono in questa corrente la- sciano indeterminati e affidati al caso alcuni elementi musicali dell’opera: la composizione non viene più scritta con precisione sullo spartito, ma si determina so- lo quando viene suonata e il suo risultato sonoro risulta così imprevedibile. Ad esempio, il musicista tedesco Karlheinz Stockhausen in una sua opera scrive su un grande foglio molte brevi melodie che si possono com- binare in vari modi a seconda di come l’occhio dell’ese- cutore vi si posa. Questo tipo di composizione musicale, che dà all’esecutore una grande libertà decisionale, vie- ne chiamata opera aperta o opera indeterminata. Il compositore può affidare al caso (ad esempio tirando i 240 dadi o lanciando una moneta) la disposizione di alcuni o di tutti gli elementi compositivi: altezza e durata delle note, timbri degli strumenti, numero degli esecutori, me- lodie, ritmi, rumori, ecc. Questa tecnica di composizio- ne si chiama aleatoria (dal latino alea, che significa Jackson Pollock, Eyes in the Heat, 1946. Il pittore statunitense «gioco di dadi») e ha il suo maggior rappresentante nel è il maggiore esponente dell’Action painting, in cui colore e musicista americano John Cage. figura perdono la loro importanza mentre diventano dominanti la materia e il gesto casuale dell’artista.

L’opera in primo piano ccia1 tra 4 cd 6 John Cage mp31 tr da Sonate e Interludi per pianoforte preparato: Sonata n. 5 accia 215 Cage compone più di venticinque ope- inserire molti strumenti a percussione, bile e che può cambiare da una esecu- re per pianoforte «preparato», tra cui il musicista ha l’idea di preparare il pia- zione all’altra, modificando la scelta le Sonate e gli Interludi, che sono fra noforte in modo tale da ottenere effetti degli oggetti da inserire fra le corde. le sue composizioni più conosciute. percussivi. Per modificare il timbro Il brano mostra chiaramente come il Egli inizia a utilizzare il pianoforte pre- dello strumento, Cage inserisce fra le timbro tradizionale del pianoforte sia parato (pianoforte tra le cui corde si in- corde oggetti vari, quali tappi, viti, trasformato in un’orchestra di stru- seriscono oggetti che ne modificano il stracci, fil di ferro, gomme, ecc., pro- menti a percussione. La melodia e l’ar- suono) nel 1938 durante la composizio- ducendo sonorità vicine a quelle di al- monia, cioè gli elementi tradizionali ne delle musiche per un balletto. Non cuni strumenti a percussione. della musica, sono completamente ab- essendoci spazio sufficiente nella buca Con questo procedimento Cage ottiene bandonati a favore degli effetti sonori (lo spazio dove si trova l’orchestra) per un risultato sonoro che non è prevedi- che costituiscono i suoni. U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:02 Pagina 241

La musica contemporanea Biografia John Cage (Los Angeles, 1912 - New York, 1992). Studia composizione nel suo Paese con Arnold Schönberg. Fin dagli anni Trenta le sue composizioni hanno un forte carattere sperimenta- le. Utilizza strumenti musicali in gra- do di produrre anche rumori, quali il pianoforte prepa- rato di sua invenzione, o apparecchiature elettroniche, come i generatori di suoni. Nel 1947 incontra il filosofo giapponese Suzuki che lo introduce alle religioni orientali. L’adesione al buddi- smo, e il conseguente rifiuto del modello di vita ameri- cano basato sui consumi e sul successo, lo porta a una nuova concezione del «fare musica», fondata sul rifiuto di ogni regola e imposizione, dove i risultati so- Arman (Armand Fernandez), Chopin’s Waterloo, 1962: no imprevedibili, del tutto casuali e il rumore e il silen- pianoforte frantumato su tavolo di legno. L’artista francese zio diventano parti integranti della composizione. distrugge gli oggetti e li propone nell’esatta posizione in cui sono «caduti». John Cage ottiene un risultato analogo con la sua musica aleatoria.

SCOLTO A G U I

D

1. La particolare sonorità del brano ricorda: A T O 241 a. la musica classica b. un brano sperimentale

2. Il discorso musicale: a. procede senza arrestarsi b. è intercalato da silenzi (pause)

3. Il brano ha una melodia cantabile? a. Sì b. No

4. Quale elemento caratterizza maggiormente il brano? a. Il ritmo b. L’armonia

5. Il finale del brano ti sembra compiuto: a. sì b. no, sembra interrompersi casualmente

6. Come si chiama lo strumento che lo esegue? Quali caratteristiche ha?

...... 7. A quali strumenti musicali risulta simile la sonorità dello strumento?

......

8. In questo modo il risultato sonoro diventa: a. molto preciso b. formale c. prevedibile d. imprevedibile

9. Come si chiama la tecnica compositiva che lascia al caso alcuni o tutti gli elementi musicali?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 242

I caratteri Una semplicità “minimale” Negli anni Sessanta l’arte manifesta l’esigenza di una rie, in sequenze ripetitive. Queste opere sono caratteriz- maggior semplicità e immediatezza. In pittura alcuni zate da una certa freddezza geometrica e da riferimenti artisti prediligono forme semplici ed essenziali come alla tecnologia. rettangoli, cubi, parallelepipedi, spesso disposti in se- In America nasce un movimento musicale chiamato Minimalismo, che ha nella ripetizione continua di po- che note e nella loro lenta e incessante variazione le sue caratteristiche principali. In queste composizioni risulta “minimale” sia il materiale musicale di partenza (le poche note che costituiscono la melodia), sia le sue variazioni, che sono sempre piccole e a volte quasi impercettibili all’ascolto. Le variazioni pos- sono riguardare la melodia o il ritmo e l’effetto risulta ip- notico e meditativo, non diverso da quello prodotto da certe musiche orientali o da alcuni generi di musica pop. Infatti alcuni musicisti che si riconoscono nel movimento minimalista si collocano al confine fra la musica pop e la musica colta, presentando aspetti di entrambi i generi musicali. Anche famosi gruppi rock come i Pink Floyd, i Talking Heads e i Police hanno impiegato la tecnica mi- nimalista nella loro musica.

242 Un esempio di arte minimale: Quadrati concentrici (1974) del pittore americano Frank Stella. ccia1 tra 5 cd 6 Arvo Pärt mp31 da Alina: Spiegel im Spiegel, tra 6 ccia 21 2a interpretazione per violoncello e pianoforte L’opera composta nel 1978 dal compositore estone Arvo Pärt (1935) ha un titolo suggestivo che tradotto dal tedesco signi- fica Specchio nello specchio. Infatti, le note arpeggiate del pianoforte sembrano riflettere e dare spazio verso l’acuto alle note lente e gravi del violoncello. La musica molto ripetitiva presenta ogni volta minime variazioni, per esempio aggiun- gendo a ogni ripetizione della frase musicale una nota della scala, per poi ritornare sempre alla stessa nota di partenza.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con il pianoforte che esegue: A T

a. un arpeggio b. scale veloci O

2. Poi si aggiunge il violoncello che esegue: a. un arpeggio b. note lunghe c. note brevi d. una scala

3. Vi sono altri strumenti? a. Sì b. No

4. A ogni ripetizione le variazioni risultano: a. minime b. molto evidenti

5. Come definiresti il carattere del brano? ...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 243

La musica contemporanea L’opera in primo piano ccia1 tra 6 cd 6 Steve Reich mp31 tr Music for a large ensemble accia 217 Music for a large ensemble (Musica per un gruppo nume- La composizione, come ci dice lo stesso titolo, è eseguita roso), opera composta nel 1978 e rivista in alcune sue parti da un numero consistente di strumenti, il più vasto mai usa- l’anno seguente, viene eseguita la prima volta nella sua ver- to dal compositore americano: vi sono rappresentate tutte le sione definitiva nel 1980 alla Carnegie Hall di New York, famiglie orchestrali, con un nutrito gruppo di percussioni a una fra le più importanti sale da concerto del mondo. suono determinato (marimbe, xilofoni e vibrafoni).

Biografia Steve Reich (New York, 1936). È oggi considerato uno dei più importanti compositori viventi. Pur amando la sperimentazione e la ricerca di nuove soluzioni musicali, riesce a conciliare un alto livello artistico con il gradimento del pubblico. Si ispira spesso alla musica africana, indonesiana e al jazz; nei suoi brani perciò il ritmo è un elemento fondamentale. Oltre agli strumenti tradizionali, utilizza nel- le sue composizioni (che esegue lui stesso con un suo gruppo di musicisti) anche registrazioni di parlati, strumenti a percussione di origine etnica e suoni campionati (cioè realizzati con il computer che imita i timbri degli strumenti). Ricordiamo tra le sue opere Drumming per percussioni, Music of Eighteen Musicians (Musica per 18 strumentisti), Desert music per percussioni, coro e orchestra, Different Trains per quartet- to d’archi e voci registrate su nastro magnetico. 243

SCOLTO A G U I

D

1. Quale elemento ti sembra maggiormente importante nel brano? A T

a. L’armonia b. La melodia c. Il ritmo O

2. Quale caratteristica è predominante? a. La variazione d’intensità b. La varietà timbrica degli strumenti c. La ripetizione degli schemi ritmici d. L’alternanza delle melodie

3. L’evoluzione del brano si può definire: a. una lenta e costante variazione b. un accostamento di episodi diversi

4. Il brano è eseguito da un numero di esecutori: a. ristretto b. ampio

5. Sono presenti strumenti a percussione a suono: a. determinato b. indeterminato

6. Questo tipo di musica quale effetto ti sembra determini? a. Consolatorio b. Ipnotico c. Deprimente

7. Come si chiama la tecnica compositiva utilizzata da Reich?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 244

I caratteri La musica elettronica Nel Novecento lo sviluppo della matematica diventa fon- Nel 1965 il sintetizzatore, strumento elettronico inven- te inesauribile anche per la musica: i compositori impie- tato da Robert Moog, aumenta considerevolmente le gano procedimenti matematici nelle loro opere, che ri- possibilità espressive musicisti, consentendo di utilizzare sultano essere il frutto della collaborazione fra musicisti, una vasta gamma di suoni e di timbri. scienziati e ingegneri del suono. Già dalla fine degli anni Cinquanta il computer viene Nel 1928 in Francia il musicista francese Maurice impiegato nella produzione del suono, «campionando», Martenot costruisce uno strumento elettronico a tasti cioè riproducendo i timbri dei vari strumenti musicali. chiamato onde Martenot (vedi p. 221) capace di produr- re timbri diversi. Alla fine degli anni Quaranta viene introdotta la registra- zione musicale su nastro magnetico, che offre al musici- sta la possibilità di manipolare il suono. Si costruiscono nuove apparecchiature elettro-acustiche come i genera- tori di suono, capaci di produrre suoni semplici (che non esistono in natura), oppure il cosiddetto «suono bianco» (quello che contiene tutte le frequenze udibili) e filtri (impiegati per elaborare qualsiasi tipo di suono). La mu- sica concepita e realizzata con questa strumentazione vie- ne definita musica elettronica. Negli anni Cinquanta sor- gono molti gruppi e centri di ricerca: fra i più importanti il Centro di fonologia musicale della RAI di Milano fon- 244 dato dai musicisti Luciano Berio e Bruno Maderna, lo Studio di musica elettronica di Colonia diretto da Karlheinz Stockhausen e l’IRCAM di Parigi, diretto per molti anni da Pierre Boulez. Il timbro è l’elemento musi- cale su cui si concentrano le ricerche dei musicisti. Anche il rumore non è più relegato a effetti particolari da impie- gare nelle composizioni ma diventa un elemento espres- sivo sempre più utilizzato nella musica sperimentale. Spartito di un brano di Luciano Berio, esponente dell’avanguardia musicale. cia1 trac 7 cd 6 John Tavener mp31 tr da In alium: Section A accia 218 Questa composizione è stata scritta nel 1968 dal musicista inglese John Tavener (1944). L’esecuzione dal vivo alla Royal Albert Hall di Londra di quest’opera prevedeva, in aggiunta agli esecutori, la riproduzione di un nastro magnetico su cui erano stati precedentemente registrati effetti sonori e suoni variamente manipolati. Il soprano canta una poesia accompa- gnata dagli archi, dal pianoforte e da alcuni strumenti a percussione. A ciò si aggiungono i suoni – registrati su nastro ma- gnetico – prodotti da bambini che giocano e un canto infantile. SCOLTO A G U I

D

1. Il soprano canta: A T

a. note veloci b. note lente O

2. Il pianoforte suona: a. dolci arpeggi b. in modo frenetico

3. Quale procedimento elettronico è utilizzato nel brano? ...... U6_Contemporanea_219-248 23-01-2007 10:07 Pagina 245

La musica contemporanea L’opera in primo piano cia1 trac 8 cd 6 Olivier Messiaen mp31 tr da Turangalila-Symphonie: Jardin du sommeil d’amour accia 219 La composizione Turangalila-Symphonie è terminata da Messiaen nel 1948 e la prima esecuzione avviene l’anno successi- vo a Boston, negli Stati Uniti. Il titolo Turangalila è una parola sanscrita (l’antica lingua dell’India) dai molteplici signifi- cati: «canto d’amore, inno alla gioia, tempo, movimento, ritmo, vita e morte». La composizione prevede una grande orche- stra con un nutrito gruppo di percussioni, a cui si aggiungono un pianoforte solista e lo strumento elettronico onde Martenot. Il brano (Giardino del sonno d’amore) descrive il riposo di due innamorati fra le piante e i fiori di un giardino incantato. Il pianoforte imita i canti degli uccelli; la melodia principale, che evoca l’amore, è eseguita dall’onde Martenot e dagli archi; altre melodie sono eseguite da flauto, clarinetto e vibrafono. Biografia Olivier Messiaen (Avignone, 1908 - Clichy, Île-de-France, 1992). Inizia la sua attività di musicista co- me organista a Parigi. Dal 1942 è insegnante al Conservatorio di Parigi. Poeta, scrive egli stesso i te- sti delle sue composizioni vocali. La sua musica è caratterizzata da una profonda spiritualità e molte sue opere si ispirano ad argomenti mistici o religiosi. Un altro filone della sua produzione trae ispira- zione dalla natura; in particolare i canti degli uccelli, da Messiaen studiati, catalogati e trascritti musi- calmente, si ritrovano in molte sue composizioni. Fra le opere ricordiamo il Quatuor pour la fin du temps (Quartetto per la fine dei tempi), Turangalila-Symphonie, Oiseaux exotiques (Uccelli esotici) e Couleurs de la Cité céleste (Colori della Città celeste). 245

SCOLTO A G U I

D

1. L’atmosfera del brano è: A T

a. delicata e sognante b. agitata e inquietante O

2. Che cosa imita il pianoforte nel brano?

......

3. Qual è il primo strumento a fiato che compare nel brano?

......

4. Quale strumento elettronico è presente?

......

5. Questo strumento esegue: a. delle complicate armonie b. la melodia c. il ritmo d. i canti degli uccelli

6. Quali sono le caratteristiche di questo strumento?

......

7. Nel brano è presente un altro strumento che si serve di congegni elettrici. Quale?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 246

I caratteri Le contaminazioni Le contaminazioni fra le culture sono una caratteristica to simili ai concerti di gruppi pop, sia per il volume sono- del nostro tempo. Le comunicazioni sempre più veloci, ro, sia per gli strumenti e le apparecchiature utilizzate. la rete di Internet, la nostra società sempre più multietni- Negli ultimi anni accade sempre più spesso che musici- ca ci danno la possibilità di conoscere e confrontarci con sti contemporanei di diversa provenienza etnica e stili- culture e costumi di altri popoli. L’integrazione è inevita- stica si incontrino per realizzare composizioni e incide- bile e contribuisce a rinnovare e arricchire il nostro patri- re dischi in cui storie e tradizioni diverse si fondono. monio culturale. Gli incroci fra le culture sono molto più frequenti nella Una fusion band in concerto. nostra epoca, anche se gli scambi culturali fra popoli e tradizioni diverse hanno sempre segnato il corso della storia e delle discipline artistiche. La storia della musica è ricca di apporti provenienti da altre culture. Tuttavia nella musica contemporanea assistiamo a una serie senza precedenti di influssi reciproci fra le diverse epoche, tra- dizioni e culture musicali. In generale vi è una tendenza alla sintesi e alla fusione di generi e stili diversi. L’avvento del jazz e della musica leggera ha influenzato molti compositori, che hanno in- trodotto nelle loro opere ritmi, sonorità e stili di questi nuovi generi musicali. I concerti dei compositori minimalisti americani, come ad 246 esempio quelli di Philipp Glass e Steve Reich, sono mol-

cia1 trac 9 cd 6 Jan Garbarek mp31 tr da Officium: Parce mihi Domine accia 220 Nel 1993 nasce nella casa discografica ECM il progetto di Officium: il quartetto vocale Hilliard Ensemble, specializzato nell’esecuzione di musiche rinascimentali e il compositore e sassofonista jazz Jan Garbarek (norvegese) si incontrano per incidere un disco dove generi musicali appartenenti a epoche storiche distanti quasi cinque secoli si fondono. L’idea è di aggiungere a una composizione polifonica sacra di Christóbal de Morales (vedi p. 10), autore del Rinascimento, un’improvvisazione, che è una delle caratteristiche più significative del jazz. Jan Garbarek improvvisa con il sassofono soprano una nuova melodia, creando un’atmosfera di grande suggestione. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. le voci b. il sassofono O

2. La parte improvvisata è eseguita: a. dal sassofono b. dalle voci c. dal sassofono e dalle voci d. solo all’inizio del brano

3. La parte vocale è costituita da: a. un canto polifonico antico b. un canto sacro moderno

4. Quali sono i due generi musicali presenti nel brano?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 247

La musica contemporanea L’opera in primo piano ccia2 tra 0 cd 6 Rolf Lislevand mp31 tr da Nuove musiche: Passacaglia celtica accia 221 Nel 2004 il liutista Rolf Lislevand incide un cd intitolato recupera questa pratica ed esegue, sulla forma della pas- Nuove Musiche, in cui composizioni barocche vengono sacaglia, delle variazioni secondo lo stile tipico della mu- elaborate in modo nuovo. In particolare vengono esegui- sica celtica (vedi p. 264). Alcuni strumenti utilizzati, co- te composizioni basate sulla passacaglia, una forma mu- me liuti, arciliuti, chitarre barocche e viola da braccio, sicale barocca costituita da variazioni su un motivo con- sono caratteristici della musica barocca; altri, come il tinuamente ripetuto; nel Barocco queste variazioni bodhram (un tipo di tamburo) e l’arpa, sono tipici della venivano spesso improvvisate dagli esecutori. Lislevand musica celtica. Biografia Rolf Lislevand (Oslo, 1961). Studioso di musica barocca, si afferma come uno dei maggiori liutisti contemporanei. Nelle sue interpretazioni sviluppa uno stile che unisce la ricerca storica-musicale a una libera creatività e improvvisazione. Negli ultimi anni ha lavorato con importanti artisti apparte- nenti alle più diverse tradizioni musicali: dal jazz al flamenco, dalla musica araba a quella popolare di varie origini.

247 SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con un’introduzione eseguita da: A T

a. liuti e chitarre b. archi e fiati O

2. La melodia (da 0.09) è eseguita la prima volta da: a. arpa b. viola c. bodhram d. flauto

3. Successivamente (a 0.27) la melodia è eseguita da: a. arpa b. viola c. bodhram d. flauto

4. Il brano è costituito da: a. una sola melodia continuamente ripetuta e variata b. diverse melodie che si alternano

5. Gli strumenti: a. si alternano b. suonano sempre tutti contemporaneamente

6. La parte finale del brano è caratterizzata da un progressivo: a. diminuendo b. crescendo c. rallentando d. accelerando

7. Quali sono i due generi musicali presenti nel brano?

......

8. Secondo te i due stili si integrano? Perché?

...... U6_Contemporanea_219-248 22-01-2007 16:03 Pagina 248

MODULO 2 STORIA DELLA MUSICA

In sintesi LA MUSICA CONTEMPORANEA I luoghi e gli strumenti Nel Novecento il panorama musicale cambia in modo radicale, grazie alle innovazioni tecniche e alla nascita dei mezzi di comunicazione. La registrazione del suono determina una rivoluzione nel modo di ascoltare la musica: le persone possono fruire a casa propria della musica preferita. Dall’avvento del grammofono il disco ha un immediato successo. La radio e poi la televisione determinano l’avvicina- mento di grandi masse di popolazione alla musica. Con la registrazione digitale nasce il lettore cd. Parallelamente entra in crisi il modello tradizionale di orchestra. L’interesse per il ritmo determina la na- scita di nuovi strumenti a percussione. Strumenti tradizionali vengono modificati, ne compaiono di nuo- vi (ad esempio il sassofono e la chitarra elettrica) e i sistemi elettronici hanno una funzione rilevante. I caratteri Il Novecento vede profonde trasformazioni che coinvolgono tutti gli ambiti artistici. Vengono abbandonate le regole tradizionali al- la ricerca di soluzioni nuove, in una continua sperimentazione. Il linguaggio romantico entra in crisi e le avanguardie storiche aprono nuove strade all’arte. Facendo proprie le tendenze dell’Impressionismo e del Simbolismo, i musicisti portano l’attenzione sul timbro e prediligono sonorità sfumate e sospese. Sull’onda del rinnovato interesse della scienza per l’etnologia, nasce in musica il Primitivismo, che si distingue per una dinamica molto nervosa, per ritmi più complessi e per un maggior vigore ed ener- gia. La riscoperta del folclore porta alcuni compositori a usare nelle loro opere scale e ritmi della tradi- zione popolare. 248 Gli artisti che si richiamano al Cubismo mirano a rappresentare l’oggetto in tutti i suoi aspetti in una simultaneità di visione; parallelamente in musica nasce la tecnica della politonalità (più tonalità im- piegate contemporaneamente attraverso la sovrapposizione di melodie o di accordi distinti) e della poliritmia (più ritmi utilizzati si- multaneamente). Il movimento artistico del Futurismo, che esalta il progresso e la civiltà industriale, induce alcuni musicisti a inserire rumori ed effetti rumoristici nelle loro opere. Il Dadaismo critica violentemente la società borghese e l’opera d’arte tradizionale. I compositori recuperano sonorità di oggetti di uso quotidiano impiegati con ironia e per provocazione. Accanto alle avanguardie, nel periodo fra le due guerre, si sviluppa anche il movimento detto Neoclassicismo, che, recuperando stili e forme del passato, adotta un linguaggio più semplice e comprensibile. Movimenti artistici come l’Espressionismo e l’Astrattismo rifiutano le forme figurative tradizionali. In musi- ca questa tendenza si manifesta nell’abbandono della tonalità, sostituita dall’atonalità, e dalla dodecafonia. Negli anni successivi alla Seconda guerra mondiale la sperimentazione di forme e soluzioni nuove continua e si accentua. Nascono, per esempio, nuove forme artistiche che si basano sull’improvvisazione. Alcuni compositori utilizzano la tecnica aleatoria e creano opere indeterminate. L’interesse per forme semplici ed essenziali porta alla nascita del Minimalismo, che in musica è caratterizzato dalla ripetizione continua di poche note e da una lenta e incessante variazione. Una vera e propria rivoluzione in ambito musicale è determinata dalla comparsa degli strumenti elettronici, che determina la nascita della musica elettronica. Negli ultimi anni, l’incontro fra le diverse culture favorisce l’interesse della musica per le contaminazioni tra stili e generi diversi. U7_Jazz_249-262 23-01-2007 10:18 Pagina 249

UNITÀ Il jazz obiettivi • Conoscere le origini e l’evoluzione storica del jazz • Conoscerne i principali generi e le relative caratteristiche • Distinguere, in brani esemplari, i caratteri che ne consentono l’attribuzione al jazz 7• Conoscere i grandi protagonisti del jazz • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi • Conoscere le funzioni sociali della musica jazz • Analizzare le contaminazioni tra jazz e altri generi musicali

IL CONTESTO Il ritmo viene trasformato attraverso spostamenti di ac- Il jazz è un genere musicale nato tra la fine dell’Ot- centi (il cosiddetto ritmo sincopato) e cadenze solita- tocento e l’inizio del Novecento negli Stati Uniti mente molto marcate e forti. d’America per opera di musicisti di colore. Con le sue Anche le voci dei cantanti godono di grande libertà: si- caratteristiche assolutamente particolari ha influenzato gnificativa è la tecnica dello scat, secondo la quale il tutti i principali generi musicali. cantante può improvvisare la parte cantata con sillabe Tra le caratteristiche del jazz quella più evidente è la sua prive di significato che imitano il suono degli strumenti. sonorità, così diversa e unica rispetto agli altri generi mu- Le formazioni jazz più comuni sono: il duo (pianoforte sicali. Mentre nell’orchestra classica si cerca la massima o chitarra con uno strumento a fiato o una voce), il trio uniformità tra gli strumenti, nel jazz invece i suoni resta- (batteria, contrabbasso e pianoforte o uno strumento no “slegati” tra loro perché rispecchiano la personalità di melodico), il quartetto o il quintetto (la stessa forma- 249 ogni singolo musicista. Il risultato è una sonorità etero- zione del trio, più due strumenti melodici). Le jazz genea, poco amalgamata, molto vivace e brillante. band sono costituite da due sezioni: una melodica e una La personalità dei singoli strumentisti è ulteriormente ritmica. evidenziata dall’improvvisazione, che permette a ogni Negli ultimi decenni il jazz si è anche avvicinato ad altri musicista di eseguire la melodia del brano secondo la sua generi, rappresentando, con le cosiddette contaminazio- sensibilità, a “modo suo”, cambiando a piacere note e rit- ni, una vera “sintesi” tra le varie culture ed esperienze mo a seconda dell’ispirazione del momento. musicali. U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:06 Pagina 250

Dai canti di lavoro al blues Per trovare le origini del jazz bisogna risalire alla scoper- pravvive nei raccon- ta dell’America, in seguito alla quale la richiesta di ma- ti, nelle danze e nodopera per le piantagioni di tabacco, cotone e canna nei canti traman- da zucchero dei grandi proprietari terrieri provoca la dati dagli anziani. tratta degli schiavi neri. A partire dal Cinquecento e fi- Durante il duro lavoro no all’Ottocento, le navi negriere importano milioni di nei campi gli schia- schiavi neri dall’Africa alle coste americane. vi intonano i work Gli schiavi vivono in condizioni penose: costretti, in ca- songs (canti di la- tene, a lavorare nei campi di cotone, in un Paese del qua- voro). Questi canti le non capiscono la lingua e i costumi. I contatti con la vengono permessi società dei bianchi sono minimi e la cultura africana so- dai proprietari ter- rieri perché contri- buiscono ad alleviare la fatica e, sincronizzan- do il ritmo del canto con il movimento delle braccia, a ren- dere più produttivo il lavoro. I Neri trovano nella religione cristiana un motivo di spe- ranza per la loro misera condizione. Negli spirituals (canti spirituali) i testi sono di argomento sacro e nei go- spel (che significa «parola di Dio») i testi sono tratti dal- le sacre scritture. Anche questi canti vengono spesso in- 250 tonati durante il lavoro; come i work song presentano un ritmo marcato e la melodia viene prima intonata da un solista e poi ripresa dal coro. L’abolizione della schiavitù, che coincide con la fine del- la guerra civile americana (1861-1865), paradossalmente Raccoglitori di cotone in Mississippi.

traccia1 cd 7 Muddy Waters mp31 tr Hoochie Coochie Man accia 222 Il brano, inciso per la prima volta da Muddy Waters (1915-1983) nel 1952, è un caratteristico esempio di blues sul suo tra- dizionale giro armonico. Il testo è ispirato alla cultura magica e popolare afroamericana. SCOLTO A G U I

D

1. La voce di Waters è: A T

a. rauca e potente b. esile e dolce O

2. Il ritmo del brano è: a. marcato e cadenzato b. libero e vario

3. Il carattere del brano è: a. tranquillo e sereno b. aggressivo e incisivo

4. Da quale tipo di canti ha origine il blues?......

5. Da che cosa è caratterizzato? ...... U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:06 Pagina 251

Il jazz

peggiora la situazione dei Neri: cacciati dalle piantagio- suoni (pentafoniche), venendo a contatto con la musica ni, sono costretti a vagare per le campagne e per le città dei Bianchi hanno difficoltà a intonare le note a distanza alla ricerca di lavoro. La loro triste condizione di vita va- di un semitono. Così dalle “stonature” del canto nasce la gabonda viene raccontata attraverso canti che prendono scala blues caratterizzata dalle cosiddette blue notes, che il nome di blues. Il blues ha origine dai works song e da- corrispondono alla terza e alla settima nota della nostra gli spirituals e nasce negli stessi luoghi: il Sud degli Stati scala maggiore abbassate di un semitono: Uniti e in particolare la zona del delta del Mississippi. I musicisti di colore, abituati alle scale africane di cinque

L’opera in primo piano

traccia2 cd 7 Golden Gate Quartet mp31 tr Joshua fit the battle of Jericho accia 223 Questo spiritual racconta un episodio tratto dalla Bibbia: il mesi. Un giorno decide di far suonare le trombe: queste, condottiero ebreo Giosuè non riesce a conquistare la città con il loro suono potente, fanno crollare le mura della città. di Gerico, nonostante l’abbia posta sotto assedio da molti Lo spiritual è interpretato dal Golden Gate Quartet. La storia del Golden Gate Quartet inizia in un negozio di barbiere nello Stato americano della Virginia nei primi anni 251 Trenta del Novecento, quando il proprietario del locale con altri tre amici decide di formare un quartetto vocale per ese- guire gli spirituals in un modo più allegro e gioioso rispetto alla tradizione. Il Gate ottiene ben presto numerosi ricono- scimenti e si esibisce anche alla radio. Nel 1938 il gruppo è invitato alla Carnegie Hall di New York, una delle più im- portanti sale da concerto del mondo, dove si esibisce con tutti i più grandi nomi del jazz. Nonostante numerosi avvi- cendamenti nella formazione, il Gate si è sempre caratteriz- zato per una grande perfezione vocale e vivacità ritmica.

Il Golden Gate Quartet. SCOLTO A G U I

D

1. Nella prima strofa il testo è cantato: a. dal solista b. da tutte le voci A T O 2. Nel corso del brano la prima strofa: a. si ripete diverse volte b. non si ripete più

3. Il testo delle altre strofe è cantato: a. dal solista b. da tutte le voci

4. Nelle altre strofe le altre voci: a. eseguono la melodia b. accompagnano la voce solista

5. Nel brano vi sono degli strumenti musicali che accompagnano le voci? a. Sì b. No

6. Il brano termina: a. con tutte le voci b. con il solista c. con il pianoforte

7. Il testo della canzone narra: a. un sogno b. uno stato d’animo c. un episodio biblico U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:06 Pagina 252

Il jazz classico Durante la guerra civile americana si erano formate mol- te bande musicali militari, scioltesi poi al termine del conflitto. Gli strumenti, abbandonati dai soldati, finisco- no sul mercato a un costo molto basso. I Neri iniziano a utilizzarli suonando i canti che conoscono, senza che al- cun maestro li istruisca. Con gli strumenti imitano le inflessioni della voce dei canti blues: il timbro dello strumento è rauco e il ritmo vivace. La melodia viene suonata prima da tutti e poi ri- petuta da ogni singolo musicista che, con un assolo, la esegue improvvisando, cioè variandola a suo piacere, ag- giungendo o togliendo note, cambiando un po’ il ritmo. Il musicista può quindi creare qualcosa di suo, che ri- specchia il suo temperamento e la sua sensibilità. L’ improvvisazione rimarrà una delle principali caratteri- stiche della musica jazz. Sul finire dell’Ottocento nascono nella città di New Orleans, importante porto fluviale del Mississippi, le pri- La Kid Ory’s Original Creole Jazz Band. me bands, cioè i primi gruppi di strumentisti. Inizialmente sono costituite da sette o otto strumenti: una o due cor- nette (la cornetta è uno strumento simile alla tromba ma 252 più corta e larga), un clarinetto, un trombone, e a volte locali di New Orleans vengono chiusi per ragioni di ordi- un violino; la sezione ritmica è costituita da una chitarra ne pubblico, i musicisti sono costretti a spostarsi in città o un banjo (strumento a corde a cassa rotonda), un basso del Nord come Chicago dove l’industria automobilistica tuba o un contrabbasso, una batteria. Ogni occasione può offre molte possibilità di lavoro e nei locali notturni i mu- trasformarsi in un concerto: un matrimonio, una sfilata sicisti sono molto richiesti. A New York il quartiere di per festeggiare una ricorrenza, perfino un funerale. Harlem ha negli anni Venti la più grande concentrazione Queste orchestrine, utilizzate anche nella musica da bal- di Neri: da qui si diffonde la grande passione per il jazz, lo, ottengono un successo crescente che le porta a uscire che coinvolge ben presto anche i musicisti bianchi. dai quartieri neri per suonare nei locali della città. Nel All’originaria strumentazione delle bands si aggiungono 1917, durante la Prima guerra mondiale, quando molti la tromba, il pianoforte e i sassofoni. Le grandi case di- scografiche cominciano a pubblicare brani di jazz. Con l’aiuto della radio, che rende possibile la diffusione su scala nazionale, i jazzisti incontrano un notevole succes- so. Alla fine degli anni Venti nei locali notturni di New York e di Chicago si possono ascoltare tutti i più grandi nomi del jazz di questo periodo: il pianista Jelly Roll Morton che ama attribuirsi l’invenzione del jazz; il trombonista Kid Ory, primo musicista di colore che in- cide un disco di jazz; il geniale clarinettista Sidney Bechet; il cornettista Bix Beiderbecke, il primo grande solista bianco ammirato anche dai Neri. Il più grande in assoluto è il cantante e trombettista Luis Armstrong.

Uno dei primi gruppi jazz a New Orleans. U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:06 Pagina 253

Il jazz L’opera in primo piano

traccia3 cd 7 Louis Armstrong mp31 tr Oh, when the Saints go marching in accia 224 Il brano, che risale all’Ottocento, è molto popolare presso i Neri degli Stati Uniti del Sud. Ispirato a un inno protestante, in origine viene usato soprattutto per accompagnare i cortei funebri, ma in seguito diviene uno dei brani più eseguiti dai mu- sicisti di New Orleans.

Biografia Louis Armstrong (New Orleans, 1900 - New York, 1971). Cantante, trombettista e direttore d’orche- stra, Louis Daniel Armstrong è considerato l’«ambasciatore del jazz», il musicista che più ha contri- buito alla sua diffusione. Armstrong trascorre una giovinezza molto dura, durante la quale non manca neppure l’esperienza del riformatorio: proprio qui impara a suonare la cornetta. Uscito dal carcere, ha subito modo di esibirsi in pubblico e in breve diviene uno dei più famosi solisti di New Orleans. Nel 1922 si trasferisce a Chicago, dove suona nella band di Joe «King» Oliver. Nel 1924 si stabilisce definitivamente a New York e vi rimane fino alla mor- te avvenuta nel 1971 dopo una lunga malattia. Soprannominato Satchmo per la caratteristica «bocca a sacco», è uno dei jazzisti più noti e amati, che ha saputo far conoscere questo genere musicale al grande pubblico. È indimenticabile anche come cantante per la sua voce rauca, espressiva e irripetibile. 253

SCOLTO A G U I

D

1. La voce del cantante solista è: A T

a. calda e un po’ rauca O b. esile e stridula c. tagliente e acuta

2. L’orchestrazione è: a. ricca di strumenti b. di due soli strumenti

3. L’accompagnamento è: a. poco ritmato b. molto ritmato

4. L’atmosfera è: a. malinconica b. gioiosa

5. Il brano parla di: a. una storia vera b. fede e speranza c. un funerale U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 254

Dallo swing al bebop Nel 1929 una grave crisi economica investe l’America, Alla fine della Seconda guerra mondiale (1945), l’era portando per alcuni anni disoccupazione e miseria. Molti dello swing si avvia velocemente al tramonto: il fatto che locali notturni dove si suona il jazz chiudono. Grandi mu- questo genere sia utilizzato come musica da ballo lo tra- sicisti, fra cui lo stesso Armstrong, per poter continuare a sforma in un genere musicale dal contenuto leggero e su- lavorare si trasferiscono temporaneamente in Europa. perficiale. Per questo motivo i musicisti neri sentono tra- Nella seconda metà degli anni Trenta, con la ripresa eco- nomica, torna anche il desiderio di divertirsi e nei locali si richiedono musiche spensierate e ballabili. I primi ad adattarsi a questa nuova situazione sono i musicisti bian- chi, fra cui emerge il clarinettista e direttore d’orchestra Benny Goodman, ma presto anche i Neri si dedicano a questa nuova musica di intrattenimento. Inizia così l’era dello swing, che contrassegna il momento di maggior popolarità del jazz. Lo swing è una musica dinamica e vitale, con un ritmo regolare, molto marcato e di facile ascolto; viene diffusa dalle radio, ballata nei locali e ascoltata da tutti. È suona- ta da orchestre di 15-20 elementi chiamate big bands. La sezione dei fiati è composta da trombe, tromboni, sasso- foni, a cui si aggiungono clarinetto, pianoforte, chitarra, contrabbasso e batteria. 254 Benny Goodman e la sua orchestra.

traccia4 cd 7 Benny Goodman mp31 tr Bugle call rag accia 225 Il brano viene registrato nel 1936 a New York dall’orchestra di Benny Goodman (1909-1986), uno dei più grandi jazzisti bianchi. Oltre agli assolo dei solisti dell’orchestra, compare un frammento del tema del boogie woogie, un ballo che diven- ta popolare proprio negli anni Trenta, e un caratteristico richiamo di tromba. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il sassofono b. il clarinetto c. la tromba O

2. Nella parte iniziale del brano gli strumenti solisti: a. sono sempre accompagnati dall’orchestra b. talora suonano da soli

3. Quale strumento esegue il tema del boogie woogie? a. La tromba b. Il sassofono c. Il clarinetto

4. Il brano termina: a. dolcemente sfumando b. bruscamente

5. L’atmosfera è: a. allegra e spensierata b. triste e pesante c. nervosa e passionale

6. Nella parte centrale uno strumento esegue un lungo assolo. Qual è lo strumento? a. Il sassofono b. La tromba c. Il clarinetto U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 255

Il jazz

dite le antiche origini della loro musica; per reazione, pertan- to, rifacendosi alla tradizione del blues, iniziano a sperimen- tare ritmi più irregolari e sonorità meno orecchiabili. Nasce così il bebop, un genere che per le sue particolari caratteristi- che non sempre viene apprezzato dal grande pubblico. È nelle grandi città come New York che il bebop si sviluppa, a opera di musicisti come il trombettista John Birks Gillespie detto «Dizzy» e il sassofonista Charlie Parker detto «Bird».

«Dizzy» Gillespie.

L’opera in primo piano

traccia5 cd 7 Charlie Parker mp31 tr Drifting on a reed accia 226 Drifting on a reed viene registrato nel 1947 a New York dal sestetto di Charlie Parker, che comprende fra gli altri Miles 255 Davis alla tromba e Max Roch alla batteria. Il brano, nello stile del bebop, mostra la grande abilità e ispirazione di Parker che con gli altri musicisti si avvicenda negli assolo. Biografia Charlie Parker (Kansas City, 1920 - New York, 1955). È il simbolo di quel genio e sregolatezza che ca- ratterizza molti grandi jazzisti. Cresciuto in una famiglia povera, inizia a suonare il sassofono cercan- do di imitare i grandi jazzisti dell’epoca. Si afferma negli anni Quaranta diventando uno dei musicisti più famosi della storia del jazz. La fama non riesce però a cancellare l’inquietudine e l’insicurezza che ne caratterizza la vita. Muore a soli 35 anni, stroncato dalla droga e dell’alcol.

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il gruppo b. un assolo di un solista O

2. Il primo strumento che esegue l’assolo è: a. la tromba b. il sassofono c. il pianoforte

3. I solisti: a. dialogano fra loro b. si avvicendano negli assolo

4. L’ultimo strumento che esegue l’assolo è: a. il sassofono b. il pianoforte c. il contrabbasso

5. Il brano rispetto al precedente di Benny Goodman è: a. di più facile ascolto b. di più difficile ascolto U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 256

Il jazz incontra il rock Gli anni Sessanta del Novecento so- no contrassegnati dalla contestazio- ne giovanile e dai movimenti studen- teschi: la musica rock diventa un messaggio sociale, un simbolo del nuovo modo di vedere la vita e la so- cietà. In questo periodo il jazz vive una fase di grande sperimentazione, che por- ta i musicisti a sviluppare un’improv- visazione completamente libera da schemi, ma di difficile ascolto perché sempre meno orecchiabile. Questo stile prende il nome di free jazz. A riavvicinare il pubblico al jazz è il trombettista Miles Davis, uno dei suoi più autorevoli e carismatici esponenti, che apre al jazz una nuova strada: l’incontro con la musica rock, Chick Corea e la Electric Band in una performance dal vivo. il genere più seguito dell’epoca. Questa svolta viene condivisa da 256 molti grandi jazzisti e collaboratori di Davis come il sassofonista Wayne Shorter, i pianisti Le formazioni jazz si arricchiscono di nuovi strumenti Chick Corea e Herbie Hancock e il chitarrista inglese elettrici caratteristici della musica rock, come la chitarra John McLaughlin. L’operazione ha successo: come era elettrica, il basso elettrico (che sostituisce il contrabbas- accaduto negli anni Trenta, nell’epoca dello swing, il so), le tastiere elettroniche (che sostituiscono il pianofor- jazz riguadagna l’attenzione del pubblico giovanile, pro- te); inoltre cominciano a fare uso di effetti elettronici curando alle case discografiche grandi guadagni. Nei fe- per modificare il suono degli strumenti. stival all’aperto i complessi rock si alternano ai gruppi Anche quando viene mantenuta una strumentazione acu- jazz condividendo gli applausi del pubblico. stica (ad esempio il pianoforte tradizionale e il contrab- basso), i ritmi utilizzati sono di più facile presa sul pub- blico, le melodie più semplici da ricordare. Il jazz conserva però le sue caratteristiche principali: l’improv- visazione e un’armonia più complessa. Questo nuovo sti- le musicale prende il nome di jazz-rock; in seguito sarà anche definito fusion (vedi p. 258).

Una jazz band degli anni Settanta. U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 257

Il jazz L’opera in primo piano

traccia6 cd 7 Keith Jarrett mp31 tr Encore accia 227 Il brano fa parte del disco Eyes of the al sassofono, Charlie Haden al con- jazz-rock. Nella terminologia del jazz heart, registrato dal vivo nel 1976. La trabbasso e Paul Motian alla batteria. le brevi frasi ritmiche e melodiche ri- formazione è costituita da un quartetto Sebbene non siano utilizzati strumenti petute ostinatamente, eseguite nel bra- di musicisti americani: oltre a Jarrett elettrici, l’uso di ritmi e melodie ripe- no soprattutto dal pianoforte, sono al pianoforte, vi sono Dewey Redman tute avvicina questo brano allo stile del chiamate riffs. Biografia Keith Jarrett (Allentown, Pennsylvania, 1945). Inizia a suonare il pianoforte all’età di tre anni e a set- te già si esibisce in pubblico. Studia anche vibrafono, batteria, sassofono e composizione. Agli inizi degli anni Settanta, dopo la svolta verso il rock, collabora con importanti jazzisti, fra cui Miles Davis. Suona in varie formazioni e dal 1972 inizia a esibirsi anche da solo al pianoforte. Ottiene il suo più grande successo commerciale con la registrazione su disco di un concerto nella città tedesca di Colonia (1975), vendendo a oggi quasi tre milioni di copie. Si distingue come interprete di musica col- ta, in particolare dell’epoca barocca, interpretando brani al clavicembalo di Bach e di Haendel, e compone anche brani per orchestra sinfonica. Più recentemente, con il trio formato con il contrabbassista Gary Peacock e con il percussioni- sta Jack DeJohnette, si dedica all’improvvisazione su melodie di canzoni celebri (pratica molto diffusa nel jazz). È fra i più popolari e interessanti musicisti del nostro tempo. 257 SCOLTO A G U I

D

1. Il pianoforte esegue maggiormente una parte: A T

a. ritmica b. melodica O

2. Lo strumento che esegue l’assolo (a 1.07) è: a. il pianoforte b. il sassofono c. il contrabbasso d. la chitarra

3. Il ritmo è: a. molto in evidenza b. sfumato

4. Quale strumento si distingue nel proporre brevi motivi ripetuti ostinatamente?

......

5. Il brano è: a. di facile ascolto b. molto sperimentale

6. L’andamento è: a. lento b. veloce c. moderato, con delle pause

7. Il carattere è: a. malinconico b. allegro c. carico di tensione d. rilassante

8. Che cosa s’intende per jazz-rock?

...... U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 258

Fusion: contaminazioni tra generi diversi Dagli anni Settanta il jazz, nel suo cammino di rinnova- Anche la musica africana, le cui sonorità, come abbia- mento, assimila – oltre alla musica rock – altri generi mo visto, sono all’origine del jazz, è sempre stata fonte di musicali, come la musica etnica, la musica classica e la ispirazione e di richiamo per i jazzisti. Il free jazz degli musica pop. anni Sessanta, che nasce in concomitanza con i movimen- Pur continuando ad avere nell’improvvisazione una delle ti dei diritti civili di Martin Luther King e Malcom X, è sue caratteristiche principali, si arricchisce di nuove so- una rivendicazione di libertà e di affermazione delle ori- norità, dimostrando grande flessibilità e adattabilità ai gini africane dei Neri. nuovi modelli. Dagli anni Ottanta viene utilizzato il termine inglese fu- sion per indicare le contaminazioni fra generi musicali diversi. Due sono le tendenze principali del jazz: da una parte la contaminazione con il rock, operando una sintesi più avanzata e moderna fra questi due generi rispetto agli anni Settanta, dall’altra l’incontro con le musiche etniche. La musica orientale, e in particolare quella indiana con le sue atmosfere spirituali e rarefatte, ha sempre affascinato i musicisti. Alle lunghe improvvisazioni sui raga (le scale musicali) dei musicisti indiani, spesso effettuate sul sitar (strumento a corde tradizionale dell’India), si sono ispirati molti jazzisti. Fra questi ricordiamo, negli anni Sessanta, il grande sassofonista statunitense John Coltrane, una delle 258 più grandi personalità del jazz moderno, in seguito il chi- tarrista John McLaughlin e più recentemente i sassofoni- John Coltrane sti europei Jan Garbarek e John Surman. al sassofono.

traccia7 cd 7 Zakir Hussain mp31 tr Making music accia 228 Making music fa parte del disco omonimo, registrato nel 1987, giudicato dalla critica uno dei migliori dischi di fusione fra la musica orientale e occidentale. La formazione, completamente acustica, comprende due musicisti indiani (Hussain e Hariprasad Chaurasia) e due musicisti europei (John McLaughlin e Jan Garbarek). Il brano inizia con un’improvvisazione del flauto sull’accompagnamento della tampura (strumento a corde dal caratteristi- co suono ronzante) e della chitarra. Prosegue con l’ingresso delle tabla, sugli arpeggi della chitarra, e successivamente del sassofono e del flauto che eseguono una melodia. Infine la chitarra si produce in un lunga improvvisazione, che ricorda gli assolo del sitar nella musica tradizionale indiana, accompagnata dalle tabla. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il sassofono b. una lunga nota del flauto O c. le percussioni delle tabla d. un arpeggio di chitarra

2. L’atmosfera è: a. carica di tensione b. spirituale e meditativa

3. Quali strumenti a fiato sono presenti? ......

4. Quale strumento indiano ricorda l’improvvisazione della chitarra? ...... U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 259

Il jazz

Nella fusion i jazzisti, dando maggior risalto a elementi musicali tipici africani come il ritmo o utilizzando stru- menti tradizionali africani come il balafon (uno xilofo- no africano), evocano atmosfere e suggestioni particola- ri, riproponendo un jazz che riscopre le sonorità delle proprie origini.

Gruppo di percussionisti africani che suonano il balafon.

L’opera in primo piano

traccia8 cd 7 Jan Garbarek mp31 tr It’s high time accia 229 Il brano è tratto da un doppio cd intitolato Rites (Riti), registrato nel 1998. Rites è una sorta di viaggio intorno al mondo, ma anche un viaggio all’interno della propria anima. Il brano è caratterizzato da un’atmosfera festosa: una sezione ritmica travolgente di tipo africano accompagna una melodia tratta da un canto popolare tradizionale della Lapponia (vasta regione dell’Europa del Nord oltre il Circolo polare artico). 259 Biografia Jan Garbarek (Mysen, 1947). Jan Garbarek è un compositore jazz norvegese e grande sassofonista. Inizia l’attività di registrazione di suoi brani nel 1969 dedicandosi al jazz più sperimentale e d’avan- guardia. In seguito la sua ricerca musicale di nuove soluzioni stilistiche fa riferimento a varie culture etniche, rivisitate e reinterpretate, così come le melodie popolari nordiche della sua terra d’origine. Ricordiamo, ad esempio, Ragas and Sagas, realizzato con musicisti pakistani e Rites, un viaggio mu- sicale fra le diverse culture del mondo. In altri casi invece utilizza come fonte d’ispirazione musiche del passato, che rielabora e arricchisce con sonorità moderne (ad esempio, la raccolta Officium, vedi p. 246).

SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con elementi musicali tratti da quale cultura? ...... A T O 2. Che cosa evoca il suono dei tamburi? a. La danza per una festa b. I giochi dei bambini c. La marcia verso la battaglia

3. Quale strumento solista è presente: a. la chitarra b. il sassofono c. il flauto d. il contrabbasso

4. Nel brano sono presenti effetti elettronici che ricordano: a. voci di persone b. canti di uccelli c. rumori di auto d. la pioggia

5. Le tastiere in sottofondo suonano (a 0.27 e da 1.05): a. esclusivamente l’accompagnamento b. brevi melodie continuamente ripetute

6. Quale significato ha per i jazzisti il richiamo ad atmosfere africane? ...... U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 260

Il jazz oggi Il jazz oggi è un genere musicale con una grande e solida tradizione, che viene insegnato nei conservatori e nelle università. È espressione e patrimonio non più solo dei grandi jazzisti neri americani, ma di musicisti di ogni co- lore e di tutte le parti del mondo. Per quanto riguarda lo stile, il jazz è attualmente in conti- nua evoluzione e presenta una grande varietà di tendenze. La fusion continua a essere praticata: sonorità mediorien- tali, balcaniche, klezmer (di tradizione ebraica), country, rap si ritrovano nella musica jazz contemporanea. La corrente principale, detta mainstream, afferma la con- tinuità nella tradizione del jazz. In particolare si ricollega allo stile del bebop, rivisi- tato con sensibilità moder- La Tuareg’s Band Tinariwen al Festival di Montreux in Svizzera. na, con ritmi più rilassati e sonorità meno esasperate. I musicisti che seguono polari per essere frequentemente usate nelle improvvisa- questa tendenza utilizzano zioni dei musicisti di jazz. la tradizionale strumenta- Anche nel jazz c’è una continua sperimentazione, che zione acustica, con il con- riguarda la ricerca di nuove sonorità e di accostamenti trabbasso al posto del bas- timbrici inusuali. 260 so elettrico ed eliminano Non è possibile stabilire quale sarà il jazz di domani, ma tastiere ed effetti elettroni- anche se il suo percorso dovesse interrompersi, rimarreb- ci. I temi utilizzati sono be un repertorio sconfinato da interpretare e reinventare spesso degli standards, attraverso le sue principali caratteristiche: l’improvvisa- cioè melodie divenute po- zione e il ritmo sincopato. Nel solo volgere di un secolo il jazz ha compiuto un glorioso cammino, trovando un Locandina della 40a edizione del Festival Jazz di Montreux posto di prestigio nella cultura musicale internazionale. in Svizzera.

traccia9 cd 7 John Abercrombie mp31 tr Cat walk accia 230 Il brano, registrato nel 2004, è eseguito dal gruppo del chitarrista John Abercrombie (Port Chester, New York, 1944) che vede Mark Feldman al violino, Marc Johnson al contrabbasso e Joey Baron alla batteria. Cat walk è un esempio della ricer- ca e sperimentazione, da parte dei jazzisti, di nuove armonie e sonorità. Gli strumenti solisti (chitarra e violino) con un suo- no molto delicato evocano atmosfere raffinate che ricordano la musica classica. SCOLTO A G U I

D

1. Nel brano gli strumenti si amalgamano: A T

a. molto b. poco O

2. Il ritmo è: a. molto marcato b. poco marcato

3. Lo stile è: a. simile al jazz tradizionale b. moderno e raffinato U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 261

Il jazz L’opera in primo piano ccia1 tra 0 cd 7 Charles Lloyd mp31 tr Georgia accia 231 Georgia è una canzone scritta dal compositore statunitense Charles Lloyd al sassofono tenore e Billy Higgins alla bat- Hoagy Carmichael nel 1930, e portata al successo da grandi teria, con quella giovane e ormai affermata a livello inter- jazzisti come Louis Armstrong e, negli anni Sessanta, dal nazionale di Brad Mehldau al pianoforte e Larry Grenadier cantante Ray Charles. La melodia è usata come base per l’im- al contrabbasso. provvisazione da parte del gruppo di Charles Lloyd: la can- Il brano, registrato nel 1999, inizia con una breve introdu- zone è, come si dice nel linguaggio jazzistico, uno standard. zione al pianoforte a cui segue l’ingresso del gruppo. La La formazione, costituita da grandi musicisti, unisce la ge- melodia viene prima eseguita dal sassofono in modo essen- nerazione storica del jazz, di cui fanno parte il capogruppo ziale ed elegante e poi ripresa dal pianoforte.

Biografia Charles Lloyd (Memphis, Tennessee, 1938). Inizia a suonare il sassofono all’età di nove anni. Esordisce suonando blues per poi dedicarsi completamente al jazz. Negli anni Sessanta ottiene molti riconoscimenti, successi discografici e trionfali tournée in tutto il mondo. In questo periodo viene acclamato dalla critica come la figura più rilevante dell’improvvisazione jazzistica. Alla fine degli an- ni Sessanta scompare dalle scene dedicandosi all’insegnamento e alle filosofie orientali. Negli anni Ottanta ritorna al jazz rinnovando i precedenti successi. Come sassofonista è dotato di un suono splen- dido; il suo gusto musicale raffinato e la grande abilità tecnica ne fanno uno dei personaggi più rappresentativi dell’in- 261 tero panorama jazzistico.

SCOLTO A G U I

D

1. L’atmosfera del brano è: A T

a. semplice ed essenziale O b. agitata e ricca di tensione

2. Gli strumenti si alternano: a. in modo ordinato b. in modo casuale e caotico

3. Le percussioni sono: a. molto evidenti e forti b. discrete e in sottofondo

4. Quali strumenti suonano nel brano?

......

5. Che cos’è uno standard?

......

6. Attualmente la corrente principale del jazz utilizza una strumentazione: a. elettronica b. acustica c. etnica d. mainstream U7_Jazz_249-262 22-01-2007 16:07 Pagina 262

MODULO 2 STORIA DELLA MUSICA

In sintesi IL JAZZ Dai canti di lavoro al blues Il jazz è un genere musicale nato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento negli Stati Uniti d’America da musicisti di colore. È caratterizzato da una sonorità eterogenea vivace e brillante. Attraverso l’improvvisazione i musicisti eseguono la melodia del brano secondo la propria sensibilità, cambiando a piacere note e ritmo secondo l’ispirazione del momento. Il ritmo è sincopato. Le voci dei cantanti godono di grande libertà: significativa è la tecnica dello scat (che consiste nell’uti- lizzo di sillabe prive di significato per imitare il suono degli strumenti). Le formazioni più comuni so- no: duo, trio, quartetto, quintetto e le jazz bands, formate da una sezione melodica e una ritmica. Il blues nasce dai work songs e dagli spirituals e narra in origine la triste condizione dei Neri; è caratte- rizzato dalle cosiddette blue notes, che rendono il suo carattere vago e triste. Jazz classico e bebop Verso la fine dell’Ottocento nella città di New Orleans nascono le prime jazz bands. Nei primi decenni del Novecento il jazz conquista anche New York e Chicago. Le case discografiche iniziano a pubblicare i dischi di jazz che, diffusi dalla radio, hanno grande successo. Questo periodo viene chiamato jazz classico e ha il suo più grande interprete in Louis Armstrong. Con la ripresa economica dopo la crisi del 1929 inizia l’era dello swing, un jazz da ballare molto dina- mico e di facile ascolto, eseguito da orchestre chiamate big bands. Fra le grandi orchestre di questo pe- riodo ricordiamo quella di Benny Goodman. Dopo la Seconda guerra mondiale i musicisti neri rivoluzionano il jazz: nasce il bebop, uno stile dal ritmo più irregolare e sonorità meno orecchiabili, eseguito da piccole band. Il bebop ha i suoi maggio- 262 ri interpreti in «Dizzy» Gillespie e Charlie Parker. La svolta verso il rock Negli anni Sessanta nasce il free-jazz, caratterizzato da un’improvvisazione completamente libera da schemi e di difficile ascolto. Il jazz riguadagna l’attenzione del pubblico con il jazz-rock che nasce alla fine degli anni Sessanta. L’organico strumentale si arricchisce di strumenti elettrici e di effetti elettroni- ci. I ritmi sono di più facile presa sul pubblico e le melodie più facili da ricordare. Il musicista della svolta verso il rock è Miles Davis.

Le ultime tendenze Dagli anni Settanta il jazz ha continuato il suo cammino avvicinandosi ad altri generi musicali. Negli an- ni Ottanta per indicare le contaminazioni fra generi musicali diversi viene utilizzato il termine fusion. Due sono le tendenze principali del jazz di questo periodo: da una parte la contaminazione con il rock, utilizzando sonorità più moderne; dall’altra l’incontro con le musiche etniche e folcloriche, in partico- lare quella indiana e quella africana, nella quale il jazz ha le proprie radici. Oggi il jazz è costituito da una varietà di tendenze. La sperimentazione e la ricerca sono molto pratica- te dai jazzisti, tuttavia la corrente principale (mainstream) afferma la continuità con la tradizione, in par- ticolare con il bebop. I musicisti utilizzano a questo proposito una strumentazione acustica e improvvi- sano su degli standards (melodie celebri). U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 263

UNITÀ Musica senza

frontiereobiettivi • Approfondire le funzioni sociali nella nostra e nelle altre civiltà • Conoscere le principali caratteristiche della musica etnica europea, araba, africana, asiatica e americana • Distinguere, in brani esemplari, i 8 caratteri che ne consentono l’attribuzione a una particolare cultura musicale • Individuare rapporti tra musica e altri linguaggi IL CONTESTO La musica popolare nata e diffusasi soprattutto tra la po- Le diverse vicissitudini storiche e le condizioni geografi- polazione di campagna è legata alla vita quotidiana e alle che, climatiche e ambientali, hanno determinano la for- celebrazioni sociali e religiose delle popolazioni di cui è mazione di usi, costumi, tradizioni e culture diverse per espressione: celebra l’avvicendarsi delle stagioni, ac- compagna il lavoro ed è legata ai momenti più importan- ogni popolazione. ti della vita dell’uomo (nascita, matrimonio, morte). Di conseguenza ogni popolo, nel corso dei secoli, ha ela- Essa è stata tramandata a orecchio di generazione in ge- borato espressioni artistiche specifiche e anche una sua nerazione, senza utilizzare la scrittura musicale. propria tradizione musicale, anche se molti sono stati gli Le melodie popolari, proprio perché non sono scritte, scambi culturali che hanno contribuito a rinnovarla e ar- quando passano da un esecutore a un altro tendono a tra- ricchirla. sformarsi e a generare delle varianti a volte anche molto Per indicare la musica dei diversi popoli si usa l’aggetti- diverse dalle melodie originali. Ogni popolo ha elaborato 263 vo etnica, parola di origine greca che significa «tipica un proprio stile musicale: vi sono tradizioni che privile- di un popolo». Con questa espressione si indica oggi in giano il ritmo, altre la melodia. Anche i timbri sono mol- particolare la musica delle popolazioni dell’Africa, to diversi perché gli strumenti musicali utilizzati si diffe- dell’Asia, dell’America Centrale e dell’America del Sud. renziano da zona a zona per forma e materiale utilizzato. La musica popolare dell’Europa e dell’America del Nord Affrontiamo dunque un breve “viaggio” attraverso musi- invece generalmente si indica come musica folk (termi- che dei popoli dell’Europa e degli altri continenti, per in- ne inglese che significa «popolo») o musica folclorica. dividuarne le caratteristiche principali. U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 264

Ballerini I colori dell’Europa di flamenco. In Europa, nel corso del XIX secolo l’affermarsi della di cultura araba. La musica ara- musica leggera (pop) ha causato il progressivo abban- ba ha influenzato non solo le dono della musica popolare. Solamente negli ultimi de- culture musicali della Penisola cenni, con lo studio delle tradizioni folcloriche alla ricer- iberica, a causa della domina- ca delle radici culturali dei popoli, questa musica è stata zione araba protrattasi dall’VIII oggetto di un rinnovato interesse. Anche gli strumenti al XV secolo, ma anche molte musicali tradizionali sono stati riscoperti e riutilizzati. tradizioni musicali dell’Italia Le culture musicali che si possono osservare sono molte meridionale. e spesso non coincidono con i confini degli Stati. La musica più caratteristica del- Nell’Europa del Nord particolare importanza riveste la la Spagna è il flamenco: un ge- musica celtica. Con questo termine s’intende la musica nere musicale che nasce dall’incontro della musica gitana tradizionale delle regioni celtiche (anticamente abitate (degli zingari) con quella popolare dell’Andalusia. È soli- dai Celti), Irlanda e Scozia soprattutto, ma anche Galles, tamente eseguito da un trio formato da un cantante, una Bretagna e Galizia. Il repertorio comprende numerosissi- danzatrice e un chitarrista. Il canto ha generalmente un me danze; molto praticata è anche la ballata: un canto tono doloroso e straziante; il ritmo è sottolineato dai batti- che narra una vicenda spesso eseguito da una voce fem- ti delle mani e dei piedi della danzatrice, mentre la chitar- minile. Gli strumenti più importanti sono la cornamusa, ra esegue frequentemente il rasgueado (serie di arpeggi il violino, il tin whistle (un flauto diritto di latta), il bo- continui che si ottengono colpendo velocemente le corde). dhram (un tipo di tamburo) e l’arpa celtica. Lo stile musicale che contraddistingue il Portogallo è il Nell’Europa orientale la musica popolare è caratterizza- fado, una forma di canto popolare nato nelle taverne e nei ta dalla presenza di canti polifonici (a più voci); i ritmi, caffè. In Grecia si è sviluppato il rebetiko, una musica na- 264 specie nella zona dei Balcani, sono molto complessi e ir- ta fra le popolazioni più umili delle città. regolari. Caratteristica è la musica zigana sviluppatasi In Italia ogni regione ha canti e danze caratteristiche. nelle regioni della Romania e dell’Ungheria, eseguita da Ricordiamo in Piemonte la permanenza di balli di origi- musicisti girovaghi principalmente con i violini per ac- ne occitana (correnti, gighe), in Liguria il canto a più compagnare il ballo o suonata ai matrimoni e ai funerali. voci del trallallero, in Umbria e nelle Marche il ballo del Il bacino del Mediterraneo presenta molte e diverse tra- saltarello, in Campania la canzone napoletana e il bal- dizioni musicali. Nel corso dei secoli è stato luogo di fre- lo della tammuriata, nelle Puglie la danza della taran- quenti scambi culturali fra le popolazioni europee e quelle tella, in Sardegna il canto a quattro voci dei tenores. SCOZIA ccia1 tra 1 cd 7 Tannahill Weavers mp31 The long splitter set tr accia 232 Il brano appartiene alla tradizione della musica celtica. Si tratta di una danza tradizionale scozzese ed è eseguita dal grup- po dei Tannahill Weavers, molto amato in Scozia. Gli strumenti presenti sono la cornamusa – lo strumento più caratteristi- co della Scozia – e la chitarra. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano è: a. una ballata scozzese b. una danza strumentale A T O 2. Quale strumento esegue l’accompagnamento? a. La cornamusa b. La chitarra c. Nessuno dei due

3. Sono presenti altri strumenti? a. Sì b. No

4. Il carattere del brano è: a. malinconico b. allegro U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 265

Musica senza frontiere

ITALIA cia1 trac 2 cd 7 Alessandra Belloni mp31 Pizzicata tarantata tr accia 233 La «pizzicata» è un tipo di tradizionale ballata nelle Puglie. La tarantella anticamente era danzata a scopo tera- peutico contro il morso della tarantola (un ragno velenoso). Oggi è una danza di intrattenimento diffusa in tutto il Meridione. SCOLTO A G U I

D

1. Indica l’ordine di ingresso degli strumenti e della voce nel brano, numerando le caselle: A T

percussioni voce chitarra violini flauti O

......

2. Quante voci sono presenti nel brano? a. Una sola voce b. Più voci

3. Il ritmo è: a. molto marcato b. abbastanza libero 4. L’andamento è: 265 a. regolare b. irregolare con cambiamenti di tempo

SPAGNA cia1 trac 3 cd 7 Paco de Lucia mp31 Entre dos aguas tr accia 234 Paco de Lucia, uno dei più grandi virtuosi di chitarra, è considerato uno dei maggiori interpreti di flamenco. Improvvise e velocissime scale, accordi e arpeggi ribattuti con la tecnica del rasgueado, il tocco potente e raffinato trasmettono il calore e l’energia caratteristici della musica spagnola. Nel brano Paco de Lucia è accompagnato dalle percussioni e da altre chitar- re. Gli accordi iniziali discendenti creano un’atmosfera molto vivace, che si arricchisce con gli interventi del solista. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T O ......

2. Le percussioni sono presenti: a. in tutto il brano b. solo all’inizio

3. A quale genere musicale appartiene questo brano?

...... U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 266

La musica del mondo arabo Per musica araba si intende l’espressione musicale dei po- definire i maquam, esprimono ognuna un’emozione di- poli insediati nella Penisola arabica (Iraq, Siria, Giordania, versa, immediatamente riconoscibile dagli ascoltatori ara- Libano), nei Paesi dell’Africa settentrionale (Egitto, bi. Gran parte delle composizioni musicali sono costruite Tunisia, Algeria, Marocco, Mauritania) e nel Sudan. La sulle forme poetiche della letteratura araba, la cui lingua cultura araba, anche se nata in un’area geografica piuttosto si presta particolarmente a essere musicata. estesa, presenta caratteristiche più omogenee di quella afri- cana. La religione islamica, detta anche musulmana, e la lingua (l’arabo) sono stati infatti importanti elementi uni- ficatori per l’arte e, in modo particolare, per la musica. Il mondo arabo è quello con cui l’Europa ha avuto mag- giori scambi nel corso dei secoli e anche in campo musi- cale ne è stata influenzata: molti dei nostri strumenti mu- sicali sono di origine araba e si sono diffusi in Europa con l’espansione islamica nel Medioevo. La musica araba tradizionale è per lo più tramandata oral- mente e ciascun brano viene ricostruito ed elaborato a ogni esecuzione. Notevole rilievo ha l’ornamentazione o arabesco, su modelli e successioni prestabilite di suoni (maquam). Queste scale, come semplicemente possiamo Suonatore di rabab. 266 AFRICA DEL NORD ccia1 tra 4 cd 7 Ensemble Morkos mp31 Tazzarar-rayhânu hullata I-wardi tr accia 235 Il brano è tratto dal repertorio arabo-andaluso. Questo genere musicale, sviluppatosi nel corso della dominazione musul- mana in Spagna (di cui l’Andalusia è la regione più meridionale), è diffuso soprattutto negli Stati arabi dell’Africa del Nord ed è caratterizzato dal canto solistico o corale di poemi di origine andalusa. Nel brano una melodia sinuosa e danzante è in- tonata dalle voci, accompagnate da strumenti tradizionali come l’ud (liuto arabo), il rabab (violino) e il riqq (tamburo). SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. le voci b. gli strumenti O

2. Il solista canta: a. sempre da solo b. anche insieme ad altre voci

3. Come definiresti la melodia del brano? a. Lineare e piatta b. Sinuosa e serpeggiante

4. Nella melodia vocale sono presenti delle ornamentazioni o «arabeschi»? a. Sì b. No

5. Sono presenti strumenti a percussione? a. Sì b. No

6. Il brano ha un carattere: a. meditativo e contemplativo b. adatto alla danza U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 267

Musica senza frontiere

ALGERIA ccia1 tra 5 cd 7 Djelti mp31 Diroulou el henna tr accia 236 Djelti è un musicista algerino soprannominato «l’angelo del raï» (il raï è un genere musica- le tradizionale dell’Algeria). Questo brano, composto nel 1992, che lo ha reso molto popo- lare, è un omaggio agli sposi e alla «cerimonia dell’henna (o hénné)» durante la quale la sposa, prima delle nozze, si decora le mani e i piedi con una polvere estratta dalla pianta di hénné. Il brano inizia con un caratteristico canto delle donne berbere (una sorta di grido prodotto con un movimento rapidissimo della lingua sulle labbra). Il ritmo è sottolineato dalle percussioni. Subito dopo entra il cantante che, accompagnato da stru- menti moderni, canta una melodia molto orecchiabile. Pur rispettando le caratteristiche della musica popolare algerina, la canzone propone sonorità attuali. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. una melodia orecchiabile O b. un canto caratteristico della musica algerina 2. Le percussioni sono realizzate da: 267 a. tamburi e strumenti popolari b. batteria moderna

3. Il cantante è accompagnato: a. esclusivamente da strumenti a percussione b. anche da strumenti che eseguono accordi

4. I vocalizzi iniziali: a. ritornano talvolta durante il brano b. non ritornano

5. Oltre alla voce del cantante e ai vocalizzi: a. è presente un coro che talvolta risponde al cantante b. non ci sono altre voci

6. Il brano è caratterizzato da: a. più episodi di breve durata b. un’unica melodia dall’andamento continuo U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 268

Africa, terra del ritmo La musica africana si presenta quanto mai diversificata, sia per la vastità del continente, sia per i numerosi gruppi etnici che vi sono insediati. Per musica africana si intende propriamente quella delle regioni a sud del deserto del Sahara, perché l’Africa settentrionale è caratterizzata dalla musica araba. Accanto alla musica tradizionale praticata nei villaggi con strumenti acustici molto semplici vi è la musica urbana, la mu- sica dell’Africa più moderna, che utilizza strumenti elettrici quali chitarre elettriche, tastiere, ecc. L’elemento più evidente della musica africana è il ritmo. Il tamburo, lo strumento principe dell’Africa, in alcuni Stati quali il Burundi, il Ruanda e l’Uganda è simbolo del potere: in passato i tamburi reali erano di proprietà dei re e venivano usati per le incoronazioni e per i riti a cui partecipava il sovrano.

NIGER ccia1 Percussionista del Burundi. tra 6 cd 7 Guem mp31 Il serpente tr 268 accia 237 Questo brano è eseguito da Guem, uno dei più noti percussionisti africani. Nato in Algeria, ma originario del Niger, ha inizia- to suonando la musica tradizionale africana e oggi accompagna famosi musicisti jazz e pop. Nel brano il musicista ha inteso descrivere suoni della foresta e gli animali che vi si possono incontrare, come il serpente. Oltre ai tamburi sono presenti i so- nagli e il guiro, uno strumento costruito con una zucca cava aperta a un’estremità che si sfrega con una bacchetta. SCOLTO A G U I

D

1. All’inizio del brano i suoni sono: A T

a. più diradati b. più fitti O

2. Il brano è caratterizzato da: a. il ritmo b. la melodia c. l’armonia

3. Gli strumenti impiegati sono: a. gli archi b. i fiati c. le percussioni

4. In particolare, quali strumenti emergono? a. Lo xilofono b. I tamburi c. Le arpe

5. Nel brano sono presenti delle pause? a. Sì b. No

6. Il brano è più adatto per: a. movimenti liberi del corpo b. passi ragionati e studiati

7. Che cosa intende descrivere il brano? ......

8. Ti sembra che il titolo del brano sia appropriato? Perché? ...... U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 269

Musica senza frontiere

Un altro elemento importante della musica africana è la narrazione at- traverso il canto, non solo di vicende contemporanee, ma anche della storia e dei miti dei popoli da parte di musicisti cantastorie, che si ac- compagnano con la kora (l’arpa africana) o lo xilofono. Essi sono stati da sempre veri e propri custodi della memoria africana, cantando le epo- pee degli eroi e dei regni del passato, e gli insegnamenti delle antiche leggende. In tutte le sue manifestazioni la musica africana tradizionale è stretta- mente legata alla vita quotidiana, per cui è sempre importante tenere pre- sente il contesto in cui si svolge e la funzione che assolve.

Baba Kone, noto percussionista GAMBIA africano, suona cia1 il djembe. trac 7 cd 7 Nyama Suso mp31 Yundumunko tr accia 238 Nyama Suso, scomparso nel 1992, è stato uno dei più grandi interpreti di kora (l’arpa africana), strumento molto diffuso in 269 Gambia (Africa occidentale), dove è diventata il simbolo della cultura nazionale. È usata sia come strumento solista, sia come accompagnamento al canto; è munita di 21 corde, pizzicate con pollice e indice da entrambe le mani, e ha una cassa di riso- nanza formata da una zucca su cui è tesa una pelle di mucca. Per la dolcezza del suo timbro è lo strumento preferito dei jali, nome con cui in questa regione vengono chiamati i cantastorie. Con questo brano Suso commemora un personaggio (l’uomo di Yundum), morto in un incidente di caccia. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. la voce b. la kora O

2. Lo strumento utilizzato è: a. a fiato b. a corde pizzicate c. a percussione

3. Il suono della kora è: a. dolce b. aspro

4. Il canto ha uno stile: a. piuttosto ripetitivo b. molto vario

5. Il canto è sempre presente? a. Sì b. No, è frammentato da episodi solistici della kora

6. Il brano è di tipo: a. tradizionale b. moderno

7. Per quale occasione è stato composto il brano?

...... U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 270

Armonie dell’Asia La musica dell’Asia orientale (Cina, Giappone e Corea) In Giappone e Corea le componenti rumoristiche del spesso si basa su una scala particolare, la scala pentafo- suono (rumore del soffio sugli strumenti a fiato, sfrega- nica, di soli cinque suoni. Tali melodie a noi occidentali mento della tavola armonica su quelli a corde) sono par- appaiono come “sospese”, cioè prive di un senso di ini- ticolarmente accentuate e fanno parte a tutti gli effetti zio e di fine caratteristico invece della nostra musica. della composizione. Secondo la tradizione orientale, il suono è determinato In Cina, invece, le melodie sono più pure, con timbri e da otto venti che con il loro soffio lo plasmano in altezza voci tendenti al registro acuto; le composizioni spesso e intensità. descrivono la natura in modo molto poetico. Nell’Asia sud-orientale (Vietnam, Birmania, Indonesia, ecc.), le espressioni musicali si ispirano alla ricchezza della vegetazione e all’abbondanza delle piogge e del- l’acqua e sono caratterizzate da una particolare fluidità e scorrevolezza. Anche gli strumenti musicali, specialmen- te i tamburi presentano delle decorazioni legate alla di- mensione acquatica. La mescolanza timbrica è preferita agli strumenti solisti. Famose sono le orchestre di stru- menti a percussione, soprattutto di bronzo. In India i costumi, l’organizzazione sociale e la spiritua- lità hanno influenzato notevolmente la musica. Qui, in- fatti, la polifonia non è praticata in quanto è considerata forma di maleducazione parlare contemporaneamente; 270 così uno strumento musicale deve tacere prima che un Musicista coreana in costume tradizionale. altro si possa esprimere, e lo stesso accade per le voci. CINA cia1 trac 8 cd 7 Yim Hok Man mp31 Il ritorno trionfale dei pescherecci tr accia 239 Questo brano, che combina la musica tradizionale per gong e tamburo delle isole Zhoushan con tecniche più moderne, descrive la partenza dei pescatori, la pesca e il loro trionfale ritorno. In particolare, l’ascolto che ti proponiamo si riferisce alla partenza dei battelli, evocata dall’orchestra e dal tamburo. Il soffio di un musicista in una conchiglia imita le sirene delle barche da pesca che intraprendono il viaggio. Segue poi un tema festoso sulle note della scala pentafonica. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. l’orchestra b. il tamburo c. il tamburo e l’orchestra O

2. Le sirene delle barche sono imitate dal suono: a. dell’orchestra b. del tamburo c. di una conchiglia

3. La timbrica del brano è: a. uniforme b. varia

4. L’andamento risulta più allegro e veloce: a. nella parte iniziale b. nella parte finale

5. Nella prima parte del brano hanno particolare rilevanza gli strumenti: a. a fiato b. a percussione U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 271

Musica senza frontiere

Anche il passaggio da una tonalità a un’altra (modulazio- ne) nella musica tradizionale indiana è permessa solo in alcune regioni; questo fatto deriva dall’antica divisione della popolazione in gruppi sociali chiusi, chiamati «ca- ste», dove il passaggio da un gruppo all’altro era proibito. La musica indiana è costituita da scale o modi (raga), scrupolosamente osservati: vi sono raga per un particolare momento della giornata (mattino, giorno, notte), per una stagione e per un determinato stato d’animo; ciò deriva dalle antiche simbologie e corrispondenze delle note con la posizione dei pianeti, dei giorni, delle ore e dei colori. Sui raga si esercita l’improvvisazione del musicista, per cui i brani, che possono durare anche un’ora, risultano sempre diversi a ogni esecuzione. Un musicista di strada indiano. INDIA cia1 trac 9 cd 7 Ravi Shankar mp31 Dhum «Man Pasand» tr accia 240 Questo brano è suonato con il sitar, uno degli strumenti più caratteristici della musica indiana. Il sitar è uno strumento a 271 corde con un lungo manico; la cassa di risonanza è ricavata da una zucca aperta su un fianco e chiusa con una tavola ricca- mente decorata. Nel manico ci sono circa venti tasti formati da archetti metallici che servono per variare l’altezza del suo- no delle ultime due corde (che eseguono la melodia), mentre le altre producono suoni fissi di bordone. Le corde sono piz- zicate con plettri infilati nel dito indice e nel medio. In questo brano Ravi Shankar, uno dei più grandi virtuosi di sitar, interpreta una tipica forma strumentale indiana chiamata «dhum». Al sitar si affiancano due tampura, strumenti simili al sitar, dal caratteristico suono ronzante, che forniscono un accompagnamento di bordone. Si aggiungono poi le tabla, tam- buri dell’India del Nord, che vivacizzano il brano con il loro caratteristico ritmo. SCOLTO A G U I

D

1. Il sitar esegue: A T

a. una melodia orecchiabile b. brevi melodie dal carattere piuttosto vago O

2. L’accompagnamento è costituito da: a. accordi veloci b. suoni lunghi

3. Il sitar ha una sonorità: a. dolce e ipnotica b. aggressiva e tagliente

4. Le tabla: a. sono presenti fin dall’inizio b. entrano successivamente

5. Le tabla producono: a. un solo effetto sonoro percussivo b. più effetti sonori percussivi

6. Com’è l’atmosfera del brano?

...... U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 272

Americhe: un incrocio di culture La vita del continente americano è stata contrassegnata Est degli Stati Uniti che poi si sviluppò a Nashville, nel negli ultimi cinque secoli dall’incontro fra molte e diver- Tennessee, e si diffuse con grande successo. se culture: alle popolazioni indigene originarie si sono Nell’America Centrale l’arrivo dei conquistatori spagno- sovrapposte prima quelle europee (durante la colonizza- li (XV-XVI secolo) determinò la fine delle grandi civiltà zione) e poi quelle africane deportate in schiavitù. dei Maya e degli Atzechi e quindi anche delle loro tradi- Nell’America del Nord la musica delle popolazioni ori- zioni musicali. Perciò la musica che oggi proviene da que- ginarie sopravvive in alcune riserve dove ancora vivono ste regioni è dovuta alla mescolanza di elementi africani gli ultimi pellerossa e nelle regioni più settentrionali dove ed europei. I generi che ne sono derivati sono legati so- sono insediati gli esquimesi. Le popolazioni provenienti prattutto alla musica da ballo delle isole dei Caraibi e di dall’Africa hanno dato vita ai generi del blues e del jazz Cuba. Fra i numerosi balli originari di questi Paesi oggi (vedi p. 249 e ss.), mentre le popolazioni bianche, prove- sono particolarmente diffusi la salsa e il merengue. nienti per la maggior parte dalle isole britanniche, hanno Nell’America del Sud solo le zone di più difficile ac- dato origine al country, un genere musicale nato nel Sud- cesso riuscirono a sottrarsi in parte a massacri e sopraf- fazioni, mantenendo le proprie tradizioni. È il caso del popolo degli Incas, che viveva sugli altopiani della Cordigliera delle Ande. Questo popolo teneva in grande considerazione la musica, che accompagnava i riti e le feste legate principalmente al ciclo del sole, della luna e delle stelle. In Perú e in Bolivia alcune delle tradizioni degli Incas sono presenti ancora oggi. Le musiche ven- gono suonate sia su strumenti di più antica tradizione co- 272 me la siringa (flauto di Pan), sia su strumenti a corde d’importazione europea. Fra questi ultimi sono partico- larmente utilizzati la chitarra e il charango (una chitarra di dimensioni ridotte a corde doppie). Molto conosciute in tutto il mondo sono le musiche da bal- lo del argentino e della samba brasiliana, che per i Suonatori di musica cubana. rispettivi Paesi sono una sorta di emblema nazionale. STATI UNITI D’AMERICA ccia2 tra 0 cd 7 Ricky Skaggs mp31 Are you proud of America? tr accia 241 Il brano appartiene al filone più tradizionale della musica country, il bluegrass, ed è eseguito da Ricky Skaggs, uno fra gli in- terpreti più famosi di questo genere musicale. Per bluegrass s’intende la musica tradizionale della regione dei monti Appalachi, eseguita da gruppi musicali costituiti da soli strumenti a corde, generalmente chitarra, violino, mandolino e banjo; il termine letteralmente significa «erba blu» per la caratteristica colorazione che assume l’erba fiorita in quella regione. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano inizia con: A T

a. il canto e gli strumenti b. un’introduzione strumentale O

2. Il violino esegue: a. solo melodie secondarie b. esegue anche la melodia principale

3. Gli strumenti presenti nel brano sono: a. di vari tipi b. esclusivamente a corde U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 273

Musica senza frontiere

CUBA cia2 trac 1 cd 7 Guantanamera mp31 tr accia 242 Guantanamera è una delle melodie cubane più conosciute, che identifica perfetta- mente la cultura e il ritmo della musica di quest’isola. Il testo è tratto dai versi del poeta rivoluzionario José Martí, morto nel 1895 durante la lotta per l’indipendenza di Cuba dal dominio coloniale spagnolo. La canzone fu poi ripresa e portata al successo negli anni Sessanta nel quadro dei movimenti di protesta e delle lotte per i diritti ci- vili. Guantanamera significa «ragazza di Guantanamo» (città cubana famosa per la base militare americana insediatavi nel 1898): è infatti a una bella contadina di Guantanamo che il poeta esprime la sua pena per la schiavitù e l’oppressione del suo popolo. Ti proponiamo la canzone nella versione strumentale, con la melodia affidata alla chitarra. SCOLTO A G U I

D

1. Il brano è: a. molto ritmato b. poco ritmato A T O 2. Il suo carattere è: a. malinconico b. festoso 3. Il brano termina con: a. la melodia eseguita alla chitarra b. le percussioni 273 4. Questa musica è adatta: a. al ballo b. all’ascolto

5. Questa musica ti sembra adatta a rappresentare il sole e il mare dei Caraibi? ......

PERÚ ccia2 tra 2 cd 7 El condor pasa mp31 tr accia 243 El condor pasa è il canto popolare andino più conosciuto. Il testo della canzone ci parla dell’amore che prima o poi, come un condor, volerà via e se ne andrà. Il brano, di cui ti proponiamo una versione strumentale, è eseguito da flauto, chitarra e charango. SCOLTO A G U I

D

1. La melodia è eseguita da: a. flauto b. chitarra A T O 2. L’accompagnamento è eseguito da: a. chitarra e charango b. percussioni c. flauto

3. L’andamento del brano è: a. uniforme e costante b. vario con variazioni di velocità

4. Che emozione ti comunica questo brano?......

...... U8_Etnica_263-274 22-01-2007 16:14 Pagina 274

MODULO 2 STORIA DELLA MUSICA

In sintesi MUSICA SENZA FRONTIERE La tradizione musicale tipica di un popolo viene definita musica etnica. La musica popolare si è tramandata oralmente ed è legata alla vita quotidiana e alle celebrazioni sociali e religiose. Ogni popolo e cultura ha elaborato propri stili musicali e utilizzato strumenti diversi. Europa Nell’Europa del Nord particolare importanza riveste la musica celtica. Con questo termine s’inten- de la musica tradizionale delle regioni celtiche (anticamente abitate dai Celti), in particolare Irlanda e Scozia. Il repertorio comprende numerosissime danze e ballate. Fra gli strumenti più importanti vi sono la cornamusa e il violino. Il bacino del Mediterraneo è stato oggetto di frequenti scambi culturali fra le popolazioni europee e quelle di cultura araba. La musica più caratteristica della Spagna è il flamenco e la chitarra è lo stru- mento più utilizzato. In Italia ogni regione ha canti e danze tipiche. Mondo arabo Per musica del mondo arabo s’intende l’espressione musicale dei popoli della Penisola arabica e dell’Africa del Nord. Ha caratteristiche omogenee dovute soprattutto alla lingua e religione comune. Riveste particolare importanza l’ornamentazione (arabesco). Molto diffuse sono le composizioni mu- sicali sulle forme poetiche della letteratura araba. Fra gli strumenti ricordiamo l’ud (liuto arabo). Africa Per musica africana si intende propriamente quella a Sud del deserto del Sahara. Si presenta molto di- 274 versificata, per le numerose etnie presenti. Accanto alla musica tradizionale praticata nei villaggi vi è una musica urbana moderna che utilizza strumenti elettrici. Il ritmo è l’elemento musicale più carat- teristico e il tamburo lo strumento principe. Molto importante è il canto narrativo di vicende con- temporanee, storiche o mitiche accompagnato dalla kora (arpa africana) o dallo xilofono. Asia In Asia (soprattutto in Cina, Giappone e Corea) molto utilizzata è la scala pentafonica. In Giappone e Corea le componenti rumoristiche del suono hanno particolare importanza, mentre in Cina le melo- die sono più pure e i timbri tendenti all’acuto. Nell’Asia del Sud-Est la musica ha una particolare flui- dità e scorrevolezza. In India i costumi, l’organizzazione sociale e la spiritualità hanno notevolmente influenzato la musica: la polifonia non è praticata e ogni scala (raga) viene impiegata per specifici momenti e situazioni. Sui raga si esercita l’improvvisazione. Sitar e tabla sono gli strumenti più carat- teristici. Americhe Nell’America del Nord la musica delle popolazioni originarie sopravvive in alcune riserve di pelleros- sa, mentre le popolazioni provenienti dall’Africa hanno dato vita ai generi del blues e del jazz, e le po- polazioni bianche di origine europea hanno dato origine alla musica country. Nell’America Centrale i generi che ne sono derivati sono legati soprattutto alla musica da ballo delle isole dei Caraibi e di Cuba. Fra i numerosi balli originari di questi Paesi oggi sono particolarmente diffu- si la salsa e il merengue. Nell’America del Sud, in particolare in Perú e in Bolivia, alcune delle tradizioni dell’originario popolo degli Incas sono presenti anco- ra oggi. Gli strumenti più caratteristici sono la siringa (flauto di Pan) e il charango (una piccola chitarra). Molto popolari sono le musi- che da ballo del tango argentino e della samba brasiliana.