Il Castello Di Torrenova : La Storia Ei Proprietari

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Il Castello Di Torrenova : La Storia Ei Proprietari IL CASTELLO DI TORRENOVA Di Renzo Marica Gebrehana Abnet Acsah Testa Ilaria Ursitti Bianca Villano Sofia Classe 3 G - I.C. Donatello IL CASTELLO DI TORRENOVA : LA STORIA E I PROPRIETARI Il castello di Torrenova fu edificato alla fine del XIII secolo. Nel 1467 il castello era di Paolo della Valle, che nel medesimo anno morì. Così le sue proprietà vennero spartite e una parte del feudo del Castello di Torrenova venne dato in mano a Filippo della Valle, un medico di importante fama. Il 19 gennaio del 1592 il castello diventa proprietà di Cristoforo Cenci e in seguito del figlio Francesco. Il 9 settembre 1598 Francesco Cenci viene assassinato. Successivamente il castello verrà acquisito da Clemente VIII, un papa nepotista, che lo venderà a Giovanni Francesco Aldobrandini, marito di sua nipote, Olimpia. Il castello verrà restaurato nel 1601 insieme alla Chiesa di S. Clemente. Olimpia morì nel 1681 a Roma e Torrenova passò al figlio del suo primo marito, Giovanni Battista Borghese. La tenuta restò in mano ai Borghese Il 20 giugno del 1900 la tenuta passò alla dal 1683 al 1923, anni durante i quali non vi abitarono duchessa Annamaria de Ferrari, nuora di mai. Per molti anni il castello e i territori furono affidati Paolo Borghese. Nel 1919, con ai coltivatori. l'occupazione dei terreni da parte dei contadini, viene smembrata la proprietà dei Borghese. Il castello, la chiesa e i terreni circostanti vengono venduti a Giuseppe Migliorelli, e ancora oggi la proprietà appartiene ai suoi eredi, nonostante sia stata molto ridotta. IL CASTELLO DI TORRENOVA :L’EDIFICIO Il Castello di Torrenova è situato al Km 12,500 della via Casilina, dove ubicato l'incrocio con Via Torrenova. Il complesso architettonico di Torrenova è composto dal Castello e dalla Chiesa di S. Clemente. L'edificio è definito «castello» a causa dei suoi merli Via Casilina tipicamente ghibellini. L’edificio prende il nome dalla sua torre, Turris Nova, ossia Torre Nuova. E’ definita Torre Nuova poiché si presume fosse stata edificata sopra ad una torre antecedente, la Torre Ocilenda. IL CASTELLO DI TORRENOVA : CHIESA DI S. CLEMENTE La Chiesa di S. Clemente fa parte del complesso architettonico di Torrenova. L’edificio, di stile rinascimentale, fu costruito dall’architetto Giovanni Fontana in onore del papa Clemente VIII. Per molto tempo, la Chiesa fu l’unico edificio religioso situato in via Labicana, al confine con Frascati. L’edificio è composto da un’unica navata, da due cappelle laterali e da numerosi affreschi ormai parzialmente logorati. Inoltre sono presenti nell’edificio diversi marmi pregiati con decorazioni stupefacenti e un’urna sepolcrale successivamente trasformata in fontana, ancora oggi visibile nel cortile del casale. IL CASTELLO DI TORRENOVA : VIA CASILINA La via Casilina venne chiamata nel suo primo tratto via Labicana, dato che giungeva a Labicum ai castelli Romani, appena fuori Roma. Labicum fu una delle città più antiche del Lazio ed era posta fra Roma, Tuscolo e Preneste ma ancora non si sa con certezza dove sorgesse. La città faceva già parte della Lega Latina e nel 493 a.c firmò il Foedus Cassianum, ovvero un'alleanza per Roma. Successivamente, però, si alleò a Equi e Volsci e il dittatore Quinto Servilio Prisco, considerandolo un grave tradimento contro Roma, al suolo la città nel 414 a.c. Il suo territorio, l'Ager Labicanus, venne poi incorporato nel territorio romano. Invece, per quanto riguarda i cittadini di Labicum molti vennero portati a Roma, altri andarono in una località chiamata Quintanas, dove venne fondata una colonia La colonia diventò municipio con il nome di Labicum militare. Quintanense. La via Labicana si univa alla via Latina, e fu poi fatta proseguire fino a Casilinum, l'attuale Santa Maria Capua Vetere in Campania. Avvicinandosi ad oggi, la Casilina del dopo guerra era completamente periferia se non addirittura campagna. Con il boom economico l'area urbana di Roma iniziò ad espandersi e così i confini est della città hanno iniziato a seguire la strada. Decine di palazzoni e palazzine abusive sono cominciati a comparire, creando così quartieri come Pigneto e Torpignattara. Le case crescevano in modo esponenziale e nacquero altri nuovi quartieri come Borghesiana e Vermicino. PADRE JEAN COSTE Jean Coste nacque nel 1926 a Clermont-Ferrand,una cittadina situata in Francia. Inizialmente fu uno storico e successivamente decise di essere un presbitero. Nel 1951 divenne Padre marista e due anni dopo si trasferì in Italia. Qui iniziò ad approfondire la storia della congregazione marista e gli venne affidata una parrocchia a est di Roma. Poi frequentò altre chiese situate a Torre Gaia e a Torre Angela: quest’ultima per vent'anni. Durante la sua attività pastorale si interessò particolarmente alla storia della topografia della campagna Romana. Questo nuovo interesse causò il coinvolgimento dei giovani della parrocchia; ciò lo portò ad essere uno dei topografi più importanti della zona. Per riferirsi alla tecnica usata per realizzare i casali nella Campagna romana inventò un nuovo termine: incasalamento. Le sue ricerche vennero poi divulgate nei primi anni ottanta a studiosi di alto livello, inoltre creò un archivio ricco delle sue ricerche. Nel 2014, a vent'anni dalla sua scomparsa, si realizzarono dei progetti organizzati dall'associazione "Roma fuori le mura" fondata da Rita Pomponio, con il fine di onorarlo. FRAMMENTI DI PENSIERI Grazie a questo progetto ho scoperto una parte della nostra città che nessuno conosceva e nessuno intendeva conoscere. Ciò dimostra che Roma è una città estremamente ricca, e non solo al centro, ma anche nel nostro quartiere. Per citare Kant: "SAPERE AUDE» è il moto che attribuirei a questa esperienza, perché non ci siamo fermate davanti all’arte, alla nostra arte, l’abbiamo scoperta ed è magnifica. Bianca Ursitti Per me è stata veramente un'esperienza fantastica e costruttiva in cui ho potuto conoscere più approfonditamente il mio territorio e in fondo anche un po’ chi sono Marica Di Renzo FRAMMENTI DI PENSIERI Inizialmente ignoravo le bellezze del mio quartiere, ma grazie a questo progetto ho imparato ad apprezzarle Ilaria Testa È stata un’occasione unica che di sicuro non capiterà di nuovo nella mia vita. Inizialmente consideravo questo progetto banale, ma concludendo ho compreso che è molto importante sapere la storia del nostro territorio. Acsah Abnet Gebrehana Lavorare a questo progetto è stato molto bello e soprattutto mi è servito a conoscere e ad apprezzare di più le molte bellezze del mio quartiere, che invece prima mi erano ignote. Inoltre, è stato interessante e costruttivo cercare le informazioni non solo su Internet ma anche sui libri in biblioteca. Non avevo mai fatto una ricerca in biblioteca, dato che al giorno d’oggi siamo abituati a reperire le informazioni solo attraverso i dispositivi digitali, e l’uso dei libri sta passando in secondo piano. Invece ho capito che questo tipo di ricerca è più veritiera e piacevole e sicuramente la ripeterò in futuro. Sofia Villano BIBLIOGRAFIA • Torrenova Felix, Rita Pomponio, Gangemi Editore • Storie, monumenti e antichità, Rita Pomponio, Publi Dragon • Archeologia, cultura e paesaggio, Comune Di Roma SITOGRAFIA • Wikipedia, voce «Jean Coste» (it.m.wikipedia.org/wiki/Jean_Coste) • Romano Impero (romanoimpero.com) • Pro loco Roma (prolocoroma.it) • San Gaudenzio Roma (sangaudenzioroma.it) • Giardinettis altervista (giardinettisaltervista.org).
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