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numero1 2010

Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai

Mine vaganti di Ferzan Ozpetek Speciali Berlino Oscar Sundance I nuovi Corti Fice ANNO X - NUOVA SERIE - N.1 - GENNAIO/FEBBRAIO 2010 - Euro 3,00 - SPED. ABBONAMENTO POSTALE 70% - FILIALE DI ROMA SERIE - N.1 GENNAIO/FEBBRAIO 2010 Euro 3,00 SPED. ABBONAMENTO POSTALE ANNO X - NUOVA

interviste anteprime Luca Guadagnino Invictus di Clint Eastwood Amenabar, Audiard, Balducci, Jackson, Marcello, Pupi Avati, Parenti, Ramazzotti Alessandro D’Alatri Veronesi, Virzì e Gabriele Salvatores

1 2010 numero FICE - Federazione Italiana Cinema d’Essai n.1/2010 Bimestrale d’informazione cinematografica edito dalla editoriale

Cover story

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A dro D interviste Alessan alvatores abriele S Nicole Grimaudo e G Luca Guadagninord, , , Audia arcello Amenabar ckson, M cci, Ja Baldu azzotti nti, Ram Pare irzì Veronesi, V nelle sale d’essai, tra buoni auspici e qualche Speciali preoccupazione per la tenuta del settore 6 Oscar 2010 Le candidature (Mario Mazzetti) 10 Berlino 2010 (Chiara Barbo e Mario Mazzetti) •••La stagione d’autore entra finalmente nel vivo con l’inizio del nuovo anno, e con essa il cinema italiano che nel 2009 non ha mantenuto le promesse dell’anno 13 Sundance 2010 (Mario Mazzetti) precedente: sono sugli schermi due autentici gioielli come La prima cosa bella di Paolo Virzì, Anteprima forse il suo film migliore, e L’uomo che verrà di Giorgio Diritti, un film davvero prezioso che vorremmo fosse visto il più possibile. Varcando i confini, si segnala il gradito ritorno di Clint 7 Clint Eastwood (Federico Pontiggia) Eastwood con l’ambizioso e coinvolgente Invictus; opere stimolanti come An education Interviste oppure il “popolare” (nell’accezione più alta del termine) Il concerto e l’intenso, rigoroso 8 Pupi Avati (Federico Pontiggia) Lourdes di Jessica Hausner. Solo un sommario delle opere che ravvivano il piacere di 12 Lorenzo Balducci (Federico Pontiggia) condividere sul grande schermo le emozioni, gli stimoli intellettuali, la scoperta e l’approfondimento garantiti da quello straordinario serbatoio di cultura che è il cinema d’essai. 14 Luca Guadagnino (Marco Spagnoli) 15 Flavio Parenti (Marco Spagnoli) L’inizio del 2010 ha visto succedersi, nel dialogo costante e proficuo con la Direzione 16 Gabriele Salvatores (Franco Montini) generale cinema del ministero, due eventi di diverso tenore, entrambi a loro modo 18 Giovanni Veronesi (Federico Pontiggia) appassionanti: il primo, la firma da parte del ministro Bondi del tanto atteso nuovo decreto 20 Micaela Ramazzotti (Marco Spagnoli) di settore, che riordina (le procedure), semplifica (i meccanismi di adesione delle sale d’essai), 21 Paolo Virzì (Franco Montini) diversifica (le programmazioni, con la creazione di una qualifica di “eccellenza” che la 22 Alessandro D’Alatri (Marco Spagnoli) competente commissione riconoscerà ad opere di particolare valore artistico e culturale, 27 Pietro Marcello (Anna Maria Pasetti) rendendo le sale che le programmano più meritevoli degli incentivi). Tutto bene, con l’auspicio 28 Jacques Audiard (Federico Pontiggia) che i tempi tecnici (registrazione della Corte dei Conti e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) ne 29 Alejandro Amenabar (Marco Spagnoli) consentano l’entrata in vigore a breve; la categoria, che resiste a tempi non facili e a un’offerta 30 (Marco Spagnoli) sempre più limitata e disordinata, un po’ se lo merita… Anche perché il governo sembra intenzionato a mettere mano a una legge cinema finalmente “di sistema”, mostrando di Rubriche credere in un settore che pure tra tagli e polemiche è ridotto all’osso: a un tale evento 4 Notizie vorremmo arrivare con sale d’essai motivate, regolamentate con serietà e competenza. 40 Docuclub (Maurizio Di Rienzo) Altro evento, da archiviare nel genere “surreale” – l’avrete letto su molti quotidiani – 41 Polvere di Stelle (Giovanni M. Rossi) l’attribuzione (per quanto condizionata all’esame della copia campione, ancora non 42 Cult dvd (Gabriele Spila) avvenuto) della qualifica di “interesse culturale” al cine-panettone di Neri Parenti prodotto 43 Cinema di carta (Chiara Barbo) dal patron De Laurentiis. Molto probabilmente richiesta per accedere ad altri benefici 44 Mondo d’essai-Valter Casini (Marta Proietti) previsti dalla legge (dunque non necessaria), la qualifica prontamente concessa ha 45 Detour (Umberto Ferrari) scandalizzato non solo i puristi (tali film diventano automaticamente d’essai), ma anche tutti 46 Colonna sonora (Mario Mazzetti) gli operatori che del cinema culturale (di qualità, d’autore, chiamatelo come volete) hanno fatto la loro bandiera e che si vedono invadere il campo da produzioni di un altro pianeta. Schede critiche Non che il parterre di interesse culturale non sia già affollato di titoli suggestivi e opere 29 AGORA dichiaratamente commerciali… Si dirà: facile giudicare col senno di poi, giacché la qualifica è 30 AMABILI RESTI 34 L’AMANTE INGLESE attribuita sulla base della sceneggiatura; ma è pur vero che ormai la decisione favorevole 36 GLI AMORI FOLLI della commissione consegue anche al buon esito commerciale delle opere precedenti di 32 BACIAMI ANCORA produttore, regista e cast (chi meglio del film di Natale?) e che in ogni caso, se di cultura si 34 LA BOCCA DEL LUPO parla, il copione non poteva dare adito a dubbi… Un incidente di percorso, si è detto, ma 33 DONNE SENZA UOMINI anche l’auspicio che il polverone serva a ristabilire priorità, zone di intervento (statale), 37 E’ COMPLICATO 33 AN EDUCATION ambiti di applicazione. Altrimenti, mentre sarà sempre più difficile produrre opere non 31 INVICTUS altrettanto orientate al grande pubblico (nella stessa seduta non è stato ammesso per 32 IO SONO L’AMORE carenza di risorse l’ultimo progetto della brava Antonietta De Lillo), a furia di tagliare e 35 LA PRIMA COSA BELLA uniformare le programmazioni si potrà un domani pensare che il segmento di cui ci 28 IL PROFETA 36 REVANCHE occupiamo non sia poi così strategico e degno dell’attenzione del legislatore… 38 SENZA APPARENTE MOTIVO MARIO LORINI 35 LE STELLE INQUIETE presidente FICE 38 THE WOLFMAN Nel numero scorso, per un disguido tecnico, è saltato il nome dell'autrice dello I nuovi Corti Fice a pag. 39 speciale Torino, Cristiana Paternò. Ce ne scusiamo con l'interessata e con i lettori.

Hanno collaborato a questo numero: Chiara Barbo, Domenico Barone, Barbara Corsi, ...Abbonamento annuo: euro 15,00 sul C.C. Postale n° 61358016 intestato a VIVILCINEMA Maurizio Di Rienzo, Umberto Ferrari, Mario Lorini, Mario Mazzetti, Franco Montini, Anna Maria Spettacolo Service srl, Via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma - Numeri arretrati euro Bimestrale d’informazione Pasetti, Cristiana Paternò, Federico Pontiggia, Marta Proietti, Giovanni Maria Rossi, Marco 3,50 ...Concess.ria esclusiva per la pubblicità: A.P.S. ADVERTISING srl - Via Tor de' cinematografica Spagnoli, Gabriele Spila ...Segreteria per l’editore: Stefania Trenca ...Progetto Schiavi, 355 - 00177 Roma - Tel. 06.89015166 - 06.89015167 fondato da Claudio Zanchi grafico: Geppy Sferra ...Editore per conto della Fice: Spettacolo Service srl, via di www.apsadvertising.it, [email protected] ... Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731 - Rivista fondata dalla Coop. L’Atelier di Reg. Trib. di Roma n. 382 dell’ 11/9/2000 (già Trib Firenze n. 3642 del n°1/2010 nuova serie Firenze, pubblicata dalla Fice: via di Villa Patrizi 10, 00161 Roma, tel. 06/884.731, 17/12/1987) Sped. Abb. postale 70% Gennaio/Febbraio 2010 fax 06/440.42.55 ...e-mail: [email protected] ...web: www.fice.it Chiuso in redazione il 2/2/2010 - stampato per conto della Direttore responsabile: Mario Mazzetti ...Fotocomp. e stampa: Inprinting srl, Via Dalbono 35, Roma Inprinting srl presso lo stabilimento “Grafiche PFG” Spa

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 3 notizie fice ••• LORINI CONFERMATO ••• PRIMI ANNUNCI DAI GRANDI FESTIVAL Sarà John Woo il Leone d’oro alla carriera di Venezia 2010 (1-11 settembre), su proposta PRESIDENTE del direttore Marco Müller. L’autore di A better tomorrow, Bullet in the head, Riunitosi a fine gennaio, il congresso nazionale Fice Face/Off fino al recente La battaglia dei tre regni sarà per la quarta volta al Lido. ha confermato Mario Lorini, esercente di Porte Aperte dell’edizione 2010 di Locarno (4-14 agosto) sarà incentrato sul cinema Poggibonsi, alla guida della federazione delle sale dell’Asia Centrale. La retrospettiva del Torino Film Festival (26 novembre - 4 dicembre) sarà d’essai per il triennio 2010-2012. Lo affiancano in invece dedicata a John Huston. sarà presidente della giuria a Cannes (12 - 23 consiglio direttivo Domenico Dinoia, Accursio maggio), Giuseppe Tornatore lo sarà al Festival di Roma (29 ottobre - 6 novembre). Caracappa, Filippo Nalon e Antonio Salvadori. ••• RETROSPETTIVA GODARD A BOLOGNA ••• FILM D’ESSAI Retrospettiva integrale di Jean-Luc Godard a Bologna, cinema Lumière, da febbraio a giugno. L’omaggio all’80enne maestro è affidato al critico Jean Douchet, con due eventi musicali collaterali affidati a John Zorn e a William Parker, che apre il 4 febbraio con un concerto sulle immagini di Alphaville. Repliche a Torino e Losanna. ••• RASSEGNE E FESTIVAL Vittorio Veneto Film Festival - Immagini in movimento dal 25 al 28 febbraio sul cinema per ragazzi, www.vittoriofilmfestival.com ...Roma Independent Film Festival dall’8 al 16 aprile al Nuovo Aquila: concorso lungometraggi, New Frontiers per le opere prime, Documentary films, premio Current sul tema “Inchiesta internazionale” (max 15’). Info: www.riff.it …58° Trento Film Festival dal 29 aprile al 9 maggio dedicato alla montagna e diretto da Maurizio Nichetti (www.trentofestival.it) …Tekfestival a maggio al MOON Nuovo Aquila di Roma sul cinema indipendente e sociale. Tra le parole chiave: migrazioni, politiche dei corpi, precarietà, controculture, globalizzazione; scad. 5 marzo Di seguito le recenti qualifiche di film d’essai (www.tekfestival.it) …CinemAmbiente a Torino dal 1° al 6 giugno per doc e corti in attribuite dalla commissione ministeriale: i concomitanza con la giornata mondiale dell’ambiente (5/6), scad. 15/3 documentari Alda Merini una donna sul (www.cinemambiente.it) …Gli Incontri Cinematografici di Stresa, dal 14 al 20 giugno, palcoscenico, Il colore delle parole, Valentino includeranno il corto noir vincitore del premio Passaggi a Nord Ovest …Il 18 e 19 giugno l’ultimo imperatore e poi Amabili resti, Amelia, Festival Alto Vicentino per corti, scad. 3/5 (www.festivalaltovicentino.org) …EcoVision Brothers, Il canto delle spose, Il concerto, Festival su Ambiente e Cinema a Palermo a giugno, info www.ecovisionfestival.com, Francesca, Hachiko, Moon, Il riccio, Welcome. scadenza 5 marzo …Iscrizioni fino al 28/2 per Maremetraggio, festival del corto e delle opere prime a Trieste dal 25 giugno al 3 luglio (www.maremetraggio.com) ...Euganea Film ••• MOSAICO D’EUROPA Festival dal 9 al 25 luglio tra Este e Monselice per corti anche animati e doc, scad. 27/3, A RAVENNA www.euganeafilmfestival.it …FilmVideo a Montecatini per corti dal 13 al 17 luglio L’edizione 2010, la quarta, del Mosaico d’Europa (animazione, documentario, fiction, sperimentale e videoclip), max 40’, scad. 16/3 Film Festival si svolgerà al Cinemacity di Ravenna (www.filmvideomontecatini.com) …Ad agosto Acireale ospita Magma – Mostra di dal 19 al 24 aprile, organizzato dal Comune con la cinema breve (fiction, doc, sperimentale, animazione), scad. 10 marzo, www.magmafestival.org …L’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli lancia un corso di collaborazione della Fice. In cartellone opere di laurea, “Imprenditoria e creatività per cinema, teatro e televisione”; tra i partner Cinecittà, giovani autori europei, retrospettiva, omaggi e Rai, Mediaset, Teatro San Carlo e Teatro Stabile di Napoli (www.unisob.na.it). anteprime. Il festival, di cui è presidente onorario Pupi Avati, si propone di rilanciare opere apprezzate ••• SI GIRA NEL MONDO ai principali festival o premiati da giurie Cicae ma Maledimiele (come la canzone degli Afterhours) è l’ultimo film di Marco Ponti sul dramma privi di distribuzione nel nostro paese. dell’anoressia, con Gianmarco Tognazzi, Sonia Bergamasco e la giovane Benedetta Gargari …Opera terza per Paolo Franchi, che in E la chiamano estate si ispira a Resnais e ritrova ••• TORNANO I FILM A 2 EURO Barbora Bobulova, Elio Germano, Irène Jacob accanto a Jean-Marc Barr, Filippo Nigro e Tutti i martedì di marzo torna il progetto promosso Nicoletta Mantovani ...L’opera seconda di Andrea Molaioli, Il gioiellino, ha ottenuto il dalla Regione Veneto e dalla Fice regionale: in 14 finanziamento di Eurimages per la coproduzione e distribuzione europea accanto ai nuovi sale di tutte le province biglietto a 2 euro per progetti del turco Nuri Bilge Ceylan (Once upon a time in Anatolia), del tedesco Philip incentivare il consumo del cinema di qualità Gröning (My brother Robert), del britannico Michael Radford (Michel Petrucciani – (infoline 049/651578, www.spettacoloveneto.it). Body and soul) e del polacco Jerzy Skolimowski (The essence of killing) …I Malavoglia di Verga tornano al cinema con Pasquale Scimeca, anche sceneggiatore con Tonino Guerra e ••• DOCUMENTARI Nennella Bonaiuto …Due progetti sulla strage di Piazza Fontana, un film e un IN EMILIA ROMAGNA documentario, ad opera di Marco Tullio Giordana e degli sceneggiatori Rulli e Petraglia, produce Cattleya …Opera seconda di Claudio Capellini, Una vita tranquilla (premio La Fice regionale ha promosso la circuitazione dei Solinas 2001) vede Toni Servillo nel ruolo di un ristoratore in Germania dal passato torbido documentari a sfondo sociale Eva e Adamo di …La vita e la morte del “Santo Demonio”: Rasputin è la docu-fiction diretta da Louis Nero Vittorio Moroni e L’amore e basta di Stefano con Francesco Cabras nel ruolo principale …Emir Kusturica prepara il turbolento Cool Consiglio (in sette città, chiude il Filmstudio 7B di water (due fratelli palestinesi e il funerale del padre) ma già pensa a Wild roses, tender Modena il 9 febbraio): proiezioni alla presenza degli roses con /Pancho Villa e Salma Hayek …Marjane Satrapi, dopo Persepolis, autori e dibattito sul vissuto di relazioni sentimentali lavora a un nuovo progetto sull’Iran dello Scià, negli anni ’50: si intitola Pollo alle prugne considerate atipiche. ed è una storia d’amore senza lieto fine …Appena terminata la Tempesta scespiriana, Julie Taymor lavorerà alla trasposizione de Le teste scambiate di Thomas Mann …Joe Wright ••• CORTOLAZIO: I VINCITORI ritrova Saoirse Ronan in Hanna, storia di una ragazzina dell’Est allevata dal padre per Oggi gira così di Sydney Sibilia e Valerio Attanasio, diventare killer …Ben due progetti sulla relazione tra Maria Callas e Aristotele Onassis, Solo un gioco di Elisa Amoroso e De Gusti-bus di uno scritto da Niall Johnson, l’altro dal premio Oscar Julian Fellowes …Robert De Niro, Ezio Maisto sono le tre sceneggiature di corti Edward Norton e Milla Jovovich nel thriller Stone per la regia di John Curran …Tilda vincitrici di CortoLazio 2009/2010 (menzione Swinton e un figlio che si mette nei guai in We need to talk about Kevin di Lynne speciale al “veterano” Alessandro Celli per Cani). Le Ramsay …Julien Temple girerà You’ve really got me sui Kinks …Un cantautore si opere saranno presentate all’edizione 2010 del innamora di una cantante country in declino in Love don’t let me down, con Tom festival La Cittadella del Corto, dal 26 al 30 McGraw e Gwyneth Paltrow, dirige Shana Feste …John Madden adatta The outcast di maggio a Trevignano Romano (in corso le selezioni, Sadie Jones, storia di un adolescente in crisi nella provincia inglese del dopoguerra …La c’è tempo fino al 28/2, info: magiara Marta Meszaros ha presentato The last report on Anna sulla socialdemocratica www.cittadelladelcorto.it). che lottò contro fascismo e comunismo prima di essere esiliata nel ‘56 …Chin Han e Mia Wasikowska nel nuovo film di Gus van Sant: due adolescenti e la paura della morte.

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specialeOscar 2010

AVATAR HURT LOCKER BASTARDI SENZA GLORIA IL PROFETA Da Pandora a Bagdad Il realismo della Bigelow e il mondo fantastico di Cameron sotto i riflettori nella corsa agli Oscar, nell’anno che vede raddoppiati i film in lizza. Intanto in Francia, ai César…

••• I guerrieri nobili di Pandora o la (peccato che A single man non abbia avuto altre l’assenza di Ponyo: tra i due gioielli Disney morte dietro l’angolo nelle strade minate di nomination: un delitto dimenticare Julianne potrebbe spuntarla Coraline, mentre tra i corti Bagdad? Ampiamente sottolineata, l’adrenalinica Moore e la potente colonna sonora). Tra i non tifiamo per il nuovo Wallace & Gromit). Doppio competizione tra gli ex coniugi Cameron e protagonisti, difficile non puntare sul Christoph colpo per i Coen, candidati come produttori e Bigelow, i più quotati aspiranti all’Oscar per il Waltz di Bastardi senza gloria. sceneggiatori di A serious man (una punta di miglior film (e la migliore regia: l’associazione dei Pazienza per l’assenza di Tornatore (inutile fare raffinatezza dai giurati dell’Academy…). Che altro? registi ha già consacrato quest’ultima) sorprende dietrologie del tipo: ci fosse stato Bellocchio...:la La sceneggiatura del satirico In the loop: il principalmente perché finalmente Hollywood si è categoria è vischiosa e aleatoria); tra i candidati al presidente degli Usa e il premier britannico accorta del talento della regista di Point break e miglior film straniero, a noi europei sembrano decidono di fare una guerra in Medio Oriente… Strange days: Hurt locker, sugli artificieri di stanza favoriti i pluripremiati Il nastro bianco e Il Gli italiani: i truccatori de Il divo, il direttore della in Iraq, è stato presentato in concorso a Venezia profeta, ma dovranno vedersela con il thriller fotografia di Avatar (il calabrese Mauro Fiore, in 2008, da noi è uscito quasi subito mentre solo nel argentino El secreto de sus ojos, col peruviano una categoria che evidenzia un certo ricambio e giugno 2009 gli americani hanno iniziato ad Il canto di Paloma già vincitore a Berlino e con include il collaboratore abituale di Loach, Barry ammirarlo. Auspichiamo quanto meno che del film l’israeliano Ajami, storia di clan e vendetta a Ackroyd) e il compositore Marco Beltrami. di guerra “da camera”, scritto dal compagno della Giaffa, di prossima uscita. Peccato per il Appuntamento al 7 marzo per la consegna delle regista e coproduttore Mark Boal (ex reporter dal documentario su Valentino ma soprattutto per il statuette, in una serata condotta dai “rivali in fronte), non si ignori il magnifico montaggio. capolavoro Les plages d’Agnès (Varda), che non amore” di Meryl Streep nell’imminente È Quanto all’asserita rivalità, nel ritirare il Globo hanno superato le semifinali; la cinquina dei complicato, Alec Baldwin e Steve Martin. d’oro per Avatar Cameron ha riconosciuto documentari affronta temi sociali rilevanti: i video pubblicamente, con un bel gesto, che avrebbe reporter birmani che rischiano la vita, la strage di Uno sguardo anche Oltralpe: ottima annata per il preferito lo vincesse l’affascinante ex-moglie, 59 delfini in Giappone, i profitti dell’industria cinema francese, a giudicare dalle candidature ai anni portati incredibilmente. Acerrima, invece, la alimentare a scapito di ambiente e salute Premi César (saranno assegnati il 27 febbraio): 13 rivalità tra le primedonne Meryl Streep e Helen pubblica, l’ex analista del Pentagono che ha per il pluripremiato Il profeta di Jacques Audiard, Mirren: quest’ultima portò a casa la statuetta tre svelato ai media segreti scottanti sul Vietnam, i 11 per A l’origine di Xavier Giannoli (anch’esso anni fa per The Queen, ai danni della Miranda de Il pericoli affrontati dai piccoli migranti messicani. visto a Cannes, è la magnifica storia vera di un ex diavolo veste Prada e, dopo le belle frasi (solo di Dicevamo del miglior film: quest’anno diventano galeotto che si finge direttore dei lavori di un tratto circostanza, lo si leggeva negli occhi…) alla serata 10 i candidati, per aumentare l’effetto autostradale, dapprima per truffa poi per orgoglio, conclusiva del festival di Roma (entrambe promozionale e dare spazio anche a film portando un’intera cittadina a credere nel riscatto premiate, la Streep alla carriera), si rinnova il “minori”: scartato per Amabili resti (ma è individuale e collettivo); 10 per Welcome di duello con Julie & Julia (per il ruolo della celebre candidato il perfido Stanley Tucci), Peter Jackson Philippe Lioret, bel successo anche in Italia. Gli altri cuoca la divina Meryl ha appena ottenuto il rientra dalla finestra come produttore del film candidati sono Il concerto di Radu Mihaileanu, Golden Globe) e The last station, dove nei panni fantascientifico low cost District 9, uscito in Gli amori folli di Alain Resnais, La journée de la di Sofia Tolstoj la Mirren strappa l’applauso: una sordina da noi, vero outsider al fianco del jupe di J.P. Lilienfeld (con Isabelle Adjani) e Rapt di bella sfida, che però potrebbe vincere la terza britannico An education e dell’indipendente Lucas Belvaux. Tra i migliori attori è candidato due incomoda Sandra Bullock, amatissima negli Usa, in Precious già laureatosi al Sundance e a Cannes volte François Cluzet, per il film di Giannoli ma The blind side per una volta in un ruolo (distributore italiano cercasi). Alle 9 candidature anche per Le dernier pour la route (se la vedrà drammatico (si sa, agli Oscar raramente vince il/la dei due favoriti si aggiungono le 8 del film di con il “profeta” Tahar Rahim, Vincent Lindon e migliore…). Tra gli attori, appare favorito Jeff Tarantino, a nostro avviso perfino poche, le 6 di Yvan Attal). Tra le attrici la Adjani sfida Kristin Scott Bridges, cantante country alcolizzato in Crazy Precious e Tra le nuvole (esagerato candidare le Thomas (L’amante inglese), Audrey Tautou-Coco heart, anche se il /Mandela del due attrici non protagoniste), le 5 di Up, in lizza Chanel, l’intensa Dominique Blanc de L’autre e trascurato film di Eastwood e il mai così sia come film che come cartone animato Sandrine Kiberlain per Mademoiselle Chambon. convincente Colin Firth gli daranno filo da torcere (categoria che passa da 3 a 5 titoli ma delude per • MARIO MAZZETTI

Tutte le candidature FILM - Avatar …Bastardi senza gloria …The blind side ATTRICE NON PROTAGONISTA - Penelope Cruz, Nine FOTOGRAFIA - Avatar …Harry Potter e il principe …The last campaign of Governor Booth Gardner …District 9 …An education …Hurt locker …Precious …Vera Farmiga, Tra le nuvole …Maggie Gyllenhaal, mezzosangue …Hurt locker …Bastardi senza gloria …The last truck: closing of a GM plant …Music by …A serious man …Tra le nuvole …Up Crazy heart …Anna Kendrick, Tra le nuvole …Mo’Nique, …Il nastro bianco Prudence …Rabbit à la Berlin REGIA - , Avatar …Kathryn Bigelow, Precious MONTAGGIO - Avatar …Bastardi senza gloria CORTOMETRAGGIO - The door …Instead of Abraca- Hurt locker …, Bastardi senza gloria ATTORE NON PROTAGONISTA - Matt Damon, Invic- …District 9 …Hurt locker …Precious dabra …Kavi …Miracle fish …The new tenants …Lee Daniels, Precious …Jason Reitman, Tra le nuvole tus …Woody Harrelson, The messenger …Christo- SCENOGRAFIA - Avatar …Nine …Parnassus …Sher- CORTOMETRAGGIO ANIMATO - La dama y la muerte SCENEGGIATURA (adattamento) - District 9 …An pher Plummer, The last station …Stanley Tucci, Ama- lock Holmes …The young Victoria …French roast …Granny O’Grimm’s sleeping beauty education …In the loop …Precious …Tra le nuvole bili resti …Christoph Waltz, Bastardi senza gloria COSTUMI - Bright star …Coco before Chanel …Nine …Logorama …Wallace & Gromit – Il mistero dei 12 SCENEGGIATURA (originale) - Bastardi senza gloria FILM ANIMATO - Coraline …Fantastic Mr. Fox …La …Parnassus …The young Victoria fornai assassinati …Hurt locker …The messenger …A serious man principessa e il ranocchio …The secret of Kells …Up COLONNA SONORA - Avatar …Fantastic Mr. Fox TRUCCO - Il divo (Aldo Signoretti e Vittorio Sodano) …Up FILM IN LINGUA STRANIERA - Ajami, Israele …Il …Hurt locker (Marco Beltrami) …Sherlock Holmes …Up …Star Trek …The young Victoria ATTRICE - Sandra Bullock, The blind side …Helen Mirren, canto di Paloma, Perù …Il nastro bianco, Germania CANZONE ORIGINALE - Almost there, La princi- MONTAGGIO DEL SUONO - Avatar …Bastardi senza The last station …Carey Mulligan, An education …Gabou- …Il profeta, Francia …El secreto de sus ojos, pessa e il ranocchio …Down in New Orleans, La gloria …Hurt locker …Star Trek …Up rey Sidibe, Precious …Meryl Streep, Julie & Julia Argentina principessa e il ranocchio …Loin de Paname, Paris 36 …Take it all, Nine …The weary kind, Crazy heart MISSAGGIO DEL SUONO - Avatar …Bastardi senza ATTORE - Jeff Bridges, Crazy heart …George Clooney, DOCUMENTARIO - Burma VJ …The cove …Food, gloria …Hurt locker …Star Trek …Transformers 2 Tra le nuvole …Colin Firth, A single man …Morgan Inc. …The most dangerous man in America: Daniel DOCUMENTARIO CORTOMETRAGGIO - China’s Freeman, Invictus …Jeremy Renner, Hurt locker Ellsberg and the Pentagon Papers …Which way home unnatural disaster: the tears of Sichuan province EFFETTI VISIVI - Avatar …District 9 …Star Trek

6 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Clint Eastwoodanteprima

Una mente creativa Sta per uscire “Invictus”, ultimo atteso film del granitico regista di “Gran Torino”, incentrato sulla figura carismatica di Nelson Mandela (interpretato da un ispirato Morgan Freeman), che attraverso il rugby seppe unificare il Sudafrica del dopo apartheid

••• Maggio 1994: Nelson Mandela ma la prima parola – e, vedrete nel film, il ritmo della storia”. Una frase tipica di è stato appena eletto presidente del nuovo primo piano – spetta a Morgan Freeman, che Eastwood, che ama paragonare il proprio Sudafrica. Nonostante la fine dell’apartheid, il è stato scelto proprio da Mandela, addirittura ruolo sul set al capitano di una nave: “Io mi Paese rimane tuttavia profondamente diviso, 16 anni fa. L’attore incontra per la prima volta limito a prendere i migliori artisti e tecnici, li sia etnicamente che economicamente. Per Mandela nel 1992, subito dopo aver diretto il metto in grado di dare il meglio di sé e mi unificare il suo popolo, Mandela progetta un suo esordio alla regia, Bopha. Trascorrono prendo il merito di tutto”. piano ambizioso e ancor più rischioso: due anni e il furore artistico passa al politico, Il ritmo della storia è scandito anche dalle convincere i connazionali ad appoggiare la che manda alle stampe la sua autobiografia A mischie sul campo da gioco, dove svetta propria squadra di rugby, gli Springboks, nella long walk to freedom, senza dimenticare François Pienaar, interpretato da Matt marcia di avvicinamento ai Campionati del quell’incontro: a domanda, “Da chi si farebbe Damon. Proprio quello “svettare” è stato un Mondo che il Sudafrica ospiterà l’anno interpretare sul grande schermo?”, risponde: problema: un mese prima del ciak, l’attore seguente. Non è una missione facile, anzi, “Morgan Freeman, of course”. raggiunge il Sudafrica e scopre con sulla carta pare addirittura impossibile: la Qualcuno glielo manda a dire, perché preoccupazione che “François era alto uno e maggioranza della popolazione nera Freeman opziona subito i diritti del libro, novanta, mentre io sono solo uno e considera ancora il rugby uno sport razzista, ma… Ma non ce la fa, non riesce a trarne una settanta… Ho parlato con Clint”, prosegue associato ai bianchi e agli Afrikaner. Non a sceneggiatura (“è un librone, avevo iniziato a Damon, “e gli ho chiesto cosa dovevamo fare, caso, al pallone ovale preferiscono, e di gran credere davvero che fosse impossibile perché ovviamente la sua posizione sul campo lunga, il calcio… ricavarne un film”) finché non confida le sue da gioco (seconda linea difensiva, NdR) Ma contro tutti i pronostici, guidati dal turbe al giornalista John Carlin, che stava per dipende dalla sua taglia, ma mi ha rassicurato: capitano François Pienaar, il 24 giugno 1995 scrivere… Playing the enemy: Nelson Mandela Risolviamo tutto con le opportune gli Springboks affrontano gli All Blacks and the game that made a nation, poi uscito inquadrature…”. neozelandesi, davanti a 62mila spettatori in nel 2008. Così è stato, per un film non agiografico né delirio all’Ellis Park Stadium di Johannesburg. Forte del trattamento di un sudafricano, nei confronti di questo capitano coraggioso, Alla fine di un match al cardiopalma, una Anthony Peckham, che firma la definitiva né soprattutto del Premio Nobel per la pace, fotografia fisserà un momento storico non sceneggiatura, è proprio il libro di Carlin (che che Eastwood non ritrae come un santo, un solo dello sport, ma della vita dell’intero fornisce il soggetto di Invictus) a sbloccare eroe senza macchia o l’icona perfetta: “Il Sudafrica. l’impasse: l’attore e il suo partner produttivo mistero, viceversa, è un altro: come è potuto “È una storia emozionante, che mi ha ispirato Lori McCreary possono iniziare a pensare al uscire da 27 anni di prigione e mostrarsi molto. Non l’avevo mai fatto prima: non dico regista. Pensiero stupendo, e soprattutto benevolo nei confronti dei suoi aguzzini”, una biografia, ma il concentrarmi su un pezzo istantaneo: Clint Eastwood, che con Invictus afferma il regista. di vita, quella di Mandela, non ancora firma la terza collaborazione con Freeman, E forse il segreto sta proprio nel titolo, accostata da nessuno. Non sono in molti a dopo Unforgiven e Million dollar baby. Invictus, ovvero invincibile, quello del conoscere il suo rapporto con lo sport e come Che si aspettava l’attore da Eastwood, poemetto scritto nel 1875 da William Henley, e perché utilizzò il rugby… Quel che ha fatto tornato a girare in Africa vent’anni dopo a cui era stato appena amputato un piede: “It testimonia la sua mente creativa, all’opera per Cacciatore bianco, cuore nero? “Clint, e matters not how strait the gate / How cercare in tutti i modi di unificare il suo Paese. basta! Andiamo sul set e lavoriamo!”, mentre charged with punishments the scroll / I am E poi, è la riprova della sua abilità nel far il regista rivela che la preparazione al ruolo di master of my fate; / I am the captain of my succedere le cose”. Parola di Clint Eastwood, Freeman non è stata molto discussa prima di soul” (Non importa quanto sia stretta la porta perché quella sopra descritta non è solo la girare: “Beh, lui conosceva Mandela e io no. / Quanto piena di castighi la vita; / Io sono storia di Mandela, gli Springboks e il Sudafrica Nonostante non sia un sosia perfetto, padrone del mio destino / Io sono il capitano post apartheid, ma quella del suo nuovo film: condivide lo stesso tipo di presenza, statura e della mia anima”), così si conclude. Ma per Invictus, interpretato da Morgan Freeman carisma. Abbiamo solo fatto un po’ di make- Mandela, che vi trasse grande ispirazione, era nei panni di Mandela e da Matt Damon nei up perché la piega dei suoi occhi solo l’inizio. calzoncini e t-shirt di Pienaar. assomigliasse a quella di Mandela, ed era in • FEDERICO PONTIGGIA Del capitano coraggioso Damon diremo poi, pista. Da parte mia, dovevo solo seguire il

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 7 intervistaPupi Avati

FILMOGRAFIA - Balsamus, l'uomo di Satana (1968), La casa dalle finestre che ridono (1976), Tutti defunti... tranne i morti (1977), Aiutami a sognare (1981), Dancing paradise (1982), Zeder (1983), Una gita scolastica (1983), Noi tre (1984), Impiegati (1984), Festa di laurea (1985), Regalo di Natale (1986), Ultimo minuto (1987), Sposi (1987), Storia di ragazzi e di ragazze (1989), È proibito bal- lare (1989), Fratelli e sorelle (1991), Bix (1991), Magnificat (1993), Dichiarazioni d'amore (1994), Storie incredibili (1986), L'amico d'infanzia (1994), L'arcano incantatore (1996), Festival (1996), Il testimone dello sposo (1998), La via degli angeli (1999), I cavalieri che fecero l'impresa (2001), Il cuore altrove (2003), La rivincita di Natale (2004), Ma quando arrivano le ragazze? (2005), La secon- da notte di nozze (2005), La cena per farli conoscere (2007), Il nascondiglio (2007), Il papà di Giovanna (2008), Gli amici del bar Margherita (2009), Il figlio più piccolo (2010)

L’autore con Christian De Sica

Luca Zingaretti e Nicola Nocella De Sica con Alessandra Acciai Padre ladrone Una commedia spietata sull’ossessione del denaro che mina i rapporti familiari: è “Il figlio più piccolo”, con un inedito Christian De Sica e Luca Zingaretti

••• Dopo La cena per farli della guardia di finanza, consigliato dal suo sottorecitazione. Del suo personaggio vediamo conoscere e Il papà di Giovanna, Pupi Avati commercialista, l’uomo convoca il figlio più anche l’intimo, mentre nei cinepanettoni c’è conclude un’ideale trilogia sui padri con Il piccolo (Nicola Nocella), il quale si illude solo l’esibizione, l’abito: viceversa, qui c’è figlio più piccolo, da lui scritto e diretto, credendo nella resipiscenza del genitore, l’intimità, seppur modesta, perché sono esseri prodotto dal fratello Antonio con Medusa Film pronto a riabbracciarlo… È una commedia umani modesti. e interpretato da Christian De Sica, Laura durissima, narrata con leggerezza. Il commercialista è Luca Zingaretti, new Morante, Luca Zingaretti e Nicola Nocella. Anche pessimista? entry del suo cinema. Come nasce Il figlio più piccolo? No, non mi rassegno all’idea di dover Non lo conoscevo, l’idea è stata di mio fratello. Da una considerazione, che viene dalla mia cancellare tutto il mondo. Incontrando molti L’ho incontrato, m’è parso una persona esperienza riguardante il Centro Nord del giovani, talvolta mi rendo conto che il loro riservata, timida, restia ad aprirsi: un po’ al buio, nostro paese, a partire dalla mia Bologna: i talento è relativo, ma anche in questo caso ho immaginato quello che non aveva mai fatto. valori di riferimento sono legati al possesso, non mi sento autorizzato a dir loro di lasciar Se per Christian questo film è l’altrove del ovvero sei quello che hai, più hai, più sei. Forse perdere, perché la nostra è la cultura del cinepanettone, per Zingaretti è l’altrove di la grande indifferenza della metropoli, rispetto pessimismo, dell’alibi per giustificare la Montalbano. Davvero Luca mi ha stupito, non alla provincia del Nord, permetteva un’altra rinuncia. credevo fosse così solido, capace di tenere il suo esistenza, controcorrente. Negli ultimi anni Dopo il papà Ezio Greggio, mette al centro personaggio anche nel paradosso. anche queste zone sono state però contagiate di una commedia drammatica un altro Viceversa, la Morante ritorna dopo Il da un convincimento umiliante, penalizzante e attore comico, brillante, quale Christian nascondiglio… totalizzante: il denaro è l’unità di misura De Sica. Come ha lavorato con lui? Laura qui ha trovato una donna molto legata attraverso cui si pregiudicano e si determinano Solo di sottrazione, avendo a disposizione un alle utopie dei suoi genitori sessantottini, le scelte culturali e sociali. essere umano, prima che un attore, che non cantautrice un po’ fumata, ai margini, fanée, E familiari? vedeva l’ora di allargare le ottave del suo che vive nell’astrazione più totale, ancora Nella stessa organizzazione del nucleo strumento, e suonare in altre tonalità. Natale innamorata del suo ex marito mostro. Un tipo di familiare, che si è andata a scombinare, credo a Beverly Hills è stato il suo 26° donna che Laura conosce, ha conosciuto: non è abbia influito il non possiamo permettercelo, il cinepanettone, un incontro regolare con lei, ma ha una follia simile. dare la precedenza a conti e sottrazioni. platee ampie, ma è vero che, se le storie Infine, c’è il piccolo Nicola Nocella… Che cos’è oggi il denaro? passano da Cortina a Beverly Hills, il suo Nocella è la scoperta del film: se funzionerà, è Nostro signore, un padrone totalizzante a cui personaggio è sempre lo stesso. È una formula merito del figlio più piccolo, perché attraverso i nulla sfugge. Nel film diviene il pretesto di una collaudata, che ha reso Christian felice, suoi occhi, la sua sensibilità, vediamo tutta la vicenda innestata sul presente, quello di chi appagato finanziariamente e storia. vuole essere ricco prendendo le scorciatoie più professionalmente, ma con la voglia di fare Dunque, che Figlio sarà? disoneste. Di esempi ne è pieno tutto altro. Concludo la trilogia sui padri, riassumendo e l’Occidente, e anche sottocasa ne troviamo a Come è nata la collaborazione? comprendendo i due capitoli precedenti. Ho iosa… È stato lui a proporsi, da molto tempo fatto opere sul presente altrettanto dure, da Da dove è partito? aspettava questa occasione: quando ho Regalo di Natale a Ultimo minuto a Da un essere umano (De Sica), che per iniziare trovato la temperatura della piscina giusta per Impiegati, ma qui la miscela contempla il ha portato via gli appartamenti alla moglie farlo nuotare, l’ho chiamato. Quando gli ho divertimento, perché abbiamo a che fare con (Laura Morante), subito abbandonata. Una raccontato il personaggio, un immobiliarista dei cialtroni, schiavi del denaro e quindi schiavi donna portatrice di valori sani, un personaggio romano figlio di mignotta e piacione, i suoi della volgarità. Involontariamente, hanno reso ingenuo, candido, come sempre nei miei film, occhi hanno brillato ingordi. Poi gli ho scritto il questa commedia divertente, perché sono che ha cresciuto i due figli, mentre l’ex marito ruolo su misura, avvantaggiato dal conoscerlo patetici, ridicoli. in 16 anni costruiva un popò di holding bene: ho trovato l’attore che sapevo, sensibile, • FEDERICO PONTIGGIA finanziaria. Quando avverte sul collo il fiato ansioso di potersi misurare con un’inedita

8 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 specialeBerlinale

SHUTTER ISLAND All’inseguimento dell’Orso La giuria capitanata da Werner Herzog avrà il piacere di giudicare sorprese e grossi calibri da tutto il mondo, in prima fila Polanski e – fuori concorso – Scorsese. Dall’Italia Soldini, Aronadio, Marcello, Ozpetek, Guadagnino e la coppia Covi-Frimmel. In giuria anche Francesca Comencini. Omaggio a Michele Riondino, talento emergente

••• Per l’edizione numero 60, la l’Orso d’oro tre anni fa con Il matrimonio di somewhat gentle man è l’attore Berlinale diretta da Dieter Kosslick vanta due Tuya), storia di un amore interrotto dalla Stellan Skarsgard, mentre il romeno If pezzi da 90 come Martin Scorsese e Roman separazione di Taiwan dalla madrepatria – e I want to whistle, I whistle di Polanski: i film più attesi sono infatti Shutter dentro e fuori il concorso ci sono l’India (My Florin Serban descrive l’amour Island, cupo thriller ambientato nel name is Khan di Karan Johar), il Giappone fou di un giovane detenuto. manicomio criminale di Boston nel ‘54, con (Koji Wakamatsu con Caterpillar, Yoji Oskar Roehler rievoca il film di Leonardo Di Caprio, Ben Kingsley e Mark Yamada con About her brother), la Cina propaganda nazista Süss l’ebreo Ruffalo dal romanzo di Dennis Lehane, con l’attesa megaproduzione di Zhang con l’attore protagonista che prende quello di Mystic River (il film esce il 5 marzo); Yimou A woman, a gun and a noodle coscienza della manipolazione in atto e The ghost writer (lo vedremo ad aprile shop. Tanta Europa in vetrina, film che si (Moritz Bleibtreu sarà Goebbels). col titolo Uomo nell’ombra) dal romanzo di riverseranno in listini e festival nel corso Tanta Germania naturalmente, Robert Harris, un giallo che vede coinvolti dell’anno: dopo l’exploit Louise Michel, la anche in coproduzione (Honey del l’ex premier britannico e lo scrittore che coppia Delépine-de Kervern presenta turco Semih Kaplanoglu, l’attesa accetta di scriverne le memorie, protagonisti Mammut, con Gérard Depardieu colletto opera seconda On the path della Pierce Brosnan ed Ewan McGregor. blu prossimo alla pensione che scopre una bosniaca Jasmila Zbanic, che vinse nel Come sempre, il direttore afferma che il mole di contributi non versati (nel cast 2006 con Il segreto di Esma; The cinema indipendente vanta una delle sue Isabelle Adjani, in coma per 40 anni, e hunter dell’iraniano Rafi Pitts). E annate migliori, per non parlare dell’offerta Yolande Moreau); fratelli in crisi e famiglie ancora, il russo Alexei Popogrebski delle major e della provenienza variegata… che condizionano la vita nei danesi con How I ended this summer, Di sicuro, Berlino è un’ottima piattaforma Submarino di Thomas Vinterberg e En l’argentina Natalia Smirnoff con per il cinema asiatico – non a caso inaugura familie di Pernille Fischer Christensen; Puzzle e, tra le produzioni Usa, Apart together di Wang Quan’an (vinse l’assassino “delicato” del norvegese A Nicole Holofcener (Please give, una

10 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 2010 speciale

GREENBERG

HOWL

THE GHOST WRITER THE KILLER INSIDE ME

coppia in lite con i parenti della vecchina che Rohrwacher e Pierfrancesco Favino (fuori bella selezione di documentari, che anche affitta il loro appartamento), Noah concorso, uscirà il 30 aprile) mentre, nella quest’anno rappresentano quasi un terzo Baumbach (Greenberg, commedia “costola” Culinary Cinema, farà la sua figura della selezione, a conferma dell’interesse di dolceamara con Ben Stiller e Rhys Ifans), Rob Io sono l’amore di Luca Guadagnino, autori, pubblico e critica per un genere Epstein e Jeffrey Friedman reduce dal Sundance. Nella consueta sezione quanto mai vitale. Tornano quest’anno (Howl, vita e opere di Shooting Stars, sarà omaggiato l’attore autori come l’austriaco Peter Kern, con il Allen Ginsberg emergente Michele Riondino, molto film Initiation, i francesi Jacques Martineau interpretato dal sinora apprezzato da Il passato è una terra e Olivier Ducastel con L’arbre et la foret, poco convincente James straniera a Dieci inverni, passando per Mar come anche Sébastien Lifshitz con Plein Franco), Lisa Cholodenko Piccolo. La Berlinale Special prevede inoltre sud, il coreano E J-Yong con il film The (The kids are alright, con opere di Doris Dörrie (The hairdresser, che actresses e Isao Yukisada con Parade. Julianne Moore e Annette fa seguito all’eccellente parentesi Accanto ad essi, giovani registi come il Bening coppia giapponese Cherry blossoms), Safi Nebbou talentuoso Mat Whitecross che presenta Sex con figli (L’autre Dumas, ancora con Depardieu e & Drugs & Rock & Roll, biopic su Ian Dury adottivi e Mark Benoît Poelvoorde) oltre a documentari su interpretato da un sorprendente Andy Ruffalo nel ruolo Pina Bausch e Michel Ciment, al nuovo Serkis; Scud con Amphetamine e del donatore di cartone animato di Sylvain Chomet l’argentino Anahì Berneri con Por tu culpa. seme) e Michael L’illusioniste (dopo Appuntamento a Panorama Dokumente vede invece la Winterbottom, il cui Belleville), all’opera collettiva messicana presenza, tra gli altri, di Lucy Walker con The killer inside me dal Revolucion e a Moloch Tropical con cui Waste, Michael Stock con Postcard to romanzo di Jim Raoul Peck ripercorre la rivoluzione di Haiti daddy e il ritorno di Lothar Lambert con il Thompson è la storia di inizio ‘800. documentario Alle meine di un vicesceriffo del stehaufmadchen – Von frauen, die sich Texas (Casey Affleck) La sezione Panorama presenta circa 50 film was trauen. Anche quest’anno verrà che si rivela un tra lungometraggi e documentari, un assegnato il premio del pubblico: sono omicida psicotico. interessante panorama, appunto, di quanto 20.000 circa gli spettatori della sezione E l’Italia? Ormai di meglio ha da offrire il cinema Panorama. tradizionalmente internazionale, tra vecchi maestri e giovani Per l’Italia, concorrono Mine vaganti di fuori dal concorso, talenti. Tutti i lavori presentati sono Ferzan Ozpetek e Due vite per caso di punta su Silvio Soldini anteprime europee o mondiali, film d’autore Alessandro Aronadio con Lorenzo Balducci e con la storia d’amore che possano anche fungere da ispirazione e Isabella Ragonese: un ventenne allo sbando, extraconiugale Cosa da stimolo per il cinema più commerciale tra le scelte possibili e la rabbia che monta voglio di più, melodrammi, commedie, film d’arte e di dentro. protagonisti Alba denuncia, social dramas, biografie e una

MAMMUT VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 11 intervistaLorenzo Balducci Berl ino‘09

Rabbia e frustrazione APART TOGETHER Le possibilità del caso e la violenza del sistema in “Due vite per caso”, esordio di Alessandro Aronadio in anteprima a Berlino. Una bella prova d’attore dopo le esperienze con Melchionna e Saura, prima di ritrovare Téchiné

••• “È la prima volta che parlo di questo film, e da tempo mi chiedevo che cosa avrei detto, perché è un puzzle disordinato di situazioni e stati d’animo e risulta difficile trovare la linea guida”. Così parla uno dei giovani volti più

interessanti del nostro cinema, Lorenzo Balducci, COSA VOGLIO DI PIÙ protagonista di Due vite per caso di Alessandro Aronadio, che sarà in anteprima al Panorama del 60° Festival di Berlino Per i suoi quarant’anni, Forum presenta una selezione di opere che e poi in sala con Lucky Red. Con un cast che include Isabella Ragonese, Ivan Franek e catturano l’umore dei tempi, esplorando in particolare l’interconnessione Sarah Felberbaum, l’opera prima di Aronadio presenta due tra il cinema e le altre arti: sono 34 le opere presentate, provenienti da possibilità, due storie che nascono da un tamponamento o oltre 20 paesi. Conflitti insolubili, decisioni vitali e sguardo sull’abisso sono da un mancato tamponamento: una sera di pioggia, l’auto il leit motiv di questa edizione. Tra gli autori tedeschi troviamo Angela guidata da un ventenne (Balducci) ne tampona un’altra, Schanelec con il film-mosaico Orly, Tatjana Turanskyj con la commedia The quella di due poliziotti in borghese; oppure, quella stessa sera l’auto frena in tempo e la vita del giovane conducente drifter e la proiezione speciale dell’epico Im angesicht des non è sconvolta dalla violenza… verbrechens di Dominik Graf. Sharunas Bartas presenta Native of “Che il mio personaggio si possa trovare in due situazioni Eurasia mentre il turco Tayfun Pirselimoglu è autore di Haze: entrambi i diametralmente opposte è verosimile? Mi son detto di sì, film riportano una trama criminale, come il tedesco In the shadows di perché è comunque la rabbia a smuoverlo dalla frustrazione Thomas Arslan. Lo spagnolo Luis Sampieri, il rumeno Constantin Popescu, e dall’immobilità. Nella prima opzione, si trova a lottare l’americano Matthew Portfield, l’esordiente taiwanese Arvin Chen, il russo contro la polizia e il sistema e, se personalmente lo condivido, finisce per affrontare qualcosa più grande di lui, Igor Voloshin sono tra gli altri registi presenti. Tra i documentari, si che prende il sopravvento”, dice Balducci, a cui il regista ha segnalano Still alive in Gaza dello svizzero Nicolas Wadimoff, fatto vedere Carlo Giuliani, ragazzo “non perché qui ci sia l’americano The oath di Laura Poitras e il canadese La belle visite di un nesso fattuale con il G8, ma per mettere da parte Jean-François Caissy. Unico italiano, Pietro Marcello con La bocca del quell’atmosfera, la stessa che poi ho ritrovato girando gli lupo. Tra le proiezioni speciali, Antonio das Mortes di Glauber Rocha, scontri in piazza”. “D’altronde, il film – prosegue – non inquadra il disagio Three short films di Boris Lehman, Nénette di Nicolas Philibert e Word giovanile dal punto di vista politico, ma emotivo. Sebbene is out di Rob Epstein. Forum dedica anche un omaggio a Shimazu Aronadio abbia scelto una storia molto drammatica e cruda, Yasujiro, uno dei grandi innovatori del cinema giapponese pre-bellico. credo che il cinema rappresenti solo l’un per cento della gravità di quel che accade realmente, basti pensare al caso Generation celebra i contrasti e presenta 56 film. “Non c’è solo di Stefano Cucchi. E tuttavia spero che, attraverso queste due storie parallele, Due vite per caso possa scuotere il un’esperienza dell’infanzia o dell’adolescenza, ci sono molti modi di fare pubblico, facendo vedere come basti poco per passare da un film su di essa”: questo è lo spirito della sezione, che propone film su e vittima a carnefice”. per ragazzi e teenager (Kplus e 14plus) che vanno dal melodramma al L’attore 27enne, oltre venti film all’attivo sia in Italia che in musical alla fantascienza (31 i paesi di provenienza). Tra essi, la produzione Francia, recentemente è stato protagonista sul grande italo-austriaca La pivellina di Tizza Covi e Rainer Frimmel e il corto I’m schermo in Ce n’è per tutti di Luciano Melchionna e Io, here di . Le anteprime mondiali dei cinesi Echoes of rainbow Don Giovanni di Carlos Saura. Il prossimo progetto è una produzione francese: “A maggio inizierò a girare a Venezia, di Alex Law e Dooman River di Zhang Lu festeggiano il Capodanno al fianco di André Dussollier e Carole Bouquet, il nuovo film cinese, che quest’anno capita proprio durante la Berlinale. di André Téchiné, con cui ho già lavorato ne I testimoni: si Chiudono il programma, gli Orsi alla carriera all’attrice Hanna Schygulla e intitola Terminus des anges. Non vedo l’ora, anche perché al regista e sceneggiatore Wolfgang Kohlaase e l’imponente retrospettiva il regista mi vuole emaciato, e ho già perso dieci chili…”. sui 60 anni della Berlinale. • FEDERICO PONTIGGIA • CHIARA BARBO e MARIO MAZZETTI

12 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Sundance 2010speciale

SYMPATHY FOR DELICIOUS BLUE VALENTINE NIGHT CATCHES US CYRUS Tra le nevi dello Utah Specchio dei tempi, radiografia del cinema indipendente, il festival creato da Robert Redford imprime la marcia ai festival dell’anno, con film e documentari in anteprima assoluta

••• È un po’ un salone espositivo il (Abel, dolceamaro ritratto di un ragazzo con Perestroika) e i ritratti: Benazir Bhutto, Jean- Sundance Festival (21-31 gennaio), vetrina che problemi psichiatrici) e quello dei produttori Michel Basquiat, l’irriverente commediante garantisce l’esportazione delle novità del John Wells (The company men parla delle Joan Rivers, l’avvocato keniota che ha potuto cinema indipendente Usa e importa le più conseguenze del licenziamento e vanta nel studiare grazie all’adozione a distanza di una interessanti opere dal resto del mondo. cast Ben Affleck, Tommy Lee Jones, Kevin signora svedese (A small act); il paparazzo Ron Naturalmente, l’espressione “eccezione Costner) e Galt Niederhoffer (The romantics, Galella cui Marlon Brando fratturò una mascella culturale” trova piena ragione di esistere, sette compagni di college si ritrovano per il (Smash his camera di Leon Gast). anche per la folta schiera di documentari, così matrimonio di uno di loro). The extra man Anche dal resto del mondo storie di guerre e come l’originalità di soggetti e trame fa sì che il della coppia Berman-Pulcini, con Kevin Kline e stravolgimenti, dalla Cambogia del genocidio festival rappresenti un serbatoio di idee per Paul Dano, descrive il connubio tra un giovane (Enemies of the people) alla Bolivia del una Hollywood sempre più dipendente dagli aspirante scrittore e un eccentrico signore della droga Pablo Escobar descritto dal effetti speciali: da qui l’enorme interesse che commediografo; è un insolito triangolo figlio (Sins of my father), dalla pulizia etnica suscita la manifestazione di Park City (Utah), amoroso Cyrus dei fratelli Duplass, con John dei russi in Cecenia (Russian lessons) alla fondata 20 anni fa da Robert Redford, che si C. Reilly e Marisa Tomei; Get low, ambientato Corea del Nord visitata da tre insoliti reporter riverbera in tutti i successivi, prestigiosi festival nel Tennessee degli anni ’30, brilla per le (The Red Chapel), dalle immagini del Ghetto del cinema (lo scorso anno trionfò Precious, eccellenti performance di Robert Duvall, Bill di Varsavia (distorte a fini propagandistici) poi divenuto un evento sulla Croisette). I nuovi Murray e Sissy Spacek. The runaways di Floria emerse dagli archivi nazisti (A film unfinished) direttori John Cooper e Trevor Groth hanno Sigismondi è invece la biografia della rocker alla vita impossibile nella Ramallah occupata confermato il concorso suddiviso in 4 sezioni Joan Jett, interpretata da Kristen Stewart. (Fix me). C’è spazio anche per l’amore, narrato (documentari Usa e internazionali; film di Il cinema Usa elabora lo stato di guerra (The da 70 irlandesi di tutte le età in His & hers, e finzione Usa e del resto del mondo), dry land vede un veterano dell’Iraq arrancare per i cosmonauti occasionali di Space tourists. rimettendo mano ad alcune sezioni collaterali: nel ritorno alla vita di provincia; The Molto atteso Secrets of the tribe di José Spotlight recupera il meglio dai festival di tutto imperialists are still alive mette a confronto Padilha, sugli effetti nefasti degli studi il mondo (fa bella mostra Guadagnino con Io il mondo dell’arte della Grande Mela con la antropologici effettuati sulla comunità sono l’amore), Next è dedicato ad opere dal repressione post-11/9; Night catches us Yanomani dell’Amazzonia. budget ridottissimo. analizza cosa ne è dell’ideologia rivoluzionaria E infine il cinema di finzione internazionale, Tanti i film da tener d’occhio: Holy rollers è la delle Pantere Nere) anche attraverso il caleidoscopio di storie e paesaggi: la satira Four storia di un giovane ortodosso (Jesse Eisenberg) documentario (The oath: due cognati che lions di Chris Morris, sulle disavventure di un combattuto tra la fede e il traffico aderirono ad Al Qaeda, due destini divergenti; gruppo di jihadisti britannici di rara idiozia; internazionale di ecstasy; in Howl, anche a Restrepo che documenta le attività l’amore tra un pescatore futuro padre e un Berlino, la coppia Epstein-Friedman (The dell’esercito in Afghanistan; I’m Pat pittore nel peruviano Contracorriente e quello celluloid closet) ci porta nella San Francisco del __Tillman, sul campione di football morto in tra una giovane anticonformista e un ragazzo ’57 quando l’Urlo costò ad Allen Ginsberg un guerra tra menzogne e propaganda). Tra i Down nello spagnolo Yo, tambien; nonna e processo per oscenità, parallelamente alle drammi intimisti, la coppia in crisi Ryan nipote curdi alla ricerca del capofamiglia dopo vicende personali del poeta e, a cartoni Gosling-Michelle Williams di Blue Valentine; la caduta di Saddam (Sons of Babylon); il animati, la descrizione del libro; Sympathy for Lovers of hate sulla tragicomica rivalità tra suicidio dei poveri contadini indiani e la voracità Delicious, esordio alla regia di Mark Ruffalo, due fratelli scrittori. Tra i documentari, fa dei media (Peepli live); la fuga dalla vita ha come sceneggiatore e protagonista molto discutere 12th & Delaware secolare nel groenlandese Nuummioq; Christopher Thornton nei panni di un dj sull’incredibile convivenza allo stesso angolo di l’ossessione per la carne nel coreano rimasto paralizzato che tenta di risalire la strada tra una clinica per aborti e la sede di un Vegetarian, sensuale ed elegante; quella per la china; Welcome to the Riley’s con James acceso gruppo pro-vita, mentre fiori bontà nel metaforico, stilizzato The Gandolfini e Kristen Stewart è la cronaca di una all’occhiello della sezione sono il nuovo Davis temptation of St. Tony dell’estone Veiko coppia devastata dal lutto, col marito che cerca Guggenheim Waiting for Superman sui Ounpuu; la Zona Sur de La Paz, vera e propria di proteggere prima una cameriera, poi una disastri del sistema scolastico (sarà l’assenza guerra di classe per l’affermazione della prostituta finché la moglie non torna a della Gelmini?) e Casino Jack di Alex Gibney, maggioranza Aymaran; la rock band reclamarlo. Tra le Première, due opere che si ritratto dell’ascesa e rovinosa caduta del perseguitata dal regime polacco ai tempi di vedranno anche a Berlino (The killer inside lobbista Jack Abramoff, definito “una saga di Solidarnosc (All that I love), il parallelo me di Winterbottom, presente anche col avidità e corruzione”. Tra i temi affrontati: i risveglio dei sensi di un marito abbandonato e documentario The shock doctrine dal libro di meccanismi di protezione all’interno di una della figlia adolescente nel canadese Grown up Naomi Klein, e Please give della Holofcener) famiglia dove avvengono abusi (Family movie star. Opera seconda degli argentini accanto al nuovo Twelve, con affair, il regista ne fu direttamente coinvolto), Mariano Cohn e Gaston Duprat (L’artista), El 50 Cent e Kiefer Sutherland, ritratto di un la storia dei Freedom Riders che si batterono hombre de al lado narra della reazione di un adolescente dell’Upper East Side di New York per i diritti civili negli anni’60; i risvolti negativi affermato architetto contro la “finestra di che lascia il college per spacciare marijuana; tra per l’ambiente e la salute delle trivellazioni nei fronte” che i vicini stanno aprendo, tra gli esordi, da segnalare quello degli attori campi agricoli (GasLand), le conseguenze umorismo corrosivo e arroganza del potere. Philip Seymour Hoffman (Jack goes boating, pratiche delle vincite multimilionarie (Lucky), • MARIO MAZZETTI di cui è anche protagonista) e Diego Luna la vita nella Russia post-comunista (My

13 intervistaLuca Guadagnino

FILMOGRAFIA: The protagonists (1999), Tilda Swinton – The love factory (doc., 2002), Mundo civilizado (doc., 2003), Cuoco contadino (doc., 2004), Melissa P. (2005), Io sono l'amore (2009)

Il regista del film

La seduzione della borghesia Una passione impossibile tra la moglie di un capitano d’industria e un giovane cuoco al centro di “Io sono l’amore”, protagonisti una magnetica Tilda Swinton e Edo Gabbriellini alla guida di un cast notevole: Parenti, Rohrwacher, Berenson, Delbono, Fleri, Paiato...

da Alba Rohrwacher, Pippo Delbono, Flavio Trovavo intrigante utilizzare la borghesia per Parenti, Edoardo Gabbriellini, Maria Paiato, raccontare l’attuale condizione del capitalismo, Diane Fleri, Gabriele Ferzetti e Marisa perché l’unica forza altrettanto grande che Berenson, Guadagnino insiste che ci è voluta può distruggerlo è sicuramente l’amore. Mi una maggiore dose di coraggio per realizzare interessava mettere in atto delle riflessioni che Melissa P. che per completare quest’ultimo partissero da una buona dose di onestà progetto: “Mi interessava moltissimo lavorare intellettuale rispetto alla vita. Una famiglia ad un film legato ad un grande successo borghese e capitalista è diventata per me letterario nel quale trovare un mio percorso l’occasione perfetta per riflettere su questa Edo Gabbriellini personale”, aggiunge il regista sempre a tematica attraverso una doppia figura e Tilda Swinton proposito di Melissa P. “Un’esperienza, quella femminile. Qualcuno, vedendo il film, ha di portare sullo schermo un libro che ha pensato alla famiglia Agnelli, ma posso dire ••• “L’universo femminile è venduto centinaia di migliaia di copie, fatta che questa non c’entra nulla. Mi piace sapere misterioso e, al tempo stesso, estremamente successivamente dapprima da Matteo Garrone che nel mio film a “spaccare” l’istituzione del affascinante. La femminilità, nella sua con Gomorra e adesso da Saverio Costanzo capitale borghese sia, però, la voce di due millenaria lotta contro ciò che è maschile, ha con La solitudine dei numeri primi. In donne. maturato una grande capacità di resistenza confronto, Io sono l’amore mi ha fatto In questo senso la scelta del cast è che, in qualche maniera, risulta spiazzante”. correre un numero minore di rischi, perché particolarmente interessante… Così il regista Luca Guadagnino spiega il trait non c’era il binomio cinema – letteratura Due problematiche assillano le produzioni non d’union tra tutti i suoi film, accomunati da pseudo trash”. solo in Italia: i cast vengono decisi in base alla figure di donne che conquistano, a caro Cosa l’ha portata verso la storia di Io presunta chiamata commerciale dei singoli prezzo, il centro dell’azione: Io sono l’amore, sono l’amore? attori. Molti interpreti che vengono definiti presentato all’ultima Mostra di Venezia nella Come sempre il grande desiderio di fare essenziali per la riuscita al botteghino di un sezione Orizzonti, ha come protagonista una cinema: il mio mestiere è quello di raccontare titolo, tuttavia, non hanno alcun rilievo. sempre straordinaria Tilda Swinton nei panni attraverso le immagini delle emozioni e dei Quando hai fatto un cast in quella maniera di una donna dell’alta borghesia del Nord sentimenti che tento di rendere il più diventa molto difficile poter raccontare la Italia che inizia un percorso personale di universali possibili. verità. Non si può scegliere un attore per tanti liberazione emotiva, sganciandosi dalle Perché ha scelto un contesto borghese? ruoli diversi nel corso di breve tempo senza convenzioni della propria famiglia. “Tilda è Perché la borghesia è quella che ci governa: è bruciarlo in qualche maniera. Il casting è, una delle cinque attrici più importanti del semplicemente fascinoso per il cinema poter invece, l’essenza assoluta del mio mestiere che mondo”, sottolinea Guadagnino. “Lavorare raccontare questa classe sociale, perché il è fatto del trovare i volti, i corpi, le voci giuste con lei è un privilegio assoluto”. Nonostante la rimosso dell’inconscio borghese si ammanta di per i ruoli. Questo a prescindere dalle grande ambizione di un progetto che ha una bellezza mirabile allo sguardo della valutazioni commerciali banali o di salotto. Il coinvolto un cast imponente, composto inoltre macchina da presa, che ne resta sedotta. casting è tutto, perché un regista fa vivere le

14 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Flavio Parentiintervista

La Swinton con Alba Rohrwacher e, sotto, con Mattia Zaccaro COLPO D’OCCHIO Punti di vista Tra i protagonisti di “Io sono l’amore”, l’attore è pronto a reinvestire nella regia i proventi della fiction tv. Nel frattempo, dopo tanto teatro, è sul set di Silvio Muccino

••• Attore rivelazione in Colpo d’occhio di Sergio Rubini e in Parlami d’amore di Silvio Muccino, Flavio Parenti, italo-francese (è nato a Parigi trenta anni fa), è tra i protagonisti di Io sono l’amore di Luca Guadagnino. Impegnato in televisione in Distretto di polizia, Parenti ha una solida formazione teatrale ed è tornato ad essere diretto da Silvio Muccino in Un altro mondo, film tratto dall’omonimo romanzo di Carla Vangelista annunciato per gennaio 2011. “La cosa che mi piace di più di Silvio Muccino è il suo entusiasmo in grado di trascinare le persone”, osserva Parenti. “Apprezzo molto il suo istinto anche se, alle volte, mi preoccupa il suo mettere da parte la razionalità che nel nostro lavoro è una componente essenziale e, almeno per me, irrinunciabile. È però un lusso che si può permettere, in quanto ogni suo progetto viene preparato nel minimo dettaglio, al punto di realizzare lo storyboard inquadratura per inquadratura. Silvio ha davvero un gran talento”. Lei appartiene alla stessa generazione…

Marisa Berenson e Pippo Delbono Sì, ma sono molto diverso da Silvio: vengo dal teatro e sento di avere una maggiore vocazione al rischio. In comune con lui avverto la medesima necessità di raccontare delle storie. Parliamo del futuro… persone sullo schermo e se io, per qualche Intravedo il mio avvenire come attore, ma soprattutto come regista e produttore alla continua ricerca di giovani talenti. Dietro alla macchina da presa, così come a teatro, quando motivo, non ci credo, perché dovrebbe farlo il ho diretto qualcosa, sono rimasto dietro le quinte. I soldi che ho guadagnato grazie a pubblico? Nessuna delle mie decisioni ha Distretto di polizia, ad esempio, li ho reinvestiti in parte nella produzione di un film che ho avuto a che fare con altre preoccupazioni se girato un anno e mezzo fa e sulla cui computer grafica sto lavorando io stesso in ogni non quella di essere veri. Alba Rohrwacher, ad momento libero. Mi interessa il digitale non come sostituzione della pellicola, bensì come esempio, era perfetta sotto molti punti di vista estensione di uno sguardo che consenta di entrare in maniera differente all’interno della per diventare la figlia di Tilda sullo schermo: a narrazione. Adesso, insieme ad altre persone, sto provando a sviluppare un progetto sulla partire dalla qualità e dalla sensibilità storia di un ragazzino obbligato ad essere un eroe in un mondo decadente. Spero di iniziare dell’interpretazione. a produrlo nei prossimi due anni. Come ha orchestrato tutti questi Lei si occupa anche degli effetti visivi? elementi? Mio padre è ingegnere e mi sono dedicato allo studio della grafica computerizzata parallelamente allo studio di recitazione e regia. Anche questa è un’esperienza molto Pian piano nel corso del tempo: nella mia intrigante e creativa. esperienza ho capito che l’unica maniera per Che tipo di cinema vorrebbe dirigere? fare il regista è quella di pensare alla singola Amo il genere e come regista non sono troppo interessato al cinema d’autore. Sono un grande parte piuttosto che all’insieme. Io sono appassionato di fantascienza e credo che le possibilità in questo campo siano illimitate. Mi l’amore è la coesione di singoli elementi piace raccontare la realtà da un altro punto di vista. Seguo una grande disciplina e sono cementati dalla mia ossessione per i dettagli. interessato a lavorare su me stesso, per evitare di adagiarmi o di dare qualcosa per scontato. Questo è un film che racconta, in un certo Lei ha una caratteristica piuttosto rara nel cinema italiano, che la avvicina a Fabrizio senso, la solitudine di una donna… Gifuni e Luca Argentero: quella di essere un attore borghese. Il femminile può portare alla storia qualcosa di Personalmente sono attratto da un certo tipo di eleganza e questa fascinazione si traduce in tridimensionale e favoloso, nonché una una serie di ruoli che mi sono stati offerti nel corso del tempo. Tale qualità si riflette chiaramente nel personaggio interpretato per Io sono l’amore… connotazione politica. Il potere maschile è Non pensavo che al cinema potessero ricrearsi delle dinamiche proprie del teatro, fondate su fondato sul terrore del femminile più che di un violento attaccamento al lavoro. Il lavoro con Luca Guadagnino è stato molto duro, è un omosessuali e immigrati. Non è un caso che in regista attento al dettaglio ed estremamente concentrato su quello che fa. Alla fine non so Italia le soubrette diventino ministri e che il dire quanto dell’asprezza che c’è stata tra noi sia servita al film o fosse a monte dell’intero corpo delle donne sia utilizzato in maniera progetto, certo è che oggi, grazie a questa esperienza, mi sento meno fragile e più padrone così tanto politica. Credo che una storia al di me stesso quando mi trovo sul set. femminile consenta un maggiore spazio sia In cosa si traduce questa attenzione al dettaglio? alla riflessione che alla verità. Mi sento molto Dovevo recitare alcune scene in russo con Tilda Swinton. Avevamo la stessa dialogue coach e affascinato dalla complessità e dalla possibilità la sera tornavo a casa riascoltando gli mp3 di quello che avremmo dovuto dire. Dover essere che un regista ha di tradurre tale complessità all’altezza di un’attrice premio Oscar mi ha messo sotto pressione in maniera stimolante, del resto sul set ero l’unico che doveva dimostrare le proprie capacità: Tilda, Pippo Delbono, in una storia universale, facendo emozionare Marisa Berenson, Alba Rohrwacher e gli altri sono tutti attori straordinari che mi obbligavano o sconvolgendo lo spettatore. sempre a dare il massimo. Il che è sempre una cosa molto buona! • MARCO SPAGNOLI • MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 15 intervistaGabriele Salvatores

FILMOGRAFIA - Sogno di una notte d'estate (1983), Kamikazen ultima notte a Milano (1987), Marrakech Express (1989), Turné (1990), Mediterraneo (1991), Puerto Escondido (1992), Sud (1993), Nirvana (1997), Denti (2000), Amnèsia (2001), Io non ho paura (2003), Quo vadis, baby? (2005), Come Dio comanda (2008), Happy family (2010)

Lasciati andare Tratto da una fortunata pièce di Alessandro Genovesi, “Happy family” descrive due famiglie agli antipodi che vengono a contatto e lo sceneggiatore che tesse i fili della trama

••• Dopo la letteratura, il teatro. Se macchina e si rivolgono direttamente al ultima notte a Milano, il suo secondo gli ultimi tre film di Gabriele Salvatores – pubblico, dicendo agli spettatori, che in film del 1987. Come Dio comanda, Quo vadis, baby?, Io questo modo assumono il ruolo di confidenti, Non sono d’accordo; ritengo che Happy non ho paura – erano tratti da altrettanti ciò che non hanno il coraggio di dire agli altri family sia un film completamente diverso da romanzi, Happy family, in uscita a fine personaggi. Si tratta di un espediente già tutti i miei precedenti lavori. La cosa più marzo, nasce dall’omonima commedia di utilizzato più volte dal cinema, da Chaplin a innovativa che abbia mai realizzato, per il Alessandro Genovesi. Woody Allen, ma che in questo caso assume montaggio, la progressione della storia, la “Si tratta – spiega il regista – di un un significato diverso, perché ormai, complici presenza di personaggi atipici. Si tratta di un fortunatissimo spettacolo del Teatro dell’Elfo, Sky e videotelefoni, siamo abituati a film difficilmente etichettabile. Se dovessi replicato con successo da tre stagioni. Da conversare con immagini poste di fronte a indicare dei riferimenti citerei Woody Allen, questo testo, insieme all’autore, ho realizzato noi”. e Wes Anderson. una sceneggiatura che è stata finalista al Le note di regia che accompagnano il Tuttavia, almeno per ciò che riguarda il Premio Solinas nel 2008. Ma il lavoro di pressbook del film sono precedute da cast, si ritrovano alcune presenze scrittura cinematografica non è stato una una frase di Grucho Marx: Preferisco ricorrenti del suo cinema. tradizionale riduzione, perché il testo leggere o vedere un film piuttosto che Questo è vero; nel ruolo dei padri ci sono originario era già molto cinematografico, vivere… nella vita non c’è una trama. Diego Abatantuono e Fabrizio Bentivoglio. Il ovvero un racconto senza unità di tempo e di Qual è il senso di questa citazione? primo è un uomo in balia delle onde, che luogo, affollato di personaggi”. Tutti i personaggi di questo film, a cominciare cerca di mettere insieme il pranzo con la cena Al centro dell’intreccio di Happy family c’è da Ezio, hanno paura di qualcosa: di veleggiando sulle barche dei ricchi da un l’incontro fra due famiglie molto diverse fra innamorarsi, di soffrire, di raggiungere la oceano all’altro. Bentivoglio, invece, è un loro, appartenenti a due classi sociali agli felicità, di provare piacere; in una parola, di ricco ed affermato avvocato dell’alta antipodi, che entrano in contatto quando i vivere. La pienezza di vita è qualcosa a cui borghesia. Era dai tempi di Turnè, 1990, che i rispettivi marmocchi, un ragazzo e una avremmo diritto e che, a volte, noi stessi ci due attori non lavoravano insieme, ma devo ragazza appena sedicenni, decidono di neghiamo. Questo film vuol essere un invito dire che, non appena si sono ritrovati sul set, sposarsi. Il progetto nuziale andrà presto in ad abbassare le difese, ad affrontare la realtà la magia si è riaccesa immediatamente. fumo, ma intanto fra i genitori di Filippo e di con maggiore disponibilità e tenerezza, a Abatantuono, con il quale ho fatto nove film, Marta si accende un cortocircuito. lasciarsi andare. ormai è una sorta di mio alter ego “Happy family – commenta Salvatores – è Il suo è un cinema di viaggi, di grandi cinematografico e con Bentivoglio, con cui ne decisamente una commedia ma lontana dal viaggi, ma con Happy family si torna a ho realizzati quattro, sono il cuore caldo della realismo e dalla tradizione italiana. Benché la casa: l’ambientazione, infatti, è milanese. storia: due presenze complementari, un po’ struttura sia corale, il racconto è affidato alla Credo che tutti i milanesi riconosceranno la come Stanlio ed Olio. voce narrante di Ezio, uno sceneggiatore, loro città sullo schermo; tuttavia, la Milano Sul versante femminile ci sono invece meglio un aspirante sceneggiatore del mio film è più teatrale che realistica: una delle new entry… (interpretato da Fabio De Luigi) che sta metropoli molto immaginata, anche perché la Nel ruolo delle mogli ci sono Margherita Buy scrivendo una storia; la storia è esattamente storia è quasi atemporale, pur essendo e Carla Signoris, due attrici preparatissime che ciò che stanno vivendo Filippo, Marta e i ambientata ai nostri giorni. Diciamo che sullo ho sempre stimato ed apprezzato, rispettivi familiari. Un poco alla volta, quasi schermo appare Milano come vorrei che straordinariamente dotate anche dei tempi senza accorgersene e contro la sua volontà, fosse… comici necessari alla commedia. Perché, lo anche Ezio viene coinvolto nella vicenda. L’ambientazione milanese e la matrice dico senza vergogna, una delle ambizioni di Un’altra caratteristica del film sta nel fatto che teatrale fanno pensare ad un ritorno alle Happy family è anche quella di far ridere. tutti i personaggi spesso guardano in origini. Viene in mente Kamikazen, • FRANCO MONTINI

16 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 un fi lm di PAOLO VIRZÌ

VALERIO MICAELA MASTANDREA RAMAZZOTTI STEFANIA CLAUDIA SANDRELLI PANDOLFI

DAL 15 GENNAIO AL CINEMA intervistaGiovanni Veronesi

FILMOGRAFIA: Maramao (1987), Per amore, solo per amore (1993), Silen- I “genitori” Buy e Placido Elena Sofia Ricci e Luciana Littizzetto zio si nasce (1996), Il barbiere di Rio (1996), Viola bacia tutti (1998), Il mio West (1998), Streghe verso Nord (2001), Che ne sarà di noi (2004), Manuale d'amore (2005), Manuale d'amore 2 - Capitoli successivi (2007), Italians (2009), Genitori & figli: agitare bene prima dell'uso (2010)

Matteo Amata e Chiara Passarelli Campionario di esistenze Il rapporto che lega “Genitori & figli” nell’ultima commedia, giocoforza corale, di un regista molto attento alle dinamiche sociali

••• Il confronto-scontro tra il ovvero cosa fanno i ragazzi al posto di più adatto per esprimere questo desiderio di mondo degli adulti e quello dei giovani, dialogare con i genitori e come i genitori non fiducia. Sì, questi ragazzi cercano fiducia, e non attraverso lo sguardo disilluso e acuto della crescano, non fiancheggino crescendo a loro me l’aspettavo: pensando dall’alto, anche solo 14enne Nina (Chiara Passarelli), di cui volta la crescita dei figli. In famiglia, mentre per l’anagrafe, non ti viene in mente di dare conosciamo il padre (Silvio Orlando), la madre crescono i figli, dovrebbero necessariamente fiducia a un tredicenne, invece sono ragazzi (Luciana Littizzetto), il fratellino (Matteo crescere i genitori, ma questo non avviene. capaci di intuizioni folgoranti. Amata) e la nonna (Piera Degli Esposti); il suo Come inquadri le nuove tecnologie, i Viceversa, in che cosa ti hanno deluso, se primo amore (Emanuele Propizio) e il suo social network? così si può dire? professore d’italiano (Michele Placido), con la Oggi il 60% dei 40enni va su Facebook, ma il Deluso per il riflusso del passato, dovuto anche moglie (Margherita Buy) e il figlio (Andrea problema è come viene usato: i genitori lo a noi adulti. Pensiamo alle mode: tornano gli Facchinetti). Nel cast anche Max Tortora ed fanno squallidamente per ricercare qualcosa; i anni ’70, sono maree continue… Anche gli anni Elena Sofia Ricci: è Genitori & figli: agitare ragazzini, invece, come mezzo d’informazione, ’80 e ’90 per la musica hanno fatto passi in bene prima dell’uso diretto da Giovanni strumento di rapporto interpersonale, spinta in avanti molto più forti che ora: nel Duemila la Veronesi, scritto a sei mani con Ugo Chiti e avanti. A differenza degli adulti, il 14enne cerca musica pare essersi fermata, c’è solo qualche Andrea Agnello, prodotto e distribuito da contatti con il mondo: apre le porte, anziché gruppo, ma chi ha la forza di Madonna o Filmauro. chiudersele alle spalle. C’è nel film un piccolo Michael Jackson? Chissà, forse dal punto di Genitori & figli: agitare bene prima capitolo dedicato, per far capire ai genitori vista culturale si sono fermati. dell’uso. Da dove viene questo titolo? come quello che dici non rimane fermo lì, può E politicamente? Dai temi, circa 500, che abbiamo dato da fare venir preso, filmato e messo su Youtube per Politica? Nessuno, dico nessuno, vi ha fatto ai licei. In realtà, il titolo proposto agli studenti una seconda vita parallela. alcuna menzione. Non interessa a nessuno, era simile: Genitori & figli: istruzioni per l’uso, Come hai lavorato alla sceneggiatura? nemmeno l’ideologia in una prospettiva poi diventato, appunto, Agitare bene prima È una sceneggiatura di ferro, desunta per così politica: ai 14-15enni è totalmente estranea. dell’uso. dire dalla collaborazione, dagli input dei Di fronte a questa situazione, qual è il Perché questo tema? quattordicenni di prima liceo e quarta ginnasio, “messaggio” del film? Sono partito dalla volontà di capire bene la che hanno messo su carta i loro 500 temi. Ho Non c’è un messaggio, ma una scena, dove mia distanza dai ragazzi, che non ho più estrapolato diverse cose, il campionario di vita indico quello che è il mio pensiero, quello che accostato da Che ne sarà di noi del 2003. Che di questi ragazzi mi ha dato diverse dritte. Nei dopo anni sono arrivato a capire: a 14 anni c’è ne è stato di quella generazione, mi sono titoli ci sono i ringraziamenti a questi licei, l’istinto del branco, e quel branco è la famiglia. chiesto, dove sarà fuggita via? La mia vicinanza molto diversi tra loro: da quello popolare di La famiglia non può essere allargata: queste è a questa generazione e ai suoi rapporti con i Foggia a quello borghese di Bologna. sono le cazzate della nostra società. genitori: sono un giudice imparziale, perché E con gli attori, da Michele Placido a Silvio Qual è il valore del branco? non sono un genitore, non avendo figli, e non Orlando, da Luciana Littizzetto a Nonostante tutto, incomprensioni, litigi, tra sono nemmeno un figlio, perché mio padre e Margherita Buy? genitori e figli ci si riunisce per forza, per mia madre sono scomparsi. Sono stati tutti fantastici, dei soldati sangue, necessità di vita. E, in quel Che film ne è uscito? meravigliosi da comandare. Voglio ricordare momento, capisci l’importanza Il film è molto realistico, senza stereotipi: tra anche Max Tortora, perfetto. del branco. genitori e figli non privilegio nessuno, mi Ritorniamo ai tuoi “ragazzi • FEDERICO PONTIGGIA focalizzo sul rapporto che li lega. ispiratori”: che cosa hai Un sequel di Che ne sarà di noi? apprezzato di più in loro? Una risposta a quell’età non la puoi avere. La Innanzitutto la profonda voglia di possono dare gli adulti, anzi nemmeno: che ne fiducia. Il loro nuovo modo di sarà di noi è un interrogativo universale, comunicare, tra Facebook e rimarrà sempre, non c’è risposta definitiva. Ma messenger, non attesta altro che Genitori & Figli non è un sequel: stavolta ho la loro incredibile voglia di deciso di andare sul dialogo, o meglio parlare. Purtroppo, genitori e l’impossibilità del dialogo tra genitori e figli, famiglie non sembrano il luogo

I “genitori” Littizzetto e Orlando 18 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 intervistaMicaela Ramazzotti

LE PRINCIPALI INTERPRETAZIONI: La prima volta (1999), La via degli angeli (1999), Zora la vampira (2000), Commediasexi (2001), Sexum superando (2005), Non prendere impegni sta- sera (2006), Tutta la vita davanti (2008), Que- stione di cuore (2009), Ce n'è per tutti (2009), La prima cosa bella (2010)

Tre scene da LA PRIMA COSA BELLA Piacersi un po’ Lanciata da Virzì e dalla Archibugi, l’attrice romana torna a lavorare col marito ne “La prima cosa bella”: una madre esuberante a Livorno, dagli anni ’70 ad oggi

••• Gli ultimi ventiquattro mesi vita davanti. Pensa un po’ quanto sono Parliamo de La prima cosa bella… hanno rappresentato un periodo cresciuta nel frattempo. Sono una giovane mamma livornese alle particolarmente importante dal punto di vista Rimpianti? prese con una vita complicata. È una donna personale e professionale per Micaela Tutt’altro. Ci metti una vita a conoscerti. Io a avida di vita: fiera e maldestra, è una madre Ramazzotti. La trentenne attrice romana ha, quattordici anni lavoravo già e il primo film è esuberante e molto generosa. Una figura infatti, sposato il regista Paolo Virzì da cui era arrivato a diciotto. Pensa se mi fossi spogliata femminile apparentemente contraddittoria stata diretta in Tutta la vita davanti. allora quando non mi conoscevo ancora. Oggi che rischia di essere continuamente fraintesa Un’interpretazione che, sommata a quella in riesco a guardarmi in maniera più distaccata. a causa delle malizie dei maschietti che la Una questione di cuore di Francesca All’inizio non avrei mai potuto: per non dare circondano. È un personaggio veramente Archibugi, ha fatto cambiare al pubblico e dispiaceri in famiglia, ma anche per il mio unico ed emozionante. alla critica la percezione del suo lavoro. personale senso del pudore. Adesso ho Tornare a lavorare con Paolo Virzì cosa Micaela aveva esordito in ruoli in cui l’aspetto scoperto di piacermi un po’….. ha significato? fisico aveva una parte predominante rispetto Lei sta per diventare madre anche fuori Vivere un’esperienza molto bella che mi ha al suo talento, volto oggi ad esprimere dallo schermo: come intravede il futuro? permesso di lavorare nella sua città, entrando un’umanità profonda, problematica e con In questo momento desidero godermi in ancora di più nel suo mondo. È stata una una credibile venatura popolana. Come, ad pieno questa esperienza senza avere una grande ispirazione, perché Livorno è una città esempio, nel nuovo film del regista toscano, fretta particolare di tornare a lavorare. Non emozionante. Il lavoro, ovviamente, non è La prima cosa bella, dove interpreta una ho lavorato durante la gravidanza: un po’ stato facile, perché parte del film è madre di famiglia in una storia che si dipana perché la mia recitazione è sempre dinamica e ambientata in un’altra epoca. Questo ha dagli anni Settanta fino ad oggi. “A quindi volevo evitare qualsiasi problema. richiesto una grande concentrazione e, da rafforzarmi sono stati soprattutto i “no” e Inoltre, desideravo cogliere questa occasione parte mia, l’affidarmi completamente a Paolo dopo Tutta la vita davanti qualcosa è per prepararmi al meglio al ruolo di madre. e alla sua visione di una storia che si snoda sensibilmente cambiato nella mia carriera”, Credo che i nove mesi di gestazione attraverso quarant’anni, segnata spiega l’attrice. “Lavoro al cinema da quando rappresentino un tempo necessario per profondamente dal passaggio di epoche avevo diciassette anni e – prima ancora – prepararsi al cambiamento. Mi sono dedicata differenti. Sentivo il bisogno di seguire la sua avevo fatto alcuni fotoromanzi. Quello che è a tante letture e ho visto tanti film che, nel idea della narrazione, mentre in Tutta la vita successo è stato del tutto inaspettato, perché frattempo, avevo perso o che non conoscevo davanti ero stata io a dargli delle suggestioni è come se qualcuno avesse scorto in me affatto. rispetto a come interpretare una donna per la qualcosa che prima non si era mai vista o Quali ruoli vorrebbe portare sullo quale avevo già in mente una serie di idee. percepita. È stato il film di Francesca schermo? Cosa pensa di Paolo Virzì come regista? Archibugi a farmi superare la trappola di Senza dubbio, donne alle quali ti vien voglia È un grande direttore di attori: con una sola essere considerata una ragazza sexy e basta. di volere bene. parola riesce a farti capire quello che vuole. È Ho potuto mettere in mostra un lato tosto e Lei, però, ha interpretato donne un regista generoso che vuole tanto bene ai combattivo del mio carattere: un incontro tormentate da problemi concreti, a professionisti che dirige. determinante...”. fronte di un cinema italiano che propone Sarà la sua Mia Farrow, come per Woody In realtà, però, lei non ha mai usato la figure femminili lacerate da questioni Allen? sua bellezza come un’arma… esistenziali. Sarebbe un privilegio, ma credo che, Io, a dire il vero, non mi sono mai trovata così È vero: i miei personaggi sono tutti verosimilmente, saranno i singoli progetti ad bella: sono cresciuta in periferia dove non ci si caratterizzati da una grande fragilità; unirci professionalmente. Il mio ruolo mette in mostra, ma ci si indurisce. Trovo le personalmente amo molto calarmi nelle ricorrente nella sua vita è quello di “moglie”. altre donne sempre più belle di me. La prima debolezze altrui: ragazze, forse, un po’ buone Per il resto, vedremo. volta che ho notato qualcosa di me che mi a nulla che tu vorresti coccolare e prendere • MARCO SPAGNOLI piaceva è stato durante le riprese di Tutta la per mano.

20 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Paolo Virzìintervista

FILMOGRAFIA: La bella vita (1994), Ferie d'agosto (1995), Ovosodo (1997), Baci e abbracci (1999), My name Is Tanino (2002), Caterina va in città (2003), N (Io e Napoleone) (2006), Tutta la vita davanti (2008), La prima cosa bella (2010)

Valerio Mastandrea, Marco Messeri e Claudia Pandolfi Stefania Sandrelli Con le lacrime agli occhi Ha l’andamento del romanzo ottocentesco “La prima cosa bella”, il film baciato da un grande successo di pubblico e di critica. Ne parliamo con l’autore, che allontana ogni sospetto di affinità con il proprio vissuto livornese

••• “Sto volando: due metri sopra fatto che nelle proiezioni effettuate nelle romanzo ottocentesco, pieno di il cielo, anzi tre”. Paolo Virzì si gode il città del Nord gli uomini piangono di più. Gli avvenimenti grandiosi: segreti, scoperte, meritato trionfo de La prima cosa bella, spettatori maschi del Sud, invece, si fratelli sconosciuti che si rivelano accolto con entusiasmo dalla critica, ma controllano maggiormente, hanno un certo improvvisamente. soprattutto baciato da un caloroso successo di ritegno, un palese imbarazzo a mostrare le Condivido: la narrazione ha un sapore pubblico, nonostante l’uscita in lacrime. vagamente dickensiano, ma l’alternanza contemporanea con la corazzata Avatar e la La prima cosa bella appare un film cronologica del racconto, con continui presenza sul mercato di altri film di richiamo. piuttosto diverso da tutto il suo cinema rimandi fra passato e presente, ritengo che sia “Sinceramente – commenta il regista – né io, precedente; questa consapevolezza di invece un espediente molto moderno, niente né i miei collaboratori, dagli sceneggiatori diversità le era chiara già in fase di affatto ottocentesco. agli attori ai tecnici, ci aspettavamo un esito scrittura? Al centro del suo film c’è una famiglia, commerciale così ampio e crescente, perché Non ci avevo assolutamente pensato né come accade negli ultimi film di l’andamento al botteghino, anziché diminuire scrivendo il film, né successivamente a Verdone, Rubini, Muccino e in quelli come è fisiologico, è andato impennandosi. lavorazione ultimata. Anche ragionandoci ora annunciati di Ozpetek e Salvatores. Eravamo tutti convinti della qualità del film, mi pare che La prima cosa bella possa Perché tutto questo interesse del cinema ma La prima cosa bella, per certi versi, essere considerato un film diverso dai miei italiano nei confronti della famiglia? racconta anche una storia molto dolorosa, che precedenti, nel senso che è un po’ più Non so rispondere e forse una risposta non poteva spaventare gli spettatori”. drammatico di altri lavori, anche se poi il mio c’è proprio. Innanzitutto, mi verrebbe da Ma non sarà che proprio il desiderio e il film d’esordio, La bella vita, non era da dire che l’argomento famiglia è sempre piacere di commozione sia stato e sia meno. Forse l’aspetto più inconsueto del stato un tema affrontato dalla commedia una delle chiavi del successo? nuovo film è il sentimento che sostiene tutta italiana, perché offre l’occasione per I motivi per cui un film conquista o non la storia: un segreto desiderio di raccontare sentimenti, affetti, rivalità. conquista il pubblico sono sempre piuttosto riconciliazione, che non avevo mai raccontato Insomma, non mi pare che si tratti di una indecifrabili. Nel caso specifico, prima. vera novità. Poi, probabilmente, la accompagnando l’uscita del film in varie Qualcuno ha interpretato questo concomitanza di uscita di certi film è del proiezioni in giro per l’Italia, ho potuto sentimento coma una sorta di tutto casuale. Infine, mi pare la cosa faccia verificare direttamente una grande autobiografica confessione: è così? parte di quella classica predisposizione partecipazione emotiva, reazioni molto Bruno, il protagonista del mio film, è un giornalistica che tende a identificare delle intense, con grandi risate ma anche con quarantenne livornese, legato alla sua città da precise tendenze, esagerando sempre un lucciconi all’uscita dalla sala. Mi dicono che un rapporto di odio/amore, che compie un po’. Quante volte, ad esempio, abbiamo spesso, anche nelle normali proiezioni, alla viaggio nella propria memoria quasi sentito parlare di morte e di resurrezione fine del film nei cinema si levano applausi, costretto. Ma, nonostante le affinità del cinema italiano? Se un paio di film non cosa che accade raramente. anagrafiche e geografiche, Bruno non mi riescono ad incassare quanto previsto Nel suo tour promozionale ha potuto rappresenta. La mia famiglia non ha vissuto sembra che tutto il cinema italiano debba constatare reazioni diverse da regione a nulla di ciò che sullo schermo accade alla essere considerato estinto; così come sono regione? famiglia Michelucci. Personalmente guardo sufficienti un paio di successi per decretare il Le accoglienze più calde, davvero con sospetto coloro che si confessano sullo clamoroso ritorno del pubblico alla indimenticabili, si sono registrate, come era schermo: detesto le confessioni, amo i produzione nazionale. Vedrete che anche facilmente prevedibile, a Livorno, dove è stata racconti. Per i miei film non mi sono mai adesso, dopo che in autunno regnava il organizzata la prima proiezione aperta al ispirato alla mia biografia. Anche a otto anni, pessimismo, grazie a Verdone, al mio film, al pubblico. Si è tenuta al cinema Quattro Mori, quando tenevo un diario segreto, più che successo che auguro e che prevedo alle una grande sala da 700 posti, colma fino raccontare ciò che mi accadeva, inventavo. Da imminenti, prossime uscite, sulla stampa il all’inverosimile, in un entusiasmo che mi ha cineasta non ho cambiato atteggiamento. cinema italiano tornerà ad essere celebrato letteralmente travolto. Girando molte città Del resto, il racconto de La prima cosa trionfalmente. non ho notato grandi differenze, se non il bella ha un po’ la struttura del grande • FRANCO MONTINI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 21 intervistaAlessandro D’Alatri

FILMOGRAFIA: Americano rosso (1991), Senza pelle (1994), I giardini dell'Eden (1998), Casomai (2001), La febbre (2004), Commedia- sexi (2006), Sul mare (2010)

Dario Faiella e Martina Codecasa

In acque sicure Un barcaiolo di Ventotene e una studentessa genovese vivono un amore improbabile “Sul mare”. Un film girato in digitale, con due attori emergenti e in piena autonomia

••• “Volevo realizzare un film In che senso? scorso e, circa un anno dopo, il film potrà in cui tutti avessero un approccio da In Italia chiunque voglia fare un film deve uscire in sala. Un vero record, lontano dai esordienti: Sul mare lo considero, avere un cast che fa appello ad una lista di tempi pachidermici del cinema, perché questa idealmente, come il mio “primo film”, perché una decina di nomi. L’ingresso delle televisioni rapidità non me l’avrebbe consentita un’altra ho sentito un’altra volta l’adrenalina condiziona fortemente il risultato finale, struttura se non una indipendente come la dell’esordio grazie ad un linguaggio nuovo e snaturando la gran parte delle operazioni. Ho mia. ad un approccio diverso”. Il regista Alessandro voluto, invece, mettere in piedi un progetto Insomma, un passo fondamentale per lei. D’Alatri presenta così il suo ultimo lavoro che, in cui gli interpreti fossero dei veri sconosciuti. Io amo lavorare in velocità nel rispetto grazie all’utilizzo della più moderna Perché? assoluto della qualità. La macchina cinema è tecnologia digitale, è stato realizzato in piena Forse sono condizionato dal mestiere che anacronistica, mentre il digitale permette di autonomia produttiva e sarà distribuito da faccio, ma al cinema gli attori particolarmente dimezzare i tempi con emissioni zero e Warner Bros a fine marzo. Un film noti mi distraggono, con il loro passato, dal l’assorbimento massimo di sei chilowatt interamente realizzato in location sull’isola e film che sto vedendo. Nutro un grande appena. Dopo questa esperienza credo che nelle acque antistanti l’isola di Ventotene e rispetto per gli attori e le attrici italiane, ma sarà difficile tornare indietro alla pellicola. Il che descrive l’amore tra due ragazzi trovo abbastanza inaccettabile che, oggi, non digitale mi ha dato una libertà espressiva appartenenti a classi sociali differenti: una si possano montare produzioni dove vi siano senza confronti, che mette in secondo piano studentessa genovese e un barcaiolo che si dei talenti giovani e sconosciuti. Ho lavorato perfino i significativi benefici economici. Con trovano a vivere una passione destinata ad sui curricula e i due protagonisti che ho scelto, due attori esordienti che venivano dal teatro, incontrare degli ostacoli, forse, Dario Faiella e Martina Codecasa, mi hanno il mezzo mi ha permesso una grande insormontabili. “Mi sono circondato di consentito di ripetere l’esperienza che, in flessibilità e libertà. Un film girato spesso in persone che avevano voglia, come me, di passato, ho fatto portando sullo schermo barca, con riprese sottomarine e condizioni tornare a fare cinema in una certa maniera: attori all’epoca sconosciuti o poco noti come meteorologiche, spesso, avverse. una squadra di gente motivata e determinata. Sabrina Ferilli, Stefania Rocca, Kim Rossi L’ottimizzazione dei tempi è straordinaria, Oggi come oggi, fare questo lavoro significa Stuart e Fabio Volo. Personalmente mi perché riesci a cambiare il piano di per me ottenere un’indipendenza totale. Così, considero un “varatore di navi”. Una produzione anche due o tre volte in un parallelamente a questo progetto, ho messo possibilità che desidero non precludermi. giorno. In più non sei legato alla durata della in piedi la mia società dove tutti quanti Dario (figlio di Peppino di Capri, NdR) e pellicola: puoi sfruttare il momento in cui un abbiamo le nostre competenze specifiche. Martina non avevano mai fatto un film, ma il attore sta dando il meglio di sé, perché le Non abbiamo chiesto soldi pubblici e siamo loro curriculum risultava decisamente schede dove registri le immagini durano due stati guidati dal lavoro che volevamo impressionante. I loro provini sono stati ottimi ore: il tempo di realizzare”. e ho deciso, quindi, di buttarmi a capofitto in ripresa effettivo è Come è nato Sul mare? un’operazione di cui sono entusiasta e che è stato molto più La sceneggiatrice dei film di Massimo Troisi, stata resa possibile solo dal digitale. alto che in Anna Pavignano, con cui avevo scritto Come? passato. Il Casomai, mi ha fatto leggere il suo ultimo L’industria cinematografica italiana è digitale romanzo prima che venisse pubblicato. Mi è pesantemente in crisi e sta a noi cercare nuovi rappresenta una piaciuto moltissimo, era una storia d’amore percorsi per tornare a quella libertà espressiva metodologia struggente tra un ragazzo isolano e una che altrimenti si sta perdendo. Abbiamo rivoluzionaria, che coetanea ventenne che veniva dal nord per le bisogno di nuove tecnologie e di scoprire mi ha consentito immersioni. Dopo Commedia sexy ho nuovi linguaggi. Questa non è una scelta di di ottenere il scritto altri quattro film e avrei potuto povertà, ma di ricchezza. Sul digitale si basa la meglio da scegliere qualsiasi progetto, ma alla fine ho mia scelta produttiva anche del futuro, tutti. preferito dedicarmi a Sul mare per essere perché desidero fare le cose in velocità. Ho • MARCO davvero libero. comprato i diritti del libro a marzo dell’anno SPAGNOLI

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Cover storyFerzan Ozpetek

FILMOGRAFIA Il bagno turco (1997), Harem suaré (1999), Le fate ignoranti (2001), La finestra di fron- te (2003), Cuore sacro (2005), Saturno contro (2007), Un giorno perfetto (2008), Mine vaganti (2010)

Purchè non si sappia in giro L’autore italo-turco torna alle atmosfere briose della commedia con “Mine vaganti”: fatti e misfatti, segreti e bugie di una famiglia salentina. Anteprima alla Berlinale

••• Quasi per reazione alle e misfatti, segreti e bugie di un’eccentrica affatto così numerose nella mia produzione atmosfere crude e tragiche di Un giorno famiglia di oggi, fra le più note ed illustri di (forse sono soltanto riuscite e per questo si perfetto, il nuovo film di Ferzan Ozpetek, Lecce. La storia prende il via con il ritorno a fissano nella memoria), devo dire che Mine vaganti, si annuncia come una casa, dopo un lungo soggiorno a Roma, di l’osservazione, negativa e anche un po’ commedia leggera, ironica, scatenata, Tommaso, il figlio minore dei Cantore, velenosa, mi ha spinto ad insistere. In Mine divertente. “Ma anche commovente – proprietari di un avviato pastificio. Ad vaganti ci sono varie riunioni familiari che si aggiunge il regista –, perché il mio film si accogliere Tommaso sono la nonna, ribelle e svolgono attorno ad una tavola riccamente ricollega all’essenza della commedia italiana determinata, ancora legata al ricordo di un imbandita; ma del resto non sono proprio i anni ’60 e ’70, che faceva ridere ma anche giovanile amore impossibile; la mamma momenti conviviali dei pranzi e delle cene le piangere. Del resto, durante il montaggio di Stefania, affettuosa e soffocata dalle uniche occasioni per riunire le famiglie? E Mine vaganti mi è capitato di verificare che convenzioni borghesi; il padre Vincenzo, poi, lo confesso, sono effettivamente certe scene, accompagnate da una musica tipica incarnazione del patriarca autoritario; interessato al cibo, ne sono affascinato e mi allegra risultavano decisamente comiche, ma zia Luciana a dir poco eccentrica; la sorella piace mangiare. Nel caso specifico, poi, non le stesse scene, senza musica, assumevano un Elena, desiderosa di fuggire da un destino potevo non tener conto della cosa, poiché la tono malinconico. che sembra già assegnato; il fratello storia è ambientata nel Salento, ovvero in L’idea del film – prosegue il regista – nasce Antonio, che nasconde un segreto di una terra di grandi tradizioni culinarie”. da una doppia sollecitazione; da un parte il Pulcinella, che è sulla bocca di tutti. Ma A proposito di ambientazioni: perché racconto di un mio amico, che mettendomi a soprattutto, tornato a casa, Tommaso questa scelta? conoscenza di una sua drammatica storia dedicherà le proprie attenzioni alla graziosa I motivi sono numerosi: una storia del privata, mi ha fatto ridere irresistibilmente; Alba, figlia di un’altra nota famiglia genere non poteva essere romana e poi dall’altro i miei personali ricordi a proposito impegnata anch’essa nel settore alimentare. avevo voglia di allontanarmi da casa, sia per del rapporto con mio padre. Quando ne ho Tutto si snoda in un crescendo di rivelazioni le oggettive difficoltà di girare nella parlato, ancora vagamente, con Domenico e ribellioni, fino a quando un evento metropoli capitolina, sia per il piacere di fare Procacci, lui si è subito convinto che il film si inatteso mette in moto un imprevedibile un’esperienza diversa. La scelta è caduta su sarebbe dovuto fare, dichiarandosi cambiamento, che rivoluziona la vita di tutti Lecce e il Salento perché sono terre ricche di disponibile a produrlo e sollecitandomi a i protagonisti. raffinate suggestioni iconografiche. Trovo mettermi al lavoro. Ma la scrittura del film, Sembra di intuire che, ancora una volta, il che la Puglia sia una delle zone più realizzata con Ivan Cotroneo, è stata un cibo giochi un ruolo importante nel cinema affascinanti d’Italia, una regione incantevole impegno lungo e complicato e il copione di Ozpetek. “Qualche mese fa – commenta il per trascorrervi una vacanza, come mi è definitivo è frutto di una quindicina di regista – nell’inchiesta apparsa su un mensile capitato spesso. Ma soprattutto mi piace il successive stesure”. di settore, ho letto che alcuni critici calore della sua gente, la disponibilità nei Mine vaganti, che sarà lanciato al festival di affermavano di non poterne più delle confronti degli altri, l’accettazione del Berlino nella sezione Panorama e arriverà tavolate apparse nei miei film. A parte il prossimo, chiunque sia, indipendentemente nei cinema italiani il 12 marzo, racconta fatti fatto che scene di questo tipo non sono da come è vestito e dal colore della pelle.

24 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Una volta, quarant’anni fa, quando sono Tutti i film sono sempre un po’ Effettivamente è così; con Ennio approdato in Italia, era così anche a Roma, autobiografici. Nonostante le differenze di Fantastichini e Lunetta Savino, che sono il oggi non più. In una società sempre più lingua e di cultura, qualche affinità fra la padre e la madre della famiglia Cantore, ostile e razzista, la Puglia oggi rappresenta famiglia Cantone e la famiglia Ozpetek avevo già lavorato, così come con Nicole un’eccezione. esiste. La mia, anche se una famiglia Grimaudo, che impersona Alba e che era Eppure nel suo film emerge la difficoltà tradizionale e musulmana, era molto sui apparsa nel mio ultimo film. La scelta del nell’accettare la diversità, nel caso generis: nonostante la generalizzata cast è sempre un momento determinante; specifico l’omosessualità di Antonio, il condizione subalterna della donna, mia qui ho mescolato interpreti di varie personaggio interpretato da Alessandro nonna, mia madre, mia sorella addirittura generazioni, dai fratelli Riccardo Scamarcio e Preziosi. quattro volte, hanno divorziato e si sono Alessandro Preziosi a Elena Sofia Ricci, che è In realtà è solo il padre Vincenzo che si risposate. In entrambe le famiglie emerge la zia Luciana e che reputo una straordinaria dispera quando l’omosessualità di Antonio una vena di sana follia. attrice comica, a Ilaria Occhini che è la viene scoperta. Vincenzo non riesce ad Qual è il significato del titolo? nonna. Nel suo ruolo da giovane c’è un accettarla per motivi sociali: ama suo figlio, Mine vaganti sono quelle persone, per le cameo di Carolina Crescentini. Con gli attori ma si vergogna che quel segreto sia a quali nonostante tutto provo un autentico mi piace lavorare molto sul set: il conoscenza di tutti. Lui non è contro affetto, che rappresentano un pericolo personaggio di Alba, ad esempio, è molto l’omosessualità del figlio, vorrebbe solo che costante. Sono quegli uomini e quelle donne cambiato rispetto alla sceneggiatura gli altri non lo sapessero, che la cosa restasse del tutto inaffidabili, che fanno esattamente originale perché, d’intesa con Nicole segreta. Il film gioca sull’ambiguità e il contrario di ciò che dicono. Ti danno un Grimaudo, lo abbiamo progressivamente l’ipocrisia, temi cari a tutta la tradizionale appuntamento e non si presentano; trasformato per renderlo più autentico. E un commedia italiana. organizzano un viaggio e si defilano po’ la stessa cosa è accaduta con Ilaria A proposito di modelli: c’è qualche film all’ultimo momento; se devi partire, Occhini. Quando si scelgono degli attori o qualche autore a cui si è promettono di accompagnarti alla stazione e giusti e preparati, il loro apporto può espressamente ispirato per Mine poi scopri che non hanno neanche la diventare decisivo. vaganti? macchina. Nel mio film ci sono tre o quattro Terminata l’esperienza sul set, quali Nessun film e nessun regista in particolare. Si personaggi di questo tipo. sensazioni prova nei confronti del film? tratta di procedimenti inconsci che si Essendo basato su una struttura corale, Girando Mine vaganti mi sono divertito scoprono solo dopo avere ultimato il lavoro. Mine vaganti propone ovviamente un moltissimo e ho avuto l’occasione per I miei collaboratori, che hanno già visionato cast molto ricco; lei tende spesso a fare intrecciare nuove amicizie. Da un punto di qualche scena, mi dicono che si sente una gruppo, utilizzando una precisa e vista personale, quali che saranno gli esiti, il certa eco di Germi e, senza voler azzardare ristretta cerchia di collaboratori, ma in film resterà un ricordo incancellabile, perché paragoni, la cosa non può che inorgoglirmi. questo caso, per ciò che riguarda gli mi ha fatto sentire più ricco di sentimenti e Ritraendo la famiglia Cantone si è attori, accanto a qualche presenza di emozioni, mi ha reso più forte, meno solo. ispirato a qualche personale ricordo? ricorrente ci sono numerosi nuovi arrivi. • FRANCO MONTINI

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Pietro Marcellointervista

Il regista del film Nostalgia dell’ignoto Nata tra le mura di una prigione, la lunga storia d’amore tra Enzo e Mary si svolge sullo sfondo di una Genova inconsueta, quella degli emarginati. Esce nelle sale “La bocca del lupo”, il documentario che ha trionfato al Torino Film Festival

••• Il mondo immaginifico di Pietro famiglia e per questo ho colto subito l’aspetto tra i due sembra una favola d’altri tempi. Si Marcello produce estasi. Di quelle che personale del progetto”. Una commissione sono conosciuti in prigione e lì si sono inibiscono parole, domande e risposte e che fatta talmente propria da avergli procurato, e innamorati”. estremizzano l’umana predisposizione a con merito, la vittoria dell’ultimo Festival di Genova è un personaggio, si diceva. Oltre ai intuire l’Arte, prima di capirla. Era successo Torino, con la lieta notizia di essere il primo ricordi paterni, Pietro Marcello ne rileva e poi con il magnifico documentario Il passaggio italiano sul podio più alto in 27 edizioni di rivela il fascino “saturo di aria salina” che della linea, quasi invisibile agli Orizzonti rassegna sotto la Mole. A febbraio, il film sarà trasuda da ogni carruggio. “Osservando il veneziani del 2007 (i soliti problemi presentato inoltre al Forum della Berlinale. capoluogo ligure in profondità sono stato festivalieri di sovrapposizioni e orari infelici...): La bocca del lupo è sostanzialmente il assalito dal desiderio di conoscerne il passato. aveva impressionato chi aveva accettato la racconto di tre personaggi: Enzo, Mary e la Una sorta di nostalgia dell’ignoto, non sfida di partire su quei treni notturni di città di Genova. Pietro, classe 1976, è restio a essendo la mia città. Allora, con Sara (Fgaier, provincia, facendosi incantare dalla poesia parlare del suo lavoro e ancor più di sé: la montatrice e responsabile del reperimento visiva di solitudini semoventi. nessuno stupore, l’atteggiamento accomuna del materiale d’archivio, NdR) abbiamo Una qualità che non è rimasta immune dai diversi artisti di simile sensibilità e che scovato nella memoria fotografica e premi in Mostra (Pasinetti Doc e Menzione concepiscono l’atto creativo “istintivamente” audiovisiva dei genovesi. Sono emersi Speciale Doc/It) e in svariate rassegne per il e non partendo da un concetto. “Ho prodigiosi brandelli della “Grande Storia” di mondo, fino alla candidatura al David di immaginato il film nato dall’idea della una città, della genovesità di luoghi che ora Donatello, e che ha colpito anche i gesuiti Fondazione, ne ho intuito i volti non esistono più”. della Fondazione San Marcellino di Genova, riconoscendoli in quelli, magnifici, di Enzo e Pietro Marcello, anche pittore, osserva il da sempre impegnata nel sostegno degli Mary, veri e scolpiti quanto la città in cui li ho cinema partendo dalle emozioni di forme e homeless e di quell’umanità marginale agli scovati”. E in effetti, l’incontro con la coppia colori: “Quando voglio esprimere occhi dei più. La delicatezza con cui il regista sulla cui storia d’amore è focalizzato il lavoro meditazione uso l’acquarello”. Nel suo napoletano si è accostato agli “ultimi” l’ha di Marcello è uno degli aspetti più curiosi del documentario genovese la meditazione è un reso il candidato ideale a documentare il processo creativo. “Enzo (Vincenzo Motta) punto di partenza e di arrivo ed è sostenuta – contesto in cui la Fondazione opera. Ne è sembra un attore nato, di quelli usciti da un artisticamente – da un commento musicale nato La bocca del lupo, titolo casuale per vecchio film. Una faccia pazzesca, una fisicità fortemente caratterizzante. “Ho recuperato il un’opera illuminata che viaggia tra finzione e mai vista. Ci siamo incontrati in una barocco genovese attraverso brani della sua realtà, tra passato e presente penetrando panetteria: la sua espressione mi ha colpito tradizione più antica”. Contaminazione di Storia e storie genovesi con la meraviglia e il all’istante. Forse reciprocamente. Aveva una generi e formati, produttivamente La bocca rispetto dell’estraneo. vita “da galera” da raccontare, con tanto di del lupo è un documentario realizzato dalla “Ho accettato la proposta dei gesuiti – spiega buchi di pallottole da mostrarmi... senza società di Marcello con Dario Zonta – Marcello – perché aderiva al mio modo di contare quante ne ho infilate ai poliziotti, l’Avventurosa Film – e dalla Indigo Film di osservare la realtà. Accostarmi agli “invisibili” diceva lui. All’inizio abbiamo preso tutto Francesca Cima e Nicola Giuliano, che già (nulla è invisibile per chi vuole vedere) è nel come per gioco, poi è diventato il film”. avevano prodotto Il passaggio della linea. mio Dna. Ma non solo. Napoli e Genova L’approccio con Mary (Mary Monaco, la “La troupe – tiene a precisare il regista – è hanno diversi punti in comune; mio padre compagna trans di Enzo) è stato diverso sempre la stessa: tendo a creare un legame lavorava come marinaio, le sue storie sui perché “lei è diversa”, spiega il regista: “Mary con le persone con cui lavoro perché mi piace porti, incluso quello del capoluogo ligure che ha studiato, con lei il lavoro sul personaggio è l’idea di laboratorio creativo, di complicità rappresentava la sua città ideale, stato più pensato, ragionato. Ma anche la sua duratura nel tempo”. appartengono alla memoria della mia vita ha dell’incredibile e l’unione trentennale • ANNA MARIA PASETTI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 27 Saranno distribuiti tra febbraio e marzo alcuni titoli da noi già recensiti negli scorsi numeri, la cui uscita è stata rinviata: LOURDES di Jessica Hausner, AFTERSCHOOL di Antonio Campos, NORD di Rune Denstad Langlo, DIAMOND 13 di Gilles Béhat. Il giapponese DEPARTURES è stato invece rinviato ad aprile. schede critiche IL PROFETA

di Jacques Audiard mettersi a capo dei suoi Titolo originale: Un prophète …Sceneggiatura: Jac- connazionali per strappare il ques Audiard, Thomas Bidegain …Fotografia: Sté- potere ai corsi. Si compirà così una phane Fontaine …Montaggio: Juliette Welfling vendetta edipica, necessaria al …Musiche: Alexandre Desplat …Interpreti: Tahar ricongiungimento con le proprie Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Reda Kateb radici e con la propria “famiglia”. …Produzione: Why Not Productions, Chic Films, Di questa famiglia fa parte a pieno France 2 Cinema, UGC Images, Bim …Distribuzione: titolo anche la prima vittima Bim …Francia 2009 …colore 153’ dell’apprendistato di sangue di Malik, il cui spettro torna a turbare ••• FRANCESI e americani hanno la e poi quasi a consolare le sue notti, capacità di usare il genere noir man mano che Malik impara a come metafora e lente di convivere – letteralmente – col ingrandimento dei mutamenti senso di colpa. Le sequenze della società in cui vivono. Il oniriche sono una breve pausa profeta del francese Jacques concessa all’interiorità del Audiard, vincitore del Gran Premio protagonista, prima che la durezza al Festival di Cannes 2009 e non ha mai avuto una famiglia e chi ha la capacità di capire e usare del carcere lo risucchi di nuovo, candidato a 13 premi César, è un che è analfabeta. L’impatto con la più linguaggi è il personaggio costringendolo a difendersi o ad magnifico noir contemporaneo. La galera è di estrema violenza e chi vincente, l’individuo selezionato aggredire, e sono anche una metafora, in questo caso, è comanda si premura di farlo dalla specie, il profeta. Gli occhi piccola pausa nel ritmo teso di un ambientata in un universo chiuso e sapere subito ai nuovi arrivati. affamati di vita di Malik ricordano film di grande fascino visivo e tutto maschile, il carcere, che Malik viene avvicinato dal capo quelli di Emanuelle Devos in Sulle potenza spettacolare. Nello spazio riproduce le dinamiche e le della mafia corsa Luciani (Niels tue labbra, il suo corpo nervoso chiuso delle celle e dei cortili si tensioni della composita società Arestrup) e minacciato di morte se quello di Roman Duris in Tutti i dispiega una narrazione ribollente francese, ma anche – più in non ucciderà per lui un detenuto battiti del mio cuore. Con loro di energia compressa, che si generale – la competizione senza nordafricano. Da quel momento ha in comune un grande istinto condensa nel confronto esclusione di colpi del mondo Malik entra nella sfera di Luciani, animale e un’intelligenza archetipico, generazionale, sociale, capitalista per il potere. La mafia mettendosi al suo servizio e superiore, la capacità di razziale e linguistico fra i due corsa che impera nel carcere non è cominciando ad apprendere da lui adattamento e il desiderio di protagonisti. Straordinari i due altro che la vecchia gerarchia, tutti i segreti della vita carceraria. rivalsa. Ma nel caso di Malik la interpreti, il giovane Tahar Rahim, destinata alla sconfitta dall’uomo Con avidità di sapere impara a rivalsa assume connotati quasi che esprime tutto con lo sguardo, e nuovo: il brillante, rampante, leggere e scrivere il francese; politici, a significare l’irresistibile Niels Arestrup, feroce ed istrionico, nordafricano Malik, il “profeta”. preparando umilmente il caffè ai ascesa al potere degli immigrati che ha imparato la lingua corsa Malik (Tahar Rahim) arriva in corsi, impara la loro lingua e ne nordafricani, gli ultimi della scala appositamente per il film. carcere a 19 anni, non sappiamo desta i sospetti. sociale. La conclusione del suo BARBARA CORSI perché. Di lui sappiamo solo che Come sempre nei film di Audiard, percorso sarà infatti quello di

intervistaJacques Audiard Studiare da gangster Esce in Italia il pluripremiato “Il profeta”, nuovo capitolo dell’avvincente filmografia dell’autore francese, qui alle prese con il percorso di crescita all’interno di un carcere

••• “Il titolo, Un prophète, indica un legame religioso e lo fa in Oggi, se vuoi fare un film sulla prigione in Francia ma non solo, devi chiave ironica, perché questo profeta non annuncia la buona novella, ma affrontare due ostacoli, almeno io li ritengo tali. Il primo è il documentario: un nuovo prototipo criminale”. Parola del regista francese Jacques Audiard, non volevo fare un film di denuncia, non mi interessava. Il secondo sono le già apprezzato per Sulle mie labbra e Tutti i battiti del mio cuore, che serie tv americane: hanno creato un determinato immaginario e con Il profeta ha centrato il Grand Prix del 62° Festival di Cannes e il plauso determinate immagini della prigione che hanno poco a che fare con la realtà di pubblico e critica. Co-prodotto e distribuito da Bim, già candidato ai francese. Golden Globes e lanciato dalla Francia per la cinquina del miglior film Quindi? straniero agli Academy Awards, il film è un’ottima sintesi di noir, gangster e Non potendo girare nei grandi penitenziari contemporanei, abbiamo prison movie con protagonista Tahar Raimi nel ruolo del 19enne “neofita” ricostruito un set – Michel Barthélémy ha fatto un ottimo lavoro – nella zona Malik El Djebena, e antagonista Niels Arestrup, il boss corso César Luciani. industriale di Gennevilliers. Anziché uno studio, una vera prigione, in effetti, Chi è Malik? dove entravamo ogni giorno: il realismo ancor prima era una realtà… Un criminale, senza essere uno psicopatico. È intelligente, furbo, studia in Un prophète è molto realistico, ma contempla pure l’onirico e il carcere per garantirsi un futuro migliore fuori: in un certo senso e con un fantastico. po’ d’ironia, è una creatura angelica. Le scene oniriche e il fantastico, anzi il fantasmatico, hanno dato vita Poi ci sono i corsi, capeggiati da César Luciani. interiore al personaggio di Malik, ovvero mi hanno permesso di In realtà, non ero interessato tanto ai corsi quale entità sociologica e rappresentare quello che gli frulla nella testa quando la porta della cella gli culturale, quanto piuttosto all’ambiente mafioso e alle sue dinamiche: si richiude dietro. D’altronde, da sempre mi piace mischiare i generi, spostare avrebbero potuto anche essere baschi o serbi, volevo un gruppo, un’entità i confini, senza rimanere legato a ripartizioni che credo appartengano al difficile da penetrare. E poi mi interessava l’idea di un boss anziano, a capo passato del cinema. di una struttura criminale traballante se non fatiscente, in cui fanno In definitiva, che film è Un Prophète? ingresso dei giovani con un’altra cultura, un’altra lingua e differenti Nelle mie intenzioni, e spero negli esiti, un film di genere, una specie di prospettive. western come L’uomo che uccise Liberty Valance, ma senza John Wayne: Due personaggi, due attori, che si muovono nella cornice di un eccetto Niels Arestrup, ho scelto attori sconosciuti. atipico film carcerario. FEDERICO PONTIGGIA

28 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 schede critiche AGORÀ

di Alejandro Amenabar trasmissione di dottrine e nozioni Sceneggiatura: Alejandro Amenabar e Mateo Gil tra generazioni con la prospettiva …Fotografia: Xavi Gimenez …Costumi: Gabriella di confronto e dialogo, in cui si Pescucci …Musiche: Dario Marinelli …Montaggio: privilegia l’essere umano, sacrificato Nacho Ruiz Capillas …Interpreti: Rachel Weisz, Max alla follia distruttiva del popolo, Minghella, Oscar Isaac, Rupert Evans …Produzione: ingannato dall’uso punitivo della Mod Prod., Himenoptero …Distribuzione: Mikado giustizia nell’espiazione delle colpe. …Spagna 2009 …colore 141’ È un viaggio morale e personale in un’epoca di transizione e declino, ••• GRANDE spettacolo in Agorà, scandito e dominato dalla paura manicheo peplum metafisico, del nuovo e dalla prevaricazione kolossal moderno sull’eterno ed dei deboli; una considerazione sul insanabile conflitto tra scienza e valore della ragione suprema, religione, intrecciato ad un sull’autorità del libero arbitrio, iracondo apologo sul potere sull’influenza dei gruppi etnici che repressivo e soffocante di tutti i con l’alibi della religione diventano fondamentalismi che annientano persecutori sanguinari. Girato con idee illuministe, opinioni libere e (Rachel Weisz), astronoma e libera e rassegnata sconfitta di un vigore realistico come un filosofie moderne. Opera scienziata educata alla filosofia ed amore impossibile. reportage, con la macchina da affascinante e raffinata, in bilico allo studio delle costellazioni. Il regista, che ha costruito il presa che tallona le azioni, è un tra modernità e decadenza nella Amenabar, che ha riletto Borges e racconto per filmare con lucida film a tesi, inattaccabile nella lotta contro ogni pregiudizio, rivisto Furia di Fritz Lang, ricrea energia e determinazione le modernità del messaggio e dei divertente e grossolana nella con veemenza lo stupore e la sequenze della distruzione della contenuti, ambizioso e complesso semplificazione dei contrasti, spietatezza delle azioni puntando biblioteca di Alessandria, nella struttura narrativa, con uno ripropone la sofferenza e la sul coinvolgimento e sull’effetto patrimonio della conoscenza e stile diretto a narrare la lotta sconfitta di chi lotta per la lucidità drammatico, citando William della cultura accumulato nei secoli, contro i dogmi e i parallelismi con dei pensieri. Wyler ed Anthony Mann, in una punta sulla provocazione, come in la cronaca contemporanea; La rivolta dei cristiani, ad riflessione sull’esercizio della Mare dentro, e sull’impossibile tratteggia un punto di vista Alessandria d’Egitto nel IV secolo violenza; un film che resta istintivo coesistenza tra mondi paralleli. femminile e caparbio alla ricerca d.C. dominata dai Romani; la e viscerale, antico e romantico, Presentato fuori concorso a Cannes della verità dentro un mondo conquista del potere e la storicamente astuto e metaforico 2009, Agorà ha una luminosa maschile e misogino, schiacciato dal sanguinosa vendetta a danno dei mettendo insieme la crudeltà del forza estetica, non possiede il controllo di ogni decisione e deciso pagani neoplatonici e degli ebrei è mondo contemporaneo ed il ruolo fascino celebrativo delle pellicole a cancellare la purezza dei raccontata con la storia di degli insegnamenti, la sull’antichità ma è una riflessione sentimenti. Ipazia manipolazione politica ed sul potere del coraggio, economica di tutti i fanatismi, la sull’indipendenza delle idee e sulla DOMENICO BARONE

intervistaAlejandro Amenabar La tolleranza delle idee “Agora”, presentato fuori concorso a Cannes, narra la vita e la tragica fine della filosofa e matematica di Alessandria d’Egitto vittima dell’intolleranza e del fanatismo religiosi

••• “Agorà è nato una notte in cui guardavo in alto, in problemi e che tutto fosse sotto controllo. direzione del cielo e del firmamento. Mi ha commosso il sentimento di I legami con il nostro presente sono particolarmente rilevanti spazio infinito e di profondità che mi venivano ispirati e così ho deciso di ed evidenti… fare un film sulle stelle”. È con un tono fortemente lirico che Alejandro Non è stata una scelta pianificata, quando abbiamo iniziato a studiare Amenabar ricorda la genesi di Agorà, film in uscita a fine marzo che quel periodo storico non avevamo previsto che ci sarebbero stati così esplora la vita della filosofa e matematica atea di nome Ipazia, vissuta ad tanti punti di contatto con quello che accade oggi nel mondo dal punto Alessandria nel Quarto secolo d.C., interpretata da Rachel Weisz. “Mi sono di vista della tolleranza e del fanatismo. Più andavamo avanti, però, più dedicato molto allo studio della storia dell’astronomia e così, tra i tanti ci rendevamo conto che, anche se stavamo lavorando ad un film sul nomi che ho incontrato, sono rimasto fortemente affascinato da quello di passato, avremmo realizzato un apologo riguardo al presente. questa donna”, continua il regista spagnolo. “In questo senso abbiamo Quanto era importante per lei raccontare della fede che può provato ad essere il più fedeli possibile alla sua storia e agli eventi che trasformarsi in fondamentalismo? hanno caratterizzato la sua esistenza. La maggior parte dei personaggi, a Per me era importante raccontare qualcosa, in quanto non mi interessa parte un paio che abbiamo inserito per ragioni drammaturgiche, sono molto fare dei film che non esprimano un punto di vista. Agli inizi della assolutamente reali”. mia carriera sono diventato agnostico e, quando ho realizzato The Agorà è un kolossal. Come ha affrontato questo progetto others, mi sono reso conto di essermi lentamente, ma inesorabilmente rispetto al passato? trasformato in un ateo. Agorà è una celebrazione del dialogo e del Sorprendentemente anche per me, questo non è stato il film più difficile rifiuto di uccidere in base alle proprie idee. Per questo motivo sono della mia carriera da dirigere. Forse perché per quattro anni ci siamo contento che il cast fosse un misto di religioni, fedi e idee diverse. Tutti dedicati a lungo a prepararlo e, quando siamo arrivati sul set, non ci sono abbiamo lavorato per raccontare una storia che fosse ispirata stati particolari problemi meteorologici o di altro genere a darci dei principalmente al rigetto della violenza e che, alla fine, è e resta, fastidi. Certo, la dimensione del set era notevole e non ho mai diretto soprattutto, una celebrazione della necessità di parlarci gli uni con gli così tanti attori e comparse; eppure la preparazione, e in particolare altri rispetto alle nostre opinioni riguardo alla vita e all’universo. l’utilizzo dello storyboard, hanno fatto sì che non vivessi particolari MARCO SPAGNOLI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 29 schede critiche AMABILI RESTI

di Peter Jackson soprattutto, all’interpretazione di Titolo originale: Lovely bones …Sceneggiatura: Saoirse Ronan, talento naturale già Peter Jackson, , …Foto- visto in Espiazione ed Ember, che in grafia: Andrew Lesnie …Montaggio: Jabex Olssen questo film guida emotivamente lo …Musiche: Brian Eno …Interpreti: Saoirse Ronan, Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Stanley Tucci, Susan spettatore verso una storia raccontata Sarandon, Amanda Michalka, Jake Abel, Rose seguendo punti di vista differenti McIver, Michael Imperioli …Usa/Gran Breta- rispetto a quello tradizionale gna/Nuova Zelanda 2009 …colore 135’ dell’investigazione. Thriller dalla forte matrice esistenziale ••• TRATTO dall’omonimo bestseller e ultramondana, il film, perfetto dal di Alice Sebold, Amabili resti è un punto di vista registico e narrativo, ha film che mette ancora una volta in delle sensibili cadute di tono che si luce il talento visionario di Peter traducono nell’incerta Jackson, che trasforma una storia rappresentazione stilistica di questa dalla matrice minimalista in uno sorta di purgatorio pop e spettacolo visivo unico, in grado di momento giusto per l’ultimo Film che apre interrogativi postmoderno in cui la ragazzina si commuovere, intrattenere e anche viaggio verso il paradiso. inquietanti non soltanto nei ritrova. Il trionfo dell’effettistica visiva, di far riflettere lo spettatore. Doloroso e coinvolgente, Amabili confronti dello “spettacolare” purtroppo, trascende la spiritualità di Il film è un lungo flashback in cui la resti è un film intenso in cui lo aldilà immaginato da alcuni momenti, diventando, per giovane protagonista racconta la spettatore subisce fortemente le Jackson, ma soprattutto quanto proiezione dell’identità storia della sua vita, passando per il tante contraddizioni derivate dalla verso i bui meandri della della teenager, un po’ kitsch ed giorno in cui questa è finita a causa morte violenta, in grado di mente umana, grazie eccessiva. Amabili resti, però, di un brutale omicidio da parte di spezzare una giovane vita ma non alla straordinaria resta un lavoro interessante e un insospettabile, quanto di rescindere i fortissimi legami interpretazione del originale in cui la violenza, la apparentemente mite, vicino di affettivi tra i vari componenti di lucido e anonimo serial morte, la vita e l’amore si casa. È il racconto della difficile una famiglia qualsiasi nell’America killer, offerta da Stanley rincorrono seguendo un flusso sopravvivenza dei familiari e amici degli anni Settanta. Il film è Tucci, Amabili resti esistenziale e un destino della ragazza adolescente e delle dunque, di fatto, una lunga storia risulta rischiarati da una forte loro vite narrate dalla voce della d’amore, o meglio una estremamente spiritualità e da un stessa protagonista, sospesa in un celebrazione dell’amore tra un interessante e gran senso di variopinto limbo, in attesa che padre, una madre e una sorella nei riuscito speranza. venga fatta giustizia e che arrivi il confronti di una figlia scomparsa. grazie, MARCO SPAGNOLI

intervistaPeter Jackson Il mio Purgatorio “Amabili resti” traduce su grande schermo, con intensità e maestria, il romanzo di Alice Sebold. Saoirse Ronan straordinaria protagonista

••• “Adattare un romanzo per il cinema significa Purgatorio, uno spazio psicologico di attesa tra la morte e la vita necessariamente semplificare e ridurre. Altrimenti, se avessi eterna, basato sulle nostre esperienze personali, sui nostri sogni, su inserito tutti i personaggi del romanzo e tutti gli elementi della quello che c’è di residuale di noi stessi. L’Aldilà non è tanto un luogo, narrazione, anche quelli secondari, il film non sarebbe durato quanto piuttosto un sogno. Le influenze della cultura pop in cui è meno di quattro o cinque ore”. Peter Jackson racconta così il suo immersa Susie sono evidenti e costituiscono una metafora del suo approccio ad Amabili resti, tratto dall’omonimo bestseller di essere e del suo dolore per non poter tornare indietro. In questo Alice Sebold che il regista neozelandese ha portato sul grande senso, però, Amabili resti è un film pensato per intrattenere e schermo. “Non sempre operare una riduzione è una cosa buona, interessare il pubblico. In nessuna maniera volevo che venisse ma è obbligatorio. Al tempo stesso è quello che ti spinge a considerato come il frutto di una seria discussione riguardo alla compiere una decisione molto cosciente rispetto a quella che tu descrizione dell’Aldilà. Tutto quello che si vede sullo schermo c’è per consideri la chiave della storia che stai per raccontare, una ragione precisa, in quanto abbiamo voluto affidarci ad un certo individuando così una spina dorsale per il tuo racconto e i simbolismo per raccontare la storia. personaggi che vuoi utilizzare”. Come sarebbe l’Aldilà di Peter Jackson? Un’esperienza che lei ha già fatto per l’adattamento de Il Sicuramente molto diverso, in quanto basato su ciò che sono signore degli anelli… diventato nel corso della mia vita, che è stata già di per sé Sì, è inevitabile che alcuni personaggi presenti nel libro abbiano necessariamente più lunga di quella di Susie e delle sue esperienze. un ruolo secondario nel film o spariscano del tutto. Il film ha anche alcuni momenti terribili… Qual è stata la cosa più difficile da trasporre? Lo spavento deriva dal necessario incontro tra Susie e il suo assassino, Sicuramente i momenti di sogno che la giovane protagonista per scoprire quello che lui ha fatto al suo corpo dopo che è morta e la vive nel suo limbo personale. Non si tratta, infatti, di un luogo sua anima è scappata via. È un confronto duro, ma anche liberatorio. fisico e di un periodo storico, del quale tutti quanti possiamo Dopo tanto successo, cosa la guida oggi nel suo lavoro? avere un’idea più o meno vaga. Quelle scene sono ambientate Anche quando mi sono trovato agli inizi della mia carriera non ho nell’Aldilà personale di una ragazzina di quattordici anni mai trovato conveniente pensare di separare me stesso dal mio proveniente dalla Pennsylvania del 1973. L’Aldilà di Amabili lavoro: scelgo di dirigere i film che io per primo, come spettatore, resti non è la destinazione ultima di tutti quanti noi, bensì solo vorrei vedere sullo schermo. Non c’è mai stata un’altra ragione per della protagonista del nostro film in quanto è un’interpretazione cui volessi fare determinate pellicole. del subconscio della ragazzina. Noi mostriamo una sorta di MARCO SPAGNOLI

30 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 schede critiche

INVICTUS

nel paese e fare della locale bensì anche quello della poesia squadra di rugby un simbolo, nei composta nel 1875 da William cui variopinti colori far riconoscere, Ernest Henley. Una breve serie di per la prima volta, un’intera ed liriche che Mandela dice lo “unica” nazione. abbiano aiutato a sopravvivere ai Eastwood, che a maggio compirà quasi trent’anni di reclusione in ottant’anni, affronta la storia di prigione e in seguito consegnate al Invictus restituendo allo capitano della squadra di rugby in spettatore tutta quella passione ed un toccante “scambio di energia, nonché il senso di saggezza”. “Sono il padrone del suspense proprio del suo cinema, mio destino, Sono il comandante sfruttando in pieno le straordinarie della mia anima” recitano gli interpretazioni di Morgan Freeman ultimi emblematici versi che, nel e Matt Damon, nonché di un cast film, ascoltiamo cantati come una di attori sudafricani sconosciuti, ma dolente nenia fuori campo ad dalla forte presenza scenica e dal evidenziare l’indissolubile legame di Clint Eastwood impegnato da regista che lo ha notevole talento. che unisce la storia personale di Sceneggiatura: Anthony Peckham dal libro “Playing portato a plasmare, nei soli ultimi Mentre a Damon è affidato Mandela come uomo e come the enemy” di John Carlin …Fotografia: Tom Stern sette anni, una serie l’elemento più fisico della storia, leader alla più evidente metafora …Montaggio: Joel Cox, Gary Roach …Musiche: Kyle impressionante di successi come attraverso il personaggio del sportiva. In questo senso Invictus, Eastwood, Michael Stevens …Interpreti: Morgan Mystic River, Million dollar capitano della squadra di rugby nonostante la spettacolarità e i Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofo- baby, Flags of our fathers, che Mandela responsabilizza in momenti più divertenti e leggeri, è keng, Matt Stern …Produzione: Malpaso, Mace Neu- feld Prod., Revelations Entertainment …Distribuzio- Lettere da Iwo Jima, prima persona, facendogli un film profondamente animato ne: Warner Bros …Usa 2009 …colore 133’ Changeling e Gran Torino, anche comprendere il valore e da una qualità umana e politica Invictus non fa eccezione in tal l’importanza della posta in gioco, superiori che ci obbligano a ••• NON UN FILM sullo sport e senso. Morgan Freeman interpreta Nelson confrontarci con una storia recente nemmeno una biografia di Nelson Più vicino alla semplicità delle Mandela cogliendo, del leader del nella quale, sotto l’apparente Mandela, bensì il racconto emozioni di Fuga per la vittoria movimento dei diritti civili e della banalità della cronaca, si rivela emozionante di come i che alla forse abusata celebrazione lotta contro l’apartheid, sotto i nostri occhi, grazie ad Campionati del mondo di rugby individuale del tanto cinema quell’intelligenza superiore che Eastwood, un emozionante evento del Sudafrica del 1995 siano sportivo cui siamo stati abituati nel permette ad alcune persone di storico in grado di riunire un’unica diventati una tappa fondamentale corso degli ultimi trent’anni, guardare più lontano di altre. nazione sotto un’unica bandiera, del percorso di riconciliazione e Invictus è un omaggio alla Il Mandela di Freeman è un grande fatta giustamente di “colori” perdono immaginato dal lungimiranza e al fiuto politico di politico, ma anche un uomo con diversi. Un film da vedere, per presidente sudafricano per riunire, Nelson Mandela per capire quanto debolezze e fragilità in grado di imparare cosa sia lo sguardo di un per la prima volta, una nazione un evento sportivo mondiale soverchiarlo. Una persona che non grande autore e capire dove e divisa e lacerata da odi e rancori potesse diventare una sorta di si è mai arresa e che, come dice il come nasca la politica in grado di secolari. occasione per rilanciare l’immagine titolo del film, è invincibile. rendere migliori le singole persone Anche se, sulla carta, Clint e l’economia di una nazione in Invictus, però, non è solo il titolo e i popoli. Eastwood sembrerebbe essersi ginocchio. Un momento cruciale perfetto per un film che parla di MARCO SPAGNOLI preso una pausa in un percorso per riavvicinare le etnie presenti politica, progresso umano e sport,

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 31 schede critiche IO SONO L’AMORE

di Luca Guadagnino sontuosità e le valenze metaforiche Sceneggiatura: Barbara Alberti, Ivan Cotroneo, Wal- che per le coincidenze (Antonio ter Fasano, Luca Guadagnino …Fotografia: Yorick Le vive sulle alture sanremesi: Saux …Montaggio: Walter Fasano …Musiche: John indovinate chi incontra Emma Adams …Interpreti: Tilda Swinton, Flavio Parenti, Edoardo Gabbriellini, Alba Rohrwacher, Pippo Del- appena sbarcata in Riviera?) o per bono, Maria Paiato, Diane Fleri, Gabriele Ferzetti, le dinamiche aziendali. Così, da un Marisa Berenson …Produzione: First Sun, Mikado lato l’amicizia tra Edoardo e Film con Rai Cinema, Dolcevita Prod., Pixel Dna Antonio sembra palesare …Distribuzione: Mikado …Italia 2009 …colore 115’ un’attrazione gay sublimata, ••• VISCONTIANO, asciutto dall’altro il rapporto tra melodramma ambientato tra le quest’ultimo ed Emma si potrebbe mura della villa della famiglia definire “incestuoso” per Recchi, industriali da oltre mezzo interposta persona: il giovane secolo, le mani in pasta durante e Antonio è infatti un punto di dopo l’ultima guerra: il patriarca riferimento per il sensibile, insicuro Edoardo è ammalato e in procinto poi la terza figlia Betta testimone al timone dell’azienda e Edoardo, che vede in lui e nella di lasciare le redini all’erede (anzi, (Rohrwacher), temperamento contemporaneamente allo madre (oltre al tenero legame con agli eredi) più capaci tra il figlio d’artista e gusti sessuali che non si sbocciare di passioni, alcune delle la sorella, che a lui confida per Tancredi (un insolito Pippo possono rivelare a papà, e la quali imprevedibili e dagli esiti prima la propria omosessualità) gli Delbono) e i nipoti Edoardo jr. e giovane ma ambiziosa Eva (Fleri), nefasti. unici affetti in una famiglia di Gianluca (Flavio Parenti e Mattia promessa sposa di Edoardo, nobile Ambiziosa e accuratissima la “squali”. Come spesso accade, sono Zàccaro). Alla scomparsa del sì ma “del ramo povero”. confezione (dalla fotografia di i deboli a soccombere, anche a nonno, la gestione dell’azienda di I riti, i ricevimenti, i legami e gli Yorick Le Saux, abituale causa di una zuppa di pesce… Sin tessuti subirà non pochi scossoni, interessi, gli amori e i conflitti collaboratore di Olivier Assayas, troppo insistite invece le immagini all’insegna della globalizzazione e vissuti nei sontuosi saloni e ai bordi alle musiche di John Adams, classe di alberi e insetti durante del facile realizzo, tra Milano e della piscina oppure osservati 1947, sulla scia di Steve Reich), con l’amplesso bucolico, che Londra. Le donne rappresentano dall’ampia zona di servizio citazioni e omaggi dichiarati al evidenziano la grande ambizione un campionario variopinto, dalla coordinata dalla governante Ida cinema anni ’40 (la grafica dei che anima Guadagnino, il quale ha nonna snob interpretata da Marisa (Maria Paiato, molto brava, già titoli di testa sullo sfondo di una comunque pienamente meritato Berenson alla madre Emma, la magistrato sotto scorta nel recente Milano sotto la neve), finanche il l’invito, unico italiano, al Sundance “russa” Tilda Swinton, impeccabile Lo spazio bianco) costituiscono la morto a testa in giù in piscina 2010 dopo il passaggio a Venezia finché non cede alla passione per cornice molto ben costruita della come in Viale del tramonto. Gli Orizzonti. lo chef Antonio (Gabbriellini), lenta disgregazione della famiglia, sviluppi della trama si lasciano MARIO MAZZETTI grande amico del figlio Edoardo; e nella fase cruciale del passaggio di apprezzare, tuttavia, più per la BACIAMI ANCORA

gravidanze impreviste ed i personaggi sono, per certi versi, imprevedibili, amicizie traballanti, uguali a se stessi: immaturi, ingenui, seconde occasioni. Un film che irrimediabilmente sognatori, incapaci racconta grandi passioni che si di affrontare la realtà e, di esauriscono in pochi giorni e amori conseguenza, condannati alla che non finiscono mai, pronti a sconfitta, fino a quella più rifiorire e riesplodere, anche a drammatica, come accade al distanza di anni. Un universo personaggio di Paolo, interpretato sentimentale segnato dalla più da Claudio Santamaria. assoluta confusione, con Muccino Il maggior pregio del film consiste che dimostra di controllare al meglio nel fatto che, pur raccontando una il racconto, tanto più questo si fa storia per certi versi molto complicato ed esasperato. Il cinema prevedibile – ciò che accadrà alle del regista romano non ama i mezzi varie coppie si può intuire facilmente toni e il chiaroscuro; è un cinema di di Gabriele Muccino rimpianti, di sogni infranti, di sensi – riesce ad evitare banalità e di colpa, di insoddisfazioni, che sentimenti assoluti, di scontri, dove i superficialità. Ancora una volta Sceneggiatura: Gabriele Muccino …Fotografia: dialoghi sono sempre gridati, urlati. Arnaldo Catinari …Montaggio: Claudio Di Mauro mostrano un generalizzato disastro diventa naturale precipitare nella …Musiche: Paolo Buonvino …Interpreti: Stefano affettivo. Il tono del racconto è, Se L’ultimo bacio era il film della trama e appassionarsi ai destini dei Accorsi, Claudio Santamaria, Giorgio Pasotti, Pier- come nella tradizione del regista, fuga, Baciami ancora è il film del vari protagonisti. A cominciare da francesco Favino, Sabrina Impacciatore, Vittoria Puc- incisivo e vibrante, ma segnato da ritorno. Se nel primo capitolo la Carlo (Stefano Accorsi) e Giulia, che cini, Valeria Bruni Tedeschi, Adriano Giannini, Marco una crescente amarezza perché, tentazione era la libertà, ritroviamo genitori ormai separati, in Cocci, Primo Reggiani …Produzione: Fandango con come afferma Carlo in quella che l’imprevisto, l’avventura, la balia di furiosi scontri e inconfessabili Medusa Film e Mars Films …Distribuzione: Medusa ragazzina ventenne, qui ad Film …Italia/Francia 2010 …colore 139’ può essere considerata la battuta attrazioni. Da notare che nel ruolo di riassuntiva della storia: gli errori si esercitare il fascino maggiore sono il Giulia, in sostituzione di Giovanna ••• BACIAMI ANCORA, o pagano sempre e, si potrebbe sogno della stabilità, l’utopia della Mezzogiorno, Vittoria Puccini non fa l’impossibilità di essere felici. aggiungere, la vita non fa sconti. famiglia perfetta, la rivincita della affatto rimpiangere la collega. Gettandosi in una spericolata Con una struttura maggiormente prime mogli, che appaiono assai più Un’ultima considerazione sulla missione ad alto rischio e corale rispetto al capitolo originale, desiderabili delle avventure di una confezione: è ineccepibile, con la riesumando dieci anni dopo i Baciami ancora è, dal punto di notte. Se ne L’ultimo bacio convincente fotografia di Arnaldo personaggi de L’ultimo bacio, il vista sentimentale, un racconto l’obiettivo era quello di farsi amare, Catinari, a parte la mostruosa suo primo clamoroso successo, estremamente romanzesco, segnato ovvero abbandonarsi placidamente parrucca del povero Giorgio Pasotti Gabriele Muccino confeziona un da complicazioni di ogni tipo, alla passione degli altri, in Baciami che, più che da due anni di carcere nuovo film generazionale, questa inedite ma realistiche gelosie fra ancora assai più gravoso è duro in Columbia, sembra reduce da volta centrato sui quarantenni. Ciò nuove compagne e figli di primo impegnarsi ad amare sul serio. una lunga chemioterapia. che emerge è un universo fatto di letto, tradimenti segreti e palesi, Insomma tutto è cambiato, anche se FRANCO MONTINI

32 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 schede critiche AN EDUCATION

festival da Berlino a Toronto e pioggia. I genitori non osteggiano Londra, di recente candidato a 8 la frequentazione, nonostante la premi Bafta del cinema inglese, il grande differenza d’età, perché lui film, diretto dalla danese Lone è ricco, generoso e sofisticato. E la Scherfig (Italiano per ragazza, anche quando scopre che principianti), si basa appunto David è un truffatore e magari sulle memorie autobiografiche persino un ladro, non sembra della giornalista Lynn Barber, disposta a rinunciare alle pubblicate inizialmente su una scorciatoie che lui le offre su un rivista e ora raccolte anche in un piatto d’argento. Lynn Barber libro edito da Guanda. Siamo a racconta che questa esperienza le Twickenham, alla periferia di insegnò a diffidare della gente, a Londra, nel 1961. Jenny Miller, alla comprendere che chiunque può vigilia del suo 17° compleanno, ce vivere dentro una menzogna, anzi di Lone Scherfig Amanda Posey. Hornby si è la mette tutta per essere ammessa che chiunque è in ultima analisi Sceneggiatura: Nick Hornby dal racconto omonimo imbattuto in quel racconto alla facoltà di letteratura della inconoscibile. Non diciamo niente di Lynn Barber …Fotografia: John de Borman originale e vibrante, autoironico e prestigiosa università di Oxford, del finale perché il modo migliore …Montaggio: Barney Pilling …Musiche: Paul Engli- sincero, e vi ha subito intravisto la seguendo il volere del padre, un per godersi il film è ignorare shby …Interpreti: Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, possibilità di realizzare un film piccolo borghese attaccato al l’epilogo e lasciarsi cullare, come Alfred Molina, Olivia Williams, Dominic Cooper, Cara interessante, benché piuttosto denaro che cova sogni di riscatto l’adolescente Jenny, dalla Seymour …Produzione: Wildgaze Films, Finola diverso dagli altri tratti dai suoi sociale per l’unica figlia. Vorrebbe Dwyer Prod., BBC Films …Distribuzione: Sony fascinazione di chi ha studiato …Gran Bretagna 2009 …colore 95’ romanzi, tipo Febbre a 90° e tenerla lontana dai Teddy Boys e all’università della vita anziché su Alta fedeltà. “Appena ho finito destinarla a un matrimonio noiosi libri e manuali. ••• IL DILEMMA di una ragazza di leggere l’autobiografia di Lynn vantaggioso in cui la cultura è del Molto brava la giovane intellettualmente molto dotata, Barber – racconta Hornby – ho tutto strumentale. Ma Jenny è protagonista Carey Mulligan, con che deve scegliere tra Oxford e la capito che c’era materia per un troppo intelligente per una bellezza semplice e un tocco bella vita, ma anche l’Inghilterra film: personaggi memorabili, un conformarsi tout court al progetto alla Audrey Hepburn, specialmente pre-Beatles, in una Londra senso acuto del tempo e del paterno. Oltre al latino e al nelle scene parigine. David è Peter periferica e asfittica, dove la luogo, l’Inghilterra alla vigilia di violoncello, ama anche Sarsgaard, i genitori di Jenny Alfred verginità è ancora il massimo un grande cambiamento, un misto l’esistenzialismo francese, da Molina e Cara Seymour; Emma valore per una giovane donna di di commedia e tristezza, un Albert Camus a Juliette Gréco. A Thompson è la severa preside del qualunque condizione sociale. discorso sulle classi sociali, incarnare una vita più eccitante college, la divertente Sally Hawkins Ecco An education, prima l’ambizione e il rapporto genitori- arriva David, un uomo molto più fa una breve apparizione in un sceneggiatura del brillante figli”. grande di lei, che inizia a ruolo piccolo ma decisivo. Come scrittore Nick Hornby, anche Premiato dal pubblico al corteggiarla dopo averle dato un vedrete. produttore insieme alla moglie Sundance e apprezzato in vari passaggio in una giornata di CRISTIANA PATERNÒ DONNE SENZA UOMINI

di Shirin Neshat un discorso attualissimo, sottolinea la cineasta, ambientato negli anni Titolo originale: Zanan bedoone mardan …Sce- neggiatura: Shirin Neshat, Shoja Azari dal roman- che precedono l’ormai celebre zo di Shahrnush Parsipur …Fotografia: Martin Persepolis e che trae origine dal Gschlacht …Montaggio: George Cragg, Jay Rabi- romanzo della scrittrice nowitz, Julia Wiedwald …Musiche: Ryuichi Saka- contemporanea Shahrnush Parsipur. moto …Interpreti: Pegah Ferydoni, Orsi Toth, Arita Una narrazione classica, evocativa, Sharzad, Shabnam Tolouie …Produzione: Essential sommessa con tanto di colori virati Filmproduktion, Coop99, Parisienne de Production …Distribuzione: Bim …Germania/Austria/Francia seppia (e le musiche di Sakamoto), 2009 …colore 96’ per un film che ci riporta ai giorni del rovesciamento del governo di ••• L’OPPOSIZIONE pacifica, lo Mossadegh, cui seguì la scorso giugno, dei giovani restaurazione del regime dello Scià, manifestanti dell’Onda Verde per nel frattempo espatriato in Italia. Le le strade di Teheran, così come la “donne senza uomini” del film, foto scioccante del corpo rappresentanti di ogni ceto e annientato di Neda, era un ricordo condizione, si incontrano nel corso sposa per sistemarsi a sua volta: visivamente suggestiva, ancora bruciante quando Donne della vicenda in una villa di all’inizio del film la sventurata dall’andamento fin troppo solenne; senza uomini è stato presentato campagna dove una di loro si è preferisce gettarsi dal tetto del non esente dai difetti di un’opera in concorso alla Mostra di Venezia: rintanata dopo la separazione palazzo ma, una volta sotterrata, prima, Donne senza uomini l’ingresso in sala della folta dall’inflessibile marito ufficiale come fantasma si rivolgerà ad tuttavia affascina e si lascia delegazione del film, avvolta in dell’esercito e la delusione un’amica perché le consenta di guardare, e salutiamo con piacere il abiti e sciarpe di seta verde, ha conseguente al ritorno in patria di provare finalmente l’ebbrezza di ritorno sui nostri schermi di un film suscitato forte emozione e fatto un vecchio amico, forse spasimante, uscire di casa senza divieti e iraniano, ancorché di produzione guadagnare al film consensi conquistato dal glamour a stelle e condividere la vana lotta per la europea, dopo anni di assenza – preventivi, poi confluiti nel Gran strisce e dalla bella vita: meglio libertà dei compagni partigiani. come spesso in Italia, siamo passati premio speciale della giuria. sola, fuori dal mondo, in una casa L’ultima storia di emancipazione dalla “moda” al nulla: come L’opera prima della fotografa e rifugio dove pure non troverà pace. negata è quella dell’amica della sembrano remoti gli anni di videoartista Shirin Neshat, di C’è poi la giovanissima prostituta morta, inseguita e posseduta da Viaggio a Kandahar, di Kiarostami produzione tedesca, guarda agli scarna, silenziosa, abusata, due avventori per il solo fatto di e Makhmalbaf… A Venezia eventi chiave del 1953, un’altra metafora vivente e fin troppo essersi affacciata sulla soglia di un abbiamo ammirato, ancor di più, clamorosa sommossa popolare evidente dell’Iran violato dai bar. un’altra opera prima, Tehroun, schiacciata dagli interessi di Stati trafficanti di petrolio; altra figura Nonostante la forte valenza passata alla Settimana della Critica, Uniti e Gran Bretagna, causa prima centrale, la donna segregata in casa drammatica, la regista impone al che purtroppo non sarà distribuita. della sconfitta della democrazia: dal fratello, che l’ha promessa in film una cadenza stilizzata, MARIO MAZZETTI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 33 schede critiche L’AMANTE INGLESE

di Catherine Corsini liaison, seppur molto pericolosa, non sfugge ai canoni del “genere Titolo originale: Partir …Sceneggiatura: Catherine Corsini con la collaborazione di Gaëlle Macé ...Foto- fedifrago”, aggiungendo solo grafia: Agnès Godard …Montaggio: Simon Jacquet qualche considerazione economica …Interpreti: Kristin Scott Thomas, Sergi Lopez, Yvan – la mancanza di indipendenza Attal, Bernard Blancan, Aladin Reibel, Alexandre della donna a renderla ostaggio Vidal …Produzione: Pyramide Productions, Camera del marito – in più e la One, Vmp, Solaire Production …Distribuzione: Teo- dora Film …Francia 2009 …colore 85’ sottolineatura di come davanti a Eros qualsiasi mamma ceda, ••• PRESENTATO all’ultimo festival lasciandosi dietro, o quasi, i pargoli. di Toronto, oltre cinque milioni di Per fortuna, se su Lopez non tanto euro al botteghino in Francia, come attore, ma per la sua arriva in Italia L’amante inglese credibilità nell’ennesimo ruolo di (Partir), diretto dalla transalpina incomodo e affascinante terzo, Catherine Corsini e interpretato da abbiamo qualche perplessità, c’è Kristin Scott Thomas, Yvan Attal e Kristin Scott Thomas che si mette a Sergi Lopez, con cui la regista torna matrimonio senza palpiti. Il solarità, musicato con i temi nudo, anche letteralmente, per a lavorare dopo La nouvelle Eve – motore del cambiamento ha una truffautiani di Georges Delerue dare anima e corpo a una donna di Una relazione al femminile del nazionalità: spagnola; una e Antoine Duhamel, L’amante classe, bella, altera e comunque 1998. professione: tuttofare e un nome: inglese non è film da applausi, felicemente piegata dall’amore. È Già in cartellone con il suo Ivan (Lopez), chiamato dal marito almeno sotto il profilo lei la cosa migliore penultimo film, Les ambitieux, a sgomberarle e ristrutturarle lo della novità. Quante del film, ma alla prima edizione del Festival di studio. Suzanne si (ri)scopre bella volte il grande anche questa Roma, la Corsini, anche co- e donna: l’avventura di una sera si schermo ha accolto il non è una sceneggiatrice con Gaëlle Macé, trasforma nella passione di una classico triangolo novità. Che dire, inquadra Suzanne (Scott Thomas) vita. E non c’è “pentimento”, “lui, lei, l’altro”, fino ancora? che, abbandonata l’Inghilterra da marcia indietro e figli che possano a esaurirne se non Cherchez la giovane, vive ora agiatamente nel ostacolare la sua decisione: stare tutte le possibili femme… sud della Francia, con un marito con Ivan, costi quel che costi, fino combinazioni, FEDERICO rigido e prevaricatore (Attal) e due alle estreme, addirittura cruente, almeno quelle PONTIGGIA figli adolescenti. Ma non c’è agio conseguenze. più che tenga, Suzanne è stanca della Girato in agosto a Nîmes, di cui la empaticamente routine, svilita dal lavoro che ha fotografia della consueta Agnès “meritevoli”? abbandonato e insoddisfatta da un Godard restituisce ed esalta la Ebbene, qui la LA BOCCA DEL LUPO

ufficiale), il magnifico lavoro del laddove risiedono, da una parte, giovane regista napoletano già la scelta di “facce e vite non di apprezzato per Il passaggio plastica”, dall’altra il rapporto della linea (2007) non ha un perdurante tra il regista e i suoi difetto: perfetta funambolia tra prescelti. Oltre alla bravura narrazione in prima persona, dell’artista e della montatrice Sara raccordi di musica barocca Fgaier, responsabile del non facile riesumata nel prezioso recupero di preziosi materiali patrimonio del capoluogo ligure, d’archivio dalla Mediateca rari innesti d’archivio della Regionale Ligure di La Spezia, un Genova “nascosta” che fu, plauso va alla Fondazione dei delicata indagine sociologica che gesuiti di San Marcellino che scende alle radici del senso. sostiene queste vite marginali e Perché si capisce senza didascalie che ha ideato il progetto che l’approccio tra Pietro commissionato a Marcello. Nella Marcello e i suoi protagonisti è memoria successiva alla visione de avvenuto “alla pari”, con la La bocca del lupo si complicità di chi ambisce sedimentano diversi momenti di esclusivamente al bene del film e potente bellezza, ma soprattutto di Pietro Marcello criminale meridionale residente dei suoi contenuti. il tenero sogno di Enzo e Mary, Sceneggiatura: Pietro Marcello …Fotografia: Pietro nella città della Lanterna, esce La cruda ma dignitosa realtà della che desiderano una casetta con Marcello …Montaggio e ricerca repertori: Sara Fga- dall’ennesima detenzione dopo gente senza tetto, di quegli focolare sui monti “da cui si veda ier …Montaggio del suono: Manuele Vemillo tanti anni e lei (Mary Monaco, se “ultimi” dell’era moderna senza anche il mare”. …Musiche: Era …Interpreti: Vincenzo Motta, Mary stessa), prostituta transessuale, lo nulla ma con forte identità, è ANNA MARIA PASETTI Monaco …Produzione: Indigo Film, l’Avventurosa Film …Distribuzione: Bim …Italia 2009 …colore 68’ ha aspettato. Preparandogli una raccontata con la mano diventata cena tenuta in caldo per lui. Con amica di un estraneo, rispettoso ••• NELLA GENOVA invisibile, la tanto di parole d’amore incise in ma veramente interessato al storia d’amore tra gli “avanzi di foglietti sporchi nel caos, povera mantenimento dell’essere e non galera” Enzo e Mary diventa carta di povera gente dal cuore al suo possesso. Accanto alla poesia allo stato puro. E non è ricco. “strada” c’è dunque l’intimità fiaba: quanto Pietro Marcello Documentario spurio, meritevole sfiorata con un tocco di rara racconta ne La bocca del lupo è vincitore di Torino 27 (il primo umanità. Lo si capisce in ogni frammento di vita vera. Lui italiano a salire sul podio più alto momento del film ma anche nel (Vincenzo Motta, se stesso), nella selezione del concorso fuori testo, a monte e a valle,

34 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 schede critiche LE STELLE INQUIETE

nutrimento”. come Gustave stigmatizza più volte. Già recentemente portata sullo Ma tra i due è amore, anzi schermo (Torino Film Festival 2009) corrispondenza di amorosi opposti nel documentario Je suis Simone – soprattutto da parte di Gustave – (La condition ouvrière) di che rischia di mandare in frantumi il Fabrizio Ferraro, la Weil ora rivive presente (il matrimonio del fattore) “per fiction” con Le stelle ma si rivelerà fertile di futuro: inquiete di Emanuela Piovano, la quello, postumo, della Weil e del regista di Amorfù, che della breve suo pensiero. vita della filosofa inquadra proprio Non mancano difetti nel film, con la il soggiorno dai Thibon, Gustave e regia che qui e là tentenna la moglie, interpretati da Fabrizio d’approssimazione, scenografie e Rizzolo e Isabella Tabarini, costumi sul bordo del precipizio entrambi più che discreti. (fiction tv…) e qualche passaggio di Ma a brillare, da vera stella sceneggiatura di (in)sano inquieta, è la Simone Weil di Lara didascalismo, per non dire della Guirao, che mette volto scavato, scelta di lasciare alla sola corpo esile e forza d’animo in Weil/Guirao l’accento francese – nel soggiorno nella fattoria di Thibon a un’interpretazione a cui il film deve film, si rileva apertamente la sua di Emanuela Piovano Marsiglia, che raggiunge nel luglio molto, moltissimo. È lei che denominazione parigina, ma non Sceneggiatura: Emanuela Piovano, Lucilla Schiaffino seguiamo nella sua presa di basta – mentre tutti gli altri …Fotografia: Raoul Torresi …Montaggio: Roberto 1941, dopo aver abbandonato la Perpignani …Musiche: Marc Perrone …Interpreti: Parigi occupata dai tedeschi e in coscienza e conoscenza della realtà personaggi parlano in italiano Lara Guirao, Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini, Marc attesa di unirsi alla Resistenza contadina, ma quella vera, quella “duro e puro”. Ma si chiude Perrone, Luigi Liprandi, Danilo Bertazzi …Produzione: francese in Inghilterra. Qui morirà, più autentica, povera, se non volentieri un occhio, su questi Kitchen Film …Distribuzione: Kitchen Film …Italia il 24 agosto del ’43, a soli 34 anni, misera: per letto vuole un giaciglio difetti, perché il senso 2010 …colore 87’ stroncata dalla tubercolosi e dal suo di pannocchie, per casa un rudere, dell’operazione c’è ed è pregevole, ••• NEL 1947 fu pubblicato stesso martirio. Ma non staranno a per cibo due patate, rifiutando i lontano dal sapore cartaceo e postumo L’ombra e la grazia guardare le sue stelle inquiete: manicaretti dei Thibon. La Piovano filosofico che avrebbe dato un (anche noto come La pesantezza e grazie all’opera di divulgazione del sceglie, condivisibilmente, di non amaro retrogusto. E poi, la grazia), una raccolta dei pensieri “filosofo contadino” Gustave, idealizzarla: ne mostra anche i lati un’occhiata di questa “rediviva” religiosi di Simone Weil, che Simone Weil diventerà, anzi verrà più spigolosi, se non irritanti, come Simone Weil tutto può e nulla Gustave Thibon estrasse dai suoi riconosciuta, la pensatrice che la sua voglia, fortissima, di concede: storicamente, nemmeno a diari. Diari scritti dalla filosofa e ancora oggi – parola di Susan diventare contadina, pur non se stessa. mistica transalpina durante il Sontag – ”ci commuove, ci dà essendovi assolutamente tagliata, FEDERICO PONTIGGIA LA PRIMA COSA BELLA

di Paolo Virzì cercato di allontanare e che invece è Sceneggiatura: Francesco Bruni, Francesco Piccolo, parte della nostra identità: una Paolo Virzì …Fotografia: Nicola Pecorini …Montag- famiglia sbagliata, la gio: Simone Manetti …Musiche: Carlo Virzì …Inter- discriminazione a scuola, una preti: Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Valerio Mastandrea, Claudia Pandolfi, Marco Messeri …Pro- provincia soffocante. Con una duzione: Indiana Production Company, Motorino sincerità disarmante, il livornese Amaranto, Medusa Film …Distribuzione: Medusa Virzì mette in scena tutto questo, …Italia 2010 …colore 116’ lavorando su spunti in parte autobiografici, sulle solite, acute ••• QUANTO Pietrangeli c’è in osservazioni antropologiche di vite questo nuovo Virzì, così attento al di provincia, su tutto un patrimonio femminile, così pieno di ricordi di amori ai quali rendere omaggio, personali e cinematografici. C’è dalla commedia all’italiana l’irrequieta Francesca di Nata di rappresentata dal finto set di Dino marzo e soprattutto l’immensa Risi, al pop anni Settanta, alle sale Adriana di Io la conoscevo bene, in un personaggio su cui poter ultimi giorni di vita della madre, cinematografiche di Livorno, quelle soggiogata dal mito del cinema e ridere. che ha conservato intatta, anche ancora vive e quelle chiuse, come La disposta a tutto per entrarci. C’è Bruno (Valerio Mastandrea) cerca di nella più dura malattia, quella Gran Guardia. Poi gli angoli più soprattutto Stefania Sandrelli, che lasciarsi entrambe alle spalle, ingenua voglia di vivere che l’aveva magici della città, come i Bagni riassume nel suo corpo non solo la fuggendo a Milano, per coltivare i sempre contraddistinta, facendola Pancaldi e la Piccola Venezia, sua Adriana ma tutto un suoi sogni di scrittore scapigliato. In “intrappolare” in un mare di guai. popolati da un’umanità descritta immaginario femminile del cinema realtà riesce a diventare solo un Con gli occhi della maturità, Bruno con esattezza scientifica nei dettagli italiano – da Divorzio all’italiana frustrato professore di italiano, cerca di comprendere e (il parrucchino del ruffiano, la a La chiave – condensandolo in infelice consumatore occasionale di riappacificarsi col dolore di allora, postura della zia zitella…) e una luminosa, carnale, avvolgente droghe. Quando la sorella Valeria provocato incoscientemente da una interpretata da un cast figura di madre. (Claudia Pandolfi) viene a cercarlo madre problematica ma piena semplicemente perfetto. Lode al Anna, che da anziana è la Sandrelli per avvertirlo che la madre sta d’amore, che ha attraversato la vita “naturale” accento livornese del e da giovane è la sempre più brava morendo, non può sottrarsi al cantando. romano Mastandrea e all’istinto Micaela Ramazzotti, è la grande dovere di tornare a Livorno dopo La prima cosa bella di Nicola Di recitativo di Micaela Ramazzotti che, madre da cui non si riesce mai a tanti anni di assenza, per affrontare Bari, che Anna canta con i suoi nella vita privata, ha magicamente liberarsi: troppo bella, troppo un passato che ha tentato bambini e con i figli adulti nel fatto coincidere un film così solare, troppo provinciale. Proprio inutilmente di dimenticare. Ecco commovente finale, è la canzone simbolico per il marito Paolo con la come Livorno, l’altra “madre” del allora che lo investono i ricordi simbolo di questa pacificazione e nascita di suo figlio. “Eternità, film, città chioccia e spietata nel suo dell’infanzia e della giovinezza, del riconoscimento, da adulti, di spalanca le tue braccia…”. bisogno di incasellare ogni persona raccontati su un piano parallelo agli tutto ciò che abbiamo odiato e BARBARA CORSI

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 35 schede critiche GLI AMORI FOLLI

di Alain Resnais parole. Gli amori folli è un’opera Titolo originale: Les herbes folles …Sceneggiatura: stravagante caratterizzata Alex Reval, Laurent Herbiet dal romanzo “L’incident” dall’esplosione di grande isteria, da di Christian Gailly …Fotografia: Eric Gautier …Mon- manie compulsive che diventano taggio: Hervé de Luze …Musiche: Mark Snow fissazioni e traguardi senili. Al …Interpreti: Sabine Azéma, André Dussollier, Anne regista piace sfidare l’assurdo e il Consigny, Emmanuelle Devos, Mathieu Amalric …Produzione: F Comme Film, Studio Canal, France ridicolo, con una visione romantica 2 Cinema …Distribuzione: Bim …Italia/Francia 2009 di gesti ed azioni e un uso …colore 104’ iperrealista della luce per evidenziare e disegnare ••• FUMETTO malinconico e inquietudini. Con la leggerezza surreale sulle illusioni consolatorie della scrittura capace di nella percezione dei sentimenti, sottolineare l’intimo terrore del Gli amori folli racconta tradimento e dell’infedeltà, Resnais cerebralmente tra melodramma e usa le eloquenti sovrapposizioni farsa il fascino paradossale come nei racconti avventurosi e dell’eterna offesa, tra Margherita (Sabine Azéma) viene trappole delle relazioni, frenate sentimentali di Lelouch. Presentato appuntamenti e colloqui, alla scippata della sua borsa; George dai timori, dalla timidezza e in concorso a Cannes 2009 e faticosa ricerca di equilibri e (André Dussollier) ritrova, in un dall’impaccio. candidato al César come miglior felicità. Dissonante e spiazzante, è parcheggio, i documenti della Il celebrato ed indiscusso Maestro film, Gli amori folli ha una un’opera imprevedibile e irrisolta donna, e si ritrova in breve ad 88enne, senza la perfezione struttura narrativa divisa in otto nel filosofico elogio essere ossessionato e sedotto dal stilistica dell’ironica rilettura delle fasi, tra telefonate ed imbarazzanti dell’imprevedibilità delle regole pensiero e dalla voce di lei. commedie di Ayckbourn malintesi, una sceneggiatura che dell’attrazione e la celebrazione Resnais, in compagnia dei suoi (Smoking, No smoking), adotta avvicina ed allontana i personaggi delle erbe che spuntano tra i sassi, attori prediletti, altera suoni e il suo stile al romanzo L’incidente ed un’analisi psicologica delle scelte trovando una loro strada e carica le tonalità dei colori, spezza di Gailly e, come nell’amaro dei protagonisti in fuga dal passato ridisegnando nel cemento la la continuità dei dialoghi che si saggio sull’incomunicabilità e dal presente; è sorretto da monotonia del grigio. riallacciano all’infinito, per Cuori, evita gli sbadigli del teatro un’idea spiazzante e pazza di La commedia è una ricerca tra riprodurre l’affascinante caos filmato e si diverte a dileggiare la libertà creativa, criptica, a suo acrobazie linguistiche e dell’esistenza, il faticoso rincorrersi rassicurante confusione dei modo enigmatica, senza romantiche, velata dalla delle passioni non corrisposte, rapporti umani, le sorprese del spiegazioni razionali, che volteggia consapevolezza della solitudine e raccontate con la contagiosa destino in un cinema elegante e e sorvola l’autonomia delle passioni dalla paura del fallimento. vitalità di un adolescente che raffinato costruito sull’esercizio e dei sentimenti. All’uscita di un negozio, osserva divertito tattiche e ammaliante ed ambivalente delle DOMENICO BARONE REVANCHE

È molto bravo Spielmann ad di Götz Spielmann accumulare particolari, anticipare Sceneggiatura: Götz Spielmann …Fotografia: Martin sviluppi, porgere esiti a sorpresa Gschlacht …Montaggio: Maria Gruber …Interpreti: con lucida determinazione, a Johannes Krisch, Ursula Strauss, Irina Potapenko, Andreas Lust, Hannes Thanheiser …Produzione: Pri- muovere insomma le pedine dei sma Film, Spielmann Film …Distribuzione: Fandan- suoi personaggi piccoli piccoli in go …Austria 2008 …colore 117’ balia del fato e della reazione chimica che il loro incontro ••• DRAMMA sull’impossibilità di determina; in punta di cinepresa, una nuova vita e sui risvolti realizza un’opera interessante, beffardi del destino, percorso incentrata sul confronto tra esistenziale tra amari scossoni e opposti: città e campagna, luci riconciliazioni inattese, l’austriaco rosse e vita agreste, la passione Revanche, dopo una lunghissima senza futuro della prima coppia e carriera festivaliera (Berlino e la routine minata dalla Toronto tra gli altri) è stato malinconia della seconda, donne candidato lo scorso anno all’Oscar determinate e pratiche e uomini come miglior film straniero (ha in preda a dubbi e incertezze. Il vinto a sorpresa il giapponese proposito di vendetta di Alex, del Departures, anch’esso di prossima che un pomeriggio le viene Rimasto solo, Alex nutre un resto, è determinato più da una uscita), grazie a una sceneggiatura proposto il “salto di qualità” di desiderio di vendetta che potrebbe sorda disperazione e da un vago ben calibrata che mette a fuoco diventare escort per politici e pezzi realizzarsi per interposta persona: senso di ingiustizia che da rabbia, psicologie e rapporti tra i grossi. La ragazza naturalmente il poliziotto è sposato con la dolce non a caso il regista rallenta il personaggi. non può andarsene senza saldare Susanne, insieme tentano di avere ritmo quando l’uomo si insedia Si disvela con gradualità ma l’ingente debito, mentre Alex un figlio e le difficoltà minano la dal nonno in campagna e inizia a rapidamente l’ambito di sogna di aprire un bar a Ibiza e di loro serenità. L’affranto e insicuro interagire con la comunità. La appartenenza della coppia che fa affrancare la fidanzata: messo alle Alex si interpone tra loro, diventa gentilezza di Susanne, alle prese l’amore nella prima scena, due strette, si mette in testa di tentare l’amante della donna – o meglio è coi sensi di colpa del marito, più subalterni dell’industria del sesso a la fortuna e rapinare una banca. lei, ignara dei precedenti, a che un pretesto sembra allora un pagamento: lui, Alex, è lo Quando le cose precipitano e il sedurlo – col vago proposito di richiamo, e spiare la coppia che scagnozzo del boss pronto a disegno si attua, a mettersi di umiliare e annientare. Anche qui, tenta di distruggere assume mettere in riga le ragazze del mezzo è un poliziotto di le cose non andranno come anche il significato di un richiamo bordello; lei, l’ucraina Tamara, è campagna, che abita nello stesso previsto con un finale inatteso, alla quotidianità negata. una delle preferite del capo, tanto villaggio del nonno di Alex. senza scene madri. MARIO MAZZETTI

36 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 schede critiche È COMPLICATO

quando, a New York per il diploma della coppia, interpretato da John di uno dei tre figli, la coppia si Krasinski, giovane attore di grande riavvicina grazie ad un’improvvisa, talento che vedremo presto in torrida notte di passione. Away we go diretto da Sam Diventati, loro malgrado, amanti, Mendes. Il contesto emotivo di l’ex marito e moglie devono fare i questa commedia corale, con al conti con una nuova vita fatta di centro saldamente il personaggio sotterfugi e piccole menzogne, interpretato da Meryl Streep, è non semplici da far passare quello del superamento definitivo inosservati in una deliziosa del passato, allo scopo di guardare cittadina di provincia. con maggior fiducia al proprio Divertente e, a tratti, esilarante, È futuro. complicato, oltre ad essere una Un film intelligente e originale, commedia di inevitabili equivoci, interpretato da un ottimo cast che, costituisce una riflessione sulle pur rimanendo circoscritto dai possibilità offerte da una seconda confini ben delineati del cinema occasione non necessariamente commerciale, conquista lo di Nancy Meyers succedere), che prosegue così il suo personalissimo ed elegante imperdibile. Se da un lato la spettatore con il suo approccio Titolo originale: It’s complicated …Sceneggiatura: viaggio nel cinema legato ai coppia inedita Meryl Streep – Alec vecchio stile nel raccontare i Nancy Meyers …Fotografia: John Toll …Montaggio: Baldwin offre momenti irresistibili turbamenti esistenziali di un David Moritz, Joe Hutshing …Musiche: Heitor Perei- sentimenti, È complicato ha per ra, Hans Zimmer …Interpreti: Meryl Streep, Alec Bal- protagonista una donna di di comicità, un contribuito contesto alto borghese, altrimenti, dwin, Steve Martin, , Lake Bell, Mary mezz’età, divorziata da dieci anni importantissimo alla narrazione lo perfetto. Kay Place …Produzione: Waverly Film, Scott Rudin da un marito che, danno anche Steve Una pellicola, dunque, Productions …Distribuzione: Universal …Usa 2009 Martin, nel ruolo interessante, rivolta soprattutto al …colore 120’ dopo averla tradita, l’ha lasciata per una (serio) di un pubblico femminile ma che, grazie ••• UNA GRADEVOLE e riuscita più giovane. Se la architetto entrato alla presenza incantevole e sempre commedia dalla marcata vocazione prima parte della casualmente sorprendente di Meryl Streep, commerciale, impreziosita e resa, in storia può forse nella vita diventa universale, comunicando qualche maniera, speciale dalla ricordare un della donna, al pubblico un gusto per il presenza dell’attrice ormai sul cliché, il suo e del divertimento e offrendosi come confine del leggendario, Meryl seguito fidanzato ennesima riflessione ponderata sul Streep. Scritto e diretto da Nancy diventa della tema del divorzio e della necessità Meyers (già autrice di What sensibilmente figlia di rifarsi una vita. women want e Tutto può più originale maggiore MARCO SPAGNOLI

AUTORIALITA’ E CINEMA DI GENERE A cura di Franco Montini, edito da Spettacolo Service, è l’annuale Quaderno sul Cinema Italiano pubblicato dal FAC - Comitato Nazionale per la Diffusione del Film d’Arte e Cultura.

Contiene saggi di Piero Spila (Il vero genere è il cinema d’autore), Vito Zagarrio (Il genere nel nuovo cinema italiano) e Cristiana Paternò (Sorrentino e Garrone, nuovo cinema ibrido); commenti critici su Dario Argento, Pupi Avati, Carlo Mazzacurati, Gabriele Salvatores, Daniele Vicari e Paolo Virzì; analisi di film (Il divo, Gomorra, La ragazza del lago, Romanzo criminale) e interviste ad Alessandro Bencivenni, Franco Ferrini, Carlo Lizzani (anche autore della postfazione), Fulvio Lucisano, Giovanni Veronesi.

Il Quaderno FAC, come l’intera collana (“Cinema italiano: si cambia - I protagonisti della rinascita”, “La prima volta - Gli esordienti del cinema italiano”, “Il cinema italiano cambia faccia - Gli attori le attrici”, “Per un pugno di euro - Produzione e produttori del cinema italiano”, “Immagini di parole - Cinema e letteratura nell’Italia di oggi”, “La piccola sorella - Nella fabbrica della fiction tra cinema e tv”, “Il cinema del reale - Il documentario: la novità di un genere antico”), è disponibile presso l’AGIS (per contatti e informazioni, mail: [email protected], fax 06/4404255).

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 37 schede critiche SENZA APPARENTE MOTIVO

di Sharon Maguire materno, che nel film è raccontato Titolo originale: Incendiary …Sceneggiatura: Sharon non solo dal dolore insopportabile Maguire dall’omonimo romanzo di Chris Cleave per la morte del figlio che la porta …Fotografia: Ben Davis …Montaggio: Valerio Bonel- quasi alla pazzia, ma anche li …Musiche: Barrington Pheloung, Shigeru Umeba- dall’incontro di lei con il figlio del yashi …Interpreti: Michelle Williams, Ewan McGre- terrorista kamikaze, ignaro gor, Matthew Macfadyen, Sidney Johnston, Nicho- las Gleaves …Produzione: Film4, Aramid Entertain- dell’azione del padre e vittima lui ment Fund …Distribuzione: Moviemax …Gran Bre- stesso della follia dei terroristi e tagna 2008 …colore 96’ della paura collettiva. Il tutto è incorniciato da una lettera che la ••• DIRETTO DA Sharon Maguire donna scrive a Bin Laden, l’appello (Il diario di Bridget Jones) e accorato di una madre al buon tratto dal controverso romanzo di senso e alla compassione. Chris Cleave, Senza apparente Lo sguardo femminile si sente motivo è essenzialmente un film molto nella rappresentazione del sul dolore che fa del dolore, dolore di questa giovane donna, dell’angoscia privata e collettiva e grazie alla Maguire e del senso di colpa i suoi tratti Senza apparente motivo è un i due inizia una storia. all’interpretazione della Williams, dominanti, sebbene le tracce film sociale e politico, sebbene si Un pomeriggio, il marito porta il in un film che rivela la sua qualità narrative e gli elementi che mette dirami poi in diversi rivoli. La bambino a vedere l’Arsenal; migliore proprio in quell’inabissarsi in campo siano vari, e non sempre protagonista è una giovane mentre lei è con Jasper apprende nelle emozioni umane, nei loro raccontati in modo efficace. donna, bella e disinvolta, che vive della tragedia in diretta dalla risvolti, anche in quelli più Lo scenario è quello di uno con il figlio di cinque anni e il televisione. Inizia così la sua caduta spiacevoli. spaventoso attacco terroristico a marito – un esperto di bombe nella disperazione, nel senso di CHIARA BARBO Londra, allo stadio dell’Arsenal: della squadra antiterrorismo – in colpa ma anche, aiutata da Jasper, uno scenario apocalittico, un council estate della zona est di alla ricerca della verità, in quanto ricostruito con agghiacciante Londra, annoiata dalla vita la polizia sembra brancolare nel realismo. Ma se il film può rifarsi matrimoniale e alla ricerca di buio. C’è quindi la trama gialla, la emotivamente agli attacchi emozioni. Una sera incontra ricerca dei colpevoli e le terroristici di Londra di cinque anni Jasper, un giornalista da poco che responsabilità delle forze fa, con casualità sconcertante il guida una costosissima auto dell’ordine, a cui si innesta una libro di Cleave era uscito proprio il sportiva (un Ewan McGregor che sottotraccia rosa in quanto l’ex 7 luglio del 2005, giorno degli qui fa poco più che da spalla alla capo del marito si rivela essere attacchi. Sotto quest’aspetto bravissima Michelle Williams) e tra innamorato di lei. Poi c’è l’istinto THE WOLFMAN

Walker riscritta da , di sulla base dell’originale di Curt Sceneggiatura: Andrew Kevin Walker, David Self dal- Siodmak. Non è pedante la sceneggiatura di Curt Siodmak ...Fotografia: Shel- ly Johnson …Montaggio: Dennis Virkler e Walter cronistoria produttiva, perché lo Murch …Musiche: Danny Elfman …Costumi: Milena schermo riflette, ahinoi Canonero …Interpreti: , Anthony fedelmente, queste magagne: se Hopkins, Emily Blunt, Hugo Weaving, Art Malik, costumi (Milena Canonero), Geraldine Chaplin …Produzione: , effetti del lupo mannaro (il sei Realativity Media, Stuber Productions …Distribuzio- ne: Universal …Usa 2010 …colore 125’ volte premio Oscar Rick Baker, quello di Un lupo mannaro ••• REMAKE del classico horror americano a Londra) e musiche L’uomo lupo di George Waggner (Danny Elfman, e ha dovuto del 1941, con Lon Chaney Jr. tribolare…) hanno nomi, se non indimenticato Uomo Lupo, The esiti, altisonanti, il resto non va. wolfman, ancora targato altri motivi perché il ritorno del quando fiorisce la luparia e Senza decidersi tra la rievocazione Universal, è diretto da Joe “figliol prodigo” non sia indolore: risplende la luna d’autunno”. “dura e pura” di quell’ultimo Johnston e interpretato da Benicio la sua infanzia fu tragicamente Scoprirà che qualcosa o qualcuno glorioso creature movie della del Toro, Anthony Hopkins, Emily segnata dal “suicidio” della madre dalla forza sovrumana e Universal e, viceversa, Blunt, Hugo Weaving e Art Malik. e, con il padre (Anthony Hopkins), dall’insaziabile sete di sangue sta l’innovazione sostanziale, anche Anche co-produttore, Del Toro è non sono mai state rose e fiori, facendo a polpette i compaesani, e spregiudicata, dell’Uomo Lupo, il protagonista nei panni del nobile anzi il caro genitore lo fece pure ce n’è anche per lui: un sospettoso remake delude, facendosi Lawrence Talbot, attore di fama internare in manicomio per un ispettore di Scotland Yard, avvolgere dalla stessa nebbia internazionale che ha tagliato ogni anno, prima di spedirlo da una zia Aberline (Hugo Weaving), è vittoriana del set e, salvo le contatto con la famiglia di stanza a Oltreoceano. venuto a interrogarlo… sequenze della mostruosa Blackmoor e si è trasferito in Comunque, Lawrence si unisce alla Fin qui, si fa per dire, tutto bene, metamorfosi, sprofondando lo America. ricerca degli abitanti del villaggio, ma questo licantropo non è spettatore nella noia. Splatter Durante una tournèe londinese, o meglio indaga per proprio conto, (ri)nato sotto una buona luna. poco, sottotesto ideologico in viene spinto a tornare a casa dalla chiedendo lumi ai gitani, quegli Annunciato per marzo 2006, il libera uscita, anche gli attori non lettera della fidanzata del fratello, stessi (ci informa un cartello monster movie aveva per regista se la passano bene: Del Toro non Gwen Conliffe (Emily Blunt), che lo aprendo il film) che tramandarono designato Mark Romanek, che per dimostra mai di crederci, Hopkins prega di mettersi sulle tracce del di generazione in generazione divergenze creative mollò il più che al chiaror di luna recita sul suo amato, misteriosamente versi strappati al terrore e resi progetto a gennaio del 2008: dopo viale del tramonto, e la Blunt scomparso. Arriva tardi: il cadavere leggenda: “Anche un uomo puro un tourbillon di nomi, un mese (letteralmente) concede poco. Chi del fratello è stato rinvenuto, di cuore che recita le sue preghiere dopo subentrò Joe Johnston, con avrà paura dell’Uomo Lupo? brutalmente sfigurato. Ma ci sono la sera può diventare un lupo la sceneggiatura di Andrew Kevin FEDERICO PONTIGGIA

38 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 Undicesima edizione I Corti della

L’AMORE È UN GIOGO MAI ALTRI di Andrea Rovetta di Fabio Perroni Sceneggiatura: Andrea Rovetta …Fotografia: Raoul Torresi Sceneggiatura: Fabio Perroni …Fotografia: Marco Onorato …Montaggio: Cristina Flamini …Interpreti: Neri Marcoré, Cecilia …Montaggio: David Tomasini …Interpreti: Flavio Bucci, Dazzi, Mattia Sbragia …Produzione: Nauta Film …Italia 2009 Gabriele Geri, Paola Giglio …Produzione: Fabio Perroni …colore 13’ …corto di Interesse Culturale …Italia 2009 …colore 13’ ••• Una partita a poker che sembra andare ••• Una caotica serata nel quartiere romano malissimo per il protagonista si intreccia nel di Trastevere, lo scatto di un maturo montaggio ai flashback di un amore andato a rotoli. Come trovare il modo e la fotografo di strada rivela quella che sembra essere la fase ultima della forza per reagire? Candidato al David di Donatello, presentato tra gli altri ai festival relazione tra due ragazzi: alla ricerca del fotografo, il giovane sarà coinvolto di Madrid e Istanbul. in febbrili riflessioni sulla modernità e il passare del tempo. L’ARBITRO MIO FIGLIO di Paolo Zucca di Filippo Soldi Sceneggiatura: Paolo Zucca …Fotografia: Patrizio Patrizi …Mon- Sceneggiatura: Heidrun Schleef …Fotografia: Alberto Ian- taggio: Alessio Santoni …Interpreti: Gilberto Idonea, Luca Pusced- nuzzi …Montaggio: Maria Valmori …Interpreti: Alba du …Produzione: Istituto Superiore Etnografico della Sardegna Rohrwacher, Claudio Santamaria, Mary Cruz Rodriguez ...Italia 2009 …bianco e nero 15’ Maccione …Produzione: Rai Cinema, Intel Film …Italia ••• Una partita di pallone infernale, che scatena i 2008 …colore 9’ …corto di Interesse Culturale peggiori istinti in campo e sulle tribune del piccolo ••• Ogni anno viene prodotto un corto stadio paesano. Grottesco e sopra le righe, ha vinto il David di Donatello e, a Cler- per sensibilizzare sulla distrofia muscolare. Molto toccante e sincero il mont Ferrand, il premio speciale della giuria. Impossibile elencare tutti i festival inter- corto incentrato sul giovane autore e regista teatrale Puccio Maccione, nazionali cui ha partecipato. scomparso nel 2003: un attore sul palco, la madre che nel buio sussurra a una futura madre una storia di talento e perseveranza. Evento speciale al IL CITOFONO Festival di Roma 2008. di Emanuela Rossi Sceneggiatura: Emanuela Rossi …Fotografia: Ferran Paredes IL SEGRETO DEL TRESSETTE Rubio …Montaggio: Paola Freddi, Elsa De Falco Bonomi …Inter- di Lucio Cremonese preti: Iaia Forte, Maddalena Matrone; voci di Carlo Lizzani e Tom- Sceneggiatura e Fotografia: Lucio Cremonese …Montag- maso Ragno …Produzione: Emanuela Rossi …Italia 2008 …colore gio: Gennaro Pisano …Interpreti: Francesco Vitiello, Riccar- 15’...Selezione ufficiale Torino Film Festival do Zinna, Antonio Buonomo …Produzione: Film Kairos …Italia 2008 …colore 16’ …corto di Interesse Culturale ••• Adele, sulla quarantina, suona disperatamente il citofono dell’uomo che l’ha lasciata, coinvolgendo i condomini e raccontando con ••• Un giovane napoletano medita enfasi da melodramma l’amore perduto. L’uomo è di diverso avviso e, dai flashback vendetta per la malattia terminale del fratello, legata ai traffici illeciti per di un’infanzia sui generis e delle ossessioni della donna, emerge un ritratto tra Maria conto del boss Don Ciccio. Una vendetta che comporta il rischio di diventare Callas e Adele H. L’autrice si è fatta notare col precedente Il bambino di Carla, altra parte del sistema, pur di combatterlo da dentro. Numerose partecipazioni a originalissima esplorazione di disordini affettivi e familiari. festival del corto (San Francisco, New York, Buenos Aires, Istanbul...). LA MADONNA DELLA FRUTTA IL VELO di Paola Randi di Mario D’Anna Sceneggiatura: Pietro Albino Di Pasquale, Paola Randi …Fotografia: Sceneggiatura, Fotografia e Montaggio: Mario D’Anna Maura Morales Bergman …Montaggio: Natalie Cristiani …Interpre- …Interpreti: Silvia Benedini, Stefano Mangoni …Produzio- ti: Isabella Ragonese, Maddalena Conocchioli, Gabriele Silvestrini ne: Md’ …Italia 2009 …colore 6’ …Produzione: Cineforum Teramo …Italia 2009 …colore 14’ ••• Una piccola produzione con un’idea vincente che dà un senso al claustrofobico ••• Lorenza, assistente a domicilio, si occupa dell’an- botta e risposta tra una donna e un uomo. ziana signora Rosetta, sola e attonita. A poco a poco Presentato agli Incontri del Cinema d’Essai 2009. Tra i festival: “Cinema e il muro di silenzio che circonda l’anziana si sfalda di fronte al desiderio di una vita, quel- psicoanalisi, i corti sul lettino”, “I’ve seen films Festival”. lo di sfilare in processione nel ruolo della Vergine. Candidato al David di Donatello. Paesaggi umani con figure XI edizione di “Cortometraggi che passione”, rassegna del cinema breve nazionale promossa dalla Fice nelle sale d’essai

••• Come di consueto, la parte su pellicola in parte in formato elettronico, tressette, ovvero come resistere alle pressioni Fice propone ai frequentatori delle sale d’essai forti della maggiore diffusione dei proiettori per sociali ed economiche della camorra e come un gruppo di otto cortometraggi, tutti italiani, i cosiddetti “contenuti alternativi”. morirne in modi imprevedibili; la delicata, che rappresentano uno spaccato della Incontri inattesi e sorprendenti, come il emozionante vicente del regista teatrale produzione dell’anno, corsia preferenziale (o fotografo trasteverino in cui si imbatte la ammalatosi di distrofia muscolare, rievocato per meglio dire, corsia unica) per avvicinare al giovane coppia in crisi di Mai altri; il con sensibilità e poesia dalla madre con due pubblico opere altrimenti invisibili su grande pirotecnico, grottesco incontro di calcio tra attori di pregio e il tocco di Heidrun Schleef in schermo. Linguaggi differenti, stili e toni squadre locali nel pluripremiato L’arbitro; la Mio figlio. variabili, l’ausilio di attori di pregio del cinema partita a poker con finale a sorpresa di Neri Un panorama che, valutato nella sua e del teatro (da Flavio Bucci a Iaia Forte, Marcorè ne L’amore è un giogo, interpretato interezza, fornisce un caleidoscopio di colori, passando per Isabella Ragonese e Alba anche da Cecilia Dazzi; la ragazza irrisolta che umori, paesaggi umani che conferiscono forza Rohrwacher): Cortometraggi che passione – presta servizio civile presso una vecchina e incoraggiamento all’impianto produttivo questo il titolo della rassegna – si propone di immersa nel passato de La madonna della del cortometraggio, sempre più interessante, stimolare la visione di un formato produttivo frutta, con Isabella Ragonese (già nel corto Fice speriamo anche al di fuori dei numerosi necessariamente low budget (in alcuni casi 2008/09 Alice); una strepitosa Iaia Forte, festival che fioccano dentro lo Stivale. molto low), anche a prescindere dalla cara ossessionata dalla Callas, dal rapporto Come sempre, decisivo il supporto del vecchia pellicola (vuoi mettere, la conflittuale con la madre, assetata d’amore ne Il Ministero per i beni e attività culturali e di maneggevolezza delle camere digitali): ecco citofono; il “corto da camera” Il velo, piacevole Kodak. allora che le copie che la Fice farà arrivare in incursione in un rapporto di coppia con sorpresa; • MARIO MAZZETTI centinaia di sale, a partire da febbraio, sono in il robusto e coinvolgente Il segreto del

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 39 rubricheDocuclub a cura di MAURIZIO DI RIENZO

Da questo numero pubblichiamo la nuova rubrica dedicata al documentario in Italia tra

festival, analisi di mercato VALENTINA POSTIKA IN ATTESA DI PARTIRE e disamina dei contenuti ARMANDO TESTA - POVERO MA MODERNO SOTTO IL CELIO AZZURRO FINCHÈ DURA... Fotografia del buon momento produttivo del “cinema del reale” in Italia, nonostante l’indifferenza dei media

••• Il cinema del reale made “trattative” col mondo tv, rischia di esaurirsi il condomini di edilizia popolare a Bari; in Italy da anni documenta storie e focalizza fertile e opportunamente onnivoro momento l’inquietante dittico di brevi lavori su romanità eventi – anche esteri – che la generalità dei del nostro docu, tipo di cinema latenti ITiburtino Terzo (28’) – La notte nostri media febbrilmente imbavagliati evidentemente cresciuto dal 2000 in poi per quando è morto Pasolini (25’) di Roberta sfiorano, trascurano, dimenticano e che il reazione a fenomeni sociopolitici ma non in Torre; lo scandaglio di e con Nada fra Maremma cinema fatica a rendere congrua grado di continuare per molto a farsi ed era pop in Il mio cuore umano (53’) di drammaturgia. Questo avviene fra quantità, apprezzare, come accaduto di recente anche Costanza Quatriglio. qualità ed eterogeneità di documentari, a Festival di rilievo quali Lipsia, Amsterdam, MOSTRA DI VENEZIA – il ritratto non nonostante il mercato distributivo in sala sia Lisbona, Marsiglia e Nyon. convenzionale di un geniale artista pubblicitario relativo (non più di 10 lungometraggi docu Dichiara Federico Schiavi, montatore e Armando Testa – povero ma moderno (55’) escono ogni anno, raramente in più di 8-10 produttore, neo presidente di Doc/it di Pappi Corsicato; l’umanità de Il colore delle città e per non più di 1-2 settimane, casi succeduto al navigato Alessandro Signetto: “i parole (75’) di Marco S. Puccioni su immigrati politici Viva Zapatero! e Videocrazy a parte) pure fondamentali Festival italiani dedicati al africani radicati da decenni a Roma. Nelle e il mercato di tv free e pay ondeggi fra docu in genere sono sottodimensionati Giornate degli Autori: interessanti il cine indifferenza, qualche isola di resistenza (Doc 3 rispetto all’impatto che cominciano ad avere pamphlet Di me cosa ne sai (79’) di Valerio in Rai, Current tv, Rai Edu/La storia siamo noi) sul pubblico. La visibilità limitata trova un Jalongo; il rievocativo non retorico Ragazze - La ma spesso col capestro della lunghezza certo sfogo nelle citate isole televisive ma non vita trema di Paola Sangiovanni (85’); il obbligata da ora tv di 52’-54’. Mentre in può bastare. Ma i canali Fox di Sky hanno Milanocentrico Poesia che mi guardi (50’) di questa situazione, non stimolante né chiuso i cordoni… Eppure in questo nostro Marina Spada; folgorante Mille giorni di Vito garantita e fra difficoltà buro-finanziarie, mercato marginale ogni anno 6-7 nostri (10’) di Elisabetta Pandimiglio, su infanti resistono e fanno vedere belle cose i Festival documentari sono davvero di serie A “maternamente” in carcere. generalisti con importanti sezioni dedicate al mondiale. No, non c’è censimento dei FESTIVAL DI ROMA – note per: l’esemplare docu: la Mostra di Venezia anche con le sue (a documentari”, prosegue Schiavi, “compresi i asilo multietnico romano di Sotto il Celio latere) Giornate degli Autori, il Festival di brevi da 20’-40’, ma credo si stia fra 170 e 200 azzurro (80’) di Edoardo Winspeare; il focus su Roma con Extra/L’AltroCinema, il radicato all’anno, dipende. Ma molti anche meritori (la tre adolescenti stranieri a Ostia Fratelli d’Italia Torino Film Festival, il confinante Locarno in fuffa c’è, va detto) chi li può vedere? (90’) di Claudio Giovannesi; la prima parte odore però, dopo ben 40 docu italiani Paradossalmente l’inesistenza distributiva ha dell’attenta inchiesta post terremoto L’Aquila presentati trasversalmente nelle sue sezioni spinto verso temi ostici o più internazionali o bella mè (75’) di Pietro Pelliccione e Mario fra 2006 e 2009, di ridimensionamento radicalmente indipendenti. Ma fare nozze coi Rubeo. numerico circa i docu. E poi rassegne fichi secchi (sempre scrittura-ricerche- specializzate: il rinnovato Cinema dei Popoli di esecuzione-post produzione devi affrontare CINEMAAMBIENTE TORINO – vince Una Firenze, l’antico Libero Bizzarri marchigiano, per un serio docu) non può essere l’eterno montagna di balle (75’) di Nicola Angrisano, gli alternativi Arcipelago e Tekfestival in metodo/coccarda”. voce narrante Ascanio Celestini per un excursus Roma, il polimorfo Filmmaker di Milano, sull’annoso irrisolto affaire rifiuti in Campania. l’ecomeritorio Cinema Ambiente di Torino e Panorama del 2009 FESTIVAL DEI POPOLI FIRENZE – dal Concorso l’appena mutato al vertice (perché?) dai festival maggiori internazionale: In amabile azzurro (95’) di Anteprima di Bellaria, più altri meritori a Felice D’Agostino e Arturo Lavorato, in cui il ANTEPRIMA BELLARIA – premiati: Molto Brindisi, San Vito Lo Capo, Salina, Asolo, mito di Oreste è rielaborato nella drammatica visibile segretamente nascosto di Genova. In più, dal 2008 esiste il Premio complessità della Magna Grecia calabra, oggi Donatella Di Cicco (47’) tra Napoli, incroci e Franco Solinas per progetti di documentari di abbandonata a un mal destino. solitudini italo-ucraini; Padre nostro di Carlo narrazione sulla scia di un laboratorio di Lo Giudice (40’) sul rapporto simbiotico fra TORINO FILM FESTIVAL – Concorso creatività esistente da 25 anni e intitolato allo siciliani (figlio 50enne, padre 90enne); Io la internazionale vinto dal notevole La bocca del sceneggiatore di Petri e Costa Gavras. Molte le mia famiglia Rom e Woody Allen di Laura lupo (67’) di Pietro Marcello, che a Genova sa rassegne cittadine e regionali, citiamo i circuiti Halilovc (50’), debuttante italo nomade raccontare anomale storie di mare e di cuori. In DER in Emilia Romagna e Documé in appena 19enne in una originale produzione. Italiana. Doc premio a Valentina Postika in Piemonte; a Roma attivi Casa del Cinema con attesa di partire (73’) di Caterina Carone, sulla LIBERO BIZZARRI SAN BENEDETTO DEL Italia Doc, Sala Trevi per chicche della Cineteca convivenza non semplice a Pesaro tra una TRONTO – vince l’acuto non pietistico Nazionale, Nuovo Cinema Aquila e Nuovo badante ucraina ed un efficiente ottuagenario; Cimap! Cento italiani matti a Pechino Sacher per estemporanee visioni scelte da note per il motivato Corde (60) di Marcello (90’) di Giovanni Piperno, lanciato da Locarno Nanni Moretti. Sannino, su un giovane pugile a Napoli che 2008. Tutto ciò in un ambito di produzioni certo non prova a vivere normalmente; Giallo a Milano ricche se non d’idee e in un sistema (sistema?) LOCARNO – Piombo fuso (82’) di Stefano (75’) di Sergio Basso, sapido viaggio con squarci di finanziamenti statali a eventuale supporto Savona, focus senza ideologismi su Gaza di cartoon e fiction nel cuore della comunità di quelli televisivi, che non dà adeguata bombardata; in altre sezioni: Grandi cinese di Milano. forza/certezza al documentario italiano. speranze (75’) di Massimo D’Anolfi & E con l’associazione Doc/it che mostra Martina Parenti su imprevedibili giovani Intanto il 2010 è cominciato. Buoni incrinature fra gruppi (autori/registi e imprenditori italiani in Cina; Housing (90’) di documentari a tutti… Da vedere ove possibile, produttori) per i diversi modi di concepire le Federica Di Giacomo, su bizzarre vite di fossero anche non italiani…

40 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 a cura di GIOVANNI MARIA ROSSI Polvere di stellerubriche

RACCONTO D’AUTUNNO

GLI AMORI DI ASTREA E CELADON IN COSTANTE MOVIMENTO Una brutta notizia la morte di Eric Rohmer, cui il pubblico d’essai ha dedicato costante attenzione nell’arco di cinquant’anni di carriera

••• In una giornata piovosa del sospeso della novella neoclassica di Kleist; contrastanti e conversazioni asimmetriche il gennaio 1980, esattamente trent’anni fa, ma si sarebbe dovuto aspettare Il raggio timido narratore protagonista (La mia notte salivo le scale di un austero palazzo del XVI verde (1986) e le inquiete ricerche d’amore con Maud); l’adolescente Claire e il suo arrondissement, a Parigi, dove aveva sede Les di Délphine à la plage perché il nome di ginocchio nudo e allettante in un’altra estate Films du Losange, la casa di produzione di Rohmer entrasse nelle grazie di un pubblico calma e amorosa sul lago di Annecy (Le Éric Rohmer. Superato il filtro della solerte più ampio. Però la rivelazione, e l’azzardo, fu genou de Claire, 1970); la più matura Anne, direttrice, Margaret Menegoz ancora in sella, il poter presentare in anteprima lacerata e incerta tra un amore che va e uno mi ritrovai con legittima emozione di fronte quell’oggetto delicato e apparentemente che viene nello spazio angusto e quadrilatero alla figura alta, ieratica e stempiata di un fragile che era e resta Perceval le Gallois di un quartiere parigino (La femme de autore già grande (almeno in Francia), (1978). Con la fotografia traslucida e senza l’aviateur, 1980); l’ingenua e determinata circondato e protetto da un carattere schivo ombre di Nestor Almendros prendeva forma Sabine, capace di corteggiare fino al rifiuto il e riservato. La mia timidezza contro la sua: e colore il romanzo cortese di Chrétien de suo bersaglio maschile a Le Mans (Le beau era sorpreso che un giovane critico italiano si Troyes, con la sua narrazione orizzontale mariage, 1982); su su fino all’amicizia casuale fosse scomodato per venire da lui, anche se come nelle tavole miniate medievali, i suoi di due ragazze, pendolare tra città e anticipato da una lettera cortese, a chiedergli ottonari cantati in un francese arcaico, le sue campagna e benedetta dal silenzio incantato di partecipare ad una retrospettiva dei suoi quinte teatrali, le acconciature bizzarre, i dell’alba (Quatre aventures de Reinette et film in una piccola sala d’essai di Firenze al costumi, le armature, gli alberi di cristallo: Mirabelle, 1987); o alle vicende di Magali, secondo anno di vita. Lui che raramente si tutto iscritto in uno spazio al tempo stesso vedova saggia e matura, spinta dalle amiche spostava da Parigi e solo per gli magico e geometrico. Desidero fare un film più che dal cuore a trovarsi un nuovo appuntamenti più importanti, come avrebbe in versi: la prosa mi infastidisce, aveva detto compagno tra le vigne della valle del Rodano fatto nel 2001, a ottant’anni suonati, per qualche anno prima e con la sua ferrea e (Conte d’automne, 1998). Piccole storie ritirare a Venezia il Leone d’oro alla carriera. determinata volontà di fervente cattolico ci quotidiane di sentimenti, di corpi e di parole E l’emozione fu ancora più grande quando, era riuscito. – che sono importanti anche al cinema, con un sorriso luminoso, accettò Da allora fino alla sua recentissima, direbbe Moretti; storie governate dal caso più calorosamente l’invito. A febbraio di compianta scomparsa, Rohmer ha che dalla necessità ma soprattutto trascritte quell’anno era a Firenze, come promesso, e continuato la sua strada solitaria, con una leggerezza di tocco e un rigore “Le signe de Rohmer” – così titolava l’evento personalissima, intrecciando i suoi racconti compositivo che ne fanno apologhi sul vivere – lasciò veramente un segno memorabile tra morali, le sue commedie umane e i suoi ariosi e profondi. Rohmer ha il dono, cesellato i cultori del cinema francese. Non era affatto proverbi illustrati con storie di vite borghesi nel tempo, di una scrittura inimitabile che scontato: il suo primo lungometraggio, Le in apparenza esili come la sua figura scortica le superfici dell’essere senza farsene signe du lion (1959), un percorso ascetica, ma in costante movimento, avvedere, sorniona ma mai esibita, verbale esistenziale e stilistico in una Parigi interiore ed esteriore, verso la realizzazione ma quasi mai verbosa, sapientemente semideserta con le stimmate ancora fresche inappagata di desideri solitamente erotici. In drammaturgica, mai teatrale. Anche perché della Nouvelle Vague, non era mai stato cinquant’anni di film Rohmer ha saputo ha saputo inscrivere le trame policrome dei distribuito in Italia; dei sei Contes moraux, collezionare una galleria di ritratti, in suoi personaggi in uno spazio visivo, urbano che avevano consolidato la sua tempra di particolare femminili, che non hanno o en plein air, mirabilmente controllato, narratore sottile e ironico delle divagazioni equivalenti nella storia del cinema. La misurato con l’occhio della ragione, del cuore mentali, verbali e sentimentali della gioventù seducente Haydée, collezionista di uomini e e della cinepresa. Tardivamente, sono ancora contemporanea, si era potuto vedere solo La di sguardi concupiscenti nella luce qui a ringraziarlo per averci portato di collezionista (1967) e La mia notte con abbagliante di Saint-Tropez (La persona, trent’anni fa, quella lezione e quel Maud (1969); La marchesa von... (1976) collezionista); l’affascinante e libera Maud, sorriso di un maestro moderno che sembra aveva incantato gli spettatori d’essai per la la candida Françoise, che in una Clermont- emerso dal secolo dei lumi. sua raffinata eleganza pittorica e l’humour Ferrand innevata intrigano con spinte

Prossime uscite: 31 marzo - 20 maggio www.fice.it

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 41 rubricheCult dvd a cura di GABRIELE SPILA che volle Keaton protagonista, nel 1964, del suo HOLLYWOOD ALLA RICERCA leggendario lungometraggio Film. Ne viene SUL TEVERE DI CHARLIE fuori il ritratto di un uomo schivo e deciso, di Marco Spagnoli CHAPLIN straordinario per pudore e ironia e Italia 2009, colore 60’ (UNKNOWN CHAPLIN) probabilmente mai veramente consapevole della propria grandezza. Audio: Italiano ...Sottotitoli: Italiano, di Kevin Brownlow e Inglese ...Video: 1.33:1 – 16/9 ...Extra: libro, special ...Etichetta: Cinecittà Luce David Gill Gran Bretagna 1983, COLLATERAL ••• Dopo essere stato presentato con colore 156’ di Michael Mann successo nella sezione Controcampo Usa 2004, colore 115’ italiano dell’ultima Mostra del Cinema ALLA RICERCA Audio: Italiano 5.1, Inglese 5.1, Spagnolo 5.1 ...Sottotitoli: Italiano, Inglese, di Venezia, Hollywood sul Francese …Video: 2.40:1 - 16/9 ...Etichetta: Paramount Tevere, documentario ideato e DI BUSTER KEATON ••• Max è un taxista di Los Angeles con un diretto dal giornalista e critico (A HARD ACT TO FOLLOW) sogno, racimolare più denaro possibile e mettersi cinematografico Marco Spagnoli, di Kevin Brownlow in proprio, diventando un noleggiatore di arriva in dvd in un’edizione e David Gill eleganti limousine. Fino a quando una notte, particolarmente curata e ricca di Gran Bretagna 1987, dopo aver conosciuto una bella procuratrice contenuti speciali. Potendo contare colore 162’ durante una corsa, riceve un’offerta danarosa da sull’immenso archivio dell’Istituto Audio: Inglese …Sottotitoli: Italiano …Video: 4/3 Vincent, un cliente che si dimostra subito affabile …Etichetta: Cineteca Bologna Luce, Spagnoli ricostruisce con molta e generoso. Max viene così ingaggiato per efficacia l’affascinante ventennio (dal ••• Tradotte solo in Italia e l’intera nottata, ma ben presto scoprirà come 1950 al 1970) che vide Roma – grazie per iniziativa di Edizioni Cineteca di Bologna, Vincent sia in realtà un killer che deve eliminare agli studi di Cinecittà – indiscusso arrivano sul mercato dell’home video le opere in poche ore cinque testimoni chiave di epicentro della produzione degli storici e documentaristi inglesi Kevin un’inchiesta sul narcotraffico internazionale, e ne hollywoodiana all’estero. Un viaggio Brownlow e David Gill dedicate a due figure diventerà quindi involontario complice. appassionato che si apre con una lunga indimenticabili della cinematografia come Presentato nel 2004 fuori concorso alla 61esima carrellata dei tanti divi arrivati in quegli Charlie Chaplin e Buster Keaton. Due Mostra di Venezia, Collateral è uno anni nella capitale: Charlie Chaplin, documentari davvero molto rari, presentati in straordinario action movie con cui Michael Audrey Hepburn, Alfred Hitchcock, Kim un cofanetto che, oltre al dvd, contiene un Mann, ancora una volta, si dimostra come uno Novak, James Stewart, Orson Welles e prezioso volume riassuntivo dell’intero lavoro dei migliori registi nell’uso della macchina da John Wayne, solo per citarne alcuni. svolto dai due documentaristi. Alla ricerca di presa. Abbandonato il filone sociale dei suoi Impreziosite da un eccellente lavoro di Charlie Chaplin è il frutto del lavoro fatto da precedenti film, Alì e Insider, Mann ritorna sul restauro, le immagini, spesso inedite, Kevin Brownlow e David Gill alla fine degli anni campo dell’azione, lo stesso che l’aveva accompagnano lo spettatore sul set dei Settanta, quando si imbatterono in un tesoro consacrato anni indietro con il magnifico Heat, kolossal americani girati a Roma, da Quo inesplorato che avrebbe rivelato il metodo di per concentrarsi più sulla forma che sul Vadis? di Mervyn LeRoy a Ben-Hur di lavoro di Chaplin: sequenze tagliate, giornalieri, contenuto. Gli stereotipi del genere ci sono William Wyler, interpretato dal divo copie lavoro, film girati con amici e ospiti agli davvero tutti: sparatorie, assassini, boss ed dell’epoca Charlton Heston, passando per studi, prove filmate. Il materiale ritrovato fu la inseguimenti, ma ancora una volta il valore Cleopatra, celebre non solo per aver base delle tre puntate del documentario aggiunto è la tecnica perfetta di cui il regista dà visto nascere sul set la liaison amorosa tra televisivo The unknown Chaplin, realizzato nel prova, a cui si aggiunge l’interpretazione Elizabeth Taylor e Richard Burton, ma 1983 per la televisione inglese, nel quale è notevole dei due protagonisti, Jamie Foxx e Tom anche per aver mandato a gambe all’aria, possibile godersi Chaplin all’opera durante la Cruise. Girato interamente di notte, Collateral a causa dei suoi enormi costi di creazione dei suoi numeri più celebri. Tre ore di rimane negli annali anche per essere uno dei produzione, la 20th Century Fox. Ma visione, in cui viene proposta un’entusiasmante primi film ad esser stato lavorato quasi Hollywood sul Tevere (prodotto e antologia dell’universo chapliniano. Il dvd, interamente in digitale, donando all’aspetto distribuito da Cinecittà Luce in sottotitolato in italiano per l’occasione, finale del film quello di una vecchia pellicola di collaborazione con Studio Universal) contiene inoltre molti extra, tra cui il Dietro le celluloide granulosa. L’edizione in dvd proposta riporta a galla anche il lato più quinte, in cui Kevin Brownlow racconta le dalla Paramount è quanto di meglio ci si potesse “glamour” di quegli anni, e con esso circostanze in cui fu scoperto il materiale che aspettare per un film di questo livello. Presentato l’incredibile interesse suscitato sulla gente permise la realizzazione del documentario; il in un elegante cofanetto metallico a doppio da parte dello star system. Rivivono così Making of: Il conte, dove vengono riproposte le disco, il film è proposto in una versione dalla le immagini del matrimonio tra Tyrone scene tagliate del film The count (1916); ed un qualità audio-video impeccabile. Oltre che nella Power e Linda Christian, celebrato in cortometraggio inedito girato da Charlie traccia originale, il titolo può essere ascoltato pompa magna in una Roma trepidante Chaplin. Nonostante il materiale ritrovato non anche con il commento alternativo del regista. per l’attesa, e quelle degli scandali fosse ricco come nel caso di Chaplin, Kevin Ricchissima la sezione degli extra, dove spicca un immortalati dai paparazzi e consumati Brownlow e David Gill firmano, con Alla Making of molto curato, in cui vengono passate tra la capitale e la Mostra di Venezia. Il ricerca di Buster Keaton, un documentario in rassegna tutte le fasi di lavorazione del film e tutto arricchito dalla bella colonna altrettanto prezioso. Il film ripercorre la proposte le interviste al cast artistico, incluse le sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi parabola di un genio indiscusso della comicità immagini dell’addestramento a cui sono stati (autori, tra le altre, delle musiche dei mondiale come Buster Keaton, proponendo sottoposti gli interpreti. Foxx e Cruise sono i primi film di Ozpetek) e da un montaggio interviste ai suoi collaboratori più stretti e protagonisti anche del impeccabile. Il dvd è accompagnato da materiale molto spesso inedito, come la lunga documentario Le prove, in un libro fotografico contenente un intervista concessa dallo stesso Keaton ai due cui vengono proposte le centinaio di foto inedite tratte dagli autori. Il documentario ripercorre così la vita immagini inedite dei archivi di Cinecittà Luce. Nella sezione artistica e personale di Keaton, dagli esordi in provini che i due attori extra da segnalare, tra gli altri, Roma tenera età nel mondo del varietà con i genitori hanno sostenuto davanti 1948, dedicato alla prima grande all’ingresso nel cinema e alla maturità creativa; al regista. I contenuti manifestazione di protesta indetta dal dal rapporto controverso con il colosso della speciali continuano con settore cinematografico italiano, e MGM al declino dopo l’avvento del sonoro, fino alcune scene tagliate Welcome to Italy, una carrellata dei alla rinascita artistica e ai riconoscimenti ed uno special momenti più divertenti avvenuti in unanimi degli anni seguenti. Davvero dedicato agli effetti occasione della visita delle star imperdibile il libro di accompagno dove, tra le speciali del film. internazionali nel nostro paese. altre, è presente un’intervista a Samuel Beckett,

42 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 a cura di CHIARA BARBO Cinema di cartarubriche

famiglia, ho avuto la fortuna, a memoria e la visione del passato soffermandosi sullo sguardo diciassette anni, di ritrovarmi nel futuro, uomini e donne nel dell’artista, sulla vita che sentiva così finalmente sola con lui e di futuro, l’incontro con l’Altro da sé, profondamente e che interpretava ricevere una preziosa lezione di temi mitologici e religiosi associati in maniera così drammaticamente vita, lezione che sgranerò, all’Altro e, in appendice, percorre straordinaria, sia attraverso i suoi minuto per minuto, in apertura brevemente quello che è il cinema romanzi e le sue poesie, sia di ciascuno dei diciassette di fantascienza dopo The attraverso il mezzo capitoli che compongono questo Matrix… Prima dell’arrivo di cinematografico. Fino a Salò, suo libro”. Avatar. ultimo film, e alla denuncia del disfacimento morale, sociale e 17 MINUTI IL FUTURO culturale dell’Italia che Pasolini PIER PAOLO PASOLINI instancabilmente portava avanti CON MIO PADRE È GIÀ PASSATO a cura di Marco D’Ubaldo, anche nel suo lavoro di saggista. Il di Jane Chaplin, La fantascienza da Mediane Libri volume racconta l’artista e la sua Giulio Perrone Editore Blade runner a Matrix ••• Un prezioso volume, questo opera cinematografica attraverso che la Mediane Libri dedica a Pier ••• Un bel romanzo biografico, di Laura Ginatta, un percorso che va dalle splendide commovente e doloroso questo Paolo Pasolini, “figura cruciale locandine dei suoi film alle ed. Le Mani di Jane Chaplin, la sesta degli della cultura italiana del XX fotografie di scena, a scatti rubati otto figli che Charlie ••• Da Blade secolo”, all’interno della collana fuori dal set, alle schede dei singoli Chaplin ha avuto con runner a Matrix Cine Cult. film: un percorso inusuale che lo Oona O’Neill. E i 17 sono trascorsi Il libro raccoglie le locandine dei rende un libro fotografico piuttosto minuti del titolo sono vent’anni e il suoi film, una selezione di rare che un saggio, incisivo ed elegante, letteralmente l’unico cinema di fotografie scattate sul set e fuori da sfogliare magari ascoltando il cd momento avuto da fantascienza ha scena e, a completare quello che è allegato, per essere così trasportati Jane a tu per tu con offerto molteplici principalmente un omaggio nell’opera di Pier Paolo Pasolini. I suo padre: un rappresentazioni all’opera cinematografica del testi sono in momento sognato, del futuro, ma a grande artista, un cd che italiano e in desiderato, guardar bene, racchiude quindici brani musicali inglese. Della immaginato per anni. Il secondo l’autrice, tratti dalle colonne sonore di collana fanno grande Charlot era in realtà la alcuni suoi film principali, da parte inoltre sempre troppo visione è in Mamma Roma a Teorema, da volumi dedicati occupato, troppo stanco fondo unica, Medea a Salò o le 120 giornate a Federico quando era a casa, perché i suoi seppur con diverse sfumature e di Sodoma. Fellini, figli potessero concedersi interpretazioni: il futuro è una Nella sua introduzione al libro, Bernardo qualche minuto da soli con lui, degenerazione del presente, Marco D’Ubaldo ripercorre l’opera Bertolucci, per parlare, per sentirlo vicino, “quasi come se la nostra società di Pasolini, i suoi film, gli attori, a Mario per confrontarsi. Da questo avesse perso la speranza, o il cominciare dall’esordio con Monicelli e romanzo, da quei 17 minuti coraggio, di immaginare un Accattone, ispirato a suoi Dario insieme, emerge un padre futuro diverso, migliore”. Se precedenti lavori letterari, e Argento. esigente, ostinatamente attento infatti il cinema di fantascienza alle formalità, un padre a cui ha da sempre rappresentato uno bisognava “chiedere sempre sguardo sul presente attraverso permesso, ma capace di l’immaginazione del futuro, improvvise, inspiegabili Laura Ginatta, alla chiave di tenerezze”. lettura dei film analizzati in Jane mette a nudo le macerie questo volume, ne accosta della sua famiglia, del padre un’altra, come cioè tanto idolatrato e geniale raffigurazione “di quella crisi quanto distante, di cui mette della soggettività emblematica insieme tracce, ricordi, del nostro tempo”: il viaggio nel frammenti di vita, fotografie di futuro è di fatto un viaggio nel famiglia, di una madre che nostro inconscio. gestiva le finanze della famiglia L’autrice prende in esame i film ma troppo devota e impaurita (e di fantascienza più significativi alla fine distrutta dall’alcol), di degli ultimi vent’anni del secolo fratelli e sorelle disorientati, appena trascorso – tra gli altri “ciascuno con le proprie ferite”. Johnny Mnemonic, Ghost in Jane Chaplin, una bambina che si the shell, L’esercito delle 12 sentiva goffa e indesiderata, ora scimmie, Strange days, produttrice cinematografica, ci Nirvana, Minority report – parla di un Chaplin privato, e così ripercorrendo l’evoluzione delle facendo va a fondo nei propri tematiche principali rispetto ricordi e nelle emozioni appunto alla concezione di personali; ritorna bambina futuro, deducendone raccontando e scrivendo di quei principalmente che la nostra diciassette minuti con suo padre società ha perso la capacità di (ma non solo), un padre da cui i sognare un mondo “altro” e figli, ciascuno a suo modo, hanno teme il futuro. Partendo da avuto in dono sofferenza e questo presupposto e al tempo talento, ma sempre all’ombra di stesso arrivando a questa un genio. “La mia vita con lui conclusione, l’autrice analizza, non è stata che silenzio. Fatta nei diversi capitoli, la città del eccezione per diciassette minuti futuro, la società del futuro, le durante i quali, il 17 novembre immagini di futuro come del 1974, nella tenuta di mediate dallo schermo, la

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 43 rubricheMondo d’essai a cura di MARTA PROIETTI

VALTER CASINI L’HAPPY HOUR DEL CINEMA Incontriamo il nuovo Amministratore unico di Circuito Cinema, che ha l’obiettivo di risanare i conti e rilanciare la fidelizzazione del pubblico con un ampio ventaglio di iniziative promozionali

••• Circa 60 cinema per 130 cedere le sale più votate al commerciale che nel center e via web. Abbiamo inoltre potenziato schermi in dieci città: Roma, Bologna, Cagliari, nostro circuito non danno risultati brillanti. il servizio riguardante le scuole attraverso il Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Faccio l’esempio del cinema Jolly, che si trova in quale facciamo vedere i film ai professori per Palermo e Torino. È questa la realtà di Circuito una zona di Roma più adatta ad un prodotto decidere quali sono i più idonei alle proiezioni Cinema, il più importante e numeroso gruppo commerciale e che quindi con il nostro tipo di che organizziamo per gli studenti. Altra novità di sale specializzate in cinema di qualità, programmazione ottiene risultati inferiori alle è l’happy hour: il lunedì, al cinema Quattro fondato nel 1996. I soci di Circuito Cinema sono sue potenzialità: per questa struttura è in corso Fontane di Roma, nel prezzo del biglietto degli per lo più distributori: Bim Distribuzione, una trattativa. Ma ci sono arrivate proposte spettacoli serali è compreso anche l’aperitivo Gruppo Ferrero, Mikado, Medusa Film, Lucky anche per altri cinema, che noi prendiamo in da consumare nel foyer, prima della Red, Cinecittà Luce, Greenwich ed Emme considerazione solo se la struttura non rientra proiezione. I risultati sono ottimi: gli incassi del Cinematografica. Da settembre scorso Valter nel nostro piano editoriale, se la proposta è lunedì, a parità di film, sono il doppio se non il Casini è stato nominato amministratore unico. economicamente interessante e se garantisce triplo rispetto agli altri giorni. L’iniziativa ora Il suo obiettivo è risanare e rilanciare il gruppo continuità alla sala e ai suoi lavoratori. Ma verrà estesa anche ad altri cinema. che, dopo anni di crescita costante in termini di questo discorso relativo ad eventuali cessioni Altre novità? spettatori e fatturato, negli ultimi tre anni ha riguarda solo Roma, dove c’è un numero troppo Una nuova iniziativa partirà a breve in via registrato delle perdite. elevato di cinema e dove alcune delle nostre sale sperimentale al King di Roma: verrà allestita “Il Cda di Circuito Cinema – spiega Casini –, non sono sintonizzate sul nostro piano un’area attrezzata per i bambini con tavoli, preso atto che la società da tre esercizi editoriale. sedie, album da disegno e un’educatrice dove i consecutivi riportava delle perdite ha chiesto Sono previste riduzioni di personale? genitori possono lasciare i figli mentre vedono alla mia società di consulenza di presentare un Ad oggi non c’è nulla che mi faccia pensare che il film. Abbiamo poi firmato una Carta dello piano industriale per il risanamento e il rilancio ci sia la necessità di ridurre il personale. Spettatore, esposta in tutte le sale, dove sono del circuito. Per consentire la maggiore Quali sono allora le strade che sta scritti gli impegni che ci assumiamo nei efficacia possibile nell’attuazione del piano, il seguendo per ridurre le spese? confronti del nostro pubblico e che, se non Cda ha ritenuto opportuno dimettersi e Stiamo ottimizzando tutti i costi, riorganizzando viene rispettata, dà diritto al rimborso del nominare me amministratore unico”. il lavoro, riducendo i costi straordinari del lavoro biglietto. In questo modo vogliamo dare prova Quali sono i punti principali del piano e cercando di rivedere i contratti di locazione e della nostra filosofia, ossia che il cinema di industriale? dei servizi. qualità non vuol dire soltanto film di qualità, Il piano prevede tre assi: il primo è quello Quali sono invece le iniziative rivolte al ma anche sala di qualità, a partire dal livello economico che punta all’equilibrio del conto pubblico? della proiezione, dell’audio e dei servizi offerti economico attraverso una politica di Sono diverse. Il mio obiettivo è quello di portare allo spettatore prima, durante e dopo la incremento dei ricavi e di ottimizzazione dei più giovani nelle nostre sale e fidelizzare il proiezione. costi; il secondo è quello della struttura e pubblico abituale. Una delle strade è quella della Nella programmazione vi aprirete anche organizzazione del lavoro che ha come politica dei prezzi. Da pochi giorni è partita la ai film commerciali? obiettivo la massima efficienza attraverso varie diffusione delle card gratuite: ne esistono di tre Le linee editoriali dei distributori dimostrano ottimizzazioni; il terzo è l’asse marketing che tipi, differenziate a seconda delle fasce di età, che non esiste più la storica dicotomia tra film ha come scopo quello di arrivare ad essere un che prevedono riduzioni sui biglietti e la commerciali e di qualità, mentre esiste una circuito di cinema di qualità non solo nella possibilità di caricare punti che danno diritto a terza linea editoriale, che a volte appartiene ai programmazione, ma anche nei servizi offerti inviti per anteprime, conferenze stampa, incontri distributori indipendenti e a volte alle major, allo spettatore. con artisti e altre iniziative. Inoltre le card volta a proporre film che, pur destinati ad un La riduzione dei costi prevede anche la permettono di avere riduzioni anche nei musei, pubblico vasto, sono ugualmente di qualità. chiusura di cinema? librerie, ristoranti delle zone limitrofe ai cinema. Noi nella nostra programmazione ci spingiamo La parola chiusura nel nostro piano non esiste. La diffusione è iniziata benissimo e sono fino a questo tipo di prodotti. Siamo infatti Chiarito questo punto, nulla vieta che vi convinto che entro il 2010 potremo arrivare a perfettamente consapevoli che film come il possano essere delle cessioni per quei cinema 700 mila tesserati. Oltre agli abbonamenti, “cinepanettone” nelle nostre sale non che non sono sintonizzati dal punto di vista abbiamo anche attivato un sistema di troverebbero il giusto pubblico e quindi non editoriale con il circuito. Si pensa infatti di prenotazioni a 360°, ovvero via sms, via call funzionerebbero.

44 VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 a cura di UMBERTO FERRARI Detourrubriche Rassegne, retrospettive ed eventi dal mondo delle Cineteche

campagna), la crisi del lavoro (La classe non ha nulla a che fare con il classico regista operaia va in paradiso). del cinema di contenuto, spesso Noto per la complessità tecnica dei suoi film, sopravvalutato per l’importanza tematica dei aspetto che li rende oggi visivamente molto propri film, ma magari anonimo sotto il moderni, il suo è un cinema di ricerca in tutti i profilo artistico: Non ho messaggi da inviare sensi, anche espressiva. L’uso del dolly all’umanità, affermava, aggiungendo (ereditato dal maestro De Santis) e la candidamente che considerava il cinema cinepresa in perenne movimento fondono come un giocattolo meraviglioso. Il cinema con rara coerenza l’etica all’estetica e per il cinema, dunque, come l’arte per l’arte, e rendono alcune sequenze dei suoi film lo si vede in opere come 8½, Roma o indimenticabili. Intervista, in cui i confini tra lo spettacolo e Un’occasione imperdibile per apprezzare la sua rappresentazione si confondono. Non questo coraggioso cineasta è offerta dal solo: Fellini era notoriamente anche un Cinema Trevi che dal 13 al 17 febbraio ne sognatore e un bugiardo, ecco così che la proporrà l’intera filmografia, comprensiva dei realtà della vita e dei ricordi personali si rari cortometraggi Nasce un campione fondeva oniricamente con un mondo (1954, l’allenamento di un giovane ciclista) e I meraviglioso di sua invenzione, ricostruito ELIO PETRI sette contadini (1958), documentario sui sapientemente a Cinecittà, attraverso Cineteca Nazionale, Roma partigiani fratelli Cervi, uccisi dai fascisti nel scenografie e costumi di Piero Gherardi, ••• Vedendo Il divo di Paolo Sorrentino, a 1943. Danilo Donati, Dante Ferretti. Il celeberrimo più di un critico è sembrato di ritrovare, a Teatro 5, gigantesco, è stato la sua vera casa e sprazzi, l’impegno politico e i toni grotteschi per lui fu allestito un’ultima volta nel 1993, propri di un “film maledetto” come Todo per la camera ardente. modo, diretto da Elio Petri: un nome che ai In questo 2010 Fellini compirebbe 90 anni e giovani dirà poco ma che ha significato molto allo Spazio Oberdan, nel corso di febbraio, la per il nostro cinema. Vittima di una sorta di Cineteca Italiana gli dedicherà una ricca rimozione, meriterebbe di stare accanto ai personale. grandi maestri, dal momento che, almeno nella prima metà della carriera, ha saputo conciliare come pochi un talento visivo fuori dal comune, temi civili di forte impatto e quell’efficacia spettacolare che il pubblico tanto apprezza. Un uomo così libero e anticonformista era però temuto, o destinato a scontentare sia i politici – che di fatto non FEDERICO FELLINI persero occasione di attaccarlo da sinistra, Cineteca Italiana, Milano centro o destra indistintamente – sia le ••• Caricaturista per il settimanale satirico autorità istituzionali e censorie, sia infine Marc’Aurelio; autore per Aldo Fabrizi a teatro parte della critica che non sapeva come e al cinema; poi sceneggiatore (insieme ad catalogare un artista così originale. LOLA MONTES altri quattro o cinque, come si usava all’epoca Elio Petri iniziò proprio come critico in Italia) firmando le prime opere di Germi o cinematografico e giornalista: una sua Lattuada, con cui alla fine esordì in co-regia MAGNIFICHE VISIONI inchiesta è alla base di Roma ore 11, diretto Museo del Cinema, Torino nel 1950 (Luci del varietà). E ancora, nel 1952 da Giuseppe De Santis che lo collaboratore e aiuto regista dei capolavori ••• Sono ormai passati più di vent’anni dal 27 introdusse nell’ambiente, facendone da quel neorealisti di Rossellini. Federico Fellini ha aprile 1989, quando il Cinema Massimo, momento il suo sceneggiatore e aiuto. lasciato un segno molto forte nei film italiani ristrutturato, fu inaugurato come Multisala Lavorando nei cineclub Petri si era nutrito già un decennio prima di dirigerne. I titoli che del Museo, con la proiezione del delle migliori opere del cinema italiano e ha realizzato in seguito, come Lo sceicco documentario artistico di Daniele Segre Occhi statunitense; nel 1961 era pronto a debuttare bianco, La strada, I vitelloni, La dolce vita che videro, dedicato alla fondatrice Maria con un lungometraggio a sfondo poliziesco e Amarcord possono essere considerati oggi Adriana Prolo e disponibile oggi in un dvd da come L’assassino, in cui ebbe l’intuizione di come parte integrante del nostro patrimonio collezione. Nell’ambito delle iniziative per affiancare al divo Marcello Mastroianni un culturale e artistico. Ma anche il grado di festeggiare il ventennale di attività, talento allora soprattutto teatrale come Salvo popolarità che questo geniale cineasta ha “Magnifiche Visioni” aspira a diventare un Randone. In due decenni di attività, prima raggiunto in tutto il mondo non smette mai festival permanente del film restaurato. Si che un tumore lo stroncasse poco più che di sorprendere. Il suo nome ha rappresentato tratta di restauri effettuati dalle principali cinquantenne, si può dire che questo regista un caso più unico che raro di identificazione cineteche internazionali o in subordine non si sia mai ripetuto, filmando ogni volta con l’arte cinematografica: contenuto persino recentissime ristampe ad opera delle società pellicole diverse e innovative. Il titolo che nei titoli di alcuni suoi film (Fellini di produzione. Tutte copie presentate in viene subito in mente è Indagine su un Satyricon, Il Casanova di Federico Fellini), versione originale sottotitolata. cittadino al di sopra di ogni sospetto arrivò a costituire quasi un marchio di Due gli appuntamenti mensili; a febbraio Io (1970), per tanti motivi: lo strepitoso Gian fabbrica. sono un campione di Lindsay Anderson Maria Volonté, la complessa trama ideata da Il suo universo eccessivo, circense, barocco, a (martedì 9) significativa opera nel Free Ugo Pirro, la tessitura sonora di Ennio volte persino kitsch – in una parola Cinema inglese e Lola Montès di Max Ophüls Morricone, straordinariamente aderente alle “felliniano” – è diventato un aggettivo vero e (mercoledì 24), alla cui presentazione atmosfere create dal regista. Attraverso una proprio anche nei vocabolari della lingua parteciperà Serge Toubiana, direttore della dozzina di lavori Petri ha affrontato il tempo italiana, e nel gergo della cinematografia Cinémathèque Française. Nei mesi a seguire come valore prezioso della vita (I giorni internazionale. Difficile, però, incasellare nelle spiccano per interesse Jacques Tati in contati), l’apologo fantascientifico (La parole l’estro poetico del regista riminese che Playtime (martedì 2 marzo) e un muto decima vittima), la solitudine di fronte alla si esprime compiutamente solo attraverso la italiano da rivalutare: Rotaie di Mario mafia (A ciascuno il suo), l’ispirazione e la suggestione delle immagini. Fellini, infatti, Camerini (mercoledì 28 aprile). creazione artistica (Un tranquillo posto di

VIVILCINEMA gennaiofebbraio10 45 rubricheColonna sonora a cura di MARIO MAZZETTI

Artisti Vari Alexi Murdoch e indole dei personaggi, a cominciare dal padre UP IN THE AIR e altri (un ottimo Castellitto), fino alla ripetitività (RHINO) AWAY WE GO “meccanica” di alcuni brani affidati a glockenspiel e altre percussioni metalliche. Molto ••• I raffinati gusti (NETTWERK) interessanti anche i momenti di sospensione musicali di Jason ••• Murdoch è uno affidati agli archi, per una partitura che si sposa Reitman trovano stimato cantautore sapientemente alla storia. conferma nelle note scozzese, sovente che accompagnano Tra paragonato a Nick le nuvole e Drake per lo spleen, la The Zen Circus “riscaldano” le asettiche atmosfere rarefazione sonora e la vocalità sussurrata; il suo ANDATE TUTTI aeroportuali come il cuore del tagliatore album “Time without consequence” è stato AFFANCULO di teste Clooney: il blues di Dan Auerbach saccheggiato per la colonna sonora dell’ultimo, (UNHIP) dal suo primo album solista, i compianti apprezzato Sam Mendes in uscita ad aprile. Ben 9 le ••• Non Elliott Smith e Roy Buchanan, il raffinato ballate introspettive, essenziali ma intense che scandalizzatevi per il duo strumentale Charles Atlas, le musiche portano la sua firma, cui si aggiungono lo titolo: è un mirabile originali di Rolfe Kent, This land is your scatenato George Harrison di What is life (da “All esempio dell’arte land nella versione funky di Sharon things must pass”); gli abusati Stranglers di Golden dell’invettiva questo quinto cd, il primo tutto in Jones, le voci cristalline di CSNY (Taken at Brown, il Dylan elettrico di Meet me in the morning italiano, del trio pisano. Forte del singolo Vuoti a all), Graham Nash da solo in Be yourself e (da “Blood on the tracks”) e gli “ultimi” Velvet perdere affidato alla voce di Nada (la più punk l’epigono Sad Brad Smith. Insomma, una Underground (Oh! Sweet Nuthin’). delle artiste nostrane), il disco conferma il vera manna. Luca Tozzi potenziale della band, che mette in un unico calderone Violent Femmes, Pixies, Rino Gaetano, il Valerio Vigliar ALZA LA TESTA Paisley Underground per 10 canzoni di buona GOOD (WARNER) qualità, acide e sferzanti sull’Italietta che ci MORNING ••• Il musicista sovrasta, dalla title track a Gente di merda già AMAN romagnolo, classe 1977, nell’antologia “Il paese è reale” promossa dagli (WARNER) rinnova la Afterhours. Il precedente cd “Villa Inferno” era collaborazione con cofirmato da Brian Ritchie (Violent Femmes), qui ••• Si parte con la Alessandro Angelini: 29 presente nell’apocalittica It’s paradise, e raffinata title track, brevi composizioni dalle annoverava Jerry Harrison (Talking Heads) e le atmosfere jazzate alla tonalità tenui che denotano un lavoro sulle gemelle Deal (Pixies e Breeders), tanto per Norah Jones e la voce di Mia Julia armonie e sui timbri sonori più che sulle melodie, precisare contorni e ambizioni. “Andate tutti…” Schettino. Si prosegue con le sonorità molto suggestivo nell’adozione di strumenti a vede alternarsi ballate urticanti e riflessioni ambient e due morbide ballate acustiche corda o a fiato (bouzouki, flauto indouh e caustiche: un ottimo antidoto alle svenevolezze cantate dallo stesso Vigliar, che naturalmente chitarre) tali da ricreare stati d’animo sanremesi. inframmezzano i blues affidati a Charlie Cannon, nato in Alabama ma di stanza in Italia: il funky Bony man, l’intimista That note don’t play, il R’n’B I’m groovin’ fino alle atmosfere gospel di Why me lord. Un Chicche bel percorso musicale alle radici della “musica del diavolo”, che si sposa Alessandro Cicognini DON CAMILLO (CINEVOX) egregiamente con le immagini di Claudio ••• Esemplare il lavoro svolto da Fabrizio Francia, che ha trascritto e Noce. Una bella sorpresa. orchestrato le musiche composte da Alessandro Cicognini (1906- 1995) per i cinque film su Don Camillo e l’onorevole Peppone Artisti Vari (Fernandel e Gino Cervi), nati dalla penna di Giovanni Guareschi. Si AN EDUCATION narra che, in preda allo sconforto, il compositore abbia un giorno gettato (DECCA) tutti i suoi spartiti nel Tevere: la riscrittura direttamente dalle immagini, con il ••• Ammaliante il completamento dei passaggi non percepibili, ha consentito all’Orchestra sinfonica Vivaldi di commento musicale Alessandria, diretta da Marcello Rota, di regalare al pubblico un’unica Suite sinfonica che lega del film scritto da Nick insieme 30 brani di sorprendente ariosità e ricchezza, un incrocio tra musica per balletto, arie Hornby, con un per bande musicali e la migliore tradizione di musica per lo schermo; non a caso il dimenticato corredo di giovani Cicognini, dopo aver musicato Sciuscià e sette film di De Sica, è realmente approdato a voci femminili Hollywood. Una gradita riscoperta. jazz/blues con gli occhi rivolti al passato: ••• Segnaliamo in anticipo sulla pubblicazione due ottime colonne Beth Rowley, Melody Gardot, sonore: lo straordinario lavoro armonico e orchestrale su A single man, Madeleine Peyroux (J’ai deux amours, a firma del 37enne polacco Abel Korzeniowski (struggenti, pezzo forte di Joséphine Baker) e poi il romantiche, intense melodie che sembrano provenire da un latin jazz di Floyd Cramer e Mel Tormé, melodramma anni ’50) e del giapponese Shigeru Umebayashi, noto la coolness del pianoforte di Vince per i film di Wong Kar-Wai: crescendo di grande spessore, assoli di Guaraldi, gli Hunters agli albori del violino che accentuano la dolente (ultima) giornata del protagonista, rock; l’immortale tema di Scandalo al contornati dalla Wally di Miriam Gauci, da Etta James e Booker T.: un sole, Brenda Lee, i leggendari Juliette ascolto prezioso, anche senza le immagini di Tom Ford. Gréco e Ray Charles; un inedito di Duffy Musica protagonista, sin dal titolo, anche de Il concerto che guarda alle classifiche, mentre non di Radu Mihaileanu: composizioni per violoncello e piano, sulfurei sfigurano le composizioni originali di ritmi balcanici, la Danza delle spade di Katchaturian versione remix, Paul Englishby, melodie e arrangiamenti sonorità orientali, l’Andante del Concerto n. 21 K467 di Mozart, la naturalmente ispirati agli anni ‘60, un Sinfonia n. 1 di Mahler e naturalmente il Concerto per violino in Re flauto soave dal retrogusto drammatico maggiore di Tchaikovskj, eseguito nell’emozionante finale e perno come le scelte della emancipata dell’intera vicenda: un caleidoscopio di musiche (quelle originali sono di protagonista del film. Armand Amar) per un disco che in Francia, sulla scia del film, è stato un successo.

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