I Cultinei Centri Minori Abruzzesi: S. Maria Delle Grazie a Civitaretenga Cults in Abruzzo's Small Towns

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I Cultinei Centri Minori Abruzzesi: S. Maria Delle Grazie a Civitaretenga Cults in Abruzzo's Small Towns NUMERO 11 - maggio 2017 Carlos Alberto Cacciavillani Laureato in Architettura all’Università di Córdoba (1972). Ha conseguito la specializzazione in Storia dell’Architettura (1977) e in Studio e Restauro dei monumenti (1984). Professore Ordinario di Storia dell’Architettura, presso la Facoltà di Architettura di Pescara. Dal 1990 è Professore Incaricato di Storia della Cultura Spagnola presso la LUMSA. I culti nei centri minori abruzzesi: S. Maria delle Grazie a Civitaretenga Simona Rinaldi Laureata con lode e dignità di pubblicazione in Architettura presso l’Università d’Annunzio di Chieti-Pescara nel 2015 con una tesi riguardante Cults in Abruzzo’s small towns: S. Maria delle Grazie in Civitaretenga Palazzo Mattei a Giove. Laureata in Interior Design nel 2007, specializzata in storia del design e progettazione d’interni, si occupa principalmente di temi inerenti il restauro e di ricerche storiche. La ricerca si propone di affrontare, nel corso delle giornate The research aims to address, during the study days di studio riguardanti la promozione e il futuro degli edifici concerning the promotion and the future of religious religiosi nei diversi contesti locali, il culto della devozione nei buildings in the various local contexts, the cult of devotion in Michele Severini centri minori abruzzesi, in particolare a Civitaretenga. Abruzzo smaller towns, particularly in Civitaretenga. Laureato con lode e dignità di pubblicazione in Architettura presso Il villaggio di Navelli, si erge su una collina a circa 850 metri sul Navelli’s village, stands on a hill about 850 meters above sea l’Università d’Annunzio di Chieti- livello del mare in una posizione strategica. level in a strategic position. Pescara nel 2015 con una tesi riguardante Palazzo Mattei a Giove. Ci sono molti edifici religiosi notevoli situati in questa There are many remarkable religious buildings located in this Specializzato in disegno e progettazione, porzione di territorio. portion of land. si occupa da sempre di temi inerenti il restauro e di ricerche storiche legate alle Questo studio si concentra su S. Maria delle Grazie: la chiesa This study aims to focus on S. Maria delle Grazie: the Christian tecniche costruttive antiche. cristiana si trova nella valle, in un rapporto visivo-urbano church stands in the valley, in an unusual visual-urban insolito con la campagna. relationship with the country. In sintesi, in questo lavoro, si svilupperanno le caratteristiche In summary, in this work, will develop the historical and storiche e antropologiche del paese, i materiali, la tecnica e le anthropological characteristics of the village, the materials, Parole chiave: Devozioni; Tradizioni regionali; Culti diverse vicissitudini costruttive della chiesa. the technique and the different construction vicissitudes of religiosi; Chiese appenniniche; Centri minori the church. Keywords: Devotions; Regional traditions; Religious cults; Apennine churches; Smaller towns http://in_bo.unibo.it NUMERO 11 - maggio 2017 I. Introduzione potrà essere riconquistata. riguardanti le tradizioni religiose regionali che L’Abruzzo, regione di antiche civiltà, è È questo d’altra parte un fenomeno che sono testimonianza di un’identità culturale caratterizzata dalla notevole impronta che i investe tutto il nostro Paese: infatti a partire collettiva che le nuove dinamiche sociali secoli trascorsi hanno lasciato sui territori. dalla seconda metà del XX secolo, gli equilibri rischiano di minare alla radice. Sfortunatamente però, le sue bellezze esistenti tra popolazione, territorio e sistema ambientali e paesaggistiche, i suoi profili delle relazioni sono venuti ad alterarsi II. L’abbandono dei centri appenninici e degli naturali e le sue architetture sono ancora in totalmente causando processi di massiccio edifici chiesastici buona parte sconosciute al grande pubblico, affollamento verso i centri urbani maggiori. Il territorio abruzzese, in particolar modo nelle che ne apprezza quasi esclusivamente in senso Questo rapido ed inevitabile processo di sue aree interne, non è stato esente dai pesanti turistico la costa ed i poli di sport invernali. polarizzazione-congestione ha contribuito ad effetti causati dal fenomeno dell’abbandono Inoltre il richiamo dei centri industriali e aggravare i fenomeni sia di depauperamento dei suoi piccoli centri abitati. metropolitani del resto del paese, in particolar che di mancanza di identità dei territori, Con il passare degli anni questo problema modo quelli più vicini, ha spinto consistenti causando inoltre una forte degradazione ha continuato ad incidere in maniera così aliquote di popolazione ad abbandonare gli dell’ambiente naturale ed uno spreco di grave e preoccupante che opinione pubblica, antichi centri abitati, specie i più interni e meno risorse culturali a seguito dell’interruzione dei ricercatori ed amministratori hanno cominciato accessibili, molti dei quali già in crisi a causa del contributi spesi dalle popolazioni stabilmente a mostrare sempre più crescente interesse notevole fenomeno dell’emigrazione della fine insediate al mantenimento del loro ambito ad esso ed a richiedere interventi in maniera del XIX secolo, inizio XX e primo dopoguerra1. urbano-territoriale. così pressante che gli organismi regionali si Così gran parte dei piccoli centri abitati, pieni L’abbandono delle Comunità Montane, interne sono attivati al fine di promuovere appropriati di vita ed attività nei secoli precedenti, si sono alla regione Abruzzo, ha messo in crisi abitudini provvedimenti per studiare il fenomeno trasformati in presepi citati in diverse occasioni e modi di vita tradizionali, distruggendo stesso in tutta la sua estensione qualitativa dal meridionalista Compagna2; in questo tradizioni storiche-culturali e gerarchie di e quantitativa, cercando di individuare quegli modo le molte aree, anche le più aspre, rese valori secolari3. interventi che abbiano la capacità di frenare agricole e produttive attraverso l’impegno Gettate le basi attraverso queste fondamentali il costante depauperamento del patrimonio collettivo di innumerevoli generazioni vanno premesse, la ricerca vuole concentrare la culturale collettivo4. rinselvatichendosi. propria attenzione sulle condizioni dei beni Nota è infatti la peculiarità geografica che Con l’abbandono di questi territori non solo le ecclesiastici nell’aquilano partendo dall’analisi contraddistingue questi territori, caratterizzata strutture antropiche edilizie e paesaggistico- del fenomeno dell’abbandono ed allargando da un aspro divario tra le aree collinari e di ambientali si stanno inesorabilmente il campo d’interesse alla chiese di S. Maria pianura e quelle invece montane interne della disfacendo, ma anche il patrimonio chiesastico delle Grazie a Civitaretenga, S. Pellegrino a regione. subisce passivamente un distacco da quelle Bominaco e SS. Crisante e Daria a Filetto. La tradizione plurisecolare di isolamento di che erano le proprie funzioni originarie ed una Al fine di una maggiore completezza, lo queste ultime non ha potuto essere superata perdita progressiva d’identità che difficilmente studio sarà supportato da approfondimenti nemmeno attraverso le più facili possibilità http://in_bo.unibo.it 477 NUMERO 11 - maggio 2017 di mobilità e comunicazione offerte dalle stesso, ossia l’incapacità acquisita a rispondere religioso regionale appartenente alla fascia infrastrutture, dal momento che questi piccoli nel tempo alle esigenze del risiedere e che può appenninica aquilana. nuclei urbani sono rimasti tagliati fuori dai riguardare più aspetti della struttura produttiva Un fenomeno dunque tangibile, l’abbandono circuiti nazionali economici nonostante la loro ed abitativa. delle piccole chiese di montagna lontane non insostenibile lontananza dalla grande Questo fenomeno è esaminabile sotto diversi da centri urbani significativi, frutto viabilità. punti di vista tra cui: perdita di rispondenza dell’ingiusta rassegnazione e dell’incapacità Questi fenomeni di isolamento comportano del modello socioeconomico e produttivo, alla trasformazione: un declino culturale, quindi, come diretta conseguenza, il perdurare perdita di rispondenza abitativa ed insediativa economico, ambientale, sociale ed urbano di difficili condizioni e qualità di vita, e perdita di rispondenza rispetto al modello difficilmente reversibile che mette a serio soprattutto se confrontati con le adiacenti aree culturale vigente. rischio le testimonianze storiche e religiose dei collinari e pianeggianti che hanno invece avuto Nel caso in questione, bisogna guardare secoli passati. notevoli possibilità di espansione e benessere soprattutto al secondo e terzo aspetto, il In particolare l’Altopiano di Navelli, oggetto di economico. sempre più incombente diradamento della studio, si presenta come un’area avente tutte Ritardo e distacco sono stati chiaramente i popolazione relativo alla distanza tra le le caratteristiche delle aree in abbandono principali responsabili dell’indifferenza, in prestazioni fornite dal sistema insediativo poc’anzi descritte nonostante presenti una particolar modo delle nuove generazioni, verso rispetto alle esigenze oggigiorno acquisite dai successione estremamente ricca di momenti i propri luoghi di origine; pochi sono infatti i modelli di vita odierni, aggiunto all’incapacità insediativi e di tipologie che maggiormente giovani legati alle tradizioni culturali e religiose di aderire ad un’identità culturale collettiva caratterizzano il paesaggio antropico delle che caratterizzano l’appartenenza dei singoli (che può essere ad esempio associata
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