2)GEORGE PORTER Jr Di Massimo Luna.Pdf
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
Introduzione: Ci troviamo a 1Vew Orleans tra gli anni 60' e 70'. Un periodo particolarmente fertile e creativo, che favorì la nascita della musica R & B e Funk. E' la New Orleans delle band che nascono dalla strada, dei musicisti che imparano a suonare da qualcuno che sa suonare meglio di loro, conle una sorta di tradizione orale, di insegnamento non scritto e del tutto legato all'esperienza diretta. La sera si va nei locali, si suona, si fanno Jam Sessions, è cosi che nascono le nuove formazioni, i nuovi gruppi. Questa è la realtà in cui vive George Porter Jr.. Lui stesso in un' intervista racconta quanto sia stato importante, anche a livello umano, crescere in quell'ambiente. Tra le esperienze più sigriificative per George c'è sicuramente quella con "the Meters", definil:i una delle più grandi band rock-fusion degli anni 701,con all'attivo 11 dischi in 15 anni circa di attività. Loro sono stati la prima jam band della storia, come dichiara lo stesso George. Andavano sul palco e suonavano partendo da qualcosa di stabilito, per poi virare verso il riff o il carribio che qualche membro del gruppo aveva proposto sul momento.. .un perfetto esempio di interplay! I loro brani presentavano spesso delle parti "open", con dei pedali e con qualche solo di organo. Ai nostri giorni è usuale che rapper ed esponenti della musica hip hop, usino alcuni loro brani come basi per rappare sopra, vista la forte spinta ritmica da cui sono caratterizzati. Biografia: George Porter Jr. nasce nel 1947 a New Orleans Louisiana. I suoi prirrii contatti con la musica, come solitamente accadeva nella sua città natale,avvennero per le strade. Cominciò, infatti, a studiare il pianoforte con suo cugino Zigaboo Modelliste. Il fratello di quest'ultimo, Clinton Joshua, era il loro insegnante. L' eccessiva corripetizione che si creò tra i due allievi determinò ben presto la fine delle lezioni. Poco dopo George intraprese lo studio della chitarra classica per poi interrorriperlo ed iniziare a suonare la chitarra con un suo amico di strada Benjamin Francis ( detto Popi). Erano gli anni della guerra del VietNam e, da una parte lo scarseggiare di bassisti in città e dall' altra la mancanza di ingaggi per un ct-iitarrista, lo spinsero ad avvicinarsi al basso elettrico. Tramite Herbert Wing, un amico di Popi, venne chiamato per una sostituzione, e li conobbe Art Neville. Un paio di anni dopo, nel 1967, si formarono "The Meters". La band, originariamente formata da Art Neville, George Porter Jr., Joseph (Zigaboo) Modelliste e Leo Nocentelli, registrò 4 singoli (Sophisticated Cissy, Cissy Strut, Ease Back e Look a Py Py ), che salirono rapidamente le top ten R&B chart di New Orleans. Tra il 1971 ed il 1979 registrarono 4 albums per la WarnerIReprise e collaborarono in studio con Dr. John, Robert Palmer, King Biscuit Boy, Lee Dorsey, Allan Toussaint, Paul McCartney and Wings. Nel 1975 il fratello di Art Neville, Cyril, entrò a far parte del gruppo come percussionista e nello stesso anno dopo aver suonato iii un party sulla "Queen Mary" per Paul e Linda McCartney, partirono per il Tour prima americano, poi europeo con i Rolling Stones. Nel 1979 la band si sciolse per problemi di natura economica e i membri presero direzioni diverse. George Porter Jr. fondò il suo primo gruppo i Joy Ride e collaborò sia in studio che dal vivo con David Byrne, Robbie Robertson, Harry Connnik Jr, Tori Amos. The Meters nel 1989 dopo una jam al New Orleans Heritage and Jazz Festival decidono di riunirsi; con qualche cambiamento nell' organico. Zigaboo vieiie sostituito alla batteria da Russel Batiste Jr. e successivamente, Leo Nocentelli, viene rimpiazzato da Brian Stoltz (chitarra). George Porter Jr., nel frattempo, suona anche in un' altra band: The Runnin' Pardners, che come lui stesso dichiara in un' intervista gli offrono molti più spazi come bassista, sia per l'aspetto compositivo sia per quanto riguarda I'improvvisazione. Attualmente George Porter Jr. vive sempre a New Orleans, quando non è in giro a suonare con Runnin' Pardners oppure in trio con Batiste e Stoltz. Attrezzatura: Uno sguardo all'attrezzatura utilizzata da George Porter JR. evidenzia un fatto interessante: come sia "semplice" per lui I' approccio a questo aspetto tecnico della musica. Infatti, sfogliando un po' di foto e ascoltando qualche disco, vediamo che lui preferibilmente usa un basso Fender Precision, con manico scuro. Un basso che sicuramente non ha bisogno di presentaziorii e che sicuramente in quegli anni rappresentava uno standard. Estremamente basilare come concezione.. ..un corpo, un manico, un pick-up..! Altro basso che usa George è un G & L, sempre e rigorosamente 4 corde e con manico scuro. Per quanto riguarda I' ampli, rispettivamente usava all' iriizio una testata Gallen & krueger con sotto una cassa fender..4 x10; successivamente è passato a quello che è lo standard per chi suona quel genere e soprattutto per chi suona in America..un sistema cassa e testata Ampeg. Per finire ascoltando qualche brano.. soprattutto dei IVleters, possiamo sentire che il basso qualche volta ha un suono Enveloped probabilmente ottenuto attraverso un envelope filter o anche un semplice wha per chitarra.. .il tocco finale che rende le potenti linee di George ancora più cariche di Groove..! Brother' Jack McDuf f, eccellente organista degli anni 50' e 60'. Stanley Turrentine, sassofonista degli anni 50' e 60'' ha suonato con Ray Charles Jimmy Smith,organista anni 50' e 60, della scena R & B Analisi dello Stile: Il riff è costruito principalmente sulla pentatonica minore (Em), ritmicamente si basa su una serie di sincopi di 16th e qualche anticipo.Ascoltando l'intero brano notiamo che poi c'è un cambio che porta a A7 e poi 87, il che potrebbe far pensare ad una struttura blues. Il riffl è costruito sulla scala blues di E, poi con un obbligato si passa alla B del pezzo, in G. Il primo riff della i3 è più semplice, armonicamente, ma sempre ritmicamente interessante. La seconda B presenta lo stesso riff però questa volta più denso di note. Alla fine del brano c'è una coda su un pedale di E dove clè un' improwisazione di basso sempre sulla pentatonica minore. Il primo riff è praticamente costruito con una sola nota. Il secondo è una forma del primo rielaborata. Il terzo presenta un interessante gioco con le ottave. I riff di basso sembrano una risposta a quelli di chitarra, e viceversa. Il riff è costruito con la scala maggiore e I' aggiunta di un cromatismo, sono presenti al solito le sincopi di sedicesimi. Il brano dopo modula in F7 quasi a voler richiamare una struttura blues. Il terzo riff costituisce un bridge; interessante la figurazione con cui è costruito, ottavo puntato + sedicesimo. Conclusioni: dall' analisi dei frammenti, viene fuori che lo stile di Goerge Porter Jr è caratterizzato dall' utilizzo di elementi armonici non eccessivamente complessi. Non sono infatti asslutamente presenti scale alterate, neanche in qualche fill, e il fraseggio è praticamente sempre costruito sulla scala pentatonica. Con questo non si vuole certo dire che G.P. non sia un bassista interessante, anzi fondamentale nella storia del Furik. La potenza delle sue linee risiede infatti negli elementi ritmici che le compomgono, anticipi, sincopi e spostamenti. Direi per concludere che egli riesce a fare della semplicità e dell' essenzialità la caratteristica portante del suo modo di suonare. Discografia : CON ALTRI AR TISTI 1 TITOLO I ETICHETTA 1 NOTE I ANNO 1 Eddie Bo l l I Registrazioni 1963-64 1 I varie l Seasaint Studios-t 10 anni di lavoro in l 966-76 i studio Street ~arade Black Top Records 1971 ~+~~euaITelepathrlwT6p Records m -) Black Top Records 1 1993 ~ I Oltre 100 Right Place, 1973-74 Wynq Time registrazioni The Wild Island ~ecord; ~ Magnolias varie with Bo Dolk 1 Robbie -*e Robertson Snooks Eaglin Live at Tipitina's Bluesarama Snooks ~a~fir David Byrne Luaka BopIWarner ' . Brothers --a bnnAuqust Creole ~ruiser 1 Black Top Records 1 i21 Terrance There's Room For ' Black Top Records ' Us All ~arker Southern l l I Burke , - 1 Harry Connick Funk Album Tori Amos 1 1 Choirgirl Hotel 1 I - DISCOGRAFIA I ' TITOLO The Meters The Meters Cen 1970 1 Directions fillmore Live Lundi Cras Vidacovich ; Performance Absolute Bar & Johnny We Came TO- 1 Vidacovich 1 Trio 1 1995 I 1 Jr. Records 1 Ceorge ~orter Fat Bozom ( P-Vine 1 1996 J r. Healin' Ru n n i n -- Pardners ( Pardners Record~ Ceorge Porter Count On You l anche come Live Video l I horgePorter Funk N' Co 1 Jr-_ I ~uts Pro Links: Legend Locks a Groove: George Porter Jr.'s Runnin' Pardners and Funky Meters By Ray Hogan Had George Porter Jr. walked away frorn rnusic when the Meters, one of the inost grooving New Orleans exports of the last 30 years, originally broke up, his stature as the architect of funky bass would have been firrnly cernented. Meters' songs such as "Cissy Strut", "Look- Ka Py Py", "Hey Pocky A-Way" and "People Sayl'have becorne standards not only during Carnival and Jazz Fest tirne in the band's horne city but to a whole legion of rnusicians and fans who realize that soinetirnes a song's strength and beauty lie in the fat, greasy grooves that propel it. However, instead of resting on his reputation when the origina1 Meters (Porter, Art Neville, Leo Nocentelli and Joseph Zigaboo Modeliste) irnploded in the late 1970s, he began the next chapter of his life. Porter got clean, forrned George Porter Jr. and the Runnin' Pardners in 1987 and slowly saw an irnprornptu jarn of the Meters rnorph into today's wildly popular funky Meters, a band consisting of Porter, Neville, guitarist Brian Stoltz and drurnrner Russe11 Batiste.