Jan/Feb 2014 10° Anno WVWR 63Way by Niklas Daniel
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Jan/Feb 2014 10° Anno WVWR 63Way by Niklas Daniel 90percent Magazine 10°Anno Gennaio - Febbraio 2014 pag 5 Giù in 60 Secondi pag 28 Kaleidoscope 2 points 110 Way pag 9 Live Bigz Seq pag 13 Knights of Prague D4W pag 33 Project Orange pag 18 Indoor BASE World Cup pag 41 DIPC 2014 pag 21 Women’s Vertical pag 48 90percent DZ World Record JOCKERFLY EDIZIONI www.90percent.it [email protected] Direttore Responsabile: Emanuele Bielli Reg. Tribunale di Roma nr 39/2006 del 3 Febbraio Stampato da CREA srl Manoscritti, foto, disegni ed altro materiale inviato, anche se non pubblicati non verranno restitu- iti. La Redazione ed i singoli Autori non sono responsabili per incidenti o danni causati dall’utiliz- zo improprio delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. 90percent è una rivista d’informazione sul paracadutismo sportivo, non un manuale d’istruzione. Altresì i singoli Autori sono responsabili legalmente per le notizie riportate negli articoli firmati. Tutte le collaborazioni non sono remunerate salvo in alcuni casi con specifici accordi. Sono riservate le proprietà artis- tiche, letterarie e scientifiche. Per riproduzioni anche parziali è fatto l’obbligo di citare la fonte. PARACADUTISMO ITALIA GIU’ IN 60 SECONDI “Ciao Vic, cosa ne pensi di fare un programma sul paracadutismo, magari coinvolgendo dei volti noti?”. E’ iniziato tutto così, con una telefonata da colui che poi sarebbe diventato il pro- duttore di Giù In 60 Secondi. “Semplice” direte voi? In effetti no, perchè da quel momento abbiamo iniziato seriamente a pensare al progetto e a come fare un programma di skydive per una televisione italiana. Avevamo bisogno di scrivere un format nuovo, lungo un’ora che funzionasse e coinvolgesse il grande pubblico, capace di emozionare e divertire, senza perdere d’occhio il nostro mondo, la nostra passione. Con gli autori abbiamo scritto la scaletta pen- sando a due storie distinte ma intrecciate: la prima e più importante con un Vip alle prese con il suo primo tandem, la seconda con istruttori e grandi campioni che mi avrebbero portato a provare un po’ di discipline diverse. Mentre tutto sembrava procedere per il meglio, si profila- va il maggiore dei problemi, convincere dei personaggi famosi a saltare. Ho perso il conto, ma siamo arrivati a 270 “no grazie”, “mi piacerebbe ma non posso”, “sono impegnato” o dei più sinceri “non ci penso proprio perchè ho paura”. Alla fine come accade per tutti i tandem, abbiamo trovato 5 persone che avevano voglia di provare, incuriositi da qualcosa che li spaventava ma allo stesso tempo attirava molto e così la macchina è partita. Lo staff si delineava, trovato il regista e il direttore di produzione, manca- va solo il cast, cioè gli istruttori con i quali saltare. Non ho avuto dubbi, unica richiesta: i miei amici di sempre Delpo e Mak. Ecco fatto. FEDERICA PELLEGRINI Con la prima puntata siamo partiti alla grande, Campionessa Olimpica, Record del Mondo oltre che donna bellissima, portiamo a 4000 metri Federica Pellegrini. Che ci aspettassimo una ragazza capace di gestire le emozioni, era pensiero unanime, ma la bravura nel trattenerle, lasciandosi trasportare dagli eventi senza mai perdere il controllo, ha stupito tutti. Forse non avrebbe vinto tanto se salendo in pedana (così come in porta sul Pilatus) non avesse avuto questa straordinaria capacità. Per la cronaca Mak e Delpo perdono la testa e inizia da subito un sfida per capire chi avrebbe imbragato a sé Federica; gara di swoop e vince Mak. Io nel frat- tempo vado a Reggio Emilia e ho il piacere di saltare con Ale Mooney e un fumogeno ai piedi. PABLO TRINCIA Nella seconda puntata si vola a Siracusa, abbiamo un ospite che mi ha sempre incuriosito per la sua camaleontica capacità di adattamento. Saranno le 9 lingue parlate fluentemente o i servizi alle Iene mai banali e scontati, ma Pablo Trincia si rivela una straordinaria persona ol- tre che una bella sorpresa. Come quella che ci regala prima di salire in aereo: un emozionante rito senegalese. Il salto gli piace talmente tanto che appena atterrato ringrazia noi, la troupe, i ragazzi della drop e inizia a saltare, baciare la terra e gridare. Credo che lo vedremo presto in aereo per il suo primo salto AFF. Qualche giorno prima ho il piacere di conoscere Marianne Mooney, meno piacevole fare stretching con lei e indossare una sua tutina rosa da freestyle. COSTANZA CARACCIOLO Avere una Velina, bella e simpatica in aereo fa piacere, lo avevamo immaginato fin subito. Ma le grida, le facce e le imprecazioni uscite da quella bocca hanno sorpreso tutti. Penso che Cos- tanza sia davvero apparsa così com’è, trasparente e sincera. E forse proprio grazie a lei abbia- mo capito il bello di questo programma, cioè la capacità di mostrare le persone per quello che sono, senza finzione e posa. Per la cronaca Mak e Delpo riperdono la testa e inizia la seconda sfida per capire chi avrebbe imbragato a sé Costanza; gara di velocità in headdown e vince Del- po. E in headdown ci vado anch’io o almeno ci provo, maestro di cerimonia è Manuel Basso. GUIDO MEDA Tutti in piedi sul pilatus e all’apertura del portellone, scatenate l’inferno. Cosa dire del fatto che Guido, quando siamo passati a prenderlo a casa per andare a saltare, dormisse? Niente riguardando la faccia che aveva in aereo e l’espressione una volta atterrato. “Voi non siete DIEGO PASSONI normali” ha detto appena ha toccato terra, eppure Guido a detta di tutti è stato bravissimo a Essendo in onda su Deejay Tv, abbiamo pensato fosse giusto per l’ultima puntata, portare un legare con i ragazzi, a capire e sposare la nostra passione. E’ proprio il caso di dirlo, Guido c’è. mio collega a saltare per la prima volta e vi assicuro che è stata una grande sorpresa scoprire Io invece c’ero meno ad Aosta per il mio primo approccio al Base: un salto dalla mongolfiera che il più desideroso fosse Diego. Ricevuta la benedizione della Pina siamo partiti per Thiene con Filippo Zanetti. e se in auto durante il viaggio, Diego ha millantato scelte molto poco introspettive nei riguardi del tandem (sosteneva che tutti i paracadutisti “sono boni”) la dedica a suo papà in aereo, la gioia durante il lancio e la sensazione di piacevole smarrimento una volta atterrato, ha com- mosso tutti. Meno commovente il mio lancio con Luca Stanga per chiudere 5 punti in RW. “Studio Libero!” è ciò che si dice sempre alla fine di una produzione e devo ammettere che nonostante la fatica, il grande impegno necessario e le ore di lavoro, sentire questa frase è dispiaciuto davvero a tutti. Il caso a volte fa si che si trovino delle persone meravigliose, che si lavori bene tutti insieme e che nascano amicizie sincere, ecco cos’è accaduto a Giù In 60 Secondi. Ma quello che conta di più è successo dopo. Mentre sto finendo questo articolo, c’è in onda l’ultima puntata del programma e ho perso il conto dei messaggi, delle le mail e delle testimonianze di affetto da parte della gente. Persone che si sono emozionate ed entusiasmate guardando la tv, le stesse persone che una volta dicevano “io mai lo farei, mai salterei da un aereo” e che adesso ci stanno pensando. Ed è grazie a loro che abbiamo vinto, riuscendo a far conoscere ed avvicinare un po’ di più questo sport alla gente, e ci siamo riusciti semplicemente mostrando una passione, la nostra passione, per quello che è. Per la cronaca Federica Pellegrini si è lasciata con Magnini ma non per colpa di Mak, e Costan- za Caracciolo ha lasciato la sua casa di Milano ma non si è trasferita a Brescia da Delpo. Il fascino del pilota tandem non è più quello di una volta. DJ Vic Live Bigz Sequentials 2013 I was so excited to return to the Sequentials!!! It was my first time back since their move from Lodi to Spaceland, and what a Fantastic move for the better! Spaceland has all the facilities you would expect from a World Class Dropzone. I can certainly see why they would host the USPA nationals here. But as with all Dropzones, the determining factor in my opinion in how awesome a dropzone is, always boils down to the DZO. It was the first time I had properly metStephen Boyd (whose family owns Spaceland) what a cool character! Listening to the needs of the people and the event, quietly going around doing what needed to be done. This trickles down to the staff, to the DZ Manager, all the way down to the packers to make for a really cool atmosphere. The best backdrop to a MEGA event! All 40 of us were brought together by co-event organisers Bill “MX” Halsey and Donagene Jones with Mike Knight and me on hand to help organise when we split down into 3 smaller groups. This allowed us to work on both vertical sequentials as well as the chance to sneak in a little “European” style movement! One thing I really enjoyed seeing was the mix of new and old faces. It was great to see so many new skilled flyers, which I attribute to the new tunnel generation. But learning skills in the tunnel doesn’t always bring you sky experience. As an organiser it can be difficult to tell the basics of formation flying to these super skilled kids. But they were all there to learn and did so very quickly! Flying on level, referencing through the middle of the formation, flying their slot, docking and proper break offs.