Salone Agroalimentare Salone Agroalimentare 29 Marzo / 1 Aprile 2012 29 Marzo / 1 Aprile 2012

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Anno VIII - Marzo/aprile 2012 - N. 3 € 1,50 www.lalba.info EDIZIONE GRATUITA La corruzione, la vera unità d'Italia! La peggiore piaga che possa colpire un Paese moderno e cosiddetto civile La vera unità d’Italia non è quella bri bellezze lombarde! E lui, niente: zando. Mentre il male avanza e dilaga politico-amministrativa, e nemmeno fermo e chiuso come una roccia nella per istituzioni occasioni e persone. quella economica. Quando Giorgio sua sterile castità misteriosa. Non si Sul Corriere della sera si susseguono Bocca, questo acuto esploratore delle chieda, l’improbabile lettore ingenuo, titoli come questi: Il caso Lombardia virtù (poche) e dei vizi (molti) degli come facciamo ad attribuirgli que- Tangenti/ L’esame di coscienza che italiani scrisse uno (forse l’ultimo) dei sta rarissima qualità, questo eroico non c’è (16 marzo); Questione mora- suoi best seller sul tema qui in discus- vanto: era lui stesso a farlo sapere in le da Milano a Bologna e Bari (oc- sione, non fece fatica nel cercare il giro, a confessarsi in pubblico: come, chiello)/ Allarme per la Corruzione. titolo, gli fu suggerito dagli esiti della altrimenti, si sarebbe conosciuta nel- E un indagato racconta le tangenti sua stessa indagine, ed ebbe un suono la società, prima solo lombarda e poi in Lombardia (17 marzo). Sul primo triste: La disunità d’Italia. In questo nazionale, questa singolare qualità, numero si legge: «La deriva etica che “rapporto” sulle differenze (economi- una sì rara purezza, questo incanto sporca l’immagine della classe politi- che, sociali, politiche, e persino mo- di coerenza contro il peccato impuro ca nella più ricca regione d’Italia non rali) fra le varie regioni del Belpaese per eccellenza? Niente sfoghi solita- si può liquidare come una sommatoria il solito Nord usciva quasi indenne ri, nessuna frequentazione femmini- di casi personali. Quello che accade in rispetto alle solidissime regioni cen- le. Quante donne avranno maledetto Lombardia in questi giorni segnala un tro-meridionali. Quel solidissime è un questa follia, questo rarissimo voto di allarme ben più grave: la corruzione è lapsus calami, e sta per “solitissime” castità assoluta di un laico, e sia pure tornata ad essere sistema. Nove con- a due costruttori arrestati». Notare un’accorata letterina (anzi, ona) che Raffaele. E l’occhiello anticipa: «La (un piccolo abuso grammaticale, al (sì, ci ripetiamo) blindato credente siglieri sotto inchiesta e una catena quelle destinazioni dell’aiutino crimi- suona questo incipit musicale: «Caro lettera di Formigoni». In più questo servizio della tensione polemica qui senza disturbi di razionalità pura e di appalti sui quali spartirsi il bottino nale in prima fila: Forza Italia e Lega. direttore, sottolineo con forza che la condimento al piatto forte: «Quel- in campo) ma, nel momento in cui me intransigente. infangano il ruolo di chi è stato eletto Come dire: il partito di un Creso dal- corruzione nella nostra Regione non la frase intercettata di Pollari sulle ne sono accorto, mi ha suggerito di *** con un preciso dovere: dedicarsi al le risorse inesauribili e quello di uno è per nulla un sistema». Al solito, banche». Ci limitiamo all’anticipo- lasciarlo dov’è, come un aggettivo e Ebbene, cosa fa, oggi (un oggi bene comune a vantaggio dei cittadi- sbruffone che da lustri celebra a suon da quando Formigoni ha smesso di sommario: «“Caro Roberto…”, “Ca- superlativo consoni a una parte della vecchio già di alcuni anni) questa rari- ni». Così scrive il bravo Giangiacomo di tonitruanti bravate verbali (e ver- resistere alle tentazioni mondane, il rissimo don Luigi…”. Due lettere ri- realtà esplorata dal giornalista, il Cen- tà meneghina? Gioca sporco. In buo- Schiavi, al quale, alla luce dei fatti e bose) la presunta rettitudine blindata testimone del buondio provvidente, servate tra il governatore della Regio- tro e il Meridione: forse che non era (e na fede? Forse, e magari, sì, conces- misfatti, si perdona volentieri qual- della cosiddetta, anzi ribattezzata, minimizza, nega, piroetta come una ne Lombardia, Roberto Formigoni, e non è ancora) molto arretrato rispetto so: da una psicologia come la sua ci si che tonalità savonaroliana. A lui fa Padania. danzatrice per negare ridimensionare don Verzé. Il sacerdote chiede soldi, il al Nord, florido di industrie commerci può aspettare di tutto, anche le sortite seguito un drappello di altre stimate *** coprire, sempre a una presunta ad ma- governatore elenca i favori fatti al San finanze eccetera? Non lo si può ne- più assurde, e magari delle autentiche firme dalle colonne delle pagine 2-3, Dinanzi a così compatte denunce, iorem gloriam Dei, che nell’evidenza raffaele. Dalle intercettazioni affiora gare, ovviamente. Ma c’è una qualità ingenuità maliziose (se ci si perdona con questo incipit in prima pagina: dense di nomi e riferimenti a circostan- dei fatti e alla luce dei gesti concreti, anche una frase di Polllari (ex Sismi): che cavalca e supera quelle differenze l’ossimoro). Insomma, Formigoni, il «Allarme corruzione da Nord a Sud. ze e quantità di valsente il meno che risulta palesemente fantasiosa. Sul “Proteggevo Geronzi”». fin dai tempi (così poco lontani, peral- “piffero casto” potrebbe anche essere Un indagato nell’inchiesta su Davi- potesse fare un Presidente regionale Corsera del 5 marzo un servizio di Ci fermiamo qui per non stancare tro) di Bocca, e non ha un bel suono in buona fede quando tenta di mini- de Boni: a Cassano d’Adda soldi pro sarebbe dare, o al minimo, minacciare Mario Gerevini e Simona Ravizza il lettore, ma promettendo di ripren- nel dominio lessicale: è la corruzione. mizzare le magagne lombarde, anche quota a Forza Italia e Lega. Il gover- di dare, le dimissioni, coinvolgendosi indaga sui rapporti “incestuosi” fra fi- dere l’argomento al più presto per Eccola, la vera unità d’Italia: si annida se ormai spuntano come funghi da un natore dell’Emilia-Romagna, Errani, nell’affaire come controllore distrat- nanza laica e sorella religiosa. Il titolo mostrare altre meraviglie di questa nella peggiore piaga che possa colpire terreno irrorato. Egli insisterà ancora indagato per presunto finanziamento to; cioè, ancora, il meno del quanto di prima pagina sveglia una curiosità imprevista e non programmata Unità un Paese moderno. Come, peraltro, nel dire che si tratta di poche mosche a una coop del fratello. Bari: il sinda- dovrebbe dare all’etica e alla politi- che il testo della 23a soddisfa copiosa- d’Italia. anche degli altri tempi, sia pure con guaste, di casi isolati, e via minimiz- co Emiliano e l’ipotesi di uno sconto ca. Invece Formigoni cosa fa? Scrive mente: Don Verzé e i segreti del San Pasquale Licciardello effetti meno devastanti per l’assue- fazione materiale e morale di quelle lontane società ai limiti delle sue eco- nomie prevalentemente artigianali e Anni '60 del ‘900: la musica in Italia matura la coscienza politica giovanile poi proto-industriali. Ebbene, oggi abbiamo raggiunto quell’unità che Bocca non aveva tro- a felicità costa un gettone/ per i ragazzi del juke vato. E pazienza se non è quella che lui Lbox:/ La gioventù, la compro per 50 lire e nulla cercava. Qual è, allora? E’ un regalo più... poco onorevole, per niente etico, ma, Cantavano i giovani in Italia sul finire degli anni Cin- ahi noi!, molto gettonato. E’ la cor- quanta del secolo scorso, facendo eco ad una canzone ruzione. Alla lettera. Non c’è spazio cantata da : Juke box. Era già cambiato per distinzioni sicure, infatti, in questa qualcosa nel costume e nella mentalità italiani dopo due affermazione e constatazione; e nem- meno un briciolo di amplificazione fatti clamorosi che venivano dal mondo della musica: nel enfatica: ormai, dal proverbiale Meri- 1957 prima, al “Palaghiaccio” di Milano con il Festival dione (peninsulare e insulare), già pri- rock di Bruno Dossena; nel 1958 dopo, con il Festival di matista in questa gara non dichiarata Ancona di Vittorio Salvetti. né celebrata, al Nord già orgoglioso di primati molteplici comprensivi di un’identità incorrotta, quella patolo- Chiacchierata con gica equivalenza accomuna regioni Gino Santercole e province e comunità minori di ogni latitudine e longitudine e prevalenza Pino Pesce, pag. 12 politica (o, per dir meglio, partiti- ca). Ecco l’unica reale, spudorata, ironica unificazione riscontrabile un giorno sì e l’altro pure: è la pestifera corruzione diffusa. Quel bel tomo di Formigoni, presidente della Regione Lombardia, ha un bel destreggiarsi in piroette verbali e distinzioni sofisti- che per velare l’evidenza patologica del male diffuso, dilagante per spazi geografici infra-regionali e nel corpo flaccido di categorie professionali di varia istituzionalità, e diversamente antropologiche. Parlava sottraendo, quel piffero casto del buon Dio: «si tratta di qualche sporadico caso isola- to» – da qualche anno andava dicendo – mentre gli sporadici avanzavano ac- celerando verso la patologicità diffusa e cronica. *** Per anni e lustri fa ci siamo oc- cupati solo del Formigoni cattolico di estremistiche convinzioni, inclusive di spietate rinunce in nome della ca- stità corporale, un valore e un prima- to che ci si presentavano compatibili soltanto con epoche remote nell’am- pio seno del Tempo che fugge. E perciò fenomeno che incuriosiva, soprattutto per quella vantata castità assoluta, lui scapolo d’oro (e di ostia sacra), l’incorruttibile, una specie di perfezione fatta carne, dato che è anche un appetibile bell’uomo, certa- mente mirato da chissà quante mulie- 2 Marzo/aprile 2012 Avvenimenti Comizi d’amore per una cultura dei diritti LGBT Al Cortile Platamone di Catania incontro in difesa dei diritti civili Dopo il gravissimo episodio di sonalità politiche presenti in sala a di Damiano Pagliaresi che ha posto ché parlare di unioni civili e non di violenza che a Catania, nel giorno portare i loro saluti all’interno del l’accento sul bisogno di riformulare matrimoni per tutti? Quanto ancora di San Valentino, è stato perpetra- consesso (dalla parlamentare Raia il lessico perché l’orizzonte cui mi- dev’essere detto da gente e tribu- to ai danni della giovane trans Mi- a Rosario D’Agata, dal deputato rare sia quello della parità di dirit- nali prima che alle cose sia dato il chelle Santamaria, sembra ancora Berretta a Luca Spataro, tutti firma- ti non già dei «temi eticamente sen- loro nome?» E conclude su un pun- più urgente discutere del naturale tari dell’appello al sindaco Stanca- sibili», alibi linguistico capace solo to nodale: «Parlare di registro delle e libero godimento dei diritti civili nelli perché sia istituito a Catania di travestire di falso dinamismo una unioni civili, pur se nel quadro ter- senza che l’autoreferenzialità mar- il registro delle coppie di fatto), ha fin troppo consueta incapacità di ritoriale etneo, è parlare di un gesto cescente di noiosi incontri-dibattito lasciato che gli ospiti del tavolo di fare democrazia. Se il quadro poli- simbolico che nulla ha a che vedere blocchi la sensibilizzazione delle dibattimento intervenissero autore- tico nazionale appare sconfortante, con i diritti concreti. Se discutiamo coscienze sul nascere. volmente nel merito della questio- le realtà locali – e soprattutto quelle ancora di questo siamo lontanissimi Il 19 Marzo un interessantis- ne. Lo stesso Torrisi apre afferman- giovanili – lasciano ben sperare: dall’obiettivo». La ruota dei contri- simo rendez-vous sul tema dei do come Catania sia stata da sem- così afferma il Presidente Nazio- buti ultima il giro intorno all’On. diritti civili GLBT (gay, lesbiche, pre città d’avanguardia nel rispetto nale dell’Arcigay Paolo Patanè, il Finocchiaro la quale asserisce che da due omosessuali a Varese, ha Giorgia Musmeci, responsabile Di- bisessuali e transessuali) dal titolo delle libertà individuali e che, dopo quale sottolinea che «troppo spes- discutere su questi temi in tempi di completato la variegata sequenza ritti Civili dei Giovani Democratici “Comizi d’amore - Per una cultu- l’increscioso episodio di violenza so si parla di diritto come se fosse crisi non sia un mero capriccio dal d’interventi sostenendo come fon- di Catania la quale ha approfittato ra dei diritti LGBT a Catania” si è discriminatoria del 14 febbraio, ciò qualcosa di negoziabile, come se gli momento che «la crisi va affrontata damentale sia «creare la cultura dello spazio per ricordare che il 21 tenuto al cortile Platamone di Via che ha fatto più rumore del fatto in omosessuali fossero uguali al 75% col massimo della coesione sociale della differenza». Non bastano i Marzo (1) sarà la giornata contro la Vittorio Emanuele, organizzato dal sé sia stato il silenzio delle istitu- e c’è sempre un’attesa da attende- che tenga conto di riconoscimen- ritocchi giurisdizionali, dunque; la discriminazione e che in 35 piazze Partito Democratico e dai Giovani zioni sull’accaduto. «Si ha il dovere re» ed aggiunge inoltre che «se la to diritti ed affidabilità reciproci»; legge da sola non è sufficiente a italiane l’UNAR (Ufficio Naziona- Democratici del capoluogo etneo, politico-istituzionale” – dice Torrisi Corte di Cassazione ribadisce con dopo avere elencato l’excursus le- ricoprire di rispetto verso l’altro le le Anti-discriminazioni Razziali) ha col sostegno di diversi esponenti – di portare avanti quest’impegno la sentenza 4184 del 15/03 una leg- gislativo parlamentare, nazionale voragini d’insensibilità lasciate dal promosso diverse manifestazioni e nazionali e regionali del PD, della ma tutte le forze politiche devono ge vecchia di due anni che definisce ed europeo, avviato purtroppo sol- machismo imperante e dagli orrori catene umane per dire NO a tutti i CGIL, oltre che dell’Arcigay e di unirsi in questa battaglia, perché la dignità costituzionale delle cop- tanto a partire dal versante discri- concettual-lessicali che ci portiamo razzismi. altre associazioni promotrici della il rispetto dell’esistenza di tutti in pie di fatto e di tutti i vincoli more minatorio, il capogruppo al Senato dietro da tempo immemore. «Ogni Giorgia Capozzi parità di diritti, con la diretta par- accordo con la Costituzione non uxorio, e sostiene che i sessi dei nu- del PD accenna con disappunto alla uomo è diverso nella sua cultura tecipazione del capogruppo PD deve essere appannaggio della sola bendi non siano affatto un ostacolo, tormentata situazione italiana che fisica e nella sua combinazione spi- (1) Ricordiamo, mentre si sta al Senato Anna Finocchiaro, del sinistra». Nonostante l’iniziativa, il problema vero di questa impasse vede forze politiche tra loro assai rituale. Tutti gli uomini sono a loro impaginando l’Alba, che c’è già Presidente nazionale dell’Arcigay dunque, graviti sotto il gonfalone sta nella politica che si arroga il di- distanti privilegiare improbabili modo anormali, tutti sono contro stato a Catania l’appuntamento del Paolo Patanè, del segretario dei del PD, l’auspicio di tutti i rappre- ritto di sottrarre prepotentemente assi d’intesa contro «lo scandalo natura. Atto di prepotenza contro 21 marzo a Piazza Università e Giovani Democratici della provin- sentanti, filo rosso comune ai diver- diritti alla comunità che, invece, dell’accoglienza» e lasciare così l’uomo è andare contro la sua natu- che è stato un bel modo per salu- cia etnea Damiano Pagliaresi e del si interventi, è che nessuno spazio dovrebbe rappresentare». «Perché che «posizioni soggettive abbiano ra.» Queste, in sintesi, le parole che tare la primavera e celebrare questa responsabile nazionale Diritti Civili debba essere concesso, né del tem- – dice Patané – parlare di aggra- la meglio sulle libertà proclamate il poeta Giuseppe Ungaretti offrì giornata proclamata dall’Onu per GD Fabio Astrobello. A presenziare po sprecato dietro i soliti giochetti vante contro l’omofobia quando dalla grandezza della Costituzione al microfono di Pier Paolo Pasoli- ricordare le 69 persone che mani- l’incontro in qualità di moderatore è politici al massacro reciproco. Ric- sarebbe più egalitario estendere a Italiana». Da non tralasciare, in- ni e che lo scrittore e regista inserì festarono contro l’apartheid e che stato il giovane responsabile Cultu- co di sostanza – come poi non ha tutti i cittadini la Legge Mancino fine, il contributo di Fabio Astro- nel suo film-documentario Comi- furono uccise il 21 marzo 1960 a ra del PD etneo Jacopo Torrisi che, mancato di osservare in seguito Pa- (legge del 1993 per la repressione bello che, dopo avere ricordato zi d’amore del 1965: a riportarle Sharpeville dalla polizia del Suda- dopo avere invitato le diverse per- tané – si è dimostrato il contributo contro i crimini d’odio, ndr)? Per- l’aggressione subita il giorno prima all’attualità dell’incontro etneo, frica. “Insonnie filosofiche, poetiche, aforistiche” di Salvatore M. Fazio Incontro filosofico alla Biblioteca di Sant’Agata Li Batttiati indice di movimento primario e primordiale gressivamente si integrano e si superano l’un Fazio ritorna alla filosofia pura screditando di una filosofia percettiva ed esistenziale». l’altra, se può essere efficace per i manuali senza mezzi termini la filosofia accademi- “Philosophia è amore per il sapere”, Fazio di storia della filosofia, non corrisponde però ca fatta di “dottori” e “signorotti”, parla di sembra essere polemico-lucidamente, “indi alla realtà. Nel pensiero filosofico, la tradizio- Dio affermando che “la fede dell’uomo nei filosofia non può tradursi in imposizione cat- ne, pur avendo una centralità, pari forse solo suoi confronti genera solo tormento e non gli tedratica scolastica”. “L’attività del pensare a quella che ha nella religione, gioca però un permette di liberarsi”, esalta la potenza della non si rispecchia e identifica con la sapienza ruolo ben più complesso della semplice con- musica quasi come il più grande dei miracoli (con il mero sapere le cose, con la conoscen- tinuità storica. Come diceva Goethe: «Lungo per poi concludere che anch’essa genera solo za codificata), ma la si ricerca per porre in tutti gli scritti filosofici scorre, per quanto sofferenza. E’ questa una delle peculiarità più luce la verità”. E ancora: “La filosofia non poco visibile, una certa vena polemica. Chi importanti della scrittura di Fazio: esalta per può che mirare alla contemplazione della fa filosofia è in disaccordo con i modi di pen- poi screditare, confonde il lettore alternando verità. Il filosofo non ideologizzato è vero, sare dei predecessori e dei contemporanei». riflessioni che sembrano parlare di fede in S’è svolto sabato 10 marzo, nei locali Sollima – che coralmente ingloba dettagli puro. Tra il suo ruolo primario: il disinteres- Si fa filosofia non solo nella tradizione, ma Dio per poi, subito dopo, distruggere ogni della biblioteca comunale “Giovanni Verga” di narrazione, che esprime oltre la scrittura se assoluto per il non ascoltatore”. “In tempi anche contro la tradizione. «In ultima e “sin- credo e ogni ideologia. Anche le riflessioni di Sant’Agata Li Battiati, la presentazione tempi musicali e spazi d’immagine tra la insensibili, venduti, strumentalizzati e stru- tetica” analisi – dice Martina Chessari – si più intimiste dello scrittore, ora sottointese del libro INSONNIE filosofiche, poetiche, concezione e la rappresentazione. Il libro si mentalizzatori, come i nostri”, l’opera di Fa- tratta di un saggio dove si alternano riflessio- ora esplicitamente dichiarate, soprattutto nel- aforistiche di Salvatore Massimo Fazio (Ed. snoda attraverso tre percorsi complementari zio risulta come una realtà deflagrante. Una ni filosofiche ed aforistiche, liriche ed infine le liriche, smarriscono e ingannano chi legge CUECM, 2011). A moderare l’incontro è sta- del movimento di pensiero, con intermezzo tesi di movimento filosofico sensoriale che si un’appendice dove l’autore affronta il tema che, proprio mentre si immedesima nei pen- to chiamato Pasquale Musarra; relatori sono lirico, in un dialogo tonico tra sostanza e for- diparte verso una polemica pedagogia antite- della felicità sotto forma dialogica. Il letto- sieri e nelle emozioni dell’autore, si accende stati: Giovanni Sollima, Ivan D’Urso, Massi- ma, immerso in un sound-track di rimando tica, dove il coraggio dello stare speculativo re si ritrova davanti ad una scrittura accesa per un attimo e poi scivola lui stesso nello miliano Scalisi e Salvo Coco. musicale, che mai lascia l’atmosfera del li- e dell’essere capra sulle nuvole della provo- e mai scontata, costantemente protesa verso sconforto e nella consapevolezza che non «Non è un libro qualsiasi, ma un diario bro, della narrazione speculativa, ed anzi ne cazione e picchia sul terreno di un destino la ricerca di una verità assoluta che secon- esiste salvezza alcuna». cosmico, un hit del coraggio di pensare, un è drammatica e vitale ouverture nel suo evo- nuovo e sconosciuto. D’altronde l’idea della do la visione pessimistica dello scrittore non grande affresco, – ha dichiarato Giovanni cante accostamento al concetto di sofferenza, filosofia come un succedersi di teorie che pro- può che portare alla sofferenza e all’inganno. Angelo Battiato Confetti Rossi!!! ondividere amore e studio, giorno dopo l 12 marzo 2012, Cgiorno, e laurearsi con appena un giorno di Ipresso la “Facoltà distanza l’uno dall’altra! E’ questa la bella storia di di Scienze della Forma- Fabio Marino e Annalisa Scuto: il primo a tagliare zione e dell’Educazio- l’ambito traguardo della laurea è stato Fabio che il ne" dell' Università di 19 marzo, presso l’università Kore di Enna, relatore Catania, si è laureata in il prof. Salvatore Pignato ha conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione Scienze delle attività motorie e sportive, discutendo e Formazione, indirizzo brillantemente la tesi Valutazione posturale e attività “Formatore ed Orientato- motoria. re Scolastico Professiona- Il 20 marzo è stata la volta di Annalisa che, pres- le”, Valeria Santonocito, so l’Università agli Studi di Catania, “Facoltà di Let- discutendo brillantemente tere e Filosofia”, ha conseguito la laurea in Lingue la tesi Il darwinismo di e Culture europee presentando egregiamente la sua Giuseppe Vadalà Papale. tesi Tra sogno e realtà: Le Grand Meaulnes di Alain- Fournier, relatrice la prof.ssa Maria Luisa Scelfo. Ai tre neo dottori vanno le congratulazioni più sentite della Redazione de l’Alba Aperto tutti i giorni a Pranzo Pranzo a Pasqua e Pasquetta La Vecchia Botte Mercoledì chiusura settimanale BarVia - RistoranteVillaggio - Pizzeria San -Francesco Ricevimenti Nuziali - Ragalna - Locali Climatizzati (Etna) - Ct - Tel. 095-620884 Speciale Biancavilla Marzo/aprile 2012 3 Antiche Tradizioni e riti secolari della Pasqua Con "I cruciddi" del Giovedì Santo si entra nel vivo del triduo pasquale

sofferenza, esplode la gioia collet- tiva del popolo, che si fonde con lo sparo dei mortaretti, con lo scam- panio festoso della campane, con la musica della banda…. E’ Pasqua! Festa di rinascita, di pace e di perdono.

percorso: Quando à Ddulurata Cristo Risorto. passa davanti al Palazzo comuna- Inizia un antico rituale che vuo- le, il sindaco di Biancavilla, dott. le che l’Arcangelo porti la notizia Giuseppe Glorioso, le rende un della Resurrezione alla Madonna omaggio floreale a nome di tutta la e l’accompagni all’incontro con il città. Figlio. A cerca si conclude dopo più I simulacri del Cristo e di Ma- di sei ore in chiesa Madre davan- ria, dopo essersi “salutati”, ven- ti al Cristo Morto, custodito nella gono avvicinati fino a toccarsi per sua teca ricoperta d’oro e con, in simulare il bacio della “Pace” ed è sottofondo, i canti del Coro della l’apoteosi: dopo il momento della Basilica. A sera, invece, si svolge la “Processione dei Misteri” (per il tradizionale giro dei santi), che vanta già tre secoli di storia, affa- Misteri è sorta agli albori del Sette- scinante e suggestiva per l’atmo- cento con la processione di tre sta- Biancavilla, i rituali pa- Il Venerdì Santo ha inizio con sfera, ma soprattutto per la fede e tue (il Cristo alla Colonna, il Cristo A squali hanno un’antica tra- la Cerca dell’Addolorata per tutta la devozione dei confrati. Un mo- Morto e l’Ecce Homo), accompa- dizione secolare; infatti le confra- la città del Figlio morto. mento toccante della processione gnate dalle rispettive confraternite. ternite che li animano hanno origini Diversi sono i momenti toccan- serale è l’antica tradizione A scisa Nei secoli si sono aggiunte le altre che si perdono nel tempo. ti della processione, che comincia ‘da Cruci: il Cristo Crocifisso (si- congreghe che hanno introdotto al- Tutta la Settimana Santa è ca- alle prime luci dell’alba per “pro- mulacro in legno con gli arti mo- tri gruppi statuari, fino ad arrivare ratterizzata da ricchezza di appara- teggere” il volto delicato della Ma- vibili), viene deposto e sistemato a sette simulacri, che rappresentano ti, da oggetti devozionali e da un donna. nella bara per la processione dei le diverse tappe terrene della vita di intenso movimento popolare appas- I fedeli accompagnano Maria “Misteri”. Cristo, più la “Torcia.”. sionato e particolarmente devoto. Addolorata nel suo lunghissimo La sacra rappresentazione, dei Il Sabato Santo si rinnova la tra- Riti carichi di suggestione, sto- dizione della Cascata da tila: è lo ria e cultura e antiche tradizioni svelamento del Cristo Risorto, uno prendono il via la Domenica delle dei riti più suggestivi e coinvolgenti Palme, con la benedizione di ramo- della Santa Pasqua, che consiste nel- scelli d’ulivo e tenere palme che la caduta di un telo che sino a quel rievocano l’ingresso di Gesù a Ge- momento aveva coperto il simulacro rusalemme. del Cristo Risorto. Nella serata il centro cittadino La Domenica di Pasqua è dedi- diventa teatro della “Via Crucis Vi- cata alla tradizionale “Pace” tra il vente” a cura della Famiglia fran- Cristo Risorto e la Madre che avvie- cescana della cittadina etnea. ne a mezzogiorno in punto. Il triduo dei riti pasquali en- Il simulacro dell’Arcangelo Ga- tra nel vivo il Giovedì Santo, con briele va davanti al sacrato della I Cruciddi: la visita ai “Santi Se- Basilica della Madonna dell’Elemo- polcri”, allestiti in tutte le chiese sina, dove trova davanti alla porta la parocchiali dove è riposto il Ss Sa- confraternita del SS Sacramento con cramento. lo stendardo rosso che rappresenta il 4 Marzo/aprile 2012 Il foglio paternese Pasqua! Tradizione e antichi riti rinnovano la fede Al centro due processioni storiche: Venerdì dell’Addolorata e Venerdì Santo brata la “Svelata”. pasquali non possono non con- È l’antica rievocazione della cludersi con il ricordo di tempi resurrezione del Cristo, che dopo e luoghi lontani legati al Lunedì l’alzata di un sipario appare vitto- dell’Angelo, la Pasquetta, quando rioso sull’altare della Chiesa, de- i paternesi partivano con qualsia- corato di mille fiori e illuminato da si mezzo, a piedi, in bicicletta, col una molteplicità di luci. carretto e i più fortunati con auto e E la domenica di Pasqua, la moto, per la “scampagnata” nel- Collina Storica che nel Venerdì le campagne limitrofe o anche più Santo era stata teatro di grande me- lontane come Santo Vito, Acqua- stizia, accoglie con trionfo il Cri- rossa, Ponte Barca, Ragalna, Sfer- sto Risorto con la bandiera bianca, ro, Trefontane… simbolo di Pace universale, la vit- Il divertimento principale era toria della vita eterna sulla morte rappresentato dall’albero della cuc- corporale, che dalla Matrice inizia cagna, un grosso ed altissimo legno tà antica, dove, nella chiesetta di di sincera commozione, in cui si la Sua processione verso il fondo- unto di grasso e ricco di ogni ben di Cristo al Monte, splendido gioiello intrecciano sentimento religioso, valle, accompagnato festosamente Dio che arditi giovanotti dovevano barocco, la Madonna Addolorata cultura popolare e tradizione. da numerosi fedeli e, soprattutto scalare per vincere i prelibati doni trova ricovero, fino al venerdì suc- E la Madre e il Figlio Morto, dai coltivatori diretti , organizzato- appesi! cessivo quando si ricongiungerà lentamente scendono a valle per ri della Festa del Risorto. Buona Pasqua! con il Figlio Morto presso la chiesa dare vita alla processione più stra- I nostri percorsi della memo- Agata Rizzo Santa Maria Dell’Alto. ordinaria dell’anno che vede come ria legati ai riti e alle tradizioni Da un punto di vista topono- protagoniste le antiche Confra- mastico, Pasqua a Paternò è sino- ternite, le Addoloratine, l’Azione nimo di Collina Storica: tutto par- Cattolica, le associazioni parroc- Ci sono luoghi sacri della me- colorati. te, si conclude e si rinnova proprio chiali e laiche, le Crocerossine, le moria: sono quelli che rappresen- Ma, come abbiamo già ac- dall’acropoli, dalla chiesa Santa autorità civili e religiose. I due si- tano un importante patrimonio di cennato, il clou delle celebrazioni Maria dell’Alto, l’antica Matrici. mulacri, portati a spalla, dondolati fede e un acceso desiderio di tra- pasquali restano sempre le proces- La Collina della memoria è lo dai portatori impettiti nei loro abiti mandare le tradizioni della propria sioni storiche del Venerdì dell’Ad- scenario perfetto per accogliere la neri, quasi disegnano con piccoli Terra. Proprio come Paternò, dove dolorata e del Venerdì Santo. maestosa processione del Venerdì passi un’ellissi in movimento. la Pasqua, si rinnova da secoli con Tutto segue un copione millen- Santo, è il luogo dove si intreccia- Quella dei portatori dei due si- i suoi riti antichi che culminano nario: la processione del Venerdì rono storie di regine e di re con mulacri è una delle tradizioni della nelle due spettacolari processioni dell’Addolorata inizia il suo per- leggende antiche, dove ogni pietra Città strettamente legata alla Pa- storiche del Venerdì dell’Addolo- corso dalla bellissima chiesa ba- ha una storia secolare che testimo- squa, ed in particolare al Venerdì rata e del Venerdì Santo. rocca di “Santa Margherita” per nia le origini della città antica. dell’Addolorata e al Venerdì Santo, Nell’arco temporale che passa poi sfociare, con grande effetto All’imbrunire del Venerdì San- in quanto nel passato vigeva l’uso tra questi eventi clou della Pasqua, scenografico, in Piazza Indipen- to la Collina offre uno spettacolo di tramandare di padre in figlio il si susseguono celebrazioni reli- denza. Dall’antica piazza Canali, indescrivibile: all’ombra del Ca- diritto a portare a spalla le due mo- giose nell’osservanza dei precetti salotto di Paternò, la processione stello Normanno, circondata dalla numentali vare. pasquali. dell’Addolorata, prosegue, tra ali sacralità dei monumenti funebri, Passato “l’arco”, l’antica porta Sempre molto sentita è la tra- di devoti, per via Garibaldi e poi della Chiesa di Cristo al Monte, medievale, il corteo scende a val- dizionale benedizione delle palme, ecco piazza Quattrocanti, dove la del monastero dei Cappuccini e del le e si snoda per le vie della città che ha luogo la domenica omonima. Madonna viene accolta da un fiu- complesso monastico di San Fran- nuova. Queste palme vengono conservate me di gente silente e compartecipe cesco, l’antica acropoli accoglie la Le sacre immagini vengono ac- per un anno intero e poi bruciate del dolore della Madre che cerca il nuova città che si raccoglie, muta compagnate da un vero e proprio per evitare profanazioni. Rappre- Figlio. e addolorata, attorno alla Madonna fiume umano, percorrendo antiche sentano la benedizione che entra La processione, a questo pun- Addolorata e al Cristo Morto. viuzze che all’imbrunire, in questa in tutte le case; ma nel subconscio, to, imbocca la parte nuova della I due pregiati simulacri, opera speciale occasione, si avvolgono di retaggio di antiche credenze, resta città, passando tra strade “giova- del noto artista paternese Giacinto un alone mistico. un fondo di superstizione che vi ni” come la via G.B. Nicolosi, la Gioco (1857-1928), usciti dalla Da qualche anno è stata ripresa identifica… amuleti contro il ma- via Strano, la via Emanuele Bellia. chiesa di Santa Maria dell’Alto l’antica tradizione del “Cunsolu”, locchio! Di nuovo, Maria Addolorata con scendono dalla scalinata settecen- l’esposizione, cioè, dei simulacri Il Giovedì Santo vede rinno- il suo seguito di devoti percorre tesca: è questo uno dei momenti del Cristo Morto e dell’Addolora- varsi l’antica tradizione dei cosid- la via Vittorio Emmanuele, ex via più suggestivi e struggenti di tutta ta che si possono visitare presso la detti “Sepolcri” con l’allestimento Ferdinandea, per giungere in piaz- la processione. chiesa di Santa Margherita, il saba- all’interno delle chiese di pallide za Indipendenza. Il mesto corteo, La gente, che già dal pomerig- to mattina. piantine di legumi germogliati al giunto in piazza Santa Barbara, gio aveva scalato il monte, vive I riti si chiudono nella notte del buio, addobbati con fiori e fiocchi inizia il suo percorso verso la cit- una intensa esperienza emotiva e Sabato Santo, quando viene cele- Alunni della “Virgillito” al reparto ostetricia di Paternò Con le maestre assistono all’ecografia di una mamma in gravidanza insegnanti Barbara Spoto, Rosetta Spam- in sinergia tra l’ins. di scienze Francesca L’argomento è stato trattato in ambito pinato e Brigitte Tornambè e Antonina La Benfatto e l’ins. di italiano Teresa Mancu- interdisciplinare ricercando le origini della Marca, ha potuto assistere all’emozionante so, hanno potuto “toccare con mano” quan- vita e i suoi fenomeni sia nel mondo anima- esame dell’ecografia grazie alla disponibi- to studiato sui libri di scuola, anzi di più: le che in quello vegetale. lità della signora Valeria Aquino, mamma quasi una vita in..diretta in quanto hanno Ambedue gli incontri sono stati pro- dell’alunna Chiara Papandrea. potuto vedere una mamma che aveva appe- grammati, organizzati e coordinati dall’in- L’iniziativa rientra nell’ambito del per- na partorito e sentire i vagiti di un bambino segnante Letizia Liotta, Funzione Stru- corso formativo “Io e la cittadinanza” volto appena nato! mentale al POF, che, visto l’alta valenza a far scoprire agli alunni, tra l’altro, l’im- Il progetto, dall’emblematico titolo formativa del progetto e il grande consenso portanza e l’organizzazione delle strutture “Io, storico di me stesso”, ha consentito ad espresso dagli alunni, non esclude la pro- ospedaliere , in particolare del reparto di ogni alunno di scoprire la propria storia grammazione di altri incontri. “Ginecologia e Ostetricia” che garantisce personale, intesa come primo campo di A questo proposito, il Dirigente Sco- ad ogni cittadino il diritto a nascere nella ri-costruzione storiografica della propria lastico, prof. Filippo Motta, “…Ringrazia propria città. Un diritto da non perdere! vita: infatti, attraverso la conoscenza della sentitamente per la grande disponibilità e A guidare gli alunni alla scoperta del vita neonatale, il/la bambino/a ha scoper- la squisita accoglienza riservata ai nostri meraviglioso mondo della vita sono state la to che il suo primo luogo di vita è stato il alunni il primario del reparto di Ostetricia Assistere all’ecografia di una mamma classi V C/D della scuola primaria del IV dottoressa Natalina Tempesta, ginecologa, grembo materno, che la sua storia è comin- e Ginecologia dell’Ospedale “S.S. Salva- in stato di gravidanza, ascoltare il battito Circolo Didattico “Michelangelo Virgil- il dott. Alfio Mirenna e l’ostetrica France- ciata “prima” della nascita e che gli “attori” tore” di Paternò, dott. Salvatore Corsel- del lito” di Paternò, presso il reparto di Oste- sca Tempra . principali ne sono stati, con la loro storia, lo, la dott.ssa Natalina Tempesta con tutta cuoricino del feto, visitare il reparto di tricia e Ginecologia dell’Ospedale “S.S. Analoga esperienza è stata vissuta da- i suoi genitori che, a loro volta, hanno la l’equipe del reparto, il dott. Alfio Mirenna Neonatologia: queste le emozionanti espe- Salvatore” di Paternò. gli alunni della III A, che nell’ambito del loro storia…rappresentata dall’albero ge- e quant’altri hanno collaborato per l’otti- rienze che hanno vissuto gli alunni delle La scolaresca, accompagnata dalle percorso “Il ciclo della vita”, condotto nealogico di ogni famiglia. male realizzazione del progetto”. A.R. A Paternò Sezione Provinciale dell'A.M.M.I Maria Virgillito è la Presidente dell’Associazione mogli di Medici Italiani

l 23 febbraio, si è costituita a Paternò la sezione provinciale dell’A.M.M.I(Associazione mogli di Medici Italia- Ini). Si tratta di un’associazione apartitica ed aconfessionale che non persegue finalità di lucro. Si propone compiti morali, sociali, culturali, assistenziali e previdenziali per la tutela della donna in genere. Nella foto la Presidente della sezione A.M.M.I. Maria Virgillito insieme alle socie fondatrici: Lella Di Mattea, Tor- risi Lita, Graziella Giuffrida, Aurora Rapisarda, Graziella Mazzaglia, Nunziata Meli, Giuseppa Pennisi, Rosetta Chiara, Rosellina Chiara,La Spina Angela, Maria Carmela Ciancio, Anna Maria Orfanò, Marilina Cancelliere, Barbara Bella ,Franca Giordano, Cettina Castelli, Maria Pia Cardella, Teresa Marzullo, Mariella Corsaro ,Antonietta Puglisi, Concita Bonaffini, Margherita Torrisi.

Red Il foglio mottese Marzo/aprile 2012 5 Pasqua, l’evento più sentito dalla comunità Viaggio nelle radici più profonde della fede popolare fede, tra riti e celebrazioni in cui tutto il po- sto, espressa durante tutto il periodo qua- polo diventa attore e partecipe dell’azione resimale attraverso la pia pratica della Via rituale stessa. Se in alcuni centri dell’isola Crucis, tocca l’apice il venerdì santo, giorno assistiamo a suggestive spettacolarizzazioni di dolore e mestizia, di digiuno e astinenza, dell’evento, in altri l’attenzione è tutta rivol- interamente dedicato alla contemplazione ta all’aspetto liturgico del rito e le manifesta- del Cristo crocifisso. Dopo l’azione liturgi- zioni esterne sono limitate alla sola giornata ca del pomeriggio, durante la quale i fedeli del venerdì. A Motta Sant’Anastasia le feste ascoltano il racconto della passione secondo pasquali hanno il loro centro nelle celebra- l’evangelista Giovanni e adorano la croce, zioni religiose che si tengono nelle due par- per le vie del centro abitato si snoda la Via rocchie cittadine, la Matrice di Santa Maria crucis cittadina con i simulacri del Cristo del Rosario e la chiesa, un tempo annessa morto e della Beata Vergine Addolorata all’antico convento dei cappuccini, dedicata che, assieme alla processione delle reliquie a Sant’Antonio di Padova. La mattina della di Sant’Anastasia, è l’evento più sentito domenica delle palme, dinnanzi al sagrato, dall’intera comunità. intorno alle 20:00, si svolge il tradizionale rito della benedizio- mentre la piazza principale brulica di fedeli, ne di palme e ramoscelli di ulivo, custoditi si compone il tradizionale corteo: scortata dai fedeli come segno di pace e di speranza; da figuranti vestiti da soldati romani e con- dopo una breve processione, viene celebrata dotta sulle spalle da uomini che indossano la Santa Messa con la proclamazione del rac- un mantello di raso color viola, dalla chiesa conto evangelico della passione e morte del di Sant’Antonio esce l’urna su cui giace il della chiesa fino alla mattina seguente. La nostri nonni, gli adulti sollevavano in alto Signore. Il giovedì immette nel cuore dei riti corpo martoriato del Signore adornato di sera del sabato si celebra la tradizionale ve- i bambini ripetendo per tre volte Crisci, cri- pasquali: la Missa in coena Domini, in cui si fiori, seguita dal simulacro della Virgo do- glia pasquale, la “Madre di tutte le veglie”, sci, ca u Signuri abbivirisci, un’espressione fa memoria dell’istituzione dell’Eucarestia, lorosissima, con il petto trafitto dal pugnale come la definisce Sant’Agostino: dopo il di gioia e di buon augurio allo stesso tempo) Le tradizioni della Settimana Santa del sacerdozio e del comandamento della (ricordo della profezia del vecchio Simeo- lucernario (benedizione del fuoco e accen- ha una forte valenza simbolica: il velo evo- in Sicilia, nella loro varietà e complessità, carità fraterna e durante la quale si compie il ne) e gli occhi gonfi di lacrime. Dopo aver sione del cero pasquale) e la liturgia della ca la dissimulazione delle cose segrete che sono espressione drammatizzata del mistero rito della lavanda dei piedi a dodici fanciulli raggiunto la Matrice per un breve momento parola, al canto del Gloria in excelsis Deo, vengono così rivelate e portate alla luce, un pasquale celebrato nella liturgia, mediante che simboleggiano i discepoli, è conclusa di preghiera, la mesta processione percor- cade la grande tela tesa ad oscurare il presbi- tema che calza perfettamente con la piena il linguaggio popolare affermatosi lungo i dalla processione all’altare della reposi- re le principali vie del paese facendo sosta terio e appare ai fedeli il simulacro del Ri- manifestazione di Cristo come luce e vita, secoli a partire dal Medioevo. Dalla dome- zione, comunemente chiamato “sepolcro”, presso gli altarini allestiti per le stazioni del- sorto, esposto sull’altare della celebrazione proprio dell’evento della resurrezione. Si nica delle Palme, commemorazione dell’in- dove il SS. Sacramento viene conservato ed la Via Crucis per poi concludersi a Sant’An- fino alla festa dell’Ascensione. La presenza chiude così la Settimana Santa, un cammino gresso di Gesù a Gerusalemme, al giorno di esposto alla venerazione dei fedeli sino al tonio dove i due simulacri, in ossequio alla della tela (tradizione che parrebbe risalire in cui all’uomo che ha fatto esperienza del Pasqua, quando risuona il gioioso annuncio pomeriggio del giorno successivo. La com- tradizione siciliana del cunsolu che intende addirittura al tempo in cui la resurrezione dolore è concessa la speranza del riscatto e della resurrezione, è possibile compiere un mozione popolare dinnanzi alla drammatica esprimere partecipazione e vicinanza nei del Signore, a ‘loria, veniva annunciata a della rinascita. viaggio sino alle radici più profonde della conclusione dell’esperienza terrena di Cri- momenti di lutto, restano esposti all’interno mezzogiorno del sabato e, ci raccontano i Alessandro Puglisi

CONGRESSO DEL PARTITO DEMOCRATICO EdizioneDivertimento, benessere 2012 psicofisico “Corri ed impegno socialeCatania” come obiettivo Martedì 20 marzo nell’auditorium “G. Di za e di operosità attraverso un’ampia offerta Stefano” dell’Istituto Comprensivo “G. D’An- formativa, le cui parole chiave sono: sapere, nunzio” di Motta Sant’Anastasia è stata pre- conoscenza di altre lingue e culture, musica, sentata l’edizione 2012 della manifestazione sport, educazione alla legalità. Destinato a tut- sportiva “Corri Catania”, la corsa di solidarietà te le scuole secondarie di primo grado delle aperta a tutti, in programma nel centro storico provincie di Catania e Palermo e, da quest’an- di Catania per domenica 15 aprile. La presen- no, alle classi quinte della scuola primaria, è tazione di quest’evento a Motta, avvenuto alla il trofeo sportivo –giunto alla quarta edizione- presenza del sindaco Angelo Giuffrida, del dedicato alla memoria del prof. Antonio Di presidente del Consiglio comunale Anastasio Piazza, prematuramente scomparso nel 2008. Carrà e del dirigente scolastico Daniela Di L’iniziativa si inserisce all’interno di un per- Piazza (nella foto), si inserisce all’interno di corso educativo che mira a coniugare sport e “Campioni a scuola”, un progetto che la “Cor- legalità, due valori nei quali Antonio Di Piaz- Nuovo Consiglio Direttivo con Danilo Festa segretario ri Catania” rivolge agli istituti della provincia za, docente presso l’Istituto comprensivo “G. etnea al fine di realizzare un momento di con- Falcone” nel popolare quartiere Zen a Paler- abato 24 e domenica 25 marzo, si è tenuto, presso la sede di Piazza Umberto fronto tra mondo della scuola e sport, attraver- mo, aveva fermamente creduto e dei quali si culturale: la seconda edizione del concorso SI, il Congresso del Circolo del Partito Democratico di Motta Sant’Anasta- so l’incontro tra gli allievi e alcuni campioni era fatto instancabile promotore presso i suoi nazionale per Ensemble “Maggio in musica. sia. Il congresso «straordinario ma non occasionale» aveva il compito di formare, che sostengono la manifestazione. allievi, insegnando loro a gareggiare con cor- Note di primavera” che, dal 13 al 15 aprile, dopo le dimissioni dell’attuale dirigenza, un nuovo consiglio direttivo. La giornata Come hanno sottolineato gli organizza- rettezza e lealtà, ad essere realmente “squadra” vedrà gli allievi mottesi confrontarsi con 18 di sabato è servita per presentare e dibattere quella che si è rivelata l’unica mozione, tori dell’evento Elena Cambiaghi e Carmelo e a rifuggire da atti di bullismo e da un tifo scuole provenienti da tutta Italia negli splen- di fronte ad una piccola platea, tra cui sedevano anche il primo cittadino di Motta Prestipino, “Corri Catania”– 4 km di percor- che ancora oggi, nei nostri stadi, si trasforma didi scenari dei teatri Sangiorgi e Bellini di e l’assessore alla cultura Vito Caruso. Domenica 25, in presenza del responsabile so con partenza da Piazza Università e attra- talvolta in cieca violenza. Il trofeo -un torneo Catania. L’evento, patrocinato anche dal Cen- organizzativo provinciale del PD, Pierluigi Flamigni, il Congresso ha eletto, dopo un versamento delle vie Etnea, Umberto, Venti- di calcio a cinque con due gironi provinciali, tro Commerciale “Etnapolis” e dalla ditta Pre- breve dibattito, il nuovo consiglio direttivo, composto da: Angelo Rapisarda, Gior- miglia e Dusmet- è una manifestazione che semifinale e finale che si disputerà a maggio- è stipino, sarà guidato da una giuria composta, gia Capozzi, Dario Guarnera, Tommasa Zappalà, Angelo Virgillito, Angelo Rapisar- mira a coniugare il divertimento e il benessere sostenuto dall’ufficio scolastico regionale ed è oltre che dai docenti di strumento dell’Istituto, da (omonimo del precedente), Emiliano Zappalà, Antonio Napolitano, Gianfranco psicofisico all’impegno sociale. Obiettivo di coordinato dal progetto “Tifo pro”, che si oc- da alcuni importanti specialisti del settore mu- Privitera, Santo Gulisano. Il segretario eletto dalla platea congressuale è l’attuale quest’anno è promuovere il progetto “Oltre le cupa di educare ad un tifo legale negli stadi. sicale. Momento di sintesi e riepilogo di tutte consigliere comunale Danilo Festa (nella foto) che ha in breve chiarito ed esposto barriere” a favore dell’Unità Spinale Unipo- In relazione all’idea che lo sport rappresenti le attività di ampliamento dell’offerta forma- i punti fondamentali della mozione: «Per quanto mi riguarda, la notizia del giorno lare dell’ospedale “Cannizzaro” di Catania: il un veicolo privilegiato per la crescita globale tiva che hanno scandito l’anno scolastico sarà non è la mia elezione a Segretario; la bella notizia è che avrò una direzione di gio- ricavato della vendita di magliette e pettorali della persona e in un’ottica prioritaria di edu- la “Settimana della cultura”, in programma vani e che insieme a loro lavoreremo per costruire un sogno. Non potrà bastare la per la corsa sarà, pertanto, destinato all’acqui- cazione alla salute, agli allievi della scuola nel mese di maggio: in quest’occasione si ter- semplice riorganizzazione della nostra struttura territoriale per tornare ad essere at- sto di attrezzature specialistiche ad alta tec- primaria è rivolto il progetto di “Alfabetiz- ranno le premiazioni dei vincitori dei tornei trattivi. Sarà decisiva invece, un’analisi sulla nostra capacità di praticare un modello nologia utili alla cura e alla riabilitazione dei zazione motoria”, frutto di una convenzione sportivi (l’Istituto è affiliato alla Federazione di partito capace di rispecchiare i nostri desideri, un modello di partito che possa pazienti della struttura, prima, nel Sud Italia, tra CONI e MIUR, grazie al quale i bambini Italiana Rugby e ha ottenuto, lo scorso anno, il divenire esemplare di fronte alle criticate strutture nazionali, regionali e provinciali. dedita all’assistenza di pazienti con trauma possono svolgere attività motoria con specia- terzo posto assoluto ai Campionati Nazionali Sarà decisiva la voglia di gestire la nostra piccola realtà locale così come vorremmo vertebro-midollare. Per invitare gli studenti ad listi del settore. Anche quest’anno l’Ensamble Under 14), il conferimento delle certificazioni che venissero gestite le strutture partitiche sovracomunali. Bisogna avere perciò non una numerosa partecipazione alla manifesta- “G. D’Annunzio”, fiore all’occhiello dell’inte- linguistiche secondo il modello europero per solo il coraggio ma soprattutto la voglia, profonda e sentita di osare, di rischiare, zione, sono intervenuti i membri della squadra ro istituto, diretta dal prof. Salvatore Daniele lo studio delle lingue straniere (Trinity, Dele, di mettersi in gioco, di ricominciare dal principio, anche perché, in fondo, avere di rugby “Amatori Catania” e l’atleta Rosario Pidone con la collaborazione dei proff. Nun- Delf, Fit) e altre iniziative di carattere artisti- rattoppato gli squarci, finora, non ha fatto che mantenere uno status quo di costan- La Mastra, centometrista catanese, campione ziata Perdicano (violino), Davide Di Stefano co, sportivo e musicale. «Sono tutte iniziative te incertezza e provvisorietà, una misera collezione di conquiste precarie, volte a italiano nel 2006. Al termine della presenta- (flauto) e Alessandro Spinnicchia (pianoforte) possibili- sottolinea il dirigente scolastico- riscoprire e riconfermare valori che avrebbero già dovuto essere invece linee guida zione, il dirigente scolastico Daniela Di Piazza e insignita di una medaglia d’onore da parte grazie ad uno staff forte ed efficiente, a docen- imprescindibili ». ci ha parlato delle diverse iniziative culturali e del presidente del Senato che ha anche volu- ti operosi, al personale tecnico-amministrativo I saluti e i ringraziamenti hanno chiuso la giornata e, nella speranza dei nuovi sportive promosse dall’istituto mottese, sem- to elogiare in una missiva le brillanti capacità che lavora dietro le quinte e senza il quale non dirigenti firmatari, aperto una nuova fase, che si auspica possa essere positiva tanto pre più desideroso di affermarsi, a livello pro- tecniche e interpretative dell’intero gruppo, si potrebbe realizzare nulla». per il partito, quanto per il paese. Santy Caruso vinciale e regionale, come modello di efficien- sarà protagonista di un importante evento A.P.

Buona Pasqua

Bar - Ristorante - Pizzeria Ricevimenti Nuziali - Locali Climatizzati Via Caponnetto, 13 - Motta S. Anastasia (CT) - Tel. +39 095 306088 - Fax +39 095 309094 - www.hotelvalledegliulivi.it - E mail: [email protected] 6 Marzo/aprile 2012 Scuola Accordo Peugeot – I.T.I. “Cannizzaro”

Strategie di rinnovamento ’annuncio dell’accordo fra al mondo dell’istruzione, a torto dell’indirizzo Meccanica Meccatronica bili, rappresenta la istituto. LPeugeot Automobili e l’ITI o a ragione, è proprio quella di prima mossa di di- In questo progetto ambizio- “Stanislao Cannizzaro” di Catania una disconnessione con la realtà verse collaborazio- so e complesso il Dipartimento di ha già ricevuto la giusta enfasi e e quindi di una mancata prepa- to di una privata società industriale ca la quota oraria attribuita appunto ni che il Dipartimento di Meccanica Meccanica ha bisogno di alleati pubblica divulgazione, grazie anche razione dei giovani al mondo del nell’attività didattica di un istituto, alla singola istituzione scolastica ha in corso con società che orbitano validi non solo fuori dall’istituto, ad un articolo apparso sull’edizione lavoro). occorre radicare l’apporto dei con- autonoma fino ad un massimo del intorno al settore “automotive”. An- ma anche dentro. Alleati che con- del 21 marzo scorso sul quotidiano Tuttavia con un velo di scetti- tenuti tecnico-formativi dell’impre- 20% dell’orario annuale complessi- che se ancora informali ed indiretti, dividono le stesse aspirazioni e le La Sicilia, celebrativo dell’avvenuta cismo ci si domanda se sarà così, sa nel curricolo scolastico attraverso vo delle lezioni per il primo biennio sono già in atto contatti con Bosch stesse volontà di mettersi in gioco, donazione di un’autovettura da par- oppure sventolare la bandiera di tale la quotidianità degli insegnamenti. e per il complessivo triennio. La per quanto attiene la diagnostica ma al contempo abbiamo anche le te della società d’oltralpe al nostro accordo si ridurrà solo ad uno spec- Per questo motivo nell’ambito del- disponibilità di poter utilizzare la guasti e gli interventi sulle centrali- necessarie competenze tecniche e istituto scolastico. chietto per allodole. le materie tecniche dell’indirizzo quota di autonomia del 20%, su un ne delle autovetture. Poter disporre didattiche per affrontare e dirimere Al punto in cui siamo è giunto Il dubbio è lecito se dietro non Meccanica si prevede, per il prossi- orario complessivo annuale stabilito di un altro alleato del calibro della problemi complessi che travalicano il momento di rispondere pragma- è stata prevista una strategia che mo anno scolastico di attivare, per in 1.056 ore, trova peraltro confer- società tedesca, aprirebbe prospetti- molto spesso i confini disciplinari ticamente alle lecite domande del colloca il protocollo di intesa con la le classi del triennio, una nuova di- ma nel più recente decreto di rior- ve ed orizzonti formativi per i nostri della meccanica tradizionale. Allora pubblico, circa l’effettivo valore casa francese in un piano articolato. sciplina che verte specificatamente dino degli Istituti Tecnici (art. 5 del allievi veramente unici nella nostra chi meglio di Informatica? dell’accordo raggiunto con Peugeot In tal senso l’atteggiamento stes- sulla tecnologia dell’autoveicolo, DPR 88/10). regione. La rivoluzione digitale nella e quale contributo la casa automo- so tenuto da Peugeot è stato partico- attingendo argomenti e documen- In funzione del successo che Nella politica di coinvolgimen- tecnica automobilistica irrompe già bilistica possa realmente dare alla larmente guardingo nell’istaurare un tazione della letteratura tecnica dal riceverà il nuovo percorso didatti- to non possono mancare i contatti da tempo anche nella realtà lavora- mission di un istituto tecnico quale rapporto di collaborazione con un Servizio Formazione Peugeot che fa co, lo scenario futuro che potreb- diretti con il territorio, ad iniziare tiva delle officine. La complessità è il “Cannizzaro”. nuovo istituto specie, aggiungereb- capo alla funzione Direzione Strate- be aprirsi è quello di utilizzare gli dalle stesse concessionarie ed offici- crescete dei singoli componenti e Iniziando per ordine, certamen- be il sottoscritto, se del Sud Italia, gia Rete e Qualità della stessa casa. spazi di “flessibilità” introdotti dal ne autorizzate Peugeot. La disponi- la loro interconnessione in sistemi te la prima cosa che viene in men- dove la teoria del “mordi e fuggi” è La documentazione è peraltro resa DPR 88/10 giungendo a un ricono- bilità già dimostrata dai due grandi interdipendenti fanno somigliare le te, riguardo l’accordo, è la positiva una brutta consuetudine. Oggi, con disponibile su una piattaforma on- scimento a livello nazionale. Infatti concessionari, Cisauto di Catania e auto moderne sempre di più a com- ricaduta d’immagine sull’istituto. soddisfazione, possiamo dire che line molto articolata, ma ben strut- il Regolamento sugli istituti tecnici AutoLip di Biancavilla, a partecipa- puter su quattro ruote. Premesso che non occorre essere siamo riusciti a passare un giudizio turata, che contiene anche program- prevede la possibilità, a partire dal re attivamente al nuovo progetto di- Per tali motivi la sinergia fra il appassionati del mondo dei motori severo. Le trattative sono state lun- mi di apprendimento e di autovalu- terzo anno, di utilizzare quote ora- dattico, ci fa capire come il mondo Dipartimento di Meccanica e quello o tecnici del settore auto per cono- ghe ed estenuanti: iniziate nel mese tazione userfriendly molto validi e rie del 30% nel secondo biennio e del lavoro e dell’imprenditoria, an- di Informatica costituisce la carta scere Peugeot, la sensazione che di ottobre 2010, si sono protratte per congeniali all’implementazione di 35% nel quinto anno, per articola- che in momenti difficili come que- vincente per affrontare insieme le suscita una joint venture fra una un intero anno, con vuoti e silenzi. una didattica innovativa. re le aree di indirizzo in “opzioni”. sti, è molto attento ed interessato nuove prospettive, individuando nel istituzione scolastica ed una nota Poi a seguito di un incontro a Mila- La possibilità di istituzionaliz- Questa ipotesi, praticabile previo ad istaurare sinergie con istituzioni nascente laboratorio di tecnologia società del comparto produttivo in- no, nella sede Peugeot Italia lo scor- zare un nuovo taglio per l’indirizzo parere della Conferenza Stato-Re- scolastiche che propongono inter- dell’autoveicolo il naturale luogo di dustriale è più che altro favorevole so 3 novembre 2011, abbiamo avuto Meccanica viene data dall’auto- gioni, prevede il riconoscimento e venti didattici innovativi in settori incontro e di esperienza. Peraltro la per la scuola. Si ha infatti l’idea che la svolta che si è concretizzata con nomia scolastica. Si intende infatti l’istituzione di opzioni nelle diverse di propria pertinenza. Le intenzioni disponibilità e la fattiva collabora- in quell’istituto le cose si fanno sul una lettera di intenti il successivo 19 utilizzare la quota oraria del piano aree di indirizzo, da inserire in un sono quelle di realizzare percorsi di zione prestata in più occasioni dai serio, che più di studiare sui libri, dicembre e quindi con la cerimonia di studi che è rimessa direttamente apposito elenco nazionale periodi- alterna scuola-lavoro per gli alunni colleghi del Dipartimento di Infor- si consultano manuali, che più che di consegna dell’autovettura appun- alle singole istituzioni scolastiche, camente aggiornato. del quinto anno. matica, oltre al riconoscimento de- stare seduti dietro i banchi di un’au- to il 17 marzo scorso. con la quale è possibile attivare ul- Se l’opzione “Tecnologia Quando pensiamo però al con- gli elevati standard di competenza la, si guarda sotto il cofano aperto Proprio l’essere riusciti, metten- teriori insegnamenti, scelti autono- dell’autoveicolo” ci auguriamo tatto con il territorio non prendiamo tecnica del corpo docenti ed al cli- di una macchina, ecc. ecc. In altre doci la faccia, a guadagnarci la fidu- mamente dalle scuole, purché coe- possa rappresentare l’ambiziosa in considerazione solo aziende ed ma positivo che regna nel loro di- parole l’abbinamento attribuisce cia di Peugeot, costituisce il primo renti con il profilo educativo, cultu- prospettiva futura dell’indirizzo imprese, ma cercheremo di coin- partimento, rappresentano un valore una veridicità ai contenuti della pro- punto a favore della credibilità dei rale e professionale dello studente, Meccanica meccatronica nell’isti- volgere anche le piccole officine, aggiuntivo all’alleanza fra indirizzi grammazione didattica della scuola nostri intendi, in generale del nostro definito in relazione al percorso di tuto Cannizzaro, fervono in pentola attraverso le associazioni di cate- di studio solo apparentemente lon- che, diversamente, verrebbero rite- istituto ed in particolare del Diparti- studi prescelto. Il riferimento nor- iniziative ed alleanze che possono goria che li rappresentano, in uno tani tra loro. nuti pura teoria e pertanto privi di mento di Meccanica dove è nata ed mativo è chiaramente rappresentato arricchire già sul nascere il nuovo scambio reciproco di interessi pun- Prof. Domenico Crudo fondamento reale (purtroppo una è stata coltivata l’idea dell’accordo. dall’art.12 del DPR 275/99 e dal percorso didattico. tando ad esempio sui corsi serali per Coordinatore Dipartimento di Meccanica delle accuse che spesso viene mossa Ma per concretizzare il contribu- successivo DM 47/06 che identifi- In tal senso Peugeot Automo- lavoratori già presenti nel nostro ITI “Stanislao Cannizzaro” di Catania Gli studenti incontrano i volontari dell’AIRC “Insieme nel calcio per donare: Il Trapianto è vita” Educazione alla salute, prevenzione oncologica e Dipendenze Il Meridione fanalino di coda sia nelle donazioni che nei trapianti iorno 16 marzo 2012, care la percentuale di alunni e sulla propagazione del tumore l 7 marzo 2012, gli alunni statistici in nei locali dell’Aula familiari fumatori; sofferman- ai polmoni con dati statistici G delle quinte classi di tutte le merito ai Magna dell’I.T.I.”Cannizzaro”, dosi sulla gravità di tale dipen- a supporto. La rappresentante I specializzazioni (Chimica, Elettro- pazienti: gli allievi delle quarte classi, denza e l’incidenza di questo dell’AIRC(Associazione Italia- nica, Elettrotecnica ed Informatica) sia in attesa hanno incontrato i volontari na per la Ricerca sul Cancro) ha e relativi docenti accompagnato- di trapianto dell’AIRC per trattare il tema reso noto le attività dell’Asso- ri dell’I.T.I. “Cannizzaro” hanno che di quelli delle “dipendenze”. A tal pro- ciazione e cioè di prevenzione partecipato all’evento “Insieme t r a p i a n t a t i posito, sono intervenuti: il (scuole ), sensibilizzazione e nel calcio per donare: Il trapianto è negli ultimi prof. N. Crimi specialista in raccolta fondi a sostegno delle vita”. I relatori di questa conferenza anni delle Tisiologia e Malattie dell’Ap- attività di ricerca per la lotta sono stati: il dr. V. Bonaccorso e il varie regio- parato Respiratorio e Cardio- contro il cancro, finanziamenti dr. A. Conti dell’Equipe medica del ni d’Italia; logia presso l’Università di borse di studio e istituti di ri- presidio ospedaliero Vittorio Ema- dai quali si Catania e una rappresentan- cerca, atti allo scopo. nuele di Catania. evince “al te dell’AIRC della sezione Nella settimana successi- Sono stati affrontati e sviluppa- solito” che il di Catania. Il prof. Crimi ha va all’incontro, si è svolta per ti, in modo esauriente, i vari aspetti Meridione è trattato, in particolar modo, la l’iniziativa “L’UOVO DELLA della tematica sia dal lato medico, il fanalino di coda sia per donazio- se. Per sensibilizzare ulteriormente dipendenza da fumo e ha con- RICERCA”. Sono stati molti e chiariti i concetti di “morte ce- ni che per trapianti. Gli alunni sono i giovani a questi problemi, è stato dotto la sua relazione in modo gli alunni che hanno partecipa- rebrale”, di coma reversibile e ir- stati molto attenti e hanno dimo- abbinato un Torneo Interscolastico colloquiale mettendo a proprio to acquistando uova pasquali; reversibile; illustrate le procedure strato molta sensibilità, nonostan- di calcio a cinque, che già è al suo agio gli alunni che seguivano come sempre il “Cannizzaro” tecniche per l’espianto e trapianto te la realtà forte degli argomenti e sesto anno di vita. con interesse. Inizialmente ha si è distinto in questi momenti. degli organi. In un secondo momen- sono intervenuti nel dibattito finale fatto un sondaggio per verifi- P. F. to sono stati analizzati e forniti i dati con domande di particolare interes- Prof. Paolo Fallica BuonaBuona PasquaPasqua Salvatore Indelicato preside Arte Marzo/aprile 2012 7 Ametàtema”, rapporto tra l’io e l’identità Collettiva d’Arte dell’Accademia di Belle Arti a Palazzo Platamone di Catania Dal 25 febbraio al 25 marzo cademia di Belle Arti, facendogli facendosi alle “inventiones” di un singolare e mai erudito gusto creati- scorsi, presso le Stanze del “Caffè giustamente eco, ha posto in rilievo Archimede, di un Leonardo o di un vo quelli, dunque, proposti da Ame- Letterario” di Palazzo Platamone di che proprio dal palindromo del titolo Galilei – la dottoressa Marilisa tàtema e che, citandoli tutti – con, Catania, ha avuto luogo la Collettiva era possibile arguire come il riflesso Yolanda Spironello, cultrice di Feno- fra parentesi, i nomi degli Autori d’Arte Ametàtema, a cura della loca- di uno specchio sia, nello stesso tem- menologia Artistica presso la stessa – rispondono ai seguenti titoli: Dip le Accademia di Belle Arti. po, identità e memoria, dagherrotipo Accademia, la quale nella sua opera into the soul (Noemy Arena), Play L’esposizione ha avuto come spirituale e stimolo ad un euristico Eco: Naufragio del Pensiero (titolo with me (Rosaria Valentina Galbato), motivo conduttore il rapporto tra l’io percorso di conoscenza. Dal canto che sembra quasi riecheggiare uno Riflettersi (Giorgio Geri), Not Ca- e la nostra identità, tra il volto e la suo la professoressa Giovanna Liz- stichos ungarettiano) ha posto dialet- ged (Lucia Librio), Otto/8 (Daniela maschera, tra lo specchio e il corpo, zio, una delle curatrici dell’Evento, ticamente in risalto come la fisicità, Lorefice), Photomatic (Francesca tra l’imago e l’objectum. A tal riguar- nonché docente di Anatomia Arti- se così si può dire, alchemica di una Maccarrone), Identità – Omaggio do, nel corso dell’inaugurazione, il stica e Fenomenologia del Corpo, superficie riflettente possa benissimo a Pirandello (Maria Malaponte), sindaco Raffaele Stancanelli, richia- faceva opportunamente notare come compenetrarsi nella metanaturalisti- Regno Palombaro (Jolanda Mana- mandosi ai contenuti dell’evento ed lo specchio, nelle mani di un Artista, ca tensione damoclea di inquietanti ra), Figure (Daniele Marino), Tutto evidenziando, al contempo, l’origi- possa divenire l’affascinante ed “in- atemporalità in divenire… E che dire nell’Uno (Laura Maugeri), Quotidia- nalità del tema, ha sottolineato come ventivo” trasmettitore di immagini e, del lavoro, ad esempio, di una Sabri- no (Valentina Salernitano), The kiss sia proprio di eventi quale quello in nello stesso tempo, il complementa- na Paneforte, la quale in Azione N. of dawn (Claudia Sciacca), Ghiaccio questione che si deve nutrire la città, re elemento di “autoriconoscimento” 8 non si è potuta sottrarre al pathos (Gabriella Scuto), Mandala (Daniela in modo tale che si possa non soltan- sia del sé che dei vari “fruitori” di scompositivo di un’icona in cui il re- Smiroldo), Dentro te (Viviana Tara- to incentivare lo scambio delle varie sibilizzare gli spettatori attraverso la te. E il professore Carmelo Nicosia tale medium virtuale. Cosa che ha ale non è sempre quello che appare? scio), Restare lì, ma invisibile (Ro- metodologie culturali ma anche sen- fruizione delle opere d’arte prodot- (nella foto a dx.), direttore dell’Ac- messo, fra l’altro, in pratica – ri- Lavori originali e dettati da un berta Tragno). Mary Virgilio La wunderkammer di Angela Marino e la sua arte Indefinitezza della materia, segno istintivo ed emotivo come nei Maestri romantici ma con giusta lode, fioccano uno dopo l’al- ca, non può essere omesso l’altro lato della tro, gli importanti riconoscimenti: dal Gran pittrice, quello più istantaneo, emotivo e per Premio Europa Art “Mediolanum 2000”, ai certi aspetti fanciullesco. Una dimensionali- maggiori artisti e scrittori contemporanei, tà autenticamente indefinita e genuinamente organizzato dall’Accademia Araldica Inter- sorprendente per il risultato ultimo, che non nazionale al “Nobel dell’Arte”: prestigioso è solo libero sfogo pittorico, ma legittima trofeo artistico per l’alta professionalità, giustapposizione (inconsapevole, forse) a conferitole dalla Commissione critica di quelle manifestazioni creative che furono Euro Art Expò; ed ancora, dall’riconosci- dei grandi maestri del Romanticismo euro- mento come: “Opere eccellenti”, conferitole peo, primi fra tutti Constable e Turner, in cui da Fernanda Banchi, presidente dell’Acca- l’indefinitezza della materia pittorica, degli demia “Il Marzocco”(2005), al Titolo ono- elementi rappresentati sono scelte volute e rifico “Gentlmen della Cultura dell’Accade- consapevoli, ed in cui l’assenza di un dise- mia Gentilizia” per l’opera Nudo – settore gno preparatorio non denuncia la povertà di figurativo. Queste sono solamente alcune tecnica espressiva, ma la prevalenza di una delle tracce che l’artista ha lasciato lungo il necessità istintiva ed emotiva del segno. suo percorso ascetico, in quello che a tutti Sorprende ancora, come nel suo progre- gli effetti può essere definito “un viaggio”, dire creativo, in uno di quei tanti momenti in cui è ben visibile il punto di partenza, ma di irrequietezza e di necessità, l’artista arrivi Angela Marino ha sentito dentro sé l’irruen- dell’Arte, l’opera della Marino si sviluppa dove non si riesce nemmeno lontanamente a addirittura a rompere il filo del figurativo za di quegli zoccoli in corsa che avanzano anno per anno, mese dopo mese, giorno dopo scorgere l’approdo ultimo: una tensione che impressionista, frantumandolo in porzioni di senza dar tregua. Il suo cavallo è ancora giorno con la semplicità di un fiore che sboc- non si rivela però, drammaticamente, al con- tela che rivelano una nuova natura grafica, una volta di profilo ed ha le stesse fattezze cia, di un frutto che matura. La pittrice non Non si può non rimanerne affascinati en- trario, è pathos animantesi pennellata dopo acquisita quasi fisiologicamente. Una fran- e la stessa autenticità di quello che più di pensa a compiere un proprio destino: vive trando nell’atelier del Maestro Angela Mari- pennellata, dal sentire della pittrice, che tumazione che fugge agli stereotipi compo- un secolo fa ritraevano i due astrattisti: un e dipinge. Fa il proprio mestiere (ed in ciò no: un viaggio dentro l’emozione, il colore e vive la pittura come atto intimo, catartico sitivi, così cari nel suo primo ciclo pittorico, cavallo in corsa, fiero ed indomabile, forte sta forse, tutta la sua potenza). Ed è per que- le vibrazioni, resi in istanti frammentati che ed identificatorio, ma anche come mezzo di per giungere ad una nuova essenza della pit- e determinato: allegoria e prefigurazione ad sto che la sua esistenza e le sue opere sono corrispondono agli stati emotivi della pittri- confronto dialettico ed in divenire. tura: un’essenza che ancora una volta, ritro- un’istanza artistico/espressiva che non può una lezione di felicità. L’artista dipinge con ce. Addentrandoci nelle varie sale, sembra Sarebbe un errore, però, catalogare l’ar- viamo come dato storico nelle “felici” tele essere arrestata, che non si può placare e gioia, con quanta gioia basta per non gridare quasi di assistere allo spettacolo di una vera tista come appartenente (solamente) al set- dei grandi maestri dell’Astrattismo russo: che rimane impressa negli occhi di colui che ai quattro venti quella gioia di dipingere che e propria wunderkammer settecentesca, in tore figurativo ed impressionista; un errore Marc e Kandinsky fra tutti, che con il loro guarda. Inevitabile diviene, infatti, la nasci- i pittori tristi proclamano con accenti lirici. cui, tra porpore e broccati, si animano alle tanto grave quanto limitante per la stessa Il Cavaliere Azzurro (Der Blaue Reiter), ta di un’empatia che scaturita da un primo Nella sua carriera ha dipinto donne, bambi- pareti pezzi di storia: quella di Angela, fat- natura pittorica che la contraddistingue. seppero formulare una risposta cromatica, vettore visivo, si sviluppa e concretizza, poi, ni, paesaggi con la meravigliosa sincerità di ta di capitoli intimi e profondamente inten- Nulla togliendo, infatti, ai quei corpi, che segnica e contenutistica, all’Espressioni- come reazione. Ci si commuove, ci si ferma una donna che crede che la Natura si offra si. Una grande tenerezza emerge da quelle alla stregua di un Renoir ostentano una cura smo tedesco di matrice norvegese; quello a riflettere, si reagisce ancora emotivamente, alla sua tavolozza così semplicemente come tele che si fanno superfici d’esplorazione ed una delicatezza squisite, soprattutto nella della “Die Brücke” che, invece, guardava a quelle pennellate irrazionali, che non se- se fosse stata creata dall’eternità per essere del materico, del fenomenico… Un corpo resa degli occhi limpidi e lieti di un bam- con occhi critici e disillusi un progresso guono le geometrie di un rigore compositi- dipinta. La Marino non è profetessa: non rappresentato, quello femminile, non è mai bino, piuttosto che nelle labbra rosse di una tecnologico che avrebbe portato la società, vo, ma le strade dell’anima dell’artista; le si si attribuisce la missione di pronunciare un solamente un corpo; è prefazione, semmai, donna e nella sua splendente armonia fisi- ad un lento ma inesorabile declino. Anche percorrono in lungo ed in largo, toccandole giudizio definitivo sull’anima delle cose. ad una viva curiosità che viene testimoniata con gli occhi ed attraversandole con il cuore. La loro apparenza gli basta: non dipinge né ed esperita dall’artista, attraverso il mezzo Gli andamenti lineari del segno, le campi- l’anima, né il mistero, né, ancora, il signifi- pittorico. Gli incarnati impreziositi, di vol- ture di colore, il più delle volte stese à-plat cato delle cose, perché soltanto se si è attenti ta in volta, da infinite sfumature, smettono sulla tela, rivelano un transfert psicologico alle loro apparenze, si riesce ad accostarsi di essere soltanto “pelle” e divengono aree molto forte, che solo un successivo processo un poco al significato del mistero dell’anima d’indagine, alla ricerca dell’espressione del- gestaltico, riesce a restituire sottoforma di che queste hanno. In ciò sta il segreto della la luce, delle sue infinite potenzialità dialo- paesaggio, di interno, di corpi, di occhi, di sua giovinezza e della sua gioia. giche che si compenetrano, poi, a quelle al- bocche. Ecco, dunque, l’empatia più auten- La pittrice possiede l’ottimismo di colo- trettanto sconfinate del pigmento cromatico. tica, quella che ci relaziona alla gestualità ro che si abbandonano alle forze della natura Figlia d’arte, Angela Marino, ha sempre col- dell’artista, che, dal canto suo, non preme- e alle forze del proprio istinto. Così come tivato silenziosamente questa istanza ontolo- dita nulla: né il supporto sul quale compirà uno scienziato non pretende di giungere a gica, che ben più importante di un semplice l’azione, né l’architettura che andrà a resti- conoscere la materia, ma l’interroga nelle hobby, l’ha portata, infine, ad “esplodere”, tuire su quel supporto. Tutto accade in un sue manifestazioni con un ottimismo minu- rivelandosi al pubblico più di dieci anni fa, attimo: istinto e colore si ricongiungono in zioso e candido, così l’artista ha seguito i più dopo aver incontrato un’altra grande donna, un talamo, i cui frutti saranno opere di impa- sottili passaggi tra colore e colore, tra sfu- Emilia Cigno, che per prima ne ha saputo reggiabile bellezza. matura e sfumatura abbandonandosi all’Arte riconoscere i tratti distintivi, mostrandola Mentre si succedono le teorie, le dottri- e alle sue fisionomie. al mondo. Ed ecco che inaspettatamente, ne, le estetiche, le metafisiche e le fisiologie Marilisa Yolanda Spironello

Angela Marina n.d. ’è qualcosa che risalta anche all’occhio più distratto: el corso della vita si Cun uso sapiente del colore attraverso pennellate brevi Nincontra una marea di e al tempo stesso intense, che offrono immagini che restano persone. La maggior parte di impresse nella memoria, come le espressioni più significative queste non resta a lungo nella nostra memoria. Sono poche le di un testo poetico. facce che riusciamo a ricordare I suoi dipinti si caricano sempre, senza eccezione alcuna, con il passare del tempo; ancora di forti suggestioni, come se volessero, con la loro affascinante meno quelle che veramente la- prospettiva figurale, rappresentare una necessità espressiva. sciano una traccia, rendendosi Angelo Munzone indimenticabili... … Quando lei ha aperto la porta, confesso a denudato le sue stanze per vestire il Leucatia l tratto del disegno si sfalda in pennellate larghe come re- di essermi trovata impreparata di tele, cartoncini, masonite espressi in varie tec- Ispiri ed appaiono figure incorporee, evanescenti, immate- ...h riali, fatte più di luce che di carni ... di fremiti, di timori, di ritro- di fronte a quello che vi ho visto niche pittoriche che prediligono la ritrattistica, quasi tutta al dietro (e in ) quei muri. Intuisco sie, di sospiri, di impalpabili languori; donne che, se osassero, femminile, rivolta più a se stessa, alle sue passioni e ai suoi dal primo momento che si tratta sentimenti, spesso forti e misteriosi, fragili e indifesi, strug- diverrebbero fascinose odalische in harem lontani, dove dismessi di un personaggio che lascia le genti e languidi, quasi da capinera verghiana chiusa in mistico gli ultimi veli, ammalierebbero incantatrici il siculo Salvatore tracce; per nulla anonimo. silenzio. Pino Pesce Fiume. Alehina Musumeci Silvia Ivanova Opera a Catania,Via Ingegnere, 10 - Tel. 095 432083 8 Marzo/aprile 2012 Cultura e società “E le stelle stanno a mangiare/ La dolce vita continua” Franca Foffo presenta il suo libro a Belpasso accompagnata da Michele D’Anca volume è stato presentato, presente l’Au- Foffo – di presentare il mio primo libro a trice, nell’Aula Consiliare del Comune Belpasso perché è una città che amo, co- etneo, gremita fino al largo corridoio che nosco e frequento, anche al di là dei miei l’allungava oltre le colonne che sostitui- impegni professionali. Con questo mio vo- scono uno dei quattro muri di sostegno. lume ho voluto rendere omaggio a quanti La Foffo, presentata dal giovane gior- desiderano rivivere l’atmosfera della “dol- nalista Carmelo Laurite, ha raccontato ce vita”, ma soprattutto a Mimmo Cavic- con storielle e aneddoti gli anni ruggen- chia, zio materno, protagonista attraverso ti della mondanità romana, in particolare il suo lavoro degli anni d’oro del cinema attoriale, attraverso i piaceri della tavola, mondiale a diretto contatto con i perso- raccontatole dallo zio Mimmo Cavic- naggi che hanno costellato la storia dello chia, proprietario della Taverna Flavia. spettacolo internazionale». Ma ai racconti Ha così parlato dei grandi personaggi del si uniscono i ricordi diretti di una “dolce bel mondo stellato: dagli anni Cinquanta vita” più o meno vicina negli anni; per fare ai giorni nostri, passando, soffermandosi qualche nome: Almodovar, Woody Allen, su vizi e virtù. su nomi come Liz Taylor, Quentin Tarantino, Alba Perietti, Lory del Richard Burton, Jean Paul Belmondo, Ava Santo, Zucchero, Vittorio Sgarbi, Nicole evidentemente anagrafiche – dice D’Anca municazione sociale con il rilancio della Gardner, Brigitte Bardot, Peter O’ Toole, Smith e altri ancora per dire, insomma, – non ho vissuto l’Hollywood sul Tevere, campagna di prevenzione alimentare della Dustin Hoffman, Marcello Mastroianni, che «la “dolce vita” non è un farmaco in ma leggendo il libro di Franca si respira Lilt, ha valorizzato la cittadina belpassese Alberto Sordi, Walter Chiari, per citare al- scadenza». un’aria pressoché simile a quegli anni, ben con un omaggio al poeta Salvatore Zerbo cuni dei tanti artisti. Ma è andata oltre il La scrittrice è stata accompagnata nella esaltata, tra l’altro, pure dalle foto incluse di Nunzio Sambataro. sistema stellare del cinema con nomi del cittadina etnea dall’attore Michele D’Anca nel volume e presenti in versione originale All’evento hanno partecipato il sin- mondo nobiliare fino ai regnanti, dei quali (noto per il suo ruolo di Sebastian Castelli nelle pareti del locale della sua famiglia daco Alfio Papale e il presidente del Con- La “Dolce Vita” romana, dopo oltre sono stati ricordati: il principe Ranieri di nella soap-opera “Cento Vetrine” in onda a Roma». Poi – stuzzicato dal pubblico – siglio Nino Rapisarda che hanno accolto cinquant’anni, approda a Belpasso con E Monaco e la moglie: l’attrice Grace kelly, su “Canale 5”) che ha letto alcuni passi del ha parlato anche del suo particolare affetto calorosamente gli ospiti congratulandosi le stelle stanno a mangiare/ La dolce vita re Gustavo di Svezia, i reali di Svezia, la libro. L’attore ha entusiasmato il pubbli- verso la Sicilia per le sue origini legate a vivamente con loro per la riuscita e molto continua, libro uscito di recente dai tipi di principessa Soraya. co per la sua voce profonda e argentea; in Valguarnera in provincia di Enna. partecipata iniziativa culturale. Sovera Edizioni, a firma Franca Foffo. Il «Sono felice – ha precisato Franco particolare quello femminile. «Per ragioni Il momento culturale, abbinato alla co- Santy Caruso Ignoro l’ordito del potere: sono un burattino senza fili Mi chiamo Pinocchio, vostro onore, non riconosco la vostra autorità forse non voglio essere neanche un incontrato Lucignolo che aveva i chiona della classe ed ero a rischio un poliziotto caduto a terra durante bolezza e dei truciolati che ormai ti lavoratore. Ho incontrato la Fata capelli sbarazzini, l’opportunismo bocciatura. Uscito dall’ incontro con gli scontri davanti il cantiere e di- ritrovi perfino nelle vene, papà! L’ Turchina, 50enne biondona ultra di un banchiere navigato e il fare quel superchiaccherone di Grillo, ho cono che l’abbia reso paralitico. Ho avvocato, mister Gatto, mi ha assi- sorridente similissima a Mara Ve- finto trasandato. Era più a sinistra tagliato le gomme della piccola uti- anche sentito dire che i suoi figli curato che combatteremo contro il nier, dirigentissima dell’Opus Dei di Togliatti e più coraggioso di Che litaria dello psicologo e la terapia è all’ospedale piangevano tantissi- Sistema, smuoveremo le coscienze, e omofoba, e ho cambiato marcia- Guevara e più figo di River Phoenix finita lì e la mia rivolta contro questo mo e che il ministro dopo avergli faremo casino in tv e otterremo la piede. Ogni tanto andavo al liceo quando era figo, e vivo. Suo padre mondo di mediocri e servi divenne fatto visita l’ha chiamato eroe. Ma prescrizione. (dico ogni tanto perché me la ca- era magistrato e amico della presi- inarrestabile. Ormai non riesco più come cacchio può essere eroico uno Stasera, su un noto talk show, liavo spesso e andavo al caffè vip de, lui aveva la moto e non era mai a contare le vetrine che abbiamo che di nome fa Mangiafuoco e che andrà in onda l’intervista all’onore- a inneggiare al palo saltato e alla stato bocciato. Ovviamente mi ha rotto e le molotov che abbiamo lan- è uno stipendiato di merda e che vole Volpe che farà capire a tutti che mattinata libera) e fumavo spinelli introdotto nelle barricate No Ponte, ciato. Ovviamente Lucignolo mi ha protegge quei fascisti del governo? Mangiafuoco è un servo del potere, a ricreazione col fare sicuro di un ex poi tra i No Gelmini, a seguire tra insegnato a prepararle e dice spesso Mentre gli sbirri mi arrestavano e che il Ponte, la Tav e il Governo organizzatore di Woodstock che ne gli Indignados e infine tra i No Tav, che ho talento nel farle e lanciarle, e trascinavano via, Lucignolo ha but- fanno schifo e che io sono solo una Sono un burattino senza fili e ha viste (e scopate) di tutti i colori. anche se sono meridionale e non so che sarò il meritato incubo per sbir- tato il bastone ed è corso via con vittima. Mi chiamo Pinocchio, vo- detesto l’autoritarismo moraleg- I professori ce l’avevano tutti con neanche dove si trovi la Val di Susa. ri, fascisti, democristiani e governo l’espressione terrorizzata, vigliac- stro onore, non riconosco la vostra giante di mastro Geppetto, piccolo me, non mi capivano. Le materie Il professore di italiano mi ha spe- e banche e professori e genitori e co! Domani inizia il processo per autorità e sono solo una vittima del artigiano perbenista che vota UDC erano tutte noiosissime e antiqua- dito dallo psicologo della scuola, tutti gli altri nostri nemici giurati. direttissima e quel democristiano Sistema. E chissà perché il mio naso e che sconosce Baudelaire e Cho- te, non mi servivano. I compagni dottor Grillo, perché avevo bruciato Purtroppo sono stato arrestato l’al- di mio padre non ci sarà perché ha adesso arriva oltre lo Stretto... pin. Non voglio essere come lui e tutti sfigati, non li reggevo. Poi ho con l’accendino i capelli alla sec- tro ieri perché ho preso a sprangate avuto un infarto. Colpa della tua de- Giulio Seminara

Liberalizzazione. Se potessi avere un risposta in questi giorni sono state proprio centesimo di euro per ogni pronuncia, ora- le associazioni dei consumatori. Alla vigilia le e scritta, della magica parola, diventerei Liberalizzazioni. Realtà e suggestioni dell’approvazione in Consiglio dei ministri ricco: raramente a un vocabolo profano si è era stata l’Adiconsum a parlare di un rispar- offerta tanta attenzione, e all’attenzione spe- La magia della concorrenza, seconda maschera del miracolo! mio di 1.800 euro a famiglia, tagliando la sua cifica tanta carica di attese speranze calcoli ipotesi su una fascia alta, nucleo di quattro e sogni ad occhi aperti (e magari chiusi: nel una farmacia e l’altra è, o del tutto assente, o di definire le regole per le nuove concessioni monopolista Enel è scesa al 30% e diversi persone che vive in una grande città, reddi- sonno o nella voluttà della speranza). S’è irrisoria: con tanti saluti alla santa concorren- autostradali e valuterà il possibile scorporo di operatori hanno fatto il loro ingresso. Intro- to di 80 mila euro lordi l’anno. Adesso sono raccolta e chiusa in quella scatola magica za vera. Ci rendiamo conto che quello delle Rfi da Fs, con la separazione della rete dalla dotte disposizioni per accrescere sicurezza altre due associazioni ad armarsi di pazienza la totalità delle buone attese, dei migliori farmacie non è l’esempio più caratterizzante, società che offre il servizio». ed efficienza del mercato». Né basta l’eden e calcolatrice, Adusbef e Federconsumatori. propositi, degli entusiasmi computistici. Il e non si può negare una serie di possibilità Per le farmacie si progetta(va) quanto sopra riferito: la fascetta azzurra della pagina Le loro tabelle sono costruite sulla famiglia perché di tanta magia fa esplicito outing in positive. Interessanti, sul tema, gli autorevoli segue: «Le farmacie saranno 50 mila con che stiamo esaminando promette altro bene. media secondo l’Istat: due persone e mezzo, un’altra paroletta-speranza: concorrenza. Si pareri degli esperti di tanta stampa nazionale un unico concorso straordinario: una ogni Anzi, osa annunciare I Beni senz’altro; che che suona male ma è così, spesa annua di 29 dà per scontato l’effetto (magico?) di questa di vari livelli, e diversa ispirazione politico- 3 mila abitanti. Liberalizzati orari e turni di sarebbero generosi fino alla soglia di 350 mila euro e spiccioli. E fanno un passo in più seconda maschera del miracolo; e quindi del sociale, che azzardano dati previsionali da apertura. Il farmacista dovrà indicare al clien- euro: tale «Il risparmio annuale medio di cui perché stimano il risparmio possibile non per risparmio generale per l’economia domestica Paese di Cuccagna; salvo, poi, nei più seri, te i “farmaci di più basso prezzo”». I martiri potrebbe beneficiare ogni famiglia in seguito la famiglia ma per la singola persona. In que- dei compratori. In riassunto, la prima parola, ridimensionare più o meno sensibilmente la delle Professioni dovranno subire tremendi alle liberalizzazioni nel settore del commer- ste due giorni il testo del governo è cambiato, la madre delle parole figlie, viene sacraliz- cuccagna. Ecco un titolone del Corsera (22 sacrifici, poveracci! Sentite: «Abolizione cio dei beni di consumo». Lor signori sono le frenate sono state parecchie ma il conto fi- zata: l’uomo generico, elemento strutturale Gennaio 2012, pg.3): I veri conti delle libe- delle tariffe minime e massime e preventivo convinti di portare anche Le banche su que- nale non è poi così diverso. Dicono Adusbef e dell’uomo massa, è anche homo religiosus: ralizzazioni. Possibile risparmio di 400 euro obbligatorio. Sei dei diciotto mesi del tiroci- sto sentiero di altruistica sobrietà: «50 euro. Federconsumatori che la lenzuolata di Monti fa presto a sacralizzare le convenienze. Ma per ogni consumatore. Da professioni e com- nio (professioni sanitarie a parte) potranno Sarà il minore costo a carico dei correntisti ci farà risparmiare im media 414 euro l’anno spruzzare acqua benedetta vicaria sull’ogget- mercio i risparmi maggiori. Ma nell’occhiel- essere svolti nelle università». Per il settore delle banche grazie al conto corrente di base a testa. In realtà se il microfono si sposta dal to di un appetito non garantisce né la bussola lo dello stesso articolo si legge: Il presidente carburanti si apprende il seguente terremo- e alla regolamentazione delle commissioni». consumatore ad altre categorie l’entusiasmo dell’appetito (l’orientamento consumistico di Federconsumatori ammonisce: «Queste to: «Stop ai contratti in esclusiva tra gestori A dubitare di così rosee previsioni comincia evapora subito. E non solo perché si tratta del consumatore) né la disponibilità mortifi- cifre sono valide se le norme del provvedi- anche proprietari degli impianti e compagnie lo stesso Corriere con un lungo articolo del della stessa somma che perderà con l’Imu chi cata del prodotto mercantile. Per un paio di mento saranno attuate senza cambiamenti». (circa 500 in Italia), possibilità per i distri- suo collaboratore Lorenzeo Salvia. Il quale ha una casa di 80 metri in una zona così così motivi scarsamente controllabili dal consu- Cosa che non s’è avverata. Tant’è vero che butori di vendere anche altri prodotti, self nell’incipit del suo intervento scrive: «Ma di una grande città. Per capire: l’ufficio stu- matore. lo stesso giornale lamenta, in un maxi-titolo service senza limiti fuori dai centri abitati». alla fine con le liberalizzazioni quanto rispar- di della Cgia di Mestre, che rappresenta gli Primo motivo: carenza di garanzie. I ven- Quei cinque dietrofront del Governo. Ma Ai commercianti si propongono orari liberi e mieremo davvero nella vita di tutti i giorni? artigiani e le piccole imprese di quella parte ditori possono mettersi d’accordo, invece di ecco alcune cifre dell’ottimismo giornalisti- profezie ottimistiche: «I nuovi provvedimenti E’ l’unica voce sulla quale non c’è una pre- del Nord Est, ha calcolato quanto spendiamo farsi concorrenza. Un caso “classico” è quello co: «La corsa al risparmio, settore per settore. che liberano gli orari di apertura dei negozi visione ufficiale, non sarebbe nemmeno se- in media ogni anno in tutti i settori attacca- delle farmacie: nella ridente cittadina di Aci- Trasporti: 23 €. Farmacie: 18 €. Professioni: potrebbero contribuire alla diminuzione dei rio perché mille sono i granelli di sabbia che ti dal “disarmo multilaterale”. Ed è venuto reale nessuna farmacia fa sconti sui farmaci. 92 €. Carburanti: 58 €. Commercio: 82 €. prezzi. Liberalizzate le vendite promozionali; possono infilarsi tra gli ingranaggi della fase fuori che tra benzina, assicurazioni, bollette, Dicono, i signori farmacisti, che li possono Bollette energia: 51 €. A protezione di codeste saranno ammesse anche fuori dalle date tra- due. Ma nel comunicato del Consiglio dei mi- piccoli acquisti e tutto il resto vanno via poco fare soltanto sul materiale tecnico: misuratori novità saranno istituite autorità di controllo e dizionali». Sul campo energetico ci delizia la nistri si parla di “sensibile riduzione dei prez- meno di 4.500 euro l’anno. Davvero possibi- di pressione arteriosa, termometri, e simili. garanzia». Per i trasporti si legge: «Prende seguente prosa: «La prima liberalizzazione zi” e di “vantaggi evidenti per i consumato- le salvare da quella torta una fettona da 400 Ma se vai a fare confronti la differenza fra forma l’Autorità dei trasporti: avrà il compito è del 1999, ora la quota di mercato dell’ex ri”». Andrà veramente così? A tentare una euro a testa? Pasquale Licciardello Colombe di nostra produzione a lievitazione naturale Anno VIII - Marzo / aprile 2012 - N.3

Registrazione Tribunale di Catania n. 20/2005

Direttore Responsabile:www.lalba.info Pino PESCE - Via Vespri, 6 - 95040 Motta Sant’Anastasia (CT) | [email protected] Direttore Editoriale: Pippo RAGONESI | www.pipporagonesi.it Editrice: Centro Cultrurale RISVEGLI Via Vittorio Emanuele III, 365 - Belpasso | Tel. 349 1738068 Impaginazione: Publimedia | www.publimediact.it Stampa: Dielle Grafiche - Misterbianco (CT) Via Vitt. Emanuele, 364/A | Paternò (CT) | Tel. 095 853099 Cultura Marzo/aprile 2012 9 “Onda per onda” di Giorgina Busca Gernetti Il mare, sogno e rimpianto dell’infanzia lontana e favolosa di Pierangelo Rocchi) si possono sotto il sole a picco. E, se i gab- segnante tanto nel lavoro quanto donarla all’armonia della natura, na, tra le colonne doriche corrose avere saggi dell’intera produzione biani dominatori del mare “igno- nell’arte. Nelle sue composizioni in modo da diventare un tutt’uno / dal tempo, spezzate e riverse / dell’autrice, tenendo conto anche rano l’angoscia / e volano appa- c’è poi una sottesa musicalità, che con essa. in luoghi arcani cinti di silenzio, / delle successive pubblicazioni: gati d’infinito” (p. 36), l’autrice spesso attinge all’endecasillabo; Nel girovagare in cerca di serena bellezza ancora pregni”; la silloge di liriche L’anima e il incontra anche le diomedee, che a e non mancano espedienti diver- d’esperienze ed emozioni, data la e la sua anima “rimpiange l’inef- lago (Pomezia--notizie, Pomezia, ricordo dell’eroe da cui prendono si, come la posizione dei voca- sua cultura classica, la poetessa fabile gioia / di quegli attimi si- 2010) e quella di racconti Sette il nome gridano in modo strazian- boli, rime, assonanze e altro: ad si trova più a suo agio in quelle mili all’eterno”. Infine nella lirica storie al femminile (nel volume te. esempio, lo scarto in “serena, / la regioni in cui s’è sviluppata la ci- “Lettera a un amico sicano”, che collettaneo Dedalus, Puntoacapo, Naturalmente il mare è veicolo sera”, dove sera è la riduzione di viltà dell’Occidente. Perciò rice- chiude la sezione stessa, scrive Novi Ligure, 2011). di civiltà e vuol dire anche coste, serena, e il chiasmo di “tra i fit- ve un grande appagamento spiri- che la voce dell’amico lontano è Nella poesia della Busca Ger- località e paesaggi. I tremuli pa- ti… / fra i timi”, in cui le iniziali t tuale in Magna Grecia e in Sicilia, “quasi raggio di quel sole / sica- netti il mare si configura anzitut- esaggi marini nella delineazione e f s’alternano (p. 37 ). toccando con mano le reliquie di no, voce di forza e di luce”. to come rimpianto dell’infanzia, poetica della Busca Gernetti spes- Soprattutto la sua forma quella civiltà. La Sicilia ritorna ancora nelle lontana e favolosa età in cui lei ha so assomigliano a certi quadretti espressiva riecheggia tanti scrit- Quanto alla sua passione per successive Sette storie al femmi- visto per la prima volta questo re- di tenui acquerelli: e, se a volte le tori, con cui l’autrice instaura la Sicilia, basti pensare che la li- nile, le quali, oltre al pregio della gno del sogno e del mito: “pochi zone sono anonime, caratterizzate comunanza artistica e personale rica “Il vento di Tindari” nel pre- correttezza formale, rivelano la Il libretto Onda per onda anni felici / tra una guerra feroce soltanto o da vecchie case corrose intesa, e che — anche quando non cedente libro Ombra della sera delicatezza d’una vera poetessa (Edizioni del Leone, Spinea, / e la scoperta / amara della vita” o da spiagge e abitazioni eleganti, siano espressamente nominati — (così intitolato da una statuetta ex che sa scandagliare sentimenti e 2007, pp. 56, € 8) della lombarda (p. 22). Ma molte altre sensazio- a volte invece esse hanno precisi vivificano le liriche con espressio- voto del sec. III a. C. conservata costruire vicende coinvolgenti: Giorgina Busca Gernetti, esplosa ni e riflessioni accompagnano il nomi, che sono Cinque Terre, Ver- ni divenute familiari, dimostran- al museo etrusco di Volterra, la in “Via Pirandello”, narrando una come poetessa nel 1998 dopo una girovagare dell’autrice: quando il silia, Argentario, Isola del Giglio do che la poesia vive ab aeterno: cui denominazione è attribuita al strana avventura (pirandelliana di vita dedicata all’insegnamento mare è placato e calmo, immen- (dove “forse si sfaldano le pene“), “domator di cavalli” (Omero/ D’Annunzio) apre la sezione Ele- nome e di fatto), l’autrice ricorda d’italiano e latino al liceo classi- sità/infinità, geografia e storia, Isole Tremiti, Gargano, necropo- Monti, Omero/Pindemonte, Vir- gie sicane, il cui titolo riecheg- questa ripida e tortuosa strada che co, contiene una scelta di liriche colori, odori, pace, rilassamento, li di Merinum, Riace, Reggio di gilio/Caro, Tasso, D’Annunzio); gia le Elegie romane del Goethe dal mare porta al centro di Taor- ispirate al mare e al suo ambiente, acquietamento delle proprie ansie, Calabria, Messina, Tindari… Nel “il tremolar della marina” (Dante, tradotte dal Pirandello, le Elegie mina e al suo teatro greco, in un già pubblicate — oltre che in una vita; quand’è agitato e rabbioso, mare Jonio i pesci danzano, guiz- Boiardo, Trìssino, Tasso, D’An- romane del D’Annunzio e le Ele- panorama mozzafiato; e in “Mi- rivista — in quattro più volumi- turbolenza, inquietudine, soffe- zando festanti, mentre i tormenti nunzio); “lontanando” (Bembo, gie renane dello stesso Pirandel- raggio a Segesta” sa ripescare il nose sillogi (tutte edite da Genesi, renza, pericolo, senso del proprio della poetessa s’acquietano, e lei Leopardi, Pascoli, D’Annunzio); lo. Questa sezione è introdotta da mito e abilmente trasformarlo in Torino), che qui praticamente si limite, sconfitta, morte. E dopo la si sente “una creatura marina” “tamerici salmastre”, “ascolta, due versi della lirica “Terra” del miraggio. rispecchiano e sintetizzano: Asfo- morte c’è il nulla: infatti a volte (p. 42), anche se sullo Stretto non ascolta. / Odi se mai parole uma- Quasimodo (inclusa nella raccolta Per concludere, la scrittura deli (1998), La luna e la memoria la luna amica getta un ponte d’ar- riesce a percepire il miraggio del- ne” e “falce dorata… falce d’oro” Ed è subito sera e riferita al mare) creativa di Giorgina Busca Ger- (2000), Ombra della sera (2002) gento sul mare fino all’orizzonte la Fata Morgana, come se questa (D’Annunzio); “la gran quiete e comprende fra l’altro anche le netti eccelle per il senso di pre- e Parole d’ombraluce (2006). e all’autrice piacerebbe andare volesse celarglielo tra brume cel- marina” (Cardarelli); “sono cre- liriche “Siracusa”, “Agrigento”, carietà ch’esprime, per l’assolu- La decisione di questa ripub- lontano “verso il Nulla, nel Nulla tiche. atura” (Ungaretti); “ossi di sep- “Selinunte” e “Segesta”, dedicate ta correttezza formale e per gli blicazione è giustificata dalla / assoluto, eterno, infinito…” (p. L’espressione linguistica del- pia” (Montale); “Il vento di Tin- a località sacre alla cultura clas- elementi di cultura classica che stessa autrice con l’amore per il 20). la Busca Gernetti non soltanto è dari” (Quasimodo). sica di cui lei ricorda teatri greci, la permeano, facendo sì che l’au- mare e per la poesia ad esso ispi- La sabbia scivola veloce dalle del tutto corretta, ma si può defi- Inoltre, a causa della sua for- templi, colonne, telamoni e l’inte- trice possa essere considerata una rata da parte del poeta Carlo Mi- mani come la vita, anche se l’esta- nire perfetta. L’autrice, rispettosa mazione l’autrice fa tanti rimandi ra civiltà greco-sicula. C’è anche delle voci più significative della chelstaedter (Gorizia 1887-1910), te può dare l’illusione dell’eterni- di tutte le norme grammaticali, è alla mitologia: Odisseo/Ulisse, la lirica intitolata Pantocrátor, nostra poesia e un punto di rife- del quale in apertura riporta al- tà; e, se talora all’alba sul mare molto attenta alla punteggiatura e Enea, Giàsone e gli Argonau- dedicata al Cristo del duomo di rimento per altri scrittori. Il che è cuni emblematici versi inizianti svaniscono i mostri notturni della agli accenti, che ai fini d’un’esat- ti, Diomede, Alcyòne e Ceìce, Monreale, ieratica figura presen- dimostrato anche dai molti primi proprio con le parole “Onda per coscienza, talaltra l’autrice av- ta pronuncia troviamo segnati Èrebo, Aurora dalle dita di rosa, te pure in altre chiese, fra cui la premi e altri riconoscimenti da lei onda” di questo titolo. E leggen- verte il tormento dell’esserci, una anche là dove non ce li saremmo il cocchio dell’Aurora, Selène, cappella palatina di Palermo e ricevuti nonché dalle motivazioni do quest’opera (che in copertina sofferenza riflessa nelle cose in aspettati. E, fra tante stramberie Afrodite/Anadiomène, Scilla, Ca- il duomo di Cefalù. Nella lirica dei premi stessi e dagli apprezza- reca una Tempesta di Claude Mo- cui s’imbatte: una conchiglia ri- dilaganti nel panorama letterario, riddi, il regno ventoso di Eolo… “Melanconia (in volo da Punta menti di vari critici che si leggo- net e nel contesto la prefazione masta sulla sabbia, un pino con- lei produce dei testi esemplari, E a questo vento profondo la po- Raisi)” poi scrive: “Ero felice nel no nei suoi libri. di Paolo Ruffilli e la postfazione torto, un ippocampo agonizzante confermando il suo ruolo d’in- etessa chiede di rapirla e abban- sole e nel vento / della terra sica- Carmelo Ciccia

Peppa la Cannoniera e il Risorgimento catanese In diretta dal passato! l’entusiasmo del popolo catanese stava sca- Elefanti, abbandonando, sulla via, il canno- tenando un “vero inferno”! Io, nei primi ne. Al mio grido: «Prendiamolo», venne mesi dell’anno, svolgevo un ruolo…segre- lanciata una robusta fune, assicurandoci la to! Ero impegnata in attività… spionistica presa del mitico cannone! A mezzogiorno a favore dei liberali. Ero riuscita ad intro- nelle schiere dei miei picciotti si ebbe un durmi nell’esercito borbonico col pretesto vago senso di scoraggiamento: le munizio- di accendere il fuoco, bollire il rancio, accu- ni ormai erano poche e i rinforzi tardava- dire alla lavatura delle marmitte; insomma, no a giungere. Di questa debolezza seppe svolgevo i compiti di una fidata vivandiera. profittare il generale borbonico Clary, che Intanto, segretamente, mantenevo i contatti cercò con una carica di cavalleria, per la via con i miei amici, informandoli delle inten- del Corso, di aggirarci da destra, ma giun- zioni del generale Clary, circa il movimento ti in quel punto, sbucammo in piazza San delle truppe. Purtroppo, dopo qualche tem- Placido trascinando il cannone guadagnato po, destai i sospetti della polizia borbonica, in piazza Università. Ma quando abbiamo che mi arrestò con l’accusa di spionaggio a visto caricare la cavalleria di Clary contro favore dei liberali». di noi, molti dei nostri se la diedero a gam- Conobbe, quindi, anche le carceri be levate. Solo Peppa rimase, impavida, al borboniche. Ma come riuscì a fuggire? suo posto, con grande sangue freddo… ma «In quella tetra prigione il mio pensiero anche con tanto timore! Improvvisai uno era unicamente rivolto ai miei compagni ed dei miei stratagemmi che riuscì a scompi- alla causa italiana! Il pensiero di non poter gliare il nemico: sparsi della polvere sulla Ci siamo incontrati, per caso, a Barcel- cagno, fu successivamente affidata ad una prestare l’aiuto che desideravo mi tormen- volata del cannone e attesi tranquilla che la lona Pozzo di Gotto, a villa Mazzini, con contadina locale, Santa Munafò, coniugata tava, non mi dava tregua. Ad un tratto mi cavalleria caricasse; appena gli squadroni si Peppa la Cannoniera, durante una visita che con certo Giorgio Bolognani. balenò un’idea… bizzarra e geniale! Mi mo- mossero, diedi fuoco alla polvere ed i cava- la signora amava fare in quella casa, dove Signorina Peppa, mi racconti la sua strai…profondamente pentita! Chiesi la gra- lieri borbonici credettero che il colpo aves- la buona borghesia barcellonese si dava ap- storia, come ha trascorso la sua infanzia? zia, offrendo in cambio collaborazione con se fatto cilecca, prendendo soltanto fuoco la puntamento nelle sere d’inverno per giocare «Nelle strade del mio paese! Durante il governo regio, come informatrice delle polvere del focone. Così si lanciarono alla trame liberali. Ottenni così l’agognata scar- carica, sicuri di riguadagnare il pezzo per- a scopone scientifico, fumare sigari Avana la mia adolescenza, sentivo continuamente Barcellona Pozzo di Gotto, Monumento a Peppa e bere Whisky. Peppa amava recarvisi e ri- parlare di giustizia, di libertà, di Italia, di cerazione! L’accordo prevedeva che avrei duto, ma appena avvicinatisi di pochi passi, evocare le proprie prodezze belliche ai non patria. E, sebbene non avessi cultura per po- dovuto far dirigere i “cospiratori” in un pun- diedi veramente fuoco alla carica, provocan- Per i suoi meriti Peppa ’a Cannunera pochi che avevano il piacere di ascoltarla. tere cogliere appieno il significato di quel- to specifico e dare, con un preciso segnale, il do gravi danni e riportando una memorabile ebbe assegnata una medaglia d’oro, realiz- A prima vista appariva abbastanza stra- le parole, dentro di me intuivo che dovevo via ai regi per effettuare un attacco a sorpre- vittoria sugli assalitori. Quanto coraggio e zata da don Pietro Caruso Lazzaro. La me- vagante, nel vestire e nel portamento “ma- fare anch’io qualcosa. La mia particolare sa. Ma l’esito del mio giuramento, come lei incoscienza…e quanta gioia e onore!». daglia fu consegnata in forma solenne dal schile”! «Vestiva da uomo. Incontrandola, posizione di… trovatella e il duro mestie- immagina, fu completamente diverso!». Signorina Peppa, mi consenta un’al- Patrizio, unitamente al Decreto con il quale per la sua costituzione fisica doveva pre- re di vetturina mi aiutarono a capire ed a Signorina, vedo che lei ha un bel ca- tra domanda, forse, troppo impertinente. il Comune di Catania le assegnava nove Du- ventivamente sapersi che trattavasi di una considerare sulla mia pelle certe ingiustizie ratterino ed uno spirito alquanto ribel- Perché lei è rimasta… signorina? cati al mese. Successivamente, Peppa venne donna, perché: di statura regolare, non oltre sociali, che determinarono nel mio animo, le… «Caro signore, lei vuol sapere troppo; è insignita, dal Regio Governo Italiano, della il metro e 70 d’altezza, asciutta senza adipe una lenta e progressiva ribellione che sareb- «Sapesse quante ne ho combinate! Im- davvero un impertinente! Ma mi è simpatico Medaglia d’Argento al Valore. Il Comune donnesco, né ai fianchi, né al petto, faccia be esplosa… al momento opportuno. Fu in magini che durante l’insurrezione del 31 con quel suo colorito, quasi, bronzeo, da sa- di Catania, in seguito, le ha dedicato una regolare, priva di zigomi sporgenti, fronte questo clima di rivolta popolare che comin- maggio 1860 a Catania, ho “catturato”, con raceno, mi ricorda qualcuno, un altro giova- semplice lapide, dimenticata in un angolo piuttosto spaziosa, occhi infossati, neri, vivi, ciai a maturare un sentimento di ribellione una sorta di laccio, un cannone borbonico, ne siciliano, anche lui “signorino”. Le dico di strada della città etnea. Sarà Barcellona penetranti, colorito pallido, capelli tagliati a nei confronti di un governo fra i più tirannici portandolo via con alcuni compagni!» solo che, da giovane, si sogna il principe az- Pozzo di Gotto, invece, ad onorarla con un spazzola, molto brizzolati, vestito e berret- che la storia siciliana abbia conosciuto». Ci vuole dire, esattamente, come si zurro… si aspetta la persona giusta, l’amore decoroso monumento! to logori, bastoncello per sorreggere la sua Cosa si ricorda di quel fatidico anno svolse questo storico fatto? eterno… Forse, tutto ciò, è solo un’utopia, Giuseppina Bolognani, Peppa la Canno- debolezza causata dalla sua scarsa alimen- 1860 e dello sbarco dei Mille? «E’ stata una giornata memorabile che ha una dolce illusione! O forse… non ho avu- niera, morì a Messina, nel 1900, senza che tazione». «Ah! il 1860, che tempi! Proprio all’ini- segnato la storia della mia vita e, sicuramen- to “tempo” per pensare a queste cosucce! nessuno si fosse ricordato di «quell’essere Peppa la Cannoniera, al secolo Giusep- zio dell’anno, la città di Catania aveva visto te, anche quella della città di Catania! Men- E poi…gli uomini che mascalzoni… e che cotanto valoroso! Né conosciuta la causa pina Bolognani, nasce a Barcellona Pozzo di le prime manifestazioni di rivolta contro il tre si svolgeva il combattimento, ai Quattro fifoni!». della sua morte». Si è contentata di semplici Gotto (ME), il 19 marzo 1841. Si racconta dominio borbonico che si protrassero nei Canti, contro le soldatesche borboniche non Cosa vorrebbe dire ai giovani d’oggi? attestati di glorie militari che avrà sicura- che Carmela Aloisi, di professione ricevitri- mesi di febbraio, marzo e aprile, dirette esitai a lanciarmi nella mischia e a lottare «Che sono stata giovane anch’io! Ma mente portato con sé nelle tasche dell’unico ce di proietti, presentatasi all’Ufficio dello dal comitato d’agitazione catanese che, tra con gli insorti, aiutandoli con tutte le mie più che altro queste parole di monito: “Cari suo indumento col quale venne seppellita. Stato Civile del Comune con una neonata, l’altro, sparse la notizia che la rivoluzione forze a trasportare un cannone. Attraverso ragazzi, impegnatevi e amate tutto ciò che Ma la Storia non si può cancellare… e non dichiarò «che la stessa è nata da ignoti ge- sarebbe scoppiata al suono delle campane di cortili e scantinati, fu installato nell’atrio del fate, abbiate orrore per l’indifferenza, non può dimenticare una donna vestita comple- nitori, di averla trovata poco prima esposta Pasqua. Per tutta risposta, la polizia borbo- palazzo Tornabene, ad un mio ordine secco cercate le strade degli altri, ma percorrete, tamente da uomo e capace di compiere atti nella ruota, involta in un cencio senza al- nica occupò strategicamente la città e il co- spalancammo il portone e accesi la miccia, sino in fondo, il vostro cammino, anche se uguali, e senza dubbio superiori, a quelli dei cun segno sul corpo, e dell’età apparente di mando dei soldati regi venne affidato al ge- scaricando cannonate a non finire, contro i irto di fatica e di delusione, ed alla fine, sia- migliori guerrieri del tempo in cui si spara- un giorno». La trovatella, alla quale venne nerale Clary. Quando l’11 maggio Garibaldi soldati, i quali colti di sorpresa, si trincera- tene certi, vincerete la vostra battaglia! E, vano i cannoni con la miccia stabilito di darsi il nome di Giuseppina Cal- sbarcò a Marsala con i suoi mille volontari, vano in piazza Università e nel palazzo degli soprattutto, non dimenticatemi!”». Angelo Battiato 10 Marzo/aprile 2012 Spettacolo “Il giovane Montalbano” di Tavarelli Un affresco luminoso e mai banale dell’Isola Luca Zingaretti. Prestante, sensua- fiction italiane. Operazione originale Zingaretti e Riondino: corpulento, paura. È un ragazzo. Interessante in- le, siciliano molto di più del nuovo ed interessante che inevitabilmente prestante ma mai vanitoso, l’occhio vece, il lavoro di ricostruzione della interprete, Michele Riondino, Zin- porta a fare un confronto fra i due azzurro come il mare con cui ha un sicilianità, vera protagonista della garetti è stato il protagonista del protagonisti. Più nervoso, insicuro, rapporto di vero amore, lo stesso fiction, dal mare di Punta secca alla poliziesco più amato dal pubblico meno passionale il giovane commis- occhio con cui guarda con profonda tradizione culinaria agli scorci di ba- meridionale e non solo. E nella nuo- sario di Vigata non convince del tut- comprensione l’umanità ferita che rocco. Un affresco luminoso e mai va serie tv proposta da rai1 per la to. In primo luogo a non essere del incontra durante le indagini di Zin- banale dell’isola, a cui hanno con- regia di Gianluca Tavarelli l’assen- tutto credibile è il dialetto : quello garetti lasciano il posto ad una fisici- tribuito le ottime interpretazioni di za dello storico interprete si nota. Il di Zingaretti è migliore di quello di tà asciutta, atletica, ed uno sguardo Andrea Tidona nei panni di Carmine giovane Montalbano ci porta indie- Riondino. D’altronde un altro gran- che sembra inquieto, nervoso. E poi Fazio, Alessio Vassallo interpreta tro nel tempo, precisamente negli de interprete della sicilianità, Gian- il piglio investigativo, ci si è sforzati Mimì Augello, Fabrizio Pizzuto ha anni ‘90, nella Vigata di venti anni carlo Giannini, è romano, eppure in questo prequel di trasferire l’argu- prestato il volto al poliziotto Cata- fa, a scrutare la giovinezza di Mon- ha recitato in ottimo dialetto perso- zia ed il sesto senso del commissario rella, Luciano Messina nei panni del talbano. Ed il lavoro di ricostruzio- naggi storici del cinema italiano da maturo nel giovane Montalbano, ma ristoratore Calogero e Tea Falco in Una cascata di riccioli castano rio Montalbano presenta differenze ne fatto in questo prequel oltre che Mimì metallurgico a Travolti da un i risultati non sono stati all’altezza quelli di Grazia; e poi i camei nei di- chiari, occhi nocciola, espressione sostanziali dall’uomo di pancia e essere minuzioso, dettagliato, ben insolito destino nell’azzurro mare dello sforzo: il baby commissario versi episodi di Gino Astorina, Pip- da cucciolo e fisico atletico, anche di sostanza che per tanti anni gli ha congegnato è un’operazione interes- d’agosto. In secondo luogo la fisicità è intuitivo, ma a volte un po’ inge- po Barone ed altri attori siciliani. fisicamente, il giovane commissa- prestato volto e corpulento fisico: santissima e quasi una novità per le segna una distanza troppo grande tra nuo, è più insicuro ed a volte rasenta Laura Timpanaro “Le Tre sorelle” di Checov al “Piccolo” di Catania Il fascino di una vita diversa, promessa di evasione Dal 18 al 26 febbraio, al Piccolo Te- Irina è la più giovane, ancora ricca di en- pesta. Il lavoro è per Cechov il segreto: atro di Catania, è stato rappresentato il tusiasmi e di speranza. espiare, con un lavoro infaticabile i secoli dramma di Anton Checov Le Tre Sorelle Accanto alle tre sorelle, il fratello di ignoranza, di ingiustizia, di miseria che su progetto scenico e regia di Gianni Sal- maggiore Andrej sogna di diventare uno hanno oppresso il popolo russo, creando vo. scienziato famoso e nel frattempo sposa un enorme divario fra teoria e realtà. Que- Tra le opere del drammaturgo russo Natascia, una piccola borghese avara ed sto lavoro accomunerà gli uomini nella è quella che meglio descrive l’immensa invadente. creazione di una nuova era di pace e di tristezza che opprimeva la Russia di fine Arriva una guarnigione e le tre sorel- operosità in cui tutti gli sforzi si uniranno Ottocento, incapace di svegliarsi al passo le disprezzando il provincialismo dei cit- per raggiungere mete non ancora sognate. coi tempi e di attuare le riforme borghesi tadini, annodano relazioni tenere con gli Il progetto scenico e la regia di Gianni dell’Europa più evoluta. ufficiali alla cui classe privilegiata appar- Salvo al Piccolo teatro di Catania, mette Tre sorelle, Olga, Mascia, Irina, or- tenne pure il padre. Tra di essi, il tenete in risalto le tre protagoniste: Olga (Anna fane di un generale, lasciarono bambine e barone Tuzenbach, si innamora di Irina, Passanisi), Mascia (Carmen Panarello), Mosca, per “seppellirsi” in una città di ma morirà in uno sciocco duello, mentre Irina (Tiziana Bellassai) in un continuo provincia. Mosca rappresenta quindi per Mascia si consola del suo infelice matri- scarto tra sogno e realtà, in un costante loro il fascino di una vita diversa, una pro- monio, con l’amore per il comandate Ver- desiderio alla ricerca della felicità, i pro- messa di evasione. sinin. Ma “niente può succedere”: il reg- tagonisti invocano un futuro migliore, lo “se tu sei a Mosca, in una immensa gimento parte e le tre sorelle rimangono, sognano, ma inevitabilmente si scontrano sala di ristorante e non conosci nessuno e dopo un momento di tragica disperazione con l’impossibilità di realizzarlo. nessuno ti conosce, pure non ti senti stra- a vivere la loro squallida vita. Il dramma Le tre sorelle raccontano i loro falli- niero. Qui, invece, tu conosci tutti e tutti ti si chiude con il grido angosciato di Irina: menti, i loro desideri, fra spazio (Mosca) conoscono, ma sei straniero e solitario “. «adesso è autunno, presto verrà l’inverno e tempo (infanzia) velato da una antica sottolinea continuamente. tano sotto mano, come se le pennellate Olga, la più anziana insegna al ginnasio: che coprirà tutto di neve e io lavorerò... malinconia. La musica di Pietro Cavalieri ben si non avessero nessun rapporto fra loro; ci un lavoro senza gioia ma che le permet- lavorerò...». Nello spazio scenico le tre sorelle sono intona a scandire il senso di vuoto che si allontana un po’, si torna a guardare e te di vivere. Mascia innamorata a 18 anni In questo oppresso dolore Cechov vuol accompagnate da tre enigmatiche sedie: circola nell’aria. Cechov ha una sua pro- nel complesso si riceve un’impressione del professore Kuligin, un uomo gretto e mostrare il disagio profondo di tutta la custodi di attesa, di capovolgimenti, di pria forma, come gli impressionisti: l’ar- straordinaria: davanti a noi è un quadro meschino, lo ha sposato convinta della sua Russia, ondeggiante fra la rassegnazione orologi senza lancette pronti a registrare tista spalma i colori, come se non facesse chiaro, indiscutibile. Nella Fragalà intelligenza e abbagliata dalla sua cultura. e il presentimento di una non lontana tem- «il tempo del nulla» come lo stesso regista neppure una scelta, così come gli capi- “Bastardi a cena” al Teatro “Tezzano” di Catania La cruda umanità di chi vorrebbe vivere un’esistenza normale Liberamente ispirato a “Ba- li del teatro, quasi come a volerli ziale clima festoso, scorci di una mondo carico d’odio. stardi senza gloria” di Quentin Ta- trasportare per indefiniti luoghi vita tranquilla, per poi inorridirsi Il Cast è composto da: Inco- rantino, la compagnia del “Teatro spazio-temporali, interagendo con di fronte alle inaudite violenze gnito Alessandro, Sgroi Alice, degli Specchi”, ha proposto sul gli attori, tra la drammaticità della che gli spietati “gatti” provocano Aiello Antonio, Sarra Chiara, Vin- palcoscenico del teatro Tezzano deportazione, l’allegria di un bic- ai “topi”, agli ultimi, ai diversi; ci Damiana, Zappalà Dario, Costa di Catania, lo spettacolo Bastardi chiere di vino tra amici e l’euforia l’omosessuale, simpatico ed irri- Dino, Aiello Floriana, Morselli a cena, curato dal regista Marco di un ballo che vuole solamente verente durante la festa, massacra- Francesca, Catara Francesco, Bo- Tringali, coadiuvato nella stesura nascondere l’inquietudine di esse- to di botte, il paraplegico, proprie- naventura Giovanni, Fragola Gio- del testo da Salvo Giorgio. re scovati dalla Gestapo, dai “gat- tario del pub nel quale si svolge la vanni, Leotta Giulia, Vivera Giu- Si tratta di uno spettacolo de- ti” rastrella ebrei. scena, schiaffeggiato, la giovane seppina, Riolo Giusi, Allegra Gra- cisamente innovativo, senza palco, Si mette in scena la cruda ebrea violentata, la donna freddata ziana, Russo Lara, Mileti Lorena, senza posti a sedere, coinvolgendo umanità di chi vorrebbe vivere con un proiettile in testa; sono tutti Ippodrino Luisa, Sarra Marco, Lo direttamente il pubblico ritrovato- un’esistenza normale, fingendo di uomini e donne che rappresentano Bianco Martina, Furnò Roberta, si catapultato in uno dei luoghi più non essere “ratti” in cerca di un il numero dell’odio, dell’inumani- Pellegrino Rosi, Sorge Rossella, oscuri dell’Europa degli anni 60: nascondiglio ma affermando con tà, della follia; il numero dei sei Barbagallo Salvo, Giorgio Sal- il ghetto di Varsavia. forza il proprio diritto all’esisten- milioni di vittime dell’olocausto vo, Seminatore Salvo, Cantarella Un dramma rivissuto che coin- za. che come le comparse dello spet- Seby, Marino Serena, Bonanno volge emotivamente gli spettatori, Il pubblico, grazie al talento tacolo hanno pianto, hanno grida- Stefania, Russo Tekla, Sardo Va- trasportati per le stanze dei loca- della compagnia, si abitua all’ini- to, hanno sofferto le ferite di un lentina. Santy Caruso Carmelo Bene, dieci anni dalla morte di un non-nato «Del genio ho sempre avuto la mancanza di talento», amava ripetere iumi di pernod, damigiane vino rosso a 18 E dopo la sua morte è inutile cercare eredi, Bene Albert Camus, alla parentesi cinematografica ini- Fgradi, tabacco e letti sempre molto affollati. non aveva neanche filiazioni, lo sapeva Piergiorgio ziata con l’onirico Hermitage e conclusasi con Un Così Carmelo Bene raccontava la propria vita nella Giacché che, già 10 anni, fa affermava: Amleto di meno, dalla televisione alla radio, dalla lunga conversazione con l’amico e studioso Giancar- «Non c’è un dopo Carmelo Bene. E non perché centralità della componente vocale nel suo teatro, la lo Dotto, chiacchierata edita da Bompiani col titolo alla morte di un personaggio grande e di una per- phonè, all’invenzione della macchina teatrale, l’ar- Vita di Carmelo Bene. sona cara si voglia assurdamente fermare il tempo, tista di Lecce non ha mai avuto vita facile. Ignorato «Del genio ho sempre avuto la mancanza di ta- ma perché non c’entrava nulla col nostro tempo. Non dalla critica italiana, che per incompetenza non ne lento», amava ripetere di sé. Abitava un castello mo- c’è neanche un prima Carmelo, a guardar Bene. Per comprese la grandezza, trovò studiosi ed ammiratori resco, ma non apparteneva al suo tempo, si sentiva quanto ci si sforzi di cercare le eredità e i condizio- nel critico francese Jean Paul Manganaro, in Pierre un non-nato e condusse una vita fatta di eccessi e di namenti, le filiazioni e le profezie che devono per Klossokwi, e nel filosofo Gilles Deleuze. Furono in scandali, il più grande di tutti: la grandezza e l’im- forza averlo generato, nessuno è riuscito per davvero pochi in Italia ad apprezzarlo agli inizi della carriera, portanza del suo teatro. Dieci anni fa, il 16 marzo a infilarlo nella storia e a spiegarlo con la geogra- pochi ma buoni: Ennio Flaiano, Elsa Morante, Pier- 2002 moriva Carmelo Bene, e nel ricordarlo, l’ami- fia.» paolo Pasolini, Alberto Moravia tra gli altri. A dieci co e studioso Giancarlo Dotto scrisse: «E’ stato di Voleva distruggere il teatro, depensare il cinema, anni dalla scomparsa, un festival per ricordarlo: il parola. Ha messo in scena la sua morte. Lo ha fatto rifunzionalizzò la televisione, utilizzò la radio per le Festival Carmelo Bene, promosso tra gli altri dall’ul- con il perfezionismo di sempre, la cura maniacale dei Interviste impossibili, passando anche attraverso la tima moglie dell’artista, Raffaella Baracchi e dalla dettagli. Questa volta ha scelto anche il pubblico. Po- frequentazione del morto orale, pubblicando l’opera figlia Salomè Bene, e inserito all’interno del Bari chi intimi. Nessuna replica. L’aveva detto agli amici omnia per Bompiani nel 1995. Eppure dell’artista sa- International Film Fest, una serie di iniziative, in- più intimi. Il suo ultimo spettacolo sarebbe stato una lentino si è detto tutto tranne il necessario. Dall’esor- contri, retrospettive, mostre nella terra del maestro: veglia funebre.» dio al teatro laboratorio di Roma, con il Caligola di il salento. Laura Timpanaro Teatro Marzo/aprile 2012 11 “La signorina Giulia” di Strindberg all’Ambasciatori di Catania Tragedia naturalistica in uno spettacolo accattivante, piccante e conturbante La differenza tra classi sociali e la di- occasione rituale di scatenamenti orgiastici ad elevarsi allo status borghese, personifi- perfettamente a suo agio nei panni stanza fra i due sessi raccontati attraverso il gioco di seduzione tra la padrona di casa cata da Jean, sono i veri protagonisti del della cuoca, nella scena di seminu- la dicotomia tra eros e thanatos nella piéce e lo scaltro subalterno. Un gioco destinato dramma di Strindberg. Ed il motivo dello do, e nei dialoghi con Jean. Mentre La signorina Giulia, di August Strindberg, a concludersi tragicamente, con la morte di scandalo dell’opera all’epoca fu proprio Valter Malosti decisamente meglio in scena al teatro Ambasciatori di Catania Giulia. l’unione tra padrona e servo, che porta ad come regista che come attore. In dal 2 al 7 marzo. Prodotto dal teatro stabile Tra atmosfere underground ed eroti- uno capovolgimento dei ruoli, in cui sarà alcuni momenti il servo Jean sfog- di Torino, per la regia di Valter Malosti la smo a profusione si assiste a scene quasi Julie a chiedere a Jean di impartirle ordini. giava, infatti, una recitazione troppo tragedia naturalistica dello scrittore svede- esplicite di convegni amorosi. Ma la ses- Più sottile il gioco basato sulla differenza accademica, mentre era ben esibita se è uno spettacolo accattivante, piccante e sualità messa in scena è strumento e non fra i due sessi, la femminilità complessa la carica di sessualità sulla scena, e conturbante. oggetto. Sebbene, infatti, la carnalità sia ed a tratti nevrotica di Julie, e la prestanza l’avidità del personaggio, credibile Su una scena che sembra ricostruire un elemento preponderante della messa tracotante di Jean, si scontrano in una con- come mascalzone. una casa rovesciata, piena di anfratti, boto- in scena, l’erotismo più che oggetto della tinua dicotomia tra eros e thanatos. Valeria L’atmosfera dark è stata resa an- le, elementi che sembrano un richiamo alla drammaturgia è veicolo per raccontare al- Solarino ha prestato il volto alla comples- che da un’originale cura delle scene, dimensione dell’inconscio, si consuma la tro: la differenza fra le classi sociali e la sa personalità di Julie, che convive con un affidate a Margherita Palli, e i costu- relazione pericolosa tra la signorina Giulia, distanza tra i due sessi. La debole e con- turbine di emozioni, alla ricerca di sé, e mi, esplicito richiamo alle trasgres- figlia del conte e padrona di casa, e il servo traddittoria aristocrazia svedese di fine Ot- con un dolore così profondo da poter esse- sioni rappresentate, sono stati curati Jean. Inizia così nella notte di mezza esta- tocento, rappresentata da Giulia e la classe re risolto solo attraverso il suicidio. Otti- da Federica Genovesi. te, in occasione della festa di san Giovanni, medio-bassa, scaltra, intelligente, che mira ma l’interpretazione di Federica Fracassi, Laura Timpanaro “Il Cunto”, diceria popolare di un amore proibito “Vanni Lupo” di Martoglio nel dramma musicale di Turi Mancuso La paura di una nuova guerra in scena domenica 18 marzo con gli impediscono loro di vedere oltre le del villaggio, nasconde la propria mondiale, un giovane diffamato e arrangiamenti musicali di Salvo Ase- apparenze e di scovare l’amore, la ve- autenticità dietro la maschera dello costretto a darsi alla macchia, l’amo- ro che ha curato, insieme alla figlia rità, la sincerità. sciocco. Ma in realtà è proprio lui re appassionato e impossibile per la Martina, la regia. Il corpo di ballo del- Diversamente accade alla coppia l’unico ad aver colto la verità degli figlia del barone... Questi gli ingre- lo Studio Arte Danza di Misterbianco, degli innamorati. Il giovane Vanni eventi, il solo ad aver saputo posare dienti principali de Il Cunto, rivisita- con le coreografie di Anna Bonac- Lupo, condannato dalla società e ap- quell’occhio lucido e innocente sulle zione in forma di dramma musicale corsi, accompagna con delicatezza lo pellato come criminale e Maria, la fi- magagne del mondo per carpire quel della nota leggenda di Vanni Lupo di svolgimento della storia e arricchisce glia del barone di Turri, entrambi tra- quid che agli altri, accecati da vanità cui Martoglio aveva dato un saggio la performance con tocco raffinato ed volti da un amore tanto inarrestabile e apparenza, è sfuggito. nella sua celebre Centona. Una storia elegante. quanto proibito e costretti a nasconde- Tragica, struggente e romantica, dolce e struggente, ideata e composta Le sequenze sceniche, che si suc- re la loro passione. Tutti i personaggi, la storia rielaborata da Turi Mancuso dalla mano del grande compositore cedono come piccoli quadri di una nel Cunto, si nascondono: le famiglie è una piccola perla, con spunti musi- paternese Turi Mancuso, già autore società ormai perduta, ma in un certo che non capiscono, ma criticano gli cali veramente toccanti. E come tutte della Cavalleria rusticana rappresen- senso epica e statuaria, raccontano la avvenimenti si celano dietro veli di le fiabe trasporta in un luogo altro che tata con successo in vari centri della quotidianità delle famiglie di Turruli- ipocrisia, gli amanti vivono nel segre- lascia andar via lo spettatore con la Sicilia e non solo. fu, vecchio nome di Massannunziata, to, il barone chiude il proprio dolore leggerezza di un sogno... e il profumo Spettacolo ripetuto negli anni, le cui fatiche giornaliere, impregnate dentro l’abito del proprio ruolo. di una viola selvatica. con cast sempre diversi, è stato messo dal consueto pregiudizio popolare, Anche Micu Scussuni, lo scemo Martina Asero La “Tosca” in scena al Massimo “Bellini” di Catania Assente da cinque anni dal palcoscenico etneo ha raccolto lunghi e calorosi applausi «Non vi è spazio per la ragione, per la riflessione e per avvisa che l’evasione è stata scoperta e non appena i due farà giustiziare il pittore solo in cambio del suo amore. l’analisi, in quest’opera in cui il tasso emozionale è altissi- uomini sono usciti, il Sagrestano ed un gruppo di allievi Sconvolta dalla notizia del suicidio di Angelotti e piena di mo. In Tosca tutto è passione, amore, gelosia e malvagità» cantori della Cappella entrano pieni entusiasmo per la no- ribrezzo la donna accetta l’infame ricatto a condizione che ( Giovanni Anfuso). Le parole del regista Anfuso rivelano tizia di una sconfitta napoleonica. il barone compili un salvacondotto per sé e Cavaradossi. l’atmosfera che ha coinvolto il pubblico, lo scorso febbra- A porre fine allo schiamazzo dei chierici giunge il E così è! io, al Teatro Massimo Bellini di Catania. Dall’allestimento barone Scarpia, crudele e temutissimo capo della polizia, Scarpia dà ordine a Spoletta di organizzare una fu- scenico rigorosamente realistico, alle voci e alla musica, che trova nella cappella un ventaglio dell’Attavanti ed il cilazione “simulata” e firma il salvacondotto per la fuga Tosca, seconda opera nel cartellone della stagione lirica, paniere della colazione di Cavaradossi vuoto. Il barone dei due amanti da Roma. Ha tutte le carte in regola per assente da circa cinque anni dal palcoscenico belliniano, si Scarpia intuisce che il fuggiasco è stato nella chiesa e che rivestire il ruolo dell’antagonista Scarpia, interpretato dal è meritata prolungati applausi e richieste di bis. il pittore si è fatto suo complice. Quando Tosca torna alla già noto Caruso dalla spiccante e poliedrica bravura nelle Il melodramma in tre atti, musicato da Puccini tra il ricerca di Mario per avvertirlo che la sera dovrà eseguire vesti di Rigoletto nel dramma verdiano che ha degnamen- 1898 e il 1899 su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illi- a Palazzo Farnese una cantata per festeggiare la vittoria te concluso il cartellone della precedente stagione lirica ca, è tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou e fu dell’esercito austriaco a Marengo su Napoleone, Scarpia catanese. Egli con la forza ferina dell’uomo senza scrupoli rappresentato per la priva volta a Roma, al Teatro Costan- le fa vedere il ventaglio, alimentando in lei la gelosia ed i si avvicina a Tosca, la afferra per possederla, e lei con un zi, il 14 gennaio 1900. sospetti, e la donna si precipita fuori alla ricerca dei pre- pugnale, preso sul tavolo, con colpi decisi lo accoltella, Spente le luci, il sipario si apre all’interno della bella sunti amanti, seguita dal poliziotto Spoletta. uccidendolo. Gesto raggelante quello di Tosca, soprattutto chiesa romana Santa Maria degli Angeli, in perfetto stile Nel frattempo con solennità viene intonato in chiesa il nel momento in cui dispone le candele e la croce intorno neoclassico (Sant’Andrea della Valle nel libretto di Giu- Te Deum per la vittoria su Napoleone. al corpo inerme del barone quasi a voler legittimare, con seppe Giacosa e Luigi Illica) dove si rifugia il prigioniero Il sipario si chiude sulla navata della chiesa e si apre i simboli religiosi, un omicidio che, sebbene per difesa, politico, console della repubblica romana soppressa dalle su una stanza di Palazzo Farnese, realisticamente fedele resta pur sempre tale e per questo è un gesto da punire. Lei, truppe napoletane, Cesare Angelotti. Il pittore Mario Ca- alla realtà, dove il barone sta cenando. Spoletta giunge a Tosca (Celia Costea, Nadia Vezzù), superba, appassionata E come in un’orchestra la musica funziona se ben con- varadossi sta ritraendo in un quadro Maria Maddalena, nel riferire che il fuggiasco è irreperibile ma ha arrestato Ca- quando piange per Cavaradossi e dai toni romantici nella dotta, così l’opera è apparsa ben fatta e il merito va al team, cui volto il sagrestano riconosce una sconosciuta devota. varadossi per il suo comportamento ironico e provocante. nota aria “vissi d’arte, vissi d’amore”; severa, composta dal direttore d’orchestra Giuliano Carella, che soprattutto Cavaradossi gli confida che venne proprio colpito dall’in- Mario viene quindi introdotto e risponde sprezzantemente in quel suo abito rosso, metafora del sangue, nell’atto di all’inizio del terzo atto ha ben orchestrato il contrappunto tensa espressione del bel volto dell’ignota, la marchesa At- alle domande di Scarpia, negando ogni complicità nella uccidere senza alcuna pietà il vile Scarpia. di “legni ed ottoni”, al regista Giovanni Anfuso, che ha tavanti, mentre era immersa nella preghiera. Il sagrestano, fuga del prigioniero. Arriva Tosca, convocata dal barone, Una morte chiama l’altra e come un climax ascen- ben reso l’idea di Micha van Hoecke che aveva affermato: dopo aver ricordato al pittore di ‘scherzare coi fanti e di alla quale Mario raccomanda a bassa voce di non parlare dente dalla sala di Palazzo Farnese la scena si sposta alla «Bisogna servire il teatro e non servirsi del teatro» (l’Alba, lasciar stare i santi’ si accomiata e l’ Angelotti, credendo a nessun costo. cella di Castel Sant’Angelo, dove si consuma la tragedia. febbraio/marzo 2012, a proposito della Carmen, dove il di esser rimasto solo, esce dal suo nascondiglio. Cavara- Mentre il pittore viene condotto in un’altra stanza per Prima della fucilazione Mario chiede la grazia di manda- regista è stato poco ossequioso di questa affermazione). dossi si accorge di lui e durante il riconoscimento il loro essere ancora interrogato, Tosca si sforza di rimanere cal- re un ultimo scritto a Tosca, che giunge improvvisamente Buona l’interpretazione del pittore Cavaradossi, da parte colloquio è interrotto dall’arrivo di Floria Tosca, la bella ma, rispondendo con leggerezza alle domande insidiose di affannosa e felice, per annunciargli l’uccisione di Scarpia, di Walter Borin che ha sostituito Rubens Pellizzari per cantante innamorata e gelosissima di Mario. Scarpia, ma presa dalla disperazione per le grida di dolore mostrargli il salvacondotto e informarlo della fucilazione la rappresentazione del 21 febbraio. Infine, non per mi- Tosca perlustra la cappella in cerca della donna con dell’amante alla tortura, non resiste allo strazio ed indica simulata. nor pregio artistico, il plauso va al resto dei cantanti per cui pensava che il suo amato si stesse intrattenendo e dopo nel pozzo del giardino il nascondiglio di Angelotti. Sorridendo, Mario si avvia al supplizio e cade davanti la bravura e professionalità: Cesare Angelotti (Francesco essere stata rassicurata sulla infondatezza dei suoi sospetti, E in questo momento della storia non si può non al plotone d’esecuzione, suscitando l’ammirazione di To- Palmieri); il sagrestano (Maurizio Muscolino); Spoletta la giovane riconosce nel dipinto le fattezze della Madda- “impressionarsi” della sublime l’interpretazione di Tosca sca, nascosta ad osservare la scena. Ma quando si avvicina (Michele Mauro, Sciarrone Tino Rametta); un carceriere lena e gli fa una scenata di gelosia. Il giovane la rassicura che affronta la scena con un’emozione che tradisce gusti al corpo di Mario per aiutarlo a rialzarsi, se ne ritrae con (Alessandro Vargetto); un pastorello (Alice Fiocco, Sa- con parole dolci e Tosca, vinta, dopo averlo baciato, esce tardo-romantici. Mentre gli occhi degli spettatori sono an- le mani sporche di sangue e incredula e sconvolta abbrac- muele Cozzubbo, Palma Saraceno). dalla chiesa. cora fissi su di Lei, le orecchie ascoltano la maledizione di cia il corpo del suo amante morto. Spoletta e Sciarrone Ancora un applauso al Maestro del coro Tiziana Car- Mario Cavaradossi ora può far cenno all’Angelotti di Cavaradossi che, riportato nella stanza, impreca su Tosca vogliono vendicare la morte del loro capo e gridano con lini, Maestro del coro di voci bianche Elisa Poidomani, uscire e dopo aver appreso dall’amico il piano di fuga per per il tradimento compiuto. All’annuncio della vittoria di forza alla donna: «Tosca pagherai ben cara la sua vita», all’allestimento scenico del Teatro Massimo Bellini e in- non cadere nelle mani del barone Scarpia, escono insieme Napoleone a Marengo, Mario trova la forza di alzarsi e di ma Tosca balza sul parapetto del torrione e prima di gettar- fine al Coro di voci bianche “Gaudeamus Igitur” Concen- dalla cappella. gridare a Scarpia tutto il suo odio e il suo disprezzo. si nel vuoto dice a Spoletta «Colla mia! O Scarpia, avanti tus. Un colpo di cannone sparato da Castel Sant’ Angelo Liberatosi del prigioniero, Scarpia ricatta Tosca: non a Dio!». Punizione o liberazione? Rosamaria Crisafi 12 Marzo/aprile 2012 Musica e società

ANNI SESSANTA DEL ‘900: LA MUSICA IN ITALIA MATURA LA COSCIENZA POLITICA GIOVANILE

a felicità costa un gettone/ per i ra- lotte operaie e della repressione del Gover- Lgazzi del juke box:/ La gioventù, la no Tambroni; è l’anno del fronte comune di compro per 50 lire e nulla più... operai e studenti nella lotta contro il sistema Cantavano i giovani in Italia sul finire borghese che difende coi denti il privato e degli anni Cinquanta del secolo scorso, fa- gli affari. Poi arriva nel 1962 il boom eco- cendo eco ad una canzone cantata da Adria- nomico. Ma questo è un discorso lungo che no Celentano: Juke box. Era già cambiato porterebbe a considerazioni politico sociali qualcosa nel costume e nella mentalità ita- che non entrano nel mondo del rock, almeno liani dopo due fatti clamorosi che venivano in Italia, come impegno sociale, eccetto casi dal mondo della musica: nel 1957 prima, rari come si dedurrà in qualche rigo dopo; al “Palaghiaccio” di Milano con il Festival che non entrano nel mondo ideologico di rock di Bruno Dossena; nel 1958 dopo, con Celentano che fu senz’altro causa della ma- il Festival di Ancona di Vittorio Salvetti. turazione politica giovanile ma non propul- In tutti e due i festival lo stesso giovane di sore del suo effetto. Nemmeno 7 anni dopo, Juke box aveva proiettato un alone mitico il “molleggiato” capirà il mondo giovanile destinato a restare leggenda nel tempo. Il dai capelli lunghi e in Tre passi avanti ne fa suo modo di cantare il rock’ ‘n roll, il suo almeno 1000 indietro: «… se i ragazzi/ che modo di dimenarsi e di vestire all’americana non si lavano,/ quelli che scappano di casa, crearono un diaframma con il passato, con e altri che si drogano/ e dimenticano Dio/ la generazione degli adulti: quella di un’altra fanno parte del tuo mondo:/ o cambi nome.// cultura americana, la quale nasceva dalla ri- O presto finirai». Celentano, allora conser- costruzione e dal Piano Marshall e che ane- vatore e reazionario, aveva capito poco di lava al benessere e al quieto vivere; era come quel mondo! dire conformismo sociale. Nel 1960, a dirlo, Bisognerebbe semmai, restando nel sempre con la musica, il taglio generazionale mondo della canzone, guardare in cantautori è ormai netto: «Ci volete punire/ perché por- come Luigi Tenco (che poi seguiva anche il tiamo i jeans/ senza mai considerar/ questa rock) di Cara maestra (canzone censurata) e nostra età», canta sempre Celentano in dife- Fausto Amodei che stava con «i ragazzi dal- sa del ribellismo giovanile in Blue jeans del le magliette a strisce» e scriveva: «Di nuovo 1960. Il 1960 è l’anno in cui incomincia a a Reggio Emilia/ di nuovo là in Sicilia/ son Mi piacerebbe continuare ma il discor- ga intervista a un beniamino della canzone ho avuto il piacere di chiacchierare per un maturare la coscienza politica giovanile, ge- morti dei compagni per mano dei fascisti» so mi porterebbe lontano e non entrerebbe italiana di quegli anni: Gino Santercole, col paio d’ore e di riflettere tanto attraverso la neralmente rivolta a sinistra; è l’anno delle (Per i morti di Reggio Emilia, 1960) . più nello spazio che mi rimane per la lun- quale, trovandolo sensibile e molto umano, sua vita e la sua arte.

scoltavo in questi ultimi Era (è) mio zio, ma ha solo 2 anni più duetto sorseggiando una tazza di Agiorni, in nostalgici battiti, di me. E’ il fratello di mia mamma, caffè. Che ricordi! Bello il ricordo vecchi motivi degli anni Sessanta; sua sorella Rosa. Poi mi fu anche anche della “Bussola”, quando ci fu fra questi Busted di Ray Charles cognato; sposai, infatti, la sorella di Ray Charles. All’improvviso si mise e Eve of Destruction di PF Sloan : Anna. a cantare Busted e tutti, sentendone che ne fu anche autore. Fra le can- Adriano mi voleva sempre con il ritmo, si rivolsero verso di me che zoni degli anni d’oro della musica lui. Fu così che feci il chitarrista pri- avevo cantato Sono un fallito. internazionale, ancora oggi mito ma e il cantante dopo. Era stato così Poi ci fu anche l’esperienza inestinguibile della mia e della tua anche per il lavoro; mi diceva: “Ora cinematografica, lavorai per gran- generazione, ho riascoltato con for- cambiamo mestiere; facciamo gli di registi: , Sergio te trasporto emozionale due cover idraulici” e facevamo gli idraulici, Corbucci, , Ettore Sco- che furono tra le “cose” più belle eravamo negati per lo studio; poi un la, Giuliano Montaldo, che hai cantato: Sono un fallito e giorno mi disse: “Ora faremo gli oro- e . Per il cinema Questo vecchio pazzo mondo. Che logiai”; e facemmo gli orologiai. Fu il scrissi una canzone: Solo per amore significarono per te quelle canzoni nostro ultimo mestiere. nun se’ vive per il film Er Più - Sto- e quegli anni? Con la serata rock al Palaghiac- ria d’amore e di coltello, per il quale «Sono anni indimenticabili quelli cio, tante cose cambiarono; cambiam- anche lavorai accanto a Celentano lì: è sempre una grande emozione ri- mo noi, cambiò il costume italiano: e Maurizio Arena, e composi due cordarli. Gli anni dei grandi cambia- Adriano diventò un fenomeno ita- colonne sonore: Segni particolari menti in Italia: del boom economico liano. Fece poi il Festival di Ancona bellissimo, interpretato da Celentano e di un mondo giovanile che cammi- con Vittorio Salvetti (era 1958) con e Claudia Mori, e Yuppy Du, prota- nava con le grandi novità e trasforma- Il tuo bacio è come un rock: fu la sua gonisti Adriano e Federica Moro». zioni del mondo. Da noi incise molto vera e propria consacrazione! Nasce- Con tuo zio siete cresciuti in via sul costume il fenomeno Celentano e va in quegli anni l’amicizia con Tony Gluck; lui, poi, la lasciò per respi- del suo Clan. Io, mi sentii al centro Renis, Little Tony, Giorgio Gaber, rare «catrame e cemento», ma era di questi cambiamenti: avevo cantato Enzo Iannacci, Luigi Tenco. C’era veramente una strada così idilliaca Sono un fallito, la cover di Busted del stata l’esperienza del gruppo “Rock o Berretta e Del Prete esagerarono grande famiglia di amici e di casinari Anna che hai conosciuto Melù? il 1981. Certo Adriano non la prese mitico Ray Charles e Questo vecchio Boys” ma poi nacquero “I ribelli” la dose scrivendo Il ragazzo della che si divertivano con burle e simpa- «Sì. Proprio così, e fu una vera bene, ma poi quando, nel 1989, fece pazzo mondo, versione italiana di Eve con il geniale Gianni Dall’Aglio alla via GlucK? tiche buffonate fino a quando non ci fortuna per me: senza di lei non sa- “Fantastico” mi invitò alla trasmissio- of Destruction di Sloan che ne fu au- batteria. Fu così che mio zio, di punto «Intanto devo dire che il paroliere fu la grande e spiacevole rottura fra lo rei uscito dalla depressione; mi ha ne per cantarla con lui». tore e cantante. A me però piace di in bianco (come aveva fatto, quando per eccellenza, vero poeta, era Berret- zio e Don Backy; poi seguirono altri molto aiutato con la sua dolcezza e la Ricordo: «Perciò Adriano t’in- più come la canta Barry Mc Guirre, decideva per me il lavoro che dovevo ta. Sì, certo un po’ di esagerazione, disaccordi (come quello con Ricky sua comprensione. E poi è una donna cendierò./ E’ per salvarti che io lo ex Minstrels: è bellissima la sua ver- fare) che mi disse: “Adesso suoni la forse tanta, c’è. Gli autori, mettendo Ciango) e quella goliardica avventu- molto intelligente e tutto fare. E’ an- farò». E poi, come si diceva, la riap- sione. Ti scava nell’animo!» chitarra”. Fino a quel momento l’ave- in contrapposizione centro e periferia ra musicale si frantumò. Il Clan visse che un’ottima cuoca. Fu così che ci parizione di questi ultimi anni. Il tuo esordio, mi pare, fu nel vo vista solo appesa al muro (l’aveva di Milano, vollero richiamare l’atten- dal 1961 al 1976; era nato come casa venne l’idea di aprirci un ristorante: «Sì, fu la riproposta al Festival 1957 al Palazzo di Ghiaccio di Mi- suonata mio padre) e fui costretto a ti- zione sul grave problema dell’inqui- discografica sul modello di Rat Pask lo aprimmo prima a Milano, poi qui a di Venezia del 2008 della versione lano che consacrò il successo di zio rarla giù. Fu un’inconsapevole voca- namento che certamente a Milano era (Branco di ratti) di Frank Sinatra. Roma, dove lo abbiamo avuto fino a restaurata di Yuppy Du a ricondurmi Adriano (Ricordo che Vittorio Sal- zione; comprai quindi a Milano una più accentuato che altrove. Via Gluck A proposito di casino, ricordo an- sei anni fa. Ma l’atmosfera del risto- sulla scena. Adriano mi aveva volu- vetti ne vantava la scoperta). Fu Fender, un vero lusso a quei tempi. era una strada lunga 100 metri con che quello che si fece nel Cantagiro rante continua a piacerci e spesso il to lì. Così poi ci fu qualche ritorno in vero che, quella sera, sostituisti Ico Ancora oggi uso una Fender!» tanti orti e campi incolti; non ricordo del 1967: mettevamo sottosopra gli sabato e la domenica con Melù vado televisione; quindi la partecipazione Cerutti alla chitarra e ti si aprì poi Qualche cameo in film (il primo però dell’erba verde. Fu un espedien- alberghi dove soggiornavamo. Che al ristorante “La Cuccagna” in via nel 2009 a “Francamente me ne in- una bella strada? fu Urlatori alla sbarra), apparizioni te per far pensare la gente sul brutto tempi! Flaminia. Lì, dopo il pranzo o la cena, fischio”, dove avevo caldeggiato allo «Storie che si raccontano. No! televisive come chitarrista dei “Ribel- destino cui andava incontro; ed oggi Ricordo, poi, l’atmosfera di mi- mi metto a cantare. C'è un orchestrina, zio la presenza di Pio Trebbi che ave- non fu nel ’57 il mio esordio. Quel- li” e poi fu tutto un salire fra la fine ci stiamo accorgendo dei mali che stero e di attesa che si creò attorno ma io mi porto sempre la mia Fender. va scritto L’ultimo del Clan. Bella se- la sera ero presente tra il pubblico, degli anni Sessanta e gli inizi dei Set- stiamo arrecando alla natura. alla ragazza del Clan: Milena Cantù, Anche oggi, fra due orette infatti sarò rata assieme ad Adriano! Fu come se con mia nonna Giuditta, mamma di tanta. I ricordi sono tanti: è difficile In via Gluk, in un campetto, la prima fidanzata di Adriano che già lì a pranzo (erano le 12:00 di domeni- fosse ritornato il passato e che avesse Adriano. Adriano era stato voluto allo districarli, l’esordio vero è proprio imparai, grazie ad un ragazzo che aveva lasciato per Claudia Mori». ca 25 marzo mentre parlavamo) con spazzato via tutti i malintesi di oltre spettacolo da Bruno Dossena (allora fu segnato dalle cover di cui abbia- giocava nella nazionale, a giocare a Forse, senza la storia di Clau- Melù e la chitarra». trent’anni. Poi fu la volta di Nessu- famoso come campione di Geografia mo già parlato e da Stella d’argento. baseball; giocavo bene, tanto che poi dia Mori e Celentano, la tua storia Che bella carrellata! E che vita no è solo, edito dalla Sony, di cui è a “Lascia o raddoppia” di Mike Bon- Quest’ultima fu un successo strepito- venni ingaggiato dalla Pirelli in una sarebbe stata diversa! intensa! Chissà quante altre storie autore Mimmo Politanò. La canzone giorno), campione di ballo di rock’ n’ so; così lo zio mi disse: "Adesso vieni sua squadra di serie C. Poi l’abban- «Certamente più serena e senz’al- ancora e aneddoti! Seguì poi un bel è stata un bel successo. Annovero roll e boogie woogie: fu lui a volere con me a 'Teatro 10'" (programma di donai per la musica, ma la passione tro di più successo, ma non tanto per- lungo silenzio finché verso la fine anche la recente partecipazione a De mio zio. Adriano, allora, mi voleva Lelio Luttazzi). Così andai e, assie- mi è rimasta; d’altronde amo tutto lo ché ero il nipote di Celentano, anzi del trascorso decennio non riappa- Sacta quiete di Nicola Vicidomini: è molto bene, anche ora me ne vuole, me, cantammo Stella d’argento. Lo sport: il tennis che mi fece apprendere questo mi penalizzò non poco. E’ risti. un giovane regista poliedrico, bravo ma tante cose cambiano nella vita. zio vivacizzò comicamente il nostro Ico Cerutti, la corsa, l’equitazione, il vero però che senza il Grande zio non «Non ci fu un silenzio totale. Cer- attore e bravo musicista». nuoto e posso allungare l’elenco. avrei svegliato le mie potenzialità to… non ci fu più il contatto di prima Ho letto che sarai Direttore ar- Adriano aveva già lasciato via musicali. Ma devo anche dire che mi con il pubblico. Il divorzio mi costò tistico di un prossimo Festival ca- Gluk per andare a vivere, rimasto stavo abituando a camminare anche caro. Avevo quasi perso i miei figli… noro titolato a Ray Charles. orfano, in centro, a casa del fratello da solo, ma poi ebbi una crisi depres- non frequentavo più Adriano. Che «Sì, un concorso internazionale secondogenito assieme a mia nonna siva quando, nel 1972, mi separai da vuoi, mio zio, anche non volendo, per giovani talenti: è però un progetto Giuditta. Era difficile sbarcare il lu- mia moglie Anna. stava con la moglie. Mi voleva sem- ancora in fieri. Nulla ancora di preci- nario e mio zio, non avendo i soldi Ero stato musicalmente seguito; pre bene, ma non tutto era più come so. Vuole coinvolgermi, assieme alla per il tram, veniva a piedi in quella avevo cantato delle belle canzoni e prima; anche con le case discografi- mia Melù, Virgilio Alpigiano. L’ho strada: impiegava un’ora e mezza ad scritto Una carezza in un pugno che, che: chiedevano sempre di mio zio e sentito, qualche volta, per telefono. arrivare, e tutti, vedendolo spuntare, grazie al’interpretazione di Adriano, perché non stavo più con lui… ma, in Dovrebbe venire in questi giorni a gridavamo: «Eccolo là Adriano: è ebbe un grandioso successo. Ma po- fondo, ognuno ha la propria vita… trovarmi per parlamene». arrivato!». Bastavano poche cose per teva avere lo stesso successo di Stran- non si può sempre dipendere da qual- Buona fortuna, allora, a te a essere felici! E poi lui era uno spas- gers in the night. Sai che fu proprio cuno… Certo "vivevo in un castello Melù e a tutti i giovani che vi par- so; imitava già Jerry Luis: che risate! questa canzone di Sinatra ad ispi- ero nipote del re" come dice la canzo- teciperanno. Fu da quel suo dinoccolare alla Luis rarmi. Non pensavo di avere doti di ne Adriano t’incendierò, scritta di più «Grazie! Mi precipito alla “Cuc- che poi venne fuori il “molleggiato”, autore. Ieri pensavo che Una carezza da Don Backy che era stato veramen- cagna”». rubando però parecchio a Jack La Ca- in un pugno avrebbe potuto cantarla te nemico a Celentano. Fu così che Verrò a trovarti, qualche volta, yenne, denominato appunto “Torqua- Frank Sinatra, oggi penso che potreb- venne fuori il brano che fece un po’ in codesta buona tavola! to il Molleggiato”». be cantarla Michael Bublé, chissà… di pettegolezzo ma anche successo. «Volentieri! Continueremo la sto- E il Clan che fu per te? magari gliela propongo!». Non c’era nulla di cattivo nelle inten- ria: c’è sempre da raccontare!». «Un’esperienza straordinaria; una Fu dopo la separazione da zioni, ma c’era un pezzo di verità. Era Pino Pesce