Progetto Per L'impiego Di Volontari In
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PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Unpli SCN cod. Accr. UNSC NZ01922 Ufficio per il Servizio Civile Nazionale Via Provinciale, 88 - 83020 Contrada Av) ENTE 1) Ente proponente il progetto: UNPLI NAZIONALE 2) Codice di accreditamento: NZ01922 3) Albo e classe di iscrizione: NAZIONALE 1^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: 1860-1870 CRONACHE BENEVENTANE TRA RISORGIMENTO E BRIGANTAGGIO 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE D/ 03 Valorizzazione Storie e Culture Locali 1 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il territorio interessato dal progetto fa parte della provincia di Benevento, cuore dell’antico Sannio, che si estende tra i fiumi Sabato e Calore, occupando una zona in larga parte collinare e montuosa dove all’indomani dell’Unità si verificarono alcuni dei più sanguinosi scontri tra l’esercito regolare e i Briganti. Al di là dei noti avvenimenti storici, largamente conosciuti, l’area in esame custodisce innumerevoli storie che hanno contribuito a fare del Sannio beneventano la realtà a noi nota. Le pro loco aderenti al progetto intendono raggiungere un solo ma straordinario obiettivo 1) portare a conoscenza della popolazione residente le piccole storie di normalità attraverso le quali è stato realizzato lo stato unitario. Il presente progetto prevede un lavoro comune tra le Pro Loco che operano nell’area geografica identificata con la provincia di Benevento e tra i comuni ove operano le seguenti Pro Loco: Comitato Provinciale UNPLI di Benevento, con funzioni di capofila Airola Apollosa Arpaise Casalduni Castelvenere Circello Cusano Mutri Dugenta Faicchio Foglianise Fragneto Monforte Morcone Pago Veiano Paolisi Pietraroja Ponte San Giorgio la Molara San Marco ai Monti di Sant'Angelo a Cupolo San Marco dei Cavoti Santa Croce del Sannio Sant'Agata dei Goti Sant'Arcangelo Trimonte Solopaca 2 Telese L’entroterra campano rappresentato dalla provincia di Benevento, seppur meno noto e poco valorizzato, è un territorio genuino ed inviolato, che racchiude in sé potenzialità tutte da sviluppare. Terra che affonda le sue radici in tutte le culture antiche, ha una ricchezza che è natura, paesaggio, storia, religione, arte, mito, leggenda, un patrimonio dal quale partire per costruire l’unico futuro possibile. Le Pro Loco partecipano al medesimo progetto in un’ottica integrata di salvaguardia e di diffusione della conoscenza di tutte quelle forme in cui il territorio e la sua storia si manifestano e per tanto si impegnano, grazie anche alla presenza dei volontari di servizio civile e degli Operatori Locali di Progetto, ad essere promotrici di azioni di valorizzazione della storia e della cultura locale nelle sue molteplici manifestazioni, sull’esempio delle esperienze pregresse e delle iniziative conclusesi con successo. Le Pro Loco, in virtù delle competenze e del ruolo attribuito loro dal Decreto istitutivo del 1974 e in quanto sentinelle del territorio di riferimento, possono essere protagoniste di azioni, opportunamente pianificate con obiettivi di lungo e breve periodo, finalizzate alla difesa, alla conoscenza e alla valorizzazione delle storie e delle culture locali. Le Pro Loco sopraelencate, con il presente progetto di durata annuale, intendono perseguire, nel più ampio obiettivo di valorizzazione del Patrimonio Artistico e Culturale, la scoperta e la valorizzazione di eventi, di storie locali legate all’Unità d’Italia. L’entroterra campano rappresentato dalla provincia di Benevento, seppur meno noto e poco valorizzato, è un territorio genuino ed inviolato, che racchiude in sé potenzialità tutte da sviluppare. Terra che affonda le sue radici in tutte le culture antiche, ha una ricchezza che è natura, paesaggio, storia, religione, arte, mito, leggenda, un patrimonio dal quale partire per costruire l’unico futuro possibile. La definizione del contesto territoriale, a cura dell’UNPLI Provinciale di Benevento, è nata dall’analisi e dalla rielaborazione di dati, qualitativi e quantitativi, estrapolati dalle Schede Informative, appositamente elaborate dall’UNPLI Nazionale Servizio Civile e compilate dai volontari di Servizio Civile e dai soci delle singole Pro Loco. Tali schede tengono conto anche dei risultati ottenuti dagli studi e dalle ricerche dei precedenti progetti di Servizio Civile delle Pro Loco della Provincia di Benevento. L’analisi e la sintesi delle schede di tutte le Pro Loco inserite nel presente progetto, è stata affidata al Comitato provinciale UNPLI Benevento, Ente capofila, i cui dati sono di seguito riportati sotto forma di tabelle o elaborazioni grafiche. Di seguito si riportano, in tabelle e grafici, i dati sintetizzati di tutte le informazioni assunte attraverso le Schede Informative(anno di rilevamento: 2011) che interessano il territorio preso in considerazione nella sua totalità. Vengono, pertanto, riportati informazioni sul territorio dal punto di vista geografico, demografico, morfologico, storico, culturale e sociale. Attraverso questo quadro, completo ed esaustivo, del territorio è stato possibile redigere una analisi riassuntiva delle criticità e delle potenzialità sulle quali intervenire attraverso le azioni del presente progetto la cui implementazione potrà contribuire concretamente al miglioramento della condizione di partenza. 3 Inquadramento del Territorio di riferimento - Superficie territoriale: 794,8 Kmq - Popolazione residente: 101203 ab - Densità demografica: 127,33 (ab/Kmq) - Densità infrastrutture museali: 1,64 [(nMusei/Kmq)*100] - Densità infrastrutture bibliotecarie ed archivistiche: 5,16 [((nB+NA)/Kmq)*100] - Densità Associazioni di storia, folklore e cultura locale: 10,69 [(Associaz/Kmq)*100] - Eventi e rievocazioni storiche sul periodo unitario: 2 v.a. (Casalduni) - Eventi e rievocazioni storiche sulla civiltà contadina: 17 v.a. Le prime forme insediative del territorio sono legate agli Oschi e Sanniti presenti nell’area già nel V secolo a.C. I Sanniti, popolo seminomade, risiedevano in piccoli centri, praticavano la pastorizia e si esercitavano in tecniche di combattimento simili a quelle dei guerriglieri. Grazie al loro temperamento e alla conoscenza dell’impervio territorio, i Sanniti si opposero dal 349 al 290 a.C. alle legioni e al desiderio di dominazione dei Romani. Nonostante le iniziali sconfitte, tra cui quella delle Forche Caudine, i Romani ebbero la meglio sui Sanniti, così come illustri storici romani narrano. L’originario sistema insediativo romano, molto semplice e incentrato su accampamenti militari, costituito prevalentemente da presidi di collina e di mezza costa, fu progressivamente arricchito con centri e ville localizzati lungo le principali vie di collegamento: la via Appia e la via Latina. Della progressiva romanizzazione delle terre sannite rimangono alcuni siti di straordinario interesse e per la quantità di reperti rinvenuti e per lo stato di conservazione delle strutture architettoniche. Interessanti, a tal riguardo, è il comune di Pago Veiano, con numerosi ritrovamenti come l’epigrafe di Caio Safronio. Ed ancora: Arpaise, con le tracce di un insediamento romano datato I secolo d.C.; Morcone, che conserva testimonianze sannitiche, mura megalitiche del V-IV secolo a.C. e numerosi reperti romani; Circello, con i resti della città di Bebio, capitale dei Liguri Bebiani; gli interessanti ritrovamenti coevi di San Giorgio la Molara; Sant’Agata dei Goti, più volte citata nella storiografia antica con il nome di Saticula. Molti dei reperti archeologici del periodo sannita e romano sono oggi conservati nel Museo Archeologico Nazionale di Montesarchio. Si ricorda ancora il Ponte romano di Apollosa e l’epigrafe di Caio Sempronio Restituto della tribù Stellatina. Con la caduta dell’Impero Romano il Sannio visse un periodo di decadenza e subì le invasioni saracene prima e barbariche poi, trasformando completamente il suo aspetto. Il periodo di decadenza fu interrotto dalla istituzione della Longobardia Minor in seguito alla conquista di Benevento e del territorio limitrofo da parte dei barbari Longobardi. Proprio i Longobardi nel 571 d.C. elessero Benevento capitale dell’omonimo Ducato e nel 774 del loro Principato. Il periodo longobardo fu per il Sannio di eccezionale splendore sia sotto l’aspetto economico (a Benevento si batteva moneta) sia sotto l’aspetto culturale ed artistico. La ripresa fu sancita 4 dall’edificazione di imponenti edifici sacri, innanzitutto la chiesa di S.Sofia di Benevento, l’Abbazia di Santa Anastasia di Ponte e l’Abbazia del SS Salvatore di San Salvatore Telesino, nonchè il sorgere di splendide testimonianze dell’architettura civile longobarda, come la cinta muraria, ancora conservata, a Benevento, i resti archeologici di Montesarchio e Sant’Angelo a Cupolo. Il periodo feudale vede l’alternarsi al potere, sul territorio in oggetto, di grandi e rinomate famiglie nobiliari, che hanno lasciato nelle loro residenze la testimonianza più suggestiva del loro prestigio. Splendidi palazzi sono ammirabili nei comuni di Sant’Arcangelo Trimonte, Ponte, Fragneto Monforte, Paolisi, Morcone e San Marco dei Cavoti. L’evo contemporaneo è stato profondamente segnato dall’esplodere del fenomeno del brigantaggio, dalla pesante repressione attuata dal potere costituito e dall’emigrazione, che coinvolse oltre 120.000