Bilancio Sociale Anno 2009
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
BILANCIO SOCIALE 2009 “Retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti. Se l’amore è intelligente, sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza, come indicano, in modo significativo, molte esperienze nel campo della cooperazione di credito” “Caritas in veritate” enciclica di Papa Benedetto XVI 29 giugno 2009 “Nella crisi che stiamo attraversando, il forte radicamento nel territorio e la fiducia accordata loro dai risparmiatori hanno consentito alle BCC di esercitare un ruolo stabilizzatore delle fonti di finanziamento delle piccole imprese.” Mario Draghi - Governatore della Banca d’Italia Convegno per i 50 anni di costituzione della BCC CrediUmbria Città della Pieve (Perugia) - 10 dicembre 2009 “Voi giocate ogni giorno il vostro nome, il vostro onore, la vostra reputazione, la fama delle vostre famiglie nelle località dove voi svolgete il compito gravoso di raccogliere il risparmio nelle Casse rurali e di prestarlo. Ecco perché, in ragione di questa maggiore responsabilità che voi avete, la fiducia che noi abbiamo che il risparmio sia da voi meglio utilizzato è più grande.” Donato Menichella - Governatore della Banca d’Italia Convegno nazionale delle Casse rurali e artigiane - ottobre 1950 1 Centodue Sembra ieri che la nostra banca ha compiuto i cento anni, e invece… sono già suonati i centodue! Prima o poi ci abitueremo ad essere ultracentenari, ma per adesso ogni anno che si aggiunge ai cento è un evento. O almeno, lo è per noi che la banca la viviamo “dal di dentro”. Ci piacerebbe però che questa ricorrenza possa essere pienamente condivisa da tutti i soci, perché – non ci stancheremo mai di ripeterlo – la Cassa Rurale di Cantù non è del presidente o del direttore, ma dei soci, vecchi e nuovi, giovani e meno giovani, uomini e donne. Ci chiediamo spesso come “raccontare” la banca ai soci per trasmettere il senso di appartenenza, l’orgoglio di costruire insieme il “bene comune”, la consapevolezza di essere partecipi di qualcosa di veramente importante. Un’importanza, si badi bene, che non nasce dalla dimensione raggiunta dalla nostra banca (in Lombardia, per l’ennesimo anno, è ancora la più grande per volumi di raccolta e impieghi) ma da ciò che una banca cooperativa rappresenta per il territorio nel quale opera (e dal quale è nata, non dimentichiamolo) e per le comunità che ad essa fanno riferimento. Tra i tanti strumenti attraverso i quali raccontare questa “importanza” il più rilevante è senz’altro l’Assemblea annuale, che più ancora dell’aspetto “burocratico” di approvazione del bilancio è un’occasione di incontro dei soci tra loro, un momento di confronto e di dialogo, un punto fermo al quale vorremmo che tutti i soci potessero partecipare. Un altro strumento è la neonata rivista CONCORDIA parvae res crescunt, ideata e realizzata in esclusiva per i nostri soci. Ogni tre mesi (a marzo, giugno, settembre e dicembre) arriva in filiale, annunciata dalle locandine. Chiedetela, se il vostro impiegato di fiducia si dimentica di dirvi che è disponibile! Infine c’è il Bilancio Sociale raccolto in questo fascicolo, il decimo della serie iniziata nell’anno 2000. Il Bilancio Sociale (lo scriviamo per i nuovi) non è un bilancio economico-patrimoniale, non è un racconto o una favola, non è un puro esercizio di tecnica. È invece un resoconto nel quale cerchiamo di tradurre in parole, numeri e immagini le ricadute “sociali” dell’attività bancaria e ciò che la nostra Cassa Rurale fa “in aggiunta” al lavoro ordinario di raccolta e impieghi. Il Bilancio Sociale, in sostanza, è una grande illustrazione di “come” lavora la nostra banca, del “perché” esiste e di come fa a tradurre in pratica i principi ispiratori contenuti nell’articolo 2 dello statuto sociale. Noi ce l’abbiamo messa tutta. Ai nostri soci il compito di leggere, commentare, suggerire, ispirare nuovi traguardi. Il Presidente Gaetano Volpe 3 4 1 LA CASSA RURALE ED ARTIGIANA na Amata, Intimiano, Cabiate, Novedrate, Ca- DI CANTÙ dorago, Brenna, Cernobbio, Lomazzo, Sondrio, Asnago, Fino Mornasco, Perticato, Como, fino 1.1 Una banca. La sua storia alle più recenti di Bulgarograsso, Cermenate, Lurate Caccivio e Olgiate Comasco. La ”Cassa Rurale di prestiti e risparmio di Can- Lo spirito che anima il Consiglio di Amministra- tù” nasce il 2 giugno 1907 presso il Salone del- zione della Cassa Rurale è ancora e sempre l’Oratorio di San Paolo. Diciannove i soci fonda- quello di rendersi utile alla comunità, di coglier- tori, 19 lire il primo capitale sociale. Lo Statuto ne i problemi per contribuire a risolverli. firmato quel giorno impegna la società a perse- Diceva spesso il presidente Zampese: "Concor- guire "il miglioramento morale ed economico dia parvae res crescunt", nella concordia le pic- dei suoi soci mediante operazioni di credito". cole cose crescono. La frase è stata ripresa sul fi- La prima guerra mondiale interrompe il proces- nire del 2009 nel titolo della rivista trimestrale so di crescita della Cassa, che però ricomincia, al destinata ai soci, ideale anello di congiunzione termine del conflitto, in coincidenza con la ripre- tra il passato e il futuro, tra la banca, i soci e le sa delle attività economiche, culturali e sociali comunità locali. La frase racchiude anche il se- della città. La Cassa Rurale, forte dei suoi 108 greto che fa della Cassa Rurale ed Artigiana di soci, riprende un cammino che, nonostante le Cantù una banca "differente per scelta": per difficoltà, non aveva mai interrotto. questo stare insieme, per questo credere nella Durante il Ventennio la ragione sociale cambia cooperazione, nella solidarietà, nella costruzio- prima in "Cassa Rurale di Cantù" e, nel 1937, ne del bene comune. diventa "Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù", nome che conserva tuttora. 1.2 La missione Nel giro di pochi anni però i soci passano dai 122 del 1929 ai 51 del 1939. Se dovesse scen- La missione delle Casse Rurali – Banche di Cre- dere ulteriormente, la Cassa andrebbe posta in dito Cooperativo è illustrata nell’articolo due dei liquidazione. Si fa avanti il Banco Lariano che loro Statuti. Esso attribuisce alla banca la finalità di “favorire prova la scalata, nel tentativo di assorbirla. Si i soci e gli appartenenti alle comunità locali nel- prospetta dunque la scomparsa della Banca na- le operazioni e nei servizi di banca, perseguen- ta e cresciuta in Cantù, col solo scopo di opera- do il miglioramento delle condizioni morali, cul- re esclusivamente sul territorio e nell’interesse turali ed economiche degli stessi e promovendo dell'economia canturina; ma i soci e il Consiglio lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al di Amministrazione all’unanimità respingono risparmio e alla previdenza nonché la coesione ogni attacco. sociale e la crescita responsabile e sostenibile del Al termine della seconda guerra mondiale la vi- territorio nel quale opera”. ta riprende. E riprende anche la crescita della Le Banche di Credito Cooperativo perseguono Banca. Sul finire degli anni ’50 avviene la svolta quindi lo sviluppo “complessivo” del territorio di decisiva: viene assunto il primo impiegato e spo- cui fanno parte, in una visione più estesa della stata le sede. La Cassa Rurale ed Artigiana di sola compagine sociale. Le operazioni e i servizi Cantù riprende a funzionare. Il decollo avviene di banca – attività di natura economica – sono perché il "miracolo economico" di Cantù, e non dunque strumentali al conseguimento dello svi- solo di Cantù, trova la Banca pronta alle nuove luppo di natura sociale. Uno sviluppo che si rea- sfide dell'economia e della società senza perde- lizza giorno dopo giorno ma che guarda al futu- re mai di vista, però, quella "prudenza", quella ro (“crescita responsabile e sostenibile del terri- "oculatezza", che hanno da sempre caratteriz- torio”) all’interno di una componente “di siste- zato la sua gestione. ma”: la promozione e lo sviluppo della coopera- Nel 1963, con il nuovo presidente Giovanni zione, quale strumento per svolgere ancora più Zampese, la grande espansione già in atto di- efficacemente le attività al servizio dell’econo- venta un'esplosione: la Cassa Rurale sembra vi- mia reale. vere una seconda giovinezza. Gli anni Sessanta sono anni intensissimi: nel 1.3 Risultati economici 1965 si apre la filiale di Vighizzolo e, nel 1970, la prima filiale fuori Cantù, quella di Carimate. Il “valore”, elemento centrale di ogni bilancio, Nel 1976 è pronta la nuova sede di Corso Unità viene normalmente preso in considerazione nel- d'Italia. Da questo momento ha inizio l'espan- la sua dimensione economica. Ma, accanto ad sione della Cassa Rurale non solo in tutto il ter- essa, ne esistono una di carattere sociale (che ritorio del canturino, ma anche del comasco. Si considera e analizza il valore nella logica delle aprono una dopo l'altra le filiali di Olmeda, Ma- relazioni con i “portatori di interessi”) ed una di riano Comense, Cucciago, Mirabello, Minoprio, carattere ambientale (valore in termini di “soste- Albate, Figino Serenza, Carugo, Pianella, Casci- nibilità”). 5 I dati che seguono “misurano” la dimensione economica del valore generato dalla nostra Banca nel 2009. (*) Dati di sintesi (€/1000) 2009 2008 Var. Var.% Dati Patrimoniali (*) Crediti lordi a clientela 1.491.858 1.372.061 119.797 8,73 Titoli di proprietà 249.138 242.541 6.597 2,71 Disponibilità presso banche 92.714 154.359 –61.645 –39,94 Raccolta diretta 1.611.410 1.478.766 132.644 8,97 Raccolta indiretta 789.630 772.378 17.252 2,23 di cui: risparmio gestito 211.300 198.788 12.512 6,29