Oltre 1700 aziende lecchesi cessate in un solo anno: ecco i dati | 1

LECCO – A fine 2013 le imprese iscritte nel Registro tenuto dalla Camera di Commercio di sono 26.935 e registrano un calo dell’1% rispetto al 2012, contro il -0,3% lombardo e il -0,5% nazionale. A livello regionale solo la provincia di Milano evidenzia un incremento del numero di imprese (+1%). A rendere noti i dati, nella giornata di venerdì, è lo stesso ente camerale lecchese.

Circa un terzo delle imprese lecchesi ha sede legale in uno dei sei comuni con oltre 10.000 abitanti: Lecco, , , Casatenovo, , . Le imprese di questi comuni hanno evidenziato un andamento migliore rispetto alla media provinciale (-0,5%) e in tre di essi si è addirittura registrata una crescita del numero delle imprese (Mandello del Lario +0,7% , Merate e Casatenovo +0,5%). Il capoluogo si attesta intorno alla media provinciale (-0,9%) e a fine 2013 registra 4.987 imprese.

Durante lo scorso anno in provincia sono nate 1.524 nuove imprese (-1,9% rispetto al 2012) e ne sono cessate 1.738 (+7,6%), pertanto il saldo è pari a -214 unità (nel 2012 la differenza si era invece attestata a -62). Tra i principali comuni del lecchese, Merate e Casatenovo sono gli unici a mostrare un saldo tra iscrizioni e cessazioni positivo (rispettivamente +7 e +6), mentre il comune capoluogo è quello che ha evidenziato il calo maggiore in termini assoluti (-17).

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“Il 2013 è stato un anno davvero difficile per le nostre imprese” sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi.

Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Valassi, a partire dall’estate il comparto industriale ha mostrato segnali di risveglio: produzione +1,3% nel 2° trimestre e +2,7% nel 3° trimestre ; ordini +2% e +0,2%; fatturato +0,2% e +1,6%. Anche i dati del comparto artigiano stanno migliorando (nel 3° trimestre ordini e fatturato sono aumentati dell’1% circa, nonostante il calo della produzione, -2,8%)”.

“Data la perdurante situazione di incertezza e ‘scarsa visibilità di navigazione’ per le imprese, la Camera è impegnata a garantire il massimo sostegno al sistema economico produttivo locale, con azioni concrete e iniziative dall’impatto il più possibile trasversale – prosegue il presidente – La parola d’ordine è ‘Innovazione a tutto tondo’: sostegno a ricerca e sviluppo, al trasferimento tecnologico (consolidando il dialogo tra imprese, Politecnico, CNR), alla nascita di start-up e spinoff, alla formazione del capitale umano. E ancora, supporto all’internazionalizzazione delle imprese, alla creazione di reti/filiere, all’ICT, alla disponibilità di banda ultralarga, alla tutela dell’ambiente e all’efficienza energetica, al credito, alla promozione delle eccellenze lecchesi in chiave di Expo 2015 e oltre: queste le linee strategiche su cui la Camera lecchese punta con decisione nella programmazione 2014”.

“L’obiettivo – conclude Valassi – è quello di mantenere e consolidare il tessuto economico locale in chiave di competitività e attrattività, dando al territorio concrete prospettive di crescita”.

Significativo è il calo delle imprese nel comparto artigiano, anche se in questo caso il dato è migliore rispetto a quello regionale e nazionale (Lecco -1,6%, Lombardia -2% e Italia -2,1%, cfr. tab.4) e il secondo meno negativo in Lombardia (dopo Milano, -0,5%). A fine 2013 le imprese artigiane rappresentano il 34,3% del totale di quelle registrate; la

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nostra provincia si posiziona al secondo posto in Lombardia per peso percentuale dell’artigianato (preceduta da Como con il 34,6%). I sei più grandi comuni del lecchese evidenziano un calo superiore alla media provinciale (-1,8%, cfr. tab. 13); solo Casatenovo e Merate evidenziano una crescita delle imprese artigiane (rispettivamente +2,5% e +0,4%). Il comune capoluogo registra un calo di 21 aziende (-1,8%, attestandosi a 1.151).

Nel 2013 sono nate 568 nuove imprese artigiane (+1,8% rispetto al 2012,) e ne sono cessate 717 (+0,4% nei confronti dell’anno precedente), pertanto il saldo è pari a -149 unità (nel 2012 la differenza si era attestata a -156). Il 30% delle iscrizioni e il 36% circa delle cessazioni hanno interessato i comuni di maggiori dimensioni; Casatenovo e Merate evidenziano saldi positivi (rispettivamente +3 e +5).

Con riferimento alle forme giuridiche, crescono le imprese registrate come “società di capitali” e “altre forme” (rispettivamente +1,4% e +4,2%. Società di capitale lombarde +1,4%; italiane +2,3%; “altre forme” lombarde +7%; italiane +4,2%). Viceversa calano le “società di persone” (-2,7%, contro il -1,8% lombardo e il -1,9% nazionale) e le “imprese individuali” (-1,5% a Lecco, -1,2% in Lombardia e -1,5% in Italia). A fine 2013 il 24,4% del totale delle imprese registrate della nostra provincia opera come “società di capitale” (a fine 2012 la percentuale era il 23,9%); il 24% come “società di persone” (era il 24,4%); il 49,3% come “impresa individuale” (era il 49,6%); il 2,3% come “altra forma” (era il 2,2% nel 2012).

Per quanto riguarda i comparti di attività , il numero delle imprese registrate cala generalmente, ad eccezione dei servizi (+0,7%, ovvero 67 imprese in più, contro il +1,1% lombardo e +1,4% nazionale, cfr. tab. 3). Significativo è il calo del manifatturiero (-211 aziende, la metà delle quali nel comparto delle “costruzioni”). A fine 2013 il 4,3% delle imprese lecchesi opera nel primario (contro il 4,4% del 2012), il 36% nel secondario (contro il 36,4%), di cui 18,1% nelle costruzioni (era il 18,3%) e il 59,7% nel terziario (59,2%), di cui il 36,4% nei servizi (35,8% a fine 2012).

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Diminuiscono anche le imprese gestite da giovani (-6,8%, contro il -3,8% lombardo e il -3,3% nazionale) e da donne (-0,2% a Lecco, +0,1% in Lombardia e -0,3% in Italia), mentre crescono quelle straniere (+2,9% per la nostra provincia, contro il +4,1% regionale e nazionale). A fine 2013 le imprese gestite da giovani rappresentano il 9,8% del totale (erano il 10,4% a fine 2012), dato che posiziona Lecco al settimo posto tra le province lombarde (preceduta da Lodi, Cremona, Pavia, Bergamo, Brescia, Sondrio e Varese).

Le imprese gestite da donne sono il 21,2% (in lieve crescita rispetto al 21,1% di fine 2012), valore che pone Lecco al quinto posto in Lombardia (preceduta da Sondrio, Pavia, Varese e Mantova). Le aziende gestite da stranieri sono il 6,1% (contro il 5,9% del 2012), dato che pone Lecco al penultimo posto nella graduatoria delle province lombarde (precede solo Sondrio).

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