Assemblea dei Sindaci

DELIBERAZIONE DELL’ASSEMBLEA DEI SINDACI DELL’AMBITO DISTRETTUALE DI 02 SEDUTA DEL 04.02.2020 2020

OGGETTO: APPROVAZIONE “PIANO ANNUALE OFFERTA SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI E SOCIALI ANNO 2020 AMBITO DI MERATE” E “AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI UNITA’ ABITATIVE DESTINATE AI SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI – PERIODO DI APERTURA DAL 26.02.2020 AL 24.04.2020”

L’anno duemilaventi addì quattro del mese di febbraio alle ore venti e trenta minuti presso l’Aula Consiliare del di Merate, convocata dal Presidente mediante avvisi scritti e recapitati a norma dell’art. 13 del Regolamento di funzionamento delle Assemblee del Distretto e delle Assemblee dei Sindaci dell’Ambito distrettuale, si è riunita l’Assemblea dei Sindaci composta dei sindaci o loro delegati dei Comuni dell’Ambito distrettuale di Merate. All’appello risultano presenti: Comune P A Rappresentante presente 1 X Milani Alessandro Paolo 2 X Cerioli Mirko 3 Barzanò X Armillotta Ileana 4 X Airoldi Federico 5 X Fasoli Antonia 6 X Galbiati Filippo 7 Cassago X Marabese Roberta 8 X Carta Elisabetta 9 X Brusadelli Cristina 10 X Mapelli Sara 11 X Trabucchi Roberta 12 X Citterio Maria Cristina 13 Merate X Panzeri Massimo Augusto 14 X Pozzi Laura 15 X Carminati Franco 16 X De Simone Roberto 17 X Maggioni Maurizio 18 X Rampichini Antonella 19 Paderno d'Adda X Torchio Gianpaolo 20 X Dozio Eleonora 21 Santa Maria Hoè X Brusadelli Miriam 22 X Piazza Elena Valeria 23 X Burbello Natalia 24 Viganò X Ghezzi Renato Totale Comuni 19 5 Risultano presenti e rappresentati n.19 Comuni. Essendo legale il numero degli intervenuti, ai sensi dell’art. 14 comma 6 del Regolamento di funzionamento delle Assemblee del Distretto e delle Assemblee dei Sindaci dell’Ambito distrettuale, il Presidente Galbiati Filippo dichiara aperta la discussione per la trattazione dell’oggetto sopra indicato. Assistono all’adunanza il Responsabile dell’Ufficio di Piano Dott. Flavio Donina e l’istruttore amministrativo Dott.ssa Chiara Panzeri, la quale provvede alla redazione del presente verbale.

Assemblea dei Sindaci

OGGETTO: APPROVAZIONE “PIANO ANNUALE OFFERTA SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI E SOCIALI ANNO 2020 AMBITO DI MERATE” E “AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI UNITA’ ABITATIVE DESTINATE AI SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI – PERIODO DI APERTURA DAL 26.02.2020 AL 24.04.2020”

Richiamata la Legge Regionale 8 luglio 2016 n. 16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi”.

Richiamato il Regolamento Regionale 4 agosto 2017 n. 4 “Disciplina della programmazione dell’offerta abitativa pubblica e sociale e dell’accesso e della permanenza nei servizi abitativi pubblici”, modificato dal Regolamento Regionale n. 3 dell’8 marzo 2019 “Modifiche al Regolamento regionale 4 agosto 2017 n. 4”.

Preso atto che l’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito territoriale di Merate, nella seduta del 29 aprile 2019, ha individuato il Comune di Merate quale Comune capofila per la predisposizione del Piano Annuale e del Piano Triennale dell’offerta abitativa pubblica e sociale nonché per la stesura degli avvisi pubblici, così come previsto dalla Legge Regionale 8 luglio 2016, n. 16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi”.

Visa la Deliberazione della Giunta Comunale del Comune di Merate n. 68 del 7 maggio 2019 con la quale è stato approvato il “Protocollo d’intesa con l’Azienda Speciale Retesalute per la costituzione di un supporto organizzativo ai fini della programmazione e gestione dell’offerta abitativa pubblica e sociale a livello di ambito territoriale”.

Richiamata la Delibera dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito di Merate n. 3 del 26.10.2019 - “Approvazione Piano Annuale Servizi Abitativi anno 2019”;

Preso atto che il primo avviso pubblico per l’assegnazione di unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) è stato aperto dall’Ambito territoriale di Merate dal 06 novembre 2019 al 16 dicembre 2019 per l’assegnazione di n. 15 alloggi;

Ritenuto di procedere anche per l’anno 2020, in linea con le disposizioni previste dalla Legge Regionale 8 luglio 2016 n. 16, alla stesura del documento di programmazione che offra una panoramica aggiornata del patrimonio dei Servizi Abitativi Pubblici (SAP) e dei Servizi Abitativi Sociali (SAS) presente sul territorio e che vada ad individuare strumenti strategici al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo primario per fornire linee di indirizzo programmatorio per promuovere azioni di contrasto e “ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari” (art. 1 comma 1 della L.R. 16/2016).

Preso atto inoltre che a seguito delle operazioni di ricognizione successive alla chiusura del primo Avviso pubblico è emerso che le unità immobiliari attualmente in stato libero sono in totale n. 15, ma che tali unità abitative potrebbero aumentare in virtù dell’effetto turn-over stimate in n. 15 e a conclusione delle già previste manutenzioni di n. 3 unità immobiliari. Si prevede quindi per l’anno 2020 una disponibilità complessiva di n. 33 unità abitative, da suddividere in due Avvisi pubblici di cui uno con apertura il 26.02.2020 e chiusura 24.04.2020 e un secondo con apertura presumibilmente nel mese di ottobre 2020.

Assemblea dei Sindaci

Intesa la proposta del Presidente dell’Assemblea distrettuale dei Sindaci di Merate di approvazione del “Piano annuale dell’Offerta dei Servizi Abitativi Pubblici e Sociali anno 2020 – Ambito territoriale di Merate” e dell’”Avviso Pubblico per l’assegnazione di unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici disponibili nell’Ambito di Merate. Periodo di apertura dal 26.02.2020 al 24.04.2020”.

Terminata la discussione con n. 18 voti favorevoli e n. 0 voti contrari, n. 1 astenuti (Comune di Viganò) dei Comuni presenti;

Ritenuto di provvedere in merito.

Visto il Testo Unico – D.Lgs. n. 267/2000 sull’ordinamento delle Autonomie locali.

DELIBERA

Di richiamare e approvare le premesse quali parti integranti e sostanziali della presente deliberazione.

Di approvare: 1. “Piano annuale dell’Offerta dei Servizi Abitativi Pubblici e Sociali anno 2020 – Ambito territoriale di Merate” (Allegato A); 2. “Avviso Pubblico per l’assegnazione di unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici disponibili nell’Ambito di Merate. Periodo di apertura dal 26.02.2020 al 24.04.2020” (Allegato B);

Di delegare il Comune Capofila a tutti gli atti conseguenti a tale deliberazione.

DELIBERA ALTRESI’

Di approvare l’immediata esecutività della presente deliberazione.

Ufficio Casa - Ambito Territoriale di Merate

1

PIANO ANNUALE DELL’OFFERTA DEI SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI E SOCIALI 2020 AMBITO TERRITORIALE DI MERATE

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SOMMARIO

PREMESSA ...... 4 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO ...... 4 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI ...... 5

PARTE PRIMA – ANALISI DI CONTESTO E BISOGNO ABITATIVO ...... 6 2 1 Inquadramento del territorio ...... 7 2 Analisi del disagio abitativo ...... 7 3 Bisogno abitativo intercettato ...... 9 PARTE SECONDA – CONSISTENZA PATRIMONIO E DISPONIBILITA’ SAP ...... 12 4 Consistenza aggiornata del patrimonio abitativo pubblico e sociale dell’Ambito Territoriale di Merate ...... 13 4.1 Consistenza aggiornata del patrimonio abitativo pubblico e sociale, rilevato attraverso il modulo applicativo dell’Anagrafe regionale del Patrimonio Abitativo e dell’Utenza della Piattaforma informatica regionale 5 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici che si prevede di assegnare nell’anno 15 5.1 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) in carenza manutentiva assegnabili nello stato di fatto nel corso dell’anno; 5.2 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) oggetto di piani e programmi già formalizzati di ristrutturazione, recupero, riqualificazione, che prevedibilmente saranno assegnabili nell’anno; 5.3 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) oggetto di piani e programmi già formalizzati di nuova edificazione; 5.4 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) LIBERE; 5.5 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) che si libereranno nel corso dell’anno per effetto del normale avvicendamento dei nuclei familiari (turn over). Si tratta di un dato che è stato stimato sulla base del trend storico riferibile all’ultimo triennio (2016- 2018); 5.6 Unità abitative conferite da soggetti privati e destinate a servizi abitativi pubblici, ai sensi dell’art. 23 c. della Lr n. 16/2016; 5.7 Numero complessivo delle unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) che prevedibilmente saranno assegnabili nell’anno 2020; 5.8 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) assegnate nel corso dell’anno 2019 nell’ambito delle procedure ordinarie ed in deroga previste dalla precedente disciplina. PARTE TERZA – LE SCELTE DEGLI ENTI PROPRIETARI ...... 18 6 Soglia percentuale eccedente il 20% per l’assegnazione ai nuclei familiare in condizione di indigenza ...... 19

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7 Individuazione di altre categorie di particolare rilevanza sociale ...... 19 8 Individuazione della quota percentuale fino al 10% delle unità disponibili nel corso dell’anno da destinare ai nuclei familiari appartenenti alle “Forze di polizia e corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” ...... 19 9 Unità abitative destinate ai servizi abitativi transitori (SAT) ...... 19 PARTE QUARTA – STRATEGIE DI SOSTEGNO ALL’EMERGENZA ABITATIVA ...... 20 10 Interventi previsti per l’anno 2020 ...... 21 3 10.1 Housing Sociale; 10.2 Dgr XI/2065 Interventi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione – anno 2019; 10.3 Dgr XI/2064 Contributo Regionale di solidarietà 2019 per morosità incolpevole CONCLUSIONI ...... 22

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 PREMESSA

L’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito territoriale di Merate, nella seduta del 29 aprile 2019, ha individuato il Comune di Merate quale Comune capofila per la predisposizione del Piano Annuale e del Piano Triennale dell’offerta abitativa pubblica e sociale nonché per la stesura degli avvisi pubblici, così come previsto dalla Legge Regionale 8 luglio 2016, n. 16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi”. Il Comune di Merate, con Deliberazione della Giunta Comunale n. 68 del 7 maggio 4 2019 ha altresì approvato il “Protocollo d’intesa con l’Azienda Speciale Retesalute per la costituzione di un supporto organizzativo ai fini della programmazione e gestione dell’offerta abitativa pubblica e sociale a livello di ambito territoriale”.

 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

La Legge Regionale 8 luglio 2016 n. 16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi” e il Regolamento Regionale 4 agosto 2017 n. 4 “Disciplina della programmazione dell’offerta abitativa pubblica e sociale e dell’accesso e della permanenza nei servizi abitativi pubblici” modificato dal Regolamento Regionale n. 3 dell’ 8 marzo 2019 “Modifiche al Regolamento regionale 4 agosto 2017 n. 4”, hanno contribuito a riformare completamente il sistema dei Servizi Abitativi Pubblici introducendo delle importanti novità: - la programmazione dell’offerta dei servizi abitativi pubblici coordinato su scala sovracomunale (ambito territoriale del Piano di Zona); - creazione di una Piattaforma Informatica Regionale per la gestione e assegnazione dei servizi abitativi pubblici che consente l’incontro effettivo tra domanda e offerta.

L’art. 3 comma 1 della L.R. 16/2016 attribuisce ai Comuni le seguenti competenze: a) la ricognizione dei fabbisogni abitativi a livello territoriale e l'individuazione, in collaborazione con l'ALER territorialmente competente e con gli operatori accreditati, delle tipologie di intervento idonee a soddisfare i bisogni rilevati, sulla base dei criteri e delle modalità stabiliti dalla Giunta regionale; b) la programmazione dell'offerta abitativa pubblica e sociale, coordinata con le politiche urbanistiche e di rigenerazione urbana e con gli altri interventi di welfare a livello comunale; c) le funzioni amministrative concernenti le procedure di selezione per l'accesso ai servizi abitativi pubblici e sociali, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 33, comma 2, nonché le procedure di assegnazione relative alle unità abitative di proprietà; d) l'esercizio, anche in forma associata con altri comuni o mediante l'ALER competente per territorio o altri operatori accreditati, dei servizi abitativi pubblici e sociali; e) l'accertamento del possesso dei requisiti da parte dei beneficiari delle misure di sostegno alla locazione della prima casa nel mercato privato; f) le funzioni amministrative attinenti all'edilizia convenzionata ed agevolata per le quali la legge non dispone diversamente, ivi compresa l'autorizzazione alla cessione in

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proprietà del patrimonio edilizio realizzato da cooperative a proprietà indivisa e l'autorizzazione alla cessione in proprietà o locazione degli alloggi di edilizia agevolata nei primi cinque anni decorrenti dall'acquisizione della titolarità dell'alloggio, nel rispetto della normativa statale; g) favoriscono la partecipazione delle rappresentanze sindacali e dei comitati degli inquilini, per l'esame congiunto delle problematiche relative alle politiche abitative del territorio. 5 La Regione Lombardia con Legge Regionale 10 dicembre 2019 n. 21 “Seconda legge di semplificazione 2019”, ha apportato delle modifiche alla disciplina dei Servizi Abitativi Pubblici (SAP) relative alle modalità di accesso ai SAP, al contributo regionale di solidarietà nei confronti dei nuclei familiari in condizione di indigenza nonché all’aggiornamento dell’anagrafe del patrimonio e dell’utenza. Si evidenzia pertanto quanto segue: - abrogata la lettera j) del primo comma dell’art. 7 del R.r. n. 4/2017 il quale prevedeva quale requisito di accesso ai SAP l’attestazione della condizione di indigenza rilasciato dai servizi sociali; - i nuclei familiari in condizione di indigenza accedono ai SAP senza una preventiva presa in carico da parte di servizi sociali comunali; - la mancata adesione ai programmi volti al recupero dell’autonomia economica e sociale definiti dai servizi sociali comunali nei confronti dei nuclei familiari in stato di indigenza, comporta la cessazione dell’assegnazione del contributo regionale di solidarietà e di ogni ulteriore forma di contributo agevolato relativo al servizio abitativo pubblico assegnato.

Il presente documento, in linea con le disposizioni previste dalla Legge Regionale 8 luglio 2016 n. 16 “Disciplina regionale dei servizi abitativi”, intende offrire pertanto sia una panoramica aggiornata del patrimonio dei Servizi Abitativi Pubblici (SAP) e dei Servizi Abitativi Sociali (SAS) presente sul territorio, sia individuare strumenti strategici al fine di soddisfare il fabbisogno abitativo primario che fornire linee di indirizzo programmatorio per promuovere azioni di contrasto e “ridurre il disagio abitativo dei nuclei familiari” (art. 1 comma 1 della L.R. 16/2016).

 ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI

- Piano Annuale 2019 approvato dall’Assemblea dei Sindaci Ambito di Merate con delibera n. 3 del 16 ottobre 2019 - Avviso pubblico per l’assegnazione di n. 15 unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici - anno 2019, approvato da parte del Comune di Merate quale Comune capofila con deliberazione n. 128 del 05 novembre 2019

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PARTE PRIMA

ANALISI DI CONTESTO E DEL BISOGNO ABITATIVO

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1. INQUADRAMENTO DEL TERRITORIO

Il territorio dell’Ambito territoriale di Merate comprende 24 Comuni: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, , Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio e Viganò. Il numero complessivo degli abitanti è di 120.300, dato aggiornato al 31/12/2018 secondo i dati ISTAT. 7

L’Ambito territoriale di Merate è costituito da n. 9 Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti ovvero Barzanò, Calco, Casatenovo, Lomagna, Merate, Missaglia, Olgiate Molgora, Robbiate e Verderio e da n. 15 Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti ovvero: Airuno, Barzago, Brivio, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, La Valletta Brianza, Montevecchia, Monticello Brianza, Osnago, Paderno D’Adda, Santa Maria Hoè, Sirtori e Viganò.

Come si evince dai dati di cui sopra l’assetto territoriale dell’Ambito di Merate è composto per lo più da “Comuni piccoli” (art. 1 comma 2 della L. n. 158/2017) che costituiscono il 62,5%. Questo dato è emblematico in considerazione di quanto previsto dall’art. 7 della R.r. n. 3/2019 il quale recita: “I nuclei familiari in condizioni di indigenza possono presentare domanda per gli alloggi localizzati nel Comune di residenza. Se nel comune di residenza non vi sono unità abitative, o se presenti, queste non sono adeguate alle caratteristiche e alla composizione del nucleo familiare, il nucleo familiare richiedente può presentare domanda nel comune di svolgimento dell’attività lavorativa o in terzo comune a scelta nell’ambito territoriale di riferimento, a condizione che siano comuni con una popolazione superiore a 5.000 abitanti”.

Con queste premesse, considerato che alcuni comuni tra quelli elencati con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, come Calco e Olgiate Molgora hanno dichiarato di non avere patrimonio, si presuppone che la fascia di popolazione indigente potrebbe in futuro distribuirsi con una maggiore concentrazione tra i comuni di Barzanò, Casatenovo, Lomagna, Merate, Missaglia, Robbiate e Verderio.

2. ANALISI DEL DISAGIO ABITATIVO

La crisi economica e occupazionale che ha investito il nostro Paese negli ultimi anni ha posto il tema della casa e dell’abitare al centro delle politiche di welfare. Le politiche “dell’abitare” costituiscono il compito ineludibile della programmazione sociale. La casa rappresenta il bene primario, il luogo nel quale si costruiscono identità e si creano relazioni primarie. “La casa è il nostro angolo di mondo. Il nostro primo universo. Essa è davvero un cosmo” come afferma Gaston Bachelard, filosofo francese del ‘900. Ed è infatti intorno alla casa che si costruisce il proprio tessuto sociale. “La Commissione Europea rileva che l’essere privi di una casa dignitosa è forse la manifestazione più seria della povertà e dell’esclusione sociale nella nostra società. La casa ha infatti un ruolo fondamentale nel raggiungimento del benessere individuale e

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familiare delle persone, poiché è l’ambito nel quale trova risposta un’ampia gamma di bisogni primari di tipo economico e simbolico e attorno al quale vengono intessute azioni e relazioni sociali strutturate”1.

Il reddito rappresenta una delle cause principali di fragilità e vulnerabilità abitativa. La crisi in questo senso ha investito un’ampia fetta di popolazione che, a seguito della perdita del lavoro, si trovano oggi a vivere un disagio abitativo. Le politiche tradizionali per la casa risultano pertanto spesso inefficaci poiché le soglie di accesso 8 richieste dall’edilizia residenziale pubblica risultano troppo basse ed escludono un’ampia fetta di popolazione appartenente al “ceto medio” troppo ricca per averne diritto ma allo stesso tempo con mezzi ridotti per accedere al mercato immobiliare privato. La diminuzione del potere d’acquisto ha di riflesso comportato un aumento dell’onerosità delle spese legate all’abitare (utenze, spese condominiali, tasse, ecc…) e contestualmente un aggravio sui bilanci familiari. Tutto ciò si è tradotto da un lato in crescente deprivazione abitativa e dall’altro in riduzione del reddito e relativa compressione dei consumi e possibilità di risparmio.

La casa è in assoluto un bisogno primario di tutti ma le esigenze “dell’abitare” sono nel tempo diversificate. Nel corso degli anni si è assistito infatti ad una profonda mutazione della struttura demografica della popolazione e in particolar modo dei nuclei familiari.

Nello specifico, nell’Ambito territoriale di Merate, nel triennio 2016-2018, si è registrato un aumento pari al 1,1% dei nuclei familiari.

NUCLEI FAMILIARI Ambito di ANNO ANNO ANNO Variazione % 2016- Merate 2016 2017 2018 2018 Totale 50.210 50.422 50.750 +1,1%

Si assiste pertanto ad un aumento dei nuclei familiari e di contro alla riduzione della loro composizione. Riduzione dettata da un lato dall’allungamento della vita media e dall’altro dall’instabilità dei rapporti di coppia.

In questo nuovo riassetto demografico le categorie più colpite e che manifestano un crescente disagio abitativo sono da un lato, i giovani che dimostrano un desiderio di autonomia e indipendenza dalla famiglia d’origine, e dall’altro, ci sono coloro i quali necessitano di un alloggio a canone calmierato o a basso costo, anche come soluzione temporanea. C’è anche chi ha sperimentato un percorso di cura e “residenzialità leggera” ed è nelle condizioni di emanciparsi. Inoltre ci sono coloro i quali pur trovandosi in una condizione di disabilità intendono promuovere iniziative di autonomia e chi vuole costruire un “dopo di noi abitativo e familiare” per i propri figli disabili. Ci

1 Piano di zona unitario degli ambiti di , e Merate 2018/2020, Macroarea 3 – Comunità accoglienti, Comunità solidali, Comunità esigenti, pag. 54 ______P.za degli Eroi, 3 – 23807 Merate (LC) – C.F./P.Iva 00703920132 Tel. 03959151 – Fax 0399900683 e-mail: [email protected] Sito internet: www.comune.merate.lc.it

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sono anche quelle donne che dopo aver vissuto un’esperienza di violenza familiare cercano di intraprendere un percorso di autonomia e ricostruzione della propria autostima.

Il grande paradosso che caratterizza il territorio della Provincia di Lecco è quello di disporre di un elevato numero di alloggi invenduti a fronte di centinaia di persone che non trovano alloggi accessibili. 9 Emblematici i dati della Provincia di Lecco relativi ai provvedimenti di sfratto emessi nel corso del triennio 2016-2018, i quali evidenziano un calo degli stessi per cause legate alla morosità colpevole, trend positivo rispetto al triennio 2014-2016 dove si era registrato un aumento della percentuale. Per quanto concerne gli sfratti eseguiti con l’intervento della forza pubblica, si assiste invece nel corso del triennio ad un leggero aumento degli stessi. Nella tabella seguente si riportano i dati del Ministero dell’Interno, concernenti il numero degli sfratti per morosità, il numero degli sfratti eseguito con l’intervento della forza pubblica e delle richieste di esecuzione di rilascio presentate all’Ufficiale giudiziario.

PROVVEDIMENTI DI SFRATTO EMESSI (ISTAT) ANNO Finita locazione Morosità Totale Sfratti eseguiti Provincia Provincia 2016 11 211 282 116 2017 13 176 242 115 2018 7 150 206 125

3. BISOGNO ABITATIVO INTERCETTATO

Il primo avviso pubblico per l’assegnazione di unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) è stato aperto dall’Ambito territoriale di Merate alla fine dell’anno 2019 e precisamente nel seguente periodo: dal 06 novembre 2019 ore 09.00 al 16 dicembre 2019 ore 16.00. L’Ambito di Merate si è avvalso, oltre al supporto dell’Aler U.O.G. di Lecco, anche del personale dell’”Ufficio Casa Ambito di Merate” per fornire informazioni, strumenti operativi e supporto ai cittadini per la trasmissione telematica delle domande. In occasione dell’apertura dell’avviso molti cittadini si sono rivolti all’Ufficio Casa in cerca di risposte e soluzioni alle diverse “emergenze” abitative. Tutto ciò ha permesso all’Ufficio Casa di fare un’analisi che, per quanto la stessa non possa essere ritenuta rappresentativa di una totalità, può comunque essere considerata significativa e sufficiente ad inquadrare i bisogni connessi “all’abitare” dei cittadini appartenenti all’Ambito di Merate.

In questo primo avviso il numero totale di alloggi destinati ai servizi abitativi pubblici assegnabili era di n. 15 unità SAP e precisamente:

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- n. 4 alloggi di proprietà dell’Aler Bergamo-Lecco-Sondrio U.O.G. di Lecco dislocati sul territorio di Airuno, Barzago e Casatenovo - n. 3 alloggi di proprietà del Comune di Barzago - n. 1 alloggio di proprietà del Comune di Cremella - n. 2 alloggi di proprietà del Comune di Merate - n. 1 alloggio di proprietà del Comune di Missaglia - n. 1 alloggio di proprietà del Comune di Robbiate - n. 1 alloggio di proprietà del Comune di Sirtori 10 - n. 2 alloggi di proprietà del Comune di Verderio

Il numero complessivo di domande pervenute è stato 101 di cui n. 43 le domande presentate da nuclei familiari in stato di indigenza ovvero il 42,6%.

Dal punto di vista della distribuzione territoriale le domande risultano così distribuite:  Airuno: 16 domande  Barzago: 9 domande  Casatenovo: 27 domande  Cremella: 2 domande  Merate: 23 domande  Missaglia: 2 domande  Robbiate: 12 domande  Sirtori: 1 domanda  Verderio: 9 domande

La composizione dei nuclei familiari che hanno presentato domanda invece è così composta:

N. componenti TOTALE 1 Persona 25 2 Persone 10 3 Persone 19 4 Persone 5 Persone 47 6/7 Persone

Fonte dati Piattaforma Servizi Abitativi, elaborazione Ufficio Casa Ambito di Merate

Come si evince dalla tabella soprastante i nuclei familiari che manifestano un maggior bisogno abitativo sono le famiglie monoparentali e i nuclei familiari numerosi.

Si sono rivolti all’Ufficio Casa complessivamente n. 110 nuclei familiari e di questi n. 85 hanno presentato domanda. Le criticità riscontrate sono state le seguenti:  difficoltà ad ottenere le credenziali SPID/PIN per accedere al portale; procedure complesse per gli utenti;

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 difficoltà da parte di alcuni cittadini stranieri di reperire presso il proprio Consolato la Certificazione di assenza di proprietà all’Estero;  difficoltà per i soggetti che, pur appartenendo ad un nucleo familiare, vogliono presentare domanda in autonomia ma la certificazione ISEE posseduta e comprensiva di tutto il nucleo familiare;  mancanza di alloggi disponibili nel proprio Comune di residenza e nei Comuni con popolazione superiore ai 5.000 abitanti per i nuclei familiari in stato di indigenza composti da n. 4 persone; 11

L’Ufficio Casa attesta i seguenti bisogni dell’abitare emersi durante l’assistenza ai cittadini:  nuclei familiari che devono lasciare la propria abitazione a seguito di sfratto giudiziale o la cui abitazione è stata venduta all’asta per morosità incolpevole;  nuclei familiari monoparentali con reddito non sufficiente a soddisfare i bisogni primari;  nuclei familiari di origine straniera composti da numerosi membri e con minori a carico.

Da annoverare, infine, che:  nuclei familiari già assegnatari di alloggi SAP hanno necessità di effettuare un cambio alloggio per sovraffollamento.

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PARTE SECONDA

CONSISTENZE PATRIMONIO E DISPONIBILITA’ SAP

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4. CONSISTENZA AGGIORNATA DEL PATRIMONIO ABITATIVO PUBBLICO E SOCIALE DELL’AMBITO TERRITORIALE DI MERATE

Le operazioni di ricognizione del patrimonio abitativo dell’Ambito territoriale di Merate hanno riguardato complessivamente 24 comuni e l’Aler Bergamo-Lecco-Sondrio – U.O.G. di Lecco in qualità di Aler territorialmente competente la quale ha partecipato come Ente proprietario di patrimonio abitativo pubblico, oltre che come Ente gestore di 10 Comuni. 13 La finestra temporale sulla Piattaforma Informatica Regionale è stata aperta dal 19/12/2019 al 13/01/2020. Entro tale scadenza gli enti proprietari hanno inviato formalmente via PEC a Retesalute i documenti di ricognizione dell’offerta abitativa. Tutti i Comuni dell’Ambito distrettuale hanno dato riscontro alla fase di ricognizione inclusi i Comuni privi di patrimonio di proprietà. Dalla ricognizione del patrimonio immobiliare destinato ai servizi abitativi pubblici e sociali, è emerso che dei 24 Comuni dell’Ambito, 5 (Airuno, Calco, Imbersago, Olgiate Molgora, Santa Maria Hoè) risultano privi di patrimonio, pari al 21% del numero totale. Di seguito si illustrano i dati estrapolati dalla sezione Programmazione della Piattaforma Informatica Regionale sul patrimonio del Servizio Abitativo Pubblico (SAP) per il 2020:

4.1. Consistenza aggiornata del patrimonio abitativo pubblico e sociale, rilevato attraverso il modulo applicativo dell’Anagrafe Regionale del Patrimonio Abitativo e dell’Utenza della Piattaforma informatica regionale.

RAGIONE NUMERO NUMERO SOCIALE NUMERO ALLOGGI NUMERO ALLOGGI ALLOGGI DELL’ENTE SAP ALLOGGI SAS ALTRO USO COMPLESSIVI PROPRIETARIO RESIDENZIALE Airuno 41 Barzago 21 Casatenovo 45 Cassago 15 Airuno 12 Brianza Lomagna 32 ALER LECCO 334 Merate 53 306 28 - Missaglia 19 Olgiate 58 Molgora Brivio 16 Osnago 15 Robbiate 3 Vigano’ 4 COMUNE DI 22 22 - - BARZAGO COMUNE DI 8 8 - - BARZANO’ ______P.za degli Eroi, 3 – 23807 Merate (LC) – C.F./P.Iva 00703920132 Tel. 03959151 – Fax 0399900683 e-mail: [email protected] Sito internet: www.comune.merate.lc.it

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COMUNE DI 9 9 - - BRIVIO COMUNE DI 27 27 - - CASATENOVO COMUNE DI CASSAGO 4 - 4 - BRIANZA COMUNE DI 14 CERNUSCO 37 37 - - LOMBARDONE COMUNE DI 8 8 - - CREMELLA COMUNE DI LA VALLETTA 12 12 - - BRIANZA COMUNE DI 36 36 - - LOMAGNA COMUNE DI 70 70 - - MERATE COMUNE DI 20 20 - - MISSAGLIA COMUNE DI 8 8 - - MONTEVECCHIA COMUNE DI MONTICELLO 9 9 - - BRIANZA COMUNE DI 20 20 - - OSNAGO COMUNE DI PADERNO 4 4 - - D’ADDA COMUNE DI 7 7 - - ROBBIATE COMUNE DI 4 3 - 1 SIRTORI COMUNE DI 11 11 - - VERDERIO COMUNE DI 3 3 - - VIGANO’ TOTALE 653 620 32 1

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5. UNITA’ ABITATIVE DESTINATE AI SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI CHE SI PREVEDE DI ASSEGNARE NELL’ANNO

5.1 Unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici (SAP) in carenza manutentiva assegnabili nello stato di fatto nel corso dell’anno.

Nessun Ente proprietario ha certificato di possedere unità abitative in carenza manutentiva assegnabili nello stato di fatto. 15

5.2 Unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici oggetto di piani e programmi già formalizzati di ristrutturazione, recupero, riqualificazione, che prevedibilmente saranno assegnabili nell’anno.

QUARTIERE RAGIONE SOCIALE STATO DELL’UNITA’ /ZONA/ DELL’ENTE COMUNE IMMOBILIARE (SFITTO PER LOCALITA’/ PROPRIETARIO RISTRUTTURAZIONE) FRAZ.

COMUNE MISSAGLIA MISSAGLIA Missaglia 3

5.3 Unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) oggetto di piani e programmi già formalizzati di nuova edificazione.

Nessun Ente proprietario ha certificato di possedere unità abitative di nuova edificazione.

5.4 Unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) LIBERE.

QUARTIERE/ RAGIONE SOCIALE STATO ZONA/ DELL’ENTE COMUNE DELL’IMMOBILE LOCALITà/ PROPRIETARIO (LIBERO) FRAZ BARZAGO Barzago 2 CASSAGO Cassago B.za 1 B.ZA LOMAGNA Lomagna 1 Aler Lecco MERATE Merate 1 OLGIATE Olgiate M.ra 3 M.RA ROBBIATE Robbiate 2 COMUNE BARZAGO BARZAGO Barzago 1 COMUNE CASATENOVO CASATENOVO Casatenovo 1 ______P.za degli Eroi, 3 – 23807 Merate (LC) – C.F./P.Iva 00703920132 Tel. 03959151 – Fax 0399900683 e-mail: [email protected] Sito internet: www.comune.merate.lc.it

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COMUNE DI MERATE MERATE Merate 1 COMUNE MISSAGLIA MISSAGLIA Missaglia 1 COMUNE DI OSNAGO OSNAGO Osnago 1 TOTALE 15

5.5 Unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) che si libereranno nel corso dell’anno per effetto del normale avvicendamento dei nuclei familiari (turn over). Si tratta di un dato che è stato stimato sulla base del trend storico 16 riferibile all’ultimo triennio (2016-2018).

RAGIONE SOCIALE ALLOGGI SAP CHE SI DELL’ENTE COMUNE LIBERERANNO (TURN PROPRIETARIO OVER) BARZAGO CASSAGO B.ZA LOMAGNA ALER LECCO 10 MERATE OLGIATE M.RA ROBBIATE COMUNE DI MERATE MERATE 3 COMUNE ROBBIATE ROBBIATE 1 COMUNE VERDERIO VERDERIO 1 TOTALE 15

5.6 Unità abitative conferite da soggetti privati e destinate a servizi abitativi pubblici, ai sensi dell’art. 23 c.2 della Lr n. 16/2016.

Nel presente Piano Annuale non risultano essere stati conferiti da soggetti privati alloggi destinati ai servizi abitativi pubblici.

5.7 Numero complessivo delle unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) che prevedibilmente saranno assegnabili nell’anno 2020.

N. COMPLESSIVO RAGIONE SOCIALE DELL’ENTE ALLOGGI SAP COMUNE PROPRIETARIO che saranno assegnati nel 2020 BARZAGO CASSAGO B. LOMAGNA ALER LECCO 10 MERATE OLGIATE M. ROBBIATE COMUNE DI BARZAGO BARZAGO 1 COMUNE CASATENOVO CASATENOVO 1 ______P.za degli Eroi, 3 – 23807 Merate (LC) – C.F./P.Iva 00703920132 Tel. 03959151 – Fax 0399900683 e-mail: [email protected] Sito internet: www.comune.merate.lc.it

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COMUNE DI MERATE MERATE 1 COMUNE MISSAGLIA MISSAGLIA 1 COMUNE DI OSNAGO OSNAGO 1 TOTALE 15

5.8 Unità abitative destinate a servizi abitativi pubblici (SAP) assegnate nel corso dell’anno 2019 nell’ambito delle procedure ordinarie ed in deroga previste dalla precedente disciplina. 17

Totale Numero Numero RAGIONE SOCIALE numero alloggi alloggi DELL’ENTE COMUNE alloggi assegnati in assegnati in PROPRIETARIO assegnati via ordinaria deroga nel 2019 AIRUNO 1 - CASATENOVO 2 - ALER LECCO OLGIATE 6 2 - MOLGORA OSNAGO 1 COMUNE CASATENOVO 1 1 2 CASATENOVO COMUNE MERATE MERATE 2 1 3 COMUNE - VERDERIO 1 1 VERDERIO TOTALE 12

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PARTE TERZA

LE SCELTE DEGLI ENTI PROPRIETARI

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6. Soglia percentuale eccedente il 20% per l’assegnazione ai nuclei familiari in condizione di indigenza.

Solo il Comune di Robbiate ha destinato il 20% in più agli indigenti.

7. Individuazione di altre categorie di particolare rilevanza sociale.

Nessun Ente proprietario ha definito un’ulteriore categoria di particolare rilevanza 19 sociale aggiuntiva rispetto a quelle definite dal regolamento Regionale n. 4/2017.

8. Individuazione della quota % fino al 10% delle unità disponibili nel corso dell’anno da destinare ai nuclei famigliare appartenenti alle “Forze di Polizia e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.

Per quanto concerne la quota percentuale da dedicare alle unità disponibili per le “Forze di Polizia e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco” sia il Comune di Casatenovo che il Comune di Sirtori hanno previsto di assegnare una quota percentuale pari al 10%.

9. Unità abitative destinate ai servizi abitativi transitori (SAT).

Come previsto dalla “D.g.r. 31 luglio 2019 – XI/2063” solo il Comune di Verderio ha comunicato di destinare n. 1 alloggio ai servizi abitativi transitori.

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PARTE QUARTA

STRATEGIE DI SOSTEGNO ALL’EMERGENZA ABITATIVA

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10. INTERVENTI PREVISTI PER L’ANNO 2020:

10.1 Housing Sociale

L’ambito territoriale di Merate, a partire da maggio 2014, ha avviato un progetto di Housing sociale con l’intento di fornire risposte adeguate alla crescente domanda di bisogno abitativo da parte di un numero sempre in aumento di persone che non riescono ad accedere né al libero mercato né all’edilizia convenzionata. 21 L’intervento di promozione dell’Housing sociale è finalizzato a strutturare un sistema integrato di supporto alle politiche abitative, attivando risposte adeguate a contenere l’emergenza nelle sue diverse declinazioni e percorsi di accompagnamento all’autonomia. Suddetto progetto è coordinato dall’Azienda Speciale Retesalute e co-gestito dalla cooperativa Arcobaleno. Dal 2015 è stata attivata la funzione centralizzata di valutazione e di orientamento delle segnalazioni dei Comuni, nonché la funzione centralizzata di monitoraggio e di accompagnamento educativo delle famiglie accolte negli alloggi temporanei. Le segnalazioni pervenute dal 2015 al 2019 dai Comuni dell’Ambito sono state in totale 85, di queste sono state progettate e realizzate n. 31 accoglienze nelle strutture di housing sociale del territorio, di cui n. 27 con attivazione del monitoraggio educativo. Nel 2019 le segnalazioni pervenute dai Comuni sono state n. 22.

Il 66% delle segnalazioni riguardano famiglie con figli minori e l’accoglienza in housing sociale ha riguardato in prevalenza queste famiglie. Le situazioni di persone straniere segnalate sono state il 65%. Le accoglienze chiuse nel 2019 sono state n. 5 e hanno avuto un tempo medio di permanenza di 16 mesi; le accoglienze in corso sono 4. Nel 2019 la spesa è stata di € 18.999,00.

10.2 Dgr XI/2065 interventi volti al contenimento dell’emergenza abitativa e al mantenimento dell’alloggio in locazione – anno 2019

Nella seduta del 19.09.2019 l’Assemblea dei Sindaci, in attuazione della Deliberazione di Giunta Regionale N° XI/2065 del 31/07/2019, e in continuità con gli anni precedenti, ha deliberato di attuare le seguenti misure di welfare abitativo:

a) Misura 2: volta ad alleviare il disagio delle famiglie che si trovano in situazione di morosità incolpevole iniziale nel pagamento del canone di locazione, soprattutto a causa della crescente precarietà del lavoro o di precarie condizioni economiche derivanti da episodi imprevisti. b) Misura 4: volta a sostenere nuclei familiari per il mantenimento dell’alloggio in locazione, il cui reddito provenga esclusivamente da pensione; c) Misura 6: volta a finanziare in via sperimentale progetti presentati degli ambiti sul tema della locazione.

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Le risorse assegnate e trasferite all’Ambito da parte di Regione Lombardia sono pari ad € 90.562,00, somma comprensiva delle quote premiali destinate agli Ambiti che hanno terminato i fondi delle precedenti delibere di Giunta regionale n. 6465/2017 e n. 606/2018. Alle risorse trasferite dalla Regione Lombardia si sommano le risorse derivanti dal Fondo sostegno affitto e Reddito di autonomia dei Comuni pari ad € 6.155,87.

Il bando per il contenimento dell’emergenza abitativa e del mantenimento 22 dell’alloggio in locazione anno 2019 relativo alle misure 2 e 4 è stato emanato il 14 novembre 2019 con scadenza 14 febbraio 2020. Le risorse a disposizione ammontano complessivamente a € 69.429,27 di cui: - € 63.393,40 risorse dell’Ambito di Merate; - € 6.035,87 risorse residue delle economie del Fondo sostegno all’affitto e del reddito di autonomia, presenti nei bilanci nei singoli Comuni dell’Ambito di Merate.

In riferimento alla misura 6 Regione Lombardia ha approvato il progetto “Interventi di contrasto alla cronicizzazione della morosità incolpevole” e le risorse stanziate ammontano complessivamente ad € 18.112,40.

10.3 Dgr XI/2064 contributo regionale di solidarietà 2019 per morosità incolpevole

La Regione Lombardia in continuità con gli anni precedenti e in ottemperanza all’art. 25 della L.R. n. 16/2016, con Dgr n. 2064 del 31.07.2019, ha approvato le Linee guide per l’accesso al Contributo di Solidarietà per l’anno 2019. Il contributo è diretto ai nuclei familiari assegnatari di servizi abitativi pubblici (SAP) in situazione di vulnerabilità economica e in difficoltà a sostenere il canone di locazione sociale (canone spese per i servizi comuni).

La Regione Lombardia ha assegnato e trasferito ai Comuni dell’Ambito territoriale di Merate risorse complessive pari ad € 63.800,00 e all’Aler Bergamo-Lecco- Sondrio la somma pari ad € 967.500,00 da ripartire nelle tre province.

 CONCLUSIONI

In riferimento alle operazioni di ricognizione è emerso che il numero di alloggi destinati ai servizi abitativi pubblici (SAP) presenti nell’Ambito territoriale di Merate sono in totale nr. 620 di cui 314 di proprietà dei Comuni e 306 di proprietà dell’Aler - U.O.G. Lecco. Le unità immobiliari attualmente in stato libero sono n.15. Tali unità abitative potrebbero aumentare in virtù dell’effetto turn-over stimate in n. 15 e a conclusione delle già previste manutenzioni di n. 3 unità immobiliari. Si prevedono di inserire negli Avvisi Pubblici per l’anno 2020 una disponibilità complessiva di n. 33 unità abitative, da suddividere in due Avvisi.

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È prevista l’apertura del primo avviso per l’anno 2020 per l’assegnazione di alloggi destinati ai servizi abitativi pubblici nel mese di febbraio con chiusura dello stesso nel mese di aprile, l’apertura del secondo avviso verrà fatto presumibilmente nel mese di ottobre.

Ad oggi non risultano in programma opere di nuova edificazione da destinare a SAP né da parte dei Comuni né da parte di Aler. Allo stesso tempo non sono state attivate convenzioni con soggetti privati per integrare l’offerta dei servizi abitativi pubblici. 23

Nessun Comune dell’Ambito Territoriale di Merate ha individuato un’ulteriore categoria di rilevanza sociale rispetto a quelle previste dal Regolamento Regionale n.4/2017. Solo i Comuni di Casatenovo e Sirtori hanno previsto di destinare la percentuale di unità disponibili pari al 10% alle Forze di Polizia e Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Solo il Comune di Verderio ha stabilito di destinare nr. 1 alloggio ai servizi abitativi transitori.

La stesura del presente Piano è stata elaborata dall’Ufficio Casa Ambito di Merate con il supporto del Referente dell’Ufficio di Piano dell’Azienda Speciale Retesalute e del Comune Capofila e previo raccordo con l’ALER di Bergamo-Lecco-Sondrio – U.O.G. di Lecco.

In data 28 gennaio 2020 è stata inoltrata la proposta del presente Piano, all’Aler di Bergamo-Lecco-Sondrio – U.O.G. di Lecco per eventuali osservazioni/rilievi. Con nota del 31 gennaio 2020 all’Aler di Bergamo-Lecco-Sondrio - U.O.G. di Lecco ha rilevato un’incongruenza nella scheda riassuntiva della ricognizione in merito ai dati degli alloggi del Comune di Cremella, che sono stati confermati dal Comune stesso con nota del 31 gennaio 2020. Delle modifiche apportate è stata informata l’Aler di Bergamo-Lecco- Sondrio – U.O.G di Lecco con protocollo n.936 del 31 gennaio 2020.

Il succitato documento è stato trasmesso al Referente dell’Ufficio di Piano per l’inserimento all’OdG della prossima Assemblea dei Sindaci per l’approvazione dello stesso tramite deliberazione.

Allegati al presente documento: - Report programmazione annuale 2020 estratto dal modulo di Programmazione della Piattaforma informatica regionale.

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Numero U.I. % U.I. disponibili Numero U.I. Numero U.I. destinate a Numero U.I. Numero U.I. Numero per nuova Altra libere e che in carenza Numero U.I. Numero U.I. Soglia % Forze di per Servizi per Servizi complessivo edificazione, Numero U.I. categoria di Data Ora si manutentiva per servizi assegnate eccedente il Polizia e Ragione Sociale Ente Proprietario Abitativi Abitativi U.I. ristrutturazi conferite da particolare Ricezione Ricezione libereranno assegnabili abitativi l’anno 20% per Corpo Sociali Pubblici disponibili one, privati rilevanza per effetto nello stato transitori precedente indigenti nazionale (SAS) (SAP) nell'anno recupero, sociale del turn-over di fatto dei Vigili del riqualificazio Fuoco ne ALER BERGAMO - LECCO - SONDRIO 08-01-2020 15:45:57 28 306 10 10 0 0 0 6 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI AIRUNO COMUNE DI BARZAGO 13-01-2020 12:38:16 0 22 1 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI BARZANO' 13-01-2020 15:55:43 0 8 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI BRIVIO 09-01-2020 14:21:33 0 9 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI CALCO COMUNE DI CASATENOVO 13-01-2020 11:53:31 0 27 1 0 0 0 0 2 0 NO 0.0 10.0 COMUNE DI CASSAGO BRIANZA 13-01-2020 17:14:38 4 0 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI CERNUSCO 13-01-202010:26:58 0 37 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 LOMBARDONE COMUNE DI CREMELLA 13-01-2020 11:00:58 0 8 0 0 1 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI IMBERSAGO COMUNE DI LA VALLETTA BRIANZA 09-01-2020 13:23:25 0 12 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI LOMAGNA 31-12-2019 09:06:14 0 36 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI MERATE 14-01-2020 14:59:04 0 70 1 3 0 0 0 3 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI MISSAGLIA 13-01-2020 10:01:49 0 20 1 0 0 3 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI MONTEVECCHIA 31-12-2019 09:11:45 0 8 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI MONTICELLO BRIANZA 10-01-2020 12:44:32 0 9 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI OLGIATE MOLGORA COMUNE DI OSNAGO 31-12-2019 11:29:28 0 20 1 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI PADERNO D'ADDA 08-01-2020 12:11:31 0 4 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI ROBBIATE 13-01-2020 15:27:20 0 7 0 1 0 0 0 0 0 NO 20.0 0.0 COMUNE DI SANTA MARIA HOE' COMUNE DI SIRTORI 13-01-2020 10:54:55 0 3 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 10.0 COMUNE DI VERDERIO 13-01-2020 12:26:44 0 11 0 1 0 0 1 1 0 NO 0.0 0.0 COMUNE DI VIGANO' 13-01-2020 11:57:14 0 3 0 0 0 0 0 0 0 NO 0.0 0.0

REGIONE LOMBARDIA (Regolamento regionale n.4 del 04 agosto 2017 e s.m.i - Disciplina della Programmazione dell’Offerta Abitativa Pubblica e Sociale e dell’accesso e della permanenza nei Servizi Abitativi Pubblici)

COMUNE DI MERATE Capofila dell’Ambito Territoriale di Merate

AVVISO PUBBLICO per l’assegnazione di n._____unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici disponibili nell’ambito territoriale di Merate

localizzate nei Comuni di: Airuno, Barzago, Barzanò, Brivio, Calco, Casatenovo, Cassago Brianza, Cernusco Lombardone, Cremella, Imbersago, La Valletta Brianza, Lomagna, Merate, Missaglia, Montevecchia, Monticello Brianza, Olgiate Molgora, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Santa Maria Hoè, Sirtori, Verderio, Viganò

di proprietà di Aler Bergamo-Lecco-Sondrio U.O.G. di Lecco e dei Comuni di:

PERIODO DI APERTURA E CHIUSURA DELL’AVVISO

Dal 26 febbraio2020 ore 9.00 al 24 aprile 2020 ore 12.00

1 INDIZIONE DELL’AVVISO PUBBLICO

1.1 Ai sensi dell’articolo 8 del Regolamento Regionale n.4 del 4 agosto 2017 e s.m.i. è indetto l’avviso pubblico per l’assegnazione delle unità abitative disponibili destinate ai servizi abitativi pubblici.

1.2 Le unità abitative di cui al presente avviso pubblico si distinguono in: a) Numero _____unità abitative immediatamente assegnabili come da elenco:

Ente proprietario Comune Superficie in mq

1.3 Le unità abitative di cui al presente avviso sono pubblicate nella piattaforma informatica regionale con l’indicazione, per ciascuna di esse, dei seguenti elementi: a) ente proprietario; b) zona o frazione o municipio;

c) superficie utile residenziale; d) numero dei vani dell’unità abitativa e, ove possibile, dello stabile; e) piano; f) presenza di ascensore; g) presenza di barriere architettoniche; h) tipologia di riscaldamento; i) stima delle spese per i servizi; j) numero di domande presentate per ciascun alloggio;

1.4 I cittadini interessati a partecipare all’avviso possono prenderne visione sui siti istituzionali degli enti proprietari e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia o presentarsi presso le sedi di seguito indicate per ritirare l’avviso, l’elenco dei documenti da presentare.

 COMUNE DI MERATE - Ufficio Casa - Piazza degli Eroi 3: tel. 039/9165965 (solo su appuntamento) Lunedì e Martedì dalle 9:00 alle 12:00 e 15:30 - 16:30; Mercoledì e Venerdì dalle 9:00 alle 12:00  COMUNE DI MISSAGLIA - Palazzo Teodolinda: tel. 039/9165965 (solo su appuntamento) solo il giovedì dalle 9:00 alle 12:00  COMUNE DI OLGIATE MOLGORA - Via Stazione, 20: tel. 039/9165965 (solo su appuntamento) solo il giovedì dalle ore 09.00 alle ore 12.00  ALER BERGAMO-LECCO-SONDRIO U.O.G. DI LECCO:

Le postazioni sopra elencate saranno messe a disposizione del cittadino per l’inserimento assistito della domanda.

2 PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

2.1 La domanda può essere presentata per un’unita abitativa adeguata localizzata nel comune di residenza del richiedente o anche nel comune in cui il richiedente presta attività lavorativa, secondo quanto indicato dall’articolo 9 comma 2 del regolamento regionale 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i. Nel caso in cui non siano presenti unità abitative adeguate nel Comune di residenza e nel comune di svolgimento dell’attività di lavorativa, la domanda può essere presentata per un’unità abitativa adeguata, localizzata in un altro comune appartenente allo stesso piano di zona del comune di residenza o del comune di svolgimento dell’attività lavorativa del richiedente.

2.2 I nuclei familiari in condizioni di indigenza possono presentare domanda per gli alloggi localizzati nel comune di residenza, secondo quanto indicato all’articolo 9 comma 2 bis del regolamento regionale n. 4 del 04 agosto 2017 e s.m.i.. Se nel comune di residenza non vi sono unità abitative o, se quelle presenti, tali nuclei possono presentare domanda nel comune di svolgimento dell’attività lavorativa o in un terzo comune a scelta nell’ambito territoriale di riferimento, a condizione che siano comuni con una popolazione superiore a 5.000 abitanti.

2.3 È da considerarsi adeguata l’unità abitativa con una superficie utile residenziale in relazione al numero dei componenti il nucleo familiare come nella tabella di seguito riportata:

Superficie utile residenziale Numero componenti Valori minimi (mq) Valori massimi (mq) 1 28 46 2 38 55 3 48 65 4 58 80 5 68 93 6 78 Nella superficie massima disponibile

Dalle superfici di cui sopra sono escluse le superfici dei balconi, terrazze, cantine e altre aree accessorie simili. Per i nuclei familiari composti da 1 sola persona è possibile assegnare un alloggio di superficie inferiore a 28 mq. L’adeguatezza dell’alloggio tiene conto anche della tipologia di disabilità del nucleo familiare richiedente.

2.4 Nella domanda possono essere indicate sino ad un massimo di cinque unità abitative, nello stesso comune, anche appartenenti a diversi enti proprietari, adeguate alla composizione del nucleo familiare del richiedente. In caso di indicazione di due o più unità abitative, deve essere indicato anche il relativo ordine di preferenza. In sede di assegnazione, ai fini dell’integrazione sociale di cui all’articolo 23, comma 6 della L.r. 16/2016, spetta comunque a ciascun ente proprietario la valutazione dell’unità abitativa da assegnare.

2.5 La domanda può essere presentata esclusivamente in modalità digitale utilizzando la piattaforma informatica regionale raggiungibile al link di seguito indicato: https://www.bandi.servizirl.it

2.6 È possibile accedere al modulo di presentazione della domanda solo con queste modalità: a. Carta Regionale dei Servizi (CNS) in corso di validità con relativo PIN abilitato; b. Sistema pubblico di identità digitale – cosiddetto “SPID” Solo dopo che il richiedente avrà provveduto alla registrazione, nella piattaforma informatica regionale, dei dati anagrafici propri e dei componenti il relativo nucleo familiare, secondo le modalità ivi previste, potrà accedere al modulo di presentazione della domanda;

2.7 Terminata la procedura di registrazione, il richiedente prende visione, attraverso la piattaforma informatica regionale, delle unità abitative disponibili adeguate alle caratteristiche del proprio nucleo familiare, ai sensi di quanto previsto al punto 2.3.

2.8 A conclusione dell’inserimento della domanda, la piattaforma informatica regionale attribuisce un protocollo elettronico e rilascia file elettronico della domanda, con l’indicazione del punteggio conseguito (ISBAR Indicatore della situazione di bisogno abitativo regionale) e degli elementi che hanno concorso alla sua determinazione, nonché della categoria sociale di appartenenza e dell’eventuale condizione di indigenza. Il protocollo elettronico fa fede della data e dell’ora dell’avvenuta trasmissione.

2.9 Ai sensi dell’articolo 9, comma 8, del regolamento regionale 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i., il richiedente è supportato nella presentazione della domanda da un apposito servizio fornito dai Comuni d’Ambito e da Aler Bergamo-Lecco-Sondrio U.O.G. di Lecco, secondo le modalità come specificato al punto 1.4, fermo restando la responsabilità del medesimo richiedente in ordine alle dichiarazioni dallo stesso rese. Il servizio di supporto è costituito da postazioni telematiche e da personale dedicato che informa ed assiste il richiedente nella compilazione e nella trasmissione informatica della stessa.

3 AUTOCERTIFICAZIONE E DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE

3.1 Il nucleo familiare richiedente ricorre all’autocertificazione dei requisiti richiesti al punto 5 dell’avviso e delle condizioni di disagio di cui ai successivi articoli 10,11,12,13, ai sensi degli artt. 46 e 47 del d.p.r. 445/2000. Le dichiarazioni richieste ai fini della presentazione della domanda dovranno essere inserite nel modulo online di partecipazione all’avviso della piattaforma informatica regionale di cui al precedente punto 2.6.

3.2 In sede di verifica dei requisiti andranno esibiti in originale tutti i documenti oggetto di autocertificazione che l’Ente proprietario richiederà in fase di istruttoria della pratica con particolare attenzione a quelli sotto elencati: a. Documento d’identità valido e codice fiscale;

b. l’ISEE in corso di validità; c. I certificati comprovanti le condizioni di disabilità ai sensi dell’art. 49 del DPR 445/2000 (se possedute); d. la marca da bollo di 16,00.

3.3 In sede di verifica dei requisiti di accesso, i cittadini di stati non appartenenti all’Unione Europea devono possedere la documentazione di cui all’articolo 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che attesti che tutti i componenti del nucleo familiare non possiedano alloggi adeguati nel Paese di provenienza.

3.4 In caso di dichiarazioni mendaci, il dichiarante è punito e decade dagli eventuali benefici ottenuti ai sensi degli artt. 75 e 76 del DPR. 445/2000. A tale scopo si fa riferimento a quanto disposto dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, approvato con d.p.r. 445/2000, con l’avvertenza che, chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso, è punito ai sensi del Codice Penale e delle leggi speciali in materia.

3.5 Per completare la domanda, dovrà essere pagata una marca da bollo del valore di euro 16,00 con le seguenti modalità: a. Marca da bollo virtuale (pagamento on line con carta di credito); b. Acquisto della marca da bollo presso le rivendite autorizzate i cui estremi (data e codice) andranno riportati nell’apposito spazio all’interno della domanda.

4 DEFINIZIONE DI NUCLEO FAMILIARE

4.1 La domanda di partecipazione è presentata da un soggetto in possesso dei requisiti di cui al punto 5 del presente avviso relativamente all’intero nucleo familiare che deve anch’esso essere in possesso dei requisiti, come indicato dal punto 5.2.

4.2 Il nucleo familiare avente diritto ai servizi abitativi pubblici, è quello costituito da una sola persona, anche genitore separato o divorziato, ovvero dalle persone di seguito elencate: a) coniugi non legalmente separati; b) soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 20 maggio 2016, n.76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze); c) conviventi di fatto, ai sensi dell’articolo 1, comma 36, della legge 76/20016, anagraficamente conviventi da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; d) figli anagraficamente conviventi con il nucleo richiedente, o figli non anagraficamente conviventi di genitori separati o divorziati, destinatari di provvedimenti dell’autorità giudiziaria che prevedono tempi paritetici di cura e frequentazione degli stessi e il rilascio della casa familiare; e) persone legate da vincoli di parentela fino al terzo grado o di affinità fino al secondo grado, anagraficamente conviventi da almeno un anno alla data di presentazione della domanda.

4.3 Ai soli fini del calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), il nucleo familiare di riferimento è quello indicato all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159 “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”.

4.4 Per il cittadino di Paese non appartenente all’Unione europea, sono considerati componenti del nucleo familiare, i familiari regolarmente soggiornanti in Italia alla data di presentazione della domanda di assegnazione. Resta fermo il rispetto del requisito temporale di cui alla lettera e) del punto 4.2.

4.5 All’avviso pubblico sono ammessi a partecipare anche i nuclei familiari di nuova formazione. In tal caso, il nucleo familiare di nuova formazione deve essersi già costituito con atto di matrimonio o unione civile da non più di due anni o deve costituirsi, con le stesse modalità, prima della consegna dell’unità abitativa.

4.6 I termini di cui alle lettere c) ed e) del punto 4.2 non si applicano nei casi di soggetti affidati con provvedimento dell’autorità giudiziaria e di ultrasessantacinquenni o invalidi o disabili affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportino una percentuale di invalidità permanente pari o superiore al 66%, riconosciuta ai sensi della normativa vigente, ovvero con grave handicap o patologia con prognosi a esito infausto.

5 REQUISITI PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

5.1 Possono presentare domanda di partecipazione al presente avviso i nuclei familiari che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei requisiti e condizioni indicati nei punti che seguono: a) - cittadini italiani o di uno Stato dell’Unione europea; - stranieri titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo ai sensi del decreto legislativo 8 gennaio 2007, n.3 (Attuazione della direttiva 2003/109/CE relativa allo status di cittadini di Paesi terzi soggiornanti di lungo periodo); - stranieri regolarmente soggiornanti in possesso di permesso di soggiorno almeno biennale e che esercitano una regolare attività di lavoro subordinato o di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 40, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero); - stranieri che, in base alla normativa statale, beneficiano di un trattamento uguale a quello riservato ai cittadini italiani ai fini dell’accesso ai servizi abitativi pubblici comunque denominati; b) residenza anagrafica o svolgimento di attività lavorativa nella regione Lombardia per almeno cinque anni nel periodo immediatamente precedente la data di presentazione della domanda; c) indicatore di situazione economica equivalente (ISEE) del nucleo familiare, calcolato con i criteri stabiliti dalla normativa statale di riferimento non superiore ad euro 16.000 (sedicimila euro) e valori patrimoniali, mobiliari ed immobiliari, del medesimo nucleo familiare determinati come di seguito indicato: 1) per i nuclei familiari composti da un solo componente la soglia patrimoniale è determinata nel valore di euro 22.000,00; 2) per i nuclei familiari con due o più componenti, la soglia patrimoniale è determinata nel valore di euro 16.000,00 + (euro 5.000,00 x il Parametro della Scala di Equivalenza [PSE]).

Prospetto esemplificativo:

Numero componenti Valore PSE Soglia patrimoniale solo maggiorenni (valore in euro) 1 persona 1 22.000,00 2 persone 1,57 23.850,00 3 persone 2,04 26.200,00 4 persone 2,46 28.300,00 5 persone 2,85 30.250,00 6 persone 3,2 32.000,00

Nel caso di nuclei familiari di nuova formazione non ancora costituiti, di cui all’articolo 6, comma 4 del Regolamento Regionale, è necessario che siano indicati gli ISEE, in corso di validità, delle famiglie di provenienza di ciascuno dei componenti la famiglia di nuova formazione, nel rispetto di quanto previsto alla lettera c) del comma 5.1 punti 1) e 2). Ai fini della valutazione del disagio economico è considerato l’ISEE con il valore minore.

d) assenza di titolarità di diritti di proprietà o di altri diritti reali di godimento su beni immobili adeguati alle esigenze del nucleo familiare, ubicati nel territorio italiano o all’estero. I cittadini di stati non appartenenti all’Unione Europea devono possedere in sede di verifica dei requisiti di accesso, la documentazione di cui all’articolo 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), che attesti che tutti i componenti del nucleo familiare non possiedono alloggi adeguati nel Paese di provenienza. È da considerarsi adeguato l’alloggio con una superficie utile almeno pari ai valori indicati nella seguente tabella:

Superficie utile in mq* Componenti nucleo familiare 45 1 - 2 60 3 - 4 75 5 - 6 95 7 o più (*) per superficie utile si intende la superficie calpestabile dell’alloggio esclusa qualsiasi superficie accessoria

e) assenza di precedenti assegnazioni di alloggi sociali destinati a servizi abitativi pubblici per i quali, nei precedenti cinque anni, è stata dichiarata la decadenza o è stato disposto l’annullamento, con conseguente risoluzione del contratto di locazione; f) assenza di dichiarazione di decadenza dell’assegnazione di alloggi di servizi abitativi pubblici per morosità colpevole, in relazione al pagamento del canone di locazione ovvero al rimborso delle spese. Trascorsi cinque anni dalla dichiarazione di decadenza dell’assegnazione, la domanda è ammissibile a condizione che il debito sia stato estinto; g) assenza di eventi di occupazione abusiva di alloggi o di unità immobiliare ad uso non residenziale o di spazi pubblici e/o privati negli ultimi cinque anni; trascorsi cinque anni dalla cessazione dell’occupazione abusiva la domanda è ammissibile a condizione che l’eventuale debito derivante dai danneggiamenti prodotti durante il periodo di occupazione o nelle fasi di sgombero sia stato estinto; h) non aver ceduto, in tutto o in parte, fuori dai casi previsti dalla legge, l’alloggio precedentemente assegnato o sue pertinenze in locazione; i) assenza di precedente assegnazione, in proprietà, di alloggio realizzato con contributo pubblico o finanziamento agevolato in qualunque forma, concesso dallo Stato, della Regione, dagli enti territoriali o da altri enti pubblici, sempre che l’alloggio non sia perito senza dare luogo al risarcimento del danno;

5.2 I requisiti di cui al comma 5.1, devono essere posseduti dal richiedente e, limitatamente a quanto previsto dalle lettere d), e), f), g), h) ed i), del medesimo comma, anche dagli altri componenti il nucleo familiare del richiedente, alla data di presentazione della domanda, nonché al momento dell’assegnazione. I suddetti requisiti devono permanere in costanza di rapporto, fatto salvo quanto stabilito in ordine al limite ISEE per la permanenza e ai limiti dei valori patrimoniali mobiliari ed immobiliari.

5.3 Ai sensi dell’articolo 22, comma 4, della l.r. 16/2016, ai fini del rispetto del requisito di cui alla lettera d), del comma 5.1, nel caso di coniugi legalmente separati o divorziati in condizioni di disagio economico che, a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria, sono obbligati al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli e non sono assegnatari o comunque non hanno la disponibilità della casa coniugale in cui risiedono i figli, anche se di proprietà dei medesimi coniugi o ex coniugi, non viene considerato il diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento relativo alla casa coniugale in cui risiedono i figli.

6 NUCLEI FAMILIARI IN CONDIZIONI DI INDIGENZA

6.1 I nuclei familiari in condizioni di indigenza, di cui all’articolo 13 del regolamento regionale

4 del 4 agosto 2017 e s.m.i, sono quelli che presentano una condizione economica pari o inferiore a 3.000 euro ISEE ordinario.

6.2 Le assegnazioni riguardanti i nuclei familiari in condizioni di indigenza sono disposte nella misura del 20% (venti per cento) delle unità abitative disponibili nell’anno solare, come previsto dall’articolo 4, comma 3, lettera c) del regolamento regionale 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i;

6.3 In caso di assegnazione dell’unità abitativa, i nuclei familiari in condizione di indigenza sono inseriti in programmi volti al recupero dell’autonomia economica e sociale, definiti dai servizi sociali comunali. In caso di mancata adesione o partecipazione, da parte dei nuclei familiari, ai programmi definiti con i servizi sociali comunali o qualora siano venute meno le condizioni di fragilità sociale, l’assegnazione del contributo regionale di solidarietà e di ogni ulteriore forma di sostegno pubblico relativo al servizio abitativo pubblico assegnato, cessano.

7 SUBENTRO NELLA DOMANDA

Se dopo la presentazione della domanda di assegnazione si verifica il decesso del richiedente, subentrano nella domanda i componenti del nucleo familiare indicati nella medesima domanda, secondo il seguente ordine: a) coniuge; parte di unione civile ai sensi dell’articolo 1, comma 2, della legge 76/2016; convivente di fatto, ai sensi dell’articolo 1, comma 36, della legge 76/2016, anagraficamente convivente da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; b) figli maggiorenni anagraficamente conviventi con il nucleo richiedente; c) parenti fino al terzo grado, anagraficamente conviventi da almeno un anno alla data di presentazione della domanda; d) affini fino al secondo grado, anagraficamente conviventi da almeno un anno alla data di presentazione della domanda.

8 CATEGORIE DIVERSIFICATE PER L’INTEGRAZIONE SOCIALE

Secondo quanto previsto dall’articolo 23, comma 6, della L.R.16/2016 ed al fine di assicurare l’integrazione sociale nell’assegnazione delle unità abitative, sono previste le seguenti categorie diversificate di nuclei familiari: a) Anziani: nuclei familiari di non più di due componenti o persone singole che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto 65 anni, ovvero quando uno o due componenti, pur non avendo tale età, sia totalmente inabile al lavoro ai sensi dell’allegato 1) del R.r. 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i. “Condizioni familiari” punto 4 delle lettere a), b), c), o quando uno dei due componenti abbia comunque un’età superiore ai 75 anni; tali persone singole o nuclei familiari possono avere minori a carico; b) Famiglie di nuova formazione: nuclei familiari da costituirsi prima della consegna dell’alloggio ai sensi dell’articolo 6, comma 4 del regolamento regionale 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i., ovvero costituiti entro i due anni precedenti la data di presentazione della domanda; in tali nuclei possono essere presenti figli minorenni o minori affidati; c) Nuclei monoparentali: nuclei familiari di un componente, con un eventuale minore o più a carico; d) Disabili: nuclei familiari nei quali uno o più componenti sono affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportino un handicap grave (art.3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n.104), ovvero una percentuale di invalidità certificata ai sensi della legislazione vigente o dai competenti organi sanitari regionali, superiore al 66 per cento.

9 CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE – DETEMINAZIONE ISBAR

9.1 A seguito della compilazione della domanda da parte del nucleo familiare richiedente, la

piattaforma informatica regionale determina, per ciascuna domanda, il punteggio dell’indicatore della situazione di bisogno abitativo (ISBAR) e individua, per il relativo nucleo familiare, l’appartenenza alla categoria diversificata per l’integrazione sociale.

9.2 La determinazione del punteggio dell’indicatore della situazione di bisogno abitativo (ISBAR) è effettuata sulla base dei valori attribuiti alle condizioni familiari, abitative ed economiche, nonché alla durata del periodo di residenza, nella regione e nel comune, dove è localizzata l’unità abitativa da assegnare, secondo quanto previsto ai punti 10,11,12 e 13 dell’avviso.

9.3 Tali specifici valori sono sommati, nel rispetto dei criteri di compatibilità tra le diverse condizioni delle situazioni di disagio, di cui ai successivi punti 10 e11.

10 CONDIZIONI FAMILIARI

Le condizioni di “Anziani”, “Famiglie di nuova formazione”, “Nuclei familiari di un componente e con un eventuale minore o più a carico”, non sono tra loro compatibili.

10.1 Anziani Nuclei familiari di non più di due componenti o persone singole che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto 65 anni, ovvero quando uno dei due componenti, pur non avendo tale età, sia totalmente inabile al lavoro, ai sensi delle lettere a), b), c) del successivo punto 10.4, o abbia un’età superiore a 75 anni; tali persone singole o nuclei familiari possono avere minori a carico: a) Un componente con età maggiore di 65 anni e l’altro totalmente inabile al lavoro o con età maggiore di 75 anni punti 10 b) Tutti con età maggiore di 65 anni punti 9

10.2 Famiglie di nuova formazione Nuclei familiari come definiti all’articolo 6 comma 4 del regolamento regionale, da costituirsi prima della consegna dell’alloggio, ovvero costituitisi entro i due anni precedenti alla data della domanda, con le modalità riportate nel richiamato articolo; in tali nuclei possono essere presenti figli minorenni o minori affidati. c) Famiglia di nuova formazione con minori punti 10 d) Famiglia di nuova formazione senza minori punti 9

10.3 Nuclei familiari di un componente, con un eventuale minore o più a carico Nuclei familiari di un componente, con un eventuale minore o più a carico a) Persona sola con uno o più minori punti 10 b) Persona sola punti 9

10.4 Disabili Nuclei familiari nei quali uno o più componenti sono affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportano un handicap grave (art. 3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero una percentuale di invalidità certificata ai sensi della legislazione vigente o dai competenti organi sanitari regionali a) Disabilità al 100% o handicap grave con accompagnamento punti 10 b) Disabilità al 100% o handicap grave punti 9 c) Disabilità dal 66% al 99% punti 8

11 CONDIZIONI ABITATIVE

La condizione di “Abitazione impropria” di cui al punto 11.1 lettera a), non è compatibile con le altre condizioni abitative. La condizione di “Rilascio alloggio” non è compatibile con la condizione di “Coabitazione”. La condizione di “Genitore separato o divorziato” non è compatibile con la condizione di “Rilascio Alloggio”

11.1 Abitazione impropria

A. Richiedenti che dimorino: A1. Da almeno 6 mesi in locali non originariamente destinati alla residenza abitativa, anche di tipo rurale, ovvero in locali inabitabili ai sensi del regolamento d’igiene del comune o in altro ricovero procurato a titolo precario punti 6 A2. Temporaneamente negli alloggi di cui all’articolo 23 comma 13 della L.R. 16/2016 punti 6 A3. In strutture di tipo alberghiero a carico di amministrazioni pubbliche punti 5 A4. Da almeno 1 anno presso strutture di assistenza o beneficienza legalmente riconosciute punti 4

B. Richiedenti che risiedono in alloggio: B1. Privo di servizi igienici interni o con servizi igienici interni non regolamentari, (vale a dire: lavello, tazza e doccia o vasca) o privi di servizi a rete (acqua o elettricità o gas) o in alloggi per i quali sia stata accertata dall’ATS la condizione di antigienicità ineliminabile con normali interventi manutentivi. Punti 3 B2. Privo di impianto di riscaldamento (centralizzato o con caldaia autonoma), o con servizi igienici interni privi di aerazione naturale o meccanica, o in alloggi per i quali sia stata accertata dall’ATS la condizione di antigienicità eliminabile con normali interventi manutentivi. Punti 2,5

Le condizioni di cui alle lettere B1 e B2 devono sussistere da almeno un anno alla data di presentazione della domanda.

11.2 Rilascio alloggio A. nuclei familiari che debbano rilasciare l’alloggio a seguito di ordinanza, sentenza esecutiva o verbale di conciliazione, ovvero a seguito di altro provvedimento giudiziario o amministrativo, qualora sia stato già emessa dal Tribunale l’ordinanza di convalida dell’atto di rilascio dell’alloggio stesso punti 3,5 B. nuclei familiari che abbiano rilasciato l’alloggio da non più di un anno dalla data di presentazione della domanda a seguito di ordinanza, sentenza esecutiva o verbale di conciliazione, ovvero a seguito di altro provvedimento giudiziario o amministrativo. punti 3,5

11.3 Genitore separato o divorziato Coniuge legalmente separato o divorziato in condizione di disagio economico corrispondente al limite ISEE per l’accesso ai servizi abitativi pubblici di cui all’art. 7 del regolamento regionale n. 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i che, a seguito di provvedimento dell’Autorità giudiziaria, è obbligato al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli e non è assegnatario o comunque non ha la disponibilità della casa coniugale in cui risiedono i figli, anche se di proprietà del medesimo coniuge. Il rilascio della casa coniugale in cui risiedono i figli deve essere avvenuto da non più di un anno di presentazione della domanda. Punti 3,5

11.4. Barriere architettoniche/condizioni accessibilità a) Richiedenti con presenza nel proprio nucleo familiare di uno o più componenti affetti da handicap, di cui alla definizione del punto 10.4. delle “Condizioni Familiari”, che abitino in un alloggio che, per accessibilità o per tipologia, non consenta una normale condizione abitativa (barriere architettoniche, mancanza di servizi igienici adeguati o di un locale separato per la patologia presente). punti 5 b) Richiedenti, con presenza nel proprio nucleo familiare di uno o più componenti di cui alle definizioni dei punti 10.1. o 10.4. delle “Condizioni Familiari”, che abitino con il proprio nucleo familiare in un alloggio che non è servito da ascensore ed è situato superiormente al primo piano. punti 2

11.5. Sovraffollamento Richiedenti che abitano con il proprio nucleo familiare da almeno un anno in: a) Alloggio che presenta forte sovraffollamento, vale a dire: - 3 o più persone in 1 vano abitabile = 17 mq - 4 o 5 persone in 2 vani abitabili = 34 mq

- 6 persone in 3 o meno vani abitabili = 50 mq punti 2,5 b) Alloggio che presenta sovraffollamento, vale a dire: - 1 o 2 persone in 1 vano abitabile = 17 mq - 3 persone in 2 vani abitabili = 34 mq - 4 o 5 persone in 3 vani abitabili = 50 mq - 6 persone in 4 vani abitabili = 67 mq - 7 o più persone in 5 vani abitabili = 84 mq punti 2

11.6. Coabitazione Richiedenti che abitano con il proprio nucleo familiare in uno stesso alloggio e anagraficamente conviventi da almeno un anno con altro o più nuclei familiari a) Nuclei non legati da vincoli di parentela o di affinità punti 1 b) Nuclei legati da vincoli di parentela o di affinità entro il quarto grado punti 0,5

12 CONDIZIONI ECONOMICHE

12.1. Il punteggio per la condizione economica è determinato confrontando il valore di ISEE del nucleo familiare, con il limite di ISEE fissato per l’accesso, e moltiplicando il risultato per il valore massimo che è attribuito alla condizione economica. (Limite ISEE per l’accesso - valore ISEE del nucleo familiare) / (Limite ISEE per l’accesso) * 4)

13 PERIODO DI RESIDENZA

13.1. Il punteggio è riconosciuto in funzione del periodo di residenza del nucleo familiare nella Regione Lombardia e nel comune dove è localizzato l’alloggio per cui si presenta domanda. I due punteggi sono cumulabili.

Periodo di residenza nella regione Punteggio - almeno 5 anni 2 - Maggiore di 5 e fino a 10 anni 3 - Maggiore di 10 e fino a 15 anni 4,5 - Maggiore di 15 anni 6,5

Periodo di residenza nel comune Punteggio - Fino a 2 anni 1 - Maggiore di 2 e fino a 4 anni 2

- Maggiore di 4 e fino a 7 anni 3,5 - Maggiore di 7 e fino a 10 anni 5,5 - Maggiore di 10 anni 8

14 FORMAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA

14.1. Le graduatorie, distinte per ente proprietario e riferite a ciascun territorio comunale sono formate ordinando le domande dei nuclei familiari, secondo il punteggio decrescente dell’indicatore della situazione di bisogno abitativo (ISBAR).

14.2. Nel caso di domande con pari punteggio dell’indicatore della situazione di bisogno abitativo (ISBAR), la posizione in graduatoria è determinata in base ai seguenti criteri, in ordine di priorità: a) maggiore durata del periodo di residenza sul territorio comunale dove è collocata l’unità abitativa; b) maggiore durata del periodo di residenza sul territorio regionale; c) punteggio della condizione di disagio familiare più elevato; d) punteggio della condizione di disagio abitativo più elevato; e) punteggio della condizione di disagio economico più elevato.

14.3. Nel caso in cui il nucleo familiare indichi più unità abitative, anche di proprietari differenti, localizzate nei comuni di residenza o lavoro, riferiti allo stesso ambito territoriale (Piano di Zona di cui all’art. 18 della L.R. 12 marzo 2008, n. 3), presenta una sola domanda. Se le unità abitative sono localizzate in ambiti territoriali diversi il nucleo familiare presenta due domande.

14.4. Entro 5 giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande, gli enti proprietari delle unità abitative di cui al relativo avviso pubblico, ciascuno per le proprie unità abitative, tramite la piattaforma informatica regionale, formano e approvano le graduatorie provvisorie, di rispettiva competenza, distinte per territorio comunale.

14.5. In ciascuna delle graduatorie per ogni domanda è riportato il valore dell’indicatore della situazione di bisogno abitativo (ISBAR) e le preferenze espresse in ordine alle unità abitative disponibili, l’indicazione dell’appartenenza ai nuclei familiari in condizioni di indigenza e dell’appartenenza alle categorie diversificate per l’integrazione sociale.

14.6. Le graduatorie provvisorie sono pubblicate immediatamente nella piattaforma informatica regionale, all’albo pretorio del Comune, per le unità abitative di proprietà comunale, e nei siti istituzionali degli enti proprietari.

14.7. Avverso le graduatorie provvisorie il richiedente può, entro 15 giorni dalla loro pubblicazione all’albo pretorio del comune o sul sito istituzionale dell’Aler, presentare all’ente proprietario la richiesta di rettifica del punteggio per il riconoscimento dell’invalidità civile, che sia stata conseguita all’esito di un procedimento avviato prima della scadenza del termine di presentazione della domanda di assegnazione.

14.8. L’ente proprietario decide sull’istanza di rettifica del punteggio mediante provvedimento espresso, entro quindici giorni dalla relativa presentazione. Decorso tale termine, in mancanza di un provvedimento espresso dell’ente proprietario, l’istanza si intende accolta e le graduatorie provvisorie diventano definitive.

14.9. In assenza di presentazione di istanze di rettifica del punteggio, le graduatorie provvisorie diventano definitivi decorsi quindici giorni dalla data della loro pubblicazione.

14.10.Le graduatorie definitive sono pubblicate, nei successivi cinque giorni, nella piattaforma informatica regionale, all’albo pretorio del comune, per le unità abitative di proprietà comunale, e nei siti istituzionali degli enti proprietari.

15 MODALITÀ DI ASSEGNAZIONE

15.1. L’assegnazione della singola unità abitativa è effettuata dall’ente proprietario a partire dalla domanda, in graduatoria, dei nuclei familiari in condizioni di indigenza con il punteggio dell’indicatore di bisogno abitativo più elevato, con priorità per quelli residenti nel comune dove è ubicata l’unità abitativa, nel rispetto del limite di cui all’articolo 13 comma 3 del r.r. 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i. e, successivamente, nell’ordine della graduatoria di cui all’articolo 12, comma 3 4 del r.r. n. 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i.

15.2. Nel caso in cui il nucleo familiare sia posizionato su più di un’unità abitativa dello stesso ente proprietario, la scelta dell’unità abitativa da assegnare è effettuata dall’ente proprietario al fine di garantire l’integrazione sociale di cui all’articolo 14 del r.r. 4 del 4 agosto 2017 e s.m.i.

15.3. Dopo lo scorrimento di tutte le domande in graduatoria, se residuano unità abitative non assegnate oppure si rendano disponibili unità abitative a seguito di sgombero, al fine di evitare fenomeni di abusivismo, l’ente proprietario propone l’assegnazione delle stesse ai nuclei familiari in posizione utile in graduatoria o alle Forze di Polizia e Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco sulla base delle graduatorie formate dalla Prefettura, nel rispetto della percentuale stabilita dal Comune per tale categoria.

16. CANONE DI LOCAZIONE

Il canone di locazione delle unità abitative destinate ai servizi abitativi pubblici è stabilito dall’art. 31 della l.r. 27/2009.

17 CONTROLLI

L’Amministrazione comunale, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 71 e seguenti del DPR 28 dicembre 2000 n. 445, procederà ad “effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del citato DPR”. Ferma restando la responsabilità penale in caso di dichiarazioni mendaci, formazione o uso di atti falsi, qualora dal controllo effettuato dall’Amministrazione emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, il dichiarante ed i componenti il suo nucleo familiare, decadono dai benefici eventualmente conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera. Nel provvedimento di annullamento dell’assegnazione di un alloggio, verrà stabilito il termine per il rilascio dello stesso non eccedente i sei mesi.

18 TRATTAMENTO DATI PERSONALI

In attuazione del Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali 2016/679 e del Codice in materi di protezione dei dati personali (d.lgs. n. 196/2003), si rimanda allo schema di Informativa sul trattamento dei dati personali, consultabile presso ogni singolo Ente proprietario dell’Ambito di Merate.

ALLEGATO 1

CONDIZIONI FAMILIARI, ABITATIVE, ECONOMICHE E RESIDENZA

Condizioni familiari

Le condizioni di “Anziani”, “Famiglie di nuova formazione” e, “Nuclei familiari di un componente, con un eventuale minore o più a carico”, e “Altra categoria di particolare e motivata rilevanza sociale” non sono tra loro compatibili.

1. ANZIANI

Nuclei familiari di non più due componenti o persone singole che, alla data di presentazione della domanda, abbiamo superato 65 anni, ovvero quanto uno dei due componenti, pur non avendo tale età, sia totalmente inabile al lavoro, ai sensi delle lettere a), b), c) del successivo punto 4, o abbia un’età superiore a 75 anni; tali persone singole o nuclei familiari possono avere minori a carico: a) Un componente con età maggiore di 65 anni e l’altro totalmente inabile al Punti 10 lavoro o con età maggiore di 75 anni b) Tutti con età maggiore di 65 anni Punti 9

2. FAMIGLIE DI NUOVA FORMAZIONE

Nuclei familiari come definiti all’articolo 14 del regolamento regionale, da costituirsi prima della consegna dell’alloggio, ovvero costituitisi entro i due anni precedenti alla data della domanda, con le modalità riportate nell’articolo 6 comma 4, del Regolamento regionale; in tali nuclei possono essere presenti figli minorenni o minori affidati a) Famiglia di nuova formazione con minori Punti 10 b) Famiglia di nuova formazione senza minori Punti 9

3. NUCLEI FAMILIARI DI UN COMPONENTE, CON UN EVENTUALE MINORE O Più A CARICO

Nuclei familiari di un componente, con un eventuale minore o più a carico a) Persona sola con uno o più minori a carico Punti 10 b) Persona sola Punti 9

4. DISABILI

Nuclei familiari nei quali uno o più componenti sono affetti da minorazioni o malattie invalidanti che comportano un handicap grave (art.3, comma 3, legge 5 febbraio 1992, n. 104), ovvero una percentuale di invalidità certificata ai sensi della legislazione vigente o dai competenti organi sanitari regionali a) Disabilità al 100% o handicap grave con accompagnamento Punti 10 b) Disabilità al 100% o handicap grave Punti 9 c) Disabilità dal 66% al 99% Punti 8

Condizioni abitative

La condizione di “Abitazione impropria” di cui alla lettera A, non è compatibile con le altre condizioni abitative. La condizione di “Rilascio alloggio” non è compatibile con la condizione di “Coabitazione”.

La condizione di “Genitore separato o divorziato” non è compatibile con la condizione di “Rilascio Alloggio”.

5. ABITAZIONE IMPROPRIA

1. Richiedenti che dimorino A1 Da almeno 6 mesi in lovali non originariamente destinati alla residenza abitativa, anche di tipo rurale, ovvero in locali inabitabili ai Punti 6 sensi del regolamento d’igiene del comune o in altro ricovero procurato a titolo precario A2 Temporaneamente negli alloggi di cui all’articolo 23 comma 13 della Punti 6 l.r. 16/2016 A3 In strutture di tipo alberghiero a carico di amministrazioni pubbliche Punti 5 A4 Da almeno 1 anno presso strutture di assistenza o beneficienza Punti 4 legalmente riconosciute 2. Richiedenti che risiedono in alloggio B1 Privo di servizi igienici interni o con servizi igienici interni non regolamentari, (vale a dire: lavello, tazza e doccia o vasca) o privi di servizi a rete (acqua o elettricità o gas) o in alloggi per i quali sia stata Punti 3 accertata dall’AST la condizione di antigienicità ineliminabile con normali interventi manutentivi B2 Privo di impianto di riscaldamento (centralizzato o con caldaia autonoma), o con servizi igienici interni privi di aerazione naturale o meccanica, o in alloggi per i quali sia stata accertata dall’AST la Punti 2,5 condizione di antigienicità eliminabile con normali interventi manutentivi

Le condizioni di cui alle lettere B1 e B2 devono sussistere da almeno un anno alla data di presentazione della domanda

6. RILASCIO ALLOGGIO

A1 Nuclei familiari che debbano rilasciare l’alloggio a seguito di ordinanza, sentenza esecutiva o verbale di conciliazione, ovvero a seguito di altro provvedimento giudiziario o amministrativo, qualora sia stato già emessa dal Tribunale l’ordinanza di convalida dell’atto di rilascio dell’alloggio stesso Punti 3,5

A2 Nuclei familiari che abbiano rilasciato l’alloggio da non più di un anno dalla data di presentazione della domanda a seguito di ordinanza, sentenza esecutiva o verbale di conciliazione, ovvero a seguito di altro provvedimento giudiziario o amministrativo Punti 3,5

7. GENITORE SEPARATO O DIVORZIATO

Coniuge legalmente separato o divorziato in condizione di disagio economico, corrispondente al limite ISEE per l’accesso ai servizi abitativi pubblici di cui all’articolo 7, che, a seguito di provvedimento dell’Autorità giudiziaria, è obbligo al versamento dell’assegno di mantenimento dei figli e non è assegnatario o comunque non ha la disponibilità della casa coniugale in cui risiedono i figli, anche se di proprietà del medesimo coniuge. Il rilascio della casa coniugale in cui risiedono i figli deve essere avvenuto da non più di un anno alla data di presentazione della domanda. Punti 3,5

8. BARRIERE ARCHITETTONICHE/CONDIZIONI ACCESSIBILITA’ a) Richiedenti con presenza nel proprio nucleo familiare di un componente affetto da handicap, di cui alla definizione del punto 4 delle “Condizioni Familiari”, che abitino in un alloggio che, per accessibilità o per tipologia, Punto 5 non consenta una normale condizione abitativa (barriere architettoniche, mancanza di servizi igienici adeguati o di un locale separato per la patologia presente)

b) Richiedenti con presenza nel proprio nucleo familiare di un componente di cui alle definizioni dei punti 1 o 4 delle “Condizioni Familiari”, che abitano Punti 2 con il proprio nucleo familiare in un alloggio che non è servito da ascensore ed è situato superiormente al primo piano

9. SOVRAFFOLLAMENTO

Richiedenti che abitano con il proprio nucleo familiare da almeno un anno in: a) Alloggio che presenta forte sovraffollamento, vale a dire: - 3 o più persone in 1 vano abitabile = 17 mq Punti 2,5 - 4 o 5 persone in 2 vani abitabili = 34 mq - 6 persone in 3 o meno vani abitabili = 50 mq b) Alloggio che presenta sovraffollamento, vale a dire - 1 o 2 persone in 1 vano abitabile = 17 mq - 3 persone in 2 vani abitabili = 34 mq Punti 2 - 4 o 5 persone in 3 vani abitabili = 50 mq - 6 persone in 4 vani abitabili = 67 mq - 7 o più persone in 5 vani abitabili = 84 mq

10. COABITAZIONE

Richiedenti che abitano con il proprio nucleo familiare in uno stesso alloggio e anagraficamente conviventi da almeno un anno con altro o più nuclei familiari a) Nuclei non legati da vincoli di parentela o di affinità Punti 1 b) Nuclei legati da vincoli di parentela o di affinità entro il quarto grado Punti 0,5

Condizioni economiche

Il punteggio per la condizione economica è determinato confrontando il valore di ISEE del nucleo familiare, con il limite di ISEE fissato per l’accesso, e moltiplicando il risultato per il valore massimo che è attribuito alla condizione economica

(Limite ISEE per l’accesso – valore ISEE del nucleo familiare)// Limite ISEE per l’accesso) * 4

Periodo di residenza

Il punteggio è riconosciuto in funzione del periodo di residenza del nucleo familiare nella regione Lombardia e nel comune dove è localizzato l’alloggio per cui si presenta domanda. I due punteggi sono cumulabili.

Periodo di residenza nella regione Punteggio - Almeno 5 anni 2 - Maggiore di 5 e fino a 10 anni 3 - Maggiore di 10 e fino a 15 anni 4,5 - Maggiore di 15 anni 6,5

Periodo di residenza nel comune Punteggio - Fino a 2 anni 1 - Maggiore di 2 e fino a 4 anni 2 - Maggiore di 4 e fino a 7anni 3,5 - Maggiore di 7 e finno a 10 anni 5,5 - Maggiore di 10 anni 8

Assemblea dei Sindaci

D E L I B E R A Z I O N E DELL’ASSEMBLEA DEI SINDACI 02 AMBITO DISTRETTUALE DI MERATE 2020 OGGETTO: APPROVAZIONE “PIANO ANNUALE OFFERTA SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI E SOCIALI ANNO 2020 AMBITO DI MERATE” E “AVVISO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI UNITA’ ABITATIVE DESTINATE AI SERVIZI ABITATIVI PUBBLICI – PERIODO DI APERTURA DAL 26.02.2020 AL 24.04.2020”

P A R E R E R E S P O N S A B I L E

Il sottoscritto, Responsabile dell’Ufficio di Piano

E S P R I M E

X Parere favorevole

Parere contrario di regolarità tecnica del presente atto ai sensi dell’art. 2.4.2 – comma 2 – lettera b) dell’atto di organizzazione aziendale approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione 27.09.2010 – punto 3.

Merate, lì 11/02/2020 Il Responsabile FLAVIO DONINA

Letto, confermato e sottoscritto.

Il Presidente Il Segretario verbalizzante FILIPPO GALBIATI CHIARA PANZERI

E S I T O V O T A Z I O N E Deliberazione Assemblea 04/02/2020 n. 02

Presenti: 19 Astenuti: 1 Voti favorevoli: 18 Voti contrari: nessuno

R E F E R T O D I P U B B L I C A Z I O N E

Il sottoscritto Responsabile dell’Ufficio di Piano certifica che il presente verbale di deliberazione è stato pubblicato il giorno 11/02/2020 nel sito web aziendale accessibile al pubblico (art.32 – comma 1 – della Legge 18.06.2009 n.69) ove rimarrà per 15 giorni consecutivi.