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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE Sogei recidiva, Le novità di iOS 11 Tutta la prossima La tecnologia un attentato Conviene installarlo stagione , canale wearable per alla reputazione o meglio aspettare? 13 per canale 24 scaldare l’inverno 59 dell’Italia digitale E così i dati fiscali degli italiani erano “in piazza”, liberamente accessibili a tutti. Bastava collegarsi al sito “Fatture e Corrispettivi”, il sistema di comunicazione delle fatture online, e inserire il iPhone 8 è arrivato e con gli operatori codice fiscale di un contribuente tenuto alla tra- smissione telematica dei documenti fiscali per accedere ai record di quell’utente. E – volendo farlo – spiare tutto, non dal buco della serratura, ma dall’ingresso principale. costa meno. Ecco tutte le offerte La progettazione e la realizzazione del sito in questione è a carico di Sogei, come si legge sul sito, “Società di Information Technology intera- Abbiamo confrontato le offerte degli operatori, Tre è la più mente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”, di fatto un ente statale, diremmo anche abbastanza strategico. Immediatamente conveniente ma si risparmia anche con Vodafone e Wind si è parlato di “baco”, “vulnerabilità” o addirittu- ra di “incidente imprevedibile”. Nella realtà nulla di tutto ciò. Semplicemente mancava un livello 09 di sicurezza basilare, l’ABC della progettazio- ne di una Webapp: ogni utente deve poter accedere solo e soltanto ai propri dati e non, Asus Zenfone 4, cinque modelli dopo la semplice autenticazione, diventare “on- nipotente”. Quindi, niente hacker brutti e cattivi, niente cyber-attacchi, ma, a meno di incredibili retroscena, semplicemente un caso di grave con la fotografia nel cuore incompetenza di chi ha progettato il sistema. Sogei era già stata – con meno enfasi – al La fotografia è una vocazione per i nuovi Zenfone centro delle polemiche lo scorso novembre, quando un diciottenne era riuscito facilmente a violare l’integrità del sito 18app (quello che Sono ben realizzati e costano la metà di un iPhone conferisce il bonus cultura ai neomaggiorenni), riuscendo a generare un numero illimitato di 16 buoni e, volendo, a revocare quelli già emessi. Il giovane aveva comunicato immediatamen- te la falla a Sogei che aveva provveduto a rimediare, sollevando però qualche perplessità IN PROVA IN QUESTO NUMERO sulla capacità progettuale dell’ente. Ma Sogei, già allora non era nuova a questi eventi: già l’applicazione della Dichiarazione Precompilata Samsung con il Galaxy Note 8 2016, sempre progettata e gestita dal braccio 41 informatico del MEF, aveva mostrato “accessi facili”. Prima degli interventi di correzione, ha realizzato un vero capolavoro infatti, era possibile entrare all’interno delle dichiarazioni solo con username e password e Il Note 8 è il miglior smartphone costruito finora non con il prescritto PIN di Fisconline. Anche in questo caso falla riconosciuta e successiva- mente risolta. da Samsung. Costa, ma vale ogni euro speso Ora la storia si ripete e Sogei sta riparan- do in fretta e furia alla falla: il sito è stato momentaneamente fermato per permettere l’implementazione di una procedura di sicurezza semplicemente funzionante e ben progettata. Nel frattempo il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, pare sia “nero” e “determinato a individuare eventuali re- Xperia XZ Premium sponsabilità”; il presidente della Commissione 36 di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria Giacomo Il gigante buono Portas si dice “furibondo”. Ma, dopo i ripetuti errori gravi dei mesi scorsi, nessuno di questi può dire di non sapere che questa Sogei non poteva più essere ritenuta parte autorevole 48 ore con la Nikon D850, la reflex e competente. Anzi, andava guardata con 47 sospetto e, dal punto di vista tecnico, imme- che trasforma la notte in giorno diatamente commissariata: Diego Piacentini, che ha bisogno di una Sogei competente per l’implementazione del suo piano, avrebbe La Nikon D850 ridefinisce gli standard nella sua dovuto pretenderlo. E questo per due motivi: primo, perché Sogei controlla i dati fiscali classe di prezzo. Le immagini e i primi giudizi di tutta Italia, dati sensibili che meritano il massimo delle attenzioni e delle procedure di sicurezza. Secondo ma non meno importante punto è che eventi come questi distruggono in pochi secondi la fiducia del cittadino nell’agen- da digitale e nella necessaria digitalizzazione del Paese. È questo è un danno che non sarà rimediato dalla semplice rimessa in funzione, questa volta corretta, del sito “Fatture e TCL P60, 55” 4K HDR Corrispettivi”. 49 Da comprare “al volo” Gianfranco GIARDINA Guarda le immagini come in natura Guarda le immagini come in natura

n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO L’AGCOM vuole sanzionare gli operatori che hanno spostato la tariffazione a 28 giorni Google non ci sta AGCOM dice basta. Gli operatori verranno Ricorso contro la maxi multa UE multati per la fatturazione a 28 giorni da 2,42 miliardi Cartellino rosso per Vodafone, TIM, Fastweb e Wind Tre. Nel mirino c’è anche Sky? Google presenta di Roberto PEZZALI AGCOM ricorda che “per garantire mas- il ricorso alla multa sima trasparenza e confrontabilità dei di giugno. Il caso astano poche parole del comuni- prezzi vigenti, nonché il controllo dei con- ca stampa per capire che AGCOM sumi e della spesa garantendo un’unità Intel ha creato B ha deciso di mettere un freno alle standard (mese), aveva stabilito nel un precedente pratiche commerciali degli operatori e si marzo scorso che per la telefonia fissa e che potrebbe far è schierata dalla parte dei consumatori: per le offerte convergenti l’unità tempo- “L’Autorità per le Garanzie nelle Comuni- rale per la cadenza delle fatturazioni e sgretolare la strategia cazioni, relatore il Commissario France- del rinnovo delle offerte dovesse avere dell’Antitrust UE? sco Posteraro, ha deciso di avviare pro- come base il mese o suoi multipli.” cedimenti sanzionatori nei confronti degli Eppure gli operatori non hanno accolto di Candido ROMANO operatori telefonici Tim, Wind Tre, Voda- la delibera, e hanno continuato a costrui- condotte dei principali operatori di te- fone e Fastweb per il mancato rispetto re offerte basate sulle quattro settimane. lecomunicazioni possano causare un Google ha fatto ricorso alla Corte delle disposizioni relative alla cadenza Arriveranno quindi multe per tutti, anche effetto di trascinamento verso altri setto- europea di Giustizia contro la san- delle fatturazioni e dei rinnovi delle offer- se non è stata quantificata la sanzione. ri, caratterizzati dalle stesse modalità di zione di giugno, senza commenti te di comunicazioni elettroniche.” Con la AGCOM, che ha estratto il cartellino fruizione dei servizi.” ulteriori. Google comunque non modifica delle condizioni contrattuali e la rosso nei confronti di Vodafone, TIM, Sky ha deciso da poco di passare anche ha chiesto la sospensione, ha solo creazione della fatturazione ogni quattro Fastweb e Wind Tre, ha esibito anche il lei alle quattro settimane e potrebbe non fatto appello. Ora la Commissione settimane al posto della classica mensi- cartellino giallo a Sky. Nella nota infatti essere la sola. Si torna al passato? Mol- Europea dovrà difendere le proprie le, gli utenti si trovano infatti a pagare più scrive che “sta valutando l’adozione ti sperano di si, anche se tutto dipende decisioni davanti alla Corte di Giu- spesso e di più. di ulteriori iniziative per evitare che le dall’entità delle sanzioni. stizia, questa battaglia legale po- trebbe andare avanti anni. Quella a Google è stata la multa più alta mai MERCATO Abbiamo raccolto alcuni estratti dell’intervista in onda a 2024 su Radio 24 a Posteraro comminata a un’azienda da parte dell’Antitrust europeo per abu- so di posizione dominante: 2,42 Posteraro, AGCOM: “Contro la fatturazione miliardi di euro a causa del suo comportamento anti concorren- ziale riguardo Google Shopping. Sky ogni 4 settimane non abbiamo poteri” L’Antitrust UE accusava il colosso di Mountain View di proporre il AGCOM non può nulla, Sky è una Pay TV e valgono le norme per il settore audiovisivo proprio servizio di comparazione dei prezzi in alto nelle ricerche di R. P. to” in altri settori di questa a discapito dei rivali, dopo aver rancesco Posteraro è per milioni di pratica commerciale. “Non portato avanti un’indagine durata italiani l’eroe del giorno. C’è la sua era un riferimento diretto a sette anni. Google si è poi piegata F firma sul provvedimento sulle san- Sky, ma all’intero sistema” al volere della Commissione, ma la zioni nei confronti degli operatori tele- - ammette Posteraro - “la questione non è chiusa. La Corte fonici nell’ambito della fatturazione ogni fatturazione ogni 28 giorni europea di Giustizia ha infatti ribal- 28 giorni, una pratica commerciale che potrebbe essere adottata tato il parere della Commissione AGCOM aveva cercato di bloccare, sen- anche in altri ambiti. Sa- Europea annullando e mettendo za essere ascoltata, con una delibera nel rebbe più trasparente dire praticamente in standby la senten- marzo scorso. Enrico Pagliarini, Radio 24, che vengono aumentati i za che imponeva a Intel di pagare è riuscito a intervistare Posteraro per la prezzi dell’8.6%, perché alla fine quello sono finite sotto la lente. Tuttavia, e que- una multa di 1,06 miliardi di euro puntata della trasmissione radiofonica è l’effetto”. sto è un altro passo importante, AGCOM per abuso di posizione dominan- 2024 andata in onda venerdì 15 alle ore AGCOM non può infatti fare nulla nei con- può segnalare questi comportamenti al te. “Quello che ha fatto Google è 22.00, e dall’intervista emergono alcuni fronti della decisione di Sky di passare Governo. Non è da escludere, infatti, che illegale” disse al tempo Margrethe spunti interessanti. dalla mensilità ai 28 giorni perché, come la fatturazione commerciale con cadenza Vestager, attuale commissaria eu- Il primo punto riguarda la durata del pro- conferma il Commissario, le norme segui- mensile (e non ogni 4 settimane) possa ropea alla concorrenza, che guida cedimento: ci vorranno 150 giorni, duran- te in questo caso sono quelle legate al co- diventare la base di una legge che regola una strategia che punta i riflettori te i quali gli operatori dovranno avanzare dice delle comunicazione elettroniche e queste pratiche. Quello che si augurano verso molte aziende statunitensi. la loro tesi difensiva. Se questa sarà con- per Sky, che è una Pay TV, valgono quelle un po’ tutti. Sul tavolo di “lady-antitrust” c’è il vincente si procederà con l’archiviazione, per il settore dell’audiovisivo. AGCOM L’intervista completa, con tutti gli appro- potenziale sistema monopolistico altrimenti scatteranno le sanzioni. Il pas- può vigilare solo sulle offerte in bundle o fondimenti, andata in onda su Radio 24 di Google con Android ma anche saggio più interessante è però quello re- convergenti come Sky - TIM e Sky - Fa- nel corso di “2024”, è ascoltabile a que- questioni legate a Qualcomm, Ap- lativo all’eventuale effetto “trascinamen- stweb, ma al momento queste offerte non sta pagina. ple e Facebook tra gli altri.

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO UTILITALIA raggruppa le aziende operanti nei servizi pubblici dell’energia, gas, acqua Offerte TIM e UTILITALIA, super patto per la fibra con smartphone TIM potrà utilizzare alcune delle infrastrutture già esistenti per portare la fibra nelle case abbinato: il limite di Roberto PEZZALI dei 24 mesi non eno scavi, meno disagi per i viene rispettato cittadini e più fibra per tutti. Si il 29 agosto è entrato M può leggere in questi termini l’accordo non esclusivo stretto da TIM in vigore il decreto e UTILITALIA, la federazione che rag- concorrenza gruppa sul territorio nazionale le aziende che prevede un vincolo operanti nei servizi pubblici dell’energia elettrica, gas, acqua e ambiente. Quello massimo di 24 mesi che è stato siglato è un Memorandum per le offerte of Understanding che punta a facilitare con fornitura di beni l’utilizzo delle infrastrutture preesistenti di oltre 500 gestori dei servizi pubbli- e servizi. Ma le offerte ci locali. Sfruttando tubi, cavidotti e reti Secondo TIM “questa iniziativa darà un molte zone d’Italia, abbasserà e i costi e sono ancora tutte dell’illuminazione pubblica si potranno ulteriore impulso alla sviluppo della rete soprattutto creerà meno problemi. Non è da 30 mesi o più raggiungere zone delle città fino ad oggi in fibra ottica di TIM su tutto il territorio esclusivo, come abbiamo scritto: a livello non coperte, una soluzione pratica che nazionale che ha già raggiunto il 71% di locale o federale le aziende operanti po- di R. P. riduce anche i costi di ampliamento della copertura (buona parte però in FTTC) con tranno prendere accordi anche con altri rete. Non solo: l’accordo prevede anche oltre 17 milioni di abitazioni in circa 2.100 operatori. la collaborazione tra TIM e le aziende comuni, grazie agli importanti investi- Il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti, associate a UTILITALIA per la progetta- menti previsti nel triennio 2017-2019 pari presidente anche di A2a, ha ribadito che zione condivisa nei casi di posa di nuove a circa 11 miliardi di euro in Italia di cui “la Federazione procederà entro l’anno infrastrutture, infrastrutture che porteran- 5 dedicati esclusivamente allo sviluppo a stipulare accordi simili con i maggiori no quindi acqua, gas o elettricità insieme della banda ultralarga fissa e mobile.” operatori del settore così da valorizzare alla connettività fornita dal primo opera- Un accordo chiave, che ridurrà i tem- tutte le opportunità di collaborazione e tore nazionale. pi previsti per portare la larga banda in interazione tra i diversi soggetti”. La “Legge annuale per il mercato e la concorrenza” è entrata in vigo- re il 29 agosto non lascia spazio a dubbi di alcun tipo, eppure a quasi MERCATO L’accordo Open Fiber con Wind-Tre proseguirà fino al 2024 con altre 258 grandi località un mese dalla sua introduzione le offerte degli operatori italiani conti- Wind-Tre e Open Fiber, fibra a 1 Gbit per 271 città nuano ad essere “fuori-legge”. Ba- sta passare rapidamente i vari siti Entro il 2022 connettività in fibra FTTH fino a 1 gigabit al secondo per le case e le aziende degli operatori per vedere come si passa in scioltezza dai 30 mesi di Franco AQUINI “L’accordo con per lo smartphone abbinato alla ri- pen Fiber e Wind-Tre rinnovano Wind Tre, uno dei caricabile per arrivare alle 48 rate l’accordo di collaborazione per principali operatori ogni 4 settimane da 3,90 euro che Oportare le fibra, quella vera che del settore, con- TIM chiede per il suo Smart Modem arriva in casa (FTTH), in altre 258 città sente di accelerare Wi-fi abbinato all’offerta fibra. Dei raggiungendo la quota di 271 grandi lo- la realizzazione di 24 mesi, fatta eccezione per qual- calità coperte entro il 2022. una rete di comu- che mosca bianca e per qualche Le città oggetto del progetto fanno par- nicazioni a prova terminale dal costo relativamente te del cluster A e B, ovvero il gruppo di di futuro in 271 basso, non c’è traccia. Eppure il 29 località che copre il 60% della popola- comuni nelle aree agosto è già passato. “Ci stiamo zione italiana e prevedere di connette- più densamente adeguando e ci adegueremo alla re con velocità fino a 1 gigabit (sincroni, popolate d’Italia e legge ma ci vorrà tempo” ci hanno quindi sia in download che in upload) ridurre il divario di- suo Jeffrey Hedberg, CEO di Wind Tre, detto gli operatori che abbiamo in- fino a 10 milioni di unità immobiliari tra gitale del nostro Paese rispetto al resto sostiene che “In collaborazione con terpellato, e qualcuno ci ha anche case e aziende. Il piano di copertu- d’Europa”, dichiara Tommaso Pompei, Open Fiber, saremo in grado di poter suggerito che nonostante Agcom ra in fibra di Open Fiber permetterà a amministratore delegato di Open Fiber. accelerare e consolidare il piano di svi- abbia chiesto agli operatori di ade- Wind-Tre di migliorare non soltanto la “Un grande piano di crescita e inve- luppo della banda ultra larga lanciato guarsi alla legge il prima possibile, copertura in fibra delle utenze fisse, stimenti che raggiungerà 9,6 milioni di dal Governo”. la stessa autority ha concesso un ma permetterà all’operatore telefonico unità immobiliari entro il 2022 a cui si Grazie agli investimenti privati e a quelli periodo di proroga per poter capi- di migliorare anche la propria rete 4G aggiungeranno oltre 9 milioni di unità pubblici sembra quindi che anche l’Italia re come ristrutturare le diverse of- e 5G, arrivando poi a formulare offerte immobiliari toccate dai due bandi Infra- avrà, nel giro di qualche anno, la propria ferte. Abbiamo chiesto ovviamente integrate fisso/mobile sempre più van- tel che Open Fiber si è aggiudicata in rete a banda ultra larga finalmente in li- lumi ad Agcom che non ci ha anco- taggiose. 6.753 comuni di 16 Regioni”. Dal canto nea con gli standard europei. ra fornito una risposta ufficiale.

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Confermata l’acquisizione della divisione mobile di HTC da parte di Google, un’operazione da 1,1 miliardi di dollari Google si compra HTC. Strategia o salvataggio del Pixel 2? Due le possibili letture: il sicuro affare o il salvataggio dell’azienda produttrice del prossimo smartphone targato Google

di Franco AQUINI gine, più che di business) fosse sull’orlo del fallimento proprio a pochi giorni dal oogle ha acquisito la divisione parto? Semplice, non rimarrebbe che ac- mobile di HTC per 1,1 miliardi di quisire l’azienda garantendo al pargolo Gdollari. Le notizie che davano HTC un’infanzia quantomeno tranquilla. in fase d’acquisizione da parte di Alpha- Cosa c’è quindi dietro l’acquisizione di bet Inc (ovvero Google) sono comincia- HTC da parte di Google? Il desiderio di te a circolare dopo la sospensione del diventare sempre più come Apple, che titolo dell’azienda taiwanese in borsa e da sempre fa dell’integrazione hardwa- soprattutto dopo il tweet dal solito Evan re/software il proprio cavallo di battaglia Blass che parlava di un documento dove o un’operazione necessaria per evitare si invitavano i dipendenti dell’azienda a con un nulla di fatto e una cessione alla Google nel frattempo infatti ha dato vita la figuraccia di far nascere il proprio fla- un meeting interno. Con questa mossa cinese Lenovo per una frazione del co- a Alphabet e creato un’intera divisione gship già morto (o quantomeno orfano)? Google si porta a casa la divisione mobile sto di acquisto. All’epoca l’operazione hardware con la quale sarebbe pronta a Secondo quello che scrive sul blog uffi- del costruttore taiwanese, ovvero il team fece tremare molti giganti del settore, fornire supporto ai propri device. All’epo- ciale di Google Rick Osterloh, vicepre- responsabile dell’imminente Pixel 2, per che nel tempo hanno costruito una bella ca inoltre il dispositivo marchiato Google sidente della visione hardware, l’acqui- una cifra che, se paragonata alla prece- fetta della propria notorietà sui dispositi- si chiamava Nexus, mentre ora c’è Pixel. sizione andrebbe a sostenere la prima dente acquisizione di Motorola per 12,5 vi che montano Android. Cosa sarebbe Le immagini trapelate sui nuovi Pixel 2, il ipotesi, ovvero di un rinforzo consistente miliardi di dollari, appare come un affare. successo se di colpo Google avesse cui costruttore è proprio HTC ai prodotti “Made By Google”. ’operazione è decisamente importante iniziato a produrre direttamente i propri Proprio quest’ultimo potrebbe essere HTC in ogni caso fa sapere che lo svi- e riapre il dibattito chiuso appena pochi smartphone come fa da sempre la con- una delle ragioni dietro l’acquisizione. luppo di smartphone e di prodotti per la anni fa sull’opportunità dell’ingresso nel troparte Apple? Google però rassicurò Mancano pochi giorni alla presentazio- realtà virtuale continuerà anche dopo la mercato dei dispositivi (in maniera diret- tutti sull’importanza vitale dei costruttori ne ufficiale dei due nuovi smartphone cura dimagrante di ingegneri e designer ta come produttrice) da parte di Big G. OEM nell’ecosistema di Android. Moto- targati Google, Pixel 2 e Pixel 2 XL. Uno imposta dall’acquisizione. Non rimane È infatti fresca di qualche anno l’acqui- rola fu ceduta e l’allarme rosso rientrò. prodotto da LG, la versione XL, e l’altro che attendere le reazioni degli altri pro- sizione di Motorola, marchio molto più Oggi però, a pochi anni di distanza, ecco proprio da HTC. Cosa succederebbe se duttori di smartphone, coreani in primis. importante in occidente e in particolar ritrovarci nella stessa identica situazione, l’azienda costruttrice di un prodotto così Certi che, in ogni caso, questa operazio- modo negli Stati Uniti, conclusasi poi salvo però i presupposti. importante (soprattutto a livello di imma- ne rimescola molto le carte in gioco.

MERCATO Al CityLife Business & Shopping District di Milano il 30 novembre aprirà il primo flagship store in Italia e in Europa di Huawei Huawei anticipa Apple: a Milano apre il flagship store Un progetto nato e sviluppato in Italia che ha portato alla nascita di un negozio totalmente nuovo. “Venderemo esperienze”

di Roberto PEZZALI portare valore aggiunto rispetto al clas- sico punto vendita. a location è prestigiosa, il nuovo Ci- L’obiettivo, ci dice Furcas, è essere vici- tyLife Business & Shopping District di ni al consumatore in ogni fase, aiutan- L Milano, zona Portello. Qui aprirà il 30 dolo non solo nella scelta del prodotto novembre il primo flagship store Huawei ma anche nella prima configurazione in Italia e in Europa. Duecento metri qua- del dispositivo e nella eventuale mi- drati per sviluppare un nuovo concetto grazione di foto e rubrica dal prece- di negozio, dove troveranno spazio tutti i dente smartphone. Nel Huawei Store prodotti di fascia premium Huawei insie- di Milano non ci saranno solo prodotti me agli accessori del brand. ma si potranno fare anche esperienze “Non esiste nulla di simile in nessun grazie alla collaborazione con una serie altro Paese, questo è un progetto ita- di partner. Ad oggi non c’è ancora un liano totalmente sviluppato in Italia e calendario “eventi”, ma non ci stupirem- segue con molta attenzione questo assistenza Huawei di Milano. ne siamo davvero orgogliosi” – ci dice mo se venissero ospitati workshop sulla progetto. Non escludiamo che la nostra La scelta di Huawei di cambiare l’ap- Pier Giorgio Furcas, Deputy General fotografia in collaborazione con eicaL o idea possa diventare una sorta di mo- proccio con i clienti proponendo qual- Manager Consumer Business Group. altri eventi legati al mondo della tecno- dello da applicare anche all’estero, ma cosa di diverso dal classico retail store L’ideatrice del progetto è infatti Isabella logia. Un concetto che si avvicina molto ovviamente è presto per dirlo” – con- si è trasferita anche nella modalità di Lazzini, un passato in Apple e ora Re- agli Apple Store, anche se ad oggi non clude Furcas. ricerca del personale, dove l’azienda ha tail Director di Huawei Italia, che con il esiste un piano per portare questo mo- Non ci sarà però assistenza in loco, ma pensato di scegliere otto giovani talenti suo team ha pensato a come allestire dello in altre città italiane. “Il flagship il negozio farà comunque da punto di con una campagna web e una serie di un negozio che possa in qualche modo store di Milano sarà unico e Huawei raccolta e di consegna per il centro di appuntamenti sul territorio.

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Abbiamo incontrato il numero uno del CES a margine del suo intervento organizzato dalla Fondazione Fiera Milano Gary Shapiro (CES): “Startup italiane sveglia! Non perdete l’occasione di essere a Las Vegas” Un’interessante chiacchierata a tutto campo con l’uomo che ha trasformato Las Vegas nell’ombelico del mondo tecnologico

di Gianfranco GIARDINA

occasione è ghiotta: Gary Shapiro, deus ex ma- china del CES di Las Vegas, è a Milano. Shapiro L’non è un personaggio qualsiasi nel mondo del- l’elettronica di consumo e della tecnologia in generale: è l’uomo che è alla guida della CEA (ora CTA, l’Associa- zione che organizza la fiera) ininterrottamente da più di 25 anni; il visionario che ha fatto grande il CES, che ha trasformato l’appuntamento di Las Vegas in qualcosa di imperdibile per tutti gli operatori, senza limitarsi a “vendere spazi espositivi”. Ma indirizzando il mercato, aprendo nuovi settori, investendo su scommesse che molti altri ritenevano folli, come le auto, che hanno fatto capolino tra i padiglioni e nella grande area fuori dal Convention Center più di 10 anni fa. Abbiamo incon- trato Gary Shapiro prima del suo intervento nell’ambito di Exhibitionist, una serie di appuntamenti organizzati dalla Fondazione Fiera Milano per raccontare storie di successo delle manifestazioni fieristiche e riportare arrivati alla decisione di integrare anche questo mer- DDay.it: Non pensa che ora il 4K e soprattutto l’HDR, focus su attività di presenza “fisica” in un mondo che cato? pur essendo fantastici, possano essere troppo difficili sembra svoltare sempre più verso il virtuale. Shapiro: “L’arrivo della tecnologia digitale in auto è da comprendere per il grande pubblico? DDAY.it: Gary, qualche anno fa avete cambiato il una rivoluzione e ogni rivoluzione richiede del tempo. Shapiro: “Il 4K è già molto popolare. Non conosco i nome dell’ente organizzatore del CES da CEA (Con- Si sta creando l’ecosistema delle auto connesse e dati italiani, ma negli Stati Uniti è un concetto già molto sumer Electronics Association) a CTA (Consumer Te- smart che non coinvolge solo i produttori di automobili diffuso. L’HDR oggettivamente richiede qualche spie- chnology Association). L’elettronica di consumo esce ma tutte le quelle società che al CES ci sono e in larga gazione in più e in questo i negozi hanno un ruolo chia- dal focus del CES? Perché questo cambiamento? parte c’erano già. Nelle mostre tradizionali del setto- ve. Ma l’HDR sarà senza dubbio un protagonista del Gary Shapiro: “Abbiamo constatato che il CES aveva re auto vengono fatte vedere le auto da comperare il mercato dei prossimi anni. Non credo che sia come il assunto un ruolo che andava oltre l’elettronica di con- giorno dopo, è un fatto molto più commerciale. Al CES 3D, che semplicemente era scomodo e un po’ fastidio- sumo e che questa appariva un po’ ‘datata’. Il concetto invece vengono strette le partnership strategiche che so per via degli occhiali. L’HDR si vede semplicemente di ‘tecnologia’ include non solo i prodotti ma anche daranno luogo all’auto del futuro”. meglio e questo la gente lo capisce. Tanto è vero che gli ecosistemi; la tecnologia riguarda anche società DDay.it: Sì, sembra convincente. Ma non ti pesa il Apple con il lancio della nuova Apple TV ha puntato come Google, Airbnb, Uber, Lyft, Spotify e servizi come fatto che per il momento a Las Vegas abbiamo visto proprio su questi due concetti: 4K e HDR.” YouTube e così via. E queste società hanno aderito alla solo la presentazione di Concept Car, e non di mo- DDay.it: il CES da qualche anno punta molto sulle nostra associazione, che è senza fine di lucro. E poi ci delli definitivi? startup e ha creato tutta l’area Eureka Park con cen- siamo concentrati anche sul futuro: le auto a guida au- Shaprio: “Non lo so, dipende dai produttori e dai loro tinaia di piccoli promettenti espositori che sta diven- tonoma, la robotica, droni, la tecnologia domestica e il piani che noi non siamo in condizione di influenzare. tando anno dopo anno una delle porzioni più interes- termine ‘elettronica di consumo’ non comprende tutti Ma le concept car a me vanno molto bene perché santi della manifestazione… questi ambiti. Per questo abbiamo fatto delle appro- permettono di saggiare la risposta degli operatori Shapiro: “Abbiamo fatto un lavoro attento e program- fondite discussioni, delle ricerche di mercato e alla fine e dei media su soluzioni drasticamente nuove; e poi mato per riuscire a costruire delle condizioni economi- abbiamo deciso di identificarci nella tecnologia. E per concentrarsi solo sul futuro permette di contenere la che che le startup potessero sostenere. Un lavoro che questo abbiamo chiesto alla stampa di tutto il mondo dimensione degli spazi espositivi, rendendo così possi- è iniziato cinque anni fa, quando avevamo nell’area di non chiamarle più la manifestazione ‘Consumer bile la partecipazione di tutti i principali brand”. delle startup 35 espositori; nella prossima edizione sa- Electronics Show’ ma semplicemente CES…” DDay.it: Negli ultimi anni la tecnologia ha lanciato ranno probabilmente più di 700. Oramai al CES vengo- DDAY.it: Mmm, ma lei lo sa che per noi italiani il nome proprio a Las Vegas delle promesse che non sono no non solo gli addetti delle grandi aziende a cercare “CES” è molto peggio di “Consumer Electronics state mantenute. Il pensiero va al 3D, certamente, talenti fra le startup, ma vengono anche molti investito- Show”? Se un italiano dice che “va al CES” potrebbe ma anche in qualche modo ai wearable e forse anche ri a caccia di nuove idee e startup promettenti”. essere mal interpretato… (e segue una veloce spie- alla realtà virtuale che sarà probabilmente meno per- DDay.it: Andiamo a memoria: lo scorso anno al CES gazione, ndr) vasiva di quanto non si pensasse al debutto… erano rappresentate quasi 200 startup francesi e Shaprio: “Mi stai prendendo in giro? Non lo sapevo e Shapiro: “Lei ha ragione per quello che riguarda il 3D: meno di 10 italiane. Eppure noi siamo noti come un nessuno, in anni e anni che frequento l’Italia ha mai si trattava solo di una funzionalità, tra l’altro fortemen- Paese di “inventori”. Perché una differenza così mar- avuto il coraggio di dirmelo…” te sopravvaluta, e non di un prodotto. Penso invece cata tra due nazioni tutto sommato simili? Qual è il DDay.it: Torniamo a discorsi più seri: l’introduzione che realtà virtuale, realtà aumentata e i wearable suo messaggio alle startup e agli incubatori italiani? del settore automotive al CES sembrava una pazzia siano prodotti concreti e semplicemente inevitabili. Si qualche anno fa. Ora è tutto più chiaro. Come siete tratta solo di vedere quando sarà il momento giusto…” segue a pagina 06 

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

MERCATO Un altro bike sharing in arrivo a Milano e ancora con il meccanismo free floating MERCATO Le bici gialle di OFO arrivano anche a Milano Car2go Niente stazioni, le biciclette OFO si sbloccano tramite app e si possono lasciare ovunque aumenta sbloccate tramite di Massimiliano ZOCCHI l’app dedicata, la flotta Car2go festeggia il superamento dei ilano sempre più green con un inquadrando il 150.000 clienti nella città di Milano nuovo servizio di bike sharing QRcode presen- portando la flotta di Smart Forfour M che si va ad aggiungere a quelli te sulla targhetta. a 400 unità. Il noto servizio di car- già presenti. Si tratta di OFO, realtà ci- Una volta termi- sharing aveva introdotto per la prima nese che opera già in 170 città sparse nato il tragitto la volta in assoluto nel capoluogo lom- in tutto il mondo, riconoscibile dall’in- bici può essere bardo, lo scorso settembre, 50 veicoli confondibile colore giallo delle sue bici. lasciata ovunque a quattro posti all’interno Dopo la vittoria del bando per l’asse- purché sia un di un progetto pilota che ha dato gnazione, entro ottobre saranno 4.000 luogo idoneo a subito i suoi frutti. Nel territorio mi- le due ruote messe a disposizione dei parcheggiarla e lanese la società ha difatti registrato cittadini con il meccanismo del flusso sia accessibile agli altri potenziali clien- baba ed ha appena completato una in soli 12 mesi una crescita del 24%, assieme ad un incremento dei noleggi libero. ti. Nelle città dove è presente, OFO è tornata di finanziamenti per 700 milioni e dei km percorsi dagli utenti. Entro Anche il servizio di OFO ha infatti lo inoltre promotrice di eventi a favore del di dollari. I suoi clienti globalmente han- l’autunno la flotta di Milano sarà com- stesso funzionamento di quello già pre- well-being a 360 gradi, incoraggiando no percorso 1,2 miliardi di km: con un posta da 400 Smart Forfour di ultima sente in città, ovvero Mobike. Le bici non l’uso della bicicletta per i brevi sposta- ‘automobile la stessa distanza avrebbe generazione e 400 Smart Fortwo, hanno stazioni di parcheggio ma sono menti e collaborando con associazioni richiesto 84 milioni di litri di carburante, per un totale di 800 veicoli messi a sparse per le vie della città e in attesa locali. La compagnia è finanziati tra gli corrispondenti a 265.000 tonnellate di disposizione degli iscritti. di essere noleggiate. Possono essere altri dal gigante dell’e-commerce Ali- CO2 immessa nell’atmosfera.

MERCATO per copia privata non hanno alcun senso. Intervista a Gary Shapiro (CES) È miope applicare una tassa sull’acquisto di tecnologia; al contrario bisognerebbe è segue Da pagina 05  incoraggiare il più ampio uso della tecno- logia da parte delle giovani generazioni. L’ultima cosa che serve è una tassa: quelle lasciatele sulle sigarette, sull’alcool, non Shapiro: “Il mio messaggio è diretto: il sistema delle sulla tecnologia…” startup italiane deve fare in modo di essere a Las Ve- DDay.it: Attenzione, chi difende il compen- gas, e presto. A tutti piace l’Italia, tutti vogliono andare so per copia privata insiste sul fatto che in Italia, io stesso mi sono sposato a Siena e adoro non deve essere chiamato “tassa”. Dicono il vostro Paese. La mia impressione è che non vi ren- che si tratti del compenso che il consuma- diate conto di quanto già solo questo possa essere tore paga per avere il diritto di trasferire un vantaggio competitivo enorme, che altri Paesi non musica e video sui propri device. possono vantare. Nel caso della Francia, quello che Shapiro: “No, è una tassa. Se sembra è maggiormente contato è il supporto del Governo e una tassa, cammina come una tassa e si delle istituzioni. La ricetta è semplice: Emmanul Ma- comporta come una tassa, non c’è dubbio: Gary Shapiro saluta il Presidente di Fondazione Fiera Milano Giovanni Gorno Tempini, con il quale si è congratulato: “Avete una cron è venuto due volte al CES di Las Vegas a inaugu- è una tassa. (parafrasa un modo di dire delle migliori strutture d’Europa”. rare l’area delle startup francesi, con un’eco di stampa americano: se sembra un cane, cammina enorme e centinaia di giornalisti francesi al seguito. come un cane e si comporta come un cane, è un cane, DDay.it: Parliamo di espositori: strano vedere una Anche questo significa dare supporto politico all’inno- ndr). Questo tipo di tributo è una tassa ed è fuori dal manifestazione molto “americana” come il CES non vazione.” tempo.” avere tra i propri espositori le grandi società USA, DDay.it: A proposito di supporto politico all’innova- DDay.it: Qual è a suo avviso il ruolo del televisori al come Apple, Google, Facebook. Da qualche anno zione, in Italia vige l’applicazione di compensi per CES? Una volta il TV era il re della manifestazione, non espone più neppure Microsoft… copia privata su supporti e apparecchi che drenano ora sembra occupare una posizione più defilata… Shapiro: “Microsoft, per essere onesti, ha ora più spa- ai consumatori risorse per circa 120 milioni di euro, il Shapiro: “I televisori hanno subito un’evoluzione in- zio al CES di qualche anno fa, non tra i padiglioni ma tutto nell’era dello streaming, in cui non si copia più credibile negli ultimi decenni. Prima avevano schermi a porte chiuse, per tutti i meeting che si tengono di nulla. Qual è la sua opinione sul tema? Qual è a suo piccoli, si vedevano peggio ed erano profondi decine contorno alla fiera. È una decisione di Microsoft e la avviso il giusto bilanciamento tra le esigenze dei co- di centimetri. Poi sono diventati piatti o addirittura piat- rispettiamo. Google è presente al C Space (una mostra siddetti “aventi diritto” da un lato e dei consumatori tissimi, consumano meno energia, e si vedono molto collaterale al CES sui social media, ndr), come anche dall’altro? meglio ora che sono in HD e 4K e anche HDR. Mal- Facebook. E anche Apple manda moltissime persone Shapiro: “So che alcuni Paesi europei hanno l’appli- grado questa evoluzione, anno dopo anno i TV sono del proprio staff al CES per meeting di lavoro. Quello cazione di questi compensi sugli apparecchi. Credo diventati sempre più a buon mercato. Trovami un altro che è importante capire è che un ‘trade show’ è molto che sia una misura assolutamente fuori dal tempo. prodotto o servizio che negli anni abbia avuto questa più di un’esposizione, c’è tutta una parte importantis- Ho combattuto contro l’applicazione di questi com- evoluzione, ovverosia sia profondamente migliorato e sima che i più non vedono. A Las Vegas a gennaio si pensi negli Stati Uniti e ne ho ottenuto l’eliminazione, abbia visto i prezzi diminuire: non esiste. E allora come incontra tutto il mondo della tecnologia: questo è quel- a parte eccezioni minime, e non ho dubbi: i compensi si fa a dire che è defilato…” lo che conta, le persone più delle cose.”

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Per il decimo anniversario dell’iPhone Apple lancia il suo smartphone più innovativo e rivoluzionario, ecco iPhone X Apple iPhone X, schermo OLED senza bordi e niente tasto Home. In vendita da 1189 euro Un prodotto premium anche nel prezzo: la versione “base” costa 1189 euro. Sarà disponibile in pre-order dal 27 ottobre

di Roberto PEZZALI

lla fine il nome è iPhone X, in onore del decimo anniversario dell’iPhone. Tim Cook lo ha definito Aun prodotto rivoluzionario quanto il primo iPhone, e effettivamente per la prima volta Apple si allinea al trend lanciato da altri produttori con uno smartphone tutto schermo. Vetro davanti e vetro dietro, che vanno a chiudere a sandwich un corpo in acciaio inossidabile, il famoso stainless steel usato ad oggi solo per la clip di espulsione della SIM. Lo schermo è da 5.8”, e per la prima volta Apple utilizza un display OLED da 2436 x 1125 che definisce Super Retina: seguendo la moda lanciata da LG il display non è in formato 16:9 ma è più vicino al 2:1 di rapporto di forma, rendendo lo smartphone maneggevole no- nostante la diagonale sia più grande di quella di un iPhone 8 Plus. Con 458 ppi di definizione, lo schermo dell’iPhone X gestisce Wide Color Gamut, HDR con HDR10 e Dolby Vision, 3D Touch e ha un rapporto di contrasto di 1 milione a 1. Apple afferma di non aver mai anche più sicura del Touch ID; il sistema è poi assitito usato schermi OLED perché non riuscivano a garantire dal Neural Engine inserito nel processore A11, con il la stessa resa degli LCD IPS usati fino ad oggi a livello riconoscimento che è in grado di adattarsi ai cambia- di luminosità e resa cromatica, tuttavia chi ha visto lo menti del volto e riesce a costruire un modello mate- schermo di un Samsung S8 o di un Note 8 sa benis- matico della faccia con un margine di errore pratica- simo che questo non è vero, ma va detto che storica- mente nullo. Apple sottolinea come i modelli e tutti i mente Apple riesce a sfruttare al meglio gli schermi dei dati per l’autenticazione sono salvati nella porzione dispositivi con una calibrazione molto più accurata e sicura del processore e non vengono caricati su alcun precisa. Per quanto riguarda lo spunto luminoso Apple server, un tipo di comportamento analogo a quello del- dichiara circa 650 nits, che dovrebbero garantire un’ot- l’ormai passato Touch ID. FaceID si può usare anche tima leggibilità all’aria aperta e un notevole contrasto per pagare con Apple Pay e per gestire una serie di in modalità HDR. emoticon animate, ed è evidente che è proprio attorno almeno due ore in più rispetto all’iPhone 7. Apple elo- L’assenza del tasto Home classico che ha accompa- a questa tecnologia che Apple si gioca tutto: deve fun- gia questo risultato parlando di perfetta integrazione gnato nove generazioni di iPhone è però l’elemento zionare bene ed essere immediato e naturale. Resta tra hardware e software, ma crediamo che il merito sia che più farà discutere di questo iPhone X. Apple ha rivi- comunque qualche dubbio legato a situazioni partico- del display OLED che consuma molto meno. E, con un sto interamente l’interfaccia per fare a meno del tasto, lari, come la possibilità di sbloccare il telefono mentre tema nero, forse si sarebbe guadagnata un’altra ora. basta una gesture per sbloccare lo smartphone e navi- si è alla guida e il tempo di reazione: sarà davvero im- Disponibile in due versioni e in due colori, 64 GB e 256 gare tra le app, tuttavia l’impressione è che il tasto era mediato o il TouchID è più rapido? Solo una prova sul GB con finiture argento e grigio siderale, l’iPhone X è lo una sorta di “salvagente” per molti utenti che lo usava- campo dirà se Apple ha fatto un buon lavoro. smartphone più costoso al mondo, parte da 1189 euro no per tornare all’inizio. Se Siri si può richiamare con il Qualche novità rispetto all’iPhone 8 si trova nel repar- in Italia nella versione base e arriva 1.359 euro in quella tasto laterale, lo sblocco è affidato ad un nuovo sistema to fotocamera: la doppia camera, montata in verticale, da 256 GB. Qualcuno, visti i prezzi per il mercato italia- di riconoscimento del volto: Android lo ha già da tem- ha gli stessi sensori dell’iPhone 8. Se lenti e megapixel no, potrebbe dire che il “Siate geniali, siate folli” di Ste- po, ma i due sistemi non sono affatto paragonabili. restano identici, 12 megapixel e lenti F1.8 / F2.4, per il ve Jobs ricalca perfettamente questo prodotto davvero Grazie a quattro sensori la scansione del volto realiz- modulo tele è stata aggiunta la stabilizzazione ottica. innovativo dal prezzo davvero alto, almeno sul nostro zata da Apple non solo è precisa e funziona al buio ma Migliora anche il flash, un quad led true tone più ac- mercato. Inoltre nella confezione del prodotto flagship curato e leggermente più potente, non viene dato il caricatore wireless, c’è ancora il vec- e migliora la ripresa video con una chio cavo USB - Lighning (l’USB Type C non era il futu- stabilizzazione più efficiente. ro?) e le classiche cuffie a filo di qualità modesta. Qui L’iPhone X, come l’iPhone 8, introdu- si poteva fare qualcosa in più, tipo offrire Apple Music ce anche altre novità: c’è finalmen- o un po’ di spazio cloud. Una cosa è certa: nonostante te la ricarica wireless con standard il prezzo Apple venderà tantissimi iPhone X: dopo tanti QI, il fast charging, l’audio stereo, il anni di design simile per la prima volta c’è qualcosa di bluetooth 5.0 e una connessione davvero diverso e radicale. iPhone X sarà disponibile in LTE Advanced. Da segnalare, come pre-order dal 27 ottobre con la spedizione del prodotto nota positiva, la durata della batteria, che inizierà il 3 novembre.

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Apple con iPhone 8 e 8 Plus rischia poco, il design assomiglia a quello dell’iPhone 7 Smartphone iPhone 8: la vera novità è la carica wireless con “super GPS” iPhone 8 è parente strettissimo dell’iPhone 7, è perfetto per chi non ama i cambiamenti dal 2018, precisi

di Franco AQUINI fino a 30cm due nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus, Nel 2018 verrà adottato presentati quasi come trampolino di il nuovo SoC BCM47755 I lancio per il protagonista assoluto Broadcom, un chip iPhone X, si sono rivelati come quella che sarebbe potuta essere la versione per la geo-localizzazione “s” dell’attuale iPhone 7. Novità nel desi- dalle prestazioni gn ce ne sono, ma sono piuttosto margi- eccezionali nali. Consistono fondamentalmente nel retro in vetro, soluzione adottata quasi si- di Andrea ZUFFI curamente per supportare la vera novità di questi due modelli: la ricarica wireless. Broadcom ha innunciato il nuovo Ricarica che supporterà lo standard Qi SoC BCM47755, un processore per garantire compatibilità con una gran capace di fornire la posizione GPS quantità di prodotti di terze parti (già an- con un margine di errore di 30 cm: nunciata sul palco la collaborazione con Innanzi tutti entrambi gli una rivoluzione rispetto alla mas- Belkin e Mophie). iPhone 8 adotteranno la sima accuratezza oggi disponibile Per il resto iPhone 8 è parente strettis- stabilizzazione ottica. Il per applicazioni non professionali simo dell’attuale iPhone 7, il che non modello standard avrà un che si attesta mediamente intor- dispiacerà a chi non ama i cambiamenti solo sensore migliorato no a 5 metri. Il nuovo chip sarà in e a chi si è abituato nel tempo al tasto da 12MP, mentre la versio- grado di ricevere ed elaborare, in home e ai due tagli di display da 4,7 e ne Plus avrà due sensori aggiunta al segnale GPS, quelli 5,5 pollici. Display che comunque ven- da 12MP rispettivamente ricevuti dalle altre costellazioni di gono migliorati notevolmente grazie al con apertura f/1.8 e f/2.8. satelliti disponibili come i russi Glo- supporto True Tone e al Cinema Wide Sul fronte software Apple nass, i giapponese QZSS, i cinesi Color Gamut. sembra aver concentrato BeiDou e gli europei della flotta Sotto la scocca batterà un SoC tutto la maggior parte degli Galileo divenuta operativa a fine nuovo, con un nome altisonante a di- sforzi. Se la modalità Por- 2016. Questa modalità “coopera- mostrazione delle prestazioni che Apple trait aveva riscosso molto successo tra si è conclusa con una lunga dimostrazio- tiva” porta un evidente beneficio promette essere eccezionali. Si chiame- i possessori di iPhone 7 Plus, la nuova ne dedicata alla realtà aumentata, su cui sia per la maggior disponibilità di rà A11 Bionic e sarà la colonna portante modalità Portrait Lightning non potrà che Apple sembra puntare molto. iPhone 8 e informazioni che per una connes- di tutto quello che Apple ha promesso aumentarne l’entusiasmo. Con un parti- iPhone 8 Plus, sebbene non rivoluziona- sione più stabile anche in situa- al WWDC di Giugno: Machine Learning colare studio sulle luci, la fotocamera di ri, migliorano gli attuali modelli su molti zioni critiche in cui la visibilità del e Realtà Aumentata su tutti, grazie anche iPhone 8 Plus sarà capace di illuminare fronti e saranno sicuramente la scelta cielo è parzialmente oscurata, per al supporto di una GPU e un ISP per la soltanto il volto del soggetto, oppure preferita da chi si è ormai abituato a un esempio in presenza di palazzi alti prima volta progettati interamente da escludere totalmente lo sfondo simulan- form factor che è sempre lo stesso da su entrambi i lati della strada. Apple stessa. iPhone 8 avrà inoltre un do un ambiente totalmente buio. ormai 4 generazioni. Entrambi saranno La tecnologia che consente di audio stereo, con un incremento nella Sotto il profilo video, Apple ha imple- disponibili in finitura Silver, Space Grey e coadiuvare il “vecchio” segnale profondità dei bassi e nella potenza ge- mentato finalmente un nuovo encoder New Gold. iPhone 8 partirà da 839€ per GPS, più soggetto a distorsioni per nerale, stando a quanto afferma Apple, (definito come proprietario sul palco del il modello da 64GB, mentre la versione riflessione nei “canyon urbani” non del 25% rispetto a iPhone 7. keynote, ma a Giugno si parlò di HEVC) da 256GB costerà 1.009€. La versione è del tutto nuova in quanto già im- La parte più interessante però è sicura- che permetterà di riprendere video in 4K Plus partirà invece da 949€ per la ver- plementata in contenti professio- mente sul retro. Le fotocamere perfezio- a 60fps o in 1080p a 240fps per creare sione da 64GB, mentre serviranno 1.119€ nali ma il processore progettato da nano una dotazione già di primo livello. video in slow-motion. La presentazione per la versione da 256GB. Broadcom è di fatto il primo di que- sto tipo con un’architettura a bas- so consumo (circa il 50% in meno), quindi particolarmente adatto per l’impiego di massa nei moderni smartphone. L’adozione di un chip così preciso, oltre a prolungare la durata del- la batteria consente di arricchire l’esperienza degli utenti “consu- mer” fornendo per esempio indi- cazioni sulla corsia occupata dal proprio veicolo durante la guida nel traffico o la posizione esatta di un negozio in una piazza.

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO L’iPhone 8 è in vendita nei negozi. Ecco le principali offerte degli operatori italiani per avere lo smartphone Apple iPhone 8 costa meno con le offerte degli operatori Tre ancora una volta è l’operatore con l’offerta più conveniente. Ma anche Vodafone e Wind permettono un piccolo risparmio

di Roberto PEZZALI iPhone 8 è in vendita nei negozi italiani e con un prezzo di listino che parte da 839 euro la tenta- L’zione di rivolgersi all’operatore e acquistare lo smartphone in rate mensili diluite nell’abbonamento telefonico è tanta. Per gli smartphone di fascia alta la maggior parte degli acquisti passa proprio dagli operatori che hanno allestito una serie di offerte par- ticolari. e offerte sono ancora tutte legate ad una di- stribuzione su un periodo di 30 mesi, mentre la legge italiana prevede un massimo di 24 mesi per le offer- te abbinate prodotto e servizi: in realtà gli operatori hanno cercato di gestire la cosa svincolando la parte telefonica dalla parte prodotto, con lo smartphone che con i piani ricaricabili diventa un acquisto a rate affian- cato alla normale rata per la parte telefonia.Proprio per questo motivo quest’anno le offerte sono sem- plicissime da capire e molto chiare: ad un contributo iniziale si affianca solo una rata fissa. Nessun cavillo particolare, nessun costo nascosto: una rateizzazione che a volte porta a pagare lo smartphone il prezzo “pieno”, altre invece permette un risparmio variabile a seconda del tipo di abbonamento scelto. TIM, una pura vendita rateale TIM vende l’iPhone 8 in due diverse soluzioni, come prodotto rateizzato da abbinare ad una qualsiasi of- ferta e come prodotto incluso nelle offerte TIM Next e TIM Next Unlimited, soluzioni queste ultime dove a fronte di un vincolo con l’operatore è possibile cam- Ottimo anche il risparmio delle offerte Free, per le biare lo smartphone ogni anno passando al modello Tre è la più conveniente quali il traffico e la parte telefonica sono incluse nella nuovo. Acquistando l’iPhone 8 come prodotto rateiz- Tre è sempre stato l’operatore più vantaggioso per rata. zato il vantaggio sarà quello di avere 1 GB di naviga- l’acquisto dell’iPhone e quest’anno ha semplificato zione 4G in aggiunta a quella del piano sottoscritto: notevolmente l’offerta. Si può avere con Free, la so- come si vede dalla tabella sotto lo smartphone non è luzione che permette il cambio di smartphone ogni affatto sussidiato e ci si trova davanti ad una sorta di anno restando vincolati all’operatore oppure affianca- finanziamento a tasso zero. to ad una delle offerte All In Start (500 min/sms e 5 GB), Prime (1000 min/sms e 10 GB) o Master (min illi- mitati, 1000 SMS, 15 GB). In quest’ultimo caso variano anticipo e rata mensile a seconda del piano scelto. Sottoscrivendo una delle offerte il risparmio è notevo- le: si arriva a pagare l’iPhone 729 euro.

La stessa identica tabella (sopra) vale anche per TIM Next: nessuno sconto sul terminale ma 2 GB inclusi nell’offerta al posto di 1 GB.Cambia invece il discor- so con l’offert TIM Next Unlimited: l’offerta prevede minuti illimitati e 16 GB di traffico datiTE L ogni 4 set- timane. In questo caso si paga una tariffa unica con servizi telefonici e rata dello smartphone accorpati. Qui si passa ad una tariffazione ogni 4 settimane e si pagano 39,99 euro ogni 28 giorni per 32 rinnovi. Cambia solo l’anticipo a seconda del modello. segue a pagina 10 

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE L’evento del 4 ottobre che si avvicina e i Pixel phone iniziano ad uscire dall’alone di segretezza che li circondava Il Pixel 2 XL avrà il “panda look” e costerà 849 dollari Confermati i nomi e le colorazioni dei Google phone. Si parte da 849 dollari per il modello XL, il Pixel 2 costerà 649 dollari l’appunto quasi blu. Di fatto le ultime indi- di Matteo SERVADIO screzioni lanciate da Droidlife consolida- avalchiamo ancora una volta l’on- no quanto già si ipotizzava sui due nuovi da delle indiscrezioni nel passare smartphone made by Google: stesso Cdagli annunci ufficiali di Cupertino design rifinito rispetto allo scorso anno, a quelli imminenti di Mountain View; con due approcci diversi e caratteristiche perché il 4 ottobre si avvicina, giorno distintive che li differenziano. Scelte cro- in cui è atteso il lancio dei Pixel 2, e il matiche variabili e un modulo fotocamera web non dorme mai. invertito sul Pixel 2, con tagli di memoria È passato un anno da quando Google simili e posizionamento ben distinto. ha svelato al mondo i primi Pixel phone Manca la controprova di una visione e 12 mesi dopo il marchio Nexus sembra frontale dei due dispositivi, ma a questo più lontano che mai, perché la seconda punto potremmo pensare che andremo iterazione dei nuovi smartphone di punta verso la conferma dei rumor precedenti: made by Google si preparano a consoli- vo flagship, ma possiamo ormai afferma- crismi e il prezzo di listino riflette questa il piccolo Pixel prodotto da HTC rinuncerà dare quanto annunciato lo scorso anno. re con un buon grado di sicurezza che identità. Si parte da 849$ per il modello al display senza cornici per montare un Grazie a Droidlife possiamo infatti scopri- Google sembra aver azzeccato le scelte da 64GB e si arriva a 949$ per la variante bel paio di altoparlanti frontali e la varian- re quali saranno verosimilmente le confi- cosmetiche, soprattutto la variante bico- da 128 GB. Due configurazioni, aumenta te XL realizzata da LG alzerà la posta con gurazioni e il listino dei due Pixel. A partire lore che riporta in scena quel Panda look la memoria di base, ma i prezzi si allinea- il suo display OLED bezel-less. dal modello più grande che arriverà sul (o Stormtrooper look), tanto apprezzato no all’asticella ormai altissima dei due Rimane ancora qualche incertezza su mercato con il nome di Pixel 2 XL e sarà quando la linea Nexus era amata e viva concorrenti principali, Apple e Samsung. alcune caratteristiche paventate in que- offerto in due varianti cromatiche: “Just tra gli aficionados. Molto diversa la questione Pixel 2, il mo- sti mesi, come la funzione squeeze che Black” e “Black & White”, quest’ultima con Scelte estetiche a parte Pixel 2 XL non dello da 4.97”, il quale verrà offerto nelle si era ipotizzato potesse essere inclusa un interessante tocco di colore sotto for- potrebbe essere più lontano dall’idea che stesse configurazioni da 64GB e 128GB in uno dei due Pixel, o forse entrambi. ma di un tasto di accensione arancione. era alla base dello stesso marchio Nexus: di memoria interna, ma rispettivamen- Secondo quanto riportato da Android I render non ci mostrano il volto del nuo- è uno smartphone premium con tutti i te a 649$ e 749$. Il che lo rende molto Police, il teardown l’app Google v7.12 interessante dal punto di vista del confermerebbe se non altro l’esistenza rapporto qualità-prezzo, se consi- di questa funzionalità mutuata da HTC deriamo che il posizionamento ri- U11 per attivare Google Assistant. Sareb- mane lo stesso rispetto allo scorso be logico pensare che il modello pro- anno, aumentando nel contempo dotto dalla società taiwanese includerà il taglio di memoria standard.Pixel la feature di cui non si coglie appieno 2 sembra differenziarsi in modo l’immensa utilità, ma di certo l’evento efficace dal modello XL anche con del 4 ottobre saprà fugare ogni dubbio. le colorazioni disponibili, che sono Inclusa una disponibilità in Italia che sa- tre: una nera, una bianca e una rebbe un peccato veder sfumare anche Pixel 2 XL Just Black e Black & White. Pixel 2 Just Black, Clearly White e Kinda Blue. azzurra chiamata “Kinda Blue”, per quest’anno.

MOBILE Wind, un risparmio di circa 100 euro iPhone 8, le offerte degli operatori Wind rispetto a Tre ha creato un’offerta leggermente

segue Da pagina 09  diversa. L’iPhone 8 è acquistabile sia abbinato ad una ricaricabile sia all’abbonamento. Con la ricaricabile l’offerta è All Inclusive Unlimited, minuti illimitati, 500 Vodafone, gli iPhone 8 costano meno SMS e 5 GB verso tutti. In questo caso la tariffa è di Due le soluzioni di acquisto anche per Vodafone: una 12 euro ogni 30 giorni per la parte telefonica mentre destinata ai clienti RED, quindi una tariffa con minuti e per l’iPhone la rata mensile cambia a seconda del mo- SMS illimitati e 8 GB di internet e una per la ricaricabili, dello scelto. Anche in questo caso, c’è un risparmio di circa 100 euro scegliendo questa soluzione. con lo smartphone abbinabile a ogni offerta prevista dall’operatore. In quest’ultimo caso c’è un risparmio di circa 100 euro sul prezzo di listino del prodotto. Per quanto riguarda invece Vodafone Red la tariffa è tutto incluso e con l’iPhone si aggiunge come ulterio- re bonus una opzione da 2 GB in più di navigazione, portando il totale a 10 GB ogni 4 settimane. La rata quadri-settimanale è sempre di 40 euro per tutti i mo- delli, cambia solo il contributo. Ecco lo schema.

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NERO PERFETTO, COLORI PERFETTI

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*Rispetto ai pannelli LG OLED 2016. I dati si basano su una ricerca interna LG n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MERCATO Galaxy Note 8 è disponibile nel nostro Paese dal 15 settembre e, come da copione, fioccano le offerte degli operatori Galaxy Note 8, le principali offerte degli operatori Vediamo quali sono le proposte più interessanti già disponibili per i clienti che desiderano il “phablet” per definizione

di Emanuele VILLA utte le volte che esce sul mercato uno smartphone “top”, gli operatori confezionano delle offerte dedi- Tcate. Di solito permettono l’acquisto del terminale a rate, ma ancor più frequentemente vi associano SIM e piano tariffario con un vincolo temporale piuttosto lun- go (di solito siamo sui 30 mesi, occorre poi capire come questo si concilia col limite dei 24 mesi imposto dalla legge sulla concorrenza). La ratio è nota dalla notte dei tempi: con queste modalità, infatti, gli operatori vendono di più e, dal canto loro, gli utenti possono permettersi telefoni di alto profilo con un esborso - almeno iniziale - più contenuto rispetto all’acquisto in un’unica soluzione. Vediamo le offerte di TIM, Vodafone e Tre. mane. Si tratta dunque di un profilo “all inclusive” che 4G, che va pagata extra. Note 8 con TIM Next comprende telefono e piano tariffario, non solo il tele- Altra possibilità per chi vuole il Note 8 è sottoscrivere Così lo cambi ogni anno fono. Da notare subito che tutte la gestione diventa, a una tariffa All-in, che a differenza di Free non prevede TIM ha già in gamma il Galaxy Note 8. Lo si può acqui- differenza del caso precedente, quadrisettimanale: per la possibilità di sostituzione: Start con 5G 4G, Prime con stare in un’unica soluzione a 999 euro oppure a rate. Note 8 è prevista una rata da 39,9 euro da corrisponde- 15 GB 4G e Master con 30GB 4G. In quest’ultimo caso, TIM chiede un contributo inizia- re per 32 rinnovi, con contributo iniziale di 249 euro. Qui Qui l’operatore distingue nettamente il costo del piano le di 99 euro e poi 30 euro al mese x 30 mesi (totale: il costo totale dell’operazione - protezioni escluse - sui tariffario e la rata del telefono, mentre in Free il telefono 999 euro), con addebito su Carta di Credito: incluso nel- 30 mesi/32 rinnovi è di 1.525 euro. La protezione furto in è formalmente incluso nel pacchetto totale. All-in Start l’offerta è 1 GB di traffico internet mobile su rete 4G, da questo caso è opzionale e costa 3 euro/mese. costa 9 euro al mese, con aggiunta di 15 euro al mese sommare alla propria offerta in essere. per il telefono, di 299 euro di anticipo e 150 euro di rata L’opzione più interessante resta comunque TIM Next, Tre, un mare di opzioni con Free e All-IN finale al termine dei 30 mesi. In pratica il tutto viene a co- che permette di tenere il telefono un anno e poi decide- Con Tre esistono diverse opzioni. Il telefono può essere stare 1.269 euro, che diventano 1.389 per Prime e 1.519 re se sostituirlo o tenerlo continuando a pagare le rate. abbinato ai tre profili Free, che hanno il vantaggio della per Master, che offre 30GB già 4G. Tim Next è disponibile in due vesti: quella standard e (possibile) sostituzione del telefono dopo 1 anno, un po’ quella unlimited e si rivolge - nel primo caso - a chi è come i TIM Next: Start, Prime e Master, sia con ricaricabi- Vodafone punta forte su RED cliente TIM con un’opzione dati attiva. Pur rimandan- le che abbonamento. Cambiano logicamente le caratte- Al momento in cui si scrive, Galaxy Note 8 non è anco- do alla pagina specifica per ulteriori approfondimenti, ristiche dell’offerta, tutte con voce illimitata e 500 SMS: ra disponibile sul sito ufficiale Vodafone, ma l’operatore sottoscrivere un profilo TIM Next prevede una durata Start offre 5GB, Prime 15GB e Master 30GB. Sia i profili aveva già comunicato le offerte nelle settimane prece- contrattuale di 30 mesi e l’aggiunta di quote separate ricaricabili che gli abbonamenti prevedono - previo pa- denti il lancio. Riprendendo parte del nostro intervento per la protezione da danni accidentali (5,9 euro) e dal ramento di un possibile Costo di cambio - la sostituzione precedente, segnaliamo dunque che Vodafone permet- furto (8,9 euro). dello smartphone dopo 12 mesi. terà l’acquisto di Note 8 sia a prezzo pieno sia a rate I canoni, secondo la comunicazione dell’operatore, sono abbinato ad uno dei suoi piani tariffari. In particolare è mensili con vincolo di 30 mesi. Anche in questo caso, ri- possibile associare Note 8 all’offerta Vodafone RED con mandiamo alla pagina specifica dell’operatore, nella SMS/minuti illimitati e 8 GB di internet a 15 euro/4 setti- quale sono riportati i documenti informativi, vincoli e le mane con contributo di 299,99 euro. Il tutto, come al so- note che regolano il servizio. lito, vincolato ai 30 rinnovi. A questo, però, va sommata Ciò premesso, per portarsi a casa Galaxy Note 8 con Passando ai prezzi, Free Start costa 29 euro al mese con la parte di connettività, cioè il piano tariffario RED vero e un’opzione TIM Next è necessario un anticipo di anticipo di 299 euro (totale 1.169 euro su 30 mesi), Free proprio: parliamo di 25 euro/4 settimane. Il vantaggio è 169 euro + 26 euro al mese per 30 mesi. Da notare che Prime 34 euro al mese più 249 euro di anticipo (totale quello di avere una soluzione illimitata sotto il profilo del- la tariffazione in questo caso segue una cadenza men- 1.269 euro) e Free Master, che offre 30 GB di traffico,- co la connettività voce/SMS e una buona dotazione di dati: sile e non quadrisettimanale. Nell’offerta sono compresi sta 39 euro con anticipo di 199 euro (totale 1.369 euro). agli 8 GB del piano, Vodafone ne aggiunge infatti altri 2. 2 GB di traffico 4G. In tutto il telefono viene a costare Da notare che i profili Free non comprendono l’opzione Il costo complessivo dell’operazione calcolata sui 30 rin- 949 euro, ma come detto c’è bisogno di aggiungervi le novi (ma come al solito consigliamo di leggere bene le varie protezioni di cui sopra. Considerate inoltre, qualora condizioni della pagina ufficiale) sarebbe di 1.499 euro. doveste confrontare questa cifra con le altre, che TIM Next prevede il solo telefono (e i 2GB) ma a questo va ovviamente sommato il vostro piano tariffario in essere. TIM Next Unlimited, invece, aggiunge alle caratteristiche di TIM Next minuti illimitati e 16 GB di traffico su 4 setti-

 torna al sommario 12 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Apple ha rilasciato ufficialmente la nuova versione del suo sistema operativo mobile, scopriamo le novità di iOS 11 Tutte le novità di iOS 11. Conviene aggiornare? Alcune funzionalità sono legate ai nuovi dispositivi, ma iOS 11 migliora l’esperienza utente e apre a nuovi intriganti scenari

di Matteo SERVADIO opo nove beta pubbliche, dieci dedicate agli sviluppatori e la definitiva versione“Golden Ma- D ster”, iOS 11 raggiunge i blocchi di partenza al termine di un intenso allenamento che ha visto Apple rifinire in modo spasmodico la sua ultima major release. Una versione del sistema operativo mobile di Cupertino che mai come quest’anno è stata in grado di catalizzare attenzione e interesse durante tutto il periodo che ne ha preceduto il definitivo rilascio. La storia dello sviluppo di iOS 11 si intreccia infatti con il percorso compiuto dalle indiscrezioni su quella rivoluzione personale di Apple chiamata iPhone X, arrivato alla presentazione come un prodotto praticamente già annunciato dai leak del- l’estate 2017. iOS 11 viene rilasciato per tutti i dispositivi dotati di chip A7 o superiori, ma porta i segni indelebili di un sistema concepito soprattutto per valorizzare l’hardware di iPho- ne “Ten”. La gesture che permetteva di accedere alle app recenti dal bordo dello schermo tramite 3D Touch è stata rimossa, verosimilmente per le complicazioni tec- iOS 11 per iPhone finalmente includono l’attivazione dei dati mobili. niche date dal display OLED di iPhone X e uniformare le Le 5 novità fondamentali Certo, non è ancora perfetto: le interazioni più pro- funzionalità di iOS 11 su tutta la linea. I nuovi suoni della fonde tramite 3D Touch sono ancora disponibili solo ricarica wireless, gli spazi vuoti lasciati in molte aree del- 1 - Il nuovo Control Center e l’area di notifica con i collegamenti minori e inspiegabilmente Apple ha l’interfaccia in attesa del “cutout” contenente tutti i sen- Due novità destinate ad influenzare in modo più evi- modificato il comportamento dei toggle per il WiFi e sori vitali per il funzionamento del FaceID e non solo. dente e lampante l’esperienza di iOS sono il redesign il Bluetooth che ora quando cliccati disattivano sem- La maggiore morbidezza in generale delle linee di iOS del Control Center e la tendina delle notifiche che vie- plicemente la connessione, senza spegnersi del tutto. 11 che ben si sposano con gli angoli arrotondati dello ne letteralmente unita alla schermata di blocco. Il miglioramento comunque c’é e si apprezza. La que- schermo di iPhone X e quella modalità di inversione dei Nel primo caso il centro di controllo diventa finalmente stione della tendina delle notifiche è destinata inevita- colori “smart” che ha acceso la speranza di una vera ciò che avrebbe sempre dovuto essere: un hub di im- bilmente a creare una certa confusione e in effetti è modalità notturna adatta al display OLED, rimasta per postazioni rapide per controllare le funzionalità fonda- proprio la prima sensazione che si ha quando scorren- l’appunto una speranza - almeno per ora. Ad ogni modo mentali di iPhone e soprattutto personalizzabile. Chi ha do dal bordo superiore dello schermo ci si ritrova nella iOS 11 è ufficialmente arrivato ed è disponibile per iPho- vissuto l’ambiente Android sa quanto questo elemento schermata di blocco. In pratica il lockscreen e l’area di ne 5s ed SE, iPhone 6 e 6 Plus, 6s e 6s Plus e iPhone 7 possa essere importante. notifica sono stati uniti e presentano lo stesso layout: a e 7 Plus; i quali beneficeranno di tutta la rosa di migliora- In iOS 11 esiste un menù interamente dedicato alla per- sinistra i widget, al centro l’ora e le notifche e a destra menti apportati dal nuovo OS, eccezione fatta per tutte sonalizzazione del Control Center che è ora organiz- si accede alla fotocamera. quelle novità esclusive del nuovo hardware lanciato il zato in un’unica pagina con tutti i controlli che l’utente Inizialmente sembra un cambiamento del tutto privo di 12 settembre. Perciò niente FaceID e navigazione trami- ritiene necessario avere a portata di dito: torcia, moda- senso, ma una volta che la confidenza si trasforma in te i gesti che sostituiscono il tasto Home di iPhone X e lità di risparmio energetico, sveglia, note, dimensione abitudine si inizia ad apprezzare l’uniformità di avere ovviamente niente Animoji e altre funzioni legate ai suoi del testo, registrazione dello schermo (questa è una un sola schermata al di sopra della home screen, di- sensori per il riconoscimento del volto. Così come non novità interessante) e altri; più i quick setting fissi che venta quasi più comodo. vi saranno le nuove funzioni per la modalità ritratto dalla Quasi perché il sistema delle notifiche resta più limi- fotocamera anteriore, anche queste esclusive per iPho- tato di Android che invece le raggruppa in modo più ne X. Ovviamente stesso discorso per la ricarica wire- efficace e ne facilita la cancellazione. Parlando di can- less integrata nei nuovi iPhone e permessa dal pannello cellazione delle notifiche: ora il pulsante per eliminarle in vetro posteriore in sostituzione dell’alluminio. tutte appare solo quando sono presenti notifiche meno iOS 11 arriva poi anche su iPad mini 2, 3 e 4, iPad di quin- recenti. Vai a capirlo. ta generazione, iPad Air ed Air 2, iPad Pro 12,9” (di 1ª e 2ª generazione), iPad Pro 9,7” e iPad Pro 10,5”. Senza 2 - Siri cresce dimenticare iPod touch di sesta generazione. Con iOS 11 fa un passo in avanti anche Siri, che ora ha La domanda che molti si fanno è se conviene aggior- una voce più naturale e migliora in velocità e utilità. nare, soprattutto con dispositivi non recenti: in qualche Ora l’assistente virtuale di Apple sincronizza le infor- situazione una nuova versione di iOS può essere trop- mazioni tra i dispositivi iOS e macOS per offrire sugge- po pesante e rallentare, in altri può portare a cali della rimenti più pertinenti basati ad esempio sulle ricerche batteria. Per chi ha un iPhone 5S forse conviene atten- effettuate su Safari. dere qualche giorno, e aspettare che siano gli altri a far Oltre ai miglioramenti in termini di consapevolezza e da cavia anche se grossi cambiamenti a livello di core non ce ne sono. segue a pagina 14 

 torna al sommario 13 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

MOBILE incorporata da tutti nel sistema. In iOS 11 c’é e può esse- mente come l’utente le ha organizzate in quel momen- iOS 11, tutte le novità re aggiunta al Control Center per un accesso rapido. to. Quindi se si avranno aperto Facebook e Safari in Split View, più Twitter in finestra, ecco che nel nuovo segue Da pagina 13  5 - Il nuovo App Store App Switcher le tre app appariranno in unico riquadro Radicale e per lo più ben riuscito è il redesign all’App pronte come le abbiamo lasciate. Store con la sua nuova UI e la sua nuova icona, inclu- È un concetto simile a quello del Mission Control di ma- riconoscimento del contesto, le novità più pratiche di sa nel pacchetto che Apple ha deciso di ridisegnare cOS, ma rimodellato appositamente per iOS in modo Siri prevedono una nuova icona e la possibilità di digi- con iOS 11. Tralasciando comunque un’icona che ora da massimizzarne le capacità su iPad. tare le proprie richieste, attivando l’apposita funzione presenta inspiegabilmente tre bastoncini incrociati in- Dove Apple riesce a compiere un altro passo enorme tra le impostazioni di accessibilità. Inoltre con SiriKit ci vece di pennello, matita e righello, è l’approccio dello in termini di produttività è con la funzionalità Drag and possiamo aspettare una migliore integrazione con le store a cambiare. La prima sezione, “Today”, è ora un Drop, che su iOS 11 per iPad risulta tremendamente ef- app di terze parti. vero e proprio feed che contiene consigli e brevi post ficace. Si possono quindi compiere le solite operazioni, In più teoricamente Siri è ora in grado di tradurre in cin- che raccontano qualcosa di più sulle varie applicazioni come trascinare link e altri contenuti da Safari alle note, que lingue diverse, ma sfortunatamente non è in grado proposte e raccolte in card suddivise per giorno. C’è o a Pages ad esempio, oppure trascinare elementi da di farlo dall’italiano. Apple ha comunque in programma poi un’area dedicata interamente ai giochi, una alle Foto ad un’altra app; o ancora sfruttare al massimo il di ampliare il supporto nei prossimi mesi, ma ehi nel applicazioni e una agli aggiornamenti disponibili, più multiwindow di iPad traslando contenuti da una fine- frattempo c’é sempre: “Ok, Google”. ovviamente la ricerca. stra all’altra. Si può tuttavia anche scegliere un’imma- Un po’ più nascosta è la lista delle applicazioni scarica- gine, aggiungere alle selezione altre foto, tornare alla 3 - Arriva l’app File te, a cui ora si accede cliccando sull’icona del nostro home e infine trascinarle in Files o in un’applicazione Un’applicazione per la gestione dei file in iOS è stata account, e poi su “acquistate”. di messaggistica. per troppo tempo una lacuna del sistema operativo di Migliorano anche l’uso della tastiera e della Apple Pen- Apple, ora finalmente colmata, almeno in parte. Scom- iOS 11 per iPad: le novità che cambiano cil, sempre in nome di un più alto livello di produttività. pare quindi iCloud Drive che diventa invece parte della l’esperienza Adesso è infatti possibile accede ai tasti in seconda più ampia “File”, una app che in teoria dovrebbe per- Difficile biasimare quanti hanno sempre pensato che funzione semplicemente scorrendo verso il basso mettere di gestire più in profondità tutti i propri conte- iPad Pro non potesse essere uno strumento davvero velocemente su un tasto qualsiasi, eliminando la ne- nuti caricati nel cloud e sul dispositivo. produttivo, quantomeno non al pari di un computer. cessità di ricorrere allo shift. Avremmo voluto la stessa In pratica resta un po’ più limitato dei gestori Android, Tuttavia quando a Cupertino hanno iniziato a costruire funzionalità anche su iPhone, sarebbe stato sensato, in modo analogo a quanto Finder di iOS è meno com- iOS 11 non si è pensato solo ad iPhone X, ma anche invece ci si deve accontentare della modalità ad una plesso di Esplora Risorse su Windows. Detto questo ad iPad e se la nuova major release non può essere mano che trascina la tastiera a destra o a sinistra. però Files risulta interessante perché permette di ave- in grado di ribaltare del tutto quella verità, di certo rap- Con la Apple Pencil invece ora si può cliccare due re sotto controllo più servizi cloud e quindi gestire non presenta una svolta radicale in quanto iPad Pro può volte sullo schermo bloccato per iniziare subito a scri- solo iCloud Drive, ma anche ad esempio Google Drive offrire. Apple è stata in grado di farlo potenziando gli vere una nota, oppure si può sfruttare per la modifica o Dropbox e crea una certa uniformità con l’esperienza strumenti già propri della piattaforma e mutuandone istantanea degli screenshot tramite Instant Markup, o che si ha su Mac. altre dall’esperienza di Mac, ovvero ciò che avrebbe disegnare in Note, o in Mail. dovuto fare fin dal principio. Primo aspetto chiave è la Utilissima è anche la funzionalità di scansione dei do- Dock che attinge a piene mani dalle funzioni di macOS. cumenti che vive all’interno dell’applicazione Note. Ciò Ora può infatti accogliere fino a 13 applicazioni, oltre che permette di fare è scattare una foto al documento, l’app utilizzata più di recente e quelle provenienti da da qualsiasi angolazione; in seguito attraverso ARKit Handoff. La Dock è sempre disponibile con uno swipe iOS raddrizza l’immagine, rimuove i riflessi, ritaglia au- dal basso, esattamente come su Mac, e diventa molto tomaticamente ed ecco che il documento è pronto per più potente per il multitasking. Si possono trascinare le essere firmato con la penna. icone per visualizzarle in finestra, Apple chiama questa modalità “Slide Over”, oppure nel più tradizionale Split View. Se invece si scorre il dito dal bordo inferiore del- lo schermo ancora più in alto si accede al nuovo App Switcher, la nuova schermata delle applicazioni recenti che Apple ha radicalmente ripensato per aumentare la produttività. Oltre al centro di controllo sulla destra, troviamo infatti tutte le app aperte raggruppate esatta-

4 - Nuove modalità per lo screenshot E arriva la registrazione dello schermo Totalmente ripensato è il modo in cui si cattura la scher- Tutte le altre novità e le esclusive mata in iOS 11. Ora infatti quando si premono pulsante dei nuovi iPhone di accensione e tasto home una miniatura fluttuan- iOS 11 raccoglie tante altre novità, piccole e grandi che te dello screenshot appare in basso allo schermo. Si meritano una menzione speciale per vari motivi, anche può così scorrere via per salvarlo direttamente oppu- se non impattano in maniera evidente sull’esperienza re cliccarci sopra per condividerlo istantaneamente o d’uso di ogni giorno. A partire dal nuovo player video di modificarlo al volo con gli strumenti Markup. Funziona Safari, più pulito nella grafica e con controlli più comodi ed è utile, particolarmente su iPad, ma è una miglioria e meno invasivi. gradita anche su iPhone. La registrazione dello schermo è invece una funziona- lità già sperimentata da altri produttori, ma non sempre segue a pagina 15 

 torna al sommario 14 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

MOBILE Finalmente i più importanti servizi della casa sud coreana stanno per arrivare in Italia MOBILE Samsung Pay arriva in Italia a inizio 2018 Il Mate 10 sarà il vero E Bixby a breve parlerà anche italiano AI Phone Samsung Pay arriverà nei primi mesi del 2018, Bixby “prossimamente” sarà in italiano Huawei annuncia su Facebook, con un video che è tutta una presa in giro, Con la funzionalità l’arrivo del Mate 10, lo smartphone a di Candido ROMANO OCR (Optical Cha- base di intelligenza artificiale che rap- ono emerse notizie interessanti racter Recognition) presenterà il vero AI Phone. Huawei su Samsung Pay e Bixby. Final- basta inquadrare le ha infatti deciso di puntare moltissimo S mente i più importanti servizi della proprie carte di paga- sull’intelligenza artificiale sul suo casa sud coreana stanno per arrivare mento e completare il prossimo flagship Mate 10, il quale in Italia.La disponibilità del sistema di processo di registra- monterà il SoC di nuova generazione, pagamento Samsung Pay, già presente zione con la propria quel Kirin 970 che sarà tra i primi a in 17 Paesi, è fissata in Italia nei primi banca in pochi se- integrare una Neural Processing Unit. mesi del 2018. Non è stata comuninica- condi direttamente Il colosso cinese del resto non è nuovo a questo tipo di implementazioni. ta la data esatta di lancio, ma solo una dall’applicazione. Già sul Mate 9 aveva impiegato il finestra d’uscita. Samsung ayP è basa- Oltre a garantire i pa- Machine Learning per adattare alcuni to sulle soluzioni di sicurezza nativi di gamenti contactless comportamenti dello smartphone alle Samsung come Knox, che mantiene in tramite NFC, samsung Pay potrà essere base alle proprie preferenze, fornisce attività dell’utente. Tutto questo a un’area riservata e cifrata i dati sensi- usato anche con i POS di vecchia ge- informazioni sul meteo locale. Quello beneficio, almeno secondo l’azienda, bili degli utenti. Chiaramente sono poi nerazione grazie alla tecnologia MST che manca è un’assistente virtuale che della velocità del terminale, della presenti altri sistemi di sicurezza sui (Magnetic Secure Transmission). parli in italiano (ora Bixby Voice in Italia durata della batteria e via dicendo. dispositivi Samsung, come il lettore di L’intelligenza artificiale di Samsung, parla solo inglese) e ciò avverrà “pros- Non resta quindi che attendere, come impronte e quello del riconoscimento Bixby, non parla ancora italiano. At- simamente”, dice Samsung, che non ha annuncia il video, il 16 Ottobre, giorno delle iridi. L’utente può pagare tramite tualmente gli utenti italiani possono indicato neanche una finestra di lancio. in cui vedremo cosa ha da svelarci di Samsung Pay visualizzando la carta sul usare solo Bixby Vision, che fornisce Probabilmente gli utenti italiani dovran- tanto rivoluzionario Huawei. Chissà proprio smartphone, autenticarsi con informazioni su quello che ci circonda no attendere solo qualche mese, come se saranno vere rivoluzioni o soltanto l’iride o le impronte digitali e pagare puntando semplicemente la fotoca- avverrà per Samsung Pay, ma si atten- illusioni pompate a dovere da un re- parto marketing che, le dimostrazioni alla cassa avvicinando il Samsung Ga- mera e Bixby Home, che ricorda gli dono dichiarazioni ufficiali da parte di non mancano, sa davvero il fatto suo. laxy al POS, il tutto grazie al chip NFC. appuntamenti, suggerisce notizie in Samsung.

MOBILE iOS 11, tutte le novità

segue Da pagina 14 

Nuovi design per alcune icone: c’è il redesign di alcune icone preinstallate oltre ad App Store, come Maps che ora ritrae “l’astronave” dell’Apple Park, Orologio, Calco- latrice, Note e iTunes Store. C’é la possibilità di inviare denaro tramite iMessage, funzione che però è limitata agli Stati Uniti per il momento. Apple Music più social: è ora possibile inoltre inviare playlist agli amici su Apple Music Novità per le Live Photos: ci sono poi alcune novità che coinvolgono in modo importante Foto e la fotoca- mera. Le Live Photos possono essere ora modificate dopo averle scattate, scegliendo la sequenza migliore come anteprima, applicando filtri ed effetti, cancellando l’audio o rimuovendo del tutto la funzione live. Standing ovation poi per aver introdotto il supporto nativo alle GIF nell’applicazione foto di iOS, finalmente. tutte le notifiche mentre si è in auto e avvisare chi ci Pazienza se slcune funzionalità sono legate ai nuovi Arriva HEVC: questa è una delle novità che non si ve- ha contattato. dispositivi presentati. Pazienza se i miglioramenti alla dono, iOS 11 ora impiega il codec HEVC per la codifica C’è anche il motore di realtà aumentata: con iOS 11 Cu- modalità ritratto sono esclusive dei nuovi iPhone, così video e HEIF per le foto, con il risultato di una compres- pertino rilascia uno degli aggiornamenti più ricchi degli come le Animoji e le nuove gesture per navigare in sione migliore e quindi meno spazio occupato in me- ultimi anni, tra novità più evidenti, destinate a cambiare iOS. Se il prodotto che avete in mano vi soddisfa in moria per i dispositivi con chip A9 o superiori. l’esperienza d’uso, e altre meno visibili, ma importanti in termini di hardware, o a maggior ragione se avete un QR code nativi: la fotocamera riconosce automatica- ottica futura. Come ARKit che permetterà ad Apple di iPad Pro, iOS 11 non potrà che migliorare l’esperienza mente i QR Code e Apple ha introdotto una modalità spingere sulla sua piattaforma di realtà aumentata con utente e aprire a nuovi intriganti scenari per il futuro “Non disturbare alla guida” che permette di silenziare applicazioni da distribuire ad un largo pubblico. dell’ecosistema di Apple.

 torna al sommario 15 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE La presentazione europea degli Asus Zenfone 4 è stata un vero colossal: 800 giornalisti e concerto finale di Bob Sinclair Scambieresti il tuo iPhone con due Zenfone 4? Scopriamo i motivi per farlo e perché invece no La gamma è composta da ben 5 differenti modelli. Protagonista è la fotografia, vera vocazione di questi smartphone

di Gianfranco GIARDINA meno giovani ricorderanno di certo la pubblicità de- gli anni ‘70 in cui Paolo Ferrari in veste di promoter I in un supermercato proponeva a una cliente con il carrello pieno, prima con le buone e poi con una certa veemenza, il cambio di un fustino di Dash con due fu- stini di detersivo senza marca. E la donna, apparente- mente in maniera del tutto irrazionale, resisteva, anche fisicamente, al “tiro al fustino” senza cedere al conve- niente cambio. La sensazione, alla presentazione euro- pea dello Zenfone 4, è un po’ la stessa: vedendo le ca- ratteristiche dei cinque modelli presentati e toccando con mano i prodotti (soprattutto alcuni) non si capisce chi potrebbe resistere a scambiare il proprio iPhone con due, se non addirittura tre, Zenfone 4. Sì, perché il rapporto di prezzo tra il telefono Apple e questo Asus Zenfone 4 Selfie, anch’essa disponibile in versione gradualità delle caratteristiche non è sempre rispettata: è di 2-3 volte, così marcato che sembrerebbe impossi- “liscia” o Pro. Infine c’è lo Zenfone 4 Max, una versio- il Max è quello che costa meno ma che ha la batteria più bile che lo Zenfone, per le caratteristiche che ha, non ne che fa della concretezza la sua filosofia, con una capiente (4100 o 5000 mAh a seconda delle versioni); sia un successo. Eppure fino a oggi, complice anche la batteria dal 5000 mAh che le conferisce un’autonomia i Selfie, che hanno prezzi molto accessibili anche nella non fortunata parentesi con i processi Intel, gli Zenfo- davvero notevole. versione Pro, hanno la doppia camera frontale, carat- ne non hanno sfondato davvero: la scommessa è che Tutti gli Zenfone 4 hanno una caratteristica in comune: teristica che manca agli altri; allo Zenfone 4 Pro, il top possa farcela questa quarta edizione, che punta molto, hanno la doppia fotocamera, su alcuni modelli la classi- della gamma, “scappa via” il prezzo, con un 899 che è se non tutto, sulle fotocamere e la capacità fotografica. ca posteriore; sui modelli Selfie, invece, in maniera de- faticoso da giustificare malgrado la compatibilità con Sembra crederci Asus, che ha organizzato a Roma, al cisamente più originale, la doppia fotocamera (un su- LTE Gigabit.Manca quindi un messaggio chiaro: che co- centro congressi della Nuvola di Fuksas, un evento eu- per grandangolo e un’ottica standard) si trova sul lato s’è lo Zenfone 4? Un vero top di gamma (gli 899 euro ropeo colossal intitolato “We Love Photo”, slogan che frontale, proprio per garantire agli appassionati dell’au- del Pro suggeriscono proprio questo) o un campion- affiancherà gli Zenfone 4 in tutto il lancio. toscatto la possibilità di inquadrarsi in gruppo, grazie cino del rapporto qualità prezzo con i 499 euro dello Proviamo in queste pagine a mettere un po’ di ordine all’ottica con angolo di campo di 120°. Inoltre, anche lo Zenfone 4? O addirittura un aggressivo smartphone in una gamma non propriamente lineare e soprattut- storage è “trasversale” su tutta la gamma: 64 GB per per teenager da 299 e 399 euro rispettivamente della to, per rimanere nella nostra provocazione iniziale, ad tutti i modelli, ovviamente espandibili con microSD. versione Selfie e Selfie Pro? esplorare i motivi per i quali il “baratto” di un iPhone (o Di questi smartphone, in realtà si sapeva già tutto ben Il baco è probabilmente nel lancio, anomalo, di cinque di un Note 8) con due o tre Zenfone 4 avrebbe senso prima della presentazione di Roma: già a luglio scorso, smartphone tutti insieme; cinque device che condivi- e quelli per i quali, invece, è giusto resistere alla ten- a margine di una conferenza di una telco, avevamo dono il nome ma non il target e la filosofia di utilizzo. tazione. intercettato lo Zenfone 4 Pro, riguardo al quale ave- Un lancio graduale avrebbe garantito maggior chiarez- vamo svelato molti dettagli; a inizio agosto, poi, il sito za, ma Asus non può pretendere la platea attenta su Cinque modelli diversi, un solo nome francese della stessa Asus si era fatta scappare carat- troppi lanci diversi e successivi, almeno per quello che Faticoso vederci chiaro teristiche e prezzi di tutti gli altri quattro modelli. Infi- riguarda gli smartphone. Come abbiamo già raccontato a valle del lancio di ne, il 20 di agosto, Asus aveva presentato la gamma Taiwan di un mese fa (articolo a cui rimandiamo per Zenfone 4 al mercato orientale in un evento simile a Zenfone 4: equilibrio innanzitutto tutti i dettagli tecnici), dietro al nome di Zenfone 4 si quello di Roma, tenutasi però in patria, a Taiwan. La versione “liscia” dello Zenfone 4 è probabilmente celano cinque modelli differenti. Oltre allo Zenfone 4 Cinque modelli sono tanti, forse troppi da lanciare tutti il modello più equilibrato della nuova gamma: potente “semplice” e alla sua versione super-potenziata de- insieme, soprattutto con una forchetta di prezzi molto quanto basta, ben dotato (display da 5,5” Full HD, dop- finita “Pro”, c’è una edizione specificamente pensata divaricata: si parte da 229 euro della versione Max fino pia fotocamera posteriore, Snapdragon 630, 4 GB di per gli amanti del selfie: non a caso si chiama proprio agli 899 del Pro. Ma ciò che disorienta un po’ è che la RAM, lettore di impronte digitali, batteria da 3300 mAh) e a un prezzo (499 euro) che, per le caratteristiche, convince. Una delle fotocamere posteriori è addirittura un ultra-grandangolo da 120 gradi di campo, l’equiva- lente di un 12mm di focale (su fotocamera full frame): è finita l’era dei gruppi che devono stringersi perché se no non ci stanno nel quadro. La fotocamera posteriore principale, qualitativamente migliore, ha 12 megapixel e una focale equivalente

segue a pagina 17 

 torna al sommario 16 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

MOBILE Asus Zenfone 4 segue Da pagina 16  di 25 mm: siamo ancora ampiamente nel campo dei grandangoli, questa volta con un’apertura notevole, f/1,8, e prestazioni promesse sulle basse luci eccel- lenti. L’azienda parla di una luminosità “di cinque volte maggiore” rispetto a uno smartphone convenzionale, aspetto che andrà ovviamente confermato dai test. La ripresa video è 4K oppure Full HD fino a 120 fotogram- mi al secondo. Qui sotto ecco come si presentano gli scatti realizzati dalla fotocamera principale e quella grandangolare.

In mano la sensazione è buona: lo Zenfone 4 è solido, to qualche scatto nei pochi minuti in cui abbiamo avuto piacevole, pesante il giusto, ben costruito. La doppia a disposizione il telefono e l’ottica grandangolare si camera è interessante: un ipergrandangolo può fare conferma “debole”. Meglio, molto meglio con quella davvero comodo. Peccato che la qualità degli scatti principale, anche in condizioni di luce precaria, anche in modalità grandangolare sia decisamente più bassa, se considerazioni più approfondite sono rimandate al non solo perché passa da 12 mpixel a 8 mpixel, ma momento della prova. anche perché sono pixel “peggiori”, con una evidente Qui di seguito un paio di scatti in condizioni di scarsa distorsione geometrica. illuminazione, ma pur con una gamma dinamica eleva- ta (cliccare sull’immagine per vederla in piena defini- zione)

Foto normale.

Foto normale. Foto grandangolare.

Da notare come, nelle impostazioni standard, la fotoca- mera grandangolare scatti in 16:9, così da tenere l’an- golo di campo verticale uguale a quello della camera principale e far apparire lo scatto come un’allargamen- to del campo orizzontale. La camera grandangolare, così, però scatta solo a 6 megapixel. Si può fare meglio impostando il grandangolo per scattare anch’esso in formato 4:3. Cliccare sulle immagini per scaricare il file a risoluzione intera. E se l’equilibrio è garantito, quello che forse manca è un po’ di personalità: questo Zenfone 4 è sicuramente bello ma non riesce ad apparire almeno a prima vista “straordinario”, con un buon display ma non AMOLED, Foto grandangolare. e senza alcune caratteristiche adesso molto pop, come la ricarica wireless. In superficie, quindi, manca In qualche modo lo ammette anche il telefono stesso un po’ di quel “wow factor” che sarebbe indispensa- che consiglia espressamente, al passaggio verso la Da segnalare come la fiamma in primo piano non sia bile per tentare il possessore di iPhone nella nostra camera grandangolare, di utilizzarla solo in caso di bi- completamente bruciata. sfidaideale. Se invece si va a scavare, ci sono delle sogno di un angolo di campo molto più ampio e solo Anche la modalità ritratto, che sfuoca automaticamente caratteristiche interessanti: la possibilità, per esempio, se c’è luce a sufficienza. Un bel deterrente: peccato lo sfondo, non sembra funzionare male. di scattare le fotografie in RAW; o anche le fotocamere non aver fatto camere di pari qualità. La caratteristica Per il resto, anche sul fronte della reattività delle ap- assolutamente in sagoma, che non sporgono neppure chiave della fotocamera principale – come dicevamo - plicazioni, tutto sembra andare per il meglio, nei pochi di mezzo millimetro, cosa sempre più rara in smartpho- è invece quella permettere scatti anche con luci basse, ne così sottili. almeno secondo quanto riferito da Asus. Abbiamo fat- segue a pagina 18 

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MOBILE Asus Zenfone 4 segue Da pagina 17  minuti in cui abbiamo giocato con il telefono, salvo il let- tore di impronte digitali, che ha un tasso di falsi negativi decisamente alto: riusciamo a sbloccare il telefono con il dito solo una volta su due. Lo Zenfone 4, almeno al lancio, sarà appannaggio delle telco e non sarà distribuito nei negozi; il prezzo consi- gliato è di 499 euro, ma dato che verrà inserito nei piani rateizzati insieme alla tariffa telefonica, non sarà facile capire se questo valore sarà effettivamente rispettato. Secondo le indiscrezioni che abbiamo raccolto, non è escluso che nei prossimi mesi anche questo modello arrivi nei negozi venduto sul libero mercato. Zenfone 4 Pro: mostrare i muscoli Certo, lo Zenfone 4 è il top di gamma della serie: la batte- Zenfone 4 Selfie, nella parte alte della cornice dello schermo si vedono le due fotocamere frontali: sono ria arriva a 3600 mAh; gli speaker sono due, uno in alto e i due punti neri più grandi a destra e a sinistra. l’altro in basso (anche se ovviamente non ci azzardiamo a chiamarla una riproduzione stereo); c’è un sensore di impronta digitale con controllo a infrarossi per evitare una zavorra su questo prodotto, che impronte “contraffatte” non in carne e ossa; processore di per sé è bello ma che dovrebbe Snapdragon 835, il più potente della gamma mobile di “volare” almeno a una quota di 200 Qualcomm, che può contare in questa implementazione euro più bassa. Il fatto che Samsung su 6 GB di RAM; sistema attivo di cancellazione del ru- abbia piazzato proprio in questi gior- more per una comprensione sempre perfetta del parlato; ni su Groupon il Galaxy S8+ dual sim display AMOLED da 5,5” e risoluzione Full HD, e così via, a circa 670 euro, è una specie di tra design migliorato, fotocamere in sagoma e carica ul- condanna a morte per questo Zen- trarapida. fone 4 Pro. A meno che il prezzo di Due parole le meritano le fotocamere posteriori: sono mercato sia molto lontano da quello due e, contrariamente a quanto accade sullo Zenfone 4, indicato oggi da Asus. Zenfone 4 Selfie, nella foto si vede il LED flash sul frontale del telefono in questo caso al 12 megapixel superluminoso con foca- per rendere possibili i selfie anche in condizioni di luce precarie. le equivalente di 24mm si affianca una seconda camera Zenfone 4 Selfie con focale doppia, circa 55mm equivalente. Quindi non Giovani social crescono più ipergrandangolo, ma un normale. Niente, ovviamen- La versione “Selfie” capovolge gli standard: la fotoca- 4:3, mentre quella della camera grandangolare è 16:9. te, che assomigli a un teleobiettivo, ma di certo qualcosa mera migliore, da 20 Mipxel è ora sul frontale, pronta Questo fa sì che passando da una camera all’altra non ci che permette di attenuare uno dei limiti fotografici degli per catturare gli autoscatti. E c’è di più: non è sola ma sia differenza di dimensione nei soggetti inquadrati, ma smartphone: la mancanza di ottiche con campi stret- accompagnata da una meno risoluta ma comoda secon- semplicemente un’apertura del campo inquadrato ai lati, ti. L’unica perplessità è la mancanza di coerenza della da camera ipergrandangolare, per fare quelli che Asus come se si aprisse un sipario. Ovviamente si può impo- gamma: perché sullo Zenfone 4 c’è il grandangolo e qui chiama, con un termine non propriamente felice, “wefie”, stare la macchina per offrire l’intero quadro della camera c’è un normale? Quale configurazione dovrebbe essere ovverosia selfie di gruppo (la possibile formula “groupie” grandangolare (anch’esso 4:3), cosa che consigliamo, ma migliore? sarebbe ovviamente stata equivoca). che rende molto più visibile la distorsione geometrica ai Ma soprattutto, lo Zenfone 4 Pro è compatibile con le reti C’è anche un piccolo flash LED sul pannello frontale pro- lati. In definitiva un entry level di carattere che ha il mag- Wi-FI 802.11ad e le reti LTE Gigabit che a breve inizieran- prio per supportare i selfie anche in condizioni di luce gior competitor nel “fratello” Selfie Pro: forse è anche per no a diffondersi, aumentando notevolmente la velocità precarie o addirittura impossibili. Per resto si tratta di un questo che al momento lo Zenfone Selfie non verrà ven- di comunicazione dati, almeno teorica. Basteranno que- grande entry level; grande soprattutto in virtù del monitor duto presso i retailer, mentre il modello Selfie Pro sì. ste caratteristiche per 5,5” (ma solo 1280 x 720), ma con caratteristiche non ec- affrontarea testa alta la celse, a partire dal processore che diventa uno Snapdra- Zenfone 4 Selfie Pro concorrenza degli altri gon 430 e dalla batteria da 3000 mAh. Perfetto per chi ha 100 euro in più telefoni nella stessa fa- Ad essere ottimo, invece, è il prezzo di 299 euro, con tan- Prendi uno Zenfone 4 Selfie e cambia tutto quello che scia di prezzo, ovverosia to di case di protezione in dotazione: quello che ci vuole convince poco. Salta fuori la versione Selfie Pro, la nostra attorno ai 900 euro? per catturare le giovani generazioni che, peraltro, sono preferita della gamma per bilanciamento delle funzioni, Abbiamo il sospetto anche le più interessate al selfie. E colpisce che il pro- originalità e rapporto qualità prezzo. che alcune mancanze dotto con maggiore personalità della gamma sia proprio I cambiamenti non sono drastici – resta sempre la doppia gravi per questa fascia il modello Selfie, posizionato praticamente come entry. camera frontale – ma significativi: a partire dal processo- di prezzo, come la rica- Non è il primo modello Asus con questa vocazione: già lo re, che diventa un più solido Snapdragon 625; il display rica wireless, lo schermo scorso anno era stato lanciato, ma con meno convinzio- sempre 5,5” ma questa volta AMOLED e Full HD e con “edge-to-edge”, tagli di ne, uno Zenfone Selfie: ora con la doppia camera fron- una luminosità maggiore dell’LCD del modello base; la memoria più generosi tale, questo apparecchio ha un’unicità sul mercato che fotocamera principale frontale perde un po’ di megapixel e – va detto – un brand potrebbe cogliere nel segno e ritagliarsi un suo spazio. (passa a 12) ma acquisisce un sensore migliore, capace che non è ancora radica- Abbiamo fatto qualche scatto per evidenziare la diffe- di una sensibilità doppia alle basse luci.Insomma, miglio- to nel settore degli smar- renza di campo inquadrato. Per impostazioni di fabbrica, tphone, possano essere il quadro della camera frontale principale è in formato segue a pagina 19 

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MOBILE Asus Zenfone 4 segue Da pagina 18 

ra nei componenti chiave (potenza, display, fotografia) per un incremento del prezzo di 100 euro: ben spesi per quello che si porta a casa in più, tanto che il Sel- fie “normale” resta semplicemente lo smaprthone per chi non ha nel suo budget quei 100 euro da aggiun- gere. Lo Zenfone Selfie Pro è il migliore Zenfone che La batteria sconfinata del Max – Il modello Zenfone sarà presto in vendita nei negozi (gli altri andranno 4 Max è rassicurante, con i suoi 5000 mAh. Non è sot- solo attraverso operatore) ad un prezzo consigliato di tilissimo, non è glamour, non ha neppure una travol- 399 euro. utilizzi “estremi” e vuole soprattutto la libertà di potersi gente potenza di calcolo, ma si spegne 46 giorni dopo dimenticare di mettere l’apparecchio in carica tutte le essere stato acceso. Non è poco. sere. Il prezzo è (quasi sempre) giusto - Se facciamo ecce- zione per lo Zenfone 4 Pro, a nostro avviso un po’ trop- Zenfone 4: perché sì po caro per competere con i mostri sacri del mercato, Asus questa volta sembra avere messo a punto una gli altri modelli sono ben piazzati, tenuto anche con- proposta, che pur con qualche incongruenza sparsa to che i valori da noi indicati sono quelli di listino che qua e là lungo la gamma, può rispondere a diverse esi- spesso vengono rivisti al ribasso dal mercato. genze e andare a rosicchiare qualche quota di mercato nel segmento dei phablet. Ecco, a nostro avviso, i moti- Zenfone 4: perché no vi per cui acquistare uno Zenfone 4 è una buona idea. Non sono tutte rose e fiori per questa gamma Zenfone La camera secondaria a 120° - Quante volte avremmo 4 e qualche spinta a trattenersi dall’adottarlo c’è. Ecco voluto un ipergrandangolo per riprendere una scena le nostre sensazioni negative dopo la conferenza stam- Zenfone 4 Max: se la batteria è tutto larga a poca distanza? E questo vale sia nella fotografia pa di presentazione. Non facile da capire il posizionamento dell’ultimo della tradizionale che in quella da smartphone. La camera La gamma è confusa – Non è facile orientarsi nella famiglia, lo Zenfone 4 Max: si tratta di un telefono (anzi secondaria a 120° (ce l’hanno tutti tranne il Pro, top di gamma Zenfone 4, anche per noi alla prima lettura del due, tante sono le varianti) decisamente entry rispetto gamma) è comoda e quasi unica. materiale stampa. Soprattutto non esiste un vero top di alle caratteristiche dei “fratelli”, tranne in una cosa, la La doppia fotocamera sul frontale – Quella dei mo- gamma, capace di assommare tutte le buone qualità batteria, dove batte tutti gli altri. Incongruenza questa delli Selfie è una funzionalità unica: due camere molto dei modelli intermedi ed entry. Così chi prendesse in che è un po’ tipica di tutta la gamma Zenfone, in cui a valide (soprattutto nella versione Selfie Pro) sul frontale considerazione uno Zenfone 4, qualunque sia il model- prima vista feature e prestazioni sembrano distribuite non sono solo un elemento utile per chi ama questo lo, si troverebbe sempre con qualcosa che manca: una un po’ a caso tra tutti i modelli, per dare una vocazione tipo di ripresa, ma anche un elemento di differenzia- volta la doppia camera frontale, una volta la batteria ad ognuno ma senza creare un vero top di gamma in zione facile da spiegare e capace di fare breccia nella super potente, una volta l’AMOLED. grado di eccellere su tutti i fronti. Infatti lo Zenfone 4 “scorza” commerciale di buyer e personale di vendita. Il prezzo dello Zenfone 4 Pro è sbagliato – 899 euro Max, nella versione più potente, ha una batteria addirit- L’ha detto in maniera efficace e comunicativa il CEO sono un taglio da vero top. Ma non top della gamma tura da 5000 mAh che può anche fungere da battery di Asus durante la conferenza: “Due fotocamere sono di un produttore, ma top del mercato. Senza ricarica pack per device terzi. Il tutto, visto che è al servizio di meglio di una”, proprio come i gusti del gelato della wireless, senza intelligenze artificiali, senza il blasone un processore ben meno potente (Snapdragon 430) e pubblicità. di altri marchi, quel posizionamento di prezzo sembra di un display meno risoluto (1280x720) si sostanzia in Il display da 5,5” - La proposta, sul fronte delle dimen- fatto per non vendere. O visto che verrà veicolato solo un’autonomia da sogno: 46 giorni di stand-by, 40 ore sioni, è chiara: phablet, phablet, phablet. Il resto non attraverso i gestori telefonici, sembra fatto per valoriz- consecutive di conversazione in VOIP, 26 ore di navi- esiste. E non è un caso: il 5,5” è il taglio che piace di zare i piani combinati con le tariffe. gazione in Wi-Fi. Purtroppo un’autonomia al servizio di più. E piace anche per qualità, nelle versioni che hanno Zenfone Selfie, pazza idea – Il modello Selfie è schiac- un telefono non top, e quindi poco interessante per un l’AMOLED Full HD. Tanto – diciamocelo – risoluzioni chiato dal Selfie Pro, troppo superiore per i 100 euro pubblico evoluto. A convincere (e per certi versi anche più alte servono a poco. che li separano. Si poteva anche omettere. Oppure a confinare nella fascia bassa del mercato) è il prezzo: Il sistema operativo è promosso – Buono il sistema prezzare almeno a 50 euro in meno. 279 euro per la versione più potente, che diventano operativo, per il quale è già stato annunciato il pros- La ricarica wireless dov’è? – Il “lato B” dello Zenfone 4 229 per il modello con il display da 5,2” e “solo” 4100 simo aggiornamento ad Oreo. La ZenUI, giunta alla è di metallo e, pur essendo trattato con la tradizionale mAh di batte- quarta release, offre, oltre a un approccio semplificato finitura pluricircolare (che fa bei riflessi e nasconde le ria, un posizio- rispetto al passato, una grande comodità che da sola ditate) tradisce il fatto che non c’è un sistema di ricarica namento mol- vale il “prezzo del biglietto”: la possibilità di installare wireless. Ora che anche iPhone ha ceduto alle lusin- to aggressivo due “occorrenze” della stessa app, per gestire doppi ghe dell’alimentazione senza fili, cosa che farà letteral- se si considera account anche nelle app nate per averne solo uno. mente decollare la diffusione delle superfici di ricarica, che, comun- Due app di Facebook o due app di Whatsapp, registra- questa diventa una mancanza grave. que, siamo di te su altrettanti account, sono molto utili, soprattutto in Manca un colpo da “wow” – Questi Zenfone 4 sono fronte a tele- un apparecchio con doppia SIM. telefoni anche molto belli, nei modelli più riusciti, ma foni dotati di Foto con poca luce – Secondo ASUS con i migliori senza un guizzo, quello che Enrico Ruggeri chiamereb- doppia fotoca- Zenfone 4 (soprattutto i due Pro e quello “standard”) be un “colpo d’ala” che li renda più “glamour”, più d’ef- mera posterio- si riescono a fare fotografie in condizioni di illumina- fetto. Insomma, difficile che qualcuno con lo Zenfone 4 re. In pratica zione scarsissime, grazie allo stacking di scatti multipli venga fermato da un amico: “Ehi, ma che spettacolo di uno smartpho- a esposizioni diverse. Una specie di HDR in macchina telefono hai?”. Proprio quello che invece succede oggi ne perfetto che, se funziona come promette, elimina molti dei pro- con i top di gamma di molti concorrenti, Apple e Sam- per chi non fa blemi di scatto degli smartphone convenzionali sung davanti a tutti; ma anche LG, Huawuei e Sony.

 torna al sommario 19 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE MOBILE Apple presenta il nuovo Watch Series 3 con LTE, altimetro e processore più veloce Riparare Apple presenta Watch 3 con LTE integrato il display di iPhone Ma questa versione non arriverà in Italia ora costa di più Secondo indiscrezioni nessun operatore italiano ha l’infrastruttura necessaria per gestire Aumenti anche le e-sim del nuovo Watch 3 Cellular. Questa versione non arriverà in Italia, almeno per ora per Apple Care di Roberto PEZZALI Ritocco verso l’alto pple Watch è l’orologio numero dei costi di riparazione uno al mondo: era secondo, ma di iPhone. Apple Care Agrazie alle vendite cresciute del 50% rispetto allo scorso anno lo smar- per le versioni Plus twatch Apple si è posizionato in testa aumenta di 20 euro alla classifica riferita al valore e non ai pezzi venduti. Apple Watch è oggi il monitor per il battito cardiaco più diffu- di Franco AQUINI so al mondo, e in Watch OS 4 è stata Apple ritocca i listini per le ri- introdotta la lettura del battito costante parazioni di tutti gli iPhone. Un durante il giorno anche in fase di riposo utente di Reddit si è accorto che e soprattutto un avviso di battito eleva- la sostituzione dello schermo to. Non solo: Apple ha stretto una part- su iPhone 6S e su iPhone 7 è nership con il dipartimento di medicina passata da 129$ a 149$, con un Stanford per sviluppare un programma incremento di 20$ che in Italia legato alla ricerca sull’aritmia. Va detto- porta il costo necessario per la che per fare una diagnosi di fibrillazione più potente la durata di un giorno è la versione classica. Non perché Apple riparazione del display a 181,20 atriale ci vuole un elettrocardiogramma garantita. Tra le altre novità anche un consideri l’Italia un paese di serie B, e €. Peggio ancora per i posses- e sarà sempre così: anche se il polso sensore barometrico (che può essere neppure per mancati accordi contrat- sori di iPhone 6s Plus e 7 Plus può dare molte informazioni non saran- usato come altimetro) e Siri in grado di tuali con gli operatori. i quali, in caso di riparazione, no mai sufficienti. parlare, fino ad oggi rispondeva solo su Il problema, da quanto abbiamo ap- dovranno sborsare 169$ (contro Watch OS 4, è già disponibile dal schermo. La presenza dell’LTE permette preso, è esclusivamente tecnico: nes- i precedenti 149). Lo stesso varrà 19 settembre per tutti i modelli lanciati di usare tutte le app senza la necessità sun operatore italiano ha al momento anche per il nuovo iPhone 8, che incluso il nuovo Apple Watch Series 3. di uno smartphone collegato, e questo l’infrastruttura necessaria per poter vedrà applicati gli stessi costi dei Apple ha infatti lanciato un nuovo mo- vuol dire streaming da Apple Music o gestire quello che chiede Apple, ov- due fratelli minori. In Italia invece dello, esteticamente identico al modello da Spotify mentre si corre senza salvare vero la registrazione di un numero su bisognerà sborsare, nel caso di precedente (fatta eccezione per il palli- la musica in locale. Per poter gestire la una embedded SIM associato ad una tutti gli iPhone Plus, 201,20 €. no rosso sulla ghiera e per la parte dei embedded SIM Apple si è appoggiata SIM fisica esistente. Anzi, sembrereb- iPhone 6 standard e la versione sensori che diventa da 2.5 mm di spes- ad una serie di operatori, e al momento be che nessun operatore al momento SE invece richiederanno “solo” sore) ma con sim integrata (eSIM) e mo- il nuovo modello non arriverà in Italia abbia un sistema capace di gestire le 161,20 €. Nulla si sa sul nuovo dulo modem LTE. I rumors erano quindi proprio per questo. e-sim, ma solo sim fisiche di tipo tra- iPhone X, ma vista la particola- fondati: Apple ha realizzato uno smar- Il prezzo del nuovo Watch 3 sarà di dizionale. rità del display è bene aspettarsi twatch con rete LTE integrata ricorren- $399 nella versione Cellular e di $329 Gli operatori e Apple hanno avuto di- un conto ancora più salato, pre- do a soluzioni inedite come l’antenna nella versione base, che invece arriverà versi contatti negli ultimi mesi, ma se sumibilmente sopra i 200$. integrata nello schermo OLED. Watch 3 anche in Italia. gli eventuali problemi legati ai contratti Anche le estensioni di garanzia mantiene GPS e waterproof, i suoi punti possono in qualche modo essere risol- Apple Care subiranno un au- di forza, ma ha all’interno un nuovo pro- Apple Watch LTE non arriverà ti, quelli tecnici restano insormontabili. mento. In questo caso i prezzi cessore dual core del 70% più veloce e in Italia perché gli operatori Nei prossimi mesi qualche operatore italiani parlano di un aumento un modulo Wi-fi bluetooth fatto in casa non sono pronti dovrebbe iniziare ad adeguare la pro- solo per le versioni Plus di tutti e chiamato Apple W2. Secondo l’azien- Come abbiamo scritto, Apple Watch pria infrastruttura e la propria piattafor- gli iPhone, che andranno a co- da è molto più efficiente, e proprio per Series 3 Cellular non arriverà da noi, ma, ma a questo punto ogni discorso è stare 169 euro contro i prece- questo nonostante LTE e processore almeno per ora: in Italia arriverà solo rimandato al prossimo anno. denti 149 euro. Identico invece il costo per le versioni standard di iPhone 6, 6S, 7 e 8. Apple Care per iPhone X costerà invece ben 229€, con un incremento di 60€ rispetto alle versioni Plus degli altri iPhone. Su tutte le Apple Care sono previsti, come prassi, un esborso aggiuntivo per i dan- ni al display (29€ su tutti i mo- delli) e per tutti gli altri danni ac- cidentali (99€ per tutti i modelli).

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n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TV E VIDEO Apple ha presentato la nuova versione di Apple TV. Nessuna novità nel design, uguale anche il telecomando La Apple TV va in 4K HDR, ma non sempre sarà vera qualità La nuova versione della Apple TV è dotata di uscita 4K e HDR (sia HDR10 che Dolby Vision). Prezzo a partire da 199 euro di Emanuele VILLA ming più avanzati: Netflix in primis ma anche Amazon Prime Video, la cui app i Apple TV 4K si sapeva tutto da non è ancora disponibile su Apple TV settimane, come da previsione il ma arriverà entro la fine dell’anno. E lì D prodotto finito rispecchia molto molti contenuti sono 4K HDR. Capitolo da vicino i rumor più recenti. Sì, si chia- a parte, ma sempre in ambito di con- ma Apple TV 4K: il nome non sarà rivo- tenuti, merita iTunes: Apple ha lavorato luzionario e di innovativo ha ben poco, per mesi con tutte le major cinemato- ma il marketing Apple ha voluto in grafiche (tra cui 20th Century Fox, Sony qualche modo operare un passo avanti Pictures, Lionsgate, Paramouns e War- rispetto al passato. Con l’edizione del ner) per offrire una selezione di titoli in 2017 (l’ultima era del 2015), Apple per la 4K HDR. Secondo le nostre informazio- prima volta aggiunge il suffisso 4K a un ni, inoltre, ogni tipo di contenuto viene brand che è sempre stato “blindato” da visualizzato automaticamente in HDR, quando esiste: significa che l’aggiunta sia che si tratti di un film davvero HDR del 4K e dell’HDR sono novità di alto sia che si tratti di un contenuto norma- cessario per gestire contenuti (di ogni profilo. Va anche detto, a onor del vero, le, il che è decisamente discutibile: in genere) dalla risoluzione nettamente che il modello attuale – vincolato al Full molti resteranno delusi del contributo più elevata rispetto al passato: dall’A8 HD – non scompare dagli scaffali, per di quello che credono un HDR ma che con 2 GB di RAM della versione attuale cui il nuovo brand serve anche per di- HDR vero potrebbe non essere. Ma si passa a un A10X (lo stesso dell’iPad stinguere immediatamente due prodot- la notizia forse più interessante è che Pro) e 3 GB di RAM, una dotazione ri- ti che alla vista risultano identici. il prezzo resta bloccato a quello del tenuta più che sufficiente da Apple per Apple TV 4K ha dunque un’uscita Full HD: chi oggi compra film a 1080 gestire l’interfaccia, le app e ovviamen- 2.160p: in sede di presentazione non linee, domani li acquisterà a 2160 con te i video 4K HDR. Non dimentichiamo, sono stati forniti particolari dettagli sot- lo stesso prezzo. Non solo: i film 1080 infatti, che il nuovo tvOS è stato rivisto to il profilo tecnico, ma è certa la com- acquistati finora verranno automatica- per supportare pienamente l’interfaccia patibilità con i due standard HDR più mente aggiornati al 4K (laddove dispo- 4K e l’app Apple TV offrirà nuovi conte- usufruire. Apple TV 4K è già disponibi- “gettonati”, ovvero il classico HDR10 e nibile) senza aumento di prezzo. nuti come le news in tempo reale e gli le, il modello da 32 GB costa 199 euro il Dolby Vision. L’uscita 4K HDR ottimiz- Confermata anche la dotazione hard- sport dal vivo. Purtroppo l’Italia ancora quello superiore da 64 GB è in vendita za inoltre la visione dei servizi di strea- ware, il cui aggiornamento si è reso ne- non rientra nei Paesi che ne potranno a 219 euro.

ENTERTAINMENT In occasione del lancio di Apple TV aperta su iTunes la sezione 4K HDR Apple apre la sezione 4K HDR in iTunes Presenti una cinquantina di film di molti generi: costeranno come le versioni Full HD MAGAZINE

di E. V. Estratto dal quotidiano online www.DDAY.it pple TV 4K è stata una delle no- Registrazione Tribunale di Milano vità più interessanti presentate al n. 416 del 28 settembre 2009 Keynote Apple. Un modello este- A direttore responsabile ticamente identico all’attuale ma dotato Gianfranco Giardina di piena compatibilità con TV e conte- nuti 4K HDR. In occasione del lancio del editing prodotto del 22 settembre, Apple ha Claudio Stellari, Alessandra Lojacono, Simona Zucca inaugurato l’apposita sezione 4K HDR all’interno di iTunes, nella quale riunisce Editore tutti i contenuti che possono vantare il Scripta Manent Servizi Editoriali srl massimo livello di qualità d’immagine. man (2017), l’ottimo American Sniper di di te, L’era glaciale 5 e Come ti rovino le via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Trovare la sezione è semplicissimo: nella Clint Eastwood e The Martian di Ridley vacanze. Al momento in cui si scrive le home di iTunes, sezione Film, campeg- Scott: si nota una certa preferenza (a schede dei singoli film non sono ancora Per informazioni gia un enorme banner nero 4K HDR, dire il vero prevedibile) per titoli dal for- aggiornate al 4K, ma è già deciso che [email protected] che riporta all’apposita selezione di te impatto visivo come Alien Covenant, il prezzo dei singoli film resti lo stesso Per la pubblicità film. In questo momento l’elenco consta Suicide Squad, Batman Vs Superman della versione Full HD e che chi ha già [email protected] di 43 film 4K HDR, tra cui alcuni block- e Maze Runner, ma non mancano titoli acquistato i film in 1080p riceva l’aggior- buster molto recenti quali Wonder Wo- più “leggeri” come The Intern, Io prime namento gratuito alla versione 4K.

 torna al sommario 22 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TV E VIDEO All’IBC di Amsterdam Tivù ha presentato la prima applicazione italiana HbbTV 2 Fashion TV 4K La prima app italiana HbbTV 2 è di Tivù è il primo canale L’app sarà disponibile entro la fine dell’anno per alcuni modelli di TV Samsung certificati regolare 4K In una seconda fase l’app sarà in grado di dialogare con smartphone e tablet Android e iOS su Tivùsat di Roberto PEZZALI Un nuovo canale l futuro della TV interattiva italiana è per la piattaforma segnato: l’MHP (Multimedia Home Tivùsat. L’emittente I Platform) è ormai moribondo ed è sta- dedicata alla moda to deciso di adottare il sistema europeo HbbTV giunto alla sua versione 2. La pri- e al mondo dello stile ma applicazione italiana realizzata con è il primo canale 4K la nuova piattaforma è stata presentata con trasmissioni alla IBC di Amsterdam ed è “tivùon! app” di Tivù, la piattaforma satellitare gratuita regolari sulla che ha affiancato alla soluzione lineare piattaforma italiana via parabola anche una comoda app per poter fruire dei contenuti in streaming e in differita. “tivùon! app” versione HbbTV dell’ultima settimana e la sezione “Scelti zione dei dati tra schermo tv e tablet di R. F. verrà lanciata sul mercato italiano alla per te”, con i suggerimenti su cosa guar- (o smartphone), la sincronizzazione dei fine del 2017 sui nuovi televisori Samsung dare live e on demand. propri contenuti preferiti sui due schermi certificati tivuòn e rispetto alla versione Questo è solo un primo passo: Tivù fa e la riproduzione di un contenuto lan- attuale pensata per l’MHP avrà anche infatti sapere che la versione successiva ciato attraverso il second screen sullo un nuovo design grafico che valorizzerà dell’applicazione sarà in grado di gestire schermo tv e viceversa. gli schermi Ultra HD. Tra le funzionalità i dispositivi iOS e Android come second Tivù non è l’unica che sta lavorando alle ci saranno la EPG (Guida elettronica ai screen. Disponibile per i clienti italiani app HbbTV, ci sono anche Rai e Media- programmi) dei 7 giorni successivi alla nel primo trimestre 2018 questa versio- set: resta da chiedersi però quali sono data di visione di tutti i canali televisivi, la ne che è attualmente in fase di sviluppo oggi i TV compatibili e quali sono già Domenica 24 settembre ha funzione “Ultimi 7” giorni con la possibili- permetterà il controllo dell’applicazione pronti alle nuove app. Samsung c’è, con fatto il suo esordio ufficiale su tà di guardare o rivedere un programma attraverso il dispositivo, la sincronizza- i nuovi TV, ma gli altri? Tivùsat Fashion TV 4K. L’emit- tente dedicata al mondo della ENTERTAINMENT moda e del vestire si colloca ENTERTAINMENT Aperta la gara per i diritti TV dei Mondiali alla posizione 289 LCN della piattaforma satellitare gratuita, Mediaset unendosi a Hot Bird 4K 1 e Rai Diritti TV Mondiali di calcio 2018 4K nel ristretto mondo delle TV Champions che trasmettono con definizio- In lizza c’è anche Mediaset ne Ultra HD. Per poter vedere a 129 euro l’emittente è sufficiente dotarsi Tutta la Champions, sia sul televisore di Roberto FAGGIANO di un decoder o TV con decoder che in mobilità tramite il servizio sat integrato con cam e tessera Premium Play: Mediaset ha preparato Mondiali di calcio 2018 si svolgeranno in abilitata di Tivùsat. Fashion TV una offerta che guarda dritto al cliente Russia dal 14 giugno al 15 luglio ma i dirit- UHD era già stata inserita nel- Sky proponendogli una prepagata che ti TV non sono stati ancora assegnati per la piattaforma Tivùsat all’inizio a 129 euro permette di vedere ogni I partita, anche in HD, fino alla finale l’Italia. Al termine della presentazione delle dell’anno ma poi ne era rapida- del 26/05/2018, sui canali Premium offerte del 12 settembre i candidati sareb- mente uscita. e su Premium Play. Circa 9 mesi di bero parecchi: sicuramente la Rai e anche Il programma della serata di partite a poco meno di 15 euro al Sky, ma la novità è Mediaset che finora non apertura ci ha portato nel cuo- mese: non poco ma neppure troppo. aveva affrontato il peso di competere per la re della settimana della moda L’offerta richiede tuttavia una tessera Nazionale del pallone. I diritti verranno assegnati in un unico blocco, senza distinzioni di Milano a vedere in altissima già attiva e ovviamente una CAM da tra piattaforme, ma il vincitore sarà poi libero di rivendere i diritti per le piattaforme definizione la sfilata delle nuove usare con un televisore, cose che pro- che non lo interessano. La posta in palio dei ricavi pubblicitari è molto allettante per- collezioni di vari stilisti, tra i qua- babilmente un utente Sky non avrà: ché in questa edizione che si svolge in Europa, gli orari delle partite saranno sempre a li Valeria Marini. Dopo la sfilata la sola tessera costa 29 euro, la smart portata di milioni di spettatori potenziali. Con l’arrivo di Galliani tra i dirigenti Mediaset, chiusura in bellezza con molti cam con una tessera 59 euro, prezzo l’emittente di Cologno Monzese ha probabilmente pensato di poter far fruttare i soldi ospiti del settore, DJ set e la ovviamente da sommare al costo del- risparmiati sulle future edizioni della Champions League, potendo contare su cronisti voce ufficiale di Fashion TV Ania l’opzione Champions. Con molti utenti delusi da Sky per la scelta di passare e commentatori già utilizzati per la Champions e per il campionato. Paradossalmente J. Nel palinsesto dell’emittente alla fatturazione ogni 4 settimane, la il problema principale nell’assegnazione dei diritti è il fatto che la nostra Nazionale non ci sono solo sfilate ma an- mossa di Mediaset potrebbe anche non si è ancora qualificata e quindi il valore dei diritti potrebbe essere molto diverso che i dietro le quinte, programmi funzionare. La Champions è sempre la nel malaugurato caso in cui gli azzurri non riuscissero a qualificarsi. Il termine previsto sulla bellezza e ritratti delle più Champions. per ottobre potrebbe quindi slittare a novembre, quando si terranno i play-off per famose protagoniste delle pas- decidere le ultime squadre che andranno in Russia. serelle.

 torna al sommario 23 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE ENTERTAINMENT Sky ha illustrato il palinsesto della stagione 2017-18. Intrattenimento completo dedicato a tutta la famiglia Sky: tutta la prossima stagione, canale per canale In onda oltre 100 serie TV in prima visione, 6.000 ore di eventi sportivi live e le nuove edizioni di X Factor ed Hell’s Kitchen

di Gaetano MERO ky si appresta a conquistare la nuova stagione televisiva proponendo un palinsesto ricco di Snovità, costituito da oltre 100 serie TV in prima visione, produzioni originali italiane ed estere, talent ormai collaudati e show in prima e seconda serata che rafforzano l’idea di intrattenimento completo e dedica- to a tutta la famiglia da parte del gruppo di Murdoch. Il network rinnoverà la promessa di una prima visione al giorno sui canali dedicati al cinema e arricchirà la programmazione dei due canali Sky Arte e Sky Atlantic con documentari inediti e telefilm, alcuni diventati già un successo oltreoceano. Non mancheranno eventi live sportivi, e Fox Sport trasmetteranno fino a 6.000 ore di dirette tra campionati di F1, Moto GP, NBA e oltre 2.000 partite di calcio. Sky ha riservato inoltre alcune novità per i propri clienti tra cui l’attivazione gratuita, per tutti gli abbona- menti con incluso My Sky, dell’opzione Sky Box Sets la quale consente la visione on demand delle maggiori Il quarto capitolo di Transparent, in onda dal 2018, par- serie TV del network, e l’arrivo del nuovo decoder Sky te con il viaggio dei Pfeffermans alla ricerca della storia Q che segnerà l’inizio della nuova generazione di Pay di famiglia. Maura (interpretata da Jeffrey ambor)T va in TV, maggiormente versatile e soprattutto in 4K. Israele per una conferenza ma sarà presto raggiunta dal resto della famiglia dando inizio ad un percorso di Sky Atlantic: da Gomorra a Tin Star accettazione, amore e verità. Ma senza dimenticare Westworld 2 Si annuncia ricca di nuovi avvenimenti e colpi di sce- Partito a settembre il nuovo ciclo di storie Il Racconto na, la seconda stagione della serie tv rivelazione Del Reale una serie di originali produzioni italiane e il Westworld in onda dal 2018. Prodotta da Jonahan meglio dei docu-film internazionali. Tra i prossimi titoli Nolan e interpretata, fra gli altri, da Evan Rachel Wood L’ultimo sciamano, film con cui Raz Degan debutta da e James Marsden. I droidi che popolano il parco di regista e produttore; due produzioni Good Day Films di guerra tra clan non rimarrà nei confini di Scampia e Se- Westworld dovranno continuare la ribellione contro Michele Bongiorno: Inseguendo la Felicità, uno spac- condigliano ma si allargherà a macchia d’olio. gli Ospiti ed iniziare il lungo cammino verso la piena cato della crisi italiana vista dal banco di un Compro Pronta al debutto il 28 novembre Babylon Berlin, una emancipazione ed autocoscienza. Oro e di una piccola agenzia di recupero crediti, e produzione originale Sky, ambientata nella Berlino del Debutterà in primavera Il Miracolo, serie creata da La Comitiva, i sogni, le paure, le passioni e la voglia di 1929, dove il commissario Gereon Rath, segue il caso Niccolò Ammaniti e realizzata da Mario Gianani e Lo- affermazione di un gruppo di sedicenni, italiani di se- di un misterioso omicidio sullo sfondo della Grande de- renzo Mieli per Wildside, in co-produzione con Arte conda generazione. pressione e della nascita del Nazionalsocialismo. France e Kwaï. Durante l’irruzione nel covo di un boss In onda dal 12 settembre Tin Star, un crime drama in Il nuovo anno si aprirà con Britannia serie prodotta da della ‘ndrangheta, viene ritrovata una statuetta di pla- dieci episodi ambientato nelle Montagne Rocciose Sky e ambientata nel 43 d.c. durante l’arrivo dell’eser- stica della Madonna chepiange sangue. Al mistero non canadesi. Scritto da Rowan Joffé (28 settimane dopo, cito romano in terre inglesi. Nel cast Kelly Reilly (True c’è risposta, ma la potenza di quell’enigma farà impaz- Before I go to sleep, Texas Rising) ed interpretato dal Detective), David Morrissey (The Walking Dead) e For- zire e deragliare le vite di tutti quelli che entreranno in vincitore del premio Bafta Tim Roth e da Christina Hen- tunato Cerlino (Gomorra - La serie). contatto con questo evento. dricks (The Neon Demon). Arriva nel 2018 anche il quarto capitolo di Mozart In Arriverà su Sky Atlantic, in primavera, Sui Generi, serie Arriva il 16 ottobre Shannara 2, la seconda stagio- The Jungle in cui le vicende dell’eccentrico direttore comedy targata Sky da un’idea di Maccio Capatonda. ne dell’epopea fantasy tratta dalla fortunata saga di d’orchestra Rodrigo de Souza (interpretato da Gael Per fuggire a una dichiarazione d’amore il protagonista Terry Brooks, ambientata nelle Quattro Terre popolate Garcia Bernal) si mescolano a giochi psicologici, poli- Gianfelice Spagnagatti si troverà al centro di un’avven- da elfi, troll, nani e gnomi. Nel cast Austin Butler e Manu tica e istinto di sopravvivenza. segue a pagina 25  Bennett. Giunta alla quarta stagione The Affair dà appuntamen- Debutterà il 24 ottobre la controversa The Deuce, una to nei primi mesi del 2018. La relazione tra Noah ed produzione HBO, creata da David Simon con James Alison ha cambiato il corso degli eventi trasformandoli Franco nel doppio ruolo di Vincent e Frankie Martino. in persone completamente differenti. La serie, creata La storia è ambientata nella New York degli anni ‘70 in da Sarah Treem e Hagai Levi, è interpretata da Dominic cui il quasi sconosciuto virus dell’HIV si fa spazio tra i West e Ruth Wilson. tossicomani mentre l’industria del porno, appena lega- Torna nel 2018 Divorce, la seconda stagione della se- lizzata, stringe legami con la criminalità organizzata per rie HBO con Sarah Jessica Parker e Thomas Haden la gestione degli introiti. Church. Dopo la burrascosa separazione, i due si im- Dopo il successo in 190 paesi torna il 17 novembre barcheranno in una “relazione casuale” incoraggiati Gomorra - La serie. Terzo attesissimo capitolo in cui la dai reciproci amici.

 torna al sommario 24 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

ENTERTAINMENT Donatella Versace, e Ricky Martin, chiamato ad inter- ressanti in arrivo nel 2018. Prodotto da Darren Arono- Sky: tutta la prossima stagione pretare il fidanzato dello stilista. fsky e girato in 100 settimane intorno al globo con le Pronto al debutto nel 2018 The Resident, un nuovo me- tecnologie più avanzate, si tratta di una serie di docu- segue Da pagina 24  dical drama ispirato alle vicende romantiche di Grey’s mentari che racconteranno quanto la vita sulla terra sia Anatomy e ai casi ospedalieri di Doctor House. interconnessa e fragile e quanto sia un nostro dovere tura attraverso una serie di generi cinematografici con Tra i programmi prodotti in Italia sarà in onda tutti i mer- proteggerla. esilaranti ed improbabili colpi di scena. coledì di settembre su Fox Life, la seconda stagione del dating show Parla Con Lei condotto da Andrea Delogu, Sky Sport: tanto calcio, tra Serie A, B Le serie cult in onda sui canali Fox che anche quest’anno diventerà una preziosa alleata e quello straniero Da Walking Dead a Grey’s Anatomy super partes dell’aspirante coppia. Sky Sport trasmetterà tutte e 380 le partite del campio- Arriva l’11 ottobre Marvel’s Inhumans, la prima serie pro- nato di Serie A di cui 132 in esclusiva (almeno 3 match dotta per essere proiettata al cinema nelle sale IMAX per ogni turno solo su Sky), analizzando le azioni con e poi in tv che vede protagonista la famiglia reale degli gli esperti in studio e le tecnologie più all’avanguar- Inumani creata dalla Marvel. In Italia la messa in onda, dia tra cui realtà aumentata, Sky Sport Tech Plus e in prima visione assoluta, sarà a ridosso di quella USA. Super HD. Sarà sempre Sky Sport a trasmettere per il terzo anno consecutivo la Serie B: fino a 472 partite stagionali, compresi Playoff e Playout, oltre a Diretta Gol. Gli appassionati di calcio troveranno inoltre sul ca- nale la Premier League, la Uefa Europa League e, fino a novembre, le qualificazioni Fifa World Cup 2018. Due i canali dedicati ai motori: Sky Sport F1 HD e Sky Sport MotoGP HD su cui seguire in diretta rispettivamente il Confermata la quarta edizione del reality Il Contadino Mondiali di Formula 1 (commentato da Carlo Vanzini, Cerca Moglie, condotto da Ilenia Lazzarin con protago- Marc Genè e Jacques Villeneuve) e MotoGP (con le nisti i single di campagna in cerca dell’anima gemella, voci di Guido Meda e Mauro Sanchini). su Fox Life da novembre. Con Georgia Luzi e Flavio Da ottobre tornano su Sky Sport anche le stelle del- Il 16 ottobre su Fox Life torna uno dei classici intramon- Montrucchio, torna infine con una nuova edizione l’NBA, Wimbledon 2018 e i campionati di rugby e golf. tabili delle serie TV: la quattordicesima stagione di 4 Mamme, il format tutto italiano di Fox Life che mette Grey’s Anatomy ricca di nuove storie e intrecci amoro- a confronto i metodi educativi delle mamme italiane, in si tra i corridoi Seattle Grace Hospital. Nel cast la new onda da marzo 2018. entry siciliana Stefania Spampinato mentre nel 2018 debutterà sempre su Fox Life uno spin-off dedicato National Geographic: racconti del mondo alla serie che avrà come protagonisti una squadra di reale, dall’Isis a Pablo Picasso pompieri di Seattle. In onda dal 12 settembre la prima puntata di Isis: Le Re- Siamo sempre nell’universo Marvel con The Gifted, in clute Del Male, serie che trae ispirazione da fatti real- onda dal 18 ottobre. Basata sui personaggi degli X-Men mente accaduti e racconta la storia di quattro ragazzi e prodotta da Bryan Singer (X-Men, I Soliti Sospetti), la che decidono di unirsi ai militanti dell’ISIS in Siria. serie narra di una famiglia sconvolta dai poteri sopran- naturali dei due figli e costretta alla fuga. Il 23 ottobre è una data storica per tutti i fan di The Fox Sports: Calcio internazionale Walking Dead. La saga, che non ha bisogno di pre- e talent per giovani promesse dello sport sentazioni, torna su Fox con il suo attesissimo ottavo Football Station e USA Sport Today sono le nuove ru- capitolo e con l’episodio numero 100, trasmesso a 24 briche sportive in onda ogni giorno dal lunedì al ve- ore dalla messa in onda USA. nerdì alle 14.30 e alle 15.00 su Fox Sports. Il lunedì alle Deep State, in onda in primavera su Fox, è la prima 20.10 debutteranno invece Bundes Platz, programma coproduzione europea targata FOX Networks Group dedicato al campionato tedesco, e Viva la Liga, appro- Europe, si tratta di un thriller ambientato nel mondo fondimento sul campionato spagnolo. delle spie girato tra Gran Bretagna, USA, Iran, Libano Il vero cuore di Fox Sports è però costituito dai campio- e Francia. Long Road Home arriverà a novembre, e illustrerà nati di calcio esteri, il canale trasmetterà i 380 match l’eroica lotta per la sopravvivenza di un gruppo di sol- della Liga spagnola e i 340 match della bundesliga te- dati dell’esercito statunitense, caduti vittima il 4 aprile desca. A cui si aggiungono le coppe inglesi Fa Cup e 2004 di un’imboscata a Sadr City, Baghdad. Nel cast League Cup, i Top Player del campionato cinese della Michael Kelly (Doug in House of Cards), Jason Ritter e segue a pagina 26  Sarah Wayne Callies (Prison Break). Pronta la seconda stagionde di Genius, in onda nel 2018, dedicata questa volta a Pablo Picasso, interpreta- to magistralmente da Antonio Banderas. Torna invece in primavera la nuova stagione di Marte, una particola- re produzione a metà tra rappresentazione cinemato- grafica e realtà scientifica, prodotta da Ron Howard e Grande ritorno anche per American Crime Story con Brian Grazer. un capitolo che riguarda da vicino la storia moderna Arriverà nei primi mesi del 2018 La Nostra Storia con italiana dal titolo The Assassination of Gianni Versa- Morgan Freeman. La serie mostrerà come agiscono ce. L’episodio sarà trasmesso su Fox Crime nel 2018, sull’umanità la sete di potere, il desiderio di libertà e lo a 20 anni dal delitto che sconvolse il mondo. Il cast spirito di ribellione. è composto da Penelope Cruz, che vestirà i panni di One Strange Rock è infine uno dei progetti più inte-

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ENTERTAINMENT laranti giochi in studio, gag, e le ormai celebri rubriche Sky: tutta la prossima stagione del programma, anche in questa edizione rigorosa- mente accompagnate dalla musica degli Street Clerks. segue Da pagina 25  Novità di quest’anno sarà una speciale puntata natali- zia dello show. Chinese Super League e le giovani promesse sudame- Continuerà l’avventura anche per Alessandro Borghe- ricane con Copa Libertadores e Copa Sudamericana. se e il suo 4 Ristoranti, rinnovato con nuovi episodi che Sul canale Fox andrà in onda anche lo sport USA in vedremo a partire da gennaio. Novità di questa stagio- tutte le sue forme, dal baseball al football, dal basket ne: chef Borghese voterà il miglior piatto tipico della all’hockey. Tra le novità lo show NextGeneration: la ri- zona, assegnando un secondo riconoscimento. cerca dei talenti, protagonisti nel football e nel basket Sempre a tema culinario Celebrity Masterchef Italia, in NCAA, con l’aspirazione di diventare stelle a livello arrivo in primavera con la seconda edizione. La gara Ferrante Fever è un documentario, in onda a dicembre, professionistico. Presenti infine la Champions League fra i cuochi amatoriali si svolgerà tra personaggi del su Elena Ferrante. La misteriosa autrice della serie di maschile di volley, la boxe con gli incontri del circuito mondo dello sport, dello spettacolo e del giornalismo, libri L’amica geniale che ha scalato le classifiche di tutto Matchroom e le arti marziali miste della UFC. uniti dalla passione per la cucina. Nel cast della nuova il mondo senza mai rivelare la sua vera identità. Tra i stagione: Barbara Alberti, Lorenzo Amoruso, Serena suoi fan anche Roberto Saviano e Hillary Clinton. Sky Uno : il ritorno dei “grandi” X Factor Autieri, Laura Barriales, Orietta Berti. Hansa Studio: Da Bowie Agli U2 – La Musica Ai Tempi Masterchef e Hell’s Kitchen Arriva nella stagione dei matrimoni, in primavera, Matri- Del Muro è un documentario sulla musica degli anni Inizia il 14 settembre l’edizione numero 11 di X Factor monio A Prima Vista Italia. Edizione italiana del format ‘70 e ‘80. In onda dal 10 gennaio 2018 parlerà degli stu- Italia, in onda il giovedì alle 21.15. Il famoso talent show internazionale Married at first sight. reT nuove coppie di di registrazione berlinesi che hanno ospitato una li- musicale riapre con una giuria rinnovata a metà, che vedranno il proprio partner per la prima volta il giorno sta di musicisti eccezionale all’interno di un complesso vede riuniti al tavolo Mara Maionchi, Manuel Agnelli, del proprio matrimonio e diventeranno per legge ma- unico nel suo genere, che spiccava nella desolazione Levante e Fedez. Confermato per il settimo anno alla rito e moglie. di Potsdamer Platz, a Ovest della città, a pochi metri dal guida dello show Alessandro Cattelan. Le prime 6 pun- famigerato muro. tate dedicate alle selezioni lasceranno poi spazio alle Sky Arte pronta ad una grande stagione Torna a gennaio la quarta stagione di Muse Inquietanti. 8 puntate live che culmineranno con il super show al A 20 anni dal terremoto di Assisi, Sky Arte trasmetterà Un viaggio nell’arte, nella musica e nella letteratura in Mediolanum Forum di Assago. il 26 settembre Artquake – L’arte Salvata, un docu- compagnia di Carlo Lucarelli tra misteri, vite degli artisti mentario che cercherà di spiegare il ruolo dell’arte nel e le loro opere. In onda da febbraio Tumbas, un docu- processo di elaborazione e di recupero che segue il mentario che attraverso i cimiteri del mondo, esploran- verificarsi di un terremoto. do le storie di uomini e donne che in qualche modo hanno modificato la nostra vita attraverso l’arte. Bisognerà attendere fino ad aprile per la serie Il Mistero Dei Capolavori Perduti. In ogni episodio la storia di un grande dipinto tragicamente scomparso tra furti e fatali incidenti. Un team di esperti, grazie alle ultime tecnolo- gie, proverà a riportare in vita le opere in un processo che si preannuncia emozionante. Si parla ancora di musica in Retromania. Cinque appun- Torna tutti i martedì, a partire dal 3 ottobre, l’edizione tamenti, a partire dal 7 maggio, per raccontare l’amore italiana di Hell’s Kitchen. Nella quarta stagione Carlo per la musica, per ripercorrere un’epoca con i diversi Cracco guiderà 14 nuovi concorrenti, 7 uomini e 7 don- modi di ascoltarla, attraverso i supporti di registrazione ne professionisti della cucina, divisi in due squadre, che Cary Grant – Dietro Lo Specchio, in onda il 10 ottobre, e gli strumenti di riproduzione che nei decenni si sono sottoscriveranno un “patto con il diavolo” nella cucina raccoglierà le testimonianze su una delle più iconiche susseguiti. dell’inferno. Solo uno di loro si aggiudicherà il titolo di star di Hollywood di tutti i tempi. Presentato all‘ultimo Sarà trasmessa a maggio la nuova stagione di Sette Executive Chef del ristorante stellato JW Marriott Veni- Festival di Cannes, il documentario scopre l’uomo che Meraviglie. Un viaggio alla scoperta di altri sette grandi ce Resort Spa presso l’Isola delle Rose a Venezia. si nasconde dietro il proverbiale charme e la garbata simboli del patrimonio artistico italiano tra: Necropoli Edizione numero 7 per il cooking show di culto targa- sofisticatezza. Etrusche, Roma Barocca, Toscana, Veneto. to Sky Uno Masterchef Italia, in onda dal 21 dicembre, Palermo - Capitale Del Mediterraneo è un progetto Chiude la stagione Master Of Photography, in arrivo che quest’anno vede l’ingresso in giuria della chef stel- che descrive le contaminazioni culturali attraversate nel 2018. La terza edizione del talent dedicato alla foto- lata Antonia Klugmann accanto a Bruno Barbieri, Joe dalla città siciliana in varie epoche storiche visibili an- grafia prodotto da Sky, in cui fotografi da tutta Europa Bastianich e Antonino Cannavacciuolo. cora oggi nel territorio. Sarà trasmesso il 1 Novembre sono chiamati a mettere alla prova il loro talento cimen- 2017 in esclusiva da Sky Arte. tandosi in prove complesse. Roberto D’Agostino ci accompagnerà, a partire dal 7 novembre con la nuova stagione di Dago In The Sky, in Gli altri canali: sorprese anche un nuovo viaggio attraverso l’era digitale, dai robot fino da A+E Networks Italy all’opera lirica, passando per la tematica dell’occulto. Sono numerose le novità interessanti che i tre canali Da segnare sul calendario il debutto previsto il 22 no- del gruppo A+E Networks Italy proporranno duran- vembre per 33 Giri – Italian Masters. La docu-serie che te la stagione televisiva autunnale di cui fanno parte andrà alla scoperta dei segreti di alcuni dischi indimen- Crime+Investigarion, Blase e History. ticabili firmati da artisti come Lucio Dalla, Franco Bat- Crime+Investigation presenta a settembre (da dome- tiato o Fabrizio De André, attraverso un racconto che nica 24 alle 22.55) la nuova stagione di La mia fuga ruota intorno a un elemento chiave: la riapertura delle da Scientology. Leah Remini viaggia per gli Stati Uniti Appuntamento a fine gennaio con la nuova stagione bobine con i nastri originali delle canzoni. Capossela e incontra gli ex adepti della chiesa fondata da L. Ron di E Poi C’è Cattelan il late show di Sky Uno condotto Live @ Sky Arte Festival arriva invece il 24 dicembre Hubbard, ascoltandone le testimonianze e le ragioni da Alessandro Cattelan in onda ogni giorno, dal lunedì 2017 un concerto unico, dedicato alle tante dimensioni che li hanno spinti ad abbandonarla. al venerdì, in seconda serata. Interviste irriverenti, esi- di Napoli, del poliedrico artista. segue a pagina 27 

 torna al sommario 26 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE ENTERTAINMENT Amazon porta il suo servizio di streaming musicale in Italia, 50 milioni di canzoni a 9,99 euro al mese Amazon Music Unlimited finalmente arriva anche in Italia È un grande passo in avanti rispetto al già esistente Amazon Prime Music. Previste offerte speciali per i clienti Prime sconto di 10€, corrispondenti ad un ulte- di Matteo SERVADIO riore mese free. barca in Italia Amazon Music Unli- Se consideriamo solo l’offerta base, sia- mited, portando con sé un catalogo mo in linea rispetto a quanto richiedono S che può contare su qualcosa come Spotify ed Apple Music nel nostro paese, 50 milioni di canzoni e tutte le funzionali- che offrono anche abbonamenti dedicati tà proprie di una piattaforma di streaming alle famiglie. Esattamente come il debut- musicale. Un servizio che rappresenta tante Amazon Music Unlimited che predi- un sostanziale - e sostanzioso - passo in spone un piano Family fino a sei compo- avanti rispetto ad Amazon Prime Music nenti al costo d 14,99€ al mese. Anche che conta su una libreria da “oltre due in questo caso i clienti Prime avranno a milioni di canzoni” ed è opportunamente disposizione un abbonamento annuale al incluso per i clienti Prime. costo di 149€, più 10€ di credito sia per il Si parte da un prezzo di base di 9,99€ piano a 30 giorni sia per quello a 12 mesi. mensili per tutti i nuovi utenti dopo la Il piano Family di Music Unlimited predi- dotata di tutte le funzioni che ti aspette- equipaggiato, a partire da un catalogo consueta prova gratuita di 30 giorni, con spone che ogni membro possa ascoltare resti da un servizio simile.Ci sono i sug- che nelle promesse supera i 30 milioni gli iscritti Prime che potranno sottoscri- la propria musica dovunque e in qualsiasi gerimenti, le playlist curate dagli “esperti di brani dichiarati da Spotify. L’approdo vere l’abbonamento annuale al prezzo momento, con la possibilità inoltre di frui- di musica italiani” di Amazon Music, ci in Italia non può che essere una buona di 99€ in un’unica soluzione e fino al 14 re un’esperienza di ascolto personalizza- sono le radio personalizzate per genere notizia per la possibilità di scegliere una ottobre compreso avranno diritto ad uno ta per ogni account. e le playlist organizzate per umore e i nuova piattaforma apparentemente equi- Già attivo da qualche tempo consueti criteri a cui siamo ormai abituati. parabile ad altri servizi di grande portata, negli States, in Regno Unito e In più non manca la possibilità di scari- che resta però più intrigante nei paesi in Germania, Amazon Music care i propri brani offline per un servizio dove Amazon commercializza i dispositi- Unlimited si presenta come fruibile su varie piattaforme attraverso vi Echo. Ciò nondimeno con una libreria una piattaforma di streaming una app disponibile per i dispositivi Fire, ampia e un’implementazione possibil- musicale con tutti i crismi, iOS, Andrioid, PC, Mac, oltre ad un client mente efficace delle sue funzionalità ideata e configurata per web. Sulla carta Amazon Music Unlimi- Amazon Music Unlimited può diventare competere con i vari Spotify ted si configura come un tipico servizio un’alternativa interessante a ciò che il ed Apple Music e pertanto di streaming musicale completamente mercato già offre.

ENTERTAINMENT Blaze, il canale di Sky Sky: tutta la prossima stagione dedicato al factual en-

segue Da pagina 26  tertainment riparte il 2 ottobre alle 22.40 con la nuova edizione di Alone, Arriva invece a novembre una serie tutta italiana: Ca- definito come l’esperi- morriste. Composta da sei episodi, include interviste mento di sopravvivenza a giornalisti, magistrati e forze dell’ordine, e narra le più audace mai tentato in vicende e i segreti della criminalità organizzata cam- televisione, questa volta pana, dando voce alle donne, collegate ai boss, che ne ambientato in Patagonia. hanno fatto parte. Sempre in autunno Bla- Per il 2018 è previsto l’arrivo di un’altra grande produ- ze trasmetterà i nuovi zione italiana, si tratta di Scomparsi, presentata da Pie- episodi di Affari al buio, tro Orlandi, fratello di Emanuela, la giovane sparita nel Affare fatto col… baratto lontano 1983. Pietro racconta la storia di cinque perso- e Affari di Famiglia, men- ne scomparse, incontrando parenti ed amici. tre a dicembre torna con nuovi esplosivi episodi Battlebots: Botte da robot. History proporrà da venerdì ‘800. Secondo alcuni studiosi, Holmes avrebbe opera- 20 ottobre Come abbiamo fatto l’America, la storia di to anche al di fuori degli USA e, in particolare, a Londra: milioni di persone provenienti da tutto il mondo e che sarebbe lui, forse, il famigerato Jack lo Squartatore. si sono recate in America per costruirsi una nuova vita. L’anno si chiude con una grande produzione televisi- Domenica 22 ottobre sarà la volta di Soviet Revolution, va, la serie tv Knightfall: l’epopea dei cavalieri templa- una programmazione tutta dedicata alla Rivoluzione ri, dalle crociate alla ricerca del Santo Graal. Prodotta Russa, di cui ricorrono i 100 anni. Sempre ad ottobre dagli A+E Studios, dall’attore Jeremy Renner e da Do- verrà trasmesso Chi è Jack lo Squartatore? incentrata minic Minghella, Knightfall vede tra i protagonisti Tom sul primo serial killer americano, tale H.H. Holmes, le Cullen, Jim Carter (Downton Abbey) e Sabrina Bartlett cui macabre imprese terrorizzarono la Chicago di fine (DaVinci’s Demons).

 torna al sommario 27 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TV E VIDEO Entro fine anno LG inizierà a distribuire in Italia i proiettori LED. Tutti i prezzi Amazon Prime Entro fine anno i proiettori LED LG in Italia Video fa sul serio Arriveranno sia il modello ultra compatto portatile, sia le versioni a tiro corto da parete In arrivo le serie

di Roberto PEZZALI This is Us ono sul mercato da diversi anni e e The Exorcist2 hanno anche riscosso un notevole Un accordo Ssuccesso a livello internazionale, ma nonostante questo i proiettori portatili con 20th Century Fox di LG non sono mai arrivati in Italia. Fino Television Distribution ad oggi, perché la filiale italiana ha deci- arricchirà il catalogo so di portare i modelli più interessanti nel nostro Paese a partire dalla fine dell’an- di Amazon Prime Video no. Tre i modelli che arriveranno, presen- di due nuovi serial tati di recente all’IFA, il portatile PH30J e d’eccellenza il proiettore laser a tiro corto HF85JA in due versioni. di Franco AQUINI Quest’ultimo è un prodotto decisamen- te interessante: non serve istallazione, è legato ovviamente all’ottica a tiro corto, bastano 12 cm dalla parete per arrivare elemento davvero difficile da realizzare a 100” di diagonale: 150.000:1 di contra- se si vuole un’immagine priva di distorsio- sto, 1.500 ansi lumen di luminosità e una ni e con una luminosità uniforme. matrice Full HD lo rendono il prodotto Più abbordabile il piccolo proiettore LED perfetto per una console o da abbinare portatile PH30JG, che costerà 449 euro: ad un decoder Sky. La sorgente lumino- pannello HD, batteria integrata che assi- sa LED Laser è garantita 20.000 ore e cura quattro ore di autonomia e sistema Il catalogo di Amazon Prime Video all’interno del proiettore LG ha inserito Multi-Angle Projection, un supporto rego- che come battery pack da 9000mAh per guadagnerà a brevissimo altre un modulo wireless per collegare cuffie o labile che permette di inclinare il proiet- smartphone e altri dispositivi. Non manca, due perle. Si tratta di This is Us speaker senza fili e la piattaforma smart tore verso l’alto fino a 70° per proiettare come per il modello a tiro corto, la possi- e The Exorcist, due serial frutto WebOS, la stessa dei TV. L’HF85J arriverà l’immagine nella parte superiore della bilità di inviare audio tramite la connessio- dell’accordo di distribuzione tra in due versioni, 1.999 euro nella versione parete o perfino sul soffitto senza il biso- ne bluetooth integrata. Amazon e 20th Century Fox Tele- completa e 1.799 nella versione priva di gno di avere un treppiede. Dotato di USB Per il lancio dei proiettori LG ha preparato vision Distribution. WebOS, quindi puro proiettore. Il costo Type-C il PH30JG può essere usato an- un simpatico video promozionale. Appena verrà trasmesso in Ameri- ca il finale di stagione, arriveranno entrambe nel catalogo di Amazon ENTERTAINMENT Entro la fine anno verranno lanciati diversi nuovi titoli in Blu-ray Ultra HD Prime Video in più di 200 paesi in tutto il mondo. La prima, stando a quanto afferma uno dei pezzi Hollywood vede un futuro roseo per i Blu-ray UHD grossi di Amazon, è una delle serie più amate e acclamate del Previsioni di vendita in forte crescita per i dischi e i lettori, ma ci avranno visto giusto? mondo, un’affermazione che di certo non è distante dalla realtà, di R. P. sere così indicativi: se visto il corredo di premi che si por- a Blu-ray Disc Association è eufo- nel 2021 una famiglia su ta dietro: This is Us è stata infatti rica: le vendite di dischi ultra HD tre avrà un TV Ultra HD nominata per 11 Emmy Award e ha L Blu-ray dovrebbero incrementarsi è semplicemente perché vinto il premio Miglior Attore Pro- di otto volte, e negli ultimi quattro mesi già oggi è difficile trovare tagonista in una serie drammatica dell’anno verranno rilasciati un numero un TV Full HD, e le perso- per la performance di Sterling K. di dischi pari a quelli lanciati nei primi ne comprano quello che Brown nei panni di Randall Pear- otto mesi del 2017. Giusto per dare qual- c’è. In secondo luogo nei son. L’altro pezzo da novanta è che numero, in 8 mesi sono stati lanciati 300.000 lettori BD UHD di certo la riduzione per la TV di 150 titoli e un numero analogo è previ- venduti nel 2017 c’è den- The Exorcist, la storica pellicola sto, almeno negli States, da qui a Nata- tro anche Microsoft con la Xbox One S: video, un concetto che ancora non ha cinematografica che porta ormai le. Una ventata di sano ottimismo che alla Blu-ray Disc Association piace vin- raggiunto le masse. Proprio per que- sulle spalle più di quattro decenni. arriva sostanzialmente dall’analisi di tre cere facile. sto motivo nei prossimi mesi verranno Tutti i clienti Prime Video potranno elementi: le vendite di TV Ultra HD sono L’associazione ha comunque espresso lanciate una serie di iniziative a livello godersi i due nuovi serial tramite decollate e nel 2021 è previsto che una alcune criticità legate alla conoscenza locale per spiegare in modo semplice e l’app disponibile ormai per diver- casa su tre abbia un TV Ultra HD, la lar- dei nuovi formati, soprattutto nei paesi chiaro i benefici delle nuove tecnologie si dispositivi come smartphone, ga banda in molti posti non c’è e soprat- dell’Europa del sud, e l’Italia è sicura- legate al video, con la speranza che tablet e TV. Per tutti coloro non tutto le vendite di lettori sono salite del mente tra questi: se molte persone han- molti si convincano che i tempi dell’HD l’avessero ancora provato, ci si 133% nel 2017. no una vaga idea di cosa sia il 4K, pochi sono passati, ora esiste altro. Ed è sicu- può iscrivere godendo del primo Dati che tuttavia potrebbero non es- hanno le idee chiare sull’HDR legato al ramente meglio. mese gratuito.

 torna al sommario 28 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE FOTOGRAFIA Sony ha esteso la gamma di fotocamere RX con una bridge ad alte prestazioni GoPro Hero 6 Sony RX10 IV, superzoom potente e veloce Black appare Obiettivo versatile e ottima velocità di MAF, ideale per riprese sportive e naturalistiche in Canada

di Dario RONZONI In arrivo to ed esposizione ony non dorme sugli allori e conti- automatica. Un il 28 settembre nua ad ampliare una già ricca gam- bel passo avanti Si moltiplicano S ma di fotocamere. Sul fronte brid- rispetto ai 14 fps gli avvistamenti ge, l’ultimo arrivo si chiama RX10 IV, una massimi ottenibili potente e massiccia superzoom che fa con la Mark III, che della nuova GoPro della velocità il proprio tratto distintivo. peraltro non anda- Hero 6 Black, che Se l’ottica è sostanzialmente la stessa va oltre i 5 fps con appare in nuove foto montata sulla Mark III dell’anno scorso, tracking autofocus. lo spintissimo 24-600mm f/2.4-4, dotato Sempre a proposi- prima dell’annuncio di zoom ottico 25x e lenti Zeiss, è sotto- to di velocità ope- previsto per pelle che la nuova Sony si differenzia in rativa, i 315 punti di MAF a rilevamento comparto video, che può contare su ri- il 28 settembre modo netto dal modello che l’ha prece- di fase hanno un tempo di risposta di- prese in 4K a 30 o 24 fps e 1080p fino duta. Il sensore è lo stesso della RX100 chiarato di 0,03 secondi. Il display, un a 120 fps. di Matteo SERVADIO V, un Exmor RS 20,1 megapixel da 1” e 3” da 1,44 milioni di punti, è ora touch, Classica proposta intermedia tra una architettura “stacked” che, accoppia- mentre il mirino elettronico è un OLED compatta e un sistema a lenti intercam- to al processore di immagine Bionz X, da 2,3 milioni di punti a bassa latenza. biabili, l’ultima arrivata della famiglia RX spinge la macchina fino a 24 frame al Come da consolidata tradizione Sony, sarà disponibile a partire da ottobre a un secondo con autofocus a inseguimen- particolarmente carrozzato è anche il prezzo indicativo di circa 2.000 euro.

La GoPro Hero 6 è stata avvista- Parrot Mambo GADGET La notizia è stata riportata dal Financial Times ta negli ultimi giorni in un Best Buy canadese e fotografata nel FPV, il drone dettaglio, pochi giorni dopo Amazon lavora sugli Alexa Glass un’altra apparizione in rete. con visuale in Sembra che la nuova action cam Non c’entrano con i Google Glass di GoPro manterrà il design del prima persona modello precedente, aggiornan- Parrot Mambo FPV è un drone che do le caratteristiche tecniche e si può controllare con la visuale in di Franco AQUINI le funzionalità. Hero 6 Black do- prima persona, è venduto in kit con nche Amazon sta lavorando a una sua versione di smart glasses, almeno stan- vrebbe essere in grado di regi- una videocamera montata sulla parte do a quanto riportato dal Financial Times. Gli occhiali in questione sarebbe- strare in 4K a 60 frame al secon- frontale e il visore da indossare, Aro studiati attorno all’assistente vocale Alexa e ne faciliterebbero l’uso senza do, con un salto in avanti anche attraverso cui vedere con “gli occhi” la necessità di prendere lo smarphone in mano. Un’ottima pensata, se non fosse per i video in slow motion che del drone. Fuori dal pacchetto rima- che a nominare gli smart glasses, la memoria non può che andare all’esperimento conterebbero sulla capacità di ne il Parrot Mambo Cannon (con 50 che Google fece qualche anno fa senza risultati concreti, almeno finora. Quelli di registrare fino a 1080p a 240fps. palline a corredo), un accessorio da Amazon però, stando a quanto riportato, saranno differenti. Innanzi tutto non avran- Interessante anche apprende- montare sul drone per sparare palline no schermi o camere e permetteranno di comunicare con Alexa esclusivamente via re da The Verge che l’azienda e ingaggiare così battaglie aeree audio. Si potrà ascoltare quello che l’assistente ha da dirci grazie alla conduzione avrebbe messo da parte i pro- con gli amici. I video ripresi dalla ossea e parlarle tramite un microfono. Se tutto fosse confermato, Amazon avrebbe cessori Ambarella, per optare videocamera a bordo del Mambo risolto almeno tre aspetti critici dei Google Glass (ma anche rispetto agli Spectacles su una soluzione proprietaria ed sono accessibili tramite l’app per di Snapchat), ovvero l’indossabilità, la batteria e l’aspetto estetico. Senza contare esercitare un maggiore control- smartphone. Il costo del kit completo che probabilmente sarebbe pronta a entrare sul mercato più velocemente e con il lo sull’hardware della sua Hero è di 179€. Si può controllarlo fino a favore delle aziende che producono montature per occhiali. A supporto della notizia che stavolta dovrebbe montare 100 metri di distanza tramite il Parrot bisogna riportare un fatto. Nel 2014 Amazon portò via a Google Babak Parviz, fon- un processore chiamato interna- Flypad in dotazione, l’autonomia è di datore del progetto Google Glass. Una dimostrazione evidente che qualcosa bolle mente “GP1”. Una possibilità che 10 minuti. Mambo FPV viene venduto in pentola. Oltre agli occhiali, Amazon pare stia lavorando su un dispositivo dedicato certifica una separazione gra- con la fotocamera FPV, un paio di alla sicurezza della casa. Qualcosa legato probabilmente alla video sorveglianza. duale già paventata nelle scor- Cockpitglasses 2 (il visore), il pad di Anche in questo caso, al centro di tutto ci sarebbe Alexa, vero centro nevralgico se settimane. Il prezzo di lancio controllo Flypad, una batteria Power, di tutta la ricerca e sviluppo del colosso del commercio elettronico. La domanda della Hero 6 dovrebbe attestarsi 4 carene, cavi e accessori vari. rimane sempre e solo una: se e quando arriveranno questi prodotti anche da noi. Ov- sui 499$ statunitensi e 649$ in viamente non sappiamo nulla, anche Canada, con un lancio previsto perché Amazon si cela dietro il solito per il 28 settembre. “no comment”, ma è probabile che sia La nuova lineup di GoPro do- gli occhiali sia il dispositivo per la sicu- vrebbe vedere nella Hero 6 rezza domestica arrivino sul mercato Black il prodotto di punta per ciò (americano) entro la fine dell’anno. che rimane del 2017.

 torna al sommario 29 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE SMARTHOME Neato dovrebbe rimanere indipendente confermando anche il modello di vendita Nest: in arrivo Vorwerk Folletto fa shopping: Neato è sua un kit smart Acquisito il 100% del produttore di robotica già partecipato e che realizzava il robot Folletto per la sicurezza risalente al 2010, di Franco AQUINI di casa passa all’acquisi- orwerk acquisisce Neato, un’azien- zione completa Nest, il marchio da con cui collaborava ormai da di un’azienda tec- di Google dedicato Vtempo e in cui aveva già una par- nologicamente a prodotti smart, tecipazione. L’annuncio dell’operazio- all’avanguardia ne, diramato senza dettagli economici, in diversi settori, presenta una lineup apre diversi interrogativi. Da un parte c’è come la naviga- dedicata alla sicurezza un’azienda con più di un secolo di storia zione laser, la con- tra le mura domestiche alle spalle, che ha basato la sua cele- nettività e, appun- brità sul modello di vendita diretta e su to, le tecnologie di Dario RONZONI prodotti che hanno interessato diverse avanzate di pulizia. Neato si è peraltro fare del marchio Neato. Sparirà del tutto generazioni come il Folletto o il Bimby. distinta recentemente a IFA, presen- sotto lo storico (e ingombrante) marchio Dall’altra c’è un’altra azienda, Neato, tra tando Botvac D7, punta di diamante di tedesco? Secondo quanto dichiarato da le più importanti nel panorama dei robot una gamma di aspirapolvere domestici Vorwerk non sarà così. Al contrario, Nea- aspirapolvere domestici (e non solo). Pro- che sono ormai in grado di mappare ef- to opererà all’interno del gruppo tedesco prio gli aspirapolvere sono l’unico effetti- ficacemente qualsiasi ambiente, pulire come un’unità di business indipendente, vo punto di contatto tra le due. Contatto evitando gli ostacoli e dialogare con altri mantenendo la propria identità. Tuttavia che però ha già dato diversi frutti, direm- strumenti tramite internet. Per esempio le due aziende hanno modelli commer- Nest ha annunciato l’arrivo di un mo più che buoni, come il recente Follet- tramite l’uso dell’applicazione IFTTT, che ciali molto differenti e anche, verrebbe vero e proprio ecosistema mo- to VR200, oggetto di una nostra prova permette di creare delle “ricette” metten- da dire, opposti. dulare dedicato alla sicurezza di comparata con l’altro mostro sacro del do in correlazione diversi dispositivi con- Una cosa è certa: i prodotti Vorwerk, nel casa, composto dal kit di allarme settore - Roomba - da sempre specia- nessi o eventi esterni come l’ora, il meteo prossimo futuro, avranno sicuramente Nest Secure, dal campanello intel- lizzato nel settore dei robot domestici. e molto altro. qualcosa in più da dire, almeno sotto il ligente Nest Hello e dalla videoca- Vorwerk quindi, da una partecipazione Rimane da capire cosa Vorwerk vorrà profilo tecnologico. mera di sicurezza per esterni Nest Cam IQ. Nest Secure è un kit di allarme che punta tutto sulla sem- SMARTHOME Ecovacs annuncia la disponibilità dei suoi nuovi robot per la pulizia domestica plicità d’uso. Il cuore del sistema si chiama Nest Guard, un all-in- one dotato di allarme, tastierino Pavimenti e finestre perfette con i robot Ecovacs e sensore di movimento integrati. Anche in assenza di segnale Wi-Fi Winbot per la pulizia delle finestre; i Deebot combinano aspirapolvere e lavapavimenti o interruzione dell’alimentazione, ottobre rispettivamente ad un prezzo di la batteria mantiene il dispositivo in di Matteo SERVADIO 399 € e 599 €. Ecovacs ha annunciato funzione. L’installazione non richie- covacs, azienda specializzata nella poi altri tre dispositivi Deebot pensati de strumenti, viti o cavi. progettazione e produzione di ap- per diverse esigenze. Primo fra tutti Nest Detect è invece un sensore E plicazioni robotiche ad uso dome- M81Pro, dotato di un sistema di pulizia a compatto, alimentato a batterie, stico, annuncia la disponibilità in Italia cinque stadi per spazzare, rimuovere lo che rileva sia i movimenti all’inter- della nuova gamma di prodotti presen- sporco e lavare il pavimento a secco e no di una stanza che l’apertura di tata all’IFA di Berlino. a umido. Può essere controllato via app. porte e finestre. Deebot OZMO 610 e 930, otati del- Sono presenti inoltre varie modalità a Infine, Nest Tag è un telecomando l’omonima tecnologia che combina la seconda degli ambienti. elettronico da agganciare al porta- funzione di aspirapolvere e lavapavi- Deebot N78D ha come target i pro- chiavi, che consente l’attivazione menti, sono progettati per adattarsi a prietari di animali domestici. Per pulire i tre dispositivi saranno disponibili da ot- di Nest Secure senza ricorrere a varie superfici come parquet, laminato il pavimento sfrutta un meccanismo di tobre su ePrice: Deebot M81Pro costerà passcode. e piastrelle. Entrambi sono dotati un aspirazione diretta che raccoglie i peli 299,00 €, Deebot N78D avra un prezzo Oltre al kit Nest Secure, ecco ar- serbatoio dell’acqua a comando elet- di cane e gatto in un serbatoio apposito di 249,00 €, il Deebot sarà in vendita a rivare anche il nuovo campanello tronico ed è possibile regolare il livello evitando di creare grovigli. In più lava 229,00 € intelligente Nest Hello, che coniu- di umidità dello straccio o interrompere i pavimenti eliminando sporco e mac- Non mancano infine i robot lavave- ga le funzionalità di un comune la modalità lavapavimenti direttamente chie. tri Winbot 850 e 950, i due dispositivi campanello con le feature di una dall’applicazione dedicata. lo SLIM2 è alto appena 5,7 cm ed è sono progettati per garantire massima Nest Cam, con controllo da remoto Il 930 possiede sensori di identifica- progettato per infilarsi sotto i mobili e aderenza a qualunque tipo di finestra e tramite app, E a proposito di attività zione delle superfici che riconoscono raggiungere gli spazi meno accessibili. superficie di vetro. Il 950 dispone della esterne, all’ormai classica videoca- molteplici tipi di pavimento e di adattare Anche in questo caso vi è la possibili- tecnologia Smart Drive, un sistema di mera da interni, Nest affianca la automaticamente la modalità di pulizia tà di programmare la pulizia attraverso navigazione che gli consente di rilevare nuova Nest Cam IQ da esterni, dal di conseguenza. l’applicazione. Ecovacs offre Deebot gli ostacoli. Winbot 850 e 950 arriveran- design inedito e a prova di mano- Deebot OZMO 610 e 930 saranno di- SLIM2 in due colorazioni: bianco e gri- no in Italia ad ottobre rispettivamente a missione, con itutte le funzionalità sponibili in Italia su ePrice a partire da gio o nero opaco. Anche in questo caso 349 € e 399 €. di una videocamera smart.

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Valido dall’1 febbraio 2017 al 31 gennaio 2018. Vedi regolamento completo su trony.it n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Urus è il nuovo mastodontico SUV Lamborghini con motore da ben 650 cavalli Svelata Mercedes Il SUV Lamborghini debutta il 4 dicembre EQA, l’elettrica Un super SUV potente che più avanti sarà disponibile anche in una variante ibrida plug-in con la ricarica

di Emiliano RAGONI universale amborghini farà il suo primo “vero” Mercedes svela SUV e si chiamerà Urus. Il debutto la nuova arrivata L del mastodontico SUV Lamborghi- tra i prototipi elettrici, ni è previsto per il prossimo 4 dicem- bre. L’evento di presentazione avverrà la EQA. Ricorda direttamente nella tana del toro, ossia la Classe A ma sotto Sant’Agata Bolognese. Le conferme il cofano ha batterie della realizzazione di un SUV Lam- borghini sono arrivate diversi mesi fa con ricarica in tre modi direttamente dal CEO della casa emi- diversi liana, Stefano Dominicali. Lo stesso CEO ha dichiarato che Urus sarà una di M. Z. vettura fondamentale per Lamborghini 1986 al 1993 e monta il motore della percar ed hypercar, è “costretta” ad poiché, anche attraverso questo mo- Countach V12 da 5167 cm³ con 450 adeguarsi all’andamento del mercato. dello, l’obiettivo dichiarato è quello di CV; furono prodotti 301 esemplari. Le Lamborghini Urus però non sarà il pri- raddoppiare le vendite. Urus sarà il più specifiche sono da urlo: peso 2600 kg mo e l’unico ibrido; circa un anno fa è veloce e potente SUV di serie; Lam- con consumi non propriamente conte- trapelato un rumor relativo alla produ- borghini lo definisce come un SSuv, nuti, ossia, meno di 5 km/l. La versio- zione da parte della casa bolognese di ovvero il primo Super Suv della storia. ne ibrida Plug-in della Urus ci deve far una sportiva totalmente elettrica basa- Mercedes ha svelato EQA, si tratta Dal punto di vista tecnico l’obiettivo pensare poiché anche Lamborghini, ta sul progetto tecnico della Porsche di una compatta dalle dimensioni di Lamborghini è quello di coniugare specializzata nella produzione di su- Mission E: nome in codice “Vitola”. simili alla Classe A, ma con solo prestazioni e design, senza però tra- due porte. Il design è lo stesso già scurare tutte quelle peculiarità di un visto col SUV EQ, con tratti morbi- SUV come ad esempio la possibilità di, quasi senza spigoli, e giochi di di affrontare con disinvoltura diverse AUTO Aumentano le stazioni Tesla di ricarica super veloce LED un po’ ovunque. EQA ha due tipologie di manto stradale con neve, motori da più di 200 kW di poten- ghiaccio, pietre e sabbia. A spingere za all-whell drive e batteria al litio l’Urus sarà un V8 4.0 litri sovralimen- Ecco il nuovo Supercharger Tesla in grado di garantire fino a 400 km tato con due turbo, per una potenza in- di autonomia. Mercedes cita come torno ai 650 CV. Anche se non stiamo È pensato per le aree urbane capacità 60 kWh, ma pensa di of- di certo parlando di una vettura parca frire anche la possibilità di diversi nei consumi, Lamborghini ha previsto di Massimiliano ZOCCHI tagli a seconda delle necessità anche una versione ibrida Plug-in, che no dei motivi del successo di Tesla è sicuramente la sua rete di ricarica, su- del cliente. Un tratto che potrebbe però arriverà più avanti. Nel 2018 è per veloce e proprietaria: i cosiddetti Supercharger. Con lo scopo di far cre- essere davvero distintivo per EQA prevista la produzione di circa 1.000 U scere sempre più questa rete, la casa californiana ha ideato un nuovo tipo è la capacità di ricarica. Mercedes esemplari; a partire dall’anno successi- di colonnina per facilitare la creazione di stazioni Supercharger anche nei centri lo chiama “seamless charging” vo sono previste, invece, 3.500 unità. urbani. Questa la descrizione: “I Supercharger dedicati alle aree urbane hanno ovvero la possibilità di caricare da Numeri assolutamente inediti per la un nuovo design, occupano meno spazio e sono più semplici da installare, ideali diverse fonti, sia in corrente alter- casa bolognese che, come conferma- per le aree densamente popolate. Per aumentare l’efficienza e supportare più nata che continua, ma anche con to dal CEO Dominicali, è pronta a un alti volumi di vetture questi Supercharger hanno una potenza dedicata di 72 kW. tecnologia wireless a induzione. cambio di paradigma piuttosto impor- Questo significa che la potenza di ricarica non è influenzata dal collegamento di Praticamente tutte le auto che ca- tante. Insomma Lamborghini si prepara un’altra vettura in postazioni adiacenti”. Gli attuali Supercharger, infatti, hanno po- ricano in DC hanno anche a bordo ad intraprendere lo stesso percorso tenze più alte, fino a 145 kW, ma tale potenza viene suddivisa tra i veicoli quando un caricatore più lento in AC, quindi di Porsche: diventare più grande, e sono collegati contemporaneamente. Le nuove postazioni invece avranno meno la novità potrebbe essere la scelta quindi meno esclusiva, facendo i gran- potenza ma fissa e non rallenteranno la carica in caso di collegamenti contempo- di averli entrambi e rendere l’auto di volumi con i SUV. Ricordiamo che ranei. Tesla fa sapere, inoltre, che i nuovi stalli di ricarica saranno posizionati pres- in grado di caricarsi velocemente Lamborghini Urus non è però il primo so supermercati, grossi centri commerciali e in centro nelle più importanti città, ad ogni tipo di colonnina. Merce- SUV della storia del marchio, infatti la così da favorire lo svol- des ha voluto dare anche un tocco prima incarnazione con questo tipo di gere di altre attività nei estetico particolare, con la griglia carrozzeria è la Lamborghini LM 002 circa 45 minuti necessari frontale che è finta e arricchita di che non è di certo passato alla storia al pieno di elettroni. Le LED che cambiano disegno e co- come il modello più riuscito. Si tratta prime due stazioni si tro- lore in base alla modalità di guida di un fuoristrada derivato dal prototipo vano a Chicago, 10 stalli inserita. Una cosa stravagante ma Lamborghini LMA-002, a sua volta nato presso North Columbus quasi sicuramente destinata a spa- dalle ceneri del progetto Lamborghini Drive, e Boston dove rire nel modello di serie. Versione LM001 e del precedente Cheetah del sono presenti 8 stalli a definitiva che, si vocifera, potrebbe 1977. Fu prodotta dalla Lamborghini dal Boylston Street. arrivare nel 2020.

 torna al sommario 32 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Project One è l’hypercar presentata al salone di Francoforte per i 50 anni di AMG Tacita T-Cruise L’hypercar Mercedes-AMG è un “sogno” la moto elettrica Tra le caratteristiche ci sono 1.000 cavalli, quattro motori elettrici e un endotermico turbo Made in Italy dalla Formula 1; con autonomia di Emiliano RAGONI l’azienda tede- e hypercar presentano un livello di sca non ha reso di 270 km sofisticazione molto elevato. Ai con- noto la capacità All’AIMExpo in Ohio L sueti powertrain endotermici ven- della batteria, Tacita ha mostrato gono affiancati propulsori elettrici che sappiamo solo consentono di avere una potenza com- che il voltaggio la sua moto elettrica plessiva maggiore e, congiuntamente, di è di 800 Volt. “cruise”. E ha il cambio ridurre le emissioni complessive. Spesso Parte integrante le innovazioni che vengono introdotte in del powertrain di M. Z. queste vetture, che talvolta sono one-off è un cambio ro- e show-car, vengono poi traslate anche botizzato AMG nel resto della gamma. È il caso della Speedshift da 8 marce. Complessiva- miche, sono solo alcuni degli elementi Mercedes-AMG Project One; si tratta di mente queste sofisticazioni di Merce- stilistici di questa Project One. Per quanto una vettura celebrativa presentata in oc- des-AMG si traducono in una potenza concerne gli interni troviamo il noto siste- casione dei 50 anni di AMG, nota azien- complessiva di oltre 1.000 cavalli, uno 0- ma di infotelematica Command Online da tedesca preposta alla progettazione e 200 km/h di meno di 6 secondi e in una gestito attraverso due display: uno collo- realizzazione dei modelli sportivi di Mer- velocità massima di 350 km/h. Anche la cato davanti alla strumentazione e uno in Tacita, azienda italiana che si di- cedes. Mercedes-AMG Project One è un carrozzeria, essendo costituita in fibra di posizione centrale. Il prezzo al pubblico stingue per la qualità e le scelte prototipo ma, a detta degli stessi tecnici carbonio, è in perfetto stile hypercar: il della Project One sarà di oltre 2 milioni di tecniche nelle sue moto elettriche, tedeschi, è molto vicina alla vettura finale design esterno, ideato dal team guidato euro. Assolutamente interessante questa si appresta a lanciare T-Cruise, che sarà prodotta in soli 275 esempla- da Gorden Wagener, è stato concepito Project One che presenta un pacchetto moto diversa da quelle prodotte ri, molti dei quali sono stati già venduti. per massimizzare l’efficienza aereodi- tecnologico di derivazione dallo sport finora, sempre legate al segmen- Stiamo parlando di una showcar che rac- namica. Linee sinuose, vistoso alettone motoristico che attualmente è tecnologi- to cross, offroad e supermotard. chiude tutto il solidissimo know-how di posteriore, presa d’aria dinamica sul tet- camente più avanzato: la Formula 1. Una Per fare breccia nel difficile cuore Mercedes e di AMG in fatto di tecnologia. to e pinna stabilizzatrice che percorre il tecnologia ibrida che di fatto indica la degli appassionati, T-Cruise punta Come funziona quindi questa sofisticatis- cofano motore, esagerati passaruota e direzione che Daimler intraprenderà nei innanzitutto sull’autonomia, fino sima hypercar? Il sistema propulsivo del- cerchi in lega con appendici aereodina- futuri modelli della gamma. a 270 km grazie ai 27 kWh della la Project One, progetto tecnico nato dal- batteria al litio, con ricarica rapida l’adozione del plug-in hybrid EQ Power+ da 40 minuti, oppure 7 ore da una attualmente utilizzato sulle monoposto presa casalinga. Il motore ero- di Hamilton e Bottas, è costituito da ben AUTO Il National Traffic Safety Board vuole concludere le indagini ga 30 kW di potenza e, come da quattro motori elettrici e un “piccolo” V6 consolidata abitudine di Tacita, ha endotermico a benzina da 1600 cc turbo, Incidente mortale con Autopilot il cambio. L’azienda italiana ha da quest’ultimo montato dietro l’abitacolo e sempre creduto in questa soluzio- in grado di raggiungere gli 11mila giri e di ne e la propone anche nella T-Crui- sviluppare una potenza superiore a 680 I famigliari difendono Tesla se, con 5 rapporti che permettono cavalli. I quattro motori elettrici hanno in- di partire anche con marce più alte vece funzione e collocazione differenti: di Massimiliano ZOCCHI della prima, nel caso la potenza due unità sono nell’asse anteriore e sono vada gestita in situazioni difficili. in grado di erogare singolarmente 163 l 7 maggio 2016 Joshua Brown perse la vita in un incidente tra la sua Tesla Model S Allo stesso tempo avere sempre cavalli e di regalare fino a 25 km di auto- e un autoarticolato sulle strade della Florida. A questo fatto seguirono infinite pole- il rapporto corretto per l’andatura nomia a emissioni zero, oltre a garantire I miche circa la sicurezza del sistema Autopilot - in funzione al momento del sinistro consente di limitare i giri del moto- il recupero dell’80% dell’energia consu- - o dell’irresponsabilità del guidatore distratto. Dopo mesi di indagini la guida assistita re e l’intensità di corrente necessa- mata nelle frenate, il terzo, con una po- di Tesla è stata scagionata, ma il National Traffic Safety Board ha voluto comunque tor- ria, preservando l’autonomia. Altra tenza di 163 cavalli, è collegato all’albero nare sull’argomento. L’ente statale americano ha redatto dei consigli per Tesla e ogni scelta coraggiosa, che poche case motore e raccoglie l’energia dissipata in altro costruttore che a breve si aggiungerà come produttore di sistema di guida assisti- sembrano voler fare al momento, frenata, infine il quarto, da 143 cavalli, è ta di livello 2, puntando sul fatto che tali tecnologie devono maggiormente monitorare ma richiesta dai potenziali clienti, è preposto ad azzerare il turbo lag. In pra- lo stato di attenzione del guidatore. Il livello 2 della tabella SAE specifica che in tale la possibilità di modulare il pacco tica i due motori elettrici anteriori sono situazione il sistema può gestire solo semplici controlli, lasciando al pilota la maggior batterie in base alle proprie esi- destinati alla gestione del sistema di tra- parte delle incombenze. I famigliari difendono la casa californiana e accettano il fatto genze, con ripercussioni positive zione a zero emissioni della Project One che il caso e la distrazione siano stati la causa primaria dell’incidente. Subito dopo sul prezzo. T-Cruise sarà dispo- e al recupero dell’energia, le altre due l’incidente, Tesla ha aggiunto il controllo obbligatorio delle mani sul volante, e pare stia nibile con accumulatore da 7.5 unità, di stretta derivazione dalla Formula implementando anche un riconoscimento faccia- kWh per 81 km al costo di 10.999 1, essendo direttamente collegati al pro- le per verificare lo stato di attenzione. Secondo dollari, oppure 15 kWh e 149 km pulsore endotermico, ne aumentano l’ef- l’NTSB la colpa di Tesla è stata quella di permet- per 14.999 dollari e, infine, la più ficacia e l’efficienza. Anche le batterie al tere l’uso di Autopilot al di fuori delle modalità in capiente da 27 kWh e 270 km alla litio, collocate centralmente e con siste- cui avrebbe dovuto operare, cioè con la dovuta cifra comunque interessante di ma di raffreddamento dedicato, derivano attenzione da parte del conducente. 24.999 dollari.

 torna al sommario 33 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE La casa francese svela un prototipo dai due volti in simbiosi con la propria casa i Vision Renault Symbioz, elettrica e a guida autonoma Dynamics Un’auto che quando non è utilizzata diventa parte integrante della casa sembrando un salotto la concept car di Massimiliano ZOCCHI BMW nche Renault aveva una sorpresa A Francoforte BMW in serbo per il Salone di Francofor- presenta un prototipo Ate. Si tratta di Symbioz, prototipo con concrete possibilità dai due volti che incarna la visione per le vetture del futuro e - come dice il di produzione di serie nome stesso - in simbiosi con la propria Velocità di tutto rispetto abitazione. Per mettere in mostra que- e autonomia top sta creazione è stata allestita una vera e propria casa con design minimalista, tra le caratteristiche e realizzata con finiture e colori simili più in vista della vettura all’automobile. Il veicolo quando non utilizzato è come fosse parte integran- di Dario RONZONI te della casa, sembrando più un salotto che una vettura, con il tetto che bascula che la Symbioz Demo Car che è il pre- fronte puramente tecnico a bordo tro- verso l’alto scoprendo completamen- ludio a un modello di serie atteso per il viamo due motori a magneti permanenti te gli interni. I sedili anteriori possono 2023. La novità è davvero importante, da 500 kW e una batteria da 72 kWh, ruotare di 180 gradi contribuendo, in- poiché dopo il lancio in grande stile che dovrebbero assicurare 500 km di sieme al tavolino centrale, a creare un della gamma Z.E. e le buone vendite di autonomia e accelazione da 0 a 100 in salottino secondario. Non solo estetica Zoe, Renault non aveva mai accennato meno di 6 secondi. Una grossa novità però: l’auto - che ovviamente è elettrica alla possibilità di altri modelli completa- è rappresentata dalla guida autonoma, Si chiama i Vision Dynamics la - può scambiare energia con la casa e mente elettrici. In passato era stata mo- che raggiungerà il livello 4 (ovvero indi- concept car elettrica che BMW ha alimentarla in caso di emergenza, tec- strata la Eolab ibrida, mentre il progetto pendenza totale salvo emergenze). Lo presentato al Salone di Franco- nologia questa che in realtà è studiata della Twingo elettrica è da tempo finito sviluppo di questa tecnologia porterà al forte. Si tratta di una filante gran da diverse case per scopi reali. La Sym- nel dimenticatoio. Addirittura la casa sistema Easy Drive, la guida assistita e coupé a quattro porte dalle carat- bioz non è però il solito prototipo fine a della Losanga fa sapere che i collaudi autonoma che verrà introdotta sui vei- teristiche indubbiamente sportive, se stesso. A fianco di questa versione di Symbioz inizieranno già nel 2017, coli di serie nel quinquiennio tra il 2018 che va a inserirsi tra la piccola i3 e “domotica”, Renault ha presentato an- per arrivare sul mercato nel 2023. Sul e il 2023. la supercar i8. L’annuncio conso- lida il trend elettrico di BMW, che per il marchio rappresenta ormai AUTOMOTIVE A Francoforte Honda ha presentato il primo prototipo di un veicolo elettrico da città una priorità. Parola dell’ammini- stratore delegato Harald Krueger: la roadmap di BMW prevede, Arriva Urban EV Concept, il futuro elettrico di Honda infatti, la presentazione entro il 2025 di 25 modelli elettrificati, di Interessanti soluzioni tecniche e una linea molto retrò, con tanto di porte controvento cui ben 12 totalmente elettrici. La i Vision Dynamics dichiara un’au- di Roberto FAGGIANO tonomia di 600 chilometri e una onda ha presentato un modello di velocità massima di 200 Km/h (da auto elettrica per città denominato 0 a 100 in 4 secondi), prestazioni H Honda Urban EV Concept. Si tratta che la mettono in diretta concor- di un modello 100% elettrico che dovreb- renza con la Tesla Model S. Nel be scendere in strada entro il 2019 e che design colpiscono la linea filante inaugura una nuova piattaforma sulla e le ampie superfici vetrate, che si quale poi potrebbero essere sviluppati raccordano perfettamente col tet- altri veicoli. È una tipica tre porte da città to panoramico, oltre ai fari a LED molto adatta ai centri urbani nipponici e dall’aspetto particolarmente avve- con una linea che richiama molto alcune niristico. La calandra, nella quale utilitarie europee del passato e anche dove troviamo ancora il volante - ormai sembrano più poltrone ampie e como- sono annegati numerosi sensori, modelli della stessa Honda. Originali le non bisogna più darlo per scontato in de. Honda parla anche di una wall-box riprende il classico disegno BMW. porte con apertura controvento e ampis- tempi di guida autonoma - e un mega di- che sarà dotata del sistema intelligente Quel che più conta, pare che per simo angolo di accesso, mentre i fari e le splay orizzontale che copre quasi tutto il Power Management per la ricarica e la la casa bavarese non si tratti di un luci led sono tipicamente da prototipo ma cruscotto. Sulla portiera del conducente ripartizione dell’energia tra casa e auto- semplice esercizio di stile, ma di potrebbero anche rimanere sulla versio- ci sono altri display con lo scopo di so- mobile, privilegiando le sorgenti rinnova- una vera e propria anticipazione ne definitiva. Sul frontale e sul posteriore stituire gli specchietti retrovisori esterni, bili come, ad esempio, i pannelli fotovol- di un modello destinato alla pro- si nota un ampio display che oltre al logo che in effetti sul prototipo non ci sono. Al- taici installati sul tetto di casa. Mancano duzione di serie, seppur con un di fabbrica può indicare lo stato di carica l’interno si nota l’utilizzo del legno come per ora informazioni tecniche sulla moto- aspetto probabilmente più “nor- della batteria. Più avveniristico l’interno, ulteriore tocco vintage e anche i sedili rizzazione e sull’autonomia. malizzato”.

 torna al sommario 34 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE AUTOMOTIVE Il SUV Volkswagen si rifà il trucco e integra un sistema di interazione vocale A Torino VW I.D. Crozz II: il crossover elettrico si rinnova arrivano i bus Volkswagen ha presentato il SUV I.D. Crozz II; la produzione in serie è prevista nel 2020 a zero emissioni di Emiliano RAGONI A Torino la startup EvWay ha inaugu- rato 10 colonnine, ognuna con due l Gruppo Volkswagen deve cancella- prese, sparse in diverse zone della re dalla memoria degli utenti lo scan- città. I nuovi punti di ricarica sono I dalo dieselgate che ha pesato molto attivabili via app oppure con apposito di più in termini economici rispetto alle portachiavi RFID. La presenza di vendite che sono rimaste comunque colonnine nella città del Lingotto apre piuttosto solide. Tuttavia il danno di diversi tragitti per le auto elettriche, immagine provocato dai diesel truccati prima difficili o impossibili. Negli stes- è stato notevole specialmente nei con- si giorni il Sindaco Appendino è stata fronti di tutti gli acquirenti che hanno impegnata anche nella presentazione una spiccata sensibilità ambientale. Il di nuovi bus elettrici prodotti dalla nuovo CEO del Gruppo, Matthias Mül- cinese BYD, con capacità di trasporto ler, insediatosi a seguito dell’esplosio- di 77 passeggeri di cui 21 seduti e ne dello scandalo, ha però tratteggia- con una autonomia di oltre 300 km. to la nuova strategia di VW, Together metri (su ciclo NEDC); grazie al sistema è convinto di riuscire a vendere la sua Le batterie al litio dovrebbero essere Strategy 2025, dove le auto elettriche di ricarica rapida con 30 minuti si rie- gamma elettrica a un prezzo competiti- poco più di 300 kWh e questo ha reso dovranno rappresentare vendite com- sce a ricaricarla per circa l’80%. La I.D. vo. La famiglia I.D. convince anche dal superflua l’installazione di stazioni a plessive pari a 2-3 milioni di unità. La Crozz II rappresenta un ulteriore passo punto di vista stilistico: ampie superfici ricarica rapida. I km percorribili sono famiglia VW I.D. è l’espressione con- in avanti di quello che sarà il grande vetrate, interni open-space con sedili più che sufficienti per le tratte urbane creta di questa nuova strategia. Stiamo debutto del colosso tedesco nel mon- singoli e delle prorompenti firme lumi- necessarie. I primi 20 bus saranno in servizio a Torino da ottobre, mentre parlando di una serie di veicoli com- do elettrico. Il Gruppo, grazie alle profi- nose a LED, vero e proprio marchio di altri 3 andranno in dotazione alla pletamente elettrici tutti basati sulla cue joint venture con le aziende cinesi, fabbrica dei tedeschi. città di Novara. medesima piattaforma modulare MEB, appositamente ingegnerizzata per le auto elettriche. Le vetture VW prodotte su questa piattaforma saranno cinque. AUTOMOTIVE L’Alleanza Nissan-Renault ribadisce la propria leadership nei veicoli elettrici Al Salone di Parigi 2016 abbiamo visto la I.D., al Salone di Detroit la I.D. Buzz e al Salone di Shanghai la I.D. Crozz. Nissan-Renault: 12 veicoli elettrici entro il 2022 Proprio la I.D. Crozz, un SUV, al Salone di Francoforte 2017 è stata nuovamen- L’Alleanza ha realizzato un Piano 2022 che prevede anche la riduzione del costo delle batterie te protagonista, questa volta in versio- ne aggiornata. Volkswagen ha, infatti, di E. R. presentato la I.D. Crozz II, concept che a nuova Nissan Leaf (2018) l’ab- anticipa la produzione in serie che av- biamo vista tutti: è una macchina verrà nel 2020 insieme alla versione L elettrica che migliora la precedente compatta a quattro porte. La Crozz generazione, ossia l’auto ad emissioni II, presentata con una vistosa livrea zero più venduta al mondo. Un rinnova- Hibiscus Red Metallic, è un SUV che mento che ha interessato, oltre all’este- ripropone quell’interessante linguag- tica, anche gli aspetti più tecnici come gio stilistico che il gruppo tedesco ha l’autonomia e la relativa capacità della deciso di adottare per i veicoli elettri- batteria. Nissan ha un solido know-how ci. Abbiamo dei cerchi in lega da 21”, nelle auto elettriche e insieme a Renault interni con un’illuminazione soffusa a forma un vero e proprio colosso della sto è quanto contenuto nel Piano 2022 ra CMF fornendo a sua volta componenti LED e un quadro strumenti completa- trazione elettrica. Le intenzioni di Nissan- dell’Alleanza il quale prevede, inoltre, di che verranno utilizzati anche da Nissan- mente digitale. Altra peculiarità della Renault, che insieme formano l’Alleanza, ridurre il costo delle batterie del 20%, di Renault. L’alleanza ha l’obiettivo, da rag- I.D. Crozz è il sistema di interazione sono quelle di ampliare ulteriormente stabilire un tempo di ricarica di 15 minu- giungere entro il 2022, di costruire più di vocale che consente l’apertura e la questa leadership e congiuntamente ri- ti per fornire un’autonomia di 230 km e 9 milioni di veicoli su quattro piattaforme chiusura delle porte ma anche l’attiva- durre i costi di produzione grazie a una l’adozione della nuova tecnologia PHEV comuni. La modularità è la “parola magi- zione del sistema di guida autonoma più stretta integrazione e collaborazione di Mitsubishi Motors come soluzione ca” del settore automotive. In virtù del- I.D. Pilot. Tecnicamente la I.D. Crozz II tra le due aziende, ma anche sfruttando comune delle PHEV di segmento C/D. l’elevato costo di produzione delle auto è dotata di un sistema di trazione inte- la recente acquisizione dei powertrain di L’obiettivo di Nissan-Renault è inoltre le alleanze aiutano le varie aziende del grale 4Motion in grado di adattarsi alle Mitsubishi Motors. L’Alleanza ha intenzio- quello di sviluppare una nuova piatta- settore a consolidarsi. Dobbiamo dare diverse condizioni del manto strada- ne di ribadire la propria leadership nel forma comune per i veicoli di medie atto a Carlos Ghosn, CEO dell’Alleanza, le. Due i motori elettrici: uno sull’asse segmento dei veicoli elettrici attraverso dimensioni, piattaforma che si va ad ag- di aver creato un vero e proprio colosso. anteriore e uno su quello posteriore. un piano che prevede l’introduzione di giungere alla Common Module (CMF) at- La nuova Nissan Leaf ha tutte le carte in L’autonomia complessiva con batteria 12 veicoli elettrici entro il 2022 con au- tualmente utilizzata dall’Alleanza. Anche regola per bissare il successo della pre- completamente carica è di 500 chilo- tonomia di 600 km (su ciclo NEDC). Que- Mitsubishi otterrà accesso all’architettu- cedente generazione.

 torna al sommario 35 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo avuto a disposizione il Note 8 per diverso tempo, ecco la nostra prova approfondita, dettagliata e completa Il Samsung Galaxy Note 8 è un vero capolavoro Il Galaxy Note 8 è il miglior smartphone mai prodotto da Samsung finora, con il Note 8 la Casa coreana ha battuto se stessa

di Roberto PEZZALI opo l’incredibile successo del Galaxy S8, Sam- sung prova il bis con il nuovo Note 8. Si potrebbe D dire che la famiglia Samsung è ora completa: c’è l’S8 classico, grande schermo ma dimensioni compat- te perfetto per chi vuole uno smartphone potente e completo ma non vuole rinunciare alla praticità di un video telefono che in tasca non si sente e che si può usare con una sola mano, e c’è l’S8 Plus, 6.2” di schermo, uso a due mani ma anche più autonomia e ovviamente uno schermo panoramico che lascia senza fiato. Infine il Note 8, ultimo arrivato, stesso dna ma una serie di novità che lo rendono un prodotto forse meno adatto al grande pubblico ma in grado di soddisfare una fetta di utenti che lo smartphone lo usano tanto, soprattutto per lavoro, e che non possono rinunciare alla comodità di avere un piccolo ma fantastico stilo per scrivere, la lab possibilità di una doppia SIM e uno schermo ampio in un form factor che è comunque grande ma che non è affatto ingestibile. Note 8, con pennino e dual SIM, con Samsung Galaxy Note 8 doppia fotocamera e 6 GB di RAM, si candida ad esse- UNO SMARTPHONE FANTASTICO CHE VALE QUELLO CHE COSTA 999,00 € re il miglior smartphone mai realizzato da Samsung ed è anche giusto così, perché la famiglia Note rappresen- Abbiamo lasciato volutamente il discorso del prezzo nelle conclusioni perché solo dopo aver letto la prova si può capire perché questo smartphone costa 999 euro. Se il Galaxy S8+ costa di listino 929 euro, Note 8 con doppia fotocamera e penna costa il giusto, anzi, forse la ta un prodotto unico e inimitabile sul mercato e deve differenza di prezzo doveva essere più marcata. Il Note 8 forse non è d’impatto come l’S8 con le sue linee curve ma il design è studiato per esprimere il massimo livello tecnologico dell’azienda facilitare l’uso con la penna e per sembrare più sobrio. Siamo di fronte sicuramente al miglior smartphone fatto da Samsung, e rispetto al coreana in ambito mobile. Abbiamo tra le mani il Galaxy Galaxy S8 anche il sensore di impronte sul retro che ci era sembrato posizionato malissimo qui riesce ad essere più sfruttabile. L’unico aspetto Note 8 da ormai qualche settimana e lo stiamo usando criticabile è la gestione dello schermo wide color gamut, una Ferrari che Android ha trasformato in una 500: con l’arrivo di Android 8.0 parte delle cose dovrebbero comunque risolversi. al posto del Galaxy S8 Plus e siamo finalmente in grado di dire se Samsung è riuscita a battere se stessa. Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo Come un S8 Plus ma non è un S8 Plus 9.1 10 9 8 9 9 8 A prima vista si potrebbe dire che il Note 8 è un Galaxy S8 Plus: le differenze sulla scheda tecnica COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE sono minime, 6.2” contro i 6.3” del Note, e lo schermo - Qualità costruttiva ai massimi livelli - Parte della potenza hardware è penalizzata da Android Infinity Display restituisce la stessa identica sensazio- - Modalità ritratto di notevole impatto - 999 euro sono tanti, anche se li prodotto li vale - La penna che funziona così bene ce l’ha solo lui - Il sensore sul retro è usabile, ma se fosse da un’altra parte ne di uno smartphone dove le cornici sono ridotte al sarebbe meglio minimo e dove la parte frontale è un enorme muro di pixel. In realtà il design del Note 8 è molto più squadrato, e sebbene lo schermo abbia la stessa pro- “freddo” del metallo che lascia la percezione di avere caso di caduta sul fianco il vetro possa rompersi. porzione 18.5:9 del Galaxy S8 tra le mani sembrano tra le mani un prodotto solido e robusto. L’idea che ci La versione Midnight Black da noi provata è sicura- prodotti diversi, più pratico da tenere tra le mani l’S8, siamo fatti, guardando il Note 8 nei minimi dettagli, mente più sensibile alle impronte ma è anche in as- leggermente più spigoloso il Note 8. è che ogni piccolo aspetto sia stato curato: il piccolo soluto la più bella da vedere, con lo smartphone che Il livello costruttivo è eccellente: tra le mani la cornice scalino che c’è infatti tra la cornice metallica e il vetro sembra un monolite nero e l’enorme Infinity Display metallica del Note 8 trasmette quella sensazione di curvo, lungo i bordi, è fatto proprio per evitare che in che si stacca in modo netto con i suoi colori saturi e la sua luminosità elevata. Inoltre il nero snellisce, sem- bra più piccolo. Ottimo il posizionamento del jack au- dio, nella parte bassa di fianco alla porta USB Type C, intelligente e pratico lo slot per la S-Pen, anche lui ricavato in un angolo. Con le antenne perfettamente mimetizzate il corpo del Note 8 è waterproof e protet- to IP68, esattamente come il Galaxy S8, quindi immer- sione fino a 1 metro per 30 minuti. Presente anche la ricarica wireless, ed è giusto ricordarlo perché negli ultimamente sembra che la ricarica wireless l’abbia inventata Apple.

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TEST Samsung Galaxy Note 8 segue Da pagina 36 

USB super veloce e doppia SIM La porta USB del Galaxy Note 8 è un vero USB Type C con controller USB 3.1. Samsung ha riposto molta atten- zione in questo componente perché è la porta di ac- cesso per usare Dex, la docking station che trasforma Galaxy Note 8 e Galaxy S8 in una sorta di computer al quale collegare un monitor esterno, mouse e tastiera. La velocità di trasmissione di file, foto e video tramite la porta USB è impressionante: la banda c’è, e le me- morie interne Samsung fanno l’altra parte del lavoro. La porta funziona anche per la connessione di dispositivi esterni e anche per collegare un monitor: sebbene non e il risultato è uno schermo che nati- sia presente la certificazione MHL basta un qualsiasi vamente ha 552 punti per pollice. Lo adattatore USB Type C - HDMI per agganciare il Note schermo è leggermente meno curvo ad uno schermo. Abbiamo provato sia un adattatore di quello del Galaxy S8, una scelta destinato al MacBook Pro sia l’adattatore che Huawei dovuta ovviamente alla necessità di fornisce insieme al suo nuovo MateBook ed entrambi usare il pennino e di poterlo sfrut- funzionano senza problemi. tare tutto: S Pen scrive infatti anche Purtroppo collegando questi adattatori dal costo tutto sui bordi arrotondati, non ha limiti sommato contenuto (15 euro su Amazon) l’ambiente di sorta. Samsung ha ridotto anche “Dex” non viene visualizzato: questo è un blocco sof- la curvatura dello schermo agli an- tware messo da Samsung per dirottare gli acquisti ver- goli, mangiando qualche pixel in so Dex Station, che comunque non costa troppo, 99 meno. Lo schermo ha un rapporto euro. Alcuni sviluppatori, infatti, hanno scoperto come di forma di 18.5:9 risultando quindi sbloccare l’interfaccia Dex con qualsiasi dock modi- decisamente lungo e leggermente ficando un registro del kernel, ma è una operazione più stretto di uno schermo in formato 16:9 classico: Lo schermo è stato certificato Ultra HD Mobile Pre- che ovviamente sconsigliamo, meglio comprare Dex e lo schermo, giusto per dare un’idea, è largo quanto mium e riesce a gestire contenuti HDR, tuttavia proprio andare sul sicuro. il 5.5” dell’iPhone 7 Plus ma ci sono almeno 2 centi- per la mancanza della gestione del wide color gamut Sul Galaxy Note 8 Samsung ha anche introdotto per metri in più di spazio utile in altezza. Se le dimensioni non si potrà al momento godere dell’intera resa cro- la seconda volta la doppia SIM: la prima implementa- dei Galaxy Note 8 possono preoccupare, visto che si matica di un vero contenuto HDR come su un TV Ultra zione è stata sul J7 e dobbiamo dire che forse in quel parla di schermo grandissimo e di ingombro notevole, HD o su un dispositivo Wide Color Gamut a 10 bit. Per caso è venuta meglio: sul Note 8 si deve scegliere tra possiamo dire che sono solo pochi millimetri in più del- qualche dettaglio in più sullo schermo del Note 8 vi seconda SIM e micro SD, mentre sul J7 si possono ave- l’iPhone, quindi se l’iPhone sta in tasca, e ci sta, anche lasciamo all’approfondimento tecnico. re entrambe. Non è un grosso problema, ma Samsung il Note 8 sta in tasca senza alcun problema. porta in Italia il Galaxy Note 8 nella sua versione da 64 Molto buono il trattamento oleofobico dello schermo, Il sensore sul retro non è scomodo GB dove solo 50 GB sono liberi. A qualcuno 50 GB le dita scivolano bene e lasciano pure meno impron- come sull’S8 potrebbero anche bastare, ma se il Note diventa uno te rispetto a quelle del prodotto Apple, che abbiamo Come sul Galaxy S8 anche sul Note 8 non c’è spazio strumento da lavoro e lo si usa con Dex una card di preso un po’ come metro di paragone. Da segnalare per il tasto di sblocco frontale e quindi nemmeno per il espansione da almeno 64 GB per documenti, video e però che nonostante il Gorilla Glass lo schermo non sensore biometrico, che è stato spostato sul retro. La foto è d’obbligo e in quel caso addio dual SIM. è troppo resistente ai graffi: lo abbiamo tenuto senza posizione del sensore di impronte resta quindi infelice custodia e qualche graffietto c’è. come lo era sull’S8, ma per qualche strano motivo ci è Schermo spettacolare limitato da Android Per quanto riguarda la qualità dello schermo abbia- sembrato più facile da raggiungere, forse per l’incavo Il display OLED del Galaxy Note 8 è senza dubbio mo dedicato un approfondimento molto accurato forse perché è stato posizionato in una zona legger- uno dei migliori schermi mai usciti da Samsung Di- sull’AMOLED del Samsung, ma per chi non volesse mente più naturale, spostato verso il bordo. Afferrando splay. Siamo di fronte ad un OLED a matrice attiva da leggerlo diciamo che è uno schermo cromaticamente lo smartphone con una mano sola il dito indice va a 2960 x 1440 pixels distribuiti di una diagonale di 6.3”, accurato che viene penalizzato dal sistema operativo posizionarsi esattamente sopra il sensore, senza do- Android 7 incapace di gestire profili colore e Wide ver fare torsioni strane e senza il rischio di andare a Color Gamut. Ottima la luminosità e buona anche l’ac- coprire la camera. Se si usa una custodia però cambia curatezza cromatica del profilo di base sRGB, con un tutto, la presa diventa decisamente meno naturale. margine di errore rispetto al riferimento sotto la tolle- Rimangono i due metodi di sblocco alternativi, quello ranza. Il sensore di luminosità funziona bene, è rapido con il volto che non funziona male ma non è affatto e preciso, e consigliamo vivamente di usare la lumi- sicuro e quello tramite iride che è più sicuro ma lento nosità automatica: in manuale, anche selezionando il e macchinoso: alzare i telefono al livello degli occhi massimo livello, lo smartphone non riesce a erogare per sbloccarlo fa un po’ fare la figura dei fessi. A quel più di 567 nits con una finestra bianca al 10%. punto meglio il codice sullo schermo. Senza calcolare In modalità automatica, invece, Samsung spinge che non sempre funziona, dipende molto dalle condi- l’OLED oltre il suo limite facendogli toccare i 964 nits. zioni di luce. Questa è la luminosità massima che lo schermo riesce a generare, ovviamente su una finestra ridotta. segue a pagina 38 

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TEST Samsung Galaxy Note 8 segue Da pagina 37 

Hardware di alto livello I 6 GB di RAM sono per DEX Il cuore del Galaxy Note 8 è il processore Exynos 8895 realizzato con processo produttivo a 10 nano- metri e affiancato da 6 GB di RAM e da 64 GB di sto- rage UFS super veloce. Qui Samsung non si è affatto risparmiata, e se i 6 GB possono sembrare troppi per il solo smartphone bisogna considerare che quando si usa Dex il sistema ha bisogno di molte più risorse. In ogni caso Samsung riesce a gestire perfettamente i processi e anche con tante schede del browser aperte e tante app in background non abbiamo mai avuto né il minimo rallentamento né scatti di sorta. Il merito è di tutto l’ecosistema, da una parte le me- morie velocissime che rendono fulminea l’apertura di ogni applicazione dall’altra di un processore che co- munque riesce ad avere prestazioni anche superiori a quelle del Qualcomm 835 utilizzato sul modello ame- ricano. Samsung conosce bene il suo processore e si vede, perché riesce a gestirlo in modo davvero impec- cabile. Come sempre resta da capire come si compor- terà lo smartphone dopo svariati mesi di utilizzo, ma spesso ci si dimentica che se tra due mesi dovessero verificarsi rallentamenti la colpa non è di Samsung ma Alcune foto foto che abbiamo scattato con il Note 8, cliccare sull’immagine per vedere l’ingrandimento. del sistema operativo. Si può usare il Note 8 senza pennino? Sicuramente si, chiama Live Focus. L’ingrandimento in ogni caso viene La penna non è indispensabile come si può usare anche solo con il pennino, è solo fatto con la camera secondaria solo se le condizioni Ma se si inizia ad usare… questione di abitudine. A volte serve, e serve davvero, di luce lo permettono: Samsung in condizioni di poca Il valore aggiunto della gamma Note è senza dubbio e in questo caso non basta far altro che premere nella luminosità usa la camera principale e il risultato è effet- S-Pen, la piccola penna che si infila nella parte inferio- parte bassa, estrarlo ed usarlo. Sul Note 8 Samsung ha tivamente migliore. La qualità del sensore principale re dello smartphone e che permette di interagire diret- introdotto anche una serie di novità legate al softwa- è sostanzialmente quella dell’S8, eccezionale per le tamente con lo schermo che è dotato di un digitalizza- re di gestione di S-Pen: per prendere appunti veloci dimensioni quando c’è molta luce e davvero buona tore hardware. Lo stile del Note 8 è sostanzialmente basta estrarre la penna e scrivere direttamente sul- anche in condizioni di scarsa luminosità. Certo, chi quello del Note 7, una penna con punta da 0.7 mm di l’Always On Display, utile per annotare un numero di guarda le foto al 100% troverà il classico rumore e un diametro e capace di gestire fino a 4096 livelli di pres- telefono, una cifra o un nome, e volendo si possono po’ di dettaglo impastato ma stiamo parlando di un sione. S-Pen può essere inserita in entrambi i casi ed inviare messaggi live con effetto “scritta”. sensore grande un unghia che, per le sue dimensioni, è passiva, con il tasto funzione alimentato dal campo Questa è una delle caratteristiche più divertenti: il scatta foto quasi miracolose. elettromagnetico generato dallo schermo stesso. messaggio viene inviato sotto forma di gif animata con Si apprezzano la rapidità della messa a fuoco dual Sull’accuratezza del pennino e sul tempo di risposta si un simpatico effetto scintilla. Migliora la parte di tradu- pixel e l’efficacia dello stabilizzatore, sia in ambito foto- è già parlato tante volte, Samsung ha ormai raggiun- zione, migliorano le note generali con la possibilità di grafico dove per fare una foto mossa bisogna davvero to l’eccellenza nella gestione di questo piccolo stilo, arrivare fino a 100 pagine di appunti e ’èc anche pre- impegnarsi sia in ambito video, dove lo smartphone anche se per usarlo bisogna fare un po’ l’abitudine. installata Pen-Up, applicazione davvero ben fatta utile riprende con risoluzione massima di 4K a 30 fps. Lo schermo più stretto di un classico 16:9 limita un po’ non solo per stimolare la creatività ma per prendere La nostra prova del reparto fotografico verte ovvia- l’area utile, e il bordo che è comunque leggermente confidenza con la penna. mente su quella che è la modalità Live Focus, che curvo non è sfruttabile a pieno (anche se lo stilo ci scri- Samsung ha saputo interpretare davvero bene per ve), ma per prendere appunti e scrivere note a margi- Come migliorare una fotocamera due motivi: si può variare l’effetto sfuocato anche ne di un documento o di un testo è decisamente utile. già eccelsa dopo aver scattato la foto, e la variazione non crea ar- La fotocamera del Galaxy S8 è a nostro avviso e come tefatti di sorta come accade invece sugli smartphone dimostrato con il nostro test sul campo la miglior fo- Huawei, e vengono salvati contemporaneamente sia tocamera mai montata da uno smartphone, e il Note 8 lo scatto tele sia quello grandangolare, che può sem- ora affianca alla stessa fotocamera un secondo sen- pre essere utile. Giusto una nota: questo scherzetto sore per dare al Note quella funzionalità che molti in- di salvare nel jpeg tutti i dati ha un piccolo effetto col- vidiano all’iPhone 7 Plus, ovvero una modalità ritratto laterale, ogni singolo scatto pesa ben 18 MB perché capace di offrire un bokeh realistico e convincente. Il integra anche le altre foto mascherate nel file. sensore principale, stabilizzato ottico, è un 12 mega- La qualità è quella che si può vedere qui sopra: ottima pixel F1.7 mentre il sensore secondario, sempre da 12 definizione per la lente tele e un risultato che convince megapixel, ha una lente tele che è necessariamente a pieno, soprattutto se esaminiamo i bordi che sono più buia, F2.4. Quest’ultimo, anche lui stabilizzato otti- solitamente la parte più difficile da gestire. co, può essere usato per un ingrandimento 2x e come camera principale per la modalità ritratto che Samsung segue a pagina 39 

 torna al sommario 38 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Samsung Galaxy Note 8 segue Da pagina 38 

Aspettando Android 8 Sul Galaxy Note 8 Samsung ha installato Android ver- sione 7.1 con la sua personalizzazione dell’interfaccia. Una interfaccia veloce, con icone ben disegnate e completa in tutti i suoi punti: è soggettivo, ma la pre- feriamo e non di poco rispetto alla versione stock di Android: eliminando animazioni inutili e intervenendo su ogni piccolo dettaglio grafico Samsung è riuscita a correggere molte criticità della interfaccia utente di Android. Sullo schermo grande e stretto abbiamo apprezzato moltissimo la possibilità di dividere lo schermo in due: poter prendere una nota mentre si guarda un filmato o tenere due applicazioni a fianco sullo schermo è una operazione che sul Note 8 inizia ad avere un po’ di senso, anche se siamo convinti che questa è una feature più fa tablet. Samsung permette anche di abbinare le app per lanciarle contemporanea- mente in modalità dual screen. Non mancano ovviamente tutte le impostazioni già presenti sull’S8 e gli utili pannelli Tag Edge, utili anche se lo schermo non è poi così “edge”. Siamo più che a collegare lo smartphone in ufficio o quando’è c occa- Il reparto di rete del Galaxy Note 8, che come abbiamo certi, visto che lo stiamo provando sull’Xperia XZ1, che sione. Il Note 8, con la sua carica rapida e la possibilità già detto può contare su una doppia SIM, è decisamen- Android Oreo potrà migliorare in modo netto il Note 8 di carica wireless riesce in pochissimo tempo a recu- te di buon livello: la ricezione telefonica non è buona sotto il profilo software, andando a correggere proble- perare buona parte della carica persa, e anche se un come quella di un Huawei P10 Plus ma è comunque matiche strutturali come la gestione dello schermo e giorno non lo abbiamo ricaricato nel pomeriggio siamo buona mentre è eccellente la parte dati, con un modem dell’audio e migliorando anche la gestione energetica. arrivati senza problemi fino a sera. Utilizzando carica LTE Cat 16 pronto alle reti di nuova generazione. Il Note batteria molto più potenti la ricarica è poi fulminea: con 8, come il Galaxy S8, può contare anche su bluetooth L’autonomia è un finto problema il caricatore del MacBook Pro da 60 Watt basta dav- 5.0 con tutte le sue estensioni e sulla presenza all’inter- Ricezione migliorabile vero poco per tornare ad avere almeno 8 ore di uti- no del modulo Ant+ per collegare accessori fitness. Se sul Galaxy S8 Plus Samsung ha utilizzato una bat- lizzo continuo. Ovviamente c’è chi pretende che uno teria da 3500 mAh, sul Note 8 la scelta è caduta su un smartphone faccia tutta la giornata senza problemi, e il Buon audio ed è merito delle cuffie AKG accumulatore al litio da 3300 mAh, quindi leggermen- Note 8 ci riesce, ma bisogna sempre considerare che Nonostante l’assenza del processore Qualcomm te più piccolo. Il limite è ovviamente fisico: la presenza tenere le batterie al 10% o 15% non è affatto salutare, usato sul modello americano Samsung ha integrato di S-Pen all’interno riduce lo spazio utile. Nonostante meglio una ricarica appena si può e la batteria dura più ugualmente nel Galaxy Note 8 il profilo AptX (tecno- questo non ci siamo mai trovati in seria difficoltà con il a lungo. L’impatto dello schermo sempre attivo sull’au- logia Qualcomm) e a beneficiare della cosa sono i Note 8, più che altro perché bisogna capire che non è tonomia c’è, ma è talmente basso che non conviene dispositivi audio wireless bluetooth compatibili come aumentando la capacità di una batteria che si risolvono affatto disattivare questa utile funzione. Molto meglio diffusori e auricolari. Chi vuole ottenere però la miglior tutti i problemi ma è piuttosto cambiando il modo in cui stare attenti alle app che si usano, perché ci sono appli- resa audio deve sfruttare gli auricolari in dotazione: il si usa lo smartphone. Le batterie al litio soffrono parec- cazioni e giochi poco ottimizzati che drenano batteria player audio integrato riproduce file audio DSD e Flac chio quando sono scariche e tutti dovrebbero abituarsi anche a schermo spento. e, sebbene siamo convinti che venga a mancare un po’ la qualità del file originale per un DAC non eccelso le cuffie in dotazione prodotte da AKG suppliscono alla conversione non perfetta. Il DAC che LG usa sul- la sua serie V è di tutt’altro livello ed è hi-res, ma la qualità che si ottiene con le cuffie GAK e il Note 8 non è affatto da trascurare, anzi, lascerebbe sorpreso anche chi solitamente predilige un ascolto di qualità e cerca di evitare la musica compressa o lo streaming. Bastava poco probabilmente per rendere il Note 8 un player audio di altissimo livello, e siamo certi che con l’acquisizione di harman/kardon il prossimo passo di Samsung andrà proprio in questa direzione per poter portare l’audio al livello del video. Se l’altoparlante sul fondo offre una notevole pressione sonora il tim- bro è abbastanza citofonico e sbilanciato sulle alte frequenze. La capsula auricolare, invece, riesce ad essere chiara corposa: anche con il frastuono di una metropolitana in corsa si riescono a fare telefonate senza sforzarsi troppo per capire cosa sta dicendo la persona con cui stiamo parlando.

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UN’IMMAGINE ECCEZIONALE MERITA UN SUONO ECCEZIONALE

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C70_it_EISA.indd 1 27/07/17 15:57 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST In prova lo smartphone top di gamma presentato a IFA con cui Sony ha deciso di affrontare la seconda metà dell’anno Sony Xperia XZ Premium non ha paura di nessuno Xperia XZ Premium è uno smartphone di sostanza e dal design controverso, che non ha nulla da invidiare alla concorrenza

di Vittorio Romano BARASSI

onostante risultati finanziari non brillanti, la di- visione mobile di Sony non getta la spugna e N anche quest’anno ha fatto di tutto per portare sui mercati soluzioni “alternative” a quelle proposte dai soliti noti. Xperia XZ Premium vuole essere pro- video prio questo: un prodotto diverso dai soliti Samsung e Huawei (tanto per citare i due nomi più rappresentativi del mercato Android), ma che non sia da meno sotto nessun aspetto. Si tratta di un top di gamma di grande personalità con cui abbiamo passato gran parte del mese di agosto e del quale siamo riusciti a scorgere ogni sfaccettatura, sia nel bene che nel male. Prima di scrivere questa recensione abbiamo atteso IFA 2017, durante la quale Sony ha lanciato i nuovi Xperia XZ1 e XZ1 Compact, prodotti che si vanno affiancare allo lab smartphone oggetto della prova. Ci sarà tempo per provare anche loro, ma ora tocca a XZ Premium. Sony Xperia XZ Premium Grosso e pesante, ma tutti i tasti NON HA PAURA DI NESSUNO, MA IL DESIGN È MIGLIORABILE 769,00 € sono al posto giusto Con i suoi 156 x 77 x 7,9 millimetri Xperia XZ Premium Come gran parte dei suoi predecessori, anche l’ultimo top di gamma Sony si dimostra essere un ottimo prodotto. Ha tutte le carte in regola per battagliare alla pari con gli altri protagonisti del mercato e resta davvero un mistero il perché la divisione Sony Mobile non riesca mai è oggettivamente uno smartphone dalle dimensioni a spiccare il volo. Certo, il design è piuttosto controverso e lo smartphone è uno dei più grandi - e pesanti - presenti in commercio, ma le considerevoli; mentre il mercato sta andando verso specifiche sono al top e le prestazioni non sono da meno; lo schermo è unico (4K e HDR) e la fotocamera da 19 megapixel fa fotografie davvero soluzioni borderless, Sony ha deciso di proporre un molto belle (di giorno). Se il design vi convince, perché non dovreste comprarlo? prodotto dalle cornici molto pronunciate, caratteristica questa che pur non convincendo appieno, differenzia Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo il dispositivo dalla massa. Xperia XZ Premium è anche 8.3 pesante: i 195 grammi, nonostante siano ben distribuiti, 9 9 7 8 7 8 si sentono tutti e chi è abituato a maneggiare smar- COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE tphone più leggeri farà molta fatica a digerirli. La sen- Ottime foto in condizioni ideali, comodo il tasto di scatto Foto così così quando cala la luce sazione di solidità, però, è assoluta. Costruzione di livello, finiture di pregio Pesa 195 grammi ed è enorme Il top di gamma Sony è caratterizzato da una costru- Prestazioni ai massimi livelli Una batteria più grande ci sarebbe stata bene... zione invidiabile: Gorilla Glass 5 davanti e dietro, bordi e tutto il telaio in alluminio. Resiste ad acqua e polvere ha integrato un precisissimo sensore di riconoscimen- te: in alto vi è la fotocamera e al suo fianco vi è una e la certificazione IP68 è lì a testimonianza di tutto ciò. to delle impronte digitali nel tasto di sblocco: funziona piccola area dedicata al sistema di messa a fuoco e al Sul lato sinistro vi è un carrellino estraibile sul quale benissimo ed è estremamente comodo. Dopo qualche flash; inutile sottolineare come il vetro posteriore tende posizionare nanoSIM e microSD mentre sul versante ora di abitudine non vorreste averlo da nessun’altra a trattenere qualche ditata di troppo. opposto, quello destro, vi sono i pulsanti, tutti posizio- parte. Sul lato corto superiore c’è un microfono secon- Tutto sommato si tratta di un dispositivo davvero ben nati in maniera impeccabile: bilanciere del volume più dario e il jack da 3.5mm mentre quello inferiore è ca- costruito, con finiture di altissimo livello e una solidità in alto, tasto di sblocco al centro e pulsante dedicato ratterizzato dal microfono principale e dalla porta USB incredibile. Il colore dell’esemplare che Sony ci ha in- per la fotocamera (con doppia corsa) in basso. Sony Type-C (standard 3.1). Il retro è molto pulito ed elegan- viato per la prova (Deepsea Black) probabilmente è il migliore del lotto tra cui scegliere (composto anche Lu- minous Chrome e Bronze Pink), poiché non enfatizza le imponenti cornici del dispositivo. 4K e HDR, un display unico ma inutile Uno dei pezzi forti di tutto il pacchetto offerto da Xperia XZ Premium è senza ombra di dubbio rappresentato dal display. Sony ha deciso di esagerare e ha instal- lato sullo smartphone in questione un pannello da 5,46 pollici di diagonale, LCD IPS, capace di una riso- luzione pari a 3840 x 2160 pixel; gli amanti dei numeri saranno felici di scoprire come rapportando il numero dei pixel e la superficie si ottiene lo straordinario valore

segue a pagina 42 

 torna al sommario 41 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Sony Xperia XZ Premium non piacerà moltis- simo agli amanti di segue Da pagina 41  Android “al naturale” ma che indubbia- di 807 pixel per pollice. Un’enormità. mente è ben conge- Dotare uno smartphone di un pannello simile è comun- gnata. Nonostante il que un puro esercizio di stile: nonostante la definizione percepibile zampino impressionante anche con la metà dei pixel l’immagine dell’azienda giap- sarebbe risultata compatta e l’autonomia ne avrebbe ponese sul sistema, beneficiato. Lo schermo comunque riesce a offrire Xperia XZ Premium buone prestazioni, soprattutto in termini di contrasto non ha mai palesato con circa 1.800:1 e di luminosità, dove raggiunge i 535 alcuna incertezza, nits. Oltre ai 10 bit e al supporto Wide Color Gamut va segno tangibile di ricordato il supporto HDR: Netflix ha inserito nella sua come il connubio con piattaforma il supporto allo XZ Premium a inizio agosto la UI funzioni bene; e un piccolo vantaggio c’è, per quanto l’HDR su uno mai uno scatto, mai schermo così piccolo ci sembra tanto assurdo quanto un rallentamento o il 4K. Sony poteva lavorare decisamente meglio sulla un’incertezza. Anche calibrazione: oltre ad una temperatura colore di default dopo i nostri classici test “forsennati” di apertura/chiu- pre costanti. Il 4K in ambito mobile non ha ancora pre- un po’ freddina va segnalato anche un deltaE legger- sura veloce di applicazioni, Xperia XZ Premium non so piede; quando arriveranno giochi davvero in grado mente elevato. Solo con Android Oreo, in ogni caso, si ha fatto una piega. Con un uso intenso è percepibile di supportare tali risoluzioni, sicuramente esisterà già riusciranno a vedere schermi di qualità che rispondono un certo riscaldamento della porzione superiore del hardware in grado di gestire alla perfezione il tutto. Ov- nel modo giusto alle varie applicazioni. Lo schermo si dispositivo, mai fastidioso, poiché solitamente abba- viamente XZ Premium non ha nessun problema nella vede benissimo sotto il sole e il sensore di luminosità è stanza distante dalla porzione cui si è soliti impugna- riproduzione di filmati H.265. veloce e preciso. Al di sopra e al disotto del display vi re lo smartphone. Le principali applicazioni di sistema sono i due speaker frontali, capaci di una buonissima (musica, album, video, e-mail, etc.) sono firmate Sony e A chi servono 960 fps? potenza di riproduzione, ma dalla qualità tutt’altro che risultano di ottima qualità; c’è qualche app secondaria La fotocamera principale da 19 Megapixel è un altro de- memorabile. un po’ invasiva con le notifiche (News, What’s New) ma gli elementi di maggior forza di Xperia XZ Premium; il dalle impostazioni si può facilmente scegliere di impe- sensore è un ExmorRS IMX400 da 1/2.3” il quale è coa- Prestazioni da numero uno dire l’invio di notifiche a raffica. L’installazione delle app diuvato da un piccolo quantitativo di RAM dedicata (c’è Cuore pulsante del top di gamma Sony è il chipset avviene in maniera rapida e i 64 GB di memoria fisica, proprio un chip apposito) che garantisce alla fotocame- Snapdragon 835 di Qualcomm con la sua CPU octa- espandibili con microSD fino a 256 GB, sono più che ra prestazioni superiori alla media. Grazie a questo pic- core affiancata a 4 GB di memoria RAM. A bordo c’è sufficienti per praticamente ogni tipologia di utilizzo (il colo accorgimento si può scattare molto velocemente Android Nougat 7.1.1, sistema operativo che nel corso sistema occupa 14 GB). (cinque volte più rapidamente rispetto al precedente della nostra lunga prova ha subito un paio di aggior- La gestione grafica è affidata alla GPU Adreno 540, la sensore “top” da 23 Megapixel), mentre il tempo tra namenti (patch di agosto 2017); inoltre, Sony nel corso quale si trova a suo agio anche al cospetto del display uno scatto e l’altro è potenzialmente inesistente. di IFA 2017 ha confermato più volte che molto presto 4K installato su XZ Premium. Il motivo è presto detto: Il sistema di messa a fuoco è di tipo ibrido predittivo arriverà anche l’update ad Android Oreo 8.0 (installato ogni applicazione e gioco renderizza a 1080p, quindi (riconoscimento di fase + laser) e funziona sempre in “di fabbrica” su XZ1 e XZ1 Compact). nonostante l’enorme mole di pixel da gestire il lavoro maniera impeccabile; senza ombra di dubbio è uno dei Come di consueto, Sony ha portato a bordo di della GPU è tutto sommato “leggero”. Lo smartphone migliori che ci è mai capitato di incontrare su uno smar- Xperia XZ Premium la sua interfaccia grafica proprie- si comporta benissimo con i giochi 3D che siamo soliti taria, una UI molto razionale e piacevole alla vista, che utilizzare nei nostri test, manifestando framerate sem- segue a pagina 43 

Alcune foto scattate con il Sony Sony Xperia XZ Premium , cliccando con il mouse è possibile visualizzare un ingrandimento.

 torna al sommario 42 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE PC Tra agosto e settembre Piriform, l’azienda che produce CCleaner, ha distribuito inconsapevolmente un potente malware L’infezione diffusa da CCleaner è grave, da allarme rosso Il malware è molto più sofisticato di quanto si fosse ipotizzato. Tra le vittime nomi illustri come Microsoft, Google e Samsung

di Mirko SPASIANO te sugli ultimi quattro giorni di attività di te nella memoria un server del tipo command-and-con- del PC, senza però econdo quanto emerso, il rischio trol utilizzato dagli ideatori del malware mai passare per la associato all’infezione propagata – server che consentiva di controllare scrittura su disco. S da CCleaner è molto più alto di da remoto le macchine infette. Pare che Inutile dire che tutto quanto si fosse ipotizzato inizialmen- in questo lasso di tempo la backdoor ciò rende davve- te. Da una prima analisi era emerso abbia puntato espressamente dispositi- ro ardua qualsiasi che il malware distribuito attraverso vi di alcune aziende di alto profilo, come operazione di ri- CCLeaner 5.33.6162 e CCleaner Cloud Samsung, Sony, Google, Microsoft e levamento. Craig 1.07.3191 – entrambe nelle varianti per Cisco. Tuttavia, se si considera che la Williams, Senior PC con architettura a 32 bit – avesse backdoor è stata attiva per 31 giorni, è Technology Leader esclusivamente raccolto informazioni probabile che le macchine affette siano di Talos, sostiene sulle macchine infette. Tuttavia, secondo nell’ordine delle centinaia. che l’unico rimedio contro la backdoor è tantomeno il loro scopo. Tuttavia, se- un’analisi pubblicata dal Talos Group Come si suol dire in questi casi, però, formattare l’hard disk. Aggiornare i pro- condo Williams, chi ha creato il malware di Cisco Systems, 20 PC su 700.000 non c’è limite al peggio. Pare infatti che dotti CCleaner non azzera affatto i rischi, ha investito ingenti risorse, adoperando analizzati si sarebbero visti sfruttare ap- il malware abbia una struttura davvero in quanto bloccherebbe esclusivamente anche un gran numero di sviluppatori pieno la backdoor aperta dalle versioni sofisticata, con svariati “assi nella manica” il primo stadio dell’infezione: la raccolta per perfezionare il codice. In un’intervi- di CCleaner incriminate. per celare la natura malevola del codice. d’informazioni. Purtroppo il malware è in sta con Ars Techica, Williams ha dichia- Questo numero, però, è soltanto una Sembra, inoltre, che il malware prevedes- grado di sopravvivere anche ad un’even- rato che è chiaro che gli artefici di tutto frazione dei dispositivi oggetto di que- se addirittura un terzo stadio d’infezione tuale disinstallazione. ciò non sono affatto alle prime armi e sto secondo stadio d’infezione. Infatti, il che ha quasi del fantascientifico: un’infe- Finora non è stato ancora possibile in- che riproveranno senz’altro ad utilizza- dato dei 20 PC è basato esclusivamen- zione “immateriale”, iniettata direttamen- dividuare i responsabili dell’attacco, né re il loro malware.

TEST default dall’applicazione è quella 1080/30p, la quale Sony Xperia XZ Premium non spicca per resa complessiva. C’è anche la possi- video bilità di registrare a 1080/60p. Ricordate la RAM extra segue Da pagina 42  installata al fianco del sensore e del processore d’im- magine? Serve anche a permettere registrazioni video tphone, se non il migliore. L’obiettivo è un Sony G Lens (a 720p) in super slow-motion allo straordinario frame- f/2.0 da 25mm che manca di stabilizzatore ottico; c’è rate di 960fps; c’è una modalità apposita, non proprio solo uno SteadyShot elettronico. Le fotografie scattate intuitiva e pratica: si avvia la registrazione, si preme il lab con Xperia XZ Premium hanno punti di forza ma anche pulsante a schermo dedicato allo slow-motion e da qualche debolezza: eccellenti con illuminazione otti- quel momento lo smartphone salverà i successivi 0,18 male, solo sufficienti quando la luce scende. Di giorno secondi a 960fps. Beccare il momento giusto spesso Sony Xperia XZ Premium gli scatti hanno una qualità invidiabile e probabilmente è impossibile, ma si possono fare più tentativi in uno Video di prova a 960 fps non c’è smartphone in grado di pareggiare la qualità stesso video. La qualità delle clip, come ampiamente complessiva; ottimi dettagli, gestione dell’esposizione pronosticabile, è tutt’altro che eccezionale; con tanta Cast e Miracast, così come ovviamente può fungere esemplare e colori fedeli. Nel periodo in cui siamo stati luce i risultati sono accettabili, ma di sera o al chiuso da server/client DLNA; lo smartphone è inoltre com- in compagnia con lo smartphone in questione abbiamo scordatevi video anche solo accettabili. Niente male la patibile con il sistema PS4 Remote Play. Ci sono GPS, fatto oltre 900 fotografie e sono pochissime quelle - fotocamera frontale da 13 megapixel; grazie a lenti f/2.0 GLONASS e possibilità di aggancio a Galileo e BeiDou. diurne - che ci hanno deluso. Diverso il discorso se si permette buoni selfie e assicura anche registrazioni vi- Manca la radio FM. guardano gli scatti fatti in notturna; il sensore fa molta deo (a 1080/30p) di qualità più che sufficiente. Atten- Poco da dire sull’autonomia: Sony Xperia XZ Premium più fatica, il livello di dettaglio scende in maniera im- zione solo alla distorsione dell’obiettivo 22mm. con la sua batteria da 3230mAh non fa miracoli. Si arri- pressionante ed emerge prepotentemente un rumore va a sera sempre con una certa tranquillità ma negli ul- che il software fa fatica ad arginare. L’assenza dello LTE a tutto Gigabit, batteria nella media timi mesi abbiamo provato smartphone con hardware stabilizzatore ottico si sente e l’apertura f/2.0 non è Xperia XZ Premium è equipaggiato con un modu- simile capaci di spuntare risultati migliori; probabilmen- tale da rendere ottimi scatti in notturna. Insomma, una lo LTE Cat 16 capace di raggiungere la velocità di 1 te questo è l’unico scotto da pagare se si vuole uno fotocamera dai due volti. Per i più smaliziati c’è un’ot- Gbps ma, nonostante le otto antenne a disposizione smartphone con display 4K. Sony Xperia XZ Premium tima modalità manuale che permette di personalizzare (4x4MIMO), non è lo smartphone con la migliore rice- presenta le modalità Stamina e Ultra Stamina, le quali i più comuni parametri di scatto; l’HDR non è attivo di zione che abbiamo avuto modo di provare; la capacità vengono in soccorso dell’utente quando l’autonomia default ma va impostato da menù. Come anticipato in di agganciare il segnale (il telefono sceglie l’antenna in si sta riducendo all’osso. Presente la ricarica rapida: precedenza, c’è un pulsante di scatto dedicato che base all’orientamento) è solo nella media e in commer- grazie allo standard QuickCharge 3.0 di Qualcomm e funge da reale valore aggiunto: è comodissimo e la cio esistono smartphone capaci di fare decisamente al caricatore dedicato lo smartphone riesce a passare doppia corsa permette di gestire al meglio la messa a meglio. Il modulo Wi-Fi è dual-band a/b/g/n/ac e con da 0 a circa il 40% di batteria in mezzora. Molto buono fuoco. Utilizzando il pulsante in questione è possibile i nostri test abbiamo raggiunto velocità superiori agli l’audio capace di uscire dal jack da 3.5mm, ma ci vo- passare dalla modalità stand-by allo scatto in mezzo 800 Mbps (ci vuole un router capace di supportare gliono cuffie di qualità per sentire davvero i benefici secondo. Niente male davvero. Di qualità i video re- tali velocità); il Bluetooth è in versione 5.0 (LE e aptX) apportati dalla tecnologia ClearAudio+ e dal trattamen- gistrati a 2160/30p, anche se la modalità offerta di e non manca l’NFC. Lo smartphone supporta Google to DSEE HX.

 torna al sommario 43 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST Con LG Q6 lo schermo Full Vision del G6 arriva su uno smartphone di fascia media. Buone autonomia e ricezione LG Q6 in prova: tutto schermo, piccolo prezzo LG si rivolge a chi cerca uno smartphone bello e appariscente, senza particolari necessità dal punto di vista delle prestazioni

di Roberto PEZZALI uando ci hanno proposto di provare il nuovo Q6 eravamo un po’ scettici, non tanto per lo Q smartphone quanto per le reazioni che molti appassionati avrebbero potuto avere di fronte alle scelte di LG. Se si incrocia, infatti, la scheda tecnica con il prezzo, 299 euro (in offerta, il listino è 349 euro), si potrebbe bocciare la scelta di LG senza neppure provare lo smartphone: uno Snapdragon 435 che suona troppo da entry level, solo 3 GB di RAM, nessun sensore per le impronte digitali e la vetusta e odiata, da noi soprattutto, porta micro USB. Eppure usando l’LG Q6 abbiamo capito completamente quello che LG voleva fare con il Q6: realizzare uno smartphone life- style per coloro che guardano più all’aspetto estetico che alle caratteristiche tecniche. E per farlo ha sacrifi- LG Q6 cato tutto il sacrificabile pur di portare sul Q6 lo stesso IL VERO VALORE È LO SCHERMO, INUTILE GUARDARE IL RESTO 349,00 € schermo FullVision del G6, un componente che per la forma particolare e gli angoli arrotondati ha un costo LG Q6 non è il prodotto che deve attirare tutti per un incredibile rapporto prezzo/prestazioni, è uno smartphone costruito attorno a uno scher- mo che rappresenta il vero punto di forza del prodotto. Le prestazioni non sono eccezionali se un utente lo utilizza come se stesse usando un non indifferente. Il display è proprio l’elemento princi- top di gamma, ma LG si rivolge a un pubblico che non ha bisogno di prestazioni e che è sicuramente abituato a prodotti che vanno peggio. pale, perché quando si entra in un negozio per com- La ricezione è buona, l’autonomia pure, anche se si calcola che il target di questo prodotto non è la persona che vive con lo smartphone in prare uno smartphone e si guardano i modelli esposti mano e ci lavora. Forse andavano migliorate le videocamere, sia quella posteriore sia quella frontale, ma anche qui ci si deve chiedere dove le due cose che più colpiscono sono sicuramente i finiscono le foto scattate con uno smartphone come il Q6, probabilmente su Facebook o su qualche social network a una risoluzione dove vedere differenze con fotocamere più evolute è davvero difficile. Il prezzo? Per chi resta attratto dallo schermo è giusto, ma se una persona materiali al tocco e lo schermo. Tutto il resto diventerà non guarda i fronzoli e l’estetica allo stesso prezzo esistono centinaia di prodotti probabilmente più veloci tecnicamente e meno cari. Ma con importante dopo: per far scoccare la scintilla bisogna cornici spesse un centimetro. colpire e il Q6 “colpisce”. Lo schermo è bellissimo Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo ma il retro è delicato 7.8 7 8 9 9 9 7 Lo schermo del Q6 non è lo schermo del G6: la forma Schermo senza cornici di ottima qualità Connettore USB di tipo micro è identica, è sempre un LCD IPS ma è leggermente COSA CI PIACE Autonomia più che buona COSA Assenza sensore di impronta digitale più piccolo e meno luminoso, quanto basta per far Ricezione sopra la media NON CI PIACE Fotocamera di qualità modesta sparire la funzione HDR che non avrebbe in ogni caso avuto troppo senso. Piccolo è comunque relativo, in verticale e con una larghezza perfetta per rendere sono 5.5” in formato 18:9, due quadrati sovrapposti il prodotto maneggevole e pratico. Il Q6 è probabil- che insieme formano un display decisamente ampio mente lo smartphone più compatto con lo schermo più ampio, e per coloro che rimpiangono le piccole dimensioni dei prodotti di un tempo non è cosa da poco. Buona la sensazione sui materiali con il bordo in alluminio, un po’ meno buona la scelta del rivesti- mento posteriore che non è il Gorilla Glass del G6 e si graffia non poco. Lo abbiamo tenuto in tasca con le chiavi o nello zaino con un paio di chiavette USB e il risultato sono una serie di graffietti superficiali e un paio di graffi bruttini per un prodotto che comunque ha un costo non da poco. Servirebbe una cover, ma non è facile trovarle per prodotti poco diffusi. C’è il jack audio, sarebbe un delitto toglierlo su prodotti di maggiore: per quanto sia leggibile anche con luce in- fascia media, e non c’è la USB Type C. Questo è forse cidente, la visione richiede un po’ di attenzione in più. l’unico punto dove siamo combattuti: LG ha pensato Il sensore per la regolazione automatica della lumi- che chi compra il Q6 ha sicuramente in casa altri cavi nosità funziona comunque bene, soprattutto quando micro USB, ma è ora di togliere questa scomoda e deve dosare la luminosità con la luce spenta senza preistorica presa. Sulla qualità del display nulla da creare fastidio agli occhi. La cosa che forse disturba dire: decisamente luminoso, ben definito, immagine di più dello schermo è l’impossibilità di avere i video compatta e una resa cromatica più che buona. D’al- in modalità “full screen”: quando si guarda un video di tra parte 442 ppi e 2160 x 1080 pixel di risoluzione Youtube in formato 16:9 ci sono le bande nere ai lati sono valori da prodotto di fascia alta. Volendo essere e nel player integrato non è presente una funzione di puntigliosi si poteva chiedere un picco di luminosità zoom che le elimina. segue a pagina 45 

 torna al sommario 44 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Smartphone LG Q6 segue Da pagina 44  Manca il sensore d’impronte Ma il riconoscimento volto funziona bene LG ha fatto una scelta particolare: nessun sensore biometrico per il riconoscimento dell’impronta digi- tale. Se non conoscessimo almeno 10 persone che hanno il sensore sullo smartphone ma non l’hanno configurato diremmo che LG ha fatto una pessima scelta, ma in realtà si può vivere anche senza. I ma- niaci della sicurezza non apprezzeranno, ma c’è chi continua a preferire metodi di sblocco veloci come il pattern di Android da disegnare sullo schermo. LG ha migliorato in ogni caso il riconoscimento facciale: si attiva automaticamente quando si solleva lo smar- tphone e funziona anche in situazioni di luminosità precarie. Solo un controluce forte e gli occhiali da sole bloccano il riconoscimento, ma non potevamo certo aspettarci che il sistema si comportasse di- versamente. Per quanto comodo, questo sistema di sblocco non è troppo sicuro e in molti casi nemmeno comodo: va comunque a gusti. Ben fatta l’interfaccia, completamente personalizzata LG e “spalmata” sul display dotato del particolare formato 18:9. Tra gli elementi da segnalare c’è Smart Doctor, l’app che ri- pulisce i file temporanei, svuota la memoria e chiude i processi non utilizzati: su un prodotto un po’ sacri- ficato nella dotazione hardware, una visita al dottore ogni tanto non può che far bene. Wi-Fi del nostro ufficio, il Q6 ha richiesto giorni per Fotocamera promossa di giorno Ricezione buona, batteria nella norma scaricarsi, mentre in pieno utilizzo il consumo è alli- rimandata di notte LG ha pensato e progettato questo smartphone con neato agli altri smartphone. Inutile dare comunque La fotocamera del Q6 è un componente da 13 Mega- l’obiettivo di offrire un prodotto veloce e privo di trop- valutazioni su un aspetto così condizionato da mille pixel simile a quella del G6, anche se manca la stabi- pi problemi: i 3 GB di RAM sono sufficienti per gesti- variabili: se lo si usa come uno smartphone normale lizzazione ottica e soprattutto la lente usata è molto re molte applicazioni aperte e schede del browser, il Q6 dura tranquillamente più di un giorno, se si vive più buia, F2.2 al posto di F1.7. Due elementi questi che allo stesso tempo l’uso di memorie più veloci della con lo smartphone tra le mani non si arriva a sera. non facilitano certo gli scatti con poca luce: qualche media assicura una certa rapidità in fase di installa- scatto viene mosso, altri sono un po’ troppo rumo- zione e apertura della app. Non possiamo nasconde- rosi. Siamo di fronte a una fotocamera con una resa re che il processore Qualcomm 435 è un po’ il collo piuttosto standard e con un’applicazione priva di fun- di bottiglia: è un processore entry level ed è perfetto per applicazioni che non fanno uso intensivo del cal- colo, soprattutto single core. Con applicazioni che non sfruttano i core a disposizione, e in questo caso lo smartphone sembra anche andare bene, il Q6 di- venta lento e a tratti sembra incepparsi, in altri casi invece le performance sono più che buone. Usan- dolo con le app di base come Whatsapp, quelle di Google, Facebook, Twitter e Instagram, applicazioni comunque sviluppate da programmatori con certe competenze, il Q6 non si comporta affatto male. Cer- to, non è il G6 e se avesse avuto lo Snapdragon 600 sarebbe stato meglio, ma è usabile. In qualche caso, e soprattutto con alcuni giochi, la risoluzione eleva- ta dello schermo lo mette un po’ in ginocchio. Se la zioni speciali, c’è solo l’HDR. Questo è forse il punto parte audio non è curatissima, modesta la qualità dove LG poteva fare di più: l’utente di questo tipo di dell’uscita jack e abbastanza strozzato l’audio dello smartphone, ovvero quello interessato più alla parte speaker posteriore se lo smartphone è appoggiato di design e di apparenza che alle pure specifiche tec- al tavolo, ci ha sorpreso in positivo la ricezione, più niche, chiede solitamente due cose: un prodotto che che buona sia in Wi-Fi che con la normale rete tele- sia bello da vedere, e in questo caso LG ha accon- fonica. Buona anche la gestione della batteria, dove La velocità di ricarica con il caricatore in dotazione è tentato tutti, e una fotocamera che faccia belle foto. LG ha inserito un sistema di gestione dei processi media: non lentissima ma neppure una carica rapida, In ogni caso le foto in situazioni di buona luminosità, molto aggressivo che minimizza i consumi in stand- per arrivare al 100% con un caricatore da 2 ampere merito anche una maschera di contrasto accentuata, by. Appoggiato sulla scrivania e collegato alla rete servono un paio d’ore. non sono affatto male.

 torna al sommario 45 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST Custodia e docking case tutto in uno: si chiama Dockcase ed è disponibile a un prezzo non particolarmente elevato Dockcase, la custodia con connessioni per il MacBook È la soluzione smart perfetta per chi ha un MacBook Pro nuovo e non vuole portare sempre con sé i vari adattatori

di Roberto PEZZALI a scelta di Apple di dotare i nuovi MacBook Pro di sole porte USB Type C ha i suoi pro e i suoi L contro: se da un lato, infatti, guarda verso un futuro fatto da un unico connettore, e sarebbe una gran bella cosa se si adeguassero tutti, dall’altra la- scia a piedi chi ha la necessità di usare porte USB video tradizionali o meglio ancora un lettore di card SD per scaricare velocemente le immagini da una macchina fotografica. Esistono diverse soluzioni, dalle piccole docking portatili a quelle più voluminose da tavolo, ma nessuna di queste ci è sembrata smart come Dockcase, un progetto lanciato su Kickstarter che prevede la docking inserita direttamente nel lato di una comoda custodia in pelle. Dockcase offre la co- modità di avere con un solo prodotto sia una custo- dia protettiva per il MacBook sia tutte le connessioni lab di cui un utente può avere bisogno, dalla porta HDMI per passare alla rete, alle USB classiche, ai lettori di card. Un prodotto che nella sua versione “beta” abbiamo utilizzato durante l’IFA di Berlino, con la 21: quei 5 centimetri in larghezza della cover potreb- consapevolezza che senza un adattatore per la rete bero rendere difficoltoso l’inserimento del portatile cablata e un lettore di card il nostro lavoro sarebbe nello zaino o nella tracolla. stato molto più difficile. Connessioni di tutti i tipi Occhio all’ingombro e funzionano insieme Dockcase è ben costruito: una custodia in pelle sinte- La docking offre 5 differenti connessioni per un -to tica con all’interno un rivestimento in microfibra veste tale di 9 connettori: per accenderla basta prendere il MacBook come un guanto, e la chiusura calamitata il piccolo cavo USB Type C inserito nella custodia e impedisce che il portatile scivoli fuori se lo si prende collegarlo tramite la porta dedicata a una qualsiasi dalla parte sbagliata. Purtroppo si devono fare i conti delle porte del MacBook. La custodia, morbida, può con i centimetri di troppo: all’interno della custodia essere messa sulle gambe come base di appoggio, trova spazio la docking in alluminio, cucita a una del- non ingombra e non si rovina affatto. La porta HDMI le estremità, e la taschina per inserire il cavo USB gestisce un segnale a 1080p e 60 Hz: volendo c’è Type C di collegamento necessario. Questo vuol dire anche il 4K, ma solo a 30 Hz. C’è una porta di rete che la DockCase per il MacBook da 13” misura 35 x a 1 Gbps, due USB Type C 3.1 una delle quali capace 24 cm quando il MacBook vero e proprio misura 30 x di gestire fino a 100 Watt in uscita e ci sono tre por- te USB tradizionali 3.0, con 5 Gbps di banda. Doppio lo slot per le card, SD e microSD: quest’ultimo, almeno nel nostro modello, era inutilizzabile. La scheda microSD L’unico vero difetto è la temperatura raggiunta: dopo oltre ad essere difficile da inserire un po’ diventa eccessiva, soprattutto con molte peri- lo era ancora di più da rimuovere, feriche connesse. Dobbiamo in ogni caso segnalare tanto che abbiamo dovuto usare che Dockcase ha il vantaggio della praticità, riesce ad un oggetto appuntito: crediamo essere allo stesso tempo docking e custodia, ma non sia un difetto dei modelli di pre- è la docking capace di offrire le migliori prestazioni produzione. Le periferiche posso- per un MacBook: HyperDrive di Sanyo, ad esempio, no essere collegate contempora- sfrutta il bus Thunderbolt con la doppia connessio- neamente e non abbiamo notato ne e riesce ad offrire sulle porte USB la piena banda problemi di alcun tipo sotto il pro- disponibile, 10 Gbps. In ogni caso è stata pensata filo dell’interfaccia. Dockcase si è per collegare al volo chiavette, schede di memoria rivelata decisamente pratica e co- e altre periferiche: non è una docking da scrivania e moda, e ha un prezzo tutto som- non vuole neppure esserlo. L’azienda avverte anche mato abbordabile, 89 dollari per che non è adatta alla ricarica di dispositivi esterni, ma le versioni da 13” e 15” durante noi ci abbiamo collegato uno smartphone e lo abbia- la campagna di Kickstarter, 139 mo ricaricato senza problemi: è consigliabile tuttavia dollari al termine della campagna. usare una delle porte libere del MacBook.

 torna al sommario 46 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST Il nuovo TV 4K TCL della serie P60 ha un prezzo di mercato di circa 650 euro ed è un affare da non lasciarsi sfuggire TCL P60: un TV 55” 4K HDR da comprare al volo Android TV è davvero veloce e la calibrazione con i segnali 4K e HD e perfetta. Ma con l’HDR le prestazioni non sono al top

di Roberto PEZZALI l prezzo di listino è di 799 euro, ma sul mercato si trova già a meno. Stiamo parlando della nuova se- I rie P60 di TCL, che abbiamo avuto modo di provare nella sua versione da 55”: 4K, Wide Color Gamut, HDR e Android TV in uno chassis con cornice in alluminio spazzolato e base anche lei in metallo. Se si guarda video a quello che offre questo TV sulla carta, e si pensa al prezzo a cui viene offerto, si può gridare già al mez- zo miracolo, ma consigliamo vivamente di aspettare e di leggere questa prova perché i cinesi di TCL questa volta il miracolo lo hanno fatto intero. Le prestazioni di questo TV, infatti, sono a dir poco eccellenti con mate- riale Full HD e 4K e la piattaforma Android, scorbutica su televisori di competitor anche più blasonati, sembra essere qui un agnellino mansueto che risponde a tutti i comandi senza batter ciglio. Qualche compromesso lab c’è, così come qualche peccato di gioventù, ma in ogni caso ci troviamo davanti ad un TV che difficilmente verrà criticato da chi lo compra, e questa è la cosa più TCL U55P6046 importante. UN OTTIMO TV 4K. L’HDR È SOLO UN OPTIONAL 799,00 € Il TCL P60 nella sua versione da 55” è un ottimo TV ed è la piena dimostrazione che non serve inventarsi troppo, una buona calibrazione di Zero plastica: la cornice sottile base riesce a far di più di quanto faccia una pessima calibrazione su un televisore super tecnologico ma non tropo curato da questo punto di è in alluminio vista. TCL è riuscita a coniugare un design piacevole, una buona costruzione a prestazioni che ci hanno stupito fin dai primi istanti di visione. Solitamente i TV di fascia entry rinunciano a qualcosa, Qualche piccolo problema permane, soprattutto nel processing video, ma chi non vuole spendere troppo e guarda più alla qualità che alla sostanza con questo TV cade sul velluto. Perfetto per le console, consigliamo di abbinarlo ad un buon set top box esterno come la Shield TV: e i materiali sono la prima cosa che viene sacrificata. potrebbe dare grandissime soddisfazioni. Ma TCL è riuscita, nonostante l’abbondante uso di plastica per il retro, a curare la parte frontale con una Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo elegante cornice in alluminio spazzolato. Niente di par- 8.9 ticolarmente prezioso, ma almeno sembra di avere da- 9 9 8 8 8 10 vanti un TV curato nei dettagli e ben costruito. Anche la COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE base, per quanto sia realizzata con due piccoli piedini Calibrazione del profilo cinema praticamente perfetta In modalità HDR soffre un po’ metallici, è funzionale, pratica e interamente in metallo: Prezzo super su TV di fascia ben più alta si trova di peggio, basi in Android TV non lo abbiamo mai visto così scattante lamiera ricoperte di plastica o addirittura tutta plastica. Connessioni complete: ci sono il tuner DVB-T2 e DVB- note, soprattutto italiane, ma gli utenti possono comun- Calibrazione perfetta S2, quattro porte HDMI, una inutile component, lo slot que consolarsi con Netflix. C’è un media player com- e grandissima immagine per la CAM e due USB, una delle quali 3.0 capace di pleto e c’è anche una sorta di App Store TCL all’interno Quando abbiamo provato a calibrare e misurare il P60 erogare abbastanza corrente per collegare oltre ad del quale si trovano alcune app: tra queste c’è Kodi, “out of the box”, ovvero tolto dalla scatola e acceso una chiavetta anche un hard disk. Semplice il teleco- uno dei migliori media center sul mercato, ma ci sono scegliendo la modalità cinema, ci siamo chiesti se ci mando, non retroilluminato ma con tasto Netflix pronto anche app farcite di pubblicità e servizi di streaming di stessero facendo uno scherzo. Il TV ha infatti una cali- all’uso. paesi orientali di scarso interesse. Ben fatta anche l’in- brazione di default quasi perfetta, con un Delta E me- terfaccia: l’utente può intervenire praticamente su ogni dio ben sotto il riferimento. Il TV ci è stato mandato per Android TV è davvero veloce aspetto del TV, disattivando filtri e impostando una ca- la prova direttamente dalla fabbrica, non escludiamo A bordo del TV TCL c’è Android TV, una versione piut- librazione del punto di bianco con una precisione di 10 quindi che sia stata fatta una pre-calibrazione dedicata: tosto liscia che gira veloce e senza intoppi. TCL non step. C’è anche un completo CMS per la regolazione ha la forza commerciale di Sony e mancano tante app del gamut. segue a pagina 48 

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TV E VIDEO Amazon pronta a lanciare due prodotti dedicati all’intrattenimento in casa ENTERTAINMENT Amazon: ecco Fire TV con 4K, HDR e Alexa Il 22 ottobre In arrivo un gadget con HDMI in stile Chromecast e l’unione tra Fire TV e Amazon Echo arriva Spike Tv Viacom ha annunciato che partiranno il curamente attire- di Candido ROMANO prossimo 22 ottobre le trasmissioni di rà più attenzione Spike Tv, emittente dedicata al pubblico mazon lancerà due nuovi tipi sarà quello del maschile già attiva in altre nazioni. di Fire TV, come riportano le indi- Fire TV con Alexa. Si tratta del terzo canale gratuito di Ascrezioni di AFTVNews, che arri- Alcuni modelli di Viacom in Italia dopo Paramount vano con tanto di immagini. Il primo è un Fire TV hanno Channel e VH1. Il nuovo canale si collo- dongle che va inserito direttamente nella già Alexa inte- cherà alla posizione 49 LCN, prendendo porta HDMI di un dispositivo come la TV, grato, ma questa il posto di Fine , sul cui destino esattamente come Chromecast, mentre il nuova versione al momento non si hanno notizie. Il secondo è un prodotto flagship a forma di avrà microfoni più palinsesto di Spike è dedicato più che cubo con Alexa integrato. potenti, in questo altro al pubblico maschile e prevede fic- Tutti e due i nuovi modelli supporteranno modo si potran- tion come The Myst, programmi reality contenuti in 4K e l’HDR a 60 fps. Il dispo- no fare domande al dispositivo senza il Sostanzialmente è una combinazione di come Ink Master dedicato ai tatuaggi e Bar Rescue, incontri di boxe, film sitivo per lo streaming sembra una versio- telecomando o hardware extra. Ci sarà Fire TV ed Echo Dot. Nella parte alta del d’azione e programmi su ristrutturazio- ne squadrata di Chromecast e sarà meno chiaramente anche uno speaker integra- dispositivo si vedono gli stessi pulsanti di ni immobiliari acquistati da Scripps, la potente dell’attuale Fire TV sul mercato. to così da poter essere usato quando la Echo Dot, compreso il tasto mute, quello precedente proprietaria del canale 49. Avrà 2 GB di RAM, 8 GB di memoria in- TV è spenta e una barra luminosa a LED deputato alle azioni e quelli del volume. Nessun accenno a una versione in HD terna, un processore da 1.5 GHz e GPU responsive proprio come i device Echo. Il box avrà anche un IR Blaster integrato, del canale. Viacom ha pure annunciato Mali-450 MP. Sarà annunciato durante il Grazie a un dispositivo del genere si po- ciò significa che potrà controllare anche un accordo con De Agostini per rilevare mese di settembre, ad un prezzo tra i 60 trà accendere o spegnere la TV, cambiare TV più vecchi che non supportano lo il 50% del canale per ragazzi Super, cui e gli 80 dollari: speriamo che questa volta canale, regolare il volume o cercare e lan- standard HDMI-CEC. Il prezzo potrebbe Viacom fornisce già molto materiale. arrivi anche in Italia. Ma l’annuncio che si- ciare contenuti con la voce. aggirarsi intorno ai 100 dollari.

TEST blema del decoder interno, risolvibile TV TCL U55P6046 con un aggiornamento. Nessun pro- segue Da pagina 47  blema se si guarda invece contenuto 4K o HDR, anche se l’impressione è il nostro esemplare, in ogni caso, ci ha lasciato a bocca in alcune scene il rumore o la grana aperta. della pellicola vengano leggermente Il pannello del P60 è luminoso ma non luminosissimo, e accentuati. Impressiona in ogni caso trattandosi di un edge led dobbiamo segnalare un po’ la tenuta cromatica, la perfetta resa di clouding e un leggerissimo banding, nulla comun- sia sulle alte che sulle basse luci e la que di preoccupante e soprattutto imperfezioni visibili buona dinamica che il televisore riesce solo con schermate grigie al 30% o al 40%. Il sistema di ad esprimere. local dimming funziona discretamente ma non fa mira- Se l’upscaler si comporta decisamente coli: è il classico microdimming software, che migliora bene quando gli viene passato mate- con il tempo grazie all’uso di processori più veloci ma riale HD, con contenuti a definizione che non è paragonabile affatto ad un vero local dim- standard non può fare più di tanto: i ming. Questo va a penalizzare la resa in HDR che è processori in dotazione ai TV Sony e forse l’unico punto dove questo TV non riesce a dare Samsung sono decisamente migliori. il meglio. Il livello del nero è molto buono: non è un La visione sul P60 è comunque piace- OLED, ma si difende bene soprattutto se visto da po- vole, e sicuramente la condizione mi- sizione centrata. Il filtro frontale, antiriflesso, non riesce gliore per questo televisore è quella di a far miracoli con luce forte ma in ogni caso non infi- dotarsi di un ottimo set top box esterno cia troppo l’angolo di visione che resta tutto sommato o di un decoder tuttofare: il pannello è ampio. Il contrasto misurato, calibrato, è superiore ai molto buono, la calibrazione è prati- 3900:1 nativo e con il dimming attivato si toccano an- camente perfetta e l’unica parte che che i 5700:1. necessita di uno sviluppo più accurato La condizione migliore per questo TV è un segnale è quella legata al processore. I difetti nativo 4K o Full HD: lo scaler interno in quest’ultimo prima citati con Netflix, ad esempio, Le nostre misure di laboratorio, la calibrazione è quasi perfetta. caso non si comporta male e la resa è davvero buona, valgono solo con il player interno: sia per definizione che per compattezza dell’immagi- usando Netflix da Shield TV la resa è decisamente suo meglio tuttavia non ci troviamo davanti ad un TV ne. L’unico difetto che abbiamo riscontrato, e si verifica superiore. Questo rende il TCL P60 anche un ottimo che può far la differenza sia con contenuti ad alta di- solo con alcuni segnali in streaming, è l’enfatizzazione prodotto da associare ad una console: costa poco, ha namica sia con contenuti wide color gamut. Abbiamo di alcuni artefatti nelle zone in ombra. Con Netflix e con un input lag ridotto a circa 20 ms e consuma anche provato a misurare il TV con una serie di segnali test alcuni contenuti HD (Battlestar Galactica ad esempio) poco da calibrato. HDR10 e non eccelle né in copertura cromatica né in nelle aree più scure emergono macroblocchi neri vi- Vale la pena di spendere qualche parola anche sul- luminosità. La funzione c’è, attivandola un leggero mi- sibili e non sempre piacevoli. Probabilmente è un pro- l’HDR: il TV riconosce i segnali HDR e prova a fare del glioramento è percepibile ma il vero HDR è altro.

 torna al sommario 48 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST Abbiamo avuto a disposizione per due giorni di test su “strada” la Nikon D850, la nuova reflex full frame da 46 Megapixel Nikon D850: la reflex che cambia la notte in giorno Ecco le immagini, i test e i primi giudizi su una macchina reflex che ridefinisce gli standard nella sua classe di prezzo

di Gianfranco GIARDINA l tempo è tiranno: 48 ore, solo 48 ore, quelle in cui abbiamo avuto a disposizione in anteprima la mac- I china, non sono abbastanza per conoscere a fondo di questa nuova Nikon D850. Ma bastano per farsene una prima idea: è una fotocamera degna di un cente- nario, quello di Nikon, festeggiato proprio con il lancio di questa reflex esuberante, che viola e capovolge alcune regole e che, nel 2017, sa ancora stupire il fo- tografo più incallito. La D850 è una macchina “profes- sionale”: in fotografia questo termine ha perso un po’ il suo significato iniziale e di fatto una reflex di questo tipo può trovare agevolmente posto nella borsa del fo- tografo professionista “vero” come anche in quella del fotoamatore più attento alla qualità che al portafoglio (il corpo macchina costa 3700 euro circa). La D850 si inserisce nel filone delle full frame Nikon D700-800- 810 che hanno rappresentato senza dubbio il miglior In queste pagine le foto e le prime impressioni di utilizzo dopo i due giorni di test in anteprima della mix tra qualità e versatilità nella fascia alta del marchio Nikon D850. Tutte le fotografie scattate con la D850 sono state salvate in RAW e sviluppate con giallo-nero: un’eredità non facile, dato che dal punto impostazioni “neutre”, con piccoli recuperi sui chiari o sui neri, solo laddove necessario. In partico- di vista prettamente fotografico la D810, di fatto una lare non è stata applicato alcun filtro di riduzione del rumore. messa a punto della già ottima D800, sembrava aver già detto tutto quello che si poteva dire nella gamma dei 3mila euro. Invece la D850 segna un netto punto su una macchina di questo tipo risulta oramai del tutto l’abitudine possa influire su questo giudizio. E peraltro, di discontinuità rispetto al passato: non una versione inutile. noi, nel nostro breve test, non abbiamo avuto tempo di perfezionata dei modelli precedenti, ma proprio una cambiare abitudini radicate negli anni. macchina capace di mettere in discussione qualche Benvenuti a “Casa Nikon” Altra cosa che cambia – l’abbiamo accennato – è il “abitudine” del fotografo medio. Dal punto di vista ergonomico e dell’utilizzo, l’utente flash, nel senso che non c’è più. Si può ovviamente in- Nikon impugna la D850 e si sente subito a casa: si ini- nestare sulla slitta un flash esterno, ma quello di servi- 46 megapixel su CMOS retroilluminato zia a scattare facilmente dopo neanche un minuto di zio, su una macchina che la luce se la crea da sé, è stato La prima discontinuità è evidente: la risoluzione, che messa a punto delle impostazioni di base, come risolu- giustamente sacrificato. Al suo posto, evidentemente, passa a 46 Megapixel (lo scatto è da 8256x5504 pixel), zione e qualità di salvataggio. c’è più spazio per i microfoni integrati (qui in buona qualcosa di “mostruoso” rispetto alla stragrande mag- Certo, non tutto è rimasto al proprio posto e la cosa più posizione e in layout stereo) e soprattutto per il percor- gioranza delle reflex a casa degli utenti e anche rispet- notevole è l’impostazione dei modi: il tasto che attiva so ottico del mirino, che si offre all’utente luminoso e to a moltissimi usi; ma una risoluzione di questo tipo la selezione, ruotando la ghiera, prima era vicino alla ampio come raramente abbiamo visto in passato: non – come vedremo – apre lo spazio a nuovi utilizzi fino a ghiera stessa e quindi sulla destra; ora è stato sposta- abbiamo dati “strumentali”, ma l’impressione è quella di oggi molto più complessi. to a sinistra, invertito con il tasto di impostazione degli “vederci meglio” rispetto ai modelli precedenti. Un aumento di risoluzione, solitamente, corrisponde ISO. Il risultato è che non si cambia più modo di scat- anche a una diminuzione di prestazioni sulle basse to tra P, S, A e M con una mano sola ma ne servono E c’è il touch screen. Finalmente luci: invece la D850, grazie al sensore CMOS retroil- due: la prima impressione è che ne derivi una minore Infine, è una graditissima sorpresa – forse quella che luminato, “capovolge” la regola e, oltre ad aumentare comodità di utilizzo; anche se, a questo punto, a diven- si utilizzerà di più -: il display, oltre a essere orientabile di risoluzione, di fatto è talmente sensibile da dare l’im- tare più comodo è il tasto degli ISO per un interven- verso il basso e verso l’alto di 90°, diventa touch. Un pressione di ricreare la luce anche dove non c’è. Tanto to a compensazione dell’esposizione senza neppure touchscreen capacitivo non destinato solo alla messa da far sparire il “vecchio” flash integrato di servizio, che staccare l’occhio dal mirino. Ma non sappiamo quanto a fuoco sui video ma anche alla navigazione tra i menù; ma soprattutto un touch molto preciso (non manchiamo un colpo anche con dita grandi sul piccolo schermo) e soprattutto reattivo: così scorrere tra le foto scattate e ingrandire un fotogramma risulta veloce e facile come su uno smartphone; nessuna incertezza, nessuna atte- sa, segno di un processore brillante e un bus di acces- so alla memoria veloce. Sugli altri aspetti, la stragrande maggioranza delle “abi- tudini” Nikon è presente e questo rassicura l’utente fe- dele del marchio che non dovrà cambiare il modo di rapportarsi alla propria macchina: il menù, per esem-

segue a pagina 50 

 torna al sommario 49 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST colpito è la qualità dell’analisi esposimetrica e il punto go, visto l’infilata particolarmente profonda. Anche lo Nikon D850 di bianco sempre azzeccato, anche nelle difficili con- schermo del cellulare viene correttamente esposto dizioni di luce mista, artificiale e solare, che di solito dalla D850 in queste condizioni composite e la foto segue Da pagina 49  creano situazioni quasi irrisolvibili. riesce perfettamente. La super-risoluzione ci consen- Questo ritratto, per esempio, è stato fatto con il cielo te di alzare gli ISO senza compromettere l’immagine, molto coperto e praticamente con il sole prossimo al almeno ad ingrandimenti moderati, e scattare con un tramonto; si scorgono sullo sfondo già le prime luci rassicurante 1/640 sec per proteggerci dal mosso, pio, è sempre strutturato allo stesso modo, pur con elettriche e le vetrine accese. Buona parte della luce visto che stiamo brandeggiando a mano libera un qualche voce in più; o le logiche di navigazione e spo- proviene proprio da una vetrina illuminata posta alla si- pesante teleobiettivo. stamento del cursore, i tasti per la gestione delle foto, nistra del fotografo, il resto lo fa l’ambiente e il cielo nu- la gestione del live view, e così via. Si aggiunge anche voloso. Il risultato è incredibilmente bilanciato, soprat- qualche tasto programmabile e un piccolo joystick per tutto sull’incarnato, malgrado non sia stato posizionato lo spostamento del punto di messa a fuoco. alcun sistema di illuminazione. Confessiamo una “debolezza”: della macchina ascol- tiamo anche il “suono”. Non che di per se stesso si- gnifichi nulla, ma quel rumore che sta perfettamente a metà strada tra qualcosa di elettronico e qualcosa di meccanico che si sente al momento dello scatto, è mu- sica alle nostre orecchie. E quella della D850 è musica celestiale, un rumore a un tempo morbido e deciso, molto meglio di quanto non ci faccia sperimentare la D800 che portiamo in borsa per un confronto. Sul fronte delle prese e della connettività, salutiamo 150 mm - 1/640 sec - f/5 - ISO 18000 - cliccare con piacere la possibilità di connettersi senza fili trami- sull’immagine per vederla a piena risoluzione. te l’app SnapBridge alla fotocamera da un dispositivo mobile sia via Bluetooth che Wi-Fi, anche se non abbia- A fine giornata gli scatti da buttare sono pochissimi. 105 mm - 1/125 sec - f/2,8 - ISO 1600 - cliccare mo avuto il tempo di provarne le potenzialità; su una Anche in condizioni più forzate, la D850 se la cava. L’in- sull’immagine per vederla a piena risoluzione. macchina di questo tipo, però, avrebbe fatto comodo segna della farmacia è composta da potentissimi LED anche una interfaccia di rete cablata, senza necessi- Ci spostiamo nella Galleria Vittorio Emanuele II di Mi- e abbaglia anche a occhio nudo. Lo scatto al “naturale” tà di interfaccia opzionale: se c’è spazio per la presa lano tra le 18 e le 19 di un giorno decisamente cupo. brucia interamente la croce, almeno a prima vista. La Ehternet sulla Alpha 9 di Sony, poteva starci anche sul- La luce naturale non è molta: arriva dalla volta vetrata D850 però cattura del dettaglio nel file RAW anche nel- la più grande D850. C’è poi l’uscita cuffia, l’ingresso e oramai sta scemando; a questa si somma la luce la parte bianchissima: sviluppandolo opportunamente, microfonico minijack, l’uscita HDMI (che esce anche in dell’impianto di illuminazione della Galleria (una serie come nel dettaglio sotto riportato, si recupera molto non compresso 4:2:2 per un registratore esterno pro- di lampioni) e le luci dei negozi. Non ci si faccia in- margine. fessionale) e la porta USB 3. gannare da quello che si vede nelle fotografie: come segue a pagina 51  spiegheremo meglio nella pagina relativa alle foto notturne, la D850 sa ricreare della luce anche dove non c’è; a occhio nudo, per esempio, la scena qui sot- to appariva più cupa, meno brillante. La D850 cerca di riportare tutte le scene riprese a un bilanciamento da “giorno”: proprio per questo, se si vuole rendere pre- cisamente un’atmosfera è necessario tenerla alla bri- glia e forzare magari una leggera sottoesposizione. In ogni caso, gli scatti fatti in Galleria hanno una luce bilanciatissima, non troppo blu, non troppo gialla; tutte le componenti luminose hanno la loro giusta Due gli slot di memoria: al classico SD si aggiunge uno rappresentazione senza forzature. In questo scatto, alloggiamento XQD al posto del più classico Compact tenuto volutamente lungo nei tempi per avere un Flash. minimo di soggetto mosso, si è scelto un diaframma 122 mm - 1/125 sec - f/4,8 - ISO 2200 - cliccare abbastanza chiuso e un ISO basso per avere la mas- sull’immagine per vederla a piena risoluzione. sima cura dei dettagli e un fuoco particolarmente lun-

Luci difficili: foto facili Quando le condizioni di luce si fanno complesse, ci si rende conto davvero di avere in mano una macchina eccellente: la D850 è sui “terreni difficili” che scorre 28 mm - 0,5 sec - f/8 - ISO 64 - cliccare sull’im- Ecco il dettaglio della foto dopo lo sviluppo RAW via più veloce e fluida. Quello che in particolare ci ha magine per vederla a piena risoluzione. che attenua le altissime luci.

 torna al sommario 50 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Nikon D850 segue Da pagina 50 

Foto notturne: come di giorno La Nikon D850 è una civetta, si fa sentire davvero di notte. Una notte che evidentemente non le piace mol- to, visto la sua tendenza naturale a trasformarla in gior- no. Ovviamente la nostra è una forzatura, ma l’ampia gamma dinamica e la semplicità con la quale “aggiun- ge” luce avvalendosi dei valori più alti di sensibilità ISO crea scene incredibili. Ricordiamo che alle foto di questo servizio non sono stati applicati filtri di riduzione del rumore, né in macchi- na, né in fotoritocco. E il rumore, quando arriviamo agli ISO altissimi, compare, com’è naturale che sia, ance se in maniera minore a quanto siamo abituati con le generazioni precedenti e con altre macchine. Ma il “mi- racolo” è che questo rumore, nelle condizioni di utilizzo normali dell’immagine non si vede. Il risultato è otte- nuto proprio grazie alla risoluzione da 46 Megapixel: il 28 mm - 1/60 sec - f/3,2 - ISO 25600 - cliccare sull’immagine per vederla a piena risoluzione. rumore è a livello di pixel, se il pixel diventano molti di più, il rumore diventa inevitabilmente più piccolo e fini- sce per assomigliare molto di più a una “vecchia” grana e che stiamo scattando assolutamente a mano libera po’ la scena. malgrado ciò lo sfondo si continua a in- fotografica che al risultato di un eccessivo guadagno senza neppure troppa attenzione a rimanere immobili. travvedere e, se desiderato, potrebbe essere facilmen- nel pilotaggio del sensore. Il rumore c’è, ma la resa scenica ripaga ampiamente te “tirato su” in fotoritocco. I riflessi sulla strada sono La corsa nel parco a serata inoltrata è l’esempio più questo disagio. resi molto bene, senza eccessi. lampante: a cielo oramai scurissimo, scattiamo a mano La D850 ci consente anche di “bloccare” l’acqua di una Situazione analoga anche nella foto del tram: qui non libera e riusciamo a rimanere a 1/60 sec, tanto che i fontana in ripresa notturna: ci proviamo e scattiamo c’è la forte luminosità del negozio ma solo i fari che ci capelli della ragazza vengono catturati dettagliati in un nientemeno che a 1/1600 sec. La macchina fa il resto, puntano. Malgrado il controluce, il soggetto è ben visi- movimento dinamico. Se non ci fossero le luci accese accontentandoci e lasciando anche un po’ di leggibilità bile e luce e riflessi tutto sommato sotto controllo. Lo nei palazzi e il lampione, guardando la parte bassa del dei palazzi sullo sfondo. scatto è stato addirittura fatto dal finestrino di una mac- quadro si potrebbe addirittura pensare che la scena sia china in movimento (lo svela anche il leggero mosso diurna. Il risultato potrebbe assomigliare anche a uno della parte bassa dell’immagine, la più vicina al punto scatto HDR, ma non nulla di tutto ciò: scatto singolo, di scatto): l’impostazione del modo era su Program, ma modalità normale, estensione della gamma dinamica avremmo avuto molto “spazio” per ridurre ulteriormen- D-Lighting disattivato. La scena nella realtà era mol- te il tempo di scatto accettando ISO superiori agli 800 to più buia, tanto che, se si volesse rendere lo scatto con cui abbiamo scattato. maggiormente rispondente alla situazione bisognereb- be sottoesporre di almeno uno stop. Molto piacevole che malgrado l’esposizione “abbondante” degli scuri, i chiari (le finestre dei palazzi) restino leggibili, alme- no nelle parti fondamentali: anche questo può essere un effetto indiretto dellasuper-risoluzione, grazie alla quale le porzioni che si bruciano sono più contenute, 28 mm - 1/1600 sec - f/2 - ISO 25600 - cliccare lasciano per esempio la leggibilità dei dettagli un po’ sull’immagine per vederla a piena risoluzione. più in ombra. I grattacieli di notte sembrano quasi a luce diurna, e Anche la strada bagnata dalla pioggia davanti al nego- questo malgrado non ci sia un sistema di illuminazione zio giallo è uno scatto di grandi contrasti. La luce che esterno (se non le luci del parco) che ne illumina il fusto illumina il negozio è molto forte e la D850 chiude un 28 mm - 1/60 sec - f/3,2 - ISO 25600 - cliccare sull’immagine per vederla a piena risoluzione.

Risoluzione: la regina del reframing La D850, con i suoi 46 Megapixel, potrebbe sembrare una macchina senza target: a chi serve una risoluzione così alta? E, oggi che la gran parte delle foto finisce per avere cittadinanza solo su web e non certo sugli in- grandimenti su carta stampata, 8000x5000 pixel e più sembrano sprecati. Invece no, per almeno due motivi. Il primo motivo è molto semplice, come si può vedere nella pagina di questo articolo dedicata al comporta- 28 mm - 1/30 sec - f/2,5 - ISO 25600 - cliccare 28 mm - 1/60 sec - f/3,2 - ISO 25600 - cliccare sull’immagine per vederla a piena risoluzione. sull’immagine per vederla a piena risoluzione. segue a pagina 52 

 torna al sommario 51 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Nikon D850 mano libera. Malgrado la sensibilità ISO lontana dai 64 di base, la risoluzione offre addirittura la leggibilità del segue Da pagina 51  cartellone del Teatro alla Scala. mento della D850 alle diverse sensibilità ISO il rumore che inevitabilmente cresce agli ISO alti ha un livello di- Easy ISO: da 64 a 25600 mensionale sul quadro decisamente ridotto, tanto che, Un soprannome a questa D850 glielo abbiamo dato: negli utilizzi in dimensioni “normali” non si vede affat- “Easy ISO”, per la facilità con cui recupera situazioni to. Quindi, a parità di rumore, la risoluzione maggiore “disperate” agendo sulla leva degli ISO. Una leva che gioca a favore di una minore visibilità del disturbo.Il in altre macchine è pericolosa ma che in questo caso secondo motivo, che invece andiamo a toccare con risulta meno rischiosa perché il rumore che ne deriva si mano in questa pagina, è la possibilità di decidere in spalma su una risoluzione molto alta e quindi non così un secondo momento di catturare uno scorcio di una visibile agli ingrandimenti abituali. scena ben più ampia, riquadrandolo successivamente. Per una valutazione più oggettiva del rumore e del com- Nell’esempio qui sotto, siamo andati a riquadrare una portamento della D850 ai vari livelli di sensibilità, ab- parte del tavolo, circa un settantesimo della superficie biamo piazzato la macchina su treppiede e inquadrato totale dell’immagine. una scena notturna. Il primo scatto è disarmante: non sembra neppure notturno, con il cielo più azzurro che nero e i prati che diventano verdi come di giorno.

28 mm - 1/80 sec - f/4,5 - ISO 64.

Qui sotto il risultato del riquadro, ritagliato senza l’appli- 28 mm - 1/25 sec - f/6,3 - ISO 25600 - cliccare cazione di alcun filtro né maschera di contrasto: come sull’immagine per vederla a piena risoluzione. se avessimo utilizzato un teleobiettivo con una lunga profondità di campo, quasi impossibile. Per avere una rappresentazione più realistica abbiamo sottoesposto lo scatto fino a trovare un equilibrio che assomigliasse il più possibile a quello che vedevamo a occhio nudo fuori dal mirino. Ci siamo fermati a -1 e 2/3 di stop. Il risultato è quello qui sotto.

macchina man mano si deteriora, ma anche il 10000 ISO è nell’ambito dell’accettabilità. Analizzando il dettaglio a 25600 ISO si potrebbe ritenere il rumore decisamente aggressivo. Ma non bisogna dimenticare che si tratta di un fortissimo ingrandimento (circa un sessantaquat- tresimo della dimensione immagine totale). Come dice- Nella scena urbana catturata verso sera in una giornata vamo - e questo è un po’ il leit motiv del nostro test - la uggiosa, l’utilizzo di un teleobiettivo non troppo lumino- risoluzione da 46 Megapixel finisce per risolvere molte so, spinge gli ISO a 1100, in modo da garantire almeno cose. Se guardiamo la foto da ISO 25600 a quadro inte- un tempo di 1/125 sec necessario per evitare il mosso a ro, pur su tutta la larghezza dello schermo, l’effetto del 28 mm - 3 sec - f/5 - ISO 64 - cliccare sull’imma- rumore diventa davvero trascurabile. gine per vederla a piena risoluzione. segue a pagina 53 

Abbiamo quindi catturato un dettaglio di tutti gli scatti realizzati (la macchina e i vigilantes) riprodotti a dimen- sione reale (1 pixel della foto, 1 pixel dello schermo, al- meno nella visualizzazione su PC desktop). Alcune considerazioni sono doverose. Innanzitutto si tratta di un rumore “bello”: niente pixel rossi e verdi come accade nella maggior parte dei casi, neppure a 25600 ISO. Questo già mitiga non poco il fastidio che dà il rumore, che appare molto meno digitale se mo- nocromatico. 195mm - 1/200 sec - f/5,3 - ISO 1100 - cliccare Fino a 1000 ISO si può ritenere il rumore del tutto trascu- sull’immagine per vederla a piena risoluzione. rabile, poi inizia a salire gradualmente e la scritta sulla 28 mm - 1/100 sec - f/5 - ISO 26500.

 torna al sommario 52 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE SOCIAL MEDIA E WEB Un nuovo portale di Pagine Gialle permette di ottenere facilmente preventivi comparabili tra loro Con pgcasa.it preventivi per i lavori di casa senza stress I preventivi vengono forniti da artigiani e professionisti selezionati della zona. E così i lavori in casa diventano più facili

di Gianfranco GIARDINA è chiamato a compilare una form guidato aperto a chiunque (e quindi anche a chi con i riferimenti della propria richiesta e la non è certo che abbia fruito dei servizi): mergenza o lavoretto programmato descrizione del lavoro da effettuare. una redazione valuterà che nei giudizi sia in casa? Serve un fabbro, un idrauli- Questa richiesta viene inviata ai 20 pro- rispettata la netiquette, mentre non ver- E co o un elettricista? O anche un no- fessionisti più indicati secondo la cate- rà fatto alcun intervento sulle recensioni taio, per un atto da fare al volo? Italiaonli- goria e le parole chiave, ovviamente tra negative, espresse ovviamente con toni ne (la holding che gestisce, tra gli altri, i quelli operanti nella zona. I primi cinque civili, ma sarà data la possibilità al profes- brand PagineGialle e Pagine Bianche) ha artigiani che accettano la richiesta, pos- sionista di replicare. La stessa redazione lanciato il sito pgcasa.it (dove “pg” sta ap- sono inviare direttamente attraverso si incarica di realizzare una serie di arti- punto per Pagine Gialle) dedicato al mon- la piattaforma i loro preventivi e le loro coli che spiegano come affrontare i più do dell’home restyling. Attraverso questo referenze: in questo modo, negli inten- comuni lavori in casa o quali solo le pos- portale l’utente può mettersi in contatto dimenti dei creatori del sito, l’utente può sibilità offerte dalle soluzioni tecniche più con il patrimonio di 60mila artigiani e tec- avere in poco tempo un buon numero avanzate, in modo tale che sia più facile cliente potenziale e decidono di inviargli nici ideali per i lavori in casa e già listati di preventivi da confrontare ed evitare per l’utente descrivere i propri desideri un preventivo. Per il consumatore finale, in Pagine Gialle. Ma non si tratta solo di – in linea di principio – fregature e prez- nella richiesta di preventivo. Le imprese salvo il limite di ottenere un massimo di 5 una “direcotry” di referenze e nomi (per zi eccessivamente alti. A integrazione di che aderiscono al servizio pagano un preventivi per ogni richiesta, non ci sono quello c’è già Pagine Gialle), ma proprio questo servizio, c’è un sistema di valuta- canone annuale contenuto e un piccolo costi e possono essere formulate anche un motore di richiesta preventivi: l’utente zione dei professionisti e artigiani listati, “gettone” ogni volta che “comprano” un diverse richieste in contemporanea.

TEST Nikon D850

segue Da pagina 52  Il focus stacking in macchina Una delle nuove funzioni di questa D850 è il cosiddet- to “Focus Stacking” o “Focus Bracketing”. In pratica si tratta di una funzione di scatto temporizzato in cui la macchina si incarica di scattare una sequenza di imma- gini modificando anche di pochissimo il fuoco dal punto selezionato in avanti verso l’infinito, per un numero di scatti impostato dall’utente. Lo scopo è quello di avere Qui sopra la prima e l’ultima foto della sequenza che abbiamo realizzato con la modalità di scatto a una serie di immagini da trattare con appositi program- variazione di fuoco della D850. mi per ottenere un’immagine dalla profondità di campo lunga a piacere. Si tratta di una tecnica pensata soprat- tutto per la macrofotografia: in questi scatti, per tipicità delle ottiche, la profondità di campo è minima e spesso il soggetto, anche se è molto piccolo, non è tutto a fuo- co. Tipico caso è quello delle foto agli insetti. Il metodo tradizionale è quello di posizionare la fotocamera su una staffa micrometrica e far avanzare la macchina a ogni scatto di pochissimo in avanti tenendo il fuoco fisso. La D850 offre invece l’automatismo che opera direttamente su microvariazioni del fuoco motorizzato dell’ottica. basta posizionare la macchina su treppiede in priorità diaframmi. Nel nostro test abbiamo preso quattro pupazzetti posti uno a fianco dell’altro su piani leggermente distanti. Quanto basta per avere una totale impossibilità di met- tere i soggetti a fuoco. La quarantina di foto ottenute sono state quindi importate in Photoshop CC come livelli dello stesso documento; quindi è stato utilizzato l’automatismo con il quale Photoshop crea tutte le ma- schere di livello che isolano le porzioni in cui la foto è nitida. Il risultato è una foto che, nell’ambito del range di foto utilizzate (dal fuoco sul primo soggetto a quello sull’ultimo), è perfettamente a fuoco. Qui a fianco la foto La foto con tutti gli elementi a fuoco: 122 mm - 1/125 sec - f/4,8 - ISO 2200 - cliccare sull’immagine frutto di non più di cinque minuti di lavoro: perfetto. per vederla a piena risoluzione.

 torna al sommario 53 IL PRIMO PROIETTORE TASCABILE FULL HD

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www.vivitek.eu n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE TEST La novità Sony è pensata per convincere che una senza specchio può sostituire una reflex, anche in campo professionale Mirrorless Sony α9, il professionista è servito Il marchio giapponese piazza sul mercato una mirrorless per il segmento dei professionisti e dei fotoamatori evoluti Tanta tecnologia e qualità in questa nuova Sony α9, una fotocamera che può dare del tu alle reflex top di gamma

di Dario RONZONI ony ha calato l’asso nell’ormai annosa disputa che contrappone reflex e mirrorless, con un pro- Sdotto che fin dalle prime anticipazioni si è propo- sto come prima vera alternativa senza specchio pen- sata per professionisti. Un attacco frontale al duopolio Canon-Nikon, che da decenni si spartisce il segmento video di chi con la fotografia ci lavora. Prima di addentrarci nell’analisi approfondita della α9, ambiziosa full frame con sensore da 24 megapixel, una piccola considerazione è d’obbligo. Solo il tempo ci dirà se la mossa del colosso giapponese sia stata vincente, in grado di convincere professionisti e fo- toamatori evoluti a cambiare corredo, ma una cosa è certa fin d’ora: checché ne dicano i detrattori, Sony è al momento l’unico grande marchio davvero impe- gnato in un processo di costante innovazione nel seg- lab mento imaging, dove lo stallo altrui è al tempo stesso causa ed effetto di una generale crisi del comparto fotografico. Con la serieα 7, Sony aveva fatto capire alla concorrenza come fosse possibile creare mirror- less full frame dalle prestazioni superiori. Agli occhi Sony α9 degli utenti più navigati, tuttavia, mancava sempre IL PROFESSIONISTA HA FINALMENTE UN’ALTERNATIVA 5.300,00 € qualcosa, uno slancio finale che potesse finalmente Sensori troppo piccoli, corpi macchina scomodi, parchi ottiche limitati, AF poco performanti, autonomia risicata. Si è detto di tutto a proposito colmare il divario con le proposte top dei marchi da delle mirrorless utilizzate in ambito professionale. La Sony a9 cerca di superare i limiti, presunti o reali, delle senza specchio con un’offerta di sempre legati all’architettura reflex. Sonyα 9 è nata altissimo livello. Veloce, precisa e in grado di offrire file di estrema qualità, è la prima mirrorless che può concretamente battagliare a tutto con il chiaro intento di convincere anche i più scettici campo con le top di gamma reflex. Mancano ancora tasselli importanti per fare definitivamente breccia tra i professionisti (assistenza pro?), ma la strada è ormai ampiamente tracciata. che una senza specchio può a tutti gli effetti sostituire una reflex, anche nei task più impegnativi, leggasi in campo professionale. Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo L’evoluzione della specie 9.1 10 9 9 8 9 8 Fin da una prima occhiata al compatto corpo del- la fotocamera, la derivazione dalla serie α7 appare AF veloce e precisissimo Autonomia ancora migliorabile evidente. Se messa a confronto con una α7RII, la COSA CI PIACE Gamma dinamica spaventosa COSA NON CI PIACE Blackout in caso di pose lunghe α9 appare sostanzialmente simile, con un aumento Più tasti fisici Grip non sempre comodo di comandi fisici a testimoniare gli intenti di cui ab- biamo parlato in apertura. Non a caso, ciò che attira di configurazione. Tra le altre novità, colpisce la mi- mentre si impugna la fotocamera. Si sente ancora la subito l’occhio del fotografo esperto è la comparsa, grazione del tasto di avvio e stop delle riprese video, mancanza di un tasto fisico dedicato unicamente alla sul dorso, di un piccolo (forse troppo piccolo…) tasto passato da una posizione defilata, sul bordo destro gestione degli ISO. direzionale deputato al controllo del punto di messa a (a forte rischio accensione accidentale), a un’inedita Continuando il tour del corpo macchina, ecco compa- fuoco, che può essere finalmente selezionato on-the- collocazione a lato del mirino, in verità un po’ troppo fly, senza più la necessità di scomodi slalom nei menu lontana dalla mano destra se si vuole agire col pollice segue a pagina 56 

 torna al sommario 55 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE

TEST Sony α9 segue Da pagina 55 

rire i due slot per schede SD, uno dei quali in grado di supportare il veloce formato UHS-II. Poco sotto, il vano batteria nasconde il nuovo modulo Z, che fin dalle prime press relase era stato presentato come un modello dall’autonomia sensibilmente superiore a quella dei “vecchi” W montati sulle a7, nell’ordine dei 650 scatti per carica dichiarati. La nostra prova ha sostanzialmente confermato i dati, mostrando un’au- tonomia quasi doppia rispetto a quella della a7RII, per quanto, per ovvie ragioni tecniche, non ancora para- gonabile all’offerta reflex. Sul fianco opposto le cover nascondono i numerosi connettori, in primis la porta Ethernet, necessaria per un veloce upload FTP delle immagini, feature pensata nello specifico per fotore- porter e chiunque debba trasferire il proprio lavoro nel minor tempo possibile. Sul retro domina il display ba- to sulla nuova ammiraglia appare ancor più fulmineo. sente una libertà di manovra difficilmente rintraccia- sculante da 1,44 milioni di punti (risoluzione 800x600), Con raffica alla massima velocità, otturatore elettro- bile altrove: il recupero delle ombre è a tratti spetta- inferiore per resa a quanto visto sulle ammiraglie con- nico e AF a inseguimento, i risultati appaiono quasi colare, ma anche i dettagli estraibili dalle alte luci non correnti, Nikon D5 in primis, ma tutto sommato chiaro sempre ottimali. scherzano affatto, tanto da consentire esposizioni e di facile lettura. Lo schermo è touch, per quanto la La sequenza qui sopra la dice lunga su quanto sia discretamente lunghe anche in assenza di filtri. caratteristica sia disabilitata di default e non presen- possibile scattare in raffica soggetti in rapido movi- A titolo di esempio, la foto della finestra che riportia- ti la stessa fluidità delle rivali. Il corpo, come detto, mento senza la minima perdita di fuoco. La macchi- mo qui sopra è stata scattata a mano libera, esponen- è molto simile a quello della a7RII, ma presenta una na segue il movimento della bambina con estrema do sul cielo. Inevitabile la sottoesposizione ai limiti del sagomatura più accentuata nella parte destra, a tutto fluidità, dalmomento del balzo fino all’immersione in nero totale dei dettagli interni della stanza. In postpro- vantaggio di un grip migliorato (ancora non al livello di acqua, con una precisione difficilmente riscontrabile duzione, tuttavia, è stato possibile aprire le ombre a comodità di una reflex “peso massimo”), auspicabile altrove. La sequenza svela evidentemente anche la tal punto da recuperare quasi tutti i dettagli interni, soprattutto in presenza di ottiche massicce. A tal pro- velocità della raffica: 6 scatti nel tutto in acqua dai con un rumore complessivo più che accettabile. posito, non è un caso la presentazione in contempo- piedi alla vita. Il processing JPEG è eccellente, privo di artefatti ranea di un battery grip pensato espressamente per La messa a fuoco si mantiene costante anche nel caso evidenti e con un bilanciamento dei colori naturale, la α9, che oltre a migliorarne l’ergonomia dà anche un di soggetti in rapido avvicinamento frontale, situazio- caratteristica particolarmente apprezzabile per quei buon boost sul fronte autonomia. ne che spesso “confonde” le fotocamere. A proposito professionisti che devono poter disporre subito di un È giunto il momento di dare un’occhiata nel mirino, ed di raffica, la gestione del buffer appare più snella- ri file leggibile sui dispositivi più comuni. è qui che le meraviglie tecniche della α9, finora solo spetto a quanto osservato sulle a7: in RAW+JPEG la Il comportamento ad alti ISO è in linea con le top del accennate, cominciano a palesarsi in modo distinto. velocità di scrittura e la conseguente visualizzazione segmento: i file si mantengono leggibili anche a valori Con una risoluzione di 3,68 milioni di punti e un in- dello scatto si mantengono sempre entro tempisti- elevatissimi e difficilmente utilizzabili in contesti “rea- grandimento fissato a 0,77x, è uno degli EVF più per- che ragionevoli. Unico aspetto realmente fastidioso li”. A 20000 ISO i dettagli cominciano inevitabilmente formanti sul mercato. In aggiunta alle caratteristiche su questo versante, il pressoché totale blackout del a perdersi e i colori a impastarsi, ma le performance ormai tipiche dei mirini elettronici delle mirrorless di display in caso di lunghe esposizioni: fino allo scatto generali della macchina si mantengono eccellenti. fascia alta, va segnalata una latenza pressoché nulla, dell’otturatore, nulla testimonia agli occhi dell’utente il Rimanendo sul fronte qualità, non convince appieno aspetto fondamentale per chi intende usare questa corretto funzionamento della macchina. il bilanciamento del bianco automatico: in particolari macchina per riprese sportive, naturalistiche e di azio- Come già ampiamente anticipato dalla stessa Sony, il condizioni di illuminazione artificiale, come nella foto ne in genere. Chiaro e brillante, non dà problemi di sensore CMOS Exmor RS full frame della α9 è di tipo che segue, abbiamo infatti notato un viraggio sul giallo visualizzazione degli angoli neppure a chi porta gli stacked. Cosa significa in concreto? Su un sensore abbastanza deciso. occhiali. La fotocamera tocca picchi di 20 fps con ot- CMOS standard la porzione fotosensibile e i circuiti Il comparto video è a sua volta carrozzatissimo: la α9 è turatore elettronico, senza che nel mirino si assista al sono collocati all’interno dello stesso substrato. In un in grado di registrare in 4K utilizzando l’intera estensio- benché minimo blackout. sensore stacked (letteralmente, “impilato”), i compo- ne del sensore. La stabilizzazione a 5 assi, che si fa già nenti sono posizionati in substrati separati. Tra i vari apprezzare sul piano fotografico per la sua capacità di Prestazioni da prima della classe vantaggi di questa architettura, una maggiore veloci- recuperare fino a 5 stop, consente di riprendere video Dopo una doverosa presa di contatto, è giunto il mo- tà di lettura ed elaborazione dei dati, particolarmen- a mano libera senza eccessivi scossoni, anche a bor- mento di saggiare sul campo le prestazioni della mac- te utile durante una ripresa in raffica con otturatore do di un’auto in movimento. L’AF in modalità video può china. Come già anticipato, la α9 è pensata per i pro- elettronico. Una scelta, questa, che evita il cosiddetto contare su un’area wide piuttosto permissiva, ma se si fessionisti, e in particolare per chi è alla ricerca di una rolling shutter, quell’effetto distorsivo che durante le vuole un accurato tracking sul soggetto, il tap diretta- macchina veloce, per sport, natura, matrimoni e re- raffiche tende a curvare le linee rette e a creare altri mente sul display non è il massimo della precisione. portage. Abbinata all’ottimo FE 24-70mm f/2.8 GM, la fastidiosi artefatti. Utile anche durante le riprese video Nota a margine, lo switch alla modalità video non è im- fotocamera mostra subito le sue qualità, a partire dal- negli spostamenti rapidi dell’inquadratura. mediato e può richiedere fino a un paio di secondi. l’autofocus, pompato da ben 693 punti a rilevamento Non nascondiamoci dietro un dito: per poter compren- di fase, in pratica una copertura quasi completa del Un’eccellente gamma dinamica dere realmente una macchina come la Sony α9 servo- campo visivo (il 93% secondo le specifiche ufficiali). Scaricati su computer e aperti con un programma no mesi di utilizzo intensivo, nelle situazioni più dispa- Se già avevamo avuto modo di elogiare la precisione di fotoritocco, gli scatti colpiscono subito per la loro e la velocità dell’AF della Sony a7RII, il sistema monta- estrema gamma dinamica. Lo sviluppo dei RAW con- segue a pagina 57 

 torna al sommario 56 n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE FOTOGRAFIA Il design della nuova fotocamera richiama quello della vecchia One Step di 40 anni fa. Il prezzo è di 119 euro Rinasce il brand Polaroid per la fotografia istantanea The Impossible Project diventa Polaroid Originals e riporta il celebre marchio nel segmento delle pellicole istantanee Presentata anche una nuova macchina dal sapore retrò, la fotocamera One Step 2. Instax ora ha un rivale scomodo

di Dario RONZONI marchio Polaroid su prodotti istantanei ono passati quasi dieci anni dalla porta con sé una rassicurante aria di chiusura definitiva delle linee di nostalgia. Le nuove pellicole, per quan- S produzione delle pellicole istanta- to naturali evoluzioni delle Impossible nee Polaroid. Nello stesso arco di tem- viste fino a poche settimane fa in tutti po è pian piano emersa una realtà, The gli store online, alzano ulteriormente Impossible Project, che si è fatta carico l’asticella delle prestazioni: sempre di- di mantenere viva una parte importan- sponibili per SX-70, 600 e Spectra, oltre te della storia della fotografia. Tra alti e che per il proprietario formato i-Type, bassi, passione e ingegneria inversa, la le nuove emulsioni, sia a colori che in piccola società olandese è rimasta l’uni- bianco e nero, promettono una resa mi- ca alternativa sul mercato delle pellicole gliore e tempi di sviluppo sensibilmente per i vecchi modelli Polaroid delle serie inferiori al passato (si parla di circa 15 SX-70, 600 e Spectra. Oggi si chiude il minuti). Pian piano ci si avvicina alle cerchio con una sorta di ritorno a quel prestazioni delle “vere” Polaroid di un fan di lungo corso: l’abbinamento bian- e in grado di generare un giro d’affari nome da cui tutto era cominciato. tempo. Dettaglio che molti accoglieran- co/nero (è però disponibile anche una maggiore. Più soldi, più possibilità per Alcuni mesi fa aveva creato un certo no con gioia, il prezzo dei singoli pack è versione total black), la strisciolina arco- il team ormai ex Impossible (anche il scalpore l’acquisto da parte di Impossi- calato di oltre un euro. baleno, l’obiettivo tondo fisso, tutto ri- sito del produttore olandese è stato ri- ble dei diritti sul brand Polaroid, che tra Da un punto di vista mediatico, è però porta alla mente l’iconica One Step pla- marchiato Polaroid Originals) di creare cambi di mano e mille giravolte di mer- la presentazione della fotocamera One sticosa di 40 anni fa. Il prezzo di vendita prodotti di qualità crescente. L’obiettivo cato aveva ormai perso molto dell’anti- Step 2 ad attirare maggiormente l’atten- è fissato a 119 euro. Non pochissimo, non dichiarato è di riuscire a dare batta- co appeal. Nei giorni scorsi l’annuncio zione dei curiosi. Come detto, la “nuo- ma tutto sommato una cifra accettabile glia a Fujifilm e alla sua linea Instax. ufficiale della notizia che da giorni ser- va” fotocamera Polaroid è una versione per chi non abbia mai avu- peggiava sui social: il marchio Polaroid riveduta e corretta della Impossible I-1 to a che fare con la foto- torna a produrre pellicole istantanee presentata lo scorso anno. Una macchi- grafia istantanea e voglia e, soprattutto, una nuova fotocamera. na interessante, che tuttavia soffriva di ora avvicinarsi con stile al O meglio, Impossible rimarchia i propri un prezzo decisamente troppo elevato segmento. La One Step 2 prodotti con il brand Polaroid Originals e di scelte tecniche discutibili (il mirino e utilizza le stesse pellicole e approfitta dell’occasione per immet- il curioso flash in primis). La One Step 2 i-Type, simili alle 600, già tere sul mercato nuove emulsioni e una è più semplice, dispone di un flash inte- sviluppate per la I-1. fotocamera che è, di fatto, una I-1 sem- grato più ordinario, autoscatto e batte- Marketing o no, è una bella plificata e resa esteticamente simile alla rie interne agli ioni di litio ricaricabili via notizia per gli amanti della gloriosa One Step del 1977. USB (le vecchie Polaroid funzionavano fotografia istantanea. Pola- Una furba manovra commerciale? Sen- con le batterie contenute nei caricatori roid è un brand decisamen- za dubbio, anche se la ricomparsa del delle foto). È il look a colpire al cuore i te più noto di Impossible

TEST Sony α9

segue Da pagina 56  aspetta poi un’assistenza ritagliata ad hoc sulle sue esi- ma che il marchio giapponese ha avuto il coraggio di genze, un “lusso” che al momento solo Canon e Nikon intraprendere. I risultati conseguiti in pochi anni sono lì possono garantire a tutto campo. Per Sony, α9 rappre- a dimostrare quanto tutto ciò sia, in fin dei conti, possi- senta l’inizio di un nuovo percorso, complesso, certo, bile. Clicca qui per altre foto scattate con Sony α9. rate. Per questo motivo il giudizio rimane per forza di cose parziale. L’indicazione generale però è chiara: ora 33mm - 1/2500 sec - f/2,8 - ISO 200 il professionista ha davvero un’alternativa valida alle reflex, sia per la velocità di ripresa che per la qualità estrema del file finale, senza dimenticare la ragionata disposizione dei comandi fisici. Solo il tempo dirà se Sony ha visto giusto. E in queste dinamiche il dato og- gettivo (la macchina è davvero fantastica) non sempre gioca un ruolo decisivo nella scelta in sede di acquisto. Il parco ottiche dedicato, ormai ampio e di qualità, è un ulteriore incentivo al cambiamento, per quanto il prez- zo medio degli obiettivi Sony si mantenga sempre al di sopra di quello della concorrenza. Il professionista si

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P5 Wireless. Abbiamo eliminato il cavo ma il suono è rimasto lo stesso.

P5 Bluethooth, musica in mobilità senza compromessi con 17 ore di autonomia e ricarica veloce per performance allo stato dell'arte. La solita qualità e cura nei materiali di Bowers & Wilkins adesso senza fili grazie alla nuova P5 S2 Bluetooth.

www.audiogamma.it n.163 / 17 25 SETTEMBRE 2017 MAGAZINE GADGET Questi prodotti sono pensati per la vita di tutti i giorni, per i motociclisti, per la vita all’aria aperta e per gli sport In arrivo giacche, guanti e sacchi a pelo hi-tech Ecco tutta la tecnologia wearable che scalda Tra gli indossabili non solo orologi hi-tech, ma anche prodotti che indossati possono contemporaneamente scaldare

di Candido ROMANO

inverno sta arrivando, come si sente dire spes- so in una nota serie televisiva. Significa tempe- L’rature decisamente più basse, freddo pungente soprattutto in luoghi specifici come la montagna e in generale quel senso di fastidio che il freddo può generare, soprattutto in chi passa tante ore all’aria aperta. La tecnologia in questo caso corre in aiuto: è molto vasto infatti il mercato degli indumenti tecno- logici che permettono letteralmente di scaldare chi li indossa. Diverse le tecnologie coinvolte, si va dall’uti- lizzo dell’alimentazione a batterie al litio da inserire negli indumenti (in moltissimi hanno scelto questa soluzione), all’energia solare in combinazione con il calore prodotto dal corpo. Ci sono poi altre soluzioni dare l’idea di cosa aspettarsi da questo business così zionali. Sul sito ufficiale ci sono diverse soluzioni tra più avanzate che integrano soluzioni riscaldanti negli specifico. Ne vedremo delle belle: buona lettura di tut- giacche per uomo e per donna che scaldano tramite stessi tessuti. te le pagine di questo servizio. una batteria USB portatile posta sulla parte in basso del retro della giacca. Dal lavoro alla moto, ma senza sentire Caldi indumenti di ogni giorno Attualmente è disponibile la giacca 12V C6 System, freddo È inverno, fuori fa freddo. La sveglia suona presto, bi- sia per uomo che per donna: pesa solo 150 grammi e Che siano giacche, maglie, pantaloni, guanti, sacchi a sogna andare al lavoro. Quali sono i dispositivi che ad essere riscaldate sono le zone del petto, le tasche pelo o soluzioni hi-tech, la sostanza è la stessa: non possono risolvere questo semplice seppur fastidioso e la schiena e sono adatte per tutte le temperature. Il far patire il freddo. E a ogni bisogno corrisponde una problema? Qui entrano in gioco prodotti indossabili funzionamento è molto semplice: i pannelli interni ri- soluzione specifica: per questo abbiamo diviso questo che scaldano durante il commuting urbano, quei viag- scaldati sono alimentate da una batteria, prodotta nel- speciale in diverse pagine, ognuna dedicata ad attivi- gi, brevi o anche meno brevi, che si fanno da casa al lo specifico da Ravean, da riporre in una tasca interna tà esigenze ben definite, tra cui trovare quella che fa lavoro; oppure durante le mansioni quotidiane che ci (che può caricare anche uno smartphone). Presente per sé. In questo modo sarà sicuramente più semplice “costringono” ad uscire di casa. Perché soffrire quan- un bottone nella parte alta interna della giacca con consultare i prodotti che abbiamo selezionato, dopo do ci sono sul mercato una serie di prodotti che risol- tre modalità: il produttore consiglia di tenerla spenta un’attenta analisi, e scegliere quello che è più adatto vono questo problema? Alcuni sono più complessi e quando fuori ci sono 7 gradi, in “low mode” quando al proprio caso. costosi; altri invece si attestano in una fascia di prezzo fuori c’è 1 grado, modalità media quando si scende La prima categoria è quella del commuting urbano, più abbordabile. al di sotto dello 0 e modalità “High” quando si arriva cioè le mansioni che giorno per giorno ci spingono a -10 gradi. fuori casa: il lavoro, ad esempio. Quando in questi casi La giacca riscaldata che fa impazzire Kickstarter La giacca è lavabile al 100% e costa 159.99 dollari, le temperature sono molto basse non si vede l’ora di “Siamo sinceri per un momento: non siamo di certo i ma si tratta del prezzo della sola giacca, senza batte- tornare al chiuso per scaldarsi. Per questo molti pro- primi con l’idea di produrre una giacca riscaldata. Sia- ria, che tra l’altro è curva, di 15.600 mAh. La giacca duttori hanno pensato a giacche, guanti e pantaloni di mo solo i primi a farla bene”, si descrive con queste potrà essere acquistata in bundle con la batteria ma ogni tipo, anche con soluzioni almeno apparentemente parole altisonanti Ravean, l’azienda con sede in Utah soprattutto con i guanti riscaldati, che si collegano bizzarre. che negli ultimi due anni ha spopolato su Kickstarter. tramite cavo alla giacca, quindi sono molto leggeri La seconda categoria riguarda coloro che amano la Da una parte si dice la verità, il mercato delle giacche non avendo una batteria propria e scaldano anche moto, uno dei mezzi più “freddi” sui quali viaggiare. e guanti riscaldati è molto vasto e certe volte anoni- la punta delle dita. La durata del calore arriva fino a Per questa categoria di consumatori ci sono particolari mo. Ravean vuole risolvere il problema più grande, 10 ore secondo il produttore, il costo del bundle è di prodotti, di cui alcuni che prevedono l’utilizzo del mez- cioè proporre degli indossabili riscaldati leggeri e fun- 279 dollari. Ravean garantisce un ottimo isolamento zo stesso di trasporto per l’alimentazione di giacche o segue a pagina 60  guanti riscaldati. Ci sono poi le attività outdoor come il campeggio, escursioni, la caccia o la pesca, in questo caso i pro- blemi con il freddo sono anche accentuati, dato che di solito si sta molto tempo all’aperto, anche di notte. Si prosegue con gli sport invernali in cui le condizioni climatiche sono sempre avverse e un indossabile ri- scaldato potrebbe migliorare decisamente l’attività/va- Tutte le parti riscaldate della canza dell’utente. giacca Ravean. Merito di una Infine parliamo di futuro, di tutti quei gadget che non batteria da riporre in una tasca sono ancora disponibili sul mercato ma che possono ad hoc.

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GADGET Abbigliamento hi-tech segue Da pagina 59 

rispetto alle alternative sintetiche, in grado di mante- nere il calore e non l’umidità, grazie ai pannelli interni riscaldati a spirale. In realtà Ravean ha recentemente lanciato una nuova campagna Kickstarter, già con- clusa, con una nuova Giacca ultraleggera, solo 80 grammi, con diverse feature in più, in spedizione ai backer. La durata del calore sale fino a 15 ore secondo il produttore (batteria da 10000 mAh), Quick Charging 2.0 e soprattutto è compatibile con qualsiasi batteria esterna QC 2.0 o 3.0 da 9V. Ai consumatori la scelta di prendere la prima giacca, più vecchia, in sconto, oppure attendere qualche mese per avere questa se- conda versione che con tutta probabilità sarà disponi- bile sul sito ufficiale.

Ci sono anche i calzini che scaldano con l’app riti nell’indumento, che poi viene assorbito dalla pelle lone intimo e un paio di calze. Per fare qualche nome Sì, esistono tanti calzini che riscaldano. In effetti le per riscaldare i muscoli per aumentare il flusso san- e cognome segnaliamo gli Excess Pro 2.0 (prezzo: estremità del corpo, come ad esempio i piedi, rappre- guigno. L’unico cavo presente è quello che porta alla 159,95 euro), qui un sottile filo riscalda il guanto fino sentano le zone sicuramente più soggette ai fastidi batteria che alimenta il tutto, un po’ evidente, da met- alle dita e sotto i polpastrelli. Vale tutto quello detto del freddo. I prodotti Lenz sono di alta gamma e in tere in una tasca. Sono però costosi, molto costosi, in precedenza per le batterie al litio, sia da 7,4V (uti- particolare questi, disponibili su Amazon a 209,90 per una giacca da donna si arriva anche a 1600 euro. li per la bici ad esempio) che da 12V per un inverno euro, sono adatti sia per chi cammina al freddo in città La batteria pesa circa 100 grammi e il calore dura fino più rigido. La giacca invece si chiama semplicemente ma anche per le altre attività outdoor. C’è la possibi- a cinque ore. Heating Jacket, dal prezzo di 159,95 euro, con zip lità di regolare il riscaldamento sia manualmente con frontale e riscaldamento distribuito su tutta la maglia, i tre livelli disponibili che usando un’app specifica Mai più freddo in moto collo e maniche comprese. I tessuti utilizzati sono stati sul proprio smartphone per regolare la temperatura. I Quella dei motociclisti è una delle categorie che più studiati per riflettere il calore generato dal sistema di cosiddetti “lithium pack” sono facilmente integrabili e utilizza indossabili riscaldati. Moto significa libertà; ma riscaldamento verso il corpo dell’utilizzatore, ottimiz- gli elementi riscaldati interni non si vedono assoluta- quando fuori fa freddo spesso l’appassionato rinuncia zando il consumo di corrente. In poliestere antivento mente. Sono posizionati sul bordo del calzino, vengo- a farsi un giro, attendendo invece periodi o stagioni è dotato di un pulsante di regolazione sul petto e la no riscaldati anche tallone e dita. Può essere lavato più calde. Ma per certi versi un problema analogo ce giacca è predisposta per l’attacco dei guanti, con ali- normalmente in lavatrice. l’ha anche ci si sposta in bicicletta, per esempio per mentazione diretta e cavi riponibili in comode taschi- andare al lavoro. In aiuto arrivano una lunga serie di ne nelle maniche. Ha una tasca dove riporre il cavo di accessori termici che grazie all’uso della tecnologia, connessione all’alimentazione e l’eventuale batteria in particolare di dispersione del calore in poco spazio, portatile. possono scaldare il guidatore. Dalle giacche ai guanti alle calze, senza dimenticare le stesse manopole ri- VentureHeat, pionieri dei wearable riscaldati scaldate, che chiaramente non tratteremo qui perché VentureHeat è uno dei pionieri della tecnologia wea- non si tratta di elementi indossabili. Alcuni produttori, rable riscaldata. I loro prodotti utilizzano batterie al li- ad esempio Harley Davidson, vendono i loro acces- tio per alimentare il riscaldamento di giacche, pantalo- sori dedicati, cioè giacche, guanti, pantaloni, ma ecco ni e molto altro anche per i “power sports”, quindi per qualche altra soluzione che potrebbe riscaldare i vo- i motociclisti. La linea VentureHeat per motociclisti stri giri invernali in motocicletta. comprende quattro paia di guan- ti riscaldati, quattro tra giacche e Tutta la gamma Klan, a batteria o con cavetto gilet, un pantalone e delle solette Klan è sinonimo di qualità nella comunità dei motoci- riscaldate. Da segnalare sicura- clisti. Produce accessori riscaldati dal look molto ac- mente i guanti Cruiser, dal prezzo cattivante: dalle giacche ai guanti, dalle calze ai pan- di 219,99 dollari, anche questi da taloni e a tutta una serie di complementi ed accessori. poter collegare alla batteria della A livello tecnico, l’azienda opta per due soluzioni di moto, oppure possono essere ali- La giacca di lusso per i “freddolosi” alimentazione: i prodotti si alimentano collegando- mentati indipendentemente dalle Si tratta di un altro progetto di successo su Kickstar- li alla moto con un cavetto alla batteria o alla presa due batterie da 12V di 2200 mAh ter: prende il nome di Smart Coat e sembra una nor- ausiliaria, oppure possono essere usati con le clas- ognuna. La batteria e il caricatore malissima giacca per uomo o per donna. All’interno siche batterie al litio portatili, per essere usati anche da muro sono venduti separata- c’è una tecnologia intelligente per riscaldarla, che è lontani dalla moto. Attualmente sono disponibili una mente. Sono i più costosi della fatta di un polimero molto leggero che produce calore serie di nuovi prodotti chiamati Dualpower, che pos- gamma ma sicuramente i più belli della gamma FIR (Far InfraredRays, 6-14 micron), che sono funzionare sia a 7,4V che a 12V anche con bat- esteticamente. Ma quanto ci impie- utilizza lo stesso principio dei raggi solari e si allinea terie portatili e dotati tutti con regolatore di potenza a gano questi dispositivi a scaldarsi? perfettamente con gli spettri di assorbimento della quattro livelli. Il catalogo disponibile prevede svariate nostra pelle. Il calore è prodotto da vari pannelli inse- possibilità: due guanti riscaldati, una giacca, un panta- segue a pagina 61 

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GADGET Abbigliamento hi-tech segue Da pagina 60 

La risposta ce la dà la Deluxe Motorcycle Heated Outdoor senza brividi La maglia che scalda in 10 secondi: Polarseal Jacket per quello che riguarda il proprio giacchino ri- Col termine Outdoor intendiamo tutte le attività da po- Polarseal è una maglia riscaldante che può essere scaldato: l’indumento va in temperatura in 10 secondi ter fare fuori casa come campeggio, escursioni, cac- ordinata sul sito ufficialea 179 dollari: la spedizio- e compreso nel prezzo di 299.99 dollari c’è anche un cia e pesca, insomma tutte quelle situazioni in cui non ne è gratuita in tutto il mondo ed è promessa entro telecomando wireless che si monta sul veicolo, per si può accedere alle comodità di una casa calda e con gennaio 2018. Questa soluzione ha avuto un grande controllare la temperatura con tre regolazioni di calo- tutti gli accessori a portata di mano per scaldarsi. successo su Kickstarter, generando quasi mezzo mi- re. Gli elementi riscaldanti in micro-alloy sono posizio- lione di euro di raccolta ed è perfetta per tutti gli sport nati dietro la schiena, sul collo e sui lati. La giacca coi microfori che regola la temperatura invernali. Coi bottoni waterproof si potranno scegliere corporea tre livelli di calore basso, medio e alto. La tecnologia Un “Made in Italy” molto promettente Si chiama Ventrix ed è una giacca del noto brand The per riscaldare la maglia è usata anche in quelle dei Un’ultima segnalazione in questa categoria va ad North Face che ha un sistema dinamico di microfori piloti di aerei e sono presenti due elementi che scal- un’azienda italiana che realizza gilet e guanti riscal- che si aprono e chiudono durante l’attività fisica, re- dano, uno sulla parte superiore della schiena e uno danti: di tratta della Capit società conosciuta per la golando la temperatura corporea. Niente batterie o sulla parte inferiore. Gli elementi riscaldabili sono ul- produzione di termocoperte professionali. Il gilet si piastre, la tecnologia mid-layer utilizzata ha vinto un trasottili e flessibili, la maglia è lavabile e resistente chiama WarmMe, ha un doppio strato esterno water ISPO Gold Award e permette di rimanere al caldo all’acqua. L’elemento riscaldante è incorporato tra proof e wind block ed è molto morbido e leggero. Può evitando che il corpo si surriscaldi. Nelle zone del cor- due strati ultra sottili di dissipazione e completamente essere indossato sotto qualsiasi giacca o giaccone e po ad alta traspirazione sono posizionati dei microfori integrato nell’indumento. Compatibile con qualsiasi la batteria arriva a durare fino a 4 ore, posizionata in tagliati al laser. Quando il corpo non è in movimento i batteria USB, questa va inserita sul lato in basso della una tasca interna. Le piastre riscaldate sono flessibi- microfori rimangono chiusi trattenendo il calore; quan- maglia. Il calore può durare dalle 4 alle 8 ore, dipende li e ultra piatte, posizionate in specifiche aree sia sul do aumenta l’intensità dell’attività fisica i microfori si dagli usi e si possono scegliere batterie USB da 5000 davanti che sul retro della giacca. Il prezzo è poco aprono offrendo traspirabilità e regolando la tempe- o 10000 mAh ed è disponibile in quattro differenti co- sotto ai 200 euro. I guanti invece costano 168 euro e ratura corporea. Con questo sistema si evita di sfilare lori. Clicca qui per il video. funzionano con la stessa tecnologia. C’è un solo pul- e indossare di nuovo i capi quando il corpo si riscalda sante di regolazione “easy touch” (utilizzabile senza o si raffredda, in base alle attività sportiva. Il tessuto La giacca per andare a caccia senza patire il freddo dover togliere i guanti) per selezionare le temperature esterno è leggero ed è disponibile sia per uomo che Che si faccia una gita in montagna, che si vada a cac- disponibili. Grazie alle 3 luci colorate si può capire an- per donna in due modelli: felpa con cappuccio a 240 cia o a pesca, la gamma dell’americana Volt propone che al buio quale temperatura si sta utilizzando. euro e giacca a 220 euro. Clicca qui per il video. una vasta scelta. Sicuramente i guanti da neve Frostie 7V, che al prezzo di 169.95 dollari risolvono i problemi di coloro che hanno sempre le mani fredde. Costrui- ti in cuoio e nylon, sono resistenti all’acqua, hanno quattro temperature diverse e le due batterie a 7.4V di 2200 mAh durano fino a otto ore. Riscaldano tutte le dita e anche fino al polpastrello, da tutti e due i lati. Da segnalare anche la Camo 7V Fleece, una giacca utile per andare a caccia che si riscalda premendo un pulsante. Pesa 380 grammi e riscalda sia sul davanti che sulla schiena. Costa 149.95 dollari. Gra- zie alla tecnologia pro- prietaria Zero Layer 7v, che

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riscalda evitando dei tes- suti troppo doppi. Questo sistema è stato brevettato per evitare tessuti troppo ingombranti e contempo- raneamente avere una ef- ficiente distribuzione del calore. Il produttore affer- ma che non c’è bisogno di “nascondere” questo siste- smartphone o alla guida, grazie ai grip incorporati. Le un vestito da sera con luci a LED incorporate, per ma di riscaldamento sotto suole sono adatte a qualsiasi tipo di scarpa e sono esempio. Oppure potrebbe essere alla base di tute i tessuti, permettendo così estremamente leggere. Questi guanti brevettati riflet- spaziali dotate di sensori biometrici o di indumenti in di massimizzare il calore. tono le radiazioni del corpo per aumentare o mante- grado di rilevare i segnali dell’elettrocardiogramma I pannelli sono costruiti con nere la temperatura naturale di chi li usa. Hanno avuto senza elettrodi da applicare a parte o cavi di connes- sottilissime fibre d’acciaio inossidabile, posti su un un buon successo su Kickstarter e possono essere sione. Clicca qui per il video. tessuto isolato. Sono poi incapsulati con uno speciale acquistati sul sito ufficiale, occorrono 56 euro per i nastro di saldatura termico. guanti e 40 euro per le suole. Non sono adatte a chi è L’intelligenza artificiale arriva anche qui affetto da sindrome di Raynaud. Qoowear è un prodotto Made in Italy di tessuto tecni- Stranezze: il sacco a pelo indossabile e riscaldato co che monta degli strati riscaldanti ultraleggeri, che Ecco un’altra campagna Kickstarter di successo per C’è anche la giacca che cattura il calore del sole modificano autonomamente la propria temperatura. Ravean. Ci sono due versioni: la prima è praticamente ThermalTech è un tessuto “intelligente” brevettato Funziona grazie a sensori, alimentati a batteria, ge- un sacco a pelo riscaldato sulla parte alta e bassa. La che permette alla giacca di riscaldarsi grazie al sole stiti da un’intelligenza artificiale che deciderà in au- seconda è una sorta di sacco a pelo indossabile (tran- e non solo. Questa tecnologia ha visto il suo debutto tonomia dove riscaldare, dinamicamente, analizzando ne caviglie e piedi), con tanto di cappuccio, per girare in una campagna IndieGoGo di successo. ThermalTe- la temperatura corporea e le condizioni esterne. Gli al caldo tra il campeggio. La tecnologia è la stessa ch si basa su una maglia di acciaio inossidabile che, strati sono posizionati in punti specifici e l’intelligen- usata per le giacche Ravean. Per ora i prodotti finiti quando esposta al sole o al calore del corpo, si riscal- za artificiale promette di riconoscere i punti più freddi sono stati spediti ai “backers” dallo scorso gennaio: da. Utilizza gli UV e il calore umano per incrementa- del corpo per riscaldarli, dando la priorità a questi. Il con tutta probabilità arriveranno sul mercato nei pros- re la temperatura di 10 gradi in 2 minuti di continuo prodotto è ancora in una fase beta, lo si capisce an- simi mesi. Di certo gli indossabili che scaldano per i assorbimento, prevedendo e evitando il surriscalda- che dal sito ufficiale. Qoowear, negli intendimenti dei più svariati usi non si fermano qui, ci sono decine di mento del corpo. Ci sono tre diversi tipi di giacche, sia progettisti, dovrebbe raccogliere anche diversi dati soluzioni, tutte molto simili in verità, anche se alcune per uomo che per donna: Street, Explorer ed Extreme, sul nostro corpo ed è alimentato da una leggera bat- si distinguono e non sarebbe una cattiva idea dargli dipende dall’intensità del freddo dal quale bisogna teria al litio. Prevista una campagna di crowdfunding un’occhiata. C’è ad esempio la Gerbing, che offre una difendersi. Dopo il successo del crowdfunding, Ther- su IndieGoGo da diversi mesi, ma per ora non accade vasta gamma di prodotti, la Duran, la prima compa- malTech ha stretto un accordo con Narvik, che ora ancora molto di concreto. Clicca qui per il video. gnia a sviluppare e commercializzare una tecnolo- vende le giacche a tutti gli interessati. I prezzi vanno gia di riscaldamento dei prodotti con i fili in fibra di dai 249.99 ai 309.99 dollari. Clicca qui per il video. HEAT-O, il sistema di riscaldamento modulare carbonio. DeWALT invece ha un grande catalogo di HEAT-O è un sistema di riscaldamento modulare che abbigliamento riscaldato anche per i più svariati tipi di Uno sguardo al futuro per ora è in uno stato di prototipo: al momento non lavoro, infine anche la Ororo ha un’ampia gamma di Infine proponiamo i progetti più promettenti per il fu- ce l’ha fatta a raggiungere l’obiettivo prefissato né su soluzioni di questo tipo. Clicca qui per il video. turo degli indossabili che scaldano, quei progetti che Kickstarter né su IndieGoGo. Forse la somma richie- non hanno ancora visto la luce o che sono in stato sta era troppo alta. Ma l’idea alla base del prodotto Per gli sport invernali prototipale. Di solito sono prodotti che sfruttano tec- ci è parsa interessante e potrebbe essere sviluppa- Moltissimi degli accessori per il commuting urbano nologie come la robotica o l’intelligenza artificiale per ta anche da altri, magari perfezionandola per avere come giacche o pantaloni riscaldati possono essere funzionare e che attualmente non possono ancora es- più successo. Si tratta di alcuni moduli riscaldanti che usati per quando si va sulla neve. Abbiamo seleziona- sere acquistati, ma danno un’idea di dove e come si vanno inseriti sotto i vestiti che si portano ogni giorno, to invece alcuni prodotti molto particolari per l’inverno possa muovere questa particolare industria. per il petto, altri per le braccia e gambe per un tota- o per chi ama andare sugli sci senza dover per forza le di 8 elementi. La modularità consente di spostare avere la sensazione di freddo pungente. INTELiTEX, per indumenti smart. E caldi gli elementi, per esempio sui polsi, sulle mani o sugli Ha vinto il premio Top Pitch come migliore werable, avanbracci. Sono alimentati a batteria e controllati da Finalmente qualcosa che si scalda senza batteria istituito dal fashion retailer inglese Topshop: si chiama un inconsueto telecomando stile smartwatch. I guanti di Zonda and Astec riscaldano, ma senza bat- INTELiTEX ed è il materiale alla base di una giacca terie, riuscendo a mantenere la temperatura corporea riscaldata della compagnia The Crated, che è stato calda con un’innovativa tecnologia che sfrutta il rifles- sviluppato durante uno stage della fondatrice in Au- so termico. Le fibre metalliche rivestite di polimero toDesk. Il materiale è stato creato dopo processi vari fanno sì che il calore circoli di continuo per tutta la di sinterizzazione del nylon, per uscire a creare qual- mano o il piede. Questo materiale è stato sviluppato cosa di conduttivo nelle fibre. Si tratta di un tessuto dall’esercito tedesco dopo una ricerca di 7 anni ed è smart, a differenza di quelli stupidi”“ che indossiamo stato usato da molte grandi aziende come il produtto- ogni giorno. Un materiale flessibile e conduttivo che re Airbus. Il guanto può anche essere usato con uno potrebbe essere usato per indumenti da lavoro; per

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