BILANCIO 2013

BILANCIO 2013

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Indice

- Relazione sulla gestione 11 Contesto di riferimento 13 Aspetti salienti della gestione 16 Gli aggregati del credito 21 La raccolta 29 Gli aggregati della finanza 30 Le Partecipazioni 41 Principali aggregati economici ed indicatori gestionali 44 La gestione integrata dei rischi e del capitale 48 Le Risorse Umane 53 Dinamiche organizzative e tecnologiche 55 Internal Audit 57 Compliance 59 Le tematiche ambientali 61 Rapporti verso le Imprese del Gruppo 62 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione 63 Proposte all'assemblea degli Azionisti 64 - Prospetti di bilancio 65 - Nota integrativa 77 Parte A - Politiche contabili 79 Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale 123 Parte C - Informazioni sul conto economico 183 Parte D - Redditività complessiva 204 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 205 Parte F - Informazioni sul patrimonio 278 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 289 Parte H - Operazioni con parti correlate 290 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 294 Parte L - Informativa di settore 295 - Allegati alla nota integrativa 297 - Fondo Pensioni 301 - Relazione di certificazione 311 - Relazione del Collegio Sindacale 315 - Sintesi delle principali deliberazioni dell’Assemblea degli Azionisti 331

5 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Profilo della Società

Denominazione MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE S.p.A. Gruppo bancario “Monte dei Paschi di Siena” Anno di costituzione 1954 come Mediocredito Regionale della Toscana Sede legale Firenze - Via Pancaldo, 4 Direzione Generale Firenze - Via Panciatichi, 48 Telefono 055/2498.1 - Telefax 055/240826 Sito internet www.mpscapitalservices.it Global Markets Siena - Viale G. Mazzini, 23 Telefono 0577/209111 - 53711 - Telefax 0577/209100 Direzione Investment Banking Roma - Via Piemonte, 127 Telefono 06/42048325 - Telefax 06/42016914

Strutture Presidio Mercato Milano - Via Rosellini, 16 Telefono 02/88891922/30 (Canali Elettronici) Telefono 02/88891924/40/21 (Financial Institution Italia ed Estero)

Uffici di rappresentanza Torino - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Via Mazzini, 14/16 Telefono 011/837445 - Telefax 011/8812091 Milano - Via Santa Maria Segreta, 5/b Telefono 02/88233220 - Telefax 02/88233233 Padova - c/o Banca Antonveneta - Piazzetta Turati, 17 Telefono 049/6991659 - Telefax 049/6992195 Mantova - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Direz. Area Nord Est - Via Vittorio Emanuele II°, 30 Telefono 0376/313563 Bologna - Via Riva di Reno, 65 Telefono 051/6486718 - Telefax 051/2960284 Siena - Viale G. Mazzini, 23 - Telefono 0577/271928 Perugia - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Ponte San Giovanni - Via Manzoni Telefono 075/398040 - Telefax 055/240826 Ancona - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Via 1° Maggio, 70/A Telefono 071/2905009 - Telefax 055/240826 Roma - Via Marco Minghetti, 30 Telefono 06/42006611 - Telefax 06/42006680 Napoli - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Via Cervantes de Savaedra, 55 Telefono 081/6057393 - Telefax 081/7341067 Bari - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Piazza Aldo Moro, 21 Telefono 080/5226244 - Telefax 055/240826 Catania - c/o Banca Monte dei Paschi di Siena Piazza della Repubblica, 32/38 Telefono 095/7348321 - Telefax 095/7348300

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Cariche Sociali e Società di Revisione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Aldighiero FINI Vice Presidente Paolo CAPELLI Vice Presidente Fabio CECCHERINI Consigliere Graziano BATTISTI Consigliere Gabriele BENI Consigliere Federico FEDERICI Consigliere Angelo MARTINELLI Consigliere Pierandrea SEMERARO Consigliere Cataldo STAFFIERI Consigliere Claudio VIGNI

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Francesco BONELLI Sindaco effettivo Federico CAPUTI Sindaco effettivo Daniela MORONI Sindaco Supplente Paolo BOCCI Sindaco Supplente Vittorio MARRONI

DIREZIONE

Direttore Generale Giorgio PERNICI Vice Direttore Generale Carmine MANCINI Vice Direttore Generale Federico VITTO

SOCIETA’ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

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Rating

Irating assegnati alla Banca da Moody’s Investors Services Ltd. sono i seguenti: • RATING DEL DEBITO A LUNGO TERMINE: B2 • RATING DEL DEBITO A BREVE TERMINE: Not Prime • RATING DELLA SOLIDITA’ FINANZIARIA: E

Il rating del debito a lungo termine ha subito, nel primo semestre 2013, il downgrade di tre notch, passando da Baa2 all’attuale B2. Tale revisione è diretta conseguenza del downgrade che ha interessato la Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena. L’outlook di Moody’s su tutti i rating è attualmente negativo.

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La Compagine Sociale

Al 31 dicembre 2013 il Capitale Sociale risultava così suddiviso:

Azionista Numero azioni Importo in unità Percentuale di euro Banca Monte dei Paschi di Siena SpA 891.017.041 276.215.282 99,92% I.N.A.I.L. 239.634 74.287 0,03% Altri azionisti 468.313 145.177 0,05% Totale 891.724.988 276.434.746 100,00%

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RELAZIONE SULLA GESTIONE

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Contesto di riferimento

l 2013 è stato un anno caratterizzato ancora dal protagonismo delle banche centrali con performance complessi- Ivamente positive per i principali asset finanziari. Tra le principali eccezioni figurano i mercati obbligazionari core (Usa e Germania in testa) ed il comparto azionario ed obbligazionario emergente.

Fig. 1 - SPREAD 10 ANNI ITALIA E SPAGNA Fig. 2 - MERCATO DEL LAVORO USA

Fonte: Bloomberg Fonte: Bloomberg

Negli Usa il focus è stato sul preannunciato inizio del tapering (riduzione del piano di acquisti di asset), annunciato in termini di linee guida a maggio dal presidente Bernanke secondo il seguente percorso: inizio entro fine 2013 e termine intorno alla metà del 2014. L’annuncio ufficiale è poi arrivato a dicembre 2013 con partenza gennaio 2014. In area Euro la BCE, oltre a procedere a limare ulteriormente il tasso di riferimento, ha anche introdotto a luglio delle direttive prospettiche esplicite: i tassi di riferimento verranno mantenuti su livelli contenuti o perfino più bassi degli attuali per un periodo esteso di tempo. Tale prospettiva è stata già confermata a fine 2013, quando la stessa BCE ha preannunciato che verrà assicurata la piena allocazione delle richieste per le operazioni principali a 7 giorni e per quelle a 3 mesi fino alla metà del 2015. In Giappone, nel mese di aprile 2013, la BoJ ha preannunciato un nuovo colossale piano di acquisto di asset, dopo la ricomposizione del vertice dell’istituto risultato alla fine molto più filo- governativo rispetto al precedente. Sul fronte macroeconomico, il 2013 si è chiuso con la prosecuzione della fase recessiva nell’Eurozona ed un anda- mento piuttosto debole (sotto il potenziale) per l’economia Usa. Le stime del Fmi segnalano che le variazioni del Pil dell’area Euro e degli Usa del 2013 sono attese attestarsi rispettivamente a -0,4% e +1,9%. La seconda parte dell’anno ha visto comunque segnali di miglioramento sia per l’Eurozona sia per gli Stati Uniti a fronte invece di un anda- mento ancora piuttosto debole per le economie emergenti. Sul fronte tassi governativi euro, la prima parte dell’anno è stata interessata da una fase di allargamento degli spread dei periferici in un contesto di tassi in rialzo. Il trend si è poi invertito dopo la decisione di taglio dei tassi BCE di mag- gio. Nel mese di maggio 2013 il tasso decennale Btp ha segnato il livello minimo dell’anno in prossimità del 3,76% con uno spread pari a circa 260pb. Nella seconda parte dell’anno la riduzione degli spread è stata più marcata gra- zie principalmente al rialzo dei tassi tedeschi. Non a caso, il livello minimo dello spread segnato finora nel 2013 in- torno ai 220pb non è stato accompagnato da un nuovo minimo del tasso decennale Btp, attestatosi in questo caso poco al di sopra del 4%. I potenziali focolai di crisi hanno manifestato un impatto meno forte del recente passato, con riferimento in particolare alle trattative a metà anno per la concessione di un’ulteriore tranche di aiuti alla Gre- cia o ancora in corrispondenza della temuta crisi politica in Portogallo nel mese di luglio. Proprio in quest’ultimo mese è arrivato anzi l’impegno della BCE a mantenere i tassi bassi o su livelli inferiori per un periodo esteso di tempo, che in parte si è già concretizzato mediante il taglio di 25pb del tasso di riferimento a novembre. Negli Stati Uniti, il 2013 ha visto nuovamente la FED al centro dell’attenzione. L’intenzione manifestata a maggio dal- l’Istituto di far partire un piano di riduzione del quantitive easing (c.d. tapering) entro la fine dell’anno ha colto di sor- presa i mercati, riflettendosi in un marcato rialzo dei tassi governativi sul tratto a medio/lungo termine. Il tasso decennale si è infatti spinto fino alla soglia del 3% ed è rimasto su livelli piuttosto elevati per tutta la seconda parte dell’anno. L’ef- fettiva decisione di riduzione del quantitive easing è avvenuta proprio nell’ultima riunione dell’anno; l’ammontare to- tale di acquisti è stato ridotto di 10 miliardi di $, attestandosi ad un ammontare mensile di 75 miliardi di $.

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Sul fronte valutario, il 2013 è stato caratterizzato da un andamento divergente tra la prima e la seconda parte del- l’anno. Nei primi sei mesi è infatti emersa una fase di relativa debolezza dell’euro verso il dollaro che, dopo aver rag- giunto il livello massimo di cambio dal novembre 2011 in area 1,36/1,37, ha subito un sostanziale ridimensionamento dopo che la Fed ha paventato l’ipotesi di una riduzione graduale del piano di quantitive easing (cosiddetto tapering), trovando comunque un forte sostegno in area 1,28/1,30. L’apertura della Fed ad un’eventuale manovra di rallenta- mento del piano degli acquisti, ha portato ad una forte impennata della volatilità e ad un violento deflusso di capi- tali concentrato nell’area emergente. La seconda parte dell’anno è stata invece caratterizzata da un apprezzamento generalizzato e costante dell’euro, risultando una delle valute migliori tra quelle principali, grazie soprattutto ad al- cuni segnali positivi sulla crescita economica dell’area Euro. I positivi dati macro riferiti all’Europa, giunti durante l’estate, hanno infatti dato luogo ad un ritorno nel mercato sia obbligazionario che azionario da parte degli investi- tori esteri, i quali hanno beneficiato dell’ingente liquidità messa a disposizione dalla FED e Bank of Japan. Il ritorno della fiducia degli investitori si è riflesso anche in un marcato deprezzamento di quelle valute, quali corona norve- gese e svedese o dollaro australiano, che, in precedenza, invece avevano beneficiato della crisi dell’area Euro. Il cambio di tale valute verso euro è così tornato sui livelli minimi del periodo pre-crisi (2010/2011). In tale contesto è proseguito sia il trend di debolezza dello yen (legato alla nuova manovra espansiva della Bank of Japan allo scopo di uscire dalla fase deflattiva) sia la positiva performance della sterlina che ha beneficiato da un lato di un incremento delle aspettative di crescita, dall’altro dell’atteggiamento meno accomodante delle attese da parte della Bank of En- gland con l’arrivo del nuovo governatore Carney. Allo stesso tempo è proseguito il trend di deprezzamento delle va- lute emergenti sebbene le Banche Centrali di alcuni paesi, come Turchia e Brasile, abbiano implementato misure di intervento sul mercato al fine di frenare l’eccessivo deprezzamento delle relative valute.

Fig. 3 - TASSI DI RIFERIMENTO BCE Fig. 4 - CAMBIO EURO/DOLLARO

Fonte: Bloomberg Fonte: Bloomberg

Il 2013 per l’area emergente è stato caratterizzato da una fase di rallentamento della crescita che ha colpito princi- palmente i maggiori paesi quali Russia e Messico. Il deprezzamento delle valute ha inoltre riportato spinte inflattive costringendo alcune banche centrali, in particolare quella brasiliana, ad adottare politiche monetaria restrittive. Nel corso del 2013 in Cina è proseguita la fase di rallentamento dell’economia soprattutto nel primo semestre del- l’anno, mentre nella seconda parte si è assistito ad un lieve recupero. La crescita si è attestata al 7,7%, in linea con quella del 2012. A novembre 2013 sono state decise le linee guida di lungo periodo in tema di politica economica. Tra le novità più importanti quelle relative alla riforma demografica del paese (abbandono della politica del figlio unico), oltre alla decisione di affidare un ruolo più importante al mercato, incentivando la diffusione internazionale dello yuan. E’ stato anche deciso un rafforzamento del welfare del paese, una maggiore tutela nei confronti dei con- tadini sul diritto alle terre e sulla mobilità all’interno del paese, l’apertura ai privati del sistema bancario. Nel frattempo le autorità nel corso del 2013 hanno tentato di effettuare misure “chirurgiche” a supporto dell’economia cercando di evitare un eccessivo apprezzamento dei valori immobiliari che sono tornati a salire nonostante alcune misure re- strittive imposte dalle autorità. Per quanto riguarda le materie prime, l’indice S&P GSCI Excess Return ha chiuso il 2013 in lieve calo (-1,3%) con

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un andamento variegato all’interno degli indici settoriali (Fig.5). Il comparto energetico ha chiuso l’anno in rialzo del circa 5% grazie soprattutto all’andamento positivo del Wti, mentre il Brent ha chiuso intorno alla parità. Forti prese di profitto hanno colpito i metalli preziosi (-30%) con l’oro in forte calo a causa del buon andamento degli asset ri- schiosi, dell’inflazione molto bassa e dell’aspettativa di tapering da parte della Fed. Andamento negativo anche per i metalli non ferrosi (-13%) penalizzati dal rallentamento economico della Cina, principale consumatore mondiale. Infine anche il comparto agricolo ha chiuso in calo (-18%) guidato soprattutto dai cereali e dal caffè arabica grazie ai raccolti record a livello mondiale e condizioni climatiche ideali alla produzione. Con riferimento ai mercati azionari, il 2013 è stato un anno particolarmente positivo guidato dal rialzo dell’indice giapponese (Nikkei +57%) grazie alle manovre espansive annunciate dalla Bank of Japan. In evidenza anche i listini Usa con l’indice S&P500 che ha guadagnato circa il 30% grazie ai segnali di miglioramento dell’economia ed al- l’abbondante liquidità delle aziende riversata sui listini mediante implementazione di piani di buyback ed incre- mento dei dividendi. L’anno è stato positivo anche per l’Europa, in un contesto di primi segnali di ripresa dell’area e minori tensioni sui bond governativi. L’indice Stoxx 600 è salito del 17% circa guidato dal settore auto, finanziario, media e telecomunicazioni. Nel 2013 i listini emergenti (MSCI EM -5%) si sono mossi invece in controtendenza, pe- nalizzati soprattutto dall’impatto del tapering della Fed che ha comportato corposi deflussi di capitale con conseguenti forti tensioni sulle valute e bond dei paesi dell’area. Sul fronte della volatilità su indici azionari, in media, il 2013 ha registrato valori inferiori rispetto al 2012 sia in Eu- ropa che negli Usa. L’indice di volatilità tedesco VDAX ha registrato un valore medio pari al 15,3% nel 2013 a fronte di un valore medio del 20,7% del 2012. L’indice Usa Vix ha in media registrato un valore pari al 14,2% dal 17,8% del 2012. Nel corso del 2013 l’indice Vix ha toccato i minimi dal 2007 all’11,30% a marzo, con un valore massimo registrato pari al 20,50% a giugno. L’indice Vdax è calato ai minimi dal 2005 all’11,47% a novembre, toccando un massimo del 22,1% a giugno (Fig. 6).

Fig. 5 - INDICE S&P GSCI EXCESS RETURN(SETTORI) Fig. 6 - VIX VS. VDAX

Fonte: Bloomberg

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Aspetti salienti della gestione

Le Aree “Business Unit” (di seguito BU), invariate rispetto all’esercizio precedente e sulle quali si è articolato il Lseguimento ed il monitoraggio gestionale dei percorsi fissati nel Piano Industriale, sono: BU “Finanza Ordinaria” BU “Corporate Finance” BU “Global Markets” BU “Investment Banking”

Per quanto riguarda la BU “Finanza Ordinaria”, sia le stipule sia le erogazioni sono risultate inferiori alle ipotesi pre- visionali formulate in sede di budget (rispettivamente -58,8% e -34,5%), contrazione dovuta in parte ad una mag- giore selettività della clientela sia delle relative iniziative.

(importi in milioni di euro) Finanza ordinaria Consuntivo al Budget al Scostamento 31/12/2013 31/12/2013 percentuale Operazioni stipulate 155,4 377,5 (58,8%) Operazioni erogate 327,3 500,0 (34,5%)

Riguardo il comparto della Finanza Agevolata, la Banca ha continuato a svolgere la propria operatività quale “sog- getto gestore” per conto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero dell’Istruzione, Università e Ri- cerca, relativamente agli incentivi pubblici alla ricerca ed all’industrializzazione. A riguardo si segnala nel corso dell’esercizio: • lo svolgimento delle attività istruttorie sui Bandi Miur: - Smart Cities riservato al centro-nord (8 progetti cui fanno capo complessivamente 112 soggetti attuatori, pubblici e privati, ed iniziative per un valore di circa 145 milioni di euro); - Start up (14 progetti per circa 11,5 milioni di euro complessivamente realizzati da 47 soggetti attuatori); - PON nuovi Distretti (19 progetti per iniziative del valore complessivo di 154 milioni di euro). • la conclusione dell’attività di istruttoria su tre progetti MIUR promossi da Spin-off di altrettante Università; • l’avvio dell’attività istruttoria su Bandi europei (5 progetti per complessivi 1,6 milioni di euro). Nell’esercizio 2013 è inoltre proseguita l’attività di gestione dei progetti istruiti negli anni precedenti ed in partico- lare l’attività di valutazione in itinere dei progetti PON istruiti nel bienno precedente, che ha riguardato 42 progetti a loro volta facenti capo a ben 325 soggetti attuatori. Si evidenzia infine il protrarsi dell’operatività su nove progetti di ricerca e sviluppo relativi al cosiddetto “FIT proce- dimento negoziale” destinato ad iniziative di rilevanti dimensioni (complessivamente 240 milioni di euro). L’attività si è concretizzata nel 2013 con il perfezionamento, in veste di soggetto agente anche per conto di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (di seguito CDP), di 5 contratti di finanziamento per un importo complessivo di oltre 110 milioni di euro (suddivisibili in circa 99 milioni di euro quale quota Cassa Depositi e Prestiti ed i restanti 11 milioni di euro quale quota elargita dalla Banca), di cui 58 milioni già erogati. Si segnala infine che continua l’attività avviata alla fine del 2012 nell’ambito del RTI, capo filato da MCC-Banca del Mezzogiorno, per la gestione del Fondo di Garanzia per le PMI, che vede coinvolti MPSCS principalmente in atti- vità di promozione e di sviluppo dello strumento agevolativo in questione. L’attività della BU “Corporate Finance” ha risentito, così come già negli anni precedenti, delle difficoltà del conte- sto macroeconomico internazionale e nazionale, difficoltà che hanno generato altresì anche una forte riduzione della propensione al rischio e dei piani di sviluppo delle aziende, specie per quanto riguarda le operazioni di entità rilevante.

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Data la tipologia di prodotti di riferimento della BU (Project Financing, Acquisition, Object Finance), l’impatto più evidente della contrazione si è manifestato in misura sostanzialmente analoga sia nelle stipule (-27,2% sul budget) sia nelle erogazioni (-30,1% rispetto al budget).

(importi in milioni di euro) Corporate Finance Consuntivo al Budget al Scostamento 31/12/2013 31/12/2013 percentuale Operazioni stipulate 327,4 450,0 (27,2%) Operazioni erogate 363,2 519,6 (30,1%)

Di seguito una sintesi delle attività svolte dai singoli comparti. 1 - Investimenti e interventi in equity Per quanto riguarda il portafoglio investimenti, nel corso del 2013, sono stati assegnati alla Banca 0,27 milioni di euro di strumenti finanziari partecipativi Mednav S.p.a. in esecuzione della ristrutturazione del finanziamento in pool Au- gusta Due S.r.l.. Nel corso dell’esercizio è stata ceduta integralmente la partecipazione detenuta nella RE.GE.IM. (società di sviluppo immobiliare in partnership con il Gruppo Mezzaroma) ed in DBI Services S.r.l. e, parzialmente, la partecipazione in Moncada Solar Equiment Sr.l.. E’, infine, in corso di definizione un accordo per la cessione integrale della partecipazione detenuta in MPSVenture SGR S.p.a..

2 - Finanziamenti di Corporate Finance L’attività di project financing è proseguita nell’ambito dei settori delle infrastrutture, delle utilities e delle energie rin- novabili, che ne caratterizzano principalmente l’operatività. Nonostante il contesto economico-finanziario induca ad un rallentamento generalizzato degli interventi, il comparto delle infrastrutture continua ad evidenziare una certa di- namicità anche se trattasi di interventi che, per loro natura, hanno tempi di finalizzazione lunghi prima di pervenire ad una definizione contrattuale. In particolare nell’esercizio è stata perfezionata l’operazione “senior” strutturata fra cinque primarie banche nazio- nali ed istituzioni quali BEI, CDP e SACE, relativa alla nuova arteria autostradale di 62 Km. fra Brescia e Milano (co- sidetta “Brebemi”). L’intervento finanziario, attualmente in corso di erogazione, è suddiviso in varie tranche/linee con forme di provvista articolate ed ammonta a complessivi 1.818,5 milioni di euro: la quota che sarà sostenuta dalla Banca è pari a circa 199,0 milioni di euro, di cui 13,7 milioni di euro assistiti dalla garanzia Sace sul rischio progetto. L’operazione è di particolare rilevanza sia a livello nazionale che europeo e, nel contesto di prestigio dei maggiori progetti nella regione EMEA (Europe, Middle East & Africa), è stato giudicato “European Infrastructure Deal of the Year”. E’ stato inoltre perfezionato anche l’intervento in pool a sostegno della sistemazione del presidio ospedaliero di Gar- bagnate Milanese (MI), destinato alla ristrutturazione e trasformazione di un plesso sanitario esistente in una diversa struttura sanitaria. L’intervento accordato ammonta a 13,1 milioni di euro su un totale in pool di 39,5 milioni di euro. Nel corso dell’esercizio è stata sottoscritta unitamente a Banca IMI e CDP una lettera di commitment relativa al- l’operazione riguardante l’ampliamento della rete tranviaria di Firenze propedeutica al prossimo perfezionamento del- l’intervento finanziario. Segnaliamo inoltre, tra le operazioni di finanza strutturata, la stipula dell’atto modificativo ed estensivo del finan- ziamento in essere con la società Multiservizi S.p.A. (concessionaria del servizio multi-utility dell’ATO Marche Cen- tro Ancona) ed il rifinanziamento a medio lungo termine dell’operazione CGE Palea Arsea S.r.l. (società del Gruppo Tozzi). Durante l’esercizio sono stati acquisiti mandati di financial advisory nei settori:

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• sanitario, relativamente al progetto di ampliamento e ristrutturazione di due strutture ospedaliere in Verona; • dell’edilizia carceraria relativamente al progetto di realizzazione e gestione della nuova casa circondariale di Bolzano; • settore del gas, relativamente a due progetti di realizzazione e gestione della rete di distribuzione del gas alcuni bacini della Sardegna. In particolare per un progetto è in fase di avanzata definizione la strutturazione del finan- ziamento a medio lungo termine su basi structured finance; ed è proseguita l’attività di advisoring relativa a mandati sottoscritti negli anni precedenti; a riguardo si evidenzia che è stato confermato il mandato in essere con la società Acquedotto del Fiora S.p.A.. Tra le attività consulenziali è da menzionare l’asseverazione di due progetti relativi all’affidamento in concessione di un’area demaniale in Roma da destinare a parcheggio e alla ristrutturazione di una piscina in provincia di Venezia. In merito all’attività di sindacazione, durante l’esercizio 2013, sono state collocate sul mercato n. 4 operazioni di fi- nanziamento per un importo complessivo pari ad 219 milioni di Euro (quota di MPSCS 31 milioni di Euro). Relativamente all’attività di arranging svolta per conto della Capogruppo BMPS, si segnala un’operazione, in fase di organizzazione, sulla base di relativo mandato firmato dal cliente, per l’importo complessivo di euro migliaia 12. Anche nel corso del 2013, MPSCS ha confermato il proprio posizionamento competitivo nell’attività di acquisi- tion/leverage financing nel segmento mid corporate. La Banca ha infatti continuato l’attività di origination e struttu- razione di operazioni di acquisizione a supporto di controparti di primario standing, focalizzandosi su integrazioni industriali realizzate da operatori corporate e mantenendo altresì un forte presidio sul mercato del leverage. Tra le principali operazioni organizzate nell’anno con il ruolo di mandated lead arranger (MLA) si segnalano: • acquisizione del ramo d’azienda Lombardini Discount da parte del Gruppo Lillo (distribuzione food per il tramite di hard discount a marchio MD). L’operazione è stata oggetto di sindacazione, su base full-underwriting, a seguito della quale l’esposizione complessiva del Gruppo MPS si è ridotta da 62 milioni di euro a 37 milioni di euro e la quota di MPSCS è passata da 29 milioni di euro a 15 milioni di Euro; • acquisizione di Unieuro da parte di SGM Distribuzione (marchio Marco Polo Expert quale distributore di prodotti elettronici di consumo); • acquisizione di Caffita System (produzione e commercializzazione di capsule e macchine per il caffè) da parte del fondo di private equity Alpha; • acquisizione di Codyeco (produzione e commercializzazione di componenti chimici per l’industria conciaria) da parte del fondo di private equity Star Capital; • acquisizione di CastFutura (produzione e commercializzazione di componenti per caldaie e cucine) da parte del fondo di private equity Star Capital. 3 - Attività di Gestione del Portafoglio In considerazione del contesto di mercato, la Direzione Corporate Finance di MPSCS ha consolidato l’attività di ge- stione del portafoglio, potenziando l’Ufficio Loan Agency di MPSCS, ora Ufficio Portfolio Management & Agency, che è stato suddiviso in due settori, acquisendo nuovi mandati di agenzia e nuovi strumenti come i portali intranet per la gestione delle operazioni in pool. L’Ufficio gestisce un portafoglio di oltre 180 posizioni per ca. 3,5 miliardi di euro di commitment, monitorandone i covenant finanziari, esaminando le richieste di waiver (oltre 250 riesami nel 2013), seguendo gli eventuali processi di revisione contrattuale o - di concerto con la Capogruppo Bancaria - di ristruttu- razione finanziaria. L’Ufficio aggiorna, quando richiesto, i modelli di business plan e gestisce i rapporti con le società affidate, le banche del pool e gli eventuali advisors (legali, industriali o finanziari). Per oltre cento operazioni la Banca svolge l’impegnativo ruolo di banca agente o quello di unico lender, a rafforzamento dei ruoli di Mandated Lead Arranger assunti dalla stessa e del posizionamento complessivo del Gruppo MPS; i mandati di agenzia assicu- rano un’importante base commissionale fissa, alle quali si vanno ad aggiungere ulteriori commissioni rivenienti dai waiver processati. Per quanto concerne la BU “Global Markets”, l’esercizio 2013 è stato caratterizzato da una progressiva riduzione del rischio e da un miglioramento delle condizioni di liquidità del sistema. La Banca da un lato ha ridotto consi-

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stentemente l’utilizzo delle proprie deleghe di rischio e l’impiego di liquidità unsecured in ottemperanza alle diret- tive della parent company e, dall’altro, ha dovuto fronteggiare una marcata riduzione dell’attività con la clientela ri- scontrabile senz’altro a livello di sistema, ma particolarmente a livello di Gruppo MPS. A tale stregua si registra un risultato economico complessivo soddisfacente ma con pochi e ben individuati punti di forza: i prodotti di bancas- surance, l’attività su titoli governativi, l’attività di secured financing e le coperture corporate (ad eccezione del com- parto tassi che ha risentito della contrazione delle erogazioni). Il posizionamento tattico è stato, peraltro, in grado di cogliere opportunità di mercato determinatesi nel corso dell’anno per incrementare localmente i livelli di rischio (ad es. per la possibilità di un accelerato disimpegno dalle politiche espansive da parte delle autorità di Politica Mone- taria ed il progressivo indebolirsi del ciclo nei paesi Emergenti). Nel corso d’anno si è avviato, ed in parte concluso, il consolidamento metodologico per la valutazione e la gestione della componente credit value adjstment (CVA) per le operazioni in derivati otc non collateralizzati, sostanzialmente posti in essere con la clientela corporate a copertura del rischio tasso dei finanziamenti a medio lungo termine da loro stipulati con il Gruppo. Coerentemente con l’indirizzo di riduzione degli impatti dell’operatività sulla posizione di liquidità si è provveduto alla chiusura delle esposizioni otc con BEI. In particolare in data 20 settembre 2013, si è proceduto all’unwinding del portafoglio di alcuni contratti zero coupon e di un contratto da 300 milioni di euro quale nozionale aventi scadenza 2030. Il costo complessivo dell’operazione di unwinding, negoziato con la controparte prima del closing, è stato pari a 9,3 milioni di euro. Tuttavia, tale operazione ha consentito di: • recuperare la mancata svalutazione dei “ptrade” per il CVA, quantificabile in 27 milioni di euro; • risparmiare in termini di funding (i) del mark-to-market dei contratti, positivo per MPSCS per circa 180 milioni di euro, e (ii) del relativo indipendent amount versato a BEI, pari a 14 milioni di euro, quantificabile in 146 milioni di euro a scadenza (2030). Sul finire del 2013 sono stati siglati gli accordi con una nuova controparte - MERRILL LYNCH INTERNATIONAL - per la fornitura del servizio di clearing per Exchange Traded Derviatives, in sostituzione del partner storico BARCLAYS. Tali accordi diventeranno operativi nel corso del primo trimestre 2014. Nel 2013 la BU “Investment Banking” ha svolto le proprie attività attraverso i suoi uffici di Syndacation Desk, Ca- pital Market, Corporate Advisory & Origination, FIG Origination & Strctured Credit. Nel corso del quarto trimestre 2013 la BU “Investment Banking” ha conseguito il mandato da parte del Ministero del- l’Economia e delle Finanze (“MEF”) ad operare come dealer nella quinta emissione del BTP Italia, che ha rappre- sentato la più grande operazione in termini di size (oltre 22 miliardi di euro) mai realizzata in Europa da parte di un Emittente Sovrano. L’attività si è concretizzata nel supporto nel drafting dell’apparato documentale, nella struttura- zione generale del deal e nella definizione della execution complessiva dell’operazione, con particolare riferimento al time to market e al pricing del nuovo prodotto. Nella prima metà dell’anno la struttura ha agito con il ruolo di Co-Lead Manager in due emissioni sindacate da parte della Repubblica Italiana, per un totale di 12 miliardi di euro oltre a partecipare, con il ruolo di Co-Lead Manager, all’emissione di un prestito obbligazionario high yield senior secured emesso da IVS F. S.p.A. di ammontare pari a 200 milioni di euro. Nel corso dell’anno, inoltre, si è occupata della finalizzazione della documentazione per la ria- pertura della sesta ed ultima finestra di sottoscrizioni e rimborsi del Fondo Immobiliare Socrate, operazione in cui svolge il ruolo di Responsabile del Collocamento, che è poi avvenuta nel periodo che va dal 1° ottobre al 31 Di- cembre. Particolare rilievo assume anche il supporto che la BU Investment Banking ha fornito a Banca MPS sia in qualità di Emittente sia nella strutturazione di operazioni. Da un lato MPSCS ha rivestito il ruolo di Dealer in 7 obbligazioni bancarie garantite (OBG), per un totale pari a 3.6 miliardi di euro, emesse dalla Capogruppo e finalizzate al miglio- ramento della counterbalance capacity di Gruppo. Dall’altro, si è occupata delle ristrutturazioni delle operazioni di cartolarizzazione e del primo programma di Covered Bonds della Capogruppo, che si sono rese necessarie a seguito dell’ultimo downgrade di BMPS da parte di Moody’s, effettuando altresì le attività propedeutiche necessarie per l’ot-

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tenimento di un rating per il secondo programma di Covered Bonds. Nell’ambito delle cartolarizzazioni per la Ca- pogruppo, MPSCS ha agito come Arranger in una operazione di cartolarizzazione di un portafoglio di crediti al con- sumo erogati da Consum.it SpA., la cui tranche senior è stata collocata presso un importante investitore istituzionale, attraverso un private placement. Con riferimento alle attività di advisory, nel corso del secondo semestre dell’anno, la Banca, attraverso la BU “Inve- stment Banking”, ha agito in qualità di sole financial advisor della Capogruppo Banca MPS nell’operazione di di- smissione del portafoglio di fondi di Private Equity. Nel corso del secondo e terzo trimestre ha svolto il ruolo di advisor finanziario esclusivo di un operatore leader in Italia nel settore costruzioni per lo studio e la strutturazione di un’operazione sul capitale del ramo d’azienda attivo nel business delle opere speciali. Inoltre, nell’ultimo trime- stre, ha sottoscritto con Finint Sgr Spa un contratto di consulenza in materia di investimenti per la sottoposizione in esclusiva di proposte di investimento in destinati al Fondo Minibond PMI Italia. Nel 2013 la Banca ha proseguito la propria attività, attraverso la BU “Investment Banking”, di Nominated Advisor sul mercato AIM Italia - MAC di Borsa Italiana.

20 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Aggregati del credito

IMPIEGHI COMPLESSIVI

Gli impieghi a clientela, calcolati secondo la metodologia gestionale, alla data del 31 dicembre 2013 ammontano a 14.311 milioni di euro, rispetto ai 14.707 milioni di euro dell’esercizio precedente (-2,69% su base annua).

EVOLUZIONE DEGLI IMPIEGHI COMPLESSIVI (vista “Gestionale”)

15.000 14.500 14.311 14.013 14.707 14.000 13.270 12.964 13.000

12.000 (Importi in mil. di euro) 11.669

11.000 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Di seguito si riporta la riconciliazione del dato gestionale al 31 dicembre 2013 con il saldo della voce dell’attivo 70 “Crediti verso la clientela”. Gli importi, espressi in milioni di euro, in riconciliazione derivano da una diversa clas- sificazione dei dati di bilancio rispetto all’informativa gestionale:

Importo gestionale 14.311 Crediti di funzionamento (1) 118 Ratei e risconti e differenziali IAS (2) 25 Crediti per collaterali e per premi differiti (3) 476 Fondi rettificativi su crediti (4) (1.860) Importo di bilancio 13.070

(1) crediti vari derivanti dall’attività “agevolata” gestionalmente esclusi dagli “impieghi”; (2) partite gestionalmente riconducibili tra i “crediti e debiti non fruttiferi”, oltre alla componente adj per il calcolo del costo ammortizzato; (3) partite per collaterali non legati all’attività di finanziamento e premi a pagamento differito, entrambi gestionalmente riconducibili all’attività della BU “Global Market”; (4)fondi rettificativi dei crediti gestionalmente ricondotti tra le “altre passività”.

21 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Di seguito sono analizzati i flussi commerciali relativi all’esercizio 2013.

DOMANDE DI FINANZIAMENTO PRESENTATE

(importi in milioni di euro) 2013 2012 Variazioni Assolute % Numero 234 298 -64 -21,5 Importo 925 1.172 -247 -21,1

VOLUMI DOMANDE PRESENTATE 12.000

10.000 9.651

8.000

6.000 5.426

4.004 4.149

(Valori in mil. di euro) (Valori 4.000

2.000 1.172 925 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013

Anche per il 2013 si rileva il permanere di uno scenario macro economico che non è stato ancora in grado di mo- strare quell’inversione di tendenza che si attende ormai da tempo. Il PIL italiano, come anche quello degli altri paesi dell’Euro zona, ha continuato a mostrare segni di debolezza chiudendo il 2013 con un segno ancora negativo. Da ciò è derivata una sostanziale stagnazione sia della domanda di beni strumentali che di quelli di beni di consumo che ha avuto come effetto anche una dinamica inflazionistica ai livelli più bassi degli ultimi anni. Tali andamenti tro- vano purtroppo sintesi in una ulteriore flessione sia in termini di “credito domandato” (- 247 milioni di euro rispetto alle domande di finanziamento dell’anno precedente) ma è ugualmente evidente nella “sostanza” in tutte le altre “fasi” della lavorazione del credito. Infatti, si rilevano pesanti contrazioni sia in termini di “deliberato” (- 289 milioni di euro pari ad una riduzione, rispetto al 2012, di oltre il 35%) e dello “stipulato” (-387 milioni di euro, pari ad oltre il 44% in meno rispetto ai risultati conseguiti nell’anno precedete). Ovviamente anche l’erogato ha mostrato una pe- sante flessione rispetto al 2012 (-610 milioni di euro, pari ad un decremento del 46,9%).

22 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

FINANZIAMENTI ACCORDATI

(importi in milioni di euro) 2013 2012 Variazioni Assolute % Numero 187 245 -58 -23,7 Importo 527 816 -289 -35,4

OPERAZIONI DELIBERATE 8.000

7.000

6.000 5.549

5.000

4.000 3.692

(Valori in mil. di euro) (Valori 3.000 2.779 2.233 2.000

1.000 816 527

0 2008 2009 2010 2011 2012 2013

RAPPORTO TRA FINANZIAMENTI ACCORDATI E DOMANDE PRESENTATE

2013 2012 2011 2010 2009 Numero 79,9% 82,2% 73,8% 69,1% 63,7% Importo 57,0% 69,6% 67,0% 68,0% 55,8%

23 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

CONTRATTI STIPULATI

(importi in milioni di euro) 2013 2012 Variazioni Assolute % Numero 202 255 -53 -20,8 Importo 483 870 -387 -44,5

OPERAZIONI STIPULATE 4.500

4.026 4.000

3.500

3.000

2.500

1.982 1.811 2.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 1.510 1.500

1.000 870

483 500

0 2008 2009 2010 2011 2012 2013

FINANZIAMENTI EROGATI

(importi in milioni di euro) 2013 2012 Variazioni Assolute % Numero 602 899 -297 -33,0 Importo 691 1.301 -610 -46,9

24 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Nell’esercizio la Banca ha erogato complessivamente 691 milioni di euro. A riguardo si evidenzia come resta co- munque elevato il numero di “erogazioni effettuate” come conseguenza della ormai tradizionale politica aziendale tendente a privilegiare i finanziamenti legati ad investimenti futuri da realizzarsi nel rispetto di precisi termini attua- tivi a suo tempo fissati nei piani di sviluppo produttivo. In questi casi, infatti, le erogazioni avvengono in più solu- zioni, in base allo “stato di avanzamento” dei lavori oggetto di finanziamento.

OPERAZIONI EROGATE 2013

4%

40%

Gruppo

Diretto 57% Altre

Per quanto riguarda la distribuzione geografica dei flussi commerciali, si nota come sia il nord ad essere il destina- tario della maggior parte delle somme erogate con oltre il 50% del totale (contro il 44% dell’anno precedente) e come fletta invece la quota del Centro Italia che si ferma al 27% contro il 31% del 2012. Sostanzialmente invariata invece la percentuale ad appannaggio del Sud e delle Isole (21% contro il 23% del 2012), comunque in un quadro di totale diversificazione del portafoglio in un’ottica-obiettivo di massimo contenimento dei rischi.

SUDDIVISIONE GEOGRAFICA DELLE EROGAZIONI 2013

1%

Nord 21% 51%

Centro

Estero

Sud e Isole 27%

25 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

LE ATTIVITÀ DETERIORATE

La distribuzione delle attività deteriorate al 31 dicembre 2013 per portafogli di appartenenza è esposta nelle tabelle che seguono (valori espressi in migliaia di euro):

(importi in migliaia di euro) Esposizioni per cassa Esposizione Rettifiche Rettifiche Esposizione lorda specifiche di portafoglio netta Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) 514 - 514 Crediti verso clientela 6.117.697 (1.674.957) (119.300) 4.323.440 Totale 6.118.211 (1.674.957) (119.300) 4.323.954

(*) Trattasi principalmente di riacquisti di obbligazioni emesse dal Gruppo Lehman e di titoli emessi dallo Stato Argentino.

(importi in migliaia di euro) Esposizioni fuori bilancio Esposizione Rettifiche Rettifiche Esposizione lorda specifiche di portafoglio netta Attività finanziarie detenute per la negoziazione (*) 41.333 (41.333) - Garanzie rilasciate (**) 7.257 (1.500) (255) 5.502 Impegni a erogare fondi ed altri impegni 75.664 - - 75.664 Totale 124.254 (42.833) (255) 81.166

(*) Derivano da posizioni in derivati verso clientela (**) Le esposizioni in bonis sono oggetto di rettifiche collettive per complessivi 5.445 migliaia di euro.

La tipologia delle esposizioni per cassa deteriorate è la seguente (valori espressi in migliaia di euro):

(importi in migliaia di euro) Tipologia delle Esposizione Rettifiche Effetto Rettifiche Esposizione attività deteriorate lorda analitiche attualizzazione forfettarie netta Sofferenze 3.602.864 (1.315.883) (195.102) - 2.091.879 Incagli 1.248.046 (134.240) (19.696) (42.000) 1.052.110 Esposizioni ristrutturate 332.202 (3.300) - (16.500) 312.402 Esposizioni scadute > 90 giorni 935.100 (6.736) - (60.800) 867.564 Totale(*) 6.118.212 (1.460.159) (214.798) (119.300) 4.323.955

(*) I crediti in bonis sono oggetto di rettifiche analitiche per interessi di mora per 471 migliaia di euro e di rettifica forfettaria (collettiva) per 65.413 migliaia di euro. Le svalutazioni analitiche ammontano pertanto complessivamente a 1.675.428 mi- gliaia di euro, mentre l'ammontare complessivo delle svalutazioni collettive è pari 184.713 migliaia di euro.

Il saldo delle attività deteriorate per cassa si attesta, al netto delle rettifiche di valore e dell’attualizzazione, a 4.324 milioni di euro; la variazione rispetto alla consistenza al 31 dicembre 2012 (3.334 milioni di euro) è pari a 990 mi- lioni di euro (+ 29,67%). Le sofferenze derivanti da crediti verso clientela e da attività finanziarie detenute per la ne- goziazione sono passate da 1.749 milioni di euro al 31 dicembre 2012 a 2.092 milioni di euro al 31 dicembre 2013, con un incremento di 343 milioni di euro (+19,61%). La svalutazione media delle sofferenze si attesta al 41,94% (40,81% al 31 dicembre 2012). Si evidenzia che il portafoglio della Banca è costituito prevalentemente da esposi-

26 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

zioni di tipo ipotecario e l’incremento delle rettifiche di valore è riconducibile alla necessità di rafforzare ulterior- mente i presidi di rischio, stante l’attuale ed il prospettico scenario economico-finanziario e la conseguente flessione del valore delle garanzie immobiliari. Le sofferenze lorde e nette rappresentano il 24,13% ed il 16,01% rispettiva- mente dei crediti lordi e netti verso clientela (19,23% e 12,56% nel 2012). Gli incagli sono passati da 971 milioni di euro al 31 dicembre 2012 a 1.052 milioni di euro al 31 dicembre 2013, facendo registrare un incremento di 81 milioni di euro (+8,38%). La svalutazione media degli incagli si attesta al 15,70% (16,65% al 31 dicembre 2012). Gli incagli lordi e netti rappresentano l’8,36% e l’8,05% rispettivamente dei crediti lordi e netti verso clientela (7,54% e 6,97% nel 2012). I crediti scaduti sono passati da 451 milioni di euro al 31 dicembre 2012 a 868 milioni di euro al 31 dicembre 2013 con un incremento pari a 417 milioni di euro (+92,46%). Per completezza si ricorda che, a partire dal 1° gennaio 2012, sono entrati in vigore i nuovi criteri previsti dalla Direttiva “Basilea 3” per la configurazione dei crediti che ha ridotto i termini temporali per la segnalazione a “past due” da 180 a 90 giorni. La svalutazione media dei crediti sca- duti si attesta a 7,22% (5,35% al 31 dicembre 2012). I crediti scaduti lordi e netti rappresentano il 6,26% ed il 6,64% rispettivamente dei crediti lordi e netti verso clientela (3,09% e 3,24% nel 2012). I crediti ristrutturati sono passati da 164 milioni di euro al 31 dicembre 2012 a 312 milioni di euro al 31 dicembre 2013; l’incremento è pari a 148 milioni di euro (+90,13%). La svalutazione media dei crediti ristrutturati si attesta a 5,96% (8,89% al 31 dicembre 2012). I crediti ristrutturati lordi e netti rappresentano il 2,23% ed il 2,39% rispetti- vamente dei crediti lordi e netti verso clientela (1,17% e 1,18% nel 2012). A fronte dei continui segnali di deterioramento del contesto economico di riferimento e dell’incremento rilevato nel 2013 dei differenziali impagati, esposizioni che presentano elementi di criticità riguardo la recuperabilità, la Banca ha proceduto a registrare rettifiche analitiche per l’importo complessivo di 41,3 milioni di euro contro i 30,4 miloni di euro del 2012 (esposte a riduzione della voce 20 dell’attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”). Come già evidenziato negli esercizi precedenti, la sfavorevole congiuntura di mercato, che continua ad interessare quasi tutti i settori merceologici con conseguenti problematiche in termini di liquidità aziendale, ha influenzato si- gnificativamente i dati sopra riportati. In particolare si segnala il sempre maggiore ricorso, da parte delle ditte debi- trici e dei loro consulenti, agli strumenti previsti dalla normativa vigente in materia di piani di risanamento aziendale e di ristrutturazione del debito, soprattutto quando è coinvolta una molteplicità di istituti bancari. Circa il 40% del “past due”, che da 451 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2012 sono passati a 868 a fine 2013, è infatti costi- tuito da posizioni interessate dai piani di risanamento istruiti secondo i disposti della Legge Fallimentare (art. 67, art. 182, concordati). Pur prevedendo delle importanti tutele per le controparti interessate, tali iniziative sono sempre ca- ratterizzate da un lungo iter procedurale - in termini di durata media di predisposizione ma soprattutto di perfezio- namento del piano e successiva attivazione - che contribuisce pertanto, in maniera non indifferente, a dilatare sensibilmente i tempi di possibile rimessa in bonis delle posizioni debitorie. Sempre nell’ambito del “past due”, si evidenzia la presenza particolarmente significativa delle ditte operanti nel set- tore immobiliare/edilizio che, con oltre il 40% delle posizioni complessivamente segnalate, appare quello maggior- mente in crisi oltre al settore del trasporto marittimo, che, pur avendo un’incidenza marginale sugli impieghi complessivi della Banca, ha invece un’incidenza di rilievo sul “past due” (circa il 10%). Le funzioni preposte continuano a svolgere con particolare attenzione le normali attività di seguimento e di moni- toraggio delle posizioni caratterizzate da tensioni finanziarie: in tal senso, lo strumento della “rinegoziazione” del debito, scaduto e da scadere, applicata alle posizioni meritevoli dal punto di vista sia delle possibilità di recupero che delle garanzie acquisite, fa parte ormai della normale operatività della Banca affiancandosi, insieme alle misure adottate in ambito ABI, alla consueta attività di recupero. Sono infine proseguite tutte le altre iniziative, ormai con- solidate, finalizzate al contenimento ed alla prevenzione del rischio anomalo: dall’attività di “contact center”, mi- rata ad individuare, prima possibile, il sorgere di problematiche e di difficoltà da parte del cliente a rispettare le normali scadenze di rimborso dei mutui, alla collaborazione con società e professionisti esterni accreditati nell’atti- vità di recupero.

27 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A seguito dell’emanazione delle Leggi n. 134/2012 e n. 98/2013 sono state apportate importanti modifiche alla Legge Fallimentare, in particolare per quanto riguarda la procedura di concordato preventivo, introducendo due nuovi stru- menti quali: - “concordato in bianco” ex art. 161 L.F. ovvero la possibilità per il debitore di proporre con la sola presentazione dei bilanci degli ultimi tre esercizi e dell’elenco dei creditori il ricorso al concordato, riservandosi di presentare la proposta, il piano e l’ulteriore documentazione prevista successivamente entro un termine fissato dal Giudice compreso tra i 60 ed i 120 gg. con possibilità di proroga. Il debitore, entro tale termine ha anche la possibilità pro- porre l’omologa di un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis della L.F.; - “concordato in continuità” ex art. 186-bis della L.F. attraverso il quale i debitori in stato di crisi possono presen- tare un piano concordatario che preveda una delle seguenti ipotesi: a) prosecuzione dell’attività dell’impresa da parte del debitore medesimo; b) cessione dell’azienda in esercizio; c) conferimento dell’azienda in una o più so- cietà anche di nuova costituzione. A fine 2013 la Banca ha in essere: - n. 30 concordati in bianco per un’esposizione di 84.450 migliaia di euro tutte classificati ad Incaglio (n. 28 per 82.325 migliaia di euro) o Sofferenza (n. 2 per 2.125 migliaia di euro) - n. 2 concordati in continuità per un’esposizione di 10.958 migliaia di euro uno classificato fra i crediti ristruttu- rati (9.257 migliaia di euro) e l’altro ad incaglio (1.701 migliaia di euro) Come evidenziato si tratta di strumenti introdotti da normativa relativamente recente ed in evoluzione cui le aziende fanno sempre più maggior ricorso. Ad oggi non si è potuto riscontrare una casistica concreta di esiti di way out del ricorso a tali procedure. Per quanto riguarda il conto economico, nell’esercizio sono state contabilizzate rettifiche di valore analitiche per 213,2 milioni di euro; le riprese di valore da valutazione sono ammontate a 29,1 milioni di euro mentre quelle per incasso sono state pari a 6,9 milioni di euro. L’attualizzazione ha determinato rettifiche per 125,3 milioni di euro men- tre le relative riprese ed il rilascio di interessi sono stati complessivamente pari a 79,7 milioni di euro. Le svalutazioni collettive si sono incrementate complessivamente di 35,4 milioni di euro (al netto di 8,7 milioni di euro di utilizzi), attestandosi a 185,5 milioni di euro (di cui: 42 milioni di euro a copertura degli incagli senza dubbio esito; 60,8 mi- lioni di euro a fronte delle esposizioni scadute da oltre 90 giorni; 16,5 milioni di euro in relazione ai crediti ristrut- turati; 65,4 milioni di euro a copertura dei crediti in bonis verso clientela e 0,8 milioni di euro a copertura dei crediti in bonis verso banche). Percentualmente, la svalutazione forfettaria copre l’1,24% dei crediti verso clientela (0,97% al 31 dicembre 2012). Le perdite accertate con impatto sul conto economico dell’esercizio sono risultate pari a 0,7 milioni di euro; tale im- porto non comprende le perdite da cessione crediti per 0,5 milioni di euro, che sono confluiti nella voce 100 del conto economico “Utile/perdite da cessione o riacquisto di: a) crediti”. A fronte delle garanzie rilasciate e degli impegni è rilevata, tra le “altre passività”, una svalutazione pari a 7,2 mi- lioni di euro (1,5 milioni di euro di rettifiche analitiche e 5,7 milioni di euro di rettifiche di portafoglio). Nel corrente esercizio sono state registrate riprese di valore per 0,7 milioni di euro.

28 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

La raccolta

el corso del 2013, la contrazione dell’attività creditizia ha avuto l’effetto di contenere il fabbisogno finanzia- Nrio, coperto ricorrendo a provvista a medio e lungo termine concessa dalla Capogruppo per 450 milioni di euro e, in via residuale, a provvista diretta con BEI (118,7 milioni di euro) e con Cassa Depositi e Prestiti (41 milioni di euro ricevuti indirettamente attraverso la Capogruppo). Al contempo, nell’esercizio, è scaduta per normale am- mortamento provvista a medio lungo termine per 2.025 milioni di euro. Parte dei rimborsi sono stati finanziati ac- cendendo nuova provvista a breve per circa 1 miliardo di euro. Infatti, anche se complessivamente la provvista a breve dalla Capogruppo si è ridotta passando da 4.946 milioni di euro del 31 dicembre 2012 a 4.694 milioni di euro a fine 2013, risulta in crescita la quota parte destinata alla copertura dell’operatività creditizia, incrementata da 1.562 mi- lioni di euro a 2.523 milioni di euro. L’esposizione complessiva verso la Capogruppo e la sua controllata estera di natura non bancaria, MPS Ireland1, si attesta a 15.261 milioni di euro (17.212 al 31 dicembre 2012), così suddivisi: 410 a vista (379 al 31 dicembre 2012), 4.284 a breve termine (4.567 al 31 dicembre 2012) e 10.567 a medio - lungo termine (12.266 al 31 dicembre 2012). Nella tabella che segue è illustrata la composizione della raccolta per forma tecnica al 31 dicembre 2013, raffron- tata con la situazione alla fine dell’anno precedente:

(importi in milioni di euro) 31/12/2013 31/12/2012 Finanziamenti dalla Capogruppo e sue controllate: - a vista e a breve termine 4.694 4.946 - a medio e lungo termine 10.567 12.266 Obbligazioni: - non subordinate - - - subordinate 71 107 Altri debiti verso Banche e Clientela 1.360 1.207 TOTALE 16.692 18.526

Alla voce “Finanziamenti dalla Capogruppo e sue controllate - a vista e a breve termine” sono ricompresi conven- zionalmente (per una puntuale quadratura con le voci di bilancio) anche i depositi a breve per 1.750 milioni di euro (3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2012), quale forma di provvista integrativa alle attività tipiche del “Global Markets” (cfr. paragrafo successivo “Gli aggregati della finanza”).

COMPOSIZIONE RACCOLTA AL 31/12/2013 8,15% 0,43%

Provvista da Gruppo

Obbligazioni subordinate 91,43% Altra provvista

1 Si informa che MPS Ireland è stata incorporata in Banca Monte dei Paschi di Siena con efficacia dalla data dell’11 febbraio 2014 e con decorrenza 1 gennaio 2014.

29 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Gli aggregati della finanza

er quanto riguardo l’attività del Global Markets si riporta di seguito un’analisi di dettaglio delle principali dina- Pmiche che hanno caratterizzato i volumi commerciali dell’esercizio del 2013, questi ultimi riepilogati nella ta- bella in calce: • i volumi rivenienti dall’attività di copertura del rischio tasso con clientela Corporate (Customer Desk) sono stati pari a 871 milioni di euro contro 1.272 milioni di euro del 2012, con un decremento del 32%. Il decremento dei volumi è dovuto alla drastica riduzione degli impieghi a medio e lungo termine, legati al processo di delevereging ed alle richieste dell’EBA; • la performance negativa dei volumi dei derivati tasso istituzionali, -85% rispetto all’anno precedente, è legata principalmente alla review delle linee di credito concesse alla Banca; • i volumi rivenienti dalle coperture cambio con clientela Corporate sono stati pari a 1.881 milioni di euro, in lieve crescita del 2% rispetto al 2012, quindi sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente; • i volumi delle coperture commodity con clientela Corporate sono stati pari a 683 milioni di euro, con un decremento del 28% rispetto al 2012. Il decremento è concentrato nel settore energetico (gas e energia elettrica) causa diversa regolamentazione dei contratti di fornitura; • i volumi negoziati sul mercato secondario dei titoli Bancari, Corporate, Emergenti, Sovranazionali e ABS (Secondario Credit), presentano un incremento pari al 24% rispetto al 2012, soprattutto in conseguenza dell’intensa attività commerciale di ricollocamento di alcune emissioni del Gruppo presso clienti Corporate e Private; • i volumi rivenienti dall’attività di intermediazione sul mercato secondario dei titoli governativi hanno avuto un forte incremento rispetto all’anno precedente, circa il 202%, grazie all’aumento del turnover dei portafogli della clientela causato principalmente dalla contrazione degli spread di mercato; • i volumi rivenienti dal collocamento presso investitori istituzionali e clientela corporate di titoli del mercato primario sono stati pari a 508 milioni di euro con un decremento dell’82% rispetto al 2012, da attribuirsi alla difficoltà di ottenere mandati per emissioni alla clientela istituzionale, causata principalmente dal downgrade del rating di Gruppo.

(importi in milioni di euro) Prodotto Volumi 2013 Volumi 2012 Variazione % Coperture tasso customer desk 871 1.272 -32% Coperture tasso istituzionali 417 2.874 -85% Coperture cambio 1.881 1.842 2% Coperture commodity 683 952 -28% Coperture equity 10 110 -91% Secondario credit 5.686 4.583 24% Secondario governativi 23.423 7.761 202% Primario 508 2.856 -82% TOTALE 33.480 22.250 +50%

Nota: Trattasi di volumi commerciali determinati secondo criteri di natura gestionale volti a rappresentare l'andamento delle masse mo- vimentate nell'esercizio.

30 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Riguardo gli aggregati patrimoniali, si rileva che, rispetto all’anno 2012, le consistenze attive in titoli detenuti per la negoziazione si sono mantenute sostanzialmente sui livelli del precedente esercizio, eccetto il comparto delle ob- bligazioni, per il quale si registra una contrazione del 28,80% giustificata dalla massa di rimborsi di titoli di debito emessi dal Gruppo BMPS, aventi scadenza 2013 (783.080 migliaia di euro) non parimenti reinvestita. Si evidenzia altresì il persistere delle operazioni di carry trade, nonostante il restringimento degli spreads per emittenti governa- tivi (cfr. dati indicata alla sottovoce - titoli posizioni corte - titoli governativi ed enti pubblici).

Portafoglio di trading 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Sottovoci - titoli posizioni lunghe Assolute % Titoli Governativi ed enti pubblici 5.930.577 5.633.537 297.040 5,27 Obbligazioni e altri titoli di debito 2.045.967 2.873.403 (827.436) (28,80) Titoli di capitale - azioni 96.427 104.224 (7.797) (7,48) Titoli di capitale - o.i.c.r./fondi 19.263 39.600 (20.337) (51,63) Totale titoli 8.092.234 8.650.764 (558.530) (6,46)

Portafoglio di trading 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Sottovoci - titoli posizioni corte Assolute % Titoli Governativi ed enti pubblici 2.847.016 2.886.029 (39.013) (1,35) Obbligazioni e altri titoli di debito 79.151 299.769 (220.618) (73,60) Titoli di capitale - azioni 655 8.700 (8.045) (92,47) Titoli di capitale - o.i.c.r./fondi 248.471 316.091 (67.620) (21,39) Totale titoli 3.175.293 3.510.589 (335.296) (9,55)

Totale titoli portafoglio di trading netti (lunghe-corte) 4.916.941 5.140.175 (223.234) (32,66)

Relativamente alle operazioni in pronti contro termine (tra cui “triparty repo”), si evidenzia un incremento in termini di variazioni assolute sia della quota attiva sia della quota passiva delle transazioni in essere alla data del 31 dicem- bre 2013 rispetto al 2012:

Portafoglio di trading 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Sottovoci - finanziamenti attivi Assolute % Pronti contro termine 5.960.141 4.494.313 1.465.828 32,62 Totale finanziamenti attivi 5.960.141 4.494.313 1.465.828 32,62

Portafoglio di trading 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Sottovoci - finanziamenti passivi Assolute % Pronti contro termine 14.368.338 12.495.986 1.872.352 14,98 Totale finanziamenti passivi 14.368.338 12.495.986 1.872.352 14,98

Totale finanziamenti netti (attivi-passivi) (8.408.197) (8.001.673) (406.524) 5,08

31 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Per una complessiva analisi del cosiddetto “Rischio Sovrano” si fa rinvio alla successiva Parte E, sezione A “Rischio di credito”, delle note illustrative.

Gli investimenti effettuati in ottica di più lungo periodo sono classificati tra: • i crediti (loans & receivables), quali titoli obbligazionari non quotati, emessi da società corporate, per un controvalore complessivo di 1,6 milioni di euro, contro i 2,6 milioni di euro dell’esercizio precedente; • le attività finanziarie disponibili per la vendita quali: i) titoli di debito non quotati per un controvalore pari a 175 milioni di euro e ii) titoli azionari e quote o.i.c.r. per un ammontare complessivo di 29 milioni di euro. Investimenti sostanzialmente invariati nella composizione. Allo scopo di proteggere una parte del portafoglio da oscillazioni nei tassi di interesse, la Banca ha designato un con- tratto di interest rates swap a copertura su nominali 37.5 milioni di euro, secondo le regole definite dallo IAS 39 in materia di hedge accounting.

Passando all’esame dell’operatività in strumenti derivati, nello specifico i derivati creditizi, dal raffronto tra i nomi- nali al 31 dicembre 2013 e quelli presenti all’esercizio precedente, emerge un rilevante decremento sia come ac- quisti sia come vendite, in particolare gli strumenti aventi per sottostante degli indici. Tale decremento è attribuibile principalmente: • ad un ridimensionamento delle posizioni in previsione di una contrazione dei mercati equity; • alle estinzioni bilaterali consensuali di contratti nell’ambito del circuito Trioptima (a cui aderisce la Banca). Si ricorda che quest’ultima si pone quale referente per gli aderenti e, previo esame delle consistenze dei contratti in portafoglio di proprietà dei medesimi, propone la cancellazione di quei derivati in assenza dei quali non risultano modificati i profili di rischio. Siccome la successiva estinzione avviene a fair value, la Banca non subisce alcun impatto in termini economici, in quanto tutti i derivati sono valutati giornalmente a mercato. Tale “servizio” permette non solo di ridurre i rischi operativi ma anche di efficientare la gestione amministrativa.

I derivati di tipologia single name si riferiscono principalmente a governativi, banche e assicurativi. L’operatività è in essere prevalentemente con controparti di natura bancaria (65,37% gli acquisti e 61,54% le vendite).

Derivati creditizi 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Assolute % Acquisti di protezione 21.754.958 26.735.723 (4.980.765) (18,63) Vendite di protezione 22.501.527 27.432.165 (4.930.638) (17,97)

Derivati creditizi Acquisto di Vendita di Sottostante single name protezione % protezione % Corporate 11 10 Sovereign 61 64 Bancario Assicurativo 28 26

Derivati creditizi Acquisto di Vendita di Tipologia controparte protezione % protezione % Banche 65,37 61,54 Società finanziarie 25,45 26,45 Società di assicurazione 9,18 12,01

32 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

ACQUISTI DI PROTEZIONE - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 16.000

13.829 14.000 12.907 12.133 12.000

9.622 10.000

8.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 6.000

4.000

2.000

0 Single name Indice 31/12/2012 31/12/2013

VENDITE DI PROTEZIONE - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 16.000

13.791 14.000 13.641 12.777 12.000

9.724 10.000

8.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 6.000

4.000

2.000

0 Single name Indice 31/12/2012 31/12/2013

33 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

ACQUISTI DI PROTEZIONE - COMPOSIZIONE PER CONTROPARTE 25.000

20.000 19.009

14.222 15.000

10.000 6.115 (Valori in mil. di euro) (Valori 5.536 5.000 1.612 1.997 0 Banche Società finanziarie Società di assicurazione 31/12/2012 31/12/2013

VENDITE DI PROTEZIONE - COMPOSIZIONE PER CONTROPARTE 25.000

20.000 17.840

15.000 13.847

10.000 7.217

(Valori in mil. di euro) (Valori 5.952 5.000 2.375 2.702 0 Banche Società finanziarie Società di assicurazione 31/12/2012 31/12/2013

Per ulteriori informazioni quantitative si rimanda alla sezione 2.4 della parte E della nota integrativa.

34 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Anche per il comparto dei derivati finanziari si riscontra un decremento complessivo in termini di nominali rispetto all’esercizio precedente (9,81%). All’interno dell’aggregato emerge una contrazione del 17,8% dei nozionali otc (at- tribuibile in gran parte al calo dell’attività di market making su swaps e deirvati di tasso) contro un incremento del 7,47% di quelli regolati tramite Controparti Centrali. Significativo è anche il rapporto dei nominali verso CCP ri- spetto alla totalità degli stessii nominali (in termini percentuali il rapporto è pari al 37,65%). Dopo un inizio d’anno abbastanza promettente con larghe aspettative di ripresa, l’attività di trading è rimasta so- stanzialmente più contenuta e conservativa rispetto al 2012, focalizzando l’attenzione sulla volatilità dei mercati, in particolare quello dei tassi.

(importi nominali in migliaia di euro) Derivati finanziari 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Assolute % Over the counter 187.009.871 227.501.489 (40.491.618) (17,80) Controparti centrali 112.937.276 105.084.287 7.852.989 7,47 Totale 299.947.147 332.585.776 (32.638.629) (9,81)

NOZIONALI DERIVATI OTC - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 300.000

250.000

207.647 200.000 169.962 150.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 100.000

50.000

14.95412.376 4.545 4.431 355 240 0 Titoli di debito Titoli di capitale Valute e oro Altri sottostanti e tassi di interesse e indici azionari

31/12/2012 31/12/2013

35 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

NOZIONALI DERIVATI CON CONTROPARTI CENTRALI - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 120.000

103.861 100.000 95.640

80.000

60.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 40.000

20.000 8.896 8.735 0 12 548 330 0 Titoli di debito Titoli di capitale Valute e oro Merci e tassi di interesse e indici azionari

31/12/2012 31/12/2013

Di seguito si riportano le valutazioni complessive al 31 dicembre 2013 a raffronto con quanto riportato nel prece- dente esercizio. Sono naturalmente esclusi i contratti listed del tipo future style le cui marginazioni confluiscono di- rettamente nei saldi complessivi di tesoreria in contropartita del risultato economico.

(importi nominali in migliaia di euro) Derivati finanziari 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni su 12/2012 Valutazione (fair value) Assolute % Positiva (di cui voce 20 dell’Attivo) 8.294.723 10.957.747 (2.663.024) (24,30) Negativa (di cui voce 40 del Passivo) (6.460.403) (9.784.225) 3.323.822 (33,97)

FAIR VALUE POSITIVO 10.000 9.430

8.000 7.615

6.000

4.000 (Valori in mil. di euro) (Valori 2.000 1.528 680 0 OTC Controparte centrale 31/12/2012 31/12/2013

36 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

FAIR VALUE NEGATIVO 10.000

8.279 8.000

5.830 6.000

4.000 (Valori in mil. di euro) (Valori 2.000 1.505 631 0 OTC Controparte centrale 31/12/2012 31/12/2013

Relativamente la voce “Controparte Centrale”, la stessa ricomprende le esposizioni in termini di fair value verso Swapclear che ammontano, al 31 dicembre 2013, a 446 milioni di euro quale fair value positivo e 457 milioni di euro quale fair value negativo. La contrazione rilevabile nel raffronto degli stessi con i controvalori al 31 dicembre 2012 (rispettivamente pari a 1.343 milioni di euro e 1.377 milioni di euro) è giustificata altresì dall’attività di com- pression portafogli replicata in buona misura anche nel 2013.

FAIR VALUE POSITIVO OTC - AGGREGATO PER CONTROPARTE 8.000 7.456

6.000 5.373

4.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 2.000 1.634 1.134 634 480 204 128 00 0 Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie altri soggetti

31/12/2012 31/12/2013

37 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

FAIR VALUE NEGATIVO OTC - AGGREGATO PER CONTROPARTE 8.000 7.131

6.000 4.583 4.000

(Valori in mil. di euro) (Valori 2.000 811 791 435 332 21 24 0 0 Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie altri soggetti

31/12/2012 31/12/2013

Di seguito la composizione per tipologia “sottostante” delle esposizioni dell’attivo (quale fair value positivo) e del passivo (quale fair value negativo) rilevate in bilancio, espresse in milioni di euro.

FAIR VALUE POSITIVO - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 14.000

12.000

10.117 10.000

8.000 7.106

6.000 (Valori in mil. di euro) (Valori 4.000

2.000 726 1.043 70 93 45 52 0 Titoli di debito Titoli di capitale Valute e oro Altri sottostanti e tassi di interesse e indici azionari 31/12/2012 31/12/2013

38 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

FAIR VALUE NEGATIVO - COMPOSIZIONE PER SOTTOSTANTE 14.000

12.000

10.000 8.816

8.000

6.000 5.175 (Valori in mil. di euro) (Valori 4.000

2.000 1.141 840 90 91 38 53 0 Titoli di debito Titoli di capitale Valute e oro Altri sottostanti e tassi di interesse e indici azionari 31/12/2012 31/12/2013

Per ulteriori informazioni quantitative si rimanda alla sezione 2.4 della parte E della nota integrativa. In particolare, nella sezione richiamata, trovano illustrazione la massa e la tipologia dei contratti derivati otc rientranti o meno in accordi di compensazione. Premesso che la quasi totalità delle controparti della Banca opera difatti con accordi di netting (il totale dei fair value positivi non nettati è pari a 180 milioni di euro, e rappresenta l’1,94% del totale), ac- cordi che prevedono nella maggior parte dei casi il versamento reciproco di garanzie a mitigazione del rischio de- rivante dell’esposizione netta, si riporta di seguito una sintesi quantitativa in termini valutativi delle esposizioni rientranti o meno in accordi di compensazione.

CONTRATTI DERIVATI OTC – ACCORDI DI COMPENSAZIONE

(importi in milioni di euro) Valutazione positiva di 31/12/2013 no netting netting Derivati su titoli di debito e tassi di interesse 7,106 153 6,953 Derivati su titoli di capitale e indici 812 27 785 Derivati su valute e oro 93 - 93 Derivati di credito 1,233 - 1,233 Derivati su commodities 51 - 51 Totale 9,295 180 9,115

Nota: tra le operazioni in netting sono ricompresi i contratti “compensati” con Swapclear”.

39 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

(importi in milioni di euro) Valutazione negativa di 31/12/2013 no netting netting Derivati su titoli di debito e tassi di interesse 5,184 4 5,180 Derivati su titoli di capitale e indici 959 - 959 Derivati su valute e oro 91 - 91 Derivati di credito 1,260 - 1,260 Derivati su commodities 53 - 53 Totale 7,547 4 7,543

Nota: tra le operazioni in netting sono ricompresi i contratti “compensati” con Swapclear”.

40 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Le partecipazioni

a consistenza complessiva ammonta a 37,6 milioni di euro rispetto a 86,6 milioni di euro al 31 dicembre 2012. LLa riduzione è principalmente imputabile alle rettifiche di valore per impairment effettuate nell’esercizio (per complessivi 38,9 milioni di euro) oltre che a disinvestimenti per un controvalore di 12,1 milioni di euro. Sulla base dei criteri previsti dai principi contabili internazionali le partecipazioni sono classificate nelle seguenti voci di bilancio: “Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40”, “Partecipazioni - Voce 100”; di seguito rap- presentate.

(importi in migliaia di euro) Società Quota % di Valore di partecipazione bilancio Fenice Holding S.p.A. 16,38% 13.044 Moncada Solar Equipment S.r.l. 14,52% 4.024 Marina di Stabia S.p.A. 15,37% 3.272 Altre* 7.185 Partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” Voce 40 27.525

Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. 19,00% 4.268 Agricola Merse S.r.l. 20,00% 5.004 Sviluppo Imprese Centro Italia S.G.R. S.p.A. 15,00% 779 Partecipazioni classificate alla voce 100 “partecipazioni”2 10.051

TOTALE PARTECIPAZIONI 37.577

Nell’ambito delle partecipazioni classificate fra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” nell’esercizio 2013 sono stati effettuati investimenti per complessivi 1.869 migliaia di euro, di cui 1.600 migliaia di euro relativi a ope- razioni di associazione in partecipazione ex L. 24/12/2007 n. 244 c. 325 e 327 - credito cinematografico; la parte rimanente è riferita all’acquisizione di strumenti finanziari partecipativi connessi ad operazioni di ristrutturazione di finanziamenti. I disinvestimenti effettuati nell’esercizio 2013 ammontano a complessivi 12.108 migliaia di euro, di cui 3.920 mi- gliaia di euro relativi a partecipate classificate tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (riferibili in partico- lare alla cessione parziale della partecipazione detenuta in Moncada Solar Equipment S.r.l. per un controvalore di 2.000 migliaia di euro e a rimborsi ottenuti a fronte di apporti di capitale per associazioni in partecipazione ex L. 24/12/2007 n. 244 c. 325 e 327 - credito cinematografico) e per 8.188 migliaia di euro alle partecipazioni (in parti- colare alla cessione integrale della partecipazione detenuta nella RE.GE.IM. S.p.A.).

* di cui 3.362 migliaia di euro per associazioni in partecipazione ex L. 24/12/2007 n. 244 c.325 e c. 327 – credito cinematografico 2 Si evidenzia che tra le “attività non correnti possedute per la vendita” (IFRS5) vi sono ricondotte i) la partecipazione del 48% detenuta in MPSVenture SGR S.p.A. (valore di bilancio 972 migliaia di euro) e ii) quota parte pari al 14% della partecipazione detenuta in Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. (valore di bilancio 728 migliaia di euro), per le quali sono in corso di de- finizione gli accordi di vendita. Inoltre la Banca detiene il 33,33% della società Immobiliare Centro Milano S.p.A. interamente svalutato.

41 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Riportiamo di seguito il dettaglio delle rettifiche di valore per impairment effettuate nell’esercizio:

(importi in migliaia di euro) Denominazione/Sede Rettifiche di valore Fenice Holding S.p.A. 29.033 Marina di Stabia S.p.A. 1.045 Altre3 6.828 Attività finanziarie disponibili per la vendita 36.906 Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. 1.992 Partecipazioni 1.992

Per quanto riguarda Fenice Holding S.p.A., in considerazione dell’andamento generale negativo del mercato immo- biliare, ed a seguito della pubblicazione del bilancio consolidato 2012 del Gruppo, si è provveduto ad integrare per 8 milioni di euro la precedente rettifica di valore (pari a 21milioni di euro) rilevata nell’esercizio 2012 tra i fondi per rischi ed oneri e successivamente ricondotta a voce propria. Le altre rettifiche di valore riflettono il permanente an- damento negativo delle partecipate.

Si riportano, infine, alcune brevi note attinenti le principali società partecipate, iniziando da quelle classificate fra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, con l’indicazione dell’eventuale movimentazione nell’esercizio.

Fenice Holding S.p.A. - Prato. La società fu costituita nell’agosto 2012 mediante conferimento da parte della Hol- ding BF (società del Gruppo Baldassini e Tognozzi in concordato preventivo) dei rami d’azienda alberghiero ed im- mobiliare, per un valore di conferimento pari a 256,8 milioni di euro come da relazione giurata di stima ex art.2343 del c.c.. La Fenice Holding S.p.A. controlla direttamente le seguenti aziende, attive nel settore immobiliare ed al- berghiero: Il Forte S.p.A., UNA S.p.A., Fase S.r.l., Fattoria S. Stefano S.r.l., Euro S.r.l., Immobilare Ferrucci S.r.l. e Mon- tevalori S.r.l.. In esecuzione del concordato, nell’ottobre 2012 furono assegnate alla Banca n. 4.207.659.= azioni rappresentanti il 16,38% del capitale sociale di Fenice Holding S.p.A. (totale azioni emesse 25.682.932) per un con- trovalore di circa 42,1 milioni di euro (sulla base della predetta perizia di conferimento), ridotto a 13 milioni di euro nel corrente esercizio.

Moncada Solar Equipment S.r.l. - Aragona (AG). La società, costituita nel 2008, appartiene al Gruppo Moncada Energy Group. Nel corso del dicembre 2013 è stata perfezionata la cessione parziale della partecipazione (quota pari a circa 7,1%) a favore di M$A Rinnovabili S.r.l. (società anch’essa appartenente al Gruppo Moncada Energy Group), mentre la cessione della rimanente quota del 15,52% è prevista nel corrente esercizio.

Marina di Stabia S.p.A. - Castellammare di Stabia (NA). Si tratta di una società titolare della concessione (con du- rata sino al 31 dicembre 2080) per la realizzazione e la gestione di un porto turistico in Castellammare di Stabia, de- rivante dalla riconversione di un complesso industriale inattivo. La maggioranza del capitale della società fa capo ad una cordata di imprenditori e professionisti di Castellammare di Stabia. La Banca detiene il 15,37% del capitale.

3 Di cui 2.018 migliaia di euro per associazioni in partecipazione ex L. 24/12/2007 n. 244 c. 325 e 327 – credito cinematogra- fico.

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Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. - Livorno. Si tratta di una società avente per oggetto la realizzazione e la gestione dell’interporto sito nella piana di Guasticce, nel Comune di Collesalvetti (LI). La maggioranza del capi- tale sociale è detenuta da enti ed amministrazioni pubbliche (Regione Toscana, Province e Comuni locali, CCIAA Lo- cali). La società nel corso dell’esercizio 2013 ha realizzato un aumento di capitale sociale per 10,7 milioni di euro, al quale la Banca non ha aderito e di conseguenza la percentuale di interessenza detenuta si è diluita, passando dal 36,3% al 19,00%.

Agricola Merse S.r.l. - Milano. Si tratta della società proprietà del compendio turistico di lusso denominato “Tenuta di Bagnaia”, sito in provincia di Siena. La società sta promuovendo, coinvolgendo investitori finanziari e non, un’ini- ziativa di investimento consistente nell’integrazione tra attività di promozione immobiliare da realizzare su alcuni lotti della tenuta e valorizzazione di alcune strutture esistenti destinate all’offerta di servizio turistico ricettivo ed alber- ghiero. La Banca interviene nell’iniziativa in qualità di partner finanziario con una partecipazione, rappresentativa del 20% del capitale sociale, acquisita dal socio di maggioranza “INFI MONTI S.p.A.”, per un investimento di 5 mi- lioni di euro.

Sviluppo Imprese Centro Italia S.G.R. S.p.A. - Firenze. La società gestisce quattro fondi comuni d’investimento mo- biliare di tipo chiuso, il Fondo Centroinvest, il Fondo Toscana Venture, il Fondo Toscana Innovazione e il Fondo Ri- lancio e Sviluppo. Oltre alla Banca che detiene il 29%, la compagine sociale è formata da Fidi Toscana (31%), Cassa di Risparmio di Firenze S.p.A. (15%), Cassa di Risparmio di San Miniato S.p.A. (10%); Cassa di Risparmio di Prato S.p.A. (10%) e Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.c.r.l. (5%). La partecipazione rappresentativa del 14% della SGR è stata riclassificata tra le “attività non correnti possedute per la vendita” (IFRS 5) essendo state avviate le pro- cedure per la relativa cessione.

43 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Principali aggregati economici ed indicatori gestionali

AGGREGATI ECONOMICI

MPSCS ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2013 con un utile netto, rilevato secondo i principi contabili Interna- tional Financial Reporting Accounting Standard (IAS-IFRS), di 48,65 milioni di euro.

Il seguente prospetto è redatto con criteri “gestionali”, che hanno comportato, per alcune voci, interventi di riclassi- ficazione rispetto a quanto esposto contabilmente; in particolare: • la voce del conto economico riclassificato “Margine di interesse” risulta dallo sbilancio tra la voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e la voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”. L’aggregato è stato gestionalmente depurato, per un ammontare complessivo di 0,95 milioni di euro, dei movimenti relativi agli interessi, sia attivi che passivi, riconducibili a posizioni erogate negli esercizi precedenti e derivanti da revisione/rimodulazione delle condizioni contrattuali o da passaggi a contenzioso, per i quali si è optato per la riconduzione alla voce ge- stionale “altri oneri/proventi di gestione”. • la voce del conto economico riclassificato “Totale commissioni nette di clientela” risulta dallo sbilancio tra le voci 40 “Commissioni attive” e 50 “Commissioni passive”. L’aggregato è stato gestionalmente depurato dall’effetto economico commissionale pari ad un ammontare complessivo netto di 0,26 milioni di euro (quali sopravve- nienze riferite ad esercizi precedenti), importo parimenti ricondotto ai fini gestionali alla voce “Altri oneri/proventi di gestione”. • la voce di conto economico riclassificato “Altri ricavi della gestione finanziaria” comprende i valori delle voci di bilancio 70 “Dividendi e proventi simili”, 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, 90 “Risultato netto del- l’attività di copertura” e 100 “Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la ven- dita”, ai quali si aggiungono altresì gli utili e le perdite derivanti dalle partecipazioni che trovano invece rappresentazione contabile nella voce 210 “Utile/perdite delle partecipazioni” (quantificabili in 1,15 milioni di euro di perdite). L’aggregato è stato gestionalmente depurato per un importo complessivo di 0,05 milioni di euro. • l’aggregato gestionale “Rettifiche di valore netto per deterioramento” coincide perfettamente con la vista di bi- lancio. • la voce di conto economico riclassificato “Costi operativi” comprende i valori della voce di bilancio 150 “Spese amministrative” che include sia le spese del personale (voce 150-a) sia le altre spese amministrative (voce 150- b), oltre agli ammortamenti ricompresi nella voce di bilancio 170. Riguardo le spese del personale, le differenze tra il saldo esposto in bilancio ed il dato gestionale sono attribuibili a maggiori sopravvenienze attive; le stesse ammontano complessivamente a 0,60 milioni di euro e sono gestionalmente ricondotte nell’aggregato “Altri oneri/proventi di gestione”. Per quanto riguarda invece la sottovoce “altre spese amministrative”, le differenze tra il dato contabile ed il dato gestionale sono attribuibili alla sterilizzazione gestionale dei costi relativi al recupero dei crediti in contenzioso addebitati alla clientela per 4,93 milioni di euro, agli oneri derivanti da anni precedenti per 0,3 milioni di euro e sempre per 0,3 milioni di euro quali minori costi relativi a recuperi spese contabilmente ricondotti alla voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione”. In conclusione, la differenza complessiva tra l’aggre- gato “Costi operativi” e “Spese amministrative” ammonta a circa 4,93 milioni di euro quali minori costi. • l’aggregato “Accantonamenti netti ai fondi rischi per rischi ed oneri” corrisponde e coincide con i valori esposti alla voce di bilancio 160 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”. • la voce di conto economico riclassificato “Altri oneri/proventi di gestione” include la voce di bilancio 190 “Altri oneri/proventi di gestione”, che risulta positiva per 7,06 milioni di euro, e presenta un valore gestionale com- plessivo positivo per 0,88 milioni di euro. Detta differenza è imputabile all’effetto combinato delle riclassifiche descritte nei paragrafi precedenti. • la voce di conto economico riclassificato “Imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente” corrisponde alla voce di bilancio 260.

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(valori in milioni di euro) Conto Economico IAS Cons. al Cons. al Variazione % 31/12/2012 31/12/2013 2013-2012 MARGINE DI INTERESSE 301,22 231,00 -23,31% TOTALE COMMISSIONI NETTE DI CLIENTELA 33,08 46,78 41,40% ALTRI RICAVI DELLA GESTIONE FINANZIARIA 179,40 149,86 -16,47% MARGINE GESTIONE FINANZIARIA ED ASSICUTATIVO 513,71 427,64 -16,75% RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO -365,03 -293,66 -19,55% RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA ED ASSICURATIVO 148,68 133,98 -9,89% COSTI OPERATIVI -73,18 -69,30 -5,29% RISULTATO OPERATIVO NETTO 75,50 64,67 -14,34% Accantonamenti netti ai fondi rischi per rischi ed oneri -37,32 22,79 -161,06% Altri oneri/proventi di gestione 0,72 0,88 21,37 UTILE (PERDITA) AL LORDO DELLE IMPOSTE 38,90 88,34 127,11% Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente -37,62 -39,69 5,50% - Tax rate -96,7% -44,9% UTILE (PERDITA) D’ESERCIZIO 1,28 48,65 3711,34%

In sintesi, il “Margine di Interesse” registra un decremento del 23,31% rispetto all’esercizio 2012, mentre il “Totale Commissioni di Clientela” evidenzia, nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente, una crescita del 41,40%; la voce “Altri Ricavi della Gestione Finanziaria” mostra un valore pari a 149,86 contro i 179,40 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2012. La riduzione della voce “Margine di Interesse” è da imputarsi principalmente ad una prima manovra di “rimodula- zione” delle scadenze del funding volta ad un riallineamento del mismatching fra attività e passività. Inoltre sulla fles- sione del Margine di Interesse, pesano anche i ridotti livelli di nuove erogazioni effettuate nell’anno in esame, nonché gli importanti volumi di nuovi passaggi a contenzioso registrati nel medesimo periodo. Il margine commissionale ha evidenziato un forte incremento legato principalmente alla risoluzione anticipata dei rapporti relativi a finanziamenti passati a sofferenza ed all’aumento di commissioni incassate per fidejussioni prestate per operazioni in pool. Per quanto riguarda gli “Altri Ricavi della Gestione Finanziaria” si nota come si siano contratti rispetto all’eccezio- nalità dell’anno precedente, posizionandosi comunque ben al di sopra dei target previsionali a suo tempo fissati. Inol- tre a fronte dei continui segnali di deterioramento del contesto economico di riferimento e dell’incremento rilevato, anche nel 2013, dei differenziali impagati da parte della clientela corporate (esposizioni che presentano elementi di criticità per quanto riguarda la recuperabilità in quanto non collateralizzati) la Banca ha proceduto a registrare ret- tifiche analitiche per l’importo di 10,9 milioni di euro.

Di conseguenza, il “Margine Gestione Finanziaria ed Assicurativa”, attestandosi a 427,64 milioni di euro, risulta in- feriore rispetto al risultato del 2012 del 16,75% (pari a -86,07 milioni di euro).

Significativa è la dinamica delle “Rettifiche di valore nette per Deterioramento” che si attestano a 293,66 milioni di euro, contro l’ammontare di 365,03 rilevato nel 2012. Nonostante la diminuzione significativa rispetto all’eserci- zio precedente, le rettifiche restano comunque elevate; la Banca ha mantenuto un continuo ed attento presidio dei rischi derivanti dai crediti problematici in un momento di particolare complessità della vita aziendale e del contesto economico di riferimento. Per maggiori dettagli quantitativi si rinvia a quanto illustrato nel precedente paragrafo “Le Attività Deteriorate”.

45 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Relativamente ai “Costi Operativi” si registra una contrazione del 5,29% rispetto al 2012, quale diretta conseguenza della costante azione rivolta al contenimento dei costi ed attuata dalla Banca sulla base delle linee di indirizzo ema- nate dalla Capogruppo. Si evidenzia che tale voce ricomprende anche i maggiori addebiti pervenuti come servizi in outsourcing svolti dalle strutture dedicate il cui costo annuo ha subito un incremento rispetto sia all’anno prece- dente quantificabile in circa 2 milioni di euro. Per quanto riguarda le Spese del Personale, le economie registrate ri- spetto all’esercizio precedente e quantificabili in circa 4,5 milioni di euro sono principalmente imputabili alla riduzione degli organici posta in essere dalla Banca in ottemperanza con la policy di Gruppo.

La voce “Accontamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”, registra un saldo positivo pari a 22,79 milioni di euro, prin- cipalmente imputabile al rilascio dell’accantonamento di 21 milioni di euro effettuato nel 2012 in sede di verifica della complessiva esposizione verso il Gruppo “La Fenice Holding S.p.A.”, importo ricondotto a voce propria nel corso del primo semestre del 2013. Nel corso dell’esercizio, la Banca ha ritenuto opportuno rivedere l’esposizione debitoria verso LBSF, sulla base degli ultimi contatti tenuti con i curatori fallimentari, adeguando il fondo rischi ed oneri mediante un puntuale accantonamento aggiuntivo di 9,2 milioni di euro, il cui impatto è stato compensato con il rilascio di accantonamenti i cui presupposti di iscrizione sono venuti meno.

L’”Utile al Lordo delle Imposte” ammonta a 88,34 milioni di euro contro l’importo di 38,90 milioni di euro del 2012, con una differenza positiva di circa 49,4 milioni di euro (+127,11%).

Le “Imposte sul reddito” di periodo ammontano, su base corrente e differita, a 39,69 milioni di euro con un tax rate effettivo pari al 44,9%. Il tax rate 2013 rispetto a quello del 2012 (quest’ultimo pari ad oltre il 96%), si è contratto sostanzialmente per effetto della norma introdotta dalla Legge di Stabilità che ha consentito a partire dall’esercizio 2013 di far concorrere alla base imponibile IRAP la voce di conto economico 130 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di cui: a) crediti”, impatto che è stato parzialmente neutralizzato dall’introduzione dell’addizio- nale IRES pari all’8,5% (prevista solo per il 2013). Inoltre il 2012 ha risentito altresì degli effetti negativi derivanti dalle minusvalenze di importo rilevante su partecipazioni indeducibili ai fini della pex.

L’”Utile d’Esercizio”, al netto delle imposte, si è attestato a 48,65 milioni di euro conto i 1,28 milioni di euro con- tro dell’anno precedente.

46 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

INDICATORI GESTIONALI

(importi in milioni di euro) 31/12/2013 31/12/2012 Variazione % Indici di qualità del credito (%) Crediti in sofferenza netti / Crediti verso clientela 16,00 12,56 27,38 Incagli netti / Crediti verso clientela 8,05 6,97 15,43 Indici di redditività (%) R.O.E. su patrimonio netto (1) 4,24 0,12 3.583,69 R.O.E. su patrimonio puntuale (2) 4,32 0,12 3.627,03 Margine d'interesse / Ricavi operativi (3) 172,41 202,61 (14,90) Commissioni nette / Ricavi operativi (3) 34,92 22,25 56,92 Costi operativi / Ricavi operativi (3) 51,72 49,22 5,09 Rettifiche nette su crediti / Impieghi puntuali 2,05 2,48 (17,33) Coefficienti patrimoniali (%) Tier 1 capital ratio (4) 6,93 6,61 4,84 Total capital ratio (4) 7,22 7,17 0,70

(1) R.O.E su patrimonio netto: è il rapporto tra l’utile netto di periodo e la media tra il patrimonio netto (comprensivo dell’utile) di fine anno precedente e quello dell’anno di riferimento.

(2) R.O.E su patrimonio puntuale: è il rapporto tra l’utile netto di periodo ed il patrimonio netto di fine anno precedente depurato degli utili destinati agli azionisti.

(3) Ricavi operativi: sono pari al “risultato della gestione finanziaria ed assicurativa”

(4) Coefficienti patrimoniali: calcolati senza considerare la riduzione del 25% prevista per le banche appartenenti a gruppi bancari (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione 2 - parte E della nota integrativa)

47 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

La gestione integrata dei rischi e del capitale(1)

n continuità con l’impostazione storica assunta e coerentemente alla mission affidatale, la Banca assegna alla ge- Istione dei rischi un ruolo cruciale e lo identifica come fattore critico di successo. La misurazione e il monitorag- gio gestionale dei rischi assunti, che rivestono quindi un ruolo centrale nell’ambito del processo di creazione di valore a livello di Gruppo, sono accentrate presso l’Area Risk Management della Capogruppo. Per l’operatività svolta, come meglio illustrato nel prosieguo, la Banca incorre in varie tipologie di rischio che pos- sono schematicamente essere ricondotte alle seguenti: rischio di credito, rischi di mercato relativi al portafoglio di negoziazione, rischi di tasso del portafoglio bancario (Asset & Liability Management), rischio di liquidità, rischio del portafoglio partecipazioni, rischio di controparte ed emittente, rischi operativi, rischio di business (ovvero il rischio di perdite originato dalla volatilità della struttura dei costi e dei ricavi).

SISTEMA DI GOVERNO Il sistema di governo dei rischi adottato dal Gruppo si caratterizza per una chiara distinzione di ruoli e di responsa- bilità tra le funzioni di controllo di primo, secondo e terzo livello. Nel corso del 2013 l’assetto organizzativo è stato ulteriormente migliorato per garantire una maggiore robustezza al sistema dei controlli interni di Gruppo e una mi- gliore incisività all’azione del risk management e all’efficacia dell'intero processo di controllo e gestione dei rischi. Le politiche relative all’assunzione, gestione, copertura, monitoraggio e controllo dei rischi sono definite dagli Or- gani statutari della Capogruppo. In particolare: • il C.d.A. della Capogruppo definisce e approva gli indirizzi strategici e le politiche di governo dei rischi e, almeno una volta all’anno, esprime quantitativamente, in termini di Capitale Economico, il livello complessivo di pro- pensione al rischio di tutto il Gruppo (risk appetite); • il Collegio Sindacale ed il Comitato Controllo e Rischi valutano il grado di efficienza e di adeguatezza del sistema dei controlli interni, con particolare riguardo per il controllo dei rischi; • l’Amministratore Delegato / il Direttore Generale garantisce il rispetto delle politiche e delle procedure in mate- ria di rischi. Inoltre l’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, istituito in ottemperanza al Codice di autodisciplina delle società quotate, quale la Capogruppo BMPS, ha la responsabilità di istituire e di man- tenere un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Al fine di favorire l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti funzioni aziendali coinvolte, sono operativi specifici Comitati di Gestione responsabili in materia di rischi (la mag- gior parte solo presso la Controllante): • il Comitato Rischi predispone le policy in materia di risk management e verifica il complessivo rispetto dei limiti assegnati ai vari livelli di operatività; propone l'allocazione del capitale da sottoporre all'approvazione del C.d.A.; valuta, a livello complessivo e delle singole società, tra cui MPSCS, il profilo di rischio raggiunto e quindi di con- sumo di capitale (sia di vigilanza che economico); analizza l'andamento degli indicatori di performance di rischio- rendimento; • il Comitato Finanza e Liquidità formula i principi e gli indirizzi strategici in materia di finanza proprietaria; deli- bera e avanza proposte in materia di esposizioni di rischio tasso e liquidità del portafoglio bancario e di defini- zione delle azioni di capital management;

(1) Per maggior dettagli sulle metodologie e sui modelli di Risk Management, cfr. Nota Integrativa Parte E “Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura”

48 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

• il Comitato Credito, Politiche Creditizie e Valutazione Crediti esprime gli indirizzi in materia di processi del cre- dito ed un parere almeno annuo sulle politiche creditizie, verificandone la sostenibilità commerciale e la coerenza con il risk appetite, ed approva almeno annualmente le policy aziendali sulla “valutazione crediti” anche ai fini della successiva rappresentazione in bilancio.

Nell’ambito del Sistema dei Controlli Interni, l’Area Revisione Interna svolge i controlli di terzo livello, la Direzione Rischi i controlli di secondo livello e le BCU i controlli di primo livello. Ovvero: • l’Area Revisione Interna svolge un'attività indipendente e obiettiva di assurance e consulenza, diretta, da un lato, a controllare, anche con verifiche in loco, la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi, dall'altro a va- lutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni, al fine di perseguire anche il miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dell'organizzazione; • la Direzione Rischi, a riporto diretto dell’Amministratore Delegato, riunisce al suo interno la funzione di controllo dei rischi (risk management), la funzione di conformità alle norme (compliance), la funzione di antiriciclaggio e la funzione di convalida interna. La Direzione ha pertanto i compiti di: - garantire il funzionamento complessivo del sistema di gestione dei rischi; - sovraintendere alla valutazione dell’adeguatezza del capitale e alla definizione del risk appetite; - definire gli indirizzi strategici sul portafoglio crediti; - assolvere alla funzione di controllo di conformità e alla funzione antiriciclaggio prevista dalla Legge. La Direzione Rischi assicura inoltre il necessario reporting agli Organi di Vertice e all’Alta Direzione del Gruppo. L’as- setto organizzativo interno di tali funzioni sarà oggetto di “review” secondo quanto previsto dal 15° aggiornamento della Circolare 263/06 di Banca d’Italia. In particolare, all’interno della Direzione Rischi, l’Area Risk Management definisce le metodologie integrate di mi- surazione e analisi dei rischi e ne assicura un costante monitoraggio. Sviluppa i modelli interni di rischio e verifica il rispetto dei limiti operativi stabiliti dal C.d.A. per il Gruppo. • Le Business Control Unit (BCU) periferiche, dislocate presso le banche controllate o le principali aree di business della Capogruppo, effettuano controlli di conformità sulle operazioni e rappresentano il primo presidio organiz- zativo sull'operatività nell'ambito del più generale Sistema dei Controlli Interni.

Nell’ambito del più generale processo di diffusione della “cultura” di Gruppo e dei suoi valori distintivi, la diffusione della “cultura del rischio” all’interno della Banca è stata fino ad ora garantita attraverso la pubblicazione di glossari e di normative di processo in tema di gestione dei rischi. Iniziative specifiche sono state inoltre rivolte nei confronti degli Organi Aziendali, a cura della Direzione Rischi, tramite “Board induction” in tema di rischi e di flussi informativi.

L’autonomia e l’indipendenza dell’operato della Direzione Rischi sono assicurate da specifici requisiti, quali la no- mina/revoca e determinazione dell'assetto retributivo del Responsabile della Direzione Rischi da parte del C.d.A., su proposta dell’Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in condivisione con il Presidente del Consiglio di Amministrazione, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, non- ché sentito il Collegio Sindacale, e con il contributo della Direzione Risorse Umane e Comunicazione Interna.

LE ATTIVITÀ CONNESSE ALLA NORMATIVA INTERNAZIONE DI VIGILANZA • Primo pilastro: dal 2008 il Gruppo utilizza modelli interni validati da Banca d’Italia per la misurazione e la ge- stione dei rischi di credito (AIRB - Advanced Internal Rating Based) e operativi (AMA - Advanced Measurement

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Approach). Nel tempo, di concerto con l’Autorità di Vigilanza, tali modelli sono stati ulteriormente sviluppati e parallelamente sono proseguite le attività volte al miglioramento dei modelli interni gestionali sui rischi di mer- cato e di controparte. • Secondo pilastro: nell’anno sono stati fatti evolvere i modelli interni gestionali e sono state intraprese alcune azioni per migliorare ulteriormente il processo di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale del Gruppo (il cosiddetto ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process) di cui è stata resa informativa obbligatoria a Banca d’Italia. • Terzo pilastro: la relativa Informativa al Pubblico è diffusa trimestralmente attraverso il sito internet del Gruppo all’indirizzo www.mps.it/Investor+Relations ed è continuamente aggiornata nel rispetto degli sviluppi normativi in materia. Nel corso del 2013 sono proseguiti gli approfondimenti metodologici e applicativi richiesti dalla nuova regolamen- tazione internazionale di Vigilanza (c.d. “Basilea 3”), con particolare riferimento al trattamento dei rischi di liquidità, controparte e di mercato e al connesso adeguamento delle basi dati segnaletiche.

Il Gruppo è stato inoltre impegnato nella autovalutazione (Gap Analysis) con riferimento al 15° aggiornamento alla Circolare Banca d’Italia 263/06 del 2 luglio 2013 in materia di sistema dei controlli interni, sistema informativo e con- tinuità operativa.

L’ANALISI DI CAPITALE ECONOMICO Il Capitale Economico Complessivo (o Capitale Interno Complessivamente Assorbito) è inteso come l’ammontare di risorse patrimoniali minime necessarie alla copertura delle perdite economiche dovute al verificarsi di eventi inat- tesi generati dalla esposizione simultanea alle diverse tipologie di rischio. Le principali tipologie di rischio in cui il Gruppo BMPS (compreso MPSCS) incorre nel corso della sua normale ope- ratività possono essere schematicamente ricondotte alle seguenti: • rischio di credito (comprensivo del rischio di concentrazione) • rischio di controparte • rischio emittente • rischio di mercato (prezzo, tasso e cambio) del portafoglio di negoziazione (trading book) • rischio di tasso del banking book (Asset & Liability Management - ALM) • rischio di liquidità • rischio del portafoglio partecipazioni • rischio OICR (fondi alternativi) • rischio operativo • rischio di business • rischio immobiliare • rischio reputazionale

Sono inoltre presidiati i rischi inerenti i prodotti/servizi di investimento destinati alla clientela del Gruppo in ottica sia di tutela alla clientela sia di prevenzione di potenziali impatti di tipo reputazionale. Concorrono alla quantificazione del Capitale Economico tutte le tipologie di rischio sopra richiamate, con ecce- zione del rischio liquidità e del rischio reputazionale che, invece, sono mitigati tramite policy e processi di natura organizzativa.

50 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Modelli di valutazione L’Area Risk Management quantifica con regolarità il Capitale Economico relativo a ciascuna tipologia di rischio e ne dà conto periodicamente al Comitato Rischi e agli Organi di Vertice nell’ambito dei flussi predisposti dalla Dire- zione Rischi. Sono utilizzati soprattutto modelli di misurazione sviluppati internamente, basati su un approccio di tipo Value-at- Risk (VaR.) Ai fini del calcolo del Capitale Economico Complessivo, le misure relative a ciascuna tipologia di rischio sono rese omogenee sia come orizzonte temporale (holding period annuale) sia come intervallo di confidenza prescelto, in linea con il livello di rating target del Gruppo, e sono sottoposte a processi di diversificazione “intra-risk” ed “inter- risk”. La tabella successiva illustra le caratteristiche salienti dei singoli modelli interni adottati per le principali tipologie di rischio e nell’ultima colonna il loro trattamento in ottica di integrazione rischi ai fini della determinazione del Capi- tale Economico complessivo.

PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEI MODELLI

Trattamento Tipologia di Misura Modello Fattori di rischio Correlazioni per Capitale rischio Economico Correlazioni basate su PD e LGD differenziate per Copula 1 Y VaR, Modello interno di analisi multivariate tra Crediti in Bonis tipologia di controparte, CCF t-Student 99.93% Credit VaR tassi di default interni e differenziati per prodotto variabili macroeconomiche

3 M VaR, Correlazione tra corsi 1 Y, 99.93%, Volatilità dei corsi azionari Partecipazioni 99% VaR Montecarlo azionari Copula e di indici comparable Correlazione tra indiciproxy t-Student 1 Y, 99.93%, 1 Y, shift Bucketing su nodi Mercato Copula sensitivity Maturity Gap Shift paralleli e twist (Banking Book) t-Student per 25bp dei tassi di interesse

VaR hystorical Tutti i fattori di Implicite nella full 1 Y, 99.93%, Mercato 1day VaR simulation – full Rischio di Mercato revaluation hystorical Copula (Trading Book) 99% revaluation (IR, EQ, FX, CS,…) simulation t-Student LDA con integrazione 99.93%, 1 Y VaR, completa dati esterni, Frequenza e severity Perfetta correlazione Operativo Copula 99.9% più Self Assessment per event type per motivi conservativi t-Student qualitativo Volatilità dei 99.93%, 1 Y EaR Correlazioni tra Business EaR Parametrico costi e dei ricavi Copula 99% costi e ricavi t-Student 99.93%, 1 Y VaR, Volatilità di indici Correlazione tra Immobiliare VaR Parametrico Copula 99% immobiliari indiciproxy t-Student

Gli altri fattori di rischio misurabili rilevanti (es. Rischio Emittente, Rischio OICR) sono considerati nel Capitale Economico in ma- niera additiva e non diversificata. La loro quantificazione ai fini del Capitale Economico avviene sulla base di metodologie mu- tuate dagli approcci regolamentari di Vigilanza.

51 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Al 31 Dicembre 2013, il Capitale Economico Complessivo Diversificato di MPSCS (con esclusione dell’operatività infragruppo) risulta imputabile per circa il 70% al rischio creditizio (comprensivo del rischio controparte ed emittente), per circa il 2% al rischio del portafoglio partecipazioni, per il 12% ai rischi operativi e di business. Il capitale ge- stionale a fronte dei rischi finanziari (composti principalmente dai rischi tipici del portafoglio di negoziazione e del- l’ALM Banking Book) ammonta a circa il 15% del Capitale Economico Complessivo, mentre il capitale a fronte dei rischi immobiliari risulta residuale.

CAPITALE ECONOMICO DIVERSIFICATO MPS CAPITAL SERVICES - 31 DICEMBRE 2013

12%

1% Rischi di Credito

Rischi Immobiliari 15% Rischi Operativi

2% Rischi Portafoglio Partecipazione 70% Rischi Finanziari

Maggiori informazioni sulla natura, sul presidio e sul monitoraggio delle singole tipologie di rischio, sono fornite nella Parte E della Nota Integrativa.

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Le risorse Umane

DINAMICA DEGLI ORGANICI

L’organico della Banca alla data del 31 dicembre 2013 era il seguente:

(a) (b) (c) Dipendenti Dipendenti Dipendenti Forza Lavoro MPSCS MPSCS presso di aziende del (a-b+c) aziende del Gruppo presso Gruppo o partecipate MPSCS Dirigenti 28 6 5 27 Quadri Direttivi 303 114 39 228 Aree Professionali 213 96 12 129 Totale 544 216 56 384

Organi effettivi 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni Assolute % Dirigenti 27 29 (2) (6,70) Quadri Direttivi 228 251 (23) (9,16) Aree Professionali 129 146 (17) (11,64) Totale 384 426 (42) (9,86)

La dinamica è di seguito rappresentata partendo dalla forza lavoro in essere alla data del 31 dicembre 2012:

Forza lavoro al 31 dicembre 2012 426 Aumenti 10 per assunzioni 7 per cessati distacchi al Gruppo BMPS 2 per distacchi da Gruppo BMPS 1 Diminuzioni 52 per dimissioni 8 per accesso al Fondo di Solidarietà 9 per distacchi al Gruppo (*) 35 Totale 384

(*) relativi a distacchi per trasferimento attività alla ex Divisione Attività Ausiliari Contabili Amministrative (DAACA) di Capo- gruppo e per trasferimento attività specialistiche nell’ambito del credito richieste dalla Capogruppo.

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DISTRIBUZIONE PER FASCE DI ETA’ ED ETA’ MEDIA

Le informazioni di seguito riportate si riferiscono alla situazione “forza lavoro” al 31 dicembre 2013:

Fascia di età in anni Età fino a 30 30-40 41-50 oltre 50 Totale media Donne 6 43 68 34 151 44 Uomini 11 55 111 56 233 44 Totale 2013 17 98 179 90 384 44 Incidenza 4,4% 25,5% 46,6% 23,5% 100,0%

Totale 2012 20 119 186 101 426 44 Incidenza 4,7% 27,9% 43,7% 23,7% 100,0%

FORMAZIONE DEL PERSONALE

L’attività formativa svolta nel 2013 si è caratterizzata per interventi formativi specialistici e/o obbligatori rivolti a tutte le categorie dei dipendenti, in particolare: nei confronti del personale direttivo e dirigenziale, per sviluppare ulteriormente le qualità manageriali e supportare l’azione gestionale nella particolare difficile fase congiunturale; al restante personale, per accrescere la conoscenza di materie tecnico-giuridiche di specifico impatto sulle attività della Banca (anticiciclaggio, market abuse, Mifid, salute e sicurezza). Sono state anche autorizzate diverse partecipazioni a corsi esterni specialistici, tenuti da consulenti di provata qua- lificazione professionale. L’erogazione complessiva è stata di 4.949 ore di formazione, di cui 4.442 in aula e 507 on- line (nel 2012 furono rispettivamente 9.105, 8.618 e 487). Le discipline di riferimento degli interventi erogati sono state: finanza (901 ore); giuridico legale ed auditing (541 ore); sviluppo capacità manageriale (1.024 ore); sistemi di produzione, organizzazione e processi (865 ore); altri corsi (558 ore).

RAPPORTI DI LAVORO E RELAZIONI SINDACALI

Sono continuati in maniera positiva gli incontri sindacali aziendali relativi all’attuazione degli obiettivi e delle linee strategiche del Piano Industriale e sono continuati i presidi per il contenimento del costo del lavoro in materie di ferie, banca ore, straordinari e missioni.

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Dinamiche organizzative e tecnologiche

Le principali progettualità affrontate nel corso dell’esercizio 2013 sono le seguenti: Efficientamento Organizzativo Nel quadro del costante seguimento dell’evoluzione della normativa, del mercato, dell’efficienza e della snellezza dei processi sono stati effettuati diversi interventi strutturali, tra i quali: • accorpamento delle Direzioni Commerciali “Centro-Nord” e “Centro-Sud” in un’unica “Direzione Commerciale” ove è stata eliminata la funzione “Diagnostica”; • nell’ambito della Direzione Investment Banking, a) unificazione delle funzioni Debt Capital Management ed Equity Capital Management nell’ Ufficio Capital Markets e b) creazione dell’Ufficio FIG Origination and Struc- tured Credit che raccoglie le funzioni delle ex-strutture di Capital Markets Solutions e Securitization & Principal Finance; • chiusura dell’Ufficio Erogazione Crediti presente nella Direzione Crediti (a seguito del passaggio in Capogruppo della funzione di assegnazione/delibera del rating), oltre all’accorpamento dell’Ufficio Revisione Proposte nel- l’Ufficio Valutazione Crediti ed alla costituzione dell’Ufficio Gestione Portafoglio Finanza Ordinaria, in dipen- denza della medesima Direzione Crediti; • in conformità alle norme di vigilanza prudenziale (XV aggiornamento circolare 263 emanata da Banca d’Italia), collocazione a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione delle funzioni di revisione interna (Ufficio Inter- nal Audit) e di conformità alle norme (Ufficio Compliance); • accentramento presso la Capogruppo delle attività inerenti le segnalazioni di vigilanza e di back-office ed ester- nalizzazione dei servizi ausiliari (posta e corriere, commessi) • chiusura dello Staff Comunicazione ed assegnazione del presidio aziendale della materia all’Ufficio Pianificazione Commerciale.

Progetti L’esercizio 2013 si è contraddistinto per una molteplicità di attività di sviluppo progetti con forte contenuto tecno- logico a fronte delle esigenze del business e delle nuove normative, alcune delle quali già in vigore alla data di chiu- sura del presente bilancio. Nello specifico: • Dodd Frank Act ed EMIR. Per queste tematiche sono state realizzati, e sono tuttora in fase di completamento, molti interventi e sviluppi tecnologici/organizzativi concernenti le nuove regole internazionali sui derivati otc. La Banca partecipa attivamente, anche a livello di coordinamento, nel gruppo di lavoro istituito dalla Capogruppo Bancaria; • Tobin Tax Francia e Italia (tassazione sulle transazioni di strumenti finanziari); • Minibond. Il Gruppo Montepaschi ha promosso un’iniziativa finalizzata alla costituzione di un fondo (“Fondo Mi- nibond”) che investe in titoli obbligazionari e di debito emessi da Piccole e Medie Imprese italiane. In questo pro- getto MPSCS riveste il ruolo di arranger delle operazioni di emissione e di advisor del Fondo. • FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), di prossima applicazione.

Adeguamento della Normativa Interna ed aspetti di Conformità Le materie oggetto di intervento evolutivo nell’esercizio 2013 sono state: • gestione dei Master Agreement di compensazione e di collateralizzazione; • operatività con broker su servizi di investimento; • prestito titoli di clientela BMPS; • operazioni con Parti Correlate della Capogruppo e con Soggetti Collegati del Gruppo BMPS; • antiriclaggio;

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• attività di tutte le funzioni della Direzione Corporate Finance; • Codice Etico di Gruppo e Codice Comportamento Aziendale • disciplina abusi di mercato; • processo attività dell'Ufficio Structuring & Product Engineering e dell’attività Customer Desk; • gestione adempimenti prescrittivi in materia di “Operazioni Personali” nella prestazione dei servizi di investi- mento; • regolamento UE 236/2012 relativo a short selling e ; • best execution nell’ambito dei processi relativi all’esecuzione degli ordini trasmessi dalla Rete distributiva del Gruppo Montepaschi; • operatività in derivati otc con clientela corporate; • trasparenza.

56 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Internal Audit

Ufficio Internal Audit, Funzione aziendale di Revisione Interna, ha il compito di verificare in maniera indipen- L’dente la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi e di valutare la funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni (S.C.I.). Tali compiti vengono assolti sotto il coordinamento dell’omologa Funzione della Capo- gruppo, in collaborazione con le altre Funzioni di controllo della Banca e, soprattutto, nel rispetto degli obiettivi de- finiti nello specifico piano di audit annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione, Organo con funzione di supervisione strategica a cui riporta direttamente la Funzione. L'ottimizzazione del S.C.I rappresenta una condizione essenziale per il perseguimento degli obiettivi aziendali e di Gruppo, ivi compresa l’aderenza alle disposizioni dettate in materia dagli Organi di Vigilanza. A quest’ultimo pro- posito, si evidenzia che nella seconda metà dell’esercizio è stata effettuata, a livello di Gruppo ed aziendale, l’ana- lisi propedeutica all’adeguamento della struttura alle novità che saranno introdotte a partire dal luglio 2014, secondo un articolato programma di scadenze, a fronte del 15°aggiornamento alla Circolare della Banca d’Italia n. 263/2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”. Con tale aggiornamento sono stati previsti 3 nuovi ca- pitoli (il “Capitolo 7 - Il sistema dei controlli interni”, il “Capitolo 8 - Il sistema informativo” ed il “Capitolo 9 - La continuità operativa”), il primo dei quali assume particolare rilevanza sia per quanto concerne l’ambiente di controllo nei Gruppi Bancari sia nelle singole entità legali. L’implementazione del Sistema dei Controlli troverà normazione, come di consueto, attraverso l’aggiornamento delle Direttive di Gruppo e degli specifici documenti interni dedicati. Tenendo presente la necessità di sottoporre a verifica, in un’ottica pluriennale, tutte le componenti rilevanti nel- l’ambito dell’operatività e delle strutture aziendali, nonché quella di effettuare le revisioni ‘obbligatorie’, ovvero quelle previste da specifiche prescrizioni esterne e/o interne, il piano di audit annuale prevede ciclicamente inter- venti ed accertamenti sui processi operativi ritenuti esposti a maggior rischio od a potenziali criticità (Finanza e Cre- dito), identificati attraverso la combinazione dei fattori di rilevanza delle aree di indagine e del livello di rischio ad esse associato, anche a seguito degli esiti dell’attività periodica di Risk Assessment. Il piano di audit è altresì integrato da mirati interventi su argomenti di interesse trasversale, altri relativi ad aspetti ine- renti la conformità alle norme interne ed esterne, altri indirizzati all’assurance degli Organi Apicali e di Controllo. Ri- levanza assumono infine anche le attività di affiancamento/validazione, in particolare nell’ambito della verifica della coerenza dei controlli indicati nella normativa di processo rispetto al complessivo S.C.I., e di follow up, ovvero del seguimento dello stato di avanzamento della risoluzione delle criticità emerse nell’ambito degli interventi effettuati. Le revisioni svolte nel corso dell’esercizio 2013 dall’Ufficio Internal Audit, oggetto di rendicontazione semestrale al Consiglio di Amministrazione, hanno contribuito alla conferma della sostanziale adeguatezza del Sistema dei Con- trolli Interni della Banca. A tale valutazione concorrono peraltro i giudizi in materia che si sono venuti a formare nel corso del tempo da parte delle Funzioni di “business” (responsabili dei controlli all’interno dei processi di compe- tenza) e delle altre Funzioni Aziendali di Controllo (responsabili dei presidi su specifici ambiti di rischio), previste dal ‘Modello di Governo del Sistema dei Controlli Interni’ definito nella correlata Direttiva emanata dalla Capo- gruppo BMPS. Tra queste ultime strutture rilevano in particolare la Funzione di Compliance, incaricata della gestione del rischio di non conformità alle norme, e la Funzione di Controllo dei Rischi, esternalizzzata presso l’Area Risk Ma- nagement di Capogruppo, che ha il compito di monitorare e presidiare i rischi di credito, di mercato ed operativi, garantendo lo svolgimento di controlli specialistici e la misurazione delle diverse componenti di rischio. L’Ufficio Internal Audit ha espletato la propria attività di controllo nel rispetto degli interventi previsti dall’Audit Plan 2013, svolgendo inoltre alcune attività non preventivate su richiesta del Collegio Sindacale e della Direzione Gene- rale. Le revisioni svolte nell’esercizio hanno come al solito riguardato in maniera trasversale i vari business della Banca, tenuto altresì conto delle tematiche per le quali, nell’ambito normativo e nei regolamenti e disposizioni degli Organi di Vigilanza, vigono specifiche previsioni di controllo. Con lo scopo di verificare l’effettiva esecuzione dei con- trolli di primo livello e quindi indirettamente la solidità del Sistema dei Controlli adottato, sono stati effettuati alcuni interventi, con esito sostanzialmente favorevole, sul corretto svolgimento dell’operatività e/o sulla corretta effettua- zione dei controlli di linea da parte di talune strutture, sia dell’area credito che dell’area finanza.

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L’attenzione dell’Internal Audit al processo di selezione ed erogazione del credito è stata poi attuata, in continuità con i precedenti esercizi, attraverso la verifica delle modalità adottate in fase di concessione per posizioni codificate a rischio anomalo. Sono state inoltre poste in essere verifiche sull’utilizzo della facoltà di override in fase di deter- minazione del rating delle controparti affidate e sulla coerenza delle relative motivazioni. Per quanto riguarda il comparto finanza, oltre alle verifiche sui controlli di primo livello effettuati da alcune strutture, sono stati svolti accertamenti sul processo di negoziazione di derivati OTC con clientela Corporate della Banca, po- nendo sotto osservazione, in tema, la gestione della contrattualistica e dei controlli presso un Centro Territoriale, il rispetto delle finalità di copertura, i profili di conformità alle disposizioni MiFID, e, infine, la gestione delle opera- zioni in derivati OTC che presentano differenziali impagati. Sono stati inoltre eseguiti specifici interventi in merito alla correttezza dell’attività di negoziazione dell’internalizzatore sistematico ‘DDT’ e sull’attività di market making su strumenti obbligazionari ed ibridi di patrimonializzazione (strumenti finanziari non dedotti dal patrimonio di vi- gilanza). Gli esiti sostanzialmente positivi di quest’ultimo intervento, rilevante ai fini delle disposizioni di vigilanza prudenziale, sono stati portati a conoscenza del Collegio Sindacale e del Consiglio di Amministrazione. In tema di audit sui processi regolamentati e di compliance, sono stati svolti specifici accertamenti in merito al ri- spetto delle norme di cui alla legge 108/96 sull'usura, delle norme per la Trasparenza delle Operazioni e dei Servizi Bancari (TUB e Istruzioni di Vigilanza Banca d’Italia), sull’applicazione della Legge 262/2005 in tema di contabilità generale. Come di consueto, è stata svolta l’annuale verifica della funzionalità del sistema di governo e gestione dei Rischi Operativi, prevista per la conservazione del riconoscimento dell’Autorità di Vigilanza del modello interno di Gruppo ai fini dell’approccio AMA (metodo ‘avanzato’ per la determinazione degli assorbimenti di capitale a fronte dei rischi operativi). Sono inoltre proseguite le verifiche ai fini dell’antiriciclaggio, tematica per la quale sussiste uno specifico piano pluriennale di audit per assoggettare a controllo tutte le componenti connesse.

58 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Compliance

attività dell’Ufficio Compliance svolta nel corso del 2013 ha avuto ad oggetto le materie descritte nella piani- L’ficazione inserita nel “compliance plan 2013”; in particolare l’attività di conformazione ha riguardato il rece- pimento all’interno della normativa e dei processi aziendali delle principali novità legislative nonché degli interventi individuati come necessari all’interno del “compliance plan” predisposto per l’anno 2013. Dall’analisi svolta è emersa una sostanziale conformità per le materie ad impatto rilevante; conformità che emerge anche dalle risultanze del modello di valutazione adottato, con delle aree di miglioramento, descritte più compiu- tamente nel seguito, limitatamente ai servizi di investimento e agli adempimenti antiriciclaggio.

Relativamente alla conformità dei servizi di investimento nel corso dell’anno, in tema di operatività della Banca nella negoziazione di strumenti di copertura del tipo derivati otc (over the counter - negoziati fuori dai mercati regola- mentati), e’ stato riemanato il nuovo documento di normativa interna che riprende e dettaglia il corrispondente do- cumento di Capogruppo alla luce delle novita’ introdotte dalla Direttiva di Gruppo in materia di commercializzazione dei prodotti derivati otc, deliberata dal C.d.A. della Capogruppo stessa. Con riferimento agli obblighi che trovano la loro fonte principale nelle norme attuative della Direttiva MiFID, si se- gnala che si e’ provveduto ad emanare, in condivisione tra le varie funzioni competenti, ulteriori aggiornamenti e nuovi documenti di normativa interna. Tra questi si richiama l’attenzione sul documento recante il codice di com- portamento della Banca che e’ stato modificato in relazione alle operazioni personali permesse ai dipendenti cosi’ da renderle coerenti con le disposizioni emanate in Capogruppo in tema di utilizzo degli applicativi di home ban- king, ed e’ stato conseguentemente modificato anche la normativa relativa agli adempimenti prescrittivi in tema di operazioni personali. E’ stato inoltre riemanato anche il documento attinente alla materia di Disciplina degli Abusi di Mercato per introdurre le modifiche intervenute con l’ultima versione della Direttiva di Gruppo in materia del 09 marzo 2012 e recepita dal C.d.A. della Banca in data 05 aprile 2012, nonché la Delibera Consob n. 18406 del 13 dicembre 2012 che sancisce l’ammissione della prassi di mercato inerente al riacquisto di prestiti obbligazionari a condizioni predeterminate. Sempre in tema di documenti di normativa interna si segnala che, a seguito dell’entrata in vigore il 1 novembre dello scorso anno del Regolamento Europeo 236/2012 disciplinante l’operativita’ allo sco- perto relativamente a titoli del debito sovrano, azioni ammesse alla quotazione sui mercati regolamentati e relativi derivati, e’ stato elaborato ed emanato apposito documento che raccoglie tutta la normativa e le disposizioni opera- tive idonee a descrivere i presidi richiesti in tema di short selling.

In ottemperanza alle disposizioni legislative contenute nella Legge n. 62/2005 sul Market Abuse (descritte nel do- cumento di normativa interna comprensivo delle indicazioni raccolte nell’ultima Direttiva di Gruppo in materia), l’Ufficio Compliance ha effettuato il monitoraggio delle negoziazioni svolte, sia per conto della proprietà che, ove effettuate, per conto della clientela, sugli strumenti finanziari quotati emessi dagli emittenti inclusi nella watch list (e su quelli ad essi collegati) per tutto il periodo di permanenza nella lista stessa. L’analisi delle verifiche svolte sia nel primo che nel secondo semestre, hanno evidenziato il rispetto delle norme che vietano l’utilizzo non corretto delle informazioni privilegiate, attinente agli strumenti finanziari dei soggetti emittenti iscritti nel Registro.

Per quanto concerne invece la conformità dei servizi bancari, ed in particolare in materia di antiusura, dal punto di vista normativo non si segnalano novità di rilievo nel periodo in oggetto. L’attività si è pertanto limitata al seguimento della conformità dei presidi applicati per il rispetto dei tassi praticati ai tassi soglia in vigore, nonché della loro pub- blicizzazione come richiesto dalla normativa sulla trasparenza bancaria. Sono inoltre state svolte le consuete verifi- che a campione sul corretto funzionamento delle procedure al fine della rilevazione dell’eventuale superamento del tasso soglia in sede di istruttoria delle operazioni.

Nel periodo in oggetto inoltre e’ terminata l’attivita’ di elaborazione della normativa di processo e delle procedure

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per recepire le disposizioni di Banca d’Italia in relazione alla normativa emanata in data 12 dicembre 2011 con il 9° aggiornamento della Circolare 263/2006 in materia di “Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati” (in conformità con la Delibera CICR n. 277 del 29 Luglio 2008 ed in attuazione dell’articolo 53 commi 4 e ss del TUB). La Banca, coadiuvata dalle funzioni competenti anche di BMPS (riunite in un gruppo di la- voro appositamente creato), aveva gia’ provveduto alla costituzione del Comitato degli Amministratori Indipendenti con delibera del C.d.A. dell’8 giugno 2012 (formato da 3 componenti) ed alla stesura e all’approvazione del regola- mento di funzionamento dello stesso, e, successivamente, in data 28 giugno 2012 il C.d.A. di MPSCS, in virtù dei pareri favorevoli espressi sia dal Comitato degli Amministratori Indipendenti sia dal Collegio Sindacale, aveva deli- berato l’approvazione delle “Procedure deliberative” che occorre seguire per la conclusione delle operazioni con i Soggetti Collegati. La Banca ha quindi proceduto all’elaborazione della normativa di processo ed alla sua emana- zione avendo gia’ collaborato con le funzioni di Capogruppo alla definizione dei vari requisiti per l’implementazione delle attivita’ in esame; a completamento di tali nuove incombenze e’ anche gia’ iniziata l’attivita’ di reporting con- templata nel documento in questione relativa ai vari trimestri del 2013.

In tema di Modello 231, si segnala che e’ stato costituito a novembre 2013 un apposito gruppo di lavoro che, a se- guito della revisione dell’assetto organizzativo della Capogruppo Bancaria e delle modifiche legislative intervenute in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica ex. 231/2001, ed a seguito anche dell’approvazione da parte del C.d.A. di Banca MPS nella se- duta del 23 ottobre 2013 della nuova Policy sulla materia in oggetto, con la quale vengono individuati i principi ai quali deve riferirsi ciascuna azienda del Gruppo e definite le linee di indirizzo relative ai requisiti e alle regole di con- dotta cui attenersi per l’applicazione del citato decreto legislativo e per l’aggiornamento dei propri modelli organiz- zativi, provveda a svolgere le attivita’ previste per l’integrazione del modello stesso. Nel corso del periodo sono state svolte delle attivita’ di controllo con specifico riferimento al documento che riepiloga le disposizioni sulla trasparenza delle operazioni bancarie e sul documento che disciplina i reclami e la risoluzione stragiudiziale delle controversie.

In tema di conformità dell’antiriciclaggio e contrasto al terrorismo anche nel corso del 2013 e’ proseguita l’attività del gruppo di lavoro, di cui al D 236, in materia di antiriciclaggio. Il lavoro svolto dal gruppo di lavoro nel corso del periodo oggetto della presente relazione ha continuato ad incentrarsi in particolare su due obiettivi: da un lato si è continuata l’attività di recupero e di archiviazione della documentazione ai fini della rivalutazione della clientela preesistente; dall’altro si è provveduto all’efficientamento della tenuta dell’Archivio Unico informatico (AUI) in par- ticolare per quanto attiene l’AUI provvisorio mediante la gestione delle registrazioni incomplete che quotidiana- mente vengono trasmesse dal Consorzio Operativo di Gruppo (COG). Al fine di conseguire una maggiore efficacia dei controlli posti a base del corretto adempimento di tutti gli obblighi connessi all’antiriciclaggio e propedeutici al- l’attività della Banca, è stata inoltre rilasciata una funzionalita’ volta ad attivare un controllo sui sistemi gestionali ope- rativi che impedisca di registrare una delibera (anche di riesame) in assenza dei flag che attestino l’acquisizione di tutta la documentazione antiriciclaggio necessaria (cosiddetta procedura di checklist). Si evidenzia che, in media, le segnalazioni giornaliere delle operazioni incomplete sono di poche unità, e vengono gestite nel rispetto dei tempi indicati dalla normativa, a conferma che non sussistono criticita’ in relazione alla cor- retta tenuta dell’AUI.

Nel corso dell’anno, in tema di servizi di investimento, sono stati presentati quattro reclami relativi ai differenziali sui derivati di copertura, peraltro respinti. Sono invece stati presentati 36 reclami in tema di servizi bancari, di cui nessuno accolto.

60 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Le tematiche ambientali

li impatti delle nostre attività sull’ambiente sono di due tipi: diretti e indiretti. Gli impatti diretti sono connessi Gcon l’operatività (consumo di carta, acqua ed energia, produzione di rifiuti e di gas ad effetto serra), mentre gli indiretti sono riconducibili ad attività di fornitori e clienti (per il rischio ambientale delle attività finanziate, per il mi- glioramento dell’efficienza ecologica incentivati con finanziamenti ad hoc e per le attività inquinanti dei fornitori o dei prodotti acquistati). Nel corso dell’anno sono proseguite le attività relative al mantenimento del sistema di gestione e sono state effettuate, altresì, periodiche attività di monitoraggio delle procedure di gestione, oltre ad una verifica del rispetto della normativa ambientale applicabile. Nel mese di giugno 2013 è stata effettuata da parte dell’Ente di certificazione RINA la consueta visita annuale per il mantenimento della certificazione ISO 14001. Il perimetro di applicazione del sistema di gestione comprende l’ero- gazione del credito, i servizi di Corporate Finance, la consulenza e i servizi offerti alla Pubblica Amministrazione per la concessione di agevolazioni pubbliche, i servizi di finanza strutturata, di investimento e le attività sul mercato dei capitali. I risultati della verifica sono stati positivi, non sono emerse alcune non conformità ma soltanto spunti per un conti- nuo miglioramento.

61 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Rapporti verso le Imprese del Gruppo

I rapporti con la Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena e con le altre Società del Gruppo MPS sono stati mol- teplici e di particolare rilevanza durante tutto l’anno 2013. Rinviando alla parte H “Operazioni con parte correlate” - sezione Nota integrativa - per una indicazione dei rapporti patrimoniali ed economici in essere con le Società del Gruppo alla data del 31 dicembre 2013, si commentano di seguito i principali aspetti di rilievo. Premesso che l’azione di indirizzo, di controllo e di supporto svolto dalla Capogruppo sull’operatività di MPSCS si è focalizzata sulle aree della pianificazione e controllo, degli aspetti legali e della compliance, della corporate iden- tity e del presidio dei rapporti con le autorità di controllo, i rapporti sono stati caratterizzati da una fattiva e costrut- tiva collaborazione, con l’emanazione da parte della Capogruppo stessa di apposite linee guida (direttive, policy, normative di processo) portate puntualmente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione di MPSCS. L’esternalizzazione di attività ad altre strutture e società del Gruppo MPS ha permesso a MPSCS di massimizzare le sinergie e le economie. I servizi affidati in outsourcing e le operazioni finanziarie effettuate con controparti del Gruppo MPS, di seguito riepilogate, sono di norma regolati sulle basi delle normali condizioni di mercato e disci- plinati da appositi accordi tra le Parti (denominati Service Level Agreement (SLA)). Con riguardo ai rapporti con la Capogruppo e le sue controllate si segnalano, in particolare4: • l’operatività sul mercato svolta nell’ambito della mission strategica di MPSCS, dettagliata nei precedenti paragrafi; • l’accordo a suo tempo stipulato dalla scissa MPS Finance Banca Mobiliare S.p.A. (gennaio 2003) afferente la regolamentazione dei rapporti con le società del Gruppo e riguardante le modalità di riacquisto da parte di questa Banca dei prodotti di finanza innovativa, ideati dalla medesima e collocati dalle reti commerciali del Gruppo; • la concessione di finanziamenti temporanei e a medio - lungo termine da parte di Banca MPS e dalla sua controllata MPS Ireland5, finalizzati al funding della normale attività della Banca; il tutto è svolto coerentemente con le indicazioni ricevute periodicamente dall’Unità Organizzativa ALM della Capogruppo, a seguito della gestione accentrata del processo dei rischi di tasso e di liquidità a medio lungo/termine in capo alla medesima; • l’attività di recupero di crediti anomali e la relativa gestione in delega delle voci di spesa, affidata all’Area Recupero Crediti della Capogruppo e disciplinata da appositi contratti SLA; • la presenza presso MPSCS di personale distaccato dalla Capogruppo e da altre entità del Gruppo; • la presenza di personale dipendente MPSCS distaccato presso la Capogruppo ed altre sue controllate, compreso il Consorzio Operativo Gruppo MPS (COG); • il presidio centralizzato dell’attività di risk management presso la Direzione Rischi della Controllante; • le attività di presidio della pubblicità, della comunicazione e dell’immagine presso l’Area Comunicazione della Banca MPS; • il presidio tecnologico, la manutenzione e lo sviluppo del sistema informativo affidato al Consorzio Operativo Gruppo MPS, con il quale è stato definito un apposito SLA; • le attività amministrativa tipiche del B.O. dell’area finanza accentrate all’Area Servizi Specialistici per il Business (ASSB) della Capogruppo (sono in corso le attività per il perfezionamento degli SLA); • gli acquisti di beni e di servizi di valore superiori a determinate griglie in capo a strutture della Capogruppo, nella funzione del Servizio Centrale Acquisti di Gruppo e Ottimizzazione Costi (SAGOC); • il conferimento a MPS Immobiliare delle attività connesse alla dismissione/vendita degli immobili tuttora di proprietà della Banca; • il conferimento della gestione in delega delle voci di spesa relative al comparto immobiliare alle strutture Area Gestione Patrimonio Immobiliare di Capogruppo; • il supporto fornito dal Servizio Prevenzione Protezione e Ambiente di Capogruppo in materia di salute e sicurezza sui luogi di lavoro, nonché di sviluppo sostenibile delle attività svolte dalla Banca con riferimento ai possibili conseguenti impatti in materia ambientale; • l’utilizzo in locazione di locali di proprietà del Gruppo.

4 Per i dati quantitativi si rinvia a quanto esposto nella parte H della nota integrativa. 5 MPS Ireland è stata oggetto di incorporazione nella Capogruppo. L’operazione è avvenuta nel mese di febbraio c.a. con decor- renza 1.1.2014.

62 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

on si rilevano variazioni significative nell’operatività della Banca nel corso del 2013, e anche nei primi mesi Ndel nuovo esercizio le attività sono proseguite in continuità con il passato ed in linea con le direttive del piano industriale di Gruppo attualmente in vigore.

Come ben noto, a partire dal 1 gennaio 2014, è entrato in vigore il nuovo impianto regolamentare noto come Basi- lea 3 (in sintesi CRD IV e CRR), che: • introduce un incremento dei livelli minimi di patrimonializzazione, sia a livello consolidato (Capogruppo) sia individuale (per quanto concerne MPSCS avverrà in modo graduale nel tempo), oltre all’introduzione di un ulteriore livello di patrimonio regolamentare costituito dal capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1); • rimuove il beneficio concesso dalla precedente normativa (Basilea 2) del fattore di sconto del 25% del totale dei requisiti patrimoniali in virtù dell’appartanenza ad un gruppo bancario; • introduce nuove voci di rischio da considerare ai fini del calcolo degli RWA (CVA risk).

Di conseguenza, la Banca, sulla base delle stime effettuate di concerto con la Capogruppo, ha attivato il processo di adeguamento patrimoniale, deliberando l’emissione di un prestito obbligazionario TIER II per nominali 250 milioni di euro entro il primo trimestre 2014 e la realizzazione di un aumento di capitale di 200 milioni di euro entro i ter- mini previsti dalle norme di riferimento.

La Capogruppo, che ha espresso parere favorevole all’avvio di tale processo di rafforzamento patrimoniale con de- libera del Consiglio di Amministrazione del 20 febbraio 2014, ha sottoscritto integralmente il prestito obbligaziona- rio subordinato emesso in data 14 marzo 2014 ed ha manifestato la volontà di sottoscrivere l’aumento di capitale non appena definiti i termini e le modalità.

63 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Proposte all’Assemblea degli Azionisti

Signori Azionisti, Vi invitiamo ad approvare il Bilancio dell’esercizio 2013, costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto con la relativa movi- mentazione delle riserve, dal rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa, nonché i relativi allegati e la Relazione sull’andamento della Gestione, così come presentati dal Consiglio di Amministrazione, nel loro complesso e nelle singole appostazioni, e di attribuire l’utile d’esercizio 2013 nei seguenti termini:

PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DELL’UTILE DELL’ESERCIZIO 2013

- alla riserva ordinaria (1/20) euro 2.432.399,97 - alla riserva statutaria ex art. 26 dello Statuto (1/20) euro 2.432.399,97 - alla riserva straordinaria euro 43.783.199,49 UTILE DELL’ESERCIZIO 2013 euro 48.647.999,43

64 PROSPETTI DI BILANCIO

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Stato Patrimoniale

Voci dell’attivo 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni assolute % 10. Cassa e disponibilità liquide 72 1.308 (1.236) (94,50%) 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 23.581.324.960 25.675.969.947 (2.094.644.987) (8,16%) 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 204.350.467 236.062.290 (31.711.823) (13,43%) 60. Crediti verso banche 6.185.759.103 7.205.651.105 (1.019.892.002) (14,15%) 70. Crediti verso clientela 13.069.982.546 13.919.550.781 (849.568.235) (6,10%) 100. Partecipazioni 10.051.207 20.112.647 (10.061.440) (50,03%) 110. Attività materiali 14.398.089 14.837.918 (439.829) (2,96%) 130. Attività fiscali 220.127.075 140.671.565 79.455.510 56,48% a) correnti 13.149.778 - 13.149.778 - b) anticipate 206.977.297 140.671.565 66.305.732 47,14% di cui L. 214/2011 173.589.563 115.884.865 57.704.698 49,79% 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 1.699.513 972.000 727.513 74,85% 150. Altre attività 32.086.315 37.789.203 (5.702.888) (15,09%) Totale dell’attivo 43.319.779.347 47.251.618.764 (3.931.839.417) (8,32%)

(*) i saldi relativi all’esercizio 2012, presentati ai fini comparativi, sono stati riclassificati per riflettere gli effetti dell’applicazione re- trospettiva della nuova versione dello IAS 19 e delle altre fattispecie illustrate in dettaglio nell’Allegato 1 della Nota Integrativa.

67 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Stato Patrimoniale

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni assolute % 10. Debiti verso banche 8.016.938.430 7.827.290.789 189.647.641 2,42% 20. Debiti verso clientela 8.604.045.963 10.591.772.735 (1.987.726.772) (18,77%) 30. Titoli in circolazione 70.551.678 106.616.376 (36.064.698) (33,83%) 40. Passività finanziarie di negoziazione 25.272.623.465 27.387.672.319 (2.115.048.854) (7,72%) 60. Derivati di copertura 1.368.987 2.071.433 (702.446) (33,91%) 80. Passività fiscali 4.279.844 13.694.358 (9.414.514) (68,75%) a) correnti 4.279.844 13.694.358 (9.414.514) (68,75%) b) differite 100. Altre passività 128.997.898 117.587.916 11.409.982 9,70% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 2.850.888 2.964.241 (113.353) (3,82%) 120. Fondi per rischi e oneri: 49.971.875 75.163.205 (25.191.330) (33,52%) a) quiescenza e obblighi simili 5.795.539 5.531.851 263.688 4,77% b) altri fondi 44.176.336 69.631.354 (25.455.018) (36,56%) 130. Riserve da valutazione (25.442.013) (18.158.940) (7.283.073) 40,11% 160. Riserve 640.420.356 639.100.361 1.319.995 0,21% 170. Sovrapprezzi di emissione 228.089.231 228.089.231 -- 180. Capitale 276.434.746 276.434.746 -- 200. Utile di periodo 48.647.999 1.319.994 47.328.0053.585,47% Totale del passivo e del patrimonio netto 43.319.779.347 47.251.618.764 (3.931.839.417) (8,32%)

(*) i saldi relativi all’esercizio 2012, presentati ai fini comparativi, sono stati riclassificati per riflettere gli effetti dell’applicazione re- trospettiva della nuova versione dello IAS 19 e delle altre fattispecie illustrate in dettaglio nell’Allegato 1 della Nota Integrativa.

68 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Conto Economico

Voci 31/12/2013 31/12/2012 Variazioni assolute % 10. Interessi attivi e proventi assimilati 517.509.116 701.929.787 (184.420.671) (26,27%) 20. Interessi passivi e oneri assimilati (287.462.051) (401.042.682) 113.580.631 (28,32%) 30. Margine di interesse 230.047.065 300.887.105 (70.840.040) (23,54%) 40. Commissioni attive 150.163.145 110.314.914 39.848.231 36,12% 50. Commissioni passive (103.647.748) (77.166.109) (26.481.639) 34,32% 60. Commissioni nette 46.515.397 33.148.805 13.366.592 40,32% 70. Dividendi e proventi simili 4.512.978 53.353.836 (48.840.858) (91,54%) 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 153.341.607 140.895.965 12.445.642 8,8% 90. Risultato netto dell'attività di copertura 43.979 (7.880) 51.859 (658,11%) 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: (6.945.129) (12.647.615) 5.702.486 (45,09%) a) crediti (488.485) (7.968.598) 7.480.113 (93,87%) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (6.456.644) (4.679.017) (1.777.627) 37,99% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza -- d) passività finanziarie -- 120. Margine di intermediazione 427.515.897 515.630.216 (88.114.319) (17,09%) 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (293.661.085) (365.030.984) 71.369.899 (19,55%) a) crediti (257.465.148) (355.192.639) 97.727.491 (27,51%) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (36.905.937) (6.994.406) (29.911.531) 427,65% c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza -- d) altre operazioni finanziarie 710.000 (2.843.939) 3.553.939 (124,97%) 140. Risultato netto della gestione finanziaria 133.854.812 150.599.232 (16.744.420) (11,12%) 150. Spese amministrative (73.786.173) (76.397.780) 2.611.607 (3,42%) a) spese per il personale (32.259.901) (36.359.216) 4.099.315 (11,27%) b) altre spese amministrative (41.526.272) (40.038.564) (1.487.708) 3,72% 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 22.789.121 (37.321.598) 60.110.719 (161,06%) 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (439.829) (469.621) 29.792 (6,34%) 190. Altri oneri/proventi di gestione 7.064.192 4.654.195 2.409.997 51,78% 200. Costi operativi (44.372.689) (109.534.804) 65.162.115 (59,49%) 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni (1.145.785) (2.109.106) 963.321 (45,67%) 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 88.336.338 38.955.322 49.381.016 126,76% 260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (39.688.339) (37.635.328) (2.053.011) 5,46% 290. Utile (Perdita) d’esercizio 48.647.999 1.319.994 47.328.005 3.585,5%

(*) i saldi relativi all’esercizio 2012, presentati ai fini comparativi, sono stati riclassificati per riflettere gli effetti dell’applicazione re- trospettiva della nuova versione dello IAS 19 e delle altre fattispecie illustrate in dettaglio nell’Allegato 1 della Nota Integrativa.

69 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Utile per azione base e diluito

31/12/2013 31/12/2012 Utile per azione base - dell’operatività corrente 0,05455 0,00148 - dei gruppi di attività in via di dismissione Utile per azione diluito - dell’operatività corrente 0,05455 0,00148 - dei gruppi di attività in via di dismissione

70 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Prospetto della redditività complessiva

Voci 31/12/2013 31/12/2012 10. Utile (Perdita) d’esercizio 48.647.999 1.319.994 Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti (461.197) 68.066 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve di rivalutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri 80. Differenze di cambio 90. Copertura dei flussi finanziari 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (6.821.877) (13.754.274) 110. Attività non correnti in via di dismissione 120. Quota delle riserve di rivalutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (7.283.074) (13.686.208) 140. Redditività complessiva (Voce 10+130) 41.364.925 (12.366.214)

(*) i saldi relativi all’esercizio 2012, presentati ai fini comparativi, sono stati riclassificati per riflettere gli effetti dell’applicazione re- trospettiva della nuova versione dello IAS 19 e delle altre fattispecie illustrate in dettaglio nell’Allegato 1 della Nota Integrativa.

71 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31/12/2012 - 31/12/2013

Allocazione risultato Variazioni dell’esercizio esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al Esistenze 31/12/2012 saldi Modifica apertura di al Esistenze 01/01/2013 Riserve e altre Dividendi destinazioni Variazioni di riserve Emissione azioni nuove Acquisto azioni proprie Distribuzione dividendi straordinaria Variazione strumenti di capitale su Derivati azioni proprie options Stock Redditività 2013 complessiva netto Patrimonio 31/12/2013 al

Capitale: 276.434.746 276.434.746 276.434.746 a) azioni ordinarie 276.434.746 276.434.746 276.434.746 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione 228.089.231 228.089.231 228.089.231 Riserve: 639.100.361 639.100.361 1.319.994 640.420.355 a) utili 392.770.117 392.770.117 1.319.994 394.090.111 b) altre 246.330.244 246.330.244 246.330.244 Riserve da valutazione (18.158.940) (18.158.940) (7.283.074) (25.442.014) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di periodo 1.319.994 1.319.994 (1.319.994) 48.647.999 48.647.999 Patrimonio netto 1.126.785.392 1.126.785.392 0 41.364.925 1.168.150.317

Nota: le voci “riserve da valutazione” e “utile di periodo” di cui alla colonna “esistenze al 31/12/2012” sono comprensive degli effetti derivanti dall’applicazione retrospettiva della nuova versione IAS 19, in conformità al principio contabile internazionale IAS 8 (rispettivamente per importi positivi pari a euro 68.066 e 43.590).

72 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 31/12/2011 - 31/12/2012

Allocazione risultato Variazioni dell’esercizio esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto

Esistenze al Esistenze 31/12/2011 saldi Modifica apertura di al Esistenze 01/01/2012 Riserve e altre Dividendi destinazioni Variazioni di riserve Emissione azioni nuove Acquisto azioni proprie Distribuzione dividendi straordinaria Variazione strumenti di capitale su Derivati azioni proprie options Stock Redditività 2012 complessiva netto Patrimonio 31/12/2012 al

Capitale: 276.434.746 276.434.746 276.434.746 a) azioni ordinarie 276.434.746 276.434.746 276.434.746 b) altre azioni Sovrapprezzi di emissione 228.089.231 228.089.231 228.089.231 Riserve: 620.285.134 621.830 620.906.964 18.164.933 28.464 639.100.361 a) utili 373.954.890 621.830 374.576.720 18.164.933 28.464 392.770.117 b) altre 246.330.244 246.330.244 246.330.244 Riserve da valutazione (3.176.469) (1.296.263) (4.472.732) (13.686.208) (18.158.940) Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) di periodo 45.407.131 45.407.131 (18.164.933) (27.242.198) 1.319.994 1.319.994 Patrimonio netto 1.167.039.773 (674.433) 1.166.365.340 0 (27.242.198) 28.464 (12.366.214) 1.126.785.392

Nota: i) le modifiche ai saldi di apertura rappresentano gli impatti derivanti dalle variazioni apportate allo IAS 19 “Benefici per i di- pendenti”, principio omologato dalla Commissione Europea con il Regolamento n. 475/2012 del 5 giugno 2012, la cui ap- plicazione obbligatoria decorre dal 1 gennaio 2013 con effetto retroattivo; ii) le voci “riserve da valutazione” e “utile di periodo” di cui alla colonna “redditività complessiva 2012” sono comprensive degli effetti derivanti dall’applicazione retrospettiva della nuova versione dello IAS 19, in conformità al principio contabile inter- nazionale IAS 8 (rispettivamente per importi positivi pari a euro 68.066 e 43.590); iii) la variazione positiva della voce riserve di utili, pari a euro 28.464, deriva dall’imputazione a riserva del debito verso gli azionisti relativo ai dividendi deliberati dall’Assemblea degli Azionisti del 18 aprile 2007 (distribuzione utili del 2006) non riscossi dagli Azionisti.

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Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)

(importi in unità di euro) A. ATTIVITA’ OPERATIVA 31/12/2013 31/12/2012 1. Gestione (618.157.430) (225.516.182) - risultato di periodo (+/-) 48.647.999 1.319.994 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (875.275.861) (571.400.054) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento 256.052.148 359.674.578 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali 439.829 469.621 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (22.789.121) 37.321.598 - imposte e tasse non liquidate 6.544.193 26.642.509 - altri aggiustamenti (31.776.617) (79.544.428) 2. Liquidità assorbita delle attività finanziarie: 4.517.171.983 10.340.480.775 - attività finanziarie detenute per la negoziazione 3.184.819.567 10.525.073.863 - attività finanziarie disponibili per la vendita (4.296.679) (170.228.159) - crediti verso banche - altri crediti 457.343.502 (491.713.469) - crediti verso clientela 888.864.313 472.156.243 - altre attività (9.558.720) 5.192.297 3. Liquidità generata dalle passività finanziarie: (4.222.313.180) (6.814.497.331) - debiti verso banche - altri debiti 411.169.482 1.719.299.699 - debiti verso clientela (1.987.749.962) (1.232.104.034) - titoli in circolazione (36.615.808) (137.788.461) - passività finanziarie di negoziazione (2.265.338.506) (6.726.612.075) - altre passività (343.778.386) (437.292.460) Liquidità netta assorbita/generata dall’attività operativa (323.298.627) 3.300.467.262 B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da: 6.915.871 1.440.000 - vendite partecipazioni 6.195.871 - - dividendi incassati su partecipazioni 720.000 1.440.000 - vendite attività materiali - - vendite attività immateriali - 2. Liquidità assorbita da: 0 (3.661.040) - acquisto di partecipazioni (3.661.040) - acquisto di attività materiali - acquisto di attività immateriali Liquidità netta assorbita dall’attività di investimento 6.915.871 (2.221.040) C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA emissione/acquisti di azioni proprie - emissione/acquisto di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità (27.242.198) Liquidità netta assorbita dall’attività di provvista 0 (27.242.198) D (A+B+C) LIQUIDITA' NETTA ASSORBITA/GENERATA NELL’ESERCIZIO (316.382.756) 3.271.004.024

Il rendiconto finanziario è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall’atti- vità operativa sono rappresentati dal risultato dell’esercizio rettificato degli effetti riferibili alle operazioni di natura non monetaria.

74 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Riconciliazione

(importi in unità di euro) Voci di bilancio 31/12/2013 31/12/2012 Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 999.824.358 (2.271.179.666) Liquidità totale netta assorbita/generata nell’esercizio (316.382.756) 3.271.004.024 Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 683.441.602 999.824.358

Nota: Le disponibilità liquide comprendono i crediti e debiti a vista e i depositi con banche, esposti alla voce dell’attivo 60 “Crediti verso banche” ed alla voce del passivo 10 “Debiti verso banche”.

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NOTA INTEGRATIVA

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte A Politiche contabili

A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 - DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio d’impresa, in applicazione del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo i principi contabili internazionali emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e le relative inter- pretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 ed in vigore al 31 dicembre 2013. L’applicazione dei principi contabili internazionali è stata effettuata facendo riferimento anche al “Quadro sistema- tico per la preparazione e presentazione del bilancio” (Framework). In assenza di un principio o di un’interpretazione applicabile specificamente ad una operazione, altro evento o cir- costanza, la Direzione Aziendale ha fatto uso del proprio giudizio nello sviluppare ed applicare un principio conta- bile, al fine di fornire una informativa: • rilevante ai fini delle decisioni economiche da parte degli utilizzatori; • attendibile, in modo che il bilancio: - rappresenti fedelmente la situazione patrimoniale - finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari della Banca; - rifletta la sostanza economica delle operazioni, altri eventi e circostanze, e non meramente la forma legale; - sia neutrale, cioè scevro da pregiudizi; - sia prudente; - sia completo con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti. Nell’esercitare il giudizio descritto, la Direzione Aziendale ha fatto riferimento e considerato l’applicabilità delle se- guenti fonti, riportate in ordine gerarchicamente decrescente: • le disposizioni e le guide applicative contenute nei principi e interpretazioni che trattano casi simili o correlati; • le definizioni, i criteri di rilevazione ed i concetti di misurazione per la contabilizzazione delle attività, delle passività, dei ricavi e dei costi contenuti nel Quadro sistematico. Nell’esprimere un giudizio la Direzione Aziendale può inoltre considerare: • le disposizioni più recenti emanate da altri organismi preposti alla statuizione dei principi contabili, che utilizzano un Quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili; • altra letteratura contabile; • prassi consolidate nel settore. Nel rispetto dell’art. 5 del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, qualora, in casi eccezionali, l’applicazione di una di- sposizione prevista dai principi contabili internazionali risulti incompatibile con la rappresentazione veritiera e cor- retta della situazione patrimoniale, finanziaria e del risultato economico, la disposizione non è stata applicata. Nella nota integrativa sono spiegati i motivi della deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patri- moniale, finanziaria e del risultato economico. Nel Bilancio d’impresa gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile se non in misura corrispondente al valore recuperato.

Sezione 2 - PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Nel Bilancio d’impresa sono stati applicati i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’International Ac- counting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni emanate dall’International Financial Reporting Interpre- tations Committee (IFRIC), omologati dall’Unione Europea ed oggetto di applicazione obbligatoria nell’esercizio

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2013. Sono state inoltre applicate le disposizioni contenute nella circolare n. 262 emanata dalla Banca d’Italia, avente per oggetto gli schemi e le regole di compilazione del bilancio delle banche, modificata dal secondo aggior- namento del 21 gennaio 2014. Il bilancio d’impresa è costituito da: • stato patrimoniale • conto economico • prospetto della redditività complessiva • prospetto delle variazioni del patrimonio netto • rendiconto finanziario • nota integrativa ed è corredato dalla relazione degli amministratori sull'andamento della gestione della Banca. La Banca, controllata dalla Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. che redige il bilancio consolidato con- forme agli IAS/IFRS per uso pubblico, presenta un proprio bilancio separato come proprio unico bilancio annuale. Il bilancio consolidato è redatto dalla Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. con sede legale in Piazza Salimbeni n. 3 - Siena, iscritta all’Albo delle Istituzioni Creditizie ed all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 5274 ed è messo a disposizione presso la medesima sede sociale. Il bilancio dell'impresa è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell'esercizio. Nella nota integrativa sono state fornite tutte le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle di- sposizioni contenute nella “circolare 262 aggiornata” della Banca d’Italia, oltre ad altri ulteriori dettagli non obbli- gatori ma ritenuti necessari per fornire una rappresentazione veritiera e corretta, rilevante, attendibile, comparabile e comprensibile. Gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico e del prospetto della redditività complessiva sono costi- tuiti da voci (contrassegnate da numeri), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bi- lancio. Per ogni conto dello stato patrimoniale, del conto economico e del prospetto della redditività complessiva è indicato anche l'importo dell'esercizio precedente. Se i conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente sono adattati; la non comparabilità e l'adattamento o l'impossibilità di questo sono segnalati e commentati nella nota integrativa. Le attività e le passività, i costi e i ricavi non sono fra loro compensati, salvo che ciò sia ammesso o richiesto dai prin- cipi contabili internazionali o dalle disposizioni contenute nella circolare 262 della Banca d’Italia. Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente. Se un elemento dell'attivo o del passivo ricade sotto più voci dello stato patrimoniale, nella nota integrativa è evidenziata la sua ri- feribilità anche a voci diverse da quella nella quale è iscritto, qualora ciò sia necessario ai fini della comprensione del bilancio. Nel conto economico e nella relativa sezione della nota integrativa i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi vengono indicati fra parentesi. Nel prospetto della redditività complessiva gli importi negativi sono indicati tra pa- rentesi. In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del D.Lgs n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto. In particolare, gli schemi dello stato patrimoniale, del conto economico, del prospetto della redditività complessiva e del prospetto delle variazioni del patrimonio netto sono redatti in unità di euro, mentre la nota integrativa in migliaia di euro. Le voci di natura o destinazione dissimile sono state presentate distintamente a meno che siano state considerate irrilevanti. Nella nota integrativa sono state omesse le tabelle che non presentano valori.

80 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Il Bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell’attività aziendale, secondo il principio della conta- bilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e significatività dell’informazione, della prevalenza della sostanza sulla forma e nell’ottica di favorire la coerenza con le presentazioni future. Qualora necessario, gli importi rilevati nel Bilancio sono oggetto di rettifica per riflettere i fatti successivi alla data di riferi- mento che, ai sensi del principio IAS 10, comportano l’obbligo di eseguire una rettifica (adjusting events). I fatti suc- cessivi che non comportano rettifica e quindi riflettono circostanze che si sono verificate successivamente alla data di riferimento (non adjusting events) sono oggetto di informativa nella successiva sezione 3 quando rilevanti ed in grado di influire sulle decisioni economiche degli utilizzatori.

Sezione 3 - EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DI BILANCIO

Il principio contabile internazionale IAS10 “Fatti intervenuti dopo la data di chiusura dell’esercizio di riferimento” regola espressamente il trattamento da adottare per i fatti favorevoli o sfavorevoli che si verificano tra la data di rife- rimento del bilancio e la data in cui viene autorizzata la pubblicazione del bilancio da parte del Consiglio di Am- ministrazione. Il principio distingue tra gli accadimenti che comportano la necessità di una rettifica dei dati di bilancio rispetto ai fatti che non comportano rettifiche ma eventualmente la necessità di fornire una informativa nel caso in cui il fatto risulti significativo o rilevante. Non si segnalano eventi successivi alla data di bilancio ai sensi del principio contabile internazionale IAS10 “Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio”. Il presente bilancio è stato redatto ritenendo appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Con riferimento alle indicazioni fornite nell’ambito del Documento n. 4 del 3 marzo 2010, emanato congiuntamente da Banca d’Italia, Consob e Isvap e successivi aggiornamenti, la Banca ha la ragionevole aspettativa di continuare con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed ha pertanto redatto il bilancio d’impresa nel presupposto della continuità aziendale, in quanto le incertezze conseguenti all’attuale contesto economico non generano dubbi sulla capacità della società di continuare ad operare come un’entità in funzionamento. I criteri di valutazione adottati sono coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rile- vanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.

Sezione 4 - ALTRI ASPETTI

Elenco dei principi contabili internazionali IAS/IFRS e delle relative interpretazioni SIC/IFRIC la cui applicazione è obbligatori a partire dal bilancio 2013

Tra le modifiche ai principi contabili ed alle interpretazioni che sono oggetto di applicazione obbligatoria a partire dall’esercizio 2013 si segnala quanto di seguito illustrato. Per completezza si evidenzia che tali modifiche non hanno avuto impatti significativi sulla redazione del presente bilancio, fatta eccezione per l’applicazione della versione ri- vista dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti”, dei cui impatti è fornita informativa nella presente nota integrativa. Nel mese di giugno 2011 lo IASB ha pubblicato la versione rivista dello IAS 19 “Benefici per i dipendenti”. Il principio, che è stato omologato dalla Commissione Europea con il Regolamento n. 475/2012 del 5 giugno 2012, è da applicare obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2013. La versione rivista del principio rappresenta il risultato di un progetto finalizzato a migliorare la comparabilità e la qua- lità delle informazioni fornite per i piani pensionistici. Le modifiche apportate al principio riguardano principalmente: • le modalità di rilevazione delle variazioni delle passività e delle attività relative ai piani a benefici definiti; • il trattamento delle modifiche, delle riduzioni e dei regolamenti dei piani;

81 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

• l’informativa da fornire per i piani a benefici definiti; • altre questioni di minore rilevanza. La variazione di maggior rilievo introdotta con la nuova versione dello IAS 19 è rappresentata dalla modifica dei cri- teri di rilevazione degli utili e delle perdite attuariali sui piani a benefici definiti, per i quali la previgente versione del principio prevedeva tre modalità alternative di rilevazione: rilevazione integrale a conto economico, rilevazione integrale a patrimonio netto tra le altre componenti reddituali oppure rilevazione a conto economico della parte ec- cedente il 10% del maggiore tra il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti ed il fair value delle attività a servizio del piano (metodo del “corridoio”). La Banca, in linea con le politiche contabili di Gruppo, aveva adottato, il metodo del “corridoio”. La nuova versione del principio prevede invece una sola modalità di contabilizzazione, che consiste nella rilevazione integrale a patrimonio netto tra le altre componenti reddituali degli utili e delle per- dite attuariali sui piani a benefici definiti.

Nel mese di dicembre 2010 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 12 “Imposte differite: recupero delle at- tività sottostanti”. Lo IAS 12 prevede che la fiscalità differita e anticipata debba essere calcolata tenendo conto delle modalità di recupero del valore contabile dell’asset, se attraverso la vendita o attraverso l’uso. Il modo in cui il va- lore contabile di un’attività o di una passività viene recuperato (ad esempio attraverso la vendita piuttosto che attra- verso l’ammortamento) può determinare, infatti, sia una diversa aliquota d’imposta al momento del recupero, sia una diversa base imponibile. Un’entità misura le imposte anticipate e differite utilizzando aliquote ed imponibili coerenti con la modalità attesa di realizzo dell’asset. Al fine di ridurre gli elementi di soggettività nello stimare la mo- dalità di realizzo attesa dell’asset, è stata introdotta una presunzione confutabile in base alla quale si assume che gli asset valutati al fair value ai sensi dello IAS 40 siano recuperati attraverso la vendita. La presunzione può essere con- futata se l’immobile da investimento è ammortizzabile e rientra in un business model che prevede sostanzialmente il consumo di tutti i benefici economici incorporati nell’asset. L’emendamento incorpora inoltre nel principio la pree- sistente interpretazione SIC 21 “Imposte sul reddito - Recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili”. L’emen- damento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012 con il Regolamento n. 1255/2012 ed è applicabile a partire dai bilanci degli esercizi aventi inizio con data successiva all’11 dicembre 2012 (quindi a partire dai bilanci relativi all’esercizio 2013). L’applicazione del nuovo principio non ha avuto impatti sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca.

Nel mese di maggio 2011 lo IASB ha pubblicato il nuovo principio contabile IFRS 13 “Misurazione del fair value”. La pubblicazione dell’IFRS 13 ha consentito di raccogliere in un unico principio le definizioni di fair value conte- nute in diversi principi, eliminando le incoerenze esistenti. L’IFRS 13 definisce il fair value come il prezzo che sa- rebbe ricevuto nel caso di vendita di un’attività o pagato per trasferire una passività in una transazione ordinata tra partecipanti al mercato (exit price). La definizione di fair value contenuta nell’IFRS 13 mette in evidenza che le tec- niche di misurazione sono market based e non entity specific. Il nuovo principio ha introdotto alcuni nuovi requisiti di informativa in materia di gerarchia del fair value e di tecniche di valutazione che sono stati recepiti con il secondo aggiornamento del 21 gennaio 2014 della circolare 262 di Banca d’Italia. Il principio è stato omologato dalla Com- missione Europea in data 11 dicembre 2012 con Regolamento n. 1255/2012 e deve essere applicato obbligatoria- mente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2013. L’applicazione del nuovo principio non ha avuto impatti sulla situazione patrimoniale ed economica della Banca.

Nel mese di giugno 2011 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 1 “Presentazione delle poste tra le altre componenti reddituali”. La modifica più rilevante apportata dall’emendamento consiste nell’obbligo di distinguere, nel prospetto delle altre componenti reddituali, le poste che sono oggetto di ricircolo a conto economico in deter- minate situazioni (vendita, impairment) da quelle che non confluiscono mai nel conto economico. Il principio, che è stato omologato dalla Commissione Europea con il Regolamento n. 475/2012 del 5 giugno 2012, deve essere ap-

82 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

plicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 luglio 2012. In conformità a tale emendamento, lo schema del prospetto della redditività complessiva è stato modificato dalla Banca d’Italia con il secondo aggiornamento della circolare 262.

Nel mese di dicembre 2011 lo IASB ha pubblicato un emendamento all’IFRS 7 “Informativa - compensazione di at- tività e di passività finanziarie”, con il quale sono stati introdotti nuovi obblighi di informativa relativi alle attività e alle passività finanziarie rientranti in accordi di compensazione. L’emendamento è stato omologato dalla Commis- sione Europea in data 13 dicembre 2012 con Regolamento n. 1256/2012 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2013. I nuovi requisiti di informativa sono stati rece- piti dalla Banca d’Italia con il secondo aggiornamento della circolare 262 del 21 gennaio 2014.

In data 13 marzo 2012 lo IASB ha emesso un emendamento all’IFRS 1 denominato “Finanziamenti pubblici”. Tale emendamento inserisce un’eccezione all’applicazione retrospettiva dei principi IFRS per i first time adopter: É ri- chiesta l’applicazione prospettica dei principi IFRS 9 “Strumenti finanziari” e IAS 20 “Contabilizzazione dei contri- buti pubblici e informativa sull’assistenza pubblica” ai finanziamenti pubblici in essere alla data di transizione agli IFRS. L’applicazione retrospettiva è consentita solo nel caso in cui le informazioni necessarie per l’applicazione re- trospettiva siano state ottenute al momento della prima rilevazione del finanziamento. L’emendamento è da appli- carsi obbligatoriamente dagli esercizi che iniziano a partire dal 1 gennaio 2013.

Nel mese di dicembre 2010 lo IASB ha pubblicato due emendamenti all’IFRS 1 “Prima adozione degli IFRS”. Il primo emendamento sostituisce i riferimenti ad una data fissa di transizione “1 gennaio 2004” con “la data di pas- saggio agli IFRS”, esentando così le società che adottano gli IFRS per la prima volta dal dover ricostruire le opera- zioni che si sono verificate prima della loro data di transizione agli IFRS. Il secondo emendamento fornisce indicazioni su come riprendere la presentazione del bilancio conforme agli IFRS (o presentarlo per la prima volta) per i soggetti che emergono da grave iperinflazione della propria valuta di riferimento. Entrambi gli emenda- menti, omologati dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012 con il Regolamento 1255/2012, devono es- sere applicati obbligatoriamente a partire dagli esercizi aventi inizio a partire dal 1 gennaio 2013.

Progetto “Miglioramenti ai principi contabili internazionali - ciclo 2009-2011”. In data 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato un insieme di modifiche agli IFRS nell’ambito di tale progetto. Di se- guito vengono citate quelle indicate dallo IASB come variazioni che comporteranno un cambiamento nella presen- tazione, riconoscimento e valutazione delle poste di bilancio, tralasciando invece quelle che determineranno solo variazioni terminologiche o cambiamenti editoriali con effetti minimi in termini contabili. a) IFRS 1 “Prima adozione degli IFRS”: applicazione ripetuta. Viene precisato che un’entità che ha già applicato l’IFRS 1 in passato e che ha successivamente interrotto l’applicazione degli IFRS, può applicare di nuovo l’IFRS 1 se l’ultimo bilancio annuale non contiene un’esplicita e incondizionata dichiarazione di conformità agli IFRS. L’entità che non sceglie di riapplicare l’IFRS 1 deve applicare gli IFRS retrospettivamente come se non ci fosse stata interruzione. L’entità deve fornire informazioni in merito alle ragioni per cui: 1. è stata interrotta l’applicazione degli IFRS; 2. gli IFRS sono stati applicati di nuovo; 3. se del caso, si è scelto di non applicare l’IFRS 1. b) IFRS 1 “Prima adozione degli IFRS”: costi di finanziamento. I costi di finanziamento capitalizzati anteriormente alla prima applicazione degli IFRS possono essere mantenuti senza effettuare rettifiche all’ammontare capitalizzato alla data di prima applicazione. c) IAS 1 “Presentazione del bilancio”: chiarimenti sui requisiti per l’informazione comparativa. Viene precisato che, per quanto concerne l’informazione comparativa, un’entità deve presentare almeno due situazioni

83 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

patrimoniali, due prospetti di conto economico e delle altre componenti reddituali, due prospetti di rendiconto finanziario e due prospetti delle variazioni del patrimonio netto. Non è necessario fornire informazioni comparative ulteriori rispetto a queste. Qualora vengano fornite informazioni comparative addizionali, tali informazioni devono essere fornite in conformità agli IFRS. Un’entità è invece obbligata a presentare, in aggiunta all’informativa comparativa minima richiesta, un terzo prospetto della situazione patrimoniale all’inizio del periodo precedente in caso di cambiamento di politiche contabili o di restatement retrospettivo che abbia un impatto materiale sul patrimonio netto iniziale del periodo precedente. d) IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”: classificazione delle attrezzature di servizio. I pezzi di ricambio e le attrezzature per la manutenzione devono essere classificati come immobili, impianti e macchinari quando soddisfano la definizione di tali poste contenuta nello IAS 16; in caso contrario devono essere classificati come rimanenze. e) IAS 32 “Strumenti finanziari: presentazione”: effetto fiscale delle distribuzioni ai detentori di strumenti di patrimonio. Le imposte sul reddito relative alle distribuzioni a favore dei detentori di strumenti di patrimonio ed ai costi di transazione su operazioni sul patrimonio devono essere rilevate ai sensi dello IAS 12 “Imposte sul reddito”. f) IAS 34 “Bilanci intermedi”: bilanci intermedi e informazioni di settore. L’ammontare delle attività e delle passività totali relative ad un determinato segmento devono essere indicate nei bilanci intermedi solo se tale ammontare è regolarmente riportato agli organismi di vertice detentori del potere decisionale operativo e se si è verificata una variazione materiale rispetto all’ammontare indicato nell’ultimo bilancio annuale. Il documento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 27 marzo 2013 con Regolamento n. 301/2013 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2013.

Principi contabili internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni SIC/IFRIC omologati dalla Commissione Euro- pea, la cui applicazione obbligatoria decorre successivamente al 31 dicembre 2013

Ai sensi dello IAS 8 paragrafi 30 e 31, si segnala che fino al 23 gennaio 2014 la Commissione Europea ha omolo- gato alcuni principi e interpretazioni emessi dallo IASB, la cui applicazione obbligatoria decorre successivamente al 31 dicembre 2013. In tali casi la Banca non si è avvalsa, nei casi eventualmente previsti, della facoltà di applicazione anticipata. Tali principi e interpretazioni sono indicati di seguito.

Nel mese di maggio 2011 lo IASB ha pubblicato i nuovi principi contabili IFRS 10 “Bilancio consolidato”, IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” e IFRS 12 “Informativa sulle partecipazioni in altre entità”. L’emissione dell’IFRS 10 ha consentito di riassumere in un unico principio i criteri di consolidamento contenuti precedentemente nello IAS 27 e, per le Special Purpose Entities, nel SIC 12; le regole contenute nell’IFRS 10 si applicano adesso a tutte le en- tità. L’IFRS 10 introduce un nuovo concetto di controllo: un investitore controlla un’entità quando è esposto o be- neficia della variabilità dei risultati dell’entità stessa ed ha la capacità di avere impatto sull’ammontare di tali risultati esercitando il potere su tale entità. L’emissione dell’IFRS 10 ha comportato la revisione dello IAS 27 “Bilancio con- solidato e separato”, il quale, ridenominato “Bilancio separato”, contiene adesso i criteri di contabilizzazione ed i requisiti di informativa relativi ai bilanci separati degli investimenti in controllate, collegate e società sottoposte a con- trollo congiunto. L’IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” ha sostituito lo IAS 31 “Partecipazioni in joint venture”. Il principio richiede ad un’entità di determinare la tipologia di accordo congiunto in cui è coinvolta, verificando i diritti e gli obblighi derivanti dall’accordo; se l’entità è coinvolta in una joint venture, deve rilevare in bilancio l’in- vestimento utilizzando il metodo del patrimonio netto in conformità con lo IAS 28, che è stato ridenominato “Parte- cipazioni in società collegate e joint venture”. Le joint venture non potranno essere più consolidate con il metodo proporzionale. I nuovi principi IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12, le nuove versioni dello IAS 27 e dello IAS 28, congiun-

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tamente alla soppressione dello IAS 31, sono stati omologati dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012 con Regolamento n. 1254/2012 e devono essere applicati obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio a partire dal 1 gennaio 2014.

In data 17 maggio 2012 lo IASB ha pubblicato il documento “Bilanci consolidati, Accordi a controllo congiunto e Informativa sulle partecipazioni in altre entità: guida alla transizione”, contenente chiarimenti relativi alle proble- matiche di prima applicazione dei principi IFRS 10, IFRS 11 e IFRS 12 (la cui applicazione obbligatoria decorre a partire dai bilanci 2014). Di seguito i chiarimenti più rilevanti contenuti nel documento: a) viene chiarito che la data di prima applicazione dell’IFRS 10 coincide con l’inizio del periodo annuale in cui il principio è applicato per la prima volta (1 gennaio 2014 per entità UE con esercizio coincidente con l’anno solare); b) alla data di prima applicazione dell’IFRS 10 non devono essere apportati aggiustamenti ai bilanci precedenti in relazione alle entità che: •sarebbero state consolidate sia con l’IFRS 10 che con lo IAS 27/SIC 12; •non sarebbero state consolidate sia con l’IFRS 10 che con lo IAS 27/SIC 12; c) nel caso in cui un investitore concluda che alla data di prima applicazione dell’IFRS 10 deve consolidare una partecipata prima non consolidata in vigenza di IAS 27/SIC 12, l’IFRS 10 deve essere applicato retrospettivamente, rettificando il periodo annuale precedente la data di prima applicazione o il patrimonio netto iniziale di tale periodo qualora la data in cui il controllo è stato ottenuto ai sensi del nuovo principio sia anteriore all’inizio del periodo annuale precedente la data di prima applicazione; d) nel caso in cui un investitore concluda che alla data di prima applicazione dell’IFRS 10 deve deconsolidare una partecipata prima consolidata in vigenza di IAS 27/SIC 12, l’interessenza nella (ex) controllata deve essere rilevata al valore al quale sarebbe stata rilevata se l’IFRS 10 fosse stato vigente quando l’investitore ha effettuato l’investimento. La differenza tra tale valore e il valore contabile alla data di prima applicazione delle attività, le passività e gli interessi non di controllo deve essere rilevata rettificando il periodo annuale precedente la data di prima applicazione o il patrimonio netto iniziale di tale periodo qualora la data in cui l’investimento è stato effettuato sia anteriore all’inizio del periodo annuale precedente la data di prima applicazione; e ) qualora quanto sopra richiesto non fosse praticabile ai sensi dello IAS 8, sono previste semplificazioni che consentono di applicare il nuovo principio IFRS 10 all’inizio del primo periodo in cui l’applicazione di quanto sopra richiesto diviene praticabile (tale periodo può essere anche l’esercizio di prima applicazione). L’emendamento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 4 aprile 2013 con Regolamento n. 313/2013 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2014.

Nel mese di ottobre 2012 è stato pubblicato dallo IASB il documento “Entità di investimento”, contenente emendamenti all’IFRS 10, all’IFRS 12 e allo IAS 27. Il documento introduce la definizione di entità di investimento quale entità che ot- tiene fondi da investitori terzi al fine di fornire loro servizi di investimento, impegnandosi a perseguire un obiettivo di ap- prezzamento del capitale investito e di massimizzazione della redditività, valutando i risultati di pressoché tutte le proprie attività sulla base del fair value. Per tali entità è prevista un’eccezione alla regola generale che tutte le controllate devono essere consolidate. In particolare, l’emendamento prevede che tali entità debbano valutare le partecipazioni di controllo al fair value in contropartita del conto economico sia nel bilancio consolidato che nel bilancio separato. Sono introdotti anche emendamenti all’IFRS 12 e allo IAS 27 inerenti all’informativa da fornire. L’emendamento deve essere applicato obbligatoriamente a partire dai periodi annuali aventi inizio a partire dal 1 gennaio 2014. L’emendamento è stato omo- logato dalla Commissione Europea in data 20 novembre 2013 con Regolamento n. 1174/2013 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2014.

Nel mese di dicembre 2011 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 32 “Compensazione delle attività e delle passività finanziarie”, che ha introdotto nella guida applicativa alcuni paragrafi che chiariscono le modalità di ap-

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plicazione delle vigenti regole (par. 42 dello IAS 32) che disciplinano la compensazione delle attività e delle passi- vità finanziarie nello stato patrimoniale. L’emendamento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 13 dicembre 2012 con Regolamento n. 1256/2012 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi an- nuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2014.

Nel mese di maggio 2013 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 36 “Informativa sul valore recuperabile per le attività non finanziarie”. L’emendamento chiarisce che l’informativa da fornire sul valore recuperabile di atti- vità che hanno subito una riduzione di valore riguarda solo quelle attività il cui valore recuperabile si basa sul fair value al netto dei costi di vendita; in tal caso deve essere fornita informativa in merito al livello della gerarchia del fair value, alle tecniche di valutazione utilizzate e alle assunzioni chiave utilizzate per le valutazioni dei livelli 2 e 3. L’emendamento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2013 con Regolamento n. 1374/2013 e deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio dal 1 gennaio 2014. L’applicazione anticipata è consentita se l’entità ha già applicato l’IFRS 13.

Nel mese di giugno 2013 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 39 “Novazione di derivati e mantenimento dell’hedge accounting”. L’emendamento chiarisce che una relazione di hedge accounting non deve essere interrotta nel caso di novazione dello strumento di copertura presso una controparte centrale in ottemperanza a leggi o rego- lamenti. L’emendamento, che dovrà essere applicato obbligatoriamente a partire dai bilanci degli esercizi che ini- ziano dal 1 gennaio 2014, è stato pubblicato nel contesto dei cambiamenti normativi che stanno interessando numerose giurisdizioni in tema di centralizzazione presso controparti centrali dell’operatività in derivati over-the counter. L’emendamento è stato omologato dalla Commissione Europea in data 19 dicembre 2013 con Regolamento n. 1375/2013.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni emessi dallo IASB e ancora in attesa di omologazione da parte della Commissione Europea.

Per tali principi e interpretazioni viene indicata la data di decorrenza dell’applicazione obbligatoria, comunque suc- cessiva al 31 dicembre 2013, prevista dallo IASB. Occorre considerare che per le società residenti nei paesi del- l’Unione Europea la data di decorrenza dell’applicazione obbligatoria sarà quella indicata nei regolamenti di omologazione.

IFRS 9 - Strumenti finanziari - progetto di revisione complessivo. In risposta alle richieste di semplificazione delle norme contabili applicabili agli strumenti finanziari, avanzate sia da organismi politici sia da istituzioni internazio- nali, lo IASB ha avviato un progetto di sostituzione dell’attuale IAS 39. Il progetto in questione è stato diviso in tre distinte fasi: 1) classificazione e valutazione strumenti finanziari, 2) costo ammortizzato e impairment, 3) coperture. Per le fasi 2) lo IASB non ha ancora pubblicato alcun principio, ma soltanto Exposure Drafts. Per quanto riguarda invece la prima fase, in data 12 novembre 2009 lo IASB ha emesso il principio contabile “IFRS 9 - Strumenti finanziari”. Il nuovo principio contabile riguarda la classificazione e la valutazione delle attività fi- nanziarie. Le categorie di portafoglio sono state ridotte a tre (costo ammortizzato, fair value con variazioni a conto economico e fair value con variazioni rilevate tra le altre componenti reddituali - other comprehensive income). Sono state eliminate le categorie “Held To Maturity” e “Avalaible For Sale”. Sono state modificate le regole di classi- ficazione delle tre categorie in questione, comprese quelle relative alla “Fair Value ” (FVO). L’IFRS 9 utilizza un metodo unico per determinare se un’attività finanziaria è misurata a costo ammortizzato o al fair value. Il metodo si basa sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari adottato dell’entità (business model) e sulle caratteristi- che contrattuali del flusso di cassa delle attività finanziarie.

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In data 28 ottobre 2010 lo IASB ha completato il principio contabile IFRS 9 con la parte relativa alla classificazione ed alla valutazione delle passività finanziarie. Lo IASB ha optato per il sostanziale mantenimento dell’impostazione del vigente IAS 39. Di conseguenza è stato mantenuto l’obbligo, oggi vigente, di scorporare i derivati incorporati in passività finanziarie; la rilevazione integrale delle variazioni di fair value in contropartita del conto economico è prevista, per gli strumenti diversi dai derivati, solo per le passività finanziarie detenute per la negoziazione. Per le pas- sività finanziarie designate nell’ambito della FVO, la variazione di fair value attribuibile alle variazioni del rischio di credito della passività è rilevata direttamente tra le altre componenti reddituali (other comprehensive income), a meno che questo non crei o aumenti il mismatching contabile, nel qual caso l’intera variazione di fair value è im- putata a conto economico. L’importo che è imputato tra le altre componenti reddituali non viene riversato a conto economico quando la passività è regolata o estinta. Per quanto riguarda la fase 3 “Hedge accounting”, lo IASB ha pubblicato nel mese di novembre 2013 il principio “IFRS 9 - Strumenti finanziari: hedge accounting e modifiche a IFRS 9, IFRS 7 e IAS 39”. Il documento contiene una sostanziale revisione delle norme che disciplinano l’hedge accounting, che dovrebbe consentire di riflettere più fe- delmente nei bilanci le attività di risk management. Il documento contiene inoltre una modifica che consente di ap- plicare separatamente dal resto dell’IFRS 9 le norme che regolano in quest’ultimo principio il trattamento del proprio merito creditizio (imputazione delle variazioni di fair value delle passività in fair value option in “other comprehen- sive income”). Infine è stata rimossa l’indicazione del 1 gennaio 2015 quale data di prima applicazione obbligato- ria dell’IFRS 9, al fine di concedere ai redattori dei bilanci IFRS tempo sufficiente per gestire la transizione alle nuove regole. Si segnala per completezza d’informazione che lo IASB ha pubblicato nel mese di novembre 2012 l’Exposure Draft 2012/4 “Classificazione e Valutazione: modifiche limitate all’IFRS 9 - Modifiche proposte all’IFRS 9 (2010)” con cui è stata proposta l’introduzione di un nuovo portafoglio “Fair value through other comprehensive income (FVOCI)” da utilizzare per gli strumenti di debito detenuti da un’entità sulla base del proprio business model.

Nel mese di novembre 2013 lo IASB ha pubblicato l’emendamento allo IAS 19 “Piani a benefici definiti: contribu- zioni dei dipendenti”. L’emendamento chiarisce il trattamento delle contribuzioni versate dai dipendenti o da terze parti ai piani a benefici definiti. In particolare, è disciplinata la modalità di attribuzione ai periodi di servizio delle contribuzioni che sono connesse ai servizi svolti dai dipendenti, nell’ottica di semplificare le modalità di contabi- lizzazione dei contributi che non sono dipendenti dal numero degli anni di servizio, ma che, ad esempio, sono de- terminati come percentuale fissa del salario. L’emendamento deve essere applicato obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio successivamente al 1 luglio 2014.

Progetto “Miglioramenti ai principi contabili internazionali - ciclo 2010-2012”

In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato un insieme di modifiche agli IFRS nell’ambito di tale progetto. Di seguito si riporta una sintesi delle medesime:

• IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”. Sono state modificate le definizioni di “condizione di maturazione” e di “condizione di mercato” e sono state aggiunte le definzioni di “condizione di risultato” e di “condizione di servizio”, che prima erano incorporate nella definizione di “condizione di maturazione”. • IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”. E’ stato chiarito che i corrispettivi potenziali che sono classificati come attività o passività sono sempre misurati al fair value ad ogni data di bilancio successiva alla prima iscrizione. • IFRS 8 “Segmenti operativi”. Si richiede che un’entità fornisca informazioni in merito alle scelte discrezionali effettuate dal management nell’applicare i criteri di aggregazione dei segmenti operativi. • IFRS 13 “Valutazione del fair value”. Si chiarisce le modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 9 conseguenti alla

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pubblicazione dell’IFRS 13 non hanno eliminato la possibilità di valutare i crediti e i debiti a breve termine sprovvisti di un tasso d’interesse prestabilito al loro valore nominale senza attualizzazione, se l’impatto dell’attualizzazione è immateriale. • IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”. Si evidenzia che quando una posta di imobili, impianti e macchinari viene rivalutata, la rivalutazione dell’ammontare lordo deve essere effettuata in modo coerente con la rivalutazione dell’ammontare netto. • IAS 32 “Strumenti finanzi IAS 24 “Parti correlate”. Si puntualizza che un’entità che fornisce servizi di direzione strategica all’entità che redige il bilancio è una parte correlata di quest’ultima. • IAS 38 “Attività immateriali”. Si chiarisce che quando un’attività immateriale viene rivalutata, la rivalutazione dell’ammontare lordo deve essere effettuata in modo coerente con la rivalutazione dell’ammontare netto. Tali modifiche dovranno essere applicate obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio suc- cessivamente al 1 luglio 2014.

Progetto “Miglioramenti ai principi contabili internazionali - ciclo 2011-2013”. In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato un insieme di modifiche agli IFRS nell’ambito di tale progetto, relative a quattro temi di seguito bre- vementi sintetizzati: • IFRS 1 “Prima adozione degli IFRS”. Chiarisce che un’entità, nel suo primo bilancio IFRS, può scegliere tra l’applicazione di un principio da applicare obbligatoriamente per quel periodo ed un principio nuovo o rivisto che ancora non è da applicare obbligatoriamente, ma che può essere applicato anticipatamente su base volontaria. L’entità è obbligata ad applicare la stessa versione del principio per tutti i periodi interinali coperti dal primo bilancio IFRS. • IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”. E’ stato chiarito che la contabilizzazione della formazione di un accordo a controllo congiunto nel bilancio dello stesso accordo a controllo congiunto è fuori dal campo di applicazione dell’IFRS 3. • IFRS 13 “Valutazione del fair value”. Si chiarisce che l’eccezione di cui al par. 48 dell’IFRS 13 (eccezione di portafoglio) si applica a tutti i contratti che rientrano nel campo di applicazione dello IAS 39 o dell’IFRS 9 a prescindere dalla circostanza che sia soddisfatta la definizione di attività o passività finanziaria definita nello IAS 32. • IAS 40 “Investimenti immobiliari”. Viene chiarito che per determinare se una specifica transazione di acquisto di un immobile con servizi ancillari soddisfa la definizione di aggregazione aziendale contenuta nell’IFRS 3 o la definizione di investimento immobiliare contenuta nello IAS 40 i due principi devono essere applicati separatamente l’uno dall’altro. Tali modifiche dovranno essere applicate obbligatoriamente a partire dagli esercizi annuali che hanno inizio suc- cessivamente al 1 luglio 2014.

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A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Sezione 1 - I PRINCIPI CONTABILI

Di seguito sono descritti i principi contabili che sono stati adottati con riferimento alle principali voci patrimoniali dell’attivo e del passivo per la redazione del bilancio d’impresa al 31 dicembre 2013.

1) ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per le operazioni di compravendita aventi oggetto strumenti finanziari standardizzati (cd. regular way , per i quali i termini di liquidazione sono stabiliti generalmente dal regolamento o da convenzioni del mercato interessato, applicati solitamente ai titoli di debito e di capitale), ed alla data di stipula della transazione per i restanti strumenti finanziari (vedi contratti derivati). All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato senza considerare i costi o i proventi di transazione di- rettamente attribuibili allo strumento stesso, che sono invece imputati direttamente a conto economico. In tale voce vengono classificati i derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato, vengono scorporati dal contratto ospite e iscritti al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.

b) criteri di classificazione In tale categoria sono classificate i) le attività finanziarie acquisite principalmente al fine di ottenere profitti da flut- tuazioni di prezzo nel breve termine; ii) le attività finanziarie facenti parte di portafogli di strumenti finanziari gestiti complessivamente per i quali esistono effettive strategie per l’ottenimento di un profitto nel breve periodo; iii) i con- tratti derivati (per il valore positivo), ivi inclusi i derivati scaduti e quelli deteriorati non rientranti in un accordo di compensazione (master netting agreement), ad eccezione di quelli designati come strumenti di copertura; iv) gli stru- menti strutturati (per tali strumenti finanziari non si è proceduto alla rilevazione separata del derivato incorporato dal contratto primario).

c) criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del conto economico. Per un’illustrazione dei criteri utilizzati per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari si rinvia alla successiva sezione A.4 “Informativa sul fair value”. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera at- tendibile secondo le linee guida sopra indicate, restano iscritti al valore di costo, rettificato a fronte di perdite per ri- duzione di valore. Tali perdite per riduzione di valore non sono ripristinate. La Banca, ai fini della determinazione del costo del portafoglio titoli, applica il metodo del “costo medio ponderato giornaliero”.

d) criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali previsti sui flussi finanziari derivanti

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dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i ti- toli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, ri- spettivamente, registrati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita l’importo pagato viene registrato in bilancio come credito verso clienti o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene registrata nei debiti verso banche, o clientela o tra le altre passività. In particolare per le operazioni di pronti contro termine e prestito titoli, per le quali la Banca continua a mantenere so- stanzialmente tutti i rischi ed i benefici della proprietà dell’attività trasferita, la Banca continua a rilevare l’attività tra- sferita nella sua totalità nello stato patrimoniale in contropartita di una passività finanziaria pari al corrispettivo ricevuto.

e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli effetti derivanti dalle valutazioni, cessioni e/o chiusure, sono rilevati alla voce di conto economico 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, mentre la componente rateo cedolare e la remunerazione maturata per l’attività svolta in pronti contro termine e prestito titoli alle voci di conto economico 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” e 20 “Interessi passivi ed oneri assimilati”. Il dividendo su uno strumento rappresentativo di capitale è rilevato a conto economico alla data in cui sorge il di- ritto a ricevere il pagamento, alla voce 70 “Dividendi e proventi simili”. I differenziali delle operazioni in strumenti derivati sono contabilizzati in conto economico alla voce appropriata in relazione alla natura gestionale dei contratti, parimenti le rettifiche effettuate in sede di valutazione delle esposizioni per derivati deteriorati.

2) ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value vengono rilevate al loro fair value che cor- risponde normalmente al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o i proventi di transazione direttamente at- tribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. L’applicazione della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e le passività finanziarie che, diversamente classificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del risultato economico e patri- moniale e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in un’ottica di fair value.

b) criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie che si intendono valutare al fair value con impatto a conto economico (ad eccezione degli strumenti di capitale che non hanno un fair value attendibile) quando: • la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure: • la gestione e/o la valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto economico è coerente con una strategia di Risk management o di investimento documentata su tale base anche alla direzione aziendale; oppure: • si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che dovrebbe essere scorporato.

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c) criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività sono valorizzate al fair value. I criteri utilizzati per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono illustrati nella successiva sezione A.4 “Informativa sul fair value”, a cui si rimanda per maggiori dettagli.

d) criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle atti- vità stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa con- nessi.

e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività finanziarie sono rilevati nella voce 110 “Ri- sultato netto delle attività finanziarie e passività finanziarie valutate al fair value” di conto economico. Stesso trattamento è riservato agli strumenti derivati attivi connessi con la Fair Value Option, il cui effetto economico è classificato nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

3) ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale (cd. re- gular way, per i quali i termini di liquidazione sono stabiliti generalmente dal regolamento o dalle convenzioni del mercato interessato), mentre per i restanti strumenti finanziari alla data di stipula della transazione (ad esempio nel caso di crediti la rilevazione iniziale avviene alla data di erogazione). All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al loro fair value che corrisponde normalmente al cor- rispettivo pagato comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se l’iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività detenute sino a scadenza, il valore di iscrizione è rap- presentato dal fair value al momento del trasferimento. Nel caso di titoli di debito l’eventuale differenza tra il valore iniziale ed il valore di rimborso è ripartita lungo la durata del titolo con il metodo del costo ammortizzato.

b) criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, atti- vità finanziarie detenute per la negoziazione, attività finanziarie al fair value rilevato al conto economico o attività finanziarie detenute sino a scadenza. In particolare sono incluse in questa voce le partecipazioni, anche strategiche, non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto ed i ti- toli obbligazionari che non sono oggetto di attività di trading. Tali investimenti possono essere oggetto di cessione per qualunque motivo, quali esigenze di liquidità o variazioni nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi delle azioni.

c) criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value, con la rilevazione a conto economico della quota interessi come risultante dall’applicazione del costo am- mortizzato e con l’imputazione in una apposita riserva di patrimonio netto degli utili/perdite derivanti dalla variazione di fair value al netto del relativo effetto fiscale, voce del passivo 130 “Riserve da valutazione”, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore. Le variazioni dei cambi relative agli strumenti non monetari (titoli di capitale) sono rilevate nella specifica riserva di patrimonio netto, mentre quelle relative a strumenti monetari (crediti e titoli di de-

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bito) sono imputate a conto economico. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo, rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per riduzione di valore. Per maggiori dettagli sulle modalità della determinazione del fair value si rimanda alla successiva sezione A.4 “In- formativa sul fair value”. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Indicatori di una possibile riduzione di valore sono, ad esempio, significative difficoltà fi- nanziarie dell’emittente, inadempimenti o mancati pagamenti degli interessi o del capitale, la possibilità che il be- neficiario dichiari il fallimento o incorra in un’altra procedura concorsuale, la scomparsa di un mercato attivo per l’attività. In particolare per quanto concerne i titoli di capitale quotati in mercati attivi, è considerata evidenza obiet- tiva di riduzione di valore la presenza di un prezzo di mercato alla data di Bilancio inferiore rispetto al costo origi- nario di acquisto di almeno il 30% o la presenza prolungata per oltre dodici mesi di un valore di mercato inferiore al costo. Qualora si verifichino ulteriori riduzioni negli esercizi successivi queste vengono imputate direttamente a conto economico. Per i titoli di debito, siano essi quotati o meno in mercati attivi, la registrazione di una perdita du- revole a conto economico è strettamente collegata alla capacità dell’emittente di adempiere alle proprie obbligazioni e quindi di corrispondere le remunerazioni previste e di rimborsare alla scadenza il capitale. Occorre quindi valu- tare se ci sono indicazioni di loss event che possano esercitare un impatto negativo sui flussi di cassa attesi. In man- canza di perdite effettive, non viene rilevata alcuna perdita sul titolo e l’eventuale minusvalenza rimane contabilizzata nella riserva di patrimonio netto negativa. L’importo dell’eventuale svalutazione rilevata in seguito al test di impairment è registrato nel conto economico come costo dell’esercizio. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi succes- sivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore a patrimonio netto sui titoli di capitale ed a conto economico sui titoli di debito.

d) criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle at- tività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa con- nessi. I titoli ricevuti nell’ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, ri- levati o cancellati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita l’importo pa- gato viene rilevato in bilancio come credito verso clienti o banche, mentre nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto la passività viene rilevata nei debiti verso banche, o clientela o tra le altre passività.

e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali Al momento della dismissione, dello scambio con altri strumenti finanziari o in presenza di una perdita di valore ri- levata in seguito al test di impairment, i risultati delle valutazioni cumulati nella riserva relativa alle attività disponi- bili per la vendita sono riversati a conto economico: • nella voce 100 “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”, nel caso di dismissione o riacquisto. Il risultato è comprensivo anche della differenza maturata nel periodo; • nella voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita”, nel caso di rilevazione di una perdita di valore. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rileva- zione della riduzione di valore, vengono effettute delle riprese di valore: i) a conto economico (alla voce 130 suin- dicata) se la perdita era relativa a titoli di debito e a crediti; ii) a patrimonio netto, voce 130 del passivo “Riserve da valutazione”, se inerente a strumenti rappresentativi di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso su- perare il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Successivi incrementi

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in eccedenza al costo dovranno essere rilevati a patrimonio netto come riserve di rivalutazione. L’interesse effettivo maturato è registrato a conto economico, alla voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati”. Il di- videndo su uno strumento rappresentativo di capitale è rilevato a conto economico alla data in cui sorge il diritto a ricevere il pagamento, che generalmente corrisponde all’esercizio in cui viene pagato, alla voce 70 “Dividendi e pro- venti simili”.

4) ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le at- tività sono contabilizzate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato comprensivo dei costi o dei proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione dalla categoria “Attività disponibili per la vendita”, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa.

b) criteri di classificazione Sono classificate nella presente categoria le attività finanziarie, non derivate, con pagamenti fissi o determinabili ed aventi scadenza fissa, per le quali la Banca ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita e per i successivi due anni non sarà possibile alimentare la categoria “Attività finanziarie detenute fino a scadenza”. Ogniqualvolta le vendite o le riclassificazioni risultino non irrilevanti sotto il profilo quantitativo e qualitativo, qual- siasi investimento detenuto fino alla scadenza che residua deve essere riclassificato come disponibile per la vendita.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale, la valutazione delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è ade- guata al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo, rettificato per tenere in conside- razione gli effetti derivanti da eventuali svalutazioni. Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce 10 “Interessi at- tivi e proventi assimilati”. Gli utili e le perdite derivanti dalla cessione di queste attività sono imputati a conto economico nella voce 100 “Utile/perdita da cessione o riacquisto di: c) attività finanziarie detenute sino a scadenza”. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infra annuali, viene effettuato il test d’impairment. Se sussistono evidenze di perdita di valore, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’atti- vità e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico alla voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: c) attività finanziarie detenute sino a scadenza”. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico nella stessa voce 130.

d) criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle atti- vità stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

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5) CREDITI

a) criteri di iscrizione L’iscrizione in bilancio avviene: • per un credito: - alla data di erogazione; - quando il creditore acquisisce un diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite; • per un titolo di debito: - alla data di regolamento. Il valore iniziale è quantificato sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari normalmente all’ammon- tare erogato od al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo stru- mento e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

b) criteri di classificazione I crediti includono gli impieghi con clientela e banche, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classifi- cati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita e tra le attività finanziarie iscritte al fair value con effetti a conto economico. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, i crediti originati da operazioni di leasing finanziario ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione dimi- nuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento - calcolato col me- todo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, stimati nel periodo di vita attesa del credito stesso all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. L’effetto economico dei costi e dei proventi viene così distribuito lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti a breve termine, per i quali l’effetto dell’applica- zione della logica di attualizzazione risulta trascurabile. Detti crediti restano esposti al valore contabile originario. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Per la classificazione delle esposizioni deteriorate nelle diverse categorie di rischio (sofferenze, incagli, esposizioni ristrutturate ed esposizioni scadute), la Banca fa riferimento alla normativa emanata dalla Banca d’Italia, integrata con disposizioni interne che fissano criteri e regole automatiche per il passaggio dei crediti nell’ambito delle distinte ca- tegorie di rischio. Con riferimento alle ristrutturazioni di esposizioni creditizie sono identificate tre diverse fattispecie: • le ristrutturazioni propriamente dette (come definite dalla circolare 272 di Banca d’Italia); • le rinegoziazioni; • l’estinzione del debito mediante sostituzione del debitore o swap di debito verso equity. In coerenza con la normativa di vigilanza, per ristrutturazione del debito (esposizione creditizia) s’intende un’ope- razione mediante la quale la Banca, per ragioni economiche, effettua una concessione al debitore in considerazione delle condizioni di difficoltà finanziarie dello stesso, concessione che altrimenti non avrebbe accordato e che de-

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termina in capo al creditore una perdita. Tale concessione si sostanzia nella rinuncia da parte della Banca ad alcuni diritti contrattualmente definiti, che si traducono in un beneficio immediato o differito per il debitore, che trae un van- taggio da tale rinuncia, ed in una corrispondente perdita per la Banca creditrice. Gli effetti di tale rinuncia sono mi- surati dalla variazione negativa (positiva) del valore economico del credito (debito) rispetto al valore contabile del credito (debito) ante-ristrutturazione. La rinegoziazione di esposizioni creditizie accordata dalla Banca a clientela in bonis viene assimilata nella sostanza all’apertura di una nuova posizione, qualora questa sia concessa essenzialmente per ragioni commerciali, diverse dalle difficoltà economico-finanziarie del debitore, e sempre che il tasso d’interesse applicato sia un tasso di mer- cato alla data di rinegoziazione. Banca e debitore possono, in alternativa alle ipotesi precedentemente descritte (ristrutturazioni e rinegoziazioni), concordare l’estinzione del debito originario attraverso: • la novazione o il subentro di un altro debitore (successione liberatoria); • la sostanziale modifica nella natura del contratto che prevede uno swap debt-equity. Tali eventi, comportando una modifica sostanziale dei termini contrattuali, dal punti di vista contabile, determinano l’estinzione del rapporto preesistente e la conseguente iscrizione al fair value del nuovo rapporto, riconoscendo a conto economico un utile o una perdita pari alla differenza fra il valore contabile del vecchio credito ed il fair value degli asset ricevuti. Sono compresi tra gli incagli anche i crediti scaduti da oltre 270 giorni. La classificazione viene effettuata dalle strutture in autonomia, ad eccezione dei crediti scaduti e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e degli incagli per la parte oggettiva relativa agli scaduti e/o sconfinanti da oltre 270 giorni, per i quali la rilevazione avviene mediante l’utilizzo di procedure automatizzate. Ai fini della determinazione delle rettifiche da apportare ai valori di bilancio dei crediti, si procede tenendo conto del diverso livello di deterioramento, alla valutazione analitica o collettiva, come di seguito riportato. Sono oggetto di valutazione analitica le sofferenze, le esposizioni incagliate e le esposizioni ristrutturate mentre sono oggetto di valutazione collettiva le esposizioni scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni, le esposizioni soggette al rischio paese e le esposizioni in bonis oltre che le esposizioni incagliate e ristrutturate che dall’analisi analitica non evidenziano rettifiche di valore. Per quanto concerne le esposizioni deteriorate, nel rispetto delle indicazioni fornite dall’ultimo aggiornamento emanato dalla Banca d’Italia alla Circolare 262/2005, la movimentazione nelle tabelle della nota integrativa della valutazione collettiva è rappresentata comunque alla stregua di valutazione analitica. Per i crediti oggetto di valutazione analitica l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla diffe- renza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. Nel caso di esposizioni ri- strutturate la stima dei flussi di cassa futuri attesi tiene conto degli effetti delle modifiche dei termini e delle condi- zioni contrattuali conseguenti alla ristrutturazione. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata a tal punto che esiste una ragionevole certezza del recu- pero tempestivo del capitale e degli interessi, il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi succes- sivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica e purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono sottoposti alla valuta- zione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche fondate su elementi osserva- bili alla data della valutazione, che consentono di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti.

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Il modello per tale tipo di valutazione prevede i seguenti passaggi: • segmentazione del portafoglio crediti in funzione di: • segmenti di clientela (fatturato) • settori economici di attività • localizzazione geografica • determinazione del tasso di perdita dei singoli segmenti di portafoglio, assumendo come riferimento l’esperienza storica della Banca. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Ad ogni data di chiusura del bilancio e delle situazioni infra annuali le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio di crediti alla stessa data. Tutte le rettifiche e le riprese di valore connesse alla valutazione dei crediti sono imputate alla voce 130 “Rettifi- che/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. La componente della rettifica riconducibile all’attualizza- zione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di valore.

d) criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale tra- sferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Di contro, qualora siano stati mantenuti i rischi ed i be- nefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

6) OPERAZIONI DI COPERTURA

a) criteri di iscrizione - finalità Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.

b) criteri di classificazione - tipologia di coperture Lo IAS 39 prevede le seguenti tipologie di coperture: • copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; • copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio; • copertura di un investimento in valuta, che attiene alla copertura dei rischi di un investimento in un’impresa estera espresso in valuta.

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c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare: • nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico nella voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura” delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto; • nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto in un’apposita riserva, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico nella voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura” solo quando la variazione di fair value dello strumento di copertura non compensa la variazione dei flussi finanziari dell’operazione coperta; • le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture di flussi finanziari. L’operazione di copertura deve essere riconducibile ad una strategia predefinita di risk management e deve essere coerente con le politiche di gestione del rischio adottate. Inoltre lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L’efficacia di copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è misurata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto dell’intento perseguito dalla Banca nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa) dello strumento finanziario di copertura neu- tralizzano quasi integralmente (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) le variazioni dello strumento coperto, per l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell’efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio utilizzando: • test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l’attesa della sua efficacia; • test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. Gli strumenti derivati che sono considerati di copertura da un un punto di vista economico essendo gestionalmente col- legati a passività finanziarie valutate al fair value (Fair Value Option) sono classificati tra i derivati di negoziazione. I re- lativi differenziali o margini positivi e negativi maturati sino alla data di riferimento del bilancio, nel rispetto della loro funzione di copertura, sono registrati tra gli interessi attivi e passivi, mentre i profitti e le perdite da valutazione sono ri- levati nella voce di conto economico 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

d) criteri di cancellazione - inefficacia Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, sia retrospettivamente che prospetticamente, la contabi- lizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti detenuti per la negoziazione, mentre lo strumento finanziario oggetto di copertura torna ad essere valutato secondo il criterio della classe di appartenenza originaria. Nel caso di coperture di fair value, l’interruzione della relazione di copertura comporta il riversamento a conto eco- nomico della rettifica positiva o negativa apportata all’elemento coperto fino alla data di interruzione della coper- tura. In particolare, se l’elemento coperto non è stato cancellato dal bilancio, tale riversamento viene effettuato su un orizzonte temporale corrispondente alla durata residua dell’elemento coperto, attraverso la variazione del tasso d’interesse effettivo dell’elemento stesso; qualora l’elemento coperto sia cancellato dal bilancio (ad esempio se rim- borsato anticipatamente) la rettifica viene imputata interamente a conto economico nel momento in cui l’elemento coperto viene cancellato dal bilancio.

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In caso di cash flow hedge l’eventuale riserva viene riversata a conto economico quando l’oggetto coperto, ancora in essere, genera i propri effetti a conto economico. Per contro, se lo strumento coperto è cancellato, scade o si esti- gue allora la riserva è riversata immediatamente a conto economico contestualmente alla cancellazione dell’ele- mento coperto.

7) PARTECIPAZIONI

a) criteri di iscrizione La voce comprende le interessenze detenute in società collegate. Tali partecipazioni all’atto della rilevazione iniziale sono iscritte al costo di acquisto, integrato dei costi direttamente attribuibili all’acquisizione.

b) criteri di classificazione Le entità collegate sono quelle in cui si detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e le società che per particolari legami giuridici, quali la partecipazione a patti di sindacato, debbano considerarsi sottoposte ad influenza notevole. Nell’ambito di tali classificazioni si prescinde dall’esistenza o meno di personalità giuridica e nel computo dei di- ritti di voto sono considerati anche i diritti di voto potenziali correntemente esercitabili.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Il criterio di valutazione adottato per le partecipazioni in controllate e collegate ed in entità a controllo congiunto è il costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infra annuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la par- tecipazione abbia subito una riduzione di valore. Quando una società controllante cede il controllo in una propria partecipata, ma continua comunque a detenere un’interessenza di minoranza nella società, deve valutare la partecipazione mantenuta in bilancio al fair value ed im- putare eventuali utili o perdite derivanti dalla perdita del controllo a conto economico. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di ven- dita e il valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà gene- rare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico nella voce 210 “Utili/perdite delle partecipazioni”. Di contro, nel caso in cui i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, le riprese di va- lore sono effettuate con imputazione a conto economico nella stessa voce 210 di cui sopra. I proventi relativi a tali investimenti sono contabilizzati a conto economico indipendentemente dal fatto che siano stati generati dalla partecipata anteriormente o successivamente alla data di acquisizione. Qualora a seguito della con- tabilizzazione di un dividendo il valore contabile della partecipazione nel bilancio separato superi il valore conta- bile nel bilancio consolidato dell’attivo netto della medesima partecipazione, incluso il relativo avviamento, la Banca valuta se esiste un’indicazione che la partecipazione ha subito una riduzione di valore.

d) criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Se la Banca è impegnata in un piano di cessione che comporti la perdita del controllo su una partecipata, tutte le at- tività e le passività della controllata devono essere riclassificate tra le attività destinate alla vendita, anche se dopo la cessione la Banca deterrà ancora una quota partecipativa minoritaria nella controllata.

98 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

8) ATTIVITÀ MATERIALI

a) criteri di iscrizione Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto ed alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono im- putate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto eco- nomico alla voce 150 “Spese amministrative - altre”. Gli oneri finanziari sono contabilizzati secondo il trattamento contabile di riferimento previsto dallo IAS 23.

b) criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti, i mo- bili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si definiscono immobili strumentali quelli posseduti dalla Banca ed utilizzati nella produzione e fornitura di servizi o per scopi amministrativi, mentre si definiscono investimenti immobiliari quelli posseduti dalla Banca al fine di ri- scuotere canoni di locazione e/o detenuti per l’apprezzamento del capitale investito. Sono inoltre iscritti in questa voce, ove presenti, i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, an- corché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice e le migliorie e le spese incrementative soste- nute su beni di terzi quando relative ad attività materiali identificabili e separabili dalle quali si attendono benefici economici futuri. In relazione agli immobili, le componenti riferite ai terreni ed ai fabbricati costituiscono attività se- parate ai fini contabili e vengono distintamente rilevate all’atto dell’acquisizione.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali am- mortamenti accumulati e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di am- mortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni e delle opere d’arte che hanno vita utile indefinita e non sono ammortizzabili. La vita utile delle attività materiali soggette ad ammortamento viene periodicamente sot- toposta a verifica; in caso di rettifica delle stime iniziali viene conseguentemente modificata anche la relativa quota di ammortamento. Nelle specifiche sezioni di Nota integrativa sono riportate le aliquote di ammortamento e la con- seguente vita utile attesa delle principali categorie di cespiti. Le attività detenute in seguito a contratti di locazione finanziaria sono ammortizzate in base alla loro vita utile attesa come per le attività detenute in proprietà, oppure, se inferiore, in base ai termini di scadenza dei contratti di locazione. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infra annuale, viene verificata la presenza di eventuali segnali di im- pairment, ovvero di indicazioni che dimostrino che un’attività possa aver subito una perdita di valore. In caso di presenza dei segnali suddetti, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al minore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce 170 “Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali”. Nella stessa voce ven- gono rilevati gli ammortamenti periodici. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di va- lore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Le spese per migliorie su beni di terzi (tipicamente immobili in locazione), diverse da quelle riconducibili alla pre- sente sezione, sono capitalizzate alla voce 150 “Altre attività”, mentre il relativo ammortamento è registrato nella voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione”.

99 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

d) criteri di cancellazione Un’immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Per quelli tem- poraneamente inutilizzabili o ritirati dall’uso per essere venduti, il processo di ammortamento non viene interrotto, a meno che il bene non sia completamente ammortizzato.

9) ATTIVITÀ IMMATERIALI

a) criteri di iscrizione Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito. Sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all’attività si realizzino e se il costo dell’attività stessa può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell’attività immateriale è rilevato a conto economico nell’esercizio in cui è stato sostenuto. L’avviamento è iscritto tra le attività quando deriva da un’operazione di aggregazione d’impresa secondo i criteri di determinazione previsti dal principio contabile IFRS 3, quale eccedenza residua tra il costo complessivamente so- stenuto per l’operazione ed il fair value netto delle attività e passività acquistate costituenti aziende o rami aziendali. Se il costo sostenuto risulta invece inferiore al fair value delle attività e passività acquisite, la differenza negativa (badwill) viene iscritta direttamente a conto economico.

b) criteri di classificazione, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Il costo delle immobilizzazioni immateriali è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Qua- lora la vita utile sia indefinita non si procede all’ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell’adegua- tezza del valore di iscrizione delle immobilizzazioni. Le attività immateriali originate da software sviluppato internamente o acquisito da terzi sono ammortizzate in quote costanti a decorrere dall’ultimazione ed entrata in funzione delle applicazioni in base alla relativa vita utile. Le attività rappresentative di relazioni con la clientela o legate ai marchi, rilevabili in occasione di operazioni di aggregazione, sono ammortizzate in quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recu- pero dell’attività. L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico alla voce “180 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”, è pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore recuperabile. Nella stessa voce vengono rilevati gli ammortamenti periodici. L’avviamento iscritto non è soggetto ad ammortamento ma a verifica periodica della tenuta del valore contabile, ese- guita con periodicità annuale od inferiore in presenza di segnali di deterioramento del valore. A tal fine vengono iden- tificate le unità generatrici di flussi finanziari cui attribuire i singoli avviamenti. L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell’avviamento ed il suo valore di recu- pero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell’unità generatrice di flussi finan- ziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi di cassa stimati per gli esercizi di operatività dell’unità generatrice di flussi finanziari e derivanti dalla sua dismissione al termine della vita utile. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico alla voce 230 “Ret- tifiche di valore dell’avviamento”. Sempre relativamente all’avviamento, non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

c) criteri di cancellazione Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano attesi benefici economici futuri.

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10) ATTIVITÀ NON CORRENTI IN VIA DI DISMISSIONE

a) criteri di iscrizione Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati al momento dell’iscrizione iniziale al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.

b) criteri di classificazione Vengono classificate nella presente voce le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita ritenuta altamente probabile anziché con l’uso continuativo (cessione che avverrà probabilmente entro l’esercizio successivo).

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Successivamente alla rilevazione iniziale le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono va- lutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita, ad eccezione di quelle già valutate al fair value. I relativi proventi ed oneri al netto dell’effetto fiscale sono esposti nel conto economico in voce sepa- rata 280 “Utile/perdita delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte” quando sono relativi ad unità operative dismesse. In questo specifico caso (discontinued operations) è necessario inoltre ripresentare la stessa informativa economica in voce separata anche per i periodi precedenti presentati in bilancio, riclassificando di conseguenza i conti economici. Al momento di classificazione di un’attività non corrente tra le attività non correnti in via di dismissione, l’eventuale processo di ammortamento viene interrotto.

d) criteri di cancellazione Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione.

11) FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

a) criteri di iscrizione Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazio- nale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate, applicando le aliquote di imposta vigenti. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci addebitate od ac- creditate direttamente a patrimonio netto. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione dell’onere fiscale cor- rente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare la fiscalità corrente accoglie il saldo netto tra le passività correnti dell’esercizio e le attività fiscali cor- renti nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d’imposta per ri- tenute d’acconto subite. Le attività correnti includono anche i crediti d’imposta per i quali si è chiesto il rimborso alle Autorità Fiscali competenti. In tale ambito rimangono iscritti anche i crediti d’imposta ceduti in garanzia di propri debiti. Le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee - senza limiti tem- porali - tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori as- sunti ai fini fiscali, applicando il cosiddetto balance sheet liability method. Le attività per imposte anticipate vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità del loro recu-

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pero, valutata sulla base della capacità della Banca di generare con continuità redditi imponibili positivi. La proba- bilità del recupero delle imposte anticipate relative ad avviamenti, altre attività immateriali e svalutazioni di crediti, è da ritenersi automaticamente soddisfatta per effetto delle disposizioni di legge che ne prevedono la trasformazione in credito d’imposta in presenza di perdita d’esercizio civilistica e/o fiscale. In particolare: • in presenza di una perdita civilistica d’esercizio, la fiscalità anticipata relativa agli avviamenti, alle altre attività immateriali e alle svalutazioni di crediti sarà oggetto di parziale trasformazione in credito d’imposta per effetto delle disposizioni di cui all’art. 2, comma 55 del Decreto Legge 29 dicembre 2010 n. 225, convertito con modificazioni dalla legge 26 febbraio 2011 n. 10. La trasformazione ha effetto a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell’assemblea dei soci, del bilancio in cui è stata rilevata la perdita, come previsto dall’art. 2, comma 56 del citato D.L. 225/2010. • in presenza di perdita fiscale d’esercizio, la relativa fiscalità anticipata, limitatamente alla quota generata da deduzioni riferite agli avviamenti, alle altre attività immateriali e alle svalutazioni di crediti, sarà oggetto di trasformazione in credito d’imposta per effetto delle disposizioni di cui all’art. 2, comma 56-bis del citato D.L. n. 225/2010, introdotto dall’art. 9 del decreto legge 6 dicembre 2011 n. 201 convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011 n. 214. La suddetta trasformazione ha effetto a decorrere dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’esercizio in cui viene indicata la perdita. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni delle riserve in sospensione d’im- posta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ri- tenere che non saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le imposte correnti, anticipate e differite sono contabilizzate a livello patrimoniale operando le compensazioni a li- vello di medesima imposta.

b) criteri di classificazione e valutazione Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite sono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio per verificare la permanenza della condizione di recuperabilità e, nel caso, ridotto nella mi- sura in cui non sia più probabile l’esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il re- cupero di tali attività. La consistenza del fondo imposte viene, inoltre, adeguata per far fronte agli oneri che potrebbero derivare da accer- tamenti già notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali. Per effetto dell’adesione al consolidato fiscale, il debito relativo agli oneri fiscali per l’Ires realisticamente prevedi- bile sulla base della normativa e della prassi tributaria vigente, rilevati sulla base di una stima prudenziale del red- dito imponibile, è registrato nei confronti della Consolidante alla voce 100 “Altre Passività”. In presenza di perdite fiscali, il riconoscimento del credito da parte della Consolidante (da indicare alla voce 150 “Altre attività”) avviene nella misura in cui la Banca stessa, nel caso di non adesione al consolidato fiscale, avrebbe potuto utilizzare le per- dite in compensazione dei propri redditi imponibili secondo i limiti previsti dalla legge (cioè come se la Banca non avesse aderito al consolidato fiscale stesso). Il credito eventualmente iscritto nei confronti della Controllante a tale titolo viene valutato ogni anno per verificare la permanenza delle condizioni di recuperabilità.

c) criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le imposte correnti sono registrate in contropartita del conto economico alla voce 260 “Imposte sul reddito del- l’esercizio dell’operatività corrente”. Nella medesima voce sono riferite le attività e le passività fiscali differite rela- tive a componenti che hanno interessato il conto economico. Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, quali ad esempio le valutazioni degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le stesse sono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto.

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12) DEBITI E TITOLI IN CIRCOLAZIONE

a) criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Il fair value delle passività finanziarie eventualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dal principio IAS 39.

b) criteri di classificazione Le voci debiti verso banche, debiti verso clientela e titoli in circolazione comprendono le varie forme di provvista, sia interbancaria che nei confronti della clientela e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbliga- zionari in circolazione, al netto degli eventuali riacquisti. Vengono classificati tra i titoli in circolazione tutti i titoli che non sono oggetto di copertura “naturale” tramite derivati, i quali sono classificati tra le passività valutate al fair value. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario eventualmente sti- pulate.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato. Per gli strumenti strutturati, qualora vengano rispettati i requisiti previsti dal principio IAS 39, il derivato incorporato è separato dal contratto ospite e rilevato al fair value come attività o passività di negoziazione. In quest’ultimo caso il contratto ospite è iscritto al costo ammortizzato. Gli interessi contrattuali maturati sono imputati al conto economico, voce 20 “Interessi passivi e oneri assimilati”.

d) criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico nella voce 100 “Utile/perdita da cessione o riacquisto di passività finanziarie”. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emis- sione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. Nel rispetto delle disposizioni previste dallo IAS 32, il potenziale impegno ad acquistare azioni proprie per effetto dell’emissione di opzioni put è rappresentato in bilancio quale passività finanziaria con contropartita diretta la ri- duzione del patrimonio netto per il valore attuale dell’importo di rimborso fissato contrattualmente.

13) PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di regolamento per le operazioni aventi ad oggetto stru-

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menti finanziari standardizzati (cd. regular way, per i quali i termini di liquidazione sono stabiliti generalmente dal re- golamento o da convenzioni del mercato interessato), mentre per i contratti derivati alla data di stipula della transazione. All’atto della rilevazione iniziale le passività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo incassato senza considerare i costi o i proventi di transazione di- rettamente attribuibili allo strumento stesso imputati direttamente a conto economico. In tale voce vengono classifi- cati i derivati impliciti presenti in contratti complessi non strettamente correlati agli stessi, i quali, avendo le caratteristiche per soddisfare la definizione di derivato, vengono scorporati dal contratto ospite e iscritti al fair value. Al contratto primario è applicato il criterio contabile proprio di riferimento.

b) criteri di classificazione In tale categoria, sono classificati: • i derivati (fatta eccezione per i derivati che sono designati ed efficaci strumenti di copertura), compresi i derivati impliciti scorporati dagli strumenti finanziari strutturati secondo le indicazioni dello IAS 39; • le passività riferite agli scoperti tecnici su titoli, esposte nelle sottovoci debiti verso banche e debiti verso clientela; • le operazioni di pronti contro termine e prestito titoli.

c) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali I criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali sono analoghi a quanto già illustrato alla precedente sezione 1 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.

14) PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

a) criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle passività finanziarie avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione le passività finanziarie valutate al fair value vengono rilevate al loro fair value che corrisponde normalmente al corrispettivo in- cassato senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono in- vece imputati a conto economico. L’applicazione della Fair Value Option (FVO) si estende a tutte le attività e passività finanziarie che, diversamente clas- sificate, avrebbero originato una distorsione nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale e a tutti gli strumenti che sono gestiti e misurati in un’ottica di fair value. Il fair value delle passività finanziarie even- tualmente emesse a condizioni diverse da quelle di mercato è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al cor- rispettivo incassato è imputata direttamente a conto economico, esclusivamente quando risultano soddisfatte le condizioni previste dallo IAS 39.

b) criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto a conto economico quando: • la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale degli strumenti finanziari; oppure • la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su tale base anche alla Direzione Aziendale; oppure • si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.

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c) criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Per un’illustrazione dei criteri utilizzati per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari si rinvia alla successiva sezione A.4 “Informativa sul fair value”.

d) criteri di cancellazione Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’am- montare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico nella voce 110 “Risultato netto delle attività e pas- sività finanziarie valutate al fair value”.

e) criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie sono rilevati nel conto econo- mico alla voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”; stesso trattamento è ri- servato agli strumenti derivati passivi connessi con la fair value option, il cui effetto economico è classificato nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.

15) FONDI PER RISCHI E ONERI

a) criteri di iscrizione, di classificazione, di valutazione, di rilevazione delle componenti reddituali e di cancellazione Gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri vengono effettuati esclusivamente quando: • esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione; • può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati. L’accantonamento al fondo è rilevato a conto economico nella voce 160 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”, dove sono altresì registrati gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione. A fronte di passività solo potenziali e non probabili non viene rilevato alcun accantonamento, ma viene fornita in- formativa in nota integrativa, salvo i casi in cui la probabilità di impiegare risorse sia remota oppure il fenomeno non risulti rilevante. Ad ogni data di riferimento del bilancio tali fondi vengono adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Se non necessario, l’accantonamento è stornato e riversato a conto economico alla voce 160 “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri”. La sottovoce 120 “Fondi di quiescenza e obblighi simili” comprende gli stanziamenti contabilizzati in base alla ver- sione rivista nel 2011 del principio internazionale IAS 19 “Benefici ai dipendenti”, ai fini del ripianamento del disa- vanzo tecnico dei fondi di previdenza complementare a prestazione definita. I piani pensionistici sono distinti nelle due categorie a prestazioni definite e a contributi definiti. Mentre per i piani a contributi definiti l’onere a carico della società è predeterminato, per i piani a prestazioni definite l’onere viene stimato e deve tener conto di un’eventuale insufficienza di contributi o di un insufficiente rendimento degli asset in cui i contributi, se del caso, sono stati in- vestiti. Per i piani a prestazioni definite la determinazione dei valori attuariali richiesti dall’applicazione del richiamato prin- cipio viene effettuata da un attuario esterno, con l’utilizzo del “metodo della proiezione unitaria” (Projected Unit Cre- dit Method). In particolare, il percorso logico per rappresentare in bilancio la passività inerente ai fondi a benefici definiti è il seguente:

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• il surplus o il deficit del piano è determinato come differenza tra il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti (Defined Benefit Obligation - DBO) ed il fair value delle attività a servizio del piano; • quando il piano è in deficit la passività netta per benefici definiti da rilevare nello stato patrimoniale coincide con il deficit stesso; • quando il piano è in surplus è necessario determinare preliminarmente il valore attuale dei benefici economici futuri disponibili per la Banca sotto forma di rimborsi o di riduzione di futuri contributi al piano (asset ceiling); • quando l’asset ceiling è inferiore al surplus, l’attività netta per benefici definiti deve essere iscritta in bilancio per un ammontare pari all’asset ceiling. In sostanza, quando la Banca non può disporre in alcun modo del surplus non viene iscritta nello stato patrimoniale alcuna attività netta. L’incremento del valore attuale della DBO imputabile ai servizi prestati dai dipendenti nel periodo corrente è iscritta nel conto economico della Banca a prescindere dalla posizione di surplus o di deficit del piano, al pari di quella re- lativa ai servizi prestati negli esercizi passati e della componente interessi. Sono invece rilevate immediatamente nel prospetto della redditività complessiva le seguenti componenti: • utili e perdite attuariali sulla DBO; • la differenza tra il rendimento effettivo sulle attività a servizio del piano e la componente interessi sulle stesse attività; • le variazioni della rettifica effettuata per adeguare il surplus all’asset ceiling, al netto della componente interessi. La sottovoce 120 “Fondi per rischi ed oneri: atri fondi” comprende gli stanziamenti a fronte delle perdite presunte sulle cause passive, incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte di reclami della clientela su attività di intermediazione in titoli, altri esborsi stimati a fronte di obbligazioni legali o implicite esistenti alla chiusura del pe- riodo. Ove gli stanziamenti sono valutati analiticamente, gli importi accantonati sono utilizzati direttamente a co- pertura degli oneri effettivamente sostenuti.

16) OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono iscritte in bilancio alla data della rilevazione iniziale, in divisa di conto, e con- vertite in euro al tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi mone- tari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico alla voce 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione” (ad eccezione degli strumenti finanziari desi- gnati al fair value). Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cam- bio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio, sempre alla voce 80 di cui sopra.

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Si evidenzia altresì che per le attività finanziarie disponibili per la vendita le differenze di cambio che derivano dai cambiamenti nel costo ammortizzato sono rilevate a conto economico, mentre le altre variazioni del valore conta- bile sono rilevate secondo quanto indicato nella precedente sezione 2 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Nel caso di attività finanziarie disponibili per la vendita che non sono elementi monetari (ad esempio gli strumenti rappresentativi di capitale), l’utile o la perdita rilevato direttamente nel patrimonio netto include eventuali correlate differenze di cambio.

17) ALTRE INFORMAZIONI

n Azioni proprie Le eventuali azioni proprie detenute sono iscritte in bilancio a voce propria e portate in diretta riduzione del patri- monio netto. Nessun utile o perdita è rilevato nel conto economico all’acquisto, vendita, emissione o cancellazione degli strumenti rappresentativi di capitale della Banca. Il corrispettivo pagato o ricevuto è rilevato direttamente a pa- trimonio netto.

n Pagamenti basati su azioni Il piano di stock granting, qualora in essere, prevede l’acquisto e l’assegnazione su base annuale al personale di- pendente di un numero di azioni della Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., equivalente in valore all’importo riconosciuto come parte del Premio Aziendale. Tale valore viene rilevato come costo del personale secondo il criterio di competenza.

n Trattamento di fine rapporto Il trattamento di fine rapporto del personale è iscritto sulla base del suo valore attuariale in quanto configurabile quale beneficio successivo al rapporto di lavoro ai dipendenti dovuto in base ad un piano a prestazioni definite. Ai fini dell’attualizzazione, si utilizza il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Per la determinazione della passività da iscrivere in bilancio si applica la versione rivista nel 2011 dello IAS 19 “Benefici ai dipendenti”. Si rinvia pertanto a quanto esposto nel pa- ragrafo “Fondi per rischi ed oneri” relativamente ai fondi pensione a benefici definiti. I costi maturati nell’anno per il servizio del piano sono contabilizzati a conto economico alla voce 150 “Spese am- ministrative di cui: a) spese per il personale”. A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono presso la Banca, mentre le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono destinate a scelta del dipendente a forme di previdenza complementare ovvero sono mante- nute presso la Banca, la quale provvede a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS.

n Altre attività e altre passività Le altre attività e passività esposte nello stato patrimoniale, rispettivamente alla voce dell’attivo 150 “Altre attività” e del passivo 100 “Altre passività”, si riferiscono principalmente a: • partite viaggianti; • crediti e debiti di natura commerciale e di natura tributaria; • posizioni creditorie/debitorie rivenienti dal consolidato fiscale; • migliorie ed a spese incrementative sostenute su immobili di terzi diverse da quelle riconducibili alla voce dell’attivo 110 “Attività materiali” e quindi non dotate di autonoma identificabilità e separabilità. Tali costi sono qui appostati in considerazione del fatto che per effetto del contratto di affitto la Banca (utilizzatrice) ha il controllo dei beni e

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può trarre da esse benefici economici futuri. I costi sono imputati a conto economico alla voce 190 “Altri oneri/proventi di gestione” secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua del contratto; • ratei attivi/passivi diversi da qualli che vanno capitalizzati sulle relativi attività/passività finanziare. La rilevazione è effettuata solo quando una delle parti ha fornito il bene o ha concluso la propria prestazione secondo quanto previsto dal contratto; mentre la cancellazione avviene alla data di scadenza, solitamente corrispondente alla data di incasso o di pagamento. A partire dal presente bilancio, le plusvalenze/minusvalenze derivanti dalla valutazione delle operazioni in titoli re- gular way non ancora regolate, aventi data valuta di regolamento i primi giorni dell’anno successivo, sono registrate rispettivamente alle voci suindicate, ossia dell’attivo 150 “Altre attività” e del passivo 100 “Altre passività”.

n Dividendi e riconoscimento dei ricavi e dei costi I ricavi sono riconosciuti quando sono conseguiti o comunque: nel caso di vendita di beni o di prodotti, quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile; nel caso di servizi, quando gli stessi sono prestati. In particolare: • i dividendi sono registrati a conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione (solitamente coincidente con la data di deliberazione dell’assemblea dei soci della partecipata che approva il bilancio e la relativa proposta di distribuzione dell’utile) e quindi, quando matura il diritto a ricevere il relativo pagamento; • gli interessi sono riconosciuti pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato; • gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso; • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell’esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi sono stati prestati; • i ricavi derivanti dall’intermediazione o dall’emissione di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti al conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato; altrimenti sono distribuiti nel tempo tenendo conto della durata e della natura dello strumento; • i costi sono rilevati in conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico; eventuali errori di stime di costi accantonati negli esercizi precedenti sono rilevati nelle singole voci di pertinenza.

n Garanzie rilasciate Le rettifiche dovute all’eventuale deterioramento delle garanzie rilasciate sono rilevate alla voce 100 “Altre passività”. Le svalutazioni per deterioramento sono iscritte alla voce 130 “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie” di conto economico.

n Costo ammortizzato Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata alla rilevazione ini- ziale al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dall’ammortamento complessivo calcolato usando il metodo dell’interesse effettivo, sulle differenze tra il valore iniziale e quello a scadenza e al netto di qualsiasi per- dita di valore durevole. Il tasso di interesse effettivo è quel tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi contrattuali dei pagamenti o incassi futuri in denaro fino alla scadenza o alla successiva data di ricalcolo del prezzo al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Per il calcolo del valore attuale si applica il tasso di interesse effettivo al flusso dei futuri in-

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cassi o pagamenti stimati lungo l’intera vita utile dell’attività o passività finanziaria - o per un periodo più breve in presenza di talune condizioni (per esempio la revisione dei tassi di mercato). Il tasso d’interesse effettivo deve essere rideterminato nel caso in cui l’attività o la passività finanziaria siano stati og- getto di copertura di fair value e tale relazione di copertura sia cessata. Nei casi in cui non risulta possibile stimare con attendibilità i flussi di cassa o la vita attesa, la Banca utilizza i flussi di cassa previsti contrattualmente per tutta la durata contrattuale. Successivamente alla rilevazione iniziale il costo ammortizzato permette di allocare ricavi e costi portati in diminu- zione o aumento dello strumento lungo l’intera vita attesa dello stesso per il tramite del processo di ammortamento. La determinazione del costo ammortizzato è diversa a seconda che le attività/passività finanziarie oggetto di valuta- zione siano a tasso fisso o variabile. Per gli strumenti a tasso fisso, i flussi futuri di cassa vengono quantificati in base al tasso di interesse noto durante la vita del finanziamento. Per le attività/passività finanziarie a tasso variabile, la cui variabilità non è nota a priori (perché per esempio legata ad un indice), la determinazione dei flussi di cassa è effet- tuata sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione del tasso si procede al ricalcolo del piano di am- mortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento, cioè fino alla data di scadenza. L’aggiustamento viene riconosciuto come costo o provento nel conto economico. La valutazione al costo ammortizzato viene effettuata per i crediti, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza e quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione. Per gli strumenti di debito iscritti tra le atti- vità disponibili per la vendita il costo ammortizzato viene calcolato al solo fine di imputare a conto economico gli interessi in base al tasso d’interesse effettivo (la differenza tra il fair value ed il costo ammortizzato è imputata ad ap- posita riserva di patrimonio netto). Le attività e le passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente rilevate al loro fair value, che normalmente corrisponde all’ammontare erogato o pagato comprensivo, per gli strumenti valutati al costo am- mortizzato, dei costi di transazione e delle commissioni direttamente imputabili quali gli onorari e commissioni pa- gati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, nonché contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse Valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. Tali costi, che devono essere direttamente riconducibili alla singola attività o passività finanziaria, incidono sul rendimento effettivo originario e rendono il tasso di interesse ef- fettivo associato alla transazione diverso dal tasso di interesse contrattuale. Non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca dovrebbe sostenere indipendente- mente dall’operazione (per esempio, costi amministrativi, di cancelleria, di comunicazione), quelli che, pur essendo specificatamente attribuibili all’operazione, rientrano nella normale prassi di gestione del finanziamento (per esem- pio, attività finalizzate all’erogazione del fido). Con particolare riferimento ai crediti, i rimborsi forfettari di spese sostenute dalla Banca per l’espletamento di un ser- vizio non devono essere imputate a decremento del costo di erogazione del finanziamento ma, potendosi configu- rare come altri proventi di gestione, i relativi costi devono essere imputati a voce propria del conto economico.

n Cartolarizzazioni Per le operazioni di cartolarizzazione, perfezionatesi successivamente al 1 gennaio 2004, con le quali vengono ce- duti crediti a società veicolo ed in cui, anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei cre- diti, viene mantenuto il controllo sui flussi finanziari derivanti dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e dei benefici, non si dà luogo a cancellazione dei crediti oggetto dell’operazione. Di conseguenza, i crediti ceduti sono mantenuti in bilancio, registrando un credito/debito nei confronti della società veicolo al netto dei titoli emessi dalla società stessa e riacquistati dalla Banca. Anche il conto economico riflette gli stessi criteri di contabilizzazione.

n Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio d’esercizio La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare si-

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gnificativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni di- sponibili e l’adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzate ai fini della formu- lazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni soggettive da parte della di- rezione aziendale sono: a) la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività finanziarie; b) l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi; c) la valutazione della congruità del valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali ed immateriali; d) la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi ed oneri; e) la stima e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

Per quanto riguarda il punto b) si rimanda a quanto illustrazione nella sezione successiva “A.4 Informativa sul fair value”; mentre relativamente alle altre fattespecie si riporta di seguito in modo più dettagliato quali sono le proble- matiche qualitative più rilevanti e significative soggette ad elementi di discrezionalità.

a) Modalità di determinazione delle perdite di valore dei crediti e delle altre attività finanziarie Ad ogni data di bilancio le attività finanziarie non classificate nella voce “Attività finanziarie detenute per la nego- ziazione” o nella voce “Attività finanziarie valutate al fair value” sono sottoposte ad un test di impairment (perdita di valore) al fine di verificare se esistono obiettive evidenze di deterioramento che possano far ritenere non intera- mente recuperabile il valore di carico delle attività stesse. Si è in presenza di perdite di valore se e soltanto se vi è evidenza oggettiva di una riduzione dei flussi di cassa futuri, rispetto a quello originariamente stimati, a seguito di specifici eventi che si sono verificati dopo la rilevazione ini- ziale; la perdita deve poter essere quantificata in maniera affidabile ed essere correlata ad eventi attuali, non mera- mente attesi. La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto combinato di di- versi eventi. L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi: • significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore; • violazione del contratto, per esempio un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; • concessione al beneficiario di un’agevolazione che la Banca ha preso in considerazione prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e che altrimenti non avrebbe concesso; • ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari il fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria; • scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie (tuttavia, la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore); • dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo, ivi inclusi: - cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel Gruppo BMPS oppure

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- condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative alle attività all’interno del Gruppo BMPS. L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera e indica che il costo dell’investimento può non essere re- cuperato. La valutazione di impairment viene effettuata su base analitica per le attività finanziarie che presentano obiettive evidenze di perdite per riduzione di valore e collettivamente per le attività finanziarie per le quali non è richiesta la valutazione collettiva o per le quali la valutazione analitica non ha determinato una rettifica di valore. La valutazione collettiva si basa sull’individuazione di classi di rischio omogenee delle attività finanziarie con riferimento alle ca- ratteristiche del debitore/emittente, al settore economico, all’area geografica, alla presenza di eventuali garanzie e di altri fattori rilevanti. Con riferimento ai crediti verso clientela e verso banche, sono sottoposti a valutazione analitica i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato secondo le definizioni della Banca d’Italia, coerenti con i principi IAS/IFRS. Detti crediti sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto nel breve termine non vengono attualizzati, in quanto il fattore finanziario non ri- sulta significativo. L’importo della perdita è rilevato nella voce di conto economico 130 “a) Rettifiche/riprese di va- lore nette per deterioramento di crediti”. Il processo di valutazione analitica dei suddetti crediti deteriorati comporta la necessità di definire dei piani di rien- tro per singola posizione, al fine di determinare i flussi di cassa ritenuti recuperabili. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita per riduzione di valore sono sottoposti a valutazione collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito, indicative delle capacità del debitore di restituire le somme dovute in base ai termini contrattuali. I driver di segmentazione utilizzati a tale fine sono costituiti da: i) settore di attività economica, ii) localizzazione geo- grafica, e iii) segmenti di clientela (fatturato). Sulla base di quest’ultimo indicatore si individuano le segmentazioni principali del portafoglio: • Retail; • Small and Medium Enterprise Retail; • Small and Medium Enterprise Corporate; • Corporate; • Large Corporate; • Banche; • Altre. Per ciascun segmento di portafoglio viene determinato il tasso di perdita identificando le maggiori sinergie possibili (per quanto consentito dalle diverse normative) con l’approccio previsto ai fini di vigilanza dalle disposizioni del “Nuovo accordo sul capitale” denominato Basilea II. In particolare, l’ammontare dell’impairment di periodo di ogni finanziamento appartenente a una determinata classe omogenea è dato dalla differenza tra valore contabile e l’im- porto recuperabile alla data di valutazione (recoverable amount), quest’ultimo determinato utilizzando i parametri del modello di calcolo previsti dalle nuove disposizioni di vigilanza, rappresentati dalla PD (probabilità di default) e dalla LGD (perdita subita sulla posizione a default). Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la diminuzione può

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essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione di valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per riduzione di valore rilevata precedentemente viene stornata (tramite appostazione alla voce del conto economico 130 “Rettifiche/Riprese di valore nette per de- terioramento”). Con riferimento ai crediti che sono oggetto di ristrutturazione con parziale od integrale conversione degli stessi in quote di capitale delle società affidate, nel rispetto delle indicazioni fornite nel Documento congiunto Banca d’Ita- lia/Isvap/Consob n. 4 del 3 marzo 2010, si evidenzia che viene eseguita una valutazione di tali posizioni tenendo conto del fair value delle quote ricevute. In particolare, nei casi di esposizioni deteriorate, viene mantenuta tale clas- sificazione anche per gli strumenti finanziari ricevuti in conversione e nel caso di classificazione nella categoria “At- tività disponibili per la vendita” le minusvalenze rilevate successivamente alla conversione sono imputate direttamente a conto economico. Per quanto attiene le attività finanziarie rilevate nella voce patrimoniale “Attività disponibili per la vendita”, l’im- pairment viene contabilizzato a conto economico quando una riduzione di fair value è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e sussistono le “evidenze obiettive” sopra richiamate. In tali casi, la perdita cumulativa che è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico anche se l’attività finanziaria non è stata eliminata. L’importo della perdita complessiva che viene stornata dal patrimonio netto e rile- vata nel conto economico è data dalla differenza tra il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso in conto capitale e ammortamento) e il fair value (valore equo) corrente, dedotta qualsiasi perdita per riduzione di valore su quell’attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate a conto economico per un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale classificato come disponibile per la vendita non devono essere stornate con effetto rilevato nel conto economico. Se, in un periodo successivo, il fair value (valore equo) di uno strumento di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta e l’incremento può essere correlato oggettivamente a un evento che si verifica dopo che la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per riduzione di valore deve essere eliminata, con l’importo stornato rile- vato a conto economico. Di contro, l’esistenza di una riserva negativa non è di per sé sufficiente a determinare l’iscri- zione di una svalutazione a conto economico. La natura e la numerosità delle assunzioni utilizzate nell’individuazione dei fattori di deterioramento e nella quan- tificazione delle svalutazioni e delle riprese di valore, costituiscono elementi di incertezza della stima. Per quanto concerne comunque i titoli di capitale quotati in mercati attivi, è considerata evidenza obiettiva di riduzione di valore: i) la presenza, alla data di bilancio, di un prezzo di mercato inferiore rispetto al valore di iscrizione iniziale di almeno il 30%, o, ii) la presenza prolungata per oltre un anno di un valore di mercato inferiore al costo. Qualora si verifichino ulteriori riduzioni negli esercizi successivi queste vengono imputate direttamente a conto economico.

c) Modalità di determinazione delle perdite di valore delle partecipazioni e delle altre attività materiali ed immateriali Partecipazioni Il processo di impairment prevede la determinazione del valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d’uso. Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari attesi rive- nienti dall’attività oggetto di impairment; esso riflette la stima dei flussi finanziari attesi dalla attività, la stima delle possibili variazioni nell’ammontare e/o nella tempistica dei flussi finanziari, il valore finanziario del tempo, il prezzo atto a remunerare la rischiosità della attività ed altri fattori che possano influenzare l’apprezzamento, da parte degli operatori di mercato, dei flussi finanziari attesi rivenienti dall’attività. Pertanto, per stimare la congruità del valore di iscrizione delle partecipazioni, sono necessarie numerose assunzioni; ne consegue che il risultato di tale verifica sconta inevitabilmente un certo livello di incertezza. Altre attività materiali e immateriali Le attività materiali ed immateriali con vita utile definita sono soggette a test di impairment se esiste un’indicazione che il valore contabile del bene non può più essere recuperato. Il valore recuperabile viene determinato con riferi-

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mento al fair value dell’attività materiale o immateriale al netto degli oneri di dismissione o al valore d’uso se de- terminabile e se esso risulta superiore al fair value. Per quanto riguarda gli immobili, il fair value è prevalentemente determinato sulla base di una perizia. Tale perizia è rinnovata periodicamente ogni qualvolta si venga a determinare un cambiamento nell’andamento del mercato im- mobiliare che faccia ritenere le stime precedentemente redatte non valide. La perdita di valore viene rilevata solo nel caso in cui il fair value al netto dei costi di vendita o il valore d’uso sia inferiore al valore di carico. Anche per que- sti valori e per le conseguenti verifiche di tenuta, la natura e la numerosità delle assunzioni costituiscono elementi di incertezza.

d) Quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi ed oneri La Banca è soggetto passivo in una vasta tipologia di cause legali e contenziosi fiscali. La complessità delle eventuali situazioni che possono essere alla base dei contenziosi in esere, unitamente alle problematiche interpretative ri- guardanti la legislazione applicabile, rendono difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l’an che il quantum che i tempi di even- tuale manifestazione della passività o altre circostanze similari non ricorrenti.

e) Stima ed assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva Tra le attività patrimoniali sono presenti significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i me- desimi costi potranno esere dedotti. Tali attività si riferiscono a differenze temporanee che in buona misura traggono origine da perdite su crediti recuperabili in un arco temporale molto lungo, e sono rilevate in considerazione del pre- supposto che la Banca, nell’ambito del contratto di consolidato fiscale di Gruppo, sia in grado di produrre adeguati utili imponibili nel corso del periodo di riversamento delle stesse. Si evidenzia altresì che, in applicazione di quanto previsto dalla L. 214/11, tali attività per imposte anticipate sono potenzialmente trasformabili per intero in crediti d’im- posta nel caso in cui si dovesse verificare una perdita d’esercizio (o una perdita fiscale).

SEZIONE 2 - CONTINUITÀ AZIENDALE

Il presente bilancio d’impresa è stato redatto ritenendo appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità azien- dale. Si ritiene infatti che non sussistano, allo stato attuale, incertezze circa la capacità dell’impresa di proseguire la propria attività in continuità aziendale in conformità a quanto previsto dallo IAS1. I criteri di valutazione adottati sono coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e di significatività dell’informa- zione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modi- fiche rispetto all’esercizio precedente. Con riferimento a tale principio si evidenzia che, a partire dal 1 gennaio 2014, l’entrata in vigore del nuovo im- pianto regolamentare noto come Basilea 3, oltre alla evoluzione degli aggregati economico-patrimoniali attesa per il 2014, determinerà un fabbisogno di capitale aggiuntivo rispetto alle grandezze in essere al 31 dicembre 2013. Conseguentemente, al fine di mantenere l’equilibrio patrimoniale ed il rispetto dei requisiti prudenziali vigilanza, la Banca, sulla base delle stime effettuate di concerto con la Capogruppo, ha attivato un processo di adeguamento pa- trimoniale, deliberando l’emissione di un prestito obbligazionario TIER II per nominali 250 milioni di euro entro il primo trimestre 2014 e la realizzazione di un aumento di capitale di 200 milioni di euro entro i termini previsti dalle norme di riferimento. La Capogruppo, che ha espresso parere favorevole all’avvio di tale processo di rafforzamento patrimoniale con delibera del Consiglio di Amministrazione del 20 febbraio 2014, ha sottoscritto integralmente il pre- stito obbligazionario subordinato emesso in data 14 marzo 2014 ed ha manifestato la volontà di sottoscrivere l’au- mento di capitale non appena definiti i termini e le modalità.

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SEZIONE 3 - RISCHI ED INCERTEZZE CONNESSI ALL’UTILIZZO DI STIME

In conformità agli IFRS, la Direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l’ap- plicazione dei principi contabili e gli importi di attività e passività e di costi e ricavi rilevati in bilancio, nonché sul- l’informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle at- tività e delle passività che non sia facilmente desumibile da altre fonti. In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2013 (in continuità con quanto applicato nel precedente esercizio), così come previsto dai principi contabili e dalle nor- mative di riferimento sopra richiamati. Detti processi di stima sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti ed anch’essi sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valu- tazione. L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione di valutazioni sog- gettive. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Tali stime e valutazioni sono difficili e portano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto illustrato sull’argomento al precedente punto “Utilizzo di stime ed assunzioni nella predi- sposizione del bilancio d’esercizio” di cui alla Sezione 1, par. 17 “Altre Informazioni”, Parte A.2 “Parte relativa alle politiche contabili”.

A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE

La Banca non ha applicato l’emendamento ai principi contabili IAS 39 e IFRS 7 “riclassificazione di attività finan- ziarie” emesso il 13 ottobre 2010 dallo IASB ed omologato dalla Commissione Europea il 15 ottobre 2010 con re- golamento n. 1004/2010. Pertanto non è stato effettuato alcun trasferimento né negli esercizi precedenti né nell’esercizio corrente.

114 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA Di seguito l’informativa relativa alle tecniche di valutazione ed agli input utilizzati per le valutazioni relative alle at- tività e passività che sono valutate al fair value nello stato patrimoniale su base ricorrente e su base non ricorrente (quest’ultime essenzialmente attività in via di dismissione ai sensi dell’IFRS5).

A.4.1a Livello di fair value 2: tecniche di valutazione e input utilizzati Fair value 31/12/2013

Voci finanz. detenute Attività negoziazione per la finanz. Attività al fair value valutate finanz. disponibili Attività per la vendita Derivati di copertura finanz. detenute Passività negoziazione per la finanz. Passività al fair value valutate Derivati di copertura Tipologie di Tecnica valutazione Input utilizzati Bonds Discounted Cash Flow Curva dei tassi, Curve CDS Basi(yield), Curve Inflazione Bonds Strutturati Discounted Cash Flow Curva dei tassi, Curve CDS Titoli di Debito 1.592.766 - 135.959 X - - X Basi(yield), Curve Inflazione + parametri necessari per valorizzare la componente opzionale Bonds Prezzo di mercato Prezzo di mercato Prezzo di mercato Prezzo di mercato Titoli di Capitale 11 - 22.766 X X X X Discount cash flow Prezzi azioni, beta settore, tasso risk free Net asset adjusted Fair value asset Quote di OICR 2.880 - 1.541 X X X X Prezzo di mercato Prezzo di mercato Finanziam./Debiti 5.960.141 - - X 14.370.521 X X Pricing Esterno/altre tecniche Rivalutazioni periodiche IR/Asset/Currency Swaps Discounted Cash Flow Curva dei tassi, Curve CDS, Basi(yield), Curve Inflazione, Tassi di cambio, Correlazione Tassi Total return swaps Discounted Cash Flow Prezzi Obbligazioni, Curva dei tassi, Tassi di Cambio Equity swaps Discounted Cash Flow Prezzi Azioni, Curva dei tassi, Tassi di Cambio Forex Singlename Plain Option Pricing Model Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex Forex Singlename Pricing Model Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex(Superficie) Forex Multiname Option Pricing Model Curva dei tassi, Tassi di cambio, Volatilità Forex, Correlazione Derivati Finanziari 8.061.775 X X - 6.278.438 X 1.369 Equity Singlename Plain Option Pricing Model Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity Equity Singlename Exotic Option Pricing Model Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie), Parametri Modelli Equity Multiname Plain Option Pricing Model Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity Equity Multiname Exotic Option Pricing Model Curva dei tassi, prezzi azioni, Tassi di cambio, Volatilità Equity (superficie), Parametri Modelli, Correlazioni Quanto, Correlazioni Equity/Equity Tasso Plain Option Pricing Model Curva dei tassi, Curve Inflazione, prezzi obbligazioni, Tassi di cambio, VolatilitàTasso, Correlazioni tassi Operazioni in valuta Prezzo di mercato Prezzo di mercato, Swap Point Credit Index Prezzo di Mercato Prezzo di mercato Default swaps Discounted Cash Flow Curve CDS, Curva Dei Tassi Derivati Creditizi 1.233.079 X X - 1.260.146 X - Cdo tranche Discounted Cash Flow Prezzo di mercato, Basi, Curve CDS, Base Correlation, Curva Dei Tassi Totale attività 16.850.652 - 160.266 - Totale passività 21.909.105 - 1.369

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A.4.1b Livello di fair value 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Fair value 31/12/2013

Voci finanz. detenute Attività negoziazione per la finanz. Attività al fair value valutate finanz. disponibili Attività per la vendita non correnti e Attività in via gruppi di attività di dismissione finanz. detenute Passività per la negoziazione finanz. Passività al fair value valutate Derivati di copertura Tipologie di Tecnica valutazione Input non osservabili Range (media ponderata) Bonds Discounted Cash Flow Basi di liquidità 0-100 bps: 0,25-0,75 Bonds Discounted Cash Flow Componenti Collaterali 1-5 fattore Titoli di Debito 13.955 - 39.325 - - - X moltiplica- tivo base benchmark Bonds Pricing Esterno Quotazioni Offerte 0-5 Euromln Pricing Esterno Quotazioni Offerte 1punto bid-ask spread Discount cash flow Prezzi azioni, beta Titoli di Capitale - - 4.759 4.028 X X X settore, tasso risk free Net asset adjusted Fair value asset stime interne Equity Exotic Option Pricing Model Rischio Modello Nessuna Dinamica Smile Derivati Finanziari 488 X X X 13.133 X - Patti di riacquisto Option Pricing Model Percentuale di rientro da 3,40%-4,80%, secondario. Quata di 70%-100% rientro gestibile ex-patto Cdo tranche Discounted Cash Flow Base Correlation tra 0,25-0,75, Derivati Creditizi - X X X - X - componenti basket, 10%/+50% Livelli CDS sottostanti Totale attività 14.443 - 44.084 4.028 Totale passività 13.133 - -

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Limitatamente al Livello 3, si evidenzia che nella categoria “Titoli di Debito” sono ricomprese alcune posizioni in Structured Credit Bond (circa 9 milioni di euro), Asset Backed Securities (circa 5 milioni di euro) e il titolo XS0562139450 (Impregilo 10/15 6,526). Sono tutti valutati con la tecnica del discounted cash flow model, il cui input non osservabile risulta essere lo spread di liquidità con cui scontare i flussi attesi . Le prime due posizioni sono di esi- guo importo e valutate prudenzialmente. Per quanto riguarda gli ABS, tali strumenti sono stati o venduti nei primi mesi del 2014 o riclassificati nel livello 2, data l’individuazioni di comparable quotati. Per il titolo XS0562139450 la sen- sibilità della posizione rispetto al range del parametro non osservabile risulta essere pari a circa 1 milione di euro. Nella categoria “Derivati finanziari” sono ricompresi i derivati il cui market value dipende da parametri non osser- vabili, in particolare dalla dinamica dello smile. Rivalutando tali posizioni con modelli che trattano diversamente tale parametro, da “nessuna dinamica” (Black&Scholes) a “volatilità stocastica” (Heston Model), si ottiene una variazione del market value inferiore ai 3 milioni di euro. Nella voce “Titoli di capitale” sono ricomprese le partecipazioni classificate nelle “Attività Finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40” valutate al costo e le quote partecipative classificate nelle “Attività non correnti e gruppi di at- tività in via di dismissione” valutate al net asset adjusted, per le quali, data l’assenza di un market based approach nella valutazione, sono state classificate a livello 3. Tali posizioni ammontano complessivamente a 5,4 milioni di euro.

A.4.3 Gerarchia del fair value Nella determinazione del fair value di uno strumento finanziario, l’IFRS 13 stabilisce una gerarchia di criteri basata sull’origine, sulla tipologia e sulla qualità delle informazioni utilizzate nel calcolo. Tale classificazione ha l’obiettivo

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di stabilire una gerarchia in termini di affidabilità del fair value in funzione del grado di discrezionalità applicato dalle imprese, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i par- tecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione (pricing) della medesima attività/passività. Obiettivo della ge- rarchia è anche quello di incrementare la coerenza e la comparabilità nelle valutazioni al fair value. Si illustrano di seguito i tre diversi livelli di valutazione previsti dall’emendamento richiamato, la cui scelta non è op- zionale, dovendo applicare i livelli indicati in ordine gerarchico: Livello 1 (effective market quotes) In tale livello gli input sono rappresentati da prezzi quotati (non modificati) in mercati attivi per strumenti per attività o passività identiche, alle quali si può accedere alla data di valutazione. Livello 2 (comparable approach) Nel presente livello vi rientrano quegli strumenti per i quali ai fini della valutazione si dispone di prezzi quotati in mercati attivi per attività o passività finanziarie similari oppure di prezzi calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi sono basati su parametri osservabili (direttamente o indirettamente) sul mercato. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mer- cato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore. Livello 3 (mark-to-model approach) Questo livello, invece, è utilizzato quando si dispongono prezzi calcolati attraverso tecniche di valutazione dove al- meno un input significativo è basato su parametri non osservabili. Per determinare le modalità di classificazione delle attività al Livello 1 del fair value, la Banca, in linea con le policy della Capogruppo, ha utilizzato per talune categorie di strumenti finanziari la presenza di mercati regolamentati. La classificazione in un mercato attivo viene, comunque, vincolata al superamento di determinati requisiti stabiliti ad hoc per ciascuna tipologia di strumento finanziario. In particolare titoli azionari e obbligazionari (ad eccezione di titoli so- vranazionali plain vanilla emessi in hard currency e Titoli di Stato del G10 e della Spagna, per i quali si è ritenuto di non dover eseguire test di significatività sui prezzi data l’ampiezza e lo spessore dei mercati in cui sono quotati) ven- gono sottoposti a periodici test al fine di verificare la presenza di diversi elementi come bid-ask spread contenuti, la presenza di numerosi contributori di prezzo, l’assenza di quotazioni invarianti nel tempo che ne dimostrino la liqui- dità sufficiente a renderne possibile la classificazione a Livello 1. Nello specifico, derivati listati, tassi di cambio e quote di OICR (limitatamente a SICAV e fondi comuni d’investimento) sono considerati di livello 1. Tutti gli altri strumenti finanziari (derivati otc, Fondi Hedge, Fondi Private Equity, assetti partecipativi valutati al fair value) e gli stessi strumenti che non superano i test di liquidità e significatività di prezzo, vengono di norma inseriti all’interno del Livello 2. Qualora taluni strumenti presentassero peculiarità tali da poter essere valutati solo con l’ausilio di modelli di valu- tazione che si avvalgono di input non osservabili sul mercato e/o assunzioni proprie del valutatore (entity specific) vengono classificati a Livello 3. Il metodo di valutazione definito per uno strumento viene adottato con continuità nel tempo ed è modificato solo a seguito di variazioni rilevanti nelle condizioni di mercato o soggettive dell’emittente lo strumento finanziario. Quale policy di Gruppo, le eventuali migrazioni dello stesso strumento finanziario tra i Livelli 1 e 2 sono da motivarsi con le mutate condizioni, sia in miglioramento che in peggioramento, di liquidità e di significatività di prezzo che de- termino o meno il superamento dei periodici test eseguiti. La migrazione da e verso il Livello 3, invece, può dipen- dere dal modificarsi delle condizioni di osservabilità dei parametri incogniti, nonché dall’adozione di diverse tecniche valutative (modelli, repliche,ecc.). In particolare per le variazioni riferite alla voce 40 attivo patrimoniale “Attività fi- nanziarie disponibili per la vendita” si rileva un incremento della consistenza del Livello 3 di fair value nei titoli di capitale a causa della modifica dei criteri di classificazione delle partecipazioni, che vengono inserite in tale livello di fair value quando sono valutate al costo rettificato; prescindendo quindi da valorizzazioni basate su parametri di mercato.

117 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

Attività/Passività 31/12/2013 31/12/2012 misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.716.229 16.850.652 14.443 6.384.940 19.285.858 5.172 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 168.299 44.084 283 193.073 42.706 4. Derivati di copertura 5. Attività materiali 6. Attività immateriali Totale 6.716.229 17.018.951 58.527 6.385.223 19.478.931 47.878 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 3.355.075 21.909.105 8.443 3.658.474 23.716.066 13.133 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura 1.369 2.071 Totale 3.355.075 21.910.474 8.443 3.658.474 23.718.137 13.133

Come si rileva dalla tabella, gli strumenti classificati nel livello 3, che presentano la maggiore discrezionalità nella determinazione del fair value, rappresentano una quota contenuta del complessivo portafoglio in entrambi i bilanci, 2013 e 2012.

118 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività Attività Attività Derivati Attività Attività finanziarie finanziarie finanziarie di materiali immateriali detenute valutate disponibili copertura per la al fair value per la negoziaz. vendita 1. Esistenze iniziali 5.172 42.706 2. Aumenti 21.502 7.346 2.1 Acquisti 5.053 1.600 2.2 Profitti imputati a: 2.2.1 Conto economico 16.449 - di cui plusvalenze 6.396 2.2.2 Patrimonio netto 3.995 2.3 Trasferimenti da altri livelli 1.751 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 12.230 5.968 3.1 Vendite 3.2 Rimborsi 11.000 1.220 3.3 Perdite imputate a: 3.3.1 Conto economico 1.230 4.748 - di cui minusvalenze 1.216 2.373 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti da altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 14.444 44.084

119 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)

Passività Passività Derivati finanziarie finanziarie di detenute valutate copertura per la al fair value negoziaz. 1. Esistenze iniziali 13.133 2. Aumenti 5.824 2.1 Emissioni 2.2 Perdite imputate a: 2.2.1 Conto economico 5.824 - di cui minusvalenze 1.890 2.2.2 Patrimonio netto 2.3 Trasferimenti da altri livelli 2.4 Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 10.514 3.1 Rimborsi 3.2 Riacquisti 3.3 Profitti imputati a: 3.3.1 Conto economico 10.514 - di cui plusvalenze 7.741 3.3.2 Patrimonio netto 3.4 Trasferimenti da altri livelli 3.5 Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 8.443

120 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Bilancio al 31/12/2013 Attività/Passività non misurate al Valore di Fair value Fair value Fair value fair value o misurate al fair value bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute fino a scadenza 2. Crediti verso banche 6.185.758 6.185.758 3. Crediti verso la clientela 13.069.982 3.050.114 10.309.386 4. Partecipazioni 10.051 12.466 5. Attività materiali detenute a scopo di investimento 13.971 20.918 6. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 1.700 4.028 Totale 19.281.462 0 9.235.872 10.346.798 1. Debiti verso banche 8.016.938 8.016.938 2. Debiti verso clientela 8.604.046 8.604.046 3. Titoli in circolazione 70.552 70.001 4. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 Totale 16.691.536 0 16.690.985 0

Bilancio al 31/12/2012 Attività/Passività non misurate al Valore di Fair value Fair value Fair value fair value o misurate al fair value bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 su base non ricorrente 1. Attività finanziarie detenute fino a scadenza 2. Crediti verso banche 7.205.651 7.205.651 3. Crediti verso la clientela 13.919.551 3.030.964 11.554.010 4. Partecipazioni 20.113 23.537 5. Attività materiali detenute a scopo di investimento 14.271 21.612 6. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 972 3.086 Totale 21.160.558 0 10.236.615 11.602.245 1. Debiti verso banche 7.827.291 8.349.527 2. Debiti verso clientela 10.591.773 11.190.580 3. Titoli in circolazione 106.616 106.281 4. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 Totale 18.525.680 0 19.646.388 0

121 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.5 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”

La determinazione del fair value degli strumenti finanziari, in situazioni di mercato non attivo, avviene utilizzando una tecnica di valutazione, come indicato nello IAS 39, paragrafi AG74-AG79. Il medesimo principio sancisce pe- raltro che la migliore prova del fair value di uno strumento è rappresentato al momento della rilevazione iniziale dal prezzo della transazione (ossia il fair value del corrispettivo dato o ricevuto), a meno che non siano rispettate le con- dizioni di cui al paragrafo AG 76 dello stesso IAS 39. La conseguenza potenziale, accentuata in determinate situazioni di mercato e per prodotti particolarmente com- plessi e illiquidi, è il manifestarsi di una differenza tra il fair value dell’attività o della passività finanziaria all’atto della rilevazione iniziale e l’importo che sarebbe stato determinato alla stessa data utilizzando la tecnica di valutazione prescelta. La differenza, provento/onere, è da rilevare immediatamente alla prima valutazione successiva alla “ini- tial recognition”: tale “fenomeno” è denominato “day one profit/loss”. Esulano da tale concetto i profitti derivanti dall’intermediazione caratteristica delle banche d’investimento laddove l’arbitraggio tra mercati e prodotti diversi, in presenza di posizioni di rischio contenute e gestite a libro, conduce alla formazione di un margine commerciale volto a remunerare l’intermediario per il servizio reso e per l’assunzione dei rischi finanziari e creditizi. Durante l’esercizio non si sono presentate casistiche da rilevare e da gestire secondo i criteri sopra esposti.

122 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte B Informazioni sullo Stato Patrimoniale

ATTIVO

Sezione 1 - CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE - VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31/12/2013 31/12/2012 a. Cassa -1 b. Depositi liberi presso Banche Centrali Totale 01

123 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 2 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE - Voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 6.369.822 1.592.766 13.955 6.079.127 2.423.942 3.871 1.1 Titoli strutturati 253 338.851 1 345 385.881 1 1.2 Altri titoli di debito 6.369.569 1.253.915 13.954 6.078.782 2.038.061 3.870 2. Titoli di capitale 96.417 11 104.224 3. Quote di O.I.C.R. 16.383 2.880 14.187 25.413 4. Finanziamenti 5.960.141 4.494.313 4.1 Pronti contro termine 5.960.141 4.494.313 4.2 Altri Totale A 6.482.622 7.555.798 13.955 6.197.538 6.943.668 3.871 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 233.607 8.061.775 488 187.402 10.769.697 1.301 1.1 di negoziazione 233.607 8.061.775 488 187.402 10.769.697 1.301 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati su crediti 1.233.079 1.572.493 2.1 di negoziazione 1.233.079 1.572.493 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale B 233.607 9.294.854 488 187.402 12.342.190 1.301 Totale (A+B) 6.716.229 16.850.652 14.443 6.384.940 19.285.858 5.172

Nota: La tabella sopra riportata ricomprende le valutazioni delle operazioni fuori bilancio e la componente cedolare maturata. Le attività deteriorate, ricomprese nella sottovoce “Titoli di debito - 1.2 Altri titoli di debito”, ammontano a 514 migliaia di euro fra cui titoli obbligazionari emessi da Lehman Brothers Holdings Inc. per 270 migliaia di euro e titoli dello Stato Argentino per 189 migliaia di euro. Nella sottovoce “Derivati finanziari - 1.1 di negoziazione” sono rilevati i differenziali scaduti per contratti derivati otc stipulati con la clientela corporate per un importo netto di 1.147 migliaia di euro (654 migliaia di euro al 31 dicembre 2012). Le rettifi- che di valore specifiche su derivati deteriorati ammontano complessivamente a 41.333 migliaia di euro (30.398 migliaia di euro al 31/12/2012), di cui 17.439 migliaia di euro per esposizioni verso clientela in sofferenza (9.902 al 31/12/2012) e 5.443 migliaia di euro ad incaglio (10.751 al 31/12/2012).

124 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.1.a Dettaglio dei titoli di debito: titoli strutturati

Titoli di debito strutturati 31/12/2013 31/12/2012 - Index Linked 228.204 153.720 - Reverse convertible - Convertibili - Credit linked notes 11 - Equity Linked 14.410 16.621 - Step - up, Step - down 2.104 2.165 - Dual Currency - Drop Lock - Target redemption note - Cap Floater - Reverse Floater 7.996 9.078 - Corridor - Commodity 27.683 41.227 - Fund Linked 57.481 152.678 - Inflation 973 1.340 - Altri253 9.397 Totale 339.105 386.227

2.1.b Dettaglio dei titoli di debito: attività subordinate

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 - Titoli di debito 145.833 133.333 - Finanziamenti altri Totale 145.833 133.333

125 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 A. ATTIVITÀ PER CASSA 1. Titoli di debito 7.976.544 8.506.940 a) Governi e Banche Centrali 5.930.572 5.633.533 b) Altri enti pubblici 5 4 c) Banche 1.464.380 2.381.599 d) Altri emittenti 581.587 491.804 2. Titoli di capitale 96.427 104.224 a) Banche 3.376 15.332 b) Altri emittenti 93.051 88.892 - imprese di assicurazione 18.878 1.122 - società finanziarie 4.108 5.858 - imprese non finanziarie 70.065 81.912 - altri 3. Quote di OICR 19.263 39.600 4. Finanziamenti 5.960.141 4.494.313 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche 2.994.837 2.379.846 d) Altri soggetti 2.965.304 2.114.467 Totale A 14.052.375 13.145.077 B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche 5.593.919 7.796.595 - fair value b) Clientela 3.935.030 4.734.298 - fair value Totale B 9.528.949 12.530.893 Totale (A+B) 23.581.324 25.675.970

Nota: La voce “A. Attività per cassa”, di cui “1. Titoli di debito - a) Governi e Banche Centrali” è composta prevalentemente (per un ammontare di 5.879.877 migliaia di euro) da titoli di stato italiani con scadenze così suddivise: 1.955.729 migliaia di euro entro un anno; 2.438.942 migliaia di euro da oltre 1 anno a 5 anni; 1.356.114 migliaia di euro da oltre 5 anni a 10 anni. Il saldo della voce “A. Attività per cassa”, di cui “1. Titoli di debito - c) Banche” al 31 dicembre 2013 è notevolmente inferiore rispetto all’importo riferito all’esercizio precedente, per effetto di rimborsi di titoli di debito emessi dal Gruppo BMPS, aventi scadenza 2013 (783.080 migliaia di euro). L’importo indicato alla voce “B. Strumenti Derivati”, di cui “b) Clientela”, ricomprende 446.230 migliaia di euro quale esposi- zione verso LCH (London Clearing House), contro 1.343.328 migliaia di euro rilevati al 31 dicembre 2012. La contrazione è frutto dell’attività di compensazione e di cancellazione dei deals in essere aventi contenuti e medesimi profili di rischio totalmente pa- reggiati (portfolio compression), in continuità con la policy di efficientamento della gestione amministrativa di tali strumenti e al contempo di riduzione dei rischi operativi avviata già nel precedente esercizio.

126 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.2.a Quote di O.I.C.R.: composizione per principali categorie

Categorie / Valori 31/12/2013 31/12/2012 a. Azionari 121 716 b. Obbligazionari 255 237 c. Bilanciati 7.471 7.262 d. Hedge Fund 18.877 e. Private Equity f. Immobiliari g. Altri 11.416 12.508 Totale 19.263 39.600

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue

Titoli di Titoli di Quote di Finanzia- Totale debito capitale OICR menti A. Esistenze iniziali 8.506.940 104.224 39.600 4.494.313 13.145.077 B. Aumenti 125.243.701 568.124 644.833 147.095.286 273.551.944 B1. Acquisti 121.855.337 541.009 378.479 146.985.276 269.760.101 B2. Variazioni positive di fair value 109.865 5.293 2.083 117.241 B3. Altre variazioni 3.278.499 21.822 264.271 110.010 3.674.602 C. Diminuzioni 125.774.097 575.921 665.170 145.629.458 272.644.646 C1. Vendite 121.178.471 561.935 337.635 145.571.482 267.649.523 C2. Rimborsi 926.725 926.725 C3. Variazioni negative di fair value 99.758 91 6.846 106.695 C4. Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni 3.569.143 13.895 320.689 57.976 3.961.703 D. Rimanenze finali 7.976.544 96.427 19.263 5.960.141 14.052.375

Nota: le sottovoci B3 e C5 delle colonne “titoli di debito” e “titoli di capitale” includono gli utili e le perdite da negoziazione, i ratei sugli scarti di emissione e sugli interessi cedolari, gli effetti derivanti dall’oscillazione cambi e le componenti relative agli sco- perti tecnici, quest’ultime rilevate alla voce “Passività finanziarie di negoziazione” nello stato patrimoniale passivo; mentre quelle della colonna “finanziamenti” includono i ratei per prestito titoli e pronti contro termine di competenza maturati al 31 dicem- bre 2013.

Sezione 3 - ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - Voce 30

La Banca non detiene nel presente esercizio (così come al 31 dicembre 2012) strumenti finanziari classificati in tale categoria, nel rispetto delle linee guida fissate dal C.d.A. in data 19 dicembre 2007.

127 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 4 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA - Voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 135.959 39.325 130.278 37.705 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 135.959 39.325 130.278 37.705 2. Titoli di capitale 22.766 4.759 283 61.177 5.001 2.1 Valutati al fair value 22.766 1.396 283 61.177 2.2 Valutati al costo 3.363 5.001 3. Quote di O.I.C.R. 1.541 1.618 4. Finanziamenti Totale 160.266 44.084 283 193.073 42.706

Nota: sui titoli di debito indicati nel livello 3, per entrambi i periodi posti a raffronto, è in essere una copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse (fair value hedge), copertura effettuata tramite contratti derivati di tipo . La diminuzione del livello 2, in particolare della sottovoce 2. “Titoli di capitale”, è attribuibile principalmente alla svalutazione della quota azionaria detenuta in Fenice Holding, per un importo complessivo di 29.033 migliaia di euro.

4.1.a Dettaglio dei titoli di debito: titoli strutturati

La Banca non detiene alcun titolo strutturato in tale categoria

4.1.b Attività finanziarie disponibili per la vendita: attività subordinate

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 - Titoli di debito 135.959 130.278 - Finanziamenti Totale 135.959 130.278

128 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Titoli di debito 175.284 167.983 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche 134.755 128.356 d) Altri emittenti 40.529 39.627 2. Titoli di capitale 27.525 66.461 a) Banche b) Altri emittenti 27.525 66.461 - imprese di assicurazione - società finanziarie 133 338 - imprese non finanziarie 27.392 66.123 - altri 3. Quote di OICR 1.541 1.618 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 204.350 236.062

4.2.a Quote di O.I.C.R.: Composizione per principali categorie

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a. Azionari b. Obbligazionari c. Bilanciati d. Hedge Funds e. Private Equity f. Immobiliari 1.541 1.618 g. Altri Totale 1.541 1.618

129 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value 39.325 37.705 a) rischio di tasso di interesse 39.325 37.705 b) rischio di prezzo c) rischio di cambio d) rischio di credito e) più rischi 2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari a) tasso di interesse b) tasso di cambio c) altro Totale 39.325 37.705

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

Titoli di Titoli di Quote di Finanzia- Totale debito capitale OICR menti A Esistenze iniziali 167.983 66.461 1.618 236.062 B. Aumenti 69.841 38.829 108.670 B1. Acquisti 64.325 1.869 66.194 B2. Variazioni positive di fair value 2.429 33 2.462 B3. Riprese di valore 36.906 36.906 - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto 36.906 36.906 B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni 3.087 21 3.108 C. Diminuzioni 62.540 77.765 77 140.382 C1. Vendite 41.969 2.700 44.669 C2. Rimborsi 1.220 1.220 C3. Variazioni negative di fair value 18.718 36.906 77 55.701 C4. Svalutazioni da deterioramento 36.906 36.906 - imputate al conto economico 36.906 36.906 - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni 1.853 33 1.886 D. Rimanenze finali 175.284 27.525 1.541 204.350

Nota: alla riga “B3. Riprese di valore - imputate al patrimonio netto” ed alla riga “C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico” sono ricomprese le seguenti rettifiche di valore: i) 29.033 migliaia di euro riferite a Fenice Holding (per maggiori det- tagli si rinvia alla nota in calce alla Sezione 4 “Attività disponibili per la vendita” della parte B di Nota Integrativa); ii) 2.349 mi- gliaia di euro connesse a Targetti Poulson S.p.A.; iii) 2.096 migliaia di euro relative a S.T.B. S.p.A.; iv) 1.045 migliaia di euro attribuibili a Marina di Stabia; iv) restanti 2.383 migliaia di euro effettuate su altre 11 titoli azionari. Nelle righe “B5. Altre varia- zioni” e “C6. Altre variazioni” sono rilevati i risultati di cessione, oltre alla componente interessi maturata nel periodo.

130 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 5 - ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA - VOCE 50

La Banca al 31 dicembre 2013 (così come al 31 dicembre 2012) non detiene strumenti finanziari classificati in tale categoria, nel rispetto delle linee guida fissate dal C.d.A. in data 19 dicembre 2007.

Sezione 6 - CREDITI VERSO BANCHE - VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Totale 31/12/2013 Valore di Livello Fair value Livello Bilancio 1 Livello 2 3 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi Vincolati X X X 2. Riserva obbligatoria X X X 3. Pronti contro termine X X X 4. Altri X X X B. Crediti verso banche 6.185.758 1. Finanziamenti 6.185.758 6.185.758 1.1 Conti correnti e depositi liberi 180.813 X X X 1.2 Depositi vincolati 5.196.286 X X X 1.3 Altri finanziamenti: 808.659 X X X - Pronti contro termine attivi X X X - Leasing finanziario X X X - Altri 808.659 X XX 2. Titoli di debito 2.1 Titoli strutturati X X X 2.3 Altri titoli di debito X X X Totale 6.185.758 6.185.758

La Banca non detiene crediti verso banche deteriorati (così come al 31 dicembre 2012).

Nota: La sottovoce B. “Crediti verso banche - 1.2. Depositi vincolati” comprende: • 3.466 migliaia di euro (3.859 migliaia di euro nell’esercizio 2012) quale riserva obbligatoria assolta in via indiretta (tramite la Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena); • 4.630.948 migliaia di euro (5.146.715 migliaia di euro a fine 2012) quali collaterali per operazioni di prestito titoli con la clientela del Gruppo BMPS, vincolati a loro favore. La sottovoce B. “Crediti verso Banche - 3. Altri finanziamenti: 3.3 altri” è composta prevalentemente da crediti quali collaterali versati secondo gli accordi CSA sottoscritti con le controparti (che differiscono da quelli illustrati al punto precedente, in quanto la controparte ne ha la piena disponibilità), per attività di prestito titoli in pool e non, per derivati otc e listed e per pronti contro termine (quest’ultimi a titolo di marginazioni aggiuntive). Si informa altresì che la Banca detiene un titolo di debito subordinato per nominali 6.000 migliaia di euro emesso da Banca Popolare di Garanzia, la quale è stata sottoposta alla procedura di liqui- dazione coatta amministrativa con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 16 dicembre 2009. La posizione è attualmente classificata a sofferenza ed è stata oggetto di una rettifica di valore pari al totale del suo valore contabile.

131 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Totale 31/12/2012 Valore di Livello Fair value Livello Bilancio 1 Livello 2 3 A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi Vincolati X X X 2. Riserva obbligatoria X X X 3. Pronti contro termine X X X 4. Altri X X X B. Crediti verso banche 7.205.651 1. Finanziamenti 7.205.651 7.205.651 1.1 Conti correnti e depositi liberi 227.528 X X X 1.2 Depositi vincolati 5.717.752 X X X 1.3 Altri finanziamenti: 1.260.371 X X X - Pronti contro termine attivi X X X - Leasing finanziario X X X - Altri 1.260.371 X XX 2. Titoli di debito 2.1 Titoli strutturati X X X 2.3 Altri titoli di debito X X Totale 7.205.651 7.205.651

6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica Nessuna attività finanziaria classificata in questa categoria è oggetto di copertura specifica.

6.3 Leasing finanziario Nessun contratto in essere.

132 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 7 - CREDITI VERSO CLIENTELA - Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Totale 31/12/2013 Valore di bilancio Fair value Tipologia operazioni/Valori Bonis Deteriorati acquistati altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 Finanziamenti 8.686.700 4.322.292 0 2.990.624 10.307.886 1. Conti correnti 28 XXX 2. Pronti contro termine attivi XXX 3. Mutui 8.135.733 4.322.292 XXX 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 2.541 XXX 5. Leasing finanziario XXX 6. Factoring XXX 7. Altri finanziamenti 548.398 XXX Titoli di debito 59.843 1.148 59.490 1.500 8. Titoli strutturati XXX 9. Altri titoli di debito 59.843 1.148X X X Totale 8.746.543 4.323.440 0 3.050.114 10.309.386

Nota: La sottovoce 9 “Altri titoli di debito” ricomprende le esposizioni rivenienti da una operazione di cartolarizzazione propria, inte- ramente sottoscritte dall’Originator (MPSCS), finalizzata a garantire una riserva di liquidità al veicolo. Al 31 dicembre 2013 tale esposizione ammonta a 58.343 migliaia di euro (63.778 migliaia di euro al 31 dicembre 2012). I crediti verso il veicolo “Siena SME 11-1”, relativi ai flussi incassati dal veicolo a fronte dei crediti cartolarizzati che dovranno essere riversati all’Originator, sono rilevati nella sottovoce 7. “Altri finanziamenti” ed ammontano a 41.483 migliaia di euro (45.895 migliaia di euro al 31 dicem- bre 2012).

133 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Totale 31/12/2012 Valore di bilancio Fair value Tipologia operazioni/Valori Bonis Deteriorati acquistati altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 Finanziamenti 10.519.875 3.333.257 2.966.045 11.552.510 1. Conti correnti 24 XXX 2. Pronti contro termine attivi XXX 3. Mutui 9.877.986 3.333.257 XXX 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 2.380 XXX 5. Leasing finanziario XXX 6. Factoring XXX 7. Altre finanziamenti 639.485 XXX Titoli di debito 65.278 1.141 64.919 1.500 8. Titoli strutturati XXX 9. Altri titoli di debito 65.278 1.141 XXX Totale 10.585.153 3.334.398 3.030.964 11.554.010

7.1.a Crediti verso clientela: dettaglio attività deteriorate

Categoria/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Sofferenze 2.091.365 1.748.574 2. Incagli 1.052.110 970.737 3. Esposizioni ristrutturate 312.401 164.312 4. Esposizioni scadute 867.564 450.775 Totale valore di bilancio 4.323.440 3.334.398

7.1.b Crediti verso clientela: dettaglio altri finanziamenti

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Crediti per collaterali 391.758 435.302 2. Depositi per erogazione di operazioni di credito fondiario 49.880 80.378 3. Crediti verso società veicolo per retrocessione incassi su crediti 41.483 45.895 4. Altri 65.277 77.910 Totale 548.398 639.485

Nota: La sottovoce 1. “Crediti per collaterali” è relativa all’attività di prestito titoli in pool e non, per derivati otc e listed e per pronti contro termine (quest’ultimi a titolo di marginazioni aggiuntive), come da accordi CSA assunti tra le parti.

134 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

31/12/2013 31/12/2012 Tipologia operazioni/Valori Bonis Deteriorati Bonis Deteriorati acquistati altri acquistati altri 1. Titoli di debito: 59.843 1.148 65.278 1.141 a) Governi b) Altri enti pubblici c) Altri emittenti 59.843 1.148 65.278 1.141 - imprese non finanziarie 1.500 1.148 1.500 1.141 - imprese finanziarie 58.343 63.778 - assicurazioni - altri 2. Finanziamenti verso: 8.686.700 4.322.292 10.519.875 3.333.257 a) Governi 8.975 8.159 b) Altri enti pubblici 14.100 16.357 c) Altri soggetti 8.663.625 4.322.292 10.495.359 3.333.257 imprese non finanziarie 7.463.550 4.234.565 9.225.623 3.238.876 imprese finanziarie 1.035.810 14.264 1.079.075 35.900 assicurazioni 39.975 48.543 altri 124.290 73.463 142.118 58.481 Totale 8.746.543 4.323.440 10.585.153 3.334.398

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Nessuna attività finanziaria classificata in questa categoria è oggetto di copertura specifica.

7.4 Leasing finanziario Nessun contratto in essere.

135 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 8 - DERIVATI DI COPERTURA - Voce 80

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

Sezione 9 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - Voce 90

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

136 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 10 - LE PARTECIPAZIONI - Voce 100

10.1 10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede Tipo di Quota % di Disponibilità Valore di rapporto partecipaz. voti % bilancio A. Imprese controllate in via esclusiva B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole 10.051 1. Immobiliare Centro Milano S.p.A. Milano collegamento 33,333 33,333 0 2. Agricola Merse S.r.l. Milano collegamento 20,000 20,000 5.004 3. Interporto Toscano SpA Livorno collegamento 19,001 19,001 4.268 4. Sviluppo Imprese Centro Italia S.p.A. Firenze collegamento 15,000 15,000 779 Totale (A+B+C) 10.051

10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: in- formazioni contabili

Denominazioni Totale Ricavi Utile Patrimoni Valore di Fair value attivo totali (perdita) o netto bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Imprese controllate in via esclusiva B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole 10.051 Immobiliare Centro Milano SpA (1) 27.337 - (61.837) (61.243) 0 Agricola Merse Srl 86.559 2.344 (4.316) 38.686 5.004 6.873 Interporto Toscano SpA (2) 185.513 10.025 64 17.309 4.268 4.268 Sviluppo Imprese Centro Italia SpA (3) 9.373 2.162 542 8.748 779 1.325 Totale (A+B+C) 10.051 0 0 12.466

Nota: I dati si riferiscono all’ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2012. (1) La partecipazione è stata interamente svalutata nel precedente esercizio essendovi obiettiva evidenza della perdita di valore che si ritiene sussista tuttora. (2) Il valore contabile della partecipazione è ridotto di 1.992 migliaia di euro, rispetto al valore esposto nel bilancio 2012, in quanto si è proceduto a rilevare una rettifica di valore di corrispondente importo, allineando il valore contabile al prezzo di emissione dell’aumento di capitale sociale realizzato dalla società nel 2013. (3) Il valore di bilancio è riferito alla quota azionaria rappresentativo del 15% di SICI SGR S.p.A., che la Banca manterrà quale proprio investimento; mentre il restante 14% è stato oggetto di trasferimento alla voce “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” (IFRS5).

137 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

10.3 Partecipazioni: variazioni annue

31/12/2013 31/12/2012 A. Esistenze iniziali 20.113 19.533 B. Aumenti 846 3.661 B1. Acquisti 3.661 B2. Riprese di valore B3. Rivalutazioni B4. Altre variazioni 846 C. Diminuzioni 10.908 3.081 C1. Vendite 8.188 C2. Rettifiche di valore 1.992 2.109 C3. Altre variazioni 728 972 D. Rimanenze finali 10.051 20.113 E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 4.101 2.149

Note al bilancio 2013. C1. Nel mese di marzo del 2013 la Banca ha ceduto la partecipazione detenuta nella RE.GE.IM. S.p.A.. La plusvalenza realiz- zata a seguito di tale cessione è esposta alla voce B4. “Altre variazioni”. C2. L’intero importo è attribuibile alla rettifica di valore della partecipata Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. (cfr. nota 2 del precedente par. 10.2). C3 Importo relativo al pacchetto azionario rappresentativo del 14% di SICI SGR S.p.A. trasferito alla voce “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” (IFRS5), per il quale è stato raggiunto un accordo per la vendita. Note al bilancio 2012. B1. Nel corso del 2012 i soci hanno apportato, pro quota, ulteriori mezzi propri sotto forma di aumento di capitale sociale (per 2 milioni di euro) e sotto forma di versamenti in conto capitale (per 7,2 milioni di euro). Tali apporti non sono ancora riflessi nel patrimonio netto indicato nella tabella (in quanto riferiti all’ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2011), mentre il valore con- tabile della partecipazione al 31 dicembre 2012 si è conseguentemente incrementato di 3,7 milioni di euro rispetto al valore ri- levato al 31 dicembre 2011. C2. Il valore contabile della partecipazione è ridotto di 2.110 migliaia di euro in quanto si è proceduto a rilevare una rettifica di valore di corrispondente importo, allineando il valore contabile alla corrispondente frazione di patrimonio netto contabile risul- tante dall’ultimo bilancio approvato (31 dicembre 2011) della partecipata, comprensivo della perdita di 1.541 migliaia di euro (a seguito della perdita rilevata nell’esercizio 2010 e pari a 997 migliaia di euro). C3. importo relativo al pacchetto azionario rappresentativo del 48% di MPS Venture SGR S.p.A. trasferito alla voce “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” (IFRS5), per il quale sono in corso trattative per la vendita.

138 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

10.4 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate

Alla data del bilancio non sussisteva nessuna partecipazione in società controllate.

10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte a influenza notevole

Agricola Merse S.r.l.: la Banca ha assunto un impegno massimo di 5.000 migliaia di euro quale eventuale integra- zione del prezzo di acquisto della partecipazione, al verificarsi di determinate condizioni contenute nell’accordo di investimento.

139 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 11 - ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 110

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Attività di proprietà 428 567 a) terreni b) fabbricati c) mobili 268 397 d) impianti elettronici 4 14 e) altre 156 156 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale 428 567

11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Totale 31/12/2013 Fair value Attività/Valori Valore di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Attività di proprietà 13.971 20.918 a) per recupero crediti b) altre - terreni 10.426 12.927 - fabbricati 3.545 7.991 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale 13.971 20.918

140 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Totale 31/12/2012 Fair value Attività/Valori Valore di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 1. Attività di proprietà 14.271 21.612 a) per recupero crediti b) altre - terreni 10.426 13.356 - fabbricati 3.845 8.256 2. Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Totale 14.271 21.612

11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Non vi sono attività materiali ad uso funzionale rivalutate.

11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Non vi sono attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.

141 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti Altre Totale elettronici A. Esistenze iniziali lorde 1.231 446 189 1.866 A.1 Riduzione di valore totali nette 834 432 33 1.299 A.2 Esistenze iniziali nette 397 14 156 567 B. Aumenti: B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Riprese di valore B.4 Variazione positive di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni: 129 10 139 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti 129 10 139 C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.4 Variazione negative di fair value imputate a: a) patrimonio netto b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento b) attività in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette 268 4 156 428 D.1 Riduzioni di valore totali nette 963 442 33 1.438 D.2 Rimanenze finali lorde 1.231 446 189 1.866 E. Valutazione al costo 268 4 156 428

Nota: la voce “altre” è riferita a beni d’arredo non ammortizzabili (in particolare opere d’arte).

142 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Terreni Fabbricati Totale A. Esistenze iniziali 10.426 3.845 14.271 B. Aumenti: B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.4 Variazione positive di fair value B.3 Riprese di valore B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni: 300 300 C.1 Vendite C.2 Ammortamenti 300 300 C.3 Variazione negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: a) immobili ad uso funzionale b) attività non correnti in via di dismissione C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 10.426 3.545 13.971 E. Valutazione al fair value 12.927 7.991 20.918

11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Alla data del bilancio non era stato assunto nessun impegno per acquisto di attività materiali.

143 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

11.6 Immobilizzazioni materiali: vita utile

Principali categorie di attività materiali anni Terreni e opere d’arte indefinita Fabbricati 33 Mobili 8 Macchine elettroniche ed ordinarie d’ufficio 5 Macchine elettroniche per trattamento dati 2 Autoveicoli 4 Telefonia 5

Prospetto delle rivalutazioni effettuate (art. 10 L. 72/83)

Immobili L. 576/75 L. 72/83 L. 408/90 L. 413/91 L. 342/00 L. 266/06 Firenze - via Scialoia, 47 180 336 237 Firenze - piazza D’Azeglio, 22 230 804 2.745 1.175 336 1.857 Firenze - piazza D’Azeglio, 26 319 173 4.638 1.109 3.670 Firenze - via della Mattonaia 97 Firenze - piazza Stazione (posto auto) 14 3 Totale 230 1.123 3.098 5.813 1.795 5.864

Sezione 12 - ATTIVITÀ IMMATERIALI - VOCE 120

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

144 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 13 - LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI - VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO

Fiscalità corrente La voce accoglie la stima del debito per passività correnti o riferibili ad operazioni relative a precedenti esercizi. Le attività per imposte correnti e le passività per imposte correnti sono esposte per saldo netto nella rispettiva voce pa- trimoniale a seguito della compensazione effettuata a livello della medesima imposta. Le attività fiscali correnti ammontano a 13.150 migliaia di euro, quali acconti IRAP versati con riferimento all’imposta di competenza dell’esercizio 2013 per un ammontare complessivo di 33.144 compensato con il debito stimato (espo- sto alla voce 80 del passivo) pari a 19.994 (quest’ultimo determinato secondo i criteri definiti dal Decreto Legge 133/2013). Si evidenzia che la misura dell’acconto IRAP relativo al periodo di imposta 2013 è stata innalzata al 130%. Al 31.12.2013 le passività fiscali correnti ammontano a migliaia di euro 4.280, e si riferiscono al debito per importo addizionale IRES (nella misura dell’8,5%) introdotta per il solo esercizio 2013 dalla Legge di Stabilità. Per effetto dell’adesione al consolidato fiscale nazionale in qualità di società consolidata, la Banca determina l’onere fiscale di propria pertinenza ed il corrispondente reddito imponibile IRES è trasferito alla Capogruppo BMPS che, in qualità di società consolidante, previo consolidamento degli imponibili appartenenti al perimetro del consolidato, provvederà ad effettuare il versamento all’Erario dell’eventuale imposta a debito. Relativamente all’IRES si precisa che le posizioni debitorie e creditorie sono esposte rispettivamente tra le “Altre passività” e “Altre attività”.

Fiscalità differita La fiscalità differita viene rilevata applicando il metodo “balance sheet liability method” dettato dallo IAS 12 in con- formità alle specifiche impartite da Banca d’Italia. Le imposte anticipate e le imposte differite sono esposte per saldo netto alla rispettiva voce patrimoniale, a seguito di compensazioni a livello di medesima imposta e per ciascun esercizio tenendo conto del profilo temporale di rien- tro previsto. Conseguentemente, al 31 dicembre 2013 le passività fiscali differite sono state interamente compensate con le attività fiscali differite. Le aliquote utilizzate per la valorizzazione delle imposte anticipate e differite ai fini IRES e IRAP sono in linea con le aliquote vigenti alla data di riferimento. L’incremento significativo delle attività per imposte anticipate è conseguente alle modifiche normative introdotte dalla Legge di Stabilità che nello specifico ha previsto: • l’inclusione delle rettifiche nette per deterioramento crediti nella base imponibile da assoggettare ai fini IRAP, con deduzione delle stesse in cinque esercizi; • la deduzione ai fini IRES delle rettifiche di valore e perdite su crediti in cinque esercizi, anziché in diciotto annualità.

145 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le attività per imposte anticipate, al lordo della compensazione con le passività fiscali differite, derivano essenzial- mente da costi deducibili in periodi successivi alla loro iscrizione in bilancio e si riferiscono ad IRES per migliaia di euro 193.278 e ad IRAP per migliaia di euro 14.516. In particolare: • quanto esposto alla sottovoce “crediti” rappresenta l’ammontare complessivo delle svalutazioni dei crediti eccedenti la quota ammessa in deduzione ai fini dell’IRES e IRAP da rinviare negli esercizi successivi, oltre agli accantonamenti per crediti di firma. Nello specifico le imposte anticipate registrate sulle svalutazioni e perdite su crediti saranno riassorbite nei prossimi quattro anni per migliaia di euro 76.745 e nei prossimi diciassette per 108.318 migliaia di euro; • le imposte anticipate di cui alla sottovoce “riserve da valutazione strum. finanziari”, rilevata in contropartita del patrimonio netto pari a 12.164 migliaia di euro, attengono alla fiscalità su riserve da valutazione negative relative ad attività finanziarie disponibili per la vendita; • la voce “altre” si riferisce prevalentemente ad accantonamenti per cause legali e passività connesse ad eventi esogeni.

31/12/2013 31/12/2012 Voci/Valori Imposte Imposte Imposte Imposte anticipate anticipate anticipate anticipate Totale Totale controp. CE controp. PN controp. CE controp. PN IRES IRES IRAP IRAP Crediti 175.570 11.473 187.043 118.060 - di cui L. 214/2011 173.590 11.473 185.063 115.885 Altri strumenti finanziari Avviamenti Oneri pluriennali Immobilizzazioni materiali 82 16 98 99 - di cui L. 214/2011 Spese di rappresentanza Oneri relativi al personale 165 165 734 Perdite fiscali - di cui L. 214/2011 Riserve da valutazione strum.finanziari 10.115 2.049 12.164 8.874 Altre7.346 978 8.324 14.699 Attività per imposte anticipate lorde 182.998 10.280 12.467 2.049 207.794 142.466 Compensazione con passività fiscali differite (644) (91) (25) (57) (817) (1.794) Attività per imposte anticipate nette 182.354 10.189 12.442 1.992 206.977 140.672

146 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

13.2 Passività per imposte differite: composizione

Le passività per imposte differite si riferiscono ad IRES per 735 migliaia di euro ed IRAP per 82 migliaia di euro. Sono rilevate principalmente in contropartita del conto economico per 669 migliaia di euro (contro 1.684 migliaia di euro per il 2012) oltre a 148 migliaia di euro rilevate in contropartita del patrimonio netto, quest’ultime imputabili inte- ramente a rivalutazioni di titoli AFS (nel 2012 erano pari a 110 migliaia di euro). Le principali differenze temporanee tassabili che hanno generato la rilevazione di imposte differite sono relative alla sottovoce “Strumenti finanziari”, in particolare alle plusvalenze da valutazione registrate per quote OICR e parteci- pazioni.

31/12/2013 31/12/2012 Voci/Valori Imposte Imposte Imposte Imposte anticipate anticipate anticipate anticipate Totale Totale controp. CE controp. PN controp. CE controp. PN IRES IRES IRAP IRAP Plusvalenze da realizzare Avviamenti Immobilizzazioni materiali e immateriali Strumenti finanziari 497 91 57 645 1.511 Oneri relativi al personale 12 12 12 Riserve da valutazione strum. finanziari 110 Altre135 25 160 161 Attività per imposte anticipate lorde 644 91 25 57 817 1.794 Compensazione con passività fiscali differite (644) (91) (25) (57) (817) (1.794) Attività per imposte anticipate nette 0000 00

147 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

13.3 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

La tabella accoglie tutta la fiscalità anticipata che verrà assorbita negli esercizi successivi in contropartita del conto economico. Tra le principali imposte anticipate sorte nell’esercizio si segnalano quelle generate dalle svalutazioni su crediti ec- cedenti il limite deducibile nell’esercizio per migliaia di euro 76.745 (50.844 migliaia di euro nell’esercizio 2012), comprensive degli effetti previsti dalla Legge di Stabilità, e dagli accantonamenti tassati effettuati nell’esercizio pari a migliaia di euro 3.580 (16.757 migliaia di euro nell’esercizio 2012). Tra le variazioni in diminuzione rilevate nel- l’esercizio si evidenziano: • gli utilizzi nell’esercizio 2013 di fondi tassati in precedenti esercizi pari a migliaia di euro 10.884 (contro migliaia di euro 13.308 nell’anno 2012); • migliaia di euro 7.567 riferibili a svalutazioni su crediti riferibili agli esercizi precedenti (ante 2013), per la quota deducibile nel corrente esercizio, ossia un diciottesimo (nell’anno 2012 ammontavano a migliaia di euro 4.743).

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 133.592 84.042 2. Aumenti 80.325 67.601 2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 80.325 67.601 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 80.325 67.601 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 18.452 18.051 3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 18.452 18.051 a) rigiri 18.452 18.051 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 b) altre 4. Importo finale 195.465 133.592

148 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

13.3.1 Variazione delle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011 (in contropartita del conto economico)

IRES IRAP Totale Totale 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 115.885 115.885 69.784 2. Aumenti 65.272 11.473 76.745 50.844 3. Diminuzioni 7.567 7.567 4.743 3.1 Rigiri 7.567 7.567 4.743 3.2 Trasformazione in credito d’imposta a) derivante da perdite d’esercizio b) derivante da perdite fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 173.590 11.473 185.063 115.885

Trattasi di attività per imposte anticipate iscritte in bilancio potenzialmente trasformabili per intero in crediti d’im- posta, nel caso si dovesse verificare una perdita d’esercizio (o una perdita fiscale) così come previsto nel testo della L. 214/2011. Per l’esercizio 2013 sono state iscritte “nuove” imposte anticipate ai fini IRAP e “maggiori” imposte anticipate ai fini IRES relativamente alle rettifiche nette di valore su crediti, secondo le modifiche normative già commentate in pre- cedenza.

13.4 Variazione delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

La tabella accoglie tutta la fiscalità differita che verrà assorbita negli esercizi successivi in contropartita del conto eco- nomico.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 1.684 3.522 2. Aumenti 657 5 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 657 5 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 657 5 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 1.672 1.843 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 1.672 1.843 a) rigiri 1.672 1.843 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 669 1.684

149 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

13.5 Variazione delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Le imposte anticipate in contropartita del patrimonio netto fanno riferimento alle variazioni della riserva da valuta- zione delle attività finanziarie disponibili per la vendita che sono valutate al fair value.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 8.874 1.598 2. Aumenti 6.355 7.276 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 6.355 7.276 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 6.355 7.276 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 2.900 0 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 2.900 0 a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 12.329 8.874

13.6 Variazione delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Le variazioni sono riconducibili alla fiscalità rilevata sulla movimentazione delle riserve di patrimonio netto relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita valutate al fair value. In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Importo iniziale 110 107 2. Aumenti 87 32 2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio 87 32 a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 87 32 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 49 29 3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio 49 29 a) rigiri 49 29 b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 148 110

150 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

13.7 Altre informazioni

13.7.1 Attività per imposte correnti

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Acconti IRES 2. Acconti IRAP 33.144 13.000 3. Crediti IRAP 4. Altri crediti e ritenute Attività per imposte correnti lorde 33.144 13.000 Compensazione con passività fiscali correnti 19.994 13.000 Attività per imposte correnti nette 13.150 0

Nota: per gli acconti IRES cfr. nota integrativa - parte B, Attivo “Sezione 15 - Altre attività”.

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Sezione 14 - ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo

14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

31/12/2013 31/12/2012 A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.1 Partecipazioni 1.699 972 A.2 Attività materiali - per recupero crediti - altre A.3 Attività immateriali A.4 Altre attività non correnti Totale A 1.699 972 di cui valutate al costo 1.699 972 di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività Totale B di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività Totale C di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Totale D di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3

152 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

14.2 Altre informazioni

Quanto esposto alla voce “A.1 Partecipazioni” rappresenta: • il pacchetto azionario pari al 48% di MPS Venture SGR S.p.A., per il quale è stata accettata una proposta di acquisto. Il closing dell’operazione, subordinato, tra l’altro, alla condizione che Banca d’Italia non neghi l’acquisizione della partecipazione da parte del proponente, è previsto entro giugno 2014; • il pacchetto azionario pari al 14% di Sviluppo Imprese Centro Italia S.p.A., relativamente al quale la Banca ha accettato una proposta di acquisto, da effettuarsi entro giugno 2014 (anche in questo caso il closing è subordinato al benestare dell’Organo di Vigilanza).

14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto

Di seguito è riportato schematicamente il riepilogo dei dati economici-finanziari dei relativi bilanci di chiusura eser- cizio 2012.

Denominazioni Totale Ricavi Utile Patrimoni Valore di Fair value attivo totali (perdita) o netto bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 MPS Venture SGR S.p.A. 8.248 6.091 2.454 6.430 972 2.791 Sviluppo Imprese Centro Italia SpA (*) 9.373 2.162 542 8.748 727 1.237 Totale 1.699 0 0 4.028

(*) per un valore di bilancio complessivo di 1.507 migliaia di euro se sommato a quanto esposto alla voce di bilancio 100 “Parte- cipazioni”

153 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 15 - ALTRE ATTIVITÀ - Voce 150

15.1 Altre attività: composizione

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Crediti tributari verso Erario e altri enti impositori 2.121 2.748 2. Partite in corso di lavorazione 288 2.380 3. Crediti connessi con la fornitura di beni e servizi 4.582 413 4. Migliorie e spese incrementative su beni di terzi 924 1.512 5. Ratei attivi non riconducibili a voce propria 3.572 5.201 6. Risconti attivi non riconducibili a voce propria 1.893 1.355 7. Credito v/consolidante per consolidato fiscale 3.961 6.279 8. Crediti per rimborso oneri personale distaccato presso terzi 3.996 4.221 9. Valutazione titoli da regolare (“regular way”) 4.630 8.456 10. Altre 6.119 5.224 Totale 32.086 37.789

Nota: nella sottovoce “crediti tributari verso Erario e altri enti impositori” sono ricompresi crediti verso autorità tributarie estere pari a 98 migliaia di euro (1.106 nell’esercizio 2012). Alla sottovoce “crediti v/consolidante per consolidato fiscale” sono ricondotti altresì crediti relativi alle maggiori imposte IRES versate per effetto della mancata deduzione dell’IRAP ai sensi dell’art. 6 del D.L. n. 185/2010 e D.L. 16/2012. Infatti, in considerazione della deducibilità ai fini IRES dell’IRAP della quota imponibile delle spese del personale, così come previsto dal D.L. 16 del 2 marzo 2012 (c.d. “Decreto semplificazioni”), è stato iscritto nel corso dell’esercizio 2012 un credito per 1.916 migliaia di euro.

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PASSIVO

Sezione 1 - DEBITI VERSO BANCHE - Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 8.016.938 7.827.291 2.1 Conti correnti e depositi liberi 409.344 378.771 2.2 Depositi vincolati 4.284.314 4.566.684 2.3 Finanziamenti 3.222.508 2.757.873 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 3.222.508 2.757.873 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti 100.772 123.963 Totale 8.016.938 7.827.291 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 8.016.938 8.349.527 Fair value - livello 3 Totale fair value 8.016.938 8.349.527

Nota: la sottovoce “Debiti verso banche - 2.3 Finanziamenti - 2.3.2 Altri” comprende anche debiti quali collaterali con scadenze a breve termine per attività di prestito titoli in pool e non, per derivati otc e listed e per pronti contro termine (quest’ultimi a titolo di mar- ginazioni aggiuntive). Relativamente all’informativa sul fair value, si informa che la maggior parte dei finanziamenti indicati alla sottovoce 3 prevedono l’opzione di rimborso anticipato a vista; conseguentemente si è optato per la quantificazione del relativo fair value pari al valore di bilancio, escludendo le variazioni intervenute nel merito di credito della Banca successivamente alla data di accensione dei singoli rapporti.

155 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati

Nessun debito subordinato verso banche è iscritto in bilancio.

1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati

Nessun debito strutturato verso banche è iscritto in bilancio.

1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica

Nessuna passività finanziaria classificata in questa categoria è oggetto di copertura specifica.

1.5 Debiti per leasing finanziario

Nessun debito per locazione finanziaria è iscritto in bilancio.

156 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 2 - DEBITI VERSO CLIENTELA - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati 3.197 3.152 3. Finanziamenti 8.542.990 10.493.325 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 8.542.990 10.493.325 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti 57.859 95.296 Totale 8.604.046 10.591.773 Fair value - livello 1 Fair value - livello 2 8.604.046 11.190.580 Fair value - livello 3 Totale fair value 8.604.046 11.190.580

Nota: La sottovoce “Finanziamenti - 3.2 Altri” comprende sia i finanziamenti a medio - lungo termine stipulati con MPS Ireland sia i collaterali incassati da controparti istituzionali con scadenze a breve termine, per attività di prestito titoli in pool e non, per de- rivati otc e listed e per pronti contro termine (quest’ultimi a titolo di marginazioni aggiuntive). La sottovoce “Altri debiti” è prevalentemente composta da depositi per erogazione di operazioni di credito fondiario, oltre al debito verso la ex società Lehman Brothers Special Financing Inc. (LBSF) pari ad un importo di 47 migliaia di euro, relativo a posizioni in derivati, rientranti nell’accordo di compensazione stipulato a suo tempo con la controparte stessa (importo rimasto invariato dal 2008). A tale riguardo, si precisa che, in data 6 settembre 2013, la Banca ha ricevuto la notifica dell’instaurazione negli Stati Uniti di una procedura di mediazione stragiudiziale denominata “Derivatives Alternative Dispute Resolution Procedure”. Tramite l’atto in- troduttivo della procedura, LBSF ha quantificato la propria valutazione del debito della Banca in 8.654 migliaia di USD in linea ca- pitale. La Banca ha pertanto ritenuto opportuno rivedere l’esposizione debitoria verso LBSF, adeguando il fondo rischi e oneri mediante un accantonamento aggiuntivo di 13.017 migliaia di USD, comprensivo dell’ammontare degli interessi di mora maturati sulla posizione (per un controvalore in euro di 9.272 migliaia di euro). Per completezza si informa che la procedura di liquidazione nei confronti della ex società Lehman Brothers International Europe PLC si è conclusa nell’esercizio 2013, determinando un minor esborso, rispetto al debito contabilizzato alla fine dell’anno precedente, pari a 490 migliaia di euro. Relativamente all’informativa sul fair value, si informa che la maggior parte dei finanziamenti indicati alla sottovoce 3 prevedono l’opzione di rimborso anticipato a favore della Banca, rimborsabili a vista; conseguentemente si è optato per la quantificazione del relativo fair value pari al valore di bilancio, escludendo le variazioni intervenute nel merito di credito della Banca successi- vamente alla data di accensione dei singoli rapporti.

157 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati

Nessun debito subordinato verso clientela è iscritto in bilancio.

2.3Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati

Nessun debito strutturato verso clientela è iscritto in bilancio.

2.4 Debiti verso clientela oggetto di copertura specifica

Nessuna passività finanziaria classificata in questa categoria è oggetto di copertura specifica.

2.5 Debiti per leasing finanziario

Nessun debito per locazione finanziaria è iscritto in bilancio.

Sezione 3 - TITOLI IN CIRCOLAZIONE - Voce 30

3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

31/12/2013 31/12/2012 Tipologia titoli/Valori Valore di Fair value Valore di Fair Value Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Titoli 1. obbligazioni 70.552 70.001 106.616 106.281 1.1 strutturate 1.2 altre 70.552 70.001 106.616 106.281 2. altri titoli 2.1 strutturati 2.2 altri Totale 70.552 70.001 106.616 106.281

Nota: il valore di bilancio 2013 ricomprende 551 migliaia di euro quali interessi maturati alla data di riferimento (contro 614 migliaia di euro dell’esercizio 2012).

158 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati

Denominazione titolo Divisa data di data di tasso di valore di bilancio emissione scadenza interesse 31/12/13 31/12/12 1. IT0003535223 MPS MERC 13SUB 10NC5 Euro 30/09/03 30/09/13 variabile 14.644 2. IT0003535280 MPSMERCH SUB13 TV Euro 30/09/03 30/09/13 variabile 1.403 3. IT0003595318 MPS B.VERDE 13 SUB Euro 22/12/03 22/12/13 variabile 10.003 4. IT0003878755 MPS B IMPR SUB15 TV Euro 30/06/05 30/06/15 variabile 20.000 30.000 5. IT0004809601 MPSCS-TV 12/22 Euro 30/03/12 30/03/22 variabile 50.552 50.566 70.552 106.616

Principali caratteristiche dei titoli subordinati 1./2. il rimborso è previsto mediante cinque quote capitale costanti il 30 settembre di ogni anno a partire dalla fine del sesto anno di vita; è prevista la facoltà di rimborso anticipato, parziale o totale, previa autorizzazione della Banca d’Italia, a partire dal 30 settembre 2009 3. il rimborso è previsto mediante cinque quote capitale costanti il 22 dicembre di ogni anno a partire dalla fine del sesto anno di vita; è prevista la facoltà di rimborso anticipato, parziale o totale, previa autorizzazione della Banca d’Italia, a partire dal 22 dicembre 2009 4. il rimborso è previsto mediante cinque quote capitale costanti il 30 giugno di ogni anno a partire dalla fine del sesto anno di vita; non è prevista la facoltà di rimborso anticipato 5. emissione obbligazionaria domestica subordinata Lower TierII, il cui rimborso è previsto in un’unica soluzione a scadenza; non è prevista la facoltà di rimborso anticipato

Le clausole di subordinazione prevedono che in caso di liquidazione della Banca, i prestiti saranno rimborsati solo dopo che saranno stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati. La Banca può liberamente ac- quistare sul mercato quote dei prestiti per un ammontare non superiore al 10% del valore degli stessi. Importi supe- riori saranno soggetti a preventivo benestare della Banca d’Italia. Non sono presenti nel portafoglio attivo quote di tali titoli, ad entrambe le date di riferimento.

3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica

Nessuna passività finanziaria classificata in questa categoria è oggetto di copertura specifica.

159 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 4 - PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE - Voce 40

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

Totale 31/12/2013 Tipologia operazioni/Valori Valore Fair value nominale o nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value(*) A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 11.553.390 3.164.544 8.642.590 11.807.134 2. Debiti verso clientela 5.735.610 8.566 5.727.931 5.736.497 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.1.1 Strutturati 3.1.2 Altri 4. Altri titoli Totale A 17.289.000 3.173.110 14.370.521 17.543.631 B. Strumenti Derivati 1. Derivati finanziari 181.965 6.278.438 8.443 1.1 Di negoziazione 181.965 6.278.438 8.443 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 1.260.146 2.1 Di negoziazione 1.260.146 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B 181.965 7.538.584 8.443 Totale (A+B) 3.355.075 21.909.105 8.443

(*)= fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.

Nota: Gli importi esposti alle righe “1. Debiti verso banche” e “2. Debiti verso clientela” sono in prevalenza correlati a quelli delle righe “1. Tititoli di debito” e “4. Finanziamenti” della tabella 2.1 dell’attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Si evi- denzia altresì che nelle sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela”, di cui sopra, sono ricompresi gli scoperti tec- nici. Gli stessi sono valutati al fair value coerentemente con quanto applicato alle posizioni “lunghe”.

160 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Totale 31/12/2013 Tipologia operazioni/Valori Valore Fair value nominale o nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value(*) A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche 9.733.705 2.376.683 7.706.349 10.083.032 2. Debiti verso clientela 5.865.764 1.119.287 4.804.257 5.923.544 3. Titoli di debito 3.1 Obbligazioni 3.1.1 Strutturate 3.1.2 Altre obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.1.1 Strutturati 3.1.2 Altri 4. Altri titoli Totale A 15.599.469 3.495.970 12.510.606 16.006.576 B. Strumenti Derivati 1. Derivati finanziari 162.504 9.608.588 13.133 1.1 Di negoziazione 162.504 9.608.588 13.133 1.2 Connessi con la fair value option 1.3 Altri 2. Derivati creditizi 1.596.872 2.1 Di negoziazione 1.596.872 2.2 Connessi con la fair value option 2.3 Altri Totale B 162.504 11.205.460 13.133 Totale (A+B) 3.658.474 23.716.066 13.133

(*)= fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.

Nota: Gli importi esposti alle righe “1. Debiti verso banche” e “2. Debiti verso clientela” sono in prevalenza correlati a quelli delle righe “1. Tititoli di debito” e “4. Finanziamenti” della tabella 2.1 dell’attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Si evi- denzia altresì che nelle sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela”, di cui sopra, sono ricompresi gli scoperti tec- nici. Gli stessi sono valutati al fair value coerentemente con quanto applicato alle posizioni “lunghe”.

161 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate

Denominazione della passività Divisa data di data di tasso di valore di emissione scadenza interesse bilancio A. Debiti verso banche 5.421 INTESA 10/20 5.15 EUR 16/07/10 16/07/20 fisso 53 INTESA-TM 10/49 EUR 01/10/10 01/06/49 variabile 1.521 BCO POPO 11/21 6.375 EUR 31/05/11 31/05/21 fisso 159 INTESA-TV 06/18 EUR 26/06/06 26/06/18 variabile 46 INTESA 08/18 6.625 EUR 08/05/08 08/05/18 fisso 170 BBVASM-TM 13/49 USD 09/05/13 29/05/49 variabile 2.062 SOC GEN-TM 13/49 USD 06/09/13 29/11/49 variabile 1.410 B. Debiti verso clientela - - Totale (A+B) 5.421

4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati

Nessun è presente alcun debito strutturato.

4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici”) di negoziazione: variazioni annue

Variazioni / Tipologie Debiti verso Debiti verso Titoli in Totale Totale banche clientela circolazione 31/12/13 31/12/12 A. Esistenze iniziali 7.692.108 4.803.878 12.495.986 16.492.267 B Aumenti 324.670.452 839.274.784 1.163.945.236 1.045.698.699 B.1 Emissioni B.2 Vendite 324.565.180 839.269.889 1.163.835.069 1.045.646.508 B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Altre variazioni 105.272 4.895 110.167 52.191 C Diminuzioni 323.722.152 838.350.731 1.162.072.883 1.049.694.980 C.1 Acquisti 323.682.271 838.338.422 1.162.020.693 1.049.647.358 C.2 Rimborsi - C.3 Variazioni negative di fair value - C.4 Altre variazioni 39.881 12.309 52.190 47.622 D. Rimanenze finali 8.640.408 5.727.931 14.368.339 12.495.986

Note gli scoperti tecnici non sono considerati ai fini della compilazione della tabella di cui sopra.

Sezione 5 - PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - Voce 50

Nessuna posizione viene classificata in questa categoria.

162 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 6 - DERIVATI DI COPERTURA - Voce 60

6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore nozionale nozionale A. Derivati finanziari 1.369 37.500 2.071 37.500 1. Fair value 1.369 37.500 2.071 37.500 2. Flussi finanziari 3. Investimenti esteri B. Derivati finanziari 1. Fair value 2. Flussi finanziari Totale 1.369 37.500 2.071 37.500

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

Operazioni/ Fair value Flussi finanziari Tipo copertura Investim. Specifica Generica Specifica Generica esteri rischio rischio rischio di rischio più di tasso di cambio credito di prezzo rischi 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.369 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino a scadenza 4. Portafoglio 5. Altre operazioni Totale attività 1.369 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale passività 1. Transazioni attese 2. Portafogli di attività e passività finanziarie Totale

163 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 7 - ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA - Voce 70

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

Sezione 8 - PASSIVITÀ FISCALI - Voce 80

8.1 Passività per imposte correnti

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 imposte a imposte a imposte a imposte a patrimonio conto patrimonio conto netto economico netto economico 1. Debiti tributari IRES 4.280 2. Debiti tributari IRAP 19.994 26.694 3. Altri debiti per imposte correnti sul reddito Debiti per imposte correnti lorde 24.274 26.694 Compensazione con attività fiscali correnti (19.994) (13.000) Debiti per imposte correnti nette 4.280 13.694

La voce accoglie la stima del debito per passività correnti o riferibili ad operazioni relative a precedenti esercizi. In merito alle passività fiscali relative all’IRES si ricorda che, a seguito della partecipazione di questa Banca al consoli- dato fiscale del Gruppo MPS, il debito IRES è stato classificato tra le Altre Passività alla sottovoce “Debiti per conso- lidato fiscale verso Capogruppo”. Il debito esposto alla sottovoce 1. “Debiti tributari IRES” si riferisce all’addizionale IRES (8,5%) dovuta per l’eserci- zio 2013, il cui versamento e relativa dichiarazione alle autorità fiscale sarà effettuato autonomamente dalla Banca (in quanto escluso dal regime del consolidato fiscale). Si da’ evidenza che, nel corso del secondo semestre 2012, la Banca ha versato 2.043 migliaia di euro (importo com- prensivo delle sanzioni) a seguito di una procedura di conciliazione giudiziale relativa ad un processo verbale di con- statazione (pvc) ricevuto nell’ultimo mese di dicembre 2012 notificato dalla Direzione Regionale della Toscana. In tale pvc veniva contestato l’ottenimento da parte della Banca di un indebito beneficio fiscale, ancorchè acquisito tra- mite la corretta applicazione delle norme allora vigenti (cd. abuso del diritto), relativamente ad alcune operazioni di trading realizzate nell’esercizio 2007.

8.2 Passività per imposte differite

I dettagli delle passività fiscali differite sono riportati nella nota integrativa parte B - Attivo - Sezione 13 “Le attività fiscali e le passività fiscali”.

164 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 9 - PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE - VOCE 90

Nessuna passività della Banca è classificata in questa categoria.

Sezione 10 - ALTRE PASSIVITÀ - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

Tipologia operazione/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Debiti tributari verso l’Erario ed altri enti impositori 3.825 4.080 2. Debiti verso enti previdenziali 1.626 1.750 3. Debiti per consolidato fiscale verso Capogruppo 79.419 71.693 4. Somme a disposizione della clientela 1.020 1.236 5. Passività per accordi di pagamento su azioni della Capogruppo - - 6. Altri debiti verso il personale 4.292 2.271 7. Partite in corso di lavorazione 2.088 1.927 8. Debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi 19.455 13.167 9. Garanzie rilasciate 7.200 7.910 10. Debiti per rimborso costo personale distaccato presso la Banca 1.194 1.478 11. Risconti passivi non riconducibili a voce propria 334 527 12. Ratei passivi non riconducibili a voce propria - 5 13. Valutazione titoli da regolare (“regular way”) 2.931 5.777 14. Altre 5.614 5.767 Totale 128.998 117.588

Nota: le sottovoci “Partite in corso di lavorazione” e “Altre” comprendono operazioni che trovano sistemazione nei primi giorni del 2014.

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Sezione 11 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE - Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31/12/2013 31/12/2012 A. Esistenze iniziali 2.964 3.098 B Aumenti 145 51 B.2 Accantonamento dell’esercizio 109 51 B.3 Altre variazioni in aumento 36 C Diminuzioni 258 185 C.1 Liquidazioni effettuate 258 31 C.2 Altre variazioni in diminuzione 154 D. Rimanenze finali 2.851 2.964

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 5 dicembre 2005 n. 252, le quote di TFR maturate a partire dal 1 gennaio 2007 sono, a scelta del dipendente, destinabili a forme di previdenza complemen- tare ovvero trasferibili al fondo gestito dall’INPS. Dette quote non compaiono nel prospetto di movimentazione. Il saldo iniziale riferito all’esercizio 2012 e la movimentazione del periodo sono stati ricalcolati per riflettere retro- spettivamente le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19. In particolare il saldo iniziale dell’esercizio 2012 risulta in- crementato di 930 migliaia di euro, mentre il saldo finale è aumentato per 776 migliaia di euro (per effetto delle aggiuntive variazioni in diminuzione di 154 migliaia di euro).

Di seguito si rappresenta l’ammontare oggetto del filtro prudenziale rilevato secondo le indicazioni impartite da Banca d’italia riguardo la determinazione del patrimonio di vigilanza.

31/12/2013 a) Valore passività netta per benefici definiti sulla base del nuovo IAS 19 2.851 b) Valore passività netta per benefici definiti sulla base dell’approccio adottato nel bilancio 31/12/2012 2.072 c) Differenza fra i due valori (a-b) 779 d) Effetto fiscale sulla differenza 214 e) Differenza netta da aggiungere come filtro prudenziale al patrimonio di vigilanza 565

166 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

11.2 Altre informazioni

11.2.a Variazioni nell’esercizio delle passività a benefici definiti. Trattamento di fine rapporto

Voci/Valori A (-) B(+) C(+) D=A+B+C Attività al Valore Limite alla Passività / servizio attuale disponibilità attività netta del piano DBO di un’attività per benefici netta definiti (asset ceiling) Esistenze iniziali 2.964 2.964 Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Interessi attivi/passivi 109 109 Rivalutazione della passività/attività netta per benefici definiti: 36 36 Rendimento delle attività a servizio del piano al netto degli interessi Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni demografiche Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni finanziarie 36 36 Variazioni dell’effetto di limitazioni alla disponibilità di un’attività netta per piani a benefici definiti Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate e utili/perdite da regolamenti Differenze di cambio Contributi: Versati dal datore di lavoro Versati dai dipendenti Pagamenti effettuati dal piano (258) (258) Effetti di aggregazioni aziendali e dismissioni Effetto riduzioni del fondo Effetto estinzioni del fondo Altre variazioni Esistenze finali 2.851 2.851

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11.2.b Principali ipotesi attuariali utilizzate

Principali ipotesi attuariali / Percentuali 31/12/2013 31/12/2012 1. Tasso medio di attualizzazione (*) 3,1639% 3,6789% 2. Tassi attesi di incrementi retributivi 2,7400% 1,8000% Tasso annuo di inflazione 2,0000% 2,0000%

(*) ai fini del calcolo degli utili/perdite di attualizzazione, la Banca adotta la curva Eur Composite AA, interpolata al 31 dicembre 2013, e ricavata dall’information provider di Bloomberg. Tale curva fa riferimento ad un paniere di titoli emessi da emittenti cor- porate di rating “AA”.

11.2.c Analisi di sensitività della DBO alla variazione delle principali ipotesi attuariali

Ipotesi attuariali Variazione del valore Variazione % della obbligazione della obbligazione Tasso medio di attualizzazione Incremento di 25 bp (80) (2,7%) Decremento di 25 bp 80 2,8% Tassi attesi di incrementi retributivi Incremento di 25 bp - - Decremento di 25 bp - -

11.2.2 Ammontare passività ai sensi art. 2424-bis c.c.

Ai sensi dell’art. 2424-bis del Codice Civile si segnala che la passività civilistica maturata a fine esercizio per tratta- mento di fine rapporto di lavoro è pari a migliaia di euro 2.871 (3.111 al 31 dicembre 2012).

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Sezione 12 - FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Fondi di quiescenza aziendali 5.796 5.532 2. Altri fondi per rischi ed oneri: 44.176 69.631 2.1 controversie legali 13.454 12.537 2.2 oneri per il personale 2.670 2.3 altri 30.722 54.424 Totale 49.972 75.163

Nota: la sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri: 2.1 controversie legali” accoglie gli accantonamenti per passività ritenute probabili relative a cause ordinarie di vario genere con la clientela e per cause revocatorie, rispettivamente il 97% e il 3% del totale espo- sto in tabella (94% e 6% al 31 dicembre 2012). Alla sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri: 2.2 oneri per il personale” al 31 dicembre 2012 erano stati registrati gli accanto- namenti per oneri di incentivazione all’esodo e per l’attivazione del “Fondo di solidarietà” (il debito restante al 31 dicembre 2013 è rilevato alla voce di bilancio 100 “Altre passività”). La sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri: 2.3 altri” comprende stime attendibili di probabili oneri a capo della Banca connesse all’operatività agevolata, ad alcune tipiche transazioni operative (ad. es. ex Lehman Brothers Special Financing Inc., cfr. nota alla voce 20 del passivo “Debiti verso clientela, per un ammontare di 13.222 migliaia di euro), oltre che all’insorgenza di passività per eventi di natura esogena. Relativamente all’esercizio 2012, si evidenzia che la sottovoce “Altri fondi per rischi ed oneri: 2.3 altri” ricomprendeva altresì l’effetto del processo di verifica degli assets a garanzia della complessiva esposizione verso il Gruppo “La Fenice Holding S.p.A.”; infatti, successivamente alla chiusura del periodo, vista la loro complessità ed il contesto economico di riferimento, si ritenne op- portuno procedere ad una stima prudenziale della loro recuperabilità. Nel seguito, stante la conferma di quanto emerso dalla va- lutazione effettuata nell’esercizio precedente, si è convenuto con la Capogruppo di svalutare direttamente la partecipazione in Fenice Holding di circa il 50% con contestuale rilascio dell’accantonamento di 21.000 migliaia di euro effettuato nel 2012 (per maggiori dettagli cfr. Sezione 4 “Attività finanziarie disponibili per la vendita” dell’Attivo della Nota Integrativa).

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di Altri Totale quiescenza fondi A. Esistenze iniziali 5.532 69.631 75.163 B. Aumenti 822 10.674 11.496 B.1 Accantonamento dell’esercizio 221 10.661 11.262 B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 601 13 234 B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni in aumento C. Diminuzioni 558 36.129 36.687 C.1 Utilizzo nell’esercizio 558 2.666 3.224 C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 9 9 C.3 Altre variazioni 33.454 33.454 D. Rimanenze finali 5.796 44.176 49.972

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12.3 Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita

12.3.1. Illustrazione delle caratteristiche dei fondi e dei relativi rischi

Si precisa che per i fondi di previdenza complementare a prestazione definita, la determinazione dei valori attuariali richiesti dall’applicazione dello IAS 19 “benefici ai dipendenti” viene effettuata da un attuario indipendente , con l’uti- lizzo del metodo della “proiezione unitaria del credito” come evidenziato più in dettaglio nella parte A della nota integrativa, Politiche contabili.

I fondi a prestazione definita nei quali la Banca risulta coobligata sono i seguenti fondi interni: Fondo di quiescenza a prestazione definita, di tipo integrativo o aggiuntivo, riservato al personale ex Mediocredito Toscano ed ex Istituto Nazionale di Credito Agrario (attualmente inclusi in MPSCS) già pensionato al 1 gennaio 1999 ed al personale in servizio assunto prima del 27 aprile 1993 che ha espresso la volontà di permanere nella sezione medesima. L’accantonamento ad esclusivo carico della Banca viene determinato sulla base della riserva matematica calcolata da un attuario indipendente al termine di ciascun esercizio. Fondo di quiescenza a “contribuzione definita”, esteso a tutto il personale di MPSCS, dotato di un patrimonio sepa- rato ma non di autonoma personalità giuridica (per maggiori dettagli si rimanda ai rendiconti dei fondi pensione al- legati alla nota integrativa).

12.3.2. Variazioni nell’esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Piani Piani Piani Piani interni esterni interni esterni Esistenze iniziali 5.532 5.834 Aumenti 822 273 Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Oneri finanziari 221 243 Contribuzioni al piano da parte dei partecipanti Perdite attuariali Differenze di cambio negative Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate 601 30 Altre variazioni Diminuzioni 558 575 Indennità pagate 558 575 Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate Utili attuariali Differenze di cambio positive Effetto riduzioni del fondo Effetto estinzioni del fondo Altre variazioni Esistenze finali 5.796 5.532

170 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

12.3.2.a Variazioni nell’esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti

Voci/Valori A (-) B(+) C(+) D=A+B+C Attività al Valore Limite alla Passività / servizio attuale disponibilità attività netta del piano DBO di un’attività per benefici netta definiti (asset ceiling) Esistenze iniziali 5.532 5.532 Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti Interessi attivi/passivi 221 221 Rivalutazione della passività/attività netta per benefici definiti: 601 601 Rendimento delle attività a servizio del piano al netto degli interessi Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni demografiche 103 103 Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni finanziarie 498 498 Variazioni dell’effetto di limitazioni alla disponibilità di un’attività netta per piani a benefici definiti Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate e utili/perdite da regolamenti Differenze di cambio Contributi: Versati dal datore di lavoro Versati dai dipendenti Pagamenti effettuati dal piano (558) (558) Effetti di aggregazioni aziendali e dismissioni Effetto riduzioni del fondo Effetto estinzioni del fondo Altre variazioni Esistenze finali 5.796 5.975

12.3.3. Informazioni sul fair value delle attività a servizio del piano

Il patrimonio dei fondi di quiescenza a prestazione definita è investito nel complesso delle attività della Banca; nes- suna specifica attività è classificata a servizio del piano. Di conseguenza non è possibile fornire puntuali informa- zioni sul fair value delle attività a servizio del piano.

171 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

12.3.4. Descrizione delle principali ipotesi attuariali

Principali ipotesi attuariali/Percentuali 31/12/2013 31/12/2012 1. Tasso medio di attualizzazione (*) 2,07% 4,20% 2. Tassi attesi di incrementi retributivi 1,00% 1,50% 3. Tasso annuo di inflazione 2,00% 2,00%

(*) curva EUR composite in classe AA interpolata rilevata al 31 dicembre 2013

12.3.5. Informazioni su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari

Di seguito si riportano gli utilizzi stimati per i prossimi anni:

PAGAMENTI FUTURI Anno 2014 2015 2016 2017 2018 Cash flow 546 531 502 472 441

ALTRE INFORMAZIONI Numero pensionati 42 Service Cost 2014 0 Permanenza media residua 8

12.3.5.a Analisi di sensitività della DBO alla variazione delle principali ipotesi attuariali

Ipotesi attuariali Variazione del Variazione valore della % della obbligazione obbligazione Tasso medio annuo di attualizzazione ed il tasso di inflazione DBO + 0,25% attualizzazione (59) (1,01%) DBO - 0,25% attualizzazione 111 1,92%

12.3.6. Piani relativi a più datori di lavoro

Non esistono piani relativi a più datori di lavoro.

12.3.7. Piani a benefici definiti che condividono i rischi tra entità sotto controllo comune

Non sussistono piani con questa caratteristica.

172 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 13 - AZIONI RIMBORSABILI - VOCE 140

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

Sezione 14 - PATRIMONIO DELL’IMPRESA - VOCI 130, 150, 160, 170, 180, 190 E 200

Il Patrimonio dell’impresa è così composto:

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Capitale 276.435 276.435 2. Sovrapprezzi di emissione 228.089 228.089 3. Riserve 640.420 639.101 4. (Azioni proprie) 5. Riserve da valutazione (25.442) (18.159) 6. Strumenti di capitale 7. Utile (Perdita) di esercizio 48.648 1.320 Totale 1.168.150 1.126.786

Nota: Gli importi alle voci “3. Riserve”, “5. Riserve da valutazione” e “7. Utile (perdita) di esercizio”, riferiti al 31 dicembre 2012, sono stati ricalcolati per riflettere retrospettivamente le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19. Pertanto i saldi riscontrabili dal bilan- cio 2012 sono variati rispettivamente di + 622 migliaia di euro, - 1.228 migliaia di euro e + 44 migliaia di euro.

14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

14.1.a Capitale: composizione

Voci/Valori Numero Valore Capitale azioni nominale unitario a) azioni ordinarie (interamente liberate) 891.724.988 € 0,31 276.435

14.1.b Azioni proprie: composizione

Alla data del bilancio la Banca non possedeva nessuna azione propria.

173 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

14.2 Capitale - numero azioni: variazioni annue

Nel corso dell’esercizio 2013 il numero di azioni in circolazione non ha subito variazioni.

14.3 Capitale: altre informazioni

Il Capitale di migliaia di euro 276.435 risulta integralmente sottoscritto e versato.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Le riserve di utili, costituite ai sensi delle norme del codice civile, in base alle previsioni statutarie o in relazione alle specifiche delibere assunte dall’Assemblea dei Soci in sede di destinazione dei risultati economici di periodo, hanno la finalità di rafforzare il patrimonio della Banca. Parte di tali riserve è a presidio, ai sensi dell’art. 2359 bis del Co- dice Civile, degli acquisti di titoli azionari emessi dalla controllante Banca Monte dei Paschi di Siena, entro i limiti e nei termini previsti dalle delibere assembleari; tali acquisti sono effettuati nell’ambito dell’operatività di interme- diazione su indici azionari ed opzioni quotate. La Banca non detiene al 31 dicembre 2013 nessun investimento in titoli azionari della Capogruppo.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Riserva legale 38.586 38.522 Riserva azioni proprie e della controllante Riserva statutaria 31.906 31.842 Riserva ex art. 13 D.Lgs 124/93 Riserva straordinaria 323.985 322.836 Altre riserve (387) (387) Totale 394.090 392.813

14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

174 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

14.6 Altre informazioni

14.6.1 Riserve da valutazione

14.6.1.1 Riserve da valutazione: composizione

Voci/Componenti 31/12/2013 31/12/2012 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita (35.769) (25.694) 2. Attività materiali 3. Attività immateriali 4. Copertura di investimenti esteri 5. Copertura dei flussi finanziari 6. Differenze di cambio 7. Attività non correnti in via di dismissione 8. Leggi speciali di rivalutazione 9. Trattamento di fine rapporto del personale (898) (862) 10.Fondi di quiescenza aziendali (1.196) (596) 11.Effetto fiscale 12.421 8.993 Totale (25.442) (18.159)

14.6.1.2 Riserve da valutazione: variazioni annue

Attività Attività Leggi Effetto finanziarie non correnti speciali di fiscale Totale disponibili in via di rivalutazione per la vendita dismissione A. Esistenze iniziali (25.694) (862) (596) 8.993 (18.159) B. Aumenti 45.962 (2.987) 42.975 B.1 Incrementi di fair value 2.462 (806) 1.656 B.2 Altre variazioni 43.500 (2.181) 41.319 C. Diminuzioni 56.037 36 600 (6.415) 50.258 C.1 Riduzioni di fair value 55.701 (6.216) 49.485 C.2 Altre variazioni 336 36 600 (199) 773 D. Rimanenze finali (35.769) (898) (1.196) 12.421 (25.442)

175 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

14.6.1.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

31/12/2013 31/12/2012 Attività/Valori Riserva Riserva Riserva Riserva positiva negativa positiva negativa 1. Titoli di debito 255 36.782 26.832 2. Titoli di capitale 717 1.020 3. Quote di O.I.C.R. 41 118 4. Finanziamenti Totale 1.013 36.782 1.138 26.832

Nota: Le riserve da valutazione negative su titoli di debito, di cui alla sottovoce 1., sono quasi totalmente attribuibili al titolo IT0004352586 BMPS 08/18 TV, per effetto della riduzione di fair value (per un ammontare di 36.738 migliaia di euro).

14.6.1.5 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue (al lordo del- l’effetto fiscale)

Titoli di Titoli di Quote di Finanzia- debito capitale O.I.C.R. menti 1. Esistenze iniziali (26.832) 1.020 118 2. Variazioni positive 9.023 36.939 2.1 Incrementi di fair value 2.429 33 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 0 36.906 - da deterioramento 36.906 - da realizzo 2.3 Altre variazioni 6.594 3. Variazioni negative 18.718 37.242 77 3.1 Riduzioni di fair value 18.718 36.906 77 3.2 Rigiro a conto economico di riserve positive - da realizzo 3.3 Altre variazioni 336 4. Rimanenze finali (36.527) 717 41

176 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

14.6.2 Patrimonio dell’impresa: disponibilità e distribuibilità delle diverse poste

Riepilogo degli utilizzi effettuati negli ultimi tre esercizi Possibilità di Quota per per Importo utilizzazione disponibile copertura altre (*) perdite ragioni Capitale 276.435 Riserve di capitale 363.865 A,B,C, 363.865 Riserve di utili 450.580 A,B,C 411.994 Altre riserve in sospensione d’imposta 10.632 A,B,C 10.632 Altre riserve IAS 17.990 A,B,C 17.990 TOTALE RISERVE 843.067 804.481 Utile d’esercizio 2013 65.469 Totale Patrimonio 1.184.971

(*) Legenda: A per aumento di capitale; B per copertura perdite; C per distribuzione ai soci

Nota: la voce “Riserve di utili” è comprensiva di 56.103 migliaia di euro quale quota dell’avanzo di fusione conseguente all’incorpo- razione dell’ex MPS Bancaverde s.p.a. nell’ex MPS Merchant s.p.a. avvenuta nell’esercizio 2004. Il comma 6 dell’art. 172 del Testo unico Imposte sui Redditi prevede che all’avanzo di fusione sia riservato il medesimo regime fiscale applicabile alle riserve della società incorporata. La voce “Altre riserve IAS” comprendono l’importo di 1.052 migliaia di euro quale riserva negativa di utili originatasi in sede di prima applicazione degli IAS (esercizio 2005 in riferimento al bilancio 2004), oltre a 665 migliaia di euro quale riserva che si è originata a seguito dell’applicazione delle modifiche introdotte dal nuovo IAS 19.

177 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

ALTRE INFORMAZIONI

1 Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31/12/2013 31/12/2012 1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria 281.835 300.380 a) Banche 1.049 1.049 b) Clientela 280.786 299.331 2. Garanzie rilasciate di natura commerciale 12.505 26.805 a) Banche 62 b) Clientela 12.443 26.805 3. Impegni irrevocabili a erogare fondi 3.812.697 2.856.567 a) Banche 1.223.277 148.939 - a utilizzo certo 1.223.277 148.939 - a utilizzo incerto b) Clientela 2.589.420 2.707.628 - a utilizzo certo 1.988.822 1.916.637 - a utilizzo incerto 600.598 790.991 4. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 22.501.527 27.178.748 5. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 513.963 729.553 6. Altri impegni 202.512 307.663 Totale 27.325.039 31.399.716

Nota: alla voce 5. “Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi” sono esposti i finanziamenti della Banca a garanzia delle ope- razioni di finanziamento dell’Eurosistema stipulate dalla Capogruppo. Gli impegni sottostanti ai derivati su crediti per vendite di protezione, di cui alla sottovoce 4, risultano fronteggiati da acquisti di protezione sostanzialmente equivalenti.

2 Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31/12/2013 31/12/2012 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 6.087.421 6.223.416 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 39.325 37.705 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 5.476.450 6.424.554 6. Crediti verso clientela 391.702 435.274 7. Attività materiali

Nota: trattasi in prevalenza di attività costituite a garanzia per operazioni di pronti contro termine, prestito titoli e derivati.

178 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

3 Informazioni sul leasing operativo

Voci / Valori 31/12/2013 31/12/2012 - Entro 1 anno 409 617 - Tra 1 e 5 anni 170 263 - Oltre 5 anni -

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31/12/2013 31/12/2012 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 8.631.153 8.980.145 1. Regolati 8.566.939 8.883.244 2. Non regolati 64.214 96.901 b) Vendite 7.376.435 7.778.667 1. Regolate 7.335.661 7.699.634 2. Non regolate 40.774 79.033 2. Gestioni di portafogli a) Individuali b) Collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) Titoli di terzi in deposito connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. Altri titoli b) Titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni patrimoniali): altri 11.082.055 10.133.215 1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. Altri titoli 11.082.055 10.133.215 c) Titoli di terzi depositati presso terzi 11.033.742 10.084.903 d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 8.010.358 8.824.663 4. Altre operazioni 12.549.699 13.189.450

Note: Gli importi indicati al punto 3 “Custodia e amministrazione di titoli” sono relativi al valore nominale dei titoli. Nelle sottovoci “titoli di terzi” sono ricompresi 865.637 migliaia di euro quali garanzie ricevute a fronte dell’attività di prestito titoli e derivati (604.524 migliaia di euro nel 2012), oltre a titoli ricevuti a fronte di pronti contro termine e prestito titoli attivi per un valore nominale di 10.075.740 migliaia di euro (9.394.014 migliaia di euro al 31 dicembre 2012). L’aggregato presenta un fair value complessivo pari a 11.613.614 migliaia di euro (10.474.007 al 31 dicembre 2012). Le “Altre operazioni”, indicate al punto 4, rappresentano i volumi dell’attività di collocamento con o senza assunzione di garanzia svolta durante gli anni di riferimento.

179 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare Ammontare Ammontare Ammontari correlati non Ammontare Ammontare lordo delle delle passività netto delle oggetto di compensazione netto netto attività finanziarie attività in bilancio 31/12/13 31/12/12 finanziarie compensato finanziarie Strumenti Depositi di (a) in bilancio riportato in derivati contante (b) bilancio ricevuti in (c) garanzia 1. Derivati 9.480.191 9.480.191 8.060.129 743.913 676.149 858.391 2. Pronti contro termine 5.960.141 5.960.141 5.860.603 70 99.468 37.851 3. Prestito titoli 4. Altri Totale 31/12/2013 15.440.332 15.440.332 13.920.732 743.983 775.617 Totale 31/12/2012 896.242

Note: Le attività indicate nella tabella di cui sopra sono valutate secondo i criteri illustrati nei principi contabili di riferimento, ovvero Sez. 1 - parte A.2, 2) Attività finanziarie valutate al fair value. I valori relativi ai derivati si riferiscono a: i) derivati quotati su mer- cati regolamentati; ii) derivati finanziari otc regolati presso la CCP LCH (Controparte Centrale London Clearer House), per il tra- mite di Clearings Members; iii) derivati otc stipulati con controparti istituzionali regolati da ISDA MNA e CSA; iv) derivati otc con clientela rientranti in accordi similari ad accordi di compensazione; v) operazioni di pronti contro termine e prestito titoli rego- late rispettivamente tramite accordi di collateralizzazione GMRA e GMSLA. I valori riportati nella colonna “a” e “c” quadrano con quanto esposto nello stato patrimoniale. Descrizione dei diritti di compensazione soggetto ad accordi quadro di compensazione o similari, compreso i casi in cui non sono soddisfatti i criteri previsti dal par. 42 dello IAS 32. L’operatività riferita ai derivati quotati su mercati regolamentati presenta le caratteristiche richiamate dall’amendment allo IAS 32 per la compensazione di attività e passività finanziarie, in quanto la Banca ha sia un diritto, attuale, incondizionato ed esercita- bile nel normale corso del business e anche in caso di default, insolvenza o fallimento della controparte, a compensare le atti- vità e le passività finanziarie (IAS 32 §AG38B), sia l’intenzione di regolare l’importo netto, o realizzare l’attività e contemporanemante estinguere la passività (IAS 32 §AG38E). La Banca ha optato per la non applicazione anticipata al bilancio 2013 dello IAS 32 par. 42, quindi la compensazione in bilancio verrà applicata a partire dal bilancio 2014. Con riferimento ai derivati finanziari otc regolati presso la CCP LCH, il rapporto tra la Banca ed i Clearing Members è regolato da un contratto ISDA MNA e CSA, in cui, diversamente da quanto accade nell’ambito degli accordi previsti con le altre contro- parti, è prevista l’applicazione della clausola di «Multiple Transaction Payment Netting» definita all’art. 2(c) dell’ISDA MNA del 2002. L’attivazione dell’opzione «Multiple Transaction Payment Netting» comporta: • il regolamento netto su base giornaliera o infra-giornaliera; • effettuazione di un unico trasferimento di fondi per ciascuna divisa di regolamento inclusivo degli scambi dei flussi contrattuali, degli eventuali importi da corrispondere i caso di early termination e dei pagamenti/incassi relativi agli initial e variation margin (collateral). In caso di default di un Clearing Member si applicano le regole previste dall’ISDA MNA. In particolare, la Banca può scegliere se trasferire le posizioni su un altro Clearing Member o farsi liquidare le posizioni in essere. Anche tale fattispecie di operatività presenta le caratteristiche previste dall’amendment allo IAS 32 (cfr. punto precedente). I derivati otc stipulati con controparti istituzionali sono regolati da ISDA MNA e contratti CSA. Le clausole contrattuali di tali ope- razioni consentono di effettuare un regolamento compensato delle attività e passività finanziarie in oggetto solo nel caso in cui si presentino determinati eventi, restando invece esclusa la possibilità di compensare nel corso del normale svolgimento dell’at- tività. Ad eccezione degli accordi stipulati con i Clearing Members delle CCP, non risultano in essere accordi con controparti isti- tuzionali che prevedano l’applicazione della clausola «Multiple transaction payment netting».

180 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Per questa fattispecie non si ravvisano pertanto le caratteristiche necessarie per la compensazione in bilancio, così come normato dall’amendment allo IAS 32. Derivati otc stipulati con la clientela e rientranti in accordi similari ad accordi di compensazione. A partire da luglio 2012 è stato introdotto un nuovo accordo normativo che regola l’operatività con la clientela retail e corporate, che la Banca sta gradualmente estendendo a tutta la clientela con operatività in derivati. Il nuovo accordo normativo prevede ipotesi di compensazione sia nel normale corso del business che in caso di default, insolvenza o fallimento. Pur in presenza delle clausole sopra descritte, tutta- via, la prassi operativa non prevede il regolamento su base netta dei flussi di cassa nel normale corso del business e, pertanto, non sono ravvisate modalità operative che risultino in linea con i requisiti previsti dall’amendment allo IAS 32 ai fini della com- pensazione di attività e passività finanziarie in bilancio. Le operazioni di pronti contro termine e prestito titoli risultano tutte regolate dai seguenti accordi conclusi nell’ottica della miti- gazione del rischio creditizio: • Global Master Repurchase Agreement (GMRA) per i pronti contro termine; • Global Master Securities Lending Agreement (GMSLA) per il prestito titoli. Sulla base delle analisi condotte, con particolare riferimento alle regole contrattuali afferenti il regolamento dei flussi di cassa, non sono state individuate fattispecie che prevedano il regolamento netto dei flussi di cassa giornalieri o infra-giornalieri, nel nor- male corso del business. Pertanto, non sussistono i requisiti richiamati dall’amendment allo IAS 32 per la relativa compensa- zione in bilancio.

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare Ammontare Ammontare Ammontari correlati non Ammontare Ammontare lordo delle delle passività netto delle oggetto di compensazione netto netto attività finanziarie attività in bilancio 31/12/13 31/12/12 finanziarie compensato finanziarie Strumenti Depositi di (a) in bilancio riportato in derivati contante (b) bilancio ricevuti in (c) garanzia 1. Derivati 7.730.362 7.730.362 7.323.415 338.235 68.712 151.260 2. Pronti contro termine 14.368.338 14.368.338 14.287.586 80.752 71.250 3. Prestito titoli 4. Altri Totale 31/12/2013 22.098.700 22.098.700 21.611.001 338.235 149.464 Totale 31/12/2012 222.510

Note: Le passività indicate nella tabella di cui sopra sono valutate secondo i criteri illustrati nei principi contabili di riferimento, ovvero Sez. 1 - parte A.2, 13) Passività finanziarie di negoziazione. I valori riportati nella colonna “a” e “c” quadrano con quanto esposto nello stato patrimoniale. Relativamente alla disclosure dei diritti di compensazione, si rinvia a quanto riportate in calce della tabella precedente “5. Atti- vità finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi simi- lari”.

181 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

7. Operazioni di prestito titoli

Le operazioni in prestito titoli, come le analoghe operazioni in PCT, sono perfezionate, in buona misura, a copertura di operazioni similari e speculari; parallelamente sono attivate altresì per la copertura delle posizioni corte in titoli (cosiddette scoperti tecnici, rappresentati, in termini di volumi, principalmente da esposizioni verso emittenti go- vernativi) assunte dai desk di trading per strategie di scadenza orientate al breve - medio termine. Nel complesso, si evidenzia una gestione dei portafogli di trading molto dinamica e complessa, sia degli investi- menti sia del funding, come dimostra l’entità delle cifre interessate: • l’ammontare dei prestito titoli attivi, al 31 dicembre 2013, si attesta a 4.716,8 milioni di euro (contro 5.332,8 milioni al 31 dicembre 2012); • i prestito titoli passivi risultano pari a 1.106,1 milioni di euro (contro 2.084 milioni al 31 dicembre 2012). Le controparti delle operazioni in prestito titoli risultano essere al 31 dicembre 2013 esclusivamente di tipologia bancaria. In particolare, le operazioni attive di prestito titoli sono tutte effettuate con la Capogruppo ed hanno ad og- getto titoli che la medesima prende a prestito dalla propria clientela. Sul totale di 4.716,8 milioni, 2.717,3 hanno come sottostante titoli di Stato, in prevalenza BTP (2.273,0 milioni). Considerando nell’insieme le operazioni di prestito titoli (saldo netto attivo di 3.610,7 milioni di euro) e quelle di pronti contro termine (saldo netto passivo di 8.408,1 milioni di euro), emerge una posizione complessiva netta di rac- colta, correlata al finanziamento delle posizioni lunghe nette in titoli. L’obiettivo principale è quello di ottimizzare il cost of carry dei portafogli, beneficiando dell’approccio di relative value, in particolare sul mercato dei BTP.

182 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte C Informazioni sul Conto Economico

Sezione 1 - GLI INTERESSI - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di Finanzia- Altre Totale Totale debito menti operazioni 31/12/13 31/12/12 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 128.618 21.651 150.269 240.882 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 9.438 9.438 9.225 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 63.183 439 63.622 68.202 5. Crediti verso clientela 73 294.104 294.177 383.616 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Derivati di copertura 8. Altre attività 3 35 Totale 138.129 378.938 442 517.509 701.930

Nota: gli interessi maturati nell’esercizio, relativi alle posizioni classificate come “deteriorate”, ammontano a 55.201 migliaia di euro (50.720 al 31 dicembre 2012). Gli interessi di mora sono integralmente svalutati e vengono rilevati contabilmente solo al mo- mento dell’incasso.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

31/12/2013 31/12/2012 1. Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 11.172 12.913 2. Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario -

183 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre Totale Totale operazioni 31/12/13 31/12/12 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche (136.185) (136.185) (130.360) 3. Debiti verso clientela (116.687) (116.687) (216.283) 4. Titoli in circolazione ( 2.650) (2.650) (3.712) 5. Passività finanziarie di negoziazione (31.194) (31.194) (50.282) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura (746) (746) (405) Totale (284.066) (2.650) (746) (287.462) (401.042)

1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura

Tipologie/Voci 31/12/2013 31/12/2012 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (746) (405) C. Saldo (A-B) (746) (405)

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

31/12/2013 31/12/2012 1. Interessi passivi su passività in valuta (4.001) (4.401) 2. Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria

184 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 2 - LE COMMISSIONI - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a) garanzie rilasciate 4.344 3.470 b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 82.372 52.624 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 78.980 50.068 7. attività di ricezione e trasmissione ordini 3.392 2.556 8. attività di consulenza 8.1. in materia di investimenti 8.2. in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1. gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 96 f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi 63.447 54.125 Totale 150.163 110.315

Nota: alla sottovoce 6. Collocamento di titoli. Nonostante la riduzione del numero di operazioni di collocamento con/senza garanzia curate dalla Banca (21 nel 2013 contro 35 nel 2012), l’incremento delle commissioni è da imputare principalmente al colloca- mento di tre emissioni di Banca IMI e del titolo BTP Italia. Parte di tali commissioni sono state retrocesse alla rete del Gruppo BMPS (complessivamente 53,4 milioni di euro).

185 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2.1.a Commissioni attive: composizione commissioni per altri servizi

Tipologia servizi/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a) per anticipata estinzione/risoluzione finanziamenti e mutui 33.109 23.294 b) compenti per attività di consulenza 15.907 14.055 c) compensi per attività di servizi 2.768 2.047 d) commissioni per prestito titoli 973 2.459 e) altre 10.690 12.270 Totale 63.447 54.125

Nota: la sottovoce “d) altre” si riferisce principalmente a commissioni per istruttoria e segreteria, commissioni per mancato o ritardato utiilzzo della linea accordata, oneri di disinvestimento e agency fee.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a) presso propri sportelli: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi b) offerta fuori sede: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) altri canali distributivi: 1. gestioni patrimoniali 2. collocamento di titoli 78.980 50.068 3. servizi e prodotti di terzi

186 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a) garanzie ricevute (147) (447) b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: (82.565) (51.924) 1. negoziazione di strumenti finanziari (15.098) (15.950) 2. negoziazione di valute (4) (6) 3. gestioni patrimoniali: 3.1. portafoglio proprio 3.2. portafoglio di terzi 4. custodia e amministrazione di titoli (837) (458) 5. collocamento di strumenti finanziari (66.626) (35.510) 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento (19) (17) e) altri servizi (20.917) (24.778) Totale (103.648) (77.166)

Nota: alla sottovoce 5. Collocamento di strumenti finanziari. Per maggiori dettagli sull’incremento rilevante di tale componente si rin- via alla nota in calce alla precedente tabella 3.1 “Commissioni attive: composizione”.

2.3.a Commissioni passive: composizione commissioni per altri servizi

Tipologia servizi/Valori 31/12/2013 31/12/2012 a) presentazione domande di finanziamento (9.173) (12.758) b) gestione crediti a sofferenza (7.292) (6.615) c) spese e commissioni a Barclays, Citibank e Clearstream (3.320) (3.509) d) commissioni per prestito titoli (422) (549) e) altre (710) (1.347) Totale (20.917) (24.778)

187 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 3 - DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi 31/12/2013 31/12/2012 Dividendi Proventi da Dividendi Proventi da quote di quote di O.I.C.R. O.I.C.R. A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.917 835 51.632 233 B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 41 17 32 C. Attività finanziarie valutate al fair value D. Partecipazioni 720 1.440 Totale 3.678 835 53.089 265

Sezione 4 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE - Voce 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Plusvalenze Utili da Minusva- Perdite da Risultato netto Operazioni/Componenti reddituali (A) negozia- lenze negozia- (A+B-C-D) zione (B) (C) zione (D) 31/12/13 31/12/12 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 107.678 163.530 (40.722) (72.171) 158.315 502.014 1.2 Titoli di capitale 5.292 17.416 (32) (5.185) 17.491 (51.236) 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.577 15.800 (82) (2.817) 14.478 2.871 1.4 Finanziamenti (302) 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.187 22.868 (59.037) (126.133) (160.115) (280.212) 2.3 Debiti 2.2 Altre 508 3.751 (6.823) (1.755) (4.319) (5.098) 3. Altre attività e passività finanziarie - differenze di cambio (273) (273) 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - su titoli di debito e tassi di interesse 992.338 7.392.441 (192.663) (7.941.200) 250.916 125.864 - su titoli di capitale e indici azionari 484.493 1.241.259 (459.118) (1.435.313) (168.679) 2.096 - su valute e oro 7.581 7.581 - altri 60.839 107.826 (58.280) (121.776) (11.391) 11.061 4.2 Derivati su crediti 519.484 1.217.093 (445.458) (1.241.782) 49.337 (164.316) Totale 2.174.396 10.181.984 (1.262.215)(10.948.132) 153.341 140.896

188 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 5 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ DI COPERTURA - Voce 90

5.1 Risultato netto delle attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31/12/2013 31/12/2012 A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value 704 A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 914 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari A.5 Attività e passività in valuta Totale proventi delle attività di copertura (A) 704 914 B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value (922) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (660) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari B.5 Attività e passività in valuta Totale oneri delle attività di copertura (B) (660) (922) C. Risultato netto delle attività di copertura (A-B) 44 (8)

189 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 6 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO - Voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31/12/2013 31/12/2012 Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato Utili Perdite Risultato netto netto Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela (488) (488) (7.969) (7.969) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 563 (7.020) (6.457) 1.347 (6.026) (4.679) 3.1 Titoli di debito 206 (6.986) (6.780) 1.288 (6.018) (4.730) 3.2 Titoli di capitale 357 (34) 323 59 (8) 51 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività 563 (7.508) (6.945) 1.347 (13.995) (12.648) Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività

Sezione 7 - IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE - Voce 110

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

190 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 8 - LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO - Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/Componenti Rettifiche di valore Riprese di valore Totale reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni Altre Di portafoglio interessi Da riprese Altre interessi Da riprese Altre 31/12/2013 31/12/2012 A. Crediti verso banche - Finanziamenti - Titoli di debito B. Crediti verso clientela (703) (391.789) 0 79.651 46.082 9.294 (257.465)(355.193) Crediti deteriorati acquistati - Finanziamenti - Titoli di debito Altri crediti - Finanziamenti (703) (391.789) 79.651 46.082 9.294 (257.465)(355.193) - Titoli di debito C. Totale (703) (391.789) 0 79.651 46.082 9.294 (257.465)(355.193)

Nota: la colonna “cancellazioni” evidenzia le perdite registrate a fronte della cancellazione definitiva degli strumenti finanziari, men- tre la colonna “altre” accoglie le svalutazioni specifiche sui crediti deteriorati oggetto di valutazione analitica. I valori esposti alla colonna “riprese di valore specifiche - da interessi” sono relativi al rilascio degli interessi delle rettifiche di valore per attualiz- zazione dei recuperi delle posizioni a sofferenza e deteriorate con dubbio esito analitico.

191 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Operazioni/Componenti Rettifiche di valore Riprese di valore Totale reddituali Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre interessi Da Altre riprese 31/12/2013 31/12/2012 A. Titoli di debito B. Titoli di capitale (36.906) (36.906) (6.994) C. Quote di O.I.C.R. D. Finanziamenti a banche E. Finanziamenti a clientela F. Totale (36.906) (36.906) (6.994)

Nota: si evidenzia che le rettifiche di valore effettuate nel 2013 sono attribuibili principalmente alle seguenti partecipazioni per gli importi indicati: i) 29.033 migliaia di euro a Fenice Holding (per maggiori dettagli si rinvia alla nota in calce alla Sezione 4 “Attività disponibili per la vendita” della parte B di Nota Integrativa); ii) 2.349 migliaia di euro a Targetti Poulson S.p.A.; iii) 2.096 migliaia di euro a S.T.B. S.p.A.; iv) 1.045 migliaia di euro a Marina di Stabia.

8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione

La Banca non detiene attività finanziarie detenute sino alla scadenza.

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

Operazioni/Componenti Rettifiche di valore Riprese di valore Totale reddituali Specifiche Specifiche Di portafoglio

Cancellazioni Altre Di portafoglio interessi Da Altre riprese da interessi Altre riprese 31/12/2013 31/12/2012 A. Garanzie rilasciate 210 500 710 (2.844) B. Derivati su crediti C. Impegni a erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale 210 500 710 (2.844)

Nota: gli importi relativi alla voce “A. Garanzie rilasciate” rappresentano le rettifiche/riprese di valore operate sulle garanzie rilasciate a fronte delle perdite attese in caso di escussione delle stesse.

192 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 9 - LE SPESE AMMINISTRATIVE - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Personale dipendente (41.363) (45.718) a) salari e stipendi (30.448) (30.951) b) oneri sociali (7.538) (7.895) c) indennità di fine rapporto (974) (1.760) d) spese previdenziali e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (109) (21) f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: (591) ( 879) - a contribuzione definita (370) (636) - a benefici definiti (221) (243) g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su strumenti patrimoniali della capogruppo (stock granting) i) altri benefici a favore dei dipendenti (1.703) (4.212) 2. Altro personale in attività (71) (118) 3. Amministratori e sindaci (708) (706) 4. Personale collocato a riposo (33) (33) 5. Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 14.776 16.335 6. Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (4.861) (6.119) Totale (32.260) (36.359)

Nota: la sottovoce i) “altri benefici a favore dei dipendenti” ricomprende il costo relativo alle azioni di riduzione del personale, previ- sto nel piano industriale di Gruppo BMPS 2012-2015, e declinato nell’accordo di contrattazione di II livello firmato con le Or- ganizzazioni Sindacali in data 19 dicembre 2012. L’ammontare di tale voce, calcolato sulla base dei presupposti contenuti nello IAS19 (termination benefits), è pari a 393 migliaia di euro per il 2013 e 2.670 migliaia di euro per il 2012.

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Categorie dipendenti/Numero medio 31/12/2013 31/12/2012 Personale dipendente: 386 419 a) dirigenti 28 30 b) quadri direttivi 232 249 c) restante personale dipendente 126 140 Altro personale 12 Totale 387 421

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto sarà illustrato nella relazione di gestione.

193 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Voci/Valori 31/12/2013 Fondi di quiescenza Trattamento aziendali a prestazione di fine definita rapporto Piani interni Piani esterni Interessi attivi/passivi - costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente (109) - costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate (221) Utile / perdite da estinzione del fondo Totale (221) (109)

9.3.a Contribuzioni al piano che la Banca stima di corrispondere nel prossimo esercizio

Voci/Valori 31/12/2013 Fondi di Trattamento quiescenza di fine aziendali a rapporto prestazione definita 1. Contributi al piano che la Banca stima di corrispondere nell’esercizio successivo 250 150

194 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

9.5 Altre spese amministrative: composizione

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. imposte sostitutive - (11) 2. imposta comunale sugli immobili (103) (103) 3. imposte di bollo (799) (572) 4. altre imposte (317) (76) 5. affitto immobili banca (3.398) (2.719) 6. compensi a professionisti esterni (5.561) (5.995) 7. manutenzione mobili e immobili strumentali (887) (192) 8. postali (74) (92) 9. telefoniche (140) (194) 10. pubblicità - (18) 11. canoni e noleggi vari (5.795) (6.519) 12. informazioni e visure (197) (1.417) 13. trasporti (333) (337) 14. energia elettrica, riscaldamento, acqua (51) (49) 15. vigilanza (27) (45) 16. rimborso spese auto e viaggi dipendenti (292) (406) 17. altre spese per il personale (1.692) (1.873) 18. appalti per pulizia locali (160) (321) 19. noleggio linee trasmissione dati (110) 20. stampati, cancelleria e materiali di consumo (32) (42) 21. assicurazioni (25) (26) 22. servizi in outsourcing società del Gruppo (19.774) (17.699) 23. quote associative (330) (354) 24. spese di rappresentanza (20) (75) 25. abbonamenti a pubblicazioni (39) (50) 26. varie (1.370) (853) Totale (41.526) (40.038)

Nota: l’incremento della sottovoce 22) “servizi in outsourcing società del Gruppo” rispetto al 31 dicembre 2012, per 2.075 migliaia di euro, è imputabile in buona misura ai maggiori costi sostenuti per l’esternalizzazione presso la Capogruppo di alcuni servizi au- siliari, contabili e amministrativi. L’operazione di outsourcing è funzionale al perseguimento degli obiettivi strategici del Gruppo Monte Paschi volti alla riduzione di costi ed al ridisegno del modello di business.

195 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 10 - ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI - Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

31/12/2013 31/12/2012 Voci/Valori Oneri Contro- Altri Oneri Contro- Altri del versie del versie personale legali personale legali 1. Accantonamenti dell’esercizio (1.396) (9.273) (3.587) (42.465) 2. Riprese di valore 5 479 32.974 1.181 7.550 Totale 5 (917) 23.701 (2.406) (34.915)

Nota: la sottovoce “Altri “ comprende stime attendibili di probabili oneri a capo della Banca connesse all’operatività agevolata, ad al- cune tipiche transazioni operative, quali ad esempio derivati o l’insorgenza di passività per eventi di natura esogena (per mag- giori dettagli si rinvia alla nota in calce alla tabella 12.1 della Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - della parte B di Nota Integrativa).

Sezione 11 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI - Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento Rettifiche di Riprese Risultato netto (A) valore per di valore (A+B-C) deterioramento (C) 31/12/13 31/12/12 (B) A. Attività materiali A.1 Di proprietà (440) (440) (470) - Ad uso funzionale (139) (139) (169) - Per investimento (301) (301) (301) A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale (440) (440) (470)

196 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 12 - RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI - Voce 180

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

Sezione 13 - GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE - Voce 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Insussistenze dell’attivo non riconducibili a voce propria (140) (37) 2. Sopravvenienze passive non riconducibili a voce propria (9) (136) 3. Ammortamento spese per migliorie su beni di terzi classificate tra le “Altre attività” (596) (595) 4. Transazioni per cause passive (148) (82) 5. Altre (358) (1.272) Totale (1.251) (2.122)

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Insussistenze del passivo non riconducibili a voce propria 51 24 2. Sopravvenienze attive non riconducibili a voce propria 239 41 3. Fitti attivi da immobili di investimento - 166 4. Recupero altre spese 5.651 5.411 5. Altri 2.375 1.134 Totale 8.316 6.776

197 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 14 - UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI - Voce 210

14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

Componente Reddituale/Valori 31/12/2013 31/12/2012 A. Proventi 846 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 846 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri (1.992) (2.109) 1. Svalutazioni 2. Rettifiche di valore da deterioramento (1.992) (2.109) 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto (1.146) (2.109)

Nota del bilancio 2013: Gli utili da cessione rilevati per 846 migliaia di euro sono relativi alla cessione della partecipazione detenuta nella RE.GE.IM. S.p.A. (cfr. nota al bilancio 2013 C1. in calce alla tabella 10.3 di cui alla voce dell’attivo 100. “Partecipazioni”). La rettifica di valore da deterioramento, pari a 1.992 migliaia di euro, deriva dalla valutazione della partecipazione in Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. (cfr. nota 2 in calce alla tabella 10.2 di cui alla voce dell’attivo 100. “Partecipazioni”).

Nota del bilancio 2012: La rettifica di valore da deterioramento deriva dalla valutazione della partecipazione in Interporto Toscano S.p.A. (cfr. nota al bi- lancio 2012 C2. In calce alla tabella 10.3 di cui alla voce dell’attivo 100. “Partecipazioni”).

198 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 15 - RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLA ATTIVITÀ MATERIALI E IMMA- TERIALI - Voce 220

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Sezione 16 - RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO - Voce 230

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

Sezione 17 - UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI - Voce 240

Nessun rapporto alimenta questa voce di bilancio.

199 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Sezione 18 - LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componente/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Imposte correnti (-) (102.658) (97.238) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 82 8.215 3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio(+) 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 61.873 49.551 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 1.015 1.837 6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (39.688) (37.635)

Nota: Esercizio 2013. La sottovoce 1. “Imposte correnti” rappresenta il carico fiscale IRES e IRAP di competenza dell’esercizio, com- prensivo dell’addizionale IRES di 8.5 punti percentuali, introdotta dal Decreto Legge 133/2013 per il solo periodo d’imposta 2013. Tra le variazioni fiscali a carattere permanente si evidenzia la parziale deducibilità dal reddito imponibile, sia ai fini IRES che IRAP, degli interessi passivi: tale fenomeno ha comportato un maggior costo per 4.372 migliaia di euro. Per completezza si evidenzia altresì che per effetto dei contenuti della Legge di Stabilità, a partire dal corrente esercizio le rettifiche di valore e le perdite su crediti risultano deducibili dalla base imponibile assoggettabile all’IRAP. L’incremento della sottovoce 4. “Variazione delle imposte anticipate” è attribuibile all’aumento delle rettifiche di valore su cre- diti eccedenti il nuovo limite stabilito dalla normativa, come già ampiamente illustrato nella sezione 13.1 “Attività per imposte anticipate: composizione” della Sezione B di Nota Integrativa.

Esercizio 2012. La sottovoce 1. “Imposte correnti” rappresenta il carico fiscale IRES e IRAP di competenza dell’esercizio. Tra le variazioni fiscali a carattere permanente che hanno contribuito all’incremento del tax-rate si evidenzia la parziale deducibilità dal reddito imponibile degli interessi passivi: tale fenomeno ha comportato un maggior costo per 4.833 migliaia di euro (di cui 3.940 migliaia di euro per IRES e 893 migliaia di euro per IRAP). Inoltre si evidenzia che tale voce è stata oggetto di rettifica per 16 mila euro rispetto a quanto esposto nel bilancio 2012 per effetto del nuovo IAS 19 (cfr. allegato 1 alla Nota Integrativa) La sottovoce 2. “Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi” comprende le somme chieste a rimborso IRES per la mancata deduzione dell’IRAP relativa alle spese del personale dipendente e assimilato (art. 2, comma 1-quater, D.L. 6 dicembre 2011, n. 201) ed il riversamento dell’eccedenza delle imposte accantonate riferite a precedenti esercizi. L’incremento della sottovoce 4. “Variazione delle imposte anticipate” è attribuibile all’aumento delle rettifiche di valore su cre- diti eccedenti il limite stabilito dalla normativa, rettifiche che per l’esercizio 2012 hanno raggiunti livelli rilevanti, stante la si- tuazione economica-finanziaria del paese, oltre a maggiori accantonamenti al fondi rischi ed oneri non deducibili nell’esercizio di rilevazione.

200 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Importo % Importo % A. Utile (Perdita) dall’operatività corrente al lordo delle imposte 88.336 38.955 B. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al lordo delle imposte Utile (Perdita) al lordo delle imposte (A+B) 88.336 38.955 Onere fiscale teorico - Imposte Ires con applicazione dell’aliquota nominale 31.801 36,00% 10.713 27,50% - Quota non deducibile degli interessi passivi 3.732 3.940 - Svalutazioni e perdite non deducibili su titoli di capitale 2.706 2.503 - Costi indeducibili 630 5.672 - Altre variazioni in aumento 1.447 161 Totale effetto fiscale delle variazioni in aumento 8.515 12.276 - Plusvalenze e rivalutazioni su partecipazioni esenti 267 13 - Dividendi 260 381 - Variazione imposte correnti dei precedenti esercizi 82 5.915 - Altre variazioni in diminuzione 7.391 2.476 Totale effetto fiscale delle variazioni in diminuzione 8.000 8.785 Imposte IRES imputate a conto economico 32.316 14.204 di cui: - Imposte sul reddito dell’esercizio dall’operatività corrente 32.316 14.204 - Imposte sul reddito dell’esercizio dei gruppi di attività in via di dismissione

201 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

IRAP Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Importo % Importo % A. Utile (Perdita) dall’operatività corrente al lordo delle imposte 88.336 38.955 B. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al lordo delle imposte Utile (Perdita) al lordo delle imposte (A+B) 88.336 38.955 Onere fiscale teorico - Imposte Irap con applicazione dell’aliquota nominale 4.108 4,65% 1.811 4,65% - Spese per il personale 1.500 1.690 - Rettifiche di valore nette sui crediti 1.683 16.974 - Maggiorazioni di aliquote deliberate dalle regioni 1.226 4.250 - Altre variazioni in aumento 820 3.069 Totale effetto fiscale delle variazioni in aumento 5.229 25.983 - Utili su partecipazioni - Imposte anticipate relative a precedenti esercizi - Dividendi 109 1.234 - Altre variazioni in diminuzione 1.855 3.128 Totale effetto fiscale delle variazioni in diminuzione 1.964 4.362 Imposte IRAP imputate a conto economico 7.373 23.432 di cui: - Imposte sul reddito dell’esercizio dall’operatività corrente 7.373 23.432 - Imposte sul reddito dell’esercizio dei gruppi di attività in via di dismissione

Sezione 19 - UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE - Voce 280

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202 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Sezione 21 - UTILE PER AZIONE

21.1 Riconciliazione media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione (numero di azioni) Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione (+) 891.724.988 891.724.988 2. Effetto diluitivo derivante da opzioni put vendute (+) 3. Effetto diluitivo derivante da azioni ordinarie da assegnare quale risultato di pagamenti basati su azioni 4. Effetto diluitivo derivante da passività convertibili (+) Media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione per utile per azione diluito 891.724.988 891.724.988

21.2 Altre informazioni

21.2.a Riconciliazione risultato di esercizio - numeratore utile per azione base (importi in unità di euro) Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Risultato netto 48.647.999 1.319.994 2. Risultato attribuibile alle altre categorie di azioni Risultato netto attribuibile alle azioni ordinarie - numeratore utile per azione base 48.647.999 1.319.994

21.2.b Riconciliazione risultato netto - numeratore utile per azione diluito (importi in unità di euro) Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Risultato netto 48.647.999 1.319.994 2. Risultato attribuibile alle altre categorie di azioni 3. Interessi passivi su strumenti convertibili (+) 4. Altri (+/-) Risultato netto attribuibile alle azioni ordinarie - numeratore utile per azione diluito 48.647.999 1.319.994

21.2.c Utile per azione base e diluito (importi in unità di euro) Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Utile per azione base 0,05455 0,00148 2. Utile per azione diluito 0,05455 0,00148

203 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Parte D Redditività complessiva

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

Voci Importo Imposta Importo lordo sul reddito netto 10. Utile (Perdita) d’esercizio 88.336 (39.688) 48.648 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti (636) 175 (461) 50. Attività correnti in via di dismissione 60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Copertura di flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita (10.075) 3.253 (6.822) a) variazioni di fair value (53.239) 5.410 (47.829) b) rigiro a conto economico 43.164 (2.157) 41.007 - rettifiche da deterioramento 36.906 36.906 - utili/perdite da realizzo 6.258 (2.157) 4.101 c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10+110) 77.625 (36.260) 41.365

204 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa Per una sintesi dell’organizzazione del governo dei rischi del Gruppo Montepaschi, dei relativi processi e delle fun- zioni chiave nonché informazioni sugli obiettivi della funzione di risk management, i relativi compiti e responsabi- lità e le modalità attraverso cui ne è garantita l’indipendenza si rinvia a quanto già specificato nel paragrafo “La gestione integrata dei rischi e del capitale” presente nella Relazione sulla Gestione.

SEZIONE 1 - RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali La Banca, nell’ambito delle priorità strategiche fissate nel Piano Industriale della Capogruppo, continua a perseguire il miglioramento della qualità del proprio portafoglio impieghi con l’obiettivo di contribuire alla generazione di va- lore contenendo il costo del rischio di credito ed i flussi di sofferenze. Si evidenzia che la Direzione Crediti della Ca- pogruppo definisce gli indirizzi strategici sul portafoglio crediti, sia a livello di Gruppo che di singole controllate, compreso MPSCS. L’attività creditizia del Gruppo è gestita in un’ottica di presidio del rischio e di valorizzazione delle opportunità di crescita, sviluppando politiche e sistemi creditizi che perseguano la valorizzazione delle infor- mazioni andamentali a livello di singola relazione, in un contesto di conoscenza approfondita e di gestione strate- gica della posizione (cultura del credito). Già dal 2008, il Gruppo MPS ricevette dalla Banca d’Italia l’autorizzazione all’utilizzo dei metodi interni avanzati per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito (AIRB - Advanced Internal Rating Based). MPSCS utilizza le stime interne della probabilità di default (PD) e della perdita in caso di insolvenza (LGD) per il por- tafoglio crediti, relativamente alle esposizioni verso imprese ed al dettaglio. Al fine di rendere oggettiva e univoca la valutazione delle connessioni giuridico-economiche all’interno del Gruppo MPS, è operativo un processo ad hoc denominato “Gruppi di Clienti Connessi” che consente di impiantare e di ag- giornare la mappatura delle suddette connessioni attraverso l’applicazione di regole di processo automatiche che trat- tano dati oggettivi rilevabili da fonti ufficiali interne ed esterne.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

2.1.1 Aspetti organizzativi: portafoglio bancario La Banca esercita il credito a medio e lungo termine in ambito di finanza straordinaria e di finanza corporate, in tutte le sue forme tecniche, diretto allo sviluppo dei settori produttivi. In alcuni casi la finanza è accordata in ambito di agevolazioni finanziarie, ormai peraltro residuali tenuto conto che gli interventi pubblici sono stati limitati a pochi progetti destinati alla ricerca ed alla industrializzazione. E’ proseguita l’operatività con utilizzo della provvista messa a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti con l’obiettivo di favorire un maggior afflusso di risorse a medio lungo- ternine in favore delle PMI. La valutazione del merito creditizio, a presidio del rischio assunto, viene effettuata sia attraverso un’analisi delle fonti

205 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

di rimborso sulla base delle capacità di reddito e di produzione di cassa (pregresse, attuali e prospettiche), sia in fun- zione delle caratteristiche specifiche del progetto finanziato (posizionamento competitivo, qualità del management, qualità e quantità dei mezzi patrimoniali e finanziari a disposizione, capacità patrimoniale dei soci). Di norma sono acquisite delle garanzie reali (ipoteca, privilegio, pegno) e/o delle garanzie personali (fidejussioni, patronage), al fine di mitigare il rischio ed a ridurre gil assorbimenti patrimoniali. I finanziamenti vengono classificati in categorie di diversa intensità di rischio (sostanzialmente fondiarie e non) sulle quali sono parametrati i limiti di autonomia di delibera del credito degli organi delegati di livello più basso; tali li- miti sono aumentati o diminuiti in dipendenza del rating attribuito alla controparte. La Banca valuta infatti la pro- pria clientela attraverso il sistema del rating che viene attribuito dalla Capogruppo indistintamente dalla tipologia del cliente dal mese di settembre 2013 (in precedenza, invece, l’assegnazione del rating alla clientela esclusiva di MPSCS era effettuata in autonomia dalla Banca stessa). Il processo di attribuzione del rating di progetto (attivato da maggio del 2009) per le operazioni di credito specializ- zato (“Specialised Lending”), appositamente identificate come IPRE (Income Producing Real Estate), Project Finance o Objet Finance, non ha subito nel 2013 modifiche rispetto agli anni precedenti (ad oggi non è ancora attivata la fase regolamentare del calcolo degli assorbimenti patrimoniali secondo tale rating). E’ opportuno segnalare che nell’ot- tica di una progressiva estensione del metodo avanzato (AIRB) anche al portafoglio “Specialized Lending”, nel no- vembre 2013, la Capogruppo ha definito alcune variazioni all’attuale piano di roll-out che, in parte, interesseranno anche MPSCS. In particolare, se gli ulteriori controlli previsti sul processo stesso da parte delle Funzioni dedicate della Capogruppo forniranno esiti positivi, da marzo 2014 i finanziamenti specializzati con esposizione superiore a 5 mi- lioni di euro potranno essere segnalati con il metodo delle classi regolamentari (slotting criteria) mentre quelli con esposizioni inferiori saranno segnalati con il metodo standardizzato. E’ inoltre probabile che, entro l’anno 2014, ma solo dopo esplicita approvazione da parte dell’Organo di Vigilanza, la Banca potrà iniziare ad utilizzare, all’interno dei propri processi gestionali, i metodi avanzati di misurazione del rischio (PD e LGD di operazione) per le esposi- zioni di Project Finance di importo superiore a 15 milioni di euro. In virtu’ di quanto sopra è stato sospeso l’utilizzo sperimentale del precedente modello economico-matematico (cd. “Modello Esperto”) per la determinazione del rating di progetto delle operazioni di Project Finance e IPRE “evoluto”. Tale modello sarà sostituito dal nuovo modello avanzato ASIA in fase di implementazione.

L’attività creditizia comprende anche la concessione di affidamenti per l’operatività in derivati, volti a calmierare l’esposizione dei soggetti contraenti (clientela corporate) in funzione dei rischi di mercato (tassi, cambi e merci).

La Direzione Generale, in coerenza con le direttive della Direzione Crediti della Capogruppo BMPS, stabilisce i cri- teri e le modalità per il monitoraggio del portafoglio, costantemente eseguito utilizzando al meglio le informazioni re- lative alle posizioni affidate che si rendono disponibili all’interno del Gruppo MPS. A livello di struttura organizzativa è la Direzione Crediti che svolge l’attività sopra descritta con le strutture preposte della Banca, rappresentate da: • Ufficio Valutazione Crediti, con riferimento alle attività sinteticamente riportate nel seguito: - attivazione delle iniziative volte al raggiungimento degli obiettivi di qualità del credito per prodotto/segmento/altri parametri nel quadro delle coerenze economiche complessive delineate dalla Direzione Generale per il tramite dello Ufficio Pianificazione e Controllo di Gestione; - valutazione del merito creditizio attraverso i) l’esame delle domande provenienti dalle competenti Funzioni (comprese quelle inerenti alle operazioni di natura finanziaria richieste da controparti corporate), nonché le richieste di finanziamento da parte dei dipendenti e ii) l’analisi della capacità di credito del richiedente, del rischio dell’operazione e delle garanzie che la assistono, con successiva redazione del rapporto istruttorio che riepiloga e sintetizza gli accertamenti e le valutazioni eseguite; - istruttorie di merito per l’assegnazione del rating di controparte e di progetto; - delibera del rating di controparte per la clientela esclusiva, con eventuale convalida di override (attività eseguita

206 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

dalla Banca fino a settembre 2013, successivamente di competenza della Capogruppo) e delibera del rating di progetto, attraverso la validazione del questionario “Specialized Lending”, con relative rating review. Entrambe le delibere avvengono attraverso la validazione della specifica sezione dell’applicazione BI-PEF (Banca Impresa Pratica Elettronica di Fido) ed inserita nel modello istruttorio in uso; - limitatamente alle operazioni IPRE evoluto e project finance, validazione del modello esperto (non più in uso da settembre 2013); - redazione dei pareri tecnici, da parte del Settore Fidi e Revisione Proposte, per tutte le proposte di nuovi affidamenti e di variazione delle operazioni creditizie già deliberate, istruite da funzioni diverse dalla Direzione Crediti, di competenza deliberativa pari o superiore al Direttore Generale - delibera delle proposte di fido rientranti nella propria autonomia e proposta di tutte le altre richieste, anche di diverse Direzioni, agli Organi superiori. • Ufficio Perfezionamento, al quale compete sia il presidio della fase di stipula del contratto di finanziamento, con verifica della documentazione e degli adempimenti previsti, sia l’erogazione del finanziamento, dopo aver effettuato la verifica delle condizioni previste. • Ufficio Gestione Portafoglio Finanza Ordinaria, il quale, oltre a rappresentare il punto di riferimento della Banca in materia di anagrafe generale, cura, relativamente alle attività svolte in ambito Direzione Crediti, gli adempimenti operativi connessi all’antiriciclaggio. Allo stesso Ufficio compete altresì la valutazione di tutte le proposte di variazione relative a operazioni di finanza ordinaria in ammortamento. Gli argomenti sopra illustrati sono analiticamente regolamentati da specifica normativa aziendale.

2.1.2 Aspetti organizzativi: portafoglio di negoziazione La valutazione delle controparti di mercato per le operazioni in strumenti finanziari eseguite dalla Direzione Global Markets è in capo all’Ufficio Valutazione Crediti - Settore Valutazione Controparti. Le controparti di mercato sono so- litamente intermediari vigilati, quali banche, IMEL (istituti di moneta elettronica), imprese di investimento, società fi- nanziarie (ex art. 107 TUF), compagnie assicurative, nonché enti territoriali, governativi e sovrannazionali, di norma ratati dalle principali agenzie di rating internazionali. Il processo di affidamento prevede una delibera da parte della Capogruppo BMPS di un limite “rischio paese” asse- gnato alle singole entità aziendali del Gruppo, tra cui anche MPSCS, che, nel rispetto di tale limite, approva in au- tonomia le proprie linee di credito, così come normato dai documenti interni “Autonomie creditizie di natura finanziaria - Autonomie per rischio mercato, rischio emittente, rischio paese” e “Processo di affidamento delle con- troparti per operatività di natura finanziaria”. Il Settore Valutazione Controparti è incaricato di svolgere tutte le fasi del processo di affidamento, dall’esame per l’avvio dell’istruttoria alla valutazione del merito del credito, dalla pro- posta di affidamento alla delibera. Il fido concesso ha natura dinamica, cioè può essere utilizzato a concorrenza del limite complessivo per operatività di natura finanziaria, nelle sue varie forme tecniche. Ai fini dell’assorbimento del rischio complessivo per controparte sono stati individuati dei coefficienti di ponderazione, differenziati in relazione alla natura finanziaria delle opera- zioni, alla durata ed alla volatilità media dell’attività sottostante. Le linee di fido hanno validità annuale ed il Settore Valutazione Controparti provvede periodicamente al riesame ed alla revisione del merito di credito di ciascuna controparte affidata. Nel caso in cui nel corso d’anno emergessero situazioni anomale negative sul grado di affidabilità, il Settore procede ad una revisione straordinaria della posizione e/o, qualora necessario, ne riduce immediatamente l’importo in misura adeguata. Ogni revisione forma oggetto di immediata comunicazione alle funzioni aziendali interessate. Con cadenza semestrale il Settore Valutazione Controparti provvede alla produzione di una relazione per il Consi- glio di Amministrazione concernente l’esposizione al rischio controparte indicando i) l’evoluzione del rapporto af- fidamenti/utilizzi, la concentrazione del rischio, le garanzie a presidio e la qualità dello stesso; ii) l’andamento degli

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sconfinamenti rispetto agli affidamenti accordati, unitamente ai relativi commenti sulle cause e la natura degli scon- finamenti stessi; iii) le controparti affidate e l’evoluzione delle istruttorie di affidamento, la situazione dei collaterali e del rischio paese. La Capogruppo BMPS è quotidianamente informata in merito agli aggiornamenti sulle concessioni degli affidamenti alle controparti ed i relativi utilizzi, mediante l’alimentazione di apposito applicativo (Zeta limit), in conformità con le direttive dalla stessa emanate. Riguardo i controlli operativi, il Settore Valutazione Controparti vigila sul rispetto del limite complessivo di fido ac- cordato ed assicura la corretta distribuzione degli utilizzi in modo dinamico; compie i controlli relativi all’esatta im- putazione degli affidamenti accordati ed all’andamento dei relativi utilizzi. Le irregolarità riscontrate sono segnalate all’Alta Direzione ed all’Ufficio Internal Audit. Il monitoraggio avviene tramite l’applicativo Murex alimentato dai si- stemi di position keeping, in grado di riflettere in tempo reale gli effetti delle transazioni effettuate. I limiti operativi accordati e gli utilizzi riferiti alle singole controparti di mercato sono analizzati tramite l’applicativo MLC. In presenza di accordi di collateralizzazione, qualora il net market value sia positivo, l’esposizione è rilevata al netto del colla- terale versato dalle controparti. Gli sconfinamenti - in termini di importo e durata - vengono monitorati giornalmente dallo stesso Settore Valutazioni Controparti.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo L’analisi del rischio di credito viene realizzata mediante l’utilizzo del Modello di Portafoglio Creditizio, sviluppato internamente alla Capogruppo, che produce come output di dettaglio le misure di rischio classiche di Perdita Attesa (PA), Perdita Inattesa e di Capitale Economico (CAP) diversificato intra-risk, con orizzonte temporale annuo ed in- tervallo di confidenza calibrato al rating target del Gruppo stesso. Gli input sono numerosi: probabilità di default (PD), tassi di LGD, numero e tipologie di garanzie che assistono il rapporto creditizio, coefficienti di EAD interni gestio- nali. I modelli interni di PD, LGD, EAD per la misurazione del rischio di credito rappresentano uno dei principali elementi di valutazione per tutte le strutture del Gruppo, compresa MPSCS, coinvolte nell’industria del credito, sia centrali (Risk Management, CFO, Direzione Generale, Comitato Rischi, Consiglio di Amministrazione) sia periferiche (Direzione Crediti, Agenzie di rating e Gestori). Attualmente il Gruppo (tra cui MPSCS) è autorizzato all’utilizzo dei sistemi in- terni di rating avanzati (AIRB - Advanced Internal Rating Based) per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito sui portafogli imprese ed esposizioni al dettaglio, ed è in attesa di validazione su queste controparti del parametro di EAD e del roll out del portafoglio NBFI domestico. Per sviluppare i sistemi interni di rating sono state adottate metodologie statistiche rigorose ed avanzate rispettando i requisiti previsti dalla normativa; allo stesso tempo i modelli sono stati selezionati in modo che i risultati ottenuti fossero coerenti con l’esperienza storica della Banca nella gestione del credito. Infine, allo scopo di ottimizzare il corretto utilizzo dei nuovi strumenti, i modelli di rating sono stati condivisi in una logica top-down dal Risk Mana- gement fino ai singoli gestori di cliente. Nella stima del modello del tasso di perdita sono state utilizzate le evidenze interne relative ai flussi di capitale, recupero e spese effettivamente registrate sulle posizioni passate a sofferenza. I risultati ottenuti dal modello sono stati successivamente confrontati con quanto osservato dall’Area Recupero Cre- diti che, all’interno della Direzioni Crediti di Capogruppo, è dedicata alla gestione ed al recupero dei crediti non per- forming. Le principali caratteristiche dei sistemi avanzati di rating sono di seguito illustrate: • il rating, per tutti i portafogli regolamentari validati, è calcolato secondo un approccio per controparte, in linea con la prassi gestionale che prevede la valutazione del rischio di credito, sia in fase di erogazione sia di monitoraggio, a livello di singolo prenditore; • il rating si basa su una logica di Gruppo: ad ogni singola controparte viene attribuito un rating unico a livello di Gruppo bancario fondato sul set informativo relativo a tutte le Banche affidanti del perimetro AIRB; mentre la LGD

208 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

è distinta per le diverse società vista la diversità dei prodotti erogati e della tipologia di clientela a cui sono offerti; • la segmentazione dei modelli di rating è stata definita in modo da rendere i singoli cluster di modello coerenti con le logiche commerciali, di processo del credito ed i portafogli regolamentari previsti dalla normativa; • la determinazione del rating finale è diversificata per tipologia di controparte. Il processo del credito prevede un livello di approfondimento proporzionale al rischio associato alla controparte: la valutazione dei finanziamenti concessi presenta una struttura complessa ed articolata per le controparti corporate medio-grandi (segmenti PMI e Large Corporate - LC), con rischi di esposizione e concentrazione maggiori, ed una struttura semplificata per la clientela Small Business (SB) e Retail; • in linea con il processo, il rating finale per le Società PMI e LC è determinato come integrazione di più componenti: rating statistico, rating qualitativo, facoltà di override e valutazione del gruppo economico di appartenenza; per le controparti SB e Retail, invece, il rating è determinato sulla base della sola componente statistica; • il rating ha una validità interna pari a 12 mesi e di regola viene rivisto una volta l’anno, salvo ipotesi di rating review che seguono regole ben strutturate e codificate oppure che sono anticipate su iniziativa del gestore o in seguito ad un grave deterioramento della controparte; • il tasso di LGD si riferisce alla perdita economica registrata e non solo alla perdita contabile; per questo motivo nella fase di stima si includono anche i costi sostenuti nel processo di recupero ed il fattore tempo; • il tasso di perdita in caso di default è distinto per le diverse tipologie di finanziamento e l’attribuzione avviene a livello di singola operazione; è differenziato per area geografica, avendo riscontrato nella storia e nell’attualità tassi di recupero differenti tra il Nord, il Centro ed il Sud e Isole; • la stima del tasso di perdita su posizioni in uno stato di default diverso dalla sofferenza è stata effettuata secondo la logica dei Cure Rate. Per le controparti con uno stato amministrativo di incaglio, ristrutturato e past due sono state determinate le percentuali di rientro in bonis ed utilizzate per rettificare il tasso di LGD stimato a partire dalle pratiche a contenzioso. Il Gruppo Montepaschi ha adottato una Master Scale unica per tutte le tipologie di esposizioni: ciò permette a tutte le strutture coinvolte nella gestione del credito un confronto immediato della rischiosità associata a controparti o a portafogli diversi; inoltre, le probabilità di default delle classi di rating interne sono state mappate alla scala di rating esterna Standard&Poor’s per rendere le misure di rischiosità interne confrontabili con quelle disponibili sul mercato finanziario. L’attività di sviluppo e monitoraggio dei sistemi di rating è funzionalmente assegnata all’Area Risk Management di Capogruppo e sottoposta a controllo da parte delle funzioni competenti delle attività di convalida interna e dei con- trolli interni. MPS Capital Services ha utilizzato i parametri PD, LGD e EAD, stimati ai fini regolamentari per il calcolo dei Risk Weighted Asset (RWA), anche per altre finalità operative e gestionali interne. In effetti, questi costituiscono la base di calcolo per differenti sistemi di misurazione e monitoraggio, e nello specifico: • per la misurazione del capitale economico a fronte del rischio creditizio; • per il processo di calcolo delle performance risk adjusted e la misurazione della creazione di valore; • per i processi di pricing risk-adjusted; • in tutti i processi del credito (erogazione, revisione, gestione e seguimento) che sono completamente ingegnerizzati nell’applicativo PEF (Pratica Elettronica di Fido), nel cui ambito il rating di controparte è il risultato di un processo che valuta in maniera trasparente, strutturata ed omogenea tutte le informazioni di tipo economico finanziario, andamentale e qualitativo relative alla clientela con cui sono in essere rischi di credito. Il Modello di Portafoglio Creditizio sviluppato all’interno del Gruppo MPS utilizza un approccio alla “Merton” per descrivere l’insolvenza di ciascuna controparte presente in portafoglio. Secondo tale approccio, una controparte di- venta insolvente quando una variabile sintetica che esprime il proprio merito creditizio scende sotto un valore so- glia prestabilito, lungo un orizzonte temporale di riferimento (solitamente un anno). La variabile sintetica espressione del merito creditizio della controparte è definita “Credit Worthiness Index” (CWI), che incorpora sia la componente

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specifica di rischio sia quella sistemica. La sensibilità del merito creditizio di ciascuna controparte a variazioni di fat- tori macroeconomici è stimata mediante un modello econometrico di regressione multivariata tra la variabile espli- cativa della solvibilità di una controparte (PD) ed i credit driver selezionati. La distribuzione delle perdite è stimata con opportune funzioni statistiche che approssimano la distribuzione delle perdite per ciascuna controparte attraverso l’utilizzo di probabilità di default condizionate. L’output del modello di portafoglio fornisce misure di dettaglio per singole posizioni nonché la componente di ca- pitale gestionale assorbito con l’indicazione dell’impatto della diversificazione presente all’interno del portafoglio. Il modello consente di evidenziare la dinamica temporale del rischio creditizio secondo varie possibilità di aggre- gazione delle variabili oggetto di analisi, per entità legale, per tipologia di clientela, per zone geografiche, per set- tori di attività economica, per classi di rating, per aree continentali. Ulteriori indicazioni provenienti dal Modello di Portafoglio Creditizio riguardano le analisi di “what-if” prodotte su talune variabili discriminanti, quali le probabilità di default, i tassi di LGD, l’andamento del valore delle garanzie e dei margini disponibili sulle linee creditizie, al fine di quantificare livelli di Perdita Attesa e Capitale Economico qualora le ipotesi sottostanti (sia discrezionali sia stori- che) dovessero verificarsi. Le disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche, coerentemente con quanto indicato dalle linee-guida del Co- mitato di Basilea e dalle best practice, prevedono che gli istituti di credito effettuino adeguate prove di stress testing. MPSCS, per il tramite delle funzioni di Risk Mangament della Capogruppo, conduce regolarmente analisi di stress test su tutti i fattori di rischio. Le prove di stress permettono di valutare la capacità della Banca di assorbire ingenti perdite potenziali al verificarsi di eventi di mercato estremi, in modo da poter individuare le misure da intraprendere per ridurre il profilo di rischio e preservare il patrimonio. Le prove di stress sono elaborate in base a scenari storici e discrezionali. • scenari storici: si ipotizzano shock per combinazioni di fattori di rischio osservati storicamente nel passato, che conservino un certo grado di attualità e ripetibilità; • scenari discrezionali: si ipotizzano shock per combinazioni di fattori di rischio che possono manifestarsi nel prossimo futuro, in relazione al prevedibile contesto ambientale, sociale ed economico. Attualmente vengono elaborati scenari di stress discrezionali semplici (variazione di un solo fattore di rischio) e congiunti (variazione di più fattori di rischio contemporaneamente). Gli scenari discrezionali semplici sono calibrati per colpire in modo indipendente una categoria di fattori di rischio per volta, ipotizzando l’assenza di propagazione degli shock agli altri fattori. Gli scenari discrezionali congiunti mirano invece a valutare l’impatto di shock globali che colpiscono simultaneamente tutte le tipologie di risk factors. L’approccio metodologico di stress test del Gruppo Montepaschi è basato sull’individuazione dei principali fattori di rischio, avendo come obiettivo la selezione di eventi o di combinazioni di eventi (scenari) che evidenzino partico- lari vulnerabilità a livello di Gruppo. A tal fine, sono stati posti in essere specifici piani di stress test sui rischi di Primo Pilastro (credito, mercato e operativo) che sono stati poi fatti confluire, insieme a stress disegnati “ad hoc” sugli altri fattori di rischio, in un piano di stress test complessivo di Secondo Pilastro, volto a determinare l’impatto potenziale di Gruppo, nell’ambito del processo ICAAP. In particolare, relativamente al rischio di credito, il Gruppo MPS ha definito un modello regressivo macro-economico per la stima delle variazioni delle probabilità di default come funzione delle variazioni dei principali credit driver. Vengono dapprima individuati i credit driver che spiegano in modo significativo le variazioni di PD. In base al mo- dello regressivo vengono poi stimate le perturbazioni degli stessi, coerentemente con la situazione economica attuale e prospettica. Tale shock impresso ai credit driver determina la variazione delle PD del portafoglio creditizio, inne- scando la simulazione di un eventuale downgrading delle controparti, con conseguente variazione del rischio in ter- mini di perdita attesa, perdita inattesa e di ingressi di nuovi default. Gli esiti delle prove di stress test sono portati all’attenzione dell’Alta Direzione e del C.d.A. della Capogruppo. Ven- gono esaminati formalmente da quest’ultimo Organo nell’ambito dell’approvazione del Rendiconto Annuale ICAAP, in ottica di autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica del Gruppo Montepaschi.

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2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Premesso che la Banca non applica processi di compensazione delle esposizioni a rischio di credito con partite di segno opposto in ambito di bilancio o “fuori bilancio”, per quanto concerne il portafoglio commerciale, la stessa adotta invece politiche di riduzione del rischio di controparte con controparti istituzionali, stipulando accordi di compensazione (netting agreement) secondo gli standard internazionali ISDA / ISMA e i relativi accordi di collate- ralizzazione (collateral agreement), sia per derivati sia per repo (repurchase agreement). Le principali forme di protezione del credito di tipo reale utilizzate da MPS Capital Services sono costituite da pegno, ipoteche e altre forme di garanzia reale (assicurazioni, fondi di garanzia). Talvolta sono altresì assistite da garanzie personali, prestate principalmente da soggetti privati (fideiussioni) e talora da società (fideiussioni e lettere di patro- nage vincolanti). MPS Capital Services si è dotata di un processo unico per l’acquisizione delle garanzie reali, che è allo stesso tempo strumento di lavoro ed espressione delle politiche di gestione. La gestione delle garanzie viene attivata in seguito alla delibera della concessione del credito ed il processo si compone di diverse fasi: • acquisizione (anche multipla): in questa fase vengono effettuati i controlli di coerenza (formale e di importo) con le garanzie proposte in fase di delibera; • adeguamento/variazione/correzione: consente di modificare le caratteristiche della garanzia senza interrompere la protezione del credito; • interrogazione: consente di conoscere i dati attuali e l’evoluzione storica delle garanzie ricevute; • estinzione/annullamento. Nel caso in cui le misure di monitoraggio sulle garanzie reali evidenzino anomalie operative in fase di acquisizione o eventuali inadeguatezze/perdite dei valori ricevuti in pegno, vengono attivati eventi appartenenti alle policy di monitoraggio del credito che innescano adempimenti operativi di valutazione del rischio di credito. Nel complesso, MPSCS accetta diversi strumenti a protezione del credito riassumibili nelle categorie di: • fidejussione (ivi comprese le fidejussioni omnibus e le garanzie di tipo personale prestate da soggetti terzi); • avallo; • polizza fideiussoria; • lettera di patronage forte/vincolante; • contratto autonomo di garanzia; • accollo; • garanzie personali di diritto estero; • derivati su crediti: • credit default swap; • total return swaps; • credit linked notes. I principali prestatori sono di seguito riportati: • stati sovrani e banche centrali, • enti del settore pubblico ed enti territoriali, • banche multilaterali di sviluppo, • intermediari vigilati, • organismi di garanzia (Confidi), • aziende e privati. L’erogazione del credito con acquisizione di garanzie è soggetta a specifiche misure di controllo, differenziate per la tipologia di garanzia, applicate in sede di erogazione e di monitoraggio. I requisiti generali, diretti ad assicurare la certezza giuridica e l’effettività delle garanzie sono assicurate dal rispetto dei seguenti aspetti rilevanti: • il carattere vincolante dell’impegno giuridico tra le parti e l’azionabilità in giudizio;

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• la documentabilità, l’opponibilità dello strumento ai terzi in tutte le giurisdizioni rilevanti ai fini della costituzione e dell’escussione; • la tempestività di realizzo in caso di inadempimento; • il rispetto dei requisiti organizzativi. In merito al rispetto dei requisiti organizzativi l’attenuazione del rischio è assicurata: • dalla presenza di un sistema informativo a supporto delle fasi del ciclo di vita della garanzia (acquisizione, valutazione, gestione, rivalutazione, escussione), • dalla formulazione di politiche di gestione delle garanzie (principi, modalità, processi) normate e disponibili a tutti gli utenti.

Come già anticipato in premessa, relativamente ai rapporti intrattenuti con controparti di mercato per l’operatività in strumenti finanziari (pronti contro termine, prestiti titoli, derivati finanziari e creditizi), la Banca utilizza accordi (bi- laterali) di netting che consentono, nel caso di default, la compensazione nel proprio ambito di operatività di tutte le posizioni creditorie e debitorie in essere. Al fine di ottimizzare la gestione e la mitigazione del rischio creditizio, MPSCS adotta i protocolli ISDA (con annex CSA per i derivati), GMSLA (Global Master Securities Lending Agreement per il prestito titoli) e GMRA (Global Ma- ster Repurchase Agreement per i pronti contro termine). Il 91,15% degli utilizzi in derivati è verso controparti con le quali è in essere un ISDA Master Agreement, di cui l’87,46% è assistito anche da accordi di collateralizzazione. Altra tecnica di mitigazione del rischio attivata dalla Banca è l’adesione al servizio “SwapClear”, tramite i brokers Barclays Bank PLC, Merrill Lynch International e Morgan Stanley & Co. International P.l.c. (adesione indiretta). Si tratta di un’attività di clearing (eseguita da parte di LCH Clearnet Ltd per il mercato professionale interbancario) delle ti- pologie più standardizzate di contratti derivati otc (quali IRS plain vanilla), che prevede l’accentramento delle sin- gole transazioni in capo al clearer, attraverso il meccanismo legale di novazione. Tale “circuito” prevede, oltre ad un margine iniziale, la liquidazione di un margine di variazione giornaliero sulle singole operazioni, derivante dalla com- pensazione automatica delle reciproche posizioni creditorie e debitorie. Al netto dei fidi accordati a LCH Clearnet Ltd, la percentuale degli utilizzi in derivati verso controparti con contratti ISDA in essere alla data del 31 dicembre 2013 sale al 99,09% ed al 95,08% quelle supportate anche da accordi CSA.

2.4 Attività finanziarie deteriorate L’attività di gestione e controllo del credito deteriorato (ad eccezione delle sofferenze) è normato dal documento in- terno della Banca “Amministrazione delle posizioni a rischio anomalo” (in fase di aggiornamento) e dalle direttive della Capogruppo che regolamentano la più ampia categoria del “credito anomalo”. Il documento interno disciplina altresì le modalità di valutazione e di gestione degli arretrati connessi ai derivati finanziari eseguiti con la clientela corporate. Tutte le posizioni che sono classificate a “past due” (posizioni il cui arretrato supera i 90 giorni e la soglia del 5% sulla complessiva esposizione), “incaglio” (posizioni con i requisiti di “incagliabilità” oggettiva e soggettiva) o “cre- dito ristrutturato” sono gestite dall’Ufficio Credit Management e Qualità del Credito della Banca, mentre l’attività di recupero delle posizioni classificate a “sofferenza” è affidata all’Area Recupero Crediti della Capogruppo che, nel- l’aprile scorso, ha incorporato Gestione Crediti Banca deputata in precedenza a tale attività. L’Ufficio Credit Management, che gestisce tutte le posizioni deteriorate non a sofferenza, ha per obiettivo i) recupe- rare l’arretrato e ii) riportare in bonis la posizione. Sulla base dell’analisi di ogni singola posizione e raccordandosi con le altre banche del Gruppo, assume le decisioni ritenute più opportune, sia per quanto riguarda le modalità e i tempi di rientro, sia relativamente alla classificazione della posizione stessa. Il rientro in bonis del “credito deteriorato” avviene in modo differente a seconda della categoria di appartenenza: per il “past due” è sufficiente il semplice pagamento dell’arretrato presente da oltre 90 giorni, mentre per l’”incaglio”,

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oltre al pagamento dell’arretrato, deve essere verificato anche il venir meno di eventuali presupposti soggettivi che potevano aver portato a tale classificazione. Per il “credito ristrutturato” vengono seguite le disposizioni vigenti del- l’Organo di Vigilanza. Riguardo le “sofferenze”, un loro rientro in bonis è possibile se, oltre al pagamento dell’im- porto arretrato (e di eventuali rate scadenti a breve) si sono verificate le seguenti “condizioni”: i) assenza di procedure esecutive e di segnalazioni a contenzioso in Centrale Rischi; ii) superamento delle difficoltà economico-finanziarie che avevano portato alla classificazione. Poiché le posizioni a sofferenza, come già detto precedentemente, sono ge- stite dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo, anche i rientri in bonis devono essere analizzati e proposti alla Banca dalla mandataria. Ogni posizione a “credito anomalo” è adeguatamente analizzata, compreso quello riveniente da esposizioni in de- rivati insoluti. In particolare la valutazione riguarda sia le posizioni di prossimo ingresso nella categoria “past due”, sia quelle già presenti in detta categoria (per valutare eventuali requisiti di passaggio a “incaglio” o “sofferenza”), non- ché quelle presenti nella categoria “incaglio” (in quanto il fattore tempo incide sulla valutazione della reversibilità dello stato di difficoltà del debitore). L’analisi e la gestione della posizione comprende ovviamente anche la stima delle svalutazioni dei valori nominali dei crediti (dubbi esiti e attualizzazioni secondo i criteri individuati in appli- cazione degli IAS). Tali decisioni, che riguardano le posizioni a “credito ristrutturato”, ad “incaglio” od a “soffe- renza”, tengono conto delle prospettive di recupero del credito, basandosi solitamente sul valore delle garanzie acquisite a presidio delle operazioni e sull’andamento del mercato immobiliare. Per quanto riguarda la valutazione dei crediti a “sofferenza”, la proposta di aggiornamento della valutazione proviene dall’Area Recupero Crediti della Capogruppo che, con riferimento agli eventi, quali perizie del CTU, aste etc, ne deteminano la modifica.

213 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

A. QUALITÀ DEL CREDITO

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bi- lancio)

Portafogli/Qualità Sofferenze Incagli Esposiz. Esposiz. Esposiz. Altre Totale ristrutturate scadute scadute attività deteriorate non deteriorate 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 514 23.465.120 23.465.634 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 175.284 175.284 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 6.185.759 6.185.759 5. Crediti verso clientela 2.091.365 1.052.110 312.402 867.564 711.826 8.034.716 13.069.983 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2013 2.091.879 1.052.110 312.402 867.564 711.826 37.860.879 42.896.660 Totale 31/12/2012 1.748.734 970.737 164.644 452.252 897.562 42.591.402 46.825.331

Nota: le attività finanziarie detenute per la negoziazione classificate nella categoria “sofferenze” sono costituite da investimenti su ti- toli di debito emessi da Lehman Brothers Holdings Inc., Stato Argentino, Cirio e Seat Pagine Gialle. Per maggiori dettagli si rin- via alle note in calce alla tabella 2.1 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica”, sezione 2 dell’attivo dello stato patrimoniale.

214 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Attività deteriorate In bonis Portafogli/Qualità Esposiz. Rettifiche Esposiz. Esposiz. Rettifiche Esposiz. Totale lorda specifiche netta lorda di netta (esposiz. portafoglio netta) 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 41.847 (41.333) 514 23.465.120 23.465.634 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 175.284 175.284 175.284 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 6.186.539 (780) 6.185.759 6.185.759 5. Crediti verso clientela 6.117.697 (1.794.257) 4.323.440 8.812.426 (65.884) 8.746.542 13.069.982 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2013 6.159.544 (1.835.590) 4.323.954 (66.664) 38.572.705 42.896.659 Totale 31/12/2012 4.807.916 (1.471.548) 3.336.368 (77.956) 43.488.963 46.825.331

Si evidenzia che: - le cancellazioni parziali operate dalla Banca nel corso dell’esercizio sulle attività finanziarie deteriorate ammon- tano a 35.270 migliaia di euro; - la differenza positiva tra il valore nominale delle attività finanziarie deteriorate acquistate (tutte relative a titoli ob- bligazionari) ed il prezzo di acquisto di tali attività ammonta a 1.065 migliaia di euro.

Dettagli per portafogli delle esposizioni in bonis

Portafogli/Categoria esposizioni Oggetto di Altre Totale rinegoziazione esposizioni 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 23.465.120 23.465.120 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 175.284 175.284 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 6.185.759 6.185.759 5. Crediti verso clientela 771.125 7.975.417 8.746.542 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura 771.125 37.801.580 38.572.705

Nota: come da chiarimenti pervenuti dall’Organo di Vigilanza, sono distinte le esposizioni oggetto di rinegoziazione nell’ambito di Ac- cordi collettivi (es. Accordo Quadro ABI_MEF) dalle altre esposizioni.

215 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Dettaglio crediti in bonis: anzianità delle partite scadute

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione Lorda Rettifiche Esposiz. scaduto da scadere totale di valore netta A. Esposizioni oggetto di rinegoziazione - senza partite scadute 635.867 635.867 (4.913) 630.954 - con partite scadute sino a 3 mesi 1.143 74.652 75.795 (592) 75.203 - con partite scadute sino a 6 mesi 589 33.952 34.541 (278) 34.263 - con partite scadute sino a 1 anno 899 25.564 26.463 (227) 26.236 - con partite scadute oltre 1 anno 207 4.308 4.515 (46) 4.469 Totale 2.838 774.343 777.181 (6.056) 771.125 B. Altre esposizioni - senza partite scadute 37.285.661 37.285.661 (55.736) 37.229.925 - con partite scadute sino a 3 mesi 58.913 143.787 202.700 (1.736) 200.964 - con partite scadute sino a 6 mesi 4.936 183.585 188.521 (1.544) 186.977 - con partite scadute sino a 1 anno 5.363 154.477 159.840 (1.365) 158.475 - con partite scadute oltre 1 anno 1.007 24.459 25.466 (227) 25.239 Totale 70.219 37.791.969 37.862.188 (60.608) 37.801.580 Totale A+B 73.057 38.566.312 38.639.369 (66.664) 38.572.705

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione Rettifiche di Rettifiche di Esposizione Lorda valore valore di netta specifiche portafoglio A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze b) Incagli c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività 10.780.511 (780) 10.779.731 Totale A 10.780.511 0 (780) 10.779.731 B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate b) Altre 8.375.179 8.375.179 Totale B 8.375.179 8.375.179 Totable A+B 19.155.690 0 (780) 19.154.910

A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Nessuna esposizione creditizia per cassa verso banche è classificata fra le esposizioni deteriorate sia nel bilancio al 31 dicembre 2013 che nel bilancio al 31 dicembre 2012.

216 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Nessuna rettifica di valore su esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate è presente sia nel bilancio al 31 dicembre 2013 che nel bilancio al 31 dicembre 2012.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione Rettifiche di Rettifiche di Esposizione Lorda valore valore di netta specifiche portafoglio A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze 3.602.864 (1.510.985) 2.091.879 b) Incagli 1.248.046 (195.936) 1.052.110 c) Esposizioni ristrutturate 332.202 (19.800) 312.402 d) Esposizioni scadute 935.100 (67.536) 867.564 e) Altre attività 18.329.909 (65.884) 18.264.025 Totale A 24.448.121 (1.794.257) (65.884) 22.587.980 B. Esposizioni fuori bilancio a) Deteriorate 124.254 (43.088) 81.166 b) Altre 20.440.931 (5.445) 20.435.486 Totale B 20.565.185 (43.088) (5.445) 20.516.652 Totable A+B 45.013.306 (1.837.345) (71.329) 43.104.632

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioni ristrutturate scadute A. Esposizione lorda iniziale 2.954.417 1.164.671 180.350 476.271 - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento 730.757 556.452 259.098 866.032 B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis 96.830 298.979 88.793 801.303 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 453.887 215.979 132.856 57 B.3 altre variazioni in aumento 180.040 41.494 37.449 64.672 C. Variazioni in diminuzione 82.310 473.078 107.246 407.203 C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis 540 3.694 9.719 54.363 C.2 cancellazioni 17.001 32.385 4.106 7.289 C.3 incassi 59.239 26.472 10.566 28.792 C.4 realizzi per cessioni 5.094 2.828 4.535 C.4bis perdite da cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 407.699 78.320 316.759 C.6 altre variazioni in diminuzione 436 D. Esposizione lorda finale 3.602.864 1.248.045 332.202 935.100 - di cui: esposizioni cedute non cancellate

217 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioni ristrutturate scadute A. Rettifiche di valore iniziali 1.205.682 193.934 16.038 25.496 - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento 432.851 92.924 11.286 50.630 B.1 rettifiche di valore 391.561 88.885 11.200 50.354 B.1bis perdite da cessione 721 46 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 40.408 3.912 B.3 altre variazioni in aumento 161 127 40 276 C. Variazioni in diminuzione 127.548 90.922 7.524 8.590 C.1 riprese di valore da valutazione 105.073 12.817 C.2 riprese di valore da incasso 4.638 5.717 40 310 C.2bis utili da cessione 116 C.3 cancellazioni 17.001 32.385 4.106 7.289 C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 40.003 3.332 986 C.5 altre variazioni in diminuzione 720 46 5 D. Rettifiche complessive finali 1.510.985 195.936 19.800 67.536 - di cui: esposizioni cedute non cancellate

L’incremento delle esposizioni deteriorate (+29,67% in termini di valore di bilancio, cfr. Sezione 7 “Crediti verso la Clientela” della parte B della Nota Integrativa) evidenzia come i fenomeni di tensione finanziaria continuano a per- manere in quasi tutti i settori economici, e, di conseguenza, a confermare le serie difficoltà che le imprese debitrici hanno nel rispettare le scadenze di rimborso dei mutui bancari. La Banca, al fine di prevenire e di contenere il pas- saggio del credito nella categoria di deteriorato, prosegue la sua attività di recupero della morosità tramite società e professionisti esterni accreditati, sia per quanto riguarda le scadenze più significative, sia per quelle caratterizzate da precedenti episodi di morosità.

218 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

ESPOSIZIONE AL RISCHIO SOVRANO

Come previsto dai principi contabili internazionali (in particolare IAS 1 e IFRS7) riguardo le informazioni da rilevare sulle esposizioni al rischio di credito sovrano (quali emittenti di titoli di debito, controparti di contratti derivati OTC, reference entity di derivati di credito e financial guarantees), si fornisce il dettaglio delle esposizioni vantate dalla Banca al 31 dicembre 2013. Nel complesso l’esposizione al rischio di credito sovrano, in valori nominali netti, ammonta a 3.866 euro/milioni (3.909 euro/milioni al 31 dicembre 2012), ed è rappresentata per 4.025 euro/milioni da una posizione lunga netta verso la Repubblica Italiana (3.982 euro/milioni al 31 dicembre 2012) e per euro/ milioni 159 da una posizione corta con il resto del mondo (71 euro/milioni al 31 dicembre 2012) . Le esposizioni indicate nel prospetto seguente, comprensive dei dietimi maturati a fine esercizio, includono le short positions del portafoglio HFT. Per i derivati creditizi è riportato l’ammontare netto (lungo o corto) dei valori nozio- nali sottostanti agli acquisti e alle vendite di protezione. La colonna “totale esposizione” esprime i net total asset/lia- bilities, al valore nominale, riconducibili al singolo Paese Sovrano e inclusi nelle consistenze patrimoniali ad ogni fine esercizio. Restano esclusi eventuali contratti derivati quotati su mercati regolamentati in quanto gli effetti eco- nomici da questi determinati sono direttamente rilevati in contropartita delle disponibilità liquide, per effetto del re- golamento dei margini di variazione su base giornaliera.

Esposizione al rischio sovrano

Titoli di debito Finanziamenti Derivati 31/12/2012 su crediti Attività finanziarie Attività finanziarie Crediti Crediti Attività Totale Paese di negoziazione disponibili finanziarie di per la vendita negoziazione

Nominale mercato di Valore di bilancio valore Nominale mercato di Valore di bilancio valore Nominale mercato di Valore di bilancio Valore Nominale mercato di Valore di Valore bilancio/nominale Nominale Nominale

Argentina 347 284 347 Austria (19.686) (21.136) 11 (19.675) Belgio (9.821) (10.619) (6) (9.827) Cina (3.154) (3.154) Croazia 224 234 224 Francia (18.888) (19.768) (6) (18.894) Germania (110.933) (110.333) (6) (110.939) Italia 3.124.391 3.226.286 23.075 23.075 23.075 877.034 4.024.500 Messico 145 198 145 Olanda 3.019 3.129 (6) 3.013 Spagna (2.988) (3.120) (6) (2.994) Stati Uniti 130 143 130 Turchia 102 106 102 Ukraina 725 732 725 Ungheria 1.695 1.771 1.695 Venezuela 449 447 449 Attività v/altri 145 177 33 178 Passività v/altri 2 2 (22) (20) TOTALE 2.969.058 3.068.533 23.075 23.075 23.075 873.872 3.866.005

219 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

ALTRE INFORMAZIONI

La Banca non detiene esposizioni verso emittenti governativi nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la ven- dita”.

Derivati creditizi su Italia 31/12/2013 31/12/2012 Acquisti di protezione - Nominali 4.637.103 3.932.415 - Fair value positivi 773.427 873.858 - Fair value negativi Vendite di protezione - Nominali 5.514.137 4.833.057 - Fair value positivi 58 - Fair value negativi 970.282 1.158.760

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni

Classi di rating esterni Esposizioni AAA/AA- A+/A- BBB+/BBB- BB+/BB- B+/B- Inferiore B- Senza rating Totale Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 A. Esposizioni per cassa 148.025 477.191 6.802.854 9.373.099 178.038 15.406 16.393.901 33.388.514 B. Derivati 541.632 5.840.821 4.019.398 1.196.225 121.317 14.110 11.014.924 22.748.427 1. Derivati finanziari 15.033 506.253 292.856 359.115 0 0 1.039.770 2.213.027 2. Derivati creditizi 526.599 5.334.568 3.726.542 837.110 121.317 14.110 9.975.154 20.535.400 C. Garanzie rilasciate 0 0 0 514.025 0 0 294.278 808.303 D. Impegni a erogare fondi 91.055 11.263 2.028.890 892.101 2.571 736 987.785 4.014.401 E. Altre 0 202.855 111.073 1.006.559 0 0 215 1.320.702 Totale 780.712 6.532.130 12.962.215 12.982.009 301.926 30.252 28.691.103 62.280.347

Le classi di rating esterni adottate per la compilazione della tabella sono quelle utilizzate da Standard & Poor’s. Le esposizioni considerate sono quelle di bilancio ed esposte nelle precedenti Tabelle A.1.3 (esposizioni verso ban- che) e A.1.6 (esposizioni verso clientela), comprensive degli OICR (esclusi gli strumenti di capitale). Le esposizioni in derivati finanziari sono espresse al netto delle posizioni passive per le controparti con le quali sono in essere accordi di compensazione. Gli impegni ad erogare fondi si riferiscono prevalentemente a mutui stipulati da erogare, crediti di firma ed agli im- pegni a sottoscrivere partecipazioni. In presenza di più rating esterni assegnati, i criteri adottati nella scelta del rating sono quelli previsti dalla Banca d Italia (in presenza di due rating si utilizza quello peggiore, in presenza di tre o più ratinga ssegnati si sceglie il se- condo). Per garantire la significatività dell’informazione si è provveduto ad utilizzare tabelle di trascodifica per con- vertire la classificazione prevista dalle diverse società di rating a quella adottata da Standard & Poor’s.

220 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

Classi di rating interni Esposizioni Qualità Qualità Qualità Qualità Qualità Default ammi- Senza Totale elevata buona sufficiente mediocre debole nistrativo rating A. Esposizioni per cassa 182.720 1.071.154 3.370.592 2.198.033 341.133 4.775.653 21.428.425 33.367.710 B. Derivati 120.267 232.906 70.418 41.443 275 1.233 22.281.885 22.748.427 1. Derivati finanziari 828 18.416 63.466 41.443 275 1.233 2.087.366 2.213.027 2. Derivati creditizi 119.439 214.490 6.952 0 0 0 20.194.519 20.535.400 C. Garanzie rilasciate 1.436 8.649 134.871 135.824 0 5.503 522.020 808.303 D. Impegni a erogare fondi 9.364 46.074 288.797 148.079 3.507 191.478 3.327.101 4.014.400 E. Altre 0 73 0 0 0 0 1.320.629 1.320.702 Totale 313.787 1.358.856 3.864.678 2.523.379 344.915 4.973.867 48.880.060 62.259.542

La tabella descrive la ripartizione della clientela della Banca per classi di rischiosità attribuite sulla base dei rating assegnati dai modelli interni. A questo fine, sono riportate esclusivamente le esposizioni (controparti) su cui viene pe- riodicamente rilevato il rating interno (clientela Aziende e Privati), senza operare alcuna trascodifica da rating uffi- ciale a rating interno per quanto concerne invece i settori quali “banche”, “non banking financial institution” e “Governi e Pubblica Amministrazione”. Sulla base di tale avvertenza, pertanto, anche le esposizioni riferite a tali ul- timi segmenti - sebbene fossero dotati di rating ufficiali - sono stati segnalati come “unrated” nei modelli interni di rating. Come da disposizioni di Banca d’Italia le esposizioni per cassa, diversamente dai rating esterni, non le quote di O.I.C.R. per 20.804 migliaia di euro.

221 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2) Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati

Valore esposizione netta Immobili Titoli Altre reali garanzie Credit notes linked Governi e centrali banche Altri enti pubblici Banche Altri soggetti Governi e centrali banche Altri enti pubblici Banche Altri soggetti + (2) (1) Totale

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 2.994.837 3.083.003 3.083.003 1.1 totalmente garantite 2.994.837 3.083.003 3.083.003 - di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite 1.569.288 888.994 639.211 1.528.205 2.1 totalmente garantite 1.106.960 888.994 237.193 1.126.187 - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite 462.328 402.018 402.018 - di cui deteriorate

Le esposizioni garantite da titoli sono rappresentate da operazioni di finanziamento quali ad es. pronti contro termine, con scambio di collateral cash nella piena disponibilità della controparte. Le “garanzie reali” a presidio delle esposizioni “fuori bilancio” si riferiscono al rischio di controparte netto, deter- minato cioè sulla base degli accordi di netting definiti secondo le direttive ISDA, e garantiti da collaterale acquisito secondo le modalità contenute negli accordi CSA stipulati tra le parti. Tali garanzie sono indicate al fair value stimato alla data di riferimento del bilancio, o in carenza di tale informazione al valore contrattuale delle stesse.

222 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Garanzie reali (1) Garanzie personali (2) Derivati su crediti Crediti di firma Altri derivati

Valore esposizione netta Immobili Titoli Altre reali garanzie Credit notes linked Governi e centrali banche Altri enti pubblici Banche Altri soggetti Governi e centrali banche Altri enti pubblici Banche Altri soggetti + (2) (1) Totale

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 14.467.997 23.859.769 3.771.158 238.250 2.854 50.924 35.034 5.220.525 33.178.514 1.1 totalmente garantite 12.758.555 23.629.971 3.582.501 214.437 2.764 49.013 27.827 4.930.866 32.437.37 - di cui deteriorate 3.974.764 9.909.087 143.751 10.669 2.764 17.946 25.236 3.182.094 13.291.547 1.2 parzialmente garantite 1.709.442 229.798 188.657 23.813 90 1.911 7.207 289.659 741.135 - di cui deteriorate 226.730 142.211 23.713 22 946 4.403 83.024 254.319 2. Esposizioni creditizie “fuori bilancio” garantite 1.590.875 576.134 255.323 999.170 64.878 1.895.505 2.1 totalmente garantite 1.361.293 570.678 248.778 837.340 52.436 1.709.232 - di cui deteriorate 65.591 101.203 1.532 4.710 107.445 2.2 parzialmente garantite 229.582 5.456 6.545 161.830 12.442 186.27 - di cui deteriorate 1.055 2.938 48 86 3.072

Le esposizioni garantite da titoli sono rappresentate da operazioni di finanziamento quali ad es. pronti contro termine, con scambio di collateral cash nella piena disponibilità della controparte. Le “garanzie reali” a presidio delle esposizioni “fuori bilancio” si riferiscono al rischio di controparte netto, deter- minato cioè sulla base degli accordi di netting definiti secondo le direttive ISDA, e garantiti da collaterale acquisito secondo le modalità contenute negli accordi CSA stipulati tra le parti. Tali garanzie sono indicate al fair value stimato alla data di riferimento del bilancio, o in carenza di tale informazione al valore contrattuale delle stesse.

223 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELL’ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bi- lancio)

B.1.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie: per cassa verso clientela (valore di bilancio)

Controparti/Esposizioni Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioni Altre Totale Totale ristrutturate scadute esposizioni 31/12/13 31/12/12 Governi - Esposizione netta 189 5.939.358 5.939.547 5.641.692 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio (4) (4) (5) Altri enti pubblici - Esposizione netta 1 14.785 14.786 16.927 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio (96) (96) (98) Società finanziarie - Esposizione netta 819 13.719 4.386.000 4.400.538 3.502.594 - Rettifiche di valore specifiche (75) (4.051) (4.126) (18.707) - Rettifiche di valore di portafoglio (4.344) (4.344) (4.550) Società di assicurazione - Esposizione netta 49.323 49.323 64.996 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio Imprese non finanziarie - Esposizione netta 2.036.682 1.025.988 312.402 860.690 7.750.269 11.986.031 12.772.178 - Rettifiche di valore specifiche (1.477.038) (190.979) (19.800) (67.157) (1.754.974) (1.395.231) - Rettifiche di valore di portafoglio (60.471) (60.471) (70.130) Altri Soggetti - Esposizione netta 54.187 12.402 6.874 124.290 197.753 200.598 - Rettifiche di valore specifiche (33.871) (906) (379) (35.156) (27.212) - Rettifiche di valore di portafoglio (968) (968) (2.392)

224 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B.1.2 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie: “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Controparti/Esposizioni Sofferenze Incagli Altre attività Altre Totale Totale deteriorate esposizioni 31/12/13 31/12/12 Governi - Esposizione netta 10.852.715 10.852.715 10.938.918 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio Altri enti pubblici - Esposizione netta 224.373 224.373 253.930 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio Società finanziarie - Esposizione netta 902 3.001.548 3.002.450 3.454.043 - Rettifiche di valore specifiche (1.500) (1.500) (1.500) - Rettifiche di valore di portafoglio (51) (51) (49) Società di assicurazione - Esposizioni netta 923.698 923.698 1.465.765 - Rettifiche di valore specifiche 0 - Rettifiche di valore di portafoglio Imprese non finanziarie - Esposizione netta 66 40.444 39.650 5.414.786 5.494.946 9.110.547 - Rettifiche di valore specifiche (17.455) (5.457) (18.676) (41.588) (31.249) - Rettifiche di valore di portafoglio (5.068) (5.068) (5.301) Altri Soggetti - Esposizione netta 104 18.150 18.254 13.875 - Rettifiche di valore specifiche - Rettifiche di valore di portafoglio (325) (325) (209)

I dati sopraesposti differiscono dalle informazioni quantitative indicate nella precedente tabella A.1.6 “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti” per il totale delle esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

225 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bi- lancio)

B.2.1 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie: per cassa verso clientela (valore di bilancio)

Aree geografiche/Esposizioni Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioni Altre Totale Totale ristrutturate scadute esposizioni 31/12/13 31/12/12 Italia - Esposizione netta 2.086.754 1.051.779 312.402 859.524 17.527.614 21.838.073 21.059.887 - Rettifiche di valore complessive (1.497.234) (195.913) (19.800) (66.768) (64.808) (1.844.523) (1.503.834) Altri paesi europei - Esposizione netta 4.664 331 7.835 705.478 718.308 1.070.943 - Rettifiche di valore complessive (13.751) (23) (757) (1.044) (15.575) (14.299) America - Esposizione netta 460 205 30.818 31.483 67.511 - Rettifiche di valore complessive (12) (32) (44) (194) Asia - Esposizione netta 61 61 76 - Rettifiche di valore complessive Resto del mondo - Esposizione netta 56 56 566 - Rettifiche di valore complessive

B.2.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie: “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Aree geografiche/Esposizioni Sofferenze Incagli Altre attività Altre Totale Totale deteriorate esposizioni 31/12/13 31/12/12 Italia - Esposizione netta 66 41.346 39.650 8.969.778 9.050.840 9.135.947 - Rettifiche di valore complessive (17.190) (6.957) (18.676) (5.364) (48.187) (37.832) Altri paesi europei - Esposizione netta 104 9.875.105 9.875.209 14.132.430 - Rettifiche di valore complessive (266) (80) (346) (448) America - Esposizione netta 1.380.656 1.380.656 1.705.978 - Rettifiche di valore complessive (28) Asia - Esposizione netta 83.173 83.173 89.654 - Rettifiche di valore complessive Resto del mondo - Esposizione netta 126.559 126.559 173.071 - Rettifiche di valore complessive

I dati sopraesposti differiscono dalle informazioni quantitative indicate nella precedente tabella A.1.6 “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti” per il totale delle esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

226 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bi- lancio)

B.3.1 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie: per cassa verso banche (valore di bilancio)

Aree geografiche/Esposizioni Sofferenze Incagli Esposizioni Esposizioni Altre Totale Totale ristrutturate scadute esposizioni 31/12/13 31/12/12 Italia - Esposizione netta 10.279.208 10.279.208 10.800.519 - Rettifiche di valore complessive (577) (577) (461) Altri paesi europei - Esposizione netta 310.407 310.407 889.560 - Rettifiche di valore complessive (166) (166) (226) America - Esposizione netta 190.116 190.116 405.374 - Rettifiche di valore complessive (37) (37) (93) Asia - Esposizione netta - Rettifiche di valore complessive Resto del mondo - Esposizione netta - Rettifiche di valore complessive

B.3.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie: “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)

Aree geografiche/Esposizioni Sofferenze Incagli Altre attività Altre Totale Totale ristrutturate scadute esposizioni 31/12/13 31/12/12 Italia - Esposizione netta 2.435.946 2.435.946 1.949.739 - Rettifiche di valore complessive Altri paesi europei - Esposizione netta 4.119.427 4.119.427 5.472.921 - Rettifiche di valore complessive America - Esposizione netta 480.209 480.209 637.010 - Rettifiche di valore complessive Asia - Esposizione netta - Rettifiche di valore complessive Resto del mondo - Esposizione netta 19.110 19.110 60.072 - Rettifiche di valore complessive

I dati sopraesposti differiscono dalle informazioni quantitative indicate nella precedente tabella A.1.3 “Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti” per il totale delle esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli o merci in prestito.

227 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B.4 Grandi rischi

31/12/2013 31/12/2012 a) ammontare (valore di bilancio) 33.741.966 33.632.380 b) ammontare (valore ponderato) 3.797.240 4.173.833 c) numero 24 28

Formano oggetto di rilevazione nella presente sezione gli ammontari ed il numero delle “posizioni a rischio” che co- stituiscono “un grande rischio” secondo la vigente disciplina di vigilanza (ex circ. 155 emanata da Banca d’Italia).

228 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ’

C.1 OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La Banca svolge un ruolo di investitore oltre che di market maker per le emissioni dove la Capogruppo è originator. La struttura organizzativa interna che presiede a tale operatività è il Desk Credit Trading. Il suo principale obiettivo consiste nel fornire liquidità e pricing alle operazioni effettuate dal Gruppo MPS e supporto, in termini di pricing, ai clienti che hanno investito nelle cartolarizzazioni del Gruppo stesso. A tal fine sono utilizzate analisi continue ed ar- ticolate dei flussi sottostanti a tali operazioni, in gran parte riconducibili all’attività di concessione di mutui residen- ziali e di prestiti al consumo della Capogruppo. Per i deal originati esternamente al Gruppo MPS, l’attività del Desk è orientata a cogliere le varie opportunità che il mercato offre, al fine di massimizzare i ritorni reddituali dei portafogli in qualità di investitore su questo comparto. Il processo di valutazione e di misurazione dei rischi connessi alle posizioni temporaneamente detenute è accentrato presso l’Area Risk Management della Capogruppo BMPS nell’ambito della misurazione dei rischi di mercato, unita- mente allo Staff Controlli Finanziari di MPSCS. L’attività di controllo dei rischi e di mitigazione degli stessi è svolta principalmente tramite lo studio e l’analisi quotidiana dei flussi sottostanti, il tutto tramite utilizzo di modellistica avan- zata. Nel corso del 2013, l’attività operativa si è svolta sia tramite il canale di negoziazione sul mercato secondario sia uti- lizzando linee di funding disponibili tramite BCE (trattasi infatti primariamente di titoli ad alto rating ed eleggibili per operazioni con banche centrali). L’ammontare detenuto nel portafoglio di negoziazione (voce 20 dell’attivo “Attività finanziarie detenute per la ne- goziazione”) è pari a 471,1 milioni di euro (304,6 milioni di euro al 31 dicembre 2012); mentre nel portafoglio ban- cario (voce 40 dell’attivo “Attività finanziarie disponibili per la vendita) sono presenti per un importo di 1,2 milioni di euro (1,9 milioni di euro nel precedente esercizio). La Banca detiene solo delle esposizioni per cassa (nè garan- zie e nè linee di credito). La Banca non ha interessenze in società veicolo.

Per completezza si informa che non formerà oggetto di rilevazione nella presente parte l’operazione di cartolariz- zazione nella quale la Banca è stata originator ed il cui complesso delle passività emesse (nel caso titoli ABS) dalla società veicolo è stato interamente sottoscritto. Al 31 dicembre 2013 la Banca ha in essere un’unica operazione di auto cartolarizzazione (“Siena SME 11-1”), perfezionata nel mese di novembre 2011, i cui dettagli sono forniti in calce alla “Sezione 3 - Rischio di liquidità”, in linea con quanto richiesto dall’aggiornamento della Circ. 262 del 18 no- vembre 2009 e successivi aggiornamenti.

229 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Come già evidenziato, nelle tabelle che seguono non sono ricomprese le operazioni in cui la Banca, svolgendo il ruolo di originator, ha riacquistato tutti i titoli - senior, mezzanine e junior - emessi dal veicolo utilizzato per la car- tolarizzazione (c.d. auto cartolarizzazioni).

C.1.1 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Esposizioni per cassa Qualità attività Senior Mezzanine Junior sottostanti /esposizioni Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione Esposizione lorda netta lorda netta lorda netta A. Con attività sottostanti proprie a) Deteriorate b) Altre B. Con attività sottostanti di terzi 376.474 376.474 94.193 94.193 1.608 1.608 a) Deteriorate 1.112 1.112 b) Altre 376.474 376.474 93.081 93.081 1.608 1.608 Totale 31/12/2013 376.474 376.474 94.193 94.193 1.608 1.608 Totale 31/12/2012 272.618 272.618 33.891 33.891

Non vi sono esposizioni né come garanzie rilasciate né come linee di credito. Per completezza si evidenzia che la Banca detiene quale scoperto tecnico un’esposizione passiva per un importo complessivo di 3.7 milioni di euro (ti- tolo senior - mutui residenziali performing).

C.1.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia delle at- tività di cartolarizzazione e per tipologia di esposizioni La Banca ha effettuato un’unica operazione di auto cartolarizzazione di proprie attività (esercizio 2011), da non rap- presentare in questa sezione.

C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle at- tività di cartolarizzazione e per tipo di esposizione

Esposizioni per cassa Tipologia attività Senior Mezzanine Junior sottostanti Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ di riprese di di riprese di di riprese di bilancio valore bilancio valore bilancio valore - mutui residenziali 28.785 - mutui non residenziali 278.975 93.080 1.608 - bond 68.714 1 - altre attività 1.112 Totale 31/12/2013 376.474 94.193 1.608 Totale 31/12/2012 272.617 33.892

Alla data del presente bilancio non sussistono esposizioni derivanti da garanzie rilasciate e/o da linee di credito, sempre in riferimento ad operazioni di cartolarizzazione di terzi.

230 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

C.1.3.1 Tipologia delle attività di cartolarizzazione: dettaglio mutui residenziali

Esposizioni per cassa Esposizioni Senior Mezzanine Junior Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ di riprese di di riprese di di riprese di bilancio valore bilancio valore bilancio valore SPOLETO MTG 04/35 TV 2.670 CORDUSIO UB 06/42 TV 2.365 CASSA CENTR-TV 07/43 8.913 CLARF-TV 11/60 A2 5.004 BERICA-TV 09/48 9.833 TOTALE 28.785

C.1.3.2 Tipologia delle attività di cartolarizzazione: dettaglio mutui non residenziali

Esposizioni per cassa Esposizioni Senior Mezzanine Junior Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ di riprese di di riprese di di riprese di bilancio valore bilancio valore bilancio valore PATRIMONIO 06/21 TV 1.204 FIP FUND 05/23 TV 19.790 SMPER IF TV 07/46 1.608 SMPER 1C TV 07/46 2.299 CASAFORTE 10/40 CL A 259.185 CASAFORTE CL B 10/40 89.577 TOTALE 278.975 93.080 1.608

Alla data del 31 dicembre 2013, quali operazioni da regolare, vi sono delle compravendite sul titolo Casaforte 10/40 CL A per un totale nominale netto di 56.5 milioni di euro.

231 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

C.1.3.3 Tipologia delle attività di cartolarizzazione: dettaglio bond

Esposizioni per cassa Esposizioni Senior Mezzanine Junior Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ di riprese di di riprese di di riprese di bilancio valore bilancio valore bilancio valore PATAGONIA F 1/80 ZC 59.780 EMPYR 06/13 TV 1 GREYL 06/14 TV 8.934 TOTALE 68.714 1

C.1.3.4 Tipologia delle attività di cartolarizzazione: dettaglio altre attività

Esposizioni per cassa Esposizioni Senior Mezzanine Junior Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ Valore Rettifiche/ di riprese di di riprese di di riprese di bilancio valore bilancio valore bilancio valore SANFI 06/35 TV (*) 1.112 TOTALE 1.112

(*) credito al consumo

C.1.4 Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Attività Attività Attività Attività Crediti Totale Totale Esposizioni finanziarie finanziarie finanziarie finanziarie 31/12/2013 31/12/2012 portafoglio detenute fair value disponibili detenute per la option per la sino alla negoziazione vendita scadenza 1. Esposizioni per cassa 471.071 1.204 472.275 306.509 - “Senior” 376.474 376.474 272.617 - “Mezzanine” 92.989 1.204 94.193 33.892 - “Junior” 1.608 1.608 1.608 2. Esposizioni fuori bilancio 54.296 54.296 4.570 - “Senior” 54.296 54.296 4.570 - “Mezzanine” - “Junior”

232 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio

L’ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostante al titolo junior SMPER 1F TV 07/46 ammontano a 2.468 migliaia di euro, di cui 173 migliaia di euro per esposizioni scadute e 2.296 quali altre attività. Trattasi di car- tolarizzazione tradizionale con attività sottostanti di terzi.

C.1.6 Interessenze in società veicolo

La Banca non detiene interessenze in società veicolo relative a cartolarizzazioni proprie.

C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

La Banca ha in essere un contratto di servicer relativo alla propria cartolarizzazione con decorrenza novembre 2011. I dati inseriti nella tabella successiva sono tutti riferibili alla società veicolo Siena SME 11-01.

Attività Incassi crediti Quota percentuale dei titoli rimborsati cartolarizzate realizzati nell’anno (dato di fine periodo 2013) Senior Mezzanine Junior Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis Attività Attività Attività Attività Attività Attività deteriorate in bonis deteriorate in bonis deteriorate in bonis 116.205 2.447.539 2.201 221.136 - 18,45% ----

Nota: nelle attività deteriorate sono state indicate solo le attività classificate a sofferenze

Attività Incassi crediti Quota percentuale dei titoli rimborsati cartolarizzate realizzati nell’anno (dato di fine periodo 2012) Senior Mezzanine Junior Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis Attività Attività Attività Attività Attività Attività deteriorate in bonis deteriorate in bonis deteriorate in bonis 43.345 2.708.583 45 299.665 - 23,72% - - - 22,32%

233 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE

C.2 OPERAZIONI DI CESSIONE

Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Le attività riportate nei prospetti seguenti hanno natura di titoli di debito e di capitale e risultano cedute nell’ambito di operazioni passive di pronti contro termine e di prestito titoli con obbligo di riacquisto a termine. Le operazioni di pronti contro termine, come le analoghe operazioni di prestito tioli descritte al paragrafo 7 della Nota Integrativa - parte B - Altre operazioni, sono perfezionate, in buona misura, a copertura di operazioni similari spe- culari nell’ambito della gestione dinamica e complessa delle attività di trading. Considerando nel loro complesso le operazioni SFT (Securities financing trasnactions), emerge una posizione com- plessiva netta di raccolta, correlata al finanziamento delle posizioni lunghe in titoli, con l’obiettivo di ottimizzare il costo of carry dei portafogli, beneficiando dell’approccio di relative value, in particolare sul mercato BTP. I sottostanti dei pronti contro termine passivi sono per il 96,39% titoli di stato italiani e per il 64,53% BTP. I titoli re- stano appostati nell’attivo dello stato patrimoniale, alle voci 20 e 40, ed i benefici ed i rischi connessi alla proprietà rimangono in ogni caso in carico alla Banca. I titoli trasferiti risultano impegnati ma tale “status” non esclude la possibilità di venderli, previa copertura della mo- mentanea mancanza di disponibilità del titolo tramite prestito titoli o pronti contro termine attivi.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Di seguito le attività finanziarie cedute non cancellate rilevate per intero ed esposte al loro valore di bilancio.

Forme tecniche/Portafoglio Attività Attività Attività Attività Crediti Crediti Totale Totale finanziarie finanziarie finanziarie finanziarie verso verso 31/12/2013 31/12/2012 detenute per la valutate al disponibili detenute sino banche clientela negoziazione fair value per la vendita alla scadenza A. Attività per cassa 6.087.421 39.325 6.126.746 6.261.121 1. Titoli di debito 6.010.837 39.325 6.050.162 6.216.845 2. Titoli di capitale 76.584 76.584 44.276 3. O.I.C.R. 4. Finanziamenti B. Strumenti derivati Totale 31/12/2013 6.087.421 39.325 6.126.746 6.261.121 di cui deteriorate Totale 31/12/2012 6.223.416 37.705 6.261.121 di cui deteriorate

234 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Le operazioni di pronti contro termine passivi effettuato utilizzando titoli di proprietà, riportate nella successiva ta- bella C.2.1.a, risultano stipulate per il 64,72% con la Capogruppo BMPS e per il 32,99% con Cassa Compensazione e Garanzia.

C.2.1.a Tipologia operazione di cessione relative ad attività finanziarie non cancellate

31/12/2013 31/12/2012 Pronti contro termine passivi 6.070.679 6.136.638 Cartolarizzazioni Prestito titoli in pool 56.066 124.483 Cessioni Totale 6.126.745 6.261.121

C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate: valore di bilancio

Le passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute e non cancellate di cui al precedente punto C.2.1, e ri- levate alla voce patrimoniale del passivo 40 “Passività finanziarie di negoziazione”, sono così suddivise:

Attività Attività Attività Attività Crediti Crediti Totale Passività finanziarie finanziarie finanziarie finanziarie verso verso Portafoglio attività detenute valutate al disponibili detenute banche clientela per la fair value per la sino alla negoziazione vendita scadenza 1. Debiti verso clientela 1.947.059 1.947.059 a) a fronte attività rilevate per intero 1.947.059 1.947.059 b) a fronte attività rilevate parzialmente 2. Debiti verso banche 3.955.032 3.955.032 a) a fronte attività rilevate per intero 3.955.032 3.955.032 b) a fronte attività rilevate parzialmente Totale 31/12/2013 5.902.091 5.902.091 Totale 31/12/2012 6.075.005 6.075.005

235 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

C.2.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value

Nulla da rilevare.

B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento (“continuing involvement”)

Nulla da rilevare.

Informazioni di natura qualitativa

Nulla da rilevare.

Informazioni di natura quantitativa

Nulla da rilevare.

C.3 OPERAZIONI DI COVERED BOND

La Banca non ha effettuato alcuna emissione di obbligazioni bancarie garantite.

236 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

ll grafico di seguito riportato evidenzia la distribuzione della qualità creditizia del portafoglio della Banca al 31/12/2013 (sono escluse le posizioni in attività finanziarie). Dalla rappresentazione grafica che segue si evidenzia che circa il 28% delle esposizioni a rischio è erogato verso clientela di qualità elevata e buona. Si precisa che la gra- dazione di cui sotto include anche le esposizioni verso le banche, gli enti governativi e gli istituti finanziari e ban- cari non vigilati, non ricomprese nei modelli AIRB. Per tali controparti si attribuisce comunque una valutazione di standing creditizio, utilizzando i rating ufficiali laddove presenti oppure opportuni valori internamente determinati.

QUALITY DISTRIBUTION DEL PORTAFOGLIO CREDITI IN BONIS MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 60%

50%

40%

30%

20%

10%

0% Qualità Qualità Qualità Qualità Qualità Elevata Buona Sufficiente Mediocre Debole % EAD % PA % CAP

237 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Il grafico successivo, invece, evidenzia la distribuzione della qualità creditizia limitatamente ai portafogli Corporate e Retail (in gran parte validati dall’Autorità di Vigilanza all’utilizzo dei modelli interni relativi ai parametri PD e LGD). Si nota come l’incidenza delle esposizioni con qualità elevata e buona al 31/12/2013 sia pari al 16% delle esposi- zioni complessive.

QUALITY DISTRIBUTION DEL PORTAFOGLIO CREDITI IN BONIS SEGMENTI CORPORATE E RETAIL - MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 60%

50%

40%

30%

20%

10%

0% Qualità Qualità Qualità Qualità Qualità Elevata Buona Sufficiente Mediocre Debole % EAD % PA % CAP

238 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

ESPOSIZIONE A RISCHIO Le rilevazioni svolte alla fine del 2013 mostrano come le espo- (esclusa operatività intragruppo) sizioni a rischio della Banca siano rivolte principalmente verso MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 la clientela di tipo “Imprese Produttive” (93,4% sul totale delle erogazioni) e “Banche e Finanziarie” (4,5%). La restante quota Banche e si suddivide tra la clientela “Famiglie” e “Governi e Pubblica Finanziarie Famiglie Amministrazione” rispettivamente con il 1,4% e il 0,7%. 4,5% 1,4% Governi e PP. AA. 0,7%

In termini di misure di rischio si evince come il segmento di clientela delle “Imprese Produttive” assorba il 98,7% della Per- Imprese dita Attesa e il 97,8% del Capitale Economico. Produttive 93,4%

Dall’analisi della distribuzione geografica della clientela di MPSCS si rileva come le esposizioni a rischio siano con- centrate prevalentemente nelle regioni del Centro (37,9%); seguono quelle del Nord Ovest e del Nord Est (rispetti- vamente 20,6% e 14,6%), del Sud (14,4%), dell’Estero con l’8,5% e delle Isole (4%).

PERDITA ATTESA CAPITALE ECONOMICO (esclusa operatività intragruppo) (esclusa operatività intragruppo) MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013

Imprese Imprese Produttive Produttive 98,7% 97,8%

Banche e Famiglie Finanziarie 0,5% 0,9%

Banche e Governi Governi Finanziarie Famiglie e PP.AA. e PP.AA. 0,6% 0,4% 0,2% 0,9%

239 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

ESPOSIZIONE A RISCHIO Le misure di rischio complessive (Perdita Attesa + Capitale (esclusa operatività intragruppo) Economico) trovano la maggiore spiegazione nella com- MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 posizione degli impieghi maggiormente presenti al Cen- tro (34,4%) e al Nord Ovest (24,4%). Seguono il Sud Nord Ovest (18,7%), il Nord Est (14,4%), le Isole (5%) e l’Estero Sud 20,6% 14,4% (3,1%).

N o rd E s t 1 4 , 6 %

Isole 4% Centro 37,9% Estero 8,5%

PERDITA ATTESA + CAPITALE ECONOMICO I grafici seguenti mostrano, infine, per la sola clientela MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 Corporate in Italia, la distribuzione percentuale per sin- gola area geografica dell’esposizione al default e delle misure di rischio complessive (Perdita Attesa + Capitale Nord Ovest Economico) per branca di attività economica. Sud 24,4% 18,7% Nel settore dei servizi è concentrata la maggiore quota di esposizione al default delle aziende in tutte le aree geo- grafiche. Sul totale di MPSCS tale concentrazione è pari al 47% ed è seguita da quella della branca dell’industria (27%), dell’edilizia (14%) ed infine dell’agricoltura con il N o rd E s t 12%. 1 4 , 4 %

Isole 5% Centro Estero 34,4% 3,1%

240 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

CLIENTELA CORPORATE ITALIA IN BONIS AL 31/12/2013 Distribuzione dell’esposizione al Default (Ead) per Area Geografica e per ramo di attività

Nord Ovest 7% 20% 34% 39%

Nord Est 11% 9% 35% 45%

Centro 17% 16% 20% 47%

Sud 7% 9% 28% 56%

Isole 14% 32% 54%

Totale MPS CS 12% 14% 27% 47%

Agricoltura Edilizia Industria Servizi

Anche per quanto riguarda le misure di rischio complessive, definite come la somma di Perdita Attesa (PA) e Capi- tale Economico (CAP), la maggior concentrazione è relativa al settore dei servizi in tutte le aree geografiche tranne che al Nord Ovest dove si registra una prevalenza del settore dell’edilizia (38%).

CLIENTELA CORPORATE ITALIA IN BONIS AL 31/12/2013 Distribuzione delle misure di rischio (Perdita attesa + Capitale economico) per Area Geografica e per ramo di attività

Nord Ovest 7% 38% 34% 21%

Nord Est 9% 8% 33% 50%

Centro 20% 9% 33% 38%

Sud 3% 9% 31% 57%

Isole 8% 44% 48%

Totale MPS CS 11% 15% 33% 41%

Agricoltura Edilizia Industria Servizi

241 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

SEZIONE 2 - RISCHIO DI MERCATO

RISCHI DI MERCATO INERENTI AL PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

Il modello di gestione dei rischi di mercato inerentiil Portafolio di Negoziazione Il Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (PNV) del Gruppo MPS - trading book - risulta costituito dall’insieme dei Portafogli di Negoziazione di Vigilanza gestiti dalla Capogruppo Bancaria (BMPS), da MPS Capital Services (MPSCS). L’operatività in derivati, intermediati a favore della clientela di Gruppo, prevede l’accentramento ed il presidio dei rischi da parte di MPSCS. I rischi di mercato del trading book della Banca (così come quelli della Capogruppo e delle altre controllate che hanno rilevanza come autonomi market risk taking center) sono monitorati per finalità gestionali in termini di Value- at-Risk (VaR). Il Comitato Finanza di Gruppo ha il compito di indirizzare e di coordinare il complessivo processo di gestione della finanza proprietaria di tutto il Gruppo, assicurando la coerenza tra gli interventi gestionali delle diverse business unit. Il PNV del Gruppo MPS è oggetto di monitoraggio e di reporting giornaliero da parte dell’Area Risk Management della Capogruppo, sulla base di sistemi proprietari. Il VaR gestionale viene calcolato in maniera autonoma rispetto alle fun- zioni operative, servendosi del modello interno di misurazione dei rischi implementato dalla funzione di Risk Ma- nagement stessa, in linea con le principali best practice internazionali. Per sole finalità segnaletiche, in tema di rischi di mercato, la Banca si avvale comunque della metodologia standardizzata.

I limiti operativi all’attività di negoziazione, deliberati dal C.d.A. della Banca secondo le indicazioni del C.d.A. della Capogruppo, sono espressi per ciascun livello di delega in termini di VaR diversificato tra fattori di rischio e portafo- gli e di Stop Loss mensile ed annua e di Stress. Inoltre il rischio di credito del trading book, oltre ad essere ricom- preso nelle elaborazioni VaR e nei rispettivi limiti per la parte di rischio , viene assoggettato anche a specifici limiti operativi di rischio emittente e concentrazione obbligazionaria, che prevedono massimali nozionali per tipologie di guarantor e classi di rating.

Il VaR è calcolato con intervallo di confidenza del 99% e periodo di detenzione delle posizioni (holding period) di un giorno lavorativo. Il metodo utilizzato è quello della simulazione storica con full revaluation giornaliera di tutte le posizioni elementari, su una finestra di 500 rilevazioni storiche dei fattori di rischio (lookback period) con scorri- mento giornaliero. Il VaR così calcolato consente di tenere conto di tutti gli effetti di diversificazione tra fattori di ri- schio, portafogli e tipologia di strumenti negoziati. Non è necessario ipotizzare a priori alcuna forma funzionale nelle distribuzioni dei rendimenti delle attività e anche le correlazioni tra strumenti finanziari diversi vengono cat- turate implicitamente dal modello VaR sulla base dell’andamento storico congiunto dei fattori di rischio. Periodica- mente, il flusso di reporting direzionale giornaliero sui rischi di mercato viene veicolato al Comitato Rischi, all’Amministratore Delegato, al Presidente ed al C.d.A. della Capogruppo all’interno del Risk Management Report, strumento attraverso il quale l’Alta Direzione e gli organi apicali vengono informati in merito al profilo di rischio com- plessivo del Gruppo MPS (parte dell’informativa viene altresì messa a disposizione di MPSCS).

Le macrotipologie di fattori di rischio considerate all’interno del Modello Interno Rischi di Mercato sono IR, EQ, FX, CS come segue:

242 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

• IR: tassi di interesse su tutte le curve rilevanti, le curve inflattive e relative volatilità • EQ: prezzi azionari, indici e basket e relative volatilità • FX: tassi di cambio e relative volatilità • CS: livelli dei credit spread Il VaR (o VaR diversificato, o Net VaR), viene calcolato e disaggregato quotidianamente per finalità interne gestionali, anche rispetto ad altre dimensioni di analisi: • organizzativa/gestionale dei portafogli • per strumenti finanziari • per risk family E’ possibile altresì valutare il VaR lungo ogni combinazione di queste dimensioni in modo da poter agevolare ana- lisi molto dettagliate dei fenomeni che coinvolgono i portafogli. Con riferimento in particolare ai risk factor si identificano: il VaR Interest Rate (IR VaR), il VaR Equity (EQ VaR), il VaR Forex (FX VaR) ed il VaR Credit Spread (CS VaR). La somma algebrica di queste componenti determina il c.d. Gross VaR (o VaR non diversificato), che raffrontato con il VaR diversificato consente di quantificare il beneficio di diversi- ficazione tra fattori di rischio derivante dal detenere portafogli allocati su asset class e risk factor non perfettamente correlati. Anche queste informazioni possono essere analizzate lungo tutte le dimensioni sopra richiamate. Il modello consente di produrre metriche di VaR diversificato per l’intero Gruppo MPS, in modo da poter apprezzare in maniera integrata tutti gli effetti di diversificazione che possono generarsi tra le varie banche, in ragione del posi- zionamento specifico congiunto realizzato da parte delle diverse business units. Il Gruppo (parimenti MPSCS) al momento non utilizza il modello interno basato sul VaR nel calcolo dei requisiti pa- trimoniali sui rischi di mercato. Vengono inoltre condotte regolarmente analisi di scenario e prove di stress sui vari fattori di rischio con livelli di gra- nularità differenziati per tutta la struttura dell’albero dei portafogli di Gruppo e per tutte le categorie di strumenti ana- lizzati. Le prove di stress permettono di valutare la capacità della Banca di assorbire ingenti perdite potenziali al verificarsi di eventi di mercato estremi, in modo da poter individuare le misure da intraprendere per ridurre il pro- filo di rischio e preservare il patrimonio. Le prove di stress sono elaborate in base a scenari storici e discrezionali. Gli scenari storici sono definiti sulla base di reali perturbazioni registrate storicamente sui mercati. Tali scenari sono identificati sulla base di un orizzonte temporale in cui i fattori di rischio sono stati sottoposti a stress. Non sono ne- cessarie ipotesi particolari in merito alla correlazione fra fattori di rischio, rilevando quanto storicamente realizzato nel periodo di stress individuato. Le prove di stress basate su scenari discrezionali consistono nell’ipotizzare il veri- ficarsi di variazioni estreme di alcuni parametri di mercato (tassi, cambi, indici azionari, credit spread e volatilità) e nel misurare il corrispondente impatto sul valore dei portafogli, a prescindere dal loro effettivo riscontro storico. At- tualmente vengono elaborati scenari di stress discrezionali semplici (variazione di un solo fattore di rischio) e con- giunti (variazione di più fattori di rischio contemporaneamente). Gli scenari discrezionali semplici sono calibrati per colpire in modo indipendente una categoria di fattori di rischio per volta, ipotizzando l’assenza di propagazione degli shock agli altri fattori. Gli scenari discrezionali congiunti mirano invece a valutare l’impatto di shock globali che colpiscono simultaneamente tutte le tipologie di risk factors. Si precisa che la metodologia VaR sopra descritta è applicata per finalità gestinali anche a quella porzione del por- tafoglio bancario composta da strumenti finanziari assimilabili a quelli del trading (es. titoli azionari/obbligazionari AFS).

Nel corso del 2013 i rischi di mercato del Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza (PNV) della Banca hanno mo- strato, in termini di VaR, un andamento caratterizzato da una marcata volatilità rispetto all’anno precedente per at- testarsi al 31 dicembre 2013 a 9,12 milioni di euro. In termini assoluti il VaR è stato influenzato dal comparto IR per attività di trading, prevalentemente in long futures ed options, da attività legate alla strutturazione e coperture di polizze e dalla variazione dei parametri di mercato (spread creditizio e tassi).

243 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

MPS CAPITAL SERVICES: PORTAFOGLI DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA VaR 99% 1 day in EUR/mln -

In termini di composizione del VaR per fattori di rischio, al 31 dicembre 2013 il portafoglio di MPSCS è prevalente- mente assorbito dal fattore di rischio di tipo tasso di interesse (IR VaR, 41,1%). Seguono il fattore di rischio di tipo credit spread (CS VaR, 29,7%), il fattore di rischio di tipo cambio (FX VaR, 15,4%) e il fattore di rischio di tipo azio- nario (EQ VaR, 13,7%).

Nel corso del 2013 il VaR PNV della Banca ha oscillato tra un minimo di 3,80 milioni di euro del 22 ottobre 2013 ed un massimo di 12,26 milioni di euro del 17 luglio 2013 registrando un valore medio di 7,64 milioni di euro. Il VaR PNV al 31 dicembre 2013 è pari a 9,12 milioni di euro.

VAR MPS CAPITAL SERVICES Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza VaR Breakdown per Risk factor: 31.12.2013

EQ VaR FX VaR 13,7% 15,4%

MPS CAPITAL SERVICES VaR PNV 99% 1 day in €/mln

VaR Data Fine Periodo 9,12 31/12/2013 Minimo 3,80 22/10/2013 IR VaR Massimo 12,26 17/07/2013 41,1% CS VaR Media 7,64 29,7%

244 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Backtesting del Modello VaR Il Gruppo MPS ha implementato una struttura di test retrospettivi compliant con l’attuale normativa per i rischi di mer- cato nel proprio sistema di gestione del rischio. I test retrospettivi o backtesting sono delle verifiche condotte sui ri- sultati del modello VaR rispetto alla variazione giornaliera del valore del portafoglio, al fine di valutare la capacità predittiva del modello in termini di accuratezza delle misure di rischio prodotte. Se il modello è qualitativamente ade- guato, dal confronto periodico della stima giornaliera del VaR con le perdite giornaliere dell’attività di negoziazione relative al giorno successivo dovrebbe emergere che le perdite effettive risultano superiori al VaR con una frequenza coerente con quella definita dal livello di confidenza. Per completezza si evidenzia che, dal punto di vista regolamentare, per le banche che adottano modelli interni a fini segnaletici, i risultati dei test retrospettivi incidono sul requisito patrimoniale, poiché il capitale minimo che un in- termediario vigilato deve detenere a fronte del rischio di mercato è proporzionale ad un fattore moltiplicativo che ri- sulta tanto maggiore quanto peggiore è la performance del modello interno in termini di scostamenti registrati. Alla luce delle disposizioni normative (circolare Bankit 263/06 e successivi aggiornamenti), l’Area Risk Management ha ritenuto opportuno effettuare il test seguendo le metodologie del backtesting teorico ed effettivo ed integrarlo nei sistemi di reporting gestionale di Gruppo. Il primo tipo di test - backtesting teorico - ha una maggiore significatività statistica in riferimento alla valutazione dell’accuratezza del modello VaR (“test non contaminato”). Il secondo tipo di test - backtesting effettivo - risponde all’esigenza di verificare l’affidabilità previsionale del modello VaR con rife- rimento alla effettiva operatività della Banca (utili e perdite giornaliere da negoziazione) depurati dall’effetto di ma- turazione del rateo interessi tra il giorno t-1 e t per i titoli e dall’effetto delle commissioni.Tali risultati “depurati” di P&L (cfr. “P&L effettivo”) sono confrontati con il VaR del giorno precedente (VaRt-1). Nel caso in cui le perdite risultino maggiori rispetto a quanto previsto dal modello, viene registrata un’eccezione. Nel grafico che segue si evidenziano i risultati del Backtesting Effettivo del Modello interno per i Rischi di Mercato, relativi al Portafoglio di Negoziazione di Vigilanza di MPS CS, per l’anno 2013:

MPS CAPITAL SERVICES: BACK TESTING EFFETTIVO DEL PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

Dal test retrospettivo risultano due sconfinamenti nel corso dell’anno sul portafoglio di trading di MPSCS, di cui si riportano le evidenze: • 24 giugno 2013: giornata negativa di mercato (spread Btp-Bund +13bps). • 20 settembre 2013: rinegoziazione di alcuni strumenti derivati finalizzata alla diminuzione del costo di finanziamento.

245 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. ASPETTI GENERALI

A.1 Rischio Tasso di Interesse Premesso che le attività di negoziazione sono svolte dalla Direzione Global Markets, la Banca gestisce un portafo- glio di proprietà che assume posizioni di trading su tassi e su credito. In generale le posizioni di tasso vengono assunte sia mediante acquisto o vendita di titoli obbligazionari, sia attra- verso la costruzione di portafogli strutturali in strumenti derivati quotati (futures) e otc (interest swap, , cap&floor, swap option). L’attività viene svolta esclusivamente in conto proprio, con obiettivi di ritorno assoluto, nel rispetto dei limiti delegati in termini di VaR e di Stop Loss mensile ed annua oltre ad ulteriori specifici limiti di rischio emittente e concetrazione deliberati dal C.d.A. La gestione del rischio tasso segue una logica di minimizzazione del rischio a cui è complessivamente esposto il por- tafoglio di trading: in questo senso la copertura dei rischi derivanti dalle attività sopraelencate avviene mediante macro-hedge gestionale, ovvero impiegando strumenti altamenti correlati con i sottostanti specifici. Tali strumenti di copertura possono essere negoziati su mercati regolamentati o non, e vengono scelti sulla base delle opportunità off- ferte dal mercato. Rispetto all’esercizio precedente non ci sono stati mutamenti qualitativi in termini di operatività. Il ruolo della Banca può essere considerato quale connubio tra quello di market maker a supporto del Gruppo MPS e residualmente quale operatore in conto proprio.

A.2 Rischio Prezzo L’esposizione di rischio prezzo è relativa all’attività negoziata sia in prodotti plain vanilla quali futures, opzioni su indici e single stock, quotate e over the counter, sia in prodotti esotici legata, solitamente, alle emissioni di finanza strutturata destinate alla clientela del Gruppo MPS ed a reti terze. Le attività di negoziazione sono svolte dalla Dire- zione Global Markets, esclusivamente in conto proprio, con obiettivi di ritorno assoluto, nel rispetto dei limiti dele- gati di VaR e di Stop Loss mensile ed annua.

B. PROCESSI DI GESTIONE E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DEL RISCHIO DI PREZZO

Per quanto riguarda il processo di market risk management afferente la gestione ed i metodi di misurazione del ri- schio di tasso di interesse e del rischio di prezzo, si rinvia a quanto già specificato in precedenza nel paragrafo “Il modello di gestione dei rischi di mercato inerenti il portafoglio di negoziazione”.

246 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e dei derivati finanziari. La presente tabella non viene redatta in quanto viene fornita un’analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione di vigilanza in base a modelli interni. 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali paesi del mercato di quotazione. La presente tabella non viene redatta in quanto viene fornita un’analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione di vigilanza in base a modelli interni. 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Il rischio tasso e prezzo del Portafoglio di Negoziazione viene monitorato in termini di VaR e di scenario analysis.

3.1 Rischio Tasso di Interesse Le posizioni vengono gestite da appositi desk dotati di propri specifici limiti operativi. Ciascun desk adotta un ap- proccio integrato di gestione dei rischi (anche di natura diversa dal rischio tasso, laddove ammesso) in modo da be- neficiare dei natural hedging derivanti dal detenere contemporaneamente posizioni che insitono su fattori di rischio non perfettamente correlati. Le posizioni afferenti al Portafoglio di Negoziazione sono contabilmente tutte classificate come “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e “Passività finanziarie di negoziazione”; le variazioni di market value sono rilevate direttamente a conto economico. Gli scenari di tasso di interesse simulati sono: • shift parallelo di +100bp su tutte le curve dei tassi di interesse e curve inflattive • shift parallelo di -100bp su tutte le curve dei tassi di interesse e curve inflattive • shift parallelo di +1% di tutte le superfici di volatilità di tutte le curve dei tassi di interesse Di seguito si riporta l’effetto complessivo delle analisi di scenario.

Portafoglio di Negoziazione MPS CAPITAL SERVICES Valori in milioni di EURO

Risk Family Scenario Effetto totale Interest Rate +100bp su tutte le curve (58,02) Interest Rate -100bp su tutte le curve 50,22 Interest Rate +1% Volatilità Interest Rate 0,05

247 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A completamento dell’analisi del rischio tasso di interesse, si riporta anche l’analisi di sensitivity del rischio credit spread del Portafoglio di Negoziazione della Banca legato alla volatilità degli spread creditizi degli emittenti. Ai fini dell’analisi di sensitivity, lo scenario simulato è: • shift parallelo di +1bp di tutti i credit spread.

Portafoglio di Negoziazione MPS CAPITAL SERVICES Valori in milioni di EURO

Risk Family Scenario Effetto totale Credit Spread +1bp su tutte le curve (0,79)

3.2 Rischio Prezzo Le posizioni vengono gestite da appositi desk dotati di propri specifici limiti operativi. Ciascun desk adotta un ap- proccio integrato di gestione dei rischi (anche di natura diversa dal rischio prezzo, laddove ammesso) in modo da beneficiare dei natural hedging derivanti dal detenere contemporaneamente posizioni che insitono su fattori di rischio non perfettamente correlati. Le posizioni afferenti al Portafoglio di Negoziazione sono contabilmente tutte classificate come “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e “Passività finanziarie di negoziazione”; le variazioni di market value sono rilevate direttamente a conto economico. Gli scenari di prezzo simulati sono: • +1% di ciascun prezzo azionario, merce, indice, basket • -1% di ciascun prezzo azionario, merce, indice, basket • +1% di tutte le superfici di volatilità di tutti i fattori di rischio azionari e su merci

Di seguito si riporta l’effetto complessivo delle analisi di scenario.

Portafoglio di Negoziazione MPS CAPITAL SERVICES Valori in milioni di EURO

Risk Family Scenario Effetto totale Equity +1% Prezzi Equity (prezzi, indici, basket) 0,71 Equity -1% Prezzi Equity (prezzi, indici, basket) (0,18) Equity +1% Volatilità Equity 0,19

248 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

A.1 Rischio Tasso di Interesse Il portafoglio Bancario - banking book - identifica, in accordo con le best practice internazionali, l’insieme del- l’operatività commerciale della Banca connessa alla trasformazione delle scadenze dell’attivo e del passivo di bi- lancio. La definizione del perimetro del banking book (allineata a quella del portafoglio bancario di vigilanza) e del processo di accentramento della gestione dell’ALM sono disciplinate dal C.d.A. della Capogruppo, e parimenti ri- prese in MPSCS, in coerenza con l’impostazione delineata dalle normative di vigilanza (Circ. 263 di Banca d’Italia). Il framework prevede l’accentramento della gestione dell’Asset & Liability Management nell’Area Finanza, Tesoreria e Capital Management della Capogruppo (AFTCM) e la definizione e monitoraggio dei limiti operativi a fronte del rischio di tasso del banking book del Gruppo MPS. Nell’ambito del banking book sono rincodotti i titoli obbliga- zionari attivi detenuti per finalità di investimento, classificati contabilmente alle categorie “Attività finanziarie di- sponibili per la vendita” (AFS) e crediti (L&R). Le scelte gestionali e strategiche del banking book, adottate dal Comitato Finanza e Liquidità e monitorate dal Co- mitato Rischi della Capogruppo, si basano in primo luogo sulla esposizione al rischio di tasso d’interesse per una va- riazione del valore economico delle attività e passività del banking book applicando uno shift parallelo di 25bp, 100bp e di 200bp, quest’ultimo in accordo con quanto prescritto nel “secondo pilastro” di Basilea 2. Il modello di ALM del Gruppo MPS incorpora nelle misurazioni del rischio tasso un modello comportamentale che tiene conto del fenomeno dei rimborsi anticipati dei mutui (c.d. prepayment risk). Il Gruppo MPS adotta un sistema di governo e gestione del rischio di tasso che, in conformità alle disposizioni delle Autorità di Vigilanza, si avvale di: • un modello quantitativo, sulla base del quale viene calcolata l’esposizione del Gruppo MPS e delle singole società (tra cui MPSCS) dello stesso al rischio di tasso di interesse, in termini di indicatori di rischio; • processi di monitoraggio del rischio, tesi a verificare nel continuo il rispetto di limiti operativi assegnati al Gruppo nel complesso e alle singole unità di business; • processi di controllo e gestione del rischio, finalizzati a porre in essere iniziative adeguate ad ottimizzare il profilo di rischio e ad attivare eventuali necessari interventi correttivi. Nell’ambito del suddetto sistema la Capogruppo BMPS accentra la responsabilità di: • definizione delle politiche di gestione del banking book del Gruppo e di controllo del relativo rischio di tasso di interesse; • coordinamento dell’attuazione delle suddette politiche presso le società rientranti nel perimetro di riferimento; • governo della posizione di rischio tasso a breve, medio e lungo termine del Gruppo, sia a livello complessivo, sia di singola società, attraverso la gestione operativa centralizzata. Nella sua funzione di governo la Capogruppo definisce pertanto criteri, politiche, responsabilità, processi, limiti e stru- menti per la gestione del rischio di tasso. Le Società del Gruppo MPS rientranti nel perimetro di applicazione, tra cui anche MPSCS, sono responsabili del ri- spetto delle politiche e dei limiti di rischio tasso definiti dalla Capogruppo e dei requisiti patrimoniali imposti dalle competenti Autorità di Vigilanza.

249 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Nell’ambito del modello definito, l’Area Finanza, Tesoreria e Capital Management della Capogruppo ha la respon- sabilità della gestione operativa del rischio di tasso e liquidità di Gruppo nel suo complesso. Nello specifico, all’in- terno dell’AFTCM, è il Servizio Tesoreria che gestisce per il Gruppo MPS il rischio di tasso a breve termine ed il rischio liquidità. E’, invece, il Servizio ALM & Capital Management che gestisce per il Gruppo il rischio di tasso strut- turale e di trasformazione delle scadenze (liquidità strutturale). Inoltre l’Area svolge attività di monitoraggio e di ge- stione delle coperture coerentemente con le policy contabili, di presidio unitario per la formazione dei tassi interni della “rete” (BMPS e altre società del Gruppo) per l’euro e le operazioni in divisa con scadenze oltre il breve periodo.

Rischio Prezzo La misurazione del rischio di prezzo sul portafoglio bancario di MPSCS viene effettuata sulle posizioni in equity de- tenute per finalità prevalentemente strategiche o istituzionali/strumentali. Il portafoglio rilevante a tali fini è costituito principalmente da partecipazion e azioni classificate come “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Lo strumento utilizzato per la misurazione del rischio di prezzo per il portafoglio partecipazioni è il Value-at-Risk (VaR), che rappresenta la perdita cui il portafoglio in oggetto, valutato al fair value, potrebbe registrare nell’arco tem- porale di un trimestre (holding period), considerando un intervallo di confidenza al 99%. Il modello VaR utilizzato (diverso da quello impiegato per il Portafoglio di Negoziazione) è di tipo simulativo ed utilizza un approccio “Monte Carlo” che si basa sulle serie storiche dei rendimenti di mercato per le società quotate e sulle serie storiche di indici settoriali per quelle non quotate. L’Area Risk Management della Capogruppo sviluppa e mantiene il sistema di misurazione interno anche con riferi- mento alla componente fondi alternativi e ai fini di determinazione del Capitale Economico utilizza per questi una misura mutuata dall’approccio di Vigilanza.

250 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data riprezzamento) delle attività e delle passività fi- nanziarie La presente tabella non viene redatta in quanto viene fornita un’analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo del portafoglio bancario in base a modelli interni.

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitivity

2.1 Rischio Tasso di Interesse La sensitivity di MPSCS, a fine 2013, presenta un profilo di esposizione a rischio per un rialzo dei tassi. L’entità del valore economico a rischio per una variazione parallela (parallel shift) delle curve dei tassi di +100bp si attesta a fine anno su di un valore pari a -14,41 milioni di euro (16,14 milioni di euro per uno shift di -100bp).

2.2 Rischio Prezzo Il portafoglio partecipazioni della Banca è composto da circa una ventina di partecipazioni in società esterne al Gruppo, ovvero in società che non consolidano a livello di Gruppo né completamente né proporzionalmente, e il suo valore risulta concentrato per circa l’87% in cinque investimenti. Il VaR del portafoglio partecipazioni (99% e holding period 1 trimestre) ammonta a fine anno a circa il 20% del fair value del portafoglio, con una concentrazione del rischio sulle cinque partecipazioni più rilevanti. Si riporta di seguito anche una analisi di scenario, dove sono contemplate tutte le partecipazioni e gli hedge fund.

Portafoglio Bancario MPS CAPITAL SERVICES Valori in milioni di EURO

Risk Family Scenario Effetto totale Equity +1% Prezzi Equity (prezzi, indici, basket) 0,43 Equity -1% Prezzi Equity (prezzi, indici, basket) -0,43 Equity +1% Volatilità Equity 0,00

251 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio. Attività di copertura del rischio di cambio.

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza L’esposizione al rischio di cambio è sostanzialmente di entità limitata e deriva principalmente dal ruolo svolto dalla Banca nell’attività di i) negoziazione di prodotti strutturati e dalle relative coperture effettuate, che in ragione delle proprie caratteristiche comportano esposizione su divise non euro; ii) market maker per derivati effettuati a fini di co- pertura della clientela corporate del Gruppo MPS. L’operatività è di fatto concentrata principalmente sui cross delle principali valute del G7. L’attività è basata essenzialmente sul trading e sulla gestione aggregata dei rischi in ottica di breve periodo con un sostanziale pareggio dei rischi originati dalle transazioni commerciali. Infatti la Banca, quale strategia di mitigazione del rischio, effettua funding nella stessa divisa degli attivi, per il tramite di erogazioni dalla Capogruppo (quando necessarie) oppure tramite la trasformazione sintetica di provvista in euro. I principali stru- menti finanziari utilizzati in questo comparto sono spot forward, opzioni, futures. I rischi vengono misurati e moni- torati, come negli altri comparti, attraverso sensitivities e VaR, di conseguenza si rimanda a quanto già descritto in precedenza. La gestione di tale rischio avviene aggregando tutti i fattori di rischio sopra richiamati tramite l’utilizzo del sistema di Risk Managament dell’applicativo Murex. L’attività è svolta principalmente dalla Direzione Global Markets, tramite i propri desk che gestiscono singolarmente la propria esposizione all’interno dei limiti delegati e co- munque in un’ottica di minimizzazione del rischio valuta.

A.2 Portafoglio bancario Per questa tipologia di portafoglio, il rischio di cambio è rappresentato da perdite che la Banca potrebbe sostenere per improvvise oscillazioni dei cambi qualora impieghi e raccolta in valuta non fossero perfettamente bilanciati. Ti- picamente, gli investimenti in valuta vengono finanziati da raccolta espressa nella medesima divisa senza incorrere in alcun rischio di cambio. Infatti alla chiusura del presente bilancio la Banca presenta una posizione in cambi per il portafoglio bancario sostanzialmente bilanciata.

252 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati

Voci/Valute Dollaro Yuan Yen Sterlina Nuova Lira Altre USA Renminbi Inglese Turca valute A. Attività finanziarie 462.371 0 14.922 12.281 6.508 41.034 A.1 Titoli di debito 18.462 11.877 1.330 A.2 Titoli di capitale 13.823 3.706 586 A.3 Finanziamenti a banche 43.448 28 404 6.508 20.861 A.4 Finanziamenti a clientela 386.638 11.188 18.257 A.5 Altre Attività finanziarie B. Altre Attività 16 250 C. Passività finanziarie (536.125) 0 (14.804) (46.794) 0 (47.396) C.1 Debiti verso banche (487.786) (14.202) (46.675) (47.396) C.2 Debiti verso clientela (48.339) (602) (119) C.3 Titoli di debito C.4 Altre Passività finanziarie D. Altre passività (1.148) (466) E. Derivati finanziari - Opzioni + posizioni lunghe 417.757 213.815 65.119 413 105.603 + posizioni corte 714.145 359.550 369.073 425.665 329.884 - Altri derivati + posizioni lunghe 1.006.755 362.769 80.469 54.379 139.190 119.483 + posizioni corte 641.888 2.000 24.105 74.354 111.505 110.439 Totale attività 462.386 14.922 12.281 6.508 41.284 Totale passività (536.125) (15.952) (46.794) (47.862) Sbilancio (+/-) (73.739) 0 (1.030) (34.513) 6.508 (6.578)

Successivamente alla chiusura dell’esercizio non si sono rilevati effetti economici significativi a seguito delle varia- zioni intervenute nei tassi di cambio. La tabella di seguito riepiloga i tassi di cambio verso euro per le principali di- vise di denominazione delle attività e passività, rispettivamente a fine esercizio e al 20 febbraio 2014 (data ultima di redazione della nota integrativa).

Divisa Codice 31/12/2013 28/02/2014 Variazione STATI UNITI Dollaro USD 1,3791 1,3706 (0,62%) CINA Yuan renminbi CNY 8,3491 8,3394 (0,12%) GIAPPONE Yen JPY 144,72 139,91 (3,32%) REGNO UNITO Sterlina GBP 0,8337 0,8220 (1,40%) TURCHIA Nuova lira TRY 2,9605 3.0292 (2,32)

253 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi della sensitività

Il rischio cambio viene monitorato in termini di VaR e di scenario analysis (per la metodologia cfr. sezione 2 “Rischio di mercato”, sottosezione 2.1 “Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - portafoglio di negoziazione”, para- grafo “Il modello di gestione dei rischi di mercato inerenti il portafoglio di negoziazione”). L’effetto sul margine di intermediazione e sul risultato di esercizio è stato stimato considerando soltanto le posizioni contabilmente classificate come “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e “Passività finanziarie di nego- ziazione”, per le quali le variazioni di market value sono registrate direttamente a conto economico. L’effetto sul pa- trimonio netto è stimato invece con riferimento a tutte le altre posizioni. L’effetto totale è dato dalla somma algebrica delle due componenti. Gli scenari simulati sui tassi di cambio sono: • +1% di tutti i tassi di cambio contro EUR • - 1% di tutti i tassi di cambio contro EUR • +1% di tutte le superfici di volatilità di tutti i tassi di cambio Segue il riepilogo delle analisi di scenario.

MPS CAPITAL SERVICES Valori in milioni di EURO

Risk Family Scenario Effetto su Margine di Effetto Effetto Intermediazione e sul Totale Risultato Economico Patrimonio Netto Forex +1% Tassi di Cambio contro EUR 1,30 0,00 1,30 Forex -1% Tassi di Cambio contro EUR (1,36) 0,00 (1,36) Forex +1% Volatilità Forez 0,10 0,00 0,10

254 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.4 GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

A. DERIVATI FINANZIARI

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

31/12/2013 31/12/2012 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the Controparti Over the Controparti counter centrali counter centrali 1. Titoli di debito e tassi di interesse 169.962.266 103.860.540 207.647.394 95.639.704 a) opzioni 59.861.036 26.935.082 74.644.990 19.003.752 b) swap 110.101.230 76.022.525 131.836.389 75.781.477 c) forward 1.166.015 d) futures 902.933 854.475 e) altri 2. Titoli di capitale e indici azionari 12.376.016 8.735.455 14.954.445 8.896.813 a) opzioni 11.621.317 6.708.083 14.074.413 6.399.267 b) swap 754.699 880.032 c) forward d) futures 2.027.372 2.497.546 e) altri 3. Valute e oro 4.431.247 11.752 4.544.776 a) opzioni 2.188.163 2.309.225 b) swap 1.213.543 1.222.680 c) forward 1.029.541 1.012.871 d) futures 11.752 e) altri 4. Merci 240.343 329.528 354.873 547.770 5. Altri sottostanti Totale 187.009.872 112.937.275 227.501.488 105.084.287 Valori medi 192.327.587 129.673.446 241.912.652 188.778.612

Nota: per completezza si informa che i contratti complessi quali , , etc. sono rappresentati scomponendo gli stru- menti nelle opzioni elementari.

255 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi

A.2.1 Di copertura

31/12/2013 31/12/2012 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the Controparti Over the Controparti counter centrali counter centrali 1. Titoli di debito e tassi di interesse 37.500 37.500 a) opzioni b) swap 37.500 37.500 c) forward d) futures e) altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) opzioni b) swap c) forward d) futures e) altri 3. Valute e oro a) opzioni b) swap c) forward d) futures e) altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale 37.500 37.500 Valori medi 37.500 37.500

A.2.2 Altri derivati

Nessun contratto in essere alla data del 31 dicembre 2013 e 31 dicembre 2012.

256 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

31/12/2013 31/12/2012 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the Controparti Over the Controparti counter centrali counter centrali 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 7.614.884 679.838 9.430.055 1.527.691 a) opzioni 1.276.531 233.045 1.189.409 184.195 b) interest rate swap 6.218.572 446.230 8.136.965 1.343.328 c) cross 34.104 31.956 d) 24.133 35.776 e) forward 11.088 6.598 f) futures 563 168 g) altri 50.456 29.351 2. Portafoglio bancario - di copertura a) opzioni b) interest rate swap c) cross currency swap d) equity swap e) forward f) futures g) altri 3. Portafoglio bancario - altri derivati a) opzioni b) swap c) forward d) futures e) altri Totale 7.614.884 679.838 9.430.055 1.527.691

Nota: per completezza si informa che i contratti complessi quali collar, strangle, straddle etc. sono rappresentati scomponendo gli stru- menti nelle opzioni elementari.

257 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

31/12/2013 31/12/2012 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the Controparti Over the Controparti counter centrali counter centrali 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 5.829.517 639.328 8.279.442 1.504.784 a) opzioni 1.613.644 181.796 1.504.953 126.855 b) interest rate swap 4.101.890 457.363 6.635.348 1.377.329 c) cross currency swap 43.854 58.600 d) equity swap 10.266 14.765 e) forward 7.601 40.358 f) futures 169 600 g) altri 52.262 25.418 2. Portafoglio bancario - di copertura 1.369 2.071 a) opzioni b) interest rate swap 1.369 2.071 c) cross currency swap d) equity swap e) forward f) futures g) altri 3. Portafoglio bancario - altri derivati a) opzioni b) swap c) forward d) futures e) altri Totale 5.830.886 639.328 8.281.513 1.504.784

Nota: per completezza si informa che i contratti complessi quali collar, strangle, straddle etc. sono rappresentati scomponendo gli stru- menti nelle opzioni elementari.

258 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e ne- gativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Contratti non rientranti Governi Altri Banche Società Società Imprese Altri in accordi di e Banche enti finanziarie di assicu- non soggetti compensazione centrali pubblici zione finanziarie 1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale 2.422.070 214.225 2.234.172 1.286 - fair value positivo 21.963 3.722 127.601 106 - fair value negativo 3.487 891 - esposizione futura 21.485 264 16.218 6 2. Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale 20 17.749 7.467 1 - fair value positivo 23 19.062 7.710 1 - fair value negativo - esposizione futura 2 1.775 747 3. Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 4. Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura

259 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e ne- gativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione

Contratti rientranti Governi Altri Banche Società Società Imprese Altri in accordi di e Banche enti finanziarie di assicu- non soggetti compensazione centrali pubblici zione finanziarie 1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale 141.134.761 19.737.837 4.217.915 - fair value positivo 4.583.830 1.460.684 461.559 - fair value negativo 4.199.851 428.773 93.497 2. Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale 6.703.395 3.120.803 2.526.581 - fair value positivo 618.649 148.123 18.035 - fair value negativo 260.759 357.025 341.251 3. Valute e oro - valore nozionale 3.881.004 550.243 - fair value positivo 80.783 12.525 - fair value negativo 70.726 20.364 4. Altri valori - valore nozionale 205.893 34.449 - fair value positivo 49.729 780 - fair value negativo 51.975 919

A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per contro- parti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Alcun contratto non rientrante in accordi di compensazione è presente alla data del 31 dicembre 2013.

260 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per contro- parti - contratti rientranti in accordi di compensazione

Contratti rientranti Governi Altri Banche Società Società Imprese Altri in accordi di e Banche enti finanziarie di assicu- non soggetti compensazione centrali pubblici zione finanziarie 1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale 37.500 - fair value positivo - fair value negativo 1.369 2. Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 3. Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 4. Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo

261 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Fino a Oltre 1 anno Oltre Totale Sottostanti/Vita residua 1 anno e fino a 5 anni 5 anni A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 41.599.651 86.657.166 58.753.055 187.009.872 A1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’ interesse 35.650.652 78.872.568 55.439.046 169.962.266 A2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 2.812.067 6.349.940 3.214.009 12.376.016 A3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 2.963.640 1.367.607 100.000 4.431.247 A4 Derivati finanziari su altri valori 173.292 67.051 240.343 B. Portafoglio bancario 37.500 37.500 B1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’ interesse 37.500 37.500 B2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari B3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B4 Derivati finanziari su altri valori Totale 31/12/2013 41.599.651 86.694.666 58.753.055 187.047.372 Totale 31/12/2012 53.437.976 115.718.272 58.382.741 227.538.989

Nella presente tabella la vita residua è determinata facendo riferimento alla scadenza contrattuale dei derivati stessi, eccetto per gli interest rate swap (irs) con capitale nozionale variabile per i quali la vita residua è stata calcolata con riferimento a ciascuno dei singoli irs nei quali possono essere scomposti.

A.10 Derivati finanziari otc: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni

La Banca, così come il Gruppo MPS, non è al momento dotata di modelli EPE, né per fini interni gestionali né per finalità segnaletiche.

262 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B. DERIVATI CREDITIZI

B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi

Portafoglio di negoziazione Portafoglio bancario di vigilanza Categorie di operazioni su un singolo su più soggetti su un singolo su più soggetti soggetto (basket) soggetto (basket) 1. Acquisti di protezione a) credit default products 12.133.057 9.621.900 b) credit spread products c) total rate of return swap d) altri Totale 31/12/2013 12.133.057 9.621.900 Valori medi 31/12/2013 12.131.062 10.574.279 Totale 31/12/2012 12.906.421 13.829.302 2. Vendita di protezione a) credit default products 12.604.050 9.724.054 b) credit spread products c) total rate of return swap 173.423 d) altri Totale 31/12/2013 12.777.473 9.724.054 Valori medi 31/12/2013 12.452.726 10.424.557 Totale 31/12/2012 13.641.074 13.791.091

B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati 31/12/2013 31/12/2012 A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 1.233.078 1.572.493 a) credit default products 1.053.463 1.305.711 b) credit spread products c) total rate of return swap 179.615 266.782 d) altri B. Portafoglio bancario a) credit default products b) credit spread products c) total rate of return swap d) altri Totale 1.233.078 1.572.493

263 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti

Portafogli/Tipologie derivati 31/12/2013 31/12/2012 A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 1.260.146 1.596.872 a) credit default products 1.260.146 1.596.872 b) credit spread products c) total rate of return swap d) altri B. Portafoglio bancario a) credit default products b) credit spread products c) total rate of return swap d) altri Totale 1.260.146 1.596.872

B.4 Derivati creditizi OTC: fair value (positivi e negativi) per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Tutti i contratti detivati OTC rientrano in accordi di compensazione.

B.5 Derivati creditizi OTC: fair value (positivi e negativi) per controparti - contratti rientranti in accordi di com- pensazione

Contratti rientranti Governi Altri Banche Società Società Imprese Altri in accordi e Banche enti finanziarie di assicu- non soggetti di compensazione centrali pubblici zione finanziarie Negoziazione di vigilanza 1. Acquisto protezione - valore nozionale 14.221.623 5.536.463 1.996.872 - fair value positivo 33.677 428.398 361.270 - fair value negativo 197.421 41.612 - esposizione futura 2. Vendita protezione - valore nozionale 13.847.731 5.951.839 2.701.957 - fair value positivo 186.226 223.508 - fair value negativo 40.522 548.192 432.399 - esposizione futura Portafoglio bancario 1. Acquisto protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 2. Vendita protezione - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo

264 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B.6 Vita residua dei derivati su crediti: valori nozionali

Fino a Oltre 1 anno Oltre Totale Sottostanti/Vita residua 1 anno e fino a 5 anni 5 anni A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 8.517.344 28.453.950 7.285.191 44.256.485 A.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata” 5.885.905 20.762.815 7.024.055 33.672.775 A.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata” 2.631.439 7.691.135 261.136 10.583.710 B. Portafoglio bancario B.1 Derivati su crediti con “reference obligation” “qualificata” B.2 Derivati su crediti con “reference obligation” “non qualificata” Totale 31/12/2013 8.517.344 28.453.950 7.285.191 44.256.485 Totale 31/12/2012 11.144.291 34.028.660 8.994.936 54.167.887

Nella presente tabella la vita residua è determinata facendo riferimento alla scadenza contrattuale dei derivati stessi.

B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte/rischio finanziario - Modelli interni

La Banca, così come il Gruppo MPS, non è al momento dotata di modelli EPE, né per fini interni gestionali né per finalità segnaletiche.

265 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI

C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti

Governi Altri Banche Società Società Imprese Altri e Banche enti finanziarie di assicu- non soggetti centrali pubblici zione finanziarie 1. Accordi bilaterali derivati finanziari - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura - rischio di controparte netto 2. Accordi bilaterali derivati creditizi - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura - rischio di controparte netto 3. Accordi “cross product” - fair value positivo 1.067.470 912.579 - fair value negativo 337.199 35.446 26.282 - esposizione futura 1.769.320 633.983 188.678 - rischio di controparte netto 2.199.238 606.957 52.598

Nella voce “rischio di controparte netto” è indicato il saldo algebrico tra il fair value positivo incrementato del- l’esposizione futura ed il valore corrente delle garanzie reali ricevute (collateral).

266 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

SEZIONE 3 - RISCHIO DI LIQUIDITÀ’

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Nell’ambito della periodica revisione dei modelli e dei processi, il Gruppo MPS ha effettuato la revisione dell’ap- proccio di individuazione, misurazione e gestione del rischio di liquidità (Liquidity Risk Framework di Gruppo).

Liquidity Risk Framework di Gruppo Il Liquidity Risk Framework di Gruppo è inteso come l’insieme di strumenti, metodologie, assetti organizzativi e di governance che assicura sia la compliance rispetto alle normative nazionali e internazionali sia un adeguato go- verno del rischio di liquidità nel breve e nel medio/lungo periodo, in condizioni di normale corso degli affari e di turbolenza. La gestione della liquidità operativa ha l’obiettivo di assicurare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento per cassa nell’orizzonte temporale di breve termine. La condizione essenziale per la normale continuità operativa dell’attività bancaria è il mantenimento di uno sbilancio sostenibile tra flussi di liquidità in entrata e in uscita nel breve termine. La metrica di riferimento in tale ambito è la differenza tra il flusso netto cumulato di cassa e la counterbalacing capacity, ovvero la riserva di liquidità che permette di fronteggiare condizioni di stress di breve termine. La gestione della liquidità strutturale mira ad assicurare l’equilibrio finanziario della struttura per scadenze sul- l’orizzonte temporale superiore all’anno, a livello sia di Gruppo sia di singola società (tra cui anche MPSCS). Il man- tenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività e attività a medio/lungo termine è finalizzato ad evitare pressioni sulle fonti di raccolta a breve termine sia attuali sia prospettiche. Le metriche di riferimento, a cui viene ap- plicato il sistema di mitigazione mediante specifici limiti operativi interni fissati dal CdA, sono gap ratios che misu- rano sia il rapporto tra il totale degli impieghi e raccolta con scadenza oltre 1 anno e oltre 5 anni sia il rapporto tra impieghi e raccolta commerciale indipendentemente dalle scadenze. La posizione di liquidità viene monitorata tanto in condizioni di normale corso degli affari quanto sotto scenari di stress. Gli esercizi hanno il duplice obiettivo di evidenziare tempestivamente le principali vulnerabilità della Banca al rischio di liquidità e di consentire una prudenziale determinazione dei livelli di sorveglianza in termini di coun- terbalancing capacity (liquidity buffer). Il Contingency Funding Plan, la cui stesura è a cura dell’Area Finanza, Tesoreria e Capital Management, è il docu- mento che descrive l’insieme degli strumenti, delle politiche e dei processi da attivare in caso di stress o di crisi di liquidità.

Sistema dei limiti Nell’ambito del processo di budget, ed in particolare all’interno del Risk Appetite, il Liquidity Risk Framework pre- vede l’individuazione delle soglie di tolleranza al rischio di liquidità, intese come massima esposizione al rischio ri- tenuta sostenibile in un contesto di normale corso degli affari ed integrato da situazioni di stress. Dalla definizione

267 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

di tali soglie di propensione al rischio discendono i limiti di breve termine e di medio/lungo termine per il rischio di liquidità. Il sistema dei limiti di breve termine è declinato in tre diversi livelli che consentono di evidenziare tempestivamente l’avvicinamento al limite operativo, ovvero la massima propensione al rischio di liquidità definita nel processo an- nuale di risk tolerance. Per un’individuazione tempestiva dell’insorgenza di vulnerabilità nella posizione della Banca, il Gruppo ha predi- sposto un set di Early Warnings, distinguendoli in generici e specifici a seconda che la finalità del singolo indicatore sia quella di rilevare possibili criticità che riguardino l’intero contesto economico di riferimento oppure la realtà del Gruppo. L’attivazione di uno o più segnali di early warnings rappresenta un primo livello di allerta e contribuisce alla valutazione complessiva del posizionamento di liquidità a breve del Gruppo.

INFORMAZIONE DI NATURA QUANTITATIVA Di seguito sono illustrate le informazioni quantitative relative al rischio di liquidità raggruppate per esposizioni in euro, dollaro americano, sterlina, yen e restanti.

268 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

1.1.A Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie - EURO

Voci A vista Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre Indeter- scaglioni 1 giorno 7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni minata temporali a 7 a 15 a 1 mese fino a fino a fino a fino a giorni giorni 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni Attività per cassa 6.649.350 1.832.004 3.182.298 813.245 551.809 1.399.334 2.436.235 7.663.721 8.599.156 22.752 A.1 Titoli di Stato 80 772 13.148 117.055 190.574 623.071 1.150.171 2.252.213 1.410.780 114 A.2 Altri titoli di debito 164 7.302 21.305 27.030 98.294 122.046 251.505 1.162.675 679.967 19.172 A.3 Quote OICR12.149 A.4 Finanziamenti 6.636.957 1.823.930 3.147.845 669.160 262.941 654.217 1.034.559 4.248.833 6.508.409 3.466 - banche 5.556.318 1.090.449 1.609.578 25.959 47.133 108.976 170.236 501.505 1.790 3.466 - clientela 1.080.639 733.481 1.538.267 643.201 215.808 545.241 864.323 3.747.328 6.506.619 Passività per cassa 1.658.047 10.578.250 4.601.518 1.314.287 1.353.394 807.779 1.199.473 5.967.589 6.231.288 1.521 B.1 Depositi e conti correnti 305.948 1.350.000 500.000 500.000 1.050.000 506.000 37.260 911.289 1.271.573 - banche 302.751 1.350.000 500.000 500.000 1.050.000 506.000 37.260 911.289 1.271.573 - clientela 3.197 B.2 Titoli di debito 1.096 10.000 1.096 10.000 50.000 B.3 Altre passività 1.352.099 9.228.250 4.101.518 814.287 302.298 291.779 1.161.117 5.046.300 4.909.715 1.521 Operazioni fuori bilancio C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 1.157.583 245.512 66.137 1.874.493 1.578.893 601.089 2.091.808 1.781.182 334.258 - posizioni corte 2.262.027 195.549 93.466 922.607 690.371 724.108 2.838.747 2.169.724 334.061 C.2 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe 3.900 346.350 412.000 130.100 1.031.460 17.500 - posizioni corte 50.000 324.300 340.610 102.000 770.632 139.495 C.3 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe 6.825.558 844 - posizioni corte 4.842.080 1.577 C.4 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe 1.113.959 - posizioni corte 1.119.807 C.5 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe 200.000 - posizioni corte 200.000 C.6 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe 54.938 1.112.020 13.684 26.196 30.186 401.793 166.754 75.664 - posizioni corte 1.758.941 36.000 10.630 75.664 C.7 Garanzie finanziarie rilasciate 902 66 886 3.393 C.8 Garanzie finanziarie ricevute

269 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

1.1.B Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie - DOLLARO USD

Voci A vista Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre Indeter- scaglioni 1 giorno 7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni minata temporali a 7 a 15 a 1 mese fino a fino a fino a fino a giorni giorni 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni Attività per cassa 67.277 4.067 1.411 8.875 16.100 23.446 31.928 234.431 92.214 6.038 A.1 Titoli di Stato 30 3 761 9 24 270 76 A.2 Altri titoli di debito 151 1.242 592 1.428 19.348 5.962 A.3 Quote OICR8.655 A.4 Finanziamenti 58.622 4.067 1.381 8.875 15.946 21.443 31.327 232.979 72.596 - banche 27.527 3.885 8.050 12.713 3.372 - clientela 31.095 182 1.381 825 3.233 21.443 31.327 229.607 72.596 Passività per cassa 165.533 23.542 24.468 28.683 94.876 200.802 13 4.342 0 3.471 B.1 Depositi e conti correnti 111.823 23.534 24.468 23.498 92.490 198.676 0 - banche 111.823 23.534 24.468 23.498 92.490 198.676 - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività 53.710 8 5.185 2.386 2.126 13 4.342 3.471 Operazioni fuori bilancio C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 62.892 182.939 58.741 539.246 118.948 210.101 337.801 8.683 39.446 - posizioni corte 63.836 187.903 43.290 245.673 200.302 119.806 171.073 7.302 39.446 C.2 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe 110.000 30.000 125.000 523.365 39.000 - posizioni corte 115.000 528.200 39.000 C.3 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe 359.762 - posizioni corte 284.409 C.4 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe 80.406 - posizioni corte 82.633 C.5 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.6 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte C.7 Garanzie finanziarie rilasciate C.8 Garanzie finanziarie ricevute

270 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

1.1.C Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie - STERLINA

Voci A vista Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre Indeter- scaglioni 1 giorno 7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni minata temporali a 7 a 15 a 1 mese fino a fino a fino a fino a giorni giorni 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni Attività per cassa 404 1 138 534 573 10.435 18 A.1 Titoli di Stato 1 2 28 6 A.2 Altri titoli di debito 138 532 545 10.429 18 A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti 404 - banche 404 - clientela Passività per cassa 46.794 3.452 0 0 B.1 Depositi e conti correnti 46.675 - banche 46.675 - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività 119 3.452 Operazioni fuori bilancio C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 101 363 1.779 13.083 8.079 64.078 32.770 - posizioni corte 148 53.976 26.928 755 15.587 C.2 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe 900 - posizioni corte 454 C.4 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.5 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.6 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte C.7 Garanzie finanziarie rilasciate C.8 Garanzie finanziarie ricevute

271 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

1.1.D Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie - YEN

Voci A vista Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre Indeter- scaglioni 1 giorno 7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni minata temporali a 7 a 15 a 1 mese fino a fino a fino a fino a giorni giorni 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni Attività per cassa 11.216 A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti 11.216 - banche 28 - clientela 11.188 Passività per cassa 14.804 1 B.1 Depositi e conti correnti 14.202 - banche 14.202 - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività 602 1 Operazioni fuori bilancio C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 34.780 30.761 85.869 347 77.125 151.130 - posizioni corte 17.274 464 37.031 18.084 2.158 83.335 119.309 C.2 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe 3.706 - posizioni corte 6.023 C.4 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.5 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.6 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte C.7 Garanzie finanziarie rilasciate C.8 Garanzie finanziarie ricevute

272 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

1.1.E Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e delle passività finanziarie - ALTRE DIVISE

Voci A vista Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Da oltre Oltre Indeter- scaglioni 1 giorno 7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni minata temporali a 7 a 15 a 1 mese fino a fino a fino a fino a giorni giorni 3 mesi 6 mesi 1 anno 5 anni Attività per cassa 35.632 13 1.321 119 144 9.045 913 A.1 Titoli di Stato A.2 Altri titoli di debito 1.321 12 A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti 35.632 13 119 132 9.045 913 - banche 27.369 - clientela 8.263 13 119 132 9.045 913 Passività per cassa 36.493 25 8.784 2.094 B.1 Depositi e conti correnti 36.493 25 8.784 2.094 - banche 36.493 25 8.784 2.094 - clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni fuori bilancio C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale - posizioni lunghe 31.141 3.093 77.827 142.490 33.635 218.064 424.820 2.202 - posizioni corte 22.227 3.093 32.644 207.758 13.742 50.121 49.617 2.202 C.2 Derivati creditizi con scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.3 Derivati finanziari senza scambio di capitale - posizioni lunghe 44.574 - posizioni corte 53.885 C.4 Derivati creditizi senza scambio di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C.5 Depositi e finanziamenti da ricevere - posizioni lunghe - posizioni corte C.6 Impegni irrevocabili a erogare fondi - posizioni lunghe - posizioni corte C.7 Garanzie finanziarie rilasciate C.8 Garanzie finanziarie ricevute

273 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

1.2 Operazioni di auto-cartolarizzazione

Premesso che l’operazione di cartolarizzazione per la quale la Banca ha sottoscritto il complesso dei titoli emessi dalla società veicolo (definita auto-cartolarizzazione) non è stata esposta nelle tabelle di Nota Integrativa della Parte E, se- zione C “Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività”, ai sensi di quanto previsto dalla circolare 262 della Banca d’Italia, si illustrano di seguito gli obiettivi e le strategie sottostanti, nonché i dettagli dell’operazione ef- fettuata. Nell’ambito delle iniziative intraprese dalla Capogruppo BMPS per il miglioramento della gestione del rischio liqui- dità, sono stati avviati specifici progetti volti a creare ed ottimizzare la gestione delle attività di riserva e la “coun- terbalacing capacity” di Gruppo, oltre che a diversificare le fonti di finanziamento ed a ridurne i relativi costi. Tra questi progetti, nel 2011 è stata individuata la fattibilità di un’operazione di auto-cartolarizzazione (ex Legge 130/99) di parte del portafoglio dei mutui in bonis erogato alle imprese dalla Banca MPSCS. L’operazione, delibe- rata nel mese di settembre 2011, si è perfezionata nel successivo mese di novembre. La sottoscrizione diretta ed in- tegrale da parte della Banca delle notes emesse dal veicolo, pur non permettendo di ottenere liquidità diretta dal mercato, ha comunque consentito di disporre di titoli utilizzabili da parte della Capogruppo per operazioni di rifi- nanziamento presso la BCE, migliorando il margine di sicurezza e la posizione di rischio di liquidità di tutto il Gruppo. I titoli stanziabili, inizialmente con rating AAA e attualmente con rating A2, rappresentano infatti il nucleo principale della capacità di far fronte agli impegni a breve attraverso strumenti prontamente liquidabili. L’operazione non si configura ai sensi non si configura ai sensi dello IAS 39 §15-23 e AG 34-52 come cessioni “pro- soluto” ai fini contabili (cd. “no derecognition”), in quanto la Banca mantiene sostanzialmente tutti i rischi ed i be- nefici del portafoglio cartolarizzato. Conseguentemente i crediti cartolarizzati permangono nel bilancio della Banca. In sintesi, nel bilancio è stata adottata la seguente impostazione contabile: • il mancato riconoscimento contabile della cessione dei crediti è stato esteso a quello dell’intera operazione di cartolarizzazione, la quale ha formato oggetto di una rappresentazione “sintetica”: i crediti continuano ad essere evidenziati nella voce 70 dell’attivo “Crediti verso la clientela”, mentre non sono rappresentate le notes sottoscritte, ad esclusione della quota junior eccedente (sostanzialmente rappresentativa del cash reserve); • la rappresentazione in bilancio tra i “crediti verso la clientela” dell’esposizine verso la società veicolo (sostanzialmente rappresentativa della quota “cash reserve” erogata a supporto del buon fine dell’operazione; • tale rappresentazione “sintetica” ha comportato l’elisione di tutti i rapporti patrimoniali ed economici tra la MPSCS e SPV nel bilancio individuale di MPSCS.

Siena SME 11-1 Il 30 novembe 2011 la Banca perfezionò, con l’acquisto dei titoli emessi dal veicolo, un’operazione di cartolariz- zazione di crediti performing costituita da un portafoglio di n. 3.494 finanziamenti garantiti da ipoteca su terreni e/o immobili non residenziali per un importo complessivo di 3.059,1 milioni di euro (al netto delle preesistenti rettifi- che di valore), di cui al 31 dicembre 2013 residuano 2.564 milioni di euro. Tali finanziamenti erano stati tutti con- cessi a imprese di residenza italiana. La società veicolo Siena SME 11-1 è detenuta per il 90% da Stichting Trek e per il 10% dalla Capogruppo. Per finanziare l’acquisizione furono emessi titoli MBS (Mortgage Backed Securities), nelle seguenti classi: - titoli classe A (rating A2) per un controvalore complessivo di 1.244,2 milioni di euro (il primo rimborso è avvenuto nel nel mese di febbraio 2012); - titoli classe B (rating A3 ) per un controvalore complessivo di 394,5 milioni di euro; - titoli classe C (rating Caa1) per un controvalore complessivo di 1.395,9 milioni di euro; - titoli classe D (rating NR) per un controvalore complessivo 95,7 milioni di euro (rappresentativi sia della cash reserve per 70,1 milioni di euro istituita alla data di origination sia di 24,5 milioni di euro quale componente rateo del portafoglio ceduto al veicolo).

274 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Al 31 dicembre 2013 le notes emesse al netto delle quote rimborsate sono 2.569,4 milioni di euro. Le agenzie di rating incaricate alla valutazione di tali emissioni sono Moody’s e DBRS (Dominion Bond Rating Ser- vice di Toronto). La cash reserve, iscritta nella voce 70 “Crediti verso clientela”, ammonta a 58,3 milioni di euro. Relativamente alla dinamica dei crediti cartolarizzati si rinvia a quanto illustrato nella tabella C.1.7 “Attività di ser- vicer” della parte E di nota integrativa. Inoltre la Banca svolge nell’ambito della suddetta operazione l’attività di servicer nell’incasso dei crediti cartolariz- zati.

2. Informativa sulle attività impegnate iscritte in bilancio

Forme tecniche Impegnate Non Impegnate Valore di Fair value Valore di Fair value Totale Totale bilancio bilancio 31/12/2013 31/12/2012 1. Cassa e disponibilità liquide XX1 2. Titoli di debito 6.050.162 6.050.162 2.162.657 2.162.657 8.212.819 8.741.342 3. Titoli di capitale 76.584 76.584 47.369 47.369 123.953 170.686 4. Finanziamenti 2.607.917 X 22.546.975 X 25.154.892 25.619.515 5. Altre attività finanziarie X 9.593.590 X 9.593.590 12.564.565 6. Attività non finanziarie X 234.525 X 234.525 168.509 Totale 31.12.2013 8.734.663 6.126.746 34.585.116 2.210.026 43.319.779 X Totale 31.12.2012 9.013.049 6.261.121 38.251.570 2.650.907 X 47.264.618

3. Informativa sulle attività di proprietà impegnate non iscritte in bilancio

Forme tecniche Impegnate Non Totale Totale Impegnate 31/12/2013 31/12/2012 1. Attività finanziarie - titoli 12.871.111 901.789 13.772.900 12.394.148 - altre 2. Attività non finanziarie Totale 31/12/2013 12.871.111 901.789 13.772.900 X Totale 31/12/2012 11.586.734 807.414 X 12.394.148

275 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

SEZIONE 4 - RISCHIO OPERATIVO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Con provvedimento amministrativo datato 12 giugno 2008, il Gruppo MPS è stato autorizzato, da parte di Banca d’Ita- lia, all’utilizzo dei modelli interni per la determinazione del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito e ope- rativi. L’adozione del modello avanzato (AMA) impone alle banche di: • dotarsi di un’organizzazione interna che definisca ruoli degli organi e delle funzioni aziendali coinvolte nel processo di gestione dei rischi operativi; • dotarsi di una funzione di controllo per la raccolta e conservazione dei dati, il calcolo del requisito, la valutazione del profilo di rischio e il reporting; • verificare su base continuativa la qualità del sistema di gestione e l’adeguatezza alle prescrizioni normative; • deputare l’organo di revisione interna ad effettuare verifiche periodiche sul sistema di gestione dei rischi operativi; • garantire nel tempo che il sistema sia effettivamente utilizzato nella gestione aziendale (use test). A questo scopo il Gruppo MPS si è dotato di un sistema integrato di gestione del rischio operativo, un framework in- terno costruito su un modello di governo che vede coinvolte tutte le società appartenenti al perimetro di applicazione del modello AMA, tra cui anche MPSCS. L’approccio definisce standard, metodologie e strumenti che consentono di valutare l’esposizione al rischio e gli effetti della mitigazione per ciascuna area di business. L’approccio avanzato è concepito in modo tale da combinare omogeneamente tutte le principali fonti informative (informazioni o dati) sia qualitative e sia quantitative (Modello misto LDA-Scenario). La componente quantitativa, di tipo Loss Distribution Approach (LDA), si basa sulla raccolta, sull’analisi e sulla mo- dellizzazione statistica di dati storici di perdita interni ed esterni (forniti dal consorzio DIPO - Database Italiano Per- dite Operative). La componente qualitativa è invece focalizzata sulla valutazione del profilo di rischio di ciascuna unità e si basa sul- l’individuazione di scenari rilevanti. In quest’ambito il coinvolgimento delle società del perimetro AMA, compresa MPSCS, avviene nella fase di identificazione dei processi e dei rischi da valutare, nella valutazione da parte dei re- sponsabili di processo dei rischi stessi, nell’individuazione di possibili piani di mitigazione, nella condivisione in ta- voli di scenario con le funzioni centrali delle priorità e della fattibilità tecnico-economica degli interventi di mitigazione.Segue una fase di monitoraggio sull’andamento dell’implementazione degli interventi previsti ed il ri- spetto degli obiettivi e delle scadenze. Il Framework individua nell’Operational Risk Management di Gruppo (ORM) la funzione di controllo dei rischi ope- rativi (collocata all’interno del Risk Management di Capogruppo). Tale funzione, oltre a calcolare il requisito patri- moniale a copertura dei rischi operativi mediante l’utilizzo delle diverse componenti del modello (dati interni, dati esterni, fattori di contesto e di controllo, analisi qualitative), supporta il decision making del Top Management nel- l’ottica di creare valore attraverso la ritenzione, la mitigazione ed il trasferimento dei rischi rilevati e si occupa altresì della raccolta dei dati interni di perdita e della fase di identificazione dei rischi da valutare nelle analisi qualitative. L’ORM ha predisposto inoltre un sistema di reporting che assicuri informazioni tempestive in materia di rischi ope- rativi all’Alta Direzione la quale traduce i principi strategici del sistema di gestione in specifiche politiche gestionali. I report sono sottoposti regolarmente al Comitato Rischi e agli Organi di Vertice. Per quanto riguarda MPSCS, l’adozione del modello AMA ha assicurato, nel corso del tempo, una più consapevole gestione del rischio operativo, garantendo nei fatti una progressiva riduzione della rischiosità operativa della Banca stessa.

276 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Si riporta, di seguito, la distribuzione percentuale del numero di eventi e delle perdite operative registrate nel 2013, suddivise nelle classi di rischio principalmente collegate al business della Banca, che si concretizza nell’offerta di soluzioni ad un’ampia gamma di problematiche finanziarie e creditizie (prodotti di credito a medio e lungo termine e di tipo specialistico, attività di corporate finance, prodotti di capital markets e di finanza strutturata): • frodi esterne: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni alla Banca; • esecuzione, consegna e gestione del processo: perdite dovute a carenze nel perfezionamento delle operazioni o nella gestione dei processi, nonché perdite dovute alle relazioni con controparti commerciali, venditori e fornitori.

DISTRIBUZIONE % DEL NUMERO EVENTI DISTRIBUZIONE % DELLE PERDITE MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013 MPS CAPITAL SERVICES - 31 dicembre 2013

Esecuzione, consegna e Frode gestione del esterna processo 2,7% 42%

Esecuzione, Frode consegna e esterna gestione del 58% processo 97,3%

Sotto il profilo della numerosità degli eventi registrati, la quasi totalità (97%) ricade nella classe “Esecuzione, con- segna e gestione del processo”, che raccoglie per lo più cause legali relative alla gestione di posizioni creditizie e multe/penali di piccolo importo. La classe con il maggior impatto in termini di perdita (58% del totale) è rappresentata invece dalle frodi esterne, che sconta la presenza di un singolo evento d’importo rilevante, relativo ad una frode perpetrata nell’erogazione del cre- dito.

277 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Parte F Informazioni sul patrimonio

SEZIONE 1 - IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio dell’impresa è costituito da tutti quegli elementi che non rientrano nella definizione di attività o passi- vità secondo i metodi di misurazione e quantificazione stabiliti dagli IAS. La sua gestione riguarda l’insieme delle politiche e delle scelte necessarie per definire la dimensione del patrimonio, al fine di assicurare che il patrimonio ed i ratios di MPSCS siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza. La Banca è soggetta ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal Comitato di Basilea secondo le regole defi- nite da Banca d’Italia (cfr. circolare n. 155 XII aggiornamento; circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti). In base a tali regole, a livello individuale il rapporto tra il patrimonio e le attività di rischio ponde- rate deve essere almeno pari all’8% (comprensivo della riduzione del 25%6): il rispetto di tale requisito è verificato trimestralmente dalla Banca d’Italia. Tra i vari obiettivi definiti nella gestione del patrimonio della Banca, ispirati alle disposizioni di vigilanza prudenziale, vi è il mantenimento di adeguati livelli di patrimonializzazione per l’assunzione di rischi tipici dell’investment ban- king, che possono - tra l’altro - comportare temporanei assorbimenti di capitale regolamentare a seguito di opera- zioni di collocamento effettuate sui mercati primari o per requisito di concentrazione su determinati emittenti o gruppi aziendali. L’attività di verifica del rispetto dei ratios patrimoniali e della conseguente adeguatezza del patrimonio è dinamica nel tempo ed in funzione degli obiettivi fissati nel piano industriale, rivisti annualmente a seconda degli scenari eco- nomici-finanziari. La prima verifica avviene nel processo di assegnazione degli obiettivi di budget e relativi rischi (cre- dito, mercato, operativo), attribuendo ai singoli centri di rischio il capitale assorbito medio sulla base dei rischi in corso, misurato secondo l’approccio Var; tali rischi sono fronteggiati con il patrimonio contabile puntuale di fine pe- riodo (escluso l’utile). Il rispetto dell’adeguatezza patrimoniale è ottenuto attraverso varie leve, quali la politica di pay- out, la definizione di operazioni di finanza strategica (aumenti di capitale, obbligazioni subordinate, etc.) e la gestione della politica degli impieghi in funzione della rischiosità delle controparti, compresa l’introduzione di tecniche di mi- tigazione del rischio creditizio (netting ed accentramento graduale dell’operatività in derivati otc verso controparti centrali). Durante l’anno è effettuata sistematicamente un’attività di monitoraggio del rispetto dei coefficienti di vigilanza in- tervenendo ove necessario, con appropriate azioni di indirizzo e controllo sugli aggregati patrimoniali. Un’ultima fase di controllo è avviata quando si procede ad operazioni di carattere straordinario (acquisizioni e sottoscrizioni per ope- razioni di collocamento con assunzione di garanzia), ove si provvede a stimare l’impatto sui coefficienti e si pro- grammano eventuali azioni necessarie per rispettare i vincoli regolamentari degli Organi di vigilanza.

6 La Banca applica una riduzione del 25% del requisito patrimoniale complessivo determinato al 31.12.2013, in linea con quanto indicato nelle circolari di Banca d’Italia sopra richiamate e con le indicazioni ricevute dalla Capogruppo BMPS, che conferma il rispetto del requisito consolidato complessivo richiesto. A partire dal 1 gennaio 2014, con l’entrata in vigore del nuovo impianto regolamentare, noto come Basilea 3 (Direttiva 2013/36/UE e Regolamento 575/2013/UE), la riduzione del 25% del requisito non sarà più applicabile.

278 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci / Valori 31/12/2013 31/12/2012 1. Capitale 276.435 276.435 2. Sovrapprezzi di emissione 228.089 228.089 3. Riserve 640.420 638.479 - di utili 394.090 392.149 a) legale 38.586 38.522 b) statutaria 31.906 31.842 c) azioni proprie (della Controllante) d) altre 323.598 321.785 - altre 246.330 246.330 4. Strumenti di capitale 5. (Azioni proprie) 6. Riserve da valutazione (25.442) (16.931) - attività finanziarie disponibili per la vendita (23.753) (16.931) - attività materiali - attività immateriali - copertura di investimenti esteri - attività non correnti in via di dismissione - utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definit (1.689) - quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (Perdita) di esercizio 48.648 1.276 Totale 1.168.150 1.127.348

Nota: i dati riferiti al 31 dicembre 2012 non includono le rettifiche introdotte dalla nuova versione dello IAS 19, e pertanto restano cor- rispondenti a quanto indicato nella segnalazione Base Y al 31 dicembre 2012, inviata a Banca d’Italia in data 15 marzo c.a..

279 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attività/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Riserva Riserva Riserva Riserva positiva negativa positiva negativa 1. Titoli di debito 255 36.782 26.832 2. Titoli di capitale 717 1.020 3. Quote di O.I.C.R. 41 118 4. Finanziamenti Totale 1.013 36.782 1.138 26.832

Nota: i valori indicati sono al lordo dell’effetto fiscale

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue (al lordo dell’effetto fiscale)

Titoli di Titoli di Quote di Finanzia- debito capitale O.I.C.R. menti 1. Esistenze iniziali (26.832) 1.020 118 2. Variazioni positive 9.023 36.939 0 2.1 Incrementi di fair value 2.429 33 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 36.906 - da deterioramento 36.906 - da realizzo 2.3 Altre variazioni 6.594 3. Variazioni negative 18.718 37.242 77 3.1 Riduzioni di fair value 18.718 36.906 77 3.2 Rigiro a conto economico di riserve positive - da realizzo 3.3 Altre variazioni 336 4. Rimanenze finali (36.527) 717 41

280 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Trattamento Fondo Effetto Totale di fine pensioni a fiscale rapporto benefici definiti Esistenze iniziali (862) (596) 230 (1.228) Rivalutazione della passività/attività netta per benefici definiti: Rendimento delle attività a servizio del piano al netto degli interessi Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni demografiche (103) 28 (75) Utili/perdite attuariali derivanti da variazioni di assunzioni finanziarie (36) (497) 147 (386) Variazioni dell’effetto di limitazioni alla disponibilità di un’attività netta per piani a benefici definiti Utili/perdite da estinzione previste nei termini del piano Esistenze finali (898) (1.196) 405 (1.689)

281 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

SEZIONE 2 - IL PATRIMONIO E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 PATRIMONIO DI VIGILANZA

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Patrimonio di base Il capitale versato, le riserve e l’utile di esercizio destinato a riserve, costituiscono gli elementi patrimoniali di primaria qualità. Il totale di questi elementi al netto delle immobilizzazioni immateriali, della riserva negativa su titoli dispo- nibili per la vendita e degli altri elementi da dedurre costituisce il patrimonio di base. Nessun strumento ibrido di pa- trimonializzazione è stato emesso. Si informa che il Gruppo BMPS ha optato per l’applicazione del filtro prudenziale che neutralizza gli effetti delle va- lutazioni sul patrimonio di vigilanza, per i titoli emessi dalla Amministrazioni centrali di Paesi dell’Unione Europea inclusi nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita - AFS”. Tale approccio, definito approccio “sim- metrico”, è applicabile al calcolo di patrimonio di vigilanza a partire dal 30 giugno 2010. La Banca non ha benefi- ciato di tale neutralizzazione in quanto nel portafoglio AFS sono presenti solo titoli corporate.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Elementi positivi Capitale sociale 276.435 276.435 Sovrapprezzi di emissioni 228.089 228.089 Riserve 640.420 638.479 Utile del periodo 48.648 1.276 Filtri prudenziali: incrementi del patrimonio di base 565 0 Totale degli elementi positivi del patrimonio di base 1.194.157 1.144.279 Elementi negativi Altri elementi negativi (666) Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio di base Riserve negative su titoli disponibili per la vendita - titoli di capitale e quote di O.I.C.R. - titoli di debito (24.447) (17.959) Totale degli elementi negativi del patrimonio di base (25.113) (17.959) Valore positivo al lordo degli elementi da dedurre 1.169.044 1.126.320 Totale elementi da dedurre dal patrimonio di base (36.542) (33.016) Valore positivo netto 1.132.502 1.093.304

Nota: i dati riferiti al 31 dicembre 2012 non includono le rettifiche introdotte dalla nuova versione dello IAS 19, e pertanto restano cor- rispondenti a quanto indicato nella segnalazione Base Y al 31 dicembre 2012, inviata a Banca d’Italia in data 15 marzo c.a.. L’importo alla riga “Filtri prudenziali: incremento del patrimonio di base” è relativo al delta determinato sulla passività netta per benefici definiti calcolato mettendo a raffronto le regole della precedente versione dello IAS 19 e quello attualmente vigente. Per maggiori dettagli si rinvia alla Sez. 11 Passivo della Nota Integrativa - “Trattamento di fine rapporto del personale”.

282 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2. Patrimonio supplementare Il patrimonio supplementare include le riserve da valutazione e le passività subordinate.

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Elementi positivi Riserve da valutazione 0 0 - attività materiali: - leggi speciali di rivalutazione - attività materiali ad uso funzionale Riserve positive su titoli disponibili per la vendita 695 1.028 - titoli di capitale e quote di O.I.C.R. 695 1.028 - titoli di debito Passività subordinate 70.000 106.000 Eccedenza delle rettifiche di valore complessive rispetto alle perdite attese (*) 13.161 19.542 Filtri prudenziali: incrementi del patrimonio supplementare Totale degli elementi positivi del patrimonio supplementare 83.856 126.570 Elementi negativi Filtri prudenziali: deduzioni dal patrimonio supplementare (347) (514) Quota non computabile della riserva da valutazione di attività materiali ad uso funzionale Quota non computabile della riserva da valutazione di titoli disponibili per la vendita (347) (514) - titoli di capitale e quote di O.I.C.R. (347) (514) - titoli di debito Totale degli elementi negativi del patrimonio supplementare (347) (514) Totale Valore positivo 83.509 126.056 Eccedenza rispetto al patrimonio di base Valore positivo ammesso al lordo degli elementi da dedurre 83.509 126.056 Totale degli elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (36.542) (33.016) Valore positivo netto 46.967 93.040

(*) nei limiti previsti per le banche autorizzate all’utilizzo dei sistemi AIRB, pari allo 0,6% delle attività ponderate per il rischio di credito e di controparte (cfr. Titolo II, Capitolo 1, parte Seconda, Sezione V

Per le principali caratteristiche delle passività subordinate si rimanda alla nota integrativa - parte B - Passivo, sezione 3 “Titoli in circolazione”.

3. Patrimonio di terzo livello

Voci/Valori 31/12/2013 31/12/2012 Elementi positivi Prestiti subordinati emessi 70.000 106.000 Totale elementi positivi 70.000 106.000

Per le principali caratteristiche delle passività subordinate si rimanda alla nota integrativa - parte B - Passivo, sezione 3 “Titoli in circolazione”.

283 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

31/12/2013 31/12/2012 A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 1.192.926 1.144.279 B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: (23.882) (17.959) B.1 filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) 565 B.2 filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) (24.447) (17.959) C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 1.169.044 1.126.320 D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base (36.542) (33.016) E. Totale Patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 1.132.502 1.093.304 F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali 83.856 126.570 G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: (347) (514) G.1 filtri prudenziali IAS/IFRS positivi G.2 filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (347) (514) H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) 83.509 126.056 I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare (36.542) (33.016) L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I) 46.967 93.040 M. Elementi da dedurre dal Patrimonio di base e supplementare N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 1.179.469 1.186.344 O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 1.179.469 1.186.344

284 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La Banca determina il proprio patrimonio di vigilanza sulla base degli effetti e dell’applicazione dei principi conta- bili internazionali IAS/IFRS e delle regole di vigilanza emanate dalla Banca d’Italia. Come evidenziato nella tabella sulla composizione del patrimonio di vigilanza (cfr. precedente 2.1 della sezione 2 parte F della nota integrati) e sui coefficienti (cfr. successivo paragrafo “B. Informazioni di natura quantitativa”), la Banca al 31 dicembre 2013 presenta: • un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate pari al 9,24%, 6,93% al lordo della riduzione prevista del 25% (al 31 dicembre 2012 erano rispettivamente pari al 8,82% e 6,61% ); • un rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività a rischio ponderate pari al 9,62%, 7,22% al lordo dell’abbattimento previsto del 25% (al 31 dicembre 2012 risultavano rispettivamente pari al 9,57% e 7,17%).

In particolare, il patrimonio di base risulta essere pari a 1.132 milioni di euro, contro il corrispondente valore al 31 dicembre 2012 pari a 1.093 milioni di euro (sostanzialmente invariato). La dinamica delle principali componenti po- sitive e negative è di seguito rappresentata: • totale patrimonializzazione dell’utile di esercizio del 2013 (pari a 48,6 milioni di euro); • aumento delle riserve negative da valutazione per circa 6,4 milioni di euro (connesse ai titoli detenuti nel portafoglio AFS); • incremento degli elementi da dedurre per circa 3,5 milioni di euro (da 33 milioni rilevati al 31 dicembre 2012 a 36,5 milioni di euro determinati al 31 dicembre 2013), attribuibili in buona misura all’aumento del “delta” delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su crediti appostate in bilancio (da dedursi per il 50% dal patrimonio di base e per il restante 50% dal patrimonio supplementare).

Il patrimonio supplementare a fine 2013 è pari a 47 milioni di euro contro i 93 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2012. La diminuzione di 46 milioni di euro è attribuibile a quanto segue: • rimborso di nominali 36 milioni di euro relative alle obbligazioni subordinate emesse negli esercizi precedenti (secondo le scadenze indicate nei rispettivi regolamenti); • incremento degli elementi da dedurre per circa 3,5 milioni di euro (da 33 milioni rilevati al 31 dicembre 2012 a 36,5 milioni di euro determinati al 31 dicembre 2013), attribuibili in buona misura all’aumento del “delta” delle perdite attese rispetto alle rettifiche di valore su crediti appostate in bilancio (cfr. nota indicata per il patrimonio di base) e minori eccedenze positive delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese per circa 6,5 milioni di euro7.

Le attività ponderate per il rischio (cosidetto Risk Weighted Assets - RWA) ammontano al 31 dicembre 2013 a 12.255 milioni di euro, contro 12.402 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2012, sostanzialmente invariato rispetto al- l’esercizio precedente. Si evidenzia che l’incremento dei RWA rilevato per i rischi di mercato è stato compensato dalla diminuzione degli stessi nell’ambito del rischio di credito/controparte.

7 Si ricorda che le eccedenze positive delle rettifiche di valore rispetto alle perdite attese sono computabili, quale elemento po- sitivo, esclusivamente al patrimonio supplementare nel limite dello 0,6% del totale RWA AIRB

285 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

La Banca monitora la propria adeguatezza patrimoniale nell’ambito di un ampio processo di gestione operativo e stra- tegico definito dalla Capogruppo BMPS. Tale processo, esteso a tutto il Gruppo MPS (a cui MPSCS appartiene), tende a perseguire due differenti finalità: la prima, attuando un processo di monitoraggio dell’evoluzione patrimoniale di tipo puntuale o corrente; la seconda, programmando la posizione patrimoniale in ottica prospettica, in coerenza con i processi e le attività della banca connotate da elementi forward looking. Si informa che la Banca adotta modalità di elaborazione ed analisi dell’adeguatezza patrimoniale, così come da di- rettive ed indicazioni impartite dalla Controllante per tutto il Gruppo. A tal fine, sono applicate le regole di segnala- zione prudenziale per l’utilizzo gestionale delle stesse analisi in merito ai vari processi di calcolo e di previsione del patrimonio di vigilanza e degli assorbimenti patrimoniali, tenendo in debito conto, per tutte le decisioni operative e strategiche, degli obiettivi di ratios patrimoniali attuali e prospettici che la Capogruppo intende raggiungere (anche in coerenza all’autorizzazione ricevuta dall’Organo di Vigilanza Banca d’Italia all’utilizzo dei modelli interni avan- zati sia sul rischio di Credito - AIRB che sul rischio operativo - AMA). L’attività di capital management riguarda l’insieme delle politiche e delle scelte necessarie per definire la dimen- sione del patrimonio e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti alternativi di capitalizzazione, così da assi- curare che la dotazione di capitale ed i correlati ratios siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza. Sotto questo profilo sempre più fondamentale e strategica è divenuta la gestione del patrimo- nio a livello di Gruppo, tenuto conto che la qualità ed il dimensionamento delle risorse patrimoniali delle singole aziende (di cui MPSCS), che ne fanno parte, sono definite nell’ambito degli obiettivi più generali del Gruppo stesso. La Banca monitora la propria adeguatezza patrimoniale nell’ambito di tali obiettivi definiti dalla Capogruppo.

Il Gruppo è soggetto ai requisiti di adeguatezza patrimoniale stabiliti dal Comitato di Basilea secondo le regole de- finite da Banca d’Italia (“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” 13° aggiornamento della Cir- colare 263 del 27 dicembre 2006, alle “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali” 11° aggiornamento della Circolare n.155/91, nonché alla Circolare 285 del 17 di- cembre 2013 che recepisce la CRD IV e le discrezionalità nazionali attribuite dalla disciplina comunitaria). La nor- mativa di vigilanza prevede che la regolamentazione prudenziale sia prevalentemente di tipo consolidato; in base a tale regolamentazione, il rapporto tra il patrimonio di vigilanza e le attività di rischio ponderate deve essere al 31 di- cembre 2013, a livello consolidato, almeno pari all’ 8%. A partire dal 1 gennaio 2014, con l’entrata in vigore del nuovo impianto regolamentare noto come Basilea 3 (CRD IV e CRR), è previsto un incremento dei livelli minimi di patrimonializzazione, sia a livello consolidato sia individuale, oltre all’introduzione di un ulteriore livello di patrio- monio regolamentare cositutito dal capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1). Accanto al rispetto dei co- efficienti patrimoniali minimi obbligatori (“primo pilastro”), la normativa richiede l’utilizzo di metodologie interne tese a determinare l’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica (“secondo pilastro”). L’esistenza, accanto ai co- efficienti minimi obbligatori, del “secondo pilastro” di fatto amplia il concetto di adeguatezza patrimoniale, che as- sume una connotazione più globale e tesa alla verifica complessiva dei fabbisogni patrimoniali e delle fonti effettivamente disponibili, in coerenza con gli obiettivi strategici e di sviluppo del Gruppo stesso. Al fine di assicurare il presidio continuo ed efficace degli aspetti di adeguatezza patrimoniale, all’interno del Gruppo è presente la Funzione di Capital Adequacy, operativa nell’Area Pianificazione Operativa e Controllo di Gestione della Capogruppo. Nel corso del 2013 la suddetta Funzione, tra le numerose attività svolte, ha curato in particolare: • la redazione - con l’ausilio delle funzioni competenti - del Resoconto ICAAP relativo all’esercizio 2012 teso a valutare l’adeguatezza patrimoniale del Gruppo sulla base delle regole statuite dalla Circolare 263 prima accennata. Poiché l’ICAAP richiede anche una valutazione di adeguatezza patrimoniale prospettica, il Gruppo si è dotato di uno strutturato processo di simulazione patrimoniale, tramite il quale vengono stimati i requisiti patrimoniali prospettici ed i connessi ratios patrimoniali regolamentari, il Capitale Interno Complessivo e le Available Financial Resources (AFR) prospettiche. Gli output prodotti, inoltre, vengono rideterminati sottoponendo le variabili di input a condizioni di stress, sulla base di un ipotetico scenario recessivo, predisposto dalle funzioni

286 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

competenti, in modo da determinare l’impatto complessivo sui ratios patrimoniali; • l’interpretazione, l’analisi e la stima degli impatti di Basilea III, sviluppando modelli previsionali pluriennali tesi ad evidenziare le contribuzioni dei singoli items oggetto di riforma e partecipando alle varie iniziative di sistema sul tema. L’aggiornamento del 2 luglio 2013 della Circolare 263 prevede che, a partire dal 30 giugno 2014, i processi di risk appetite ed ICAAP confluiscano nell’ambito di un unico framework operativo, cosidetto RAF - Risk Appetite Frame- work, che dovrà essere effettuato sia livello consolidato sia individuale. Sono in corso, a livello di Gruppo, attività progettuali volte ad adeguare i sistemi e le procedure interne in modo da garantire la piena corrispondenza tra le pre- scrizioni previste nell’aggiornamento della Circolare 263 ed i processi di risk appetite ed ICAAP svolti dal Gruppo. Pertanto il nuovo RAF di Gruppo nel 2014 prevederà che anche per MPSCS sia attivato uno specifico processo a li- vello individuale, strutturato secondo le modalità che saranno definite nell’ambito dell attività progettuali in corso.

287 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2013 31/12/2012 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 43.500.314 42.660.901 8.157.516 9.415.293 1. Metodologia standardizzata 32.466.279 31.267.619 5.962.861 6.147.301 2. Metodologia basata sui rating interni 11.032.831 11.391.362 2.193.451 3.257.045 2.1 Base 2.2 Avanzata 11.032.831 11.391.362 2.193.451 3.257.045 3. Cartolarizzazioni 1.204 1.920 1.204 10.947 B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte 652.601 753.223 B.2 Rischi di mercato 529.004 446.493 1. Metodologia standard 529.004 446.493 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.3 Rischio operativo 66.631 48.676 1. Metodo base 2. Metodo stardardizzato 3. Metodo avanzato 66.631 48.676 B.4 Altri requisiti prudenziali B.5 Altri elementi del calcolo (267.833) (256.250) B.6 Totale requisiti prudenziali 980.403 992.142 C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate 12.255.038 12.401.775 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 9.24 8.82 C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER3 Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 9.62 9.57

La voce B.5 “Altri elementi del calcolo” include sia la riduzione dei requisiti del 25% in quanto MPSCS appartiene al Gruppo bancario BMPS, pari a 326.802 migliaia di euro (per l’anno 2012 ammontava a 330.714 migliaia di euro), sia l’importo di 58.969 migliaia di euro quale integrazione del floor (contro 74.464 migliaia di euro determinati nel precedente esercizio). L’ammontare delle attività di rischio ponderate di cui alla voce C.1 è determinato come prodotto fra il totale dei re- quisiti prudenziali (voce B.6) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all’8%). Non considerando la riduzione dei requisiti del 25%, il Total capital ratio al 31 dicembre 2013 è pari a 7,22% (al 31 dicembre 2012 era pari a 7,17%).

288 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte G Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

SEZIONE 1 - OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L’ESERCIZIO

Durante l’esercizio 2013 non sono state effettuate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda.

SEZIONE 2 - OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO

Nulla di rilievo.

SEZIONE 3 - RETTIFICHE RETROSPETTIVE

Nessuna rettifica da segnalare.

289 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Parte H Operazioni con parti correlate

i sensi dello IAS 24 sono inclusi nel perimetro dei “dirigenti con responsabilità strategiche” i seguenti soggetti: AAmministratori, Sindaci, Direttore Generale, Vice Direttori Generali, Responsabili delle Direzioni cui sono at- tribuite autonomie deliberative.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

31/12/2013 31/12/2012 Benefici a breve termine 1.814 2.035 Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro Altri benefici a lungo termine Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro Pagamenti in azioni Altri compensi Totale 1.814 2.035

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Il Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche in attuazione del- l’art. 2391 bis c.c. stabilisce il quadro normativo per la gestione delle operazioni con parti correlate in società emit- tenti azioni quotate o diffuse, al fine di assicurare la trasparenza e la correttezza delle suddette operazioni e delle procedure che le governano. In attuazione della richiamata normativa Consob, gli organi di Banca MPS hanno ap- provato la Direttiva di Gruppo con le procedure previste dal “Regolamento recante disposizioni in materia di ope- razioni con Parti Correlate” effettuate direttamente dalla Capogruppo o tramite società controllate. Tale Direttiva, successivamente recepita da MPSCS con provvedimenti deliberativi dell’11 gennaio 2011 e del 19 lu- glio 2011, definisce: • il modello di gestione delle operazioni con parti correlate, finalizzato ad individuare i ruoli ed i compiti degli organi e delle funzioni aziendali, oltre ad attribuire le relative responsabilità; • i processi necessari a porre in essere gli adempimenti previsti nel Regolamento. • i criteri per identificare le parti correlate • le regole per identificare le operazioni con parti correlate • i casi di esenzione dall’applicazione della disciplina • le procedure di istruttoria, proposta e delibera delle operazioni in oggetto, gli adempimenti informativi successivi nei confronti degli Organi Sociali della Capogruppo • i presidi necessari ad assicurare verso il mercato l’informativa sulle operazioni con parti correlate, anche in coerenza con l’informativa finanziaria periodica. A completamento della Direttiva, la Capogruppo BMPS ha fornito i dettagli operativi in merito alle scelte di indirizzo effettuate per assicurare la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con parti correlate. Analogamente MPSCS ha formalizzato detto processo operativo in specifica normativa interna (Codice di Compor- tamento per le Operazioni con parti Correlate).

Ai fini delle informazioni riportate nel seguito, sono considerate imprese del Gruppo Banca MPS quelle apparte- nenti al gruppo creditizio così come definito dal D.Lgs. n. 385 del 1 settembre 1993. Le operazioni infragruppo rispondono nella generalità dei casi ai criteri di normalità e sono coerenti alle opportu-

290 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

nità ed ai mezzi offerti dal Gruppo del quale MPSCS fa parte. I rapporti con la Capogruppo rientrano nell’usuale ope- ratività di gruppo articolato secondo il modello polifunzionale. Gli effetti economici connessi con i predetti rapporti, sono di norma regolati sulla base delle condizioni di mercato e disciplinate da un apposito accordo tra le parti de- nominato Service Level Agreement. Nel periodo non sono state effettuate, né risultano in essere a fine dicembre 2013 (idem per fine dicembre 2012) ope- razioni inusuali o atipiche.

2.a Operazioni con controllante e imprese del Gruppo bancario MPS

Controllante Imprese del Incidenza % Gruppo MPS su aggregato Totale attività finanziarie 10.677.457 552.055 26,1% - Crediti verso banche/clientela 5.621.345 41.643 29,4% - Attività HFT e AFS 5.051.278 507.704 23,4% - Altre attività 4.834 2.708 17,2% Totale passività finanziarie 15.683.612 8.414.148 57,2% - Debiti verso banche/clientela 6.871.224 8.384.879 91,8% - Passività HFT 8.752.947 1.303 34,6% - Titoli in circolazione 50.552 20.000 100,0% - Altre passività 8.889 7.966 12,9% Conto economico Interessi attivi 114.740 10.474 24,2% Interessi passivi (146.897) (116.852) 91,8% Commissioni attive 5 150 0,1% Commissioni passive (56.823) 54,8% Spese amministrative 1.977 (12.741) 14,6% Altri proventi 273 2 3,9% Garanzie rilasciate 515.073 1,9% Garanzie ricevute 18.939 0,0%

2.b Operazioni con i dirigenti con responsabilità strategiche ed altri parti correlate

Dirigenti con Altre Incidenza Voci/Valori responsabilità parti strategiche correlate Totale attività finanziarie 395 189.990 0,4% - Crediti verso banche/clientela 395 167.824 0,9% - Attività HFT e AFS 22.148 0,1% - Altre attività 18 0,0% Totale passività finanziarie 23 0,0% - Altre passività 23 0,0% Garanzie rilasciate 4.907 0,0% Garanzie ricevute 600 317.352 0,8%

291 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

2.d Compensi corrisposti alla società di revisione ed alle entità appartenenti alla sua rete (ai sensi dell’art. 149 - duodecies della delibera CONSOB n.15915 del 3 maggio 2012)

Tipologia di servizi Soggetto eroganti il servizio Società controllata Compensi Revisione contabile KPMG S.p.A. 258 Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 3 Verifiche periodiche KPMG S.p.A. 10 Totale

Nota: gli importi suindicati sono al netto dell’Iva e delle spese.

292 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

IMPRESA CAPOGRUPPO O BANCA COMUNITARIA CONTROLLANTE

La Banca appartiene al Gruppo MPS ed è controllata da Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., che esercita l’atti- vità di direzione e coordinamento. Nel seguito vengono forniti i dati essenziali dell’ultimo bilancio (2012) approvato dalla controllante.

2.1 Denominazione: BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA SpA

2.2 Sede: Piazza Salimbeni, 3 - Siena

Altri dati: Capitale sociale euro 7.484.508.171,08 i.v. Iscrizione Registro Tribunale di Siena n. 9782/11728 Albo delle Banche n. 325 Cod. n. 1030.6 Albo dei Gruppi bancari Cod. n. 1030.6 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA AL 31.12.2012

Stato Patrimoniale Attivo 197.081.769 Passivo 191.939.110 Patrimonio Netto 5.142.659 Totale Attivo 197.081.769 Totale Passivo 197.081.769

Conto Economico Utile/Perdita della operatività corrente (3.679.229) Imposte sul reddito dell’esercizio 556.922 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione - Utile d’esercizio (3.122.307)

293 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Parte I Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La Banca non ha stipulato, nè nel presente esercizio nè nei periodi precedenti, delle operazioni con pagamento ba- sato su strumenti rappresentativi del proprio capitale o di un’altra entità appartenente al Gruppo MPS, operazioni in cui la Banca stessa acquisisca o riceva dei beni o servizi, eccetto le assegnazioni ai dipendenti (stock granting) av- venute negli esercizi precedenti. Per l’esercizio in corso, non essendo stati raggiunti i parametri di riferimento stabi- liti dagli Organi della Banca, nessuna assegnazione è stata disposta.

294 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Parte L Informativa di settore

informativa di settore è redatta dalla Capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. nella parte L della L’ nota integrativa al proprio bilancio consolidato al 31 dicembre 2013.

295

ALLEGATI ALLA NOTA INTEGRATIVA

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Applicazione retrospettiva della nuova versione dello IAS 19 - sintesi (2011-2012) voci e importi ricalcolati

Allegato n. 1 BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2011

Voci di bilancio Saldo Rettifiche Saldo bilancio rettificato VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 80. Passività fiscali 16.678.824 (255.819) 16.423.005 a) correnti 16.678.824 (255.819) 16.423.005 110.Trattamento di fine rapporto del personale 2.168.161 930.252 3.098.413 130.Riserve da valutazione (3.176.469) (1.296.263) (4.472.732) 160.Riserve 620.285.134 621.830 620.906.964 Totale del passivo e del patrimonio netto 54.613.739.464 0 54.613.739.464

BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2012

Voci di bilancio Saldo Rettifiche Saldo bilancio rettificato VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 80. Passività fiscali 26.907.825 (213.467) 26.694.358 b) correnti 26.907.825 (213.467) 26.694.358 110.Trattamento di fine rapporto del personale 2.187.997 776.244 2.964.241 130.Riserve da valutazione (16.930.743) (1.228.197) (18.158.940) 160.Riserve 638.478.531 621.830 639.100.361 200.Utile (perdita) d’esercizio 1.276.404 43.590 1.319.994 Totale del passivo e del patrimonio netto 47.264.618.764 0 47.264.618.764 VOCI CONTO ECONOMICO 150.Spese amministrative (76.457.904) 60.124 (76.397.780) a) spese del personale (36.419.340) 60.124 (36.359.216) 200.Costi operativi (109.594.928) 60.124 (109.534.804) 250.Utile (Perdita) dell’operatività corrente al netto delle imposte 38.895.198 60.124 38.955.324 260.Imposte sul reddito di periodo dell’operatività corrente (37.618.794) (16.534) (37.635.328) 290.Utile (Perdita) d’esercizio 1.276.404 43.590 1.319.994

299 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Riclassifiche apportate per una maggiore comparabilità agli schemi del Bilancio al 31/12/2012

Voci di bilancio Saldo Rettifiche Saldo Note bilancio rettificato VOCI DELL’ATTIVO 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 25.684.425.865 (8.455.918) 25.675.969.947 (a) 130. Attività fiscali 153.671.565 (13.000.000) 140.671.565 (b) c) correnti 13.000.000 (13.000.000) - (b) 150. Altre attività 29.333.285 8.455.918 37.789.203 (a) Totale dell’attivo 47.264.618.764 (13.000.000) 47.251.618.764 (b) VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 40. Passività finanziarie di negoziazione 27.393.448.866 (5.776.547) 27.387.672.319 (a) 80. Passività fiscali 26.694.358 (13.000.000) 13.694.358 (b) d) correnti 26.694.358 (13.000.000) 26.694.358 (b) 100. Altre passività 111.811.369 5.776.547 117.587.916 (a) Totale del passivo e del patrimonio netto 47.264.618.764 (13.000.000) 47.251.618.764 (b) VOCI CONTO ECONOMICO

Note: (a) l’aggiornamento della circolare n. 262 della Banca d’Italia “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione”, pubbli- cato il 14 gennaio 2014, prevede l’esclusione dalla categoria dei derivati finanziari dei contratti di compravendita a pronti da re- golare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. “regular way”). ll fair value di tali contratti alla data di bilancio viene ricondotto fra le altre attività se posivito e fra le altre passività se negativo; (b) la riclassifica è dovuta alla compensazione dell’acconto Irap versato nel 2012 con il debito per Irap esposto tra le passività fi- scali, per un importo pari a 13 milioni di euro.

300 Allegato n. 2

FONDO PENSIONI MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.

RENDICONTO AL 31.12.2013

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Fondo Pensioni MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.

NOTA ESPLICATIVA DEL RENDICONTO AL 31/12/2013 (importi in euro)

Il “Fondo Pensioni MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A.”, iscritto alla Sezione Speciale dell’Albo Covip, al n. 9134 è la risultante della continuità storica e giuridica dell’assetto pensionistico complementare istituito il 1° gennaio 1974. Il “Fondo” è costituito da due sezioni distinte munite di specifiche dotazioni atte a garantire i due regimi di presta- zioni; in particolare: • la sezione del “Fondo” a “prestazione definita” è alimentata da accantonamenti, a carico dell’azienda, volti ad adeguare il patrimonio della sezione alla riserva matematica stimata annualmente da un attuario indipendente; • la sezione del “Fondo” a “contribuzione definita” è dotata di un patrimonio separato e autonomo. Detta sezione, che non è dotata di autonoma personalità giuridica, viene alimentata: - dai contributi a carico della Banca e degli Iscritti; - dalla quota del trattamento di fine rapporto destinata dagli iscritti ad aumento della dotazione. Le attività e le passività riferite all’operatività della Sezione sono iscritte nelle relative voci dello stato patrimoniale della Banca, pur conservando autonomia patrimoniale separata rispetto alla Banca; - dai risultati economici derivanti dalla gestione finanziaria del patrimonio, effettuata da soggetti abilitati alla gestione collettiva del risparmio; Le attività, le passività, i costi, i ricavi e gli impegni riferiti all’operatività della Sezione non sono iscritti nel bilancio della Banca. Il “Fondo” è amministrato dal Consiglio d’Amministrazione della Banca, che si avvale dei pareri consultivi e del sup- porto di un Comitato di Sorveglianza; l’amministrazione delle posizioni degli iscritti ed ogni altra attività d’ordine, necessaria o utile al “Fondo”, è svolta da un Responsabile nominato dal Consiglio d’Amministrazione della Banca.

A) SEZIONE REGIME A “PRESTAZIONE DEFINITA” Il valore della Riserva matematica al 31.12.2013 è pari a Euro 5.795.539= ed è appostato alla voce 120a del passivo dello stato patrimoniale del Bilancio della Banca. Si tratta del valore stimato per garantire l’erogazione periodica delle prestazioni integrative della pensione di legge a n. 42 iscritti, tutti già in quiescenza, dei quali 18 uomini e 13 donne sono titolari di pensione diretta, mentre 11 donne sono, invece, titolari di pensione indiretta e di reversibilità. Le prestazioni periodiche erogate nel corso del 2013 sono state pari a Euro 557.680=. Nell’anno si è reso necessario incrementare il fondo di Euro 821.368= per adeguarlo al valore della riserva mate- matica calcolata dall’attuario. Alla Sezione non possono più accedere altri iscritti; ciò per effetto delle modifiche a suo tempo apportate al Rego- lamento del Fondo a seguito degli accordi collettivi, ma anche in base a quanto previsto dalla normativa di legge in vigore.

B) SEZIONE REGIME A “CONTRIBUZIONE DEFINITA” Il totale dell’attivo netto al 31 dicembre 2013 ammonta a Euro 38.518.949=. Nel corso dell’anno 2013 la Banca ha versato al “Fondo” i contributi dovuti dall’Azienda, nonché quelli a carico degli iscritti nella misura da essi prescelta; sono stati inoltre versati i conferimenti di TFR nelle misure indicate dagli stessi dipendenti a termini di Regolamento ed in ottemperanza alle disposizioni di legge. La sezione ha erogato capitale ai dipendenti cessati che ne hanno fatto richiesta, ai sensi degli artt. 12, 16, 17 del

303 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Regolamento del Fondo, per un importo complessivo di euro 1.597.281=. Le erogazioni a titolo di anticipazione sulla posizione complessivamente maturata, hanno riguardato nell’anno 2013 n. 18 richieste per complessivi euro 610.033=. Gli iscritti alla sezione del “Fondo” al 31 dicembre 2013 sono complessivamente n. 547, di cui n. 535 attivi e n. 12 non più tali.

B.1) INFORMAZIONI SULLA GESTIONE FINANZIARIA Le risorse del “Fondo” sono allocate su sette diverse linee di investimento, di cui una destinata ad accogliere il T.F.R. conferito con modalità tacita, secondo la disposizione dell’art. 8, comma 9, del D.Lgs. n.252/2005 (di seguito, per brevità, “Linea Garantita”). Le predette linee di investimento sono corrispondenti ad altrettante gestioni patrimoniali aperte presso la Capogruppo e gestite dal Servizio Gestioni Patrimoniali, ad eccezione della c.d. Linea Garantita gestita tramite un prodotto assi- curativo di AXA-MPS. Le contribuzioni alle medesime linee di investimento sono state attuate sulla base della scelta individuale espressa da ciascun iscritto. Le caratteristiche delle linee d’investimento sono le seguenti:

Descrizione Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C006 Garantita GPM 386133 GPM 386134 GPM 386135 GPM 386164 GPM 386072 GPM 386163 - Orizzonte Temporale (anni) 7-10 10-20 20-30 5 5 Polizza Collettiva - Risk free (monetario) 60% 42% 100% - Componente bbligazionaria 73% 52% 35% 33% 44% - Componente azionaria 27% 48% 65% 7% 14%

Per quanto riguarda le politiche gestionali delle GPM del Fondo Pensione MPS Capital Services Banca per le Imprese S.p.A. si evidenziano di seguito i dettagli per l’anno finanziario 2013. La componente monetaria dei portafogli è stata caratterizzata da un posizionamento di sovrappeso in termini di du- rata finanziaria rispetto all’indice di riferimento e dall’assenza di prodotti a spread. Inoltre si è scelto di concentrare l’investimento in titoli emessi della Repubblica Italiana a tasso fisso e variabile con duration media intorno ai sei mesi soprattutto nella seconda parte dell’anno. Tale posizionamento ha permesso di conseguire performance assolute e relative positive. La componente obbligazionaria “Area Euro” dei portafogli è stata caratterizzata da una gestione dinamica relativa- mente al posizionamento di curva dei rendimenti ed in termini di allocazione geografica. Il portafoglio è stato ca- ratterizzato da una sovraesposizione, durante il 2013, di duration per i paesi perifici e di una sotto esposizione di duration dei paesi core. La gestione ha mantenuto una costante diversificazione in termini di esposizione ai paesi core e periferici, limitando la selezione ai soli titoli di stato tedeschi e italiani. La gestione attiva del portafoglio è stato quindi il principale dri- ver dei positivi risultati conseguiti. La componente azionaria è stata caratterizzata dall’allocazione in ETF e fondi a basso tracking error per la compo- nente passiva volta a replicare l’indice di riferimento mentre per la parte attiva della gestione si è scelto fondi a ge- stione attiva. Si è mantenuto un posizionamento attivo a favore dell’asset class azionaria privilegiando l’azionario USA rispetto all’azionario Europa. Questo ha permesso di ottenere un’ottima performance anche relativamente al ben- chmark di riferimento.

304 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Rendimento annuo 2013 e rendimenti medi di periodo delle gestioni patrimoniali

GPM 386133 GPM 386134 GPM 386135 GPM 386164 GPM 386072 GPM 386163 Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C006 Garantita Rendimento 2013 8,08% 11,65% 14,76% 3,48% 4,98% 1,53% 2,96% Rendimento medio quinquennio 2009/2013 7,79% 9,94% 11,88% 3,65% 5,08% 1,48% 2,83% Rendimento medio triennio 2011/2013 7,27% 8,07% 8,70% 3,90% 5,06% 1,94% 2,64%

I valori delle singole quote delle diverse linee nel corso dell’anno sono i seguenti:

data Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C006 Garantita 31/12/2012 1,306 1,398 1,482 1,132 1,189 1,051 (1) 31/03/2013 1,329 1,440 1,544 1,139 1,201 1,054 (1) 30/06/2013 1,329 1,436 1,537 1,141 1,202 1,056 (1) 30/09/2013 1,360 1,486 1,604 1,150 1,218 1,060 (1) 31/12/2013 1,395 1,536 1,668 1,162 1,237 1,064 (1)

(1) la polizza assicurativa prevede la gestione di posizioni individuali

305 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

B.2) INFORMAZIONI SUL BILANCIO

Il bilancio della sezione è costituito da un rendiconto composto da uno stato patrimoniale e da un conto economico, integrati dalle notizie contenute nella presente nota esplicativa. Il conto economico registra non solo il risultato red- dituale, ma anche le variazioni che scaturiscono dalla raccolta delle contribuzioni e dalla conversione delle posizioni individuali in prestazioni in forma di capitale o di rendita vitalizia. Il bilancio è redatto privilegiando la rappresentazione della sostanza sulla forma; esso è espresso in euro.

B.2.1 Valutazione degli investimenti e descrizione del portafoglio

I titoli sono stati valutati al mercato nel rispetto del criterio di valutazione degli strumenti finanziari stabilito dalla CONSOB. Al 31 dicembre 2013 non sono presenti in portafoglio operazioni in contratti derivati.

B.2.2 Criteri per la stima degli oneri e dei proventi

Gli oneri ed i proventi sono stati rilevati nel rispetto del principio della competenza, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento. Gli interessi sulle prestazioni e sui riscatti sono stati calcolati all’indice di performance conosciuto alla data di uscita dal Fondo, al netto di imposte. Il regime tributario della sezione a contribuzione definita del fondo pensione è disciplinato dall’art. 17 del Decreto Legislativo 252/2005 e successive modificazioni ed integrazioni.

modificazioni ed integrazioni.

Il Responsabile del Fondo

306 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

FONDO PENSIONI MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE S.P.A.

SEZIONE PER LE PRESTAZIONI IN REGIME DI “CONTRIBUZIONE DEFINITA” RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2013

STATO PATRIMONIALE (importi in euro) Attivo 31/12/2013 31/12/2012 Depositi 505.745 Attività affidate in gestione 38.804.779 35.590.314 Polizza collettiva (linea garantita) 143.777 143.881 Crediti di imposta 62.791 Totale attività 38.948.556 36.302.731

Passivo 31/12/2013 31/12/2012 Debiti per imposte 400.243 479.368 Debiti vari 29.364 52.522 Totale passività 429.607 531.890

Attivo netto destinato alle prestazioni 31/12/2013 31/12/2012 Dotazione del fondo 35.280.618 31.824.378 Risultato gestione finanziaria 3.238.331 3.946.463 Totale attivo netto destinato alle prestazioni 38.518.949 35.770.841

La voce “Depositi”, esposta per il 2012, è attribuibile alle contribuzioni che non erano state ancora affidate in ge- stione. La voce “Debiti per imposte” rappresenta l’imposta sostitutiva applicata ai risultati della gestione finanziaria. Alla voce “Debiti vari” sono esposte le trattenute IRPEF da liquidare entro il 16.01 dell’anno successivo, applicate sulle anticipazioni erogate a dicembre dell’anno di riferimento.

307 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

CONTO ECONOMICO

Gestione previdenziale 31/12/2013 31/12/2012 Dotazioni inizio esercizio 35.770.841 30.494.797 Contributi versati dai dipendenti 202.192 350.273 Contributi versati dall’azienda 432.869 541.176 Conferimenti TFR 1.081.429 1.394.091 Trasferimenti da altri fondi pensione 46.506 Trasferimenti ad altri fondi pensione e riscatti (1.596.680) (444.433) Erogazione anticipazioni (610.033) (558.032) Risultato della gestione previdenziale 35.280.618 31.824.378

Gestione finanziaria 31/12/2013 31/12/2012 Proventi / perdite sulle attività affidate in gestione patrimoniale 2.732.820 3.736.386 Interessi attivi 909.817 636.293 Atri proventi 3.789 43.445 Interessi passivi Commissioni passive per gestioni patrimoniali (7.536) (29.565) Imposta sostitutiva (400.244) (411.425) Altri oneri (315) (28.671) Risultato della gestione finanziaria 3.238.331 3.946.463

308 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2013 DETTAGLIO PER LINEA D’INVESTIMENTO (importi in euro)

STATO PATRIMONIALE Descrizione Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C006 Garantita Attivo

Depositi Attività affidate in gestione 7.545.091 13.146.630 12.996.938 2.283.004 1.596.128 1.236.988 Polizza Collettiva 143.777 Crediti d’imposta Totale attività 7.545.091 13.146.630 12.996.938 2.283.004 1.596.128 1.236.988 143.777 Passivo

Debiti per imposte 59.458 144.021 179.826 6.982 7.548 1.991 417 Debiti vari 20.816 8.548 Totale passività 59.458 164.837 179.826 6.982 16.096 1.991 417 Attivo netto destinato alle prestazioni

Dotazione del fondo 7.004.561 11.816.527 11.362.157 2.219.532 1.518.963 1.218.890 139.988 Risultato gestione finanziaria 481.072 1.165.266 1.454.955 56.490 61.069 16.107 3.372 Totale attivo netto 7.485.633 12.981.793 12.817.112 2.276.022 1.580.032 1.234.997 143.360

309 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

CONTO ECONOMICO

Gestione previdenziale Descrizione Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C006 Garantita Dotazioni inizio esercizio 7.127.679 11.672.169 11.941.536 1.543.578 1.599.716 1.742.691 143.472 Contributi versati dal dipendente 36.744 57.131 62.397 19.789 11.175 14.956 0 Contributi versati dall’azienda 83.677 139.282 128.800 29.755 23.087 28.268 0 Conferimenti TFR 190.716 347.856 324.564 71.372 58.883 61.655 26.383 Trasferimenti da altri fondi 0000000 Trasferimenti e riscatti -370.240 -177.754 -405.920 -277.343 -59.301 -276.255 -29.867 Erogazione anticipazioni -267.012 -151.150 -116.985 -36.465 -8.548 -29.873 0 Switch fra linee 202.997 -71.007 -572.235 868.846 -106.049 -322.552 0 Risultato della gestione previdenziale 7.004.561 11.816.527 11.362.157 2.219.532 1.518.963 1.218.890 139.988

Gestione finanziaria Descrizione Linea Linea Linea Linea Linea Linea Linea C001 C002 C003 C004 C005 C010 C015 Proventi/perdite sulle attività affidate in gestione patrimoniale 313.298 979.743 1.355.732 31.939 38.928 13.180 Interessi attivi 229.607 332.111 279.673 32.497 30.354 5.575 Atri proventi 3.789 Interessi passivi Commissioni passive per gestioni patrimoniali (2.322) (2.513) (572) (911) (613) (605) Imposta sostitutiva (59.458) (144.022) (179.826) (6.982) (7.548) (1.991) (417) Altri oneri (53) (53) (52) (53) (52) (52) Risultato della gestione finanziaria 481.072 1.165.266 1.454.955 56.490 61.069 16.107 3.372

310 RELAZIONE DI CERTIFICAZIONE MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

312 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

313 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

314 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

Relazione del Collegio Sindacale all’Assem- blea dei soci indetta per approvazione del Bilancio d’esercizio chiuso il 31.12.2013

(ai sensi dell’art. 153 D.Lgs. 58/98 e dell’art. 2429 del Codice Civile)

316 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

317 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

318 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

319 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

320 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

321 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

322 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

323 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

324 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

325 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

326 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

327 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE Bilancio al 31/12/2013

328 Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

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DELIBERAZIONI DELL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Bilancio al 31/12/2013 MPS CAPITAL SERVICES BANCA PER LE IMPRESE

Assemblea degli Azionisti, convocata in sede ordinaria e riunitasi in prima convocazione in data 28 aprile L’2014, ha deliberato di: PUNTO 1° DELL’ORDINE DEL GIORNO Approvare il Bilancio dell’esercizio 2013 costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto con la relativa movimentazione delle riserve, dal rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa, nonché i relativi allegati e la Relazione sull’andamento della Gestione, così come presentati dal Con- siglio di Amministrazione, nel loro complesso e nelle singole appostazioni.

PUNTO 2° DELL’ORDINE DEL GIORNO Destinare l’utile d’esercizio 2013 nei seguenti termini:

PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DELL’UTILE DELL’ESERCIZIO 2013 - alla riserva legale (5% del complessivo) euro 2.432.399,97 - alla riserva statutaria ex art. 26 dello Statuto (5% del complessivo) euro 2.432.399,97 - alla riserva straordinaria euro 43.783.199,49 - UTILE DELL’ESERCIZIO 2013 euro 48.647.999,43

PUNTO 3° DELL’ORDINE DEL GIORNO Provvedimenti ai sensi degli articoli 2359 bis e 2357 del codice civile e articolo 132 del Decreto Legislativo numero 58/98; acquisto di azioni della controllante Banca Monte Dei Paschi di Siena S.p.A. • conferire al Consiglio di Amministrazione, per il periodo massimo di 18 mesi dal giorno successivo all’Assemblea, l’autorizzazione all’acquisto di azioni Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. fino al massimo di n. 30.000.000 (trentamilioni) di azioni ordinarie, nel rispetto delle correnti modalità di intermediazione del mercato azionario ed esclusivamente sul mercato gestito da Borsa Italiana S.p.A.

PUNTO 4° DELL’ORDINE DEL GIORNO Di revocare per giusta causa l’incarico di revisione legale dei conti conferito con propria delibera del 22 aprile 2011 alla società di revisione KPMG S.p.A. con sede Legale in Milano, Via Vittorio Pisani 25, codice fiscale numero 00709600159.

PUNTO 5° DELL’ORDINE DEL GIORNO Di conferire l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2014-2022, ai sensi degli articoli 13 e seguenti del Decreto Legislativo numero 39/2010, dell’articolo 2409-bis del codice civile, nonché dell’art. 24 dello Statuto, alla società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A. con sede legale in Roma, Via Po 32, codice fiscale 00434000584.

PUNTO 6° DELL’ORDINE DEL GIORNO La nomina del Consiglio di Amministrazione, per scadenza del mandato dei precedenti membri, costituito dai Signori:

• MARIO SALVESTRONI, Presidente • RITA PELAGOTTI, Consigliere • ANGELO BARBARULO, Vice Presidente • LUCIA SAVARESE, Consigliere • SERGIO VICINANZA, Consigliere • ANGELO MARTINELLI, Consigliere • VALENTINO FANTI, Consigliere • GABRIELE BENI, Consigliere • GIUSEPPE MENZI, Consigliere

Si informa inoltre che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 23 maggio 2014, ha conferito la carica di Am- ministratore Delegato al Dr. Sergio Vicinanza.

333 Stampa: Nuova Grafica Fiorentina - Giugno 2014