Marco PELLITTERI, Il Boom Degli Anime in Italia. 1978

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Marco PELLITTERI, Il Boom Degli Anime in Italia. 1978 A cab 179 lab 1-54.qxd 31/05/2015 19.20 Pagina 32 179 Il boom degli anime in Italia 1978-11984: l’eccezionale successo dell’animazione giapponese1 di Marco Pellitteri Introduzione L’Italia è il paese occidentale che vanta mati usciti in sala dal 1959 al 1976, il la maggior distribuzione di anime, cioè numero di cui sopra sarebbe, ovvia- film e serie televisive d’animazione mente, ancora più elevato. giapponesi; e dov’è stato edito il mag- Di conseguenza, i numeri da capogiro gior numero di fumetti nipponici, o che sono stati elencati costituiscono manga2. Per capire l’enormità del pri- già da soli un ottimo motivo per studia- mato italiano rispetto agli altri paesi, re gli anime nel contesto italiano. Nella specie gli Stati Uniti – all’estero consi- maggior parte degli studi internaziona- derato, a torto e sorprendentemente, il li, il successo della cultura pop giappo- paese occidentale in cui gli anime e i nese è stato misurato, come dicevo, manga hanno maggior successo! – si attraverso il livello di popolarità che ha pensi anche soltanto che dal 1963 al raggiunto negli Stati Uniti. A volte, però, 2012 le serie animate giapponesi esistono dinamiche internazionali più apparse negli Stati Uniti ammontano a diversificate, come in questo caso. circa 2753; la maggior parte di queste Perciò questo articolo è un invito a un sono andate in onda sulla TV via cavo e ampliamento della prospettiva. in canali locali visibili solo in alcuni stati, oppure sono state vendute come 1. Manga e anime VHS/DVD per un mercato di nicchia. In In generale il significato di queste paro- Italia invece, dal 1976 al solo 2006 le è ormai ampiamente conosciuto, ma sono state trasmesse in televisione qui è necessaria una definizione più circa 690 serie animate giapponesi. In tecnica. Prima sono stati menzionati i questo conteggio è stata qui tralascia- manga perché lo sbarco dell’animazio- ta una considerevole quantità di edi- ne giapponese nei paesi occidentali è zioni in VHS/DVD di vecchie e nuove stato regolarmente seguito dall’adatta- serie, film, OVA4, così come i film e le mento e dalla pubblicazione dei relati- serie live-action di fantascienza usciti vi fumetti, che in molti casi contengono in abbondanza in Italia e Francia5. Se storie originali, le quali successivamen- nel conteggio fossero stati considerati te o simultaneamente vengono traspo- anche tutti gli anime usciti in Italia dal ste in film d’animazione o serie TV: i 2007 al 2014 nonché tutti i film ani- cosiddetti anime. 32 A cab 179 lab 1-54.qxd 31/05/2015 19.20 Pagina 33 Manga, nel contesto giapponese, indi- re realizzate in «animazione limitata» ca i fumetti di qualsiasi tipo e formato, (otto disegni al secondo), nella norma siano essi giapponesi o no; ma per il degli standard televisivi in vigore LABORATORIO resto del mondo il termine indica anche in Occidente. Il loro impatto sui esclusivamente fumetti creati da auto- giovani italiani ed europei negli anni ri giapponesi. Di conseguenza, in que- Settanta e Ottanta non fu dovuto ai ste pagine per manga mi riferisco solo solo occasionali virtuosismi tecnici, ai fumetti giapponesi. bensì ai contenuti e ai valori espressi, Anime è il vocabolo utilizzato per indi- oltre che a delle significative scelte di care i disegni animati giapponesi, in regia8. I registi e gli animatori giappo- particolare quelli per la televisione. nesi applicavano e applicano alle loro Anche se è stata introdotta in opere ogni strumento linguistico possi- Giappone a metà degli anni Settanta, bile, fra cui espedienti che in Occi- questa definizione ha assunto per dente sono utilizzati solo per le produ- molti studiosi una validità retroattiva: zioni dal vero. Il fatto che una simile designerebbe infatti i disegni animati varietà di tecniche e strategie sia stata prodotti in Giappone dal 1963, l’anno applicata alla produzione degli anime in cui la prima serie animata televisiva è molto importante per una valutazio- fu trasmessa. Oggi, un gran numero di ne complessiva. studiosi e appassionati definiscono anime la maggior parte delle serie ani- 2. “Anime boom” in Giappone mate giapponesi ma anche dei film Anime boom: è questo il termine con nipponici d’animazione per il cinema, cui gli studiosi si riferiscono all’exploit nonché le produzioni d’animazione dell’animazione giapponese dalla fine realizzate anche con tecniche più degli anni Sessanta ai primi anni avanzate, come la CGI o il cel-shading6. Ottanta. Tra i fattori: la popolarità e la Il dibattito sulle varie definizioni da gran diffusione delle serie animate sui attribuire all’animazione giapponese è robot (dal 1972) e le serie di SF come rigoglioso in quell’area in cui gli studi “Corazzata spaziale Yamato” (Uchu- sul Giappone, sui media e sul cinema senkan Yamato, di Leiji Matsumoto e si intersecano7. Mettendo un po’ da Noburo Ishiguro, 1974-75)9, “Gun- parte in questo contesto le problemati- dam” (Kido- senshi Gundam, diretta da cità definitorie e quindi teoriche, nel Yoshiyuki Tomino, 1979-80) e altri tito- nostro caso le opere a cui si farà qui li famosi, come la seconda serie del riferimento sono intese come anime noto “Lupin III”10; il successo fra i gio- nel senso più ampio del termine: film e vani di alcuni film innovativi, soprattut- serie d’animazione realizzati con la to il primo film dedicato alla saga di tecnica del disegno animato e prodotti Uchu- senkan Yamato (Toshio Masuda, in Giappone, da creatori e produttori 1977) e i primi tre film basati sulla giapponesi, principalmente rivolti al serie “Gundam” (ancora di Yoshiyuki pubblico giapponese e, eventualmen- Tomino, 1981a, 1981b, 1982), che te, in un secondo momento distribuiti furono giustamente interpretati come anche all’estero. Le serie sono in gene- l’inizio di una nuova era per l’animazio- 33 A cab 179 lab 1-54.qxd 31/05/2015 19.20 Pagina 34 179 ne giapponese; e la moltiplicazione variegata di vecchi e nuovi prodotti in delle serie mandate in onda, che rag- onda su canali tematici o diffusi per giunse un picco senza precedenti, sia l’home-video. numericamente che qualitativamen- Alla fine degli anni Settanta e negli te11. Fu in quegli anni che la parola anni Ottanta, specialmente in Italia, anime iniziò ad essere utilizzata anche Spagna e Francia, l’arrivo massiccio di sulle riviste giapponesi e fra un nuovo anime fu accompagnato da un’ampia tipo di fan: i cosiddetti otaku. serie di prodotti: libri illustrati, manga originali e adattati, giocattoli, gadget e 3. Le due fasi cruciali del successo licenze commerciali13. Questo boom fu degli anime in Italia e nell’Europa occi- il primo passo di quella che si sarebbe dentale configurata come un’enorme diffusio- Esiste un’ampia bibliografia in inglese ne della cultura pop giapponese in sul successo che gli anime e i manga Europa, durata nella sua prima fase dal hanno ottenuto nei paesi anglofoni ric- 1975 al 1995. Il sociologo Kiyomitsu chi: Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Yui ha teorizzato uno schema sulle fasi Australia. Non è stata dedicata la stes- di penetrazione degli anime e manga sa attenzione all’impatto che queste diviso in quattro fasi di progressiva due forme di intrattenimento hanno accettazione che rispetta le stesse avuto in Europa e nell’America Latina. conformità in diversi paesi. Da un È per contribuire a ridurre questo diva- primo passo in cui media, insegnanti, rio che ho scelto di far convergere pedagogisti e intellettuali mostrano un parte delle mie ricerche in questa dire- netto rifiuto e disgusto per l’estetica e i zione. Per quello che riguarda l’Italia e contenuti di queste forme espressive, la Francia ho raccolto i miei studi sul assistiamo a un processo in quattro tema in un libro12 e in vari saggi brevi stadi di una progressiva legittimazione in inglese, francese, giapponese. Ora, della cultura dei manga e degli anime ci sono molte differenze nei modi in cui nel sistema socioculturale locale, soli- gli anime sono approdati negli Stati tamente in un arco temporale di venti- Uniti, nei paesi europei e in Italia. Negli trent’anni14. Stati Uniti c’è stato un inizio lento fino L’influenza degli anime in TV, e poi gio- al 1990 e poi il ritmo è aumentato cattoli, libri illustrati e poco dopo i negli ultimi anni. In Italia è avvenuta manga, tutto ciò ha creato un nuovo una vera e propria invasione dal 1978 gusto estetico per ulteriori generazioni fino alla metà degli anni Ottanta; poi di bambini che, crescendo negli anni c’è stato un momento di stallo, e in Novanta e Duemila, sono diventati seguito una nuova accelerazione verso acquirenti di manga nella seconda la metà degli anni Novanta, in conco- macrofase di questo processo, che si è mitanza con le vendite di riviste e colla- snodata dal 1996 fino alla fine degli ne di manga. Un rinnovato interesse anni Duemila. In questa seconda fase per gli anime si è registrato a partire non si sono occupati di manga e anime dalla metà degli anni Duemila, ma non solo editori e reti televisive locali: le c’è più al momento un’offerta granché aziende giapponesi hanno iniziato a 34 A cab 179 lab 1-54.qxd 31/05/2015 19.20 Pagina 35 promuovere attivamente l’esportazio- individuati rapidamente in precedenza ne dei loro franchise, tramite una stra- (dal 1975 al 1995 e dal 1996 fino al tegia “push and pull”. termine degli anni Duemila) come due LABORATORIO Nel periodo tra la metà degli anni nuovi tipi di Giapponismo subculturale, Settanta e la fine degli anni Ottanta facendo le opportune distinzioni e due generazioni di bambini, non solo in tenendo in considerazione ciò che è Italia, assimilavano nuovi stili grafici, già stato chiamato Neo-Giapponi- modificando i propri disegni rendendo- smo17.
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