Periodico di promozione e informazione della Parrocchia San Giacomo Maggiore di

La "Voce" festeggia i suoi primi 40 anni pag. da 2 a 17

Il Premio letterario Carlo Levi pag. da 18 a 20

ANNO XL - Settembre 2016 N.119 sped. abb. post. art. 2 comma 20/C L. 662/96 del 23/12/96 Filiale di - C.P.O. Costo copia € 2,00 - Abbonamento ordinario annuo € 10,00 - Abb. sostenitore € 20,00 - Abb. benemerito € 50,00 QUARANT’ANNI DI INFO-FORMAZIONE di Pietro Dilenge l nostro periodico ha 40 anni. Leggen- Ido le testimonianze dei cofondatori nonché dei vari collaboratori e simpatiz- zanti, si potrà capire come sia utile oggi parlare di questa iniziativa editoriale e dell’entusiasmo che accompagnò la sua nascita. Negli anni in cui iniziammo erano in me fortemente impresse le immagini di contestazione studentesca all’Università “Federico II” di Napoli, proprio alla fine dei miei studi umanistici in quel presti- gioso Ateneo. Arrivai ad Aliano il 1° dicembre del 1973, come un confinato simile a -Car lo Levi. Così mi presentai all’autore del “Cristo si è fermato ad ” nell’au- tunno del 1974, in occasione del suo ul- 1976 - don Pierino e alcuni giovani della redazione timo viaggio/addio al paese del confino: «Anch’io sono un confinato come lei, da tempo per agire: dalla pura constatazione di permanente entusiasmo e ad Aliano». Gli strappai un alla concretezza. loro potevano diventare dav- mezzo sorriso. Per me, giovane di 35 anni, non fu una vero i protagonisti della vita Quando arrivai avvertivo strane sen- grande fatica inserirmi nella realtà giova- socio-politica e culturale alia- sazioni, pensando alla mia formazione nile; subito intuii come quei ragazzi era- nese. Dall’iniziativa del gior- religiosa ed umanistica, alla mia indi- no assetati di riscatto, avevano sì nel loro nale nacquero altre iniziative: menticabile ed aperta esperienza socio- animo sentimenti di reazione, di conte- il cineforum quasi settimana- pastorale nell’Istituto medico - psico - stazione, ma nel loro cuore e sui loro visi le ed altre che coinvolgevano pedagogico “Quarto di Palo” dei Padri lessi anche e subito che c’era un forte de- tutta la popolazione, dai bam- Trinitari ad Andria (Ba). siderio di protagonismo attivo e costrut- bini agli adulti. Avevo letto già due volte il “Cristo si tivo. Quel folto gruppo di giovani, è fermato a Eboli”. Accettare, pertanto, Ed in questo contesto nacque l’idea di uomini e donne, si sono oggi l’invito/obbligo del vescovo di Tricari- dare vita ad un giornale, che fosse la loro tutti affermati nelle diverse co, mons. Bruno Pelaia, quasi mi terro- voce, ma anche un mezzo per crescere e città italiane in cui vivono. rizzava ed infondeva nel mio animo un per diventare protagonisti della realtà, In quel clima “La Voce dei forte sentimento di angoscia. Dissi di sì, senza più subire il clima di congenita Calanchi” ha proseguito il ma con riserva, sulla nuova destinazio- apatia, di velata sopraffazione di leviana suo glorioso cammino, ade- ne. memoria. guandosi man mano anche Rientrato nella mia terra per contribu- La loro proposta di dare vita ad un gior- allo sviluppo tecnologico. ire alla rinascita della nostra regione, nalino fu da me colta al volo, con la mia Negli anni c’è stato un salto di abituato com’ero a lottare sin dai miei esperienza già collaudata durante gli stu- qualità, passando dal ciclosti- primi anni di impegno pastorale, non di universitari a Roma. le a mano, a quello elettrico, al mi feci sopraffare dallo scoraggiamento, E così si partì subito. Il giornale fu così un fotocopiatore, alla tipografia e cercando di dare il mio modesto ed en- mezzo per sviluppare il dialogo, allon- quindi alla registrazione pres- tusiastico contributo socio-pastorale. tanare i pregiudizi, educare ad una dia- so il Tribunale di Matera. Per Dopo le prime fasi di incontri, conoscen- lettica costruttiva e non disfattista.- L’ap alcuni anni, con 2.500 copie, il ze, curiose osservazioni, sempre accom- puntamento periodico del giornale era giornale è uscito in bianco e pagnato e quasi “guidato” da Levi nel atteso da tutti come un momento di festa, nero, poi a colori. leggere, interpretare ed immedesimarmi teneva i giovani coinvolti in questa inizia- Da oltre 20 anni il periodico è in quella realtà da lui così drammatica- tiva davvero unica, allora, nella diocesi. accompagnato da un supple- mente descritta, non feci passare molto Quanto accadeva li teneva in uno stato CONTINUA

2 3 4 mento domenicale, formato A3 in 4 Angelo Colangelo pagine, distribuito nelle chiese e nei locali alianesi e spedito ogni dome- nica online a circa 600 amici, alianesi Il giornale di una terra residenti, emigrati, simpatizzanti in Italia ed all’estero. Sin dall’inizio La Voce non è stata che è senza voce solo un organo di informazione, ma el campo della comu- to di raccogliere intorno a sé mol- anche un organo di formazione, af- frontando con coraggio i vari pro- nicazione e dell’infor- ti giovani, cui offrì occasioni di blemi sociali con vignette umoristi- Nmazione la subalternità discussioni e riflessioni sulla vita che, talvolta pungenti, senza subire della nostra regione è confermata amministrativa, sociale e culturale condizionamenti. Lo spirito che ha con netta evidenza dalla mancan- di Aliano. Nel tempo, poi, non solo animato La Voce è stato e sarà solo za per troppo tempo di un auto- ha registrato e, in qualche caso, quello di stimolare, di incoraggiare revole quotidiano regionale, che orientato gli eventi, che nel bene e di contribuire alla crescita socio- ha obbligato molti giornalisti a e nel male andavano segnando la culturale, morale ed economica della cercare un’affermazione profes- comunità, ma ha contribuito non nostra realtà, promuovendo quanto sionale lontano dalla regione. poco alla sua crescita civile, favo- di valido esiste sul territorio. A contrastare tale fenomeno, che rendo il confronto, anche serrato Il giornale ha accompagnato la vita ostacolava non poco la crescita ma sempre costruttivo, sulle tema- degli alianesi, vivendo e condividen- socio-culturale lucana, è servi- tiche più urgenti e vitali. do tutta la loro realtà familiare, stori- ta solo in parte la fioritura negli Non ha mancato inoltre di alimen- ca e sociale. In occasione di questo prestigioso ultimi due secoli di numerose te- tare e arricchire il dialogo ideale, traguardo dei 40 anni esprimo vivo state locali, che spesso sono sta- ospitando con gli articoli dei redat- ringraziamento ed apprezzamento a te talmente effimere da limitarsi tori abituali molti e preziosi contri- quanti hanno contributo a tenere in all’uscita del numero zero. buti di note personalità della cul- vita il nostro giornale. Ringrazio il Sorprende, pertanto, il fatto che tura, della letteratura, dell’arte, del giornalista Emilio Salierno, direttore La Voce dei Calanchi quest’anno giornalismo. responsabile della testata, che entro riesca a celebrare il suo quaran- Giovanni Russo, Gilberto Marselli, l’anno pubblicherà un suo libro, edito tesimo anniversario. Il periodico Raffaele Giuralongo, Raffaele Cro- da una nota casa editrice nazionale, alianese, infatti, nacque nel lonta- vi, Donato Sperduto, Nicola Coccia sul dialogo tra Oriente ed Occidente, no 1976, su iniziativa del parroco e Yuko Nishimaki sono solo alcuni che ha molte pagine dedicate ad Alia- don Pietro Dilenge, come foglio fra i tanti che hanno acconsentito a no ed alla . ciclostilato d’informazione e di scrivere per La Voce dei Calanchi, Mi piace ricordare tutti i redattori che promozione della parrocchia San con i loro apprezzati servizi hanno perché, tramite Carlo Levi, si sono contribuito alla lunga vita del gior- Giacomo e poi del locale Circolo avvicinati ad Aliano, fino a sentirsi nale, così pure ai lettori ed a quanti, Culturale “Nicola Panevino”. partecipi della sua vita comunita- generosamente, hanno contribuito e Nel tempo ha acquisito una ria e suoi cittadini ideali. continueranno a mantenere in vita La sempre più precisa identità e ha In definitiva, il periodico alianese Voce. avuto una più larga diffusione, ha goduto di una miracolosa lon- A novembre, in coincidenza con l’i- raggiungendo i tanti emigra- gevità, svolgendo una funzione di naugurazione della nuova sede del ti alianesi sparsi nel territorio indiscutibile utilità. Si auspica, Museo storico Carlo Levi, sarà alle- nazionale e nei vari continenti. perciò, che ancora per molti anni, stita una mostra fotografica per i 40 Ciò è stato reso possibile eviden- tenendo fede alle ragioni della sua anni del nostro periodico, con l’espo- temente dalla sua credibilità e esistenza, possa esercitare una me- sizione di tutti i numeri, arricchiti dalla capacità di assumere negli ritoria opera di informazione e di anche da alcune foto sulla storia di anni una più attraente veste tipo- promozione socio- culturale. Con- Aliano. Nelle pagine seguenti, proponiamo grafica, grazie all’uso delle nuove tinuando, come sempre, ad essere le testimonianze di alcuni dei colla- tecnologie. con coerenza, coraggio ed orgoglio boratori della prima ora del giornale Negli anni pionieristici La Voce «la voce, e non il lamento, della e altre di amici e lettori. dei Calanchi ebbe il grande meri- gente di Aliano».

5 6 compito perché di ogni persona citata c’è il rife- È come continuare a leggere rimento ai genitori o al coniuge. Ѐ difficile sbagliare “Cristo si è fermato a Eboli” persona. E poi ci sono Nicola Coccia le foto. Nei movimenti anagrafici, stilati ogni liano e Firenze sono uniti fuori che quelli che abitano in Basi- trimestre, si possono da un cordone ombelicale licata. Coloro che sono stati costretti leggere i nati, i morti, Ache nessuno potrà tagliare. a cercare lavoro fuori dalla Lucania i cancellati, il numero Aliano, infatti, è il luogo dove Car- tengono i contatti con i familiari che delle famiglie residen- lo Levi è stato confinato e Firen- ancora vivono in quei paesi. Gli al- ti. Lo stesso si fa con ze è la città dove ha scritto il suo tri invece mantengono un legame con il movimento della capolavoro: “Cristo si è fermato a la terra d’origine attraverso “La voce popolazione scolasti- Eboli”. Sarà per questo motivo che dei calanchi” che quest’anno compie ca e la disoccupazione solo il capoluogo della Toscana ha i suoi primi 40 anni. Forse non è un che resta sempre alta. attratto ben 2.400 lucani. Sono per- caso che Carlo Levi sia morto nel 1975 E poi sono riportati sone che si sono integrate perfetta- e che “La voce dei calanchi” sia nata gli atti più importanti mente nel tessuto della città. Senza l’anno successivo, nel 1976. Certo il dell’amministrazione clamore, senza bisogno di apparire giornale, diretto da don Pierino Di- comunale di Aliano e i sotto le luci della ribalta e senza lenge, ha subito trasformazioni e si è suggerimenti per i temi finire sulle pagine della cronaca adeguato ai tempi moderni. Il bianco da affrontare. Dalla nera dei giornali. Ci sono studen- e nero ha lasciato il posto al colore, le pubblicazione dei con- ti, operai, commercianti, artigiani, pagine sono aumentate e la distribu- tributi al giornale ap- professionisti, ma anche consiglie- zione è arrivata addirittura online. Su prendiamo i nomi dei ri comunali e regionali. Perfino il internet si trovano molti numeri che benefattori e soprattut- sindaco, Dario Nardella, è metà si possono sfogliare tranquillamen- to la città di residenza. lucano, da parte di madre. E anche te da casa. Ma l’altro grande merito E poi ci sono i ricordi a Firenze il nome di Carlo Levi è della “Voce dei calanchi” è la pubbli- personali, le iniziative sacro. Tutti ne hanno un ricordo. Il cazione, anche qui stampata e online, della parrocchia di San presidente da quarant’anni dell’as- del supplemento domenicale che don Giacomo Maggiore. sociazione lucana, l’avvocato Luigi Pierino invia con una puntualità sviz- Per continuare con le D’Angelo, per esempio, rammenta zera ogni domenica mattina. Anche il maschere del carneva- che suo padre incontrò più di una supplemento, nato nel 1993, ha supe- le, le commemorazioni volta l’antifascista torinese ad Alia- rato i mille numeri e la maggiore età per Nicola Panevino, i no, prima di trasferirsi in un comu- e ora si avvia verso i 25 anni di vita. Festival, le aperture di ne vicino. E a Firenze c’è la nipote Non ci sono gli “esteri”, non ci sono nuovi ali del complesso della “Vedova” che ospitò Carlo gli “interni”, non ci sono gli “spetta- museale, i libri pubbli- Levi appena arrivato da Grassano. coli”, né lo “sport”. cati e soprattutto i pezzi Ma basta spostarsi di una trentina C’è invece tanta cronaca. Di Aliano e su Carlo Levi che man- di chilometri, a Empoli, per incon- delle sue frazioni. tengono viva la sua me- trare un’altra numerosa comunità In otto anni che lo leggiamo, non ab- moria. Ѐ un tuffo nella lucana. Questa estate hanno orga- biamo mai perso un rigo. Cerchiamo propria terra che si ri- nizzato la lettura del “Cristo” in sempre di rintracciare in quelle no- pete ogni domenica e a mezzo ai calanchi “toscani”. Ma tizie (nascite, battesimi, comunioni, ogni numero. Leggere associazioni come queste sono lauree, matrimoni, riconoscimenti, “La voce dei calanchi”, sorte in tutta Italia, ma anche in nozze d’oro, morti) persone che ab- e il supplemento do- Francia, Belgio, Germania, Stati biamo incontrato o conosciuto o che menicale, è come conti- Uniti, Argentina. Probabilmen- sono apparse nel “Cristo si è ferma- nuare a leggere “Cristo te sono più i lucani che risiedono to a Eboli”. I redattori ci facilitano il si è fermato a Eboli”.

7 8 Un’iniziativa pionieristica Ogni copia che ha il merito di aver da conservare nel mio scrigno guardato molto lontano del tempo Luigi De Lorenzo (sindaco di Aliano) di Ettorino Albano ro bambino socio-culturali locali. quando è uscito Don Pierino, sin dal suo ei decenni scorsi, ogni qualvolta «Eil primo nume- arrivo ad Aliano, è riuscito nella buca della posta trovavo La ro del nostro periodico, ma ad intuire il desiderio e la NVoce dei Calanchi, dopo aver- già partecipavo alle attività volontà giovanile di essere la sfogliata e letta con vivo interesse e socio-culturali della Parroc- una realtà viva nella vita curiosità, la mettevo da parte, con cura chia, tra cui quella canora alianese, dando vita nel e rispetto, insieme ai numeri preceden- dello Zecchino d’Oro. 1976 al periodico. Anche per ti, quasi a costituire una sorta di scrigno Successivamente anch’io mi l’intera comunità la Voce è da conservare e custodire nel tempo. In sono inserito nel gruppo gio- stato un costante e positivo verità, essendo tutto preso in quegli anni vanile, partecipando alle va- strumento di crescita cul- rie iniziative, tra cui anche turale e sociale, in quanto dai grandi temi sociali e storico-politici di quella editoriale. ha offerto un’informazione portata generale, complessiva, provavo, Sin d’allora ho visto in que- capillare, alternativa e gra- in genere, una certa avversione e fasti- sta pionieristica iniziativa tuita. dio per tutto ciò che sapeva di particola- un’occasione stimolante per La Voce dei Calanchi (il ristico, localistico; faceva eccezione La tutti, che poteva aiutare noi nome legato alle risorse am- Voce dei Calanchi, che mi parlava del- giovani della seconda gene- bientali e paesaggistiche) la mia terra natia, della vita della gen- razione parrocchiale a cre- viene recapitato per anni, te rimasta (in diminuzione crescente, scere nella dialettica costrut- gratuitamente, per posta, a purtroppo), della mirabile evoluzione di tiva, ad essere protagonisti tutte le famiglie, che libera- del nostro futuro. mente hanno contribuito e Aliano e della sua ascesa a “scheggia” Oggi Aliano, con i 40 anni di contribuiscono alla vita del emblematica e paradigmatica della real- vita de La Voce dei Calanchi, periodico. I vari corrispon- tà paesana meridionale; e tanto grazie a festeggia un prestigioso tra- denti, giovani e adulti, per Levi e alle numerose iniziative culturali guardo non solo locale, ma 40 anni si sono adoperati, fiorite intorno alla sua figura e alla sua anche regionale, per la lon- senza compenso, per far co- produzione artistica e letteraria – in pri- gevità editoriale. noscere le risorse del paese, mis il "Cristo si è fermato a Eboli", che Quest’anniversario acquista raccontando le difficoltà e hanno portato il nostro paese alla ribalta maggiore valore in coinci- i cambiamenti, le traversie nazionale e anche internazionale; evo- denza della candidatura di della comunità e dei sindaci. Aliano a città italiana capita- Non posso sottacere anche luzione ed ascesa in cui ha svolto un le della cultura 2018. il merito de La Voce dei ruolo decisivo, di primo piano, don Pie- La Voce dei Calanchi ha Calanchi di essere proposto rino Dilenge, la cui opera multiforme ed dato senza dubbio un posi- da diversi anni anche onli- inesauribile si è dispiegata in tutti i set- tivo contributo a far cresce- ne oltre ad essere inviato in tori della vita civile e sociale; davvero un re culturalmente il Paese del Italia ed all’estero a com- grande promotore di attività culturale e Cristo. Non a torto la candi- paesani emigrati ed ami- sociali, nonché pastorali, per lo sviluppo datura è stata accolta come ci simpatizzanti. A nome e il progresso della comunità albanese. un giusto riconoscimento dell’Amministrazione co- Lunga vita, quindi, a don Pierino e alla all’impegno compiuto in munale e dell’ intera comu- sua benemerita creatura: La Voce dei modo sinergico dalle am- nità non posso far altro che ministrazioni e dalle realtà dire grazie a don Pierino. Calanchi.

9 10 11 12 QUELLE MASSE ARGILLOSE DA SEMPRE SENTINELLE DELLE NOSTRE VITE Angelo Troiano una viva emozione ritornare a quegli anni giovanili, pieni testa e riscatto? Poi con il passare degli anni ognuno di noi ha Ѐdi grandi ideali e di entusiasmo. Mi ricordo come la no- preso la sua strada e La Voce è rimasta nelle tue mani sagge e stra piccola comunità, oltre agli atavici problemi della povertà, robuste, dove è cresciuta ed è divenuta pure più autorevole al- della disoccupazione e dell’emigrazione, era dominata dalle lorquando si è fatta carica delle problematiche anche dei paesi discordie e dalle divisioni politiche. Democristiani contro co- vicini. In tutti questi anni essa è stata promotrice e divulgatrice munisti, una amministrazione comunale con i favorevoli e i di tantissime iniziative culturali, dando ad Aliano, depositaria contrari, la tua venuta in parrocchia con altrettanta disparità del messaggio leviano, di potersi erigere quasi a simbolo e ca- comportamentale. pitale morale della Lucania, nella lotta per il riscatto dalla di- Questa dialettica pseudo hegeliana di eterna contrapposizio- soccupazione e per la difesa del suo territorio dalle aggressioni ne tra tesi ed antitesi di tutto e di tutti, spesso senza arrivare ad delle ecomafie e delle estrazioni petrolifere. una sintesi risolutrice dei problemi, aveva il massimo dell’esa- Concludendo, vorrei che le nostre diverse esperienze giovanili sperazione durante le competizioni elettorali, specie quelle per di vita cristiana vissute all’epoca nei vari gruppi di Azione l’elezione del sindaco. Cattolica, Comunione e Liberazione, Cristiani per il - Socia In questo contesto nacque in noi giovani l’idea di un giorna- lismo, ecc., potessero essere rappresentate simbolicamente lino che fosse la voce dei più deboli, una opportunità di una dalla costruzione di una Croce di Cristo Redentore presso il dialettica costruttiva, di dialogo. Santuario di S. Maria della Stella, sul modello del Krizevac di Tu captasti a volo il nostro desiderio giovanile e subito si passò Medjugorie. Essa sarebbe il simbolo visivo del fine ultimo che alla sua concretizzazione. Ricordo bene come nacque la scelta ci ha uniti e che dovrebbe condizionare ogni cristiano in qual- del titolo “La Voce dei Calanchi”. Venne fuori da una riunio- siasi battaglia o esperienza di vita. Senza di Lui in qualsiasi ne dei giovani in canonica, dove tra il serio ed il faceto venne realtà storica non ci sarà mai una speranza futura di salvezza. subito accettata la proposta e mai come in quell’occasione essa Inoltre la sua visibilità a distanza nelle vallate dell’ e del si rivelò profetica. Perché quelle masse argillose che circonda- Sauro potrà dare forza e coraggio ai suoi abitanti, mai come no da secoli Aliano, sono state da sempre testimoni, muti e in questo periodo esposti a gravi pericoli come la sua stessa solenni delle nostre vite, come la nascita e la morte, le gioie e sopravvivenza materiale. i dolori. Chi più di loro poteva essere eretto a simbolo di pro- La mia biblioteca di casa e quella comunale che non c’è di Domenica Marzano roprio in questi giorni ho trovato il tempo utile per mettere in ordine i numeri de La Voce dei Calanchi che avevo in casa e catalogarli. Riprendere in mano e sfogliare "il giornalino" significa per me e per ogni alianese rivivere gli avvenimenti della propria storia personale e familiare, attraverso i trafiletti che ricordano le nascite, le Prime Comunioni, le Cresime, i Matrimoni, gli anniversari, gli annunci di scomparsa delle persone care. Vuol dire ripercorrere con la memoria gli av- Pvenimenti principali della nostra storia sociale, politico-amministrativa, culturale e religiosa. Vuol dire anche ricordare gli eventi tragici che abbiamo vissuto, come la frana dell'undici giugno del 1998, con i suoi accorati appelli e le foto disastrose e dunque la fragilità e criticità del nostro territorio e la necessità della sua salvaguardia. Tante iniziative da allora in poi, grazie all'impegno de- gli amministratori e collaboratori, hanno costituito dei ponti per collegare la nostra isola geografica e culturale al resto del mondo. Riguardare le foto, rileggere gli articoli sui numerosi eventi culturali significa dirsi: Io c'ero...Non ne ho saputo niente...Starò più dentro alle cose che succedono intorno a me! E risvegliare così il proprio senso di appartenenza, di cittadinanza e di partecipazione. Ogni alianese dovrebbe riservare un posto privilegiato nella libreria della propria casa alla collezione dei numeri della "Voce dei Calanchi" per poterli riprendere e rileggere e ricordare. È importante avere una piccola biblioteca in ogni casa, così come è importante che in un paese ci sia una Biblioteca Comunale. E la riflessione a questo punto è d'obbligo! Ad Aliano negli anni '70 era stata allestita una biblioteca, adeguata per quei tempi, oggi, paradossalmente, non esiste e non risulta ancora tra i progetti a breve scadenza! Una Biblioteca allestita in un posto centrale, per facilitarne la frequentazione, dovrebbe essere un luogo di ritrovo privilegiato per una comunità, un luogo "aperto" per tutti gli alianesi, per giovani e meno giovani, per studenti e lavoratori. Un luogo in cui possa essere data ampia diffusione a tutte le opere di Carlo Levi, a tutte le opere che hanno vinto il prestigioso premio Carlo Levi, a tutti i libri pubblicati ad Aliano e su Aliano, ed anche ad una collezione completa de "La Voce dei Calanchi". Questa iniziativa costituirebbe un ulteriore passo sulla strada dell'e- voluzione culturale e sociale della nostra comunità. Speriamo che diventi una realtà.

13 14 HA SEMPRE CREDUTO UNA DELLE IN UN’ALTRA ALIANO ESPERIENZE CHE E L’HA SEMPRE HA DETERMINATO RACCONTATA LA MIA COSCIENZA di Franco Mattatelli DI UOMO NICOLA SELVA ell'agosto del 1976 lessi i paesani sparsi per il mondo, primi foglietti de La Voce informa, dà la opportunità di N Ho provato a riandare a quell’esperienza dei Calanchi, era un bambi- ritrovarci, rende possibile il unica degli anni giovanili, caratterizzata no in fasce che già affrontava i miracolo di parlarci, ricordare da amicizie non previste ed accadute, problemi seri della comunità di e conservare le radici profon- da incontri umani decisivi, e quindi da Aliano. Il periodico, fondato e de del nostro paese di origine. una iniziale apertura verso il reale, diretto da Don Pierino Dilenge, C'è ormai un legame forte e in definitiva da esperienze vissute e credeva a un'altra Aliano e cer- duraturo col periodico. Leggo giudicate che ancora oggi determinano cava di raccontarla. altri giornali, ma sempre per la mia coscienza di uomo. Negli anni, il giornale ha fatto prima la voce dei miei calan- Gli anni in cui nasce il giornalino sono sentire sempre più la sua VOCE, chi, perché questo giornale, gli anni bui del terrorismo brigatista, ha aiutato a formare un'opi- arricchito anche da un supple- sono quelli successivi alla contestazione nione anche diversa da quella mento settimanale, non è un studentesca del ’68, che tanto hanno , ha intercettato, con giornale come gli altri: è una inciso nella mentalità dei giovani, sono grande sensibilità, le tendenze comunità, è la memoria del quelli della imprevedibile affermazione politiche, sociali ed economi- paese, la sua coscienza critica. di movimenti ecclesiali che hanno che in atto nella nostra piccola A scorrere i numeri di questi contribuito a dare un nuovo volto alla comunità; si è adoperato per 40 anni, quante cose sono suc- chiesa e alla società. promuovere, favorire, spiegare cesse, quante cose sono cam- In quegli anni tutto era un fermento ciò che si voleva ottenere. Don biate: com'era diversa Aliano di novità, di rottura con la tradizione Pierino, instancabile, ha profu- del 1976! Il paese, oggi, ha dei padri, con le regole e gli antichi so un impegno totale nel far vi- consolidato e accresciuto rile- costumi sociali, tra i giovani, già orfani vere e crescere la sua creatura, vanza e prestigio nel panora- di maestri e padri che in quel presente non si è mai arreso di fronte alle ma culturale lucano e nazio- incarnassero gli ideali portati dalla difficoltà, ha trattato i proble- nale. Non c'era indovino che tradizione, forte sorgeva la domanda e la mi del paese senza pregiudizi immaginasse la trasformazio- ricerca di senso della vita, l’affermazione e senza bavagli. Dalle pagine ne attuale! Per accorgersi di di un desiderio di giustizia, di ideali da del periodico ha lanciato cam- ciò che è avvenuto ad Aliano incontrare e vivere, e tale domanda era pagne memorabili, ha incalzato in questi ultimi anni, bisogna diventata un urlo da portare in tutte le le amministrazioni comunali avere l'età mia e scoprire il piazze. a fare sempre di più e meglio paese attraverso gli occhi, lo Proprio in quegli anni, immediatamente per Aliano. Moderno Mecena- stupore e l'emozione dei gio- precedenti la nascita de La Voce te, Don Pierino ha offerto a tut- vani di ogni parte dell'Italia e dei Calanchi, ad Aliano un gruppo di ti la straordinaria opportunità dell'Europa, come è capitato a giovani (tra cui ricordo a memoria: di collaborare e pubblicare sul me facendo la guida del Parco Angelo, Alberto, i quattro Nicola, Luigi, periodico i propri scritti senza Letterario Carlo Levi. Giovanni, Pino, Enza, Rosa, e tanti censura. Per questo io personal- Questo anniversario non deve altri ...) in modo spontaneo aveva mente gli devo molto, tanti altri essere una semplice comme- cominciato a vedersi ed incontrarsi gli devono molto. Un compito morazione, ma l'occasione per più frequentemente, ad interrogarsi altrettanto meritevole ed entu- rinnovarsi e conquistare altri sul senso della vita, ed in modo siasmante assegnato al periodi- obiettivi, primo fra tutti, favo- assolutamente originale, cercava di co è stato ed è quello di tenere rire e accompagnare la can- confrontarsi con quanto ricevuto dalla unita la comunità alianese: La didatura di Aliano a capitale tradizione e con i valori che questa voce dei calanchi mantiene un della cultura italiana 2018. contatto continuo con i- com Auguri! CONTINUA

15 16 portava organizzando anche una miriade di Caro Don Pierino, iniziative. Poi venne don Pierino che fu subito accolto approfitto dell'invito che mi hai mandato, per dare con entusiasmo, perché in qualche modo divenne riferimento dei pur fragili tentativi di il mio contributo alla Voce dei Calanchi. quei giovani e di altri ancora che trovavano Il ricordo indelebile nella mia mente è corrispondente quel clima profondamente rappresentato da queste semplici parole dialettali umano, perché quelle domande erano accolte e trovavano sicuro sostegno. che mamma mi rivolgeva affettuosamente quando Sin da subito la parrocchia fu il luogo dove la mattina della domenica tornavo da messa: potersi incontrare, dove contava soprattutto la persona e dove trovava spazio quel - t'ha dat' u fogliett Don Pierin? - e così movimento di giovani. intendeva ricordarmi della mio profondo desiderio Fu in quell’ambito che nacque la proposta di rimanere legata in ogni modo alle mie radici pur del giornalino che venne quasi spontaneo chiamarlo La Voce dei Calanchi. All’inizio la vivendo fuori da Aliano e sopratutto Alianello da partecipazione di tanti giovani e non giovani diversi anni. Leggere la Voce dei Calanchi, con alla sua redazione fu coinvolgente, perché le sue notizie, informazioni, saggi, articoli di il “lavoro” era sostenuto proprio da quel desiderio di compimento, da una motivazione compaesani e non, sia nella versione rivista che in ideale che ha accomunato più generazioni di quella di giornalino domenicale della parrocchia amici. è, per me, come un gancio in mezzo al cielo che Una prima impressione che si ha guardando i primi numeri del giornalino è che sembra mi tiene legata a tutti i miei affetti d'infanzia e di riandare verso una realtà lontana anni adolescenziali anche quando sono lontana. luce, di un’altra epoca, tanto forte è stata Franca Mattatelli. l’accelerazione alla decadenza di quel mondo “arcaico” in qualche modo rappresentato negli articoli e nelle vignette. Per un altro verso, e nel merito degli articoli del giornalino, ancora oggi appaiono di grande interesse le interviste alle persone con incarichi di responsabilità, ed i brevi saggi sulle conseguenze del cattivo uso dell’alcol e del fumo, il recupero della storia dei Lucani e soprattutto le vignette che già allora facevano emergere un certo malcostume che mai nessun processo, nemmeno quello di tangentopoli, ha estirpato dalla società italiana. Con il tempo La Voce dei Calanchi si è arricchita di nuovi ed esperti collaboratori, una sempre rinnovata impaginazione ha dato al giornalino una veste editoriale dignitosa, e la lettura delle notizie, spesso con la presenza di illustri protagonisti della vita nazionale, risulta sempre interessante ed arricchente. Insomma tutto va per il meglio. Una sola cosa forse ci sarebbe da augurarsi, infatti tutti desideriamo il raggiungimento della propria realizzazione. Proprio questo desiderio è stato all’origine di questa piccola opera che è La Voce dei Calanchi. Allora, per conservare la forza dell’origine occorre non perdere la potenza del desiderio da cui essa è scaturita.

17 GLI AUTORI CHE SI AGGIUDICANO I RICONOSCIMENTI di V. Angelo Colangelo

ell'anno della agli aspetti antropologici racconta la storia e la candidatura di ed etnologici caratteriz- leggenda, il bello e il brut- NAliano, unico fra zanti il mondo narrato da to, il bene e il male, la vita i comuni lucani, a capitale Carlo Levi nella sua opera e la morte, che gravitano italiana della cultura per letteraria e pittorica. intorno all'antica via ro- il 2018, il Premio Lette- mana per 612 chilometri rario Nazionale “Carlo Un premio speciale fuori da oltre ventitré secoli. Levi”, iniziato nel 1988 concorso è stato assegna- L'autore, nato a Trie- dal Circolo Culturale to a Il blu e il rosso nel ste nel 1947, già inviato moltissimi libri di succes- “N.Panevino”, presieduto Mediterraneo colori di speciale del Piccolo e so. Fra i tanti si ricordano da don Pierino Dilenge, un millennio, di cui sono tuttora firma illustre de qui La leggenda dei monti taglia il traguardo della coautori padre Angelo la Repubblica, ha seguito naviganti, È oriente e Trans XIX edizione. E lo fa con Cipollone, Rettore del e raccontato nello scorcio Europa Express. Ma anche la proposta di opere di benemerito Istituto “Ada finale del secolo passa- Morimondo, un libro sul notevole valore: Appia di Ceschin Pilone” e del to i drammatici eventi grande fiume Po. E, infi- Paolo Rumiz per la Nar- Centro dei Padri Trinitari dell'area balcanica. Ne è ne, Come cavalli che dor- rativa; L'arse argille con- di Venosa, e Francesco testimonianza il magistra- mono in piedi, il racconto solerai di Nicola Coccia Di Tria, medico con la le reportage Maschere per avvincente di uno straor- e La pittura dell’800 in passione della letteratura un massacro, che disvela, dinario viaggio in treno Puglia di Christine Fare- e della storia. Temi fonda- oltre ogni ipocrisia e mi- per i luoghi che, primi, se Sperken per la Saggi- mentali dei due raffinati stificazione, tutto ciò che conobbero gli orrori della stica; Grassano Melitense volumi, che compongono ci siamo rifiutati di sapere Grande Guerra. Memoria e territorio di l'opera, sono la presen- sulla guerra in Jugoslavia. Nel libro, che si è aggiu- Nicola Montesano per la za dei Padri Trinitari in L'inizio del nuovo mil- dicato il Premio Levi, sezione regionale; Il les- Lucania/Basilicata e il lennio ha visto Rumiz Rumiz realizza un ben sico magico di Rossella loro forte impegno per il impegnato come invia- riuscito «amalgama di Pace come Migliore tesi recupero e il reinserimen- to speciale nell'inferno archeologia, inchiesta, di laurea. to dei disabili, ispirato da dell'Afghanistan e in paesaggio, etnologia e carità cristiana e da molti Africa, oltre che viag- impressioni personali», Il lavoro della Pace si av- anni dispiegato con spiri- giatore instancabile e offrendo uno spaccato vale di un'accurata ricerca to missionario nel mondo curioso, che ci ha regalato del “Bel Paese” attraverso sul campo, in cui il feno- della sofferenza. ammirevoli reportage una narrazione asciutta e meno linguistico è stato dall'Italia e dall'Europa e densa, atta a «registrare le sapientemente correlato In Appia Paolo Rumiz

18 voci dei luoghi». 904, l'uccisione del sinda- soprattutto nel periodo Emerge, alla fine, quanto co Lando Conti, l'indivi- dei tragici e convulsi anni sia stata nel tempo offesa duazione dei covi utiliz- fiorentini della Resistenza e violentata, «dimenticata zati dalle bierre durante e della Liberazione. Sono in secoli di dilapidazione, e dopo il sequestro Moro, gli stessi anni in cui l'arti- incuria e ignoranza» e la bomba di via Georgofi- sta torinese si convinse a «presa talvolta a picco- li. Ha scritto della tragica scrivere Cristo si è ferma- nate peggio dell’Isis», la fine di Giovanni Gentile, to a Eboli, mentre, ricorda «madre di tutte le vie», il filosofo ucciso nel 1944, poeticamente Umberto che il grande Orazio cele- intervistando molti par- Saba, «rombava ancora Paolo Rumiz brò in una delle sue satire tigiani e ha realizzato, di il cannone, e Firenze / più belle e che nell’Otto- recente, un documentario taceva, assorta nelle sue cento attirò l’attenzione storico per un Museo rovine». di scrittori, archeologi, fiorentino. storici e artisti vari. Il saggio L'arse argille Il saggio La pittura consolerai è il frutto di dell'800 in Puglia di Abruzzese di nascita, ma un paziente e intelli- Christine Farese Sperken, fiorentino d'adozione è gente lavoro durante il articolato ed organico, è Nicola Coccia, l'autore del quale Coccia non solo distinto in due sezioni, saggio L'arse argille con- ha consultato varie fonti una che tratta del primo solerai - Carlo Levi, dal d’archivio, ma ha incon- Ottocento, l’altra, molto confino alla Liberazione trato molte persone, che più ricca, del secondo Nicola Coccia attraverso testimonianze, semplicemente conobbe- Ottocento. foto e documenti inediti». ro Levi, o magari ebbero Qui ampio spazio è Nel 1966 Coccia fa l'esor- un ruolo importante per dedicato a Giuseppe De dio di cronista all’Avanti la sua esperienza umana Nittis, la cui figura è stata di Firenze, dove si era e politica, durante il con- oggetto di studi appro- trasferito all'età di cinque fino politico in Lucania e fonditi negli ultimi venti anni, e due anni dopo durante la clandestinità anni e al cui nome è stata entra nella redazione a Firenze, mentre la città inaugurata a Barletta una fiorentina del Lavoro di era assediata dai nazi- Pinacoteca nel 2007. Genova, diretto da San- fascisti. La Sperken, nata in Ger- dro Pertini. Qui si occupa Giovanni Colaiacovo, mania e laureata in Storia del primo duplice omici- immortalato in un celebre dell'Arte all'Università Christine Farese Sperken dio del mostro di Firenze, dipinto leviano con la sua di Monaco di Baviera, ha seguendo poi la triste capra Nennella; il farma- dunque realizzato una vicenda per la Nazione, cista Giovanni Maiorana, documentata e raffinata dove è assunto nel 1978. uno dei ragazzi che s'in- indagine su aspetti rile- Nello storico quotidiano trattenevano con il pittore vanti dell'arte pugliese, toscano si occupa anche confinato; Maria Ippolita evitando che la Puglia dei più rilevanti fatti cit- Santomassimo, la sin- rimanesse ancora una tadini: la strage del treno daca che accolse l'artista terra incognita riguardo nella sua ultima visita ad all’ambito artistico e alla Aliano e si adoprò poi sua realtà museale. perché ad Aliano egli È questo uno dei gran- fosse sepolto. Ma anche di meriti della studiosa Nicola Montesano Manlio Cancogni, Vitto- tedesca, che da dieci anni re Branca, Mario Car- è professore associato di bone, i parenti di Anna storia dell'arte contem- Maria Ichino, Anna poranea nell'Università Olivetti, la figlia incon- di Bari e che da tempo si sapevole che scoprirà occupa con rara compe- molto tardi la vera tenza della pittura e della identità del padre. scultura dell'Ottocento L’opera di Coccia, e del primo Novecento perciò, ha il grande nell'Italia meridionale. merito di illuminare Lo evidenziano le nume- molti aspetti della biografia di Levi, CONTINUA Rossella Pace

19 rose mostre che ha realizzato quale Ispettrice della Pinacoteca Provinciale di Bari e le tante e preziose pubblicazioni, di cui piace qui ricordare i saggi Fran- cesco Netti, pittore e letterato; Giuseppe De Nittis, da Barletta a Parigi; La scultura monumen- tale in Puglia dall'Ottocento al Novecento. IL MUSEO RUSSOTTO Nicola Montesano è docente di storia medievale presso l'Uni- E LE OPERE DI ASSADOUR versità di Basilicata. Fra i temi della sua ricerca scientifica si segnala lo studio degli insedia- menti degli Ordini religiosi e cavallereschi nell'area mediter- ranea, di cui è valida prova il libro Il Priorato di Barletta. Nel saggio Grassano Melitense l'au- tore intende rappresentare un periodo significativo dell’antica storia del paese, che poi avrebbe A sinistra: Luca Russotto con don Pierino e l'assessore regionale Braia all'entrata del Palazzo Caporale sede del Museo Paul ospitato Carlo Levi nella fase Russotto. - A destra: Gruppo con Luca Russotto all'ingresso del Museo. iniziale del suo confino lucano. el Palazzo Caporale è stato inaugurato il Museo Paul Russotto, alla Oggetto di studio è l'arrivo dei presenza del figlio Luca. Si possono ammirare 84 opere datate 1956- Cavalieri giovanniti, che, letto 2012. Nel Palazzo De Leo, invece, l’antologica dell’opera grafica di e interpetrato in un più ampio N contesto, è considerato un'op- Assadour (50 creazioni 1967-2014). portunità per l'Oriente di essere Paul Russotto è nato a New York il 28 maggio 1944 da madre di origine alia- rifornito di prodotti cerealicoli nese, Margherita Sarli di Pasquale. Emigrato alla fine del 1800 negli USA, è dal territorio di Grassano. morto in Florida il 23 febbraio 2014. Con tale ricerca accurata e ori- Mentre la mostra di Assadour è temporanea e resterà aperta fino a tutto otto- ginale Montesano contribuisce bre, il Museo Paul Russotto è permanente e si sviluppa su una superficie di a recuperare le radici e l’iden- circa 500 mt. nel settecentesco Palazzo Caporale, adibito a caserma al tempo tità di un paese, che, al pari di di Carlo Levi, ristrutturato ed adeguato a tutte le normative del caso. L’inau- altre comunità lucane, conobbe gurazione del Museo Russotto è stata accompagnata dalla pubblicazione di l’avvicendarsi nei secoli di molte un catalogo completo delle opere esposte. culture. La cerimonia di inaugurazione si è svolta nella Sala convegni dei Calanchi, Le opere vincitrici della XIX edi- zione, dunque, sono degne della alla presenza del sindaco De Lorenzo, del presidente del Parco Letterario Car- nobile tradizione del Premio, lo Levi, Antonio Colaiacovo, del presidente del Circolo culturale “N. Pane- che nel passato è stato assegnato vino” e della Pro Loco Don Pierino Dilenge, del curatore del Museo e della a grandi narratori quali Raffaele mostra Giuseppe Appella. Sono intervenuti: Stanislao De Marsanich, presi- Nigro, Dacia Maraini, Isabella dente Parchi Letterari, l’assessore regionale Luca Braia. Bossi Fedrigotti, Michele Prisco, Alberto Bevilacqua, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Giorgio Montefoschi, Tahar Ben Jelloun, Dritëro Agolli, Raffaele Crovi, Carmine Abate, Giusep- pe Lupo, Guido Conti. E, per la saggistica, a personalità altret- tanto prestigiose come Lorenzo Mondo, Walter Pedullà, Gian- ni Riotta, Pino Aprile, Gianni Oliva, Stefano Rodotà, Giovanni Russo, Ariel Toaff. Al centro della foto il critico d'arte Giuseppe Appella, creatore della Mostra Paul Russotto

20 Perché Aliano può diventare capitale italiana della cultura di Pietro Dilenge

a candidatura di Alia- Lno a capitale italiana della cultura, assieme ad altre 20 città più o meno grandi, come Palermo, Comacchio, Ostuni, Vitto- rio Veneto, Spoleto, Piaz- za Armerina ed altre, ha fatto giustamente grande scalpore, occupando le pagine di molti organi di informazione regionali e nazionali. L’auspicabile assegnazione del titolo alla “Gagliano” leviana sarebbe senza dubbio un meritato riconoscimento dell’intelligente e costan- turali del territorio e non in edizione on-line, arric- andato avanti sempre con te impegno della “Città hanno esitato ad intra- chito peraltro dal “Sup- maggiori e sensibili risul- del Cristo e dei Calan- prendere un percorso di plemento domenicale” , tati, creando altri musei, chi”, avviato quasi in sor- riscatto, di valorizzazione inviato anch’esso on-line come quello che accoglie dina all’indomani della e di promozione con varie a circa 600 persone in ogni il presepe dell’artista luca- morte dello scrittore to- iniziative consolidate nel parte d’Italia ed anche in no Franco Artese, dell’arte rinese, confinato e sepol- tempo: le edizioni del con- altri Paesi; lo stesso circolo contemporanea dell’italo- to ad Aliano. Pertanto, la corso nazionale di pittura culturale “Panevino”, nel americano Paul Russotto. decisione del Comune di contemporanea; dal 1983 tempo, è diventato anche Oggi Aliano ha una super- candidarsi non è nata per la "Estemporanea inter- editore con la pubblica- ficie museale di oltre 2.000 caso e per un eccesso di regionale di pittura Pre- zione di almeno 10 libri su mq. Al turismo culturale, presunzione. mio Carlo Levi”, giunta Carlo Levi, Aliano ed altri che vede la presenza di Numerose, infatti, sono alla sua XXX edizione, che argomenti; dal 1998 l’al- almeno 10 mila visitato- state le iniziative culturali chiama ad Aliano studen- lestimento di due musei, ri ogni anno, Aliano sta avviate già negli anni’80 ti dei vari licei ed istituti quello etno antropologico unendo il turismo escur- dal circolo “Nicola Pane- artistici della Basilicata, o della civiltà contadina sionistico attraverso la va- vino” e dalla Pro Loco, della Campania, della Ca- e quello storico di Carlo lorizzazione del suggesti- che hanno gettato le basi labria e della Puglia; nel Levi; la tutela e la valoriz- vo ed immenso paesaggio di questo progetto e di 1988 un’altra grande av- zazione di un consistente dei calanchi. questa richiesta presenta- ventura, quella del Premio patrimonio archeologico Tutto questo impegno ed ta opportunamente dal ri- letterario nazionale ed in- (sec. VII-VI e V. sec. a.C.), investimento culturale ha confermato sindaco Luigi ternazionale “Carlo Levi”, con oltre 1.500 tombe ter- stimolato i cittadini alia- De Lorenzo, supportato giunto alla XIX edizione; ragne, venute alla luce con nesi ad impegnarsi per le anche dal Parco Lettera- la valorizzazione del folk- scavi sistematici. infrastrutture logistiche e rio Carlo Levi. Le asso- lore locale con le arcaiche In tal modo, con un impe- turistiche, tanto che oggi ciazioni e successivamen- “Maschere cornute”; da 40 gno ed un lavoro sinergi- Aliano è uno dei primi te il Parco ed il Comune anni la pubblicazione del co tra associazioni, Parco paesi della Basilicata per hanno creduto da sempre periodico trimestrale “La Letterario e Comune, il quanto riguarda l’indu- nelle risorse storico-cul- Voce dei Calanchi”, anche discorso promozionale è stria dell’accoglienza.

21 A PALAZZO LANFRANCHI PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA A CAPITALE DELLA CULTURA 2019

arlo Levi e il Il sindaco Luigi CParco lettera- De Lorenzo, don rio, gli splendidi Pierino Dilenge, calanchi, tredici Antonio Colaia- contenitori mu- covo, triade pen- seali e le opere sante di un paese d’arte di grandi che naviga con autori internazio- le vele gonfie di nali, un concorso vento nel mare letterario nazio- della cultura e nale, il festival del turismo, han- “La luna e i ca- no spiegato ieri a lanchi”. Palazzo Lanfran- Aliano è un luo- chi il perché di go straordinario una candidatura al di là di tutto che è sembrata questo. Sarebbe clamorosa, visto un posto straor- anche il parterre dinario, fuori dal nazionale dei con- comune, anche tendenti. se non avesse chi La forza di una lo ha raccontato, proposta che sta come appunto proprio nell’esse- Levi. E in questo re “piccolo”, defi- sta la chiave di lato e soprattutto lettura della nuo- non allineato, la va Aliano, che determinazione certo non dimen- di una comuni- tica il passato, ma tà che ha avuto il guarda avanti, coraggio di non stando sempre sottostare al “ge- nello stesso posto. nocidio delle tra- Un borgo “meta- dizioni”. fisico” che offre il silenzio, la suggestione di un posto La forza del passato che è forza per il futuro, un po’ arcaico, immutato, diverso dagli altri, misterioso ed come è accaduto a Matera, e se la città dei Sassi, allo stesso tempo fatto apposta per vivere “altre” di- tra tanti giganti, ce l’ha fatta ad imporsi in Europa mensioni. Questo paese “è un punto verso l’orizzon- come capitale per il 2019, perché non dovrebbe farlo te infinito in cui si continua ad aspettare l’anno che Aliano? Il 15 novembre la decisione che indicherà verrà”. È in un luogo come Aliano che ti viene voglia la lista ristretta (dieci comuni italiani) dei ventuno di respirare “l’atmosfera umana di una comunità che che hanno presentato il dossier di candidatura per sembra aver già conosciuto tutto e aver scelto consa- la capitale italiana della cultura. pevolmente di volersi fermare”. È per questi motivi L’avventura di Aliano è sostenuta, tra gli altri, dalla che Aliano è una buona carta, originale e fuori dagli Regione Basilicata (Patrizia Minardi, responsabile schemi della globalizzazione, per proporsi all’Italia dell’Ufficio sistemi culturali, era presente a Palazzo come capitale della cultura per il 2018. Lanfranchi, e di enti come la Soprintendenza per i Qui si ferma il mondo, e per come vanno le cose in beni storici, artistici ed etnoantropologici della Basi- questo mondo, è una grande notizia. licata, rappresentata da Michele Saponaro).

22 di Pietro Dilenge De Lorenzo Un mondo antico confermato sindaco e le sue tracce di Vincenzo Curto liano ha riconfer- Amato per il secon- n seguito al sisma do mandato il sindaco Idel novembre 1980 uscente, il geom. Luigi il nostro paesello è stato dichiarato di- De Lorenzo. sastrato e non recu- Al rieletto primo cittadi- perabile, per cui è no ed anche al nuovo Con- stato abbandonato siglio comunale formulia- ed al posto suo è sor- mo i nostri sinceri auguri to Alianello di Sotto. per un mandato da porta- Questo è il nuovo re avanti con impegno e decisione, per risposte positive nome attribuitogli. Le all’intera popolazione, portando a completamento quanto case e le strade sono rimasto sospeso, creando così nuove prospettive di svilup- nuove e molto più po, specialmente per i giovani. belle, ma nel nostro Questo obiettivo viene rafforzato dalla candidatura a ca- cuore resta sempre il pitale italiana della cultura per il 2018. “Paese Vecchio”, che Aliano è un paese con un alto potenziale turistico. Da ricordiamo con tanta nostalgia. anni le gestioni Colaiacovo e De Lorenzo hanno investito È stato proprio negli molto in questa direzione. Resta, però, molto da fare an- anni '80 che, svolgen- cora, perché gli investimenti culturali finora realizzati do la mia professione di ingegnere, visitando per i rilievi qual- ed apprezzati da tutti diano quei frutti in una comunità che vecchio locale, mi capitò tra le mani un lanterna antica diventata simbolo di riscatto per “tante altre Aliano spar- nera di fumo e piena di polvere. La osservai da vicino e ne se nel mondo”, come affermava lo stesso Levi nella pre- rimasi affascinato. Il proprietario, un mio amico, mi disse che fazione alla sua cartella di litografie “Cristo si è fermato potevo prenderla e per me fu una vera gioia. Così iniziai la a Eboli”, presentata in Basilicata in occasione del suo raccolta delle mie cose antiche della civiltà contadina. ultimo viaggio fatto nella nostra regione a novembre del In primis gli oggetti e gli utensili usati da mia madre De Rosa 1974, due mesi prima della sua morte avvenuta a Roma Ippolita e da mio padre Curto Francesco. Essi hanno usato e il 4 gennaio 1975. custodito con tanta cura sia gli oggetti di uso quotidiano, sia le La piacevole novità di Aliano candidata a capitale italia- attrezzature di lavoro, che costituiscono la base della raccolta. na della cultura deve servire a caricare di orgoglio e di en- Negli anni visitando la domenica mercatini dell’antiquaria- to della Puglia, ho reperito, uno dopo l’altro, una miriade di tusiasmo la nuova gestione comunale, per dare davvero oggetti, attrezzature, utensili che ho raccolto in una cantina a un volto nuovo al paese dei calanchi. casa mia. Trattasi di utensili usati in casa e nelle varie attività Per arrivare a questo è indispensabile creare una “mac- di vita dei contadini del nostro paese e negli altri paesi vicini china” comunale efficiente, per dare subito l’impressione della nostra Regione. di un paese civile e sviluppato ai numerosi visitatori. Un giorno, di comune accordo con il caro amico Franco Mat- Come altre volte abbiamo scritto, Aliano, in rapporto alla tatelli, abbiamo deciso di abbinare i miei oggetti antichi con popolazione, è il paese lucano con la maggiore superficie una descrizione delle usanze e delle attività di vita del nostro museale, ma non basta. paese. Egli si sentì rinato perché non vedeva l’ora di mettersi Ora tutta la cittadinanza e soprattutto l’Amministrazio- a lavoro, io ero altrettanto entusiasta per l’idea. Così ho inco- ne deve prendere maggiore consapevolezza di questa po- minciato a mandare a Franco le foto degli oggetti divisi per sitiva realtà, che va però migliorata attraverso un paese attività ed ambiente; lui mi inviava in visione qualche tema ordinato, un centro storico curato nei particolari, i servi- sviluppato. Così il lavoro è andato avanti con qualche inter- zi pubblici efficienti. É necessario ed urgente che i vari -in ruzione, ma alla fine è risultato un documento che resterà nel tempo a disposizione di chi vorrà rivivere nella memoria la vestimenti finora fatti siano produttivi. Ci riferiamo alla vita del passato dei nostri compaesani di Alianello e ripercor- struttura socio-sanitaria per anziani, al borgo albergo, rere le tracce di un mondo antico. Un’opera suggestiva che all’area camper ancora inutilizzabile. solo Franco poteva scrivere. Serve un programma chiaro, con le priorità per le esi- Nella seconda parte vengono riportare le foto delle mie opere genze sociali, dandosi delle scadenze, con una verifica in legno e di alcuni mosaici, precedute da una descrizione periodica e coinvolgendo anche la popolazione, special- della tecnica di lavorazione. mente giovanile.

23 Quando l’estate si passava con i nostri emigranti di Enzo Palazzo

u’ arrivat’ i turist!”. ni rigorosamente in giacca e “SQuesta frase negli cravatta, sopportano il caldo anni Sessanta era ripetuta torrido in attesa di rifugiarsi da (noi) ragazzi per le stra- nel ristorante per festeggiare de. Segnalava la presenza ad con gli sposi fino a notte fon- agosto di quelli che, da poco, da, con lauti pranzi e balli erano emigrati al nord od scatenati. I saluti gli abbracci all’estero (Germania, Svizze- ed i sorrisi ridanno vitalità al ra). C’era un senso di ironia paese sonnecchiante. Sembra nell’assimilarli ai veri turisti di ritornare a quelle scene di (i fruster’) anche perché all’e- film del neorealismo (Di- poca non se ne vedevano. La vorzio all’italiana) dove la chiusura delle grandi fabbri- piazza porta con sé la storia, che consentiva ai lavoratori il giudizio delle persone e un periodo di riposo che tra- qualcuno aggiunge anche i scorrevano con i familiari nei pettegolezzi. Poi agosto co- paesi di origine. Il legame af- stituisce un’occasione per fettivo insieme alle ristrettez- rivedersi. Per strada è pos- ze economiche del periodo, sibile trovare gli amici di un spingevano molte persone a tempo, fermarsi per parla- scegliere come villeggiatura re della famiglia, di lavoro il paese natale. Questo fiume e soprattutto per scoprirsi di gente riempiva le stazioni, cambiato e non facilmente le autostrade ed a rivoli si ri- riconoscibile. I capelli (quei versava nei centri del sud. I pochi rimasti) sono ingrigiti paesi tornavano a popolarsi. e i volti appaiono scavati dal- con la ragazza conosciuta da ha la sensazione che il tem- Così anche ad Aliano c’era- le rughe; tuttavia lo sguardo bambina o per salutare gli po abbia ridotto le presenze; no più persone per strada inconfondibile ed il sorriso amici e parenti. Poi qualcu- presenze che sono frazionate e durante la sera i vicinanz’ sono gli stessi di quando si no gli offriva una piccola ter- anche in altri periodi dell’an- ritornavano luoghi di incon- era giovane. ra da comperare. Cadevano no: a giugno per la festa di tro e di racconto di quella Quest’immagine è rimasta nella tentazione di riprovare San Luigi, a novembre in nuova vita costruita altrove. la stessa nonostante il tra- e così rimanevano definitiva- occasione dei defunti e a di- Suscitava curiosità sentirli scorrere del tempo. Così è, mente dopo aver fatto scade- cembre per le festività nata- parlare, poiché tentavano di quando si parte, anche il re il permesso di soggiorno. lizie. Comunque i “fedelissi- destreggiarsi con la lingua rito dei saluti dei familiari e Oggi a distanza di tanti anni, mi”, cioè quelli che vengono del nuovo posto. Ripetere amici. Lo scambio del nume- la situazione è un po’ cam- ogni anno senza interruzio- gli strafalcioni, con le annes- ro di telefono e la promessa biata. Emigranti se ne vedo- ne, li ritrovi “ndu cors” (Via se risate, diventava lo sport di vedersi prima possibi- no sempre di meno. Molte Roma) a chiacchierare sot- del paese. È indimenticabile le, prendono il posto della sono le cause. I parenti so- to gli alberi o seduti in una la frase: “dammi una toppa di malinconia che si accende prattutto se anziani non ci panchina, al riparo dei raggi ficazzella”. nell’animo, al pensiero che sono più. Le vacanze ormai del solleone. Guardano le Certamente questi emigran- ormai la propria vita è altro- sono sempre più frazionate persone che passano e quan- ti sono diversi da quelli di ve e che questi incontri sono e quindi la visita al paese di- do non ricordano il nome leviana memoria. Per essi divenuti sempre più fugaci. venta un’occasione da mordi (o meglio il soprannome) si esisteva l’altro mondo, l’A- Fino a quel momento non si e fuggi. La permanenza è li- chiedono di chi è figlio, a chi merica. Vivevano a parte tra è ancora consapevoli del per- mitata a pochi giorni, giusto appartiene. Se c’è un matri- di loro. Risparmiavano pochi ché si é tornati nella propria il tempo per un breve saluto monio, come è frequente in dollari. Si sentivano vicini al casa e nel paese: per scelta a parenti e a amici. Numero- questo mese, la piazza da- paradiso ma non pensavano necessaria, per non perderli se case rimangono chiuse per vanti la chiesa di San Luigi si neppure di entrarci. Quelli di vista quando si é lontani o lungo tempo. Alcuni hanno popola ulteriormente. Tutti che ritornavano ad Aliano, infine per evitare il rischio di dovuto venderle per neces- vestiti con eleganza, le don- pensavano di restarci poco, sentirsi un giorno forestiero. magari solo per sposarsi sità economiche. Insomma si ne con il tailleur e gli uomi-

24 Nelle foto di Streber una comunità distrutta non dal terremoto, ma dall’uomo di Francesco Paolo Mattatelli

l fotografo finlandese Peter Strebel ad Alianello per docu- mentare i resti di una civiltà millenaria. ILa fotografia di Peter, proposta in un volume, è arte e docu- mento nel contempo, avvia in chi guarda riflessioni sul rappor- to che esiste tra realtà ed immagine. Va alla ricerca del mondo perduto, lo fa rivivere attraverso gli oggetti della quotidianità, che richiamano usi, abitudini, vissuto quotidiano, tradizioni, storia dell’uomo alianellese autarchico, dalla vita semplice e né funzionari di alcun genere, ma neppure for- laboriosa. ze dell’ordine, preti, botteghe, e artigiani, per L’Alianello descritta sopravvivere bisognava essere uniti e autosuf- di Streber, insomma, ficienti. E Alianello era autosufficiente in tut- non è quella fredda to, tranne che per l’istruzione pubblica. Molti ed esterna del vi- adulti non erano andati mai a scuola o erano sitatore distratto e analfabeti di ritorno, mentre i figli avevano la frettoloso, ma è un possibilità di essere accolti in pluriclasse mista immaginario ricco e frequentare fino alla terza elementare. Allora di valori affettivi come oggi, l’obbligo scolastico imposto dalla autentici, Il risultato Costituzione, per legge, terminava a quattordi- artistico è arricchito ci anni, ma ad Alianello si fermava a nove anni. dai versi di Nicola D’Imperio, illustre figlio di Alianello. Peter Senza badare alla sicurezza e all’efficienza, ad riesce a creare tra l’immagine e lo spettatore la complicità di Alianello l’aula scolastica si ricavava in case di uno stato d’animo personale: l’artista è un venditore di ricordi fortuna: per lungo tempo nella stessa abitazio- e di emozioni. Attraverso la proposizione di oggetti, - diam ne dell’insegnante. bienti, amplifica i significati emozionali dei nativi. Ogni sin- Poi all’improvviso la tragedia non annuncia- golo scatto si offre non semplicemente per il suo valore intrin- ta: la sera del 23 novembre 1980, alle 19.35, ci seco, puro, ma più sottilmente in quanto veicolo di memorie sopite, di emozioni che toccano il registro dell’interiorità. Il servizio fotografico, non so quanto casualmente, inizia pro- prio da casa mia. In primo piano, carte da gioco napoletane, sparse qua e là, con cui passavamo il tempo in famiglia duran- te le lunghe fredde serate invernali. Colpisce la grafia di mio padre sul cinque di coppa. Gli interni delle case trasudano ricordi. Rivedo i miei compa- esani, ricordo bene la loro breve o lunga esistenza e la loro fine tranquilla o tragica. I ricordi s’infittiscono. Mi scorrono i volti, i gesti, le parole, le storie dei genitori, dei parenti, degli amici, dei ragazzi. Ci conoscevamo tutti, ci rispettavamo tutti, eravamo tutti parenti, amici, compari. C’era molta solidarietà tra di noi. In un paese senza strada, né medici, né veterinari, né levatrici,

25 del parroco, in cui si denunciava “la sceneggiata dell’Amministrazione comunale”. I firmatari furo- no denunciati per diffamazione e poi assolti per- ché il fatto non costituiva reato. Contraddizione nella contraddizione! La macchina burocratica non fu fermata, anche se l’ordinanza di sgombero ebbe l’effetto delle grida manzonia- ne: nessuno la fece rispettare, nessuno la rispettò. Nessuno cacciò con forza gli abitanti, non fu ta- gliata la luce, l’acqua, il telefono, nessuno sbarrò le strade o le porte delle abitazioni. Vi furono molti che rimasero indisturbati per anni, come la stessa mia madre sino al 1988. E che dire di un esercizio pubblico come la macelleria? Rimase aperta sino al 1999. Ancora oggi c’è chi conserva la sua casa ben chiusa, a prova di ladri! Alianello non subì danni materiali, ma incredibile fu un grande movimento tellurico che sconvolse mezza a pensarci, quel terremoto segnò la sua dislocazio- Lucania. Il giorno dopo, ad una prima ricognizione, ad ne in più siti e la sua disgregazione umana: scom- Alianello Vecchia si accertò solo la caduta di una modesta pariva una secolare comunità, compatta, povera, massa arenaria. onesta, unita, gli usi, i costumi, il suo ricco ed effi- A distanza di due giorni esperti friulani mandati dalla cace dialetto. Il terremoto del dicembre 1857 deci- stessa Amministrazione Comunale, che aveva ordinato il mò fortemente la popolazione, quello del 1980 non Comitato pro Terremotati, immaginarono di intravedere fece vittime ma per la sopravvivenza di Alianello la precaria staticità di tutto l’abitato di Alianello Vecchia. fu molto più disastroso. Allora la popolazione non Costoro non erano nati e vissuti sui burroni intorno alle potè e non volle fuggire. Si riedificò sulle macerie. case, come migliaia di generazioni alianellesi. Si spaventa- Nel dicembre del 1980 i residenti ebbero nuovi al- rono! Furono convincenti. L’indomani il sindaco ordinò lo loggi, l’abitato antico, integro, fu presto trasforma- sgombero di tutti i residenti (57 famiglie, composte da 167 to in ovile da un forestiero che non era tormentato persone). La gente era incredula: non poteva rassegnarsi a dalle memorie del passato e dal ricordo degli affet- lasciare le proprie case, costate il sacrificio di una vita e per ti. Ovunque i buchi neri delle porte aperte, erbac- di più perfettamente in piedi ed integre. Appena quattro ce, silenzio lugubre di abbandono, di morte. giorni dopo arrivò una colonna della Croce Rossa belga Anni di completo abbandono non hanno cancella- a portare soccorso ad Aliano! Dal cielo elicotteri ed aerei to il paese. E’ resistito impavido all’incuria e all’o- incominciarono a lanciare pacchi viveri. Insieme ai pacchi blio dell’uomo, alle intemperie, alle frane, ad altri piovvero su Aliano anche tanti soldi, ma non sempre cad- terremoti. Il servizio fotografico dell’artista Peter dero su terreno arido! La macchina cieca della burocrazia Strebel è prezioso: avvia in chi guarda ulteriori si era avviata e nessuno poteva fermarla: prima le roulot- riflessioni sul rapporto che esiste tra realtà ed im- te ad Alianello Nuova, poi i prefabbricati in contrada Vi- magine, visto con l’occhio di un artista del Nord turi. A nulla valse la raccolta di 84 firme, tra cui quella Europa.

26 LA CHIESA di Nicola D’Imperio

pontanea una pianta d’acacia Sè nata sulla porta della chiesa, aperta, sempre spalancata al buio della notte. Al chiaror del primo sole, alla luce della luna. Una donna ammantata nello scialle: UN VOLO TRA LE STELLE “è bella, un dono del Signore che vuole Nel pomeriggio del 4 giugno, al tramonto, nel cuore dei calan- ancor la vita nella sua casa”, chi, il Parco Letterario Carlo Levi e la Pro Loco, con la colla- borazione dell’arch. Lodovico Alessandri, hanno inaugurato il direbbe con il segno della croce. Parco dei Calanchi. L’evento ha coinvolto tutti: bambini, ragaz- Dal tettp, in alto, si vede tutto il cielo, zi, giovani e adulti. La manifestazione si è aperta con l’avvio di “è bello, un dono del Signoire che vuol due sentieri del Parco, denominati “Don Carlo” e “Don Luigi- le stelle a brillar nella Sua casa”, no”, preparati dal concittadino Nicola D’Imperio. direbbe col segno della croce. Intorno ad un cerchio di fiaccole sul piazzale antistante l’inizio dei due percorsi, con un grande falò al centro e dei gruppi che La nicchia azzurra sul fondo dell’altare, suonavano musica folk, sono stati lanciati oltre 100 palloncini l’intonaco scrostato dall’umido del muro, aerostatici. Lo spettacolo delle piccole mongolfiere accese e raggi di luce ben chiari ed evidenti, lanciate nel ceruleo spazio sovrastante i calanchi ha messo in risplendono in alto alla figura. risalto il fascino di un paesaggio incantevole. “è bello, un dono del Signore che vuole Questa sia sempre la Sua casa”, direbbe col segno della croce”. Le panche su cui sedevano alla sera le donne che dicevano il rosario sono ancor lì dirute e abbandonate. Per non recar disturbo alla preghiera Ol pastore ha scacciato col bastone Le capre che strappavano, affamate, l’erba ch’è nata sui muri della chiesa.

27 Sono convolati a nozze

18 giugno 2016 Antonella Maselli e Enzo Puppio 18 agosto2016 Francesca Serra e Nicola Fortuna

23 luglio2016 10 agosto 2016 Maria De Lorenzo Annamaria Grimaldi e Stefano Solaro e 25 giugno 2016 Antonio Caradonna Mariantonietta Urgo e Nicola Colangelo

13 agosto 2016 Valentina Serra e Simone Lombardi

11 settembre 2016 Alessandro Castronuovo e Alessandra Esposito

Domenica 19 giugno I Laureati nella Chiesa di S. Luigi S.E.Mons. Vincenzo Orofino LAUREA triennale neo eletto Vescovo di -17 marzo: Rosa Lepore, di Rocco e Angelina Pepe, ha conseguito la Laurea in Scienza della Comunicazione presso in coincidenza del suo Commiato dalla nostra comunità, l’Università degli Studi di Basilicata. ha amministrato il Sacramento della Santa Cresima -13 luglio: Balzano Vincenzo, di Giuseppe e Domenica Di a Fortuna Gianfilippo e Nicola, Sirio, ha conseguito con 110 e lode la Laurea triennale in Economia del Turismo presso l’Università degli Studi di Rimi- Maselli Margherita e Vincenzo. ni “Alma Mater Studiorum”, sede staccata di .

-15 luglio: Assunta Malvasi, di Giovanni e Filomena GIa- nasio, ha conseguito la Laurea in Scienze dell’Educazione e dei Processi Formativi presso l’Università degli Studi di Parma.

-23 luglio: Marianna Aurelio, di Salvatore e Giuseppina Donnazita, ha conseguito la Laurea triennale in Economia Mercati e Istituzioni presso l’Università degli Studi di Bologna.

LAUREA MAGISTRALE Il 22 marzo, presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Antonio Troiano, di dr.Angelo (Napoli), ha conseguito la Laurea Magistrale (corso 6 anni) in Medicina e Chirurgia.

28 sopra: I coniugi ing. Roberto Fantini e Caterina Ricciardi con i primi due figli Antonio e Maria, sopra: ed il terzogenito Emanuele Chiaradonna Giuseppe M. di Nicola e Mastrota M.Ippolita, (Urbino) È nata ad Aprile 2016 Rossetti Emanuel Rosa Trani, secondogenita di Giuseppe di Matteo e Serra Agnese e Antonella Di Ruggiero

È nato il 1° luglio 2016 Carlo Maria Giannasio, terzogenito di Salvatore e Lucia Lo Bosco (San Brancato di S.Arcangelo-Pz).

È nato 17 settembre 2016 I coniugi Antonio Mattatelli e Emanuele Fantini, Raffaella Nicita con il piccolo terzogenito di Roberto e Caterina Ricciardi Biagio battezzato l'11 agosto (San Brancato di S.Arcangelo-Pz)

DIPLOMATI NEL 2016 Lepore M. Assunta di Rocco e Angelina Pepe liceo scientifico Pennella Angelo di Aldo e Caterina Ettore liceo scientifico Bruno Giuseppe di Domenica e PepeMariangela alberghiero De Salvo Vincenzo di Salvatore e Angela D’Angelo COMPLETATO L’AUDITORIUM servizi commerciali

al mese di agosto Aliano ha un auditorium Cavallo Arianna Dcompleto in tutte le sue esigenze tecnologiche. di Nicola e Maiorana Lucia La struttura, dotata di 150 poltroncine, già funzio- servizi commerciali nante da alcuni anni, è stata rifinito e potenziata con Ciancia Luciana palcoscenico, cabina per trasmissioni video, un ef- di Antonio e Ugo Donatella ficientissimo impianto di amplificazione ed un altro ragioneria di climatizzazione. La struttura è sita a ridosso dell’Anfiteatro dei -Ca Scattone Maria lanchi, capace di ospitare 500 persone, con la possi- di Domenico e Brigida Grimaldi bilità di godersi il suggestivo paesaggio circostante. Ragioneria

29 CONTRIBUTI AL GIORNALE

Cersosimo Luigia ved.IUla Mario (Aliano) € 35,00 Tortorelli Giovanni (Roma) € 20,00 Pisani Francesco (Aliano) € 20,00 Laurita Giuseppe/Toce Esterina (Aprilia € 20,00 Caterina Conte (San Brancato) € 5,00 De Leo Paolo (Torino) € 15,00 Serra Carmine (Torino) € 20,00 Colucci Anna/Scelzi Antonio (Aliano) € 7,00 Caldararo Rosa ved.Ins.Salvatore Giuseppe (Aliano) € 10,00 Distasi Lia (-Mt) € 10,00 Ing.Luigi Garambone (Milano) € 10,00 Salvatore Francesco (Matera) € 30,00 Nicola Iosca (Vitulano-Ce) € 20,00 -Mirandi Paolo (Genova) € 10,00 Associazione Lucani (Roma) € 10,00 Margherita De Leo (Firenze) € 10,00 Giannasio Antonietta (Castelnovo di S.) € 20,00 Giuseppe Balzano (Aliano) € 10,00 Impresa Giannasio Luigi (San Brancato-Pz) € 50,00 Impresa Pepe Antonio (San Brancato-Pz) € 20,00 Ins.Domenica Marzano (Aliano) € 12,00 Stefano Rapanaro (Australia) € 60,00 Fam.Vincenza Verzica/Gaspa Giovanni (Roma) € 20,00 Scattone Margherita (Potenza) € 20,00 Ins. Gina De Leo (Aliano) € 50,00 De Lorenzo Luigi (Genova) € 10,00 Giuseppe M.Lottano (Roma) € 20,00 Fam.Arrico/Narducci (Campi Bi-Fi) € 20,00 Farmacia dott.ssa Tallarico Antonietta (Aliano) € 20,00 Fam.Arrico A /De Lorenzo Teresa (Genova) € 20,00 Toce Nicola Ved.Amorosi Margherita (Aliano) € 30,00 Villone Rosa ved. G.Maggio (Potenza) €300,00 Maiorana Giuseppina (Aliano) € 5,00 Fam.Mastropietro Donato/Pepe Giulia (San Bancato) € 50,00 Fam.Prof.Ettore Albano (Salerno) € 30,00 Giordano Giovanni (Genova) € 10,00 Fam.Maiorano Giuseppina/Pasa G. (Mt) € 10,00 Fam.Giordano Giuseppe (Germania) € 20,00 Dott.Eduardo Scapaccione (Roma) € 50,00 Fam.Avv.Sabatelli Giovanni/Scelzi Paola (Roma) € 50,00 Fam.Romeo(Caldararo Nicola (Aliano) € 5,00 Fam.De Querquis Giuseppe (Zola Pedrosa-Bo) € 20,00 Ins.De Lorenzo Maria/Scolaro Stefano (Aliano) € 20,00 Fam.LIcausi E/Grimaldi Caterina (Firenze) € 20,00 Cersosimo Cristina (Aliano) € 10,00 Prof.Scardaccione Francesco (Valenzano-Ba) € 20,00 Sarli Domenico (Castelfranco E.) € 10,00 Fanelli Giacomo (Roma) € 20,00 Doronzio Giuseppe (Roma) € 20,00 Daniele Caèèiello (Matera) € 20,00 Prof.De Rosa Benedetto (Roccanova-Pz) € 20,00 Nicola Scattone "piscina club relax" (Aliano) € 20,00 Grimaldi Vitale (Aliano) € 10,00 Fam.Dr.Raffaele Di Giglio (Senise-Pz) € 50,00 Fam.De Luca Leonardo/Arrico Maria (Orbassan-To) € 10,00 Scattone Antonio (Gassino Torinese-To ) € 20,00 De Lorenzo Teresa (Orbassano-To) € 10,00 Salvatore Nicola (Udine) € 20,00

Periodico di promozione e informazione della Parrocchia San Giacomo Maggiore di Aliano Il 22 maggio 2016 nella Chiesa di S. Luigi Gonzaga La Voce dei Calanchi Vincenzo Colucci Anno XL Settembre 2016 n. 119 di Antonio e di Elisabetta Filippelli La "Voce" festeggia Redazione i suoi primi 40 anni ha ricevuto la Prima Comunione pag. da 2 a 17 e amministrazione: Il Premio letterario Carlo Levi Via Stella, 65 Aliano (Mt) pag. da 18 a 20 Tel. 0835.568074

sped. abb. post. art. 2 comma 20/C L. 662/96 del 23/12/96 Filiale di Matera - Potenza C.P.O. ANNO XL - Settembre 2016 N.119 Direttore: Costo copia € 2,00 - Abbonamento ordinario annuo € 10,00 - Abb. sostenitore € 20,00 - Abb. benemerito € 50,00 Pietro Dilenge [email protected] ABBONAMENTI Costo copia € 2,00 Direttore responsabile Abb. ordinario annuo € 10,00 Abb. sostenitore € 20,00 Emilio Salierno Abb. benemerito € 50,00 Gra ca, impaginazione, stampa: Per ricevere ogni domenica il Supplemento domenicale co- Azienda Poligra ca municare il proprio indirizzo di TecnoStampa snc posta elettronica a Villa d’Agri (Pz) [email protected] Reg. Trib. Matera 117 del 20/12/90 Sped. Abb. Post art. 2 comma 20/c L. 662/90 del 23/12/96 - Filiale di Matera / Potenza C.P.O.

30 Gli amici che non sono più tra noi

Margherita De Lorenzo ved. Francesco Grimaldi n. 24.11.1929 m. 07 luglio 2016

Mario La Cicerchia Grimaldi Vitale cgt.Lucia Scelzi cgt. Carone Rocchina n.01.05.1934 n. 02.12.1941 Prof.Antonio Giulio m. 23 aprile 2016 (Torino) m. 11 agosto 2016 Scardaccione cgt.Gabriella Leggieri n. Aliano11.03.1950 m. 09 settembre 2016 (Bari) Giuseppe De Leo ved. Castiglia Ippolita n.14.11.1926 Rosa Scelzi m.19 luglio 2016 ved. Racioppi Francesco Luigina Maselli n.1938 ved. Vincenzo Donnadio m. 05 giugno 2016 (Milano) n.05.12.1927 Giuseppe Gallo 24 agosto 2016 ved. Camellotta Maria n. Aliano 28.11.1937 Antonio Fanelli Carmela Racioppi m. 25 luglio 2016 ved- Luigia Amorosi cgt.Vincenzo Fanelli (Missanello - Pz) n.15.02.1928 n. 21.01.1947 m. 12 giugno 2016 m. 23 settembre 2016 (Buenos Aires-Argentina)

Brigida Maselli fu Luigi n. 03.01.1959 m. 26 agosto 2016

Maddalena Villone Giuseppe Lombardi cgt. Giovanni Arrico Giovanni Colombo Nicola Cavaliere ved. Conte Lucia n.08.04.1968 cgt. Arrico Antonia cgt.Casalaro Agata n. 21.01.1933 m. 05 agosto 2016 n. 22.05.1948 n.13.07.1921 m. 26 settembre 2016 m. 29 aprile 2016 08 settembre 2016 (Bologna)

... I familiari di Brigida Maselli, scomparsa prematuramente il 26 agosto scorso, interpetando la volontà della loro congiunta, hanno voluto donare i suoi organi (cuore, fegato, reni e polmone) a pazienti in lista di attesa di trapianto. Le operazioni per il trapianto sono state subito effettuate con esito positivo e senza rigetto a cinque pazienti. Questo ammirevole gesto altamente umano e cristiano allevierà la sofferenza dei familiari nel pensare di aver contribuito in tal modo a prolungare la vita di altre persone. ...il dono più grande

31 ta alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita DISOCCUPAZIONE AL 30/06/2016 DISOCCUPAZIONE AL 30/09/2016 COMUNI DELLA COLLINA MATERANA COMUNI DELLA COLLINA MATERANA FASCE D’ETÀ MASCHI FEMMINE TOTALE FASCE D’ETÀ MASCHI FEMMINE TOTALE 15-18 12 2 14 15-18 13 3 16 19-24 140 160 300 19-24 137 158 295 25-30 207 232 439 25-30 203 222 425 31-40 355 399 754 31-40 348 390 738 41-50 281 370 651 41-50 283 355 638 51 e oltre 427 471 688 51 e oltre 435 447 882 TOTALE 1422 1624 3046 TOTALE 1419 1575 2994 COMUNE DI ALIANO COMUNE DI ALIANO FASCE D’ETÀ MASCHI FEMMINE TOTALE FASCE D’ETÀ MASCHI FEMMINE TOTALE 15-18 1 01 15-18 1 01 19-24 16 11 27 19-24 15 12 27 25-30 20 22 42 25-30 21 19 40 31-40 28 31 59 31-40 31 29 60 41-50 35 39 74 41-50 32 37 69 51 e oltre 58 31 89 51 e oltre 56 37 93 TOTALE 158 134 292 TOTALE 156 134 290

CALO DEMOGRAFICO MOVIMENTO DEMOGRAFICO COMUNE DI ALIANO INARRESTABILE 1° trimestre 2016 ALIANO SOTTO I MILLE ABITANTI M F TOTALE Popo. Residente al 1/01/2016 493 515 1.008 Dopo oltre un secolo e mezzo (dal 1861) an- Popo. Residente al 31/03/2016 488 507 995 che Aliano, a fine febbraio scorso, è sceso Nati - -- sotto i mille abitanti: Tot. 999. Morti nel Comune 1- 1 Morti in altri Comune - - - Pop. residente fine 1861 ab.1.748 Iscritti da altri Comuni 2 - 2 Pop. residente fine 1901 ab.1.537 Iscritti dall’estero -- - Pop. residente fine 1931 ab. 1.729 Cancellati per altri Comuni - - - Pop. residente fine 1936 ab. 1.964 Famiglie anagrafiche 475 - 5 Pop. residente fine 1951 ab. 2.288 Pop. residente a giugno 2016 489 506 995 Pop. residente fine 1961 ab. 2.188 MOVIMENTO DEMOGRAFICO COMUNE DI ALIANO Pop. residente fine 1971 ab.1822 2° trimestre 2016 Pop. residente fine 1973 ab.1.765 M F TOTALE (arrivo di don Pierino) Popo. Residente al 31/03/2016 488 507 995 Popo. Residente al 30/06/2016 489 506 995 Nati - -- Pop. residente fine 1981 ab.1.706 Morti nel Comune 24 6 Pop. residente fine 1991 ab. 1.495 Morti in altri Comune 3 - 3 Pop. residente fine 2001 ab. 1.284 Iscritti da altri Comuni 3 - 3 Pop. residente fine 2014 ab.1.029 Iscritti dall’estero 35 8 Pop. residente fine 2015 ab.1.008 Cancellati per altri Comuni - 2 2 Pop. residente fine marzo 2016 ab. 995 Famiglie anagrafiche 478 +3 Pop. residente fine settembre 2016 ab. 995 Pop. residente a settem. 2016 490 505 995

32 ta alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita INCONTRO AD EBOLI SU CARLO LEVI Il 29 aprile, ad Eboli, si è svolto un interessante scam- bio culturale tra il Liceo Scientifico “A.Gallotta” di Eboli e quello “Carlo Levi” di San Brancato, guidato dal prof. Ciminelli. Vi hanno partecipato per il Comune di Aliano il consiglie- re Antonio Mattatelli, per il Parco Letterario Carlo Levi il presidente ed il vice presidente Antonio Colaiacovo e don Pierino. Le due scolaresche sono state anche rice- vuta dal sindaco della città ebolitana. Il 9 maggio la scuola di Eboli ha ricambiato la visita a San Brancato e ad Aliano.

ESTEMPORANEA INTERREGIONALE DI PITTURA Il 13 maggio si è svolta la XXX edizione dell’Estempo- ranea Interregionale di Pittura “Carlo Levi”, organizzata dal Circolo Culturale “Nicola Panevino” e dalla Pro Loco. Vi hanno partecipato 319 studenti degli istituti artistici di Salerno ”Sabatini Menna”, “Carlo Levi “ di Eboli, di Po- tenza, Liceo Artistico “Carlo Levi” di Matera, di Maratea, di , esterni, alunni delle scuole superiori di San Brancato. Alla manifestazione hanno presenziato il sindaco e l’as- sessore alla Cultura di Eboli, il Comune di Matera con l’assessore alla Cultura, il sindaco di Aliano. Al primo posto si sono classificati per i singoli Istituti: Giorgio Artemisi di Salerno, Martina Fiore di Eboli, Sa- brina Equino di Potenza, Ricciardi Palladino di Maratea, D’Armento Ferrante di Nova Siri, Roberto Di Taranto di Matera, Mario Di Giura (esterno).

MOSTRA FOTOGRAFICA SU LEVI E IL MEZZOGIORNO Il Liceo artistico “Carlo Levi” di Eboli, nei locali adiacenti la casa di confino di Levi, ha allestito una interessante mostra fotografica su Carlo Levi e il Mezzogiorno, in col- laborazione con il Comitato “Eboli verso Matera”, coor- dinatore artistico il prof. Pasquale Ciao.

MURALES in Via Collina Nel corso della XXX edizione dell’estemporanea di pit- tura, due gruppi di studenti del Liceo Artistico di Matera e di Salerno, nelle vicinanze della casa di confino dello scrittore torinese, in Via Collina, hanno realizzato due enormi murales.

33 ta alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita RIPRISTINATA FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA Dopo diversi anni, a causa della inagibilità della cappel- la patronale della famiglia Motta Giuseppina, dedicata a San Giovanni Battista, con il patrocinio della famiglia Motta/Longo e la collaborazione dei cittadini, è stata ri- pristinata la tradizionale festa in onore del Precursore del Signore. La festa si è svolta in piena ambientazione rurale, con il carro trainato dai buoi che trasportavano la statua del santo e l’accompagnamento della banda musicale. Il corteo è stato allietato da fuochi pirotecnici; la serata si è conclusa con uno spettacolo musicale.

IL NUOVO COMANDANTE Dal 1° luglio la stazione dei Carabinieri di Aliano ha un nuovo comandante: Manolo Francesco Bucci. Nativo di Taranto, ha 27 anni, ha diretto altre stazioni della Basili- cata, tra cui quella di .

UNA PISCINA Il 30 luglio, in località “Pettomulino”, è stata inaugurata una piscina club relax per iniziativa di Nicola Scattone: Immersa nel verde della zona del fiume Sauro, è dotata di un efficiente idromassaggio, di doccia solare ed anche di un ampio solarium. Per informazioni: 3458285416.

L’ESORDIO ALIANESE DI MARIA TERESA LAURITA Venerdì 19 agosto, in occasione della festa in onore di S.Giovanni Battista, la cantautrice di origine alianese Teresa Laurita, di Giuseppe ed Esterina Toce, ha esor- dito ad Aliano con uno dei suoi famosi brani Every Body, riscuotendo grande consenso del pubblico.

34 ta alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita alianese vita BISOGNA PUNTARE SULL’ANTIQUARIUM Elezioni 2016 Dodici anni fa (6 gennaio 1984) l’Archeoclub di Aliano (pri- NUOVA GIUNTA COMUNALE ma sezione sorta in Basilicata) ed anche il Circolo Culturale Con decreto comunale il 15 giugno il ricon- “N.Panevino” presentarono una richiesta alla Soprintenden- fermato sindaco De Lorenzo ha nominato i za Archeologica della Basilicata per la istituzione di un An- componenti della nuova Giunta: Colaiacovo tiquarium. La proposta fu avanzata per porre fine al consistente trafuga- Giuseppe, assessore con deleghe ai Lavori mento del patrimonio archeologico in atto da anni soprattutto pubblici, Agricoltura e Foreste, Viabilità rura- nel territorio alianese, ricco di varie necropoli, dalla pianura le, Demanio comunale, Usi civici e Patrimonio alla montagna, fino a 85° mt. di altezza. (bosco, terreni, ecc.); Amorosi Giuseppe, as- A tutt’oggi, con scavi sistematici, sono venute alla luce oltre sessore con deleghe ad Ambiente e territorio, 1500 tombe terragne, ricche di reperti della seconda metà Promozione territoriale, Turismo e Cultura, Po- del VII sec. A C.. L’area alianese più ricca è contrada “Caz- litiche ambientali, Politiche energetiche. zaiola” di Alianello Nuovo. Il soprintendente reggente, dott..Angelo Bottini, accolse fa- Consiglio comunale vorevolmente la richiesta, esprimendo altresì il parere fa- Oltre ai tre componenti della Giunta, il nuovo vorevole, sottoponendola all’attenzione del Minister. I tempi Consiglio comunale è formato da: Albano Ni- sono ormai maturi; l’esperienza fatta con l’allestimento dei cola, Michele Aurelio, Caldararo Nicola, Sal- vari Musei, quali quello etno antropologico o della Civiltà vatore Lombardi, Antonio Caldararo, Donata Contadina e quello storico Carlo Levi nel 1989, con la Casa Latronico, Maselli Antonio e Antonella Berardi. di Confino e lo spazio multimediale, ed ultimamente con la Pinacoteca Carlo Levi, ed ancora più recentemente con il Museo d’Arte Contemporanea “Paul Russotto”, ne sono una prova concreta. ELEZIONI AMMINISTRATIVE Le elezioni amministrative alianesi, forse per IL SINDACO DE LORENZO A LAVELLO RAB la prima volta, si sono svolte quasi in sordina e senza entusiasmo. Contrariamente alle torna- Il sindaco di Aliano, Luigi De Lorenzo, nel solco delle attività che te precedenti, si è fatto fatica a formare le liste. il Comune materano sviluppa per la candidatura a capitale ita- Ne sono state presentate due. liana della cultura 2018, ha partecipato all’undicesima edizione di Ravello Lab, a Villa Rufolo di Ravello, che si è svolta dal 20 RISULTATI al 22 ottobre sul tema “Cultura e sviluppo, progetti e strumenti Votanti: 1.120 per la crescita dei territori”. Affluenza: 54,73% (m.311 f. 302 tot.613) Nel quadro della “Strategia UE 2020”, ricorda De Lorenzo ri- Totali Voti 557: schede nulle 44 – schede bian- prendendo le questioni su cui a Ravello si sono riuniti esperti che 12 – Totale votanti 613 della progettazione comunitaria ed amministratori di enti locali Vince la LISTA N 1 per 470 VOTI ed associazioni, “l’Europa ha sviluppato una serie di strumen- ti e programmi finalizzati a favorire un approccio integrato al “Aliano..oltre” patrimonio culturale, nuovi modelli di governance partecipativa Lista n.1 della cultura e lo sviluppo delle industrie creative, tra cui la più candidato Sindaco: Luigi De Lorenzo recente risoluzione del Parlamento Europeo per un approccio Lista n.2 “Aliano più” integrato al patrimonio culturale per l’Europa, coniugata con la candidato Sindaco Latronico Donata Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa sulla partecipazio- ne dei cittadini alla cultura”. Preferenze Lista n.1 Il sindaco De Lorenzo, nei colloqui che ha avuto, ha fatto pre- Colaiacovo Giuseppe 165 – Amorosi Giusep- sente alcuni dei passaggi fondamentali del dossier di candida- pe 68 – Albano Nicola 62 – Salvatore Aurelio tura che Aliano ha proposto per il titolo di capitale italiana della 58 – Caldararo Nicola 39 – Lombardi Salvatore cultura 2018 (il 15 novembre prossimo sarà resa nota la short 35 – Caldararo Antonio 18 list dei dieci comuni - su 21 partecipanti - che vi concorrono), spiegando i risultati raggiunti dal centro lucano grazie agli in- Preferenze lista n.2 vestimenti nel settore turistico-culturale. De Lorenzo si è detto Maselli Antonio 21 – Berardi Antonella 19 – convinto che “fare cultura e programmare iniziative per attrarre Cudemo Fortunata Antonella 19 – Cardinale flussi di turisti non è un’esclusiva dei grandi centri, ed Aliano Antonio 7 - Sassone Vincenzo F.Stanisao 5 dimostra come ciò sia effettivamente possibile”. – Berardi Angela 1- Ravello Lab ha dato la possibilità di confrontarsi sulla gover- nance partecipata, sulla progettazione integrata, sui modelli di Eletti Lista n.2 gestione, sulla partnership pubblico/privato che possono met- Latronico Donata – candidato sindaco = Ma- tere al centro della riflessione le potenzialità di sviluppo delle selli Antonio – Berardi Antonella risorse culturali.

35 Bullring, 1987, 1991 Charcoal, gouache, assembled drawing. (P.Russotto)