Comune di Cadoneghe giovedì, 21 marzo 2019 Comune di Cadoneghe giovedì, 21 marzo 2019

Dicono di noi

21/03/2019 mattinopadova.gelocal.it Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano - cronaca - di Padova 3

21/03/2019 mattinopadova.gelocal.it Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale - cronaca - Il Mattino di Padova 4

21/03/2019 La Difesa del Popolo Dopo sei mesi, le aule studio sono un successo 5

20/03/2019 cafetv24.it CADONEGHE (PD) : RISPONDE IL SINDACO MICHELE SCHIAVO SULLA MOZZARELLA BLU E LA FRUTTA IN STATO 6 AVANZATO .

20/03/2019 padovaoggi.it Redazione Tenta il furto al negozio di cosmetici, scoperta e denunciata deve cedere il bottino 7

21/03/2019 mattinopadova.gelocal.it Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254% - cronaca - Il Mattino di Padova 8

21/03/2019 (ed. Padova) Pagina 41 CADONEGHE RUBA COSMETICI DONNA NEI GUAI (L.Lev. 9

21/03/2019 Il Mattino di Padova Pagina 39 Mozzarelle blu alla mensa dell' elementare Analisi sui campioni e il sindaco denuncia 10

21/03/2019 Il Mattino di Padova Pagina 40 Ruba cosmetici ma suona l' allarme Donna denunciata 11

20/03/2019 Padova Oggi Tenta il furto al negozio di cosmetici, scoperta e denunciata deve cedere il bottino 12

21/03/2019 Corriere del Veneto (ed. Padova) Pagina 9 Trasporto locale, parte causa milionaria 13

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[§19908777§] giovedì 21 marzo 2019

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Recuperati i violini sottratti nel 2002 a un liutaio padovano - cronaca - Il Mattino di Padova

Si trova di tutto on line, persino preziosi violini scomparsi da quasi vent'anni, incredibilmente ritornati in possesso, dopo tutto questo tempo, del mastro liutaio padovano che li aveva pazientemente e amorevolmente realizzati diversi anni fa e che gli erano stati sottratti nel 2002. A imbattersi in loro, del tutto casualmente, è stato un maestro di musica milanese, che li aveva visti in un sito di compravendita e li aveva acquistati per la considerevole cifra di 12. 500 euro.Visto il pregio degli strumenti e l'importanza dell'acquisto si è preso la briga di verificarne l'autenticità, contattando il liutaio padovano, il cui nome era inciso sul legno degli strumenti, il quale non poteva credere a quello che gli stava accadendo: quei due strumenti, che valgono trentamila euro, ben più di quanto li ha pagati il sessantaduenne milanese, gli erano stati rubati.Il liutaio si è rivolto pertanto ai carabinieri di Cadoneghe con i quali ha un particolare rapporto di fiducia ad esporre la questione e i militari, dopo un paio di mesi di indagini, hanno rintracciato i due uomini che avevano pubblicato l'annuncio, denunciandoli pertanto per ricettazione.Il liutaio Roberto Lanaro, che ha il suo atelier a Padova, tra i diversi strumenti che ha realizzato con le sue sapienti mani aveva costruito anche questi due violini. Nel 2002 si era presentato un sedicente possibile acquirente, che gli aveva chiesto di poterli provare prima di procedere all'acquisto. Lanaro si è fidato, mal riponendo la sua fiducia a quanto pare: i violini presero il volo e scomparvero insieme al falso acquirente. Dove siano stati in questi diciassette anni, per ora è impossibile saperlo. Forse sono rimasti nascosti per anni e poi passati di mano in mano fino ad arrivare al sessantenne di Pordenone e al trentenne di Cavarzere, che hanno architettato la vendita on line e che sono stati denunciati per ricettazione.Ad avere la peggio in tutta questa rocambolesca vicenda è il maestro di musica milanese, che ha consentito di smascherare la truffa e di recuperare la refurtiva, rimanendo però privo dei soldi e pure dei violini. Cristina SalvatoInsalata con pollo, avocado, carciofi e asparagi Ora in Homepage Un argine etico alle mafie e alla corruzione, anche qui a Padova don Luigi Ciotti * Mafie in Veneto, la dicotomia noi-loro smentita dai fatti Paolo Cagnan Credevamo a Nordest di essere immuni dalle mafie, ma non è così Sergio Giordani *NOI MATTINO DI PADOVA Atlante criminale veneto, la nostra inchiesta a puntate http://data.kataweb.it/storage/gele/pub/finegil-2018/mattinopadova/padova/hp_ora_in_homepage.html RedazioneScriveteciRss/XmlPubblicitàPrivacy Via Ernesto Lugaro n. 15 - 00126 Torino - P.I. 01578251009 - Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.

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[§19909013§] giovedì 21 marzo 2019

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Controllo di vicinato Sabato nella sede Iat il congresso nazionale - cronaca - Il Mattino di Padova

Sabato Montegrotto sarà la capitale italiana della sicurezza. LâAssociazione italiana del Controllo del Vicinato, Acdv, ha infatti scelto la cittadina termale come sede per il proprio congresso nazionale e il Comune di Montegrotto, che già dal 2017 aveva aderito allâassociazione stipulando un protocollo dâintesa con la Prefettura di Padova, ha offerto i locali dello Iat per il congresso.«A Montegrotto», afferma il sindaco Riccardo Mortandello, «il progetto di controllo ha avuto unâottima accoglienza da parte dei cittadini: oggi ci sono 700 aderenti residenziali e 70 commerciali».«Il congresso», spiega il presidente nazionale Ferdinando Raffero, «sarà un importante momento di confronto e di crescita per lâassociazione».Il âControllo del Vicinatoâ in Italia conta lâadesione di 61. 500 famiglie. La maggiore presenza si registra nelle regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana. Nel Veneto hanno già aderito oltre 40 comuni, si sono formati circa 300 gruppi, a cui afferiscono quasi 10mila famiglie. Il primo comune che ha attivato il controllo di vicinato nel padovano è stato Albignasego, seguito da Montegrotto. I gruppi sono già attivi anche ad Agna, Cadoneghe, Cittadella e Galliera veneta, mentre a Padova, Due Carrare, Casalserugo, Carmignano di Brenta, Gazzo Padovano, Legnaro, Noventa Padovana, San Martino di Lupari, Solesino, Tombolo, Torreglia, Veggiano e Vigonza.ââFederico Franchin

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[§19909055§] giovedì 21 marzo 2019

La Difesa del Popolo Dicono di noi

Dopo sei mesi, le aule studio sono un successo

Agli inizio di ottobre 2018, all'interno del patronato di San Carlo, sono state inaugurate due aule studio, un progetto nato dalla collaborazione di più mani che porta l'università fuori dal centro di Padova, aprendosi anche all'Arcella. Due aule insonorizzate, una da 72 posti, l'altra da 26, con wi-fi, sistema di videosorveglianza e impianto di riscaldamento e aria condizionata. Dopo sei mesi dall'apertura, il progetto sembra esser riuscito: un afflusso significativo di studenti ha portato, durante il periodo di esami e durante le vacanze natalizie, ad aprire una terza stanza. Molti ragazzi sono fuorisede, alcuni vengono dal quartiere Mortise o da Cadoneghe e alcuni si stanno inserendo nella vita parrocchiale.

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[§19909200§] mercoledì 20 marzo 2019

cafetv24.it Dicono di noi

CADONEGHE (PD) : RISPONDE IL SINDACO MICHELE SCHIAVO SULLA MOZZARELLA BLU E LA FRUTTA IN STATO AVANZATO .

Sulla mozzarella blu trovata qualche giorno fa nella nuova mensa della scuola primaria Falcone e Borsellino di Cadoneghe risponderanno i controlli dell'azienda Euroristorazione ex Vegra Camin e que

Sulla mozzarella blu trovata qualche giorno fa nella nuova mensa della scuola primaria Falcone e Borsellino di Cadoneghe risponderanno i controlli dell'azienda Euroristorazione ex Vegra Camin e quelli dell'Ulss che arriveranno venerdì. E' perentorio il sindaco di Cadoneghe Michele Schiavo e stanco di un caso che sembra montato ai fini politico elettorali ormai da tempo, che purtroppo utilizza anche i bambini per arrivare a buttare fango sull'operato di questa amministrazione. Ieri c'è stata la riunione con il Comitato Mensa e i genitori della scuola, alla quale ha partecipato appunto il primo cittadino di Cadoneghe. Alla riunione spiega Schiavo ho riferito il mio disappunto non tanto come sindaco ma come genitore. Non è possibile che, come mi è stato riferito, ragazzini/figli di 9/10anni si mettano in classe sui banchi e battendo le mani sugli stessiacclamino denunciadenuncia Mi preoccupo della Diseducazione (e non alimentare) che stiamo offrendo ai nostri ragazzi. Tra l'altro, altra cosa che ha dell'incredibile, sembra che alcuni genitori hanno fatto girare foto diverse da quelle effettive. In ogni caso per fine settimana arriverà dell'esito del controllo chimico/biologico e bromatologico delle due palline di mozzarella incriminate, 30 grammi di mozzarella su 41 kg distribuiti in tutti i plessi, compresi i plessi scolastico di Vigodarzere serviti dalla stessa azienda e dove non accade la stessa cosa. Se non saranno evidenziate chiaramente le responsabilità dell'accaduto conclude il sindaco avvieremo con l'ufficio legale del comune un procedimento presso le autorità verso ignoti. Il servizio mensa in generale è adeguato e soddisfacente, fatto salvo qualche pietanza che verrà sostituita dalla Dietista in accordo con il comitato dei Genitori.

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[§19909201§] mercoledì 20 marzo 2019

padovaoggi.it Dicono di noi

Tenta il furto al negozio di cosmetici, scoperta e denunciata deve cedere il bottino

La donna, improvvisandosi ladra, aveva rubato alcuni prodotti dagli scaffali

Redazione

Il colpo si è svolto martedì pomeriggio e ha avuto come bersaglio il punto vendita Acqua&Sapone di Cadoneghe. La vicenda I dipendenti del negozio hanno notato i movimenti guardinghi di una donna sulla quarantina che da qualche minuto si aggirava tra gli scaffali. Notandola mentre cercava di nascondere alcuni prodotti di bellezza è stato chiesto l'intervento dei carabinieri arrivati in pochi minuti in via Fiorita. Qui hanno sorpreso la donna, padovana di 42 anni, con i cosmetici addosso. Restituita la refurtiva ai proprietari, la responsabile è stata condotta in caserma e denunciata.

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[§19908568§] giovedì 21 marzo 2019

mattinopadova.gelocal.it Dicono di noi

Veggiano primatista In meno di 50 anni la sua popolazione aumentata del 254% - cronaca - Il Mattino di Padova

Sono per lo più ubicati nella Cintura Urbana del capoluogo i Comuni padovani che vantano il maggior tasso di crescita della popolazione nel periodo compreso tra il 1971 e il 2018. A certificarlo, sulla base dei dati raccolti dall'Istat, è Comuniverso, che assegna il primato a Veggiano, con un incremento percentuale del 254%. Dai 1.870 abitanti dell'inizio degli anni Settanta l'amministrazione guidata da Simone Marzari, che nel giugno 2017 ha raccolto il testimone di Anna Lazzarin, è infatti arrivata a 4.765 (con un aumento che sfiora le tremila unità). Nella classifica che fotografa i primi mille Municipi italiani per crescita, Veggiano occupa il 168° posto.MESTRINOLa piazza numero 227 spetta invece a Mestrino che, nel giro di dieci lustri, ha più che raddoppiato (più 237%) il numero dei residenti: da 4.840 a 11.502. Ben collocato (271° posto) anche il Comune di Rubano: da 7.240 abitanti del 1971 l'anagrafe municipale si è allargata l'anno passato fino a 16.448 residenti. Bisogna invece scendere a metà classifica per trovare Villafranca Padovana (al 433° posto, più 203%, da 5.140 a 10.458) e Ponte San Nicolò (478° posto, più 198%, da 6.810 a 13.508). Ma l'aumento più signicativo, in cifre assolute, è quello di Albignasego (al 533° posto tra i mille Comuni radiografati), che nell'arco di tempo considerato ha incrementato i suoi abitanti di ben 12.631 unità (da 13.440 a 26.071, più 193%).SELVAZZANOAssai vicino a quello di Albignasego è lo sviluppo demografico di Selvazzano Dentro (più 192%): il Comune pilotato da Enoch Soranzo annoverava, nel 1971, 11.920 residenti, che l'anno scorso sono diventati 22.903.MASSANZAGONella graduatoria elaborata da Comuniverso troviamo poche eccezioni alla regola che vuole presenti i Municipi della Cintura Urbana. Ecco allora, al 253° posto, Massanzago (più 230%), realtà del Camposampierese, che è schizzato da 2.620 abitanti a 6.039 (più 230%). Nella Federazione troviamo anche Loreggia, che fa capolino al 490° posto, con una variazione percentuale del 197% (da 3.900 del 1971 a 7.709 del 2018). E ancora Trebaseleghe, Comune ancorato alla piazza numero 943 (con un aumento del 166%, da 7.750 a 12.916).Nei primi mille posti figura un solo Comune della Saccisica: si tratta di Brugine, che è salito dai 4.180 cittadini di poco meno di cinquant'anni fa ai 7.116 dell'anno passato. Nelle prime mille posizioni figurano ancora, tornando alla Cintura urbana di Padova, Noventa (da 6.700 a 11.423), Cadoneghe (da 9.480 a 16.176) e Vigonza (da 13.840 a 22.958, con un saldo positivo di più di novemila unità).BARBONA SI SPOPOLAUna sola amministrazione padovana campeggia invece tra i mille Comuni che, nel periodo in esame, hanno perso il maggior numero di residenti: da 1.050 a 648 (ovvero il 38%): si tratta di Barbona, Erano molti di più un secolo fa, nel 1921, quando l'amministrazione municipale, oggi retta da Francesco Peotta, contava 1.704 abitanti, poi aumentati a 1.726 nel 1931 e a 1.759 nel 1936. Claudio Baccarin BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

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[§19908100§] giovedì 21 marzo 2019 Pagina 41 Il Gazzettino (ed. Padova) Dicono di noi

CADONEGHE RUBA COSMETICI DONNA NEI GUAI (L.Lev.

CADONEGHE RUBA COSMETICI DONNA NEI GUAI (L.Lev.) Ruba cosmetici all' Acqua e Sapone: denunciata una quarantacinquenne di Campodarsego. L' episodio è accaduto martedì mattina verso le 9.30. Dopo aver pagato alla cassa l' acquisto di alcuni prodotti di bellezza per un valore complessivo di trenta euro, la donna è uscita dal negozio di via Fiorita, facendo subito scattare l' allarme antitaccheggio. In tutta tranquillità si è diretta verso la macchina che era parcheggiata lì vicino, ma è stata subito raggiunta da una commessa del punto vendita insospettita dal suo atteggiamento. Alla richiesta di poter vedere la spesa per una veloce verifica con lo scontrino, la cliente ha mostrato il sacchetto con i prodotti appena acquistati. Era tutto in regola. Ma siccome l' antitaccheggio abitualmente non sbaglia, la commessa ha insistito per vedere anche cosa ci fosse all' interno della borsa della cliente lasciata nell' auto. È stato allora che sono stati scoperti un rossetto, un mascara e una matita per altri 30 euro di valore. Tutta merce che non era stata pagata in negozio e che la donna aveva cercato di trafugare. Nel frattempo altri commessi hanno chiamato i carabinieri e al loro arrivo all' Acqua e Sapone i militari di Vigodarzere hanno identificato la quarantacinquenne che è stata poi denunciata a piede con l' accusa di furto aggravato. La donna si è giustificata con gli investigatori dell' Arma dicendo che i cosmetici trovati nella sua borsa ci sono finiti per errore. VIGONZA EVADE DAGLI ARRESTI CINESE DENUNCIATO (L.Lev.) Evade in piena notte dagli arresti domiciliari e viene denunciato. Un uomo di nazionalità cinese, Y.A., di 46 anni, mentre si trovava agli arresti domiciliari dove deve scontare la pena di un anno e tre mesi per una serie di reati contro la persona, martedì sera è stato visto mentre se ne andava a spasso, verso l' una di notte, lungo le strade della frazione di Busa. A notarlo è stata una pattuglia dei carabinieri di Vigodarzere, guidati dal maresciallo Nicola Florio, che stava eseguendo una serie di controlli sul territorio e che in quel momento si trovava proprio nelle vicinanze dell' abitazione del cinese. I militari hanno notato il quarantaseienne mentre camminava per strada fumandosi una sigaretta e l' hanno avvicinato per verificare la sua identità. Alla richiesta dei militari di esibire i documenti, è risultato che l' uomo era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Così ha rimediato una doppia denuncia per evasione e per la mancata esecuzione del provvedimento del giudice. Successivamente i carabinieri lo hanno riaccompagnato al suo domicilio nel quartiere di Busa.

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[§19908102§] giovedì 21 marzo 2019 Pagina 39 Il Mattino di Padova Dicono di noi

cadoneghe Mozzarelle blu alla mensa dell' elementare Analisi sui campioni e il sindaco denuncia

Il comitato dei genitori della Falcone Borsellino chiede la pubblicazione dell' elenco dei fornitori e dei report dei docenti

CADONEGHE. A guardare le foto che stanno circolando, le mozzarelle blu servite alla scuola elementare Falcone Borsellino di Cadoneghe la scorsa settimana avevano un aspetto alquanto inquietante, ricoperte da macchie bluastre e da formazioni che potevano sembrare muffa. Messo al corrente della situazione il sindaco Michele Schiavo, stando a quanto i genitori avrebbero riferito al consigliere Devis Vigolo, avrebbe insinuato la presenza di un complotto orchestrato per screditare l' amministrazione comunale e nel corso dell' apposita riunione indetta l' altro giorno, per far luce sui problemi delle mense scolastiche, ha annunciato che sporgerà denuncia contro ignoti. Ma i genitori ancora si domandano come sia stato possibile consegnare ai bimbi certe mozzarelle, che, a detta di alcune mamme, avrebbero fatto procurato il mal di pancia ai loro figlioletti. La preside l' altro giorno, prima della riunione, è andata a pranzare alla mensa della scuola Falcone Borsellino per controllare direttamente. Poi appunto si sono riuniti tutti, preside, sindaco, unione Medio Brenta che gestisce il servizio di refezione per il Comune di Cadoneghe, l' assessore all' Istruzione, la ditta che fornisce i pasti, l' Usl 6, il comitato mensa formato da alcuni genitori e gli insegnanti referenti della mensa. Si è parlato a lungo delle mozzarelle servite appunto venerdì: un campione è stato prelevato ed ora sarà sottoposto ad esami e si è in attesa, pertanto, dei risultati. La ditta avrebbe riferito ancora una volta che metterà in atto dei processi migliorativi nella gestione interna e svolgerà ulteriori controlli per evitare il ripetersi del problema: certo è che dall' inizio dell' anno una larva è stata trovata dentro un piatto di minestra, sono stati consegnati dei biscotti già scaduti e adesso pure le mozzarelle blu. Ecco perché il comitato mensa ha ribadito la richiesta di avere report visibili a tutti, che si basino sui verbali compilati durante le visite e sulle segnalazioni degli insegnanti, per far conoscere a ogni genitore l' andamento dei pasti e delle problematiche che si dovessero presentare. È stato inoltre chiesta la pubblicazione dell' elenco dei fornitori, sottolineando per ognuno chi tratta alimenti biologici e chi no. --Cristina Salvato.

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[§19908104§] giovedì 21 marzo 2019 Pagina 40 Il Mattino di Padova Dicono di noi

cadoneghe Ruba cosmetici ma suona l' allarme Donna denunciata

Ladra di rossetti e mascara, non per bisogno, la 32enne che l' altro giorno è stata denunciata per aver rubato 30 euro di cosmetici al negozio Acqua e Sapone di via Fiorita a Cadoneghe. La donna aveva fatto la spesa pagando una trenta euro di prodotti, ma altrettanti erano finiti nella borsa. Quando in uscita è scattato l' allarme antitaccheggio, la donna è corsa in auto a depositate le borse. Le commesse le hanno chiesto di tornare indietro e, ripassando per il rilevatore, l' allarme è scattato. I carabinieri di l' hanno denunciata per furto aggravato.

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[§19908105§] mercoledì 20 marzo 2019

Padova Oggi Dicono di noi

Tenta il furto al negozio di cosmetici, scoperta e denunciata deve cedere il bottino

data-amp="amp-text" Approfondimenti Dallo shopping al furto: tentano il colpo in negozio, smascherate due ragazzine 28 febbraio 2019 Ruba da Coin, ma lo aspettano i carabinieri: in manette il ladro seriale del centro 18 marzo 2019 Il vigilante sventa il colpo grosso da Gucci: in salvo la borsa da 20mila euro 4 marzo 2019 Il colpo si è svolto martedì pomeriggio e ha avuto come bersaglio il punto vendita Acqua&Sapone di Cadoneghe. La vicenda I dipendenti del negozio hanno notato i movimenti guardinghi di una donna sulla quarantina che da qualche minuto si aggirava tra gli scaffali. Notandola mentre cercava di nascondere alcuni prodotti di bellezza è stato chiesto l' intervento dei carabinieri arrivati in pochi minuti in via Fiorita. Qui hanno sorpreso la donna, padovana di 42 anni, con i cosmetici addosso. Restituita la refurtiva ai proprietari, la responsabile è stata condotta in caserma e denunciata.

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[§19908106§] giovedì 21 marzo 2019 Pagina 9 Corriere del Veneto (ed. Padova) Dicono di noi

Trasporto locale, parte causa milionaria

«Contributi non dovuti». Rubano si rivolge al tribunale civile: chiede i soldi a Busitalia e Aps

PADOVA (d.d' a.) Un risarcimento che supera il milione di euro. È quello chiesto dal Comune di Rubano a Busitalia Veneto e ad Aps Holding. E quindi, di conseguenza, a Palazzo Moroni, titolare del 45% della prima e proprietario al 100% della seconda. L' amministrazione guidata dal sindaco Sabrina Doni (Pd), per riavere i soldi che a suo dire le spettano, si è rivolta direttamente ai giudici civili del tribunale di Padova, dopo che, nei mesi scorsi, ha presentato un ricorso amministrativo al Tar (ancora pendente). La materia del contendere è quella del trasporto pubblico locale e, nello specifico, della convenzione che, nel 2001, lo stesso Comune di Rubano, insieme con quelli di Abano, Albignasego, Cadoneghe, Ponte San Nicolò, Selvazzano e Vigodarzere, ha firmato con Palazzo Moroni (e dunque prima con Aps Holding e poi con Busitalia Veneto) per far sì che alcune linee urbane dell' autobus arrivassero pure nei paesi della cintura. Il tutto con una tariffa agevolata. Le cose, in parole povere, sono andate bene fino a ottobre 2018 quando, dopo un articolato carteggio con la Regione, il sindaco Doni e gli altri suoi colleghi si sono convinti del fatto che i circa 100 mila euro all' anno versati da ciascuno di loro per usufruire del servizio non fossero dovuti. E questo perché, sempre secondo la tesi di Rubano e degli altri sei Comuni, il costo era interamente coperto dal finanziamento regionale di cui già godevano Palazzo Moroni e le aziende concessionarie. In pratica, a detta dei ricorrenti, l' allungamento fuori città di alcune linee degli autobus sarebbe stato pagato due volte: la prima dai sette paesi interessati e la seconda dalla Regione. «Le cose non stanno così - ribatte il vicesindaco di Padova, Arturo Lorenzoni, delegato alla Mobilità - Altrimenti non si spiegherebbe perché il biglietto per Rubano costa 1,50 euro e quello per un qualsiasi altro Comune della cintura che non ha aderito alla convenzione, invece, due euro. Detto questo, però, spero davvero che si possa trovare un accordo extragiudiziale senza dover aspettare il pronunciamento del tribunale». Ma il sindaco Doni non demorde: «Per un' amministrazione come la nostra - sottolinea il primo cittadino di Rubano - 100 mila euro all' anno non sono pochi. E quindi credo sia un nostro sacrosanto diritto sapere da un giudice se quei soldi andavano versati oppure no». La richiesta di risarcimento, insomma, resta in piedi. E chissà se anche gli altri sei Comuni, alcuni dei quali si sono già rivolti al Tar, seguiranno la strada indicata da Rubano.

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