V Centenario Della Morte Di Antonio De Ferrariis Galateo

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V Centenario Della Morte Di Antonio De Ferrariis Galateo Periodico Indipendenteil di InformazioneALATEO Cittadina Anno 4 - Numero 3 - 2017 V CENTENARIO DELLA MORTE DI ANTONIO DE FERRARIIS GALATEO Filologia Medievale e Umanistica presso l’Università degli Studi del Salento), Vittorio Zacchino (Storico Salentino della Società di Storia Patria per la Puglia), Maurizio Nocera (Docente, scrittore), Giorgio Conte- se (Avvocato), Silvana Francone (Docente di Materie Letterarie in quiescenza), Sandra De Pascali (Farma- cista presso Farmacia del Mare Galatone), Fernando Gira (Professore di Italiano, Storia e Geografia in quie- scenza), Antonietta Orrico (Docente di Latino e Greco in quiescenza), Donato Stapane (Perito elettrotecnico, esperto di Griko). Ringraziamo i suddetti studiosi per la loro gentilez- za, sensibilità e disponibilità nel concederci l’opportu- Nella ricorrenza del V centenario della morte di An- nità di pubblicare i loro contributi finalizzati alla cono- tonio De Ferrariis Galateo, al quale il nostro periodico scenza e diffusione, anche in prospettiva europea, del si intitola, questo numero è monotematico, con articoli, nostro illustre umanista Antonio De Ferrariis Galateo. interviste e notizie relative, cioè, al nostro illustre concit- Luigi De Giorgi tadino. Come sicuramente saprete Antonio Galateo nac- que a Galatone nel 1448 e morì a Lecce il 12 novembre 1517. Aveva una cultura ampia e poliedrica (umanistica, Supplemento a “La Notizia” scientifica, medica, filosofica, geografica) tanto che può N. 3/2017 essere considerato sicuramente uno dei maggiori per- Via G.A. Ferrari, 18 - 73100 Lecce sonaggi della fine del XV secolo e inizi del XVI secolo. Direttore Responsabile Cesare Vernaleone Non trascurò neanche gli usi e costumi della sua terra Aut. Trib. di Lecce n. 572 - Iscriz. ROC n. 5458-I d’origine e descrisse in modo molto particolareggiato, Iscr. R.E.A. C.C.I.A.A. n.174958 nel De Situ Japygiae (1510-1511) le zone del Salento, come Galatone, Otranto, Gallipoli, Nardò, Galatina, Lec- Direttore Responsabile ce, Santa Maria di Leuca, Taranto, Brindisi, Oria, ecc. I Cesare Vernaleone Galatonesi e tutti i Salentini devono sentirsi orgogliosi e fieri di aver avuto tra i propri antenati il più illustre umani- Direttore Editoriale sta salentino ed uno dei maggiori dell’Italia Meridionale. Luigi De Giorgi Anche noi, con questo numero, crediamo di aver dato il nostro contributo finalizzato alla conoscenza e promo- Hanno collaborato per questo numero: zione di Antonio De Ferrariis. Noti studiosi di Antonio Ga- Luigi De Giorgi, Sondra Dall’Oco, Mario Spedicato, lateo ci hanno concesso l’onore di poter pubblicare sul Antonio Iurilli, Maurizio Nocera, Carlo Vecce, nostro periodico i loro contributi: Paolo Viti (Professore Donato Stapane, Fernando Gira, Giorgio Contese, Ordinario di Filologia Medievale e Umanistica e Lettera- Vittorio Zacchino, Paolo Viti, Antonietta Orrico, tura Umanistica presso l’Università degli Studi del Sa- Sandra De Pascali, Silvana Francone, Arianna lento nonché Presidente del Comitato Scientifico per le Resta. Celebrazioni del Galateo), Antonio Iurilli (Professore Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Distribuzione Gratuita Studi di Palermo), Mario Spedicato (Professore Asso- ciato di Storia Moderna presso l’Università degli Studi Grafica, Impaginazione e Stampa del Salento e Presidente della Società di Storia Patria – Sez. di Lecce), Carlo Vecce (Professore Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente Napoli L’Orientale), Sondra Dall’Oco (Ricercatrice di la responsabilità degli autori. 1 il ALATEO Antonio Galateo tra Accademia e territorio Il V centenario a Galatone e che prosegue i lavori a Nardò, Gallipoli della morte di An- e Lecce, col preciso scopo di ripercorrere – se pure tonio Galateo ha parzialmente – l’antica Iapigia di Galateo. Il Convegno favorito e promos- si propone di dare un quadro ampio dell’opera e degli so una stretta col- interessi culturali del medico e del letterato, testimone laborazione tra gli dei suoi tempi, osservatore attento a condannare la enti del territorio, decadenza dei costumi, i mali della società, a riflettere che ha visto già sulla caducità della vita, e anche a descrivere la bel- nel 2014 la nasci- lezza della sua terra, il valore dell’educazione e della ta di un Comitato dignità umana. scientifico presie- Come responsabile scientifico del Progetto CUIS duto dal prof. Pa- e come cittadina galatonese sento l’importanza di olo Viti, Docente sostenere di Filologia medie- una nuova vale e umanistica interpreta- presso il Dipar- zione della timento di Studi figura di An- umanistici dell’U- tonio Gala- niversità del Salento, e composto da illustri studiosi e teo, troppo docenti di chiara fama internazionale. Ciò ha permesso spesso stu- di avviare una serie di iniziative scientifiche orientate diato e co- alla valorizzazione della figura e dell’opera di Galateo, nosciuto dal in base ad un progetto approvato dal Consorzio Univer- solo mondo sitario Interprovinciale Salentino. accademi- Il Progetto, presentato al CUIS dal Comune di Gala- co, capace tone in stretta collaborazione con la cattedra di Filolo- di presen- gia medievale e umanistica dell’Universita del Salento, tarlo come ha previsto studi e ricerche da parte di giovani laureati, modello an- dottori di ricerca e neo ricercatori che si occupano di cora attuale Filologia umanistica a Lecce. L’obiettivo è stato quel- di incontro lo di approfondire alcuni aspetti dell’attività culturale di tra cultura e Galateo non ancora emersi e che lo proiettano in una vita attiva, dimensione europea, come tale riconoscibile proprio tra scienza dalla molteplicità dei suoi interessi in un momento in e fede, in cui – nella seconda metà del sec. XV e nei primi de- un rinno- cenni del sec. XVI – si affermava una figura nuova di vamento di intellettuale, capace di raccogliere l’eredità della cultu- quei valori ra umanistica, squisitamente italiana, e di riproporla in etici e civili, pilastri di una società che vuole promuove- un’Europa disponibile a recepire e a propagare le pro- re la propria rinascita culturale. poste e le suggestioni più originali che la precedente Ricordare oggi il cinquecentenario della morte di esperienza, nei vari campi del sapere, aveva saputo Antonio Galateo vuol dire riconoscere e riconoscersi individuare e comporre. Il risultato di questi studi è un nella strada da lui indicata cinque secoli fa, compren- volume dal titolo Novità e tradizione in Antonio Galateo. dere il valore delle nostre radici, delle tradizioni, di tut- Studi e testi (Lecce, Milella, 2017) che raccoglie indagi- to ciò che ci rende unici e che ci proietta nel futuro in ni su specifici testi e temi galateani. modo positivo, consapevoli che sono le nostre virtutes, Parte integrante del Progetto CUIS è l’organizza- le passioni e la conoscenza a renderci artefici del no- zione del Convegno internazionale Antonio Galateo stro destino. dalla Iapigia all’Europa che si inaugura in questi giorni Sondra Dall’Oco 2 Periodico Indipendente di Informazione Cittadina Graeci sumus Il passaggio provincia, quella di Japigia, e sottolineando questa sua nel 1503 del re- scelta nel titolo della sua più conosciuta opera (pubbli- gno di Napoli da- cata postuma) “De Situ Japigiae”. gli Aragonesi agli Il Galateo rivendicò questo titolo con un ragiona- Spagnoli procurò mento lineare e convincente: la terra salentina è stata un’intensa ama- soprattutto greca, ha resistito per secoli al modello ege- rezza al Gala- mone imposto da Roma, concludendo che un territorio teo. L’umanista come questo, depositario di valori sempre validi deve di Galatone era avere “una formazione greca, latina o meglio ancora stato molto vici- greco-italiana cioè italo-greca, perché se vi è qualche no alla famiglia forma di sapienza è li che la si troverà”. Proprio in un aragonese sin momento di grande confusione politica in seguito alle da quando entrò guerre egemoniche condotte da eserciti stranieri Gala- nell’Accademia teo suggerì che il risanamento totale del Meridione d’I- Pontaniana all’i- talia, e del Salento in particolare, doveva partire dal pie- nizio degli anni no recupero dell’identità culturale perduta, continuando ‘70 del Quattro- a conservare e a praticare “il senso più esaltante della cento, condivi- grecità”. dendone da allo- Per il Galateo resta un compito dei letterati più av- ra le sorti umane vertiti sostenere questo assunto in quanto i politici sono e politiche. Le ignoranti e non potranno mai comprendere il significato vicende militari profondo che contiene un riferimento toponomastico. all’interno delle Guerre d’Italia che segnarono l’estin- Anzi, gli intellettuali sono gli unici uomini che dovran- zione del ramo napoletano della monarchia aragonese no proporsi come guide e consiglieri dei principi e dei lo segnarono profondamente, arrivando a definire gli sovrani per recuperare l’originale e antica dignità ita- spagnoli della casa d’Asburgo come “i nuovi barbari”. lo-greca della provincia salentina, ora improvvisamen- Un pregiudizio che alimenterà con argomentazioni te e improvvidamente oscurata con il rischio anche di puntuali ed efficaci anche nel suo epistolario e che sul essere definitivamente cancellata. piano dell’elaborazione del suo pensiero troverà un ter- Un auspicio che cadde nel vuoto. Nessun intellet- reno fertile nel dibattito che si aprì sulla denominazio- tuale salentino accompagnò l’umanista di Galatone in ne della provincia salentina all’indomani della riforma questa battaglia culturale. L’assunto galateano
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