Per saperne di più ERSAF Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Fo- reste, P.O. Promozione e Valorizzazione dei Sistemi Forestali e Naturali C.so Promessi Sposi, 132 - 23900 tel. 02/67404451 - fax 02/67404469 www.forestedilombardia.it www.ersaf.lombardia.it [email protected] Numeri utili Comune di Morterone (LC) c/o sede distaccata di Via Mazzini, 99 - Tel. 0341/531191

Comune di (BG) Via Mons. Cappelletti, 2 - Tel. 035/868426

Pronto intervento 118 Segnalazione incendi boschivi 1515 Carabinieri Comando Stazione di Lecco 0341/284039 Memorie Corpo Forestale dello Stato Comando Stazione di Lecco 0341/494668 di legno 9 Il “Sentiero dei Itinerari tematici Grandi Alberi” di Morterone Comune di Morterone Comune di Brumano Memorie Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito delle iniziative di “Foreste da Vivere”, con di legno il contributo di Regione Lombardia - DG Agricoltura e la collaborazione dei Comuni di Morterone (LC) e Brumano (BG).

Testi: Sergio Poli - ERSAF Lecco

Immagini: Archivio ERSAF Le cartoline storiche di Brumano e Morterone sono state messe gentilmente a disposizione da Foto Frosio – Sant’Omobono Imagna, dal Centro Studi Valle Imagna, dalla Pro Il “Sentiero dei Loco Morterone e dal Sig. Valentino Offredi. Grandi Alberi”

Grafica e cartine: di Morterone (Lecco) Mottarella Studio Grafico

Disegni: Gianluca Danini

Si ringrazia il Sig. Daniele Angiolini per l’indispensabile contributo offerto nella realizzazione dell’itinerario uesta pubblicazione ci racconta una delle a gestione e la valorizzazione del patrimo- on c’è bisogno di andare molto lontano grandi alberi sono un’eredità del passato La Costa del Palio e Q tante belle storie provenienti dalle nostre L nio forestale regionale, formato dalle 20 N dalle proprie residenze per potere ammira- I e sono testimoni di una cultura rispettosa il Resegone montagne e dai nostri boschi. Una storia foreste delle quali Regione Lombardia è pro- re paesaggi naturali unici e località nascoste. della natura: sopravvissuti per generazioni, visti da nord lontana dall’immagine di una Lombardia urba- prietaria, è uno dei compiti affidati ad ERSAF. Per scoprire le vere bellezze della natura, sono arrivati ai nostri giorni grazie anche alla nizzata, industriale e frenetica, perché parla di La definizione di foresta non è però limitata consiglio di venire nel territorio del Comune di sensibilità della gente che ne ha saputo apprez- Morterone e Brumano che, con 30 e 86 residen- a quella di un semplice “insieme di alberi”, Morterone e percorrere i sentieri segnalati, in zare il valore. ti, sono tra i più piccoli Comuni d’Italia. Paesi perchè comprende infatti anche sentieri, fab- particolare “IL SENTIERO DEI GRANDI ALBERI” Gli alberi sono testimoni maestosi e silenziosi di frontiera, con un’economia rurale un tempo bricati, pascoli, acque ed esseri viventi, uomo realizzato da ERSAF. della nostra storia; in particolare, quelli che si basata sull’allevamento del bestiame, il taglio compreso. È quindi un patrimonio ambientale Gli alberi sono nati prima dell’uomo, circa 300 possono ammirare lungo il “Sentiero dei Grandi della legna e la vendita di prodotti alimentari. e paesaggistico, ma anche storico e culturale. milioni di anni fa. Fu proprio la loro presenza Alberi” sono la testimonianza diretta della sto- Una realtà preservata con fiera ostinazione È così anche per la Foresta Regionale Monte a rendere abitabile e respirabile questo pianeta ria del nostro territorio, da sempre legato allo dal lavoro di pochi e oggi protagonista di una Resegone, che all’interno dei suoi quasi 700 così da consentirne la vita. Hanno intrecciato sfruttamento delle risorse forestali, in passato positiva opera di valorizzazione del grande ettari di estensione presenta tutte le peculia- la loro storia a quella dell’uomo. come mezzo di sostentamento, oggi come fonte patrimonio ambientale, artistico e storico- rità sopra descritte. Con un valore aggiunto, I grandi alberi che si trovano su questo di attrazione per coloro che riscoprono questi architettonico di quest’area. Visitarne le strade, costituito da decine di alberi monumentali: percorso sono come veri e propri monumenti luoghi. ammirando gli imponenti “alberi monumenta- solenni piante che evocano in chi vi si avvicina viventi che dall’alto della loro età e imponenza L’ambiente che ci circonda rappresenta un li”, giustamente definiti come ponti tra passato sentimenti di rispetto e di ammirazione, quasi costituiscono un patrimonio storico e culturale, patrimonio di incalcolabile valore storico e e futuro, costituisce certamente un’esperienza di soggezione. Sono una straordinaria testimo- oltre che naturalistico e ambientale. culturale, e il nostro compito è quello di valo- non comune, un viaggio alla riscoperta di un nianza della storia di questi luoghi e anche per Una presenza turistica sensibile al rapporto tra rizzarlo e preservarlo al meglio, per poter las- paesaggio che sembra appartenere a un tempo questo è importante che molte di esse facciano l’uomo e il suo ambiente naturale e storico, ciare inalterata questa eredità alle generazioni lontano. Tornare, anche per un solo giorno, tra parte del demanio pubblico, entro il quale è può divenire un fattore trainante dell’economia future. questi monti che hanno rischiato l’abbandono garantita la certezza della loro tutela. ERSAF si locale. da parte dell’uomo, significa aiutare un intero è impegnato per assicurarne la conservazione e Giuseppe Angiolini territorio a rinascere, mostrando rispetto per oggi si adopera per promuoverne la conoscenza, Giampietro Redaelli Sindaco di Brumano l’ambiente e ricercando un nuovo equilibrio tra con la realizzazione di un percorso di facile Sindaco di Morterone uomo e natura. accesso per tutti. Buone passeggiate.

Viviana Beccalossi Roberto Albetti Vice Presidente e Assessore all’Agricoltura della Presidente ERSAF Regione Lombardia

Memorie di Legno Memorie di Legno 2 3 Nella pagina a fianco, Morterone anni 1920; a sinistra, Morterone anni 2000

Morterone Morterone viene considerato il più piccolo integro dal punto di vista ambientale. La cinquecento paghe (vacche adulte) al pascolo I Bergamini furono i primi a stabilirsi defini- Comune d’Italia. In realtà non è il più piccolo, strada infatti è stata inaugurata nel 1949, sui terreni comunali, quelli che nel 1971 sono tivamente in pianura, a cominciare dagli anni ma il meno abitato, con i suoi trenta residenti fino ad allora il Paese era collegato a Ballabio stati venduti alla Regione. ’50; gli stanziali scesero a valle qualche anno nominali e dieci-dodici effettivi per tutto solo con l’antica mulattiera nella valle del dopo, alla spicciolata, ma il risultato è stato l’anno; anche se pare che questo primato gli Caldone, che rimane tuttora un incantevole Il Comune era (ed è tuttora…) diviso in due lo spopolamento del paese. Morterone, come sia ora conteso da altri Comuni lombardi. percorso con i suoi ponti in pietra. Il Paese parti da una linea fisica, la Val di Campècc: al visto, consiste oggi in tre-quattro nuclei non ha un nucleo centrale dominante, ma di sotto di tale linea si trovano le frazio- familiari. In ogni caso, Morterone rappresenta un’ano- è costituito da una galassia di frazioni. La ni più solive, cioè Pradelli, Olino, Bruga, malia: appartiene politicamente alla Pro- più interessante è Frasnida, da pochi anni Medalunga e fino alla frazione Centro, che Per invertire questa tendenza, su Morterone vincia di Lecco, ma fisicamente ricade in tre raggiunta da una strada agro-silvo-pastorale, erano stabilmente abitate tutto l’anno, si sta investendo: con le nuove strade, che valli diverse, che si diramano dal Resegone. che conserva i caratteristici edifici tutti mentre sopra la linea ci sono le località poste hanno agevolato i collegamenti con le fra- Infatti, per buona parte si trova alla testata in pietra, tetto compreso, così peculiari sul versante nord della Costa del Palio, che zioni più isolate e con le vicine Valle Imagna della bergamasca ; un’altra dell’area attorno al Resegone. vedono poco o niente sole d’inverno, abitate e ; con la Stalla comunale, per porzione del territorio comunale è nella valle solo d’estate dai Bergamini. Fra queste rientra rilanciare il settore lattiero-caseario del pae- del torrente Caldone, che scende verso Lecco, Nel ‘700 Morterone contava trecento abitanti, Frasnida, e le vicine Zuccaro, Selvano, Tesöla, se; con i lavori sui sentieri e sui fabbricati di e infine un’appendice scavalca la Costa del dieci volte quelli attuali, sparsi appunto Fraccio. Ovviamente, fra i due diversi gruppi proprietà regionale, anche per valorizzare la Palio per affacciarsi in Valle Imagna. Oltre- nelle varie frazioni e località del territorio. di abitanti c’era rivalità: gli stanziali erano risorsa turistica. tutto, è compreso nella Comunità Montana Vivevano sfruttando le poche risorse locali, chiamati Bar, come il maschio della pecora, Gli Enti pubblici scommettono sul futuro di Valsassina: un vero puzzle geografico! cioè il bosco e il pascolo, ma riuscivano a e si dedicavano soprattutto al commercio di Morterone. sopravvivere grazie all’emigrazione stagio- legna, taleggi, carbone; i Bergamini invece Per ridare vita a questo stupendo angolo di Situato a mille metri di quota, raggiungibile nale: molti Bergamini passavano l’inverno si occupavano solo dell’allevamento delle Lombardia. solo dopo aver percorso i 14 chilometri e gli in pianura insieme al bestiame, e tornavano vacche, seguendo le mandrie nella transu- innumerevoli tornanti della SP 63, per questo in Paese con le mandrie dalla primavera manza stagionale, ed erano visti un po’ come suo isolamento si è conservato pressoché all’autunno. Le testimonianze parlano di oltre nomadi, vagabondi.

Memorie di Legno Memorie di Legno 4 5 Nella pagina a fianco, Brumano inizi 900; a sinistra, Brumano anni 2000; in basso, una delle sculture del Maestro Vitari

Brumano Se Morterone è il comune meno popolato al Paese solo con la vecchia mulattiera. Poco dall’antica mulattiera che transita per il Valico nuova strada di collegamento intervallivo con d’Italia, Brumano con 86 abitanti è forse il più in là, oltre l’antico confine, si trova la della Passata e il Pass del Fo. Lungo quel per- Morterone ha portato un risveglio di interesse terzo. E’ frequentato luogo di villeggiatura perla di tutta la valle, la contrada Arnosto, in corso storico, generazioni di donne sono pas- sulle baite del vastissimo territorio montano estiva: con 44 nuclei famigliari e 354 abita- comune di Fuipiano. Era Dogana e avamposto sate per portare le uova al mercato di Lecco, del Paese, facendo anche nascere alcune ini- zioni, ha una notevole dote di seconde case, militare, e le nobili architetture delle case, del uomini sono scesi a lavorare nelle fabbriche ziative di agriturismo. Vicino a questa strada abitate d’estate da molti originari del Paese Palazzo, della chiesa, con gli spioventi tetti della città. Su tale percorso, poco sopra Bru- si trova un altro faggio monumentale, detto che tornano per passare le ferie. in piode, sono tutte in pietra magistralmente mano si trova ancor oggi il Foo grant, uno dei Foo del Büs perché cresciuto in una vallecola. lavorata. Questo tesoro, fino a pochi anni fa in faggi più belli di Lombardia. L’apertura della Situato a oltre 900 metri di quota, ma sul precario stato di conservazione, è stato oggi strada carrozzabile, nel 1954, ha tolto il Paese La valorizzazione del grande patrimonio am- versante sud della Costa del Palio, alla testata sapientemente recuperato con fondi regionali dall’isolamento, allentando i legami con Lecco bientale, artistico (il Maestro) e storico-archi- della Valle Imagna, è oggi per i bergamaschi e comunitari. e stringendo di più quelli con Bergamo. tettonico (qualche casa in pietra sopravvive base di partenza delle ascensioni al Resegone. nel nucleo abitato) del Paese è solo all’inizio. Terra di confine, fu per secoli avamposto dello E a proposito di pietre, a Brumano si trova Anche Brumano vendette, nel 1971, i propri Stato di Milano in terra Veneziana, tanto che una sorta di mostra permanente all’aperto: territori pascolivi alla Regione, permetten- fino a pochi anni fa Brumano apparteneva alla una serie di sculture realizzate negli anni do la costituzione della Foresta Demaniale Diocesi ambrosiana. Testimonianza storica 1920-1930 da Carlo Vitari, originale figura di “”. La vasta opera di rimbo- del confine Milano-Venezia si trova ancora al Maestro, scultore e poeta che lasciò tracce del schimento avviata su tali terreni ha portato Valico della Passata, dove troneggia un grande suo genio sparse per il Paese e sulle mulattie- alla creazione della grande pineta (in realtà capotermine in pietra datato 1781. re circostanti. costituita soprattutto da Abeti rossi e larici) che caratterizza il paesaggio dell’alta Valle. Come tutti i Paesi della Valle Imagna, anche L’economia di Brumano, come quella di Mor- Brumano ha numerose frazioni e Cà: Cornelli, terone, era basata sull’allevamento, sul taglio Oggi l’economia del Paese dipende dal pen- La Costa, Pramagnone, Cadentro, contrada della legna e sul commercio dei prodotti della dolarismo, cosa che comunque consente una Orso… Quest’ultima è ancor oggi collegata terra: il forte legame con Lecco era garantito certa vitalità, e dal turismo stagionale. La

Memorie di Legno Memorie di Legno 6 7 Alberi Monumentali partenente a una specie longeva e capace di Ponti tra passato e futuro crescere molto, potesse diventare vecchia e Alberi: pilastri del Cielo, i cui fusti sorreggo- raggiungere dimensioni ragguardevoli, monu- no la volta celeste impedendole di caderci in mentali appunto. Solo in particolari situazioni testa. Infinite sarebbero le citazioni possibili alcuni alberi fortunati venivano risparmiati, di scritti che, in tutte le epoche e culture, permettendo loro di campare più dei loro Costa del Palio sono stati dedicati agli alberi. Per questo confratelli: se usati per riparare il bestiame scegliamo come fonte un testo di Autori Vari, dal sole - i meriggi dei pascoli alpini – o se molto diffuso e conosciuto, noto come La cresciuti al bivio di due strade, come riferi- Bibbia. Dall’Albero della Conoscenza del Bene mento geografico, oppure al confine di due e del Male, che tanti guai ha causato ai pove- proprietà, come termine catastale. ri Adamo ed Eva, alle Querce di Mamre, dove Per questo è così raro trovare alberi monu- Abramo incontrò i Tre Angeli “nell’ora più mentali in bosco: attorno al Resegone, le

Dorsale Orobica Lecchese calda del giorno”, fino all’albero di Senape, i innumerevoli aie carbonili che ancora si Monte Sentiero dei Grandi Alberi cui semi sono notoriamente piccolissimi, ma possono individuare all’interno delle faggete Resegone Anello del Resegone comunque più grandi della fede degli uomini, testimoniano l’intenso sfruttamento della “Foresta Regionale” la Bibbia è popolata di alberi. risorsa legnosa operato dall’uomo per fare il carbone vegetale, destinato ad alimentare Ma anche in altre culture, che non avevano fucine e forni fusori lecchesi. come riferimento “il Libro”, gli alberi rive- stivano un ruolo importantissimo: le Querce In effetti, lungo il sentiero dei Grandi Alberi erano sacre a Giove nella Grecia Classica, da si incontrano piante - soprattutto faggi - di un Frassino immenso ebbe origine l’Universo notevoli dimensioni proprio perché la mag- secondo la cosmogonia nordica, infine all’om- gior parte di esse erano meriggi. Sulla Costa bra dei Tigli veniva amministrata la giustizia del Palio il bosco vero e proprio è un recente nelle antiche comunità: i loro fusti diritti ritorno: qui erano tutti pascoli, e le grandi dovevano ispirare rettitudine. piante un tempo si ergevano isolate, mentre Foresta Regionale oggi sono nascoste nel bosco, circondate “Monte Resegone” Tutto questo rispetto, questa venerazione dalla propria discendenza. Sono testimoni vi- che circondava gli alberi nei secoli passati venti di un diverso uso del territorio, di una sono diminuiti nel tempo, di fronte alle differente economia, di un altro stile di vita. esigenze pratiche della vita quotidiana. Solo L’Alpeggio e in ambiti urbani e nei parchi delle ville pa- Ancora una volta, dunque, gli alberi mo- il Resegone Sondrio trizie gli alberi sono stati salvaguardati per numentali sono una sorta di macchina del il loro significato spirituale: il bell’aspetto, tempo: un ponte vivente fra un passato che Varese Lecco La Foresta Regionale “Monte Resegone” ha le grandi dimensioni raggiunte, per il fatto Como sembra già così lontano, anche se risale solo una superficie totale di circa690 ettari, di esprimere la Forza della Natura e la sua Bergamo a pochi decenni fa; un presente in cui domina divisa nei due comparti del Resegone vero e eternità, in quanto sa rinascere sempre ad l’abbandono della montagna in particolare, Brescia Milano proprio (425 ha) e di Costa del Palio (265 ha). ogni Primavera. e più in generale l’indifferenza per la Natura Lodi E’ una delle venti Foreste di Lombardia, cioè ed il destino del nostro Pianeta; ed un futuro Pavia Cremona di proprietà della Regione. L’ERSAF gestisce Invece, nei territori rurali le piante sono in cui forse si troverà il giusto equilibrio Mantova questi territori, che costituiscono un “si- sempre state, più che simboli magico- fra uomo e ambiente, ma in cui comunque stema”: non solo boschi, ma anche alpeggi, religiosi, fonti di ricchezza materiale: legna ci saranno ancora i Patriarchi Verdi, solenni aree di grande bellezza naturalistica, storica, da ardere, lettiera per gli animali, travi per guardiani della nostra vicenda terrena. culturale, paesaggistica. i tetti. Difficile che una pianta, anche ap-

Memorie di Legno Memorie di Legno 8 9 Frasnida 1056 Zuccaro

a 3 n 2 Poncione a i Campetti 1223 Fracchio P 5 4 1259 a

L Morterone

1068 t

Costa Bonetta l o

1140

V 1 Per l’alpeggio

l e il Foo

ü di Valmana C

c 9 c é p

m

a

Piano C

di Costa i Passo Valbona d i o 1243 a l l P 1427 a l d e V a s t 8 6 C o 7 Per Brumano ed il Foo del Büs Il Sentiero Passo del Palio dei Grandi Alberi 1363 t a a g e Sentiero Grandi Alberi Parcheggio - Partenza 1 I Faggi della “Costa Baita” 4 La GariboldaL 7 La Valle di Campécc Varianti Pannelli sul percorso 2 Le Piante di Frasnida 5 8 1413 a Cül Volt Piano di Costa Direzione consigliata 3 Il Poncione n 6 La Costa del Palio 9 Il Foo di Valmana Memorie di Legno r Memorie di Legno 10 o 11 1410 C

Pallio

Ratta Orso

Cornelli Brumano 1. I faggi della “Costa Baita” Il Faggio (Fagus sylvatica) Il “Sentiero dei Grandi Alberi” Lungo la nuova “Strada per Frasnida” si tro- Famiglia Fagaceae Scheda tecnica vano alcuni faggi monumentali, quattro dei Dedichiamo al Faggio la prima scheda Partenza e arrivo: Morterone Centro, parcheggio - quota quali all’interno della proprietà regionale. Il dell’opuscolo, in quanto questa specie m 1.085 confine inferiore della proprietà corre lungo domina il versante nord della Costa del Quota massima: Cül Vôlt - m 1.370 l’antica mulattiera per Morterone, caratteriz- Palio, e perché la maggior parte degli zata da una magnificascalinata in pietra che alberi monumentali che si incontrano lungo Dislivello totale: 300 m in salita, altrettanti in discesa il “Sentiero dei Grandi Alberi” appartiene a Lunghezza totale: 7,2 km ad anello risale il versante. questa specie. Tempo di percorrenza: ore 3.00 per itinerario principale, La zona è chiamata Costa Baita perché vi si • Areale di diffusione: specie atlantica, 5.30 con le varianti trovava un grande edificio rurale (Baita), di spontanea sulle montagne d’Europa, Alpi e Difficoltà: Facile (scuole medie). cui oggi restano i ruderi. Appennini. • Ecologia: specie tollerante l’ombra, il Varianti: località raggiungibili partendo dall’itinerario Faggio rappresenta nelle Prealpi la fase principale (tempi da aggiungere al totale) Specie: 4 esemplari di Faggio, due sopra finale del processo naturale di insediamen- • per Frasnida bassa (m 1056): h 0.20 A/R to del bosco. Partendo dal terreno nudo, e due sotto strada dapprima si insediano le specie pioniere • per Alpeggio Costa del Palio (m 1440) e per il Foo di Quota: m 1.100 – 1.120 (Salice, Betulla, Maggiociondolo), poi quel- Valmana (m 1295): h 1.30 A/R Diametri: circa 1 metro ciascuna le più esigenti (le latifoglie mesofile: Acero, Frassino, Tiglio), infine il faggio, la specie • per Foo del Büs lungo strada per Brumano: h 0.40 Altezze: m 26-28 Segnaletica: cosiddetta definitiva. Questo processo, Particolarità: nella proprietà regionale che si chiama successione, si conclude con • frecce direzionali e tabelle di località si trovano anche numerose aie carbonili, il faggio che succede a se stesso in quanto la faggeta è in equilibrio con l’ambiente • bandierine segnavia bianco/rosse con sigla “GA” (Grandi testimonianza del passato sfruttamento Alberi) circostante (specie climax), senza evolversi del bosco di faggio a scopi energetici. ulteriormente. Caratterizza l’orizzonte • Pannelli descrittivi degli alberi, o gruppi di alberi fitoclimatico detto appunto fagetum. Interesse naturalistico: Grandi alberi e Sorgenti • Substrato: cresce sia su terreni silicei Interesse storico-etnografico: il nucleo di Frasnida (m (acidi) che calcarei (basici). • Statura: può raggiungere i 30-35 metri di 1056), Sentieri, Edifici rurali. altezza Interesse sportivo: • Età massima: 150 anni (eccezionalmente • Percorso vita: lungo la strada agro-silvo-pastorale per 300) Frasnida si trovano i 15 punti del percorso-vita, realizzato • Corteccia: grigio-cenere, liscia fino a tarda età nel 2006 dalla Pro Loco di Morterone con il contributo • Foglie: decidue (cadono d’autunno), pro- della Fondazione CARIPLO. ducendo ottimo humus; il faggio è detto • Mountain-bike: sia la strada per Frasnida che quella per perciò la madre del bosco, perché fertilizza il terreno, formando popolamenti densi e l’Alpe Costa del Palio, e la dorsale pascoliva stessa, sono maturi, ma anche la matrigna, in quanto ottimi percorsi per MTB; il ripido tratto di collegamento non consente ad altre piante di insediarsi. fra le due strade è invece solo escursionistico. • Frutti: faggiole, contenute in numero di due all’interno della cupola.

Il Foo del büs, sopra a Uno dei Brumano grandi Faggi della Costa Baita

Memorie di Legno Memorie di Legno 12 13 2. Le piante di Frasnida 3. Il Poncione

Faggio Betulla Frassino Acero campestre Tre piante di Specie Specie Fagus sylvatica Betula alba Fraxinus excelsior Acer campestre Faggio Fagus sylvatica m 1.150 Quota m 1.103 m 1.140 Quota m 1.190 m 1.190 - 1190 - 1220 (verso lo Zucchero) Ceppaia. Pollone più grosso cm 120 - cm 112 - cm 134 Faggi gemelli: Diametro cm 60 cm 90 cm 40 (due fusti saldati) Diametro 1 metro

Altezza m 22 m 20 m 24 Particolarità: il nome Poncione indica A una curva del sentiero, in una vallecola promontorio, luogo elevato. Si chiama così si trova il Funtanì dol Merlo, che offre una Particolarità. gli edifici rurali dal tipico tetto spiovente in anche la baita al centro del prato. Lungo delle poche possibilità di abbeverata per il Il nome di Frasnida indica la presenza di pietra, alcuni con ballatoio esterno in legno, la mulattiera si trova una ceppaia di Acero bestiame in questa zona. frassini nella zona. e i fienili dal caratteristico portale a “T”. campestre: la presenza di un pianta amante Una breve deviazione a Frasnida bassa Un tempo tali edifici erano più numerosi: la del caldo ad una quota così elevata è piutto- consente di visitare la frazione più caratteri- frazione aveva una macelleria, stalle, e una sto eccezionale. Localmente è detta opalo. stica di Morterone, che ha conservato ancora fabbrica artigianale di utensili in ferro.

Edifici rurali Acero Campestre Questo tratto del percorso è particolarmen- A’ser (Acer campestre) te ricco di edifici rustici. Sparsi nel bosco e Area: Europa Asia Occid. lungo i sentieri si trovano i ruderi di baite, Latifoglia: Albero alto fino a 15 m fienili e di numerosi portici, un tempo adibiti Note: corteccia grigio/bruna, gemme a ricovero del bestiame, che dimostrano il opposte ruolo importante che aveva l’allevamento nella zona. Accanto a una di esse si trova anche un note- vole esemplare di noce (Juglans regia).

Il Frassino Fràsen (Fraxinus excelsior) Area: Europa Latifoglia: Albero alto fino a 25 m Note: Corteccia grigia, gemme nere, opposte Sopra, tipiche case in pietra di Frasnida; a fianco, il Il Funtanì caratteris- Sorgenti grant tico portale a “T” La lunga dorsale della Costa del Palio, costi- tuita da roccia calcarea stratificata, è povera di acque superficiali: l’unica possibilità di approvvigionamento idrico è rappresentata da alcune sorgenti, situate in piccoli impluvi. L’uomo in passato le ha sfruttate costruen- dovi vasche per l’abbeverata del bestiame: Funtanì dol Merlo, Funtanì Grant, Funtanì dol Zöcher, che si possono osservare lungo il percorso.

Memorie di Legno Memorie di Legno 14 15 4. La Garibolda 5. Cül Volt

Specie: 20 piante di Faggio Fagus Specie: 5 piante di Faggio sylvatica Fagus sylvatica Quota: da m 1.230 a 1260 Quota: da m 1270 a 1280 Diametro: tutte le piante segnalate Diametro: da cm 90 a 130 hanno dimensioni attorno al metro

Particolarità: Particolarità: è la zona più ricca di faggi Un faggio Il nome Cül Volt indica l’alto promontorio di forma di grandi dimensioni di tutto il percorso. insolita che scende dalla Costa del Palio verso il Alcuni hanno forma decisamente insolita, canyon della Remola, il torrente che scende frutto di potature o di particolari situazioni da Morterone. Il tratto superiore del sentiero di crescita (su muretti o rocce), con radici corre lungo il crinale, dal quale emergono molto estese. questi faggi, forse i più maestosi dell’intero Per un lungo tratto la mulattiera costituisce percorso perché posti sulla sommità. il confine fra proprietà privata, a valle, e proprietà regionale a monte: tale confine è Sopra, in primo piano segnato con un tratto di vernice azzurra su Percorsi Betulla il Cül Volt, da piante o sassi. cui emergono La fitta rete di percorsi che collegano le Bédula (Betula pendula) le chiome dei numerose località poste su questo dosso Area: Europa, Siberia Grandi Alberi Anche in quest’area si riconoscono alcune aie (Frasnida alta e bassa, Zuccaro, Selvano…) Latifoglia: Albero alto fino a 25 m Un intrico testimonia la capillare presenza umana Note: corteccia bianca, gemme alterne carbonili, segno del passato sfruttamento di radici sul versante: il Sentiero dei Grandi Alberi del bosco a scopi energetici. ricalca uno di questi, che percorre la cresta e scavalca la Costa del Palio per scendere in Valle Imagna. Prendendo verso sinistra la strada agro-sivlo-pastorale si raggiunge in La carbonaia pochi minuti l’Alpe Costa del Palio, da dove è possibile scendere al Foo di Valmana. La carbonaia, “pojàt” in dialetto lombardo, veniva costruita per ottenere carbone a In questa zona si trova il passaggio dal bo- partire dalla legna tagliata nei boschi cedui; sco la pascolo; nella fascia di contatto si può sulle Prealpi lombarde, e quindi anche sul notare l’avanzare del bosco, con le specie Resegone, i cedui più diffusi sono quelli di pioniere che per prime colonizzano la prate- faggio. Il legno delle resinose è meno adatto ria sommitale. Fra queste spicca l’inconfon- alla carbonizzazione. dibile Betulla, dalla candida corteccia. Le carbonaie sono sempre localizzate all’interno dei boschi, a distanze abbastanza regolari una dall’altra, lungo sentieri che le collegano fra loro per facilitare il raggiun- gimento, le operazioni di preparazione e soprattutto il caricamento dei sacchi sui muli e quindi il trasporto. Una cosa utile era anche la vicinanza a sorgenti o corsi d’acqua. Un modello di carbonaia è stato ricostruito Un’aia in prossimità della Fontana delle Forbesette, carbonile sempre all’interno della Foresta Regionale La strada per lungo il Monte Resegone. l’alpeggio percorso Regionale

Memorie di Legno Memorie di Legno 16 17 6. La Costa del Palio 7. La Val di Campècc’

Specie: 5 piante di Faggio Specie: 4 piante di Faggio Fagus sylvatica Fagus sylvatica Quota: da m 1280 a 1.270 Quota: da m 1.250 a 1230 Diametro: da cm 86 a 117 Diametro: da cm 96 a 134

Particolarità: le piante monumentali si Particolarità: trovano a monte della strada per l’alpeggio La valle costituiva un confine fisico per gli Costa del Palio, in proprietà regionale, cir- abitanti dei Morterone: il limite fra le aree condate dal bosco di neoformazione. I quattro che non ricevono sole d’inverno, abitate Il versante faggi situati a quota più elevata si trovano quindi solo dai Bergamini durante i mesi Fusto liscio: sud della albero cresciuto in prossimità del Passo del Palio, che porta a Costa del estivi, e quelle dove il sole riesce a scavalca- in bosco Palio Brumano in Valle Imagna. re la Costa del Palio, consentendo quindi di risiedervi tutto l’anno.

I boschi di neoformazione I faggi monumentali si trovano nella proprie- Come in tutta la montagna alpina e preal- tà regionale, a valle della strada. pina, l’uomo nei secoli passati ha allargato Un tempo isolate nel pascolo, oggi queste le praterie per avere più erba da dare agli piante sono circondate dal bosco cresciuto animali. Con l’abbandono di molte aree pa- negli ultimi cinquant’anni. I faggi cresciuti scolive, il bosco tende a rioccupare tali aree, anzitutto con le specie pioniere (Betulla, Sa- sempre in bosco hanno fusto liscio, senza licone, Maggiociondolo), ma anche con altre rami fino in alto, mentre quelli cresciuti iso- specie particolarmente adatte alla stazione. lati presentano diramazioni fin dal basso. Sulla Costa del Palio si insediano soprattutto Frassino maggiore e Acero montano, che formano vasti popolamenti nella fascia di Anche in questa fascia si nota la transizione transizione tra la faggeta ed il pascolo. fra pascolo e bosco di neoformazione, co- Fusto ramoso: stituito in particolare da Salicone e Maggio- albero cresciuto isolato Acero Montano ciondolo. A’ser (Acer pseudoplatanus) Area: Europa, Asia Occidentale Latifoglia: Albero fino a 25 m Salicone Note: corteccia liscia grigio-rossastra che si screpola a maturità, gemme opposte. Sàles (Salix caprea) Area: Europa Latifoglia: Albero alto fino a 10 m Note: dioico (piante maschili e piante femminili), corteccia grigia, gemme verdi alterne Legno: tenero, se seccato diventa durissimo Maggiociondolo E’ghen (Laburnum anagyroides) Area: Europa Il bosco di Latifoglia: Albero alto fino a 7 m neoformazione sulla Costa Note: corteccia ramata con lenticelle, ramuli verdi. del Palio In primavera si copre di grappoli di fiori dorati Legno: duro, indistruttibile, usato per pali, gradini, cancelli rustici

Memorie di Legno Memorie di Legno 18 19 8. Piano di Costa 9. Il Foo di Valmana

Specie Tre piante di Faggio Frassino Specie: Faggio - Fagus sylvatica Fagus sylvatica (con altre Fraxinus excelsior Quota: m 1.295 di minori dimensioni) Diametro: cm 130 Quota m 1250 m 1240 Diametro cm 89 - cm 137 - cm 130 cm 86 Particolarità. Il Foo di Valmana si presenta molto ramoso ruderi. Accanto all’ultimo si trova una curiosa Particolarità. in quanto un tempo cresceva isolato in mezzo coppia di Frassini di dimensioni ragguarde- Le piante monumentali, poste a valle della al grande pascolo che occupava tutta la voli. Dai Frassini si ricavava la frasca, usata strada, sono allineate a costituire un sug- pendice sopra la località Selvano. come foraggio per gli animali. gestivo filare; fra queste si trova il faggio La pianta si trova in prossimità della scalögia, In questi prati, oltre a cavalli, vacche e più grande dell’intero percorso: cm 137 di barra rocciosa che segna il confine del comu- pecore, pascolano consistenti branchi di un- diametro. ne di Morterone e della Provincia di Lecco. gulati, soprattutto camosci, che si giovano La località Piano di Costa, in posizione domi- Sul sentiero che porta all’alpeggio di Costa del divieto di caccia nella vicina proprietà nante, presenta alcuni edifici dai tipici tetti del Palio si trova un vecchio capanno di in pietra spioventi, purtroppo ormai ridotti a demaniale. Il Foo di caccia, costruito quando i terreni erano di Valmana proprietà del Comune di Morterone.

Le bolle. Sul crinale, in mancanza di valleco- le, per approvvigionarsi d’acqua gli alleva- tori realizzarono le cosiddette bolle, dette localmente laàcc’ (lavaggi). Sono laghetti dal fondo impermeabile che raccolgono le acque piovane e consentono di abbeverare il bestiame per l’intera stagione estiva. Tali manufatti però, se non manutenuti ogni Il frassino di Il “Filare” anno, vengono invasi da piante acquatiche, si Pià de Costa di faggi Pià de Costa interrano, perdono acqua dal fondo. E’ questo La bolla di il destino di numerose bolle del Palio, fra cui Valmana quella detta Laghìtt, poco sopra il faggio. I Prodotti dell’Alpe Sull’alpeggio però si mantiene la più grande mente in alpeggio, insieme Non in tutti gli alpeggi • Semigrasso: prodotto sia della zona: la Bolla di Valmana. ci sono strutture per la al burro proveniente dalla sugli alpeggi che in latteria, conservazione e la lavora- scrematura del latte. Vi è fatto metà col latte zione del latte; in questi sono molti tipi di formag- della munta serale, lasciato casi vengono caricati con gio, diversi per tipo di latte riposare la notte nell’acqua bestiame giovane (vitelli e con cui sono prodotti, per fredda in conche di rame manze), o addirittura con tecniche di lavorazione e di (“formaggio di conca”) e poi cavalli, pecore e capre, per stagionatura: scremato, e metà con il latte utilizzare l’ottimo foraggio • Formaggio d’alpe: è il intero della mattina. Neces- e far fare agli animali una formaggio più importante, sita almeno di due mesi di salutare ginnastica. prodotto con latte di vacca stagionatura. intero non pastorizzato e • Taleggio: il tipico formag- I formaggi sono comunque lavorato sul posto; deve gio grasso valsassinese deri- il prodotto più importante stagionare almeno tre mesi va dal quartirolo di monte, L’Alpe Costa degli alpeggi: la produzio- prima di essere consumato. fatto con latte intero, ad del Palio ne limitata in quantità è • Ricotta: prodotta col re- acidità naturale e matu- compensata da un’alta qua- siduo della lavorazione del razione rapida. Stagiona formaggio d’alpe, si consu- lità e genuinità. Alcuni si Memorie di Legno in grotte naturali in 40-60 Memorie di Legno possono acquistare diretta- ma fresca20 o stagionata. giorni. 21