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ANNO I NUMERO 19 20-26 MAGGIO 2017 Direttore Responsabile: Laura Primiceri Direttore Editoriale: Francesco Stati Caporedattore: Francesco Spagnol Responsabile Tecnico: Jacopo Nisticò, Valerio Bastianelli

Hanno inoltre collaborato a questo numero: Claudio Agave, Luigi Buono, Claudia Delicato, Arnaldo Figoni, Nicolas Foresti, Bianca Giacalone, Iacopo Longarini, Carlo Paganessi, Stefano Urso, Lorenzo Vagnoni Revisione a cura di Francesco Spagnol

La copertina è di Fabio Morra. L’intestazione grafica è di Jacopo Castelletti. theWise è una testata giornalistica che, attraverso un’indagine condotta sui fatti in senso stretto, si propone di trattare Anno I, Numero 19 - 20-26 Maggio 2017 argomenti di interesse generale con precisione e professionalità, fornendo una chiave interpretativa semplice, chiara e In questo qualificata. numero:

Bianca Giacalone 5 theWise racconta: “Indivia”

Carlo Paganessi Polonia: tra lotta per la sopravvivenza e volontà di 8 grandezza

Claudia Delicato 11 A Cuba c’è sempre meno gelato

Iacopo Longarini 14 Bomba atomica: come e perché funziona

Luigi Buono Do It Yourself: la produzione musicale dalla 16 cameretta al palco

Stefano Urso theWise incontra: Alessandro Santini. Mens strana 21 in strano regista

Nicolas Foresti 24 Quando i videogiochi incontrano le istituzioni

Claudio Agave 28 WWE 2K17: bello ma non ci vivrei

Arnaldo Figoni 30 Inter, Pioli esonerato: chi sarà il nuovo allenatore?

Lorenzo Vagnoni 33 Russel Westbrook: One Man Show

3 Prendete una qualsiasi giornata durante la stagione secca in Havana: una giornata calda, afosa. Per le vie della capitale cubana, il caldo tropicale si mischia con il forte odore di benzina proveniente da quelle macchine da drive-in tanto fotografate quanto odiate dai turisti, troppo ben abituati a scarichi Euro5. Una giornata perfetta per un gelato – come lo è ogni giorno, a parere di chi scrive – e, se siete a Cuba, è obbligatoria una visita alla catena Coppelia, gelateria istituita da Fidel negli anni Sessanta con l’intento di educare il popolo cubano alle dolcezze casearie. Si possono trovare gusti per noi esotici ma per i locali del tutto ordinari, come dulce de leche, guava, maracuja; ma al contempo, è purtroppo raro poter incontrare più di tre o quattro gusti alla volta, e viene difficile pensare che una delle cause dipenda da «quello che c’è di stagione» – come si sente dire dai locali in fila fuori dalla gelateria.

“A Cuba c’è sempre meno gelato” di Claudia Delicato prosegue a pagina 11. 4 Photo Credits © Metropol Bianca Giacalone

theWise racconta: Indivia

La signora Collins si era svegliata presto, quella mattina. attimo: tra i labirinti di frutta c’era una signora che la stava Aveva atteso che suo marito andasse a lavoro e si era osservando. alzata per andare giù in cucina. Aveva preparato una tazza grande di tè con latte, l’aveva presa con entrambe le mani «Salve» le disse la sconosciuta. Aveva lo sguardo un po’ e se l’era portata alla bocca. smarrito e strizzava gli occhi per vedere meglio. «Salve» rispose la signora Collins, prima di tornare alle sue rape. La bevanda era ancora troppo calda, così la signora Collins ‘Probabilmente si è sbagliata’ pensò. Era assolutamente si alzò dalla sedia per andare a prendere dell’altro latte convinta di non conoscere affatto quella donna. dal frigorifero. Con rammarico si accorse che il frigo era pieno solo per metà, e decise di andare a fare la spesa. Si Dopo alcuni minuti si accorse che la signora si era vestì con cura e uscì, dimenticando la sua tazza sul tavolo. avvicinata, e trasalì quando questa le rivolse di nuovo la parola: «Come sta?» New York era grigia e fredda, troppo trafficata e frenetica per i suoi ritmi. La signora Collins prese un taxi e si fece «Molto bene, grazie» rispose la signora Collins guardandola portare al Fairway. Mentre era in macchina chiuse gli occhi, meglio. «E lei come sta?» dimentica per un attimo della città, e si rilassò pensando che presto avrebbe visto e toccato tutta quella frutta e Era una signora distinta, anziana e stanca come lei. Aveva verdura colorata. Avrebbe messo la mano nei sacchi di un grosso neo vicino al naso, un particolare che le rendeva legumi e si sarebbe dimenticata del mondo. il viso facilmente riconoscibile. Ma la signora Collins proprio non si ricordava di lei. Scese dal taxi e pagò senza aspettare il resto. Le porte automatiche si spalancarono: era il posto preferito della «Molto bene» rispose quella, sorridendole un po’ incerta. signora Collins, un vero e proprio paradiso per lei. I La signora Collins ricambiò il sorriso e prese delle mele profumi e i sapori si mescolavano come in una danza e lei rosse dal bancone, fingendosi indaffarata. era beata. Si fiondò verso l’indivia, la prese delicatamente e la avvicinò al suo viso per vederne meglio i difetti. L’altra però era in vena di parlare: «Che tempaccio oggi, che ne dice?» Aveva settant’anni suonati e la memoria si andava indebolendo, ma se c’era una cosa che sapeva veramente «Si, proprio una brutta giornata» rispose la signora Collins, fare – ancora a distanza di anni – quella era conoscere distratta e anche un po’ infastidita da questo dialogo i frutti della sacra terra. ‘È pur sempre un lavoro anche inatteso. Avrebbe voluto godersi in silenzio quella sua questo’ pensava la signora Collins. Mentre era intenta a dose mattutina di felicità, come aveva sempre fatto. soppesare le rape con la mano, guardò davanti a sé per un

5 Photo Credits © The World Examining Works

La donna non si accorse che la sua interlocutrice non era Allora la signora Collins capì che nemmeno la donna che in vena di parlare e continuò: «Come sta suo marito?» aveva davanti aveva la più pallida idea di chi fosse lei. «Io non ho mai avuto figli» rispose seccata. Ma chi era quella «Bene» replicò la signora Collins. «Matt è al lavoro donna? E perché la importunava così facendo finta di stamattina, doveva sbrigare delle pratiche importanti». conoscerla? Rimuginando affondava le dita in quei sacchi di legumi, nervosamente. Ci furono una manciata di secondi di silenzio, mentre le due donne si squadravano. La signora Collins non sapeva «Oh…» rispose quella. Sembrava davvero dispiaciuta. se chiederle di suo marito, di rimando. Forse non era sposata, o forse non aveva più il marito: non le andava di La signora Collins finalmente si decise: «Scusi, ma lei chi fare una figuraccia. Soprattutto perché la donna sembrava è?» conoscerla. Ma dove si erano mai viste? Alla fine decise di chiederlo lo stesso, per cortesia almeno. Magari i loro L’altra si portò le dita alla bocca e fece per parlare, ma mariti erano colleghi, magari loro due si erano conosciute si fermò subito. Dopo qualche secondo disse: «Quando a una di quelle cene di lavoro. ci siamo viste, prima… sono la signora Sanders, Sara Sanders. E lei è la signora… Miller?» «E mi dica, signora, suo marito come sta invece?» La signora Collins adesso era veramente scocciata e aveva «Mio marito non c’è più» rispose l’altra, un po’ stupita. ormai abbandonato completamente l’idea di continuare «Dio se l’è portato in cielo trent’anni fa, che l’abbia in la sua spesa. «No, sono la signora Collins. Non ricordo gloria!» nessuna Sanders. Siamo state per caso compagne di scuola?» La signora Collins si maledisse e tacque imbarazzata, abbassando la testa su quei succosi kaki di stagione. L’altra Adesso la signora Sanders aveva preso un ciuffo di sedano si accorse dell’imbarazzo e, con apparente disinvoltura, e lo agitava confusa davanti alla signora Collins. «Mi scusi, proseguì. mi scusi signora Collins! Poco fa l’ho vista tra gli scaffali, ci siamo guardate e per un attimo ho creduto di riconoscerla. «E mi dica, come stanno i suoi figli?» chiese, e le sorrise di Non saprei proprio dove ci siamo incontrate». nuovo con fare rassicurante. La signora Collins si mise a pensare, ma per quanto si 6 sforzasse non riusciva a riconoscere d’agosto, i vestiti colorati e succinti, la signora con quei grandi nei in la musica più bella che fosse mai faccia. «Per caso ha frequentato esistita, l’ebbrezza, l’odore il City College?» chiese alla dell’erba. E lei che si signora Sanders. scatenava e non pensava a niente. Non pensava a «No» rispose lei. niente, proprio come «Ho frequentato la quando andava al Juilliard, ero una supermercato a ballerina» aggiunse, scegliere le verdure, e portò il sedano a sentire l’indivia in alto facendo un tra le mani, l’indivia inchino elegante. che le ricordava la testa riccia di La signora Collins quel ragazzo con fece un sorriso cui stava, dei suoi divertito. vent’anni.

«Da ragazza mi La signora Sanders, facevo chiamare Maiko, approfittando della danzatrice. Tutti mi distrazione della signora conoscevano così, pochi Collins, girò il suo carrello e conoscevano il mio vero nome». fece per andarsene, ma prima le rispose: «Mi scusi, dobbiamo esserci Photo Credits © LIFE Magazine La signora Collins fece un ultimo sbagliate. Io non ho mai avuto un figlio». grande sforzo. Le passò per la mente un ricordo velocissimo, un’immagine, e lei l’acchiappò, prima che si Poi se ne andò via, lasciandola signora Collins sola perdesse nei meandri delle sue dimenticanze. con i suoi ricordi e con la sua indivia, che stava ancora accarezzando tra le sue mani. La signora Collins non ‘Maiko… Maiko…’ pensava, toccando piano le arance. comprese il motivo di quel gesto tanto improvviso: era Ed eccolo lì, il ricordo. «Woodstock?» domandò in un assolutamente convinta di non essersi sbagliata. Rimase sussurro la signora Collins. per un po’ interdetta, immobile nella sua postazione. Si ricordava tutto perfettamente. Ricordava di quella «Come?» rispose la signora Sanders confusa. «Non sento donna, che si scatenava ballando e che ballava così bene. molto bene». Ricordava di quando lei cercava invano di imitarla, mentre tutto intorno gli altri urlavano: «Maiko! Maiko!» e la donna «Woodstock!» esclamò la signora Collins gioiosa, e lanciò nemmeno li sentiva. E ricordava anche di quel bambino in aria l’arancia che aveva in mano. piccolo che teneva in braccio. E poi?

La signora Sanders si spaventò un po’ per questo gesto, Sulla faccia della signora Collins apparve una smorfia ma sorrise e ricordò anche lei lontanamente quella ragazza inorridita. spensierata e un po’ matta che aveva conosciuto in quei tre giorni folli. Poggiò l’indivia e lasciò la sua spesa lì. Uscì, chiamò un taxi, arrivò a casa sempre con la stessa espressione. Si La signora Collins finalmente l’abbracciò e si sentì di sedette al tavolo della cucina, davanti alla tazza. La portò nuovo giovane. «Ma che fine avevi fatto? Cinquant’anni alle labbra e si accorse che la bevanda era fredda e insipida. senza tue notizie!» Andò in bagno a vomitare e pensò a quel bambino che rideva in braccio alla madre. La signora Sanders si scostò un po’ e ribatté: «E tu? Nemmeno tu sei più venuta a cercarmi». Poi sorrise, ma Matt non era ancora tornato. non sembrava più davvero contenta.

La signora Collins però non si accorse dell’ombra che era comparsa sulla sua faccia. «Allora, come è andata la tua carriera?» domandò. «Come sta tuo figlio?» aggiunse, mentre già sognava ad occhi aperti quei giorni, quel caldo 7 Carlo Paganessi Photo Credits © Poland.pl @linkspayer

Polonia: tra lotta per la sopravvivenza e volontà di grandezza

Alla fine della guerra fredda, la Polonia fu tra i primi paesi fondata l’Università di Cracovia e venne stilato un corpus a sollevarsi contro Mosca. Comprensibile, specie se si uniforme di leggi applicato da un tribunale centrale. considera che questo paese ha una storia – ma anche una Ricompose inoltre le tensioni nate con l’Ordine Teutonico cultura – molto diversa dal resto dell’Europa Orientale: (un ordine di cavalieri crociati legati al papato) donando si parla di una nazione dalla storia millenaria, oscillante loro la Pomerania. Con la morte di Casemiro si ebbero tra periodi di splendore (il regno di Jan III Sobieski rese due sovrani di dinastia angioina (Luigi I d’Ungheria ed la Polonia uno dei paesi più importanti d’Europa) e di Edvige di Polonia) e il paese divenne parte di diverse buio completo (il paese sparì per due volte dalle cartine unioni personali con Ungheria, Boemia, Sassonia e, infine, geografiche, nel corso della sua storia).Il primo embrione entrò in un sodalizio molto più lungo con la Lituania. di comunità nazionale polacca nasce nel 966 ad opera di Mieszko I, un re che ricevette il permesso di governare L’unione personale con il granducato di Lituania gettò sulla tribù dei Polani e che, secondo alcune recenti ricerche, le fondamenta per il periodo di maggior splendore della era probabilmente di origine scandinava. Re Mieszko si Polonia: Il Commonwealth polacco-lituano fu retto dalla convertì al cristianesimo a seguito del matrimonio con la dinastia degli Jagielloni, che, oltre ad aumentare il prestigio principessa ceca Dubrawka, e il suo successore Boleslaw dell’Unione, cercarono di comporre le numerose anime espanse il regno in tutte le direzioni, oltre ad ottenere che convivevano in un territorio che andava dall’Oder fino il titolo di Re dall’imperatore guadagnando legittimità a alla Livonia: libertà di culto e tolleranza contraddistinsero livello internazionale. parte della storia del Commonwealth polacco-lituano (parte della popolazione era cattolica, parte ortodossa), Con la drang nach osten (‘spinta verso est’) intrapresa dai sebbene in occasione di epidemie non mancarono vassalli sassoni del Sacro Romano Impero, ecco che i episodi di ritorsione verso la comunità ebraiche, passati Polacchi si trovano per la prima volta ad affrontare quello alla storia come pogrom. Il sistema politico prevedeva che sarà un motivo ricorrente della propria storia, ovvero un’assemblea parlamentare composta da una camera le invasioni dei tedeschi da occidente. Il paese resistette alta e una camera bassa: nella prima c’erano i nobili più all’invasione, ma in seguito alla morte del re Boleslao III – importanti, nella seconda gli alti prelati e la piccola nobiltà detto Boccastorta – nel 1138 venne diviso in principati tra i locale. figli di questo, e per due secoli il regno rimase frammentato. Nel 1241 la Polonia venne invasa dall’Orda d’Oro, per L’unione polacco-lituana è la prima incarnazione dell’idea ritrovare poi la sua unità nazionale solo un secolo di Intermarium, ovvero di “stato tra i due mari”, idea di dopo con il regno di Lanceslao il Breve, che riunì stato poi perpetuatasi più avanti nel corso della storia nuovamente i polacchi sotto un’unica corona. Il figlio, polacca. L’Intermarium, situato tra mar Baltico e Casemiro III, è universalmente considerato come uno mar Nero, doveva essere una super-federazione dei migliori re della Polonia: sotto il suo regno venne volta a ricomprendere tutti gli slavi occidentali e le

8 popolazioni di origine ugro-finnica (quindi Finlandia e Ungheria) che, sebbene non siano indoeuropee, hanno spesso intrecciato le loro fortune con le popolazioni slave per questioni di vicinanza o, semplicemente, di opportunità.

Se nel primo secolo di vita il Commonwealth prospera, nella seconda metà inizia la sua decadenza, complice la sua trasformazione in monarchia elettiva in cui ogni principe elettore aveva un potere di veto su qualsiasi editto emanato dal sovrano, paralizzando de facto l’attività di produzione legislativa e rendendo la Polonia preda delle potenze vicine. Alla fine del XVIII secolo il paese è debole e nel caos, con continue rivolte interne che provocheranno repressioni violente: in seguito alla rivolta dei cosacchi dello Zaporozhie, nel 1648, la popolazione calerà del 35%. Con la spartizione del 1795 il paese sparì nuovamente dalle cartine geografiche dell’epoca, venendo diviso tra Austria, Prussia e Russia.

Napoleone cerca di soffiare sul nazionalismo polacco Ritratto cinquecentesco di Lanceslao detto il Breve, Re della Polonia fondando il Ducato di Varsavia nel 1807, che avrà dal 1320 al 1333. Photo Credits © Bilddatenbank durata effimera, venendo reinglobato tra i territori prussiani con la Restaurazione, prima sottoforma di Polonia riguadagnò terreno, occupando parte dell’Ucraina “Regno del Congresso” (uno stato vassallo della Russia) e della Lituania. Il nuovo confine venne fissato su questi e poi pienamente riassorbito dalla Russia nel 1860. territori, ovvero 250 km più a est della linea di compromesso L’opportunità per risorgere come nazione si presenta proposta da Lord Curzon, nel suo tentativo di mediazione al termine della prima guerra mondiale, quando portato avanti con il beneplacito della corona britannica, tutte le potenze occupanti (Impero Austroungarico, dato che l’Unione Sovietica era ormai stremata da anni di Impero Russo e Impero Germanico) sono state, in un guerra civile. modo o nell’altro, sconfitte. Il presidente statunitense Woodrow Wilson fa dell’indipendenza della Polonia uno Il paese sparì nuovamente dalla cartina geografica nel dei suoi 13 punti, e al termine del conflitto il regno vassallo 1939, quando Unione Sovietica e Germania Nazista de facto creato nel 1916 dagli imperatori di Austria e Germania si spartirono il paese. La rapidità e la forza degli attacchi diviene nuovamente uno stato indipendente sotto la guida mise in evidenza il fallimento della modernizzazione di Jozef Pilsudski. dell’esercito e, nonostante una strenua resistenza, Varsavia cadde in poco tempo. La Polonia fu tra i paesi che Tra le motivazioni che indussero Wilson a premere così pagarono il conto più salato durante il secondo conflitto tanto per l’indipendenza della Polonia, oltre al suo focus mondiale: si ebbero circa 6 milioni di morti, metà dei quali sull’autodeterminazione dei popoli, vi era anche la volontà erano cittadini di origine ebraica. Al termine del conflitto di creare uno stato cuscinetto tra Germania e Russia, in il paese entrò nell’orbita sovietica e vi restò sino al termine modo da evitare attriti tra le due potenze. Ciò con cui della guerra fredda, con il movimento di protesta originato Wilson (fine accademico ma poco pragmatico) non dal sindacato di ispirazione cattolica Solidarnosc e guidato aveva fatto i conti era il tradizionale senso di ostilità dal leader Lech Walesa. Nel 1981 il generale Jaruzelski dei polacchi su tutto ciò che provenisse da est, intraprese un colpo di stato, volto a fermare l’invasione ostilità combinata con l’instabilità della Russia, in delle truppe corazzate sovietiche che erano sul confine piena guerra civile dopo la fine dell’Impero zarista e e che erano state inviate da Mosca per ristabilire l’ordine la rivoluzione d’ottobre. I polacchi attaccarono l’esercito di fronte alla scarsa disciplina di Varsavia nell’aderenza alla russo presso Zitomir ma subirono la controffensiva dottrina comunista. sovietica, che spostò il conflitto alle porte di Varsavia. Con il “miracolo della Vistola” i russi vennero fermati e la Con la trasformazione in un paese democratico, la Polonia 9 avvia un robusto programma di riammodernamento anni dopo per differenze di vedute con Kaczynski. dell’economia, che la porterà ad essere una delle economie maggiormente avanzate dell’ex blocco sovietico, mentre Al momento, al governo, c’è nuovamente Diritto e Varsavia entrava nell’Alleanza Atlantica nel 1999, Giustizia, dopo la parentesi di Piattaforma civica di Tusk, marcando così una chiara scelta di campo anche a livello che si è contraddistinta per una certa attenzione alle geopolitico. Nel 2000 il governo tornò in mano a un tematiche europee e al rilancio della Polonia come hub partito di sinistra con la vittoria di Kwasniewski. Nel 2010 tecnologico, dati gli investimenti per attrarre startup in il presidente Kaczynski muore in un incidente aereo fieri e aziende tecnologiche. Con il ritorno del governo mentre si recava alla commemorazione del massacro conservatore meno moderato, la Polonia ha intrapreso una di Katyn a bordo di un Tupolev. Il fatto di cronaca politica più critica nei confronti di Bruxelles (ad esempio scuote il paese, mentre una parte dell’opinione pubblica sulla firma di determinate dichiarazioni, come quella sia nazionale che internazionale attribuisce l’accaduto sul futuro dell’Unione firmata durante i festeggiamenti all’operato russo, dato l’atteggiamento ostile del governo per i 60 anni della firma dei trattati di Roma, sulla quale Kaczynski verso il Cremlino. Varsavia ha tentennato sino al giorno precedente). Nonostante l’atteggiamento critico, tuttavia, la L’ingresso della Polonia nell’Unione Europea segna Polonia è strettamente legata all’Europa, specie per un’altra scelta di campo che allontana Varsavia da salvare sé stessa da eventuali mire russe di influenza Mosca. Le trattative con Bruxelles dominano la scena sull’Europa Orientale. politica nazionale nella prima metà degli anni 2000, e l’ingresso avviene il 1° gennaio 2004. Contestualmente Il gruppo di Visegrad, formato da Slovacchia, Ungheria, avvenne un progressivo calo della popolarità del governo Polonia e Cechia, si è opposto a diverse questioni Kwasniewski a causa di una serie di scandali riguardanti concernenti l’immigrazione e la gestione comune della la corruzione e i rapporti con il mondo criminale. Nel stessa da parte dell’Unione Europea. Ma Varsavia rimane 2005 le elezioni premiano Kaczynski, che sconfigge Tusk strettamente legata a Bruxelles, e la prospettiva di (entrambi a destra, dato che la sinistra è stata pressoché un’uscita dall’Unione è remota oggi più che mai, travolta dagli scandali). Dato il tenore della campagna dato che questo sarebbe il governo più antieuropeo elettorale, la creazione di una coalizione tra Diritto e immaginabile nel panorama politico polacco. Per Giustizia e Piattaforma Civica (rispettivamente partito un ritorno ad una fase attiva della politica polacca nelle vincente e perdente) si rivela praticamente impossibile, questioni europee, tuttavia, è sempre più necessario il e il primo partito è costretto alla coalizione con forze riavvicinamento della classe dirigente polacca alle istanze parlamentari minoritarie. Il nuovo della popolazione, motivazione ultima della sconfitta alle primo ministro è elezioni del 2015. La Polonia si trasforma, insomma, in un Marcinkiewicz, il vero e proprio paradigma, da cui l’intera Europa dovrebbe quale lascerà due trarre insegnamento.

Raduno a Varsavia del sindacato di ispirazione cattolica Solidarnosc. Photo Credits © PAP/Jerzy Kolnik

10 Claudia Delicato Photo Credits © Gwentini

A Cuba c’è sempre meno gelato

Prosegue da pagina 4. Paese dove, sui cancelli delle industrie agricole, vengono realizzati sofisticati ponti intellettuali con slogan del tipo: Fila che, fuori ogni Coppelia, può durare ore. Non tanto «Cibiamo la Rivoluzione». Paese dove la televisione ha per la qualità del prodotto – il latte utilizzato è in polvere quattro canali, di cui uno è sempre in bianco e nero e come lo sono gli ingredienti – quanto per la magia del data filmati fine anni Cinquanta. In un paese comunista, posto. Se si paga in moneda nacional, infatti, si può accedere insomma, chiedere se uno è comunista è un atto sociale ad una struttura a forma di UFO su più piani, dotata di niente affatto insolito. grandi vetrate che affacciano sul delizioso giardinetto interno, da dove si possono osservare con pietà i turisti Dal camionista in pensione alla giovane diciannovenne che hanno pagato in pesos internazionali CUC, i quali laureanda in radio ingegneria, la stragrande maggioranza vengono relegati al chioschetto di seconda categoria dei cubani si autodefinisce comunista. E sarà il continuo vicino alla strada. Pagando in pesos nazionali, il prezzo bombardamento visivo sopracitato, ma tale convinzione di Coppelia è altamente competitivo anche per i cubani: può trovare fondamenta in quei meriti del regime che una barchetta da cinque palle di gelato e topping viene 10 qualsiasi rappresentante di ideologie politiche non CUP, cioè attorno ai 30 centesimi di euro. Ma chiariamo potrebbe non ammettere. Il tasso di alfabetizzazione, ad meglio i concetti di CUC e CUP: a Cuba girano due valute, esempio, che grazie alla dittatura ammonta a circa il 99,8%, cioè il peso cubano CUP, anche conosciuto come Moneda e fa di Cuba il primo paese al mondo in tale ambito. O i Nacional o MN, che viene usato principalmente dai cubani, dottori, e il sistema medico in generale, poiché non solo e il peso cubano convertibile o internazionale, detto l’assistenza medica è pubblica e garantita a tutti, ma tale CUC, che viene usato da turisti, o per prodotti importati, settore è molto legato a ricerca e sviluppo. Non a caso, i alberghi e benzina – gli ultimi di dominio prevalentemente cubani vivono mediamente 78 anni, cifra molto alta per un turistico, comunque. paese di tale regione geografica – basti pensare allo stacco dei 30 anni di più che portano con i molto prossimi vicini Fare la fila per pagare in CUP, a Coppelia, comporta di casa Haitiani. non solo la lunga attesa, ma anche altre piacevoli istanze, come quella di essere avvicinati da vecchietti che aprono Cifre da fare invidia anche ai più sviluppati paesi nord la conversazione con uno straniero chiedendo: «Lei è americani ed europei: tutto questo, però, in un contesto comunista?». Ci può venire da sorridere al pensiero, ma di stonante scarsità. Penne biro aggiustate con lo scotch, è in fondo una domanda del tutto lecita in un paese dove come fanno notare le padrone delle casas particulares facce e rispettive citazioni del Che, di Fidel e di Camilo, che ricordano: «A Cuba non si butta niente». Scaffali di o del meno sanguinolento ma non meno venerato Jose supermercati riservati ai turisti, perché troppo costosi per Marti, compaiono su tutti i cartelloni autostradali al posto i cubani, che offrono solo ceci secchi e olio per friggere, dei bralette di Intimissimi o delle insegne per il McDrive. come se avessero la coraggiosa pretesa di poterli vendere

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per davvero a chi risiede in una stanza d’albergo – albergo gelato serviti giornalmente a circa 35.000 clienti a mandare che, tra l’altro, risulta spesso all inclusive. Tutto indica una in tilt quei macchinari URSS – sì, avete capito bene, URSS situazione cubana di scarsità di beni, più che di moneta: e non russi, perché risalenti all’Unione Sovietica degli se una penna si rompe, è probabile che il tabacchino – anni Settanta. Macchinari, cioè, per i quali trovare pezzi di l’unico nel circondario – non ne abbia un’altra se non ricambio o persone che si ricordino come aggiustarli può dopo settimane. Si vendono ceci secchi e olio per friggere risultare non del tutto semplice. ai turisti perché è tutto ciò che arriva dalle importazioni. Situazioni, queste, che non vengono dettate solo dalla Ed è questo ciò di cui soffre un paese rimasto praticamente mentalità di un regime comunista, poiché, anche per i solo, parlando di direzione politica, in tale parte locali, questa scarsità appare distopica e controproducente. dell’emisfero e oltre. Specialmente dagli anni Novanta in poi, poiché l’Unione Sovietica garantiva una grande Del comunismo cubano tanto se ne parla e tanto lo affinità culturale da un lato, ma un ancor più grande si idolatra, ma – tralasciando gli adolescenti in kefiah supporto economico dall’altro, attraverso, ad esempio, e dilatatore in legno – pochi lo supportano davvero, il Comecon. Al crollo del comunismo sovietico, Cuba è soprattutto tra quelli che contano, e i fan degli Ska-P non entrata nel famoso periodo especial, dove gravi mancanze se la prendano. Basti pensare al comportamento degli altri di petrolio e beni di prima necessità hanno messo a dura paesi. Di recente abbiamo assistito alla ritirata venezuelana prova l’appoggio cubano verso il regime. Ma la crisi di rifornimento petrolifero verso l’isola di Castro, e economica cubana attuale non è solo un lascito degli anni poco tempo fa il giornale cubano Bohemia riportava Novanta: ha infatti radici più recenti, e il paese manifesta il ribasso produttivo della sopracitata Coppelia causa la sua incapacità di porvi rimedio attraverso gli scaffali malfunzionamento dei macchinari utilizzati dall’azienda. di supermercati e farmacie semivuoti, alle panetterie che E sarà la mole di lavoro, saranno i 16.100 e più litri di offrono una sola tipologia di pane, a quella scarsità di cui

12 Photo Credits © Trading Economics

si è parlato poco prima, capace di mettere in rischio anche esteri come petrolio e cibo. A incrementare l’importazione Coppelia, una delle aziende cubane più storicamente ed di cibo ha contribuito l’intenso periodo di uragani di economicamente rilevanti dell’isola. tale anno, il quale ha danneggiato l’isola e i suoi raccolti per un ammontare di 10 miliardi di dollari statunitensi. Nel 2008, Cuba ha visto la crescita del GDP, il quale era Infine, l’efficiente servizio medico di esportazione ha in costante aumento con un picco estremamente positivo subito un ribasso, specialmente in Venezuela, paese (12,1%) del 2006, abbassarsi fino a un meno promettente economicamente stretto a Cuba da un patto bilaterale 1,4% nel 2009. Questa diminuzione di crescita è stata del 2004. Cuba è stata vittima della legge dei rendimenti causata da un’imponente crisi del settore bancario: ciò decrescenti: i profitti dovuti ai servizi medici o ai dottori porta aspre implicazioni per l’economia reale in termini attivi in Venezuela non tornano sempre a Cuba, e, quando d’investimento diretto estero e commercio internazionale. lo fanno, è sempre in misura molto minore rispetto al È purtroppo difficile poter fare un’analisi della situazione profitto originale. Continuare a fornire il Venezuela della dettagliata, data la scarsità di dati che il governo cubano medicina cubana, inoltre, danneggia la qualità e presenza mette a disposizione. Ma possiamo dire che la crisi bancaria del servizio medico nell’isola comunista. Infine, ad cubana è principalmente dovuta ad una crisi di liquidità aggravare questo scenario, arriva l’incapacità del regime – esacerbatasi nel 2009, dovuta anche alla presenza della fin dal 2003 – di eseguire performance soddisfacenti nelle doppia valuta, che ha generato una crisi di convertibilità: industrie agricole e manifatturiere, incapacità forse dovuta le istituzioni depositarie cubane hanno emesso una alla ri-centralizzazione dei settori iniziata nel 2003. spropositata quantità di CUC non protetto, mettendo in difficoltà le banche per i pagamenti verso l’estero. Chi ha Per far fronte a questa crisi bancaria, il paese ha istituito visitato Cuba può aver pensato che la presenza di CUC una serie di cambi istituzionali e strutturali, e – come in e CUP potesse agevolare l’economia interna, in quanto altri casi a noi familiari – ha imposto misure di austerity, i prezzi in moneta internazionale si sarebbero potuti tra cui l’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni permettere di essere nettamente maggiori rispetto a quelli per uomini e 60 per le donne. Si era anche pensato in moneta nazionale. Ma in realtà i CUC – valuta nata tra all’eliminazione della cartilla de racionamento (tessera di l’altro nel 1994, per far fronte alle rivolte popolari contro razionamento): fortunatamente, tale beneficio è riuscito il periodo especial – viaggia quasi separatamente dal CUP, a sopravvivere e compiere mezzo secolo nel 2013. Data indebolendo così l’economia interna. la scarsità di dati pubblici e la lentezza nel campo delle riforme dovute alle mentalità politica e culturale dell’isola, La crisi bancaria è stata inoltre causata da una crisi della è difficile poter verificare l’efficacia di tale riforme oggi. bilancia dei pagamenti (cioè del registro delle transazioni E l’avvicinamento con gli Stati Uniti, o l’apertura verso del paese con il resto del mondo), riflettendo certamente la privatizzazione, danno un forte segnale sull’incapacità la situazione di crisi economica mondiale ma riportando del regime di riempirli, quegli scaffali vuoti. Staremo a anche tre variabili endogene. La prima risiede nel vedere, ad esempio, se l’amata Coppelia arriverà a morire deterioramento dei termini di commercio: il paese è uno rispettando i suoi ideali: convinta, anzi illusa, di poter dei primi al mondo in produzione di nichel, i cui prezzi vivere, come i suoi macchinari degli anni Settanta, para sono stati abbassati dalla crisi del 2008, stesso periodo in siempre. cui il paese ha dovuto aumentare l’acquisto di altri beni 13 Iacopo Longarini Photo Credits © The Studio Exec

Bomba atomica: come e perché funziona

La scorsa settimana abbiamo discusso di quanto sia inferiori al millesimo di secondo. La fissione produce importante mantenere un reattore a fissione nucleare inoltre degli isotopi radioattivi: neutroni e fotoni. nello stato di criticità, facendo in modo che la “velocità” della reazione rimanga sempre costante. È interessante I fotoni sono i primi ad essere percepiti all’esterno, in analizzare in dettaglio ciò che avviene nel caso in cui quanto si propagano alla velocità della luce (300.000 Km/s): questa condizione non venga rispettata, eventualità essi provocano un flash di altissima intensità che trasporta da tenere in gran considerazione se si vuole garantire il energia sufficiente a incendiare l’ambiente circostante. Il corretto funzionamento di una bomba atomica. Con materiale che circonda il centro dell’esplosione (in generale questo termine si identificano infatti gli ordigni che aria) subisce una velocissima variazione di temperatura, basano il proprio funzionamento sulla fissione nucleare, sufficiente ad incendiarlo e produrre una violenta onda celebri anche per il loro utilizzo al culmine della seconda d’urto. La maggior parte del danno prodotto da una guerra mondiale. bomba atomica è proprio dovuto all’onda d’urto, la quale si espande circa alla velocità del suono ed è in grado di Quando si ha a disposizione del materiale fissile è provocare ingenti danni a edifici (e persone) per un raggio importante mantenerlo al di sotto della massa critica, in di diversi chilometri. modo da evitare l’avvio spontaneo di una reazione di fissione. Di conseguenza, se sono presenti più masse di L’onda d’urto si lascia alle spalle una palla di fuoco che materiale fissile, ciascuna nello stato subcritico, queste si espande in forma sferica, a causa dell’assenza di non devono essere assolutamente messe a contatto, condizioni esterne durante i primi istanti dell’esplosione. perché assieme potrebbero permettere alla reazione di La forza di gravità fa sì che l’aria più calda (meno densa, autosostenersi. È degno di citazione il demon core, una più leggera) tenda a salire e quella fredda a scendere, e ciò massa di plutonio utilizzata per fini di ricerca a Los Alamos rompe la simmetria sferica dell’esplosione, provocando negli anni ’40, responsabile (a causa di scarse precauzioni un’espansione verso l’alto della palla di fuoco mentre durante la manipolazione) di ben due incidenti di questo l’innescarsi di moti convettivi nella nube di gas produce la tipo. tipica forma a fungo.

Nel caso di una bomba atomica, il materiale fissile è I neutroni ad alta energia prodotti dalla reazione diviso in due o più masse (separate fino a quando si possono interagire con l’ambiente circostante e indurre la trovano nello stato subcritico) che vengono fatte collidere formazione di isotopi radioattivi, già in gran parte prodotti un istante prima dell’esplosione. Una volta raggiunta dalla reazione di fissione. Tali isotopi vengono dispersi la supercriticità, un emettitore di neutroni fa da innesco dall’esplosione in piccole particelle, dalle dimensioni per la reazione, che a questo punto procede a una velocità comparabili a quelle del pulviscolo atmosferico, che tale da produrre una quantità immensa di energia in tempi si mescolano nell’aria provocando una nube radioattiva

14 Il danno prodotto dalla bomba atomica su Nagasaki, in un’illustrazione dell’epoca. Photo Credits © Leo Keukens

che può contaminare a lungo termine l’atmosfera. Questo fenomeno è noto con il nome di fallout nucleare. È evidente come le probabilità di sopravvivere dopo aver assistito a un evento del genere siano assai scarse. Assumendo di trovarsi in un’area non raggiunta dall’onda d’urto, il calore generato dal flash provocherebbe delle ustioni molto gravi sul nostro corpo e la dose di radiazioni assorbite potrebbe essere fatale per il nostro organismo.

La potenza distruttiva di una bomba atomica è espressa in analogia al potere distruttivo del tritolo (TNT). Ad esempio, la bomba esplosa a Hiroshima aveva una potenza pari a 16 kTons, cioè 16.000 tonnellate di TNT. La successiva invenzione e sperimentazione delle bombe termonucleari (bombe H), basate su un altro processo fisico detto fusione nucleare, ha portato la potenza degli ordigni all’ordine delle centinaia di milioni di tonnellate di TNT. La potenza distruttiva degli ordigni atomici, aumentata enormemente a cavallo degli anni ‘50, è stata tale da renderli relativamente inutilizzabili in guerra. Durante la guerra fredda, l’arsenale nucleare delle due superpotenze era tale da poter estinguere la razza umana e ciò ha imposto di cambiare le regole del gioco. In conclusione, non era lontana dal vero la celebre frase venuta in mente al fisico Robert Oppenheimer a seguito del primo test nucleare: «Now I have become Death, the destroyer of worlds».

15 Luigi Buono Photo Credits © Tainted Emotions Photo Credits © Tainted

Do It Yourself: la produzione musicale dalla cameretta al palco

Li chiamano bedroom musicians e sono la silenziosa innumerevoli profili Myspace, vere e proprie fake band da svolta musicale degli anni Duemila: multistrumentisti utilizzare per condividere i propri lavoretti casalinghi. Uno e appassionati di ogni genere ed estrazione sociale che, dei profili, , riscuote tanto successo sfruttando la potenza del mezzo Internet e la possibilità da essere invitato ad aprire per i Real Estate a New di ottenere facilmente ed economicamente nozioni York. Inizia così, quasi per caso, la carriera da musicista ed hardware adeguati alla produzione, compongono e di Baldi, che decide definitivamente di dedicarcisi, distribuiscono da casa piccole composizioni, pezzi, o abbandonando gli studi. persino interi . Non occorre rinchiudersi in una baita circondata dalle nevi, come Bon Iver per il suo Il primo EP (ossia Turning On, raccolta dei singoli Lo-Fi primo For Emma, Forever Ago, o costruirsi uno studio di registrati ai tempi di Myspace) e il primo album omonimo lusso in garage come Dave Grohl dei Foo Fighters: spesso riscuotono un modesto successo, ma è con Attack On e volentieri bastano un computer, qualche microfono Memory (2012) che si definisce per la prima volta il e una buona dose di inventiva. E, col giusto spirito sound dei Cloud Nothings, ormai una apprezzata band di adattamento, vi è anche la possibilità di uscire vera e propria, seppur fortemente dipendente dal timido fuori dalla cameretta e di giungere a calcare grandi carisma di Dylan, depresso adolescente in cerca di riscatto. palchi, cosa accaduta a Cloud Nothings, Public Service Registrato in presa diretta, con al mixer il leggendario Broadcasting, King Krule e Steve Lacy, i protagonisti di Steve Albini (tra i principali fautori della transizione da questo articolo. hardcore ad industrial e noise rock, con i suoi Shellac, strenuo difensore dei supporti analogici e produttore di Cloud Nothings oltre 1.500 album tra cui In Utero dei Nirvana), è una bomba dal sound granitico e lisergico, con Cloud Nothings e Dylan Baldi. Due entità indissolubili il basso cupo e ridondante e le chitarre che da delicati per uno degli act indie più apprezzati del decennio. arpeggi sfociano in strumming assordanti, il tutto condito La storia comincia nel 2009 con Dylan che, nei weekend da testi negativi e pessimistici. Capolavoro assoluto è di pausa tra una settimana di studio e l’altra, ritorna nella Wasted Days, una cavalcata che in nove minuti condensa casa di famiglia in Ohio e registra un pezzo dopo l’altro una inaudita rabbia punk, ritornelli cantabili, anthem urlati nel seminterrato, utilizzando solo Garageband, il più e crescendo imprevedibili. Non stiamo parlando tuttavia basilare ed economico tra i programmi di produzione di sonorità propriamente hardcore: emerge sin da subito musicale forniti da Apple. Nessuna reale velleità muove l’attitudine pop del songwriting di Dylan Baldi, la il giovane Dylan, al tempo matricola universitaria a capacità innata di produrre canzoni che risultano naturali Cleveland; solo tanta voglia di soddisfarsi, di «vedere se ed immediate sia sparate da un potente impianto da palco, sono capace di scrivere una canzone migliore dell’ultima che suonate con una chitarra acustica davanti a un falò. che ho composto». Voglia che si esprime nella creazione di

16 I Cloud Nothings. Photo Credits © Indie Zone

Here And Nowhere Else (2014) porta avanti la stessa linea, Public Service Broadcasting ma, complice la riduzione da quartetto a trio, la struttura dei pezzi si fa più essenziale e diretta, cresce la cantabilità Dedicarsi alla musica strumentale è sicuramente e la voglia di cantare di Dylan, decisamente più a suo agio il modo più semplice ed efficace per approcciarsi e consapevole delle proprie possibilità, ancora depresso all’autoproduzione casalinga: lo dimostra l’infinito ma più tranquillo, che va a confezionare otto pezzi numero di musicisti che si dedicano alle più svariate power pop, nervosi, ma tremendamente orecchiabili, declinazioni della musica ambient/drone/elettronica. emozionanti, dalla splendida resa, sia live che in studio, Il contro di tale sovraccarico di artisti e mestieranti è come dimostrato da I’m Not Part Of Me, singolo trainante che bisogna trovare un’idea davvero interessante dell’album. Il ritorno a Cleveland, stavolta in quattro, un per uscire dalla sindrome dell’accavallarsi di loop ritrovato ottimismo e la voglia di scrivere canzoni con e soundscapes senza significato. Ed è proprio l’idea una maggiore pulizia, che siano adatte ad essere ascoltate che ha avuto l’inglesissimo (nome d’arte) J. Willgoose, durante un giro in auto, caratterizzano invece le sessioni di Esq. ad aver dato origine e linfa creativa ai Public Service registrazione di Life Without Sound (2017): dal pianoforte Broadcasting. Willgoose – giacca a quadri, panciotto, che apre l’album nella splendida Up To The Surface, alla occhiali e capelli rossi – sostiene di aver avuto la geniale voglia di apprezzare le piccole cose della vita nel singolo idea di sfruttare brandelli di programmi educativi e Modern Act o in Things Are Right With You, in una fortunata documenti storici per le proprie canzoni proprio grazie commistione tra elementi college rock e le influenze dure alla sua condizione di bedroom producer, semplicemente già presenti, emerge il ritratto di un uomo che sente il ascoltando la radio e testando l’idea nel suo studio, bisogno di canalizzare la propria rabbia ed energia adattato in un garage, consistente in un Mac più pochi giovanile in una vita produttiva e attiva. La percezione altri strumenti, oltre a una vecchissima versione della è che Dylan, coi suoi Cloud Nothings, abbia superato workstation Cubase – migliorata, quest’ultima, da sette definitivamente il grigiore che ha accompagnato finora anni fa ad oggi, e ottimizzata grazie alla collaborazione le copertine degli album della band, per abbandonarsi con gli archivisti del British Film Institute. all’azzurro mare di Life Without Sound. Si può considerare Attack On Memory come la vera cesura tra l’indie della Il risultato, ottenuto prima da solista a chitarre, synth e prima decade degli anni Duemila e il rock che verrà. Dalle sampler, poi accompagnato dal batterista Wrigglesworth, ansie della cameretta, alla vita vissuta. è accattivante: le sonorità tipiche del post rock à la Mogwai ed elementi tipicamente kraut e synthpop si incastrano a sample ritagliati dai vari documentari del servizio pubblico britannico, che vanno a costituire la “linea 17 I Public Service Broadcasting. Photo Credits © Jaymag

vocale” dei vari brani, condensando il tutto in un Other Side) o eterei e distanti (E.V.A.) è ben bilanciata da formato prettamente radiofonico, con pezzi dalla durata anthem dalla freschezza unica, come Gagarin, dedicata standard e dall’affascinante impatto. Il primo album, all’omonimo astronauta, e Go, due pezzi ballabilissimi Inform-Educate-Entertain (2013), è una raccolta di brani costruiti su gustosi botta e risposta di vari riff di chitarra immediati, evocativi e dritti al punto. C’è l’elettronica, e tastiere. Al momento i PSB sono al lavoro sul prossimo ci sono le chitarre, i testi intriganti manipolati all’estremo, album. Un nuovo singolo, Progress, è stato da poco reso vi è persino il banjo in Theme From PSB e nella suggestiva noto: un titolo adatto per un gruppo che da sempre si ROYGIBV, che racchiude in quattro minuti paesaggi è dedicato in modo quasi commovente, sicuramente eterei che ricordano i Coldplay di Viva La Vida, bluegrass spettacolare, a celebrare il futuro e le conquiste umane, e funk. L’album racchiude una gustosa miscela di ritmiche sfruttando con attenzione le bellezze e le fonti del passato. in ottavi su pad di sintetizzatori (la title track, Night Mail), Esperienza consigliatissima è quella di godere di un momenti sognanti (Everest) e veri e propri momenti di live della band, che si è esibita recentemente al Concerto trascinante riffing chitarristico Spitfire( , Signal 30). del Primo Maggio a Roma.

Il secondo album, The Race For Space (2015) è invece un King Rule concept sulla conquista statunitense e sovietica dello spazio, idea ambiziosa maturata nella mente di Willgoose Altro giro, altro inglese. Anche lui rosso di capelli, ma, grazie alla maggiore esperienza nel manipolare i frammenti quasi a contrastare la signorile apparenza di Wrigglesworth, di voci al fine di sfruttarli per raccontare una vera e propria Archy Marshall ha l’aria da teppista: un Rosso Malpelo storia, il tutto unito a un uso maggiore di sintetizzatori che d’oltremanica alto e secco, lesto di mano e ancor più danno un’aria più futuristica e spaziale ai brani. Sputnik, letale con le parole. Nato nel 1994, tra la mezza dozzina primo brano della raccolta, ne è un esempio concreto: il di moniker dietro cui produce musica, è noto soprattutto celebre «We choose to go to the moon» di Kennedy per il suo progetto King Krule. Marshall, dopo un’infanzia (1962, Rice University), spalmato su una base disco costellata di «a lot of weird shit», compresa l’insonnia che si arricchisce in ben sei minuti di crescendo. La e un rifiuto a frequentare la scuola che ha causato vari maggior presenza di brani lunghi (tra cui la splendida The problemi alla propria famiglia, ha presto trovato conforto 18 nella musica, iniziando a produrre brani nella propria parole di sconforto («well, my tongue was in love, but cameretta, dove ancora oggi, dal 2008, produce gran parte my heart was left alone», Out Getting Ribs) di «another dei propri lavori, sotto l’alter ego Zoo Kid. Bisognerà disappointing soul» (Has This Hit?). Non mancano né aspettare il 2011 per sentir parlare per la prima volta di brani che non sfigurerebbero in mano a big band jazz A( King Krule (una sorta di storpiatura del film King Creole Lizard State), né episodi spiccatamente e genuinamente con protagonista Elvis Presley), con un EP omonimo, a punk: chitarra, quattro accordi scheletrici e voce (Easy cui segue, nel 2013, Six Feet Beneath The Moon. Easy).

L’album rappresenta un incontro di due mondi tanto Il successo di King Krule è notevole, e il ragazzo riceve gli distanti quanto affascinanti: Archy è infatti un vero apprezzamenti più disparati, da Morrissey a Beyoncè, e proprio punk, che scarica illegalmente musica e vive passando per richieste di featuring con Frank Ocean rabbiosamente bevendo birra e gironzolando per le e col duo elettronico londinese dei Mount Kimbie, periferie della capitale inglese; è però un punk che con cui collabora attualmente. A questo si aggiungono divora ore ed ore di standard jazz, soul e dub, con vari altri progetti di cui è facile perdere il conto, un album una vera e propria fascinazione per le soundtrack, i vinili ambient/hip hop a proprio nome (A New Place 2 Drown, e l’arte del passato; e queste due anime si concretizzano 2015) e recentemente nuovi indizi a nome King Krule. Il perfettamente in in Six Feet Beneath The Moon: l’album tutto sempre a partire da quella cameretta nella periferia si presenta infatti come una raccolta di ballad con di Londra. accordi di settima maggiore (tipici del jazz), la chitarra pulita affogata in un riverbero abissale, pochi scheletrici Steve Lacy beat di drum machine a contornare il tutto, veri e propri soundscapes. Se finora abbiamo descritto progetti dalla genesi tutto sommato normale, è arrivato il momento di una di E infine, sopra queste basi malinconiche e terse, la quelle storie nella quale il confine tra genio e follia voce di Marshall: timbro basso e profondo, attitudine è decisamente labile: stiamo parlando di Steve Lacy, dark, un pesantissimo accento da borough londinese classe 1998, chitarrista e producer americano, definito che sputa in scioltezza una parola dopo l’altra come da Consequences Of Sound «Un Mac DeMarco che se la un incazzatissimo Pete Doherty in crisi d’astinenza, spassa con i brani della Motown Records». Seppur

King Rule. Photo Credits © The Fader

19 Steve Lacy. Photo Credits © The Fader

giovanissimo, Lacy ha già un curriculum di tutto completamente prodotto tramite iPhone e, ancora rispetto. Membro (grazie all’amicizia del tastierista Jameel una volta, Garageband. Null’altro. Bruner, fratello del ben più noto Thundercat) del gruppo hip-hop/soul The Internet a partire dal terzo album, Pur avendo la possibilità di accedere ad attrezzature da Ego Death (2015), è anche co-produttore di tale album. sogno, il poter concepire e gestire tutti i suoi lavori Il lavoro, smorzate le velleità marcatamente hip-hop in nel palmo della mano rappresenta per Lacy un lusso favore di sonorità ricercate e vicine all’R’n’B più moderno, irrinunciabile: produrre un semplice beat picchiettando grazie anche al contributo dell’allora diciassettenne Lacy, con le dita sulle batterie virtuali, poi collegare la chitarra ottiene grande successo, sia di pubblico che di critica, e per finire cantare, pop filter alla mano, direttamente nel inclusa una nomination ai Grammy nella categoria microfono dell’iPhone. Strano, ma vero. E anche efficace, Best Urban Contemporary Album. Fin qui tutto dato che, coi giusti accorgimenti, il risultato in Steve Lacy’s piuttosto nella norma: una produzione patinata in qualche Demo è tutt’altro che insoddisfacente, e soprattutto caldo studio della California, un ragazzo prodigio come dato che nello stesso modo Lacy ha prodotto la base tanti, dopotutto Mamma America ci ha abituato da anni a per PRIDE – brano contenuto nell’ultimo album di storie simili. Lacy, invece, continua a far parlare di sé, e lo un gigante quale Kendrick Lamar – DAMN (uscito il fa nel più folle dei modi. 14 aprile 2017), uno dei più riusciti dell’intera raccolta, una ballad rap su vizio e conseguenze, dal piacevole incedere È del 24 febbraio 2017 l’uscita di Steve Lacy’s psichedelico. Non male, per un ragazzo uscito dal liceo Demo, 13 minuti di idee, alcune complete, altre più solamente sei mesi fa. abbozzate, che si concretizzano in una gustosa miscela di funk e soul moderno, eppure dal sapore nostalgico, interamente suonate e confezionate dal giovane musicista. Nonostante sia per l’appunto un demo (non un EP, specifica l’autore, a giustificarne gli intenti perfezionistici), si percepisce già chiaramente la stoffa e la voglia di crescita di Lacy: dal giro di basso dell’opening Looks, alla morbida linea vocale di Ryd, ai beats acidi di Haterlovin fino alla costruzione pop di Dark Red, ogni pezzo del lavoro è perfettamente centrato, calibrato e dannatamente orecchiabile. La nota geniale e assurda arriva dal fatto che l’intero demo sia stato quasi 20 Stefano Urso @ursostef Photo Credits © Facebook

theWise incontra: Alessandro Santini. Mens strana in strano regista

Alessandro Santini si definisce una persona “strana” c’è stato soprattutto un film che mi ha fatto dire: «Voglio che ha idee “strane”. Ha la passione per la scrittura, ma fare cinema». Avevo quattordici anni. Il film eraBegotten di non per quella classica da carta e penna. È una scrittura E. Elias Merhige». visiva che riesce a catturare emozioni e stati d’animo, ossia aspetti che difficilmente si riesce a trasmettere ad Perché proprio quel film? Cos’aveva quel film che altri. Il suo talento risiede nel saper tradurre in immagini altri non hanno? esperienze puramente intime e mostrarle come sono: «Era il primo film strano. Mi aveva lasciato una sensazione naturali. theWise l’ha incontrato per farsi raccontare la sua di sbagliato, come se non avessi dovuto guardarlo. Ero passione per il cinema e il suo lavoro. Due elementi che stato sempre abituato ai film pomeridiani o alle sit-com. lo accompagneranno nella sua scalata verso la rassegna A quattordici anni, quando scopri internet per la prima cinematografica per eccellenza: Cannes». volta o comunque sei libero di navigarci (e quindi lo scopri davvero), puoi incappare in cose molto particolare, Ciao Alessandro, parlaci un pochino di te. soprattutto se sei un bambino “strano” come lo ero io. «Sono nato il 26 agosto del 1994. Mio padre è un Di quel film mi ricordo soprattutto l’assenza di dialoghi: commercialista e mia madre lavora nel suo studio. Come c’erano solo suoni ambientali. Il che rendeva tutto molto genitori penso siano stati molto apprensivi. Fin da quando surreale ma anche molto spaventoso». io ero piccolo, mi tenevano molto per mano quando dovevo fare delle scelte, come ad esempio la scuola (mio In che senso sei stato un bambino strano? Ti padre mi costrinse a fare il liceo scientifico nonostante io definiresti ancora così? volessi fare il classico). Inutile dire che voleva anche che «Sicuramente non sono il tipo di ragazzo che potresti studiassi Economia all’università. Non fraintendermi, amo incontrare al supermercato indeciso su quale marca di molto i miei genitori, e nonostante tutto loro sono ancora latte comprare. A volte la mia mente mi spaventa. Sono lì che mi supportano e sopportano di ogni scelta “stramba” stato in psicoterapia per diversi anni, ti basti questo». che faccio. L’unico modo che avevo per evadere da questa situazione abbastanza opprimente, dai brutti voti a scuola, È dal tuo essere “strano” che è nato il tuo progetto? era guardare tonnellate di film». «Il mio progetto è nato dalla voglia di liberarmi da molte cose che avevo dentro. Scrivere è davvero il miglior E come sei arrivato a studiarli, i film? antidepressivo che esista. Tu mi dirai: perché non scrivere «A livello personale, da quanto mi ricordo, ho sempre e basta, allora? Perché i film arrivano a toccare molti più guardato i film – ma anche l’arte in generale – con occhi sensi di quanto un libro possa mai fare (soprattutto alle “critici”. Essendo la mia valvola di sfogo personale cercavo persone con scarsa immaginazione). Vedere le proprie di coglierne ogni singolo elemento. A livello accademico paure in uno schermo, più o meno grande che sia, è molto

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più impattante e terapeutico che leggerle». È una trama piuttosto impegnativa: non solo a livello di intreccio, ma anche di topic. E dà la possibilità di indossare i tuoi occhi a chi «L’idea mi è venuta parlando con il mio migliore amico guarda la tua opera. e con (forse) troppe birre in corpo. Lui, scherzando, mi «Esattamente». chiedeva cosa avrei voluto di suo se mai fosse dovuto morire prima di me, e se sarei stato disposto a spargere Quindi hai deciso di dar vita al tuo, di film. C’è le sue ceneri in un determinato luogo. Mi ha colpito stato un evento particolare che ha fatto accendere la subito. Ovviamente poi ho romanzato il tutto, inserendoci lampadina sulla testa? elementi che mi attirano sempre nei film che guardo». «Diciamo che sentivo di star sprecando il mio tempo non concludendo nulla di materiale e concreto. Avevo già Come sta andando? fatto un cortometraggio per l’esame finale dell’Accademia «Sta andando bene. Sono riuscito a mettermi in contatto del Cinema (Bologna) ma non mi aveva soddisfatto per con un personaggio abbastanza conosciuto nell’ambito niente. Avevo dei limiti di tempo e di scrittura. Però mi era registico, il quale mi ha chiesto di inviargli il soggetto ma piaciuto tantissimo stare sul set. Volevo provare la stessa ancora non ha risposto. Paranoie a parte, dovrei iniziare le emozione, ma questa volta con qualcosa di mio». riprese a luglio. I costi comunque sono quello che sono. Ho la fortuna dei miei a sostenermi, ma per essere più Ora che hai più spazio per esprimerti, cos’hai creato? indipendente ho aperto una campagna Indiegogo per «Il mio corto parla di tre microstorie – amore fraterno, pagare diverse cose, tra le quali le attrezzature e gli attori. amicizia e abbandono – legate da una macrostoria Il mio sogno bagnato è quello di inviare il mio corto a riguardante la morte. Due amici si incontrano, dopo tanti Cannes». anni, chiamati per spargere le ceneri del loro migliore amico morto. Questo era stato il suo ultimo desiderio. I Ora una domanda un po’ strana. Di idee se ne vedono due amici, all’inizio restii per motivi differenti, faranno e se ne sentono tante: che cos’ha la tua idea che altre di tutto per accontentare l’ultimo desiderio del deceduto. idee non hanno? Uno dei due amici è impegnato con la sorella dell’amico «Niente, sinceramente. Dipende tutto dalla messa in morto, la quale ha avuto il primo stimolo sessuale proprio scena». grazie al fratello. Forse, alla fine, la vita farà riallontanare i due amici, o forse no». In che senso? «Sono dell’opinione che, ormai, al pubblico non interessi 22 Photo Credits © Facebook

più molto la trama. Prendi i Fast & Furious: siamo arrivati cessa di ballare, guarda il Walkman ormai scarico e, a otto capitoli. L’importante è saper riempire l’occhio del con un’espressione infastidita, lo lancia sul letto. La pubblico, che sia di esplosioni o di qualsiasi altra cosa ragazzina esce dalla sua stanza e si dirige in cucina, non importa. C’è un film molto interessante, che deve dove apre il frigo e si disseta con un grande sorso ancora uscire in Italia: si chiama A Ghost Story. La trama di acqua fresca. Alcune gocce d’acqua cadono dalla è semplicissima. Ma il marito morto torna sotto forma di bottiglia e bagnano appena il suo vestitino estivo a fantasma stereotipato, con un lenzuolo addosso. Messa in righe. D. si dirige con passo sicuro ed allegro verso la scena particolare». camera del fratello, urlandogli se potrebbe prestargli delle batterie per il Walkman. Non ricevendo alcuna Qual è allora il tuo valore aggiunto? La tua firma? risposta, ma non aspettandola neanche, D. apre la «Il finale, che non riveleròride, [ N.d.R.]. In complesso porta della stanza di A., dove vede il fratello intento a anche tutto il corto, molto nichilista». masturbarsi. D. intravede il pene del fratello che viene mosso su e giù dalla mano del ragazzo. A., accortosi Se non vuoi rivelarci la fine, però, dacci un piccolo dell’intrusione, si tira su velocemente i pantaloni, assaggio della prima scena che girerai a luglio. afferra un cuscino e lo tira addosso alla sorellina, poi chiude la porta spingendola fuori. D. rimane immobile «È il crepuscolo, la luce ormai incerta del sole penetra nel corridoio per alcuni secondi, dopo di che si gira e dalle finestre semi aperte di un piccolo appartamento va in bagno. La ragazzina sale sul gabinetto e, tiratasi dove D. sta ballando a ritmo di musica pop nella su il vestitino, inizia ad osservarsi allo specchio. Dopo sua cameretta. D. stringe a sé il suo Walkman e il alcuni momenti di indecisione, D. fa scivolare la sua filo delle cuffie, troppo lungo per una ragazzina di mano verso il basso, al di sotto dell’ombelico. D., undici o dodici anni, si avvolge intorno a lei mentre ormai trentenne nel presente, giace ad occhi aperti su la ragazzina si muove in maniera infantile e scatenata. di un letto accanto ad un ragazzo dormiente». Nella stanza accanto A., suo fratello di diciassette o diciotto anni, distoglie lo sguardo dal suo computer e, accortosi del rumore provocato dalla sorellina, si alza per chiudere la porta. D. improvvisamente

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Quando i videogiochi incontrano le istituzioni

Quando i videogiochi incontrano il mondo reale succedono culturali ad essere maggiormente immersi in questo cose strane: le più grandi paure di un videogiocatore mondo rispetto agli adulti o ad altri gruppi culturali. sono le paure di un non videogiocatore. Non che siano le stesse: si tratta, in realtà, della paura di chi ha paura. I Quando i videogiochi incontrano la videogiochi e i loro incontri con le istituzioni, o anche classificazione solo con il mondo reale, sono spesso controversi e pericolosi, e a volte, addirittura, sfociano nella pura Il PEGI è un sistema di classificazione dei contenuti e semplice censura. Perché accade? I videogiochi sono per fasce di età, ed è stato creato dalla Federazione un medium forte, probabilmente uno tra i più forti Europea del Software Interattivo nell’aprile 2003. Fin media che oggi abbiamo a disposizione; hanno la stessa dalla sua fondazione è stato sottoscritto da tutte le più funzione di un film o di un libro, ma instaurano con il grandi case di produzione (Sony, Microsoft e Nintendo fruitore un rapporto bilaterale: la cosiddetta interattività; in primis), ma non è uguale in tutti gli stati europei dato se poi consideriamo che uno degli imperativi videoludici che, comunque, sottostà alle leggi nazionali: l’Italia assume di oggi è l’immersione, tale interattività diventa ancora più questa classificazione come unico regolamento in materia temuta o travisata, perché potenziata. Forse le mamme di contenuti videoludici. Al tempo della sua fondazione arrabbiate che chiedono a gran voce la censura non sanno rispondeva ad una richiesta specifica e supportata da che, comunque, i videogiochi sottostanno già ad una dati piuttosto consistenti: negli stati europei, in media, serie di regole, come il PEGI ad esempio, nel contesto il 30% della popolazione tra i sedici e i quarantanove europeo. Non mancano nemmeno, grazie agli sforzi di anni si definiva giocatore attivo, ovvero fruitore non pochi, i tentativi di capire o far capire come coadiuvare occasionale di videogiochi per console o PC; ecco allora l’inserimento di questo potere in contesti più virtuosi; che il PEGI si offre come strumento conoscitivo per i da questi tentativi nasce l’universo dell’edutainment (da genitori in protezione dei più piccoli. Il primo incontro education e entertainment, educazione e intrattenimento), un con le istituzioni è avvenuto dunque nella sua forma punto d’inizio affinché il mondo istituzionale cominci a più semplice, quella che ha regolamentato anche la familiarizzare con questo universo. Già da qui si delineano cinematografia per anni. Il sistema PEGI risulta tuttavia tre tipi di incontri: un primo, timido, modo di legiferare più approfondito, prendendosi il carico non solo di in materia di videogiochi è delinearne i contenuti, ed ecco dividere i videogiochi in fasce di età ma anche, in loro il Pan European Game Information (PEGI); il secondo, funzione, riassumendone i temi. Cinque fasce di età (3, 7, portato dal basso, dai fruitori occasionali, verso le 12, 16 e +18 anni) attribuite secondo i contenuti: violenza, istituzioni, è rappresentato dalle class action contro singoli linguaggio scurrile, scene di sesso, temi che si riferiscono titoli videoludici; il terzo, infine, parte dalle istituzioni alla denigrazione di minoranze, uso di droghe, presenza per le istituzioni, che tentano di colmare il digital divide, il di scene particolarmente spaventose, il gioco d’azzardo e gap generazionale che ha portato molti giovani o gruppi - in ultimo - la possibilità che il gioco sia online. Certo, la 24 Grand Theft Auto: San Andreas finì sui giornali sopratutto per il famoso “Hot coffee scandal”. Photo Credits © Google Play

classificazione è un aiuto che viene spesso ignorato, particolare, all’enorme protesta che montò all’uscita di non solo dai fruitori diretti o dai rivenditori, ma anche GTA3, che vide un’associazione di genitori unitamente da chi, nel particolare, dovrebbe vigilare sul suo rispetto: ad una di prostitute lamentarsi per la violenza che il stiamo parlando dei genitori, che si ritrovano molto spesso gioco permetteva di perpetrare; curiosa fu la posizione presi alla sprovvista dal fatto che il loro figlio si trovi davanti dell’ESRB (la PEGI nord-americana) che si schierò contro a scene cruente o giochi poco corretti politicamente. la suddetta protesta.

Quando i videogiochi incontrano i In Italia le cose non furono da meno: primo tra tutti, giudici come i più navigati ricorderanno, il caso Carmageddon, gioco di corse in cui l’obiettivo era non solo vincere la Difficile dire chi aizzi chi, quando i videogiochi – con la gara ma anche e soprattutto investire ignari pedoni. La loro forza mediatica - sembrano avere un legame causale protesta fu talmente forte che lo sviluppatore venne tra i loro temi ed eventi spesso molto violenti ed eclatanti. costretto a mascherare questo obiettivo, rendendo verde La violenza nei videogiochi ha sempre acceso gli il sangue delle povere vittime, che diventavano zombie e animi, e certe associazioni, arbitrarie secondo gli esperti, non umani innocenti. Di certo la censura non si limita alla tra questa e situazioni particolarmente tragiche non sola modifica delle meccaniche o dell’ambiente di gioco. aiutano. Le stragi di Columbine, Utoya, Monaco: sono Ma mentre in Carmageddon, come detto, si tutelava l’uomo tutti momenti in cui la mano del mostro sarebbe stata, modificandolo in zombi, nel secondo capitolo della saga secondo molti, mossa da un abuso del mondo virtuale. di Resident Evil vennero tutelati gli zombie, per così dire: Ma, mentre per i salotti televisivi e i gruppi di genitori alcune scene particolarmente cruente di mutilazione e arrabbiati puntare il dito è facile, le istituzioni, di solito, si morte rendevano il videogioco inadatto agli occhi di alcuni riservano il diritto di comprendere a fondo il problema. infervorati, e non sembrava abbastanza che a morire E mentre la politica si prende il suo tempo, il cittadino fossero dei mostri senza cervello; ecco allora che, con interiorizza l’evento formando un sostrato tossico che una sentenza del tribunale di Roma (anno 1998), il gioco annebbia la possibilità di valutazione, portando, spesso in in questione venne eliminato dagli scaffali, ritirato dal maniera affrettata, i videogiochi al banco dell’imputato. mercato e dimenticato dal pubblico italiano, fatto alvo per Si pensi, per esempio, al caso della Columbine High quei pochi che ebbero l’opportunità di comprarlo prima School, quando un gruppo di genitori fece causa alle case che la scure della censura si abbattesse. produttrici di videogiochi sparatutto dell’epoca (DOOM era al centro della controversia in quanto gioco preferito Nel 2016 il videogioco Battlefield 1 ha innescato una valanga di uno degli attentatori), o, non riferito ad un evento di polemiche, in Italia, per la sezione in cui si affronta la 25 Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni nel 2007, impedì l’uscita di Manhunt. Photo Credits © Moby Games battaglia sul Monte Grappa; il presidente dell’Associazione Quando i videogiochi incontrano lo Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, ha demonizzato lo stato sparatutto, allora appena uscito, definendo il richiamo a quella specifica battaglia «un sacrilegio» e aggiungendo Checché se ne dica, anche la politica, nelle sue aule poi che «temi delicati, come quello della guerra, specie di più importanti, ha discusso dei videogiochi. Non questi tempi, vanno affrontati in maniera diversa e non così spesso, ma abbastanza a fondo. Per esempio, l’ultima in modi devianti come questo». La cosa non ha avuto un iniziativa e tentativo di comprensione da parte della politica seguito legale, ma ha trovato grande spazio su tutte le dei videogiochi fu la conferenza del 2015 A proposito di maggiori testate. A volte sono direttamente le istituzioni videogiochi - Riflessioni, proposte e osservazioni sul mondo dei a mettere mano alla censura, senza precise richieste o videogame in Italia, un incontro che ha visto vari giornalisti, proteste, nel 2007 fu l’allora ministro delle comunicazioni esperti psicologi e parlamentari confrontarsi ma anche Paolo Gentiloni ad impugnare la scure contro Manhunt, solo farsi le giuste domande di fronte a esperti del settore impedendone la distribuzione in Italia, che faceva coda ad come i vari general manager di Sony, Microsoft e di realtà altri stati europei. più piccole ma, soprattutto, totalmente italiane. Un timido tentativo di chiedersi cosa conta davvero quando ci si Insomma, i temi scottanti come il sesso, la violenza e trova di fronte a queste realtà, e come poterne sfruttare purtroppo, in passato, anche l’omosessualità, hanno le potenzialità in un contesto che non sia solamente risvegliato, nei più tradizionalisti, vecchi istinti legato all’intrattenimento. Ecco allora che il mondo dei o paure che hanno subito portato all’inevitabile videogiochi viene diviso in due grandi filoni: quello, come scontro, spesso legale, a volte politico; uno scontro già anticipato, dell’intrattenimento e quello della cultura. che non ha mai arricchito nessuna delle parti, non ha mai dato possibilità di comprensione e approfondimento, non I videogiochi nascono come oggetto atto a divertire, e, ha mai stuzzicato il bisogno di interrogarsi sui temi giusti: come tale, fine a sé stesso, ma hanno comunque un peso cosa sono i videogiochi? Qual è il loro potere effettivo, economico; purtroppo gli ultimi dati ufficiali di AESVI la loro potenzialità? Videogiochi e istituzioni giudiziarie (Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani) si hanno contatti frequenti, eppure il digital divide, in fermano alla sorveglianza dei primi cinque mesi del 2015, situazioni delicate come le class action o davanti a immagini e non sono disponibili ulteriori numeri, ma già quelli sono scioccanti, non è mai stato preso in considerazione se non incoraggianti: il giro d’affari dei videogiochi in Italia, da dagli addetti ai lavori. gennaio a maggio, è pari a 290 milioni di euro circa. Dati che, non ufficialmente, potrebbero arrivare al miliardo annuo per quanto riguarda il 2016, come aggiunse il segretario

26 Photo Credits © IlVideogioco.com

generale di AESVI Thalita Malagò in un’intervista alle istituzioni politiche è l’edutainment, l’unione della tenuta al Let’s Play di Roma. L’indotto mondiale si componente di intrattenimento dei videogiochi e la scuola, aggira intorno ai 90 miliardi di euro annui, cifra che l’educazione o anche solo la cultura in generale. Non ci sorpassa anche il mercato cinematografico. Numeri sono numeri solidi in merito, ma ad oggi si percepisce che fanno gola, soprattutto alla situazione economica una grossa crescita per quanto riguarda l’uso di ambienti italiana odierna; cifre che fanno gola anche al mercato tridimensionali in ambiti culturali anche molto limitati, del lavoro dei giovani. Secondo una ricerca dell’università come musei o scavi archeologici, la possibilità di visitarli Bocconi, che fa riferimento ai tre anni antecedenti il 2015, “prima di visitarli” o quella di utilizzare appositi apparecchi quasi cento studi di produzione videoludica sono nati in sul luogo per approfondire le informazioni o anche solo Italia, quasi tutti fondati da giovani. invogliare i più piccoli. Insomma: le potenzialità di un giocattolo educativo esplodono se vengono trasferite Questi numeri fanno sorgere domande e proposte in un videogioco, e non servono dati o studi per che aiutano la politica a conoscere i videogiochi capire questa cosa. mettendone in luce i punti forti, quelli che dovrebbero risultare interessanti nel quadro generale. Nella stessa Conclusione conferenza sopracitata, questi numeri e la loro possibilità di crescita fanno interrogare sulle potenzialità dell’industria L’incontro del mondo politico o legale con i videogiochi è videoludica se essa venisse riconosciuta e differenziata a pieno di sfaccettature. È stato – e forse ancora per qualche livello fiscale. In Italia, infatti, quasi tutti i produttori di tempo sarà – un tira e molla, una continua scaramuccia videogiochi vivono grazie all’auto finanziamento, undriver che vedrà due fronti, i versanti opposti del digital divide, con insufficiente ai fini di una crescita partecipe dell’economia pochi tentativi di comprensione reciproca. Come tante nazionale e motivo di scoramento per gli appassionati altre cose, forse, i videogiochi e l’industria che li produce che vorrebbero gettarsi nel mercato. La stessa situazione hanno bisogno solamente di tempo per sedimentare, fiscale non permette investimenti da parte di un qualsiasi poiché è prima necessario dimostrare a chi ne ha una venture capitalist estero, se non a fronte di grandi rischi e visione negativa che non sono il mostro che si pensa: solo voglia di scommettere, anche se si possono annoverare allora sarà possibile per le istituzioni sfruttarne a un paio di casi. Un mea culpa delle istituzioni sul cuneo pieno il potenziale. fiscale e la scarsa possibilità di differenziare da industria a industria è, purtroppo, l’unico risultato ottenuto dalle istituzioni stesse fino ad oggi. Insomma: non vedremo un tax shelter tanto presto, in Italia.

L’altra faccia dei videogiochi al servizio e di fronte

27 Claudio Agave Photo Credits © Gamespot @ClAgaTVOV

WWE 2K17: bello ma non ci vivrei

Uscito qualche mese fa, il titolo Conferme importanti annuale sulla federazione americana svolge il suo compito. Ma forse poteva Iniziamo ovviamente dalle note liete. Per fortuna, dopo dare anche di più. anni di grande difficoltà in tal senso, la WWE egli sviluppatori del gioco – ovvero Yuke’s e Visual Concepts Nello sport di solito esiste un detto molto apprezzato e – hanno compreso che una delle armi maggiori che il riutilizzabile in svariate situazioni: «Squadra che vince non titolo può avere è quella di possedere un roster lungo. Così si cambia». Piuttosto vero, a meno che le motivazioni non ci troviamo davanti al più grande roster mai presente procurino più dolori che gioie. Nel caso di WWE 2K17, in un gioco WWE: in totale, tra wrestler “predefiniti” nuovo titolo di 2K Sports riguardo il mondo della più e lottatori sbloccabili o scaricabili (tra cui Goldberg), la importante e seguita federazione di wrestling americana e scelta è incredibilmente vasta. Sono tantissime anche le mondiale, questo detto è valido solo a metà. Perché il gioco arene nelle quali è possibile disputare i propri incontri, di cui si parla è senz’altro un titolo valido per gli amanti così come sono varie e divertenti le stipulazioni dei match del genere, ma rappresenta, forse, anche una potenziale da poter giocare. occasione persa per poter proporre qualcosa che potesse spezzare definitivamente il mercato. Confermata con tutti i crismi anche la modalità WWE Universe, che consente al videogiocatore di poter plasmare Uscito nel novembre del 2016, il gioco è stato ovviamente roster, rivalità, atteggiamento dei lottatori e titoli, al sponsorizzato alla grande sia dalla federazione stessa che fine di creare i migliori show settimanali possibili oltre dai suoi dipendenti, tra cui ovviamente anche i lottatori. che dei PPV godibili per tutti. Discorso a parte merita E il titolo, in effetti, ha venduto abbastanza bene, come la modalità carriera, che rispetto all’anno scorso d’altronde è lecito aspettarsi ogni anno vista la prepotente presenta dei piccoli miglioramenti (come la possibilità campagna pubblicitaria messa in atto al fine di sottolinearne di creare promo e di poter lottare nel backstage) e che l’uscita. Con Brock Lesnar in copertina, peraltro, la WWE rappresenta senza dubbio il fiore all’occhiello del gioco. puntava a raccogliere quanti più fan occasionali possibili L’opportunità di poter creare il proprio wrestler per e, forse, addirittura qualche appassionato di MMA. Dal cercare di portarlo sulle vette più alte della federazione punto di vista tecnico, invece, addentrandosi nel dettaglio rappresenta ovviamente una prospettiva intrigante che da si può notare come WWE 2K17 si ponga degli obiettivi anni regala ai fan l’opportunità di cimentarsi in avventure e come tutto sommato riesca a raggiungerli abbastanza gradite. agevolmente. Sono le cose che mancano, però, quelle che si fanno più sentire. Discorso positivo anche per quanto concerne la modalità editing, che risulta sempre piuttosto ricca e importante, seppur spesso limitata – soprattutto dal punto di vista 28 visivo – ai membri attuali e passati del roster. Creare il proprio alter ego virtuale è sì semplice, ma forse non incredibilmente conveniente a livello di somiglianza. Una piccolezza che però si può accantonare, considerato che si tratta pur sempre di un gioco in cui – se va bene – dobbiamo interpretare persone che sono il triplo di noi.

Note dolenti

Dopo gli aspetti positivi arrivano però inevitabilmente quelli negativi. In primis, l’assoluta e determinante mancanza della modalità Showcase: inaugurata nel 2015, questa particolare modalità di gioco aveva riscosso parecchio successo e consisteva nel replicare i match più importanti nella carriera di un lottatore scelto per l’avventura. Nella scorsa edizione del titolo, ad esempio, si poteva ripercorrere – tra filmati e parti lottate – l’emozionante scalata al successo di una leggenda come “Stone Cold” Steve Austin.

Quest’anno, con Brock Lesnar testimonial, in molti attendevano questa modalità con il cuore in mano. Purtroppo, però, la WWE ha dovuto accantonarla per motivi di diritti Photo Credits © IGN.com d’immagine su alcuni lottatori che sono stati coinvolti in match contro The Beast nel corso della loro esperienza in WWE. Forse, però, il problema più limitante di tutti è quello che Piuttosto che presentare un’avventura scarna e con pochi riguarda il poco aggiornamento del gioco: il roster è sì ricco, incontri, la WWE ha dunque preferito eliminare del tutto ma presenta tantissime mancanze rispetto a quello la modalità. Con la speranza, però, che possa tornare già attuale o addirittura lottatori che non fanno più parte l’anno prossimo e che non si tratti di qualcosa di permanente. della Federazione. Questo ovviamente condiziona possibili storyline virtuali, ma anche la stessa esperienza di chi decide Un altro grosso problema riguarda le animazioni: la maggior di voler acquistare il disco. La WWE si muove con grande parte delle stesse risultano ormai stantie, quasi antipatiche e anticipo rispetto all’anno prima per plasmare tutto, ma siamo irreali. Non a caso molte di queste portano anche a fastidiosi convinti che i fan, a fronte di un piccolo ritardo nell’uscita, bug, come ad esempio le immancabili compenetrazioni. preferirebbe trovare un roster più completo e attuale. Inoltre, spesso i lottatori danno l’impressione di essere leggermente troppo pesanti e poco mobili: questo aspetto Tiriamo le somme cambia ovviamente a seconda della categoria di peso del wrestler con il quale siamo impegnati, ma altrettanto spesso In sostanza, dunque, salvo che per alcuni piccoli miglioramenti si rivela una costante inefficace anche per chi non dovrebbe propedeutici ad una maggiore godibilità del gioco, WWE subire tale difetto. Altra mancanza – che però si può 2K17 è praticamente lo stesso titolo dello scorso anno, contestualizzare in una ragione di mercato – è quella che ma addirittura con una modalità in meno. Un titolo riguarda nuovamente l’esclusione della modalità carriera certamente godibile, che in una scala di valutazione da 1 a 10 dalla versione del gioco proposta per PS3 o Xbox 360: un merita sicuramente almeno un 7 abbastanza pieno. chiaro messaggio per i fan, “costretti” a fare il salto di qualità a livello di console per poter godere perfettamente di tutte le Sarebbe però il caso di aggiustare le imperfezioni che non sfaccettature del gioco. consentono ai titoli moderni di arrivare al livello di quello che è stato forse il più bel gioco di wrestling mai esistito, ovvero Sempre a proposito di bug, ne persiste uno molto limitante SmackDown: Here Comes The Pain, uscito per PlayStation nella modalità WWE Universe giocata sulle console di vecchia 1 e 2. Tornare agli antichi fasti non è impossibile, ma gli generazione: è praticamente impossibile portare a termine sviluppatori dovranno prendere scelte coraggiose per il Money In The Bank Ladder match dell’omonimo apportare cambiamenti ad una saga di titoli che, col tempo, PPV. Durante l’incontro assisteremo a pesanti cali di velocità rischia di avviarsi in un vortice di banalità e ripetitività. d’azione e infine il disco si bloccherà, costringendoci in sostanza a simulare l’incontro e assegnare al fato la fatidica valigetta con il contratto per una shot a qualsiasi cintura. 29 Photo Credits © AFP Arnaldo Figoni @arnaldo_figoni

Inter, Pioli esonerato: chi sarà il nuovo allenatore?

La notizia dell’esonero di Stefano Pioli è stata sicuramente cinque anni fa, quando andò a sostituire Claudio Ranieri: clamorosa: non tanto per la scelta in sé di sollevare lo Strama infatti, ha portato l’Inter proprio al sesto posto, l’allenatore dall’incarico – abbastanza probabile visto qualificando i nerazzurri all’Europa League del 2013. La l’andamento della squadra – quanto per il timing. Infatti la missione dei nerazzurri è la stessa, e toccherà a Vecchi notizia in sé è stata diramata alle dieci e mezzo di un martedì cercare di salvare una stagione fallimentare, con un occhio sera, mentre mezza Italia – anche i tre quarti, probabilmente puntato sulla programmazione del futuro prossimo – era incollata alla TV a guardare la Juventus di Allegri nella interista. semifinale di ritorno di Champions League. L’annuncio coincide infatti con un’altra notizia che ha portato La stagione interista attenzione alla vicenda Inter, ovvero l’arrivo di Walter Sabatini come nuovo direttore sportivo delle squadre Che il campionato dell’Inter fosse già in salita lo si era del gruppo Suning, perciò anche dei nerazzurri. capito fin da subito, dal momento che, con l’esonero di L’esonero di Pioli è stato sicuramente inaspettato da Stefano Pioli, la beneamata è già al terzo allenatore rimosso parte di quest’ultimo, che puntava sulle ultime partite per dal suo incarico. Il primo fu Roberto Mancini, che disse provare a raggiungere il trenino in fuga per il sesto posto addio per motivi legati al calciomercato dei nerazzurri, più in classifica, valevole per i preliminari di Europa League. precisamente il mancato accoglimento delle richieste che Invece, da quella serata di martedì, la panchina nerazzurra il Mancio fece alla proprietà Suning. Sfumati gli eventuali torna agli ordini di Stefano Vecchi, che ha già traghettato colpi tanto desiderati da Mancini, come Yaya Tourè e la squadra dopo la dipartita di Frank de Boer. Marco Reus, e visto anche l’andamento della squadra nel precampionato estivo, le strade del tecnico interista e della Il tecnico della primavera nerazzurra dovrà quindi dividere società si sono divise. Ognuno per la sua strada quindi: i suoi impegni anche con la prima squadra, che nonostante Mancini lasciò la squadra, mentre l’Inter ingaggiò Frank de il pessimo andamento in campionato può ancora sperare Boer, che nel frattempo si era liberato dall’Ajax. In molti di raggiungere il Milan che dista quattro punti in classifica. pensavano che con l’arrivo dell’olandese sulla panchina Detto questo, quattro punti in due partite non sono dell’Inter si potesse invertire la rotta di questa stagione, al facili ma neanche impossibili da recuperare: un eventuale momento disastrosa. raggiungimento del preliminare di Europa League farebbe impennare le possibilità di Stefano Vecchi come nuovo Purtroppo per la squadra nerazzurra, però, la tendenza tecnico interista. Del resto, non sarebbe neanche la prima non è stata invertita, anzi: con de Boer sono arrivate le volta che l’Inter, in situazione di difficoltà, si sia affidata al sconfitte imbarazzanti per mano di un modestissimo proprio tecnico primavera in veste di traghettatore, per poi Hapoel Be’er Sheva tra le mura amiche e contro lo fargli guidare la squadra nella stagione successiva. Andrea Sparta Praga in trasferta. L’unico acuto di una brevissima Stramaccioni infatti ha preso il comando precisamente esperienza dell’olandese sulla panchina interista è stata la

30 Stefano Vecchi. Photo Credits © Getty Images vittoria contro la Juve al Meazza, mentre per il resto la Una serie di risultati negativi, questa volta, ha squadra ha faticato parecchio a tenere una forma costante. portato all’epilogo di quella che è stata l’esperienza La sconfitta subita da parte dei nerazzurri contro la di Pioli con i colori dell’Inter: l’ultima partita giocata Sampdoria a Genova è stata l’ultima partita giocata da de contro un Genoa in piena lotta salvezza è stata una Boer come allenatore dell’Inter, con l’esonero che arrivò bruttissima battuta d’arresto, aggravata da un rigore in un momento delicatissimo della stagione: infatti la sbagliato da Antonio Candreva. Infine, il doppio settimana dopo si sarebbe giocata la stracittadina contro annuncio: prima l’arrivo di Walter Sabatini e subito dopo i rivali di sempre del Milan. Subentrò così Stefano Pioli, l’esonero di Stefano Pioli, che ha lasciato la panchina – dopo aver risolto il contratto che lo legava ancora alla momentaneamente – in mano a Stefano Vecchi. Ci sarà Lazio, come nuovo tecnico dei nerazzurri, per preparare molto da lavorare, in estate, per rimediare agli errori di la squadra in vista del derby. una stagione che è andata male in tutti i sensi: sebbene manchino due giornate di campionato in cui l’Inter – L’esordio di Pioli sulla panchina è stato buono: oltre al risultati di Milan e Fiorentina permettendo – potrebbe risultato ottenuto nella sua partita d’esordio – due a due ancora raggiungere il sesto posto ed entrare ai preliminari acciuffato per i capelli, nei minuti finali, con un tap-in di Europa League, il toto-allenatore è impazzato e diversi di Perisic – la beneamata sembrava aver ritrovato una tecnici sono stati accostati alla panchina dei nerazzurri. fiducia perduta nei propri mezzi. Questo “effetto Pioli” ha riportato i nerazzurri a ridosso del terzo posto, con Una nuova Internazionale una striscia positiva di risultati che hanno dato motivo di credere che la crisi fosse ormai alle spalle. A maggior Si pensa già alla prossima stagione in casa nerazzurra. ragione, la squadra ha ottenuto delle vittorie schiaccianti Con l’arrivo di Walter Sabatini come direttore sportivo, a Cagliari per 5-1 e contro l’Atalanta in casa per ben il diktat della società è di lavorare sullo staff tecnico e 7-0. Proprio la grande prestazione dei nerazzurri contro sull’allenatore prima di passare alla scelta vera e propria la squadra di Gasperini è stata l’ultima volta che l’Inter dei giocatori. Ovviamente, tra i sogni proibiti della società ha effettivamente vinto un match di campionato. Inutile nerazzurra a livello di allenatori, spiccano “El Cholo” dire perciò, che la crisi è ritornata a farsi sentire in casa Diego Pablo Simeone, Mauricio Pochettino e l’ex-CT della nerazzurra. nazionale italiana Antonio Conte. Sicuramente dei nomi 31 Photo Credits © Getty Images

di spicco, ma legati a squadre che in questo momento netti l’anno fino al 2019 per il tecnico campione di Francia vantano una posizione migliore – a livello di risultati ma con il Monaco. Speculazioni a parte, l’Inter sembra aver non solo – rispetto all’Inter. Ad esempio, Conte è fresco individuato in Pochettino l’identikit perfetto di quello di vittoria in Premier League con un Chelsea praticamente che sarà l’allenatore della squadra: Javier Zanetti e Steven rinato, Simeone con il suo Atletico Madrid è diventato un Zhang sono volati a Londra per contrattare con il tecnico punto fermo sia in Europa che in Liga Spagnola, portando del Tottenham, con l’idea di affidare lui le sorti del futuro i colchoneros a interrompere il dominio del campionato interista, anche se dall’Inghilterra dichiarano che il tecnico spagnolo da parte di Barcellona e Real Madrid. argentino ha intenzione di guidare la squadra del nord di Londra per le stagioni avvenire. Una rivoluzione, quella Le ipotesi si susseguono, tra cui l’eventualità di un interista, che passerà anche per i giocatori. fedelissimo di Sabatini sulla panchina dell’Inter. Luciano Spalletti, dato per uscente dalla Roma, è da sempre Come scritto ne La Gazzetta dello Sport alcuni giorni un allenatore con cui il nuovo DS Suning ha piacere di fa, secondo la rosea ci saranno quattro punti fermi lavorare: con l’arrivo di Monchi nella capitale è sempre nella prossima stagione dell’Inter: Gary Medel, Samir più probabile un futuro lontano da Trigoria per il tecnico Handanovic, Daniele D’Ambrosio e Roberto Gagliardini. toscano ex-Zenit San Pietroburgo. Proprio Sabatini è stato Anche lo stesso Icardi, in questo momento, passa sotto quello che ha fatto in modo che Spalletti tornasse alla Roma la lente d’ingrandimento, assieme ad altri protagonisti dopo l’esonero di Rudi Garcia. Le parole di Spalletti della stagione interista come Ivan Perisic e Joao Mario. pronunciate nella conferenza stampa prima di Roma- Chiunque sarà l’allenatore dell’Inter dovrà prendere Juventus hanno dato motivo di credere proprio a un delle decisioni scomode per evitare di ritrovarsi in una futuro nerazzurro da parte di quest’ultimo: infatti, situazione simile. Vale perciò la linea dettata da Eder quando i giornalisti presenti in sala hanno chiesto se dopo la sconfitta contro il Sassuolo di domenica scorsa: fosse in qualche modo intrigato all’idea di allenare «Chi vuole rimanere deve dirlo alla società e chi vuole l’Inter, Spalletti ha risposto con un: «Perché no?», andarsene deve avere la personalità di farlo presente. E aprendo così all’ipotesi. anche i dirigenti devono fare lo stesso con i giocatori. Affrontarci di persona, non mandare a dire le cose. Chi Nel frattempo sono spuntati altri nomi che potrebbero rimane deve avere la consapevolezza che in una società essere accostati all’Inter. Oltre a Maurizio Sarri e al come l’Inter non si può più sbagliare. Se rimango? Parte sempreverde Simeone, è spuntato il nome di Leandro tutto dalla società e dall’allenatore che arriverà. Se il nuovo Jardim: il quotidiano francese Le Parisien dà addirittura la tecnico mi vuole, io resto perché questo è un grande club. trattativa conclusa con risultato di un ingaggio di 5 milioni Ma la cosa importante adesso è la chiarezza».

32 Lorenzo Vagnoni

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Russel Westbrook: One Man Show

Lo scorso aprile è giunto e passato, e con esso il Wilt Chamberlain - sembrava francamente irripetibile tanto atteso momento dei Playoff NBA, vero e proprio data l’evoluzione del gioco e delle sue componenti; in culmine della stagione ed evento capace di togliere il fiato un’epoca in cui non esisteva ancora il tiro da 3 punti – e il sonno – a qualsiasi appassionato di pallacanestro e il gioco passava in massima parte sottocanestro sparso per il mondo. Le premesse per l’ennesimo e nelle mani dei lunghi, quello che Robertson spettacolo cestistico ci sono tutte, eppure – esattamente fece rimane storico sotto tutti i punti di vista, come l’anno scorso con i Golden State Warriors e considerando anche le implicazioni extra-cestistiche. il loro record di stagione di 73 vinte e 9 perse – anche Il razzismo dilagava - incendiando gli Stati Uniti - e per quest’anno la regular season ha regalato svariati colpi un qualsiasi afroamericano calcare un qualsivoglia di scena – come la detronizzazione dei Cleveland terreno di gioco si trasformava in una doppia sfida Cavaliers di LeBron James dal primo posto in classifica contro avversari e pubblico (e talvolta anche contro gli nella East Division a opera dei Boston Celtics di Isaiah stessi compagni di squadra bianchi) nel sopportare Thomas – e il conseguimento (o meglio la ripetizione) le continue offese e infamie che venivano rivolte al di un record NBA che era stato siglato per l’ultima suo indirizzo; i giocatori di quegli anni furono veri e volta nella stagione 1961/1962 da Oscar Robertson: propri pionieri, e diedero inizio a quel lento processo una tripla-doppia stagionale di media a opera di di integrazione razziale che ancora oggi deve vedere Russell Westbrook. Un’impresa semplicemente pieno compimento. assurda e anacronistica, se si considerano il livello di talento e l’evoluzione che il gioco e la NBA hanno subito Oscar Robertson non accettò mai questo stato in più di cinquant’anni, a dimostrare l’infinito valore di cose (sia a livello personale che a livello sportivo), del giocatore e la grandezza storica di quello che ha eccellendo in quest’ultimo ambito ma rimanendo una compiuto; senza dimenticare che, grazie a questo persona ombrosa e particolarmente spigolosa a exploit, Westbrook è riuscito anche a trascinare di livello relazionale per tutto l’arco della sua carriera, peso ai Playoff la sua squadra, che ha perso in estate sia con i media che con la NBA stessa; questa sua forte uno dei suoi pilastri, ovvero Kevin Durant, portandola personalità lo portò a essere - nel 1965 - il primo letteralmente in spalla. presidente afroamericano dell’associazione giocatori, con cui – nel 1976 – diede praticamente vita alla free agency L’eredità di The Big O come attualmente la conosciamo, tramite la Oscar Robertson Rule. Come giocatore fu sostanzialmente un precursore Fino all’avvento di Westbrook, l’unico giocatore per i suoi tempi, con una struttura fisica imponente per capace di stabilire un simile record era stato appunto l’epoca – 1.96 cm per 92 kg – unita a un’eccellente visione Oscar Robertson con i suoi Cincinnati Royals, siglando di gioco e a un grande talento offensivo. Resta indubbio un traguardo individuale che - al pari dei 100 punti di che le qualità atletiche di Oscar Robertson (come 33 Russel Westbrook per il New York Times. Photo Credits © Solve Sundsbo / NYT

34 Westbrook in una partita contro i Sacramento Kings dello scorso gennaio. Photo Credits © Rocky Widner/NBAE per Getty Images

Chamberlain nettamente superiori a quelle dei pariruolo prima è l’Offensive Rating di squadra, che in stagione dell’epoca), inserite in un tipo di pallacanestro basata regolare è pari a un valore di 108,3 (sedicesimi nella lega) sul run ‘n’ gun e dall’alto numero di possessi e una ma che cala drasticamente a 97,4 quando il numero 0 NBA più povera di talento e con meno squadre (anche è in panchina (i Philadelphia 76ers, che sono all’ultimo in virtù del razzismo sopracitato), abbiano “facilitato” posto nella NBA, hanno un valore di 103.2); la seconda è il raggiungimento di questo prestigioso traguardo; l’Assist Percentage di Westbrook, che è pari al 57.3% tutto questo però non intacca il fondamentale ruolo e che si traduce in un assunto abbastanza semplice: “The storico che “The Big O” ebbe e ha ancora adesso Brodie” genera - tramite assist - un canestro su due nella storia del basket e della NBA. dei Thunder. Tutto ciò dimostra abbastanza chiaramente come le prestazioni di Westbrook, e conseguentemente Unleash The Brodie le triple doppie, siano l’unico modo per l’attacco di generare punti ed essere performante, tanto è vero che L’approccio di Russell Westbrook alla stagione NBA la percentuale di vittoria, quando la tripla doppia si appena conclusasi era facilmente prevedibile, al netto realizza, è pari al 78%. delle vicende estive relative alla partenza di Kevin Durant e delle esternazioni del numero 0 su tutta la vicenda. Questa situazione ha però generato alcune Divenuto quest’anno padre e padrone degli Oklahoma problematiche - non squisitamente tecniche – che hanno City Thunder, e con l’intero peso del mondo sulle sue avuto delle ripercussioni sulla stagione dei Thunder e spalle, Westbrook è stato il primo motore immobile sugli altri giocatori: innanzitutto la ricerca spasmodica della sua squadra per tutta la stagione, divenendo il della tripla doppia da parte di Westbrook ha portato creatore e il centro nevralgico dell’intero attacco in i compagni di squadra a lasciare gran parte delle un rapporto di sudditanza e dipendenza strettissimo con responsabilità dell’attacco al numero 0 (cosa che i suoi compagni, quasi come una madre per il neonato. I sarebbe successa comunque e che l’infortunio di Kanter numeri descrivono solo in parte l’assurda stagione di ha esacerbato ulteriormente) impedendo a un secondo Westbrook e il bisogno disperato che hanno i Thunder violino – che avrebbe potuto un minimo dare ossigeno di lui, ma due statistiche in particolare possono dare nella fase offensiva quando Westbrook riposa in panchina – un quadro abbastanza completo della situazione. La di emergere. Ma, soprattutto, l’accumulo di statistiche 35 accettare e sostenere il fatto che comunque l’impresa

Photo Credits © Solve Sundsbo compiuta da Westbrook è fuori da ogni logica e ha una valenza – anche storica – importantissima. Non solo sfata il mito della cara vecchia NBA più tecnica e talentuosa - la sola media punti di Russ parametrata sul numero di possessi di Oscar Robertson si attesterebbe sui 50 e passa a partita - ma segna anche una linea di continuità tra passato e presente, a testimoniare come – sebbene i mezzi e il modo di approcciarsi alla pallacanestro cambino e si evolvano continuamente – il gioco abbia un’anima chiara e ben definita: mettere una palla in fondo a un canestro. Inoltre anche la sola idea di abituare il tifoso a una tripla doppia – traguardo che molti giocatori non raggiungono o raggiungono pochissime volte in un’intera carriera – facendola passare come un qualcosa di quasi scontato è sinceramente sconcertante. Che vinca o non vinca il titolo di MVP, la stagione di Westbrook non perde né acquista nulla di quanto le sue azioni sul campo non abbiano già mostrato.

Di padre in figlio

Al netto di quanto scritto quindi – sebbene premesse e condizioni siano totalmente diverse – i due record, di Westbrook e Robertson, sono più legati di quanto si possa pensare. Se da un punto di vista tecnico – o quantomeno limitato al solo rettangolo di gioco – il record della point guard degli Oklahoma City Thunder può risultare più impressionante e quasi titanico – dato il livello attuale della NBA e del gioco – il record e la figura di Oscar Robertson sono state il calco che ha necessario al conseguimento di questa ha portato i dato forma a tutto questo. “The Big O” ha infatti non suoi compagni a lasciargli rimbalzi e sostanzialmente solo dominato in quella stagione sul parquet ma ha – per giocare per lui, acuendo quella dipendenza di cui si tutto il corso della sua carriera – inseguito e preteso – è scritto precedentemente; sebbene possa sembrare per sé stesso e per quelli nelle sue stesse condizioni – un scontato o banale queste piccole cose possono pesare – a trattamento e un riconoscimento di quei diritti che livello mentale – in ottica playoff. ora sono unanimemente garantiti e su cui la società – e in contesto sportivo la NBA – basano le proprie radici. Chi è il vincitore ? E proprio come un padre benevolo accetta la prima sconfitta sul campo di gioco a opera del proprio figlio, La mostruosa stagione di Russell Westbrook ha Robertson ha sentito di dover essere lì con Westbrook generato pareri discordanti, e lo ha ovviamente inserito nel momento del record, e lo ha onorato - nel suo modo nella corsa come possibile MVP della stagione. Il schietto e diretto – augurandogli di vincere il trofeo di dibattito infuoca ormai da mesi e – dati i criteri abbastanza MVP. aleatori per l’assegnazione del premio – ancora adesso non si può prevedere con certezza chi sarà il vincitore Perché, a un figlio, si augura sempre ogni bene. tra i candidati più gettonati; se le sole statistiche possono rappresentare uno scintillante punto a favore per la proclamazione di Westbrook come MVP, il record totale di squadra e una fase difensiva approcciata in maniera meno intensa rispetto a quella offensiva possono far pendere l’ago della bilancia verso il contro.

Senza entrare nel merito della questione, e senza nulla togliere agli altri giocatori in lizza, si può certamente 36