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Anno VIII – Dicembre 2018 - N. 09 Il Brachiosauro IL GIORNALE DEL NOSTRO CLUB, MOLTO OLTRE IL GIURASSICO

"Se potessi fermare il tempo lo farei per te amico mio, perché i tuoi momenti più belli regalassero ancora ai tuoi giorni una gioia sempre viva - si legge – Se potessi prendere un arcobaleno lo farei proprio per te. E condividerei con te la sua bellezza, nei giorni in cui tu fossi malinconico. Se potessi costruire una montagna, potresti considerarla di tua piena proprietà; un posto dove trovare serenità, un posto dove stare da soli e condividere i sorrisi e le lacrime della vita. Se potessi prendere i tuoi problemi li lancerei nel mare e farei in modo che si sciolgano come il sale. Ma adesso sto trovando tutte queste cose improponibili per me, non posso fermare il tempo, costruire una montagna, o prendere un arcobaleno luminoso da regalarti. Ma lasciami essere ciò che so essere di più: semplicemente un amico". Antonio Megalizzi

UNOUNO DIDI NOINOI C ORSI E RICORSI Purtroppo è doloroso parlare, proprio durante le festività natalizie di fatti orrendi come quelli di Strasburgo, ma è purtroppo la seconda volta che mi accade, proprio in questo periodo nell’anno di trattare attentati terroristici di matrice islamica. Capitò il triste evento nel 2015 quando Parigi fu devastata e ferita nel profondo. Ora a tre anni di distanza ci ritroviamo a commentare nuovi morti, nuovi lutti e nuovi propositi perché tutto questo non accada più. Da quell’anno ne è passata d’acqua sotto i ponti, DAESH è stato mutilato e ridotto ai minimi termini e l’ondata di stragi sembrava essersi attenuata, ma quello che non è cambiato è lo sbando a cui è stata lasciata una certa categoria di esseri umani, facili prede dei predicatori estremisti, per mancanze degli Stati e dell’Europa ancora di più, per riferirci a ciò che è entrato al centro del dibattito pubblico nelle ultime settimane. Comunque, la bellezza continuerà ad esistere e per fortuna il nuovo anno in questo senso ci porterà nuove speranze. Un augurio sentito quindi, da me e da tutta la redazione va a te che ci stai leggendo, e a tutti coloro che ci sostengono e ci seguono con affetto. Buon 2019!

3 Happy Birthday: 4-5 Antonio Megalizzi: uno di noi! 6-13 FRANCIA IN CRISI 14 Time e i guardiani della stampa 15 Reporters senza frontiere 16 Il giornalismo in Russia 17 Enrico Mentana inaugura OPEN 18 Aldo Cazzullo risponde 19 Massimo Gramellini: Il caffè 20-22 Italia in crisi: manifesto delle imprese 23-25 Silvia Romano, rapita in Kenia 26-32 Milena Gabanelli: lo spread fa male 33 Il mondo di Alice 34-35 Prosa simmiesca 36-42 E’ morto Bernardo Bertolucci

OMMARIO 43-45 Basket 46 Brachiobarze

S 47 Puzzle del gufo

2 LA NOSTRA HIT SFERA EBBASTA

Happy Birthday Ti ho portato un pacco, happy birthday Sono Kurt, cerco la mia Courtney Love Ti ho portato un pacco, happy birthday (Yeah!) Sono Kurt, cerco la mia Courtney Love (Yeah!) Oh my God, quanti soldi Oh my God, quanti soldi Voglio una tipa che balla il raggaeton Voglio una tipa che balla il raggaeton Brutto stronzo, happy birthday! (Ah, yeah) Brutto stronzo, happy birthday! (Ah, yeah) È il mio compleanno tutti i giorni ma È il mio compleanno tutti i giorni ma (Yeah!) Señorita perché non rispondi (Ah, yeah) Señorita perché non rispondi (Ah, yeah) Ti ho lasciato sei messaggi sull'iPhone Ti ho lasciato sei messaggi sull'iPhone (Yeah!) (Yeah!)

Dior ai piedi, vestiti e scendi, sono già giù Sportiva due posti: BMW, skrt, skrt (Skrt) Californiana la Sprite, California nella kush La passo soltanto ai miei, ehi Fumo gelato (Skrt, skrt) C'è odore in tutto il mio vicinato (Skrt, skrt) Tutti qua sanno come lo faccio, baby Freddo al mio polso, c'è troppo ghiaccio, baby (Woo-hoo!) Hey!

Ti ho portato un pacco, happy birthday Sono Kurt, cerco la mia Courtney Love (Yeah!) Oh my God, quanti soldi Voglio una tipa che balla il raggaeton Brutto stronzo, happy birthday! (Ah, yeah) E' il mio compleanno tutti i giorni ma (Yeah!) Señorita perché non rispondi (Ah, yeah) Ti ho lasciato sei messaggi sull'iPhone (Yeah)

Mi trovi a bordo campo il rapper avrebbe dovuto Con una figa affianco tenere un concerto presso la Anche se non so manco discoteca Lanterna Azzurra di Che squadre stanno giocando, huh! Corinaldo, Tuttavia, poco Lei mi chiama mi dice: "Sei quello che voglio" prima dell'esibizione, si è Io le rispondo: "Non so quando torno" verificato l’incidente che ha Io e te siamo come casino al casinò causato la morte di sei Sto sognando noi su uno yacht persone e numerosi feriti. 3 JEAN CLAUDE MARIANI STRASBURGO Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Antonio Megalizzi: uno di noi!

Sono le 20 ed è una tranquilla e allegra una fredda e tragica notte di serata a Strasburgo nell’animata rue des Strasburgo. Antonio Megalizzi era il Orfèvres, due giovani si trovavano uno a volto di una nuova Europa, di un’Europa pochi passi dall’altro, passeggiano, in- di passione e non di burocrazia, di ideali consapevoli di andare incontro allo e valori, non di conti e finanza, Chériff stesso destino. Hanno la stessa età, 29 Chekatt quello di una generazione anni, e un sogno di vita da compiere, ma frutto della non-integrazione dei ghetti- le affinità si fermano qui. Quel destino banlieu francesi. sta per realizzarsi e Chériff Chekatt apre Quella del 29enne di Strasburgo è storia il fuoco, Antonio Megalizzi si accascia a già sentita tante, troppe volte. È la terra. Poche ore dopo moriranno storia di un giovane, figlio di immigrati, entrambi, l’uno braccato dalle teste di preda della criminalità di realtà di segre- cuoio, l’altro, dopo 48 ore di agonia, con gazione, quali i quartieri di periferia una pallottola infilata nella nuca. abitati da un solo gruppo etnico e L’uno con un sogno – anzi, un incubo – abbandonati dallo Stato, un giovane di distruzione e odio, l’altro con l’utopia frustrato, una vita che può trovare d’un Europa unita, di pace e di amore. riscatto solo nella radicalizzazione. È Due storie parallele, due vite spezzate in schedato dalle forze dell’ordine, come 4 JEAN CLAUDE MARIANI STRASBURGO Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA tutti i suoi predecessori nelle campagne stati sempre più disgregati? Nessuno, di terrore svoltesi su e giù per l’Europa, non una parola. Era più conveniente ma ciò non ha impedito che spingesse commentare la partita del , o quel grilletto. telefonare ed esprimere vicinanza al Perché lo ha spinto? Perché ci ha negoziante che, giustamente esasperato portato via Antonio? Perché proprio lui? dalla non presenza dello Stato, aveva È proprio vero che se ne vanno via deciso di farsi giustizia da solo. E non, sempre i migliori… badate bene, intervenire per la preven- Non c’è volto che sia più rappre- zione, per l’assiduo controllo, ma per sentativo di ciò che vuol dire euro- fare propaganda e sbandierare ai peismo del suo. quattro venti il diritto del fai-da-te. Però quando era all’opera, quando Nessuno l’hai mai calcolato Antonio, ma portava avanti i suoi progetti, diffon- ora tutti si stringono attorno a lui, per deva i suoi ideali, nessuno si era accorto poi dimenticarsene tra un po’, quando il di Antonio. Solo ora, che quella sangue, ancora rosso vivo su quella maledetta pallottola lo ha allontanato strada dove il giornalista trentino ha da noi per sempre, tutti si scoprono mosso gli ultimi passi, sarà lavato via. europeisti, tutti inondano fazzoletti di La forza del sorriso di Antonio è però più lacrime. Ma era con Antonio prima? forte di qualsiasi pistola, il messaggio di Chi ha sognato un’Europa migliore? Chi quella mente brillante rimarrà nelle s’è fatto portatore del suo messaggio menti delle giovani generazioni tra i politici? Chi ha tentato di cambiarla più di quello di odio del coetaneo davvero, questa benedetta unione di Chériff. Antonio è uno di noi!

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Gilet gialli, guerriglia a Parigi: 65 feriti e oltre 140 fermi per i tafferugli Terza manifestazione a Parigi contro il caro carburante. Manifestanti sono stati segnalati in diversi punti del Paese, soprattutto sulle autostrade. Particolarmente difficile la situazione della circolazione a Tolosa. Un palazzo assaltato e dato alle fiamme

Palazzo assaltato e dato alle fiamme a all’interno di un palazzo. Ai Champs- Parigi, dove stava degenerando in guer- Elysees circa 5500 persone si sono riglia urbana la terza manifestazione dei radunate e le violenze dei casseur gilet gialli, il movimento nato per infiltrati nella manifestazione dilagano protestare contro il carocarburante. dall’Arco di Trionfo ad altri quartieri di Migliaia di persone sono scese in piazza Parigi. Auto in fiamme sono visibili in tutta la Francia, e a Parigi è dilagata attorno alla avenue Foch, dove è stata la violenza, con auto rovesciate e date rovesciata e incendiata la vettura di alle fiamme, negozi e banche presi un’ambasciata, nella avenue de d’assalto, teppisti in azione anche Friedland e sulla rue de Rivoli. 6 REDAZIONE ONLINE FRANCIA IN CRISI La Repubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA

Incendi vengono segnalati anche a rue Alle 8.45, da un gruppo di alcune de Rivoli e sui Grands Boulevards. centinaia di gilet gialli radunati sugli La prefettura parla di 65 feriti, fra i quali Champs-Elysees a Parigi, sono partiti i 11 poliziotti. I fermati sono stati più di primi fumogeni contro il cordone di 140. polizia che controlla la zona. I tafferugli durano da ore: sono comin- L’uomo che li ha lanciati è stato messo ciati dalla zona dell’Arco di trionfo, sugli a terra dagli agenti e immediatamente Champs-Elysées, fino alla Bastiglia e rue fermato. de Rivoli. L’episodio ha dato vita ai primi I manifestanti hanno gridato slogan e tafferugli, con gruppi di gilet gialli che protestato contro il caro-carburante, le sono fuggiti nella direzione opposta, tasse e il presidente Emmanuel Macron. verso l’Arco di Trionfo, con il volto coperto per proteggersi dai gas Il premier francese, Édouard Philippe, lacrimogeni lanciati dalla polizia. ha annullato la visita prevista a Nogent- Altri manifestanti hanno preso a sur-Marne, in Val-de-Marne e ha deciso lanciare fumogeni verso l’Etoile la di andare personalmente alla prefettura piazza che è l’ultima zona aperta alla della polizia di Parigi per monitorare la circolazione prima del blocco sugli situazione: si sono viste, ha detto, scene Champs-Elyeees. di «una violenza raramente raggiunta». Manifestanti sono stati segnalati in diversi punti del Paese, soprattutto Alcune automobili parcheggiate nella sulle autostrade. avenue de Friedland, che parte dal- Come nelle altre occasioni, numerosi i l’Arco di Trionfo in direzione perpen- blocchi a nord e a sud. dicolare agli Champs-Elysees, sono Particolarmente difficile la situazione state date alle fiamme dai casseur della circolazione a Tolosa. mescolati ai manifestanti con i gilet Attorno agli Champs-Elysees i manife- gialli a Parigi. stanti dei gilet gialli appaiono questa mattina spaccati in due. Già prima delle 9 si sono registrati Sulla grande avenue qualche centinaio tafferugli con la polizia, presente mas- di dimostranti che hanno accettato di sicciamente attorno alla grande avenue, farsi perquisire alle barriere dalle forze devastata dalla guerriglia sabato scorso. dell’ordine e che stanno sfilando in Sono 5.000 gli agenti mobilitati nella corteo. capitale, gli Champs-Elysees sono chiusi All’esterno, per lo più sulla piazza al traffico automobilistico ma aperti ai dell’Arco di Trionfo, stazionano invece i pedoni. gruppi che non hanno accettato di Per la manifestazione non è stata essere perquisiti e che si scontrano con chiesta autorizzazione. la polizia.

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Come è nata questa protesta?

Ancora molto complesso analizzare il Da sola, tuttavia, la questione fiscale movimento di protesta dei Gilet gialli, non basta, visto che la Francia è uno dei che da tre settimane sta causando paesi europei dove il consenso alle grandi problemi all’ordine pubblico imposte è più alto: secondo un son- della Francia e all’azione politica del daggio di Le Monde del 2013 gran parte presidente Emmanuel Macron. Lo è per dei francesi ritiene giustificate l’imposta la sua stessa composizione e per le sue sulle società (77 %), sul reddito (76 %) richieste politiche: eterogenee e con- sull’alcol e il tabacco (74 %). traddittorie. Si può cercare tuttavia di Il bipolarismo tra centro e periferia, e il spiegare i motivi della rabbia che ha fallimento del “modello peri-urbano”, portato i «troppo poveri per beneficiare cioè il modello che ha portato la classe delle politiche di abbassamento delle medio bassa ad andare a vivere in case tasse, troppo ricchi per beneficiare dei più spaziose lontano dai centri urbani, trasferimenti redistributivi» a ribellarsi, raggiungibili con l’automobile, è altret- come ha spiegato a France Cultu- tanto importante per leggere il movi- re Julien Damon, professore associato di mento di protesta. Dalla mappa della Sciences Po. prima giornata dei blocchi autostradali, Il tema della redistribuzione del reddito che è stata anche la più partecipata e è di sicuro una delle questioni di fondo diffusa sul territorio, emerge che sottesa alla protesta, come dimostrano avevano luogo per il 19% nei comuni le rivendicazioni raccolte dall’ultimo con meno di 5.000 abitanti e per il 42% sondaggio dell’istituto Harris, effettuato nei comuni tra i 5.000 e i 20.000 nella giornata di domenica e lunedì. abitanti. 8 FRANCESCO MASELLI FRANCIA IN CRISI LETTERA 43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Questa parte del Paese, che non ha aspirazioni sono cambiate e il centro votato per Emmanuel Macron al primo della vita politica ed economica sono turno, ha negli ultimi anni incassato due sempre di più le grandi città. Con la grandi sconfitte. In primo luogo, non ha conseguenza che le politiche pubbliche visto i benefici della globalizzazione: le si sbilanciano verso le metropoli. richieste stilate, per quanto contraddit- Un manifestante dei gilet gialli dietro le torie, restituiscono l’immagine di citta- barricate che bloccano una strada vicino dini impauriti dai cambiamenti globali, al deposito petrolifero di La Rochelle, il che chiedono più regole (vietare le 3 dicembre 2018, durante una protesta delocalizzazioni, diminuire il numero di contro l’aumento dei prezzi del petrolio contratti a tempo determinato, intro- e del costo della vita. durre un limite di 15.000 euro ai salari) A Parigi soltanto il 36 per cento delle e più protezione dallo Stato (aumentare famiglie possiede una macchina, tasso il salario minimo, abbassare il costo che aumenta se si considera tutta la degli affitti). In secondo, dal punto di regione parigina (66,7 per cento), ma vista psicologico, la politica e l’opinione che resta inferiore a quello di regioni pubblica gli ha comunicato negli ultimi più periferiche come la Bretagna, (87 anni che il loro progetto di vita è un per cento), i paesi della Loira (86,8 per insuccesso. Possedere un’auto, compe- cento), la Corsica (86,3 per cento). rare una piccola casa in campagna per La media del paese è molto alta: l’80,1 avere più spazio, erano considerate un per cento delle famiglie possiede segno di scalata sociale; oggi le un’automobile.

Femen-Marianna schierate a seno nudo davanti alla polizia (Lapresse).

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Secondo l’Insee, soltanto il 13 per cento ricondotto a una delle due grandi dei parigini utilizza l’auto per andare al tradizioni. Tuttavia, il fatto che lavoro, contro il 38 per cento della nell’ultima settimana la radicalità delle piccola corona (i comuni confinanti con proposte e delle azioni sia molto Parigi), il 61 per cento della grande aumentata ha attirato gruppi estremisti corona (i comuni confinanti con la di destra che prosperano in delle situa- piccola corona) e il 78 per cento della zioni di caos e che hanno approfittato regione rimanente. Se a questo si della debolezza del dispositivo di aggiunge che la Francia è uno dei paesi sicurezza previsto dal ministero dell’In- più grandi d’Europa e con minore terno. La sorpresa di un sindacalista densità abitativa, appare chiaro che gli della polizia francese, invita-to in una spostamenti in auto hanno un peso più trasmissione di France 5, è particolar- elevato nella vita quotidiana dei mente rivelatrice: «Non era una cittadini: la superficie francese è di riunione di famiglia all’Arco di trionfo, i 633.208 km², la densità 103 abitanti per metodi utilizzati sono quelli dell’estrema km² contro i 302.071 km² e i 197 destra: le forze dell’ordine sono state abitanti per km² dell’Italia e i 357. 386 aggredite e costrette a ritirarsi, perché km² e i 232 abitanti per km² della non erano in numero sufficienza per Germania il quadro è più chiaro. arginare i violenti. Il movimento non è né di destra né di Non era una situazione di normale ge- sinistra, non ha in sé grandi rivendica- stione dell’ordine pubblico, ma una zioni omogenee tali da poter essere forma di guerriglia urbana», ha detto. 10 FRANCESCO MASELLI FRANCIA IN CRISI LETTERA 43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Un gilet giallo durante una protesta del Durante questo primo anno di mandato 30 novembre 2018 vicino al Parlamento Macron ha governato contando moltis- Europeo di Bruxelles. simo sulla disintermediazione, ha cer- Se la protesta è così difficile da domare, cato in ogni modo di minimizzare il se Macron non ha avuto altra scelta ruolo dei sindacati, spesso umiliandoli, oltre alla marcia indietro, concretizzata non ha ritenuto prioritario strutturare il in una “moratoria” di sei mesi dell’au- suo partito, la République en Marche, mento delle tasse sul carburante, il ridotto a mero comitato elettorale motivo è che un negoziato non è mai senza alcun peso nel dibattito del paese. stato davvero possibile. Chi rappresenta Ma senza sindacati, senza partiti, senza i Gilet gialli? Qual è il loro obiettivo diaframmi tra il potere e l’elettorato, se politico? Impossibile rispondere. In la rabbia popolare cerca di esprimersi questo contesto è possibile affermare ha soltanto un bersaglio: il presidente che Macron sia vittima del suo successo. della Repubblica. Una delle ragioni che hanno portato al A mediare non è rimasto nessuno, i potere il presidente francese è stata la luoghi del conflitto e della parteci- crisi profonda dei corpi intermedi e la pazione sono rarefatti, chi vuole lamen- sua capacità di parlare direttamente con tarsi non ha più interlocutori, la una parte della nazione, che si è contestazione si esprime nei confronti riconosciuta in primo luogo nel suo tutto ciò che Macron rappresenta: i personaggio, e in secondo nel suo centri urbani, la globalizzazione, messaggio. l’Europa, le élite, i politici.

Parigi: polizia sotto accusa dopo video sugli arresti di 146 studenti

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Macron in tv dopo gli scontri con i gilet gialli: «Aumenteremo il salario minimo di 100 euro dal 2019»

Martedì 11 Dicembre - «Vedo uno stato di emergenza sociale ed economico della Francia: ne usciremo bene tutti insieme, lo voglio per la Francia. Siamo apripista per noi e per gli altri. Non possiamo restare divisi. Attraversando questa crisi, riconcilieremo i francesi». Apre così il suo intervento in tv il presidente francese Emmanuel Macron dopo la crisi dei gilet gialli. E assicura: «Prenderò misure sociali già questa settimana».

Il salario minimo della Francia aumen- zione sociale generalizzata (CSG) per i terà di 100 euro al mese dal 2019, pensionati che guadagnano meno di èrecisa il presidente francese illustrando 2.000 euro al mese. «Per avere dinanzi alla nazione una serie di misure successo dobbiamo restare uniti» e shock per placare la collera dei gilet garantire la giustizia sociale», dice. gialli. «Dobbiamo andare avanti, ma in Evocando lo «stato d'urgenza econo- maniera diversa. Ci troviamo ad un mico e sociale», Macron annunciato tra crocevia per il Paese: serve il dialogo, il l'altro l'annullamento della contribu- rispetto. Ce la faremo». 12 FRANCIA IN CRISI © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente francese nel solenne confrontare con «uno stato d'urgenza intervento dinanzi alla nazione per economico e sociale», l'avvio di una placare la rabbia dei gilet-gialli ha anche nuova era passa attraverso «una detto di volere una «legge elettorale riforma profonda dello stato». Macron più giusta» e che tenga conto del «voto si prepara a stimolare «un dibattito bianco». senza precedenti nelle nostre «Mi assumo una parte della respon- istituzioni, ad ogni livello: governo, sabilità. C'è rabbia, c'è indignazione assemblea nazionale, parti sociali e condivisa da molti francesi. Servono associazioni saranno chiamati a fare la misure profonde». propria parte». Macron, che si propone Emmanuel Macron si rivolge dunque come regista di una nuova operazione alla nazione con un appello «per di cambiamento, annuncia che lavorare tutti insieme alla costruzione di incontrerà «i sindaci del Paese, regione una nuova Francia». per regione per costruire le basi della «Da un anno non siamo stati in grado nostra nuova nazione. Non ripartiremo di rispondere alle richieste, mi assumo facendo finta che nulla sia cambiato. Ci una parte della responsabilità. Forse troviamo in un momento storico: ho ferito qualcuno di voi con le mie Siamo in un momento storico per il idee, ora voglio essere chiarissimo. Il nostro Paese. La mia unica preoccu- malessere esiste anche in altri Paesi, pazione siete voi - dice rivolgendosi ai insieme troveremo il cammino per concittadini - La mia unica battaglia è farcela. Dobbiamo creare nuove per voi. La nostra unica battaglia è per strade, per noi francesi», dice il la Francia. Lunga vita alla Repubblica, presidente, consapevole di doversi viva la Francia», conclude.

Francia, studenti contro Macron: 4 morti, università occupate e arresti in piazza

13 VERSIONE.IT GIORNALISMO EDITORIA TV- © RIPRODUZIONE RISERVATA Time celebra i “guardiani” ma la stampa non è mai stata in pericolo come adesso

Il Time “premia” i giornalisti in pericolo equilibri del Medio Oriente. Ciò a sotto- eleggendoli, dando loro il volto del lineare come il ruolo della stampa, dei saudita Khashoggi, “persone dell’anno”. giornali e dei giornalisti sia cruciale Per la prestigiosa rivista americana, i all’interno di una democrazia. giornalisti sono i “guardiani” che com- E quanta importanza sociale abbia il battono (in prima linea) sulla trincea lavoro di chi, ogni giorno, informa della guerra per la verità. l’opinione pubblica tenendola aggior- Spesso, pagando in prima persona il loro nata sulla realtà. impegno. Altrettanto spesso, in con- Un ruolo fondamentale, tanto da essere dizioni precarie e non solo economiche. sotto attacco ovunque. Il Time li riassume tutti nei ritratti di Wa La libertà di stampa è parente più Lone e Kyaw Soe Oo, reporter della prossima di quella d’espressione e il Reuters arrestati in Myanmar e nel pluralismo delle idee è la conditio sine gruppo che fa capo a Maria Bessa, qua non di una democrazia matura, che giornalista filippina che, alla guida del sappia funzionare e abbia sufficiente gruppo Rappler, conduce l’opposizione autorevolezza. al presidente Rodrigo Duterte. Un fatto, questo, di cui tanti si scordano. E, su tutti, Jamal Khashoggi, il giornalista Forse per pigrizia, qualcuno per luogo saudita trucidato a Instabul nelle scorse comune, qualcun altro magari per settimane e al centro di un caso - calcolo: ma senza la stampa e senza matico internazionale che ha fatto libertà non c’è democrazia. fibrillare – ancora una volta – i già fragili Tertium non datur. 14 SILVIA MOROSI GIORNALISMO CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Reporter senza frontiere: nel 2018 sono stati uccisi 80 giornalisti, 348 quelli arrestati

Il 2018 è stato un anno nero per i Jan Kuciak, trucidato nella sua abitazione giornalisti: ne sono stati uccisi 80 nel il 21 febbraio scorso. «L’odio verso i mondo, segnando un aumento dopo tre giornalisti proferito e persino sostenuto anni di calo (nel 2015 erano stati 110). È da leader politici, religiosi o uomini quanto emerge dal bilancio annuale di d’affari senza scrupoli ha conseguenze Reporters sans frontiéres (Rsf). L’anno drammatiche sul terreno, e si traduce in scorso hanno perso la vita 65 giornalisti, un aumento preoccupante delle uccisi per aver esercitato la loro missione violazioni», avverte Christophe Deloire, d’informazione. Tra le vittime di segretario generale di Rsf, che mette quest’anno, vi sono 63 giornalisti sotto accusa anche i social. «Questi professionisti, con un incremento del 15 sentimenti di odio legittimano la per cento, 13 giornalisti non violenza e indeboliscono, ogni giorno di professionisti (contro 7 l’anno scorso) e più, il giornalismo e con esso la quattro collaboratori dei media, ha democrazia». spiegato l’Ong con sede a Parigi, È di nuovo l’Afghanistan il Paese dove denunciando la violenza «senza hanno perso la vita il maggior numero precedenti» contro la categoria. In totale di reporter: nel 2018 vi hanno perso la — secondo Rsf — più di 700 giornalisti vita 15 giornalisti, nove solo nel doppio professionisti sono stati uccisi negli attacco del 30 aprile scorso in cui sono ultimi dieci anni (qui abbiamo parlato del stati presi di mira proprio gli operatori memoriale dei giornalisti uccisi mentre dell’informazione. Seguono Siria, con un facevano il loro mestiere, a Bayeux). 11 morti, Messico (9), India (6) e Stati Sono, invece, 348 quelli arrestati, che Uniti (6 morti, di cui 4 nell’attacco alla l’anno scorso erano stati 326. redazione del Capital Gazette del Oltre la metà dei reporter sono stati Maryland). Nel 2018 È aumentato anche «deliberatamente presi di mira e il numero di giornalisti detenuti: sono assassinati», spiega l’organizzazione, 348 (nel 2017 erano 326). Oltre la metà come l’editorialista saudita Jamal dei reporter in prigione si trova in cinque Khashoggi, ucciso il 2 ottobre scorso Paesi: Iran, Arabia Saudita, Egitto, all’interno del consolato di Riad a Turchia e Cina. Istanbul. E come il giornalista slovacco, 15 NADIA KOFTYUK GIORNALISMO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

MOSCA - Una lenta morte, un’altra picconata alla libertà di stampa, un miracolo distrutto. Così in Russia è stata definita la notizia che il gruppo “Rbc”, considerato l’ultimo baluardo della non è che l’ultima di 12 stampa indipendente in Russia, verrà redazioni cadute vittime presto acquisito da Grigorij Berezkin per entrare a far parte di una holding di pressioni politiche editoriale con “Komsomolskaya Pravda”

Ogni giorno assorbiamo una notevole zioni meno credibili. Sono tecniche, e quantità di notizie e informazioni, dalle chi le usa sa essere convincente. quali veniamo influenzati e a cui fac- Un altro modo di manipolare le masse è ciamo riferimento nelle discussioni, o deviare la loro attenzione su una notizia per formare un’opinione sull’argo- e ingrandirla nella sua importanza, per mento trattato. È per questo che saper metterne sul secondo piano altre che filtrare e distinguere a cosa credere e creerebbero più problemi. cosa verificare è piuttosto importante. Così è successo con la legge sull’au- Quasi tutti in Russia hanno un mento dell’età pensionabile, che è stata televisore. Ed è del 56% la percentuale approvata durante il caos dei Mondiali, dei pensionati che passano il loro con l’intento di non essere troppo tempo libero guardando programmi all’evidenza. È stata comunque la causa televisivi. I canali principali, pubblici, di numerose manifestazioni e malcon- però, sono una risorsa discutibile e tenti, perciò si può dire che il governo controversa: nella maggior parte dei non ci sia riuscito. casi si cerca di mettere in buona luce le Naturalmente ci sono anche notiziari decisioni politiche del governo e le indipendenti, che pubblicano informa- diverse azioni militari negli altri stati. zioni verificate e opinioni varie sui Ovviamente, Putin appare come la fenomeni attuali, ma si trovano in guida migliore, “il pugno di ferro” in maggioranza su una piattaforma digi- grado di governare il nostro immenso tale, quasi sempre inaccessibile alle paese. persone più anziane, che sono invece gli Molti sono i programmi nei quali si spettatori televisivi per eccellenza. discute la politica e questioni attuali, Ciò che dipende direttamente da noi è dove con diverse tecniche le persone essere abbastanza critici nell’adottare con opinioni “sbagliate”, che vanno certi giudizi, assicurandosi di aver contro la grande macchina della pro- analizzato tutti gli aspetti del problema, paganda, vengono zittite, insultate e e non dare per certo niente di ciò che trascurate, rendendo le loro afferma- sentiamo. 16 GIUSEPPE FANTASIA GIORNALISMO HUFFPOST © RIPRODUZIONE RISERVATA

Enrico Mentana sbarca sul web con OPEN

“Voglio restituire ai giovani giornalisti un po’ della mia fortuna”

"Volevo dare il buon esempio, il mio è "sarà per un'informazione libera, stato un atto di lealtà". Inizia così lo verace, giovane, gratuita e senza speech con cui Enrico Mentana ha steccati. presentato al pubblico il suo nuovo Solo così facendo, passando da un giornale digitale, "Open", online dal 18 giornalismo novecentesco a uno dicembre prossimo. digitalizzato, si potrà garantire un bene “Un'idea matta, dopo 25 anni di per tutti quanti". brillante carriera, volevo restituire ai Ogni giornalista della nuova redazione giovani giornalisti un po' della mia - sono 22 i praticanti assunti, dopo fortuna e l'ho fatto trasformandomi da averne selezionati 15mila - avrà a giornalista a editore fondando questo disposizione un kit del cronista, giornale che non ha come obiettivo zainetto con smartphone, telecamera e quello di creare i gilet gialli dell'in- pc, "per poter fare dirette o scrivere formazione. pezzi in qualunque luogo essi si Ho cominciato a fare il giornalista a 25 trovino“. anni e ho avuto fortuna e grandi Mentana ha ricordato che lui non si soddisfazioni. sente "abbarbicato alla sua poltrona" Sempre più spesso mi è capitato e, appena possibile si creerà una nell'ultimo decennio di incontrare community volta a raccontare il mondo gruppi di giovani, entusiasti e curiosi, che ci circonda e a "lottare contro le come ero io alla loro età. Ma con la bufale". Open sarà un'alternativa al differenza fondamentale che loro il giornale proprio perché gratuito. Gli giornalismo lo potevano vedere solo da occhi dei giovani saranno tutti puntati fuori. alle novità e a tutto quello che accadrà Da qui, la decisione di provare a creare secondo i loro parametri. Il mio obiet- un giornale online in cui far lavorare tivo sarà quello di creare tantissimi let- solo giovani giornalisti, in un periodo tori di giornali come questo, non quello per niente felice per la professione. di creare tantissimi giornalisti, perché "Open", ribadisce il direttore di La7, altrimenti si rovescia il cannocchiale“. 17 Risponde ALDO CAZZULLO Aldo Cazzullo Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA Perché conviene anche a noi una donna alla Casa Bianca?

Caro Aldo, avremo una donna; e sarà un’ottima da come ha descritto Michelle Obama, notizia. Non so se si riuscirà a limitare le arguisco che lei vede bene una donna armi. Da secoli girare armati è alla Casa Bianca. considerato dalla maggioranza degli Ma che cosa cambierebbe? Mi auguro americani un diritto; anche se nelle gio- diverse cose. Una in particolare: la vani generazioni sta crescendo un drastica diminuzione delle armi in movimento per il controllo di fucili e circolazione. pistole. Di sicuro, le donne al potere Le donne, si sa, non vanno matte per le tendono ad avere una caratteristica armi e non le idolatrano come fanno fondamentale: la lungimiranza. La donna parecchi uomini. Una donna alla Casa si prende cura, e guarda lontano. Doti Bianca potrebbe riuscire là dove nessun fondamentali ora che abbiamo capito presidente maschio è riuscito! che la Terra e la specie umana non sono Alex Prato Piacenza immortali, e tocca a noi, donne e uomini insieme, prendercene cura. Caro Alex, Riscaldamento del pianeta; distruzione Nella sua autobiografia Michelle Obama del lavoro a causa della rivoluzione sostiene di non essere interessata alla digitale; proliferazione nucleare; crea- politica. Ma tutto prova il contrario: dalla zione di uomini nuovi grazie al mix tra tournée nei palasport americani per il intelligenza artificiale e biotecnologie. lancio del libro, al potere esercitato alla Nei prossimi decenni dovremo prendere Casa Bianca. Seguii la sua campagna le decisioni più importanti della storia, elettorale nel 2012. Faceva comizi per il da cui dipendono la vita e la morte. E la marito, ma senza di lui. Alta, enorme donna da sempre maneggia la vita e la (ma non grassa), dimostrava carisma, morte. Ora che finalmente è entrata anche se – come tutti – diceva sempre le nella sfera pubblica, la sua esperienza e stesse cose, poi copiate dai ghost-writer la sua visione saranno molto utili anche di Melania Trump. Non so se un giorno all’uomo. Michelle si candiderà alla Casa Bianca. Ci Non a caso nel Paese europeo più ha già provato un’altra moglie di un ex avanzato, la Germania, tutti i partiti presidente, senza fortuna. dall’estrema sinistra all’estrema destra So per certo che presto alla Casa Bianca sono guidati da donne. 18 MASSIMO GRAMELLINI FACEBOOK CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

ToniToni CastelliCastelli

La Vice Ministra Laura Castelli si impapera di fronte a Lilli Gruber sui 6 milioni di tessere stampate per il reddito di cittadinanza già disponibili dal Ministro al lavoro Luigi Di Maio.

Venerdì 30 novembre 2018 - Un giorno francese gli chiedono di tradurre «Il gli storici ci spiegheranno perché gli giardino di mia zia», e lui, con lo italiani, esasperati dall’antipatia dei sguardo terrorizzato e la voce a competenti, in una domenica di simulare una naturalezza inesistente, malumore decisero di affidare l’aereo biascica: «Le jardin de ma sziii…». Italia all’equipaggio più pazzo del mondo. Il comandante Di Maio, il pilota La Gruber incalzava: automatico Conte e i responsabili dei «Quante sono le schede, cinque o sei disservizi di bordo, lo steward Toninelli milioni?». e Laura Castelli, viceministra del- l’Economia per mancanza di prove. E Castelli: “Cinque milioni e mezzo… circa». L’altra sera in tv la professoressa Gruber le ha fatto una domanda «Chi le sta stampando, il Poligrafico?» difficile, difficilissima: insisteva la commissione d’esame. «State stampando le tessere elettro- «Forse… Ve lo diremo presto». niche del reddito di cittadinanza?». Per superare l’interrogazione, Castelli Appena qualcuno lo avrà detto a lei, aveva studiato giorno e notte avvertendola che non si può stampare «L’economia di zio Paperone», ma qualcosa che il Parlamento non ha questa non la sapeva. Avrebbe potuto ancora deliberato. Era questa la rifiutarsi di rispondere, invece ci ha risposta giusta, accidenti. provato lo stesso. Che momenti. Perché Toninelli dal primo banco non Sembrava Sordi quando all’esame di gliel’ha suggerita? 19 PAOLO GRISERI ITALIA IN CRISI La Repubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il manifesto delle imprese: "Non bloccate lo sviluppo" A Torino dodici associazioni imprenditoriali firmano un testo comune: pazienza al limite. La richiesta di Boccia al premier: "Conte convinca i suoi vicepremier o si dimetta…mettete i conti in ordine, sennò meglio le dimissioni” "Se fossi in Conte convocherei i due siamo qui è perché la nostra pazienza è vicepremier e gli chiederei di togliere quasi limite, per mettere insieme 12 due miliardi per uno visto che per associazioni tra cui alcune concorrenti evitare la procedura d'infrazione tra loro. Se siamo qui tra artigiani, bastano 4 miliardi. Se qualcuno commercianti, cooperative, industriali, rifiutasse mi dimetterei e denuncerei qualcuno si dovrebbe chiedere perché. all'opinione pubblica chi non vuole La politica è una cosa troppo impor- arretrare". Lo ha detto il presidente di tante per lasciarla solo ai politici, siamo Confindustria, Vincenzo Boccia, conclu- dodici associazioni che rappresentano dendo la manifestazione alle Organiz- tre milioni di imprese, oltre il 65% del zazioni per il Si TAV a Torino: "Una PIL (Prodotto interno lordo). È un promessa a Di Maio: se ci convoca tutti segnale importante che si vuole dare al non lo contamineremo. A Salvini, che ha governo. Si parte dalla TAV, si pone la preso molti voti al Nord, dico di questione infrastrutture in senso largo, preoccuparsi dello spread". grandi e piccole, e si pone un auspicio Boccia aveva esordito dicendo: "Se che è quello di attenzione alla crescita". 20 PAOLO GRISERI ITALIA IN CRISI La Repubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente di Confindustria, Vincenzo tuto ancora ieri gli organizzatori. Boccia, ha spiegato così il senso della Daniele Vaccarino, torinese, presidente manifestazione delle imprese per la nazionale di Cna è uno degli oratori . Tav, oggi alle Ogr di Torino. "Il Perché l’appuntamento di Torino è messaggio di oggi è un richiamo alla diventato l’occasione per una protesta politica e al governo da parte dei corpi nazionale? intermedi dello Stato: avere il senso del «Perché proprio da Torino è partita, il limite", afferma Boccia. 10 novembre scorso, la prima protesta Aggiunge: “Il governo ha convocato i contro la politica dei no. La richiesta di vertici torinesi delle associazioni non bloccare la TAV è venuta dopo lo fattoriali e non quelli nazionali. Questo stop della candidatura olimpica con la dice lunga sul l’idea che ha il governo quel sì ufficiale di Appendino che della Torino-Lione come fosse un fatto sembrava tanto un no». locale. mentre al contrario l’opera è una questione nazionale”. Un problema solo torinese? Quasi due terzi del pil italiano sono «Purtroppo no!. La cartina della rappresentati. E sono oltre 3 mila i Penisola è costellata di no e di blocchi rappresentanti in sala. La protesta dei lavori. nazionale degli impreditori per chiedere In realtà questo atteggiamento non «sì alla TAV, si alle grandi infrastrutture danneggia solo le grandi imprese che europee, si al futuro, allo sviluppo, alla vincono gli appalti. crescita sostenibile», è salita in parte- Punisce i territori e anche chi ha cipazione mano a mano che trascor- dimensioni più ridotte come in genere revano i giorni. le imprese artigiane. I lavori sono stati aperti dalla relazione Prendiamo l’esempio della val di Susa. di Roberto Zucchetti, professore alla All’inizio, tanti anni fa, avevamo avuto Bocconi di Milano che a settembre problemi a convincere qualche nostro aveva calcolato in 9 miliardi gli effetti iscritto. positivi dell’opera. Poi tutti abbiamo capito che non solo i Cui seguono gli interventi di 12 subappalti del cantiere ma le stesse esponenti delle associazioni imprendi- opere di compensazione possono toriali. essere una occasione di crescita per le L’ultimo a prendere la parola il numero nostre imprese». uno di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Siamo qui per dire sì allo sviluppo. Sì In platea sono presenti anche i agli investimenti strategici. Sì ad un rappresentanti dei sindacati. Paese che sa andare oltre le proprie Confermata invece la richiesta ai politici fragilità strutturali". dice invece il di non presentarsi «per evitare presidente di Confcommercio, Carlo strumentalizzazioni», come hanno ripe- Sangalli. 21 PAOLO GRISERI ITALIA IN CRISI La Repubblica © RIPRODUZIONE RISERVATA

"Oggi - ha affermato - il tempo sistema infrastrutturale moderno ed necessario per compiere la tratta efficiente, che garantisca la piena Torino-Lione è di poco inferiore alle 4 mobilità di persone e merci e ore e nel 2030, con la nuova l'accessibilità all'Europa di tutte le aree infrastruttura, scenderà a meno di 2, del territorio nazionale, rendendo il così da connettere il nostro Paese Paese competitivo sui mercati all'Europa. internazionali." Con la Torino-Lione si comple-terebbe, Lo ha detto il presidente di Confa- insomma, quella 'Metropolitana d'Eu- gricoltura Massimiliano Giansanti inter- ropa in grado di integrare ulteriormente venendo oggi alla manifesta-zione alle e naturalmente il nostro Paese anche Ogr a favore del Tav. nei flussi turistici e commerciali europei. Giansanti ha ricordato che nell'Europa a Al di là dei passeggeri che si riconverti- 28 è al 21° posto per quanto riguarda le rebbero al treno da altri mezzi di strutture portuali e aeroportuali, al 19° trasporto (si parla di due milioni e per quelle ferroviarie, al 18° per la reti mezzo di viaggiatori) con significativi stradali. E la copertura internet inte- effetti sull'impatto ambientale ci ressa solo il 77% del territorio, contro sarebbe sicuramente un aumento una media europea dell'82%. importante di flussi. Insieme a Torino, la "Con questi numeri - ha detto il presi- stessa Milano capitale del terziario dente di Confagricoltura - sono evidenti avanzato, sarebbe infatti finalmente e le ricadute in termini di competitività sul pienamente connessa all'Europa. nostro sistema agricolo ed L'agricoltura italiana ha bisogno di un agroalimentare.“

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Silvia e la giungla che l’ha inghiottita: serpenti letali, indizi e preghiere Nella foresta in Kenya dove è tenuta nascosta la volontaria milanese. «Qui tutti sanno»

AKATCHA FOREST (Kenya) - Lo vedi una delle foreste più belle e angoscianti quand’è tardi. Ti striscia davanti e del Kenya. Regno incontrastato del- t’attraversa il sentiero. «Green mam- l’Oriolo e del Turaco e del rarissimo ba!». Così verde nella boscaglia che tessitore giallo di Clarke. Nascondiglio capisci perché, solo quest’anno e solo su inviolato per la banda degli Orma che questa stradina, il peggiore dei serpenti undici giorni fa si son portati via la abbia già fatto dieci morti. Così veloce da volontaria milanese. «Questa mattina spiegare perché lo chiamino il Mamba sono venuti da me sei uomini», ferma la Seven Steps: provi a scappare dopo il moto e ci racconta Jumaa Badiva, 34 morso e tanto è inutile, ma dove vai, al anni, contadino di Kasikini, uno dei 150 settimo passo sei già stecchito. Il micro villaggi di questa boscaglia: «Non paradiso terrestre della Dakatcha è sono poliziotti, è gente che collabora alle l’inferno in terra di Silvia Romano. ricerche e conosce bene la zona. Sono Novanta chilometri da dove l’hanno andati in un paesino dove non è difficile rapita: ore di jeep verso la Somalia, in essere morsi da mille serpenti…». 23 FRANCESCO BATTISTINI REPORTAGE CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA

Magari sanno già che Silvia è là, ma per c’è drone o elicottero che possa scovare entrare in quei posti devi stare attento la ragazza nell’immenso mare d’acacie e ed essere intelligente». Quale posto? baobab, nell’ombra scura del teak e del «Loro hanno preso la ragazza e sono sandalo. passati per la valle del fiume Tana. Poi Bush impenetrabile e irrespirabile, l’hanno messa in una casa». Che casa? umido e muto, il cobra che attacca «Loro sanno bene dov’è. Ma bisogna l’impala, l’Africa che t’obbliga a stare attenti…».. chiudere i finestrini per non farti Nel fango, nelle spine, nel verde totale. strappare la carne da rovi che ti ghermiscono come artigli. Nel buio fitto della scomparsa di Silvia. La polizia pattuglia dove riesce, usa gli Bisogna salire da Malindi alle rocce di informatori, promette taglie che i Hell’s Kitchen, la meraviglia che prima ventimila abitanti della foresta non d’ispirare un famoso programma tv è saprebbero nemmeno contare, figurarsi stata il teatro di tutte le magie nere incassare. africane, e poi entrare nella Dakatcha e *Mulunguni, il posto dell’ab-bandono inciampare in un punto qualunque: non delle moto indiane usate nel sequestro.

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Kapangani, la radura che ha restituito le l’Eden della biodiversità e di 220 specie treccine bionde di Silvia. Oakala, il bivio d’uccelli, e ci fu una battaglia d’anni che ha lasciato tracce nella terra rossa e contro «chi voleva togliere il pane a noi pozzangherosa. Bombi, i testimoni che per nutrire le vostre automobili». hanno visto una bianca velata dal niqab. Oggi si prega per la ragazza, nelle chiese Bungale, il ritrovo delle camionette e nei templi del Kenya. L’ha chiesto il militari. Molti indizi e pure molta scena: vescovo protestante di Malindi, solo qualche mese fa li hanno arrestati, Lawrence Dena, e solo gli indù hanno un po’ di poliziotti della Dakatcha, aderito: nessun segno dai cattolici o dei perché facevano contrabbando di musulmani. L’eco dello stesso silenzio carbone d’accordo coi malavitosi locali. I calato in Italia sul caso Silvia. Rotto da contadini restano chini sui piccoli campi poche voci: «Spero torni a casa», dice di manioca, di banane, di mais che la padre Orazio, da una vita missionario foresta concede. Alla fine si fanno gli qui. Interrotto da una canzone dei affari loro, le autorità non sono molto Maneskin, la preferita di Silvia, che le amate in questa parte di Kenya e anche sue amiche ci mandano via Facebook gli italiani non hanno lasciato buoni mentre ci ficchiamo nella foresta aguzza ricordi: una società milanese venne nei e velenosa che l’ha inghiottita: «Mi hai boschi con un progetto per la raccolto da per terra coperta di spine, produzione di biodiesel, a disboscare coi morsi di mille serpenti…». 25 MILENA GABANELLI © RIPRODUZIONE RISERVATA

Perché lo spread alto di Milena Gabanelli fa male a tutti e Giuditta Marvelli

Che cosa cambia per tutti noi se cresce lo spread? Quando si amplia troppo la distanza tra i rendimenti dei nostri titoli di Stato e quelli degli omologhi tedeschi, considerati i più affidabili, è come se tempestasse su tutti i settori dell’economia. Alcuni danni si vedono subito, altri a distanza di tempo.

La ricaduta sui miei risparmi daranno quello che è previsto nel Ho investito in titoli di Stato con durata contratto, cioè il capitale e gli interessi a cinque anni 10 mila euro, com- annui all’1%, anche se nel frattempo prandoli nel 2017, quando lo spread era sono saliti al 3% o al 4%. intorno a 150 e il tasso all’1%: se li E se compro titoli oggi che succede? vendo oggi, non riavrò i miei 10 mila Adesso un Btp a cinque anni mi offre il euro, ma solo 9.700 perché il titolo ha 2,5% l’anno, ma il meccanismo non perso valore. cambia: più i rendimenti vanno su, più Se aspetto la scadenza, invece, mi perdo se vendo prima della scadenza. 26 MILENA GABANELLI © RIPRODUZIONE RISERVATA

I mutui avessi firmato il contratto a luglio. In Lo spread incide sul mutuo in corso? Se soldoni se consideriamo un prestito a è stato stipulato a tasso fisso, lo spread tasso fisso ventennale da 120 mila euro, può fare quello che vuole. Ma anche se la mia rata mensile adesso è fino a 40 è variabile i movimenti di questo euro più cara, come dimostra un’ela- «barometro» dei rendimenti non hanno borazione de L’Economia del Corriere influenza, perché in genere i prestiti per della Sera su dati MutuiOnline.it. la casa sono ancorati ai tassi medi Sembra poco, ma in venti anni parliamo europei. Se invece vado a fare un di 9.600 euro in più. Inoltre, quando lo mutuo nuovo oggi gli effetti della spread sale, le banche diventano molto grandine cominciano a vedersi: pagherò selettive, la platea si restringe, la- tra lo 0,30% e lo 0,70% in più di quello sciando fuori i più deboli che spesso che avrei dovuto mettere in conto se sono i giovani.

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Consequenze per gli investitori Banca d’Italia, nel rapporto sulla spread tornasse a 150, e se chi possiede stabilità finanziaria pubblicato la i titoli nel frattempo non li ha venduti. settimana scorsa, ha calcolato che in Solo il 5% dei titoli emessi (circa 100 media da maggio il valore dei Btp in miliardi) è posseduto direttamente circolazione si è ridotto del 9%. dalle famiglie, ma i Btp sono anche Un danno che potrebbe annullarsi se lo dentro fondi, polizze e fondi pensione.

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Ricaduta su banche e imprese di Btp, ma se lo spread resta elevato, Le banche italiane sono tra le più per le banche diventa più difficile far esposte agli effetti negativi dello quadrare i conti. spread, che mette a dura prova la loro La conseguenza sarà una stretta sui stabilità patrimoniale. A settembre servizi e sui prestiti a famiglie e 2018 avevano in pancia 369 miliardi di imprese, che già oggi stanno facendo titoli di Stato, la maggior parte sono più fatica ad ottenere credito. immobilizzati fino a scadenza, mentre Proprio come lo Stato, che per vendere una quota viene contabilizzata a valore i Btp deve alzare i rendimenti, le di mercato, per poterla vendere in caso aziende se provano a finanziarsi di necessità. Siccome i titoli che fino a 7 emettendo dei bond, pagano interessi mesi fa valevano 100, oggi valgono 97, più elevati. Il costo delle nuove la perdita che devono mettere a emissioni di imprese con merito di bilancio è calcolata in circa 10 miliardi credito abbastanza buono è passato di euro. Finora in media hanno retto dall’1,8% del primo a trimestre al 3,5% . bene e, anzi, hanno comprato (secondo E tutto questo pesa su un’economia già il rapporto di Banca d’Italia) 39 miliardi fragile. 29 MILENA GABANELLI © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il ruolo degli speculatori alla scadenza del mio contratto lo I titoli di Stato in circolazione sono compro davvero e avrò guadagnato 5. I 1.952 miliardi. Negli ultimi 6 mesi, i dati (Ihs Markit) dicono che, all’inizio grandi fondi stranieri, che oggi pos- dell’estate, le richieste di prestito di Btp siedono il 24% del nostro debito, hanno erano intorno a 30 miliardi, ai massimi venduto 55 miliardi di Btp. Ma hanno da dieci anni. Negli ultimi mesi sono venduto per liberarsi di un problema o cresciuti parecchio anche i costi dei hanno anche speculato per guadagnare contratti derivati che i grandi investitori sul ribasso delle quotazioni? stipulano per proteggersi da un Un indicatore di questa attività — che eventuale default dell’Italia. Una sorta viene normalmente svolta da tutti gli di polizza, insomma, che diventa più attori del mercato e che solo nel caso di cara quando sale la tensione. Il 30 vero e proprio attacco speculativo novembre uno di questi strumenti assume proporzioni devastanti — è il (credit default swap il nome tecnico) volume del prestito titoli. Per per garantirsi su un orizzonte quin- guadagnare sul ribasso di un asset quennale costava 24.551 euro per ogni bisogna venderlo «allo scoperto», cioè milione di Btp. Un credit default swap senza possederlo. Esempio: prendo a sull’omologo francese solo 3.318 euro e prestito un Btp che costa 95 pagando quello sul bund 1.363. Il mercato dei una commissione, poi lo vendo e derivati su tutti i titoli italiani (azioni e «scommetto» sul fatto che tre mesi obbligazioni) in ottobre valeva ben 490 dopo varrà solo 90. Se ho visto giusto miliardi. Un quarto del Pil.

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Ricaduta sullo Stato Che cosa ha innescato tutto questo? Quando sale lo spread anche il Chi ha comprato i nostri titoli vuole contribuente paga pegno. Lo Stato interessi più alti perché ha paura che i infatti deve pagare gli interessi sul conti dell’Italia peggioreranno e si fida debito pubblico che complessivamente meno delle sue capacità di onorare un vale 2.300 miliardi. Ogni anno vanno a debito pubblico pari al 132% del Pil. scadenza circa 400 miliardi di titoli, Quindi o siamo così bravi da convincere detenuti da assicurazioni, banche, il mercato che la manovra del governo finanziarie, fondi. Italiani ed esteri. Gli produrrà buoni risultati oppure, se interessi, ogni anno, costano allo Stato questa «tensione» dovesse protrarsi nel circa 60 miliardi, e Banca d’Italia ha tempo o aumentare, il rischio è quello calcolato che il raddoppio dello spread di una spirale perversa. degli ultimi mesi ci è già costato 1, 5 Dopo ulteriori declassamenti del nostro miliardi in più. Se lo spread dovesse debito che renderebbero difficile restare sui valori di oggi, nel 2019 trovare compratori per i Btp, si saranno 5 i miliardi di interessi che aprirebbero scenari molto incerti per dovremo aggiungere, e saliranno a 9 nel tutto il sistema Paese. 2020. Soldi che bisognerà trovare to- Con rischi di nuove tasse per i cittadini gliendoli dagli investimenti o dai servizi oltre che di un commissariamento da per i cittadini, dalla sanità alla scuola. parte dell’Europa.

32 ALICE VALLI Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Mondo di ALICE

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Prosa scimmiesca

Nel 1991 si spedì la prima mail, il 13 infatti che un messaggio debba essere dicembre 1992 venne inviato il primo veloce, sintetico, debba arrivare spedito SMS, nel 1997 è stato creato il primo al destinatario per ricevere subito social network, e da allora l’avanzata e l’ l’altrettanto coincisa risposta, come in evoluzione della tecnologia comunica- una sorta di turbine tecnologico dove tiva non si è ancora fermata: computer noi, possessori di cellulari e quotidiani intelligenti, telefoni cellulari in grado di inviatori di messaggi, fossimo delle fare praticamente qualsiasi cosa, sbiadite ombre robotiche che si espri- addirittura orologi multifunzionali sono mono in codice binario. ormai una presenza quotidiana e Compaiono così le K al posto di un scontata nelle nostre vite. lunghissimo e assai complicato “ch”, le Questi moderni mezzi di comunicazione vocali vengono abolite (“quando” sono senz’ altro utili per relazionarsi con diventa “qnd”, “comunque”, termine persone residenti in luoghi lontani, assai complicato da scrivere, si costituiscono inoltre una grande como- semplifica in “cmq”), periodi troppo dità per lo scambio di informazioni e complessi dove addirittura compaiono permettono un notevole risparmio di avverbi e aggettivi vengono tagliati e tempo ma, al tempo stesso, il loro uso codificati, il tutto per risparmiare fino frequente e assiduo impoverisce in certi all’ultimo millesimo di secondo nel casi la lingua italiana: si ha come l’idea battere la tastiera. 34 BEATRICE MARINI RIFLESSIONI Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ma la categoria più di tutte sotto più in disuso, e non sorprende quindi assedio è quella dei tempi verbali: la che una persona che non sappia cosa sia consecutio temporum, sempre che l’eloquenza non ne sia particolarmente qualcuno si ricordi della sua esistenza, dotata. piange in un angolo ignorata mentre Il linguaggio è ciò che distingue un l’imperfetto assale il congiuntivo e lo uomo da una scimmia (oltre al fatto che sostituisce quasi completamente (e pos- quest’ultima non inquina il proprio siamo considerarci fortunati quando si pianeta avanzando verso l’auto- tratta di imperfetto e non di condi- distruzione, ovviamente, ed è dunque zionale). incredibilmente più intelligente) e se, Anche la ricchezza lessicale tipica questa esponenziale riduzione di esso dell’italiano, lingua ricolma di termini probabilmente ci porterà a un ritorno derivanti dal latino e dal greco, con alle origini del nostro progenitore etimologie che nascondono un secondo l’homo habilis, allora tanto vale iniziare strato di significato e di interpretazione adesso ad esprimerci in sonori grugniti e di una parola, va pian piano perdendosi: versi sicuramente più eleganti di quelli espressioni non comuni come “effi- frutto di una perdita di tempo come il mero” o “loquace” cadono sempre di labor limae.

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È morto Bernardo Bertolucci

Cavaliere di un cinema che non abdicò alle sue ambizioni. Seppe coniugare grande spettacolo ma anche grande cultura, chiave privilegiata per fare i conti con la realtà passando attraverso la forza dei sogni e dell’immaginario

Con Bernardo Bertolucci, scomparso a che affrontasse i grandi affreschi storici Roma per le conseguenze di un tumore (Novecento, L’ultimo imperatore, Il tè al sistema linfatico con cui combatteva nel deserto, Piccolo Budda, The da tempo, se ne va l’ultimo cavaliere di Dreamers) sia che scavasse nelle con- un cinema che non aveva mai voluto traddizioni dell’animo umano (Strategia abdicare alle sue ambizioni: di grande del ragno, Ultimo tango a Parigi, La spettacolo ma anche di grande cultura, luna, L’assedio, Io e te) sia che si chiave privilegiata per fare i conti con la mettesse più personalmente in gioco realtà passando attraverso la forza dei nel palleggio tra contraddizioni per- sogni e dell’immaginario. Ma sempre sonali e realtà (i suoi film più «piccoli» con l’ambizione di superare i limiti della ma più stimolanti: Prima della propria ispirazione per spingere la rivoluzione, La tragedia di un uomo, Io platea a interrogare e interrogarsi, sia ballo da sola). 36 PAOLO MEREGHETTI CINEMA D’ARTE Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA

L’amicizia con Pasolini Partner (1968) un film troppo debitore Nato il 16 marzo 1941 a Parma, figlio del delle influenze teatrali del Living sulle poeta Attilio e fratello maggiore di due facce di una stessa persona Giuseppe (anche lui poi regista), (l’ispirazione viene da Il sosia di Bertolucci segue la famiglia a Roma e si Dostoevskij), Bertolucci trova una più iscrive a lettere alla Sapienza ma compiuta strada espressiva con l’amicizia con Pasolini, che abitava nel Strategia del ragno (1970), prodotto suo stesso condominio e frequentava la dalla Rai a partire da un racconto di famiglia, lo spinge al cinema: assistente Borges che ambienta nella Bassa padana sul set di Accattone, passa alla regia nel e che anticipa uno dei temi che 1962 con La commare secca, su sceneg- attraversano tutto il suo cinema futuro: giatura dello stesso Pasolini. un figlio alla ricerca della vera identità Ma è con Prima della rivoluzione (1964), del padre. selezionato alla Quinzaine des réali- sateurs di Cannes nel 1964 che il La complessità umana giovane regista si impone con una Con Il conformista (1970), tratto da riflessione sincera e coraggiosa sulla Moravia, Bertolucci allarga la sua difficoltà di essere coerente con i propri riflessione sulla complessità umana, le ideali «rivoluzionari» raccontando le sue ambivalenze (il protagonista tante contraddizioni di un giovane Trintignant cerca nel Fascismo la parmense che vorrebbe ribellarsi al maschera per nascondere la sua temuta matrimonio imposto dalla famiglia omosessualità) ma mette anche a punto (tentato dall’amore incestuoso per una uno stile personalissimo dove la lezione zia milanese) e «tradire» la propria della Nouvelle Vague si mescola a una classe con la militanza politica. ambizione spettacolare che la fotografia Dopo un documentario commissionato di Vittorio Storaro sa esaltare alla dall’Eni intitolato La via del petrolio e perfezione.

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Ritratto d’Italia Forte del successo internazionale, Bertolucci continua a pensare a film sempre più ambiziosi, come le due parti di Novecento (1976), ritratto della storia d’Italia dalla morte di Verdi alla libera- zione dal Fascismo letta attraverso le vite di due amici-nemici: il possidente Alfredo Berlinghieri (De Nico) e il contadino Olmo Dalcò (Depardieu). Una lettura ambiziosissima, un affresco «onnipotente e megalomane» (per usare le parole del regista) dove «gettare un ponte tra Hollywood e la MosFilm, cioè tra il americano cinema e Il 1972 è l’anno di Ultimo tango a Parigi, il comunismo». dove si mescolano ancora una volta Non tutto è perfettamente a punto in passioni contraddittorie, memorie questa scommessa cinematografica, ma cinefile e letterarie (Sade e Bataille si non si può negare la forza fluviale e intrecciano a Godard e Vigo), capaci di coinvolgente di questo film che trova parlare della solitudine e della distanza nella forza della terra emiliana (dove il fra i sessi. film fu girato) la sua vera ispirazione. Le ambizioni culturali vennero però Oltre naturalmente alle grandi messe subito da parte dallo scandalo: la invenzioni luministiche di Vittorio famosa «scena col burro» dove Marlon Storaro. Brando possiede una in-consapevole Il film successivo, La luna (1979), Maria Schneider scate-narono assomiglia a una specie di ripiegamento pettegolezzi di ogni tipo (e polemiche psicoanalitico su se stesso, dopo gli accesissime, la cui eco ogni tanto torna a scandali e le ambizioni dei due film farsi sentire) ma soprattutto scatenò la precedenti, come se Bertolucci sentisse censura italiana che arrivò a ordinare il il bisogno di una «piccola storia» (quella 29 gennaio 1976 la distruzione del del rapporto tra un figlio e la madre) negativo del film, con le conseguenze dove fare i conti anche i grandi amori perdita dei diritti civili per il regista per della sua vita, il cinema e l’opera lirica, cinque anni. Bisognerà aspettare il 9 Hollywood e Verdi, mai forse così febbraio 1987 perché, «mutato il presenti come qui nella sua produzione comune senso del pudore», il film fosse (la protagonista, interpretata da Jill dissequestrato e considerato «non Clayburg è una cantante lirica e si misura osceno». col Trovatore). 38 PAOLO MEREGHETTI CINEMA D’ARTE Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA

Via dall’Italia cambiando e che lo costringerà a una Un «piccolo» film è anche La tragedia di vita guidata dagli altri, tra gli invasori un uomo ridicolo (1981), forse la sua giapponesi e i comunisti che prendono il opera più sottovalutata, dove il potere in Cina. rapimento di un industriale agricolo Con Il tè nel deserto (1990), tratto da permette a un regista che si era sempre Paul Bowles continua la sua «trilogia» tenuto lontano dal cinema politico di lontano dall’Italia, diviso tra la storia di raccontare con grande lucidità l’Italia di una coppia in crisi e il fascino di una quegli anni, le sue viltà e le sue false cultura altra, dove il deserto diventa una coscienze. Il film non ha però successo e specie di metafora della crisi e della Bertolucci sceglie di allontanarsi sconfitta dell’individuo. Conclude questa dall’Italia. specie di triplice viaggio culturale Il Grazie al produttore inglese Jeremy piccolo Buddha (1993): con la leggerezza Thomas dirigerà tra film che segnano la di una fiaba il regista racconta un sua maturità espressiva e la sua defini- itinerario di avvicinamento alla morte tiva consacrazione: L’ultimo imperatore dove l’essenza delle cose sembra stare (1987) vinse 9 Oscar, tra cui miglior film, nella loro transitorietà (il mandala di regia (l’unico finora vinto da un italiano), sabbia che si sfarina nell’ultima scena) e sceneggiatura, fotografia e montaggio, che viene raccontato con un senso di raccontando il dramma di una persona genuina sacralità ma anche una punta di che deve fare i conti con la Storia che sta pudore laico.

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Leggerezza di tocco le ruote della sua carriera, ci si mette la Nel 1996, finalmente, Bertolucci torna a salute. I dolori alla schiena rallentano la girare in Italia con Io ballo da sola, anche sua mobilità e lo spingono a scegliere se i protagonisti sono i membri di una soggetti più «piccoli» (ma non meno comunità di turisti inglesi, quelli dove ambiziosi), prima L’assedio (1988) una ragazza diciannovenne cercherà di sull’amore tra un eccentrico musicista trovare le risposte che la vita le sta inglese e una studentessa africana, poi ponendo. Anche qui c’è la presenza della The Dreamers (2003) su tre ragazzi che morte, ma su tutto vince la vitalità della si lanciano in esplorazioni sessuali chiusi giovane protagonista (affidata a Liv in casa mentre il maggio francese Tyler) che supererà il confine che la esplode nelle strade e infine, quando separa dall’età adulta. un’operazione non riuscita l’aveva E naturalmente la regia di Bertolucci, costretto su una sedia a rotelle, Io e te capace di trovare una leggerezza di (2012), dove un adolescente e la sua tocco e una delicatezza che hanno sorellastra nascosti in una cantina-tana ricordato a tutti il Renoir di “La regola si confrontano con i propri buchi neri e del gioco”. trovano forse la forza per tornare ad A questo punto, a mettere i bastoni tra aprire gli occhi sul mondo.

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Liv Tyler e l’incontro con Bernardo Bertolucci: mi trattava come una figlia

L’attrice ricorda il regista scomparso che la scelse per primo in un film importante come «Io ballo da sola»: per una scena di ballo mi ha anche insegnato i passi di danza. «Il mio incontro con Bernardo Bertolucci Liv Tyler racconta tutto d’un fiato il suo e tutta la lavorazione di Io ballo da sola, rapporto con Bertolucci. il nostro film, il mio primo film impor- tante, sono indimenticabili. Avevo meno Perché la scelse? «Mi diceva sempre di 16 anni quando fui scelta come d’avermi preferita tra tante aspiranti protagonista di quella che io considero alla parte perché avevo una personalità una sorta di favola d’amore e di presa di solare, che, a suo parere, avrebbe ridato coscienza di un’adolescente. Tutto fu il senso più completo della giovinezza a magico. La scoperta della Toscana, le quella comunità di artisti e anche anime soste della produzione chiacchierando perse che abitano la villa in Val d’Orcia in con Jeremy Irons e sua moglie, poi a film cui è ambientato il film. Mi aveva vista in concluso la presentazione al festival di un book dell’agenzia di modelle per cui a Cannes e il mio grandissimo batticuore». volte lavoravo». 41 GIOVANNA GRASSI INTERVISTA Corriere della Sera © RIPRODUZIONE RISERVATA

Che ricordi ha del set? Proprio come accade a Lucy. In quel film «Con Bernardo, nelle soste del film, si c’è il senso lieto della vera giovinezza, andava spesso a fare una passeggiata fatta di slanci, che Bernardo sempre sulle strade di polvere bianca che portava nel rapporto con gli altri. Sapeva portavano al casale delle riprese. Mi parlare alle donne, era speciale in trattava come una figlia da far crescere questo, aveva come un lato femminile con saggezza e con precauzione per non nella delicatezza con la quale entrava nel urtare la sua sensibilità. Abbiamo mondo delle donne dei suoi film. Aveva parlato tanto, per una scena di ballo mi anche alcune timidezze e un grande ha anche insegnato i passi di danza che pudore e cercava sempre una armonia, voleva». una sintonia con i suoi attori».

Come per Lucy, la protagonista, anche Se potesse riavere l’età e la freschezza per lei quel film è stato un percorso di ancora senza tante esperienze della formazione. Le capita di pensare che, in Lucy di «Io ballo da sola» cambierebbe qualche modo, «Io ballo da sola» le ha qualcosa in quella che poi è stata la sua insegnato tante cose e per tutta una vita? vita? «No: il film diretto da Bernardo mi ha «Sempre. E ho voluto scriverlo anche su dato serenamente l’attesa e la realtà Instagram perché ci sono film che legate al momento di quello che ho possono davvero aiutare i ragazzi a vissuto e che vivo nel presente. Lucy, crescere, a scegliere direzioni giuste, secondo me, era l’alter ego femminile di anche a vivere con leggerezza e verità le Bernardo, nel mio personaggio ha messo loro relazioni, i primi rapporti sessuali. molto di se stesso».

42 JEAN CLAUDE MARIANI BASKET Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA Varese, Vanoli, van forte La squadre di Sacchetti e Caja sono vere sorprese del campionato e assediano Milano e Venezia

La filosofia di Meo Sacchetti è molto semplice: corri, prendi e tira. Una pallacanestro dagli CASO CANTÙ altissimi ritmi, fatta da tiri nei primissimi secondi, di contropiede, di tiro da tre punti. Qualcuno dice che no, quello non è vero basket, però nella situazione giusta, con gli interpreti giusti, può essere qualcosa di devastante e di estremamente spettacolare. Dmitry Gerasimenko La Vanoli di quest’anno è partita a fari spenti, ma grazie a qualche acquisto intelligente e pure A seguito delle difficoltà econo- miche e giudiziarie del gruppo dell’esplosione di un giocatore come Giampaolo “Red October” di proprietà di Ricci, si sta imponendo nell’elité del campionato. Gerasimenko, il club brianzolo Attilio Caja, detto Artiglio, è uomo d’esperienza, s’è trovato in gravi difficoltà, con aveva già salvato la varesina, già due volte, addirittura a rischio la partecipa- zione al campionato. Il magnate elevandola dal turbine della lotta salvezza. Ora ne russo ha detto di essere disponi- è timoniere e, dopo il fantastico sesto posto della bile a vendere le sue quote azio- scorsa stagione, il progetto prosegue e vede la narie a costo zero, a fronte del Openjobmetis al terzo posto in coabitazione con risanamento dei debiti societari. Il calvario della storica piazza Cremona. Trascinata dal duo Avramovic-Cain, ben lombarda sta però per conclu- supportati da giocatori esperti e di ottima qualità dersi, infatti nel prossimo mese quali Moore e Archie, la compagine lombarda si la squadra dovrebbe essere rile- propone ad avere ruolo di protagonista in Serie A vata da una cordata d’impren- ditori abruzzesi. e, magari, ritornare ai fasti del glorioso passato. 43 JEAN CLAUDE MARIANI BASKET Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli inarrestabili

Il Fenerbaçhe vola in testa alla classifica dell’anno scorso e si candidano e supera le dirette rivali. Una macchina fortemente a un ruolo importante in da guerra invincibile, quella di Zeljko questa competizione. Le greche Obradovic, che ha perso soltanto nel inseguono, anche se come si è visto non tiratissimo derby europeo contro l’Efes. sono certo nella migliore condizione, Si sono sbarazzati per ultimi proprio appaiate con Barcellona e Olimpia dell’Olimpia Milano, freddata dal Milano, che perde qualche colpo ed è chirurgico Guduric, che testimonia la sconfitta quattro volte di fila. qualità dei campioni d’Europa del 2017, Una sorpresa in zona playoff è il Bayern e anche la straordinaria capacità Monaco di Radonjic, che sembra dell’allenatore serbo di coinvolgere tutti ripercorrere le stesse orme della Stella gli effettivi nel progetto. Rossa 16/17 dello stesso coach Certo la distanza da CSKA e Real Madrid montenegrino. Baskonia e Kaunas è di una sola vittoria, perciò i turchi rimangono invece incompiute e non devono guardarsi le spalle. riescono a riprendersi le posizioni che Invece continua a mantenersi su alti competono loro, mentre Maccabi e livelli proprio la rivale cittadina del Khimki continuano ad arrancare. Fener, ovvero l’Efes. Straordinariamen- Periodo positivo l’ultimo per Gran te gli uomini di Ataman hanno ribaltato Canaria e Buducnost, ultimo invece in la loro situazione dall’ultimo posto fondo alla graduatoria il Darussafaka. 44 JEAN CLAUDE MARIANI BASKET Il Brachiosauro - © RIPRODUZIONE RISERVATA Coi piedi per terra Dopo la partenza sprint l’Olimpia fa un filotto di quattro sconfitte

Si era parlato perfino di Final Four, ma dei singoli, perché in Eurolega non può nell’ultimo mese l’Olimpia, com’è sempre bastare. naturale che fosse, ha dimostrato per Detto questo, l’AX si ritrova ancora in quest’anno di valere un’ottima posi- una buona zona in graduatoria europea, zione di classifica, ma non ancora certi ma ha bisogno di rimanere in corsa e palcoscenici. non sbagliare più nelle partite alla sua Le manca la profondità, vista una portata, non dimenticando di essere panchina nettamente inferiore al corsara anche contro le big. Invece quintetto e a un sesto uomo di lusso prosegue la marcia trionfale in Italia, come Kuzminskas che non sta dando gli dove gli uomini di Pianigiani continuano effetti sperati, è deficitaria ancora nella ad essere imbattuti: nella sfida del consapevolezza e nella capacità d’im- Palaserradimigni contro Sassari la com- porsi, ma soprattutto nella sicurezza di pagine meneghina è riuscita a strappare un sistema di squadra solito. una vittoria solo all’overtime per la Quello che in molti hanno detto è stato decima vittoria consecutiva. riassunto in una recente dichiarazione La crescita passa quindi dal rientro a di Arturas Gudaitis, punta di diamante regime di Della Valle e Nedovic, l’uno dell’organico di questa stagione: “Il capace di dare una mano in più dalla nostro stile di gioco è rimasto lo stesso panchina, l’altro pronto a coadiuvare rispetto all’anno scorso, ma i giocatori Mike James e Micov nella guida del chiave sono cambiati.”. quintetto. Il serbo potrà aggiungere Milano ha bisogno di migliorare la sua quindi enorme qualità e sgravare da organizzazione e non vivere del talento qualche responsabilità i due compagni. 45 BRACHIOBARZE

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Anno scolastico nuovo, quiz nuovo in “latinorum”. Un occasione per ridere un po’ traducendo il linguaggio comune con il libro spassoso di Pericle Piola

Il puzzle del mese. La frase in latino nascosta nel quiz di Novembre era: “Ce l’ho sulla punta della lingua”. Avevi rinunciato? 47 Il Brachiosauro Molto oltre il giurassico

Direttore: Jean Claude Mariani

Redattori: Nadia Koftyuk Beatrice Marini Isadora Reccagni Alice Valli

Disegni: Alice Valli

Contributi dei giornalisti: Milena Gabbanelli Beppe Severgnini Massimo Gramellini Aldo Cazzullo Federico Rampini Paolo Mereghetti NEL NUOVO ANNO Giovanna Grassi Paolo Griseri Francesco Maselli

SU RECSANDO Fonti: euroleague.net L’ARCHIVIO COMPLETO Corriere Della Sera La Repubblica DEL BRACHIOSAURO Stampa: Altragrafica

Indirizzo e-mail: [email protected] Blog: http://ilbrachiosauro.wordpress.com Buon Natale e buon 2019! Anche ai nostri mitici sostenitori, senza i quali questo giornale non uscirebbe Un bel libro, Un biglietto d’auguri stampato, E un po’ di Cassoeula!

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