Sessione VI.Paesaggio

Roberto Bobbio Pesaggio

In Italia vi è una storica attenzione al paesag- espressione di un raro e prezioso equilibrio gio come espressione culturale e sistema di tra elementi dinamici, che permane nelle mi- valori da tutelare. Per contro, il progetto di sura in cui è costantemente regolato e ridefi- paesaggio è stato pochissimo praticato. nito mano a mano che questi elementi mu- Nella sfera tecnico-operativa e scientifica, tano in se stessi e nelle relazioni reciproche. architetti e ingegneri, urbanisti e paesaggisti La IX Giornata di Studi INU, essendo dedicata collaborano ancora troppo raramente e ope- alle infrastrutture, intese in un senso ampio rano applicandosi alle stesse problematiche che comprende i servizi ecosistemici, le reti con criteri e metodi distinti e spesso contra- materiali e immateriali il “sistema della circo- stanti; a maggior ragione manca una pratica larizzazione delle risorse”, offre l’opportunità consolidata di collaborazione tra chi proget- di guardare al paesaggio da una prospettiva fa- ta le forme, chi formula le norme, chi indaga vorevole a all’integrazione delle conoscenze e le regole della natura. Questa scarsa collabo- delle tecniche e di porre l’accento sul progetto razione è particolarmente grave quando si piuttosto che sulla contemplazione. debba affrontare un campo operativo come il I paper pervenuti rispondono soddisfacente- paesaggio, in cui l’approccio pluridisciplina- mente alle sollecitazioni della Call e trattano re è essenziale per il corretto inquadramento di riuso di infrastrutture come occasione di dei fenomeni e per la soluzione dei problemi progetto di paesaggio, di infrastrutture d’ac- (cfr.: Besio, M., a cura di, Ingegneria e paesaggio qua e non solo viarie, di come all’interno di in Italia. Un progetto per le valli e per le coste, aree marginale e abbandonate si possano Roma, 2014, Donzelli) e si può forse far risa- formare percorsi e reti riattivando patrimoni lire alla mai risolta contrapposizione (o reci- dimenticati e di come operazioni culturali e proca sottovalutazione) tra saperi umanisti- performance artistiche a trama territoriale ci, tecnico-scientifici e giuridici che ancora possano contribuire al recupero del paesag- tiene campo in questo Paese. gio; trattano anche del coinvolgimento degli Per un altro verso, nella sfera decisionale e abitanti nella riscoperta dei loro paesaggi politica, ma anche in larga parte della socie- (coinvolgimento che, ricordiamolo, è tra i tà civile, permane una forte diffidenza verso principi fondamentali della Convenzione tutto ciò che si raccoglie sotto l’emblema del europea del paesaggio). paesaggio, cui si fanno corrispondere modi Nello svolgimento della discussione, i rela- di pensare e agire improntati alla mera con- tori dei paper sono invitati ad esprimersi in servazione, ad un tradizionalismo elitario, al merito alle possibilità di integrazione disci- rifiuto pregiudiziale di ogni cambiamento. plinare sulle tematiche proposte, quali ad Eppure chi davvero si occupa di paesaggio esempio quelle della creazione di reti per ri- sa bene che esso, anche nell’accezione di durre il rischio e riparare paesaggi margina- “bel quadro paesistico” che vale soprattutto li degradati; ma anche ad esplorare un altro in quanto si offre ad una fruizione estetica, è grande tema emerso, quello della gestione

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 1 dei paesaggi storici, di pregio culturale ed este- Il controverso Progetto del du trasformato nel 2005. Situato a nord dello tico, e a considerare come essa richieda di met- stadio olimpico, si configura come un esteso tere a sistema la tutela con forme di valorizza- Kanal Istanbul. complesso di edifici in altezza per circa 60 zione capaci di produrre nuovi valori e nuovo Riflessioni e proposte sul- mila unità abitative (su una superficie di ol- benessere, a partire dalla considerazione che la pianificazione per unità tre 10 Kmq), nelle quali dovrebbero trovare i “bei paesaggi” italiani erano sostanzialmen- di paesaggio alloggio i cittadini sfrattati dai quartieri po- te paesaggi produttivi e che la conservazione polari informali (Korkmaz, 2013). Un secon- Federico Acunto, Carlotta Bosisio della loro bellezza è in gran parte affidata alla do, chiamato "Bio Istanbul" e adiacente alla loro capacità di generare redditi. diga di Sazlidere (Başakşehir District), che Nel passaggio dall’enunciazione degli assun- Il progetto e il dibattito sul Kanal sebbene promosso all'insegna della sosteni- ti teorici alla descrizione della dimensione Istanbul bilità “bio”, avrà un notevole impatto am- operativa, si sollecita la presentazione di L'idea di costruire un canale alternativo al bientale (Turk, 2015). Un terzo insediamento buone pratiche e di casi di successo, anche di Bosforo viene annunciata dal Primo Mini- è quello di Hoşdere, situato sul confine di limitata entità ma rilevanti per significato, stro Erdogan1 nell'Aprile del 2011, durante Başakşehir, su un'area di 110 ettari e destina- innovatività e impatto potenziale. il discorso elettorale con il quale viene prefi- to a circa 20 mila abitanti7. La collocazione dei contributi nella prospet- gurato un imponente programma di “grandi Sul progetto si è scatenato un serrato dibatti- tiva del progetto di rete è fondamentale, non opere”, che comprende tra gli altri il Kanal to nel quale comunità scientifica e opinione per una formale rispondenza alla titolazione Istanbul e l’Istanbul Yeni Havalimani, il nuo- pubblica sollevano forti critiche sull'impatto della IX Giornata di Studi, ma perché il con- vo aeroporto internazionale da 150 milioni ambientale sia dell’infrastruttura in sé, sia cetto di rete impone una visione territoriale di passeggeri l'anno2. Si prevede un canale dello sviluppo urbano conseguente (NFD, complessa ed estensiva, evitando (o almeno navigabile lungo circa 50 chilometri (largo 2015; Övgü, 2015)8. In pericolo sembra essere ostacolando) il rifluire del progetto verso so- 150 e profondo 25 metri) tra il Mar di Marma- soprattutto l’ambiente marino9: la differen- luzioni occasionali e disancorate dal conte- ra e il Mar Nero, dimensionato per un traffico za di salinità fra le acque del Mediterraneo sto. Il paesaggio è naturalmente il prodotto annuale di 55.000 navi, a fronte delle 51.000 e quelle del Mar Nero ha dato origine a un di relazioni funzionali che si estendono nel che attraversano oggi lo stretto del Bosforo particolare ecosistema nel Bosforo, in fra- territorio in modo reticolare; un concetto (Kundak & Baypinar, 2011). gile equilibrio fra i due mari (Keller, 2011 di rete molto ampio, qual è quello proposto, Lo scopo dichiarato del progetto è quello di in- - Saydman 2011, NFD 2015).; la creazione di può produrre occasioni di confronto, valuta- crementare la competitività del Paese, accre- un nuovo "condotto" fra i due bacini potreb- zione e riflessione utili a far crescere la capa- scendone l'influenza sul Mar Nero, i Balcani e be impoverire ulteriormente la vita nel Mar cità nostra (qui come comunità scientifica il Medio Oriente, nonché quello di alleggerire di Marmara. Inoltre, si prevede che il canale degli urbanisti ma più in generale come Pae- il traffico navale del Bosforo per motivi di si- metta comunicazione le acque del Mar di se) di “progettare nuovi paesaggi”. curezza, sia ambientali che della navigazione3. Marmara con il lago costiero Küçükçekme- Congiuntamente al Kanal Istanbul è prevista ce, alterando un altro ecosistema tutelato dal la realizzazione di altre due fondamentali in- Master-Plan di Istanbul del 200710. frastrutture di trasporto (entrambe già in fase Di fatto, il progetto del Kanal Istanbul pro- di costruzione): il nuovo colossale aeroporto duce una spinta insediativa che contrad- sulle coste del Mar Nero (tra i più grandi al dice l’Ottavo Piano di Sviluppo Nazionale mondo con una superficie di circa 80 Kmq), (2006)11, redatto per l’intera regione della e la Northen Marmara Motorway, direttrice Marmara, nel quale veniva formalizzata una stradale e ferroviaria ad alta velocità con un strategia territoriale di tipo policentrico, e il terzo ponte sul Bosforo. Piano di Sviluppo Provinciale di Istanbul per Il tracciato del canale si configura, inoltre, il 2023 (2007)12, interferendo pesantemente come direttrice insediativa del progetto con le fasce di rispetto dei bacini idrici e le "Yeni Istanbul" o "Yeni Sehir" (ovvero "Nuova aree forestali protette, le quali sono indicate Istanbul" o "Nuova Città"), in cui si prevede nello stesso Istanbul Master-Plan come aree di urbanizzare le aree contigue al nuovo ca- "sotto la più assoluta tutela". nale con 1.250.000 nuovi abitanti, per una Infine, fortemente criticati sono gli enormi superficie totale di circa 250 Kmq5; il proget- investimenti necessari, stimati fra i 5 e i 50 to è gestito dal TOKI, dalla società immobi- miliardi di dollari13; secondo alcuni studi, liare Emlak Konut REIC e dai Ministeri com- infatti, la costruzione del canale non con- petenti (ambiente e trasporti)6. sentirebbe alcun risparmio significativo in Gli sviluppi immobiliari previsti dal piano termini di tempo di navigazione, fatto che si conoscono con una certa approssimazione non giustificherebbe la realizzazione di un'o- attraverso alcuni progetti puntuali. Uno di pera dai costi così elevati (Kundak, Baypinar, questi è il quartiere di Kayabasi, ex gecekon- 2011). E’ stato poi notato che tale infrastrut-

2 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue tura potrebbe modificare i presupposti dalla Il tratto centrale del Kanal Istanbul solcherà tuttavia spazio a ottimistici scenari di ricom- Convenzione di Montreux nel 1936 per la la valle del lago Sazlidere, la cui conforma- posizione (Sieverts, 2003). quale il passaggio attraverso lo stretto del Bo- zione attuale costituisce l'esito della costru- L'attuale assetto urbano di Istanbul, esito di sforo non prevede alcun pedaggio14. Se con zione di una diga risalente ai primi Anni tre fasi di cambiamento principali (Altinok, l'apertura del Kanal Istanbul questo accordo ‘9017. Il lago è inserito in un contesto rurale 2015), comincia a delinearsi dal 1950 con i venisse a cadere, i vettori dovranno attendi- consolidato, la cui struttura è ben evidente primi fenomeni di industrializzazione che bilmente pagare una tariffa per raggiungere dalle carte storiche risalenti agli ultimi anni innescano la crescita del nucleo consolida- il Mar Nero (Keller, 2011). dell'impero ottomano18, nelle quali è rap- to della città. In quegli anni ingenti inve- presentata l'armatura insediativa – ancora stimenti sono stati destinati al settore dei Appunti sul teatro geografico fra pae- riconoscibile - di questa valle, caratterizzata trasporti: viene costruito il primo ponte sul saggio e città diffusa da una maglia di villaggi rurali e di "chiftlik", Bosforo con l'autostrada E5 (1970-73), che si Le recenti politiche di sviluppo di Istanbul le terre coltivate che in epoca ottomana veni- configura come direttrice insediativa dello mirano a trasformarla nella città turca di ri- vano assegnate ai comandanti dell'esercito. sviluppo industriale e, conseguentemente, ferimento per quanto riguarda finanza e ser- Proprio dalla straordinaria carta Constanti- delle prime costruzioni illegali (gecekondu) vizi, trasporti e logistica, cultura e turismo nople and Surrounding Country del 1909, si da parte della popolazione povera di recen- (OECD, 2008). La popolazione di Istanbul, legge anche il sistema dei forti ottomani di te immigrazione; la forte crescita insediativa che contava 983.000 abitanti nel 1950 e 6,6 difesa e delle direttrici di crinale dirette a comincia a premere verso nord, mettendo a milioni nel 1990, oggi raggiunge i 14,3 mi- Istanbul19. Il braccio est del lago si trova nella rischio l'equilibrio ambientale dell'istmo. lioni (dicembre 2014), con un tasso di cre- foresta di Samlar, una foresta di conifere che La popolazione di estrazione sociale media, scita del 3,45%, che l'ha resa la 78° metro- delimita il confine meridionale della cittadi- a sua volta, trova soluzioni abitative diverse, poli più grande del mondo15. La rapidità e na di Arnavutkoy, urbanizzazione satellite come per esempio la pratica dello Yap-Sat l’entità delle trasformazioni urbane hanno consolidatasi negli Anni ‘90. La mancanza di (letteralmente "costruisci e vendi"). fatto sì che il paesaggio urbano di Istanbul pianificazione è resa evidente dal suo tessuto Dal 1980 fino al 2000, si delinea una nuova si presenti come un palinsesto di fatti diver- urbano frammentario e disordinato, caratte- fase della crescita urbana di Istanbul21, carat- sificati e contrastanti. rizzato anche dall’accostamento di gated com- terizzata dallo sprawl aggressivo di perife- La vasta area interessata dal progetto "Yeni munities di lusso e quartieri popolari costruiti rie, con densità urbane notevoli (Neuwirth, Sehir" costituisce pertanto un caso studio dal TOKI. 2007; Burdett, Nowak, 2009). Grazie a una esemplare. Il tratto finale del Kanal Istanbul attraversa serie di piani governativi di riqualificazione Il territorio comprende i distretti di Arna- il bacino del lago Kucukcekmece, alimentato dei quartieri informali (ıslah imar planları) vutkoy, Basaksehir, Kucukcekmece e Avcilar. dai canali Sazlidere, Hadimkoy e Nakkasde- e alla politica dei condoni, alcuni gecekondu La geografia del territorio è caratterizzata re, e connesso direttamente al Mar di Marma- vengono legalizzati. dalla presenza di tre principali bacini idrici ra mediante un piccolo varco nei suoi argini. Con la costruzione del secondo ponte sul (Terkos, Sazlidere e Kucukcekmece), deli- Negli ultimi venti anni la crescita urbana Bosforo (1986-88), la crescita diventa sempre mitati da crinali collinari che si aggirano dirompente ha avuto un impatto distruttivo più intensa e incontrollata. Si assiste a una attorno ai 150 metri s.l.m. e che assumono sull'ecosistema di questo lago, che ad oggi decentralizzazione delle aree industriali e a caratteri paesaggistici molto variati lungo la risulta gravemente compromesso dall’inqui- una seconda fase di sviluppo urbano infor- direttrice nord-sud. namento20. Il tessuto urbano che si affaccia male mediante la pratica dell'Hisseli Tapu, La costa settentrionale dell'area, affacciata sulle sue sponde è perlopiù di tipo informa- cioè la spartizione illegale di terre in proprie- sul Mar Nero, è dominata dalla presenza del le: a nord sorgono i gecekondu di Şahintepe e tà condivisa e la cessione di diritti edificatori. lago di Terkos (circa 25 Kmq), alimentato dal Güvercintepe; altre aree affacciate sulle coste Come effetto del terremoto nel 1999 e della fiume Istiranca; esso costituisce una delle del Kucukcekmece sono prevalentemente crisi economica del 2000, una serie di prov- principali risorse idriche della metropoli, agricole; altre ancora occupate da centralità vedimenti governativi conducono Istanbul alimentandone la rete del principale acque- urbane, come la Istanbul University, la sta- verso l'attuale fase di iper-urbanizzazione, dotto. Il paesaggio attorno al lago di Terkos zione ferroviaria di Halkali, il sito archeolo- in cui sia centro che periferia, raggiungono è costituito principalmente da foreste di la- gico dell'antica città di Baritonea e un cen- densità abitative molto alte. L'AKP (Partito tifoglie, ma vi si possono individuare anche tro di ricerca nucleare. Ancora nord, al di là per la Giustizia e lo Sviluppo), subito dopo ampi coltivi e pascoli. dell'autostrada TEM, si trova lo stadio olim- le elezioni del 2002, promuove un Piano d'e- Proseguendo verso Est, lungo la costa, il pa- pico Ataturk e una grande area non ancora mergenza abitativa, il cui l'attore principale esaggio si trasforma in una distesa di laghi urbanizzata su cui è prevista la costruzione diventa il TOKI; l'agenzia cambia natura e di cava, esito dell'attività estrattiva pratica- del nuovo complesso ospedaliero di Ikitelli e acquisisce nuovi poteri, tanto da riuscire a ta fino agli Anni ‘70, intervallati da boschi e di alcuni quartieri residenziali popolari. controllare quasi l'intero mercato immobi- prati che si alternano con foreste di conifere Ci pare, dunque, imprescindibile fare i con- liare. I grandi progetti infrastrutturali e resi- e latifoglie; proprio qui il cantiere del nuo- ti con una Zwischenstadt – secondo la nota denziali, appaltati dal TOKI, rientrano nella vo Aeroporto ha già eroso circa 60 Kmq di e suggestiva definizione di Sieverts – la cui strategia governativa finalizzata a risollevare vegetazione16. complessità e le contraddizioni non lasciano l'economia dopo la crisi, ma con un eclatan-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 3 te impatto sulla città (Candan, Kolluoglu, “luogo”, come vero e proprio punto di arrivo za” (Di Pietro 2000a); e dunque, “se l’oggetto 2008; Cevik, 2013; De Robles, Jhung, 2013; del processo conoscitivo disciplinare. È infat- della tutela è l’insieme territoriale, il sistema Erbas, Erbil, 2013; Müller et alii 2013). Una ti, il tema dell’ “identità dei luoghi” il terreno insediativo nel suo complesso, il rapporto di gran parte delle aree forestali interessate da fertile dove si incontrano i valori delle per- integrazione di natura e cultura, il punto di vi- urbanizzazione informale vengono classifi- manenze e le istanze espresse dalla società in sta appropriato non può che essere geo-storico (Di cate come aree irrecuperabili (B2) e destinate termini di risorse attivabili per lo sviluppo. Pietro, 2000b, 2008). all'espansione urbana, legittimando la diffu- In terzo luogo, emerge il valore transitivo – Per contro, il più recente dibattito ha svilup- sione di numerose gated communities e nuovi in termini infra-disciplinari – dello strumen- pato un interessante filone di ricerche nel quartieri a basso reddito. to dell’unità di paesaggio come fondamento quale si distinguono alcuni contributi di Ma mentre altrove l’incessante crescita urba- dell’azione progettuale: sono ambiti territo- landscape ecology che a partire dal concetto di na cessa nel 2008 per la recessione economica, riali complessi per morfologia, forme d’uso biodiversità, sviluppano metodologie sensi- a Istanbul prosegue con forza fino ad oggi. Il del suolo e del paesaggio, dotati di ricono- bili alla dimensione geo-storica. Infatti, una contesto turco, infatti, costituisce un'eccezio- scibile identità storico culturale e allo stes- nella sua definizione si enfatizzano come ne per via di alcuni fattori peculiari come il so tempo omogenei dal punto di vista delle parole chiave l’ “eterogeneità” e la “multi- mercato del lavoro per il 50% informale, la relazioni funzionali, insediative e infrastrut- scalarità” dei fenomeni, concetti altrettanto cultura politica clientelistica, la forte condi- turali. Nel loro porsi come criterio euristico cruciali nella pianificazione: “Today lan- zione di povertà di larga parte della popolazio- strutturante, divengono presupposto della dscape ecology is widely recognized as the ne, la presenza di una nuova borghesia urba- riproducibilità degli assetti socioeconomici science of studying and improving the rela- na fortemente consumista (Lovering, 2009). e delle risorse territoriali, nonché elementi tionship between spatial pattern and ecolo- dimensionalmente coerenti per la verifica di gical processes on a multitude of scales and La proposta delle “unità di paesaggio” un’equilibrata distribuzione delle dotazioni organizational levels. Heterogeneity, scale, in chiave geostorica e urbanistica collettive (Acuto, 2009). pattern-process relationships, disturbance, La ricerca, dunque, si è misurata con gli sce- È dunque, nella definizione delle unità di pa- hierarchy, and sustainability are among the nari di trasformazione contemporanea della esaggio che si può trovare una più chiara e key concepts in contemporary landscape metropoli turca, proponendosi la “messa alla operativa nozione di heritage; il loro ricono- ecology” (Wu, 2012). prova” di un criterio idiografico – mutuando il scimento avviene, in quanto: thalweg mor- Ciò che qui interessa sottolineare è un possi- termine dal linguaggio clinico – laddove la fologico ed ecosistema; spazio materiale co- bile superamento delle settorialità tipica de- formulazione diagnostica presuppone l’irri- struito (incluso evidentemente il territorio gli approcci ambientali verso la convergenza ducibilità dei caratteri insediativi contestua- agricolo con le proprie leggi e tecnologie); va- tra definizione delle unità ambientali (UA) e li e della loro dimensione storica. lore economico fondato anche sulla rarità ed delle unità di paesaggio (UP) in un modello Il punto chiave di quest’approccio, più spedi- unicità (bellezza, dunque?); sistema di valori metodologico capace di integrare la pianifi- tamente definibile “geo-storico”, alle unità di e di identità culturali riconosciuti e condivisi cazione con la conservazione delle originali- paesaggio sta nel superamento della contrap- dalla collettività (Acuto, Bonfante 2015). tà ambientali dei contesti (Blasi, 2005, 2008). posizione tra “valori paesistici e ambientali” In questo senso, a partire dalla lettura della e restante del territorio. L’insediamento è in- complessità del territorio italiano, così ric- I risultati della ricerca: le “unità di nanzitutto palinsesto - stratificazione di storia co di segni e di disegno, si dipana una pre- paesaggio” per il progetto urbanistico e natura - come sintesi di forme lentamente cisa linea di ricerca che porta a individuare Ritornando alla prospettiva operativa del introdotte dall’opera dell’uomo e della natu- emblematicamente nel Piano Territoriale di caso studio considerato, la ricerca ha portato ra, da considerare come valore fondativo e Coordinamento della Provincia di Arezzo al sostanziale superamento della tradiziona- imprescindibile della “qualità complessiva”, (2000) un termine di riferimento essenziale. le zonizzazione e classificazione funzionali- (Di Pietro et alii, 2001). Nella relazione il progettista riprendono, in stica del territorio. In primo luogo, vi è il superamento di una forma di manifesto culturale, i termini della Dopo aver individuato l’area di applicazione, concezione prevalentemente estetico-forma- questione, che qui riportiamo condividen- che si estende dall’area esterna alla penisola le del paesaggio (specialmente nell’imposta- done appieno l’impostazione: “Il nostro la- storica fino al lago Buyukcekmece, si è proce- zione della disciplina e dell’apparato norma- voro parte da una precisa convinzione: che duto allo studio delle componenti naturali e tivo non solo italiano), laddove il paesaggio oggi la tutela paesaggistica, inclusiva della antropiche del territorio utilizzando la scala del non è “panorama” o “veduta”, ma è “struttura dimensione ambientale, deve costituire il 1:50.000, per redigere una prima suddivisione insediativa”, i cui elementi costitutivi sono i fondamento del “piano”, il punto di vista globale della macro-area in unità di paesaggio. Per com- segni della “cultura civiltà”, ovvero il risul- che deve integrare e prevalere sugli altri di piere queste suddivisioni si sono individuati tato di una sintesi di azione umana, risorse carattere settoriale e che (…) il paesaggio è alcuni tematismi chiave (definiti “invarianti naturali, scambi, modificazioni, catastrofi, l’unica impalcatura che sussiste, con tutta una insediative”), vale a dire la morfologia dei bacini ricostruzioni (Corboz, 1985). serie di dinamiche di trasformazione, ma che idrografici e le reti infrastrutturali strutturan- In secondo luogo, si coglie il significato cru- sussiste; è il luogo riconoscibile, la dimora, la ti. Si è poi cercato di correlarli con gli specifici ciale dell’ “identità di un territorio”, a que- grande casa comune, là dove si torna e ci si aspetti morfologici del territorio sia nello stato sto punto definibile più precisamente come riconosce, la fonte del senso di appartenen- di fatto che nelle sue evoluzioni geo-storiche.

4 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue dell’insediamento. Il progetto per unità di paesaggio ha dimostrato la credibilità di un assetto insediativo assai diverso da quello del progetto "Yeni Sehir", la cui spropositata densità abitativa arriverebbe oltre i 90 mila ab/Kmq25. Si è scelto, poi, di approfondire il progetto ur- bano per il centro di Arnavutkoy, centro che ha oggi raggiunto i 200 mila abitanti, senza possedere una vera e propria ossatura, tanto- meno di spazi pubblici fruibili. Ancora una volta la funzione strutturante della maglia infrastrutturale è stata utilizzata per gerar- chizzare ampi isolati urbani il più possibile protetti dal transito. Per altro verso, le aree residenziali più dense sono state ipotizzate attorno al grande parco attrezzato progettato al centro della città con l'intento di ricucirne le parti frammentarie; così i grandi spazi della vita associata, ride- Figura 1 – Assetto progettuale e carta delle relative Unità di Paesaggio finiti dal progetto urbano, reinventano un nuovo centro per la città dispersa.

Le principali operazioni per la definizione diativa e razionale uso delle risorse. 1. Registrazione completa del discor- della tendenza insediativa sono state: lettu- Come suggerito dalla “Carta delle Unità di Pa- so elettorale (in turco): https://www. ra della cartografia storica (in particolare la esaggio”, strumento fondamentale quindi, per youtube.com/watch?v=l5uHFt-fvAA [sito consultato il 20 Ottobre 2015] 22 citata carta del 1909 ), analisi delle forme il proprio significato non solo conoscitivo ma 2. Vedi: http://megaprojeleristanbul.com/#3- insediative contemporanee relazionate alle anche progettuale, si è deciso di conservare havalimani [sito consultato il 20 Ottobre 2015] trasformazioni socioeconomiche; appro- l'identità agricola e rurale della valle del lago 3. Cfr. Per il progetto ufficiale: http://mega- fondimenti specifici sulle reti infrastrut- Sazlidere (dove oggi è concentrato il proget- projeleristanbul.com/#kanal-istanbul; http:// www.hurriyetdailynews.com/default.aspx? turali per modo di trasporto e modello di to "Yeni Sehir"), e si è optato una proposta di pageid=438&n=a-8220second-bosporus8221- esercizio (urbano, regionale, alta velocità espansione urbana concentrata in corrispon- is-to-be-built-in-istanbul-2011-04-27; http:// nazionale e internazionale). denza delle unità di paesaggio di Arnavutkoy edition.cnn.com/2011/WORLD/meast/04 /27/ Per altro verso, gli aspetti ambientali e pae- e Kayabasi, aree in cui il tessuto urbano infor- turkey.canal/; https://origins.osu.edu/print/44; http://www.turkeyanalyst.org/publications/ saggistici sono stati ricostruiti attraverso i male risulta frammentario e privo di identità. turkey-analyst-articles/item/259-the-akps- consolidati tematismi della morfologia del Per conseguire un generale riequilibrio dell'a- election-manifesto-the-silences-that-ring-alarm- suolo, della geologia e idrogeologia, delle rea, si è ipotizzato il riassetto della maglia di- bells.html; [siti consultati il 20 Ottobre 2015] tipologie vegetazionali e colturali. Le corre- namica (rete stradale) come elemento regola- 4. Vedi: http://megaprojeleristanbul. lazioni fra questi elementi ha permesso di tore della tendenza insediativa; mentre anche com/#kuzey-marmara-otoyolu [sito consultato il 20 Ottobre 2015] redigere in prima bozza due serie di carte per la linea ferroviaria di tipo metropolitano 5. "Yeni Sehir" è stato reso pubblico nel settembre rappresentanti le unità "ambientali" e quelle è stato ipotizzato un percorso alternativo che, 2012 e si estende su un'area di quasi 250Kmq, "antropiche", le quali, a loro volta messe fra dalla stazione di Halkali, conduce al nuovo ae- sulla quale è prevista la realizzazione di loro in relazione dialettica, hanno permesso roporto, così da mettere in diretta e fruttuosa residenze, spazi commerciali e culturali, spazi ricreativi e funzioni legate all'istruzione. Lo di individuare 22 unità di paesaggio, caratte- relazione il tessuto urbano esistente e struttu- schema insediativo divulgato da diverse testate rizzate una forte identità propria e, dunque, rarlo con una serie di “centralità” che si sno- online, che inizialmente riportava una previ- in ultima istanza, da sicuro riferimento per dano lungo il suo percorso (il “Tema Parki”23, sione di 1.200.000 nuovi abitanti insediati con le attendibili e desiderabili scelte progettuali. lo Stadio Olimpico Ataturk - garantendo la un range di densità abitativa che variava tra gli La comprensione dei molteplici caratteri fruizione dei suoi spazi verdi da parte dei cit- 8.000 ab/Kmq e i 92.000 ab/Kmq, dal Febbraio 24 2015 è stato ridimensionato a 500.000 ab. identitari di questo territorio e delle relazio- tadini -, il complesso ospedaliero di Ikitelli , 6. TOKI, acronimo che significa "Amministrazione ni che storicamente si sono tra loro instau- il progetto di un centro urbano per Kayabasi e Turca per lo Sviluppo Abitativo", è l'agenzia rate ha permesso di analizzare criticamente del centro urbano di Arnavutkoy). massima fautrice della incredibile crescita le dinamiche di trasformazione che si stanno Un particolare approfondimento è stato de- degli investimenti immobiliari in Turchia negli ultimi dieci anni. Si tratta di un'agen- delineando, permettendo di proporre alter- dicato sulle densità abitative proposte, mi- zia governativa istituita dal partito AKP che native progettuali a scala vasta fondate sul surandosi con i “grandi numeri” del tessuto si occupa di realizzare progetti abitativi per criterio di una maggiore sostenibilità inse- informale, ma attenti alla qualità complessiva diverse classi di reddito. Dal momento che

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 5 TOKI gode di particolari privilegi in ambito di 18. Cfr: Constantinople & surrounding country territoriale di coordinamento della Provincia di vendita, esproprio e costruzione, si può dire che Scale, 1:63,360 - 1909 - British Library; Con- Arezzo", Urbanistica Quaderni, 40. stia letteralmente egemonizzando il mercato sultabile su: http://www.bl.uk/ onlinegallery/ • Burdett, R., & Nowak, W. (2009). Istanbul: city immobiliare (Altinok, 2015). Come fa notare onlineex/maps/europe/4865604u3u1909. of intersections. Urban Age Conference newspa- Altinok, è possibile osservare come già dal html [sito consultato il 20 Ottobre 2015] per, London School of Economics and Political Science Publishing, London. 2006 TOKI abbia cominciato ad appropriarsi 19. Cfr: Constantinople & surrounding country • Candan, A. B., & Kolluoglu, B. (2008). "Emerging dei terreni su cui sarebbero sorti i progetti Scale, 1 : 63,360 - 1909 - British Library Con- spaces of neoliberalism: A gated town and a pu- del Kanal Istanbul, della Northern Marmara sultabile su: http://www.bl.uk/onlinegallery/ blic housing project in Istanbul", New Perspecti- Motorway e del Terzo Aeroporto, in particolare onlineex/maps/europe/4865604u3u1909. ves on Turkey, 39, (pp. 5–46). nel distretto di Küçükçekmece, che rientra html [sito consultato il 20 Ottobre 2015] • Cevik, M. (2013). The resettlement of slum dwellers nell'area del progetto Yeni Sehir (Altinok, 2015). 20. Cfr: http://www.greatistanbul.com/lakes. into social housing following forced eviction: A Com- 7. Vedi: https://www.youtube.com/ html [sito consultato il 20 Ottobre 2015] parative Analysis of Cases in Istanbul and 4 Cities, watch?v=DYkAg6fF3ZI; http://www. 21. 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6 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Parole Chiave #8, INU Edizioni, Roma. Obiettivi per il nuovo bardia il tema dello sviluppo delle energie • Müller, N., Ignatieva, M., Nilon, C. H., Werner, P., rinnovabili è strettamente legato a quello & Zipperer, W. C. (2013). Urbanization, Biodiver- Piano paesaggistico r sity and Ecosystem Services: Challenges and Oppor- dei comparti idroelettrico e fotovoltaico, con tunities. A Global Assessment, Springer, Dordrecht egionale lombardo. evidenti criticità e contraddizioni tra salva- Heidelberg New York London. Valori ambientali, efficacia guardia di ambiente e paesaggio e lotta al ri- • Neuwirth, R. (2007), Città ombra. Viaggio nelle periferie del mondo, Fusi Orari, Roma. operativa e gestione delle scaldamento globale. • NFD. (2015). The Third Airport Project Vis-a-Vis tutele L’opportunità di aggiornare l’attuale piano Life, Nature, Environment, People and Law, Istan- paesaggistico regionale facendo tesoro degli bul. Andrea Arcidiacono, Alberta Cazzani, • OECD. (2008). Istanbul, Turkey, OECD Territorial esiti di un primo bilancio critico, si riscontra Reviews, OECD Publications, Paris. Luisa Pedrazzini specificamente nei seguenti temi: • Övgü, Ü. (2015). Rethinking socio-economic and • rafforzare il collegamento tra tutela e spatial dimensions of Urban Projects as a shift from 1980s to an authoritarian neoliberalism in Turkey Paesaggi di tutti i giorni, paesaggi dif- valorizzazione, con azioni proattive per through The Kanal Istanbul Project, Bogazici Uni- ficili e di valore: le nuove strategie del promuovere un paesaggio di qualità, ri- versity, Istanbul. • Raffestin, C. (2005). Dalla nostalgia del territorio al piano lombardo a partire dalla Conven- conosciuto come risorsa e patrimonio desiderio di paesaggio. Elementi per una teoria del zione europea del paesaggio importante per lo sviluppo del territorio paesaggio, Alinea, Firenze. 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İstanbul’un geleceğini etki- chitettura e Studi Urbani (DAStU) del Poli- ra sistemica, come insieme di elemen- leyecek olan 3. köprü, 3. havalimanı ve Kanal tecnico di Milano e con l’istituto regionale di ti antropici e naturali che lo rendono İstanbul, TEMA Türkiye Erozyonla Mücadele ricerca EUPOLIS, ha assunto come obiettivo percettivamente armonico e peculiare, Ağaçlandırma ve Doğal Varlıkları Koruma Vaf- ki, Istanbul. prioritario il miglioramento dell’efficacia dei indifferentemente ai confini ammini- • Turk, S. (2015). "Eco-city planning principles: dispositivi pianificatori e normativi del piano strativi; an example from İstanbul", Real Corp 2015, Plan paesaggistico vigente, approvato, integrato • sostenere la conoscenza dei paesaggi Together – Right Now – Overall: From Vision to Re- ality for Vibrant Cities and Regions, (pp. 237-248), con il Piano territoriale (PTR), nel 2010. della cultura e della tradizione come ele- Tagungsband. Dopo 5 anni di applicazione del piano emer- menti che favoriscono il rafforzamento • Türkmen, H. (2011). Debates on Right to the City in gono luci e ombre sui suoi esiti. Si tratta di dell’identità delle comunità. Istanbul. The struggle to belong Dealing with diver- sity in 21st century urban settings, International un piano complesso nella sua applicazione, In base alla struttura attuale del piano è RC21 conference, Amsterdam. sia per la struttura assai articolata, che non emersa la necessità di approfondire in modo • Wu, J. (2012). "Landscape Ecology", Encyclopedia ha reso semplice la traduzione degli obiettivi più finalizzato il quadro conoscitivo, sia nel- of Theoretical Ecology, University of California Press, Berkeley. regionali a scala locale, sia per il fatto di do- la lettura degli elementi naturali e storici • Wu, J. (2013). "Key concepts and research topics versi integrare con una pianificazione urba- del paesaggio, che dei fenomeni antropici in landscape ecology revisited: 30 years after Allerton Park workshop", Landscape Ecology, 28, nistica, di livello provinciale e comunale, già in atto, operando un rinnovo e un’integra- (pp.1-11). ampiamente consolidata. zione della cartografia di piano, nelle sue La maggior efficacia è stata riscontrata più componenti conoscitiva/interpretativa e alla scala territoriale (PTCP, Unioni di comu- progettuale/prescrittiva, anche attraverso un ni, PTC dei Parchi) che a quella locale. Gli esi- opportuno adeguamento delle scale di rap- ti della valutazione dei piani urbanistici co- presentazione. Si è ritenuto inoltre di meglio munali che, per valenza paesaggistica, sono precisare e semplificare la disciplina del pia- dichiarati nel PTR di interesse regionale fan- no (norme, indirizzi operativi e progettuali), no emergere un quadro critico rispetto all’at- anche al fine di favorire una maggiore inte- tuazione degli obiettivi strategici del piano grazione tra gli strumenti di pianificazione regionale, ponendo la necessità di migliorare territoriale e paesaggistica. il raccordo tra pianificazione territoriale e Considerati gli elementi sopra espressi, i paesaggistica nello sviluppo dei contenuti di temi affrontati dalla variante al PPR, in linea dettaglio. con la Convenzione europea del paesaggio, pro- Un altro elemento di attualizzazione ri- pongono una più articolata caratterizzazio- guarda l’esigenza di contemperare la tutela ne dei contenuti del piano vigente rispetto ai degli ambiti di elevato valore ambientale e seguenti ambiti di approfondimento: paesaggistico e di rispondere alla domanda • i paesaggi di tutti i giorni (aree periurbane, di alcuni comparti economici (ad esempio degradate di margine e periferie). Partendo dell’energia) come pure agli impegni presi dal vasto contesto territoriale oggi clas- a livello europeo circa il raggiungimento sificato dal piano come “ambiti del de- dell’obiettivo ambientale “20-20-20”. In Lom- grado” l’obiettivo della variante è di rap-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 7 presentare e governare la complessità il tema sia affrontato con un approccio metropolizzazione, in cui convivonole for- paesistica di un territorio, che interessa integrato tra tutela e gestione. me della conurbazione compatta e densa con circa il 20% dell’intera regione e oltre 7 quelle della urbanizzazione diffusa e ad arci- milioni di abitanti, in cui si concentrano Dare efficacia al Piano paesaggistico pelago, e dove si manifestano con evidenza usi diversi, si mescolano valori paesag- (1). Integrazione dei sistemi di valori, i caratteri complessi del periurbano in una gistici e ambientali anche di rilievo, con procedure di (co)pianificazione e pro- sempre più indistinta compenetrazione tra situazioni di disordine e incuria. Questo getti selettivi di paesaggio città e campagna; quelli delle aree urbane è un ambito di cruciale importanza an- A partire dall’evidenza di alcune rilevanti minori più compatte, nelle differenti conno- che per la competitività globale della criticità emerse in questi anni di applicazio- tazioni dei contesti di pianura e di quelli col- regione metropolitana, che deve essere ne del piano vigente e in particolare della linari, dove le pressioni urbanizzative sono attrattiva per nuovi investimenti ma modesta capacità di incidere a livello locale ancora molto intense; fino ad una tipizzazio- soprattutto “vivibile” (PLURIEL, 2011; e a livello territoriale, si è ritenuto prioritario ne delle diverse forme insediative dello svi- Moretti, 2013). provare a rafforzare i livelli di efficacia del luppo lineare: i fondo valle, le grandi direttri- • paesaggi da proteggere. Più del 50% del ter- PPR nel condizionare i dispositivi di tutela e ci di sviluppo infrastrutturale o quelle delle ritorio lombardo è interessato da tutele; pianificazione del paesaggio alle diverse sca- coste lacuali. La lettura dei caratteri fisici e la maggior parte degli ambiti vincolati ai le. Con tale finalità sono stati affrontati tre produttivi dei suoli agricoli ha infine forni- sensi del Codice dei beni culturali non ha differenti campi di azione complementari: to una mappatura dei valori e delle capacità oggi criteri di gestione della tutela. Il ri- un primo riguarda le modalità e i criteri di produttive del territorio (land capability) inte- schio di perdita di tale patrimonio richie- gestione attiva e coordinata delle componen- grate ad una restituzione delle componenti de una specifica attenzione nel raccorda- ti di tutela e di vincolo; un secondo tratta i tradizionali e storico testimoniali della tes- re la peculiarità e l’approccio puntuale contesti, le scale e le procedure per la pianifi- situra agraria e degli insediamenti rurali. Gli richiesto per la tutela dei beni con una cazione paesaggistica; un terzo fa riferimen- approfondimenti in merito alle tre strutture loro adeguata contestualizzazione. to alle forme e ai contenuti della dimensione di valore del paesaggio, quella ecologica am- • i laghi patrimonio del mondo. La regione progettuale del piano, sia nelle componenti bientale, quella insediativa e quella agricola, dei laghi corrisponde a uno spazio ico- di indirizzo e di coordinamento che nella consentono di leggere in connessione i carat- nico “venduto” a livello globale che non configurazione di specifici strumenti opera- teri naturali e antropici del territorio lombar- trova adeguata attenzione nei contenuti tivi. Temi trattati innanzitutto operando una do, non solo nei contesti di eccezionalità ma, dei piani locali. Cambiare la prospettiva riorganizzazione dei materiali del piano, a in modo altrettanto rilevante, negli ambiti facendo emergere l’importanza identita- partire dal corpo cartografico e normativo; ordinari (e prevalenti) del territorio, cui si ria del patrimonio esistente è una priori- in secondo luogo integrando, aggiornando rivolgono in modo prioritario le strategie e tà del piano. ma anche selezionando i contenuti analitici i dispositivi operativi (norme, linee guida e • la montagna lombarda presidio, tutela e e interpretativi, in particolare nella restitu- progetti) del nuovo piano. Un connettivo pa- valore. Il territorio alpino, che interessa zione della complessità dei sistemi di valo- esistico territoriale su cui si innestano le mi- circa il 40% della regione, è lo spazio di re che il paesaggio esprime. Un’operazione sure di tutela e di vincolo (i criteri di gestio- frontiera/cerniera con il nord Europa, ri- rilevante è stata in tal senso la ridefinizione ne), previste dal Codice dei beni culturali, serva idrica, ambito di unicità ecologica, delle unità tipologiche e degli ambiti geogra- in una prospettiva esplicita di allargamento conteso per lo sfruttamento delle risorse fici di paesaggio, finalizzata a riconoscere e delle politiche paesaggistiche all’intero terri- naturali, ma anche luogo di presidio am- individuare le specificità paesaggistiche del torio, come superamento di una visione pu- bientale per tutta la regione. territorio lombardo, sulla base dei valori ramente “inventariale” del paesaggio spesso • i paesaggi agrari, cultura e produzione della ambientali e naturalistici, delle morfolo- assunta in termini meramente conservativi memoria e del futuro. La tradizione agraria gie insediative, dei contesti e delle matrici degli oggetti di tutela, avulsi dai contesti e millenaria ha determinato l’immagine del agrarie, dei caratteri culturali e identitari dei sottratti alla complessità dei sistemi di rela- paesaggio lombardo della pianura, come luoghi. Un percorso incrementale che ha ri- zioni che ne determinano il senso e i valori, pure il sistema idrografico naturale e arti- chiesto il supporto di nuovi approfondimen- verso una visione “territorializzata” del pae- ficiale. La tutela del paesaggio agricolo è da ti conoscitivi. La valutazione e mappatura saggio (Gambino, 1997). rifondare nella prospettiva del nuovo ruo- multicriteria dell’habitat quality e dei servizi Gli approfondimenti analitici rivolgono una lo riconosciuto al settore primario. ecosistemici del suolo a copertura regionale specifica attenzione all’identificazione degli • la dimensione paesaggistica dei Parchi re- ha sostenuto un rafforzamento della compo- elementi di rischio, di degrado e di pressio- gionali e della rete dei sistemi naturali. Il nente ecologica ambientale del piano, che ne che possono modificare profondamente sistema dei parchi regionali e nazionale diventa centrale nella riconfigurazione dei gli elementi di riconoscibilità del paesaggio (circa il 22% del territorio), per quanto contenuti normativi e progettuali. La lettura stesso. In primo luogo attraverso una mappa- assuma automaticamente valenza pa- delle morfologie insediative, delle funzioni tura interpretativa degli impatti determinati esaggistica, è spesso gestito in modo d’uso e delle relazioni territoriali ha portato dai processi di urbanizzazione del territorio, settoriale. Una copertura così vasta e a riconoscere criticità e valori dei differenti restituiti a tre soglie temporali (1954 - 1999 caratterizzante il territorio richiede che paesaggi urbanizzati: quelli eterogenei della – 2012). Un monitoraggio dei processi di an-

8 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue tropizzazione in atto che si integra con una diventa occasione per selezionare ambiti pa- gione. Il riconoscimento delle ragioni della ricognizione delle pressioni urbanizzative esaggistici da (ri)progettare e riqualificare a tutela rispecchia invece una concezione più potenziali, attraverso una verifica delle pre- scala territoriale, superando gli esiti parziali estetica, percettiva e in parte naturalistica visioni trasformative dei piani urbanistici di e spesso contraddittori di una pianificazione del paesaggio piuttosto che culturale e antro- livello comunale, degli atti negoziali vigenti del paesaggio racchiusa nei confini ammi- pica, secondo un concetto stesso di paesaggio nonché delle programmazioni infrastruttu- nistrativi comunali; sistemi territoriali su che si è negli ultimi decenni superato. rali alle diverse scale. cui avviare veri e propri progetti di paesag- L’applicazione finora della tutela esclusiva- In secondo luogo con una ricognizione degli gio (D’Onofrio, 2013). In questa prima fase il mente in un’ottica vincolistica che, come elementi di degrado paesaggistico articolati piano ne declina con valore esemplificativo noto, implica in caso di intervento l’otteni- e distinti tra fattori attivi, intesi come quelli alcuni sulla base delle problematicità territo- mento di una autorizzazione paesaggistica che direttamente determinano condizioni di riali e tipiche ricorrenti e si avvia a definirne da parte delle Soprintendenze, dimostra l’i- deterioramento paesaggistico (le discariche, le invarianti strutturali di contesto e le prio- nefficacia nel gestire e controllare il cambia- le aree produttive dismesse, i siti contamina- rità strategiche di intervento. mento del paesaggio negli ultimi 40/50 anni. ti, le cave abbandonate, etc.) e quelli passivi, revisione del PPR riguarda infine l’assunzio- Spesso le espansioni urbane, l’inserimento di cioè quegli elementi insediativi o infrastrut- ne di una esplicita attenzione progettuale al infrastrutture e l’abbandono di aree agrico- turali che per dimensione o funzione posso- paesaggio. L’osservazione dei fenomeni di de- le o montane hanno infatti comportato una no costituire un rischio per il paesaggio, in grado e l’individuazione di contesti di valore grave e irreversibile perdita dei caratteri pa- particolare nel caso di elevate concentrazio- diventa occasione per selezionare ambiti pa- esaggistici storicamente riconosciuti come ni localizzative (le logistiche, i grandi centri esaggistici da (ri)progettare e riqualificare a degni di tutela. commerciali, gli impianti produttivi, infra- scala territoriale, superando gli esiti parziali Nei casi in cui le aree vincolate risultano an- strutture, etc.). Gli impatti combinati dei fe- e spesso contraddittori di una pianificazione cora di particolare interesse paesistico sono nomeni di pressione e di rischio, sulla base del paesaggio racchiusa nei confini ammi- le aree limitrofe (esterne al perimetro del della loro densità a livello territoriale sono nistrativi comunali; sistemi territoriali su vincolo) ad essere state spesso notevolmente restituiti in una tavola di sintesi che combi- cui avviare veri e propri progetti di paesag- compromesse. Appare quindi evidente che na indicatori di densità ad una specifica pe- gio (D’Onofrio, 2013). In questa prima fase il in molte situazioni l’oggetto del vincolo è satura dei fattori di degrado (Kernel density), piano ne declina con valore esemplificativo mutato dall’epoca di emissione del decreto, rappresentando i territori in cui si concen- alcuni sulla base delle problematicità territo- che l’intorno dell’area o del bene vincolato trano (o si potranno concentrare) i maggiori riali e tipiche ricorrenti e si avvia a definirne non è stato sufficientemente considerato rischi per il paesaggio lombardo. le invarianti strutturali di contesto e le prio- e che la stessa integrità del bene o dell’area La ridefinizione dell’impianto progettuale rità strategiche di intervento. vincolata non si è mantenuta. del piano è direttamente ancorata al nuovo L’analisi critica delle aree oggi sottoposte a apparato conoscitivo. Ovviamente una par- Dare efficacia al Piano paesaggistico tutela è assolutamente indispensabile per po- te centrale della disciplina del PPR rimane (2). Una gestione coordinata e attiva ter procedere alla definizione dei criteri per la costituita dal corpo delle tutele e dei vin- del sistema dei vincoli e delle tutele. gestione degli ambiti protetti, stabiliti ai sensi coli, affrontato sperimentando modalità di In Lombardia il sistema degli ambiti soggetti del D.lgs 42/2004, per la conservazione attiva, gestione coordinate e connesse ai caratteri a tutela ai sensi del “Codice per i beni cultu- la valorizzazione, l’eventuale recupero del dei contesti territoriali di riferimento, disci- rali e il paesaggio” (D.lgs 42/2004) è molto bene o delle aree soggette a tutela. plinati dagli ambiti geografici di paesaggio. vasto e complesso. Ben il 52% del territorio Risulta anche importante evidenziare che, in Questi assumono una valenza strategica regionale è soggetto a tutela (il 10% ai sensi Regione Lombardia, oltre alla salvaguardia anche nell’impianto procedurale del piano, dell’art.136 “immobili e aree di notevole in- paesaggistica di livello statale vigono diverse connotandosi come contesti territoriali di teresse pubblico” del Codice; il 48% ai sensi altre tutele sia a livello regionale che a livello riferimento per la pianificazione paesaggisti- dell’art.142 “aree tutelate per legge”, ex Ga- sovranazionale. Per esempio numerosi ambiti ca da praticare in forma coordinata a livello lasso); tuttavia il fatto che il paesaggio regio- vincolati ai sensi dell’art 136 del D.lgs 42/2004 sovralocale; un processo che concorre opera- nale risulti tutelato in modo così consistente si intersecano/sovrappongono ad ambiti vin- tivamente, da un lato al rafforzamento delle non ha sempre implicato un buon livello di colati ai sensi dell’art 142 e anche ad aree sal- connessioni tra PTR e PPR, e dall’altro con- conservazione del paesaggio stesso che ha vaguardate a livello europeo (SIC, ZPS), oppu- tribuisce ad aumentare il livello di consape- invece subito interventi di trasformazione re come siti Unesco o come Parchi Nazionali o volezza nell’inserimento dei progetti locali e spesso non compatibili con i valori naturali- ancora come aree protette a livello regionale territoriali in modo coerente con le strutture stici e culturali del contesto. (scenari lacuali, rete ecologica, parchi locali del paesaggio. Va anche evidenziato che le porzioni sotto- di interesse sovracomunale, etc.). In tal senso Un ulteriore obiettivo del percorso di revi- poste a tutela non risultano omogeneamente è opportuno considerare nel governo del si- sione del PPR riguarda infine l’assunzione distribuite e non sono l’esito di un progetto stema delle tutele le zone residuali connesse di una esplicita attenzione progettuale al pa- di salvaguardia coordinato e complessivo, a siti, a diversi livelli salvaguardati, e la defi- esaggio. L’osservazione dei fenomeni di de- finalizzato alla individuazione delle zone di nizione, compresa nei criteri di gestione del grado e l’individuazione di contesti di valore particolare interesse paesaggistico della re- vincolo, delle aree di rispetto.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 9 Considerando il complesso sistema degli am- significative e ricche di interesse storico/cul- Perché solo tutela e pro- biti sottoposti a tutela si è deciso che, anziché turale o paesistico/ambientale (e come tali da elaborare specifici criteri di gestione per ogni conservare e valorizzare), sia di fronte a situa- getto per il paesaggio? decreto di vincolo, fosse più opportuno ed ef- zioni compromesse dal degrado o da intense Spazio al restauro ficace definire dei criteri d’insieme che com- trasformazioni da mitigare e riqualificare. Antonio Arena prendano più ambiti vincolati, intesi come Ma anche supporta la redazione di indirizzi uno strumento metodologico-operativo per e linee guida per gestire futuri interventi che Introduzione la gestione, salvaguardia e valorizzazione at- garantiscano una più consapevole contestua- L’osservazione della realtà in cui viviamo tiva, da cui successivamente ricavare i criteri lizzazione architettonica e paesaggistica. induce a costatare le evidenti contrapposi- di gestione specifici per i diversi vincoli. Il zioni esistenti tra la qualità e la bellezza dei fatto poi che una determinata area tutelata territori e il degrado in cui, spesso, essi ver- sia parte di un ambito geografico o struttura- Riferimenti bibliografici sano o da cui sono circondati: la condizione le di paesaggio implica che nell’elaborazione • Council of Europe (2000), European Landscape di degrado, infatti, può riguardare aree più Convention, Florence dei criteri di gestione si riportino prescrizio- • D’Onofrio R. (2013), Paesaggio & Piani, Franco o meno circoscritte, può interessare singoli ni e linee guida di intervento finalizzate a Angeli, Milano monumenti, edifici o porzioni di territorio valorizzare/riqualificare non solo l’elemento • Gambino R. (1997), Conservare, innovare: paesag- più estese. L’origine del degrado può essere gio, ambiente, territorio, Utet, Torino vincolato, ma anche il suo contesto e le inter- • Moretti E. (2013), La nuova geografia del lavoro, antropica e/o naturale: l’azione dell’uomo relazioni con esso. Mondadori, Milano può aver condizionato e modificato i pro- L’elaborazione dei criteri di gestione costitu- • Priorr A., Ravets J., Tosics I. (a cura di), (2011), cessi evolutivi naturali o, al contrario, agenti Pluriel “Peri-Urbanization in Europe: Toward Eu- isce anche un’opportunità per attualizzare le ropean Policies to Sustain Urban Futures – Syntesis atmosferici, eventi improvvisi possono aver ragioni della tutela: lo sviluppo del concetto Report”, H. Heenemann, Berlin alterato la forma antropica del territorio; in • Regione Lombardia (2010), RL – PTR. Il Piano di bene culturale e di paesaggio degli ultimi Territoriale della Lombardia. Testo integrato de- entrambi i casi, le conseguenze e gli effetti anni mette in risalto come alcuni dei decreti gli elaborati integrati, (DCR 19 gennaio 2010 negativi della condizione di degrado interes- di vincolo non considerassero elementi oggi VIII/951) BURL 31 marzo 2010, 1° supplemento sano la dimensione economica, quella socia- straordinario. di particolare interesse storico/culturale/ pa- le e quella urbana-territoriale. esistico/etnoantropologico. La condizione di degrado riguarda, dunque, il I criteri d’insieme per la gestione dei vincoli paesaggio come definito dalla Convenzione in Lombardia si riferiranno quindi a macro- Europea del Paesaggio (2000) (di seguito an- categorie individuate per caratteri paesistici che CEP), ossia “parte di territorio così come o per problematicità comuni, oppure per aree è percepita dalle popolazioni, il cui caratte- geografiche. Nello specifico le diverse com- re deriva dall’azione di fattori naturali e/o binazioni di caratteri e valori paesaggistici umani e dalle loro interrelazioni”. Il valore riscontrati nelle motivazioni del decreto di di paesaggio è esteso a tutti i territori in cui vincolo (caratteri naturali/ambientali/geo- è riconoscibile una qualità culturale, storica, morfologici; caratteri costruttivi del paesag- ambientale: da quelli incontaminati a quel- gio; caratteri architettonici/storici/urbani; li fortemente caratterizzati, e talvolta anche valori estetico/percettivo/vedutistici) por- compromessi, dall’antropizzazione. tano alla definizione di una combinazione La CEP, oltre a fornire una definizione di pae- di elementi identificativi su cui formulare saggio oggi unanimemente condivisa, indivi- delle indicazioni di gestione, proponendo dua le categorie di azioni con cui intervenire degli approfondimenti mediante verifica e sui paesaggi: salvaguardia, gestione e pianifi- studio delle diverse specificità e identità. I cazione. La prima categoria comprende azio- criteri d’insieme saranno inoltre organizzati ni di conservazione e mantenimento degli secondo tre categorie operative: conservazio- aspetti significativi o caratteristici di un pa- ne e valorizzazione delle risorse e degli ele- esaggio giustificate dal valore di patrimonio menti emergenti; mitigazione dell’impatto derivante dalla configurazione naturale e/o di elementi di trasformazione/alterazione e dal tipo di intervento umano; la gestione in- riqualificazione di aree degradate, dismesse, dica le azioni volte al governo dei paesaggi in profondamente modificate; contestualizza- un’ottica sostenibile ed integrata che tenga zione dei nuovi interventi considerando le conto dei processi di sviluppo sociali, econo- relazioni con l’intorno, la compatibilità e la mici ed ambientali che interessano e trasfor- qualità dell’intervento. Tale organizzazione mano il territorio; infine la pianificazione mette in risalto l’opportunità di fornire un riguarda le azioni fortemente lungimiranti supporto per le politiche e le prassi di inter- che mirano alla valorizzazione, al ripristino vento sull’esistente, sia di fronte a situazioni o alla creazione di paesaggi.

10 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue La pianificazione ha quindi il compito di zione e di gestione, mentre strategie e meto- al fine di creare, ossia costruire, disegnare la prefigurare scenari futuri possibili che con- dologie di intervento per l’ultimo tipo appa- qualità che ad essi manca. Gli approcci con sentano il consolidamento, il ripristino, la iono maggiormente nebulose e indefinite. cui si guarda a questi tipi di paesaggio afferi- rigenerazione, il rinnovo, la ricostruzione, il Paesaggi caratterizzati dalla presenza di va- scono alla ricerca sul “progetto di paesaggio” restauro, la rimessa in salute1 e la creazione lori ambientali e storico-culturali sono nella condotta in diverse scuole di Architettura di nuovi paesaggi. Essa ha quindi l’onere e prassi della pianificazione tutelati, mediante italiane, da studiosi quali Clementi, Lanza- l’onore di riconoscere qualità e caratteristi- l’apposizione di vincoli e il divieto di realiz- ni, Ricci, Scaglione, Gasparrini (Franceschi- che di parti di territori al fine di affermarne zare di nuovi manufatti, al fine di conservare ni, 2014). Tale approccio mira a costruire la il valore e di individuare strategie e metodo- lo stato di fatto. A seguito dell’evoluzione qualità attraverso il disegno di spazi pubbli- logie di intervento e gestione del territorio. del concetto di tutela che da ‘passiva’ è dive- ci lavorando sui “vuoti”, sugli spazi aperti e La Convenzione tralascia però di definire nuta ‘attiva’, e quindi con il riconoscimento su quelli interstiziali, sui cosiddetti residui, possibili metodologie che permettano di dell’importanza degli interventi di salva- mediante il progetto di suolo. Il ripristino o riconoscere, tutelare e gestire i valori del guardia e gestione dei territori, nei paesaggi l’introduzione dei servizi eco-sistemici e di paesaggio; tale annoso compito può essere in cui l’obiettivo è mantenere inalterato lo funzioni ecologiche diventano particolari assunto da studiosi e tecnici della pianifi- stato di fatto, l’azione antropica viene limita- del disegno e del progetto di paesaggio. Que- cazione urbanistica che da sempre fanno ta e le politiche definite per la tutela di aree sta scuola lavora alla scala minuta; il disegno da tramite tra differenti saperi e discipline. protette vengono estese a ambiti paesaggi- di paesaggio parte da esigenze reali del terri- Con la CEP viene, inoltre, sancito il diritto stici più ampi. Tale approccio deriva dagli torio, da criticità manifeste e da quelle avver- di ciascun essere vivente al paesaggio quale studi della Scuola Politecnica di Torino che tite come tali dalla popolazione e propone fattore di qualificazione dell’ambiente di vita intende il paesaggio come una chiave di let- soluzioni, che mirano a soddisfare bisogni, di ognuno; di conseguenza l’impossibilità di tura interpretativa e progettuale dei territori scelte all’interno di abachi predefiniti. Il va- fruirne da parte di porzioni di popolazione (Gambino, 2005, 2009). I principi che guida- lore o il disvalore del paesaggio sono osserva- contrasta con i principi di uguaglianza e de- no questa scuola di ricerca sono, quindi, la ti, riletti e interpretati in chiave progettuale mocraticità. La pianificazione territoriale ha conservazione dei paesaggi mediante forme e diventano i motori propulsori, gli attrattori anche il compito e la responsabilità di assi- di trasformazione, gestione dinamica, am- di nuovi luoghi (Clementi & Ricci, 2004; Ma- curare a tutti i cittadini, indipendentemente ministrazione attenta, cura e innovazione scarucci, 2005). dalla loro localizzazione geografica, la quali- e il riconoscimento del valore di paesaggio Il terzo tipo di paesaggio è quello fortemente tà dell’ambiente di vita. a tutti i territori, a prescindere da bellezza e caratterizzato a livello locale e sul cui valore La ricerca scientifica e la prassi urbanistica stato di conservazione poiché non è possibi- si fonda lo sviluppo delle comunità locali. hanno prodotto maggiori e più consolidati le, né tanto meno sostenibile, tutelare - nella L’approccio a questo tipo di paesaggio nasce risultati per quanto concerne tutela, conser- concezione più restrittiva del termine - alcu- dalla ricerca della scuola territorialista che, vazione, creazione e disegno di paesaggi di ne parti e lasciare altre alle più feroci trasfor- dalla metà degli anni Ottanta, trova spazio qualità mentre meno indagato è il restauro mazioni. Questa scuola di pensiero oppone nella Facoltà di Firenze ed ha come iniziato- di paesaggi dotati di qualità e bellezza ma alla logica ‘insulare’, che pone attenzione a re e principale portavoce Alberto Magnaghi attualmente degradati, che costituisce un singoli oggetti, siti ed aree circoscritte, la lo- (Poli, 2010). Tale filone di ricerca si muove argomento di rilevante interesse per la piani- gica ‘reticolare’, fondata sul riconoscimento nella duplice dimensione locale e globale e ficazione urbanistica, come si dimostrerà nei dei legami e dei sistemi di infrastrutturazio- lavora con l’obiettivo di ridefinire compiti, paragrafi successivi. ne ambientale che caratterizzano i territori: strumenti e processi della pianificazione ur- infatti, le unità paesaggistiche travalicano i banistica. Quattro sono i temi fondamentali Approcci disciplinari confini delle aree protette e di conseguenza oggetto di studio: la definizione del concetto Strategie, obiettivi, categorie di intervento e le azioni previste per la tutela di esse devo- di sviluppo locale sostenibile, l’enunciazione azioni da perseguire e porre in essere per la no essere estese a sistemi di paesaggio. Tale di metodologie e tecniche per rappresentare gestione e la pianificazione del territorio va- approccio persegue obiettivi di sostenibilità i luoghi e i giacimenti patrimoniali in modo riano a seconda del tipo di paesaggio. Volen- sociale e economica oltre che ambientale e identitario, l’elaborazione di statuti dei luo- do proporre una classificazione per macro- riconosce il ruolo centrale e prioritario delle ghi e la predisposizione di visioni di futuro categorie è possibile individuare quattro tipi popolazioni insediate e della società nella de- strategiche (Magnaghi, 1994, 2001, 2005, di paesaggi: quelli la cui qualità è legata alla finizione e attuazione delle politiche e nella 2010). Tale scuola ha lavorato per afferma- presenza di valori ambientali, quelli privi di gestione e cura dei paesaggi. re l’importanza di valori storici, culturali, qualità perché caratterizzati da una scellera- Il primo approccio descritto si interessa prin- ambientali e antropici nell’evoluzione di un ta antropizzazione, quelli il cui sviluppo è cipalmente di paesaggi e aree protette, carat- territorio e nella pianificazione di futuri pos- fortemente connesso alle peculiarità locali e terizzati dalla conservazione di alti gradi di sibili. I territorialisti ridanno centralità alla quelli che, per effetto di azioni naturali o an- naturalità; opposti a paesaggi di questo tipo dimensione locale, ai caratteri particolari e tropiche, hanno perso la qualità originaria. È vi sono quelli fortemente antropizzati. In specifici dei singoli territori, assumendoli possibile individuare, per i primi tre tipi di questi casi il compito della pianificazione è come base per uno sviluppo futuro che parta paesaggio, differenti approcci di pianifica- individuarne caratteristiche e potenzialità dal riconoscimento di tali valori e dalla per-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 11 cezione che di essi hanno i soggetti sociali Il restauro del paesaggio è inquadrabile all’in- In questi casi l’opera di restauro del paesaggio che abitano e si prendono cura dei luoghi. terno della pianificazione territoriale poiché potrà non rispettare il principio della compa- Infine, l’ultimo tipo di paesaggio è quello che le questioni che si pongono alla pianificazio- tibilità dei materiali utilizzati perché in una attualmente versa in uno stato di degrado ma ne del paesaggio sono le stesse che si pongo- valutazione costi-benefici la pianificazione che era caratterizzato da qualità che sono sta- no quando si restaura: vi è possibilità di ri- territoriale potrà optare per soluzioni che te fortemente compromesse, danneggiate e pristinare lo stato antecedente il degrado? E utilizzino materiali moderni, innovativi, fa- degradate dall’incuria e dalle trasformazioni nel caso come è possibile conciliare l’istanza vorevoli sotto il profilo economico, e allo stes- avvenute nel corso del tempo ad opera della storica con quella estetica? Come conservare so tempo condivise dalla società. natura e/o dell’azione antropica. In questi tipi l’autenticità del paesaggio rendendo ricono- La pianificazione urbanistica ha il compito di di paesaggio la pianificazione ha il compito scibili e distinguibili gli interventi? rispondere a questi quesiti definendo, all’in- di ri-costruire, restaurare i pregi preesistenti, Per restaurare un paesaggio è necessario co- terno degli atti amministrativi di governo del riconoscendo le tracce che il tempo e la storia noscerne l’evoluzione storica e conservare le territorio, strategie e metodologie di interven- hanno lasciato sui territori; l’obiettivo nella stratificazioni succedutesi, poiché il segno to, che possano qualificare i territori riducen- gestione di questi paesaggi deve essere quello dello scorrere del tempo, sui monumenti done il degrado e restaurandone la bellezza. di rendere riconoscibili, visibili e fruibili le come sul paesaggio, è un valore storico ed Alcuni principi della disciplina del restauro qualità preesistenti, conciliandole con le nuo- estetico di straordinaria efficacia evocativa possono, dunque, essere utili per definire ve funzioni, gli usi, le attività che l’uomo vi ha e di rappresentazione delle identità locali. strumenti di intervento da inquadrare nella introdotto. Mentre la ricerca ha indagato sulla Quale forma deve assumere il paesaggio pianificazione urbanistica. D’altronde i mo- pianificazione dei primi tre tipi di paesaggio, per essere compatibile con usi e funzioni menti di contatto e contaminazione tra la l’approccio metodologico all’ultimo tipo indi- insediati sul territorio? Quali attività an- disciplina urbanistica e quella del restauro viduato appare meno definito e offre spunti di tropiche è opportuno introdurre per con- sono diversi e si collocano nell’arco tempo- riflessione e ricerca interessanti. È necessario, servare il paesaggio? Qual è la scala spaziale rale a cavallo tra gli anni Cinquanta e Ottan- infatti, definire un approccio che miri a esplo- più opportuna per guardare e affrontare il ta del Novecento, quando dibattito intellet- rare le possibilità di restaurare i paesaggi de- restauro del paesaggio? Quali sono i criteri tuale e necessità pratiche di intervento sul gradati, recuperandone gli elementi di qualità per perimetrare le aree di interesse? Parten- territorio hanno esteso il campo di applica- e esaltandone la bellezza. Il concetto di restau- do dal riconoscimento di un segno di valore zione del restauro ai centri storici, portando ro legato al paesaggio emerge qualora se ne come è possibile determinare l’area che ne è ad una definizione di ambiente, comune alle conosca lo stato pregresso e se ne riconosca la influenzata e grazie alla quale esso è visibi- due discipline, inteso non solo come luogo fi- dimensione dinamica. le, percepibile, fruibile? Quali sono le meto- sico, ma come insieme di valori, morfologia, dologie e le tecniche per studiare, indagare funzioni, usi, persone che lo vivono (Pane, Il restauro del paesaggio riconoscere i segni e gli elementi di pregio? 1959; Muratori, 1960; Cervellati, 1991). Inol- Restaurare il paesaggio significa restituire Quali le metodologie e le tecniche per recu- tre l’allargamento del campo di applica- l’assetto originario al territorio e ripristinare perarli, renderli nuovamente fruibili, inte- zione del restauro è ancora oggi oggetto di le sue funzioni ecologiche; mettere a sistema grarli con usi e funzioni contemporanei? dibattito e sperimentazione. (Moccia, 2014) due approcci differenti: quello del restauro Allo stesso tempo vi sono principi del re- Le ragioni, che spingono a continuare a ri- e quello dell’ecologia. L’approccio ecologico, stauro che non appaiono compatibili con il cercare una possibile contaminazione tra la definito dalla Society for Ecological Resto- restauro del paesaggio. Ad esempio alcuni disciplina del restauro e quella della piani- ration, ha come obiettivo riportare gli ecosi- interventi potrebbero essere non reversibi- ficazione e a provare a verificare l’applica- stemi nella loro traiettoria originaria, quella li ma necessari per conservare l’equilibrio zione dei principi del restauro al paesaggio, che avrebbero seguito se fattori esterni non consolidatosi nel tempo tra uomo e natura. trovano argomentazione e giustificazione fossero intervenuti a modificarne l’equili- Altre volte i materiali scelti potrebbero non negli stessi argomenti che hanno contribu- brio (Clewell, Rieger, & Munro, 2005; Moccia, essere compatibili con quelli originari come ito all’affermazione del restauro edilizio o 2013). Le azioni che suggerisce di porre in avviene nel caso di restauro di paesaggi in urbanistico, poiché la filosofia di fondo del essere sono maggiormente incentrate sui ca- cui il valore è determinato proprio dall’in- restauro è quella di restituire a un edificio, o ratteri ambientali e naturali degli ecosistemi, tervento dell’uomo. Per esempio i terrazza- a un territorio, il suo carattere. sul recupero delle funzioni ecologiche e dei menti sono un’opera di eccellente ingegno Il primo argomento a favore della coerenza servizi eco-sististemici. Il restauro da sempre realizzati con il duplice obiettivo di mettere tra principi del restauro e pianificazione si occupa di agire sul degrado, di recuperare in sicurezza i versanti ed allo stesso tempo urbanistica è la crescita del valore econo- la dimensione spaziale e temporale delle ope- renderli coltivabili per lo sviluppo antropi- mico: come un quadro restaurato acquista re su cui interviene, di restituire unità fun- co ed economico del territorio. Il ripristino maggiore valore, un appartamento sito in zionale e morfologica agli ambienti su cui di questo paesaggio unico comporta elevati un palazzo storico restaurato vale di più, agisce. Il restauro paesaggistico concilia i due costi sia economici che sociali; inoltre l’a- così anche il valore del territorio restaurato approcci poiché nel paesaggio la dimensione vanzamento tecnologico ha introdotto ma- cresce se recupera i caratteri che lo hanno naturale e quella antropica – sociale, cultura- teriali differenti da quelli originali ma che contraddistinto e lo rendono riconoscibile e le, economica – convivono. possono bilanciare i costi dell’intervento. che devono essere conservati e manutenuti.

12 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Oltre al valore economico il restauro del ter- • Magnaghi, A. (a cura di), (2001), Rappresentare i The landscape of ritorio comporta un recupero dei valori este- luoghi: metodi e tecniche, Alinea Editrice, Firenze tici, percettivi, funzionali delle componenti • Magnagi, A. (2005), La rappresentazione identita- Torino & Thessaloniki: ria del territorio: atlanti, codici, figure, paradigmi A comparative spatio- dell’ambiente. Ciò non significa restaurare per il progetto locale, Alinea Editrice, Firenze paesaggi secondo i canoni dell’estetica sette- • Magnaghi, A. (2010), Il progetto locale. Verso la co- temporal study ottocentesca, ma prefigurare nuovi scenari scienza di luogo, Bollati Boringhieri, Torino Eleni A. Athanasiadou, Eleni Gkrimpa di futuro possibile, pianificare un nuovo • Mascarucci, R. (2005), Complessità e qualità del progetto urbano, Meltemi, Roma assetto urbano e territoriale dotato di mag- • Moccia F.D. (2013), "Ecological restoration me- giore qualità. La crescita accelerata e priva todology", in F.D., Moccia, M.F., Palestino, Plan- Landscapes, urban landscapes, cities, are di regole degli ultimi decenni ha cancellato ning Stromwater Resilient Urban Open Spaces, complex entities which are created, shaped segni importanti sul territorio e ne ha offu- CLEAN, Napoli, (pp.12-17) and changed by natural and human forces, • Moccia, F.D. (2014), "Restauro paesaggistico am- decisions and interactions. Similar to organ- scati altri; ma questi elementi sono rintrac- bientale", in E. Petroncelli, (a cura di), Progetto ciabili nelle foto, nelle vedute prospettiche, paesaggio tra letteratura e scienza, Liguori Editore, isms, they exhibit three fundamental charac- nelle cartografie storiche ed un quadro co- Napoli, (pp. 133-144) teristics∙ structure, function and change. In noscitivo accurato e rigoroso, come quello • Muratori, S. (1960), Studi per una operante storia McHarg emphasizes on change (1992): 'It is urbana di Venezia, Istituto Poligrafico dello Sta- important ot recognize the realm of life's es- che si pone alla base dei restauri ma anche to, Roma dei processi di pianificazione, può costitui- • Pane, R. (1959), Città antiche edilizia nuova, Edi- sential attribute: change that is reflected in re il punto di partenza per la pianificazione zioni Scientifiche Italiane, Napoli form. This exhibits, not simple multiplica- paesaggistica ed il recupero del rapporto • Poli, D. (2010), "Un approccio che viene da lonta- tion, but relative growth of the parts, better no", Contesti, 2 (pp. 15-29) uomo-natura, che sempre più viene richia- described as rhythm than as mere modular mato soprattutto quando eventi calamitosi increase'. ed improvvisi colpiscono in modo diretto le Antrop, (2005) argues on why 'landscapes of popolazioni. the past are important for the future', emphasiz- Tutti questi motivi spingono a favorire con- ing on cultural landscapes, yet his work is taminazioni reciproche e scambi di sapere relevant to all kinds of landscapes. Landscape finalizzati ad arricchire la “cassetta degli change is the expression of the dynamic inter- attrezzi dell’urbanista” e a offrire nuove pos- action between natural and cultural forces in sibilità di sviluppo e conservazione del terri- the environment and he argues that the abil- torio e del paesaggio. ity to to tell the (his)story of a place strongly enhances the identity and the overall value. This offers criteria for inventorying and as- 1. “Restore”, (n.d.), in Wordreference, disponi- bile da http://www.wordreference.com/. sessing landscapes, which is needed to define future management and development. Riferimenti bibliografici After categorizing and analyzing landscapes • Cervellati, P.L. (1991), La città bella. Il recupero into 'traditional', 'landscapes of the revolu- dell’ambiente urbano, Il Mulino, Bologna tion age' and 'post-modern new landscapes' • Clementi, A., Ricci, M. (2004), Ripensare il progetto urbano, Meltemi, Roma he elaborates on three driving forces of land- • Clewell, A., Rieger, J, Munro, J. (2005), Guidelines scape change: (a) accessibility, (b) urbaniza- for developing and managing ecological restoration tion and (c) globalization and an additional project, 2nd edition, trad. it., L. Carotenuto, Linee and unpredictable factor: calamity. guida per lo sviluppo e la gestione di progetti di re- stauro ecologico, 2° ed., da www.ser.org. Conven- Spatio-temporal analysis The urban and sub- zione Europea del Paesaggio, (2000), trad. it., urban landscape is subject to continuous M.R. Guido, D. Sandroni, da www.convenzio- transformations, with far-reaching reper- neeuropeapaesaggio.beniculturali.it cussions to the economic and social geogra- • Franceschini A. (a cura di), (2014), Sulla città futu- ra, LISt Lab, Trento phy, as well as severe impacts on the scale, • Gambino, R. (2005), "La gestione del paesaggio character and identity of the landscape. nelle aree protette", in M. Sargolini (a cura di), Based on the reading of space, and in par- Paesaggio. Territorio del dialogo, Edizioni Kappa, ticular the interaction between the contin- Roma, (pp. 203-214) • Gambino, R. (2009), "Parchi e paesaggi d’Europa. uously changing social structures, cultural Un programma di ricerca territoriale", Lectio values and ecological processes, as depicted Magistralis, 8 ottobre 2009, Castello del Valen- on the image of the physical form, patterns, tino, Torino, disponibile da: http://www.recep- and identity of the suburban landscape, enelc.net/allegati/Lez.mag.8-10-09.pdf landscape planning/architecture aims at • Magnaghi, A. (1994), Il Territorio dell’abitare: lo sviluppo locale come alternativa strategica, Franco evaluating the potential for a new interven- Angeli, Milano tion on a landscape in progress.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 13 This is achieved by studying the past, evalu- , historical timeline, key socio-historical facts. (Lanzardo, 1995; ating the present and planning for the future. Comoli, 2010; Paletto, 2012; https://en.wikipedia.org/wiki/Turin) Spatio-temporal analysis has been involved in studies of urban and suburban landscapes (Antrop, 2000; Botequilha Leitão & Ahern, 400BC Turin is founded by the Taurini-Celtic Tribe2 2002; Botequilha Leitao et al., 2006, Kong & Nakagoshi, 2006; et al., 2011; Pham et al., 1st ct. BC foundation of Turin as a military camp Castra Taurinorum 2011, Athanasiadou, 2012 etc.). 28 BC renamed as Augusto Taurinorum Roman Times A formally typical normal street grid3, with perimetric walls, four doors Turin adding axes Torino lies on the left bank of Po river, in 5K inhabitats Susa Valley and is surrounded by the west- Middle Ages Roman empire falls, the city IS conquered by the Heruli, the Ostrogoths, ern Alpine arch. The capital of Piedmont 5th - 15th century region, is considered to be one of the most The Byzantines, The Lombards. significant cities of northern Italy in terms of industry, green spaces and culture. . It 773 A.D. Conquered by Franks of Charlemagne has 890.773 inhabitants, a territorial area of Foundation of the countship of Turin, held by the Arduinici dynasty approximately 130,01 km2 and a density of 940 A.D. until 1050. 6,898 inhabitants/km2. Turin is also characterized by its educational 11st century Counts of Savoy control the city institutions as it runs some of the best and oldest universities, such as the University of The House/Counts of Savoy gains control of the city. Rise of urban Turin and the Turin Polytechnic (Politecnico 13th century aristocracy and rich ecclesiastical class, redesign of the City, new di Torino). masonry buildings, a lot of gardens and palaces present. 20K inhabitants Finally, Turin holds four categories of parks: fluvial parks, hill parks , urban parks and 1404 Foundation of University of Turin suburban parks (extra urbaniparchi)1. 1563 Emmanuel Philibert makes Turin the capital of the .

Piazza Reale (named Piazza San Carlo today) with the role of market and Via Nuova (current Via Roma) are added along with the first enlargement 1st half of the 17th century of the wall s(1620). At the same period the Palazzo Reale (Royal Palace of Turin) is also built. A system of road axes governs every expansion, focusing on the ducal palace complex.

1577 Creation of the Cittadella in the west angle of the city.

2nd half of the A second enlargement of the walls is planned and executed (1673), with 17th century the construction of the arcaded Via Po. Considerable renewal of building activity and urban projects take place, especially with the infrastructure of the third expansion towards the 1702- 1710 west (canals and road layout), the creation of the royal road to Rivoli to connect the rebuilt and enlarged Savoy’s Castle. Turin is besieged by the French army for 117 days during the battle of Turin, but isn't conquered. When the Treaty of Utrecht issigned, the 1706 Duchy of Savoy annexed the . Turin became the capital of the kingdom and counts about 90,000 inhabitants. Architect Filippo Juvarra begins major redesign of the city.

A third enlargement of the walls is planned with the guide of the 1719 architect Filippo Juvarra.

1800 Fall of the fortifications.

Turin annexed by France, being part of the prefecture of the Pô 1802 department.

14 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Turin, historical timeline, key socio-historical facts. (Lanzardo, 1995; Comoli, 2010; Paletto, 2012; https://en.wikipedia.org/wiki/Turin)

The city expands outside its walls. The walls fall and numerous viali 1807 (alleys, paths) are created.

Creation of grandes places, piazzas after the fall of the wall, located at 1809 the prior four doors of the rectangular grid of the Roman Times.

1814 Fall of Napoleon. The Kingdom of Piedmont-Sardinia was restored.

1861-1865 Turin becomes first capital of Italy.

1864 Creation of the railway station Porta Nuova.

1866 First town park, The Valentino is created.

Built of the Mole Antonelliana, the Egyptian Museum, the Gran Madre di 1871 Dio church, Piazza Vittorio Veneto.

1899 Establishment of Fiat industry.

Universal Exposition is held in Turin, regarded as the pinnacle of Art 1902 and 1911 Nouveau design

1906 Establishment of the Lancia industry, 430K inhabitants

Strikes and workers’ protests due to harsh conditions take place. World War I 1914-1918 In 1920 the Lingotto Fiat factory is occupied, yet an end is put to the social unrest with the Fascist regime4.

World War II Turin heavily damaged, especially industrial areas due to bombing. 1939-1945

Turin is rapidly rebuilt, mainly due to the automotive industry and the Post war incoming of immigrants from the rural southern regions of Italy. The city expands

1960 1 million, due to internal migration5.

1971 1.2 million

Oil and automotive industry crisis hits the city, populations declines 1970s-1980s rapidly, Turin looses 1/4 in 30 yrs. end of century 865K-900K

Winter Olympic Games (2006) and major projects of rejuvenation Spina 21st century 3, Variante 200, Torino Metropoli 2025.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 15 Turin, spazial timeline

Creation of the 'Cittadella' southwest side of Roman Times Foundation of the University of Turin, 1404 the city by architect Emanuelle Filibetro, 1564

Map of Turin 28BC Map of Turin 1431-1536 Cittadella Source: https://en.wikipedia.org/wiki/Turin Source: Comoli, 1983 Source: Comoli,1983

First enlargement of Turin walls Second enlargement of Turin Source: Comoli, 1983 Source: Comoli, 1983

Map of Turin 1808. Map of Turin 1809. Source: Archivio storico della città di Torino. Source: Comoli, 1983

16 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Turin, spazial timeline

Map of Turin 1860 Map of Turin 1882 Part of Turin(1942-1945). The higher the Source: Archivio storico della città di Torino. Source: Archivio storico della città di Torino. percentage of magenta, the larger the amount of destruction.

Source: Archivio storico della città di Torino

Map of Turin 1909 Map of turin 1961-1971 Source: Archivio storico della città di Torino Source: Lartou (Politecnico di Torino)

2015 Map with parks Suburbs of Turin Source: GTT TORINO

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 17 Thessaloniki Thessaloniki, historical timeline, key socio-historical facts (Chekimoglou, The city of Thessaloniki is situated in North 2001; Vakalopoulos, 1972; Yerolympos-Karadimou, 1996; Yerolympos, Greece and constitutes the second largest 1997; Athanasiadou etl.al., 2011; Yerolympos-Karadimou, 2013, https:// city after Athens. The urban fabric in direct relation to the sea develops on the hilly en.wikipedia.org/wiki/Thessaloniki) landscape around the Gulf of Thermaikos. Holocene- Prehistoric period : 36 prehistoric settlements, mainly farmers and fruit/seed This amphitheatrical arrangement around collectors the coastline creates a unique and advanta- 315BC Thessaloniki is founded by Greek Macedonian King Cassander. geous location for the development of the city, which has attracted many different The city is surrounded by a perimetric wall for protection, still limited civilizations through the centuries, from Hellenistic on the hills surrounding the Gulf, while the only contact with the sea the wider region of the Mediterranean and Era 4th-1st BC is made possible through a small harbor. the Balkans. Roman Times 2nd BC-4th A.D. Society structured around an authoritarian regime, military spirit prevalence. In addition, arts, crafts, sciences and technology also Roman Times flourished. A geometrical pattern is applied in the urban web, with broad axes, parallel and perpendicular to the coastal front. Rationalization of space arrangement, symmetry, axiality, centrality and monumentality present. Fall of the Roman empire, Byzantine era lasts 10 centuries.

Byzantine Dominating religious spirit combined with an oriental influence. Looseness, flexibility and spontaneity break the austere symmetry and Era 4th-15th A.C. geometrical pattern of the city web. Restriction of the grand axes at the expense of public space, numerous churches being the place attracting social life. Byzantine King Konstantine builds an artificial harbor and Theodosius 324 A.D. commissions his Persian general Hormisdas to built the powerful city walls.

1423 Thessaloniki surrenders to the Venitians.

Thessaloniki, an amalgam of east and west, the most westernized Early Ottoman oriental city of the Ottoman empire. With the coming of thousands Era 1430(until of Jews from Spain in 1492, a new social structure is created with mid 19th Jews, Ottomans and greeks at the same space. Similarly to all religious- centrury) centrered societies, limited public life is concentrated around mosques, informal rudimentary plazzas and highly fragmented urban open spaces. Public square of Plateia Eleftheria is opened and is considered the 1858 center of social life until the beginning of the 20th century.

1867-1880 Beş Çinar- first official public garden of the city.

1869-1870 Beginning of the demolition of the city walls.

1876 First Master Plan of the city (for the expansion of the harbour).

The eastern wall is demolished. Creation of the Hamidye Boulevard 1879-1889 (1879)

1888 Railway connects Thessaloniki with European Capital cities.

At that particular time, as the Ottoman Empire is disintegrating and the Balkan Wars new Balkan States is being formulated, Thessaloniki's geographical and 1912-1914 commercial important attracts all belligerent neighbouring states which sought to possess it during the Balkan Wars of 1912-1913.

18 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Thessaloniki, historical timeline, key socio-historical facts (Chekimoglou, 2001; Vakalopoulos, 1972; Yerolympos-Karadimou, 1996; Yerolympos, 1997; Athanasiadou etl.al., 2011; Yerolympos-Karadimou, 2013, https:// en.wikipedia.org/wiki/Thessaloniki) The city is liberated on the 26th October and is integrated in the neo- 1912 Hellenic State at the end of the first Balkan War in 1912. World The city transforms into a multi-national military camp with large scale War I infrastructure projects: transportation lines, hospitals, military camps. 1914-1918 2/3 of the city falls in to flames. The fire forces Thessaloniki to make a clean break with the long centuries of its historic growth and evolution. 1917 A complete overthrow of the old land ownership system and of existing patterns for the occupation and use of space.

General Master Plan of the City by Ernest Hébrard. The rectangular grid pattern is framed by a system of diagonal roads entirely in the spirit of classical french urban layouts. Furthermore it suggests high percentage of open space, detached dwellings and large gardens, extensive suburban parks at the outskirts of the city, acquirement of a beautiful sea front promenade by ‘pushing’ the port westwards and a large green perpendicular to the sea front acting 1918 as a fire safe zone. In order to enhance the historical past, classical antiquities and byzantine monuments are used as stepping stones of the new plan and were connected through diagonal axes, following the French planning principles. The city is organized around a major public open space – the monumental Aristotelous axis, with large eclectic buildings and two large plazas, the only part of the Hébrard plan that was implemented to a large extend.

Refugees from Izmir, Asia Minor after the persecution of the greek element from Asia Minor arrive in Thessaloniki. Other refugees from Russia and various parts of greek Macedonia and Thrace arrive, due to 1922 the Exchange of Populations plan.

The city needs to provide shelter for a total of 70,000 homeless people. The Hebrard Plan is never implemented to its full.

1926 International Trade Fair opens in Thessaloniki.

The city’s urban fabric doubles exceeding the foresights and provisions 1930 of the Hebrard plan. An antidote to the limited implementation of the plan, a large suburban forest is created, Sheik Su. World War II Approximately 1/3 of Thessaloniki's population is expel from the city via 1939-1945 force of the Germans, to be sent to refugee camps. The entrance to the European Union heightens the contacts with Europe, increases the international trade exchange as well as the external cultural influence in public and private sphere. Intensification of the westernization of the greek society, adopts to a great extend the Post war European life style, that Greece was not necessarily ready to follow. Urban space not ready to accept much of the technological innovations of the time, such as the automobile. Large and sudden population increase, follow by the rapid growth of car traffic at the expense of the congested open space of the city center.

1950-1960 Internal migration from the periphery to the urban centres.

1990- 2010 Urban sprawl, the city expands

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 19 Thessaloniki, spazial timeline

Map of Thessaloniki at Hellenistic Times, 4rth-1st BC. Map of Thessaloniki, Roman Times, 2nd BC-4rth AD. Source: Velenis, G Source: Velenis, G.

Map of Thessaloniki at Byzantine Era, 4rth-15th A.C. Churches in Thessaloniki, during the Byzantine era. Source: Velenis, G.

Plan of Thessaloniki, 150, 1900 και 1917 Source: Yerolympos 1996

20 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Thessaloniki, spazial timeline

Source: Bibliothéque Nationalle de France in Map of Thessaloniki, Roman Times, 2nd BC-4rth AD. Katsabounidou 2004 Source: Velenis, G.

Plan of Thessaloniki, 1930 Thessaloniki, 2015. View from Google earth. Source: Katsabounidou, 2004

Discussion flourishment of arts, crafts, sciences and never really loosing its geometrical grid, Continuous transformations changing technology. Spatially, geometry prevails in with piazzas, road axes connecting impor- social structures, cultural values and eco- the urban web with a typical normal street tant landmarks, enlargement of city walls logical processes are depicted on the image grid. After the fall of the Roman empire, and renewal of buildings. of physical form, that is land use change the Byzantine era lasts for 10 centuries in During the half of the 19th century, Thes- expressed in spatial patterns. Monitoring Thessaloniki (4th-15th A.C.), followed by saloniki goes through the Period of Re- change via spatio-temporal methods aids the Ottoman rule (1430-1912). The city's web forms, a progressive transformation of the planners, landscape planners, architects, transforms gradually from symmetrical to urban fabric tells the story of a deep politi- landscape architects in planning decisions. meandering, a more flexible intricate net- cal shift from oriental to westernized- eu- Thessaloniki and Turin being founded al- work of narrow roads with restriction of the ropean, modernized character demolition most at the same period ( 315BC and 400BC grand axes at the expense of public space. At of walls, railway connection with europe- respectively) evolve for more than 2500 yrs. the same times, Turin is controlled by the an capital cities, provision of community Roman influence is evident in both cities Counts and Dukes of Savoy, one of the oldest spaces for recreation and education, flour- via the societal structure around an authori- royal families in the world. Turin lives the ishment of merchandize, built of villas tarian -military regime, yet allowing for the Renaissance period, the city is redesigned, with gardens etc.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 21 Modernization occurs in Turin also at that historical and spatial data, Torino and Thes- Riferimenti bibliografici time, followed with industrialization and saloniki reveals similarities and differences. • Antrop M.., (2000). ''Changing patterns In the urbanized countryside of Western Europe.'' Lan- the establishment of the Fiat industry (1899), Socio-economic factors are the ones that have dscape Ecology, 15: 257–270. Universal Exposition, regarded as the pinna- altered and still do, the character of the two • Antrop M., (2005). ''Why landscapes of the past cle of Art Nouveau design (1902 and 1911), es- cities, although quality of urban life still is are important for the future.'' Landscape Urban tablishment of Lancia industry (1906). At the very much linked with elements such as pro- Planning, 70: 21–34. • Athanasiadou E., (2012). Landscape architecture beginning of the 20th century, the Balkan vision of urban open spaces, green, social in- in the Mediterranean and its contribution to su- Wars (1912-1914) and World War I (1914-1918) frastructure. In regards to Torino, changes in stainable development: planning with principles of find both cities in political turmoil. Shortly the city's structure are due to internal stimu- landscape ecology in the suburban landscape, east after this, Turin falls under the Fascist re- li, (from the prevalence of the aristocracy to of Thessaloniki. PhD Thesis, Joint Postgraduate gime (1922-1943), while Thessaloniki is liber- the creation of industry), whereas in Thessa- Program Landscape Architecture, School of Architecture-School of Agriculture, Aristotle ated from the Ottomans (1912) and the urban loniki's case, external stimuli are important University of Thessaloniki. fabric is given a clean chance to change radi- in shaping the city, being conquered numer- • Athanasiadou E.A., Tratsela M., & Tsalikidis cally via the fire of 1917 ( destroying 2/3 of ously, and having a mixed population up un- I.A., (2011). Transforming urban open space ae- the city) and the 'Hébrard plan', a rectangular til the middle of the 20th century. Further- sthetics through cultural ethos: The case study of grid pattern framed by a system of diagonal the historic city of Thessaloniki. N. Greece. ECLAS more, Turin holds, throughout its history, a Conference Ethics/Aesthetics. Sheffield, UK, roads, entirely at the spirit of classical French clean westernized identity, yet Thessaloniki 7-10 September 2011. layouts. The high percentage of open space, wears her oriental character up to nowadays, • Botequilha Leitão A. & Ahern J., (2002). ''Ap- the detached dwellings and large gardens, despite the efforts of 'Europeanizing' her, plying ecological concepts and metrics In sustaina- ble landscape planning.'' Landscape and Urban the extensive suburban parks at the outskirts that coincided with major social turmoil. Planning, 59: 65-63. of the city never happen, due to refugees and Despite the similarity in area and popula- • Cambarotta, B., (2004). Torino:il grande libro del- internal migration of population from 1922- tion, the cities differ in amount of chances to- la città.Edizioni del Capricorno. Torino 1970. During World War II (1939-1945), Turin wards economic sustainability, yet both hold • Chekimoglou E., (2001). Mysteries of Thessaloni- is heavily damaged, yet rapidly is rebuilt af- a strong resilient character and a lot of future ki. Essays for the lost places of the city. University ter war, following similar internal migration Studio Press, Thessaloniki. potential for development. Finally, a key les- • Comoli Mandracci,V., (2010), Torino,Collana: Le patterns as Thessaloniki. The population son Thessaloniki can learn from Torino's città nella storia d'Italia. Laterza,Roma-Bari counts to 1 million in 1960 and 1.2 million in recent rejuvenation, is the exploitation of op- • Gavriilidou, E., (2015). Urban Resilience: The 1971 for Thessaloniki and Turin respectively. portunities regarding urban renewal via ma- Crisis as a Challenge for Landscape Architecture Learning from the world, Rethinking Thessalo- Yet, while Turin looses 1/4 of its population in jor planning agendas like Spina 3 (1997-2000), niki'. Dissertation Thesis. Joint Postgraduate 30 years due to industrialization, Thessalon- Variante 200 (V200) and the very ambitious Program Landscape Architecture, School of iki continues to gather population and major Torino Metropoli 2025. Architecture-School of Agriculture, Aristotle urban sprawl occurs during 1996-2010. University of Thessaloniki. Turin went from the city of piazzas and ar- 1. Gardens / Giardini: Realy, Parco Archeologico Por- • Katsavounidou, G., (2004). Invisible paranthesis. cades to industrialization and urban sprawl. te Palatine, Parco Rignon, Parco Mario Carrara- 27 cities in Thessaloniki, Patakis, Athens (in Greek). The Detroit of Europe was hit by deindustri- Pellerina,Parco del Valentino, Parco Dora-Spina 3,Parco della Tesoriera. Fluvial parks: Parco Col- • Kong F. & Nakagoshi N., 2006. ''Spatial-tempo- alization in the 1980s, living large former in- letta, Parco del Meisino, ParcoLungopo Antonelli ral gradient analysis of urban green spaces In Ji- dustrial grounds, vacant. Yet, Turin, mainly e lungopo Machiaveli, Parco Michelotti, Parco nan, China''. Landscape and Urban Planning, to the initiatives of people, i.e. mayor Castel- Caduti Lager Nazisti, Parco Italia 61. Hill parks: 78:147–164 • Lanzardo,D., (1995). La città dei quattro fiumi: lani, in 1993, exhibits a rejuvenating tenden- Parco di villa Abegg, Parco Europa, Parco Leopar- di, Parco Villa Genero, Parco della Madallena, Torino lungo le sponde di Po.Dora.Stura.Sangone. cy. San Carlo piazza and Porta Susa railway Parco di San Vito. Suburbanparks: Parco della Col- Edizioni del Capricorno. Torino. station redesign and major projects: Spina 3 lina di Superga, Parco Cavour, Parco della palaz- • McHarg I., (1992). Design with Nature. 25th An- (1997-2000), Variante 200 (V200) and the very zina di Stupinigi,Giardini della reggia di Veneria. niversary Edition. John Wiley & Sons, INC ambitious Torino Metropoli 2025, indicate ef- 2. Turin/Torino in Italian comes from Cel- • Paletto,O., (2012). "Alla scoperta dei parchi di tic ‘Tau’, which means mountain Torino",Edizioni del Capricorno, Trofarello. forts towards development. 3. The typical Roman street grid can still be • Peng J., Wang Y., Zhang Y., Wu J., Li W. & Li, Y. In Thessaloniki, due to the economic crisis seen in the modern city, especially in the (2010). ''Evaluating the effectiveness of landscape present, all major redevelopment of the city neighbourhood known as the Quadrila- metrics in quantifying spatial patterns''. Ecologi- seems to be on hold. Yet, due to the fact that tero Romano (Roman Quadrilateral). cal Indicators, 10: 217-223. there have not been major shifts of popula- 4. The Fascist regime, which under Benito • Re, L. & Sessa,G., (1992). Torino:Via Roma Lin- Mussolini rules the from dau. Torino tion and land use change at least in the main 1922 until 1943, banned trade unions and • Vakalopoulos, A., (1972). A History of Thessalo- urban fabric, the city slowly and gradually jailed socialist leaders, notable Antonio niki. Thessaloniki. Institute of Balkan Studies. due to private and volunteer initiative holds Gramsci. He largely subsidized the automotive • Yerolympos-Karadimou, A., (1996). The Replan- optimism for better things to come. Even industry, to provide vehicles to the army. ning of Thessaloniki after the Fire of 1917. Thes- 5. The exceptional population growth gained saloniki, University Studio Press (2nd edition) urban sprawl seems to be on hold, due to the the city the nickname ‘ The Automobile (in Greek). economic crises. Capital of Italy’ and ‘The Detroit of Italy’. • Yerolympos A., (1997). Urban Transformations Juxaposition of the two urban landscapes' In the Balkans (1820-1920). Aspects of Balkan

22 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Town Planning and the Remaking of Thessaloniki. Paesaggi della diffusione tà di beni comuni non alienabili, soggetti del- University Studio Press. la riproduzione della vita e della produzione • Yerolympos-karadimou A., (2013). The emer- collinare. della ricchezza sociale. sion of contemporary Thessaloniki. Stories, faces, Progetti, pianificazione e landscapes. University Studio Press, Thessalo- Lo studio è focalizzato su sistemi collinari niki (in Greek). strategie rigenerative per urbano-rurali diffusi, un continuum di picco- • https://en.wikipedia.org/wiki/Turin i “nuovi territori del pae- le imprese e nuclei urbani storici tessuto da • https://en.wikipedia.org/wiki/Thessaloniki una fitta rete fortemente interconnessa, su • http://youcanbetontorino.it/areas-of-urban- saggio produttivo” cui si era strutturata la “via marchigiana allo transformation/ Maria Angela Bedini, Fabio Bronzini, • http://www.comune.torino.it/geoportale/prg/ sviluppo”. Uno snodarsi di filamenti insedia- cms/masterplan-variante-200.html Giovanni Marinelli tici ondivaghi di crinale che si sviluppano • http://rottasutorino.blogspot.gr/2014/09/il- per migliaia di chilometri ed evidenziano progetto-della-variante-200-parchi-e.html Il paesaggio produttivo marchigiano gravi carenze della pianificazione-gestione per un modello alternativo economico territoriale degli enti pubblici e scarso inte- e sociale resse della comunità scientifica ad approfon- In un clima di crisi globale e inarrestabile de- dire questi nuovi territori del paesaggio inse- grado, territori della diffusione, frange urba- diativo collinare diffuso. ne, filamenti insediativi, periurbanizzazioni, Rispetto l’intero territorio nazionale le Mar- campagne urbanizzate costituiscono una che registrano la longevità più alta, una qua- nuova occasione di sviluppo economico e so- lità della vita e un buon livello di sicurezza ciale, una opportunità per attuare una politi- sociale. Sono assenti aree metropolitane ad ca di lotta allo spreco delle risorse del territo- antropizzazione molto elevata, e ciò ha reso rio, di rilancio dei valori locali e del modo di possibile il mantenimento di un equilibrio, vivere in ambienti a basso livello di antropiz- ancora accettabile, tra ambiti urbani e cam- zazione e alto valore paesistico-ambientale. pagna. L’assetto regionale marchigiano rap- Gli obiettivi della ricerca sintetizzata in que- presenta pertanto un esempio a livello na- sta sede si pongono in una prospettiva di su- zionale da indagare, per valutare le possibili peramento del dualismo città-campagna con strategie per una ripresa economica, basata un nuovo patto città-campagna (Magnaghi e su un uso alternativo del paesaggio produt- Fanfani, 2010), dove il concetto di bioregio- tivo, più attento alle vocazioni naturali e alla ne urbana amplia la visione bioregionalista, valorizzazione delle risorse. integrandola con l’attenzione ai sistemi in- Obiettivo della ricerca non è quello di com- sediativi (Magnaghi, 2009), al recupero delle parare le differenti metodiche interpretative fasce che circondano le città storiche, alla del dualismo città-campagna e dei paesag- ridefinizione dei margini urbani, alla ricon- gi della diffusione, né dei nuovi paradigmi nessione degli spazi aperti interclusi con il natura-città: “natura-tempio, natura-labora- territorio rurale, alla ricostruzione di un rap- torio, natura-codice” studiati da altri autori porto alimentare e fruitivo fra città e campa- (Clementi, 2012). gna (Regione Puglia, 2010). La specificità dello studio riguarda invece le Viene proposto un processo multiscala, atten- modalità di interpretazione di nuove forme to alle aspirazioni e alla partecipazione degli insediative lineari urbano-rurali, che non abitanti dei luoghi. Vengono poste questioni possono essere solo genericamente definite di cura e risignificazione dei contesti, dove la come “territori della diffusione” (analizzati solidarietà tra città e campagna diventa un’in- ampiamente in molti ambiti semi-pianeg- tesa di reciproca utilità, una leva che favorisca gianti, in versanti pedemontani o in reticoli il superamento dell’attuale crisi e guidi verso irregolari di campagne urbanizzate di pianu- la strada di uno sviluppo basato sulla rivalu- ra), e che comportano differenti strategie e tazione e integrazione di risorse paesaggisti- modalità di intervento multisettoriale e mul- che urbano-rurali e ambientali, accentrate e tiscalare (da quello regionale a quello d’area consolidate, da un lato; diffuse e ancora inde- vasta a quello locale). finite, dall’altro (Bronzini e Marinelli, 2010). Potremmo distinguere, con alcune espressio- Vengono così riconsiderati i valori del passato ni visionarie, le diverse tipologie insediative, che possono conferire nuova linfa a modelli che caratterizzano la peculiarità marchigia- socio-economici e territoriali della contempo- na: Cometa verde: uno sviluppo di segmen- raneità, dove territorio, ambiente e paesaggio ti semiurbanizzati e agricolo-rurali lungo tornano ad essere considerati, nella loro quali- filamenti radiocentrici. Spazi frammentati

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 23 all’interno di frange urbane rarefatte e di- ne tra ambiente naturale ad alta valenza pa- centri e nuclei storici delle Marche. Un labi- sgregate che si diramano a raggiera dal Mon- esaggistica e frange dell’insediamento urba- rinto, tipico del territorio urbano-rurale mar- te Conero e si condensano nelle periferie del no appare evidente l’assenza di piano, di una chigiano, del tutto diverso da sistemi diffusi capoluogo; Serpentine luminose: insediamenti strategia urbano-paessaggistico-territoriale. su reticoli di pianura. filiformi curvilinei, che ricuciono paesi e È stata la felice intuizione del progettista Compresenza e competizione di forze centri- piccole città, e si estendono lungo i sinuosi incaricato dell’impostazione preliminare fughe, che tendono a diffondere frammenti crinali marchigiani, annodati al sistema in- del nuovo Piano Urbanistico di Ancona, ad di edificato dalle adiacenze dei nastri stra- frastrutturale costiero. Continui saliscendi introdurre tale modello interpretativo, che dali verso la campagna, e di forze centripete collinari, un susseguirsi di grappoli di edifi- sembra oggi lasciato cadere. che riempiono i vuoti, andando ad occupare ci, case rurali degradate o ristrutturate, vil- A seguito della presenza di elementi di qua- gli spazi liberi lasciati interclusi nella prima lette, laboratori, baracche, depositi, edifici lità formale e funzionale, si evidenzia una fase di generazione della diffusione. Il risulta- fatiscenti, spazi inedificati, orti e giardini, velocità di trasformazione di processi in to è un disordine insediativo privo di ricono- frustoli coltivati, piccoli spazi asfaltati o atto, a cui corrisponde un’incapacità di co- scibilità, identità, funzionalità, di relazioni terrosi; Sentieri luminosi: strette fasce lineari gliere e valorizzare le eccellenze ambientali, tra le parti e di qualità abitativa. di fondovalle, tessuti edilizi continui che si innervate lungo le sottili dita territoriali, Degrado strutturale, da un lato, della cam- sviluppano in adiacenza ai bacini fluviali e si che si sviluppano dal palmo della grande pagna, del tessuto agricolo ed ecologico, del allargano in corrispondenza dei nuclei urba- mano rappresentata dal massiccio del Mon- paesaggio e, dall’altro, della qualità formale, ni, per annodarli, in una lunga corda insedia- te Conero, e abbracciano la città. È presente funzionale e sociale dell’insediamento urba- tiva; Nebulose urbane: forme urbanoidi prive il pericolo di consumo eccessivo dei suoli, no disgregato. di marginature, ambiti di transizione tra cit- anche se tenuto sotto controllo dai vincoli Abbandono delle pratiche agricole di colti- tà e campagna, costellazioni di piccoli spazi del Piano paesistico. vazione dei terreni e di manutenzione del interclusi, costruiti o naturali. Terapie di intervento. Riproposta del modello territorio, con spreco di suolo fertile e gravi In tale panorama, può essere evidenziata, a insediativo tentacolare, con le code di co- pericoli di deterioramento ambientale dei livello di Area vasta, la latitanza di una piani- meta che scendono da monte a valle (in una versanti collinari. ficazione da parte degli enti pubblici, l’assen- successione di ambienti naturali di grande Contaminazione tra edifici di civile abita- za di una programmazione-gestione di questi bellezza), e propongono offerte turistiche zione e rurali, laboratori, depositi, stalle, insediamenti lineari e gli sprechi conseguen- eno-gastronomiche e allocative nei casali scuole, garage, slarghi asfaltati o meno, spazi ti, a dispetto delle esigenze di risparmio di storici adibiti ad agriturismo. Accentuazio- inutilizzati. Eterogeneità paesistiche sia del suolo, energia, e risorse finite e di valorizza- ne della visibilità dei prodotti e delle località tessuto urbano che rurale. Presenza di opere zione delle risorse storico-rurali e delle qua- (lingue di verde tra città e bosco), identifi- edilizie e infrastrutturali incompiute. Aree e lità ambientali. Gli stessi piani paesistici, sia candoli con i nomi dei luoghi, di terra e di manufatti in abbandono. a livello regionale che a livello intercomuna- mare, noti a livello nazionale e internazio- Incremento incontrollato dei costi, per unità le, ignorano del tutto la presenza di lunghe nale (Monte Conero, le falesie a picco su baie abitativa, delle infrastrutture e del trasporto serpentine insediative semiurbanizzate di esclusive, i parchi fluviali). Gli autori di tale privato predominante, degli oneri per risol- crinale, che si snodano per decine e decine di processo urbanistico non possono che esse- vere situazioni di incompatibilità tra abita- chilometri. Di tale disattenzione dovrebbero re in primo luogo gli amministratori e i pro- zioni, scuole, attività artigianali e industria- essere chiamati a rispondere sia amministra- gettisti, chiamati a redigere i nuovi Piani ur- li, attività agricole e dei costi per contrastare tori che pianificatori. banistici, introdotti con la recente Proposta pressioni ambientali insostenibili. Nelle Marche Il dualismo città-campagna, di Legge “Norme sul governo del territorio”. Accentuazione della dipendenza dal tra- indagato diffusamente in altri contesti (Sec- sporto privato, con conseguenze negative chi e Viganò, 2011; Clementi, 2008) assume Serpentine luminose. Questa tipologia è anche per l’esigenza di nuovi spazi a servi- peraltro connotati del tutto peculiari. praticamente assente nel panorama discipli- zio della movimentazione e della sosta. Ge- La ricerca ha avanzato proposte strategie, nare, nei piani regionali e d’Area vasta, nei nerazione di rischi, a causa delle interazioni suggerimenti gestionali, buone pratiche Piani paesistici, mai presa in considerazione pericolose tra traffico pedonale, di camion, per progetti multiscala alle diverse scale di nei piani attuativi, non “sperimentati” per ri- bici e motocicli. intervento, suggerendo, per ogni tipologia qualificare segmenti lineari di crinale lunghi Perdita delle professionalità e dei modi di vita insediativa, indicazioni per la loro riqualifi- alcuni chilometri e privi di un disegno urba- nelle campagne marchigiane, dove anziani e cazione, come di seguito esposte, che potreb- nistico coerente, di riconoscibilità, margina- portatori di handicap trovavano un ambien- bero essere esportate in altre realtà nazionali ture, destinazioni d’uso caratterizzanti, ruoli te amico. Perdita di valenza dei beni storico- e internazionali. territoriali, servizi al territorio. culturali presenti, dei nuclei storici, della rete Patologie. Assenza di organizzazione funzio- idrografica secondaria, delle antiche opere Progetti per le tipologie della diffusio- nale e di una gestione razionale del tessuto infrastrutturali (viarie, idrauliche, ecc.), in- ne collinare edilizio, che si snoda lungo centinaia di chi- corporate nel mosaico agricolo. Cometa verde. lometri di crinali, i quali tessono una rete in- Terapie di intervento. Approcci e strategie piani- Patologie. In questo tipo di fasce di transizio- terconnessa infinita, che ricuce più di mille ficatorie e gestionali: riaffermazione del ruolo

24 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue cruciale e strategico delle politiche e scelte diamenti diffusi, integrando strumenti di- fuso e proporre un modello di sviluppo alter- urbanistico-territoriali, e della governance, sciplinari tradizionali con quelli propri della nativo per combattere la crisi. a livello provinciale e regionale, per la tute- storia, della cultura, dell’agraria, dell’econo- la del paesaggio (Clementi, 2008). Strategia mia, del diritto e dei rapporti innovativi pub- Sentieri luminosi. Questa tipologia, già nota comune degli enti locali preposti alla tutela blico-privato (Busi e Pezzagno, 2006). Nuove a livello nazionale per le Marche, è una pecu- e gestione del paesaggio urbano-rurale di modalità e metodologie di strumenti operati- liarità della campagna urbanizzata marchi- margine (Magnaghi e Fanfani, 2010), nuove vi e protocolli, basati su un deciso approccio giana, impostata su un tessuto insediativo forme di gestione partecipata del territorio e multidisciplinare, che ponga particolare at- sviluppato a pettine, lungo i bacini fluviali iniziative di auto-organizzazione, con lo svi- tenzione alla qualità dell’abitare, alla cura del e assi viari perpendicolari all’asse infrastrut- luppo di pratiche di cooperazione nella piani- paesaggio di margine tra città e campagna. turale costiero. Su tale assetto si era sviluppa- ficazione territoriale (Leino, 2012). Ricerca di nuovi scenari di bellezza “tra le to il sistema produttivo piccola città-piccola Suggerimenti e indirizzi di rigenerazione del pa- città” (Bronzini, 2012). Riorganizzazione del impresa, che caratterizzò la “Via Marchigia- esaggio produttivo urbano-rurale: sperimenta- trasporto pubblico e della rete viaria interna. na allo sviluppo” (Fuà, 1983; Innocenti, 1985). zione di nuove forme di gestione integrata dei Buone pratiche per la valorizzazione della Un sistema, anch’esso filiforme ma rettilineo paesaggi e dei rapidi processi di trasformazio- percezione e il godimento dei paesaggi lonta- e non sinuoso, consolidato negli anni ’70 sen- ne in atto (Treu, 2006a, 2006b). Indirizzi per ni, medi, vicini (Colarossi e Lange, 2012). za alcun intervento pianificatorio, che ha vi- la gestione dei processi urbanistici e per l’ela- Impostazione di peculiari progetti urbani- sto attenuarsi il suo effetto di trascinamento borazione di piani e progetti (Fanfani, 2009). stici per i filamenti periurbani, in grado di dello sviluppo, prima con la crisi del modello Buone pratiche per il controllo, la guida e il assicurare accoglienza, urbanità, socialità, insediativo diffuso e poi con la crisi globale contenimento dei processi dispersivi e la sal- estetica, raccolte in un “racconto urbanistico” in atto. vaguardia delle frange periurbane, con la ri- (narrazione) che proponga, in modo leggibile, Patologie. Eccezionale consumo di suolo lungo definizione delle relazioni e connessioni tra agli abitanti dei luoghi e ai loro frequentatori, strette fasce adiacenti i bacini fluviali, che si gli spazi e l’inserimento di elementi di rico- sequenze di spazi gerarchizzati, correlazioni allargano in corrispondenza dei centri urba- noscibilità e identità degli stessi, la ridelimi- con il contesto, ruoli, simboli di identificazio- ni. Degrado strutturale, da un lato, della cam- tazione degli spazi, il consolidamento delle ne, caratteri, conformazioni spaziali e mar- pagna, del tessuto agricolo ed ecologico, del funzioni positive e delle valenze, l’elimina- gini, ritmi di percorribilità con variazioni e paesaggio e, dall’altro, della qualità formale, zione di alcune patologie e la ricostruzione di articolazioni prospettiche, tematiche e signi- funzionale e sociale. Inquinamento acustico. un più equilibrato rapporto tra spazio pubbli- ficati (Colarossi e Latini, 2008). Individuazio- Assenza di riconoscibilità formale e di quali- co, spazio privato residenziale, aree produtti- ne di forme urbane di eccellenza (sia in termi- tà ambientale. Conseguenze negative in ter- ve, paesaggio. ni di qualità formale e di assetto insediativo mini di degrado e di esigenza di nuovi spazi a Nuovi modelli insediativi diffusi: rigenerazio- residenziale e produttivo, che in termini di servizio della movimentazione e della sosta. ne, valorizzazione delle risorse e lotta allo qualità ambientale e qualità della vita), pre- Generazione di rischi a causa delle interazio- spreco; protezione delle reti ecologiche per senti in Italia e in Europa, e degli strumenti ni pericolose tra traffico leggero e pesante. la qualità del sistema paesaggio; ricucitura in atto per la loro salvaguardia. Perseguimen- Terapie di intervento. Suggerimenti per la ge- del verde interno alle fasce periurbane; rico- to dell’obiettivo di giustizia ambientale, che stione dei processi urbanistici. Indirizzi per noscibilità delle caratteristiche dei diversi potrebbe attenuare gli effetti negativi nella l’elaborazione di piani e progetti (Fanfani, ambiti spaziali, lineari e puntuali; defini- distribuzione iniqua delle risorse ambientali 2009). Linee guida per la ridefinizione delle zione di nuovi margini di salvaguardia; ri- (Jermé e Wakefield, 2013). relazioni e connessioni tra gli spazi che si sus- progettazione di assetti formali e funzionali; Gli autori di tale processo territoriale non sa- seguono in linea e progettazione di elementi razionalizzazione e qualificazione degli in- ranno tanto amministratori e tecnici comu- di riconoscibilità e identità degli stessi; raffor- sediamenti produttivi; bonifica di elementi nali, ma i responsabili delle nuove entità am- zamento delle funzioni popolarizzanti non con insostenibilità ambientale; valorizza- ministrative, che dovranno gestire le Aree in asse. Eliminazione di patologie tipiche di zione del patrimonio storico, ambientale e vaste, nella formulazione della nuova Propo- strade-corridoio di scorrimento, riprogetta- della rete infrastrutturale (Bronzini e Bedini, sta di Legge n. 367 del 23.10.2013 delle Marche zione di un più equilibrato rapporto tra spazi 2012); riproposta del modello antico di vita “Norme sul governo del territorio”. La legge pubblici e privati, aree residenziali fuori asse, nelle aree interne, dove le persone anziane affida il livello di pianificazione “struttura- aree produttive; attenzione alla percezione erano in grado di mantenere un certo grado le” al Piano Strutturale Intercomunale (Pisi), cinestatica del paesaggio circostante. Ridise- di benessere e indipendenza con un’attività che diventa lo strumento portante della pia- gno dei nodi di transizione a confine tra co- di invecchiamento sano e attivo e dove l’u- nificazione di area vasta. Questa peculiarità muni contigui. Creazione di zone di sosta per tente debole poteva godere di una mobilità regionale dà concretezza e attualità alle linee favorire l’attenzione ai luoghi e lo scambio pedonale sicura, in ambiente non inquinato propositive emerse dalla ricerca, che chiama- economico e sociale. (Leino, 2012; Busi, 2011). no in causa i nuovi enti e piani urbanistici Anche per tale tipologia insediativa, che Superamento degli strumenti disciplinari obsoleti: sovracomunali, proponendo strumenti e coinvolge molti comuni nei loro territori di nuovo approccio disciplinare che affronti la strategie di intervento per rilanciare valori e fondovalle, la competenza dell’intervento complessità delle problematiche degli inse- risorse del sistema reticolare insediativo dif- pianificatorio sarà, a livello generale, dell’As-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 25 sociazione dei Comuni titolati alla redazio- gestivo pensare a nuove potenzialità per lo strette fasce inedificate che si allungano nel ne del Piano Intercomunale, previsto dalla sviluppo, focalizzando l’attenzione sulla territorio rurale (scendendo o risalendo le nuova legge urbanistica regionale. A livello dimensione rurale e su forme “intelligenti” colline perpendicolari alla costa, interessate micro, invece, la progettazione urbanistica di rilancio di un nuovo modello insediati- dalla viticultura di pregio, da oliveti, dalla avrà il compito di rendere piacevoli e a misu- vo-produttivo, come ad esempio suggerito produzione di prodotti caseari e di ortofrut- ra d’uomo i diversi brani insediativi in cui si dall’approccio alla politica rurale in sede ta, del miele), alimentano un mercato a chi- segmentano i lunghi assi di attraversamento PAC, dall’approccio dell’Agricoltura Urbana lometro zero e danno visibilità a numerosi della Regione. e delle nuove forme Agropolitane (Dona- agriturismi e fattorie che offrono prodotti dieu, 2005), dell’Agrourbanistica (Fleury e dei propri orti, vigneti, oliveti, allevamenti. Nebulose urbane. Si tratta, in tal caso, di ti- Vidal, 2010) e dei Piani del cibo applicati in Tale visibilità è espressa, ad esempio, anche pologie molto più studiate poiché diffuse in Europa e negli USA. dalla segnaletica stradale che indica non po- ampie aree del Paese attorno a centri urbani, Le istanze di progettazione multiscala e chi “itinerari del vino”, “vie dell’olio”, ecc. I spesso caratterizzate da cattiva urbanizza- multilivello non si limitano infatti a trovare percorsi eno-gastronomici si sovrappongo- zione o abusivismo. A seguito dell’assenza di un’alternativa produttiva al settore agricolo, no spesso a circuiti culturali, che evocano aree metropolitane, nelle Marche la situazio- ma cercano una sua riconversione in senso il ricordo di antichi fasti: chiese, monasteri, ne non è drammatica. più ampio, che risponda non solo a esigenze rocche, castelli, teatri, musei, borghi medio- Patologie. Si nota l’assenza di una strategia o di- di tipo alimentare e produttivo, ma anche so- evali, siti archeologici, piccoli scrigni antichi segno di piano e progetti di razionalizzazione ciale, turistico e culturale in una prospettiva custoditi nei centri storici. Ancora, dunque, dell’esistente. La trama rurale e la produzione multifunzionale. sistemi lineari che favoriscono nuove inizia- agricola è spesso scomparsa, con la diffusio- Un’esperienza che cerca di integrare la pro- tive imprenditoriali, promosse dai “Distretti ne di terreni incolti o improduttivi. Presenza grammazione agricola con la pianificazione culturali evoluti” marchigiani, dove la stes- di spazi interclusi inutilizzati. Eterogeneità territoriale all’interno di una dimensione sa cultura diventa un “alimento del lavoro” paesistiche del tessuto sia urbano che rurale. comprensoriale adeguata, dove diventa ele- e attiva forze diffuse per la realizzazione di Presenza di opere edilizie e infrastrutturali mento strutturante una politica economico- progetti di sviluppo locale a traino culturale. incompiute. Disordine insediativo privo di ri- territoriale che utilizza anche strumenti ur- conoscibilità, identità, funzionalità, di relazio- banistici, come i parchi agricoli, i programmi Strategie rigenerative ne tra le parti e di qualità abitativa. Consumo agro-urbani (SDRIF) (i progetti agro-urbani In conclusione tre capisaldi concettuali pos- incontrollato di suolo. hanno l’intento di garantire una tutela agli sono venire scelti per “agganciare” la ripresa: Terapie di intervento. Politiche e scelte urbanisti- spazi agricoli e una partecipazione attiva de- 1. «Quando si devono predisporre interventi co-territoriali e della governance preposte alla gli agricoltori nelle scelte di pianificazione di politica economica, quali le misure di svi- tutela e gestione dell’ambiente urbano-rurale territoriale) o come i Progetti Integrati Terri- luppo rurale che hanno una valenza regiona- di margine (Magnaghi e Fanfani, 2010). toriali (PIT), strumenti di attuazione dei fon- le», bisogna tener conto che «la modificazio- Iniziative di auto-organizzazione, con pra- di strutturali dell’Unione Europea. ne di una variabile di politica economica può tiche di cooperazione nella riqualificazio- Il territorio rurale può dunque diventare condurre a risposte diverse nei diversi terri- ne del disegno urbano-rurale e riorganiz- motore di un nuovo tipo di sviluppo fonda- tori, in altri termini essa può avere differenti zazione del sistema integrato dei servizi. to sulla saldatura tra riconversione sociale valenze locali e non un’unica valenza globa- Programmi di rigenerazione delle risorse e e produttiva della campagna e rivalorizza- le» (Pecci, Sassi, 2007). Ne consegue, per otte- lotta allo spreco. Ricucitura del verde inter- zione del modello insediativo diffuso, strut- nere il massimo della valorizzazione del ter- no alle fasce periurbane. Caratterizzazione turato su centinaia di chilometri di semiur- ritorio, la necessità di «valutare e valorizzare dei diversi luoghi suburbani. Ridisegno di banizzazione lineare, che si snodano sui le potenzialità endogene di aree rurali […] a assetti formali e funzionali. Integrazione crinali (serpentine luminose), sui fondovalle tipologia differenziata» (Mennella, 2006) e di strumenti disciplinari tradizionali con (sentieri luminosi), sui tentacolari filamenti distinguere gli interventi a seconda dei diver- quelli dell’agraria, della sociologia, della urbano-rurali che scendono dalle montagne si rapporti che gli ambiti rurali stabiliscono nuova imprenditoria marchigiana. Approc- alle valli (cometa verde), sui circuiti di diffu- con i sistemi lineari insediativi diffusi. cio multidisciplinare fondato sulla qualità sione delle frange periferiche urbane (nebu- 2. Le fasce rurali a mezza costa potrebbe- diffusa dell’abitare, sulla cura del paesaggio lose urbane). ro sviluppare sinergie con i sistemi lineari di margine tra città e campagna. La peculiarità del territorio regionale risulta semi-urbanizzati, di crinale o di fondovalle dunque un campo di sperimentazione privi- (che fungono da collegamento tra sistemi Pianificazione integrata del paesaggio legiato per riproporre una forte sinergia tra di piccoli centri), relazionandosi ad essi e antropizzato produttivo reticolo urbano, struttura insediativa e pro- alle attività urbane ivi presenti, in grado di La concatenazione tra frammentazione am- duttiva diffusa lineare, ambiente agricolo- favorire il radicamento di nuovi stili di vita bientale e dispersione insediativa (Romano e rurale, interconnessi dal sistema dei circuiti e servizi diffusi “caratterizzati”, «disinne- Zullo, 2012), genera alti costi sociali, econo- culturali, eno-gastronomici, ambientali, tu- scando così le pressioni verso una progres- mici e ambientali in molte regioni italiane. ristici, funzionali. Sulle linearità insediati- siva amorfa espansione urbana» (Buttarelli Nelle Marche è però particolarmente sug- ve semiurbanizzate si “appoggiano” spesso e Ortu, 2008), e puntando ad uno sviluppo

26 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue integrato (Bozza di risoluzione della Confe- educativo e socio-ambientale, con la strate- Riferimenti bibliografici renza dell’Assemblea delle Regioni Europee gia di inserimento, nel circuito economico, • Bronzini, F. (2012), “The Secret Thread that Bin- ds Cities and Territories”, in Bronzini F., Bedini (ARE) sullo sviluppo rurale, 2008) del patrimonio naturale, storico e culturale. M.A. e Marinelli G. (a cura di), Marche. The He- Anche le procedure normative urbanistiche artbeat of My Land, Il Lavoro Editoriale, Ancona vanno rimesse in discussione per impedire Conclusioni • Bernard, C. e Dufour, A. (2005), “L’agriculture périurbaine: des raprésentations sociales très il frazionamento indiscriminato dei suoli La ricerca ha proposto osservazioni critiche contrastées dans les coteaux du Lyonnais”, in a destinazione agricola (conseguente al ri- e i suggerimenti che possono offrire un con- Fleury A. (a cura di), Multifonctionnalité de l’agri- spetto degli indici di edificabilità nei crinali tributo per il superamento della genericità culture périurbaine. Vers una agriculture du project urbain, Les Cahiers de la Multifonctionnalité, e nei fondovalle), che favorisce la cessazione dell’approccio al dualismo tra insediamenti n. 8, Inra, Cemagref, Cirad (pp. 59-69) di aziende agricole (Garano, 1983). E vanno ad alta e bassa densità antropica e tra città • Bronzini, F. e Bedini, M.A. (2012), “Serpentine luminose, filamenti insediativi, nebulose ur- riconsiderate le esigenze edificatorie per l’a- e campagna, per affrontare le nuove sfide bane”, Planum. The Journal of Urbanism, 25(2) deguamento dell’edilizia rurale alle nuove (e generazionali sul modello insediativo urba- • Bronzini, F. e Marinelli, G. (2010), “The New vecchie) imprenditorialità agricole e per la no-rurale, proponendo possibili soluzioni Territories of Urban Planning”, Mterritorio. Journal of Urban Planning, Socio-Economic and realizzazione di servizi diffusi, in assenza dei mirate, riferite in particolare alle tipologie Cultural Testimony, 1 (pp. 98-105) quali si ottiene solo abbandono e fatiscenza. di insediamento filiforme oggetto di studio. • Busi, R. (2011), “Metodi, tecniche e politiche per E la pianificazione paesistica regionale po- Nuovi percorsi virtuosi sono dunque possi- la mobilità nella città amica”, TeMA. Journal of land Use, Mobility and Environment, 4(2) trà dare un deciso contributo nel preserva- bili, nella consapevolezza delle dinamiche • Busi, R. e Pezzagno, M. (a cura di) (2006), Mobi- re e promuovere non solo le eccellenze, ma evolutive di contaminazione tra assetti pe- lità dolce e turismo sostenibile. Un approccio interdi- anche i valori diffusi che permettono di mi- riurbani e campagna e nei paesaggi in tran- sciplinare, Gangemi Editore, Roma • Buttarelli, G. e Ortu, L. (2008), “‘Norba, Ninfa, gliorare la qualità complessiva del territorio sizione. I risultati dello studio sui sistemi Cora, Tres Tabernae’, un’esperienza di proget- (Gambino, 2008). insediativi diffusi denunciano peraltro gra- tazione integrata territoriale nel basso Lazio: 3.Va inoltre considerato che, come è stato vi carenze degli enti pubblici nella gestione problemi e prospettive”, in Agricoltura e governo del territorio… trent’anni dopo, Inu Lazio, Roma, evidenziato in numerose ricerche (Droz e e programmazione di questi nuovi territori 29 settembre [http://www.inu.it/blog/politi- Forney, 2006; Bernard e Dufour, 2005; Milo- della dispersione, cattiva urbanizzazione, che_agricole/wp-content/uploads/2008/12/ buttarelli_ortu.pdf] ne e Ventura, 2009), accanto agli agricoltori sprechi in atto, in contrasto con le necessità • Clementi, A. (2008), “Paesaggio, tradimenti, in- “innovatori” che puntano a nuovi modelli di risparmio di suolo, di energia e di risorse novazioni”, in Mininni M. (a cura di), L’urbani- multifunzionali e multiprodotto (in grado di e le esigenze di salvaguardia delle testimo- stica per il paesaggio, Urbanistica, 137 • Clementi, A. (2012), “Paesaggi di frontiere ur- generare sinergie con altri settori e di incre- nianze storico-rurali e delle qualità delle ca- bane”, in Talia M. e Sargolini M. (a cura di), mentare l’imprenditorialità e le risorse ter- ratteristiche uniche, naturali e antropiche, Ri-conoscere e ri-progettare la città contemporanea, ritoriali), altri vedono invece minacciata la dei luoghi. Siamo in presenza dunque di una Franco Angeli, Milano • Colarossi, P. e Lange, J. (2012), “On the Beauty propria “identità” di agricoltori. È necessario nuova occasione irripetibile per lo sviluppo of the Landscape”, in Bedini M.A., Bronzini F. e pertanto aprire un tavolo di concertazione economico e sociale dei paesaggi produttivi Marinelli G. (a cura di), Marche. The Heartbeat of agricoltori e amministratori locali affinché della diffusione, che comporta una politica My Land, Il Lavoro editoriale, Ancona • Colarossi, P. e Latini, A.P. (a cura di) (2008), La i primi partecipino attivamente alle scelte di rilancio dei valori locali e di stili di vita in progettazione urbana: Metodi e materiali, Vol. 2, Il di pianificazione e programmazione terri- ambienti più armonici nel rapporto uomo- Sole 24 Ore, Milano toriale e gli amministratori si impegnino a ambiente. E il pensiero urbanistico, in un • Donadieu, P. (2005), “Dall’utopia alla realtà del- le campagne urbane”, Urbanistica, 128 preservare gli spazi agricoli, mantenendone panorama economico e sociale in bilico tra • Droz, Y. e Forney, J. (2006), “Quelles perspectives la funzionalità. ripresa e fallimento, è chiamato a schierarsi pour les ‘Exclus du terroir’? Le cas des exploi- nei confronti dello sfruttamento intensivo, tations agricoles du Canton de Neuchâtel”, in In ultima analisi la “questione di un nuovo della dissipazione di risorse e del costoso Conférence/Débat à Agropolis Museum, Montpel- lier, 29 novembre [http://www.museum.agro- patto città campagna” si fonda dunque nel- abbandono del territorio rurale, a favore di polis.fr/pages/savoirs/exclusterroir/forney_ la determinazione di salvaguardare e tutela- una cultura manutentiva del territorio e di droz_2006.pdf] re il territorio agricolo (enti di governo del rigenerazione della produttività del sistema • Fanfani D. (a cura di) (2009), Pianificare fra città e territorio), attraverso la difesa di funzioni paesistico-ambientale. In caso contrario il campagna, Firenze University Press, Firenze • Fleury, A. e Vidal, R. 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special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 27 Italia, Miur, Roma (pp. 220-231) The stakes of the transfor- Some words about the Saharan territory • Garano, S. (1983), “Crescita urbana e gestione If the Sahara means «desert», it spends «the del territorio agricolo”, in Della Rocca G.A. e mations of the landscape relationship of humanity to the Earth». (Berque, Lapadula B.F. (a cura di), Rapporti fra agricoltura of residential space of the e urbanistica nello spazio peri-urbano, Fondazione 2002). Traversed by explorers, tour opera- Aldo Della Rocca, Cedam Editrice, Padova (pp. town of Bechar: from the tors, it is not empty. The oasis network stalks 33-54) vernacular architecture to along valleys and testifies to a life at the • Innocenti, R. (a cura di) (1985), Piccola città e pic- heart of the Sahara, but also of a company cola impresa. Urbanizzazione, industrializzazione the current production e intervento pubblico nelle aree periferiche, Franco which is resistant to severe environmental Angeli, Milano Ratiba Wided Biara, Sara Zatir conditions: harsh climate, scarcity of water, • Jermé, E.S. e Wakefield, S. (2013), “Growing vast desert expanses, fragility of the ecosystem. a just garden: environmental justice and Methodology «It is indisputable», said Edmond Perrier, the development of a community garden The form is not sufficient to explain the hous- «drought, humidity, the greater or lesser violence policy for Hamilton, Ontario”, Planning Theory & Practice, 14(3) (pp. 295-314). DOI: ing, and in particular its transformations; of wind, heat, light, electricity even can change 10.1080/14649357.2013.812743 the limits of exclusively morphological ar- temporarily or otherwise permanent personal • Leino, H. 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Dopo l’al- luvione immobiliarista, Diabasis, Reggio Emilia therefore, cannot be explained only by socio- the growing hostility of the climate, several • Magnaghi, A. e Fanfani, D. (2010), Patto città cultural approaches. Three aspects, at least, waves of settlement took place in Western campagna: un progetto di bioregione urbana per la are needed in the analysis of the residential Sahara by the North during the 1st millen- Toscana centrale, Alinea, Firenze built environment: the physical container, nium BC. The gradual expansion of islam in • Mennella, V.G.G. (a cura di) (2006), Profilo Italia. Indicatori e modelli per lo sviluppo sostenibile del use and meanings. the desert has without doubt, been facilitat- territorio e la valorizzazione del paesaggio, ali&no ed by the appearance, in the 8th and 9th cen- editrice, Perugia Introduction turies, rather than sporadic and regular trade • Milone, P. e Ventura, F., (2009), I contadini del Ter- «All people who produced an architecture reached across the Sahara. The North and South of zo Millennio. Comportamenti, Aspettative, Proposte, AMP Edizioni, Perugia favorite lines that are unique as its language, its the African continent communication was • Pecci, F. e Sassi, M. (2007), “L’agricoltura delle costume or Folklore. It met on all the Earth forms ensured by a portion of the Algerian territory regioni dell'Unione Europea e la sfida dello svi- and local architectural details, and constructions through the highway Saharan (completed in luppo rurale”, Agriregionieuropa, Anno 3, n. 11, of each region were the wonderful fruit of the 1985), which begins from the Mediterranean Dicembre happy alloy of the imagination of the people and coast to beyond Tamanrasset, on the border • Regione Puglia (2010), Piano Paesaggistico-Ter- ritoriale della Regione Puglia, Bari the requirements of the space» (Hassan Fathy, with Niger. • Romano, B. e Zullo, F. (2012), “Landscape frag- 1970). This architecture, called vernacular, mentation in Italy: Indices implementation to traditional, rural, or popular, which we don’t Human settlement in the sahara support territorial policies”, in Campagna M., speak enough, constitues two-thirds of the Cities steps in the footsteps of the caravan trails: De Montis A., Isola F., Lai S., Pira C. e Zoppi C. (a cura di), Planning Support Tools: Policy analysis, buildings in the world. The creation of the original Muslim Arab Implementation and Evaluation, Franco Angeli, Considered as 'memory of a socio-cultural establishments both obeys the natural ne- Milano system', this legacy has both one-time and cessities and opportunities commercial and • Secchi, B. e Viganò, P. (2011), “The project of sets monuments or historic districts. Which military, but also to the tribal organization, isotropy”, in Ferrario V., Sampieri A. e Viganò P. 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28 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue split channels into specialist quarters, areas does not take into account lifestyles that The charm of traditional forms, face the of habitat differ from the shopping streets could be modernised in the respect of the tra- blandness and the monotony of new forms which form the specialized markets. dition. This same break is on the one hand designed by the architects, is the unity of the Medieval courses linked to major trans-Sa- the origin of maladjustment to the modern plan (see figure 1), of the site and materials, haran trade have so shaped the oasis and the way of life, and on the other hand it is re- creating the harmony of the landscape. A oasis founded cities. sponsible for trauma may be irreparable. sense of intimacy and belonging is created Obviously, Saharan corporations have al- by a chain of walls which not only close From the Oasis ... to the city: ways reconciled two ways of life. First the space, but bind houses to each other and link If the city «space of social relations» inactivity of the oasiens mixed with the them to the landscape. (Roncayolo.M, 1992) brings together the nomadism of the pastors, and subsequently Home is the center of society, it represents men with their daily,..., their dreams, by pro- to the extension of nuclei existing by the the built space in which all functions nec- moting the meeting and Exchange, the oasis accession to the urban rank and/or the crea- essary for this social group are present, and goes beyond the local, since aspirations she tion of cities connected to hydrocarbons, if that act in interaction «In the House, the in- managed by exchange mechanisms. It is sub- not mining resources. Economic prosperity habitant satisfied a need not only physical and ject to geographical, historical, economic which leads quickly to an urbanized area, existential» ( Norberg- Schulz, 1985). It is also and religious contingencies. These links Sate questioned the inherited agenda. considered as an expression of the vision the relational expectations of isolated and The town in the Sahara, long crossroads of of the group. Its built language is a simple disparate companies over this vast area of migration and trade by excellence, therefore translation surface and volume of the main the Sahara. succumbs to many situations. Which birth aspects of the culture and way of life. RAPO- However, today, «may hesitate to recognize models separate, confronted to the manner PORT, is one of the first to demonstrate «that cities in Western Sahara both rural and urban in which it is owned by those who live. The the dwelling or House isn't just a simple product characters are thoroughly intertwined.» (R. city today is the result of successive devel- of physical but above all a cultural phenomenon.» Capot-Rey, 1953). Further, since territorial opments and Exchange. It is the laboratory (A.RAPOPORT, 1972). mutations of the 20th century have ample observations of the constructions of the Sa- questioned the balance, established between haran companies (Pliez.O, 2003). The environment: challenge of man and his environment. vernacular architecture This movement resulted in cities. Similarly, Glossary of oasis vernacular production Built environment: it is at the origin of a micro-urbanisation vil- Prior to 1903, the « ksar » was the only type The built human environment has never lage cluster. This urbanization mostly piggy- of habitat in Béchar. It was in the concavity been, and is still not controlled by the spe- backs on the oasis inherited from the middle of the oued, near the source of water and fer- cialists (architects, urban planners, etc.). ages, of which some are already dead as Sid- tile land (palmeraie) (see figure 1), as well as Throughout the history, this environment, jilmassa «In a sense, the Sahara is also a 'city' the so-called public square « place of camels was essentially the manifestation of the fully integrated to the dynamics of today's world» » where were trade regulated by the trans- group. It is the result of a popular archi- (Pliez. O, 2003). Saharan trails. These are conditions sine qua tecture dictated by a collective social code The city unites the oasis space formed the none of vernacular is established in the Sa- meets a fundamental need, that was not just ksar and the Palm Grove, and urbanization hara. physical subsistence. Need shelter a physical on the shore. It's extensions from the con- The ksar is relatively recent in the history of well-being, satisfactory comfort and suffi- sistent traditional core (because introvert), the Saharan Atlas. However, it can be consid- cient safety ; of course, in responding to the which proliferates by juxtaposition, a para- ered a city because the density of the habitat, common mode of life of the society in the doxical urban growth responding to the and tradition in the management of common respect and the preservation of its natural needs of colonial military art, possibly by a Affairs and in a social link strongly marked, environment. « The living space is therefore parallel development of new towns, which among other things, by a Ritualization very neither neutral nor homogeneous, it has denies the existence of a civilization, which consolidated exchanges and relationships. meanings that are related to the whole of

Figura 1 – Form of traditional establishment at Bechar before 1936, the Ksar to dwelling-house

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 29 the existence of the capita» (Lewis This is the set of rules that form the cohesion MUMFORD, 1964) ; and refer to multiple of this community, and social practices that Traditional habitat as a system of factors often associated. These factors are all provide communication between members. references and expression of the related to two entities human (human - and These rules are reflected in plan by: inhabitant overcome constraints) and the environment The organization with logic of division as- Habitat, this very old concept in the history (the ecosystem in which it operates). And it soyant an agricultural bottom, in the direc- of humanity, contributes to the definition of is in this environment (be it natural, social or tion of the wadi. These units join by adja- the territory of the residential space. What- cultural) that man found his bearings with cency forming a compact mass, missive of ever the forms he held, as varied as the vari- whom he conceives his or her home. an social organization. The vacuums are ety of benchmarks that define under the in- defined on the one hand, by the hierarchy fluence of natural, social or cultural factors, Natural environment of the alleys (droub) with formal irregular- it represents ways to be conveyed by the cul- According to Amos RAPOPORT, the natural ity (in maze), reflecting spontaneousness in ture of a society. It is a system of references environment is composed of climate, site, the construction industry. Each alley (derb) in which the inhabitant is expressed via a materials and the landscape. serves the pieces related with the same tribe. certain architectural idiom, and attempts to Climate: man has very little natural climate The whole of the droub is covered either by organize the space face constraints in-situ adaptation. It must fight its climatic environ- terraces, or by parts on the floor of the hous- and social requirements. Housing is there- ment by multiple actions. Besides human in es. The darkness which skirts them punctu- fore considered as the surface and volume of the Sahara could transform ingenious way ates few wells of light. And in addition by a the main aspects of the culture and way of and with little means a very hostile external rectangular place of a named colossal size life. Its architecture is generally linked to a environment in a pleasant indoor climate “Nouader “, girdled by some shops. A mosque system of representation reflecting the iden- micro: is established near the place to replace old tity and culture of a resident.In the House, • Introversion as a principle of organiza- whose vestiges remain locatable meadows of the capita organizes its relationship with tion of the House comes in response to the door of north. The old cemetery in the the world. Relations with the social group the concern for protection of the aggres- south of the ksar a hyphen enters the two will be spatialized by a mode of organization sions of the environment. worlds. which refers to basic concepts including: • Courses within the House are a means of opening on the outside for the sake of Cultural environment: Spatial unit: both one and multiple, the House thermal environment. As the set of distinctive spiritual, material, may combine both one or several families re- • The blind walls, the compactness of the intellectual and emotional features, that lated by ties of blood. ground plane, see the maximum for par- characterize a society or social group, cul- titions, to provide protection against so- ture is one of the most essential dimensions Introversion: spatial organization is based on lar radiation. in human life, and that during its evolution an introverted system. • Palm trees filter the winds of sand invad- has played a decisive role. This is manifested ing the region, winding lanes of the ksar in the design of its living environment, giv- A hierarchy of spaces: a succession of spaces of outwit their speed. ing it a unique identity. The religion and the collective to the private sector. Site: influences both on human settlement traditions, beliefs were also very often used and on the House, unless it determines its conceptual benchmark for housing. They are Centrality: the House has in most cases a pa- form. intrinsic elements of any culture. tio. It is the focal point and the passage of all • A choice of site enables the protection Just see: occupants. It is generally form quadrangular, of “adverse conditions will be to choose • degree of outward introducing privacy surrounded on one or more side by a gallery the place in an area where air is pure and since the kernel of habitat, lane (semi 'Steha', and protected from the looks of the good private or private) to the path imposed outside by an entry into a fight "Skifa". • The absolute presence of water (Wadi) public space to private space and the and the natural element (Palm), which stalemate in the necessary isolation Group/private: It has collective spaces materi- create a microclimate. from neighboring entities.le rôle de la alized by the «WestEddar» patio and terrace mosquée régissant les intérêts politiques 'Stah', and private spaces consisting of a set Materials: do not determine the form of ac- et les problèmes sociaux du groupe, of parts 'Berry '. Parts 'Berry' are all overlook- commodation but they make it possible. The • the public square of barter and Ex- ing the patio. They are generally long and use of local materials (Toub: Adobe and Pisa) change which hosts the alienation, that narrow. offered by the site, the color of the walls con- dark and winding alleys prohibiting en- tribute to the sensation of thermal comfort. try. This principle based differentiation The dynamics of the vernacular Social environment between areas on the economy (trade production Parallel to the natural environment, the man and crafts), and the area devoted to resi- In fact, the vernacular tissue recalls the always submitted attachment to its social en- dence, consisting of a system of habitat past reference (a useful auto-constructive vironment for the design of his or her home. and social solidarity. urban entity). The wealth of this tissue is

30 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue configured in the structural spontaneity of century the traditional European city is bro- uses (the persistence of the Court, the ter- its micro-spacy by a group of inhabitants or ken down what generated the crisis of the race, the treatment of the entrance and mod- by a community for the satisfaction of their city to the international scales. ern elements, the opening of windows on the needs. Only the fluctuations of the urban outside decoration of the façade. evolution, decided by an organization quite From housing auto produced to The present Saharan House is hardly ancient, different, ignore the patrimonial gene of ur- collaborative work who knew how to play with the wind and ban fabric. If in the countries of the North, housing the Sun inspired. His "patio", illuminated The know-how that old frameworks conju- production falls within the "art design" and, by a "skylight", becomes a 'hall', it shows the gate in the Algerian Sahara seems to fade over therefore, is first case of architect, things are wealth of the owner. The windows overlook- time. The urbanization process has shaped more complex in the countries of the South ing the street are shadowed a different treat- cities, merely to transpose the models of the where the residential built environment is ment from one House to another, because north of the country, without taking into ac- mostly self-produced (auto building is his- they externalize the intimacy. Thus, instead count the austere climatic conditions of the torically the most common mode of real es- of the subtle game of terraces multiple ar- region. The new vocabulary of the urban is tate production worldwide). Even today, the ranged so that each can sleep alone summer conjugated via founding elements such as auto construction remains the most widely in the open air, one finds oneself with a vast streets, parcels, and islet. At the sides, thus, represented production mode. It is estimated collective dormitory. The reality is that this But these congregations inherited from the at 90% in Asia and Africa. In the popular ver- terrace has more interest, since rooms are colonial production returned to the French nacular habitat housing was not only real- now air-conditioned. jurisdiction, setting an order and colonial ized per capita auto constructor, it is also the Parcel differences result from different emblems. supervisor. It is he who thinks and organizes modes of ownership of the ground. The oc- The modernism adapted to Algeria comes to space and the architecture of its future home cupation of the land is carried out according denature in its turn the ancestral structure (Lefebvre, 1966). to a progressive filling by adding parts and via units which are staged on both sides of In the countries of the Maghreb including floors, according to the increase in the num- the ways. We attend the bar installation of the Algeria, auto construction known a set- ber of occupants, the (inheritance) shares or breaking on the one hand with the former back since access to independence and the the transfer of sharequotas. logic of the small island, and on the other involvement of public authorities in the pro- In the district, most of the walls, built with hand obey the system road by no means. duction of mass housing However, in these stone or Pisa, are gradually replaced by ce- The bars are thus seen dictating anonymous countries, the continuous inhabitant to mented blocks. Successive transformations spaces. Intensified by the programs of the so- make extensive use of its jurisdiction prac- borrow however recent houses architecture, cial housing. This phenomenon generates an tice, yet rural fibre manufacturing auto was decor, railings, the openings of the parts on identity crisis in particular on the level of the not repressed by regulatory censorship so the outside, the individuation of the entrance town of Béchar. strongly developed and granted by force or doors, balconies overlooking the street, etc. As elsewhere, the town of Béchar was built willingly in our country. The inhabitants thus mark the evolution of by contribution successive without to blur their urbanity. urban space preceding; the forms, the uses, The residential space of the ksar in the myths at the very least persist. These its negotiations with the past and its Example of changes adopted in a dwelling house: traces show through the streets, the places, quest for modernization After the entrance door, is the kitchen which is the pieces, and certain buildings. Notwith- The history of the ksar Bechar district merg- modernized. The piece becomes autonomous. standing, the urban composition did not es with that of the struggles of its inhabitants Breaking significantly with traditional, con- obey qualities of the structure of servile ver- for the improvement of the comfort of their nected the water supply network accommo- nacular fabric of the history of the company. homes and their relationship with the city, dation, equipped with new appliances (sink, The traditional structure inhabited until as their daily life depends on. Thus, water gas cooker, water heater and bench). Mono- the hour on the level of the town of Béchar supply and sanitation made thanks to the functional, it will be used more now than in is seen competed with at the day of today by contribution of the defiant inhabitants so the preparation of meals at the expense of fabrics produced in majority after independ- the municipality attempted by the destruc- the court. The latter is not quite abandoned. ence; even omitted to the detriment of new tion of part of the district. Shrunk and then covered during the realiza- concerns generated following colonialism. Facing this denied urbanity, the inhabitants tion of the floors, it becomes less practical and The appearances of constructions with the of the Bechar ksar district affirm their com- serves more that in occasions, during the cel- level of the traditional core post transforma- mitment to their way of living. The popu- ebrations. Family began to enclose the court tions towards a popular type auto--builds. lation, with the means at its disposal, dem- of a masonry wall that houses to urbanize. The transmutations as well as the importa- onstrated a remarkable imagination in the Toilets, are built to the strict use of the family, tion of new grafts contribute to the loss of adaptation of the habitat to the physical con- just at the entrance, under the stairs that lead the urban identity and the burial of the tradi- straints in the adoption of materials and new to what is for now only a large terrace where tional heritage. Already that the small island construction methods in the game between the irons pending portend future improve- as space organization which characterizes 19 a conception of habitat based on traditional ments. Roofing, indeed, was replaced during

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 31 kitchen planning by a reinforced concrete some rooms or add parts and more. A priori lects and separates, is distinguishes the patio slab. The terrace, used to the spreading out of social housing does not take into account the to the traditional house by the absence of the laundry, also serves the men and women household size. opening to the sky. who gather there the day the evening. The ter- race is a place of storage of materials accumu- Preservation of privacy: Return to introversion and unity: lated for future work, tools or spare parts vari- Keeping the living room at the entrance of Introversion is further reinforced by the de- ous. In some families, they are marriages that the House, expresses the degree of preserva- sire to restore the central space which dis- have resulted in the divisions of the hawsh. tion of family intimacy within the residen- tributes gravitating spaces around together The son, as is the tradition, married and lives tial area and the desire to separate the collec- them at the same time to achieve this unit in in the more spacious part with parents. The tive space from the private to the image of the House. But this time this space is more other party was put. the traditional House. Other gestures, such sequestered, he adopted instead the free plan The vertical extension of the House coin- substitution of doors windows by smaller to integrate with the mode of modern times cides with the marriage of the son. The birth windows, or by certain openings moucha- of a family is the construction of a room up- rabieh proliferating the opposite, reinforce Ornamentation: a compelling prestige: stairs. Two pieces are performed on a part this principle. For the reception of guests, the salon speci- of the terrace. Spaces are then divided verti- Inspired by the Sattar, baffles are shaped by fies with regard to the other spaces by the cally by sex. One of the two pieces, the larger, a separation or simply curtains either at the importance and care of the decorations. It is assigned to the new couple, the second at entrance or on the door of the room or the features the most beautiful furniture and the men guests, who are now directly by the kitchen. modern furniture in the House. The owner stairs located at the entrance. It is also room invests heavily in this space to notably re- for unmarried sons. The prioritisation of spaces: flect a beautiful picture of him. The ground floor is now reserved for women Such as in ancient tissues, the hierarchy is and parents. The space at the bottom, thus defined in current housing by a logic of suc- New or noble materials released, is in turn transformed by adding a cession of spaces from the space welcom- New materials replace local materials con- bathroom instead of the former kitchen trans- ing the public (salon) until those families sidered as sign of misery and poverty widely ferred in one of the two rooms, reserved be- (rooms), with a layout and facilities that al- exceeded inhabitants rely on news materials fore the wire. These developments are almost low to protect themselves from foreign eyes. so-called luxury or prestige, yet very expen- imposed by those who participate actively in sive. It's ground slab, carved ceilings... labour for boys, financially for girls. They ne- Segregation of male/female spaces: Thermal comfort, long provided inter alia gotiate with the father, not conducive to the « even if the Saharan hospitality reflected by local materials; It now uses technological modern » facilities (bathroom, toilet reserved through the inherent in the lounge area, and means (artificial air-conditioning,...) for the family).L'agrandissement de la pièce its position just at the entrance of the House, du fond, au rez-de-chaussée, dernier aménage- the separation between the space of recep- X. Conclusion ment au moment du relevé, a été décidé par tion of women and men is necessary always, At the gates of the Algerian Sahara, the ksour le père. La pièce retrouve sa forme allongée relatively to the culture of the Saharan soci- along the oued Saoura, are admirable. In et son ouverture sur la cour, s'approchant de ety. the space of a few centuries, the inhabitants l'espace traditionnel. La fenêtre donnant sur have acted at the extreme of their knowledge le Zgag (ruelle) donne la mesure des évolu- Rites and ritualites of space: and their knowledge do on almost Virgin tions de l'habitat populaire. The lounge area is clearly distinguishable site, with the fairly limited resources, to un- and takes precedence over that of other dertake an establishment that meets their It is the Perception of the current coins, highlighting the importance of the urgent needs. housing through social housing Saharan hospitality, further reinforced by Notwithstanding the unforgiving environ- transformations the prestigious decoration of this piece. This ment, and the severe constraints, the inhab- Just wander the streets of the town of Bechar space competed to break the daily monotony itants of the far Saharan oases geographi- to collect all these transformations that are by hosting occasional festive celebrations, cally, have implemented smart social forms displayed in all their ugliness on the walls of and any other events within the tradition of with distinctive traits, according to their buildings. This reflected the willingness of the region. culture and contextual data. Response to so- residents to turn their apartments for multi- Quest of the centrality: cial needs and survival, these were the sub- ple purposes, in order to make them more pal- In most homes, many gestualites attempt to ject of permanent struggle through tedious atable to live. construct a space community, more or less practices. We accept these major reasons: central, able to bring together all of the mem- Today, traces of social aggregation, these ma- bers of the family. Used sometimes instead terial evidence of history that have shaped Response to the need for space of meals, place of comfort with TV, obliged those that we call the Saharans, have cer- Residents operate by reductions and/or elim- passage, or even for family reunification, this tainly endured for many years, but it is not ination of loggias and terraces to enlarge versatile space which at the same time col- provided that they survive the eternity. Most

32 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue of the vernacular legacy is are already cor- and its representations of the contemporary Paesaggi culturali in rete. roborated not perennial, subsequently lost, world at a time where others like the ksar of Bechar Metodi sperimentali per survive in defiance of the image and the an- l’analisi, la mappatura, cient landscape. la gestione informativa Ksour, or vernacular fabrics Saharans, exhib- Riferimenti bibliografici integrata, la riattivazione it common characteristics. Regarding den- • Fathy, H. (1979) Construire avec le peuple, éditions Jérôme, Paris. del palinsesto insediativo sity and compactness, based on irregular par- • Berque, J. (2002) Il reste un avenir, Arléa, Paris. storico e del patrimonio cel carvings, and narrow passages that serve • Febvre, L. (1949) La terre et l’évolution humaine. houses semi-detached, and tightened. Hous- Introduction géographique à l’histoire, Éditions Al- culturale diffuso bin Michel, Paris. ing provides a physical framework adapted • Pelletier, J., Delfante, Ch. (1997). Villes et urban- Bertrando Bonfantini, Daniele Villa to a social content created by a social group isme dans le monde, Armand colin, Paris. Lectures de villes, formes et for himself by reference to its own culture. It • Roncayolo, M. (2002) temps, Eupalinos, Parenthèses, Paris. Riattivare paesaggi culturali storici is generally, collective work of a very individ- • Capot-Rey, R. (1953) Le Sahara Français, PUF, La ricerca in fase d’avvio1 che qui si presenta2 ualized homogenous society, producing its Paris. lavora sulle dimensioni plurime e intercon- • Pliez,O. (2003) villes du Sahara. Urbanisation et own means and for its own needs. The con- urbanité dans le Fezzen libyen, espaces et milieux, nesse – tangible e intangible – del digital cul- struction is characterized by the centrality Paris. tural heritage. Nei paesaggi dell’abbandono e (multi-condition central space), domestic in- • Norberg-Schulz, C. (1985) Habiter, Milan-Paris: del sottoutilizzo, la costruzione di possibili Electa France. timacy, the sacralization of guest space, and • Rappoport. A, (1972), Pour une anthropologie de la forme di riattivazione di un patrimonio inse- the pre-eminence of the accessible terraces. maison. Dunod, Paris. diativo di straordinaria entità e di strategica It is recognized by the absence of theoretical • Mumford. L, (1978) La cité à travers l'histoire, Édi- importanza passa innanzitutto attraverso tions du Seuil, Paris. or aesthetic pretensions; integration with • Lefebvre.H, (1968) Le droit à la ville, éditions An- una ricognizione delle risorse, nonché delle site and climate; respect for other individu- thropos, Paris. esperienze che hanno saputo proporne una als and their homes, where respect for the promozione e messa a sistema. entire environment, whether the fact of man Nell’attuale scenario urbano e territoriale e or of nature. nelle agende dei contesti in cui la trama inse- diativa è esito di una stratificazione di lungo Formerly, Algerian Saharan region-specific periodo – palinsesto (Corboz 1985) – come in residential spaces were strongly attached to Europa, circa la recente riemersione dei temi their environment. But also significant for dell’heritage e della loro centralità (Bonfanti- society y intrinsic, also respectful of their ni 2015) si può riconoscere almeno una du- natural, cultural or social environments, plice chiave o caratterizzazione. these traditional built environments dem- Da un lato, si evidenzia la dimensione patri- onstrate relevant transformations to some- moniale complessa, che ha posto al centro times search for modernity and other times dell’attenzione, emblematicamente con la maintaining traditional principles renewed Convenzione del paesaggio europea, i pae- in a different way to the past. However cur- saggi culturali (Salerno 2008) come fattore rent production for residential space, typi- di qualità e possibile motore di sviluppo dei cally in social housing comes out with the differenti contesti insediativi. original design modes, departs the needs and Dall’altro si impone lo sguardo che ricono- environment of the inhabitants and defies sce, in quelle stesse risorse e presenze ma- the hostility and the Saharan environment teriali, un capitale fisso il quale – proprio data. In this dynamic, the capita attempts to perché già in essere e disponibile secondo return to tradition via internal transforma- una distribuzione territoriale strategica in tions, trying to adapt to contemporary mo- funzione di politiche urbanistiche, che ap- dernity. His answers however reduce the gap paiono oggi irrinunciabili, di resilienza e rige- between the way of living ancestral and im- nerazione dei nostri habitat (Inu 2013, Sbetti posed standardization and produce a more or et al. 2013, Russo 2014) – attende di essere less significant space for the inhabitant. Like re-innescato in un processo virtuoso che ne any system of signs, meanings and represen- aggiorni la contemporaneità, in rinnovati tations, architecture is a dynamic language. modi di fare economia e società. She is constantly evolving with the local cul- Questa prospettiva, in particolare, è quella ture of each society. Each inhabitant strat- caratterizzante la Strategia nazionale aree egy determines the architectural values, and interne (Dps 2013) che si configura quale perception depends on the cultural context, politica economico-sociale territorializzata,

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 33 fondata sulle possibilità di rilancio di una Carnia, regione alpina del Friuli sconquas- Si organizzano secondo linee quelle strategie componente fondamentale dell’heritage ma- sata dal terremoto” (Lombardo 2012: 40). La di riattivazione che, invece, si fondano sul- teriale e immateriale italiano: il più profon- grande fortuna recente, anche mediatica, di la costruzione/riconoscibilità di percorsi e do e radicato reticolo insediativo, fatto di questo tipo d’azione arriva però attraverso itinerari. Secondo questa modalità d’azione, migliaia di piccoli centri, che dell’Italia co- l’iniziativa dell’imprenditore Daniele Kihl- le risorse mobilitate e messe in valore posso- stituiscono l’armatura storica. Possibilità di gren, nel recupero e rilancio di Santo Stefano no essere il percorso stesso, gli elementi che rilancio che, nonostante la crisi, anche dram- di Sessanio (Baglione, Caldarice, Chiodelli lungo esso si dispongono e che esso mette matica, che ne ha contraddistinto il declino 2011), con modalità da lui poi replicate in in relazione, o entrambi. Un caso emble- e l’abbandono più o meno recente, trovano altro contesto (Matera, Le Grotte di Civita, matico può considerarsi il trenino rosso del argomento nella reazione riscontrabile nelle www.sextantio.it). Bernina, riconosciuto (dal 2008) patrimonio “buone politiche e buone pratiche” che talo- La ridefinizione del rapporto economia/spa- dell’umanità dall’Unesco (Rhaetian Railway ra alcune di queste aree hanno saputo pro- zio/società implicito in queste operazioni in the Albula/Bernina Landscapes, http:// muovere, dimostrando “la non inevitabilità merita di essere osservato con attenzione whc.unesco.org/en/list/1276). Ma anche la del processo generale di marginalizzazione e nelle sue implicazioni non banali, come i riattivazione della ferrovia della Val Venosta la capacità … di concorrere a processi di cre- casi di Castelfalfi (Pezzoni 2009) o di Riace Merano-Malles (maggio 2005) ne può rappre- scita e di coesione” (Dps 2013: 5). (cfr. Secolo XIX 2015) consentono, ad esem- sentare un esempio (qui il fuoco, più che sul- Entro questo quadro, appare dunque uti- pio, di mettere in evidenza. Nel primo si la dimensione patrimoniale, risiede nella ri- le sondare i “percorsi della valorizzazione” gioca una complessa partita che coinvolge scoperta del potenziale implicito nel capitale (Ricci 2007) e le “strategie di riattivazione” il portato identitario dei luoghi e della co- fisso re-innescato nel processo). Talvolta è il (Bassanelli 2009) di elementi della trama munità insediata; nel secondo l’innesto e il sedime abbandonato di una ferrovia la risor- insediativa storica, con la possibilità di rico- felice connubio con popolazioni immigrate sa quiescente che si riattiva come itinerario noscere e stilizzare tre diversi ceppi di azioni straniere costituisce l’opportunità di una di- cicloturistico (Cortesi, Rovaldi 2011). Forse, (non escludentisi, ma tra loro variamente versa rinascita. l’esempio recente più eclatante di una politi- componibili), che lavorano rispettivamente Le azioni di riscatto puntuale sono quelle su ca di “innesco” di paesaggi e territori fondata per punti, per linee, per reti. cui si sono cominciati a registrare anche ten- su un percorso “resiliente” può individuarsi tativi di rassegne e raccolte di casi, sia pure nel progetto Vento (www.progetto.vento.po- Raccogliere, ordinare e interpretare non sistematiche e sistematizzate (si veda, ad limi.it). esperienze esempio: Bonfantini 2013, Rolli 2014, Di Bia- La Strada delle Abbazie promossa dalla Pro- Puntuali sono le azioni che contraddistinguo- se 2015). Ha cominciato in tal modo a com- vincia di Milano, ora Città Metropolitana no alcune delle operazioni più conosciute porsi un repertorio empirico di esperienze (www.stadadelleabbazie.it), esemplifica, in- di riscoperta e rilancio di singoli luoghi e esemplari: così, oltre ai già citati Colletta vece, la seconda declinazione: qui le risorse centri storici minori, con nuove alchimie ri- di Castebianco, Santo Stefano di Sessanio, mobilitate sono costituite dal patrimonio dei vitalizzanti di pratiche d’uso, popolazioni e Castelfalfi, si aggiunge il riferimento a casi complessi abbaziali del sud Milano, rispetto attività economiche. Entro questa casistica, come quelli di Colle Ameno, Montegridolfo, ai quali l’offerta sotto forma di itinerario – at- tra le esperienze che costituiscono ormai ri- Castelbasso, Cordeglia, Castelvecchio Calvi- traverso l’“invenzione” di un percorso – rap- ferimento comune vi è, ad esempio, quello di sio, Torri Superiore… presenta lo stratagemma o il dispositivo che riattivazione in chiave tecnologica del cen- Vi si può aggiungere il recente caso di Arce- intende promuoverne e potenziarne la rico- tro abbandonato di Colletta di Castelbianco, via, nell’entroterra anconetano, che tuttavia, noscibilità, la fruibilità, l’attrattività. Le in- sperimentata a inizio anni ’90 da Giancarlo per l’approccio che vi si è tentato, introduce numerevoli vie dei vini, del gusto, dei sapori De Carlo nell’entroterra ligure di Albenga alle politiche e strategie di rete, cui si accenna (ad esempio, www.stradadelvinovalpolicel- (Gastaldi 2001, Malighetti 2008). in chiusura di questo paragrafo 2, approfon- la.it) costituiscono forme tra le più praticate Queste operazioni, necessariamente conte- dite nel successivo paragrafo 3. Arcevia ha attraverso cui mettere a sistema e rendere ri- stuali, legate cioè indissolubilmente alla spe- costituito infatti l’oggetto dell’azione pilota conoscibili per mezzo di percorsi connotati cificità delle situazioni, tuttavia trovano tal- condotta dalla Regione Marche nell’ambito singoli luoghi, risorse, paesaggi, attività. volta la possibilità/opportunità di praticarsi del programma Interreg IVC Histcape (Hi- Anche delle azioni in rete è possibile distin- secondo canoni reiterabili. La formula in tal storic Assets and Related Landscapes). Signi- guere una duplice casistica. La prima stra- senso più nota è forse quella dell’“albergo dif- ficamente intitolato “Paesaggio, conoscenza tegia consiste, da parte di una pluralità di fuso”, inaugurata già alla fine degli anni ’70 tacita e sviluppo locale”, il progetto che ha soggetti singoli, nel rendersi riconoscibili in Friuli: “l’albergo diffuso presuppone un coinvolto Arcevia, alla domanda di come “una quali appartenenti a una collettività speci- paese da rivitalizzare. E infatti, il primo al- politica di paesaggio [possa] aumentare la coe- ficamente caratterizzata, in cui il fattore di bergo diffuso nasce a Comeglians, in provin- sione territoriale e sociale, producendo effetti riconoscibilità sia capace di esaltare le po- cia di Udine, piccola frazione distrutta e ab- di sviluppo” (Zenobi 2014: 5) risponde con la tenzialità insite nel singolo episodio. L’asso- bandonata dagli abitanti. A varare il progetto sperimentazione di “un’idea di sviluppo come ciazione dei Borghi Autentici d’Italia (www. è un poeta profondamente innamorato della messa in gioco di capitale territoriale sottou- borghiautenticiditalia.it) o il Club dei Borghi sua terra: Leonardo Zanier, originario della tilizzato in un processo place-based” (ivi: 25). più belli d’Italia (www.borghipiubelliditalia.

34 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue it) ne possono costituire emblematica esem- formativi territoriali) per ottenere un quadro ovviare al problema della moltiplicazione plificazione. Una chiave tematica è ciò che interpretativo capace di uscire da una fredda delle fonti, favorendo una fruizione diretta consente di fare rete e questa mossa si confi- e forse sterile tassonomia. ed integrata di tutto il patrimonio informa- gura tipicamente anche come operazione di L’attenzione al patrimonio culturale digitale tivo presente su questi territori e muovendo branding e marketing territoriale. non è univocamente centrata sulla tradu- verso un modo nuovo di intendere le fonti Un secondo diverso modo di fare rete consi- zione di informazioni analogiche in copie digitali minori. ste invece nelle strategie di valorizzazione di digitali ma, rispondendo a una crescente patrimoni e paesaggi culturali diffusi, le cui richiesta sociale di partecipazione e di li- Una ricerca: operazioni e prospettive risorse talvolta minute o addirittura pulvi- bero accesso alle fonti, è indirizzata ad una Alcuni altri casi italiani di utilizzo virtuoso scolari – e perciò individualmente indistin- estensione dell’utilizzo degli open-data e alla ed innovativo delle ICT, primo fra tutti il guibili, invisibili – possono trovare riconosci- costruzione di strumenti basati sul web che portale dell’Osservatorio del Paesaggio del bilità e diventare occasione di riattivazione abbiano l’obbiettivo specifico di allargare Monferrato Casalese (www.monferratopa- di contesti insediativi se rese disponibili tra efficacemente la diffusione e l’utilizzo con- esaggi.org), sono alla base del progetto che loro intramate, in un reticolo informativo e diviso delle ICT nella ricerca scientifica sul qui si presenta e che assume il significato comunicativo capace di disegnarne la costel- patrimonio culturale, valutando le possibili ormai ampiamente condiviso di patrimonio lazione: in una rappresentazione, cioè, che ricadute operative nei processi di scelta e di culturale come composto da aspetti plurimi consenta di coglierle e apprezzarle. Si tratta trasformazione alle diverse scale (Cfr. Cope, e strettamente interconnessi e considera es- di rendere riconoscibili, con questa mossa, Elwood, 2009). senziale un’ attenzione critica nei confronti “distretti culturali”, come nell’omonimo Diverse recenti esperienze, in quest’ambito, di tutte le questioni legate alla definizione, progetto promosso da Fondazione Cariplo (si permettono di chiarire meglio alcune que- all’uso e alle ricadute del ‘patrimonio digita- veda www.distretticulturali.it e, ad esempio, stioni nodali. Il Web-GIS del patrimonio le’. Da ciò deriva una delle premesse metodo- www.distrettoculturalevaltellina.it). culturale dell’Emilia-Romagna, sviluppato logiche principali: l’interesse nel progettare È a questa tipologia, in particolare, cui si ri- dalla sede regionale del MiBACT (www.pa- e testare l’uso di strumenti di analisi dei dati conducono le iniziative descritte nel para- trimonioculturale-er.it), pone l’accento sulla quantitativi territoriali (GIS) su fonti di na- grafo successivo e cui si orienta il progetto di necessità, ormai ampiamente consolidata, tura prettamente qualitativa, favorendo un’i- ricerca qui descritto. di pensare alle ICT innanzi tutto come un’ bridazione che permetta di includere anche i occasione per facilitare la sovrapposizione temi della percezione sociale del paesaggio e Rappresentazioni qualitative dei pae- di livelli differenti di informazione sul pa- delle memorie culturali di un territorio. saggi culturali trimonio, provenienti, a volte, da fonti estre- Questa caratterizzazione rende indispensabi- Uno dei temi latenti che emerge dalla costru- mamente diversificate e non del tutto omo- le il poter accedere ad approcci scientifici e zione di un insieme analitico di pratiche di genee. Questo esempio, fra l’altro, attua un’ conoscitivi di natura diversa e complementa- valorizzazione dei patrimoni culturali dif- inclusione critica di forme più o meno orga- re: l’analisi storica di nuove fonti d’archivio, fusi, riguarda la necessità di individuare e nizzate di raccolta, anche mediata dal Web, per mettere in atto un carotaggio analitico sperimentare metodi e strumenti efficaci nel del punto di vista degli abitanti, dei turisti, non solo geografico, ma in grado di leggere mettere in risalto e rendere visibili e fruibili dei fruitori del paesaggio, permettendo un la stratificazione delle trasformazioni dei ter- qualità e tracce di paesaggi culturali spesso allargamento attento ai patrimoni minori ritori in oggetto negli ultimi tre secoli; le te- poco leggibili dentro a sistemi territoriali e immateriali, come già accade nei casi più orie e pratiche di pianificazione dei paesaggi caratterizzati da un progressivo abbandono noti dei progetti Wiki Love Monuments o culturali, attraverso cui valutare le ricadute e da una stratificazione edilizia ed urbana Luoghi del cuore FAI. sui processi decisionali e di valorizzazione caotica e disomogenea. Una serie di processi Un’ operazione simile si è tentata con la web- dei patrimoni diffusi; la rappresentazione e plurali, quelli legati alla gestione delle infor- app Alpinescapes (www.paesaggiculturali. comunicazione come strumento di amalga- mazioni e alla comunicazione del Cultural polimi.it), all’interno della ricerca sui territo- ma operativo per la formalizzazione di nuo- Heritage, che non può prescindere da un uso ri montani del Lario e del Ceresio, finanziata ve immagini di questi territori che possano attento e critico delle tecniche digitali senza dal fondo Interreg Italia-Svizzera, dal titolo: essere inclusive, efficaci, capaci di veicolare le quali gran parte di quel lavoro di gestione “Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia: una nuova coscienza del patrimonio cultu- informativa giacerebbe staticamente inca- Valorizzare il paesaggio culturale attraverso rale e di motivare forme innovative di par- pace di aprirsi ad una più attenta diffusione. dati aperti, Wikipedia, Sit e allestimenti ana- tecipazione diretta delle popolazioni. Da un Interpretare fenomeni deboli o pulviscolari logico digitali”. L’esigenza di organizzare fon- punto di vista operativo le ragioni sostanzia- può voler dire attivare modalità di gestione ti molto diverse relative ai paesaggi culturali li che motivano questa ricerca possono esse- e mappatura dei dati locali ragionando in alpini ha spinto alla costruzione di un hub re così sintetizzate: un’ottica ampia di condivisione, facilità di re- in grado di georeferenziare e mappare su una • su un versante prettamente tecnico/me- perimento delle informazioni, abbattimento unica base cartografica ridisegnata ad-hoc le todologico si rileva un crescente interes- dei muri ‘virtuali’ legati alla proprietà intel- informazioni raccolte nelle banche dati lo- se, scientifico ed in capo a diversi attori lettuali o al copyright, forzando gli strumen- cali e in quelle della ben nota enciclopedia locali, nei confronti di sistemi di gestione ti utilizzati (dalle banche dati ai sistemi in- on-line Wikipedia. Questo ha permesso di dell’informazione territoriale che superi-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 35 no le difficoltà intrinseche delle banche Rimangono aperte molte questioni nodali ne territoriale, Ministero dell’Economia e delle dati proprietarie e dei tool digitali sogget- su cui il progetto deve lavorare: dalla vali- Finanze. • Gastaldi Francesco (2001), “Il ‘borgo telematico’ ti a copyright, anche in risposta ad una dazione dei dati alla effettiva possibilità di di Colletta di Castelbianco”, Urbanistica Informa- tendenza delle agende digitali pubbliche costruire strumenti che permettano un uti- zioni, n. 179, pp. 6-7. (su scala europea, nazionale e regiona- lizzo efficace tanto ai ‘saperi esperti’ quanto • Inu (2013), “Città come motore dello sviluppo del Paese. Inu, XXVIII Congresso, Salerno 24-26 le) all’apertura dei dati (Open-Data), alla al fruitore generalista, garantendo quella ottobre 2013”, Urbanistica Informazioni, n. 248, transizione verso software open source longevità incrementale che appare come una pp. 84-89. (FOSS), all’inclusione digitale dei cittadi- delle maggiori sfide della knwoledge-sharing • Lombardo Carlotta (2012), “Se l’albergo è ‘diffu- so’ il borgo rinasce”, Italie/Friuli Venezia Giulia: ni attraverso le ICT ed il web, alla costru- economy. l’economia, la cultura, i protagonisti, in Corriere del- zione di sistemi di interscambio del patri- la Sera/Documenti, 17 maggio, p. 40. • Malighetti Laura E. (2008), “Borgo medievale monio culturale digitale; 1. Progetto FARB: “Metodologie sperimentali per telematico di Colletta di Castelbianco, Italia”, in • il tema della transizione verso tecnolo- M. Grecchi, L.E. Malighetti, Ripensare il costruito. l’analisi, la mappatura e la gestione informa- gie FOSS può applicarsi in modo profi- Il progetto di recupero e rifunzionalizzazione degli tiva integrata delle trasformazioni di territori edifici, Maggioli, Rimini. cuo al settore più generale dell’analisi, e manufatti del patrimonio culturale diffuso. • Pezzoni Nausicaa (2009), “Verso una condivisio- conoscenza e gestione dei patrimoni Digital Heritage FOSS (Free and Open Source ne del progetto di territorio. Il caso di Castelfal- culturali diffusi, ma è necessaria una Software) Tools, OpenWebGIS (Geographic fi”, paper, Dottorato di ricerca in Governo e Pro- Information System), Open-Data” finanziato gettazione del Territorio, Politecnico di Milano, valutazione attenta dei punti di forza, dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani novembre. delle criticità e delle possibilità di adat- del Politecnico di Milano. Gruppo di Ricerca: • Ricci Manuela (2007), a cura di, “Centri storici tamento ai campi della pianificazione Bertrando Bonfantini, Marco Bovati, Marica minori, i percorsi della valorizzazione”, Urbani- Forni, Daniele Villa (coordinatore del progetto). stica, n. 133, pp. 7-41. territoriale, della progettazione per il • Rolli Gian Ludovico (2014), “Centri storici mi- 2. Questo scritto è esito di un lavoro comu- riuso, della valorizzazione del territorio nori in abbandono. Problemi e prospettive di ne e condiviso. Tuttavia i paragrafi 1 e 2 e dell’inclusione dei cittadini nei proces- recupero”, in A. Iacomoni (a cura di), Questioni sono da attribuire a Bertrando Bonfan- sul recupero della città storica, Aracne, Roma, pp. si di scelta; tini, i paragrafi 3 e 4 a Daniele Villa. 179-194. • sempre più spesso i temi del progetto, • Russo Michelangelo (2014), a cura di, Urbanisti- ca per una diversa crescita. Progettare il territorio inteso con una precisa accezione mul- contemporaneo. Una discussione della Società italia- tiscalare che dal paesaggio scende fino Riferimenti bibliografici na degli urbanisti, Donzelli, Roma. all’oggetto architettonico, in aree ricche • Baglione Valeria, Caldarice Ombretta, Chiodelli • Salerno Rossella (2008), “Mediare culture per i paesaggi”, in R. Salerno, C. Casonato (a cura di elementi multiformi del patrimonio Francesco (2011), “L’albergo diffuso di S. Stefani odi Sessanio”, in G. Brunetta, S. Moroni (a cura di), Paesaggi Culturali. Rappresentazioni, esperien- culturale ma deboli e parzialmente ab- di), La città intraprendente. Comunità contrattuali e ze, prospettive, Fondazione Cariplo, Gangemi, bandonate, si scontrano con l’impossi- sussidiarietà orizzontale, Carocci, Roma. Roma. • Bassanelli Michela (2009), Geografie dell’abban- • Sbetti Francesco, Rossi Francesco, Talia Michele, bilità di gestire, elaborare e scambiare dono. Il caso della valle di Zeri, tesi di laurea, rel. G. Trillo Claudia (2013), a cura di, Il governo della informazioni e banche dati univoche, Postiglione, Facoltà di Archiettura e Società, Poli- città nella contemporaneità. La città come motore di validate, incrementali, capaci di fornire tecnico di Milano, a.a. 2008-2009. sviluppo, Tema 1: “La rigenerazione urbana come • Bonfantini Bertrando (2013), “Centri storici: in- resilienza”, Atti del XXVIII Congresso Nazionale elementi valutativi e spunti propositivi frastrutture per l’urbanità contemporanea”, Ter- Inu, Salerno, 24-26 ottobre 2013, in Urbanistica per la trasformazione, per l’indirizzo del- ritorio, n. 64, pp. 153-161. Dossier online, n. 4. • Secolo XIX (2015), “L’esempio virtuoso di Riace: le politiche territoriali, per la conserva- • Bonfantini Bertrando (2015), “Caleidoscopio he- ritage: le dimensioni patrimoniali nel progetto ‘Qui i migranti hanno risollevato l’economia’”, zione e manutenzione del patrimonio; contemporaneo di città e territori”, Italia 45-45. Il Secolo XIX, 15 giugno (www.ilsecoloxix.it). • non ultime paiono emergere una serie Radici, condizioni, prospettive, XVIII Conferenza • Villa Daniele (2014) WebGis Qualitativi nel rilievo dei paesaggi culturali e del patrimonio di tensioni costruttive che portano ad Nazionale della Società Italiana degli Urbanisti, Venezia 11-13 giugno 2015, Atelier 7: L’Italia tra diffuso. Note da un'esperienza italo-svizzera. In: una ricerca scientifica pluridisciplina- palinsesto e patrimonio. Italian Survey and International Experience. p. re, ma fortemente integrata, capace di • Cope Meghan, Elwood Sarah (2009), Qualitative 1039-1046, Gangemi, Roma • Zenobi Vincenzo (2014), a cura di, Paesaggio, investire su un’innovazione tecnologica GIS A Mixed Methods Approach, Sage, Londra • Corboz André (1985), “Il territorio come palin- conoscenza tacita e sviluppo locale. Il Progetto HI- maneggiata con attento distacco critico, sesto” [1983], Casabella, n. 516, pp. 22-27. STCAPE ad Arcevia, Regione Marche, dicembre. mettendo a sistema aspetti specifici del- • Cortesi Giulia, Rovaldi Umberto (2011), a cura la ricerca storica alla scala del paesaggio, di, Dalle rotaie alle bici. Indagine sulle ferrovie di- smesse, recuperate all’uso ciclistico, Fiab/Centro temi del progetto urbanistico applicato Studi Gallimbeni, Milano. alle reti di centri storici, approcci del • Di Biase Carolina (2015), “Small towns in in- progetto architettonico e urbano orien- land areas: shared landscapes”, in R. Crisan, D. Fiorani, L. Kealy, S.F. Musso (eds.), Conservation/ tato al riuso. Il tutto avendo come atteg- Reconstruction. Small historic centres conservation giamento comune un approccio olistico, in the midst of change, European Association for Architectural Education, Hasselt (Belgium), pp. ed una attenzione concreta alle relazioni 131-139. fra il patrimonio culturale e i suoi valori, • Dps (2013), Strategia nazionale per le aree interne: la sua storia, la sua percezione e rappre- definizione, obiettivi, strumenti e governance, docu- mento tecnico collegato alla bozza di Accordi sentazione, la sua fruibilità, i suoi aspet- di Partenariato trasmessa alla CE il 9 dicembre ti economici e sociali. 2013, Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesio-

36 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue La tutela e valorizzazio- nistrativi3, ciò che si sottovaluta è l’azione ne del Parco. L’ente di gestione, come previsto imprescindibile di riconnessione delle aree dalle norme istitutive, è un consorzio forma- ne dei parchi fluviali alla protette con i territori contermini. to da 14 enti: l’amministrazione Provinciale scala territoriale e urbana. Perimetrare un’area significa decidere cosa di Mantova e i 13 comuni rivieraschi in terri- Il caso del Parco Regionale è meritevole di tutela e cosa invece rimane torio lombardo. Il territorio attraversato dal del Mincio al di fuori dello sguardo privilegiato di stru- Mincio è di particolare pregio naturalistico menti specifici di salvaguardia4 , come i Piani e paesaggistico, nonché caratterizzato da Barbara Caselli Territoriali di Coordinamento dei parchi, ma valenze paesaggistiche differenti da zona a i paesaggi non hanno confini. Le minacce zona. Partendo dalla zona dell’Alto Mincio, si Introduzione che contribuiscono maggiormente alla for- incontrano i rilievi delle colline moreniche, La struttura del paesaggio che si è determina- mazione di elementi che minano l’identità ricche della tipica vegetazione spontanea. ta nel corso dei secoli nelle fasce fluviali è ri- dei luoghi e che talvolta possono sfociare Nel suo medio corso, il fiume assume una sultato di un’integrazione di intervento uma- in situazioni di degrado o compromissione, conformazione a meandri e, giunto all’al- no e cambiamenti naturali che hanno avuto sono da ricercare per lo più nelle zone di bor- tezza del piccolo centro urbano di Rivalta tempo e modo di adattarsi lentamente e reci- do. Questo è il caso del Parco Regionale del sul Mincio, muta direzione bruscamente, si procamente. Per configurare il paesaggio flu- Mincio, istituito come parco fluviale da Re- allarga sul territorio ramificandosi ed inizia viale occorre saper leggere e interpretare il gione Lombardia, con L.R. n° 47, l’8 settem- a scorrere molto lentamente, dando vita al territorio alla luce di “quattro dimensioni”1: bre 1984. sistema di aree umide ed estesa vegetazione geomorfologia, ecologia, vegetazione riparia- Le azioni di tutela e valorizzazione partono ripariale della Riserva Naturale Valli del Min- le e storia. Di queste quattro, la dimensione dal contesto di area vasta ma non possono cio. Le sue varie canalizzazioni, In prossimità storica è senz’altro la più complessa. Si tratta prescindere dalla dimensione locale, per que- della città di Mantova, confluiscono nuova- di indagare in che modo nasce e poi muta il sto la pianificazione dei parchi fluviali non mente in un alveo che allargandosi ulterior- rapporto di una società con il proprio terri- può prescindere da una buona pianificazione mente forma tre laghi, Superiore, di Mezzo torio, il proprio paesaggio e il proprio fiume. territoriale a tutti i livelli. Lo studio, qui pre- e Inferiore, da cui si possono ammirare in Il corso d’acqua è un fattore costitutivo della sentato, oltre ad approfondire il quadro cono- successione gli ambienti naturali che si spec- città, delle trasformazioni del suo impianto, scitivo dei territori contermini il parco, mette chiano nelle acque e, al contempo, il profilo un elemento fra i più caratterizzanti della a confronto, addentrandosi nella complicata del patrimonio architettonico di cui la città sua immagine, ma anche una proiezione ver- normativa urbanistica, i vari livelli di tutela è ricca. Verso sud, il lago Inferiore, forma la so l’esterno, ossia un mezzo di apertura verso agenti sul territorio, dalla disciplina naziona- Riserva Naturale della Vallazza, zona natura- i territori contermini ed altri centri urbani. le a quella comunale, notando subito l’insor- listica di pregio internazionale; poi il Mincio La fasce fluviali costituiscono anche elemen- gere di molteplici incoerenze e criticità. ritorna fiume fino alla foce nel Po attraver- ti fondamentali dell’infrastrutturazione eco- sando verdi aree umide, risaie, campagne di logica del territorio2, ma il sempre più accen- Trasformazioni e principi di tutela mais e fitti pioppeti. tuato contrasto fra lo sviluppo economico del paesaggio nei territori del Parco Di fronte ad un’area dall’elevato potenziale e la conservazione degli ecosistemi, il feno- Regionale del Mincio e sue aree dal punto di vista ambientale, paesaggistico e meno in crescita dell’espansione urbana, con contermini fruitivo, come questa, è indispensabile affidar- la costruzione di grandi infrastrutture per la Il lavoro di studio sul Parco Regionale del si a strumenti idonei che diano una risposta a mobilità e di manufatti per le attività produt- Mincio, iniziato in sede di tesi di laurea ma- come e con quali modalità e mezzi si possa in- tive, che consumano ettari di superficie na- gistrale, è attualmente in via di approfon- tervenire per conciliare tutela e trasformazio- turale o ad uso agricolo, le difficoltà inerenti dimento nell’ambito del mio Dottorato di ne evitando il rischio di compromissione dei al conseguimento di uno sviluppo sostenibi- ricerca e si pone come obiettivo la verifica paesaggi. Questo è l’arduo compito attribuito le e l’ingente quantità di inquinamento am- dell’efficacia della strumentazione urbanisti- alla pianificazione territoriale. bientale caratteristici del nostro stile di vita, ca nella salvaguardia e nella valorizzazione sono tutti fenomeni che ne minacciano l’in- del paesaggio e l’individuazione delle critici- Un quadro conoscitivo e analitico tegrità e che inducono a prestare particolare tà derivate dai fenomeni di crescita e trasfor- Per comprendere gli aspetti attinenti la pia- attenzione ai principi della tutela. mazione urbana e dalle politiche di governo nificazione territoriale è stato necessario Da questa riflessione sul paesaggio nasce del territorio. costruire un ampio quadro conoscitivo a l’interrogativo se gli indirizzi di pianificazio- Il Parco Regionale del Mincio si estende su carattere multidisciplinare che indagasse, ne territoriale, contestuali le aree protette, una superficie complessiva di 15.940 ettari, ponendoli in rapporto reciproco sia l’area come i parchi fluviali, siano efficaci o meno tutti ricadenti nella provincia di Mantova5, entro il perimetro del Parco, sia i territori per perseguire obiettivi di conservazione e tra il confine regionale a nord (a circa 2,5 km contermini esterni. Il Mincio, da sempre, co- valorizzazione del paesaggio. Spesso gli stru- dal lago di Garda) ed il Po a sud. Il fiume Min- struisce una stretta relazione con il territorio menti per la tutela sono articolati in norme cio è l’emissario del lago di Garda e percor- che innerva e allo stesso tempo costituisce a contenuto vincolistico, necessarie ma non re circa 70 km prima di sfociare nel Po. Esso quell’elemento di supporto per lo sviluppo sufficienti, che agiscono entro limiti ammi- scorre quasi interamente nell’area di gestio- economico e culturale per la collettività.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 37 L’analisi, effettuata suddividendo il parco in ratterizzate da una socialità basata sul strumenti di governo del territorio a diversi tre macro zone, Alto, Medio e Basso Mincio, consumo (ad esempio centri commer- livelli (regionale, provinciale e comunale). corrispondenti alle tre unità di paesaggio ciali, multisale e parchi divertimento). Le informazioni digitalizzate raccolte sono che si susseguono dal Lago di Garda fino • Luoghi della mobilità: dove l’assetto in- molteplici, a partire dal Sistema Informativo alla foce nel Po, si è concentrata dapprima sediativo è caratterizzato dall’efficienza Beni e Ambiti paesaggistici9, un database che sui caratteri morfologici e naturalistici del distributiva e di accesso delle aree per archivia i dati relativi ai sistemi di rilievo e territorio per poi indagare quali sono stati la logistica (ad esempio stazioni ferro- prioritaria attenzione regionale sotto il pro- i fenomeni demografici, socio-economici e viarie, caselli autostradali e parcheggi filo paesaggistico, il Piano Territoriale di Coor- di trasformazione degli usi del suolo, che scambiatori). dinamento del Parco del Mincio10, con l’archivio lo hanno contraddistinto negli ultimi cin- • Traccaiti e snodi infrastrutturali: dove delle norme di azzonamento, il Piano Terri- quant’anni. Particolare attenzione è stata si attua, attraverso il raggiungimento toriale di Coordinamento Provinciale, in parti- posta alla trasformazione del tessuto inse- dell’obiettivo di collegamento fra i luo- colare i contenuti del sistema tematico pae- diativo e delle aree rurali. L’analisi è stata ghi, la separazione e il frazionamento di saggistico e ambientale, ed infine le Tavole di effettuata mediante raccolta di materiale altri luoghi. previsione di piano, un database che fornisce il bibliografico e iconografico, ma soprattutto • Campagna: dove si costituiscono sistemi quadro aggiornato dell'insieme delle previ- effettuando una rielaborazione su Software di colture, attrezzature per l’attività ru- sioni degli strumenti urbanistici comunali ArcGIS degli strati informativi del Sistema rale, sistemi irrigui, cave e altre forme di approvati e trasmessi alla regione, a cura dei Informativo Territoriale (SIT) di Regione trattamento del terreno e dove si coglie comuni. Costituisce un utile strumento, gra- Lombardia e Regione Veneto6. Sono emerse, l’individualità insediativa rurale dei pic- zie alla sua legenda unificata, per monitorare come previsto, criticità legate a fenomeni coli centri e delle frazioni. le scelte comunali mettendole a confronto di contrazione degli ambienti vegetazionali • Itinerari nella fruizione: il paesaggio si con quelle dei Comuni contigui. semi-naturali, di espansione dell’urbanizza- presenta attraverso i suoi percorsi che Alla scala territoriale subito emerge il gran- zione ai danni del suolo agricolo e l’abban- hanno un loro modo particolare di rac- de problema della pianificazione interregio- dono o riconversione di alcune aree desti- contarlo e di guidare la lettura7. nale. Alcuni tratti del Mincio, nel suo alto nate a colture tradizionali, come le risaie, Questi tipi tematici racchiudono sia i punti corso, scorrono anche in territorio verone- per favorire l’omologazione della diversità di forza che di debolezza del territorio se let- se attraversando i comuni di Peschiera del specifica secondo logiche produttive, com- ti rapportandosi ai principi di salvaguardia Garda e di Valeggio sul Mincio, che tuttavia portando un’eccessiva semplificazione del del parco. Tra questi gli elementi che costi- rimangono escluse dall’area di competenza mosaico paesistico-agricolo ottenuto per tuiscono i valori “disvelati” del paesaggio, del Parco11. accorpamento delle superfici coltivate in sono stati declinati in quattro sistemi: am- parcelle sempre più grandi e regolari. bientale, floro-faunistico, dei beni storico- Scendendo di scala, dalla sovrapposizione Si sono inoltre individuati diversi tipi tema- culturali e agricolo. degli strati informativi elencati preceden- tici entro cui declinare il paesaggio fluviale Mentre le minacce sono state inserite nel ma- temente, emergono tre principali elementi del Mincio: cro sistema città-campagna. di incongruenza negli indirizzi di piano, so- • Ambiti da salvaguardare, naturali e sto- Anche all’interno del perimetro del parco si prattutto se si parte dal presupposto che vi rici: dove avviene la conservazione di verificano fenomeni dannosi per il paesag- dovrebbe essere unitarietà nella pianificazio- boschi e fasce fluviale lungo le quali si gio, cioè tutto quell’insieme di trasformazio- ne12 degli usi del territorio che superi, alme- alimenta una vegetazione prevalente- ni locali, soprattutto in ambito rurale, che no concettualmente, le limitazioni imposte mente spontanea e dove alla naturalità sfuggono al controllo della pianificazione, da qualsiasi tipo di delimitazione cartografi- si associano le testimonianze di una na- come ad esempio la cava abusiva recente- ca, è difficilmente argomentabile una logica tura storica (antropica). mente scoperta alle porte della città di Man- di diverso regime di crescita fra le zone che • Insediamenti residenziali: dove si rileva- tova8 in pieno territorio del Parco del Mincio. possiamo definire “libere” da vincoli e quelle no problematiche relative alle modalità Le trasformazioni sregolate minano non solo invece vincolate all’interno del perimetro del di costituzione del limite urbano, do- la stabilità degli ecosistemi ma anche il rap- parco. Le modalità per lo sviluppo economi- vuto alla sempre più discontinua linea porto ambiente naturale/ambiente antropi- co ed urbanistico dovrebbero essere compa- insediativa della città che si proietta, a co, nonché l’essenza stessa di paesaggio. tibili con il Parco anche nelle aree adiacenti volte incontrollatamente, negli ambiti Criticità e incongruenze della pianificazione pos- ad esso, aree in cui invece l’atteggiamento è rurali circostanti. sono portare alla compromissione dei paesaggi spesso molto lontano dal concetto di conser- • Insediamenti produttivi: da cui derivano vazione del paesaggio e della natura. spesso, oltre che problemi di compatibi- Le elaborazioni con i Sistemi Informativi Ter- La prima riguarda la coesistenza difficile di lità ambientale, anche problemi di iden- ritoriali, sono servite non solo a formare un differenti destinazioni d’uso del suolo, come tità interna dei luoghi e di alienazione quadro conoscitivo e analitico della rete del- ad esempio il grande ed inquinante polo rispetto al paesaggio di cui fanno parte. le risorse territoriali del Parco e aree conter- chimico e industriale ad est di Mantova, • Luoghi di gravitazione: dove si concen- mini, ma anche ad evidenziare le principali confinante con la riserva naturale Vallazza, trano nuove fondazioni insediative ca- criticità che sorgono spesso all’interno degli riconosciuto come Sito di Importanza Co-

38 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue munitaria13. Il polo chimico, che copre quasi ipotesi teoriche di intervento sugli stru- 1. (Ercolini, 2007, p. 183-194) il 15% della superficie comunale, costituisce menti urbanistici allo scopo di limitare le 2. (Gambino, 2001, p. 136) 3. Due sono gli aspetti su cui la pianifica- una rilevante realtà economica per Mantova, criticità riscontrate. Una prima ipotesi di zione del parco focalizza l’attenzione: ma al tempo stesso rappresenta anche un intervento riguarda le norme di azzona- la delimitazione e l’azzonamento. grosso rischio per l’ambiente e necessitereb- mento del Piano del Parco e propone un am- 4. Roberto Gambino parla di questo feno- be di aree filtro ben più consistenti dell’esi- pliamento del perimetro dell’area protetta meno come di concezione “insulare”, volta a separare concettualmente, oltre gua fascia boschiva attualmente presente, per salvaguardare un nodo di particolare che giuridicamente, le aree protette dal La seconda è l’assenza di misure indirizzate interesse per la connessione di due grandi loro contesto (Gambino, 2001, p. 136) alla mitigazione e al recupero, che sia com- corridoi ecologici, ovvero l’area attorno alla 5. (AA.VV. 2009) patibile con le esigenze generali di tutela, foce Mincio-Po. A questa prima ipotesi se ne 6. Gli strati informativi usati per le elaborazioni su software GIS sono stati scaricati dai Geopor- di zone degradate o a destinazioni d’uso in- lega una seconda che prevede l’istituzione, tali di Regione Lombardia e Regione Veneto compatibili con l’ambiente e il paesaggio per le aree lungo il perimetro del parco più 7. (Socco, 1999) circostante, quali cave e discariche interne al a rischio dal punto di vista dell’espansione 8. Così riporta un articolo dal titolo “Parco del Parco o subito nelle aree di bordo. urbana, di aree contigue, così come defini- Mincio, scoperta una cava abusiva: «Pronta una La terza è la continua, e difficilmente limi- te dalla L. 394/1991. Le aree contigue non denuncia»” tratto dal sito web del Corriere della sera del 23 settembre 2015 (http://milano. tabile, avanzata dell’urbanizzazione, spesso hanno mai avuto grossa fortuna, ma a mio corriere.it/notizie/cronaca/15_settembre_23) illogica e piegata alle ragioni economiche e avviso racchiudono un potenziale, infatti 9. Informazioni derivanti dalla Direttiva Habitat demografiche, più che a quelle paesaggisti- possono costituire un’area di dialogo fra il 92/42/C.E.E. che individua le area da sotto- che; la conseguenza è che il Parco del Min- parco e le altre istituzioni competenti delle porre a massima tutela (zone SIC e ZPS) e dal Piano Territoriale Paesistico della Regione cio, anche se non presenta importanti aree sue zone limitrofe e rappresentare un isti- Lombardia (nel quadro della L.R. 12/2005) di espansione direttamente al suo interno, tuto autonomo per contenuti normativi e che assegna valenza paesaggistica al PTR risulta comunque pressato dall’esterno, lun- procedure istitutive. Nonostante la relazio- tenendo conto sia della Convenzione Eu- go il suo perimetro con nuove espansioni ne funzionale tra parco e area contigua, la ropea del Paesaggio sia del Codice dei Beni prevalentemente residenziali, produttive, e legge non stabilisce alcuna subordinazio- culturali e del paesaggio (D.Lgs 42/2004). 10. Tale archivio informatico, in forma- infrastrutturali. ne di quest’ultima al primo; per cui piano to shape file, mi è stato fornito diretta- del parco e istituzione dell'area contigua mente dall’Ente Parco del Mincio. Conclusioni: una questione aperta sono affidati a soggetti promotori diversi, 11. Tuttavia, osservando ciò che avviene aldilà L’esperienza di ricerca, così brevemente ri- per l'uno l'Ente Parco per l'altra la Regione, del confine, in Regione Veneto, si scopre che qualche passo in avanti nel senso della assunta, fa emergere alcune questioni che che devono comunque ricercare l'intesa e pianificazione interregionale è stato fatto servono per articolare una prima risposta il coordinamento su piani e programmi da istituendo il Piano d'Area Garda-Baldo. alla domanda di partenza: se gli indirizzi di attuare. 12. (Brami & Ventura, 2001, p. 177) pianificazione territoriale nel contesto del La co-pianificazione tra tutti gli enti coin- 13. Ai sensi della Direttiva Habitat 92/42/C.E.E. Parco del Mincio siano efficaci o meno per volti in un ambito territoriale è da promuo- perseguire obiettivi di tutela e valorizzazio- vere con ancora più forza, nel tentativo di Riferimenti bibliografici ne del paesaggio e di riconnessione dell’area valorizzare sia gli aspetti naturalistici sia gli • AA.VV. (2009), Destinazione Mincio. Il racconto del protetta con suoi territori contermini. aspetti funzionali collegati all’utilizzazione fiume, Mantova, Parco del Mincio. • Acuto, A. (2008), “Natura operatrice e pensiero Anche se non sempre di facile lettura, spesso del territorio. perseverante: l'architettura e il fiume”, in Il pae- per mancanza di compatibilità nella codifi- Le trasformazioni sono possibili. Esse non saggio e le infrastrutture (p. 225-250). Brescia, Italia: ca dei dati informatizzati tra i diversi livelli sono sempre e comunque lesive della forma Editrice La Rosa. • Brami, R., & Ventura, P. (A cura di) (2001), Le aree di pianificazione, la strumentazione di go- del “bel paesaggio”, ma le incongruenze tra contigue dei Parchi nazionali. Foreste Casentinsi e al- verno del territorio mostra ancora una vol- gli indirizzi di piano spesso aprono la strada tri casi a confronto, Pisa, Pacini Editore. ta, nonostante il miglioramento degli ulti- ad interventi impropri e ad “abusi”. La pia- • Coletta, M. (2008, Dicembre), “Il paesaggio nella storia, nella cultura, nell'arte e nella progetta- mi trent’anni, una difficoltà nel suo intento nificazione riveste un ruolo centrale nella zione urbanistica; assunti teorici ed esperienze.” di controllo sui fenomeni di accrescimento riqualificazione e costruzione di nuovi pae- TRIA. Territorio della ricerca su insediamenti e am- urbano, soprattutto dal punto di vista delle saggi che interessano territori ben più vasti biente.(2), 5-26. • Ercolini, M. (2007), “Difesa del suolo e progetta- dinamiche di trasformazione “spontanea” e di quelli protetti; essa è guidata da una logica zione del paesaggio fluviale, tra esigenze e oppor- localizzata: il degrado delle attività agrico- ben più complessa rispetto all'unica finalità tunità”, in G. Ferrara, G. G. Rizzo, & M. Zoppi (A cura di), Paesaggio. Didattica, ricerche e progetti (p. le sotto la pressione dell’incalzante attività di salvaguardia ecologica delle aree protette 183-194). Firenze, Firenze University Press. produttiva e le dinamiche di espansione e proprio per questa complessità di visione • Farinelli, F. (2007), “Luoghi, strade, spazio: tra nelle aree limitrofe del Parco. In questo sen- deve essere continuamente oggetto di uno cartografia, geografia e potere”, in P. Giorgieri, & P. Ventura (A cura di), Strada Strade (p. 227-238). so, il paesaggio del Mincio è per lo più una sguardo critico per individuare e riflettere su Firenze, EDIFIR. conseguenza degli sviluppi dettati da feno- aspetti procedurali, organizzativi e gestiona- • Ferrari, L. (2007), “L'acqua nel paesaggio urbano: meni di trasformazione economica. li da modificare, migliorare o integrare. letture esplorazioni scenari” in G. Ferrara, G. G. Rizzo, & M. Zoppi (A cura di), Paesaggio. Didatti- Ad una definizione di un possibile scenario ca, ricerche e progetti (p. 169-182). Firenze, Firenze di futura espansione urbana, seguono due University Press.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 39 • Finotto, F. (2007, Gennaio-Aprile), “La struttura Approccio integrato mondiale di riserve della biosfera, nell'ambito del paesaggio agrario: strumento operativo e del programma Unesco MAB (Man and Bio- metodo di progettazione”, Quaderni della Ri-Vista: tra ricerca scientifica e sphere). Dal secondo dopoguerra le attività Ricerche per la Progettazione del paesaggio, I(4), 142- 163. pianificazione urbanistica: di punta che si sono sviluppate sul territorio • Gambino, R. (2001), “La (ri)costruzione dei pae- la vegetazione potenziale sono relative al comparto tessile e, soprattut- saggi fluviali”, in C. Pallini, & P. Posocco (A cura to, al florovivaismo praticato sui terreni co- di), Città e campagne del Ticino. Idee di architettura del comune di Ercolano stieri adatti alla coltivazione di fiori e sementi. per costruire nuovo paesaggio (p. 136-140). Milano, Anna Giulia Castaldo, Marina Maura Libreria CLUP. La città dispone di una considerevole e presti- • Pallini, C., & Posocco, P. (A cura di). (2001), Città e Calandrelli campagne del Ticino. Idee di architettura per costruire giosa varietà di risorse naturali, culturali e ar- nuovo paesaggio, Milano, Libreria CLUP. chitettoniche. Il suo territorio si estende dalla • Previdi, L., & Marini, G. (2008), Il Mincio e la sua Il contesto territoriale: il paesaggio del sommità del cono vulcanico fino al mare; in Valle. Tra natura e agricoltura. Mantova, Parco del Mincio. comune di Ercolano corrispondenza delle pendici del vulcano il • Pugliese, R. (A cura di). (2003), Mincio Parco Labo- Nella pianificazione urbanistica ci sono in paesaggio principale è fornito dalle distese ratorio. Cultura e tecniche di manutenzione e valoriz- gioco considerazioni politiche, culturali, di boschi di conifere e macchia mediterranea zazione del paesaggio. Milano, Unicopli. • Saragoni, M. (2007), “Percezione e concezione del estetiche e di marketing; essa non è mai pie- che è presente fino all’area basale dove comin- paesaggio nel processo di piano per un nuovo namente scientifica. Nel paesi nord europei cia una massiccia frammentazione della ve- rapporto con la popolazione” in G. Ferrara, G. G. vi è una consolidata tradizione che integra i getazione dovuta all’azione antropica, che ha Rizzo, & M. Zoppi (A cura di), Paesaggio. Didatti- ca, ricerche e progetti (p. 253-264). Firenze, Firenze progetti di sviluppo del paesaggio con i con- sostituito gradualmente le distese a macchia University Press. cetti scientifici sulla vegetazione naturale mediterranea con colture intensive e aree ur- • Sereni, E. (2004), Storia del paesaggio agrario italia- potenziale (Leeuwen & Doing Kraft, 1959), banizzate. Questa “mosaicatura” del territorio no, Roma-Bari, Laterza. • Socco, C. (1999, Maggio 26-29), Paesaggio, memo- intesa come la vegetazione che naturalmen- comunale è presente soprattutto nella settore ria collettiva e identità culturale. Tratto il giorno te tende a formarsi in un certo luogo quando centrale, mentre l’ambito costiero è prevalen- Gennaio 10, 2011 da OCS Osservatorio Città So- stenibili: http://www.ocs.polito.it/biblioteca non è presente il disturbo antropico. temente urbanizzato, dove sopravvivono ri- • Treu, M. C. (2011), “Verso nuovi paesaggi. Respon- In una città più sostenibile e durevole la vege- stretti sistemi colturali protetti (serre). sabilità e continuità nelle azioni amministrative” tazione potenziale può fornire indizi sull’im- La città di Ercolano è cresciuta rapidamente in A. Peano (A cura di), Fare paesaggio. Dalla piani- ficazione di area vasta all'operatività locale (p. 15-22). magine della natura che si può sviluppare con una qualità architettonica scadente e pri- Firenze, Alinea. e sulle variazioni che la flora può subire nel va di una corretta organizzazione urbana; si è • Turri, E. (2000, Marzo), Il paesaggio racconta. Trat- tempo per effetto del cambiamento climatico registrata una progressiva alterazione dell’e- to il giorno Gennaio 10, 2012 da OCS Osserva- torio Città Sostenibili: http://www.ocs.polito.it/ o per la variazione della densità abitativa. quilibrio tra elementi naturali e componenti biblioteca/articoli Ai fini delle politiche ecologicamente orien- antropiche a seguito di orientamenti politici • Ventura, P. (2008, Dicembre), Note sulla piani- tate, come il trattato europeo di Natura 2000, e culturali poco sensibili all’aspetto ambien- ficazione territoriale e la tutela del paesaggio in Italia. (M. Coletta, A cura di) TRIA. Territorio della le mappe della vegetazione potenziale sono tale e alla connessione tra urbano, struttura ricerca su insediamenti e ambiente.(2), 87-102. state strumentali (Evans, 2005). Ciò non è agricola e mare. La conseguenza è stata la ri- stato mai tentato in contesti più ristretti, duzione della qualità del paesaggio, non solo quali quelli urbani. nel suo valore estetico ma come espressione L’amministrazione comunale di Ercolano, di biodiversità di specie e di spazi (Failla et con il progetto Urban Hercolaneum, si è sensi- al., 2007). I recenti progetti di riqualifica- bilizzata al programma di riqualificazione ur- zione dell’area hanno riconsiderato il ruolo bana con l’obiettivo di un riassetto territoriale che il paesaggio naturale potrebbe svolgere volto tra l’altro al reinserimento di aree a ver- nella pianificazione urbanistica della città. de laddove in precedenza le stesse erano state L’urbano e il naturale non sono due fattori eliminate a vantaggio del costruito. L’auspicio diagonalmente opposti che si escludono l’un in questo caso è che tali tipi di interventi ven- l’altro. Il problema è quello di reinterpretare gano eseguiti con l’adozione di criteri scienti- i duri dati scientifici sulla natura in qualcosa fici volti all’inserimento di piante che, sia per che può essere di supporto per una facile vi- tradizione che per mirate particolarità fun- sone degli ideali culturali, estetici o politici zionali, assolvano alle molteplici potenzia- del territorio (Kuiter W., 2013). lità che sono loro richieste (riqualificazione Attraverso un approccio integrato tra ricerca ambientale, recupero del paesaggio, ecologia scientifica e politiche di pianificazione ed ambientale e tutte le altre funzioni che sono a estetica del paesaggio viene definita la fun- loro demandate). zione che il verde può svolgere nelle future Ercolano è uno dei tredici Comuni ricaden- visioni di progettazione, pianificazione e ti nell'area del Parco Nazionale del Vesuvio, gestione. Le piante rappresentano una com- situato sul complesso vulcanico Somma-Ve- ponente fondamentale del paesaggio e ne di- suvio, che è stato inserito nel 1997 nella rete versifica l’aspetto.

40 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Il supporto della ricerca scientifica: analisi sulla stabilizzare in poco tempo i substrati più in- si osserva l’andamento della vegetazione in vegetazione potenziale1 coerenti ed in continuo movimento. Il Rovo un contesto naturale più ampio e con mino- L’area in esame è di difficile studio a cau- (Rubus ulmifolius), in passato principale com- re influenza antropica, per comprendere la sa dell’elevata pressione antropica, per cui ponente delle siepi utilizzate per delimitare vegetazione potenziale all’interno del peri- sopravvivono solo pochi resti dell’effettiva le proprietà terriere, oggi costituisce delle metro urbano, laddove la vegetazione natu- vegetazione naturale; inoltre la topografia cenosi in fase di espansione a causa del con- rale è col tempo scomparsa. cambia nelle brevi distanze delineando un solidato fenomeno di abbandono dei coltivi. Dallo studio sulla potenzialità della vegeta- fitto mosaico di habitat e possibili comunità La rilevante diffusione dell’agricoltura nell’a- zione e sulla sua evoluzione è emerso che vegetali. Dove l’intervento antropico ha mo- rea vesuviana è da imputare alle peculiarità è possibile ipotizzare e delineare il futuro dificato le condizioni ecologiche di un habi- pedoclimatiche di questo territorio ed in par- paesaggio naturale del tratto di territorio tat, le specie tipiche di quell’ambiente sono ticolare alla fertilità dei suoli vulcanici. Negli vesuviano in esame. La pianificazione pae- state compromesse. ultimi decenni tuttavia, anche a causa degli saggistica in questo caso entra in gioco nel L’analisi sulla distribuzione delle specie ve- elevati tassi di urbanizzazione che interessa- momento in cui occorre recuperare o dare getali (analisi corologica) della flora vesuvia- no soprattutto la fascia basale del vulcano, una differente connotazione a parti di terri- na pone in risalto l’elevato tasso delle specie si sta assistendo ad un progressiva perdita di torio degradate o alterate da parte dell’azione ad ampia distribuzione (36,8%) rispetto a suolo agricolo. Questo abbandono delle atti- antropica. tutte le altre (corotipi). Questo è dovuto alla vità rurali ha ovvie conseguenze sulla flora e In ambito urbano la progettazione del verde, presenza di varietà vegetali fortemente lega- la vegetazione spontanea. da un piccolo parco di quartiere a un’ampia te agli ambienti antropizzati dove è di consi- La sospensione delle attività agricole in deter- infrastruttura metropolitana, deve tener con- derevole rilevanza anche l’apporto di specie minate aree ha consentito la ricolonizzazione to, quindi, del tipo di vegetazione più adatta aliene. Il popolamento vegetale è caratteriz- della vegetazione spontanea che la cura dei non solo per fini prettamente estetici, ma zato da un elevato numero di specie tipiche campi teneva confinata ai margini degli stes- soprattutto per il loro ruolo ecologico, che si dell’area mediterranea e questo è in accordo si; si tratta di cenosi estremamente variabili in traduce in un miglioramento dell’ambiente con la vicinanza al mare e con le quote rag- relazione al tempo di abbandono ma a coper- urbano; una corretta pianificazione del ver- giunte nel territorio, che toccano il massimo tura sempre notevole (oltre il 60%). In linea de, pertanto, può favorire la sua capacità di nei 1281 m del Gran Cono Vesuviano. generale all’aumentare del tempo trascorso assorbire carbonio. A livello paesaggistico un accenno va fatto dalla sospensione delle pratiche colturali si Per realizzare progetti è importante ideare siste- in merito all’espansione delle pinete. Essa osserva un impoverimento di piante annuali mi di vegetazione ampi, realizzati intercalando è stata dovuta all’intraprendenza di alcu- e un conseguente incremento di erbacee pe- nella trama urbana spazi verdi vecchi e di nuo- ni agricoltori, che favorirono la diffusione renni e di specie arbustive. va generazione, al fine di creare, attraverso la del Pino per ottenere legname da impiegare Dall’analisi effettuata emerge che nel fiume somma di singole parti, un sistema continuo e nell’industria navale. In seguito le pratiche di cemento e asfalto dell’agglomerato urba- comunicante (del Caz Enjuto, 2013). di utilizzazione della pianta (raccolta dei no che si è sviluppato negli ultimi decenni Se la progettazione e la realizzazione di un’a- coni per l’utilizzazione dei pinoli, i tagli di si insediano diverse fitocenosi. L’elevata va- rea verde riguarda comunità vegetali poten- ripulitura e di sfollo) hanno contribuito ad riabilità floristica di questi sistemi artificiali ziali, un primo passo verso un paesaggio eco- abbassare drasticamente in questi boschi il è legata agli svariati microhabitat in essi ri- logicamente sostenibile sarà stato fatto. grado di naturalità dovuto all’impianto arti- scontrabili e proprio la variabilità degli ele- Definire la città come un paesaggio costi- ficiale. A livello delle dinamiche evolutive, è menti microstazionali (natura del substrato, tuisce il fondamento per una più integrata possibile ipotizzare una progressiva riduzio- luminosità, umidità, esposizione, tempera- pianificazione della capacità di recupero e ne delle Conifere, perché caratterizzate da tura, livelli di inquinamento, ecc.), nonché dell’identità. ridotti tassi di rinnovazione, a vantaggio di l’impatto antropico (fruizione, interventi La città si accresce sul proprio substrato pe- latifoglie decidue e sempreverdi anche non manutentivi) selezionano aspetti vegetazio- dologico e i processi naturali e antropici che indigene. Questi fenomeni sono peraltro già nali molto diversificati. genera devono essere visti come capitale e in atto in alcuni tratti dove il Leccio e la Ro- risorsa; essi aprono maggiori possibilità per binia, spesso associati, costituiscono il piano La pianificazione urbanistica: analisi per la ri- una più resistente e sostenibile vita delle cit- di rinnovazione. qualificazione del paesaggio tà. Negando tali processi si innescano proble- Anche la Genista aethnensis, è di impianto ar- Il tipo di approccio proposto analizza tre matiche ambientali di più complessa e costo- tificiale e fu introdotta sul Vesuvio nel 1906 differenti aspetti: gli studi sulle comunità di sa gestione. per opere di rimboschimento. Da quel mo- piante sono condotti sulla vegetazione natu- L’obiettivo è di migliorare la qualità dei luo- mento è andata sempre più diffondendosi, rale esistente, rinvenuta nei siti rimanenti e ghi e di conseguenza la qualità della vita, ri- data l’abbondanza dei semi prodotti, fino a seminaturali; le comunità vegetali sono de- stabilendo l’equilibrio tra fattori antropici e diventare una vera e propria invasiva che ha scritte come elementi rimanenti di un certo fattori naturali. prodotto un danno ambientale di notevole tipo di paesaggio e attraverso la correlazione Fruizione che garantisca la possibilità di ac- portata; al contempo costituisce una cenosi di dati è possibile estrapolare la vegetazione cesso e la vivibilità del luogo, sia da un punto ad elevato grado di pionierismo in grado di naturale ipotetica per ogni tipo di paesaggio; di vista fisico che visivo (Failla et al., 2007).

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 41 Tutelare il paesaggio significa riconoscere a Strategie di valorizzazione le potenzialità di un approccio sinergico per tale ambito un insieme di valenze culturali, identificare e promuovere soluzioni innova- ambientali, sociali, economiche, urbanisti- per paesaggi marginali: tive che attivino un sistema di reti materiali che che armonicamente vanno salvaguar- una proposta sinergica per e immateriali, che promuovano una qualità date attraverso metodologie di intervento la Valle Vitulanese sostenibile della vita con benefici ecologici, multidisciplinari che affrontino in modo Maria Cerreta, Loreto Colombo, Maria economici e sociali. coordinato ed armonico tutte le diverse pro- I dati raccolti nei rapporti sul disagio in- blematiche del territorio (Bernetti I., 2007). Luigia Manzi sediativo (Confcommercio-Legambiente, 2008; IFEL, 2011) presentano uno scenario 1. La descrizione sulla flora del territorio è tratta Introduzione allarmante: il fenomeno dello spopolamen- dalla ricerca Flora della zona vesuviana e del Il territorio italiano è suddiviso in un gran to appare largamente diffuso sul territorio parco nazionale del Vesuvio (fonte: Laboratorio numero di piccoli comuni, dei quali il 70,4% nazionale, e particolarmente rilevante in per il monitoraggio della biodiversità e cartogra- (5.703 su 8.101) presenta una popolazione Italia meridionale e lungo tutto l’arco ap- fia del parco Nazionale del Vesuvio – Edito dal PNV ISBN 88-87925-26-7 - Flora e vegetazione inferiore a 5.000 abitanti (IFEL, 2011). In penninico. Preme dunque riflettere sul futu- R. Motti, Adriano Stinca, Massimo Ricciardi) particolare, di tali comuni il 61,9% conta al ro dei centri in via di spopolamento, sia che massimo 1.999 abitanti. Questi territori sono esso sia il risultato di piani di trasferimento Riferimenti bibliografici spesso caratterizzati da un basso tasso di cre- successivi a grandi catastrofi, sia che l’ab- • Bernetti, I. (2007) “Strumenti metodologici per scita demografica, da un elevato indice di bandono sia stato lento e progressivo come la gestione del paesaggio nella pianificazione territoriale” in XXVI Incontro di Studio Ce.S.E.T., vecchiaia e da un basso valore dell’immigra- conseguenza del cosiddetto “disagio inse- (103-120), ISSN 1826-249X (online), Firenze Uni- zione. A fronte del 7% della popolazione sot- diativo”. Quella dei paesi fantasma è una versity Press. to i 14 anni di età, il 9% del totale nazionale costellazione solo apparentemente minore, • Del Caz Enjuto, M.R., Teodosio, A. (2013) “Natura, città e cambiamento climatico” in Città Sobria, è costituito dagli over 65, un valore superiore caratterizzata da una straordinaria rilevan- (509-518), INU Edizioni, Roma. di oltre il 20% alla media italiana. Tra i resi- za e varietà ambientale e dal significativo • Evans, D. (2005). “Some uses of the map of the denti, solo il 3,5% è costituito da stranieri. valore culturale e architettonico. Malgrado natural vegetation of Europe for Natura 2000”. In Anwendung und Auswertung der Karte der natürli- Entrambi i dati indicano una bassa vitalità la grande quantità e diffusione del patrimo- chen Vegetation Europas / Application and Analysis insediativa, caratterizzata da limitati sposta- nio culturale, le politiche messe in atto in of the Map of the Natural Vegetation of Europe Bun- desamt für Naturschutz-Skripten, 156. menti della popolazione. Italia per la valorizzazione di queste aree • Failla, A., Tomaselli, G., Riguccio, L., Falanga, C. Le condizioni strutturali negative della po- sono state per lungo tempo disarticolate, (2007), “La valorizzazione del paesaggio costiero polazione, insieme all’assenza di servizi, frammentate e difficilmente riconducibili attraverso il recupero delle identità “agricolo- culturali” in XII Convegno Internazionale Interdi- all’isolamento, all’impoverimento delle po- ad una strategia unitaria. Sia il D. di L. 28 sciplinare Volontà, libertà e necessità nella creazione tenzialità produttive, alla scarsa capacità luglio 2011, n. 2862 “Disposizioni per il re- del mosaico paesistico-culturale. Cividale del Friuli attrattiva, hanno portato questi centri mi- cupero e la riqualificazione dei centri stori- (UD). • Kuiter., W., 2013. “The nature of urban Seoul: po- nori a una condizione di progressivo disagio. ci”, che la proposta di legge Realacci (Atto tential vegetation derived from the soil map” in Questo fenomeno di marginalizzazione si sta di Camera n.65) “Misure per il sostegno e la International Journal of Urban Sciences, 17, (95-108). estendendo a territori di più ampie dimensio- valorizzazione dei comuni con popolazione • Leeuwen, C. G., Doing Kraft, H. D., ,(1959), “Lan- dschap en beplanting in Nederland Richtlijnen ni e, secondo alcune proiezioni (Legambien- pari o inferiore a 5.000 abitanti e dei territori voor de soortenkeuze bij beplantingen op vegeta- te, 2012), sembra crescere nel tempo. Le aree montani e rurali nonché deleghe al Governo tiekundige grondslag(Wageningen)” in H. Veen- man & Zonen N.V. pdf 21,902187Mb marginali interne sono terre sfuggite ai pro- per la riforma del sistema di governo delle cessi di modernizzazione, caratterizzate da medesime aree e per l'introduzione di siste- storie, usi, costumi, tradizioni da valorizzare mi di remunerazione dei servizi ambientali” proprio perché detentrici di un patrimonio appaiono provvedimenti poco lungimiran- autentico, non fruito e sconosciuto, testimo- ti: i piccoli comuni sono considerati fram- nianza di quegli insediamenti umani che han- menti isolati di un territorio, senza tener no definito, nella storia della cultura italiana, conto dei tessuti connettivi. Il primo passo un modello di disegno e di sviluppo delle fun- avanti compare nel tentativo dell’ex Mini- zioni antropiche nei contesti naturali. stro per la Coesione Territoriale Fabrizio I paesaggi marginali sono prodotto dell’in- Barca di orientare l’utilizzo dei fondi comu- tersezione di un alto livello di biodiversità e nitari 2014-2020 non allo sviluppo puntua- risorse naturali, tradizioni e siti culturali ri- le dei comuni bensì a porzioni più vaste di levanti, espressione di molteplici risorse ge- territorio, identificate come “aree interne”, nerate dalle connessioni locali, dove valori ovvero quella parte del Paese costituita da tangibili e intangibili si intrecciano. In con- circa tre quinti del territorio e poco meno trasto con l’assunto riduttivo per cui i pae- di un quarto della popolazione, distante da saggi marginali sono sistemi isolati in condi- centri di agglomerazione e di servizio e con zioni di arretratezza, si intendono esplorare traiettorie di sviluppo instabili, ma dotate di

42 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue risorse che mancano alle aree centrali, “ru- Una proposta sinergica per la Valle Vi- Il processo valutativo gosa”, con problemi demografici ma al tem- tulanese Sulla base della premessa che precede, po stesso fortemente policentrica e con ele- La Valle Vitulanese: un paesaggio marginale nell’intento di strutturare una strategia di vato potenziale di attrazione (Barca, 2012). Il La Valle Vitulanese è circondata ad ovest dal sviluppo site-specific per la Valle Vitulanese, processo ha attivato un percorso di sensibi- Taburno-Camposauro, massiccio calcareo è stato strutturato un processo valutativo lizzazione istituzionale che, a livello locale, isolato dell’Appennino Campano, e ad est multi-metodologico che permettesse di: sele- si accompagna a numerose e interessanti dalla costa di Castelpoto e Monte Mauro. Ad zionare specifici indicatori per la valutazio- sperimentazioni: numerose sono le iniziati- un’altitudine media di 420 m s.l.m., la valle è ne dei servizi del paesaggio culturale della ve di valorizzazione in senso più ampio che, pianeggiante a nord, e si imbozza in piccole Valle Vitulanese; elaborare una mappa della oltre ai centri storici, coinvolgono i sistemi colline costellate di borghi a sud, restituendo complessità del paesaggio, individuandone ambientali e paesaggistici e le risorse terri- un panorama tipico dei territori appenninici. le potenzialità e le criticità; strutturare un toriali di vasta scala, cercando un supporto L’anello montuoso delimita la Valle e la divide problema decisionale multi-criterio e multi- operativo nella partecipazione attiva della ad ovest dalla Valle Telesina, a est dalla Valle gruppo per l’identificazione della rete terri- popolazione. Il processo di coinvolgimento Beneventana, a sud da quella Caudina, ren- toriale dei comuni che caratterizzano l’area della cittadinanza permette di identificare dendola un sistema chiuso e indipendente di studio, nell’intento di attivare una strate- strategie di sviluppo condivise e di allenare del Sannio Beneventano. La Valle comprende gia di sviluppo attenta alle specificità locali. la trasformazione al “salto di scala”: dall’in- otto comuni ed è, a sua volta, completamen- Il framework metodologico è strutturato nel- tervento puntuale sul monumento alla valo- te inclusa nel Parco Regionale del Taburno- le seguenti fasi: rizzazione condivisa, partecipata e creativa Camposauro, condizione che determina una 1. Conoscenza dei Cultural Landscape Servi- del paesaggio culturale, in grado di produrre percentuale di superficie urbanizzata minima ces (CLS) per la Valle Vitulanese; servizi e occupazione e di modellare nuove rispetto alla superficie territoriale, per cui i 2. Classificazione degli indicatori di CLS; forme di attrattività territoriale. Il paesag- centri più importanti (Vitulano e Foglianise, 3. Costruzione delle mappe di CLS; gio culturale è fattore chiave di innovazione situati nella parte pianeggiante della Valle) 4. Elaborazione dell’analisi multi-criterio e (Antrop, 2005) e contiene in sé i valori che contano poco più di 3.000 abitanti. Il territo- multi-gruppo. possono orientare la trasformazione e lo svi- rio, prevalentemente agricolo e coperto da luppo delle aree marginali interne. boschi e pascoli, è suddiviso in tre regioni La prima fase definisce i potenziali CLS del- L’esplicito riconoscimento dell’esistenza di agrarie (colline di Benevento, del Calore e la Valle aggregandoli in cinque categorie: valori molteplici e interdipendenti stabili- del Taburno Camposauro); quattro degli otto estetico-ambientali; identitari; storico-cultu- sce sia le basi concettuali che quelle empi- comuni (Vitulano, Cautano, Tocco Caudio e rali; scientifico-educativi; ricettivi. L’analisi riche per capire come queste categorie di va- Castelpoto) sono identificati come “zone agri- dei dati hard ha consentito di individuare lori possano essere applicate ad un conteso cole svantaggiate”. per ogni servizio culturale le caratteristiche decisionale. I processi innovativi di valuta- Non esiste un sistema del lavoro unico della oggettive del contesto naturale, antropico e zione e pianificazione del paesaggio cultura- Valle: gli otto comuni afferiscono, infatti, ai si- costruito e il suo funzionamento attraverso le si basano sull’integrazione di conoscenze stemi del lavoro di Benevento, Frasso Telesino dati statistici e analisi cartografiche; al con- ecologiche, economiche e sociologiche per e Torrecuso. Il territorio della Valle, così come tempo, l’analisi dei dati soft ha restituito le affrontare e gestire problematiche comples- interpretato dall’analisi cartografica e socio- percezioni soggettive dei CLS, individuate se e permettono di valutare gli effetti delle economica, appare introverso, marginale, de- attraverso interviste e focus groups. alternative di pianificazione e delle strategie coeso e in lento spopolamento. Quest’ultimo, La conoscenza strutturata, nella seconda fase, di gestione (Vos e Meekes, 1999). iniziato negli anni Cinquanta e per qualche ha permesso la selezione di tre indicatori Il contributo presenta l’elaborazione di un anno coerente con il trend demografico nazio- spaziali per ogni categoria di CLS: percorso multidisciplinare per la definizio- nale, continua a crescere malgrado il benesse- • CLS estetico-ambientali: varietà del pae- ne di soluzioni innovative per lo sviluppo re diffuso negli anni del boom economico. saggio per singolo comune; percentuale della Valle Vitulanese (BN, Campania), La curva demografica media della Valle ap- di aree protette e di superfici urbanizzate un’area marginale interna in profondo pare stabilmente decrescente almeno fino al rispetto alla superficie totale per singolo svantaggio socio-economico, caratterizzata 1972, anno in cui la fondazione della Cantina comune; numero di sentieri panoramici da un autentico ma dimenticato patrimo- del Taburno ne determina una biforcazione: per singolo comune; nio culturale e ambientale. Partendo dalla una nuova impennata demografica investe i • CLS identitari: numero di allevamenti complessità del paesaggio culturale a livel- comuni che ricadono nel raggio di influenza certificati per singolo comune; percen- lo locale è stata strutturata una strategia della cantina; mentre continuano lentamen- tuale di superficie agricola utilizzata per di sviluppo situato per riattivare i processi te a decrescere quelli che invece non sono colture certificate; tipo di certificazioni; economici della Valle Vitulanese, identifi- stati coinvolti nel nuovo processo economi- • CLS storico-culturali: fruibilità dei centri cando il comune di Tocco Caudio come dri- co. La Valle si avvia ad una forte e incremen- storici; numero di edifici religiosi ed ere- ver produttivo di nuove reti di valori orien- tale decoesione economica, in netto contra- mi per singolo comune; numero di feste tate alla valorizzazione territoriale e allo sto con la compattezza fisica e morfologica patronali e folkloristiche; sviluppo locale sostenibile. che la caratterizza. • CLS scientifico-educativi: numero di cave

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 43 Figura 1 – La rete territoriale come strategia di valorizzazione

44 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue per singolo comune; numero di fattorie se ha elaborato un ordine di preferenza dei Il progetto di riuso elaborato per il piccolo bor- educative e oasi naturalistiche per sin- comuni. I giudizi, che vanno da “perfetto” a go si configura come un intervento di trasfor- golo comune; numero di musei per sin- “pessimo”, sono stati esplicitati nella matrice mazione edilizia, condizione necessaria per il golo comune; di equità, permettendo di giungere all'elabo- restauro del paesaggio della Valle di cui Tocco • CLS ricettivi: varietà dell’offerta ricettiva; razione del dendrogramma delle coalizioni. Vecchio è una componente fisico-identitaria distanza massima dalla più vicina sta- Delle tre coalizioni elaborate, l’ultima forni- fortemente caratterizzante. zione ferroviaria; viabilità intra valle– sce l’ordine di preferenza condiviso da tutti Il borgo si eleva su di un costone di tufo vulcani- extra valle. i gruppi e mostra univocamente il paese più co fiancheggiato dai torrenti Jenca e Serretella, Nella terza fase, attraverso l’utilizzo di stru- forte sul territorio, Vitulano, e quello più de- e nella sua posizione dominante si affaccia sul menti GIS, gli indicatori selezionati sono bole, Tocco Caudio. Tocco Caudio costituisce vallone Cento. Di fondazione sannita (da cui stati associati a mappe di densità dei servizi il punto debole della rete territoriale perché probabilmente il toponimo Tocco, da Tuvtiks o e delle infrastrutture. Il risultato restituisce non suscita l’interesse dei gruppi di turisti e, Tuticus, in osco “città”), fu presidio longobardo l’immagine di un territorio ricco di risorse dunque, dei potenziali fruitori del sistema e prestigioso centro politico, dall’età sveva fino naturali, architettoniche e produttive quasi turistico della Valle. Pertanto, a partire da all’abolizione del feudalesimo. La sua evoluzio- completamente inesplorate. Studi interna- Tocco Caudio è possibile sviluppare una stra- ne urbanistica, più che legata alle vicissitudini zionali suggeriscono che la prosperità di un tegia di valorizzazione, che coinvolge in mi- politiche, sembra esserlo ai ricorrenti fenome- territorio è strettamente connessa alla sua sura diversa e attraverso interventi differenti ni sismici. Il terremoto del 1456, che distrugge competitività (Porter, 1998). Seguendo que- e specifici gli otto i comuni della Valle. la cittadina medievale (di cui in fase di ricostru- sto filone, si registra una crescente consape- zione viene però mantenuto l’impianto urba- volezza che molte regioni possono costruire La rete territoriale come strategia di valorizzazione nistico a fuso, con assi trasversali a lisca di pesce la propria competitività facendo leva sul pa- Nell’intento di strutturare una rete territoria- rispetto all’asse centrale di via Carlo da Tocco), trimonio culturale (Sasaki, 2004). Allo stesso le tra i comuni, in grado di attivare processi è solo il primo di una lunga serie che influen- tempo, si è consolidata la convinzione che di complementarietà e sinergia (fig. 1) risulta za a cadenza costante l’evoluzione dell’abitato il turismo possa avere un ruolo fondamen- essenziale: di Tocco Caudio, fino a quando l’ordinanza di tale nello sviluppo e nella competitività di • conoscere le specificità di ogni borgo e sgombero del comune, in seguito al sisma del alcune regioni (Lazzaretti e Petrillo, 2006), definire tre macrosistemi di inquadra- 1980, ne determina l’abbandono completo. specialmente in relazione all’incremento mento in cui convergono i CLS analiz- La scelta di realizzare un Albergo Diffuso per- del turismo culturale nei sistemi di cluster zati: naturalistico, enogastronomico, mette di coniugare l’intenzione di riattivare (Lazzaretti et al., 2008). I cluster sono identi- storico-architettonico; un patrimonio architettonico in stato di ab- ficati come driver di competitività regionale, • specializzare ogni borgo con una desti- bandono, seppur di grande valenza urbanisti- perché contribuiscono al processo di inno- nazione funzionale che sia coerente con ca e paesaggistica, e di differenziare l’offerta vazione locale, facilitando le relazioni con le le sue specificità e con i macrosistemi di ricettiva. Il modello teorico per la definizione istituzioni e orientando la conoscenza neces- inquadramento. di un Albergo Diffuso (Dall’Ara, 2010) preve- saria per lo sviluppo locale (Malmberg e Ma- • intervenire con progetti puntuali (archi- de: gestione unitaria; servizi alberghieri; unità skell, 2002; Porte, 2000; Porter, 1998; Alberti e tettonici e non) che potenzino le speci- abitative dislocate in più edifici separati pre- Giusti, 2012). ficità di ogni borgo e rafforzino la rete. esistenti; presenza di spazi comuni; distanza Nell’intento di individuare una strategia di Tra i progetti puntuali rientrano: interventi ragionevole tra gli stabili (massimo 200 metri rete, in grado di attivare un processo di va- di rinaturalizzazione e allestimento di can- tra le unità abitative e la struttura con i servizi lorizzazione turistica per rendere la Valle tieri laboratorio nelle cave in disuso; siste- di accoglienza); presenza di una comunità viva; un sistema del lavoro autonomo, sono state mazione e manutenzione dei sentieri; allesti- presenza di un ambiente autentico; riconosci- identificate le categorie di fruitori, distinte mento di spazi espositivi e arredo dei punti bilità; stile gestionale integrato nel territorio e in gruppi di turisti con differenti interessi: panoramici negli eremi; organizzazione di nella cultura locale. gruppo 1: turismo ambientale; gruppo 2: turi- attività pratiche, workshop e degustazioni L’Albergo Diffuso è una proposta alberghiera smo enogastronomico; gruppo 3: turismo sto- nelle cantine e nelle fattorie educative; de- orizzontale, perfettamente integrata nel terri- rico-culturale; gruppo 4: turismo scientifico. finizione di un sistema di ospitalità diffusa torio, nella sua cultura e nella sua comunità, L’analisi di equità, effettuata con il metodo nelle sue tre principali declinazioni di Resi- che diventano componenti base dei servizi di NAIADE (Munda, 1995), permette di clas- dence Diffuso nelle masserie abbandonate di ospitalità offerti. La realizzazione dell’Albergo sificare i comuni rispettando le preferenze Paupisi e Cautano, Paese Albergo nel centro Diffuso è strettamente legata ad una dimensio- dei diversi gruppi di interesse per giungere storico di Castelpoto, e Albergo Diffuso nel ne fisica contenuta, all’autenticità e alla sem- alla soluzione maggiormente condivisa, in centro storico di Tocco Caudio, Tocco Vec- plicità dell’architettura tradizionale immersa grado di ridurre i conflitti e di promuovere chio. Quest’ultimo, il più radicale tra gli in- nel paesaggio circostante, in grado di generare le coalizioni orientate alla fattibilità della terventi previsti, riguarda proprio il comune il senso di convivialità che questo tipo di ospi- strategia. In base alla rispondenza tra i ser- più debole della rete territoriale, soprattutto talità richiede, espressione di un modello di vizi offerti dai singoli comuni e gli interessi in termini di servizi ricettivi, così come veri- vita italiano apprezzato dal mercato turistico, espressi dai turisti, ogni gruppo di interes- ficato in fase valutativa. soprattutto straniero.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 45 Figura 2 – Il progetto di Albergo Diffuso

Il progetto di Albergo Diffuso (Figura 2) si La differenza tra ricavi totali e costi totali, possibilità di scelta fornito dalla rete inter- concentra sul fronte ovest di via Carlo da attualizzata a vent’anni con un tasso del 5%, net, si organizza autonomamente evitando Tocco e prevede la realizzazione di: 1.598 mq restituisce un Valore Attuale Netto (VAN) le offerte standardizzate e richiedendo espe- di interventi sul costruito; 498 mq di par- dell’investimento di 401.316,81 euro, e un rienze autentiche. cheggi; 3.679 mq di strade e piazze lastricate; Tasso Interno di Rendimento (TIR) del 9%. La ricerca dell’autenticità è una reazione al 4.314 mq di verde, per un intervento totale di Entrambi i valori evidenziano la convenien- senso di sradicamento della società contem- 10.089 mq. za dell’investimento su Tocco Caudio per la poranea, ai fenomeni di omologazione della Nello specifico gli interventi sul costruito realizzazione dell’Albergo Diffuso e la relati- globalizzazione. Questa tendenza si esprime interessano sette edifici di studio, distanti va fattibilità finanziaria. anche nelle scelte di alloggi non tradiziona- tra loro al massimo 380 metri, così come pre- li, con una marcata preferenza per le forme scritto dalla norma sugli Alberghi Diffusi. Conclusioni di ospitalità sostenibile, ecologica, originale, Il progetto prevede la realizzazione di: La scelta di realizzare un Albergo Diffuso a autoctona e diffusa. Le indagini compiute • 7 camere con servizi (singole, doppie e Tocco Caudio permette di coniugare l’inten- dall’IS.NA.R.T. (Istituto Nazionale Ricerche triple); to di riattivare un patrimonio architettonico Turistiche, 2013) dimostrano che la motiva- • 3 alloggi con angolo cottura (per 2 o 4 inutilizzato e di variegare l’offerta ricettiva. zione che porta molti turisti stranieri in Ita- persone); Questa ipotesi sembra rispondere alle ri- lia è l’interesse per quei luoghi in cui l’identi- • 1 ristorante e 1 bar con sala colazione; chieste di un nuovo turismo slow, incentra- tà, l’autenticità e la tradizione sono più forti. • 1 saletta conferenze; to sulla cultura e la conoscenza. Lo slogan Pertanto, il turismo di qualità appare come • 1 area lavanderia; going local sintetizza il senso del nuovo tu- uno strumento idoneo per il rilancio di un'a- • 1 spazio di accoglienza. rismo: l’esigenza di un maggior legame con rea marginale interna come la Valle Vitula- Per la realizzazione dei 10.089 mq di inter- la cultura dei luoghi, sia essa architettonica, nese, nell’intento di preservare e potenziare vento sono stati stimati: ambientale, ed enogastronomica. L’attore l’identità culturale dei luoghi, di individua- • 1.778.242,00 euro per i costi di costruzione; protagonista di questo nuovo tipo di turismo re funzioni strategiche e specifiche per ogni • 453.492,00 euro/anno per costi di gestione. è il turista “permeabile”, che cerca lo spirito borgo ed attivare una rete efficiente che leghi I ricavi ammontano invece a 687.845,00 del luogo, che predilige le relazioni con i re- recupero e sviluppo attraverso la tutela, l’ac- euro/anno. sidenti e che, grazie all’accesso semplificato cessibilità e la promozione delle risorse ma- alle informazioni e all’ampliamento delle teriali e immateriali della Valle.

46 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Riferimenti bibliografici Agricoltura, alimentazione contrapposizione all’agricoltura biologica, • Alberti, F.G., Giusti, J.D. (2012), “Cultural heritage, ora “industriale” in contrapposizione all’a- tourism and regional competitiveness: The Mo- e paesaggio nei territori tor Valley cluster”. City, Culture and Society, 3(4), gricoltura familiare e orientata all’autocon- 261-273. produttivi. sumo, si caratterizza per un orientamento • Antrop, M. (2005), “Why landscapes of the past Intrecci disciplinari tra spiccatamente tecnico e assai poco sociale. are important for the future”. Landscape and Ur- ban Planning, 70(1–2), 21-34. piano e programmi di In linea generale questo si può fare derivare • Barca, F. (2012), “Metodi e obiettivi per un uso sviluppo nei casi della da una visione economistica del progresso efficace dei Fondi Cominutari 2014-2020”. Paper tutta protesa alla determinazione di ampie presentato a Nuove strategie per la programmazio- Sicilia centrale. ne 2014-2020 della politica regionale: le aree interne, disponibilità di beni (cibo, case, automobili, Roma. Pietro Columba, Fabio Naselli, ecc.) considerate determinanti per il benesse- • Confcommercio-Legambiente (2008), 1996/2016 - Eccellenze e ghost town nell’Italia dei piccoli comuni. Ferdinando Trapani re, la prosperità e, implicitamente, la felicità. • Dall’Ara G. (2010), Manuale dell’Albergo Diffuso, Insomma la ricchezza materiale concepita Angeli, Milano. quale elemento di garanzia, di sicurezza, di • IFEL. (2011), Atlante dei Piccoli Comuni. O.GRA.RO. Srl, Roma. «Le utopie consolano; se infatti non hanno luogo appagamento. • Lazzeretti, L., Boix, R., Capone, F. (2008), “Do cre- reale si schiudono tuttavia in uno spazio meravi- Nel contesto dell’evoluzione della funzione ative industries cluster? Mapping creative local glioso e liscio; aprono città dai vasti viali, giardini agricola, si rimarca come l’obiettivo di di- production systems in Italy and Spain”. Industry ben piantati, paesi facili anche se il loro accesso sporre di maggior abbondanza di alimenti and Innovation, 15(5), 549-567. è chimerico. Le eterotopie inquietano, senz’altro • Lazzeretti, L., Petrillo, C.S. (2006), Tourism local sy- perché minano segretamente il linguaggio, per- sia stato perseguito attraverso due linee gui- stems and networking, Elsevier, Oxford. da essenziali: la semplificazione del modello • Legambiente (2012), Rapporto Annuale 2012, Le- ché vietano di nominare questo e quello, perché gambiente, Roma. spezzano e aggrovigliano i luoghi comuni, perché produttivo, per eliminare le dispersioni di • Malmberg, A., Maskell, P. (2002), “The elusive devastano anzi tempo la «sintassi» e non soltan- risorse, e la idoneità tecnologica ai processi concept of localization economies: Towards a to quella che costruisce le frasi, ma quella meno knowledge-based theory of spatial clustering”. di trasformazione industriale. La crescita ver- Environment and Planning A, 34(3), 429-449. manifesta che fa «tenere insieme»… le parole e tiginosa delle disponibilità alimentari e degli le cose. È per questo che le utopie consentono le • Munda, G. (1995), Multicriteria evaluation in a altri beni si è, dunque, perseguita intorno ad fuzzy environment. Theory and applications in eco- favole e i discorsi: si collocano nel rettifilo del lin- logical economics. Physica-Verlag, Heidelberg guaggio, nella dimensione fondamentale della fa- un concetto assai ristretto di “efficienza”, tut- • Porter, M.E. (1998), On Competition. Harvard Busi- bula; le eterotopie (come quelle che troviamo tanto ta commisurata al valore economico. ness School Press, Boston. L’economia, come noi oggi la intendiamo, è • Porter, M.E. (2000), “Location, competition, and frequentemente in Borges) inaridiscono il discor- economic development: Local clusters in a glo- so, bloccano le parole su se stesse, contestano, fin invero un fenomeno piuttosto recente nel bal economy”. Economic Development Quarterly, dalla sua radice, ogni possibilità di grammatica, percorso evolutivo della società (Adam Smith 14(1), 15-34. dipanano i miti e rendono sterile il lirismo delle scrive la ricchezza delle nazioni nel 1776, co- • Vos, W., Meekes, H. (1999), “Trends in European frasi» cultural landscape development: perspectives dificando il modello capitalista e liberista). (M. Foucault, Les Mots et les Choses; Gallimard, for a sustainable future”. Landscape and Urban L’obiettivo primo dell’analisi economica è Planning, 46(1–3), 3-14. Parigi, 1966; tr. it. Le parole e le cose. Un’archeo- logia delle scienze umane, Milano, Rizzoli, 1967, la produzione di beni, il loro scambio, l’ac- pp. 7-8) cumulo di capitale. In sintesi il sistema deve essere “efficiente”, ma il metodo ottimizza la Agricoltura e civiltà un nuovo patto produzione di un crescente quantitativo di La riflessione che di seguito si sviluppa vuo- beni, soltanto in funzione delle risorse “uma- le condurre verso una più estesa considera- ne” che nel processo si consumano: denaro, zione delle implicazioni sociali dell’attività lavoro, fattori della produzione. I fattori na- agricola. Il dibattito nel campo economico turali come lo spazio, i boschi (legno e pietra agrario, infatti, si concentra sui contenuti sono solo “materiali” da costruzione), il pae- che l’attività agricola trasmette attraverso la saggio, l’acqua e, più tardi, il petrolio, sono modellazione del paesaggio, la conservazio- considerati soltanto in relazione al costo del ne della storia, la tutela dell’ambiente e della loro impiego: disboscamento e “bonifica” per salute. La notorietà della Dieta mediterranea la messa a coltura delle aree naturali, capta- e il suo riconoscimento globale sembrano ri- zione dell’acqua, estrazione del petrolio e del assumere in larga parte queste proposizioni. carbone. Per tutti questi fattori, il valore in Questa visione, frutto di un’espansione della assenza di impiego è nullo. cultura agraria e contadina appare, tuttavia, L’economia dei consumi, nella quale l’acces- ancora incompleta e, quindi, passibile di ap- so ai beni è affidato all’arbitraggio del merca- profondimento e di sviluppo scientifico e di to, deve la sua affermazione al fatto che elude pensiero. le conflittualità sociali attraverso l’essenza La dimensione attuale dell’agricoltura in- impersonale e materialistica dei suoi prin- tensiva, dalle alte rese produttive, definita, cipi di funzionamento: l’automatismo che secondo i contesti, ora “convenzionale” in connette la ricchezza con l’accesso ai beni

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 47 evita l’assunzione della responsabilità nei Le ampie estensioni uniformi delle colture se) ed alla particolare ricchezza ecologica, confronti del modello allocativo delle risor- specializzate, la forte meccanizzazione, la conservano un capitale naturale suscettibile se; il materialismo omette le considerazioni concentrazione degli allevamenti, hanno ri- di supportare percorsi di sviluppo (Columba di valore; la prospettiva di breve termine del- dotto di molto la presenza dell’uomo e le aree et al. 2012) basati sulla qualità e di offrire ac- le dinamiche mercantili trascura il costo del- rurali si sono spopolate (la letteratura agra- coglienza all’uomo. Ad un uomo, residente la mancata riproduzione delle risorse e auto- ria a partire dagli anni sessanta lo ha osser- o viaggiatore, che abbia consapevolezza del rizza la dissipazione dei “beni senza prezzo1” vato con assiduità) e hanno subito rilevanti “bene perduto” nel distacco dal territorio e (nel lungo periodo siamo tutti morti, J. M. fenomeni di degrado ambientale che ancor che persegua l’appagamento più per tramite Keynes in “A Tract on Monetary Reform”, meno le hanno rese ospitali. della qualità dell’esperienza che della quan- cap. 3, 1923). L’uomo si è rifugiato in un ambiente del tità dei beni. Ancora oggi il prezzo del petrolio e, di con- tutto artificiale, la città moderna, anch’esso L’evoluzione del paradigma si riflette anche seguenza, dell’energia, è commisurato sol- plasmato dalle esigenze dell’economia e da- nell’analisi del mercato: nella civiltà moder- tanto alla disponibilità sul mercato e alla gli strumenti della tecnologia: dei trasporti e na, conformata all’economia, l’uomo è defi- convenienza economica all’estrazione (il delle costruzioni. nito attraverso la scarna funzione economica ribasso delle quotazioni del petrolio negli Lo studio che più avanti viene proposto sul- di “consumatore”, la più recente analisi post- ultimi anni è frutto di una strategia mirata la funzione dei borghi rurali ben chiarisce moderna lo definisce invece consum-attore, a mettere “fuori mercato” lo shale gas, la cui come il processo di distacco dal rurale e l’i- sforzandosi di esprimere l’assunzione di un estrazione è conveniente soltanto col prezzo nurbazione abbiano inciso sul tessuto socia- ruolo attivo, consapevole e votato alla rela- del petrolio prossimo ai 100 dollari al barile). le e sulla qualità della vita. zione, negli acquisti di beni e di servizi (tu- Il progresso ha soltanto sviluppato tecno- L’esigenza di riconnettere la quotidianità ristici, ricreazionali, salutistici…) e nei com- logie sempre più massive di “conversione” della vita urbana alla ruralità del territo- portamenti alimentari (Viganò et al. 2015). delle risorse naturali in beni utilizzabili rio determina l’opportunità, per il sistema Il modello che si vuole contribuire a deline- dall’uomo, la cui maggiore disponibilità è agricolo, di soddisfare una domanda di ser- are è quello di una integrazione tra l’uomo e stata considerata “ricchezza”, lasciando fuori vizi (ricreativi, ambientali, salutari, ecc…) l’ambiente, che utilizza le risorse della scien- dal bilancio la progressiva erosione del “pa- del tutto differente da quella consueta della za e della tecnologia, che si avvale delle pos- trimonio” di risorse ambientali. fornitura di alimenti e beni di consumo (fi- sibilità degli scambi fisici e immateriali ma Non molto dissimile è stata l’evoluzione dell’a- bre vegetali e animali). L’agricoltura si apre che interpreta e asseconda la complessità dei gricoltura, settore nel quale lo sfruttamento di alla fruizione diretta dei servizi e, in qualche sistemi ecologici e socio-culturali. Insomma, entità biologiche – piante e animali – adibite caso, al contatto diretto con il consumatore. la fine della mano invisibile di Adam Smith alla produzione, ha parzialmente maschera- Una declinazione differente, ma che si basa a favore della condivisione consapevole tra to l’applicazione della medesima logica pro- sugli stessi presupposti, è l’orientamento alle le persone e tra le generazioni (governance). duttivistica e indifferente alla riproduzione produzioni di qualità, e segnatamente a quel- Si configura una svolta radicale della cultura delle risorse. L’agricoltura utilizza la naturale le di valenza territoriale (prodotti tipici e a sociale basata sulla condivisione del territo- autosufficienza energetica dei vegetali (orga- denominazione d’origine), che assurgono al rio, degli obiettivi, dei valori così come im- nismi autotrofi: producono autonomamente i ruolo di icone della ruralità e tramite di una plicitamente si afferma nella strutturazione propri alimenti convertendo la radiazione so- comunicazione tra l’uomo e il territorio me- smart (smart city, smart land) della vita della lare attraverso la chimica dei carboidrati) che diata dal cibo. collettività. Se si affermasse una cultura del riforniscono di energia gli animali (eterotrofi: Per cogliere entrambe le opportunità, tutta- valore, alternativa a quella della quantità, convertono ulteriormente gli alimenti offerti via, il paradigma economico della concor- che persegue la salubrità, l’integrità ambien- dai vegetali), in un processo in cui l’unico in- renza non risulta efficace2 per l’incapacità tale, la qualità delle relazioni sociali, forse put è la radiazione solare e il “capitale” natura- del mercato di allocare correttamente i requi- sarebbe accettabile il paradigma della decre- le non viene intaccato. siti di qualità. La valorizzazione delle specifi- scita (Pallante, 2005): sostenere maggiori co- L’orientamento verso la specializzazione pro- cità dei beni e dei territori richiede, pertanto, sti per ottenere minori quantità di beni ma duttiva ha ribaltato questa dinamica: le col- la istituzione di una governance di sistema: maggiore benessere. ture specializzate richiedono forti input di una forma di regolazione degli scambi alter- sostanze sintetiche ottenute con dispendio nativa (Distaso, 2007). Tali risultano le cer- Il turismo relazionale integrato per la di enormi risorse non rinnovabili, rendendo, tificazioni di qualità volontarie e regola- rigenerazione rurale di Borgo Schirò nei fatti, eterotrofi anche i vegetali ed energe- mentate (Denominazioni d’Origine) basate In tempi recenti l’Ente Sviluppo Agricolo ticamente dipendente dai combustibili fossi- sull’adozione di regole condivise dalle comu- (ESA, 2009) in Sicilia si è interessato alla ri- li l’intera catena alimentare (Pollan, 2006). nità locali (es. Consorzi di Tutela e Gruppi di qualificazione di Borgo Schirò, piccolo cen- Nello specifico della tematica oggetto di que- Azione Locale) (Columba et al. 2013). tro rurale localizzato nell’agro del comune sto contributo, tuttavia, si desidera richiama- Ampie aree della Sicilia, grazie all’asprezza di Monreale costruito nel 1940 durante il re l’attenzione su come questo modello abbia del territorio, in gran parte montuoso, che ne governo Mussolini nell’ambito generale di influenzato il rapporto tra l’uomo e il suo ter- ha impedito lo sfruttamento (non a caso le definizione dell’immagine multiforme del- ritorio nel senso di un progressivo distacco. aree costiere risultano assai più compromes- la città fascista (Fagiolo e Madonna, 1994;

48 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Barbera, 2002; Dufour, 2005; Sessa, 2014) e dopo pochi anni dalla loro costruzione du- tità collettiva, affinché valorizzassero ancor in modo specifico nella politica nazionale rante la fase conclusiva della seconda guer- meglio le loro risorse. di urbanizzazione delle campagne con l’o- ra, e, dopo, al momento dello sviluppo della Dato che la qualità ambientale del sito è biettivo di risolvere i problemi di autarchia: speculazione edilizia con il boom economico già assicurata dalla natura e dalla storia, valorizzare al massimo tutte le risorse pro- concentrato nelle periferie dei grandi centri un gruppo di studenti di pianificazione di duttive nazionali come contrasto all’embar- urbani. Borgo Schirò era ancora vivo e dotato Palermo, sulla base delle indicazioni pro- go economico dell’alleanza atlantica durante dei servizi essenziali negli anni del primo do- gettuali dell’ESA, ha adottato approcci di la seconda guerra mondiale. Altro obiettivo poguerra. La capacità di resilienza sociale di pianificazione integrata, ha lavorato all’ana- era combattere il ‘disurbanamento’ (articolo questo Borgo era dovuta al fatto che era stato lisi transdisciplinare ed alla interpretazione n.1. della legge urbanistica nazionale n.1150 costruito esattamente intorno ad un punto delle componenti della resilienza sociale per del 1942). Come è noto la finalità della leg- di una strada di collegamento territoriale riportare in vita il Borgo e creare le precondi- ge urbanistica nazionale era di contrastare e quindi era attraversata spesso da flussi di zioni della efficacia e durata degli interventi la pressione demografica delle popolazioni viaggiatori, lavoratori (ecc.). Il terremoto del di riqualificazione urbana e territoriale3. L’i- provenienti dalle campagne in abbandono Belice (1968) ha poi danneggiato le struttu- potesi della riqualificazione di Borgo Schirò verso le grandi città a loro volta sempre più re e l’assenza di fondi per la ristrutturazione prende spunto dal progetto Motris (Mappa- sature e ed inadeguate ad ulteriori cambia- edilizia ha fatto il resto. tura dell’Offerta del Turismo Relazionale In- menti. I nuovi abitanti erano privi della ca- Oggi i borghi rurali sono inseriti nelle poli- tegrato in Sicilia) condotto a partire dal 2004, pacità di acquistare e costruire nuove case o tiche di sviluppo socioeconomico dei Fondi da Leonardo Urbani e con il supporto della di restaurare quelle degradate site nei centri strutturali comunitari (Piano di Sviluppo legge regionale n.10/2005 (Naselli, 2012). Il storici delle città dell’inizio novecento. La Rurale 2007-2013) e costituiscono dei veri e turismo relazionale integrato, confermato retorica del regime, non sempre condivisa propri esempi di archeologia del paesaggio nelle strategie della attuale giunta regiona- anche all’interno dello stesso partito fascista dove si apprezza la declinazione del concetto le, assume l’obiettivo di definire un quadro (Pantalone Sergi, 2011), pretendeva che con di “eterotopia” di Foucault (Samuels, 2010), di riferimento strategico legato al turismo la costruzione dei borghi sarebbe stato abbat- in attesa di progetti di rivitalizzazione socia- centrato sulla scoperta, interpretazione, e tuto il cosiddetto ‘latifondo’, la concentrazio- le, economica, architettonica ed urbanistica. supporto della natura relazionale della per- ne in pochi proprietari della maggior parte Oggi serve ritrovarne il senso fondativo ossia sona umana come volano per la creazione ed dei terreni agricoli produttivi. Questa politi- capire se ha ancora senso abitare la campa- animazione di percorsi tematici e infrastrut- ca consisteva nel portare in campagna alcuni gna in modo stabile senza vivere in un centro ture, fisiche e non fisiche, di ambiti ricettivi e servizi urbani (istruzione, cure sanitarie, po- urbano vero e proprio. Si tratta quindi di ve- insieme produttivi. In questo modo i borghi sta, polizia, culto, ecc.) senza costruire vere e rificare e/o falsificare la politica di sviluppo rurali siciliani vengono connessi con percor- proprie città nuove. L’esperienza dei Borghi rurale di Serpieri, profondamente diversa sia si di mobilità dolce e il potenziamento e rin- in Italia ha avviato, in un determinato perio- dalle agrotowns costruite in Sicilia tra la fine novo della trama viaria esistente, ai “bagli” do, la creazione di un ambiente di relazioni del XVI secolo, che dalle new towns derivate (grandi edifici rurali nati per garantire la re- specifico e attraversato da una quotidianità in vari modi dai modelli delle Garden Cities sidenza stagionale dei lavoratori con alcuni e umanità di spessore e degno di essere rac- (Caracciolo, 1942). I borghi rurali costituisco- servizi essenziali), ai centri storici da recupe- contato e tramandato (Pennacchi e Vittori, no ancora oggi una sperimentazione sociale rare e riqualificare (vedi le esperienze di suc- 2001; Pennacchi, 2003; 2008). La politica di ed economica speciale che si orienta verso cesso di Gangi, uno dei Borghi più belli d’I- urbanizzazione della campagna si rivelò non prospettive di offerta di residenza stagionale talia), fino agli approdi turistici costieri e le solo un modo per esplorare nuove modalità alternativa alla vita di città (chiave del turi- antiche borgate marinare sopravvissute alle di politiche nazionali di sviluppo per le aree smo sostenibile) e di supporto alla produzio- devastazioni dell’abusivismo costiero nel degradate del tempo ma anche una palestra ne agricola di qualità (bio-agricoltura). Mezzogiorno. Secondo questa visione il turi- di sperimentazione tecnica e disciplinare per Il centro rurale di Borgo Schirò è posto quasi smo è intrecciato all’agricoltura, e in questo gli architetti e gli urbanisti (Pagano, 1935; al centro di un poligono costituito dai comu- modo la residenza stabile nel ‘verde agricolo’ SNFTA, 1935; Marescalchi, 1938; Epifanio, ni di Godrano, Corleone, Roccamena, Cam- (sia esso abusivo o legalizzato) assume signi- 1939; Accascina, 1941; Ortensi, 1941; Carac- poreale, San Cipirello, Piana degli Albanesi, ficati altri rispetto a quello dell’investimen- ciolo, 1942; Mazzocchi Alemanni, 1942; Qua- Santa Cristina Gela e San Giuseppe Jato. Gli to immobiliare come rifugio dal fallimento roni, 1962). ultimi tre centri rappresentano un’isola cul- dell’agricoltura tradizionale. Il concetto di Per vari motivi tutti i borghi rurali costruiti turale albanese in Sicilia. Il borgo denomi- spreco di suolo dell’urbanistica italiana non in questo periodo vennero poi completa- nato “Giacomo Schirò” in onore di un mili- basta a frenare la spinta ad edificare nei luo- mente abbandonati: distanza dai centri urba- tare “arbëresh” (trad.: albanese), ucciso per le ghi della produzione e del paesaggio rurale. ni, pessima qualità delle strade o inesistenza strade di Piana degli albanesi nel luglio del Questo tipo di turismo già praticato in alcu- di collegamenti, insufficienza delle risorse 1920, rappresenta non tanto un momento ne realtà siciliane4 punta alla creazione di un finanziarie per la messa a regime dei servizi di celebrazione della cultura fascista quanto progetto di paesaggio centrato sull’agricol- ai lavoratori e soprattutto alle loro famiglie. un supporto di servizi alle popolazioni locali tura, l’alimentazione e le relazioni umane. La carenza di risorse finanziarie all’inizio, dotate di un preciso e forte principio di iden- Si tratta di piccoli numeri e di un turismo di

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 49 nicchia ma che precede un presidio territo- te incremento della qualità degli spazi di vita nella forma insediativa che più fortemente si riale stabile e contrasta utilmente i fenomeni delle comunità urbane e rurali. è sviluppata in seguito alla rivoluzione indu- di abbandono. Una corretta infrastrutturazione del tessu- striale: la città. Un turismo fatto di quiete o di silenzio as- to “verde” può condensare al suo interno Il ripensamento dell’ambito agricolo, nelle soluto, di capacità di cogliere la bellezza in un’ampia gamma di quelle nuove necessi- sue forme, funzioni e valori, viene così con- paesaggi impregnati dai valori della vita vis- tà emergenti ed essere in grado di recupe- siderato come un’occasione irrinunciabile al suta nella produzione agricola più che dalle rare, almeno in parte, gli impatti negativi fine di ricostruire il significato, la struttura, caratteristiche estetiche dei paesaggi perce- dell’urbanizzazione diffusa. Può contenere l’architettura dei paesaggi urbani stravolti piti. L’idea ha come fondamento l’approccio le infrastrutture della mobilità, nelle nuove dalla “disattenzione” e dalla “disaffezione” poetico di pianificazione territoriale dell’in- forme che essa esprime; può contribuire ad maturata, in Italia, negli anni della ricostru- segnamento di Carlo Doglio (cfr. Doglio e eliminare la frammentarietà generata dallo zione post-bellica. Urbani, 1972) per abbattere lo stato ancora sprawl urbano e dalle “incertezze d’uso” del La connessione eco-sistemica tra paesaggi più attuale oggi, di una isola a lago interno territorio rurale; può dare forma a più qua- urbani e rurali, agricoltura, alimentazione che vede tragicamente e disperatamente se- lificati luoghi dello scambio, della relazione e turismo rappresenta una via di resilienza parata la costa dall’entroterra. Nelle teorie e del tempo libero; può, infine, contenere decisiva per le aree abbandonate o in via di costruite sul turismo relazionale integrato buona parte di quelle nuove funzioni tecno- abbandono, in tutte le regioni del Mediter- (TRI) i borghi non possono essere considera- logiche che una città green oriented richiede raneo, che attende nella pianificazione con- ti improbabili nuovi poli turistici o agricoli (chiusura dei cicli e de-artificializzazione). ferme, sperimentazioni e valutazioni. Ma già ma come validi hub di una rete integrata di La rinnovata “visione urbana” che ne deriva adesso è possibile tracciare traiettorie di sen- servizi fortemente connessi alle città e alla ha l’ambizione di fornire un quadro di riferi- so su quello che si è fatto e che si sta facendo costa grazie a percorsi dedicati che possono e mento per nuovi scenari di riequilibrio terri- per evitare non tanto il consumo del suolo devono coincidere con le greenways dell’Iso- toriale rintracciabili nel sistema di relazioni ma quello del significato stesso dell’esistenza la. Il recupero dei borghi è una delle compo- fra città e territorio e fra uomo e ambiente. umana. Questo non riguarda solo il paesag- nenti di una nuova strategia di sostegno alle L’espansione del volume costruito e del tes- gio rurale ma anche quello delle città, per- politiche per le aree interne di tutte le regio- suto urbano nei territori agricoli ha deter- ché i flussi delle relazioni sono dappertutto ni mediterranee che risulta assente in quelle minato un mosaico di spazi ibridi, articolato intrecciati e indistinguibili, come insegnava recenti promosse dal governo centrale (cfr.: secondo un alternarsi di pieni e vuoti, di città Giuseppe Samonà nel 1980 con la sua “Città http://www.dps.gov.it/it/arint/ ) ma che con e di campagna, che si susseguono nel paesag- in estensione”. esse è perfettamente coerente. gio, spesso, senza alcun nesso apparente. Naturalmente pensiamo ad una ri-compo- L’analisi del contesto territoriale riprende il In risposta a ciò, negli ultimi anni, stiamo sizione delle parti del territorio aperto che progetto di ristrutturazione del Borgo, redat- assistendo alla costruzione di sempre più deve prendere il via dalla comprensione dei to dall’ente di sviluppo agricolo (ESA) duran- frequenti teorie di decentramento e di rior- nuovi ruoli che i consum-attori possono as- te la stesura del progetto integrato “La via dei ganizzazione urbana intorno a nuove “cen- sumere nelle scelte di governance per il pae- Borghi” (2007-2013). Il gruppo di lavoro con- tralità decentrate” e alla ri-comparsa di “città saggio rurale del territorio, in funzione delle ferma le destinazioni d’uso progettate per- fatte di piccole città”. relazioni proficue che essi possono costruire ché coerenti con i programmi di sviluppo e Tutto ciò appare generato da un fenomeno (o ri-costruire) tra uomo e ambiente. con la consapevolezza che le nuove funzioni di ritorno dall’urbano verso gli spazi aperti In questa visione il turismo diviene cataliz- possano innescare processi di rigenerazione del territorio agricolo-rurale e alla comparsa zatore di un certo numero di elementi terri- territoriale attraverso l’integrazione di micro di nuove e più complesse forme di urbaniz- toriali peculiari che possono portare ad una centralità alle reti di connessione eco siste- zazione in quei territori abbandonati dalle semplice equazione: città in estensione + mica e culturale a partire dalla Sicilia. attività agricole in seguito allo svuotamento archeologia del paesaggio + borghi rurali + da parte dei suoi utenti originari. Questi fe- agricoltura e alimentazione di qualità + turi- Nuovi scenari di sviluppo rurale nomeni si stanno imponendo, in maniera ca- smo sostenibile + valori socio-identitari + re- Il lavoro parte dall’assunto che la pianifica- pillare e diffusa, in quei luoghi che un tempo lazioni, fisiche e non fisiche, tra aree costiere zione della città è anche la pianificazione erano chiamati “campagna” e che un tempo e aree interne = TRI. del suo territorio esterno, tanto da guardare si consideravano in contrapposizione dialet- Il paesaggio rurale senza agricoltura e in all’ambito rurale come il materiale attraver- tica con la “città”. abbandono delle aree interne siciliane (am- so cui rafforzare le relazioni tra le diverse Questa urbanizzazione “liquida” pone nuove bienti ostili, deprivati di bellezza e di presidi parti/sistemi che compongono il paesaggio e interessanti basi di riflessione (e progetto) umani, caratterizzati dalla memoria degli er- rur-urbano nel suo complesso. alla ricerca di quelle modalità attraverso cui rori e tradimenti di politiche di sviluppo sba- Infatti il campo entro cui il contributo rin- si può ridare significato a quelle aree verdi gliate del passato) sono una eterotopia ossia traccia le proprie argomentazioni è quello del tessuto extraurbano, affinché le cose ri- una condizione ideale per spingere gli attori che individua nelle nuove qualità relaziona- prendano a dialogare tra loro e siano in grado sociali al cambiamento e all'innovazione. li e nella continuità sistemica del paesaggio di relazionarsi con le funzioni espresse dalla Il turismo relazionale integrato può ricon- produttivo e dell’ambiente, il corrisponden- città e con le necessità dettate dall’abitare quistare questo concetto centrale di Michel

50 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Foucault per utilizzare i paesaggi siciliani Costituiscono, anzi, l’interfaccia tra queste Riferimenti bibliografici abbandonati per la rigenerazione urbana- reti e i cittadini: ospitando spazi di com- • Accascina, M. (1941), “I Borghi di Sicilia”, in Ar- chitettura, 20, (pag. 185–198). territoriale. mercio sostenibile, luoghi di ristoro e di • Barbera, P. (2002), Architettura in Sicilia tra le due Un punto di contatto forte tra turismo, come formazione sul tema dell’agricoltura, dell’a- guerre, Sellerio, Palermo. opportunità, e paesaggio, come luogo dell’a- limentazione e dell’ambiente e spazi e servi- • Caracciolo, E. (1942), “La nuova urbanistica nella bonifica nel latifondo siciliano, in Il latifondo sici- gire umano, è rappresentato proprio dalla zi dedicati a chi ha bisogno di una residenza liano, Pezzino, Palermo (pag. 279–319). natura relazionale dell’ambiente (nella sua temporanea per ragioni di lavoro, di studio, • Columba P., Oliveri Y., Pensovecchio F. (2012), continuità ecosistemica) così come della per- di momentanea fragilità economica e sociale “L’agricoltura biologica e lo sviluppo del territo- rio di qualità: un caso studio siciliano”, Atti del V sona umana. Un elemento che può assurge- o perché di passaggio (visitatori). Workshop GRAB-IT Agricoltura biologica: modello re a volano per la creazione ed animazione I borghi rurali italiani e in particolare quelli sostenibile per un Mediterraneo in transizione, Anco- na, 10-11 maggio 2012. ISBN 978-88-9077-400-3. di percorsi tematici e infrastrutture, fisiche siciliani possono essere intesi oggi come ete- http://hdl.handle.net/10447/73530. e non fisiche, di ambiti che possono essere, rotopie e quindi servono non solo a leggere il • Columba P., Di Giovanni L., Oliveri Y. (2013). contemporaneamente, dell’ospitalità, della passato ma a creare un futuro nuovo, perché “Lo sviluppo rurale tra qualità agroalimentare e ambiente”, Atti del XLIX Convegno SIDEA, conoscenza, della valorizzazione e insieme pur voluti fortemente e fortemente inseriti in Sistemi Agroalimentari ed Economie nel Bacino del produttivi. Cioè la relazionalità diviene una un linguaggio del passato oggi possono costi- Mediterraneo: Istituzioni e Politiche, Reggio Calabria valida alternativa al mercato (inteso come tuire un ambiente di co-creatività in cui si può 27-29 settembre 2012. Pagine 66-72. ISBN 978-88- 89367-86-5. relazione utilitaristica limitata allo scambio animare la saldatura armonica tra ambiente e • Distaso, M. (a cura di, 2007), “Il territorio fonte di materiale) e come elemento indispensabile uomo per il tramite dell’agricoltura e dell’a- vantaggio competitivo”, in L’agro-alimentare tra nei sistemi di qualità complessa (di prodotti, limentazione di qualità e quindi grazie alla economia della qualità ed economia dei servizi, ESI, Napoli. (pag. 19-35). di uomini e di territori). ricerca, all’uso delle tecnologie telematiche e • Doglio, C., Urbani, L. (1972) La Fionda Sicula, il Un nuovo assetto del paesaggio che si pone, delle connessioni fisiche sostenibili come na- Mulino, Bologna. quindi, come il luogo del recupero e della turali estensioni conseguenti ad una inedita • Donadieu P. (1999), “Può l’agricoltura diventare paesistica?”, in Lotus International, n.101, pp.60- valorizzazione di identità, suoli, soggetti e urbanizzazione delle campagne che combatte 82. pratiche. La struttura insediativa dei borghi (ancora una volta) il disurbanamento. • Dufour, L. (2005), Nel segno del Littorio: Città e (antichi e nuovi) e delle masserie, la loro campagne siciliane nel Ventennio, Lussografica, ubicazione all’interno di una sorta di città Caltanissetta. agricola policentrica, la loro contiguità a di- 1. Tali sono considerati in economia i beni • ESA (2009), Progetto di Riqualificazione dei Bor- ambientali perché la loro accessibilità non è ghi Rurali dell’Ente di Sviluppo Agricolo, Ente stanza con le aree densamente urbanizzate e condizionata al pagamento di un prezzo. di Sviluppo Agricolo, http://www.entesvilup- con le infrastrutture civili, li rendono come 2. Esternalità, comportamenti opportunistici poagricolo.it/index.php?section=sezioni&idSec un eccezionale occasione di sviluppo per il e asimmetria informativa causano incer- tion=27&idNotizia=14 (accesso verificato al 20 territorio “esterno”. tezza sulle caratteristiche dei beni e quindi ottobre 2015). mascherano la corrispondenza tra il bene • ECLS (1940), La colonizzazione del Latifondo La Visione che ne deriva propone la trasfor- e l’utilità percepita dall’acquirente. Siciliano, Anno I, Ente di Colonizzazione del mazione del loro insieme - o di una parte di 3. A tal proposito si veda la proposta presente ad Latifondo Siciliano, Ministero dell’Agricoltura e esso - in un sistema policentrico dedicato a UrbanPromo 2015: http://urbanpromo.it/2015- delle Foreste, Palermo. quattro questioni vitali per la città: l’agro- en/wp-content/uploads/sites/7/2015/10/urba- • Epifanio, L. (1939), L’architettura rustica in Sici- nok.pdf (accesso verificato al 20 ottobre 2015). lia, Palumbo, Palermo. alimentazione, l’identità culturale, l’abitare 4. Alcune esperienze che hanno aderito al turismo • Fagiolo, M., Madonna, M. L. (1994), “Le città e la cura del territorio. relazionale integrato dall’avvio dell’iniziativa nuove del fascismo”, in Studi in onore di G. C. Ar- In questa Visione, le nuove Centralità Rura- della Regione Siciliana con il collegio univer- gan, La Nuova Italia, Scandicci (Firenze), 1994, li, si organizzano per affrontare una nuova sitario Arces: gruppo ‘Gusto di Campagna’ (pag. 339-397). fase della loro vita, senza rinunciare allo loro https://www.facebook.com/gusto-di-campa- • Gelosi, C. (2002), Una città per tutti. Partecipa- gna-166618856750744/, l’iniziativa ‘Le Alte Terre zione, accessibilità, relazioni nella dimensione identità originaria, ospitando un insieme di di Mezzo’ (https://www.facebook.com/groups urbana, Franco Angeli, Milano. pratiche legate alla produzione agricola e alla /1466562333574692/?fref=ts), e l’Associazione • Merlo, V. (2006), Voglia di campagna. Neorura- dimensione relazionale, e diventando così Itimed – Itinerari nel Mediterraneo - (https:// lismo e città, Città Aperta Edizioni, Troina (EN). nuovi spazi aperti di incontro, accoglienza e www.facebook.com/Itimed-Itinerari-del- • Naselli, F. (a cura di, 2012), Animare un’alterna- Mediterraneo-51306102578/?fref=ts )che da tiva mediterranea allo sviluppo. Il turismo per partecipazione di altissimo valore ambienta- tempo diffonde l’iniziativa in tutta la regione. uno sviluppo relazionale integrato, Franco An- le e culturale. Un dispositivo per la promo- geli, Milano. zione e la razionalizzazione di energie e pra- • Ortensi, D. (1941), Edilizia rurale. Urbanistica di tiche attive del e nel territorio. Le Centralità centri comunali e di borgate rurali, Mediterra- nea, Roma. sono in quest’ottica gli epicentri di attività • Pallante, M. (2005), La Decrescita Felice, Editori economico-sociali esterne ma fortemente riuniti. relazionate con la città compatta. Funziona- • Pollan, M. (2006), The Omnivore’s Dilemma: A no come terminali dell’agricoltura per l’area Natural History of Four Meals, Penguin Press, New York. urbana, ri-connettendo la città al territorio e • Pantaleone Sergi (2011), “L’istituzione delle 17 divenendo parte del più vasto sistema delle «Province del Littorio». Tra consenso forzato e relazioni che agiscono nella città. consenso immaginato”, in Giornale di Storia Con-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 51 temporanea, Anno XIV, n. 2 (pag. 173-204). Piccole reti per fare esaggi che attraversa. La difficile condizione • Pennacchi, A., Vittori, M. (2001), I Borghi dell’A- orografica della Sicilia, col suo ondeggiare di gro Pontino, Novecento, Latina. paesaggio. La tratta valli e crinali, impose la costruzione di consi- • Pennacchi, A.(2003), Viaggio per le città del ferroviaria Porto duce: i saggi di Limes ed altri scritti, Asefi, Mi- stenti opere d’arte, per superare le difficoltà lano. Empedocle-Castelvetrano insediative e assecondare le caratteristiche • Pennacchi, A. (2008), Fascio e martello. Viaggio tra costa, agricoltura e dei terreni (Navarra, 2002). Questi elementi, per le città del duce, Laterza, Roma, Bari. a cui si aggiungono le stazioni e i manufatti • Quaroni, L. (1962), “In memoria di Edoardo Ca- archeologia disposti lungo il tracciato, compongono oggi racciolo” in Urbanistica, n.36-37, (pp. 136-138). Giorgio D’Anna • Mazzocchi Alemanni, N. (1942), “La redenzione uno specifico paesaggio ferroviario e arti- del latifondo siciliano: opere e problemi”, in Il colano un vasto patrimonio di archeologia Latifondo Siciliano, Ente di colonizzazione del Il tema industriale. Quest’ultimo si compone di tipi latifondo siciliano, Ministero dell’Agricoltura e Gli ultimi decenni hanno apportato al ter- edilizi estranei alla produzione siciliana e al delle Foreste, Palermo, (pp.471–499.). • Marescalchi, A. (1938), “Questa è la guerra che ritorio trasformazioni senza precedenti e dibattito architettonico in corso negli anni noi preferiamo. La mostra delle bonifiche”, in Le speculazioni edilizie di ogni genere hanno della sua costruzione (Navarra, 2002). Le ra- vie d'Italia, n. 12, (pagg. 1463-1469) invaso memorie storiche, cancellando tracce gioni di questa estraneità sono da ricercare • Pagano, G. (1935), “Architettura rurale in Italia”, del passato e luoghi di interesse. Ha prevalso nell’affido dei lavori a poche società private in Casabella, Anno VIII, n. 95, (pagg.16-23). • Sessa, E. (2014), La nuova immagine della città quasi ovunque l’abbandono, tant’è che oggi del Nord, che operavano in tutta Italia e at- italiana nel ventennio fascista, Flaccovio, Paler- la difesa del paesaggio e il riuso del patrimo- tingevano a un repertorio formale tratto dal- mo. nio esistente hanno assunto la dimensione la manualistica dell’epoca, che poco o nulla • SNFTA (1935), La casa rurale nel regime coo- di una necessità. È sempre più diffusa l’idea aveva desunto dalle sperimentazioni portate perativo fascista, Sindacato Nazionale Fascista Tecnici Agricoli, Bologna. che la tutela del paesaggio debba seguire una avanti in quegli anni dal Movimento Moder- • Samuels, J. (2010), “Of Other Scapes: Archae- dimensione totale, che si estende all’intero no. Ne deriva la ricorrenza di alcuni modelli ology, Landscape, and Heterotopia in Fascist sistema ambientale e non si limita ai soli ele- costruttivi che si ripetono, uguali a se stes- Sicily”, in Archaeologies: Journal of the World Ar- menti di preminente carattere storico e natu- si, lungo la rete dei tracciati che innerva e chaeological Congress, (pag. 62-81). • Tonietti, U. (2008), L’arte di abitare la terra, L’Asi- ralistico. In questa direzione muove l’ipotesi, struttura la Sicilia. La ferrovia si inserisce nel no d’oro edizioni, Roma. in alcuni episodi già portata a compimento, paesaggio come un segno, con le sue regole del recupero del sistema dei tracciati ferro- e i suoi principi, incompatibili a priori con i viari minori in Sicilia, da anni in abbandono, tessuti e le trame che attraversa. Lo sviluppo per attività legate al turismo e per forme di del tracciato ferroviario era disegnato infatti mobilità alternative a quelle tradizionali. La per assecondare le caratteristiche tecniche e rete ferroviaria a scartamento ridotto, realiz- meccaniche della locomotiva: pendenze non zata nei primi anni del secolo scorso e oggi superiore al 2% e raggio di curvatura uguale quasi del tutto dismessa, attraversa infatti o superiore ai 10 mt. La sua costruzione, inol- paesaggi di straordinario valore –agrario, na- tre, non potendo contare sulle attrezzature e turale, archeologico- e offre un punto di vista le risorse tecniche disponibili oggi, doveva nuovo rispetto alla natura dei luoghi entro compensare scavi e riporti, in modo da limi- cui si muove. L’obiettivo del presente con- tare quanto più possibile i movimenti terra. tributo è indagare le trasformazioni che la L’esito è un insieme composto da alcuni ele- costruzione della linea ferrata ha indotto al menti lineari che ne disegnano il tracciato paesaggio siciliano e tracciarne possibili stra- (binari, viadotti, gallerie, ponti) e alcuni ele- tegie di riuso, prendendo in esame lo specifi- menti puntuali che ne scandiscono e misura- co caso studio della vecchia tratta ferroviaria no lo spazio (stazioni, caselli ferroviari, case Porto Empedocle - Castelvetrano: il ricono- cantoniere). L’intero sistema si confronta con scimento del suo valore culturale incoraggia la geografia dei luoghi e ogni elemento è la l’ipotesi di recupero del vecchio sedime dei risposta a una necessità: le opere d’arte costi- binari quale elemento portante di una rete tuiscono i dispositivi che permettono l’inter- ecologica che si snoda lungo il territorio e sezione della ferrovia con gli elementi storici struttura percorsi culturali e tematici. e orografici (i ponti per superare gole e valla- te, le gallerie per passare attraverso i rilievi e Principi e forme della costruzione così via). Tali costruzioni, per loro natura an- ferroviaria in Sicilia titetiche alle caratteristiche dei luoghi entro La costruzione di una ferrovia segue logiche cui si insediano, aprono una successione di che appartengono alla sola dimensione tecni- viste sul paesaggio e ne offrono una lettura co-ingegneristica del manufatto infrastruttu- per frammenti, trasformandole, terminato il rale, estraneo per sua natura ai luoghi e ai pa- loro ciclo di vita, in potenziali dispositivi di

52 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue fruizione paesaggistica. L’insieme di questi lora l’inevitabile smantellamento della quasi tortuosità dei tracciati, tempi di percorrenza elementi costituisce uno straordinario patri- totalità delle linee, causato dallo svantaggio troppo lunghi, lontananza dai centri abitati. monio di archeologia industriale, ragion per economico che comportava tenerle ancora La sua costruzione risentiva dell’iniziale im- cui, pur risultando ormai insostenibile, al- in vita. Oggi, l’ipotesi di riuso di questa rete postazione data ai primi tracciati in Sicilia, meno dal punto di vista economico, la riatti- per la realizzazione di percorsi e piste cicla- disegnati principalmente per velocizzare vazione dei vecchi tracciati ferroviari1, assu- bili sta progressivamente attirando, anche se il trasporto dello zolfo e dare uno sbocco al me la dimensione di un’opportunità il riuso con notevole ritardo rispetto al resto dell’I- mare ai complessi minerari dell’interno. La di questi spazi per la costruzione di percorsi talia, l’attenzione della politica regionale. lentezza riscontrata nell’esecuzione dei la- che, sfruttando le pendenze e i vantaggi della Nel 2002 è stato presentato il disegno di leg- vori, aggravata dalla impervia condizione linea ferrata, possano dar vita a nuove forme ge “Interventi per favorire lo sviluppo della orografica del territorio siciliano, comportò di mobilità lenta (Scavone, 2015). mobilità ciclistica” (approvato il 5 maggio per di più la messa in esercizio della tratta in del 2004), per recepire le leggi n.208/91 e n. un periodo in cui il commercio dello zolfo Cenni sul sistema ferroviario in Sicilia 366/98 e il decreto n.557/99. Attraverso una era crollato a un punto tale da renderne l’e- e il suo riuso concertazione con gli enti provinciali, si è strazione economicamente irrilevante. Oggi La ferrovia arriva in Sicilia con notevole ri- arrivati alla definizione di un’unica carta la consistenza fisica dei suoi spazi tende a tardo rispetto al resto dell’Italia. Un primo geografica comprendente l’intero territorio un generale esaurimento e il processo di de- progetto di costruzione si fa risalire al 1860, regionale, in cui sono stati proiettati i pia- grado diviene più evidente laddove nessuna sotto la spinta del governo borbonico prima ni proposti dalle varie amministrazioni. La operazione di recupero è stata messa in atto. e dello stato unitario dopo. Le ragioni della legge prevede la divisione dei percorsi in Lo stato attuale conserva, per quasi tutta la sua realizzazione vanno ricercate non nella due grandi famiglie: i percorsi anulari, la cui sua estensione, la sede ferroviaria del tratto necessità di consentire uno spostamento ra- località di partenza coincide con quella di Ribera – Castelvetrano, con binario ancora pido della popolazione, quanto in quella di arrivo, e i percorsi lineari, in cui l’arrivo non in sito, mentre risulta poco leggibile il se- favorire il trasporto dello zolfo e dei prodotti coincide con il punto di partenza. Quest’ul- dime della tratta Ribera – Porto Empedocle, agricoli dall’entroterra ai maggiori distretti tima condizione assume un indubbio valore dismessa già dal 1978. In quest’ultimo tratto, portuali dell’isola, da cui poi partivano ver- strategico per i turisti che intendono visitare la linea ferrata è rintracciabile solamente in so le principali potenze europee. Nel periodo l’isola in bicicletta e trasferirsi da un posto alcuni punti precisi, essendo stata progres- compreso tra il 1884 e il 1873, vennero inau- all’altro della Sicilia (Leone, 2013). Tra i luo- sivamente trasformata in strada campestre, gurati quasi 300 km di percorsi ferroviari, ghi deputati a ospitare le piste ciclabili, ven- nei punti in cui incontra i campi agricoli, e in con due linee principali: la Catania - Messi- gono indicate le ferrovie dismesse o in corso strada pubblica, nei punti in cui incontra in- na – Siracusa, con diramazione verso Calta- di dismissione, il cui riuso perseguirebbe il vece i centri urbani. Si registra, già dal 2007, nissetta Xirbi, e la Palermo - Lercara – Agri- duplice obiettivo di recupero ambientale e l’avvenuta riconversione a pista ciclabile del gento - Porto Empedocle. Per assicurare la valorizzazione e fruizione di un importan- tratto Porto Palo –Menfi, oggi in fase di esten- redditività dell’opera si era fatto in modo di te patrimonio di archeologia industriale2. sione. Contestualmente, appare in generale prediligere le tratte che prevedevano lo spo- A oggi, sono tuttavia poche le operazioni di buono stato di conservazione il complesso stamento merci, attraverso la costruzione di riconversione messe in atto. Ricordiamo, tra di opere d’arte e manufatti che articolano e percorsi che collegavano le zone in cui i gia- le altre, per il ruolo che il progetto ha avuto scandiscono il tracciato (ponti, viadotti, ex cimenti minerari erano più consistenti. Tale nel processo di trasformazione, il recupero stazioni, caselli e case cantoniere). condizione determinò un generale disinte- della tratta Caltagirone – Piazza Armerina, Si intende elaborare una strategia di inter- resse nei confronti del traffico passeggeri e la cui la realizzazione è avvenuta su disegno vento che, mediante la riconversione dei 136 l’allontanamento delle stazioni dai centri dell’arch. Marco Navarra. km di tracciato complessivi, possa dare origi- abitati. Rispetto alle linee principali a scarta- ne a nuovi paesaggi, generati dall’intersezio- mento ordinario, venne realizzato, a partire Lungo il mare: la linea ferroviaria ne del sistema ferroviario, con le sue regole e dai primi anni del Novecento, un complesso Porto Empedocle - Castelvetrano i suoi principi, e l’ambiente circostante, nel di linee a scartamento ridotto per collegare La linea ferroviaria a scartamento ridotto tentativo di dare nuovo senso e significato le zone interne della Sicilia orientale e par- che collegava Castelvetrano a Porto Empe- al procedere astratto della linea ferrata. La te di quella occidentale. L’eccessiva lentezza docle venne costruita nel periodo compreso ferrovia in questione si muove tra luoghi di dei mezzi e i percorsi poco agevoli pesarono tra il 1910 e il 1923, sebbene il progetto di straordinario interesse, alternando paesaggi però negativamente sul generale rendimen- costruzione della tratta risalga al 1882. Nel agricoli a paesaggi archeologici. Nel tratto to di questo secondo sistema ferroviario, 1985, dopo circa 50 anni di esercizio, venne iniziale, dopo essersi lasciati alle spalle la Val- ragion per cui la sua realizzazione non regi- definitivamente abbandonata, con la dismis- le dei Templi e il porto di Porto Empedocle, i strò un significativo utilizzo, diminuito ulte- sione dell’ultimo tratto ancora attivo tra binari approdano a Realmonte, costeggiando riormente a seguito della diffusione di altri Castelvetrano e Ribera. Le ragioni della di- il mare e incontrando un primo sito archeo- mezzi di trasporto su strada. A partire dagli smissione sono da ricercare in alcune scelte logico, Villa Romana di Durrueli, la cui sco- anni Settanta del secolo scorso, dopo poco progettuali che la rendevano obsoleta già al perta si deve proprio agli scavi compiuti per più di cinquanta anni di esercizio, si avvia al- momento della sua inaugurazione: eccessiva la realizzazione della linea ferroviaria.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 53 Figura 1 – Assetto progettuale e carta delle relative Unità di Paesaggio

Sullo stesso lido si staglia il profilo della Sca- parchi archeologici più grandi d’Europa. La pretazione della realtà e la sua trasformazio- la dei Turchi, ormai meta irrinunciabile per linea assume nel suo procedere i tratti di ne, operando attraverso gli strumenti speci- i visitatori della Sicilia centro meridionale. un percorso culturale che, contaminandosi fici del progetto di architettura e paesaggio. Nel suo prosieguo, la linea ferroviaria rag- con i paesaggi attraversati, tradisce le rigi- L’identità della linea ferroviaria è leggibile giunge la borgata marinara di Siculiana, che de regole della costruzione infrastrutturale. attraverso la dialettica che si istaura tra il segna l’inizio della Riserva Naturale Orien- Si prevede che i 136 km di percorso siano manufatto tecno-ingegneristico, costruito tata di Torre Salsa. Nelle stazioni successive, pianificati secondo una strategia generale, secondo rigide regole e criteri scientifici, e il sistema incontra Montallegro e Cattoli- in modo che tutti gli interventi realizzati ri- un territorio cresciuto accumulando secoli ca Eraclea. Sul litorale di quest’ultima, in spondano a un unico disegno programmati- di storia. uno scenario paesaggistico di rara bellezza, co. Un simile approccio avrebbe certamente Lo scopo di un progetto come questo è la- si insedia la città greca di Eraclea Minoa, i il vantaggio di proporre una visione olistica vorare sulla linea di confine che il solco cui scavi, a picco sul mare, mostrano i resti del territorio, permettendo di leggere, nella ferroviario disegna, definendone di volta in del teatro e le rovine della cinta muraria e sua unità e continuità, la regione compresa volta spessore, natura, dimensione e ruolo dei quartieri delle abitazioni ellenistiche e tra le province di Agrigento e Trapani, lega- all’interno di una complessiva riscrittura romane. Procedendo, dopo aver superato te, in questa parte, da una comune identità del territorio. le stazioni di Ribera e Sciacca, la ferrovia si (geografica, storica, ambientale). Bisogne- Operare in questa direzione significa costrui- inoltra nella valle del Belice e ne attraversa rebbe prediligere una metodologia di ap- re un paesaggio a partire da una traccia già se- la trama agricola disegnata dai vigneti, cor- proccio che abbia nel progetto non la rispo- gnata, ridisegnandola per inserirla all’interno rendo per un breve tratto lungo la Riserva sta a una domanda concreta, ma il pretesto di un nuovo contesto. La traccia della ferrovia, Naturale della Foce del Fiume Belice. Con- per esplorare, osservare, selezionare temi e sia essa incisa o rilevata rispetto alla terra che clude il suo cammino a Castelvetrano, poco questioni. Un approccio che si muova sul attraversa, necessita di una riconversione che dopo la fermata a Selinunte, sede di uno dei confine labile che sta la descrizione e inter- riporti il movimento al suo interno e punti

54 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue lo sguardo sul paesaggio entro cui si muove. 2. Gli oltre 1000 km di tracciati ferroviari Per una co-pianificazione Attende la costruzione di un parco che trac- in abbandono (fonte http://www. ci una linea che, quasi invisibile rispetto alla ferrovieabbandonate.it/), tra linee rimaste paesaggistica innovativa incompiute e linee chiuse al traffico, vastità dei luoghi in cui si insedia, dia vita a costituiscono un importantissimo patrimonio in Molise una nuova geografia e a un ampio registro di di archeologia industriale, per i manufatti che Luciano De Bonis immagini e quadri figurativi. Il parco, con lo vi si associano e per i contesti territoriali in cui spessore di una linea, dovrebbe costruire l’ar- si insediano, prossimi, in gran parte dei casi, agli Introduzione insediamenti minerari delle zolfare siciliane. matura portante del territorio in questione Un’attenta lettura della L.R. Molise n. 24/89 e, intersecandosi con esso, generare alcuni “Disciplina dei piani territoriali paesistico itinerari che, lontani dalle conclamate mete ambientali” - generalmente considerata la turistiche, possano aprire nuovi punti di vista Riferimenti bibliografici legge regionale sulla pianificazione paesi- • Amoroso, S. (1979) Le ferrovie in Sicilia, Istituto di stica derivata dalla legge nazionale 431/85 e legare una cosa con un’altra: sentieri, campa- trasporti dell’Università degli Studi di Palermo, gne, coste e colline. Palermo – rivela un orientamento netto, riscontra- Avviare il processo di riuso dell’asse ferro- • Condorelli, G., Simon, P. (2004) Studio per la rea- bile anche nella pratica amministrativa, a lizzazione di una rete di percorsi verdi dedicata alla considerare il Piano Territoriale Paesistico- viario Porto Empedocle – Castelvetrano mobilità non motorizzata in Sicilia, Regione Sici- riveste un ruolo fondamentale su due fron- liana Dipartimento Trasporti e Comunicazioni, Ambientale Regionale (PTPAR) in essa con- ti differenti: da un lato permetterebbe di Palermo templato – concretizzatosi negli otto Piani • Leone, N. G. (2013) Itatour: accessibilità diffusa, spa- scongiurare il definitivo abbandono degli zi del tempo libero e territori del turismo nella punta Territoriali Paesistico-Ambientali di Area Va- elementi associati allo specifico paesaggio occidentale della Sicilia, Franco Angeli, Milano sta (PTPAAV) approvati tra il 1997 e il 1999 • Navarra, M. (2002) inWalkaboutCITY, Biblioteca che lo compongono, come l’unico adempi- di cui la tratta si compone, dall’altro per- del Cenide, Cannitello metterebbe di rimettere in circolo l’econo- • Scavone, V. (2015), “Una gateway city tra paesag- mento da assolversi da parte della Regione mia e l’immagine di un territorio, in cui la gio e patrimonio culturale”, in Ri-vista, 01 (pag. nell’esercizio dell’intero complesso delle 24-33) carenza di infrastrutture e di adeguate strut- funzioni ad essa costituzionalmente spet- ture ricettive hanno determinato l’emargi- tanti in materia urbanistica o di governo del nazione dai flussi turistici che interessano territorio (De Bonis&Porsia, 2015). In altre il Mediterraneo. In quest’ottica, recuperare parole, sembra che il legislatore e l’ammini- il tracciato significa recuperare il territorio stratore molisani abbiano teso a considerare che attraversa. Operativamente, si prevede integrati nel PTPAR, come denuncia imme- diatamente la sua denominazione, gli aspetti il riuso del vecchio sedime e delle strutture paesistici, ambientali e territoriali della pia- che vi si associano (stazioni e caselli), per la nificazione, mantenendo per converso ben costruzione di una rete che funga da infra- distinte pianificazione e programmazione, o struttura a servizio degli itinerari turistici per lo meno a integrarle per via di “semplice” generati dall’intersezione con sentieri rura- attribuzione alla pianificazione del carattere li, regie trazzere e aree archeologiche. di “carta fondamentale della trasformabilità Tutto ciò può avvenire solo attraverso il antropica del territorio” (De Bonis&Porsia, censimento puntuale dei manufatti e l’ana- cit.). Nel 2005, a valle dell’emanazione del lisi delle relazioni che si istaurano tra trac- Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio ciato e ambiente circostante, in modo che il (BCP), la Regione intraprende un percorso di rilievo e la riscoperta dei legami invisibili formazione di un nuovo piano paesaggistico che legano paesaggi, storia e territorio pos- conforme al Codice, non ancora concluso e sano diventare un progetto che ridia senso di cui non si conoscono se non alcuni esiti di ai luoghi e ai tessuti in abbandono. studio, che in assenza di variazioni della ci- tata legge regionale deve considerarsi quanto 1. In Sicilia, la maggioranza dei tracciati meno destinato a non contrastare con il sud- ferroviari dismessi appare in precario stato di detto orientamento. conservazione, per l’avvenuto smantellamento dei binari nella quasi totalità dei percorsi. Progettazione e promozione del Tale condizione rende poco praticabile una riattivazione delle linee. Tuttavia, nell’estate paesaggio “culturale” 2015, si registra nel territorio di Agrigento L’azione ormai ultradecennale della Regione l’iniziativa “Le vie dello zolfo”, con la riapertura per la formazione del nuovo piano paesaggi- a scopi turistici della linea che collegava i stico ex Codice BCP non ha in ogni caso regi- vecchi centri minerari a Porto Empedocle. strato finora iniziative note per l’attivazione La tratta prevede una fermata nella Valle dei Templi, permettendo il collegamento dal del processo, prescritto dal Codice, di co-pia- centro della città alla zona archeologica. nificazione con l’articolazione regionale del

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 55 MiBACT. In tempi recenti, tuttavia, la (ex) Verso uno “Schema di Sviluppo del za paesaggistica, qualificandone per di più Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggio Molisano” le valenze genericamente “spaziali” in senso Paesaggistici (in particolare le ex Soprinten- Come effetto dei risultati scaturiti dall’opera- pregnantemente paesaggistico, ma contribu- denze per i Beni Architettonici e Paesaggisti- zione di “formazione applicata” condotta nel irebbe anche ad estendere a una miriade di ci e per i Beni Archeologici), d’intesa con la Master si stanno ora manifestando concrete soggetti in-dipendenti e intra-prendenti la Regione (Servizio di Gabinetto del Presiden- possibilità di avviare una collaborazione di funzione di co-pianificazione paesaggistica. te della Regione e degli Affari Istituzionali) ricerca tra Università e Regione, a suppor- e l’Università del Molise, ha promosso per to di una fase originale di co-pianificazione l’a.a. 2014-15, a valere su parte di un finan- Regione-Ministero, consistente in una forma 1. Presidente prof.ssa G. Antonelli (Organizzazione aziendale), co-direttori proff. L. De Bonis ziamento Arcus relativo al progetto “Molise di coordinamento delle attività di program- (Tecnica e pianificazione urbanistica) e C. tra storia e paesaggio”, un master di II livello mazione economica plurifondo regionale, Ebanista (Archeologia cristiana e medievale). in “Progettazione e promozione del paesag- proprio tramite gli sviluppi delle future at- 2. F. Fierro, M. Galella, G. Manzo, M. gio culturale” curato dall’ateneo molisano1 tività co-pianificatorie, e finalizzata in par- Porsia, A. Sollazzo, G. Sollazzo. 3. A. Capocefalo, L. Di Giandomenico, S. Di e orientato in sostanza a stimolare, simulan- ticolare all’innesco di operazioni di impren- Lauro, A. Di Nucci, A. Guidi, G. Iglieri, C. La dole nelle attività laboratoriali, le necessarie ditorialità e autoimprenditorialità sociale e Serra, V. Marino, S. Paradiso, S. Santorelli. attività di co-pianificazione interistituziona- ambientale innovativa intorno ai beni e ai 4. Con il supporto di S. Di Lauro e G. le. L’attività di (parziale) co-pianificazione valori paesaggistici, sulla scorta di quanto Iglieri come Production Managers. simulata nel master ha riguardato, con pre- finora elaborato dalla Regione per scopi di ciso riferimento ad alcuni passaggi “proget- pianificazione paesaggistico-territoriale e Riferimenti bibliografici tuali” del Codice spesso trascurati e in verità della forma di “progettazione in pianificazio- • De Bonis, L., Porsia, M. (2015), “Pianificazione pa- esaggistica e territoriale regionale in Molise”, in marginali nello stesso testo legislativo, la ne” simulata nel master. Si tratterebbe di una Urbanistica Informazioni, 259-260 (pag. 32-33). definizione di immagini e scenari transca- sorta di evoluzione dell’orientamento regio- lari di porzioni di territorio molisano, volti nale citato nell’Introduzione di questo scrit- alla tutela attiva e alla valorizzazione dei to, tendente a configurare la pianificazione beni paesaggistici e dei loro contesti, nonché paesaggistica ancora come il più appropriato fortemente raccordati con la programmazio- luogo di esercizio convergente delle funzioni ne regionale e con le concrete possibilità di regionali in materia di governo del territorio, autonoma iniziativa, nelle cornici scenariali ma rovesciando in un certo senso l’originaria definite, di differenti attori socio-economici impostazione di tale orientamento, che le at- (De Bonis&Porsia, 2015). Nello specifico i tribuiva essenzialmente il già citato carattere corsisti architetti2, anche con riferimento al di “carta fondamentale della trasformabilità tirocinio effettuato in Puglia intorno all’e- antropica”, per farne viceversa l’elemento sperienza di pianificazione paesaggistica di propulsivo delle politiche e delle pratiche quella Regione, hanno elaborato, sulla base generatrici di paesaggio. Fermo restando l’as- delle indagini sincroniche e diacroniche ese- solvimento del compito principale affidato guite da essi stessi e dagli altri profili di corsi- dal Codice al piano, relativo all’elaborazione sti (archeologi ed esperti di comunicazione, di una normativa d’uso “paesaggistico” del marketing e didattica dei beni culturali)3, territorio, agevolato e illuminato tuttavia una serie di “strategie di paesaggio” - riferite dalla definizione, nel corso stesso del proces- sia all’intera regione sia a un area di maggior so di pianificazione, di progetti di paesaggio. dettaglio comprendente ventidue comuni Intesi non come “progetti-norma” bensì “pro- medio-alto molisani – relative alla mobilità getti-cornice” o progetti-framework”, ovvero- dolce, ai parchi lineari (intorno ai tratturi), sia immagini progettuali di riferimento per a possibili cluster di sviluppo locale, ai pa- l’azione ulteriore di soggetti socio-economici esaggi dell’abbandono e della dismissione e autonomi, compresi i soggetti istituzionali al patrimonio archeologico e architettonico. (Regione e Ministero) che nell’ambito del Alla costruzione di tali immagini progettuali processo dovranno comunque emanare nor- è stata affiancatala realizzazione di un’imma- mative d’uso. Una sorta, insomma, di “Sche- gine metaprogettuale, nella forma di un cor- ma di Sviluppo dello Spazio Molisano”, con to cinematografico prodotto dall’Università caratteri non solo strategici ma anche “stra- del Molise per la regia del corsista architetto tegicamente cogenti”, che rispetto allo Sche- M. Porsia4, volta in particolare a illustrare po- ma di Sviluppo dello Spazio Europeo (SSSE) ieticamente i rapporti tra produzione agrico- svolgerebbe non solo lo stesso ruolo di qua- la e produzione di paesaggio. dro di riferimento per tutte le politiche e le decisioni di spesa “istituzionali” con inciden-

56 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Agrocittà Teatina Gioia Di Marzio

Città dell’agroalimentare e dei sapori Il progetto sperimenta una nuova forma inse- diativa, intermedia tra la città e la campagna. Sceglie come campo di applicazione il territo- rio aperto compreso tra Chieti e Francavilla, lungo la direttrice SS 649 e fiume Alento, con l’obiettivo di connettere l’entroterra agricolo con la costa, e in particolare di valorizzare i rapporti verso l’interno e il parco della Ma- iella. In questo spazio di mezzo si sono già manifestati i primi segni di densificazione delle attività rurali ed edilizie, che preludono a un possibile consolidamento delle funzioni urbane. Il modello di Agrocittà intende dar forma a un insediamento a bassa densità che combi- na in modo aperto funzioni agricole, residen- ziali e di servizio. L’assetto in questo caso è prevalentemente lineare appoggiandosi sul- la direttrice stradale e fluviale, ma si estende in profondità anche ai territori rurali circo- stanti (fig.1 Agrocittà - Master Plan). Si tratta di una configurazione innovativa, che si differenzia nettamente da quelle più tradizionali della città storica di sommità, come il nucleo storico di Chieti, e della città moderna nella piana Pescarese. Nasce dall’o- biettivo di razionalizzare l'edificazione stri- sciante in campagna, in particolare mediante una densificazione lineare lungo l’infrastrut- tura viaria e ambientale, volta ad affermare e valorizzare le potenzialità di una nuova economia agro-urbana. Mette in gioco in ter- mini di sostenibilità una compresenza di at- tività apparentemente eterogenee, ma tenute insieme da uno stile di vita urbano e al tempo stesso rurale: attività agricole intensive, re- sidenziali e di servizio, aree di vegetazione e formazioni boschive. Queste diverse attività si ricompongono in un disegno innovativo dello spazio, che valorizza la produttività agricola e l’ambiente di vita rurale, cercando di difenderli dalla pressione alla crescita edi- lizia omologante che produce solo periferia. L’Agrocittà Teatina imperniata sulla diret- trice SS 649-Alento è intercettata trasversal- mente da un’altra formazione insediativa a carattere lineare, con borghi abitati in se- quenza, lungo la strada di mezzacosta tra Tol- lo - Miglianico - Ripa Teatina - Torrevecchia - S.Giovanni Teatino. Figura 1 – Agrocittà _ Master Plan

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 57 Questa seconda struttura, tendenzialmen- Le tre polarità danno espressione alle iden- La strada. Infrastruttura te agrourbana, è l’espressione di sviluppo tità implicite nella nuova organizzazione verde e paesaggi repentino associato all’economia del vino e del versante interno del chietino: un mercato identitari/ workshop dell’olio, che ha ridisegnato completamente ecologico a km zero, come vetrina dei prodotti il paesaggio locale negli ultimi trent’anni. tipici abruzzesi, che corona la sequenza di AIAPP, sezione Lazio All’interno dell’Agrocittà teatina assumono piccoli spazi di vendita produttore-consu- un ruolo rilevante le green infrastructures, matore posizionati come micro-centralità Workshop: declinate in configurazioni peculiari, com- in punti strategici della viabilità di sostegno Tor Bella Monaca: M. B. Andreucci, misurate alla specificità dei contesti in gioco. all’Agrocittà; un’officina del gusto, una sorta S. Aragona, A. Bazzoni, C. Costanzo, Così le reti per l’energia, per le acque, per il di EatAbruzzo, come spazio-laboratorio per M. Duca, B. Invernizzi, A. Marotta, verde, per la slow mobility, per la raccolta e il valorizzare un’economia del gusto in parte F. Masotta, F. Romano, C. Rosati, F. trattamento dei rifiuti, si dispongono come già esistente; un Parco di Archeologia del gusto, Rosati, M. Savarese, R. Siano, M. C. un supporto estensivo che innerva l’intera mirato a restituire le relazioni che intercor- Tullio; Via Carlo Alberto: C. Foddis, agrocittà, mettendo in gioco anche il vento rono tra tradizioni del territorio, prodotti M. Fresa, P. Pulcini, I. Rossi Doria, che in campagna può assumere anche una tipici e paesaggi locali, fungendo da spazio E.Tomassini forte valenza identitaria, come accade ad della conoscenza e al tempo stesso da attrat- TBM: Maria Beatrice Andreucci, esempio nei paesaggi tradizionali della mez- tore per i visitatori. Cristiana Costanzo, Alessandro zadria, quando ne vengono alimentate le tor- In particolare il Mercato a km zero inten- ri di Venturi che forniscono energia motrice de qualificare una delle funzioni portanti Masotta, Maria Cristina Tullio; Via alle case coloniche. dell’economia dell’Agrocittà trasformando- Carlo Alberto: Carla Foddis, Marina Ne emerge un paesaggio mutevole, incardi- la in un luogo urbano attrattivo e fortemen- Fresa, Ilaria Rossi Doria nato comunque sulla sequenza di contesti at- te identitario. traversati dalla ss. 649 che vanno dall’urbano, Premessa al periurbano, alla campagna aperta, e poi di L’esperienza progettuale qui illustrata nasce nuovo al periurbano e all’urbano. Le diverse Riferimenti bibliografici dall’invito ricevuto dalla sezione Lazio di stanze insediative così delineate acquistano • Donadieu P. (2006), Campagne Urbane. Una nuova AIAPP (Associazione Italiana di Architettura proposta di paesaggio della città, ed. ita., Mininni M. una fisionomia riconoscibile, distinguendosi (a cura di), Donzelli Editore, Roma (ed.or 1998) del Paesaggio), per organizzare un workshop tra loro per la grana del costruito (crescente • Donadieu P. (2008), "Les professionnels du sul tema della “Strada”, nella Terza Biennale in prossimità dei centri abitati di Chieti e paysage et la construction des biens communs Spazio Pubblico che si è tenuta a Roma, pres- paysagers. Le cas de l'agriculture urbaine", in Co- Francavilla) e per le relazioni intrattenute lantonio Venturelli R. (a cura di), 2008, I paesaggi so il Dipartimento di Architettura di Roma con i territori coltivati ai bordi. d'Europa tra storia, arte e natura, Atti della Conferen- Tre (ex Mattatoio), dal 21 al 23 maggio 2015. za Trilaterale di Ricerca 2005-2007 Questa Agrocittà si estende anche verso l'in- , Villa Vigoni, Il workshop, intitolato “La strada: infrastrut- Loveno di Menaggio terno, con un prolungamento che raggiunge • Mininni M. (2006), “Dossier dallo spazio agricolo tura verde e paesaggi identitari”1 ha previsto: il Parco Nazionale della Maiella, sempre af- alla campagna urbana” in Urbanistica, 128 • una giornata di confronto internazio- • Mininni M. (2006), "Né città, né campagna. Un fiancato al corso dell’Alento. In questo caso si terzo territorio per una società paesaggista" in nale, sullo “stato dell’arte” delle ricerche riduce drasticamente la presenza del costrui- Urbanistica, 128 pp. 7/15 internazionali e nazionali sul tema delle to, per dar spazio ad una infrastrutturazione infrastrutture verdi, con la partecipazio- ambientale che anticipa gradualmente i ca- ne di docenti e studiosi appartenenti a ratteri di naturalità che preparano l’accesso organismi nazionali e internazionali di al parco. Lo snodo tra queste due formazioni ricerca (COST Action e FAO) unitamente insediative diventa l’occasione per istituire a due osservatori internazionali privile- una sorta di “Porta territoriale della Maiella", giati (l’European Prize for Urban Public che qualifica l’esperienza dell’accesso a Chie- Space e la Rivista Paisea); ti nel suo versante interno, proiettato verso • due esperienze progettuali, approfon- l’ambiente dei Marrucini, ribilanciando par- dendo il tema della strada, pensata come zialmente la gravitazione di Chieti verso la “Green Infrastructure” (rete polivalente, vallata del Pescara. sistema connettivo fisico ed ecologico, La porta si configura come un sistema tri- oltre che paesaggistico, e spazio pubblico polare distribuito nello spazio, che articola di relazione) e come campo di applicazio- le funzioni provenienti dall’Agrocittà con ne delle più avanzate ricerche ecologico- quelle della periferia residenziale chietina ambientali e paesaggistiche in ambito e con quelle infine che rinviano alle lunghe urbano e territoriale, evidenziando il va- durate della storia, per un territorio abitato lore del Capitale Naturale e quantifican- da civiltà che hanno lasciato le loro tracce do gli innumerevoli benefici e le ricadute tuttora percepibili. economiche, sociali e ambientali.

58 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Intese come servizi ecosistemici, le Green mentali, propri degli interventi per le Green • creare un sistema connettivo trasversale Infrastructure estendono, infatti, le finalità infrastructure, fondati sugli obiettivi di soste- al grande asse urbano, permettendone ecologiche, ambientali e paesaggistiche alla nibilità ambientale, economica e sociale. Tali l’attraversamento in sicurezza con un complementare riqualificazione del sistema criteri si basano su teorie e pratiche sviluppa- adeguato impianto semaforico a chia- connettivo e degli spazi pubblici (con la loro te in ambito scientifico e umanistico, applica- mata e soprattutto utilizzando materiali valenza rappresentativa, sociale e identitaria) te internazionalmente da alcuni decenni, so- di pavimentazione innovativi e sistemi e alle molteplici e possibili ricadute economi- prattutto nelle aree urbane: architettura del alberati capaci di rendere tali percorsi che che l’utilizzo e la gestione del “patrimo- paesaggio, biologia conservativa, ecologia del identificabili nello skyline urbano; nio naturale e semi-naturale” pubblico può paesaggio, pianificazione urbana e territoria- • articolare un anello ciclabile di connes- determinare. le, analisi geografiche, indagini sociologiche, sione nel quartiere; Il tema delle Green infrastructure è stato evi- sistemi informativi e scienze economiche. • caratterizzare il sito grazie ad un sistema denziato dal Consiglio d’Europa come uno Criterio fondamentale per lo sviluppo delle alberato dalla forte valenza evocativa e degli obiettivi prioritari da raggiungere nelle Green Infrastructure è quello che fa riferimen- per la ricucitura morfologica degli spazi; città ed è auspicabile che nelle città italiane, to alle connessioni e alle interazioni tra spe- • rifunzionalizzare i diversi ambiti urba- in primis nella nostra capitale, si potesse ope- cie, habitat e risorse. I fragili ecosistemi urba- ni e le aree a parco, anche con finalità rare applicandone i principi informatori. ni, in particolare, non sono statici ma aperti; produttive per ‘innescare’ microecono- Le due "sperimentazioni sul campo” realizza- l’insieme di sistemi dinamici e discontinui – i mie capaci di coprire i costi gestionali e te da AIAPP Lazio hanno riguardato: tessuti edilizi, le infrastrutture grigie e ver- manutentivi. Per tale motivo il sistema • la trasformazione del periferico viale di, gli abitanti e le loro attività - unitamente alberato proposto è composto per lo più principale di Tor Bella Monaca (Munici- alle loro interazioni e connessioni si evolvo- da frutteti di antiche cultivar laziali e pio VI) in una vera e propria infrastrut- no continuamente, nello spazio e nel tempo. dalla dislocazione di spazi per lo sport e tura verde, di connessione sociale ed Mantenere e migliorare la connettività in ricreativi. La scelta del sistema alberato ecologico-funzionale; ambito urbano risulta pertanto una modalità intensivo permette anche di ottenere im- • la definizione di un progetto unitario di necessaria per compensare le perdite causate portanti risultati a livello paesaggistico riqualificazione di un tratto della Strada dalla frammentazione, mentre un numero di e di miglioramento ambientale e micro- Felice (Municipio I), con l’obiettivo di va- sotto-funzioni ‘connettive’ può essere attri- climatico; lorizzare l’identità, la storia, la memoria buito proprio alle Green infrastructure, nel • ripensare il grande spartitraffico urbano e la qualità de paesaggio urbano di una loro articolato ruolo, svolto nella protezione come un corridoio ecologico e di recupe- parte di città consolidata. della biodiversità e dello stato di salute dell’e- ro delle acque del quartiere (applicando Tali proposte progettuali hanno visto una cosistema, nonché nella ricucitura delle aree diverse tipologie d’intervento), preven- preventiva azione condivisa nei territori e si naturali presenti nell’ambiente costruito, dendo la sostituzione delle pavimenta- configurano come un contributo di AIAPP migliorando le capacità di movimento degli zioni principali degli spazi pubblici e Lazio ai processi partecipati già avviati organismi attraverso il paesaggio (‘perme- dei parcheggi circostanti, con soluzioni dall’Assessorato alle Periferie del comune di abilità del paesaggio’) e mitigando ulteriori drenanti per raccogliere, filtrare, far de- Roma e alla redazione di Linee Guida per la frammentazioni. cantare e fitodepurare le acque, propo- riqualificazione di Via Carlo Alberto e zone Attualmente, la strada principale di Tor Bel- nendone il loro riutilizzo per l’irrigazio- limitrofe, avviato dal Primo Municipio di la Monaca è a quattro corsie, con uno spar- ne ma anche con finalità ambientali e Roma (marzo-giugno 2015). titraffico centrale di notevole dimensione di miglioramento microclimatico, oltre (anche 25 metri di larghezza in alcuni punti) che di “qualificazione del sito” a livello Tor Bella Monaca, Infra/paesaggi ed è stata pensata in anni un cui la principa- identitario; La strada intesa come Green infrastructure è il le connessione urbana era di tipo automobi- • proporre materiali innovativi (pavimen- tema che ha guidato il progetto per la riquali- listico. Oggi, tale sistema spaziale è vissuto tazioni drenanti, asfalto realizzato con ficazione paesaggistica del grande asse viario come una “frattura” connettiva (a volte una pneumatici riciclati e vernici fotosen- che innerva e connette il quartiere ERP di Tor “barriera”) per coloro che intendono muo- sibili che si illuminano di notte, grazie Bella Monaca a Roma, condotto dal workshop versi nel quartiere a piedi o in bicicletta. Ciò all’energia solare accumulata, materiali AIAPP Lazio. accade in particolare nell’area centrale del certificati riciclati/riciclabili, ecc), mi- I risultati delle analisi svolte sul “luogo” dal quartiere, caratterizzata dalla presenza della rando alla massima sostenibilità. punto di vista storico, paesaggistico, urbani- Chiesa, del Municipio, del Teatro e del centro Fondamentale, infine, è la valutazione del- stico, vegetazionale, funzionale e connettivo, Commerciale. Di contro il sito è circondato la ricaduta economica degli interventi che sono state verificate e discusse, tramite appo- e caratterizzato da una grande estensione di mira a dimostrare come l’intervento pae- site schede d’intervista, con i cittadini in vari cosiddetto “verde urbano”, privo di qualità e saggistico nello spazio pubblico non debba contesti e momenti della loro vita quotidiana. soprattutto di funzioni e di connessioni in- essere considerato solo come un interven- I risultati di tali considerazioni e verifiche terne. to di riqualificazione “estetica” e come un hanno supportato il progetto, parallelamen- Il progetto proposto ha, quindi, previsto alcu- “costo” per la collettività ma, al contrario, te all’applicazione di alcuni criteri fonda- ne scelte strutturali quali: come un’opportunità di miglioramento am-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 59 Alcune parole e concetti chiave, infine, sono scaturiti dal confronto progettuale e dal dibattito avviato sul progetto con i cit- tadini e nell’ambito del confronto pubblico (convegno): • la strada deve tornare a essere uno spa- zio pubblico e un corridoio di connes- sione e di scambio umano, piuttosto che un corridoio per le auto; • intesa come infrastruttura verde la stra- da può ridiventare un luogo di attività, con utilizzi molteplici e integrati (tec- nologici, ma anche connettivi, in senso ecologico, sociale, funzionale), valutan- do le ricadute economiche connesse; • come “paesaggi identitari”, la loro fru- izione deve trasmettere emozione e “riappropriazione”, re-identificazione collettiva; • partecipazione e democratizzazione: la strada deve tornare a essere dei cittadini; • usi temporanei e attività economiche, possono ridare un nuovo senso alla strada e agli spazi pubblici, con nuove modalità di utilizzo; • lo spazio pubblico, il “bene comune”, Figura 1 – Vista della sistemazione di via Carlo Alberto e di via di Tor Bella Monaca non deve essere più inteso come un “co- sto” ma come “un’opportunità” per la collettività. bientale e di ricaduta ed economico-occupa- attori responsabili del processo decisionale zionale e di valorizzazione del patrimonio e al più ampio pubblico di cittadini coinvolti La Strada Felice – proposta di comune, oltre che di riqualificazione sociale da tali iniziative. riqualificazione di via Carlo Alberto grazie al miglioramento diffuso della qua- Il progetto di riqualificazione proposto Il progetto per la riqualificazione e il riordino lità della vita e alle occasioni di scambio e mira, in sintesi, a promuovere una rinnova- del paesaggio di via Carlo Alberto ha posto socializzazione generate. ta “multifunzionalità”, propria delle Green la lettura storica come base per l’identifica- La valutazione economica dei benefici pro- Infrastructure per questa strada della peri- zione della struttura di impianto e di perma- dotti attraverso la fornitura di servizi ecosi- feria romana, caratterizzandola paesaggi- nenza dell’asse urbano della Strada Felice in stemici, derivanti dall’implementazione di sticamente e perseguendo finalità e utilità relazione al suo paesaggio urbano storico di progetti incentrati sulle Green Infrastructure sociali, ambientali ed economiche. appartenenza e ai caratteri identitari dei luo- è, in particolare, uno strumento prezioso Il risultato economico non è l’obiettivo prin- ghi attraversati e delle proprie specificità. per costruire maggiore conoscenza, sensi- cipale da raggiungere ma è uno strumento Via Carlo Alberto è un segmento della Strada bilità e consapevolezza in merito ai molte- strategico senza il quale risulta difficile rea- Felice, uno dei principali percorsi di lunga plici contributi forniti da tale approccio. Per lizzare e mantenere gli spazi pubblici; è an- durata della Roma rinascimentale di Sisto esempio, possono essere effettuate stime che uno strumento fondamentale per creare V che tocca importanti e strategici capisal- molto precise dei risparmi in termini di co- “affezione” e attenzione per il bene pubblico, di architettonici ed urbani interni alla città sti evitati derivanti dall’implementazione di inteso come “opportunità” offerta dal patri- storica e mantiene ancora oggi inalterate, strategie per la protezione dagli allagamenti monio comune. seppure in stato di forte criticità, caratteristi- attraverso le Green Infrastructure, ovvero del Fine ultimo è sicuramente il miglioramento che di tracciato ordinatore con forte identità valore monetario della CO2 sequestrata da della “qualità” ambientale e della vita dei cit- storico-morfologica, simbolica e funzionale. una foresta urbana, o ancora del contributo tadini, intesa anche come “riappropriazione In vista dell’imminente Giubileo della Mise- finanziario all’economia locale attraverso culturale e identitaria” dei luoghi, e come ri- ricordia assume inoltre un ruolo strategico l’offerta di nuove opportunità ricreative e di generazione degli spazi comuni, per utilizzi di grande attualità. svago all’aperto. Le valutazioni economiche sociali, nuove opportunità lavorative, di sa- La Strada Felice, rettifilo di circa 2800 metri, dei benefici possono inoltre essere efficace- lute e di svago. attraversa i colli del Pincio, del Quirinale, del mente impiegate nelle comunicazioni agli Viminale, dell’Esquilino e del Celio, nel rispet-

60 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue to della morfologia, mettendo in relazione potenzialità di una trama verde struttu- differenziati” lungo di essa al fine di esal- fisica e percettiva: la chiesa della Trinità dei rante che qualifichi lo spazio urbano, di tarne gli specifici caratteri paesaggistici Monti, la basilica di S.Maria Maggiore, sim- cui via Carlo Alberto è un importante e identitari con: bolicamente segnalata da uno dei 4 obelischi tassello. • la valorizzazione delle testimonianze sistini (1585), la basilica di S.Croce in Gerusa- • La Rete dell’accessibilità evidenzia il storico-architettoniche e archeologiche lemme. Assume storicamente importanti va- contesto caratterizzato dalla forte pre- presenti (tracciato delle Mura Serviane, lenze come infrastruttura, in parte già albera- senza della rete del trasporto pubblico Porta Esquilina e tracciato dell’antica via ta (cfr. Matteo Gregorio De Rossi, 1668). (autobus, tram, metropolitana, ferrovia, Prenestina, piazza di Sant’Antonio Aba- Nonostante il contesto storico urbano di treno urbano) che potrebbe consentire te, con il disegno a terra del palinsesto grande valore (cfr. la Carta per la Qualità di alleggerire il carico della via oggi ec- di tracciati storici non più visibili (pavi- del PRG di Roma) la strada, in particolare il cessivo. mentazione e illuminazione, aree di so- tratto di via Carlo Alberto, attualmente è ca- La proposta progettuale per via Carlo Alber- sta o piccole attrezzature, segnaletica a ratterizzata dalla presenza di forti criticità ri- to è stata elaborata più nel dettaglio durante terra, variazione del passo dell’alberata); conducibili a funzioni non appropriate (pre- il Processo Partecipato, alla luce delle rifles- • la regolamentazione della sosta su stra- valentemente traffico congestionato e fuori sioni su criticità e potenzialità presenti, in da con riorganizzazione degli stalli esi- scala, sosta disordinata, occupazione di suolo risposta alle esigenze di chi vive il quartiere. stenti e conseguente ampliamento del pubblico, attività commerciali), al degrado Si è trattato in particolare di ridefinire lo spa- marciapiede e la revisione e messa in diffuso e all’assenza di qualità e funzionalità zio pubblico della strada e delle sue pertinen- sicurezza degli attraversamenti (segna- nel trattamento dello spazio urbano (pavi- ze pedonali con sensibilità paesaggistica ed lazione, illuminazione, attraversamento mentazione, attraversamenti pedonali, vege- ecologica riguardo all’esigenza di salvaguar- a raso); tazione, arredo urbano, insegne/vetrine dei dare e valorizzare le preesistenze arboree e di • la ridefinizione del rapporto area carra- negozi, segnaletica verticale e orizzontale). garantire un’adeguata percentuale di suolo bile/pedonale permette l’aumento del La proposta progettuale si articola su due permeabile. marciapiede e l’incremento dell’area di scale di definizione: la scala urbana e quella Un’occasione tra l’altro di provare ad applica- pertinenza degli alberi (terreno nudo e della strada, in particolare via Carlo Alberto. re i concetti di Green Infrastructure, alla base sufficiente area interrata per lo sviluppo Alla scala urbana, si è inquadrata via Carlo del lavoro per la Biennale dello Spazio Pub- delle radici) e della percentuale di super- Alberto nel contesto di una proposta riguar- blico, anche nella città storica. ficie permeabile ) , disponibile per nuo- dante i diversi sistemi della città, al fine di Il lavoro si è sviluppato su due livelli: ve piantagioni erbaceee o arbustive; ridare il giusto valore, oggi in gran parte per- 1. la previsione della necessità di un pre- • la riqualificazione dell’alberata storica duto, ai diversi elementi urbani e alla strada: liminare riordino delle funzioni e degli di Gleditsia triacanthos (specie storica dal • La complessa rete culturale (la presen- usi presenti con la regolamentazione significato simbolico con importante za stratificata di emergenze e comples- delle attività commerciali esistenti (al- funzione ecologica e paesaggistica) in si archeologici e storico-architettonici berghi, negozi, ristoranti, bar, edicole): relazione al sistema dei grandi viali al- diffusi nel tessuto urbano, l’impianto applicazione dello specifico Piano del berati circostanti con la programmazio- urbano unitario e geometrico ottocen- Commercio; regolamentazione dell’oc- ne della manutenzione e dell’implemen- tesco, con ampi assi stradali, alcuni dei cupazione del suolo pubblico con la tazione della vegetazione a partire dal quali alberati) testimonia le trasforma- verifica della legalità e la redazione per controllo dello stato fitosanitario delle zioni intervenute nelle varie fasi di for- l’ambito specifico, oggi mancante, del alberature presenti (circa 4/5 metri); mazione della città, e ne evidenzia il loro Piano di Massima Occupabilità in rela- • caratterizzazione di luoghi significa- significato all’interno dell’organismo zione alle altre componenti dello spazio tivi (emergenze storico architettonico urbano contemporaneo evidenziando la pubblico presenti (preesistenze, attività, archeologiche e luoghi di passaggio e/o potenzialità di itinerari tematici (p.es. le fermate autobus, parcheggi, edicole); attesa come la fermata Metro o i punti Mura Serviane, gli acquedotti aniensi, la istituzione di una zona 30 lungo l’asse di connessione con altri elementi della Strada Felice, il quartiere ottocentesco, della strada Felice, con limitazione del Rete Ecologica come il giardino di piazza …) con carattere di tracciati ordinatori ad traffico turistico e per l’aeroporto; Vittorio) mediante la piantagione di spe- alto grado di identità. 2. la progettazione dello spazio della cie arboree differenti rispetto all’albera- • La rete ambientale dove la presenza di strada basata sulla conservazione e va- ta storica, la variazione e qualificazione grandi viali alberati, tra cui via Carlo lorizzazione delle sue caratteristiche della pavimentazione pedonale con il Alberto, testimonia il persistere della complessive (selciato in sanpietrini per recupero delle lastre in pietra presenti componente vegetale quale carattere l’alto valore paesaggistico e ambienta- ancora in buono stato lungo la strada. strutturante dei percorsi principali del le (superficie permeabile, mitigazione quartiere con riconosciuta valenza am- dell’isola di calore, controllo della velo- bientale di connessione ecologica di cità); alberata dall’alto valore ecologico completamento nella Rete Ecologica e simbolico) e sul ridisegno degli spazi 1. Che ha ricevuto il patrocinio del Comune di Roma del PRG di Roma. Tale rete suggerisce la esistenti, progettando “micropaesaggi

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 61 New approach of Bhopal is located on hilly terrain within the Narmada. The drainage water of old city in- advancing Green-Blue Malwa Plateau (23 16’N, 77 22’E). National cluding wastewater of straw products and Infrastructure- Bhopal, Highway 12 (Beora – Jabalpur road), which cotton Mills is carried away by a Nallah, links the city to many large cities in the which joins river Halali, which is a perennial India north – west and the south – east. State High- river. The water of this river is being used for Ar. Anil Kumar, Vemuri Rama Satya Vi- ways connect Indore and Sagar. irrigation purposes and very little discharge hari, Dr. Navneet Munoth meets river Betwa near Vidisha. Moreover, Climatic Conditions the meeting point is on the down stream- The city enjoys a moderate climate. Nor- side of water works for Vidisha town. River Intoduction mally temperature ranges between 10OC Kaliyasote, which provides drainage on the The origins of Bhopal city are a little ob- and 40OC although highest temperature oc- southeastern side, joins Betwa near Bhojpur scure. It is said that Raja Bhoj, the famous casionally rises to 43OC. In such moderate in Raisen District. There is hardly any possi- Parmar king of Dhar, founded Bhopal City climate, residential areas can be developed bility of utilization of this water on the way in the 11th century at its present site. An- at higher densities as three to four storied for irrigation purposes as passes through a other view is that the original city of Bho- buildings can be constructed without caus- hilly terrain. The water polluting industries jpal (eventually corrupted to Bhopal) was ing discomfort to the occupants. The rainy located on this side discharge waste to Vidi- first founded on the banks of Kolar River season lasts from mid June to September, sha. The Development of Mandideep Indus- and then subsequently shifted to its present the winter from November to February, and trial growth Centre and its extensions need location. He created the Upper Lake by con- summer from March to June. October sees to be strictly controlled in respect of indus- structing an earthen dam across the Kolans the transition from rainy to the winter sea- tries to be permitted in this area to avoid wa- River. The traces of the original town, how- son. The average annual rainfall is round ter pollution. ever, do not remain. 1200 mm, falling predominantly during July Today Bhopal has blossomed into a city, and August. The average number of rainy Growth Pattern which in spite of being modern upholds the days is approximately 40. It is evident that maximum growth has patrician mark of its bygone rulers. The city Winds are predominant from the west and taken place in the southeast direction along provides a fascinating blend of scenic beau- southwest during the monsoon. The pres- the Hoshangabad Road. The level land, ease ty with its lakes, parks, temples, mosques, ence of the lakes and hillocks create numer- of transportation and nearness to Habibganj gardens, museums, statues and buildings. ous and varying microclimates. Railway station are major factors responsible The comprehensive study for Bhopal Urban for the southward growth of the city. It is to Area has been initiated by Bhopal Munici- Natural Drainage be noted that vast expense of the Upper Lake pal Corporation. The study is being carried The natural drainage of the city is provided could not encourage the Westward growth forward with continuous technical advice by three main streams, which are of course, of the city. and guidance support of the Government of joined by small nallahs and rivulets. On the India, Ministry of Urban Employment and northeastern side, the drainage is provided Land Population ratio Poverty Alleviation and Ministry of Urban by river Halali and on the southeastern The share of population of various parts of Development. side, it is provided by Kaliyasote River. Both the city has shown distinct characteristics. As Bhopal is one of the fastest growing cities in these rivers, drains out in Betwa, Halali near the city growth outwards the share of popu- the country. As per 2001 census, the popula- Vidisha and Kaliyasote near Bhoipur. On the lation of the old area to the over all city have tion of Bhopal district is 18.38 lakhs out of southwestern side, the drainage is provided reduced drastically. For example, the popula- which 14.35 lakhs live in Bhopal city, in 66 by various small nallahs, which drain out tion share of the main city was 70% during wards, covering a gross area of 285 sq. km. in Kolar River, which ultimately joins river 1970s, which has now reduced to only 40%. including the lakes and hills. This makes it a low-density city of 50 persons per hectare Direction Growth in KM gross and 63 persons net if the lake area of 38 sq. km. is deducted. Even if the areas of steep North 4.5 hills are discounted, the density on habitable NorthEast 4 land remains low at 80 persons per hectare. East 8 Essentially Bhopal is a city of inhabited pock- SouthEast 10 ets with open areas and natural barriers in South 6 between. Bhopal district is almost 80% ur- banized with most people living in the city SouthWest 5 of Bhopal. As the principal city of the region, West 1 it serves all towns and districts around, the NorthWest 6 nearest large city of Indore being about 180 km. to west. Source: Bhopal Develpment Plan 2005

62 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue The main gainer of the population is the area collaboration between sectors and com- city, has no sewage network, either internal named as: Neori (19.30%), Misrod (16.14%) munities, in order to arrive at an integrated or trunk, and the raw sewage or septic tank and BHEL extension (16.97%), approach and to generate momentum for outflows are discharged into open drains In order to tackle the risks to its future growth, early action around the priority issue of blue- which flow into the watercourses. Ultimate- as well as to meet the demand for adequate in- green infrastructure. ly most of the sewage flows into the upper frastructure and basic services, Bhopal could lake and into the nallahs, which eventually benefit from a new approach to urban devel- The aim of the action plan is to flow into the Patra, Halali, and Betwa River. opment: a ‘future proofing’ approach. • mobilise action, target specific vul- Bhopal Municipal Corporation (BMC) area Future proofing is about identifying and nerabilities and deliver change on the has about 210 Km of non-contiguous un- developing solutions which can respond to ground that will benefit a wide range of derground sewers in different catchments, the risks associated with issues such as cli- stakeholders, including those in multi- and covers about 28-30% of city population. mate change, resource scarcities, and dam- dimensional poverty In the remaining areas of the city, large sec- age to vital ecosystems but in a way which • address identified risks, including multi- tion of population discharge wastewater catalyses broader economic development, ple risks to generate ‘win-win’ and ‘triple into open drains. BMC area has underground improves access to basic services, and tackles win’ environmental benefits sewer in four different catchments, with urban poverty. • catalyse economic development. Action treatment facility of 80 MLD including the Future proofing is about taking an integrated in Bhopal will be driven through the BHEL industrial areas. approach to tackling some of the city’s deep setting and implementation of projects. • Bairagarh Area – 16km sewer with 2 rooted urban problems. For example, wa- Some projects relate to spatial interven- pumping stations and one 4.5 MLD ca- ter supply issues are generally approached tions in neighbourhoods, while others pacity Oxidation Pond. solely from the perspective of identifying relate to systemic issues. • Old Bhopal Area – 24 km sewer line with water engineering solutions, with the poten- 5 pumping stations discharging sewage tial impacts on vulnerable groups, patterns The action plan will to Patra nallah and STP’s in Bhoj Wet of development, food security and flooding • make the case for the mobilisation of re- Land Project. poorly deliberated. When urban problems sources to address issues and infrastruc- • New Bhopal Area – 108 km sewer with are approached in this narrow way, solutions ture gaps in Bhopal 6 pumping stations and one 4.5 MLD can sometimes be ineffective, opportunities • define a programme of interrelated ac- capacity Oxidation Pond and 13.5 MLD for generating wider benefits are missed, tions to help unlock currently stalled STP. or significant unintended negative conse- projects in Bhopal • Bhoj Wet Land Project – 61.7 km sewer quences can occur. • contribute to the forthcoming revision with 11 pumping stations and 5 STP’s of This future proofing approach considers the to the CDP and masterplan 58 MLD capacities. growth dynamics of the city in parallel with • link to and reinforce other planning in- Theoretically Sewage generated as on date the range of potential risks which may im- terventions and existing policies in the Bhopal city is around 118 MLD and pact its future development. The approach • be implementable, in the context of around 39MLD (30%) of sewage waste is col- involves looking at three groups of interre- other existing plans, capacities and in- lected through existing sewerage system and lated issues: centives taken to 80 MLD STP and treated. Rest of the • climate risks e.g. extreme heat & cold • to identify those organisations, depart- city is either disposes sewage in septic tanks events ments and institutions who have the or people in informal housing opt for open • resource and ecosystem risks within the responsibility for implementing each defecation. Many of the septic tanks are in di- city and its wider catchment e.g. water element of the action plan lapidated condition; the top slabs and pipes scarcity, food security, and damage to vi- • to identify potential sources of invest- are broken. No cleaning of septic tanks has tal ecosystems due to urban growth ment, funding, and delivery vehicles for been carried out in many years and as a result • energy use and carbon emissions e.g. key interventions and projects. direct raw sewage flows into nearby drains. from transport, domestic and commer- The action plan for Bhopal charts a clear Many of the septic tanks do not have soak pits cial consumption, industry and waste. way forward. It helps the city respond to hence septic tank overflows into the near by climate hazards and promote a transition to storm water drain. Many of septic tanks need Purpose of the plan a low carbon economy while reducing pov- cleaning. BMC have mobile vacuum suction The diagnosis of the present and future chal- erty and catalysing economic development. and sewer jetting machine for maintenance lenges for Bhopal now needs to be mobilised It supports and enhances the local creation of the septic tanks, manholes and sewers, but into action that can deliver change on the and ownership of policies, interventions and these are inadequate to cater to the needs of ground. The purpose of the action plan is to projects aimed at future proofing Bhopal. entire city. A large number of households of provide a mechanism for building the city’s Slum areas still use dry latrines or resort to current and future resilience, as well as the Sewerage open defecations. Due to the inadequacy of capacity to act among communities, institu- Bhopal does not have a planned and full- sanitation facilities, the city is susceptible to tions, and government. The aim is to foster fledged sewerage system. A large area of the environmental and public health risks. Pro-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 63 • As only 39MLD sewage is been collected and treated in total 80 MLD capacities STP available making it under utilized due to inadequate sewage network • The majority of existing sewage net- works old and dilapidated.

Area Served by Septic Tanks Septic Tanks are the most common system for sewage disposal in the city. In the Ar- eas not served by the gravity sewer network, large section of population discharge waste- water into septic tanks, soak pits or open drains The development of city in a piece- meal manner in the form of colonies of vari- ous agencies and cooperative societies have prompted these individual entities to have their own sewer systems in the form of septic tanks and soak pits either in isolation or in- dividual capacity or in collective groups. If it Figura 1 – Existing Sewage System is in collective groups, such as housing socie- Source: Public Health Engneering Department ties, colonies, institutional or commercial es- tablishments, they have formed an internal viding a comprehensive sewerage system supplied as potable water to the 40% popu- sewage system with septic tank at the end. for the entire city including the Slum areas lation of the city. Till 1947 the water quality Overflow from septic tank flows either to an can minimize this. The immediate need to of the Upper Lake was so good that potable adjoining city sewer or to open drains or nal- provide a complete sewerage system to city water was supplied without any treatment. lahs where there is no city sewer is available. is because most of the lakes such as Upper However, the developmental activities and Lake, lower lake, Shahpura Lake, Motia expansion of city exerted anthropogenic Storm Water Drainage Tank, Siddiqui Hussain & Munsi Hussian, pressure in the last five decades that re- The natural drainage of storm water is rea- Kaliyasut Reservoir, Halali dam catchments sulted in lake water quality deterioration, sonably good in Bhopal. In old Bhopal ar- (patra nala), Char Imli Pond, Landiya Talab which were rightly attended by Bhoj Wet- eas, the drainage is provided mainly by Patra etc. situated in the heart of city and almost land Project. The project has been imple- nallah which receives flow from number of entire catchments of these lakes is occupied mented to intercept nallahs carrying sew- small channels running across the city, like by the human settlements and receiving age and to prevent their discharge into the Gaji Khan ka nallah, Ashoka Garden nal- untreated/raw sewage through number of upper and lower lake. lah, Jinsi nallah, Maholi ka nallah, mahamai sewage fed drains. The anthropogenic pres- Bagh ka nallah, kale Bhairon ka nallah etc. sure and inflow of raw sewage in these lakes Points to be considered Patra nallah after collecting the stormwater have left the lake water quality to highly de- • The Bhopal City due to its terrain con- from these channels discharges it to the Is- teriorated condition. straint is very difficult to be serviced by lamnagar river 18 km from Bhopal, which The most important of these lakes, the Up- Gravity Sewer Network due to very high finally flows in to the Halali river. Large per and Lower lakes are together called as pumping costs. portion of the city in the central region dis- the Bhoj Wetland. The Upper Lake was con- • Only 28-30% of the households are con- charges storm runoff to Upper Lake and Low- structed in the 11th century and has a catch- nected to sewer systems rest of all the er lake. The entire network of Patra nallah is ments area of 361 sq km and waterspread households discharge their sanitary about 50 kms. In the New Bhopal area the area of 31 sq km. the Lower Lake was cre- waste in to Open Drains. drainage is provided mainly by katsi nallah, ated downstream of the Upper Lake in the • Rest of major Amount Sewage gener- which flows for about 8 km before meeting late 18th century. It has a small catchments ated is disposed off in Septic Tanks and Shahpura Lake. Three Major Streams drain area of 9.60 sq km and a water-spread of 1.29 ultimately discharged in Nallahs. While Storm Water from Bhopal. On northeastern sq km. Out of these two lakes Upper Lake the large no of Urban poor opts for open side River Halali carries the drainage and on is one of the major water supply source for defecation leading to environmental southeastern side River Kaliasote carries it, the city. The Upper Lake remained the only degradation. both these rivers drain to the river Betwa. In major source of potable water till the water • Only 39MLD out of 118MLD, sewage the southwestern side the drainage is carried augmentation scheme of Kolar came into generated is collected through 30% of by many small nallahs, which ultimately existence. Still Upper Lake water is being population connected to Sewer System, drain in to Kolar River.

64 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue S.No. Particular’s Discharge in Velocity in M/Sec Area in Sqm loads in existing drainage infrastructure. By Cumecs retrofitting the layout of built-up areas in a water sensitive fashion, private and pub- 1 At MANIT SQ 16.96 4.85 3.49 lic parcels of land and the right-of-way are 2 Mid Way 23.86 4.85 4.91 made greener, carrying additional benefits to the living space; e.g. reducing urban heat 3 At Kolar 29.90 4.85 6.16 Triangle islands. Decentralized measures, such as Wa- ter Sensitive Urban Design - WSUD (Water Sensitive Cities, 2014), help to alleviate and The Rainfall of Bhopal is of medium inten- ed and synergistic perspective in order to get adapt to floods and droughts and at the same sity (1200mm average per annum) and with ‘more from less’ in any investment. For this time support the recovery of biodiversity the entire natural advantages there is no se- to be effective, the place of stormwater man- levels and ecosystems. Key to this concept is verity of inundation in city areas that may agement within land use, urban design and to manage water above ground rather than affect the public life and business seriously. city planning needs to be properly acknowl- below, and to utilise green and blue rather edged by all involved and the opportunities than/ or complementary to traditional piped Problems and Issues (Sewerage & Storm need to be exploited through managing wa- (grey) infrastructure. Particularly in devel- water) ter in a way that brings it more into the open oping cities, where the pace of urbanization • The terrain and physiography of the city within green and blue spaces. Until recently, vastly reduces the availability of natural is a constraint toward development of an there were many barriers inhibiting effec- green areas, the retrofitting of WSUD could efficient sewerage network. tive cooperation between urban planners, potentially deliver stormwater management • The sewerage networks needs lots of architects and the ‘engineers’ who made performance objectives along with urban pumping facilities to take it to STP’s stormwater ‘disappear’ from urban areas amenity regeneration. Yet, there is a knowl- • The present sewerage network serves into underground pipes and infrastructure. edge gap in planning and designing green only the 30% of the city rest of the entire A new rapprochement between the various and blue infrastructure in a systemic way, sewer generated is either directly flows professionals and also with policy makers is addressing city (macro-scale) and local (mi- in to the open drains and nallahs or dis- creating a new vision for the role and place cro-scale) planning levels and their interre- posed in Septic Tanks where the effluent of surface water in urban environments that lationships.The work presented here aims flows in the open drains and nallahs in seeks to make the most use of water in all it’s to address this gap; introducing a landscape the absence of Soak pits. forms, rather than seeing it as a nuisance, planning framework to model the design of • The sewage treated in the STP’s is only health risk and hazard as in the past. For this spatial strategies, i.e. green and blue infra- half the capacity because the existing vision to be realised there is a need for new structure measures, that are appropriate to network can only collect that much. ideas, guidance and tools to assist planners the chosen level of analysis and reflect the • The existing sewerage network is in and designers in delivery and also in engag- relationship between the various spatial worn out and dilapidated condition fur- ing policy makers, communities and others scales. ther decreasing its efficiency in the vision and associated value to society. • Most of the roads in the city don’t have Stormwater infrastructure is historically cen- Macro-scale (city/ catchment level) drainage. tralized, built below ground in hidden piped The first module maps flood susceptibil- • The existing primary and secondary drainage networks or concrete basins and ity at the city/catchment level. Maximum drains need to be desilted to improve conceived sectorial and independently from Likelihood classification of remotely their capacity urban planning and design visions (Mar- sensed data. • The major nallahs and rivers, which car- salek, 2013). Its’ logic, form and functional At the macro-scale level, the objective has ry storm water discharge, need to be de- qualities are not immediately perceived, been the territorial infrastructure model- silted and cleaned. Increasing their cross being that it is for the most part embed- ling based on hydrogeological and ecologi- section will improve their capacity. ded in underground layers. Uncoordinated cal suitability for retrofitting green and management of stormwater infrastructure, blue corridors. A network of ecological Possible Approach urban planning and design often leads to corridors (links) was first designed based Traditional approaches to the management conflicts and incompatibility between this on the highest suitability for natural paths of stormwater in urban areas are increas- infrastructure and its context, resulting in between major green nodes – natural areas ingly being challenged by the need to deliver compromise measures such as costly and dis- (woodland blocks) and semi-natural areas greater sustainability and also to secure as ruptive conduit replacement to mitigate in- (urban district parks > 100 ha). Suitability many benefits and as much value as possible creasing runoff (Tucci and Bertoni, 2004). In analysis was used – defined by a function from urban systems, services and utilities. It contrast, working synergistically with ongo- of weighted values of classified layers: soil is no longer sufficient to consider stormwa- ing urbanization trends and existing layouts type, geomorphology, aquifer vulnerabil- ter management in isolation from these sys- provides an opportunity to manage water ity, and biome. tems and services, rather to take an integrat- locally, closer to source, reducing hydraulic

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 65 Micro-scale (neighborhood/ micro- S.No. Discription 2005 2010 2015 2020 catchment level) In this final module, potential spaces for green- blue measures identified at the meso-scale 1 % roads having 30 60 70 90 level have been further evaluated at the micro- storm water drains catchment (neighborhood level) via urban 2 % Area Covered 40 80 85 95 form parameters such as: (a) built-up density values; (b) setback depths; (c) spatial perme- ability between public and private spaces (i.e. public sidewalks and private gardens); and (d) Effective Operation & Maintenance The Bio of storm water drains would be necessary by road section typologies. Urban form (morphol- filter Plant at Mata Mandir is not function- 2016. ogy) values were correlated to a new set of per- ing properly. It receives sewage from south Construction of RCC Wall for Protection of Nallah formance criteria which followed sustainable TT Nagar (ward33) by gravity main and by Side Protection stormwater management and liveability goals; pumping.. BMC shall continue to operate and RCC retaining wall is to be constructed to e.g. ecological health, green/open space access maintain all the STPs by its own. For the pur- stream line the entry and exit of storm water and provision to engage in desired open-air pose, capacity building measures are deemed activities, interaction and social cohesion via necessary for improved performance. Conclusions green/blue public areas, etc. Stormwater drainage infrastructure is often Storm Water conceived in isolation from natural (urban) Sewerage By the year 2021 a total storm water drain landscape structure and urban layouts, being The year 2021 sees a wastewater generation network of about 90 % of the road network in part of traditional ways of planning layers of of nearly 275 MLD by about 25.5 lakh persons that year infrastructure independently from natural through 100% population and area coverage Drainage Rehabilitation Programme processes and urban form/dynamics. New in- (to be achieved by 2009). For the year 2021, Under this programme a study shall be tak- tegrative and synergistic approaches are need- an ultimate treatment capacity of 275 MLD is en up to identify the flood spots within the ed in urban landscape planning design theory envisaged. The sewerage line network will be city. This shall be based on the past history and practices that advance stormwater man- extend to a length of about 500 km. of floods and a survey of all the drains in the agement through the agency of landscape Augmentation and Rehabilitation of the Sys- city and their conditions. Mere cleaning of ecology knowledge and liveability goals. Ro- tem The present sewerage system caters to 30% the drains could iliminate most of the flood bustness is achieved when infrastructure is of the city area only. Extension of the capacity spots. In almost all the cases, strengthening of consolidated, working in synergy with spa- of the existing sewerage network system and the drains and construction of leading drains tial structures, natural geographic features, treatment plants becomes necessary to cater to will have to be taken up. A desalting exercise and socio-economic aspects. Particularly in the needs of 2016 and 2021. This shall also in- has to be taken up in all the natural and open developing cities, where the pace of urbaniza- volve revitalization of the sewerage network in drains. Based on the necessity that arises out tion rapidly reduces the availability of natural the city area. The areas, which required major of the study, drains are to be remodeled from areas, designing nature for hydraulic perfor- rehabilitation or additional works are covered the origin to the outfall. mance plays a vital and multifunctional role under this component, are mainly New Capi- Construction of Roadside Drains that actively contributes to the quality of tal Project Area, Bhoj Wet Land Project Area Adequate attention has to be given to the con- urban life. By adopting an integrative land- and Prevention of Population of Upper Lake struction / section improvement of roadside scape infrastructure model, the performance Scheme Area. The main wards covered are storm water drains (both open and closed) to and functioning of urban ecosystems can be from no.9 to 22, 24, and 39 to 44 i.e. total 21 no. facilitate proper draining of storm water into evaluated and adjusted to maximize (multi) of wards are proposed to be covered under the natural drains and also to maintain proper functionality over time. This study has in- priority areas to be served by sewerage system. road surface. It is expected that around 40 km troduced a new tool for urban landscape in- frastructure design, where the analyses have identified critical structural elements for stormwater management, sewage and ecolog- S.No. Discription 2005 2010 2015 2020 ical performance and modelled a synthesis of the network of green and blue spaces using hi- 1 % 30 70 80 90 erarchical design. This approach is systemic, Population describing spatial components and processes Covered through scales. Although the model shows 2 % Area 30 60 90 90 promising initial results, the outcomes must Covered be further validated and verified to judge the 3 % Sewage 20 80 80 90 model on its practical merits. treated

66 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Riferimenti bibliografici Bisaccia: sulle tracce di L’impianto del nuovo nucleo è basato su di • Andoh, Robert. (2011) "Blue, Green and Grey In- una matrice circolare centrata sul crinale, frastructure: What’s the Difference – and Where un identità perduta tra Do They Overlap?" Engineering Nature's Way. antichi luoghi e nuovi nel quale s’innestano piazze, strade, nuove Hydro International. 1 June 2014. . tipologie edilizie ed edifici pubblici. Perno • Berkooz, C. (2011). Green Infrastructure Storms spazi della nuova composizione è la piazza prin- Ahead. Planning, 77(3), 19-24. • Dietz, M. E. (2007). Low Impact Development Mariarosaria Perna, Anna Pirozzi cipale, dove è presente la nuova chiesa, dal- Practices: A Review of Current Research and Rec- la quale si diramano gli assi che connettono ommendations for Future Directions. Water, Air, quest’area con i blocchi residenziali ed il and Soil Pollution, 186(1-4), 351-363. Introduzione • Elkin, S. L. (1987). City and regime in the Ameri- Irpinia, 23 novembre 1980: 1 minuto, 20 se- polo scolastico. can republic. Chicago: University of Chicago condi e nulla fu più come prima. Il brivido La Bisaccia di oggi presenta una configu- Press. • Elliott, A., & Trowsdale, S. (2007). A review of della terra cavalcò Sella di Conza, si infilò razione urbana complessa e problematica, models for low impact urban stormwater drain- in costoni e faglie tra l'Irpinia e la Basilicata, costituita da due entità separate e distinte, age. Environmental Modelling & Software, 22(3), seppellì persone con le pietre delle loro case mai diventate un unicum. Il paese vecchio, 394-405. • Environmental Protection Agency (EPA), OfHice e chiese. Il sisma distrusse vite, stravolse quasi disabitato, costituisce il punto di ri- of Wastewater Management. (2004). Primer for modelli sociali, sistemi economici, cancellò ferimento per la popolazione che vi cerca Municipal Wastewater Treatment Systems . interi paesi alterando la geografia dei luoghi. tracce dell’identità perduta e luoghi per la Washington, D.C.: USA Environmental Protec- tion Agency. La ricostruzione che seguì, si mosse su due socializzazione; quello nuovo si connota • Fjell, S. (2007). Cool green water wise streets: strade diverse: recupero o la costruzione di come un inospitale quartiere-dormitorio, so- Saving money while giving stormwater, energy, new town. A Bisaccia (Av), in Alta Irpinia, si vradimensionato rispetto alle esigenze della comfort and quality of life beneHits. Rainwater and Urban Design,259-265. scelse la delocalizzazione. Ed è per questo che popolazione e lontano dal tradizionale senso • Foster, J., Lowe, A., & Winkelman, S. (2011). The abbiamo scelto Bisaccia. di comunità. Value of Green Infrastructure for Urban Climate Adaptation (Rep.). Washington, D.C.: The Center Il nostro percorso di analisi indaga sui que- for Clean Air Policy. Inquadramento territoriale siti non risolti dal piano e dalla ricostruzio- • Fountain, H. (2013, October 28). Natural Allies for Bisaccia è un paese dell’Alta Irpinia che si ne, e cerca una risposta circa la possibilità di the Next Sandy. The New York Times. • Garde, A. M. "Innovations in Urban Design and trova a 860 m s.l.m. ai confini con la Puglia riconnettere e ricucire questo tessuto la cui Urban Form: The Making of Paradigms and the e la Basilicata. identità è stravolta. Nel nostro studio cer- Implications for Public Policy." Journal of Plan- Dal censimento del 1971 si registravano chiamo di cogliere quei caratteri peculiari ning Education and Research 28.1 (2008): 61-72 • Girling, C., & Kellett, R. (2002). Comparing Storm- 6200 abitanti, mentre dall’ultimo, del 2014, dei luoghi (qualità artistico-architettoniche water Impacts and Costs on Three Neighborhood si contano poco più di 3000 abitanti. Situato e paesistiche) ai quali si aggiungono i carat- Plan Types. Landscape Journal, 21(1), 100-109. in zona sismica il paese è stato duramente teri sociali anch’essi stratificati che vanno • Grigg, N. S. (2005). Water Resources Manage- ment. Water Encyclopedia. 2:586–587. colpito dai terremoti ed in particolare da considerati nel ripristino dell’autenticità • Law, S. (2014, February 27). Green Streets: Func- quello del 1930 e del 1980. Quest’ultimo, di quei luoghi. Individuare quelle tracce tion or Frill? Retrieved July 1, 2014 • Mays, L. W., & Tung, Y. (1995). Hydrosystems en- non recò gravi danni, ma innescò un feno- dell’appartenenza al territorio, alla storia, gineering and management. New York: McGraw- meno franoso che, però, caratterizzava già e attenuare quel senso di provvisorietà e Hill. da secoli il paese. smarrimento della gente che vi abita, che fa • McMichael, Anthony J. "The Urban Environment and Health in a World of Increasing Globaliza- ancora fatica a trapiantare i suoi stili di vita tion: Issues for Developing Countries." Bulletin La delocalizzazione in contesti così diversi. of the World Health Organization Nonostante i danni fossero stati minimi, gio- La metodologia di analisi, per cogliere questi • Riverkeeper. (2014). Combined Sewage Over- Hlows (CSOs). Retrieved July 1, 2014, from http:// chi politici e convenienza economica inseri- aspetti appena citati, si basa sull’utilizzo del www.riverkeeper.org/campaigns/stop-polluters/ rono Bisaccia nella lista dei comuni di fascia metodo PlaceMaker1. sewage-contamination/cso/ A: quelli coi morti, quelli rasi al suolo. Bisac- • Roon, M. V. (2007). Water localisation and recla- mation: Steps towards low impact urban design cia si ritrovò moltiplicata per due: Bisaccia Il Metodo PlaceMaker and development. Journal of Environmental Vecchia e Bisaccia Nuova. Il metodo Placemaker, da noi utilizzato per Management, 83(4), 437-447. A Bisaccia si decise di recuperare solo la par- l’analisi del territorio di Bisaccia, ci consen- • Tucci, Carlos E. M. (2004). Integrated Flood Man- agement – Case Study Brazil: Flood Management te del nucleo antico del paese e realizzare un te di “individuare quegli elementi, che non in Curitiba Metropolitan Area. World Meteoro- nuovo insediamento, a circa un chilometro sono riconoscibili attraverso cartografie di logical Organization and Global Water Partner- ship’s Associated Programme on Flood Manage- ad ovest in un’area geologicamente più sicu- tipo tradizionale e che costituiscono l’identi- ment . ra, già oggetto di espansione urbanistica in- tà contemporanea dei luoghi”2 e la loro rap- • Ulrich, Roger S. "Chapter 3: Biophilia, Biophobia, torno agli anni trenta. presentazione in una mappa complessa che and Natural Landscapes."The Biophilia Hypothe- sis . Ed. Stephen R. Kellert and Edward O. Wilson. Il paese antico è un nucleo compatto arrocca- ne consenta l’individuazione. Washington, D.C.: Island, 1993. 73-137. to, caratteristico per le sue costruzioni in pie- Il metodo PlaceMaker è composto da otto fasi tra addossate armoniosamente l’una all’altra, di cui cinque di analisi e tre di progetto; spie- formato da chiese, campanili, vicoli, portali gheremo gli obiettivi, le azioni e i prodotti di in pietra e dalla piazza cuore della vita socia- ogni singola fase di volta in volta. le e centro della struttura urbana. La prima fase: analisi delle aspettative

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 67 La prima fase consiste nell' analisi delle La terza fase: analisi della planimetria tradizio- di simboli. In questa mappa, sono emersi i aspettative. Questa fase, che va effettuata nale a scala urbana luoghi di interesse storico artistico ed archi- precedentemente al primo sopralluogo, ha La terza fase è costituita dallo studio dell’area tettonico come il castello, i palazzi nobiliari lo scopo di effettuare una prima indagine re- attraverso l’utilizzo delle carte tradizionali la del centro antico e le architetture contempo- lativa al luogo da analizzare. Gli strumenti, cui tipologia dipende dalla natura del luogo ranee del paese nuovo; inoltre, sono emersi i che possono essere utilizzati e che noi abbia- da analizzare. Nello specifico, dalla nostra luoghi di interesse religioso come il Duomo, mo utilizzato in questa fase sono moltepli- analisi, ciò che risulta di particolare inte- le chiese minori e la chiesa nuova. ci: abbiamo elaborato del testo scritto, degli resse sono i vari tessuti che caratterizzano Tra i luoghi ad uso residenziale abbiamo schizzi ed un collage, legato all’ idea che si è la nostra area studio cioè quello medievale distinto i luoghi non abitati, quelli in stato creata in noi di Bisaccia, attraverso una ricer- a sviluppo avvolgente, il tessuto a maglia di abbandono, che si concentrano nel paese ca bibliografica. regolare dell’espansione degli anni trenta e vecchio, e quelli ancora da completare disse- il tessuto a matrice circolare post terremoto minati nel territorio di Bisaccia. La seconda fase: identificazione degli elementi che progettato da Aldo Loris Rossi. Inoltre, dalla Inoltre, abbiamo evidenziato i luoghi vuoti costituiscono l’identità dei luoghi analisi di questa mappa, emergono gli assi che caratterizzano il tessuto del paese nuovo, La seconda fase è costituita da cinque rilievi. principali e secondari e le prospettive visive i luoghi di limite come i fragili margini del pa- Il rilievo nominale consiste nella raccolta dei di interesse evidenti dalle curve di livello e ese vecchio ed, infine, un luogo vuoto ad uso dati riguardanti gli elementi costruiti, natu- dalla lettura delle quote differenti. commerciale nella parte nuova di Bisaccia. rali, i mezzi di trasporto e le persone. L’opera- Nella simbologia, abbiamo evidenziato: la zione di nominare è unita alla localizzazione La quarta fase: questionario agli utenti pietra con i suoi elementi costruttivi, la lavo- e alla presenza quantitativa espressa in per- La quarta fase è quella del questionario da razione della lana,i campi di grano e le viste centuale lieve media e notevole. porre agli utenti del luogo con lo scopo di privilegiate che si hanno sulla vallata. Il rilievo percettivo consiste nel rilevare le tracciare un'idea del luogo percepita da chi sensazioni visive, olfattive, gustative, acu- non è coinvolto nello studio. La sesta fase: individuazione risorse identitarie stiche e tattili, ponendo l’attenzione sulla Il questionario è stato rivolto sia agli abitanti La sesta fase ha come obbiettivo quello di in- localizzazione, la tipologia, la quantità e la che a degli intervistati speciali tra cui lo scrit- dividuare le risorse identitarie dell’area studio. qualità. tore e poeta Franco Arminio e l’associazione Queste risorse sono state divise in tre categorie. Il rilievo grafico, consiste nell’elaborazio- culturale Sinergie; le domande sono state Nella prima categoria, quella delle qualità iden- ne di schizzi dei luoghi secondo un’ottica poste ad utenti appartenenti a differenti fa- titarie, abbiamo evidenziato la valenza storico visuale-percettiva. sce di età e a diverse formazioni culturali. culturale del patrimonio architettonico e reli- Il rilievo fotografico e quello video che aiuta- La durata delle interviste, formate da otto gioso e la forte valenza paesistico-ambientale no a registrare lo stato dei fatti e le relazioni domande.Si è preferito porre le domande in della vallata e dei campi coltivati a grano. tra gli elementi precedentemente individuati. modo colloquiale, piuttosto che in forma di Per quanto riguarda la seconda categoria, Il prodotto di questi rilievi ha come obbiet- questionario. quella delle criticità identitarie, di particolare tivo una mappa di unione e di sintesi dei Ciò che è emerso, è la differente percezione interesse sono l’asse di collegamento tra i due dati raccolti. che gli abitanti hanno di Bisaccia Nuova e Bi- nuclei abitati non percorribili a piedi e in bici, i Ciò che emerge è la differenza degli elementi saccia Vecchia; la prima risulta sproporziona- vuoti con verde incolto, le residenze non abita- costruttivi che caratterizzano Bisaccia Nuo- ta, confusionale e poco accogliente, mentre la te in stato di abbandono e piazza XXIII Novem- va e Bisaccia Vecchia. Il paese vecchio è ca- seconda bella, ma solitaria e abbandonata. bre, luogo ad uso commerciale inutilizzato. ratteristico per le sue costruzioni in pietra, I luoghi più rappresentativi citati dagli inter- Infine, per quanto riguarda la categoria delle per le sue chiese e per i suoi vicoli nonché vistati sono situati nel paese vecchio e sono potenzialità identitarie, abbiamo evidenzia- per la presenza del castello ducale; nel paese piazza Duomo, piazza Convento ed in gene- to le aree marginali e abbandonate del paese nuovo, invece, ci sono nuove tipologie edili- rale il centro storico con i suoi monumenti; vecchio come luoghi con punti di vista privi- zie e nuovi edifici pubblici. il castello ducale, la cattedrale e la chiesa di legiati sul paesaggio, il patrimonio architet- I due nuclei si differenziano anche per il ma- Sant’ Antonio, santo patrono di Bisaccia. tonico da valorizzare. teriale: la pietra locale in quello antico e il Un aspetto interessante è che molti non per- cemento a vista in quello nuovo. cepiscono la memoria del terremoto, che La settima fase: questionario Anche la tipologia d’utenza è diversa; le fa- fece pochissimi danni, ma la ricostruzione La settima fase è la identificazione delle risor- miglie con bambini vivono nel paese nuovo con le sue conseguenze sul costruito e sulla se identitarie da parte degli utenti del luogo mentre gli anziani vivono maggiormente in comunità. attraverso la somministrazione di un que- quello vecchio. stionario. Per la formulazione delle domande, Mentre per quanto riguarda il rapporto con La quinta fase: creazione della mappa complessa sono stati punti di riferimento i dati che emer- gli elementi naturali, entrambi gli abitati La quinta fase consiste nella rielaborazione gono dalla mappa delle risorse identitarie. hanno una stretta relazione con la vallata delle informazioni raccolte nelle fasi prece- Ciò che è emerso, soprattutto da parte dei circostante e con i campi di grano che scandi- denti, per la realizzazione della mappa com- giovani, è l’interesse per un asse di collega- scono il paesaggio insieme alle pale eoliche. plessa utilizzando un unico sistema grafico mento da percorrere sia a piedi che in bici.

68 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue La maggior parte degli intervistati è parti- abbiamo lavorato, sono le emergenze archi- getto lungo l’asse di collegamento; le aree iden- colarmente interessata alla riqualificazione tettoniche che caratterizzano entrambi in tificate, che vengono naturalmente ripartite in delle case abbandonate con destinazioni d’ nuclei. triangoli dall’ asse che li attraversa, sono state uso per la comunità e al completamento del Nel terzo layer abbiamo evidenziato l’asse di scelte escludendo quelle che cadevano nell’ costruito incompiuto. collegamento fra i due nuclei e i percorsi le- area boschive, quelle che inglobavano il costru- Negli spazi ancora vuoti, soprattutto le fami- gati alle risorse identitarie. Le sovrapposizio- ito e quelle che non offrivano interessanti pun- glie con bambini e gli adolescenti, sarebbero ni di questi livelli di lavoro, ci hanno portato ti di vista sul paesaggio; interessati a nuove attrezzature o a spazi verdi. alla definizione del nostro concept che lavo- Infine, abbiamo sovrapposto il layer dei campi Inoltre, quasi tutti gli intervistati auspiche- ra su aree e percorsi per cercare di riconnette- coltivati e delle curve di livello a tutte le aree rebbero il recupero e la valorizzazione del re e ricucire i due nuclei del paese. del percorso paesaggistico. patrimonio architettonico e di quei punti di vista privilegiati sul paesaggio. I percorsi Gli ambiti del percorso paesaggistico Per quanto riguarda il lavoro sui percorsi ne ab- Le aree del percorso paesaggistico si dividono L’ ottava fase: definizione e localizzazione degli biamo individuati quattro tipologie. in quattro ambiti: due che lavorano sull’ attrat- interventi di progetto Il primo è il percorso architettonico, lungo tività turistica di Bisaccia e due di supporto alla La fase otto rappresenta lo step finale della il quale è possibile osservare i due linguaggi comunità. parte di progetto, dove le informazioni con- che caratterizzano il paese: le architetture Il primo ambito è quello delle cosiddette “aree tenute nella mappa complessa di analisi dan- contemporanee della parte nuova e le co- belvedere” collocate lungo l'asse di collega- no le proposte per la costruzione dell’identi- struzioni tipiche in pietra, i vicoli e i portali mento, su cui si snodano i percorsi di ricon- tà e della valorizzazione dell’area in esame. della parte antica. nessione delle due parti del paese. Queste aree, Tra gli obiettivi individuati c’ è quello di Il secondo percorso è quello degli arti e dei me- oltre ad essere spazi attrezzati e di riposo per “recuperare e sviluppare le attività identita- stieri, lungo il quale è possibile visitare diversi i pedoni e i ciclisti, sono punti privilegiati sul rie”, cioè creare per ogni risorsa individuata laboratori per la conoscenza e la vendita di quei paesaggio circostante, punti di osservazione e (grano, pietra, lana e prodotti tipici) dei labo- prodotti legati alle risorse identitarie del terri- di riflessione. ratori - museo collocati nel costruito abban- torio come il grano, la pietra e la lana. Il secondo ambito è quello che noi abbiamo donato nel paese vecchio. Questi saranno dei Con l’obbiettivo di ricucire le due identità, nel chiamato del Festival dei giardini. punti dedicati esclusivamente alla lavorazio- paese vecchio e lungo l’asse ci sono i laboratori, Le aree, nelle quali verranno realizzati i giardi- ne e alla conoscenza di queste risorse, mentre mentre i punti vendita sono nel paese nuovo. ni, saranno collocate nella parte nuova, lungo la vendita dei prodotti ottenuti, sarà garanti- Il terzo percorso è quello paesaggistico in cui il percorso di collegamento e nella parte vec- ta dal recupero dei locali ad uso commerciale abbiamo previsto quattro tipologie di aree: chia del paese. Il festival, che avrà una scaden- in piazza XXIII Novembre, nel paese nuovo. due per garantire l’attrattività turistica e due za annuale e che sarà visitabile in diversi mesi La vocazione di tipo commerciale di quest’ di supporto alla comunità che approfondire- all’anno, avrà un’istituzione di riferimento che area, era già stata individuata dal piano urba- mo in seguito; è rappresentata dalla scuola di paesaggio, che nistico post terremoto. Infine, abbiamo il percorso religioso, lungo il verrà ospitata nell’attuale centro polifunziona- Un altro obiettivo è quello di “migliore l’at- quale è possibile visitare le chiese di Bisaccia; le nella parte nuova del paese. trattività turistica” creando dei percorsi as- un itinerario di architettura sacra che tocca Il terzo ambito è quello degli orti urbani che, sociati alle risorse e alle attività identitarie; le chiese più semplici del centro storico, il collocati nei vuoti del paese nuovo, hanno la creazione di una manifestazione di tipo Duomo e la chiesa del Sacro Cuore di Aldo come obbiettivo quello di attivare processi di annuale che contribuisce anche alla rigene- Loris Rossi. partecipazione, autogestione e di aggregazione razione dei luoghi abbandonati. Tra i quattro percorsi abbiamo approfondito sociale assenti in certi punti del paese. Un altro obiettivo è quello di W, con la cre- quello paesaggistico. Il quarto ambito è quello dei “pocket park”; le azione di aree verdi da destinare ad orti ur- aree interstiziali, nel centro della nuova parte bani, aree verdi attrezzate per la comunità e Il percorso paesaggistico di Bisaccia, rappresentano un'opportunità per punti che permettono l’osservazione del pae- Il percorso paesaggistico nasce da un lavoro ef- lo sviluppo di uno nuovo spazio pubblico: un saggio e la riflessione. fettuato sulle aree (vuoti, margini e paesaggio) piccolo parco urbano diffuso. Ogni spazio sarà individuati nel concept. caratterizzato da una delle specifiche funzioni IIl concept Per dare una visione unitaria nel ridisegno di individuate (sport, ricreazione ed eventi) che Per la definizione del concept, a partire dal- queste aree, ognuna con una specifica funzio- faciliteranno l'accesso e la connessione. Que- la mappa del progetto identitario, abbiamo ne, abbiamo lavorato su diversi elementi. sto tipo di soluzione crea degli spazi, ciascuno lavorato su vari layer. Nel primo, abbiamo Il primo elemento su cui abbiamo lavorato è con un'identità distinta. evidenziato i margini del paese vecchio, il quello dei tracciati e dai tessuti dei due nuclei: paesaggio che lambisce i due nuclei e i vuoti quello medievale, quello anni trenta e quello Le aree belvedere urbani della parte nuova. post terremoto; da questi tracciati abbiamo evi- Tra questi quattro ambiti abbiamo approfon- Nel secondo, invece, abbiamo evidenziato le denziato tre assi generatori. Dall’ intersezione dito il primo, cioè quello delle aree belvedere. risorse identitarie e, l’altro elemento su cui di questi tre assi nascono le nuove aree di pro- Queste aree vengono ripartite in micro aree

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 69 dalle proiezioni dei campi di grano e delle 1. Sepe, M., (2013), Planning and Pla- Un nuovo paesaggio nutre ce in the city. Mapping place identity. curve di livello. Routledge - London New York il viandante Le singole aree appena citate sono legate da 2. Mazzoleni. D., Sepe M., (a cura di), (2005), un disegno unitario; nello specifico, abbia- Rischio sismico, paesaggio, architettura: l’Irpinia, Nausicaa Pezzoni mo immaginato il disegno della loro super- contributi per un progetto, CRdC AMRA, Napoli. ficie composta da due elementi modulari di Una rete complessa e aperta forma trapezoidale, la cui forma riprende A Sud Ovest di Milano, in un territorio im- lo studio dei tracciati. Questi due elementi, mediatamente limitrofo ai centri urbani di combinati in modo diverso e realizzati con prima cintura e tuttavia già connotato dai materiali diversi, creano delle aree ognuna caratteri di un'area agricola dall'alto valore con una specifica caratteristica. paesistico, un itinerario tracciato da ampie La prima di queste è una area pavimentata in opere pittoriche dell'artista-scienziato Paolo pietra locale, nella quale sono inseriti degli Ferrari mette in rete i luoghi di riferimento elementi luminosi per creare una luce soffu- civico dei nuclei abitati con i punti più isola- sa di notte e identificare visivamente le aree ti della campagna. progettate. Ideata nel 2014 nel quadro delle iniziative Nella seconda area, la trama evidenzia una culturali e di valorizzazione del territorio forma esagonale che ospita giochi d’ acqua. con cui accompagnare EXPO Milano 2015, Nella terza area, gli elementi di forma tra- l’installazione “Un nuovo paesaggio nutre pezoidale sono realizzati in pietra, manto il viandante” introduce un nuovo model- erboso, ghiaia e ciottoli; tagli rettangolari lo di interazione con l'ambiente sia per la ospitano essenze aromatiche alternate a ghia specificità dell’operazione di contrappunto ed erba. proposta, sia per il processo di realizzazione Nella quarta area, gli elementi a forma trape- adottato. Entrambi gli aspetti – trasforma- zoidale sono in pietra e manto erboso e, pic- zione del paesaggio e percorso d’attuazione cole dune di terreno, diventano elementi di – scaturiscono da una relazione stretta con il gioco o di riposo. contesto e sono generativi di nuove relazio- La quinta area è quella dei punti belvedere; ni: le opere artistiche includendo elementi in queste aree, alla pavimentazione in pietra del paesaggio e contemporaneamente apren- locale, si aggiunge una seduta. Quest’ ultima do nuove prospettive da cui osservarlo; l’iter è composta da tre elementi: attuativo convogliando iniziative culturali • La panca: un semplice sedile in pietra e competenze organizzative del territorio in senza schienale e senza copertura; un processo virtuoso di cura dei luoghi. • Il guscio: un elemento in acciaio corten Sostrato e al contempo esito del progetto è per appoggiarsi o sdraiarsi; il disegno di una rete complessa, nella varie- • L’ elemento di illuminazione per creare tà degli spazi interessati dall’installazione e una luce soffusa di notte. negli interventi interscalari che la compon- Infine sono state previste delle aree a verde gono, ma anche nella differenza, per il ruolo che ospiteranno specie arboree e arbustive sociale e per la matrice concettuale che ne autoctone per garantire la loro resistenza al anima l’operato, dei soggetti impegnati nel clima rigido dell’inverno e alle escursioni progetto; una rete in evoluzione, che propo- termiche di mezza stagione. ne, fin dal suo iniziale sviluppo, una trasfor- mazione del paesaggio in progress, con una Conclusione sequenza di opere d’arte aperta all’introdu- Noi crediamo che attraverso il nostro percor- zione di nuovi elementi pur nel disegno uni- so identitario, che nasce dall’aver identifica- tario di un “nuovo paesaggio”. to i caratteri peculiari e sociali dei luoghi di Bisaccia, è possibile riconnettere e ricucire le Il progetto di un nuovo paesaggio due entità che oggi formano Bisaccia. Questo Il progetto di realizzare un’installazione per- attraverso la valorizzazione delle caratteristi- manente in una zona tra le più tutelate, dal che storico-ambientali e rafforzando l’identi- punto di vista paesaggistico, dell’intera regio- tà urbana attraverso, la fornitura di servizi e ne urbana milanese, ha origine dall’incontro l’organizzazione di spazi pubblici di qualità tra un centro di ricerca scientifico-culturale in cui ritrovarsi e riconoscersi. e due amministrazioni locali: il Centro Studi Assenza di Milano, diretto dallo stesso autore

70 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue delle opere e attivo sul territorio con installa- referenti dell'equipe del Centro Studi Assen- trasformativa di grande impatto e tuttavia zioni site specific in spazi pubblici della città za e alcuni funzionari addetti a seguire le fasi profondamente in accordo con i caratteri e in altri Comuni del Nord Italia1 e le am- di montaggio dei pannelli, dà il via all’opera- del paesaggio attraversato. Considerando la ministrazioni di Gaggiano e di Cisliano, in- zione. Nei mesi successivi, dopo l’installazio- scala dell’intervento e l’effetto dirompente teressate ad accogliere opere d’arte contem- ne del primo gruppo di opere nella piazza del delle opere sui diversi luoghi, appare quasi poranea su edifici e lungo sentieri che, per il Municipio di Gaggiano, il limitrofo Comune paradossale come “Un nuovo paesaggio” si valore storico o per le attività che vi vengono di Cisliano aderisce al progetto chiedendo sia introdotto nel contesto senza dover segui- svolte, caratterizzano i propri luoghi. all’autore nuove opere da collocare su alcuni re l’iter delle autorizzazioni prescritte dalle Due realtà estremamente diverse per for- edifici pubblici; l'11 ottobre 2014, in occasio- normative urbanistiche, bensì affidandosi a mazione e funzione sociale, oltre che per i ne della “giornata del contemporaneo” pro- quel 'pubblico minore' (Bianchetti, 2011) che linguaggi con cui manifestano le rispettive mossa ogni anno da AMACI (Associazione nella città contemporanea sta sempre più attività, hanno promosso e perseguito un dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani), frequentemente dando sostanza alla rigene- comune progetto di cura del territorio, e in l’installazione viene inaugurata e presentata razione dello spazio pubblico. pochi mesi hanno ideato, programmato e alla cittadinanza con la programmazione di Grazie al lavoro di attori disposti a condivi- messo in opera un percorso artistico-paesag- visite guidate sui territori dei due Comuni. dere ingegno, risorse e luoghi da trasformare, gistico composto da 26 pannelli di grandi di- Per quella data vengono prodotti una serie di un’infrastruttura si snoda ora nel paesaggio mensioni (3 x 2 metri e 6 x 4 metri) pronto ad manifesti informativi con la mappa dell'iti- rurale del sud-ovest milanese sotto forma di essere ampliato e arricchito lungo la strada nerario e la fotografia e il titolo di ogni sin- un'installazione site specific disposta a strati- ciclabile che costeggia il Naviglio Grande e gola opera, raddoppiati dal gesto pittorico ficare il territorio con una nuova narrazione. che collega le aree attualmente attraversate dell'autore, oggetti artistici anch'essi volti a Nella prospettiva di un prolungamento dall’installazione fino alla Darsena, nel cen- segnalare l'apertura del percorso nelle diver- dell'itinerario dalle aree periferiche della re- tro storico di Milano. se tappe e a punteggiare per qualche giorno gione milanese fino al cuore della città cen- Tutte le opere sono l'esito di un'elaborazio- il paesaggio con un ulteriore elemento ricon- trale, il progetto “Un nuovo paesaggio nutre ne artistica che può durare anni: nascono ducibile all'intera operazione. il viandante” è stato presentato al pubblico dal gesto pittorico dell'autore che spesso Accanto a ogni pannello o vicino a un grup- più vasto dell’area metropolitana il giorno si sovrappone a sue fotografie precedenti, po di questi laddove l'itinerario si soffermi in cui questo confluiva nel nucleo storico e successivamente vengono rielaborate in in nuclei più densi di opere collocate nel a festeggiare l'inaugurazione della nuova diversi passaggi analogico-digitali (fotoco- medesimo ambiente (come nella biblioteca Darsena, l’antico porto di Milano, restituito piate, stratificate con altri materiali come la di Gaggiano o sulla piazza del Municipio, o alla città con un progetto di rigenerazione carta millimetrata, e ulteriormente trasfor- lungo il muro di cinta di un ex cimitero tra i urbana tra i più attesi2. Per quell'occasione è mate dal segno in acrilico, per essere infine campi), è stato progettato un leggìo con una stata prodotta una guida tascabile all'instal- stampate in grandi dimensioni su supporti mappa esplicativa volta a indicare la colloca- lazione, pubblicata dal Centro Studi Assenza adatti all'esposizione in esterno). Composta zione di quell’intervento lungo l'intero per- con il patrocinio dei Comuni di Gaggiano da stratificazioni successive che simultane- corso, e a riportare i nomi degli sponsor che e di Cisliano e della Città metropolitana di amente si mostrano all'osservazione, ogni ne hanno consentito la realizzazione. Mentre Milano, volta a descrivere i contenuti delle opera contiene un passaggio – che può essere infatti le opere d’arte sono state liberamen- opere e la loro relazione con i contesti attra- la fotografia di un'architettura del luogo op- te donate dall’autore alle amministrazioni versati. Sfogliabile on line al sito http://www. pure l'ultima elaborazione, quella del segno comunali, l'esecuzione dei supporti metal- youblisher.com/p/1135226-Un-nuovo-pae- pittorico informale - costruito in una stretta lici per i plotter paintings e la stampa degli saggio-nutre-il-viandante/, la guida raccoglie relazione con il contesto in cui verrà inserita. stessi sono state sostenute da privati che i contributi dei diversi attori del progetto che Alla complessità del lavoro di ideazione e re- hanno adottato ciascuna opera artistica. In- ne spiegano la valenza politica e le stratifi- alizzazione delle opere ha fatto riscontro una fine, trattandosi di interventi migliorativi su cazioni di significati con cui il territorio si singolare rapidità nel definire i modi e tem- edifici esclusivamente di proprietà pubblica, fa ripensare: divenendo un ulteriore tassello pi dell'intera installazione. Significative per il montaggio dei pannelli è stato curato dai nel processo di riscoperta del paesaggio in- l'articolazione e al tempo stesso per la solle- tecnici dei Comuni quale ordinaria opera di nescato dal progetto stesso. Per molti abitan- citudine che ha guidato gli interventi, sono manutenzione, senza alcun onere aggiunti- ti dei Comuni interessati dall’installazione, le tappe fondamentali del progetto. vo per l’amministrazione. percorrere il tracciato artistico-paesaggistico Nel gennaio 2014 Paolo Ferrari insieme alla Un ambito protetto da vincoli paesistici ai soffermandosi sulle singole opere ha signi- sua equipe presenta alla Giunta di Gaggiano diversi livelli di governo del territorio - da ficato ‘vedere’ per la prima volta i propri un'ipotesi di installazione redatta sulla base quello regionale del Parco Agricolo Sud Mi- luoghi, scoprendoli attraverso la finestra del di alcune prime indicazioni dell'amministra- lano a quello metropolitano rivolto a un si- gesto artistico introdotto. Persino uno degli zione in merito agli spazi disponibili ad acco- stema delle acque e dei tracciati rurali dalle elementi fondativi della storia di Gaggiano e gliere le opere artistiche; qualche settimana forti valenze ambientali, fino al livello co- del suo territorio, quale è la “casa delle chia- più tardi un tavolo di lavoro con il sindaco, munale di tutela delle emergenze storico-ar- vi” nei pressi di un’antica chiusa del Navi- gli assessori all'urbanistica e all'ambiente, i chitettoniche -, è stato investito da un’azione glio, è apparso ad alcuni studenti delle scuole

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 71 accompagnate nell'itinerario come un am- osservando il pannello n. 05 Campanile di tettura storica. Il gesto della scrittura rende biente nuovo, svelatosi attraverso l’esplora- Gaggiano / con tempo rovesciato: collocata en- visibile all'osservazione un pensiero che di- zione delle opere lì introdotte. È così che la tro la corte del Municipio, sulla torre dell’ac- venta elemento estetico, de-materializzando visita guidata a un progetto che impronta il quedotto, l’opera richiama il campanile della il muro su cui è inserita e trasformandolo in paesaggio dei segni della contemporaneità, chiesa ma in un’immagine che lo rispecchia narrazione del territorio che verrà. rivela ai suoi abitanti punti di riferimen- ribaltato, e in una posizione in cui l’edificio In Comune di Cisliano, è il complesso for- to storici, luoghi di una tradizione in cui la religioso viene incluso nel luogo di riferi- mato dall'auditorium, dalla palestra e dalle comunità da sempre si riconosce e di cui si mento della vita civica della città. Ruolo, si- scuole ad essere trasformato: sul parallelepi- riappropria ora quali oggetti di un territorio gnificato e forma di un elemento storico ven- pedo grigio che contiene la palestra, è stato diversamente narrato. gono ‘rovesciati’ e in questo rovesciamento collocato l'Asimmetrico paesaggio in-Absentia, immessi in un nuovo sistema di relazioni immagine di un territorio di collina in cui si La via che nutre il viandante dove si apre un dialogo tra luoghi tradizio- intravvede una strada fra i campi, osservati Paolo Ferrari opera una decostruzione della vi- nalmente separati per le funzioni e il tipo di astraendo gli elementi naturalistici e facen- sione ordinaria che la dematerializza. Il suo è un appartenenza che la società vi ha da sempre do emergere soltanto il gioco di luci e om- atto scientifico ed artistico insieme, di un'arte che attribuito. bre di un ritratto al negativo, dove la strada conduce all'esperienza di un diverso conoscere. Un altro esempio di questo tipo di trasfigura- diventa segno astratto che accompagna lo (Luciano Eletti) zione del paesaggio è visibile lungo il Navi- sguardo verso un'altura, una linea d'orizzon- Il progetto di “un nuovo paesaggio” è clas- glio, presso quella “casa delle chiavi” che ha te che nella trasfigurazione compiuta dal ge- sificabile come un'installazione artistico- assunto un ruolo simbolico per il territorio sto pittorico diviene curvatura dell'universo, scientifica site specific, dove ogni pannello agricolo del Sud Milano: due figure legate paesaggio che contiene in-assenza il territorio è stato appositamente realizzato per un de- alla presenza dell'acqua vengono inserite a di collina e il viandante stesso, non più fermo terminato luogo, è stato cioè ideato in modo indicare la funzione originaria del luogo in di fronte al volume compatto di un edificio, specifico pensando alla relazione con quel cui venivano custodite le chiavi delle chiuse, ma già in cammino verso la profondità del luogo, ma anche pensando all'articolazione indispensabili per governare il complesso nuovo scenario che gli si apre davanti. complessiva del progetto e dunque al senso sistema di irrigazione dei campi. All'esterno Sulla facciata dell'auditorium un altro pae- che ogni opera assume nella posizione in cui della casa l'Evoluzione d'ombra/ nascita del pen- saggio richiama lo sguardo del viandante, e è stata collocata rispetto all'intero percorso. siero ritrae l'ombra di un uomo specchiato quasi lo induce ad entrarvi trainato dal movi- Attraversando la piazza del Municipio di nell'acqua, una figura de-materializzata in mento dei soggetti rappresentati. La città rad- Gaggiano, oppure passeggiando lungo il Na- cammino, che nel suo movimento interseca- doppiata e trasfigurata presenta uno scorcio di viglio o percorrendo i sentieri che solcano gli to dall'oscillazione delle onde sembra uscire vita di una metropoli ambientato nel centro spazi aperti tra i campi, ci si accorgerà di esse- dal Naviglio e dirigersi verso la campagna, di Milano; la dislocazione della Porta Tici- re immessi in un unico disegno di paesaggio, mostrando l'inizio di un percorso d'altra ma- nese, icona storica della città, sulla parete di e si inizieranno a cogliere, dapprima in modo teria. All'interno il Riflesso di donna (in-evolu- uno dei contesti più periferici del territorio casuale poi via via in una forma sempre più zione) dialoga con l'opera esterna attraverso metropolitano, crea una congiunzione idea- riconoscibile, i tratti di quella che appare un gioco d'ombre in cui la figura chinata le tra il nucleo urbano e la campagna entro come una nuova scrittura entro l'immagine a terra sembra far parte dell'acqua in cui si quello che si configura sempre più come un del territorio che siamo abituati a vedere. rispecchia, e dove acqua, terra, carta milli- unico paesaggio di una città in evoluzione. L'insieme dei pannelli può essere pensato metrata, scrittura e segno pittorico, insieme In questa immagine in movimento, è il senso come la punteggiatura di un testo, che pren- alla figura umana, disegnano un paesaggio di stesso della contemporaneità ad essere mo- de vita attraverso segni che non sono parole nuova natura. strato e quindi disseminato su un territorio eppure sono fondamentali per dare senso Relazioni di contrappunto con gli elementi anonimo ad incrinarne l’apparente staticità. e colore alle parole. L'installazione diventa del contesto si trovano lungo i sentieri e nei La piazza raffigurata anima lo spazio anti- allora leggibile come la stratificazione ulte- centri abitati, in un disegno che coinvolge stante l’auditorium non solo perché animata riore di un documento storico in cui sono se- ambiti dalle diverse destinazioni d'uso e dal passaggio dei soggetti ritratti ma perché dimentati gli elementi naturalistici insieme dalle differenti valenze architettoniche e colta da uno scatto fotografico in movimen- a quei manufatti che hanno trasformato un ambientali. In una frazione immersa nella to anch'esso in quanto realizzato dall'inter- luogo incolto in uno dei paesaggi agrari più campagna, un ampio telero si staglia lungo no di un veicolo che la sta attraversando. Lo belli d’Europa. I plotter paintings includono la strada che conduce verso il borgo medieva- sguardo di chi osserva la scena non è dunque le tracce del territorio che li circonda e vi le. Una Grande scrittura in-aperto colora il pic- fisso e non fissa le figure che vi si muovono introducono un segno e un senso differenti: colo abitato e lo proietta in una dimensione all'interno; mostra, senza fermarla, la vita di dando vita a un nuovo racconto che si fonda dove la scrittura stratificata con la carta mil- una metropoli che può svolgersi qui o altro- su quello pre-esistente e lo rende più com- limetrata e il tratto pittorico appare come un ve, che diventa parte dello scenario di Cislia- plesso con un linguaggio che ne esprime ul- contrappunto-al-futuro del campanile due- no intrecciando i segni del suo paesaggio con teriori significati. Si può comprendere bene centesco che si scorge alle spalle, una sorta i battiti provenienti dal cuore stesso del più questo processo di relazione “per differenza” di costruzione in accoppiamento con l'archi- vasto territorio che lo contiene.

72 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Un'altra tappa del percorso artistico-paesag- gistico è situata in una zona produttiva, dove in un'area dominata dalla presenza degli edi- fici industriali compare Africa in-Absentia, un paesaggio desertico, abitato soltanto da due gazzelle e animato da un albero astrat- to: è l'albero della vita che nasce dalle terre d'Africa, l'origine di una storia che irrompe dal deserto per dare luce alla civiltà umana. Posto sulla centralina dell'Enel, l'albero delle origini che sgorga dal deserto africano sem- bra far scaturire nuova linfa anche da uno spazio quasi privo di segnali umani, aprendo l'orizzonte verso un altro mondo, e dialogan- do al contempo – come nelle altre molteplici espressioni di accoppiamento con il paesag- gio - con il filare degli alberi del viale che co- steggia i capannoni e si inoltra nelle distese aperte dei campi. In tutti gli ambienti attraversati, l'installa- zione sembra dar vita a un paesaggio umano che “raddoppia” il paesaggio agrario che lo circonda. La relazione che innesca con l'am- biente può essere pensata anche come il con- trappunto di un brano musicale, dove sul tema di fondo, rappresentato dal territorio conosciuto, viene sovrapposta una nuova li- nea melodica costituita dai diversi elementi del percorso artistico-paesaggistico: essi raf- forzano l'immagine dei luoghi segnandone alcuni punti focali, con un disegno che sotto- linea gli oggetti architettonici e gli elementi naturalistici a cui si sovrappone pur mante- nendo una propria autonomia rispetto al pa- esaggio che li accoglie. Il titolo “Un nuovo paesaggio nutre il vian- dante” intende proprio esprimere l'interazio- ne peculiare di questa operazione artistico- scientifica con lo spazio, che si fa più ospitale - si fa meglio osservare attraverso i punti che Figura 1 – Campanile di Gaggiano / con tempo rovesciato ora attraggono lo sguardo – grazie all'intrec- cio con una scrittura che, come un contrap- punto paesaggistico, propone l'immagine di ponente essenziale per l'evoluzione di un 1. Spazi con diverse destinazioni d’uso – luo- un territorio differente: gli abitanti, nell'at- abitare che possa corrispondere alla contem- ghi del lavoro, della cultura, dell’accoglien- traversarlo, scopriranno in ogni opera in- poraneità. Nel proporre agli abitanti la possi- za - sono stati “raddoppiati” dalle opere di Paolo Ferrari a Milano, a Settimo Torinese contrata sulla strada così come nel disegno bilità di produrre ulteriori soluzioni di senso (TO), a Valenza (AL). Vedi Pezzoni (2010). dell'intera installazione una nuova forma di del territorio tramite una sosta e una rifles- 2. Il 26 aprile 2015 l'inaugurazione della nuova nutrimento dello sguardo e di arricchimen- sione sulla complessità delle relazioni di se- Darsena, riaprendo alla città un luogo storico to della sensibilità estetica con cui disporsi gni e di forme introdotte da questo interven- tra i più amati, ha richiamato un pubblico a esplorare i propri luoghi. O a costruirne di to, viene realizzato sul campo un progetto di di oltre 50 mila persone, con un evento che ha segnato un'anteprima dell'inaugurazione nuovi. cura del territorio capace di ampliamento di di EXPO avvenuta il successivo 1 maggio. Un paesaggio che nutre il viandante è dun- scelte e perciò di democrazia: l'esperienza di que un luogo divenuto capace di offrire a chi un “diverso conoscere” diviene alimento co- vi si addentri un particolare cibo per la men- mune a disposizione di chi desideri acquisir- te, costituito dall'elemento culturale, com- lo nel suo quotidiano transitare.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 73 Riferimenti bibliografici L’Osservatorio Beni Operare per la cura e la “valorizzazione” del • Bianchetti C. (2011), "Un pubblico minore", Crios, patrimonio culturale e ambientale dei luo- 1 (pp.43-51). Comuni dei Castelli • Eletti L. (2003), Lo sguardo oscillante. Oltre l'occhio Romani, strumento ghi è da sempre uno degli obiettivi principali fotografico, O barra O edizioni, Milano. dell'azione pubblica, e in particolare delle • Ferrari P. (2012), Homo Abstractus, O barra O edi- di partecipazione e pubbliche amministrazioni a questo compi- zioni, Milano. • Pezzoni N. (2010), "Luoghi in-Raddoppio: una cittadinanza attiva per to deputate come emanazione diretta dello forma d'arte trasformativa di spazi per il vivere, il la cura e il progetto dei Stato, come le Soprintendente, fino agli Enti Territorio pensare, il lavorare", , 53 (pp.57-64). Locali. Questo compito appare sempre più • Pezzoni N. (2012), “Towards a shared idea of lan- paesaggi dei Colli Albani dscape capable of many minds, many directions, gravoso, soprattutto negli anni della crisi del multi-layered transformation. Three case studies Piero Rovigatti, Daniela Bisceglia welfare urbano e del sostanziale fallimento as three different inflections of the European Landscape Convention, Proceedings of the Latvian delle politiche pubbliche per le città (P. Ber- Academy of Sciences, Section A Social Sciences and dini, 2014), tanto che oggi appare sempre più Humanities, vol. 66 (pp. 143-155). necessario accompagnare alla claudicante • http://www.youblisher.com/p/1135226-Un-nuo- vo-paesaggio-nutre-il-viandante/ azione pubblica nuove forme di intervento, “(…) una prima definizione dei beni comuni: sono non necessariamente riconducibili al solo quelli funzionali all’esercizio di diritti fondamen- settore privato. La novità di questi ultimi tali e al libero sviluppo della personalità, che de- anni, anche in Italia, sta peraltro proprio nel vono essere salvaguardati sottraendoli alla logica ruolo crescente che anche da parte statale distruttiva del breve periodo, proiettando la loro viene ad essere riconosciuto al cosiddetto ter- tutela nel mondo più lontano, abitato dalle gene- zo settore - quell'insieme vario ed eterogeneo razioni future. di associazioni di base, gruppi di cittadini, portatori di interessi e diritti diffusi - proprio L’ aggancio ai diritti fondamentali è essenziale, e nella gestione del patrimonio1. ci porta oltre un riferimento generico alla perso- In tale passaggio, diventa centrale riconosce- na. (…) Non un’ altra forma di proprietà, dunque, re al patrimonio culturale e ambientale, pri- ma «l’ opposto della proprietà», com’è stato detto ma ancora che un’utilità di tipo economico icasticamente negli Stati Uniti fin dal 2003. Di – evidentemente legata alla cosiddetta “va- questa prospettiva vi è traccia nella nostra Costi- lorizzazione”, e allo “sviluppo del turismo”, tuzione che, all’ articolo 43, prevede la possibilità naturalmente “culturale e ambientale”, o “so- di affidare, oltre che ad enti pubblici, a “comunità stenibile”, spesso tutta da dimostrare, l’essere di lavoratori o di utenti” la gestione di servizi es- parte importante, addirittura costituente di senziali, fonti di energia, situazioni di monopolio. un sistema più vasto, quello dei beni comuni. Il punto chiave, di conseguenza, non è più quello Una definizione, e un passaggio, che ricono- dell’ “appartenenza” del bene, ma quello della sce ad essi la qualità fondamentale di essere sua gestione, che deve garantire l’ accesso al bene “funzionali all’esercizio di diritti fondamen- e vedere la partecipazione di soggetti interessati. tali e al libero sviluppo della personalità”, e, in quanto tali, oggetto di politiche portino I beni comuni sono “a titolarità diffusa”, appar- alla loro salvaguardia, “sottraendoli alla logi- tengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti de- ca distruttiva del breve periodo, proiettando vono poter accedere ad essi e nessuno può vantare la loro tutela nel mondo più lontano, abitato pretese esclusive. Devono essere amministrati dalle generazioni future” (S. Rodotà, 2011). muovendo dal principio di solidarietà. Indispo- E’ un passaggio non banale, che assegna al nibili per il mercato, i beni comuni si presentano patrimonio, e al paesaggio, bene comune per così come strumento essenziale perché i diritti di eccellenza, un ruolo e un significato che mol- cittadinanza, quelli che appartengono a tutti in to spesso molti esegeti della “valorizzazione” quanto persone, possano essere effettivamente tendono a dimenticare, o a ignorare. esercitati. Ma quali sono, in concreto, gli strumenti che i singoli cittadini hanno a disposizione, Cfr: Stefano Rodotà, Il valore dei beni comuni, dispo- intanto, per conoscere la consistenza di tale nibile in rete all’indirizzo: http://www.teatrovalle- patrimonio, la localizzazione, il grado di ac- occupato.it/il-valore-dei-beni-comuni-di-stefano- cessibilità, le forme di uso, per non parlare rodota . dei progetti di trasformazione e cura, che spesso sono tutt’altro, e che raramente ap- prodano realmente agli esiti annunciati? Se è vero che bisogna prima conoscere, per poi

74 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Figura 1 – Home page del sito del progetto Osservatorio Beni Comuni Castelli Romani http://osservatoriobenicomuni.altervista.org avere cura, interesse, affezione alle cose che stessa rete, e l’uso ormai diffuso degli smart fico, ma attorno ad un obiettivo ambizioso: ci circondano, e di cui, spesso, dimentichia- phone, ad esempio, permettono, in fondo un quello di contribuire a rafforzare e far cresce- mo l’esistenza? po’ a tutti, di accedere con crescente facilità re, tra i cittadini, cui è rivolto, una maggiore Anche il panorama dei Castelli Romani - ad una informazione anche geografica dei coscienza e consapevolezza del valore e delle un'area di grande valore storico, culturale, luoghi e del loro stato, offrendo sicuramen- qualità del territorio abitato, a vantaggio di ambientale, paesaggistico, culla della civiltà te facilità un tempo impensabili per indivi- nuove pratiche di cittadinanza attiva per la latina e romana a ridosso della Capitale, ma duarli e raggiungerli anche in senso spaziale tutela, la cura, la sicurezza di luoghi, aree e fortemente compromessa dallo sviluppo di- (Rovigatti, P., 2013). percorsi di irrinunciabile significato archeo- storto degli ultimi decenni - presenta carat- E’ da queste considerazioni che nasce il pro- logico, storico, culturale, ambientale, sociale teri problematici rispetto a tali questioni. E getto dell’Osservatorio Beni Comuni Castelli e comunitario. racconta, ancora oggi, di occasioni perse, di Romani, nato come strumento di parteci- In particolare, lo scopo di questo progetto, progetti annunciati e mai realizzati, o avviati pazione attiva, informata, al governo del come detto, ancora allo stato sperimentale, e non completati, di degrado che incede indi- territorio, e rivolto principalmente a tutti i è quello di identificare, localizzare, indagare, sturbato e incipiente proprio attorno o den- cittadini che abitano e svolgono la propria divulgare, osservare e monitorare in forma tro ai luoghi e ai beni, comuni, di cui tutti do- attività di vita e di lavoro nei territori dei Ca- costante il paesaggio e i beni comuni del ter- vrebbero avere particolare cura e interesse. stelli Romani, all’interno o nell’immediato ritorio dei Castelli Romani, e, assieme a que- Tutto ciò dovrebbe apparire paradossale, se si intorno dell’omonimo Parco Regionale. sti, i processi e gli effetti prodotti dalle più pensa alla quantità di iniziative e di strumen- Si tratta, al momento, di un progetto anco- recenti azioni di trasformazione, promosse ti che oggi sono a disposizione per svolgere ra allo stato sperimentale, nato all’interno sia dai soggetti pubblici (opere pubbliche), compiti di divulgazione, conoscenza, infor- dell’Università pubblica2, senza alcuna fina- che dai soggetti privati. Ciò avviene, allo mazione attorno ai beni del patrimonio. La lità che non sia di tipo conoscitivo e scienti- stato attuale, attraverso la costruzione e pub-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 75 blicazione di mappe interattive, facilmente In particolare, l’universo composito e vario prie attività e all’eventuale patrocinio delle consultabili, alle quali sono associati conte- dei beni comuni è indagato e offerto all’ana- pubbliche amministrazioni interessate. nuti multimediali, come video o immagini, lisi e alla comprensione collettiva attraverso insieme a specifici contenuti testuali. Oltre mappe tematiche e schede di dettaglio, cor- Temi di interesse a ciò, il progetto nasce per favorire la nasci- redate di immagini e descrizioni, implemen- La gestione, la tutela e la valorizzazione dei ta e lo sviluppo di progetti indirizzati alla tabili attraverso forme di interazione diretta beni comuni (ambiente, paesaggio, suolo qualità del bene comune paesaggio (Settis, S., (WEB 2.0) da parte di tutti, organizzate per agricolo, acqua, patrimonio e risorse locali, 2013) e del bene comune territorio (Maddalena, tutto l’insieme dei comuni appartenenti al attrezzature e spazi pubblici, ma anche della P., 2014), attraverso la partecipazione e l’in- territorio del parco dei Castelli Romani. sicurezza dei luoghi e della capacità associati- contro tra cittadini, associazioni, portatori di Tali schede analizzano tanto i luoghi quanto va e dello stare assieme delle comunità e delle interesse comune e locale, amministratori. i vari punti di interesse e itinerari che si of- singole persone) sono le tematiche principali Alla base di ciò è la convinzione del ruolo frono alla loro fruizione, rimandando ai vari del progetto che guidano il cittadini del ter- che può ancora svolgere l’Università pubbli- link che contengono altre informazioni e dati ritorio del parco dei Castelli Romani a una ca nel favorire processi di partecipazione e di carattere particolare, in particolare riguar- nuova considerazione del proprio spazio quo- azioni di tutela a supporto delle amministra- do alle azioni di trasformazione promosse dai tidiano vitale e delle sue diverse componenti zioni pubbliche, mettendo al primo posto soggetti pubblici e privati. e qualità. le pratiche di cittadinanza attiva da parte di Chiunque, attraverso le schede di dialogo e di L’intento è appunto quello di favorire lo scam- singoli cittadini, gruppi e associazioni di di- interazione offerte dal sito del progetto, può bio di idee, riflessioni, proposte, tra i cittadini fesa e cura di interessi e diritti collettivi. suggerire e promuovere attenzione e cura di e le pubbliche amministrazioni per una tutela ogni singolo bene comune, avviandone, in- partecipata e condivisa dei beni comuni inte- Obiettivi tegrandone e correggendone l'osservazione si come beni materiali, immateriali e digitali L’obiettivo di questo progetto, è in sintesi di riguardo alla sua attuale consistenza, accessi- della collettività e della società, mettendo a avvicinare i cittadini alla comprensione e al bilità, condizione d'uso, stato di degrado even- disposizione un strumento potenzialmente controllo dei processi di trasformazione in tuale e proposta di intervento e cura. utile, anche se ancora tutto da sperimentare, corso nei territori in cui abitano e vivono, Lo scopo di tale apparato informativo è orien- per individuare e mettere in rete le buone pra- favorendo e fornendo appoggio in senso co- tato, più che al supporto e allo sviluppo di tiche e le esperienze di progetti condivisi dei noscitivo alle pratiche in atto o potenziali di nuove forme di turismo responsabile e soste- beni comuni. cittadinanza attiva3. nibile – peraltro auspicabile - , alla crescita del L’Osservatorio del Paesaggio e dei Beni Co- Il progetto si avvale principalmente di un sito senso di appartenenza delle comunità locali e muni dei Castelli Romani nasce come uno WEB che ha il compito di costruire una base dei singoli cittadini verso ciò che rappresenta spazio per la produzione e la condivisione di informata e aggiornata alla partecipazione, l‘universo di valori e di beni comuni di ogni conoscenza sul tema dei beni comuni, aperto attraverso la raccolta, la divulgazione di tutte comunità, e più in generale di tutti. ai contributi delle istituzioni e della società ci- le informazioni e i dati pubblici - anche e so- Il sito costruito a supporto del progetto è allo vile; un vademecum da parte di cittadini per prattutto di carattere geografico e urbanistico stato attuale un sito web dinamico respon- indirizzare le pubbliche amministrazioni ver- - disponibili e resi accessibili dalle pubbliche sive con sistema di gestione dei contenuti te- so le scelte più adatte e responsabili alle loro amministrazioni, o prodotte direttamente stuali e multimediali, realizzato su piattafor- realtà territoriali. dalle attività dell'Osservatorio e dalla par- ma CMS WordPress. tecipazione attiva dei cittadini (nella logica Utilizzo di dati geografici7 dell’OPEN DATA4, del DATA NINJA Jornali- Territori di riferimento L’idea iniziale era quella di creare dei dataset ge- sm5 e della creazione di banche dati crowed L’Osservatorio dei Beni Comuni e dei Paesaggi ografici, suddivisi per categoria, disponibili in based6), e la produzione di mappe, rappresen- dei Castelli Romani assume come territori di rete, pronti per essere scaricati e utilizzati. tazioni e interpretazioni dei cambiamenti ter- riferimento i comuni che compongono il Par- I dati geografici hanno la peculiarità di essere ritoriali recenti, in atto, attesi o programmati. co dei Castelli Romani e in sede iniziale quelli dati georeferiti, cioè sono associati a un sistema L’idea è che l’osservazione strutturata di dati disposti lungo l’itinerario storico e culturale di coordinate di riferimento e questa importan- e informazioni su base geografica e territo- della via Appia. te caratteristica permette di sovrapporre infor- riale possa contribuire a colmare, almeno In particolare costituiscono campo di inte- mazioni che provengono da varie fonti in parte, il divario di conoscenza e di infor- resse dell’Osservatorio i territori dei comuni Quindi i dati geografici sono in grado di rap- mazione sull’accessibilità, lo stato, la cura e di Albano Laziale, Marino, Castel Gandolfo, presentare ciò che era, ciò che è o sarà presen- l’uso collettivo dei beni comuni, e che tutto Ariccia, Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, te sul territorio, le competenze amministrati- ciò rappresenti la base di partenza per nuove Aprilia. ve e i vincoli, i programmi, i piani urbanistici, pratiche di cittadinanza attiva, a supporto e a La costruzione delle basi conoscitive dell’Os- i progetti e le azioni di trasformazione urbana sostegno dei decisori pubblici, promuovendo servatorio procede per passi successivi, attra- e territoriale pubblici e privati. Sono dati che una sorta di sussidiarietà al contrario, con i verso la raccolta dei dati e degli studi esistenti servono effettivamente a tutti, dal cittadino cittadini, cioè, a supporto degli amministra- in attinenza alle tematiche di interesse, e alla alle pubbliche amministrazioni, dal profes- tori locali. costituzione di gruppi di supporto alle pro- sionista alle imprese, dal ricercatore allo stu-

76 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue dente. Alla base di ciò vi è la motivazione prin- ad un utilizzo per categorie non usuali di tali Culturali), e successivamente a questa, della cipale della scelta di occuparci soprattutto di apparati (bambini, anziani, persone di media Mappa del Degrado e dei Progetti di cura e questa tipologia di dati, sicuramente la più formazione scolastica, migranti). tutela dei Beni Comuni. L’idea è quella di av- richiesta e ambita, e forse anche quella di più viare, progressivamente, diverse campagne difficile reperibilità. Sostenibilità del progetto di indagine condivisa sui diversi argomenti Questi aspetti e caratteristiche però ne com- Allo stato attuale il progetto Osservatorio dei tematici individuati, seguendo una progres- plicano necessariamente il loro utilizzo. I dati Beni Comuni e dei Paesaggi dei Castelli Roma- sione che parte dal riconoscimento delle “for- geografici, infatti, hanno un formato partico- ni è totalmente auto finanziato da fondi inter- ze in campo” (le associazioni di cittadinanza lare, quindi non possono essere letti da qual- ni al Dipartimento di Architettura di Pescara. attiva, piuttosto che le istituzioni di tutela e le siasi software o applicazione, ma hanno biso- E' allo studio uno sviluppo del progetto attra- amministrazioni pubbliche, che pure figura- gno appunto di software dedicati a quest’uso, verso il patrocinio oneroso delle Amministra- no tra gli obiettivi di una Mappa di ordine più i cosiddetti software GIS. zioni pubbliche direttamente interessate (enti redazionale, cioè a cura dell’equipe tecnico Questa difficoltà/limitazione del dato geo- Parco, Città metropolitana, Regione Lazio, scientifica che sta dietro al progetto), per poi grafico ci ha portato ad un passo successivo, comuni dell'area), del sostegno del mondo passare all’esame della consistenza, dell’uso, necessario, fondamentale per lo sviluppo del dell'associazionismo di base e professionale dell’accessibilità e delle condizioni del patri- sito web: rendere i dati accessibili a tutti e non (Ordini Professionali) e la partecipazione a monio Bene Comune, per approdare infine al solo ad esperti del settore, tramite la pubblica- bandi di finanziamento nell'ambito delle te- regesto dei Progetti, passati, esistenti, in corso, zione web di mappe interattive, consultabili matiche di interesse del progetto (community futuri, attivi su tale patrimonio, su cui basare attraverso qualsiasi browser. empowerment, smart city, sustainable city, una Osservazione partecipata, e informata, da Questo obiettivo è stato realizzato fino ad eccetera). parte di tutti. ora - probabilmente ancora in parte, e con Il sito peraltro già rende possibile la consulta- ampi margini di miglioramento, mettendo a Programma immediato e Iniziative dell’Osserva- zione di diversi Piani urbanistici dei comuni disposizione attraverso pagine dedicate del torio castellani, proiettati su basi cartografiche di sito la vista del territorio offerta dall'imma- La costruzione delle mappe interattive facile comprensione ed uso, come l’immagine gine satellitare Google, a cui si abbina, per dell’Osservatorio procede per gradi, secondo satellitare di Google maps, e la base cartogra- ora, l'offerta della cartografia Open Street una strategia che tenta di accrescere atten- fica di Open streets view, e metterà a breve a Map, generata come è noto attraverso la par- zione e sostegno al progetto di ricerca, total- disposizione di tutti un analogo servizio sulle tecipazione pubblica8. E' possibile, in questo mente autofinanziato, nato all’interno del “condizioni di trasformazione” del territorio, modo, verificare, ad esempio, le destinazioni Dipartimento di Architettura di Pescara, e in relazione alla distribuzione e consistenza d'uso dei Piani Regolatori Generali dell'area patrocinato, per ora, dall’Associazione Italia di vincoli di natura ambientale, archeologica, di studio direttamente sovrapposti alla rap- Nostra Sezione Castelli Romani, a cui hanno culturale e paesaggistica. L’idea, anche in que- presentazione territoriale più intuitiva e di dato la loro adesione iniziale anche altre as- sto, è quella di rendere facilmente accessibili, facile interpretazione e lettura, quella offerta sociazioni ambientaliste castellane, tra cui il e commentabili, quel vasto insieme di infor- dalla ripresa fotografica dall'alto. Il sistema Circolo Legambiente Appia Sud Il Riccio. mazioni spesso delegato a strutture e apparati consente, inoltre, attraverso comandi di facile La prima iniziativa lanciata dal progetto, burocratici, spesso inaccessibili ai semplici uso e utilizzo intuitivo, la navigazione delle presentata nel corso dell’incontro del Forum cittadini, provando a rompere quel carattere immagini in forma dinamica, attraverso le odierno, è legata alla costruzione di una Map- di separatezza e di esclusione che da sempre diverse scale della rappresentazione, da uno pa della Cittadinanza attiva dei Castelli Roma- connota la disciplina urbanistica e gli stru- sguardo a carattere generale di ampiezza illi- ni. Attraverso le modalità WEB 2.0 offerte dal menti e di tutela e di governo del territorio. mitata - come consente l'immagine fotografi- sito del progetto Osservatorio, tutte le associa- Un terreno di interesse per tutti, cittadini, as- ca satellitare di Google o la rappresentazione zioni attive nel territorio dei Castelli Romani sociazioni del terzo settore, amministrazioni cartografica di Open Street Map - fino a scale sono invitate a segnalare la propria esistenza, locali; ma anche per le Università pubbliche, di dettaglio urbano in grado di permettere la il campo attività, la sede fisica e gli indirizzi alle prese con la loro missione di terzo setto- facile identificazione di luoghi e spazi di con- WEB (siti, Pagine Facebook, recapiti e-mail), re, a vantaggio dei territori e delle comunità siderazione immediata e quotidiana (la pro- per costruire on line una prima rappresenta- in cui vivono, e che magari facciano propria la pria abitazione, la propria strada, il proprio zione geografica, condivisa, di tutte le associa- necessità di pensare a “una nuova scienza del quartiere). Questo servizio supplisce alla ca- zioni e i gruppi che operano nel campo della capire e fare città che parta dall’urbano come renza di molte amministrazioni locali, tuttora difesa e della cura del territorio, della solida- esperienza vissuta dei suoi abitanti” (F. La Ce- incapaci di offrire un minimo di informazio- rietà e della partecipazione alla gestione dei cla, 2015). ne cartografica e urbanistica anche ad un pub- Beni Comuni. Inseguendo l’idea forse utopica, ma da prova- blico mediamente esperto, attraverso sistemi I passaggi successivi riguardano la costruzio- re a praticare, che " Il modo migliore per sfrut- di consultazione WEB GIS attivi solo a livello ne, secondo modalità analoghe, della Mappa tare il potenziale creativo e innovativo di una regionale e provinciale, con molte difficoltà dei Beni Comuni dei Castelli Romani (di cui città è collegare i cittadini in rete lasciandoli di uso comune9, e presenta anche caratteristi- è già presente sul sito una prima versione liberi di agire", Carlo Ratti e Anthony Town- che apertamente ludiche, che ben si prestano esemplificativa, relativa all’insieme dei Beni send, 201110.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 77 1. Esempi di questo genere di relazione possono zione e della comunicazione; e ha alla base Riferimenti bibliografici essere ravvisati nel recente protocollo d'intesa un'etica simile ad altri movimenti e comunità • Berdini, P. (2014), Le città fallite. I grandi comuni ita- sottoscritto dall'Agenzia del Demanio in colla- di sviluppo "open", come l'open source, l'open liani e la crisi del welfare urbano, Donzelli Editore, borazione con Fondazione Patrimonio Comune access e l'open content. Nonostante la pratica e Roma • Bianchetti, C. (a cura di) (2014), Una nuova città, (ANCI) e Cittadinanzattiva Onlus, per l’avvio l'ideologia che caratterizzano i dati aperti siano Quodlibet Studio, Macerata da anni ben consolidate, con la locuzione "open di un progetto pilota finalizzato alla promo- • Boatti, G. (2013), Un paese ben coltivato. Viaggio zione, all’avvio e all’attuazione di iniziative di data" si identifica una nuova accezione piuttosto nell’Italia che torna alla terra e, forse, a se stessa, Edi- collaborazione tra Cittadini e Amministrazioni recente e maggiormente legata a Internet come tori Laterza, Roma – Bari per il riuso di beni inutilizzati e spazi abbando- canale principale di diffusione dei dati stessi”. • Giannini, F. (2013), La bellezza ci salverà, La Re- nati. (Fonte: http://www.cittadinanzattiva.it/ 5. http://www.dataninja.it ; https://knightcenter. pubblica delle idee - Gruppo Editoriale L’Espresso notizie/attivismo-civico/8149-firma-protocollo- utexas.edu/blog/00-14204-midia-ninja-alternati- S.p.A., Roma 2013 d-intesa-tra-agenzia-del-demanio-fondazione- ve-journalism-phenomenon-emerged-protests- • Maddalena P. (2014), Il territorio bene comune degli patrimonio-comune-e-cittadinanzattiva.html). brazil : “A media phenomenon has emerged italiani. Proprietà collettiva, proprietà privata e inte- O ancora del recente decreto del Ministero dei in Brazil in the wake of the massive protests resse pubblico, Donzelli Editore, Roma. • Mattei, U. (2011), Beni Comuni, un manifesto, Ro- Beni Culturale e del Turismo del ministro Dario that are spreading throughout the country ma-Bari, Laterza, 2011 since June . The news collective Mídia NINJA, Franceschini, che apre la gestione dei musei • Montanari T. (2013), Le Pietre e il Popolo. Restituire e dei beni culturali,a soggetti privati senza broadcasting live from the streets with its "no ai cittadini l’arte e la storia delle città italiane, Mini- scopo di lucro (Onlus) se chiusi per mancanza cuts, no censorship" model, has attracted the mum fax di risorse o personale o "non adeguatamente attention and admiration of thousands of people • Montanari, T. (2015), Privati del patrimonio, Giulio valorizzati". Cfr. DECRETO-LEGGE 20 settem- in the last few weeks.More than a reference to Einaudi Editore, Torino bre 2015, n. 146 "MUSEI E LUOGHI DELLA ancient Japanese warriors, NINJA stands for • Nannipietro L., Salvatore Settis. La bellezza ingab- CULTURA SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI" "Independent Narratives, Journalism and Ac- biata dallo Stato, Edizioni ETS, Pisa 2011 Misure urgenti per la fruizione del patrimonio tion" in Portuguese. And it's that last word that • Olstrom, E. (1990), Governing the Commons: The storico e artistico della Nazione. "Il Forum has established the tone for their coverage and Evolution of Institutions for Collective Action, Cam- nazionale del terzo settore considera (...) il triggered a debate over whether it still makes bridge University Press, 1990. Traduzione italia- na: Governare i beni collettivi, Marsilio, Venezia, provvedimento una svolta, perché “chiamando sense to separate journalism from activism”. 2006. in causa attivamente quella numerosa fascia di 6. Cioè basate letteralmente su “reti di rilevamento • Olstrom, E. (a cura di), (2006) Understanding terzo settore che si occupa, per statuto e finalità, a base popolare”, traduzione del "basato sulla fol- Knowledge as a Commons: From Theory to Prac- della tutela e valorizzazione del patrimonio la" qui citato, e che impiegano “le persone come tice, The MIT Press, Cambridge, Massachusetts, artistico e culturale, ne legittima le potenzialità” sensori della città” (P. Ratti, A. Townsend, 2013). 2006. Traduzione italiana: La conoscenza come bene (cfr.: Il Fatto Quotidiano, F. Q. 9 ottobre 2015. 7. Questo paragrafo è a cura di Daniela Bisceglia. comune. Dalla teoria alla pratica, Bruno Mondado- 2. Il progetto nasce all’interno delle attività 8. "OpenStreetMap (OSM) is a collaborative project ri, 2009 didattiche del corso di Fondamenti di Urba- to create a free editable map of the world. Two • Pileri, P., Granata, E. (2012), Amor Loci. Suolo, am- nistica, dell’Università “G.d’Annunzio” di major driving forces behind the establishment biente, cultura civile, Raffaello Cortina Editore, Mi- Chieti-Pescara, ed è a cura di Piero Rovigatti and growth of OSM have been restrictions on lano 2012. • Ratti, C. e Townsend, A. “La rete sociale. Il modo e Daniela Bisceglia. Si tratta di un progetto use or availability of map information across migliore per sfruttare il potenziale creativo e in- aperto alla collaborazione di chiunque, e much of the world and the advent of inexpensi- novativo di una città è collegare i cittadini in rete mira ad attivare nuovi strumenti di dialogo ve portable satellite navigationdevices.[4] OSM lasciandoli liberi di agire, in: Le Scienze, n. 519, e partecipazione tra cittadini, associazioni e is considered a prominent example of volun- 2011 amministrazioni e università pubbliche, che teered geographic information". (Wikipedia). • Rodotà, S. (2015), Il diritto di avere diritti, Editori condividano una visione comune di tutela e 9. Si veda al riguardo il portale cartografico Laterza, Roma - Bari progresso ecologico dei territori di interesse. della Regione Lazio e quello della Provincia • Rovigatti, P. (2015) Le Casette sulle Mura. Storie 3. Da questo punto di vista sono molte le associa- di Roma. Anche il sistema offerto dallo stesso di paesaggi, beni comuni, “riqualificazione urbana” zioni e i gruppi che svolgono attività di questo Parco dei Castelli Romani presenta in me- nella sperduta provincia romana, Aracne Editore, genere nel territorio in esame, quasi sempre in rito enormi margini di miglioramento. 2015, Roma • Rovigatti, P. (2015) Il Progetto del Bene Comune, in opposizione a programmi di ulteriore sviluppo 10. Il progetto ha recentemente conosciuto una corso di stampa edilizioo a forte impatto ambientale e sociale filiazione diretta anche per il territorio di • Rovigatti, P. (2013) Partecipazione al tempo del (come nel caso del Comitato che si oppone allo Pescara, dove gli stessi autori del progetto WEB 2.0. Come cambia (e può cambiare) la perce- sconvolgente programma di nuova edifica- iniziale hanno dato vita recentemente all'Os- zione e il governo partecipato del territorio grazie alle zione dell'area del Divino Amore a Marino, ai servatorio della Partecipazione e della Cittadi- nuove tecnologie e alle nuove modalità di informazione Comitati No INC che si oppongono alla costru- nanza Attiva di Pescara (OCA), disponibile alla a distanza, Atti del Convegno Urbanismo y Parte- zione degli inceneritori e alla localizzazione di pagina web http://ocapescara.altervista.org/ . cipation, Universidad de la Salle, Bogotà, 7 e 8 no- nuove discariche, o al Comitato che si oppone vembre 2013, in corso di stampa. allo sviluppo dell'aeroporto di Ciampino. • Settis, S. (2013), Il paesaggio come bene comune, La 4. http://it.wikipedia.org/wiki/Dati_aperti: “I dati scuola di Pitagora editrice, Napoli • Settis, S. (2010), Paesaggio Costituzione Cemento. aperti, comunemente chiamati con il termine La battaglia per l’ambiente contro il degrado civile, inglese open data anche nel contesto italiano, Einaudi sono dati liberamente accessibili a tutti le cui • Vitale, E. (2013), Contro i beni comuni. Una critica eventuali restrizioni sono l'obbligo di citare illuministica, Editori Laterza, Roma - Bari la fonte o di mantenere la banca dati sempre aperta. L'open data si richiama alla più ampia disciplina dell'open government, cioè una dottrina in base alla quale la pubblica amministrazione dovrebbe essere aperta ai cittadini, tanto in termini di trasparenza quanto di partecipazione diretta al processo decisionale, anche attraverso il ricorso alle nuove tecnologie dell'informa-

78 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Infrastructural landscapes outskirts were shaped (Moita, 1990, Marat- happened with many convents and monas- in Lisbon: shaping the Mendes, 2009). Not only the urban space was teries, which played a fundamental role both metropolitan city with functionally and aesthetically reorganized in the city’s spatial layout and in its social to accommodate new fountains and tanks, and economic life. These estates gained a water, networks and parks but a water-irrigated landscape flourished in new life with the arrival of direct water sup- João Rafael Santos* the aristocratic estates converging in Lisbon ply, as many of the aqueducts branches were and along the aqueduct. purposely built to serve them. Introduction The landscape of this stage of development The impact on these spaces coincided with The city of Lisbon holds a unique relation- can be layered in three main elements: the emerging art of baroque gardening, bear- ship between land and water, networks and a. The Águas Livres Aqueduct and the foun- ing influences from Italy and France (Carita, places. Tracing back its spatial development tain-squares and plazas in the city; 1998). Aristocratic estates in the city and since the 18th century, one can identify a b. A productive string of agricultural and along the royal road of Benfica, parallel to strong relationship between the site, the leisure estates located along the parallel the aqueduct main tract, saw considerable infrastructural networks that allow move- axis of the aqueduct and the Alcântara improvements in their gardens and built ment, supply, irrigation and urban amenities. river; spaces. Together with the fertile lands of Al- This relationship has evolved in different c. The convent and palace estates that cântara river, an important waterline and the stages of technological innovation, shaping shape Lisbon’s urban fabric, relying on largest of Lisbon’s water basins, these estates not only the spatial character of the growing water supplied by the aqueduct’s net- formed a string which would become one city but also its cultural realm – that is – an work. of the main lines of suburban growth in the infrastructural landscape (Mossop, 2006, Pi- The aqueduct and its network conveys wa- 20th century. con, 2010, Farhat, 2011). The paper combines ter from a large territory to the northwest of This string represents one of most clear ex- results from a morphological research on Lisbon. Along its path, a number of hydrau- amples of the romantic landscape of the late Lisbon’s spatial development (Santos, 2012) lic structures stand out with their robust 18th and early 19th centuries, in which bur- with a systematization of specific public limestone masonry. Small fountains help to geoning Lisboners spent their leisure time spaces associated with water infrastructures. structure old rural settlements and elevated in the rural suburbs. The last decades of the This will provide a spatialized overview of aqueducts shape some of today’s suburban 19th century brought a development impetus the city’s evolving landscape through the districts. In the city, however, one can have a based on public works, infrastructures and lens of green and blue infrastructures and in better perception of the importance of such industrial investment. The economic and po- four stages of development. works. The monumental scale of the arched litical downing of many aristocratic families structure over the Alcântara Valley, that of and the extinction of religious orders in 1834 The Águas Livres aqueduct and its ir- some arches crossing the city’s main streets would transfer many convents and estates to rigation and urban water supply system and the system’s the main storage reservoir other hands, namely industrialists and the Despite rich in natural springs in the areas (mãe de água) in Amoreiras district balances State. Urban development along this string of initial settlement (Alfama and the Cas- between the austere military design of its follows closely the land patterns of the pre- tle Hill), Lisbon urban growth faced severe engineers and the eloquence of a baroque vious landscape (Santos, 2012). Many of the shortages of adequate water supply during geometry. Both the mãe de água’s interior of agricultural areas, gardens and water struc- most of its history (Cardoso, 2000, Costa its flat ceiling belvedering the city’s skyline, tures were subdivided for residential devel- and Vital, 2005). The provision of water to were used as venues for the staging of the opment. Many buildings and small houses the city had been dealt with an aqueduct high-society. Underground reservoirs were were demolished. The plot pattern remains during roman times, running for about 10 designed and built as part of large public however as a testimony of such landscape km, but abandoned and destroyed for the plazas and gardens, as is the case of Principe string, along with some water works associ- most of its length. Wells and reservoirs re- Real, together with a large garden and central ated with the aqueduct and outstanding her- mained in use up until the late 19th century, fountain. itage listed estates. when modern networks were introduced. A number of other monumental and exqui- The mid-18th century brought, however, sitely designed fountains were located in The infrastructural spaces of the net- major changes, with the building of the out- squares and plazas, some of them purpose- worked city standing Águas Livres water supply network ly opened to accommodate the new water The urban transition to the 20th century in bringing water from a distance of about 14 works. With various degrees of architectural Lisbon was shaped by the inception of an km. The entire network reached the total and sculptural sophistication, the new foun- infrastructural approach to urban planning length of 58 km and included the monu- tains had a strong impact in the spatial ap- (Custódio, 1994). The city’s development mental arched structure over Alcântara paratus of the city, often maintaining a dia- was shaped by the engaged activity of the Valley as well as a number of storage tanks logue with adjacent palaces and aristocratic Municipality’s chief engineer, Frederico Res- (mães de água) and public fountains. houses. Many of these palaces and houses sano Garcia, an engineer trained in Paris at This system was the driver of considerable had courtyards, orchards, leisure gardens the École de Ponts et Chaussées. Building on changes in the way how the city and its rural and other bounded open spaces. The same the previous legacy of engineers and archi-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 79 tects of the Enlightenment, the public space Another important shift during this stage Duarte Pacheco was known for his dynamic gained a prominent role as a structural ele- of Lisbon’s development is the sanitary im- and pragmatic attitude. In his dual role as ment of urban planning (Silva and Matos, provement associated with the laying of mayor and as minister, he orchestrated pro- 2000). Not so much in terms of representa- direct piped water supply to households. found transformations in Lisbon’s urban tional or scenographic space, but more as The introduction of steam and then electric landscape, combining innovations in urban a layered system of partitioned spaces for pumping technology is of crucial impor- planning, land readjustment, infrastructure pedestrian or vehicular circulation, supply, tance in the shaping of the urban landscape and facility development and large scale sewage, lighting and vegetation. A combina- (Costa and Vital, 2005). The possibility of residential projects (Groër, 1948). The role of tion between gridded and axial layouts with having in-house toilets and kitchens must green and blue infrastructures as shapers of a hierarchized urban section was used as the be accounted as a condition for the increase urban landscape was also subject to change. main design tool (Santos, 2012). of building height and innovations in their Two main features may be highlighted: A sequence of urban projects was carried typology. Residential renting and social re- a. the monumentalization of water as a out from the 1870’s until the 1900’s, having composition – with reduced numbers of part of a scenographic approach to ur- a common backbone: the axial development servants – is closely linked with the avail- ban design; of the city through a series of boulevards (the ability of fresh water and efficient waste wa- b. the typological diversification of green foremost of which is Avenida da Liberdade) ter disposal in each apartment. In terms of open spaces in new urban fabrics. and avenues, from the downtown valleys up urban landscape, the possibility of a higher These features may also be interpreted as north, reaching an elevated plateau (Silva, building fabric comes along the widening of part of a conceptual transition in the urban- 1989). Once there, a gridded layout would public spaces, with wider streets and squares, istic realm during the Estado Novo regime. Its redesign the former rustic parcel structure, and new building regulations. first decades – 1930’s and early 1940’s – were opening opportunities for real-estate invest- The use of mechanized water supply had also still marked by the continuing influence of ment. A large forested park would stand in the a fundamental impact in the city’s territorial formal urbanism, resorting to axial patterns northern end of this axial structure, anticipat- scope. The recurrent deficit of water sources for urban growth (Areeiro, Restelo), com- ing future needs for metropolitan facilities for the growing population was met with the bined with projects in line with the garden- and large scale open spaces. Even if not fully laying of a new water aqueduct – Canal do city movement (Encarnação, Caselas) and implemented – the forest park was never built Alviela – reaching a distance of 114 km to the neighborhood unit concept (Alvalade). This – the main structure remains today as the north. This conduit supplied new reservoirs is also the time in which Belém district is clear shaper of what are now the city’s central in the city, from which water was pumped redeveloped to hold the Exhibition of the districts, known as Avenidas Novas (the ‘new to higher city plateaus. This was also fun- Portuguese in 1940, a major event of political avenues’). Besides the geometric regularity damental in developing an industrial string and cultural significance. A central feature of the axis and grid layout, the main innova- along along the city’s eastern waterfront, the in the redeveloped urban space is water, not tion was the extensive use of vegetation in area where the new conduit reached the city. only in the shape of a monumental fountain the new streets. The third dimension of ur- Other residential districts appeared in the celebrating the Empire in the center of a new ban space was thus considerably reshaped, western sectors of Campo de Ourique, Alcân- large plaza, but also on the relationship with with large trees planted along the sidewalks tara, and Belém, again taking advantage of the Tagus River. The waterfront is reclaimed and central separators. The new streetscape modern water supply, no longer confined by from its infrastructural and industrial char- brought the use of vegetation to the public the rules of gravity on which depended the acter to become a monumentalized public realm, hitherto mostly confined to bounded previous systems. space and a showcase for the capital city (Ma- spaces. This change was also accompanied tias Ferreira, 1986). by the introduction of several areas of pubic The monumentalization of waterand From the mid 1940’s until the early 1960’s, space in which water and green played a key the greening of open space a series of residential districts are planned role. Small squares began to be standard when Taking a step forward in time, the 1940s with a renewed approach by a young gen- developing new urban districts, in which a stand as one of the most important decades eration of architects, planners and land- rather loose vegetation pattern accompanied in terms of urban change. In a context of so- scape architects. The principles of Modern by decorative fountains was used as basic lay- cial, economic and political adjustment to Movement, hitherto reluctantly seen from out. The use of the block grid provided the Estado Novo, the authoritarian regime that the established apparatus of the regime, are spatial matrix from which squares and small came to power in 1928, public works and the increasingly adopted in many of these de- parks were laid. When laying the plot of a image of urban space attained a fundamen- signs (Andresen, 2003). Alvalade neighbor- new subdivision, whole blocks were assigned tal role as tools of political rhetoric (Câmara hood is one of the first and most interesting for public use, thus conveying the urban met- Municipal de Lisboa, 1948, Andresen, 2003). experiences (Tostões, 2001). The traditional ric to the open spaces. Regularity and hierar- In a quite uncommon event, from 1938 un- closed/private urban block begins to be dis- chy were used to differentiate the specimens til 1943, Lisbon’s mayor was simultaneously assembled and opened to public use. Back- of trees, introducing a subtle chromatic plan Minister of Public Works. Having become yards become shared spaces, cul-de-sac streets to bring specificity to a rather undifferenti- the youngest director of Instituto Superior penetrate and allow pedestrian passage to ated urban scape. Técnico – Lisbon’s main engineering school – the block’s inner space where elementary

80 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue schools are to be found. The relationship be- ning concept resulted from the combination graphical system, creating highly complex tween public space and green space becomes of two main linear structures: one along the linear and nodal spaces. If storm- and waste- more complex as the thresholds between pri- ridge lines, associated with built fabric, lo- water systems are further added to these cor- vate and public space tend to soften. The first cal street network and urban facilities; the ridors, one can devise the thick and often examples of free-standing buildings, with a other associated with the valley slopes and conflicting layering of this porous and mul- local interpretation of the free ground floor, water lines, reserved for a continuous string ti-infrastructural landscape (Mossop, 2006, continuous green space and the dissolution of public open space and urban agriculture. Farhat, 2011). In a context of climate change, of the urban block appear are tested in some Notwithstanding many difficulties in its im- in which Lisbon is especially prone to rising parts of Alvalade during this period. plementation, Chelas plan has been recently sea level and intensive precipitation, these The best example of a shift towards Modern- revised in order to integrate new urban facili- corridors and nodes are increasingly becom- influence models are the two plans of Olivais, ties and a better connection to the city, while ing the backbone of metropolitan water one for the northern sector (1955) and clear- at the same time, to frame new projects of ur- management system. Such system requires ly affiliated with the Charter of Athens prin- ban parks and urban agriculture. After four space – to infiltrate, contain and allow con- ciples, and another for the southern sector decades since its inception, these projects trolled flooding. When seen together with (1959), bringing some criticism and insight are materializing the concepts of the origi- the mobility and public space systems, one from the Scandinavian experiences (Heitor, nal plan in which the topographical features can devise the potential of these corridors as 2001). In both plans, green space stood out as provide an active field for public space and structural elements in planning and design the common ground and the shaper of space, the creation of a mixed landscape. at different scales of the territory. with various levels of sophistication in land- This attitude has been continued in other scaping and architectural unity. More than projects at different scales, namely Lisbon Conclusions and points for debate the street pattern, the binding elements of Green Plan (Magalhães and Alfaiate, 1997) When reading Lisbon’s development from a this type of urban fabric are the open space, and the revised city Master Plan, approved morphological perspective, one can identify the topography and the greenery, together in 2012 (Câmara Municipal de Lisboa, 2012). major stages of urban development accord- providing the sense of three-dimensional These plans developed the concept of a city- ing to spatial patterns, urban fabric typo- scale. In this sense, the landscape becomes wide network of green corridors connecting logical systematization or infrastructural increasingly infrastructural, as it provides major spaces of ecological and scenic value. transformations. Such reading can also ben- the frame on which other elements – such as The corridor network is being developed efit from a landscape-oriented perspective. networks and buildings – are assembled, but through a number of smaller projects, the When looking at the various open spaces, also the guarantor of basic needs of urban majority of which developed by the Munici- topographical conditions and eco-systemic life as fresh air, light and the cycle of water. pality. An important aspect of this strategy strata, one can have a far better perception of is that it allowed the combination of vari- the city as a cultural artifact binding nature Landscape as structure: public space ous interventions in a multi-infrastructural and man-made structures (Waldheim, 2006, and green corridors approach. The valleys of Alcântara and Hough, 2007). If one considers landscape as The contribution of landscape architecture Prior Velho/Sacavém or Beirolas urban park a spatialized result of multiple processes, to this conceptual shift has also been of are good examples, combining the develop- combining natural and artificially produced paramount importance, pulling away from ment of waste water treatment plants with flows, then its infrastructural condition be- a compositional approach and exploring the the shaping of high quality green spaces in comes clearer (Varnelis, 2008, Picon, 2010). relationship between the cultural and bio- formerly run-down areas of the city. In a After important improvements in the con- physical realms and their dynamic evolution way, one can argue that the conceptual in- solidation of metropolitan-level networks (Andresen, 2003). A more sensible acknowl- ception of green corridors is being shaped (transport, water and power supply, waste edgment of the role of valleys and ridge lines through a trans-scalar methodology of plan- water treatment) during the last two dec- in shaping the urban fabric, the develop- ning, design and delivery. Each piece of the ades, current urban planning challenges in ment of climatic and insolation studies, the structure is no longer being materialized as Lisbon are no longer associated with growth, exploitation of geologic specificities and ag- a response to a solely local or sectoral prob- but instead with regeneration, optimiza- ricultural potential or urban land began to lem, but as part of more complex intertwin- tion of existing assets, and improving resil- be introduced in a more systematized way in ing between various scalar, functional and ience to socio-economic and environmental Lisbon’s urban planning agenda. management levels. change (Câmara Municipal de Lisboa, 2012, The first coherent example of such approach The scalar issue is clearly seen in the inter- Santos, 2012). can be traced back to the late 1960’s, when face between urban and metropolitan limits Three points of discussion can be taken from the development of a new residential sector or around major network nodes. The sys- a critical perspective regarding the four pre- in Chelas district was rooted in the topo- tem of valleys and their relationship with viously outlined stages of Lisbon’s urban graphical configuration of the site. The area the Tagus river shapes not only the city but landscape: was shaped by a sequence of rather deep many of its neighboring municipalities. The • the spatial presence of water and green valleys, which in turn was the basis for the configuration of bulk road and railroad net- in its relationship with specific patterns site’s ancient agricultural matrix. The plan- works is strongly modelled along that topo- of urban development;

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 81 • the socio-political construction of blue • Mossop, E. (2006), ‘Landscape of infrastructure’ I contratti di costa, and green infrastructures in the making in: Waldheim, C. (ed.), The Landscape Urbanism Reader, Princeton Architectural Press, New York di fiume, di lago e di of the city and its image; (pp. 163-177) foce quali strumenti • the lessons for urban planning and de- • Picon, A. (2010), ‘Nature, Infrastructures, and sign, in face of paramount challenge the Urban Condition’ in: Mostafavi, M., Doherty, di gestione integrata e G., Ecological Urbanism, Lars Müller Publishers/ regarding not only the quality of urban Harvard University Graduate School of Design, partecipata delle fasce environment but also infrastructural re- Baden (pp. 520-521) costiere: una proposta per silience to climate change. • Santos, J.R. (2012), Espaços de mediação infraes- trutural: Interpretação e projecto na produção Pozzuoli Lisbon’s development has always been do urbano no território metropolitano de Lisboa, shaped by a meaningful combination of Tese de Doutoramento em Urbanismo, Facul- Barbara Scalera dade de Arquitectura da Universidade Técnica de water, green and infrastructural elements. Lisboa Future stages will probably reinforce its in- • Silva, A.F., Matos, A.C. (2000), “Urbanismo e mod- I cambiamenti climatici: nuove terdependence and territorial scope. ernização das cidades: o ‘embellazamento’ como strategie urbane ideal, Lisboa, 1858-1891”, Scripta Nova – Revista Electrónica de Geografia y Ciencias Sociales, 69 (30) Per lunghi anni, il dibattito internazionale • Silva, R.H. (dir.) (1989), Lisboa de Frederico Ressano a proposito della necessità di ridefinire la Riferimenti bibliografici Garcia, 1874-1909, Lisboa: Câmara Municipal de dialettica uomo-paesaggio è stato sostanzial- Lisboa • Andresen, T. (coord.) (2003), Do Estádio Nacional mente incentrato sul binomio conservazio- ao Jardim Gulbenkian. Francisco Caldeira Cabral e • Simões, J.M. (1985), Desenvolvimento e gestão das a primeira geração de arquitectos paisagistas (1940- infra-estruturas na área metropolitana de Lisboa: ne – innovazione o meglio sulla necessità 1970), Fundação Calouste Gulbenkian, Lisboa redes colectivas de saneamento básico e electrificação, di imbalsamare o di trasformare luoghi sa- Lisboa: Centro de Estudos Geográficos • Câmara Municipal de Lisboa (1948), Quinze anos cri secondo una logica di antropocentrismo de obras públicas: 1932-1947, Lisboa: Câmara Mu- • Tostões, A. (2001), “O Bairro de Alvalade no nicipal de Lisboa quadro do desenvolvimento urbano de Lisboa”, dell’uomo. La continua espansione delle Lisboa – Conhecer, Pensar, Fazer Cidade, • Câmara Municipal de Lisboa (2012), Plano Direc- in AAVV, aree urbane con dilagante consumo di suolo Centro de Informação Urbana de Lisboa, Lisboa (pp. tor Municipal, CML, Lisboa a danno delle aree agricole e delle aree ver- • Cardoso, J.L. (2000), “Água, iluminação e esgotos 64-71) em Lisboa nos finais do século XVIII”, Finisterra – • Varnelis, K. (2008), The infrastructural city: net- di, in generale, ha contribuito a dare spazio worked ecologies in Los Angeles, Actar, Barcelona revista portuguesa de geografia, vol. XXXV, 156 (pp. all’egocentrismo dell’uomo a totale danno 495-509) • Waldheim, C. (2006), ‘Landscape as Urbanism’ • Carita, H. (1998), Tratado da grandeza dos jardins in: Waldheim, C. (ed.), The Landscape Urbanism dell’ambiente e dei suoi cicli naturali. Osser- em Portugal ou da originalidade e desaires desta arte, Reader, Princeton Architectural Press, New York vando i dati aggiornati relativi ai fenomeni (pp. 37-53) Bertrand, Venda Nova franosi ed alle esondazioni ciò che risulta • Costa, M., Vital, R. (2005), ‘Evolução Histórica dos Sistemas de Abastecimento de Água a Lisboa’ in: emblematico è che i danni evidenziati sono Manual de Engenharia de Sistemas de Pressuri- esclusivamente quelli che hanno avuto ri- zação, Lisboa: ed. Bombas Grundfos Portugal (pp. percussioni sull’ambiente antropizzato. La 7-29) • Custódio, J. (1994), ‘As infraestruturas: Os canais singolarità dell’osservazione fa immediata- de Lisboa" in: AAVV, Lisboa em Movimento: 1850- mente pensare ad una grave responsabilità 1920 – a modernização da cidade entre 1850 e 1920. morale da parte dell’uomo. Già negli anni Da Regeneração à Grande Guerra, a transformação do urbanismo, das infraestruturas, dos transportes e ’701 si denunciava la rottura dei cicli naturali serviços, dos espaços sociais e públicos, Livros Hori- attribuendo la responsabilità al modello eco- zonte, Lisboa (pp. 93-131) • Farhat, G. (2011), ‘Infrastructural Landscape: nomico dominante. A tal proposito, è stata di Beyond memory and Metaphor’, in: Hauck, T., recente introdotta dall’Unione Europea una Keller, R., Gröer, E. (1948), Plano Director de Lisboa strategia2 specifica di adattamento ai cam- [Modo actual de construir], policopiado • Heitor, T. (2001), “A expansão da cidade para biamenti climatici che prevede l’adozione di oriente: os planos de urbanização de Olivais e misure volte a contrastare gli effetti e le vul- Chelas” in: AAVV, Lisboa – Conhecer, Pensar, Fazer nerabilità e di misure di mitigazione, ossia le- Cidade, Centro de Informação Urbana de Lisboa, Lisboa (pp. 72-85) gate alla riduzione delle emissioni di gas ser- • Hough, M. (2007), “Nature as Infrastructure: ra. Gli obiettivi sono il supporto operativo e Strategies for Sustainable Regional Landscapes”, finanziario agli Stati membri aderenti, la pro- Places, 19 (pp. 54-58) • Kleinekort, V., Infrastructural Urbanism. Address- mozione di iniziative e progetti che possano ing the In-between, DOM Publishers, Berlin (pp. ridurre il rischio di perdita delle risorse o di 273-288)Marat-Mendes, T. (2009), “Do Aqueduto de Lisboa aos novos Vazios”, Infohabitar, 231 catastrofi distruttive e la garanzia, nello stes- • Magalhães, M.R., Alfaiate, T. (1997), Plano Verde de so tempo, della partecipazione democratica e Lisboa, Lisboa, Colibri dell’informazione nei processi decisionali. Si • Matias Ferreira, V. (1986), A cidade de Lisboa: de capital do imperio a centro da metrópole, PhD Thesis, stima che in futuro per ogni euro speso per Instituto Superior de Ciências do Trabalho e da la protezione dalle inondazioni si potrebbero Empresa risparmiare sei euro in costi dei danni. L’ana- • Moita, I. (dir.) (1990), D. João V e o abastecimento de água a Lisboa, Câmara Municipal de Lisboa, Lis- lisi operata per delineare la strategia europea boa mostra chiaramente la gravità degli impatti

82 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue che i cambiamenti climatici hanno su tutti to giace nella lettura dei caratteri identifi- tivi – progettuali fornire alla pianificazione i settori e fornisce un quadro delle aree geo- cativi del paesaggio, tra cui la memoria dei locale. L’individuazione cartografica delle grafiche più sensibili. In particolare, le isole e luoghi, la naturale vocazione ecologica di aree di allagamento nelle città o, più in ge- le regioni costiere meritano maggiore atten- essi, le sue vulnerabilità e, allo stato dei fatti nerale, l’individuazione delle vulnerabilità zione, soprattutto per l’elevato tasso di ero- attuale, giace anche nella doverosa ed ur- del territorio, devono essere, ad esempio, sione delle coste che tenderà ad aumentare gente necessità di ricostruire i cicli naturali strumenti guida nella pianificazione urba- e per il fatto che le opere di difesa oggi esi- e di porre rimedio ai disastri idrogeologici na; allo stesso modo, l’individuazione di iso- stenti potrebbero non offrire una protezione che si verificano sempre di più nelle aree le di calore, il sistema degli spazi pubblici, la sufficiente. I settori che subiranno maggiori urbane. In tale ottica, al progetto di paesag- rigenerazione dei luoghi operata sulla base impatti sono inevitabilmente il settore della gio è affidato il compito di ricostruire quel di una ricostruzione storica della memoria pesca, dell’acquacoltura e del turismo, ma rapporto uomo-natura ormai logorato negli di essi, l’individuazione degli impatti signi- in generale tutte le attività produttive legate ultimi due secoli. Nonostante la crescente ficativi sulle infrastrutture, la rinaturazione alla risorsa acqua. Anche la perdita di ecosi- attenzione nei confronti di questi processi, degli argini, la ricostruzione degli alvei, la stemi compresi quelli marini e di biodiversi- le politiche urbane non hanno ancora for- raccolta delle acque piovane ed il loro riuti- tà subiranno notevoli impatti in quanto essi nito una risposta coordinata ed integrata; i lizzo per usi non domestici, la realizzazione incidono fortemente sui sistemi di regolazio- rischi e gli impatti prodotti nei vari settori di tetti verdi, l’attenzione di mantenere la ne del clima rappresentando ad esempio una sono ancora fortemente sottovalutati. Nella permeabilità dei suoli negli interventi di efficace difesa contro le forti precipitazioni. gran parte dei contesti urbani italiani, in- riqualificazione urbanistica, l’uso di ma- Inoltre, alcune consuetudini radicate in ma- fatti, gli impatti del clima che cambia sono teriali appropriati, la destinazione a spazi teria di pianificazione (tombinature di fosse ancora relegati ai compiti della sola prote- pubblici delle fasce fluviali, devono essere e canali in aree urbane, opere di costruzione zione civile e ciò è dovuto alla mancanza di tutti interventi operativi pensati e attuati in di sbarramenti o deviazioni di corsi d’acqua, consapevolezza pubblica e condivisa sulla piena coerenza con quelli che sono i princi- l’edificazione nelle pianure alluvionali e, variabilità del clima e sulle sue ripercus- pi della sostenibilità urbana. dunque, nelle aree a rischio esondazione, la sioni territoriali, alla mancanza di risorse cementificazione degli argini, la distruzione e di politiche pubbliche ed alla macanza di Rafforzare la capacità di resilienza agli del sistema dunale, l’eccessivo sfruttamento regolamenti in materia di pianificazione ur- impatti climatici: network europei e della pesca, hanno reso gli ecosistemi ed i si- banistica e ambientale. In tal senso, dunque, nazionali stemi socio-economici ad essi legati più vul- la pianificazione paesaggistica intesa come La sfida lanciata dal Patto dei Sindaci, negli nerabili ai cambiamenti climatici e, dunque, sintesi di una pianificazione urbana, terri- ultimi anni, ha prodotto Piani di Azione per meno adattabili. Anche l'Italia, nel dicembre toriale ed ambientale non deve essere più l’Energia Sostenibile (PAES) concentrandosi dello scorso anno, ha adottato la tanto attesa relegata in una visione di settore o di area esclusivamente su azioni di mitigazione strategia nazionale di adattamento ai cam- vasta, ma finalizzata alla risoluzione di pro- e riduzione della CO2, trascurando forte- biamenti climatici, un documento che indi- blemi legati ai rischi, all’ottimizzazione del- mente le misure di adattamento ai cambia- vidua misure "appropriate, capaci di prevedere le risorse, alla vivibilità dei luoghi, alla con- menti climatici nelle aree urbane. A livello e minimizzare i danni, individuare vantaggi e nessione urbana e sociale e, in generale, alla europeo, un’importante iniziativa nata opportunità che da essi possono nascere". La quo- rigenerazione urbana intesa in senso gene- con lo scopo di favorire l’adozione di misu- ta finanziaria destinata, nei prossimi anni, tico, ossia alla rigenerazione sostitutiva del re di adattamento /mitigazione e di raffor- alle misure di adattamento/mitigazione ai DNA della struttura della città. L’insieme zare il livello di preparazione e capacità di cambiamenti climatici è in totale di circa 10 degli interventi di adattamento ai cambia- resilienza agli impatti climatici è la Mayors miliardi di euro. Anche il nuovo Programma menti climatici deve essere oggetto di una Adapt3. Lanciata nel marzo del 2014 e col- LIFE (2014-17) prevede un sottoprogramma pianificazione integrata e multisettoriale legata al Patto dei Sindaci, tale iniziativa è riguardante azioni per il clima tra cui l'adat- prima di tutto a scala urbana e per ottene- nata su proposta della DG Climate-Action tamento ai cambiamenti climatici (190 mi- re ciò è necessario introdurre delle inno- della Commissione Europea nel contesto lioni di euro) in aree urbane. Tra le regioni vazioni nei contenuti di tali strumenti che della Strategia di Adattamento UE. Seguen- italiane, come si evince dal documento, che consentano di contaminare gli strumenti do il modello del Patto dei Sindaci (adesione presentano una maggiore densità abitativa urbanistici con misure sia di adattamento volontaria, coinvolgimento politico, sotto- di popolazione esposta al rischio idrogeolo- sia di mitigazione. E’ necessario favorire scrizione di impegni da attuare e monito- gico, in particolare rischio frane e rischio al- un rinnovo degli apparati normativi tale rare), tale iniziativa individua negli Enti luvioni, figura la regione Campania. da restituire un ruolo di centralità agli stru- locali un ruolo primario per le misure di menti urbanistici, veri motori operativi del adattamento poiché sono nella posizione L’orientamento della pianificazione processo di trasformazione delle città. Se ideale per agire nei vari settori: la pianifi- urbana, territoriale e ambientale da un lato, dunque, urgono provvedimenti cazione del territorio, la sanità pubblica, La struttura della forma di una città rappre- di rinnovamento dell’apparato normativo la protezione civile, la gestione del rischio, senta, attualmente, l’oggetto di tutte le scelte urbanistico, dall’altro il vero dibattito è in- l’energia, l’approvvigionamento idrico e e strategie da compiere ed il suo fondamen- centrato su quali possibili contributi opera- l’ambiente. L’impegno dei firmatari del Ma-

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 83 yor Adapt è relativo all’adozione di misure so di inquinamento e di pericolosità per la configurano come un accordo di program- di adattamento e mitigazione, contribuen- salute pubblica. Il paesaggista-urbanista so- mazione negoziata6 da sottoporre alla sot- do all’obiettivo generale della Strategia stiene che il sistema fognario è chiaramente toscrizione volontaria dei soggetti privati e europea ed alla stesura di un report ogni più soddisfacente delle fosse settiche, ma è pubblici. Il percorso decisionale partecipato due anni che certifichi lo stato di avanza- bene rendersi conto che anche le fognatu- è basato sulla condivisione delle modalità, mento delle misure adottate. Nell’ambito re perdono notevoli quantità di materiale sull'ascolto delle istanze, sulla valutazione di tale rete europea di città lo scambio e e presentano quindi un rischio. Le conse- delle proposte e sulla condivisione degli la diffusione di buone pratiche sono indi- guenze che si ripercuotono sulle falde sono, impegni che sfocerà nella definizione di viduati come fattori di successo necessari dunque, inevitabili. Oggi l’obsolescenza e un Piano di Azione, che contenga misure e per facilitare il networking tra le diverse l’inadeguatezza dimensionale del sistema proposte indirizzate ad una gestione inte- esperienze. In Italia, alcune città ed esperti fognario di gran parte delle aree urbane ita- grata della fascia costiera ed alla successiva hanno creato una rete nazionale Le città e il liane è innegabile così come le conseguenze sottoscrizione dell’accordo. La definizione clima con lo scopo di informare, formare, legate ad un sovraccarico causato dall’incre- dello scenario di medio-lungo termine, ope- promuovere e raccogliere le esperienze ita- mento delle portate. Il testo trae ispirazione rato attraverso un documento strategico, liane. Tra gli obiettivi, oltre a quelli appena dal trattato medico di Ippocrate Corpus Hip- preliminare al Piano di Azione, mira ad in- menzionati, l’inserimento dell’adattamen- pocraticum e tra le settante opere circa che lo tegrare la pianificazione di distretto, e più to ai cambiamenti climatici negli strumen- compongono, inerenti a diversi argomenti, in generale di area vasta, con le politiche di ti di pianificazione territoriale è tra i punti spicca “Delle arie, delle acque, dei luoghi”: uno sviluppo locale. Il Piano di Azione è riferi- più significativi, insieme alle opportunità studio che può essere considerato il primo to ad un orizzonte temporale ben definito, economiche da utilizzare ed agli strumenti riconoscimento pubblico che la vita umana mediamente di tre anni, alla scadenza del di supporto per la pianificazione e l’attua- è legata alle forze della natura e che la na- quale, sulla base delle risultanze del moni- zione forniti dalla Commissione UE. Nata tura ben lungi dall’essere combattuta e con- toraggio, è possibile ridefinire, in caso di cri- a Padova, la rete Le città e il clima è promos- quistata, deve piuttosto essere trattata come ticità rilevate, gli obiettivi e gli stessi inter- sa dal Coordinamento Agende 21 Locali un’alleata e un’amica, le cui vie devono essere venti proposti. Il suo contenuto è dato dagli Italiane in collaborazione con il Ministero comprese e il cui consiglio dev’essere rispettato. obiettivi prefissati in coerenza con le fina- dell’Ambiente, Comune di Padova, Bologna, Tra gli strumenti che attualmente sembra- lità delle direttive europee, dai tempi, dalle Ancona, Alba, Ambiente Italia, Assaica, Eu- no stiano dando una risposta, in tale dire- modalità attuative, dalle risorse umane ed rocube, Indica e Kyoto Club. zione, sono i Contratti di Fiume4, di costa, economiche e dalla copertura finanziaria. di lago e di foce adottati da alcuni comuni Il Contratto di Costa, di fiume, di lago e di Strumenti innovativi di italiani intenti a risolvere i gravi problemi foce, in quanto accordo di programmazione programmazione strategica e negoziata di rischio idraulico dei bacini idrografici. negoziata con possibili effetti sull’ambien- In linea di principio, le zone situate in Intesi come atti volontari di impegno, con- te, dovrà essere sottoposto a Valutazione prossimità di un corpo idrico dovrebbe- diviso da diversi soggetti pubblici e privati, Ambientale Strategica VAS, con un’analisi ro essere sottoposte ad un rigido regime essi sono finalizzati a perseguire obiettivi di di coerenza esterna tra obiettivi/strategie gestionale e di pianificazione con usi ed riqualificazione paesaggistico-ambientale e del Contratto e obiettivi sovraordinati della attività strettamente legati alla vocazione di rigenerazione socio-economica del siste- pianificazione vigente. Per questo motivo è ecologico-ambientale delle aree e che, per- ma marittimo, lacuale e fluviale. Tali accor- necessario operare preliminarmente un’ap- tanto, non pregiudicano il valore attuale di5 mirano infatti, a costruire una visione profondita ricostruzione dell’identità isti- o futuro dell’intero sistema ambientale- unitaria ed integrata della gestione della tuzionale del territorio ed un’approfondita paesaggistico. Tra gli usi che non compro- fascia costiera o dei bacini idrici, ma soprat- analisi dei quadri conosciti dei piani vigen- mettono questi ruoli primari e che non ne tutto condivisa e partecipata con la comuni- ti, in modo tale che l’accordo stipulato sulla verrebbero compromessi, in caso di eventi tà locale. I processi partecipativi sono, infat- base di impegni e misure, individuate nel calamitosi, vi sono il tempo libero, certi tipi ti, l’asse portante di tale strumento in linea Piano di Azione fornisca feed-back ai proces- di agricoltura, spazi aperti pubblici oppure con quelli che sono i principi fondamentali si decisionali dei Piani vigenti o di quelli già tra le categorie che hanno funzioni insepa- del trattato di Lisbona 2007. Il coinvolgi- adottati, suggerendo, ad esempio, varianti rabili vi sono i porti, le industrie connesse mento di parti interessate (responsabili e/o adeguamenti in fase di revisione. con l’elemento acqua e, in certi casi, le in- politici, ONG, aziende, associazioni di ca- dustrie che utilizzano l’acqua (I. L. Mc Harg, tegoria, cittadini) rappresenta un fattore di Un proposta di rete multi-livello e 1969). Altro valore di estrema preziosità per successo del processo decisionale in quanto multi-settoriale per la città di Pozzuoli la gestione ambientale dei corpi idrici sono contribuisce a un senso di responsabilità Il territorio della città di Pozzuoli si confi- le falde acquifere, o anche le paludi, così sulle politiche di adattamento climatico, gura, oggi, come un intricato mosaico in cui come sottolinea Ian L. McHarg nel suo libro nonché ingrediente fondamentale affinché coesistono, a stretto contatto, ambienti for- Design with Nature, serbatoi sotterranei di l’attuazione delle misure di adattamen- temente urbanizzati, aree portuali ed appro- acqua che oggi troppo spesso presentano to venga portata avanti con efficacia. Dal di, aree produttive ed ambienti che conser- pericolosamente indicatori di elevato tas- punto di vista giuridico, tali strumenti si vano buoni livelli di naturalità, dai sistemi

84 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue lacuali, di origine vulcanica, a quelli dunali. esondazioni, sono rappresentate dal canale smessi sia in piena attività produttiva, aree La complessa morfologia fisica ha condi- di scarico della colmata del Lago di Licola, destinate alla balneazione, alla pesca, l’area zionato, senza dubbio, i modi dell’antropiz- dall’alveo di bonifica dei Camaldoli, dal cat- portuale e piccoli approdi, foci di canali di zazione che si è realizzata in un sistema di tivo funzionamento dell’Idrovora di Licola collegamento ai sistemi lacuali o canali di centri e nuclei storici cresciuti prevalente- e, in generale, da tutte le foci e i canali se- raccolta delle acque, scarichi di impianti mente in corrispondenza della fascia litora- condari compresi i canali di collegamento di depurazione dall’elevato numero di abi- nea. Accanto all’eterogeneità dei caratteri del Lago di Lucrino e di Averno, ostruiti ed tanti- equivalenti serviti, aree bonificate, morfologici urbani si rileva una commistio- abbandonati. Eppure l’acqua è sempre stata e non, dall’elevato valore paesaggistico- ne di funzioni che mal si conciliano tra loro, vista come una preziosa fonte di ricchez- ambientale, alcune delle quali individuate al punto tale che l’interfaccia città-porto è za! Come nella vita individuale, così anche attraverso designazioni di ordine europeo. caratterizzata dalla tendenza alla separatez- nelle comunità di cittadini i traumi provo- La sperimentazione di tali accordi potrebbe za ed alla sconnessione urbana con un inevi- cano una drammatica pausa di riflessione, rappresentare una buona pratica di messa tabile disagio sociale in termini di vivibilità generano consapevolezza, innescano mec- a sistema di più soggetti che prendono atto degli spazi pubblici. Tra le maggiori criticità canismi di difesa, costringono a ripensare il delle vulnerabilità del territorio operando in area portuale ed in prossimità di essa si passato e a immaginare un futuro migliore. una gestione integrata e partecipata che rilevano certamente le commistioni di usi (S. Settis, 2014)7. Come dire un po’ “non è da un lato persegue l’obiettivo della tutela ed attività conflittuali, aggravate soprattut- possibile scoprire il segreto delle cose senza aver dell’ambiente dall’altro finalizza gli inter- to dai collegamenti marittimi tra la città di avuto il cuore spezzato. Dobbiamo umilmente venti proposti al rilancio delle attività pro- Pozzuoli e le isole flegree di Ischia e Procida, sottometterci a questa definitiva , segreta ve- duttive legate alla risorsa acqua. i cui punti di arrivo e partenza sono ubicati rità” - come affermava Orhan Pamuk8 ed il al centro dell’area portuale, a diretto contat- cuore del nostro bel paese è trafitto da innume- to con il nucleo storico di origine vicereale revoli scempi sul paesaggio e testimoniato dal 1. Barry Commoner, 1971 "The closing circle", della città. Da studi e ricerche inerenti ai li- grave disagio che si percepisce in tantissime denuncia la rottura dei cicli naturali, attribuen- velli di inquinamento nelle città è ormai di- città italiane, separate dalle altre città stra- done la responsabilità al modello economico mostrato che le aree portuali e retro-portua- niere, soprattutto inglesi, francesi e scandi- dominante che sottrae risorse alla terra e restituisce rifiuti non più utilizzabili: "La natura li presentano tassi di inquinamento molto nave, da un enorme divario connesso alle funziona con cicli chiusi: il ciclo dell'acqua, dell'ossige- elevati. Necessità rilevata nelle aree portua- condizioni di vivibilità e di sviluppo locale. no, del carbonio, dell'azoto, del fosforo. La natura non li è quella, dunque, di operare una radicale L’operazione di trasformazione in chiave conosce rifiuti: le sostanze chimiche estratte dall'aria, riqualificazione ambientale intervenendo, sostenibile dell’ambito costiero di Pozzuoli dall'acqua, dal terreno, ritornano in circolazione e ridiventano materie prime per gli altri cicli naturali. in via prioritaria, sulla gestione di tutte le necessita di una presa di coscienza, da parte La degradazione ambientale e gli inquinamenti attività affinché si riducano le emissioni in- di tutti i soggetti, non solo rispetto all’ur- provocano rottura dei cicli naturali che da chiusi si quinanti (azioni di mitigazione) ed affinché genza di operare in tale direzione e secon- fanno aperti; dalle riserve viene estratta più materia le condizioni di vivibilità dell’area urbana do una precisa strategia, ma anche rispetto di quanta non venga restituita, i rifiuti aumentano in (azioni di adattamento) non siano penaliz- all’approccio da adottare che deve necessa- maniera tale che la natura non riesce ad assimilarli tutti. La salvezza è possibile soltanto se interventi zate dalla promiscuità degli usi. Nell’ottica riamente essere sistemico, superare i confi- urgenti, tecnico-scientifici e politici, riescono di nuovo di ri-funzionalizzazione del porto di Pozzuo- ni amministrativi, integrare le competenze/ a "chiudere" i cicli naturali, il ciclo della natura". li, in vista anche dell’apertura, nei prossimi interessi e perseguire l’interesse collettivo 2. Strategia adottata il 16 aprile 2013 - mesi, dell’asse di collegamento viario, rea- attraverso la lettura dei bisogni della comu- http://bit.ly/EU_adapt_docs lizzato in galleria, che dallo svincolo della nità locale. Il ruolo delle politiche locali, 3. http://mayors-adapt.eu/ 4. Collegato Ambientale - Finanziaria 2014 –è un tangenziale giunge sino al molo di collega- in tal senso, assume un carattere decisivo, provvedimento che introduce il concetto di gre- mento marittimo, riducendo enormemente così come l’integrazione tra i soggetti e tra en economy nella legislazione italiana, appro- il traffico dei mezzi pesanti nel centro sto- le azioni rappresentano fattori decisivi di vato in prima lettura alla Camera dei Deputati rico, la predisposizione di una ridefinizione successo. Il presente contributo scientifico il 13 novembre 2014, al momento è allo stato di relazione del Senato della Repubblica – N. 1676 funzionale sia del porto sia dell’area urbana, propone i Contratti di costa, di lago e di foce XVII. All’articolo 43, tale disegno di legge defini- ad esso strettamente connessa, non può non quali strumenti che favoriscono una gestio- sce i Contratti di Fiume, sui quali possono essere essere accompagnata dalla predisposizione ne integrata di questi processi, contribuen- delineati anche i Contratti di Costa, di lago e di di misure di adattamento e di mitigazione. do, attraverso un approccio inter-settoriale foce. Art. 43. Contratti di fiume. I contratti di Accanto alle problematiche legate all’area ed inter-distrettuale, all’innalzamento dei fiume concorrono alla definizione e all'attuazio- ne degli strumenti di pianificazione di distretto portuale, altra questione su cui porre mas- fattori di competitività e di sviluppo territo- a livello di bacino e sotto-bacino idrografico, sima attenzione è relativa ai problemi am- riale, oltre i confini amministrativi. Lungo quali strumenti volontari di programmazione bientali causati dal pessimo funzionamento la fascia Costiera di Pozzuoli troviamo una strategica e negoziata che perseguono la tutela, dei canali di raccolta delle acque, in partico- varietà di casi che possono rappresentare la corretta gestione delle risorse idriche e la valo- rizzazione dei territori fluviali, unitamente alla lar modo, nella Piana di Licola. Le grandi cri- oggetto di sperimentazioni di tali strumen- salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo ticità ambientali, che ad ogni evento meteo- ti nelle loro diverse declinazioni: la linea allo sviluppo locale di tali aree. L'articolo 43 rologico piovoso provocano allagamenti ed ferroviaria, insediamenti industriali sia di- disciplina i contratti di fiume, che concorrono

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 85 alla definizione e all'attuazione degli strumen- a21fiumi.eu. L’ultimo Tavolo Nazionale CdF si Open Data e paesaggio ti di pianificazione del distretto idrografico, è tenuto a Milano nell’ambito dell’EXPO 2015 quali strumenti volontari di programmazione 6. Il Riferimento normativo nazionale è Legge Na- calabrese: nuove strategica e negoziata che perseguono la tutela, zionale 23-12-1996 n. 662 “Misure di razionaliz- prospettive per la la corretta gestione delle risorse idriche e la zazione della finanza pubblica” Art. 2, comma 203 gestione sostenibile delle valorizzazione dei territori fluviali. I contratti di della Disciplina della programmazione negoziata fiume, che non hanno una disciplina giuridica “Gli interventi che coinvolgono una molteplicità di risorse a livello nazionale, "possono essere identificati come soggetti pubblici e privati ed implicano decisioni istitu- processi di programmazione negoziata e partecipata zionali e risorse finanziarie a carico delle amministra- Sara Maria Serafini volti al contenimento del degrado eco-paesaggistico e zioni statali, regionali e delle province autonome non- alla riqualificazione dei territori dei bacini/sottobacini ché degli enti locali possono essere regolati sulla base idrografici", secondo la definizione riportata nel di accordi così definiti: «Programmazione negoziata», Introduzione al tema degli Open Data documento "Carta nazionale dei contratti di fiume" come tale intendendosi la regolamentazione concor- Il significato di Open Data può essere chia- data tra soggetti pubblici o tra il soggetto pubblico (vedi www.contrattidifiume.it . Secondo la defi- rito utilizzando una delle definizioni comu- nizione data dal 2º World Water Forum, il con- competente e la parte o le parti pubbliche o private per tratto di fiume permette "di adottare un sistema di l'attuazione di interventi diversi, riferiti ad un'unica nemente accettate e fornite dall’Open Data regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento finalità di sviluppo, che richiedono una valutazio- Manual, la “Bibbia” per chiunque volesse ab- economico, valore sociale, sostenibilità ambientale ne complessiva delle attività di competenza”. bracciare tale filosofia, che lo descrive come: 7. Salvatore Settis (2014), “Articoli ricostituen- intervengono in modo paritario nella ricerca di “[…]dati che possono essere liberamente utiliz- soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino ti”, Il Sole 24 Ore, n°322 del 23.11.2014. zati, riutilizzati e ridistribuiti, con la sola limi- fluviale". I riferimenti normativi si rinvengono 8. Orhan Pamuk, (2009) “Il mu- nella Direttiva Quadro 2000/60/CE, che prefigu- seo dell’innocenza” Einaudi tazione – al massimo – della richiesta di attri- ra politiche sistemiche di riqualificazione delle buzione dell’autore e della redistribuzione allo acque superficiali e sotterranee, creando obietti- stesso modo (ossia senza che vengano effettuate vi comuni con altre normative europee che pro- modifiche).” muovono l’utilizzo di strumenti di governance e sussidiarietà per attuare le politiche ambientali, Si parla di dati “aperti”, cioè di informazioni quali: la Direttiva Habitat 92/42/CEE, che pre- che vengono liberamente scambiate nella vede la creazione di una Rete ecologica europea rete attraverso modalità che prevedono la e la Direttiva 2007/60/CE, relativa alla gestione totale assenza di forme di controllo (come del rischio.Esempi di disciplina normativa dei copyright e brevetti) per il riuso. contratti di fiume si rinvengono a livello regio- nale, come nel caso della Regione Lombardia, la La conoscenza aperta è il presupposto per quale L.R. 26/03 che, al titolo V Disciplina delle l’intelligenza collettiva, attraverso la quale risorse idriche, al capo II, individua i contratti è possibile realizzare il principale vantaggio di fiume (così come i contratti di lago) come pratico dell’apertura: aumentare in modo processi di sviluppo del partenariato funzionali all’avvio della riqualificazione dei bacini fluviali. esponenziale la possibilità di controllare, 5. I requisiti qualitativi di base di tali accordi sono esplorare e combinare diverse basi di dati e stati fissati in un documento, “Riconoscimento quindi sviluppare nuovi prodotti e servizi. dei Contratti di Fiume a scala nazionale e regiona- L’utilizzo degli Open Data è collegato anche le, definizione di criteri di qualità”, predisposto agli strumenti usati per la loro catalogazio- di recente nel marzo del 2015 da un Gruppo di Lavoro coordinato dal Ministero dell’Am- ne e rappresentazione. Poiché la maggior biente e della Tutela del territorio e del Mare parte di questi dati è dotata di un sistema di in collaborazione con l’ISPRA, a cui hanno coordinate che rendono il dato stesso geo- preso parte soggetti di vari Enti tra cui Regioni, referito, è logico collegare quest’argomento Autorità di Bacino, Coordinamento Agenda 21 ed associazioni ambientaliste, associazioni di con il Geographic Information System (GIS), categoria e soggetti privati quali ad esempio che permette proprio di lavorare sulle map- Legambiente, Sogesid, CIRF. Attività future GDL: pe e di mostrare, attraverso una serie infinita a) definizione di una Check list per la verifica di di layers, tutte le caratteristiche che si sono corrispondenza ai requisiti di base dei Contratti evidenziate di un dato territorio. di Fiume in corso attraverso l’identificazione di un ristretto numero di indicatori specifici Uno dei settori chiave per l’utilizzo dei Big e strategici che valutino l’effettiva capacità di Data è il turismo. Come si vedrà, il turismo incidere positivamente sugli obiettivi di area in Italia rappresenta il 10% del Prodotto na- vasta (indicatori di processo, di risultato, di im- zionale interno lordo (PIL). Tuttavia, nessu- patto, di spesa, di rispetto degli impegni presi da parte degli attori, di coinvolgimento degli attori no sa quanti turisti sono presenti in un dato nell’attuazione delle azioni/misure del PdA. b) momento e in un dato posto, poiché questi Osservatorio Nazionale dei Contratti di Fiume dati possono essere recuperati solo con gran- (ONCF) presso Ministero Ambiente e collega- de dispendio in termini di tempo e di costi. I to al Tavolo Nazionale dei CdF quest’ultimo Big Data possono essere utili in una situazio- avviato nel 2007 con lo scopo di avviare strategie per salvaguardare fiumi, laghi, coste marine in ne come questa, fornendo la conoscenza di modo partecipato e cooperativo. http://nuke. ciò che accade e l'analisi immediata.

86 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Con 7 miliardi di persone sul pianeta, che ac- dal complesso delle intense pressioni che li Questa visione richiede un cambiamento cedono a circa 1,2 miliardi di personal com- stanno modificando e che inducono forme di culturale forte e ha necessità di un una nuo- puter, e circa 1,5 miliardi di smartphone, la degrado spesso legate alla banalizzazione e va impostazione dei sistemi educativi, delle scala di dati che vengono generati è impres- alla perdita di identità dei paesaggi. politiche e delle pratiche agendo in partico- sionante, e proprio gli Open Data prometto- È chiaro che la gestione di una tale comples- lare su: la promozione e lo sviluppo dell’edu- no infinite opportunità, non solo per i priva- sità non può esaurirsi nelle sole azioni di tu- cazione sul tema paesaggio, la revisione dei ti, ma anche per il bene pubblico. tela rivolte alle singole componenti del pae- programmi scolastici dalla scuola dell’infan- saggio, ma richiede la capacità di riconoscere zia all’università, la formazione costante per La complessità del paesaggio calabrese i caratteri distintivi dei diversi paesaggi, di i cittadini e per gli amministratori. In Europa il problema dello spopolamento comprenderne le relazioni, di interpretarne interessa, oltre che alcune zone italiane, cir- le possibili linee evolutive. Esempi di utilizzo degli Open Data per ca 90 regioni sparse tra tutti gli stati membri. A tanto si può aggiungere che, la domanda effettuare analisi di pianificazione Le cause principali che spingono gli abitanti turistica, si rivolge sempre più a destinazioni strategica all’abbandono delle aree soggette a spopo- della natura, attratta dalle sue innumerevoli Alla luce di quanto detto sopra, e della ne- lamento sono: la limitata dimensione dei bellezze, il che presuppone un impatto im- cessità di valorizzare il paesaggio calabrese, comuni, la sottodotazione di servizi per la portante sulle popolazioni visitate, sulla loro che appare ancora uno dei beni più fragili qualità della vita, le carenze infrastrutturali, economia, sull’ambiente e sul patrimonio per la Regione, si riportano di seguito alcu- i processi di urbanizzazione. culturale. ne analisi effettuate sul territorio, che de- Le azioni per ridurre i fattori di espulsione, Per quel che concerne il “sistema turismo“ scrivono le maggiori risorse disponibili, e di cioè che “trattengano” la popolazione invo- in Calabria, occorre, innanzitutto, considera- conseguenza i punti di forza e le debolezze. gliandola a restare, e che siano mirati a “faci- re che per le caratteristiche naturali del suo Questo tipo d’analisi, tipico delle azioni di litare” il flusso di nuovi arrivi, devono essere territorio, si possono di distinguere due tipo- pianificazione, si rinnova poiché si affida finalizzate a: migliorare la mobilità verso e logie di turismo: quello costiero e quello di all’utilizzo degli Open Data. Come già ac- dentro le aree in spopolamento, migliorare montagna. cennato nell’introduzione, infatti, la sfida è le infrastrutture e i servizi maggiormente Dagli ultimi report (Istat 2010) si evince che che questo tipo di dati disponibili arrivino a “sensibili” ai fini della qualità della vita, re- il 50,9% dei “turisti italiani” è residente nella giocare un ruolo fondamentale nella reazio- cuperare e riqualificare gli edifici, gli spazi regione, e il turismo è di tipo quasi esclusi- ne alla crisi globale, arricchendo le nostre pubblici e le reti di servizio, promuovere il vamente balneare. Altro dato riguarda l’ec- conoscenze relativamente al funzionamen- turismo attraverso la messa a punto di itine- cessiva stagionalità del turismo balneare to dei territori, e offrendo nuove opportu- rari di turismo ecologico, culturale e enoga- e la concentrazione in specifiche aree: più nità di interazione sociale e decisionale per stronomico per aree omogenee, attuare stra- dell’80% dei turisti nazionali e internaziona- quanto riguarda la nostra conoscenza sul tegie di sostenibilità. li, frequentano le nostre coste solo nel trime- modo migliore di agire sui territori stessi, L’attivazione richiede preliminarmente l’ana- stre estivo e soltanto alcune località. ma è importante utilizzarli nella giusta mi- lisi delle esperienze significative (buone pra- Altro dato negativo è sicuramente la man- sura, ricordando che i cittadini sono perso- tiche) realizzate e in corso di realizzazione in canza, nella regione, di un “sistema turismo” ne prima di essere dati. altre Regioni, l’analisi delle risorse eleggibili, in grado di offrire pacchetti collegati alla l’avvio di un sistema di monitoraggio delle di- valorizzazione del patrimonio ambientale e Analisi dei flussi turistici namiche territoriali per valutarle e apportare culturale locale che presenta, in altre regioni Il nostro Paese è universalmente conosciuto i necessari interventi correttivi, la definizione d’Italia, un trend di domanda crescente. per la grande ricchezza culturale che lo ca- delle strategie più adeguate a promuovere il Inoltre, il ritardo nella costituzione dei Si- ratterizza: 3.609 musei, quasi 5.000 siti cul- territorio e il turismo, e infine la promozione stemi Turistici Locali, i non adeguati inve- turali, 46.025 beni architettonici vincolati, della ricerca e della formazione. stimenti in infrastrutture e servizi turistici 49 siti Unesco. Questa eredità rappresenta il I paesaggi mediterranei, e tra questi quelli complementari, la mancata realizzazione di nostro futuro, una risorsa da tutelare e va- calabresi in particolare, sono il frutto di una “attrattori” ambientali e culturali e l’assenza lorizzare. costruzione indissolubilmente legata a un di promozione di quei pochi esistenti (riser- Quello turistico è già oggi un settore chiave intenso processo di civilizzazione. Sono pae- ve naturali, parchi nazionali, artigianato lo- della nostra economia (circa il 10% del Pil saggi dove l'attività umana ha rappresentato cale e prodotti tipici), rischiano di confinare nazionale), inoltre, l’interesse che la popo- la componente prevalente nella loro creazio- il turismo calabrese ai margini del mercato lazione mostra rispetto al patrimonio e alle ne e per questo rappresentano oggi un patri- nei prossimi anni. attività culturali in genere, è in progressivo monio di grande valore storico e culturale, Altro importante tassello per favorire la co- aumento (dati SISTAN e MIBAC), sicura- un insieme complesso, connotato da una noscenza del paesaggio e l’utilizzo delle sue mente grazie ai livelli d’istruzione media grande diversità di situazioni territoriali, risorse proviene dal sistema scolastico. che rispetto al passato sono nettamente mu- che costituisce una straordinaria ricchezza; Investire energie sull’educazione all’ambien- tati, ma anche grazie a un’attrazione istinti- un patrimonio in cui si percepisce allo stes- te e quindi al paesaggio, è una possibile stra- va che si ha verso la bellezza, che ci porta ad so tempo una fragilità derivante soprattutto da da percorrere per capirne la complessità. avvicinarci, a guardare e a capirla.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 87 Figura 1 – Calabria - rappresentazione degli Open Data (flussi turistici) provenienti da Flickr, serie 2010/2014 e sovrapposizione delle annualità, Elaborazione GIS

Beni e attività culturali sono i candidati le persone acquistano consultando i social, fatti, la ricerca ha previsto l’utilizzo dei dati naturali a sostenere un efficace sviluppo scelgono abiti, scarpe e accessori per l’auto provenienti da Flickr, il primo tra i social endogeno, attraverso il dispiegamento di attraverso Facebook e Twitter, e ovviamen- dedicati alla condivisione di fotografie. economie di accumulazione che si raffor- te, pianificano le vacanze. Quindi, è logico L’idea è quella di riuscire a descrivere le po- zano a vicenda e si autoalimentano. Ma affermare che attraverso le informazioni tenzialità turistiche di un territorio, e con- l’arte rende se c’è strategia. La convenienza provenienti dai social, è possibile avere seguentemente i suoi punti di debolezza a investire in campo culturale, dunque, non un’idea generale delle preferenze della po- in termini di attrattività, studiando e riela- consiste tanto nell’immediato vantaggio, polazione. borando i dati provenienti dagli utenti che quanto nel flusso di utilità generate dalla Sono proprio gli Open Data provenienti hanno visitato il territorio stesso, e rappre- fruizione, dalla ricerca, dalla divulgazione dai più famosi social network a suggerire la sentandoli attraverso l’utilizzo del GIS. del patrimonio e del territorio nel quale essa possibilità di utilizzarli per creare mappatu- Attraverso i dati scaricati, è possibile risalire è compresa. re territoriali che descrivano i flussi turisti- alla provenienza degli utenti, classificare le È chiaro quanto il turismo, e così anche i ci. La novità di questo studio, non sta tanto informazioni per anno, e associare a ogni fo- social media, contribuiscano a promuovere nella mappatura in GIS di Big Data, quanto tografia le coordinate geografiche del posto un territorio piuttosto che un altro. Infatti, nel particolare tipo di dati considerati. In- in cui è stata scattata.

88 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue In questo modo è semplice riconoscere i luo- L’entroterra è quasi del tutto sconosciuto, no- il dialogo aperto e la creazione di momenti di ghi turistici di maggiore interesse, i mesi nostante la presenza di tre parchi nazionali interazione potrebbe essere una delle chiavi dell’anno in cui l’affluenza è maggiore, e cer- (Aspromonte, Pollino, Sila), un Parco Regio- della valorizzazione. care di potenziarli. Ma soprattutto, analizzare nale (Serre) e numerose riserve. Inoltre, per Il risultato è positivo, infatti dalle mappe si le carenze del territorio, che sono immedia- quanto riguarda la costa bisogna sottolineare legge chiaramente una presenza massiccia tamente visibili sulla mappatura, e studiare come sia molto più frequentata e attraente la sul territorio. strategie atte a superare i gap riscontrati. costa tirrenica rispetto a quella ionica. Per effettuare questo studio è stato prepara- Inoltre, a livello locale, l’esperimento ha Analisi degli attrattori legati al tema dell’agricoltura to un programma semplice, collegato con dimostrato che, su 409 città divise in cin- Oltre a essere importante dal punto di vista API (Applications Programming Interfaces) que province, i luoghi popolari e conosciuti culturale, l’agricoltura calabrese è fonda- flickr.photos.search, grazie al quale si è avu- sono meno di 70. Tali informazioni indicano mentale all’interno del quadro economico ta la possibilità di inserire il nome del luogo un isolamento di alcune città, un flusso tu- e sociale. Nonostante la difficile morfolo- d’interesse e scaricare le informazioni relati- ristico limitato a determinati luoghi noti a gia del territorio, il settore agricolo assorbe, ve alle immagini condivise per quel posto. livello nazionale e ben pubblicizzati, proba- infatti, il 21% della popolazione occupata; Questo tipo di analisi dati, ha portato a una bilmente inclusi nei cataloghi delle agenzie inoltre, all’interno del quadro nazionale, la grande quantità di informazioni, di cui si è di viaggio. Calabria attesta un elevato numero di azien- scelto di considerare solo le coordinate spa- Tuttavia, i risultati hanno mostrato che la re- de agricole. Ulteriori considerazioni merita- ziali (longitudine e la latitudine) dei luoghi gione è un luogo interessante e con un buon no i risultati ottenuti dal processo di conver- in cui la foto è stata scattata, nel periodo tem- potenziale turistico, infatti l’interesse dei turi- sione dell’agricoltura: da quella tradizionale porale che va dal 2010 al 2014. sti è generalmente costante, anche se la regione a quella biologica. Sono 45.167 le aziende che Precedenti studi sul turismo sono stati in- deve affrontare alcuni problemi, probabilmen- al 24 ottobre 2010 risultano adottare metodi centrati sulla raccolta dei dati provenienti te correlati alla scarsa accessibilità dell’entro- di produzione biologica per coltivazioni o al- da sondaggi e interviste svolte dal Ministe- terra, all’inadeguatezza della rete infrastruttu- levamenti. Esse rappresentano il 2,8% delle ro dell'Industria, dell’Energia e del Turismo, rale e del sistema delle comunicazioni. aziende agricole totali. mentre in questa applicazione sono stati uti- L’agricoltura è direttamente legata agli at- lizzati dati basati su azioni reali degli utenti, Analisi della distribuzione delle scuole sul territorio trattori turistici operanti sul territorio, quali che sono inequivocabili, e non possono esse- Come già detto, è importante una forma- gli agriturismi, le fattorie didattiche, l’arti- re trasformati attraverso una visione sogget- zione preventiva e continua sul tema del gianato, le attività ricreative e sociali. tiva della loro elaborazione. paesaggio. L’educazione, l’informazione e la L’attrattività turistica può essere considerata In particolare, dall'analisi effettuata nella comunicazione, sono principi cardine della come il risultato di un processo di organizza- serie 2010/2014, si nota chiaramente che i Governance, e hanno come valore primario zione della realtà locale, infatti l’offerta di un luoghi più frequentati sono quelli costieri quello di sensibilizzare la società verso l'am- territorio si modifica allo scopo di consegui- rispetto all’entroterra. Questo risultato non biente attraverso una partecipazione attiva. re l’obiettivo di attirare turismo. Anche per è collegato a un particolare periodo o mese L’analisi condotta mira a capire la distribu- queste ragioni, sarebbe auspicabile appoggia- dell’anno, anche se è chiaro che il periodo zione delle scuole primarie e secondarie di re lo sviluppo del settore agricolo, promuo- più interessante è l’estate. primo grado sul territorio Calabrese, poiché vendo marchi di qualità, conservando la tipi- cità della regione e dei paesaggi, integrando questo settore con quello turistico attraverso la rivitalizzazione di casali, cascine e borghi antichi, che hanno contribuito alla creazione della bellezza del paesaggio calabrese. Dallo studio condotto è chiaro quanto anco- ra l’attrattività turistica calabrese sia fragile, e questa è una grave mancanza, dal momen- to che, è proprio il turismo la risorsa che più si dovrebbe corteggiare, perché la regione è piena d’attrattori, che però non vengono “sfruttati come dovrebbero”; essa è un vero e proprio palinsesto di beni culturali, archeo- logia, luoghi naturali protetti e opere d’arte, che con il bagaglio delle tradizioni costitui- scono una risorsa inestimabile del patrimo- nio della regione Calabria. Un patrimonio di Figura 2 – Calabria - rappresentazione degli Open Data (distribuzione per provincia delle scuole primarie in gradazione di blu, e delle scuole secondarie di primo grado in gradazione di viola) provenienti cui però manca una conoscenza dettagliata e dall’Istat incrociati al sito http://www.tuttitalia.it/calabria/43-scuole/, Elaborazione GIS conseguente consapevolezza del valore reale.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 89 Figura 3 – Calabria - rappresentazione degli Open Data (distribuzione per provincia delle aziende agricole e di quelle biologiche e delle attrattività legate all’agricoltura) provenienti dall’Istat, Elaborazione GIS

Conclusioni possono consentire di migliorare la vita di sperienza della popolazione, restituendo pre- In questo studio sono stati illustrati due nuovi ognuno. Inoltre, i dati georeferenziati possono visioni sull’andamento economico e turistico. strumenti che stanno diventando fondamen- essere spazialmente visualizzati sulle mappe Prevedere che i consumatori preferiranno un tali nel nuovo approccio allo studio del territo- fornendo una visione completa e immediata posto invece che un altro, o sceglieranno di rio: Open Data e GIS. della situazione di cui stiamo parlando, grazie mangiare in un ristorante piuttosto che in Con essi è possibile condurre analisi comples- appunto al GIS. un pub, non sembra un problema di Big Data; se che rispondono meglio alle descrizioni dei La novità è che Open Data e GIS sono in grado tuttavia, fornendo informazioni esatte circa i territori, rivelando modelli di previsione che di fornire un metodo d’analisi basato sull’e- luoghi preferiti, le stagioni, le ore del giorno, si

90 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue viene a creare un potente strumento per otti- The construction of connected to real-world situations shortage mizzare le decisioni strategiche di marketing sustainable landscape- of water resources in the area, this lake be e sviluppo. Taking the High speed bound to change into a wasteland. C’è ormai la certezza che le tracce digitali che Planning scheme under this kind of value lasciamo quotidianamente aumenteranno, railway station area in orientation has been appeared gradually fornendo una rappresentazione precisissima Jiangxi Province Ji An City in the actual problems. In the construction di ciò che facciamo. Il web costituisce una sor- as an example of the area before the more high-speed, the ta di espressione della gente e partecipazione Jun yang, Hong Geng phenomenon of "thousand city side" ap- dal basso, perché si palesano interessi, perce- peared more apparently. City failed to get zioni e gusti della collettività. Possiamo dun- the continuation of traditional culture, con- que utilizzare questi dati per conoscere, capire Introduction struction development in economy. And the e analizzare i nostri comportamenti collettivi Since 2008, when China's first high-speed ecological effect of green space system has e, in funzione di essi, immaginare una miglio- railway opened to traffic, the coverage of also been weakened, leisure quality is low, re pianificazione del territorio che viviamo. the Chinese high speed railway is in con- and even became negative space directly. stant enlargement. Meanwhile, high-speed These problems frequently happened from railway station area is becoming the focus the criticism of the government, the public Riferimenti bibliografici of urban planning and construction. The and the government's reflection and plan- • a cura di Aliprandi, S. (2014), Il Fenomeno majority of the high-speed railway site lo- ning and design workers. Xi Jin Ping, gen- Open Data: Indicazioni e Norme per un Mon- cations in different kinds of cities are far eral secretary of the proposed "don't design do di Dati Aperti, Ledizioni. away from the old urban section, which the strange architecture" and "let the city • Batty, M. (2013), Big data, smart cities and determines the construction of high-speed looked to see mountain, see water, to retain city planning, Dialogues in Human Geo- railway, is classified as newly developed his homesickness", all of this showed the graphy n.3, pp. 274-279. area. In a period, the planning and construc- government policymakers reflections on • Gonzalez, M.C., Hidalgo, C.A., Barabasi, tion of high-speed railway station area was China's urban construction value connota- A.L. (2008), Understanding individual hu- oriented by the value, which chartered with tion and prospects, the value of urban plan- man mobility patterns, Nature 453, n.7196, showing the local economic strength, accel- ning and design guide is from the economic pp. 779-782. erating the construction speed, in regional development as the goal, adjust to pay at- • Middea, A., Paldino, S., Serafini, S.M. economic strength, molding the modern tention to the ascension of urban ecologi- (2015), Open Data from Social Media as tool urban image. As far away from the old city cal environment and urban cultural herit- for better understanding complex territory. at the same time, the influence from the ex- age. The value concept of transformation Application through photos data in Calabria, isting various urban construction condition brought about by the changes in planning The Fifth International Conference on and the urban history and culture are small, and design methods in high-speed railway Social Media Technologies, Communi- therefore, the urban image in front of the station area planning and construction in a cation, and Informatics – section: Social high-speed railway area in multiple cities very typical, also reflects a kind of sustain- media use and experiences - SOTICS 2015, are consist of skyscrapers and straight wide able green space landscape design method November 15 - 20, 2015, Barcelona, Spain. of city road(Fig1). Among these ways, green of the comprehensive use. • Ratti, C., Williams, S., Frenchman, D., space landscape system as an important el- Pulselli, R.M. (2006), Mobile landscapes: ement of urban image creation, in front of The construction situation of high using location data from cell phones for urban the high-speed plays an important role in speed railway station area in Ji An City analysis, Environment and Planning B the construction of the planning. Under the in Jiangxi Province Planning and Design 33, n.5, p.727. same value concept guide, before the high- The location of High speed railway station • Serafini, S.M. (2015), Analysis of place mar- speed railway area green space form em- area in Ji An City of Jiangxi Province due keting strategies and proposal of a model ai- phasize the size scales, and the priority in to the NanChang-JiAn-GanZhou High- med at the economic development based on ru- artificial geometry, which is more form lin- speed railway, which link the Ji An, Nan ral landscape, 8th EuroMed Conference of ear radial along the main road. In general, Chang and Guang Zhou. So, it brought a the EuroMed Academy of Business, Sep- water sight has become the important ele- lot of new development opportunity. As an tember 16-18, Verona, Italy, pp. 1543-1557, ments of the foil grand atmosphere which important catalyst of urban development, EuroMed Press, ISBN: 978-9963-711-37-6. emphasize the grand of water area and the the direction of the whole urban land ex- human form, but ignore the basic water pansion will incline to high-speed field. resources situation, such as water quality, Under this kind of anticipation, Ji An mu- rain runoff regions. For example, in the ur- nicipal government and planning experts ban design of high-speed railway station of to the overall planning of the area before An Yang City in He Nan province, a broad the high-speed, positioning its function artificial lake was designed to surround the as the new serve center called ‘high-speed high-speed railway area, almost 50 ha. Un- railway area’ in Ji An.

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 91 92 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue In the continuation of the old city road net- And it seriously changed the regional hydro- make the most of the rain as landscape water work pattern and contact zone, formed on logical characteristics. Furthermore, the ac- body's effective supply. On this basis, build the basis of the development of the regional tual construction cost is too high, is the worst full collection, purification, use of rainwater grid mesh network form, and the function place in the original design, how to construct system of green space landscape water body of public service between high-speed rail conforms to the terrain, to maintain the origi- (Fig4-6). Apart from the above greenbelt site and old town main Yang Ming west road nal natural hydrological characteristics on along the secondary rainwater runoff, plan- on both sides of the radiation is extended, the basis of constructing regional water form ning by retaining a small pond, subsided formation of axisymmetric pattern of land is the focus of the planning optimization. At water green space layout, storage functions. layout. Composed of large water and green the same time, the urban planning area of At the same time the original status of fish space has a wide surface zonal greenbelt par- water body building as a whole gian unicom ponds, and two large catchment point 3 as allel to Yang Ming road. (Fig3) "rivers", an important part of building "sponge an important places of rainwater to use rain- However, with the overall criticism and city" is also one of the important goals of the water retention field and main emissions, reflection about the general problems of entire water planning. deepen the depth of the water storage and high-speed rail station planning work from Based on elaborate research about the plan- building artificial wetlands, combining with the whole planning sector, Ji An municipal ning region, this planning found across the the landscape design, planting ornamental government, experts and planning staff be- region status of miniature pool, lack of wa- plant, equipped with facilities, realize the gin to think of the problem of the planning, ter, often abundant (1875 mm), but the aver- wetland landscape in the low water level, of- especially about the green space landscape age annual rainfall, therefore, based on the ten belong water levels and has a good land- system. There are some problems about the system of rainwater runoff finishing water scape effect (Fig5). The goal of this technol- planning of green space landscape system. form as the first step of water optimization ogy is to play the important role in molding For example, too pursuit of form sense of in the region. landscape esthetics values and improve the form, the area is too large bodies of water, is Planning designers use GIS technology within urban water environment. the layout of the city road split, cut the acces- the area on the original rainwater runoff into sibility, weaken the ecological effect, reduce the simulation analysis, it can be seen that the The green land system design based on the green land price promotion effect of sur- whole area is divided into seven major catch- the character of ecological corridor rounding areas. To solve these problems, ment area, except for a small amount of land Another principle of green space system supported by the concept of sustainable de- in southern, basic in a basin, so the level of the planning is an ecological security pattern velopment, the design method of low impact runoff of water system construction is the key based on a large area. In the area of security development, gian high-speed before the of the plan (Fig4-1). In addition, can be seen landscape ecological corridors built on the green space system planning in the regula- through the analysis of natural catchment basis of green space planning and control, tory detailed planning stage into the recon- of surface runoff has two main points, this to solve the region in advance of future hu- struction and optimization. is determined by the overall planning area man acuteness activity caused by ecological terrain, is the key node in the area of natural fragmentation and landscape fragmentation, The sustainable design of green space runoff, and shall be maintained to its, second- to ensure the region in the course of the con- system in high speed railway station ly keep a link with a larger amount of water struction of urban ecological stability. Giant area status using fish ponds. The status quo of fish region surrounding adjacent to the MTR sta- During making the deepening and the re re- ponds, promoted to level 2 of the runoff and tion before two wedge urban ecological green construction in regulatory plan, the point of upstream promoted to level 1 level 2 runoff land, is the level of the urban ecological cor- the scheme is the sustainable development (Fig4-2,Fig4-3) .Such recognition level and im- ridor, level 1 corridor control range 50-100 of the whole city. Furthermore, emphasis on portant runoff to nodes, eventually determine meters, the corridor function on ecological the design concept of low impact, and the the basic direction of the water system in the protection, water conservation, forest main- whole style and characteristic of the area region, through appropriate deepen the depth tenance as the leading factor, the core is to to continue are considered in the planning. of the water storage, build the basic form of protect the natural ecological system, main- Especially about green space landscape sys- the main channel of the region. For the origi- tain ecological diversity, strictly control the tem, is no longer just focus on the function nal grade 2 and 3 runoff, venue design and construction activities within the area. Main of urban landscaping, emphasize it as blue green space planning for its implementation channel layout ribbon of green space along and green facilities, for the entire region's (Fig4-4). the planning area, connecting the two cities ecological function, and its function as a cul- In achieving sustained on the basis of the green wedge, forming secondary infiltration tural symbol, the function of regional char- characteristic of surface runoff, the planning of open space, build the secondary corridor. acteristics. also pursue to implementing large area wa- Secondary corridor control 30 ~ 50 meters, ter balance is also the important target of the the width of the absorption and retention The low impact to the construction of water body building (Fig4-5). Landscape wa- runoff from across the region, form the main water and green landscape system ter supply in the region, originally provided open space of city. Thirdly, the third corridor, In pursuit of the wide water, the straight water depends on the outskirts of large reservoir mainly depends on the number of temporary form was emphasized in the original design. upstream. But through the water form, can catchment corridor building, level 3 corridor

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 93 94 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue control 15 ~ 30 meters, is a major secondary the creation of the dynamic space on the ba- Riferimenti bibliografici rain runoff corridor planning, basic is the di- sis of no accumulation, more need to use a • Jansen, M. (1989). Water Supply and Sewage Disposal at Mohenjo-Daro. World archaeology, viding line between various types of land in variety of design methods, providing mul- 21/2, 177-192. the area of, also ACTS as an all kinds of re- tiple space, support a variety of activities. Ji • Jansen, M. (1993). Mohenjo-Daro: City of Wells construction, the new project, cannot break An high-speed station area as cultural center and Drains. Bergisch: Gladbach Frontinus-Ge- sellschaft v. protection control. (Fig6) and business center of the district, has cer- • Li, S., Cao, B., Meng, Q., Nai, N., Shen, F., &Yang, tain public buildings and cultural buildings, X. (2003). an ancient Rainwater Utilization Pro- has a certain function of stream of people ject in tuancheng. Journal of Beijing Water. 3, The green land system sustainable 19-21. design based on the character of the gathered to attract. Combination of pub- • Li, S. (2003).a Short Introduction to the ancient local spatial memory lic buildings, create a positive public open tuancheng Projects of Rainwater Utilization and Infiltration in Beihai Park, Beijing Hydrau- Ji An, as city portal areas, the area before the space to strengthen regional appeal, further lic. 3. high-speed region characteristic display of gathered popularity, expand the influence, • Du, P., Qianyi. (1999). ancient China’s Urban shaping is the key point of its pursuit. But create their own brand, and further promote Drainage System. Studies in the History Natural Sciences, 18(2),136-146. due to its itself is the city new district, city regional commercial leisure industry pro- • Wu, Q. (1995). Studies in ancient China’s Urban culture, in the pursuit of modern urban style motion, regional land price has a positive Flood Control. Beijing: China architecture and shows at the same time, the neglect of its effect. Green space system as an important Building Press. • Geiger, W. F. (1977, October). the Impact of own characteristics of mining. In giant the part of open space district, how to become a Sewer System Overflows on Receiving Waters optimization of the high-speed station area host city public activity space actively, also as Defined by Mathematical Modeling.In: UNE- green space system planning, design staff is an important goal of the planning. First of SCO-IaHS, International Symposium on the Ef- fects of Urbanization and Industrialization on will highlight regional spatial characteris- all, combined with large public facilities con- the Hydrological Regime and on Water Quality, tics as a big principle of the green space land- struction hard public open space surround- amsterdam, Netherlands. • Geiger, W. F. (1983, May/June).Progress in Urban scape system planning. ing the plan for public green space layout. Hydrology in the Federal Republic of Germany Planning area topography shows the charac- (Fig8) since 1979. In International Symposium on Ur- teristics of "low hills gentle slope", the terrain ban Hydrology, Baltimore, USA has some ups and downs, which brings cer- Conclusion tain difficulties for the urban development As a green land system design in regulatory and construction. But this kind of landform planning, in addition to optimize the layout characteristics of the region, is also the im- of the green land and the water, the “blue portant areas of the people in the region of line” and the “green line” are delimited, memory. To satisfy the urban construction, which ensured the construction and the im- the smooth transformation of the topogra- plementation of the green land system from phy will be as the first step in most cities in the legal aspect. At the same time, guiding the development and construction behav- the planning of the green land design, direct- ior, however, in the shaping of green space ing the detailed planning to pay attention landscape system, this kind of landform is to the terrain and topography. In addition, can use and strengthen, continuation, the regulatory planning should put forward region's spatial memory was also an effective some solutions about the collection and us- means of region characteristic construction. ing technology of the rain on the roof and Adjacent to the main drainage area, is locat- square. Furthermore, the technical support ed in the center of the plot full emphasis on about the sustainable construction of the comprehensive park planning for the entire green land all over the area. As we all know, region undulating terrain, emphasized the availability of techniques does not lead to park's highest hill overlooking the line of success by itself. Control boards are plan- sight of echo and the surrounding buildings ning to ensure that individual developments and land (Fig7-1); Based on the low hills and apply LID techniques and fit into an overall water park configuration of the relationship Sponge City strategy. between plant species and landscape shape; Effective relief features fully and park enter- tainment items. (Fig7-2)

The green land system design based on the character of the positive space creation As a new urban zone, everything is from scratch. The accumulation of the sentiment,

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 95 Spatial development of a We can say that it is also a sustainable city, hurricanes, droughts, forest fires etc .... The middle size city and its which needs to rethink its urban heritage, most common among them is the event risk by building on itself, through operational associated with water "flooding", the latter impact on Landscape planning operations, which mainly affect: threatening towns in a violent manner caus- Sara Zatir, Benkoula sidi mohammed el the centers towns, cities precarious and ing damage to the urban landscape and deg- habib, Biara ratiba widad spontaneous. radation of the living environment of urban This transformation must take place residents. Introduction through a specific approach which knows Likewise many countries in the world, Al- Recently, the duality between the urban- no ideals, models applicable everywhere. It geria is characterized by an extraordinary ized areas and agricultural lands have been must seek local solutions, while relying es- expansion of towns and the enormous subject to a mixed debate while supporters sentially on flexible and open instruments, changes due to uncontrolled urbanization. of urbanization require the mobilization of not rigid. Governments need to project the This phenomenon of uncontrolled urbani- new land bases to advance building projects extent of the challenges faced, new ways of zation conjugated to the deficiency of urban , particularly in peripheral areas of large understanding, able to integrate. and non-support for environmental and so- towns , In addition , climate change has had We can say more than the desire for growth cial issue management is causing serious a negative impact on the urban landscape has put man at the service of the economic damage to the environment and especially ( aridity land - flood ... etc. . ), town plan- interests at the expense of natural resources. to the urban landscape that our country is ning is an indispensable guarantee for the This reality can not continue with the same facing nowadays. The management of urban protection of the public interest given the logic without irremediable degradation of landscape is a complex problem that is now plethora of special interests. In their absence our immediate and global environment. To- everywhere underman in the context of the the contemporary city, by its scale and pace day and for the future, economic develop- decentralization policy which is an essential of development, would be an indescribable ment can no longer be conceived without principle of the definition of strategies for chaos, they claim to provide indisputable taking into account social progress, the fight sustainable development; it can be defined as technical solutions and multidisciplinary against inequality and the preservation of "seeking a more effective public action by its for appeal to investigative methods to analy- the environment and natural resources. This assignment to regional or local levels of gov- sis, demography, geography, sociology, art is the meaning of the term 'sustainable de- ernment ... Therefore, we should have a good engineer and art architecture. Therefore, the velopment. landscape vision, whose mastery would be green plan, which defines ecological mac- able to take into account all socio-economic rostructure of the city, foresees the creation Preamble transformations that Algeria witnesses daily. of "agro parks” that would protect farmland Throughout history, man is in conflict Saida city is one of the Algerian cities char- from urbanization. This research aims a with the threats of nature. This is based on acterized by rapid urbanization and both sustaining relatively urbanized area green an assumption articulated around: "Man uncontrolled. This urbanization coupled cli- space; enhancing the ecological framework, and nature are united into a single social mate change which causes natural disasters fighting against the uncontrolled sprawl of and ecological system, so the man is not affecting the city. buildings. outside of nature, but it is an integral part Our problem is based on the basis of the fol- These development plans should opt for the of this system." lowing questions: launch of a comprehensive program on the Today, new concerns such as quality of life, • How can we appease conflicts between use of renewable energy and clean energy for the transformation of landscapes and urban actors, and that with the citizens? sustainable development where solar energy forms, mobility management, mastery of ur- • How can we redefine the urban land- is introduced as photovoltaic panels ban sprawl, ecological and environmental is- scape along the river from Saida city? The city is the place or fits all disciplines, it is sues are challenges facing the attendants the the object of urban planning, it is a phenom- affairs of the city. Problematic of the urban landscape in enon difficult to grasp that changes shape Under the shadow of climate change that the Saida city and content according to places and histori- world knows in recent decades, new adapta- Saida city is geographically privileged re- cal circumstances and evolves continuously. tion methods have emerged in the process gion, representative of the Algerian middle We should therefore keep hasty modeling of urban design of cities and the emergence cities; it is a strategic and important cross- and Universalist conceptions of the city of new strategies, new concepts and inno- roads for any destination and the junction and we have to see each city as a special and vative measures are taken to deal with this between the cities of north-west and south- unique case. On the other hand, the city is re- phenomenon in the context of what has been west. It has major potentials that give it a sponsible for new challenge in terms of spa- called sustainable development. "This new role of animation. SAIDA is the city of fresh tial planning and sustainable development, scientific debate of land more closely involv- water which bears its name: " Saida Dean positioning challenge of redefining the roles ing social, economic and ecological." mineral waters in Algeria", the city space, is of urban actors, respect for the environment The upheavals caused by global warming as a famous for its clean air, dry climate, the most and the search for a new government ap- result of climate change resulting from natu- Recently, the duality between the urbanized proach to urban fact. ral disasters to climate-which are the floods, areas and agricultural lands have been sub-

96 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue ject to a mixed debate while supporters of ur- banization require the mobilization of new land bases to advance building projects , par- ticularly in peripheral areas of large towns , In addition , climate change has had a nega- tive impact on the urban landscape ( aridity land - flood ... etc. . ) Town planning is an indispensable guarantee for the protection of the public interest given the plethora of special interests. In their ab- sence the contemporary city, by its scale and pace of development, would be an indescrib- able chaos, they claim to provide indisputable technical solutions and multidisciplinary for appeal to investigative methods to analysis, demography, geography, sociology, art en- gineer and art architecture. Therefore, The Green Plan, which defines ecological mac- rostructure of the city, forsees the creation Figura 1 – The spatial evolution and the evolution of the population of Saida city of "agri parks» that would protect farmland from urbanization. This research aims a sus- taining relatively urbanized area green space; enhancing the ecological framework, fighting Problematic of sustainable development: potential water but it has, as 1/5000ème the against the uncontrolled sprawl of buildings. Urban expansion pose serious environ- global average amount per / capita is below Finally these beautiful spring colors, illumi- mental problems, and his lack of control the theoretical threshold scarcity set by nated highlands. Saida has a potential neces- malfunctions and will accentuate the dis- the World Bank in 1000 m3/hab/an. On the sary to guarantee a harmonious sustainable crepancy between the needs of the popula- other hand, sanitation networks have devel- development. Besides there are exceptional tion on the one hand, and the supply of ser- oped haphazardly at the discretion of city water resources that have been widely used vices, community facilities and housing on development, so that any development of a for human consumption and agriculture, the other hand, that is to say, will amplify master plan based primarily on supply and crops and farm animals, and an important the environmental degradation and push sanitation scheme water, and on the other network of services and infrastructure. The the birth of uncontrolled or uncontrolla- hand, (sewage in almost all cases stations) territory of the city of SAIDA, from the view ble situations. It is above all the problem sewage systems adopted were not the result of the population increased 128,836 inhabit- in the form of issue within the Sustainable of extensive pre- scale basin or sub -basin ants in 1987 to 194,998 inhabitants with an Development. studies. Frequent outbreaks of water-borne average growth rate of 1.59% between 1998 Environmental damage due to human ac- diseases have been identified since the early and 2008 against a rate of 2.59% between two tivity will always be considerable. But the 1980s show a particularly disturbing find- previous censuses. This difference makes also vulnerability index in this area will depend ing: cholera, typhoid, viral hepatitis, dys- noticeable changes between the various mu- on a sustained sensitization of the popula- entery and they became daily especially in nicipalities of the territory. tions for the effective management of the summer. environmental aspect, neglected, and may Problematic of natural areas: jeopardize their own future and that of Problematic of green spaces The development of natural areas remains generation’s effort. The issue of water, in- We’re not spared in anarchic urbanization. a priority and a necessity regardless of the cluding aspects related to the quality and If we consider that the minimum standards overall trends is underway or proposed in quantity are inseparable, deserves special for the surfaces to develop green spaces in the management of urban planning. The attention and should be implemented for a urban areas are: 10m2 per capita for urban valley of Saida has been many anti erosion more effective and rigorous management. areas, and 25m2 per capita for sub-urban programs. These actions are multifaceted: areas. It is observed that these standards reforestation in full, torrential correction Problematic of water resources: are far from being met or integrated into benches. The observed results are mixed be- The growth of the urban, population and the various urban development projects, as tween much localized successes and failures. development activities has resulted in these areas are delivered snacking political These actions, if they have the same overall over-exploitation of groundwater and con- subdivisions through the implementation goal of protecting natural habitats and city- tamination and a significant increase in of management plans which nevertheless scapes, they do not show their effectiveness emissions. We must remember that SAIDA prohibit any change destination soil. for targeted and coordinated objectives. city is among the richest cities in terms of

special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 97 Problematic of urban pollution: One of the main sources of environmental degradation of urban landscape and damage to public health is clearly constituted by ur- ban waste. Most urban and rural areas have great difficulty in managing their waste, either at the pickup or the evacuation and disposal. Moreover landfills are usually lo- cated on permeable soils, which is a source of groundwater contamination. While pro- cessing unit’s garbage are often stopped for technical or financial reasons, thus worsen- ing the situation. The particular case of the Oued Saida discharge is instructive in this regard and has reached a very advanced level of saturation, strongly degrading the condi- Figura 2 – Evolution of green space in Saida city tion of the landscape and the environment: The operations of the collection, waste treat- ment solids and cleaning of the highway are often considered an afterthought by the local Name and location of the parks Area (ha) authorities that do not assess at its true value Garden of 20 august 1.10 the impact on public health. According to Garden face of the hospital 1.80 available statistics, only 60 % of urban waste is collected. On air pollution, in addition to Garden of Amrous city 3.00 those of industrial origin that increase the concentration of pollution in the air, those The green belt of Zhun north 10.60 generated at the city traffic in toxic emissions Frontage of the Summam city 1.80 (carbon monoxide , oxides ozote , lead. ) Are responsible for serious respiratory ailments. Total 18.30 This fact is explained by the phenomenon of urbanization is difficult to control but prob- Tabella 1 – Names of covariates with its units of measurement and their respective codes ably more so in poor urban management.

Results and discussion Transparency in the management of public ments of spacial planning must express and The demographic impulse experienced by and the decentralization of public decision interpret a specific local development way. city at the existing urban fabric, the inter- (eg [10]). vention such as intensification and renova- • The amelioration urban planning by in- IV. Conclusion tion hardly lightened this request rather had troducing of solar energy. The effects of the Algerian state policy on sus- created an additional need more than 50ha, • To trace territories sufficiently dimen- tainable development and the environment and the possibilities of extension were null sioned are felt by the production of new forms of south due to the strong hydrological sensi- management of the urban landscape, based tivity, low in the east and north because of Finally, Saida city must protect itself against on a comprehensive and sustainable strategy the many morphological constraints, agri- natural risks such as flooding and erosion of .It is clear that this Algerian approach is only cultural, hydrogeological. That is why urban slopes. Today, Saida aspires to become a re- at its beginning. so any adjustments and new growth of the city had followed the western gional pole of development and a forum for changes supplements are possible. Therefore, extensions according to the study of urban- exchange given its geographic position and vision cityscape must be mastered more and ism plan.A good landscape management is its water, thermal and mineral and tourism more and widespread to take into account all considered an essential condition, it encom- potential. Thus; Huge opportunities offer the socio -economic transformations that our passes several areas”. It comprises the mech- this region development potentials specific country witness daily .The latter meets the anisms, processes and institutions through region. This recovery will have multiple specific needs of the citizen. by developing a which citizens and groups focus their in- significant impacts, in addition to environ- new program developed in order to achieve terests, exercise their legal rights and fulfill mental and pleasant landscape, and security strategic objectives and enabling better man- their obligations different "(eg [9]). Good against natural hazards. Hence, the develop- agement in all fields and enhancing the po- management requires: ment of a vertical structure is essential. It tential of the region we would enhance sus- sets report as part of a city policy, the instru- tainable development.

98 | URBANISTICA INFORMAZIONI - special issue Urban planning and development must be strictly respected so as to safeguard land- scape by implementing instructions and tak- ing severe measures to apply them. In the end we can say that the extreme weather events caused by climate change is a reality that is becoming more and more a rather large concern in the speeches of public authorities through the search for an adapta- tion strategy of local authorities as well in the field of scientific research to be risks of reflec- tion which aims to establish scientific bases that tend to adapt new perspectives that can provide tools that help the right decision.

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special issue - URBANISTICA INFORMAZIONI | 99