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n. 403 28 novembre 2018 LECLERC ABBASSA LO SPREAD ANDATA IN ARCHIVIO LA STAGIONE F1 CON LA VITTORIA IRIDATA DI HAMILTON E DELL’INVINCIBILE MERCEDES, IL CIRCUS SI È PROIETTATO VERSO LA STAGIONE 2019, E IL GIOVANE FERRARISTA HA SUBITO DIMOSTRATO GRANDE FEELING CON LA ROSSA 2 diBaffi Il graffio 3 HAMILTON A RUOTA LI ABBIAMO RECUPERATO ALCUNI SPEZZONI DI INTERVISTE TELEVISIVE CHE IL CINQUE VOLTE CAMPIONE DEL MONDO HA RILASCIATO NEL FINALE DI STAGIONE. ED È EMERSA TUTTA LA SUA INCREDIBILE PERSONALITÀ 4 IBERA 5 6 Massimo Costa E’ un Lewis Hamilton sereno, appagato (e come potrebbe non esserlo), quello che ha lasciato domenica scorsa Abu Dhabi. Un Hamilton spetta- colare in pista, ma anche nel paddock, capace di creare una gag fantastica con l’attore Will Smith. Non finisce di stupire questo ragazzo che a motori spenti non tradisce le sue umili origini e parla pacatamente, senza tanti fronzoli, di come si è sviluppata questa ennesima magica stagione e della sua vita privata. “Per battere Vettel ho alzato l’asticella” “Quest’anno è stato incredibile vedere come tutti gli uomini del team Mercedes abbiano alzato il loro livello qualitativo per portare a casa l’en- nesimo mondiale e vincere la sfida con la Ferrari. Io sono soltanto una parte dell’ingranaggio, certamente quella più visibile, che conquista i ri- sultati in pista, ma state certi che se mancasse anche soltanto una delle persone della squadra, tutto il castello crollerebbe. Con la Mercedes ho affrontato un viaggio lungo sei anni e ho capito subito, quando arrivai da loro, che si poteva realizzare qualcosa di grande e guardate cosa abbiamo conquistato. La stagione 2018 è stata sicuramente una delle più dure. Dalla televisione si vede soltanto la punta dell’iceberg e non si può capire tutto il lavoro che c’è dietro per raggiungere certi livelli. Ho dovuto alzare ancora di più l’asticella del mio limite per confrontarmi con Vettel, un pi- lota quattro volte campione del mondo, e con una Ferrari che tante volte ha dimostrato di essere più veloce di noi. Per farcela io e il team abbiamo dovuto fare uno sforzo pazzesco. Devo dire che ho sempre creduto di potere conquistare il quinto titolo mondiale, anche nei momenti più diffi- cili, come a Baku. Ma non ho mai perso la testa, ho sempre avuto la mas- sima fiducia nel team e dopo la pausa estiva sono tornato in pista ancora più agguerrito e in forma. Ho iniziato a martellare come non mai, sono arrivati i risultati, non ho mai perso la visione d’insieme”. 7 “Un anno pieno di Impegni e tanti viaggi” “E’ stato un anno pieno di impegni, in pista e fuori. Non penso che ci siano altri piloti di F1 che abbiano viaggiato tanto quanto ho fatto io. Gare, impegni con gli sponsor, mie cose personali. Cerco sempre di dor- mire nei momenti di pausa per recuperare il fuso orario, per riposarmi. Ma tutto questo non mi ha mai procurato problemi quando sono tornato al volante della mia Mercedes. Certo, è vero che perdo un sacco di cose stando sempre in giro per il mondo. I miei nipoti crescono velocemente, vorrei stare di più con i miei cani che sono a Los Angeles, passare più tempo con il mio figlioccio Darth Steve, ma alla fine penso che tutto quel che realizzo è fondamentale per me. Bisogna sacrificare qualche cosa per arrivare all’obiettivo. Se a inizio anno mi avessero detto, ehi Lewis devi rinunciare a questo e quello, beh gli avrei detto di no, io seguo il mio pro- gramma e come vedete non ha influito sul mio rendimento in gara”. “Nel pre GP del Messico è morto mio nonno” “Come ho vissuto il pre Gran Premio del Messico che mi ha laureato cam- pione del mondo per la quinta volta? Ero sereno, sono stato in camera d’albergo a giocare con la playstation per ben tre ore, mi sono fatto por- tare da mangiare, poi ho dormito benissimo. Cosa avrei mai dovuto fare? La corsa poi non è stata delle più facili, ho capito presto che sarebbe stata complicata e allora ho pensato soltanto a vedere l’arrivo. Ho fatto scelte sensate, come quella di non sfidare Verstappen alla prima curva e di lasciarlo andare, non valeva la pena rischiare inutilmente. Quel wee- kend non lo scorderò anche per altri motivi. Il giovedì mattina pre gara, appena alzato, ho pensato che era un po’ di tempo che non sentivo mio padre, così gli ho inviato un sms. E mi ha risposto subito dicendo che esattamente un’ora prima era molto il nonno, suo padre, che purtroppo da tempo era malato di demenza senile tanto che non riconosceva più i famigliari. La cosa mi ha rattristato molto, ho subito sentito tutti i parenti, i cugini, è stato un momento non facile. E ho pensato a mio padre, spe- rando che a nessuno della famiglia capiti una cosa del genere. Lui mi ha seguito sempre nel karting, mi ha supportato nonostante non fossimo fa- coltosi. Mia mamma non si comprava vestiti, non usciva col babbo la sera, tutti i soldi li mettevano per me, nel karting. Forse per questo, crescendo con la consapevolezza che non dovevo farmi scappare nessuna occasione, continuo ad afferrare ogni possibilità che mi si presenta”. 8 9 MERCEDES W09 REGINA NON DOMINANTE Paolo Filisetti La Mercedes, ha conquistato in Brasile, una gara prima di quella finale ad Abu Dhabi, il titolo costruttori, dopo aver vinto due settimane prima, in Messico, quello piloti. Undici le vittorie ottenute, tutte di Lewis Hamilton. Questi dati indicano un ruolino di marcia assolutamente importante ma, non è un dettaglio, non da pri- mato, cioè da dominatrice assoluta, a cui eravamo stati abituati negli anni prece- denti. Il successo di una monoposto, è ovvio dipenda anche dal livello degli avversari, e quest’anno la W09, non è stata sempre la vettura di riferimento. Più volte, infatti, abbiamo ribadito che per buona parte della stagione lo sia stata la Ferrari SF71H. Il maggiore merito della squadra di Toto Wolff è dunque stato quello di individuare precocemente i difetti/punti deboli della W09 e procedere ad un ac- curato lavoro di modifica del progetto base in quelle parti che avevano richiesto un intervento fuori dal piano di sviluppo programmato. Ciò detto, è rilevante no- tare come si sia modificata all’interno del bilancio prestazionale della vettura, (ri- spetto alle sue progenitrici titolate), la percentuale degli elementi che lo compongono. Se, infatti, identificassimo tre aree, ovvero aerodinamica, telaio-so- spensioni, propulsore, è molto diverso il loro rispettivo contributo fornito rispetto al passato. Nelle precedenti stagioni, quello più rilevante riguardava la power unit, vero gioiello tecnologico, nella cui progettazione, le conoscenze nel campo delle motorizzazioni ibride del colosso di Stoccarda, avevano pesato fortemente, pro- ducendo prestazioni non replicabili dai diretti avversari. 10 Sospensioni posteriori Già da Budapest con l’introduzione di una prima versione non definitiva dei cinematismi interni posteriori, si era ridotto il degrado dei pneumatici Passo lungo Il principio base della W09, è rimasto il passo lungo invariato rispetto al 2017, generando un elevato carico con il fondo vettura 11 Pacchetto Austria Cercasi efficienza e bilanciamento: con le ampie modifiche introdotte a Spielberg , la W09, ha cercato di contrastare la Ferrari SF71H, senza peraltro riuscirci subito, (vd. Silverstone) 50 milioni in più guito dello stanziamento di un extra budget, (si parla di trenta milioni, ma nostre fonte ne accreditano almeno cinquanta) per battere la Rossa dopo il GP del Canada, per modificare le cinematiche interne della sospensione posteriore. L’obiettivo, intuibile, era quello Quest’anno, è stato chiaro sin da subito che lo scenario fosse di migliorare lo sfruttamento degli pneumatici e ridurne il de- differente. Il propulsore, infatti, ha perso la leadership, speci- grado, soprattutto al retrotreno. Sono poi seguiti, in rapida ficamente in qualifica, (suo terreno di battaglia preferito sino successione, altri interventi, a corollario, legati allo smalti- al 2017) a favore della power unit Ferrari. Per questo motivo, mento del calore dai cerchi posteriori, da Singapore in poi, og- non è stato più possibile sopperire grazie ad una potenza getto di una polemica (con la Ferrari), in una telenovela extra, ad eventuali carenze del telaio o dell’aerodinamica. Nel tecnico-regolamentare a cui la FIA, non ha tuttora messo fine, bilancio, si potrebbe quindi legittimamente sostenere che nel pronunciandosi con una direttiva tecnica. Concludendo, ci pare 2018, aerodinamica, telaio e motore abbiano contato rispetti- lecito affermare che la Mercedes, non abbia potuto rendere la vamente un terzo ciascuno rispetto al cinquanta per cento che W09 una monoposto da primato, come le precedenti, ma con sino al 2017 competeva all’ultimo elemento. L’aerodinamica grande precisione e coraggio, sia riuscita ad incrementarne la della W09 è rimasta praticamente invariata, anche nei principi competitività quanto necessario in gare a lei sulla carta sfavo- base del suo progetto fondato sul passo lungo identico a revoli e, soprattutto, nella fase cruciale del campionato. Per il quello della vettura 2017. Il salto di qualità, (pari ad un cinque 2019, Mercedes non vuole farsi trovare impreparata e ad Abu percento nel bilancio delle prestazioni), si è invece visto per Dhabi, ha strumentato pesantemente entrambe le W09, do- quanto concerneva sospensioni-telaio. In realtà, sappiamo che tandole di sensori di pressione sul fondo, montati anche in qua- ciò è avvenuto solo nella seconda parte della stagione, a se- lifica e gara. 12 Cerchi e cestelli A Spa, sono stati introdotti i cerchi, con vorticatori esterni e fori nei distanziali, a Singapore i cestelli a profilo concavo hanno completato il pacchetto di misure per smaltire il calore generato dai freni Per il futuro esperimenti sul fondo della W09 Ad Abu Dhabi, è stato possibile vedere, in fase di montaggio la strumentazione di rilevazione delle pressioni aerodinamiche, montata sul fondo della W09, utilizzata in qualifica e gara.