Autostrada Pedemontana Lombarda – Un Investimento Necessario Per Il Rilancio Dell’Economia Ed Un Nuovo Approccio Alla Progettazione
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Autostrada Pedemontana Lombarda – Un investimento necessario per il rilancio dell’economia ed un nuovo approccio alla progettazione Ingg. Gianbattista Biemmi (*) e Maurizio Simonini (**) GIRPA S.p.A. La presente memoria descrive in modo sintetico il progetto dell’Autostrada Pedemontana Lombarda, illustrando le scelte ed i criteri progettuali, l’inserimento dell’intervento sul territorio, gli apprestamenti e gli impianti per la sicurezza, gli studi propedeutici ed integrativi per la formulazione del quadro conoscitivo di base a supporto della progettazione, le misure mitigative e compensative e le innovazioni tecnologiche adottate. L’inquadramento territoriale e obiettivi dell’infrastruttura L’Autostrada Pedemontana Lombarda è un’opera strategica di interesse nazionale, che costituisce un elemento fondamentale del nuovo assetto della grande viabilità e dello sviluppo economico e territoriale della Lombardia. Nel Nord Italia sono attualmente in esercizio autostrade per circa 3310 km corrispondenti al 51% del totale nazionale, di cui 806 km in Piemonte, 580 km in Lombardia, 569 km in Emilia Romagna, 478 km in Veneto e 375 km in Liguria, mentre i restanti 502 km sono distribuiti in Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. La Lombardia, in termini di rete autostradale, con i suoi 60,3 km di autostrade per milione di abitanti, si colloca al di sotto della media delle principali aree regionali europee (93,4 km) e di quella nazionale (114 km). Un deficit che determina condizioni di inadeguatezza della rete infrastrutturale sia rispetto alle esigenze della domanda, che rispetto alla dotazione e ai programmi di sviluppo dei partner europei. Ne deriva un condizionamento delle potenzialità del sistema produttivo essendo costretto a sostenere rilevanti costi aggiuntivi rispetto alla concorrenza. Si deve considerare, infatti, che il sistema autostradale nazionale, pur costituendo solo l’1% dell’intera rete viaria, supporta circa il 50% del traffico merci su strada. Gli strumenti di programmazione nazionale e regionale hanno definito nel corso degli ultimi anni il quadro delle infrastrutture strategiche ed il programma degli interventi prioritari. La Lombardia, che rappresenta non soltanto una delle aree con più alto potenziale produttivo, ma anche una delle aree di maggior rilievo nell’ambito delle mappe delle Reti TEN-T, disegnate in ambito comunitario, è interessata da numerosi interventi tra i quali occupa un posto di notevole importanza il Sistema Viabilistico Pedemontano. Sistema destinato a razionalizzare il traffico proveniente dalla Svizzera, dalle Provincie di Como, Varese, Lecco e Sondrio nonché quello generato dall’aeroporto di Malpensa 2000, ma anche a consentire un più efficace collegamento di carattere trasversale a servizio dell’aera densamente popolata del nord Milanese, la cui struttura si basa essenzialmente su assi radiali altamente congestionati. Inquadramento dell’infrastruttura Il quadro nazionale ed europeo mostra che le infrastrutture costituiscono non solo la parte integrante dell’assetto territoriale di una regione, ma uno dei possibili motori dello sviluppo locale quando gli stessi siano concepiti sulla base di obiettivi macro – territoriali, in uno scenario europeo e nazionale, ma anche in funzione della migliore integrazione delle reti di mobilità con le iniziative di sviluppo e di promozione dei contesti locali. I macro indicatori di sintesi delle performances trasportistiche del Sistema Viabilistico Pedemontano di progetto nel sistema territoriale lombardo, evidenziano la consistenza dei benefici per la collettività già nell’orizzonte temporale di breve periodo. Dal punto di vista tecnico ed ambientale l’intervento è molto complesso per il notevole sviluppo del tracciato (circa 67 km di autostrada urbana, 20 km di strada extraurbana e 70 km di nuova viabilità locale), per l’importanza delle infrastrutture interessate, per la tipologia e la morfologia delle zone attraversate. Il corridoio di intervento si inserisce, infatti, in un ambito territoriale densamente popolato, compreso tra la metropoli milanese e i poli urbani di Varese, Como, Lecco e Bergamo, caratterizzato dalla presenza di numerosi insediamenti e importanti distretti produttivi. Interessa 85 Comuni e 5 Parchi (Spina Verde di Como, Parco delle Groane, Parco Boschi delle Querce, Parco Valle del Lambro e parco Adda Nord). Gli obiettivi che si intendono quindi perseguire attraverso la realizzazione dell’intervento sono i seguenti: - potenziare l’asse est-ovest lungo la direttrice del corridoio V della rete TEN-T dell’Unione Europea; - alleggerire l’attuale sistema tangenziale di Milano, mediante la realizzazione di un asse esterno alla metropoli milanese; - integrare la rete della grande viabilità regionale grazie all’interconnessione delle grandi radiali su Milano, in un nuovo disegno a maglia ortogonale; - riorganizzare l’intero sistema stradale del territorio attraversato per migliorarne i livelli complessivi di qualità in funzione delle esigenze della mobilità e dello sviluppo a livello locale. Attraverso la riorganizzazione del sistema stradale e lo spostamento di importanti quote di traffico sugli assi infrastrutturali nuovi e più adeguati funzionalmente, è possibile ridurre le attuali situazioni di crisi della viabilità ordinaria; - migliorare il delicato rapporto tra infrastruttura e ambiente in un’area a forte criticità e sensibilità ambientale, cogliendo l’occasione per il ripristino ambientale del territorio attraversato, in modo da comportare ricadute complessivamente positive sotto l’aspetto paesaggistico e dell’inquinamento acustico ed atmosferico, soprattutto in prossimità dei centri abitati; - tutela dei caratteri naturali diffusi e creazione di un sistema di aree verdi collegate; - applicazione di modalità di progettazione integrata fra infrastrutture e paesaggio. Il tracciato del Sistema Viabilistico Pedemontano Alla fine dei lavori Pedemontana Lombarda sarà un’opera di 87 km di autostrada e 70 di nuova viabilità locale che farà risparmiare oltre 40 milioni di ore all’anno, oggi sottratte ai cittadini lombardi, con grave danno alla qualità della loro vita, all’ambiente, alla competitività del sistema. L’opera progettata a livello definitivo comprende le seguenti infrastrutture viarie: - un tracciato con caratteristiche autostradali che collega le esistenti Autostrade A8, A9 e A4. Tale tracciato è stato suddiviso in 5 tratte così denominate: tratta A: tra le autostrade A8 e A9; tratta B1: dall’interconnessione con la A9 alla S.P. ex S.S. 35; tratta B2: da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno; tratta C: da Cesano Maderno all’interconnessione con la Tangenziale Est (A51); tratta D: dalla Tangenziale Est (A51); all’Autostrada A4; - le Tangenziali di Como e di Varese: 1° lotto della tangenziale di Varese: dall’autostrada A8 al Ponte di Vedano Olona; 2° lotto della tangenziale di Varese: da Folla di Malnate al Valico del Gaggiolo; 1° lotto della tangenziale di Como: dall’autostrada A9 allo Svincolo di Acquanegra; 2° lotto della tangenziale di Como: dallo Svincolo di Acquanegra ad Albere. A completamento del sistema pedemontano, al fine di migliorare la connessione con la rete della viabilità ordinaria, principale e secondaria è prevista la realizzazione di interventi denominati Opere Connesse e opere di viabilità locali. Le tratte che compongono l’asse principale Est – Ovest, di seguito descritte, sono: Tratta A Il tracciato principale della tratta A presenta una lunghezza di circa 14.245 km, si estende dall’interconnessione con l’autostrada A8 nel comune di Cassano Magnago all’interconnessione con l’autostrada A9 (facente parte della tratta B1) nel comune di Lomazzo. I rilevati dell’asse principale si identifica dal km 0+000 al km 0+550 (comprensivo dello scavalco dell’autostrada A8), dal km 6+700 al km 9+950 e dal km 13+200 al km 14+100 (fine lotto). Il rimanente tracciato si sviluppa in trincea ove non sono previste opere d’arte quali viadotti e gallerie. La tratta A dell’Autostrada Pedemontana Lombarda è un’opera complessa che si inserisce in un ambito territoriale a tratti urbanizzato, con presenza di vincoli al contorno (come costruzioni, discariche, corsi d’acqua, strade, ferrovie, ecc.) che fin dalla stesura del progetto preliminare hanno condizionato l’andamento plano altimetrico al fine di minimizzare l’intrusione territoriale dell’opera. I Comuni attraversati dal tracciato principale: - Provincia di Varese: Cassano Magnago, Solbiate Olona, Fagnano Olona, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Cislago. - Provincia di Como: Mozzate, Turate, Limido Comasco, Fenegrò, Cirimido, Lomazzo. L’intera tratta è classificata come Autostrada Urbana caratterizzata, ai sensi del D.M. 05/11/2001, da un intervallo di velocità di progetto pari a 80-140 km/h. La tratta A dell’Autostrada Pedemontana Lombarda prevede lungo il suo sviluppo longitudinale i seguenti svincoli ed interconnessioni: - Svincolo di Busto-Arsizio (interconnessione con Autostrada A8) - Svincolo di Solbiate-Olona - Svincolo, Area di servizio e Posto di manutenzione di Mozzate - Svincolo di Cislago Variante alla TR VA 06: Il tracciato dell’Opera Connessa VA06 si sviluppa per circa 6 km dalla via Caduti della Liberazione nel comune di Solbiate Olona all’intersezione con la strada via Dante Alighieri nel Comune di Fagnano Olona. Il progetto è caratterizzato da 4 rotatorie di interconnessione con la viabilità comunale e provinciale oltre che 2 con l’Autostrada Pedemontana Lombarda di progetto. Il progetto stradale incontra sul territorio una serie di vincoli tra i